Gen. CARLO M.ON'l'Ù
STORIA DELLA
ARTIGLIERIA ITALIANA
PART:M Ill (D AL 1870 .A.L 1914)
VOLUME VIII (DAL 1870 .A.L 101:l} (STAillT,TMENTl D 'ARTIGLI.llilUA - ONJFOJU:ll
ORDI NAMENTO DIDLL' AHMA - ARTIGLIERI SCRITTORI E SCRITTORI DI MATER IID AR'l 'IGLIERESCHE - GRAFICO DELl,E 'l'RASF ORMAZIONI DEI REOGlMENTJ D 'ARTIGLIERIA DAL 1870 AL 1915)
"EDITA A CURA DELLA RIVISTA D' A.R11'IGL1ER1A E GENIO
ROMA - XX ~ ,1'4'-)
PRUHJ l~SSA .\LL'YIII
\"OLT.:UE
Come fu pr ecedentemen te rileYato, que8to 8° volume forma parte integrante ed i nscindibile col 7'' : in quell o si accennò alle cli.1-ettivo d i studi e di indil'izzo, in questù si narra ciò che fn realizzato e costrnito nei nostri bcunneriti 8tabilime11ti, il c<Xntributo efficace po1'tat o da im~egnanti, da studio. i e da scri t tori di materie artiglieresche }ll perfezionamento delle realizzazioni consegui.te, 11onchè la llisarnillln, ,d elle eonseguenti ri sultan2,e nel campo tattfoo, ed in fi11e le modificazioni cli a,lll pliamen to e di ordinamento cl<>lle unità d'a.rtiglie1fa., clerivanLi appunto dai perfezionamenti ottenuti e dalla sempn• m1Lggior1! impÒrtanz;1 ·dell'Aruu.1, nel co mbattim ento. . lJ primo ca,pitalo (32") narra a ppunto le soccessin 'ì lm!:$fo1·mazioni degli , ' tabilimenti cl'cu·t.iglkri a , il loro sviluppo. i perfezionamenti in trodotti nelle lavorazioni, il loro evolversi e l.a. loro funzione in colilfro11t.o clella nascente i,n dustria pcsa.nL1-: in Italia. I n ta le capitolo vengono pure narrate le vicen de dei Cnrnpi e Poligoni di esperienze e cli i8lruzi one, nonchè delle Sc.uole Centra.li di. t.iro . Segue il capitolo 33", col qnak per il c;-0m1){'tcnte appol't{> del geu. Luigi R.ang<mi ~fachhtYelli. 5'i sono <·omplctnte le notizie sulle co:nti n uc modifìc·he a pJJOr tale alle uniformi della al'tiglicl'ia, e · tale disamina fu est<~sa. fìno .11 1920 e cioè ;t quella datn, ehe scgnt>rà il t1':1 g uarclo a,1 quale quest'opera dcv,\ giungere per terrufa1 are. Nel 34° capitolo si sono riporta.te le principa li dispoi:-izioni che hanno l'eg,o lato l'Ordinamento <lell' Arma da.l 1870 al 1915, e che spiegano ed illustrano il grafko all<-!gato a questo volume -
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PRE)lESl'-A ALL'vut \ 'ùLU)1J;;
e compilato con <·e1·tosi11a pazienza dal colonnello l:mbe1-to Bore.l ii. Segne per ultimo il capitolo 35° dedicato agli a1-tiglieri scrittori, agli scrittori di ma.terie a1·tigliereschc ed ai collabol'atori di questa. 8toria; ed i01 r iguardo ad un ml capitolo mi corre obbligo far rilevare quanto segue. Cir'<·H, la, selezione ,ope1·a ta nella se;elta <lei J\Olllina ti d hi0g1·a,f id si i-itien c d°'·eroso aYvertire, a scanso di 1-ilicYi pel' eventuali omissioni o dimeutica117,e, elle no1J1 abbiamo voluti> a,ssolutamente fare questione della loro statura · cultt1l'ale ,~ tanto rue110 della maggiore o minore irupoi'tanza dei loro R<.;ritti, e che di proposito si considerarono solta.nto: a) color-0 che sc·rissero sulla « RiYista, d'Artiglieria. e Genio », o sn altri Giorna,Ii o Riviste mllitari; b) gli .insegnanti di materie arti· glie1'escbe nella R. Accademia militare e alla Scuola d'appli eazione d ·artiglier.i a e genio in Torino ; e) i colla.bora tori <li questa. Storia, clell' .Artiglieria alla quale essi apportarono tut prezio~o contributo di ricc1'che, di rna,teriali, cli consigli.o !~ di ope1·a. La c·ompilazionc cli siffa.tlo capitolo è stata lunga, laborio~a, <> tliffidle per molte e molte canse, per diverse ecl a,nch(: talune onic ragioni. Scrivendo quest.1 Storfrt abbiamo ·nbbicUto alla, lusi"1ghiera designazione di Gia ci111to Sachero, al coman c:lamento di Ettore Giuria , alla nostra passione cli solcluto e di artigliere, iua non ci siamo mai illnsi di potere e di sapel' fare opera, pel'fettn ! Questo si vuol ricordare qui a proposito di m, tale c::1pitolo che, ùopo ::wer co~tato tanto sovrat\1lto al magg. Emilio Stefanelli, potrebb2 facilm<>nte pl'ocurarci critiehe, rilievi e bia!".imi suscitando disapprovazion i e, forse peggio, a,ccnsa e rirnpl'overi. ~rnt to è perl'eltihile, e questo eapitol·. > più che qualsia.si altro ; e noi ci augnriamo che così avveng:-: per pal'te di chi continuerà e proscp:nil'à la no. tra fatica, eompletandol a e pcl'fezi-0nandola . I n un tur no cli t,empo in cui. si fa tanto URO cd abnso c'li .1ggcttiYi e di altison anti parole per dire le co~ anche più semplici e più banali 1 '.$i è cli proposito rifuggito da nn tal'" mn] vezzo, e se per taluno si è espresso un g'iudizio, qnesto non fn che una doeumentata constatazione della carri era se -
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PRE~:CESS.\ AT.L'YIII VOLUME
guìta e degli incarichi assolti, nonchè una serena iinterpreta,zione delle onorificenze conseguite, dei. ricono&cimenti ottenuti é delle relative motivazioni. Pur non volendo ripetermi, mi. permetto di far rilevar,~ l'importanza di un tale ca,pitolo che, rievocando ncll1;1, grancl•maggioranza uomini del passato, li addita ai giovani ed ai venturi quali veramea1te benemeriti delF Arma, e perciò del l'F]sercito e del Paese, e quindi di alto esempio, di sprone e di incitamento a proseguirne l'opera.
Nel licenziare queste ultime ptLgine che completa,no la, parte III dell'Opera e chiudono il perioclo anteguerra desidero confermar<~ uno speciale ringraziamento indistintamente a tutti. i miei bravi collaboratori: so che la loro oompleta dedizione a, tanta fatica non è dovuta, alla modesta mia persona, ma bensì ai fine che perseguiamo, a ll'attrazione che ~u tutti noi hanno la nostra Arma,, i nostri cannoni, le nostre tradizioni; e pertanto un grazie deve loro pur essere detto, cd io che so di aver confermato a riguardo loro ed in loro eonfr.onto la nomea di dirigente pretenzioso, severo e preciso, voglio die,} loro qui non soltanto la mia, ma, la riconoscenza di quanti ci. leggono ·e ci leggeranno, confermando alla nostra schiera H merito di. avei· « fatto il punto>> per una. materia e per a,rgo menti che richiedevano a buon diritto di essere ricordati e rievocati prima che il macero distruttore, o peggio che la conclamata necessità éli dimenticare il passato a,vessero di strutto documenti, fonti e ricordi, indispeni:;a,bili per siffatta bisog1:a : dalla, da,ta alla quale noi arriveremo per eelebrare le glorie ed i fasti del passato, potranno muovere e pi·oeedere c:oloro che completeranno la nostra fatka e che a,11.'uopo troveranno più facilmente mate1·iali e sovratutto archivi e pub blicazioni e documentazioni ufficiali. '1V1a nel :finire queste poche righe di ringi·aziamento· ai miei egregi ooUaboratori, io debbo con animo commosso r.icordari· quelli · pnrtroppo scomparsi, ai qua1i rivolgo qui un mesto -
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PRE!IUJSSA ALL'Vlll VOLUME
&a.luto di vivo rimpianto! Felice G1·andi., Carlo Ma nga.noni e Italo Ma.ssaioli mi eramo stati preziosi compagni di lavoro fin da.gli inizi di qu est'Opera portandovi non soltanto il contributo <lella loro pa~sione e della loto competenza, ma a ltresì il prezioso <:on<:otso ami.<-hevole e l'iucuorante: alla loro memoria mi sia consein tito di rivolgere nn memore r iooooscentc ~alnto. Ad Enti e Personalità già r ipetutamente ringraziati isi vuole ancora e!-;primere qni la più viva gratitudiric: al Gabinetto del 1\[fa1i~tno della Guerra,, all'Ispettorato Generale dell'Arriglieria, ai Comandi. dcJla Senola d'appl.i cazione e della R.. Att ademia militare di. Todno, ai Comandi dei vari Reggimenti d 'artiglieria, ai Direttori degli Stabilimenti d'art.i· gHeria, a,ll' Uffici o Storico del CoU1a.nclo ,d el Corpo di S. M., all'Ufficio Storico della R. )farina, al }iuseo Storico clel Ge· nio, alla Direzione Supetiore clei Servizi Tecnici A.rmi e Mu1n izioni, nlla, « Rivistf1 d' A1·tiglieria e Genio )), ai. loro Capi ed Ufficiali, e specialmente al gen. Luigi P.into ed ai magg. Antonio Mnstrancll'ea f> Gin o .Januone dell'lspcttorato d'artiglieria, ai tc•11. colonl!Plli Gionnmi Leonardi e<l Amtonio Orsi della Rivista .cl'Artiglieria. e Genio; nonchè e sovra.t utto per ciò che ha tratto al capitolo Bio-bibliogl'afico, iti gencra~i Luciano Benna ti, France.·c-0 Daba1"1. Alfonso Mattei, Gualtiero Sarfatti , M-a'do ~falvano e Ildebrando Flore,, agli ammiragli :Marco Amici-Grossi, Guido Biscaretti, Gui!clo Po, Giovanni Sechi e Giaincarlo Vallauri, al colol)rn. F.i.Uppo Oarasso, ai ten . colonnelli GioYauni Gai.dano e Vittorio Pruna-s, ai maggiori Costante Giraucl e Emilio Stefanelli, al comm. Nicola. Quercia. al cav. uff. Luigi Nanni, a.1 cav. Gino Ca,radonna,, a,l prof. Italo Cenni, e-cl al sig. Guido Coruet to, e per ultimo alle numerose . famiglie• di a,ntichi. artiglieri che mi procurarono notizie, indicazioni e k oo,ografie particolarmente interessanti.
Si chiude cos1 la Parte III di questa Storia, e con ritmo flccelerat o Reguil'i\ la. pubbl icn zionc ,clclla P arte IV ed ultima, rigua1·clante il periodo 1915·19; e però, come fu già. notato a, -
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PRll:llfll:SS A ALJ/vrn VOLUME
prn riprese, si ehiude qui l'era di rnezw della storia contemporanea <:he si C()n<:hiuse CO(ll quel periodo di transizione segnato dalla gra,nde guerra,. A.ncora, qui mi preme affei·mare che, per poter adeguatament•~ studiare sovrat utto -dal puilto di vista artiglierèsco le a,zioni combattute nella · grrunde guerra con armamenti perfezionati e con alcuni mezzi interamente nuovi, era: indispen sabile un esame approfondito, dal punto cli vista tecnico, dei periodo 1870-1914, per noi italiani particolarmente interessante e glorioso, e nel qua1e vennero dai nostri tecnici portati a compimento studi ed i(llvenzioni originali circa il materiale, le armi, le artiglierie ed il tiro, cose tutte che alla G LORIA MTLI1'ArtE dovuta al valore dei nostri artiglieri aggiungono una GLORIA ·rECNICA universalmente riconosciuta. Bdla,gio, 20 Settembre 1941-XIX.
CARLO MONTÙ
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· COMITATO
DI
REDAZIONE
PER. IL
VOLUME VIII della PARTE TERZA
Prof. lng. CARLO JVIONTU' GENERA.LE DI DlVISJOX:FJ
Collaboratori:
ARTALJ,J Gen. VITO BORELLI Col. UMBERTO CA.RA,S!SO Ool. FILIPPO ETTORRE Gen. FILANDRO GIRA.UD Magg. COSTAN'l'E 1\1A.1S SAIOLI Col. ITALO 1 \fATTEI Gen . di C . d' A. ALFONSO RANGONI-MAOHIAVELLI Gen. LUIGI 1SARRACINO Tcn. Gen . Ing. LUIGI S'l'EFANJ~L,L I Magg. lng . NMILIO ZI1VIAGLIA Gol. Ing. Dl.KO Revisori:
DAPALA' Gcn. <l.i C. ,d ' A. FRANGb1SCO FLORES Gen. ILDIDHRAN'DO STEFANELLI Magg. Ing .. Hl.\IILIO (predetto) Segretari di Redazione:
FLORES Gen . ILDl<},U HANDO (pr,xktto) STEF.ANELLI Magg. lng. EMILIO (pr~detto)
CAP fTOLO TR E~'l'A DU .CRLl[O
Stabilimenti d' Artiglieria A R.SE NALI , FON OE R.IE • OFFICINE • FABBRICHE D'AR• M l , LABORATOR. J 0 1 P RECIS IONE , P IROT ECNI CI , RAFFI, NE RIA NITRI , POLV E RI F ICI. POLIGONI , SCUOLE CENTRALI DI TIR.O • CENTRI 01 ESPERIE NZE.
Il periodo 1870 -191.J segna un'epoca particolarmente importante per i nostri Stabilimenti d'Artiglieria i quali con ritm o 1111.1.n mano accelerato vengono r iordinati e p ote117,ia,ti all o sc:opo tli provvedere al fabbisogn o dell'gserdlo, adottan do ed applic-antlo tutti i p r ogl'cssi ed i p erfezionamenti successivamente 1·.iggiunti. clalle varie branche delle tecnologie chimica e rnccc·:i nirn, nonchè nella. fahbrica7,ione cl <~gli <~s:plos ivi. Oomc già Yem1e r ipetutamente J·ilcYato, parecchi. e d illustri artiglicl'i fui-0110, sovrat11tto nel 1pe1·iodo precedente, antesignani in qu esto movimento di aft'e1·ma7,fon e e cl i conquista; altri l i segui1·0:n.o in q 1H~E- l10 perioclo a,pportanòo u n contributo prezioso e cospicuo al gigantesco progl'edire delle vn.l'ie industrie. I principali Stabilimenti esistenti ,·cngono iugmndili e migliorati nell a loro attre7,7,atma; alcu,ni, antiquati o non più 1·i:-:ponden ti alle n uove esigenze, veng-ono soipp r c~ssi; altri so1·gono e.r,-no1;0 con impianti e macchinari moderni, ed alcn'ni ai-sumono nuove denominazioui 1più adatte alle lavorazioni lol'o ::tilitlate. Pet· quanto ha tratto all'industri.11 :utigl ieresca, in sostituzione de11a, gbisa <~ del bronzo ordinario come metallo da 1J.J
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<:anuone, <l O[lO l 'i mpiego del bron zo 0ompresso, va 1:Lfferma11dosi. <lappi-ima l' acc:i.aio c:omune al qnale si. so.·titui.scono con nmt aggfo q11<->Jli speeiali (a.I. nickelio, al tungst,en o, ecc.) aventi -c·,1ratteristkhe meccaniche molto elevate. P er gli affusti. e pe1· il carreggio, alle famiere cli feno s i vann o s<>s tituenclo qncl.le cli acC'iaio e di acciaio speciale al nichelio; pe1· i proietti, a lla ghisa s nbcntra,11 0 Facdaio con ume e quelli speeiali al cromo ed al cromo-nickel : 1per le alt1·c parti rni.nnte d<> I rnatel'iale l'ottone cede il posto a leghe I)iù d nre, il hron:r,o al l'allumi.nio.
L 'indu t ria delle poheri nc1'e per gli nsi di guena, clOiP '> un periodo di rigoglioso sviluppo, si rivolge decisa,mente verso
esplosiYi più potenti , più stabili, cli minore IJ)PSO e cli minor volume a paritù. <li effetti, es plosivi poco sensibili alle influenze a tmosferiche e<l alle ar.ioni me<:caniehe, senz,L fecce, sen1...1, fumo , di facil e P si('. llra mari i.polazi.one e -di ottima con~<~r,a1,ionc. Riassumen d o ~i. 1pnò d i.t'e che le l.::wo1:azion i <lei vari.i tipì cli acciai e dei mwvi. esplosivi fnrono indubbiamente i fa ttori cnusali e dc<:isivi, che, imponendo nH'industria bellica. att r ez. 7.:1t m·e comple:';s(' e d'i prec-isi one. metodi lavorath-i e criterii <li ,erifica e di c-ontrollo af:.solntame11 te nuoYi e rigorosi, l'av. viarono ve1'f-O w ete senlffH'C più pel'frr.iona te . ~Tel 11a narr la. stori a e le dcernle deg.li , tabilimenti di nrtiglie1fa suclcli.v1deremo pertanto il periodo l "70-1914 in due ~ottoprriodi, e C'ioè (]nello J S70 --!)04 in cui presso di noi t ntt·~ le artiglierin j1n servizio ernno ad affnRto rigido, e q11 el]o J !)041.!)]4 nel quale le art iglierie campali, leggere e pesanti ad·otta1·0110 l' affusto a deforma.zio.ne, a tfro ra,pido .
GLI STABILIMENTI
D'ARTIGLIE RIA
DAL
1870
AL
1904
§ ..
I 13 Stabilime nti d'a rtig lieria a lla fine del 1870 ; L a soppres. s ione della Raffineria N itl'i di Oenova nel 1874 . Istituzione e s oppress ione di S tabil ime nti nel 1877 e ne l 1879 : S tudi per l a -
21fi(J -
CLI S'l'ABILL\H lSl'J'J U' AllT!VLIEHU UAT,
1870
AL
190-!
costruzione d 'un Pol veri ficio n e l 1890 · Soppression e de l Polv e, rificio di Scafati • Il Polver ificio d i Fon tana Liri , R ior di n amen to dei serv-i zi tecnici d 'arti g lieria nel 1894 , Istituzione del Labora• to rio di precis ione di Roma n e l 1895 , N u ova de nomi nazion e assunta· dalle Fonderie • I 14 Stabilime n ti d'artig·lieria ne l 1897 , Abolizione della Fabbrica d 'arm i di T orino = I 13 Stabil ime nti d'artig lie ria ne l 1904 .
Gli , 'tabili menti cl 'adiglicl'i a alla 1ine del 1870 et-ano 13 e così ,fo,locati : rroi-ino (:'; Sta h.) : J Fondei-in; 1 F,tlJbrica d' armi; 1 .Arsenale cli Costruzion e; 1 PirotPcnico; 1 La boratorio Pl·ec·iRione. FM~an-0 (1 Stab.): 1 PolYNificio. Oe11-on1, (2 Rtab.) : .l .Fondei-ia; J Raffineria, Nitri.. H1•cscia (1 Stab .): l F abbrica: d'armi. Napoli (2 tab.) : 1 Fonderia: 1 ~.\rsenale di Costrnzione. Sc11fnt.i (J Rtab .) : 1 Polverificio. Tone Annnnzi11ta (1 Stab.) : 1 1;,nhbrica <l'armi. ~ cl 1, 74 wnne sop,pr essa la R affineria ~ itl'i di GPnova; nel 1870 fnrono i.stitniti i <lne La bora tori P irotecnici di Bologna e di Capnu. men tre nel l8'i7 er-n. stato soppresso il Pirotccnko cli T otino . T1·a il 1S70 ecl il :l O venne progettata cù impiantata. la Fabbrira d'armi di Terni disloca ta al centro della P ea1isola e <ininèli u,l sicln'o cfa aittacchi nemici cla terra e <lal mnre : Slabj]jmento che permctteYa un facile t1·asporto (li armi in t11ttc le dirc1.ioni e che sorgendo in una zona. ricc;i d'acq U;1 a:vrchb1~ a. rnto convPn ien te cliRponibilitù cli <>nergia motrice. Con R n°. ~1 gennaio 1894, a dalarc dal 1° aiprile venne soppresso il Pohcrificio cli Scafati, mentr e s in clal l uglio 1890 l' Amministra1.ione mililìue stava studiando )a. <·ost1.·111.ione di un g1·m1clc Poh-cl'ificio nella vaUe del Lil·i e più propriamente nelle Yici11an:,,c 11i F ontana, Liri. Tale Polniriflcio, inzia to nello i:.tesso anno 1.R90, comin ci.ò a fun zionare in pa,rte nel 1895 ed iu pieno uel 18!)6. · 0 0 Con H • D • G noYcmbre 1 94 venne riordinato il fnnzionamento dei servi1.i tecnici cl'fLrtiglieria creando i s:<~g uenti nnovi E11ti : l'I. pet torato delle C'ostrnzion i d'artiglieria , l'Jspet0
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l,;'L\Bil,lME);'l'l D' AH'rl GLll..:H I A
toraio delle a rmi e materiali dei 'orpi, e la D ire:done uperiorc delle esperienze. In seguito con Oircobrc n . 73 del 19 giugno 1895 venne soppresso il Laboratorio di Precisione di Torino; e, sotto la, data del l° l uglio dello stesso .~nno, si. costituì il Consiglio cl'aruministrazione (l ei. r.,aboratori.o ùi .Precisione di. Roma. :Kel 1897 con R,0 • D". ]5 settem bre le ti-e Foncle1·ie di To1·i110, Genova, e Na[10Ji ass nnse1.·o la, cl.enominu,Ziione èli « Offt dne Lli costruzio,ne ffartigliel'irt >), e pc1·tan to in tale anno L!), gl i Stabilimenti d 'artigl ieria. vennero pol'taLi a 14 e così dislocati : 'l 'ol'ino (3 S ta b.): 1 Officina di costruzione; 1 · Fabbdca d'ai-rni ; 1 Arsenale di costruzione. '!tossano (1 S tab .) : 1 Polver ificio. Genova ( L) Sta b.) : J 01Ticina di c oistl'uzione. Iln~sci.a (1 Stab.) : .l J.ì'alJhrjca ù'a1·mi. B ologna, ·(1 Sta b.) : 1 Laboratorio J'irotecnico. R oma (1 Stab.) : 1 Labo1·ato1·io di P recisione. Na1poli (2 Sta.b .): 1 Officiua di. eoi-t1·uzione; 1 J\rsenu,fo di costrnzione. Terni. (1. Stab.): 1 Fabbrica d'armi. Fontana Li.ri (1 Stab.) : 1 Polverificio. Capua, (1 Stab.) : 1 Laboratorio P frotecni c:o. T ol're Annunziata (l 8t.ab.): 1 ~ abbrica d'armi. Gon R D". 1° noYemhre 1902 venne soppressa la Fab · lwiea d'armi di T o1'i110, e nel J 904 con Circolare n . 37 del 28 feb brafo il Polverificio di Fontana, Liri nssunse la deno mi nazione di « R PolvPrificio . nl Liri )) . Coll' Orclina menlo del dicembre 1904 gli Stabilimenti di artiglieria si rid ussc1'0 ll u ovamen te a 13 c osì di slocati : T orino (2 Stab.) : 1 Officina cli costr uzione; 1 Arsenale di eo)<t 1·uzione. l<',o ssano (1 S ta,b. ) : l PolveJ'i fìcio. Gen<>va (1) Stab.) : 1 Officina di cof-tl'uzione. Bl'escia (1 S ta:b.) : l F'a,bbrica ù' at'llli.. Ilologna (J S tal>.) ·: 1 Lnborn torio Pirot ecn ico. R oma (1 Stab.) : 1 Labo1·.1to1·io cli Precisione. 0
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1871
NalJ.)oli (2 Rtab.) :. 1 Oilìei11a éli eo:-;tnni011c ; 1 ArRenalc ùi cost n rzione . Te1·ni (1 Stab.) : 1 Fabbrica d'a1·mi. S nl Liri (1. S t ah. ) : l Polverifki o. Cap u,i (1 :Sta b.) : 1 La.boratorio J>il·ot ec:ni(·o. 'l'onc A.nn\rnziatn (l' Slah.) : 1 Faul.n-icn d 'arm i.
La R ". F OKOEHIA 1>1 TOltl1'0 nel J ~1I e1·a ,ute:or,1 dil·ethl dul col. (tiuscppe R m;set, degn o conHnua tot<• dcll'ope1·a de l sornmo Carnlli. D o,en do qm,sta Fontlc1·h1 prcpan11·si per la, fu bhl'ica zione cli cmrnont di. g n 1.11cle calibl'o, <·omc quello <la Clll . 32, il R osset prov vide iH1 attn~zza1·b1 di rna cchin c a datte e di grnc trasr('rsali dcll::L pol'tata di :50 tonnellate, alcuuc clelle qua li f ul'Ono cost nd te nello Stahilimc,n to stesso, mentre a l.tre vennero :i,cq nistatc diret ta,1rnmte cl11l cornmer-e io . lH quest'epoca. Yenne in stallata nna ,nuoYa lllOtr ice a vapore della, poten za, cl i ;50 ca,·., di tipo moclerno, in sosti t uzione cli quella già esiF-knte, on nai n.n ti.quata e di ha,141-0 r-endimenttti. I n tnlc anno 1871 Cu iniziata la hl\·orn:done ronentc di due cntmonl cla r m. 24 G.Il.C. R et. c·orti, e conteroporaucalllelllc si iniziò la lavorazione clel cn nnorw cln r w. 24 Q .H .C . Rct. lungo. Nel tlicembre J872 si f use il priwo eannon e <la cm. :\:!. G.H .C . H <·1·., e n el 1, 75 si Iniziò la 1:n·orazionc corrente <li questa bocca da fuoco. Coll'ndozione dc! cnn11011i n r ctl'ocnrlcn <la campagna nel 1872 s i clo,·cttero occ111,J ani nlcuni loca li del primo pia no nei 11nnli si iustnllò 1·omcina Ili f'recisionc per In tiwornzimH! clegli ottm·ntor i d elle ,·arie a rti glieri e e di alt ri dh·ersi muteriali minuti. Per la fabbricazione cli tali cannoni da rampagn9. veune n1whc cmnbiato il s istema cl i f usione, r irorrrmlo 11 1 getto in pretelln cli g hisa , nltriroenl i <let to in conclligl ln. Il personale norma lwentc addetto :1ll n F oncl<'ria si componeva alloni <li: 1 Direttore (gen erale o colo1mello o tcn. colonnrllo); l Vicedirettore (maggior e o t.cn. colonncillo) ; ii rnp ita ni npr,licati; !i ra~ion ieri ; 4 c>apltecnici ; 3 scriv:rnl ; e cirrn 4<l-O operai.
I n rp1est'qpoca è da l'ilevare che la F onderia r i-tgghmse il suo massimo sviluppo e cioè men tn• -c ol p redetto numero di 400 operai, la ,-un produzione annu a.le er:1 cli: 45 cam1011i di gros.. o calibro : JOO cannoni di medio ca libro; 400 cannoni -
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· ·~ :!"llll!Qiii . ii_ii'il · ~. - ~ -
--····-··-,··- - · ·-
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•••••··••••v·--=-····- - - - - .- -., ,........,..____ ..,,~.. , .,
b Fig. 041 - Il R
Ar seu ak <li 'l'ol'iuo. progE:tLato nel 1738 dal capitano d'ar l·igli.el'ia Dc Vinceuti.
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\;USTUUZIUX~ DI::LLE All'J'lG LlEHlE
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BHONZO CU :11Pll1::SSO
da eampugn a; nonchè da, 300 a 400 tonnellate di getti. diversi in ghi~u, cd iH bronzo ; col numero massimo di 500 operai b produzione i,tcssa potè raggiungere i seguent,i quantitatiYi : 30 cannoni di gr o~so calibro ; 150 cannoni di. medio calibro ; 500 (:an noni eia, cam pagna; rionchè da 500 a, fìOO tonnellate <li getti divei· i in ghi:-:a cd in bronzo. Quc:,;to stnbililllento coulava in (letta epoca viù di Cl'e ;;ecoli d'esistenza in T o1·ino e 21;:; :rnui nel lu stessa ubl cnzlone; ln esso lino a l 1855 potev:rno ln,·or arc uua cinquaulinn cli 01Jeraì, mn uel 1SH tale uumel'o potev a salire, in ca so cli bisogno, a 500 e [)lit. P er i cousidcrm·oli e perfezionati larori che in esso venivnno esegui ti, la Fonrl cria di '.l'ol'illo poteva giustamente essere :umoYerala fra gli Stnbi!imc nti d'artiglieria pili iwport:rnl·i d'Rurova.
II J >il-ettort> della Fonderia, col. R osset aP{Plicava, con u11 sistc,ma da, lu i escogi tato, il concetLo enuncia to pt~1· primo dal c-ol. cl'a1-tiglieri;1 niuSl?1PPP Forùmato Dianchi, relativo •i !':€,l: l ~·~N I
-...;;;::,r~----.- -·
F ig . H·12 - Giuseppe Fortunato Biau<:lll.
Flp;. !H::l . Gln;;(mpe R os;;et.
nlla compressione clc.l.l e n,rLigli.crie di bronzo, intei-:a :1:cl au mentai-e la. t ei::istenza al tir-o e a,d attenuarn e il logo.t·amento ùell'ani ma . 1~ cloYeroso soggiungere qui che la geni,1le e fe. conda, i dea cl cl Bian chi fn correntem ente :1ttriù11ita al generale austl'iaeo Von Uchat.ius fin o a che, n el luglio 1925 la « R ivi sta d ' At·tiglieria e Geni o» ne 1·h·cmli<·arn al Bianchi 1.1 - · 2 171 -
S'fABl LHIE:NTI D' AR'.rI0 LIEHIA
pi-iorità. Per a nalogia di argome110 è pur doveroso di r i<:orùa1·e qui ancorf.L che allo stesso col. Bianchi venne dalla pted tala, nostra Rivista, riv<~ndie ata nel 1931 la priorità <lell' idea della <:crc hiaturn, con manicotti. <.Faccia.i.o, <lellc ai-tiglicl'it~ costituite con 011 eorpo di g hisa, idea fino allora attribuita ad tm gcll.lcralc fra11 cese. ll col. R osset ,.1cl 1875 riprese le cspe1·ieuze ::;u lla c::owpressione di ale:nni cmmoui da cu:1. 7 di bronzo cl a montagna ; e, rucntrn nel 1877 :Cu arlo ttata da noi la compressione dei cannoni di bronzo d:l montagna, nel 1878 il sistema fu esteso ai c:muoni cli bronzo da cam p:igna Lln cm. 7 e chL cm. O, e nel 1880 u quelli <l'assedio di bronzo da cui. J2. Lo stesso col. Uosset nel 1875 idc<) e progettò un cannone di gr osso 1·;11ibro rigato, n t c1roca r ic.:a, in ghisa ccrehin lo d ' ucc:i::ii.o, da costruire c;ou lo stes:;o sistema adottato per i C'a nnoui cla 21 e da 32: t.1le caunone c::onc::retato poi nel J)ci-:o di 100 tonne llate e nel cnlibro di cm. 45, ve1111e f uso 1wlla J.,'onclel'ia di Torino il BO gennnlo 18i8, ult imato nell' aprile 1370 e s11crinw11tato nel gennaio 1880. .I I felice esito ùelle csperieo7,e eseguite con tn le bocca d :L fuoco 1.1rovò, come g iil aveva previsto il col. Rosset, che colle g hise itn liane e coi me1.zi disponibili nel noslri Sta!Jilimenli e col sistew:1 di c-ostrui1i ouc cl:1 uoi adottato ))er le arliglietie cl i grnn<le potenza, si pot·eva produn<: una bocca <la fuoco che per potcui1a IJnlh.;tic::a cp;uagll:wa c1uelle c•ostruitc all'estero e che, rispondendo ullc esigenze della difesa delle nostre ro;;te, riusciva di c·o;;to eorn1mtibile colle nostre disponibilìtA Iì nanzintic.
Yc•r so In fin e del 1875 al col. R.os. et, succedette il tenente t olon11cllo En ric:o Gioviurnetti che continn ò la via, t racciatll dal suo p1·cde<'esi;;ore cercando sovr atutto di aumen tate hi produzione e cli mi.gliornrla, allo scorw cli ottenere dei lavo1·llti ri goro~a UH•n tr Cl-'n I.ti e iprecisi clw con cn tisscro il ric-;1 m bio e llL p ermutalJilitù delle parli cli c hiusma e degli areces~ori delle nuove ooc· ·he da fuoco. Fu 1l11rante la regg-cnza clel col. Giovannetti e sovratuit o per opel'n. snrL che vennero com pleta li g li !-.tu cli cd attnatc le necesi::aric provvidem,e prcpnrnto,·ie pe1· l:1 fon dita e la costrnzionc del cannon e, da, cm . 40 , ideato · t• pmgct ta to clnl suo p1·eclecessore. Nel novembre 187:, il versona le delln Fomlcria comnr ende\'a iu orgauiro : 1 Direttor e; 1 Viectlltettore; 1 maggiore a di$j)OSizio11e ; 5 capitani applicali : (; ragionieri'; 3 scr inini locali ; 5 capitecnici; e circa 500 operaì. Studiat e e vreparate le macchine occorrenti per la fabbri cazione del pred etto cannone da 45, a lcune delle quali veramente colossali per quelr1mocn, e costruita una fossa della profondi tà di u1. 13,80 davanti a due <·oppie cli forni a riverbero, il 80 gen naio lSiS s i procedette 11lla f on<litn
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LA I!'ABBHICAZIOKE DEL CANKOKE DA
cm,. 45
PUESSO LA FOKOEKIA DI 'l'O!{lNO
delle 100 toimellate tli ghisa , ritenute necessarie, ado1>cranclo t utti i dieci fo1·ni a riverbero esistenti, cli cui i qua ttro più grandi irrnnett evano il llleta llo liquiùo nella forllla del cannone, lllentre il ruetaJlo d egli altri sei era raccolto in quattro grandi recipienti metallici deJla capacit i1. unitaria di 10 tonnellate, e con essi trasporla to e versato nella forma. 11 getto risultò di <H tonnellate; la fondita riuscì perfetta, e la lavorazione, per quanto nuova e difficile, progredi r egolarmente ; tantocllè nell'aprile 1879 il cannone era u lt imato. Alla . stessa data l'Arsenale di costruzionè d i 'l'orino ultimava l'affusto. 'l'ale cannone dovendosi trasportare dalla F onderia alla Spe7,ia per ferrovia, il suolo della l 'oncleria stessa venne raccordato colla. Stazione di Porta Susa pc~r mezzo di \tn binario ferroviario a scartamento noJ.·male, uscente a ll.' fwgolo del Cor so Um.berto e Via Oporto e sYolgentesi lungo il lato N-E dell'anlica p'iozza d 'an ni. Il trasporto fu eseguito con un cano piatto a 12 assi, formato dall'accoppiamento cli due carrelli, ciascuno 9. 6 assi. Quasi tu tte le macclline che servirono per la f usione, la lavoraiion~ ed il trasporto di questo grosso cannone f urono costruite nella ll'onderia stessa, eccezion fatta per il carrn piatto che fu appositamente costru ito in Franeia dalla Ditta Schneidcr del Creusot. Le prove di t iro ebber o lnogo nel g iugno 1880 alla Spezia ove il cann one venne installato in ba r betta, e died ero i risultati più soddisfacenti. Qnan tunc1ue questo pr illlo cannone d a cm. 45 avesse dato le pJ.'edett<! ottime prove, tuttav ia il Comita to d'artiglieria e genio, in consicleraiione ch e lo spessore e la· resistenza élelle c:orazze delle navi in costruzione a nela.v ano notevolrucnlc aumentando e elle quindi contro di esse il cnnnone da 45 non avrebbe più avuto la rich iesta efl'icienza , venne nella deterlllinaziolle di non più costruirne; e s iccome nlla gliisa non si poteva ri chieder'! cli pi ù, così fu stabilito di adottar e un nuovo cannone da costa, di accia io cerchiato e clel calibro di cm. 40; e poichè! non esistevano a llora in It.al itt delle Acciaierie capaci di fornire blocchi pei: bocci.le da f uoco, s i stal)i1i di nflidarne la costruzione alla Casa K rupp.
Nel fS79 il ~Hnistero della Guerra desiderando che la, produzione della, Fonderia. di '.rorino venisse ancora aumenta,ta, approvò il IJ)rogetto <flngranclimento dei locali (~ cli a,ume11t,o del macchinario proposto dal Direttore col. Giovan netti, ed in conseguenza venne i mpiantata una nuova officina annettendo e coprendo il cortile detto degli A1:chivi, e venne dotata di e11ergia motri.ce data da una macchina a, vapore di 25 cav., alimenta,t a da, d ue caldaie a vapore : il funziona mento cli questa nnova o:tl:ì .dna ebbe inizio al principio del 1882. -
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STADI T, lè\,[l];l\'.1:1 D' AHTIGLllHUA
In conseguenza di tale amplinzione della Fonderia, e della cessione cli u n magazzino a. piano terreno nel ])rimo cor t ile, si :eece luogo ac1 uuo scmnbio lli locali fra le varie branche dello Stabilimento; e così in alcuni locali <le! primo piano 1;i im;tallò il Laboratori o chimico, mentre al secondo pinno furono traslocati gli uffici della Direzione coi disegnatori, la Litografia, l'utlìdo Protocollo e glì Ard1ivi nel locale gìà a<lihito a Biblioteca. T locali nl JJiano terreno, già occupati dai clisegnntori e dalla Litogr.ltia, fnrono in parte allibiti per allargar e la sala <!elle esperi enze meccaniclle e ])e.r impiantar vi i meccanismi per la compressione dei cilindretti « crnshcr )), misuratori a schiacciamento della pressione dei gas. Nel 1882 n ella Fonclerta tli 'l'or ino si iniziò la trasformazione degli obici da cm . 22 G.R.C. Av. iu obici da cm. 24 G.R.C . Ret., e nell'anno 1883 fu incominciata la ·fabbricazione degli obici lla :.!8 G.R.C. Ret. corti.
Il f.) dicembre 1883 fu nominato Dirdtore della Fonderia .il eol. Luigi A:dami, il quale già avcva collaborato coi suoi tre precl:(~t<~ssor·i Giovmmi Cavalli, Ginsep[pe Rosset ed Emico Giovannetti - a l progressivo incremento dello Sta bilimento. Lit sua azio1rn~ direttiva fn quindi informata, alle stesse loro concezioni, ma non gli fo possibile di ampliare e di sviluppare maggiormente la Fonderia. prnpriamente detta, sia pe1' la r.istrettez . za dei fondi disponibili e sia per )a, mancnnr.a di. spazio, giù totalmente usn frnito . Co11sc~guenteme11te le sue eur0 doYetter·o essenzialmente rivolgersi al p erfoziomunento dei prodotti. ,ed all'organizzazione d<~lle nnovc lavorazi.oni neces sai·i·e per fabbricare bol:e.he <fa fuoco d'acciai o cli mecl.io ealibro, preparando in pari lempo gli sehcmi delle convemdoui e dei eontratti da stipular<~ eolle Case · irnh1.striali private per l'acquisto dei blocchi -cli. acciaio dn cannone e di. quelli necessari per .La fa,bbr iJ:a,z i,orn~ dei cerchi. E'ig . :),J<1 · .Luigi Adnrni. oeeorr{~nt:i pc~r ta-l i artigli ei'ic. Tutto questo lavoro preparatorio venne compiuto nel J.885 e furono ·cosi successivamente costruiti i cannon i da cm. J2, poi i mortai dn cm. 15 •! quindi i cannoni da cm . J.5. Le predette n uove lavorazioni entratEi in 11i ena attivitil. nel JS85 aveva.no richiesto un impianto per l ri fu sione e per la temflern. del metallo, ed nu
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S'.1'..\P.lLDIE:S-'.fl 0 °.\RTICLlt,;lll.1.
altro impianto per la 1·icollura del UJct1esimo : il priruo ern cosntui to t1a un apposito foruo Yertlcalc, o,·e venh"a fuso l'ncciaio, e da un !':Ottostanl~ pozzo ripieno ù'ol io, 1.:ou r elat ivo elevatore idraulico; qu ello per la r icott.urn comprendeva essenzia hnente un apposito forno. . \. qne;;ti llUOYi impi anti si UC('OlllPà~UUl'OTlO alcuue necessi'lrie modificazioni <li Yarle iuacchin~ uteu,;ili p1:ce,;i stcn t i e l'agg iunta di uu t r :ii,:1110 speciale . 1'utli i predetti maccllinari c luYori Ye_unero eseguiti dalla ll'onderia stessa ad eccezion,;: d ell'elevator e c!w ,·cime acqu istato 1lclla CDSft Arrnslrong. 'cl l ss;i la F onderin ebbe dal ) l inistero la <:oHunessa 1,er la. ra l>ùric::.izione di 2~ rn ortn i da ciu. 24 A.R. Hct. , e<I i blocchi c1'accin10 .. oeeo1'l'enu fui·ono acquistati dalla Casa Krnpp. mentre contemporaneamente la Direzione dello ~tabilimento sLmllò ec1 n Litol o •li esperi mento l·:,;(•p:nì la IT>l.· • sfom1:1zione <li u n cnnnone cln ciu. Hi G .H.C . in ohi<·c da cn1. 21 e .R .c. Ret.
Il 13 dicembl'e 18~:i a succedere a l ce.!.:::,:.~dami nella Direzione della Foncle1·1,i fu chiamn,to il l·en. col. L01:en½o Rnp· pii': c he gi à d era i-lato come Vi cedirettore dal 15 giugno 1B77 a l 23 giugno 188.t. Promosso colonnello nel 18S7 il RaplJ)is rimaRe in q 11<~sto po~to fin o al 1891 e sotto la cli l11i direzione si allcstiro.n o i p ri mi mortni da 9 B .. 110n chè nC'l 1S!H i pl'imi mor1'ni. da, 21 A.R. C. R eL i\l. co l. Ra1ppi 1" s m' rcdctte nel 1.S!11 il col. P on:qwo Geillo 1:ig. fJ~G · Enr . GiornmietU
del q nal<' giù, ripPtutn rncn te si è par lato m ettendo in do,c1·osa, luce l'alta su a co111pete1rnn cli nxt.iglierc <' di tecnico . TI Grillo dopo aYer dato il s110 intelligenle impnlso allo sLuclio rlcl-
1'obice da 2S L. G.H .C. R<'L ne curò l'allestimento che ,enne compi uto ll<' l 1803, mentre nel 189(-l l a Fon derJa costrnì i.I rao111one da l:> A. l nngo :io calibri. Giova rammentar e elle a l princi1pio del 1896, p<'l' inizia tiva, <lel col. P ompC!O Grillo, alla, Fonderia, di Torino si. diede svilu p po ad un;i i miporta n le cspe1·ienza, intc. a a pro,·arc la, ,cribì, dell'ipot~!'.i tco1·etic11 colla. quale ~i spiega.va la maggior re!':is l·".:!11,1,a, alle p1·essioni intc~l'nc che ln « conipre$sione del bronzo» confcri,·a :ille bocche da fuoco costituite con fale -
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@Sl:'Eltrlill\'ZI': cmcA L.\ [{l•)::ll~TE:\'Z,\ DEL BRO:'\ZO COMPIUt SSO
lega . Questa ipotesi attribuiva alP.operazio11e di c:omprel:(sione fo1'mnzi<Hte, n elle IPìl reti del corpo clell 'nr1na, di in finiti strati. elementari diisposti f1 tensi.one l'uno sull'altro; talehù l'anna stessa IJ)Ot<wa venir paragonata ad un cilindro com · posto cli i,nfìniti l:(trati, disposti a forzamento elastico l'nno sull'aJtro . "Gn grosso cilindro di. hrom,o già compresso, veniva la,
[
..
'
Fig. 948 - Pompeo Grillo.
Fig. 047 - Lorenzo Rappis.
accumtamlmte libcntto di sottili strati, dei cprnli con la mas· si.ma, pr<~tb;ione venivano misurali i diametri, prima e dopo il diùtacco del corpo di bronzo compresso . Le misure così compiute svelarono una leggera contrazione dopo il di.stacco stesso, e pei' tal modo venne dato s.perimentale fonda.1rn>nto a.ll'ipote1:-i sopra indicata. Intanto tra il 1S90 cd il 1805 in eonsegnen;,,a della sem · l)JI'8 Cl'l'Sf'ente attivith spiegata da1J.o Stabi.limento n(~llf:L fabbrica7,ione -delle bocr.hc da, fnoc-o adottate in detta epoca, il nnm<~ro degU operai raggiunse la cifra, di SOO 1p1i.tà,. Nel 189G iJ col. Grillo vc-,nne sostituito nella direzione della. Fonderia, dal col. -M ichele Oapella,J'O e hl tide anno venn e contimiata la. costrnzione di -obici da 28 L . e di can noni da 1G A .. Nel 1897 la R. Fonderia cli ~['.orino con R" . D 0 • 17> i:;ettemhre assunse la, denomina :ilione cli << R.. Offidna cli costn1 . 7.ione cl'artiglierii:t >>. -
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ST:\Bl LDl E :'\Tl
n' ,I J:'.1.'l (; r, IEHlA
Vok•ml o ,:tceennm·e p er sommi. c11pi. .all'a.ttivitù. li1von1t iYa cl ella :Fonderia cli ~J:.ori.no dal. 1870 ·a 1 1897 , devesi ricordare ehe., oltre alla fabbricazione cli bocche da fuoco (dalle antiquate artiglierie <li ghisa semplfri e cer-chint,e e cla quelle di !Jr-011zo e di lw,onzo compresso (sistema Rosset) fino a ,p1clle d'acciaio couu me, fnso, t< rnptato P 1:i('otto, e più tardi ,t quelle di ttcdaio s1peciale a l Hh·kelio), 1p1 esto St1-1bilirnen to effettuò ,n1che alt i'<! fa-bbrica7,ioni. di notevole importanza . Nel 1888 s'iintrapresero prove per l'allestimen t o cli bossoli per granate totped ini ecl a <rnesta sipeciale lavorazione ::ii diede poi htrgo svilnppo pel' l'i<lnne al minim o po:::sibik~ di 0
dover fa r ricorso all'indnstria privata . In scig-u ito ad acenrate prOY<' l])er la 1·empcra- clelFacdaio s'introdm,f.;e il sistema clelle due temper e snecessive, di cui la second a · tenne il pnHto <lell a l'icottur·,1. Tu le trt1ttamento fu a.pplicato nella costrn7,i.one del c·,m non e da c·.111.. liJ A.. lungo 3G ealibri. Per i vari oggetti cli. b1·on1,o e d i ottone si tentò (l;.1pprimn cli fon(forc il m etallo in 1m pk<·olo forno n mani.ca, (enbilot) e posd.a, riconos<:fota la poca conveni.enz._1 di tal g.cnere <l i fusione, sia per la searHa, omoge,neitù, clel metallo otte1111 to e si.a p er la <liffieoltà pratica di ~wne dosa menti esatti nelle
leghe, si passò graclal'n:wcute l'.!1l'im1piego cli fornelli a, crogiuolo : demoliti per ciò i 4 forùi a crogiuo]o preesistenti, si costruirono snccessiva mente dne distinte batterie di 11 forni eiascn11a, batterie r ispMtivament<'! eapnd di rieevere <Toginoli di JOO e di GO kilogramnii. ~el period o eonsidc>rato eosì come in q uello 1precedente. la R. F ,o ndcri;i ebbe aneota rinomanza per le s~,e prochnioni n.rt.istiche. Kel '1.879 ven ner o fuse le va rie statue, moclellnte d a Luigi Beli\ per a Somrneiller, <;rnttoni e Gr nncl is, sorgent e a T·orino in Pin¼¼a del.lo S ta tuto, sta tue cli grn nde¼¼a (]oppia del vero e del pe>so rli ()000 kg. l\forita poi èli esser e men,!;ionata la lapide ornamentale di hron-zo. iòeat:i, fusa ed ultimata nel 1885 nella Fonder ia e destinata alla Città d i Alef<sa ndrin, a ricordo del dono 1iaziona le dei cento cnnnoni, fatto nel J85G il monumen to
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ATTJV('l';\
LAVOHA'l'I VA DmLLA FONDERIA DI. TORINO DAT,
1870 . , r., 18tl7
dalle Città e Colonie italiarrn per la d ifesa cli quella cittadella. Questi cento cannoni er ano da 12 G.R. ad avanca1·ica e dO\·endo essere sostituiti da cannoni a r etrocar.ica sar ebbero perciò stati o trasforroati o distrutti tantochè sarebbe con essi sparito il ricordo materiale della patriottica e generosa sottoscrizione. Tale lapide, cli f orma rett.:rngolarc d i rn . 3 per
Monumen to a Vittorio Emanuele II.
Monum ento Sommeiller.
l;'ig. 949 · Produzioni artistiche della R. !fo nderia di Torino.
2,GG, ri:-mltò del pe:;o <li ol1-r,~ 2.000 kg., e mentre nella cornice stanno scritti a caratteri iu rilievo i nomi (Id 127 donatotì, nel quadro centrale è riprodotta 1'i:::erizione <:he <JU.i ci vince r icord are rilevandone la for ma nH><1esta . rna viceversa. la sostauz,1 t:rnto s ignificat:iYa: << A perpetuare la roerooria <li cento cannonr che nel MDCCCLVI rispondendo a ll'invilo <li Norberto Hosa la c: i ttù e le colonie g ià tutte eom:ordi nei desiderii, udle sper:rnze. nei propositi, fecero alla fortezza di Alcssanòria che il .vlinistro Alfon so Fefrcro dnlla Marroorn conscio di <lifernlcrc nel l:'iernonte l'Italia, aveva d i nuoYi balu a rdi munita. Il :Miu istro della Gueri:n nel .vlDCCCLXXXVI pose)).
·Dalla H. Fonderia si eseguirono poi le seguenti nitr e fu,; ioui in bronzo. la statua rappr esentante il gen. Nino llixio {l<~l peso cli kg. 5.272, esistente a Genova; la statua rappresentante un bersaglier e all'attacco, del peso di kg. 980 e che trovasi nelle sale dell' Armcrin Rea le di Torino; lo Stemma Sabaudo sorretto d a due leoni, del pe:;;o di kg. 2.827, destinnto n decorare
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l'ingresso principale deJJa Fonderia. all'ango lo di Via Arsenale e Via Arcivc,;;covaùo; il busto in bronzo del gen. Alfouso Lamannora, del peso di kg. 128, esistenle nel qmirlierc del Reggimento d'iirtiglieria da montagu:1 in ·T orino; la la]litle in bronzo vcr la caserma bersaglieri, del peso ,li kg. 515.
In questo tu mo di tempo vennero aucbe iniziatì i lavori per la fusione del monumento equestre del gen. Alfonso Lamarmora, progettato dnl conte Stanislao Grimaldi del Poggetto ed inaugurato a 'l'orino in Piazza Bodoni . il. 25 ottobre 1891. Si fusero inoltre i seguenti alt.ri fregi e dee;ornzioni; per la lap.icle apposta. uella Scuola .Militare di Modena in onore e memoria dei suoi a l.lievi. morti nelle campagne di. guerra, e per adornare~ la cripta ~]egli. allievi della Scuola stessa; per i monumen ti della Brigata Aosta . a i suoi caduti a Custoza e a Sau )fortino; ))er la caserma D1: C1us·1·0Fonrs a Casale J\fonfcrrato; t:.'<l infi ne a lcuni oggetti artistici in gbisa ed in bronzo destinati come eampioni cli fonclita · nll'!Gsposizioue di Palermo del lSSS.
La R. · Foncìerh,1; denomina.ta dal 1897 R
OFFICINA DI CO·
oltre ai <:ontinua,r e la fa bbricazione di ghise e cli acciai, comuni e specia,l i, seguitò a costruire bocche da fuoco; ebbe l'incarico di allestire proietti. dei vari calibrj, nonelH:. di 1·ipara,re materiali diversi d.'a,1~tiglieria. Come già fu detto a suo tempo è da rieordare qui che i } primo forno dettrico i taliano 1per la fusione dell' acciaio fu quello j,deato e costruito dal cap. d'artiglieria Ernesto Stassano : uno dei primi esemplari venne installato nella R. 0:flk ina di costruzione nel 1898. S'l'ItUZION.l<l T>I TORINO
Oltre :i i numerosi cannoni da 1.40 A. e mortai da 210 A., dal 1901 a l l904 ven uero costrniti ciinuoni da 75 A. eamp. e d.:i 70 A. mont., oltre altre artiglierie di grosso calibro da 280 L. e C., da 280 A. e K. (1). I proietti che in tale periodo di tempo vennero allestiti clalla. R. OOì.ci1rn furono dei seguenti tipi e calibri: granate e shrarmel di gbisa da 70, <la 75, da 00, da J20, da 140, ~hl 280 e cla 400; grnnate di ghisa dn 280 e
(l) La ;,;igla. K si rif'eri,·a ad obici aventi i l tracci:..ito di esemplari forniti cl:..ill.a Ca;;:, Krupp.
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L'A'lvl 'lVI'l '.\. LA \ 'OP.ATIVA UU: 1,1, A l':. OJ,'!,'H.:IXA DI 'J'(IIUi\'O IJAJ,
18!)7 AL l!JÙ·t
d a -100 ; grnnntc d'acciai o du .L20, d n H O e tln 210; sc:1tolc a m it r aglia da 70 e cl a 1'19.
F urono inolt r e cos lTn iti i seguenti materia li n 1ri : cm,;;;e da h nha llo e gal.J IJie per pr oietti ; pallctrc di piom bo e antimon io per sùrn1mel; esec111,louc
La lapido dei cent o Cannoni cli Alessanctrla. Fig .
o.-,o - l'rodmdoni
Tombi\ d l Umberto I in Roma .
nr t i:;tkùc tiella H. Fo nderia d i 'l'orino.
tlì rn rie moclilll:lte alle l>occhc <la fn oc:o, otturn tori, ccc. ; fab bricazione rlì a tt rezzi di Yer sl per prove wcccauich e, lisiclle e chimiclle.
F ra le la Yoi-azioni s pcci a li eseguite uella fon deria d cll,l H . Oilieina tli costru:d on e de re essere t kon lata 11uell,t p er cmi. dopo molte vi<'endc r itnr datl'i.ci poterono essere fo se cd ulti1w1te le pa rti iu hron~o del g:ea nclioso mon n mPnt o a V illol'io E11rn 1111elc Il I clonat o alla Oi tb'i di ~'.o rino da S. Jf. u mbe1·t o T e iclento dallo iwu ltol'e J'ietro Costa. Le llirn cn ~icm i g igan tc~chc~ d<>lk Yarie. l'<ta tu~ in bronz,o p 1·csenlHYnuo 110n poc.:Lc e ,non licYi diiTil'oltù, brill11 nteme11tc :rnpcr,t tc dagli uJlì.cin 1i cl'arlig l iel'ia allom appar L<•nen ti allo St abili mento e cioè : col. Ca[:> ellaro 1 ten . cn l. RaffaPle Vitelli1 mr1gg . Ernest,o U,u ·. dini , eapitn11i E ttor e Cavalli , A1·t nro cli P.omp<>e,, Gioacchin0 Sa 11 ~farti 11 0 1 Alfred o 'l' onetta e tcn. Salrn tore P,t ra P nggionL 142
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218L -
STAJ3ILD:IEN1' I DJARTI GLimf{l A
Da l 1897 al 1!)(14 il numero degli oper ai fu J.Uetliamente di. circu 6:30 un it:1. Alla Dir ezione dello Stabilimento al col. Capcllaro succedette nel 190g il col. Cesare Corvetto. È perta nto da r ilevnre che dopo il 1895, tra-
Cesare Corvetto.
Michele Capella ro .
Ernesto Garclini.
Gioacchino S. Martino.
Alfrndo Torretta.
Raffaele Vitelli.
V l!'ig. 901 - Dirigenti R. ]'onderi a di Torino.
sferito a Roma il Labora torio di Precisione, nella R. Officina di costruzione di 'l'orino, oltre i preesistenti reparti rela tivi alle varie lavorazioni ad essri. affidate, vennero costituiti : un reparto di precisione destinato ad a llestire strument i di collaudo; un reparto spolettificio ed un reparto pirotecnico.
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2182
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L.-\ H. FABB L<ICA Ll ' At:~l .l
l)J
TOHINO
L.~ H . li'ABHRTCA 11• .\ Ri'd J Dl 'J'ORII\O) sempre sistemata nella. rf•g-1011<> \·alc1occo, andò <·011tinu.11Uent<• ampliandosi ed a,ttl'ez.zand osi tOH mu ecllin al'i.o .n1.oclerno.
Giuseppe Pe t!Lti d i Rore w .
Alessa ndro O lioll-Fasola .
Vlncc1w.o An gius.
Cnmi Jlo Zu cchetti.
FI~. 052 · Direttori de lla H. Fabbrica d'armi di Tori110.
Cowc per il passato concorse colla Fabbrica cl'aruii di nrrscin allfl costrnzionn clei fu cili rigati a retroc,ll'ica, sistema Vettcrli Mod. 1 70 di c11libro 10,fl5, con una produ?:ionc giornaliera lli circa 100 armi.
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2183 -
~'l'A[;I 1, 1 )1 EXT ! lJ ..\H'l'lG T,J ÉI! I ,\
Dopo il 18.Si e lino a l 18110 questa l!'abbrica cli Torino procedette. insieme alle allrc Fabbriche d':uwi del Regno, alla trasfo rmazione di oltre 900.000 f ncili Vc:tterli l\locl. 1870 iu f ndlì a ri t)('!'i7.ionc <lei sistema Vit ali, àenoruin:Hi Vcttc1·li-Yila l! :\Iocl. 70/87. Bss:t eoucorsc 11oi alla costruzione ùci fucili e dei mosclletti del calibrù l1,;; i\Jod. 91 inlcgr ::mdo così tuie fabbri cazione eseguita per lu maggior pa r te d a lla H. Fabbricu <l'a r mi d i T erni , rnggiungendo all'uopo una pro· dnzionc da 200 11 300 .n·uii al giorno, co11 1111 numero di operai <:11c raggiun!;e in l:Crl·! momenti là cifrn di 1.200 unitì1.
Questo Rla I.Jilirncntn n•nne sopp1·esso con H 0 • D 0 • 1° no · V<.'lllbte 1901, e nel petio<l o 1870-1901 furono :-;11C;.C;.essirnmeute s uoi clfrettor i i eol oj)]1elli: Oiw,w1ppe P cLi tti cli R orcLo (1870 · 18 71) ; Fra11c0sco Bo1,zaui ( 1:-37L79) : Al cssarnll'o Ol ioli- F asola (1870-NJ) ; Giulio S ervcgnini (1~8-1: ~GJ; L<>opol<lo C,H'Jni (1 S87JS!)] ) : Oiaco:u10 Zon c,1 (18Dl-!J:'>): Yint enr.o Angi ns (1~!13-lS!)!)): Camillo Zll<'<'hctli (J . HS-J!)01 ) .
Il I{ . • \ Hf-Jo::'\..\LP. IH CO~'l'H uzrnx1.; DT 'l'OUl:'\O dopo i.l ] :-;,o Cl'('Ù· be sempre più cl' i mpotta nr.tl. anment·ando s11ccessfrarue11tc il HU · mero e le 8pecie delle sn<' Janmudoni. e ampliandosi p er ciò con nn o,·.i fo<·ali ma pm·11w 1t<'nclo isern1p1·e 1iel Bol'go de l Pallon<". Il col. Delfino A nclisio eh<~ ne ern Direttore clnl 1SG4 1·i mase in lal<> pof::to fino al 1 ° giu~110 1873, e(l in tale clccennio llopo il JS70, oltre nlJ<~ consuete ]aYorazi oni. rigu a rdanl'i )a co st.r irnione l1cgli affo sti. del carrPggio , <lclle paYti staccatP e degli ac·cessoti d h-end del 1u,1tedale, all'Arsenale ...-enne aU1·e!sì affidato l' incrn·ieo degli strnJ i e della lavora zione delle bu ffctt cl'ie ,e della sclletia, iYi t·otnpresa la c 111·vat111·a a Yapcn·c <lc~lb bande cli a rdoni ,pcl' sella , la,01·azion e che era fatta $Otto la clirezione d<>l col. Gnetano Dclla e h,). nel l'ex- Op i ficio anell i mi · litari, i-;ituato all'aug-olo lleµ:l i atlHali <·01·si Opol'to P (+alileo Fena1·if.; a l'i doss o deg-Ji spalti dell' a11t iC'a . titt,1della. Verso I.i fine <l cl JS7i> 11] col. ,\udii-;io su-c·c<>clette C'ome l >i.rcltor <' il col. P icl1·0 Zacc:o. Dal 1871 in poi, conlinnando SPmp1·e a d a 111nenta n .' i l;iyori affi(l.11 i e l'Olllm<'. si all ' .,\ t·senafo, -
2ìS-.J -
TI, H. .~H:,;J.:.\ALls D[ cO:-;TB T:½lON I or TOHI!:\O
es&o veune ulteriormente a1u1pliato amiettcndovi. la caserma Pa-olo Sa-echi, ed ,ttqnisrnndo lo ~tabile R emnH~rt (alienato dai prDprietnri in :'-.egtiito_ ad nu il1ce,1ulio) nonchè lo sta.bile
l<' ig. ~x,;-: - .lr:,ena le di <:Ostruzioni cli Torino.
mtrnic:ipa·lc! dell'ex Ammaz,mtoio, sit1rnti <'utrarnbi in Pia7,7,a Horgo Dora . Ln caruerate d ella cascruia Sacch.i furono allibite ad u flici, a laboratori ecl n. urngazzeni; nei locali dell 'ex Amrnnzzntoio furono sistema te Je scuderie per i cnvallì occorreuti ai v:1 r ì trasporti, cd in esso ven11e anche costrui to un pozi:o per l'olio minera le collJùustibile, con npposita cabina per ia ].lOUlJJ.l . li fabbricato Hemmer t venne pu re ad ibito per uffici e per maganeni. L'll fobbruio 187!l il col. Zacco fu sostituito dal col. Or:1zio Galleani di S. Ambroise. L'energia uiotrice a disposizione clel!;J Stabilimento nel l.871. <~d nnni successivi era ancor a data da tre turbine idrauliche, tipo .Tonval, della J)otc,nzn di 12 cav. cinscmrn, Ulossc~ <l nlle ncque del canale Valclocr.o, e da <lne rnn<·ch ine a vapore fisse. 'l'ali ci nc1ue motrici nz;ionavano cinque grossi alberi principali, chEi a loro volta, o per mezzo cl i a lberi secondnri o clirettmnenl~, per lll\,,,zo <li C'oni di pule,!rgh~, ruote cl ent:1te, ecc. , t:rnsrnètteYano
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:-;T.-\ BILDIENTI
Delfino Auctisio.
Giacomo $egre.
n' AR'rLG LJEIU.-\
Pietro Zacco.
Prospero Ch ionio-Nuvoli.
Orazio Gal!eanl <li S. Ambroise
Ferdin a nd o Sobrero.
Fig. 954 - Dirett or i B . Arsenale cli costruzioni di 'l'orino.
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2186 -
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Tosi Giovanni
Lorem:o Sollicr.
Giovanni Polleri.
Lu igi Galleanl d 'Agllano .
Crtspino Bonagente.
Camillo Reynaud.
Fig. 954 - Uir<c!ttori H. A.senale di coslTuiioui cli ·roriuo.
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2187 -
::i'l'AIII LCuE.'.\'l'l D ·.\l!'l 'IG L l rm !:\
il mo,imcnto ulle v:irie muc::c::bine operatrici (torni, limatrici, moL·tas:itrlc::i. frese, trapaui, piallutri ci, ecc.) tlclle ollicine.
L' Arscn,JJ.e c:01 nprc111leva in tale cpocn,· q ua,ttt·o Sczi.oni : la P per ]'acquisto e uiaHuteuzione macchinario, pl'oduzione enel'g'i.t motrice e senfai generali; la 2• per la la,vora zion e mecca nictt a fredclo, aggiustaggio, montaggio; Ja 3" 1Per la laY01·azionc legnami ; la .1.• p el' la ln.vorazione rneccaniea a c:1ld.o, pc1· <tnanto nou esistc.·sero aiwo1·n n ello Stabili.wento maochlne di g1·ossa fnd11at un1 e <li grosso stmnpaggio . Nel 188,, c1<seu<10 DireLtore il rol. Giacomo :::;egre suc::ceduto :il col. Gallcrini u el 1884, la eue:!rgia motrice dello Stabilimen to venne aurnentuta, iustallanclo uua nuorn mac::cbina r, \'(lf)or e Lipo Sultzer tl i 3.5 c:iv. : si iwplanta.rou.:> inoltre tre piccole urncc t1ine clinamo-elettriche a corren te continua per l 'rtl imenl'tiziouc cli l i'i Jarnpncle atl :neo ver illu111ìnar<c: le officine, mentre gli ulllci continuu1·ono :.i seLTirsi <lei gns, cd il risc::aldawcnto degli uflici e <lei J:.1l)oratorii ad esser e fatto con stufe a legna. );cl 1889 il col. Scgre ,·cune ~ostituilo dal col. Prospero Chionlo-)ru,·oli di Thenezol, :.il qu ale nel 1892 succ::edettc il col. CioYnnni Tosi. Xel 1889 la Jnvorazione delle bulrct:terie e della selleri a venne Lrast1o r tata <'tall'ex-Opiti<'io Arredi wilitari nei locali <lell' Arseuale, costituendone così la 5" Sezione. Oltre alln sistemazione d i Jocaìi per la lavorar.ione tli tali materit1li si impiantarono unn sala J)er il rollauclo dei cuoiaw i, ed un piccolo r eparto per la cm·\·ntnra n niporc delle bande cli arcioni 1>er sella . Dall'ottobre JS9'1 fino a l 1G wnrzo 189G fu Direttor e tlel R. Ar seun l1] Il col. F el'clin:.indo Sobr er o. ed a lni succeclette il col. Lorenr.o $ollier dai 189G, che ,·i ri mase 1ì110 al 1902. Nel bienn io 1901-02 per LUigliornre ecl numc11tm:c l'illuruinnzione elcttr"ic-:1 venner o install:ite tre nuoYe macchi ne dinamo-elettriche aventi ciascuna unri potenza tli lG kilow at con un voltuggio (li 120 vo lt : le 15 lampade a cl arco, r uggruppate in cinque serie d i 3 lampade ciascuna, seniYano ad illuminrire i passaggi ed l cortili, ment re poi ogni banco dì l:1\'oro venne mnnito ,U lampadina ad incanclescem:a , a fil amento di cn i·bone. cla J() cant1<'lc . Al col. Sollicr, dal 1902 fino ul mar7,o 1904 , succedette Il col. Giornnni Bnttista Pollerl, a sun volta sostitt1ito dnl ten. col. Luigi Galleani d ' Aglia no. Le princip:ili larnrnzio11! eseguite <lai R. Arsenale nel periodo 1870-190~ ri gua rd:irono: gli affusti cln montngna cln 7 R.R. Ret.; da campngna <ln 7 13.R. R et. e cla O D.R . Rnt. ; trasforronzionc cli fucine cla cmnpag-n:1 i\fod . 1844 in rucine per batterie <ln 7 D.R. R et. ; c:ir1·i <l:i tr:isporto i\Iod. J87(i; carri da hntterin, baròature di traspor lo e d i someggio per la gnen:.1. d ' Afr ica ; cani 11er feriti ; cn nett e cli sanità; carrette da b:ittaglione leggere ; nffnsti cla 75 A. camp.; affusti da 70 mont.; nlTnsti da H9 A. e (la H!) G. TI per:-::on nlù tecnico d ir etl'ivo lo qu eslo periodo era i l segnent·e : 1 colon-
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U, H. .l:'11{0T8C.\"lCU DI '.l'OJU);Q
nello o ten. colonnello Dìrettore ; 1 u lliciale superiore Vicedirettore ; 2 o o capitani ·a ddetti ; 3 o 4 Cavitecnìcì. 1 l numero degli operai che nel 1870 ~~rn <li 2:'iO, anelò man mano aumenta ndo tino .:i. raggìungere nel J.90-¾ la cifra (li 400 unità, compres i i capiopen1i e gli avventir,i.
·~:- •::, -::-
Il H. PrnOTF:CNICO l>l T ·OIU:\O sistemato in Borg-o Dora negii. stessi )ocal i g iù, occupati dalla. R.afli,neria N i.tl'i e poi dal Laboratorio Al'i'ifizi, era essenzialm en te inearic:ato della fabbri·· ~~;,~
Giova nni Grassi.
Carlo Alberto Nicolìs dì R obila nt.
l!'ig. 955 - Direttori del Labornto1·io di Precisione d i Torino.
ca?:'ionc dcli<' cal'tn<:t('- per ,nmi po1-ti1 tili 11oncl1C~ ch~i val'i ar-
tifizi oecol'renH : . pc1· comunicare il fuoco nlle ea,riche di. lan cio t_ canneJli, innesd1i, <'apsnle, petardc~tti d ' innescamc.nto, ecc .); per eseguire~ l'leg-nalnzioni a d.istama (razzi, ca.rtncce per pistole Very); per in cenòifll·p (mieda o sto1ppa incc~ndiaria., roccnfno co, ecc.) j pc1· rischinrare (cordami intrisi di. rnistnra, a base di pece, colofonia, cera Yergine, f~Cc .). · :11 R. Pirokcnir-o c1i Torino fn il primo ac1 essere attrezzato per alleBtire le cartuece a bosso1o metalli 00 per fneile Vetted i -
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::;·1°AHILIMID::-ITI D: ARTlGLIEHIA
Moll . 70, calibro 10,35. Esso venne abolito nel 1877 e ,pertanto nel pe1·ioclo 1S70-7'7 ebbe per Direttori, prima il coL Carlo Allie1·to ~i(:olis <.li Robila.nt :tino al 1874 e quindi nel biennio 1874-70 il col. Giovanni Gt11ssL
*
·J+
-:+
Il R LAilOlL\TOltlO DI PHECISTO.\E Dl TORINO, sistema.Lo uei .locali della H.. Fonderia in Via del.P .,-'usea.1,,Lle, era alle dipen <.lenze del :Presidente del Comitato cFartiglieria·, unitamente al La1Jo1·.1 torio d1imieo e rnctal1nrgico, alla, Litografia ccl al l\1nseo . La. stuL attività si svolgeva in clheu,i ca,mpi e in s rnrhtte lavora7,ìo11i e sovratutto nella fabbrica½ione di al7,i e cli strnmenU di puntamento. Verso il 1872 il Ministero affidò a l Labonitorio la costi:uzione di dne tipi di telemetro da costa a base orizzontale proposti llall'allotil cap. Carlo .Pozzi, e fondati sul principio di Nolau; e nel tewpo stesso lo incaricò aueile cli costruire un a u tostadiometr o ti base vetLkalc ideato da l cap. cli S. M . Benedetto Plebani, nonchè un telemetro a base Yertkale provosto d al magg. d'ar tiglieria Gustavo ParrnYicino. Nel 1874 e nei 1875 vennero eseguite a l CaJ.lJ po di S . Maul'iz:io oppo1"Lu11l) esrieri enze compar ative fra gli appareceili prc(1etti e in cou frouto con appurcchi :\fatlseu e Siernens-Halske a base oriz:wnt:ile. Sul principio del 187G il :i\finistero afficlò al La boratorio di. precisione la costru~ioue di nn esemvlar.:! Madse11, cli u n seconclo esemplar e P anav.icino da l ui wodilìcato, .uoncilè uno sciua(lro cal colatore cla impiegar si per ten<~r couto ddla sfericilù della terra e elle anebbe dovu to sperimentars i co11 un 1mo,·o telemetro ::'\focl. Salrnoir agili. In quell'epoca il Laboratorio costruì alzi di ottone forma ti da u n regolo verticale, {l a uno orizzontale e d.n un cursore, per cannoni cla 7 n.R Het. : nel 1877 eseguì. la fabbricazione dei tc le!.11ctri Uau tilier che ernno stati adottati per i Reggimenti d'artiglieria cla c111np;1gnn e da ' montagrn1; nel 1881 P.scguì le val'ianti apportate r.gli alzi per cann oni da 7 13.R . Re l. nelle graduazioni; nel 1883 costrui i goniometri :1 cauuoccilinle da campngna, per l'esecuzione del puntamento inéliretto delle artiglierie <la campagna seconclo il metodo Pl'Ol)Osto dal cap. Alfeo Glavarino, e 1wllo stes~o nmw costruì gli alzi auloroatici (altrimenti eletti (( alzi-telcmelTO J) ) ;;tll(li Ati e proposti dall'nmmiraglio Simone Pacor et cle Saint Bon per i cn nnonl d11 24, <la 32 e da 45. Nel 1884 eseguì v,1rie rnoclifichc agli alzi per eannoni da l G G.U.C., nonchè la eostrnzione degli al:>.i per i cannoni da 24 Ò.H.C. Het. corti e lunghi
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nrnm~.rom DF.L
L.\HORATOJUO DI PllP.C!SIO:\E DI TOll l:\O
j
- - - - -- -' Orazio G:illcanl
Ca rlo P as tore.
Luigl S~evenson.
cli $. Ambroisc.
Pietro Poggio.
Roberto Ba:i:zichelll.
Emilio P eiroleri.
f.'ig . 95G - Direttori del Ln bora lorio di Pre<-1::::ionc cli ' l'orino.
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!>'l'AlH1 ,l.\li,;N'.L'1 D ' Ail'.L'JGLWlUA
e quello 1,er il 1:aJJ11011e d:t ;;2 G. H.U. Hct . ; lllCJJtrc poi nel 1SS.3 fu allestito l'alzo vc r ea11no1w da ti H.!{. Het. :,;ost.1 11zi:1JJH<.mtc egunle a quello lla 7 •la c::1mpng11a . );cJ periodo 18 -!-Sri si c;o,;truirono J.wl L nbora to rio le rnire di direzione vc r g li obiei da 2-t e dtt 28 O.R.C. Ret. da costa, inca,·alcati su t1ffusti da difesa con sottaffusti a lllol.la : per l 'e,;;ecuzionc del tir o ~ndireuo cou tall ouici si a lleslir ono pure gli indicatori di elernzione, gli a rclli graduati delle !Jh1 zzuole e gli ar(']i i gr:1cl u:iti coH i.nd lei clei sottafl'u sti per tutti i vez;zi cli una batteria . );cl 188.i il L:iboratorio f ornì t)Oi i ,;egucnti urnteri:ili : cnnuoccllinli monocoli da b:tltcr ia d a calll[)(l~ na ; binocoli d'art iglieria grandi cou astuccio; biuocoli d'artiglieria piccoli. l!'urono ln scgui.to costru ite as te d i m ira per mor tni da 1::i A.R., e quindi successirnmente furono fabbricati i seguenti telemet ri d:t britleri a ver il ti ro intliretlo degli oblcl cla 28 G. ed L. : il telellletro a base verLicalP. \locl. Sii cou conta tore .\lod. Bracch11ini 1,e1· Quote alte ; cd il telemetro a lmse ori¼Z011 h1le :ldotl. 80 a due :stazioni, .Mocl . Braccia 11 ui per <Jno tc basse . ~ el L 7 furono cosn·uili gli alzi per c:mnoni ùa 12 e cla 15 per batteri<? a eann on icra Uiinlma, ecL inoltre gli ,1t tt ezzi di pu uLmnenlo proposti clal Sin<·c·i c adoperati d alle nrtiglicrle da as~edio per l'esecuzione del tiro illllireuo .
Oltre alle pPccktte l;iYorazioni, il Laboratorio di Q)t·<~cisiom' cl<H'ern, poi all estire Bagorn c, stazze gr a1l uate, calibratoi ed altri. i;trn111 0nt i ai mis11l'a destinati a verificare e 0ontrollart! le <limensi 011i ·dei rnri mat-(>riali fabbricati nei diversi St abiliJJH~nti, e qu1n1li nel assicm·,11·c ttn unico indirizzo ed nn a eo ~dnntc nniCMnd tà ne1la <:o::-:tr uzionc (lei mate1·iali stessi. L ·eucrgi a UIOtriC'e ucccs.<;nria per le pr edette lt!,·orazioni era data dn uu(l turbina idra ulica tipo Gi r a rd di 50 c:1\'., sussi(li!\tn J)iì1 tal'cl i cln un motor e a v npor e <lellu riotenzn di 4 cav. circa.
Il Laboratorio cli precision e, a,n cùc pel'chè in quei lon tani a1111i non avevn grande qnantitatiYo di laYori da esegnil·e, a nelò
gmda tam<mte se pn.t· in sensibilmente deviando dagli scopi speciali e ~edfi.d per i 11 1ia.Ji era stato istit uito , declka,ndo g ea,n pm·te· rlell a snn attività, alla specinlizzazioue negli stu<l i e nella fahbr i<-a zione di a1· tifìzi v:ni, e sovrntntto dell e spolette icleatf: da R oberto Hazzi chelli. ehc, come capitano, aw arteneva al L a bo1·a torio cla molti anni e conti.m1ò poi. tLcl esservi ad eletto ancora pe1· parecchi.o tempo dopo la su a promozione u maggior e ottennta nrl 1882. · In tnir1to, mentre nel R. Laboratorio di Precisione cli 'l'o · rino contimrnYnno e si svolgevan o i lavori. cli fa bbdcazi.one de-
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L' A'l'l'IVITA LAVORATIVA DJ;;L Lr\J301UT0HI0 DI J! n~x.:ISI0/\1•) DI 'l'ORJ),10
gli strumenti cl i misura, di v<~rifiea e cli controllo, nond1è gli stuéli ed i lavori riguardanti le spolette, a Roma presso c1uel1n loca.le Direzione cl' A1·tiglieri.a, 1per sagace iniz.iat iva dei titolari dell.:L Dir<.~zione stessa, sorgeva un pi-eco.lo T,al>or·,1Loriu che saggiame,ntc organizzato e man mano arn.pliato, iinì per clivcntnre un vero e 1proprio la,bora,torio di p reeisione, dm, stnc· candosi dalla Direzione d'Artiglieria cli :Roma, <li.Yentò dopo poehi anni il « R . Lahorat,orio di. Precisione di Romi1 )), e cioè il rero La.bora torio di Precù,ione clf~l R.. Esercito. Con R" D" 30 gtugno 1885 venne i;.ciolto il OonsigU.o ll'amministrazione d,el H.. Laboratorio <li Pl'(~cision e ili Torino, lo Stabi.limcnto \'enne sopprcJ":So ,e tra,sferito a, Roma ,col 1n.andato di riprendere qnel preeiso e spedn]e indirizzo che )o stesso suo nome redamani; e [Jertanto , colla stc~ssa predetta data, tntt.è le lavorazioni a!ìì<late a,l soppresso Lal>ori:ttorio lli Torino pfLS· sarono alln, R. I'ondel'ia di 'forino. Jl R.. Laboratorio cli Precisione cli Tol'ino ('eS8ava così di esistere come Stabilimento a, sè, dopo ima lnngn, vit,1 invero degna di ,essere ricordnta. [ìCl' l e 1rnmePose ·e <:;of'-picne yeali:1,zazioni conscgnite. l)a,l 1870 a,l 189iJ H H. Lahoratol'io ·c1i Precisi,onc di 'l'orino ebbe successivamente i seg uenti Ditettori , artiglieri tutti di grandissimo va,l ore fra i quali pl'imeggin val en tissimo H colonnello Roberto Bazzichelli; magg . e poi 1:.€11. col. Ornzio Gal leani di S . .Ambroise (1870-7G); eol. Giovnnni Grassi (1877-78): col. Carlo Pasto1'e (1878-1880); ten. eol. Luigi Stevenson (1880 1883) ; col. Pid l'o Poggio (1884-85) ; t cn. col. Rodolfo Silvani (lSSG-87); ten . c;..ol. H,oberto Bazzichclli. (ISS7-18!)4); col. Emilio Peiroleri (1Stl4-95).
La. R. H Af<'FI:K'PlRTA NrmT n.c G ENOVA che aveva continuato ad. esistere e ad operare anch e dopo la so-ppressione del Polverificio del Lagaccio avvenufa, nd 1860, e che in certo modo anffn: s<~mpre fatt:o parte clella R. P onderia di Genova cl~pcndendo da,llo stesso Direttore, anche nei primi anni di. questo pc!riodo e cioè clal 1870 al 1874, continuò a svolgere la, . sua, -
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;-\'l'AUIL JM E.\Tl D' All'J.'lGLimUA
aUhitù, per n.tt<;.,ogliere e raffiuarc il salnit t o onde ottonen! i] uitrn occorrente alla fabbricaz ione delle polveri n ere. H.i manendo selllpre a lht d~pendenza tccn ici:L eL1 ammun strativa, éloUo stesso .Direttore ddla H.. F onderia, lli Genorn, cd avcmdo la suu, piccola macstrauzi1 faeente parte e llipen · dcrnlo pure dalla Fonderia stessa, la Raffineria Nitl'i a11èlò man mano 1perdern:to importanza. Da l 1S70 a l novembre 1ST1 ebbe come D irettor e il col. GiÒvairni Battista Gri1$Si, a l c11rnle s uccedette i l c.:ol. Virginio Monticern che la diresse da l 18, 1 al 1873. L'organico dei suoi ovcnti r imase invariato ed il loro nnmero continuìi a tigura r e nùl complessivo totale della R. Fonderia, che in t ali anni fn cli circa 1:30 uu il:i1.. Quei,tc, Sabilimento ,·enne poi definitivamente soppresso uel JST-1.
·>:· -::-
J11 ottem!])eram~a (l{,lJ.' Ordinarnento 4, cliccmbre 1S70 il Regio Arsenale e lo Rtabilimcnto meecanico di Genova vengono riuniti in nn unieo Stahilimento che assume la. d-c~nomirn1z.i ont~ di. R. FONDF:RTA 0T nE?\OVA.
F ig . !);,7 - R. Fonderi a di Genova .
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DIRET'l'OHl DELLA R . F O.\"DERI:\ Ul G l·)i\0\'.·\
La R. Fon<.leri.a cli Genova, era ~ssen:&ialrncnte i,nca1·icata <li fondere C,Lnnoni e proietti, oltn~ ad es(~gnil'c .luvomzio11i. rnrie rigna.rdanti H earreggio, g1i a,ffusti e a1tri rnn teriali cliven:i : come fu giù, detto il suo Direttore resse a n(;he la Jocak Raffineria _:\'itri fino nl 1874 al101'chò quest'nlt irna Y(!JHte sop · pressa.
Virginio Pro venzale.
Virginio Mon ticell i.
Ugo
Antonio Ben edetti.
Pedrazzoli.
Flg. !.l58 · Direttori R. .o'onderi:.1 di Genova. Il nmnero d egli operai dal 1870 a l 1897 er a grnclualrut~nle s:ilito cla 150 dappr ima a 500 e quindi a G50 unità.
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8'l'AU! LlhlEN'll
t/
AH'.rlGLlEHIA
Con lt. D. l(i settelllbre 1897 la H. lì' oncler ia cli. Genova venne denominata, in ana log~a a quella_ cli Torino, « R. Oflicina d i cost.r uzion(~ d 'a rtiglieria», e cosi chiamata \·isse fin oltre il 1()1.4. Nel predetto periodo 1870-1897 s i succedetter o collle suoi Direttori l seguenti col(}nnclii : Giovanni Battista Gr assi (JS71); Virginio :;,\:lonticelii \1871-77); ~ ami (l877-80) ; :Vlichele .Mantese (1880-84); Antonio ~,~ Miranda (1884-92) ; Paolo Bisesti (1802-03) ; Virginio Provenza](; (1SH3-!)4); An to nio Benedetti (1805-f!ù) ; T:go I'edruzzoli (1897).
Dal 1-;ettemh1·.(~ 1S07 l'a.ntica R Fo,nderfa denomina,ta R1•:COSTRUZIONE DI GENOVA) oltre alla, produzione tli ghi!'la e acciai, comuni e specir:Lli, fu chia mata ad allestire GIA Ol•'l•'ICINA DI
l!'ig. H50 · Officina d i costru:donc d'artiglie1•ia di Genova .
su va,sta, sca,l a. pl'oietti vari di quasi t utti i ea1ibri, e cioè : granate e sl1rapnel di ghi.sa da, 70, da 71\ da 00, da 120, da lM>, da 280 (~ i la: ,wo; g1·a,nate di ghisa da 2SO e cl fl. 450 ; gra nate --
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L'A'l'rIV!'l'À LAVORATIVA DELLA R . OFFIC!NA DI GENOVA DAI,
1897
AL
1904
d'acciaio da 120, da 149 e da 210; e scatole a mitraglia dei calibri da 70 e da 149. Per poter effettuare tali fabbricazioni venne te~.pestivamente dotata ,d i macchin~ per la lavora,zione a freddo dei metalli e per la lavorazione d<.~l legno, mentre per la produzio1n e della necessaria energia, motri.~ vennero impiantate .a.elle caldaie a, vapore clel tipo Babcock e 'W ikox. Oltrechè alla fabbric;nzione dl proietti, l'Officina fu anche incaricata di costruire e riparare materiali diversi d'artiglieria 'fra i quali : Materiali : batterie complete di 4 a~usti, 4 avantreni, 6 retrotreni, carriattrez7.i e caricamenti vari da 70 mont. e da 75 A. camp. ; affusti d'assedio da 120 G. e da 149 G.; avantreni <l'acciaio con coperchio blindato, e retrotreni porta-munizioni da 75 A.; avantreni d'acciaio da 14H A. Mezzi cli trasporto : carrette cla battaglì<me leggere; carrette i\:lod. ,Urica; carrette per sanità; carri da par co ; carri da batteria ; carri da trasporto per cannoni da 149 A. ; carri fucina. Lavorn?:ioni diverse: tend~ da campo; copertoni e coperte impermeabili per carri porta-munizioni; macinazione colori per coloritura delle artiglierie ; spalmatura di impermeabilizzazione della tela per copertoni, coperte, ecc.; casse da imballo e gabbie per proietti ; costruzione di pallette di piombo e a.ntimonio per shrapnel; modifiche varie alle bocche da fuoco, otturatori, ecc. ; nttrezzi per prove meccankhe, fisiche e chhnìche. Il numero degli operai dal 1897 al 1904 fu costantemente di circa 050, ed in questo periodo l'Officina ebbe successivamente i seguenti Direttori : il col. Ugo Pedrnzzoli ehc vi era stato destinato alla fine del 1897 e vi rimase fino ::ti UJ02; a. lui succedette il col. Alberto Berti' che vi r imase poco più dì un . anno e venne sostituito Fig. 9lìù dal col. Beltrando Villavec:chia. Beltran<lo Villavccchia.
Il periodo veramente aureo del R. POLV!iJRIFICIO DI FOSSANO incomincia, immediatamente dopo il 1870: è allora che esso assurge a,d una grande importanza, :sia, per la sapiente e razionale dislocazione ò-ei vari reparti nei quali. avvengono le di.verse lavorazioni, sia per la loro organizzazione e sia per il 14B
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STAB LLIMJDNTI D; ARTIGJ,IERIA
numero e per la qualità del macchinario di grande potenza e di moderna costruzione in esso allogato, tantochè tale Stabi · limento :figura.va a quell'epoca, degnamente tra i migliori. e più progrediti. P,olveri:fici d' Eur,opa.
Fig. 061 - Palazzo della Dir ezione del Polverifi<:io d i l!"'ossano.
Nel 1p erioclo del sno massimo sviluppo, dal 18'74 a.l 1892, il Polverificio si cledi.cò più specialmen te alla fa.bbricazi.011e delle polveri progressive, ed occupò anche più cli 250 -op<~ra,i, che indirizza.ti da valenti ufficiali d'artiglieria specializzatì nella materia., e gniclati da sperimentati OapitecnÌci ottennero .prodotti !Perfezionati che nel 1890 raggiunsero una produ1,i.onc di 680.000 kg. cli polvere da, guerra; mentre IJ)Oi , anche le polver·~- -:!.r:L caccia e da, mina, fabbricate a Fossano per il {:ommercio furon o -assai. apprezzate. l\fa quando, verso il 1895 anche in Ita,l ia si iniziò gradualmente la sostituzione della polvere nera colla polvere infume, il Polverificio di Fossano cominciò fata.I mente a scemare d'iruporta.11za. -
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Luigi Vittorio De Ma ria .
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·.__,.
......._ ..... .
Nicola Quaglia..
Giovanni Nicastro.
Ferdinando Sobrero.
Giuseppe Cella rio.
Giovanni Bosio.
Giuseppe Capriogllo.
Fig. fJ62 • Direttori del R. Polverificio di Fossano.
S'l'AlHJ,TMWNTI D' AR'rlGLIERIA
Dopo l'impianto, in provincia di Caserta, del R. Polverificio di Fontana Liri per la !Produzione della balistite, della solenite e di altri nuovi e potenti esplosivi da, guerra, lo Sta,bilimento di Fossano cessò quasi ogni 1:,tu1 produzione ri<lucendo n numero dei snoi operai, ,dapprima a 150 e poi a,ddirittma a po-che decine di unità. Nel marzo 1889 il Ministero della Guerra, a chi si interessavn nel nome della città d i E'ossano percbè il Polverifkio venisse conservato, aveva dato assicura:i:ione elle era ancora lontano il pericolo delln soppressione di tale Stabilimento, e però se pure esso venne ancora conservato per parecchi armi per la fabbricazione delle polveri nere in uso nella H. Marin a e per le artiglierie di medio e grosso calibro dell'Eserci to, fatalmente la sua i mportanza a nelò sempre più decadendo. Nel periodo considerato (1S'i 0-1!J04) si succedettero al)::i D ircr,ione delln Stabilirnen_to i seguenti colonnelli cl'artigli(~ria: Ilozzani Francesco (1869-71) ; Quaglia Nicola (1871-79); Boido Giovnnni (1879-8 11) ; De ìVfaria Luigi VittoÌ'io (1884-88); Sobrero l!'enlinanclo (1888-91); I3osio Giovanni (1891-93); Nicastro Giova1rni (1893-94); Sollier Lorenzo (1804-95) ; Cellario Giuseppe (189fl -!J7); Pagnni E n rico (18H7-1!-J01); Caprioglio Giuseppe (1901-06).
Fra, di essi merita specia,l e menzione il GOL Luigi Vittorio De Maria, che, avonclo a più riprese a,ppartenuto al P.olverificio di Fossano, si a1ppassi.onò allo studio delle polveri ed ap1portò notevoli. perfe1donamenti in quelle progre~si.ve.
Dopo la tenibile esplosione avvenuta, a Scafa.ti il 18 novembre J.S63 il ·R. POLVERI FICIO DI SCAFA'l'I ne dsentì le ('.,{)'TISeguenze ed il suo funzionamento fu per qualehe anno paralizzato; ma rimesso in sufficiente efficienza in tempo abbastanza breve, in concorso col Polverificio di Fossa;no potè integrare la produzione del quantitativo di polvere occorrente 1p er i hisog1ni dello Stato. Evidentemente perù nnche questo Polverificio risentì le conseguenze delle nuove scoperte, tantochè, quando sor ser o le prime polveri infumi e l'Amministrazione militare fin dal 1890 decise di costruire il Polverificio di Fontnna Liri, la sua importanza andò rapidamente scendendo sino a quando il predetto nuovo Stab ilimento cominciò " funzionar e: in quel
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H. l'OLVEI!Il<'ICIO DI SCAFATI • lt. F ABHl!J CA D' AHMI 01 BRrnSCIA
momento e cioè con R . D. 21 gennaio 1894 il rolveriticio di Scafati venne soppresso a datare dal 1° aprile. Dal 1870 al 1804 si succedettei·o uella Direzione del Polverificio dl Scafati i seguenti <:olonnelli <l'arUglicrla: Menoni Giuseppe (lSGG-73); Garau
Leopoldo Carmi.
Luigi Raffaele Garau.
Luigi Marct1mi
Fig . tl63 · Direttori <lel l:'olverJncio cli Scafati.
Luigi Hnffaele (1874-82); Fallanca 11'1·:mC'esco (1883-SS); Mcngllini Fcderic-o (1888-90); Marci:rni Luigi (J S00-94).
P er quanto riguard a la R. F.rnBrtTCA D'AJ[YII I)T BnreSCIA dopo il 1870, ~1 e1 J)(~rioclo 187.1.-72 le officine dcJla Fabbrica d'armi <li Bre~ciH nonchè i Laboratori di Gar<fone V,11 Trom· pia furono mes i a nuovo, am!J.)li:iti ed attrezzati 00n macchine moderne per la, costruzione del n uovo fucile rigato a r etr ocarica sistema Vetter1i 1\focl. 1870, la cui produzi one giornaliera era di circa J 00 armi. N el 1878 i Laboratori di. Gardoa1 e Val 'J'rompia vennero riuniti e formarono la « Sezion<' staccata di Val ~rrornpia )). dipendenti dalla Fabbrica d'armi di Brescia. -
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8TAH1L1illl<'.-'<'1'1 D, AH'l'l( l LI!WIA
Negli anni 1888, 89, 90 delta F abbricu d'nrmi concor se, colle Fabbr iche d'arrui di Torino, di 'l'erni e di '.l'orre An11unziata, alla trasforrun1,ìone <li ,ol tre !J00.000 fucili Vetterli Mocl . 1870 iu f ucili a ri1~ctizione Vettcrli-Vitali
Pietro Poggio.
Nestore Bonazzi
Giuseppe Lattes.
Francesco BranchineLLl.
Fig. 91i4 · Direttori clella IL Fabf.lricn d'armi cl i Bresciu.
Mod, 70/87 : a conseguire l'ordlnuta e sollecttn tras(onuuzione contribuironrJ con molta perizia tecnica il maggiore él'urtiglieria Anto nio Benedetti cd i Capitccnici Salvatore . Carcano e Giuse ppe Cozzi.
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IL R. AftSEltsALE DI COS'l 'RUZIONE DI KAPOLI
Nel predetto triennio già si sturn intanto studiando la sostituzloul! elci predetto fucile Mod. 70/87 con quello che fu poi adottato nel 1S91 e venne chiamato Mocl. 91: la suri. fabhricazione vcuue poi iniziata negli unni 1892-93, e la Sezione staccata <li Ganlonc Val Trompia fu la pl'imii a costruire un t•omplcsso di 10.000 ùi tali nuo,·i fucili che vennero distxibu ili agli Al pini. La l avoru:doue di quei;te nuove unni continuò quindi nelle varie ltegie li'aubriche d'armi con uua produzione annuale complessivo <la 30 a 40.000 fucili e mosclletti dello stesso modello, per uu totale di JJ G.000 armi. Xcl J89S-!l!I ,·enne nllimata la prima distribuzione di tali armi ni rnri Corpi e Rcparli, e fu quindi provveduto alla dotazione dei magazzeut: la fnbbrkazione del fucile Mocl. 91 fu J}Oi in seg uilo gr adu nl01cute diminu\t:-t tnutocl.J.è clal 1900 al 1904 le lavorazioni relntiv~ vennero limitate alla sem1>llce fabbricazloue del rifornimenti ordlnarii e delle riparazioni. Dal 1870 nl 1904 nella Direzione della R. Fabbrica d'armi cli Brescia si succedettero i seguenti colonnelli d'artiglieria: Tappa Alessandro (J870-7G); Gnllcaui di S. Ambrogio Orazio (18i7); Abate Carlo (1878-70); Poggio. Pietro (1880-8-1); Ilonnzzi Nestore (1SS5·89); Lattes Giuseppe (JS00-91); Vlglezzi I ppolito (l891-92); Ilranchiuelti Francesco (1893-99); Ro,crc Giuseppe (JS99· l!lOO); Da narberino ì\Iar!o (J.901-02); Tilli Vinccuzo (1902-03); Bondi Rocco ( 1.!103-011).
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fl
n R. ARSENALill nr COS'.l'RUZIO~m DI NAPOLI, che nel periodo 1 60-70 :1,veva già ricevuto nn forte jmpulso atto a. farlo divan · tare uno dei più gra,ndi S tabilimenti militari del Regno, anche negli a nni s uccessivi co111tinnò a,d ingrandirsi ed a svilupipa,rsi, aum.entando i su-oj locali colla c:ostruzione di una nuova g'l'ande sala pc1· officina nel grande cortile dell' At·senale ed ebbe la dcnomi11azione di « Officina Macchine »; ed accrescendo in conseguenza il nu m<~1·0 delle sne maestra,nze operaie. In questa, nuova Officina venne installato un macchina rio moderno e più adatto alle esigenze delle nuove lavora1Joni, e n elle sue vici na,nze for-ono costituiti ,clnc magazzeni, nei quali. vennero si,s temati nuovi locali, di cui uno fu adibito a, « Salacollaudo ». Nel predetto labori oso periodo cli s,·iJuJ)f)O e cli aumento, che si prolunga fino al 15 novembre 1875, 11irono Di1·ettori dcli' Arsenale il col. Pietro Zacco (1803-71) e il col. Guillamot Fer clinflntlo (1871-TG). A quest'ultimo succedette il col. Giuseppe De F~lippì che rimase fino al 2-l. giugno 1888, e '(11 sotto
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STABILIMWN'l'l D' AR'l'IGLIElHA
!!
I !
l!"ig. 965 - Pianta di Castel-Nuovo e del!' ~rsenale di Napoli
1. 2. 3. 4. 5.
6.
7. 8. 9. 10. ll.
m~ll' :111110 ·
1875.
LEGGENDA: Ingresso all'Arsenale. 12. ·Deposito piccoli modelli per fondlta. Ufficio tecnìco. 13. Officina Iegnaiuoli. ' Ufficio contabile. 14. Sa.Ja dei modelli. Tettoie. 15. Officina sega.tori. Magazzino manufatti. 16. Officina coloritori. Officina macchine. 17. Tettoia coloritori. Officina fabbri. 18. Latrina operai. Magazzini. 19. Sala. di collau<lazione. Officina riparazioni carreggio. 20 . Androne che conduceva al magazMacchina motrice e caldaie. zini. Tettoie per d eposito di legnami 21. Tettoie per legnami u tilizz1b il \. utilizzabili. ·.
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SIS'.l'8MAZ10-'< E l)l;)LL' AHSMNALE DI NAPOLI NBL
188~
la di lui dire:.,ione che lo Stabilimento compì le seguenti importantissime lavorazioni: affustì da campagna da 7 B.R. Ret. ; trasformazione della fucin,:t da campagna Mod. 1844 in fucina per batterie da 7 B.R. Ret.; carri da trasporto .Mod. 187G; carri ::,batteria ed altri materiali.
E poi.chè !Pfr l'esecuzione di siffatte nuove lavorazioni si resero necessarie varie trasformazioni di locali e Fio1stallazi01ie di nuovi macchinari, fu giocoforza, addivenire ad un nuovo assetto dello Stabilimento. Nel 1883 volendosi dall' .Amminis trazione comunale riordinare l_a Piazza del :Municipio, l'Arsenale dovette cedere · il Bastione di S. Spirito ed i locali nei q uali erano ·installate la sega meccanica e l'officina coloritori, ottenendo in cambio altri locali nell'interno del Castello, fra i quali il Bastione di S. Gennaro in cui fu impiantata l'ofticina coloritod, mentre nel maga7,7,eno legnami venne installata la sega meccanica. I n questa circostanza l'otlk ina macchine fu .a mpliata e prolungata verso H grande cortile del!' Arsenale : su di essa venne eretta una sopraelevazione con copertura in legno e tegole ottenendosi così un nuovo e vasto ambiente nel quale si sistemò l'officina limatori; mentre il pian terreno dell'oflicin,1 stessa rimase esclusi,·amente adibito a lavori cli mnccllina. Anche l'energia motrice venne accresciuta sostituendo alla macchinn seruifissa della forza cli 25 cav. una motrice Sultzer della forza cli 50 cav., che venne installata iÌ1 :.ippos ito locale costruito nella. cortina prospiciente al Palazzo Heale. Con tettoia metallica si provvide anche alla copertura del locale esistente fra l'ofllcina macchine e la sala d'armi, e sotto di essa si organizzò la lav·orn.zione clell'aft'. nsto da campagna 9 B.R. Ret. in lamiera, ed in seguito ancl1e quella degli affus ti d'assedio cla 15 G.R. Ret. e da 12 B .R. Ret. Per s istemare le seghe cla legnami s i costruì un nuovo locale in continuazione dell'Officina macchine, mentre poi fu de1Uolita nna parte interna del Bastione prospiciente la Darsena, per costruirvi l'Officina coloritori Verso la fine clel · 1883 si acquistarono due macchine dinamo-elettriche della potenza di 11 kilowat tipo Gramillc1 per l'illuminazione elettrica dello Stahililnento, sino allora fatta ad olio. In tale anno venne anche costruito un altro vasto ambiente pe1· deposito legnami, demolendo internamente ali' Arsenale una parte della cortina prospiciente Palazzo Reale. Nel J884 per ricavare l'acqua d' alimenta7,io.ne delle caldaie, nel sottosuolo del magaz:r.ino legnami f u <:ostruito un pozzo artesia no. TI cortile prospiciente il magazzino legnami, detto « cortile del .Pallone», fu convenientemente chiuso cla apposito muro di cinta e coperto con tettoia metallica, pei· servire da deposito dei legnami provenienti dal commercio, in a ttesa di collaudo. E ricordando il -1884 è doveroso e degno di menzione il grande e volenteroso concorso che, in occasione del colera epidemico del 1884, venne dato dalle maestranze dell'Arsenale ·per la sollecita costruzione
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S1'ABILIMENTI D'AR1'IGLimHfA
lrig. 06() - Pianta dell'Arse~ale di Napoli dopo la d emolizione del Ilastioue S. Spirito - 1885. LEGGENDA: 1. Ingresso dell'Arsenale .
2. Cor po d i guardia. 3. Pianterr eno: Vislta medica e m a gazzino. l o piano : Uffici della Dir ezione. 4. Sala cli collaudo. 5. Magazzin i. 6. Tettoia. 7. Magazzino ferr o. 8. Magaz:,:ino legnami. 9. Officina fabbri. 10. Ripostiglio officina fabbri. 11. M a cchina motrice e caldaia a va. por e. 12. Pianter reno : Officina macchine. 1<> piano: 0/ficina aggiustatori. 13. Officina m acch ine. Montaggio.
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14. omcimi legn aiuoli. Repano seghe. 15. Labor a.torio ad economia. 16. Officina legnauoli. Magazzin o m a nufatti. ' 16'. Bastione S. Germ a no. 17. Lat rine operai. 18. Colori t o ri. 19. Legnaiuoli e can adori. 20. Offici na !egnaiuoli. ripostiglio. 21. Legnaiuoli e .sellai. . 22. Magazzin i interno Mascllio. 23. Scuderie. 24. Magazzino androne superiore. 25. Magazzino androne inferiore. 26. M agazzino legna.mi (Pallone}. 27. Magazzino legnam i (Palloncìno}. 28. Bastio n e S. Spiri to.
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A'.l'TLVIT.l LAVORATIVA Dl!JLL'.H :SE);AL0 D.I ~ ArOLI DAL
1886
AJ,
1890
di baraccamenti fn legno per ricovero degli infelici fatti sloggiare dalle proprie abit azioni . dichiarate infette.
All' inizio della,· nostra prima, guerra, d'Africa clcl 1SS6, e quindi poi in seguito , a,11' Arsenale di Napoli vennero affidate molte ·1avorazioni, fra le quali esse:nzialmente quelle riguardanti i var.i. materiali d)artiglieria. e le diverse bardature da traino e da someggio; tantochè si dovette aumentare la nrnestranza di circa 1.000 unità, e, per far posto all'esecuzione delle numerose commesse, la sala-modelli, sgombrata dei ma· teriali e ,dei cim~liì che vennero versati al Museo Nazionale d' Artigli.eria in Torino, fu trasformata in la,boratori·o . I n questa cireostainza lo Stabilim(~nto esplicò una intensa proèluzi.one, e dennì, fra gli altd, i. seguenti t ipi di mat(~riali nuovi che, colla uclati. con su.eeesso, vennero q nindi adottati e messi subito in servizio: b::i rdature speciali per cammelli e relatiYo basto (sul basto era applicata una sedia -lettiga elle poteva anche servire cln barella ri par ata daì r aggi sola ri con tendine tisstite ad apposit i bastoni); basti speciali per muli e nmletti e relative bardatu r e ; cofani di sa ni tà da mon ta gna; tende cli mediézio ne; bal'elle per feriti, gruccie e sostegni per arti inferiori ; can-1 per fer iti ; carrellc di. sanità. Anche in ques to per iodo di t<:rnpo e cioè clopo il 188(1, contim~arqno i la.vori d'amplimnento <ìell' Arserrn le e fra essi vanno ricordati i lavori eseguiti nell'Officina fabbri, che quasi completament e rifatta all' interno, fu anche ricoperta in modo più s tabile: contemporaneamente, sia nell'in· terno d el Masd1io elle nei sottosuolì delle cortine, vennero assegnati altd loeali per uso maguzzini. Nel JSSS al col. De Filippi cm succeduto nella direzione del!' Arsenale il ten. col. Achille Sabbia che rientrava dall'Estero, ove era stato inviato in miss iorni per visitare i principali. Stabilimenti meccanici e specìalmente quelli destinati alle costtnzioni deì mater iali d'artiglieria. Col frutto della d i lui esperienza si migliorarono ancora i processi delle· varie lavorazioni rendendoli consoni ai progressi industriali rlelPepoca : s i impianUl così un nuovo laboratorio per la riparazion e dei vari macchinari e per la costruzione delle sagome n onchè per la confezione di speci ali lavori di precisione; e sì creò altresi un apposito locale in cui le sagome e le macchine per le lavorazioni di precisione vennero convenientemente conservate e catalogate. Fu poi nnche in CJUCèst'epoca che, con provvcdirriento invero antesignano per quei t empi, la Direzione dell'Arsenale provvide nll ' impi:rnto, all'organizza zione ed all'esercizio di u na cucina economica ])er gli 011erai . Nel periodo dnl giugno 1888 al mAggio JS90, e cioè sotto la sagace
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STABlLI \U:N'l'l 1/ ,l.lt'.L'WLIEIUA
direzione del ten. col. Sabbia, al R. Arsenale di Napoli furono affidate le seguenti importanti lavorazi.oni: affusti da difesa per cannone da 15 G.R.C. Ret.; sottaffusti del n. 8; affusti da difesa per cannone da 120 G.R.C. Ret; sottaffusti del 11. 10. 'l'utte le predette lavorazioni, dato lo svil;.1prio dei mezzi tecnici allora disponibili, richiesero opera diuturna ed intelligente per parte di tutti e di ognuno.
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Il 23 mar:r.-0 ]889 verso sera si svilu1ppò nell'Arsenale un grave incendio che distrusse quasi totalmente l'officfarn delle macchine: per tale doloroso incidente la lavorazione fu forza· tamente sospesa per alcuni giorni, ma, venne ri[)resa ben presto e cioè subito do·po che, sgombrate le macerie, le macchine poterono essere ripara.te e fu quindi provveduto ad una nuova copertura in ferro dell'officina danneggiata,. Per riochi mesi nel 1SBO fu Ditettore dell'Arsenale il col. Luigi Maggioni, sos tituito 11oi cla.l col. Luigi llernabò-Ilrea, al quale succedette il col. Luigi 'l'nrri dal 1892 al J.804. l!"u in questo periodo che venne definita la lavorazione dell'affusto .per mortaio da 15 A.R. Ret. con sottaffusto del n. 13, mentre un'apposita Commissione iniziò lo studio di una fucina da campagna in lamiera. Allo scopo poi di sempliiìcare e accelerare i trasporti interni nelle officine, nel predetto biennio venne acquistata una grue cli ferro a contrappeso, della por.tata di 3 tonnellate, installata su di nn carrello mobile.
Nel periodo 1894-HIOO ess-endo Direttore il col. Clemente Cassone succeduto al coL Tu:-ri, si iniziar,ono gli studi per il progetto di un affusto a deformazione per un cannone camipale a tiro rapido . . Il primo .studio venne impostato per un cannone cla 70 mm. (anno 1897) e~ un esemp.lare venne sperimentato al Poligono clei Bagnpli: .in segµito 1.1 calibro fu fissato a mm: 72 ed il progetto venne rifatto .. Furono definiti ed allestiti due tipi d'a.ffusto, uno a sistema rigido ad impennata, e l'altro a deformazione : ambedue sottoposti a prove comparative diedero risultati so.dclisfacenti, .ma però non furono ad_o ttati. In tale lasso di tempo furono anche impostati i . progetti di molti altrì lavori, fra i qua1i: la trasformazione dell'affusto da 9 B.R. Ret. in affusto a rinculo ridotto; un carro da trasporto per cannoni da 15 A.; vari tipi di affusti da montagna per bocche da fuoco cli bronzo e d'acciaio ; una fucina Mocl. 96 cla campagna.
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DIR0:l'T0HL 00L IL
AllSl~NAU: DI NAPOL I
La predetta fucina Mocl. OG da campagna, in seguito al sodclisfacentl ris ultati otLenuti alle prove pratiche d' impiego presso i vari Reggimenti, vcune aclottatn ed introdotta in servl:.:io.
Luigi Bernabò - Brea.
Pietro Zacco.
Clemente Cassone.
IJ'lg.
!)(ii -
Luigi Pollone.
Raffaele Vitelli.
Direttori del R. Arscuule di Napoli
Kel 1896 per opera del col. Cassone, anche la sistemazioi1e dei vari locali dell'Arsenale subì. delle vari,wti. di a,rnplia mento, e fu così che ,enne prolungata b tettoia dell'officina -
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STA BI LDH. .K'.1'1
AU'.l'lG LI Kl( L\
montaggio .tino alla sala, cli collanclazione, alla quale ultima furono arn1€ssi alcuni magazzini ceduti all'Arsenale dalla locale Dire,done d'artiglieria . Sempre nel 18 9G, per i bisogni dei. servizi logistici e sanitari occorrenti a lle tru1ppc operanti in Colonia, l'Arsenale fu incai·icato della fabbricazione di una rileva11te qnantitù, di basti e cH materiale i;;anitn do cla trasporto . R.icorcleremo ipoi che con H 15 lnglio 1897 eonseg11€ntt, dalla Legge sull'Ord inamento del H.. Esercito, questo a ntico stabilimento cambiò la sua clenominazioa1e ufficiale di (( Di.re zione cl'art-.igliel'ia cleli' Arsenal<~ di costruzione)) in quella di « Direzione dcli' Arsenale cli co~trnzione d'artiglieria, )); 0
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e infine che, per alcun i impor tanti lavori u1Undati all'Esposizione generale itiùiana ed . internazionale d i eletLricit/1 d~ T orino nel 1898, all'Arsenale :'il Kapoli venne dalla Giuria confel'ita la rncr1agl ia d'argento. Nel bienn io 11)00-1.002 esseu<.lo D irettore del R . Ar senale d i Napoli il col. Luigi Pollone succeduto ::il col. Cassone, f urouo iniziate : la costruzioni:] di cingoli Bonagente; la fabbricazione cli carri-bagaglio; mentre una speciale Commissione composta dal cap. 1:)nrico M::n-ti ui, dal Capotecnico Gioacchino Forte e dal Capo disegnator e Alessandro .l:'ons-Sa labella, venne incaricata di riprendere lo studio d ell'nffnsto da carupagna da 75 A. rigido ad impennata. Un csernpl:n~e d i tale aITusto, definito e allestito dall'Arsena le, fn c1a pprima sottoposto a prove 1ircliminnri sulla spiaggia d ei Bagnoli e poi sperimentato al oltranza al Poligo no di. Cirié: cd rivendo dato alle prove i piil soddisfacenti r isultati venne approvato definitivamente e qnindi intr odotto in servizio. Contempor aneamente ven nero ini11iati studi snl materiale da montagna, e definiti d ue tipi di affusto cla 75 A., u no pesante ed uno leggern; e l'nrono perseguit i gli studi per un affusto cla campagna per obìce da 120 A. col relativo avirntreno.
Il 2 febbraio 1902 venne nominato Direttore il col. Raffaele Vitelli. è nel 190:3, in _seguito ai favorevoli risultati. otte ornti nelle esperiem:e comomrative tra. il matei·iale a deformar,ionc e qndk> rigido, il Ministero incaricò l' Arsenafo di Napol i cli studiar-e la t1·asformazione cl<'11'affusto rigido in quello ;t. deformazione. All' uo po la stessa predetta Commìssione speciale composta dal capitano Martirii e dei Sigg. F·orte e PoJ1s-Salahella, fu incaricata <li definire il rclatìvo progru rnm a cli lavoro e le modali tà di pratica realizzazione: pu r con mezzi cli ripiego, il mandato fu assolto brillantemente così come venrn~
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LA R. 11'0::-lDltRJ A DI NAPOLI
dimostrato dalle prove pr:itiche acl oltranza alle quali l'affusto trasformato venne sottoposto ; rn:.1, per quanto elo_ginlo, il tipo proposto non fu adottato nè fabbricato, perchè in quel momento già erano avviate le pratiche con la Casn Krnpp, pra tiche elle <.:ulmi narono poi coi contratti liel 1000 e del 1007 per l'acquisto di B9 batlcrie <li ca1111oni c]a 75 mm. da cnmp. e rU 9 a cavallo, con affusto a deformazione. Riassumendo, nel periodo 1870-1904 nella Direzione del R. Arsenale di Napoli si succedettero i seguent i colonnelli: P ietro Zacco (1870-71); Ferdlnamlo Cuillamnt (1871-75); Giuseppe De F ilippi (1875-1888); Acllille Sabb1 a (1888 -!)0); Luigi Maggioni. (1800); Lnigi Bei:irnbò-Bren (1800-02); Ln ig i 'I'.urri · (l8S2-H4); Clcrucutc Ca ssone (1894-900; Luigi Pollone (1000-1.002) ; R affaele Vitelli. (lH02-1H04) .
La n.. l'Ol\T)J;]RIA DI NAPOLI in seguito tLgli ampliament i avuti prccecle11tement<~ e sovrat utto per la sua ra7,ionale attrezzatura, .meccanica programmaticamente att11ata dal suo Di1:cttore col. Giuseppe Fortunato Bianchi, che saggi.ament-e la presiedeva, tìn èlal 1863, anelò man mano aument ando la propriH, capudtù <1i. proclnzionc, essenzialmente rivolta, a fu sioni di. getti diversi. in bronzo, in ghisa ed in ottone rper co struzione di ari·iglieric\ di iproict.t.i, di tappi per proietti e di materiali metallici diversi. :!..' er quanto sin dal 1873 essa avesse in faiato J.a costru½ione di bocche da fuoco rigate a retrocarica, fino al 1879 c~on tinuò pure ad allestire boc:c:he da fuoco rigate ad avancarica,, cl i bronzo e di ghisa, da muro; cfa campa,gna e da montagna; mentre poi dal 1879 e fin o al 1890 att<~se a fabbricare cannoni. da em. 7 e da cm. 12, obici e mortai da cm. 15 e da em. 24. La p rod trnione qu antitativa annuale di artiglierie fabbricate nella R . Fonderia fll : da 40 a 100 nel periodo 1870-1873; d i circa 120 dal 1873 al 1876; diminnl qui)l(U da (iO a 30 dal 1877 al 18W, aumentò in seguito sino a l numero di circa JGO dul JS80 al 1800, e così poi si mantenne clal 1800 fino n l 1897. Anche il tonnc~llag-gio f-uso d i bronzo e di ghisa, piuttosto limitato fino al J880, aum entò i n seguito · notevolmente r aggiungendo per il bronzo il peso medio mmuale cli 20.000 kg., e per la ghis a il peso di cir ca l milione di kg-. ed anche pitt: per l'òttoHe dal peso da 200 a 400 kg. si passò a lle cifre cli oltr e 20.000 kg. circ,1 negli nnnl 1887 e 1888, 11er diminuire però in seguito ~
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Fig. !.i6S - Fonderia di Napoli.
LFJGGENDA
:;g ~
1. 2 Motrici ciascuna {li 8 cavalli, 2 calclaie a vapore e 2 ventila tori. 2. Locale maeine .. 3. St ufe. 4. Modellamento e getto 11roiettili medio calibro. fi. ]'orni a manica. (i. Modellamento e getto granate da 28. 7. Crogiuoli. 8. Modellamento e getto proiettili da campagna e modellamento anime dei proiettili. 9. Modellamento e getto proiettili da 7 e 9 4 forni a riverbero. 10. Modellamento e getto ,li par ti diverse - 2 forni a riverbero. n. Portinaio, locale della visita e peso a bilico. 12. rompa ed attrezzi da incendio e barella v~ir feriti. 13. Locale paghe, sezione fonderia. 14. Scalpellamento gtitti divers i e granatti da 28. lii. Rompitoio della ghisa. l(J. Piano terreno magazzino Primo piano, sala vestiario .della 1a sezione. 17. Modellamento e getto d'artiglieria - Casotti per cario tecnico e scrivano. J8. Magm,;zino. 19. Saìe vestiario per la 3• sezione. 20. Sale vestiario per la 2• sezione. 21. Berta per compressione - Otturatori - Artiglierie, prova !:(Ilo scoppio delle granate ad anelli. 22. Sala di deposito delle provviste del commercio. 23. s·i1la collaudazioni diverse e prova dei metalli. 24.- Magazzino dei metalli e materiali d'alt.re Direzioni - Consegnatario. 25. Magazzino. 26. Dìgrossamento clei proiettili. 27. Taglio delle materozze dei proietti e collaudazionc dei medesimi. 28. Dinamo elettrica. 29. Spalmatura ed incassamento dei proiettili.
30. Oollaudazione definitiva artiglieria e proiettili. 31. Officina ultimazione artiglierie e loro parti. Casotto cupo operaio. 32. Officina lavorazione proiettili. 33. Collaudazione dei proiettili durante la lavorazione. 34. Officina Ia.vorn.zion~ bocche da fuoco di ghisa e cer chia.tura .delle medesime. 85. OHicina la,orazioue granate da 28. 36. l\:Iagazzino parti d i macchine e legname. H7. Ripostigli diversi. ,>,S. Officina digrossamento, trapanatur11, rlgatura, ecc.. a rtiglie1;ia ghisa e bronzo, lavorazioni diverse. 30. Lavorazione proietti medio cnlihro e da campagna. 40. 'l'ornit ura e piallamcnto parti di otturnzione di artiglierie. 41.. Fucine. 4" Compressione, trapanatura, ccc. artiglierie di bronzo. 43. Macchina a vapore Wolf di 20 cavalli. 44. :\facchina a vapore! Sultzcr di 00 cavalli. 45. :Macchina a vapore semi-fissa da 2;3 a 30 cavalli. ·1li. Caldaia a vapore. (IG l! is . Peso a bilico. 47. Scala d'accesso al piano superiore. 4S. Officina legnaiuoli e limatori. 40. Officina aggiustaggio e tornit urn. di parti <li mac.ehi· mi ed attrezzi di lavorazione e collauclazione Casotti per capo tecnico e scrivano. :.o. Inservienti di ut:IIcio. 51 . Ufficio contabile. 52. Ufficio tecnico. 53. Ut:lìeio del direttore. 54. U.Oìeìo del vice direttore. 55. Sala del consiglio e biblioteca. ::iG. Capitani. ::i7. Archivio e cassa. 58. Au tografia e disegno. 59. Laboratorio chimico (al 2° piano).
S'l'ABJI,Ii\11.-:N'l'I D'ARTIGLIERIA
a sole alcune centinaia cli kg .. 11 quantitativo · di tappi annualmente approntati si aggir<> sulla media di 150.000; e nell'anno 1891 si iniziò la f usiom! delle pallette per shrapnel, fabbricazione elle andò notevolmente intensificandosi in seguito.
Carlo Beltrami.
Giuseppe Fortunato Bianchi.
Antonio Mangiagalli.
Giovanni Toretta . · E'ig. 969 - Direttori
della R. h'onderia <li Napoli.
In analogia a quanto contemporaneamente avveniva per le RR . Ponde1·ie di G<~nova e cli Tori!Ilo, con R0 • D0 • 15 set2214
DIRE'JVJ'ORI Di,;LLA JL 01.<'l•'I CI'.'<A DI COSTRUZlONJi: DI NAPOLI
tembre 1897 anche la R. F-onderirL di Napoli assunse la nuova denominazione di « R. Oifidna di costruzione d'artiglieria di Napoli>> . r:-·• .
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Enrico Casolettl.
Luigi Pollone.
Felice Campanelli.
Alfeo Clavarino.
J!'ig. !)7() · Direttori R. Officina "di costruzione di Napoli.
Nel periodo 1870-1897 furono suecessivam.ente Direttori ·della R. Fonderia i seguenti colonnelli d'artiglieria : Giusep· 1pe Fortunato Bianchi (1870-72); Oa,rlo Beltrami. (1872 -81); -
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8'l'ABILlllfF.:'\'l 'l D' Afl'rIGLIIUUA
Michele Mantese (JSSl-88); F erdinando La Monica (1883-85); Giovanni 'l'oretta (1885-87) ; Antonio De Miranda (1887 -88) ; Antonio Mangiagalli (1888-90) ; Antonio Irn:-,o rona.to (1890-94) ; Enrico Oasoletti (1894 97).
Con la nuova denominazione di R . 0D'l•' ICINA DI COS'rRUZIO!\R lo Stabilimento, producendo gli stessi quantitativi meclii di tonnellaggio ottenuti nel periodo 1885-1890, collltinuò ad effettuare le operazioni di fusione di brom,0 e di ghisa per la. costruzion<~ di artiglierie, di p roietti e di tappi p-er proietti ; provvide all'allestimento di blocchi per paiuolo da: difesa e da oosta,, 0d inoltre produsse acciai ,o rdinari per la costruzione di cannoni da 15 A.L./86 e mortai da, 21 A., nonèhè S(Peciali acciai per artiglieri<~ dà 75 A. e da 70 l\font. e per pr oietti. DI NAPOLI,
Nel decennio lS!ll-1900 questo Stabilimento, che man mano aveva intensificato l a produzioue delle pallette per shrapnel f ormate da piombo e antimonio, dal UlO<J in poi aumentò gradatamente la fusione delle parti di spolette in lega di alluminio. Nel 1904 a lla fine di questo s9ttoperiodo si può ritc1wre che l a pr oduzione aunnale della R. Officina di costruzione fosse l a seguente : artiglierie di vari ealibri n. 200; proietti di vari calibri n. 200.000; tappi per proietti d i vari calibri n . 250.000 ; la predett~i produzione era ottenu ta da uua maestranza operaia costituita da circa 400 uuità. Dal 1807 al 1904 si succc,'liettero nella direzione dello Stabilimento 1 colonnelli : Enrico Casoletti (1S97-98); Luigi Pollone (1808-lHOO) ; l!'elìce Campanelli (1900-04); Alfeo Clavarino (1904).
~· * * La R. J<'ABRHICA D) ARMI DI TormE A NNUNZIATA a oominciarc dalla seconda metà dell'anno 1870, andò man mano attrezr,andosi per la costrur,ione del nuovo fucile~ a r etrocarica; Vetterli }fod. 1870. Nel periodo J871-74 conseguì. un notevole sviluppo aPIJJUJ1to in 001~i:;-eguenza della. oostruzi<me c1t queste nuove a rmi: all'uopo t utti i loc::ili e le a,e ree dell'ex-F abbrica di polvere cli 'l'orre Annunziat a, soppressa nel 185G, furono an -
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l,A R. l~,\RlSRlCA O' AID11 OI TOHIU:: A1'J.'iU1'Z lA'l'A
nessi alla Fabbrica d'al'll1i, che ,m<lò così estenden ùosi verso settentrione colla, costruzione di nuove e spaziose officine. I cosidetti « laboratori superiori )) dell a. Fabbrica. d'arllli furono cost.ruiti in tale efl)oca e risalgono qui11ùi a tali auni in cui , per la crescente attività dello SLabilimento, fll n ecessario ùe sti11a rli alla fabbl'icazione delle cass-e e delle canne dei fucil i. ~folle officine dislocate nei locali dell'antica Fab"!)rica d'nrmi e cioè n ell'antico corpo del fabbr icato ebbero posto l labora tori per il confezion amento ùi tutte le varie parti del fucile e µe1· l a composizione dell'arma . ì:\ella Fabbrica d'armi di Torre Annunziata, nella fabbricazion<! del fucile Mod. 70, venne per la prima volta adottato il pdncipio <.lella P<!rmutabilitil delle varie 1rnrti; principio che clliama,:;i altrimenti cli << speci:1lizzazione di lavoro in serie» e per il quale ciascun operaio eseguiscc sempre ed unicamente lo stesso lavoro, siccllè in esso si pcrfe:tiona, riusceudo cosi ad ottener e clei lavorali perfcLt alnent:c esatti, r igorosamenle egnali Fra di loro, e quindi ricambiabili. Kello Stabilimento di Torre Annunziata Yennc a questo scopo stabilito che tutte le parti dell'arma \'enissero costruite in serie e preveutivmuente e completa mcnlQ u ltimate per modo che, nel montaggio dell'arma, potesse essere soppressa l'oper a:tione dclln finitura del fucile, operazione che liuo allora riclliedeYa non soltaulo tCI1JPO e capacità specinle, ma proYocnvn anche uno scinpìo cl i materiale. L'energia motrice era fornita do. <iuc turMnc àella forza coIDplessiva di 35 caY. e da due mnccbine a vapore della forza complessivn di 50 cav. Successivamenle la forza molrice del lo Stabilimento, non lenendo conto di quella clisponibile alla ferri era, venne costituita : cln 60 cnv. di energia idrnulica dei quali 35 cav. dati da due turbine con salto ' d'acqua cli m. 2,SO, e 25 cav. dati da due ruote iclrauliclle con salto di m. 3,40; nonchè da 4 macchi ne a vapore d ella forza comr>lessiva (li 98 eav. Jn complesso la Fabbrica d'armi. dispone,·a di J!JS cav .. La massima produzione giornaliera raggiunta fino al 18711 fu cli 100 fuci li a l giorno con una roaei=:tranza di 1300 oper ai _lavor an ti cou seml)lice orario diurno e con retribuzione ad economia: essi occupavano tutti i locali , comprese le soffitte sonastnnti il fnbbricnto ùegli uffici, opportimamente sistemate a laboratori, orncine d i piccole l;.LYorazion i <! m:1gazze11i. A partire però clnl secon<lo semestre del J87-I ln produzione giornnllcta cominciò progrcssin1me11te a diminuire fino a dh·entnre di soli 30 fucili : continuavano ed anzi numentnv:1110 però i larnri per la fabbric•uzione delle par ti cl'nrmi di r icambio e per le ripuraiioni che la E'ahbr icu d'ormi esPguiva per mnntenere in efficicn:ta i fucili in cl istribuzione ai Corpi- : :1<l ogni modo il numero degli oper ni fu r idotto a circ:i 500. 'T'rn il l87ti ed il JSSG la Fabbrica di 'rorrc Annnnzlata continuò a fu b· bricare fucili ì1Iod. 70, s<'iabole e lance cli c:wallerii1 , ma soltanto con una produzione giornnlicrn che scese nnchc al disotto di 30 fucili. Tn questi anni, sebbene l'nttiviti't dello Stabilimento conllnnasse a scem:1 r c, clov<'nclosi
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Sl'AB!LL\f ©IS'TI D' Al{'l'lGLI[J;R I:\
provveder e a ll'abbr unìtura della a r mi, ad effettuare tale operazione ne l modo più celer e ed economico, nel 1883 venne a cqu istata una locomobile a vapore di 12 cuv.
~ el 188G lo Stabilimento · fu richiamato a, n uova vita e r~prcse la sua attività 11<~1 luglio di tale anno, per ini½iare la la vorr1zto01e di 200.000 ser ie di parti di spol eLta a p er·cussione Mod. 85 e d i 1.000 cannelli a vite : verso l a fi ne del 1888, ul · timata questa lavorazione, in tale an no la Fabbrica d'armi cominciò e p rooodette ad attrezzarsi per effettua,re la trasformazione dei fud li. Mocl. 70 i n fuci.li Vct t erli-Vi ta.li Mod. 70/87 e la loro fabbl'icazione cx novo ; tantochè dal prin cipio del 1889 qncste lavorazioni poter-0no essere r egol:u·men te inizia te con una produzione giornali.era di 200 fucili trasfol'maiti e 100 fucili a,Jlestiti a nuovo. Appunto in consegu enza di questa ripresa attività, nello st esso anno 1889 fu acquista ta una motl"ice a vapor e semifissa della potenza d i 90 cav.
che, in nggiun ta alle d ue motrici esisten li, Yenne m llocuta n ei laboratori su periorì . L a trasform azione ùei fu cili M-0d. 70 in quelli l\locl. 70/87 ter minò nell'anno 1891, ed in questo stesso anno si predispose l'nttt-ezzamento per la costtuzione del nuovo fu cile ::\Io<l. 91: in tale r>r e,·isiooe le due macchine a vapo re cli 50 cuv., esistenti nei labor a tor i superiori, furono vendute •! sost itui te con d ue a ltre pii1 modern e di 130 cav. ciascuna . Nel IS!l2 si completò l'attrezzamento per la fabbricazione del nuovo fucile :\foù. 91, che, iniziata sistematicam1mte nel l8!l3, a nd ò man ma no moltipllc,mdosi passundo d a una pr odu;r,ione giornalier o cli SO fucili n quell a massimn d i 125 . Nel 1!)00 fu vend uta al commer cio la locomobile n vapor e da J2 caL , e ,·e1me cedu ta all'Arsenale di Napoli la motrice semlf!ssa a val)or e, .acquistata nel 1889. Intanto, poichè la fabbricazion e ctel n uovi fu cili stava giungendo a l suo t ermin e, lo Stabilimen to ebbe l' ordine ò i attrezzarsi pe1· la lavorn zione delle spolette e dei pr oietti da campagna, e nel frattempo la f abbricazion e del fucili essendo stata ultima t a , nell'ottobr e 1901 lo Stabilimen to fu inca1·lcnt o delln r iparazione delle a r mi in d istribuzione nei Cor pi d 'armata X, XI e XTJ, mentr e già nel seconùo semest r e del 1901 f u in izia to. la lavora zione deg li shrn pnel da 7G A. cump. e ùa 70 mont. , nonchè quella delle s polette a d oppio eITetto da cam pagna l\foù. 000, !a ,·ora zion i che si protrnssero poi per pa recch io tempo. Alla· fine del 1902, pi ù del terzo d el per sona le oper a io, allor a esistente, verme trasferito ali' Arsenale cli Napoli , siccbè l'organi co delle maestr anze venne rid otto all'incirca alla cifr a di 150 u nità .
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DIRE7l"l'ORI Ofì:Ll, A R. FABBRICA 0 1 ARMI DI T OHIHC ANr-ONZIATA
Col 1° gennaio 1903 l'organico dello Sta,bilimento fu :fissato dal )linistel'o a 154 otperai : da tale anno la R. Fabbrica d'armi. di 'l'orre Annunziata attese alla, lavomzione di shrapnel da
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Dionisio Tongi.
Paolo Ramclll.
Gabriele Buoncore.
Pietro Ga rclli Colombo.
Pig. 971 - Direttori R. Fabbrico cl'armi di 'l'orre Aummzinta.
75 A. Oamp . e da 70 ì\fon t. e loro parti, all11 conferione di spo-
lette a doippio effetto 1\:fod. 900, alla fabbricazione di granate di ghisa, da 149 e da 21 0, noncbè all'allestimen to dei relativi imballaggi. -
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STABILI:.\11,;1''1'1 D, ARTIG LIERIA
L'orario normale di lavoro variò da 11n ruinimo cli 10 ore au. un massimo · cli J2 ore g!o1·m1liere, e la produzione annua raggi unse, in tali ultimi uuui prima del 1004, il massimo di 8.000 spolette Mod. 900, oltre altri notevoli quantitativi ùi lavorazioni diverse. Nel sottoperiodo considerato ressero la Direzione della R. Fabbrica d'Armi di Torre Annunziata i seguenti colonnelli d'artiglieria: Alessandro Olloli Fasola (l870-78) che vi aveva appartenuto ancllc prima pet· molti anni; Dionisio 'l'ongi (J.878-87) ; Paolo Hamelli (1887-88) ; Gabriele Buoncore (!8881894); Pietro Garellì (1894-lVOO); Oscar Ducros (1900-904).
Le prime origini del R. P rnCYmc~1co DI BOLOG.:>IA devono ricerca,rsi in un lnboratorio clipe11cl{'01te duJla locale Direzione d'artiglie1fa.. Sin dal 18G2 tale .laboratorio ebbe· poche commesse per l' a.llestimento di cartucce ad inYolucro di carta pel' fucile a retr<)carica si.sterna Oa,rca:no, e tale lavorazione venne intensificata nel 18GG per fa r · fr.on te ~Lllc esigenze · della guerra. contro l'Austria. Nel 1872, provenionl:i da Torino, furono impiantate le prime muccltine per allestire le partì metalliche delle cartucce per fucili Vettel'li Mod. 1870 ; e negli anni seguenti il laboratorio, sempre alle dipendenze della Direzione d'artiglieria di Bologna, a ndò man mano assumendo maggiore importanza, tantochè vennero aumentati gli impianti cli produzione di energia motrice e venne acquistato cd installato un adatto macchinario.
Con R. D . 1° marzo 1879 il labora~orio della Dil'Bzione venne regol armèntc costituito come Stabilimento a nt.onomo e con la denominazione di « R. Pirotecnico ùi Bologna », e continuò nella, sua attività. specialmente rivolta: alla fabbricazione di ca,r tucce. Nel t riennio 1888-90 esso allestì oltre 100 milioni di carlucce ò!ocl. 00 per fucili a ripetizione l\:Cod. 70/87 Vetterli-VitaH, e nel 1891, in seguito all'adozione del fu cie Mod. 91, ebbe considerevoli commesse di cartucce tantochè lo Stabilimen to dovette nuovamente essere ampliato per portnre la sua produzione anuua a 60 milioni di cartucce. Dal 1862 al 1879 e cioè nel periodo in cui il laboratorio dipendeva dalla Direzione <l'urtiglieria cli Bologna, esso ebbe per Direttori i colonnelli di artiglieria: Cesare Bergam~ni dal 1862 nl 1871: Giovanni Bnttista Cornia dal 1871 al 1875 ed infine il col. Giuseppe ".\Iai.elli dal 1S75 al 1870. Del R. r iro-
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DinlD'l'l'OUI DEL R . PIR0'.1$CNICO DT BOLOG::-;:A
tecnico cli Bologna, quale Stabilimento autonomo, . furono successivamente Direttori i colonnelli d 'artiglieria : Giuseppe ì\:Iaselli predetto (187!)-1880) ; Giuseppe ·Olivieri (J880-82) ; Lu igi Ra(t;aelc Garau (1882-92); Leone Cam pini
G iu seppe Vena nzio Olivieri (Medaglia d'oro).
Luigi Ra.ffaele Garau.
Leone Campini.
August o ·a11irardini.
F ig. H72 - Direttori d el R. J:>.irotecnico di Bologna. (1802-95); Stefano Morandotti (1895-97); Olin to Signorini (1897-1901 ) ; Augusto Ghirarclini (1901-04).
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R. P IRO'l'FX;.NICO DI CAPUA era sistemato tra la, Via di Oireonva.lla.7,ion{~ (sud-ovest della città), la sponda sini.stra del -
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STABILI MJ!JN'l'I
o' ARTIG LiliJRIA
fiume Volturno, le antiche fortificazioni (bastioni S . Carlo e S . Amali.a) e le altre oipcre secondarie del sistema fortificato. Come si è visto nel Volume V, 0011 R D. 24 ottobre 1861, esso aveva assunto la denominazione cli « Laboratorio di Ar· t ifizi )) alla dipendenzf:L del locale Comando di artiglieria. I n rispondooza di tale suo nome e della s ua destìnazionc, ·il ·La· boratorio costruì dispositivi e. congegni per comunicare il fuoco alle cariche di lancio, razzi da segnalazione, razzi illuminanti, cartucce per segnalazioni ecc. <~cc. Gon successivo R. D. 1862, essendo stata istituita, a Oaipua la, Direzione territoriale d'artiglieria in sostituzione del preesi.stcnte Gomamclo locale, il Laboratorio passò alle dipendenzt! della Direzione territoriale : con R. D. 27 marzo l.S79, a datare dal 1° aprile fu costituit o in Oa.p ua un nuovo ente d'artiglieria che, succedendo al Laboratorio di Artifizi, u,ssunse la, denominazione di « Laboratorio Pirotecnico cli Capua>), mentre la, Direzione territoriale d'artiglieria preesistente venne trasferita cla, Capua a Na!J)oli. Tra il JSiO ecl il ISSO venne svolto essenzialmente tutto un importa nte pl'og-ramma di lavori e di installazioni intesi a valorizzare lo Stabilimento : si effettu(> la copertura del vasto cortile A. del castello, e, nella grande sal'-i. cosi r isultante, si installarono varie serie cli macchi ne per la fabbricazione delle cartucce Mod. 1S70 a bossolo metallico; nel locale B si impiantò una macchina a vapore tipo Sultzer da 45 cav. in sostituzione di u na pr eesistente, non più adatta alle aumentate esigenze; nel locale C si impi antò un gasometr o per la produzio1ie del gas occorrente per la ricottura dei bossoli, muni to di due serbatoi-campana della capacità di 65 metri cubi; mentre poi si costr u irono : In palazzl11a .n per gli uffici, una tettoia F.J adibita per l a collall(lHzione clelle materie prime, e varie tettoie P <li d eposito delle roedes inrn. Dal 1880 al 1890 si procedette a ll'ampliamento "<:lei gasometro, aumentamlo il numer o dei forni per In distillazione e quello degli apparecchi r efrigern nti, e instnll,,rnlo nitri cluf) serbatoi-campan a della cà pr1l'ità di 280 metri cubi cinse1rno. Ln fabbricnzione <lei fulrn irwto di mercurio veniva effettuata in locali r icavati e disposti lungo il fossnto che circonda immedinta1mmte il (Jns t:ello, ma tale dislocazione, presentando ol tr e che dei serii pericoli per uomini e cose al t resì molti inconvenienti per il più razionale svolgimento delle lnvorazioni, si . add ivenne alla costruzione di una serie cli locali G- più adn ttl, pi ù opportunamente costruiti e più r azionalmente dislocati. Si costruirono poi ancora una tettoia H ner officinu-falegnamì, e un grande m11 J?az?:i no T per deposito di mani.1fatt i ultimati; si im piantò una
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PUN'l'A DB:L PIHCY.l'ECNICO DI CAPUA
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Fig. 973 • Pir otecnico R. Eser cito di Capu a .
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S'l'AJ3ILiì\rnN'I'I D' AP.TIGLrnHJ,\
macchina a vapore t ipo Sultzer di G5 cav. nell'ex-Cappella L e si provvide al congillngimento delle due tettoie E. ed Ji', prospkienti la pal:.1:>.zina degli uffici. 'l'r a il 1890 ecl il rnoo si provvide a r i.ordina r e il servizio d i 1·icottura dei semi-lavorati per bossoli, costruendo verso il lato s ud-ovest d el Castello e iu continuazione dell'offlciJia .4, un apposito locale 111 per l'allestimento delle parti metullielle delle cartucce.
Emilio Pratesi.
Luciano ·Bennati.
Fig. 974 - Direttor i del R. Pirotecuico di Capu a.
Per a uU1ent~re la produzione d i energia 1n'otrice, verso il 1895 nel locale N f u installato un motore a gas povero da 40 cav. e il relativo gasogeno venne collocato n el fossato a nord del Castello; nel successivo quadriennio 1900-HJ.04 si pr ovvide acl aumentar e ancora l'energia motrice. Ne l periodo 1861-1879 durante il quale lo Stabilimento fu al le dipendenze, prima del Comando locale d'artiglieria e quindi della Direzione territori alo:-, furono suoi Direttori i seguenti colonnelli d'artiglieria : Pietro Paolo J3al lero (1861-68) ; Gaetano Fonseca (1868-71); Giuseppe Dclli !!" ranci (1871-75); Aristide Palmeri (l8i 5-79) . Kel periodo dal 1879 a l. 1904 furo no poi successivamente Direttori d el R . Pirotecnico di Capu a, diventato Stabllimento autonomo, i segnellti colonnelli d'artiglieria : Aris tide Palmeri (1879-80); Giuseppe Olivieri (J880 -84); JDmìlio P r atesi (1884-85) ; Chionio Nuvo li di '.rhenezol Prospero (1885-90) ; ]'cderic:o Mcnghini (1890-91) ; Mornn<totti Stefano (J.8911892); Giovanni Cornarn (18!l3-95); Giovanni N icastro (189fHl00) ; Raffaele Vi te! li (JHOl-02) ; Lnci r1110 nemrnti (1902); Raffaele Di J3lasì (J.902-0,J) .
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F'A BBUIC..\. D'ARMI DI '.l'l~R"1I
La. R. FABBRICA o' ARMI lH TERNI è uno Stabilimento che sorse completamente ex-novo tra il 1871 cd il 1880 per provvedere alla costrnzionB di fncili. Nel 1870 con;i.piutasi l'unità italiana con Roma. capitale, in una seduta del ia, pri.ma 1-cgislatura venne esposta da,ll'i11 · gegnere Stefano Breda, Deputato di Padova, la convcniernm di sfruttare le r.icche acqoe della Conca di Terni e le li gniti del sottosuolo, peJ' farne un impor tante centro indnstriah~ siderurgico, impiantandovi adeguate officine, di cu i lo Sti,Lto aveva allora assoluta necessità, nonchè una grande fabbrica d 'armi indi. · spensabile per la fabbricazione delle nuove armi protatili. :m noto che fin dall'epoca romana, '.l:crni era Fig. 975 - On. Ing. un centro industriale ed all'uopo le sue acque Stefano Vinc~}nzo Breda. er ano già state discipli1rnte fin dagli antichi tempi, prima dal- console Curio Dentato Manio (290 av. Cr.) e quindi da Papa Clemente VII (1530). Nel 1842 esistevano in Terni una ferriera dotata di magli e di oflìcin,e · che dava lavoro a 300 operaì, noncbè: 12 opifici per concie di pella101, 46 ruolini ·pQ.r la fÌ1bbricazione d'olio -cli prima pressione, e 2 lanifici. L'on. ing. Breda, nell'esposi7.ione fatta al Parlam~into,• mise in rilievo che l'iml)ianto d'una fabbrica d'armi a . Terni rispondeva alle seguenti condizioni di carattere militare e tecnico : 1°) essere al sicuro da qualsiasi colpo di mano del nemico, mentre non lo erano quelle esis tenti a Torino Cd a Brescia t roppo vicine alla frontiera, nè quc~lla di Torre Annunziata esposta ai tiri dal mare ; 20) essere in grado per la sua posizione di rendere facile la distribuzione ed il movimento delle ·armi sia verso l'Italia settentrionale che verso quella peninsulare; 3°) esser e in una zona abbondante d'acqua capace cli produrre grand;~ quantità cli energia motrice, utilizzabile sia direttamente sul posto e s ia ind irettamente trasformandola in energia elettrica t rasportabile a distanza.
Il Deputato Breda presentò quindi al Governo il progetto relat~v,o alla pro1posta fabbrica d'armi ; e, poiehè esso venne -
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STAilJLl)lF.1\TI O'AH'.J.'IGLIEIUA
pienamente appr-0vato, nell'ottobre 1873, a.na presenza del :M:inistro della Guerra gcn. Cesare Ricotti-Magnani fu posta la prima, pietra del progettato grandioso Stabilimento e su . bito dopo vennero iniziati i lavori edilizii sopra un'area oon cessa gratuitamente allo Stato dal Oomulile di Terni. La direzione e l'esecuzione dei lavori furo::no affidate alla Sezione del Genio militare costituita in Temi, e ad essa vennero aggregati alcuni competenti ufficiali d'artiglieria per la sorveglianza direttiva, dei la v-ori st<_,ssi che vennero. poi ultimati nel 1880. In tal e anno 1880 sorse quindi effettivamente la Fabbrica. d'armi di Terni, quest o nuovo e grande Stabilimento che ris1tltò costituito dai seguenti fabbricati : a) fabbricato princi1pale e.on uffici e due casermette ai lati, delle quali una serviva per la compagnia a,rmaioli che da Torino si era trasferita a ~l'erni, e l'altra per una. compagmia di fanteria del battagli.one distaccato a Temi; 7J) sei laboratori dei qua,l i nno per attrezzi e strumenti di verifica; un secondo per la lavo1'azione del cilindro e della, scatola-serbatoio; un terzo p('r la lavorazione della, cassa, pe;· il montaggio e per il controllo; un quarto a:ier la lavorazione alle fuei11e e per lo stampaggio delle parti fucina.te; un quinto 1per la pulitura, cementazi-one e tempera; un sesto per uso di ma,gn:z,,ino delle aste per casse di fncile. Oltre ai predetti grandi laboratori hll'<rno costituiti qua,.tro laboratori. più piccoli} ch~i quali nno fu attrezzato pet l'abbrunitnra delle pa,rti. A1la IJ)eriferia del gruppo principak di fabbricati furo110 inoltre costruiti : locali a,ttrezzati per la lisciviazione clei legnami; un impianto per la distillazione dei litantrace e produzione del gas; un locale ad uso magazzino per carbone; ed un ampio magazzino per il ricovero delle materie~ prime. La sala delle armi fo collocata, in un loca]<' terreno del fabbricato pdncipale. Lungo il lato sud dello Stabilimento fu creato un polig<mo di tiro della lunghezza di 111. 200 con tutta l'attrezzatura necessaria, per prove di veloc:ità e cli c:om1porta,mento delle armi al tiro; e venne sistemata una camera, corazzata per le prove 8peciali. -
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L'A'.el'IVIT,\ LAVOflATIVA DELLA R. B'ABRHICA D'ARM I DI TERNI
L'energia motrice si ottenne mediante una, deri.vazio1w d' acqua lungo il ca,na.le Nerino, avente una portata di oltre 8 metri cubi ed un salto di oltre 9 m., tantochè si rese distpo nibi1e una energia motrice di oltre 1.000 cav . .Fin verso il 1912 di tale energia vennero sfruttati soltanto 580 cav. per mezzo di 9 turbine Girard : da, esse l'energia, veniva t1'l'\Smessa agli alberi pri.ncipali di tutto l'impianto i qua.li, attraversando longitudinalmente i la.boratori, la distribuivano ai numerosi alberi seconda.ri e ai relativi rima,ndi. La, Fabbrica d'armi venne a.ttre7,zata con macchinari in gra,r: pa,r te acquistati in Inghilterra e ra.pprescntanti quanto di ,pi ù moderno esisteva per la, costruzione dei fucili : t,1,lj macchine coi relativi accessori ed attrezzi furono traspm tate e pi::1zzate in p<;sto da un gruppo di (Provetti opl~l'H.i ingksi. J~e ma.estranr,e vennero reclutate in gran parte a 'l'orino, a Brniùa ed n Torre Amrnn7,iata; un certo numero di operai giunse anche a Terni dalla vecchia Fabbrica Metailurgi.ca delln ;\fo11giana (Cttla bria), soppressa come Stabilimento militare fin dal 186~b. La Fabbrica di 'l'er11i esordì nel 1880 colla l avorazione dei fucili Vetterli Mod. 1870 calibro mm. J.0,35 cbe allora costituivnno il nostro armamento, e la cont innò fino al 1887, epoca in cui l'Italia trasformò il Vetterli ~fodello 1870 in fucile a ri petizione Vetterli-Vitali iVIocl . 70i87, adottando cioè la trasformazione ideata d al cap. d' artiglieria ing. Giuseppe Yi tnli d ella Fabbrica d 'armi di Tor ino. 11 · sistema ado tt ato per · 1e lavorazioni fu quello di acquistare <li rettamente dall'industria pr ivata le parti d'armi, specialmen te le meno importanti, · per comporle rioi nelle officine dello Stabilimento : tale sistema si climostrè> molto conveniente sotto tutti gli aspetti, essendo possibile cli esaminare e controllare ogni singola parte, ed avere così la massima garam.ia del grndo di finitezza dell'arma. Cir ca la capacità di produzione, i l macchinario fu studin to inizialmente in rnodo da dare 23 fucili all'ora, mentre poi t utto l'impi:rnt o fu attnato con eon<.:etti tec11ici così larghi e con vedu te eosl ln ugimira nti , cl:1. pot eo: sempre risriomlere alle trnsfornrnzioni · successive ed a i successivi ampliamenti.
Il primo Direttore dello Stabilirò.ento fu il col. Cesarl~ ZanoJi.ni che in breve tempo sq )fpe a,nìalgamare così ~ene k varie e tant o eterogenee maestra nze H,111uit,e da paesi così lon· -
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J;'l'ABILIMIDNTI D' AR'l'lGLilt RIA
. ta.ni e diversi, sicchè dOIPO pochi mesi potè far rimpatria.re le · maestranze inglesi. Allorchè nel 1890 presso tutte le Fabbr ~clte d'armi del Regno, erano in corso gli studi per il cambio dell'armamento della nostra fanteria, il colonlo Zanolini lasciò la direzione dello Stabilimento e gli succedette il colonnello Augusto Galliani, già ufficiale dell'Esercito pontificio, il quale venne quindi a t rovarsi nello speciale periodo intercorrente tra la trasformazione del fucile Mod. 70 in quello Mo<i. 70/87, già: quasi ultimata, e il nt10vo armamento non ancora definito. Fra gli studi all'uopo perseguiti e le soluzioni proposte debbono essere ricordati quello fatto dal vicedirettore della Fabbrica d'armi magg. Gaspare Freddi, proveniente· pure dall'Esercito pontificio, nonchè il fucile presentato dal cap. Vincenzo Fusi, fucile che aveva molti degli elementi che concorsero JJoi alla formazione del fucile Mod. 91.
Dopo poco più di un anno, nel 1891 e cioè proprio nel momento in cui venne completato lo studio del nuovo fucile, a,l col. Galliani succedette il ool. Claudio Cherubini.
FJg. 97G - Giovanni Bertoldo.
Fig. 977 - Salvatore Carca.no.
Una Commissione, 1presieduta, dal gen. Giovanni Bertoldo e composta clèl col. Alessa,n dro Oli.oli-Fasola Direttore della Fabbrica d'armi di Torino, del cap. Giuseppe Vitali e del Oapotecnico Salvatore Oarca;no, prendendo da ognuno dei fucili presentati dalle quattro Fabbriche d'armi gli elementi migliori, creò il nostro fucile l\fod. 91, calibro G,5; e ipoichè la -
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Fabbrica d'armi cli Terni fu essenzialmente destinata alla sua costruzione, cosi essa venne sollecitament{~ fali:,,iata sotto l'im · pulso intelligente e fattivo del col. Cherubini. Il teillJpo per l'attrezzamento fu minimo; gli strumenti di controllo e di verifica vennero in un primo tempo costruiti e forniti dal Laboratorio di PrecisiolJle di Torino, ma in seguito fabbricati a 'l'erni stessa e mandati per una r igorosa verifica, di collaudo al [)redetto Laboratorio di Torino. Verso il 1894 per ragioni non soltanto di economir1 ma altr,esì di sicurezza milita,1:e, venne ampiamente discussa in Pa,r lamento la necessità di ridurre il numero delle quattro Fa,bbriche d'armi esistenti a Torino, Brescia, Torre Annunziata e Temi; ed il :M:i.nistero della Guerra nel novembre di tale anno ordinò la, soppressione delle prime tre che, oltre ad essere esposte a colpi. di mano àel 01e:mfoo, erano attrezzate con un macchinario :tntiqnato e dava.no quindi una on·ocluzione limitata e più costosa, di quella di '.rerni. Tutto il lavoro di fabbricazione delle a,rmi doveva quindi essere conc<:~ntrato nello Stabilimento cli Terni dotato cli macchi.ne moderne e di . un'attrezzatura raziona,le ed economica,; ma poidlè per eseguire e completa,re tale Ja,vorazione nel ·tempo prestabilito, occ-01Tcvc1 radcloQ)piare la potenzialità della Fabbrica d'a,r mi eh Temi <' d'altra parte si voleva evitare uno straordinario agglomeramento di operai in Terni, l'abolizi,òne delle tr<~ Fabbriche d'armi preesistenti ven11e per il momento rimandata al 'fine di potere, ç,ol loro a1pporto integrativo, acceler11re la fabbricazione del nuovo fucile. Nel 1896 il col. Cherubini fu sostituito -dal col. Francesco Sarcinelli il q1rnle continuò l'oper::L illuminata, del suo prc ùeccssore, mantenendo lo Stabilimento in piena, efficienza, finchè nel 1900 gli succedette il col. Giuseppe Vitali, che, a:d una notoria specifica, eompetenza tecnica, f:Lccoippiavà un'acufa perspicacia, ed u11a resistenza fisica eccezi.ona,le : fa sua azione direttiva, ferma-, g<~niale ed animatrice fu sotto ogni aspetto preziosa alla vita della Fabbrica d'armi, che per di l ui im pulso andò orientandosi sui nuovi criteri tecnologici nelle lavorazioni -eh.e allora cominciavano ad affermarsi nell'industria meccani.ca. Egli provvide ad installare diversi im.pia;nti 145
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Cesare Zanollni {Meclaglia cl'oro).
Augusto Gal!1anl.
Cla.uctio Chernbini.
Giuseppe Vitali.
Giovanni Piola - Caselli.
Francesco Sarclnellì.
Mario Da Barberino.
Fig. !!78 - DirettorI Fabbric11 d'armi di '!'emi.
1.' .-\)fPLl ,\)l E.\'f O 01':Lf,.-\ H. l•'AP.BRICA O' AR~I DI T ER~I
moderni e, malgrado la r is tret tc,1,zn dei. fondi messi a s ua di~posizio11c, procedette a varie t r asformazioni di. locali. mettendo in corntuti<:azionc fra òi. loro tutti i laborat or i ed i vari maga,zzini allacci.andoli con bi.narH Deca,uvillc, e impiantò in:firn:, anche una bat teria di acenmulatori 'rucl or per l'illumin a½ione interna cd esterna. Pnrtropp o però la breve permanen za del eol. Vitn li gli impedì di poter contimwre e <)ompletar~ l' opera in iziat a e tanto fa t.tin ,mente iper segnitu : a lni. !':ucceélctle il c·ol. Gio,·anni Piola Cnsclli la c ui pern111 nenr.,L fu purt1·opp o ancora br eve, cost come br eve fu pure quella del s uo successore col. M:m·i o Da Barberino. La Fabbr ica d 'armi di Terni ebbe inizial mente un'attrezzatura tale da poter produrre 25 f ucili all'ora: per t ale prodnzionc minima, acl orario normale occorrevano 7 operai per ogn i fucile. Nel periodo clella sostituzione d'a rmamento e cioè quando s1 passò clal fucile Vetterli-Vitali i\Iod. 70/87 al fucil e :11Iod. 91 , migliorato il r endi ment o d elle macc:IJ!ne 11recsisteuti e aumentato il quantitativo dei macchi uini con tipi moclcrnl e perfezionati, la vr oduzione ornl'in venne accresciuln da 25 a 35 f ucili. L a maestranza fn inizia lmente di circa 200 operai e ,·crso il 1904 fu J)Or tata a 300 u nità . Dal momento della sua costituzione e fi no al 1904, si succedettero nella D:irez.ione della R. l!" abbrica d 'Armi di 'Terni 1 seguenti colouuelll d'artiglieria : Cesare Zanolinl (1881-90) ; Augusto Galliani (1890-91); Claudio Cherubini (1891-06) ; F rancesco Sarcinclli (1896-1900) ; Giuseppe Vitali (1900-01) ; Gio,annl P iol a Qa!';elli (1!!01-02) ; i\I:ll'io Da Hnr herino (1902-04).
La comparsa delle polveri infu mi, la n ecessità per l o Stato di. ren dersi indipendent e dall' ind ustria iprivata,, e d' altra par te per assicurare una prodt1½ione adeguata Hi bisogni. dell'Esercito , fnron o le ragion i e le ca use per cui s ol'se il R. P or,rnmJJ'ICIO 01 F ONTANA Lrn1. Come è noto, in Italia il Nobel nel suo « Dinamitifìcio di Avigliana )) ideò un eS(Ploi-ivo potente e senza fumo che con<'r etò nel 1887 e f!,} qu al e di.ede il nome cli balistite . Eseguite tutte le necessa1·ie esperienze, l o Stato n el 1890 l 'adottò acquislnndo dnlla « Societ à Dinamite ~obel )) il quan .. titativo cli balistite occorrente, e integr:u1do la produzione del Dina mitifkio cl i Avigliana con un piccolo polverificio impian tato p l'esso Rh'oli Torinese, destinat o alla prima e i:.econda. -
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STAB!LD:lfl1''.n D' ARTIGLWRIA
laminazione della galletta di balistite allestita i.n Avigliana: can ta,le laminazione si ricavavano dei fogli. che venivano tagliati in grani cubiei del n. 1 (di l mm . di lato); e questi grani con ogni cautela venivano portati ad Avigliana dove si formavano i lotti e s<~ ne eseguiva il collaudo dall'a1pposita Com missione collaud:ttriee, ivi risiedente.
lìig. 97() · R. Polverificio snl Liri - Cana le d elrim11in.nto i<lrodettr ku.
Nel luglio 1890, per k ragioni sovradette, rieo11osc:iuta la 11ecessità di avere nn proprio e g1~a,nde Stn bi.limcn to in :località sicura e vantaggiosa, sotto ogni aspetto, il Ministero della Guerra aJfidavi:L ad 1ina Commissione, ,presieduta dal gen . Luigi. Vittorio Dc Mm·ia, già, Direttore del Polverificio cli Fossano <~ speeialistiL in materia, l ' incarico cli. ricercare una siffatta. località, eh<~ sott.-0 tutti i riguardi ril::lpondesse alle varie prescritte esigcnz<~. Dopo varie l'iccrche, svolte con attiva solleci.tnclinc, venne prescelta la valle del Liri., località, perfettamente risponden te ano :scopo, e do<~ in nna, zona -di clima tem perato e a.J ri1paro di offose nemiche da terra e da mare, per · corsa d;;tl Lir-i, piccolo iìurne capace di dure buone acque di alim<~ntazione per uso cloìnestico, no·nchè di fomfre l'energia motrice neeessaria per tntte le lavorazioni. -
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L A C'OSTHT'ZIO:'\E DEL PO l.\'EltlFJl'l O l)J FOì);l'A:-.A J.I HI
Ve 11nl\ <111iucli coi-t.it ui.ta 1111 ' altr a Commiss iorn~ p resieduta dal col. Bazzk lwlli, Dfrett orc del J,aboratol'io di precisione cli. ~'ol"ino e composta di 11fficiali ciel Genio militare e <l i tecnici speciali isti d e l Diuamilificio di A dgli a rn1 1 i n cal'ic:ata d i studia.t'e e di i-ed ige1:e .il proget to per la costruzi one del gr a ncl<~ p olverificio statale che cl ovcYa ::.orgerc n Pllc vicinanze cli F ontana Liri (Cas<'1·tn ) . Xello stei:;so anno 1S!)0 1'111·0 11 0 in:iz.iati i lavori , mentre~ a d .\vig'lia n a ,•cni,-a itwiato m1 genppo cli 30 oa)cr ai volonta r i, reclutati fra i personali. del L aborntorio di pr<'<;isione cli T orin1J e dei J'o lverific i di F osi:;a no e di Seafati, per HJWt:ia.lizz11 L·si ncll~ , al'ie hwora zio,ni. X ci l ~!):! ciuei:::ti o,p er a i YCn ncro itwiati a Fontana L iri per provvecle1·e alla s i1-;temazione ed al completamento dei. vari la,ori nonchè all'a.Yvia rncnto ll elle v,n ie laron1zioni ; acl essi !'\Ì aggi unsero lllan man o alti-i oper a i indati dai soppr essi pol Yc1·ifiei tl i Foi:;sa uo e (li Scafati. );1'< 1 bi e,n nio 18D3-!H si ij)Ol'tn1·0110 n compirne ni·o l e officin1~ pP1· la fobln·ic·Hzion c d<'ll'aciclo nill'ico, òell' aciclo solfo ric o, dellan i Lroeellu1osn, de lla ll i~lillnzion e de lla g li cer i nll , .le officine m (~ccanic ll<' pe1· r ipHrnzi-oni , non ch<': l'irnpi n nto dell e ealdai.e a, n1 IJ)o1·e e della. <·entrale iclro<'letl 1·ica : <' nel 18!l:5 si com pletò qn anto necessa l'io p el' l:t fa bbri cazion e cl<•lla ,nitr oglicerina . Ri ÌJ1iz.iarn11{> r,,; nhil o l<~ prol'e cli nHra:don c della glicerina e quindi la f'ahlu·ic:a,dnnc d(>Jla gall< tta , <la tra-sformar si in balistite, sotto la d ire i I.a ed iJ.1 nminn1a son -eg-lia nza del ca po della R<~½io1w, cap . Giu seppe Col'tè~c e d<•l d r . A.belli , r ap[PrC· spnt a nie il Di11ainitifì do di Avip:lia n a . B da rilevare che il magg . •\ngn,sto Ghil'arcl i n i, g i1't addetto al Laboratorio cli preci ~ione di '1'01·i110. passò (Jual<~ Direttore d'a1·t iglieria <l<~l Pol Yerifi cio cli F onla na Liri 11el 1 83, e fino a che il coJ. Bazzichelli non assnnse la dir ezione del P ol ,crificio, fu 1ni che, in que.l peri.odo costrn ttfro, d isimpegn ò eon sa gace i,ni;1,iativa il difnC' UH compHo con ~egnenle dalla m olteplicità delle emcr· gcnze ch e man mano , Ol'gcnmo: il mag-g. G hirardi ni. dove t t e vagliare Yarie rnigliol'i c che, in confr onto deJle lavol'azion i. [J1·atica te in AYip:limrn , vc..'ll1iYan o snggel'ite d a nostri ca,p i operai , e tutto ciu csto p1'0Yocò dei ritm·di ehe [Pe rò furon o larga· 0
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Wl'.\UILI.\rnK'l'C DJ AllT{(l LH:HIA
mente compensa ti da l l'ego lare e più perfezi ona Lo funzionamento dei vnri. servizi. Cosi, mentr e prima, l'imbibfaione (lclla galletta si eseguiva a man o da numerosi operai in i1ipposi.ta nrndia di piombo a bagnomaria, il capo-ope1·afo Carnino pro pos<' che l 'imbibizione stessa ,enisse fatta agitan do la ganett::ic-on 11 11 getto cli a1·ia coUJ:pressa . con che Fotpc1·azioue, riusc<rnclo perfezionata, sollecitata ed effettuata <:on min o1· p ersonale, conduceva a<l una unifor mità ciel prodotto che ne pel'rn.etteva la, laminazion e dopo più breve stagionatura . In linea cli principio e sistematicamente t utti gli impian ti fu r ono studiati con molta cura in ogni loro particolare ed eseguiti <'on critcrii di l1nghe:1.za adeguati n. co1J1seguire lo scopo cli avere un g1·a nde S b1bilimento statale capace di corrispon de1·e alle fìnali.tà 1presta1Jilite. In origine questo P ol,el'ificio Cl'a stato iprogettato per una p rod nzione giornnli era. mass ima di. J .000 K g., ma ben presto gli si richiese mollo di più, speeialment e dall'officina di ·nit razione del coto:ne che, oltl'C alla pro duzione del cotone-collodio, do,ette con molta fretta provveder e alJa consegna g1:.1tdat a me11te intensificata del fulmicotone pe1· fa bbricare un nuovo esplosivo per le Hrmi portat ili. L'aclozione del fucile 1\[od . 91 segnò la condauna <lella b,1li~titc in grani clel 11. l a,clotta ta per il fucile V etter li. Mod. 1870. pe1·cl.tè la nuova, arma non reggeva, alle l])l'essioni i-Yilup[1ate d11lla balistite nlla <1ua1e erano , fra l'alt.r·o, clon1te molte rotture n'ei naselli degli. oUmatori. DHgli stmli compiuti p1·esso .il Labor atorio di. ptecisione dal Direttore col. Ha zzichelJi e dnl capotecmico chi mico cav. 8 \ ra f-ino P a1·one, nacq né la soleni te pe1· a l'lUi :Mod. 1891 ·cl.te, a pa rità cli Ycloci.tà, ~vn uppava u na pres:sione cli :iOO a tmosfere più bassa-. Un apposito lotto-ti.po di balistite in grani del n. 1 serviva per i tiri di confro111to tra il vecchi.o e il nnovo esplosivo : 1~ pl'i.me prove pe l' fa bbticare la. soleni.te vennero fatte a T orino COJI macchine trafilatri ci a le,a, trasform.a ndo la gal · letta in cordite sott o forma di lunghi ·Cilindri di diametro r elativamente piccolo, aYenti l'apparenza di corde : le prove vennel'O quindi continua te con galletta, appr opriata che veniva passata. alla, trafilazione con t o1·chio ifll'a nlico e t r a fìla,tri.ce mec0
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AMPLIA iWE"1TO DEL POL\"F:IUFICIO DI
l•'ONTA:'IA
LIHI
ca,nica a vite, e ·!Per tal modo si continuava sempre a migliorare il prodotto. Da1Pprima l'impasto si eseguiva a mano, ma, dal 1S99 in poi si eseguì a macchina, ott€nendo cosi non solo nn notevole~ miglioramento nella tra.filazione, ma altresì un'economia cli solvente. Per tagliare i grani si provarono vari. tipi di urne chine finchè si adottò H ta,g liagrani Giusti che fornisc<~ granì di forma e dimensioni sodcli.sfacenti. Con R. D. 1l giugno 18~)3 fn costituito il comando local-t! autonomo d'artiglieria in Fonta,na Liri, ehe con s uccessivo R. D. 21 genn.:1io 1894 venne soppresso e fu · i.n s na vece creata la Direzione d'artiglieria del Polverificio cli Fontana Liri tL datare dal 1° a,prile 1894. Jnt~mto la contempornnea produzion e dei <11w esplosivi, balistite e s-olenite, portò naturalmente all'anmei1to delle officine, del macchinario .e del ,p ersonale, e fin dal 1896 vennero as sunti <>p~rai del lnogo che gra,datamente presero pratica delle vari e la,vorazioni e p reF.tarono lodevole servi1.i.o nelle varie of · fidne . All'atto pratico fin èlai primi anni della. sua foncla,zione, l'impia,nto del P,olverifieio a,pparvc e si dimostrò incompleto, sovratutto perchè mancava. di nn poligono cli tiro per eseguir~ le necessari(~ pr,ove con le varie sipecie di bocche da. fuoco. Ad ovviar-d, nel 1S98 venne istitnita una linea di tiro nei 1m~ssi dello Stabi.limento, che però, sebbene :-:oltant:o per bocche da fuoco di 1picc:olo calibro , provocò inc.onveni.enti per gli :1bitati vicini e non risolse il prohl<~ma, pur tanto importante alla, vita cld P.olvcrificio per poter seguire le pì·ove sugli esplosivi dc · sth1ati anche alle artiglierie cli medio calibro, 1pr<>ve che pee eiò doveva.no avvenir~~ ai poligord di Cirié o di Net t uno, ed evidentemente <}on notevole perdita di tempo. A tutto ci.ò fu rimediato coll'ampliamento del Polveri.fi ci0 sulla sponda destra del fiume Liri effettuato nel 1902, e colla costruzione del ,ponte sul fiume ste~so eseguita, nel 1903, per cui in quella nuova zona fu possibile costruire nn poligono cli tiro per tutte le nc'Ccssarie prove. Ne11a stessa zona in sponda, destra fu poi anche po:-:sibilr costruire altre offieine ed altri nw,ga:r,:r,ini 1pcr le varie lavora-.
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STA flILDl J,JI\TT
n·' AR'l'I GLI EnIA
zioni degli esplosivi, con che si riuscì a decongestionare i locali dei vari repa,rti di lavorazione di sponda sinistra. Per la comrJete117,a dei suoi dirigenti e 1per la loro opera infaticata e geniale, è su1perfluo rilevare che questo StabiJirnento, oltre a, soùélisfare le commesse che in via normale e talvolta in via straordinaria gli erano i:d:fidate, studiò sempre d i migliora,r·e i suoi prodotti e di crearne dei nuovi. Pn così che, fin dal 1899, per tentare di s·o pprimere alcuni inconvenienti rilevatisi nella fabbricazione della solenite normale, venne st.u . dbto i1 nuovo esplosivo « lfrite )) che presentava, maggiore ga,rrwzia nella sua, coilljposizion c cMmica. Vennero fatti tentati'vi per ottenere ehe la galletta p{~1· sol<~nitc permanesse meno f:L lungo negli essicatoi Rssoggettandola ad una preventiva. laminazione; venne progettato e realizzato il cartoecio a pla,cca adottato (POi per le artiglierie di piccolo calibro; fn studiata la trasformazione della balistite di disfaeimento in solenite in gntni, nonchè la riduzio11e del potere corrosivo della ba,l istite nelle artiglierie e nei fucili, cr<~ando all'uopo vari tipi di ba,listite att<~nua:ta con un minor tenore in nitroglicerina e coll'aggiunta di carbo(l1e, di gra:Ot.e, di ITi.tolo e di altre sostanze; ed infine si procedette a,lla erca7,ione dclltt balisti.tc a,nti.bagliore per i tiri notturni, e fo modificata, la (}Om1Posizione origina.le della balistite sopprimendo l'aggiunta di olio di vaselina. Sulla potenzialità, ed attività de.llo Stabilimento si può dire che le produzi.oni mensili di ba.listite e di solenite furou o successivamente e rispettivamente : nel 1° anno di esercizio J895. tonn. 58,633 di balistite; nel 189G, tonn . G7,05J di balistite è tonn. 43,097 di solenite; nel 1897, 1:0iJ1H . JG2,529 e tonn. 113,573; nel 1899, tonn. 183,19G e tonn . 1Hi,2G5 ; nel 1903, tonn. 20G,3H2 e t onn. 54,068. Il numero degli operai che nei pri.missimi amni aveva oscillato attorno alla ci.fra, di 130 unità,, 8a,H' nel 1900 a 380 uuità,. L' alta vigila.nza, tecnica del Polverificio di Fontana Lirl fu a,flkla,ta a !Preclare personalità di notoria competenza quali. il sen. Emwnuele Pa.temò, il gen. P,ompeo Grillo e l'ing. Dino Ohiaraviglio, Direttore del La,bomtorio centrale degli esplosivi in Roma,.
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DllW'Fl:OlU DEL POLVlmJl,'ICIO DI FON'TAKA LlnI
Col Polverificio di Fontana Liri lo Stato, 1pm non creando a s<~ stesso un monopolio cli pNiduzione di materiah così imp01' tanti per la difesa cfol P:1<'.\se e tanto suscettibili cli eontinni e progressivi miglioranrnnti, si era assieurato uno Stabilimento importante e ca.p ace di integrare 11:1 produzione elci grandi sta.bili.menti pdvati e sovratutto di potei' sopiperirc alle tiehieste ed ai fabbisogni struorcli.nari in caso di gu erra .
.l!'ig . 980 · Dir ettori del Polverific io di Fontana J.iri.
Dal verificio Roberto Antonio
1884 al 1904 f urono successivamc11te Direttori del Poldi Fontana Liri i seguenti colomrnlli d'artiglieria : Bazziehelli (1894-95); Claudio Oh(~rùbiini. (1896-'9 $); Benedetti (lS!)S-1902) ; Giuseppe Kinci (1902·04) .
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STABH,li\H'.'N'.l'l D., ARTIGLlBIHA
Tl R . LABORATORIO DI PRECISIOi\J~ DI RO)fA sorse in Roma nel 1895 sotto ]a, data del 1° luglio e più tarcli si chiamò << Laborator io cli precisione R. E . )) (Regio :rnsercito) : con la stessa predetta data venne costituito il sno Consiglio cl'amministra,zi<mP, che ebbe altresì l'amministrazione del Laboratorio Fotolitografioo del Ministero della Guerra. Quello che · fu poi il Laboratorio di precisione di Roma, ebbe i suoi modesti natali presso la loca1e Direzione d'artiglieria : nel 1888, allorchè il Lahorator.io di precisione di Torino cominciò a trasferir-t' a H,oma. alcune Javorazfoni relative il mac ch ine e congegni di prova e di misura, a .strumenti v,e rificatori, riscontri, alzi, con gegni di puntamento, ecc. ecc ., il modesto La,borntorio clella, Dire'..done cl'a,1.'ti.gli-erin cli R,oma a,ndò ma111 mano affermanclosi nllorchè nel 1889 e nd 1890 si. aumenta rono le ordinazioni p assategli -cl nl Lab(>· ratorio di precisione di T,o ri.no, che gli. passò la lavor'azione -d<~i telemetri e cbi cannoechiaU. In cl:etto a,nno 1890 il eo Fig . .981 - Giacomo segr ;.,. lonuello Giaeomo Segre, Direttore d'a,· tigiierfa, di Roma, ·e il tc'll1 . col. StefaM Morandotti sno vice-·d ir-ettore, sepper1> organizzare una maestranza pa,rti.colarmente specializzata, nel · le lavorazioni di precisio111e, costituita da ,o perai clella stess,t Direzione d'artiglieria, ·da a,J cuni altri. assunti in Roma e da altri a;ncora pr-0venienti da-1 Laboratorio di Tol'in~o. l i laboratorio embrionale dEilla D irezione d'artiglier ia in Boma occupava in origine un'ar ea di circa 135 metri quadrati, ma man mano sviluppandosi, le officine di lavoro ed i servizi relativ i furono impiantati in cinqu e tettoie, in una delle qualì era installato un motore a vapor e che distribuiva energia alle macchin<i operatrici, mentre nelle a ltre quattro era no s istemati i va ri r ep:Hti di lavorazione ed un reparto di attrezzamento. · Ad un'estremità delle tettoie er ano collocate le caldaie a vapore di a li me11tazione del motore noncllè u n potente maglio a vaporP. per le operazioni di stampaggio : il numero dei Yari operai era in media d i 150.
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IL LABOIL\'HJRlO D1 l 'ltECI:,,IONI•: Ul lU).MA
Nel 1888, in seguito a studi ed esperienze, per le batter ie cla costa venne adottato il telegoniornetro Mod. JJraccialini-Soll ier, e l a r elativa lavorazione venne inizia ta al laboralol'io della Direzione d'artiglieria d i How a . 'l 'ra il J.S88 ed il 1890 s i lavor arono: i n1.r i alzi pentagonali ; le aste di mira per i mortai ; i. quadranti a livello con pendolino; le cassette <li segnalazione per batteri.e da costa; i cannocchiali d'assedio, piccolo e grande, con t r eppiede ; i telcwetri a base verticale i'\focl. SG con contatore Mocl. B r accia lini per batterie a lte. quelli a li:lSc) orizzontale Mocl. 8G a due stazioni i'l:Iod. Braccialini per batterie basse ; e filrnllllentc \·a r i strumenti veÌ'ifìcatorL Nel 1891 in seguU-o all'esplosione della polveriera d i S . Paolo in Roma, il col. Giacomo Segre lasciò la carica di D irettore della Direzione d' artiglieria, e rimase come Direttore interinale il t en. col. Stefano Moranclotti, il quah~ continuando gli studi ini:dati per oLtenere la intercambiabilità delle parti allestite in serie, determinò i limiti del le tollcrnnzc ammissibili negìi scar ti di mensionali de\l<_:? parti stesse. Dal 1892 al 1895 fu Direttore d 'artiglieria cli Roma il col. Augusto Galli:mi che f u quindi implicitamente per tale pel·iodo a nche Dirt:ttore del laboratori.o. '..\"ell'anno J.801 fu messo in lavorazione il t elemetro a t.rn stazioni Mocl. 01 del Br ac:dalioi; nel 1803 s '1 ini:dò la lavorazi one degli archi di rota ia graduata per i sottaO:usli da difesa in barbetta e in casamatta. Nel J.004 a i locali esis tenti se ne aggiu nse u n altro destinato ad operai aggiustntori per li montaggi.o dei va ri nrnteria li e per l'allestiment o dei r egoli cli co11\'ergenza Mod. Sollier. Tn questo stesso an no il laboratorio della Direzione d ' artiglieria di noma costruì cer chi con alidada e treppiedi proposti dal cap. Alf eo Clavarino pet· il pu n tamento in direzione delle ar tiglierie da campngna da 7 e da 9.
Il l" luglio 1895 il laboratorio cìdla Direzione d'a,r ti glic~ria di Roma venne definitiva.mente costi.tuito com.e ente a sè, separa.ndosi da esso ed assumendo il nome di « Laboratorio di Precisione cli Roma. )). Esso fu suùdiviso in tre distinte Sezioni., a.venti compiti ben definiti : la prima fu incttricata dello studio e della fabbrieazione cl.egli strumenti verificatori e cli mi.sura per le artiglieri.e e l{~ armi portatili; alla seconda vennero affidati gli studi, gli allestimenti e le riparazioni degli alzi, degli. aip parecchi di puntamento, di quelli telefonici ed ottici da, campiLgmL: da montagna e da, assedio; alla tcr7.a furo no demandati lo studio, la eostruzione <~ la riparazione degli appa,recchi telemetrici e dei congegni di puntamento da co!3ta,, come pure la, manutenzione cli. tutto il . maechina.rio dello stabilimento in genere, e -
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specialmente di quello per la fabbricazi.011<>. del gas d'acqua, del.la fonderia, dell'im1pianto elettrico, ecc. Colla effettiva costituzione del Laborntorio di Precisione in Roma, mentre l'energia motrice continuò ad essere ancora generata da roaccllìne a vapore, vennero viceversa in varte rinnovati il personale ed il macch ina rio preesistenti, conservando per ò le macchine dì maggior pregio e viù moderne quali un comparatore di Perraux ed una macchina a dividere di F rornent. Nel per iodo 18H0-1900 furono Direttori clel Laboratorio successivamente i colonnelli Teodoro Debenedetti e Pietro Oddono, e la media del numer0 degli operai delle diverse categorie fu sempr e all'incirca di 200 unità. In tale periodo si costrnirono essenzialmente i vari congegni cli pnntam~~nto Mod. llonag<mte, i cer chi cli d irezione ìVIo<l. Clavarino, i goniometr i a cannocchiale con eclili'1etro Mocl. Bellini fJcr il tiro preparato delle artiglierie da assed io e da fortezza , ed altri materiali; mentre poi, e coi soli mezzi del Laboratorio, vennP. allestita la macchina a dividere per graduazioni ci1·colarl, studiata da l geniale Capotc<:nico cav. Giuseppe Perino. Diti 1901 al l!J03, essendo Direttore il colonnello Giuseppe Vitali, alla energia a vapore venue sostitu ita quella elettrica, effettuandosi così una notevole economia di spesa . La corrente elettrica era generata. cla ·un alternatore trifase azionato ~la un motor e Diesel di 40 cav., e veniva trasformata a 1JO volt : si aveva così u na piccola centrnle indipendente, nella quale cm pute collocato un grnppo convertitore che fornivn la corrente continua per caricare una batteria di accumulatori occorrente per l 'illuminazione dello Stabilimento. Ognuna del.le tre Sezioni di lavoro possedeva il suo motore trif:lse cli potenza adeguata alle rispettive macchine operatrici. Nell'anno 1903 es.sendo diminuito il costo de ll'energia elettrica fornib dall'industria ririvata, per i vari bisogni del Laboratorio si ricorse alla corrente elettrica esterna, mantenendo però in efficienza la predetta piccola Centrale dello Stabilimento, c.o me eventua le riserva. Nell'armo l!J03 le maestranze del Laboratorio avevano raggiun to circa 300 unità, e pertanto il forte lavoi·o derivante dal dover a llestire gli appnrcechi di puntamento del cannone da 75 A., e d'altra parte le specialì esigenze costruttive dei telemetri da costa a ba::;e verticale, resero indispensabile la graduale sostituzione del macchinario preesistente ed ormai antiquato, con altro più moderno, più perfezlonato e d i più celere la.vorazione.
Nel 1904 e per pareechi anni fu Direttore del Laboratorio il eol. Luci.ano Hcnnati, artigliere v-era,nH.mte completo e competente nelle varie lmrnchc ·ciel servizio e dei servizi dell'Arma. brillante uflkiale delle batterie a ca vallo e in tutto il corso della sua, carriera, chhn·o cn1torB di studi, geniale inventore, organizzatore prc~vicl ente e dirigente sagace di -o perai. In cp.H~· sto primo anno il Bennati diede al Laboratodo di Precisio,n e -
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lL CAHOHATOH IO DI r11EC!SI0.>l l•l DI HOMA
tutta la sua fattiva attività. p er l'ultimazione delle varie lavora½io11i già, in corso.
A pal'tire claJla <lata <l<>l 1° luglio 18fJG in c ni ebbe vi ta t1ffi · ciale H Laboratorio di P r ecisione cli R onrn, tutti i Corpi del R,. Esercito eran o autorizzati n l'i volgere a,l f1a.hora torio stc~sso le richieste per allestimento e riparazione degli . trumcnti di vel'i:fica e di misura, per ottenere o riparare aipparecchi di pun hrn1en to . materiali telefonici e tel egrafici, cannoechiaJi, telemctl'i, ecc. ecc. ) follo stesso anno 1895 le espeJ"ienzc esegnite coi qua,élra,nti. a li,cllo prop osti dal B eJlin i non n,ven do dimostrato snffici<:'nte praticiLù, cli impiego, il Lahor:1 Lo1fo di l'!'ecision<~ fo in<·aricato cli studiarne nn alt1·0 tipo : n el scgnPnle anno lSDG n e fn costrni to nn p rimo esemplare C'lle p oi opportunamente scwpli1kato <'osti tuì un l"C'<:onclo esern1pla,re si mile a,l pl"imo ma p c1·fczionato, il cp,ale migHorat-0 anche nelln graduazione <leJ n onio p<•1· ottciwre i ventc~imi cli g rad o, venne a,d o ttato in serYir.io p er le batte1·ie da co~ta . 0
Dal 18~)5 a tutto il .1000 coutlnnn rouo le ripnra zio ni d i va ri wa teriall riguardnuti: binocoli gnlileianl: monocoli <la campagna ; cannocchiali <ln a ssedio gran<li e I)iccoli; orologi I)er llatterie da costa; alzi ì\:Ioù. Saint Bon; congegni Yari :vrod . Bonagen t c per il puntamento in dire?.ioue d elle artiglierie incaYal<:alc su nlTusti d a difesa, in barbetta e in cns:imatta, e per il puntame nto in di r ezione d ei mol'tai <la 15; ccr cll l di <lirezione Modello CJ:1,·ari110 per il puntamrnto in d irezione dei cannoni da 7 e da H .B.R. cl:1 campagna.
Sebben e il Laboratorio già, 1possedesse nna macchina a dividere cli tipo francese d' ignoto costruttore, essa però e sendo mossa a mano e quindi utibile soltanto per l:1vori comuni, peJ' il su o l ungo uso e cou seguente logorio non era più a,datta ad in cidèrc gradu a zioni. su strumenti di precisione quali telemetri, goniometri e Leodoliti, tantocllè da lungo tempo era, sen tito il bisogno di una ma.cellina a divider e atta a,d incidere µ;rad mu>:ioni circ·olari. moclcrna , perfer.ion ata e <H vera preci-
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S'.l'AIHLDIEll\Tl O' AH'l'l(.;Ll l·'.1{1;\
sione. Gi:\ :611 cla,l 188'7 il Labo1·n torio di Precisione cli T orino avevn a,vviato tra tta tive coll e fl) iù note Ditle ,n azion.uli ed estere costl'nttrici per acqni.stare una siffatta rnaccll.ina a. . dividere pe rfezionnta , ma pe1· le insu.ffi.C'ienU garanzie date dalle dive1·s~ Case e sovratntto in considcrnzioue degli ele,atissimi prer,r,i. riclliesti, le trattat iY-c anilflrono falli te. Costitnito il nuovo Lahoratol'io di P1·{\Cisione in Roma.,. lf)Oichò fu sta bili to che acl esso fosse normalruen te affidata la costruzione dei telemetri dn costn, costruiti cd acquistati per il passato dall'inclusLJ'ia p 1·iva.tn. si pre~entò nnonmien Lc la questione della macdtina a dh iclere per ~rncluazi.oni circolari. Sì d eve a lla gcuiali tà d el Capotecnico cnv. Ginseppe Periuo lo studio elle portò alla cost ruziouc cli tnle mnccbina pr esso lo stesso Labor atorio, costrn11ione che prc!':entò grnnclì <l iflkol t/1, gi11cchè In macchinn. avendo per scopo pl'incipale qu ello cli nssicurnre un elcn1to gr ado cli esattezza, <10,·eva . .. ;,_; ·::1
Fig. 982 - Mostra d el Laborator io di precisiOlll! di R oma all'J~spos izione Tnternazionalc di Milano 1906.
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L' ATl'IVl'l'À LA VORA'l'I V:\ OEL LAB0HA'.1:0H10 01 PHECISIO)IE DI f(()Ì\:fA
essere di ftmzionamento au tomatico ed evitare tutti i possibili error i conseguenti dalle oper azioni di nrnneggio dello strumento nonch<i quelli ùovuti a lle condizioui ambientali, quali le vibrazioni, le variazioni di tcmi:crn tura, di pressione, ecc. Ciò ma lgrado questa macchina a 1Iividere venn e compie· t amente costru ita in ogni sun parte d a l Laborator io <li Precisione, e tutte le difii<:oltà furono brillantemente superate, tnntochii i 111olleplici l:n-ot·i ,li graduazione circ;ola r e, eseguiti dill Labora torio <.li P r edsione sopra Yari importanti strnmenti, confermarono le previsioni della buona riuscH:1 della macchina, che, presen ta ta all'Esposizione Genern le ltn lian:1 <li Torino nd 1808, richi11mi> la lUllSRima altenzione della giur ia competente che meritmucnte nssegnò u n Diploma d 'o11ore a l. La))orntorio <li J:>recis.ione. Giù nel 1SH6 con questa rnac:c:hina a d ividei:<: del Periuo fmono graclnnti i dischi del cerchio cli dìrezionc ):Cod. Clavarino ; nel 1800 fu iniziata la lavorazione del telcgoniometro P assino, dato in dotazione alle batterie <la ·costa pc1· quote alte ; nel 1900 si lavorarono gli alzi-quadranti per cannoni da 75 A., proposti dalla Direzione Superioi:e delle esperienze, e gli alzi cla 70 mont. ; e n ello stesso auno 1900 furono messi in allcstillle11to i quadranti a livello a d oppia gr adnazio11e da 75 A. e d a 70 mont., studiati pure dalla Direzio11.~ Superiore delle esperienze. Essendo Direttor e il col. Giuseppe Vitali fu dato gr a nde impulso all:l. lavorazione dei predetti alzi e dei qua<lùJ.nti a livello, nonchè all'allestimento d i telemetri a bi1Se \'(:rticale, lavori tutti F ig. 083 - Giuseppe P erino. resi più agevoli per il pr ogr essivo acquisto ctl Ideatore <!ella macchina macchinario pii1 moderno. a dividere premiata col Gran Premio all'Esposizie,Nel 1901 furono ccstrniti i graduatori a n e di Milano 1906. mano per srapnel cla 75 A. e per shr apnel da 70 mont. stlldiati essi pure dalla Direzione Superion\ delle esperlenze ; mentre poi risa le a quest'epoca In costrnzione d el gonic, · metro ideat o dal col. Luc:iano Bennati per il puntamento in d irez.ione clelh! a rtiglierie da assedio e cla fortezza e per la misura di nngoli zenitali, goniometro che chiomnto i:ppunto Mocl. Bennati ve]j_ni~ ndottnto in sostituzione d el goniometro a cam10cchiale con eclimetro del J.803. l~~
dovero~o ricordare che il col. Bennati costruì e speri.· mentò il primo modello del suo goniometro a, proprie ~pes1~ e soltanto dopo averne constatato il prat ico impiego e'cl i favorevoli risultati ottenuti , lo donò all' Amministrazi one delJ a guerra,, mentre poi 1più ta,rdi lo perfozionò, sia per ottenere in modo più esatto la misura di angoli a,z imutali con qualunqu(, -
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$'1'.\H(LD1Ei\"Tl
J/ Al!TIGT,IERIA
orientamento, e sia per Faggiunta di un appr:n·ecchio 1p~r la misura di. angoli. zenitali . .Il Labor atorio esegui poi le moclificllc a pportate dallo stesso maggiore Al feo Olavarino al cerehio Mod. Clavarino per il. pnntawento ind iretto dei cannoni da 75 A., fra cui quella d i r endere indipendente l'alidada. del cerchio grad uato ; nonchè a]('une modificazioni apvortute :il telemetro a base vertica le Braccialini lVIod. 86 per aumentare la vis ibilità del bersaglio ; e sotto la gui<la del cap. Eugenio Righi addivenne :.1lla costru:.::ionc del t elemetro a base verticale i\fod. 91.
Negli a nni 1902 e seguenti i1 Laboratori.o costruì il congegno di punta.mento i def1t,o da,l magg. Giuseppe Cortese e daJui. proposto jn sosti.tu7,i.one degli alzi pentagonali. Il ma,gg.
Pietro Oddono.
G iuseppe Vita.li.
Luciano Bennati.
F ig. 984 - Direttor i del Laboratorio di Precisione di Roma.
C01.'tese, dopo il p1·edetto &no progetto, conti.nuand,o i suoi studi in proposito, concretò snccessivamente altri qua,t tro esem 1plari marn mano perfezionati, dei qua.li l'ultimo, esegui.to colla, collaborazione del Labora,torio di Precisione, costituì un buon apparecchio di puntamento ada,tto per le arti.glierie di medio calibro, apparecchio che dopo ulteriori esperienze venne adottato e denominato « Cerchi o di ,ipuntam<~nto :Vfod. Cortese>>, e costituì in seguito il 0ong<~gno di puntamento tipico per le artigli.erie di medio calibro. 2244 -
GL I S'l'.-\ BILDJID>:'l'! D'AHTIGLIEB IA DAL
UJU+
AL
J.915
Nel p eriodo 1895-1904 da noi finora eunsiderato si succ;edettero nella, direzione del Laboratori:o di Precisione di Rom:l i seguenti colonn elli d'artiglieria: Teodoro Debenecletti (189596); Pietro Oddono (J 896-1900) ; Giuseppe Vitali (1901 -03); Luciano Ben.nati (1904) .
GLI STABILI.MENTI D'ARTIGLIERIA DAL
1904
AL
1915
§ 2.
I 13 Stabilimenti d'artiglieria del 1904 = Il R.uolo tecnico d'artiglieria nel luglio 1910 = Successive soppressioni nel 1911 del Polve rificio di Fossano, dell'Officina di costruzioni di Napoli e della Fabbrica d'armi di Torre Annunziata = Istituzione nel 1911 della R. Officina di costruzione di Piacenza = Gli 11 Sta• bilimenti d'artiglieria nel 1914 = La R. Officina di costruzione di Torino = li R. Arsenale di costruzione di · Torino = La R. Of:Ih cina di costruzione di Genova , La R. Officina di costruz ione di Piacenza , La R. Fabbrica d'armi di Brescia = Il R. Pirotecnico di Bologna , La R.. Fabbrica d'armi di Terni = Il R. Laboratorio di P recisione di Roma = II R. Polverificio sul Liri = Il R. Arsenale di costruzione di Napoli = Il R. Pirotecnico di Capua.
Il periodo intercedente tra il '1904 e il 1915 segna, per tutti gli Esel'cit.i un'eroca partkolarmente notevole ed importante per le rispettiv~ loro artigU.erie, i.n quantochè si completano gli studi, si provano e si a,clottan o i materiali campali a cleforma,zione, in riguardo dei quali non è vano ricordare che in Italia fin cla oltr<~ venticinque a,nni prima il nostro Giuseppe Biancardi aveva studiato e iproposto un tale ma.teriale. Pur t roppo questo n ostro primato di studi e -d i p1·opostc c<mcrc~te non venne sfruttato e devesi rilevare che noi fummo tra, gli ultimi ad adottare tale soluzione, mentre è doveroso rammen , tare che fi n da,l pri.nci1pio del 1S89 il gen. Emilio lV.fattei, allora Deputato di Venezia, in un suo discorso alla Camera. ebbe a-cl incitare il Governo perchè provvedesse all' a<lozione di un materia,l e a tir-o ra.pido del genere di quello che fn più. tardi. il ma· teriale a deformazion e ; ricor(lnre che l' Arsenale di Napoli a.ve· 146
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STABILIMF.'~T1
1/
ARTIGJ.IEillA
va . sin dal 1897 studiato un cannone da, 79 mm . a deformazione ed in seguito un ca.111H>:ne da 72 m:rp., mentre anche l'Arsenale di T,o rino aveva costrui.to un affusto a deformazione per cannone da 70 Cam[>., studiato e progettato dal geu. Lorenzo Sollier. · Come si è visto la }'rancia per prima adottò nel 18!}'7 il materiale a deformazione da cm. 7,5 Déport Mod. 1897. Non spetta però ad alcun tecnico francese la priorità dell'idea ,--.,....,
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Emilìo Mattei
Giuseppe Bia nca.r<li.
Fig. 085 - I grandi propugnatori dei nuovi materiali a defotmazionc.
dell'affusto a, deformazione. Infatti il teclesoo ing. Konrad Hausner rivendica,va senza op)Posizione . francese la priorità che nessuno gli aveva riconosciuto e ciò egli faceva, con la pub blicazione cli un libro di edizione Oldenbourg, Berli.no, intito lato « Storia della mia invenzione)): in tale libro l'Haussner afferma che l'invenziorn~ di un tale sistema era di' molto ante · riore all'adozione francese del sistema !;;tesso, e che pertanto l'invenzione essendo stata, offerta alle competenti autorità germaniche, non era stat:,L presa i111 considerazione. Alla Francia va però &emJl)re attl'i.buito il merito di averne) per prima, effettuata l'applicazi<me. 1'ra il 1902 ed il 1904 le principali Nazioni europee si (Pronunziarono de<?.isamente in f.:-wore dell'affusto a deformazio(tl.e) -
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GLI S'l',IBìl,Dll~STI D'AilT!GLJERfA NFJL
1904
tantochò qua::-i tntte le grandi officine straniere di costruzione di artiglierie gareggia,rnno nel produrre tali. ma,t eriali. Noi rn~l periodo 1906-1911 a.cquistammo prima dalla Oasa l{rupp il. materiale da 75 M,ocl . 906 da campagna e quello del· l'obice cltL 149 A. pesante cam:pale, e quindi, da,Un Casa Deport_, il ma,terfale c1a. 75 l\fod . 1911 d.a carnpagma: nei nos tri Stabi· limen ti fn concretato e costruito ì1 materi.ale a deformazione da G5 :i\:Ion t ., mentre q11elio cla 105 peHante carrupa,le fu costruito dalla Casa A.nsalcl o. ·
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Nell'armo 1904 i 13 Stabilim enti erano i seguenti e così dislocati : 1'orino (2 Stab.) : l OfYicina di costruzi.one - 1 Arsenale di costruzione. ]t ossano (1 Stab.) : 1 Polverificio. Genova (1 Stab.) : 1 Oflkina di cosfruzionc. Br escia, (1 Sta lJ.) : l Fabbrica d'armi. Bologna (l Stab.) : 1 Pir·otecnieo. Fontana Lfri (l Sta,b .): 1 Polverificio. Roma (1 Stab.) : 1 Laboratorio di Precisione. Tem i (1 Stah.) : l Fabbrica d'armi. Napoli (2 Stab.) : l Otìidna di costruzione - 1 Arsenali:\ di eostruziorn~. Torre A1munziata (l Stab.) : l F abbrica, d'armi. Capua. (1 Stab.) : 1 Piroteenico. Kc] 1910 con Legg(~ n. 443 in data 10 luglio venne istituito il Rnolo Tecnico d'Artiglieria, e con R. D. 29 dicembre 1910 vernne approvata l'fatruzionc per l 'aipplicazione della Legge, e cioè in altri termini per il funzionamento del conseguente Servi.zio Tecnico che iniziò quindi la sua vita col l'° gennaio 1911. 'l'ale Istruzione stabiliva che il « Servizio Tecnico d' Artiglieria )) doveva, provvedere a, soddisfare le esigenze relative a.Ha. definizione ed alla, costrnzi<me dei materiali d'artiglieria. Capo cli tale Servizio Tecnico era l' I sipettore delle costruzioni d'artiglieria che provvedc~va agli studi ed alle esperieow,e in 2247 -
S'l'ABfLl M E•:\'l'I D, ARTlG LIERL\
tese a, concretare i modelli dei Yari materiali, .,dla {;ostrnzion<i dei modelli stessi ed alla. loro iIJresentazion e all'Ispettorato Generale cl' Artiglieria. L'Ispet torat o ,,delle co-struzioni · cl'a,rtigl;ieria pronecleva pertanto al duplice compito spettante al · Servizio 'recnico con i seguenti orgaini : o) Uffido stud i sui materiali.; b) Direzione ·d el h.! ,e~perier.ze; e) Direzion e tecnica, generale delle lavorazioni. Per le lavora,zioni si disponeva dei seguenti Stabilimenti militai·i: ~ 5 Stabili.ment i Prjncipali, di cui : 3 grandi Stabilimenti: Arsenale di costruzione di 'l'o rino; Ars. di' costr. di. ~arpoli; Fabbr. d' armi di Terni; (con impi anti pc~r svariate lavorazioni di. ma,teriale d'ogni genere, maciascuno più [Jarticolarmente · per la produzione di determinati mn.tcria li) . 2 Stabi.limenti speciali : Labor. di precis. Roma ; P:ol veritìci:o 1ml Liri. - 5 Stabili.menti minori di cui: :3 Oflì.ei11e di costruzione d'art . : Officina, cli Genova : Oflidna di Napoli; 01ficina di Torino. 2 Laboratori pirotecnici: Laborntorio pir . di Bologna; Laboratorio pir. C,1pun. ~ 3 Stabilimenti sussidiari : Polverificio Fossa,no; Fabbr. armi. Brescia,; F abbr. armi Torre Annunziata,. . (Questi 3 ultimi. Stabilimt~nti sussidiari non erano autonomi ma bensì assegnati risipettivamente: quello cli Fossano all'Officina, di Todno; quello di Brescia alla Fabbrica cl'a,rmi di Terni.; qu-ello di. Torre Aununzia.ta all' Officina di Napoli; Sta,bilimenti. s ussidiari. che si prevedeva di sopprim ere in non ìontalilO prosieguo cli tempo). L'Istruzione del 29 dicembre 1910 stabili.va che il passaggio daUo stato cli fatto in cui si. trovavano gli Stabilimenti. d'artiglieria al :31 dicembre 1910 per raggiung.ere la nuova predetta sistema½ione, doveva avvenire gradualmente per mezzo di Decreti Ministr>rif:Lli; e difatti con D. ll. del 7 gingno Hlll
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OltDI~A~ll•:)l'l 'O DE GLI
S'l'ABIJ,DH1ì\'rl
D' AH'l'IGLJLUH .-\
NBL
1914
(Circolare n . 280) a datare dal l° luglio 1911 venne soppresso il Polverificio di Fossano, e con snccesstva Oircola,re ~Jjnisteriale n . 281 .di pari data ven ne1·0 sop[)r€ssi dal 1° 1uglio J 911 la, Fabbrka, d' armi di Torr~ A:unuuzia,ta e l'Officina di costruzione di Napoli, mentre i relativi servizi di quest'ultima ·éJov-cvano esBere assunti dall'Arsenale di costruzione d'artigUeria di Napoli. Contemporaneamente con Circolare Ministeriale del 7 gin· gno .i.911 n. 307 venne dal l " luglio istitui.to in I>iacenza un nuovo Sta,bilimen to col titolo lli « Officina. di <:ostruzione d':trtig 1.ieria >>. l'oll'ordina,mento infine del l!ll4 gli Stabilimenti che aJ 31 d:remhre 1910 erano 13, al l " luglio 1911, per l'aboli½ione di tiuelli di Fossano, di Na1poli e cli Torre Annunziata e p i~r la cre,t.zione di queUo cli Piacenza era.no diventati Jl che furono i segue11ti. e così dislocati : 'l'orino (2 Stab.) : J Offieiina di costruzione - 1 Ar~e nai~ di costruzione; U-enova (1 Stab.) : 1 OiD.cina cli costruzione; Pia.cc~nza (1 Stab.) : 1 Officina di eost rnzionc; Brescia (1 Stab.): 1 Fnbbrica d'armi.; Bologna (1 Stab .) : J Pirotecnico; Fontana Liri (1 Stab.) : 1 P·olverificio ; · Roma (l Sta b.) : l Lahòratorio cli Precisione; 'I'.erni (1 Stali.) : l Fabbrica d'armi; Napoli (1 Sta.b.) : 1 Arsenale cli costruzione; Capua (1 Stab) : 1 Pil;otecnico. Se pure rid-0tti ad 11, questi · Stabilimenti furono però ampliati, meglio riordinati, modernamente attrezzati e ra,zionalment<~ sistemati in modo da garantire un'adeguata produzione ordina.ria cli mezzi. bellici, produzione sus~ttibile di aumentare i,n determinate circostallz.e e di moltiplicarsi nell'eventualità, di una, guerra, per il fatto di essere affia.ncati ed integrati <)rmai da, una rigogliosa industria siderurgictL, metallurgica e meccanica, tpatriottic·a,mente diretta. ed a-d.eguatamente attrezzata per da,r e il suo notevole apporto nell' allestimento di artiglierie e di materiale bellico.
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ST,\Il TLL\ll:.~TI o'.1H'l 'IGL1I-:I:rA
Henchè giù. in altri capitoli di q uesta Storia si si a accennato all'istituzione del RcoLO 'l'~CNICO, si ritiene opportuno di. riparlf.Lrne all(:Ota p 0rchè con esso non soltu,nto si gett arono le bnsi cli q uclli d1c fu1 ·0 110 poi il Servi7.io T eenioo Armi e M:u11izio11i ed il Corf;o • nperiore 'l'ecnico, ma si 01però un,,, divisione di canine che fi110 a tale epoca non era nelle tra,dizioni dell'Arma, e elle ebbe ripercussioni sovratu tto sull'andamento degli Bt,1bi lime11li d'artiglieria . Fino al 1.911, presso l 'Art.igliel'ia italiana, cosi come [)recedenteme nte presso l'Artiglieria piemontese e qnella, 111apoktana, il scnfaio degli Flt nl>ilimenti d'artiglieria em cli.simpegnato dagli ufficia li dell' A1'ma: i quali indiffC'J'cnt elllente poteYano essere chinma ti a mansioni e ad incarichi tecnici, oppure alle tr nppe nelle varie ln·anchc e ,nei diversi ser vizi delle varie i:,ipcciali tù clcll' Armn. Analogam.ente del resto avveniva presso l'.Artiglieria fra nce$e ed anrbe in altd P aesi. ll sistema aveva inclu bbiaruente notevoli pregi, e doè anzitutto l:1 fusio11 c delle quu.litù di combattenti. e di tecnici n egli stessi ntìì.ciali, fnsi.one che consenti.va di avere artiglkri sotto ogni a petto comipleti, quali Gio,anni CaYalli , Giuseppe Biancarcli, Giuseppe Ellena, Lorenzo Sollier, Giuliano Ricci, Lu ciano Bennati., Vittorio Bnffa di Perrero, Alfredo Torretta, 'ri to M-o ntefin a lc, e molti e molti alt l'i. Agli ufficiali clell' _\.rm a, per il clupliee compito che poteva loro e~sere affido.Lo, de l'iv,wa,n o prestigio e decoro, talcbè, come gi1 fu rieordato, l' uffieiHle d' ai-tiglieria godeva di aprioristica c<l indiscutibile stima se (Plll' 11011 cli ammirazione per par k dei ci,-ili. P<~1· qu0ste ragioni a~piranmo ardentemente al g rado di. ufficialo d' Art ip:lier ia j gionmi. delle più antiche e cos1picue fa miglie ,ed i più disti.n h delle scuole medie i quali tutti - non solo intendcYano <ledic.irsi con senso di alta poesia alla mis sione cli coml.Hl.iieute in nn' Arm.a che sempre e dovunque si era, seg-1ialata pe1· grancl e valore collettivo ed croisruo individuale - ma scntfrano <li aYere mente e car a tter e per affron-
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L'ISTI'rU½fONfl ornt RUOLO TElCKICO
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tare la lunga e dnra preparazione scientifico-matematica ne, cessaria, a ben c-omprender~ ]a tecnica dell'Arma. Il ponderoso complesso <li nozioni essenzialmente militaii da un lato e tecnico-matematiche dall'altro, mentre formava uomini di mente vigorosa e di solido carattere, iprepa,r ava, ufficiali pienamente in gra.do di condurre il iprogetto e· poi la, costruzione dei materiali -d'Artiglieria, dei quali conoscevano perfetta,mente le esigenze di impiego snl campo di battaglia; e in grado ancora di conciliare c-011 equilibrio e con senso d1 pratica, i:iir·monia, j . c<mtrasti fra pe!'f.ezionamenti tecnici sem · pre più alti e qu<~lla semplicità e rnsticità, che la tat tica esigeva,. :E tanto meglio si riusciva, a questo séopo, i.n quanto gli. ufficiali più a,datti venivano relativamente mantenuti a lungo al servizio degli. Stabilimenti, ma di tanto in tanto erruno rimanélati al servi.zio nei reparti dell'Arma onde ritemipra,rsi alla realtà, dcll'impieg-o di. guerra dei materiali ecl al governo delle truJPpe. Il rendimento di questi ufficiali di solida c,11tura tecnica (' cli senso pratico fu palese ed apprezzato - eia chi sa,peva a,pprezza.rlo - nel tormenta.to pcri<ldo di tempo del quale la presente Storia si sta qui occnoxrndo. l\fai fu difatti occorso di rilevare che materiali. studiati e costruiti dai nostri ufficiali nei nostri Stabilimenti, si. <limost ra1,:ser-o difettosi nella prova presso i Reggimenti clell' Arma. Ma, come talora avviene nelle v.i.cencl e umane, l'effetto rea · gisce sulla, causa,, e -così i successivi perfezionamenti che la tattica, esigeva nei materiali da gnerra, ebbero il risultato òi rendere la tattica stessa, ipiù complessa e difficile, e nello stesso tempo .p'iù esigente nelJe sue richieste rivolte. alla te2mica di ... --ma,te1'iali sempre più efficienti. Questo risultato, che ri:ìèriterebbe di venire profondamente studiato, portò alla conseguenza che la pr<~pa,raz~one tattica, delFuffici.ale d'artig1ieria assunse tale va,stità e tale mole da non poter venir abbraccia.ta da un solo individuo anche se marcatament~ distinto, contemiporaJ1eamente ad una prepn,razione tecnica divenuta anch'essa a.ssài più vasta e difficile di prima. E rese conventente la separazione di mansioni e di attitudini: in un qo11po o RuolQ più numeroso cli ufficiali intensamente prepa,ra,t i' a,ll'ardua missi:one di com-
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Augusto Ghirardini.
Arturo Valentini.
Ernesto Gardini.
Alfredo Casella.
-~\ \
)
Carlo Pa rocli.
Eugenio Righi.
Alfrec!o Torretta.
Stefano Martinengo.
Angelo Banzi.
Antonio De S tefano.
Alclo Buffi.
Luigi Saletta.
Salvatore Fara-Puggioni
Camlllo Bassignana.
Francesco Marchionni.
Filandra Ettore.
Giovanni Teslo.
Ettore Cavalli.
Giov. Bianchi di Lavagn a.
Umberto Agostani.
Fig. OSG - lJfliciali passati nel Ruolo 'l'ecnico JJer la prima applicazione della Legge.
L'lS'l'l'l'UZ!O); E IH:t, HUOLO TECNI CO
battente e provveduti delle nozioni tecniche indispensabili; ed in un altro Corpo o Ruolo più ristretto tratto dal prececlente, con 1prepa,ruzione complementare essenzialmente tecnica comprendente tutte le numerose e va,ste nozioni che i progressi industriali e metallurgi.ci moderni hanno imposto. · Col preesistente sistema del Ruolo unico era sovratutto in massima evitato il clistac00 fra la tecnica e la ta.tticì:~, ed è qui anzi qpportuno di ricordare che nno a pochi decennii or sono, i giovani ufficiali licenziati da,lla, Scuola d' Appli.cazio1w dovevano, come prima destinazione, prestare servizio nelle spe- . cialità da, costa e da fortezza, giustamente reputate specialità. dell'Arma nell~ quali. era richiesto maggior tecnieismo e quindi !Più frequente occa,sio,ne di f1pplicazione degli studi compiu ti. Nel prosieguo della loro carriera gli ufficiali venivano promiscuamente destinati aUe varie speeialitù,, e ipcrta,nto nei gradi. superiori si ·effettnava la specializ7,a7,io11e di competenza. Tuttavia gli .i nconvenienti del Ruolo unico non erano nò pochi nè lievi, sia perchè non t ut ti gli u:fficiali clestinati agli · Stabilimenti ed ai servizi t ecnici a,v(~vano una completa preparazione teonica. specifica, e sia perchè !])Oteva talvolta accadere che ufficiali studiosi, distinti, e,olti e competentissimi in discipline teoriche, ma non S[)ecializzati in linea tecnica e sovra.tutto i.n linea pratica, tecnologi.ca e lavorativa, fossero chiamati a compiti teenici dir<~ttivi o di a)ta responsabilità negli Stahilime:nti o presso l 'Ispet torato delle costruzioni. Fin dal 1895 nella stampa militare si era. C<.)mincia,t,o n, sollevare la questione della sepa,razione delle mansioni spetta,nti H,i combattentj, da quelle cli oom1petenzn dei tecnici, e quindi :fin da allora, affiorò il probl<.!ma dell'istituzione di a,pposito Ruolo per i Servizi tecnici dell'Arma. Contro tale !J.Jl'O· posta insorscr,o molti distinti. ufficiali tra cni simpatica,mente ed autorevolmente il gen. Ugo Allason che, specialmente nel l'opuscolo « Verità utili sullu, questione delle Armi speeiali >) cavalleresca.mente difendeva il « tipo )) del vecchio artigliere, costruttore e guerriero che - dal D ' Antoni al Filangieri, dal Cavalli giù giù fino al Biancardi - aveva, con indiscusso primat-0, ideato e realizzato invenzioni di basilare importanza, -
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S'l'ABILIM E;NTI D1 ARTJGLilWIA
afferma.nel.o pur sernlJ)re sui campi di battaglia l'eroico valore dell'artigliere italiano. Vieevel'sa però le t rava,g liatc vicende dell'adozione dei materiali iL tiro accel<~rato ed a tiro ra1pido avevano messo chiaramente in rilievo i difetti del Ruolo unico, f! poichè 'tra le proposte della Commissione P arlamentare di Inchiesta, del 1906 eravi 'f ormalmente quella dell'istituzione del Ruolo 'recnico, i l 10 l uglio 1910 il P arlamento a,pprovò la Legge n. 443 che stabiliva -e dava vita al Ruolo predetto. Secondo tale Legge potevano entrare a, far parte del Ruol o ':Pecnic;o i capi.tani d'artiglieria, che avessero frequentato apposito Corso Suiperiore Tecni,co, e perta.,nto j;n attesa che tale Corso venisse istituito, per la 1prima a,pplicazione della, Legge stessa, tmttandosi di sistemare una situa1.i<>ne di fatto pree sisten te, e c<>n vanta,ggio del servi.zio entrarono nel Ruolo tecnico rmche degli uffici ali di gra,do più eleva,to, e .cioè : i genera.li Augusto Ghira,rd imi, Raffaele Vitelli ed Alfeo Clava· rino; i colonnelli. Arturo Valenti.ni, Ernesto Gar-dini, Alfredo Casella e Carlo P arodi; i tenenti colonnelli Crispino Bonagentc, Eugenio Righi, Ettore Cavalli, Giulio Ma.rtiini, Giusepp(! Ifarriè, Luigi Stampacchia, B nrko l\fartini e Camillo Reynaud; 18 maggiori fra. i quali. Giovanni Bianc.hi di Lavagna 7 Gerolamo Acquarone, Alfredo Torretta, Giuseppe Cortese, Stefano Martinei1go, Angelo Banzi e Antonio De Stefano; nonchè 28 capitani fra i quali Ald,o Buffi, Luigi Saletta, Sa.lva,tore Fara,Puggioni, Camill_o Bassigna.na , Francesco Marchionni, Filandro Ettore, Giovanni Tesio e Umberto Ag·ostoni. 'rutti f comiponenti di. qu est<> primo grnppo, n:ffidali distintissimi e tecnici valenti che va,ntavano nn rpassato molto brillante ta;nto per sapere professionale, qnanto per efficace servizio già, prestato agli Stabilimenti, fnrono i -Maestri beneamati. del nuovo R uolo, ed è <lon~roso rilevare che tntti. gli ufficiali appartenenti al Rnolo teenieo, non solo conservarono la veste esteriore d'artiglie1~e, ma, conservarono e eonserva,no tuttora, gelosamente l'altissimo onore d'indossare l'uniforme dell'Arma; essi si sentirono sempre e sovra tutto (< Sempre e Dovunq ue>> appartenti ali' Artiglieria non dbnenticando mai di essere soldati, tantochè ale1111i cli es~i, tlnrnntc la grande -
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ATTIVI'.I.'..\ DIDLL'OFFICIKA DI COST!lU1/.I0;:.lill DI '.l.'<.mI~ O 0 ,\ L
1904
AL
1914:
guerra, ebbero la ventura di portare i loro ca111no11i al fuoco nel fervol'e della mischia ... sogno mai sopito di giovinezza e di glori.a.
Nel periodo dal 1904 al 1914 la R. 0Fl?JCINA DI C0S'l'RUZION0 conti.nuando le vari.e lavorazioni eseguite nel lt)eri.odo precedente,
DI TORINO
prod usse in gr an mnnero spcdalwente proieLti da 65, da 70 e da 7i'i, fahbrid> un uotevole quan til,1tivo di_ spolette cd alles tì inoltre un cospir.uo assorti· mento di gettì e di parti st[lecate in bronzo ed in alluminio: fuse u na diecina di ca nnoni da 149 A. J,. / i:l(i nonehè qualche centinaio di tonnellate d i accia io, e dal 1907 in poi allestì cannoni da 75 Mòd. 906, (la (ì.5 mon t., obici da 149 pesanti e morta i da 210. Dal l " l uglio J.907 il numero degli operai andò per ò d iminuendo :fino a 575 unità, ma in seguito andè> nuovamente aumentando fino n r aggiungere nel luglio 1914 la cifra di 1.000 t! al principio clel 1.915 il numero {li l.300 unità: fLl con taln maest.i:amrn operaia che, già al ln fine del l!Jl4, la pr oduzio ne giornaliera cli spoldtc a percussione col rela tivo caricnmento raggiunse la cifra di cir ca 3 .000. Kel pEiriotlo co nsid erato furono successivmnente Dir ettori (!Eilla R . Officina di eostru:donc di Fig. OS7 - Cnrlo Par odi. 'l 'orino i colonnelli Oesm:0 Conretto d a l 1904 al 1908 e Carlo Pnrodi dal 1908 al 101G.
Nel decennio in esame il R . ARSENALFJ DI COS1'ftUZIONJ1l DI subì. numerosi migliora.menti, r azionali trasforma,zioni. e notevoli rinnova.,d oni nei suoi impianti. e nei suoi macchinari: 'I.'ORINO
le tre turbine idrauliche :ronval da 12 cav. ciascu na finono surrogate da tre turbine a reazione, di cui du e da. 50 cav. ed una da 12 cav. ; le veechi.e pesanti trasmissioni vennero sostituite da a ltre più leggere poggianti su
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::;T,\BH,D.11.'.'.N'.l'l o ·'AH'l 'IGLTERIA
cuscinetti autolubriJìcanti sostenuti da mensole murali registrabili; trn il 190~ e il 1910 f urono installate numerose macchi.ne operatrici per la lavornzione a fredclo degli acciai; um:, gran parte dellfi macchine da legnami venne sostituita con altre pi.il modm·nc; e nel 1908 si procedette alla costru11,ione di un essicatoio da legnami.
}fa i.l più importante miglioramento effettuato i11 questa. t'poca, consistette nella costituzi.one del R(~parto per grossa fucinatura. e per stampaggio, Reparto che costituì per qu-estu nostro Arsenale un vero titolo di primato in confronto di altri Stabilimenti simila,l'i anche dell'estero, e ne orientò l'attività verso un'importante ~pecializzazione cli lavoro, senza che comunque venissero trascurate e tanto meno abbandonate le altre lavorazioni 'normalmente a.d ~sso affidate. 'l'ra il HJ09 ed il 1910 vennero acquistati ed installati: un maglio a vapore! da 3 tonnellate; una pressa a sbavare; uno strettoio idraulico ed a vapore per stampaggio; uno strettoio idnllllico ed a vapore per fucinatura. Tale macchinario insieme ad altro già esistente, tra cui due berte a vapore, servi ad attrezzare il nuovo Reparto con un complesso cli macchine allora imponente e che oggi ancor a rende ottimo servizio. Da una situazione in data 31 agosto Ul09 si rileva che l'Arsenale di Torino era in quell'e]loca dototo di 301 macchine da lavoro tra cui: 47 torni da metallo; 33 trapa ni da metallo; 11 fresatrici; 8 piallatrici da metallo; 12 limatrici; ri berte; 19 arngli; 2 1iresse a sbavare; 5 strettoi idraulici; 89 fucine; 66 maccl..tine per lavorazione legnami e 48 mocchine per lavorazione cuoiami. · Gli accresciuti impianti e particolarment~~ quelli delle grosse fucine, resero insuffici enti i 200 cav. di energia già forniti dalle t urbine e dalle macchine a vapore che allora si notevano produrre nell'Arsenale, e pertanto nel 1910 si dovette eff:ettuare un'importante trasfot'maiione di aumento e cioè si ingr:mdì la piccola Centrale elettrica che dal 1887 serviva esclusivamente per i bisogni clell'illumina7.ione, rendendola atta a fornire l'energi~ occorrente per le varie lavorazioni. A tale uopo s i aggiunsero un trasformatol'e statico, 2 convertitori e 3 dinamo da (10 kilowat, rispettivamente alimentati ed azionhte da corrente alternata a 3.000 volt., fornita dalla Società IDlettri.cità Alta Italia, esercent~ in Torino : la corrente alternata ,eniva cosi convertita in corrente coutinua alla tensione <li 250 volt. Ln plccola Centrale preesistente venne po~ completata con motori elettrici a c:orrente continua che, mediante le trasmissioni già esh:;tenti, azionavano i v11ri grup!Ji di macchine utensili. Per sfruttare l'energia prodotta dalle 3 turbine che già erano installate lungo il canale di Valdocco, con opportune trasmissioni essa venne trasmessa alla Centrale elettrica ad azionare una delle · 3 dinamo. Ma presto anche
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A'l'TlV11'..\ LAVOlUTffA O~:i:,J/ AR::;Jo:NAL0 DI 'J:OHI~O
questa sistemazione essenclosi d imostrata insufficiente in confronto alla energia UJotrice richiesta da lle nuove ed aumenta te lavorazioni: nel 1013 s i dovettero sostituire i trasformatori nonch<i tutti i UJotori a correnre continua preesistente con altri più potenti; ii Ile 2 turb ine da 50 cav. ~i ac:coppiò <li rettflmente uu a lternatore trifase da SO kilowat; e<l al.le 2 illft<'· ch ine :.t. vavo1·e, <li cui era dotato lo Stabilimento, vennero collegati i due nuovi nlternntori <lestìunti a costitu ire una rìservn. Dopo il H>OJ veuuero an cora costruiti affusti cla 70 mont.; nel l!l07 fu iuiziata la riproduzione degli a tl'usti del materiale a lleformazione d n 7ii i\fod. H0(1, f!cquistnto dalla Casa Kn1pp cli Essen.
Per l'effottna.zione di tutte le la,vorazioni affidate all' Arsenale, nel 1909 lo Sta,bilimeinto com[Jrend-eva le segncnti. Sezioni così. specifica.tam.ente destina,te : l" Sezione : acquisto, installa½ione e manutenzione maechinario; produzione forza motrice; Servizi g-e nerali, acquisti f-K1 economia; movi.menti ma,teriali. 2' Sezione: lavorazione meecanica a freddo eomprenclente i. Reparti : torneria; fr.eim,tori; trapanatori; lima tori; lattonieri . 3" Sezione: lavorazione del legno comprendente i Re parti: lavorazione del legno a maechi.na; ultimazione delle parti e montaggio; c:oloritura. 4" S<~zione : lavorazione meccaniea a caldo coi Reparti: fuci,na.tnra, e stampa,ggio la.mi.ere; imbottitura la,rnier~; cercMatura ruot<~5• Sezione: lavorazione cnoiami coi Reparti : finimenti; bardature; coperte; bnffettede. AlPattività imiposta dal bisogno di rinnovare gli esistenti materiali cla, campagna e da montagna coi nuovi da 75 :Modello 906 eam!J). e da 65 mont., si aggiunse qne1la dovuta alle esigenze della guerra libi.ca, per la, quale negli anni 1911, 1912 e 1913 la Direzione clell' Arsenale dovette prepa.rare convenzioni di acqu.isto e stabilire rispettiva,rnen te nei tre predetti amni 222, 4J 6 e 300 contratti.. Fino al giugno 1914 il personale tecnico direttivo rimase quello che er a nel 1894, e cioè: un c:olonnello Direttore; 1 ntlìciale superior e Vicedirettor e; 2 o 3 capit:m i addetti ; 3 o 4 Capitecnici. Nel luglio l!l14 erano nssegnat.i allo Stabi!Jrnento: 1 c-orounello Direttore;
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S'J'ARJJ,DfEJ\TI
o ·AH1' 1GL l tI:IA
1 Lenente colonnello Vicedirettore; 1 teneutc colonnello e 4 maggior i; 8 capitani; 2 l enenti; 14 Cap il~cnici; 2 ragionieri; 22 appl icati. Per quanto lla tra tto alle maes t r anze, al 1° luglio 1907 s i an:vano 4i2 operai compresi l Capi-operai e gli nv,·eutizi; alla fine del l!IH si avevauo 17 Capi-01>erai e n . 530 operai e ('ioè iu totale 547 u nit ìt.
Riassu men do, nel 1wriodo consider alo lo Stabilimento aindù ma n mano anmentanclo la propria po ten7,ia.Jità ass nmen<.10 gra. <latamente un'eflkienza adegnata non solta 11 to alla qua.ntità
Camillo Reynaud.
Gerolamo Acquarone.
J:'ig. 988 - Diteli.ori d el IL Ar :c<cnale d i 'l'oriuo.
e d a lle qualità, delle la,·or M,ioni a d esso dema nda te in via ordina.ria, ITLfL altl'<'Sl all e corumesst: che il 11 'Ari-enale fossero stat,: affidate nell'eventnalità di una guerra. D:1il J.904 al 19J fi il R. Arsenale di 'l'orino ebbe successi · vamentc come Dfrelto1·i i seguenti uffici ali d'art iglieria : Luigi Gallean i d 'Aglian o clal 190i:i al 190!); il magg . Oamillo R eynaud. cd il t-en. col. Ge1·01;,rno Acqua1·onc, per irnterinalò, n el 1910 ; il col. Crispi no Bonagen te dal gennaio 191J ad oHr e il 1914.
Il Il. I'OLVERI F!CJO DI F OSSAJ\O nel periodo 1904-1909 con tinuò n, fahbl'icare QJOlveri ner e per la Marina, e polveri R, gramt -
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DECLI.NO OBL POLVERIFI CIO
ur
FOSSANO
gr-0ssa, progl'essive e prismatiche brune per le artigliel'ic di medio e grosso calibro. Ma oramai, per l<~ ragioni già a mpiamente esposte, qnesto Stabilimento, che pur aveva avuto i suoi momenti di gra,nde importa,nza ,~ cli meritata celebrit à,, a.ndò man mano declinando tantochè fin dal 1909 esso venne pratieamcntc clisa,rticolat0 come polverificio e trasforma to l)(~r prod11ne corda.mi iper la
Giuseppe Ca prioglio.
Ant onio Terracina-Coscia.
An n iba le Besozzi.
Fig. 080 - Direttori del R. Polverificio lii F ossano.
Ma rina, casse d'imballaggio ed altri materia li. complementari; e con Decreto ì\:tinisteria,le del 7 giugno 1911 venn<~ definitiva· mente soippresso a datare dal 1° luglio 1911. Come f u giù detto, trnon numero di oper a i e spedalrnente i personali tecnici vennero avviat~ al Polverificio di l!"ontana Liri, mentre il Comune di Fossano utilizzò il terreno e l'energia idraulica per far sorgere un nuovo opificio che potesse procurare lavoro e guad agno alla mano d'opera rimasta disoccupata dopo la chiusura del Polvel'iDcio. L'eser cito venne cosi a mancare di u no stabilimento pe.r la fahbrica7.ione della polvere nera ne<:essar ia ancor a per arti thi, micci<~ cli spolettEi, detonatori. e simili, effettuata con quella tecnica impeccabile che~ era divE'nuta una tradizione nell'impor tante Polverificio d i Fossano. Questo opporttmamente ridotto a vrebbe potuto vantaggiosamente c~mtinnare la sua funzione come Sezione <li altro e maggiore stabilimento. Il élanno della radica le e totale soppressione emerse più tardi, allor quando fornitu re di polvere nera
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ST.\ll1Ltì\Ilr1'>Tl O' i\HT IGLH,;H L\
ucccssarie vennero ollidate all'industria privata e clìeder o n on poche delusioni. Nel settennio consider ato il P oh-er i.ficio di Fossano ebbe successi,·amente come Direttori i colonuellì : Giuseppe Caprioglio dal 1904 n I 1900; .à.ntonio 1'errncina-Coscia d al 190() ti ! 1008; Annibale Besozzi da l l.008 al l.!109 e Rttor e Ruùndi dal 1909 al 191:1.
~ el periodo 1904-1914 la R. OFFICI:'\,\ DI COSTRUZI0NFJ DI continuò con ritmo acceletato a,d esegui.re le molteplici la ,·or azi,on i che le era.no già ailidate nel periodo p recedente. GE:'.'IOVA
Alla pr edetta norma.le fabbric1H1ione (li proiet· ti s i aggiunsero pertanto i seg uenti sveeiali lavor i per confezione : cli granate a s hrapnel cli gbisu cl:\ 70/ 40 e cln 152/50; nonchè di granate di ghisa cla 152/50, da 260 e da 30:;; oltre a i proietti costruì e ri parò vi.1rl mab:)l'iali ll'artiglieri;i, fr:1 i quali : <lei co rri-attre-,,;zi da 75 l\'Iod. !l06. e delle instn llazioni l\Iocl . Onrrone com1llete cln 260 e fln 2SO.
Nel periodo 191 3-14 l'Officina cli Genova ebbe una capacità <li produzione mensile di 1.500 p1·oietti, mentre poi I:1 pro<lu;,;!one di mater i<! prime, C}trn li gltisa a<>cluiosa e a cciaio ra p!<lo, aneli> s..:111 pre l)iù a umentando per al'rlvar e a quantitath·I ,er ameutc note,o11 negli anni successivi. Conseguentemente il nun1ero degli operai anelò sellll!' lg. 990 1,,rc cr escendo, ecl alla fine ·d el Hl14 ragg iunse la Luigi Stmupaccbto. <:ifr fl cli 700 u oità. Diressero successinnnente l'Officina i colonnelli d'nrtiglieria : Re ltra nclo Vlllaveccll!a dal 1904 al 1910, Luigi StalllJ)acch ia 1i:1l U)lJ :il 1914.
*** Le priro.t! 01·igin i della R. O Pt?JCIKA 01 COSTRUZ IO NE DI PIAsi possono far risalire al 1870. I n tale epoca esisteva, gi.?L in l 'ia<;cnr,a, nn n ucleo cli 8 la,bol'a,tori, elci q uali il più im1p ortan te era denomina to « La boratorio Principale)), un altro di minore entità era chiamato « Arti:fìzio », ed in:fì111c un
('8:'\ZiA
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L A R . OFFICINA DI C0S'.l:TIUZ I0)<lli DI PIAC0NZA
ter7,o veniva eletto « Laboratorio OarrierLmento Proietti>> : i pr imi due sorgevano nell'area pentagonak del cosidetto << Castel · lo>>, adiacente alla Direzione d'artiglieria ; il terzo era stato .c ostruito fuori Barriera Taverna. Tutti e tre i 'l aboratori predetti dipendevano ·clal Direttore della local(~ Direzione d'arti glieria. 11 Laborulol"io l'rirn:i1>ale a ttendeva alla ripar azioue del carreggio ed a ll'allesli mento di pa rtj varie in metallo ed in legno ; 11 labor a torio Ar tifizio prepara.va car il:lle <li. l ancio e ai:ti(izi vùr i (inneschi per bossoli, cannelli, spolett e, rnzzi, castagnole, ecc.). Il Labor atorio CaTkmnento ProietLi era comunemente detto « Pertitc 1> e fuori il ani.er a 'l'a verna sor geva in località denomiuata « For te S . An tonio ll, situata a circa 2 kilometri a sud-est d i Piacenza . I n riguardo d i. tale laboratorio J:'ei:ti.te è stato possibile pr ecisare che nel 1906 l'allora Direttore della D irezione d 'ar t iglieri a d i I'iacenza, col. J:'dmo Bodria , incar icò il Genio militar e d i costruir e in tale locali tà fuori Barriera T averna un fabbr icato da adibirsi a quello cl.J.e si chiamò anche (t Laboratorio Alti F.splosivi », che ebbe pianta regolare lu nga rn. J2 e larga ill. 8, e nel quale vennero installa te due caldaie, a bagno-ruaria d i paraffina, riscaldate a fuoco diretto, con un telaio a fori in cui venivano a llogati i calòer ot t i (1(\ calderotti e cioè S per par te) pet la fusione dell' acido picrico. In tale Labor atorio cli a lt i esplosivi la lnvorazione fu iniziata nel dicembre 1006 e la prima f usione ven ne eseguita per l' allestimento di carich e d( scoppio <la 149 A. Erano allora d irigenti di tale laboratorio il Capo Sezione cap. Itodolfo Sartor.i, il Capo-t ecnico Leandro Vigevani della · D irezione d'artiglieri a di P i acenza ed il Capo-011craio Agnetti; e vi prestavano ser vi«io 25 operai e cioè 13 per la fusione e 12 per il caricamento. All'inizio, l a pr od uzione giornalier a cli materiali allestit i compr endev a GO custodie e 60 gr a nate l'ariche. Annessi al locale d i htrnrnzione vi erano : nn ambiente per la pesatura delle cust od ie e delle cariche d i scop11io; un piccolo deposito d i aci do picrico ocorr ente per la pr oduzione giornaliera, ccl u na piccola ca mera latera le a <l uso u fficio: fur ono illlC ile co~truiti n r efettori o per gli operai e, poco d istant i, il serbatoio per l'acqu a con nno sta nzino per lavaggi. e d i f ronte u na tettoia per il ca ricamen to elci prnieltl, nonché la polveriera H . l. Il l avorn si svolgeva colla seguen te s isteniatica rotazione: per 3 o '1 giorni si procedeva a lla fusione dell' esplosivo; per alcuni gior ni seguenti si procedeva quindi al ca ricnmento delle granate; e s uccessivilmente si r ipr endeva d i nu ovo la :r:usione: contempor a nenmente si eff~1ttu ava il collaudo delle cariche ed nvvcnirnno le pr ove di spn r o. Quando poi d iminu iva il lavoro, i>nrte del pe rsona le er a adibito a lavor i. di manovalanz:'i, qu idi essenzi':1lrnPntc : spionnmcnto dei for t i e formnz ione della strada d i a llac<:inment.o del Lobo r :1torio colla str :1cla nr ovinciale. 147
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Sni pa r ticolari tlell a laYorn7,ion,~ i; n ril e1·,.1rc: (')1e . c:oll'e:;plo,;iH) fu,;o , s i r ·ieropi1·a :;:o ltan ro u n;\ metà ci r ca <l e ll,1 en ><1ndh. nwu1Tc: 1,, r imaH,'111·<· P'>l.' 11, io n c della custodia s tes sa vènhi:t in ])aJ'te rien 1pi ta c;o11 J•<·~r.zd\'i cl i ma t-er, ,'l.r. :1, frantu mata e pest a l:i con maz'l.u oli di let~ no : con nppn::;i to iuih n t o YeniY.1 quindi versato n ella c u sto,Jia cl cll'ac:i<lo 1,i<:ric:ù c::ildo . c: lle d o1·el'a e,;sere agita to con , ma Rtecca (li ottone fino a ,·h e u o u fo~;;:e r,1;:;-;:; i uut:1 la , ol id ifi cnzione. Per l' ,1 lle;.;t i11w111·0 delle cHriche d i sco ppin delle g-r ,n1,·1te <.],1 1,W J)er ùbic:1c~ pe:;:an te c mnJo:tl v si pn , 1·a1·ono a nche d eg-1.i s tain1,i i11 c.:emento d1 ,~. ,1 opo e s scrP s tati. rie mpili c:oroe prima det l(). veniYa110 [)O!Sti in 1rn,1 Ya8<·;1 ripie 11,1 cl'acqua J)•èl.' òt tcn erne il r affn· ddawcnto. Inoltre, p e r <:)V ita n : che d m ·ante la l,1Yorar.i one le c:nstodie d i cart one ><i deCorma,;sero. esse 1·ei>il· a110 r,u:d1i11:,w entro "rampi a terniern , ti"sitJ-i ;:ml b;1n(·() di ltli'()l'(J , . 1\el l fJ07, e.s::;enclo ,mt <•r a D iretto re d'art ig-li ,:d i P in c-enz.a il col o nnell o Uodria, ,;; i inizti, b la n ; 1·,1zio11e (!('ile <:arklle d i s coppi o cla ,.,. d,1 210 (' da 280 : n ir,-;o la liue rlel ]!)00, esRen rto !'ln<·<·c-·<ln to :il c-"I. nod1·in il c:olon n ello :\ 1·11n ·o Val(·llt ini qu,1le llire (towi d 'art.ig l ierin di l.'i ,1ci;;nz,1. Yernne <.:a1111Jinto J'i mpi,rnto d i ri ,w,1lcl,1 me n to dell'acqua ><ostinwncl o l e r udirnentn l i (·;lldni c! ;, f uoco <li rdto <:on ,.-a ld ,1i(' J1e rfo'l. io11,1t 1~ fl ;,l tipo llab<·o k ,, Vil<-ox; e ll t' I !()c·,ile. oYe fi no a llo r a aYY<)lliYa la p,,;,at nr.i (l e lle e ;irkh<' . Yc•m1e~ i11,:;J·,1l h1( a 1rn;1 <:ahl,1i a l'elt :111g;ol,1n'. e rl il local e .sres,:;o fo dc,1·:i'iiwi·o ,111 ;1 f n><i c.m e <.:he s i <·lfe1'tna1·a ue lla e:tl clain Mé~:s~a t·O i r elat i v; cakle n l rti mn u iti d i <.:fl.P P<' per l ' a,;pi r,1ziOlll~ dti g:,1;;. Da l J!-l08 e pe r l'in·:i ,.l ne ,1m1 i il c;1r!r·a111 ,:111 0 n !11uv en:e1·111al'n c·0~ sist,~m::i (le t to <l i e<t1·,;h;1 l1;111:é•n to ll . \ 'e rso la fi ll•: (kl J!lOD, per h, (':1ric-l1t~ Ili scoppio d::i 7[,, d a l ~fJ ,\. e u. e i n piceo l;, p:1r tc per qn d lc 11:1 :no ,- i ini:dò l'im piego d e l l ri lo lo 1'm;c, come esp lo;;;i rn ti i s l·oppio. Nello si·e::<so a nH" ·inos. i n 11u:1 111rn Y:1 !'d toia . n >.1111e rn i111p iani' :1rc delJ,:!' m :icc-11i u e ll e P<'r fre:::an' I,: c·a r khc:· (l i scoppio di pkcol v (·alib ro. e 11e.ll'.> s (cs;;:o loeal e ;;: i org,rnizz<'> il cic-lo l:(>OiJ)l<'t·o d e lle la1·oraz io n i fli Ji u it u r ,i. ve r n ic iatura e?. imlrnll::;::-g- io <klle cari ch e si·0,;;;:e. L'o r ,11·io g i01·11a li<~l'o ,l i J:n o ro f n C-O!<rnni·emenlt· ,:i i 10 o r e , e m entre n e l b ie nu io HlO(i-07 si 1•hbcr o n lJ·pr n ,.1nr.e n ::go l;11'i (li D o r,~ <li f ns ionv e (li G ore tli c:arir·m ueu(o grauatc>, ,1 ll;1 fi ne del J !.lO, s i adottò lo sp.,ci:1 k oral'in altern ato cli' 2 or e <li fn><ion e e <l i 2 ore d i ri poso. A titolo d i ;inticloto preventiYo. ngli ope r ;1i ('r;lllO d i;;t r il) u ili s pcf' iali ind n mcnt i e forn it i p ,wticola ri :il.inw n t i /.!.:: u:tMi <li <·,11110:;:rio. :;:p:1r.7,0Je per unghie , a lcool con eotonc, u1e:r.zn li t l'<J <l i l:.ilte, E•(·('.'I per 110ntrnli7,;r,;1 re le e m a n :1zioni toss iehe cle ll a 1fo
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STABtLll\1E'N TI D' AitTIGLili;flJA
pertite e del tritolo. La pagu degli operai era in media di L. 0,22 all'ora cou un soprassoldo giornaliero di L. J.,50 : il numero degli operai era di circa 50 unità tra uomini e donne.
Prima del 1911 l'nttività del « L.f:~boratorio P.rinc.iJpale )), sempre alle dip0ndcnze della, Direzione d'artiglieria di Piac-enza, continuò ad eseguire 1B riparazioni del carreggio con un numero -di or>erai <l,i circa 200 unità. L'energia, motrice pcl' tale Laboratori:o era data da macchine a vapore della potenza complessiva di 100 cav. ed il vapore era fornito df:L una caldai.1 ti1po Oornova,g lia avente 500 metri quadrati di superficie ri~caldata. Anche i.l Laboratorio « Artifizio >> continuo a preparar,' cariche di lancio e a,rtifizi va,ri.
Il l° luglio 1911 con R D 7 giugno 1911 il « Laboratoriù Prineipak )i 0d U cc Laboratori.o Arti.fizio )) vennero staccati <lalla Direzione d'artiglieria di Piacenza, e venne costituita. <:ome ente a S(~ l'OFFICJNA DI C0Sl'ItUZ10ì'\E D'ARTIGLIERIA DÌ PIACE~ZA, a,lla q 11a le fu altre.sì n,ssegnato il <e Laboratorio Oarica,mento P roietti>> orma-i cli.ventato anche C( Laboratorio Alti }i8[)losivi )). 11 pdmo Direttore di tale nuova Ofìì.cina, fu il eolonnellD d'a.rtiglieria Arturo Valentini, che, essendo già, precedente mente stato Direttore d':utiglieria di Piacenza, aveva proget· fato e diretto j predetti Laboratori facenti pa,r te della Direzione stessa, ed a,veva anzi largamente contribuito al loro pro_{2'..N:ss.iv,o sviluppo. 0
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'l'ra il 1911 e il 1912 durante la. guerra Libica l'Officina aumentò note-volmente la sua prod uzione: con u na mnestranza aumentata a circa 400 ~perai il Laboratorio Principale esc~guì fra· l'altro: il montaggio di 400 .avantreni e 400 r etrotreni <la 75 Mod. 1900, la frasf.ormazione del freno di via agli affusti da 75 Mod . 1906, nonchè numerose e molteplici altre lavoTazioni di riparazione e di a llestimento di parti di ricambio per carreggio ,e per affusti d 'artiglieria. Il Laboratorio Cat·i<.:11mento Proietti, in tale pp:·:r,:~o, raggiunse le seguenti produzioni giornaliPre: 2.000 cariche da 65 e cla 75; l.000 cariche
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l!'Jg. 003 - Oillciua cQstru7.ioni <l'art iglieria cli Pi;tceuzn..
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<la 87 B .R . e da 75 A.; J 20 l',1ric hl: d a .1.-10 .\.; e ~.n <;,wkh1: p,• r lJomlJe <l:l 1)8 m m . La m ;1e:s lTnn:i::1 fl i q11esto. L.1 hora tor i(t fu in ta it• c p0u1 <li (i rca 70 nni1·it fr;i 11on:i11i ,, domll:.
Arturo Valentini.
Pl'iino Hodria.
Gerolamo Acqunrone.
Riccal'do Festa.
Cain illo Reynaud.
Dalla li ne ,lel ]911 fin ullr e i l 19H f u D ir e ttor e <l el!'Offie ina di costrn:r.ion e fl i Piace11za il co l. Cn mill o R c y11,1ml: i l n ume ro r.om pl essiYo degli opern i rlc;Jl' OUì c ina :1 11cl<l gradnt,nne nte :111mr.n tnmlo fin o ,Hl oltn; 700 unità, dei quali HOO <:ir<:a ncldetti al LalJorntorio P rincipa le, men tre l'altr o centìnaio costitui la mac~strauza del Lnh()r :.tl:or io Cn r ieamcn to Proietti.
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22()7 -
S1'ABIL IMEN'.l.'I D, AH!.rlGLIIDH1 ..i.
Dopo la sua costituzione autonoma le lavorazion i principali dell'Officina. mentre continuarono ad essere le consuete riparazioni del carreggio, il caricamento cli granate da 75 con esplosivi diversi ed il caricamento di altri proietti varl, vennero notevolmente estese alla costruzione d i parti di ricambio per nuove artiglierie. In tal modo l'Officina cli costruzione d'artiglieria cli Piacemm, disponendo del Laboratorio Principale e del Laboratorio Caricamento Proietti, dopo pochi anni di vita s i pr eparava a diventare uno Stabiliniento di prim'ordine per il periodo successivo 1915-1918. I Direttori t itolari. dell'Officina di Piacenza, cc,me già sl disse, furono s uccessiva mente il col. Arturo Valentini n el 1911 e quindi il col. Carnillo R eynaud dalla fine del 1911 ad oltre il 1914.
E pertanto doveroso ricordare l'opera sagace ed animatric,~ del eolonneHo d'artiglieria Primo Bodria, che, qua,l e Direttore <l'artiglieria a Piaccmza da.l 1906 a l 1908, non soltanto diede impulso ad. tre Laboratori già esistenti, ma fu il creatore del Laboratorio Alti J~splosivi diventato poi parte essenziale del1'0:ffidna di costruzione. In questa sua, oipera egli fu validamente coadiuvato dai vari uffici.ali d'artip;lierfa, che si SlW· ceclctter<> ed :1ppartcnnero alla Direzione d'artiglieria e con l ui e col suo successore col. Arturo Va.lentini, fra i qua,li vanno ricordati il ten . col. Riccardo Festa, ed i magg. Gerolamo Acquarone e Oamillo I:{eynaud.
*** J?cr ciò che riguarda la R. FABBRICA D'ARMI DI BRrnSCIA è a rilevare che nel 1905 al col. Rocco Bondi s uccedette nella Direzione dello Stabilimento il col. Ettore Beltrami, mentre a c::.;po della, Sezione staccata delle Officine di Gardone Val 'l'rompia trovavasi il maggiore Giuseppe Bariè : quest'ultimo nel 1910 succedette al col. Beltrami e tenne per 'incarico· la Direzione deHa Fabbrica d'armi di Bresci.:1 e cl.ella Sezione Rtaceata cli Gardone tìno a quando fn nominato titolare, a,l· l'atto della sua prnmozione a colonnello. Col R" . D 29 dicembre J 910 che appròvava l'Istruzione $ul funr.i.onamento del Servizio tecnico cl'artiglieria,, il Mini · stero della Guerra tolse all a R. Fabbrica, d'armi di Brescia, e cioè ai due Rtabilirnenti ~ Brescia ipropriamente detto e Se 0
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LA l•'ALIHHICA D ' ,\IC\11
J:1:ESC!A
I))
zione di Garclo11c Va l Tl'ompia - il carattere a,utonomo ag· g1·ega1ndola provvi soriam.ente all a R. I:,' abbl'ica cl'armi di Terni, con facoltà ll)erò al Ministero di ordina1~nc la definiti va soppressione. Le popolazioni Interessate e per esse le auto1·itit <li Quella zoun, che venivano per tale provvedimento ad essere private cli una delle loro più anLicbe, fiorenti e celeorate iuclustrie, della qnaJc erano 1,cmpre state tanto giustamente orgogliose, e d'altra parte per il cl:mno che ne JJotev:1 dcrlvar•} dalla conseguente disoccupazione, ottennero dal Go,·erno di allora e da queHi che si succedettero ln quell'epoca che l'attuazione del predetto Decreto venisse cli volta in vol ta rimancl nt:i.
I ntanto, dapprima le con tiJ1genze c1·eate dalla guerra libica, e s nbito ·aopo il e:omplicar~i della $ituazione internazionale d·ei-;trundo pPeoceupazioni e nuprenF<i.oni 'in tutti i Paesi,
I
.[
L Rocco
Bondi.
Eduardo Mascia.
F ig. IJ9(l · Direttori Fabbrica d'armi di Brei:;cia.
fecero ~ì che, ovunque i11 Italia ed all'c~. lero, non soltanto noH si pensa1sse ad tLliolil'e o comunque a ridurre cli. m 1m{WO e ji ipotenzialità, gli Stabilimenti produttori di armi, ma, anche pri· ma dello scopll)i:H'e dalla Grande Guena in tuUi gli Stati si provvide ad acc1·cscernc l'efficicnzu.. Ji'o così clrn 11el J 914, allo inizio della conflagrazione europea, il Governo . italiano, dopo aYer sempre ternporeggiato nella soppressione della R.. Fabbri· ·- 2269 -
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l:;T:\ J::! LJ ME :XTI l> AR'l:I<; L U:Rl.-\
ea, di Bte s [· iu p1·e\'ÌF;b1 fi.11 d a J 1910, 11011 s ol o lasciò i mmutuJa
la si1 11117..i(1n e degli ~taùilim enti mili.tari, ma con carattere di nl'g(·nz;i. li pose :-wn ;1,' alno i1_1 <1u eHe coudi zi.on i d ie revent ua. · litù, del.la nostrn en lrn ta i n gu.en a e onsigl.ias a ed esigeva. 1''11 <:o.sì ch,e k offainc cl ella R. F abbrica LL.1.nrii cli Bresci.a t· <len a S e1,ione ·sta.cc:a,ta di Ga l'done Yn1 'l'rompia d c Uno a l J911 enu10 a n elate l angu (·n do p er m;mcan ,.a di ]aYoro, com i n d a 1·ono a r.ip l'en cl ere 1p rog l'<~ssivam(0 1l tc la l oro a.t tiYi r,ù, venen , d o ~ped,ihncnte attre;,,ut tc per produrre proiet ti ll ,1 75 . Dal Hl04 a l 1Hl 4 f m o1ll) :s11 c(·P;;:sinnueute D ire t to1·i d i <JUC:-;to 8tahi li m.e11 to i ~eg uent.i co l.otuwlli cl 'a l'liglicrb: Roeco B ond i (Hlll4 OG) : Et.t on' De ltrnmi (190:5- 10) ; C:i ul'-eppe Ba.dè (J!lJ0- 13) : Ed11n r rl o M'nsda (UlJ3-14).
N<,J de<:eunio ]!)04 -Jf11 4 i l R . PrnOTF.C.\'TCO l)j BOLOG:'-/A con(in 111'> nelhi, l a,vorazion e df'lle car t n cc:e pc1· fo cil1~ ;\fod . 189J, é
Aug1,1st o Gh irard in .
E r n esto 1.ì m·c\ini.
Enrico l\,far t i n i
F ig . !l!Ji - i~, ret lori ciel H. P iroreuiì<:o rii Bologna .
con u rta, m,:1.estr a 11za. operai.a che nel 1914 era. di eirca 1..500 nnità, r aggiunse ,ma pr odu zione gior nalier a, di parecchie cen t in ai a <li m iglia ia di cartucce ad op era ndo il Ctll'i catorc m ulti -
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1·111 .n;1:w1,;lt)
J)! F U .\"1'.\ :'- ,\
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71lo a uto111;1lito i deatt, e ,·,p,lf'ltito dal nip . L11igi ~ ta111,paed1iu );ella J>i1:cziou c del l1> :-;i ,1bilimc11to si !';il! C~:ed(•l1e1·0 i e;1.ilou Jt clli d'arti gl iel'ia: J\ 11g11<"l•) 1: Ji irnùlini (1!-JO-J.-0:i); E rnesto Ga t· cli ni (HIOèi-111 e E m ·i1·,, )l ,11·1 i1•i (l!JlJ .JJ ).
11 H. 1'11Ln ì1·i lil'id il i J:'u11 C:\11a LiJ-i l·on Cin·()h1re ~:~ fcb l>1·aio H!O,I dt•,110111i111Hq l{ . J>,, 1,\·1,auv-1c10 ~U L LmT, 0H1:e ..L c;o11 lÌHllill'(~ Ile .li {' ~pedli<·li .. l':1bhrira1/.Ìoni <li <·sp losiYi p e r le q11.1 li. c1·;1 sta to costil ui ro, 1·1,11d11ss1· a termin e (·on succ:Psso pa1·cc<"hi ~;I lllli u·:.1 i <I uali, Yet·so ·il I !H)."i la nnsforr11azi o1w d ella b,i lisLite cli di sfachiw11to~ Ì.!l s11l1·.1 1i.i t· i 11 g nrn i; tnt i l l!HHi e il l!l07 la ddm~io11e cklla ip ot (•1 1:1.: 1 ·~·>r1·,,siYa d el la lmlist itc 11 p)]e ,uri g:lie ri<: . uean<lo le tosicll'll< · 1,:tlistili ,1tte1111al<' al 40 % cli n iu·o g-lfrerina , 1· queJ !t, c:o ll' ag-;..:11 111ra lli nul>on v, Lli g rnfi te, ùi ll·i tol.o C! tli a l.!l'c soim.1rL,.e. ~i or <:u pcì i11 01l r·<, d l'J J;1 l'a lJlJ1·i n 11/.i on<, d c ll:1 ba lisi il'l' an (i hag lio1·1.· pc•1· i tii-i no1111rni: lltodifkò la c·o111po~h.innc ol'i;.d11:tl1· d.\· ll a balisli h · ~oppJ·it ,ll' ll do 1·aggi1111rn. di o l. 10 di Ya,;el in a : :lt· 1nù la p111·.i ti C'a:-001w. dc·I cr j1 ,,] ,\ ri t 11p e t·:1lo d a ll o sc·nrirnenl o dei :prni eiJi. Fu i n qucst.i anJ1i •. ,.,. a .Fontana Li1·i H!Jl l H~ prog\~ltato <'<l ('ffeltnn lo 1'iu1pin 1111> ,· 1 lJ11plel<> di n1 1n rn w ,·a o tfki11a pcl' la fahbric,1zìmie di 11.1 1 :11 11·, J t'splnsi,·o d1i,1rnn.to (( albitt· itali ana ». 111i sC'ela di nitrar Il ,r nrn111011io t·cm 11 il1·n.!.!' 11a11il1 1na l'. 11il 1·ato d i g·nauidi nn. OHre :11Ja co n l'czio rH~ d,· :.d i e;;p lusi\'i r1tg-n l: 11 11 c n1Hl'i e d i fJ lH' llì i11 stuc lio , il J'()i n ri 1fri o aHc>se :t L1rrn.1re clh'en;i ag·;.d< •· nwrn ti co 1111pressi 1wr carkh1· ::;pedali : !-1'1Hl iò eLl allestì l<· C'a1·.i che i nte n w per gr:\11;1 rc ln l'pecl in i. lc• rnri.eh1• pei- rni nt· in 11 ia;n 1lel G<' HÌ.O mili.Li.1 1·1· ecc. Pc·c . Ai petfcziornnnen U d(•ll t: la ,·,q·;11/.i011 i chi1ui<·h e e ,1Jl'i1H·r·enwuto del la p1:ocl uz.io11e .-1Jntrih11 ì Ptliuiccrnente i I Dr. E nrico De Righi, coaclinrn to il.-1 ,ll t1·i gim·:rni c·h i rn ici <"11e s i smltlivi '1{~n111 0 i.I laYor o di Jab1Ha toJ·i.o ·pel' st tttlL p1·m·e e r ic1•rchc 11 on('hè quello cli so1·vegli:1nza 11Plla l'ahhrica ½i one. -
2~7 1
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l•'ig. HHS - Polver ificio d i Fuola 11;:i Liri.
ATl'IVJTÀ L.\\"OIUTIVA DEL P01.n:1tff"IL'IO or FO:-i'l'.\~..\ Lll!l DAL
190±
AL
191:~
Dal 1904 in poi la, potenzialità <.lello Stabilimento conti1n uò sempre a crescere notevolmente raggiungendo nel 1905 una produzion e mensìle di tonn. 202.7W di balistite e di tonncl· late 68.G fi di solenite; nel 1910 rispettirnmentc di tonn. 365.210
... . I
Antonio TerraC'•na-Coscla.
-.
Achille ZanoLLI.
-,
r-·-·-·
I
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Anuro ValenUnl.
G. B. Nicolò Isetta.
ll'ig.
!)!)!) -
Dfretlùre del Il. Polvcrin cio s ul Liri.
e di Lonn . 147.3f>3; e nel 1914 di tonn. 575.0:33 e di tonnellate 188.327 : in conclusione dall'anno 1m)5 al U)l4 la produzione fu quasi decuplicata ,per la balistite e quadruplicata per la solenite. Il numero degli operai, che 1nel J 904 era di 280, san -
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:S'1'A B1L l~llLS'.Tl IJ . Al: T I •,J 1.1 1•:t: l:\
a 3;);:; n el UH4, L' aurneuLa.ndo 1,n,g;n.-~,s.irn:wente .$Upetù il mi gliaio duran te gli auni d<dle l-ì.i-and<; U-u~rra. Nel.la direzione ùel R.. .Polveùtitio sul Liri clal 1904 a! J'91G si succedettero i seguenti col<•J 11Lelli d'a,r·tiglieria : Antonio 'l'cn·acina-Ooscia (UlO,t -05); AchUl<· Zanotti (1906-07); .Bonaiuto ~ vi (1907-09); G . B . Xic:olò r,::eU-a ( l.!)10); gen. Arturo Val-ea1t.in i (1911 -14).
Hal HHJ4. in poi il R.. LAH<H:,\T111:111 111
1,m;u::m.i~l'l DI
H.o:\L\
ebbe 1p a 1·tic:olai-e e ,·igol'oso i111p 11 l so d al. ~o o Ditetto1·l· eoL Lu cia110 Ben nati, e la sua a ttiviLà si :-;,· ..Js1· i II Ya1·ie <~ eomplica,te
la,vora 7,io11i. tH a.lta precisione. 'l'orrn:L ..vd alta beneme1·en,,H del H< ·11ua.li L'aver 1·iunitt reli giosamente t ntti. i cilnelii , gli s1nd i e le -o pere di Giova,m1.i Ua rnll.i fo1·maindo c:osì nelYinterrn, d c~J L,;-tbo1·atotio un JWezioso lvi useo d1e venne i11a1tgmato all;1 p r·<'!:i<·m.,1 cli .R. M. ii Re 1'8 gi t1g!IO 1908. ki. <leve poi a,l Bennati l ' hnp i_;wtu d i. una, nuovt~ ln.vorM:io1w jn serie delle 1pa1·U meeca,nid1e clei uiJ1 ocoH e di. mùnoeoli d.i, ca.1npa.gm~ 01onchò di. ca,rrn oechial i d ·,1,,>-"<~élio piccoli, per cui il ricorso a, Ditte private potè ei,;se.t·c~ li mitar-o all'ac<1uisto ddle soli parti ottiche; e fu s-otto la, d i r-ez i one del B enna ti che ven nero t·ompinti ,·,u·i :,;tndi <~ co 111pl r·t: ,1 i d i ,·< 1·si t-l~lemetl'i pe;· a.r·t igli el'ie da. co;:;fa , mentre il 11 11 111(:1·-1, d.c·gli operai crebbe ;:1,nc;o1·a, 1:nggi.n11g<'nclo la cil'rn cli :t!!I 1rnirù. :Y<:l 19.10 as!:i1111se la di1·ezio11l· tl d Lali,,t:1 torio il col. li}ng<-' · :nio Righi, e eia t al<-\ allil10 fino H t11t( 11 i I 1111.4 si dovettero acce l1'l'm·c~ m.6Jte fa,,orazioni spec·ia !111 i.' 11 i:c J!\!t· l.1 cost1·n,,ione degli a.lzi <ln 7fl/ HOG dell <~ nuove 11riig-li f·r ie ,·011 alfos to a defor111a7,i.o n<!. Si re&< ; qni.ndi necessario eh 1r .1sirll·111;1 l'e l e 3 S(>zioni costi tuite nel l8!)i'i; fu eostitnito nn rn 1iru Hepa no adibil:o cscln siYnmente nlJa la.vo1•a7,ione d<~g:Ji :-;rn,m enli vctific,ttori, con 1-dat iTa sala -colla udo per i eo 111rnl l i (la farsi ndl<~ varie fas'. di la\'Cmt;i;ion e d<>i cannoc·f'.hi a]i. 1pc1· i l. l.cn·o montaggio e per le pr-oYe d<•finitiYe: 111 pntrc• ('nntin 11 :1 n,fo ad nnmenb1r-e In prod11 0
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JL LABOHATOIUO DI 1'1!8C I S J.<J)I E DI HO!\l i\
1.ione d i bi n ocoli. pri srna Lici , s i doYctte a rn p l ia,r(" il lm:ale desti;n a to per le 1·i1->a1·;i.zioni éh1 fal'si ai material i olt ic:i, corredandolo di t ntt i g li strnwenti sc:ieu(ifici e 1111m<-mèlul o degli n.ppare<.:dti i gie11id: 1·i::-pettfr,1111Pnte ue<·<~ssari ed impos ti dalL1. ~pecialit,'t, <.li tali li1Y1H·,1zioni. l'er l'al l<"Rtiu tPn tn dei cli,Nsi cung-Pgni di p nnt.rnwnto i l Diretto1·e <;Ol. Righi pt0Yvi1)(" a ::.oµraelev a r·e i nni fobbt·.icati ed ,1 costrnirc così II noYi locali rpcr µ;l i uffici d ell a Direzione e a)tre tettoie per oJri c:i:nc allo sc:opo di potere razionalmente suddividere le nu-ie htYorar.ioni in nwc:c·;1 ni('a grossa. e in mec<~anica minuta, ln('n h·e poi in un locak! <:entra le, i~.0!;1to da 1•111uor-i, ve11nero inshtlla te le~ ma(·(·hi1w a di.vicle1·e, lineari. e <.:i rcohti:-i, i-u appositi basa.menti. cosn·11i1'i .i,n modo (1;1 r in scfre elastici e mmnorU7.7.a to1·i degli u rti. <·s1<·1·ni.
Lnci:mo Benna ti.
Eugen io l:Ughi.
• Vi~. 1000 - l lire( ( ori d ,•l Laborn 1'<,1·iu di l'r<'C·ii:<ion e <l i Horn:1.
Con tale i,;istcmazione Ol'gnni7,z,.1tiv;1 in(·ro1l oth1 i'l:11 cokmlo Righ i, 1.o Sh1bilirn enio nel J>Pl'inclo l!n;l-( tb puU~ l:1,rnrare 1•;1,ggi1mgewJo le rna,.;;;;inw JPl'O(l t1%:im1i i n t nttl' le 8·<'7.ion(e nei va1·i R<~parti. J1 col. Be11,nati ,.;eppc <lal'e a l Labora tn tio cli Pred$:01w di R (lrna 1111·1mp1·011h1 tutta ::.:pec:ialr, faeernlone uno dei tp iù impo1·tnnti Rtal>ili11H•11tì cFartigli<•ri.1 , ~pecinlir,r,ato per l a co -
:';<rABLLIMENTI D'ARTI0UlmIA
struziorni di apparecchi e congegni di precisione. Nel quadriennio in cui durò la, sua direzione: si ultimarono va,rie lavorazioni già in corso e si compirono studi per la fabbricazione di materiali nuovi; si ÌlllJPiantò, come già fu detto) la nuova lavorazione in serie delle pa,r ti meccaniche di binocoli galileiani, di 1nonocoli da campagna nonchè di cannocchiali c1' assedio piccoli ; e si rperfezionò il sistema per la trasmissione dei (la.ti di tiro dal tclemetr,o ai pezzi della batterfa,, nel servizio delle artigliei·ie da costa, secondo le proposte dell'allora cap . Eugenio Righi. Dal 1906 f:Ll 1908 coll'adozione del nuovo ma,teriale d:1 campagna da 75 iV[o.d. 906 con affusto a deformazione) essendo diventato di impiego normale il puntamento indiretto anche pee le artiglier,ie da, ca.mpagna e da montagna, così come per 18 artiglierie di medio calibro si era, dovuto far Ii.corso all'ad ozi-one di un goniometro anche per le pre<lette artiglierie leggere. Bvi · dentenHmte un istrnmento del genere per ll)Oter essere adottato per le artiglieri.e J.egg,e re doveva, presentare la voluta facilità di tra.sporto e· la, più grwnde semplicità di impiego sicchè dov,eva ,1vere limita,te dimensi:oni ed offrire una, certa robustezza. Dopo v~rie e~perienze eseguite dall'allora cap . d'artiglieria Vittorio Buffa di Perr<~ro presso il T,aboratori.o . di Precisione, si giunse al tipo adottato colla denominazione di « Goniometro l\focl. Buffa)), che fu costruito da,l Labora,tori:o stesso. A tale strumento v~nne in seguit,o aggiunto un oricnta,tore magnetico 1p er pern;i.ettere l'orientamento al nord magnetico, e nel bienni.1> J.906-lf.l08 il Laboratorio fabbricò mol ti esèmp1ari di un tak strumento. Nello stesso biennio 1906-08 il Laboratorio fu incH,ricato della costruzione di un regolo di convergenza proposto dall'allora capitano di S. l\L Alfonso l\11attei. ' Questo regolo che, costruito dapprima con mezzi di for t una e provato durante la, Scuola cli tiro di un Reggimento da forte½za-, aveva, incontrato ] a generale a pprovaz.ione d<~i coman · da.nti di batteria, fu dal Laboratorio a,l lestito in un [Primo esemplare di bronzo, perfetto nelle complicate gra.duazioni logaritmiche, ma pesante e ipoco maneggevole. Un secondo esemplare di legno fu dal Laboratorio stesso preparato per le -
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ll)llJATOlU DI APPAl:ECCHl D I l:'U~TA~IE~'l'O
prove a.lla Scuola Centrale di tiro da fortezza, le quali condussero alla sua a,dozione. La, fabbrica,zione corrente di un gran numero di esemplari del regolo l\fattei fu a,flìdata alla Casa, Pa ber di Moa1aco di Baviera.
Vittorio Buffa di Perrero.
Aldo Bttf'fi.
An tonio Falcone. v-·. - .::::
Giuseppe Cortese.
Fig. 1001 - Ideatori di nppn.recchi <li pnntmnento.
Nel biennio succcssiYo rnoS-1909 il Labor atorio ebbe l'inca rico di studiare un grndua tore automa tico per gll sh r apnel <l:l. 7'3 Mod. OOG; ma poichi~ H l.llodello r e:1lizzato presc:,nt:1va alcu ni inconvenienti, ,·enne preferito <:..'d .11dottato uo :i ltrn ti.po cost n1 ito più ta rdi <la1lc Oflìcine 1\fo<'<'anicl!e Lom-
t.18
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S'.1.'AJ;1Ll.\1E1'TI 0°.\It'l'lt.;Lll:.ltlA
barde: anche ver il proietto <.la U5 lllClllt. fu stlldiato 1:tl adottato un graùualore mec:c:alllco elle 1.>erò venne costruito dal Laboralorio. Il Laùorato1·io iu tuie epoca oltre u dare il suo contl:ilJuLo di stu<li·J e cli s tH.:rilllenlnziuue ùel vari tll)[larecd1i e coJJgegni ùi 1mnlalllento c:JJe ki andan1110 man mauo cscogitamlo e pruponeuclo d:ti ,·ari ill\'entori, costl·tli i seguenti tipi: a) un quadrante a livello, a doppia. gruùnaziouc, a millesimi eonven7.ionali, per l'ar tiglieria d'assedio, studiato <1a11·u1l ota ten. colonnell•, Eugenio Higill, strulllento cl.te permettent di dare separatamente l'angolo di sito da quello di elevazione e che vellile aclottato colla cleuominazione « qua<lnmte a livello a cloppia gradua zione a lllillesimi convenzionali Modello Righi»; 11) in i;eguito un quad1·aute analogo a doppia graduazione, a millesin1i esatti, coll'aggiunta cli un tmnburo graduato a distanze, per le artiglit~rie du <:nmvugna e (la rnoutagna; o) poi ,·:.ll'i apparecclli cou n .senza regolazione Clelia lm:e, stucl iati al fine d i Illuminare, uel tiro di notte, t a nto IL wicromelro del lllonoc·olo a prismi con lllicromelt·o dei goniomelri Mod . .l.lennati e :.\1od. Buffa, quanto n falso scopo ; <l) l'apparec<.:hio Cile, a SUI:! ,:; pese, il IlennaLi f ece costruire e donò ~1ll'Amu1 iuist r azione milit~1re, per On'iare agli incom·enieuli derinmli dal sist·ema di illumiuaziouc del micrometro del monocolo con pila a secco, sostituendovi una piccola dinamo; e) alcuni studl e progetti ùi speciaH congegni d i pnntamcnto, co.stitnlti da alzi, lllun~ti cli apparecclli di mira a cannocchiale e di Ulir:1 alla marinarescu, proposti dal gen. Pompeo Grillo, allora Ispettore delle costruzioni d ' artiglieria , 1>cr il puutaU1ento delle (ll' tiglicr ie installate in <.: UJJOla nelk Oper e ':li frontiera . Il Lnboratorlo di .Precisione studiò poi e costruì uno spccinle apparecchio, prog'e ttnto dal col. Ucnnati e denomiunto « iposcopio i> col quale si tenclev,1. ad integrare i,1 compito degli osservatori d'artiglieria consentcnclo l'osservazione s u tutto il giro d'orizzonte. che era stato studinto per il suo f:lciL> trasporto, mentr e poi riparava il personale e l 'apparecchio stesso clalle offese nemiche. Ad ovviare alle i_ncertezzl:! che nel tiro da costa si a,·evano nelle trasmissioni telefoniche degli angoli azimutali dalla stazione goniollletrica al telemetro a base or izzontale .Mo<l. 80, il L:iboratorio realizzò le modifiche proposte dal Rigll i a tuie telemetro abolendo il vett'illo delle distanze e applicandovi il contatore; studiò l'a1lplicazionc dell'inclice di couc:ordanza per la trasmissione dei valori angolu ri delle i;tazionl goniollletriclle al teleU1et1:o, e aknne modifiche portate al telemetro a base orizzontnle .i\focl. 1801 a tr~ stazioni. Tl Laboratorio concorse poi alla Fabbricazione clei telemetri esterni Braccinlini, clenolllinati goniostacliollletri a base orizzontale, applicandovi nn motorino trifase del tipo Laborntorlo di Precisione, che rendeva automalicn la trasmissione degli a ngoli del goniometro. Ef;sen dosi poi J:iconoscinto che i cut111occhiall d'assecllo, grancli e piccoli, allora in servizio. non ernno più sufficienti alle varie ossenazioni, a eaus,. di l'C:trsa chian•zza e tli lilllitata port:itn. il )J inistero clel!a Gue n ·a ban<ll
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L' A'l'Tl\' J1'.\
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L.-',B(J!L.\'.Wl:10 D1
l:' lll,Clt;l()~ I·:
u n concorso fra nuie Ditte costruttrici d i strulllcnli ottici per la vi·esentazione di esemplal'i di cannocchiali l)iù lJOtenti. Du una Corumissione, formata con persona li del Laboratorio d i P r ecisione, furono scelLi d ue tipi dl <:annocclliali presen tati dalla Ditta :teiss, e cioè uno d'as:,,t,'<lio piccolo, ed un alti-o d' assedio graude. I n quell'evoea malgrado che per le batterie da costa fosse stato adottato il gouiostacliometr o l\1oc1. Braccialini,. in via d i esperimento alcuuc batterie furono illLw ite del telemetro monostatico, e sverimentando u n tale telemetro ].Jer le batterie cla costa, fur ono anche in iziate delle prove di impiego <li un a ltro tipo di telemetro, a ùase più piccola, da distribuir si a lle batter ie campali, indicendo a ll' uopo una gara fnl varie Ditte per mi modello di telemetro a · base non superiore a m. 1,50 con r elative earatt eristiche srieciali: le consegne d i tali apparecclli aOJuirono solt an to ver so la Dne del 1912, e il Laboratorio 11roceclett e a tntte le n ecessarie operazioni di coll audo e di prova . Intanto mcutr<~ il Laboratorio di Precision e sta va completando l.n lxasformazione del telemetro a base verticale Moù. S6 in quello i\focl. 901, il capo-operaio Egisto Marchesin i che aveva l a manutenzione dei telemetri della P iazza d i Spcizia, propose a l i\:linister o che, pei: il t iro cli notte, nei telemetri a base verticale :.)fo<I. 86 e Mod. 86/901 venisse eliminato il c:rnuocclliale cli d esfra. Il Ministero prendendo in consi<%razione tale proposta indisse un concorso per la. sua pratica reil lizznione applicativa . A tale concorso parteciparono, oltre il cap. <l'art iglieri a Venerando Pa1n ia lardo ed i.l sig . Seyman <li RPggio, i cui pr ogetti furono allestiti <lai Laboratorio d i Precisione <H Homo , a nche il i\far chesini che costrnì personalmente l'apparecchio cl:1 lui ideato presso la Se7.ione staceatn cli Spezia. I progetti clcl P:1ppalur<lo e del Se~·ma n presentav:1110 entr ambi alcuni i nconvenienti, ta n toehè la Commissione g iucl icatr ice nom inntn per le esperic•nr.e comparntive fra i tre progetli, cli~!cle la 1)referenzn a quello (l.el ?lfa1:chesin i; ma, l'ileva uclone la rnàimeutali\1i costrnttirn , propose dw esso fosse sottoposto alla stn<lio del Laboratorio <li P r ecisione al Jlne cli ottener,~ u na realir.r.azioue che renllcssc l'apparecchio più r:izionale, più pratico e nel contempo d i costruzione più accurata. La proposta e,wogilata da l Labor atorio e l a realizzaiione d a esso ottenu t ,1 net· l ' impiego del lo strnwento per il tiro <li notte vennero appr ovati e quindi il sislema f u esteso ed applicato 11 t n tti i telemetri a base Yert icalc e cio~ a quello :\'locl . 86 eél a qu ello :\focl. Sfi/!JOl che qui ndi H)nnero caratterizzati coll;1 denomina zione (< i\fod if . 1911 i>. T.:n'al l rn real izzazione del Laborat or io cli Precisione fu il pt·oge'tto, lo studio e l a fal)b1· ienzioue del goniometro d 'assed io Mod. J.012 che sostitu ì il goniometr o :Yfod . Hen nnti in confronto del quale, per le sue dimensioni, nell<i sue parti e nel suo c:omplesso esso riuscì meno ingombr ant e e più facilment e t l':1!Sportabile : a llo l!tocl io !Stesso partecipò :rnrhe il ca110-tecnico cav. Giu seppe l'erino. Il llllOYO g:01,io nwlrc:> stmliato Yem1e rlato in dotazione :1lle h:i tteri-:)
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i"J'.\f\ILl,mK'l'I I> ••\llTIGLlWH!A
del Parco d'assedio e<l a qu elle [)éSauLi cmnpali: esso ern costituito come il goo \oructro Moct. l.lellllati e come ti ucllo l\Jod. Buffa per le ar t iglierie da campagna e da moulagna.
Ad ovviare poi a,gli in corn·enienti che si. erano 1·Hevati nella costituzione degli a l7.i per obici cla 149 A . pesan ti ca lll/pali, 11 La bora torio di Pl'ecisione istituì oppor tuni stu di e costr uì un alzo di nuovo ti.po detto a tamburo : tale tambm·o veniva a1ppli cato all 'as ta dell ' alzo e <;0 11 opportuni congeg.ni riceveva il moto dell'asta a m plifican<lolo; snl tamburo stesso era a p pl icato il biceliie t'e che scr drn ad accogliere il cannocchiale p nn ornmic:o per i.I 11rn11Laruento in direzione . Questo cannocchiale panoramico, studiato e progettato da i colom1elli Gi useppe Cortese e An tonio Falcone venne alle~t'ito dal Lab01:alorio cd ebbe la denominazione cli « Onnn oc('biale 1panor amico Mocl. Cortese Falco11e >>. Inollte fin cl.il 1910, c>:-s<~n clo irn ttll~stimen Lo il can none d n Go mont. , venuc dal Laboratot io di .Pr~cision c studiato un adatto Lipo di alzo a tamburo c·on grad na7.i.oni moltiplicate; e poicllè, in Q)l'e(·eclemm, l'a l101·a magg·iore d'al'liglicria AldQ B nfìì. aveva proge ttato e fa Lto cost ruire chtlla Di tta Gocrfa un ra nnocchi ale pa noramic9 C'he per facilitare la Yisil>ili t à, :weva J'ocular<> inclinato e rotante, Lll1/.0 a tamburo IJ)er tale bocca da ·ruoc-o cla 65 mont. V<~nn e nllcstito in modo da, p oter ri<;cvcre il ca n nocehi.ale pa noramiC'o ad O(·ul a r e mobile. :'.\cl 19)2 per facllìtn re alle batterie del Parco d'nssedio la prepar azione ·del tiro, il L uboratorlo d i Precisiouc, d opo vnrie esper ienze d i impiego, costruì e d istribuì n ta li unità i seguenti mutcr inli : rn11por talo1·i millesimali; misuratori delle coordinate; regoli di con,ergeuza .Mocl. l\lattei; squadre grad uate )! od . F:ilcoue ; righe grndu atc a dis ta nza alla scnla 1 : 25000. Kello stesso auuo UJ12 essenclo stato aaotta to il materi nle d a 73 :.VIodcllo 1911, aYe.ute per il puntamento delle car atteristiche speciali, esso ,·enne provvisto di alzo a linea ùi mi r a indiJ>rnòenlc. e pe1· il pnnt:rnwuto in -direzione fu adotta t o il c:annoccbi nle pauor ,nnico cgnnle a quello d el cannone <la 75 Mod. 1906.
Sul 6nirc di. questo periodo, nel bi ennio 1913-H, di front~ .ai prog1·cssi ed ali.e possibilità offen sive clcll' aviazi,onc, st' pensò a(I un tiro di difesa con tr oaer ea. ed all' uo1po s'i nstallò sopra m1 autocarr o nu afTnsto a <'an cleliere snl quale si incaYalcò il -
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LA R. FABBRICA D' ARi\il DI '1'11'RNI
cw.nnone da 75 ~fod. f)06, provvecle11dolo cli un a cl Pgua to con ge gno cli puntamento . Nel Laboratorio fur.ono stm1iaU, proget · tati e sperimentn t j varf appare echi aJ l 'u opo, ma in qnell'(~poca non si 1;1:ddivennc ad aknna conclusione definitiva in proposito. Come già, f n u,ec:en.nato nel ùecerndo q ni cow,, iderato si succedettero nella direzione del Laboratorio di Precisione di Rom a i colonn el.li Lneiano Bennati dal l()O;'i al 1900 ed 8ugeni.o Righi· dal 1!)10 al UJJ4: l'opera di en tr·mi.tbi fu veramente in ùgni momento, i,mga ce, attiva, a.nunir(~Yole e gi nstnrnente ammira ta : i loro 1n omi sono r ic.-ordati nell' Ar·ma con devota gratitudille e d egnam ent (': figurano tra qncll'i di coloro t he con le loro azioni ill.uf',trarono l' Artiglicr-ia i t nlinria..
Nelt'anno 1904 \) scgrnmti la R. FABBRICA D'ARivIJ DI TElRNl còn foniò essen:i:inlmente a fahhrknre il fu cile Mod. 91, ,e perta,nto allorchè verso il lfl08 la produzione cli tal.i fncili andò nrnu mano ridncendo<::i l~~sen,:'!osc:ne quasi raggiunto il numero pr,c visto, lo Stabilimento ebbe Hnovi ed im.1portanti~simi in<:a,richi . };ssenélo u, q nc~r epo,t:a stata pN!se nta La dal capo· tecnico · d 'a rtiglieria cav. P erino la, mitraglialrke da, lni ideata, apiposit::L Commissione, della quale faceva pa r tB il col. Giovanni Gigli -Cervi , allora Di.rettore delln Fabbrica d' armi, la es::a.minò esprimendo parere favorevole e cou ~eg nentern ente l' Ammini strazione militare incaricò la Fabbrica d'armi d L Terni di a.1Jestirne 100 esemplari. Dal lHOS in nvant i si. cli:eclc gra11c1e impulso aUa. 1avor:1zio1w ed alle~ esperienze ~Il nu·i tipi <li fnt".ili .rntomatici e sullP llli tragJia,trici Pcrino , e contemporanen nwnte ufficiali e caipi- tecnici della, Fabbrica, él.' armi furono inenricati di controllare la costruzion e delle installazi.oni da 149 Arrnstrong affidata alle locali Acciaierie; di sorvegliare e controllare le lavora~doni dei cannoni da 75 Mod. lflll (sistema, Deport) ; mentre alla R.. Fabbrka d'armi veno1e commessa la lavora zion e di proietti ·da 75, cfa 210 e da 149 nonchè qndhl, d<>lJe mat1foi per ricali-
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~T ..\D I L I ~l G~TI ù .. r\J:'.l' IG L!l,:l( I.\
1H·i:tte i. bossoli. da salve, le fn ane;he affidata la costruzione di vanghette e di zappette da, :fanteria, tantochè, non ~enza t ur òare la fondamentale oeganb~½a::done ht,,orativa del.o Stabilimento, si r ese :nec:essa,l'io di trasformare alctme officine per fa l' posto ful immagazzina r e i vari mat<~rial:i. occone.nti per tn tte le predette fahbrica½i.oni. Nel Hlll in un breve periodo di r eggen za del col. Artm·o Valentini, lo Stabilimento venne r :.tclicalnicnte lrasforma to : molte questioni che da a,nni si trasci:navano furono rapida mente risolte; macchinari sorpassati ed instaUazioni antiq uat,1 Tennero sopp1-essi e sostituiti; molto si trasformò e molto fu rinnovato. ,l\fa l'opera più notevole eseguita in qoesto turno di tcmpn fu la t rasformazione delFein ergia idrr.inlica, data dalle vecchie turbine, in energia elettrica, per cui venne costituita una grandiosa Centrale elettrica con tre al terna tori di 300 kilowa.t eiasenno e relative dinam.o eccitatrici : a lternatori e dinamo erano ad asse verticale, a zioarn.tc da. n uove e moderne turbine coil a,rrtoregolatore; i va ri motori ,e rano qnincli azionati da, cor rente alternata. È a rilevare che tutt a, questa trasformazione avvenne se117,a che lo Stabi.lime nto dovesse eomnnque interromP<~re od anclrn soltanto rallentare il s110 ritmo :1ccelerato di lavoro . Uopo pochi mesi lo Stabilimento era ri,nnova to, a bbellito ed attivato in ogni sua parte [)er virt ù dello spiriLo animatore cd organizzatore del col. Va lentini, che, clestina,t o a lla. Direzione del Pol verifido di. Fontana Liri, J'u sostituito cl a l colo11 nello E rn eist.o Gardini , il quale~ -continuò l'opera d i l"innovo, di. rior dinamento e <li riorg1111ir,7,az ione dei vaTi Hepm·ii. idea ta, inizi a ta ccl avviata dal col. Valentiui, tantochè lo Sta bi.li · men to si t rovò completamente e nel miglior modo tprepa,ra.to per far fronte alle esiger1ze della gnerra libica . Al col . G-ardini spetta non soltanto il m.erito di a;-er completato l'opera, del suo predecc.ssor·e eoll'acquhto di. macchinario nuovo e cli a vere int rodotto <! fatto adottare mod cl'ni crite· ri cli. la,voraz-iou e, ma a ltl'est quello impol'tantissimo e appo1· · t;:1t-ore di nn maggior rendi.men to di lavor·o 1per pa r te degli. opc·1·ai, dei qnali il <·ol. Garclini Bi. occupò con paJer,no ::.:ent i -
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A'l'TIVI'l'.\ LAVORA'l 'IVA DELLA l!'ABT.IIU('A D'ARMI 01 '.l:ERNI DAL
1904
AL
191,1
mento cura,ndone l'elevamento mora,1e ed intellettuale nonchè i.l loro benessere materialB. Nel l!H2 fu fatto l' im1pianto di due gruppi sistema Oer· likon per eseguire le saldature autog<me ; nel 1913 venne amcoru. aumentata l'energia motrice utilizzando energia elettrica data, dall'Azienda elettrica municipale e trasformanélola a basso poten½iale. Kel 1914, per re~Llinare un forte risparmio di combustibile, si abolirono le fncine a fuoco centrale a carbone del laboratorio fabbl'i, sosti.tn(~ndole con 1m moderno impianto di fucinl~ ad olio pesante. Come già fu accennato fin , erso il 1909 e cioè fino a tan· tochè doveLte esse1·c complcta,ta, la fornit ura, dei fucili Modello m, la, 1produ½i.one oraria cli armi portatHi era stata all'i1ncirea quella normale, -0ssia di 2G fucili all'-ora, escluse le domeniche e le a,l tr<; feste coma,nclate, ma negli anni successivi andando sem pre seemando il numero dei fucili da fabbricr1re, l.-o Sta.bilim<·mto oltre all'eseguire tuttEi quelle altre lavorazioni alle quaH giù, si. è fotto cenno, fu pure incaricato di costn1ir(~ parti sciolte di tLrmi ptir conto delle vi1I'ie Direzioni. cl'artiglic· ria, secondo le commesse ricevute dal :iY.tiniskro. Siccome però, per le materie prime, le nostre Fabbri.che d'armi statali erano ~cmpre in gran parte tl'i.butarie dall'Estero, il e-ol. Gar<l ini, patri-otti.camente preoccupato al riguardo, studiò b(m bene la situa7,ione e vi provvide ricorrendo all'industria, 11a7,iom1le : per una 1p arte le Ferriere P iemontesi comind ar<m.o a prodnrre le barre per ·canne ed H ferro -omogeneo pe1· le va,rie parti d'armi. 1wnch(~ n filo d'acciaio per molle e percussori -ecc. ecc.; e la Ditta Filut ,cli 'forino fabbricò e fornì tutte le lime ed i. vari 11t<-msili occ:orrenti per le lavora,zioni. Essenzialmente, e n on sern~a i ueontrar<~ svariate e diverse difficoltà burocratiche, il col. Gardini riuscì a,d acct~lerare e semplifiea,r{~ le opera,zioni cli c;ollauclo per l'accettazione dei. materiaJi for niti dall<~ Case private inviando i collaudatori direttament-e presso le Di tte. I n quegli anni e fino al 1913, ba,s andosi sull'esperien7,a del ,passato e prevedend osi uniea:rnente u111a guerra, difensiva di <:orta durata, si riteneva che i.l nostro Esercito possedesse un ·- 228H -
STABILil\f!DNTI 0 1 ARTIGLlhlRIA
armamento ed un muniziona.mento sufficienti per una, siffatta, ca,mpagna, ma ·viceversa, nel 1914 e a nche prima dello scoppio della Grande Guerra cominciò à delinearsi la necessità di aver<: a rmi e m unizioni i.n qnantit..'t rnolto supcrior·i a quelle %istenti : si comprese allora quan to fossero stati lungimirn,nti il colon nello Va,l entini ed il col. Ga,rdini nell',orientar e tutto .lo Sta bilirnento Yerso un a prod11.zione massima, unifieamdo i criteri di produzione, dand,o ad essa un carattere rar,ionale, e ri vol gendosi all'Industria. privata p er farla coneon cre nel modo più faeile e più largo a.lla difesa, del Paese. Lo Stabilimento che in origine poteva fabbrir.:a.r•e 2:3 fueili a,ll'ora, ne.l periodo di maggfor lav.oro , con~eguente dal cambio d'arllltunento per passare dal fucile '70/87 a queUo :'.\f od . 91, numcn tando la velocità- del macchinario Cl'a, sta,to messo in condizioni di pr<Hlm-re ancbe 3G fucili all'ora : in segnit o prima del 1!)14_,' la prod uzionc di fucili. era scesa a, non oltre 20ù fucili a.l mese e cioè a, e.teca 7 a l gi.orno, e meno di l all'ora. mentre vi<'eversa, eomc fu rUevato, veni.vano essenzia lmente eseguite molt{'\ a ltre Jav-orazioni c,ome : [Jroietti, attrezzi, pistole da segnalazione, mitragliatrici P el'ino, a h:i, gracluato1.·i per spolette, fucili a utomati ci, otturn,tori per mitl'11gliatri ci, ecc. ecc. P er l'opera, sagace, illuminata e lungimirant<~ d ei s noi d i.rigent,i hi, H.. Fabbrica d'armi di Terni era però ttttrez-zata ed in pot~Hza 1per riprender e in pieno la fabbricazione cli quelle armi, per cui erf~ stata, fondata, ed ori.gi.naria.menfo istituita : essa era doè in condizioni. -di poter i'ip1'endere tutte quelle costl'u½ioni di sua specifica, pel'tin enza, e corrispondere così n.deguatamente per soddisfare a tutte le :maggiori l'ich ieste che le fossero rivolte, a tutte le forni.ture d'a rmi che le venissero demandate . Ndla direzione della R. Fabbrica d'armi dal 1904 al 19H si succedettero ben sett<~ DirettoJ'Ì. P nr volendo presein<lere da qualsiasi giudizio jn proposito, . non si rit ic>,ne in tempestivo il rili.ev.o per eni , in posti de] genere, è manifesta, la {'.01wenien½a eh-e anche .,e sovrn,tntto gli nlti dirigenti a bbiano a, p ermanervi a. lungo, (' doè abbastnnza per aequi.stare tutta quella espe · rienza a1ecessaria per il maggior rendimento cli. siffat ti Stabi-
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l)JHl')rl'ùHI l) l•)L LA l?Al1Hll ll'A n'AH )Jl Di TIW~ I
-limen ti. :Ycl caso specifico è doveroso rilevare che i l ,alo1·e <~ la comipeLen za di quanti fur ono nel <leccnnio considera to i snccessivi Dir ettori della R. F abbric:i d 'anni di 'l'c!rni , sop -
Giova nni Sa laclino.
Giovann, -;:itgli-Cer vì.
Luigi Cassisi
Ca rmine Sa lonna-P ersico.
Arturo Va lentini
Ernesto Ga rdin!
F'i~. 1002 - D irettori ù(~ll il R. F abbr ica d' ar wi di Tem i.
periror.0 brillantement e a1Finco1wcniente ~ovran ota to, cd i 10 1·0 nomi e le loro person e si ricorda.no e si segnalano q ni a t itolo <l'onore : col. Giova,nni Saladino ,d al gernnaio 1904 al ma,rr,o 1905 ; col. Celi-o jfa}a,·a~i <lal man~o J90G al marzo HJ07: c-01on-
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ST..\13ILJ .\lEl\Tl D:_\R'J.'WL l ERIA
neUo Giovanni Gigli Cervi clal marzo 1907 al maggio 1908; col. Luigi Cassisi dal maggio 1908 all'ap1·ile 1909; col. ·carmine Sa,l onna,-Persko dal febbraio 1910 al genna.io 1911 ; colonnello ..A.rturo Vale:n tini dal marzo alFottobre 1911; colonnello Emesto Gardini clal novembre 1911 aWott,obre 1914.
Negli an ni 1905 e 1906 il R. AHSI!J.:-iALl:J DI COSTRUZIO.~ m DI NAPOLI, anmclo per suo Direttore il col. Raffaele Vitelli, a,t tese ano studio -di vari progetti rigtrnrdanti diversi materiali in genere e in parlicolare anche materiali a deformazione, fra, i quali : a Jl'usti d'assedio a deformazione per can none da 120 A. lungo; affm;t o d'nssedio rigido per cannone <la 120 A.; affusto da campagna per obice da 120 A.L.; affusto per obi<:c da 149 A. camp. a deformazione ; avantr eno da J.49 A. ; affusto a deformazione per cannone da 70 camp. da impiegarsi nel tiro, unito a ll'avantreno ; carro per par ti d i r icambio del materiale d a 70 leggero; carretta per p arti di ricambio del materiale <la 70 leggero; carro per m u nizioni con cofa ni girevoli, d i r etrotreno ; carro per munizioni con cofani fissi rnnniti di scuclo ; ca rretta per trnsporto di mitragliatrici per trupp ~ campali..
Nel 1906 a succedere al col. Vitelli fu nominato Direttor,~ cfoll' Arsenale il 001. Vincenzo Andreassi, e fu alla fine di taJc a.11no che si iniziò h, fabln·ic.:azion e del materiale Krupp da, 75 i\fod . 1906, che, richied eudo la,vora.zioni corn!Pletamente nuove per parte di tutti i Repa1·ti dello Stabilimento, impose un attrezzamonto . ed un' orgu,ni.zzazione COlll!pletamente speciali per ottenere il sistema di produzione in sel"ie: le innovazioni introdotte e le m,odalità adot tate al raggiungimento di questo fine furono a.ppl'ezzate dagli. si;essi costruttori del materiale ori.g:ina.le Krupp , che tale materia-le avevano portato i n Italia. L,t Direzione dell'Arsenale studiò poi l'affusto da difesa d:1 149 G . in lrnrbetta con r ipnr i Jler i se1Tenti ed il rela tivo sotta ffnsto del n . S trasfor nrn lo a perno cen t rale, e l' esemplar e realizzato per le prove, costruito d:11!0 St abilimento e sottoposto a lle pr escr itte esperien-ze, clie<:le 1.·isultati sodd isfa<:<'nti e renne qui ndi adottal:o in se1.·vizio : la Dil"ezione stessa a vvii) cinindi poi a nche gli studi per la trasfor mazione dei cofani d ' avantreno e di r eti:otreuo d a 75 A . per acl.ftt!a rli ::ti t rasporto delle munizioni d el materia le cla 75 Mod . 90G.
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l'TAt\'l'A 01-: LL ' .\H~ !·:);.\LI•: DI
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LEGGENDA 1. IngJ"csso a li' AJ"scnale. 2. Portinai esterni. S. Visita m edica. 4. Pianterreno: Magazzini e spogli'.1toio. J<> piano: Ut11ci della Dil'ezione. 5. Ufficio spedizione e l)OrLinaio interno. 6. Sala d i collaudazione. 7. Magazzini. 8. Magazzino legnami. 9. Macch ina motrice e ca.Jdaia a vapore. 10. Officina F abbri 11. Ripostiglio Officina Fabbri. 12. Cucina economica. 13. Semifissa e caldaia a va pore.
14. Officina macchine. pia no. 15. Officina macchine. 16. Offic ina legnaiu oli. 17. H.ipost!gllo ferro. 18. Officina coloritori. 19. Tettoia. 20. Officin a Jcgnaiuoli. nufa tti. 21. Lastrina . 22. 23, 24. Legnaiuoli . 25. Lr,boratorio sellai. 26. Magazzini d iversi. 27. Scuderie. 28. Magazzino legnami 29. Maga,:,:ino legnami. 30. Maga zz in o androne
Aggiustaggio
Jo
Montaggio. Repar to seghe.
Magazzino ma-
(Pa llone). (Palloncino) . n pianterreno.
l!'ig. lOOil - Pinn tn clell'Arsc11:tle cli Nnpo\i n ell' anno nl()<l.
KeU'agosto mo alla dfre;1,ione cl{'ll' Aesenalc di Xapoli venin e chiamato il co1. Crispino Ronagente. erl il triennio della sua reggenza, fu cnratterjz1.nto <la nn nulica1c~ 1Uutamento E' ila una prof01Hla tl'nsfonnnzioHC" nri ni.l1•1·i organico -industria-
S'l'AlHLL\U:NTI D' AH'l'!GLI EnIA
li cle.Llo Stabilimento, sia per l'ottenuta moderniLù dei mù,<.; china ri, sia per la conseguita razi.onalità degli impiumi, e sia a111cora per la r ealizzata economia nei costi di (Produzione e per la ga1·entita sorveglianza delle lavorazioni effettuate. 'l'ra le modifiche d1 carnttere organizzativo fu degna cli nota l'.l)JJ)licazione del sistema lavo1·ativo a cottimo con l'adozione di tarl,Jl'.e industrialmente cronometrate: fra le nuove installazioni furono particolal'luente importanti quelln clella sostituzione dell'ene1·gia motrice elettrica a quella termica, il conseguente ampliamento della cabina elettrica, e son-aLutt0 l'impianto d1 tutto il nuo,'o macchinario per la cerchiatura delle ruote. l!'ra. gli studi COlll[11uti .sotto lll clirezlone del l:lonagente e ver il fo rte e competente s uo imvulso personole, sono da rilevn re quelli pCI': uu 1° ti po di nffusto d'assedio a deformazione per cannone da 120 A. lungo, con freno idrnulico · a rinculo costante progettato dal cap. .Antonio Dc Stefauo; la applicazione al predetto affusto cli un freno idraulico a rincnlo rnrlnl:)lle, studio che come il precedente diede risullatl molto socldisfacenli; un 2° tipo d'affusto d'assedio a deformazione per cannone da 120 A. lungo, c:ou fl'en,, iclropneumatico a rinculo costnnte, studiato dallo stesso col. 13011:igente, e elle, come l'afl'.usto del 1<> tipo, clied1:: risultati c:ou1pletawcnle favorevoli; un cassone corazzato du 120 per affu::;to a defonuttzione ; un cassone uon corazzato da 120 per affusto a deformazione; un a,·antreno cou stanga cli traino per affusto d'assedio a defol'roazione <la 120 A.L. ; un carro J)Ol'tacanuoue cl'a J20 A.L.
La genialità, la competenza e lo spi.rito pratico e realizzatol'e·, notol'ie doti del col. Honagente, cli eclero a t11tti <111csti importanti studi una S/})ech1lc indelebile irupronta di prati.dtà e cli riuscita : anche irri. questo p osto e nel disimpegno di tale sua carica, CriS1pino Bona gen te si fece ammirare ccl amare p el' fo. s w L mod estia e per fa sna fattiva, intellig<mte operosità, e confermò l'nnanime giudizio clei suoi contemporan ei che vede Yano in lui uno dei più preclari m·tiglieri ciel suo tempo. Nel gennaio 1911 a.i col. Bonag<-m te suececlctte. il col. .En rico iVfartini, dal qu ale furono iniziate le pratiche per riunire l 'Arsenale di costru zione di Na,poli. con l'Ofilcina di costn1zio· n e d'artiglieria, della stessa città, Stabilim.cnto così den omi nato allorchè nel 189'7 le tre ipreesistcnti Fonderie di Genova, di Na,poli e di T orino mutarono analogamente il loro nome : al c-01 . Enrico Mal'iini spettò il duplice compito, talora invel'o non semplice nè tanto meno s;impa l"ico, cli predispone uomini
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FUSIO:-ii:, o·u:u/;,rtSEKALJ·: E UE I.L'(W{<'I Cl.\A DI COS'.fHU ZIO::SI DI ::SMc'OLI
<~ cose per nna siffatta fn::-iouc e di prepnrm·c cos1 l'abbi11ament0 dei clnc servizi evitand-o qnnlsiasi urto e 11lrnlu11qnc attrito. Iu seguito alla Legge n. J.15 ·del 17 l ugli.o .1910, che stabi liva, la, soppressione dell' Officina di costruzi,one di Kapoli, ecl in forza. del successivo Decreto 'i gingno 1911 che la ordi.nava iper il J O luglio 1911, i due antichi e gloriosi Stabilimenti partenopei si riuni.rono fondendosi in un unico ente che :l'n deno minato <~R. Arsenale <:li eo8truzi:one di Napoli)) . Con R 0 • D 0 • G luglio 1911 il col. A lfredo Casella fn nominato Direttore ar~che clelF ,.-\1·senale, essendo già fin dal 1908 Dirett ore t itolare d<~lla R. Offieina di cm,truzi one, rimanendo qnindi poi alla; test,L dell'u nico Stabilimenw, r isultan te -dalla fns i·o ne tlei due, fiTl oltre il 1!)14. Tu seguito alla fusione <lei d ne Stabiliment i f rn:ono e,;eguiti 1mo,·i ed impottanti lavor i di sistemazione, e frn di es:;i. merit ano <li esser e ricor dati i seguenti : a) una nuova tettoia a « shecl >> nel grnu <:o rtile òdla sopp1·essa Ofilcina <li costruzione, in sostiluzimH~ di varie altr e picco le tettoie già esistenti: con t11 le nn ova tettoia si :rn mentè; la su perficie coperta e si nmJlliò l'officina ver l a lavorazione cldle ar tigli.crie, n ella qunle vennero inst,1ll11te numerose macchine moderne; IJ) im pianto éli un mot ore Diesel ad olio pesante nel locale attiguo all'officina a l'tiglieri<~, nllo "'covo di costituire una rise1:n1 ter m ica in caso (l'interruzione llclla C'orrente elettrica esterna; r.:) ampliamento della cabina elettr ica <li trasformazione, che cliYeutù la cnbina principale di a rrivo e d i trasfornrn zione, mentre la vre«sistente cabin~. d ell'antico Arsenale di venne sottocabina <li smistamento della rete luce. Xel 1914, scopviata la guena monc'l iale . al Dnovo R. Arsenale di Napoli Yennero affidate molt e com1Ue;;se, tantochè, per por tar e la proclu:done ai quantitntivi volu ti, lo spazio occupnto cl:'lllo Stabilimento doYette esser,~ aumentato con altre ampie zone nell'interno del C:istel Nuovo, sulle qnali vennero subito costruitEi delle n uove officine attrc;r,zate rnn maccllil!fu io numeroso, moderno e p~irfezionato; mentre poi nell a ;r,ona gii.l. occupa tn dal P:rnificio mili ta r e Yc1me in breve tempo e1·elta pure n na nn ova ottkina. nella qunle fu imphrntnto t u t to un moderno lllacc;hina r io acìatto per la li1 Yo1·nzìone dei proietti.
Tutti i vecchi. laboratqri. vennero gradualm.ente ampliati, sn~cchi.ati ed attrezzati con impianti moderni , ed ancora primn del 1915 il R Arsenale di. Na1poli> ormai sdoppiato e integrato nelk sue pai·r.i 7 modernizzaio e reso degno della, grande cittù , delle sue tradizioni e clèi suoi rompiti si. avviò ai suoi maggiori. <h~sti,ni ed ebbe subito UH note vole a,urnento di ope1:ai, tanto0
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:';'l'.-\ IH L IMK :-.ITI n ' AB'l'IG LmlUA
LEGGENDA L Poninai Magazzino legnami Magazzino legnami Fonderia Rompi toio della ghisa 6. Modellamen t o e getto cli a rtiglierie 7. Magazzini. 8. Deposi to provviste dal commercio 9. Sala d i collaudazione 10. Officina lavorazione ottura tori 11. lx'worazione bocche da fuoco cl i ghisa e cerchiat u ra 12. Lavorazione granate da 280 13. Deposito parti d i macchine e legnami 14. Officina aggius tori 15. Lavorazione ar tiglierie ghisa e b ronzo 16. Lavornz!one proietti 17. Tornitura e piallatura p a r ti di otturatori 18. Fucine 19. Compression e e t rapanatura artiglierie cli bronz0 20. Macchina motr ice 21. Caldaie a va pore 2. 3. 4. 5.
LEGGENDA 3 e 1. Magazzin i ca!·bor;e Magazzin o o!ii e grassi Magazzino manufatti Ca bina elettrica Ufficio <le! Direttore ed ufficio conta bile Officina att rezz.i e ripa r,tzioni macchine Repa r to Iegna iuoli Magazzino ma nufa tti
1, 2,
5. 6. 7. 8. 9. 10.
11.
F ig . 100·1 Pianta dcll' Arsenale dopo l'annessione e.lei locali della somn·ess;1 OJ:licina di costruzione d ' nrtiglieri a (Ulll).
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I'IANT .-\ DELL • .-\H:m:X .\T.1•: UI :X APOLI :-:rrL
1!)11
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l I
LEGGENDA 1. Portinaio esterno
2. Ingresso all'Arsenale a pl a uterr. 3. Rampa d'accesso all'Arsenale 4. Portina io interno 5. SAi a cli colla ucl azione 6. Uffici o spedizione 7. Pianterreno - Magazzini e spogliatoio lo Piano - Infermieri e carabiniel'l 8. Magazzini 9. Magazzino legnam i 10 . Macch ina motr ice e ca ldaie 11. Officina fabbri 12. Ripostiglio officin a fabbri 13. Cucina economica 14. Tettoia
15. Piant erreno - Officina macchin e lo Piano - Officina :iggiustori 16. Officina macchine - Mon taggio 17 . Officina Jegn a iu oli - Repa r to segh e 18. R iposclgllo ferro 19 . Officina color i tor i 20. Tettoia 21. Offic. Iegnaiuoli - Ma g. manufatti 22. Latrlua 23. Olfic. Iegnaiuoli - Ri1,araz. car reggio
24. 25. 26. 27. 28. 29.
Offic. legnaiuoli - Reparto fabbri O ftìc. legnaiu oli - Reparto sellalo Offic. Jegnaiu oli e carn,clori Ufficio tecnico d ella D irezione Gabinetto chimico Scuderie
F lg . 1004 - Pinnta d cll'Ar sennlc (lopo J'am1essio11e deì locnl i clellri soppressa
Officin ri ò l costruiionc <l 'ar t iglierin (1011).
chè in totale la maei:.tnrnza <l ello Stabilimento snperò il numero cli l.200 unità. :8 clovel'oso rie0r(l ,11•p a 1H·o1·a che dal 1!l04 rcsi::e1·0 la dire· zione clell'an(;ico R.. Arsenale di Napoli successivamente i colonnelli : R a[aele Vitelli (1904-06); Vincenzo Andreassi (19061908); CdS!Pino Bona.gente (1908-11) ; Enrico Marti.ni (1911); ment re p oi fu Dinitlore del nuovo Arsenale il col. Alfredo Ca~ella dal J911 ad oltre il 1914. -
220] -
S'L\BIL I ~H:N'TI D' ARTIGLH:H t A
Vin cenzc. Andl'eassi.
xtaffaele Vitellì.
I
I
l Crisp ino Bonagente .
Enrico Ma r tini.
Aifredo Casella
P.ig. 1005 - .Diretto ri R. Arsenal e <li Napoli.
-'
*** Dopo quanto gia narrato in riguardo dei due grandi ed antiehi Stabilimenti napoletani, ben poco si pnò pa,r ticolarJ))(~n te agg'i.ungere circa l a :R, . O FFICINA DI C0S1'RC7:I0NE DI NA},'OLI , nei pochi anni cli s ua. sopravvivem:a . -
2292
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ATTIVIT•.\ DELLA F'ABBR!CA D) ARMI DI TORRlll ANNUl'.ZIA'l'A DAL
1904
AL
1914:
Dopo il 1904 questo Stabilimento si dedicò specialmente alla costruzione di cannoni da 70 mont., da 75 A., da 65 mont., da 149 A.L./3.6, di mo1·tai da . 210, nonchè di <:annoni da 75 Mod. 906 e di obici da l.49 A. pesanti campali; e in quantità sempre crescenti continuò a formare molteplici getti in ghisa, a fabbricare acciaio per artiglierie, a conf.ezionare proietti vari <l'acciaio, pallette òi piombo e antimonio per s hrapnel di vari calibri, •! tappi 1Jer proietti. Concorse poi ·colle altre due H.R. Officine di costruzione di Genova e di Torino a · p rodurre altri matel'ial~ ed a fon<lere parti di spolett~ in lega. di alluminio. Tutte le predette lavorazioni continuarono Jlnchè in applicazione della Legge 1910 e del Decreto 1911 essa venne soppressa e si f.use col H.. Arsenale. di costruzione cli Napoli. Nel settennio 1904-1911 furono successivamente Direttori dell'antica Reg ia Officina di Napoli i colonnelli: Alfeo Clava rino (1004·0~); Antonio TenacinaCoscia (1908) ; Alfredo Casella (1908-11) .
+~
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N-el periodo 1904-1911 la R. FA.BBIUCA D'ARMI DI ToRnlD AN· oontinuò fa: lav,o razione di shraipnel da, 70 mont. e da 75 A.. , di granate di ghisa di medio calibro, nonchè la, con· fezione di varie spolette e di parti di spolette. NUNZIATA
Nel 190;3 fu costruita la ))alazzina a due piani tuttora esistente, adibita essenzialmente a s ede <legli uffici, ma in applicazione d ella Circolare n. 291 del Giornale Miiitare 1.0ll, a datare dal 1° luglio di quell'anno lo Stabilimento diventò << Sezione staccata», alle dipeuclenze dell'Arsenale di. costruzione di Napoli, e venne quindi abolito il suo Consiglio d'amm.i nistrazione. Lo Stabilimento ri<l otto a Sezione continuò le stesse l avor azioni normalmente eseguite nel periodo precedente, e nel 1913 dovo l'occupazione della 'l'rìpolitania e della Cirenaica, la s ua attrezzatura ,·enne · molto migliorata coll'acquisto ni varie macchine automatiche per le lavornzioni in serie delle parti di spolette, La produzione fu per tal modo notevolmente mtmentata, cosicchè nel 1914, con unn maestr anza di 250 operai lavoranti 12 ore al giorno, si ragg iunse fra l'altro una produzione annua massima di 45.000 ~polette Mod. 906 e di 135.000 spolette Mocl. 900.
Nell'a.m10 1914 lo Stabilimento venne ampliato colla co struzi01J1e di un'altra polv,eriera a,d<lossata al muro di cinta. Nella direzione della Fabbrica d'armi di Torre Annunziata come ente autonomo, si snccedettero i oolonnelli Vincenzo An<lreassi dal 1904 al 1906 ed il col. Giuseppe Orasi dal 149
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;;TABlLDfE>N'l'I D; ARTJGLIERIA
190U al Ulll: dopo che lo Stabilimento passò alle dipendenze e costituì una Sezione staccata del R. Arsena,l e di costruzione cli :Napoli, furon-0 successiva,mente ·a capo dell,L Sezione stess,L il magg. Achill<~ Marra. nel Hlll e quindi il cap . L11igi Al'iola dal 1911 a.d oltre il 19H.
Giuseppe Orasi.
Luigi Ariola.
J.<'ig . 100(.i - Direttori delln H. Fahbri(;a d ' anni di '.Porre Aunnuz-iat:1.
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Jn 1·iguardo del R. PmO'l'EC~rco DI CAPUA è a, ricordare che ornl periodo 1904-191.0, per aumentare l'energia motrice si dovette installare nel locale D 1111 motore Diesel di 50 cav ., mentr<~ dopo iJ 1910, in conseguenza dello sviluppo pr·eso dallo Sta.l.iilimento, si pl'ov,1ide a risoJTere il problema di ~ostitu , ' zione dell'energia elettrica a, queJla term ica fin allora, impiega ta. : venne all' uopo concluso 1111 contratto colla Società, Ekttrica clella Campania, e nell'interno del.lo Stabilimento s nì bastione n. a si <.:mitru1 uu'nppo.sita cabina cli trasfo1·maz-ione f> mnnita cli due ti·asfo1·ma tori statici. eh-e ahbasf.lavn110 la tensione da 30.000 a 2HO volt . . Sopragginnto il periodo hdlico, si impose la neccssitù di am1pliar<~ lo 8tabilimcnto e di accrescerne In potenzialità. pel' -
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A'.IH'LIA!lml'\TO DEL PinO'.l'ECNICO DI CAl'IJA
fronteggiare le grandi esig(rn z-(~ del momento <~d all'uopo venne! deciso cU i niziare la fabbricazion e di una gr,rnde opera. edi lizia, estendentesi fuori della, linea fortificata nclliL zona compresa tra la linea stes:sa e la strada ip rovinciale Capua-Arnone .
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Giovanni Fra nzìni.
Fig. 1007
An tonio Bani.
Luigi Longo.
Direttori del R. Pirott•c ni co di Capun.
Dal J 904 al 1915 si succedettero nella, dil:ezione del Pil'otecnieo cli Ca1Pmt i seguenti colonnelli : Raffade Di BlaAi da,l 1904 al. 1907; Giovanni. Fra117,in.i. nel 1908; Antonio Bani dal. 1908 al. Jfl10: Lnigi Lo11go <lnl .rn.11 al 1H14.
CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA EVOLUZ IONE ORGANI ,, CA DEGLI STABILIMENTI D'ARTIGLIERIA 1870,1914 & ~
3.
Gli Stabilimenti pr·eesistenti alla formazione dell'unità ita• liana · La riduzione del loro numero e la specializzazione , La. indispensabilità degli Stabilimenti militari = Loro compiti es= senziali , Prima c·omparsa dell'industria privata 'nazionale. I nuovi compiti degli Stabilimenti militari = Sviluppo e potenziamento = Lorn principio informatore = Affermazioni lusin : ghiere in confronto anche dell'Estero = L'ener·g·ia motrice: utiliz~
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S'l'At;lf.I~·I WNTl 1/AR'l.'IGLil~UfA
zazione delle risorse idriche , Trasformazione idro,elettrica , .Conservazione degli impianti preesistenti. Formazione dei personali: tecnici, sottocapitecnici, capi :ope, . rai, operai ; Le scuole tecniche per operai d'artiglieria del 1868. Evoluzione degli Stabilimenti dopo le nostre prime g uerre coloniali ; Loro compiti e concetti riguardanti l'indirizzo delle industrie private , Primi tentativi di mobilitazione industriale , Specializzazione di produzione. Benemerenze dell'industria privata ; Le nuove funzioni degli Stabilimenti militari , Gli Stabilimenti per fabbricazioni spe, ciali d'artiglieria: Fabbriche d'armi, Polverifici, Spolettifici, Car, tuccifici. Nuovi sistemi per la formazione dei personali.
Nell'intero periodo 1870-1915 l'insieme degli studi, dei progetti., delle prove, delle fabbricazioni e delle esperienze dei materiali d'artiglieria ha avuto svariate vicissitudini di vita in dipendenza dei progressi e compli.cazioni di materiali e dei mutamenti conseguiti nella travagliata formazione e nel progresstvo consolidamento della, 13truttura industriale della Nazione, mutamenti a,i quali. gli Stabilimenti d'artiglieria doveva.no evidentemente informarsi e trasformarsi !Per a-0.attarvisi. Gli Stabilimenti mili.tari di prodmdone che già esistevano Ilei vari antichi St:1ti e Staterelli, allorchè fu compiuta l'unità i taliana, v<>.nnero ridotti di numero, mentre i superstiti furono al.U[)liati e riorganizzati col preciso intento di conferire a eia.senno di essi uno sviluppo ed Ull}1 potenzialità capaci di una :predeterminata produr,ionc. Può dirsi cioè cbe in riguardo degli Stabilimenti d'artiglieria, fin dalla riforma organica del 1865, era stato stabilito il principio fondamentale per cui, tenendo .sem1pre nel dovuto rm1,ssimo conto il fattore economico conse ,guente dalle disponibilità finanziarie, dovevano essere elimin ati i doppioni esuber:rnti, ed ogni Stabilimento, ' pro1Porzionato a,l le necessità militari, doveva specializz::.1,rsi in determi.nat<•. .lavorazioni. A tali criteri furono intonate le Disposizioni per il primo riordinamento del 1865 e si informarono quindi quelle successive rigµardanti gli ampliamenti .ed i perfezionamenti ulteriori, ai quali si è accennato narrando la storia dei singoli :Stabilimenti. -
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CONSIDElRA½I0'.'>I S ULL' IWOL'llZlO:'\ E) DEGLI $'.l:ABILDIE:-:'I'l D'AR'l'l GLIEnIA
LH t,lle metutlo i11fonnatho per la tra:sfonuazioue degli. Stabilimenti d'artiglieria fu la logka. conseguenr,a delle seguenti due cause preminen t:i: la prima che i1I11Poneva di mo · dific:ne l',essern,,a progn umna.tic:n. ol'iginaria dc~lla loro creazione, IPCI' ]a qnaJe i singoli Stati e Staterelli preesistenti all'Uni tà d'Italia, in assenza cli qua..Lsiasi industria privata italia,na. avevauo fatto sorgere Stabilimenti capaci, per cprnnto possibiJ.e, di prollune con urnL certa interezza cli ciclo fabbricativo, tutti j matel'ia li necessari per provvedel'e a.i vari bisogni . dei loro eserdti; la seconda che dipendeva dalle ininterrotte con quiste della scienza, daHa continua .e:rnhrnione della, tecnica costruLtiYa e dalla ap1p.Lica7,ione, a.lFarte della. g1rnrra di i1r:mi, di ruacehine, di strumen Gi, di appatecchi. e di. congegni sempre più p erfe7,ioa1ati , ma perciò a nclH~ Hem.pre più tornplcssi e bisognevoli di 0ostru7,ione accu r ata e precisa. Qnest' nHima considera:r,ione cos t·itnì la ragione speciftca. p er cui, dall ' inizio dell'epoca con sid e1·ata fino a i giorni nostri~ l_e innornzioni. a ttuate riguardarono non soltanto l'inqua,d ra:ment o costitutivo dei vari en t:i., ma anche e sovratutto i mezzi d'opera creati in ciasc.:nn Stabilimento per l'<~sercizio ed il miglior l'(~ndimento ddle risp<~ttive ca paci tà di 1produzio11e. Dal 1870 al 1914 l' c!.V{lln7,iou e dell'organh7,a,zione tecnieo industriale clegli Stalrili:menti d 'artiglierin, così come fu fatto nel na rral'ne la storia, si pnò a gl'Oflse linee diitere1rniare ·in due. peri,odi. di stinti : i] p rimo che va. <lalla forrn a r,ione dell'unità, d'Italia. all' inizio clel secolo XX; Fn ltro clw comprende il periodo successivo fino allo scoppio delle Ofltilità, della Orand(~. Guerra,. In ambed11c i p eriodi devesi. pertanto affermare che l'orientA,mento organizzativo è stato informato ad · un'unica e c0sLa,nte direttiva., tc11dentc a crear<' e H,vere sempre a disposi.z;ionc e cm <:l'!rt;c~r,zn. eri in ogni contingenza, per la iproduziorn~ di rnaterùì.li militari, un ' ind nstria sta tale~ ca,pa.ce cU gù.rentirl:_ in qualsiasi evenienza, i quantitativi neeessari al nostro fH' rnamcnto difensivo ed aRsi.cur a re il continuo perf.er,ionamentodei materiali stessi. l<'in da qua ndo venne compiuta l'unità. italiana dBV€!-3Ì ric1rnosccre c;he fu convi.n'l"'ione e quindi pl'ind· pi0 si guHo co~tanteme.nte dai G·oYel'll( che si succedettero~ -
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da~l i enti competenti e re1,;ponsabili quello che, per garentire momento (lel bisogno una 1p rod nziorie qnanti.tativamente sufficien te, ed anzi per ten dere a,1 continuo perfcz.iona.men t{) della p1·odnzione st essa, non Si può fare assegnamento completo su 1l 'inùnstria privata, ma è in dispensa.bile essere attori dir-etti nell'opera dj studio, di progetto e di realizz,:LZionc dei makr iali stessi che, per servire e corrispondere alle esigenze della guerra, debbono essere i-<l·Cf:Lti. da. chi, av,e ndone la comp,e tenza si. impone e segue crit<~rj atti a soddisfare alle par ticolari neeessità della guena. Quanto quj ril<wato era tanto pi.ù interessante in quanto ehe sovra.tutto l'epoca considerata è quella, cui corrispondono la 1pJ'ima effettiv~1 comparsa e la consegu ente affermazione del· l'industria privata italiana,, industria che se pu r<~ giustificafamen te sorta con ritardo rispetto a <1ue1lc dc~gli. altri Paesi. europei, a,vrebbe in prosieguo di tempo potuto iutegrare e completare la produzione degli Stabilimenti d'artiglier i::L, ma che per il momento non era ancora in grado di. farlo e doveva quin di attrer,z.arsi hl uomi.ni e macchine iper acqnii::.tarne la capacità . Sarebbe certa.mente stato più semplice e 1più sbrigativ() P teoricamen te forse anche più economico di affidare alfo n~ srenti orga,nizzazioni industriali privn,te la 1wod 11r,ionc dei vH, r i materinli militari , ma invece sin <fa allor H e f'-empre in segnito , pu r tenend,o nel_massimo conto il par(~gg-io del bilanr.io statale, per garan ti:re cli e i mn,teriali stessi rispornlcsse;ro real mente agli scopi per cni erano ri chiesti e eostrniti ~i inwose la ìWcessità. imperiosa che lo Stato (Ji!:::1ponesse cli uomini e <li rnez1.i atti a realizzarli e capac·i cli sodd isfare, almeno in primo tem.po, a lle esig-enze élella guerra., chè se poi. si , fosse potnt<) e (lon:Lo rko1·t·erE: a]Fim!n~tria privata,, ciò doveva avvenire con nn in tcrvenlo clelJo Stato ehe a mer,1,0 elci s11oj_ orga,ni <li pcnden ti. avrebbe esplieato open~ diretti.vn, cli sor-veglia,nza e di eollaudazione. r,~ rla rilevare elle i cprn nti tntivi ·d i materinli, sia per for nire l' lDserci.to cli n novi ar·mnmenti, e~ sia- per far fronte a necessità belliche intervenute, crebbero notevolmente, e gli. Stal1nimenti militari non si trovn,rono in condizioni da poter comE·
:;1.i
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CONSIJW;JUZIO::SI S ULL'EWJLU7.I0::SD DEGl,L S'L\ IHL l:\'I E~'l'f O'AB'.1'IGL1EHIA
,piere t ntti questi lavori straordinari, a meno di improvvisi. ampìiarn enti c:he si. sarebbero poi dimostra.ti. s11perJl11i i:;ubit(J dopo cessate queste specia,Ji eontingc1rne . Fn a.llorn che gli Stahilimenti :::.tessi, man mano clH! l' industria privata s i estendeva e si migliorava , fecc~ro gradatam(~ntc sempre nmggiore ricors0 ad essa, ma p<~rò sempre colla co!'.>tantc risel'rn, che l'industria privata. non a Yesse che da. riprod11rre modelli stucUa.ti e CO · scienziosarncnte provati dag]i Stabilimenti militari., come quelli. che, diretti da 11:fficia.li che erano stati eomha.tt.enti prima eh.e tecnici, erano so.li qualificati per st11dia.re e 1ìrollnrre materiali idonei , sotto ogni pnnto di. vista, all'impiego snl campo di battaglia. In consegucm~a gl i Stabilimenti miJita,ri non si limitarono a pa~:sare aJl'indnstria pri.va,ta soltanto i disegni di progetto e cli fabbricn:done, ma, fornirono anche nfficiali, capit,~cnfr i ,e gruppi cli uu1Pstrarn:e specializ,mte ul fine cl.i ,lvviar,~ nelle officine private la fabbricnr.ionc r,orrcnt.e. E giova, soggiunger(~ ehe, anehe malgrado questo larg() concorso, l'a.vviamento del hworo in grande nelle officine iprivate fu sovente di:01cilc~ ·e di notevole lente½½fl., particolarmente al !J)1·incipio della, grande guerra 1.HlG-J S. Fin dal 188B i nfatti in una, rel:rni(me del Comitato d' Arti gii<:iria ~' Genio al i\linistm'o, illrnstrant.e i pl'og-r-essi 1':.ig-ginnt1. in qaegli a,nni nella definizione dei m.:1.teriali d' ar tiglieria, ~ detto testualmente « ..... d'altra 1mrte non si sa,rebbe1·0 po~nti ottenere pe-feziona1.nen ti di tanto rilievo in nn periodo rehtivamen te breve, se l'a,rtiglic~ria non si fo~sC' coi:;tituit;a essa stes8a 1oro produttri,;e, r innneiandt' a valersi dene otlkinc prì· vate. Nè- a sentire ta.Je hh::cgno fu solo l'Italia, chi?- anzi. beli prima di essa si appigliarono a tale partito non ipoche a,rtigli<-\i-ie estere, come ad es<>mpio: la francese (e si eitava la cc No ti.ce historique sur le service des fo rges )), c-omparsa sulla << R e -vue d'arti.llerie )) 1882; e l'inglese (rimtmclando ad una lettur a fatta nel 1883 da ì\1s . DaYiélson nell'Arsenale di , ,v oolwicb al· l 'Iron and Steel Institute) )). Un siffatto c ritcr·io di. chieck:l'e tutti. i materia,li d'art iglie ria f-l. Atn.l'iilimenti Stafoli, retti da nff:ìcia.li. deH' Arma, fu 1pn~Yalent':'menl·e scgnito ailol'a in Hnlia e pe.r quasi tutto il pr
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S'l',rnILD:fE;K'.l'I D, ARTIGL1E1UA
riodo conside1·ato in conseguenza dello stato e delle condizioni ddl'indust1·ia nazionak nei p1·imi dece11nii di quell'epoca. Però, come già fu accennalo, dal carwggio ufficiale cli quel p~riodo si rilevano: l'assillante preoccupazione della mancanza ed il vivissimo desiderio di ;poter creare e far sorgere in Paese u11'jndustria .privata capace, sia di affrancarci dal ricorrere all'Estero, e sia di poter integrare le produzioni dei nostri Stabilimenti militari. A questa preoccupazione 1poi veniva data pubblica ed an ch<~ autorevole notorietà. Infatti, fin df1l principio del 1889 l'on ., gen. Emilio iYfattei, nella stessa ,occasione in cui ebbe a sollecitare il Governo allo studio di un cannone da campagna a tfro molto rapido, prospettò alla Camera dei Deiputati l'importante questione della fabbricazione dei nostri materiali da guer1·a, accennando in argomento ai vr1ntaggi economici e tecnico produttivi di ricorrere sempre più largamente all'industria privata: questo all'intento di lasciare agli Stabilimenti milita.ri - diretti da ufficiali tecnicamente CoinJPetenti e forniti di. capi-tecnici e di maest ranze di prim'ordine, assolutamente mancanti in quel moment o all'industria privata, - essenzialmente l'esclusiva cura -dello studio prima, e quindi poi della fabbricazione accuratissima, nonchè delle (Prove dei modelli. Con un siffatto rilievo si giunge a constatare quanto nel lungo pedodo dal 1889 al 1915 venne fatto . essenzialmente per iniziativa e per ope1·a dei singoli Direttori degli Stabilimenti militari. È opportun o ricordare ancora le disposizi.oni contenute nei RR Dn. n. 155 del 1866 e n . 17S del 1869, nonchè nel. R · D cleì 31 ma,rzo 1883, coi quali vennero nominate .specia,li Oommissi,oni iper l 'e~ame dell<~ risors~ e possibiiìtà. nazionali per la produzione di matel'ia.Ji 1 'artiglieria; disposizioni che, congiuintament.e a quelli tendenti alfa maggiore e migliore uti: lizzazione delle risorse industriali nostrane, dimostrano come In finalità pa trbttica di sviocolare clall'Ester-0 la fabbricazione d 1~i materiali <li ar ma,me1tto, sia stata sentita e perseguit a dai govern::i,nti e sovratutto dag-li artiglieri fin dai primi giorni di <'l":iSt<-'nza -del Regno d'Italia.
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CONCllJTTI SEGUI'.l'l PER LI-: ,\'.lvl'HEZZ.\T l..' HE I~DU~'l 'HHL I 0 1•:(;LI STARlLL\H::-''l'J
N ell'esame fotto s111lu ~\'ol11zione cl<'i singoli Stabilimenti fu già :1C<'<'1inat() a d alcuni. parlicolari tecn•J]ogici (.li qualche la· vorazione; qui ci limitiamo a dare ~intctic:ameute un 'iùea de l concrHo pPrSl'¾P:tito ,1cl fatC' 1 11 cl ri11110Yare, nel modernizzare e nel completa1·c le :1LITc;1,znt.111·c incln strin.li tlei singoli St.abi· limenti e sul loro successivo 1n-ogresso. Lo svilnppo ~d il potcnziaruer1tc clei i:-i.ng-oli SL:1bilirnen ti. militari nel succecler~i dei tempi si effcltuaro110 con intcnsitn. diversa e con vclocitiì differe11te, a seconda ùelle assegnazioni di bi.fa ncio aa essi ris[f)cttiYamcnte concess<• . Certo, l e clispo nibilitù finanziari.e dei singoli Stabilimcuti non :furono mni lau · te, pel'Chè le condizio11i del nostro Paese €l'ano que11e elle era no, ed in qu ell'epoca l:t grand e seYera ll)etotlica del « JlQn fa r (! il pu.R~o [Jiù lungo tìe1Ja garnlJtt )) ,~1·a: segna,tolo in vessillo cli <>gni impresa e cli tn tte le più brilla11t i iniziafo·e. Ba s!a scor rere gli clencJ1l stati . ti.ci delle assegnazioni finanzin1·ic alJ ·.! va.1·i<~ a.mmi11istra'.l.io1d <lipendm1ti cla.l lo Stato, per constatarfcon qna.nt.a e forse talvolta troppa p,us imouia venh-auo distri buiti i fondi per l'eserci zio degli Stabilime11ti militari: cownn que gli ufficia li cli rettori ed am1Ui.n.isttntori dei rn,ri enti, ndl'esercfaio delle loro fnnzioni, g:u·eggia rono sempre nel cercare, con le scarse disponibilità finanziarie loro concesse di far acq nistm·~ agli SLahilim e.nti, da essi arnmiiii.strati e diretti, delle eflìcenze indu striaìi sern:pre pH'l perfezionate. Nei vari ,1nni <li questo periodo furono in Lro(lotti uuovi metocli cli lavoni.zion c e moderne attre'.1.7.Uhu·e {li macch.ina.ri, rispondenti ai successivi progre ssi della teenica; e, pm nella relaLiva modestia d'assieme, tutte tali progrc~sive innovazioni ITTOn sono mancate di geniali tù nè cli < •ffettivi e tamgibili van taggi che :si affermar·ono talvolta brilhu1 temente a nche in espo sizioni, in concorsi ccl in gare naziona li cd internazionali, in confronto de11 c più progredite Case stranier<~. Ed è poi. p crfettame11te superfluo il ric<H'cl are conw l:1 ge1dalità iuconfondibil<· della noi-ir:i stil'p<' abbia arr<~cato ili ogni momento ed ar1·~he in quest<> campo il più iprczioso con tributo al JProgres8o ck'!le lavorazioni ottenute nei nost ri Sfa.. bilimenti, compensanclo per tal moc1o le scarse disponibili1à fi nnnziarie. -
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~'l',\B ILDrEXTI
o' ARTIGLIER I ,\
Deve rncd.tamente essere in proposito dcordata la macclri na automatica idl·ata nel l 879 da l M:inelli per il caricamento d t>lk car tnccie di :~rmi por tatili, -:on dosaggio volumetri<:o clf'll<" ,;arichc e oontrolli d 'assieme, dc!la quale così scri.veva i1 giol'nale << L'EserciLo >>, aimc, 1879, n . 102: « ..... quella mar:: · china ; automatica, può caticar e 2'2.000 cartu~ i n 10 or e di lavoro: f.ol'nisce il con troJlc, più minuto sulla quantità di polw1·c form:111k la carica e :sulla, csis tenz,1 nella cartuccia, ;!elle alt1·e part i e lle la COlllJPon gono: come l'innesco, il fcltt·o ecc . ; C-<>S$1l. innw1nl.iu~nte ·.:li funzionare per la, maneanr.a di uHa di es~<~: scart.1 infine 11: earLu cci.c: g:iù, complete che ,prcsentassc?·o il più lieY<: <lìfettl•, e ncm e ·ige che tre r agazzi per adoper:1rla . La r,iù bella sar.zionc sul me1'ito cli q uestu, macchina sta nella, orài1rnzionc Il i alcune di esse, ricevuta d ai. governi fran cesE>, ruis~o e bC:'lga .. . ». Il disposit ivo i\Iarelli benchè ideato e CO· struito nel lontano 1879, oggi a,ncora , nella s ua essenza sostanzi ale, costi.tuisce n e l ci.clo tecnologico dei cartuecifìci. un:uniJù, appr·czzata avente un rencli.m.ento cli prod ur.ione non supe1·a lo nemmeno clai p iù ij)ci-fer,i onati moclelli di carica,trici antonrn,. tkhc. Cil'ea le mr..cchi1tr gen c1·altici cli energia per l 'azionam ento dei pi-opi-ii impianti, gli ·tabilimcnti mili Lari scguil'ono gli ~tci:;si c:l'iterii a,doUati, p er ovvie ragioni., da. t utte J.e indust1'iè dt>1 l'af::::e, cerea ud.o ùi ~fr11 tl,1re le risorse itlriehe i--cmpre q1~~n· clo se ne pn·~rntava la possibilità : siffatto <:riterio ispil-Hl•) a dow·1oso p atriottisruo non venne mni abbnndonato anche gnnndo ( ol proceder(' dei tempi e col progredire della te<"nicn. si affermar.on o motrici termiche ad Hlto rendimento. :È così cJ1è una l,uona tii::trtE: degli Stabilimenti militari. cons{~r vò Pl~l' 11tngo tempo e Rcmpre jn e:f:fici.enz::i P talvolta a,umcntò i JPl'Opri irnpianlì di motrici itlrauliche, trasformandoli. poi fo impianti idi-ocleUrici, con che si perfcziona,nno i trasporti dell'energia a dbta.nza e Re ne SC!mpli.1ìc11va <111 in di fa, di.stl'ib1rni.onc $tlle n u·k macc hi11e operatrici dei dive1·Ri R eparti di 1.:wor azione; anrhc q uanùo le potenze di tali installazioni idroelettriche non ristdt:u ·.ono più n.deguate ali.e ncccf5$ità deHe ac.cr<!Sciute rfolrie ste di 1prodnzion~, con sano crit erio cli economia e di utilizza zìo11e, esse nmnero conscl'Yatc accompagnandosi coi nuovi !le·
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CùHS! l'J-:II L.-\ FCJIDl.\ZIOè\l,; I1J-:J 'l'I::C:\lCl
ccssari impianti imposti d alle con ti ngenze : {' co:-;ì HYYi>un c ap p1rn i,0 p er i llue Stabilimenti di Torino e per cpielli ùi .Brc~dn. cli Terni e di Tonc .-\..1111unziata. Hpt>Ha in pa rticolare nlla tecnica artiglie1·(•sc.1 il i>i<:onosc·i.mento di un pdma lo jmpo1·tan t issimo e doè ri:-;tituz'ione ed il i-azio1w](>. svolgimento teorico e pt·atieo cli a-pposW co nd. pc1· la 1'01·mazionc <ll tecnid, e cli v<~l'e scnole-ofticinc p01 la fo1·m,1,,~one cd i.I p <•rfezionamento delle maestr anze per i bho gni dell' i.nd nstria militare . F u quella la [Prima r<~alizzazionc di u11'istn1zionc pr of.<:s sio11ah! ,Ji pdrno e l)rcondo g'l'a<lo che c1·cò i pl'imi clcme111i della n ost1·a organizzazione tee.nico-inclnstriale e d 1e largamente gioYò a nch e all'in dustria prin1.ta in gen er e, perchè . ton tale duplice istiLuzioJJ<.i, s i formarono, si a Uevm·ono e si 1wl'fc, zional'ono ~lemen t i pi-er.i osi ed u pprezza ti c:h-e si cl ii-;ti llf-(!l 'O a il· che 11C:1le nltre yaJ'ie industrie ita liane. l-JuesLi co,:si, 1·isc1Tati pcl' 1e lllUe:--lranve, co:sUtuir<Jn-O le ~o:-:iclt~U.c << Sc uole tecnich e 1rie1· -o perai. d ' artigli eria)) e fHrono c1·eati fii: dal JS6S presso gli. Stabiliuu.-•nti cl'1)rtiglie1·ia col Jo ~C:ùpn : di 1p l'eparai·e i q uach ·i. cl i r ango i n termedio, o~sia, O'l_)f'r ai e capi-om c·ini.L, c-d ahUilnre i più idon ei e cb1~ da,·n t,o U rnig!io1· a:ffid.a,mento cli. rinscila, alle funr.ioni cli sottoenpi-tecnici. Qne$ì<' Scuole t ecn iche dopo i i 1:-:G~ snhil'uno divel'se modific:azioni d i organico e di r.ostit nzi onc, ma JH.!l'Ò 1a loro str 11 t-
tr11·J, -e d i.l lor<i funzio11mnent.o el>l1el'-l) s-ernpre più n pPrfczic)P ar;;;i. n(•l 1empo. (1gni <:()1·:-:0 aV<:~Ya dur,ita <.li tre mmi. i.mip arLiva. h,.tJ-uzioni teoriche Pcl arnmaP~tnunenti fJratici di npplieazione cl elle te ori e ai ,·ari l1n·ori cli. officina : l' ìn t ero p1·o~rarnn1c.1 <·orn prend(Wll diverse rnaLcl'ic <li i.11segna11H 1Ho. cH tollura p;enei-a)::! e di ~r,cci11 lizznziun c profrssi ona1c , e gli i11seg-namcn! i, c:hc wmharni i rnpru·titi llnllo sf<,sso person nle <lirettfro deg-li tabilimcnti noncJH'. cla in~Pgnant.i cidli, ernno srnl(i col p1·cc h;o 0
<'l' ientamenlo di « ..... diffon(l ere tra l e classi la,voratrici l'n hi· 1'1Hlint a lla riflessimw e 1'amol'c allo studio , imper occh è pel' ~olii.o gli arti8ti, nsstwfatti per anni e a nni al l a,·01·0 !naterialt', si. l11ostntn o semiprc ILH po' ritl'osi a lasciarsi gniclnre da trat tati tco1·ieo-pratiri .... . )). :C ancora si S<TiYeYa n elle tavole a.i fouoazione nel 1SG ' : « ..... vin cer e si cle're 1111a tale costmn,rnza
'.?:w: ·--
S'l'AlllLD!E:STI D . ARTlGLrnnIA
e ciare- ai più a datti, e per il fPedezion amento lorÒ, un vasto conedo di dati sperimenta.li e ùi CormuJc ada.tte alle pratiche. a ppli<:a zioni. .. .. )). 11 s uccesso di tale isLilnzion e fu veramente assai sentito 11<'lla organizz::17,ioHe tecnico-indu stl'iale dr.Ile n,rmi e munizi(,. 1,i. <: per molti e molti anni gli operai ed i tecnici inferiori tJl,,dti tln tali sc: uo]e diedero nn apporto di coJla borazione a ~:::ai app1'czzato. LC' iunov:rnioni di. iperfezionamento nell'attrezzatura degli. ...;tabilìmcnti cl 'artigliel"ia si susscgnirono con costante conti. m 1iti1, e fu nel periodo intorno a1 1895-90 che agli Stabilimen t.i :slei:;:si i:;i in11p ose il problema della q11:1nlità, cli produzione. Fin aa. tale epoca, le n ostre pl'ime carnpa,g n e eoloniali avevano i'::1Lto rilevare l'ent ità cospic11::i, dei materiali e dei mezzi or correnti in nna g uerra combattu ta da eserciti moderni con Jrmi moderne e perfeziona.Le, tan tochè fin da, allora si. impostò i. I prol>lerna grave ed incombente, sovratu t to in confronto dellù: 1P<:nica militare, che in guerra e per la g uerra ùove\'a sa.pel'r' e poter corri~ç>nderc alle impellenti e nnrnerose necessità, ddl'escrd to combattente . J>,·ima di allora, i nostri Stabilinrnn li militari per nn com pk~l'>SO di. ragioni ave van o av n t-o una, fun zion e [)r·oduttiva, assai modesta ed avevano avuto come compiti essenziali quelli di condurre st udi, concretare progetti, costruire tipi e modelli~ e1Iett11 are p rove f~cl esperien1,c, e cioè di esplicare u rn1 funzi.orn• cli prepa razione cli m ez¼i, mentre la fabbl'ica:;1i-0ne multipl a dei materiali di <lotazi,o nc era sempre stat11, contenuta, in limiti 1·istr etti. La reale visione dei costpicni fabbisogni qua HtitaLivi di un rifornimen to in guel'l'a portò a, i;tr.Lhilire i seguenti cl.ne conC·ett.i : 1°) di dover incoraggiare il sorger e di ind ustrie private, specializzate nella fabbricazione delle iu-mi e dei Yut'i mate 1·ia,li gu.err esc11i; 2°) cli orga.11i¼z::1 rc i. n os tri Stabilimenti cl' al't iglieri a e le predette in<lnstrje pri va te, per trasf.ormade ed adatta,rJe così che, al momento del bisogno, int egrandosi mutuamen te, p otesser,o sopperire a t ntte le necessità, della guenn. e conispondere alle particolnri esigenze della tecnica militare. Tn li concetti furon o quelli che pr ei:;iccld tero ai primi tentativi -
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OnIEN'.l'AMillN'.1.'0 DEGLI STAI3U,I:MJJ~'.l.'l .K'ML DECENNIO
1904.-1914
di mobilitazione industriale, che sè pure "in forma embrionale ed in limitata, misura, ebbe al})plicazione e successo nell'epoca al.ltL quale ci riferiamo. N·el decennio che rprecedette l'inizio della Grande Guerra, l'orientamento degli Stabilimenti milita,ri fu decisamente sve ltito verso possibiU.tà produttive superiori : rior,d inato Feserci.to - aum<~ntan.d one la forza numerica., accrescendo notevolmente le unità, d'artiglieria e ricorrendo agli autotrasporti, /j 11el contempo, perfezionat,t la tecnica di fabbricazione e di funzionamento delle armi. e dolle munizioni inf.ormancl:ola ad applicazioni razi<mali. della seienza, ~ si rese nec<~ss:1rio : <li specializzare i singoli 11ostri Stabilimenti di produzione in determiuat<:: l.av,Jrazioni, e di appoggiare d'altra, parte la creazione di industrie !l)riva.tc S[Jecia]fazate anch'esse in particolari settori di q u,ell<! fabhric:azioni.. L'invenzione e Fudozione di arma.menli e di materiali sempre più complessi, la caratteristica tecnico-scientifica assunta sc~mpre più marcatamente cla tutte le manifestazioni dell'arte bellica, ed inolt re le necessità, $.empre crescenti, di armamenti per la R . Marina, - la quale si era in passato riservata modeste possibilità dirette <li produzione, - portarono a costituire man mano una importante industria nazionale privata, coD11Petente ed attrezzata ver la, costruzione di artiglierie e di munizioni, industria che si sviluppò r api.da,mente perfezionandosi in moclo continuo. La creazione e lo sviluppo sempre cr,escente -di. questa benemerita industria. privatn nazionale fecero si che gli Stabilimenti militari si. riservarono ed esplicarono nella forma più ampia i oompiti -segue11ti: a) l<J studio, i progetti e la fabbricazione dei tiipi e dei modelli ideati, le rprove e gli esperimenti r elativi; b) la definizione dei cicli di fabbricazione più adatti pel' garentire le operazioni di verifica e di collaudo durante l-0 svolgimento delle singole lavorazioni e, in seguito al lor.o completamento, :1 lavorazione ultimata ; e) ll1 ricerca delle più id,onee attrezzature di la.varo. Na,turalmente furono accresciute negli Stabilinienl;jr, militari. le installazioni per le lavorf:Lzioni quantitativamente più --- 2305 -
:ST.113il,D! E:s;TJ J/ .\H'l'iCL J El{lA
0ospi.CUL\ es;,,i_•JJzialmen tc in que!Je branche di produ1,ioue (fai) ùrkhe d\11·n11 porta d li, spokttiJici, 1.:al'tucci:fi<.:i e ipol veri:ficj} per le <11mli. l'indu8tl'ia prìvaLa non avrebbe avuto alcun rnotiY<1 di d)I'On:edere con i.mpi.anti proprii. Lo svi.luppo della produzione pci- parte dell'industria pri· vuta , di arn1i e cli materiali guerreschi seIU.tPre più complessi , imp ose la .::ostituz101~e di nurnei-o::;i nudei cli per·sonali competenti per la ~orYeglianz,t, per le ve 1ifiche e (Per i -controlli df~llr~ la,vora.r,ioni f!~egnHe. fa, << Sf·.uole tecniche per operai cl'artiglie ria)), a. seg uito del fortuna.to elPYfunento culturale ddle masse f1opolai'i per- le ~tH:cessivc L,eµ:g-i s ull' fatruzione Obbligatoria ,; del resto anche per la c rca,zionc cli S-cuole-OJtici1;e dovute alla fr1iziativa, pl'iva.ta 1 - quali pe1· escmipio la << Seuola Ofllcirn:. S,era li. cli Torino·)), - a,vcvano purtroppo da, (Parecehio tempo cessuto ogni loro at;tività, tanto<.:h~· fn quindi necessario <li costituire; pre1'so ogni nostr-o Staililirnento e relativamente alle categorie cli operai. a,d d.etti Ml ogni. singola spcciu.lir,za1.ione, 01·gani.1.zazioni interue cli. addestramento lavorativo del proprio persona](~, p ersonale che l'in sd n~ramentc pn~zioso per l'inqua dl'amento clelle grandi masse cli maestranze che si. resero necessarie, fin dnUn vigilia del noi:;tro inte1:vento 1wlla Grand e G11ena, allorchè fu indetta la rnobilitn,zione industri:1lc.
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Dopo che le pre:senti eonsiderazioni hanno l'avvicina,ti e messi così in migliore c~vid enza i p rindp,lli risulh:Lti del]'ar,iorn.~ concorde e disciplinata dei noi,;tri Stabilimenti d'artiglieria., i;;. doveroso di non tn,scural'e l'operai insigne di akuni. nftkiali che ne feeero parte. ' Per pl'irno va citato il col . Giuseppe Fortunato Bianchi.. geniale inventor<~ di notevoli J)(~rfezionamrnti nella fabbrica zione delle bocelie dn fuoco, e sovratutto di dne l'i trovati. impo r tantissimi., che si dimostrarono fec-ondi di grandi. [)l'ogrcssi nella, resistenr,a delle artiglieri.e allo sprtro, e cioè : la com p1;essi:one ·ciel brmizo, ]a. <Jua l e fn modernamente e~,te.sa, all'ac -. daio e venne chiamata « a11toforzame11to )) od anehe <e autoec~1· -
:.!306 - -
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l:FFICl.-\ L .l 1-i C..\l'I-TEC);l CI
D' ARTIG L IERI.-'\
chiatnra >>: e la cerchiatura di corpi di ghisa con cerchi o manicotti cli acciaio, -oggi ancora gcn<.:ralmcn te u~a.Li. Va poi ricordato il gen . Scipione BraeciaUni, resosi celebre ip er i progt~tti, costruzione e successi.vi. notevoli perfeziona,· in.enti dei nostri telemetri di a.rtig1i.eria da costa,, i <p1ali rap·· - 1
I
Gius. Fortunato Bianchi.
Lorenzo Sollicr.
Din ttori.
Giuseppe Pcrino.
Salvatore Carcano.
Capi-tecnici. Fig. lOOS • Denemeri1i <lei uostri Stabilimenti <1',:trliglieria.
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STA131Lii\:f1<:~TI D' Al<'l'IG LI!•)lUA
presentarono ed ancora rappresentMlO un vero primato ed una, gloria della, nostra a,rtiglieria . E con lui va segnalato pure il gen. Lorenzo Sollier, che colla,borò efficacemei:1te col Bracciali · ni cd al quale si debbono molti altri contributi al progresso dell'Arma,, ac('.cnnati nel trattare dei singoli Stabilimenti. Il gen. Giuseppe Biancar,d i spicca nclia numerosa schier,1 di tecnici valor·m,i, per importanti proposte e O)er notevoli str,d.i : basta lo studio, ripetutamente da noi ricordato, di uu nuovo affusto, precursore di quelli che condussero al sistema (< a tleformazion<~ >>, per stabilii-ne ]a fama di. geniale ed origi.· nate inventore ~ studfos-o. J.l coJ . Oi-ispino Bouap;ente, già i.i più rtprese nominato jn questa Storia,, durante il suo costante e fattivo lavoro ordinario presso gli Sta,bilimenti, ·Compì a parte, studi che fnrono ap1prezzati e fecero notevolmente prùgre-dire l'organizzazion<:' de.i tiro preparato da fo1~tezza, ed inoltre ..aìede il disegno di paree.chi strumellt.i ili puntamento per le artiglierie di medio <:aJ.iln·o degli sbrn·ra111t•nti. Ma quanto più ancora affermò la 81!a fama. di tcenico ahile e sov.1:atn tto originale) fu l 'invenzione (foi cing,oli. che ne ;porvHono il nome. Ideati per primo dal ·Bonagente, es.si furono da lHi st<~sso costruiti e dopo varie peove condotti alla perfezione) mediaute il suo lavoro personale in una modesta, offi.dna <li sua [)roprietà ed in ore fuori ser· vizio. Questi cingoli in linea di principio tendevano a, facilita,r e il trasporto delle artiglierie di medio calibro in terreno qualsiasi, fuori delle strade ordinari.e a buona manutenzione; successivamente vennero applica.ti a,l le ruote degli. affusti d'assedio anche per il tiro, di modo che si rese possibile di disporre tali affusti in batteria su qnalsiasi tcueno doipo qualche liev,e spiannniento, rinunciando così al pesante trasporto e4_ alla, penof:ln., costruzione del paiuolo, ment re si. reser·o conseg11entemente possibili. i cambiamenti di posizione con una discreta celerità. Ben presto i cingoli Bonagcnte vennero copiati e adottati in tutte k Artiglierie del mondo; da, esso derivarono più tardi il carro armato a. cingoli, e l'affusto semovente. Il gen. Giuseppe Cortese !in dal 1891 conduss<~ importanti studi ed esperienze per l'adozione e la granitura della ba,listite ; ipiù t:'ìrdi essendo capitano in un Reggimento da fortezza, ebbe -
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.L'OI'0HA DI ALCU~I UFFICIA LI
E CAl'l ·TECNH:1 D' Alt'l~lGLlhlRIA
per primo l'idea di estendere alla guerra d'assedio la preparazione ùel tfro già attuf:Lta nelle Fortezze, e cioè <li estenderla. ad un terreno qualsiasi tenendo aippunto conto della mobilità, che le artiglierie d'assedio avevano acquistata per l'adozione dei cingoli. 'l'ale arn'iiclctta idea del Cortese si sviluppò in uno studio genernlc, ma. più di. tutto in una coppia cli strumenti che ne permettono- l'ap1plicazione: tf.Lle coppi a è costituita clal goniometro ù'assedio e dal cerchio di. /)_)Untamento dei 1pezzi; strumenti ehe, dopo la 101'·0 [Jrimitiva forma un po' rudimentale, ebbero forma definitiva, per opera ,dell'inventore e di altri che 0011 lui collahorarouo . L'.i:dea, di una, preparazione ciel tiro i;n un teneno qualsiasi o, per f;osì dire, estcm.poran ea, progredi 1poi di molto e per·venne a vero testo di dottl'ina ufficiale nei r·egolamenl:i. di eserdzio dell'artiglieria da fortezza, non senz,;i, però incontrare vive opposizioni nella stess,,~ specialità, da fortezza <~ vivisi:>irne nella sipeeialità <'19- campagna . Si vedrà fo · segu.ì.t.o come la guena 19J5-1S abbia irn.posto, a tutte le batterie ecl Hggtnppamcnti. mag:gi.o ri di qualsiasi specia,l ità, l'ap plic:rniojie del til-o preparato in ogni loca:li.tà, ed a,bbia forni.r'l in argo.w.ento nn camlJ)o di esperienza così vasto da, permettet<! poi nrnL regolaruenUlz:imH! ufficiale al riguardo , sicuramente stabilita, -e completa. Si andr·ebbe t rop1po in lungo ar ritornare sulle opere e sulle 1·ea,lina'l.ioni di molti ufficiali che, tecnici di fa,tto se pur non di. nome, rispondo1w ai cognomi di. Rosset, De MtLria, Giovannetti, Bazziclrnlli, Grillo, Pechnzzoli, Str1mpacchia, OJava,rino e di molti. aHri. ancora : <li tntti e di -ognuno ,d i essi, il lettol'C troverà in questi due rnlumi. <fodicat i alla Parte 'l'eenica, quanto ba,s ta pe1· ] 11meggiare la figm'a, e rieordarne l<~ benemerenze. Qni n,bbiam.o eredu to cli poterci soffermare per additare quelli. che furono autori e propulsori di idee e di studi, che, e-on .enorme vantaggio dd servizio - e del servizio solb111to ,fbbero feconde e sovratutto 1più ·d urature applicazioni. A c-ompletare le [Jredette segnala.zioni è doveroso ancora, {li fare cenno, come elemento importante di fattivo progresso 11ella tecnica dell'arma, al Corpo dei ca.pi-tecnici, fra i quali Jlrimeggiano le fignr e del Perino e del Oarcano; ed alle abt 150
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STAB ILJ:\lIDNTI D' Aft'l'IGLIJ;;RIA
lissime e disciplinate maestranze operaie, che, negli Stabilimen ti d'artiglieria,, i nostri ufficiali Direttori ed in ~ottordine avevano saputo :formare. 'rutti questi personali eostituirono un insieme <:he, con orgoglio di Haliani , segna,l iamo all'ammi · 1·azione di tutti e ad esempio di molte a.zi.ende priva.te , gl'andi e piccole.
POLIGONI DI TIRO 1870, 1914
§ 4.
Poligoni chiusi e poligoni aperti · Le esercitazioni di tiro in montagna · Le Scuole di tiro eseguite dai Reggimenti da campagna e a cavallo in zone di terreno aperto . Porti di sbar= ramento · Piazze terrestri e Piazze costiere . Evoluzioni e tra, sformazioni delle unità delle varie specialità d'Artiglieria = Di, sposizioni speciali per le Scuole di tiro • Scuole di tiro annuali dei Reggimenti e Reparti vari d'artiglieria · Esercitazioni di tiro ai Forti di Sbarramento, nelle Piazze costiere e nelle Piazze terrestri.
In conseguenza del contin uo ::wcrescimento del numero delle unità e R e{parti d' Artigli.eria, in questo peri.odo i poligoni di tiro andarono consegnen teme.nte e gradatamente aumentando di numer,o. I Reggimenti d'artiglieria che nel 1870 erano J O, divcn tano su(:cessivarnen te: 11 nd 1871; JA nel 1874; 17 nel 188'1 oltre 2 briga,te da, montagna e 2 bri.gate d'artiglieria a, cavallo ; 29 nel 1888 oltre il Reggimento da montagna ecl Sl Reggiment o a cavallo; 26 nel 1894 oltre ll brigate cla, costa e 11 brigatt~ da fortezza; 32 nel 1903; 36 nel 1910 e 44 nel 1912. D'altra parte i continui. progressi costruttivi. delle artiglierfo e la ùonseguente loro ma,ggiore pot enza i mposero un addestramento dell'Arma più eomp]eto cla l punto di vista tecnicQ e tatti.co, e meglio :tdeguato alle sue n uove e caratteristi che possi.bilità, d'impiego, tanto{'bè a ta,l i esigenze si dimostra, rono non più adatti i pre<c\sistenti poligonoi ordinari, :ùn certo ·
- ·· :!::no -
l'OL lGO~I D.l TIHO
modo delimitati da. confini e <.:hinmati per ciò JPOli.g,oni chi.usi. Si manifestò ,pertanto, si sentì. e~ crebbe gradualmente il bisogno di. poter esercitare u11kiali e truppe in terreni più spaziosi e variati, e i;orse così hL tendenza ad abbandonare i poligoni chiusi ed a ricercare ampie 1.one di terreno e di loca· lità meno conosciu t(• in ogni loro particolarE: e similari ai ter. reni di guerra vera, mentre i poligoni chiusi, dopo tanti anni cli frequenza p<::1· parte degli uf6.cbli e dei R etl)arti, erano ad cs::;i perfettamente noti in ogni lor.o minimo detta,glio, tanto chè iper vari.e istruzioni, come per esempio la, scuola dellt cli~;tanz.f:, non presentava,no qnel fattore di novità e di. incognita essenzia,l e per il loro miglior profit to : si addivenne per conseguenza ai poligo11i di tiro o campi di til'o cosi detti aperti. II numero dei poligoni di tiro o ca,mlJ.)i di. tiro chiusi, i.n precedenza ordinariamentP freqnenta,ti per le annuali Scuole di tiro, crebbe da sette ad otto negli anni dal 1870 al 188Li ;. salì a, nove nel 1885; poi a, dieci nel 1886; a, tredici. nel 1888 ed anni successivi, fino a raggiu ngere il numero massimo di quattord.ici. nel 1894 : viceversa il loro numero oominciò da ta:k anno e continuò successivamente a diminuire, a tredici, a dodici, a undici, a dieci ed a otto, fino a ridursi poi a quattro nel 1906 e a due negli an11i seguenti. Assistiauw così clap[)rima ad una continua istituzione di. poligoni ·c hiusi nelle zone più ad atte del continente e delle isole ,d i Sicilia, e di Sardegna, e quindi poi aJla, soppressione di quelli non più ritenuti convenienti, e per ultimo alla gntd nale diminuzione del lor-o numero. Questi [)Oligo11i di tiro chiusi vennero complessivamente· sistemtLti in ventisei località di.verse <?cl in epoche diverse, ta,ntochè nòn furono tutti. contemporar1<~amen te in escreizio e quindi non tutti cont emporaneamente frequen tati: la loro dislocazione nell.e varie regioni del Regno furono le seguenti : in Itali.a settentri ona,le : Castelletto Cervo (Vercelli), Cerano (Novara), Cirié ('l'orino), G,ossolengo (Piacenza), Lombarclor<~ · ('l'of'ino) , Medesano (Parma), S. lVfauri.zio (Torino), Somma, . Lombardo (Varese), Sassuolo (Modena) e Spilimbergo (Friuli); in Italia, centrale: Arcinazzo (Roma), Bracciano (Roma), Ceeina, (Livorno), Colfiorito (Perugia), Nemi (Roma), Nettuno . -
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F ig. lOO!l - Cmnvo <li S. ~fatltiziu Can:wese.
1-'0LIGONI DI 'l'IIW
(Roma) , Porto CorJ::;ini (Ravenna), Pescocostanzo (AquihL), Rocca, di Mezzo (Aquila); i 11 Itali.a meridionohi : Brezza (Na1poli.), Persano (Salerno); in Italia insulare : Ba,rcellona (:M~ssina), Ma,d<.lalena (.Sar<leg:.ua) , Ozieri (Sardegna), .Piazza Anneriw.L (Sicilia), Sorau (Sal.'Clègua) . Pe1: tutte le ragioni pi-ima riìevate sorsei-o i poligoni di tiro o earnpi di tiro ftpei-ti : fi11 dal 18!)0 le batteri.e da monta.g:na abba.ndon arono i poligoni chiusi e comii1eiarono ;1,d eseguire le loro Scuole cli. til-o in poligoni cosidetti ùiperti o pe1· meglio dire in zo1w non delimitale; auzi in· questo anno l'intera Sc:nola di tiro Yenne svolta nena zona monta,na dorante l<~ esercita1.ioni cstin ·. Xd rn!.>l qn-este .batterie <la montagna, eseguirono i tiri dd primo 1periodo ed f1lcmii d-el seco11do e del terzo al poligono cli Cirié, mentre le rimanenti esercit a zioni di tiro YCDll':!I"O eff..ettuate nella. zona montana durante le gnrndi escnrsion i alpine, e nclhmno 1892 l'intero RegginH~ntocla rnontugmt c,.;eguì la Scuola di tiro in dne tempi , e cioè i i:iri clr J p1·i mo ![H\1·i od o a Lorn ha t(l ore, e q 11c!1 li ckgli a1tl'i ducperiolli, dal le siugole IJatterie ii,· montagna in 1.one d ivc~rse. Nd sncetssh·o anno JSD3 lo stesso Reggimc~nto esegui 1uHt pr·ima serie di csPrc:ì[a1/.ioui di tito ::L Somma Lombardo, com pletandoli poi con una seconda serie di ti.ro in montagna . .Le battePie t1·a1sforrnahili e t.ioè le du e del fl R eggimento, cla campng11a, fo dne clcll'S 0 e le dne d·ell' ll0 , che nel 1892 av<!vau-o svolto in modo completo la Scuola cli ti.ro a, Lombardore col so.lo materiale (la montagna 1 n el 1893 eseguirono UllD> Seuola di tiro, a, programmai ridotto, a Lombn,r,clore col solom.ateri.ale -da cumpagna , ed alcnne esercitazioni di tir-o nella zona 1nonta11a col materiale da montagna. :Dal 1.884 i.n poi it Reggimento d 'artiglieria da montugna eompl l'intera Scuola.· di t iro in montagna sc'conc]o le sp,ec:iali norme all'uopo impar tite cfal } linist(~l'O A comi11ciare dnl 1904 la tendenzf.L ad a bba ndonare i poli-goni eh i 1H,i si manifestò an elH~ ipel' parte dei R eggirnen tj da. ca,mpagna, i !I nali, per s voJger,e le )oro Scuole cli tfro si portarono in zone pl'eventivarnent e rie0,noscinte che consentivano, un addeBtramento tattico, tecnico e di impiego delle batteri{~ veramente pratico 1 e per quanto possibile rispondent~ alle esi-0
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La Fisca.
La ca' cl ' la mare.
Fig. 1010 - Campo di S. Maurizio Cnn.wese.
FOH'l 'l DI ::;{:AURAJ\1.ll:N'l'O B f'IA½Z1>; COS'l 'lll)UI,;
gern(,e ùel t en cno va.l'io quale le batterie avrebbero incontrato, a,l caso vero, sopra il campo ùi battaglia. In tale a,nno 1904 alcm1i Reggimenti da campagna designati dal Ministero, svolsero una parte della, Scuola di t iro nei pressi delle ri~ettive sedi ir w11c cornpletalUente a,per tc ; ,e nel 190G vari e più numerosi R~ggimcnti da campagna eseguirono l' intera Scuola di t iro non più in ,o rdinari poligoni chiusi, ma bensì in località. adat t e e co11v<~nicnte111ente rico11osciute. Nd 1906 gran parte dei R eggimen ti <la campa.gna effettuarono tutta la Scuola di tiro in loc:alità ardatt-e, ~ srn·cessivameu te, in t utti gli anni seguenti fino al 1914, pressochè tut ti i R.cggimenti, t ranne al cuni poehi che per la particolnre loro dislocazione svolsero un breYe periodo (li Scuola di tiro ,negli 01·dinari poligoni chiusi, csegui.l'Ono t utte le prescritte esercita:r,ioni di tiro i n zone libere e non delimitate, e cioè in campi aperti.
+:• +:•
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Dopo q1ian to prima det to in rig uardo dell e Scuole di til'o ìn !Poligoni chiusi e quindi in poligoni aperti per par t,e del.I,:! due $pecialità dell'Arma, da campagna e da monta,gna, pe l' passarE! ttllc ~ccialità cla fortezza e da costa occorre accennare ai Pot ti o Porte:r,r,e di sbarrumen to ed alJc P iazze costiere, e r ievocare l e $U~cessivc cvol mdoni e trasforma:.d.oni delle unità, d'artiglieria, cla fortezza e da costa. 'l'ali unitù, costituiva,no genericam ent e pl·ima del 1877 la cosidetta « Artiglieria da piazza)), alla quale era demanda to di presidiare le F ortez:r,e di sbarramento e l e P iazze costiere, e di mantenerle in efficienza. L'Artiglieria da piazza, era organizzata in compagnie, e dal 1870 fino a t utt o il 1876, faoeva, part e dei R eggimenti d'ar tiglieria da campagna : ogni R eggiment o d'ar tiglieria da, campagna aveva un certo numero di bat t erie da campag11i1 o .a.a battaglia (in gener e 9) e un certo numero di com1Pagnie cla pia1.za (in genere 4) : queste compa gnie da piaz1.a eseguiva.no la loro ~peciale Scuola di tiro col Reggim.ento al qua,le aippartenevano e nello stesso poligono chiuso ove si recava il R eggimento stesso. -
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Baraccnmcnto del centro.
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Batterla bassa.
Fig. 1011 - C::tlllPO di S. ì\faurlzio C:111:1\'ei:e.
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(
FOU'1'1 DI S8ARUA7'IEKTO fil PUZZI•] COS'l'lIDRI~
Nel 1877 a,vvenue la se1)arazione <leUe compagnie da piazza, dai Reggimenti da campagna e si ebbero quattro Reggimenti d'artiglieria ·da fortezza, numerati dall'l1° al 14°, che divennero cinque nel 1884 numerati dal 13° a.i 17° : analogamente a, quanto veniva fatto dai Reggimenti da ea,mpagrnL, i Reggimenti da fortez~m svolgevano per intero la loro Scuol:1 cli tiro nei poligoni chiusi. Nel 1887 aleuni Reggimenti dn fortezza, ultirm1ta regolarmen f:.e la Scuola di ti.ro al poligono, si recarono tLi FDI'ti t1i sbarT1LJJH;11to per eseguire ti.l'i S[Jeciali (1). N'Cl 1888 i <:inquc Reggi:ineiiti. da, fort(>zza assunsero la numerazione iprogressì va dal 25° al 29°, dei quali il i;5° ed il 2G<> t1rano Reggimenti d'artiglieria da costa. Le singole compa · gnie <lei. Reggim~nti tla fortezza nel 1889 e segnenti., così com~ · negli an:ni precedenti, -,continuar0110 la Scuola di tiro ai polì. goni e poi sì. recarono .a,i F,o rti di sbarrameuto, mentre i du0 Reggirueuti da costa, 2G e :26°; cseguiro.no anch'essi ]a Scuola di ti.ro in poligoni chiusi e poi speeiali esercitazioni di tiro neHe Piazza, costiere. NeJ 1890 e n el 1891 questi due R,eggt menti cfa cosb1 non fec:eto alcuna Scuola di ti.ro in poligoni, ma soJtanto delle esercitazioni di tiro sui fronti a mare ili Ge110Ya, SpeziH, Vene7.ia 1 Ancona, Gaeta e Messina . Nel 1892 e 18f)4 i pn~detti -due Rc~ggimenti <fa· costa -eseguir,ono la, loro Scuola di tir,o tornando al Yeechio sisteJÌ1a e eioc~ recandosi in 1poligoni chiusi. Nel 1:,<f)G coi due Reggimenti da eosttt e coi. tre Reggimenti cla fortezza si formarono 11 brigate da costa, e 11 brigate · da fort,ezza a 11t-011orne. fn tale anno una, par te delle brigate da forte1,za, si 1·eca1·ono direttamente ai Forti di sbarramento iper eseguirvi tutte le esercitazioni di tiro, un C'.(~rto m1mer.o di tn,l i brigate eseguì dapprima. la S cuola, di. tiro al poligono di . San Mauri.zio e quindi si recò ai Forti. cli sbarramento per effettuare esercitazioni complementari . Le brigate da costa, eseguirono per intero h1 Scuola di tiro ai polig,oni. 0
(1) In tale epoca l Forti cli sbanamento erano : Fenestrelle, Exilles, Moncenisio, Vinadio, Nava, Giovo, Ilar<l, Tenda, Zuccarello, Altare e Rivoll Veronese : a Roma era stata costituita una Piazza terrestre.
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STA I:lLDff~'l'l D' Al:'l'IGLJ.!-)IllA
Kel 1898 i Porti di sbarramento nei quali le compagnk delle brigate da fortezza si recarono per eseguire le esercit:1zioni <'li. tiro erano : Moncenisio, Bardonecchia, Susa, Exilles, Cesa,na e Fenestrelle clipendcnLi dal Ooma,nd,o d'a,rtigli.el'ia di T-o rino; Vinadio e Tenda, cli.pendenti dal Comando di Ales sandria; Nava, 7,uccarello, Mdogno, Altare, Giovo, 'l'urchino dipendenti dal Comando di PiacenzH,; Rocca d' Anfo, Rivoli
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Fig. 10l 2 - 11 Poligouo di t iro p resso il lago di Nemi.
Veronese, Pastrengo, -val Su.gana, Primolano, Cismon, Cadore, Val d' Assa di1Pendenti dal Comando d'artiglieria di Verona . Nel 1903 1~ 11 bl'igat~ da fortezza e le 11 brigMe da costa forma,rono tre R eggimenti da fort ezza e tre Reggimenti da costa. Mentre il 3° Reggimento da fortezza, d'assedio, che aveva assunto la denomina,zione S[)eciale «d'assedio )) IP·e rchè destiiJlato a mobilita:re il Parco d'assedio, e che era, di stanza u Roma,, svolse buona parte della sua Scuola di tiro a Bracciano ed eseguì poi esercitazioni completive nei Forti di Roma; i R eggimenti. da, fortezza, come già era stato fatto i n passato -
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1S'l'UUZ1U::--I J.; :\Ol{M B IHG U.-\lWAK'.L'I Llè SCUOLE DI
:rrno
da,lle btigate da fortezza, la,l ora, in analogia a quanto eseguito dal 3° Reggimcnt,o, sv,olsero 1;1 prima, parte della Scuola di tiro in poligoni cd ~sercitazioni eompletive nei Forti di sùa,rramento, e ta,l ora invcee non si recarono ai poligoni., ma effettuarono nei Forti di sbarrarncmto tanto }n, Scuola di tiro q ua,n to le -esercita7.ioni {:ompletiv,e. I Reggimenti ,d a costa talvo lta svolsero 1-e loro Scnole di tiro· ai poligoni; ma in genera.le e quasi sempre eseguirono esercitazioni integrative di tiro nelle Piazze co::;tiere tanto verso il fronte a t-erra, quanto verso il fronte a mare. Nel 1D06 ai Reggimenti da fortc1,1,a si unì il gr111p1po com· pagnia ,o perai d'artiglieria. di stanza ,1 Mantova, che effettuò anch'esso colle compa,gnie da fortezza le Scuole di tiro ai poligoni e le esereita.zioni. cornplcUve a,i Porti di Hharramento. Con H.". D del 9 agosto :uno si riordinarono le 1rni.tù, organic:he delle specialità da eosta, e da f.orte;1,1,a, formando dieci Reggimenti da fortezza, dei quali il 1°, il 2° ed il 4° da oosta, il 3° e il 5° da costa e fortcz1,a,, il 6°, 7°, 8° e 9° da for . tezza, ed il 10° (ex-3") cfa assedio. 0
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Ogni anno, generalmente nel mese cli ma,rzo, il Ministero della Guerra (Direzione Genera,le d'Artiglieria e Genio) con un'apposita Circolare emanava le Istruzioni e le Norme ri.guar· danti le Scuole di tiro da svolgersi dai. singoli Repa,rti d'artiglieria. '.Cale Circolare conteneva tutt<~ le DISPOSJZION.1. SPI!JCIALI pe1· l'esecuzione delle Scuole di tiro e per ],o svolgimento di esereitazioni varie da, effettuarsi in qucll'mrno, ed a,ll'nopo , per -0gni Reggime11to, iprescriveva: a,r t. 1° - ipoligono; epoca; numero delle mute in cui do· veva eventrn1lmente suddividersi il Reggimento; movimenti da effettuarsi dalle bt~tterie o compagn ie per giungere al poligono e per ripartirne; a,rt. 2° - direttore della Seuola di tiro; (nei primi anni di gnesto periodo 1870-1914, dirigeva la Scuola di tiro i.l luogo-
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ST.\l'l f.l.\l E~ TI U 0,\llT J GL l E l1J..\
tenente colo1111 elJo <1<'1 R eggimen to, che Yenn e in scgnito ::.os ti tnilo dal tcn. c·oJ. Relato1·p del Consig li.o èl'.irnrnilli~trazione: e qnincli . osti tlli lo ben p r c~ito dal colon nello, c·orn,rn da n t<' <lel R eggi.men to); a1·t. 3" - ripnrlizion e dei p erson ali d ell o S t a to Map:gio1·t~ e della B atteri a-D ep osi to 1w11e cli,·erse nrn t<' prr p1·ender e parte nlla Sc nola Lli t iro:
... , lfl// l j
POl.lW~u DI \ (TlT'
F ig. 1013 . TI P oligono d i ~ettuno.
-:1-v :-:!JJ{' t·i e l' nnrn er o d egli sp,.ll'i d a <!i:-egllirsi ; specie degli affnsti, s pe('ie e en libro dell e ar tiglieri-e thi impiegarsi, e ve] a t h e :-i y ,·ertenze . La, Chcoh11·(, eontempla vn, poi anch e i cambi cli stanza dei di i.:tacca nwnti, che si face ya n o per l o più aYYellire al tel'Jnine cli. ogni Sc nola <li. tfro. Alln Circ olare era, poi. ann esso un ap· posito Sipec:chio ch e sin1eti cam ente riai-s nm e,·a le prescrizioni, le indica zioni e le clisposizi oni cli c ni ,1g1i a1·tiroli precedenti. Prima cle] J87'i era p1'e~c:ritto, e .la Circolare l'ipetcva i 1 1 appoi;:ita a nnotar..ionP, clH~ le compagnie cl a p ia7.za si dovevano recare ai poligoni e 1·np:giungere le nuove guarnigioni val en dosi
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:?;1:W -
DUIUT:\ u c,; r,LA ,;1:uoL.-\ O! TIB O
delle strade ferra te, menti-e le batle1·ie da batLa~lia (tampugna , rnont aigna, a can1Uo) <~ le <:ompn-11,'nie cl cl treno clovevauo c·ompier c tali m0Yim c11ti per via ord inaria. La clnrata com p le1'sivn della Sc110la cli tiro d ' ogni muta. era di circa qnindic:i a veJJti giorni , oHr<' quelli <li marcia o cli viaggio .
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La regione « La cannoniera» ove sorgeva l'antico Poligono, ora trasforma lo in cascinale e risalti.
l:'ig . JOU · Il l'oligono cli tiro pres,:-o Ceran o ( ::-,/o\':tl'n).
P iù lardi, verso il JL' 'G. :pe1· i R eggimenti da for tezza, la i11d k%YU quanto 1WC \~~1-:,;u·io p er i.I loro tmsferimento, dopo ultlmal,1 la Scuola cli tirn ai pol ig-oni e ai F orti di sùarl' alllento al fin e di cffettn:ne le ulteriori esercitazioni di tiro di corn!l)leta mcuto. I comanda n ti di R eggimento, p rima ch e il R eggimento a n il a~se a,l poligono. erano a utor·iz½at i a far~i prc>c·t•cler e da r e·
Circolare
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~TABI LDrn:-;'l'l
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n AHJ'IGLH:Rl .\
pnrh (kstina.ti. a.cl eseguire <wc11 t;nali lavo1·i per Ja prcp arazi-0111.~ ciel }}Oligono stesso per il lito . N°cgli anni s ucc·essi\'i al 1886 H l\'linistei-o per molte ragioni e di tarattcre ecoll omito ed a nche mornli sovratutto JP01' non cfo:toglic~re ufficiali e ( ruppa dallu diretta d ipendenza dei .toro rpi ù al ti comandanti (~ dìi-igenti in u n momen to così importante del1'ist1·u,,;ione, pi-ci-:cri"se che si cercasse di dimin uir<~ il n ume1'0 delle mnte fino a farle gradatamente scompal'ir e del tutto : fu c,o sì C'lie a panirc dal 188S ogni Reggi.mento costitul un'unica muta; disposizione questa, tan to più razi,o nale, i n 'llU111to appn n to nel 1~88 il numero dei R eggimenti venne radcloppia to, ~ c:iasc nna cli ')ne~te unità non contava ipiù di S ba tte1·ie n ei R <'ggi meuti da campagna, e più cli 10 compagnie nei Reggimenti da fo1·tezza. La durala clella Sc-noln cli t ir,o venne i n conseguenza a u rnent.a.ta di 25 giorni cii-c:a . L<~ Circola1·i 111ini~t.e1:inli lli qnesti anni e elci seguenti , l"iflcttenti le Scnole cli t iro, JJJrescriveva,no poi che la forma zione delle batterie in r iguardo delle munizioni, cloYern, es er e stabilita. dai Commiclanti tenit ori ali. : ai Comaudanti di Reggimento da campagna ei-a data facoltà. <li disporre per tntto 11ua,n to si l'iferiva u1Je mal'<:ie ed a lle tappe, faooltà che però pa~sò IJ.)Oi., dapprin111 ai Comandanti. territoriali cl 'a.rti.gli.eda. e i1lfinc ai Comandanti cli Corpo d'Armata nella cui giuri, dizione si trovavano i poligoni. P c•r la. Scuola cli. lito dei Reggi.menti lla fortezza, il Comandantr. cl<'l Col'pO cl'.Arm uta nelJ:l cui giuriscli:done trovaxasi il poligono, clo,ern pi-on-e<l <'l'e ngli occonenti servi zi {li tra,ino, designando ed i1n-ianélo a dasc·nn poligono uno o due compagnie ti-eno: i Oomnnclnnti di Corpo d' Armah1 , pcl' "i Ileggi menli. ,Fartiglieria <la N,si tcri:itotialmen tc clipc1iclcmti, clovenmo altresì disporre per il cam bio di tntti i distaccamenti d'artiglieria da carnpag-na . a ca vallo e da monfagna da effettuarsi dopo nltimata la Scuola di Liro. Per i Reggi.men ti cla fo r (;c7,7,a i carn bi. elci distaccamenti erano i ndicati nello Sipccchio nnue~so alle Oircoln ri stesse : oltre alle « Di8posi7,ioni. g(•nerali » ccl nllo «Specchio>> annessn fa{;evano parte delfo Circol a ri nlcune Avvertenze 1·ig11ardanti · , -
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IL CAi'\:IPC DI •rrn<) (}[ !';ASSUOLO
F ip;. J.OJ5 - Il camvo di tiro di Sassuolo.
le modalità per recarsi ai. rpoligoni; quelle per i cambi di guarnigione delle batterie da, campagna, a cavallo e da montagna, e delle compagnie da forte?:za; ed altri particola,ri. A datare dal 1893 le Circolari riguardanti le Scuole di tiro per i Reggimenti d'a,rtiglieria, oltre a comprendere le ~- 2323 -
S'l'..\1:11.DIE;:.;TI U' AHTlG LIIWI.-\
Disposizioni generali e le ÀYYetlenze, erano accompagna.te da tre cc Specchi )) : u1to A. indicante le località e le eipoche delle Rcuole èli tiro; l'altro B riguardante le munizioni assegnate ai Heggirnenti d'artiglieria da campagna, da ruontagua, a <;avallo e per le baltede trasformabili; ~ l'altro O riguardantt: le mu11izioni. per i Reggimenti tl'artiglieri.a da, fortezza. Nel 180G la consueta Circolare cc Scnole tli tiro dei Reggimenti d"artigli-eria, >> assnnse il nuovo titolo cc Scuo]e di t;iro dei Reggim enti d'a1·tiglicria e delle Brigate d'artiglieria da fortezza e da costa >), e pertanto nel 189"7 la, Circolare stessa riguardò soltan to i RBggimenti d'artiglieria da camipagna, da ruontagna, a carnlio, non<·hè le Brigale cl'a1·tiglieri,L da fortez r,n, rna, non si rif€rì più com1rn')ue alle Brigate da eostu.
~Pi rn1·i a1111i i R eggimenti e R eparti d'artiglieria svol sero l<~ rispettive Senole di tiro nelle seguent i. loca]W\i: .lnno 1871 : Lomb:1ntore (:jo Hegg. <::Hnp.); (;erano (6" e 9° Re~g. calll11.) ; 13rc,zza (2° e 10° R egg. CUlllJJ., ia Comp. del J.O Regg .); Gossolengo (lo e 3° Uegg.); l\:lecle:;uno (8° Hegg.); Cecina (!)o R egg.); Colfìorito (1"1• Uegg.). A uno 18i2: Lombardore (4° e 5° Regg.); Brezza (2<> e 100 U<'gg.); GOf:SO· lengo (S-0 Rcgg.); Ccr nno (6° e 9° R egg-.) ; Cecina (7° Hcgg.); :\fedesano (S0 Regg.); Colfio1·ito (11° Regg.). Anno 1873: Lomba rdore (5° R egg.); Gossolengo (-1° R cgg.); Sassuolo (3<> e 8° R eg~.); Cerano (G0 e 9<> Regg.) ; Cecina (7° Regg.); Colfiorito (Uo Regg.) . Nel 1873 ,·enne dlehiarata d i pubblica utiliti't la formazione cli un poli~ono a Sassuolo e si abolì quello cli i\Iedesnno. Anno 1874 : Col/lol'ito (l" e 12° Regg.); Sas!luolo (3° e 8° Regg.); Gossolengo (·1° e 13° Regg.); Lombrmlorc (5<> e 11<> R egg.); Ccrnno (Go e !Jo Ucgg.) ; Cecina (, 0 Regg.); Brrzza (2<> . 10° e 1-10 Rcgg.). Anno J.87:i: Colfiorlto (1° e J.2° Regg.) ; Sassuolo (3° e 8° 1-tegg.) ; Gossolengo (4° e JS0 Rcgg.); Lomb a rdore (5° e lJ.<> Ucgg.); CctaHo (6• e !J 0 Regg.); Cecina (7° Rcgg.); Brezza (2<>, 1()<> e 1-1° R cgg.). Anno 1870: Colfiorlto (1°. J2<> e ]3° Hcgg.); Sassuolo (3o e 8<> Rcgg.) ; Lombm·clorc (:i0 e 14° Regg.); Cerano (6° e 9° Regg.); Cecina (7° Hcgg.) ; Brezza (2° e ·10-0 R egg.); P ersnno (11° Hegg.) In via d'esperimento. :Kel 18,G si crea in Yia ù'rsperimcr1to il poligono cli Pcrsano.
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LOC.cl.LIT.-\ O\'i,; :S I $ \ "OLC:l-:\'A/\0 L I•: :-; C (' OJ.i<: PI T llm
Anno 1877 : Colfiorito (1° f! 12° Hcgg .) ; l'<m,ano (2" e 10° Hegg.) ; Lombardore (5° e 14° Rc~gg.) ; Gosso]engo (4" e UJ0 HE!gg.J; Sassuolo (3° e 8° Regg.); Cecinn (, "' Regg.); Cerano (6° e ()0 Regg.); D1·e:,;;,,a (11° Regg.).
Ne1l'an110 1.877 i 14 I--:.cggimenti cl'arli.glie1'ia si Rp(~cializzano in 10 Rcgginwnti da Ntmpagnt1 nmncrati dal J" al 10", e in 4 H.cgginH~nti dn fortc,,,,,,a .n umerati. da1F ll al 14". ·Dal 1877 viene 1'cgolarmcnte approvato il poligono di Pcrsano, si 0
Fig. 101(; Il vial<~ d ei Ca va llegg\~ri a<ldncent<~ al campo di tiro di Cecin a.
Fig. 1017 Il campo ([ i tiro di Spilimbcrgo.
es1pcrimenta quello d i Cast(~lletto Oervo e si 1:1bolisce q ncllo di. Brezza : è in tale a nno che avviene la formazione della Brigata, d'a,rtiglieria da montagna in 'l'orino. Anno 1.878 : Col fiorito (1° e 12° Regg.); Lomba rdore (5° e 1,JO Regg. e P.rig: a r t. ruonl.); Gossolengo (4° e W0 Regg.); Sassuolo (;!,<> e 8° H,~gg.); Cecin a (7" Hegg.); C,1stell E,tto Cervo m0 <~ O<> Bc:gg.); .Persano (2", 10" e l1° Regg.) .
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STABILIMEN'.l.'I D, ARTlGLIEl.RIA
Anno 187(): Colfiorito (1° e 12" Regg.); Porto . Corsini (2° e _3° R ~igg.); Gossolengo (4°, 6° e 9° ~egg.) ;,Lornbardoi·e (5° e 13° -Regg. e B rig. ar t . mont .J : Cecina (7° e 14° R egg.) ; Sassuolo (8° Regg.); Persano (10° e li<> Regg.). Nel 1879 si abbandona il poligono d i Castelletto Cer vo e si addiviene alla forma2lone di quello di Porto Corsini. Anno 1880: .Colfiorito (1° e 12° R egg.); Porto Corsin i (2° e 3° Regg.) ; Gossolengo (4°, 6<> e 9° Re.gg.) ; Lombardore (5° e 13° Regg. e Brig. a r t. mont.); Cecina (7° e 14° Regg.); Sassuolo (8° R egg.); Persano (10° e 11:, R egg.). Anno 1881 : Colfiorito (1° e 12° Regg.); Porto Corsini (2<> e 30 Regg.); Gossolengo (4°, 6° e 00 Regg.); Lomba rdore (5° e mo Regg. e Brig. mont. 'l'orino); Cecina (7° e 14° Regg.); Sassuolo (8° Regg.); Pers ano (10° e l l0 R egg.). Anno 1882: Colfiorito (1° e 13° Regg.); Porto Corsini (2° e 3° Regg.); Gossolengo (4°, 6° e 9° Regg.); Lombardor e (5° e 12° R egg. e Brig. mont. Torino); Cecina (7° e 14° Regg.) ; Sassuolo (So Regg.); Persano (l.Oo e l l0 Regg.). Anno 1883: Colfiorito (1° e 13° R egg.) ; Porto Corsini (2° e 3° Regg. ) ; Sassuolo (4° Regg.); Lombardore (5° e 12° liegg. e Br ig. mont, Torino); Gossolengo (6° e 9° Regg.); Cecina (7°, 9° e 14° Regg.); Spilimbergo (So Regg.); Persano (10° e l l0 R egg.). Nell'anno 1883 si istituì il poligono di Spilimbergo e si formò la Brigata d'artiglieria d a montngna in Conegliano. Anno 1884 : Colfiorito (1° e 13° Regg.); Porto Cors ini (2° e 3° Regg.); Sassuolo (4° Regg.) ; Lombardore (5° e 100 Regg. e Brig. mont. Torino); Gossolengo (6° e B0 R egg.); Cecina (7°, 140 e 150 Regg.); Spilimbergo (So R egg. e Brig. mont. Conegliano); Persa no (1.0°, 12° e 17° Regg.).
Nel 1884: in forza del nuovo Ordinamento dell'Esercito l'artiglieria da campagna venne aumentata di d~1e Reggimenti (11° e l.2°)J quella da. fortezza, di un Reggimento (17°), e si formarono : due Brigate di artiglieria da montagna, delle quali la l" Briga,ta con due bi1tterie a Vicernm, e due batterie a Conegliano, e la, 2• Brigata a T-o rino ; nonchè due Brigate d':1rtiglieria a, cavallo. Venne pr-e scritto che Direttore de1la, .Scuola, di tiro fosse il colonnello od il tenente colonnello di cia,s cun Reggimento. Per gli occorrenti servizi di traino al poligono, a ciascun Reggimento da fortezza venn<~ assegnata una compagnia treno -d a designarsi dal Comando territoria,Ie d'a,rtiglieria nella cui giurisdizione trovava.s i il poligono. Anno 188i'> : Colfiorito (1° e 13° R egg.) ; Porto ·Corsini (2° e 3° Regg.); Sas~molo (4° Regg.)'; Cirié (5° Regg.); Gossolengo (6° e 9° Regg. e Brigata mont. Conegliano); Cecina (7", 14° e 15° Regg.); Spilimbergo (So Regg.);
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LOCALT.'l',Ì.
ovru sr
SVOLGEVANO LE SCUOLl<l Dt 'l'IRO
Lomba r dore (110, 16° Regg. e I3rig. mont. 'l'orino); Persano 17° Regg.).
(100, 12<> e
A cominciare da, tale anno la COillfPagnia treno assegna,ta ai Reggimenti da fortezza per i servizi di traino durante le Scuole di tiro al poligono, venne designata dal Comandante del Corpo cl' Armata, competente. Nel 1885 venne costituito il
Stato attuale della. spiaggia di Marina di Ravenna già occupata dall'antico Poligono di Porto Corsini.
Spiazzo dell'antico Poligono di Porto Corsini ora adibito ad Ospizio Comunale.
Marino
Fig. lOJS • L'antico Poligono cli Porto Corsini.
poligono cli Cirié, fn riutilizzato il poligono di S. Maurizio e si istituì quello di Nettuno. Anno 1S86 : Colfiorito (1° e 13° Hegg.) ; Porto Corsini (2° (~ 3° Regg.) ; Gossolengo (4° e 9° Regg.); S. '.\lauri:do e Cirié (5° e 1.0° Regg.) ; Lombardore (6° e no Regg. e Brig. mcmt. '.!.'orino); Cecina (i0 , ' J4° e 15° Regg.) ; Spilimbergo
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S1'AB1LIM~~l\Tl D'Al{'.L'lGLlEUIA
(8° Regg. e .Urig . roont. Conegliano); )[ettuno (.1.G0 Regg.); Persano (10° e 17° Hcgg.). Anno 1887: Colfiorito (1° e 113° Hegg.J; l'orto Corsiui (2'> e 13" Regg.) ; Gossolengo (4° e lù0 Regg.); Cirié (5'' e !)0 Regg.) ; Lombardol'e (G0 e 11" Regg. e Ilrig. mout. Turino); Cecirnt ('i0 , 14° e 1::\0 Regg.); Spilimbergo (8" Regg. e Ilrig. mont. Conegliauo); Persano ( 10° Regg.); Nettuno (12° ,! 17° Hegg.).
Nel 18~7 quasi. tutti i R1~ggimentl si recarono a.Ila Scuola di tfro formanr.lo 11n' nnic:a 1m1ta.. Ultirnat:1 la Scuola. di tiro, al :flue cli e.s eguire alcune eiseJ'Cjtazioni cornpletiV('\ di tiro, una parte clelle com1pag11,ic del Ui" Regginwnto artigli.eri.a da fortezza si ttasferirono ai seguenti Forti. di sbarramento : l?enestrelle, Bxilles, l\foncenh;io, Vinadio, Kava, Giovo, mentre le alti·e compagnie si u~carono ed eseguirono delle esereitazioni di tiro ai Fol'ti. <ìi. Bar<l, Tenda, Zueca.r.ello, Altare, e Rivoli Veronese. Nello stesso' anno si formò H nuovo poligono di Barcellona in Sicilia . An.no 188'8 : C irie (5° Regg., e 2• e 3"' Hi:ig. del Regg. da mont.); Loillbanlore (G0 e .U0 Hegg.); Gossolengo (4° e 0° Regg.); Somma Loro!Janlo (2" e il" Drig. del Hegg. a cav.); Spilirubergo (8° Regg., Brig. rnont. Concglirino, l" P.rig. c·a,·.); Pmto Oon,ini (2•> e 13° R egg.); Cecina (7° Regg.); Nettuno (1° e 12° Rcgg.) ; Per,;:mo (n. 'IO batt. del 100 Regg., st.nnziate s nl eontinenle); Ratcellona (11. 5 batt. del J.0° Regg. stflntiare in S'icilia) ; Colfior'ito (li'i0 Hegg.); Cedna (JG0 Regg.); I'er,;,rno '(l, " Regg.) .
I Reggim enti 13" e 14° non <~seguirono alcuna Scuola di tiro, e non effettuarono a lcun cambio cli cli.staccamento N-el novembl'e 1888 avvenne lo sdoppiamento <lei Reggimenti d'arti · glieria. da canipagna e cioè cogli elementi dei 12 Reggimenti eSÌ· stenti se ne costituirono a.ltri 12: dei risult,rnti 24 Reggiment i da camo)agna 12 furono assc~grntti a,i Corpi d'Armata ed eb,bero 1rnmcrazione dal l° a.l 12°, g;li altri 12 assegnati alle DivisLoni e perciò chiamati divisionali si numeriuono dal 1.3° al 2Li i 5 H.eggimenti cFal'tigli.eria da forte1,za, assunsero in conseguenza la numerazione progressiva dal 2:>" al 29". 0
:
Ami.o 1889 : Cirié (5°, :1.1° e 6° Rngg.); Lombardore (2" e 3" I3rig. del lfogg. cla mont.; 17", D0 e 23° Hegg.); Sommfl Lombardo (Regg. u cav., m o e 4° Hegg.); Spilimhergo (l• I3rig. de! R egg. da mont.; 8°, 20° e 2° Regg.); Gossolengo (21° e 1;3° R egg.); Cec-inn (7·0 , J.0°, 2G0 <.!. 28° Hegg.); Colfiorit,J (J.0 , 23° e 2i 0 R egg.); I'ol'lo Corsinì (3° n J.,J0 Regg.); Nettuno (10<>. 12° e 13° Hegg.); Pel'::;ano (2'1<> e 2!}0 Regg) .
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F ig. 1019 - TI quadrh·io Hcllia al l'oligouo lli Piazza .'l.nuerina.
$ 1.'ABIL ì~Ili1NTI
u' AR'J.'lGL1J::RIA
I R eggimenti 25° e 26° al loro ritorno dni poligoni eseguirono eser citazioni in t egrative di tiro r ecandosi in P iazze costier e . Anno 1890 : Cirié (23° e 17° R egg.); Lombardore (11°, 5° e 9<> llegg.); Somma Lombardo (Go, 1G0 e Regg. a cav.); Spilimbergo (2°, · 3°, 8° e 20° R egg.); Gossolengo (4° e 7° Regg.); P o1'to Cor~.ini (14° e J 5° R egg .) ; Cecina (19<>, 28° e 21° Rcgg.); Colfiorito (27° e J.3° R egg.); Nettuno (18° e 24° R egg.); Pesco Costanzo (100 llegg.); Rocca d i Mezzo (1° llegg.); rersano (12° e 29° Regg.) ; Piazza Armer ina (22o Regg.).
Nel 1890 fu prescritto che tutti i tenenti colonnelli Rela· tori dei Consigli d'amministrazione dei Reggimenti, i quali avevano cessato di partecipare aUc . Scuole di tir,o da q uando i Reggimenti vi si recavano formando una sola muta, dovessero intervenirvi e per t utta la durata della Scuola. In t ale anno si costi tuirono i seguenti ,poligoni : Pesco Costanzo, Rocca di Mezzo, e Piazza: Armerin a . Per la special ità. da montagna risale a tale anno l'inizio della, Scuola di tiro non più in poligoni chiusi ma in ca,mpi aperti: come già fu rilevato fin dal 1890 le batterie da montagna eseguirono t utta la Scuola cli tiro nella zona montana durante le escmsioni estive. l t'u a,nchc nel 1890 che venne prescd tto che i Reggj m.enti cla fortezza da, costa (25° e 26°) non escguisser,o la Scuola di tir-0 in poligoni con bocche da fu oco da assedio, ma soltanto delle esercitazioni. di ti.ro dalle P iazze costiere sui fron Li a mare . Anno 1891: Cirié (9 batt. del Regg. da mont. ; 11 comp. da fort. ; ll0 Regg.; altre 11 comp. da fort .); Lombardore (17°, 23°, 6° e 5° Regg.); Somma Lom bardo (R egg. a ci.tv.); Splllmbergo (4°, l.6° 8°, 3° J50 e 20° R cgg.); Gossolengo (9' e 21° Regg.); Porto Cor s!ni (2<> e _1,J0 R egg.); Cecina (7° e 190 Regg.); Colfior ito (27° e 18° Regg.); Nettuno (l2° e 1° Regg.); Pesco Costanzo (10° Regg.); P er sano (24° e 29° R egg.) ; Piazza Armerin a 22° R egg.).
Nel 1 91 venne iprescritto che dei tiri stabiliti per i tre periodi della Scuola di tiro, le batterie da monta,gna eseguissero al poJigono di Cirié t utti t iri ·del 1° periodo ed alcuni pochi degli altri due periodi, ment re le rimanenti esercitazioni di tiro dovevano essere svolt e nen a zon a, montana durante le gr andi escursioni alipine. I Reggimen ti d'ar tiglieria da costa, come gi à l'anno pri-
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ESl'T,:HllDNZh: AL CAMPO DI
curn1:
ma, non eseguirono la. Scuola di tiro con bocche da fuoco da. assedio. Le Compagnie d'artiglieria da, for tezza, residenti in Alta Italia, dovevano eseguire la loro Scuola di tiro al poligono di Cirié raggruppate in due gruppi di 1l compagnie ciascuno. Anno 1892: Cirié [6 comp. da fort. ('l'orino), 6 cow p. da fort. (Alessandria), 4 comp. d a fort. (Piacenza), ;:; cow p. da fort. (Mantova), 2 comp. da fort. (Bologna); 3 comp. da fort. (Verona); Accademia Militar e; Scuola
U~ClllC COIIP,11\ATIVC lii TII\O CON CAHNONI OA12 c15 CCI\CHIATI ( NON CEI\CHl.l ll CONTI\O P,lf\APCTTI IN SABBIA [O IN T[l\f\A • l'SECIIIIB .IL C,l.llP.O DI Cll'/1'. M:L Gl~C~'O 1883 f'im,pdii,-ùc ,r.;J'iJi,2 Jlùfa,mt /,;/t?</.. .9<'/2, (;,.,.,,,.,, da / f G A'./.·/ N't h ""~" ·'l"""t,· 4 Cl
Fig. 1020 · Esperienze al campo cli Cirié .
d'Applicazione d'Artiglieria e Genio; 17° Regg.J; Lombardor e IBegg. d a mont .; 6 batt . trasf ormabili (2 per ogni Regg. 50, 8° e 11°); 5°, 23<> e 6° Regg.J ; Somma Lombardo (Regg. a ca.v .) ; Spillmbergo (3°, 16°, 20°, 4° e 8° Ilegg.); Gossolengo (il0, 9°, 7° e Hi0 R egg.); P orto Corsini (19°, 21° e 2o Regg.); Cecina (24 comp. da costa stanzia te iu par te a Spezia, in parte a Genova, in parte a Venezia ed in pux·te ad Ancona) ; Colfiorl to (9 comp. da fott. stanziate in par te a Roma e in pa r te a Capua ; 14° e 1° Regg.) ; Pesco Costanzo (24° Regg.); Nettuno (18° e 10<• Regg.) ; Pers:1110 [12<> R egg. ; 'l comp. da costa (Messina) e 2 comp. da costa (Gaeta)); Arcinazzo (13° Regg.) ; Piazza Armerin a (22<> Regg.).
Nel 1892 la Circolare !Per la Scuola di tiro prescrisse che le batterie trasfo1·mabili, e cioè la 5" e la 7" dei Reggimenti -
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S' l'AlJILL\J C:S'l'I
0 :-; ,
Jr° Al1TlGJ.JI,;H IA
8° (•cl 11 ", ll nnmte la Scnola di ti l'O, LlOYessero impieg,11:e
il r-olo urnterialc Lla montagna, eseguendo al poligono t ntti. gli esercizi pi-escrHti dall' Istruzione per le csen:itazi<>lli delle S<:nO · le di ti1·0. L<> tom1pagnic da 1'o1-t<~,-1za. cl<'ll'.Aìta Itnlia d on~va1H) dop,)
la. Scuola di Liro essei-e invi.ate ai Fodi di :--l,an,t111c11 to pct l è consuete es<~1·<:itazioni cli tiro estiYc. Per alcuni. giorni e pct i i i ei pi.ù importun Ci Yen nero in Yiati oi poligoni e oi 1·isp<>tti Yi Hcggimenti i U r latori 11onchè g li. ufficiali snpPr.iori eri inferi.od achletti a ll'U1fir·io-ì\Ja teri a le ecl a I Deposito, ,per a. ~i~tcte a ta li e~erc.itc1zio11i. Nc·I 1R!)2 Yennc istituito il poligo110 <.li 1\te.iun'l.zo. Da t,11,; anno a11chc la .Scuola <l' .\pplica'l.i on e d' .\ rtigJicria e Oen io C! l.1 R. .\ceacl.ernia i\J.ilih1i>c cli Torh10 comin ci.a,ronn <lnr:rnte il cosicletto «Campo)) a f,n fn-olgr 1·c ai poligoni. dai 1·i~pctt iYi nfliciali.-a11ic ri e alliPYi-uflkiali k v,1l'Ìe e:-:ci-citazioni di tiro prcscti1 le per l<' Scuole· cli tiro. Anu o l&J;;: Cixié (18 eo111p. dl'l 20° ltcgg. (la for t .. di cui (i ,1:i Alessnu (lrin . li d a 'l'orino e <i <la Piaceur.n; Oomp. Deposito del 2!)<> R egg. con g li nllieY i <lei plotone crlstrnzione ; , c uob .\ppliea:done; 3° R egg.); Lombnr1lore (G batL. trasJ:o r mnl!ili; 17°, 11 °. e 0° Hegg.); Go;;:sole11g1) (21°. Ci" . 2::,, ,,
4° Hcgg.); Sonnua T.ombnrclo (R egg. <ln mont. e Rcgg. ,1 <':W.); Spiliwbc1·go (20°, J0°, 2°, 8" e Ii, 0 Rc,g-g .); l'orto Co rsiui (3° e 14° B cp;g .); Cecin::i (10 c-o mp. tlel 28° R eg:g. foit. <11 cui 5 <In l\lnntorn e 5 cla Verona; comp. Dcpo!'<lto <le i 28·1 R egg. co11 gli nllie,i del plolon e tl'istn1zione; l!l0 e i 0 R egg.); Colliorito (l" e 27<> Hegg.); Ar<:iirnz?:o (13° Hr,gg.); Rrll <:<' i,rno (18° e 12° R cgg.); X cttuHo (2-J.0 R egg.); P e:<:<'O Coi<t:mw (100 HC'j!g.) ; Pi nzzn .\rrn<'rinn (22° R cgg.).
11 Heggilllento da montag11a 1wl J.893 (':,;egnì 1m,1 prim,t-
:-:erie di ese1·r·ita¼ioni rli ti.i-o al poligo110 ctl nna !-;C\COJH~a serie in monlagnn: le batt c:1·i.<~ t rasformabili , dopo una Scnola di tiro al poJig-on o opipo1:tnnalllentc 1·iclot!a e<l effettuata rol mn t criale da camp:1g-na, eseguirono alcun<~ csercit:izioni di tiro (la montag-na . Compagnie del 2S0 <' del 29' Forti di sbarramento IJ'.)el.' le dell e romprtgni<> H5a r J6' del 2!)" R e~ginJ<•nto d1e rimasPro al polig-ono per servizio · delJa
nella ,-1011a alpina col ma1criaì e Dopo Jn Scnola cli tfro. le R eggimento Yennc'l'o i.11viafr a i eserdtazioni esti.,·e. acl ercc¼ionc
-
2332 ~--
J::;Tl'l: l.JZIOKI•: Df, L I'OL I GO:W
DI
HJ:ACCIAXCl
Scuol a d 1 Applicazione cluran te .I.e escrcita~doni cli tiro degli ufficiali-allieYi. :Sel 1893 si. istitu ì. H nn ovo polig·ono cli B1·ac:.cia110. Pel' i neces~ari tn1.spo1·ti. dnran te la Scuola <li. tiro dei. R egg imenti cla fort ez:rn venneto clai Comandanti di Cor1po cFArmata com petenti conrnnilnJe 11110 o d u.c compagnie treno .
1:'ig . rn2J - E spndenze n.J ca mpo d i '.~eLtuno.
Anche in ta le anno p1·esern parte alla Seuola di tiro dei r·ispettivi Reggimenti i R e.latori e gli uffici.aJi superi.ori ed in feriori cle.llTfficio Materiale ·C <l.e1 Deposi to, per assist ere, di.r i · gere ed in t( 1·vcuil'e ml acunc esercitazioni di lil·o . Lo Sp(~cch io n asseµ:nava negli anni prelletti le s<~gue11t1 dotazioni di 1n11niz-ioni per le Scuole di. tiro cleU' A.rtigHcria_ cfa c:.am.pagna, da mon tagna cd a cavallo . 0
l'\1'ABIL1MIJ)NTI D, Alt'.l'IGLIERU
SPillCCIIIO ~
1 o
Dotazione per og11i
,=
o
o
B
,..~
.a "'o
,!
E
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:::
-.s ~
Scatole a mitraglia
,:::,
~
6
.I
Batt. di ltegg. di O. d'A. Batt. di R egg. Dìvlsion.
2130
100
200
50
6
-1-00
(i
60
6
200
6
natt. a cav. e da mont. Ilatt. trnsform. per Scuola tiro con arm.to da camp.
200
Batt. trnsform. per Scuola tiro coJl ar m.to da mont. Plotone Allievi Sergenti ed Ufficiali . . . .
Allievi
00
!O
(I
Lo Specchio O assegnava le seguenti dotazioni di. munizioni per le Scuole di tiro dell'artiglieria da fortezza. SPECCHIO C D ofaz. per ogni Specie d ella n:mnizione
Comp. Granate da 21 Granate tla 15 Grana te da 12 Ret. Granate da 9 Shrapnel da 12 Ret. (d'acciaio) Shrapnel da 9 (carica centrale) Shrapnel da 9 (a diaframma) Shrapnel da 21 Shrapnel da 15 Granate da 42 Scatole a mitraglia Cartucce a, pallottola per ruitr.
10 40 20 10 40 10
40
.Plot.
10 10 10 30 10 10
5
30 40
20 6
due canne .
1:t
-
2334. -
500
SCUOT,A DI '.l'H! O IN ll'lON'.L'AGN A
Nel 1 94 il Reggimento d'artiglieria, da. montagna esegui l'intera Scuola cli tiro in montagna con ~eciali norme all'uopo impartite dal Ministero : e analoghe norme vennero poi emanate per r egolare le esercitazioui di til·o effettuate dalle batterie t rasforma bili nelle valli alpine col cannone da montagna, dopo aver ultimata la loro Scuola di tiro col cannone da. campagna.
gen. V.ltelli. ·
ammlr. Leonardl Cattolica
gen. Clavarino.
l!'ig. l.022 - ~sperienze ul earupo di :Bracciano.
Venne allora sancito che le com1pa.gnie del 28a e del 29° Reggimento da fortezzaJ ultimata 1-a..,-Scnola di t iro, anda,ssero dai poligoni ai F orti di _sban amento per le esercitazioni estive, eccettuate )e compagni.e 9" e 10a del 28° Reggimento della brigata di Bologna che, dopo 1~ Scuola dt tiro svolta al polig.ono di Cecina, si dovevano portare al Campo di ·s. 1\faurizio iper le esercitazioni di tiro degli ufficia li-allievi della Scnola di Applicazione d'Artiglieria e Genio.
-
2335 -
STALIILDI t:::'\Tf O . .,1:'J'IG J, l EL: !.\
~ el 1894 si costituì un nuo\"O p oligono nel ten itol'i o d i Ncmi, e cla queJl'a11110 in poi i R.eggim.enti e R.cpn.rti t1' :ntiglie1·ia sYolsel'o le ri i-pctt in• S c uole ùi li.r o nei sottoindicati 1p ol ig·oni.. Anno l 0-1: S. i.\ Cu n r izio (](; comp. d<.:l 2li0 Hegg. delle quali 6 di j.Jess:rncl r ia, () di 'l'orino, 3 di l:'inccuza e hl comp. D eposito tlc.!l 29° ; 8cuola <1· Ap plic aziu11c, 23° Regg .) ; Lo1111J11rclorc (G 0 , G0 e 17" Regg.} ; Gossolengo (90, 21° e 11° R eg g.} : Sowwn LowlJ:nclo (Hcgg. a c:IY .}; Spiliwbergo (3°, -1°, 8°, 15°, 1G0 e 200 Rcgg.); l'or to Cor:;:ini (2o. 1-1° e l !J'> Regg.); Cccinn 10 co1up. ,~ com11. Dcpo:sito clel 28° Ik.~J.!. <k llc <1n11li :; <li i\f,rnto,·;i , :J (li. '\'eron a o 2 cH Rolol,!nn; 1.:; romp. e comp. Depo:sito dl'I 20° Rcgg. dell<' qonli !l <li Gcnon1, 2 cli An<:011:1 e ·1 cli Vcnezi:1 ; 7" R egg.} ; Colfior ito (18'' R cgg.); Arclnnzzo (J2° e 10° R eg-g.); Hi·a cr:i:rno 11 C':O lllJl . E' <:o rup. T>e po~i\·o tlcl 2~0 Rcgg. delle qnnli !l di Spezi:, e 2 di (:actn; 27° Reiti:-.); X e mi (l<> e 2Jo Regg.); ;'{ettuno (13° Hcgg.); Piazz:1 Al'merl na (7 <'o m11. flel. 2;:;·, R eg;:-. <la i\fcs,;ina, llegghi G:1l11ùria e 'l'nra n to; 22° R egp;.) : Oz. icirl (cJi!;l:t<'c~m cuto del 2:i<> R cgg. da i.\focltl:tlena : distacC'amcnto del 27° Rcgg. da C:iglinri).
Lo SpN'.chio B a1-:8egnava allora le segn enti d ota½i.oni di m u nizioni p<'l' i Hep:g:i men ti <la campag1rn, a crwallo e da mon tagnn.
-
- -
~ - ~--· ~ - - --- - - - - - - O 1·a 1111le
Dotazi one per oi:rni
SPECCHIO
-- --
el ,,
";:::, Iu·n pnc1
. 11rapn<'1 G ra nate .::-<·,l 1, 1o a dia- i;1ll'~,l!"e1 a me' n i• a eiincari e. c:e11.f.r. 1.1·a 1n11111 framma u·1l:l
I
n
-1
Ba tt. ili R cgg . di Corpo cl'.\ rmata
30
num. i lii mii
l
71)
I
1
Balt. di Ii<'gg. D! vis.
50
Bntt . a cav. e da mont
I
Ra t t. trasform.
(cnmp.) I
Batt.
(mo nt.J
t ra sforru.
Plotone A.
s.
e A.
11111111, illi1u;1. I
I I
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I - · :233<i
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1111111. i ll i 111 il.
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80
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:-;ccor.E Dr '.L'lltO KEG LI
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Lo Spec:chi.o O asseµ: nava lt~ seguenti dotn:-1io11i pc1· i Rcg gimenti da forte7,:-1a j?: <la costa . SPECCHIO f )
Dota11io11e pe1·
I1-- - - - -SJlecie d e lla
lllllllÌ ¼ÌOIIC
Plotone Comp. <lei Comp, dei Rcggimen- Ali. Serg.
1 Reggi1nen .. 1
ti da fortezw
ii (la
e
costa
All. Uff.
O,!t11ì
Muta dei
Rcgg. 25 ' 26" 2!Jù 29•
M uta d el 27 • Regg.
20 50 20 20 20 50
Granate c:ta 21
10
10
Gran,lte da 15
4.ù
10
Gr anate da )2
.j.()
30 20
10
lO
10
lO BO
10 20 20 20 20
BO
100
J.O
100 20 40
!:)
Granate da Sllrapnel da 21 Shrnpnnl cla 15 Shrapnel d'acciaio da 12. Shi:apnel
ll:t
Shrapnel (la
o
car.
f)
a diaf.
Scat. metr. da
:I
Celi.
40 20 :20
o
Gr:,innte da mm. 42 Cart ucce a paliotto In Utìtr. 2 ca nne)
10
1()
6 40
30
500
'300
20
24,
50
(per
2.000
Nel 1895 nella denomìna,zi.one dei Reggimenti d'artiglieria da caIIlJp[Lgna, vennero abolite le dicitute « Divisionale >> e ùi « Corpo d'Armata,>> . Anno l8!J5: San ;)famizio (Pri ma .il:luta di 10 comp. da fort . : di cui 2 della ~~a B rig. Piaccn11u, 3 <lella 4" Brig. Alessa ndria , l della (/" Drig. Alessandria, 2 clella G" Brig . Torino; SE,conda Muta d i 0 <:omp. dtt fort.; di cui 2 della a, Bi:ig . Piaccn11a, 2 della 1• Dl'ig. Alessandria, 3 della ;,• Br ig. Alessa nd r ia, 1 clella 6" P.rig . Torino e 1 tiella 7• Brig. Torino; li" Uegg. camp., 5° Regg. c:unp., Scuola Ap plica?:ione); Lombardor<, (21", !)0 e G0 R egg.) ; Somma Lombm:do (Rcgg. art. cav.) ;, Spilimbergo (4°, 1G0 , 200, 2", S0 e 3° Regg.); Porto Corsiui (J.0 e 7° Rcgg.); Cecilw (10 eom p. cln fo1t. : cli cui ;{ della 2" Brig. i\fantova, 2 dell'8" B r i.f,;'. Bologna, 4 cklla
-
2:3:l 7 -
STABILl i\lE-NTl
I)' ÀR'I'lGLlEHIA
1• Brlg. Verona e 1 della 2.. .Brig. Mautova; 19° e 14° l?cgg.); Nettuno (100 e 120 R egg.); Arcinazzo (24° R egg.); Colllorito (18° Rl.!gg.) ; Rracci:m o (2i0 R egg. fort. e 130 Regg. camp.); Piazza Armcrina (22° Regg.); Ozleri (363 comp. fort.) .
Il Reggimento d'artiglieria da montagna esegui l'intera Scuola cli tiro in montagn a colle n orme speciali impartit e direttamente dal Ministero. Dopo fa Scuola di t iro, i Comandi di Br igata e le compagnie del 2 ° e 29° Reggimento da fortezza si. recarono direttamente dai poligoni ai Forti di sbarramento, per attenderr~ alle solite esercitazioni estive, seguendo le norme emanate dal competente Comandante d'artiglieria d iL for tezza in base ai cri teri direttivi iIDJPartiti dal Ministero. Le compag1iie da fortezza S", 12" e 2 l", dopo la, Scuola di tiro, furono inviate a San Maul"izio per le esercitazioni di tiro degli ufficia li-allievi della Scuola d'Applicazione cl' Artiglieria. e Genio . Lo Sipccchio B annesso alla Circolare indicava ·rome al solHo le dot:u1,ioni per i Reggiment i da campagna, a caYallo <~ da montagna . SPECCHIO lJ
Dota1,ione per ogni
Gnnrnfe
L
Batt. a cnv. Ba.tt. da mont. P lotone All. Ufficiali
Serg. e
cen.te
-60
Batt. da camp.
·I .1 I
Shrapnel Shnipnel Scatole Cnrtocci a car ìoa a di a- a m ok a·
frnmmn
220
150
20
400
10
400
~11:1
100
I -
glia
------'--
2388 -
(J
80 80
6
8()
80
f.:CUOLJ\ DI 'l' IHO NIDLL' ANXO
1896
Lo Specchio () assegnava poi le dotazioni per i Reggimenti d'artiglieria cla fortezza. SPECCHIO
0
Dota.:i:ione per ogni Specie delle munizioni Compagnia
I
Plotone A.. S. e A.. u.
40 40
Granate da 21 Gnmate da 15 Granate torpedini da 15 Granate torpedini da 12
40 10 40 10 40 :20 20 20
Granate tor pedini da 9 Granate torpedin i da 42 Shrapnel da 21 Shrapnel da J5 Shrapnel da 12 Shrapnel da 9 a carica centrale . Shrapnel da 9 a d iaframma Scatole a metraglia da 9 .
lf:> 10 11)
20 1()
20 20 10 6
Cartucce a pallottola per mitragliatrice a 2 ca11111=
1.000
200
Nel 189G i. Yari Reparti e le diverse unità -da fortezza e da costa vennero orga,nicamente costituiti in 11 Briga.te d'artiglierià da fortezza ecl in 11 Brigate d' artiglieria da costa. Anno 1896: San :i\faur izio (Prima Muta : 12 corop. da fort. d i cu i 4 della 4• B rig . Alessand ri a, 3 della 5a Brig. AlesSall(lr ia, 2 della 6• Brig . Torino e 3 della 7" Brig. Torino; Seconda Mu ta : 11 comp. da fort. di cui 4 della l" Brig. Ver ona, 3 della 2a. Br ig. Mantova, 3 della 3" Brig. P iacemm e 1 dell'8" Br ig. Bologna; (i0 e 5° Regg. camp. ; Scuola Applicazione) ; Lombardore (17°, n° e 23° R egg.); Gossolengo (9°, 21° e 160 Regg. camp.); Somma Lomba r do (Regg. a r t. a cav.); Spilimhcrgo (2°, 3°, 15°, 4°, 8° e 200 R egg. camp.); Porto Col'sini (14° e 19° Ilcgg. camp.) ; Cecina (10 comp. al't. cla costa di cui 5 della 7"' Brig. Spezìa e 5 della 10" B r ig. Spe1,ìa; 1° e 7° Ilegg. camp.; 10 comp. cla cesta di cui 5 dell'S• .Brig . Spe1,ia e 5 dell'll• Brig. Genova); Nettu no (18° e 24° R egg. camp.) ; Colfiorito (7 coinp. da cost>t di cui 5 della l"' Bl'ig. Venezia , 2 della 2• Brig. Ancona e 2 della 6• Brig. Gaeta; 1'3° Regg. camp.); Brncdnno (!J"', 10"' e 11a Brig. fort. ; 8 corop. da fort. da Roma e da Capua; 12<> Regg. camp.); Arcina1,1,o (100 Regg. camp.);
-
2339 -
,;1'.U;( f , I ~11.!.):Tl D ' ,\ltTI GLIEHIA
l 'lazza ll.rme1·i11a (8 <.:ornp. ar t . {hl c:o::;tn. di cui 2 della ,;a Brig. 'l'arn.nto, 3 d e lla -1"' lfrig-. )lc:<sina e 3 dcll:t ::i" Drig . H eggio Cnlnbria; 22° R egg. c:mnp.) ; i\laddalcna c::i;~ c-omp. fort. da Cagliari e X eomp. della !Ja ill'ig. fort. Ma+ 11:tltma). I l Regµ; iuwnto d 'a rtigli er ia da m o11t,1g na c:o nti11uò acl c,;e.~ nire l'i nter:1 S<.:nola cli Liro in moutngna; le c•ompagnie cl a forLer.r.a 8", 12•, 1;:;a, :!1', 2-!• e 28• esegnll'ono tutl~ le loro esereitazionl cli tiro agli s lJarra menli ; i <·omamli di Hrignt:1 e le com11:1J,:'nie d 'a rtiµ: lieria tl:1 forter.za ch e in ttJ L'vcn w•1·0 a l poligono <li Snn Ma uri?. iO, d opo le C'scr cit:1i1·io11i di tiro i1·i e ffcll uate i;l reearono. eome cli c:on;;n eto. ai F orlì di 1<bnn-:1111c·nto. Le• due compagnie S• e 12• p:u-ti r ono dagli sbarrnmenti 1><'l' San .i'1:1111·i?1io il 12 lu glio per mcllersi :i s;r,rvizio <l<? ll a Seuol:i d' ..\.ppJi('ri z ionc rl ',\1:t iglkria e Geni o.
Nello 8pecd1io H era no indi cale l<> munizion i 1per ogni battc1·irb di Reggi men to da <·ampag-na, a ca ,·nllo e cl,1 mon i.1,gna none.be p er i plotoni a ll kvi -uflìc i.11i (J\ . U .) e allicvi-se1·g-t•nti
1!'ig. 1023 - 11:..:p<ir ie nze d i tiro a Vinad io .
(J\. S.); nello Sperehio O quelle p er ogui (;Om1pagnia dell e Dri gatc! da fortez;m e rc latid plotoni allie,·i -uflieinli e a l lieYisetgenti: i qnantitatiYi cl i 11111ni zio11i enurn qrn1:-:i ide n l ic:i a qnclli de ll' a n no p i·t>eedenie 1895 . Nello S p ecchio 7) eraJ10 ind icale le munizion i per le com pngnie e per <:iai:.cnn plolon e alli evi -uffi ci.il i e allieYi-se1·gentl ll.elle Brip;nte cl'tut.i.glie1·ia da costa : i qmllltitaLivi cli dolaziow~ [)Cl' tali unità < la ,coi:;ta (~t·a no all 'i ncirC"a uguali n quelli riportn ti dallo Rpc>cc·hio O p er le B i-i~a te d '::u-tiglieria da fortc•z:1.a,
SCUOLE lH 'l'IRO NEGLI AN)!I
1897
El
1898
I n linea di massima si (PUÒ rilevare che tutte le disposizioni date per le Scuole di tiro nel 1896 era,no analoghe a quelle emanate per il precedente aml-0 1895. Anno 1897: San Maurizio (23° e 5° R egg. camp.; ,1a e 5" Brig. da fort. Alessandria, (1" e 7a Bl·ig. f:ol't. 'l'orino; Scuola d 'Applicazione); Lombardore (170, 60 e 90 Regg. camp.); Gossolengo (11°, 15° e 21° Regg. camp.); Somma. Lombardo (Regg. art. a cav.); Spilimbergo (40, 2-0o,_ 2<>, 8° e 16° R egg.); Porto Corsini (3° e 14" Hegg.) ; Cecina (7° Regg. camp., l" Brig. fort. Verona, 2"- Brig. fort. Mantova, i:l'1 Brig. fort. P iacenza, 8"- Bl"ig. f or t. Bologna ; 19° Regg. caJ.Up.); Colfiorito (9" e 10• Brig. for t. Roma, U"' Brig. fort. Capua; 1° Regg. camp.),; Nettuno (24°, J2° e 10° R egg. camp.); Bracciano (lSo e 13° Regg. camp.); Piazza Arrueri na (22° Hegg. cmnp.); Maddalena (36• comp. fort.).
I quantitativi di munizioni. assegna.te in dotazione a1le batterie e alle compagnie delle va,rie specialità erano pressochè uguali a quelli degli anni precedenti. Anno 1898 : San Maurizio (J.7° Rcgg. camp., 4", 5•, 6• e 7• B rig . da fort.; 23° Regg. camp., Scuola d 'Applicazione); Lombardore (ll.0 e 5° Regg. camp., .Accacl~ia Militare e 6° Regg. camp.); Gossolengo (16°, 90 e 21<> Regg. -carup.); Somma Lombardo (Regg. art. a cav.); Spilirobergo ('1". 8°, 20°, 3°, 140 e 150 R egg. camp.); Porto Corsini (2° e 190 Regg.); Cecina (l", 2•. 8"- e 8"' Brlg. art. foi't.; 7° R egg. camp.; l", 7", 10•, 2"', 8" e 11" Brig. da costa) ; Colfiorito (l<> Regg. camp.); Nettuno (13°, 14° e 18° R egg. camp.); Bracciano (10<> e 12° Regg. camp. ; 9.., ma e JJ." Brig. fort.) ; Piazza Armerina (22v R egg. camp.; 3•, 4•, 5• e 6" Brig. da fort.) ; Maddalena (36"comp. fort. e 9" Brig. da costa). Nel 1898 compirono la Scuola di tir o a i poligoni anche le Brigate di artiglieri a da costa.
Il. Reggimento d 'artigli~ria, da, montagna, come negli altri anni precedenti si. pol'tò i n montagna per fo esercitazioni di t iro. La R Accademia M:ilitar<~ ri1prese le esercitazioni di. t iro al poligono reeanélosi- n Lombardore ov-e venne comandatf:L di ~ervizio muL ha.tteria, (1a c1unpagni1. Le munizioni. Jp er ogni batt(~ria di. Reggimento d'artiglieria da, campagna1 a cavallo e da montagna e per i plotoni A. U . e A. S. (Specchio H), quelle per ogni compagnia, delle Brigate da f.ort<~zza e per i. ploLoni A. U. e A. S. (Speechio O), noncb,,
152
-
2341 -
~1'AJ31LI ~1ENT{ ·0-,AR'.l'lGLIEUIA
le mn11izio11i per ogni eompa,g uia da costa (S1pecchio D) furono press)a poco uguali ai quantitativi rispettivamente assegnati. nel 189G. Anno 1899: Snn l\fouri?:io (G0 Regg. camp. ; 4", 5", 6• e 7• l3rig. da fort. ; Scuola d'Applicazione; 5<> Regg. camp.) ; Lomba rdor e (23° e 9° Regg. camp., Accademia Militare, l.7° Regg.); Gossolengo (15°, n o e 3-0 R egg. camp.); Somma Lombardo (Regg. art. a cilv.) ; Spilimllergo (8°, 10°, 200, 40, 140 0 21° Ifogg.) ; Cecina (i 0 Re~g. camp. ; l", 2•, 3"- e S··' Brìg. da for t.; 10° Regg.
:E'ig . 1024 - l:'oligono dì tiro presso Bracciano (R oma) .
cawp.); P orto Col·sin i (10° e 2° Hcgg. camp.) ; Xeltuuo (12°, J0° e 24° Regg.:; Btacchmo (rn° e 18° R egg. cawp.; 9", 10• (~ 11" 13rig. da fort. e 30• comp. da for t .) ; P iazza Arrnerina (22° Regg. camp.) .
Il Reggimento d'artiglieria, da, montagna oompi la Seuola di tiro in zona alpina seguendo le speciali norme diretta,me11te emanate dal :Ministern. -
2342
~
SCUOLA
1)1
'.L'lRO iXBl,l,' A.c\1'0
J.900
Il qua,ntitativo delle muni1,ioni era fissato dal solito Spec· chio B per l'artiglieria da campagna, a cavallo e da montagna. SPECCHIO
Dotazione per· ogni
Granate
Batt . dei REjgg. camp. Batt. Regg. a cav. .
GO .
20
Batt. Regg. da mout. . Plotone Allievi 'Cilldali e Allievi Se,:genti . . . . . .
B
I Shrapnel a I clia.fmmma I
Scatole a
300 400 400
6
6
100
(j
mifrugl ia.
(j
I quantitativi delle muni7,io11i. per le Bdgate d'artiglieria, da for tezza indicati. nello S1peechio O furono prcssochè uguaH a quelli degli anni anteced enLi, ma coll'eli.minazione degli shrapnel da 9 n, carica centra.le e dell'abolizione degli shrapnel da 7 a diaframma,. Anno 1900 : San lVIatn'izio (4", 5", 6• e 7• J3l'ig. <la fort .; 9° e 17° Hegg .. da camp.; Scuola Applicazione); Lombardore (110, 23<) e 6° Regg. camp. ~ Accademia Militare); Gossolengo (16°, 5° e 4° Regg.); Somma Lombardo, (Regg. art. a ca.v.); Spilimbergo (S0 , 20o, 3°, 14°, 15" e 210 Regg. camp) ;: Porto Corsi ni (1° e 7° Regg. camp.); Cecina (10° R egg. camp.; l"', 28•, 3" e Sa Brig. da fort.; 7"', 10"', sa. e 11" Drig. da costa); Nettuno (13°, J.8° e 19·> Regg. camp.) ;· ,Brncciano {12° e 24° Regg. camp. ; 9a, 10" e 11• Brig. · da fort.; l", 2-' e Ù"' Brig. d a costn); Piazza Armerina (2::-> R egg. carnp. ; 3"', 4• e 5" Brig. <la t:;Osta); SonnL (36" r.omp. da fort . e !l• nrig. da <'08t!l) .
Nel 1900 h~ Scuole! cli t iro dei Reggimenti d'artiglieri.a campale, ~ delle Brigate d'arti.gli.eria da fortezza e da costa: s_i svolsero colle stesse modalità, dell'anno 1899 : in tale a nno si. aggiunse il poUgono di Sorn u in Sa:rclegna. Le d ot azioni di. munizi oni per i Reggimenti da ca.mpa,g na, a cavallo e da montagna, e per le Brigate da fortezza furono press'a ,poco eguali a q11elle degli anni JPl'ecedenti.·
-
2348 -
~TAIHLrn U.:X'l'I
o' AH'.l'!GLIEIU:\
Le a ssegnazioni per le Briga,te cla co~tt~ erano le segu enti :
0 l't111nte
Per ogni
dn 21
SPECCHIO
I
I (l rnnnte da J5
0
G rnnatc ) Shmpnel 1S lu·apn e l l\ Shn1pucl da :H a cln 15 a da 12 a dn J2 diafram. di:1fr11m. lliarnim.
I
- -- --------'-Comp. da fortezza P lotone A. A. U.
S.
10
15
.12
I
10
10
I
"
10
15
15
10
Anno 1901: San :V(aurizio (2~0 Regg. camp.; 4•, 5 3 , Ga e 7a Brig. fort.; 17° e 5° Hcgg. cam1>.; Scuola <l'Applicazione); Lombardore (G0 e 0° Regg. cn n-1p.; Accnctemia Milltar e); Gossolengo (,L5°, 210 e 11° Regg. cm.n p.) Somma T,01ubardo (Hegg. arl. c:iv. ); SJ)ilimbergo (3°, 40, 14°, 20'', 8° e 10• R egg. camp.); l'orto Corsini (2° e 1!>0 Regg. camp.); Cecina (7° Regg. camp. ; l", 2•, 3a o 8" Brig. fort.; 1° Hcgg. carup.) ; Nettuno (12<>, 24° e 10° Regg. cn mp.) ; Bracciano (l?.0 e 18° Hcigg. caulp.; 9•, 10• e 11" Brig. f or t. ; 30" comp. fort.); Piazzn Armerìnn (22<> ltcgg. camp.).
Nel 1901 le Scuole di tiro dei R eggiment i da campa,gna, da. montagna ed a <~avallo, e d elJc BrigtLt-c d'artiglieria da fortc;,,r.a si svolsero colle stess-c. modalità degli a n ni precedenti; il Reggimento da ruonLagna, l'cffeUuò i.n zona, alpina; le ù,otn.zioo1i. cli munizio(ui furono eguali a quelle assegnnitc per il 1900 . .Anno 1902: Sau '.\lauriziv (3°, 17° e 0° Regg. camp.; Scuola Applica\ zione); Lo1nbnr<lore (9°, 11° u 23° Regg. eamp.; Accaden1io )lilitnre); Gos80l engo (2il0 , 15° e 1<> Regg. ,:11J11p.); Somma Lombarrlo (Regg. art. cav.); Rpilirobergo (14°, lii". 8° e 200 Hegg. comp.) ; P orto Corsinl (2° e 3° Uegg. camp.); Cecina (1° c l!)o Re/!,!!'.. enmp.); ~ eltnno (2-1°, 13<> e l 2'> Regg. cnmp.); lll'acciano (18° e 10° Reg-g. camp.; 9•, 10" e na Brig. fort.; 8", 12", 21" e .::lG• comp. fort.); Pinz,m Anu('rlna (22° Regg. cnmp.).
Come al solito il R eggimento da montagna svolf-c la Scno1a, <li tiro nella zona Hlpina; la maggior pitrte delle Brigate -d a fortezza, verso la fine di giugno, si recarono direttamente ai rispettivi li'orti. di sl>anamento per eseguir vi la Scuola di ti ro ed attend<~re alle 01·di.11aric eserci.tar.'i,oni estive, mentre Jc Brigate ed alcune compagni e da fot·tezza non dislocate nei Forti si recar on o al ipoligono cli. B1·acciano . -
234:4. -
SCT:O LA DI TIRO .NELL'ANNO
1902
Nel solito Specchio B erano rÌlportatc le dotaaioni di munizioni dei Reggimenti d'arti.glieria da, camiJ)agna,, a cavallo e da montagna, nonchè qflelle delle Brigate d'artiglieria da fortfzza..
Fig. 102ii - JJ
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Acq ua Acetosa al Poligono di Bracciano.
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Coru p. fort. al Polig . Comp. fort. ai Forti
135
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C!
2M5-
45
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STABILl ~!EIKTl O' .-U<'.L'!GLU:RlA
Auno t903: Sau lVIr.urizio (17° e G0 R egg. camp.; Scuota Atlplicazione); Lorub:wdore (U•, 23•, 0° e Rcgg. ca mp.; Accademia Militar e); Gossolengo (15•, 4" e 21.0 ltcgg. carup.); Sp!limbcrgo (20° e 8° R egg. camp. ; Regg. art. cav.; 10° Regg. camp.) ; Porto Corsini (2°, 3<> e 14° Hcgg. camp.); Cecina (7" e HJo Regg. camp.); Nettuno (18°, 100 e W0 R egg. camp.) ; ,_Brncciano (1• e 24• Rcgg. c:amp.; 1", 2", 3" e 4a. Rrig. del 3° R egg. fort.); Piazz.a Armcrina (22° Regg. ca111p.) .
v•
.Nel 1903 le 11 Brigate cla fo rtezza e le 11 Brigate da costa formarono rispetth-amente R Reggimen ti da, fortezza e 3 R eggimenti <la costa. In tale anno interv<~nn ero ai poligoni i Reggimenti d 'artiglieria da campagna, il Reggimento d'artiglieria a ca.allo et! il 3° Reggime11to da fortezza. Gli altri. 2 Reggimenti cl!L for tezza 1° e 2°, verso il 25 giugno, dalla loro sede si portarono a.i riRpettivi Fotti di. sbarramento per I,~ Scuole cli tiro e le ordinarie esertitazioni estive. Per le esercitazioni èlella Sc110Ja d'Applicazione cl' Ar tigliei-i.a, e Genio a,l poligono fnrono comandate 2 compagnie clcl 3" Heggimento da, fortez;1,a e 1 batt eria del 5° Reggimento da. campagna; per la Scuola di tiro d ella R. Accademia Militare il 5° B,eggimento da carnipagna lasciò a Lombardore 2 batterie. In massima le varie e~ercitaczfoni · di th'o si svolsero colle stesse direttive degli anni precedenti. Le munizioni a:ssegnat,e alle singole unità fnrono egua-li ~, ()nelle dell'ann o precedente. Anno l!l04: San Maurizio (5° Regg. cam p.; R egg. nrt. e:\\'.; Scuola .Applicn¼ione; 23<> Hegg. camp.); Lombanlorc ( L7°, 1.1° e (i 0 Rcgg. camp.; Accademia Milit:ue); Gossolengo (9<>, 100 e 21 <> R egg. cnmp.); Spillmbergo (8°, 20°, 4° e li:;" Regg. camp.); Porto Col'sini (14°, 2° e 3° Rcgg. eamp.); ~ettuno (12°, J ()o e· 24° R egg. camp.) ; Bracciano (1°, 13°, 7° e 1no Rcgg. carup.; 3° Rcgg. fort.); Piazza Armerina (22° Hegg. camp.). T Ucgg imenti cl'nrtiglierin d a campngun l", 2<>, 30, 5°, 6°, 8", 10<'. 12<>, JS•. Hi" . 17°, 20<>, 22°, ed il Reggimento n'attiglici·in a cavallo svols,~ro uoa parte della Scuola di tiro fuori degli orélinarl poligoni <'seguend o tiri di J>i ù b:1tterie in cam1H aperti ne i pressi d elle rispettive sedi., e conscgnen tcmeute ln d111·ata stnbillta per· le Scuole di tiro venne diminuita cli tre giorni. r1 J8° Reitgimento <la cn mpaJl'na eseguì l'intern Scuola d i t iro n ei pres,:: cli Aquila. J,<• Brigate J• e 2a del 2 R eggimenti da fortezza 1° (' 2° U 25 giugno s i l'ecarono dalle loro secli ai rispettivi F orti di sbnrr:1mento per le Scuole .cli tiro e per le ordinarie eser cita zioni esth·e .
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284-6 -
:iCC'OLl•l
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T!HO )11<:GLl A.Kè'lI
190±
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rnor.;
Il solito Specchio B stabili rn le dotazioni di munizioni per ogni Reggimento d'artiglieria da, cawpa,gn:1,, tL cavallo e èl a montagna e per i Repar ti da fortezza. SPECCHIO
I per o~n i
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Shrnp. a diafr.
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3>Hegg.
Fortì
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80 200
80 200
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25
25
175
17,'5
Sllrap. d'ace. Shrap. ghisa Colpi med i calil.>.
I
R
25 175 135
Colpi da 87 e 75 . Cartucce per mitr agliatr. Scatole a metr. med. cullu1·.
4.5
600
Scatole a mctr. da Si . . .
Anno 190G: San Maurizio (1° e 2° R egg. fort . ; Scuola Applìca:done ; 9<> Regg. camp.); Lombardore (3° R cgg. For t.; G0 e 23° Regg. camp.; Regg. art. cav. ; R . Accaclemiu Militar e); (;ossolengo (1:;0 , .J.0 e 11° Regg. camp); Spllimher go (10o, H 0 , 200 e 21° Regg. camp. ); Cecina (, 0 Regg. camp.) ; Nettuno (24° e J.0° R<'gg. camp.; la ba.tt. <lei J.()o disti1ccata in Sardegna
svolse la Scuola di Tiro iu Sardcgua); 12° RC'gg. camp. (di.e s,·olse J)arte d ei tiri del 2° per iodo ll<'i pr essi del poligono) ) ; Bracciano (1° e l!}o R egr:. co mp.; 3° Hcgg. fon.); Piazza An:ncrìna (220 Rcgg. c:111111.).
Nel 1905 il Reggimen to da mon tagna ed i suoi minori Reparti esegufron o l' intera Scuola di tiro in montagna,; le Bri· gate dei due Reggiment da fortezza (1° e 2") il 1° luglio dopo ln, Scuola di tiro si trasferirono ai rispettivi Forti. di sbarra· mento per cseguil'e la secoll(]n, parte della Scuo ln di tiro cd attendere aUe ordi11arie ese1·citazioni e. the: i R eggiment i di artiglieria da campagna 2°, 3°, S 13°, 17° e 18° eseguirono tutta la, Scuola ,d i tiro fuor i. degli ,o rdina ri poligoni in zone d i. terreno all' uoll)-O pl'eYentiYam ente riconosciute: g-li. altl'i Reggimen ti da 0
-
,
2:~47 -
STAlll Ll '.\:lEN'l'I
o·' AltT I GLIER!A
cam1Pagnu e quello a cavallo eseguirono parte dei tiri del secondo periodo fuori degli ordinari poligoni e cioè in 21one aperte. Per i Reggimenti da campagna, a cavallo e da montagna. e per quelli cla fortezza le dotazioni assegna te per l e Scuole di tiro risultavano da un unico Specchio B. SPECCHIO [Batt. '.camp. da87B
per og ni
13att. camp. da 75A
Batt. a cavallo
II
BaU. da mont,
I
I
I
I
Comp. ei a fort. al polig.
H
Comp. da fort. ai Forti
I 50 200
Granate Slm1p. a tllafl'. Shrup. d'ace.
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-
Shrup. d i gllisa Col pi mcdi calib. Coll)i da 87 e 75 Cartucce l)Cl' mitragliatr . Scat. a inctr. ÙR J20 Scut. a metr. da 87
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2i5
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I I -· I
25 175 -
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60 20 200
75 25 400
6
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A uno 1906: l3r acclrmo (l•', 19° e 7° Rcgg. camp. ; 2° e :::0 Regg. for t.) ; Nettuno (1il0 e 12° l{egg. camp.) ; S:in i\faurizìo (G0 e 23° Regg. camp.; 1° Rcgg. fort.; Scuola àppl!cazione ; R. Accademia 11Iilit:i re); Piazz:t Arm<'rina (22° Regg. camp.). I R eggimenti da campngna 2°, 3°, •1°, 6°. 8°, O<>, 11• . ·14°, 150, 160, 17•, 180, 20<>, 21°, 2,Jo ed il Hegg-imento a ca n1J lo eseg-uir ono tuttu la Scuola cl i tlro fuori deg-li otdlnari voligon'l in 7.0ne di tencno nll'uopo riconosciute e nel perio<lo dl tewpo più opportuno fra il 15 m:iggio ecl ll 20 agosto. 11 10° Reggimento <la cnmpag na nou fece la S<·nola (li tiro a causa d elle condizioni s:t11ìt:irie dei pro1nii Quadr upedi, ad <'cceiio1!e della bntteria distn ccata a S:tssm·i che l'efTettnò jn Sarcleguo nell:i locnlit/t ecl in epoca dell'anno precedente.
1~ essenzialmente a rileval'e che nel 1906 gran parte dei Rcp:gimenti da campag11a esegnil'ono per intero la Scuola di tiro fuori degli ordinari poligoni ; l e Bl'igate del 1° e del 2° R eggimento da fortezza ed i l. Grupipo compagni.a, oiperai si tra· sferirono dai. poligoni ai rispettivi Fol'ti. di sbarramento per -
2348 - -
S CUOLE DI TIRO NGGLf ANN I
1906
lD
1907
eseguirvi la 1;ieconda parte della Scuolf:L di t i.ro ed attendere alle or.dinari<~ esercita7,ioni estiYe. Per le esercilazio.ni della Scu·o la d' Applica7,ionc e della R. Accademia Militare si comandarono come ::Ll solito al polig,ono di S. Maurizio batterie e compagnie di servizio. Le dotazioni di munizioni furono eguali a quelle dell'anno precedente.
Fig. J 026 - E-ser cita zioni di tiro in camrio aperto.
Anno 1907: nracc:inno (13,, e 24° Regg . r:i mp.; 1° ltegg. Iort. e Gruppo compagnia operai; H0 R egg. for t .); Kettuno (1° Rcgg , cnwp.) ; San Maurizio (5<> R cgg. camp. per i tiri del primo periodo, 1.1° Regg. camp., 20 R egg. fort., Scuola Applicazi011e, n. Accnclemia :\filit:1r e) ; ,Piazza Armerin:·t (22o R cgg. camp. per i tiri del pri lllo perioclo).
Le di.sposh ioui per le Scuole di Tiro furon o identiche a quelle dell'Hnno ipreccclcnte. Gli altri :Reggimen ti. da campagna e quello l:L cavallo eseguirono t utta la Scuola di. tiro fuori degli ordinari ipoligonì nelle zone cli terreno all' uopo riconosciute e nel periodo di tempo ritenuto più opportlmo fra il 15 maggio e il 15 agosto. -
234-9 -
S'l'AB1LlàLE:-TI O' ARTIGLli.:Hl.-\
li. i3° R eggimento cLa campagna eseguì in campo aperto soltanto i tiri del secondo periodo : per i t iri d~l primo iperiodo
il 21° Reggimento campa,g1nu. si servi del p_oligono di Gossolengo ed il 7° Reggimento campagna i recò al poligono di Cecina. Anno 1908 : San Maurizio (Scuola Applicazione; H. Accademia .Militare); Dint orni d i Morlupo (1° Regg . camp.); Dracciano (2° Regg. camp.); Dinlorni cli Fiorenzu ola (8° Regg. camp.); Dintorni cli Ponte dell' Olio (4.0 Rcgg. camp.) ; San ~(::turizio (5° Hegg. <:alllp.); Baraggia di Ghemme (5° Hcgg. <:a wp.) ; Zona di Ghern rue, Fara, Masserano, Brusnengo e Cossnto (0° R cgg. cawp.J ; Dintorni di Valloni (7° Ucgg. carup.); nltere di Tregn ago, S . Anna d'Alfaedo (8° Hcgg. caIDp.}; Dintorni di_ Varzi (00 Regg. Ciii.Op.); Dintorni ù i Faic<.:llio (10° Regg. camp.) ; Gbcmme, S izzano, Fara (U0 R egg. cnmp.) ; Brncciuno (12o Regg. carup.) ; Dintorni cli Morlupo (13° Hegg. carup.) ; Vicinanze ·Ji Hiolo (H0 Hegg. camp.); Dintorni di K P aolo d'Enza (15<> Regg. carop.) ; Salò. Lonato (10° Hcgg. camp.); Dintorni <li Caluso (17° ltcgg. cawp.) ; Dintorni cli Aquil a ("18° Hegg. camp.); Dintoi·ni di S. Quirico d' Orci:1 e Firenze (100 Rcgg. camp.); Altipiano di Asiago (200 Hegg. caIDp.); Poligono cli Gossolengo, Borgo Taro, Berceto (21° Hcgg. cn mp.); Poligono di Pia7.za Arruerlna (22° Regg . ciimp.); l:'oligono cli S. i\[uurizio, Letto della Stura, Dintorni di :.\insserano (23° llcgg. c-amp.) ; Dintorni cli Eboli (24° Regg. caIDp.); Galla rn te, Dintorni dl Verona, Raraggla di Candelo e ~:[asserano (Hegg. a r t. cav.) ; Le va rie zone delle escur sioni alpine (Regg. nr t . mont. ) : P oligono cli Sau Mauri zio (1° Regg. forl. - scuola di t iro); 1Tort ì di sbn rramento (1° Regg. fort. - esercitazioni completh·e) ; Poligono cli BraC'cl:rno (2° Regg. fort. - scuola d i tirn) ; Fort i d i sbnrramento (2° R egg-. fort. eser citn?:ioni completive) ; Poligono cli Braccia no (3° R egg . for t. - scuola <li tiro); For ti della P iana di Roma (3° R egg. for t. - eser citar.ioni completive) ; Poligono di Brncciano (Grup. compagni:i. operai - scuola di tiro) ; Forti di sbannmento (Grup. compagnia operai - eser citazioni completive) . Batterie delle frouti marittime e delle front i a ten a delle P iazze cost iere (1°, 20 e 30 Regg. a r t . costa - scuola di tir o). Quanto rigu ardava le Scuole d i tiro dei Reggimen ti da costa venne st:ibilito clall'I s11ettorato da co:sta pr e"l' ii accordi coi Comancli di Co1·po d'Arm ata e colle Autorità milita r i marittime competenti.
1~: n rilevare die i R eparti da f-o rt~zza e il Gruppo delle c-ompn ~nie operai esegn irono la prima parte della Scuola di til'o a i polig-oni, e la seconda, pa1·te a,i Forti. di sba,~rarn ento c-on:1;inntamentc all e ei:.ercitazioni completive. I R eparti del 3° R e!-{girneuto da. fortezza, a-c1 ecce1.ione di una Brigata, doipù la, Rcnola di tiro al poli~ono, p resero pa-rte ad una esercit azione d'a:-:seclio contro le fortificazioni di Vad o (Savona). In li1wa di ma~i-:ima le varie Disposizioni, le dotazioni dell P -
2350 -
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1908 o 190U
ruun1z1oni e la rcgoln zio ne dei. cliTersi servizi ri.gua,r<.lanti le Scuole e le esercitazioni di tiro del 1908 vennero stabilite i n ·completa analogia a ()llclle degli anni precedenti. OoJla Legge del 15 luglio J 009 si creò un 2" Reggimento artiglieri.a da 111-0nb1gna cli 4 Brigate e 12 batterie: le prime tre J3rjgate si formarono il 1° ottobre 1909 mentre la, quarta Brigatf~ (Belluno) e la, 12• batter ia della « Brigata Vicen-za >> vennero costituite soltanto H 1° ottobre 1910. Nelle Scu ole di tiro del 1909, es.endo sta ta inizia ta la distribuzione del materiale a deforniazione d a 75 )focl. 1906, una batteria per ogni Reggimento cla eampagn,~ (ad eccezi.one dei Reggimen ti 2°, 10° e 12° clw non avevano ancora avuto materiale Mod. 1906) e due baUel'ie p er il Reggimento d'artiglieria a. cavallo, esep:ufrono la Scuola di tiro con tale nuovo materiale e n ella formazione di 4 pezzi c-orazzaLi : i ipredetti Repa r ti. lasciarono di conseguenza alln ~edc il materiale da 87 B. o da 75 A . che aveYano norma l rnente in clistriboiione. La bat teria del J0° Reggimento cla (·ampngna di slocat a in Sardegna eseguì la Scnola di tiro nell' ii:.ola colle norme degli scorsi an ni . Anno 1909 : Dìntorni :;:_ Gemini ed ..\<.:quasi,nrta (l" l:t!t::g;. cnmp . . f:Cuoln tiro); Fioreozuola (2'> R eJ?:g. l'Ulllp. . scuola tiro) ; D intorni d i Spililllbel'go e S . Dnniele (P.0 Reg-g;. c,11n11. • scuola tiro); S. P olo tl'F.n:r.a (J 0 Regg. camp. · scuola t iro); $ . Ma11ri:1.io (5° RPgg . <.: ,1m11 . • l " fl('rioclo scuola t iro); Ilaraggin di Mas~<'r:w o (:.0 R C':;-g. en111p. - 2° per iodo sc·nol:1 tiro); P ellegr ino P armense (6° Regg. cam p. · i<<'nola Liro) : Ce<'ina (7° Rcgg. e11m1). • 1<> pe· riodo scnola tiro); Dintor ni di Yolterra (7° R egJ?;. camp . . 2<> periodo scuol:l t iro); Dintorni <i i Ve1·011n (S0 Regg. c·arup. • 1° periodo scuola tiro); Alti· piano di Asiago (8° R egg. c:101p. · 2o periodo scuol:1 tiro) ; Berceto (0° R egg. camp. · scuola tiro) ; P oligo110 di Rr:1cciano (100 RPgg. camp. · scuola tiro) ; Vnlenza e nas!':igu:ina (11° Regg; . c:imp. · ·1° PC! riodo scuola tir o); Caluso 11° Regg. earnp. • 2° peri odo scuol:i l·iro) ; L iberi l''ormicola (12• Regg. camp. · 1° perio<lo scuola tiro) : J;;ernin (12° Ht•!.:!?. camp . . 20 periodo i<cuol.1 tir o) ; P oligono d i Braccitrno (Hl0 Rcgg. cnmp. • 1° periodo scuola til·o); T erritori o attig uo nl poligo no cli Braccbm o (l:l0 Re;g. <':t lll[) . • 20 periodo scuola tiro); Fiorcnzuola (14° Uegg. cn u1p. · scuoln tiro); n erceto (l.v0 Regg. cam1>. · scuol:1 tiro); Volta )fnntonuà. )fozz:imbano (Hl0 Regg . cam p. · scuola til·o) ; P ozr.o le ngo. Can-iaoa (16Q Rcgg. c:imp. · tiri completi\'!) ; Brugh iera di Cainerl (17° Regp:. c:11np. • 1° periotlo sr.uoln t iro) ; Borp:omasinr, (17° R egg. carop. · 2° periodo srnola ti ro); Dintorn i cli A(Juila, Cnstelvecchio Snbequo, Capestrano (18° Hegg. cawp. · ;;cn ol:1 ti ro); Fl. Qu ir ico d'Orci:i
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2851 -
!S'l'ABIL l:\lf:K'.l'I D' AltTl GLll•:IUA
(19<> Regg. camp. - scuola tir o); Cadore, P ieve e 'l'ai di Cadore (20° R egg. carni). - scuola tiro); Barcll (21° R egg. CfllllJ). - scuola t lr o); Piazza Armel:iua (22° Regg. camp. - scuola t iro) ; B ::irnggia <li Benna, L etto dello Stura (28<' R egg. camp. - scuola tir o); Dintomi di Eboli (24° Rcgg. camp. - scuola tì1·0) ; Gallarate, Dìntorni di Verona (Ucgg. art. cnv. - 1° periodo scuoln. tiro); Lonato, Castiglione, Solferino (Hcgg. art. ca". - 2° periodo scuola tiro). Zone delle escmsioni (Repar ti da montagnn - scuola tiro) . F orti d ì sba rramento (1° Regg. for t. - scuola tiro ecl eser citazioni completive) ; For tl cli sbnrramcnto (2° Regg. fort. - scuola tiro ed eser cit::ir,loni completive); Poligono di Ilracciano (3° Regg . :Cort. - scuola tiro); B etlola (3~ R egg. fo, t . - eser citazioni completi\·e); Por ti di sbnrn1mento (Grup. compagnie operai - scuola t iro ed esercltnzi on i completive). Batterle dei fronti mo rittiJU'i. e <lei f ronti a ten:a delle l'iazze costiere (1°, 2° e 3° Regg. costa e Brig. costa della Sardegna - scuola tir o).
Per le Scuole di tiro dc~l 1909 le dotaiioni di muni.zioni sono quelle ch e aippaiono dal seguente Specchio.
Doln,: ionc pe,· op-ni
l3a l t . <'amp. da 87 n. Batt. caru[l. e Ca\'. 75 à.
200 25
B ntt. carni). e cav. 75/H06 Ilalt . mont. da 70 A.
175
275
Iniziatasi la distrib uzione del nuo,o materiale da ·75 Mo dello 190G, nel l!)J.O t utti j Reggilllent i d'artiglierb da camp agna ebbero almeno i matel'iali necessari p er l'armamento di una completa ba tte1·ja : tnite le batterie del Reggimen to d'artiglieria a cavallo fu1·onn ar ma,l;c' con tale in1 ovo materiale. Alle l'i~pett h-e Scuole <li tiro del 1910 i vari. R eggimenti d' a 1·tigli.c1·ia cla · <:am pn,g n a e a caYall o partecipa ton o coll<~ seguenti unità armate con matel'iale cln, 7::ij90G : du e bn t tel'ic elci R egg·imenti 1°, 7° e l:') nnn batteri a di tutti gli altri R eggimenti cfa campagna ; t utt<' le bnJterie del Reggim.eno d' arti glieria a caYallo . Ogni battc>rfa, da 75/ 906 aveva la, for mazione cli 4 cannoni, 4 cassoJii. em·i~;,,za ti e l carro -a,ttrezzi. 0
;
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2352
SCUOL J,; DI 'l 'In0 .KIDLL ' ANNO
1910
Tali Scuole di tiro rper l'al'tiglieria da campagna, da montagna ,e<l a cavallo non si svolser,o più in poligoni chiusi, ma c,om pleta.men te ed unica men~ in loea,lità e campi a!Perti. An110 1910 : Artiglier iti da campag11a , da montagna ed a cavallo: Passignano (1° Regg. camp. - 1° periodo scuola t iro); Civitacastcllana e Viterbo (lo Regg. camp. - 20 periodo scu ola tiro); Dintorni d i Cagli (2° Regg. camp. 10 e 20 periodo scuola tiro) ; Codroipo e S. Daniele (3° Regg. camp.) ; S. Polo d'Enza (4° Regg. cmup.) ; Dintorni S. Maudzio (5° Regg. camp.) ; L ona to, Cast.iglione delle Stiviere . (6° Regg. camp.); Volterra (7° Regg. camp.) ; Montebelluno (S0 Regg. camp.) ; Bard i (!J" Itegg. camp.) ; F r osinone (10° Regg. camp.); Dintorni S. ì\fauri;,;io (11'' Regg. camp.); Eboli e Gravina di Puglia (12° R<:gg. 0.amp.); Viterbo (13° Regg. ca.uJp.); Volta :\:Iantovana (14o Regg. camp.) ; F iorenzuola (J.5<> Regg. camp.); Dintorni di Brescia, Bergamo e Bedizzole (Hi0 Regg. camp.); Strambino (17° Regg. camp.); Leonessa (18° Regg. cawp.); Vol ten:i. (10° Regg. camp.); S. Daniele del F r iuli (20° Regg. cump.); Pavullo nel Frignano (21° Regg. camp.); P ia;,;;,;a Ar merina (22° Regg. camp.); · J.1:naggia di Ghemme (28° ltcgg. carnp.); Isernia (24° Reg-g-. camp.) ; Gallarate, Sesto Calende e Borgo Ticino (art . cav.) . I Reggimenti d' artìgli<~ria da montagna ed i vari loro Reparti della specialità eseguirono ris11cttivamentc la Scuola di tiro e le 0.scrcitazioni completive ch1rante le escu rsioni estiYe sulle Alpi del Piemonte, della Lombardia e del Veneto. Le dotazioni d.elle munir,ioni furono cignali a quelle degli u ltimi nnni precedenti. .Ar t iglieria da :fortez?:a. : For t i d i sbarramento (J.0 Regg. rirt. fort. scuola t iro e esercitazion ì completive); Forti ùi sbarramento (2° Regg. for t. scuol a tiro e esercitazioni complet ive); Poligono di Bracciano (3° Regg. fort. - scuola tiro); Forti di R omn e ·(li sbarramento (Grup. compagnie operai d'a r t . cli Mantova - scuola t iro ecl esercit.ar,ioni completive) . .Artiglieria cla costa : Balterie ecl Opere dei front i marittimi e dei fronti a terra delle Piar,r,e e zone di terreno circosta nti (1° , 2° e 3° Regg. costa e B r ig. d i batt. costa della Sardegna - scuola tiro e csercita;,;ioni completive). Le Scuole di tiro ecl esercit azioni suppletive tanto per l 'n r tiglieria da fortezr,a qu anlo per l'artiglieria da ·costa e1Jbe1·0 all'.in circa l a d urata di 40 gior ni e le dotazioni di munir,ioni loro assegna te fu r ono egnali a quelle del 1909. La Scuola d 'Applicrizione d 'Ar t iglier ia e Genio e l a R. Accademia Militare esegn irono I<: esercitazioni d i tiro a l poligono di S . Maurizio con le consuete n or m<: d<:gli anni precedenti.
Oon R 0 • D 0 • del 9 agosto 1910 n . 326 si provvide al riordi · na,mento ,d elle spedalità d'artiglieria da, costa e da fortezza : -
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alla data del l"' ottobre di tale anno si formarono dieci R,eggimen ti da for tezza e oosta, e più prceisamente : il l" di stanza a Genova ed il 2° di stanza a Spezif1, da costa; il 3", di stanza a R oma, da costa e fortez1.a; il 4° a Messina,, da costa; il 5° a Venezia, da costa e fo1-tezza; il 10° di stanza a Piacenza, da fo1;Lezza ma specia1lizz,lto d'assedio e denominato 10° Reggimento da fortezza, (assedio); gli altri Reggimenti da fortezza furono disloeati: il 6" a 'L'orino, il 7° ad Alcssa,ndria, 1'8° a Verona ed il 9° . a Bo1ogna. Nell'anno 191'1 le Batterie da campagna eseguirono le esercitazio1ti di til'O in zone aperte e nella. forrnn:done di. 4 pezzi, 4 casi:'-oni e 1 carro-attrezzi. L n, Scuola èl' A1pplicazione d'Artiglieria e Geni.o compì le esercitazioni di tiro clal 5 nl 29 giugno a l Campo cl i S. Maurizio avendo fL sua disposizione: 2 compagnie clel 7° R eggimento artiglieria fortezza 'formata ciascuna sn 4 pezzi ; l batteria, da 75 A. dell'l1° Regg . artigli<~ria da campagna , nn a batt<~ria da 75/ 90G del 17° R egp:imento artiglieria, da campagna; rner.za compugnia zappatori del genio : 1 cll'appello telegni::lìsti del 3° genio; 1 drappello del lmttaglione specialisti del geriio e 1 draipipeUo cl eJ treno clcl 5° Reggimento d'artiglieritL. La, R.. Accaclemi.a militare eseguì le esereita,zioni di tiro pure: a S. i\ifaurizio dal 1° all'S lug-Ji.o con 2 batterie, 1 ,da 75 A. e l da 7?;/906 fornite clal 5° Reggimento artiglieria. Ann o 1911: Ai:tiglierin da montrignn, dn campagnn e1:l a cavallo: Ilrnceinno (J.0 Regg.); Cagli (2° Regg.); Volta ::\fantovann (3° Regg.); Berceto (4° Regg.); Dintorni Lago (li Viverone (5° Regg. meno I Grup. - l'-' e 20 per iodo scuo la tiro); Cesana (I Grup. d el 5° Rcgg.); S. P olo d'Emrn (6° R~!gg.) ; S . Quirico cl'Orcia, Pienza ('7° Hegg.); Asiago (8° Rcgg.) ; De:::cnzan o (0° Regg.); Eboli (10° Regg.) ; Sesto Calen de (li'' R egg.); F nicchio, Gravina di P uglie (12° Regg.); Anzio (13° R egg.); Cnprin o Veronese (14° Regg.) ; S . Polo d'Flnza (15° Rcgg.) ; Lonato, Passo d el Ma ni va, Capovalle (10<> Regg.) ; Dintorni d el L ago di Viver one (17'' R egg. meno I batt. a San Mautizio); Cast el di Sangro (18° Regg.); Mon te Pul<;iano (19° Regg.); San Daniele del I!'riuli (20° Hegg.); Zocca (210 Regg.); P iazza Armcrin a (22° lfogg.); Cossato e ìlfasserano (23° Regg.); Faicchio (24° Regg.) ; Gallarate, Lonato. D intorni di Verona (Regg. a rt. eav.). La durata della Scuola e delle esercitazioni .cli tiro fu meòia mentc d a 15 .a 20 giorni, e per qnalch,\ Reggimento anche cli 25 giorni. Al'tiglieri a da fortezza e d a cost a : Forti cli sbarramento (6°, 7°, 8° e 9°
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::;CGOLI]) Dl TllW ~EGJ,l ANNI U)]J. E
1912
Regg. t11eno le co111p. 12", 13• del 7° Rcgg.; 3° Gn1p. del 5° Regg. - scuole <li Uro ed esercitazioni completive); Poligono cl\ S. Maurizio (100 R cgg. fort. ass. - scuola di tiro); ] 'encstrelle (12• e 13• comp. del 7° Regg. fort. esercitazioni completive di traino); P oligono di Bracciano (1° e 2<> Gruppo del 30 Regg. a r t. for t. - cscrcitaziooi completive). Bntterie ed Opere <lei fronti marittimi sulle l'lazze costiere (1°, 2° e 4° R egg. art. fort. costa ; 30, ,Jo e 5° Grnp. del 3° ltegg. art. fort. costa). Le Scuole (Il tiro e le esercitazioni completive per l'a rtiglieria da fort~;zn e per l'arliglieria eia costa ebbero in media In durnta da cir ca !'iO a GO ~lorni.
N·e ll'anno 1912 alla data ciel l° marzo si formarono sei nuovi Reggimenti d'artiglieria da campagna: il 25° di stanza a Rivoli, il 26° a. Fossano, il 27° a Milano, il 28° a Parma, il 32° a Livorno e il 36" a. Messina. Nello stesso anno in aprile si f.ormal'ono due Reggimenti d',nliglle1·ia: p~santi campali : il 1° a Casale ed il 2° a Modena. r\.uno rn12: .\rtiglieria da campagna e a c·aYallo: C!Ylta Castellana (1.0 Hcgg.) ; Dintorni di l'e~a ro e .lfano (2° Rcgg. - 1.0 pcrioclo) ; Corìnnlclo (2<> Hcgg. - 20 periodo); Dintorni · di Bologna (rl0 Hcgg. - 1° peri odo) ; l'avnllo nel Fl'ignano (:1° Regg. - 2° periodo); JJeclizzole, Gavardo (4° Regg.); Poligono cli S. i\Iaurizio (5° Regg. - 1° periodo); Angera (50 R egg. - 2<> periodo); Angera (6° Regg.) ; Fioreuzuola d'Emilia (7° Regg.); Asiago (8° Regg.); Angera (9° Hegg.); Eboli (10° R egg.); Berceto (11" R egg.); l!' aicchio ( L2° Regg.); Cassano Murge (12<> Regg. Grup. distaccati) ; Poligono di Nettuno (13° Regg.); S. Daniele del Friuli (1'1° Regg.); Volto i\faulo,·ana (15° Regg.); Caprino Ver onese, Passo del :uanirn, Zona delle Giudicarie (16° Regg.); Cossnto (17° Regg.); Poligono di Nettu no (18° Regg.); )fontepulciano (Hl 0 R egg.); Asingo (20° R egg.); S. Polo d'F.nza (21° R egg.); Pln1.za Armertna (22~ Ilcgg.); Viverone (2:l• Ilcgg.); Fnict:hio (2-1° Rcgg.) : Poligono di Snn · Maurizio (2.5° Ilcgg. - 1.0 J)eriodo); ce.~:rna Torinese (25° R egg. - 2<> periodo); Case di Kava. Ponte di Nava (26° Regg.)) ; Volla :\fantovtlna (27° Regg.) ; S. Polo cl'Enza (28° R egg.); ì\:IonteJ)u lciano (:12° Hcgg.); Plazza Armerlna (30° Regg.); Somma Lombnrclo, Gallarate\ Sei:-to Cn lcnde (ltcgg. ::irt. cuv.). Nel 1912 la Scuola d'Appl icazione cl' Artigliel'ia e Genio e la R. Accademia l\filitnre non effettuarono cscrritnzioni di tiro. Artiglieria da fortcz;,:a: Forti di i::bn rr ,1men1'0 (Go, 7°, 8° Hrgg.; 3° Grnm10 d el 5° Regg. - scuole tiro ed esercitnzioni); Poligono cl'l n1:acciano (10° R egg. - scuola c'li tiro); Ua rdonccchi a (10° R egg. - esercitazioni completive); Bracciano (3° R egg. coi Grup. cla fort. - scuola di tiro); B ardonecchia (3° Regg.' coi Grup. da fort. - esercitazioni completh·c) ; Ratt. ed Opere dei f.ronti mari ttimi delle Piazze costiere (1°, 2° e 4° Rcgg. e Grnp. da costa . clel 8° e 5° Regg. - scuoln di tiro). Ar t iglieria pesante campale : le scuole di tiro per questa nuova specialitll
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S'.l'AB!LIMl.<:l'\Tl
n' .AR'l'IGLil!)H!A
dell'Ar ma ebbero la durata di circa. 20 giorni e si svolsero nelle seguenti località: Poligono di S. Maur i.zio (1° Regg.) ; S. Polo d'Enza (2° Regg.); ad ogni batteria fu assegnato il seguente mnni,donalll.ento : 120 proietti economici, 10 granate-mina, 10 shrapnel.
Nel H)13 tutte le batterie da campagna, eseguir,ono gli eserc1z1 di tiro su 4 pezzi ed intervennero a lla, Scuola di tiro col numer,o massimo di vetture (cannoni, cassoni, carro-attrezzi ecc.) consentito dalla disponi bilità dei cavalli e del personale. Anno 1913 : Artiglieria da campagna, a cavallo e pesante campale: Nettuno (1° Regg.); Corinaldo (2° Regg. - 1<> periodo); Dintorni di Bologna. e ]l'orli (3° Regg. - 1° periodo); Vergato (13° R egg. - 2° perìodo); Lonato (4° Regg.); S. ),faurizio (5<' H.cgg. - 1° periodo); Baraggia di ìVIasser auo (5° Regg. - 2<• _periodo); Somma Lombardo (6° Regg.); l 'ienza (7° Regg.); Asiago (8° Regg.); Borgomanero (00 Regg.); Dintorni di Caserta (10° Regg. 1° periodo) ; Faicchio (100 Regg. - 2·> periodo); Bassignana (11° R egg . • 1° periodo) ; Voltaggio (11° Regg. - 2° periodo); Dintorni di Capua (12° Rcgg. - 1° periodo); Faicchio (J.2° Regg. - 2<> periodo); Bracciano (13° R egg.) ; S. Daniele del Friuli (14° Regg.); Sassuolo ()5° Regg.); Volta Mantovana (10° Regg.); Borgomanero (17° Rcgg.) ; Norcia (J.8° Regg.); San Sepolcro (J0° Regg.); Asiago (20° Hegg.); Gossolengo (21° Regg. - 1° periodo); Casina (21° Regg. - 2° periodo); Piazza Armerina (22° Regg.); Ghemme (23° Regg.); Eboli (24° Regg.) ; Cavaglià (2;3° Regg.) ; Dintorni cli Fossano e Cuneo (2(ì0 ltegg. - 1° rierioclo); Jesana (26° Regg. - 2° periodo); Cavaglià (27° Regg.); Pavnllo nel Frignar , (28° Regg.); Dintorni cli Livorno e Siena (il2° Regg. - 1° periodo) ; VoL.,na (32° Regg. - 2° periodo) ; Caltanisetta (3<l0 Rcgg. - 1° periodo); Nlcosia (30° Regg. - 2° p(iriodo); Somma Lombai:do (Hegg. art. cav.); S. Maurizio (l" Regg. art. pes. camp.); Volta Mantovana (2° Regg. art. pes. camp.). La durata della Scuola di tìro per i predetti R eparti è stata in media <lai 20 ai 30 giorni, prolungandosi pr.r taluni anche a 50 giorni). Artigl ier i a da fortezza e da costa : Fronti terrestre delle Piazz~i costi<ir e. sedi del Reparti (10 Regg. arti. fort. (costa) · esercitazioni di trai.no e di tiro con artiglierie d'assedio); Fron ti. mar ittimi delle Piazzt costiere, sedi dei Reparti (l<> Regg. art. fort. (costa) • scuola di tiro a m:irc) ; Frontl terrestri delle Piai;ze costiei:e, sccl i dei Reparti (2° Regg. art. fort. (costa) esercitazioni di traino e tiro con artiglierie é!'assedio) ; Fronti marittimi delle P iaz:i:.e costiere, sedi dei Reparti (2° Regg. art. fort. (costa) - scuole cli tir o a mare); Poligono di Bracciano e Dlntorni di Roma (l <> e 2° Gruppo del 3" Regg. art. (costa c fortezza) - scuole di Liro r.<l esercitazioni varie); Ftonti terrestri delle Piaz.ze costiere, sedi dei Reparti (Bo, 4<> e ;:;o Gruppo del 3° Regg. art. (costa e fortez:rn) • manovre d'assedio coi quadri ed esercit.az-ionl cli tiro con artiglierie d'assedio); ll'ronti marittime delle Piaii;e
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SCUOTJE Dl TIHO N0LL'ANNO
1913
costiere, sedi dei Reparti (3°, 4'0 e u0 Grnppo del 3° ltegg. ar t. (costa e fo1·tezza) - scuole di tiro u mar e); :rronti terrestri delle Piane costiere, sedi dei R epar ti (2o e 3<' Gruppo del 40 R egg. (coscu) - esercitazioni di train o e tiro con artiglierie d 'assedio) ; .!fronti rnar iltimi delle Piazze costiere, sedi clei Repnrti (tu tti I Gruppi. del •1° Itegg. ar t. (costa) - scuole cli tiro a mar e) ; Fronti tcn·estri delle I'iazze di Venezia (:J0 Gruvr,o del 5° R egg. art. (costa e for tezzn) - escrdtazioni di traino e di tiro); Fronte terrestre clella Piazza d i Ve11ezia (tu tt i i Groppi del 5'> R egg. art. (da costa e fortez1rn)) - esel'cituzionl :'ll)eciali sul fronte nord della J? inz;,;a di Venezia): Fronti ma rittime delle Piazze cosLiere, sedi d i.li Rcpnr ti (1° e 2u Gruppo del u0 R egg. art. (costa e fortezza) - scuole di Liro a mare); Fol'ti di sbarr amento (G<>, 7°, 8° e 9° HC'gg. art. for t. - sruolc d i t iro cù esercitazioni varie); Poligono (li liraccia uo (1 00 Itegg. art. for t. (nssed io) - scuola di tiro al poligono). L e eser citazioni di tiro :mnuali <lei Reggimenti e dei Reparti cla fortezza, come negli an ni preccdl.!nti lrn irno avuto la cluratn <la 30 a 40 giorni
Nel 1913 le esercitazioni cl ella, Scu ola d'Applicazione di Art iglie1·ia e Genio e della R. Aecadcmia l\iilitare si svolsero al poligono di S. '.\fa1u·i7,io, e più Jf>r-ec:isamenle, quelle degli nllievi del 3° Oo1·so deH' .A,ccademia l\IiJilarc dal 1° al 10 ag-0sto; quelle degli 11:fficiali-allieYi. del 2° Corso d'a r tiglieria della, Scuola d' A1pplica7,ione dal 13 ng,osto al 8 settembre, e quelle, degli uJT-iciali-allievi clrl 2° Cori,;o del Genio èla,l 20 ag-0sto al 3 settembre. Appositi << Specc11i )l e opportune « Disposizioni )l della, Circolar e ministeriale pl'ecisava.no le norme per lo svolgimento di tutte le predette eserci tazioni di t iro, e per quanto si rife. riva alle esercita7,ioni della Scuola d' A1Pplicttzione, indicava i Reparti -com andati per i vnri servizi, la 1oro formazione, le date di arrh·o e di rpartenza dal poligono, nonchè le specie ed i q uantitativi dell e munizioni a,s segnate . Il poligono di S. lVC aurizio era a disposi?:ione dei ,d ue Istituti nellc1 ore antimeridiane di ogni giorno : i Repa,rti eomandati di SP.rvfaio eran o 2 compagnie da fo rtezza, 1 batteria da 75 A da campag11a (eon 6 pezzi, 4 cassoni., 1 carro-trasporto, 1 fucinRi) , 1 ba tteria da 75 Mocl . 1906 (con 4 cannoni., 6 cassoni, 2 carri-bagaglio di cui 1 con fn cina, 1 carro attrezzi: 1 carro-t rasporto)) mezza compagnia. zavpatori, 1 drappello telegrafisti <lel 3° genio , 1 <lra,ppello del battagUone specialisti del . genio e 1 drappello rlel t reno. 153
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S'L\BJT,l)lE:\Tl I)' AH'l'I G 1, 1J-:BJ..\
SCUOLE CENTRALI 0 1 TIRO § 5.
Scuola Centrale di Tiro di Nettuno = S ua istituzione n el 1888, scopi ed attribuzioni • Dis pos izioni p e r lo svolgim e n t o d i tre cor s i separati per le t re s pecia li tà da campagn a, da m on tagn a e a cava llo = Il 1 ° corso d e l 1888 per l a sola s peci a lità da cam= p agna = 11 2 ° cor so del 1889 • I sei co1·si s u ccessi v i n el 1889 = L a classifica • Sos pensione d e i corsi , I tre cor si del 1890=9 l • I due cors i d el 1891 =92, 92 ,93, 93· 94 e 9 4·95 • L 'amminis trazione d el pe r s on ale e d e l m ateriale dati alla Direzione d 'ar tig lie r ia di R oma = Corsi. del 1895=96 svo lti secondo il programma compilato d a ll' Ispettorato • Cors i del 1896,97, 97.98, 98, 99, 99 ,900, 900•01, 90 1-02 • Passaggio della Scuola alle dipendenze dell' l s petto, r ato = l ci nq ue cor si del 1902•03 • I corsi 1907, 08 e 1914=15 per )a conoscenza dei nuov i materiali. Scu ola Centra le d i T ir o d a fo rtezza • 11 1° corso a B racciano n e l 1894 ed i corsi s uccess iv i fi n o a l 1901 • I cors i del 19 02 e 1903 = Import anza de i cors i dal 1904 a l 1908 completati a Roma, Nettu n o e Spezia = li Dec r eto cli costituzione della Scuola Cen, tra lc d 'artig-lie ri.a da fortezza d e l 19 ro = Corsi separati per le di ver se s peciali tà da fortez za, d 'assedio e da costa = Co r s i per g l i ufficia li richiamati d a l congedo = Il corso d el 19 15.
T..€ conquiste scientifiche e le affermazioni tlella tccnicn. trad ncenclosi in un continuo petfezionanrnnto delJ a tecnica a,r · tigl ie1·esca portai·ono conseguenti ripercussioni nell'ordinamen to e 111ell'impiego tlell' Arma) n elle isLruzioni. e nell'aclclestramento degli artiglieri. Cosi menti-e prima del 1 70, e anche dopo fin ,·ei·so il 187G. l' Al'lna era 01·ga1Jizz11fa i11 R.eggi111e11ti, di (·ni sciascuno con1 prernleYa hat.terie cla campagna e da montagna noncht~ com pagnie <ln. Pfazza, clal 1S77 in poi, in Attip:lieria, come c1C'l' r eslo i11 tutte le es(;rfo1seCH?1ioni delle a Ltivilù nman(•. si doYctt..: man mano adclivenh'c alla special izza~done e si fo1·m,nono quill(li R eggimenti d '1Htig'lic1·ia. cla campagna, R eggimenti da monta gna , il R eggimento :1 eaxallo, lleggime11ti e brigale d ' artiglieria -cla fortC'zza e clìl costa. -
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.!"'ig. J.027 - Ji)spei:iern:e alla Scuola Centrale cli tiro di Nettuno.
STABir,lllfE:\''l'I D'ARTIGLIERIA
Parell~lamente aJJ.a specializzazione, ·Forganieo dell'Arma, aumentò con progressione crescente tantocbè, come già si è visto, i 10 Reggimenti esistenti nel 1870, in meno di mezz,o se colo raggiunsero il numero di 44 nel 1914. I grandi progressi rea.lizzati nella fabbrfoazione dei. metalli, i meravigliosi perfe:donamenti raggiunti nella confezione delle bocche da .fuoco .e dei materiali tutti, l'infl.uenza grandissima sui fatto1'.i balistici esercitata dalle polveri infumi, i nuovi c-0ngegni. ed npparecchi di puntamento, i conseguenti · sistemi di puntament,o ed i relativi metodi di · tiro, nonchè l'a,umentato numero dei qna,dl'i in relazione all'accresciuto numero di unità delle varie speciali.tà d 'a,rtiglieria, avevano fatto sentire e f.ccero sorgere la necessità non soltanto di dare un conveniente impulso all'istruzione professionale, t ecnica e tatti.ca degli ufficiali <~ dei sottntìì.ciali, ma di pot,erli indirizzare tutti aid una unica metodiea di dottrina, di poter dettar(~ loro delle n-0rm<; a(Pplicative precise e rispondenti ,1] maggior rendimento delle nuove e perfeziornite armi, c<mtinuamente ,e continuatamente più potenti : furon·o queste le molteplici cause con,c omitanti che imposero l'istituzione di. Scuole Oentra,l i di. Tiro . La, prima,. sorta, nel 1888, fu quella, di Nettuno, che avrebbe programmaticamente dovuto servire ,per tutte le specialità dell'Arma, ma che in realtù, si limitò a quelle cla. c:ampa,gna, a cavallo e da montagna. Più tardi nel 1894 al poligono di Bracciano si inizia,rono ·s peciali corsi pratici di. tiro per gli ufficiaH e sottufficiali delle -sl])ecia1ità da fortezza e da costa, e poichè tali corsi vennero .ripetuti periodicamente, così. nel linguaggi.o corrente, senza ,che a Bracciano fosse stafa (~on a1pposita Legge regolarmente i.stituita una Scnola, al poligono di Bracciano funzionò di fatto, e funzionò all'a tt-0 pratico e per ,o ltre tre lns'tri e con gran :profitto, una Scuola Centrale cli 'fir,o per àrtiglieria da for ·tezza : la sua istituzione legale ed utìì.ciale avvenne poi nel '1910 c-0n modalità, c-ostitutive analoghe a quelle riguar·da,nti la '.S cuola di N<~ttuno: tale Scuola Centrale da fortezza non ·funzionò pertanto sohlmente a Bracciano, ma fu integrata an·Che con speciali corsi ed esercitazi-0ni cli tiro svolti in Forti -t:li sbarramento alpino ed in Piazze costiere marittime.
lfig. 1028 - S\"Olgimento di u n corso cli Liro a Nettuno.
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S1'.\BI Ll:\fL\Ti D ..\l(TIGLll':1(1.\
Con n°. D n . 131 clel 24 gi11g110 18 '8 fu sta,bilito che, n <latare dal 1° luglio di tale anno, vcnisf-c isti.tuita in ~el tunu 0
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una SCUOLA CEN'r«ALF, DI TIRO D .\ll'l'TGLrnru.\ . Il suo organioo era, già, stato stabili to dalla relativa 'r abella graduale e numerica di formazione ùonteuut;;i, ncll'Otdinamento del R. E·ercito in data 3 luglio 1 87, senza però che 0
uc fosse [precisata l'ubica;,,ione, e coillpn~ndcva, : 1 coma,nclante (tenente genera.le o maggior gencl'nl e, I spettore della Commissione d~llc J.l}sp('ricnze); 1 comamlaute in za (colonnello) : ~ u:ffi.dali superior i addetti; 2 ca pHalli. e 2 tenenti : in totale 9 n:lliciali oltre il :personale d'amIUiuistra:1.ione (ra,g iouieri , eapi tec:nici, scrivani, e<·c.). Il perr-:011::tle cli truppa cloYen~ e sere as, egnato a seconda dellQ esigenze~ cli set·Yi 1,io. Con snccessiv-o R.". D 0 • venhano stabiliti. lo s c;opo e ]e at tribuzioni della Sc uola, che si possono così riassumere : 1°) far cono. cel'e agli ufficiali e graùuat.i di truppa d'artiglieria Le qualità bf.Llisti.clle delle bocche cb, fuo(·O in servizio, 1·enclendo famigliare l' impiego d e lle TaYole cli. ti.1·0 con a1pplicazione a casi pratici cli tutti i dati da e!-:se fol'nìti, e cli acldcsL1·a1·li all'impiego del]~ boechc clii, fu ol'o nelle più sv.:triate -contingen7,e cli. guerra; 2°) l'Cnclere unifonne h1 tutti i R eggimenti <lell' Arlllili la applica ½ione prati<-a cl<'i. Regolamenti sn1 Liro e su l.1.,1 condotta. (l<•l fnooo, e sipel'imcntat<-' p1·aticarnentc le i nnovazi.oni c he clai pl'edctti Regola111ent i Yc>ni~~er o p1·oposte od orclinate. fol'mn la11do11e tassatin,mente le modali tù cli a pplicazione . N.ello svolgimc>n to degli stll(li e delle> esipel'i·<'nze, e nella esecnzion c delle e.·el'<:itazioni pratiche da rffettuatsi alla, Scuo la Centrale di 'l'il'o flo,·r,·auo essei-e impiegati e eon sickrati -cselusiva.mente i matetiali regolitmenlnri a,dottali clefi11itivanwnte in servi,do, essend o doè p1·escritto cli cl0Ye1·si astenere da ogni esperienza su materiali di uuorn modello e dal fare proposte cli moclinca1.ioni :11 ma te.L'ia.J.e reg-ola,mcnt,are, ccce½ion fa tta per quei. mnte1·iali e per quegli. argomenti. formanti. pal'te i nt(-'grantc clcll' « I strnzione J)t"l' il puntamento e t.il'O delle -
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r/ 1 ::,Tl1'U½I0KID nrnLLA SCUOLA CfilKTilALE DI Trno DI KE'FJ: U l\O
artiglierie)) <lelle c1frerse specie, come alzi, recchi ipcr il puntamento j_rn.lireLto, telemetri, Con successiva Circolare n . 132 clel 24 st_a-bilito che i corsi clella Scu<)la, dovessero inizio al l" ottobre d'ogni anno, attuandosi zione sepa,ra.ti, e doè uno pel' l'artiglieria
quadranti, appa<~cc. ccc.
gihgno· 1SS8 er,t in massima ·avee· tre corsi d'istru da, campagna, ,1
Fig. 102$1 - Svolgimento <li nn corso alla Scuol a di Nettuno (191-1).
cayallo e cla monta.g na, un altro ipcr l'u,rtiglieria da fortezza,
ed un terzo per l'artigli:eria cln, costa,. Qn~st'ultimo avrebbe potuto essere a,ttnato in tutto ocl in parte i n mui Piazza marittima,: ed in questo caso, per la parte cla, svolgen,i fuori della sed.~ clelht Scuola, ~i. sarebbe dovuto spostare soltan to quel quan-
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l!'ig. 10!:lO - Visita di S. FJ. il generale Pollio a Nettuno.
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ORGANIZZAZIONEJ DELLA SL-UOLA CEN'l'RALE DI TIRO DI NIDT'.I'U.NO
titativo di personale permanente della Scuola, stessa, strettamente necessario. Nei mesi in cui la Scuola non funzionava, il !Personale permanente che vi era addetto, rimaneva a disposizione <l-" ll'Ispet· tore della Commissione Esiperienze, comandante della i:!icuola,. Il Ministero della Guerra all'inizio dei corsi doveva tempestivamente provvedere ed assegnare alla Scuola il personale permanente e definire la destinazione e l'arredamen-to dei locali occorrenti per lo svolgimento dei corsi. Il comandante in 2" doveva compilare i Programmi ·d'insegnamento e le norme di servizio per la Scuola; trasmet-. tere al Ministero le proposte dei materiali occorrenti, e .segnalare i lav-o ri necessari per l'impianto di Batterie, O[pere in terra~ linee telegrafiche, ecc., distinguendo i lavori da eseguirsi dal personale di trupipa dei reparti d'artiglieria messi a disposizione dellà Scuola. In ma,ssima nei mesi in cui la Scuola svolgeva i corsi di insegnamento, doveva-no essere inviati a Nettuno, a disposizione della Scuola stessa, i personali delle batterie da campagna, a cavallo e da montagna, e di una compagnia da for tezza necessari per il servizio d~lle bocche da fuoco impiegate per le istruzioni. Il Ministero si riservava, di far conoscere da quali Reggimenti dovevano essere forniti tali reiparti e la loro forza in uomini e cava,l li. Il personale permanente della Scuola doveva essere amministrato dalla Direzione d'artiglieria cli Roma, alla ·quale spettava pure l'amministrazione del materiale messo a cliS[>O· sizione della Scuola stessa. Con R. D. in data 20 ottobre 1888 venne istituito presso la Scuola un Gonsiglio Permanente cl' Amministrazione, · c-osì composto: il comand.an~ in 23, Presidente; 1 . ufficiale superiore, Relatore; 2 capitani, membri; 1 capitano oontabile, segretario e direttore dei conti. Il 1° corso d'istruzione della Scuola cbe ebbe inizio il 15 novembre 1888, venne limitato alla sola specialitìl d'artiglieria cl.a campagna, a cavallo e da montagna : la sua durata f u di due mesi dal J.5 novembre al 15 gennai•) 1889, ed a frequentarlo furono chiamati un capitano e due sottufficiali per ciascuno clei Reggimenti <la campagna, a cavallo e da montagna. I capitani,
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l:'ig. 1031 - Vl::;it:i. <li una Comm1s.<>iouE: pnrlameutare alla ~cuoia lli NC'ltnno.
SVOLGIM lsl'i'.rO DlDI COHS1 D' lS'J'lWZIO:.'\J<J ALLA SCUOL A DI '.rmo Dl ~IT;TTUNO
designati ll::ti rispettivi Cuuiandaut i di Reggimento erano s<.:elti J'ra i pii1 anziani, u:m con anzianitil voster iorn a l 1880, che non avessero .Catto do· manda per il servh:io degli Stahilillleuti d 'a:i:Ug.lieria e che provenissero dalla Sc:uola d'AlJplicazione : l sottntìk iali dovev ano conoscere bene l' « Istr uzione sul puntamen to e Liro», quale veniva insegnata uelle istruzioni r eggimentali. Per lo svolgiment o cli to le 1<' corso s~ trovarono a Nett uno : 1 batteria da cm. 9 ; 1 batteria da cm. 7 ; 1 com11agnia d'artiglieria da fortezza ; unit à pr ovenienti dai R eggimenti prestabiliti da l Ministero. Per il 5 novembre i Comandi cli Corpo cl' Armata òovevano comun icare al Ministero i nomi dei cavitani e dei sottutticiali destinati a frequelitare il 1° corso, cd, inizi.ate le istruzioui, il <.:omanclante della Scu ola doveva riferirne a l Minister o. Al Lermine di questo 1° corso, un a Commission e, compost a del Coma nda n te i n 2a e degli uflìt:iali a éllletti a ll' insegnarnent(), <loveva classificare gli u fficia!\ ed ì sottuffici ali elle vi aveva no pr eso par te, assegnando a · eia· senno di essi un p unto d i mei:it() desu nto tlal profitto fatto nelle vari~ i sttm:ioni e nei <liverfìi insegnamenti, profitto risultante e constatato sia nelle eserc:itnz:ioni pratiche elle nelle con'f.erenze : siffatta classiflcaiione veniva cl.a l Comando cl.ella Scuola trasmessa al Mi n i;;l·er o elle n e dava comunicazione a i rispett ivi R eggimen ti. Le Commissioni compilatrici delle note caratter istiche dovevano apporni alla casella P degli Spe<.:clJi l)el' gli uffi<;iali e nei fogli :Mo'll. H per i sottuf ficiali, una n otazioue così <.:oucepita : « foce nel..... il cotso della Scu ob Centrale cli T iro cl'a rtigli<!ria risultando classilìcnto il.... su.. .. . r iportando il punto cli merito d i... ... su 20 )).
Con Circolare ministeriale n . 4 del 4 gennai.o 1889 il Consiglio Permanente d'Ammini strazione della Scuola. assumcvf:L h1 de fini ti vo ca ricamento n m aterial c i n uso presso la Scnola, stes8a pr,ovv~c1endo al1a s1rn a,mrninistr azione e manutenzione :medinnte ]'assegno a tal uopo stabilito .
n 2Q corso, l imitato ('oruc il prececleme alla :;;ola arUgliel'ia cln- ca ill· pagna, a cavallo e da mont ugna , cblJc ini¼iO U 2iJ gennaio J.889 e ter mine il 17 ma r¼o : ad esso part ecipar ono, COlllC al .1.0 corso, un capitano e due sottufildnli, ed nn:i loghc fur ono le nonne e k clisposi·:r.ioni per le istruzioni da svolgers i. Con Circola r e del 23 magg io 1889 il :lii u istcr o ord inò elle, clol luglio dello stesso anno, ,·cnisse iJrizint a una serie cl i (i corsi, limit a ti come i r>receclenti a lla solri rirtiglieria da campagna , a cavallo e rla mon tagna, e sucrcdenlisi nel tempo ri lle segucnli <late : l " corso dnl 4 · luglio al 13 agosto, 2Q corso. d al 17 agosto a l 26 settembre, 3° corso d a l 1° ot tobr e nl n noYemhr e, _ .. 2367 -
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Fig. 1032 - S. !IL il H<> ilbSiste nd cscr cita~ionl dì tiro .
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SVOLGIMB~'l'() DI<:1 COH~I 0 · 1s·1·1rnz10:-:1~ AL LA SCCOLA Dl 'l'IHO DI KIDTTUNO
40 cor!'o dal 12 11ovcwbre :il 22 cli<·cwbre, corso dal f, gennaio 1890 al J.4 febbn1io, 60 corso clnl 16 felJbraio ul 30 marzo. Al J.0 <.:or~·o <loveva uo p:irt(i<·lp:we 2 ca pìlnni e 4 soltutfif'in li ùei Reggimen ti 30, 5°, , o, 8°, 00, U 0 , 140, 15°, 1,0 • 20° e 21°; nl 2o corso 2 capitani e 4 sottuflì clali clei Reggiwcoli 1°, 2°, 4°, Go, 13°, 1.t,o, 18°, rn•, 22-0, 2:-i0 è 2-10 ; a [,o
ciascuno degli a ltri 4 cor si <10\'evii n o lutervr.nit·c 1 capi ta no e 2 sottuflìciali per ciascuno elci ventiquattro Heg:rim('nti da campagna e d el Reggi mento ar tiglie ria a cavallo.
l!'ig . 1033 - S. 1\1. il Re :illu Scuol a Centr ale di Nettuno.
Con tu.li disposizioni il iVfinistcl'O in tcn deYa che tutti i caipitani comandanti di batteria, cd un numero di sottufficiali di almeno clne per ciascuna delle ba,tt<~rie componenti i vnri predetti Reggimenti, pr-enrlcssero parte alla Scuola Oen· trale di 1'ir,o ; sicchè in hreve volgere di tempo tutti i capitani e tutti i sottufficiali dell e uni U\i d'artig)ieria, da battu,glia, (cioè da. campagna, a cavallo e da montagna), avesscr<) preso parte o ai due corsi gitL precedentemente effettuati nel 1888/89, oppure ad uno dei corsi òella seri e attuale. A raggiungere u~1 tale iproposito del :Ministero, il Reggi mento da montagna doveva ripartire fra i quattro ultimi corsi -
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S 1'.\Hl r,nJ 1-::--n l) · .\l!Tl GLH :J:I..\
della serie tutt i i capitani etl il nume ro n ece, sario di sottuf. ficia I.i delle bat~rie dipenden ti) allin cllè lutti i comandanti di batteria e due sottufficiali. almeno !Per ognuna a vessero frequc11tato .la, Scuola cli Nettu no . Se per una qualunque circo s tanza; q ualche Regg imento non poteva invi a re all un corso il pi-escritto peJ·sonale, an·ebbe dovuto farlo in tervenire aid uno dei. c:ol'si succes::;i.vi in più del per~nuale <ksti.nc1to a q nesti ultimi. I n ogni caso p~rò nessu no, n è dei capitani n è dei sottuf ficiali, doveva, p1·end e1·e part<~ a (Più di 11110 dei corsi ef.f.ctLuaU o da effett uar.si. P e1· il serdzio del.La Scuola era destinafa, a :Nettuno mm bl'iga l:a compo::;ta di 2 batterie da cm. 9 col rispettivo com a ndo di briga ta : p et t utte le o<:<:onen t i disposizioni e p e1· i Yal'i servizi. <lov,e ,·:nw provveél el'e H }fiJtistero ed i corn.an<li. dei Corpi <l'Armata IX e X. Come :sempre, nl terru ine {li c.:iuscu 11 to r.so, il comtnH.lnn te (lella S<:nola dm·c,·a Lr a$mellere il pr escri tto Specc-ll io della classif.i<:azione ottenuta. )fa ron Circolure del 1° agosto .lSS!J pe1· va r ie ragioni , aur he di online supe riore, il Min is lero de lla Guerta sospese la continuazione dello s volgi meul·o della predella serie di sei cor si , serie che vcn11e attn ntn però soltanto con_ lo sn>lgimenlo clel 1° corso. 11 24 settembre 1890 il Ministero mod ificò quanto crn sta to prcccclentcmcntc stabilito circa la classificazione degli ufficiali' e ,;ottuflìcinli cl1e ave,·nno frcqnenlnto i cors i della Scuola Cenln1 le cli TJro, clisponendo elle, al termine di ogni corso, u11a Commiss ione cowpos t:i del Comnnclanlc in 20. e degli uflì<:iali addetti all'insegn:imento. compilasse per ogni utliciale e per ci.asenn sottnflìciale u nn (lkhiarnr.lone <lu i.la qunlf! r is ultasse li profit to cl:i c:iai;cuno d 'essi ri c:wato clnll' insegnnmenco imparti togli durante il corso. e co~ì Cormulnta : « la Commissione della Scu ola Cen tra Jr. di T iro di chiara che ... (grado, nome, eognorun) ... h u. compl nto il <'orso ~lclla prr ,l elt:i ~c11oln con. .. (ottimo, b uono, mediocre)... r isultn lo ». Le suddette d ichiar azioni doYeYan o d al Comando d ella ~<:t10l:L esser,~ t r m; rnesse nl .i\1inls (ero ehe ne clavn com L1nicnzione ai Regg imenti inlcressati. Le Comm issioni compilatrici delle note cnr ntteristicbc do,·evano qu indi a lor o Yolta nppone nelln casella F clegli Specchi pet gli unìciali e nei fogli Mod. .rr per i sottufficiali, la sep;ucnte notazione : « Compì ncll':muo 18... il cor i;o della Scuola Ce11trale cli T iro cl'a r t iglieria c·on... (ottimo, buono, mecllocre)... risulta to ll . Tl fi novembre 1S!l0 iu seguito n Circoln r e ministeriale, presso la Scuoht Centrale cli T iro s i iniziò a Xcttuno u na ~cr ie di t r e cor si d ' istrnziouc per l 'a1·tiglierill cln campagnn, n cavallo e (la montngnn, s ucceclentisi. n el se-
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F ig . lOtl.f - E ;;pei-ie ll7.('. a N<·Un u o .
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STAnILli\!Eì'i'l'.I D'ARTIGLIERIA
gi; ente modo : 1<> corso dal 5 novembre al 14 dicembre; 2° corso dal 20 dicembre al 2 febbraio 1891 ; 3° corso dall'8 febbraio al 19 marzo. A ciascun corso interve1mero l capitane, e 1 sottufficiale per ogni Reggimento da campagna, a cavallo e da montagna, scelti fra quelli che ,incorà 11011 avevano preso parte ad alcuno dei corsi precedentemente effettuati. I sottufficiali dovevano di preferenza essere tratti da quelli proposti per l 'avanzamento e dai furieri di batte1·ia. Per il servizio della Scuola venne costituita una brigata di 4 batterie, delle quali 2 da cm. 9 e 2 da cw. 7. Per t utti i servizi, norme e disposi~doni i criteri seguiti farono quelli adottati per i corsi precedenti. Un'altra seri.e di tre corsi d'istruzione per l'artiglieria da campagna, a cavallo e cla montagna ebbe luogo dal 14 novembre 1891. Tali corsi furono svolti successivamente m:l seguente modo: 1° corso dal 14 novembre al 31 dicemb1·e ; 2° corso dal 3 gennaio 1892 al 12 febbraio; 3° corso dal 17 febbra io al 28 marzo. A ci.ascun corso intervennero 1 capitano e l sottufficiale per ogni Reggimento da campagna, a cavallo e cla montagna, scelti fra quelli che ancora· non avevano vrcso parte ad alcuno dei corsi precedentemente effettuati. Qualora tutti i co11itnni cli un Reggimento già avessero frequentato un corso della Scuola Centrale di Tiro, dovevano esservi assegnati, per ordine di anzianità, i tenenti dello stesso Reggimento compresi nel quad1·0 d'avanzamento. I sottufficiali dovevano preferibilmente essere designati tra quelli proposti per l'avanzamento o fra i furieri di batteria . Il 20 novembre 1892 s'iniziò una nuova serie cli due corsi d'istrU?:ione per l'artiglieria da campagna, a cavallo e da montngna, che si svolsero come segue: J.0 corso dal 20 novembre al 24 dieembre; 2° corso dal lO gennaio 1893 al 13 febbrnio. A ciascun corso intervennero 1 capitano od 1 tenente ed 1 sottufficiale per ogni Reggimento da campagna, a cavallo e cla montagna, designati, secondo ;,;peciali disposizioni, dal Ministero. Come nell'anno prc~cedente per le occorrenze della Scuola si formò una brigata ·composta dl 2 batterie da cm. 7 e di 2 batterie da cm.9, fornite da Reggimenti indicati c1al Ministero. Nel 1893 essendo comandante della Scuola il t.en. gen. Orazio Galleani cli Saint Ambroise, il 13 novembre si iniziò u na nuova ser ie òi due corsi d'istruzione sempre per l'artiglieria da campagna, a cavallo e da montagna, succedentis i il l <> corso <ial 13 novembre al 22 dicembre è il 2° corso <lal 10 gennaio 1894 al 18 febbraio. Al 1° corso partecìpnrono 2 capitani cìi ciascuno dei Reggimenti da campagna, di Corpo d'Arma ta (dal 1° al 12° Reggimento) e del Reggimento a cavallo ; l capitano di ciascuno dei Reggimenti da campagna divisionali (clol 13° al 24° Reggimento) e del Reggimento da montagna. Al 2° corso intervennero, inversamente, 2 capitani di ciascuno dei 'Reggii.u enti da campagna divisionali e del Reggimento da montagna; 1 capitano di ciascuno dei Reggimenti d~ Cor po d'Armata e del Reggimento a cavallo.
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........ ......,••.,,.• _,_ _• .,,. .. ... .,..,.,._,_.,,.,..,..,._•.-,...- ,.·..· ·- -···- . - - . , ••
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l!'ig. 1030 - Corso n tli<;inli :superiori a ~fottu no.
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S'l'ABILl illI;;N'l' l D' AH'l'IGLrnHIA
Tutti i predetti capitani dovevano essere scelti tra quelli che non avevano mai preso parte a corsi preceden ti, e qualora nessuno fosse stato in tali condizioni, la scelta doveva cadere su quei capitani che da maggior tempo non avevano frequentato l a Scuola di Nettuno. Per ìl servizio della Scuola s\ costituì una brigata di 6 batterie formate su 4 pezzi e · 4 cassoni ciascuna, delle quali 3 da cm. 7 e 3 da cm. fJ, fornite da Reggimenti fissati dal Ministero. Nel successivo anno 1894, d urante la stagione invernale ebbero luogo a ltri due corsi d' istruzione per l'artiglieria da campagna, a cavallo e da montagna, nelle seguenti epoche: 1<> corso dal 18 novembre al 22 dicembre ; 2° corso dal 4 gennaio 1895 al 4 febbraio. Presero parte al l"' corso : 1 capitano e l tenente di ciascuno dei Regghnenti da campag1rn di Corpo d'Armata e del Reggimenlo a cavallo; 1 capitano di · ciascuno del Reggimenti divisionali e del Reggimento da montagna. Invece a l 2° corso pnrtecipar ono i capitani scelti fra quelli che non avevano mai preso parte a corsi precedenti oppure tra quelli che non vi erano intervenuti da maggior tempo ; i tenenti scelti f ra i più anziani di ogni Reggimento, compatibilmente colle a llre esigenze del servizio e dell'istruzione. Per il servizio della Scuoln, agli ordini di un maggiore si costituì una B rigata d i 6 batterie, i:l da em. 9 e 3 d a <:ll1. 7, forll1ate su 4 i1ezzi, 2 cassoni, 1 carro da ba.tteria ed l fucina, forn ite da Reggimenti stabiliti dal Ministero. L a d ichiarazione da compilarsi dalla prescritta Commissione al tenuin<~ di ogni corso, doveva avere la seguente nuova dicitura: (< La Commissione della Scuola Centrale cli Tiro dichiara ehe il. .. (grado,. nome e cognome) ... ha compiuto il corso d'istruzione dal..... a l.... . d ella predetta Scuola (specialità da campagnaj con r isultato .... . (ottimo, loclevole, s.odclisfacente, buono, mediocre) ..... )). Con circolare n. 51 dell'll marzo 1894 venne soppresso il Consiglio cli Amministr azione Permanente presso la Scuola, e dal 1° aprile dello stesso a nno il personale permaJ?ente di essa tor nò acl essere amministrato llall,t Direzione d' artigliei-ia cli R oma, che assu nse pure l'amministrazione del materiale messo a disposizione della Scuol a stessa. Per il per iodo invernale 1895-0G vennero stabiliti altri due corsi d' istruzione per l'artigli.eria da campagna; a cavallo e da montagna, da svolgersi, il 1° dal 10 novembre al 1!J dicembre, ed il 2<> dal 7 ·gennaio 1896 al lù febbraio. ' Ogni corso venne di viso in t re pet'iodi , clurnnte i quali fLtrono svolt,~ le spcciflli ·ist ruzioni contemplate nel « Progrnrnma tli massima)>, all' uopo compilato dall' Ispettorato d'artiglìeria da campagna. A frequentare il corso furono comandati 1 capitano ed l tenente per ognf Reggimento d'artiglieria da campagna, a cavallo e da montagna scegliendoli fra i più a nzia ni di ogni RP.gg'imento, esclusi quelli che già avevano p:irteci1mto a qualcuno dei corsi degli ultimi due r.nni. L a Direzione dei due corsi venne affidata al ten: col. d el 10° Reggimento
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SVOLGIMENTO DI1l
cousr.
1J' l8TRÙZ10NE ALLA SCUOLA DI
·.rmo
DI )<E'rl'UNO
artiglieria Aldo !tossi, e ad impa rtire i va.ri insegnamenti teorico-pratici furo110 incaricati ufficiali superiori colti, capaci e cli riconosciuta competern:a. La Brigata di servizio venne costituita i<lenticame11te a quellil fo1:mata per i corsi dell'am10 pr eceden te.
Nella stagione invernale tra il 1896 e il 1897 ~i svolsero alti-i due : co1·si : il 1° dal 19 novembre al 22 dicembre ed il 2° dal 3 gennaio 1897 al 6 febbraio. La ,direzi()ne dei due oorsi venne affidata, al col. Errianuele Garrano; per gli insegnamenti vennero incaricati il magg. Felice D'Alessandro ~d il magg. Francesco Ma,rciani; a ciascuno dei due corsi fur,ono coman dati 40 ufficiali designati dall'Ispettorato d'artiglieria da campagna. La Brigata di servizio continuò ad essere formata come negli anni iprecedenti. · Nella stagione invernale 1898-99 ebbero l uogo altri due corsi limitati come 15empre a,l le sole specialità dell'artiglieria da campagna, . a cavallo e ·da montagna. I corsi si svolsero dal 28 dicembre al 30 gennaio 1899 e dal 4 febbraio al 9 marzo. Ad (lgnuno di tali corsi furono comandati : 13 ca1pitani, uno per ciascuno dei RegginH~nti di Corpo cF Armata e per il R.eggimento a cavallo al r c:orso; ed uno per ciascuno dei Reggi· menti divisionali e tper qnello da, monta,gna al 2° ooi·so; nonchè 26 tenenti ad ognuno dei due corsi e cioè uno per ogni Reggimento, scelti fra i più anziani e ma,i intervenuti ad altri corsi della Scuola Centrale du rante gli ultimi tre anni. La direzione dell a Stnola fu affidata al ten. ool. Giorgio. Recli, e per gli insegnamenti furono comandati il magg. Alfeo, Clavarino e il magg. Eduardo De. Medici. Per il servizio la,, Brigata venne formata come precedentemen te. Nella stagio11e invernale 1.899-1900 si effettua,rono tre corsi. nei seguen ti periodi di tempo : dal 1° novembre al 4 clicem~re, dal 10 febbrai.o 1900 all'll marzo, dal 13 marzo al 12 aprile. e ad ognuno di ta.li corsi vennero destinati 1 capitano e 2: tenenti di ciascuno dei, Reggimenti da camipagna, da montagna ed a cavallo, scelti fra i più anziani non i ntervenuti a,cl. altri corsi della Scuola, centrale negli ultimi tre anni. Ad. ognuno dei corsi stessi vennero poi anche comandati 36 te-. nenti d'artiglieria di complemento, assegnati per la, mobilita-
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zione, appart<~nenti. a. tntti i predetti Rc~ggimenti. <~ che alFuo;po 11e avessero fatto domanda,. Dir<~ttcm'\ <foi <.'.orsi continuò ad essere il fon . col. Giorgio R.erli, e per gli insegnamenti teol:ieo -pratici v{mnero comandati il magp;. Alfeo Claval'ino ecl il magg . Luciano Secco.
Alfeo Clavarino.
Aldo Rossi.
Felice D'Alessand ro.
F r a n cesco Ma r ciani.
Fig. J03(i - Dirigenti del corsi alla Scuola Centrale d i tiro di Nettuno.
ì\lella stagione invernale 1900-01 si svolsero altri tre c:or~i dal J 9 novembre a l 21 clicembrf, da] 7 gennaio lHOl nll'S feb braio e da,l 21 fe bbraio al 24 mar7.o. ·vennero chiama ti a fre-
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DIH1GEKTI Dl!JI CORSI n'rwrnt:zro:s:B ALL.-\ SCU OLA ()[
'l'!I((.) ()[
:\E'.!'TUNO
quentarli l capitano ed 1 tenente per ogni Reggimento ed un numero massimo di 3G tenenti. di cornplern<~nto, sc:elti fra, qnelli ass(~gnati per la mobili.ta½ione ai risqJettivi Reggimenti. e che ne avess<~ro fatta domanda . Bbbe ancora la dire½i.one dei corsi il col. Giorgio Recli e furono inseg11anti il magg. Gaetano Calvi , il magg. Giuseppe
Ama,t o, <'l il magg. Antonino Campo. Nella stagione invernale rn01.02 si effettuarono altri tre corsi d' istruzione e sempr(~ per le sole specialità da campa,gna, da montagna ed a, cavallo nei periodi. dal 17 novembre al 22 dicembre, dal 4 gennaio 190:.! all'S febbrnio e dal 14 febbraio al 21 marzo . A tali corsi ve1rnero destinati 1 ca1pita.n-0 e 2 tenenti per og·ni Reggimento 11onehè 3G :nflkiali suba,l terni di complemento designati eome m~gli anni precedenti. Fu allora e per hl, prima volta o)l·escritto che, neglt ultimi. sette giorni di ciascuno dei. tre corsi, intervenissero alla Scuoh~ di K cttnno un ce1·to m1mero <.U eolo1md li, <li nfficiaJi superiori e di capitani pm· prende1·e conogcenza del nuovo materi.ale da 75 A. Lt~ dil'ezione dei pr,ccleLti tre co1·si fn dem::LI1clata allo stesso ComaiH1ante della, Scuola, col. Giovanni Pila e fu insegnante il m.a,gp:. Gaetano Culvi, Dal 1° novembre 1902. in forza <lel R D. 14 oLtobre ia Scuola Centrale di Tiro (1 'artiglicri,1- cli Nettuno passò alle dipendenze dirette çlell'fapettorato Genernle cl'arti.glieria,. Il Comandante della Scuola doveva inoltrare :1ll'lS[>ettorato Generale, p el tra.mite dei competcn ti Ispettorati d' artiglieria da, cam1pagna, e da cost;1 e fortezza, tut te ]e proposte di indol,: gener·a le per il buon funzionameno clell:1: Scuola st(~ssa. Nell:). !,itagione invernak 1.!30:2-03 si sYOhel'o <:inquc <:Ol'Si di is truzione della durata <li cira 26 giorni <:iasc uno d a l i'i novemhl'e l!l02 ri l 1fi morzo 1!303. A ciascun corso parteciparouo 1 capit ano e J tenente per ogni Reggimento da ,:ampagn::1., da mont agn r1 e a crn-rillo. Direttore dei corsi e1·a il Comandante della Scuola, mentre gli insegnantì erano oltre al maggiore atlcleLto della Scuoln; qualche altro uflìciale superiore particolarmente qualifica lo e appal'tenente a Hep;gimeuli della prcx1ett,1 specialità. La Brigata di servi,;.io era costiluil:a di (l batterie di cni. 4 da. cm. 9 e 2 da 75 A. Alla fine di ciascun c o1·s<> ln. soli ta Commissione doveva redigere pe.r
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~'l'A131Lll\IIDNTI D' AUTIG LIER I A
ciascun ufficiale la dichiarazione <lel profitto da esso ricava to durante i\ corso, d ichiar azio ue <:la trasmettere al Ministero per il tramite dell'Ispettora to da campagna e dell'Ispettora to Generale, e da inserirsi nella parte l' del libretto personale.
Giorgio Ree!!.
Giuseppe Amat o.
Giovanni Pila.
Eduardo D e Medici.
I<'ig. Jv~7 - Dirigenti dei cors i alla Scuola Centrale di tiro di Nettuno.
Tale d ichiarazione aveva la stessa dici.tura d egli anni preced enti, ma la qnalifir:a del risultato era limitata alla classifica di ottimo, buono o mediocr e. Nel periodo invernale 1903-04 ebber o luogo sei corsi d'istruzione delln
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SVOLG l llll<l.'-'l'O DBl CORSI O'JSTRuZ101'~ ALLA tiCC'OLA 01 'l 'IHO DI NI,Yl 'TUNO
durata di 20 gio.1:ni ciascuno a cominciare dal 9 novembre 190:J fino al 1o aprile 1904.
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Lali cot·si parteci1)arono : i Cowandanfi ci~ 14 Rcgghn entì d'artig)ierii1 da 1::.unp(lgn a e del Reggimento <la u10ntagua; una pat·te dei Comandanti d i Brigata d ei Yar i llegghuenti d a campagna; ~na parte <legli ufiiciaU · superiori dei Cowandi locall d 'ar Ugliera d a campagna ; un certo numero di caplt(lni e di tenenti delle specialitìt da campagna, a cavallo e da monLagna; nouc:llè l c:apilani di ::U\I. l)l'O Yenienti da ll'A r t iglieria che all'atto della promozione a maggior e do vevano,. a quell'epocu, r itornare in ar t iglieria. Al tennine di ogni corso la Cowmissione composta del Comandante la Scuola e dei 2 ulllciali superiori incaricati dell'insegnamento, doveva formulare per ciascun ulllcinle inferiore la dichiarazione clel profitto cla ciasclln d'essi conseguito. Nell' inverno 1904-0-J si smiser o sette cor si di istruzione, di 20 giorni ciuscuno, dal J6 ottobre 1904 a l 4 aprile 1905, e vi presero pa r te : a lcuni Comandanti dei. Reggimenti da cmnpagna.; una part e elci Comandanti d i Brigata dei vari Reggimenti da campagna, a cava.Bo e da montagna; u nu parte ùegli ufficiali dei Comand i locali d'ar tiglieria da campagna; un certo numero di capitani e cli l enenti delle specialitit da compagna, a cavallo e da mon tagna; ulcuni capitani che pur non appartenendo attualmente ai predelU Reggimenti, vi nYessero J)r ecedcntemente pr estato ser1·izlo; noncbè i capitani d i S.l\I. proYcnienti dall'a1·liglicr in e che all'atto della promO';;ione dovevono farvi ritorn o. P er il servizio dei corsi alla Scuo~a, la 13rigata d'ar tiglieria veune costituita da 3 bntterie da 87 B. e cla 2 batterie da 75 A., ognuna su 4 pezzi, 2 cassoni, 2 carri lt·aspor to e l fucina. Con Dlsposb1ione n. 233 del 1J ottob1:e 1!}00 il :\:Ilnister o cllsPQse che, al t er mine di ogni corso d'istruziove delJe Scuole Centrali di Tir o per l'Artiglieria, gli Ycnisse t r asmesso, per il t r amite del competente I spettore, soltanto uiù l 'ele nco degli ufficiali che lo nvevano frequentato, abolendo cioè ogni e quals iasi qualifica o ch1ssificazionc di mcl'ito: il Ministero r, sua volta ne <l:wa ·uoi conoscenza ai Reggimenti ed a i Senrizi interessati , affi nchè uella parte 1a del libretto pct·sonale e precisamente nel!a casella degli Studi regolari compiuti e degli Studi militari effettuati, venisse apposta l':,innotn¼!omi : « Compi nell '::m no ...... ll corso d ella Scuola Cen trul.:! di Tiro da (campagna o fortezza) ». Verso la fine clel 1906 e nei ])rimi mesi del 1907 ebbero luogo altrl cinque corsi d ' istruzione della dnrn.to di 25 giorni ciascuno dal 26 novembre 1900 ul 29 apri le 1907, e vi f u rono destina ti: l Comanclanti dei Reggimenti da campagna, a cavallo e da montagnn; una parte <legli uf:lìcinli superiori clei Il rggimenti predetti r dei Comandi d'artiglieria cln campagna; un cer to numero di capitani clellc suddette specl:tl.i tà; alcuni capitani di S.~f. provenienti dnll'art ii;:llcria ; nonchè i t enenti d'artiglieri a anziani ch e n ell'anno 1900 veninino iscritti sul quadro di nvanz(lmrnto, e rhc non fosser o già à
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:s'l'.\ H[ LD I l::~Tl D ' .\B'i'IG 1,1 El: IA
lutcrven u l i a qun lc·n no dùi ,:or:si 1}rcce(kllli. In media ln par tcc ipnziouc ad ogni <·o rso a n cbbe tlon1to e:s:sere di 18 ulliciali :;u11cr ior i e cli 30 cat)it:mi. Il Coman<lautc della Scuola f:!l'::t auc:hc I>iretlor c d ei cor si e per g li insegnnmenli tcorico-praticl d is poneva ùi 11/lki:tli superi ori a ll'uopo <lei,::tinal.i d al Miniai.ero. La l\ri;.::ata di ::-cn·izio doven1 es.<;erc rostil11it,1 rom c tl(~gli ,rnni prc· cedent i.
.... Ant onino Campo.
Gaetano Caivi.
Emanuele Car..., ano.
Luciano Secco.
Fig. 10::S · Dirigenti corsi Scuol,1 di Liro a Kell uuo.
Un 'mrnlogn !'eri<' d i einc1ne col'si v<'! nnc svolttL dal 2 no vembre J907 al 15 april e 1908, e ogni corso ebbe la d urata di
SVOLGIJ\ff'..XTO Dl':1 COUS I DJIS'l'HU ZIO:\ E ALLA SCTJOL.,\ Dl TIHO DI );t-:TTUSO
25 giorni. 'l'aJi corsi r ivcstir-ono una particolare importanza, in quanto fur-ono quelli in eui gli intervenuti presero conoseenza, del nuovo materiale a, deformazione da 75 Mod. 1906. Ad essi vi presero parte: gli utnciali al materiale dei Reggimenti da campagna, a e.avallo e da montagna; i Comandanti delle Brigate già dotate di una batteria da 75 Mocl. HIOG; i Ooma,ndanti delle batterie da 75 ìVfod. 1.906 coi rcla,tivi u fficiali subalterni; un certo numero di ca1pib1r1i del Reggimento da, montagna e della Brigata da mon tù.gna.- del Veneto; alcuni capitani di .s . :M. 1n·ove11ifmti -d all'artiglkt.ia; nonchè i tenenti. <l'a,rtigli.eria, compresi nel qua<lro cl'f1vanzarnento. La, Brigala cli Bervizio venne costituita da 3 hatteriè da, 75 A . e da 2 batterie da 75 l'\ifod. 1906. Un'altra serjc di sci. eorsi d 'istruzione, ciascuno della clu · rata di circa, 20 giorni, ebbe l uogo dal 4 gennaio 1~09 al 20 maggio Hl.LO, e ad ogni corso vi partee.iparo110: 1 nffiehde superiore pPr ,o gni Reggimento d,L campagna; 2 c.apita,ni e 4 tenenti per og~1i Reggi.mento da cam.pag11a; un ufficia,1e superiore, 1 capitano t.)d 1 tenente per ogni R,eggimento a eava.llo e da m-o ntagna . Al G co1·so jn tervennero pm· la, prin..u1, voltn afouni u:lììeiali dei Reggimenti. dn forklza, da costa, e delle Dfre7,ioni locali d' artiglieria. La Brigata di se1·vi7,io vemw c:ostituita come nell'anno pre· cedente, m,L la clotazioll(! cli muni.,doni venne aumenta,ta, portando a ::i.000 colpi il a1umc1·-o comple:4~ivo tra g-1·rmu,te e shrap nel da 7;:i A. e da 75 i\fod. HJ06. Il D agosto elci! 191 0 c:on R . D. n . 328 la, Scuola di t iro di Nettuno cJenominnta fino allora <( Scuola Centrale cli Tir-o d'artiglforhL )), a datare dal J. ottobre assnns-c! la nuova denomina.z ione di « Scuola Centra.le d'Artiglieria da ci1mpagrn1 )). 0011 tale pr,ovvcclirnento si veniva a !:!aneire 1111a situazione cli fatto, gia,cchè, se la Scuola di. Nettuno era, stata fondata, nel 1S88 cono scopo di addestrare tutti i quadri in genern e gli uflìci.ali :in particolare di t u tt,e q nantc le specialit ù, clell' .Arm·a. nella conoscenza teorica, e pratica c1ei materiali e del tiro, vic~versa di fatto essa si era limita.tH alle sipecialità. da campagna, a, cavallo e da, montagna : la Scuol_a. a,vevrL cioè limitato i suoi 0
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S'.1.'ABJLIME-NT l D1All'l'IGLHJ:IHA
insegnamenti a ql!-anto riguardava i piccoli calibri, tantochè per gli ufficia.li delle specialità da costa e da fortezza, si erano coritemlJ.)oraneamente effettuati a Bracciano dei corsi d'istruzione sul tiro colle a,r tiglierie da fortezza e d'aissedio, addivenendo più tardi alla costit uzione della Scuola Cent rale d' Artiglieria da fortezza di Braeciano. Con Circola.re· del 23 ottobre 1914 il Ministero ordinò cl.le alla Scuola di Nettuno venissero organizzati e svolti no ve eorsi, della durata. di 12 giorni ci ascuno, · dal 9 novelllbre J.914 al 27 J1Jarzo 1915. 1 primi sei corsi furono frequentati da ufficiali <l'artiglieria clell' cser cito perm:rnente e cioè da ufficiali superiori (comandanti di gruppo e r elatori) e da ufficiali inferiori (capitani e tenenti) i::;cr it.ti sul qu a dro d'avanza mento: gli ultimi tre .c orsi er a.no destinati per ufficiali d ' ar tiglieria richiamati dal congedo. All'uopo convennero a Nettuuo tutti i materiali cli nuova adozione, e cioè : 3 batterie da 75 Mod. rnoo su 4 pezzi e 1. carro-attrezzi; 2 batterie da 75 Mo<f. Ulll su 4 pez7.i e 1. c:1t'l'o-n ttrez7,i; l ba tteria da J.49 A. ·cli obici pesanti campali ed 1 sezione da 05 mont... L a dotazione di munizioni fu di: 10.000 colpi da 75 ; 900 cla. 149 A. campali, e 270 da 65 mont ..
Al termine di ciascun corso il Comandante della Scuola doveva trasmettere al Minist{~ro (Direzione genera;le personale nfficiali) Le comunicazioni di cui. alla Circolare 233 del 1906, per notificare i nominathi cl<.>gli ufficiali d'artiglieria che ave va,no compiuto il corso. Per tal mod-0 tutti g-li ufficiali delle specialità da campagna, a cavallo e da montagna, a.na . vigilia della Grande Guerra avevano frequentato la Scuola ·e entrale d'Artiglieria da campagna, prendendo conoscenza di tutti. i. materiali adottati negli ultimi anni, delle loro speciali ca~'atteristiche e rlelle varie specie di tiro con essi effe ttuabili.
Come · si è visto, la Scuola Centrale di Tiro di Nettuno, rostituita il 1° luglio 1888, sin dal novembre di quell'a.m10 cominciò a funzionare regolarmente e quasi ininterrottamente in tutti gli anni successivi, ma, per quanto essa dovesse servire per gli ufficiali ed i sottufficiali di tutt-e le specialità dell'Arma, in realtà non fu frequentata che da quelli delle specialità da canljpagna, a cavallo ,e da, montagna. :m pertanto -
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LE V.SERCI'l'AZJO::-;I DI T I HO l' I-:t: L'.\l ('l' IGL IIWIA DA FO H'.J:l,;Z7.A
da, rileva1'e che per gli uffidaH delle specia lit1:L da fortezza e cla costa, le esercitazioni di tiro ai F orti di sbarramento ed alle P iazze tencstri e costiere, cl1e i Repar ti delle due specia,lità effettuavano subito dopo le annuali ordinarie Scuole di Tiro ai poligoui chiusi, erano in cer to modo suffidenti per dar e agli ufficiali di queste due s.pecialibì quel supplemento cli insegnamenti t corico -pn1tici l'ichicsti iper completa te nel ntoclo più pratico tutte le istruzioni sul til'o. rerò sebbene nel materiale dcll'arliglicria, da fortezza non fosse iutervenuto alcun cambio o lo si ritenesse prossimo, fi n dal. primo decenn io di c1uesto secol o si manifestarono nuove opinioni circa l'impiego di tale speci alità. dell'Arma; dapprima vaghe ed anche un po' timide, ma che però poco rper volta presero corpo, maggiormente F-i affermarono e nello stesso tempo si definirono in modo più preciso. Sonatutto tra i giovani ll'fficiali si discuteva nl lora F>e, in guerre fut ure, l'impiego delle artiglierie di medio calibro delle .F-or tezze e dei Parchi d'assedi o, si sar ebbe ma11tenu to in quei limiti molto cir cosuitti che erano preveduti clai regolamenti e altresi dagli alti Comandi. Si v<::clcva allorn, non tanto una, guerra statica di difesa dei confì ni sugli sban-umenti, quanto e più una peuetraz.i{rne abbai:;tanM, profoncl a nei confini a,ltrui, che esclu desse la gner1·a difensiva sugli sbarramenti stessi ed anche gli assedi degli sbarramenti. a ltrui. TanLo più che, per questi ulti mi, erano note l'antiquata ed insufficiente potenza dei nostri armamenti di assedio e Ja sconfortante miseria del munizionamento : ciò che valeva quanto clfre, :--,pecialrnente dopo che i cin goli avevano conferito mobilità accentuata al materiale di medio calibro e do:po che la preparazione del tiro in qualsiasi terreno era uscita clall'infam~ia e si era abbastanza bene a:ffe1·mat a, che l'impiego della, specialità, da for tezza era preveduto sotto la forma di un'artiglieria pesante da battaglia a rinfor-zo offensivo delle g-rarnli unità operanti in asi,:;enza, a llora, di una vera artigUeria pesante camipale che già la Ger mania ed anche l'Au stria aw~vano preparata. In conseguenza, cli queste previsioni cli impiego della specialità, si riconosceva la nccessitiì. di togliere le nostre Norme del tiro, tecnicamente eccellenti, <lall8 eccessiva rigiòità- regolamenta1·e; la. necessi t:t -
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S'l'A131LBflJ'.·'.:'<'l'I D'AUT!GLIEHIA
inoltre di 1·in~1lere e <li clisc;ntere tali ~01·me, non ta nto a tavo · lino, <1uanto e più s ul 1·cale campo cli. til'O . L:L conenle di idee alla qunle abbiamo molto brevemente a ccennato, ebbe la i.u.solHa, ventma cli sa lire dal basso verso
Fig. 10;)!) - l ,:t Sc:u<•la Uentr: tle di t iro <l ' nrt l;{lierl:1 a Braccl:mo.
l' alto e <li 1per s uadet·e le superiori an toriti.t che et·a opportuna per noJt (lit'e ncces.·ari.a l 'i. t i t uzionc di nna Scuola Centrale pe1· l'a1·ti gliei-i a da fortezza. Colla Circolare u . 9 del 5 luglio l 894 infatti, IJ.) L'im a cli. qu alsiasi i sti.tuzione permanente, erasi dir.;posto d1C un pi-imo COl'SO <li una simile Scuola Centrale, tanto desiderata, iwei-:se l uogo al poligono di Braceiano; in seguito si di.spone,·a i:-nltuariamente e nello stesso modo provvisorio per altri breYi c;o1'si , Dnchè finalmente il R. D. del 1910 p1·ovve<lcva ad una Seno.la Cent eale permanente. Al pre<lel'to pr imo cor>:o ordi 1Jnto dnl .iUlnistero n el 1Sf."1 donivano partc<:lpa rc compl,~;;;;j\·t1 meJ1 t·e 20 capitani e 20 lcnc:lti. s<:clti fr:1 i più :rnziam e nella proporzione indlc11ta <lnl '.\ finis tcro :,:1·esso f.ra i einqu e Rcggimr.ntl da fortezza e costa (dai 2ii 0 a l 20•), nonchè alcun\ capitani delle Dil'w.ionì locali d'nrtigliet·ia, d e:;;lgn:.iti pure dal Minister o.
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LA SCUOLA CE~'l'HALJ•: DL TWO Pl-:1-: L' Al11'IGUEnIA DA FOR'eDZ½.-\ A BRACCIANO
Il corso clovern a v1=re la durata di 35 giorni dal 26 ;;ettembr e al 31 ottobre 1894, e la Cir colate <lei :'liinistero wrnp~·e11lle1·a poi 111m serie d i disposizioni per l 'escc:uzionc rlcl <:orso stesso.
La Direzione ùel co1:so doveva es::;ere eostitnita da 1 co lonnello, dagli ufficiali incarica,ti di coa,diuvarlo, -e la truppa. doveva esser e tratta clal 1personal e permanente ùel.l.a Scuola.. Centrale di Tir-o rli :N(~tL uno . I Comùn<la11ti d i Corpo cl.'i~rm(lta competent i dovevano dispon e ver ht partenza e l' invio al poligouo di Hrflcci nno dei H.epat ti rkstinali per il ser vizio del corso,. per il quale tlovevano ivi conven ir e : 1 Brigala de l 270 Reggimento artiglieria di il cot11p:.1 gnie, ciascuna tli JOO uo min i cli trn ppu con ufficiali e grad uall al completo ; 1 drnmJello d i lelefonisti composto di 1 caporale e <li () soldati almeno ; 1 co t11pag11ia-t r e110 fornita dal 10·' Reggimento ar tiglieria d a carniwgn a, con 35 quncl ruperli e 4 c.ini per fer iti, per il traspo1-to. dei v;1ri DHJteri ali. La JJrigala <10,·ev,1. giungere a J3raccin no e rip:..nt irne al termine <1c: cor so per ferrovia, JJ.1entr e la compiignia treno do,·eva effettuar e lo spostamento per via or<li11aria . Jl}rnno inolt r e eomancl a ti: 1 uniciale medico e 1 uilicial~! vetcrina1·io coi per sonali e rn a teti(l]l neceSSfl!'Ì; l drn ppello d i nr t:ifìcicri della 4" compagnia ope1·a i; noucl.J.è akuui solclati operai. Nei gior11i immndi.thlllH'nh~ pr cc·c!rJcnti l'i n izio deile eserci lnzio11i i Hcvarti clovev,.tno p ron·c'(lcre a tu tti i hwori prep,u·ator.ii e a ~iste11rnre t utti i ser vizi , sec.onclo gli ord ini e le istn1zioni im1iartit:e clal Direttore clel corso . Al t·cr minc del cor so uua Commission e composta clel. Direttor e del cor so e degli nilieia li snpcriori tHldet:li :1 ll'inscgna mento, doveva redigere per ciascun u ffi ciale un a i.lich iarnzion e del profitto conseguito dall'i nsegna mento. Tale dichinrn zione analoga a qu elle compi.late nel.lo stesso Lurno cli 1:0.!lll)<l dalla Scuola d i. Nettuno doveva specificare 111. qua lifica del profitto coll;i clnssifica d i ottimo, Io<levole, soddisfnccntr., buono oppure mediocr e.
Colle preclette modalità ed alla stc~ssa, epoca n egli a,nni succ-essivi n,l l8~J4 e fino al 1001 venn e r i1pct11to il prcchitto primo corso inh,iale. Nell'anno 1902, c-on tempor aneamente allo svolgin:wnto dell(' ordina.rie a,nnuali Scnole cli tiro effettuate al poligono di Bracciano dalle varie Brigate d'arti.gli.eria da fol'tC½7.a, cbher-o luogo allo stesso poligono due corsi di istruzione complemcnta,re dei quadri delle !'ispettive Bl'igate con i nsegmLmenti teorico-prati.ci da fortez:,;a rigual'danti. a r ti.gli.erie -d i meclio calibro; tali
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l!"'ig. 1040 · Poligono di tiro a Bracciano.
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omIGENTI ED ISTRlJ'l".l:ORl DE! COltS1 D'I STRUZ. ALLA SCUOLA DI BRACCIANO
corsi si svolsel'o, il primo dal 12 a.l 20 agosto, il secondo dal 27 ag,osto al 10 settembre . A f r equentare tali corsi f urono deslinati cowplessiYamente : 20 capitani, 40 uflkiali s ubalterni e 1.0 sottu1lìciali appartenenti ulle 11 Brigate d'artiglieria da costa, ripartiti fra i due corsi, iH llloclo che al l<> corso .dovevn inten·enire il predetto numero cli quadri effetti,·! alle 13rigate da costa dalla l" alla 0", ed al 2° corso dov<·iv:mo parteci1Jnr vi i qu adri nppartenenti alle Brigate da costa dalla 7" a.ll'Ua.
La Direzione dei corsi fu cosi com1Posta : col. Arrig,o Rossi, Direttore; magg. Augusto Semeria e cap. Giulio De Angelis ~ Gerolamo Acq uarone per gli insegna1!1enti teorici e p ratici. Il personale cli servizio era costitui to <la~ personali stessi <.lelln 13rigttta da fortezza che in quello stesso periodo eseguh·a la sua normale Scuola cli tiro annuale. Per il t r aino era. autorizzato, in caso di necessità, anche il noleggio clei buoi; ai lavori per la preparnzione del poligono, come pur e per quelli cli diisarmo, ri atLamento <lel poligono ecc. ecc., dovevano provveclcrc l R eparti <l ',H'tiglieria <la fortezza pr eseuti nl poligono lu quel m01nento per lo s, olgi mento delln loro Scuola di tiro anmrnlc : 1>er tutto il r esto vigeYa110 le Disposi½ioni coulenu tc nella Circola re u. Sf.) del 5 luglio l 804. Nel 190:.l clal 10 settembre al 20 ottobre, :1\ poligono di Draccinno ebbero luogo clue corsi di Scuoltl Centrnle di 'l'iro con artiglierie di me<.lio ca libro: tali corsi della d u rata cli cir ca 20 g iorni si svolsero dal 10 al BO settembre e da l 1° nl 20 ottobr e; e ad ognuno Yì partecìpnr ono : 20 capitani ap1Jar ·ten entl ai R ep:irti delle specialitù òa costa e eia fortezza n on chè u n cer to numero di quelli acldetti agli Stabilimcntì ed alle Direzioni tenitorlnli rii artiglieria che, in caso òi mobilitazione, dovessero prestare ser vizio nella specialità da fot'te7,za; 20 ufliclnli subn lterni e 20 sottufficiali, rispettivamente, metit da <:osta e meti't da for t c;,,za.
La Direzione dei corsi della Scuoht venne cosl composta : col. Anigo R ossi, Dirett ore; magg. Giuseppe Catalano, istruttore per le parti riguardanti l'artiglieria da difesa; magg. Ettore Rubacli per 1~ parti riguardanti l'artiglieria d' assedio ; cap. Giuseppe Cortese, segretario. Per il serviid o furono dislocati a .IJraccinno i 11e t·sonttli di 2 Tirlgat1) cla fortezza, e per i ti ri 4 canuonl da 140 G. e 4 cannoni da 120 n. Al tet·m ine di ogni corso u11u Commissione, com(Josta clnl Dir ettore c dagli insegrrnnti, doveva inviare al Minis tm·o per il trmnite dell'Ispettorato da costa e da f ortezza una di chiarazione d el profitto ricavato <.ln ciascuu iscritto al corso. C'lassificn11clo il risultaw conseguito da ognuno con la qualifi ca di ottimo, buono o mediocre.
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XT.\Ulf.l.\lE.'\Tl u'Al<TIUl,llmIA
Nel successivo anno J904, per la clnrat:t cli giorni 30 dal 26 settembre al 25 ottobre, ebbe lnogo nn nuovo corso (li Scuoht, Ccn t.1·:1],e~ <li 'l'iro con ar(·iglierie di m.ecUo calibro, che si svolse
Augusto Jcmeria..
Giuseppe Cortese.
Carlo Parodi.
Giovanni Ploia-Caselli.
Gerolamo Acquarone.
Riccardo Fcrrabino.
Fi~. JO·ll - Uirigeuti t!d istnitlvl'i clei Corsi nl la Scuola cli t iro tli Hrnccirtno.
ìn pni·te al poligono <li Draccin 110 e in parte iu alttt~ lo-calih). Qucsl-o cotso veramente interessante e completo ncll,1 sn,1, in tcrezzn. ed impor(nntis~imo poi per i.l notorio Yalorc dei snoi -
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SVOLGIM0~"'1'0 DEI CORSI D'JS'l'HUZlON I•: ALLA SCUOLA DI 'l'IRO DI BRACCIANO
insegnan ti .- Crispino Bonagenfo e Carlo Parodi - venne frequentato da: 20 ,capitani fra quelli delle specialità da costa e da for tezza nonchè fra, quelli . degli Stabilimenti e delle Direzfoni territMiali. d'iutiglicria che in easo di mobilitazione avrebbero dovuto prestar servizio nella specialJtà da fortezza ; 15 tenenti fra i più iuniani cleU.e due specialità, da costa e da fortezza; 25 sottufficiali di t utti i Repart i delle du·c predette specialità (ad eccezione di quelli del 3° Reggimento da fortezza di stanza a R,oma) scelti fra queJli giudicati maggiormente in grado di trarre [Jrofttto dal corso. La direzione dei corsi dcl1t1i Scuola venne così composta: col. Giovanni P iola-Caselli, Direttore; ma,gg . Crisipino Bonag ente e Carlo Parodi, insegnanti-istruttori per gli ufficiali.; cap. Riccardo Perrahin o e Carlo Capello istruttori per i sot tufficiali. A Braccia,n o vennero eseguiti tiri con bocche da fuoco di medio cali.bro f;IU affusti d'assedio, con mortai e con artiglie. r ie. di piccolo calibro. Dopo questi tiri tutti gli u:fiìciali del corso, guidati dal colonnello Direttore e dai due ufficia.i i loro insegnanti, si r ecal'ono nella Piazzaforte di Roma per eseguire ci ualclu~ <( tiro p.:.·eparato )) da .difesa, da uno dei Forti della Piazza. In seguito i capitani si porta,rono a Nettuno per as:Sistere a,d alcune esercitazioni di t iro col nuovo materiale da 75 A. e 1per ultimo alla Spczht iper presenziare a,d un t iro -da costa eseguito da una delle batterie di quella Piazza. Per lo svolgimento del corso vennero comandati a llracciano per i vari servi?:-i , Reparti come nell'anno precedente. A corso ultimato venne .fatta l a solit a classificazione di merito <legH uffici::ili. Nell'anno 1905 cl al 25 settembre al 25 ottobre seguì u n :malogo corso d i Scuola Centrale di Ti ro cla for tezza , svolto in pa rte al poligono <li Bracci:1110 e subito dopo successlvamentP., in pnrte a Romn, a _N èttuno c<l .alla Spezia . Vi partecirmrono: 20 capitani scelti fra l Reggimenti da fortez?:a e da ,costa e fra gli Stabilimenti e le Direzioni territoriali, come nell'anno precedente ; lti tenenti scelti fra quelli iscritti sul qu:idro d 'avnnzamento, ,e 23 sot tuffi ciali delle due spEicialitit, 3 per ogni Reggimento da fortezza, -4 per ogni Reggimento da costa e 2 per la BrigHta d a costa della Sardegna. Al corso potevano intervenire anche i capitani dì S.:i.VI. che all'atto ò elb ·promozìonl~ a maggior e dovevano far ritorno in artiglier i::i in uua delle due ·specialità. 1.55
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S'l'ABJLL\U).\'l'l D ' 1\UTI(;L U<:IUA
La direzio1w dei cot' ··i della, Scuola venne ~osi composta: Giornuni. Piola-Ca s<'Jli, Direttore; urngg. F elice Campeggi e Giulio De Angelis, i nsegna,uti-istru.ttori degli ufficiali; cap. Pasqua le Bal e Enrico P acca hst ruttori-insegnanti dei sottufnciali; cap. 1Iiehele Costa, segretario. Come già, per il corso precedente, a Bracciano si eseguironù soltanto tiri con bocche da fuoco su affusti d'assedio, con mortai e con artiglierie di piccolo calibro. Dopo q ueste esercita1,ioni. di tiro i u tti gli ufficiali del corso si recarono a Roma p~r pre:-::e1rniare a qualche t iro preparato da difesa, IJ)Oi :.~ Nettuno per a1:,8ii;;terc a vari tiri ei,;eguiti ,con mate1·ialc da <.:a,mpagna contro bersagli resisknti costruiti i n quel poligono, ed infin e a $p<,zia p er partec.ipal·e ad un tiro di Gruppo effettuato cl:l. battctie da, costa, e per prendere 0onoscenza dello sipedale rn rLtel'ialc da cosi:, hlstallato nelle batterie di tale Pia1,1,a . coil .
à.l termi ne del <'or so, la C01mnisslone composta <lal Direttore della Scuoln e <lai duo nilicfoli s uperiori udelelli all' insegnamento, cowpilò la solìta dichiarn zioue sul proU tLo ricavato tlugli u llìciali inferiori, :Cormuland:> il proprio giudizio collegiale snl risultulo da ciai;cun rl'essi ottenuto: tali <licbilu·nzioni ,·cnnero trasw cs~e al :\{inistcro per il tramite dcll'Tspettorato da costa e forte;:r.n e dal :i\Iinistero <'<>mu ni cato al Reggimenti e Seni7.i i nteressa ti, per le opportun e :1 n not:.1 zioni sui libretti personali <leg\i u fficiai l. ~cl 1!106 d a l 20 sett.eml.lre nl 26 ottollre ebbe luogo un altro co rso cli Scuola Centrale cli Tiro cla fortezza , svoltosi in parte al poligouo cli l3racciano e in parte alla Spezia. A<l esso parteciparono: 29 capitani scelti fra quelli dei Reggim enti da costn e da fortcr.z:1, e fra quelli clegli ~t:1biliment'i e delle Direzioni tcrriLori:111 ' (l'artiglicrln che all'atto della ruobilitazionc erano destinati t1 pr est:1 r e servizio ndla s pecialitù dn fortezza; 15 tenenti dei Ilcggimenti du cosLlt e rorlezza ; 2fi sottufficiali delle due specialità in ragione di 3 per ogni Reggimento da fortezza, .J per ogni Reggimento da costn, 2 per la I3rignta da costa dell a Sarclcgna e 2 per il G1·up1)0 compagnie operai. Come nf. corsi precedenti potcvrmo in tervenire al cor1;0 i ca pitani <Il S.M. elle a ll':1tto clclln 111·omozione cl0Ye,·,1no rientrare n<'ll'A rtua in una delle due specialità .
Ln, -direziono dei COl'Si della Scuola. venne c-0s 1 composta: col. Giuseppe De Angeli$, Diretto l'e ; magg. Giuseippe Staffa; Felice Campeggi e Roberto Oa.ffi , insegnanti-istruttori degli n:fficiali; cap. :Michele Costa, Gioacchino San Martino di Si:rambino, istruttori.in segnanti clei sottu:ffici:11i; cap. Guido Morì, segr etario. -
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SVO LGl:MJJNTO DJJI COH SI D'ISTUUZIO?\ J.; A l:ll.!ACCIANO ltlU A L A SI'BZL\
I Repar ti coi:ùanclati a Brucciano per i vari servizi furono gli stess1 degli anni precedenti. ..::\ :Bracciano si eseguil'onu tiri con nrtigHel'ie di mi:,'(!io e,,li bro e una batteria cla 75 A. vi esegui per 2 giorni vari tiri a scopo di insegnamento degli ufficiali del corso: al la .Speiia ebbero in seguito luogo <.liY~:rsc esercitazioni di t iro a mare, e cli tiro preparato da fortezza. Al termine del corso, giust a il d isposto della Circolare 11 . 233 del 4 ottobre J.906, la Scuola Centraie t r asm ise al Ministero, pel t ramite del competente Ispettorato1 un icament e l'elenco nominativo degli ufilciali che avevano frequentato il corso senza esprimer e un qua lsiasi giud izio di merito. Al corso del 1907 vetmero comandati : 20 capitani scelti fr~. qu elli dei R eggimenti da costa e da fortezza e fra quelli degli Stabilimenti e D irezioni territoriali d'a rtiglieria che all'atto della mobilitazione dovevano prestare servizio nella specialità da fortezza; J.5 tenenti dei ltcggimenti da costa e da fortezza, fra i quali quelli chiamati all'esame per la promozione a . capitano. Al corso d el J.908 intervennero 21 capitani e 14 tenenti scelti cogli stessi criteri seguiti nel 1907. Ai du e cor si predetti 110t eva110 partecipare i capitani di S .M. pr ovenienti dall' artiglieria.
Il primo periodo dei predetti due corsi si svolse al poligono di Bracciano; il corso del 1907 si cornipletò con un secondo 1periodo di esercita7-ioni svol tesi nella Piazza éli Spezia, e dnra,nte tale sec-011clo periodo intervennero al corso stesso ancJ1e 2 uJlicia.li superiori per ogni Reggimento d'artiglieria da costa e da fortezza, designati. daJ competente I spettora.t,o, per prendere parte, insieme agli nffida,U del corso, ad una ~pecialc manovra cFassedio coi quadri. In proposito merita. cli essere rioorcla.to che, prima dell'i.n.i ½io ,del corso, dal Comando clel Gorpo di Stato Maggiore emno, stati pubblicati « in boz7,e )) due volumetti d.al titolo : « I stru· zione generale iper Ja, Guerra di fortezza >) l'uno, e « Istru· zione per 1'artiglieria nella Guerra di fortezza>), e che ta.le Autorità, intendeva giustamente di sottoporle a prove applicative prima di renderle definitive in un testo uffieial<~. Una di tali. (Prove V<!nne molto opportunamente affidata, special mente per la sec:on da, parte dell'Istruzi.one, al corso cli Scuola, .Centrale di ti.ro da f01:te7,za, 1·icorrendo allo sviluppo rli un' arn1pia. ma novra coi. qua,clri sul fr,onte cli t erra, della piazza <li Spezia,, in 1u 1a sec}onda, parte del corso stesso susseguente ai. -
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STABILlMR~TI O' ARTIGT,IIWIA
tiri compiuti al poli.gono èli Bracciano. Gli ufficiali del corso, fra i quali alquanti ufficiali superiori, vennero suddivisi. in due parti Li. : uno di « attacco )) o di cc assed.i.o )), e l'altro di. « dife-
Gi useppe Dc Angells.
Michel e Cost!t.
r•
1
!
,_
Bruno Tofano.
,
Pietro Carlandl.
Fig. 1041 - Dirigenti ed isb:uttori dei cor si alla Scuola Centrale di tiro (li l3r ncciano.
sa)). In ciascun partito gli u:fficiaJi cleì i'orso assu nsero le <:ariche princitpali dell'artiglieria del cc Corpo d'assedi.o >) e della cc Difesa della piazza». Una relazione riassuntiva della -
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LA omr,;;ro:.-.0 DE! CORSI D' 1ST!tUZIONl,; ALL,\ SCUOLA DI BRACCI.-\ );() :'<EL
1907
Direzione del corso :finiva nel consi?;liarc quelle mollificazioni e<l aggiunte al testo sperimentato che hL manovra svolta. aveva suggerito. La Direzione dei Corsi della ::-!r;nola del 1907 fu così composta: col. Giovanni Battista Caistellani, Direttore; t en. col. Carlo P arodi, magg. F elice Ca10peggi e ma,gg, Gaetano Rossetti, insegnanti-istruttori 1per il primo periodo; magg. Gaetano Rossetti e magg. Giulio De Angelis, insr.gnanti-istruttori per il secondo periodo; cap. Bruno Tofano, segretario. La Direzione della Scuola del 1908 limitata al priino periodo, venne così costituita: col. Arturo Valentini . Dirct,tore; magg. Felice Campeggi e Gioacchino San Martino di Sttambi· no, insegnanti-istruttori; ca[J. Pietro Carla,ndi, segretario. B da rilevare che questi. due ultimi corsi del 1907 e del 1.908 vennero svolti ed impartiti unica.mente ad nffn: ~,,l j . I Reparti per i vari servizi del poligono nonchè i mtiteria li per lo svolgimento del primo periodo dei predetti due corsi furono cksignnti con modalitit analoghe a quelle degli anni prececlenti.
Con R. D. n. 328 in data D ag,o sto 1910} venne regolarm.entr istituita, n datare dal 1" ottobre, la (( SCUOLA 0NN1'RA LE D1 AR'l'IGLIERIA DA FonTEZZA )) in Bracciano, che chhe una formazione costitutiva eguale a quella della, << Scuola Centrale d'Artigli.eria da, campagna)) in Nettuno. /4 {j Primo _Dirett-o re . della ~cuola di Bracci~~o fu nominato il col. Antomo Arnakl1, pa,rt1colarmente qualificato per tale posto per la riconosciuta sua competmza per tale specia1iti1 d el . l'Arma, quale autore di un a.pprezzato ~folilnaletto p{~r l'ufficia,le d'artiglieria da fortezza in Tripolitani.a, e la cui aspettazionefu coronata dai risultati ottenuti daUo svolg.imen to dei corsi impal'titi sotto la dj l ui direzione a Bracciano. Il personale utlìciali, addetto alla Scuola Centra.le di Braceia,no doveva rimaner-e pr<=>sso l'Ispettor-a to Generak d'ar · tiglieria jn Roma finchè la, Scuola non fosse in grado di funzionare normalmente; amministrativamente la, Scuola, stessa veniva considerata eome un distacca,mento dd 3° Reggimento art iglierfa da fortezza di stanza a Roma..
,rl
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STABH,l ò:CE)ITI
o' Alt'J'I GLIF:ffL\
A cominciare dall'anno 19Jl l'attività, della S(mola, andò man 111u no intensi fkandoi:;i. cd j, corsi si moltiplicarono. Nel 1913 e nel 1 ~H4 ·i svolsel'O parecchi corsi iu ciascun
Giov. Batt. Castellani.
Gioacchino San Martino di S trambino.
Giulio De Angelis.
Antonio Arnaldl.
F ig. JO~ ~; - Dirigenti 1..'<.l istrn ttot·i dei cors i alla Scuola Centrale di tiro di Ilracriano.
anno e ad essi )Presero parte ufficiali delle specialità <la fortezza, da assedio .e da costa in numero· sempre crescente. Gli u:IJl· ciali dC'lle specialità da for tezza e d'assedio si recarono a svol-
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COR SI D1 1STRUZION~ ALLA f;(T ULA !H l:U .\Cèf.-\.'-U tlJ Al FùH'J'I 1)1 :':B.\ lUU)lE:S 'l'O
ger e ta,li corsi i n par te a Br accia.Ho et1 ,il) parte ai Forti di sba1·1·amenlio ver so ·il con fi ne ausil'iaco ; fllH~lli. della, sipcdalità, ch1, cesta compivano il primo periodo del cotso a Braccia,no e lo completava no poi ~pccialrncHte nd lc Piazze JJtaritLime di. Spe½ia, di Mes tre e cli Ye11e1,ia . Così il corso deJ 1!>11, dt><lkato alla specialità <1a fortezza e svoltosi. ,cl a,l 4 maggio al 10 p:iuguo, per la rpm:tc del. prim(i perioùo ebbe luogo nl poligono cl i Bra cdnno cl a l 4 al 31 mag . gio, e per la rpartc del .·ecornlo periodo si effettuò allo sbarra· mento di Osoppo dal J.0 a1 10 p:i.11gno. A tale cor so furo'n o clc;,;1iu a ti: li u llh:ia li ;.uperior i (lll·aggiori o t cneJt ti colonnelli); JS capilani dei Reggimenti ila fort<'zza (non d:1 co;::til) . d esigua ti cl ai Comnnclanti cl'artiglicr in <la forlc7.rn; e 2 capit:rni <li S .)l. del rnob d 'a rtigller ia designati da l C'omn nclo li<.'1 Cor po tli S .'.VI. ; nl secon<lo per iocl•> del corso stesso assistettero i rolo11nelli Comanòant i llei R eggltucnli tli artiglieria eia for te-,.7.a $0 e !J'>. Dnr aute il corso fur ono eseguili t'!'-1· rd zi di l'iro con c·a11non i da HO A., da 140 G., obice da 210 e n1ort·:.tio (lit 210; per i ,;;en •1:,,;1 n Bra cciimo \·enn,:.) d isposto come neg li U1mi precedl'nti inYinncl o\' i l Gruppo org:1 n iC'o di · 3 compagnie. P er i ser vizi a llo sb:1 r1·amt'!lt:o tli Oso ppo e per I.a JJrepnruzio~e e(l esecuzioue dei t iri, provvid e il . Gru ppo da forl·t•zza colit stam:iato. a l qun le il Comnmlante della Scuola cli."Rra ecl:1110 clO\'C\'U da r e tcwpestivarueute le nccessnrle d isposi7.loni per lo s\·olgimcnro dei tiri del secondo periodo. auc·h >! per quitn to rigua rò ava le mu nizion i. Nel 1012 ebbe luogo u u a 'ltro cor so 1,r e;.sn I,, Scuolo Cent rn le cl' nr liglieria da for t('zza, dedic-:tto a1wh· e~i::o alla s1,ednlith eia fort ez7.n e s,·oltosi dal 20 maggio al 28 giugno : e:,;:-o \·enne cliettuato in par te al poligono di Bracciano () 0 periodo <l:il 2G ma ggio nl lfi giuguo) e in pnrtci agli sbn rrnmeuli <lel Cadore (2° peri od o d al 18 a l 2S i;:-i ngno), C' \' i f uron o (l<'st inat"i : O 11tficin li su t:>eriori (maggior! o tenenti colon11ell i) ; 16 c:apitaJli clei Reggimenti cl n fortez?:a (non rln costa) dc~ignati dal Comandi d'artiglier ia <111 fortezzn. Al 2° ocrlodo a ssistettero :1 nche a lc'n ni de i colo nnelli com,md an t l d i Reg· g imenli ùn fortez7.a. Per i servizi e per la preparazione dei tiri agli sbarrnmeoti d el CadOt'i! provvide il Gruppo da for te7.za d i:-tnr~ato n Bcllùno. Nel 1013 si svolsero l: rti cor s i. (11 Scuol:1 Centrale: il 10 rlnl 20 apr ile al 28 maggio, per la speeialità da for tc?.za ; il 20 dal 2 p;iugno :11 i luglio per la Sl)ecialità da costn; e il ~ per gli ufficinli delle :,;pc•ci:1lità eia fort ezza e da r.oi::ta r ichiamati <l nl congedo . Il 1° corso ebbe luogo in p:nt e al poli~o no d i Ill'i1ccin no (l o veriodo d al 20 apr ile al 15 maggio). e in parte ;1gli sùa rramC'n ti <li' Val Leogrn . Astico - Ass;1 (2<> periodo d:il 1S al 28 mnggiol: :1<1 el"l'O ,·i pa r t<'<'iparono:
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Bersaglio simu!at.o, prima del tiJ:o.
Effetti del tiro sul bersaglio simulato.
F ig.1044 - E:;perìenze di t i1·0 111 Pçiltgono di llrncciauo. liJJietti sopra !Jersaglio i,j,roulato.
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COUSI D' I S'l'IW¼lO.NJJ: ALLA SCUOLA DI l.lH1\ CCIA:-.iO 8 D Al l<'Oft'l'l DI l:i BARIU'.MillN'.l'O
11 utlici ali superiori (maggiori o tenenti colonnelli) ; 14 ca11itu11i dei Reggimenti cla fortezza (non cht costa) cl,;:sig11ati <1 :1 i Comanrli ò 'al't:iglier i:i ifa for t<::zim ; e G cnpitani delle Dil'ezlot1l ten itoriali ll' artiglie l'ia . All'iutero corso assisteLtero altresi 2 colonnelli Uomandanti di H.eggimenti d' artìglier ia da for tezza designati dall' Jspettoralo d'artiglieria da forteir.a . Per questo 1° corso furono eseguite cse1·citar.ioni di tiro con: c,rnno1ù da 140 A., cla 140 il., d a 120 ll. e eia 1:10 G . ; ol.Jici e morta i da ZlO. 11 2° corso destinato o ll (t speci[1litìt cl a costa fu a sua volta sdoppiato in due corsi clìstiut.i e pili propriallleule : in un primo corso, il 1° pcrjot..Jo dal 2 al 10 giugno si smise a Yenezia, c<l il 2<> periodo <!al 12 al 17 giugno a Spezia; iu un secon do cor:;o, il 1° periodo dal 22 a l 30 giugno si sYolsc ancora a Venezia e il 2° pcl'iollo clal 2 al 7 luglio ancorn a Spezia. Jl Coui:1Uclo dell:1 Scuola si trasferì pei:tnnto prcs:;o la Direzione d'arti glier!tl <li Venezia.
A frequenta r e i due corsi v<.!nnero comauda ti: i colonnelli. Go1n andanti. di Reggimen to; i Uomanclanti. ·di Gruppi da- cos ta e di compagnie da, costa dei p1·imi. cinq ue Reggimenti artiglie ria da costa e da fortezza, (costa), e 1 uffidale per ognuna dell?. Dire½i.oni d'al'Liglieria. aventi. sede in uua P iazza m:11:ittima . 11 3° corso, destinato agli uffi.<:iali delle speda.li t;), da C:<>SbL e da fortezza. l'ichiamati daì coug-eclo, si stloippiò effettivamente anch' esso in dne corsi, uno per gli ufficiali della specialità ùa fortezza cfal 1° a l 30 agosto, l'n,llro per quelli della ~pecia.lilà da oosta clal 18 agosto a l 10 settembre. li corso 1>er ufficiali <l 'artiglieria da for tezza fu ùi\•iso iu due -periodi : il 10 periodo dall ·1 al 20 agosto al poligono di Rrncciauo e Il 2o periodo
chtl 22 al 30 agosto allo s1J:i namen t0 <li Osoripo : gli ufficinli del 10° Reggimen to d a f or tezza svolsero però il 2° t)criodo cli tnle corso nresso lo stesso
loro Reggimento. .t\l tenuim~ <lei corso Il Comandante della Scuola tni~rni s,: al l\11nistcro (Direzione ge11e1·ale personale u.O.ìciali), - per il t r amite dell' I SJ)ettorato Generale d'arU;:;lieria - la consuetn comun ica7.lonc, aggiu11 gendo per<'>. P<:.'1: ogni ufficin.le, la qualifica cli meri to di ottimo, buono, mediocre o cattivo. li corso per uffichùi d'artiglieria <ln co:a:ta fu diviso pure in dne periodi: il l" clal 18 al 27 agosto a Spezia, c<l il 2° dal 29 agol'<1:o :ti 10 settembre n Vcuezia e a Mestr e ; e nl termine d el cor so, dnl Comand:rn tc della Scnol:1 venne f a tta nl .Ministero identica dichiara zione cli classHìca, ln r iguardo d el profitto consegnil o dagli nlliciali inter v<•nuli a l cpr~o.
Nel 191 4 venner o effettuati. n ove corsi d'ist ruzione : il 1° corso dal 25 maggio al 26 giugno fn completato cl a nn brev<'
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STAJ.HLDiE.K'l'J D1 Art'l'IGL.lJ,;RlA
corso preliminare a Nettuno sulle nuove ,:Lrtiglierie da campagna, pesanti campali e da montagna (25 -2G maggio); si svolse quindi il l" periodo ,d al 27 maggio al 1G giugno al poligono cli Bracciano, ed in seguito il 2° p~riodo dal 19 al 2G giugno allo sbana.mento di Primolan<l. A frequentare detto cori;o ve1:ncro destinati: li utlìciali s uperiori (maggiori o .tenenti colonnelll) e 14 cariltani della specialitit da fort~izza e delle Direzioni d'artiglìeria1 designati dai Comandi d'artiglieria da fortezza dando Ja pl·ecedenza a quelli che non avevano mai frequentato tali corsi. Assistettero a tale 1° corso: 3 colo1melli Comandanti cll Reggimento d'artiglieria da fortezza; 4 colonnelli .Direttori d'artiglieria designati dall'Ispettorato Generale; 1 ufficiale superiore della Scuola d'Applicazione; e :i capita ni di S .)f. designati dal Corpo <li S .)i. fra que lli 1n·ovenienti dall'artiglieria che dovevano rientrare nell'Arma come maggiori. Pfil· questo 1(> corso furono messi a disposizione della Scuola di llracciano mo lti mezzi fra cui: l Gruppo del 3" da fortezza su tre compagnie; 1 neparto del treno con 80 quadrnpedi; 1 Sezione aerostatica con dracl<cn-ballon e 4 palloni sferici; e 1 Sezione fotoelettrica con proiettori. Per le esercitazi1mi allo sbanamento di Prirnolano fu comn nda.to 1 Gruppo del 9° Reggimento da fortezza.. Al termine del corso il Comando della Scuola t rasmise al .Ministero la consueta dichiarazione pr escritta dalla Circolar e n. 233 del Giornale Militare 1906. I tre corsi successivi (2\ 3° e 4°) si svolsero allo sbarramento cli Osoppo e rispettivamente nei periodi dal 4 al 15 novembre, dal 15 al 27 novembre e dal 28. novembre al 9 dicembre. A frequentare ciascuuo di questi tre corsi furono comandati 30 ufficiali inforiorì scelti fra quelli della spedalità da for te7,7,a, i quali eseguirono i tiri con l:Jocche da fuoco da 149 A., 149 G., 120 G . e 7J A. Per lo svolgimento e.li qu esti tre corsi il Com:rnclo della Scuola si stabili a Gemona. Al termine di ciascuno di questi tre corsi gli ufficiali si recarono a P iacenza dove, a cura clel Comando d'artigliel'ia da fortezza, preserù conosc(~nza dei vari materiali d'artiglieria del Par co d'assedio colà esistenti. Gli altri successivi cinque corsi di Scuola Centrale d~artiglieria da fortezza, dedicati ad uflìci:Jli cli complemento, si svolsero ancora allo sbarramento cli Osoppo e vennero eti;ettuati dal 10 dicembre 1014 al 19 febbraio J.9lii, avendo ciascuno la clurata di 10 giorni.. Ad ognuno dei eirnJue corsi f urono destinati cirea 30 dEigli ufficiali di complemento m servfaio presso i vari Reggimenti da forte;,;za. II Comando <lcilla Scuola si trasf~irì a Gemona e, ul timate le eset·ctt.:17,ioni ad Osoppo, gli ufficiali si recarono in viaggio d'istruzione a Piacenza, come era avvenuto per i corsi precedenti.
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CLI SCOPI
IL\t:GIU::-iTI 0.-\LLI•: SC COL!,; CE~TIL\ L l
!Jl 'l'IIW
Nei mesi di fcbbrnio e ruarzo ùel 1915, con ana loghe modalità clei corsi precedenti, si srn.l.sero ancom allo sba rramento di Osop1p o clue co1·si <l'istruzione per i suballcrni n ltimi giunti ai R eggimenti dalla Scnola cL\.pplicazione d'Ar tjglicria e Genio. Ta.l.i. <1ue c01·:,;i. si nHcttua1·ono snccessivamente: il 1° dai 21 fe bbraio a l 4 marzo e il 2° clal 6 al 17 marzo . Gli uDìciaU int e1:n~nu1.i si r ecarono poi in viaggio cl'jstrnzione a Piacenza . Come risultai o di tutti qu esti corsi svoltisi. cl.llla. Se:uoht Centrale d'artiglkl'ia eia for·tezza in Bra ccia no, anc.he gli ufficiali delle speeialitù, da foner.~m e da cosbl, alla. -rigiliai c.lelhi Grande Guerra avenmo preso l.:L necessaria, eono:::ccnza dei YaJ:i rnate1·iali, cl<•l loro ),;enh.i o e elci tiri 1·elaLi,i alle hocch(è da fuoco delle dne sJwdnl ilù e<l el'ano qui ndi in gr.-Hlo di pte:-;tare l'efficace opera l oro in f)nal::.iasi circostanza. di tempo e cli luogo.
Da tutto qnn nto molto pnrticola1·<·g-giataH1,cnte si è esposto circa, le S CUOLE CI<:;>;TRALt 0 1 Trno, si dPYe anzit utto 1·iconosccr (! la, vastità dei ptovvedimenti dell' A n 1·01·ità, s uperiore , s!l)ecia'I · mente a favore della spedalità ùa c,u11o)ngna: per incnl care profondamente negli ufficiali dell' Anna le n onne fom1a mcntali del tiro prati.co nonehè la perizia e scioHena rn!ll 'applicark per battere gli sn1 r iatissimi bersagli c he la guerra modern a può present are sn un campo cl i. batfa glia. E q uesta SlorirL vol gendosi indietro iper abbracciare, da qnesto punLo èli Yisla speciale, l'ingente laYoro fatto, può sc1·h-ere cou gra11tl e !';Odclisfazione, che lo scoip o che ìe Aut-Orità si p1·oponcvnno, venne pienamente raggiunto. Il corpo clegli nfilciali acquistò con unità, cli dottrin a, l'attitndinc all'agil e e sriolta a pplicazione delle regole cli tiro all e conflizioni tattiche élc~l momento ,cél alle condizioni -varjabili del terreno di guerrn : la guerra 1913-J S fornì la prova indiscuLil>ilc cl ei risultati ch e si erano raggiunti colla lnnga e diligente pr,cparar.ion e della quale qui si è eletto. Sebbene, per pl'indpio, le c~rie11 zc speciali fo. sero state ban c'lit<~ dai. corsi ,li Sr.1ù>la CPn t rnle, col snssicl io intelli~cnte e -
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S1'ABILL\IE:S-'.l.'l O' AR'.flGUEJt[A
competente degli nftidnli dei coq,i si fini per coruipiere parec chie utili esperienze, sia. riguardanti i materiali, sia e più concernenti m10,·i strumenti (li puntamento e cli misura da as · ..,.oggetta1·si ad una p1·0Ya p1·a t ica. Non solo. ~a alquante eS[)e 1:ieuze di 111aterial.i. nuovi, indi · penchmt,erucnte dai 001·si della Sc11ola, Yc1111e1'0 oompiu te appro :fittarnlo ùel terreno e -degli irn · pianti dC'lla -St uola, cd lii questo propo.·ito -devesi citare la, luinga ecl esam·iente ser.ie di esperiPn7,e con mia balte ria da 75 l\fot1. I 90H fol'Jli.ta <laJla Casa Krupp , p1·e~ so La Scuola Centrale di. Net tu n o, pspedc11zc <;be furono svolte coH pcl'smrnle di urna, batteria d·el :IB" artiglieria e delle quali fu. esecnto1·e, clavnnti atl una, ap · positn Co u1 mii:;s.ione, l 'allora ca pitano L·'e1·dinando Sa,Ss·o, valo· rosissin10 al'tigliere che ha la,· sc·iato cli S(\ imperitura mem-01·i a Fig. 10,li\ . n capitano l•'enlinaiido Sasso clil'ige li tiro della bat· n ell'Arma. te1·ia da 75 Mod. l!J06. I corsi furono poi sedi di confei-enze su. svariate ~{I fo1teressanti questioni; più di tutto ful'ono occasioni di utili. e J'e. conde discussioni fra gli u:ffi.ciali dei corsi stessi, occasioni che ofl'l'ivano campo a c:ortesi dibattiti, fonti di insegnamento non solo. ma, pnre a1la 1pre,;entazione di n uove idee che non tnttl~ a.ndat'ono perdute. Di fronte a ques ti r ilevanti e confortanti risultati dei cor si, con stridente contrasto si presenta, allo storico li.L u milianti; misel'ia di allora in fatto cli impianti delle Scuole Centrali tutte, e cli quella da fortezza in $,pecic. Anzitnt.t,-0 la, monotona limita,zione di terreno , che obbligò la Scuola Centrale <la fortezza a t rasferirsi in altri terreni più appropriati, con dispendio non lieve e con pel'<~ita cli tempo; in i::econclo luogo la defi ciente dotazione di mezzi e spedalmente di strnmenti ; ed infine -
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le gravi spese per a1litti di tcn eui, per risarcimento di dann i e per altre l'agioni, ~pese t n LLe che al'itmeticameate somma,le pe1· il rn1mer,o di anni. in c ui fnnzionarono q ueste Scuole Cen t rali, darebbero un l'isultato molto h1gente e certa men te superi ore al costo di un impianto fallo a tempo debito dì un'u11icn Scuola, Ge11Lrnl e di tiro, in t erreno cli propriet1 dcJJ.o S tato, sufficientemente vasto, e lai-gc1m e11te dotata Lli tntt.i i rne½½i necessari.
CEN TRI E CAMPI D 'ESPE RIEN ZE §
6.
Campo di S . Ma1,1riz io = Campo di Cirié = Loro unione pe r formare il Campo di Cirié = Il Poligono di Lombardore = S ua unione ai Ca mpi di S. Maurizio e di Cirié • Il Campo delle espe , rie nz e di Cirié e sua o rg anizzazione. E nti preposti alle espe rien ze d 'a rtig lie ria = La D irezione delJe esperienze d'artiglie ria di Cirié de l 1882 e s ua prima ins talla = zione al VI Baraccame nto di S. Carlo a l Campo = La Dfrezione Superiore delle esperie nze d'arti g lieria a To rino, e ,-elativa Se, zione Staccata di Cirié del 1895 = Soppressione de lla Direzione S uperiore delle esperienze ne l 19 11 = RestaurRzi one della Direzione delle esperie nze d'artig lieria di Cirié e soppressione de lla S ez ione Staccata = Il nuovo o rganico dell a Direzione = Le prin, ci pali esperie nze dal 1882 al 19 14.
Anterio1·mente al 1870 il [)rimo centro o campo di csperien~w fu le, stesso Poligon o d'artiglieria d i S. :Ma m'i½io, sit uato nel pianoro delJe Vaude del Ca.n aNese, PoUgono ove i Reggimenti d'ar tiglieria completavano le esercitazioni ,p ra tiche e svolgevano annualmente 1~ loro Scuole di tiro . Pi ù tardi, verso il 1870, l'aumentata potenza delle bocclw <la fuoco impose più spaziosi campi di t iro e conseguentemente il Poligono di S. ::1Iaurizio venne ingrandito in direzione nord-ovest e sor se c-0sì. .il Poligono di Ciri é, che, prolungando il campo di S. Manriiio permetteva gittate di circa 9 kilometri e poteva quindi a,nche servire come campo di esped enze; nel -
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S'.L'A131LIMU: N'l'I D' .-\Rl'IC LIEIUA
contemp<> ~i. sfruttò pme il giù, esistente P oligo110 tli Lombardorf: che _pl·olungava, e limitava verso s ud-est la zona, delle Va ude; ed anch'esso venne quindi, in primo tempo, adibito come campo di esperienze per le armi portatili e per le ar-tiglieri<~ di gittata di cil·ea 3 kilometri. Dopo i.l ]870, per il successivo aumento delle gittate al di là. elci 9 kilomctti, si addiYennc 111l' unione tfoi dnc campi. di esperienze di Cirié e di Lombardore in uno solo che assunse la deno minazi one di c,,MPO DELLE Esrr.mrnKZl1l DI Ornrm.
Fìg . 10-!G • ComllliSsione tl'c8per ien,1e 11resie<lut:1. d a l colouncllo C11rlo Pm:olli.
'l'utte le oiperc a11tececlentemcnt.e eseguite per mettere sempre più in efficienz:L l'antico Poligono di S. Maurizio, quali il ca,nalc militare, i Baracca men ti, l 'impianto dell'acqua pota,bile, il riattamento di stta,de, :fermapal1le, traverse, terrapieni, ecc. , concorsero ad ageYolare il senizio delle esperienze. D'altra 1pa1·te le speciali condizioni di posizione, di clima e met eoriche (nrnncanza di vento, piccole· variazioni di temperatura, di pres sione e di densità dell'arin , nonchè la configm·nzio11c quasi -
~IO~ -
II, CA)IPO Db'.T,l,E gsPEHIE~½E DI cmrfo
pianeggiante del terreno) ch,e avevano consigliato in passato la scelta deliJ.a zona di S . Maurizio, si estendevano alle due appendici di Oiriè e di Lombardore, ta,ntochè il nuovo unieo campo risultante, cioè il « Campo di Oiriè >> gocleva di tutte quelle condizioni e di tutte quelle prerogative che lo rendevano, sotto ogni punto di vista, favorevole allo svolgimento <li prove e di esperienze. Evidentemente però occorrenmo a,l tre opere per dare ad un siffat to campo di esperien~e caraLtere stabile e permanente non solo, ma suscettibile anche di ulJ.teriori possibilità,. A questo intento :fin da,l 1870 venne costruita la prima Batteria stabile, intitol ata al nome dell'augusto artigliere 1;,abaudo, Ferdinando Duca cli Genova. Da tale Batteria ·che permettcvt1 gittate fino a 6 kilometri, partiva una direttrice o Jinea, di tiro, costituita da un fosso rettilineo, parallelo aiJ lato maggior<~ del J?olig,ono diretto da nord-ovest a, sud-est, lungo il quale erano riportatt! le' dista,nze orizzontali, segnat(~ oon opportuni pilastrini, di 100 in 100 metri.. ·~fa [POichè ben [)resto si manifestò la necessità, di più ampio respiro per poter sperimentare a,rti.g1iel'ie sempre più potenti, c-0sì nel 1880 si a,ddi.venne alla, costruzione di un' altra Batteria, d.e nominata « Duca a' Aosta ))1 che consentiva, gittate fino a,i 9 kilometri, e clalla quale partiva un'altra direttrice di tiro, parallela a que1la, Duca di Genova, con indicazioni di di.stanze di 100 in JOO metri su appositi pilastrini. Nel 1888, all'estremo del carn1po e doè nell'antico Poligono di Lombardore venne costruita la Batteria « Umberto I » 11)et' obici da, 280 L ., avente direttrice cli tiro obliqua alla linea di tiro deilla Batteria Dnca cF Aosta, e che permetteva tiri fino alla distanza {li 12 kilometri. Dopo il 1911 all'estremità orientale dell'antico Poligono di Lombardore, si costrui. un'a,l tra Batteria denomina,t a « So1 -· lier )>, dalla quale si potevnno eseguire tiri coH'obice da :305/17 fino ai 14 Jdlometri. Ogni Batteria, oiltre che delle posta,, doni per le :utiglierie da sperimentare, era munita cli magazzini e di depositi per i var·i materiali, nouc,hè cli una picco]a casimL ove eranvi : l]lll
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? ig. 1047 - Dattei-1:i Duca cl' Aosta al campo di Cil'ié.
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Batterla Sollier.
Batteria Ca valli.
1'' ig. 104$ - Cam po éli esperienze (l l Cirié-.
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S'.rAB J LllliJr.1''.l'J O' AH'l' IGL.1l')RlA
locale per i cronografi e strumen ti di misura., e un modesto uf· .ficio a:cl uso stndio per gli sperimentatori.
Come si è visto, [Jr ima del 1870 ed anche iper alcun i mm i dopo, per la misura delle velocità iniziali si adoperavri il pen dolo balistico, c he in seguito Yenne sostituito dall' impiego del cronografo elettrico Le JJouilengé, mentre per la misura dell<• pressioni nell ' in terno delfo bocche da fu oco si ricorreva al mis nl'alore a schiacciaruento di un cilin dt·etto di rame detto « crusher )). 11 campo cl i esperienze di Cirié, risult~mte dei ti·e a ntichi P.oligoni di Cirié, di S . )fanrizio e di Lombard ore, dot ato delle lre preci elle Batt<'1·i e - D u(·a di. Genova, D uca d'Aosta e Umberto I - , così. attrezza to per lo svolgiment o delle esper ienze co1le varie h{>ccll e da fnoco, ipermisc sem[Pr·e, al p11ri el ci P Olligoni di S . Maurizio e di Lomba,i:dore, che in cfascuno di essi. .·i potesse1·0 eseguire le pel'iodiche Scuole di tii·o dei nd R <'ggimen ti (~ Repart i d'm·tiglicria e dell a Scu ola d'Applicn zion e cl' Artigl ieria e Genio . P er For gn ni zzazione, p er la preparazione e p e1· lo svolgi · men lo csecutivo delle cl i rei-se csp<•ricnze ,rnnero creat i a Cirif~ degli apposit i enti e fu r ono co~tit ni.ti adeguat i §ervizi.
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L'HlhL cliyezione delle e~pel'ienze d 1 a1·tiglieria, fu sem11n·1:: g~losamente esercitattt dal Sup r emo Oonscs o clcll' Arma, c cioè dal Comitato cl'art.iglieria, fi no al 1873, dal Comitato d'artiglieria e genio dopo tale clafa fino al 1888, e quin di in seguito dal l'Ispettorato generale dclJ.' .Arma ; E n ti tut ti c he, con denomina· zioni. pi ù o meno similari nelle pa1·ole, ebbero sostan7,ialmentl! sempre un tale compito, tantochè il Sup1·emo Consesso CO· muin<J.U<~ cle,nornina,to, continuanclo clal 1870 in r:1;vanti nid indirizzare gli studi rignarélanti n ma teriale d' artiglieria., le a r mi. por tatili e l<' munizioni , per lo volgi.mento delle necessarit':espc1·ien ze si val$;e dei i-ndrletti tte Ca mpi cli esipericnze - Cirié, S . Ma.111.·izio <~ L·oinba1·clore - , e rpiù precisa.m en te dd r i · sultante << Campo di Cirié >) . -
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L' AL'l'A DJJ.ll•:Zl02'< E DELLE ~lSPB)(UE:è'<PIJ] D' AftTlGLllill!IA
Dal 1870 al 1880 le varie espericnr.,c si eseguivano sovratu tto dalla Batteria Duca di Genova., e, a partire da11 1880, esse si effettuarono anche dalla Batteria Duca d' ~'-\:osta. Nel 1S82 per il servizio delle espericnzen venne costituito un ente a sè colla, denominazione di. DmEZIONrn nBLLrn .l~sPmRIEl\ZFJ 1)1 Alt'1'IGLIERIA DIU, CAMPO DI OmIÉ. Questo nuovo ente, alle dil'<~Ue -clipendenr.e del Comitato d'artigli<~ria e genio, aveva, un proprio Consiglio cFamministrazìone permanente, e la sua !])rima sede venne sistemata, in una, modesta costl'nr.ione esisten te nello spia1,zo dcl1la, Batteria, DuctL di Genova : in seguito tale sede venne t taJi-feri\-a. in una palazzina ap!])ositamente costruita. presso il VI Baraccamento. Si ricorda qui che tali Baraccamenti, impiantati per uso di accantona.mento delle truppe, e di magazzini e tettoie per i materiali, erano. stati costruiti in numero di sci; e mentre il l° si trovava sul terreno dell'a,n · tico J?,oli go110 <1i Lombardore ed il 6° era situato a nord-ov,e st della z,ona delle Y aucle pi-esso Oa fnt7.i one cli S. Carlo cli Cirié, tutti gli altri erano su1glionaU l1111go il c~LlHt,l e militare, ed il nucleo più n111ncroso ccl importante era costituito da.i ]farnccamenti èl(~l << Cen l'ro )) [Jrcsso la frar.ione di S. Francesco a,l Campo. N-c~l 1pre<l<~tto G Baraccamento si stabili l'ono gli uffid deJlla, Direzione delle esperienze, gli. alloggi degli ufficia.l i àd. essa a,ddetti, nonchè le camerate per la, truppa <~ le sc11de1fo per i qua drupedi : per 1·esccnzione delle va.rie riparazioni cd adattamenti d<~i materiali <-'ta stato a,nchc impiantato e attrcr.r.ato un labo ratorio mecea11i.co . 0
La << Direzione tielle esperienze >> C:-J'[l costitu it;i da : I Direttore (lll::tggior <:! o ten ente colonuello) ; l viced irettor e (milggiore o capitnno) ; 3 capitani dei qu aH I coJJ1<1J1da rn. e<l a rnm inis tran1 pure il d ist::iccamento fisso per 11 servi7.io cl elle c;;:pr,ricm:,e; 2 teHenli; 3 rngionieti; 3 impiegali; 1 n Hìciale wecl ico con u n <:lrnppdlo cli sanitù. Per il fuH,,ionn mento dello, Direzione vennero costituiti e vi futono acl detti : I distac..:aJ.nento fì l.':"O, 1 co mpt1gnia t r eno e l infer meri a . Il d ista ccamento fisso era eosti t:tiH-o da oltre 400 uomini fra grad uati e uomini <li t ru ppa tratti cl ai Reggimenti d'arl ig\iel'·i a (l::i fort(:'ZZa e dì). cost:-t ; ln compagni a treno che ;;:en iYtt per effettua re i val'i trnsporti, er a fornita d al (io HPggime n1' o ar1'iglicr in {la campngnri e comprcn<lcva 62 uom in i :fra graduati e ;:;ol cl nti. nonchi' (iO qnndrnpc!<l i.
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:$'.l'AB! Ll.\1~'.•l\'1'1 D' AHTIG LI!WlA
La Direzione av(Wa poi. modello, a. disvosizioue del 2 cnrroz.z ini da posta per gli sanitario, nonchè rnri carri
in dotazione : 3 \'Cttu re a cavalli cli vecchio Diret tore, <legÙ u fficiali superiori e capitani; u flì ciali subalterni; 1. ambu lanza per il servizio piatti e a lcuni carr i bagaglio per il trasporM
I!'ig . 1040 - Commissione d i espcrien?:e presieduta <lai genernle Pompeo Grillo.
dei materiali.. L'infermeria· comprendeva l'occorrente per le medicazioni di pronto soccorso e per la l'Ura dei malati leggeri; mentre quelli gravi venivano trasportati all'Ospedale civile d i Cirié e quin<lì poi trasfet·lti all'Osped a le militare d i 'l'orino. 11 laborator io meccanico c~~prendeva una maestran?:a composta di 1. capo-tecnico, 1. capo-operaio, 10 operai militari e 25 operai . borghesi. Nello stesso nn no 1.SS2 a l Campo d i Cirié sorse poi anche un piccolo laboratorio d'ar tigl ieria sistemato nel 5'> Baraccamento - e destinato alln pr eparazione delle polveri ed al caricamento dei proietti; ad esso er ano addetti: 2 sottufficiali, 1 gr aduato e 6 011<ffai d'artiglieria provenienti dalli::: di.s ciolte colllpagnie artificieri. Nel 1.893 vi furono anche trasferiti 3 oper a i
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borghesi pol\·el'isti del l'OIYeriticio tli Fossano cl:e, come s i è Yisto, fin <l'nllora anelava per for:rn di co:,c diminuendo gradatamente la propri'.t etlicienza.
(da. sinistra. a dest1·a: capitano Mario Palcani, capi tano Camlllo Burgos, signor Roberto SOidati, capitano Paolo Benino, I tenente Cesare Cerutti, rappresentante Casa Dépor t , capitano Lamberto Capeccnl, maggiore Joseph Albcrt Déport, capitano At.Ullo Franchini, capitano Augusto De Pignier, generale RaITaele V1 telli, tencn te Vittorio Flllppì di Bald issero, tenente colonnello Giacinto Sachcro) .
Fig. 1050 - Commissione sperimentntricc del materiale Déport.
P er lo svotlgimento delle c1.:-pcrieuze, oltre aUa Batte1·ia Duca di Genova, alla D u{'a d'Aosta ecl alla Umberto I , si aggiunse in questo turno cli t€mpo anche la Batteria « Canllli », con lin ea <li tiro disposta in p osi:doo1e più alta scost,a ta verso nor<l (la.U'ass<~ clel P.oligono, e utilizzabi.le sovratutto pe r gittate non superiori ai 6 kilomctri. 2-109
STABILL\IEirsTI u'AH'1'1 GLIEBL\
Scopi normali d elle espcl'icnze er ano quelli cons isteuli ncll'effeLtuarc sis tematicamente le mis ure di velocitit iniziale, quelle <lella pressione massima nelrintcrno della camera a polrcre, e principalruente li rilernmento delle r ose cli tiro. Nei pr~mi tempi per le co1uunicazioul fra IlaLLcrie, bersugli e vosli cli d elimitazione tlel P oligono (nel quali ultimi \'"?uinrno mel6SC delle rcdette di sorveglianza per impedire l'allra,·ersamento ò el campo durame I tiri) si facevano op11ortune scgnalaiioni convenzionali con llantlierln~ : La le sistema r ucllment.ale venne poi sostituito dal telefono, per l'uso del quale ,;I iruplnnlò una linea telefonica lungo tulto il poligono, un centralino teldonicu cli smistamento al Ci'> llaraccameuto e si installarono apparecchi ùi romun i(:azione nelle varie llatterie, ui bersagli, negli ulli<.:i, ccc. ecc.
In seguito alla sopprt-:ssione de!ll' Ispeltorato U,enerale ù'artigli.eria avvenuta nel lS!J-l:, allo scopo di. decentrnl'e dagli J spetto1·ati cli i:;p<~ciali t.ì, d' A1·1 i.g licria la cura diretta, fino allol'a mantenuta, dello !';Volgimento delle esperie11ze, H R. D . 13 gennaio 1S95, fra le aJllre nn ove disposi½ioni riguttrda,nli il Supr,cmo Con sesso clell'Al'ma stabiliva che lu. Direzione delle es1petim1zc d'ul'tigli.el'ia venisse trasfel'ita a Torino e fosse denomin ala DI· RP.7.TOJ\E SUPERlORP. DPlLLE ESPFJRIT!l~ZW o' ARTIGLIERIA. Essa venne sistemata in Corso Oporto n. 6 in locali ,1.ll'angolo s nd-est del grande isolato mili.lare che nel 1 "'95 osrpibn·a ancora l'antica R. lt'onderia : la Direzione Superiore <lipcndenl clil'ettc1wente dail Ministero della Guena ecl in 1i1H~a tec:nica dal l'Ispettorato competente e dal Consiglio S uperiore all ol'a jstit11ito. La Direzione S11peri0J'e comprendeva : l Direttore Superiore (maggior generale); 3 CH,pitani addetti; 1 o 2 t enenLi. pe1· ln, compilazione delle 'l'avole di tiro; 1 discg-natore, scrittmali e ipiantoni. Suo compifo era quello di stud~are t ntti i [H'oblemi l'iguardanti i mate1'iali d 'artiglie1·ia, stabilire e dirigere gli cspe1·imcn ti t elativi ç rifel'i1·e suù. risultato dei medesimi, seguendo in lutto questo le direttive tecni.che che emanavano dai competenti Ispettorati d'a,rtiglicda i n base alle istru?ìioni di mas!'.irn,a, an1te dal Ministero; la Dire~ione era inoltre incaricala di presiedere alla compilazione delle Tavole di tiro. ·- ~410 -
LA DIRE ZlONID SUP lsJ·: IOHI': DEl,LJ~ ESI'ERIE.NZE D,AU'.l?lGL ii~RJA
· Per i lavori da eseguirsi ai materiali da sperimentare, la Direzione Superiore aveva facoltà di richiederne ll'allestimento presso gli Stabi.li.mentì militari per il tramite clell'Ispettora,to delle costruzi<mi. Ai sensi della Ci.reolare n . 1.06 in a J?lplkazione del R. D . 9 mar~o 1895, atto n. 105, il setvir,i.o esipHcati vo delle esperienze al PoHgono di Cirié venne affidato acl una Sez·iol'i<e staoca.ta della: Di.rezione SuperioJ'C denominata, ufficia.lmente « SRZIONI.;; della Direzione Superiore delle esperienze d' .Artigli<~l'ia, (in Cirié) >> :
l!"'ig. l.051 - La Cormnissione degli Ispettori generaJi al Poligono di Cirié.
compet<wa a,l Direttore Superiore di far assegnare a,lla Se· r.ione Staccata il persona le di v,olta in volta necessario per il buon anda,mento deJ.lle esperienze da, eseguire, nonchè il personale del distaccamento fisso e della compagnia tr<~no necessari iper tutti i servizi permanenti del Campo di. Cirié. Con R. D. 14 ottobre 1902 la Direzione SUJperiore fn posta, all:1 diretta dipendenza, del ricostruit.-0 Ispettornto Generale d'artiglieria : essa però corrispondevrL direttamente con i singoli Ispettorati per quanto riguardavn quegli studt e quelle esperi<~nze dei quali essi erano stati incaricati e dei quali a, loro -
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Flg . 10.'i!'. - Cum 1.uission€• dì esperienze nl Poligono di Cirié.
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'LA DIREZ10)<E SUPEHIOfiE DBLLE ESPDHll<)NZl:: V J AH'l'IGLIEHL\
volt.a g1li Ispettorati stessi. avevano affidato lo svolgimento e . l'esplicazione alla Direzi,one Superiore. Il Direttore Superiore faceva comipilare: ogni tre mesi una relazione sommaria, i:;ullo stato degli studi concernenti le qm~stioni in esame ed uno specchio settimanale sul risultato delle eSiJ)erienze in corso: la relazione veniva trasnièssa aJl Ministero per il tramite dell'Ispettorato Generale ·d 'a,rtiglieria, p~r essere pubblicata e distribuita, mentre lo specchio veniva invia,to per conoscenza al Ministero, all'Ispettorato Genernle nonchè agli Ispettorati di specialiÙ1 interessati.. Il Direttore poteva anche rivolgersi direttamente ai Comandi d'artiglieria, agli Stabilimenti. ed ai Oo11pi del H.. Esercito per chiedere notizie, informazioni e da.ti relativi. ai. compiti 'l>ffidniti alla Direzione; e, o;n·<.wia f:Lutorizzazionc~ dell'Ispettorato Generale, poteva richiedere e ricever<~ aiuto e concorso dai competenti Stabilimenti d'a,rtiglieria, nelJa prepara,done dei materiali cct.onenti per l'esecuzione~ delle esperienze.
I
In conseguenza della istituzione {leil Ruolo T·ecnico d'artiglieria avvenuta il 22 marzo 1911, successivamente con R. D. _11 maggi<> 1911, Oircola,r e n. 420, venne soppressa la Dire.zfon,~ Superiore delle esiperi-enze d'artiglieria, mentre ::L daJtarc dal l° luglio delìo stesso anno 1911 fu istituita la DIREZIONE DELLEJ ESPF:HIE!\7,]j] rl ARTIGLrnmA DI CIRIÉ che fu riportata al 6° Baraccamento di S . Carlo al Campo, ove giù, erasi. costitnita ed aveva vissuto la prima, Direzione delle esperienze del 1882. as.sorbendo naturalmente la Sf(.li<me Staccata, prima annessa alla, Direzione Superiore delle esperienze. 'l'utti i servizi prec,edentemente costitniti per il fun. ziona.mento della Sezione Staccata rimasero immutati, ma la nuova Direzione dc11e esperienze di Cirié, C<:>stituita sn tre Sezioni, ebbe [)er Direttore un tenente colonne]ilo e poi colonnello, e come ufficiali addetti : tre capitani, capi ris1Pettivamentc cli cfa.scnnn. cl<~l1le tre Sezioni, e coa1dinvati ciascun0
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S·J.'ABIT,lMID~'l'I
o·' AR'l 'IGLIEJ1IA
da un ufficiale subalterno : delle tre Sezioni, una si occupava specifieatamente delle a,rtiglierie da monta,gna e da campagna: un'altra delle artig1lierie cla fortezza e la terza delle artiglie rie da costa. ·
Fig. 1053 - S. A. R. il Duca c1· Aosta :issiste alle csperien7.e del cannone da 70 mont.
Jiattività svolta dalla Direzione dellJe ,esperienze sul Campo di Cirié nel periodo 1882-1914 fu assai notevole e cospicua, come quella emanante e rispondente alla, perseguita e eontinua preipa,razione dei nostri armamenti difensivi, im · portante e fattiva, per le modalità di studio e .di ~o::;perimcntazione genialmente S(~guite, e per 1Fautorità e competénza degli artiglieri illustri che vi parteciparono imprimendovi caratteristiche inclekbili e tradizionali di acuta indagine e di sicuro e razionale indirizzo. I n taJe intervallo di tempo il nostro armamento :1ndò sem pre più migliorando, anmentan(fo e quindi progredendo in efficien za ; e gran park di esso, prima di essere distribuito ai Corpi passò al Cam1po di esperienze di Cirié per essere -
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Fig. J054 - Flspet·ienze nuovo materiale lln 'i;i A. Krupv e da 7i'i A. costruito dall' Officina di '.l'orino.
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studiato, esaruiuato e minuziosamente ossel'\'a to sotto tutti j . punti cli vista, e <1uindi poi sottoposto a prove ed a, verifiche d'ogni genere: di funzionamento, di resistenr.a e di stabilità ai varii cimenti, sia al t iro che al tr ai110, ricor rendo a misure rnrie ed a serie cli t iri d'esattezza e cli efficacia; mentre poi venivano ta1Iora c01upiuti eventua li esperimenti di modifi.chP introdotte nel corso delle prove ; 1Par tioolarmente dgorose erano poi le proYe <li cont rollo e di collaudo, e di definitiva messa a /PUn to. l n nna pm·ola : <1 nalsinsi mi.~tel'iale licenziato dal Campo di ei;;pel'ienze l'inscini. ineccepibile sotto ogni riguardo nell'impiego presso i Corpi. Torna, quindi interessante e dove1·0~0 di far e un cenno sommar io e cronologico del])e principali esiperienze e, eguite dalla Direzione a cominciar e però so)tanl-o dal 1882 p crchè, come è stato detto, soltanto da tale cla1a l'ente delle esperienze ebbe vita auto11om.a a, Ofrié, tHntocbè pe1· il p<'riodo prece<lente non è stato pos~ibile rintrat"tiare n Cirié dei e.lati concreti sulli! esperienze eseguite i11 e[)oca ante1·iore. Di. ta li esperiem.1c, effett ua.te dal J, 70 al 1882,. si. pu ò pertan to avere notizia ri.conendo al capito11.o tre11tei::imo relath-o all<> successiYe evolu zioni del Supremo Consesso cl ell'Arma, da,l qunlc direttamente venivano ordinati e fatti eseguil'c tutti gli studi, i progetti, le rprove e le esperienze sui vari materiali. d'artiglieria.. Le esperierrne più importanti eseguite cl al 1882 in poi per i seguenti ma tPl'iali f m·ono le sol toindi ca te : A) Armi da fuo co portatili: Fucili: Anno 1884 - Tiri per misure di Yclocità 1' di serie d i esnttczza col :Cucile Vette!'li Mod. iO. Anno 1887 - Tit·i per tll'o,·c cli funzionamento con fucile Yetterli-Vitali Mod . 70/J7. Anni 1902-04-12 - Tiri col fucile Moct. 91 per pro\'a. cli peuclTazionc della pallottola r egolarul.'ntare in lamiere d'acciaio e in lalllicre di lega d'alluminiv con silicio o magnesio. Tiri per l)l'Ova <li scndi protetti d a uno strn to di ami.nnto, per pr ovll d i lmu icr e speciali atte a resistere al tiro di -CUciler h per distanze minime e massime e per prova. di pallottole perforanti C'ontro lamiere d 'acciaio. Mi trngllntrici: Anno iS!lO - E;;pcrienze vnrie colla witrn~lia trice :Maxim : ti r i di proYa C'olia mitragliatrice P erino. Ann o J!l04 - 1%pel'icnze com p:u-at ive r.Gn due mitr agliatrici Maxi m,
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l!'ig. 10.:ii:i - ProYe col 65/1• mont.
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:,;'l'AlllLDI E:S.l'I U. AHTIGLIIWlA
imviegn11(lo con una cartucce rcgo lamenlHri e coll'altr a 1:artucce <li balisti te al carbonio . .Aill!O 1909 - Esperienze con le mitragli:llrici leggere: Fiat; .b'iat-Rev clli ; Hotchl1SS; Wlcker s-Maxim; e delle Olli<:ine mecu rnicbe di precisione dì P i acenza. Proni di funzionamento di Cfllmc r efrigerale a circolazione <l'acqua con la mitragliatrice Fia t-Hcvelli. '.l.'iri con la mitragliatrice Pcrino. Anno 1910 - Pro\·e preliwinari di t il·o colla mitragliatrice Scliwar:i.Jose. An no 1912 - '.l'i;:i colla mitrngliatrice ~Iaxim Installata su autocarro corazza to.
B) Attigli.erie : Bocche dn fuoco cli piccolo (' a libro : .ò.nno 1884 - Pro,·e di r csisten:i.a del canno11e da 9 H.R. R et. compn isso (Ho!'set). Anmi 188G - P r oYe t:omparativc fra O c::.1rn1oni da 9 D.R. Ret. f usi : uno cou rame elettrolittico, uno cou rame ordinario, un terzo f uso in Fr::mcia, un alt ro cli bronzo m.wg,111&ifno cou oreccllioul d 'acdaio, e un quinto cli bronzo ordinnri o. Anno 18!JO - Espericn.:c comparnti\·e fra i canuon i 11 ca!'icamenlo rnpldo da 42 wru . (Norclenfelt) e da i:;7 rum. (Gruson). A.uno 1892 - Prova <lell'alw Mocl. l'ed rn:,,;zoli col cannone da 9 13.R. Her.. Anno 1.894-UH - Tiri col can none da 7 11.R Ret. ruont. Anno 1890-Hi - l'ro\·e varie cli tiro per <lcfinirc la modificazione d el caricamento (:i bossolo cli ottone) ciel cnnnouc da 87 H.R. R et., che ba condotto a I ìllocl. S9/ 98 (]ella ~tessa bocca da :Cuo<'o. Anuo 1898 - T iti e proni prclimLoarl col caunone cl:i ·75 A. cnmp. Anno 1899 - Studio di un nuo,·o materiale - Ti ri col canuone da Si il. MO!l. SOi9S colrnJ:,,;o :\Io<: . .Pt:tl r:1;,,zoli. Ann o rno1 - Stud i e pr ove prclimin nr i eol c:1 1111ouc (la 7:3 A:. ('nmp. An110 1902 - Esperienze col cnnnone da 70 A. mont., e da 7:'i .\. c:imp. Anuo 190:1 - Studi prelimi11:1r! col c:annone <In 03 A. mont. Anno J905 - Esperi<•nr.e cowp:wativc tr a il c:11111one cla 05 A mont. e il canuone da 70 A. mont. Anno 190(1 - Tiri cli pro,·a per modilìcnrc il fr<'no del ritorno in batterla del cannone dn 05 rn onl. Anno 100S - Prove ,li mo<lltlC':ir.ionc a l congc•p;no per il ' funziouamento semiantomati<:o òell'olturaror:! d:1 e;.:; mont. • Esperienze col materiale cli unn Sezioue dn G5 mont. - E spericn:,,;c col c:innoue cl:i ()5 mon t. in presenza della Commissione spe1:imen tDl·1:ìce ciel materinlc da Géi mont. - Esperienze ,·arie col mntcriale Krn pp dn 7,j mo(]. J906. "111110 1.!J09 ProYe com p:irnlh·e cli funz ionamento trn n materiale <la i5 Mocl. J.90o e {)lH:llo dn 7:i :\. t r:1sl'onnnto n cle(ormmdone (11111:i Casn Scllneicler. Auuo J!)lO - Tiri <·ol c:11111onc eia (ì:j mont. 11cr proYn cli funzionnmeuto dell'ottu ratore n·onc·o-roni<:o tipo .-\go~toni - P1:o,·c di Liro col cannone cl n
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F ig. 10;,(; - B!<Sperienze s n mcd ii ca liùri.
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STABILii\1ItNTf
o' AR'.rlGL!I;)RL\
65 mon t. col preùettu otturatore e quello ideato dall'Officina cli c;ostruzione
d i Napoli - Prove col cannone cla <l5 illont. per lo studio delle modificazioni del freno cl~ rinculo coll'irnpiego d el ricuperatore a molla - T iri ad oltranza col cannone (la 65 mont. coll'otturatore tipo Agostoni - Serie di esattezza col cannone éla 65 mont. su telone a 1000 metri coll'affnsto in varie posh,ioni, e a tempo a 2.500, a 3.500 e a •1.500 metri - Serie a pe1·cussione a 3 .500 metrf - Tiri col cmlllone da 75 A. s istema Deport per pr ove cli funzionamento ad oltranza. Anno 1911 - . ])speri enze varie e definitive col materiale da ·75 A. sistema neport. Anno 1912 - Tiri col cannone cla 75 ìVIod. J.006 per prova della tubatura :;;istcma Pìttonl. nocche da f uoco <Li medio calibro : Anno 18S5 - Prova al tiro d i anelli da otturatori a cuneo per il mortaio da J.5 A. Krupp. Anno 1886-90 - 'l'ìri ad oltranza col predetto mortaio eseg uendo prove colla camera allargata e col mortaio t ubato. Anno 1891 - Studi di cougegni di puntamento d'assecl.io del cap. nonage nte - Prove di anelli p lastici d a 15 a pressioni massime e minime. An no J.894-95 - 'l 'iri per proYe cli studio col cannone cla 15 A. hmgo 36 cali!Jri - Tiri per l'adozione <'lel predett o cannone. Anno 1896-07 - Tiri preliminari col c:mnonc d a 12 G. - 'J:iro col cannone cl :-t 15 G. con paiuolo rnoclifica1'o per oltener e un settore orizzonta le cli tiro d i. 60 gradi - Tiri col cannone cla 15 A. per prova d i proietli con corone speciali. Anno J.004-05 - Impiallto a Ci!·ié cli una installazione da difesa in pozzo 11er cannone da J.49 A. t ipo Grillo, e di un'altra installazione con cupol a cormizata in pozzo pure per cannone cla 149 A. tipo Ar rnstrong; esperie11ze con proietti d a 149 A. e da 210. Anno J.006 - Tiri col cannone da 149 A .L./ 3fi con un otturatore speciale mi.mito cli anello plastico conico con cerchio an teriore cli acciaio - T iri contro le due installazioni Grillo e Armst.rong col cannone cla 14.9 A. impiegando cariche speciali e granate con spolette a percussione ìVIocl. 1903. An no Ul07 - P r ove cli celerità ecl esatter,za con gli obici da H!) A. Kr npp - Colla st essa bocca (la fu oco misura di velÒcità, di pressione e d i angolo d i rilevamento con varie cari che - Pro,·e. d i efficacia nel t iro contro muri e contro una batteria da campagna munita di scudi - Esame dell' efficacia delle pallet.te dello s hrapn el d a J.49 A. Kru11p - P r ove \li traino. Ann o 1!)08 - Tiri per r icerca di dati r igua rdanti gli obici cln 149 A. Espetienze d i t iro contro l'installazione ti po Grillo con granate da 149 A. e da 210 cariche di trotyl fuso Anno 1009 - Esperienze cont ro l'installazione t ipo Armstr ong con gra· nate dn 149 A. c 210 cariche di trotyl fnso - Deter minazione delle cariche, dì balistite ckgli obici da 140 A. Anno mm - Con tìnu azioue della d et<~r minfl zione delle cariche di balistHe degli obici cla 149 A - Prm·e ad oltrtmzn con l'obice da · 149 A. nelle
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F ig. 1057 - Esperie11?;e sul 75/916 e sul Déport.
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il'.l'Al.llLlM f1K'l'l D' AR'l'l G Ll J::HlA
peggiori condizioni ver la resistenza - Veri fica del funziouau1e1Jto e della stabilità dell'obice da 149 A. in differ enti e speciali condizioui d i postazione del pezzo - P r ove per stabilire la pressione svilu ppata <lalla carica massima con esplosivo a 40 gradi ceHtigradi. Anno Wll-12 - 'l'iri e prove prelimina r i eol cannone ua 120 A.L. rn ·an;usto a defor mazione studiato e costr uito '(]all'Arsenale d i Napoli. Bocche da fuoco di grosso calibro: Anno J.SSG - Prove coll'obice <fa 21 Ret. proveniente da lla trasformazione del cannoue da Ili G.R.C. - Stud io della resistenza del ruortaio da 24 A.R . t nb:lto K ru pp. Anno 1SSS-8!J - Prova di a nelli otturatori grn ncli e pic<:oli colr obice tfo 28 G.lt.C. cor to Ret. Anno 1890 - Esperienze _col IBo r taio da 21 cou anelli plastici speciitli. Anno l89J. - Stlll'!i per nuovi ritegni a mol la per tci;rn a fungo da 21 . Prova di anelli plastici da 21 a pressione massima e minima - Tiri per l:1 adozione del mor ta io da 21. su piatt.afor ron. Anno 18!)4 - Esperienze cli freno idraulico d:1 24 d i ruet,1llo del ta - Studi di appa recchi Becltis per illuminare i punti di mir11 dei l',rnnoni <la costa. Anno 1899 - Til'O col mortaio d .1 2J. per il rirolungmnento delle 'l'avoh: d i t iro colla polvere jnf1.1me. Anno 1904 - Esperimenti ùi tiro contro ph1stre dello spessorc massimo con granate d'accia io da 280 L. - Es1;erimenti l'Ii t iro con tnJ piastre d'acciaio nl n id1clio - Esperienze per costr m1ione delle Utvole di ti ro da :IBO L. Anno 190;', - Tiro c:oll'ohice da 280 L. per studiare l'effett o dell'ingrassa· mento sulla conservazione della bocca da fll oco e sull'intaglio clelle col.'one . Ti r o coll'obice da 280 L. per proni di coron e <li forzamento rinforzate colln grannta - Esperienze di tiro con l'obice cla 280 L., parzialmente tubato. Anno 1909 - Prove <li ti r o con l'oùic·c~ d a 280 L. ritullato col sisteni;; Fittoni - Detenuinaziouc della carica per cimentare l'obice da 280 L. CO!l la pressione massima fino a l.700 atmos fer e. Anno 1912 - P r ove di tiro a<l oltriinza col mortaio da _2GO Sc:irneider. Anno 1913 - P rove di _tirn coll 'obice d a :.)05/17 della Casa Ar mstrong.
O) Affusti : An no 1882 - Prove di tl'aino d i avantre no per riff.usti da attacco e cfo d ifesa per mortaio da )5 Rei:. Moc1. Krupp. Anno 18S!-1 - Prov<~ <'I.i nffusto da cm. 7 G.R. Ret. da montagna in lamier:t d'accia io. Anuo lSS0 - ProvE, per moc!ific:1ziooi eseguite a Cirié' all'affusto per obice da 2S - ProY~ d i collgcgno di punt:eria per aff.usti da difesa da 15 G.R .C. Ret. Anno 18!!0 - P1·ove nl ti r o di a ffusti da 7 cln montagna muniti di fren i Lernoiue - 'Esperiemie cìi piattaforme, · u n:i :o:componibiJe e l'altra non scomponibile per morto i da 21. Anno 1892 - Prove dell'nffuso da difesa <la l!'i G. con ti1..i in dcpr es:,ione - EsJJer ienze coll'affusto cln Jr> G. <le i congegn() di direzione del capitano non agente.
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rnovm su
Al,CUt,;I j\fA'.l'IJ:IUAU D' ARTlGJ,I ERIA
Anno 1894 -- Prove del nuovo affusto da 57 a ruote e a candeliere. Anno J.895 - P rove di rotaie a cingolo a 10 segmenti con pancone di cod,1 foggiato a tria ngolo, .
Fig. 1058 - Mortaio
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2(i0 e relative esverienzc.
Anno 1896 - Tiro con af(usto d'assedio da 1~ G. per prove di ro taie a cingolo su terreno duro a forte a ngolo d'elevazione - Tiro co1 cannone da 15 G. per prova di nuove rotaie a cingolo. Anno 1897 - Prove di tiro coll'aJl'usto d'assedio da 1ft A.L./3lì con rotaie a cingolo rl 0.l cari. no nagcnte - 'l'r·aiuo e tiri con a rtiglierie d'assedio munito ~
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I) . AH'.l'lGUEHlA
di rotaie a cingolo del cav. !Jouagentc - 'l'raino e tiri con a rtiglierie cl"asse<lio muui tc di rotaie a cingolo (lei cup. Bouagente - Studio d'u n freno speciale del cap. Ilonagentc per affu:sto d'assedio eia 15 e cl u J2. Anno 1898 - 'l'i.ri col cannone da O il.IL per pro,·e cli a ffusto a r incul o r idollo cou rnlllcro elastico speciale - l' r orn di var i sistemi per la r iduzion(I. d el rinculo nei cannoni da caw pagna. Anno 1899 - 'l'iro col cannone da 70 A. mont. per prova dì a ffusto rigido scompon i.b ile eia montagna. Anno .LU02 - 'l'iro col cannone da 70 A . moot. per prove preliminari dell'affusto a deformm'.ioi1e - Tiro col ca nnone d a (i;; mont. per pt·ove preliminari dell'a ffusto il ùefo1·wuzione - l'rorn di r esistenza d ell' affusto d a 75 A . con l'uso del f.reno n corde. Anno J903 - 'l'iro col cannone da 75 A. per prova di tre tipi cli affusLi a deformazione - 'l 'iri coll'an:usLO da 70 A. mont. pc1· pro'l"e pr eliminari - 'l 'id coll'nffuslo dii 75 A. tipo Krupp per pr oYe prelillliU::ll.'I <lell'affusto a cleforma:e:lom: - T iro col mor titio d a 210 per wotlificazioni ul freno. Prove preliminn ti coll'ntl'usto a d cfo rm:.t?.ione per obici du Auuo 1905 149 A. Krupp. Anno 1008 Collaudo iuslallilzioni per mor t:ii da 210 - Collaudo sottaffusti per in stall nzioni mortai da 210. Auno 1909 - Studio e tiri. cli prove pe r nn male1·iu!c a deformnzione per morlilio da 210. Anno 1()10 - 'l 'iro coll'obice <ia 2 'O .L per prorn dell'installazione <:on freno ldrnuli<:o spccin le a luci mollifìcntc. L\11110 1914 T iro coll"oblc·c da 280 J.... Lnh:tt o per J11"01·a cli lle1:,11.0atura col me Lo<"lo '.fr:.i sciottt
D ) 1-'rnictti : Granate : Arrno 1883 - 'l'iri con granata -mina cln 24 fusa - 'l'lri co11 granata-mina ùa 28 cou cor ona a forzamento progrei,f;lvo - '.riri con granatu di ghisa indurìtn da ~8. ònno 1884 - 'l'il"i per ricer ca pe::netrnzionc granai<' da 12 e da 15 nel t en eno natur ale - F.sper ienzc compar ative con graDnl c incendiarie da 1:3 . P roYe di t iro con _rrrnnate-min a <la Ju t uba te di bronzo. Auno 1887 - Prove di tiro c:on granate-mina d::t 2L lunghe per obice d,1 21 H.f'.. con grauatc-mi11a da 24 di gl.tisa e da 24 con fondello elastico. Anno 1892 - Tiri per studi di pr oietti unici da 9. Anno 1894 - Ti ri µe r IJrova di granntc torpedini da 28 con fondello nvvit"ato sotto la corona cli forzamento. Anno 1897 - 'l'lri col cannone da O B.R . per lo s lutiio d i p; rnnate torpedini d'accia io a bocchino anteriore . .Anno 1899 - Tiri per stuello di nuovi proietti <l'acciaio al nickel per cannoni da 1;:; A. Anno 1901. - T iri contro I)nravetto In terra per confronto e P<'r lo stmliv clelr efiìcacin delle granate lor p<•d ini lunghe e corte col ca nnone da 't5 A . .
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Effett i sù bersagllo riparato.
Anno 1910 • P rime prove col 65/17.
Anno 1910 • Prime prove col 65/ 17.
Anno 1909 • Elietti cli granate d'acciaio cla 149 A. Effetto del 2<> col po.
Fi~. 105!> · Effetti cli tir o su bersagli resistenti.
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I)
Al{'l'lGLH:HlA
Prove òi pr oietti cconomh:I per Scuole t li tiro con ogiva più robusta e a vvit amen to ctc1· coppo dì zinco più resistente col cauuone da 75 A. Anno 1907 - Esperimenti di granate a muuo Hnle. Anno 1908 - Prove di f unzionaillcnto de lle granate cla G5 mout. contro lamiere cli resistenza eguale allo scuclo <ld mater iale da calllpagua. Armo lt!09 - 'l'iro coll'obi<:c da 280 L. per J)rnve g ranate specìal i. l'rove di grana te torped ini a vnreti grosse cariclte di t rotyl e di granat.t dir ompente da 75 l!o<l. 19()G nel tiro contro lnmier e di acciaio ordinarie per la detennina:r,lone della clisper sil)Uc d elle pallette e clella vclocitit loro impressa dalla carica di scoppio - Constatazione deila differenza fra la traiettoria <lella granata tor pedine e quella dello shrapnel col cannone cln 75 Mod. 1000. ·Bombe a mano: .c\.uno 1907 - E:-:perilllento d<'lle prime bombe a mano d'acciaio e d i gbi;,u. Auno lUJl - l' ro,·e delle granate n lllano tipo llaseu.
E ) E :sp.losivi {li JH.nciu : Anno 1SIH - Tiri per determinare la ,·eloeità Iniziale con gli shrapnt!l <la 12 13.R. Rct. Anuo 1SOO F.sper icuze cou balìstil'e sul morlalo da 21. e su cnnnon~ dn 57. Auno 1892 - lC:;;;pel'il' nr-e com1rnra1·iye fr a balislitc e poh'el'e ner a col cnnnouc da J::i G. - Tiri col cannone da J.i G. <'Oll bnlislite - l::spericnze con grnniture tli\'C'l'><C col cnnuonc da 1.j A. Anno 1S03 - F::sti<.:r ienzc ed adozione clelln cnrlca di rililç 2 x 4 x 4 n el mortaio da 21 - Espcrien;.:0 11er r!conos('e1·e l'influenza della tilite sul met·al!o della bocca dn. fuoco. Anno 18HG - Ti ro c:ol cannone da l;:i G. per lo studio di filite In piastrelle e in strisce - Tir o col ca1111one eia ,12 per 11rol'<' con po!Yerc p1·iswt1tica !Jruua . R ic:er ca clell n ,·elocitiì i niziale e dellu pre,;sione 1J1nssima c-ou caric·hc di bnlistitC', in 1111meroi:e boc·che da fuoco di 1,iccolo ettlibro . .-\un o 1807 - '1.'lro r ol caunone cl:i 1;:; A.L. /3Ci J)er pr ove cli filite, solenite ere. ecc. - Ti ri col <:Hllnone da J.i G. per constatare gli effetti dellà nl trogllcerina sulle hocche da fu neo. Anno 18()fl - PJ'(We di sensibi li tà a lla t emper atura del le cariche di tloln~ri inCurui - Stndio <1ell'inliltrai1ione dei gas della cariea <li lnneio nell'interno dei IJl'Oi<'tti di 111eclio calibro.. '
P.) Esplosi ,·i cli ~e-oppio : Anllo JSS:l 1%perir:nzc c·on r>r Oil'lri cl:1 24 c·nric::itl con 'fn lmicotone comprei:so. Bs1wri enze con grauate cl:i 15 caricbe <li cil indretti di Anno 1S$:i p,,lver e 11<~r a i::omp1·e,:sa - ll'ra n tmn:izione clelle :::ranole cla 15 sferi che cariche cor; gelatina esplo,:h·n. Anno 1897 - Tll'o co: r::111110 1i.-i ,la :12 G.n.c Rc•t. Pf'r pr ol'a di gra uat ~ cariche lli fulc1ko tonl' iu r-ranl
Anno 1895 - Cingoli da 149. Prime prove.
Anno 1896 - Cingoli da 120 G.R.C. Ret. ·prime prove.
An n o 1895 - Cingoli da 149. Prime prove.
Vlsit!1. generale Grlllo - Scoppio e Imbuto esplosi vo Bernardlni - Cannone 102-105. Nettuno.
Flg. 1060 - Prove ed cspèrlem:e con applicar.ione -clugoll Bonagente.
:;TAIHLI MEXTI O...\UTIGLIEHL•.
Anno 1902 - ProYe di scoppio a riposo <li due gr:rnatc tor pedini da Si B Mod. 80/~JS r::arichc cli pcrti t1.. c du e cariche di balistite compresse. Anno 1903 - ProYc cli scoppio a riposo di t re granate da 240 carichù di fulm icotone con detonatore di pertite tmlvcruleuta in custodia di cartone - Prove di scoppio a riposo d i palle dn H!) G . con cariche di balistite 8 xO x6 e lx 2x 2. Anno 1905 - Tiro col mortaio da 210 per riconoscere gli cJfet.Li di
demoliziouc cli. una granata cni·ica di pertile contro una riservetta di calcestruzzo. Anno 1007 - Esperienze compar atiYc con gr anate cariche di trotyl e cli pertlte contro corar.ze e contro calcestrur.zo col canDone cla 14!.l A.L./06 Scoppi a riposo di granate cla 320, 280 e 240 cariche di trotyl fuso. Anno l!l09 - Prova <li scoppi a riposo con proietti tli vari calibri cal'ichi con plastI·ot:rl. Anno 1910 - Tiri col crrnDone da i 5/90G ner prove comparative di gr:mnt~ cariche cli tI·ot:rl fuso, iU1Jcscato con trolyl cristallino granulato grosso e granulato fino, allestìto dal ln boratorio caricarucnto J)l'Oictti dcll'Oilicina di costruzione d'artiglieria di Pia('t>n½a . .anno J912 - Tiro col caIJPouc d a 1·1H G. per prove comparative di granate cariche di poh·erc nern e di granate cariclle di t rotyl.
G) Spolette : Anno 188i! - Ptovc di spolette a doppio ea:ctto cd a lunga durata coi cannoDe da 12 G. - Prova di s11olette a tempo ì\lorl. 7G con miccin. a sola polvere per cn nnonc da 7 B.R. Ret. cam1). - Tir i per ln gr aduazione di spolette n doppia effetto da 7 e da O camp . .ilnno 1885 - T iri con spolette a doppio effetto per shr a])nel cli medio calibro p1·ovenlenti dal Laboratorio Pirotecnico di Onpua. Anno 188·i - Prove di spolette a percussione l\:Iod. 85 per gr anate ò.i medio calibro con innef.chi speciali - Prove di spolette a doppio effetto Mocl . 86 per shra pnel dn 2.1 (obice), da 15 G. e da 12. Anno 1889 - Prova di. spolette a doppio effetto J\'Cocl. Si ca mpagna. Anno '1890 - Prova (li spolette a doppio effelto Mod. 87 per cannone da 7 B.R. Rct. roont. Anno 1894 - Tiri col cannone da !l B.R. Ret. camp. per prova di spolette meccaniche. Anno 1895 Prorn di l'.polette a doppio etl;etto :'lfod. J&..<lG col cannone da 15 A. Anno 18!)6 Pro,e cli sr>olette a doppio effetto :\[od. 1886 con quattro giri cli miccia col ('annone tl n J5 A.L. Anno 1897 - Prorn di spolette a doppio effetto Mocl. 1887 di nllumlnio col cannoIJe du 9 B. Ret. cln c::im1rngnn. · Anno 1899 - Pro,e di sl)Olette a doppio effct.to n due giri di miccia. col cannone tla 87 B. Mocl . 80j 98 - Prova di spolette cli bronr.o e di allumi nio a doppio giro cli miccia per cannone da 75 .-\. camp. - P rova di l'<polette a
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2428 -
])'ig. 1061 - P r ime vrovc d i s isternmd one d i bocche cln fuoco per tiri cont.roaer ei.
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24W -
lfig. JOG2 _ S.A.R.
· ;!sita ul ljoligono di Cirié. n Duca <l,, \ os i.a m
PROVE SULLE MUJ\!ZIO~I
doppio effetto ì\focl. 09 a quattro giri di miccia per shrapnel da 210 e da 149 A.L./8G. .Anno 1900 - Prova d i spolette a d oppio effetto MocI. 1887 modificate per il funzionamento a mctrai,,-'iia dello shrapnel per cannone da 7 mont. - Tiro col cannone <la 75 A . per prova di spolette a cloppio giro d i mic<:ia per riconoscere il per fetto funzionamento d el rier cuotitoio superiore modificato . Anno 1904 - SLmlio dì spoletta a doppio effetto 190d con tiri col canuone da 75 A . camp. Armo 1905 - P r ova di spolette i\fod. 1889 col cannone da 57 llllll . Anno 190G - Prova col <.:annone da 87 B . llfocl. 80/98 per accerta r e il f unzionamen to della spoletta rno2 - P r ova di spolette a frizione per 11ombe a · mano - Studi di spolette a percussione n bocehino posteriore per gr:mate da 280 cariche cli pcrtite - Pro,;e di spolette con detonatore Krupp a. bocchino posteriore per granate torpedini carie-Ile cU pertite col cannone da 149 A: Anno 1908 - Tiro contro nn muro verticale col ca1mone da 75/906 per prova cli spolette a percussione i\fo<1. 90(; clell'Oflìc::ina costruzione di Torino - P r ova d i svoletle a percussione rier granate da G5 A. mont. Anno J909 - Prove cli tiro per defi nire la t r asfonu,1zio11e della spoletta Mod. 190::l per gr anate torJJl~ini da 2JO e 14[) A . - Prova <li spolette a percussione per grnnate torpedini cln 210 e 149 A. trasformate con c1ctonatore di ba listi te. Anno Jl)lO - Prorn di spolette J903 t rasforma te eol cannone da 140 A.L./ 3G - Prove di confro nto òi fun :i:iona mento dell'apriarccchio a percussione della svoletta a doppio effctl"o Mod. 1!)0(; allestite dalla Casn Krupp, <'lnll'Officina costruzion<~ di Torino, e da lla Fribbrica cra1:mi di. '['orre Annunziata, con cirnnone da 75 Mod. Hl06 - Prova di spoletLe a clo!)Iiio effetto da G5 mont. Anno 1911 - Provi! di spolette Mod . 1911 coll'obice dn H!) campale. Anno 1912 - rl'iro col cannone da 75jOOG per provri cli l:lpolctte a percussione Mocl. HllO. Anuo 1913 - Tiri contro spicchi cli cupola Armstr ong d'acciaio con cannone da 149 A. per 11rova di fu nzionamento della spoletta a percussione per palle, con ritardo i;tudir1to òall'Oflkìna costru?.io1rn cli 'forino. Anno 1914 - 'firo col cannone cln 152 C. per prove cli t iro di spolette a percussione :VIocl. 97;13.
H)
Cannelli a. vite : Anno 1SS4 - Prove cli eannelli a vite con cannone da 15 G. Anno 1885 - Prove di cannelli a vite d'acciaio e cli ottone speeiale.
J) Peta,r,cletti. d'innescamento : Anno 1910 - Tiri coll'obice da 280 L. per prova di 11etm:,lct.to d' innescamento clel peso cli grammi 40 e d i grnmrni 30.
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ST,\lt!Li~IE'.\TI l)'_.\l.('l'1Uf.I1-:HL\
Rietpil ogancl o, la Stol"ia dell'eù ie che, con vai-i nomi e di.versa costituzione svo1Ise la sua, opera al Campo di Cirié dal 1870 al 1914, si può dividere in quattro diversi p eriodi: il primo che va dal 1870 al 1882, nel quale anco1·a non esiste ufficialmente un siffatto istituto a ::;è stante cd indipendente, e nel quale pertanto le iproYc e le esperi enze d'artiglieria vengono cù'ettuate al Campo cli S. Manrizio alJe dirette di. · pendenze del S n p1·emo CO!Tlses:so cieli'A l'Jua, da ufficiali parti· colarmen t<1 dis tinti, stndiosi e comipctenti jn materia ; n secondo periodo che Ya dal J8S2 al 1895, nel quale ha, funzio nato e d attivamente f1m7,i.ona to l'ente speciale che all'uopo eta stato costit uito n<!) J<.: S2 col no.me di cc Direzione delle esperknze d'al'tiglieri<i cleil Campo di Gfrié >>, enle che fu successivamente diretto dal magg. Virginio l!rovcnzale dal 1882 . ft1 J887 <' quindi poi dal magg. Lo1·c11'1.0 S0l1lici- <lal 18 '7 al 18!)3 ; il te1·zo peri-odo che ha inizio 11el 1895 allorchè venne costi · tuita la « Di rezione , uperiorc delle esperi enze d.'a rtig'lieri.a in Torino )), ment1·e a, Cirié funzion ò ila cosidetta cc Sezione Staccata, », ed un tale stato di cose durò dal 1895 al 1911. In tale ultimo p1·ecletto periodo furono snccessivamente Direttori Supe rio1·i j_ seguc·nti generali : Lorcnzo Rap1pis dal 1895 al 1899, P ompeo Grillo dal 1899 al 1902, Lorenzo Sollier dal 1902 a,1 190:i, A.1·tU1.'0 Campanelli da1l 1905 al J 907, Augusto Ghirurclini dal 1907 ad 1908, e R affaele Vitelli dal 1908 al J91L Contem,poranea mente furon o a capo della (( Rc71i.OHC Staccata )) a Cirié i seguenti 11:fficiali superiori : ten . col. Luigi De F e o dal 1895 al 1897, m agg . Ginseppc Ninci dal 1897 a l 1898, ten . col. Alberto Zola dal 189( al 1899, magg. Giovanni Cast<•llani tlal 1899 al 1900, magp:. Ago::.tin o Nicola clal 1900 al 1!)02, magg. Crispino B011ag<~nte dal 1902 al 1906, ten. col. Carlo P arodi dal 1906 al 190 e len. <·ol. Oiaeinto Sacbero cla.l 190: al 1911. Il qua rto (Periodo, come fu già, dett o, comincia dal 1911, anno in c ui venne soppresi::a la « Direzion e Suiperiore delle esperien7,e <l'artiglieria>> e e-on essa la Se~done Staccata, di Cirié, e fu così ricostituita l'antica « Direzione delle espe-
24.32, .,_
DIP.IGlt N'l'I DELLE 1•:;;1'1<:fUEXZE AT, POL!GO::--o
l)j
c rn IÉ
rien7...e d'artiglieria, di Cirié >> che dal 1911 e 'fin élopo il 1914 t'bbe a capo il ten . col. Ettore Cavalli.
Lorenzo Rappis.
P om peo Grillo.
Lorcn,;o Sollìer.
Augusto Ghirardini.
Ratlaele Vite.Ui.
Alber to Zola.
Fig. lOG3 - T <lirigenti rlelle espcricuze al Poligono cli Cirié.
\.)
.:4
·'.}
1'l lungo elenco or ·Ora terminato per ricordare le principali esperie11ze compiute dall'Ente che con vari nomi ebbe a
svolge.re la sua. opera al
CAMPO DI CIRIÉ)
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basta da, sè solo ipe::-
STAHTLL\(l!:NTJ L>' A HTI GLrnHIA
da1·e u11 'idea
delFim1portnnza. <lell' i11g{·n te la vor·o compiuto ,:i, favore del perfetto a t mamcnt-0 delF E ~er c:ito jn genere e dell'Artiglieria in pa1·tic:0Jnre, e d€1l con1"in11 0 progresso delr'"
-·-·----
Virginio P roYC!lz3.Je.
AgosUno Nicola .
G lov_ Batt. Castellani.
Ar turo c a mpanelli.
Giacinto Sachero.
Fig. 10G,1 - I <l ii:igcn ti (lelle e~pericnr.e al Poligono dl Cirié .
l'atmamento strsi-o. l verbali ecl i documenti di t u lti i numcro~i esperirn<'nti c·ompi11ti., <·he vmrn ero sempre reda tti con mol ta, diligenza e sona tut to con scrnpolosa co~den:1.a, formano -
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NOTIZIA J3Il3LI0GilAF1CA JJl DELLE .FO:-ITf
un prezioso capitale di dati sperimentali, che, utilissimi al momento delle prove, costituiscono anc-0ra oggi (Pregevoli materiali di studio e di consultaziorH~ in vista di nuove esperienze. Ri.esce per ciò giustificato l'augurio che questo vasto caipitalle sperimentale venga tutto opportunamente raccolto, cronologicamente ordinato per titolo e per materia, ed. accuratamente catalogat9, a profitto non soltanto dello studioso, ma, altresì del giovane progettista, molte volte ignaro di im portt111tissimi risultati sperimentali già, da molto tempo e con non lieve disipendio acquisiti. Un siffatto lavoro viene in questo momento e.seguito al Centro esperienze di Cirié e per esso va data, incondizionat;,1, lode agli a,ttuali dirigenti co1L Baggio e ten . col Gino Argan, coadiuvati da,lla, inestinguibile passione artiglieresca del cav. Nanni che · al Campo di Chié ha visto a succedersi ben cin qnantà generazioni di artiglieri.
Notizia b.i.bliografica e delle fonti P ER IL CAPITOLO
X.\X 11
s 'l'A BIT.,Il\fl~:STf :'II IL JTAI:I
(1870-1914)
A ntmar io 1nil-itlire de/. H,egno cl' Ila l'io, - Dal 1870 al 1915 (Ti pogra,
fie Fodratti e Yetcernno, 'fmino; Enrico Voghera,, Roma). Gfornale cl' 11r/;·ig7.ieri(i e Genfo dcil 1870 (Tip. G. ()l,~ssone e Stamperia del l'U nione Tipografica Editrice 'l'orincse) . Mannale d'arliglier-ia, (Carlo Voghera, Roma, 1888) . l\foLINARI e Q U ARTIERI : Notizie su,qli esplodenti in Halia (Ulrico. Hoepli, Milano 1913) . Rivisfo d,A.rtiglieria e Gen io - Roma , SCUOLA D' A .PPLICAZIO:-II<l D' An:nc L mnrA ru GENIO : Lezioni sulle nia terie svolte nei dfuer.s·i anni cl'i Cor8o. ~
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STABI LDIEKTI D' AltTIGLrnRJ.-\
FONTI
ARCHIVIO DI S'l'A'l:O IN 'l'OHINO.
Ancrnvro DIREZIONID
DELLA CITT ..\ DI S UPERlORIJ;
DEL
lì'OSSANO. SERVIZIO
TECNICO
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E
òl UNlZION(:
Notizie, informazioni e dati statistici relativi ai vari Stabilimenti dal 1870 al 1914.
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CA PITOLO 'l'REKTATREElSIMO
Le uniformi degli artiglieri del Regno d'Italia dal 1871 al 1920 Modifiche portate dal R. O. 5 agosto 1871. - Le quattro monture. - I nuovi capi d'uniforme. - Modifiche del 2 settembre e 6 ottobre 1871. - Istruzione 29 maggio 1872. : - Istruzione del 17 1Iuglio 1872. - Ripristino del kepì. - li berretto all'italiana del 1873. Istruzione 23 marzo 1877. - La tenuta di tela per la truppa. - Ripristino del pennacchietto bianco per i comandanti di reggimento. Le calzature alpine. - Modificazioni al berretto. - Distintivo di anzianità per i sottufficiali.~. Istruzione del 1885 per le uniformi coloniali. Modificazioni del 1887. - La nuova sciabola del 1888. - L'uso del cappotto. - Le bardature. - Le uniformi del. Corpo speciale d'Africa del 1889. - Disposizioni coordinatrici del 1891. - Modificazioni del 1893 per le truppe d'Africa. - Il pastrano d'artiglieria del 1894. Il pantalone per l'artiglieria da montagna e le calzature da montagna. - I fregi da copricapo per le varie specialità. - Disposizioni del 1899 per l'abolizione delle filettature. - Regolamento del 1902. - Le quattro uniformi per gli ufficiali e per la truppa. - La giubba da campagna ad un solo petto. - I distintivi di grado senza intreccio a fiore. - Istruzione del 1904 per le uniformi delle truppe coloniali. - I guanti per le truppe alpine. - Istruzione ciel 7 maggio 1907. Abolizione del kepì e dei pennacchietti. - Circolare 24 dicembre 1908 istituente l'uniforme da campagna grigio verde. - Il cappello di feltro agli artiglieri da montagna. - I distintivi di grado in lana nera per l'uniforme grigio verde. - Il trofeo degli artiglieri da montagna simile a quello degli alpini. - Le modificazioni del 1914. , Distintivi di grado per pastrano grigio,verde. = Brunitura delle sciabole. = Fregi e gradi in seta sui berretti grigio=verde. Modificazioni apportate durante la guerra. , Pregi .158
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LEJ UNI1!'0Rl\f! DEGLL AUTlGLlERI DEL REGNO D'l'L'i\LIA DAL
18'7.1
AL
1920
e distintivi di grado sull'elmetto. = Distintivi e contrassegni d'onore per. mutilati e per feriti. = Disposizioni del dopo guerra. = L'adozione dell'uniforme vittoriosa.
Il l° luglio 1871 la capitale del Regno d'Italia, veniva ufilcialmente fra,sferita da F irenze a, Roma, ed il 2 ottobre Vittorio Emanuel(~ II vi faceva il suo solenne ingresso quale Re d'Italia. Nel frattempo il Ministro della, q nena, Generale Cesare Ricotti, provvedev11 a riorcli,n are l'esercito, e fra l'altro ne modificava, le uniformi. Il R. D . 5 a,g osto 1871 (l) prescriveva quale doveva essere l'uniforme degli u:fficiaU d'Artiglieria. Venivano soppressi: il kepì per gli Ufficif~li inferiori; il cappello per gli Ufficiali superiori; il pennacchietto per i Comandanti cli Corpo; i cordoni per gli Ufficiali inferiori. Alla tunica era sostituita la giubba ; veniva prescl'itta la cravatta e veniva,no modi:fica,t i : il berretto; il cinturino che doveva, essl~1·e pol'tato sott,o la, giubba e il pastra,no; me(lltre poi era ammesso l'uso della mantellina impermeabile di ,stoffa cauciù. Con adeguate norme venivano stabi.Iiti i cambiamenti e le modificazioni da apporta,rsi alle uniformi precedenti, e pertanto gli Ufficia,li erano autorizzati a vestire la divisa in uso fino a tutto marzo 1872, e a,d indossare il 1rnrntello o cappotto-soprabito per tutto il 1873. Veniva però vietato l'uso promiscuo di ogge~ti della divisa antica con og·getti della nnova, fatta eccezione per il mantello o cap.p otto-soprabito. Al t.empo stesso venivano stabilite le seguenti qua,t tro mon· ture: 1° - l\fontnra giornaliera: berretto, giubba senza 1spa,lline, dnturino nero, dra,gona di cuoi.o; 2° - Mon'tura, festiva: berretto, giubba senza _spalline, cinturino coi pendagli in oro, dragona d'oro; 3° - Gran Montura: berretto, giubba, con spalline, cinturino coi pendagli in oro, dra,gona d'oro, gibema, e bandoliera allorcllè usavasi la sciarpa; 4° - Montura di marcia: berretto coperto·, giubba senza spalline, cinturino ner,o, . (J) Gfot·nalc !l!fil-it1ir(J 1871, II
semest1·e, pagina 702.
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::\fOD l f.'I CI-rn; DEL
18'il
dragona di cuoio , bandoliera e giberne coperte; IH-\lla montura di ma,rcia gli U:Okia.li potevano portare gli stivali sopra i pantaloni, ·Od a,nche gam baJi posticci p nrchè cli. cuoio nero non verniciato.
Montura g iorna liera.
MonLura festiva.
l!'ig. J.0()5 - L e ruoutnre per gli l 'fih:i :ili cl' Artiglieria ~tabilite da l R. l>. 5 agosto 1S,1.
La, Gran Montura doveva orclinariarnen te indossarsi: nelle grandi solennità, dell'anno; nelle presenta7,ioni a S . J[. il Re ed ai RR. Principi; nelle presenti.1,7,ioni e visite di clovere al Ministero della Guerra, ai Generali d 'E Sf}rcito, ai Comandanti Generali dei Corpi d ' Eser dto ; nei Tribun ali Militari; nelle visite di Corpo; nelle feste puhbliehe; nelle serate e n ei teatri qualora interveniss(~ in fonn a nffieia.lc qualche persomL della F'amiglia Reale, <:<nne pnre nelle feste, sel'ate ed altre adu -
L11 UNIFOHi\Il Dl•:G LI ARTIGLll·:llr Df,:T,
REG::-10
D'I'l'.-\ L l.\
DAl,
1871
AL
]920
nanze pubbliche ·O private~ nelle quali per le persone non militari fosse di prescrizione {)d anche di B<~mplice convenienza, l'abito d'etichetta.
Gran montura.
Montura cli marcia.
Fig. l OGG · Le monture per gli Ufficiali d'Art iglieria · stabilite dal R. D. 5 agosto 1871.
La Montura festiva. doveva indossarsi nei giorni festìvi e nelle visite di dovere. La ì\fontura, di mal'cia ,si doveva usare nelle marce e nelle esercitazioni.. In tutte le altre circostanz<' l' Ufficiale vestiva la montura giorna,l iera. Dopo le sopracitate prescrizi{)ni generali veniva la descrizione dei nuovi Capi d'uniforme. Il « berretto )), foggiato come quello per gli nffiziali di fan. teri.a, di forma cilindrica a sezione ovale (Istruzione 2 aprile · 1871) era di panno turchino scuro, fornito di visiei-a e di sog. g,olo di cuoio nero verniciat o. Le due cuciture laterali e h1i po- - 2440 -
:l10DIF1CHE JJ!,;L
J.811
steriorc della fascia del berretto, come pn1.·e qnella del tondino o piano sup eriore, eran o ornate di. cordoncino d'oro cli 2 mm. di grossezza,. I due orli della sopra,f aseia erELIH> filetta.ti cli panno giallo. Sul da.Yanti <lel berret to eraYi. L1 eoccardit trieolorc e al disopra H fr<;gio dcll' Atma r-framato in oro, costituiLo da ·cl.ne ca,nnoni incrodati sottostanti acl n rn1 gnmata, a lla. cui fiamma era poi. ricamata snperi.ormcm te .la corona reale. Gli ufficiali appartenenti ai Reggimenti anwano in me½'l.O nJla granata, di tal~ fregio il nnm<~i-o <l<~l H,eggimento ricamato in oro in campo nero; qu{!lli hwece cle.llo Stato ì\ foggi ore <1eJl' Arma, a,veva1n o la granata interarncnt<~ .i.n ricamo con jn mezzo la Croce ,d i Savoia.. Il fregio eri:1: a !:taccato in 1nodo che la pi ecola croce ddla cor,oni:t reale, sovrapposta. alla fiamma della gra,. nata, giungesse all',o rlo .$:uperiore del berretto : la corona do· veva essere un po' r i1evau1, nel mezzo . La visiera di cuoio rn~ro vernicia,to, era, legp:erm<·mte inclinata in basso ed abbra<:ciava nella sna attaccatnra la metà :u1teri.ore del berret to . If ·sno lembo cst€rno ern orlato di cuoio nero vernicia,to : alla. cstrc~mità l akrale dell'attaccatnra cd in corrispondenz:t n.lle cncitnre <folla fascia superiore erano co'lloc:ati due bottonci ni di metallo dora.to semi.sferici portanti in rilifwo il fr egio de11' Arm a . A qnesti hoLton cini. Pra fermato n soggolo composto cli d1rn strisdnole di rnoio IH~Nl verniciato: la, Rtrisdnola di destra finivi.L in n na :fihbietta. a nnel'ita. ment1··e <pwlla, di sinistra, eta appu n tita ecl aveva p:wecchi fori pc~r fermarvi l'ardiglione della fibbia. L<> stl'isci.uole dovevano fra t ntte e due avere tale lnnghezza, da passare sotto la gola ed affibbiarsi per tenere fermo iJ berretto sul capo, per modo che la :fihbietta. riuscisse snlla guan cia sinistra a,l l' altez1.a deJla bocca : dne pas· santi completavano le strisciuole. Il distintivo di grado era, in oro e col l-o cato attorno e sulla soprafascia. del berretto: esso consisteva di nn galkm<~ di. 2 centimetri e di nn certo numero di trecciuok di 4 mm ., a seconda dei gradi, -e cioè : nna trecciuola per il i;;ot.totenente ; due trecciuole per il lnogot enente ; t r e trcccinole per il capitano ; un gallone ed. mrn trecciu<>1 a per il maggiore ; 1m gallone e due treccinole per il luogotenente colonnello; un gallone e tre trec1
LE U:>;H'QRJ\11 DEGLI ARTIGLlERl DEL REG:-iO D' Il'.\f.l.\ D.-\L
187]
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ciuole per il colonnello. Gli intel'sLfai fra trecciuola e trecciuola , o fra gallone e t.recciuola, doveva.no essere eguali ad una grossezza cli treccinola . Il distintivo del grrido doveva essere ,collocato snl me7,1,o della soprafascia, in modo che fa linea, di mezzo dell'inkro di,~.tintivo rispondesse 11 metà altezza, clella soprafascia. I n caso di in temperie per riparare il beITctto si faceva uso di una copc1:tin:1. di tela inc<~rata di c·olore gi.allognolo e trasparente, <'he rkopriYa tutto il painno del berretto lasciando scoperta soltanto la. \"i:,,ic1·a . ~Pll e 1Un1·ce e nelle <'sercitazi.oni, pP1· c1ifc>Jlflersi clai i-aggi solari, si adoperava una coper tina di « cambd » (cioè tesi::11to cli lino e cotone), copertin a biancit che non doveva l'ic.oprire che la pal'te superi.ore clel berretto, cioè tondino e fascia, lascinnclo cornplPtamente scoperta l'intera i,;;oprafascia per modo che il cli,stintivo cli grado fosse completamente visibile. Il colJetto era una striscia cli tela bianca ina midata la quale o faceva parte della camicia o era , eparnta ma da potersi abbotton are ad essa. Il colletto doveva portal'Si. diritto eò allacciarsi snl din·anti in modo che i snoi capi combn cinsser,o o s'accavalcassero leggermente. Nell a montm·a, <li marcia. il colletto potevasi portare 1·h-oltato all'esterno o completamente oppnre soltnnto snl danrnti. La, cravatta era di ,s eta nera foggiata a striscinola e portavasi oon un semplice nodo, <-i oè !Wnza fa1·e cappio nè fìo c('o ; i due capi pendenti. <'l oveva,no sem pre stare sotto 1ft ginbba : la crnvatta, c1o,eva tn-ere tnle altezza elfi lasciare s<·opei-ta tutto all'intorno una striscia clel coll etto p1·ccletto. Nella monturn, cli mar cia alla cravatta. n r l"a. ed al c-oJl<,tto si poteva sostituire una cranitta bianca. La giubba era di panno tnrchino senro e doveva essere fatta a doppio petto; la parte nntedore a taglio (ll'itto, quella posteriore a taglio l eggc1·mente h1ca.vato alla. ci.ntoh~, nffinchè la ginbba E:i acconciasse alla pel'sona. Ci.as.cnn petto era guernito di una fila cii. 7 bottoni di metallo dorato, Remisfodci, col fregio dell'Arma. I bottoni ernno ecpiir1istan ti e dispo.sti in modo che il primo in alto di C'iascuna fila fosse :1 ll'altc1.:1.a, dei gang-herini o gancetti del bavero, di sta nte 4 o 5 centim etri. da.Ila cueitma delJa spalla, e che i1 sesto bottone in basso si tro,·asse poco n.l -
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MODil•'I.CHJ•; DEL
1871
di sopra, ùella ·Cintola. Le ù ne bottonatul'e erano con Yergenti dall'alto al basso di guisa che la. disb,1,nza, orizzontale fra i due ultimi bottoni inferiori risulLasse di la a, 14 centimet1·i. L,1 giubba doveva avere tale lunghezza, da giungere a 8 centimetri sopra l 'appiccatura dell<~ cosc:ie. Sulle due cuciture posteriori erano poste due most.riuè o finte tasche sostenute ciascuna da due bottoni come quelli della ginbba ,ed orna.ti. di filettatura di panno giallo. La parte della faldina, postedore formava sci piccole pieghe, rieucite iu alto, a metà, c~d in basso . Le maniche era,no di mcdhL ampiezza per lasciarf~ completa,mente libero il movi.mcnto delle braccia: alla, parte inferiore e sulla, cucitura esterna; erano posti tr<~ bott,oncini; le manopole erano di velluto nero foggiate a, punta verso la spa,J la e fìletta,tli di panno giallo alla parte superiore. Il bavero, non più diritto ma. 1·ovesciato, era di velluto tli seta nero, filet tato tutto all'intorno di panno giallo con le due punte ornate di due stellette l'icamate in argen to ·o ppm'(~ di metallo argentato. P er a,gganciare il ha.vero sul davanti vi. erano due gangherini. Sopra ciaf:.leuna clellt! spalle ed iu giusta. posizione p(~r assicurarvi le spalline vi era nn foro eopert.o con un bottoncino a vite cd un passante~ cli cuoio cop erto cla. nn gallone dorato : tale passa,nte enL filettato cli panno gia.Uo ed il petto della giubba doveva ,es.sere foderato cle11o ~tesso panno, mentre poi la parte inferim·c della giubba, stessfL (!ra soppanuato di stoffa di seta nera. Snlla parte superiore delle manieht! della giubba, a,l di sopra <folle n1anopole, erano collot:a,ti i dii:-tintivi cli gl'aclo costituiti, analogamente ai ,d istintivi del berretto, ,cla 11111 gallone e da gallonci.ni d'or.o, e di qncsti ultimi il più u,lto era sovrastato dal earatteristi.co intreccio a fìoN\ formato pul'e da galloneino d',oro . La, eornposizione dei disti11tivi cli grado per i varii gradi era. analoga, a quella giù,. rneuzionata per i distintivi cli gra,clo applicati snl berretto . Il gallone <~<) i galloncini clovevarw essere discosti fra di loro cli 4 mm .. La giubb,1 doveva portarsi sempre interamente abbottonata ed abbottonata a, destra, ci.oè col petto sini,s tro disposto r.;opra il de~tro; p0.rò nella montura giorna_, 2443 -
L'0 U::-IU'()HMI DIDGT.I AltTlGLIERI DEL REGNO D' (TALIA DAL
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li-era e fuori servizio la giubba poteva anche essere abbottonata a sinistra. I pantaloni erano di panno turchino scuro, e dovevano essere di tali dimensi,o ni da non riuscire troppo ·1arghi nè troppo stretti; dove-vano scendere a coprire la noce ed il collo del piede e non essere troppo l unghi evitando così un esagerato numero di pieghe lungo le gambe : essi era.no ornati lateralmente di una banda di panno giallo largtL 4 centimetri ed avevano due tasche a taglio orizzontale anteriori, collocate in modo che la loro bocca riuscisse interamente coperta dalla giubba,. In fondo i pantaloni erano muniti di staffo o sottopiedi di cuoio nero; ciascuna staffa era congiunta al fondo dei pantaioni, esternamente con due fi.bbiettA.~ di ottone ad anello ovale fissate al pantalone, ed internamente con due bottoncini gemelli pure di ottone a.llogati in due asole ricavate nel fondo in terno del pantalone. Il mantello era cli panno grigio-bleu, foderato internamente con stoffa di lana dello stesso colore, e doveva avere tale a.mpie2za da poter ess~~re comodamente indossato sopra la, giubba e da c-0prire oonvenienkmente le cosde stando a cavallo : esso componevasi di due parti e cioè cappotto e mH,ntellina. Il cappotto, a taglio diritto, era incavalcato sul davanti e i.i abbottonava con unlL doppia fila ,d i cinque bottoni: ai due lati sul petto si apriva.no due ta,sclie, la bocca, delle quali .si chiudeva mediante un bott-0ncino. La sciabola si doveva p01:·· tare sotto il mantello e all'uopo sul fia11co sinistro del cappotto ed_ a giusta altezza era fa.tta un'apertura verticale per da1· passaggio alla guardia. Il cappotto nella parte posteriore era sparato verso il basso per un tratto uguale ai due quinti circa della lunghezza, e tale apertura poteva essere abbottonata mediante cinque bottoncini. Sul di dietro ed all'altezza della vita era ricucita una cintura dello stesso panno abbastanza lunga per cingere. la vita e stringere il cappotto al corpo affibbiandosi sul davanti con due bottoni. Le maniche dovevano essere abbastanza lunghe per potersi rivoltare e forma.re una manopola alta, circa 15 centimetri. Il cappotto doveva scendere sino a coprire i due terzi della gamba. -
2444
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.1'10DIIJ'ICHID DI; I,
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La mantellina era costituita da una superficie circolare completa di panno grigio-bleu, sparato interamente sul davanti lungo un raggio. Sul circolo o svasatura centrale portava attac-
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5','
~. . ·<
Montura di t ello.
Mon tura giornaliera con sola mant ellina.
marcia con m an-
Fig. 1067 Le monture per gli Ufficiali cl' Artiglieria stabilite dal R. D. 5 agosto 1871.
cato il bavero dello stesso panno, tagliato a somigli~nza del bavero della giubba e ornato di due stellette d'argento come quelle prescritte per il bavero della giubba: tale bavero era rivoltato e doveva essere di tali dimensioni per cui, raddrizzato, potesse giungere a coprire le orecchie. P er allacciare la mantellina, il bavero era munito di un fermaglio di metallo dorato
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L0 UX!FORMI
UEOLI ARTIG LI EHI DEL
l!EO XO o ' l1'.\LL\ D.\l,
]87J .\T, 1!)2()
composto di uu gancetto e di una, catenella, l' tlllo e l 'altro sonappo ti e saldati su di una bor chia a testa, di leone : il gancio si trovava a dest1·a, e la ca tenella a sinistra,. La mantellina, cl oYevf~ sC'encle1·e al ginocchi o, e, un ondosi al cappotto rnetliaute botto11i d'osso o di metallo cuciti a ttorno all'incollatura, del suo bavero, forma va il mantello propriamente eletto : tali. bottoni :fissati s ul bavero della ma ntellina si affibbianrn o in altrettante asole od occhielli conispondentemente esistenti in unu, striscia di. panno euci.ta sald amente lungo l.' ineo11nt ura <lel ca,pputto. n cappotto non si po1tarn mai disgiunto ùalla ma11 tellina, mentre vié:eve1·sa, la 1uantdl.ina, si. portarn, a n che cla, sola . Qnando l'tntcro urn nt ello e ci oè cappotto e mantel1ina., od altrimenti la sola mantellina si clo,·ern por tare ad armacollo do,·eva, esser e arrotolato in mo<l,o <>he il rovescio del pa,nno si trovasse all'esterno, e che i. I rotolo riuscisse di tale lunghe;r,;r,a cla nou impedire il movimento delle braccia, e si adattasse comodamente al corpo. 11 rotolo era a ssicurato per mezzo di tre corr-eggiuole cli cnoio nePo verniciato, delle quali una s tringeva le due estremità., e le altre legavan o il rotolo ad cg ua,le distanza, dagli estremi. In ser-Yi½io a piecl i si portaYa ];1 sola mantellina ; a c::n-allo invece si in<1 ossaNa il mantello intero. Fnori del servir.io si p oteva indifferentemente a1lopc1·are il mantel1o oppure la so~a mantellina . I n nessn n ca w pertanto era consentito di indossare solarn.entc il <·a ppoLto 1-,:en7.a 1a m.a.ntellina. Kelle m:trcc, ai campi ccl. anche in grn11·nigione, purchè non in servi,1,io, l' T;ffiefole potc,a far nso di una ma11tellin a di stoffa ne1·a, cli eanciù, mnnita di capfmccio 1klla stessa stoffa. Lo « spencPr >> era ug na le a q nell o stRbi.lìto dall' L truzione 31 agosto 1~64- snlla diYisa degli ullid a]i cl'artiglierin, tenuto conto dell'agginnta p er cni i lembi. anter-io1·i del baver-0 dovenrno el-'sere ornati di stellette metallirhc in argento come q uello presc1·i !:te pel' il bn.ve1·0 della ginbbn. Tl l'intlll'ino si cornponent di nna, <'·orreg-g-ia. cli due penda.gli e di una catene11a portagan cio . La con eggia era di c1wi.o nero v<~rni ciato e ~i atuhhiava, ~nl (favnnt.i co11 nn ga.ncio di metallo clora to 1lella forma <li una R. I r1n e pen clagli p1•a no d ue striscie òi diverf;a 1nn~hrz7.a cli. cn oio nero vrrniC'into, foclnate di maroc-· 24-l-(j -
MODIFICHE DI.;L
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chino nero con <.;uciture gialle : l'estremità, supetiorc della striscia più lunga e posteriore passa.va in un anello cl'oltone della correggia e·poi ripiegandosi ,s u sè stessa veniva, fermata con un bottoncino d' ottone a doppia testa; all'estremità, inferiore di tale striscia era fissato, mediante urw coneggiola, ed una fibbia di ottone dora,to ad anello ova,le, un portasciabola o moschettone di ottone dorato . L'altra striscia più corta portava, ad un capo una fibbia d'ottone dorato ad :1neilo ovale, ed era formata di quattro passanti, di cui uno fisso sotto la fibbia e tre scorrevoli. Anche questa striscia reggeva un moschettone portasciabola. La, catenella portagando era una piccola, eatena, d'ottone dorato ad anelli circolar-i, che terminava ad una estremità col gancio d'ottone dorato al quale a,11elava so.spesa la scia,bola, mentre l'altra sua estremità era formata allo stesso anello la,terale del cinturino al qua.le era a,ppeso il pendaglio più C·Orto. Nella grande montura e nella. montnru festiva, i predetti pendagli erano s,o stituiti da altri p<~ndagli di Hgnale foggia, e cli uguale dimensioni e con gli stessi lìni.rnenti, ma la loro ptLrte esterna era ri.coperta con un galloncino d'oro, bipartito in lunghezza da una, piccola striscia <li. seta tnrchina per modo che i dlrn lembi. latera.li esterni dei pcncla,gli fignravano bm'dati da due otli di cuoio nero v,e rnieia to . Il einturino era por tato sotto la, ginhha; il pendaglio più corto dm·eva scendere sul fia,nco sini,s tro, quello più lnng-o nella direzione della metà del dorso . Tutto quello che era stato presc-.ritt<l eon Istruzioni prece denti - per la sciabola, per la lfragona d'oro, per l e spalline, per la, seiarpa, per i guanti, per la ba,r clatnra dei cavalli, per fa, band.oliera e per la giberna (quesLe ultime nsa,te da.gli Ufficiali inferiori) - rimase immutato ool decreto 7> agosto 1871. 1-n da ricorcla,re che col predetto decreto 5 a,gosto 1871 ri.manevano in vigore le prescrizioni per cui dopo le ore 17 (5 pomeridiane) dei giorni feriali, e dopo le 01·e rn (1 pomer.) dei giorni festivi, gli Ufficiali doveva,no vesti.re la montura f<~stiva; e clovevano poi vestil'e la montura festiV[L con spalline a.Jlorchè intervenivano agli spettacoli dei ma,s simi teatri. delle va,rie cittù,. -· 244'7 _.
Llil 1:-Nll,'()IC\fl OJ.:GLI AU'rfGLJr,;HI
DEL
HEC NO D'I'l'ALU
DAL
18 71
AL
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Nella m.ontt1ra giornali(~ra e nel la montura, cli marcia gli Ufficiali portavano la àl·agona di cnoio formata di una striscia di cuoio nero rnrniciato con una fì hhielta,, due passanti di ottone ed una nappa <Ii fili cli cuoi.o. 1 Colonnelli comandanLi t erritoriali d'artiglieria, e i Colonnelli o Luogotenenti Colon nelli com:rndanLi ùi R eggimento avevano per distintivo di cari.ca la, soprafascia del berretto in panno di color e robbio e t ::ilc soprafa~c ia era senza. fìlettal.ma di panno gia11o. Gli aiutanti maggiori avevano per dis tintivo della loro carica un galloncino d'oro di i'5 millimetd e doè uguale a quello nsat,o per i distintivi delle maniche, cndto sop ra, ciascuno degli spigoli arrotondati del bavero e della lunghezza di 14 centimetri a. partire cla.l gangherino. Il distintivo di carica per gli Uflicia.]i a iutanti cli campo con sisle,·a in du e stcUette n 5 pnnte in ricamo d'oro, s imili a quelle del bavero della giubba, coHocate una per manica, nel centro dell'ovale superiore dell'intreccio a lì.ore sovrapposto al distin tivo di grado. Gli U:fliciali delle eompa.gn ie del « Tteno d' Artiglieria,>> avevano la. stessa divisa degli altl'i Ufficiali dell'Arma, ma nel fregio del benclto la granatn sovl'nstante ai cannoni incrociati. a,nzichè in r icamo d'oro, cru ricamata in argento. Con R. D. del 13 di.cemhre 1871 vrniva, stabilito che t utte ]e persone soggette alla giurisdizione militare dove~sero portare, come segno ca ra tteristico dQlJa diYis.a, due stell<'ttc a 5 punt e ~ml bavero dell' abito delJ.a rispettiva nnifo1·1 t1<'. Quesk stel1ette dovevano es:a:ere r icumate tn oro per gli Ufficiali Genemli, in argeuto per gli altri Ufficiali, in lana od in cotone bianco per la trnppa. Gli Ufficiali era no però antorizzati ad nsarc stellette di metallo anzichè ricamate.
Il 2 settembre 1871 venne anche emanatn dal Mi,nistcro della Guerr a una n nova « I str u zione sulla divisa degli U fficiali. di. cavalleria >> e fra l'a,ltl.'o venne prescritt o un nuovo berretto a forma di barchetta, rovP~cia ta e quindi a clne punte clw -
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MODH'JC l !ffi DEL
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venne sopranominato alla cc figaro )) (1), e anche, seherzosam0nte << multiforìne g'eometrico )) perchè a seconda che lo si guardava di fronte, cli lato o ,daJl'alto appariva rispettiva,mente come un triangolo, un trapezio od un ovale.
Fig. 1068 - Comandante di. Corpo e Capo servizio (Istruzione 2 settembre e 6 ottobre 1871).
Questo nuovo berretto veniva successivamente adottato anche per gli (2) Ufficiali cl' Artiglieria in sostitnzione di quello prescritto dall'Istruzione 5 a,gosto 1871 : per la forma e per la stoffa esso era perfettamente uguale a quello prescritto per gli ufficiali di cavalleria,, ma viceversa per l'Artiglieria i distintivi (1) ()iornale Militare 1871, pagina 828. (2) <Horncile MiMtare 1871, vagina 854 Kota N. 183, 6 ottobre 1871.
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di grndo, j botto11cini , i cordoncini , il bottone e h1 nappina dovevano esser<~ in 01:0; il fregio doveva cs:;ere uguale a q nello fi ssato dal paragrafo 2 dell' Istruzione 5 agosto 1871, ma senza la, coccarda nazionale; la sopl'afasci a del berretto <loveva essere cli vell uto nero ed ol'Iia ta, inferiormente di file ttatura, di panno giallo, e per i comandanti. cli Co1·po e Capi. servizio la :·opra· fasc:.i a del be1·ret to era. di color e r obbio.
Dalla fin e del 1871 a.1 ma.gg-io 1~72 11011 si ebbero rnoclificazi oni ne1le uni Cormi <Je11' Ar tiglic1·ia, ma il 29 maggio, per i sottufficiali, caporali e soldati, in sostituzione dc1le tuniche e delle giubbe a.lJora in nso, veune adottal,1; una. unova giul.Jha <li panno e fmono prescrit ti nuovi distintiYi di g1·ado. L a giu bba era di pann o t iuchino scuro ad nn sol petto : il chrrnnti a taglio dritto ed il dorso a taglio leggermente incavato aJla cin tola . li clavan ti nsern nella sua par te sinistra sette oc·<: hielli, e nella parte destl.'a. una fila, di sette l>ottoni equidistanti fra loro . Sulle due cuciture posteriori. etauo poste cl ne mostre o finte tasche sostenute ciascuna da due bottoni; sni dne fia n chi verso i.l basso della cncitura, stava un'apertura con fi nta sottoposta ·e len utn, chinsn, da dne hoLtoncini. Le ma niche ceano di media a mpiezza; lr rnnnopole foggia te a punta vel'so la spalla; il. bi.wero 1·ove.scia to ern. ùclJ.o ,s tesso panno de1fa ginbba., ornato sul davanti da dne mostr.inc di velln to di seta nera a cl u11a sola pun ta . Le dne punte del baset·o etano leggermen te arroton date e d Ol'natc~ cl a cln e sle1Jette di lana bi a nca cucite snl le mostrine : pel' affibbi ar e il baver o vi erano d ne ganghcrini e sopra ciascuna spalla vi era una con tl'ospal1ina fissa di panno turchino ecl uno spalli no dell o stesso panno cncito nell' attaccatura del1a parte su periore dcll n. mani ca. I bordi tle11a parte ~inistra del clava,nti e tutto il lembo inforiore della giubba , il bordo dell'intero ha,·ero, le manopole a1la parte snperi.orc, k mo,strc poster ioti e gli spa1lini erano p;nerniti di fì lettatnra di p anno giallo . I distintiYi cli gra<l o <l<'i i-ott n:fficin li <'rano coll ocati sulla par te inferiore delle maniche cd a l di sopra delle manopole, -
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M0DIFICIIrn DJ:,L 18'7:!
costituiti di un ga1lone e di ga1loncini. piatti dorati col fiore costituito da una trecciuola di lana rossa. Il distintivo per il sergente consisteva in nn gallone, un galkrncino e la trecciuola, che, pa,rtendo dall',i,ngolo superiore del galloncino, foi:·mava l'in-
Sottufficiale in gra.n montura.
Caporale in montura giornaliera.
l'ig. lOtiH - Le uniformi stabilìte dal R. D-. 20 maggio 1872.
treccio a .fiore sull'avambraccio; per il furiere il distintivo era formato dal ga.Uone, da due galloncini e dall'intreccio a fiore, e per il furiere ma,g giore dal gallone, da tre galloneini e dal l'intreccio a, :fiore. Le giubbe dei caporali avevano uguale fi. Iettatura, ma le guernit.ure per indicare i distintivi di grado erano costituiti da un gallone e da, tre trecciuole cli lana rossa : -
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LEJ U~Il<'ORMI DEGLJ
AH'l'IGf,ll<)RI DR{, REG~O D'ITALIA D:\I,
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il distintivo dcll'appuntat-0 era costituito da un unico gallone di lana rossa; quello del capora,le da un gallone e da una tr,ecciuola la quale ultima, dopo aver descritto un angolo simile e similmente disposto a quello delle manopole, formava un intrecdo a :fiore sull'avambraccio; il distintiv-o del capora,l furiere era formato da un gallone e da due trecciuole di lana rossa; il caporale maggiore aveva un gallone e tre trecciuole. Sulle maniche delle giubbe veniva.no pure applicati i distintivi delle cariche di trombettiere, di zappatore, di sellaio, di maniscalco e di puntatore scelto. 11 Ministro Ric-0tti il 7 luglio 1872 prescriveva, per i militari di truppa di tutti i Corpi del Regio Esercito un nuovo berretto di panr1-0 bleu scuro, a barchetta con punte rovescia.te, visiera e soggolo di cuoio nero, e con :filettatura gialla per l'artiglieria.
Soldato con berretto a
bar,chetta.
Fig, 1070 · Il berretto prescritto dall'Istruzione 7 luglio 1872. ~
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:MODIFICH0 DBI~
1872
A modificazione cli quanto era stato prescritto nelF i struzione sulla divisa degli Ufficiali d'Artiglieria, col R. D. 5 :1gosto 1871 surricordato, il 17 luglio 1872 H Ministero determinava che dal 1° novembre gli Fffic-ia1i in gran mont ura,, in montura di marcia e nei servfai armati dovessero far uso di un kepì uguale
Ufficiale
in
gran
m ontura .
F ig. 1.071 - Uniforme stabilita dall' Istruzione l7 luglio 1872.
a quello stabilito con Atto 6 maggio 1872 per la fanteria e che consisteva in un tubo di feltr-o ricoperto esternamente da una fascia di panno turchino scuro, e foderato interna,mente nella parte inferiore da una striscia di marocchino nero. Il tubo era chiuso superiormente da un pezzo ovale di tela nera verniciata
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LEl UNIFORMI DEGLI AR'l'IGLIERI DEL REGNO D' l'l'ALIA DAL
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e nella parte inferi-0re esterna era applicata t utto :=i,ll'intorno una soprafascia di marocchino nero verniciato. Sul davanti era collocata una visiera inclinata di cuoio nero verniciato che si andava a riunire ad un'a,ltra visiera pme inclina,ta ed alquanto più piccola, disposta alla parte posteriore del kepì, come copl'.innca ; il lembo esterno della visiera e del coprinuca era or lato di cùoio nero verniciato, ricucito di nero. Sulla fronte del kepì in alto era collocata una nappina elissoidale formata da giri concentrici di cordoncini, con la croce
Fig. 1072 - Kepi con t r ofeo d'artiglieria nel tondino della stella (Istruzion,i 17 luglio 1872) .
di Savoia sul davanti e fora.ta verticalmente per innestarvi un penna,cchietto di penne nere di struzzo, ornato alla base da una, « tulipa >> a foglie d'oro, pennacchietto che si doveva portare nella grande montura; inferiormente e sotto la nappina eravi la coccarda tricolore in seta e al ·di sopra della medesima era fissato il trofeo costituito da una stella di metallo dorato a 5 -
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hlODIFICJI E our,
1872
punte, nella Clii pal'te centrale citcola1·e e piana eravi, scritto in nero, il numero del Reggimento . P er gli addetti allo stato maggiore dell'Arma, alle compagnie operai ed ai reparti di veterani d'artiglie1'ia il t rofeo del kepì, anzichè costituito dalla pr edetta stella a 5 punte, era simile a quello del berretto e cioè formato da due cannoni incrociati e sormontati da una granata piena con fiamma, portante nel mezzo la c1·oce di Savoia. Gli ornam enti ed i galloncini del kepì degli. Utricia,li erano dorati. Attorno alla parte isupel'iore erano cli.sposti i distintivi dei gradi, i quali pertanto avevano una dislor,azione invertita per rispetlo a quellu figmante sulle maniche della giubba. Tali distintivi consi,stevano: pel' il sottotenente in un galJ.oncino dorato; per il luogotenente in un gallonci.110 dora.to diviso in due con urnL r igi:L cli seta tu1·chin a per 1nodo che le due stdscie ri!:ultanti fossero eguali ; pe1· il capitano in un galloncino diviso in tre p r:Lrti ugnali da due righe di seta t urcllina; per i l maggiore in un gallone dorato divi o in due da una riga di seta t urchina; per il tenente colonnello in un gallone d'oro diviso in tre, e per il colonnello in un gallone d'oro diviso in quattrq t1a, tre righe di sel'tL cli color robbio·. A cantll{> gli "Gificii1li assktll'antno il kepì. media,n te un soggolo di cuoio nero. Quan do pioveva si facern uso cli una copertina, di tela incera tu. di color giallognolo, adoperata, anche nell~L tennta· di marcia; nei granc1i calori estivi e tal volta in ma,novra s i fac:eva uso di n11 a copertina/ di tela bianca, che nel 1873 \'enne completamente sostitui ta alla coper Lìna incerata. Un kepì di eguale forma e cli eguale modello venne pure adottato nel 1872 per gli uomini cli truppa, ma la nappina era di hrna, r ossa, e portava, nel cen tro il numero della compagnia, o batteri a, e per gli nomini dei depositi la lettera D in lana gialla su panno ne1·0; per gli a,ppartenenti agli stati maggiori dei Rc~ggirnenti la nappina era internamente elissoidale in lana rossa e senza numero; per tutti hl, nappina stessa era perforata verticalmente per dar passaggio al gambo di un pennacchietto di crini neri, che veniva nsal:o nella grande montura . Per g-li nomini di trnppa dei Reggimenti d'Artiglieria·, nell'in terno del dii:;co della ,stella a 5 punte di metallo giallo, costituent e il fregio del kept, eravi il nnmero del Reggimento smal-
2-!:i5 -
Ul UN:IJ:"'ORMI DEGLI ARTIGJ,IER I DEL REG:-S:O D'ITALIA DAI,
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1920
tato in nero; per le · compagnie ,o perai e veterani d'artiglieria sul disco della stella <~ravi un piccolo trofeo di due cannoni e una granata, simile a quello dei bottoni della giubba; per le compagnie treno il disco centrale a.ella stella era di metallo bianco e portava il numero del Reggimento al quale le compagnie treno erano organicamente addette.
Soldato d'artiglieria a g ra n montura.
piedi 1n
Soldato
cl'artiglieria
dei
Reggi-
menti da campagna e a cavallo.
' Fig. 1073 - Le uniformi 1m~serit te dall' Istnrnione 17 luglio 1872.
Le trecciuole o cordoncini circolari che copriva.no le cuci, ture di attacco del tondino colla, fascia di panno ed i t re montanti del kepì di truppa erano di lana gia,l la. Anche per i graduati di truppa sul kepì figuravano i distintivi di grado, costi-
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)f()DlF!CHB D8L
18'73
tuiti da un unico gallone dorato per i sott'u:fficia1i ed un unico gallone di lana rossa. per i caporali, mentre poi al kcpì erf1 an nesso un soggolo, Il 2 agosto 1872 il Ministero determinava che, per gli uomini di truppa d'artiglieria, sulle maniche dei pastrani fossero applicati i distintivi di grado eguali a q nelli delle giubbe, e venisse a,elottata per tutti una cravatta a seia,rpa cli tela-ootone crociata biirnca in sostituzione di quelle in uso.
Ufficiale
in
tenuta ordina.ria.
Fig. J074 · l.!niforine prescritta. da.ll' I strnzione del J.873.
Nel 1873 nell'uniforme festiva e nella g~ande uniforme il kepì veniva ornato cli una trecci.uola di cordone filato d'oi·o per gli nflieiali, di una trecciuo]a di lana gialla intrecciata àd un cordone d'oro per i sott'u:ffidali, e di lana gialla per i caporali e soldati. -
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v; rJ .\"I FOID!J Df::GLJ A[l'l'IC:Lrnrn IHC:L [H<:G \" O D'l'l'ALI.\ DM, 1.87] AL 1.9:!i)
Poichè il berretto alla « figaro )) per gli ufficiali, ancora, usato al pl'incipio del 1873, non aveva fatto buona prova,, esso venne sostituito con un berretto cilindrico a sezione ·ovale, di panno bleu scuro, con soprafascia inferiore di velluto nero, visiera e soggolo ù.i cuoio ne·ro verniciato : è questo il modello <h berretto che, rimasto poi in nso nell'Esercito itHliano per olt re sessant' anni e differendo dalle forme prncedenti, più o meno di ,importazione forestiera, venne an che conosciuto come vero e proprio cc b0rrett o all'italiana )). Le due cuciture laterali e la posteriore della fascia del berretto erano ornate di cordoncino d'oro della grossezza di due millimetri, che, partelJldo dall'orlo del tondino, scendeva sino alla trecciuola superiore del distintivo di grado. L'orlo inferiore della soprafasda era guerni.ta di una filettatura di panno giallo eguale alla :filettat ura del bavero della giubba. Sul davanti d<~l berretto eravi il fregio ricamato in oro il quale, ana,l ogamen te al fregi.o del kepì, era costit uit o {la una stella, a T> punte, ma . a diff,ere11½a ,del fregio del kepì, era, sormontata dalla corona -reale : gli uffieiali appar tenenti ai Reggimenti, nel tondin o centraile piatto della, s tella del predetto fregio portavano il numero del Reggimento ricamat o pure in oro su campo nero: qudli dello St ato ,}[n,g giore d' artiglierfa porta vano invece un piccolo trofeo formato ,d a due ca,nnoni ed una gran ata ricaniat a, in oro Bu fondo ner,o. Il fregio ,doveva essere· attaccato in moùo che la piccola croce sov1·astante alla, corona reale , - cororna reale sovrapposta alla st~~lla - , ginngesse all'orlo superior·e del berretto. Il ricamo tanto cldla, corona qna,nto dc1J.a, stella doveva ·e ssere internament<~ ader ente al parn10 bl eu scuro sul qunle i.I ricamo stesso eJ'a esegnit·o. La visiera era cli cuoio nero vemi.ciato e 1egg,ermente inclinata in basso, ed abbraèciava nella sua attaccatura la metà anteriore del berretto: a,ll'estrcmità laterale dell'attaccatura cd in corrispondenza alle cucitnrt\ sulla soprafa.scia erano collo èati due bottoncini di metallo dorato, uguali a quelli delle manopole della giubba, e ad <~ssi era fermato il soggolo composto di due striscie di cuoio verniciato; la, stl'isda di destra finiva con una fibbia, a.nnerita, qnella di sinistra era appuntita e portava diversi fori per fermarvi l'ardiglione della fibbia.
MODIFICHrn OIDL
1876
I distintivi di grado consistevano in un ga1lone d'oro di 18 mm. circa e di trecciuole pure d'oro di 3 mm . : per gli u:fficia1i inferiori le trecciuole erano attacca,te sulla pa,rte inferiore della fascia al di sopra della soprafascia di velluto; per gli ufficiali superiori il gallone veniva fissato sul mew,o della soprafascia di
Officia.te in gran montura con kepi senza sopra.nuca. E'ig. 1075 - i\fodifiche apportate dall'Istruzione del 1876.
velluto -e le trecci.uol-c dii;;poste superiormente sulla fascia. I colonnelli cd i tenenti colonnelli Comandanti di Corpo e Capi servizio avevano la, soprafascia inferiore di color robbio, e su panno di colore robbio era pure ricamato il fregio fro ntale del berretto. -
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LH UNI!,'ORMI DE({Ll ..\Wl'IGLI8RI DlDL REG~O D'l'l'..\Ll..\ DAL
1871
AL
192v
Nel 1876 veniva, abolito il coprinuca del kepì, e cioè il kepì veniva ad assumere la forma caratteristica che ha poi conservato fino alla vigHia della grande guerra, ed usasi tutt'ora dagli appartenenti ai reggimenti d'artiglieria celere. Il Ministro Mezzacapo con nota N. 155, riportata, nel Giornale Militare al N . 26 del 23 mal'7.-0 1877, pagina, 69, a modificazione di quanto disposto negli Atti del 1873 precisava quali do. vevano essere le misure per le giubbe di panno per la truppa. Con tali disposizioni si stabiliva che la forma di detta, giubba dovesse esser{) identica per tutte le Armi, <~ cioè di panno bleu scuro ad un solo petto, col da.vanti a taglio dritto e col d·orso a, taglio leggermente inca.vato alla cintola. La parte sinistra del davanti doveva avere 6 occhielli in corrisponde11za, a 6 bot toni equidistanti e disposti verticalmente sulla parte destra. Il bavero che si chiudeva a mezzo di un gangherino, aveva le due punte leggermente arrotondate ed ornato di stellette a cinque punte di panno bianco su panno nero . Su ciascuna delle spalle eravi una controspallina fissa di .Panno turchino, sulla quale nella grande uniforme fissavasi un fregfo metallico formato cli due cannoni (,di foggia a,d avauiearica) i ncr-0ciati con sovrastante granata e fia,mma. Le maniche portavano mnnopole foggiat<~ a punta verso la spalla: i contorni della giubba e del b_a,vero, le manopole nella parte superiore, le mostrine del bavero nella loro parte posteriore, e gli spallini dovevano essere filettati di pimno giallo. La giubba di panino bleu scuT-0 aveva i l bavero rovesciato i( quale, nella sua parte anteriore, era ornato di <lue mostrine a d una &ola punta di velluto di seta, nero, e su tali mostrine era.no cucite le st.eHet tc: i bottoni dovevano esse1'e di metallo giaUo semisferici con trofeo d.i camnoni e sovrastante granata. Le ùOmpagnie di artiglieria da costa non portavano il,,.frégio sugli 8pallini. Il 24 marzo 1877 veniva data, in dotazione agli uomini di truppa una, giubba, di tela a,d un solo petto (1), uguale per tutte le Armi, a taglio dritto, leggermente inca vata sul di die1
(1) Gioma.lc M ilitare 1877, pagina 02.
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2460 -
MODH'I CH0 DEJJ'..,
1877
tro, con 6 occhielli e r elativi 6 bottoni bjanchi di osso, con 111anopole a punta verso la spalla. Per i graduati di t ruppa i distintivi di grado erano colloca ti sulla parte esterna delle maniche al di sopra delle manopole, ed erano uguali a quelli stabiliti per le giubbe cli panno, costituiti ci.oè da un gallone e da gaUoncini dorati con intreccio a, fiore di t recciuola di Ja,na ros-
' Sottufficiale in tenuta. dl tela.
... . Caporale in tenuta. dl tela.
Fig. J0,6 - Uniformi pr escri tte dall' Tstruzione 24
IDìll'20
1877.
sa per i sottnfficia,l i, mentre per i caporali e gli appuntati il gallone ed i galloncini erano cli lana rossa come la trecciuola fo1:mante Vintreccio a fiore. Sulle giubbe di tela tutti i predetti distintivi erano applicati in modo ch e isi potessero distaccare quando dovevasi procedere all a lavatura, della giubba. ~
246J -
LEJ
U:-llFORM l
Dl,UT. l
ARTIGLIERI
DEL RGGXO D'ITALIA
DAL
1871
AL
1921)
Nello stesso a.uno 1877 veniva stabilito che sui berretti. e kepl della truppa dovesse essere applicato sul davanti un fregio, rispettivamente metallico o ricamato, composto di due cannoncini incrociati e sormontati da una granata con :fiamma. · /;
Comandante di Reggimento con pcnnaccblett-0 bianco sul kepì.
Fig. 1077 - Uniforme prescritta dall'Istruzione 27 febbraio 1879.
Pure nello stesso anno 1877 veniva adottato per gli uomuu di truppa il pantalone di tela tanto che la completa tenuta costituiva l'uniforme di fatica. Il 27 febbraio 1 79 veniva ripristinato l'uso del penna.echi-etto bianco che i Comandanti dei Reggimen ti ed i Capi ser.- 2462 -
~lOUIFIC..:11 r,: DKL
187!)
dovev,mo portìlte snl kepì invece del pennacchietto di penne nere di :,;fruzzo. Nello stesso anno e preeii:;amente 1' 11 agosto veni.vano appoi-tate le seguenti modifìcm~ioni alle gi ubbe degli uomini di truppa d'artiglieria. Venivan o completamente aboliti gli spalv1z10
Fig. 1(178 - Freg io-trofeo per contr ospalline <.li giubl.Je cli Lrn1>r>a per la grande uniforme (Istru1.iom~ 11 ngosLo 187H).
lini, e le controspalline venivano filettate di panno giallo tutto all'intorno. Queste controspalli ne dovevrmo essere cucite soltanto all'attacco della manica ,s opra il bl'accio, mentre verso la punta era aperto un occhiello cor rispondente ad un piccolo bot-
2+G~
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LE UNIFOUJl(I Ol~GLI AR'l'I()Llt:lll DJ,)L UGG:'.\0 0'11'.·U,L\ DM,
1871
AL
1920
tonc fissato sulla spalla della giubba; sopra queste controspal line veniva, :6.sBato un trofeo di metallo giallo, costitnito per la prima volta di clue cannoni di foggia a retrocarica, sormontati da una COJ'ona. reale e collega.ti in basso fra le cula tte da nna granata oblunga (1).
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<..
Soldato <li artiglieria In tenuta di t ela con calzature alpine.
Soldato d'artiglieria da montagna in tenuta di panno e scarpe alpine.
li'ig. l OW • 'Cnifonlll prescritte dnlristl·uzione O maggio 1880.
Con disposizione del 9 U1a,g gi.o 1880 veniva stabilito che l'u so di t ali fregi-trofei sulle controspalline doveva essere li mitato alle sole circostanze nelle quali i. militari ind ossavano la g1·ande unifo rme. Nello stesso a,n no veniva fissato un o speciale tipo di (l) Giorn ale MfUtare 1870, pag. 455.
24.G,J.
MOl)fffCUt,; UEL
1~0
ca lzature alpine )Jer le truppe deJlc batterie da mon tagna: con tali calzature alpine, il fon do elci p:rnta loni veniva avvolto al clisopr~L ,de.Ile caviglie, i11 t.1·011otto e l'ieope1·Lo cl a,lla ca lza t ura (1). Nel 18 O il 1\li11iskr o della Ouerrft rinniva tutte le disp osi,,,,i oni riguarda n Li .le un iformi clelle ntric t r uppe in una pubbli ca ziom~ in titolata « Istruziorn~ s ulla Divisa delle t ruppe <lelle armi di Fanteria, Cavalleria, Artiglic1·ia e Ge1ùo » ed in taile pubblicazione veniYano r iprodotti i rno<lelli dei vari capi cli vcstia1•io e dei va1·i <,quipaggia menti (2). 11 ) Iinistro della U ucrra Emilio F enc1·0 rilernndo gli inconvenienti che prcs1°ntn.vano gli sp eron i prescrit Li pe1· h~ t r nppa, nel 1881 ne JH'P::-cr iYeva un n uoYo rnoc1ello, sost:m r.hLl· mente di minori <lin,eni-:i on.i (3). Con ùis poisizione delle stesRo Mini8tro F errcro in data 18 ottobre 1882 il benetto degli lTJfldali v<>niva, alqua nto modificato : essenzialmen te n e veniva ridotta l'altezza., la soprafascia di velluto c:omprP::-:e le due fflcthLture di pa nno giallo doveva essere di soli 35 mm., ed il soggolo, I)rivato della fibbia ; er a costit uito -da du e semplici riscontl'i cl i cuoio nero ver niciato muni t.i di app osili passanti. Ju data 15 settembre 18SB (4) venirn stabilito l'hc i fregi per il kepì , p er il berret.lo e pe1· J.a <:opertirnL ll.i telc1, de l k~p ì degli Ufficia li e uomini cli truppa. (lell' A r ! iglieria a cav,Lllo fossero r ispettivamente di metnlJo dorato, d i rframo i n ' ON e di ricamo in net.o, e costit niti da <lue cnnnoni incrociati, dalla homba piena con :fiamma e d11 d ue sc iabole 1ncr ociate, cli sposle .soprn i can non i e inferiormente alla hornba . 1l 2 a gosto 1884 il Mtnistero st abiliva 1m distin tivo 1;pe cia lE> di « nnzianit,\ >> cli cui cloYenrno fregiarsi i sottufficiali raffcl'rna ti: esso cousisleYa in nn galJoncin o d' oro disposl.,o a d angol o c.o1 vertice a ll' iJ, ::-ù ecl a,pplica,to a ll a. p a r te esterna superiore della manié:a destra della giubba òi p anno, della gin bha di t rla e del pa~:t rano : un gnlloncino competeva. a i (1) Gio r11 alc! il11litare 1880, png. 515. (2) Homa, 'l' ill<Jgrn ftn d egll St a bilimenti :11:[ilHari cli pena - 1880. (~) Gionwlc ,llilitare 26 settembre 1/<Sl, JJ:1rté 1a. pngina 432. (-1) Giorll(r/c :l lflita1·c 1883, parte l ', paginn 7~0.
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24(;5 -
L0 U Xl Fl!R)!J DEG LI ARl'JGLIERI OEL REGNO o'JTALI.-\ OAT,
18ìl
AL
1921)
sottufficiè:Lli. dle .1 vevu,no compi11t{> otto a,nni cli servizw, due gallonci,ni pet quelli dopo dodicj .inni e tre gallontini per quelli oltre i sedici mmi di servizio. Con disposizione N. 118 del Giornale Militare in data ~7 luglio 188:3 ,e11iYa modificato lo Mino per le truppe di artiglie1-irL a piedi np:giu11gcnt1ovi quattro passant.i cli. cuoio <la servi1·e per assicurare co11 ,Jltrd tanti correggi noli il pastrano ano · tolato sullo zaino.
Ufficiale in uniforme bianca giornaliera con elmo.
Soldato ln tenu ta bianca dl m arcia.
Fig. 1080 · Cnifonni <:olonìali prescritt~ n el 1SS(l.
).Tel luglio 18..,5 (1) ;-eniva,no da,] :Ministro Ricotti fissate le seguenti uniformi pet la truppa. dei presidii d ' Africa. P er gli (l) Oiorn1tl<! :lf.ilitare 31 luglio 1885. N. 12i:i, p:1g. 220.
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246G
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MOOU' lCHhl DEL
1885-87
Ufficiali erano stabilite due uniformi, e cioè quella giornaliera con berretto bianco ,o d elmo, giubba e pantalo111i di telH, bianca di cotone, e l'uniforme di parata e di marcia con elmo completo, cravatta di tessuto bianco, giubba e pantaloni di tela bianca di cotone, sciabola e sciarpa_ Agli Ufficiali si concedeva di sostituire la tela o la fla,n ella bianca al Cùtone. La giubba per Ufficiali era ad un sol petto da, abbottorn1rsi nel mezzo col colletto dritto, senza mostreggiature e con due piccole tasche sul davanti, chiuse con bottoncino centrale all'altezza del terzo bottone della giubba. In t utte le altre parti la foggia della giubba era identica r:ii quella prescritta per le varie Armi nell'uniforme di panno, conservando le stellette, i bottoni ed i distintivi del grado. Per agevolare il distacco ed il riada,t· tamento dei distintivi alla giubba, ogni qual volta occorresse di procedere alla sua lavatura 1 i distintivi dovevano essere cuciti per intero su panno bleu scuro e quindi applica,ti nel loro complesso shlle maniche gella giubba. Il modello dei pantaloni era iclentieo a quello prescritto per l'uniforme di panno, ma senza le bande. Per gli uomini di truppa dei prcsidii d'Africa nulla era mutat-0 drca la foggia dell'uniforme di tela,, ma alla tela spinata di filo crud·o era sostituita la tela bianca di cotone. Con disposizione del 9 agosto 1887 veniva adottata per il vestiario delle truppe d'Africa la tela-cotone di colore bronzo chiaro in sostituzione di quella bianca in uso dal 1885. Kello stesso ann<> 1887 ·(1) veniva anche modificata, la forma, della giubba di panno delle truppe metropolitane, sostituita con altra di f<).rrna però p{)CO dissimile. Nello stesso anno dal Ministro della Guerra generale Bertolè Viale venivano apportate le seguenti modificazioni .a lla tenuta dell'Artiglieria a, cavallo ed a quella, del Reggimento d' Artiglieria da montagna : gli Ufficia.li e la truppa, del Reggimento d' Artiglieri.a a cavallo, eccezion fatta per la brigata treno, avrebbero oontinuat{) a far uso della divisa. stabilita nell'Istruzione che faceva seguito al R. D . del 7 giugno 1883 per le brigate d'Artiglieria a ca.vallo, salvo che, per tutti, la, granata del fre(1) Giomaie Milita.re parte 1a, 17 agosto 1887, pag. 629. ~
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L I·) uxwo,~.M:r DEGLI ,\ll'l'!GL TEl!l DEL 1ma:xo O'ITALJ.\ 0/\T., JR7 L AL 1!)20
gio del kepì e del berretto non doveva più avere n c1 disto in terno il nume1'0 dPlla brigata, ma bensi essere piena. A tutti i militari ael R eggimento cl' Artiglieria a cavallo era conservata
TI'ig. 1081. - Uttic!nle coloniale i n tenuta di mnL'Cin (color bronzo), con be1:-
rctto (1887).
la criniera nera infilata con Ja « t nlipa » nella nappina. Gli Ufficiali e la truppa della. brigata treno del R eggimento d' Artiglieria a cavallo dovevano fa.re uso della divisa loro pr,opria, uguale a quelh1 delle brigate treno addette ai Reggimenti d' Artiglieria da campagna, ma ne1 disco della stella, del kepì non doveva essere intagliato alcun numero, e la stella del berretto doveva essere per intero ricamata in oro e cioè senza disco interno. La divisa degli Ufficiali e della truppa cfol Reggim ento d' Artiglieria da montagna doveva rimanere conforme a quella stabi~
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M:0Dif.'ICH0 OillL
1887
lita per i Reggimenti d'Artiglieria, da fortezza, ma c,on le seguenti varianti : per gli ufficia:li il fregio di metallo dorato del kepì doveva consistere in due cannoni incrocia.ti e sormontati àa una cornetta, con fiamma; nel disco della cornetta. non do-
l!' ig . 1082 - "Ull'i<:lnle del reggimento cl'artiglieria n cavallo (1887).
veva essere intagliato ak,1n1-·"J"fumero ; il fregio della copertina del kepì doveva, e!3Sere nero e di forma eguale al fregio dc1 k<.~pì Il fregio in ricamo d'oro del berretto per ufficia,li doveva con- . siste1·e in dn(~ ca,n noni incrocia.ti sormontati da nna eornetta. con fiamma. Per Ja truppa, il fregio del kepì doveva ess(~re di meta.no gii:i,llo oonforme a quello preseritto per gli ufficiali; il fregio del berretto di truppa (a barchetta rovesciata, con visiera, e soggolo) doveva essere di panno gi.allo con fondo 1rnro, di foggi.a simi.le al fregio presc,ritto per gli ufficiali. I.GO
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24G9 -
LBJ UNIFOl\MI DEGLI AR1'IGLJER1 DEL Ul!JGNO D'I'.l'AL,I A DA T,
1871 AL J.H~O
Lo st,esso Ministro Bertolè Viale adottava per gli Ufficia.li di tutte le Armi e per i militari di truppa d'Artiglieria, prov-
Fig. 1083 - La sc:iabola od il pend aglio reggi-sciabola adottati n el 1888.
visti di sciabola lunga, una nuova sciabola, detta mod. 1888 (1) a tre else, in sostituzione di quella in uso ad una sola el,s.a ver(1) Giornale MiZitarc N. 2~, 31 gennaio 1888, pag. 36.
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MODIFI CHE DEL
1888
ticale; gli ufficiali d'artiglieria a ca:vallo continuarono pertanto per qualche anno ad usare la sciabola di ca,valleria a quattro else. P.er gli Ufficiali veniva contemporaneamente adottato un nuovo pendaglio reggi-sciabola di « bulgaro)) per la tenuta or-
Fig. 1084 · Ufficiale in tenuta ordinaria con solo cappotto (Istruzione 31 ottobre J.888).
dinaria, e cl'ot'O per la grande uniforme, costituito da due striscie ra,vvicinate, munite di moschettoni e di bottoni gemelli. Il 31 ottobre 1888 agli Ufficiali per i quali er a, prescritto il mantello si permetteva di portare fuori servizio il solo cappotto cUsgiunto dalla Jnantelli11a (1). Il 2,t dicembre 1888 ve(1) Giorncile jJ:W i.tare 1888, Parte l • , pag. 557, n. 229.
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2471 __,.
T,M U.'\IFOIDI[ DEGL l
AR'.l.'IGLll,mI
owr,
Rl<JGNO D'ITALIA UAL
1871
,\l.
1920
niva pel'ciò pub blicato nel Giornale Militare un nuovo modello di ca,ppoUo per ufficiali, cappotto che p er potersi portare senza mantellina era munito di colletto rovesciato, ùi mal'tingala, posteJ:io1·e, di due file cli bottoni s nl davanti. a doppio petto, · e di q ua t t:r:o tasche . Con R,. D . (lel 15 mal'zo 1SS8 ,·enha adottata per gli Ufficiali superiori clell' Anna <f Art.igl iel'ia la ban doliera n onchè la giberna,, ug uali a q nell c pl'escriL Le µ er gli uffiei ali inferio1·i del . l'Arma. Sotto la stessa cla.ta un altro Decreto fissava la « ba,rdatu ra )) per i cavalli cl egli n fficiali .: nella << grande barcla,tm·a )) la gualdrapp,L soUor-ella era cli pmrno Lm·c:hino scnro gueruita tutt'attorno con un gallone in lana nera, e nella parte anteriore avevf:L fol'I.ua semiefrcolarc mentr<~ la p a,r tc posteriore era protesa a 1'onnu anotondata; negli nngoli posteriori era so,-rap posta, u na granala in ric:;1 mo d'Ol'O, n el corpo clella quale vi eta, sovrapposta la rifra n'ale collo scctt1·0 , i n ricamo dello st<~sso metallo. A 1·iparo dei. guasti c:he il p endagl io e la sciabola poLernno fare alla gualdrnppa, ai lati inferiori erano <:ncitc sulla, gualcln1ppa stessa, <la arn bo i lati. cl 1H~ plaC'c:he oblunghe di corame verni ciato . Sul clavanLi. clella ::-ellf1 eran o attaceate le t asche d a sella sulle qna li, n<1lla grande bal'datm·a, ,·enirn applicata nna fodera r i vcstitn di pelle nem cli fo('a, cd orlo.La di ma,rocchino nero verniciato, s nlln quale cm fi s8ato 1m fregio metallico identico a quello che 1'1J ffici.ale portaYa sul kepL Il rosone een t1·ale <li te,stiera invece r he da cln<! trcccioole di co1·amc, era, sosten uto cla d u<~ ea,tcncll<' a lle~ piasti·elle del fron tale ecl alla muserola; ,,eniva soppr esso il sottogolH con lunetta . Con ]H. <e b:wdntnra ordinaria)> gli UfT.-iciali facevano uso dPll a, stessa: i:c;<~lJ a, all' ingl ese pr<~sc·1·it.t.a p er la gra nde bar datma e di una copertina sottoselh-1 di panno o cli feltro blcn con un bordo cli tei,,snto cli 1a-na nera, a,-cnte al lato poslel'iore sinistro un pezzo di eorame n ero vernid:1to, ed al la.t o dest ro n nn, t a sc~L di pelle nera chiu sa superiormente : la, briglin era <'l i fog gia nll'inglei:;e in corarne nero con fibbie doppi.e o,nli in metallo giallo e con i p assa,n ti in col'arne rn•ro. Vi era poi la cc bar da.tm:1 cli rnarci.a. )) nella (Juale la differenza essenziale consisteva nel fatLo che snlle tasche :rntel'i ori della sella non era npplicatn la -
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Ufficiale
montato
in
l!'lg. JOS:3
u niforme da parata.
Utficia le montato in tenuta di rmircia.
- Uuifor111i e barda t ure pre:;cri ttc (]all' lstru7,io11e lii w arzu J888.
I .
LE UNlFORMl D1WLI AR'l'l(H,11!:RI DIOL JUDGNO D'l'l'AT.L\ DAL
1871
A[,
1920
fodera. di pelle di foca, ma veniva assicurato il pastrano anotolato e rnnnito nel suo mezzo di una ciappa, di cuoio natUl'ale; alla sella venivano poi appese le due bisacce di cuoio uel'o, tutt' or:1 in uso, assicurate supél'iormente a lla parte centrale poster iore dell'al'(:ionc della sella ed infel'iormente alla cinghia. Colla bard atura di marcia. si doveva far uso della copertina o feltro sottosella della bal'datum ordinaria, e al disotto si po(·-L'. Yit porLare una copei-ta di Lina pieguta, m.,.L i.n moclo da rimanere compl<>tawenle nascoi::;ta dalla copertina o feltro . Il 25 febbl'aio 1889 venb'a fissata la diYisa del Corpo Speciale d'Africa che per gH Uilìeiali consisteva, in elmetto, berretto, colletto, giuùba, pant aloni, sciabola, cintmino, mantellina o mantcllo 1 nose o ga,mbali 1 stivalini, g uanti e borsa di pelle. L'elmetto consisteYa di uno « .schdet.ro di stratifi<·azioni di
Fig. lOSG - l:ifficale, !:lottuOki:ile e soklnt·o del Corpo colonlale, in tenutn di m:m:in. (lst rn~ ioue 25 i'ebtmilo 18SO).
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lllODIFI CHlll DEL
1889
Aeschynomene paludosa >> di un solo pezzo, e foggia.to in modo che la parte supcrio1·e costituisse la coppa e che l 'inferio1·e compren desse la visiera cd il coprin uca. Nella coppa vi erano tre fori per la circolazion e dell'aria; la copertura dell'elmetto era di cotone color bronzo chiaro. La fod ern dell'elmetto constava di due par ti distinte, e l'all uda consisteva- ili una strisci.a di pelle ,di monton e maroc:chi nata; il soggolo e1·a sostenuto da gangherini. L'elmetto portava sul danmti la coc<:arda na-1.ionale ed il trofeo cl'artigliel'ia : a destea esso era ornato di nn pennacchietto dritto di penne di. stru,1,zo nere, infilato colla sua tulippa in apposita guaina. Il berretto cilindrico a sezione ovale doveva essere uguale per forma e dimensioni 'a. quello degli Ufficiali dell' Eserc:iLo metropolitano: esi-o doYcva però ave!'e sei dischetti di sughero posLi jn t<'rnamcntc fra l'alluda e la ,·isiera , la fascia. cd il tondino di panno bianco : le r- nei t nre non erano fìl ettatc, ed il. fregio, eguale a quello clrll'elm etto, ern rir.arnato in oro sopra, panno n ero. La giubba era di tela di coton e color br-onzo chfar-o ad un solo petto ed a sacco, con bavero dritto, due controspalline, quattro tasche cli cui cl ne ,erticali , d oc fascie sul da vant i ed un pa,ra,dosso mobile . Alle maniche della giubba, sopra le manopolt>, <1·a,no attaccat..i i distin tivi di grn,do formati -da, nn gal· lone e da t recciuo1e di filo colo r· bleu. Oltre l a trecciuola più alta non vi era l 'intreccio a fiore, caraLtcristico per i distintivi di grado nell e uniformi metropolitane , ma, soltanto un -Occhio a mandor la . I pantaloni erano cli cotone color bronzo chiaro e della forma di quelli di panno prescritti per gli Ufficiali metropolitani. ma ~enza, fi.letta,t nre e senza ha:nde . La. sciabola ed il cinturino con p endagli di pelle cli bulgaro, il mantell o e la man tellina erano egnali a quelli prescritti per gli Ufficiali in Italia. I n ~ervizio, gli Uffid ali a cavallo facevan o u1<;0 di ga.mbali di euoio, ed a piedi portavano stivalini. di pelle non annerit i ; erano prescritti gua.n ti hia,nchi a ma,glia, di filo di lino o di cotone. La sciar pa di set a bleu et·a ugnalc a quella in u so in Ita,1
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LM UNIFOICI.Il 01-:GJ.t A!lTIGL!l!;Hl
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lia, e gli speroni venivano :fissati con viti ai talloni ùelle calzat ure. Oli Ufficiali dovevano esclusframeHte fare uso dell:.L ba,rclatura di marcia; foori servizio poteYano portare calzature di forma diversa da quel1a prescritta.
Caporale con bérreLto.
Soldato con cap pello palma Bellul.
Fig. 1087 · Unifor mi coloniali prescdltte d all' Istruiìone 25 febbraio 1880.
La divisa per i militari di truppa d'Artiglieria consisteva : in un berretto come quello usato in Italia,, in un cappel lo di palma Beilul confezionato con treccia di palma cucita a maglia, di forma conica, a larga tesa. e copertina di tela bianca. La copertura degli elmetti era, di tela impermeabile. Le calzature non erano annerite e gli uomini delle con:ipagnie treno portava.no degli _stivaloni. L'elmetto era ugnale a. -
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quello degli Uflicia,l i con pennacchietto di crini ncd e nappina di lana, gialla con numero bianc·O su fondo nero. La eopertina, degli elmetti era di tela comune. Il berretto di tela color bronzo chi11ro era della .solitu forma a barchetta rovesciata. La giubba, per forma. e qualità, era come quella degli u1:'ficia.Ii, ma non aveva, le tasche orizzontali, er:-1 senza paradosso, con manopole basse, munita di sparati laterali inferiori, e con H bavero munit-0 di stellette di panno bianco, ricamate in seta per i .sottufliciali. Sulla parte superiore delle maniche e sopra le manopole erano colloca,ti i distintivi di grado formati di trecciuola di filo di marca rossa per gli appunta.ti (~ per i caporali, e di gallone e trecciuola pnre di filo di marca, rossa per i sottuillciali (1). I pantaloni erano di tela color bronzo chiaro, eguali a quelli stabiliti per gli Uffidali e cioè a.lti fin sotto al ginocchio : i soldati portavano le nosc della stessa tela. La ma,ntellina era uguale a qudla usata da.i bersaglieri, e gli speroni cgnali a qnelli wescritti per gli artiglieri.
Nel g<mnaio 1891 (2) tutte le pr<~scrrn1om rn vigore sulla divisa degli Ufficiali, sparse nel Giornale Militare da oltre un ventennio, e che per le molte modificazioni subite faceva.no spesso sorgere dubbi cirea la loro esatta osservanza, vennero riunite e coordinate per Armi e Corpi. Il Ca,po 7 conteneva, tutte le disposizioni riguardanti la divisa. degli Uflki:tli d'Artiglieria, da Campagna e da Fortezza,. Essa consisteva in un berretto di panno turchino senro della solita, forma cilindrica, a sezione ovale, con sopra.fascia, di velluto nel'o, con visi.era. e soggolo di cuoio ner·o verniciato; le cuciture lat<~rali e quella po8teriorc della, fascia del berr(~tto erano ornate di cordoncino d'oro di dne millimetri di grossezza:
(l) Giorna.le MiUturc 1880, png. 85. (2) Giornale MiU1tt1·e 1891, part·e ia, disp. 4, 24 1?ennnio, pag. 21.
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sul davanti doveva esservi il fregio dell'Arma ricamato in oro, composto di due cannoni incrociati sormontati da una granata con fiamma, e nella parte emisferi.ca della graiiata il numero del reggimento ricamato in oro. . Il fregi<) del berr<~tto clegli. U:f:lìciali delle compagnie treno, eccettuati qu<"lli ,delle Batterie a cavallo, era costit uito da una stella a cinque punte .sormontafa, dalla corona reale col nnmero cl cl Reggimento al qnale erano addetti. Per gli Ufficiali clelle Batterie da montagna, il fregio interamente ricamato in oro, consisteva, jn due Cf:~nnoni incl'Ociati., sormontati da una, cornetta con fiam ma, ma senza alcun numero; per gli Uffic.i:1li del Reggimento d'Artiglieria, a cavano il fregio .a~l bel'I'etto c1·a costituito da due canmoni incrociati sot'monta li da una granata con fiamma,. appoggi ata sn due sciabole incrocinte e senza alcun numero. La vi i::iera cl ovcva essere di cuoio nero verniciato, leggei-men te inclinata in bUJ.sso; i db,tintivi di grado ernno in oro e costituiti : da una trecciuola pe1· il sottotenente, 'da due per il tenen te, da tre per j capita.ni.: da nn gallone e t recciuola d'or,o in una, due e tre righe rispettivamente per i maggiori , i tenenti colonnelli ed i colonnelli. Sopra i berretti i::i poteva adattare una c-0pertina di tela bianca, per Je marcie e per l e manovre. La giubba di panno bleu, a due petti , doveva essere sufficien temente lunga; ciascnn petto era guamito di una fila di S·e tte bo ttoni, e le due bottonature cramo convergenti dall'alto al basso. Sulle cn cit.nre posteriori erano poste due fin te tasche con bottoni e 'filettature di panno giallo. Le maniche dovevano essere di media mnpiez7,a e porta r e tre bottoncini alla parte inferiore della cu ci.turo, laterale. Le manopole di velluto ncl'O foggiate a pnnta verso la spall a e filettate di panno gin llo all a par te superiore: il ha;vcro rovesciato di velluto di. seh-l: nero, filettato tutto all'intorno di panno giallo con le dne pnnte ornate di stellette. Sopra, ciais.cuna delle spalle ed in gi.nsta posizione per collocal'vi le spalline eravi un foro coperto con nn bottoncino n vite, un passante di cuoio copert-0 di panno dello stesso color<' della giubba, ccl un sec ondo bottoneino ferm:1.to acl un centimetro dalla cncitl1ra d('lla, spalla : i detti bottonrini seJ·vivano per tenere -
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a posto le eon tro8pa1line che consistevarn> in cordoni d'or,o attorciglia,ti. Il petto era foderato dello stesso panno della giubba. Sulla parte superiore dellr manopole era.no collocati i distintivi di gra,do. I pantalon i dì panno hlcu erallo ornati lateralmente di una banda di panno giallo lnrga. quattro centimetri ; in fondo erano muniti di staffe di euoio Mro e congiunte al fondo dei pantaloni. esternamente con due fibhiette ca internamente con due bottoncini gemèlÌi : le linguettè delle staffe erano ricoperte di panno giallo. Il mantello (ca,ppotio o mantellina) era di panno grigio blen, con botloni come quelli della ginbba, con fermaglio della mantellina in meta,llo eforato, eon stellette al bavero del cap potto <~ della mantellina. Il kepì consisteva, in un tubo di feltro, ricoperto esternamente da una fascia cli panno hlen-scnro e foderato nella parte infcrior<'\ interna da una stdsci.a di marocchino. Il tubo era, chinso superiormente da un tondino di tela nera verniciata. Gli orname11 ti e cioè galloncino, cordoncino, treccia, bottoncini, fregio <~ nappina e1·ano cli tessuto e di metallo dorato. La nappina ,elissoidale el'a fatta di. tortiglio dorato con un foro per l'innesto del penna.cchietto. Il pennacchietto era di. piume nere di strnzzo, orm1to alla bn se da nna, tulipa a foglie d'oro; gli Ufficiali del Rcggi 1rn~nto d'Artigli.cri.a a, cava,ll o conserva.vano la criniera nct·a i.-cernìente al cli sotto della spalla destra : la criniera era infilata rwlla na,ppina e il fasdo eh crine fissati sulla parte laterale destra clel kepL Tl kepì poteva essere ricoperto da, una fodera cli tela hhrn ca con t rofeo dipinto oppure tessuto in nero . T,e spalline si cornponevnno di nn gambo, di uno scndo e delle frangie, il tutto dol'ato. Il gambo o parte superiore era a, squame a tre festoni Jegg-ermente eonvessi verso Jo scudo ; lo scudo conteneva 1mclici sqrnuni ed un'iiso]a di cordoncino dorato fissa to a cl.11 e bottoncini dello stesso metallo, tagliati a punta di diH,ma.nte. Al di sotto si trovavano il piuolo e il gancio. Lo scu do era, oval e c<m la snperfici<~ un po' convessa e parallelamente a.lla periferia, de11o scndo vi <~rano delle righe in rilievo : tali righe in rilievo ernno a sei. angoli salienti p<~r gli Ufficiali snpe-
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riori, eù invece ininterrotte per gli Ufficiali inferiori. Tali i-ighe . serviva,no a distinguere i gradi: i ·colonnelli ne avevano tre, i tenenti colonnelli due, ed i maggiori una sola; parimenti pel' i gradi inferiori vi erano tre righe ininterrotte per i capitani, due pct i tenenti ed una ola per i sottotenenti. Le frangie d'oro scendeva-n o sulle bracci.a; per gli Ufficiali supel'iori erano di. groviglia, e per gli inferiori di tortiglio liscio. Nel mezzo dello scudo di eiascuna .spa,l lina era fissato un piccolo trofeo d'argento composto <H due cannoni incrociati sormontati da, una. granata con fiamma . La giberna constava di un cofanetto con coperchio J'i ba)ta,. bile. Il cofanetto era di last1·a forte l'icopei-to di velluto nero eccetto sui due fianehi., i quali erano guerniti di una lastt'a dorata con due ga,nci a molla a. foggia di portaea rabina, i quali servivano per appendere la, giberna alla bandoliera. Il coperchio era, di fasti-a dorata contornata da un orlo di metallo dorato e cesellato, e si chiudeva, mediante una linguetta che andava a<l unirsi. a,d un piuolo posto sotto il cofa,netto; nel mezzo del coperchio aveva du e cannoni in argento i:;ovrapposti, incr-0ciati e sormontati da una granata con fìa.m rna pure in argento . La bandolieri'!, era cli galJone cli tessuto d'·Or-0, con fodera di velluto nero sporgente dai clne lati. Essa era divi,sa in dU<~ parti unite per mezzo cli una grossa fibbia in argen to . Si doveva portare a t racolla, da sinistra a destra. La parte più lunga era, ornata sul a.a.vanti. da una testa di Medusa, alla quale erano l;l,t· taccate due catenelle aventi eiascuna una fr~cia,; tanto la testa di Medusa come le r,atenellc erano cli argento con fondo amatito. Inferiormente alla testa di Medusa eravi uno scudo d'argento brunito e liscio, ùon in mez1io !'a.qui.la reale pure d'argento in rilievo ma con fondo amatit,o. La parLe più lnnga della bandoliera si univa alla parte più corta per mezzo di una. fibbia e. di un passante attaccati alJa parte più cor ta : la fibbia era formntn, cln, ,d ne r,;cm.ieHi ssi uniti insieme. Le :fibbie, il pa,sr,;ante. e l'ornamento era,no cl'argfnto lavorati a cesello con fondo ama tito. Alle due estremità della bandoliera eranvi due staffe di metallo dorato con un anello per append<>ni la giberna. La ba,ndoliera e la giberna potevano esset·e ooperLi con urnL copertina éli cuoio nero invf'rniciato. ~
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P<~r le calzature era, presc1·itt.o ch e e~i;c fos:sei·o ùi cuoio annel'ito, enza, bolton i, fibl.>ie, sov1·ap untc, 1·iearni e lacci visibili : in occasione di balJi e serate si pote,-an o usare calzitture di cuoio verniciaw . N-ei <·asi previsti d al Heg.olamento g li "Cffichtli. face vano uso di ,<:;th-ali o gambali di cuoio 1w1·0 sopnt i pantaloni. La ùtagona per gli ' fficia li <l' Artig lieda in gran de uniforme era costi.tniLa, da nn d oppio cordon ci no d i tci-;su.to in oro con fiocco, frangifl e due pa ssanti sconeYo.li i11 o ro. P m· gli C'ffi.chd i s up eriori detto cordon ci no ern. tntt o in or o e Je frangie dPl fiocco Cl'ano di mezza g1·oviglia : per i c11 pitani crn. screziato di mostrin e di. set:~ color tu l'cbino ccl :weYa, le frangi<~ di tortiglio come le spalline; per g·Ji U ffi cia li ~ubalterni e1·a Yergitto con quat t1·0 l'Ìghe longiLnrlinnli in seta e di colore hleu, e con fra ngia del fiocc,o come quelle dei capitani. Co n l ' nuil'ol'lne 01·cliw1ria e con quella di marcia gli l Jlfriali fiH'eYnno uso cli nna dragona, di cuoio n ero . Era presc1·it\.o clw in sPrvi ¼io e (·on qualunque uniforme si port11 ssel'O gnanli <li p e lle hi11nra S(·amos<:iatn , mentre fuori. servizi o si potPYano dag-li Uflkiali nF:al'e g n anti cli p eJlc liscia bianca o di colo1· :marrone. Ern pm·e ,1rn1n es;;;,o l'u so ili 11.11 mantello impermcahill' a fop;gia di p:1stra110 tli stoffn n era,. Gli fficiali cl'Artig-liNia <·on Un11anu10 a<l usa re un,t sciabola d el modello p ref'eclcn te J 888 a tre? else, con f'oclero cli ferro forbito P luci<lo. L11 sciarpa cli se1Tizio ronsir-:tr,a i n un a fasc:fa di tessnto di. setu cli ('Olor t tfl·C' hino nnito , cl c> ll a, largh,cz,rn <li 7 c·c~ntimetri : i suoi clnc> capi c•1·a110 t<'1 111 ti m1Hi p er mrzr,o cli 1111 passante cilindrico <·operto <li on t<>ssuto cl i sc,ta bl rn ad orc·hio di pernice e portnYa n o rfoi<c·nno m1 fiocco rotonclo, cop erto dello Rtesso tessuto cl<'l p8ss:11tt1~. con f1·n np:ie tli to1·tiglio pnt'e in set.a, blen e lunghe• 17 cent .. Era, pore c·onr·1:sso agli Uffkia li (l ' r~l'tig-liel'ia l'oso tli uno i:.pen(•p1· Lli pn11J10 bletH,C' uro a cl oppio p dto, foclPrat.o di stoffa, di lana nc>rn con aJ a mm·i doppi e g·narnito cli pellic<·ia cl' Astrakan ai. poh.:i , al collo. tutt' n1l'inlomo e• postP1·ion nen te al basso nelle c ndtm·c\ d01•,$ ali. Lo s1wncer cl ovwva, po1·'1'nrsi in clossato, ma ad ogni 1110110 Pra110 C'on~enati i dnc l ung hi ('Orclcmi doppi fissati al cli Rotto del han>1·0 e cla se1',Ìl'<' p n · inc·rocin r ~i lnni:ro il busto -
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allorchè lo spern~er si por taviL semplicemen te buttato sulle spal le sen 7,a i nfilarne le maniche. Gli speroni, di fèrro fothito luticlo, si dovevano unire con viti al tacco degli sliYali. Sul bavero si po1-ta'vano due stellette di metallo argentato. Sotto i galloni clei clif;tin tivi di. grado del kepì e del berretto i Comandanti cli Corpo portava110 nna soprarasciii di color robbio ed 1111 pennucelrietto bianco dc!ttO « ai.grette ».
Il J aprile J8!)3 n ~niva m odificatfL J.a giubba di tela. color bronz.o cMaro delle truppe cFAfrica; venivano aboliti gli sparat i laterali e nel lem.uo inferio.r-c xi ni Rti-o del.I.a giubba veniva aggiunta mia t.asca. per riponi il pacchetto da, medicazi.one (l) . Il 2 noyembre dello stei:.so ann o 1893 ,eni.Ya adottato un nuovo modello cli calzature per artiglieri (2). L'S aprile 1894 (3) H J\:finii:.teto a doLtava pe1· i sottufficiali e J)<'l' la truppa <l' A1·1 igli<iri a e del tr<~no, un nuovo modello di pastran o sen11;a dntoln, del comune panno .i.n u so gr igio -bleu, noteYole sopratntto pei- l,t mantellina tìssa,ta . otto il bavero del pastrano. P oi::tc1·iorment<" tale past rano a,veva due aperture verticali. lunghe. <:hi11cl ibili c·on bottoni, e t ali da permettere che a cavallo i lembi latetaH r i pai·asi:.er o le coscie e le gambe del cavnlicre, e i.1 lembo po. tcriorc coprisse la valigia del cm1rno niere, fo:sata alla sella. ll 31 maggi o dello stesso anno ,·e11iva adottato un nuovo modello di pnntn lo ni di panno hlen (4) per l'Artiglieria da montagna: le estremitù infer iori. termina,·ano con due bordi. di t ela cl i circ11 10 ccnt. ,di altezza elle_. a me7,;,;o cl i 1·iscontri cl i f'ett uc eia, seniva110 a fi ssa.re il p antalone sotto i'I polpncdo e> per ·tale fatto il pa.utalone su:ffici.entemenle largo si adattava speci:11mente per le m:-i r de e per le ascensi.oni. Le scarpe alpine, ehiamate comunemen te « gli aJpini » abbracciavano esternamente i 0
(1) Giornale Militare, (2) Giornale M.ilifflrc,
narte parte (3) Giornale MilitMe, parte (4) Giornale M4Uta,re, parte
Jn JS93. pa,c:. J10. l " 1893. pag. 368. 1a 1S93. pag. 269. 1• 1893, pug. 3il0.
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bordi dei pantaloni coi loro gamba.lini laterali che Yeuivano con i;tringh~ cli cuoio allaccia.ti sul davanti. Con Atto N . 133 in data 25 giugno 1 95 del Giornale hlilita1·e Parte 1" i fregi per i kepi ed i berretti delle bdga te d' A1-tiglieria da costa e da fortezza venivano so.stit uiti dai seguen ti.: per le br igate da costa due cannoni e due bandiere a p unta incr ociate, sor mon tate da granata; per le brigate d' artiglieria da fortezza due cannoni e due mosehetti incrociati e sormontati da granata. Con disposizione 'S. 17 del Giornale Militare in data 18 genn aio 1897 ,eniva adottata la tela cruda spinata bianca per il vestiario delle truppe metropolitane, men.tre la tela di cot.,one color bronzo ehiaro rimaneva esclusivament e adot tata per le truppe d'Africa . La giubba di fatica di questo nuovo modello consisteva pe1· tutti: di un corpo di giubba, di un bavero, di due contr,ospalline, di due ta,sche ·e di due fascie. Della stessa tela dovevano essere i pantaloni di forma uguale per gli uomini di t r uppa di tutte le armi. Nel 189!) (1) nella giu bba di panno per gli uomini dì t r uppa dell' Artiglie1•ia da campagna ecl a cavallo, clell' A1·tiglierh1 da costa, da, forLezza e da montagna,, degli opc1·ai e del treno cl' artiglieria veniva abolita la filettatura di panno giallo al petto destro ed al fondo: nel fo ndo em aggiunta un'orlatura dì panno bleu ed il ba.vero veniva rinforzato da tela. Alle gi ubbc di panno per gli uomini di t ruppa dcll' Artiglieria cla costn, da fortezza, da montagna e delle compagnie operai erano agginnt.i due sparati lat erali praticati al pnn lo d' unione dell a parte R,11tel"iore della giubba col fiu nchetto: ta1i. ,s parati laterali dovevano servire per il passaggio del d n t ul'i no che posteriormente doveva esscl'c disposto sotto la giubba ecl anteriormente doveva invece portar·e l e giberne. Le giubbe di panno dovevano però f><' 1· tutti gli individui di t r uppa. del le Yarie specialità, cl' Artiglieria e8sere della stessa forma . Tale giu bha era fatta dì pa nno bJcu scuro acl nn sol petto, con falde corte, a taglio leggermPn Le incavato alla, cintola (1) Giornale Militare, 9 febbraio 1$99. disp. ,•, parte 1a. ~
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pe1· modo che si acconciasse con bel garbo alla, persona ,s enza comunque stringerl a. La parte anteriore aveva sul lato destro sei bottoni cli mcta,Uo equidista,nti e messi in fila, e sul lato sinistro sei occhielli in corrispondenza; la parte posteriore era gueruita di due mostrine o finte tasche aven ti due bottoni cfaseuna.. Il bavei-o si chiudeva mediante un gangherino ; le punte erano leggermente arrotondate e ,su tale bavero rovesciato vi erano due mostrine ;;Ld una sola punta : in ciasurna delle punte del buv,ero er:M·i un foro ncl quale doYeva paissure il gambo a spirale della stelletta. metallica. Le controspalline erano fermate con cucitura da.lla ptLl°tc delltL manica, e con bottone ccl occhiello dall' altra: nel mezzo ,·eniva fermato un fregio di metallo costituito da due cannoni di metallo giallo incrodati, sormonta,ti dalla corona. reale, e so:-:tenuLi da un proictLo oblun go in lerpo1-to fra le due enlatte. 111 tutte le giubbe, sotto la finta tascrL destra, e ucllo spu1zh, compreso fr a le :fi111 Le tasche, <~ra;vi un'apm-tur·a éhe se1·viva per i1ntl·o<1 nne il pacchetto di rnedieazione na la, foclera ed il panno. Il eon.Lorno cl el petto sinistl'o llclla giubba, <lel bavc1:o, <ldk manopole, t1el'Je most1-inc al baYero, delle controspallin e e delle finte-tasche ei-a filettato ùi panno giallo. L<i gi ubbe l1egli uomini di. t rvppa, clc~ll'Attiglicria <la montagna aveYano le falde leggermente più lunghe ili quelle delle altre specialità,. Le giubbe per la truppa ç-Jcll'Artiglieria da campagna,, da oosta, da forte½½a,, a cavallo, delle compagnie operai e del treno cl' arUglieria e1·ano di sette taglie o 1nisure, mentre quelle dell'artiglie1.·ia da montagna er ano soltnnto di quattro taglie. All<L fin e <1<•1 1··n9 per gli uomini di truppa delle vari.e specialitù. d 'f:Lr tigJicria v(~ni.va adottato uno speciale pan ta lone di tela spinata, pei- la tenula di fatica.
T.1 22 febbraio 1!102 il Ministero dell:i Guerra, pubblicava un Regolamento ~1111'1j11ifornw (l) nt>l quak venivnno descl·itte tut(1) R egolamento sull' uniforme. 22 febbraio J!l02, Giornale Militare 1902.
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. MODIFICHE DE'L
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te le uniformi degli uflìcfali e della truppa, e tale Regolament o doveva sostituire qnello pubblicato nel 1873 nonchè nei va,ri anni successivi. Da tale Regolament o del 1902 si rileva che gli Ufficiali usavano 4 uniformi e cioè: grande uniforme, uniforme di marcia, unitorme ordinaria, piccola uniforme; del pari la truppa vestiva pure 4 uniformi e cioè : grande uniforme, uniforme di marcia, uniforme ordinaria, uniforme di fatica.
Fjg. 1088 - Ufficiale in tenutr1 ordinaria con giubba nera ad un petto (Istruzione 22 febbra io 1002).
Per gli Uffi.ciali d'Artiglieria la grande uniforme consisteva nel kepì con treccia,, giubba, a due petti con ,s palline, pantaloni lunghi, bandoliera 0011 giberna, cinturino oon pendagli d'oro1 dragona d 'oro, stiva.lini <';()Il speroni, medagli<~ e decorazioHH
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LE UNIFORi\:CI DEGLI ARTIGLIBIU DEL REGNO D'l'.rALL\ DAL
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ni, sciarpa; la tenuta. di marcia consisteva nel kepì, giubba da campagna ad un petto, panta,l oni corti, bandoliera nera con giberna nera, cinturino con pendagli di cuoio, dragona di cuoio, stivaloni con speroni o gambali, pistola a rotazione; la tenuta ordinaria era c,o stituita da,l berretto di forma cilindrica a. sezione ova.le, giubba a doppio petto oppure giubba da campagna ad un petto solo, pant~Lloni corti, cinturino con pendagli .di cuoio, dragona di cuoio, stivaloni con speroni o gamba.li; la piccola tenuta ,e ra i dentica all'uniforme ordinaria, ma, con la giubba ad un petto solo. Nella piccola, tenuta gli Ufficiali potevano indifferentemente far uso del cappotto oppure della mantellina, ·O dello spencer od anche dell'impermeabile, iFquale veniva foggi.ato a vero e proprio pa,strano di stoffa, nera; essi potevano portare guanti bian chi -oppure di colore marrone. Il predetto Regolamento del 22 febbraio 1902 eont(!neva pòi' ancora tutte le disposizioni riguardanti le varie bardatm·e' per i ciwalli degli UflkiaU e della truppa nonchè le indicazioni p1fr precisare i va.rii ca.si nei quali gli U1fic.iali dovevano u,s;:1:re le diverse uni.formi. · Partfoolarment<~ note,,01<~ ·.era ,la giubba, nera da campagna ad un solo petto, ideata ed ad:o:tta.ta (~ssenzi.a1mentc per fi.nalitiì, economiea, nel senso che essa noni era altro ehe la, giubba a doppio petto i cui dne petti, oppor:tii namcnte ritagltati. da, riuscire eguali, venivano a.cl abbottonarsi verticalmente nel mezzo. I bottoni neri, di frutto, di tale giubJ;>a, risultavano coperti da una striscia del petto di sinistra,, e l ungo le prececlenti a,ttaccatuN; dei bottoni ,d ella preesitente giuò;pa a doppio petto, era .cucito un doppio gallone di:seta nera che svoltando lungo i fianehi giungeva, dalle due pà'rti, alle pieghe ·C nnte tl,Lsche posteri<>ri. Il gallone di seta nera, opportunamente disposto , permetteva cli ricavare sul davanti della giubba, così ridotta. e modificata, quattro tasche che dal ga,llone stesso era.no maschera.te e rinfornate . In <la,ta 25 dicembre 1902 ven!llero aboliti i. distintivi di grado sulle maniche per gli Ufficiali, e ve(rmero adottat i quelli indicati. da stellette sulle controspalline. Per gli uomini di truppa la gra,nde uniforme comprendeva i seguenti capi di corredo : kepì con treccia, giubba. di. panno o -
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MOD IFICHE l)l•JL
UJ03-] 904
~ppotto, pan'ta.Joni di pa,nno, cinturino con scia,bola o daga,, medaglie e decorazioni; per l'uniforme di marda: kepl senza treccia, giubba di panno o cappotto, pan taloni di panno, cinturino completo; per l'uniforme ·ornÌlh~ria : kepì ,s enza treccia, giubba di panno o cappotto, panta,l oni di panno, cinturino con sciabola ,o da,ga; per la. tenuta di fatica, : berretto, giubba di tela, pantaloni di tela. Nell'a.prile rno2 (l) il Ministero, in sostit uzione dei distintivi di grado, :fino allora in uso pel' la truppa, adottava altri distintivi privi dell'intrecc~io a fiore : tali distintivi. era,no, per i. varii gradi, già f.orma,ti e cioè già, cuciti mediante :filo di seta su adatt,e strisce di pamno o di tela, strisce che veni va,no applicate sopra le giubbe, sopra i cappotti e sui pastrani. Nel 1903 i1 Ministero della, Gu~rra pubblicava l'Istruzione per la Divisa degli Ufficiali del R. Eserdto in servizio atti.vo ed in congedo (2) ; in tale Istr uzione venivano descritti in tutti i loro particolari i varii oggetti che costituivano la, divisa e la bardatura dei -cavalli degli Uffici.ali. A1Fistrnzione ,s tessa era.no allegate delle ta,vole illustrative di tutti gli oggetti delle divise e dei vn,rii modc1li <folle diverse bardature. Il 20 ·ottobre 1908 venivano poi apportate nuove modificazioni a.l cappotto ed al paFitrano dei sott n:fficiali, del caporali e dei soldati d' A.rtiglieri.a, nond1.è a.ne giubbe di panno bleu -scuro (3) alle quali veniva tolta la filettatura a1 petto sini$tro, alle :finte ta,sche, alle controspaUine ed a1 ba vero ; a quest'ultimo erano tuttaNia, ma,ntenute le mo,strin e di velln to ad una punta , filettate tutto a,ll'intorno cli panno ginllo.
Il 27 febbraio Hl04 il )linistero cfoll:L Guerra pubblicava l'Istruzfone snlle uniformi del R. Corpo delle Truppe Coloniali, ed in tale Istruzione veni va,no 'r iunite tutte le disposizioni emanate prec:edentementc. P f>r g1i U:Ok iali le varie uniformi (1) Giornale .Mili.tare, parte 1" 1902, Atto 94, pag. 303. (2) Ministero della Guen a, Giorno-le Militare 14 ottobre 190/l. (3) G1omale MiUtare J003, parte Ja, pag. 723.
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LEJ UNH'ORì\:CI DEGLI ,\RTIGL[J.')HI DEL
Rl•}GNO l'lt:.· n'ITALL\ D.-\L
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erano ancora: la granae nnif.orme, l'uniforme di marcia, l'uni torme ordinaria e la piccola uniforme; per la truppa : la grande uniforme, l'nnifo1·me di marcia, l'uniforme ordinaria e quella di fatica.
Ufficiale coloniale in grande uniforme (in servizio).
Ufficiale coloniale d i ma.rcia.
in
uniforme
Fig. 1089 - Uniformi stabìlite dall'lstrnzìone 27 febbr aio 1901.
Dalla stessa, Istruzi<me risulta che gli oggetti cli prescrizione per gli Ufficiali erano i seguenti: elmetto bianco, elmetto di tela color caki, benetto bianco, giubba di pa,n no nero -ad un sol petto con distintivi di grad.o in ga,Hone e galloncini di seta nera, giubba di tela bianca con distintivi di seta blcn, gi ubba di color caki, pantaloni di panno nero con bande cH gallone in seta nera, pantaloni di tela, bianca, pantaloni di tela color caki, mantellina,, guanti, sciarpa, sciabola, cinturino. con ~
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.\IOUIFil'.HE UEL
HJO+
pendagli e dragona di cuoio oolor naturale, gambali, pistola a rotazione, binoccolo, bandolie1·a e giberna, velo t urchino per elmetto bianco. GJi Ufficiali potevano poi fa.re anche uso di oggetti fac-0ltat ivi fra i quali : mantello o man tellina impermeèli· bile, spence1·, slivali. o gambali di cuoio nero, stivalini o scarpe. Per gli U:filciaili in servizio la g1·ancle unifol'me <}011sistcva nella giubba e nei pantaloni di panno nero, con elmetto bia,nco e sciabola; fuori servizio gli Ufficiali in grande uniforme portavano il berretto, la bancloli.c1·a, con giberna, ma erano senza sciabola,. Nell' uniforme di marcia i-i portaYa 1'r1metto di color caki, giubba e pantaloni cli tela color caki , pistola a rotazione e -sciabol tt, bandoliera e giberna. Per l'nuirorme oJ·dhmria: erano pr<. s<·1·itti il berretto bianco. la giubba rd i pantaloni di pann o bianco oppure di panno 1
Graduato clcllc truppe colonlali in u niforme dl marcia.
Soldato delle t ruppe coloniali In uniforme di fatica.
Fig. 1000 - l.'nifor mi ,;labilite dall'Istruzione 27 f ebbraio 1904. ~
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LE U)IIFOlti\fI DEGT.,I AH'J:IGLIERI DEL REG)IO D1 ITALB DAT, ]
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nero. Nella piccola uniforme si portavano : il berretto, la giubba ed i pantaloni di tela color caki, la bandoliera con giberna, ed in servizio anche la sciabola. Gli uomini di truppa usavano i Sf~gucnti capi di vc~stia1·io : nella grande uniforme: elmetto con pennacchio, ginhba e pantaioni di tela, cinturin o con sciabola.; nell'uniforme di marcia, : elmetto, giubba e pantalone di tela, dnturino completo; nell'uniforme or·dinaria: berretto, giubba e pantaloni di tela, cint urino con sciabola:; nell'uniforme di fatica : hc~rretto, giubba, e pantaloni di tela. In tutti i senfai armati. gli uomini di truppa portavano poi la bandoliera con giberna, ecl in caso di cattivo tempo indossavano pure la m.a,ntellina, di pa,nno. Verso la fine del gennaio 190G per le truppe alpine e per l' Artiglieria da montagna, veniva adottato un nuovo tipo di gua,nti. di larHL pettinata,, lavorati a maglia con :filato ritorto a due capi, a maglia :fì.tta, rc~golarc ed elastica. Nd dicembre dello stesso a,nno veniva concesso l'uso della mantellina lunga, a.i marescia,l li d' ArtigU.eria, mentre ai marcscia,lli ed ai sottufficiali era, concesso l'uso di un tipo di gnan ti di pelle scamosciata di color marrone. Il 7 map;gfo 1907 il ,'Ministero della, Guerra emanava un nuovo regola,mento sull'uniforme (1) col quale veniva abrogato il prececlentt~ regolamento del 22 febbraio 1902. I n questo nuovo Regolamento del 1907 venivano conse1·vatc le varie spede di uniformi presc~ritte 11ei Regolamenti precedenti, sia per gli Uf:ficfaJi che per nomini di t1'11ppa., e nelle conseguenti prescrizioni venivano indicati i. casi nei quali si doveva porta,re ciascuna specie di uni.forme, e quindi i varii capi di restiario da indos,s a.rsi. Le principali modificazioni intr.odotte da questo regola,mento (~rano le seguenti : abolir.ione del kepi (immediata, per gli Ufficiali, e graduale per la, truppa), eccdtnati i militari del-
(1) Ministero della Guena - Segretariato generale, (Horna.ic Mil'itare, edì· zione 1907. ~
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.l\:C0D1FICFIJ.J IXJL
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FArtiglicria a cavallo; abolizione del penna,c chietto; oso del berretto con la gru,nde uniforme; ad-0zione della piccola uniforme per le visite di dovere; distinzione più esatta tra 11niforme 01·dinaria e pieeola nnif.orme; prescrizione di portare la sciabola sopra il cappotto; <~stcnsione <~ definizione dell'uso fa coltativo del pastra,no impermeabile, della cravatta invece clel col.letto, e degli stivali o ga.mbali di cuoio verniciato. Il 10 giugno 1908 venne pubblicato un fascicolo di nuove varia,n ti all'I struzione per la divisa degli Ufficiali del R.. Eser cito (1). Con successiva circolare N. 458 del Giornale iMilita.re 24 dicembre 1908 veniva adottatr1 l'uniforme da campagna, grigioverde per tutte le Armi. Il Giornale Militare del 25 settembre 1909 descriveva tut-
Ufficiale in tenuta cli campagna
Graduato cli truppa in
grigio-ver de.
tenuta
grigio-ver de.
Fig. 1091. - Uniforrui grigio-verde pr escritte da'l l'Istruzione del 1909. (1) Giorunle MiUtal'e 1908, pnrte l", pag. 446. ~
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L0 U .\IFORMI DI,:G LI
AR1' IGLIEI{l DIDL HI.:G.\O D'I' l'AT.L\ DAL
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ti gli oggetti di corred-0 costituenti l'uniformt~ di campagna di panno grigfo-verde pet· gli Ufficiali e per la truppa. I,er quest'ultima, t ali. ogget ti era.no : il berretto cilindrico a sezione ovale di panno grigio-verde impermeabilizzato senza coprinuca, il berretto di fatica a barcllethL rovesdata di pa,n no grigi.overde con visiera, J..e fascie di panno grigio-verde per l' Artiglieria da montagna, la g-i.ubba t~d i pantaloni di panno grigioverde per Je varie specialitù, clell' Arma e per il treno d'artiglieria, il pastra,11<) o la mantellina di. panno grigio-verde, i gambali di cuoio ner~, le c.alzature e gli speroni. Una analoga e similare unifol'me veniva preseritta per · gli Ufficiali, marescialli e sottuffieiali, giacchè lo scopo essenziale dì una, tale uniforme di panno grigio -verde <~ra. quello per cui tutti quanti fossero egualmente vestiti, fossero clifficilnÌente individuabili dal nemico e si confonrlesi':ero più facilmente colle colorazioni natur~li. dd nostri ter reni. Il Ministero stabiliva contempora neamente che il << piastrino di riconoscimento>) nella nuova, tenuta di campagna grigi.o-verde dovesse essere cn cito nella parte interna della, giubba, a sinistra, tra la prima, e la, seconda, asola,. Il 10 marz.o 1910 il ]\:fini st<:ro della Gnerra stabiliva poi che l' uniforme grìgio-verde per gli Ufficia,li era obbligatoria nella tenuta di. marcia ed in servizio esterno, facoltativa, invece in servizi-o interno. Sull'uniforme grigio-verde non vi erano distintivi di grado ,s ulle maniche 'della, giubba, ma bensl sulle controspalline a m-ezzo di stellette: i gradi a nletti venivano inve{:.e conserva,ti sui berretti degli Ufficiali e costituiti allo stesso modo che sui berretti cli panno hleu scuro. Nel ma,ggfo del mio veniva ad-o ttato il cappello di feltro grigio-verde per gli artiglieri da montagna. " Nel maggio 1911 venivano apportate alcune varianti di poca importa,nza a.Jle giubbe ed ai pantaloni di pa,nno gdgio-verde delle truppe d'Artiglieria da campagna, a cavallo e del treno (1), ed il 24 maggio, per designare i gradi ed i distintivi (1) Giornale Militcvre J911, parte J.a, Circolare 220, pag. 691., ~
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~ODil?ICH!•; Dli;L
lUO!J- l!)J o
di cai·ica per i marescialli ed i graduati di truppa venivano adottati distintivi, strisciuole <~ fregi di. lana nera (1). Nel HIJ.2 ii :Ministero determjna.va, che per le truppe d 'Artiglieria venis.se a.dotta.ta una tenuta. cli fatica di color grigio. Nel rn13 l'uso <fol fregio per il cappello di feltro grigioverde degli Ufficiali, adottato 1wll'anno precedente per gli Uf-
Soldato d'a.rtiglieria eia montagna con ca ppello di feltro.
Artigliere dèl Reggimento a cavallo i n grancle u niforme.
E'ig. 1002 · Un iformi prescri tte dalle lstru7,ioni de l 190!) e del 1910.
ficiali dei Reggimenti Alpini, venne esteso anche al berretto di panno blen scuro nonchè al berrett<) di panno grigio-v<~rde degli Ufficiali clell'Artiglieria, da montagna; naturalmente una (1) Oio1·nale Mil i t <irn 1011, parte ia, Circolare 242, pag. Ti3.
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LI-J m'1J,'flf!M l
DEG LI AH'i'lGLU<:UJ
m:L 1rnc:::w D'l'l'M,I.\ DAL
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tale estensione venne effettuata rna11tenendo pe1· gli U.ffieiaili dell' Al'tig-Iieria. <.la, montagna i carn,ttc1·ist.k i caunoni in crociati a.l· di sot to della cornettt-L sostenen1·e l'aquila in volo. Jl 1!) ottobre J914il Mùtistero delhl Guerra l~Stendcva ì:li militari di trnppa deJl'Artiglieria da costa e da fortezza l'uso del pastr::1110 di pan.110 g:l'igfo-vercle già, i.n uso per le specialità da campagll a ed a candlo; stabili.va inoltre che i Reggimenti cl' Artiglieria da fortc;,,za adottassero per la truppa 1e calzature da montagna e gli speciali pantaloni già in uso dall'Artiglieria da lllontagna, : i pantaloni vcnivauo (]nindi, al fondo, ·portati entro Je calzature e al di i.opra delle medesime e per tutta l'altezza, del polpacci.o veni-,à no aYTOlte delle fasci.e di panno grigio n>rde.
Da]l'.inir.i-o dd J91ii vennero emanate disposizioni per regolare e completare il vesti.ario degli nlficiali. e della t1·nppa. in modo da rend<'rlo pratico, poco visibile e sovratutto adatto all'uso di guerra. Con tali <'l'iteri ,·enivano sbtbi.lili i dist intivi di grarlo da :fissa,J·si al pai:.trano g1·igio-vcrde di nnovo model. lo (l) consistent i : - pe1· gli ufficia-li generali : in contro palline parzia 1mente ri<:opcrte <'On un gn1loa1e d'argento, filettate d'un gal· lone scarlatto, con una, due o tre stellette metalliche dor·a,te, a seconda del gra-clo degli ufficiali. sopradett i, ed ililoltre con una corona rea-le per i generali comandanti di Corpo d'Ar mata; - pel' gli nffidaH ~npcrio1·i : nna, due ,o tre stellette d'argento, disposte nello stesso modo di quelle dei generali, con un p;allonciJJo d' oro o d' argen to, seconclo l'Arma o<l i.1 C01·po, disposto lungo il bordo, ai lati e supet·jorn1ent·c, ma non nella parte inferiore di a,tta<.:catura d<:d.la manica; - per gli nfficiali inferiori. : una, clne o tre stellette d'argento secondo i g1·adi, ma senza il galloncino lungo i bonli d.eJla controi:.pa,1Jina. (1) Oiornale !Jf'ilit111'C 1915. - Circolare 78, png. ·229.
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~lODIFICHE DEL
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Contemporaneamente veniva stabilito uno speciale distintivo per i militari delle compagnie automobilisticlw d'artiglieria, i quali, continuando a vestire l'uniforme dclF A1·ma di pr-0venicnza, dovc~vano però, al posto del numero tle1 reggi-
Fig. 109B · Distintivi per le tontrospalline clel pastrano da utliciali facoltativi con la circolare ()50 del G.M. Hll4).
(rnsi
mento, appUcare n.el tondino del fregio del copri.capo un piccolo a,utomobile : in metallo argentato o rkamato in argento per gli. ufficiali; in metallo bianco per i sottnfficiali e la truppa (1). Il 2S marzo H)1G per riparar<~ a penose sperequazioni di carriera, il 1\finistero riconobbe l'opportnnità cl'istitufre una speùiale categoria cli capitani anzfruni, e consegnentemente quelli che avevano 12 anni ,d i grado o 20 n,nni di a,nzia,nità (l) aiorna,le Mi/-it(l,re J015 · Circolare 133, pag. 355.
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L0 liì'\H'01Dft l)J,;Ul, l
.\J:'l.'WLl@l(l · IWL HViù.'\O D't'l'.\LIA UAL
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l!)iQ
eia ufficiale in se1·vfaio II ttiYo pcnnanen te, el>bcto la qnalific,~ di. « primi, capitani » : ad essi, qna le disti.ntiì'o di tale quali:tì.ca, fu aggiurrto alla contl'ospallina un g11lloncino d'o1·0 o d'argento, a seconda del metallo dell0 stellette, cucito parallefamentc all'atta.ccatu1·a de1la rua111ica. Rilevando poi che la JJich,elatm·H o la. forbit 1n·a ]ncida clelle sciabole riuRehauo hoppo Yisibili ,1. distanza) wmne prescritto che q nelle degli ·nfficfa.J i e dei maN1Rcialli fo~s·ero fatte abbrunil'e a fuoco (1); e nello stesso tempo venne stabilito che s ul berrctlo cli panno gl'igio-vercle i distfo1Livi. di grado e tntte le parti del fregio l'icamate .in Ol'O ocl argento, tranne n numel'O del 1·cggimen t{), dovessero rispettivum<~nt0 esser') sostituiti da filetti e galloui. di i;;cta grigio-YE-'rde, e ricamati jn seta gl'igfo-rnrèl~~; gli uflicii:Lli generali, i 0omnJLda111ti di Corpo ed i Capi sPr-vizio co11scn.n·a110 pctò la i;;optafascia di panno scarlatto nl disotto dei clistir1Liv-i di gl'll:clo. ln quasi tutte le Armate al fronte la, disposizione dei di. iintivi (li grado sni her1·etti g·rigio-ver<le fu identica, a- qnella prcs('[·itta
amte-gnena e C'ioè cli.sposti cfreolarmcnte attorno al berl'etto : in alcm1i. settori, inagg,i:ormente esposti alla vista ,di i npmico, i distinth'i di grado a117,i.chè come pdmn, eletto, vennero disposti a, V rovesciato snl fianco sinistro clcl berretto, con eh,! il comple. so clcl. distintivo di grado risuJta...-a <h estensione molto minore e quindi anche meno visibile, sovratntto tenuto conto che i dist.ioltivi in seta g1·igio -Yerde scolorivano ·facil · n1<~11t·.e in confronto del panno del berretto , diventando molto più chial'i e quincli facilmente individua,bilL 1!'11 pnte clispoi:.to cl1e il cuoio della vii::iera e ·del soggolo di colore grigio-ve1·de tisultassero completamente opachi (2) . Nel mi~ggio 19F5 i.I rninii::tro Zupe1li emanò a-lcune ,d isposizioni. che moclifica,va,no la divisa clcll'nnifornrn cli marcia degli ufficiali. Alla mantellirna di pa11110 gl'igio-Yerclc fo am messa, l'aggiuntn, di un cappuccio tleUo st<~:::so panno, ma venne proibito nelle ma rce l'uso dell'impermeabile nero o cli a,l tri C:<)lori, permettendosi. fo.vcce l ' nso fli impermenbil.i di (1) Gi<J1·11r1/e ,l!Nitarc 19]5 - H aprile, 11.ig. OH. ( :!) Oi<,r11alc Jlilitarc Hl15 - H aprile, pag. 6J 5.
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.M.ODil?ICI-IE U0 L
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qualunq ue foggia ma di coìorc grigio-verde; venne soppressa la. band.oliera nera per gli ufficiali e prescritta, g nella cli .cuoio grigio-Yerde a due cartnccere, eguale a quella giù, usata da,gli. nfficiali. di cavalleria. Il 23 maggio H)]5 avveniva la, <lichiar11z.ione di guerra clell'ltalia all'impero Anstr-0-Ungarko, e nella not te da,l 23 al 2.4 maggio le nostre i.ruppe, vrwca,ndo clappertntto il confin,; anstrinco, emtra1·ono i,n c:.1mpagna con la sovra descritta, tenutn. grigio -verde. Tal<~ tenuta si componeva essenzialmente : - per gli Cflìc.iali. : benetto grigio-v,ercle con orna.ment:azioni in seta grigio-verde; cuoiami grigio-verde; giubba grigi,o-v,enl-e con aistintivi di gra:do nella pm:te superiore dei parama,ni e costituiU da stellette di panno bianco a c:iinque punte, bnvero dritto con mostrine anteriori cli velluto ne1:·o :filettate in giallo; cinturone eon pla<.:ca d i metallo ossi,dato e baindoliera, grigi9-ver<le; guanti grigio-verde o marr-011; pantaloni. corti grigio -,,erclc; stivaloni o gRmbali di cnoj,o ; - per j sottufficiali : berretto grigi.o -ver,de senza, distinti.vi <li grado e col solo fregio nero; gi.nbba, grigio -verde e,on distiintivi cl.i gracl,o costit uiti da ga.lloni neri cnciti sulla manica, sopra, il pa.r amano, senza fiore, e mostrine nere filettate in giallo si.i ll a, parte anteriore del ,colletto dritto ; buffet terie grigio-verde; pantaloni eorti gl'ig.io-ve1'de; gambali .di cuoio 1rnro per i sottufficiali. a canlllo, fase.ie-gambiere grigio -Yerdi per i Rottn:fficiali non m.on fa,t i ; - per la tr11ppa : beuetto gr.igio-verclc e.on fregio nero, berretto .identico per tutte le Anni e Corpi, salvo dH~ per le truppe d,.~ monta,gna che contin uar ono i:L portn,re lo speeiafo cappello alpino grigio-ve1'dc con na,ppina rossa e fregio nero; ginbba gdgio-vercle con mostrine nel'e :filettate in gia,llo sulla pHrte anteriore del bavero dritto; pa,ntaloni corti grigio-verdi; ga.mba,li neri ,di cuoio per lR t ruppa f:L eavallo, e fasci<'\·g::imbiere grigio -verdi per ~--èì·uppe a piedi. Nd mese di lugJ.ì:o 1!)15 venne prescritto ehe t utti. gli ufficiali dov-c!Sf>'<~ro . véstire l'1mifo1·me di guerra, costiln ita, come pa;nno e come foggia, in modo perfettnrnente idenico all'uni forme él·rlln rispettiva trnppìl, e cJ10 i di stintivi cli g:ra,do -
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LM U.\' IFOlL\!J
DEG LI AllTIGL l l!:H]
DE L
Hl-:GKO D'ITAJ. 1.-\
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dovei-sero -esclnsiYa,men t·e es!.:ieri:: disposti ::-;u.i pa ra-ma.ni; fu aoieb e pre.·critto <:be i u genere iu zoua di gnena, e tassativa men te ill tomhattbnento, noH sj_ dovesse più portare la scia bola . Y<>1·so la fÌ[IC del 1915 entrò iu uso l' elmetto metallico di modello si m.ilc a, <ruello francC'se, che Yenne quindi distribuito a tutti i combattenti .nei primi mesi de] Ulln: sull'elmetto, tanto i -dist intivi di grado <1t1anto H freg.io veni.vano indicali in colore 111cro opaeo. D m·antc la guerrlL f urono appo1·tat.e alle u niformi puree chic modifìcazioni, suggerite ed impo!'.le dalle esigenze della, campagna, ma esse non figurfl.no 11el Giornale Milital'e, essendo state di ,olta. in -rolta emanatr direttarncntP dal Ooma-ndo Supremo all<> unitù dipenden ti. . \ lc11,11c <lisposizio11i d'in dole p;ene1·al<> Yenner-o però pub blicate : nel maggio 191(; Ycnne slnbilito un clistinti-ro d'onore
Fig. lO!H - L'm1iforme grigio-Yer<le duran1c l,1 clO JIO-glwrra .
guerra
e
ucll 'immediato
i\i0D1FICI'rn DEL
1918
per i mutilat,i di gtierra, e successivamente, su proposla del Comando Supremo, il Ministero d~lla Guet·ra, il 16 febbra,io 1917, allo scopo di conferire nn contrassegno d'onore a coloro che er-ano stati feriti in combattimento e che non poteva,no aver diritto al predetto distintivo d'onore per i mutilati, ,d eterminò che ad ·essi. v011issc conf.c~rito uno spedale distintivo <,onsistente in un galloncino d'argento dello spessore di 11i1n :i da appliearsi suU'avambra{'.do ddla mani.c a destra, della, giubba a circa 15 cm. dalla spalla, (1), e inclinato daU'indi.e tro all'a,ya,nti. Con disposizione ministeriale del 12 febbraio 1!)1S fu anche adottato uno speciale distintivo per gli ufficiali promossi per merito -di gu<~1·ra, consist<~nte in una corona, reale, a,ccollata, a due daghe r·omane por::;te i.n eroe-e di S . Andrea (2). Questo distintivo doveva, essere ricamato: im m·gcnto sù panno n<~ro se l'ufficiale aveva, conseguito la promozione o la nomina per merito di guerra ai gradi di nffieia1e infc~riore ; in oro -;e l'ufficiale Pavcva conseguita ai gradi -cli ufficiale superiore; in oro su panno rosso se la nomina o la promozione era avvenuta ai gradi di uflìcial<~ generale. 'l'ale disti.nUvo era porta,to snllc~ maniche al di sopra, dei paramani (~ sù entram.b(~ le mani.che. Il lf..l marzo dcl1o stesso a,n no per gli uffieiali e militari cli trnppa él 'Artiglieria dei reparti controa,e1·ei veniva iRtit11it10 un distinti. vo cla portarsi nel fregio del berretto a] posto de] numero del n~ggimento, e consistente in un cmrnoncino poRto in palo fra due semivoU (3). P.er gli ufficiali tnle distinLivo. nell'ua,iforme grigi.o-verde, ern, di metallo oss'iclato ,oppm'e ricamato in lama nera, e nell'uniforme di pi:umo nero en1, ,) cli metallo dorato o di filato d'oro.
Dopo la decisi.va battaglia di. Vittorio-Veneto, avvenuta la, smohilita½ione dell'esercito fnrono adottate varie modifi.ca(1) G ior11a /c MUitan! 1917, ,~ag. 311. (2) G io rnnle Jtil'ita,1'<! 1918, pag. 181 (con tavole di disegno). (;'! ) Oiornole 11Hlitct're 1018, pag.331 (con .tavole di disegno). ~
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I.El rXH'OIOI,
Of.'.GLI Afl'l'IC Li i:;n 1 DEL HEG XO o' l'l',\T.,I A D.\T,
1871
AL
1920
11,ioni alle uniformi. tonseguenti. sovratntto dull'espe1·,ienza, èli
guena. 11 Ministero della, Guena nell 'in(cresse de.l servizi.o ~1011chè degli n:fficiali, aYendo inten1,ione di pubblicare un nuovo e completo testo regola mentare che stabili s e tassa,ti.ve e duratur<' dispof.;izioni sull'uniforme, con circolari 20 agosto e 30 ottobre J 919 (1) -emanò alcune precise ,d isposizioni di <:u,rnttere tmnsitori-0 <la ossenarsi fino a che no n fos~e p ubblicato il nuovn predetto rego'Jamen to. Co11 dete1·minazione mi nisteriale del 10 febbraio 1920 (2ì venivn, stabilito che, a ricordo della glodosa tradizi-0ne creat a dal.la grande guerra vittol'i.osa , l'1rniforme grigio-verde vcnis e adotta t:1 come uni<:a diYisa per tutti i Corpi dell'Esercito rimanendo però conservati gli emblemi tra,dizionali e le distfa1 · :doni carat lc1·istichc dell e varie Armi : i carabinieri reali con set'Yavano per tan to la loro antica unifo rme nera, mentre poi agli. u:ffieia,Ji di tutte le Armi e Corpi, Qlel li.mite massimo di dne anni era conce~sa la facoltà, di m,are fuori servizio e fino fl. cons umazione l 'antica uniforme ner a. I n attesa del Regolamento sull'nnifoi·rne che sostituisse la « I struzione sulla divisa» ancora vigente, n 27 ottobre dello stesso am.10 (3) venivano emanate alcune norrne generali <;be, co11fc1·marndo l'uso delFuniformc di. panno grigio-verde per tutti i Corpi , meno che per i carabinieri, stabilivano <lue sp ecie di unifot·mi e cioè la « ordin aria )) e la « grande uniforme )), da usarsi quest 1 ult.irna. sia dagli ufficiali che dalla, t ruppa nelle varie c:erimonie e mei diversi servir,i : per gli nfficiali era1 poi prcsct'itto l'uso regolamen tare cli. alcuni oggetti., mentre altri venivamo tassativ.aml:'n te proscritti. Gli oggetti r egolamenta ri d' 11nifo1·mc· erano: ,rn elmett0 alleggPrH,o di color grigio-verde identico a quello di guerrn,; da portarsi nei servizi armati <' 11ella grande uQliforme con clistinHvi di gt:ado Ycmiciati. a V rovesciato snl fian co sinistro e con fregfo di metallo ossidato snl ccntr.o anteriore : corclel(1) <Hormile Miiitare 191H, 1)0/::'A'. :;;;o (2) Uiornale il.W'itare 1!J20, png. 123. (3) (rioriwle JWitare ]!)20, pag . 93G.
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e
750.
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l\:WDIL,'ICHID 01%
1919
line d'argentù per i generali, di seta arancione per Fartiglieria, da portarsi nella, grancle uni.forme. Per l'artiglieria, veniva adotatta la, bandoliera di cuoio naturale; scarpe, stivali e gambali dovevano essm·c nnncriti; il sopra,bito ·d'ordinao1za era, il pastrano o cappotto, mentre fnori. senizio gli ufliciaJi ,delle Armi a enval1o avevano fac,oltà di po1.·tan~ la mauteUina grigio-verde, mentre poi fino a conslirnazione era, tolhirata la classk:a, m.aintellina grigio-hleu. Pe1· marce ed esercita,zioni. veniva anche adottata a titolo di esperimento l'uso di urn1 g.iubba grigio-verde in stoffa di tr11pp;1, con bavero rovesciato e con tasche estern e. Seguiva un cfonco nel quale venivamo citati gli ogg·e tti che~ non avrehber<) più dovuto far par.te della divisa degli ufficiali, ossia : le spalline, l'uniforme cli eomba,ttimento, calzature e
F ig . 1.095 - L'uniforme gi:igio-verde nell'immediato <1opo guerra.
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LEJ UNTIJ'ORM:I DEG LI AR'l'IGLIERI DEL HlèG:si O D'ITALI A DAL
.1871
AL
1920
gaimbali colora.ti, il kepì e il pennacchietto, le uniformi nere, la sciabola da usarsi solta111to fuo1·i servizi.o, la, banàoliera di tessu to metallico, le carnne da passeggio. ll kepì e la criniera erano prrtanto con~ervati per l'artiglierfa a cavallo, mentre l'artiglieria. da montagna con8€rvava- il cappello floscio. Vari.e -disposizi.oni 8nccessive intlicavano la composizione delle varie tenute e gli oggetti rispettivamente da usarsi. E s· senziaJ mente : - per· gli ufficiali : elmetto grigio.verde eon fregio me tallico, senza distintivi di grado; giubba grigio.verde con colletto nero filettato in giallo ; controspalline filettate in giallo; distint ivi di grado sui paramani; cinturone con spallaccio in cuoio 11antrale; sciarpa azzurra; pantaloni corti gng10 verde (:on . bande grigio scmo intramezzate da filetto giallo: stivalomi o gambal i neri; - per la truppa : elmet to grigio-verde per le Vftrie spee:falità, salvo per l'artig]leria da montagna che conservaY:i anche il cappeffo fl.osdo, e per l'artiglieria a cavallo che con servava il kepì. con la criniera; giubba grigio-v€rde con mo ~trine nere filettate di giallo sul colletto; distintivi di grafie in t essuto metallico soprn. i. paramani per i sottufficiali, in tessuto ll1ero per i caporali; bantl oliera, di cuoio grjgio-vercle a doppia cartucciera; pantaloni cort i grigio-verdi; gambali di cuoio nero per l'artigli eria. a caval lo e da campagna, gambiere grigio-verdi per l'artiglie1·ia da costa e cl.a fortezza. Nel 1921 l'uniforme non subì modificazioni; alcune va rianti furono apportate nel 1922, fin chè poi con circolare K. 38 <lel Giornale Militare del 25 genn aio 1!)23 e con sn<;cessiva N. 158 del 22 mar11,o ,dello stesso anno furon o introdotti notevoli mutamenti.
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OAPI'rOLO TR.EN'l'A(~UA'r 'J~RESIMO
r.rrasforn1a.zioni organiche dell'Arma d.' Artiglieria dell'Esereito pern1anente (1871-1914) N{~l Yolnme II1 della n ostra, Storia dell'Artiglieria, Italiana, accennando ai mu tamenti orgamici clell'artiglieria, fino al 1870, rilevammo che c:on R . D . del 13 novembre di quell'anno vennero sostituiti ai prwsistenti 9 reggimenti d'artiglieria altri 11, di cui indicamm-0 la composizi<me organica. Riprendendo ora il fil-0 della nostra esposizione relat iva alle trasformazioni organiche dell'Arma, aa. quell'epoca fino al 1914, eom·fone anche rilevare, che nella r<~lazione a S. M. i.l Re riguarcla-nte .il suddett-0 decreto, il Ministro della Guerra prospettava anche la possibilità <li rjclnrre, in un secondo momento, da. 50 a 40 le compagnie d'm·tiglieria da. piazza, appena, c,ioè fossero state orga,nizzate le compagnie distrettnali d'artiglieria, ed in pari tempo m-0strava la c01nvenienza ·di. portare, a, talb epoca, da SO a 90 il numer o delle batterie da, ea,rnpagna, per avere così 720 bocche da fuoco per le 20 divisioni attive eostituent i l'esercito mobilitato. L'anno seguente (1871) lo stesso Ministro, prevedendo che Forganizzazion<~ delle milizie provinciali si sarebbe compiufa, al 1° gennaio 1872, gli sembrò giunto il momento per l'attua,zione delle anzidette modifiche, tanto più ehe pn.rallelamentf~ propollleva la trasfor mazione delle 2 batterie a, cava.no i n a.Itrettante batterie da bat taglia <~ la, dimimrnione di 40 qua drupecli compresi nel quadro della compagnia, depor,ito deì 1° Regg.irnento d 'arti.glieria (p01ntieri), supplendoli con altrettant i tratti dalla c-ompagnia. del treno del R,eggiment-0 stesso, e di eonscguenza il maggiore onere del'ivante alle finanze dello -
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TRASFOH:\!A½IONI
OHGAK IC l-!E
DE l,L'AHMA O' ABTIGLIEIUA
Stato dal complesso d el le trasfol'mazioni sarebbe stato, in ultima an alisi, cli. li eve entità. I n effetti, con R n . clcl 15 ottohrc 1S71 cd a datare dal 1° genuaio 1872 C'ia:-cuno dei R eggi menti d'artiglieria: 2°, ~, 4°. 5°, 6°, 7°, 8°, 9°. J0° ebbe ln 1-<eguc11t<' <:omposh.ione : 1 stat o maggiore; 4 compa,g11ic da piazza; 9 batterie cla battaglia; 3 compagni e del treno; J ba tteria, di d eposito . Scnonehè la legge snll'ordi na.mcnto dell' esercito ('manata, il 30 !-.ettcmbre J , 73 fis~a\'fl per l'Arma cli al'liglieria : 1 stato rnaggfol'e; 10 teggimen ti a' a 1.· tiglie1·i a d a. cnmpa,g na ; ,J. reggimenti cl'artig-li.cria da fo1.·te;r,za; un i:tlmnero incletermi11ato di compag,nie da costa; di operai e <li ,eterani cl'artigliePia, dn fi~sarsi s<~conclo le esigen w del i:;el'Vfaio. Lo ~tato maggio1·e ll'a l'tigliel'i.a pl'OYYccl crn gli uffi c·iali su periori ccl inferiori ai seguenti scnizi fi'artiglieria: 1°) alla R<•grekr.ia <lel Comitato cl'artigliel'ia e genio; 2'' ) ::Lll' ufficio di l'cvii,d one èlclla eontabilità clel rnat<~riale cFartiglieria; 3°) ai cornil ndi tenitoriali cl'artiglicda; 4-0 ) alle dil'e1.ioni teni.toria li <l'a1·tiglierin; !'5°) alle cli1·<~zioni degli stabili ment i cl 'a1·tiglicria . Oguli reggi11w11 to d'al'tigli eria <la campagna 1:isultò costituito: di 1 ~tat o maggio1·<>, 10 hatte1'ie, 3 compagnie clel tre110 e 1 ,d eposito . Ogni reggimento cl' al'tiglicria cl11 forte1.¼a : cli l si o.to rnat; gfor e. ·15 corupag:nic e 1 deposito. I reggimenti cla fo1·tezza po.i si sarebbero formn t i allor· quan<l o, accre::;:ci11ta. la for7,il, d ell 'ri:-rrc ilo p <•rm1,1.110n1i;, sarebbe stAt o possibile <li porta1·e n HO il nnrnero cl<'lle compn gnie cli artig lie1·ia da fo1·tpzza. Il servizio d ei ponti Yenne ai-;i:-eg:nato flll ' i\ 1·ma clel g:enio. La legge p oi. per ]a, cil'coscrizi,on e rnilitm·e del R egno clell n stes&a dat a, stabiliva per il i;ervizio territoriale d'a rtig:li.er ia : -
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DELL, ESfmCI'rO P l•ml\IA"'EÌ\'.If.;
(1871-Hll4)
6 comandi territor.iali d'a rtiglieria; 12 direzioni d'artiglieria. Co,n la l<-igge sull'ordina.m<~nto dell'esercito del 29 giugno 1882 l'-organico dell'Arma d'artiglieria fu fissato come segue : 1 stato maggiore; 12 reggimenti d' artiglieria da campagna (ogmi reggimento formato : di 1 sta,to maggiore, 3 brigate di batterie (10 batterie), 1 brigata treno di 3 compagnie e 1 deposito); 5 reggi.menti d'artiglieria da fortezza, (ogni reggimento formato : cli l stat o maggiore, 3 briga,tc, (12 compagnie da fortezza, o <Ja costa,) e l d(~posito); 2 brigate ,d'artiglieria, a cavallo (ogni brigata formata: di 2 batterie; ciascuna brigat a. avrebbe fatto parte di 1 r(~ggimento da, ca:mpa,g na); 2 bri.gate cl 'artigli(~ri::L da montagma, (ogni br.igatf1 formata : di 4 batterie ; ciascuna brigata avrebbe fatto parte di l reggimento d'artigli(~rfa da, fortezza); !5 compagni.e di opera,i d'artiglieria ; 1 compagnia, di veterani d'artiglierin. Lo stat o maggiore d'artiglieria doveva, provvedere gli u:f:t'i.ciah superior,i ·ed inf~riori agli stessi 8er vfai d'artigli.eria previsti dalla legge precedente . Lu, legge p'oi per la circoscrfaione tenitori.ale militare del Regno ,c1ell'8 l uglio 1882 stabiliva, per il servizio territoriale di artiglierià : 6 comarnli territoriali d'artiglieria; 14 ·direzioni territoriali ,d' artiglieria. La legge d(~l 23 giugno 1887, sull',o rdinamcnto dell'esercito modificava l'organico dell'Arma, di artiglieria. nel modo seguente: 1 ispettore genera.le (tenente generale) ; l ispettor~ delle a,rmi e delle fabbr.iche d 'armi (tenente generale o maggior generale) ; 1 ispettore delle -c,ornmissioni di espedenze, oomanda.ntc la. Scuola eentraie di tiro d'artiglieria (tenent e generale o maggior g(~fH~ra1e); 2 ispettori d'artiglieria da campagna ed a cavallo (tenen · ti generali o maggiori generali); -
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'.l'UASFOH MAZ lONI OH(,ANICRJoJ IJl~L L"ATIMA o· ,\H'l'lGLIE!lIA
1 ispettore dell'artiglieria da fortezza, -delle direzioni ~ degli stabilimenti d'artiglieria (temente generale o maggior generale) ; 4 comandi d' artigli eria da campagna; 2 comandi d'artiglic1'ia da fortezza, delle dircziolli territoriali e degli stH bilime11 ti. cl ' artiglieri a ; - direzioni territoriali d'artiglieria; - clit·ezioni di stabilimenti d'artiglieria; 12 reggimenli d 'artiglieria da C'ampagna <liYisiona,li (ogmi reg-g.imento composto : <li. 1 stato mnggiore, 2 brigate cli batter ie (8 batterie), 1 compagnia t reno e 1 deposito); 12 rPggimenli d'artigli eria da campagna cli Corpo d' Ar· mata, ( ogni reggimento composto : cli 1 sta lo maggiore, 2 bri · gate di batterfo (S batterie), 1 briga ta treno (2 eompa.gnie) e 1 deposito); 1 reggimento d'a1'tiglieria a cavallo (composto : di l stnto maggior e, :3 brigate cli batterie a cavallo (6 batterie), l bl'ig;1ta treno (4 c-0mpagnie) e l deposito); 1 reggimento d'artiglieria <.lè:L montag na (composto: di 1 stato maggiore, 3 brigate d'artigli eria, dn, montagna (9 batterie) <> '1 deposi lo) ; :i reggimc>nt i cl'artig-lieria da fortcz,rn , 2 dei ,qu ali com · posto C'iascuno: d.i 1 stato maggiore, 4 brigate - (16 compagnie da fottezza) e 1 deposito; e gli altri 3 compO$tO ciascuno : cli 1 sta,t o maggiore, 3 brigate (12 eompap;nie <l a forte7,z:-1) e 1 de posito , ?i compngnie cli operHi cl'arli glicria; J compagni:t di vetc•rani d'artiglieria: nffici d eg)i ispettori. t 4, -comruudi cl'a,rtigli<~ria da campagna <~ i 2 comandi di artiglieri a, cla fortezza el·ano retti da maggior.i genera.li. Gli nfficiali superiori ccl inferiori di artiglieria assegnati agli uffici cl,cp;li Ì!';pettor i, ai comandi di artiglieria -cla campa· gna,, ni. eomaindi. di artiglieria, cla for tezza, alle clireztoni territoriali di ar tiglieria ecl alle direzioni di stabilimenti di artig-lietia, e gli ,1fficiali allievi della Scnola d' applicazione d'a,rtiglieria, e genio , eo~tit11iv11~10 lo stof:o nu.iygiorc clell' .A rm,ci d·i arti,qlierfo .
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DffiLL'E Sl);UCITO Pl•:IÌò!A::-SillNTE
(187.l-1Vl4,}
La legge poi per la. circoscrizione krr.itoriale militare del Regno emanata sotto la stessa data sta,biliva, p er il servizio territot'ialc d'artiglie1•ia, 14 ·d irezioni d'artiglieria, sopprimendo così i 6 coman di tenitoriali d'artiglieria stabiliti con la legge precedente. L',o rdìn a mento dell' Arma di artjglicria fu nuovamente modificato dal R. D. G 01 ovembre 1894, ·per effetto del quale e dei successivi deereti 28 dicembre 1894, 13 gennai-0 e 16 giugno 1893 che vi diedero esecuzione, essa fu così. costituita : ·1 ispettorato d'artiglieria Lla campagna,; 1 jspettorato d'artiglieria ·da fort(>zza,; 1 ispettorato delle costr ,rni.oni d'artjglieria: 1 ispettorat9 delle armi e dei materiali dei corpi; l direzione supl~riore dell e esperienze d'artiglieria; 4 co.inwndi cli artiglic~ria da campagna; 2 comandi di ar t iglieria da for tezza ; 12 comandi locali cli artiglieria; 24 eeggimenti di artigJi et' ia da, cam.pagma (composto ciascuno : di 1 stato maggiore; 2 brigate cli batterie, 1 o 2 comp agnie treno e 1 deposito. In totale : 1. G batterie e 36 compagni.e treno) ; 1 rcgg.im·e nto d'artjglieria a cavallo (composto come da,1Ja legge precedente) ; 1 reggimento a ·artigliel'ia da montagna (composto : di 1 stato maggiore, 5 b1·igate di artiglieria cl.a montagna (15 batter.i.e) e 1 deposito); 22 brigat e <l'artiglieria, da costa e da fortezza, !(7G compagnie) ; 5 compa,gnie di ,o perai d'artiglieria . Con R. D. poi anche del G novcm.b1·e 18!)4, apporta,nte variant i alla legge per la circoscrizione territoriale militare del Regno, alle 14 rlirezioni. di artiglieria furono sostituit i 12 com.arnli loca,Ji d'u,rtiglieria <.;omprcncfonti ciascuno : 1 ·ufficio tecnico per materiali ed 1 o pìù briglLte di artiglieria da fortezza . Successivamente con R. D. del 22 l ugl io 1897 l'ordinarp.en to precedmte dell' Arrnà di a,rt.iglieria fn così modificato: 4 ispettora.t.i d'artiglieria (il più elevato in grado o più -
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THASFORì\IAZlOì'\l 0HGA1'ICHE DEL T/ ARMA O, AH'.l.'lGLIERIA
miniano <fogli ispettori aveva il titolo ed esercitì:LVa le funzi.oni di ispettore genera,le d'artiglieria,, secondo norme stabilite pee ·tlecreto rea,le) ; 1 direzione superiore delle esperienze ; 8 comandi di a1~tiglieria ; 14: direzioni d'artiglieria; ~4 reggimenti d'artiglieria da campagna; l reggiment o d'artiglieria a cavallo; 1 reggimento d'artiglieria da montagna; 22 brigate d'artiglieria da costa e da fortezz11 (78 compa g-.nie) e 2 . uffici d'amministrazione; 5 compagnie d'operai. · La composizione di ciascuno dei reggimenti d'artiglieria, da campagna, del i·eggin1<~q1to d'artiglieria, a cavallo e del reg · gimento d'artiglieria da montagna rimase immutata. La legge ,del 21 lugUo 1902 ed il R.. D. d el 21 agosto dello stesso anno stabilirono per l'Arma, di artiglieri a, : 1 ,ispettorato generale d'artiglieria; 1 ispettorato d'artiglieria da campag'ina; 1 ispettorato d'artiglieria da costa e fortezza; l ispettorato delle cost rnzioni d'a,rtiglieria; 1 direzione superiore delle esperienze; 9 c-0mandi d'artiglierja; 13 direzioni d'artiglieria; 24 reggimenti d'artig1ieria da cam pagna (composto ciascuno : di J stato maggiore, 3 bl'iga.tc di batterie, 1 ,o 2 oompagnie treno e 1 deposito. In totale: 186 batterie, 36 comp,1gnie treno e 24 depositi); 1 r<~ggbnen to d'artiglieria, a cavallo (composto: cli 1 stato maggiore, 3 brigate di batteri(~ (6 batterie), 1 brigata treno di 4 compagnie l deposito}_; ,, ·1 reggimento d'artig·lieria da · md(tlta.g na e l brig1:Lta di ariglieria da montagna nel Veneto (il reggimento 0omposto: di 1 stato maggiore, 4 brigate d'artiglieria da monta,g.na, (12 batterie) ,e 1 cleposit10; la brigata d'i:Lrtigliel'ia da montagna ne.L Veneto composta di 3 ba,ttcrie); 3 reggimenti ,d 'artiglieria da costa (tnnmerati cla.11'1 al 3); 3 reggimenti d'a,rtigliel'ia, da fortezza (num. dall'l al 3);
eu
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DGLL ·'i::SE HClTO Pl•:RMA .\ 'KKTJ: (1.871-1914)
1 bdgata -d'artiglieria da costa della SardegrnL;
5 compagnie d'operai d'artiglieria (2 compagìnic di arti fideri, 2 com.pa,g nie maestranza, 1 eompagnia armaiuoli) . I 3 reggimenti artiglieria da costa comprendevano com ples.si.vH,mente: 3 stati ma,ggi:ori., 11 brigate, 35 compagnie -: 3 depositi ; e la brigata d'artiglieria da costa, della Sardegna com.prendeva : 1 stato maggiore, 6 eompagnie. I 3 reggimenti artiglieria da fortezzH, comprendevano com. plessi.vamente 3 stati maggiori, 13 brigr1te, 37 compagnie e 3 depositi. In totale l'artigli(~ria da costtL e fortezza comprende va : 25 brigate, 78 compagnie e 6 depositi. Uon disposi.zi<me del 2 agosto Hl05 riguardante la circo. scrizione tenitoria]e milita.re del Regno le 5 compagnie di operai. di artiglierfa furono trasferite di sede a Mantova costituendo l gruppo delle -compagnie operai d'artiglieria. La legge del 15 lug1io 1909 portò una sola trasf.ormazion1i nell'artigH.eria da montagna e cioè fu creato un secondo l'eggimento di questa specialità. L'anno 1910 segmò una data importante per lo sviluppo tecniC<) organico dell'artiglieria: con legge del 10 l ugli.o di quell'anno ed a datare dn.l 1° gennaio 1911 fn i$tituito il ser. 1tizfo te01vico d'art·i glieria e ad esso vennero permanontement.; addetti gli ufficiali. specializzati in tale important<~ hrarnca del servizio, qud:i cioè che con ottimi risultati avevano frequen tato un corso su,pe1·iore tecnioo e prestat o lodevolmente servizio per due a.nin i presso gli stabilimenti. dell'Arma; con la legg<> poi del i7 luglio 1910 l'ordinamento dell'Arma fu ùosì sta· biljto · 1 ispettorato generale d'artiglierja, a, cui furono addetti gli ufficia.li g<-merali isp<~ttori che presierfovano agli stud i relativi delle varie spedalitìt d'Arma e ,d i servir,io. Gli ispettori d'artigfiel'ia ··collegiafniente riuniti costitnivano la commissiol!1e p-errnanente degli ispettori d'a,rtiglieri.a; 1 ispettorato delle costruzio111i d'artiglieria; 9 eomanéli d:'arti.glieria da ca,mpagna; 4 comandi d'a,rti.glieriH, da fortezr,a; 13 -d irezioni d'artiglieria; 3G reggimenti d'a,rtiglieria. da campagna (ciascuno com -
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1'HAS1,'0R:\1AZ10NI ORGA1'ICHE OMLL' ARMA D'ARTIGL IERIA
posto : cli 1 sta\-0 maggi.ore, 2 gruppi di batterie, 1 compagnia, treno e 1 deposito; in totale 72 gruppi, 193 batterie (alcune di queste potevano essere da. montagna), 36 compagnie treno · e: 36 . depositi. Presso i dep,osi.ti di 24 reggimen ti vennero costituite altrettante batterie deposito, base cli formazione di quelle di milizia mobile ; 1 reggimento d'artiglieria a crwalfo (composi.o : d.i. 1 stato maggiore, 4 gruppi di ba tterie (8 batterie), 4, compug1nie treno e J deposito) ; 2 reggimenti d'artiglieJ'ia da montagna (ciascuno com· posto: di l stato maggior~, 4 gruppi di batterie '(12 batterie), e 1 deposito); 2 reggimenti d'artiglier.i a pesa,nte da campo (ciascuno com.posto : di 1 sta,to maggiore, 4 gruppi di batterie (10 batterie) e 1 deposito) ; 10 reggimenti d'art.iglicria da fortezza (ciascuno composto : di 1 stato ma,ggiore, più gruppi di compng1nie e 1 deposito; in totaJ.c 18 gruppi e 55 compagnie da forter"za, 15 gruppi e 48 compagnie <la costa, 10 deposi ti) ; 1 direzione delle e~perienze; - stabilimen ti d'artiglieria; - depositi allevamento cavalli per artiglietia con addetti reparti d i rimonta . L'attuazione di questo programma doveva essere stabilita <:ln. succes. ·ivi c\ecreti in epoche successìYe. Il R. D. del 19 agosto 1910 provvide soltanto all'ist itu zioirn di 3 ,n uovi comandi cli artiglieria da campagna, di l nuovo comando di artiglieria da fortezza, alla cost.ituzione di 7 n uove batterie da campagna (<li cui 6 as. egnate a quei reggimenti che per le tra,sformazioni pi-ecedentt erano rimasti man· chevoli ,cli una batteria. ed 1 al 9" artigliel'i.a), al riordinam.ento d<>llc spedalità, da costa e da fortezza ed all 'ist.itnzi one di una Scuola centrale d'a,rti.glierin ,da, fortezza. Con H.. D. 18 giugno, 1911. vennero costit uite, a da.tare ,clal 1° settembre successivo, 7 nuove compag;nie da fortezza. Con R. D. dcJ 7 dicembre 1911 l 'Arma si accrebbe di 2 g1·uppi cl.i :1Jrtigli.etirt da campagna , ciascuno d'i 3 batterie;
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Dm,L'W:lEHCITO PERM..\NJ;:KTE
(1871-1914)
4 gruppi d'artiglieria da montagna, ciascuno di 3 batterie; 4 gruppi. d'art.iglieria, ,d a fortezza ciascuno di 3 compf1gnie.
Nell' anno 1912, per effetto del R. Decreto 14 gennaio 1912, vennero costituiti i 1·eggir1Hmti d'artiglieria cla campag,na 25°, 26°, 27°, 28°, 32°, e 36° ed i r·e ggimenti d'artigli<.~ria. pesante campa,1,e 1° e 2". ,Successivamente, sempre per ·effetto del precita,t,o decreto, ven1J1e costituito il 30° Regg . .-ntiglieria da, campagna (1914) . Il l'' .,ottobre 1914 oon determinazione ministeriale c,el 23 sèttembre 1914, fu istituito pl'ovvisoriamente un comando -di. gruppo specialisti di artiglieria coin sede presso il comando di artiglinia cla fortez7,a, jn R,oma, per coordinare, sotto un unico comando, 11 fun7,ionamento tecnico e disciplinare delle sezioni aeréostH.tiea e fotoelettrica per l'artiglieria da, fortezza e la, se7,ione cl:elle comunicazio1ni per l'artiglieria. Nello stesso anno 1914 e nei primi mesi del 1915, per ef · fetto sempre del R . Decreto 14 gennaio 1912 e del R. Decreto 15 novcmlm~ 1914, nonchè della circolare 2100 del Comando Ml Corpo di Sta,to :Maggiore in data 14 dicembre 1!)14, furono c-0stituiti i reggimenti ,d'artiglieria da -c·a,mpa,gna, 29°, 31\ 33°, 34°, 35°, 37°, 38°, 39°, 400 . 41°, 42°, 43", 44° , 45'', 4fi°, 47°, 48°, 4-9"; il 3° Reggimento arti.gli<~ria da montagm1 eomposto .aa, un coma,ndo, 4 gruppi (12 hatterie) ecl l deposito, (~cl inoltre 25 gruppi di M. M. ·e 23 gruppi cli M. 'J.' .. L'ordinamento dell'Arnia, di artiglieria stabilito dalla legge 17 luglio 1910 risultava intera.mente attna.to all' inizio della guerra, l915-191S. Il 20 gennaio 1915, venne costit11 itio un « Repa,rto artiglieria contra<:~rei )) a N ettnno alle dipendenze del 1B Reggimen t:o artiglier.ia cla eampa,gna, con l o sc-opo di riunire in sezioni le bocche da fuoco cla clesti.narsi. alle Armate che dovevamo agire nelle zone pianeggianti o in bassa montagna,, ed alhL prote7,ione delle città e degli stabilimenti militari.. In totale il 24 maggio 1915 furono mobilitate tre sezioni contraen~e dislocate: una a Oampalto, una ad Udine, un'a1trH, a Boscomantico. P~r effetto rincora del la circ,olare 2100 del Ooma,ndo del C01~po di Stnto ·Maggiore~ sopracitata,, for,ono inoltre costituit e: 0
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TRA SFO!t:M,\Zlù .\" I OJ:GA~JCHE 01·:LT/ .-\JC\lA D'Al:'I H ; L I EHI A
(1.8'i] · l !:J14)
20 batt~l'ie l-;Ollleggiatc da 70 ruont., cia ~cuna su (i pc:,,,:,,,i, ..usi,;c gna,te orga11k:11nente a i reggimenti d' artiglieria, da campagna : 15 batt.etie (·M. 1'[.) d'artiglieria cl:1 moJ1ta.gna , a s:segnate 4 pet' ogni regg.imento ,cla, n1001tag111a (l'', 2" e 3°), e 3 nl 3G0 R cggimenlo nrtiglieria da carupagna, num erate da11a. ~1· alla 63a. D ei 25 gruppi (M. 1\1.) soprn rico1·da ti quattro appartenevano alla specialit à pesante campale e costituirono i gruppi V e VI dei due Reggimenti pesa11ti. cnmpali. che da 4 fLumen· taro110 il proprio organko a 6 gruppj ; 10 gn1ppi appa l'tenentno alla, specialit à da, fortcz:ML ed 11 alla speeialitù, da, cosltL. I n corso di csecu:,,,ione, la circolare 2100 del Coruanclo de1 Corpo di Stato Maggiore d el J 4 dicembre 1914 venne modificata dai dispacci ministeriali 152] del 15 febbraio 191\ <~ 3216 del 2(; ma1·zo l !)J5, ambed ue del Segrd ariato gen erale.
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CAPITOLO 'l'J."tE:XTAOI N QUEiSIMO
Periodici militari - Artiglieri scrittori Scrittori di materie artigEeresche (1856-19'19) Il capitolo 18", eontfmuto nel qual'to volume di questa
Storia, venne dedicato aJla letteratura mi.lita,l'e artiglieresca che fiori nei viuii. Stati della nostra p enisol r1 nella p rima metà d el S<~colo scorso. 111 concdto, aflìor,1.to ag) i inizi del 1.800 in conseguenza delle gtrnrre napoleoniche, tendente a conferire alle artigli.eri.<~ una maggiore potenza congiunta, ri d una maggiore mobilità, sollevò mo.lti e svariati. problemi che provocarono un fer vore cli. studi e cli ricerehe. Primi fra tutti, per la lor-o importaina, i. problemi CO · struttivi della rigatur-a e della retroearica risolti per 11a genia,lit~ì, -d i Artiglieri italia,ni, i quali aipri rono agli studiosi ed ai tecnici di tutti i paesi, nuovi e i,più vasti campi di indagini e di applieazioni, riv-o ltnionandp per tal mod-o la dottrina dell'impiego che doveva, sncc<:\SSiva.ment('\ s ubire poi una n nova i nfluenza dalli:L soluzione di un aJltro problema, non meno importante dei prec<~clenti, -e cioè quello delle polveri infum i, al quale fece seguito l' ado:;,;ione clei materiali a deforma,zione. In questo capitol,o si è voluto segnalare l'attivi tà. lettera.ria che diede appunto increnH~a1to agli studi suddet ti od a quelili affini, dnrantc~ l' ultimo . tr<mtennio del secolo scorso e cioè dura nte il trapasso dalle artiglierie lisee ad avancariea a qnell e rigate a retrocariea, e sucessiva rnente, per . le ult€ . riori i.nnovar,ioni, f:i no a, t ntto il 1919. -
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Pl<:Il!ODICI MILl'.rARI
Evidentemente si sa.rebb(~ dovuto incominciare coll'an notare anche tutte le pubblicazioni di carattere ufficiale curate dal Ministero della Guerra, e dai suoi organi dipendenti, speciaillnente dal Comitato d'Artiglieria e succ~ssivamente dal Comitato d'Artiglieria. e Genio e quindi dall'Ispettorato d' Artiglieria, cioè leggi, decreti, regolam<~nti, istruzioni, ecc. ecc., che dettavano le norme aJia multiforme vita dell'Arma, · sia in 1·apporto agli nomini (organizzazione del servizio, istruzione, caniera degli ufficiali, sottufficiali e personale civile, ferma cleg11i uomini di truppa, ecc.), e sia in rapporto al materiale iPer dguardo alla sua, costruzione ed al suo impiego. Una raccolta siffatta avrebbe pertanto varcato di gran lunga i limiti im1posti alla nostra opera, per cui e non senza rincrescimento vi abbiamo dovuto rinunziare. Riteniamo ad ogni modo interessante di segnalare a chi volesse approfondire le indagini, che tutte o quasi tntte tali predette pubbli<:azioni si conservano nelle Biblioteche Militari, specialm ente nel!la Biblioteca, Centrale del Ministero della Guerra, in quella clella Seuola d'Applicazione d'Artiglieria e Genio in Torino, Biblioteca recentemente ampliata, ed accrescinta con numerose e ra,re pubblic1:1,zioni prov(~nienti dall'antica Biblioteca militare. e nella Biblioi'eca della. Rivista cl' Artiglieria e Genio .
§ 1.
Annuari, Riviste e Giornali Militari pubblicati in Italia nel pe= dodo 1870=1919. GIORNALE M ILl'.L'AitE UFFICIALrn. Questo periodico ufficiale stato annotato llel capitolo 18° del volume qu~rto sotto il titolo di GIORNALE MILlTAHB. Le sne pubblicazioni dal 1843 seguiro110 quelle della RACCOLTA DI ImGm DETERl\UNAZIOKI presso il regno sardù e contenevano anche ill « Bollettino delle nomine e delle promozioni >>. Snccessivamente prese il titolo che conserva tuttora cli GIOHNALJD M:IT,ITARE UFFICIALE ossia raccolta delle leggi, disposizioni, ecc., e parallelamente, ma. a parte, si stam1pò il Bollettino delle nomine e promozioni col titolo che conserva anch'esso tuttora di BoLI,E'FrT~O UFFICIALE.
è
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PERIODICI MILI'l'AHI
.AKNUARIO MILl'.l' AHE DELLE FORZE ARl\lA'rE DI~L REGNO D' lTA
LIA. Anche questo periodico è stato annotato neil ricordato capitolo 18° del volume quarto col titolo che ebbe appena sorse e cioè A NNUARIO MILI'l'AHE UJtli'ICIALE DELLO STATO SAHDO. In seguito nel 18G2 si chiamò ANNUARIO UFl<'ICIALE DELL'ESEltCITO I'l',\. LIANO e dopo qu~lche tempo A NNUAJtIO MI LITARE DEL RI~GNO n'l'l'ALIA, titolo che ha conservato fino al 1934, alQorchè assunse quello di ANNUARIO MIJ,l'l'A!Ù~ DELLE FORZE ARì\H'l'E DEL REGNO D'ITALIA .
Questo p-eriodic.:o fu fondato nel marzo del 1856, epoca, in cui l'Italia, ancora divisa nei suoi vari staterelli, era dominata da11lo straniero. RirIS'l'A MILITARE ITALIANA . -
Carlo'.~Mezzacapo.
Luigi Mezzacapo.
Fig. 1096 · Fondatori della Rivista Milital'e Italian a .
Però gli Haliani di ·Ogni regione, diBipersi dagli esilii e dai campi di battagli.a, nnche se diversi per carattere poliLico e sociale, dopo le infanste giornate di Nova,ra ed i memorabili assedii di Roma e di Venezia, avevano trova to nel piccolo Piemonte l'a,mbiente favorevole iper stringersi attorno all'unica. bandiera veramente italiana e pt'epararsi ai nuovi immancabili eventi per 11 'unità e l'indipendenza di tutta la penisola. -
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PEHIOD!CI 'MILI'.l'A HI
Pra essi, esuli da Napoli, due artiglieri, i fratelli Carlo Luigi l\iezzaeapo nella, temporanea inazione delle armi pro, gettarono di fonda,re e di diffondere un a pubblicazione che richi:unasse l'attenzione del pubblico sugh studi militari. Sorse cosi la RIVISTA MILITAHE rJ:ALIA~A co]ila, collaborazione di un giovane ed intclli.gente editore Carlo Voghe.ra , che per s<~ntimento di italiani.tà seppe CQru1prendere e perseguir.e i ftni. pro postisi dai suoi ideatori. Nel programma dettnto dai. fratelli Mezzacapo si legge : « gli ordinamenti dei v1;1rii eserdti, l<~ loro · r iforme, i. perfezionamenti delle armi, le invc~n :;doni, i prngressi di tutti quanti i rami attinenti aUa guerra, gli. avvenim<mti eontcmpora.nei e pas~a,ti, le gesta dei capitani <·<~lebri <l'ogni tempo e d'ogni contrada , la 1-a,-;segna critica, ùelle mr.gliol'i produzioni, ehe vanno man mn11w puhùlicanclosi in pa,ese où all'estero nel domi~1io delle scien:i:e militari, s11ranno scopo prec:ipuo ai lavori di questa Rivista, :1 eui non ma-neheranno all'uopo li'ig. 1097 · Carlo Vogheru. i sussidi clell' a.rte grafica pel disegno .dei p.iani, st;hizzi, e figure, richiesti dalla parti.e-o[arità degli argomenti )). ~ell'eS!posizione dei soggetti e delle matc~rie che sarebbe ro state trattate dalla, nuova Rivista, fr:1 le scienze mi.li.tari. figurava la « Seienza <lell' Artigliere )). Dopo un anno di vita la Rivista, Militare Italiana d:-tJVette sospendere la sua pubblieazione, ma [a sosta no,n durò che dal nrnr,.>,o a,l giugno del 1857, perchè riconosciuta ben presto non solo l'utilità, ma la necessità, di un periodico militare siffatto, ess~L venne ri<~hiamata a nuova, vi.ta, ,o ttenendo più tardi oltre il fervi.do consenso an che le cure delle alte Autorità :!lfilita t·i che ne favori rono la diffusione a i Corpi e fra gli 1tfficiaH dell'esercì to. Tn r iguardo al titolo, il periodico all 'atto della sua . fondazione si chiamò soltanto RIVISTA lVIILT'l'ARR e così l'abbiamo r.::
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l'EilIODlCI l\fIL1'1'ARl
indicata, JJ..el caJPitolo 1<0 : dal J 5!) prese il t itolo cli R1ns1'A MILITARE I1'ALIA.KA che mantenne poi sempre. Nel 1859 la Rivii-ta Militare Italiana, pur rimanendo di propl'ietà dell'editore Voghera., passò alle dipend(>nze del Mi· niste:rQ clella guerr.a die ne assicnrava i mezzi e ne rnom.inava i dil'cttori, e p<>icht~ in q nello ste~so anno i frateili :ì\:fczzacapo seguirono l 'esercito in g-nerra, durante l a loro a,ssenza l:1 <li.· rezione fu affidata temp.orancarnente a Mariano d' Ayala, a l tro illni:.tre artigliere e pa t1·iota napoletano, c he però dovette a Utb volta. lasciadu, ben presto per r eca,rsi a rom.battere a fiamco di Gariùallli. Al d'Ayala sncce-ùettc quindi, ma per po<:-0, il co lonnrllo Luigi De Ba1·tolomeis, giù, capo <li S. ì\I. <lel 5° dipartimento, e qnindi il, capitano di S . M. GioY:mni Gnspa,re Col'· vctto che Lenne la direzione <1ella Rivis La per be~ , otto anni
com:ecutivi. ~e) fascicolo di Ho,·emhrc dc_l 186;3 il Oor·rntto annunziò che il « 1i\[inistero della guerra ri.conosc<'11<1o di qn..tJnla uti.lit.1 potesse e .. ·ere pct l'csereito <> per il paes<' un maggiore iJ1cre111Pnto alla Rivista ~Iilitare Ttalian.-1,, it\·eva, deciso cli farne oggetto di speeh:i1c clii igcmza, )) : in con· scguenza da I gernnaio {1<~11' anno ~uccessivo 1·itorn1ò ,1lla, direzione clell.t.Riv.fr,ta H gen. Luigi Menacapo , che pcrtn. nto neì mese ,di agost/4> deH·o stesso anno, esoné· rato a, sua domanda cla fole incarico, venne sostituito dal geu . Luigi Reismfr DoclH, che, otitmclo di Zara. oYe ent nate, Fig. 100s 11el 1S1S, a;vc~va intt'Jliprcso la. caniera Giov. Gaspure Corvetto. militare nel 1 38 nell'e~ercito austriaco cnt1·ando a.Il' Accademia. militare di Wiener-Neustadt, ma che nel 1848 <~1:a, passato a l servh:io ·clel gove1•no provvisorio cli Venezia qrmle comancla·n tc l a, legi,one dalmato-ungheresc, e quindi seguell(lo poi le vicende delle lotte per l 'inclipendenza nazionale a v-eva raggi.un lo il g1·ado cli generale 1ncll'esercito italiano, oc.:cnpando cariche importantissime, 0ome membro del
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PERIODICI MILI'l'ARI
Oomita;to di fanteria ed Ispettore dell'esercito, e diventando Deputato aJ Parlamento per il Colleg.io cli Urbino. Al Seismit Dòda succedette poi il ca1p. di fanteri11 in servizio di S. M. Luigi Chiala da Ivrea, solda,t o, scrittore e uomo politico che ave-va combattuto va lorosamente nellle campagne del 1859-60-61-66 ccl era decorato di medaglia d'argento al VuJor Milìtare. Nel 1876 però coll'f:Lvvento della sinistra al potere, il Ohiala, piemontese di vecchio stampo e uomo politico di destra,, con ammirevole esempio di disinteresse e di femm fede nei suoi 1principii, ritenne di non poter rimanere a quel posto e volonta.riamente domandò di cs~erne c~so nerato. Al Chiala succedette l'allora magg. dei bersaglieri Oreste Baratieri anch'egli scrittore, soldato e uomo politico e uno
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· Luigi·J Chlala.
Orest e Baratierf.
Fig, 1000 - Dìrettori della Rivista Militare Italiana.
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degli artiglieri dei Mille di Marsala, del quale già, diffusamente si è 1Pa,rlato, e che tenne la di.rezione deJlla Rivista Militare Italiana, fino al 1885, quando promosso tenente colonnello e destinato ad un Reggimento di fanteri.a 1 venne sosti tuito dal cap. di fan teria rrancrecli Foglia,n i, professore a,l la Scuola militare di Modena_, scriLtore ben noto e autore di -
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l'l·JHfODJCJ MIT,I'.l.' ARI
quell'opera ponderos:1 di Geografia Militare studiata, da intere generazi-0ni di ufficiali di tutte Ie Armi .
Ettore Ba,cìco.
Cesare Manzon i.
Mar io:·Palenzona.
Ettore Scala.
Jl'ig. 1100 - Direttori della Rivista Militare Italiana.
J\llla fine del 1SS6 la direzio.ne della Rivista fu assunta dal cap. di fanteria della miliziìL mobile Lodovico Oi.sotti che la tenne fino a1 1904 quando gli succedette il gen. Amilcare St rani., proveni.ente dall'artiglieria, che rima,se a quel posto -
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PERIODICI ìl:ULI'rAIÙ
'iùinterrottamente :fino al 1918, eccettuati pochi mesi dell'anno 1906 in cui fu sostituito temporaneamente <lal col. Luigi Ghersi pr.oveni.ente anch'egli ·d all'Artiglieria. La Rivista Militare Italiana tr,oncò la sua 1Pnbblicazione 11el 1918, che venne però ripresa il 1° gennaio 1927 ,per YO· lere del lvfaresciallo Pietro Badoglio sotto la direzione delFallortL colonnello Ettore Basti.co, al quale verso la metà del 1929 succedette l'allora colonnello Cesare lvfanzoni L'anno dopo la direzione della Rivista fu teùuta, per breve tempo dal tcn . col. :Mario Palcnzona. che fin dal 1927 ne era stato già redn,ttore capo, e finalmente nell 1931 fu nominato ultimo direttore della Rivista, il col. Ettore Scala, c.ol quale il periodico chiuse il ciclo delle i;;ue pubblic.azioni nel 1933. GIOit~ALE D, AU'.l'IGLlERTA
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GIORNALE D'AR'l'IGLIERIA E
GI:JNIO
La prima H,nnata (agostoclieembre 1SG1) del GIOH:\ALI!l rl AHTIGLrnrtIA si compose di cinque puntate e di un supplemento, ed in tali faseicolli raccolse tutto quanto venivtL [rnbblicato dal Giorna,l e Militare Ufficiale in riguardo all'Artiglieria. Ma a ipartire dall'anno dopo (1862) le matB1'ie pubblicate cfa qnc~sto periodico, compilato dal Co mitato cl' Artiglieria, furon.o raccolte in due parti distinte : una prima parte di carattere u:ffidale riportava O.e disposizioni riguardanti. l'Artiglieria, c-0ntenute nel Giorna,le MHita.re Uffici.ale; la, part<~ s,econcla con temeva, memor.ie e monogru,:fi.e di argomenti artigliereschi, quasi sempre corredate da, disegni aventi H preeipuo scopo di arr.icchire oltreehè la eoltura seieni:ifìca, e tecmica degli u:lficia,Ji dBll' Arma, anche quello importantissimo ,cli servire di norma, e di chiarime.nto nella. esplicazione delle loro mansioni professionali. ' Alla fine del 1S73 essendosi istituito un Comitato unico per le Armi d'Artiglieria e Genio, i rispettivi Gi,ornali cessa,rono le loro pubblicazioni ed a sostitui.rli, a cominciare clal l" gennaio clel 1874: ,enne pubblicato un solo Gi.ornaJe che pre· se :i!l titolo di GIORNALE D'ARTIGLIERIA E GENIO, costituito anch'esso di due parti, una, ufficiale e l'altra non ufficiale. La parte ufficia.le cloveva, ripr,o durre t utte le disposbdoni emanate dal Ministero, le istruzioni, i regolamenti., eec., . riHIVIS'l'A DI AH'l'IGLIERIA
F)
GENIO. -
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l 'ER IODIC! :i\11LI'l'ARI
flettenti il serv1z10 dell'una e dell'altra Arma,; la parte non ufficiale puhbli c,tva invece informazioni, monografie e studi, la cui nozione poteva tornare uti1le agli ufficiali delle due Armi, e servire a tenerli al corrente dei ,progressi verificatisi nel campo dell'ingegneria militare e dell'artiglieria,. In tn.le seconda !J?arte potevano trovar posto studii e meJ11orie di uffi: ciali anche estranei al Comitato d'Artiglieria e Genio, nonchè lavori desm1ti da altre pubblicazi,o ni: il Ministero si riserYava di premiare gli autori degli anitoli più uotevoli e di maggior rilievo. Pel' l' impol'tanza e la molteplicit,\ degli argomenti trattati, la seconda par te del « Giornale cl' Artiglieria e Genio )) a. partire dal 187 ' venne regolata a, puntate mensili, inserendovi una, rassegna rccensoria dei periodici scientifici e mili· tari esi tenti pl'e:-;so il ('om.itato. L' anno J8c 8 segnò una <lata irnpoi-laute 11ellu Y.ita di questo iPel'io<lieo pel'chè con ·o rdinanza del B novemb1°e il Ministro della guerra gen. Emilio Ferrero di.spose che, a decorrere dal gennaio clell'a11110 successiYo, il « Giornale d'Artiglieria e Genio>> si tlovesse ridurre unicamente alla, l()arte prima, cioè alla parte nfilcia1e, e che in vece e luogo della pa,rte second·a, sempre dal gennaio 1 84, il Comitato delle Armi ·pedali dornsse dar vita, ad uu periodico al quale fu clato il nome di RIVI STA o' AR'l'IGLJERIA ~ GID.i\"IO: il « Giornale cl' Artiglieria, e Genio» nella sua nuova ccl unica veste u:fficinle continuò poi le sue pubblicazioni :fino a. tutto l'ann o 1897. Nel primo fasckolo cl.el nuovo periodico così si legge: « con la nuova denominazione che ila, Parte Seconda del « Giornale d'Artiglieria e Genio>> oggi assnme, si volle anzitutto rendere in qua:lche modo 1Più netta e marcata la separazione sua dalla Parte Prima,, facendo concol'rere anche il titolo a dimostrare la differenza esistente fra le due pubblicazioni; l'una cl<~lle quali è riservata. a scritti che non rivestono carattere ufficiale, ed, offrendo 1largo concorso ai lavori individualli, può servire di espressione n controverse e disparate opinioni, sempre ntili a conoscersi nello studiare, sotto i loro molteplici aspetti, le questioni che importa risolvere; men-
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PERIODI CI :\HLl'.l'ARI
tre l'altra va essenzialmente riguardata quale mezzo di trasmissione delle disposizioni e comunicazioni di ufficio. Si volle altresì che i.Il mutar di nome avesse a servire come segno di :1Lcune innovazioni le quali si credette opporiuno introdurre e nell'indirizzo del Giornale e nella, compilazione. d i. esso; intente le prime t~ cla,re un maggiore svilUIPPO alla trattazione cli. argomenti che all'arte IDilitare propriamente detta . i riferiscono e in partico.la,r modo all'ordinamento, servizio ·e d im piego in guerra delle truppe c1'a,rtiglieria e genio, le seconde a rendere più estesa e ordinata l'esposizione di tutte quelle notizie che valgono a tenere inform.11to il lettore <li quanto avviene, e nell'ol'dine <lei fatti compiuti e jn quello dei p1·obabili, nella sfera di azione sulla quale si este111de il compito dc.I periodico. l n ciascuna. pun tata agli. articoli di maggior mole faranno segui to, sotto la, rubrica « I nformazioni )), altri scritti minori, i quali costi.Luiranno quasi urn.L cromLCH, degli avvenimenti che andranno man mano compiendosi. La parte bi.bìiografica ed ult ima si comiporrà di un a rassc· gna delle opere di. recente pubblicazione, limitatamenle ben inteso, a- quelle che possono in un qualche modo in teressa re l'ur · tig11ierht e il genio, e di un indice delle materie contenute nei principali periodici militari e tecnici, italiani ed esteri. Un'esposizione sommaria, ma per quanto possibile fedele, dello stato attuale dell' artiglieria e del genio presso i varii eserciti si creclet.te opportuno òi comprendere fra i primi lavori della R ivista.. Essa nel mentre si presterà ora a porgere nel loro insieme e col vol nl·o nesso quella lungu, serie di inrnoyazioni <;be in questi ultimi tempi ven nero attuate, servirà più tardi come di caposa,ldo cui riferire i progressi avvenire. Di tale esposizione fanno parte gli articoli sul "nostro materiale a retrocarica e sulle artiglierie da campagna e da mon tagna all'estero, dei quali. già si è coIDinciata la pubblicazione i11 questa, prima puHtata. Altri ne seguiranno relati vi. alle artiglierie d'assedio ed a quelle da di.fesa e da costa. Nè sarà dimenticato quanto si riferisce all.'orga,nizzazionè in personale e materiale delle singole specialità dell'Arma del genio. -
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P0RI0D1CI :}(IT,ITARI
Le memorie di maggior merito che vedranno la lnce nei giotnalJ.i esteri saranno con sollecitudine recate a conoscenza dei lettori per mezzo di t1·aduzioni o di -estesi rèsoconti. Ma perchè la Rivista abbfrL anche a vivere di vita propria e ad acquista.re quella, importanza cui può a, buon diritto aspi· rare, le occorre una larga messe di n1<~morie originali. Ed ù specialmente per queste che essa fa assegnamento sull'efficace concorso degli. ufficiali delfo ,d ue Armi. Ci giova a qu<~sto riguardo ricordare che la pubblicità dal giornale accordata agli scritti indiYicluaili costituisce per gli ufficiali il mezzo rpiù adatto a far senUrc la loro opinione sugli argomenti in corso di studio, venendo così anch'essi a prendere la loro [Parte nella soluzione delle questioni sulle quali i1 Comitato di Artiglieria, e Gen io è chiamato a deliberare ». Da allol'a, e cioè dal 1884, Ja RrvrnTA o' AnTIGLmcnA E GEJ· NIO visse di vita propria, : val,~n ti uiliciaU ed insigni personalità del mondo scientifico concorsero sempre con le loro pregin.te p ubblicazioni a tcneme alto il prestigio in Italia cd all'estero. A questa, cospicua ed eclettica fonte cli sapere attinsero~ non so.la.mente l'esercito in genere e le Armi di Artiglieria e Genio jn sp<>cie, mn. tutte le branche dell'ingegneria per lo svi· luppo c<l il progresso della tecnica. Dal gioruo in cui pCl' saggia, ed illuminata pr-0vvidenza dell'illustre antico ufficiale del Genio, gcn. Emilio F errero, la, RIVTS'rA o' AR1'IGLIEIUA E GIJ:NIO fece ila sna coroparsa, r ue-.ebb.ei:o~ t t ' og_gi. la direzione i seguenti _ufficiali_ d' AI:tiglieria : Magg. Fasce Giovann i 1 gennaio 1884-21ma1·1,0 1886; Magg. Cherubini Claudio l aprile 1886-30 aprile 1888 ; Magg. poi tcn. col. Pedrazzoli Ugo 30 aprile 1888-1 clicemb1·c 189G ; il\fagg. poi ten . col. 1Vfa,riani Felic(~ 15 dicembre 1896.. 28 gennaio 1900; 'i )fagg. poi t<m . col. ,Ar:.rill.l.:di i\.11tonio_ 1~ febbraio 1900- Vl,,Q , 9 maggio 1909; Ten. col. Ricci Giuli ano 16 maggio 1909-29 gennaio 1913;
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2523 -
t •
Giovanni Fasce.
Claudio Cherubini.
Ugo Pedrazzoli.
Felice Mariani.
Antonlo Arualdi.
Giuliano Ricci.
Ernesto Glliron.
Fig.
Mario ·ciaracciolo.
Carlo Gioria.
1101 · Direttori della Rivista d' Artigheria e Genio.
PERIODICI MILI'!'ARJ
~ran cesco Biondi-Morra.
Giuseppe P inna Caboni.
Michele Amaturo.
Luigi P in to.
Italo C.i.racciolo.
Fig. llOl - Direttol'i della R ivista d'Artiglierìa e Genio.
7,0
Col. 1919; ~l'en . Gen. Col.
poi gen. Arna,l~
tonio 29 gernnaio 19J 3-1 mar -
gcn. Rièci Giuliano 1 mar7,o 1919-16 agosto 1919; Ghiron Ernesto 16 agosto 1919-8 maggio 1923; Cara<;cioilo Mario 8 maggio 1923-28 febbraio 1926; 2525 -
.PEJlUODICI MILITARI
Col. Gloria Carlo 5 marzo 1926-1 gennaio 1932; Col. Biondi-Morra Francesco 2 gennaio 1932- 9 otto bre 1935; Ool. P.i nna:Caboni G-iuseippe 9 ottobre 1935-15 ottobre J936; Uol.. Amaturo Michele 16 ottobre 1936-31 agosto 1939; Col. Oaraectolo Italo 1 settembre 1939-28 febbraio 1941; Gen . Pinto Luigi 1 marw 1941-31 ottobre 1941. Gen. Amaturo Michele 1<> novembre 1941. le guerre del 1.859 e 1860-Gl, e iwvenuta la !J)l'·Oclamazione clel Regno d'Ita,l ia, al fine indispensnhile di ottenere neil 1111,scente esercito 11azionale1 che racoogli.eva tutte lf~ forze volontarie 'e regolari delle varie provincie italiane, quella omogeneità imposta sovratutto dai prevedibili <wenti che si andavano maturando per il compl~tamento dell'unità e deill'indi.pendemm della. Patria, emerse la necessità, cli ispirar-e nelle file deJil'eser·cito stesso un unico indiri7,z,o spirituale, sorretto da un'unica diseiplina ed informato · ad un'unica dottrina prof,essiona.Ie. A ta,l e scoipo dovendo in modo SIJ)eciale collaborare ila stampa militare, fu sentito il bisogno cli sussidiare l'opera culturafo della cc Rivista, Militare Itali.ana, )), della quale già abbi.amo parla.to, con qnalche periodico che si sarebbe dovuto pubblicare nei modi stessi dei giornaili politici, ~ cioè e< non solo per le utili e immèdiate discussioni di soggetto militare, ma, anche per far conoscere il pensiero e le decisioni d.el Governo e più specialmente dei. :Mini.steri ·d ella guerra e della marina sulle cose militari, e per rettificare ·1e inesa,ttezze ·e combattere gli attacchi dellla stampa (Politica>). Con tali intendimenti, sotto gli anspiei clel Ministero della guerra fu fondato il periodico dal titolo l'I'l'ALTA l\:ULT.TARE il cui pl'imo numero portò la data del 2 agosto lSG2, ed è doveroso rileva,re che in quei primi tempi, a favorire 110 sviluppo della stampa milita.re italiana, Mntribuì moltissimo l' op(~ra di. alcuni ufficiali, di spiccate qua,litù, culturali, i qiia.li ascesero poi ai l])iù elevati gra,d i nell'esercito ed alle più alte cariche dello Stato : Gia,ndomenico Farini, cau:>itano di S. M. che fu preITALIA MILITARE . ITALIA MILITAI{])]
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2526
~
m MARINA. -
DO!l)O
rERIODICI MILr'l'ARl
sidente deil Senato; Agostino Ricci che raggiunse il gra.cto di comanda,nte di Corpo d'Armata; Luigi Ohia,la Sen,1tore del Regno; Nic<>la Marselli, Oa.rlo Corsi, Oreste Baratieri, ecc.
Agostino Ricci.
Nicola Ma rselli.
Carlo Corsi.
Edmondo De Amicis.
Fig. 1102 - Collaboratori de l' Italia Militare.
Ispirando, scrivendo e :firmando 0oll'autorità dei loro nomi, articoli densi di sapere e allettanti per la f,o rma contribuirono nel modo più fattivo a richiamare l'attenzione degli uffieiali -
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PEHIOD1Cl Mlf.l'l'AHI
e del pubhli.co itaJlian.ci ,sulle questioni militari, a creare nel1',opinionc pubbli ca una corrente ,cli i1n tel'e:-sameuto ai più vitali problemi. La clirezi<mc clell'« Italia Militare)) fu affidata. a Luigi Cbiala che, ave!~do dovuto lasciarla per pt'endere iparte alla campagna del 1 66, fìnHa la guerra venne sostituito da. Edmondo n e Amicis « che continu ando le maggiori cure agli argomenti <leille discijpline militari vi introdusse con vigoroso sple11dore tli foru111, la letterat ura, militare>> mentre Luig1 Cbia.la ebbe, come si disse, la direzione della « Rivista )filit:1rc) Italiana>>. ~el 1 71 il De Amicis avendo poi la ciato il servizio, la direzione dell'« Italia Militnre )) fn assegnata a Ludovico Cisotti i1l quale, come pure si è già vislio, tenne più tardi e ciÒè dal 1886 anche la direzione della « Rivista Militare Itali ana>>. I ntan to nel mese di ottobre 1, 76 e cioè pochi mesi dopo l'u;vvento della, sinistra, continu::mclo n sussist<~re senza mutamenti di i-:orta le direzion i autonome ed i loro dfrettori titolati, il 1\li nistcro della g uerra designò Nicola )farselli aill'alta direzione della, stampa militare, cioè della « Rivista Militare Italiana)> e dell'« Italia Militare». Dicci anni più tardi e cioè nel 1886, ill gen . Ettore BertolèViale, Mi nistro della guerra, ritenendo che per le mutate condizioni socfali, politiche e militari del ipa(lse fosse superflua la pubblicazione di un giornale ufficioso qua.l e l'« Italia Militare», ne decise la sopJPressione. Alcuni anni dopo e cioè nel 1890, 1l'eclitore Carlo Voghera volendo far rivh,ere il vecchio periodico « Italia Militare)) soppresso dal Bertolè-Viale, iniziò la pnbblica.r,i.one btsetJimanalc di un periocli.co intitolato l 'l'ALTA :w I LT.TARB ID MARix'A che usci ool primo numet·o il 2 fl,pril e 1890 e cessò l e sue pub blicazioni il 1° ottobre 1908. L'ESERCI1'0 - VESERCI'l'O r rALIAx'O - E SllJRCITO El MARIXA.
Come è stato i ndicato nel capitolo l S clel qnarto volume, nel 18G2 fu fonctato in 'l'orino nn IJ.)eriodico settimanale intitolato L'lllSERCI'l'O) che nei primi tempi fn anche illnstrato. Q11esto ipedodico seguì le varie peregrinazioni clcl Ministero clelhl 0
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l'l!:RIODICI 11:ULI'l'ARl
Guerra dtt Torino a Firenze e quindi a Rom.a, 1na alla,. fine ckl 1879 C·essò le sue pubblicazioni e venne sostitùito subito da un altro periodico trisettim.anale dal titolo L'Ji}SERCl'l'O rrALIANO fondato per iniziativa del noto scrittore l<'ranccsco De Luigi, che ne fece uscire il primo numero i1l 1° gennaio del 1880. La stessa direzione de « L'Esercito Italiano>> a decorrere dal 4 dicembre 1881 diede vita ad un giornale settimu,nale illustrato, LA noi,mNICA MILITARR che visse però soltanto poco più di un anno. Dal 1923 L'ESEHCI'l'O l'l'ALIAKO, senza subire mutamenti so· stanziali, prese il t itolo di ESERCITO E jy!ARINA; ma c-essò poi le sue pubblicazi.oni nell' ajprile 1.926. LA RIVIS'l'A DI CAVALLEHIA fu fondata in Roma nel gennaio del 188G ed ebbe p<~r direttori ill cap. di cavalleria in congedo Augusto Sin dici, e quindi lo scrittore Francesco De Luigi già, direttore de << I/Esercito Italiano )), che rimase fino all'ottobre d<~l 1888 quando ne furono sospei:;e le ipubhlicazioni.. Dieci anni dopo e cioè nel gennaio del 1898, per volere del gen . Luigi Mainoni. d 'Intigna.no, ispettore generale dell'Arma la << Rivista di Cavalleria >> riprese le sue pn bblli.cazioni e fu oggetto -cl.i attente cure fl.nehe da parte dei sueeessivi Ispettori,
Federico Battaglia.
Giovanni Tarnassi.
lr'ig . 1103 - Direttori d ella Rivist:1 di Cavalleria.
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P l•:RJODICI MILITARI
Ado tro Orsi nl.
Artm·.) Mllan esi.
Fig. 1103 - l >i rettori della w,·lst:1 <li Carnlleria.
ge11 . li'elic:e A.Yogadro di Quinto e gen. Lnigi Berta . :.\Iaggiore impulso c8sa ebbe durante Pi1'ipctlor:ito di S. A. R. il Conte di Torino, il quale volle che ne fos!'ìe tra,,portata la sede presso la, Scuola d'Applicazione cli Pinerolo, ove ebbe Yita fino al i:-econclo seme~tre del 1919, erpoca in cu i cessò 11(~ sue pub-
blicazioni. D n n.1,nte qu esti. n•ntillne anni di vita si i::nccccldtero com e
direttori <li quci-to periocli<-o il magg. Giovanni 'l'nrnassi, il magg. F ederico Battaglia, (li nn O\'O il Ta r 11assi col grado d i colonnello, il ten . col. Ar tnrn Milanesi e quindi ancot'a il Battaglia col grado cli colonneillo e cli generale. La « Rivista di Cavallcriu, )), au spice la Presiclemm dell' Associazi.onc dell'Arma, rip1·ese le sue pnb?li<'azioni nel 1!)34.. La I LLL'S'l'n/\ZJO);E l\fILlTAHE l'l'.H ,IA~A, periodico illustrato
rlapprima, quincl id nal c imli. per cl<>ca-clc <~cl in fin e ~ettima nale fn fo ntlHto il. l'' gennaio 1887 in J1ila110 per iniziatirn del uoto 1pHt-01·c <> specialista ('Ompelenti issimo in matel'ia. cli uni fol'm.i mi.JiLari, Qni.nto Cenni , e nascendo sott o i p1.'o mettenti auspici del Nunwro l"nico I BEHK\GLIERT 1puhhlicato dal Cenni nel JSSG, ven n e a cC'o lto con gran<le favore . Durante i p rimi -
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Pl,H!ODICI J\:CI LITAilI
tre anni l'Illustrazione Militare fu edita dalla Casa Antonio Vallardi, ed in seguito tutto il earieo delila pubblicazione venne assunto dal Oernr1i stesso che vi profuse tutta la sua attività, le sue più solerti cure e tutte le sue modeste possibilità economiche .. L'Illustrazione del Cenni si ,occupò spesso dell' Artiglieria pubblicando a,nche, a, puntate, un breve riassunto storico dcl1e Artiglierie italiane el1i\ preluse alla pubblicazione, rN1Iizzafa nel 1904, n el 12° Kumero Unico illustrato (( A vanti l'Artiglieria, )) che chiuse la, serfo di tali pubblicazioni dapprima, affiancate {~ poscia sopnwvissnte al · l'I1lustrazi0l11e Militare. L'ILLUSTRAZIONE
MILT'l'AT.m
ITALIANA
del () enni ,,isse complessivamn1te per 1rna, .cliccina, d'alllni, cessa,rnJ.o poi le su,~ pnbbJica.zioni nel secondo trime~tre del 18~)7.
Success.i.vamente nel 190G e cioè cl0 · po altri dieci anni nacque un'altra IL Fig. 1104 - Quinto Cenni. LTJS'l' RA:ZIOKE MILITARE I'l'ALIANA che colla precedente del Cenni non ebbe però di eomune cµe il tit,olo. Questa, nuova « Illustrazione Militare Italiana>) fu da!J)prinrn trimestrale> poi mensile, e, per nn certo iperiodo anche quindidna,le, ed ebbe successivamente come suoi Direttori il magg. Gi.uscppe Car1pinacci, il ten . Italo Ohittaro, Luca Oortc~e e per ultimo, da[ 1912 al dicembre 1920, in cui cessò le s ne pnbbliea7.ioni, il brillante scrittore siciliano Vincenzo Marano Atta.nasio . La prima
come scrisse il gen. Zoppi, il nostro Esereito inizin,va il trapasso dalla mentalitù, 1800 a, quella, 1900 )). Essa fu fo11èlata in Roma nel 1892 dal cap. di S . 1\1. Domenico Guenini, e da lni diretta fino al dicembre del 1904 allorehè cessò le sne ipubblicazioni. Ma nel 1933 il Ministero avendo disposto eh<~ la « Rivi.sta Militare Italiana. >) prendesse nome RIVISTA Dr FANTERI:\)
« sorse nel periodo dei precursori, aHorcbè
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Pl!.'JUODICI l\:CILI'l'ARI
dall'Arma cli Panteria, risorse il vcechio t itolo a nuova e iprn feooncla vita, per continuare a ppun to la missione cultura.l e della R IVIS'fA M ILI'.l'ARFJ l 'fALIANA.
Domen ico Guen·ini.
Edoardo Scala.
Rodolfo Corseili.
ll'ig.
Giovan Battista Zenat i.
no;:; - Direttori
della Rivista <li ]'anteria.
Da1 1934 al 1939 [a nuova R IVISTA DI )f A~'l'l!lRIA ebbe per Diretto6 successivamente il col. Ettore Scala, il col. Edoardo 8cala, il cdl. Michele .A.maturo, il gen. Rodolfo Oorseilli ed il gen. Giovan Batt ista Zenr:.L,ti. -
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PERIODICI l\HLI'l'MU
La R I\'IS1'A DI l!'AN'rERIA e la, RIVISTA D) Art'l'IGLIIDRIA E GENIO dal 1° gennaio 1938 fecero parte di un unico periodico dal titolo generic,o RASSEGNA DI CULTURA MILITAfffJ) compost-O di. tre parti: Rassegna di Cultura Militare, Rivista di Fanteria, R,ivista ·d'Artiglieria, e Ge1~io, ma · dal l 111a1:zo 1.940 fa Hr.vrsTA e/ AitTIGLPllHIA E GENIO ritornò ad essere, c-ome per i1 passato. completament€ aut{moma, con 1111a sua ipropria Direzione indipend-e nte, mentre :la « Rassegna di Cu11 tnra, Militare)) e la << Rivista di Fanteria>), r(~tte da un'unica Direzione si [)nb hlicano in fascicoli separati. . 0
La Rrv1S'l'A MARIT'l'IMA fondata nel 1.868 è stata sempre uno dei più importanti periodici. militari, che continua tuttora, reg-ola,rmente le sue pubblicazioni mensili. Essa è cnrata dal 'Mini.;:tero della Madna e contiene articoli riguardanti arg-oIll81li.Ì tecnici, politico-navali., di organi.ca, geografici, stodcL ecc. r..ec. Fondata settantadue anni or sono dall'a,mm. An gusto Ri.boty, ne ebbe per [Primo la, direzjone il luogotenente di vascello Carlo dc A.mezaga, che la tenne fino al lS70 : ~i sussegnirono poi il sottotenente di vascello Francesconi sotto la guida del comandante Paolo Cottran da,l genna,io all'a.g-osto 1870, il luogotenente di vascelllo Veruzzo da,l 1870 al 1872. il luogotenente di vascello Pescetto dal 1872 al 1876, 1'u:fficiale di porto Domenico Schiattino dal 18713 .al 1878, l'amrn. Luigi Finca,t i iper il decennio dal 1878 al 1887 con la collaborazione dei luogotenenti di vascello Pa,s quale D'Amore, ~averi-o Mirabelli, Luigi Griffagni, Eugenio Gaetani, Odoflrdo 'l'adini, Emilio Algranati e Carlo A.vallone. Quest'ultimo fu poi Direttor<~ della Rivista, Marittima neJl biennio 1SS8-89; a lni succedette il cap. di oorvetta F erdinando Sa,lvati dal .L8S9 al 1904, con interruzione ,d i qualche am10 (1898 e 1899); ,nel qua.le [)eri.odo la direzione dalla Rivista v-enne temporaneamente assunta. dai cap. di corvetta Mazzinghi, Gerra e Corsi Caimillo. In seguito si .succedettero il cap. di corvetta Ettol'e Porta dal 1!)04 al 190!), il cap. di {:orvctta Akssa;ndro Ciano nel 1909, n cap. di corvetta, Roberto de Belleg;arde nel 1910 e 1911, l'amm. Roberto Mazzinghi dal 1911. al 1919, il cap. di. fregata Angelo Levi-Bianchini nel rn20, il cap. di corvetta 164
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PERIODICI MILITARI
Giovanni Gazzola ad interim per pochi mesi del 1920, il cap. di vascello Marino Laureati dal 1921 al 1933, il cap. di vascello Guido Alma.giù dal 1933 a1L settembre 1938 : attualmente t ..\
.~'· • !
Augusto Riboty.
Carlo de Amezaga.
Guido Almagià.
Guido Po.
Fi:;r. lJOG
Direttori d e Ln IOvlstn Marittima .
dirige la RIVI S'.L'A M AIUTTii\fA dal 1938 il contrammiraglio Guido P o. La raccolta di questo iperiodico racchiude una lunga ed __. 2534 -
PERIODI CI MILITARI
importante teoria di studi riguardanti non solamente le artiglierie nava,l i ma anche quelle terrestri, specialmente da costa.
Fra i periodici, giornali, riviste ed in genere fra le PubbQica,r,ioni di carattere militare debbono IPOi ancora essere ricordate le seguenti, che se pure ebbero vita molto breve, non ebbero però sul momento, minor importanza per la vivacità dei loro articoli, pe1· le scottanti polemiche sollevate -e sovratutto per l'autorità e competenza dei loro collaboratori. ARMI E PROGRESSO : questo periodico che avrebbe dovuto essere mensile, ma che viceversa visse saltuariamente per sole poche a,nnate, fu fondato in Roma dal giornalista e scrittore cap. Fabio Ranr,i.. 1'l su.o primo numero uscì nel gennaio 189G.
La CormrsP.ONDENZA : ,g iornale .di scienze militari e di pubblicazione mensile fu stampato a Livorno nel 1899 dallo stallilimenl"o tipografico Belforte. IL PENSIERO MILITARE fu un giornale bisettirnana,le fondato anch'esso da Fabio Ranzi e visse soltanto pochi anni al principio di questo secolo: esso aveva carattere di opposizionE: alla, stampa militar<~ ufficiale e trattò con vivacità va.rie questiol!li riflettenti i problemi militari dell'epoca e particolarmente la scottante « questione morale)). LA FA1v'l'ERIA fu un periodico mensile fondat,o in Roma, nel luglio 1908 dal ma,g g. a riposo Cristoforo Manfredi: anch'esso non ebbe grande fortuna tantochè dovet te sospendere le sue pnbbHcazioni nell'aprile del 1909. LA NUOVA RIVIS'rA DI J!'ANTERI A fu un periodico mensile fon dato in Roma nel luglio del 1908 sotto ~a direzione dell' allora col. degli alpini Vittùrio Carpi. Il suo programma, ricalcava le orme della vecchia << Rivista di Fanteria, )) scomparsa nel 1904, ~
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I'DRIODICI M.LLITAIU
e cioè si. proponeva cli vivifìcare la, passione per lo studio delle <liscipli.ne militari in relazione ai progressi ·dei tempi.
Vi t torio . Carpi. f'.C..,
Eugenio Barbarich :
Jl"ig. 1107 - Direttori <le La Nuorn HiYista di Fanteria.
Il col. Carpi ne tenne la dire7,ione anche da generale fino alila fine del 1913 e-d a, lui sueeeclette l'allora ea,p. di S. I\f. Eugento Barbarich che vi rimase fino alla 1ìne del 1914 a,1lorehè questo periodico cessò le sue pubbOicazioni. J,e 1'-tm.MOHrn STOHICHE E MILI'l'AIUJ pubblicate dall'Ufficio Storico del Comando del Gorpo cli S. }'1'. dal gennaio 1909 al 1914 meritf:tno di essere rkorda,te tra, le più importanti pubblieazioni. periodiche a r.n.ra,ttere mi.litnre. Queste rnonogtafìe si c·ornpongono complessivamente di ventitr<~ F asci.~oH, che CO · stitniscono una, preziosa raccolta, di studi storici. rni.litari, 1p reziosa e ricca, miniera di dati., cli infornmzioni e di noti.zie, dalla, quale abbiamo tratto moilti elementi per questa nostra Stori a clell 'A rti.glieria.
LA PREPARA7.IONID, periodieo trisetthnanale 1politico-militare, fu fondato in Roma l1<~1 1909 da,l l'a nt ico a,rti.glicre col. di S. M. Enri.eo Bar-one, ufficia,le distintissimo e scrittore -
253G ~
S CfOTTORI Uf )JA'l'EI:1E .U:TIGLIEIU<:.·('n E (18:j(j.HJUJ)
vigoroso che ne tenne la direzione fino a l maggio 19Hi, aU01·cM ne cedette a11 magg. E gisto Caffarelli la propri età e la dire-
Enrico Barone.
Fig. 1108 - Fonclntore e Dfrettor e dc La P rep:it·azionl' .
zionc. Questo petiodico cessò Je sue pnbblica,zioni nell'agosto del 1!)21, e vertaul o esso fn indiscutibilmente l'organo cli slam· pa rnUi.ta re, completamente inclipendcntc, che god ette della più larga cliffusi.one e clel maggiore consenf:io non sol tanto dei militari e del pubblic:o, ma altresì deliJe stesse anLorilà costitnite, per ]a seri.età oggettiva dei rpr-ohlemi esami.nati, per la forma e la sosta nzn, cou cui anche le II)iù spinose e delicate questioni venivan o trattH te.
§ 2. CRON IS TORIA BIO•BIBLI OGRAFICA
P er le ragioni già esposte, anche per la, seguente cr,o nistoria bi o-bibliografica abbiamo dovuto procedct·e con molte r e· stri½i on i, limitandoci :_ in via di massima - alla segnala.zio· ne di. CQÌloro che collaborarono alla. seconda parte del cc Giornale cl' Artiglierfa. », a ll a e< R.iYista cl' Artiglieria e Genio >>, ed alla -
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ARTI G I.IERI SCl<lTl'OHI
« Rivista Militare Italiana». All'uopo, se in .linea. princi· pale abbi.amo voluto occuparci degli Artiglieri scrittori e degli Scrittori di materie artiglieresche che ai periodici stessi collaborarono fino al 1919 rilernndone i Nominativi cla,i predetti tre periodici, e li abbiamo Q)Oi seguiti nella loro attività letteraria fino a tutto l'anno 1940, abbiamo d'altra parte ritenuto doveroso e necessario di ricordare anche: quegli Artiglieri scrittori e quegli Scrittori di argomenti artigliereschi che, pur non avendo collaborato ai tre iperiodici in parob, maggiormente si afferma,rono nel campo -degli studi, nell'insegnamento e r:nella pubblicazione di Opere di carattere militare, pa.rlJcola,rmente importanti; nonchè i collaboratori competenti ed autorevoli che disintere satamente banno continuato a dare il loro apporto di consigli.o, cli aiuto e di opera a ques ta Storia dell'Artiglieria I taliana. Allo stesso ruodo ùbbia,mo infine ritenuto doveroso di ricot · dal'e fra gli scri.ttori militari alcuni distintissimi ufficiali clel1' 1\J.·ma, appartenenti ad una, speciale ca,tegoria di alto valore, ma nello stesso tempo 1Pressochè sconosciuta, in quanto le loro Opere non portar:no nè possono portare il loro nome : sono essi i C·o mpilatori della regolamentazione e della dottrina, i rehLtori di Commissioni, i segretari di Comitati, gli estensori di Rappol'ti, i ref erendarii di }iissio.ni e di esperienze, ecc. ccc., i. quali tutti costituiscono la fafange preziosa cli colla,boratori dei ,più importanti Consessi, E nti ed I stituti dell'Arma. I loro scl'itti e le loro Opere sono lette non soltanto da chi deve farlo per ragfoni cli ufficio o da chi vuol migliorare la propria coltura generale, ma altres'l. da quegli ufficiali dell'Arma. che intendono cli accrescere la loro coltura professionale. Per tutti e per ciascuno cli essi abbiamo riportato aJlcuni cenni bi.ogta,fici ed annotato gli articoli più importanti apparsi. anche su altri periodici oltre a qudli indicati, noncbè le princiJpali Opere da essi pnbbli.rate, fmche ~e gU arg,o menti tmttati non avevano uno stretto legame coll'artiglieria : per gli scrittori <lella speciale ultima categoria a bbfa.mo indicato, a1llorchè ci fu (Possibile averne preci.sa notizia, i titoli e gli argomenti da essi trattati nelle loro Opere e nei loro scritti. Così, ancora e sempl'e per ragioni di spazio e di bt·evità, _. 2538
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scnriv.rorn
DI :\J.ATBrtlE Art'l'lGLIERES C!IID
(1856-1919)
abbiamo omesse le indicazioni delle Memorie senza :firma, compilate dal Uomita,to d'Artiglieria, dal Comitato d' Artiglieria e Genio, dalla Redazione d~lla Rivista d'Artiglieria e Genio, dalla Redazione della Rivist a Militare I taliana, e le indicazioni delle Meruorie, attinte da studi stranie1·i, tradotte o sunteggiate. Ripetiamo d'alt ra parte per chi volesse approfondire le indagini, che presso la Direzione della Rivista d'Artiglieria e Genio esistono varie 1·accolle complete di t utte e due le P arti_ del Gfornale d' Artigliel'.ia, del Giornale d' Arti.gli.eria e Genio, della Rivista d'Artiglieria e Genio e della Riv.ista :Militar e Italiana, con indici alfabetico-analitici. Kella compilazione di questo caip itolo, nella selezione e segna.Jazione dei varii scrittori non abbiamo fa,tto assolutamen te questione della loro statura culturale e tanto meno della maggiore o minore importan za dei 11oro scritti, sicchè accanto alle figure ·di mu,ggiore 1·iLievo, che nella scia lumin osa cl ei loro studi lasciarono Opere veramente basilari, abbiamo sit ua to anche figure più modeste, convint i come siamo, che l ' .Artiglieria Italiana abbia sempre t rovato e debba, trovar sempre i.n ogni campo la, sua p.iù efficace consistenza nella con corde fusioni di intenti e ne.U:::i. a1·monica at tività cli azi.one di t utti i suoi gregari : nel campo degli stndi i cultori delle sue materie - chi in mism a maggio1·e e chi in misu ra minore contribuil:ono indiscu tibilmente a dare lu stro e decoro all' Arma, conconendo a conferirle rinomanza anche al di là dei confini della P atria, a conseguil'ne il progressivo sviluppo e quindi la sua sempt'e maggiore rpote11za.
7/iv
* * * t' AoAMI
LuigL - .)1}ssendo stato !.§pettore geineraje dell' Arma , abbi11mo parla to di lui nell'::pposito capitOllo dedicato _alla (/ cronistoria del Supremo Con sesso. {"'.A Q.L \. 1.
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1° - Fabht·icn?:ione de ll ' acciaio fuso in Ingh11 terrn (Sistema Bessem er) (Giorn. d'Art. , 1808). 2<> - Cen ni sulJa fabbt·ica zione dei cer chi d 'artiglieria (Giorn. cl' Art., 1873) . ~
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AH'l'!Gl.lEUI :'l Cl:l 'l'TOHl
3° - Sulla clu:-sificazi one e ,mi la collaudazione d ei ferri e degli acciai (Giom . d 'Art. e Gen ., JSS2). 4° - Cenni s lorici sulla fonderia <li Tor ino (Torino, Libreri a d ella Fondcri n, 1885). 5° - J combustibili fossili, i nrnteriali refrattari e l ' industri a s iderm:gica (Su ppl. della R.iv. d' Art . c Gen., 1S86) . (i0 - St udio sulla camJ)ngn a di Gastone d i l!'oix in Ttnlia nel 1812 (Riv. Mii. Ital., 1801) .
Pig. J lOO - Luigi Aclmni.
F ig . 111 0 - Achille Af:rn de River a.
A FAN DID R 1rJ1JRA Achille. Ben chè ncll'::Lpposito Oapltolo dedica t o ul S upremo Cone,esso si sia già pa r la to di qncsto preclaro artigli er e ch e fu l sl])ett 01.·e gener ale clcll' Ar tiglieria, r iteniamo doYer oso <li aggiungere nncora qui. alcun<> paroile che va lgano a l umeggiarn e la nobile :Ggura, ed a rncttel'e in rilievo le sue a lte q uali.l1'L di in tc1lctto, <li spfrito e cli cnore. D isct>nden te da nobile ed a ntica famiglia napolet ana. alla quale apparten nero non soltanto valorosi a1lti. u:l:lkiali , m ..1, aJtresì l'insigne economista Ca rlo De River a, egli fo ufficial:-! studioso, a ppa s~ionato di materie sto!'i che H mili ta1.·i, nomo di salda, e profonda coltura politir a . Come nomo di governo fu l'autore cor aggioso d el]i1 Legge di milital'izzazione d ei f er rovi.eri, e dura11 te le cin qn e Leg islat me in cui ,·apprescntò alfa Came ra elci D ep uta ti. il Collegio d i. S . F<'l'dinando di ~ a · ipoli. prese vi.va parte ai lavori parlamentM'i, occupandosi spe-
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S CIH 'l''l'OI.U DI MATI!m!E' All'l'lG LmRESCHB
(185G-1919)
cialmente di problemi militari e come relatore di importan tissimi disegni di l~ gge, ·e tu tto ciò senza comunque mai trascura.re i pr oprii doveri di soldat o e di ufficia,J.e . Oara..ttere fermo nei suoi eonvincimenti fu altrettanto tenac~ nelle i:unicizie, severo e schiavo del proprio dovere in se1·vizio, fu buono e pieno di comprensione nelle relazioni private : espressioni feddi di. quelle specifiche carath~ristiche (foi mig1liori uomini del nostro meridione che, a,lla., completa de . dizione delle pro1p rie energie accoppiano la più calorosa hontù. d'animo. Oratore ineisivo pron unziò notevoli discorsi riportati tnegli Atti Parlamentari; scritt ore preciso e convineente p ubblicò div(~rsi lavori, studi e relazioni di interesse pubhlie,o. 1° · .Aequa, elcttr idtà, trazione. -
Questioui Ferroviarie urgent i (Na-
poli, 1898).
AGO Pietro . - Ni1.to a, Girge,n ti nel J.872 e superat i i {;orsi dell'Accademia
militar-e e della Scuola d' applicazione d'artiglie.i-in, e genio fu promosso tenente d'artiglieria nel 1895 rn·(~stando servizio a.l 19° artiglieria, da, campagna, P snccessivamente alla, 7a brign,ta da, fortezza:, a1 G ed al '7° artiglieria . Com piuta la Scnola, di guerra fu trasferito in S. M:., addetto al GOmando del .III O. A . ed indi al Comando del Co1·po. Durante la gra,nde gue1:Ta:, da, mag · giore e da, ternmtc colonnello cli S. M. fn ad.d etto alla Segret{~ritL clc) CoIUa,ndo l!'ig. 1111 - Pietro Ago . Snpremo, e promosso colonneHo co ma ndò il 47" artigli{~ria tlai ca,mpa,gna; fu poi Capo cl.i S. iVL del XXV e del H C. A., quindi corn,1,11 dante della brigata « Roma,)) ·C poi di ,n uo-vo Capo di S. 1\1. clel II O. A .. al fronte francese essendo nel giugno :1918 pro mosso briga<liere generale. Si distinse nella: conquista <fol Kuk e del Vodice guadagnandosi la, croce di eavaliere dell'O.M.S.; nel ripiega.mento 0
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ARTIGU E HI SCRITTORI
dell'ottobre 1917 ·o ttenne la medaglia d'argento al v. m., e quin di i111 F1·ancìa, per l'azione dell'A.rdre del luglio 1918 fu promosso uiliciale dell'O.M ..S. Generale di brigata nel 1923 comandò la, brigata, « Caglia ri)), e promosso generale di divisione n el 1926, do1Po dt esse re sta Lo Cajpo di S. M. del Comando designato cl' A.rmata ,L Napoli, comandò la divisione di Perugia. Kel 1932 comandò il V C. A. a Trieste e come designato cl' Armata assum~c prim;t, i!l comando d'Arma,ta a Toi-ino e quin di a Verona. P et le sué beneme1·enze fu nominat o Senatore del Regno. I v - 11 colll[)ito dell'artiglieria nell'attacco dec isivo (Riv. d'Art. e Gen., -1005). 20 - Impiego dell'ar t iglieria campa le nelle operazioni notturne (Riv. d'Art. e Gen., 1012). 3° - Il compito dei c:omandanti d 'artiglieria da campagna secondo I regolamenti dei principali e.<;ercili (R iv. <r Art. e Gen. , 1012). 40 - Se e qualì modillcl.Lc ba subito l'im piego dell':irtigliel'iu campale nel passaggio d ell'armamento con materiale rigido a quello con materiale scudato ed a deformazione. Quale inf:lueoia potrebbe avere l'e,entuale adozione del cannone autolll n.tico (Hlv. d'Art. e Gen., 1912) . 5° - La guerra d' asseclìo secondo i criteri vigenti iu Germuuia (R i\·. d ' Art. e Gen., 1913). 0° - Alcune idee sulle cnrattel'istiche della pt·osi::ima for t ificaiioue permanente .(Rìv. d'Art. e Gen., 1915). 7° - A pr oposito cli un libro ciel generale Per C'in. (Riv. d ' Ar t. e Genio., 1927). 8° - Una manovra d ivisionale (Riv. d'Ar t. e Gen., J.027) . 90 - Carri iwmati con artiglierie (Iliv. cl' Art. e Gen., 1927). IO<• - Una bnttaglia d' incon tr o : E the (22 agosto 1014) (Riv. Mii. Ital. 1.927).
n ° - Conslòeraziont
s ulle fortificazio ni per m:rneuti cli f ront iera
(Rl v.
cl' Art. e Geo., 1928). 12° - La fant;eria nell'ultima fase dell'attacco (Riv. <li ~'nnteria 19l4). Irl0 - Mortai <l'assalto mod. 3:l (Riv. di F anteria, 1935): 140 - Fuoco e movi mento nella dh-l!=!ione d i fan teria (Riv . d' Art . e Gen., 19?.7).
J.5° - La nos tra artiglierin nll'inizio della g rnrnk g uerra (Rlv. d'Art. e Gen .. 1037). 160 - La nostra artiglieria nel lOJ.5 - Le riper cussioni nel campo str ntegico (Hiv. d'Art. e Gen., 1938). 17° - Studi cli stra t egia sulla guerra mond inle (Ilnssegn n di cult. M ii., 1938).
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SCRITTORI Dl MATE!Ul!l ART.lGLIERIDSCHill
(1856-1919)
18° - L'esercito sovietico nella campagna del 1920 in Polonia (Riv. d' AÙ. e Gen., 1940). 19° - L'iillporUtnza dell'artiglieria nella guerra odierna (Riv. d' At't. r~ Gen., 1940). 20 - I principii dell'arte della guerra (Riv. d'Art. e Gen., 1040) . 21° - La battaglia della Mosa nel 1940 (Riv. d'Art. e Gen., 1940). 22° - La disfatta serba (Riv. d'Art. e Gen., 1!)41). ALBRICCI
Alberico. -
Nacque a Gallarate e morì a Roma
(1864-1936) : superati i corsi dell'Accademia, militare e <lella
Scuola cl'applicazione conseguì il grado di tenente d'artiglieria. Nel 1888 partedpò alle campagne d' Africa ,e rientrat o in I tali.a nel 1889 prestò servizio nell'artiglieria da montagna <' quindi al 29° artiglieria. Superati i corsi della, Scuola, di guerra, fu pr·omosso capitano di S. M. nel 1897. Maggi.ore a scelta nel 1907 fu designato al 1° gra01ati(~ri. e nel 1910 fu inviato a, Vìenn;1, ove ricoprì. 111:01.to lodev-o1mente la cari ca di 1nostr,o addMto militare: R11ggiunto il grado ,cli colonnello nel 1915, durantè la grande guerra fu dapprima, addetto al Oomand,o Supremo ·e dopo aver coFig. 1112 mandato la brigata « Basilicata >>, nei Alberico Albricci. 1916 fu nominato capo di S. M. della l"' Armata, meritando la croce di ufllcif:Lle dell'O:M.S . durante Foffemsiva nemica della primavera. Nel 1917 assunse il comanclo della 5" divisione sull'Adamello e clire.ssc lH, conquista, ,del Corno di Cavento. Il ripiegamento del 1917, quale Oomrundante del II O. .A. lo riportò sul Montello ,ove difese cla solo per pareeehi giorni le nuove posizioni rnerita,ndosi per ciò una meclag)fa, <l'argent,o al v. m .. Gondotticr<> geniale e valoroso si. rivelò sovratutto in Fra.nC'ia ove nel 1918 il suo II ù . A. italiano si COJprì di gloria nelle sanguinose giornate di Bligny1 ·C ove anche in seguito fece scrivere al suo O. A. fulgide pagine di imperituro valor<\ nella conquista del Ohcmin cles Dames e nell'inseguimento . del nemico :fino alla l\.fosa,. -
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AH'l'IC T.IUU ;,CH J' l"l'OUl
Nel dopog1wna fu nominato Se11ntor(~ del Rcg110; <lal giu gno 1919 al marzo J920 (u :M:inistl'o della ()nena; n el luglio 1920 ebbe il coma11do clcl C. A . di ~apoli e uel 192G fn elevato a. comandante Llesignato t.1' Annata 11 Napoli. 1° - T.ltrnfìte:itro i\[orenico del Lago di Garda
A LESSI R obe1·to . -
(Riv, Mil. Hul., 1897).
Utnciale cl' .Artiglieria in congedo.
J ? - li mono11olio delle mnterie esplodenti e la sua :ittuazione (Rìv. d ",\rt. c Gcn., JOJS).
ALLASO.:-r r go . - Di questo bel oldato e colto n:fficiaJe ·gia si è l"ipctutamente detto precisando dettagliatamente ]a labo riosa s ua attivitiì. : vera e simpatiea. incal·nazione del1'1H1tico artigliere salw11clo, Ugo Allason fu 1ncont <0stabilmenle nno fra i no, tti più nof<'·rnli artiglieri 1wl periodo da:l 1S80 al. 1!,)06. J.11scgnante, i:iuim·a tore e verame~1 te Ma·<'st1·0 si affe1'rnò coi snoi. scritti e formò inte1'<' generazioni di nfficia.U : pm· Licolarmente impo1ta nti furono ie sue pubblica,zioni sn11' Impiego dell' Ar ma, che, lraclotte in nn·i<~ lingue <~stcre, fecero testo per la tloltrina lattica, no11chè altre riguanfanti la ca1·r.iera e in generale la formazione degli. uffi.. cinli. H imandall<lo quin di so,ratutto al caFig. 111:J · IJgo .\lla;:;011. . l ,. · l · lt t ] p1to o 010, 1·1 cort -e rerno cpu so ano Ch~ pg li nacqne e morì a, To1·ino (1844-1920); a llievo dell'Accademia militare e sottote.nent<' d'artigliel'ia n el 1865 parkcipò alla carn1Pagna del 1 66 e frequentò quindi ila Scuola, d'applicazione. Tenente nel lSGS al 1° artiglieria (Partecipò alla campagna del 1870 e fn quindi insegnante di topografia. ~ùl' Accademia militare. Superò poi con successo gli studi della, fknola di gnel'l'a cln~~incanclosi primo del suo Corso, m.a non optò per lo Stato Ma,g giore desiderando cli permanere nell'Arma. Promosso capitano nel 1875 fu :;i,ssegmat,>. --'" 2544 -
SCHl 'l'l'OBI DI JI I A'l' l•:t:18 .-\HT l (: LH:llBSCfH<:
(185G-1Ull.))
al comando cl'artigliel'i...t d i Y enezi a , passò qui111li al comando d't1rti.gLieri.a cli 'l'oJ'iH:o e poscia .al Comitato cl'at tiglieri.1 <' genio ed infin e n,lle batterie <lit montagHa, del 14- R eggimento . Come maggiol'<"" uel J,\ '7 fu prima alla Dfrc;,.ioue d'ar tiglieria cli Tori no e q o indi alJ.1 Scuola tFappli<.:azimH~ come insegnante cli geograii a militare e impiego cl'artigliel'i a . J:>rnmosso t enern te colonnello fu Lrasfol'ilo aJl'a ri-i<male cli costruzione di 'ro1·i110 e q1lin<li comandò il R egginwnto d' ,ntiglieria <h~ montagna (1 97 -1902) . Promos:so g-en er ah• nel HlO~ c:oma ndù l'ar tigli crfa cli ~ apoli , Hcl l!-)()6 and.ù a riposo e fu pl'omosso tenente generale nella 1·isrna e l>il'ettore cl<•l Musco 1111:z.io1ia,l e d'artigli e1·ia. Nel l!J09 cli1·esge la g-randc edizione 1rnzionale delle opere di Glornnni C:na lli. 0
1° • L a J)oh ·ere s0JJr.:1 fumo e l<• uuoYe m·ml e la tattica - Considerar.ioni (Torino, CasanoYa, l8i3). 2<> - Il 11110\"0 cannom' eia mont:.igna da cm. 7 f\R (Rcl.) (Giorn. cl' _\rt. e Gcn., 1877). iJ<' - L'iu 'tiglicr ia <lit cnrnvagna - Confer cnr.a (Ri v. Mi l. Tt:nJ., :JSi S) . 4° - L;mtiglier in <la cmnpngna ('l'ori no, Vcrr.:clliJ.lo, JS7S). 5° - L'aO:ulito pro,·,·isol'io per canuone da cru. 7 (R et.) da lllOntagna ((Horn. d'Art. e Gen ., 1S79) . 0° - Mod ili <.: fl¼ioni (ll congegno cl i chius ura (id a l granofocone de i <:iì n110 111 <la cm . 7 nu (Ret. ) (l n c:a mpngM (Giorn. cl' Art . e Geu., 1880). 7° - L11 vHn. e le opere di G. CaYnlli (Giorn. d'Art. e Oen. 1880). 8° - Affusto di acciaio pc! cn1111one da cm. 7 UR (Het.) da moutagna (Ciorn. d'A r t . e Gen., 1881) . fl-0 - li nuovo urnl.eri11l.e in l:un iern per batter ie ctn cm. 9 (Ret.) (Gioro. d 'Art. e Gen., 1882). J()o - A1·1n:1w cuto <l <'llr nuoYe bnlterie n e:n·aUo (Giol'n . d'Art. t' Gen., 1883). 1 1° • Sugli SC'oppii prematuri dei proi~tti lll ll ll it i cli spoletta a per c11ss ione (Giorn. cl'Art. e Gell., 1883) . 12° · Spolette a doppio effetto e proietto unico per l'ar tìglieria da cam1>:igna (Giol'll. d'Ar t. e Gen., 188H). J3<> - T nno1·i mater iali da campagna in lnrnicra uell'::ntiglicria itnl in11a (R iY. d 'Art. e Gen. , 1884). 14° - Le co rnli:,,ioni clell'arti gliel'ia eia ca mp agna cli fron (c nlla fau ler·i n (RIY. d ' Art. e Gcn .. 1885). lii0 - Questiom r iflet tent i l'artiglieria d11 montagna (Rh·. d' àrt. e Gen ., 1887) . 10° - L'impieg-o dell'arl.igl ier ia in gn crra (Torino, Seuoln tl' Appl. cl' Art. e Gen ., 1887).
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ARTIGL!EIU SCHl'l'TOlU
17° • Impiego dell'artiglieria in guerra (R ourn, Vogl.lcra, 1389) . 18° • Lu polvere senza fumo (Roma, Vogl.lcrn, 1890). 190 - l cannoni a tiro ra11l1..1o e l'artiglierin eampale (Riv. d'Art. ~ Genio, JS90). 20° • Studio di geogl'atia militare (Torino, Tip. Candeletti, 1891). 2J 0 • Veriti1 utili sulla qu estione delle armi specluli (Torino, TJp. Vineenzo nona, 18fl5). 22° - L'al'ligliel'ia cln montagua (Riv. d'Art. e Gen., 1895). 23° - Lu pondre s.ws fuu11:!C (Pari:;, Gh. Lavauzellc, 1896). 240 • L'[1rtiglieria d a campagna, il cannone a tiro accelerato e la tatt ica (Riv. d'Art. e Gen., 1897). 2,jo • L'artiglieri a da campagna <..'Cl i nuovi materiali (Riv. d'Art. e Genio., lSH!l). 26° - L' artiglieria italinna, le s ue co11dizioni ccl il suo ordin amento (Torino, Casanova . 1900). 2,o - La nnova artiglieria campale Itali ana (R oma, Nuova Antologia, l!'asc. 71 8 • rn-1·1-lùOl) . 28° - La modnna ,utiglieri:1 da C'ampagoa (' rorino, Casano,·a, 1902). 2fl0 - Conside1·:1:r,ioni snll'impicgo dell'artiglieria dn compagna (Romri., Voghern, 1!103). :lO<' • La uo~trn arliglierin da campngna (Rorua , YoglJera, 1906). 31" - L'azione del g\' nerale 'l:ork nel corubattiwcnto cli Montmìral (Riv. Mii. H:11., 190fl).
)li<:hele . - Nato a Salel'no nel L 84, superati i corsi c1ell' Accudcrn.ir~ e dello. Scuola d'applicazione, fu promosso tene11te d'artigliel'ia nel 1908. P 1·<•se parte allla campagna <li Libia (1911-12) distinguen· dosi nelle battaglie <li S ciara -Scia t, H enni , A.in Zant ed in tutte l<• operazioni dell'oasi di Tl'io:>oli. Da tenC'nte e {la <·api.lun o fino lll 1915 prestò servi½io presso il (,,Pntro cl 'espel'ienze cl 'artiglieria in Cirié. Nella gnincle guena tenn e i coma.ncli di batteria, e di gruppo n elle zone del medio Isonzo e clel 'l'onale; fu Capo cl elI'Ufficio t il'o all. comanclo èl'artigli<~l'ia del IV C. A. e poi addetto all ' rffido opetazioni del coronndo d'ar tiglieria della VII Armata; <lopo l"Hrmistizio fece parte della Commissione d'esame c1ei mn te1·iali cattl1rati al nemico . Dopo la gnena [Prestò sel'Vizio presso l'ISIJ)ettorato delle costruzioni <l 'a rtigli eria in Roma e vinse il concorso per l'ammissione nel Corpo del Genio aeronautico. AUA'l'DHO
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SCRI'.i'l'()RI DI MATrnRIID ARTIGLIIDRESCHE
(1856-1919)
Nel 1925 conseguì la laurea in ingegneria al R. P.olitecnico di TorinoU:fficia1le sttidioso, colto e distinto, dal 1920 al 1929 fu insegna,n te titolare all'Accademia milita.re ed alla Scuola d'a,ppLicazione di : esplosivi e balistica in· terna,, resisoonza delle artiglierie e teoria degli affusti agli. u:fficia1i allievi <li artiglieria; materiaìi d'artiglieria ed esplosivi agli uffida,l i alJJevi del genio ; aggiunto di costruzioni. d'a,r tiglieria al corso superiore bn,list.ico; aggiunto il.i storia all'Accademia militare e insegnainte di materia.le d'artiglieria e balistica .inooma al Corso di cult ura tecnico-milita.re presso la R. Scuola d' in gegneria di Torino. Come colonnello com.andò il 5° reggimento artiglieria, ·cli O. .A., il l" regli'ig. 1114 gimento d' art:iglieria d' A., e diresse i111 Mich ele Amatur(I. seguito la Rivista, d'Artiglieria e Geni,; dal J936 al 1939, darndo così la sua duplice preziosa, e c,ompetente colla,borazione a questa Storia dell'Artiglieria Italiana. Nel 1939 fu promosso generale <li brigata e asseg1.11ato a1 Comando ,del Corpo cli Stato ·~laggiore per la D.ifesa ·del territori.o quale generale addett,o. Nel novembre del 1941 riassunse la direzione della << Rivista ,cl' Artiglieria e Genio >) . 1° • Artiglierie e t iro (Dispense pel' i corsi speciali tenut.i nel 1915) (Mesti;e, 'l'orino. 191;3). 2° - Esplosivi (T orino, Sch ioppo, 1928). 3° - 'l'eoria degli esplosivi (Torino, Schioppo, 1029). 4" - Il 'J:eiìen te Generale Alf redo Toi:retta (Riv. d'Art. e Gen., 1938). 5° • TI Generale Carlo Parorli (Riv. d'Art.. e Gen., 1938). (i'> - Scienze Militari - (Volume facent e parte dell'Enciclopedia Scientifica Monografica Italiana d el XX secolo) (Mil:mo, Bompiani, 1939). 7° - Artiglier ia . (Le lforze Armate, H maggio 1H38). 8° - Or ien tamenti sullo stuello degli esplosivi di lancio (Lu Chimica, settembre 1039) . 00 - L'nrtig\ieri:i. tmTestre nei suoi mezzi e nei siloi compiti (Le Vie d'Italia, gennaio 1940) .
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. AR'l'IGLIERl SCHI'.L'TORI
J.00 - Cani atmati (Le Vie d 'It:.tlia, f ebbraio UJ40). J.J.0 - l:no sgua rdo agli esplosivi di scovpio e d a mina
(La. CJ1imiea,
aprile l fl40). 12° - TI mod erno armamento della fanteria (Le Vie d 'Italia, aprile Hl40).
13<> - L'm-:-oto nella fabbricazione degli esplosivi e delle sostirnze aggressive· (Qhademi tii prospettive ·. autarchiche, 19H, n. 4).
A)ncr Giovanni Battista. - Naeque nel 1843 e morì a Firenze nel 1879. Sottotenente d'arti.glieria nel 1861 fn comandato a frequenta.re la Scuola oomplcrnentare 1per le armi spe ciali. Luogot-enent<~ nel 1862 fn i,Lssegna,to al 10" regg. art.; sncccssivamenfo passò Hll'8" cd indi comalJl(lato pn~sso hL al'tiglieria del 4° Dipartimento, ed n,l 9" regg . art .. Capitano .nel 1870 prestò servì:r,io alla, l?.omleria, dj 'l'orino, r.1 Bologua, al 2° regg. art . .e\ finalm ente aJ Comi.tato d'art iglieria, e genio . Nipot(~ <lel eelebre ottico cd omonimo Giovanni Ifattist:i Amici, rnor1io nel 1863, <~gli fu a sua vol ta studioso di ottica cd .in0ontcsta.bil1nen te ideatore e cost1'uttorc cli nn a,bbozzo di tclcmet.1:0 che portò all~ Fig. 111:3 << Officine Galileo)) di F irenze, ove col Giovuu Battista Amici. eoncOI'SO {l~l prof. Oolfa,relli, .~llora, suo direttore, e dell'iugegnc~re P aolo TriulzL venne costruito il primo modello . Il capitano G. B . Amici fu poi l'-i,clca,tor·e cli vari telemetri. : uno da, camp1:Lgna, con prisma a dopp.i a riflessione ed un a1tro a, base v,e rt.icale ed a visione riflesi.::a adottato dalle artigli<~rie da eosta.. I s uoi studi ebbero vasta, r isonam'\a anche all'·e stero per quanto p arecchi furono p nbblicati senza, :firma 1n el pe1-iodico : « La Rasse'g na setti.m::~nale )). J.<> -
Sopra un telemetro da carnp:ig;na (Giorn. cl' Art. e Gen., ]87G) . misura delle rlistanze in guerra (Giorn. d'Ar t . e Gen .,
20 - Sopra la 1877).
AMICO Ing . Matteo . ~ Nacque n el 1858. Sottotenente di artiglieria nel 1883 · fu comandato . a frequentare 11a Scuola di appl. d.'a,r t . e genio. Ten. nel 1884 fu a,sscgna to al 13Q regg.
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SCRI'L'TOHI DI J\[A'l'JrnfE AR'l'lGLHJRI•:scmi
(18!36-1919)
art. 1per poi passare al 25°. Oapitu,no nel 1894 fu trasferito alla l " brigata <lai for t ezza, ed indi alla 10a brigata, da, costa ed al 1° r egg. costa. P assò col gru<lo di capitano iu P .S.A .. R aggiunse il grado cli teu. col. nel 1915. 1° • No;,;ioni varle di artiglieria e soluzioni d i esercizi di tiro con le bocche d:.t fuoco d'assedio pe1· uso degli ufliciali cli cowplemento e di milizia t crriLoriale d 'urtiglier iu ('.rorino · T ip . Arlale, 1901).
Angelo . - Nato a T arcento (Fl'iuli) nelil'ann-0 1864 e laureato in Chimica, neJ.h~ R. Univel'siU~ di Bologna nel 1891 percorse la ca nieJ'n dell'in1-,egnarn cn to e fu assistente del prof. Oiami<:ian. OonS<!guita la libe1·a docenza n eLl.' Universitù di Bol,o gna n ei r 1893, fu n ominnito professore di Ohimic,1, farmaceutica nel 1897 all'U11iversità di Palermo, passando poi 11cl 1!)0:5 aJFUniversità, tli Fil-en;.,,e dove rimase sempl'C. :l{el settembr e 1915 fu nominalo membrc, della Commissione superiore pel' il col la udo e controllo dei mn:teriali cli guer· l'a, e n el dicemùre dello stesso anno fn chiamato a, far parte deJJa OommissiOJW <l'inchi<ist.ur pcl' .i sinistri ,1Vve11nt i tL bor·· do ,d i va1·ie <:orazzate. D 'allora . i occupò <:ontinuamente ùi stu di e di l'icerche sul l!'ig. lllG ln stabi.lità delle polveri senza fumo rifc.Angelo Angeli. renclosi al ben noto « 1·ea,ttivo Angeli». Dnran le la grande g11 ena fu anche P residente della Com mission e per 10 studio cl ei. me,,;zi 1p roLeWvi con lro i gas asfissianti cui diede un prezioso contributo. Scrisse numerosi laYori <li notevole impor tanza riferentisi non soltanto ad a rgomenti scien tifici. e tecnici, ma altresì di i nteresse militare e di cara.tLere he]1lico . Mol'ì a Fieenzc nel 1931 in seguito a ipa1·alisi car diaca.. A NGP.Ll
1° • L'ociclità ne lle polvert senza ·Cu rno (in collabor azione col J)t'Of. Gio· V(l nni Ji)nani, H1v. d'Ar t. e Geu., 1010) .
165
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2M9 -
,\UTIGLIE!ll RCHl'l'XOll l
A NG~L07.Zl R iccardo. - ~a tqne nel 1868, fn nominato sottonente nel 1890 dopo a Yer snppr·nto i corsi clell'.Accac1emia mili.Lare di Toti no e qn incli t<>nc n le d'artigU<>1·ia nel 1893 al l 'uscita d cl1a S cn ola <l'applicar.ion<' . Fn clapp1·ima asscg,na,t o al 28" artiglieri a, poi passò nl 1° da fortezza e coU'l e tenente nella 7" lllltteria, da: montagna, pn~sc parte alla campagn.:L tl' Africa '(1-Jwclizione Bahl isscra del J~~JG) ~nada~uaH cl o~d. una. nwi1ag'liil· <L1,1·ge11to a.L v. m... Dal l!IOO a I l!JO:J f'n n o,·amcn te in B rit 1·ea , e tornnto in Italin ,·cnuc cl esti
nato
al 1:i" arlìgli et.ìa
da
campagna.
]>1·01nosso c,lpi tano 11<>.l I 90~ p restò ~c>rvizio nlla Dfrczio11c d',ll'tig li p1·ia di V<~J1 czia r poi ,ì 1 :i" ,n·t. cla costa <' fortt>r.za. ::\lel un~ co11111nclò una batlcri a cli asHedio in Libia e :rn ccessh-rnnent<, lt~ batt<•ri<' in po,.tazicme fissa clc,lJ.a zona F.ig. 11.17 01·i p11 (a 1<-· d ella T l'ipolit ,mia . Promo~so Hiccarclo Angelozzi. magg-io1°e Hel Hli:i conHllt<lò il G gruppo cl·asi-<'dio ·P ll Cl l!Jl(j einq1w hatterki cli mortai {la 210 sul frontn della l t Armata. :Kd ~ingn o H11.7 promosso lenente c·olonncllo comandò .il 4° 1·aggrnppamcnto bombardie1·i e H<'l novern b1·e <·onw eolonnell o il 3° i·c>ggirnPnto fud lieri-bomln.11·clic>ri. :X< l gingno 1918 pai-!':ò al c:0111 ,111 clo <lei G6° n.1.ggruppanw n to cl':1sse<lio e fi111iLa la guel'l'fl l a sciò il ~erVÌ7,io ·attivo cons<'guenclo nC'I 19:30 la promozioue a g-<·n pralc ci.i brign ta.. 0
0
J<> - Tnvolc di Gen .. 1908).
l·il'O gr nficlic !n proler.ione orizzontnlc
(RiL (L\rL. e
1wl 1~:'i9. Rottotc11cn te cl'ar I la S1' 11ola 11'nppli eazion 0. cli ar tig11ier ia e genio e p1:ornosf,,;o i<'ll<'nte nC'l J '''2 p1·c!';tò sncces sirnmentc senhio ai. 1·eggjmenti lo 0 , <' G". CnpitnJJO nel 1889 anelò :L prestare seni zio :,1 :ti0 l'Cg-gi.m cn (o. 1wr in cli. pas~ar{! alla l)frpzi one cl' .--\rtigli cI"ia cli 'l'orjno e snec<'s:~h:nnente n1ht S.cnoln, ,clj gue1:1·:1. all 'Ac:<:.Hkrnia mil.i:bn·c• -cli Torino com<~ i.nA1'l\lHA l,T
l•'ili,ppo . -
"XèìC'<]lle
tigli cria 11el 18c.0 fu c·01m1ndat'o
-
,1
2550 -
SClUT'l'ORI 0 1 :ìl!ATI;;Hl l·i AltTlC L IERrn,CHE
()856-1!)19)
segua,nt~: di Storia militare dal 1894 al 1898, a,l 4° regg. a,rt. cù t~ll' A.rsenale di costruzione di Torino. Col grado di ca.pitano neJl 1903 p assò nella riserva,, raggiungendo ipoi il grado di tenente colonnello nel 1911. 1° - Il c,wallo
mar emmano
nelle bat terie tla campagna
(HiY.
d'Art.
e Gen., 1894).
2° - La scuola cen trale cli tiro di Ne tluuo (ltiY. d'Art. e Gen., 1894) . 3° - Circa la consena,,ione <lei m ateriale nei reggimenti d'artip;lierin cla cam pagna. (In collaborazi<méi co n A. c ,·1sellfl) (Riv. d 'Art. e Gcn., 189,i). 49 - L'oligarchi a ne:ll'csercito (' rorino, Hou:x e Frassati e c., 189Ct).
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l
I
Fig. 111S F ili ppo An nibnli .
Fig. J llfl Francesco Ant<~nor e.
.AN'l'ID~orm Francesco . - Nnto H· Bologna nel 189G frequen tò l'ultimo col'so s,-olto id Ja. n.. Accademia militare di Torino nc1l'anno l9Hi <" cioè <l nrante la guerra, italo -a,ustriaca per la. f.orm.a,done di. nfuciali i.n s1~r\'i7.i o p ermanente nelil' Ar:mn d' artiglieria. Kom ina to sottotenente nel novembre Hllù, venne subito destinato al fron te e com.e comandante di sezione fin dal gennaio 1.f.ll'ì p1·ese ,pa r·te alle operazioni di guel'l'a sul fronte di Gori.zia , dC'I Gl'nppa e del Pia.ve rimanendo in liue,l fin dopo l'arwi~tiz,io, m.ei-itnndo clue Croci cli guerra, e venendo. pl'omosso kneni e nelhigosto 191.7. -
2551 -
AilTWLIERI SCRIT'l'ORI
Dopo la guerra venne suecessivamente destinato: prima al 7-0 e poscia al 3° Reggimento da, campa,g na., e nel 1923 !Passò in E ritrea ove rimase :tino aJl 1925 partecipando colla l" batteria indigena, alle operazioni di polizia, coloniale i.n Cirenaica. Rientrato in Italia tornò al· 3° Reggimento e frequentò quindi il corso a1pplicativo alla Scuola di. cavalleri.a di. Pinerolo ve nend-o in seguito nominato istrnttorc d'equitazione presso la Scuola mili.tare di Modena prima, e in seguito presso la Regia Accademia mi11 itare di 'l'orino. Promosso capitano nel 1927 frequentò con successo dal 1930 al 1933 i corsi della Scuol~ di guerra e quindi venne destinato al 4° H.cggimento artiglieria divisirnnale, e promosso maggiore nel 1936 fu nomforn,to inse gnante titolare di Rtoria dell'arte mili.Lare presso la Scuola èFa1pplicazione d'artiglieria <~ gc~nio in Torino. Uffieia,l e ardito e pieno di entusiasmo, pe1· ben quindici mesi. nel 1937-38 fu volontario in Spagna e p·e r il valore dimostrato e pc~r la Si1gace opera svolta quale uffieiale in servizio d"i S. 1\1. si meritò una medaglia ·d i broa1zo ed una, Croce di. gu-ena, al v. m. noneb1\ decorazioni militari spagnuole e tedesche. Trasferito in servi.zio di S . l\1 . nel settembre 1939 presso il Comando del Corpo venne addetto come ·capo sezione del JiUffi.cio addestramento . Cultore di studi storici serisse apprev1,ate e premiate lVlonografì.e su argomenti milita,ri coloniali, e awunt,o per i ca,pitoli riguardanti le guerre coloni.aJli fu prezioso collahora.tore di questa Storia tfoH'Artiglieria Italiana a,l la qual<:: apportò anche nn interessante e numeroso matel'iale iconografico. 1° - L'artiglietìa indigena eri trea 1888-1024 (Comand<1 R. Corpo tr upN rolonia li, Tip. Fior etti, Asmara, 1925) . 1, "\,~-)\
~ \.
~
11\, eC ~ Pnosro Francesco . ...:.... Nacque a
S. Remo nel 1S39. Lu ogotenente del genio nel 1862 fu assegnato alla Dir-ezione straordinaria di. Spezia (la,vori marittimi). · Promosso capitano (1870) passò nel corpo degli zappatori e suceessi.vamente a1l C<lmi.tato d'artiglieria e genio ed alla Direzione genio di Torino. 1Uaggior<~ nel 1882 andò alla Dire
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2552 -
SCHI'l".L'OHI DI :'\TA1'ERIC ARTIGLIERESCRE
(1856-1919)
zion(~ tli Roma, poi al Comando geni.o di Massaua (lS&"i-1886) e quindi. alln Direzione cli Genon1, oYe rimase ainch1> da tenente colonnello (1888) . R aggiunse il graclo di colonnello nel 189:.:! cd andò comandante iu 2" al )' Accademia militare (1893-1896), reg gendo poi il Comando genio di Messi na. )fag-giore generale nel 1 9 , anclù comandn,nte ·del genio n Kapoli. (1898 1!)01) e collocato in P. A. ottenne il grado cli t enente general e 1ncl 1903. 1° - Fulmicotone usdutto e fulillkOlone iùru-
Fig. 11 20
Frnncesco Aprosio.
i o (Riv. l\lìl. I tal., 188-:1) . 2o - Gli esplosivi in soslltuzione della poh-cre pirica Comitato, 18H5).
(Rom a, T ip. del
_.\.HAG~o VHtorio. - Nato il 25 a1prile J 61 a- l'iacenza, dopo J' Accadernia militar.e fu nominato sottotenente nel 1881, tenente nel 18:'.)2 e capilano nel 1S.SS 11el 17° a.rtiglicria . Dal 1889 a1l J.891 fu insegnante di materiale <l 'artigli e1·ia alla Scuola d 'applicazione, <~ andirto qui.nel.i in Afrj ca dopo cli es sere stato addetto all'Ispetton.Lto generale d'artiglieria, pa,r tccipò alla ba ttaglia di Adua il 1° marzo 1 9G comandando una deJJe due batterie a tiro rapido della Brigata El.len a . Kell'incalzu,1·c deJlla battaglia la sua, batteria fu violcmtemente colpita, tPdma ancora di riustire a pl'enclere posizione : incitata dal di lui esempio lott ò eroicamente fino all.' ultirno fi.nchù in un' estrcmf:L clifo8a cli c<mpo a, corpo, egli fu atterraLo ed ncciso. 1° - Nozioni <l'a 1t iglicrin, al:lante (Litogra fato a runno, Ed. 1880-S, ) . 2'> - Rnccolta cli Llnti sul mnteriale d'artiglieria di terra e nuvo le ad u iso d egli u fficiali allic,·i (l•' ra lelli Pozzo, Tori no 1889). 30 - )l'o,,,.ioni di materiale cl'artiglierin (Lii.ografato a m an o, E d. 1889) . 4° - Corso d'arti glieria (11e t· gli u.mc lnli del Genio) - (Lezioni li togrnfate, 1'oriuo 1890).
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2ti53 -
AH'.l'IGLIJ~r:J :-il.'Bl1.' l'Of(l
/4 ,_cl·
/ 1Y:, \(v~ 1,,
1
, \RALDI
Antonio. -
Ne a bbiamo pa,l'luLo nel capitolo XVllI
del Vol. lV. l 0 - Bologna o Piacenza ·1 Risposta .igli ,;c1·itli dei coloun clli Ver oggio e R ic-c,i (Uoma, Voghera, 1~i3J . '.t> - I <.'ilJ.Opi trincerati e le r eg-ioni fortifkat e (lìiv. j\lil. 11.a l. , 1SiG) . 3° - Studio s ui ca11uoni di graUt1e pown,,,,1 e sul liwiti di 11otcnr.a ottenibili <lai diversi calibri (Hh· . :.Uil . Itnl., 18$7J. 1" - Ancora s ui cannoni cli grun llc 1,01.euza e dei limiti cli questa (Giorn. d'Art. e Uen ., 1S78). f,<> - :1\ot:1. sul tiro tlell.e n ntkhP granate ccceu t ri che d i forma sfe1·k:1 lanciate co11 c:11111011i-obi<'i Ji,;c·i di 11oca lungtwr.za (Uh·. 11'.\rt. e Gen ., 1SSG). (;•> - ll lirnuìmetro nell a UJìsm·a <k•lll.) po le m:e C'Ol111:111ti 11dle tor bid,i dei Humi. ton UJJJ)litaziou(' :tlla bonifica delle Yalli di :\f:tcearcse ed Ostia (Rh·. d'Art. e Gcn., J&:;7).
AR<.MN-UHlESA Carlo . Nato n el. 18flù e11ti-ò nl la, H . .A.e· ca d~mia mitl ita1·e di T orino n el ) 91± e promoi-so sottotenente cl'al'tiglieria il 30 maggio 1915 l'u de · stinato al 1° BPggimcuto a1·tig-liel'i.a (hl
rnonta~.na. Quale sub11ltetno comandan te èli Re7,io110 ·da, montng-11u p11PteC'ipò a tutln Jn grande gu ena tonsegonen do n el 191U b p1·omo7,ionc ,l tC'ncnt c e 11ella 1wi1m1 · w1·a ilel 1!)18 qudln cli capitano. ass11 lllelll10 il (·0111,rnclo di una battc1·ia ckl J 0 J-{pggirn<'Hto da rnonfagn a. Set 101!) partecipò alla nrnrc-ia su Fimn<' : tlm·an.t'e la grande g nena con· spguì 1111,1 medaglia d'arp:enlo nl '"· m. Fi:.::. 1121. e 11.el Hl20 rH01·nò 111 1° Begg irnenLo dn, Cal'lo .\rgan-Chicsa. mont .1;.ma . Y<'nne in seg-ui to trasferilo al :'i BPgg·.ime nto 1wi::::mte cnrupak e pci: luugo Lemp-0 fu a . segnat o alla Sezione esperienze d' artiglieriildi Ciriè . Dal 1!)27 a l ) 930 frequentò con suc·ccS:'iO i C'orsi clrlla, Scuolu lli gT101Ta, e prima e clopo 1-cp:uì i eor1si c'li perfc;,,ionamen t,, p1·ei-!-:o 1' Accademia militare e presso la Scu ola d'applica:àonc. )'1·orn0Hso maggiore 11 r.l 1D31 venne tn1.sl'erito al 4'' Reg0
SCRl'lTOHI DI i\:CATERHJ AlUIGLJERlliSCHI•}
(185G-JHJ9)
gimento a r tiglieria di. Coi-po d' Armatu,, cornsegnemlo poi la 1promozione a, tern~nte (:olonndlo 11el Hl37 : come tal e comandò il R epai·to specialisti d'artiglieria <lel I V C. A. mohilita.to, e proIUosiso colounello nel 19ib0 assunse i.l comando del 4° Re,i,;gi.mcnto ,u·tiµ;li eria d ' Atlllata . Ufficiale~ studioso, colto ed appassionatissimo del servizio ha clato la sua (:01.np(~teute ccl appassionata {:olllaborazione ;:i questa Sto1·fr1, clell' A1·tigli.erin . l" - L'impero 0Lto1n::rno r.oulro l' illl()<~r o mos<;ovi t n nell' A.sin Minore, d urnntr, In guerrn wornlinle (H0 l!r cmio Concorso i\Iin. Guernt 1932) . z.:., - Il pensier o cli Carlo De Cristùfotis s ulJn g ue rra moderna (Riv. Mi l. Ita l., m n r;:o 1032) . 3-0 - I c,.tl:<:iulori llel!e Alpi lini 18 mnggio al. 1:3 giuguo 185() - Saggio <li conrlol:ta str ateg ic>a gn ribald ina (R iv. i\1j1. lt., giugno 1!);12) . 4° - La N:iz-ione militare : Un precursor e - C:.irlo Cattaneo (Nazione Militare :'{, 1, Anno J.[)35). 5"• • Ln J\fon tngnu , elemento e problema d ella :'fazione illilitm:c (Nnzìonc i.\filitiire, ,\nno HJ3i:i). G0 • Guerra fl i movimen to iu nwnt-:tg-D n : La !Jlanovra <li Sarycamise (Riv. di fanteria, 1936).
AnG.\.\ GioYPnale. - KaLo n Rimini n el J8HG f u allievo di~.Ll' Ac:eacl e.mb miìi tarc (li Torino dal novc1nbrc HJJ4. nl mag gfo 1913 e promosso sotfo tPnente d ' atlig:liel'ia fo <l estinato al 3° Heggim,ento da J.'orte½r,a . Pt·omo:-;so tenente n el 1.9·1(; vemH~ tra sferito al 7"' H eggimento cl.1 for!:c>r.½a llel 1917 entran<lo in g1rnna <:oill'i:n.ca rieo lli coma ndante di nna ba Ueria cFassecliù -e partecipando alle baLtaglie della Hainsi7,7,a, èl i Oaporetto <·. <1uincli nel H J1 S nm~ azioni. (lel Piave~ e di Vittorio Veneto . Pr-clJUOfiso capilano rwl 191S passò n far parte delle mili7,L, vol omari.e fiumane nel 191H comanèlall( lo s n ccessivamente una com1pagnia di marina, nna battel'ia ai·tigliel'ia marina, e hi battel'ia d ' assalto (( D a m iano Chiei;;.:i JJ. Kel Hl21 avenclo cessato <li for parte delllc 1pretl(~tte l\filfaie fu assegnnto alla Dil'ezi.one d'artiglieria di. 11:essina, nel Hl22 paissò alln Sezio1w -espetie1tze di. Ciriè, nel 102B Yenue assegnato all'Ufficio Tavolidi t i ro e nel 1925 tras[erito al 1° Reggimento artig-licria pesante. Kel J !)2G con seg ilÌ. nll.'Cnivel'sit à di. Tor in o la laurea in gi.urisprndenr.a e quindi assegna to al 2" Centl'o esperien½e clt -
2555 -
AR'l'IGLJERI SCR.ITTOHI
Oiriè passò poi nel 1928 alila Direzione superiore del Servizio Tecnico d'artiglieria . Dal 1929 al 1931 frequentò il Corso superiore tecnico d'artiglieria e quindi venne definitivamentr:: assegnato al Servizio Tecnico. Nel 1932 fu promosso maggiore a scelta e nel 1937, conseguito il grado - l di. t<~nenk colonnello ebbe la qualifica {li vice direttoJ'e. N cl 1938 fu successi. va.mente Presidente della, Commissione di controllo a, Brcsda, e quindi. vice-di.rettore clelF Arscna,l e R. Esercito di To rino; nel 1940 fu dapprima vi.ce-diret torc clel 2° 0{mtl'·o esperienze <li Oiri.è e qui.ndi nel 1941. promos&o colornnello conformato Dirett1ore del Pirotecnico di Capua,. Studioso, colto ed attivissimo di.elle ripetutam<~ntf~ la sua, competente Fig. J.122 coJ.l.a,borar,ione alla Storia, él.c ll'ArttglieGiovenale Argan. ria, e pur in momenti particolarmente . diffi.eili seppe sempre condurre a termine le più diligenti l'icerche e le più ,complete esplorazioni richieste dal lavoro storico al qua,l e 0011 vero entusiasmò si <) dedicato. 1° - L'attunlità del · pensiero militt1re di Niccolò Machiavelli (Rassegua Italiana, novembre 1932). 2° - Applicazione di una formula del Saint Rohert per il calcolo delh~ velocità iniziali in Balistica interna (Riv. d'Art. e Gen., maggio W32). 3° - Il contributo del Saint Robert al progresso della Balistica esterna (Supplemento tecnko, Ri v. d'Art. e Gen., settemb.r e 1933). 4° - Su alcune for mule generali di Balistica interna (Supplemento tecnico, Riv. d 'Art. e Gen., marzo 1934). 5° - Considernioni sul calcolo delle velocità iniziali in Balistica interna. (Supplemento tecnico, Riv. Art. e Gen., maggio 1935). 6° - Diritto Giustinianeo e Cristianesimo (Rassegna Italiana, gennaio
1035).
\),e'- .A.HNALDT Antonio. - Nato a, Vicenza nel 1855 V'-/ allievo alla Scuola mili.tare cli. l\foclena nel 1873 e
A
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entrò com<, [Passato al1' Accademia militare cli ~l'orino nd 1874 :fu nominato sottotenent<~ d'artiglieria a,l 14° I··tcggirnento cla fortezza neJl 187'7 e ~
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SCRn·ron1
DI MA'l'ERIE AR'l'IGLIE[(.ESCBJ,}
(1856-1919)
conumdato a,l la Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio . Promosso tenente nel 1879 al 12"' Reggimento artiglieria for tezza 1passò nd 1881 al 4° Reggimento da campu,gna e promosso capitano nel 188,t fu trasferito al 17° Reggimento da, fortezzf. passando poi nel 1887 al 13° Reggimento da fortezza. Nel 1888 fu successivamente assegnato a1 Comitato d'artig11ieria e genio, alla Direzione di Roma, ed al Ministero della gnerra.1 rimanendo pertantò ininterrottamente dal 1888 al 1898 addetto. come redattore, alla Rivista d'Artiglieria e Genio. :Promosso :maggiore nel 189S comandò l'Sa Brigata cla, costrL, ma nel 1900 fu nuovament<~ destinato a,l Minh,ter,o e nominato Dt· rettore della Rivista cl' Artiglieria (~ Genio coll'incarico anche della <lirczio · ,n e del Laboratorio fotolitografico e della Bibli.ot(~Ca di Artiglieria e Genio: rimane1nclo in tali cariche fino al 190~ dopo e::;sere stato promosso tenente CO· lonnello nel 1903 e colonnello lllel 1908. Nel 1909 fn nominato comandamte il 3° l{.,cggimento ..1,rtiglieria clr:1i fortezza, ù nel 1D10 ebbe il comando, e fu perciò il Fig. 1123 primo comandante titolare, della ScuoAntonio Arualcli. la centrale di artiglieria. da fortezza in Braeciwno, cli nuova istituzione. Lasciò t1 servizio attivo rn~l 1913, ma venne subito richiama.to, acldett,o a1l'Ispettora,to generale d'artiglieria <~ comandato al Laborat orio fotolitografico (sezione staccata ·del Laboratorio di [)recisione di Roma), e contcmpora,]1(~amente dal 1914 al 1919 tenne di nuovo ininterrottamente la direzione della Rivista d' Artiglifn'ia e Genio. Nel 1915 fu nominato comandante Fartiglieria da fortezza in Roma e nel 1916 comandante il 7° Gruppo di Centri di mobilitazione d'artiQ,1lieria, in Ancona. Nel settembre 1916 venrn~ promosso ma,ggior generale . e contemrporaneamente nominait<) comandante l'a,rtiglieria da fortezza in Roma e chiamato a far parte di importanti Commissioni, c-0prenclo dal 1920 al 1921 la ca,r ica cli Presiçlente della Commissione aggiudieatrice del Concorso per la, trasfor-
) /
.'\H'.rIGLU,;1.n SCHl'l'l'OIU
mazione dei. e;ann oe;chiali pu 1101·awici, e venendo poi nel 11)28 p1·omosi;o generale <li diYisione nella RiserYa. Ufficia11l~ s tmlioxo, colto e diRt.inti8simo, dura n te le :-;ue hm ghe e ripetute app,11·tenem~e alla Rhist.:t (l'Al'liglieria e Ge11io scri f.;se molti. ,p regevoli articoli t1i carattere Leeuico e p r ofesf'io11.1lc snlla R iYisla . lessa, talYoltn firmali., ma per lo più siglal·i (Alfa) : qua Le Direttor e cl t>lla Scuola di Bracdano scl'isse e ipublJ!lieò l s1n1zioni e )fa1111,1li. ad uso degli ufficiali ùi a1ti g lieria da fo1·tezzn. e nel dopogue1·ra collaborò atfrrn mentc al Dizion::11:io militare le<lesco-italinno e italiano-tcdese;o del g<11. Roberto Segre.
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~ato a P ah•1·rno 11el 1.'82. superati i co1·si di stndi <lrlla R. Accademia militH.1·c e cll'lla Scnoh1 11'nppli.c·,uiont> . fn promo:-::-:o tenente cLn tiglie1·ia 1wl l!l().C:: <> <1<~sti11alo ,il 3° Reµ;µ;irn cn· ro :ntig-lie1·ia rl.1 fortezza. Dal UHI al H)L!{ pat tPci pù nlla g uetPa ititlo-rur<·a com;~ Conw11da11tt1 di nna baltel"ia <' l'ientralo in l ra li;1 \'Cll rn' eo111,111cl11lo :1lla H. :\rn hasdnta di B Prlillo <lon~ 1·imas<· fino n1lo st·oppio <l el la g nc1Ta 1uoni1ia) <:' . l_>1·0mohso capitano p1·ei-P pntt<' H tntta la, g n 1!llh g-n<'l'rn pl'ima eome <'om.a Hdantt~ cli 1111a hi1ltel'in di obi<·i e <tnintli dnl 1!117. 1n·o1110~:-:o maggiore . <·omc> ('ornai, . danfr <li ttn (-ì1·11ppo cli ottn hutt< 1·ie di grn~:-:i ca liln·i snJ front e ll<>l Il ( ' . ,\. l'ig. 1l2-l . Yito Arhtll'. Xrlla hattaglia del gil!gno 191~ co11wnr l1'> nn G1·11ppo <li battetfr da T3 del 33'' Reg-gimeuto chi c·amp,1g-11n e 1wll'oll'r11~i l"n tli Yittorio Yenl'LO un G1·nppo <l i drn}lH" l>altt11·ic ili obki. ::\Tel noYrmbte <kl l!ll~ fu ill,111.dato C'ome <'npo d ell n Cornrui sf.;ion e di Con frollo pc1· ln zo1111 tldl'8" Anu,1hl e d e11t1·ato nel :mm ebbe spc>ci.11i inc,niehi pt'<'s,;o i1l :\linistero clegli E stc1·i. ed il l\Ci11ii::te1·0 tl0Hc Colo11ie. Tcmw r1tdndi .1ssegnato al '.l R egg-ime11to :Jws,rnte t·am pa lc e promosso tenente colonnello nel J!)~(i ru nchlt>tlo alln FnbLl'ica <l'nm1i cli T cl'lli: nel 1927 J\rn'A Lro Vl'ro. -
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SCRIT'l'(HH DI 7'IA'l'Ertrn Ain!GLIERGSCH J•;
(1856-19HJ)
entrò nel Senizio Tec:nico e dal HJ27 al 1929 fu vice-dfrettor{~ della Fabbrica 1stessa. Dal 19W al 1D31 superò il Corso superiore t(~Cnico d'artiglieria a Torino ,e quindi. venne nominato vice-direttore dello $polettificio cli Roma e rn~l J f.)32 .Dil'et torè del La.bora.torio èli pr.ec:i~ione. Promosso col-onnello ud 1934 essendosi. fin cfal 1H32 occu pato fL fondo del problema per l'aJlestirnento del vetro d'ottica, problema parti.c:,o lai·mcnte impo1·tantc pcl' noi al. fine di renderci indipendc!11li dall'estero, dopo parecchi anni cli. stndi e di prove ri usei a ;produrre un certo numc1·0 eh tipi cli vetro <~oi qua11i si QJoter,ono alle!'ltire i. primi strumenti di Ottica cor: vetr o tutto nazionaJe. Promosso maggior generale éFai.·t:iglieria nel 193S, col d ii:;taccar~i. della. Vetr(~l'Ìa. dal Laborato rio di precisione, gli,cne fu affirlata, la dil'ezione t.ec:nica ed in tn le posto <>gli trovasi a.ncorn, attualmente col gr,ulo d i tenente generale cl'nrtiglieria c:onscguito nel 193!). Il gen . A1tarl e Jia fatto a più ripr<'Se varie pnhblicaz,ioni cli. inter·essanti articoli. sulla Rivista di .A1·t iglieria e~ Genio e frn, gli allTi (• pn1·Licolarmente notevole il seguente: l'> . Cenni 1,;ul Vetro <l'Otrica {Sup1,lerne11to teenieo d ella R i\'. cl 'Arr. e Genio. nornn, ottobr e l !HO).
A nTCFl'O Ric·cardo. -
Ni.icque in 'l'opino nd lSS8 e cloprl
Hvcr f:iegnito 1·egolarn1entc g-Ji stncli classici :,i iscrisse nel b fa,eoli,ù. di gi111:isp1·uclc~11za ,.\lil' GniYer·sitù, cl i 'l'orino. Dotato di gran dis~i ma Jacilitù nello sc1·h erc>, appassion ato degli stncl i letten11'( aHima <l',;rtista ,e spirito indomHo, amante dcll'av-
Yentm·a P dcll' irnJn'eYisto, fin cla giornnetto <~gli si cle<lkò id giorna li smo e appena v<' nh~nnc~ fo 11omi1wto nel Consiglio dire ttivo delJ' nssociHr,ionc cle:Jla stampa emiliana a, Bologna. Passò qHi11cli ul p:inrunlismo pi-ern.ontese e Yiagg-inuclo 1':i1petu1amcnte in Itali.a cd all'ef'd:<ro i'3e1·isse articoli m.olto in teressanti ed assni a ppre½%f!ti. :Nd rnn si stabilì a Roma (~ rnn· <)011ti.mrn11elo Ja s11 a. col.la liorar,ion e a <livcl'si giornali di Rou1t1, cli Milano e rli. Torino, per nlenni nn ni fn segretario particolar.~ n1lln Dil'e:àone dei sc~r-vi;1,i aeronautici al Mini~tero d•ella Gnerra. e B<~gl'ctru·io politico ckll'allora Dcpntato Mon tù. 0
AH'l'lGLIERI SCRITTORI
Dedicatosi ('Om.plctamentc e con entusiastica passione a,i ,probl<~mi ,1.Pronautic:.i tenne numer,osc confereiw,e di propaganda nelle varie tittn d' Italia jper la. sottoscrizione nazionale « D,Lte ali a1l 'H:1lia )) e nel 1914 fondò e diresse la Ri.vista d'av.ia ziouc « A. E. R. )) . P er alcuni anni si occupò a nche di <:fo1.ern:~tog1.·a,:fh1,i componendo un centinaio di produzioni che venne1'0 con s ueso eseguite dalle ma.ggiori Oa,sc cinematogrn fic lle italirun e. Snbito dopo la gucna viaggiò nuo,·arneHte e per luugo terupo all'<~stero inviando parecchi bi-illamti conispondenze pubbli cate da « La, .Stampa, )) <li 'l',o tino . Dal 1021 rientrato <lefinilimmenk in I ta,lin. si dedi cò cli nuovo in modo completo al g iorn alh,rno, colla borarnlo a i principali gioninl i cli Roma, :Milo)110, T orino e PaFig. 1125 lcnno e. sa i tuari,1mentc aneli e ad a,ltri Ri ccar<lo Artuffo. periodici ìlalim1i ed eRteri noncbè n v:1ric .i111po1·tanti Riviste. F in cla l 1930 egli era sh1 to ass1rn to 1n quali t.\ di segretario genc1'ale cli r ccln;,,ionc per q uesta Storin clell' Ar tiglkria Italiana : i snoi prim i pn ssj in <JnesH ca.mpi di a nni e di armati, completamente nuoYi per ln i, gli presentarono qualche difficoltà che egli perta nto superò in b1'evissimo t empo e nel modo più hriillante, .fo1·rnan<losi in- pochi mesi nna coltura ver amente a mmirevole e tn le per cui. sovrat ntto i due [)l'imi volumi di questo lavoro stori co risentono la car.ntterii-;tica alata della !J)rofonda. coltnra nrtistica cli R iccard o Artufio . Egli. pm·troppo assalito improvvisament e da un m alor e letale, mori in Torino nel J 936 la~cianclo un vnoto veramente grande fra i suoi estima.tori , i s11oi amici ed i pri.mi collr1horatori di qnest' oriera storka.
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Ascou 12:ttore. - Na<'que a<l Anrona nel 1873. .AJllievo dell' Accademia lllilibne di T od no, nominato sottotenente cli artiglieria nel L.m, fr eq1wntò ]a Scnola d'a,pplicazione d' arti...... 25GO -
SCRIT'l'OJ.H UI MNl'ER!f!ì ARTIGLIEH0SCIII]) (] SC>G-1919)
glieria ,e geni.o. 'l'enente nel 189~b fu assegnato al 3° a.'rtiglieria ed indi alla 7" brigf:Lta da fortezza e comandato a.ll:1 Scuola di guerra. Prese parte a,Na campagna, d'Africa 189:5-9G, passò quindi ·a,l 2" artiglieria e prolllosso capitano nel 1H05 tornò al 3° artiglieria_ Fu ap[Jrezzato insegnante di armi e tiro alla Scuola mili.tare cli Modena, pàssò per breve tempo al 2° pesante c:Lmpalc ,e dal 1909 al 1915 tornl'l come insegnante alla Scuola milita,ri:~. Maggiore OJ.,e l 1915 e tenente colonneU,) nello stesso anno, fu promoi:,so colou 11ello nPl 1917 élisting-uendosi duran t' la grande guerra, speciaJmentc sul Po<l gora, e guadagnwndosi due meda,g lie di bronzo e 1.B croci di cavali ere cd uilida le dell'O.M.S . . Dopo la guerra comandò l'tLrtiglie ria del C . A . di Ba,ri, . poi fu Capo uflì.do del Gomanèlo Scuole centrali. mili ta,ri, comandando imtine il 3" Reggimen · to da campagna,. Gtmeri:Lle di brigata · l Fig. 1126 - Ettore Ascoli. · d l' t11e.1 l 920 coman ò artiglieria o<'ll O. A. di Bologna, e come divisionario la Di visiorn~ milita1·e di Cnneo : in seguito fu addetto aU'lspettorato d'artiglieria, e al Co.m ando clc~lla, tlif.esa- territoriale di Bolog1ua. Nel 1937 fu promosso gcnera,k di O. 1L
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J.0 - Attendendo le reclute (Riv. d 'Ar_t. e Gen., 1904). 2° - L'istruzione a piedi per l'artiglicrìa da campagna (Riv. d'Art. e Gen., 1905). " 30 - La nuova artiglieria da campagna (Riv. Mii. . Ital., 1906). 4°_ - L'ordinamento d.e.U.:adiglicria_ da campag~a J R.orna, Voghera,_1Q_07). ~ 5" - L'artiglieria nella batt:iglia. Conferenza letta al Circolo U01ciali di Bolo~ 'Sfebbraio 1007- (Ro~a, Vogl.iera, 1907) . ~- 60 - .Appunti sul problema militare (Bologna, Zanichelli, 1908). 7° - L'artiglieria carnpa1c francese secondo il nuovo r egolamentv (]' esercizi (TI.iv. i\:Iil. Ital., l.911). 8° - 'l'abelle per l'impiego del goniometro cla campagna (Iliv. d ' Art. e Gen., 19ll) . .,, 9<> - Esp~ i_yi (Modena, Hlll). ,,..,.. 10° - -é,.rtig!ierie (.Modena, 1912) . .,:- 11<> - Lcz~ l L t.iI:.o_ (l.'..!11tiglieri a (Modena, 1913).
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,\H'l'IU LlEl:I ::i l'Ul'l"l'OHI
12<> 13° 14° 15° (Riv. 1 16<> dorna
- L'(llliatnmento Cra fanteria ed artiglieria (Hlv. d'Art. e Gen ., 101UJ · L'artip:!icria nc ll'of(cnsiva (lU,·. d' .\rt. e Gcn., 191\)) . - L'artiglieria nella llifeusin1 (Rir. d'A r t. e Gcn ., 1019). - La cunrrobatt<>1·i:1 itnli:ma nell:1 i,:11err:1 itaio-au,;l ria ca l!ll5-U>18 d'Art. e Gen., 192:l-2-I) . - Bmunucle Filiberto <li 8.ill'oia - Luigl Ameuco <ii savo1a - r,u lg l Ca· (Lirorno, Arti UraHd1e llclfort, 1933).
As.u11ì:\'IJO Luigi. - :Kacqne nel l!)~.J. S0t.tote11ente d'a,riiglieria, nel J S61 fn comandat<> a frequentate i cor si della Scuola con.lJplemcmt..1.1·e tl' Artiglieria e prornos::;o luogotenente nel 1803 fu asse>gnato a~ G .Reggimento :u·tiglier ia . P 1·ese patte alla cmnpagna di. gnena del 1860 e promosso capitano nel 1873 nllllò a pl'cstare sen-izio al 1.4° R eggimento treno. Maggiore nel 1884, pa~sò eon tale g rado 11el pe1·Ronalti pl'l'Dl,t nc~lte tl ei. Disl rettf. 'l'eJJcHte col on lH~Jlo ,nel l8!H. 0
10 • La guerra e i suoi mo,·inwn ti (Ancoua, 1SSO) .
AYMONI NO Giova nni. '.::fato a Torino nel 1SJ2 entrò nlla Arcaclemia militar<' cli Toti110 n el 1838 e fn 11ominato sottot(·· H('Hte 1L11·tiglie1·i.l J1Cl 1~01. Snpn·ato U c-01·:-;o della i-ituola <·omplementate ,enne clesti nal·o nl 10" Hegp:i.mcuto m·lig]ir,. l'ia e prornosFio t c!nentc 11ello Htes:;:;o a n no 180H passò poi nel [1° R cggiment\J nttip:lil· l'i a col qnnle p,11'tecipò all:; <·ampap;1m de l 1~0G rnel'itando una m.eclagli.a cli urouzo al rn 101· rn.ilita,1·e pe1· ltt rara- iutclligcnza <'d il sangnc frccldo d ir uostTati. Nel 1808 fo promosso luo gote1H·nt.e di prima ('}asi-e, nel 1~7 1 ,·e1:ne tra~fe>rito 111 ~ Regg-imento a1·t 1. gìit>Pia e iu es~o rim,ve anc:he ,lll'atto .l<'ip;. 112, <lelJ...~ ptomozionc a, capi.i.ano nel 1 '73. G. n ened etto Arlllonioo. [n scgnito e .n ell.o 1SL<'SS0 anno velll · ne dc>stinato alle CompagJJie opera.i cli al'ti.gliel'ia <' nel 1875 passò al 5° R eggimento al'tigtlierin. per tornare poi nel ]~80 alle Co m1pag11 ic opel'ai., passan clo in i-;.e. goi.to all'atto della l]H·omozi.one n maggiore nel 1.8, '4 ,il 2" R cg 0
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S CRl'l~l'OHI DI MATERIE ,\H'l'IGLIE!H:S CT-TE
(J.85G-1919)
gimento artiglie ria. Nel 188D fn trasfel'ii:o al 1.5° Reggiment1) e nel 1.8H3 vemw inc:u-icato dal Conia ndo del 2° Heggimentù artiglie1fa, che te11ne poi eo1uc~ tit.olare dal 1S94 al 18H8 dopo esser sta to promosso colonnello nel 1.894. Nel mar7,o 18H8 fu trn.sferito al Comando del 14') Reggi mento artiglieri:1 da cnrnpagna, e lasciato il servizio attivo alla fine ,cli tah'l a ,11110, morì poi a Torino ne] 1904. Artigliere di wc~chio .stam~)o fn assaj apprezzato per la · sua, vasta, competenza e per il suo rigido sentimento del do vere; mente aperta, a nnovi studi e a moderni incliri7,zi fu vero !l)recm'sore del puntam ento indiretto e clelile manovre di fuoco ,per l'impiego a rna.ssa. 1° · L ·nrtiglier ia tla campo <l'imb:1razzo n lle altre arm i nei nostri terreni (R iY. d'Art. e Gen. , 1880) . HAnOGLJO Pietro . - ~ato a · Grn7,7,ano l\fonferrato nel · 1871, ~upel'ati i · corsi éleH' J\ccadernin. militare~ e della, Scuola d'aplieazione fu promOB$O tenente d'artigli eria, nel 1892 e assegnato a.l 19° Heggimc1~to da campagna . Prese pa,1:te a,lla, camp,1gna d'Africa del l8fJ5-9fHJ7 e rientr._1 to in Italia ritornò al 19° artig!li.er-ia .freqnentando in scgnito la S cuola di guerra. Passò quindi nl ~) a rtiglkria e poscia in SC!r,·izio cli S . i\I. presso :il Comando del Corpo. Promosso capi.tano nel 1900 anelò al 12° artigliel'ia e p:1ssa Lo iii S . M. fu prima ad eletto all'XI C . A. e quindi al Oomarnlo del Cor1po ed al Ministero della Gucrru. X el ID12 partcci1pò alla r.ainpap;na cli Libia e per il con · tributo dato alila vittoria di Zanz11r venne promosso maggior1i per mer ito cli guerrfL. Nel maggio 19m, pi-,o mosso tenente eolonnello per mei'iti. eccezionali. entrò in guerra rp,a le adcktto al Cmuando de}L-1, II Armata. Colonndlo nel m:1ggio 191G commHlò il 7S Reggi.men to fa11teria e il G agost o l!)lG, durante la, batta-g lia, d i Gorhia, organi;1,7,ò e<l e:ffoLtuù 1li1 co,n quista del Sabotino, Partecipò aìil ·offensiva della Bainsi½za comandanclo il II ed il X}{VII C. A. e nel 11ovembre 1!)17 chiama to al Comando Supremo come Sottocapo cli S . :.H ., fn col laboratore effica.ce del gen. Dia% . Dopo Vittorio Veneto fece parte élena Oomrnis::done 0
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AR'l'I GLIEftI SCHI'l'TORI
d'armistizi.o, nel 1919 fn tomnnclan te interinale delle tl'upl])e operanti, e Oommissa,rio straordina.1·io nella Venezia Giulia dal settembre al dicembre~ di quelil'a,nno. Nel 1921 fu i.orviato in missione straordinaria -dapprima, in Rumenia f' poi. ncll' America, del nord e nominato quindi Cano di S . 1\f. dell'Esercito e membro ·clel Consiglio dell'Esercito fino a,l Hl23 .
Nel 1!)24 fu invia.to come ambasciat<)re al BnisiJ.c e rientrato :i.in Italia .nell'aprile del 1925 fu nominato Capo ,di S. M. generale e nel giugno 1921i Mareseiallo cl'Italia . N,el 1929, Governatore della, Tripo litania e della, Cirenaica, organizzò e Fig. J.128 rea,lizzò la conq nista del l<'e~za;n e delP ietro Badoglio. ). 'oasi di Cufra, pr,oeedendo all'effettiva occupazione di tutta la Libia. Ndla campagna africana per la conq uii::ta, dell' I mpero, nel novembre 1930 Yeune nominato Alto Commissario e Comandan te !SU[Jrcmo dc:lk truppe 01pera,nti in Africa Orientale. Conseguita brillruntemcnte la vittoria, il 5 maggio 1936 veniv,J. nominato primo Vice-Re. Confermato nella, carica di Capo di S. l\f. genc1~ale cle1!t: li'orze Armate, neUa condotta della, guerra contro le potenze occidentali, fu Capo della. Commissione di armisti7.io a •/i11a Incisa. Dal settembre 1937 al u1ovembre 1941 è stat o Presidente del O<msiglio Nazionale delle Ricerche. Senatore òel Regno, è insignito dell<~ più alte onorifieenz., m1,zi.onn,Ji eù estere e {fa S . M. il H.e gli fur<mo conferiti du,: titoli nobiliari. 1~ - Sull'uniforme d el ca nnoniere d a camvogna (lliv. d ' Art. e Gen., 18H4).
2° - Alcune consider a?:i.oni sull'ordinamento d ell'ar tiglieriit da can1p:1gna italiana (Riv. d ' Art. e G.:ni., 1908). 3° - Sempr e avanti! (lliv. d'Art. e Gen., 1909). 4-'> - La fine della cavalleria (Riv. Mii. Ital.., 1909). ~
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SCHH~L'OHI l)l M:A'.l:'E({lllJ Aft'I'1GLU:RESCHl9
(1856-1919)
5° - Legami tattici elle dernuo unire nelle varie fasi del combattimento l'artiglieria alle al tre armi (iu collaborazione con 7,incon(;~ Attilio) . (H.iv. d'Art. e Gen., 1911). 6° · Il dovere degli a rtiglieri (ltiv . d ' Art. e Uen ., 1926). 7° · l progresi:;i clclla produ:.1io1w e la ricerca scientifica (Rassegna di Cultura Militare, 1938). 8° · Dallo scoppio del conUitto al trionfo di Vi ttorio Veneto (Rassegna di Cu !tura :Militare, 1938).
BAJSTm)ccur Pederic:o. -
Nuto a Kapoli rn'l 1871, fu a,l -
lieYo del Coll(igio militare dBlla, Nunziatclla dnl 1883 al 1.887, e superati quindi i corsi -d ella R. A.e : cadcmia, n'lilitare <li Tori.n o, primeggiando frr~ i snoi corn.pagni, nel 1.88H
vt1nnc 11orn.inato sottotenente d'artiglieria e, dopo avei' fr-equeuta:to con s uc cesso la Scuola d'applicazione nel 1S91 fu prnmosso tenente al 3'.' Rcggirnearto da earn.pa,g na,. Nel 1895-9G fu in Eri.trc,t e l'>i distins-c nelle opera,z ioni per I.a liberazione di Adigrat; ri<'mtrò quindi al ;3° Reggimento l'iman01Hiov.i iìno al 1.902, anno jn cui venne promosso capitano a scdta e trasferito a,l 12 da carnpH-g na, pcl' pa.sstw-e dopo pochi meFig. 1J20 si al. 1.0° e quindi nel 1910 al 24° R eg Il'e<.ler ìe!o Baistrocchi. gimento. Nel 1911 fu addetto al Comando del 2<> Reggi.mento arti gìieria da, campagna speciale in 'I'ripolitania e doipo la batta.glia delle Due Palme, 12 marzo 1912, per la sagace opera da lni :"piega.ta in tale azione fu ,promosso maggiore per merito di gw~rra.. Venm' qnindi. nomi.nato comandante dell'a.i'ti.glieria della Divisione Camernna nelle operazioni per la conquist.f:L di Misurata guadagnandosi la Croc:e di -cavalier-e dell'O. M. S. pc1~ la feconda operosità, organizzativa. e p er la sa,g ace e valorosa opera, cli comi:ind(J e~plicata, neWavanzata. Rientrato in Italia ndl'autunn'o 1912, pa:;sò al 13° Reg gimen to dii campagna, e, promosso tenente colonnello nel 19Jb. entrò in guerra comf Comandante di un Gruppo da ca,mpag1w 9
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AR'l'IGLIERI SCRITTORI
guadagnandosi una Croce di guerrf:L ed una Medaglia d'arg~rito a,l va,lor militare per le azioni del giugno e del settembre. Alla fine ·: del 1915 parti per l'Albania come Comandante cl.eJl 5° Raggruppamento mist-0, e ritorna,to sul front~ italiano nel giugno 1916, venne nominato Comandante l'artiglieria della 44" Divisione essendo successivamente assegnato come effettivo al 21° Raggruppamento d'assedio e poi a,l 5° R·eggimento da campagna. Nell'agosto 1916 fu promosso colonnello per meriti eccezionali e, (Per la parte presa nelle azioni dell'autunno, i:.i meritò una seconda, Medaglia d'argento a1l valor militare, coprendo poi IH!l 1917 successiva.mente le cariche di Comandante del 15° Reggimento da campagna, del 22° Ra,ggruppamento d'assedio, ddl'artiglieria della 47• e della 53" Divisione. Nella primavera del 1917 gli venne conferito l'incarico del grado superiore e fu nominato comancfante 11'artiglieria. del II C. A.; e per k azioni della Bainsizza si guadagnò ninu, terza Medaglia d'argento al valor militare. Nel novembre, assunse il comando ,d ell'artiglieria ,del Gruppo di Corpi d'Armata del settore Oentr<> della 2" Armata, e, nominato dapprima comandante di brigata di fanteria, passò quindi [POi successivamente a comandare l' artig1Iierfa, cl.ella 5• e della 7" Armata nel fohbraio 1918. N·el giugno 1918 fu promosso brigadiere generale, e, rivestito delle funzioni del grado superiore, continuò nel comando dell'artiglieria della 7" Armata conseguenclo la promozione ad Ufftcialc dell'O .ì\1.S. per « ile elettissime qualità militari, vasta e profonda competenza tecnica, preziosissime doti di organizz.atore7 inesauribile attività e siprezzo del peri.colo)). Nel febbraio 191H fu trasferito in Libia come comandantè d'artiglieria, e, tornatç) in Italia nel Hl20, fu 1n ominato coman dante l'artiglieria del Corpo· d' .ArmatR di Napoli, coma,n do che tenne :fino al 1926, venendo nel 1923 nominato gl~nerale <li. brigata e nel 1926 promosso generale di Divisione e nominate, coma,nda.nte la Divisione di Napoli. Promosso generale cli Corpo d'Armata nctl 1931, (Passò al comando del Corpo cl' Armata di Verona che tenne fino al l uglio 1933 in cni venne nominato Sottosegrcta,rio di Stato per la guerra. Nel 1934 ~
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SCUJTrour m
i\i:\'l'EHifil ARTIGLIERrnSCHE
(1856-1919)
assunse anche la, carica di Capo di S. M. del R. Esercito, e nel 1935 fu nominato comandante designato d'Armata. Nel maggio del successivo anno 1936 venne promosso, per merito di guerra,, g.enerale d'Armata per l'opera di preiparazione e di mobilitazione delle forze armate terrestri operanti in .Africa, Orientale, e cessato poi nell'ottobre 1936 dallle cariche di Sottosegretario di Stato ·e di Capo di S. M. del R. Esercito, gli venne dal Sovrano oonferito il titolo nobiliare di conte. Deputato al Parlamento Nazionale per tre Legislature, venne [)Oi per le sue molteplici benemerenze nomina.,to Senat ore del Regno. Allla battaglia delle Dne Palme (marzo 1912), nei combattimenti di Misurata e del Ghera,n (luglio 1912), nelle azioni di Passo della Barcola (luglio 1916), della Bainsizza e di Monte Santo (agosto-ottobre 191:7) diede costanti ripetute prove delle sue a,l te quaJità di soldato e di coma,n aante, sinteticamente m::L non meno lusinghev·o hnente rievocate nella motivazione della croce di ufficia.le dell'O.M.S .. Dinamico in ogni sua espressione, instancabile, animatore con la parola e con l'esempio, ebbe la, non comune virtù di otten ere sempre dai snot dipendenti . il massimo rendimento ed anche l'attaccamento pi tì. cordiale. Le sue Relazioni, i suoi Rapporti.) i suoi Ordini e le sue Isti·uzioni lo rivelano scrittore lucido, geniaJle e· sintetico. Alla realizzazione di questa Storia dell' .Artiglieria, Italiana diede il ma.ggiore impulso ed il più autorevole aiuto di. a,ppoggio morale e di concorso materiale. J.o - Una esercitazioue compktiva di artiglieria (Il.iv. d'Art. e Gen., 102;:i) .. 2° - Questioni mili ta ri esposte a l ParJ::1mento (Tip. Cumern dei Deputa ti). 3° - D iscor so tenuto al VI R ad uno Nazionale degli a r tiglieri (Riv. <l i.' Art. e Gen. , 1938) .
BALDASSARRI)J ET'l.'ORL:. - Nacque a, Trani (Bari) nel 1883. Allievo dell'Accademia, militare di 'J~orino nominato sottotenente d'artiglieria (HJ03) e comandato a frequen tare la Scuola -d' applicazione d'artiglieria e genio ne uscì classificato primo del suo corso. Promosso tenente (1905) fu assegmat.o al 3° arti-
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AR'l'ICLimn SCntTTOIU
glieria da: fortezza. e su<;<:essivamcntc con tnle grado prese pu.I'te d:1 volontario alfa campaglla di Libia (1!:ll 1-1912). Nel 1912 rucntre prest.r,a se1Tizio alh1 Scuola Ceutrak cli tiro dell'artiglieria da forL<~zza consegni a scelta per esami il grado di capitano e 0011 tale gmdo iniziò la gi>ande guerra dnrunte la quale ottenne il grado di maggior e e quello di tcn1mte colonne11o per meriti eccezionali. Per la sua spiccata compet01rn,t <lalPiuizio (l ella, gi-ande guena ai prim~ dd 1!)17 rl ii·csse .il sei-vizio aeronautico ·di. n.rtigliel"ia, da, J ni. -organizza,t o e svi.· lnppato fino all'unificnzione coll'analo go servizio <'l ell"Arma del genio. SnccessivamcnLe si ,di stifnse quale comanda111te di p;ruppo eia 149/35 e da 149/ 12 n<'ll<' nzioni sul Cm·so ed infine fu lù<l<letto ul Com.a,ndo rn·tigliel'ia dell2. 3". Armata. Nel dopo gu<'1Ta (191!)), in. servizio presso l'Ispettorato deU'.1,i -tiglieria, colFig. 1180 la,borò alla compila,zione <le.Ile princi. · Ettore lli!ldassarre. pali. I struzioni termiche e tattiche del1'Al'ma. R aggiunse il grado cli colonnello per meriti. eccezionali mcl 1927 e dal 1931 al 1!)~3 com a Hdò il G0 artg.ilieria. pesante campale. Da,l J933 al 1.933 fu collaboratore cl.cl generale Dalloli.o nel Comitato di mobilitazione civile assolvendo poi ,d al 1!.J35 al 1937 col grado di colonnello e di generale di brigata l'im portante e delicato incarico cli. segretario genera,l e nel Com- . ruissariato per le fabbricazioni dl guerra. Comandò dal 1937 all'apri.le del 1938 l'artiglieria del Corpo cl' Armata di )1ila010 e sucoessivamentc la Divisione di fanteria e< Legnano )) (,denominata poi « Cun eo ))) fino al novembre 1939 col gr ado di generale di brigata e poi di òivisione. Passato a oomandal'e la Divisione corazzata « Ariete >) partecipò con quest' ultima a fianco di una Divisione tedesca -
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SCRIT1.'01H 1)1 )IA'l'EHll,; AWl'lGLIEH8SCHI<:
(1856-1919)
ed agli ordini del generale Rommel, al ciclo operativo per la riconqui.sta. d ella, Cirenaica, guadag1mndosi per la sua perizia ed il suo HLlore la Croce di ferro di 2" cla,s se germanica. Dal luglio Hl41 è stato incar.icato delle fU!nzioni di Direttore del Servizio tecnico di. artiglieria . Il generale Baldassarre per la sna, alta, ca:pacità tecnic<t e tattica costHu.isce mm delle personalità più spiccate della, nostra Arma. - Le linee di eg uale correzione (Riv. d'Art. e Gen., 1926). - Circa le variazioni <lcl tiro (lUv. d'Art. e Gen., 1927). - Circa l<! conezioni del tir o (H.iv. d'Art. e Gen., 1927). - Circa la pre1rnrazione balislica del ti r o (Ri v. d'Art. e Gen., 1!)28). - Tiri di taratura (Riv. d'Art. e Gcn., HJ2lJ). ()0 - Procedimento grafico per lo studio e la giustificazione clelle regole tlfil t iro (Hiv. <l'Art. e Gcm., 1930). ·; o - Lettera al Direttore (Hiv. d'Art. e Gen., l!J30). 8° - P<~r ccnto utile e p robabilità cli colpire (Riv. d'Art. e Gen., 1931). 0° - Come s i può v alulan! l'csatte?:?::1 del t iro (Riv. d'Art. e Gen., 1932). 10° - Sul collcgi11nento geometrico parallelo (Riv. cl' Ar t. e Cen., 1933) . H 0 - Taraturn lli pc~zi e omogeneità di bnttcrie (Hiv. d'Art.. e Gen., 10:33).
J.0
2<> 3° 4° 5°
BALllINT Alberto. - Nato a Bolog1m mel 1872 fu nominato sottotcnen te ·d 'a,rtiglieria ne] 1892 e dopo la Scuola. cl i a,pplica ;do1w promosso tenente n el 1Sf.):i fn asscg,1rnto al 30" R.(~ggiment,o da cam pagna. Segnì i corsi dell::L Scuola di guel'l'a e pa,f,Sa,t o in S. l\f., da. capita no uel J9m) fn inseg,nante di storia, alla Scuola militare di Moclena se.rivendo in argorrwnto nn a,pprezzato tratta,to. Maggi.ore nel 1914-, tenente colon-
ndlo nel 1916 fu nominato colonnelh, nel 1!)17 : dal 1915 a.J 1918 pa,r·tecipò al Flg. 11.3] Alberto ll:.tl<lini. la gra:nde gue1'r;:1, espleta.udo numerosi e delicati inca 1'ichi. Dopo la guerra lasciò il servizio attivo, insegnò << Is tit11 zioni milita ri)) a lla Scuola di giornalismo in Roma e colla- · bor·ò a va,1'i giorna,li e periodici e particolarmente al Gior~
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AR'l'IGLIERI SCnITTORI
nale d'Italia su questioni interessanti 1].a politica milital'e del lo S tato. Nel 1925-2G resse FUfficio Stampa del ~1inistero della Guerra e dal 1926 fino al marzo 1!)41 diresse la rivista mensile cc Nazione militare>> edita da,l Ministero òella Guerra e partioolarmente dedicata al cittadino solcla Lo. Generale ùi b1·igata n<''l rniG i-agginn .-e il grado ct1 ~c11crale di O. A . nel J.938 ed ù Pn~:sidente dc1l'Istit11Co Nazionale per la Gu a rd i.a d'onore alle Reali 'l'ombe <le·1 P antheon. Fra le sue numerose ipnbblicazioni ricordia mo : 1° · La guerra fl'unco-genrwu ica 18i0·18il (l\:loclenu, Soc. Eclit. Modu n, 19J O). 2<> . La prima guena per l'indipendenza d'Jlalia (i.\fodena, Soc. Edit. Modau, L9l0) . 3° · D iuz (.l!'ir enze, lla r ber a , 1929). 4° . La guerra del 1848-49 pc1· l'incliJJcnclenza cl'Ttalla (lloma, Tibcr, 1030). 3° . Con la 4" Arma ta alla pri_ma di fesa del Grappa (Min. Guerra, Co· m:111clo Corpo S . :\I. · U lI. Storico, 1934). 6° . Fllcwcn ti di cult ura m!litare pel cittad ino ilalinno (Uonrn, Ed iz. Nn:;,;. M ii., ]!)35) . i" . Elementi cli cullura militare per le scuole medie inferioli Ediz. N n . l\lilit., J033).
(Roma.
BAL<Ylvl'A M:al'io . ~ato a Roma nel 1886 e com piuti i cor si della R. Accademia militare cli T orino ùal 1904 al J90'i f n nominat o $Ottotencnte d'ar tig1lic!ria, e quindi dopo la. 'cuola d'n.pplicazione venne nel 1!)09 p1'omos:-;o tenente al 7<> Reggimento da campagna o,e rima se nuo al J915 . P eomosso capitano entl'ò in g uel'l'a al comando cli una l>iLttel'ia clel 15° Rcg gim.ent o da campagna e riman enclovi fino al H>17 passò successiva men te sni fronti di S. Lorenzo cli. :'lfos a, Gradisca, Monte Cappuccio, S . Floriano, Ponte di P enma. Gorizi a, Doberdò, Vallone, .S. Anl;orrio in Vul Lagarina,, Oppac hi asella e Hudi. Log ove venne ferito . Pr-0mosso maggiore nel 1917 passò al 3° R eggimento cla camo)a.gna e n el biennio 1!)18-1.91!) prese parte alle azioni in Alba nia con1.:1,n clando un gruppo <li obi.ci cnmpa1li. Nelle numerose nzioni nllc quali ha partecipato oom•: Comandante cli batteri.a e cli g-ruppo sui varii. fronti, diede ripc~tute prove della [Jropria competenza, professiona,l e, d(~lle . sue doti ùi oornanclo e cleJ suo valore rpcrsonale, oltenenclo per ciò una medaglia cli bron zo nl vnlor militare .
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SCl!ITl'OHl 01 :\IA'l'ElUE All.'l'IGLIEHl:Jf;CHE
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Kel dopogu1~na clal Hl2J al H)2:3 a1ppartenne al 1() R eggimento pesante campale, fn quindi dal 1923 al 1926 addetto all'I8ipcttoea.to d'artiglieria continuando in tu1e destinazione anche dopo di essere stato promosso tenente colonnello nel 1026. Dal 1932 al 1.93~ prestò servizio al 7° Reggimento artiglieria da, carnpag1ia e quindi ti.no al 1936 fn destinato come Capo ufficio al Oornanclo d'artiglieria i.n 1Jcline, e promosso colonnello nel J 9~G comandò dapprima il 30Q R eggimento a,r tiglieria ·da ca,m pagna e quindi poi dal 1937 al 19:19 la Scnola Centrale d'art.iglieria e poscia fìno rLl 1940 il 32" Reggimento cla cam pagna, fio1chè nel 1940 venne promosso genen1:le di brigata e nominato Oonrnndante l'm·tig)ier.in. clel Xl V O. A .. Uffkiale. studioso, distinto ed appass i.onato fu collaborn,Lore prezioso, diligcntisr-imo e competente cli questa Stoda, ·d ell'Artiglieria e llurante la S1hl carrien1, pa1·tecipò ai. lavori dcJla Com , mi s ione sperimen tat:dc<' del uH1.terinle Fig. J.132 Mario Ualott:i. .(l f~ 75/ 2i' mocl. 1911, e della CommiF-sione per le prove del trattore P axese pe1· art,iglierie pesanti campali; fu in missione a Berli.no per acquiisto di 111uni1.iou:1rueinti speciali per armi por· tatili, e pel' la trasform azione da lui proposta dei carrelli da, montagna che adottata dal nostro Nr-ercito gli otLennc uno spc~ciale premio dal Ministero. 1° - I racliocoll~amcuti (.J':utiglict·ia (Ri\'. d ' Art. e Gcn., 1930) . 2° · Giuoco bnlistlco a lem po (Hiv. d'Art. e Gen ., rn~:,1). ;;o - La teleme1Tin 11er l:l manovra del fu oco (lii\'. d' Art. e Gen ., lfJ30) . .J 0 • PI"eparazione J.k'I' la mano,rn del fuoco dell'artiglieria divisional~ in guerra dì movimento (Rh·. d'Art. e Gen., l93i) . ;i<> - La misura celere delle basi nella preparazione per la manovra <li fuoco senza punti di posizione noti (Rh-. d'Art. e Geu., 19!l8). (i0 - L'azione di rc1m~:-;sionc clell'rntiglierin (Riv. d'Art. e Gen., 1940). i <> · Azione immediata e Capo pattuglia O. C. <l'11rtiglieriu division(lle (Riv. ò'A.rt. e Geu., 1!)'11.). 8° - Proc<.><llmenli di preparazione del tiro per crrettuare più rapida-
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AH'l.'l G LIEUI S Cill'l.'1'0R!
mente possibile la manov ra d el fuoco nella guerra cli rapi<ln. d ecisione (La,·oro pr emia to nel Conrorso Indetto dalla Riv . d'Art. e Gen.).
BAH.IBINO J>iet1·0. - Sottot enente d ·a rligliel'ia nel 1861 fn coma ndato a frequ entare i corsi del.la, Scuola Complementare e promosso luogotenente nel J S63 fu assegnato a1l 7° R egg. ar t, .. Capitu,no nel 1871, raggiunse il grado di ma,gg iore nel 1883 mentre IJ)l'Cstava $crvizio alla Fonderia di Genova. Morì l'a nno dopo. 1° - Flsperienze (li tiro con lo shrapnel da ciu. i da campng ua ((Hor n. d'Ar t . e Gen., 1874) . 2<> - L'artiglierin tedesca nelle ba ttag lie presso Metz - Riassunt o dell'Opern del Cupituno I1ossbner (Giot·n. d ' Art. e Gen., 18i 4). 3<> • Composizione delle brigate c1·ar t iglieri a da cam pagna (Glorn. <l' Art. e Gen., 18?0). 4° - 'l'iri r adenti e curvi nella difesa fissa <la costa e più specialmente dei tiri curvi (Gioru. d'Art. e Gen., 1.881). 50 - L'art iglieri a d n camp:tl{na · In Italia (Roma, Vogber a, 1875). G~ - J3reve cenno sull 'industria si<lernrgica e metallurgica in ItaUn nel 1883 (Roma, Comitat-o d ' Art . e Gen ., 188S).
B A1rnERA Y i 11cenzo. .Ka to a }lin ei·,·fo10 •M nrge (H.ulett·:t) Jlel 18f>8, <·ompi nti i c01·si del I 'Aecaclemia fu no-
lì'ig. 113-3
mi nato sottoten<~nl'e d'al'tiglieria neì 1 78 <· dopo la, Scuola d'n p J)l ica¼io11r: p1·om0S80 ten<~nie nel l~~O all 'll"' Re_!!: gimenLo : <·apitano rwl 1~. '6 f n clest1 naJ·,o al 3° artig lieria e maggiore nei l R.l..\!J pn~sò al rn" R eggim ento. Dal 1,.90 a l 1S94 t~ i:-uc<·(;'s~rramentc dal. 1901 ·11 190:, fn in:-a:egn anìe nllit Rc uoh1, -d'appli cazione cl i N o'l.ioni cl' ai· tiglieria,. T enente <.: olouneHo nel. 190è) passò a l 3"
Vincenzo Iltu·bei:a.
Reggimento e tH·on1.0~so <·olonnello Ol(;'l mio comandò il ~4° i11·tiglieri[b: mod . a N apoli nel 1913. Nd COl'SO <lelln s na rani cl'a egli era puri:! stato inseguan i<~ di S torifb militare dal 1SS:J al J.. SG alla R egia Accad emia mili t are cli T o rio1 0 . -
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SCRITTORI DI MATERihl ART!GLIEHESCllE
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l<> - E splosivi e lor o effetti nelle an n i (Li t.ogr afato a rnmio, Ecl. 189ll. 2° - Appendice a lle lezioni sugli esplosivi e loro el'f ctt i nelle armi (Litografato a mano, Ed. 1891). R0 - Materiali d'artiglieria (parte seconda) - (Litografato a nrnno, Edizione 1892). 4° - Norm e per proteggere u na bocca da fuoco e pr ogetto di u n cannone da J5 A.R.C. (Scuola applicazione, Torino 1893). 5° - Materiali d'arliglicria (Litografato a mano, fai. 189fl). 6° - }fateriali d'artigli e1·ia (Litografato a mano, Ecl. 1894). 7° - T eoria sul traino dei carri (Scuola applicazione, Torino 1894). &> - Condotta di fuoco d elle batterle (R i v. d ' Art. e Gen., 1897) .
BARBETTA Roberto. - Nacque a Modena nel 1862 e fu nominato sottotenente di Fanteria, nel 1882. Insegnò clal 1902 al 1907 to[Jografia, alla Scuola cli l\fodena trovando modo di frequen tare la. Scuola di Guerra nel 1905. · Prestò servizio in J~ri trea duJ 1907 al rn10 ed in Libia clal 1912 a1l 1913 guada,gnaùdo.si una medaglia d'argento al valore. Iniziò la guerra. contro l' Austrfa da colon nello nel 1915, pe1· passa.re nel 191G al Comando della Seuolà Alli.evi Ufficiali di Caserta.. Maggior gentrale nel 1917, comandò (1918) il 15° gru1ppo dei centri di mohilita7,ione di Parma. Congedato nel 1919 ebbe ne1l 1923 H gr1:Ldo di. t enente gem~raJe nella riservn. 1<' - L ' artiglieria da montagna è ver amente l'artiglieria degli alpini? (Riv. ìlfil. Ital., 19-00) . 2" - La 1~r cpm:azionc alla guerra di mon tagna (Studio di organica e <l i tattica a lpina) - (~l'orino, Casanova, 1001). :3° - )Ianu ale di topografia pratica l)el· l'Ufficiale comba ttente ('l'orino, 1904). 4° - Cannocchiali binocoli e t elemetri da campagna ('l'ori no, Casanova, 1905). 5° - Atlan te del Sempione ('l'orino, Lattes, 190G). 6° - La colonizzaiione dcll' E rit r ea (Città <li Cri stello, Lar,i, 1!)13).
BARIE Giuseppe_ - Nacque nel 1861. Fn nomina.to sottotenente nel 1879 e due anni dopo fu promosso tenente. Capitano nel 1888, andò a presta,re servizio al 29" R<~ggimento artiglieria e successivamente al Oomanclo locale delln, Spe?'ia ed alla Fabbrica, d'armi cli Brescia ove stette molti. anni. ·Maggiore nel 1902 e tenente colonnello nel 1910 del ruoilo -
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AR'l'fGLIER[ SCitl'.V'.tORI
tecnico ebbe la dir<~zione della stessa Pabbrica d' armi di Brescia. 1<> - Considerazioni sulla soim,;ione del problema costiero (Riv. cl' Art. e· Gen., 1900).
BARONE Bmic.:-o. - Nato a Na,poli nel 1859 fu allievo ' del Collegi.o militare della Nunziateilla,, passò quindi alla R. A.crndemia di Torino donde uscì sottotenente d'artiglieria nel 1878, e superati j corsi della Scuola di applicazione fu promosso tenente nel 1880 ·e destinato all'll" artiglieria: venne in seguito trasferito al 5"' e comandato alla Semola d.i guerra dal 1882 al 188G. Pr-omosso capitano . a scelta nel 1886 fu destinato al 1° Reggimento artiglieria, da càmpagna, e quindi tra, sf.erito in S. M. e desti1rnt o dopo poc1) tempo ad insegnar~ Arte mili.tare alla ,S cuola d'applicazion e <l'artiglieria e genio . Promosso maggiore a scelta nel F ig. JJ.34 J.SM passò al 70° fanteria e ri.entrat0 Enrico ~arone. poi in S. M:. e promosso tenente colonnello nel 1898 fu insegnante di Storia milita,rc alla Scuola di guerra . Nel 1903 raggiunse il grado d.i colonillell<> di S. M. e addetto al Com,1nclo del Corpo fu Capo cld.FU:lfieio stol'ico del Ministc1'0 della Guerra, succedendo aì compiain to eol. Cecilio Pa-bl'is. Nel 1906 lasdò il servizio attiv•) per volontaria. dimissiorn'\ ed -e nt1'ò come critico militare nella redazione <le « Ll:L T·rihuna )) <~ de cc Il Popolo Romruno )), fonclimdo e dirigendo in seguito anche il moto ed. importante giormtlc militare << La P1·<~parazione )). Nel contempo, vi.ne-endo br.i llantemente .il c:oneorso, fu nominat o professore di ]~oonomia, polit ica, e Sci01rne della :fina,rn~a nel R. Istittuto Superiore. di Studi Commerciali e Coloniali, e nel 1923 il Coillsiglio accad,e.. mico lo nominò l)frett-ore dell'Istituto stesso. Ufficiale distintissimo, eolto e studioso, m col. Bar<)ne ·eramel'itame.nte stimato da snperio1·i, colleghi ed inferiori che
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S(.'l!T'['l'OIU Dl i\JA'l'l•:HII:; AH1'1G f,JEH0Si.'l1E
(JSGG-l!)HI)
vedevano giu::;lamcnte in lui un ufficiale clestinnto ai più alti Comandi cd ai più a,Hi fastigi; pnrt roppo la morte lo incolse nel 1924, e pertanto ·1a mole co1piosissima di opere storiche e militari da lui scritte lo fanno rivivere 01el pensiero, nel ricordo e nell'arumì.razione di quanti lo conobbero. Jo - Stuclìo snlle reg-ole del t iro (Riv. <l'Ar t . e Gen ., 1884). 2'> - Lezioni <l 'a rte mllltare ('l'orino, l.SS8). 3<> - Del r:ombattirucnto autonomo (Roma, Vogherà, 1890)1'' - L 'invasione del 181'1 in Francia (Roma, Vogher a, 1800). fio - Verit!t vecchie e paradossi nuov i (Ri v. d'Art. e Gen., 1891). 6° - Come operano i grnnd i cse1·citi (Iloma, Casa Ecl. I tulinna, 1892). 7° - JI fuoco cli fucileria (Roma, Casa Ed. Italiana, lS93). So - I graudi capitani si110 alln riYoluzione francese (Torino, Roux e Frnssati, J898) . 0° - Stucli sulla condotta della guerra in Bo~wia - 1866 ('l 'or ino, Ro u,: e Viarengo, 1900). l()'> - Com;iderazioui lllilitari sulla guerra an,:rlo-boer a ('l'orino, Iloux e Viarengo, 1900) . Jl" · SttÌ<li snlla condotta cleJla guerra: 1814 in F ra ncia. (Torino, Roux e Vhll'engo, 1000). 12° - Scudlo ;,ul]a condotta della /!Uenn del JSOG in Gcrurnni a ('l'orino, Rou x e Yiarengo, 1900). J3° - Armt e poli li ca • A proposi I o (lcl bilnnclo della gnerrn (Nuo,-n Antologia, Fascicolo 755, 1° giugno 1003). 140 • J!er il problema militare (Ho nrn. Nnorn Antologia, Fascicolo 79H, lG febbraio l!lO:'i). 150 . Adua nel quindicesimo anniY('r~ario (Conferenza) · (Roma, 'l'ip. Ilomn, 1911) . 16" - Studi ili economia finanzia r1 n (Horuti, Giornale degli E conomisti, 1912). 17" - Principi[ di economia politica (Rornn, Athenaeum, 1013) . 18° - La slol'ia militnre clelln no;;tra gn NTil nno a C:1poretto (Bari, La· tcr½fl . mm). ]!}" - I p;l'nndi C:1pit:111i fino nlln riYolu :r.ion(' francese (A. cura (lcl tenente colonnello cli f:mterin Sandl'o Pia;r,zÒni) • (Torino. S<'hioppo, 1928). 200 - Le c·:1mpngne per l'imlipendcn:r.a e l'uniti'l d'Itnlln (1848-49-ii9-GG) ('l'orino, SchiOJJPO, 1929). 21<> . Le r:1 mpng-11e cl0l g-enerale Do na p::nte iu Italia (l 7f)0-07-l800). Ovcra Omnia (postnnrn). Studi !'nlla conclotla della g1wrra ,, cnra del ten. colonn('llo di fantcrin Sandl'O Piazzoni (Torino. Schioppo. J!l82). BAS8ANrnSFJ Anto11i,0_ Nnto nel J~fì~ egli entrò in servizio nell' Amministrazionc mililni·r. come C'apokcnico di SC<'Off
AH'.l.'.1G LIERI SCRlTl'OnI
da classe nel 1886 e fu assegnato al P olverificio di F ossano. Nel 1889 fn tl'aisloeaio a lla l?ondetia di Na1p oli ove rimase fino al dicembre 1 '96, a,l lorchè fu traslocato al P o1lve1·ifì.cio di Fontana Lil'i all' atto della sua pr·omozione a Ca potecnico <'li prima classe. };el 1898 venne trasfGtito al Laborntorio pino tecnico di Capua ove rimase fino . al 1910 an'atto della sua promozione a 1° Ca po tccnico cli seconda classe, venendo quin di destinat o nuovamente all' ArsenaJle di. cost1·uzione cli · N::Lpoli ove rimase fino al 1923 epoca in cui fu trasferito aU' Al'scna,l e di T,o rino dopo di aver ottenuto nel J 9l'ì la [)l'Ornozione a Oapu Tecnico . Nel 1923 fu promosso ùapotecnico Carpo Officina e nel 1927 nmne collocato a, ripoi:;o per a,nzianità cli servizio. 1° . La fabbricazione del fulwìn:ito di mercurio (Torino, Guadagni e Can<lellero, 1889). 2<> - Trattato òi chìmi<·a a<l uso delle Dire:doni d' artiglier ia (Napoli. Tip. Mar chese, 18110). IlAVA B lli'CCAHI.' Fioe<'11zo. N ncquc a, F ossano e mori. a Roma {.lS.'31 -1924) . D a. tenente d 'artiglieria si distinse in oeC'usi,01u~ dello scoppio élelln polvel'icr,1 ])01·a (~6 aprile .LS52) i.JL T o1·iuo mel' i · lan(lo!;i una m.edagli.a, cli bronzo al valore. l 1 r ese parte n.lla campagna di. Cr i.men ·(J85o-5G), al la, <·arnpagna <lel rn:m, e a quella del 18GG, g naclagnan · <loi:;'i una, mednglia, (l'argento nel Catt,) d'a rmi <li Poz1.olcngo e la Croce di Can1lier e dcl1' 0.1L S . nel comba,tt.irn.c~nto di l\fonte Croce . Raggiu11se i L gra do di eol.onnd lo nel 18'76 {~ cornancl<Ì 'il collegio militai-e di ~lila u o e suc:cessiYarnent e n 5f,f Regg . Fa.nteria. Jin.ggiore F i g. J13i'i Generale i11el 1S82 cornawlù pi-im a Ja Fior enzo Bava licccarh. 2" btiga.ta di. ca,yallcria e poi fu {1ir cttorr! ge11cl'ale <l'ai-tigìieria e g-e11i o . Tenente genera,le nel J887, comandù la Divisi.one militate di Roma, <· qui ndi il Vll e II1 Col'po d'Armata . Durnnte i moti cli Mila,no del 1898 fn nomhialo R. Commissario s(,raorcli11ario COll pieui ~
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SCRI'l'l'ORI D! llfA'.i'J,ml!J; AR'.l'lGLH;HESCIHJ
(185<.ì-UJJ.9)
poteri nella, provincia di Milano, ricevendo p e1· Ja, s w1 opera l'onorificenza di grande uffie.i.alc delPO.M.S .: Entrò al S<~na,to del Regno 11el 1898 e f u nominato nel l!.)04 Illernbro del Consiglio dell'O.•M.S .. l " Rela<1io1w . delle oper azioni milit;n·i iu Lorulnirdia nel J.848. ('l'oCassone, JS48). 2° - ConsWeraz ioni sull'ordinamento militare del regno . (F'itenze, Cassone, JSG9). 3° - Studi sull'ord inamento m ilitare del regno. (Modena, 1869). 4° - Dello stabilimento metallurgico d el signor K ru pp e clell'm:t iglieria da esso costru tta (Rìv. Mil. Ital., 1871). èi0 • l%eJ:cito Italiano, sue origin i, suo success ivo mupliamento, suo stato at.tnnle. (Homa, SalYiucci, :J()JJ.).
rino,
BAZAN Enrico. ~ato a Palermo nel 1864, dopo avel' su pera.ti i corsi delJ 'Accad<~mia, fu nomina,to sottotenente d'nrtiglieria nel 1885 e dopo la S cuofa. d'applicazione pr-0mosso t en ent<~ al 10" Reggimento artiglierin, da campag,na . I nsegnò Impiego ·d'artiglieria t'\ G<~ogtafia militare a,1.la Scuola èFappli.ea,zionc ,d al 1899 al 1904, e Googrllfi a milit m·e alla, Scuola ,cli guerra dal 1010 al 19H. N el ·1896 v·enne promosso eapit::uno a,l 15° e quindi al 22° : nel 1910 venne promosso maggiore, ed ini.ziò la grande guerra co · me t e1rnnte colon nello presso il Oomwndn d'artiglieria, della I Armata. Colonnellu nell'aprile 1916 f u dappl'ima inc;aricat< , del predetto Comando, del quale <livenFig. uac; ne titolare dur::mt<~ l'offensiva nemiea Em·ic:o Bazan. del 1916, g uacfagnando!:!i .la promozioa1'~ a g,e nerale per merito di g1wrra. Nel ma,r zo 1918 assunse il Comando dcl FarLiglierfa dell'VIII ( LA., gna,dagna,ndosi al ,M ontello la cr-0(~ cli c,wa,liere dell' O:.lVLS .. Nel 1919, dopo la guerra comandò 1 'artiglieria del C. A. in Torino e nel 1921 la,s ciò il servizio attivo. Venne riehiamato nel 1924 e nel 1928 conse-
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A!Cl'!GJ, Uèltl SCIUT'.l:ORI
guì la. p1·omozioue a generale di U. A . e per le sue molte· plici l>enemerenzc fu nominato Senatore del Regno . Ufficiale dis tintissimo, colto e s tudioso fu colla boratore apprezzato di JUOlte R i,·iste. 1° - L'artiglieria nella guf.!na campale (in colla bor. con l?. 'l'ozh '.l'orino, Lattes, 19011). 2° - I mpiego · de ll'artiglierin. r:artigllcritt nella guel'l'a ùa fortezza e da costa. ('l'orino, 1'1µ . r aris, 1003-0,1) . 3° - Geografia militare (l>arlc seconda) . 'l'e:itrì dì operazione. (Scuola di guerrn - Torino - Ed. 101;}-14). B wLLA'r I Ginseppe. - ~acque a hiaYenna e mori a Como (1841-1916). Volontario n ei ber saglieri ipa.r tecipò alla campagna di guerra deil 185!) e caporale nella 3n compa,gui.a della Brigata AssanU ipa1.·tecipò alla campagna di g uerra dd lSGO. Da tenen te cli F antci·i.a prese a n cor pa1-te alla. campagna del 1866 e dop o aver freq,1entat o la Scuola cli guena entrò nel 1872 nello S. M:.. Da ten . col. fu Capo ,d i S. ì\1 . . delle Divisioni di Salerno e :Napoli, raggiungendo il grado di co· lonnelilo nel 1.888. Comandò il 1·, ° Fanteria, cd el>l>e le full· zioni di capo di S . :.\L del II O. cl' A .. Prouwsso maggior generale nel 1890, eomandù la Brigatn, P isLoia ,e fn com.an dante della Scuola centrale di tiro cli fanterfa e della Divisione
di P alermo. Tenente gen~rale 1J1el 1!)01 ebbe il comando della, Divisionl:\ di Alessandria e neil ped odo rnor;.J ~)OS re8se la caricn, di CO · mandante generale dei RR. CC. 1° - Kuovi telemetri per fa nteria ed urtigl icria. (Uh·. :\fil. Hai., 1891).
B ELLAVIT A Emilio. N at o a Lodi 11cl 1857 fu allievo clcl Collegio Militar e cli hlil:1110 11el rn74 pas1-a ndo l'anno successivo alla Scuola milita l'e di U odena. :Nel 1S7'7 venne nominato sottotenente n el 2J R eggimento fant er ia e p r omos1so tenente nel 1880, ven[lc n el 1S83 destinato alla, Scuola mili.tare di Modena oYe rimase qnale in segnante per quattr o a-nn i. P romosso capitano nel 18 7 passò :i 1 22° Reg·g;imento fanteria e n el 1888 dietro sua, domanda fo inviato i11 Africa : rient rato in Italia n el 1890 Yenn e nel 189-1 n ominato aiutan te 0
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SCRI'l'TORI DI l\:CATERIID ARTIGLIERliJSCflM
(1856-1919)
di ca,mpo della, Brigata Cagliari, finchè 1nel gennaio 1896 nuovamente a sua domanda fu destinato alle tru1ppe partenti per l'Africa e assegnato a.i Comando della Brigata Da Rormida. Per lo zelo eél i.l coraggio dimostrati dùrante il combattimento e specialmente nella ritirata, per la battaglia, del 1° marzo gli fu conferita: la, meda.glia cli. br.onio al Yi,1Jor milita.re. Nel 1898 promosso ma.ggi:ore passò al 63° Reggimento fanteria e qui:néli poi al 72° Reggimento; fu promosso tenente colonnello nel 1903 nell.'86° Reggimen to e quindi promosso colornneUo nel 1908 ebbe il Comando del 64° Reggimento fanteria. A sna domanda lasciò il servizio attivo nel 1911 ma fu poi richia.mat'J alla s ·cuola niilitare cli Modena 1n el Fig. 1137 1915 e poscia, nel 1917 nominato PreEmilio Bellavita. si<lentc della C{>mmissione esoneri di Genova. Ufficiale studioso, colto e molto stimato per il coraggio deille sue opinioni e per l:1 schiettezza dei suoi giudizi, non ottenne sempre quel riconoscimento che gli sarebbe stato dovuto. Scrittore elegante e ,persuasivo collaborò a varie Riviste e a, di.n\rSi Periodici e Gi.orna,l i di carattere tecnico e ,politico. 1° - La battaglia d i Adua - Leggenda e r ealtit (Nuova Rivista Storica, genna io-febbraio 1020). 2<>· - Come :rndnmmo ad Adna (Ri v. Stor. ltal., d icembre 1930 , _a prile 1931) . 30 - Adua - I precedenti, la hattnglia, le cousegnem:e (1881-1931) . 1° - Ancora c1u alclle docu men to in difesa t1,i1 gen. Oreste Baratier i (Nuova Itl vista Storica, gemrnio-febbr aio 1932). r,, - Il gen. Barai:icri (L'Azione coloniale, luglio 1932). Go - Ancora documenti per la riabilitar.Ione del geu . Baratl.eri (Nuova Rivista Storica, F·nsc ieoli III e IV, 1933).
BELLiì:\I Arturo. ~ Nacque nel 1843. Sottotenente d' Artiglieria cnel 1864 fu asRegnato al 4" Reggimento artiglieriµ,. -
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AllTIGLIEHI SCRITrOIU
Prese parte nlla campa,gna del J866 guadagnandosi una medaglia d'ar genlo al valore. Luogotenente nel 1867 rimase in servi zio aillo stesso reggimento. Capitano d'artiglieria, nel 1875, maggiore nel 1887, ten. col. nel 1 94 passò nella P. A. e q uiJ1Cli nella riserva nel 1900. 1° - Sulla costr ur,i oue d elle batterie (Ri~-. :wu. Jtal., 1878) . 2<> - La sevarnr,ionc della c,llTier a per gli ufficiali di artiglieria e le conùiiloni d cll'nrtiglierin <la fortcr,rn iu Italiu (Riv. Art. e Gcn ., 18S.i) . :::<• - Idee su questioni iwporta n ti d ell'ar tiglieria da fortezza (Ri\·lsta d'Art. e Gcn., J888-18S9) . -1° - Vi ttorio Bmnm1cle e I vet cr:ini delle patr ie b:tttaglle. Ri cordo (]ell'iua ngn r.rnionc d el .òicinum euto a l radre della Palria, avvenu t a in 'ror iuo il 9 dicrmbrc li<!l!l. (Torino, G . C:rndeletti, 1900) .
Brnr:rnAMT Ett ore. - Kato a. Cr emona nel 1852 morì a }filano nel 1910. Superali i corsi dell' Accademia militare e d<~lla, Scuola cl'a1pplicazione, fu nominato tenente d'artiglieria 11e1l 1877 e assegnato al 10° fLrtiglieria : promosso capitano nel J 4 fu trasfer i to al J :5° e come maggiore p r estò servizio a lla Direzione d' a1·lig1iedn., aU' A.rsenale cli eost1·uzioni e a1hL lì'on cl eriiL di Napoli nonchè all' I spett orato delle armi e materiali dei col'pi. Come tenente colonnello passò successiva.men t<'! aJlle Dire½i-o nl d'artiglieria di Messi.na, e d.i. Vene zia e come colonnello dil'esse llHl HlOfì la Fa hbl'i ca d'armi éli Bl'escia. Lasciato il servizio nel 1910 f u [>rom.osso generale nella l'i.serva nel 191G. 1° - Alcune idee sull'aer ostatica applicata alla guerra (Riv. l\Iil. Tta l. 1S81). 2<> - P alloni liberi e palloni frenati, Loro impiego in guerra. (Rlv . .Mil. Itri l.. ]885) . 8<> - Associirnione <li i\'futuo Soccorso per le f:amiglie . del milituri. (Riv. Mil. !tal., 1S90). 4° - Studio sulle imprese militar i notturne e n or me tattiche r elative. (~apoll, De Angelis, 18D4) . (i<> - Le amazzoui. (Riv. Mii. Itnl., 1897). G0 - Question i vitali. (Riv. Mii. Ital., 1897) . 7° - Alcune idee sulla guerra delle masse. (Ri v. Mii. ItaL, 1808) . 8° - Na poleone I ed il suo genio militor c. (Riv . Mii. Ital., 1000). 90 - L'assedio n el d iritto Internazionale. (Riv. d'Ar t. e Gen., 1902). 100 - GnsUIYo Adolfo ed il suo r egno mill tnre. (R iv. Mil. Ual., 1903). 11° - Il Genio Militare teutonico. (Riv. Mll. Itnl. , 1908) .
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SC!l!TTOHI UI M.-\TEUJI-'. .\HTTGLIEHESCH E
(18u<i-191!))
B EL\'IDDlllRI Enrico . Kato nel 1858 fn nominato p er titoli cli i:;tudio sottotenente di artiglieria nel 1882 e super_a ti i corsi d<>lla Scuola d'applicazione venne promosso tenente n el 1884, e ·destinato ~ l li'>° Regg imento n,rtiglieria da forter,r,a. Coman cfato jn seguito aJl:1 Scuola d'applicair,ione d'artiglierht e genio insegnò per a lc uni a nni )fcce:anica. a1pplicata passando in i-eguito alla, Dil'C1/,ione d'artiglieria di 'J'orino e freq uen tando i corsi della , cnola di guerra. Capitano U€jl J892 fu destinato al 26" R eggimento e t1:asferito in scl'vizio di S. ìVL : promosso maggiore di fan teria nel 1899 fu comandato presso il Minisforo clella Guerra e promosso poi tenente colonnell0 nel 1905, morl nello stesso a.11110 a R om.a.
1° - Elementi d i rn ecc•:mica :111plicutu (in collal.Jor. con L. Mnsino) ('.Co1'Ìllo, Camilla e De1·tolero, JSS7). 2'> - Corso di mncc!Jine. (Torino, Scuola cl'.\pplic. d 'Art. e Gen. 1889). 3° - Corre?:ioni per pezzo delle cli srn uze tinte clrli tclc1LJe tri nel tiri dn costa. (HiY. d'art. e Gen.. JS95) .
DE~CTvn~<:;A Roberto. -
Nato a Ho -
ma nel l "72. super ati i (:orsi dell' Acen,clelllia e della Seuola cl'appli cazio111~ fn Olominato tenente cl' ai-lig;lic1·ia n el 1895 e assegmato nJ J3" R egg·imcn to . F1·eqnentata la Sel~o.l u di g-neu,1 e promo..so capitan o nel 1905 passò a lrll ' artig;lier.ia e :l:Cldetto nel HIOS-0!) allo 8 . .\I. tlel gen . )la;,:;-:itelli , comrnis~l'io pe1· i.I tenemoto in C'iilabl'ia, Ri g uachi · gnò la medagli a d 'a1·gcnto di. l>encmerenza. A li.o seoppio d<>lla g nerra it..1,] 0-tnrc,t Fiµ; . U C:8 Uober to llencivcnga. fn a ddetto allo R. )I. del gen . CaneYa, per pas~are poi alla 1" ed :11la Ha Dirisio1w . P er l ' opc1·a. spit:!gaia, nei comb,1Ltimenti di Sid1 Messl'i e cli Ain Zara, si guadagnò una meclag1Lia d'argen to ed unn di bronzo al v. m. ; successi.va,meute ·ebbe le ·l'unzi.oni ,di Capo di S. M. del presidio di Homs. Promosso u sceltn, al gTacl o <li maggi.ore di S. JVf., all'ini· Hl7
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ARTIGLIERI SCRITTORI
zio della gra,nde guerra fu addetto alla Sezione operazioni del Comando Supremo, sost ituen do poi il col. Penn eJla quale Capo di t ale ufficio. Per l a sua -colla,borazione nella difesa <letl Trent ino (1J111 g gio 1916) e per la conqufata di Gorizia (agosto 1916) ottenlJlé la promozione a colonnello per merito di guerra e la crotc di cavaliere cle11' 0 .M. S .. Come colonello brigadiere neill'a,gos to 1917 comandò la brigata « Casale ))1 e su~ito dopo la brigata « Ao.-ta » iu Yal Sugana. Durant e lit ritirata cli Caporetto ebbe l' incarico cli organizzare una prima difesa sul Grappa e poi. ri.prendendo il Comando della brigata cc A.osta» nel settore Brenta-Yalc,11cino, sostenne vittoriosamente il combattilnent o d i Col della Beretta guadagnandosi 1rn a medag1lia d'a1·gcnto nl Y. m. ~u l callljpO.
Si clii-;tinse ancora per l' orgfl,niz-zazi one di un colpo di. ma,no sulla Vetta dello Spinoncia, sul Montello e rw1 !:';ettol'e di Nervesa (giugno 1918) e quindi nella battaglia di Vittorio Veneto riuscì ad espugnare il -:\L Vnlderoa sul Graippa. Durante l'armistizio fu Capo della missione mi.llitare a Berlino. Lasciato il scrviv.io at tivo &i dedicò allo stnclio di pro blemi militari collnhoranclo in varie r iY iste et1 in tliYcri-:i ~ior· naH italiani ed esteri. F 11 eletto Deputalo aJ P arlamento ll.t· zionale e consegui il grado di generale ai briga tn . 1° - Come si possa esmuiuarc u n'esercitazione di til'o. (Rh'. d'Art. e Gen ., 1897). 2° - Sulla curva genera trice della snper ficie ogivale dei proietti ìn r apporto alla resis tenzn dcll' arl n. (R iv. d'Art. e Gen., 1807) . · 30 · P istola a rotazione o pistole automatiche? (Uh·. c1·Art. e Gen., 1899). 4° - L e mitraglin ttici, nuova fi r ma dl. gnerra eampalc. (Riv. ù'Ar t . e Gen., 1902). 5<> - Cenni sull'artiglieria tedesca. (RiY. Mii. !tal., 1907). (lo - Cenni sull'org:rnisrno militare terr<'stre <lcll'Austr ia-Ungheri a . (Riv Mil. ltal., 1908) . 7° - Cenni sull'organizzazione militnre della confederazione s,izzern. (Hh·. l\1il. Il.al., 1909).
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SCRI1"l'0Rl DI )iA'l'ERIE AH'l'IGLrnJ;I!lSCBE
(1856-1919)
8<> - L'impie6 o dell'artiglieria campa.Je nei piccoli distacc11m1:mti. (Riv. d'Art. e Gen., 1910). 9° - L'esercito di oggi <~ quello di domani. (Roma, Ausonia, 1921). J.0<> - Per l' ordinamento definitivo dell'esercito. L a via maestra. (Ro-ma, Il assegna Italiana, 1922). 11° - La sorpresa strategica di Caporetto. Appendice al « Saggio critico sulla nostra guena ». (Roma, 'l'ip. della Madre di Dio, 1902). 12'> - Saggio critico sulla nostra guerra. Vol. T: Il periodo della neutralità. - Voi. II: La campagna del 1915. - Vol. IIJ : La carupagn;:., del 191G. La sorpresn di Asiago e quella cli Gorizia. · (Roma, Tipografia Agostiniana, J.930-193~).
BEKNA'l'I Luciano. ~ato a Mila.no neJl 1852 fu nominato sottotenente nel 1S74 a,l Fll'' reggimento e quindi promosso tenc-mt<~ trasferito al 14° ecl al 9" da campagna. Pr·omosso capitano nel 1882 appartcnn<~ successi vamente a.l 13" d,1 fortezza1, al1'8° da. campagna ed al reggimento artiglieri ,1 a cava Uo. Prornosso maggiore nel 1891: passò al 7° da c,1mpagna, poi comandò ln 1 O" brigata, autonoma <la fortezza, e sncc-essi va mente fu vice-direttore del La.bora t:ori-o di precisione, e promosso tenente colonnello nel 1901, fn nominato Direttore del Labora.torio pirot ecnico di Capun nd J902. Colo111H~llo nel l003 tor,nò come Dì rettore al Labora,torio di precisionti.
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Luci.:mo Bennati. di g{~niali eoncezi:oni e -d i tangibili realir.za zioa1i. J )el<~gato del :Minister, 1 della, Guerra a l Yf Oongrei;:so Internazionale di Chimica a,pplieata, temutosi in Roma nel 1906 e parteeipa,nte all'Esposizione Internazionale di. Milamo ottenne due. alte onorificenze, nH~ntre poi all'Esposizione Internazionale di ~l'orino del 1911 ottenne un:alt1~a onorifìtenza. Promosso generale nel 1910 comandò l'artiglieria da forter.z-a, in Piac-enza e nel 1914 lasciato il servizi.o attivo per etù, fn contcmporanea,mente J'ichia.mato e addetto a,ll'Ispet -
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AR'l'lùI.JEf!l SC RITTO!U
torato d'artiglieria e 11ominato Presidente clelle Commissi oni ine;nricnte delle espel'iem,e auto-m.ccca,11ìche e clella definizion e dei materiali da 149 A . e da 260; ~cl ebbe poi anche l'incarico dell'organizzazione del P a r eo d'assedio . .All'inizio delle ostilità contro l'Austr ia comandò il 2° raggrn1p parnen to di frazi oni di Parco d'assedio e promosso t.enente gener ale in quell'anno, pa ssò a comandare l'arti . glieria deil XII O. A ., guadagnan dosi una medaglia d'argento al v . m .. Già in vari altri capitoli di questa Storia è stato r ipetutamente accenna,t o alla fecon d:1 p1·oduttività, del Bennati, sovratutto nel campo dell'ottica e degli apjparecchi e congegni di p untamen to : rfoorder emo qui che 11el 1917 ideò e realizzò unl't bomba in cendia r ia di 165 mm. per uso rnt~r ino ed un a pparecchio elettro-magnetico adottato dal Comando Supremo per le ba,tterie auto-carreggia.t e. )fol !lui.dio 1917, richiamato dal fron te e collocato a di~oRizion e del Ministero dell a Gnerra, fu incaricato cli reggere l'Ufficio Inchieste presso il Mini stero delle ar mi e rnn nizioni, e l'an110 successivo fu nominato Capo del Seryizio esportazioni <~ Seni'l.io r.e<Jnis:fai.oni delle merci s ba1:cate dai piroscafi nemici 1 e membro del Comitato interministeriale (Per le espor t:rnioni . P.e1· la s ua opera jn pace ed in guerrtL il Bennati fn insignito 9.i. numerose alte on01·ificcnze il"a11 iaM ed ester e, e decora to della grande medaglia man l'i7.ia na . 1° - La fotogl'afìa nelle sue appli c:izioni mi litari. (R ivista a·Arl. (' Gc11., 1892) . 2<> - A1)plicnzioni d ella metereologla all'arte m ili tn r e. (Il.iv. d'Ar t. e Gcn., 1S!H). ::0 - T Nmgegni cli pnntamcnto C<•lere dei l'annoni cln c11mpngn:i. (Riv. d'Ar t.. e Gen., 1902) . -1° - Sull'indnstria della meccani<:a <li precli;;ion0. e dell' ottica in It:1lin. (Riv. d";\rt. e Geo ., 1903). 5° - Cirra un nnovo sist crun cli da re i lnvori a cottimo. (Hiv. d'Ar t. e Get1.. J903). 6° - 'C'n 11rec•u1·sor e. (!liv. <l"Art. e Gen ., l!J04). 7° - A pr oposil·o d i n na soluzione d el J)r ohlem n •n ili ttl r c . (Ri v. d'Ar t . e GC'n , 190-J). 8° - L:1 r :1diotcl0.gr afìa militare. (Rii'. Mi i. Ital. , l!J04) . !l'> • l nwzzi per l'osserrn zlone d el Ur o. (Iliv. d'A r t . e Gen. , l fl05J .
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- liu nuo1·0 til)O cli cano osscrrntorio. (Hlv. d 'Art. e Gcn., 1909) - Il goniostaòiometro a base ori.:.:ontale sis tema Bracda lini. (Ri,... Gcn., 1909). - I nostri stahilimcuH ruilitnri. (Hk Uil. Ttal., 1909) . - JI tenenle generale Pompeo Grillo (R iv. d ' Art. e Cen., 1922) . 140 - 11 generale l::;dpiouc Brnccialini (Hiv. d'Art. e Geu., l!J37).
10·> li" d'Ait. e 12<> J 3°
l3GRAIWINRL LI
'romu so . -
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Sa1c1·no fu al-
lieYO ciel l "' corso <ielia ScuoJa, militare cli ifocl.cna nel 1 76-77
e quindi de11a R. Accn clemia militare di Tol'ino dal J877 aJl lSfìO, e 11omina,to sottoten ente d'ar tiglieria con un¼ianità 187!> fu assegna to all'll° Reggimen to e comand ato a fre<)uentare l::i, Seuolu. d'a,ppHcnzim1e cl'n rtig1Ueria e genio . Pro mos. o tenente nel 1SS1 a11'11° Reggimento, p,Lssò nel 1882 al 12°, quindi nuovamente all'll.0 nel JSS3 e poscia nel 1881..I: al 5° Regg-imento cla cal1l!pagna e comandato a11:cL Scuola d'ap· plieazione <:ome ins<~grnmte aggiunto, morendo poi l'L Torino nel JS86 . 1° - '.l'arnln
l>nlisticn.
(lUv. <l'Art.
BmmTTA Angelo, i11geg1w1·e gedo .
e
Gcu io., J.886).
·c:aìciale d'artiglieria, h1 con-
l " - Pr0J ung:1mento d cll:1 ta,·ola l>nl ist i<':t general e <li Slacci. (Riv. d' Ar t. e Geu., l !U,). 20 - L'i ng. C iontnni Biam:llì. tolon11cllo (l'nrtlglieri n. (Riv. d' Art. e Gcu. , 1018).
Himxrr-1 Arciero Cndo. - Xato a Correggio (Reggio Emi1lia) nel 1876 si 'lì:1 urcò al.la R. Universitù, <H Bologm1, nel 1903 1·imauendovi come assil'ìten te di Fisica. fino al 1906. Fre(l nentò qniudi un corso dj perfezionamento a,l P olitecnico cli nio11a co di Bav·iera, nel J.!)08 fu jnsegnante a Sassari p nel 1!>12 con!'.'leguita la libera docenza tenne Corsi a.ll'Universi.tù fino al 1914, effettuando in tutti i precedenti anni stlHli ed e~perienze p<'I' i qua.li ottenne Encomi e !Premi dalle Snpe1·iori autol'itiì. competenti. A Yen<lo p1·estato il suo servfaio cli leva come aQlievo ufficia,le cU complenumto nel 3° Reggimento dn. campagna, nel marzo U)l;i ,·enne mobilita to come tenente d 'air tiglieria al
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AltTlGLI ERI .SCR!'l•1'0RI
40° Reggimento da campagna, e come tale nel maggio entrò in guerra, ma dopo una lunga degenza in OSfPedale per causa di servizio, nel dicembre 1915 fu destinato al 9° Reggimento da f.ottezza a Verona e, prom-0sso capitano, nel m.a.rzo 1916
venne comandato ~Llla Scuolla centrale di tir-o in Nettuno per un corso di istruzione snll'artiglieria contraerei , ove da allicYo diventò ben presto istruttore. Nel _.~=-,._ Hl17 t ornò al fronte come <:omantfantl~
i
di una batteria coutraer.ca, nmendo in fin d' ,111110 in(·aricato della, sistemazione delle batterie contraeree per la difesrL di Paclorn. Passò in seguito a ~,cttun0 ad illlpiantani la- Sc nola. cl"ascollazione ~·imanendovi fino all'n,rmi.stizio ed in tale periodo compilò quanto poi fn <'·OH · sacra Lo nell' « Istruzione snl i-ervizio di ascolta zione>> e,on F,ouocfatirnetro da lui illNlto, procUgarnlosi per ottoner<~ 1111a mi.gLioi-e valorizzwbione dei mezzi 1'' ig. ll40 n usili,M'i dclJ.e artiglforie contraeree (foCarlo Arciero Bernini. nogoniometri, tclelllctri ottici, ccc.). P er tutte le benemerenze acquistatesi durante la guerra, ollre la crnce di guerra, gJi venne asseguata anche h1 croce di cavaliere ottcnenllo poi nel l!J28 la pl'omozionc a scelta a maggioi-e d'artiglieria di complemento per ruerit,i. speciali. e nel 1939 quella a t<~nente colonnello nella Ris<!rva. Nel clopognetra, congedato nell rn.al'zO 19H>, venne più volte i-ichiamato alla Scuola di Nettuno iper migli orare il servizio telemetrico e f-Onotelemetrico, e nel biennio 1929-30 venue posto a disposizione del Ministero della Guerra appunt o pr attendere a Nettu no al perfezionamento di tali servizi; ed ancora, recentemente si occupò di speciali disposi tivi per segnalazioni di aerei in mare, concretando a,ltresi un segnailatore microfonico ed idrofonico per segnalazione di aerei con iprovenienza dal mare, e di navi subacquee. P<~l' tutti tali suoi studi e per le realizzazioni relative ottenne plau si, encomi ed anche ipremi speciali, conseguendo una pat·bicolare competenza in tutto ciò che riguarda le ar!
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SCJU'.el'Ofll
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Mi\'l.'KRIID AR'l'IGLIER l•:scrrE
(1856-1919)
tiglierie contraerei ed il ti.ro nelle t re dimensioni. Contemporaneamente a t ali suoi studi nei qnali divenne uno speciali· stu, riconosci uto, il Bernini proseguì intanto la sua carl'iera scien tifico-didattica dhentando profossore di Fisica tecnica e termodinamica presso ile RR. Università di Genova, di Ferrara e di Modena, classificand,osi sempre molto brilla,ntemente nei rispettivi concorsi : otternne elogi, onorificenze e premi ambitissimi ed a Genova ol'ganizzò 1poi a,nchc la difesa aerea territol'iale. A presciu dere dalle numerose sue monografie e pubblicazioni di caratte1:e scientifico-didattico ricordiamo qui le seguenti di carattere tecnico -militare. 1° · Nozioni sui sistemi oltlci dei congegni cli puntamento. (Labor. Forvlitogl'. d el Mlliist. Arnt. e Muniz., Romn , 191$). 2'> • Sui telemetri a laq;-a bnse. (Lnbor. Poto-Litogr. Couuuiss. Gen. Armi e Muni,1., Rorua, 1918) . ~ 0 • Norme per l:t posta,1ione clelle batte rie co'n traerci e dei mezz: ausiliari per la difesa u~rea. (Biv cl' Art. e Gen., Roma, 1919). 4° • Sulla parallasse <lel suono nel puutumento acustico cli uu aereo in rnlo. (Hiv. d'Art. e Gen., Roma, 1920). 5°. Il rlconoscìmcnto acustico degli aerei. (Riv. d'Art. e Oen., Ronrn, 1921). &> • 11 riconoscimento dei
velirnli per via acustica e la telegrafia acustica fra aerei in volo e la tena . (Riv. d'Art. e Gen ., Roma, 1922). 7° - Su di un uuovo modo d'impiego ciel telemetro mo11ostutico par:ticolarmente aòatto per l"insegnime11to degli aerei. ('l'ip. Succ. F.lli li'u<;_i, l'nvia, 102()). 8° · Fenomeui acustici che si ascoltano quando un aereo è in volo. (L al.!01·. l!'oto-L!Logr., Minist. Guerra, Riv. cl' Art. e Gen., Roma, 1027) . 9<> • L a ascoltazione nella difesa aerea. (Atti Congresso Soc. Progresso Scienze, Sez. Militar., Roma, 1927). 10° • Sulla pro<luiiune di elettricità nello :;:paro delle a rmi da fuoco e nel fun;,o;ionaweuto dei motori a scoppio. (Riv. d'Art. e Gen., Roma, 1928). 11° • Considerazioni sui diversi sistemi cli tiro contraerei. (Riv. d'Art. e Gcn., Roma, 1929). 12<> • Norme pratiche per l'impiego dei telemetri monostatici a colo· ci<lenza uel tiro contraerei. (Tip. Moisello, Genova, 1930). 13° · Sull'audizione binauricolure. (Riv. d'Art. e Geu., noma, ' 1930). 14"' - Telemetri mouostulici ll coincidenza e stereoscopici·. Mlsure con luce crepuscolare. (StubU. Poligr. Mode nese, Modena, 1030). 15° · Su di una stadia a linee oblique e verticali per le rettifiche i.D. altezza e distanza del telemetro monostntico n coinci<lenza. (Stnbil. Pol!gr. Modenese, Modena, 1930).
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AR'.l'IGLIERI S CHT'.el'ORI
16° · Tl problema del!ÌI telemetria monostatica. (rtiv. d'Art. e Gen., Roma, l.031). J.7° · Sulle. unità pratiche in acustica e sulle misure fonomctriche. Un nuovo fonometro per tutte le frequenze. (:1\uovo Cimento, 1931). 18'"• . '.reorie moderne e 1move esperieuze sulJe trombe acustiche. (Nuovo Cimento, J.032). J.9<> · No'zioni di acustica ed applicmiioui alla guerra. (Ispettor.1to Art., Ministero Guerra, Istit. Poligr. Stato, Roma, Ul32). 20° - Sopra alcune questioni riguardanti l'impiego di artiglierie e mezzi ausi!iàri nella difesa Httiva contraerei. (Tip. succ. F .lli Fusi, Fa· via, 1033). 2l:' . Dizionario tH acustica applicata. · (Soc. cromotipogr. Correggio, 1937). BER'l'INI li'rancesco. Nato nel 1878, fu nominato sotto· tenente d'artiglieria nel 1899 all'uscita daWAccademia militare e supera.ti i e-orsi della, Scuola di applicazione fu promosso tenente nel 1.901 destinafo succcssivamcmte ai reg· giment i 7", 1° e !.) da eampa;gna,. Fro::quentò la Scuola di guerra e promosso c:api.tan,o, nel 1910 passò nel Corpo di Stato Maggiore. Durante la grande gncrra fn Capo <li. S . M. della 54" Divisione e dell' Intencl0n1,a dell'Armata, del Grappa e <lc~gli Altipiani e venne <lecora,to di una medaglia d' argento al v. m. e della croce cli c;.arnliere dell'O.lVf.S .. l!'ig. 1141 Dopo la guerra contiornando ad es ]'rancesco Bertiui. ~ere assegnato al Oomando del Corpo di S. 1\1., fu nostro addetto militare a Praiga,. Promosso ma.ggior generale nel 1931 fu nominato Ispettore della, Divisiorn~ militare di Bologna e Presidente di quel tribunale militare. Nel 1934 nominato generale di divisione ooma,ndò la Divisi,one militare di Catanzaro e dal luglio 1935 la Divisione « Sila >> che da lui brillantemente guidata ebbe modo di distinguersi in A. O. a,l la battag1lia dell'Endertà P. nella manovra strategica che condusse alla battaglia del Lago Ascia,ngbi. Nd 1937 comandò poi la Divisione di fan 0
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:o,( 'l: l'l'l 'OHl U! ))f A'l 'EHIB Al(1'1G 1,1I::Hh:SCU 8
(185G-] 919)
ter ia del PiaYe e pr omO$SO geuen 1,le cl i O. A . comanclò quello di AJ.essandria . Pe1· tu Lte le s ue benemer enze militari venne h isigni Lo della commenda dd l 'O.M.S .. 1° • La crisi elci combustibili liqu i<li e le r icerche intese a i l·ovn rn una soluzione. (Roma, Tip. F,<lit., 1914). BflR'l 'OLDO Gi0Ya11ni. ,._ Naio a Fom o Rin.ira (Canavese) 11el 1847, en tr ò giovanissimo .alla R. Accademia militare cli Torino e nominato sottotenente del genio nel lS6G frequent ò i corsi. della Scuola, cl' aplJ.)lic,udone d' f-Lr Uglier ia e geni.o . P romosso luogotenente del genio nel )86!) aJ Corpo zappat ori, nd J872 passò al!la Dfrezi.onc di Ver ona e n el 1874 fu trasferito al 1° R eggimento genio r aggiungendo nel 1S75 la promozione a capitano. Prestò successivanrnnte servizio pr esso il Comitat o d'art . e gen . e p oscia passò nel Corpo di S. M . venendo successivam en te destina to al Com an do del Corpo 1.; p oi a l VI.I C. A .. Promosso maggiore nel 1883 fu assegnato a l 54° Reggim en to fanteria e r ie nLrnto poi nello S. M. venne! ndcletto prim a a1l'V1II C. A . ecl i n cli nuof·amente al Co· rnan do dPl C01·po. N el 1887 fu prom osso ten en te coil onnello p erman endo a l Comando del C01·po cli S . M. , e n el 1891 coì gr ado di colonnello anelò a, corna rnlarc l'lJ " Reggimento fan· teria . Stud ioso delle a rmi portati.l'i . idrò la t rasfor mazione del fuci le Vet.Lcr!li Mocl . 1870 in carabin a, a ripetizione che fu i o n~o per qualche t em po n ell a R . ]\f a rina , e con cor se ipoi al1a clet<-ll'm inar.ione del fucile Mod. 91. Anche da colon11ello fu addetto al Coma ndo del Cor p o di S . M: . e promosso maggior gener ale nel 1898 comandò successi rnme nte le Brigate «Sicilia» e cc F riuli ». T enent e gener ale nrJl 1904 comandò prima la Divisione militare di Ca · gliari e poi qnclla di. Genova. 1 mo1tC(plici studi ed i lrivori di fortificazione in cor so alle nostre frontier e alpine, consiglia rono i1l :Ministero della Gnerra di riunire n<~lla, stessa persona le fùnzioni di Ispettoi·e p:enerale del genio e di Ispettore generale dell 'a rtiglie1·ia, · e a.cl un tale p osto di così gran òe r espon sa bilità, venne· nel 1908 chia ma t o il gen . Giovanni Bertoldo che jpér la vastità ~
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ARTIGT,I@nI SCfUTTOIU
della sua coltura, per la profondi tà dei s uoi ~tudi nei varii campi tecnici e milita,ri dava sicuro afficlail1e11to cÌ'.i saper assQllvere l'mportante e difficile compito : Giovanni Bertoldo era effettivamente ·all'altezza della situazione, ma IPUrtr,oppo appena all'inizio éli opera così grande e complessa, fu stroncato dalla morte che lo colpì in Roma nel 1909. · 1° - Le mitragliere Gardner. (Giorn. d ' art. e ge11., J.880). 2<> • I fucili a ripetizion e Hotchkiss-Russel e Lee. (G!ol'n. ù 'a r t . ci geu., 1S.'W). 8° · T fucili a ri petizion e Hotchl-:iss e Kropatscbek. ((Horn. d'nrt-. e gen., 1880). 4° • n fucile Pieri a ripeti?.ione. (Giorn. d' a r t. e gen. , 1881) .
BEssor.o AlessaJJ1dro . - Nato nel 1824 tL Bessolo frazione di Strambino ipl'esso I vrea, fin da adolescente dimostrò una particolare predilezione p el' gli stndi meccall1ici ri11sce11do coi so1i suoi me7,;.,,i n cost1·uire ingegnosi meccanismi e geniali congegni. P er fezi001a11<1osi sempre più in tali lavori e freqnentfl,.ndo scuole~ e<l officin e fi~1ì per 11.cqn.istm·e una ricono!':eiuta eompete:n:1.a tantod1è nel lW rienfrando da,Jla ca,mpa,g n a per la <11.1 ale era~i 1n·ruolato volontario nel Corpo dei. Bersa.glieri potè ottener e di essere no miuato sottotenente d'artiglieria, << pc<· merito cl.i stmli )) e fu addetto alle Compagnie maestranze. Nel 1SG1 venne promosso luogot-enentc con tin uando nello Fig. 1142 Alessandro Ressolo. stesso io1ca,rico direttivo e <.l i insegina · ment o a talune maesLr a nze d'artiglicri4 e nel 1855 passò alle Compagnie operai OYC r.imasc frno al 1 60 dopo di essere stato promosso capitano nel 1858. Sempre pi,1 appassionato cli t utte le questioni tecni<:bc, iut l'aprese degli studi m maLerfo chimiche ed in poco tempo acquistò tale p1·a,tiC!t sper~mentale sicchè nel 1860 e come capita no d'artiglieria, venne nomina.to Direttore del Laboratorio di fisica e del L a bor atorio chimico in Torino. P r omos o maggiore nel 1862 passò -
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SCltf'.fTOJU 01 .VIA'l'EnIID AH'l'lGLimitF,SCHE
(1856-1919)
come vice direttore al Poilverificio di F{>Ssano e più tardi nel 1868 all'Arsenale di '.l'orino . ove continuò indefessamente (; se.lD!pre con molta genialità inventiva e realizzatrice, studi, prove cd esperimenti. Bcnchè attaccatissimo al servizio, entusiasta dei l'isultati ottenuti e forse talvolta anche esa.ge rato nelle sne previsioni sulla facile applicabilità delle sue inv<mzi.oni, nel 1871 per ragioni di salute e benchè alla vigilia della promozione a tenente colonnello dovette lasciare il servizio attiv-o. . Benchè con1Jpll etamcnte a riposo, il Bessolo continuò a _lavorare cd a studiare perseguendo i fini dH~ avevano ispirato ·tutte le attività della sua vita di tecnico, di soldato e di artigliere : scrisse assai e sta,mpò moltissilno e fra tutti i suoi scritti da lui lascia.ti alla Oiv.ica. Biblio teca della città di Ivrea, alcuni sono veramente interessantissimi e conservano tuttora, una genialità di pensiero ed una freschezza di forma francamente aptprez~mbili. Alessandr-o Bessolo inventò una spccia1le spoletta che ebbe l'onore di essere presa in considerazione dal Comitato d'artiglieria e genio ; scrisse una Monografia vaticinando l'utilizza,zionc del tra,sporto dell'energia, a disfanztt; predisse l'utilizzazione delle forze idrauli.che -ed intravvide la locomozione trarnviaria per fllo a,ereo . lVforì nel febbraio 1910 e fino ::Lgli ultimi suo.i giorni abitava un modestissimo alloggiv le cui po<:he camc1:e erano _pr-essochè co:tnjpletamente trasformate in un piccolo laboratorio ov<~ l'antico artigliere conti· nua,va a lavorare, privandosi talvolta anche , dell'indispensabile per a,c quistare libl'i, riviste tecniche e materie iprime, cose tutte che gU permettevano di tenersi in corrente delle grandi invenzioni. e delle nuove scoperte per le quaili 11._on cessava di espriinere la sua più profonda ammirazione. P er essersi distinto in occasione dello scoprpio della Polveriera di Borgo Dora nel 1852 conseguì la :Menzione onorevole al valor militare; e per l'importa.nza dei suoi studi fu deco rato colle croci dei S:S. Ma11 rizio · e Lazzaro e della, Corona. d'Italia. 1° . Descrizione del Motore Elettro-magnetico idel.lto dal luogotenentri AlP.ssandro Bcssolo. ('l'orino, 18.'i5) .
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AR'l'I GLI EHI SC HllV.fORl
2° · Dcsci·izione dell'O r ologio Rlettrico invcn t:no d:11 Cil p. Alessandro jRessolo. (T orino, 1805). 3° • Descrizione illust ra ta della Spoletta a percussione id eata e costruita cla Alessandr o Ressolo. (Torino, 1875). 4° · Hcsoconto delle esperienze s ulic Spolette Bessolo in Italia nel 1877. 5° · l:'rogetlo cli esperi men ti sull' impiego cle lla luce elettri ca nella g uenu . (R elazion e d el caY. magg. Alessamlro n essolo) . 0° - Dc:a:cr iption dcs machinei:. et pr occ<lés pour u n systeme d e woteu r electro-ma gne lique par M. Alessa udro lks:;olo (anuo 1863). 7° - Descr izione delle Jllactlllne per nn orologio mag11etico i11Ycnt :i to tlnl sig. à l<'ss,mdr o Bessolo (con annc;:so Atlan te cli 4 t.wole). 8° · Articoli pubblicati sulla pr ior ità delle irwenzion i llcssolo ~nll·~ R ivis te: 'rhe clectricol Worl d (~ew YorJ, 1801) : The electrical R ewiew (Lonclon 1801) .
DJ.+Jrl'OLO Giovmmi. - Nato a. Genova nel 1S46, entrò a,l l " corso suppletiYO della R. Scuohi di }fa rin a n el 1863 e fu nominat o gnnrdi a uia rina n E>l 1865 . . l'rnmosso sott otenente cli vasc.:ello Jtel 18GG i-aggitmse il grado <li ten ente di Ya scell o 11cl 187:3 e fatti i prcsc·J'i tti pei-io<li cli 111avigi1zione, Bel 187!) fu manclitt o ill mis~io11e a,d Essen pcl' nssisterc a d esperimenti di artiglieria . :Xrl J S84, fu prom osso c.:npitan o d i eo1·wtta <' dnl 1883 al 188G fu clestina to al )i inistero . Ca pita no di fregata nel 1887 coprì in tale a m 10 la carica cli \'ice-{lil-ettorc della. Commission<~ permanente pc"r ~li espe1·iment i del ma leda le e dal l.:! !) a.l l d)l fu destiIrig. 1143 nnto n uovHrn.ente Hl }Ifo li stero mentre Giovann i Bettolo. 1nel ISSO eta stato promosso capi.t:rno di YHl'lC<'liO .
Da1l 1S9l al 1S97 egli imbarcò come comandante dell:.i. n.. coraz½ata « Umbei-to » e come Capo di S . M . sulla « Savoi a >), e promosso cont r a mrnirn glio nel 1 97, clqpo a ver com anda t o la R. nr1ve cc )Jorosini >>, dal maggio 1S99 a1 gfo gno HlOO fu Mi· 11 h ;tl·o dclJ a Marina., dal luglio 1900 all' a prile 1903 com andò la R . Acc·aclcmia narnle e ()nind i per alcrnni mf'si fu OHIO · 2592 -
Sl'[!TTTUH I DI )I.\Tl·:IUE AH T I(; l,H:IIES(;R 1,;
(185ù· J !)19)
va men te Ministi·o del1h1. i\farin;i. Dal 1.904 al 1906 ,coma.ndò Ja R. nave « Da11 dolo >) e prornosso vice-a mmiraglio nel 1906, dal genn ai.o l !)OG al 1rnn·7,0 1907 fn Comancla11 le in capo del a<· Dipa1·timenl o marittimo, e nominato nel 1907 Oap? di S . M. d ibe le seguenti destinazioni: R. nave « Lepanto », H. nave « \'olta » e R. w n"e «, . Giorgio», copren do poi iper ht t.erzn voltrL la cal'Ì ('~L cli :.\iinis tro della :M.arimL dal cliCelllbl't' Hl09 all'apeill e 1910. Nel l91J la ciò il servizio attiYO e per gli altissimi meriti p1·ofcssion a li, non t hè\ di se:l'ittorc, or ator e ed a utorevole iparlamentar e, Y<'rtn e <l a S . l\f. il R.e insignito ci el tito.1-o di conte, mentre 11<•lla st1;1 lnuga e b1·illantc c·arrier·a neJ 1, 79 ebbe uno spetiule E ]l(·omio fH! l' aver C:Olll[)ilato il Manu ale teoricopratk o lFartiglie1·ìa, e nel 18m) gli fu <·011fe1·ita Ja. Medaglia. d 'oro pc1· 1a notc•role importanza cl elle sue oper<> cd inven zioni. D ep utato ,l.l P a damrnto nnzion ale pel' ben S legislatur eJ Giornnni E ett olo godette alla l'arnern .la più nlta s tima pe1· la sua <·ompetc•nza mal'ina r a <' a rtigl icrPsca, [>er la , trn va sta coHm·a e pc1· la sna ogge>ttiYa seecnità impcrtnrbabile. Fe<:e pu1·te di. 1tume roi:.c Oommh;sioni parla,m ent ari e di. in chi esta, ed jnt1~l',·c·m H1 autor cYolmen te nelle d iscussioni e sonatn tto negli ~tndL n cll"<>sarnc e negli esperimcnLi dei n uovi m·mamenti in g-<>ner e e nelFn<loz.ione cl clle moderne fLrt i.glicri ~ -; 11 ~pet1e . 1° - i\IaJJuale tco1·ico-pralico dclral'liglieria rn1\·ale. (G. Barbera, Firenze, .l.S i 0··1881). 2° - Spoletta J)er gr anate pcr fo l'a nt i. (!Hv. i\Iarittiw. Roma, 18!:>7). 3° - Le n:n-i da guerra. (R iY. ~larittim. Tip. For1.llni, Roma, 1884) . 4° - Corazze d r: 55 cm. (Ri,. :\lurHtiru., Rowa, 1SS7) .
Bi.;rnrn:s:r Luigi. - Nato u el 1S81 a Spezi,1 entrò a ll' Acl':!d'.;mia <li 'l'01·ino nel J8!)!) e nominalo sottotenen te cl'arti tdie1·ia nel 1902, dopo a vc1· ~nperato i <.:orsi clelila Scuola, èl'applicazione fu p r omosso tenente n el 1904 e destinato al ~ R egg'iu1ento a r tiglieria da costa. Trasfer ito al 19° arti g1ieria da campagna n el 1911, q)n.rtì n ell ' ottoln·e 1912 per la Libia, assegnato dappr ima ad una balle1·ia del 24° a,r tigliel'ia E- quindi nl comando cli nna bn tteria cla 75 alln r idotta Lom-
AH'.L'IGLl (l)Rl l:iCUl'l'TOHI
barùia a, Detna. 'l'enente in nna batteria da posizione da 75. nel l 913 sbarcò a To1lmetta colla spedizione 'l'assoni, rimanendo prima di [Presidio a 7,avia Gsur e quindi c-0mandando l'artiglieria della 7,ona di Merg. Rimpatriato alla fine del i913 fu , promosso capitano nel 1914 al J Reggimento nrti.gli-eria e eome t ale entrò in guen.i il 24 maggio 1915 sul fronte della :r A rm ata; p,1ssò quindi nel J91f. al comando tli un gruppo cli obtci di gi·osso e.;ali brn alla Ja Armata; nel nwggio Yen ne nominalo n iutantc maggiore Ll<:>1 20" H aggruppauwnto cFassedio e uell 'autnnno prese il conrnndo del 130° p:rnppo ,11·tiglie1·ia cl'as:-ellio a Pa 1<so Nota. Promosso maggiore 11cl 1D17, dopo Flg. Jl44 aknni mesi passò sn I fronte tlelltL Luigi Beverini. Al'rnata. e in ottobre 1917 sul fronw !l elJa 7" A 1·111ab1 on~ l'illla8e fin llop 1J l'ar mist.izio. Ultirnnta la guena fll ehiamn(o nellu Commissione di vigilanza e colla.udo pres. o lo Stahilirncmt,-0 Vickers-'l'erni a, Sper.ia e nel febbraio Hl21 pas~ò all'O.fficina c:ostrn½i<mi d'art iglkr.ia di Pi rweuza . PronHJsso tem~u t{i c-olonJ1cHo nel 1928 ,·em1P Llestinato .n, Genova coll'incariro di presieder e In Com1His1<ione di vigi · lanza e col1am1.o presso gli S ta hilinwnti ~-\.ns11 lclo e p1·esso lo StahiLiment,o Odero-'f',erni. cli .Spczi11 , rimnncnclo pe1· ben srt h~ anni in tale i nc:nl'.ico con pi.ena sodcl isfar.ioo1e della Direzione i:;nperiote Llelle costr117,ioni <l'artiglieria P della Direzione gen era.le d'artiglieria.; dal gennaio J!l24 resse anche per aknni mesi. la Sezio~i.e staccat11 cl 'artigliNia in Oenovn . n011chè hl Direzione del1'0:f:Jìeina cli cost1·nzioni nella stessa cittiì.. Nell'ottohl'<' 1930 fn t rasferito a l 4° Reg·gi mento artiglie· 1·ia, pesante carupale e nel 1931 lasciò il set·vi?:i.o nttivo otte nendo la. promozione a colonneillo ill congedo. Collaboratore della Stol'i.a cl.ell' Artip;lieria ItRliana egli O
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SCRI'l'TORJ DI MATERIE All1'IGL1EIWJSCH0
(1856-1919)
diede e _c ontinua a d~re il suo competente aworto sovratutto in quanto riguarda la, specialità dell'a,rtiglieria da, costa. 1<> - Memoria sul procedimento per caricare e scaric;ar e proiettL 2° - La rivendicazione <li un nome - L'opera del colonn. Bianchi Giuseppe Fortunato (Riv. d'Art. e Gen. 1 1925). 3<> - Il contributo italiano a i grandi progressi dell'artiglieria n el secolo XIX. 4° - Cognizioni ar tiglieresche sul principio d el secolo XV.III. :'i<> - R agioni (lel grande con flitto europeo (1.01.4-J.8) .
BIAi\C,1RDI Giuseppe. - Di questo distintissimo e valoroso ufficiale venne già ripetutamen te pa1~lato sovratutto nei diversi capitoli di indole tecnica: ricorderemo q nindi qui soltanto le tap1pe della sua, carriera militare. Kato a Milano nel 1839 mori a Ro111,1 nel 1H06; fece la ca,m pagna del 185!) cornP <·,11nnoniel'e volontario e finita la guerra., nel 1860 si laureò ingegnere civile ed architetto all' 1.; 11iversità di Pav.ia rientrnndo poi a,neora com.e vr> lon tario in artiglieria e co11seguendo per titoli la, nomina, a, sottot enente. Go1ne rapitano parte(:ipò i:~lla campagna, éle l 18GG e pose.in, fu addett,o a.l Comi rato d'artiglieria ove r imase fino al J :-:s L : nel 1871 insegnò Armi <~ Tiro alP Ac:<:a(lemia m ilitMe e gli f n co:nfe· rita la croee di c1,1vali<wc d eJl'O.M.8. Fig. 1145 Giuseppe Biancardì. J)f'J· i s1.wi. stucl.i e le sue realizzazioni !'!1e, se pnr osteggiate e non applica,te cla noi <:11c molti amni dopo, costit uirono indiscutibilmente un noi-t1·0 p1'inu:1t{) e .segna,r0,110 la 1 01.ta decisiva, che a:vrebbe po~ <1on1to preJ1dere il rnatc1'iale d 'artigli.eria. Proseguendo la sua . carriera alle truppe prestò serv1zw nei reggimenti ~l 12°, 16° e 11° e promosso colonnello nel J887 fu da!J)prima, Direttore d'artiglieria ad Ancona e dal 1889 al 1.895 com.andò i1l 13° reggimento cla campagna. Promosso generale nel 1895 comandò élappriwa l'artiglieria da, fortezza a ~apoli e poi l'artiglieria da campagna, a Bologna .
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ARTIGLU:HI SCRI'l'l'ORI
Lasciat o il servizio attivo nel 1901. si dedicò comipletamente ai suoi studi collaborando con a,r ticoli teenici su riviste e giornali ·e pubblicando l\lemorie e Monograiie, espres, sione della sua genialità e deilla sua compet~11za. 1° - Affusto idraulico a contrappeso ed aITusto idro-pucurnatico di· scendenti nel rinculo. (Giornale d'Artiglieria, 1870). 2<' • Relazione sugli studi e s ulle esperienze fatte intorno al cannoì1e di cm. 24 G .R.C. (ret.) ed ai materiali relativi. (Giorn. d'Art. e Gen., ]874). 3° - Studio sull' artiglieria e sulla fortificazione in Ingllilterra ne.l· l'anno 1872. '((Horn. d'Art. e G(;n., 1874-75). 4<> - La trazione · a vapor e sulle str ade ordinarie. (Giorn. d'Art. e Gen., 1875). f,0 - Tiro perforante e tiro contundente. (Giorn. d'Art. e Gen., 1876) o0 • Vis rerum urget. ('l'orino, 1880). 7 (> • La fortificazione d a battaglia e l'artiglieria d a campagna. (Riv. :Mil. Ital., 1883) . .::'!' - L'a rtiglifu·ia da cmnpo c·ornzzu1'1L (Riv. ~l'Art. e Gen., 1881) . 9<> - Le fortezze e l'assedio. (Riv. d'Art. e Gen., 1890) . 10'> - La difesa dell a Sicilia. (i',:Cemoria del 20 aprile 1892) (Pak:rmo, Giornale di Sicilia, J802). 11° - La difesa del litorale. (RiY. )fil. Ital., l893). 12<> - Amacstramcnti lllilitari. (Serie di articoli riflettenti l'artiglieri a) (Ronrn, l'Itali:, Militare e .Marina - gennaio, febbraio e marzo, 1900). 13° · La model'na artiglieria d a camp:,igna. (Rorua, l 'Italia Militare e~ Marina, 9-10 {liceJ.Ul)re lfJOl). H 0 - La moderna artiglif!I'i,:t da campagna. (Roma, Nuova Antologia, Fase. 725, l " marzo 1H02). 15° - L'eserdto s0nzn artiglieria. (Roma, Nuovn Antologia, 1905). 1()0 - Kotizie circa i 1froietti d ' artiglieria : ragguagli clesunti nella sua missione all'estero. (Lit. del Comit. d'Art. e Gen. , Torino 1878). 17° - Stralcio dello studio di sbnnamento <lei passi alpini. (Lit. del Comit . c1'.Art. e Gen., 'l'orino, 1879) .
BIAKCHI D)ESPINOSA, Eugenio. Nacque nel 1873. Allie· v-0 -delP Accademia, milita.re di Torino, nominato ~ottotcncnte d'artiglieria) frequt.mtò i corsi della Sc:nola ·d 'a,pplieazione d'artiglieria e genio. T·e nentc nel 1895 fu assegnato allla 6" brigata, cfa forte7,za ed indi all' Ac-ea<fomia, militare di Torino. Successivamente passò in aspettativa e quindi con lo stes so grado nel ruolo deg-li Ufilci.a,li cli complemento.
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SCHI'.l'TOltl DI .i\fA'l'l,Hili: ARTWLIERGSCHE
(185()-1919)
l" - A proposito del tiro <li fucileria (Riv. :Mi!. !tal., 1899) . 2-0 - Sempre a proposito del « Tiro di fucileri a>) (Riv. :VIil. ltal., JSOO). HIA.l\CHI Giovanni. Di questo prc~claro ufficiale è stato già ripetutamente rpadato sp~dalmente nei vari ca,pitoili di c:arattern tecnieo : ,:,i limitiamo quindi qui 11 riassumere molto brcwemcntc la sua carriera militare. Nato a Chiavari nel 1862, dopo aver conseguito la laurea, in ingegneria, nel 188a fu nominato sottotenente cl'a,rtiglieria, e supera ti brillantemente i eorsi ddln Scnolc:L d'a,pplienzione fu promosso te• tene11te 11el 1884 al 16° artigli eri a., s·pc - ' dalitù, da montagna, pa,s sando poi bc!1 presto ad insegnare meecanica appli.cata, al1a Scuo la cl'applica7,ione cPa,rti. glieriH e gcm,io. Promosso c·apitano nel 18})2 ,c:outinuò n<~l suo insegnamento alla, Seuoh1. cl' appJicar,ione, passando quindi all'Ispettorato ,d elle oostrur,ioni. Nel 1903 fu nominato p1~ofessore tihJ lnre cl.i barlisti<·a. <!l'!terna e di materia i<·. d 7 artiglieria a;ll,a Scuola. stessa, ove, F ig: . 11-1G raggi.ung<~rnlo il gl'ado di maggiote nel 19077 rimase :fino al 1 !)12. l•~ntrato a fa i· G. Bianchi cl i Lavagna. parte del Rnolo tecnico dell'Arma fin dal gennaio Hl11 fn 1 wminato Direttore in seconda dell'A.rsc nale di r1osti-nz.ionc di Na,poli ù promosso tenc~nLe oolonnello nel 19J:3 conti,unò in tleita eal'ica fino allo se-oppio <folla gr;:i,nde gner-rn. Neil 1915 promosso colonnello fu destinato alla Scuola eentrale d'artiglieria di )iTettuno per prei-,iedere la Commissione per i rnate1·ial:i. da, 102 e da 10:'i e per studia,re i pro blemi. più urgenti sul tiro contraerei. Nel mm benchè sofferente volle riprcnd{\re il servizio, ma nel 1917, alla vigilia. della promozione a generale fu costretto a ritirarsi e dopo 1poco morì a Ohiavari nel 1918.
r-- --·- ~-
1° - ì\Ieccanica amiliC'ala· - M~cr hine Opcrntric:i. (Torino, Scuola d'Appl. cl' Art. e <hm., 18()3-94). 1(38
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ARTIGLi l!llU SCJU'I "IOlU
2<> - La
probabilltà della òetermlnuzione esatta ùella I,' rcella e le dell'artiglieria òa campagna. (Riv. d'Art. e 0<:D. 1 169~). 3" - L'azione degli esplosivi nelle armi secondo il 1.:olonuello l\l ·t. (Riv. d'.A1t . e Gen., 1901). 4" - Affusto con freno idraulico e ricupera tore. (~l'orino, G. Pa-
regole di
ti1·0
1·is, 1008). 5° - Materiale d'artiglieria. (Torino, G. Paris, J;,08). (io - Corso teorico-pratico cli balistica ester na. (Torino, G. Pasta, 1910
v a rie Edizioni). 7° - Sul calcolo <lella traiettoria per punti. (Riv. d'Ar t. e Gen., WlO). 8° - Sulla costruzione delle tavole di tiro. (Riv . d'Art. e Gen., 1910). 00 - Una modificazione a lla forruole di balistl.ca intel'Uu. (Riv. d'Art. e Gen., 1910). 10° - Le formule dei tiro Slacci e le << nuo,·e formule ». (R iv. d'.Ar t. e Gen ., 1910). 11° - Contributo ad una soluzione rapida e rigorosa del problema principale della balistica inten1u. (Riv. cl' Art. e Gen., 1911). 12<> - Una modificazione alle formule di Slacci per la risoluzione dei 1)l'oblemi speciali. (H h·. d '.Ar t . e Gen., 1911). 13° - L'lnfiauuna:r.lone progressiva della carica e la sua influen:t.a sulla legge d'esplosione. (Rh·. d ' A1t. e Gen., 1011). 14° - Teoria degli esplosivi. (Torino, C. Pasto, 1911). 15° - Teoria degli affusti. (Torino, F. Bertlnetti,. 1912). 16° - L' impor tan za <lelJa dilatazione radiale nel calcolo delle artiglierie. (Riv. d'Art. e Gen., 1013). 17° - L'I nfluenza dello sforzo longiludinale sulla resistenza elastica delle artiglierie. (Hlv. d'.Ar t. e Gen., 1913). 18° - Jl calcolo d elle tavole di tiro pet· le artiglierie a tiro molto teso. (Itiv. d'Art. e Gen., 1914) . 100 - Nozioni fondamentali di balistica interna. (Torino, c. P asta, 1914). 20° - La teoria della resistenza delle artiglierie e la sua prntica appllcazione. (Torino, C. Pasta, 1915). 21° - Un11 soluzione tipo Siacci del problema balistico quando la linea di proiezione ha dir tr6ione prossima alla verticale. (Riv. d'art. e Qen., 1917). 22° - Dna solu:t.ione tipo Sia cci del r>roblema balistico per a ngoll cli proiezione da + 90° a - 900 (opera postuma). (Riv. d'Art. e Gen., 1918). BIANCHI
Giuseppe F ortunato. -
Nacque a Gambolò (Pa-
via) nell 1825 e mori a F irenze nel 1892. Laurea.tosi in in-
gegneria prese parte alla rivoluzione di :Milano contro gli austriaci. neil 1848, entrando h1 quello stesso ana10 nell'esercito piemontese come ,sottotenente d'artigli eria. P romosso tenente, nel 1854 prestò servizio al reggimento da piazza e nel -
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SC:".RIT'.1.' 0 lH
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MA'flmll.;, AR'L'IGLIRRESCHEl
(1856-1919)
·1855 fece parte del corpo di sped izione in Crimea compor-
tandosi valorosamente a,l la battag1lia della Oernaia. Nel 1856 promosso capitan o passò a11a Direzione {lel materiale per toina,r e poi a.l Reggimento da 1piazza : maggior<~ nei lSGO fu trasferito al 2° e quindi al 9° artiglieri.a. Partecipò a t utte le caillJ))agne di guerra, per l'indipendenza e l' unitù, d'Italia gnadagna.ndosi la medaglia d'argento al v. m. all'assedio di :Messina, e la croce di cavaliere del11'0 .ì\1.S_ all'assedio cli ·G aeta (1860-61). Promosso t(~nente eolonnello nel 18G3 fn nominato Dir(~ttore della Fon· deria cli :Napoli ·ove rimase fino al 1872 comanduindo in segnito 1'8° Reggimento fitno al lugho 1873 e quindi il [1° Reggi.. m<:mto fino al marzo 1875 : colonneUo fin dal settembre 1870 ]a.seiù Ù(~finitivamentl! il servizio attivo nel 1879 e nel 1881 fn nominato genel'ale ll1ella riserva . Di questo d.istint issimo artiglicr(~ e tecnico cli gran valore fu già parlato a, più ripn~se sovratutto rieordando studi, proposte e realizza,zioni circa, hl Fig. 1147 eompressione del bronzo ; a,g giungeremu qu.i che alcuni anni primµ, del 1880 il Gin1S. Fortunato Bianchi. Bianchi. si ritirò a Gambolò dedican cl-osi a viu·i problemi a,gricoli e fu saga,ce amministratore df>l locale Consorzio Irriguo, fon te cli pr,o sperità e di ricchezza per quena plaga . y., - Memoria sopra un'artiglierìa da montagna alleggerita. (Giorn. d'Art., 1870) . 2° - rroposta di una nuova artiglieria da montagna. (Giorn. d ' Art., 1870). 3<> - La compressione delle pnreti dei cannoni tli bronzo. (Firenze, T ip. della « Ga zzetta d'Italia >> , 1877). 4° - L'impianto e l'esercizio dei tramways nella provincin di Milano. (Mila no, Hoepli, 1883) .
BIOKor-MoRRA Francese.o. - Nato a, NalJ.)oli nel 1880, dopo av(~r superati. i corsi dell'Accademia militare e della Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio, fu nominato tenente d'ar~
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AH'l'IGLmlU SCl,1'.r:roHI
tiglieria nel 1904 e assegnato al 24° da cainpagna.. Frequentò quindi la Scuola di guerra e pi-omosso capitano nel 1912 fu tra.sferito arl 10° da campagna. Prese pal'te alla grande guerra, prima, come comandante di batteria e poi 0ome ufficiale in servizio di S . M. coi gradi cli. maggiore (1916) e di tenente colonnello (1917), ottenendo due· medaglie al v. m .. Dopo la guena fn Ga1Po cli. S. M. del Coma,nclo della Di. Yisio11e militar~ cli Napoli e promosso oolonnello nel 1928 coma,ndò il 10" Reggimento d'artiglieria (li G. A .. Dal gennaio 1032 all'ot tobre 193G diresse la, R.iv.ista di Artiglieria e Geni,0 dandole partieolm·e svilnppo sovratutt1l eolla pubblicazione ,dei. « S npplemcnti Tee,nici )). Fu (lnrant,e la sua dire?:ionc che la, Rhista cl' Art.igliei-ia e Oenio iniziò la pribhlit·azio11e del.La Storia del l' Artiglieri.a Ha.liaina, edita sulle ht1:..;;i prestabilite cla,l sno predeeessore gene rale Carlo G1oria, e fu oth•nuta. daJ Capti del Clove.rno quella. Prcfozio1w che autorev,o lmente .acc-ompagmt Jn, .Pubbli.ca r,io11<~ cli quest'Ope1·a . F ig . 114s Nell'ottobr(~ del 19:1;5 fn trasferito Francesco Biondi-Morra. all'Ispettorl'Lto d'artigliel'ia rimanendovi aiH:hc dopo la prorno;r,ione a genera.le, {· comandò in S<~guit:o l 'artiglieria del C. A. cli Homa. Generale di divisione nel 1933 fo nominato Capo dcll' Ufficio storico del Comando del Corpo di S. i\1., e anche come tale continuò a dare e far dare il 1più p1·e:1,i.oso ait1to alla compiiJ.a½ione di questa Stor1a. ' Dal 1937 al 193D, inviato dal Ministero degli l1ffa,ri es te· ri in missione polit.icn in Spagna., scrisse un'opera, in quattro volumi « La guerra civile in Spagna )), che fu premiata con encomi o solenne dalla Reale Acca,demia d'Italia. Numerosi ed im1porta,nti sono gli scritti del Biondi-Morra su vari. giomali. e su di verse riviste, e fra di essi ricordiamo i S(~gnenti : -
2GOO -
:;c1:!'l"l'UIU DI ).[A'.J.'J;;lllE .-U:'.L'l(J 1,11,:1msc1-n:
(1851.i-UJHJ)
10 . L a Sagra degli artiglieri. (Hiv. <l'Art. e Gen., 1!)32). 20 . Per l'incremento degli studi militari. · (Riv. d'Art. e Gen., 1033). 3"' . Le esercitazioni di grandi unità nelle Langh e (Hiv. d'Art. e Gen.,
1933). 40 • I . termini nuov i del problema militare. (ltìv. <l'Art. e Gen., 1933). 5'> · Hinnov:nuento tattico. (Riv. cl'Art. e Gen., 1934).
uo . Le gra nd i manovre del 1934. (Riv. d'Al.'t. e G(!n., J.034). 7"' - NnoYe necessiUt dell'artiglieria di\·i;,;ionale. (Riv. d'Art. e Gen., 1!)34). so • Le grnudi mnnovre dell'anno XIII. (Riv. d'Art. e (:leu., 1935). HLAHZTKO Carlo. Nato a Roma nel 1891, ultimati gli studi medii, neil 191.l iniziò la, carriera militare entrando alla Scuola, di Moctena, dopo la quale fu nominato i;;ottotenente cli. fanteria nel rn:rn e destinato al 67° Reggimento . Nel settembre cli tale anno passò al 68° Reggimento e andato in Libia partecipò a div-erse azioni e sovra.tutto all:! operar,ioni nel sud Bengasino eo] la <>O lonna •C antore. Allo scoppio delh~ grainde guerr·::t Yemw trattenuto in 001:onia ove a po · chi mesi di distt11na nel 1915 cons<~gnì la promozione a, tenente e quindi a capitano. :R.irnpatrjato nel mi1ggio 191'7 Fig. 114H pa:,sò al 24G fanteria sulla fronte Gin· Carlo Blarzino. lia e p er .l'azione svolta nelFa,utunno lH17 n-el settore -di Casta,g nevizza si. gua· dagnò una medtLglin, di broa17,o al v. rn . . Passò poi al 2" R<~g· girnento fanteria di marcia, comandò quindi il.battaglione com 1plernentare della Bri.gata Liguria e passò infine :.il 77° fanteria. Dtui:Lnte l'offensiva <li Vittorio Veneto partecipò a.Ile ar,ioni sul Livenr.a e sul Tagliamento, rimase poi a,l cuni mesi i.n zona, d'armistizio e dal 1919 al 1921 prestò servizio in Romagna ed i,n Puglie. _ Nel 1921 passò a,l 52° fanteria e nel 1923 al Comando dell'VIII O. A.. : promosso maggiore nel 1927 andò prima al Distrett<> militare di Parma e IJ)assò poi al 62° Reggimento fanteria, f.ìnchè nel l935 venne destinato ·alil'U:fficio storico 0
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AKl'1GLl0RI SCRI1'TORI
del Ministel'o della Guerra, raggiungendo n el 1938 la promozione a tenente colonnello. Ufficiale colto e studioso e sovratutto appassiona.to per gli s tudi storici, ha dato la sua prezio$a colla,borazione a questa Storia dell~artiglieria itI11Iiana eseguendo numerose, diligenti e coscienziose ricer c he nei materiali d'arc11ivio . P1·e. ciso nelle sue esiplorazioni, chiaro <~d incquiv-ocabile nel ri : ferirne, il suo apporto riesce parti.colarmente utile. Come appartenente all'Ufficio i::lorico del Ministero della guena ha col1laborato : ai varii lavori dell'Ufficio e t ra l'al tro al Vol. IV T-orno I « L'esercito italiano nella grand•.! guerra)) . Compilò inoltre, coll'ausilio dei Diarii Stol'ici del 77° e del 52° R eggimento fa n ted a, una breve Sto1·i,L di q oc sti d ue R eggimen ti ai. quali egli ha a,pptLrtenuto. Emilio . - Kato a Cantaluipo (Alessandria) nel 1881, dopo di avc1·e brillla,ntemente supera,t o i corsi della, S cuo la militare cli l\fodena clnl 1900 al 1902. fu nomin,1 to sottotenente di fa nter.ia all'81° U.eggimea1 to n el q11a,l e V<'n · ne p1·ornosso t <~nente nel 190:1. P artkolarmente noto pcl' i suoi studi e p er ln sna. c·ompeten¼a in m&· teria, Mori.ca, nel 1910 venne coma.rnfat•) alla S:.cuoln militar•e di Moclona ore rimase fino al i!J12 incaricato dell'insegnamento . Nel 1912 entrò come a,l l:ievo alht ficuola di guena, e promo~so capitano nel 1914. ,es,-enclo ~la ti sospesi i. corBi, passò al 38° Reggi mento fante.Fig. JJ:iO rin. Rntrat o in guena 11el ]915 venne Emilio Bobbio. pl'omosso maggiore e quin di t ene nti~ colon~1ello durante il 1917 coprendo successivamente le car.ic he di : aclcletto al Coman do della l(i• Divisione fanteria dal 19] 5 a,l 1917 ; Capo di S . M. della predetta, Div-ii:;io01e nel Hl17; a,ddetto al ComH,ndo Supremo dal 1917 all'ottobre 1918; Capo di S. M. della 24" Divi~ione fanteBoBBIO
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S1.;IU'1'TORI 01 MA'.m lUW Afl'l'l GT,IERE SC.1:ID:
(1856-1919)
ria nell'a,ut urnno 1918, e per breve tempo ancora, al Oomand<> Supremo nel novembre dello stesso anno. Sul finire del 1918 andò in Libia quale Sottocapo di S. 1\1. [>resso il Governo della Tripolitania partecipando alle azioni svoltesi in que]lla Colonia fino all'ottobre 1919 ; e, rientrato in Italia, dal 1919 al 1924 venne comandato alla Scuola di guerra come in segnante aggiunto di 1.' attica . Trasferito quindi al 92° Reggimento fanteria come Comandante di battaglione, vi rimase fino al 1926 in cui, ottenuta l a promozione a colon· nello, venne destinato al Comando del 91° Reggimento fanteria che tenne fino al H)3J in cui., trasferito nel Co1·po di S. M .• venne nuoyauw11te comandato allla S-cuola di guerra come insegnc1,nte titolare di Storia mililare, posto nel quale rimase :fino al 1934. Promosso in tale anno generale di brigata, CO· mandò la, 26"' Brigata.. di fanteria della Divisione « Assietta )) ; nel 1935 Yennc colJocuto a dispo izione per incarichi speciaU, nel 1936-37 fu P1·csidente del 'rribuna,le militare cli 'rorino, e la.sciato quindi ill servizio attivo nel settembre del 1937 fo 1Prornosso generale di dfrii:;ione, morendo poi in Torino nel 193!) . . Durante la grande guerra si. gnadagnò una, medaglia d' argento al v. m. ed una Croce al merito di guerra, per la 1:;ua condotta dura nte le azioni svoltesi sul Carso nel 1917-18. Uffi. cialc disLintissimo, studioso e colto fu collaboratore di questa· Storia, particolal'mente apprez1,a to per la sna, competenza e IJ)er l 'e11tusiastica sua adesione a, partecipare a.llla celebra7.ionc dei fasti e delle gesta ·c1i un'Arma diversa da quellll. nella quale egli aveva servito : l'apporto da lui dato sovratutto nella narrazione della grande guerra fu particolarmente prezioso, e con questa memore rievocazione della di lui persona e d.<?Jll.'oJPera sua in pro di questo la,voro storico, è i nten · climento nostJ·o di. espri mere tutta la nostra gra,t i tudinc ed n nostro più sentito rimpianto . l <> - Sinossi d elle le;r.ioni impartite alla Scuol1t di gue1:ra: a) La gncrra di secessione d'America (Torino, 1934); b) La campagna di Ga ri baldi nell'Italia meridionale nel 1860 (Tori no, 1934) ; e) La cnrnpagna nelle Marche e nell' Umbrin nel 1860 ('forino. 1984); cl) Appunti :::ulla cnmpagon ck, 1850 in It:tlln (Tor ino. J!l3.t) ;
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.-\lt'.l'IGLIJ:an SC'Hl'.I:TOR!
e) Al)lnrnti pe.1· la Jlreparnzione allo studio della · guerra del 1866 in Boemia ('l'orino, 1934}; f) Appunti per lo studio dell'arte militare dal 1815 al J.8CiCi (Torino, 1900); g) La guerra Franco-Germanica del J.870-71 (Torino, 19.::4); 1/.) Armi da fuoco portatili, esplosivi ('l'orino, 1934). 2° - Le guerre per l' unità germanica. (ZanichelJi, Bologna, 1030). 3° - ·La guerra (,'<i il suo svi luppo s torico. ('.rip. Schioppo, 'l'orino, 1927). 4"' Eccessi e contra<lcl izioni delle dottrine milital'i degli ultimi due secoli. (T ip. Regiona le, Roma, 1937). 5° - Vittorio Emanuele II al comando dell'esercito sardo nel 1850. (Tip. Hegionale, Roma, 1935). (V• - La manovra di Lodz nella sua concezione, nel s uo i,;volgirnento e nei suo inseguarnenti. (C. Voghera , Romii, 1032). 7° - Il Principe Eugenio dì Savoia condottiero. (C. Voghera, Roma, 1932). 8° - L'evoluzione del vensicro militare francese per l'invasione del Piemonte nelle guel'l'e elci secolo XVIII. (C. Voghera, Roma, 1931). 9° - I condottieri di ventura italiani e la loro influenza sul rinascimento dell'arte militnre. (Tip. Regionale, Homa , 1020). 10° - Lo scaglionamento in profondità. (Ti p. Regionale, Roma, 1928). 11° - Healtà ed ipotesi nella concezione della manovra Napoleonica e tlella ma novra ìl:Ioltkiana. (Tip. Schiopvo, Torino, l02Ci).
BOLLATI Ambrogio. ~ Nato a Zi· biclo cli S. Giacomo (ù\filano) nel 1871, dopo aver superati i corsi dell' A.cca demia. militare e ,d ella Scuola d'appli. cazi-one fu nominato tenente d'artiglieria nel 1892 ed assegnafo a,1 27° Reggi · mento. ]:>r,e se parte a,lla campa,gna d 1A'1,frica (1895 -96), passò poi alla 10' bri.ga,t a da fortezza al suo ritorno 'in Ita,lia. e superati i corsi della Scuola d.i guer· ra prestò servizio aJ l° da, campagna. e chiamato in S. M. fu addetto al co mamdo dell'XI () _ A. e quindi al Co Fig. 1151 Ambrogio Bollati. mando del Corpo. 11\faggiore nel 1914 e tenente colonnello l'anno dopo, dal dicembre 1915 al luglio del 1917 resse la carica ,d i Intendente delle truppe in Albamia e MacedoniH,, meritando la, promozione a <}olonnello per meriti eccezionali. ~
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~(.'IUT'l',11:L Ul :\LATl':lUE ARTIC:l ,IF:ltE~CR I•:
(183li-UJlfJ)
l.<'u quin<li Uapo <li S. M. del XX c. A. mobilitu,to, e Ca po del l'Ufficio mobilitazione cd ordinamento presso n Oomauù<.> S upremo . Da l J.920 nl H)25 fn addetto al Ministe1:o delle Colonie ciuaile Cnp o del l'U:1:Tk i o rnUitar e, comandò l'ar ligHcria in Tri.politania, resse la carica di Capo R e,pa1'to presso il Comando dello S. M., {lircsse la « R ivista l\lilitm·e Italiana)) e fu Ispettore d i mohilitazio.ne a lla Divisione di Mil ano. N el 1930 nominato gener ale cli dirisione eornan dò la Divii-ione cli Chieti, nel 1934 fu p romosso g:t•n crnle di C . A . e n el 1!)39 nominato Sena tore del Hegno . S C'l'i ttore fecon do, storico scrupolo~') e 11avoratorc indefesso fece numero~c [rnhblicazioni., fra le quali si ticordano : 1° - Ln t:.ttica e le ml t mgliatrìci nelle plannrc fortcwente coperte (Riv. cl'A1t. e Gcn., 1903). 2° - Poligon i e ::;bun :iweuti ( Hiv . d'Art. e Ge u., 1905). 3<> - La letteratura mili tare socialista in Germania (Riv. ~m. Ital., 1005) . 4° - Cl r r n nstrnzioue a vlooi per 1'at'liglierln da costu e da fortezza (Ri,·. d'Art. e Gen., 1906). :\<> - nottcric l ibiche (R lv. <l ' Ar t . e Gen., 1025). 6<> - Le r e lazi oni utlìciali deg li St!lti maggiori sulla guerra mo ndia le (Hh. d'Art. e C.en., )927). 7° - L'organica e la logistica nelle specli7.ioni olt1·eware (Rh·. :\Iil. Tta l., 1!)27). 8° - Consideraz io11i cli cr llki mili t a ri ted esch i sul plano Schl\csscn e su11n sun atluaz.ionc (R h ·. :\lil. ItaJ., 1927). 9<> - Armnta aerea ccl a,·tnzioni ausilinrie (Rlv. Mii. It., 1928). 10° • l'uò ancori! es ist er e 1111 diritlo belliC'o (R\v, Mii. Ital., 1928). 11<> - F ol':i:e nr rnale offensive e forze arm ate difensive (Riv. <1' Art. e Gen., l!l2$). 12'> - La visione della guerra futura (Ili\·. d'Art . e Gen., 1928). 13° - Aviazione, cod ice ta ttico e for7.e arm ate (Riv. d ' Art. e Gen., 1929). 14° - P er u n m auuale d' llt'te mili t are colonial e (R1v. d' Ar t . e Gen. 1929). 15° - T,a uu onl istruzione dell'esercito austriaco per il combattimento (Roma, Yogher:.i, ]!)31). l&> • L'a rtiglierin uella n uova istru 7.tone nu st riaca pcl combattimento (R iv. d 'Art. e Gcn., 1:>31) . 17° - La nostra guerra dal punto cli vista d ella letteratura milita re austriaca e ger ma nica (Riv. Mii. Ital., 1931). 18° - Cousidera7.ion1 cli critici mili tari tedeschi sulk operazioni in F rancia dal 27 agosto al l5 settembre 1914 (R iv. Mil. Ital., 1931) .
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ARTIGLIU:HI SCIUTTOIU J.!)O - La nuoni istruzione d ell'esercito nusti:iaco per il combat~mento (Riv. 11iil. ltuJ., J.031). 200 · Lo schieramento d'artiglieria da par te· ausLro-tedescu nello sfondamento di Plezw 'l'ollnino (2, ottobre 1917) - (Riv. d'Art. e Gen., 1932). 21° - La nostra guerra n ella letteraturn milita.re austriaca (Riv. Mil. Hai., 1932-l!Klèl). 22<> - L'im piego dell' artiglieria dells 4• A1·mata nelle operazioni dall' ! son· zo al Pia,·c (Rlv. d'Art . e Gen., 1933). 23<> - R iassunto della Relazione all' Arclllvio cli Stato german ico sulla guerra mondi a le Hl14-l018 (Romu, Ufficio Storico, UJ33). 2-:1° - Cesare llattist i (Milano, Zucchi, 1933) . 25<> · La proùuzione ùi armi e munizoni iu Germania ed Aust.ria-ungherb n ei primi due anni dell a gnena mondiale (Uiv. d' Art. e Gen., 1984) . 20° · Il problema delle munizioni nella guerra mondiale e le sue difficoltà in una guerra f u tu r a (Ui v . cl' At't. e Gen., 193.5). 27° - I proverbi e la. gu erra (Riv. di Font., 193;3). 2S0 - Gori,du e le battaglie <lcll'autunno HJ16 (N. 3 della Storia della Guerra Italiana) • (Milano, Corbaccio, 1935). 2!)0 - L a v1·od uzione d i armi e munizioni in Austria-Ungheria nel J91G (R iv. tl 'Art. e Gen ., 1935) . 30° - Enciclopedia dei nostri combattimenti colonloli, fino al 2 ottobr<' 1935-XTII (T orino, E cl. Giulio Binaudi, 1936-XlV). l;l1° - Ro,·escl pii'1 ca r atteristJci <1egli eserciti nella guerra w ondiale 191419) 8 (Torino, Ed . Einautli, 1936) . . 32° · Ln guena r'i Spagna fino alla libel'azione cll Gi,ion (in colliibor11.ziouc con GiuH:> Del Bono) - (Torino, l.Oinau<l i. 19P.7-XVI) .
33" - La Somalia Itall:rna (B oma, Uuiou. E clit. It:il., 1937) . Rela,1l one Uiliclale
3,1o · La battaglia del giugno 1018 n ello (Rasseg . di Cult. iVIil., 1938).
Bo~AG m~TE · Crispino. -
Austriac[~
Di queF-to studioso e colto a~·tiglie1·e, 1cleato1·e e r ealizzatore di veri primati artigliereschi, già s i è ripetutamente parlato acccnn~,ndo alle sue invenzioni di importanza. veramen~ basilare e di fama mondiale : qui ci limi.ter-cmo ,L traceiarc schema,t icamente lo svolgimento della ::;ua caniera militare Kato ni Viterbo netl 1859 morì a Bologna nel 1934. Supe· 1·ati i corsi <lell' Accn,demia militare fu nominato sottotenente d'ar-tiglieri a nel 1879, e dopo la S cnola, cl' ap1plicazione promosso lenente nel 1881 pt·estò ucccssi.vamente servizio a i Reggimenti 11°, !) e 13°, gnadagmandosi una medaglia. d'argento al varlor. civile per l',o pera di soccorso svolta ad Ischi.a nella ca. tastrofe del 27 lug11io 1883. Promos o capitano n el 1887 31Ppar0
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SCRI'l'TOl!l DI MA'rl•]HIE) ,\U1'IGI,IERl•:Sc H1•:
(1856-Hl19)
tenne al 16°, al 28° ed al 29" Reggimento passando poi snccessivatnen'te aU'Ispettorato Generale d'artiglieria , alla :bi.rer.ionf Superiore delle espcrienZ{~, [Llla '71' brigata da fortezza, all' Ar senale di ùostruzione di Torino e nuovameD;te poi alfa Dire· zione Su1periore delle esperienze. iM.aggioN! a scelta il 2 -febbraio 1902, nell'ottobre fu asse gnato al 1° Reggimento da fortezza, e promosso t<mente colonnello l:L scelta nel 1907 cli.resse l' A.rsenale di costruzione di Napoli, passando poi nel 1911 a diri gere l ' Arsenali~ di e-Ostruzione di T,o · rino. 'rrasfer ito nel Ruolo tecnico continuò a, dirigere l'Arsenale -cl.i 'r-o r:i:no e fu nominato Direttore pri1n cipale d·ellt! costrur.ioni d.' artiglieri.a,. Nel 1912 fu promosso eolonnello continuando nelle predette earkh-e : U l° 1novembr-e 191ri venne promosso generale e durante tut · ta la grande guerr:,L si moltiplicò in tutti. i modi per conf.eri1:e alle nostr.e artiglierie la massima potenzialitù, <~ l.:t Fig. 1152 più grande cfficie1na. Cri.spino Bonngente. Sebbene già in po.siz-ione a.usilia,riv. a sua ·cfomanda dal giugno 1H20, un mese -clopo egli fu assunto nuovamente in servrn10 per ripren der-e la Direzione dell'Arsenale cli Torino. Nel 1923 venne ;nominato generale di divisione e lasci.a to defin itivamente il servizio neill 'ottobrè del 1925, ebbe il grado di tenente generale d'artiglieria uel 192G e fu collocato a riposo ,n el 1928. 1° - Os.serva:r,ioni e proposte circa la condotta del fuoco delle artiglierie d 'assedio (Riv. d'Art. e Gen., 1893). 20 - Altre considerazioni stùla condot.ta clel fuoco delle artiglierie d'assedio (Riv. d'Art. e Gen. , 1893.)
Luigi. - Nacque a, Reggio Emilia nel 186G e fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1886. Frequentò la Sc.uola, di gnena e da capitano pa~~ò :ne-1 Corpo di S. M.. BONGIOVANNI
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AH'l'Jl;I, I ERI S\'l! l'l'TUBI
}'ai-te<:ipò alla c,irupag'na nel1'Est.1·en10 Oriente (1901-1.l)Oi>ì ed a qnclla cli Lihi:1 (Hlll-1;3) quale Capo lli R. l\i. Ll <lila 2" DivisioHe spec:ia1e, mel'itando~i nna medaglia <1 ·a rgeuto a l n1lol'e nell'a r,ion c cli sbai:c·o a Beugasi (1!) ottobre 1911) e la promozi one a te!lente colonnello per mcl'ito di guena (noYembre 1912) . Entrò in gucna (1915) da, col on , nello, ottenendo la promozion e a urngg ior general e, per merito cli gucna, la croce di <·arnli.en, clclPO.l\1.8. a )1onte XoYcgno (12-13 giugno 1!)16) ed 1rna medaglia cFargento per operazioni in Yalla1·i-:1 dnl :l::i gingno al J2 lu glio 1916. RnccessiY,l mente eomandò la b!'i ga~ ta Ffreuzc. la 3" Di visione, la 69" D i,,,,.- : ', ll -~ Yi siolle e il Yll C01·po d ' A .. Fu comandainLc supel'i.ore -dell' Aerorn,,utica (feb~*' bl'aio 1918-inarzo 191!)) che lasciò per passare al ('Om::tn clo del Corpo di spcdi Luigi Bonglovanni. r,ion e italia110 nel Medi ten,rneo Oricn tale. Governatoi-e drlla Cirenaica resse tale carica fino al 1!)24 e nel 1925 1111dò in I'.,\ .. Ufficiale eolto e stndim,0 ha pnbblieato vari s tudi di carattere rnilital'e e coloniale, e addetto milihue all'Ambasciata d'Italia in Germania ncil 1914 dieclc prov.1 cli SfLgacc p rudenza nello svolg imento ,li prat.iche p:n•ticola1·me,nte rl e.Lieate. Per tutte le s11 e bcnern<~renr,e ven ne n ominato ~e na lore del Regno. 0
L.
$--'---',_ t _. .:.~~
\O - L'I rn1Jer o Cinese (Studi o compilato clal capita no d i S . :li. nougiovan ni L nig i, d'or<line de l Coman<lo clelle R. '.rru1me in Cina) • (Tien-tsin, Coma ndo R . '!'ruppe, 1904). 2o - Bombardamenti dal cielo (NuoYa :mtologia, febbrnio 1032).
BoNrrr Gerald o. - Nacque 1wl 1873. Sottotenente <l'arti glieria nel 1897 fu assegnalo aJ 16° R eggilucnto artiglieria da. ea,mpagna ove rimase anche da t en ente (1901) . Capitano nel 1911 fu tl'asferi to ::Ll 6° Regg im ento artiglieria. da campagna. ~
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$('1(f'1Tt >Hl Dl ~I .\Tl':JtlE ,\J:'l' IGLIE HJ,i-; l ' ll E
(J85(i-l!J1!))
I'i:esc patte alla grande giwna ragginngendo iii grado cl i ten ente co10111wllo n<'l ·1917. 1° · Giuoco balislico p;r:ifico (HìY. d'Art. e Gcn., 1900).
llùMJ Lnigi . L uogo[enente d ' al'tigliel'ia ll(' l 1SGO fu assegna to id ~· R egg-ime n Lo i11·Uglie1·ia, <lai Pta;1,?.a . Oa1pitano 1wl rnG2 fu tollocato a dispo~izione del Direttore territol'iale d ' ,:u.'lig1ier·ia in G<•11on1. Rucees:::iYarnente prestò servizi.o al 4'' Hcggime n to artiµ;l ic1fa, al1Ja J>irezio1w gen erale delle armi Stl_ll'C·iali p 1·esso i l Mi.11iste1·0 <l e ll a (3uertll , al Comando d'a1·tiglic 1·ia del dipartinwnto di \"C'1·ona <-><l ili R eggimen t i d'artig-l i<-•riu 9° e 10°. 1u - Con sic'lm·n;r,i on ì sull ~ ar (·iglie1·ie di g rosso calibro
(Ui\'.
Mil.
Tta l.,
JS(iCi) .
BORJ:.:LLI
UmlH:'l' lO.
.Nalo
a Tori-
no nel 18!)] N1lrù :111' .A.ct:acl e111i:1 miliuel l!)IJ!l e pro1nosi-o sottotcnen l·~ nel J!-)12, dopo avei' snperato i cor ::.i del la l-;<·no]a <l ' u pp li<:azione venne nel 1D13 p ron1osso Len e n te ,n el (i" R eggirnPu!o ;li'· tip:'lin·ia da <·a111pagnn. Promo,;~o capil,1110 nel 191:; 1'11 des1 inato al 3° R eggi. m en Lo artig lie1·it1 dn mon Lagna parteci p:1ndo a lla p;nrnde p:nrrra fin da1l' i,n 1 zio dPllP osti litù e fin o al llì..11·;1,0 l!)JS j~1 <· ni fu C'h inmato a ptestcu·<' sen-izi{> Fi~. 11:;,1 <li Ntato ìVI'nggiorP l)l'f'F-~O il (.'QJH;l11d1, r m bl'1·10 norel li. del la l ~l~ 'l)i vi sionc fantr.1·i11. rpl settr111b1·t, J !)l~ C'On funzio11i cl<'l µ;nulo s u p t1 1·ior,e e bh<' .il <·oma11<lo lli nn Ornppo cln monlag;na e nel 191!) p11sxù a,1 ('om<11Hlo di nn Gru ppo del l'i' 0 R cp:gi1nento art iglieria da, c:unpaµ;na 1·imaiH>ndo in tale R eggimento fino al 1924. P romosso maggiore alla fine clcJ 192-1 pa:::sò suc<'e sIVarnentc nl 4-0 e prn:.c·in al 3° Reggi.men to artigliel'ia pesante campale fi nc..:l1è nd Hl27, i n seguito a conc orso Q)el' titoli fn trasferito n e.I S<' r Yizio T ec nico d'a1·tig1lierin <' llestillato :-d 2° Oentro espr.ta1·p
AR'TIGLIERI SCRI1'TORI
denze ove rimase anche dopo la promozione a tenente co · Jonnello come vice-direttore fino al 19·35 e come Direttore intel'inale nel biennio 19:35-36. Lasciato nel 1937 il servizio attivo, nel 1940 venne richiamato in servizio iper la guerra attuale e mobilitato quale Com missario del Movimento stradale. Per l'azione da lui spiegata. in Libia e durante t ntta la grande guerra g1li fnron o conferite nna medaglia d'argl~nto ed una · di bronzo · al v. m. nonchè due croci di gnerrà al v. m .. Ufficiale . tndioso, colto ed appassionato dt>l mestiere, per le destinazioni. avu te, p er ll~ car iche ricolJ.)erte c per gl'incarichi r icevuti acquistò una pratica professionale nelle varie branche delle diverse specialit à dell'Anna . Sperimentatore geniale e scrulJ)ol<)so, sovratntto s tando al Centro e:.,pcrienze d'artig11ie1fa fe<'e sistematiche e dilip:enti _ol'-servazio11i rignardant.i speciali fenooteni di Balist ica interna - fenomeni ed osservazioni meritevoli di es~ere verificati , segniti e c011t inuaLi p,e1· l' illl IPOrtanza delle conseg11e11ze che ne cleriYcrebbero, - realiz· zando nel contempo opere artisti.che cli pittm'a e di scultura che esprimono le sne al te iclealib'L di i::olcluto e cli artigliere. Uollahorato1·e aUiYo e fattiYo della Storia deltl' Aetiglieria Jtaliana., il col. Borelli ha dato e conti.nna a dare tutto i.I più prezioso apporto di consiglio e cli opera nlla riuscita cli questo lavoro storico. 1° - Confe1·cnze sui matertnlì e sul tiro tenute ogli ufficiali tlel J)re· sidio di Novara (lOlll-1924). 2<> • Appunti su alcuni fenomeni a ccessori ulla òeJlug1·n;r,ionc delle cariche di l ancio nelle artigliH·ic ed armi. vor taUli moderne. ('l'it>, Arduino, Tor ino, 1930).
BORGA'l'1'I Mariano. - Nato a l3011cl eno (~ moì·to a Roruu (1853-1933). Promosso sottotenente del Genio nel 1877, <fa tenea~tc e da, capitano prestò servir.io alla S<:nofa d' A[Pplirazfone ·cl' Artiglieria e Genio. Golloca.to in P. A. nel 1911, allo scotppio dell.-1 grande guerra, fn richiamato im servizio e clcRtin ato all'ufficio forti:fìcazioni cli Brescia, indi al Comando genio cli Ve1·ona e nel 1917, col grado di maggiore generale, fu trasferito all'Ispettorato territoriale in R,oma.. R icoilloca.to ~
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SCRI'tvl'OltI DI MA'l'ERJID ARl'IGLIEHIDSCIIID
(1856-1919)
i,n c-onge<lo 1·aggiunse ·n ella riserva il · grado di generale di Corpo d' A.rmata. Ufficiale distintissimo, colto e studioso, ha legato il suo ,i10me alla Storia clell' Arma a,l la quale egli apparteneva ed alla quale aveva dato durant,e t,1tta, la sua carriera la più entusiastica passione. 1° - Alcu ne invenzioni noteYoli riguardanti l'artiglieri a in un rnanoseritto c1~,1 secolo XVII. (Riv. d'Art. e Gen., 1912) . 2° - Ar tiglierie dei secoli XV e XVI originali riprodotte all'esposizione d'arte retrospettivn del 1911 in Castel Snnt'Angelo di Roma. (Riv. d'Art. e Gen., 1912). BRACCIALINI Scipione. Di questo insigme Artigliere è già sta.to · ripetutamente parlato, e pertanto .fo1 questa sede ci. limitiamo a,d a><:cenna,re brevemente alla, sua carriera militare. Na.to ad Jsola, ùel Giglio nel 1850 morì a Genova, nel 1937. Sottotenente d'artiglieria lllel 1869, dopo la Scuola, d'applicazione fu promosso tenente nel 1872 e prestò servizio succ<'~ssivament~ ai Reggimenti 6° e 11° ~ poi nuovamente al 6°. Promosso capitano nel 1880 fu Fig. 1J55 trnl'Jer-ito a l 14" artjgl.ieria, passa,ndo Scipione Braccìalini. po(~o dopo a.I Comitato d'artiglieria •! genio. Nel 1886 fu destina,to alla Dire1,ione d'artigJieria, {li F irenz(~ e dopo qualche anno tornò :t Roma addetto all'Ufficio dell'Ispettorato per le esperienze d'artiglieria e quindi alla 8cnob Centra.le di tiro . Promosso maggiore nel 1881 fu man dalo jn Giappone a,d organizzare 1n, difesa ed il servizio tele met.rie,o delle batteri.e costiere, e tenere um corso di baJisticn agli ufficiali d'artiglieria giapponese: egli passò per ciò a di $il)Osizione del Ministero degli esteri rimanendo a 'l'okio per· circa tre anni allorchè fu costretto a rimpatriare per gravi m.ot.ivi. di salute. 1'ornato in Ha.ria continuò anche da lontano a
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AR'.l'IGLlG!(! SCr:ITTOlU
presta r-c la sua opera per l'arti gli.cria ghLpponesc ideando va,ri a1pparecdti e congegni di puntamento che furono costruiti dalle « Oiìicinc GaUileo >> di B'i.renze. Benchè sofferentfi nel 1895 riprese servizio alla Direziorn~ d'artiglieria di. Roma, ma per il peggioramento delle sue condfaioni. fisiche fu costretto a chiedere la, riforma. Continuò però i suoi studi. preclilleiti riuscendo f:L realizzare una- nuova serie di. apparecchi di puntamento fLdottati dal Gia.p pone, claHa Rpagna e dal Brarsile. Richiamat10 in servir,io a sua domanda nel 1915 e promosso g(mernle fu nom.inato Presidente deJlla Commissione di collaudo prc~sso gli stabili.menti della Liguria, e benchè nel 1921 venisse collocato a riposo, conthrnò instancabilmente i suoi studi realizzando nuovi apparecchi costruiti dtLlla, « Soc:ietà Jng . Salmoirap;hi )) cli Milaino e adottilti da,ll' artip;lieria ita., l.i.ana. Scipione Bracciailini. lavorò infaticato fino alla morte e aneora 11egli ultimi snoi anni condusse a termh1e i pr,o getti di altri a1pparecchi. tendenti a, semplificare e facilitare le opera zioni. del tiro contrnBreo, m.a pnrtroppo la morte gli impedì dì vedere attuata questa sua, nlUrna -e geniale coneezi-onc. Era membro della, R,eale Accademia dì Scien1..e IspanoA.mericann ed insi.guito di molte decora.zioni, ma essenzialmente e sovratutto egli fn cir<·o11<lato dal1a massima sti.ma dei suoi superiori, coilleghi ed inferiori e lasdò nella Rtoria della 'J'demetria, nn'orma vera,ment-e marca,ta, e profonda. J.o • Sulla pratica soluzione dei problemi del tir o. (Giorn. d'Art. e Gen., 18S3) (Tradotti in tedesco) , 2<> . Secondo metodo per la soluzione pratica dei problemi del tiro curvo. (Riv . d'Art. e Gen., 1885). 3° · Sulla pratica soluzione dei problemi di tiro curvo., (Itiv. d'Art. e Gen., 1885). 4° · Errata corrige alla soluzione pratica dei problemi di tiro. (Riv. di Art. e Gen., 1885). :3° . I t elemetri da eosta e gli appa r ccclli f-lccessoi:i sistema P.raccia· lini. (Riv. d' Art. e Gen., HJ21). 6° · Memoria clescritliva del telegoni omctro. (Rom(I. Labor(ltor io ~li precisione, 1!)32).
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SCltITTORI DI MATERIE AW.f'lGLHmESCBE
(1856-1919)
Eugenio- - Nacque a Par-ma e lllOrì a :Modena (1845-1917). Sottotenente d'artiglieria nel 1865 seguì i corsi della Scuola d' a.ppl. d'art. e genio e, pr<>mosso teneute nel 1868, fu assegnato al 9° Regg. a,rt., comandato presso il Comando territoriale d'artiglieria di Napoli. Suceessivament(~ prestò servi.zio al 13° R.egg. arL. e promosso capitano nel 1876 fu comarnla.to alhL Scuola. militare di Mo d(ma quale insegnante, uilkiale di 00111pagnia e i.ncarku,to del c-c)1mlÌ1<1o dell'artiglieria a Modena. Successivamente prestò servizio presso il Comitato d 'art. e g<-m. rimanendo poi presso l'Ispettorato gencra.l<~ d'artiglieria ove rtLggiunse il grado di colonnello nel 1899. L'amn<> dopo passò in ·p _ A . ottern~11do !l)Oi nel 1911 ill gra,do di rnnggior generale ,nella riserva. BRAIBAN'l'I
1° - Progetto ·per la sostitnzicmc d i cceentric:i ai· cunei freni negli affusti d'assedio. (Giorn. d'Art. e Gen ., 1882) . HRAVIDT'l'A Bttore. Nacque a,d Ales sandriH, nel 1862 -ed -entrato tredkennr alF Accademia., navale di Li.vorn-o, nel 1881 iniziò la sua carriera, n ella R l\ifa. rina distinguendosi in modo predm--o iu tutti i gracli, in tutti g1i incarichi (~d in tutti i posti da lui occupat i : :fu oollocato a riposo nel 1911 e morì a T,oduo il ~4 marzo 1932. Nel 1916 raggiunse il grado di. co11trammiraglio e nel 1925 quello di ammì ragHo di div.isione. F ig . 115G Prese parte alla campagna d' Afriea. ruttore Brnvetta. del 189-1 e fu comamdante sagac,c e valo roso -d i naNi, insegnante chiaro ed ap prer,za,to a,11' Accademia lllavale, comandante del balipedi-o di Vfareggio, membro della Commissione delle armi portatili, comandante della difesa. di Gaeta, relatore della Commissione permanente per gli esiperimenti clcl materiale da guerra nel 190;! e 1904, e vice-direttore d'artiglieria e d'armarnenti del 3° Dipartimento marittimo nel 1905 -e 1906.
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AH'J'IGLrni:1 scmrr,uu
SpecialisttL di. armi navali e p ath t:olarJtHm te competente Lli •.u-tiglierie, durante 1Ja sua brillnnte canicm, eseguì un,t ~ed e nume1·osa d i irupottanti espericnz<!, fra cni quelle sulla ,perforar,ione delle corazze e quelle del tfro con proietti da 305 carfohi ad alto esplosh·o, cilettuanclo d'altra parl<' noteYoli.
esperimenti di siluri e toi-pedi.ni automatiche. Scrittore brillante di tecnica, navale ed arliglieresca ipu bbllicò urm innumc Pevole quantità, di ai-ticoli sn giotna li e rhii:;t,~ italiani ed esteri, e moltissime OpeH! di c,H·attcre militare, LlL volgnrfaz:1r,ione e storiche. F ra, t utte ri co1·diamo: l " . Note sul c.; ai·icn wcnto <le i proietti con ,1lli esploshi. (Ri,·. d'Art. e Gen., 1911). 2°. Le erosioni d elle artiglierie. Cause e rime{li. (RIY. cl',ut e Gen., J9ll).
3° e Gen., 1° G•
· T superculibri dal 1mnLo cli vistn della coslr ur.ione. (Rh·. d'Art. l!JJ2) . - Le pohcri senza fumo e le nitrocellulose. (RiL d'Art. e Gen., 1!)12>. - Il worta!o cla 420 e l' artiglieria tenestr e nella guerra cm·opea.
(ivlìl:1110, 'l'revcs, 1H15). Go - L'artlp;lieria e le .sue 111('1·avig lie <l:tll e ori p;ini Huo aì nostt'i gio mi
(Milano, 'l'r eves, 10]()). 7° - La balistite e l a s ua fabbricazione.
B1moA R:r.ne~lo. - Nato a Camposanmai·ti110 (Pado,•a) n<:l 1852 e congiunto dcll'On . Stefm10 B1•eda, Deputato al P a rlamento Nazionale e benerucrit,o fonda tor e delln Terni, dopo a.ve1· trasco1'si g;li anni d;:i'Jl::t. s1ia infanzia e della prima, n.do lcscem~a. seguenùo le scu{)llc mcclie, nell'arnn o 1870 si isc1'isse i:ll primo anno cli corso di Meccanica. prcl'iso l'U niYeri:;i tà di Pa.dova che frequentò 1·cgolarmente ilno al 187G conseguendo in tal<~ anno, e <:ou lusinghic1:a votazion e, ln laurea in i11gcgnel'ia presso q uella Scuola <l'a,pplicazione. Consegni ta la lau1·cia lavoeò dapprimn, nllc clipendenz.0 del nn·ccletto suo cugino e cla 1lni indubbiamente imparò ns. ai e fo lirn~a tecnica e ìn linea inc1 nstria1e, ma: in prosieguo cl i tempo st.a<:ca.tosi e sfabi.li t.os.i a, Milàno, n<'l l~SG fontlò h~ sun, p ri ma Societit incl 11st1'iale rile,·anclo {lalla Dilta Cerimedo e Cornp.
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SCRI'l'l'JHJ DI )lA'l'EHJE A!('.l'lULH:HE~CH B (185U -19UJ)
lo st,1bilimento clcll'.IElvetka che fin dal h;4fi sol'gent tr.:L k or tagli,e fuori Pmt a Nuova . AhbandomuHlo ,)a promiscua prnduzio:ne 1neeeanica dd. l'Elvetica, Ernesto Breda si dedicò dapprima a,l la fabbdcazio nc tkl matc,1·ìali~ mobi.le ferroviario estendendo quindi successivarn.ente ln sua attività in altri r·arni delle costruzi1111i met caniche st~co11Clo un programma di sviluppo stndh1h;1.:'n te concepito e rnzionw.lmente raggiunto. La, capaeità dei s noi impianti fu ben presto tale che Jin da,l 1887 p oté accettare e soddisfare forti ,commes se cli proietti per il nostro Escrci.to, e dU1';:n1te b · grande guerra le preesistenti 011icinc Breda con ·1e ]oro eo.::;+n1zioni fo1·11irono t,urno11i e proietti. mentrt' in nuove offici1ne e cou impianti n novi <lit•ilt:to ::;il uri pel' la, gnenn del nu11'e, ali e ruoto1·i per le battaglie <lei cielo. Tal,e con trfbnto, euu a,1whc pi 1'1 larga, efilcieillza, si è ripetnto per le 11! tirne guerre dello scorso dee.:ennio e si l!'ig. 1157 va 1noltiplicando n ell'attuale cnnf-litto. Ernesto Breda. J nclnst1·ia1e di larghe vednt<• , E1·1wsto Bn:lda C{JStit11ì ima Oai-~ft, Mu tna etl una Fcd.er,1zio1rn per l'assistenza, l'e ducazione e l'jstruzione dei. suoi. operai e delle loro fa,miglie, e nel 191 7 fondò l ' Ist itufo sci.entifico-t,ecnico J,;rnesto Breda: la cui :importanza (~ dimo strat a dagli Strnh e H.icerche in esso eseguite e da.lla uotorietù d egli esec utol'i . }foncò in Milano il t> novcmbr,e HJ18 e la morte .lo colpì men tre egli sognando per il dopo guerra, di imiprin1<~1'{! nuovo irnp11lso alla sna industria, aveva dato il suo fattiYo cntns iasrno ad un grandio::;o impianto ickodettrieo elle dalle montag1w di. Valle d'Aosta doveva porta,r e nei suoi Stabilimenti nuova. eo~JJicua qnnntità. di forza motrice. Glli uomini d' nzione essenzialmeHte operano più ehc nc)n sci-i vano: En1esto Breda,, ingegnere e perciò « in nuc<~ )) arti gl.•cr<~ . s i a1ppassionò a i problemi artiglieresehi e presentnnélo -
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Alt'l'IGLIEIU SCIUTTORI
all'Amministrazione militare i suoi 1prQdotti nel 1891 e ne1 1897 l'accompagnò con le seguenti memorie: 1° - Olturntori per cannoni a tiro rapiclo ' ea apparecchi per accelerare
U puntamento ed il tiro dei cannoni <la campagna. (Bernar<loni e Rebu.schini, Milano 1891). 2o - Cannoni. da cumpag1w JJrcsentati. al concorso indetto dal R. Mi-
nisleto della Vnena nel ]807. (.il:!ilnno, Gemiaio . 1898).
lllm.No Giovanni . - Nato a- Spigno :Monferrato nel 1885 S{~g-nì· regolarm<~nte i corsi della lL Accaiclemia militare e de11a
Scuoht cFapplicazoin<~ d'a1·tigli.e ria e genio e superati egregiamente i relativi esami v,c nnc promosso tenente d'ttrti.· glieriu nel 1911. Dopo pochi mesi di servi.¼io nell'8" Reggimento ,d a f.ort<~zza, nel cliccmbre 1911 passò a.i 1° Reggi · 1nento artigli.eria da montagna e · nel urnggio 1913 venne destinato alla Di rc,done delle espetienze d'artiglieria cl.i Cir.iè. Promosso cr1pitano nel marzo dd J Dlii fn in zona di g1rn1Ta aJ comando di mi.:1. batteria da 149 A. presso Rocca d' A111f.o, ma ·dopo poco tempo d'ordin!! Fig. 1158 del Ministero della Guer1·a venne fatto Giovanni Bruno. ric,ntl'a.re alle Bspe1·i<~nzc di Ciriè per· riprendere S(~rvizio all'Ufficio ta,vole rH tiro. Maggiore nell'aprfle 19J8 oontinuò a dirigere tale U:f1kfo fino a,l 1922 attendendo alla compilazfone ·cli quasi tutte le tavol{~ cli. tiro numeri.che e grafiche adoperate ,d urante la grand1; guerra: Nell'a,prile 1922 venne assegna,to .all'Ufficio tavole di t iro in 'l'orino e promosso tenente colonnello nel 1926 ·o ltre al.la, -direzione dell'Ufficio stesso, ebbe l' incarico dell'insegnamento della Balistica esterna presso la Scuola d'applicazione d'artiglierin, e genio, dapprima ai corsi di completn,mento della cultura tec.nico-professionafo ed a,i corsi ordinari di reclutamento i e successivamen te, succedendo al generale Ettore Cavalli, inse. gnò anche al Corso S uperiore termico d'artiglieria. :Nel 1927 fu trasferito al 1° Gent.ro esperienze cl'artiglierii1 ~
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SCRI'.l:1'0Ul DI MA'rrnnI.0 AH'l'IGLrnr.ESCHI<l
(1856-1919)
di Nettuno restando assegnato all'Ufficio tavole di tiro in Torino: nel 1928 venne nominato Vice-direttore deil Oentrr> di Nettuno conservando la ca,rica. di. Capo Uffici,o La.vole di tiro in Torino. Nel 1934 lasciò il servizio attivo e pertanto continuò nell'insegnamento ai corsi di perfezionamento in balisticH, e costruzioni d'artiglieria istituito pr·esso il H.. Politecnico di Torino ·nel 1932. Nel 1937 venne promosso oolonnello. Collaboratore prezioso, competente ed appassionato 1per ila miglior riuscitfL di questa, Storia dell'artiglierfa, il B r uno dOIPO ormai. molti a.mii cli insegnamento 8i ò completamente cd egre g.iamcnte affermato rnella carriera scientifica, nella quale, se pure iniziata, ta.rdivamoote, egli si è falto un nome e si è piazzato eos1 da riuscire degno continuatore degli illustri Maestri che lo hanno pr€cednto. Partico[armente studioso dei pro blemi (l,~lla balistica esterna pubblicò numerose Memorie ap prez½ate in Italia ed all' estero e la sna attività scienti:6.ca e pr,ofessorale, intonata a, scopi es&c~nzialmente pratiei gli pr0curò riconoscimenti ed elogi lusinghieri, e sovralutto la stima e ln. soddisfazione dei suoi numerosissimi allievi. I'er 1Foper;t dint1rnna da lui svoltf:L fMl .ineremento della balistica esterna, il Mini.stero d<~lla, g uerra gli. espresse il suo plauso e gli co:nferl uno speciale premio. l "' - P1·olungamento della tavola balistica gener ale d i Siacci. (Riv. cl\\rt. e Gen., Roma, 1918). 2° - .Metodo speclitivo per il calcolo delle tavole ùi traiettorie grafiche. (Ri,. d'Art. e Gcn., Roma, 1010) . ;30 - Prolu ngamento della tavola VIII del ~ d i Siacci. (Riv. d' Art. e Gen., Roma, 1920). 4° - Alcune applicazioni sui parametri complementari clell11 balistic,1 razion a le. (Riv. d'Art. e Gen., Roma, 1922). 5° - La densiti.1. b alis tica dell'aria. (In collaborazione col ten. Gal anzino). (Riv. d'Art. e Gen., noma, 1926) .
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T avolD d ei valori clelfa funzione ~n \0) =
ro_cos"'+ _dO _ Q
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1
. ( In collabl)-
razione col ten . Galanzino). (lUv. <l'Art. e Gen., Roma, 1927). 7° - Contributo allo studio del problema « L:rncio <!elle bombe da velivoli l) . (Riv. Aeronauti.ca, Roma, 1927). S<> - lrormulc di variazioni nel lancio delle bombe cl11 veliYoli. (Not iziario tecnico d 'aeronautica). (Roma, 1920J .
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Alt'l'I QLIERI SC.ltl'l"l'ORI
O'> - l:ìul c:ulcolo per ardii d ella lraictloria tli u nu bolllba laneiala d,l tw ,·cllrnlo (Xotizi:irio tecnico <li a erona utica, 1929). 100 - Nuovi melo<li ver la costr uzion e delle tavole di tiro uumeri<:11e e gr atiche. (Pu bl>lkuzione a cura della Dìrezlouc superiore tlel Servizi,) tec:u ico u·11 r tiglie1·ia, Roma, 1931). ll.0 - ~nont t:ivul.t del ~ principale. (Riv. crA rt. e Geu., Roma , JJJ321. (T n coll:1borazloue col ten. Galanr,ino). 12'• • ::;ul c:aleolo della trnieltoria per ar chi i:;ucces:si\·i. (Suppl. 'l 'cc. della Riv. d'Art. e Gen ., Homa, 1033). B 0 - ::-,uJ call-olo de i C'OCtlieie 11t i differollzia li e clegli element i seco11cla1·i !)Cr il Liro. (ln eollaborn:r.io11c col te11. col. Cavicchioli). (S uppi. '!'cc. clell:: w,·. d'Ar t. e Gt'n., Rom a, l!.13.J). H 0 - Un uu ovo ruetodo d i ca lcolo d ella traicttoti:.t per arch i ,,mecesslvi. (Suppl. T ee. cl~lla Hiv. ll' Art. e Ucu., Roma, J034J. 1;;,, - '1'1n·ola dei fattori cli tirn. (l' ubbUcazione del ).fiuL-;ter o <lella gue rra , lspcttor ulo genera le clell':1rtiglierla, }towa, 10:14). 16'' • Cor so t·eoric:o-vrntic:o <11 Balis tl<'a esterna : Volu me T .Ualistic,1 razion:il e; Yoln mc TT n:11istlcn ~pplicata; Volume III Tiwole numerich,i. (l'nhbli<:M:i011e fatta colla eoll:ibo1·,1 zione elci tcn. col. C:wkchioli e del ten. G:t l:1117.ino) . (Sctll>ln cl 'a !)J!lic:azi one <l'a r tiglic1·in e ge uio, ~rodno, J.!)iM). 0 - J,'ormul c cli varinz ione e c·oeflicicnti cli corre7.i onc nel tiro coutro ber;:ngli aerei. (T n c::oll:11>-0razi onc col teu. col. C:ivicchioll). (S1111pl. 'l'ec. <lella HiY. d'Art. e Gcn., How:1, l!l35) . 18" - Il calcolo della ti·nicttorla percorsn clu nn proietto. )(110,·o metoclo l'"'atto e :spedith·o. (RiY. d'Ar t·. e Gcn., Roma, l037). l!r> - U11 :1 ;;olur,ione tipo Siact'i rlcl I)l'olJlema « La ncio <li bomllc: da a ero pl an i 1>. (Riv. Acr on a uUr.a, R own. J038). 20° - Un m<'toclo razionale <li integruzione delle equazioni del moto di un proh!lto nclrau.uosfcl'n. (In c::o llalJor:tzione col ten. col. Ca1·lccllioli). (S11 p 1>l. T ee. <lelln H iv. cl' Ar t . e Uen., Roma, 1!)40) . 21° - Tiro conlrae1·ei. · Il molo ,·cr t lcnlc ascendente cli un proietto in un me1.zo r c:::i;;le11te (in <'Oll:tbor:1,.ione con CaYiCChioli) . (Rh·. <l'Att. e
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<fon., J!HO).
Bn1 ·z7,o <.::ionurni D:i ttista . - Nacque a Genova nel 182-i <' morì. tl, Tori no w ~l 1900. : npernti i. corsi dell ' Accàdemia mi 11itare [u nomirn, to l-Ottolc11entc de1 genio nel 184·2 e compiut;i la Senob compleitH:!n t.m·e con segui il grado di tencnLe. Pre~<· parte alla carnpngmL clcl 184!) e nel perioclo 1852-59 chiamato ud insegnare :il]a, Rcuol,L complemen tare del Corpo R eale d'ar ti. · gli erin, dfres~e c.on l:c~mipori1neame11te la costruzion e del I'ol yerificio cli F oRsan o consegnC'ndo le p t omozioni a capi tano ed a
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SCRITTOHI Dl i\U'.l'EI:1ID Alt'l'lGLIERI~S Cçtl:1
(1850 -191[))
maggiore. ~f'en ent<~ C(Jilo11111!1lo nel 1860 e colon nello nel 186 L fu Direttore degli studi a,ila R.. Accademia militare, membro del Consi.g:lio superiore 1pm· gli "istituti di istruzione <~ di educazione militare, comandante del genio clel IV C. A., e eomandrunte superi.ore ,del g·enio dnr-antc la ca,mpagna, del 1866. Promosso maggior gc~nerale subi.Lo dopo la guerra c,omandò succes si.vam.ente il genio di Bologna, V,e1:ona e Napoli, e nomina.t,o tenci1h~ gm1eral<~ n e l 187G fn tLd<letto al Comitato d'a.rtiglierh e genio e comandò poi la Divisione miliare di Rornf.L. N·el rnar;.,,o del 1878 resse i] M.inist<~r·o della Guerra e fo nominato Sena tore del Regno. La,seia,to il Ministero nell'ottobre dello stesso anno f 11 i.ncari cato 1lalln. Direzio:ne s11pel'i:01·c d1•Hc fo1·tifica ;.,,ioni nei terr.ito1·i di pendenti- <lai conrn,néli dei Corpi. d' Annata di Mi la.no, Verona e H.o.u1a. Coma ndò la DfrisimH' F i;?. rn:m di Piacen za e sm:ce1:,sivame11tc i C. A . GioY. l\n t l i;;La 1'rn7.7.0. <li Bologna e Torino fiuch<~ uel 18fl2 pa:--sò nella risena. La, persona e J'o1p(~1·a, <li Giov:mni Battista Bruzzo furono universalmente giudicati nel modo più lusinghiero associandosi h1 lui. a,lla coltura, scientifica e tecnica le più nobili d:oU morali: rettitudine, moclestia, franchezza e , [Jrofonùo patriottismo, m ent1'e poi fn aneh e valoroso sold ato in µ:ucr-ra, sagace uf· ficial<~ e provetto jngegncr,, rni1Jit.a,rc. 1.0 - Nor.ioni snlla fortitica;,;ionc pcrmnnc nte e snll'nt.tacco e difesa (lelle piaz:z:e forti ad uso delle vnrie armi. (l" e 2" edi,done). ('!:orino, '.ri1>. C,.tsl:C!llt1z:z:o e Degauden?:i ; C:1stel lr17.7.0 e Vei:cellino, 1840-:1850). 2° - Sulla necessità cli iir ovvedere alln di:Cesn cl'ltalin. (Mi hmo, 'rip. clcll' lfoiouc, 1870). 3<) - Consiclci'::tz-ioni s nlla étifcsa genern le dell' llalin. (]'il'(~n;,;e, Tip. P. Faverio e Comr>. , 1870). 4° - Osservnzioni sulla d ifesa dello Slnlo. (Bologna, Zani<:hclli, 1884). 5° - Alt.re osserva:;,,ioni sulla {liCesa dello Stato, e risposta nlla. Riv. Mii. !tal. (llolognn, Zanicbelli, J884).
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AR'.l'IGLIEIU SCRITTORI
or. PERRERO Vittorio. - Nato a Firenze nel 1864e superati brillantemente i corsi dell'Accademia e della Scuola d'applicazione, fu promosso tenente d'artiglieria nel 1884 <! assegnato prima i:tl 4: e poi al Hi Reggimento. P romosso capitano nel 1893 passò all'l1° artiglieria e quindi a111a, Direzione~ d'artiglieria, di T{>rino, comandato alla, S<;uoln., di guerra. Prestò successivamente servizio al 20" artiglieria ed a.Il'Ispet tol'ato ·d ell'Arma dal 1902 e promosso poi. maggi.ore a, scelta eccezionale nel J.907 fu trasferito al 7° Reggimooto. Nd 1909 inviato in Germania presso la Ditta Krupp qua.le Presidente della Oommi:-; ~1ione ,di. collaudo per il matc~riale da 14ti campale pesante e da 75/906, assolse un tale delicato compito con grande dili gem,a, perizia, ed oculatezza dando prova, della sicura, sua competenza. F ig . 11@ Nd 1913 come tenente colormello fa Vitt. Buffa òi Perrero. destfo1;.1,to nuovamente all'Ispettorato generale d'artiglieria,, <~ eolonnello nel 19H5 venne incaricnto delle funzioni di Capo ufficio dei servizi aeronautici, carica che mantenne presso il Comando Supremo dallo scoppio delle ostilità contro l ' Anstria fino al 1luglio 1916. Assunse JPOi il comando dell'artiglieria d'assedio {lel XX O. A. sull'altipiano di Asiago e nel settembre 1917 il comando delle artiglierie deJl XXVIII C. A. distinguendosi durante il ripiegamento al Piav<\ svolgendo poscia azione di com:mdo lodevolissi.ma dur:.rntc~ la prcpa,ra:done e lo sviluppo della battaglia del Piave cl.el giugno 191.S, e pa,rtecipa,ndo in fine e:ffica.cementc~ a.Un battaglia di Vittorio Veneto. ' Per la, sua a.zione di comando n0lla battaglia del Piav1: fu insig1ni.to della, eroee di cavaliere dell'0 .1M.S .. Generale di brigata nel 1923 e addetto all'Ispettorafo d'artiglieria eonsegui la promozione a, gener:1le di division!-~ e comandò la Division<~ militare di Salerno: tornò quindi a,ll'Ispettorat<> e diventato I spettore generale <lelll' Arma nel l3UF.li'A
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scmrronr
DI i\:fATEUlE ARTIGLII,:UESCHE
(1850-1919)
192(; 1portò un notevole contributo agli studi ed alla regola -
mentazione del tiro d'artiglieria. Nel 1928 lasciato il servizio attiv{) venne subito richia· mato in servizio temporaneo quale membro élel Comita,to sùperi.ore tecnico armi e munizioni ove per quattro anni ebbe modo di dare impulso allo studio del!le questioni di. carntt-er-1.\ comune fra, esercito, marina ed a.viazione. Nel 1934 ,:,enne no minato generale cli C. A. <~ nel 1936 venne decorato della Medaglia Mauri:zi.ana. Di questo distintissimo ufficia.le d'artiglieria. è già stato ripetntam0.nte partl ato in altri capitoli di questa Storia e pertanto è doveroso ricorélare che i.n tutt<~ le cariche e posti. cln lui ricoperti egli diede prova, di 1preclara, intelligenza,, di gran-èle peri:zia prof.essionale e di a,ttivissima operosità. 1\:fod a Roma, nel settembre 1.941. 1° - Goniometro cln c:ampagna dell'ar t iglieria russa. (Hiv. d'Ar t. , Gen., 1903). 2,,, - Sull'npplicazione cl i u n microm0.tro :11 ennnoc:cbia le n prismi per l'artiglieria campnle. (Riv. d'Art. e Gen., l!lO•J).
Aldo. - Nato a, Bologma n<:l p:, .·• ..,,_____ ' w??l . . •" -II 1866, dopo aver superato .i corsi del Collegio militare cli Firc~nze, dell' Accacfo mia militare e della, Scuola <:Fapplicazione, nel 1888 fu promosso tenente cli ttrtigli<~ria e s uccessivamente assegnatii al 7", a,l l!Y' e quindi al 12° Reggimen:t-<). Promosso capitano a scelta nel 1898 al 7° a,r tiglieria, presso n Muse() Indu i:itria,le di Torino freque ntò con successo i corsi superiori cli ,e lettrotecmiea,, elettrochimica, ecc.. Successiva,rnente nel 1902 fu destinato a,l Comando d'artiglieF ig. rnn - A tdo nnt1i. r ia da campagna di M:ila,no e n el 1908 ull'Ispettorato del!{~ costruzioni d'artiglieria ove rimase anche dopo la, promozione tL maggi,ore ,nel 1911, passamelo poi nel 1913 al Labora,torio di prec1s1one. Prom0Fi1,ro tenente colonnello ,crartiglieria, nel 1914 comam dò neiBDF1r1
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AitTIGLIERl SCIUT'l'OUI
l' anno suc<.;essivo il rèparto d'artiglieria, controaerei1 consegui 1a promozione a colonnell<> nel 1!)16 e nel 1919 fu aiùdctto alla. Direzione supe1'Ìore del sel'vi1,io tecni.c-o. Pu promosso genera,le nd 1924, tenente ge1rnrale nel 1928 e la,sciò il servizio attivo uel 1931. Dal HU.1 al 1981 il Buffi fu membro autorev,o\J.e ed ascoltato cli. n umel'osc ?vfi.:-:;sioni all' est~ro p resso Ditte costruttrici di strnrncn ti. e materiali. artigliereschi vari e durante tutta la, sua. lunga <:arriera diede alJ' Arma, notevole apporto di stndi e di r<!alizzazioni veram(mte notevoli.. ParLicolare -oggetto di studio fn per luj il campo delle artig11ierie contr,o acrei, delle quali potè seguire tutto lo svilup[)o di perfezionamento durante le Missioni compiute aJFc~stero. Nel 1!)16 com.e colon111t!Jlo comandò la Senola centrale di tiro <fa eampagna e dopo la guerra fu addetto al Comitato interalil.eato di Ver-saglia per il collegamento ed infornia.zioni sulla difesa, s ul materia.le e sul tiro controaerei. 1° - Sulla determinazione dei dati di t ito nelle batterie da carnpagn:t con una nota .sull'illlt>iego del cerchio di. direzione. (Riv. d'Att. e Geu., l904J . 2° · Casi speciali cli puntamento indit'etto per le batterie campali. (Riv. d'Al't.. e Gen. , HJOfi). 3° · AJ)J);trecchi _ottici per il puntamento delle artiglierie campali. (Riv. d'Art. e Gcn., 1907). '1° · La corazza COlllf! arrua difensiva persomile. (Riv. d'Art. e GEin., 1907). 5<> - 11 t iro a granata contro artiglierie seudatc. (Riv. ù' Art. e Gen., 1908). 0 () indiretto col dedinr1tol'e nrn p;neti<:o nelle batterie da • Puntarnento campagoa. (IUv. d'Art. e a~m., Hl08). 7° - A proposito di cal<:olatori per il til'O contro aerei. (Ri.v. d'Art. i-: Gcn., 1935).
Btmzw Filippo. - Nato in Torino nel 1891 conseguì la laurea, di ingegnere industriale meccanioo nel 1914 àl ;?olitec· ni.co di. Torino e la libern docenza in Balistica esterna,. Da.i 1923 è p1·ofessorc titoilare di Meccanica, 1·azio1u1l{~ nella R. Acc::ulemia milita.r,c di 'l'orino e cla.1 1928 di Mecca,niN1 applieata, nena. R. Sc:uola ·d'applicazi:orn~ d'artiglieria, e genio; inseg-nant~ di Balistic:a ipresso il R. P.olitecnieo cU Torin o nonchè ai corsi superiori tecntco e balistico d'artiglieria iin Roma.. I diversi studi tcoriei e spel'irnentali compiuti dal Burzio, -
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SCHIT'.l'OI(l DI :'IIA'1'Ii:HIE AT!'.l'ICLil!)Hl•:scHB
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ovportunamente coorclinati furono pnbbli.cati ud Hl34 a. cura del Ministero delllu, Gnerra, e buona parte di essi furo no anche tradotti e pubblicati all'e.ste1·.o. All'inizio della gran<Je guerra j) Bnrzio nel 1915 venn~ mobilita,to e p<~r t.i.tolo (li stuélio, come ingegrn'lre, fu assegnato ai Servi.ii tec11iei ·Od addetto nlFU:fficin studi clell'Oflici na <li costl'n½ioni d' ;1rti gliel'in di Tori1110, iniziando :fin cl'al.l.ora, Ja sua attività allo studio dei problemi artiglier·eschi per il c:alcolo e progetto cli hoeche da fuoco . 1° - Sul moto e sulla. sta bilit it clei proiett i. :11:fotoclo per lit <leterillina:'lione raziona le degli
elementi del pro hiLro e <lc lla r igntnra. (Riv. òi Art. e Gen., l!llS) . 2(> • Lit nntazio ue nel mo to dei proietti · Conclusioni rnlatlve nl secondo prohkmn balistico. (Riv. d' Art. e Gcn., !Dlù). ;1° - Applicazioni del 2° problema bnlìstico. (RiY. d'Art. e Gen., Jll1!J) . Fig. ll(i2 4" - Hicerehc speriment.11li ;;:ul 2° 1n·oblenrn Il ilippo Burzio. balisti<'o. Hegin 1e nernllinami<'o clei 1n·oi1~tti. (Riv. d'Art. e Gen ., liJ20) . fl" - La teoria del proietto pe11J1aLo. (RiY. d'Art. e Gen., 1.923). 6" - Il problema <lel Yento in balistica . (Riv . d'Art. e Gen ., 1925). 70 - Su llu s;olu zione Siacci del problenw balistico. (Riv. d'Art. e Geu., 1D2G) . 8" - Risu lta ti spel'imcutnli a l tu nnel acrodi nnrnirn che c:onfermnno i ri,;ultn ti balistici. (Riv. d'Ar t . e Gen., l!l2T). 9<> - Il 8econ<lo problema bn listico. Rotnione clei proietti. (Riv. <l'.A.rt. e Gen., rn2T). JO" - Prove su proictli n velocità balistidw inferiori a quelle del s uonù. (Riv . d'Art . e Gen., 1028). 11° - f'l'ove sulla re;;isteuza obliqu11 dell 'aria a velocità halisth:he inferiori a quella del suono. (H.iv. d'Art. e Gen ., 1929). 12° • lleter rn in nzione nll n « vusca elettrica>) d el campo aerodinamico intorno nel un pr oietto. (Riv. d'Art. e Gen. , lOE!O) . ,so - Osserva?:ioni del conte De Spm:1·<~ alle prove rlel pro1'. l3urzi0 sulla r esistenza dell'ar ia . (Riv. d'Ar t. e Gen., lD30). Ho - Pro\·c su proietti intorno a ll n velocità del suono. (Riv. d ' Art. 1ì Gen .. 1931) . 10° - Recenti r>rogtessi nel secondo problema hnlistir'o . (TI.iv. d'Art. e Gen., JO,B) .
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AP.'.l' lC LI ERI SCRi'l'l 'ORl
1G0 - Soluzioni sperilllentnli d el 2° pro!Jlcrna balistico. (Riv. d ' A:·t. e; Gen., 1033). 17° - NuoYc rire1·<:lle sulla resistenza dcll':nin. (Riv. d' Art. e Gcn., J 035-1930). 18° - Uno studio recente sul seconclo problema. bnlistl<:o. (Riv. d'Art. e Gen., 1937). JOO - Nel biccnteunrlo della Scuola d 'Applicav.ione d'Artiglieria e Genio. I balis tici doceuti nella Scnolu (R lv. cl' Ar t. e Gen., 1940).
0ADORNA Luigi.. Nato a Pallanza (Novara) nel 1850, aJ)tpena decenne enti-ò al Collegio miÙtarc di 1iilano passa.nd1) poi dopo cin<1uc unni all' .Accademia roi:li.tare di. Torino. Supe l'ati br·ill:mtemente Lutti i corsi, anzkhè all' artiglieria a cui aspiran1 , fu noruina to sottotenente nel Corpo <li S. }[. « per diritto divino)), come egli scr.isse più turdi sinl.eti7.za nc1o con questa frase la dii:.posi.zion e allora vigente per cui gli a,llievi di più spiccate virtù m.orali, intellettnali e militari , accertate e vn,lu t::i,tc col ma ssimo rigore, passavano appunto diret tamente frt servir,i.o di Stato Maggiore. Col p:1·aélo di !oìottotenente passò u,1la Scuola cli. gncrl'a e n egli. interva11i di tempo fra nn col'so e l'alt ro prestò ~m·vir,io in un R eggimen to di fa.nte1·'b (· in un Reggimento cl'ar t iglieri.a,. Prol<'ig. 110:1 mosso tonentP 11<' l !".CttemlJr.e 1S70 f:; Lnigi Cadoruu. des tinato nJla I >ivisi.one cli Fire1rne com:rndata cfal paéh'e gcn . R aJta.ele don <le fn ben presto allo.11t:1nato e inviato al 5° R eggimento iu t i glinia, clu, campng:na per tutta li1,, durata del1a campagu1a {H Roma. rroroosso capitano nd J S75 l'imn se ancora, qualche nnno n Firenze passando poi a Roma ul Comando del Corpo. rromosRo mnggiore nel J SS3 ebbe il comirnclo cli nn batta. glione del 63° R eg-girn<~nlo fauterin. e do1po un anno fu a,c1detto al Corpo d'Armata cli Vcl'ona e nominato in segl1i.to Ca po il i S. M. delln Did~ione mililare di. Vcrona. Il.aggiunf;o i'l
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SCRITTORI D1 llfA'.l'EHIID Ail1'1GI,IEIH<:scm;
(185Ci-1919)
g-raclo ·di colonnello nel 1892 venne desti.na.to al Comando del 10° Reggimento bersaglieri prima a, Cremona, e poi a Napoli. Nel 189G fu addetto a,l Coma ndo del Corpo d'Armata cl.i Firenze, e come tale successivamente Capo di S . M. dei gen. 'M orra di Lavriano, Heusch e BaldisseraNel 189S fu pr·omosso generale Comandante 1a Briga.ta Pistoia, e da tenente generale cornandò n el 1905 la, .Divisione militare di Ancona e nel Hl07 quella di Napoli. N,el 1910 passò a colll.anclare il Corpo cl' Armata di Genova e nel febbraio 1911 fu designato quale Comandante del Corpo d'Armata speciale d{~stina.to ad -01perare in ½ona montuosa d'oltremare (Albania) . lil J" luglio 1914 per l 'improvvisa morte del gen. Alberto Polli·o, il gen. Oallorna fu chiamato a succedergJi nella caric;l di Capo <li 8 . .iVI. clell'Esereito e scoppiata la guerrn, europea, cfall',est.ate U)J4,· alJa primavera 1915, colla. collaborazi.one, prer,iosa e<l entusiastica, ma non meno rigida e ponderata dei gen. Vittorio ½upelrli, Adolfo Tettoni. e Alfredo Dalloli.o, nei pochi mesi di neutralità compì. la migliore preparazione, che le circostanr..e consentissero, per la nostra compagine mili.tare. Fu e;.osì che dichiarata. la, guerra aJl' Anstria, i1l nostro Esercito fu da, lui guidato ad undici batti:tglie vittoriose che martellarono il nemico sernm. tregua. Salvati. col!la forza del suo carattere e colla lucida visione cl<~gJi avvenimenti. l'Esercito e la Nazione dopo la. clodicesim:1 battaglia dcll'ls,onzo, Luigi Cadorna dovette lasciare il Coman do ed andò a rappresentn:re l'Italia, al Consiglio interalleato di Versailles. Fu creato maresciaJll-0 d'Italia il 3 novembre 1924: qnattro anni dopo e cioè nel 1928 chincleva la sua operosa esistenza. 1° - Delle norme di combattiwen.to della fantei·.i;i . (Rh'. :\lii. Ttal., 1$85). 20 - Nuovi appunti sulle fonne d i combatlimento della fanteria. (Riv. Mil. Ital., 1887). 3° - Da Weissemburg a Sédan nel 1870. (Riv. Mii. !tal., 1002). 4° - Azione tattica. (Comando Corpo S. ì\1., 1014).
5° - Attacco frontale e ammaestramento tattico. (Roma, Comando Corpo cli S. i\:I., l!H5). G0 - Norme complementari suì hwori del ci1inpo di battaglia. (Ronrn , Comando Corpo S. M., 1915). 7° - La guerra alla fronte italiaun fino all'arresto sulla liuea <lel Pia-
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AR'l'JGLll,;IU SCBl'l'TOR!
vti e del GrnJJ).J:t (24 maggio l0J5 · H novembre 1!)17). ('l're eclbdoui : Mìl:.Lno, Trcves 1021; l\1llano, Moncladoti 1923 ; Milauo, Treves, 1934) . 8° - II Generale R affaele Cnclol'na nel Ri sorgimento. (Milano, '.rreves, )022.) . 0° - Le I)lù belle p111;irie di Ra imondo 11Contccucr.oli. (Milano, Trcves, 1022). 100 • Altre pagine ,,ulla (j1·andc Guerra. (ì\liiano, i\Ioudadori, 1925).
OAmE Enrico. - .Nacqne a Casale e mod a Torino (1844· 1912). Allievo dcll 'A<·caclemia mililarn cli Torino fu nominato sottotenen te d'artiglieria nel 1.8G3 e <;.oman ùato a frequentare fa Scuola d'a,ppJicazi.onc d'artiglieria e geni.o. Promosso luogo tenente nel JSGG ed assegnato a1I 2° Heggimcnto artigli<~ria prese 1pa.r te a quella c.tmpagna, di gucna,. ~ n cc essi va m.ell te passò n l i> reggimento H,rt.i.gli<-'l'Ì a (' pl·OmOs:,Q (·api.blll,i nel 187~ fu dei-tinato in AH<·ona, e Rrn· C<~ssiv1unenk ai 1·eggimcnti cl.' ad.igJie 1·i.n, 12°, 2" e G Da. maggiore (1 6) ritornò al 12° ai·tiglic1·'ia per indi. paS!';,1re nella nrtiglie1·ia a c·nva,l lo. Promos~o tencnt<' col01111 cll o n el 1892 (n t1·as(('!'ito al 21·· Reggimeuto attiglie1·ia, e nd 1896 pro mosso colonll(~llo com.1u1(] ò il 9° ccl j} z:J" Rcggi11tento a rtigli c1·iu eh campagna. ~cl 1902, promosso maggior generale comanclò .l.'ai-tigJie1·ia, del Corpo ,cFArma· Fig. 11<;4 - Eurleo Caire t a, di A lessawhia, ; [u. poi I srwttore c'lc~ll'artiglieria eia <·ampntrna cd <'bue pitrte nell..L d<-Jiuen1zionc per .l'adozione <lel nuovo materia le K1·11pp . Lu,~cfato i1 ser-vizi:o attivo ud 190G, raggi unse il p:rado cl i tenente gene1·a.le nel 19 Il . 0
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t0 - Alcune <;On si<lernzioni s11 Ila rnttic:t dc11e bn tteric <'Oi nuo,·i cnu noni i-igati cla <:aml)n g11a. (Hiv. M il . ltal., J87'1) . 2° • Note ra<:co lte sul ln cnY:ill t•1·ia ~ sul :mo im pie~o nnit,uucnte all'nrtiglicria. (R iv. l\lil. Hal., 1875). 8° • L'a11w1acf<tJ'anwJ1f·o tatti co e le lJat!crie a ,a,·allo in uni one all a. <·avallcrin. (ltiv. d' Àtt. e Gen ., 1800). 4° • Le cvoluzioui dell'arlig:Hcria cla (·am1>agna. (Riv. d'Arr. e Ucn . . l &~l). -
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SCIH'.f'l'UHI VI :\L\TEl!lE AR'l'lGLlER(<)SCUI~
(185G-l!HV)
5° - L'equitazione delle l'e<:lute nelle buttei:ie (ln canql:1g11a. (Rh'. cl'Ar~. e Geu., 1894).
CALCAG:s;o R.ice;ardo. - Na,to a, Lecce (la famiglia piemon tese nel 1872, frcq nentò gli st udi classici ad Ivrea e acl Asti e a.U'uscita dall'Accademia militare d i Torino fu nominato sottotenente d'artiglierin, lllel 1893 : compi.nta la Scuofa cl.'a.p plicazione venne promosso ten ente neJl J 8!):i e èl-e stinato pl'ima. al 1&"' R eggimen to da- campagna e quindi al :22°. )iel 189!) Yenn t! chiamato alla Scuofa d 'appliea,done d t .~rLiglierfa e genio come inscgnaute ag· giunto cli Balistica interna e di Materia · le d'a1·tiglieria 1·imarncrnlovi fino al 190~ per en traJ'e qnincl i alla Scuo la (li g oerra: donde, snperati i cor si di studio, usci Bel 1903 e fu destinato all' 11° H.eggimeu · to. Promosso capitano a scelta n1cJ. rnoG., <·ornpì lnnghi pe1'ioùi di servizio nel C-01·po di S. M. presso comandi <li grandi no1itù, e presso il Comando d el Corpo , addet to all'ufficio dello « ·S cacchiere orientale». Dt11·anlc la, grande guerra . Fig. ll(i:\ maggiore nel mir; rn -destinato all' IJffieio Hiccnrclo Cil.lcagno. Opera1dooti dc.I Comando Supremo, (~. p1·omosso tcnentp colonnello n el J916, " poi wl<YT111ello 1l<~l 1917) assunse il Comando clel 4G0 R eggimcntu al'Liglie r.iu, da, c:ampagna partecipaoulo all ' 11.zione cl i. Logf.L-Hodre1. e guadagnandosi una, medaglia, d'argento al v . m. .. Promosso generale -d opo es ere stato nuovamente nl Comando S11prcrn,1 quale Ca.po -d ell'Ufficio Ope1·azioni, comn 11 L1ò la Brigata (( P aclova » e venne insignit o della, C1·oce di c:ffalic1·<· cle11'0.•ì\LS. per l"opel'a sYolta, presso il Comando Supr<'mo. Nello . tesso anno fn addetto <JlHLl<~ Capo dc]] a, Delegr1zione .italiana nl Comitato militare interallen,Lo in Parigi, e 1ncl mm Yenn e nomi 1nao Cupo della, Delegazione itnliana n ella Commissione miL ta,re interaUea,ta. di controllo i.n Gc1·manin. rimanendovi fino al 1927. Rientrato iu Italia,, <lopo aver r.i coperto <li vcn;;i jncaric hl 11el Corpo di S. M ., promo~so g<!ncr al e di diYi. ione nel rn2.s -
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ARTIGLIERI SCH1TTORI
co11uH1,lò la Divisi,o nc mili.tare di Messina e quindi la R. Accackmia, militare e la. Scuola, d'applica~ione dal 1930 al 1932. P1·omosso generale <li Corpo d'Armata, comandò il Corpo di Armata cli l:dine fì1J10 al 1934 e quindi resse il Coma01do gene1·ale della R.. Guardfa, d.i Finanza fino al 1.938. Lasciato il sel'\'izio attivo ebbe il rango di generale designalo cl' A1·mata e per le sue molteplici benemerenze nel 1939 fu nominato Senatore d€1l Regno. - Il Gen. dria, 1908ì.
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L<!opoldo
VaHro. di
Bonzo
(Cenni
biogrnfici,
Alessun-
Ernesto. - Nato a :Palermo nel 18(;9 e superati eo1·si dell' A(;cadeuti ,t milit are fu nominato soLtotencnte d'attiglieriri, nel 1890 e dopo la Scuola, d'ap plicHzione promosso tenente nel l 92 fu destinato al 22° R eggimento artiglieria e <1uin di chiamato all'Accademi a militare ove insegnò A1:te militare dal ]901 al 1905. Promosso capitano nel J 905 fu trasferito al 1° Reggimento da costa e sue, cessi vr1mente prestò servizio all' Arsenak cli costruzion e di Torino, alla, Dire½iOm: delle esperienze d 'artiglieria, ccl al Ln,bo ra,to1'io di precisione. Promos o maggiore n el 1915, tencnt•.! colonnello n el 1916 e colonn ello n el 1917 I!'ig. U G6 prese parte i11la guè1TH, contl'o 1' An~tria. Jl)rnesto Ooldarera. Nel 1903 venne nominato Direltor ~ <1ell'Offici.n a, costr uzioni R. K di 'rorino, nel 1927 ·ebbe l 'incari co d i Capo. R.-eparto studi, esperien11,0 e l'iccrche presso la Direzione superiore -del Servizio Tecnico d'al'tiglicria, dhenendo poi titolare in tale incarico nel 192S a,ll 'n,tl<J della promozione a generale. Lasciò il se1·vfaio attiVl) nel 1931. OALDARERA
1° - Genernt rici asio<:rone. (Riv. d'Art. e Gen., 1903). 2° - Alternatori iu pa rallelo montati nsse ad asse a motore aventi cop J•ia motrice periodi"alllc.mte variabile. (Riv. d'Art. e Gen., J004). ::• - ):lotori a collettore a corrente alternata. (Rlv. d'Art. e Gen., 190'7).
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i• - Apparecchio Brincll e sue applicazioni. (lliv. d "Art. e Gen., 190HJ. 5° - Produzione dell'acciaio col forn o elettrico s istema S t assauo. (Uiv. d'Ar t . e Gen., 1909). (lo - I'rincipali -elementi di esame rneta llogr:1fìco. (UiY. d'Art. e Gen ., 19:IO). 7 0 - l\fet allurgia - I'arti I, II. '1'1~sto e Tavole . Apveu<li<:c alla par te I e I L (Corso Superiore Tecnico d'Artiglieria - · Accademi:i :\filitarc). ('l'oriuo, Ed. Gili, 1927).
CALICHIOPULO Antonio . Xuto neil 1SG4 venne no1ùinato sottotenente cl'arlig:licria uel 1887 e s npcrati i co1·si della S cuola <l'app.lieazione fn p romo:--~o ten ente nel 1889 e cle~lina to ,11 :2;°J" Hegg-i · mcmto d.n <:osta. Capitano m>l H)0:2 fo asscgn_a to all a Brigata. cla 0o~ta llell:.l Sardegna p er passare poi a.1Ja, Dh--c r,io1t(' snpcriote delle · csperhmzc, alla I>,i1•ez,io nc d'artiglieria di To1'ino: n-1 2° RPggi men to t1ir tiglieria da: forte r,7,a (co~ta) (p oi nuova. m ente a.Ha. Dlirezione d',1rtig1i.{~da -d i Torino ed a.1 7" R eggim ento artiglier.in (la fortezza. Pa,rtccipò ,~llfL glll'IT;,t <li Libia dhd;inguendosi bi modo paTtico lare nelle a7,ioni. ad ovest di. Tl'ipoli. FiJ::. lHi7 Promosso ma.ggio1·~ nel Ull4- rimaisl~ An tonio Caliehiopulo. a clisposizione {h~l Minii;ter-o <l<~11e Uolonfr : raggi.uin~:e i.1 grado cli tenente colonnello nel 1915 e l'anno clopo quello di colonnello, prendendo attivissima pr:Lrte alln, grrunde guerra e rinnovando le pr<>ve g.ià ripetutamente dat(~ di. stuèlioso, di organi7,7,a tnre e di va loro8·> officiale. · Lasciat o il servizio a.ttivo oome colonnello fn 1prornosso generale nel 1!)26 e con talle gra,clo p a~sò ndla 1:iserViL r aggiungc~rnlo p oi qncllo cli generale di clivi.siorn~ n el 1934. 1° - Considerazioni sulle prob abilità d i t iro dell 'artigli eria da cogt ,1 e de1la marina. (Riv. d'Art. e Gen., 1893). 2° - I mpiego òcll'alzo ord i.nario nel tiro da costa. (Ri\· . d'Art . 0 Gen., lSH•!) . B<> - Sulla probcibiliti1 di Liro nell".11:t.iglieria dn costa. (Ri v. d'Al't. I' Gen., 1895) . 170
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AR'l'lGLH;RI SCRI'f'1'0nI
4° - Le caratteristiche del tiro da costa. (Riv. d'Art. e Gen., 1895) . 5° - Modo di confrontare i sistemi di puntàmento da costa. (Riv. d'Art. e Gen., 1895). , 6° - Preparazione del personale d'artiglieria da costa. (Riv. d'Art. e Gen., 1895). 7° - Sistema di mire nel puntamento dei cannoni da campo e d lass>::dio (Iliv. d'Art. e Gen., 1896). 8° - Il fenomeno della visione in relazione col puntamento. (Riv. d'Art. e Gen., 189G) . 9° - Le conferenze militari. (Riv. Mil. Ital., 189(1). 10° - Considerazioni sull'esecuzione pratica del tiro delle batterie da costa. (Riv. d'Art. e Gen., 1897). 11° - Sul p;untamento preparato « teorico ll dell'artiglieria da costa. (Riv. cl' Art. e Gen., 1897). 12° - Considerazioni · storiche sui combattimenti costieri. (Riv. :i\:Cil. !tal., 1898). 13° - Alcune applicazioni del calcolo delle probabilità al tiro- cli un:, batteria. (Riv. d'Art. e Gen., 1899). 14° - Tiro scalare da costa. (Riv. d ' Art. e Gen., 1899). 15° - Artiglieria tecnka E-'<1 ingegneria militare. (Riv. d'Art. e Gen., 1900). 10° - Sulla precisione dello stereotelemetro cli Zeiss e sull'effetto ù i plasticità dei binocoli stereoscopici. (Riv. d'Art. e Gen., 1903). 17° - Criteri p_e l par agon e di va r i tipi di materiale d'artiglieri a da campagna. (Rìv. cl' Art. e , Gen., UJ04). 18° - Ancora sugli stereotelemetri. (Riv. Mil. Ital., UJ04). 19° - Come parlare al soldato. (Riv. Mil. Ital., 1905) . 20° - Probabilità degli enori nel piano e sulla retta. (Riv. d'Art. 0 Gen., 1928). 21° - Qualche considerazione nella precisione <lei telemetri monostatici. (Supp. Tee. della Riv. d'Àrt. e Gen., 1934). 22° - Le diottre per tavolette topografiche. (R'lv. d'Art. e Gen., 1936). ·23° -· Crucleltà inutili. (Riv. ~lì L'anteria, 1930). 24° - L'ucìlieri e mitraglieri nel combattimento. (Rìv, dì Funteria, 1938). CALVI Gaetano. Nacque a Reggio Emi.lia .nel 1855. Allievo dell' Aeca<l,e mia Militare di Torino fu rnominato sottote' nente d'artiglieria nel 1878 ecl assegnato al 13° Reggimento artiglieria, fu comandato a frequentare la Scuola d'app[icazione d'artiglieria e genio. Prontosso tenente nel 1880. prestò successivamente servizio · al 3° R eggimento ecl all'S ove nel 1887 ottenne la promozione ,l capi.tano. Nel 1890 fu trasferito a,lla Scuola cei1trale di tiro per indi tornare al 20° Reggimento aJ'tig·Iieria. 0
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SCHf'ITORI DI i\:fATEnIEJ ARTIGLIPJR!llSCHID
(1856-1919)
Da t enente colonnello nel H)05 prestò servizio alla Scuola centrale di tiro di fanteria e <la colonnello f u comandato alla Scuola d'applicazione di fanteria e poi (1912) nomina,t-0 direttore d'Artiglieria a Mantova. Andò h1 P. A. nel 1914. Raggiunse il gracfo di genera.le di <livisione ìu~l 1924. 1° - Efticacfa del tiro a s hrapnel. (Riv. d'Art. e Gen., 1902). OAMPANIDLLI Arturo. - Nacque a S. Giovarnni a, Tecluccio e mori a Napoii '(J.848-1913) . Allievo delil' Accademia milita.re di T-0rino fu nominato sottot enente d'artiglieria nel 1866 e comandato a frequentare la Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio. Promos· so tenente nel 1870 pr<~stò servizio alla, Accademia. milita.re e promosso capitano nel 1877 fu assegnato al C<>mita,to d' artiglieria <~ g011io ove per la sua cultura professionale rese molti buoni .servizi. P assò poi alla Direzion·e d 'artiglierb, di R-0.rna cd al Ministero -d ella Guerra ottenenclo H grado di ma,ggiore nel 1888. Nel 1891 fu tra'8ferito all'Ufficio-I spettorato esperie117,e e successivamente (l89;i) al 24° Reggimento artiglier.ia. D a tenen te colo:n nello (1896) fu comandante in 2" Fig. 1168· d<~l Oollegfo Militare di Napoli per pas· Arturo Cainpanelli. sa,re due an ni ,dopo a,11' Officina, costru in quella stessa città. Nel 1899 andò direttore d'artiglieria alla Spezia, incarico che mantenne anehe l'anno dopo quando fu promosso colonnello. ~{:i} 1901 andò a ·c omandare il Collegio Militare di R oma. ~ nel 1904 H J Reggimento arti.gli.eri.a da C<>sta. Promosso maggior generale nel 1905 fu direttore delle espe· rienze d'artiglieria e coma.nda,nte dell'artiglieria da costa e dH fortezza <li Roma . O
1° - Studio sulla r esistenza d egli affusti di attacco e difesa. (Giorn. d'Art. e Gen., 1882). 2° - Il comandante di batteria sul campo di battaglia . (Riv. d'Art. ~ Gen., 1885). 30 - Le p iazze forti mnrittiroe. (Riv. d'Art. e Gen., 1905).
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,\HTlGLI EHl ::;~:BJ TTOH!
CAl\IPimGr Felice. -
~ac:que a :MHano e morì a Roma (1859-1927) . Sottoternmte d'artiglieria nel 1879 f ,u assegnato ai
14° H.egg. art. e comandato a frequentar-e la Scuola d'ap~)l. d':Lrt . e genio. 'l.'encnte ne11 1881 ri.mase allo stesso Reggimento (batt. da ruont .). Capitano nel 1887 pre~tò servizio al 13° art., al 25° ed alln 7' bl'ig:Lta -da e-o$ta . lVfaggiou; nel 1902 fo trasferì to al 3° Regg . . art. da, fortezza -e teu. <:ol. nel 1908 l'u inviato al Comando a r ti glieria costa e forte;1,za di Ifoma. Collocato iL riposo nel. l'f)J 2, fu ri.èhiamllto allo scoppio della grande guerra C<ll grnclo di coll.onnello cd a.ssegnato al ùOUHllld·o ·èFart iglie6a ,L .l\1nntovu. Partcci.pò alla guerra e ragginnse i1 grado di genera.k~ di. brigata, neì 1924. 1° - Ossei:vazioue del tito d'assedio. (Ri v . d'Art. e Gen., 1900) . 2° .- Circa l 'aggiusta:nento cl.el tiro e la d istribu:i:ione del f uoco con le artiglierie d'assed io. (Riv. d 'Art. e Gen., 1900). t1° - Ancora alcune consicler a:doui cil'ca _l'aggiusta mento del tiro con le artiglierie d'.:1ss.edio. (Iliv. d ' Art. e Gen ., 1008). 4° - Applicazione degli schizzi prospettici n vista a l ril evamento dei risul ta ti. del tiro. (Riv. d'Art. e Gen ., 1009) .
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CAì\f POLYfI Giovanni. - Nat o ad Ot v.ieto uel 1.869 uscì. dall' Acca,èlemia mili tare nel 18!)0 sottorenentc d' artiglieria, e dopo la, Scuola d'applicazione fu promosso tew~nte a,l 21:i" Reggiuumto rn~l 1891.. Dal 1895 al 1898 S<~guì i corsi della, Scuola, di g uerra, e fu com.andato in servi zio -d i S. l\1. a,l coma,n do ,d ella Divi.si:one di Livmno n el 1899. Rientrato nel1' Arma a sua domanda, fu destina.to pri' ma aJ1'11" Briga,ta cfa costa ':e qu indi al . i -· - -· -· - ·- · 1'11.0 Reggimento da camp agma,. l 'ig. noo P1·omosso ca,pitano a sceltiL n el 1902 Gion1nni Ca rnpolmi. in un reparto ,cla e-osta, dal l!J03 a,l l90S venne clc~stinat o a ll' Accademia, mi.lita.re collie insegnante di Arte militare. Rientrò poi (lleJ. l° Reggi rnearto ch.1, costa per passare quindi subito a,l l'lspettorato del!,~ costru :d.oni cl' artiglieria.
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scHI'f'l'OIU ur ;11..1 TtmIE AR;rw 1.m1n:,;nn;
l185G-HH9)
Nel 1911 entrò 1nel Ruolo tecnico e promosso mi:Lggiore nel 1914 fu mandato in missione in Inghilterra nel 1910; nell,) st<'\sso anno fn promosso tenente c:olonneillo e quindi colonnello nel H)lì e destinato a,l Pispettorato superioi'e tecnico e delle costruzioni d' a,rtigli.cria. Dopo la guerra nel 1924 fn Dir-e ttor e -d ella, Fabbrica d'armi di Roma e nel 1925 Direttore del. ~' Arsenale H. E . cli Napoli. Pl'omosso generale n€1l 1026 conti.nnò nd p r cccden te i.nc·arko e nel J.!)27 fn nominato Oa1po R.{!parto !per le htvor a?.ioni, incarico che continuò a, tenere dopo il 1!)30 aflorchè fn promosso ten e11te g,enerak. ~el 1~)33 fu coUocato in posi:done ansiliaria per ragio.rd. di
ctù.. 1° · S inossi tli a r te militare - ( ITC rn lnmi n<l n;;o <! egli n llicYi), To-
rino, UJ04. 2" - Il
gcrn.
Alfeo
Cia \':n·i no.
(Rii'.
d.'At t..
e
Gen.,
nttobre-novt•in-
bl'e J037).
CAl'F.LLO Gins<.\ppe. -- Nato a Salù 11-el 18u5, dopo ave1· compiuti i corsi dclii.' Ac·(:11dernin m iliuu·c fu 110minato sottotenente d'artiglieria uc~l 18~{3, e dopo la 8tnola d 'applicaziOlll.~ venne [n·omo8SO tenente nel 18S5 a l lfi° Reggirne.n to artig1ieri.n e trasfetit.o in scgnito al 2S Nel 18H4- come cn piln.no fu assc~gnu Lo al Comando d'artiglieria tP Ale$sandria; poi a lJa Direzione <l'artigli eria <l'Alessandria e s11<;<·e8SÌ\'arnente ali.la Dirc ,;ìone ·di Torino e comandato alla Scuola di gnenn . Fu qÙindi dei:;tinnto alla 5" Brigata da forte1,za , ipo:i nJ 2° R eggimento da forie1,1,a e suceessinnnC'ntc a,l Laboratorio di preci-=ione ed afla Fabbrica d 'a nni di Bl'esc:in, frequentando nel fra ttempo U eorso s uperiore cli Elcttroh•cni<:a pr<>sso il R. :M11SC\O i ndustriale di Torino . ~ el 190~1 fn promosso maggiore coutiEnnndo aJ1la Fabbri.ca d'armi. di DreRf:ia e nel lflll pas~ò nel Ruolo t ecnico . Consegui. la promozi,one a tenente colonnello nel 19H, cinerla di colonnello nel 1!)16 e di genernll~ nel 1918. Prese par'.e al)a, g-ranclc g:nerrn <~spl<~1amlo lodernlmente d·1:.'l icatis!:-irni jnca1:ichi. Lasc:iato poi il se1·vizio t1 ttirn. né! 1023 YC?111w nominato maggio1· generale d'a,rtiglierht. 0
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ARTIGLlERl SCRI'l"l'ORI
1° - Questioni di massima concernenti gli att1·ezzi di puutumento e •J i tìro 11er le odlerne artiglìerie campali. (Alessandria, Picone, 19Òl). 2o - Quadrante a livello per a r t igÌierie d 'assedio. (Riv. d'Ar t. e Gen., 1901) . 3° - Determinazione della posizione <ki bersagli nella guerra cl ' nssccho medi ante mis urazioni ::ingolari e 1Jrofilaruenti. (Riv. <l'Art. e Geu., 190;}). 4° - Due dispositivi per ottenere la concor danza fra le ~raduazioui dell'alzo e della spoletta. (Riv. d'Art. e Gen., 1003). 5° - Il problema del puntamento indlretto delle :.utiglierie d'assedio. (Riv. cl' Art. e Gen., 1004). Il<> - Circa l'impiego dei gonlometri nell'artiglieria cla campagna. (Hi,. d 'Ar t. e Gen., 1904). 7° - Appunti sull'osservazione del rls ultato <lei ti.ti d'nssed io lnclir cttl. (Riv. d'A rt. e Gen., 1004). 8° - Condotta del fuoco d 'assedio contro pallone frenato. (Riv. d'Art. e Gen., 190,J ). 0° - Determinazione dei da ti nel tiro d'assedio a gninut·a contro ber saglio fermo. (Riv. d'Art. e Geu., 1906). 100 - Impiego in talune condizioni particolari del cerchio di ptmtamento d 'assedio. (Riv. d'Art. e Gen., 1007). 11° - A proposito di una crit'lca. (Riv. Mil. Ital., 1907). 12'> - Aggiustamento del Liro <l' asseclio a perc:n,:siou e. ( Ri1°. d ' <lrt. e Gen., 1908). C ArtACClOLO
Italo. -
~at o a Napoli
Jlel 1885 fu allievo del Collegio militate della Nunzi aLella e dopo aver seguiti e s uperati i <:orsi dell' .Accademia mili.-
tare e <lella Scuola <l'applicazione di Tor.in-o veno1e sucoessivamentc nominato sottotenente d'artiglieria. 01 el 1905 e destinato lLl 3° Reggimento d'artiglieria, d' assedio, e quindi promosso tenente .nel rnn. Dopo aver preso attiva pm-te alla campagmL di Libia. (J912-13), par_J tedpò a tutta la gl'an dc g' t1el'l'a. (1915· 1918) quale Gomandan te cli. batteria, e Fig. J.170 Ttalo Caracciolo. di gruppo, g-ua,da,gn,.l.ndosi <l11e me<htglh: \ra1·gento a,l Yalo1· militare durante l·~ operazioni nella ~~mn di Gorizia e della batta,glia della BainS i?t½fL
Promo. so maggiore nel 1918 e tenente colonnello n el J 92fi -
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SCRl'.r'.l.'OIU DI 1\[A'l'ERIE AHTIGLIERESCHE
(1856-1!}19)
a!Ppartennc successiva,J.Uente al 3° ed al 4" Reggimento pesante cam1Pa,le e venne poi sucoessivamente c-0mamdato all'Uffici-O ad,destramento del Comando del Corpo di S. 1\1., e poi come insegnante alhii Scuola Oent raile di artiglieria. Come tenente colonnello e poi colonnello (1936) costituì e quindi coma!lldò il 46° Reggimento a,rtiglieria della Divisione motol'izzata <C 1'rento )), e successivamente il 44° Reggimento della Divisione « Marmarica )). Dal 1939 al 1941 diresse la Rivista di Art ig11i,eria e Genio cd è apprezzato collaboratore ·di questa St-0ria dell'Artiglieria. PNmosso generale di brigata nel 1941 fu io:rviato a comanp.are l'Artiglieria, di un C. d' A . in guerra. H a, pubblicato aleuni volumi e numero!;li artiooli d'indole storica e militare. 1° - Bagliori d i comunismo nella Riforma . (Città d i Castello, (< Il Solco)> 1921). 20 - Tiro con aggiusta mento sulla carta e tiro con aggiustamento sul terreno. (Roma, Riv. (l'Art. e Ge11., 1924). 3° - Andrea Hofer nella insurre1,ione antibava r ese del 1809. (Bologna, Zanìchellì, 1927). 4° - Crisi d i intellettualil:ìi'? (Roma, Riv. Mii. Ital., 1927). 5° - Proietti a nuvola di. scovpio colorata. (Roma, Riv. d'Ar t. e Gen., H)27)._ (>" - Le tracl i7.ioni clell' Artiglie1ia . (Roma, Alma nacco d elle For1,e Armate, UJ2S) . . 70 - Pietro Colletta (ccLe Opere e i giorni >l). (Ge11ova , 1931). 8° - Come la F r a ncia giunse ad Algeri. (Roma, Rassegna T.taliana, 1932). 9° - Operazioni di controguerriglia in Dalmazia (Riv. Mìl. Ital., 1932). 10° - Le cornzzntu.re dei c;irri arma ti e le armi a nticarro. (Riv. d'Art. ·e Gen., 1934). 11° - Col ferro e col fuoco in Algeria . (Roma, Rassegna Italiana, 1939). l2o - La costa Cirenaica secondo gli an tichi scrittori. (Milano, « Geopoli tica)), 1939). 18° - Note sull'ai:tiglieria · della Divisione moto1izzata . (Riv. d 'Art . ~ Gen ., 1940). 14<> - La corazzatura dei carri armati e le armi anticarro. (Riv. d'Art. e Gen., 1941). OARACCIOLO Mario. Na.to a N~poli nel 1880- fu allievo delll' Accademia, mi.lita,re di Torino, sottotenente d'artiglieria nel 1899 e quindi tenente d'artiglieria, nel 1901 -dopo aver su-
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ATil'JG LIEHI SCRlT'.l'ORI
pc rato i c;orsi d c~lla 8euoln <1·nppli1·:17,i.orn'. D a.p1prirna destinato al 3° R eggimento da. fod·ezza passò 1poi :11 1'0 Reggimento chi. campagna e srp:uì snccr~,-i n:rnwnte i corsi. d<'ll.L Sc uol a di gnen a 1mssancl o in ~.<•r,·ir.it, !li ~- )I. c1dcl etto a l I~ C. A .. Promosso <:apitnno nel rnn fu assegnato nl 3° R eggim.en to artiglieria, d a fo r tezza (:' trasf(·rito in S. M. prese paitc alla nt mpagna «li Libia (H>l 1-13) g;na dagnan· d,o).',i min, lll<'(lt1gliH d'argen-to al v. m .. or ganizr.an<lo 1· dfrigcnclo l'fTffic:io-. talli · pa a 1'tipo1 i. Jlaggioi-e d'ai-t igliel'i a uel 1!)1 :3, nella, grande g nena cornauclò pr:i1n1~ u n gn1ppo 1hn·tigliel'ia , poi fn Capo ,li R. :.w. della Divisi one d i font.er.ia <:omanlla ta dal gen . O:wiglia e qnindi Capo di S. ) I. della Divi.siouc comnncla tn ,cl:tl ge11. (; o,1rnagn. ~(ll'azione per l a con· quista, del Yodic<> (maggio 1917) si distinse ju moclo pr11·ticola re, 1·irna~e gra · Yemen te fe1·ito e mei-itò 1u1..1, ::;(!C:011d11 l i'ìg . .I.li] mcdag]i a, <hirgento al v . m. snl campo. Mario Oaracciolo. P er la. ~ua ~1·a nlle competenza, pro · fc• s:-io,n ale ,0 Uern1 1> la promozione a t e 01e11te colonnello pc-r lllCJ·i!i eccezionali, e n e l 191 · raggiu nstil grado cli colounello. l•\~te pa,rte ùi. un a mission e in F t'al!lci.a,, poi a ndò addetto militate iu Grecia, in Asht minore cd in Tnrchia, (1.918-20). U ffieiaJe <li vasfa cultu r a :fn chiama to acl inscgmare alla Sm1ola, Ccn li-alc d'art i glieria.; cliresse in seguito la, Rivistn di .Artiglicrja e Genio: comandò il 7° Reggi.men to artiglieria pe~:rnte camp a le e Cu .insegnante di S to1'ia, mili.ta.1·e alJH. Scuola di. guena nel triennio .L92S-31. Generale di bri.giLta nel rn:31, fn darpprirna nominato I spettol'e di mobilitazione p1·csso ln. Dirisioue milita1·c cli iHessi.n a, passò qui.udi nl C onwmlo d el)' nrt igtli<.'ri a dell a Sici.lia , e promosso gen erale di <lhisione n el 1 934 comandò suc<'cssivamen tc la Divisione cli fan_terin « Cac·ciat.ol'i d eJl e A lpi)), la, Divisione celere (( Eugenio di S a-voi11 >> e int< r111almenle il C . A. di udine . P romo!i-sO ge11 r1·ale cl i. C . .A . n el rn:~S cornnnclò il XXI C. A. in 0
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:,CRIT'.l',)lU DI .:IH'.l.'EUIE AH'J:lGLIERE:SCHE
(1856-HJ19)
, Cire11aica e nel 1940 venne chia,ma to a.lla de;licatissirna e importantissima carica di Sopraintendellte coorclinal;ore di tutti l Servizi tecuici <lel H. Esercito (Artiglieria, Genio, )fotorizzazioine). Suces.sivarnente è stato inviato a. comandare u rn,L Armata in guerra. Mario Oal'acciolo è autore di numerose opere cli Storia ;; di Politie,,L norn.:bè cli interessanti arlieoli politico -militari. 1° - L'accompaguameuto ruateriale della fanter.l,1. (H.ll". <l'Art. e Gen., 1922) . 2° - L'Artìgliel"ia 11cll:1. g uer ra in terreno libero. (HiY. d':\rt. e Gen., 1U23). :1° - Come colllbatte l'artiglieria. (Hom,1, Arti Grafid1e P inua rt), 1924)'. 4° - vn mc7.7.0 pratico per giudi care dei <:olpi d i d iflicile ossei:vazio1;1e. (Ri v. (l' Al't. e Ge11., 192,J) . 0 - L'iut<~n·e11to ::, d<.!lla Grecia nella guerra mondiale e l'opera <Lella d iplomazia alleata - ::.aggio storico con pr efazione d i E. Con ad inL (Howa, i.Vfaglione e Strini, 1920) . <i" - Tl cambi.o <Lel drappo nelh1 ban<Lier n. <lell'111tiglieri a . (Riv. <l'Ar t. ~ Gen. 192.5). 7° - Monte Tolllba e le esagerazio11i. (HiY. d'Att. e Gen., 192u). 8° • A proposito di esei-citnzio11i tattlco-tecni<:1.1e d'artiglieria. (Riv. <l'Art. e Gen., 102~). !Jo - La Yecchi.aia cli 1m'Tstituzioue. (RiY. d 'Art . e Geu., 192f,). 10° - Scritti e scrittori militari. (Riv. <l'Art. e Gen., 192H). Jl 0 - A prnposito clt tfri l'idotti. (Riv. d'Art. e Geu., 1U2(i). 12° - nn·m1tica rivista militare e(] un Yenerato direttor e. (Riv. <L'Arc. e Gcu., 1926). 13<> - Pl'epara7.ioue speditiva d i un gruppo di artigliel.'ia. (RiY. tl'Ar t. ~ Gen. J92i). 14.,, - Circa la J)l'eparazionc S].)(:dith ·::i tli un gruppo d't1rtiglierin . (Riv. d' A1t. e Gen., 1927) . 15° - Blign,r-Ar<lro-Clwmin d cs Dames. (Horua, Libr. Littol'io. J028l. 1(\<> - La vr:itica del tiro con ossennzione aerea. (Riv . d'Ar t . < ~ Gen. , 1928) . 17° - Le t ruppe italiane in l?rn ncia (ll 2° C. cl'A. - Le l'. A. I. F·.). (Milano, l.Hondadori, 192~J). 18° - Le cifre e la storia. Lo sviluppo dell'artiglieria Italiana d urant~ la guerra. (Riv. d'Art. e Gen., 1930). l!Jo - J/H;ilia e i suoi nlleati nella g,·anélc guen·a. (i\{i!a no, )fondador i, l032) . con lettera cfol Duce e premio clell'Acc. <l'Italia . 20° - Sintesi politico-militnre delln Gnerra i\fond iale - l" ecli1;. Flren:!ie, Stianti, 19?.5 2,, ecliz. :rorino, Ra ttc!ro 1040 edizioni in lingua spagnuola, bnlgarn, etc. e tre edi1;ioni in francese, inglese e t<.'flc;;co.
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Ait'.l'IGL1EJHI SCRITTOHI
21° - La pratica :uell'orgauizzazione di una scuola. di Oro d'Artiglieria (Riv. d'Art. e Gen., 1935). 22° - L'Italia nella guerra mondiale. (Roma, ed. Roma , Ul35). 23° - Il generale Cialdini e le Artiglierie Cavalli all' assedio di Gaeta. (Riv. d'Art. e Gen., 1938).
Flli,ppo. - Nato a, Genova nel 1894 dopo aver superati i corsi. dell' Accademfa, mi1itare fn nominato sottotenente d'artiglieria nel 1914 e destinato al 12° Reggimento artigtlieria <la campagna. Nel 1915 fu trasferito al 1° Reggimento da. montllgna ed entrato in guerra il 24 maggio di quell'anno, ·_-.,~rimase sempr·e nella specialità, da mon tagna fino al 25 ottobre 1917 aHorchò dovette allontana,rsi clal fronte per grave ferita alla mano de.stra, e.on pa,rzial.e mutilazio111e dell'arto. ~l'enente nell'a,gosto 1915, capita;no in f:1,prile 1917, · nel 1920 venne collocato a riposo per invalidi.tà e c}estinat.o al l° Reggimento artiglieria da montagma es... sendo stato riassunto in servizio secl.en · tario qua.le invaEd,o di guerra. Nel mag. gio H)20 fu trasf.e1:ito a 11' A.ccademia militare di Torino, ,e promosso maggiore Fig. 1172 nel 19:L-7 passò all'Ispcttora,to automoFilippo Carasso. bilistico per tornare poi. all' A:ccademia d'artigJieria ,e genio nel 1930, ove da tale data dirige l'Ufficio storico ed il Museo storico della gloriosa rnntica, R. Accademia, militare di Torino. Promosso tern~nte colonnello nel 1936 e colonnello nel 1940 fu confermato nelila pred etta sua destinazione. Il colonnello Oarasso ve01ne sul campo decorato di medaglia al, v. m. : aip1p assionato ecl entusia.sta egl i dedica ogni. sua energia al mi.gli.ore e più sollecito completamento del Museo storico del più antico Istituto militare Sabaudo, e per la, sua specifica com petenza in m.a.teria è prezioso collabora.tore cli questa Storia dell'Artiglieria Itatliana. CARASSO
1° - La Scuola d'applicazione <Ì'artiglieria e genio (1739-1939) in collabor. <''ll k n. col. Giovanni Ga.idano. (l!.."'clit. Vincenz<) Bona, Torino, 1939).
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SCRJT'l'OHI DI l\:[A'.I:EUIE' All'.l:fGLIIm~,scag
(1856-1919)
0ArtMINA1'I Giulio . - Nato nel 1867 fu promosso sottotenente d'artiglieria nel 1893 e assegnato al 28° Reggimento da fo1·tezza., e promosso poi tenente nel 1897 fu trasfel'ito alla, l" Brigata da, fortezzà e quindi al 2° Reggimento della stessa spe cialità. Promosso ca,pitano nel 1909 !Prestò servizio alla Direzion~ cli Verona e quindi successivamente al 9" ed ail 3° artiglieria da fortezza. Maggiore nel 1915 e tenente colonnello nel 1917 prese (Parte alla grimde guerm dopo la quale lasciò il servizio attivo raggiungendo nel 1929 i.l grado di colonnello col quale passò ne1lla, riserva ottenendo nel 1936 il grado di genera.le di brigata. J.0 - ~l'abelle uniehc s peciali di tiro. (Riv. d'Art. e Gen., J.899). 2° - Profìlatore quota1·0 e scatola ca lcolatr ìce della carica. (Riv. d'Art. e Gcn., 1901).
0ASCIN0 Antonino. - Nato a Pia7,za, Armerina nel 1862 dopo aver frequentato l' Acca,demia: militare e la Scuola d'upppliear.i.onc fu nominato sot-ootenente nel 1881 <-l tcn<~nte cl'artiglie1.·-i a al 4° Reggimenlo nel 1884-. Fre<pientò successivamente i corsi ,della, Scuola cli guerr~t rivelwndo quaiità nolll comu11i cli ingegno e ,d i colturt1i. In segnò aJla Scuola cli :i\fo<Jena, cd aUa Scuola <li guerra, e raggiunto il grado di colonnello alla vigilia, <}ella grande guerra prese il Coma.udo del 3° Reggimento artiglier.ia da forte11z1.-a . N cl 1!)16 promosso generale assunse il Com rundo della Briga.ta, «Avellino;, Fig. 1173 nel settmc di Plava, brigata che sotto .Antonino casci110. la sua guida, sa.gaee, e incitata, dalla su:1 parola, e dal suo esempio, compì gesta memorrunde. Ferit,o 11H.Jl 1917, decorato di medaglia d'argent.ù e promosso tenente generale per merito di guerra, fu destinat(• al Comando dell'8" Dtvisiollle colla quale scalò l<.~ pendici del Mon te Sa,nto. Benchè nuovamente f.erito volle ancora mante-
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AH'l'WLIEHl ~(;H.lTTORI
nel'e il comando fin cltè assolto il :::;no eompit o della, giornata ~ stoicamente sopportando il dolore della ferita, i mmolò 8Ul caiupo la, sua, vita, ulla. Patria. La medaglia d'oro al v. m. conc<'ssa, alla di. lui 111emoria1 . inteti.7.za le preclal'i virtù clel solda,to e d el co11dotticro. Il CasC"i no: :--rndioso, colto e ul'llo stesso tempo uomo di aziorn•. f'n ora to1·e i11cisinì e scrittor e brillante. 1<> . Arm i d,t ruo('o pol'l:1rni. (Homn , V ogllera , 1807) . 2• • La <·eleri1:'1 od 1ir1.1 Nl n 11Jnni-:iouamenlo clella fanteria (.\Coclen,1, Vinccnzi, 18H!l). 3<> • L' e$))U11sionc coloniale ucl XTX secolo (Conferenza). • ( Rh·. :un. Ital., JOOO) . 4° • TI tiro. g li esplosiYi. e le :.irmi <lell a .fanteria (Rolog11a, 'rreYe::;, 1901). fr• • li genernl c Cmlco Coi<~nz (Confc re nr. a) . · (Hiv. M ii. Ha l., 1H02). (i0 • l:ì1cile a111omntico e nuo,·a riduzione cli calihro. (Rii'. )lil. ltal., 1907). 7° • Gli es:plora tori <l'arti::tlierin. (Ri\'. <l ' Art. e Gen., Ulfl~). S0 • P e1· il uo;;tr o fuci le aut omntico cl ell'avYe11ire . (Bi\-. d ' Art. , Gen ., 1910) . !J<l • ll <'Onceu·o <lcll'enìca('ia nel tiro <11 .fucileria . (R om:1, Arm:mi, J!llO}. 1(~· • Cornc ;.;i J!llù cl irige1•c trn a mnnon ·a cl':i8scclio ;.;ul la c:uta. (Hiv . d'Art. e Gen., l!Jll ).
Jl.0 • Arti.s:dieri c1 pes m 1ri CHJJl11U li. (R tv. Mil. lt., 1912). 12<> • Nol<' $Ul tiro d i furlleria (Romn, R ip:imonti, HJ1~). 1:1° • Ar!igli e ri P fis;.;c \! :i r ( ìglier le am ovibili. - P ro po;;,t ,1 per l'u t.ill zza zione <l C' i caunoni rln 1.J!J•. \. sotto cor:1,:,.,1. per bnlle1ie mobili. (R h·. d'Art. 1 Ge11 .. l!lH). 14.0 • F ud li e <·:1 m1 01tl nel l:ì ~uena ruonclial(': (Riv. cl'.-ht. e Gen . . J!)l:i). C'AS(l;LLA Alfredo. :Kato a Knpoli rnel l , :-iS. a.ll'nl=:cita clall'Accaclemia. militare fu nominato sotl.o tcn(~nt(~ d'a.rtiglierin n el 1876 e s npel'n ti i corsi de])a Scuola d'appl ica r.ione fu promosso tencn tP nel 1879 prestando servizio i:.nccessi,·amentc ai Reggimen ti da campagna 11" e '7°. P1·omosso <'nipitano nd 1S8i1 fu <lestina.to alln cor11.pap:nia oq1crai e s nccesl=:ivamentc al Ministero clel11H. Glierra ed nl H>" R eggimen to rla campagna . Pro mosso maggfore nel 180!) fu trasJ:m·ito 11,l l' Arserw le <li cos truzione di Napoli : promosl=:O ten ente colonn<>llo nel 1904- fu incaricato della Di1·-e7,ione aell'Arsem1lc stPsso. clel qna k divea1tò
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SVHIT'l'OiH DI 71!.\'1'81UE A!U'IG J.m HESCÉIE (18j(j.1!)l!J)
poi Direttore eff.ettin.J allorchè nPJl J 910 fu pl'oruosso colon nello. Nel rnn passò n el R,u olo t ecnico <·onservando hL predetta Direzione <~ tome maggiore generale (19]5) c come te nente generale (191'7). ~ cl 1!)20 lasciò il servizio attirn e passò nella r isc1·n1. 1° - A pp;:u ·e<.:<:lJio r:1 c<111a
rl' ali1JJcnla r. ion e Art. e <:Cn., J/:ì8fJ).
per l;i 1m r ificM:i om., d e"td elle c al<l,i ie . (Riv . ,li
2° - Ku oYo proC'esso Hobe t t B oo L"v aHe r pe r ht fabbl'i('fl 7,i one clen ·acci11i o. (Hiv. <l' Art. e Geni o. J8SO) . ~: 0 - S ulla coJJoS<:enza {leg li olii m in e1·ali l nbtifiC'auli. (Hi\·. <l ' Art. e G c n ., 1S!IOJ . ,1° - Cirrn. ln :-;c nol:t centrnl e d i tiro <li Net hrno. ( Hiv. (l' Arr. e Cen. , J.SfJ-1) . :;.. - Cir{'n 1n eonserYa:r,ionc <lei m,1 t ei: i aì i n<'i R eggiml'nti d 'al'tigl iel'i:t dn campag na (iu e olla bora:d on e <.: un J:'. .-\nuiùnli) . - (RiL d'A rr. e Ge n.. JS!:t-1). 0° - ·L ' ist r mdone tedesca s ulla r,1pp r es en t a r.io1H· d ei be r ,s,1 g l i d i gne rrn pel' l ',1,.t ig-lieri:t. l!'ig . 1174 (HiY. (l'Al't. e Ge11 .. 1Sfl;;). Afredo Casella. 7° - Pl'Og-l'e::;si uei 11rin<:ipali ese1·citi e u rn pei. (Riv. Mil. lta l .. 1S!J7). 8° - Feni da c a ,·alJo <H e:1rw. (H i 1·. d' A rt. e t,en., '.1800). 0° - 11 coml)attiw eu1·0 <lr.lle tl'e anni. (HiY. Mi l. J.ta l., J.899). 10° - L'iHi,da t iq i n guerra. (Rh·. )(il. Itu l., lSOO) . 11° - L a t Mt icn <.li 1'a n tE·ria in ques t 'ult imo qu.m'lo (li 1<<:colo e il combatt.ime n to d e lle tre arm i. (Rii' . :V.CiJ. Hri l., JOOJ ) . 12° - Artigl iel'ia e fanl er in ncll:1 ba t taglin olhmsi va . (Riv. d ' Ar t. ., Gen ., ]!)03). H:0 - Un nuov o ed illlporl'nn te ca1Jitulo del r ego lm1w 111 0 pe r la fanl'c ri:1 tecl escn. (Riv. M il. Jral. , HJO!J).
CAssou Gabriel<' - Nato nel l S36 ven ne D<lmina,to sottotenen te cl'artig:Heria nel l SGl e cl:oip o aver frequentato la S cuola <\omplementare .d'artiglieria fn promosso luogotenente nel 186'.3 e destina to a pre~tare S<'I'Yi½io ;J ll'Ufficio superiore del Corpo cli S. 1\1 .. Prese pa.r tr a lJa. ca mpagna del 186G e q nin di fn assegnato alil'S" R eg:g-im0nto artiglieria. CBpitan0 nel J 871 prestò succes -
AR'l'IGLll-'.Itl SCIU'f'l'OHl
sivamcnte ~ernz.io a1ln, Ditezione d'm·tiglicdn, di . Torino, o.i 6° Reggimento, alla, Fabbrica d'ar111i. di '!',o rino cd alla F abbrica d ' armi di Tone Annunziata. :\ilaggiore nel 1 '3 fo ad_, detto al 7° Reggimento e quindi al Polverificio di Scafati. P romosso tenente colom1cl10 nel 1888 prestò setvizio al 18° Reg gimen to e nel 1891 passò con tail e grado in posizione di servizio ausiliario otten endo ipoi. la promozione a eolon nello nella riserva nel 1898. 1° · Appunti ed osservazioni sulle navi corazzate, sui cannoni cli grnn potenza e sulla difesa delle coste. (lUv. Mil. Ital., l873). 2° · Note sulla tutt lca d ell'ultigliP.r ia da campagna. (Iliv. ì\fil. Ital ., 1876).
0 ASS01'1'ì Clemen te . ~ ,Nacq ue a To1·i.110 nel 1845 e dopo esser stato nllieY,o della R . Accademia mi !ilare, nel 1864 fu promosso sottotenente d'artiglieria, e superati. con s uccesso i corsi delln, Scnol::~ d'applicazione d'artiglieria, e genio venne promosso t enente nel 1886 e parteci · uò a quella campagna di guerra. gnr-L dagnandosi una lV(e<'lagli.a <l.'m·gento n1 r a.lor militare nell'azione sul Lago di Garda,. Compiuto il corso speci..:Lle alla S.c:uo la di guerra passò al 5° R cggiment •) ar tiglierja e promosso capitano alla flnt! del 1873 continuò a prestar servizio allo stesso R eggimento per pas1·'llol'e poi in . Fig. ll75 segnante al Collegio militare <li Napoli., Clemente C:issone. incari.c-o elle tenne dal 1882 al 1886. D.t maggiore pl'ese par te a11a. campagna d'Afrjca, del J887 e su ccessivamen te prestò Rervfaio alla Fah· brica d'armi -cli Toriorn e al 23° R eggime.nt,o nrtiglieria da, -cmn . pagna. r•rom.osso tenente colonnello nel 18!)2 rimase al. 23", f' nel 1894 fu trasferito a.Ha Dfrezione del R. Arsenale di Kaipoli. ca,rica eh.e tenn e fin,o al 1900 dopo essere stato promosso co1onnello nel 180G. Pa ssò quind i nel 1000 tL ricoprire la carica cli Direttore d'artiglierfa a Genova e JasciaLo il servfaio alth-o
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SCRITTORI DI MAT Eil.IF· '~'l'IGLIF.IUi,SCHI))
(1856-1919)
n<>J 1901 fu promosso maggior generale nel 1907 e tenente generale nel 1914 nella · Riserva, morendo poi a Torino riel 1916. 10 • RicetCft d el centro <li pressione della barca rood. 1860, gravata del peso P. (Riv. Mii. Ital., 1874). 20 - Spese per gli stucli militari in F rancia. (Riv. Mii. Ital., J88l).
CASTELLANI Gi-Ovanni. - Nat o a Fano nel 1851 e comjpiuti gli studi classici entrò nel 18:70 all'Accademia, mi.litare di Tol'ino donde superati brillantement e i corsi di studio usci n.el 1872 sottotenente d'artiglieria: freqnoo· /,ata la Scuola d'applicazione d'artigli6ria e genio venne promosso tenente nel 1875 e destinato a,l 4° R~ggimento arti glieria. Dal 1879 al 1883 fu fa'1seginante alla Scuola. di fanterja di Parma,,. ed es sendo stat o promosso capitano . dal 188], àllorc.hè lasciò l'inseg~amento prestò sue cessivamente servizio alla Direzione ,di · aetiglieria di Ancona e quindi di Bolog~na, e cl.al 1888 al 1891 frequentò con successo i corsi d ella Scuola di guerra ma non volendo abbandonare l'Arma di Fig. 1176 provenienza, passò alla, 3" Compa,g nia op€l · Giov. Batt. Castellani. rai d'arti.glieria. J>romosso maggfore nel 1882 venn,~ trasferito a,l 13" R eggimento artiglieria e comimdato al' Laboratorio pirotecnico di Bologna per passa,re poi al 14° Reggimento e quillld i al 26°. Nel 1897 fu destinat o alla 2" Brigata da costa e nel 1899 alla Direzione superiore delle esperienze. Promosso tenente colonnello pochi mesi dopo dello stesso ruimo :fu successi va.mente destinato alla,, Direzione d'artigli(~ria, di Piacen1,a, e quindi nel 1900 nomi nato insegnan te d i Materiale .(l'artiglieri.a alla ,S cuola di gu<~rra. . Nel 1903 raggiunse il grado di colonnello e dopo di avet· tenuto la Direzione d'artiglieria di Torino comandò il 3° Reg· gimento artiglieri:1 eh fortezza in Roma. Ufficiale distintissimo ottenne la promozione a, generale a scelta eccezionale nel 190~) · -
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ARTlGLll:)[!l SUUT'H) IU
e dopo di ,1ver comandato l'artiglieria da costa e da for tezza in Roma, pa,ssò al :Ministero d eltla Guerra ove resse la Dire zione gcnel'alc d'artiglieria e genio, purtroppo per ipoco tem[)O gtaccltè mol'Ì immttturamente tra l'un'wnirne rimpianto nel 1911. Le seguenti pat<)l<~ pronunciate in tale occasione dal Ministro de.Ila, Guerra, g-en. Spingardi, esprimono eloquentemen · te il cordoglio per la, scomparsa, di tanto artigliere : << la morte, così. tragieam.cnte a-vve11uta; è lutto grave per l' .rnsereito <' ne è a,d un tempo gravissima ,perdita. Pùm o d-eil suo corso a ff Acca,demia mili.tare, tra, i [Jrimissimi alla Scuola di guerl'a1 professore più volte egli stesso, nrnmirato e sicuro nei m~1ggiori Istituti. militari, comamlm1tc di Reggimento, gen erale per rn(!l'i.to eccezionale, Direttore genera.le al }lini.stero, sempre e dovunque lnsciò tracci.a profonda dell'alto ingegn o, del va::;to sapere, di com.pet(~nza, indiscussa nel campo tecnico d.ellP Arm a ~ma cui -died e tutto sè stesso , mfra,hile -ef:'-empio di :nt ivitù._, di alto se:mti.1·e, apostolo del dovere>>. 1° - Il nuovo r egolame11Lo d i eser <:izi e cli evolrn7.ioni. (Riv. Mil. Ital., 1883) .
2° • Effetti del ti r o dell'art iglier ia d a campo contro fant eri e. (R iv. Mil. Ital., 1884) . 3° - Rott1zione dei vro ietti. (Riv. d'Art. e Gcn., lSS5). 4° - Il fucile ed iì cannone sul campo d i ba r.taglia. (Riv . d'Art. " Gen., l.S80). ;:;~ - Cause e caratteri della gtH1rra futur a . (RiY. d'Art. e Gcn., 1899ì
( Con fetenza). 0° - Il cali!Jro delle biieclle cla fuoco da Ci1 m11ag na . (ltìv. d'A1'!:. I! Gen .. 1904). 7° - Impiego dell 'ar t iglier ia <:ampale e cooi:dinamento della sua a7.i.orn con quella delle altre armi.. (H.iv. d'Art. e Gen., 1908). 8·> - r: m-t.iglicl'i:i pesante c::tmp:i le . (Riv. cl'A,:t. e Gcm., 190n_l. CA'lvl'ANgo Ca,rlo . N acq ne e mori a Genova ' (1846-1917). Laurea.tosi jn matematica nel 1866 Vt~nne 11omina,to sottotc n ent.1e d'art:igli.eria e dopo i corsi. seguiti presso la Scuola di applicazione d' ar·tiglieria (~ g.onio in Torino fn assegnato ai 7° R.eg-gimento artiglieria. Tern~nte nel )870 e ea,pitano nel 1877 andò a prestare sei~ yi7,io prim a nl 14° Rieggim ento a,rtiglieria e succ(~ssivament{~
SCRIT'.L'ORI DI :\:IATERIK AR'l'IGLIERESCHB
(1856-1919)
al 10° Reggimento artiglieria ed al1la Scuola d'applicaziom· d'artiglieria e genio. l\Jaggiore nel 1889 fu nomina.to Ufficiale d'ordinanza di S . A.R. il Pdncipe di Napoli e poi passò alla. Dire,1,ione di Bologna. Da tenente colonnello (1896), prestò servizio · all'8' brigata <la costa, passando a Slia, domanda., due a,nni dopo in P. A .. Raggi.unse il grado di colonnelilo nel 1903 nella, riserva e nel 1913 quello di maggior genera.l e. 10 . D ei ripari per l'artiglierin cla campagna. (Giorn. cl' Art. e Gen., 1883).
2° - Dinamica elementa re. (i\iilano, Hocvli, 188;!) . 3° . Termodinamica. (iVIilano, Hoepli, 1885). OAVACIOCCfII .Alberto. - Nato a, Torino ne l JSG2 fn nomi · nato sottotenente d'a,rtiglieria nel 1SS1 all'uscita, dall' A.ccacl e· mia milih1ire, e dopo aver frC{1uentato la, Scnola .-d ' appli.cazione fu nominato tenente 01el 1.882 prestam<io snecess.ivaI rnente sel'vizio ai Reggimenti 13° e 17'' .j éia fortezza, e 7° cla campagna,. Dopo aver superato i -corRi della Scuola di. guena,, nel J.888 fu promosso ca,pitnnù d'artiglieria al 18° Reggimento e nell'anno snccessivo passò nel Corpo cli Stato Maggioi--e. Promosso maggiore nel 1897 fu al'l· scgrn.tto al 41° fanteria, poi sottocapo di S. M. al IV C. A.1 <p1indi i:t.ddett0 Fig. 1Ì77 alF C fficio d.' .Armata presso il Corpo di Alberto Ca va ciocchi . S. M. e per ultimo cl<~stinato quale in· segna.nte di Organiea mili.tare a):la Scuo· la cli. guerra. Promosso tene.nLe colonnello nel 1901 fu nominato Capo dell'Ufficio storico del i\{inistcro cl.eJla, Guerra. OolonneJl.o di S. M. nel 1907 àopo f:t.lcuni anni passa.ti al Ooma,ndo del Corpo, 01cl 1910 as~unse il Comando ,d el 6° Reggimento fantcr.i a col q nale pa,rtecipò alfa campagna, di Libia cl.i&tin · gnenclosi nello ~harfìo cli 1\facabez e· di Bu Chemrncsc, e per
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AR'l'IGLIERI SCRI'.tTORI
l'azione sagace e va.Iorosa da lui spiega,ta in vari combattimenti, spccia,l menw di Sidi Sai-d, di Si,d i Ali e di Sidi Abd e~ Sama<l1, per cui la 5" Divisione comandata dal gen. Garioni si impadronì dell'oasi di Zuara, .gli fu conferita la croce di cavaliere dell'0. 1\LS .. Maggior generale neil 19~2 comandò a Triipoli la VI Brigata speçiale e successivamente a Dera1a una Brigata della Divisione comandata, dal · gen. Salsa, riuscendo a distruggere il campo nemico di Ettangi (19 giugno 1913) : al gen. Cava.ciocchi venne per ciò assegnata una meda.g lia d'argento al valor militare. · · Rientrato in Italia, comamdò la Brigata « Brescia )) 1 fu poscia Direttore dell'Istituto geografic-0 militare e fina,l mente Capo di S. M. dellla, 3" Armata nel periodo della preparazione alla, guerra contro l'Austria, partecipando poi con tale incarico alla, prima, e alla seconda battaglfa dell'Isonzo. Ebbe in seguito il Comando dalle 5" Divisione e promosso teneinte generale ,o rganizzò a difesa la zona Va,ltelilina-Valcamonica e diresse nella primavera del 1916, . l'im1presa cle}J' Adamello. Comandò poi il XXVI C. A. nel 1916 in riserva, nella pianura Vicentina, durante la, battaglia di Asia.g o; claliJ.'agosto al novembre del 1916 tenne le posizioni di Castegnevizza e ipa,rtecipò alla 6", 7", 8" e 9" battaglia, dell'Isonzo. Nel novembre 1916 passò al Comando del IV C. A. sull'alto Isonzo c,ontribuendo 00n azioni d'artiglieria itlffa 10• battaglia d,ell'Ison7,o. Dopo l'offensiva nemica dell'ottobre Hl17. il. gen. Cavaciocchi ]asciò il predetto Comando e fu in seguito nominato I spettore delle Scuole militari. Particolarmente virtuoso in parecchi esercizi fisici, cora,ggiosissimo, caimo e sereno dava.nti aJl pericolo, Alberto Cavaciocehi rionta.va, sei call[)aigne di guerra e numerose ricom pense che testimoniavano il suo va,l ore di soldato e di ufficiale. Morì in Torino nella [Primaverà, del 1926 lasciando per la molteplice su:1 produzione lettel'aria:, una scia luminosa nel cam , po degli studi storici e militari. 1
1° - Contributo all'esame) critico della eampagna del 184S. (Riv. Fanteria, 1899). 2° - Le nrnsicl!e militari. (Riv. di l:"'anteria, 1900).
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S<;IU'l''!'ORI Dl MA'l'JLHIE; AR'.L'I GLJljJHESCHEl
(18;36-1919)
8° - L a spedizione anglo-francese in Cina del 1860. (Rìv . llil. I tal., 1900). 4° - Dalle Alpi o dal mare. (Riv. Mii. Ital., t001). ;3° - 11 peusiero <li Moltke nell'invasione dell' Alsazia (Riv . l\'lil. ltul., 1001) .
e della Lorena.
G0 - Appunti e consicle1.·azioni sui preliminar i della guerra franco-gerrnaui cn . (Riv. Mll. Ital., 1002) . 7" - Napoleouc e l'an:id uea Carlo uella vita Intima. (Rlv. Mil. Ital., 1901.l). 8° - L'origi n alità ncUe forme dell'ordinamento milita r e. (Riv. di Fant., 1003) . 0° - L 'orig inalilù nel s is tema di r eclutamen to e di roobilitn1,ione. (l tiv. di l!'uuteria, l.008) . 1~ · - L a questione del r eclutamento in Italia. (Riv. di F ant., 1903). U 0 - Le jstruzioni miHtari. del Giappone. (IUv. d i Fant., 1004) . 12° - Gli ufficiali d' altri tempi. (Hlv. Mil. Ital., 1904). l/!0 - Leggi, regol amenti ed istrnzioni. (Riv. Mil. Ital., l.004). H 0 - I graduati di tru ppa. (Hiv. di Cavaller ia, 1005). 1J0 - Attorno al pr oblema lllilitare. (Ri,-. di Cavalleria , 1905). H~• - Ilordinamento odierno dell,1 c-:walleria c-on.fronta to con la dottr ina di Kapol eone. (Riv. di Orwull erin, 1906). 17° - TI comull<lo dell' CS(:reito. (Rii·. i\fi l. ItaJ.., J006). JS0 - Il disegno di legge sullo stato (leg-li ufficiali. (Hiv. :\Iil. Ital., 1906). J!l0 - L a circoscrizione militare t('rritorialc. (Rlv. l\lil. !tal., 1907). 20° • Le prime gesta cl i Gal'ibalcl i in Italin . (Riv. Mil. Itnl., l.907). 21° - Le Scuole Milit:ul. (Nuova Antologia, 1007). 22° - Ecluc:i:,,;ione in tellettnn le e{l (!rlncazionc tisica. (ltiv. cl' Art. e Gen .. 1907). 2.'.:0 - Della J):irtizione leori<'ri dell'arle militare e scopo didattico. (Hiv. Mll. Jti1 l., l.!lOS). 2-L" - I!ar t iglieria pierno ntese dal J816 al 1821 giudicata d a un con temJJOranco. (RiY. d'Art. e Gen., 1908) . 2.,0 - Ferdiuan<lo cli Savoi:1 Dnca di Gcno,a. (Iliv. d 'Ar t. e Gen., 1009). 2G0 - Il p;('ncrnle Eusebio Ban . (Ili\'. d'Art. e Gen., 1909) . 2, 0 - TI conp;1·e!'<~O s lorieo intern azionale di Sarago2,rn. (Riv. Mil. Ital, 1000). 2.q0 - Dopo Ousloza. (Nuo.a Antologia, 1910) . 2!)o - Sui metod i di s<'herma per l'esercito (Riv. Mil. l tal., 1911) . 30° - Note s ull a Fanteria. (Riv. Mil. Ital., 1912) . · ?.l<> - Ji'espericrnr.a dello. g-uerra cl'Al,c:cr ia. (Riv. d'Art. e Gcn., 10J2). 32° - Attor no alle cause delln rotta di Caporetto. (La. Vitn Ttal., 1919). 33<> - Il pensiero napoleonico e ln guerra mondiale. (Riv. d 'Art. e Gcn., J.921). 34° - L'ideal e e la rcultil nella Questione d ella pace perpetua e del clisn rmo intern aziouale. (Rl v. J\:Iil. Ital., 1922).
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ARTIGLU,:Hl SCRITTORI
1!5" - Cospira?:ione e r ivolte militari. (Le Opere e i Giorni, 1923). 36° - Da Goito a Vittor io Veneto. (Le Opere e Giorni, 192::l). ::JT<> - La g uerr a mec1:anica. (Riv. di _Roma, 1924) . 38° - Il generale i\Uchel. (Hiv . ·d i Roma, 1H24). 39° - Il gener ale Lau rernac;. (H.iv. <li Roma, l.924). 40° - L'epica avventura . di uno stendardo. (Alere Flamm am, 192,J).
41° - Libia ed Algeri a . (Alere F lamma m, 1924). 42° - La massoneria iUi liaua c1nr a nte il Risorgimento. (Gerarchia, 1924). Degli stm;U <:ompin ti d all'ufficio slorlco militare fra il 1906 e 1910 ii Cavaciocchì fu di taluni per sonnlmente autore ; per tutti gli alt r i dirett<ir,, e collaboratore.
CAVALLI Rtt ore. - Oo11H~ già Ju accennato, di questo illu stre artig11iere, - degnissimo i nvero di portare un tal nome, se 1p 11re in nessun moclo legato da, vin coli dJ parentela . con Gion.mni Ca-vaUi, - };i dirù, ampiamente tr.1 ttarnlo il periodo cli tempo dopo il 1!)14 : qui d limiteremo a cla,re uno sc]F~matie-o cc>,nno della sua caniera milit are. Nttto a, Lneera. (Foggin) nel 1SG1 <' !,';Upei-ati i corsi clelJ ' A.ccaclC'1nia miìita 1·;>. fn nominato sottotenente c1:r1rtigliel'ia 111' 1 1880 e dopo la Senola d'applicaziorr~ pr-omosso tenente -e destinato prima aJ 1:J:0 Reggimento e . poi al lG" da fortezz,t. . Nel 1885, passò aJl.'8° ]kggimi>nto c~ promosso ca,pitano nel 18SS andò a.l 1'7'' cld -campagn a, ; nel 1894 vcmne -destinato aJln Fig. 1178 F onderia- di. Torino, n el 1897 all'Officina Etto.re Ca.v,1lli. di costruzione e nd 18!)8 chia,mnto come insegnante ,cli Balistica e 1\'.[ateriale d i n,rti.gli<:ria Parte l ana Scuoil a d'applieazi.one . d'à-r tiglieri a e geni.o. Promosso maggiore nel 1902 venne comnndato alh Direzhme SU[Jeriore delle esperienze cwc r imase anche dopo la s na promozione a tenente colonuello n el 1909. Nel 19H pa-ssò a.l R uolo tecni:eo e dal 1911 a.l :1918, come colonnello e come maggior genern le resse la carica cli Direttore delle csperien7A? di -
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SCRIT'l'OHI DI i\[Al'ERIE ART.lGLlERESCHE (J8u6-19UJ)
artiglieria tp ass:mclo poi nel 1919 a.Ila rn.rezione dell'Officina di ·Costruzione in Torino. Lasciato il se1·v.izio attivo a- sua, domanda nel 1920, fu richiamato nel J 924 con fnnzioui di insegnante di Balistica alla ~krtolH d'applica,done (: al Corso superiore tecnico d'art iglieria a 'rorino. Nel 19213 raggiunse il grado di tenente geàieraile e morì poi a, 'l'orino nel 1932 fra l'una,nime rimpianto cli quanti Jo avevano avnt<> maestro, collega ed amico . CoJla sua morte l'Arma cl' Artiglieria pei-dette uno fra i più illustri cUsc,epoli di Frunceseo Sia.cci e la scienza uno dei suoi più affcziona,U ed esimii cultori : ailla 1p rofondità, della dottl'ina univa nna chiarezza ed una precisione insupera,hili; alla sistcmn.tiea modestia accompagnava. una proverbiale onei'>tà : alieno da facili ono1·i e schivo <la vaene gloriole, dai suoi studi e dalle sue ,qpere non eercò mai l'util~ mat(~riale diretto bastandogli l'intima soddisfazione ,d i poter collaborare aJila ricerca del vero . 1.0 - Materiale cl'artiglierhl. ('l'orino, G. l'nris, 1S!l9). 2° - Sul comport,un42nto delle funzioni balistiche all'infinito.
(Riv. di Art. e Gen., 1918) , 3° - Il tiro verticale. (Riv. <l'Art . e Gen., l!l18). 4° - Sui contributi necessari al progresso della balii;:tica. (Riv. d'Art. e Gen., 1919). 5° - Alcune forrnole di variazione dei parametri della traiettoria. (Riv. cl' Art. e Gcn., 1920). 6° - Jl problema balistico del prossimo avvl\tlire. (Riv. d'Art. e Gen., 1021-22).
7° - D'Onofre i\:lata r i\:l:meja, (Riv. d'Art. e Gen., 1922). 8° - Le linee di eguale inclinazione. (Riv. d'Art. e G~m., 1923) . fJ 0 - Circa una recente pubblicazio1rn <li balistica. (Riv. <l'Art. e Gcn., 1923). 100 --Tavola di un ~ second ario. (Riv. d'Art. e Gen., l.924) . D.0 - Il seconclo termi11e della serie del ~ principale. (Riv. d'Art. e Gen., 1924-25). 12° - Una piccola variante nel calcolo della traiet toria per punti. (Riv. d'Art. e Gen., 1925) . 13° - Tavole balistiche secondarie. (Riv. d'Art. e Gen ., 1927). 14° - Balistica esterna. (Torino, Soc. Tlp. Eclit. Naz., 1928).
15° - Divagazioni balistiche ('l'orino, Artale, 192\1). 16° - Sulla veloclt/J. minima. (Riv. d'Art. e Gen .. , 1930).
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ARTIGLIERI SCRl'l'l'ORI
C AVI Cesare. - Nacque a Milano nel 1833 e morì nel 18G7. Laureatosi ingegnere a P avia si recò in Inghilterra occupan. dosi subito della costruzione d,i macchi111e a vapo1'e. Rientrato a Milano non appena si pl'Ofilò la campag;na del 1859, corse ad arruolarsi nell'Esercito piemontese e venne nominato subito sottotenente d'artiglieria. Nel 1860 fu promosso luogotenente ed inviato al Laborat orio pirotecnico di Torino per passare poi ben prnsto al Reggim.entio pontieri. Nel 1861 fu pr,omosso capitano e chiamato al Comita,t o d'artiglieria, ma nel 186G per ragioni di su.lnte <dov~tte lasc.iare il servizio attivo pur conti01ui:mclo ad io,teressarsi cli cose militari. Kel maggio tlcl 1866 alla vigilia della guerra contro l' Austria, chiese di ripi-ender c scl'Vizi.o e fn assegnato come capi· tu.no al P a rco d'nssedi.o. Fiil'lita la, c:ampagna di gncna si ritirò nuoYamcnte dal !';erYizio attiYo, non tralascia11 do pertanto i snoi studi di carattere milita,re. Sul noto ed imiportante Giornale milanese « La P erscvc· ranza >> il Cavi discusse con molta franchezza e con altrettanta competenza. alcuni a r-gomenti. riguardanti le nostre istituzioni mHHari, ccl ehbe1'0 sonat ntto va sta risonanza ailenni artlcoU del febbraio 1SGG intitolati : « 1,a circolal'e del 30 novembre 1 G6 <lel Ministero della, Guerra e l'ordinamento dell'Esercito >>. Sull' « Annuario i--cienti.fico industriale>> negli anni. 1866 e 1867 il Cavi pubblicò a1·tic,oli. molto interessanti cli tecnica militare.
1° - Studi sulla necessiti) degli eserciti permanenti e sulle loro note caratter isticb.e. (R iv. Mil. Ital., 1863). 2° : Cenni bibliografici. intorno ad alcune recenti pubblìcazioni militari. (Riv. Mii. lt., 186fi).
3° - Memorie e consideraiioni sui pontieri ltnlìani. (Iliv. Mil. Ital., 1867).
CAVHH,TA E!1l'i.c:o. - Kato a F inalmarina nel 1862 e su· pcrati i. corsi della R. Accademia militare fu nominato sot to · tenente d'nrtigli e1fa nel 1882 e dopo la Scuola d'applicazione, promosso tenen te nel 1884 venne assegnato al 2° Reggimento artiglieria,. P artecipò all a prima -campagna d'Africa cleJl 1888· 1889 e successivamente, superati i corsi della, Scuola di guel'· ra, promosso capitano e passato in S. M. iprese parte alla -
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SCRfTTORI DI MA'.llfiJRIE Ail:TlGI,lERBSCHill
(1856-1919)
calllJPagna d'Africa del 1895-96-97 distinguendosi in modo partic9larn nelle operazioni contro i Dervisci. ,M aggiore nel 1903 fu addetto militare a Tokio nel 1904 e seguì. le operazioni della guerra russo-giapponese in Manciuria_ Tenente colonneillo nel 1908 prese parte alla campagna italoturca (1911-12) , e JH',omosso colonnello nel 1914 metre era addetto all'Istituto geografico militare, ne fu nominato Dt· rettor·e jn 2". Ndla guerra contro l'Austria ebbe modo di far rifulgere le sue eminenti qualità di stratega e di condottiero: si gua,dagnò la croce cli c::1,valiere de1FO.M.S. ,nelle operaz.ioni di Bosco La11cia, '(,ottobl'M1ovembre 1915) e clell'a.ltipiano d'Asiago (giugno 1916). Promos so genera,le comanda,ntc di C. A . pei· merito di guerra gli fu conferita, una Fig. 1179 medaglia ·d 'argento al valor militare per Enrico Caviglia. la difosa dell'faonzo, e nelle operazioni di ripiegamento al Piave tti:ell' ottobre 1917. 1\:fa, dov-E: il Caviglia si pa.fosò Y<:\1:ament e comanda,n te geniale e f::a,g ace di grandi unità fu nella: ba.ttagliai del giugnc 1918 ed in quella successiva di Vittorio Veneto, tantochè a buoo ,d iritto, oltre al riconosci1ncnto ufficiale dei suoi meriti e dei suoi titoli, la pubblica estirna½ione del popolo italiano io annov<'1·a fra i principali artefici. della nostra conclusiva vit toria, ~111arcla, ed ammira in lui le più nobili virtù d<~l cittadino (1 del sold.ato. La motivazi,o ne che accompagnò )a. sua nomina a, ca,va · lic1·e di Gr. Cr. dell'O.M.,S. rispecchia, esattamente la sua opera .mirabile, ·eS(Pletata durante la guerra. Nel 1919 fu :Ministro della Guerra e nominato Senatore del Regno; venne quimdi poi dec~orato del Supremo Ordine della SS. Annunziata.. Comandante designato d'Armata dal 1920 al 1925, l'anno dopo fu nominato Ma,resciallo d'Italia. 1° - Le rappresentanze militari alle gare di tiro a segno. (Riv. Mil. Ital., 1904).
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AR'l'IGLIE:Hl SCRl'lvfORI .
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Il discorso di Finalmarina. (Milano, l'Eroica, 1919). Vittorio Veneto. (Milano, l'Eroica, W20). Tra i condottieri nemici. (Nuova Antologia, 1° luglio 1028). L'emigrazione italiana nel sud America. (Roma, Stab. 'l'ip. per della guerra, 1923). Del Comando Supremo nelle coalizioni. (Nuova Antologia, 16 d icembre 1924). 7° - La pl'eparazione di Caporetto. (lVIilano, l'Eroica, UJ28). 8° - La prima battaglìa del Piave. - Nov. Dic. 1917. 9° .- La battaglia della Bainsizza seguita da uno studio sulla direzion,:,, politiea e il còmau'.do militare nella grande guerra. (Milano, Mondaclori, -
3° 4° 5° l' Amm.ne
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Ul30).
100 - La dodicesima battaglia « Caporetto ll (2"' edir.ione). :Mondadori, 1038-1934). 11° - Le tre battaglie del Piave. (Milano, Moudadori, J.934).
Verona,
CENNI . (,2uinto. Nato a.d Imola nel 1845 :mori a Mila.no 111el 1917. Na.turalmente portato per il disegno, a,ppassionato p<~r la, pittui'i1 ed entusiasta. di giovainile a,rdore patriottico, :6.:n da gjovanotto si dedicò sovratutto a soggetti militari e ben pre~to si trasferì a, Bologna ove . superando d iffi-c oltà molteplici e di vario gen<~re, cercò di perfezionarsi nel disegno . Nel 1869 si. recò a Milano e per va.ri anni colli1borò come disegna tore in va.rie Riviste eét i'Tl diversi Giornali illustrati riuscendo nel 1875 a dare il suo apporto aU'Illustra,zione italia,na e facendosi per tal modo largamente conoscere. E'ìg. 1180 Illustrò grandi ba,t taglie e originali Quinto Cennì. i:;c(mc guerresche, mentre con sacrifici di ogni genere provvide a raccogliere e · collezionare pubblicazioni, stampe e iconografi.e colle quali riuscì a formare una Ra<;colta di uniformi militari di oltre dieei mila figurini. Già si è accenlllato a.Il' « Illustrazione Militare Italiana>> da lui fondata e diretta, .nonchè aiHa pubblicHzione di speciali « Numeri Unici)) illustra.ti : qui ci iimiteremo a ricordare com~~
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SCill'l'TORI DI )lATEf:H: ARTICLH:P.ESCllE
(185(;-1919)
Quinto Cenni abbia collabol'ato aJJche come serittore in ornllle · rosi periodici e .come, in r igna 1·clo all' A1·ma nostra, oltre ad nn manoscritto c-o nserva,to dal di l ui fìgHuolo, prof . Italo Cenni , collaborator e di qneista Storia d~ll' Artiglieria e dal quale possono essere attinte~ notizie emiose ed importanti, sono dn cita re : 10 - L'a r tiglieria italiana nelle guerre napoleoniche. {Ri\·. d'Art . e Gen ., 1899). 2° - Una rettifica sopra un episodio (lell'artlglieria n cavallo a Custo1r.a, 24 giugno 1860. (RiL cl ' Ar t . e Gcn., 1900).
C EnnEt'l'I Ottavio. - Nacq ue nel 1843. U fficiale dei Her sa-gli<>1·i 1Prcse p arte alla camp agna del 1 70. Capitano nel J 884 l'imase per vario tell'ljpo a disposizione del Corpo di S . M. .. Passò poi. con lo stesso grado nella p os:i,1,i.one del ser vizio ansiliario e qui udi nella risena . Maggiore nel L..: 98 . 1° - Dell'iml)iego clell'artigli P.1·ia Ital., 188S).
uei piccoli distaccmueutì.
(H.iv. Mii.
('r,nuer 1 J\ lherto. - Nacque ad AleRsa~1clri a d' Egitto e morì a GPn-OYa (18401912). Sottotenen te cl'artigli<~ria u el 1859 e luog·oten('11( p nel 1866 prestò ·crvizi o all 'S" R eggimento artiglieria tla cam pagna e cornC' pro l'<~ssore aggiunt o alla Scnohl d 'applicazion e d'artiglieria e ge11io. Part(~eipò alla gnerra. ciel J866 me · ritanrl o a BMgoforte la c1·oce di ca,valiere dell' O.,:.\I.S .. P r,omosso capitano al1' Accacl.emia. milita r e con tin uò l '.insegnarneinto alla Scuola d' applicazione d'arIf ig. 1181 tiglieria e g,enio e fece patte del ComiAlberto Cenuti. tato cl ·artiglieria . l'1·omosso maggiore n el 1S'77 passò ,11el Oorpo di R. M .. Col grado di colonnello (1886) fu inviato a Vienna OY(>. presiedette la Commissione internazionale che stabili l'armi stizio Pirot fra serbi e bulga ri. -
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ARTIGLIER I SCRITI'ORI
Comandò il 43° R eggi.mento di fanteria per rien trare neil 1890 nel Corpo di S. 1VI.. Da maggio1· generale (1894) comandò la brigata « Savona » e poi la cuola di Guerra. Promosso t<mente gener ale comam clò la Divisione di Genova . Arnlò in P . A . nel 1904 e l'anno dopo fu nominato Senato1·e del R{~gno. 1° Cenni sulle ar wi pol't.atili degli eserciti europei.
(Giorn. d'Ar t .,
1869). 2° - Il f ucile llenry Mar tin (in collaborazione c:on E. Giovannetti) . (Giorn. d 'Ar t ., 1869). 3° - Le artiglierie per la difesa delle coste nei vari Stati d' E uropa. (Riv. Mil. Jtal., 1870) .
C HELI A.rturo . - Nacque a., F irenze nel 1859. Allìevo del1' Accademia militare di Torino fu rnorninato sottotenente di artiglieria nel J880 e comandat o a frequenta.re ila Scuola di applicazione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1882 fu assegnato a,l 17° R eggimento artiglierfa da. fortezza per indi passare al 10° artiglieria, e nel 1889 promosso caipitano venne successivamente destinato ai Reggimenti d'artiglieria 14° e 15°, all'Ispettorato del!' Al'tigli eria ed alla Scuola, centra.l e di tiro d'artiglieria. Maggiore nel 1904 fn a,ssegnato alJ.'8° Reggimento artiglieria. R aggiunse il grado di colonnello nel 1915 e comandò iJ · 2° Reggim ento da costa. Partecipò aJJla gra nde guena ottenendo la {Promozione a, maggior g~nerale nel 1917 e quale comamdante d'artigli.eria di C. d' A . nell'o:ffensivH- dell'ottobre 1918 si meritò la croce di cavaliere dcll'O.M.S .. Collocato in P. A. nel 1919 raggi unse il grado di gen erale di Divisione nel 1923. 1° - Gradualore a utomatico di spolette ·a tempo. (Riv . ò'Art. e Gen.,
1809). 2° - La ritirata dell'artiglieria del 1° Conio cl' A1·mata dnl Cadore a Montebelluna. (Riv. d'Art. e Gen., 1920). 3° - L'artiglieria del XXX Corpo d'Anuatn nell:1 grnncl e bnttaglia clal 24 al 31 ottobre 1918. (Iliv. d'Art. e Gen., 1921).
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SCHITTORI DI MATERIE AR'.rlGiiIIDRFlSCHE
(1856-1919)
CHERUBINI Claudio. - Nacque a, Deruta ne1l 1.S39 e morì a Perugia nel 1912. l<'in da.Ila prima giovinezza si dedicò agli studi le'tterari ·che compi a 'Perugia nel 1856, iniziando subito dopo quelli matematici che completò presso l'Università di Roma ove conseguì la laurea. nel 1860. Durante la sua perma.nenza a Perugia, trovò mod,o di dedicarsi a,nche alle Belle Arti frequentando con successo i fiorsi di quell'Accademia dal 1854 al 1859. Soldato volontario nel 1860 al 44" Reggimento fanteria, per titoli passò l'anno dopo 01.ell' Arma d'artiglieria col grado d i sottotenente, e frequenta,ti i co1·si. ,d ella Scuola complementa,re di To · rino venue promosso luogotenente ed assegnato al 3° Reggimento. Prese part,e a.Jla campagna del 18(113 e poscia, jnsegmò alla Scuola milital'e di. Modena, ove rimase anche dopo la sua, promozione a, capitano (1871). Fig. 1182 S uccessivamenk pl'estò servizio al 12" Claudio Cherubini. Reggimento artiglieria ed all'Arsenale dj e.ostruzione d i 'l'orino ove rimase anche ùopo essere stato promosso maggiore nel 1883. Passò poi al Comitato d'artiglieria e gea-1io e dal 1886 al 1888 diresse la Rivi:a;ta ,l'Artiglieria e Genio: promosso tenente colonnelilo nel 1889 insegnò alla Scuola d'a.ppli.c:azione ed aJla Scuola di guer· ra, : colonne11o nel 1893 fu Direttore della, Fabbrica · d'a,rmi di Torino e (POÌ del Polverifieio ùi Fontana Liri. Oolilocato in posizione ausilial'ia raggiunse 1poi il grado di maggior generale nella I··:i:-;erva. Il Cherubini fu uno degli ufficiali più distinti che servirono nell'Arma: alla Scuola,, come a,i Reggimenti ed agli Stabilimenti da lui diretti, eg11i diede l'impronta -del suo ingegno vivace e versatile, legato ad un robusto e largo corredo di salda preparazione scientifica. Provetto anche nell~L cartografia a rilievo eseguì molti la,vori del genere e fra gli altri una Carta dei possedimenti italiani in Afrka (Eritrea), una Ca,rta, d'Itali.a , <:-'-CC. ec(: .. -
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A1n-w 1.11m1 sc1urro1u 1° - Kozioni eleruentali sul lirn delle a rmi portatili con bre,·i descrizioni ùe l val.'i sistemi di armi a rctrocarktt ìu u so presso gli eserciti d'Eurol)a. (Modena, 1872). 2<> - EIClllenli d'artiglier ia. ()loòe.na, Yincem:i, 1873-74) . 30 - Nozioni elementari sulla polver e ordinaria da guerra e s ulle armi por tatili. (Motlena , V!ncenzi, 1876). 40 - Nozioni elcméutari sulle costruzioni de i ponti militari. (:.\Iodena, Vincenzi, 1870). 50 - Nozioni elewcntal'i s ulle bocche ùtt fuoco, affust I , carreggio e mitraglier e. (:\ioclena, Vlnceuzi, 1877). <,o - L'elettrolisi dell'acqua. (Riv. d'Art. e Geu., 1802). 70 - La r egione montenegrina. (lUv. d ' Art. e Gen., 18.<JS). CHIONIO NUVOLI
m
1'IIf:NEZOT,
Prospero. -
Nato a T orino
111el 1839 mol'Ì. a Viù (Yal1Je di Lan'.llo) nel 1903. Dopo ,w<w fre<1neutat o i corsi del
l '.AccaLlemia mii it u e fu 1J1ominato sot toL<!lWntc c1'a,rtig-lieriu, nel 18GO e clopo avei· frequentato fa Scuola compleruenta-l'e fu promos:-o luogotenente nel l8G2 e de. ti · 111at,o al G R<•gginrnnto tL1-tigliel'ia. C'apitano nel l G:5, prese parte alla, <·11.mpagmn, del J8GG e sempre come capit;rno nel 1874 fn comanda.to alla, Scuola di app]icazio11e d' artiglieria e genio CO· mc irnwgnantc di Storia. milita.re : pro mosso maggiore nel 1877 lastiò 1'Lnsep:1tamc11 to arndando a presta r servi zio presso il Comitato d'artiglieria e genio, Fig. 1183 Prospero Chionio Nuvoli e p1.·oinosso poi tenente colonnello nel tll 'l' hénezol. tr:F:3 fu destinato al 5° H egg.i.mt~nto artiglieria e.la campagna,. Raggiunse il g1.·ado di colonnello neil 1887 e fu dn.p1pr ima Direttore del Labora torio (pirotc<:nico cli Capua e quindi poi dell'Arsenale cli costruzione di T orino; i01 seguito assunse il Comando del 28° Reggimento artiglieria eia. fo1 -tezza che tenne :fino. al 1894 allorcbè lasciò il servi:;,;io a tt.ivo, e nel J896 venne promosso maggior generale nell a Risel'va . 0
1° - Il materiale di artiglieria francese dal 1870 :il 1880. (Giorn. d i Ar t . e Gen., 1881).
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f;(;l(l'Fro,u DI MATERI!~ AHTIG LIJ,:llESCHID
(l8fiG.J.!JJ.9)
0I1'A'1'I P ietro. - ~ac(]uc a Monta,uba n (Franein) e morì a Cervo (Porto Maurizio) (1844-1.919). Sottotenente di fante ria nel 1864 partecipò atlle campagne di guerra clel 18G6 e 1870. Nel 1879 promosso capitano lasciò la Scuola militare di Modena ove era sta to Uilì cialc cli compagnia e per poco tempo ave,~a anche in segnato . Fn 1poi applicato allo S. Ì\L , distiJ1gncm1osi da ten. col. nei moti cli )Iilano, meritando una me<:laglia di bro117,0 al Yalor<•. Raggiunto il grado di eolonnello, coma ndò il 90° Reggi mento fan ter ia (189S). Nel J 902 andò in P. A . e nel l !HO ottenne il grado di maggior generale nella ri1,:c1·va. 1° - T c:a nnouì scmo,·enti e l'affuo:10 antomobilt•. (RiY. :.\lii. Ttal., 1916).
('rv..i.r,m,n I ::-;nzr.,n DI :.\l.1s10 Annibal1~. - )fato ad Ales sa ncll'ia n e>l. 1827 entrò aoclieern1 c nella R. Aèeatlemia militare cli 1'orino uscendone nel 18-!7 nomi nalo i:iottoh,n en fo cl' artip;Jin·ia . Nel JS48 fo promosso luogot<'nenlc e dcstiaato allct s p ec:ia litù, clit Piazza, e partecipò alla spedizion e condoita da,l g-<c'ueral<· Zucclù per Ja <lifcsa di Palm,rnova . Nel 1 .J/J assediato nell'Al'senalc di Genova durante i moli rfroluzion,Hi ,d ell' a-pr.ile, élop o aver rnlo1·osa111<mtc~ n~sii::.ti'lio a,gli nttaec-bi elci l'irnltosi. potè essere libe1·ato 1lalla co lonna (·om,11ndata dal gen ei·,11<• Alfonso Lmn.11·11101·,1 : venne qni11 cli <lcstina to n.ll 'attig-1ieria eia, piazza. in ( 'luunbery on> 1·ima1w fino al J, :iG, ·anno 1-'i:r. 11s:1 in cui fn p1·om0Rso eapita.n o e clestinatn Annib. Civalleri-Tnviiiaci cli Mnsìo. al R egginwnto da campagna in Ven:nia R eal<>. Ndla, g-n erra llel 187>9 coma,nclò l'Ha Batt<>ria dn batl:1glfa. e a l\fadonna òeHa Scopci·ta, dh,Lin g nenclosi p er rornggio ed arclim<..,nto meritò un a mecfaglin òi nrgento al Yalo1· militare. K el 1, 60 ,·<>nne J)J·omoRi:::o map;giorc e òestinato all'8° R egg i men lo <fa cnrnpagna. nel 1863 Pbbe l a. p1'omozione a tenent<: -
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colonneJlo e venne des Linato al 5° Reggimento artiglieria con le funzioni <li relator e. Promosso col-0nncllo nel 1868 venn e trasferito a Bologna per costituire il 3° R eggimento artiglieria, da campagna- che poi coma:nclò da1l 1869 al 1876, anno in cui fu trasferito alla Direzione territoriale d'artiglieria di Torino. P romosso gen era.le nel 1878 resse il Comando super iore dei Distretti militari dell a Divisione di P adova che tenne fino al 1884 ,umo· in cui lasciò il scr-Yi7'io a tti,·o otten endo [>Oi la promozione a t en ente gen erale nella Riserva nel 1895. Si slabilì aillora a Torino e nominnto Vice-presidente della Oommissiou e Araldica !Piemon tese continuò a col tivare gli studi da, lui preferiti sulla Storia cli Alessamlria e sulle disci pline arnldiche. Mor'ì in T ol"i no nel mm. UiliciUilc valoroso jn guena-, studioso e colto scr isse molti articoli sonatu tto cli carattere storico ed araldico comparsi. su giornali e rìYif:te, e fra le ruolteplici f.in e pubblicazioni sono dr:L l'ico1·dare qndle 1·<•latiYe .llla Rtm·ia ll<>ll a Città, di Ale8sandria. CLAVAUIKO Alfeo. ~acqne a 'l'empio in Sardegna n el 1 '55 e morì a Genon1 ne1 19~,. Snpcra I i bd llantemente i corsi dell' Accademia fn nominato ~otlotencnte d 1 a1'tiglieria n el 1877 e d<)po i corsi della Sc11ola cl'appli.ca½ione ru promosso te11ente e prestò seni7,io 01ei R eggimmti d artigli eria 13° e 3°. Nd 1882 r it,ornò a lla Scuola cl' uppli.cazionc quailc iJJscgnaute ·cli. Armi. e 'l'iro e Materiale d'a1' liglierin, incarico che mantenne anche allorchè fu ipromosso capitan o nel 1884 rimanendo alla Scuola fino al 1890 allol'chè f n t rasferito a,l 7° artiglieria. Ve1·satissimo nello studio clcillc . eieri7,e esatte e delle loro applicazioni pn bblicò iuolti la Yori fra cui un libro di t esto eh<~ venne adottato ipe1· molti .1,nni e fu apprezzatissimo n.nchc a Il' estero ; ideò il « cerchio di direzione », studiò importan t i inodifìcazioui alle armi poi-tutili e notevoli proge tti lli tl'asformazio~1c -d ei uostl'i materi a li eia <·arn.pagua. Kel 1894 fn addetto alla ~egreteria del Direttor e generale di a rtigli eria e genio e prom osso maggiore nel J896 amdò a, comandare ila Brigata mista pre~~o il P oligono di Nettuno;
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SCRJ'.l"fOltt DI J\1A'IERIE AH'l'I GLIEnESCH l1
(1856-]!.)]9)
fece parte di nume1·0. e Commissioni e fu mandato in Missione all'estero_ Addetto al Comando d'a.rtiglieria da campagna· in Milano, nel -1902 consegni la, promozione a tenente colonnello e nel 1904 fu incaricato della Direzione dell'Officina <li costruzione d'artiglieria in Naipoli, ove rimase come titolare aJ1lorchè nel 1906 fu promosso colonnello a scelta eccezionale. Nel 1908 chiese cd ottenne il Co marnclo del 6° Reggimento da campagna, ma benchè assorbito <falle sue 'funzioni di Comandante fu ancora chiamato a far parte di va.rie Commissioni ed ebbi; il delicato incar'ioo òi studiare e concretare la migliore orga1.11ir,7,a,zione e la maggfore potenzialità di prochrnione cli tutti gli Stabilimenti militari. Nel 1910 lasc:iò il 6° Reggimento e pa:ssò nel Ruolo tecnico, neJ quale fu norni na,to Capo dcli' Ufficio studi <lei materiali d' arti· glieda.. r.n tale sue ca1·ica egli potè anFig." 11S.5 c he ruaggiormenle svolgere la sua feAlfeo Clavarino. conda attivitù, ,e foce parte d.i una n uo va Missione a.U'estero per studiare i materia.li antiaerei e concretare quelli autocumpa.li . Promosso maggior generale ne.l 1911, tre anni dopo assuns€ la. cu,rica di Generale Addet to all'Ispettora,t o delle costruzioni e fn messo a capo d elle lavorazioni con enti degli Stabilimenti. Al iprincipio del 1915 chiamato ad assumere i1l comando dell'artiglieria del XIX O. A. ebbe modo cU pr·esieclcre alla formazione ed organizr,azione dei quattro Reggimenti d' artiglieria ad esso assegnati, trasferendosi all'injzio delle ostilità in zona d'operazioni. Richiamato in R oma per incarichi speciali e ~)er la vigilanza s ulle Qa,v-orazi.oni degli Stabilimenti · malgrado le sue vive in sistenze di rimanere al fronte, non appena creato il Sottosegretariato Armi e Munizioni, vi fu addetto com.e Capo dell'Uffi cio tecnico - P romosso tenente generale nell' agosto 1915 assunse l' a,lta carica, cli cc I spettore Superiore e Direttore del Servizio tecnfoo », creata in quella -
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AR'l'IOLil(JU SCRI'.J.•1·0RI
circostanza rimanendovi fino rulla conclusione della guerra. Nel 1920 gli fu conferita la gra,nde Meda.glia Mauriziana I-' a-icl l!J21 andò a riposo. Tecnico di indiscusso valore Alfeo Ola.varino si rivelò sempre e veramente all'altezza delle situazioni nelle quali venne a trovarsi per le posizioni occuipate e per gli incarichi. f:dlida. ti.gli : sovratutto egli si affermò dura.ntc il periodo bellico ta.ntocltè nel 1924 gli fu conferito il rango di Comandante di Corpo d'Arma,b:L. Pur avendo abbandonato il servizio attivo continuò a de dica.re . a,l la Patri.a ed all'Artiglieria la sua opera fattiva ed illuminata, sia, nel camlJ.)o militare quale membro della Oommissione degli esperti e del. Comitato civiile, e sia nel campo industriale quale consulente apprezzato per studio e fabbri-. c:azione di armi, cli e::;plosivi e cli. munizioni. 1° - Materiale d' artiglieria e polveri. ('l'ip. Baccelli, litografato a mano, ccl. 1885-86). 2° - Polveri. (Torino, St:uola d' Appl. d'Art. e Gen., J886). 3° - Innovazione delÌ'anuamento porLatile i taliano ect estero. ('.rorino, G. Oandele.tti, 1887). 4° - Ap))i e 'l'iro. (TOl·ino, Candeletti, 1887) . 5° - Materiale d'artiglieria (polveri). (Tip. Cancleletti, Torino, edizione 1888) . 0° - Armi a ripetizione e mm.ioni a tiro celer e. ('l'orino, Candeletti, 1889). 7° - F:splosiYi e lor o effetti nelle armi. (Torino, G. Canclelett.i, 1890) . 8° - lnnova2io11i sull'armamento porti1tile italiano ed estero - Appendice al libro « Armi e tiro >}. ('l'ip. Cnndeletti, Torino, ed. 1892). !l0 - Circa le paline pel puntamento indiretto. (Riv. <l'Art. e Gen., 1894). 10° - Circa il rvggruppamento di cannoni nelle batterie da campagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1894). ll.0 - Circa il nuovo rcgolameuto d' istruzione . Ei di servizio interno per ' l':irtiglieria . (Riv. d'Art. e Gen., 1895). J.2° . Cil'ca l'csccuzioue clei tiri dell'artiglieria da campagna. (Ri\·. di Art. e Geu., 1899) . IP,0 - Cir,ca l'istruzione sul tiro dcll't1rtiglieria da carupagua nelle scuole reggimenta li. (Riv. d ' Art. e Geu., 1899) . 14° . Circa i nuovi ma,tcriali da campagna con ri f erimento fl quelli francese e t edesco. (Hiv. d'Art. e G(~n., 1901.) . 15° - Armi e tiro. (Tip. Cassone, Torino, ed. 1902).
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SCHl'l'TORI DI :MATERIEJ ARTIGLU:R!i1SCRE
(1856-1919)
Antonio. - Nato a Follo presso Spezia nel 1841 mori a Genova nel 1897. Allievo dell'Accademia militare di •rorino nel 1859, fu 1nominato sottotenente d.' i1rtiglieria nel 1861 e dopo i corsi della Scuola complementare d'artiglieria venne promosso luogotenente nel 1863 e assegnato al 6° Reggimento artiglieria e quindi chiamato come professore a,ggiunto alla Scuola d' applicazione cl' a,rtiglieria e genio. Promosso capitwno nel 1871 passò dl Comitato d'artiglieria e nel 1873 fu destinato qua,le professore titola,re di Mat,e riale d'artiglieria itlla Scuola d'a,ppli · cazione ove rimase fino al 1883. Nel 1.874 fu manda iio a Liegi per l' a,cq uisto della pistola a rotazione, e promosso maggiore nel 1883 fu assegna.to al Comitato d'artiglieria e genio per passa.V! in seguito al 6° Reggimento che lasciò Fìg. 1186 nel 1884 per a,ndare corne insegnante di Antonio Clavarino. Artiglieria alla Scuola di guerra. Nel 1886 dovdte per ragioni di salute lasdare .i.l servizio atti.vo e nel 1895 fu promosso tcnent<: colonnello nella Riserva. Nell'Arma d'a,rtiglieria lasciò di sè lusinghiero ricordo di ufficiale colto e studioso, di tecnico sagace e competente. OLAVARINO
J.o - Sulle nuove polveri da guerra adottate dall'artiglieria spagnuola. (Riv. Mil. Ital., 1871). 2° - Progetto di u ua carretta per il trasporto dl munizioni di fanter ia . (Ri v. Mil. Ital., 1872). 3<> - Corso di materiale d'artiglieria (continuazione del corso di G. Ellena). (Torino, U.T.E.T., 1872-74-84). 4° - La polvere da cannone. (i\filano, Treves1 1873). 5° - L'artiglieria da campo in Europa nel l876. (Torino, G. B. Paravia, 1876). 6° - Della r esistenza dei cilindri cavi semplici e composti con applica?:ione alla resisten?:a. delle bocche da fuoco. (Giorn. d'Art. e Gen., 1876). 7<> - Cannone e corazza. Stato della questione prima e dopo le prove del cannone da 100 tonn.. (Giorn. d'Art. e Gen. , 187'7). 8° - Su di un nuovo metodo di misura della. pressione rnas.s ima nell'interno delle artiglierie. (Giorn. d'Art. e Gen., 1879).
.1.rn
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AR'rIGLll<J.RI SCRI'l ·rORI
9° - 1\uovi studi sulla r esistenza d el cilinùri cavi e d elle bocche da fuoco. (Giorn. d'Art. i,: Gen., 1870J. 10<> - Forza e potenza della pol'l'ere da fuoco. (Giorn. d'Art. e Gen., 1880), . ll0 - Le Ge ll., 1881).
n uove artiglierie della ruari na
spagnuola . (Glorn.
d'Art.
è
12'> - Idee sui traini e sulla costruzione delle batterie d ' a$sedio. (Giorn. d'Art. e Gen., 1881). 13° - Prngetto per u n nuoYo carreggio per l'artiglieria campale. (Olom . l'l' Art. e Gcn., 1881). 14° - Questioni urgenti; car tucce cd attrezzi Portatili da trincea. (Riv. Mil. !tal., 1881). J5° - Il :f'ucile d ella fanteria in un prossimo avvenire. (Hiv. Mii. ltnL 1882). 16<> - nocche da
fuoco, aliusti e carri da campagna, da mont,1gna, d'assedio e da d ifesa tli modello regolamentare e vario in servir,io presso l'artiglieria italiana. (To rino, t:nionc Tip. F':(lit ., 1SS2). 17° - D el ti ro delle a r tiglierie cam1rnli con tr o lrnppe al coperto . (Ti[). Voghera, Roma, ecl. 1 2) . 18° - Esperienze fntte dall'nrtigl ierla spagnola per la cleterminn:donr, delle pr essioni nella cnnna <lcl fucile cd osservazioni el.ie se nei cleclucono circa l'impiego d ei mis uratori Rodmann. (Giorn. d'Art. e Gen., 1S82). 19° - Metodi di 1nmtamento indiretto per le artiglierie da campagna. (Giorn. d 'Art. e Gen., 1S83). 20<> - Lc urtiglìerlc clalle origini ai no:-:tri g iot'lli. (Tio. Voghera, Roma, ed. 1883). 21° - Il materi ale a r etrocnrica da campagna. d'assedio e da costa de ll'artiglieria italiana. (Riv. d'Art. e Gen., 1884). 22° - Progetto cli affusto dn. montagna a striscio. (Riv. d'A r t. e Gcn., 188:"i). 23<> - Sul tiro indiretto delle batterie cnmpali. (Riv. d'Art. e Gen., 1885), 24° - Sull a convcuien:r.a di fa ùbricare in paese le gro:::se artig lierie. (Rlv. d ' Art. e Gen., 1SSri).
ULAvAnTNo F iilippo. - Nato nel 1850, morì nel 1930. La n reatosi ing{)gnere alla Scuoh-1 del V:1lcntino entrò nell'E!'icrcito <- fn n-0minat-o sottotenente d'artiglie1·ia 01c) 1873. Superati i corsi della Scnob cl'a,pplicazionc <l'ar tiglierii:L e genio vem10 prom-0sso ten<.'nle nel 1875 e destinato al 5° Il eggimenlo artiglieria. Ottenne la promozione a scelta a capit ano n ell 18S::! dopo aver snperato i co1·si della Scu ola di guerra e fu trasfer ito all'8° R eggime nto . artiglieria donde passò in servizio di .S tato Maggiore. -
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SCRl'J.".L'ORI or MA'l' EIHm AR'l'IGLIERESCHEJ
(1856-1919)
Nel 1884 fu assegma,to prim}i, al Comando di Piazza in Verona e quindi al C,omando di Piazza di A.111cona. Nel 1885 lasciò il servizio attivo e col grado di capitano pessò m~lla riserva raggi.u:r.genclo nel 1895 il gra,do di maggiore. Ma subito dopo lasciato l'es<:\rcito nel 1885 entrò conrn ing·egnere nell'Amministra zione del CnJast,o raggiungendo il grado cli I spett<n-<.! <:ompartimentale per le pro vincie d(~lla Lombardia e ,del Veneto. Nel 1H19 fu collocato a riposo . 1° - I. t.r:1sporti in camvagna italiano. (RiY . :\Iil. Ital.. 1878).
dell'esercito
Fig. 1187 Filippo Clava.rino.
CLERICET'J'I Guido. - Kacque nel 1861. Per titoli di studio fn nomi1nato sottotenente d'artiglieria nel 1883 e coma,nclato
a freqm~ntare la Seuoil a d'a,pplicazione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1SS6 prestò successivamente servizio al J.8° R1:\ggimcnto ar·tigìieria, alla Divisione militare di Alessandria e<l al 21° Reggim<~nto artiglieria. Da capitano fu assegnato alla 3" brigata. cla fortezza ed indi 111wvanwnte al 21" artiglieria, all'8°, alla, l" brigata. da fortez.za, ed nlJl' Ofllcina, di costruzioni di Napoli. Da maggiore nel 1910 servì nel 9° Reggimento artiglieri:.1. e con tale grado fu inviato in congeclo provvisorio per indi passare nella l'is<~rva, ndla ·qual<~ fu promosso tenente colonnello nel 1915. l <> - L'assedio del :f'orte di Dar(! nel 1800. (Hiv. d'Art. e Gen., l.004). COBIA.\CHI Giulio. - Nato a, ~filano nel 1843 entrò in Accademia. milita.re nel 1862 uscendone .sottotenente d'artig11icrhL n<~l JSG5. Dopo aver freq1wntato la. Scuola d'applièa,zione fece la campagna del 1866 e nel 1867 fu promosso tenente nel 5° Reggimento. Ca1pitano nel 1874, fu ·dcstina,t o alla Fabbri.ca d'armi. cli 'l'one Annunziata e quindi comandato in servizio di S.:M. e desfrnato in seguito al 14° Reggimento.
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ARTIGLI.IDRI SCRI'l'l'ORI
Promosso maggiore n el 1887 fu destinat o al '7° Reggimento, ma intanto dal 1878 al 1883 e poscia dal 1886 a1l 1887 fu destinato alla Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio come insegnante di Geografia e di Impiego d'artiglieria, mentre dai 1883 al 1886 fu a,ddetto alla Direzione d'artiglieria, cli Torino. Promosso teneillte colonnello nel 1893 fo dapprima alla Direz.ione di Genova, poi Comandante locale d'artigU.eria ad Alessandria nel 1896 e quindi Direttore Capo Divisione al Ministero della Guerra ove ragg.iunse rn~l 1897 h~ promo1.io111e a colonneHo rimanendovi fino al dicem brc 1901 in cui ven111e coll.oc:ato per etA in posizione ausiliaria. Morì a Tori,no nell'agosto 1904.
li"ig. ll.88 Giuli o Cobianchi.
l" - Lcr.ioni cli Geogr afia militare - Litografato a mano. (Totino, edizione l.884). 2° - Impiego delle artiglierie in guerra Litografato a mano. (Torino, cd . 1885-86) . 3° - I mp iego d elle artiglierie in guerra Litogr afato a m ano. (To rino, ed. 1886-87).
CONSO Elodio. - Nato a Savona da antica famiglin oriunda, nizzarda nel 1863, dopo aver seguito i corsi d ell'Accademia mi · litare di 'l'orino fu nominato sotto tenente d'artiglieria 111el 1882 e dopo aver supera.ti r corsi della Scuola d'a[Jp!licazione n el 1884 fu p romosso t€n ente ed assegnato al 14° R,cggim.ento artiglieria da costa passa,ndo nel 1888 al 26° Reggi.mento e rima nendovi fi1n o al 1890. In tale predetto periodo, quale segre tario del g(~n . Rnrico Giovannetti Ispettore della Commissione d'esperienza., 1prese parte a,l le grandi manovre nawìli del 1888, importantissime per le eS€rcitazioni di ti.ro effettuate contro supposte batteri.e costiere. Dalil'agosto 1890 al 1892 rprestò servizio a,l 3° Reggimento artiglieria da campagna, ma nel 1891 ·fu comandato presso lo Stabilimen to Armstrong cli Pozzuoli per la collauclazione -d egli affusti idropneumatici"per il R. Esercito e per la R. Marin a,.
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SCRl'l"l'ORI DI 111ATERIE ARTIGLIIDRESCHlD (1850-191!:))
Kel 1892 ven ne comandato al Ministero della, Guerra presso la Direzione generale d'art. e gen. rimanendovi fino aJl 189j e cioè anche dopo la [H'omor.jone ,a capttano nel 1893. Nel 1895 tra,s ferito al 17° artiglieria da campagna vi rimase . fino :tl 1902 disimpegnando ~nche le funr.ioni di aiutante maggiore in r·. Nell'a,utunno e nell'inverno dal 1897 al 1900 freq uentò prima 13, Scuola elettrotecnica « Oalill~o l)'.e rraris )) presso il R. Museo industriale cli Torino e poscia svoh:e col'si di. lingua, e cli lette ratura frarncese agli ufficiali del presidio cli Novara. Nel 1902 fu trasferito alla Direr.ione superiore delle esperienze d'artiglieria ,ove rimase fino al 1908 specialmente incaricafo deUo studio dei nuovi mate riali da eampa-gna. Promosso maggior{· a,l 1° Reggimento da costa, J1el 1908 prese: parte alle hnporta.nti gare di tiro svolti.: in quegli. anni al golfo degli Aranci, nel 1910 fu coruandato al Minister,o <lelL1 Marina, e nel 19li imbarcato quale segretario della Commissione per le gare di tiro e cli. lancio dei siluri, e quindi a,dcletto a.na segreteria clell'a-mmiraglio E'ig. 11so }\ubry, prenden.clo parte ano sbarco ,1 Tobruk (4 .o ttobre 1911) ed alla Giuliana Elodio Conso, a, Bengasi (19 ottobre), ove si ,distinse in modo particolare scendendo a terra coi primi reparti cli marinai e partecipando a,l l'avairnata verso la, Berka, Sbal'cato in dicembre 1911 venne comandato a1l'U:flkio difosa, dello Stato, e nel 1913 promosso tenente colonnello vi rimase; e nell' ,3igosto 1914 venne :nominato Capo d·ell'U:ffi.cio stesso, chiamato, sotto l'illuruilllata ed <~Irnrgica gnida di Luigi Cador.na, acl accelerare gli armamenti clcll'Esercito. Per h sagacfa e l'attività dimostrata, il Oonso all'atto della dichiarazione ài guerra. all'Austria venne nominato Capo dell'Ufficio tecnico al Comando Supremo e in tale carica rimase fino al giugno 1917. Intanto nel 1915 fu promosso 0olonnello, alla fin e del 1916 colonnel1lo brigadiere per merito di guerra e decorato della. Croce di cava,l iere dell'O.M .S., e nel]. luglio 1917 -
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AR1.'IGLIERI SCRITTORI
ebbe il Comando d' artiglieria, del settore delle va,lili Chiese e Ponale. Promosso poco dopo maggi,or generale ebbe il coma,ndo tecnico del settore di Passo Nota venenclo quindi poi richiamato al Coroanòo d'artiglieria per organizzare lo schieramento difensivo nei jpredetti scttol'i. Nei primi mesi del 1918 studiò l a difesa, delh~ sponda occidentale clcl Garda e irn marzo ebbe i!l Comando <l'ar tiglieria del II O. A. partecipand o con esso allaglol'iosa campagn a sul fronte di Francia guadagna,ndosi. unn. citazione all'ordine del giorno della 5" Armata francese, lR Croce di guena francese co11 palme, e in seguito la commenda dellla Lcgion d'onore e varie altre decorazioni di guent~ estere. Ritornato in Italia dopo l'armistizio, fu prima addetto al Co· marni.o del Corpo d'Armata di · Bolog1m e q nindi al Comando d'a,rtigli<~ria cli Roma, fino a che nell' agosto 1920 lasci<> a son, domanda il ervizio attivo. 1Tffici.ale studioso, di larga coltura e c-om.peten te 11 ei varii rami del servizio fo tenuto semipl'e in molta considera?.ione dai propri superiori e da essi chiamato a collaborare na11a soluzione delle questioni più importanti e più delicate. Durante la di 1ui pe1·manenza sul fronte fra ncei::e si eonquistò le mag· giori simpatie di stima dai Comandi e dai Comanda nti alleati, e sovi-atutto fu tenuto in speciale co!Ilsiclera:r.ione dal Capo d i S. M. gen. Huat <"he a. l ui ricorRe pn consip:lio P parere citca, i v:u·ji mater,iali <1'urtigli cria. Questa , toria dcll' Artig'lieria si onorn di aver potuLo avere la, collaborazione di Eloclio C-0nso che nella sna I ungn e notevole ca1.·riera scri::-se molto per rela,zioni, rajpporti ed istrn· ?.ioni 1rfficiali, m a nulla evidentem ente firmò col proprio nome : collaborò cos1 alila compilazione di va.rie I struzioni e dei nuovi tomi ili mobilitazione, cld l' Tstruzione s ulla requ~sizione qua· clru[>e<li, sullo studio dei nuovi materiali da campagna e del l 'I struzione provviso1'ia, del ti.ro da, costa.. Dal 1904 ul 1908 fu redattiore militare del giornale « Jil Momento >> cli Tori no. ConnELLA Ernesto. - Kacq ue a Vasto e morì a, N' P ena, nella region e dei grandi laghi del Congo Belga (1864-1905). Al· lie,o dell'Accademia militare di T orfo10 fu nominato sottote· nf'nte d' artiglieria, nel 1.883 e comandato a, frequ entare la.
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SCRIT'l'ORI DI MATERIE :\RTIGLIERESC:0:ID
(1856-1919)
Scuola d'applica,done d'a.rtiglieria e genio. Promosso tenente ne:l J.887 fu assegnato all'8° Regg . artigli.eria, per i.ndi passare al 27° artiglieria. Destinato in Africa nel 1895 prese parte alla battaglia ùi Adna. ne lla 3a batteria da montagna cornamdata dal prode ed el'oico caipitano Bianchini, meritandosi la medaglia d'argento a,l v. m .. Nel 1908 fu collocato a disposizione del Minister-0 degli Esteri ed inviato nel Congo be)ga ove si distinse dando ripetute proYe di Ya!lore e lasciando di sè imperituro ricorclo come esploratore del finmc l~lila ,lfilucnte del Congo. I suoi ~critti furono 1pnbblicati quasi tutti. · dopo l ;t sua morte . 1° - L'nrtiglìeria della Brignta A.lbcrlonc ad Abba Garima. C~apoli, '.l'ip. 1Ielfi Ioele, 1900). 2'> - L' ur tigl ieria clello llrignta Albertone ad Adna (1° marzo 1896) . (Homa, Sirnlacato Italìnno <li Ani Grn fiche, l!Ji10) . :::0 - Ver so l'Elila (uli1uente tl C'l Congo) - (Diario d ell'esplorazlone). (Roma, Istituto Poligrafico dello 8taro - L ibl'el'ia - 1931). 4° - Da Adua al Congo. (Roma, Stabilimento Ti1)0grnOa « Aternum », 1035).
·, l•'ig. 11!){)
Fig . JHll èarlo Cordero di l\:Iontezcmolo.
Ernc~to Cordella.
OOROERO DI i\'10:.'li'mZF.MOLO ('arlo. Xcll'iniziare la biografia cli questo a,rtigli erc , nppa1·e doYcroso cli acc<~muwe molto ·brevemente a ll<: benern et·enzc militn.ri della patrizia famiglia mon · rcgalese dei « Corde1··i n chiamata più tin·di 001·clero di Monte-
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Al(1'JGL11Dfll seHITTOHl
zemolo. Dai 1200 a.d oggi esi:;a diede contin uaID€nte sinùaci e decurioni, prelati e mfasionari e ben 76 ufficiali da Cado Ema · nuele I ad oggi : numerosi furono fra gli antenati, gli ufficiali cteU~ varie Armi e specialmente d' artiglier.ia, che dopo <li esser si valorosamente ::ifferrnat.i nelle varie guerre, raggiunsero le più alte c~riche. Nella grande guerra parteciparono ben 4 ruembri della famiglia, ufficiali effettivi, e 14 nipoti dei quali due morti in guerra; nema guerra attuale trovam,i in servizio mili · tare ancora 14 membri della famiglia stessa, tantochè si può ben dire che la, carriera delle armi. è U(na sacra tradizi011e in questa famiglia che, a ragione, p uò vantarsi che nel servizi.o dCll Re e della Patria è stata sempre ed ovunque. Carlo Oo1·clero di Monte7,emolo nacque a ::\Iondod nel l858 e dO(po aver supei-ato i co1·si del Collegio militare di Milano e dell'Accademia militare di Torino, nel 1 79 fu 1Domi11ato soL· totenente d 'artiglieria, e compiuta la Scuola d'applicazio1w venne promosso tenente nel 1881 ptestando s ncccssivameute sel' · vizii) alle batterie da montagna formate dai Reggimenti d'arti gilieria d~ fortezza e quindi nel 1883 alla ~ batteria a cava·,10 allora formatasi clall'8° Reggimento in Verona . Fu quindi CO· mandaLÒ alla Scuola di guer-ra ent rando per concorso a1 secondo anno. Promosso capitano a scelta 111el 1886 fu assegnato al 7" R eggimento artiglieria per passare poi nel 1888 al 19°; ma nel 1890 per motivi di saluLe venne destinato alla Direz.ione d'artiglieria di Firenze ove rimase fino al 1 95 p11ssanòo poi nel 1896 alla Direzione di Ven ezia . Nel 1898 lasciò il servizio a ttivo e ottenne s uccessivamen te la promozione a maggiore nel 1901, a tenente colon111ello n el . 1907 e a colonnello nella Riserva nel 1915. Ritirat osi a vita, !Privata si dedicò alil'agricoltura e prima in Piemonte e poi in Toscana realizzò nnovi impianti [Per lavorazioni agricole co111seguendo notevoli risultati di miglioramento nelle co lture e ri marchevoli aument i nei raccolti. Richiamato nel. 1915 per la grande guerra venne assegnato al 2° Reggimento artiglieria da montagna per la formazione di nuove batterie, e nel gennaio del 1916 fu destinato ail Corpo d'Albania ove ebbe il Comando dell'artiglieria sul fronte sud verso l'Epiro. Nel giu gno del 1916 fu 11.chiamato in I talia e de-
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SCRI'1~r0R1 DI llfATB,Rll!l AltTIGLIERESCEID
(1856-1919)
stinato al Comando dell'a,rtiglieria della 29" Divi~ione, e respinta, l'offensiva nemica fu destirnato aJl Comando d'artiglierh.L del fronte Sempione-Lago Maggiore. Per ·l'a.zionè del giugno 191G sull'a.ltipiano di Asiago si mel'itò la medaglia di bron zo al V. ID. .. Nell'ottobre 1916 fu richiamato a Vicenza e prese il Comando del Deposito del 2° Reggimento a;rtiglicria da montagna, e nel 1917 ebbe il Comando del presidio di Vicenza che tenne fino a,J.l'a,prile del HH.9 allorchè fu dco!llocato in congedo col gra{lo di brigadiere generale: a,ttualmente è in congedo assoluto col grUJdo di genera.le di brigata. 1-0 • Alcune provostc per semplificare le attuali istruzioni dell'artiglieria da campagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1889). 2° ~ Machiavellì e le armi da fnoco. (_Riv. d'Art. e Gen., 1891) . 3° . Gli sp11r i contro la grandine. (Riv. d'Art. e Gen. 1901) .
CormEHO DI MONTEZHM:OLO Vittorio.
Nato a JVfonélovì nel 1862, dopo avet superato i torsi dell' Acrnélemia m.;ilit.:l· re di Torino fu nomirnato sottotenent•\ d' artlglicria nel 1880 e dopo la Scuob d'applicazione d'artiglieria, e genio, nel 1882 fu pr,omoss·O tenente e destinato sueccssivamente ai Reggimenti d' artiglieria 17° e 11" e quindi al Comwndo territoriale cPartigHeria di Torino. Partecipò alla campagna. d'Africa ,del 188'., e promosso · capitano nel 1888 prestò I!'ig. 1.192 servizio a1 6° Reggimento artiglieria, Vittorio Cordero alla D'i.rezi,one ,d 'artiglieria, di Bologna, di Montezemolo. poi al 2° Reggirntmto e quindi fu co ma,ndato alla Scuola di guerra. Passò in seguito al 23° Reggime111to e prom-0sso maggi<>re rn!l 1904 fu trasferito aJ. 17° Reggimenbo; venne qui.ndi a,ddetto all'Ispettorato d'artiglieria e comandato alla Rivista d' Arti.g lieria e Genio, pa,s sando in .seguito al battaglione specialisti del genio per la, formazione -ed istruzio(lle del l° Reparto di aviatori mHita,ri.
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ARTIGLIERI SCRITI'OIU
Promosso tenente colonnello nel 1910 con tinuò a prestar sel'vizio n,l ba.ttaglione specia1isti del genio prenden<fo part':! a,lla campagna italo-turca quale Comandante delle flottiglie avfatori mi.lita1·i e volontari. Nel 1912 fu de::; tinato come Vicedirettore .( l'arti.glieria a 'forino e quindi desti.nato a.l 16° Reg gimento da campagna come Relatore, e incrwicato successivamente delJa formar.io ne e del Comando clel 31° Reggimento a1·tigli.eri11 da campagna. Promosso colonnelilo nel 1915 ent.rò in guerra comandando prima il 31° e iposcia il 5° R eggimento artiglieria da campagna, fu quimli Direltore d'a r tiglieria della, II Ar mata e quinòi chiama.Lo a Roma alFlstJ.)ettorato d'Aeronaut~ca. Promosso generale n el 1917 e messo a disposizione del Ooma11clo S npreru o fu mandato a Genova per organir.zare la difesa, cont1·oaere;L t erritoriale. All'annistizio venne nominato Comandante d ' artiglieria. a ì\Jilan,o <~ 11101 1919 prese ancora, parte al la campagna ,il' Alhunia. Collo(:ato a l'iposo nel 1920 a sua do manda, J·aggiunse n el 1923 il gl'tHlo ai genel'ale di divisi.mi.e e pitì tardi fu cbia,ma t o a presiedere un a Commissione di ~tncli e cli espcl'ienze al Ministero clell' Aeronautica. Pi.onicre e stndi,oso del probl ema acl·o11au.ti.co, Vittorio :Mon tczemol o fu h'a i pl'imi iprogettiF,ti e sperimen talori del 1Più pcsù1\te delll'aria. 1° · SLudio s ulla navigazione aerea. (Roma, Enrico Voghera, J00.3) . Zo · :Progetto cli un ncropl:1110 ad equilibrio automatico senza t imone. (Rii". d'Art.. e Gen., HM). 3° · Aeronavigazione civile « Il porto aereo cli Roma». (Roma, Riv. 'l'c<:nica d'neronauuca, 1917). 4° · Le ali bntten t i. (Rom u, Rlv. d'Art. e Gen., 1930). 5° · L'ortottero. (Milano, li Politecnico <li Milano, 1935). G'> • Albania. (Milano, Le Vie d'Italia, 1920) .
Kacgne a Canelli e mod a Milano (] 844-1925). Volontario nella ca,mpagn a di guer-ra del 1859 fu amlllesso poi all' Acca,d emia militare di Torino e nomin ato sot· totenentc d'ariig-lierht, nel 1862 fu assegnato al 10" Reggimen ti) al't igUeria. Luogotenente d' artiglieria nel 1S65 fu trasferito a l 9" artiglieria e prese parte a11la guerr a del J 66. Promosso ca· pita,no n el 1873 prestò successiva.mente servir.io all:1 JTabbrica. ConXAHA GioYanni.
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SCR!Tl'OR L 01 MATl•:Rlrn ARTICLIERESCBE
(1856-1919)
d'Armi di Torino, al 5° Heggimento artiglieria e promosso maggiore nel 18 '4 fu addetto prima al Comando territoriale d'artiglierh~ cli 'fol'ino e p oi alla Scuola centrale <l i t iro d' artiglieria. fu tenente colon11cJlo fu trasferito alJl'l1° R eggimento ar tiglieria ( 1891) ; da colonnello diresse il Labora torio pirotewico cli Ca[)lla (J 895) e tomandò l'artiglieria da fortezza a, Mmitova. Collocato in P. A . nel 1902 raggiunse nel 1913 il grado di tcncll Le generale nella riserva_ 10 Lo shra1Jnel da CUJ. !) (ret.). (Giorn. d'Ar t. e Geo., 1879). 2" • Il Liro in montagna. Sue corre-.:ioni. (Hiv. <l'Art. e Oen., 1~6). 3° - Sul t iro d'nrtlglicria a l disopra <lella fanter ia . (Rl v. d'Art. e Gen., 188G) . 4° - Correzioni <lellc spoletle nei tiri a lempo coi pezzi da campagna. (Ri v. d'Art. e Gen., l889). :.0 - ·Alcune conslàerazioni intorno alla 11110 ,·a t ecnìca d elle armi nel cornb:1ttirnento. ( Hh·. hlil. Hai., 1892). G0 • Proiet ti a sezione rid otta. (RII'. d'Art. e Geo., 1906). C'ORX AHO Paolo. :rato a Ra,igliano n~l 18Cii' {~ snpcrati i corsi clell' Accad<>rnia militare venne nominato sottotenente d'm'tiglieda nel 1888 e dopo i corsi d ella Rnwla cl'a.ppJi C'azion e :l'n pro. m~>sso tcnen le nel 18.'39 ed assegnato h,l 25° Hcggìmcnto arti.gl.ieri11. D,1] 1894 al 1898 fu chiamato cprnlr professote aggi1mlo cli Balistica alla !-ìcnola d'appli cazio11e, e .~uc0ci,:;1:,iva.m<!nte p assò 11lla 7" Briga ti, <la F -0l'tez7,a ed aJJa Dirc1,ione ,cl'espc1·ienr,e d ' a1·tig'lieria _ Pl'(nnosso E'ig. 1Hl3 capita no a sccl ll1, per esami, :fu trasf,ePnolo Cornaro. l'ito a Ila Dire1,ion e d' a 1-tiglicri,1 di 'rol'ino <~ comandato :i frequentare la Sc11 0 la ·<li gnena supera,nclo brma11 temen tc i tre :11mi di corso. Venne qui ndi destinato al J R eggimento artiglieria cla costa e IH~l 1910 fn trai,:;ferito nel Corpo cli S. M.. P romosso maggiore a, seelta nel 1912 comandò nn Gruppo clel 10° Reggimento di assedio e cl('sti11ato in Cirenaica. dal J912 al 1914 coma111dò tutte le artiglierie in postazion<! fissa della. P iazza di Dcma, orga0
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AHTIGL1EIU SCRl'.rl'OHl
nizzunùo pe1· la prima volta e con soùdisface.nti l'isultati, 11 tiro preparato. R,ientrato in Italia ,n el 1914 fu nominato Capo di S. M. della Divisione <li Ravenna. AJll'inizio della guerra contro l'Austria, essendo stato promosso tenente colonnello fu destinato Capo di S. M. della 12a Divisione di famtcria e p1·omosso oolonnello nel 1916 fu nomi· nato 0 apo di S. M. del XXVI O. A .. Nel ruaggio 1917 ebbe, pe::.· meriti di guena, l'incarico del grado superiore e comandò suc· cessivaruente 1n, Brigata Aosta, la Brigata Pisa, la 2a BL'igata Bombardieri -Fndli.eri e poco dopo ve1111e Q)romosso brigadiere gcncrrule ; nel maggio 1918 fu nomin ato Capo di S. M. del V O. A .. Dopo la guerra coprì pr.ima ln cari.ca di Cu-po di ·R. l\L del O. A. di Verona e comand ò sucessiva mcnte la Brigata Aìpi : pl'omosso generale di divisiooe nel J926 comandò successiva· mente le Divisioni militari di Palermo e quindi di F ireuze. Pc1· limiti d'età. lasciò il servizio attivo nel 1932 e nel 1934 ottenne il gmclo cli generale di O. A .. · Ufficiale studioso, colto e sempre cailmo e sereno fu sempre assai apprezzato, e durante tutlo il conflitto della grande guerr a diede l'ipetute ll)rove cli grande valore meritandosi u111a medaglia d'argento al P-oclg-o ra e la croce di <·avnliere dell' O.M.S .. 1° · Tavole balistiche secondarie. (Riv. d'Art. e Gcn. 1 1898).
Con1·10 Enrico. - Nato a Genova nel 1870, superati i corsi dell'Accademia mili tare di Torino fu nominato sottotenente d'artiglieria neil 1890 e dopo la Scnola d'a!J)plicmdone venne promosso tenente nel 1892 prestando successivamente servizio al 25° artiglieria da costa, al.1'8" Brigata da costa ed al 7° Reggi· mento da campagna. Promosso -capita.no nel 1904 fu tn1sCerito al 2° Reggimento da c-0sta per passare poi alla Direzione d'artiglieria della Spezia. . Studioso ed ap(Passionato del servizio da costa acquistò ben pr%to una vasta coltura professionale in materia, e per il a lunga pratica divenne una, vera competenza n elle varie questioni riflettenti la preparazione delle batterie costiere e cli quelle d'assedio, così da poter assolvere delica,tissimi c,ompiti quali i lavori per la sist ema.zione telemetrica della Pia :,,;za cli Venezia, -
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SCRITTORI DI MATERrn AU'XIGLrnRESCBE
(1856-1919)
e le 1fonghe cspèrienz.e di confronto tra i telemetri mono-statici, a grande base, dell<~ Case Bal'l' and Stroud, Goerz e Zeis&. Promosso maggiore nel 1915, all'inizio della grande guerm fu incaricato di costituire alla Spezia alcune batterie d'assedio da 150 e-on bocche da fuoco della, R. :Marina per le quali dovette anche iproYvedcre alla compilazione delùe relative ':l'avole di tiro. Nel noYembYe 1815 entrò in z.ona di guerra per procedere all'installazione ed assumere la direzione ,del tiro dei cannooi da 305/ f>O della R. :ivlarina, postati. sulle sponde dell'alto lag<) di Garda. Nel 1916 promosso tenente colon· nello comandò un Gruppo di medi e gossi calibri suU'altipiano di Asiago ,~ nell'ottobre fu trasf.erito a.Ua 3" Armata per il Comando di un Gruppo di grossi calibri sul Carso. Promosso co lonnello nel 1917, nel maggio andò a costituire il 44:° Raggruppamento im VaJ di Ledr,o, e qnindi fu nuovamente desti111.a to aJ.la 3"' Armata col lusinghiero incarico del Comando del 36° Rra,ggruppamento disloca,to a, Punta, Sdobba composto oltre che di Gruppi ·di nuove bat E'ig. 1194 terie da 152/ 4f> ,e dn 150 servite dal'l'al' · Enrico Corte. tiglieria, anche da tre Gruppi serviti dalla, R . l\farirna, oon batterie ·d a 305, d,L 203, da 190 e da 152 su pontoni e batteria, a terra,, dall'Isonzo a lVIonfalcone. Dopo il ri.piega.ro~nto dell'ottobre 1917 il 36" Raggruppamento, formato con batterie .a.i medio caJibr-0, con battterie cli bombarde e con un Gruppo di obici, prese posiziom~ snl Piave nell'a,nsa di Zenson, ed a,l Raggruppamento stesso vennero poi anche .aggrega.ti un Gruppo di obici da 6 pollici {'d nna. hoe<:a da. fuoco di grosso ca.libro, ddl'esercit,o inglese. In questo peri:ocl,o il col. Corte ebbe inca.rie-o ,cli spedali esperimBnti di tiri nott urni con ,esclusivo impiego di staz.i01I1i fono telemetriche, e delFesecuzione di tir.i <li smonto, incarico chi~ egli assolse iden,rnfo speciali sistemi che fur<mo poi applicati e-on successo. -
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Alht fin e ùcl 1!)18 ipr<'Stò ancora sen izio al Coman<lo d ella. ia Annata, e subito dopo la guerra venn e nominat o Dirett ore
d'a rtigliel'ia alla Spezia . La scia to il servizio a ttiYo nel 1920, raggiunse il g rado di geuerale di brigata nel 192G e di generale di divisione n el 1934. Durante la g ucr1·a g1Ji vcnne1·0 conferite una mella~lia d'argento al v. m. e dnc croci di guena . 1° - Di un piccolo istrumento per rile,·are dal rimor chiatore i colpi in gitta tu n ei tiri da costa. (Riv. cl ' Art.. e Gen. l !l05). 2<> - Metodo gratito per ros»cnazione del tiro in moutal!' na. (Hiv. <l'A r t . e Gen ., J.918).
CORTESI] Gi useppe. - Nato nel 1SG1. pet titolo cli studio di ingegneri.a fn nomina I.o sottote n0n te d 'a,rtiglieria n el 1883 e dopo aver superato i corsi (ldla Scuola d'applicazione fu ipro m osso ten ente nel 18R4 e destinat o succes::-ivam ente al 13° B cgg:imento cfo F ott<~7,z11 e da costa, poi al1 ~1 ]~l ])i1·ezionc <lelle CSp<.'ti(>,Jlz(> cl'artiglieJ"ia i.n Cil·iè ecl iutin e a] Labo1·,ìtorio cli p1·ecisionc di T orino . l'rornosso capita H O n el 1893 fn co11rn11d11-to al Polverificio sul Liri nel ptimo periodo cli tostit1l½ione e di HNvir1me11to alla prnduzionc, e quindi pas;;ò al1'Ispeltor11 to delle costruzioni cl'i1rtiglie1·i11 o n' rimase dal J 95 a l 1901. Fu q nindi Lra,sferito al 3° :Reggimento d ' 11ttiglieti,1 tl' as.-·ecl io clove, de<lfoa,tosi ,1 llo :-:;tudio <Jei nnovi metodi cli puntamento e cli t iro gettò 1<· F ig. 1195 prime ba::::i d el sh,tcma di tiro preparato GiusepJX! Cortese. ~;pediti'rn d 'assedio clJe, sviluppalo e c·ompleta to cssenzhtlmcnte clal maggio t i~ Alfonso ~la ttei, (lal cap. Falcon e e dal tcn. Baldassare, venne adottato ec1 im1piegato poi nella grande guerra : per poter appli.care tale .·is tema alle batterie a d affusto rigido, ideò il Cerchio di pun tam ento adottato poi col suo nome. Promosso maggiore nel 1007 fu trasfe1·ito nel 1908 a ll' Offi · cina di costrnziOlie d'artiglieria. di Torino, e nel 1!:lll pa ssò nel -
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SCRl'.L'TOJU DI llfA'l'Umrn ARTIGLIERESCHID
(1856-1919)
Ruolo Tecnico : · presso la !Predetta Officina continuò gli studi relativi al sistema di tiro preparato e unitamente al cap. Fal cone riuscì a concretare il ben noto « cannocchiale panoramico Cortese-Falcone mod . 912 )). Promosso tenente C)Olonnello nei 1913 e colom1ello nell 1916, continuò sempre fino all'aprile 1918 a iprestare servizio all'Officina di costruzione di Torino, prima come Capo sezione e poi come Vice òirettore. Nel 1913 fu inviato in Missione presso la Casa Schneider, e~ nel 1916 studiò e proipose l'Innesco doppio di sicurezza, adottato pure col suo nome. Nel 1918 fu promosso maggior generale per meriti eccezionali e comandato dapprima, al Ministero Armi e Munfaioni, passò nel 1919 al Ministero della, Guerra ove riIQase ininterrottamente in servizio anche da tenente generale :fino a1l 1932, essendo stato òa.l 1926 richiamato i.n servizio dalla, posizioa1e ansiliarfa: durante il snc:.eedersi cli ben doclid MinistJ'i della Guerra, il Cortese nella carica di Direttore generafo d'artiglieria ehhe compiti numerosi e delicatissimi che egli seppe sempre l:1,ssolvcre con piena soddisfazione dei suoi sn1periori. A lui furono commessi incar.khi della più alta importanza a,nche per parte del 'Ministero del 'resoro; fe<~e parte di numerose Commissioni e fu anche manda,to in Missione in Ungheria. •Meritamente apprezzato da su1periori, coùleghi ed inferiori, il Cortese per la Rua forma, mentale di studioso, di. materna· tico e di tecnico, a,nche nei momenti più difficili della sua carriera se1p pe sempre colla persuasione imporre i suoi. punti di. vista che corrisposero sempre al vero interesse del Paése, specia,l mente allorquando egli. riuscì ad evitare lH, cessione della Fabbrica d'armi di 1'erni e delll'O:ffi.cina del Lagaccio di Genova ad un Consorzio metallurgico di tendenze IJ.)Olitiche per lo meno cliscntibili. 1° - Studio s ul puntamcuto preparato speditivo in direzione per artiglierie d'assedio. (Con1'erenza al 3° Regg. Art. d'assedio, Scuola Centrale di tiro d ' assedio, 190'!). 2° - Studio cli ·uno strumento di riuntamento adatto alle batterie d'assedio ad affusto rigido. s,,, • Studio d i rn0dific:rnioni al cannocchiale panoramico degli obici <la 149 K rupp. 40 - Studio di un inU<!sco di sicurezza per proietti di medio calibr o a boccbino a nteriore.
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ARTIGLIIDRI SCRITTORI
5° - Studio sulla correzione automatica dello sbandame11to nei cannoni <.la 75 ìVIod. 911 Déport. (Lavoro encomiato dall'Ispettorato d'art. da camJJagna). ti0
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Studio di una bomba a mano e per tromboncino.
CORVE'l'l'I Raffaele Carlo. Nacque a Roccastri:-1ida (Grosseto) nel 1847 e morì a R,oma nel 1893. Sottotenente d'a.rtiglieria nel 1867 e lu ogotenente <lue anni dopo fu destinato 11 prestar servizio nel 2° Rçggimento artiglieria. Promosso capitano nel 1876 fu trasferito al 3° Reggimento artiglieria e comandato altla Scuola, d'applicazione d'artiglieria e genio ove rhua,se ainche da maggi.ore quale insegnante di Materiale d'artiglieria. dal 1884 al 1888 con un breve intervallo di servizio prestato al 7" Reggiment@. Promosso maggiore nel 1887 fu dapprima destinat-0 ~l 5° ~ggimento artiglieria e successivamente passò addetto al Comando d'artiglieria da campagna in Roma.
1° - Nozioni di materiale d'artiglieria. (Torino, Stamperia U.'l'.E.'l'., 1878-79). 2'> - Sulla pratica del t iro da campagna. (Giorn. d'Art. e Gen., 1882). 3° - Materiale d ' a!'tiglieria italiano ed estero. ('l'orino, Candeletti, J.887). 1° - Materiale d'artiglieria. ('l'orino, Stamperia U.T.E.'1'., Ed. 1888). 5° - Nozioni d'artiglieria per i corsi d'artiglieria . ('l'orino, T ip. Cand e· letti, Ecl. 1889).
CORVET.l'O Cesare. - . Nacque nel 1855 ad Alessandria. e morì a Roma., nel 1909. Sottotenente d' artigli.eria lllel 1875 dopo a,ver frequentato i corsi della Scuola d'applica,;i;ione fu promosso tenente nel 1877 e destirn ato al 7° Reggimento artiglieria : capitano nel 1882 passò a,l U Reggimento e successivamente fu destinato al 5" Reggimento artiglieria, alla Fonderia di Torino e quindi alla, Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio come h1segnrunte di 1\iatel'iale d'a,rtig11ieria nel 1888. Promosso maggiore nel 1894 fu destinato àll' Ispettorato delle costruzioni d'al'tiglieria,, e tenente colonnello nel 1901 passò alla Direzione superiore dellè esperienze e quindi nel 1903 venne incaricato delle funzioni di Direttore delil'Offici.na costruiioni di Torino, nella, qual e carica rimase anche dopo la, 1promozi.one a e0Ion11e1lo a,vv-cnutf..t, nel 1904: nel 1907 venne poi desti nato come Ca1po ufficio dell'Ispettorato generale d'artiglieria. 0
l> - Ci.nematica.. (Turino, Scuola d' Appl. d'Art. e Gen., 1887).
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SCRI'rl'ORI DI M:ATEIUEJ ARTIGLIERESCBiil
(1856-1919)
20 - ì\:1acc:hine. (Lezioni litografate, 1887). 30 - Esposizione di Dtlsseldorf. (In collaborazione con De Sauteiron Carlo
- noma, Ministero della Guerra, 1902). ÒORVE'1vro Giova.orni Gaspare. Nacque a Genova nel 1830 e morì a 'l'orino nel 1898. Volontario nol Battaglione zappatori clel genio alla ~ampagn:,i. del 1848 venne nominat<> in seguito sottotenente di fanteria e partecipò quindi runche alla campagna <lel 1849 guadagnandosi una meclagHa di bronzo al v. m .. Pro mosso tenente fu destinato al 7° Reggimento fanteria,, parteci.pò anche alla campagna del 1859 e ,promosso capitano nel 1860 venne chiama,to in servizio · di S . M. e (~omandato alla Scuola militare di fanteria cli Ivrea. ]'u in seguito clestiinato a<l insegnare Arte e Storia militare alla Scuola d'applicazione d'a,r tiglieria e genio, e contemporaneamente tenne per otto anni con !:'ecutivi la Direzione della « Rivistri Militare Italiana)). Maggiore nel 1864 fu dapprirua asseg1nato al 1° R eggimento fanteria e quindi 0om,1indato al Ministero della Guerra. Pro mosso tBnente colonnello n<.>l 1872 rimase al Ministero e pro, mosso colonnello nel 187G fu adetto al Ooman·do del Oorpo di S. ò:L e successivamente Capo ,cli S.M. dd -V C. A., Comandante il 7° Reggimanto bersagli.eri e Comandante in 2" della Scuola mili.tare di Modena, assumendo in seguito il Comando titolare della, Scuola stessa al1orchè nel 1882 venne promosso maggior genernle. Comandò in seguito la Br.igata ((Venezia)), e coprì quindi la carica, di Segretario generale al :Ministero della Gu<wra,. Deputato al Parlamento IJ.)er il collegio di Pesaro, promosso tenente generale nel 1887 fu nominato Sottosegretario di Stato al Mi11istero ,della Gtrnrra, {:omandando in seguito la Divi.siom' miilitare di Napoli e l'XI ed il II O. A .. Nel 1894 fu nominato Senatore ,del Regno.
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La forti.6.cazioue campale e le armi rigate. (Riv. Milit. Ttal., 1867). ~'rattato elementare di fortificazioni ,li campagna. Manuale per i lavori di guerra. Manuale per le operazioni secondarie della_ guerra. 5'> - Del fulmicotone e della dinamite. 6° - Il nuovo :C-u.cile rigato. 7° - La campagna nell'Umbria e nelle Marche. 173
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COST:\JW,1
Ginlio. -
Nnto a uoa 1tigliano (Rieti.) nel 1875,
dopo avel' sodisfatto agli obbJ i.ghi cli leva, 11etla G" Dl'ip;.1ta artiglieria ùa f-01·Lezzn in rl'ol'ino, nel 1. 99 cssenclo ~oUoLenenle d~ complemen to n ella Brigata foi.Lessa, clopo 1u1 corso cli seleziorn1me11to veune nomirmto sottot<'nente effettivo d'u,rLiglinria e frequentò i oorsi dell.1 Scuola d'applicazione cl arti~licria <~ genio dh,tinguenclosi fiu da a llol'n rn:u·ca ta1Uc:n te•. Pr<)mosso ten enle nel J.900 prcs lò servi½io nelle varie i:.pe· <"ialità. clell' Arma e consegu i intan to l a laurea in ingeg11el'ià. Nel 1902 frequente', lo spe(·inle <.:orso biennn,]e prnsso l' l.stit11t0 gc,o grnfico ndlitare conseguernlo i.l -c1iplrim:1 cl i geodeta, e c·on tC'mpornn~tlllcn te Lt la nrea in Gc~ografoL p1·csso ]'l slitnto di 8Lndi supr1·i.ore {li Firenze, pal'Lccipandr, in s~guito a, varie C'mnpagn<' cli Geocl<':--ia, e di Astronomia . Nd Hl04 rito1·n ò 11.l 7° Reggimlrnto artiglieria <fa campagna e fu assiste11k cli G<•ografia nella n. Unh'ersitù. di P isa. K cl J010 {!SRernlosi ~peeia,fo~;r,aLo n cgl i. i;;tncli ae1·owrntici fn inca1·icato ,1l1·1k e.·pel'ic•m,e cli ae1·oclinami<-a. e cli id1·od~,n a,mi cn. presso il Bnttaghour :-pcci,tliRti Fig. JHJ(i del geni o. e fH·omo:-:Ro c·api h1 n o nel 191 l Giulio CoRt:rnzi. fu a~seguato al 4" R eggimento artiglieri;t cla fortezza e co11w11dato nHo Stabilimento eostruzio1ni ccl espel'ienze acronanLic·he, ove rimase fino al 1915. Entrò in g1wna com(' <·.tpi.tano cl'a1·tiglicria <·omanclanl,: clclla. 4" .Rquaclrigli a, a-cro1Plani d'ai·Ugli.eria , e [Promosso :magµ;iote nel 1!)16 ebhe il comando cl<-1 7° Gruppo aeropilani. Nel 1917 gli fu clnto nn E1ncomi<> l"lol.enne, e promosso tc11cnte tolonnello venne qnincli. a,cldetto al Goma-ndo Snpr-cmo; nella pl'imavern. del l!) IS fn mandato a rìlpprc~entare i.l Cornan<lo gen<'rnfo cli aeronautica presso il Coni:..iglio di guenn. cli Ver~ngli.a. Rientra.t.o in Italia, nel11'.ngosto 1!')1 8 fu m€sso a cn,po cl elb Dfre7,io11r~ :;;pet'im<:ntale c1'avfozionc <' n<'l Hl23, in scg"nito a concorso, nomina1_0 colonnello ciel Geuio neronantico . Yic·e-direllore del ('or -
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S C.RlTTUHl
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MA'rl.CHlE ARTIG LID.Rrnscrm
(1856 -JUJ.9)
po e Capo degli a[J[)rovvigionamenti. Nel 1928 vernne nomiualo Consigliere~ di Stato e promosBo general e del Geni<l aernnautico nella Riserva e nel 1935 tenente generale. Giulio Gostanzi, per i suoi studi, per !la, sua coltunL e pe:il perfetto equilibr io del i,:;no carattere fu inclubhiarnente un distintissimo ufficiale e d'artiglieria e del genio acroua,utico. ta,ntochè l'Arma lo considera a giusto titolo fra j_ migliori e più preclari apporti che F Artiglieria. ha dato a,ll' Aeronautica . Il Oostan;,j ha fatto numerose Puhbli<:azioni di vario genere e di diversi argomenti , fra le qua11i. ricordiamo le segnenti. 1° . Lcs déplncements dcs lllaxirna de l'anomnlie 1iositivc et negative de la pésa ntem· relativernent à la <:ouliguratiou d u te rrain. (jHcrnùria pu!Jblicata nci << Comptes rendus de l ' Acadcrnic lles Scieuces >i, I'urigi, 1H07) . 2° · Contributo all'intel'pret,1zione e lasticn <ki fe1wU.1eni sismici e bradisisrniei. (Pavia, Fusi, 1908) . H0 ~ La distribuzione della gravità in rnuropa spccial weu!:e in 1·elazionc coi sollcvaU.leuti montuosi. (Pav ia, Ii'usi, J.010) . 40 • L'aerodina mica n ello ;;tnbiliurnulo di <:ostru:r,ioni neroun ntidic de l Genio. (Riv. 11:iil. Ital., J.012). 5° - Rendiconti delle espei·i em:e e degli stlHli eseguìti, nel lrll.2-J.3 . nello stabilimento costrwdoni aeronautiche <lel genio. (Roma, Salviucci , 191.2-13). {i<> · Le esperienze di idro<lina!lliC'a dello Stnbilimcn(·o di <:ostru:r,ioni acronauticl.te del genio. (lUv. (l'Art. ·e Gen., 1914). 7° · Snlla possibi!W1 (li un anmen l·o quasi inclefi nito clell:i. vclocit/1 degli aeroplani. (Riv. Aeromrntic n, lfll.4). so . Bradisismi e ten emo t:i. (Homn, K Loescber, l!l1.3). 90 . Sn un nuovo uwtodo 1><,!r il c·alcolo ner o<li n:1rnico clegl'i :1eroplani ir> base nlle esperienze sui modelli. (Howa . 1.ù2S) .
Parlando di questo prcOTJGIA DI SANT'(HtSOJ,A Raffaele . chro e valoroso artigliere è doveroso rilevare come egli abbia, ap1partenuto ad una nobile etl antica farn.igli.a .Sarda, di quelFisola fedele che diede C:Llla P~Ltria numero~i. ed. eroici solda,ti. La famiglia Cugia di Sant'Orso.la, cli tr:uliz;ioni eminentemente· milli.tari, vanta, tra, ; [)ropri componenti numerosi e gloriosi ca duti nelle guerre clel risol'gimento, tra i qua.li k> stesso genitor-e <.li Raffaele . All'Arma d'artiglieria hanno apparten nto ì ~eguenti : Andrea c he come colonnello fo nel 1823 comamdant,~ in 2." dell' Artiglieria a Genova e poco dopo dell'Artiglieria cle!lla Pi.azza cli Alg-hero; Carlo Alberto c he decorato nella guerra -
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AR'.l.'1GLIE:HI SCRI'l·rorn
dd 1839 comandò il 5° Reggimento artiglieria nel' 1860 e quindi l' At>Liglieria del 2° Dipartimento mitl itate; Efisio che: partecipò a tutte le guerre dell'indipendenza, si meritò 1J111merose de-
Efisìo
Carlo Felice,
~\ ?--
..
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.·
•
i 1
Raffaele
Francesco
Fig. 11!)7 - Gli ai;tiglicri della famiglia Cugia di Sant'Orsola.
corazioni al v. m. e Ja co1rnnenda dell'O.M .S. e la c1,oce di gr. u.ff. di qnesto stesso Ordine, diventando nel 1866 Ministro della Guerra; Carlo Felice che parteci pò pur.e a tutte l<~ guerre d'indipcmdenza guadagnandosi Yari,e medaglie al v. m. e coma,ndò -
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SCRIT'l'OR1 DI MATimn; :\H'.l'IGLIIi:f<ESCH0
(1856-19H))
1101 1 73 1'8° Reggimen to artiglieria; Anacleto elle· pl'oveuinnte dall'Arma di fanteria, nel 1841 e pel' [)arece;bi auui comandò in 2• l'Accademia militare di 'l'orino. Raffaele Cugia nacque a Cagliai-i nel 1848 e dopo aver su perato i corsi dell' Accademia lllilitare di 'l'orino fu n ominato sottotenente d'artiglieria nel 18C8. Ultimata la Scuola èl'appli· cazione venne pr,omo.:;so tenente nel 1870 e destina to s uccessirn,menlc al 5° ed a1l 10° Reggimento . Promosso capitano nel 1877 fu trasferito al 14-" Reggimento e successivamente all'8°, al Comitato d'artiglieria e ge11io ed al :\:finistero degl i Esteri, addetto dapprima al Consolato di Sofia e quindi segr,etario alla, stessa R. Legazione . P romosso maggiore nel 1SS8 [Jassò al 21" Reggimento artiglieria e <la tenente colornn cllo fn snccessiva,menlc destina to a1l 14° ed al 12° R eggimento . Nel 1901 raggiunse il gra<lo di colon · nello e comandò il 1° Rcggimen lo a1-ti.glieria, e promosso gene, rale nel 1905 tenne il comando dcll' attiglieria eia campagna in Bologn a . Fu coillocato in posizione ausiliaria nel 1!)09 e. nel 1913 raggiu111se il gra(lo cli tenente generale. Hi eh iamato in se1·vizio per la grande guerra ebbe nel 1915 il coma,n do della Divisione militare cli Ancona; andò n ri1poso nel 1926 e morì nel novembre 1933. 1° - Ccn no su I rifornime nto delle ru u11i r,io11i vresso i pl'irn:i p:1 li l'>'icrcitL
eurovci. (Riv. d 'Al't. e Geu. , 1884). 2° - Gli :1v,·e11imc~uli d el Sucln 11. (HiY. cl'A n . e Gen .. ·1~t-:i) . D ARA L .~ Fr;inccsco. - Nato a Venezia, nel 1856 entrò all' Accadem'ia, militare cl.i Torino nel 18'74, c1'onc1e usd sottotenente d'artiglicl'ia nel 1877 e snperati i col'si cl ella. Scuola cl 'applica zione fu promosso tenente e destin a lo s ucceF-sivamente al 14° R eggimento artiglieria da forter. r.a. poi al J R eggimento d,l campngrn11 e in seg-n ito <lal :1 882 nl 1 'Q4 romaudato all'.A cC'tLclemhb miJita,re cli Torino qnale in. ·egnant<' lli Storia e Arte mi liture. P1·ornor-;. o ca pitano a1el ]~8J fn tnu::fcl'ito a l 4° R egg; . mento clà, carnpagn11 e 11el 1888 pa1-;sò al 16° : freqnentò quindi con sncces~o i corsi della Scuola di g uena dnl 1Sfl2 al 1894 1· i1i seguito pas:Rò al 9° Rcg:ginwnto cìa campngn n, e nel 189G venne eomao1dnto ;illn Scuola t1'11pplic:1,~ione cL,rtip:licria 1~ 0
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AH1'IGLH:Hl SCIU 'T."l'OJU
g·l'nio 1J 11ale in:seg·JJante <li Impiego d'artigliel'ia, riman endo <·o me tn l<! a nelle a l I'11 tto della- s ua a.>1·01llozione a magg·iore nel lnglio 1 97 . ~<' I lDOI (fal la Se1101la w,m iva tn1sfcrilo nl. ]8° I teggirnen to dit c·a 111 pag11 a e nel mo:? coma11dalo al Comando del Oorpo di I°' . :.1. (rttkio dif<'~a dello ~tato) ri111.111ell(lo,·i ancl1c clopo -es:-:e l' st·nh> p1·omosso a scelta tenente! colonnello nel :Kcl 190-;,·<·11ne trnsl'Prito al 5° R 0g-~imcnlo d:1 <·ampagna rima1tc'ncloYi e c· oma11<lnndulo dal J !)OB nl Hlll. fo ti1l<.: nl! imo ,wn o fn nomiuato Oomaudan t~ i11 2"' <l Pll a Scuolu, ,<l'a-pplic,tziom~ d':uti
rno:J.
gli<'l'i a
ge~1io e nell'agosto HJl:? p,.t:-:sù in Lihh1: cpiale Oo111..1ncl::u1 t <~ del presi<lic, -,li T,'{,1.·m1. R ie11trato i n Italia fu p romo:,; · sn ma;rg-ior ge1teralc nel 1!)13 e nominato <-'
c·o11111udante -clC'll'al't ig'lier ia, cl:1 carnp agw.L <l('ll'YID C. A. 111 Vii-e1rne ,oy.e rimns~ fin o ,11 1'j uizi o ddln gran cl ci guena,. N (·l ]!)l.:"i fn nominato Coman da n te -(lella :!:2" D.iYisione mobilitala e promosso poi tencrntc g-encrale nel l!)J G fo in segui.to mii lfig . 1198 1917 nominato Comanll:mle d<>)Ja difesa, FrancesC:o Dnbalà. uY,rn za ta,. Koi-cl e po8ei.a ebbe U <;orna.udo tfol V I C. A .. Ln~dò il senizio aUfr,, nel Hl2J, nel 1923 ebbe H grado di generaJc di corpo d'a1·mai:1 e andò poi. a riposo n el 1928. D clll'artigliei-e Dabalù, già è stato tipctutamcnte p arlato in questa Storia mettendo in rilievo le s ue p reclar e qua,lit:'1 dl sol clato, <li nffida·1e e di tn·tigliet<~ tecnico e combattente; ment~ e hiari ~. ima, ordinata e precisa egli fu collabora,tore apprezza. ii.ssimo clell 'EncicJ.opedia Milita1·e, fn ed I'! colla boratore prezioso di qu esta Storia. l" · Lezio ni di Sto ria mililnrc alla R. Ac<':tdernin lli T o rino. (Sinossi ll togrnfate, '.Corino, 1883). 2 • - Leziou! cl\ 11upiego d'artiglieria alla R . Scuola ll'u pplic:1¼1one d'art ig iieri n e gei1io. (Siuo:,si li to;;rafate, 'forino, IS!17). :io • Fetro e fuoco nel Su<lnn . ('l'r:iduzione chll tNlesco 1lcll'Op1:ra di SJa. tin Pascl ìt).
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$CRI'l.' TORl DI MAT&RII!} ARTIGLIJm1,:sCHJ!;
(185G-1919)
DABORMIDA Vitt{lrio . Nncqne a, 'rorino e mod alla bat: ta.g lia di Ad u:1 (l842-l S9G) . Sottotenen te cFartigilicria nel 1861 fu comanda.lo a freq11entarc Ja Sc11ob c~nn1plcmcntar<~ d'arti gUcria. Luogotenente nel 1862 pres.t ò servizio al 5° Reggimento artiglierht e fu nominato Ufficiale d'Ordinanza onorario di S. lVf. il I{e. Passa.to a, freque.ntn.r.e i corsi òella Sc:uola di guerra ottenne la pr,omo· r-zione a, cti,pitalllo nel J 868 e trasferito tf nel Corpo di S. 1\f. andò a prcsta,re serviz1o presso la Divisione t erritoriale di 1',o rino. Trasfel'it<) alla Scuola di guerra, vi rimase anche da 'C'ffieia.le superio1~e in segnamelo, per molti anni in quell'Isti tuto, Storfo, militat.e. Ten. col. nd 1883 passò a presta,re scrviz.io al Comando d<~l 001:po di S. M.. Colonnello nel 1887 comandò il F'ig. 1199 3° Heggiuu~nto fanteria. Promosso geneVittorio Da Borwida . rale di brigata nel 18!);'; andò a 0oma,11 . dare la. brigata Caglia,r i. L'a,nno dopo trovò gloriosa morte sul CfLmpo di Adua, pe1· cui gli venne c.oncess,1 la medaglfa, d'oro alla memoria . J.0 - Vincenzo Gioberi.i e il generale lhllorroida (Docu menti). ('.L'orino, Docca, 187G) . 2° - La baltngliu <lcll'Assiettn . Studio stor ico. (Roma, Vogbera, 1877) . w, · O.n;liuawento militare delle povol:.i7.ioni alpine. (Roma, Voghera 1878). 4Q - La difesa della nostra frontier a occidentale in relazione agli ordi11amenti militari odierni. (Torino, Loescber, 1878) . 5<> • Scuola di guerra. Anno scolastico 1879-80. Sinossi del corso sul servizio di stato maggiore. (Toriuo. 18W-Jf;80) .
DALLART Primo. - :Nacque a Modena, nel 1870 e fu nomi.nato s0ttotcneute cl'ar Lig'lieria. nel 1890 e superati i corsi della Scuola, <l'applicazioIH'\ fn promosso tenente e desti.nato al 25' Règgimento al'tigl.ieria cla costa. Passò poi a,l 3° <la, campagna: seguì i coJ-F;i della Scuola di guerra e promosso capitano n el 1906 f,l sncC<~ssiva rnentc destinato al 4° Reggimento cla ca,m-
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AR1'lGLllèRI SCRlT'l'ORI
pagna, al Oomnnclo clell'arti.g.lieria cla fortezza in Pia,eenr,a, al Comando dell' artiglieria da campagna in Torino ed infine a l 1'80 artiglieria da campagna. I niziò la guerra contro l'Austria col grado cli maggiore al 28° artig11ie1fa da campagna, coroa111dò quindi un Gruppo da 305 ed alc une altre batterie di vario calibro, collaborando i n tal modo effic.:1,cemente a.Ua prepara.zion,~ dell'attacco alla Piazza di Gori1,ia . P ai·· tecipò ii, tale a zione dando pr,ove ripe t ute di valo1·e e di partkolare competenza, <~ rimanendo in. quella, zona per oltl'e s<•tte mesi ebbe moclo di metter{' in eYidenza le sue notevoli. qualità di coma urlante <l ' iLrti.glicr ia . Promosso Lenente colonrnello alla, :fine clel 1916 pas ò come Capo ufficio al Coman do d'artigUeria clell'VIH C. A ., ,e~ colonnello ne-I 1917 com::m dò successivaruente il 28° ccl il 7° raggruppam~mto cli lf'ig. 1200 a.rtigli<'1'ia <l'11ssecl.io e al princi pio del Primo Dallar1. 1918 ai-:sunse il com ando del 59° Reggimento artig1ie1·ia da, camp11,g1na,. L'otPera del Dallal'i dmante tutta la guerra fn degnament<·! illostrah~ nella motiYaz.ione per il conferimento della croce di cava,liei-e dell' O.,l\f.S .. Dopo la guerra ebbe il comando del 23° R eggimento artiglieria da carnpngna; passò in seg·nilo a, <lisposizione del Ministm·o e quindi vmrne posto a disposizione dell'Ispettora,to costnrni.oni d'artiglieria e in seguito tenne l'incal'ico dell a Dir~r.ioue d'ar t,iglic•1fa <li Roma, con chiudenclo per ultimo il suo servi½io mil itare al Cornn.ndo del Distretto di Gaeta. Venn e promosso g~ncrale di bl'igat a nel 1930 e generale d i divisioo-1e nel ruolo speciale quale inva,l ido cli guerra n el 1937. 1° - Le idee dei 1·eccnti scrittor i sulla difesa dello Stato (Conferenza). (Spezia, 1899). · 2<> - L'eclucazlone civile del solda to. (Rlv. ì.\:Cil. ItaL, J007) . 3° - Alcune Idee sul nostro r egolamento d' istruzione. (Ili\•. iVlil. It.'ll., 1910).
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SC.:H'Jvro1tI DI MA'l'EHID AR'.l'JGLIIWESCH.0
(1856 -191!))
4~ - I rioligonì di t iro e le cscr citaz-ioni di cumba ll imento pet· la fanteria e l 'artJglieria. (Riv. Mii. Ita l., 1910). 5" - Ancora sui poligoni occ,wionali per i'art iglieri a da campagna. (Riv. Mii. Ital., 1911). 60 - La scherma n eli'esercito. (Riv. Mii. Ital., 1911) . 7<> - L'istruiione sul cavallo per l' artiglieria. (Rlv. d'Art. e Gen., 1913). 8<> - Le caratteristiche d ell'artiglierìa campale. (R iv. Mil. ltal., UJI.4). 9" - La Santa Barbara del W15, W17, 1918. (H.iv. Mil. Ital., 1915, 1917, 1918). 10° - Commiato al congedandi del 2i3<> a rtiglieri a campagna. (Acqui, Comando 23° r egg. art., 1919). no - Cenni storici sull'azione del 23° regg. a r t. camp. d urante la g uerra. (Acqui, Comando 23° regg. art., 1919) . 120 - Alcune note sulle esercitazioni co_mpletive d'artiglieria. (Riv. d'Art. I') Gen., 1924). 130 - Il rifornimento delle munizioni. (Riv. d'Art. e Gen., 1925). 140 - Chiarimenti cìrca una provosta di esercitazioni concordate fra fanteria e artigiieria. (La Cooperazione delle Armi, voi. V estratto clal fasdcolo 2<>, maggio J925). 15° - Ciò che deve sa per e di artiglieria l'Ufficiale di F·anteria . (J,a Cooveniziom~ delle Armi - Fase. luglio-agosto, 1926). l(i<> - Le carnlt'erisliche d' impiego dell'ar tiglieri n. (lUv. d' Art. e Gen., 1926). J7o - San Remo sar:ì dt.tfa aer eil? (San Remo, l'« Eco dellH Hiviera >) , li-18 settembre ·19ìl8). J.So - Snn R emo <: ittà ri erea . (Le Forne Annate, 1938). J!)o - Fuoco di Fa11l:,!ria e fuoco <li artiglieria. (Roma, Riv. d 'Art. e Gen., 1939). 20° - )'}Artiglieri a Italiana nella presa di. Gorizia . (IO\·. d'Art. e Gen., 1939). 2.L0 - Il Castello di Gori7.ia . (R:u,f;egna cl i Cultura .l\Iilitare, 1939).
Alfr.eclo. - Nuc;que a , Bo]ogna nel 185B t~ entrato all' Acca,demia militare di 'l'orino 11el 1870 fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1873 e~ dopo la Scuola d'applicazione ll.)l'Omosso tenente nel 1875 al 3° Reggimento artiglieri.a cla eampa· gna. Nel 1881 fu promosso calJ.)ita,n o nel 12° Reggimento per ripassare al 3° nel 1882, -ove neJl 1884 fu nominato aiutante maggiore in l". Promosso maggiore nel 1893 fu trasferito al 23° Reggimento per passare successivamente a l 21" e quindi nuo vamente al 3°. Nel 1901 ve:i;ine promosso tener.o.re colonnello al 2~ Reggimento arUglieria, e dal 1903 a.J 1910 fu Direttore cl'arDALLOLlO
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AR'l'lCL lEill 8CRIITOIU
tigliL·1fa a Venezia. c·ons"'gnenclo n~l frattempo la promozione a co!onnefilo nel 1903. Nel l910, promosso n Hcelta magg·ior generale venn e du,ppi-irua n omina to Corna·Hdaute d' artiglieria <la cam1pagna in Napoli, quindi hpcttorP ad.eletto· all'l ·petto1·ato gen erale di artig11ierfa :finchè 11cl 1911 Yenne t:hiauu~to alle funzioni. di Dir ettore geuer a le al i\1i11i.-tero della Guerra . Neill'agosto 1914 fu (IJromosso tene nte gene rale per me ri t i eccezionali e quindi. dal luglio 1!)1 5 a.L g i.ug,n o 1917 nominato Sottosegretario di S tato per le Armi e Mm1izioni diventando poco dopo Ministro Segr<itario di Stato pe1· )e Armi e Munizioni , carie:.~ che mantenne fino a l 11u1ggio l91S . A b1le n ilima ditta, · ,·rHHe collocato a. dispof-izione del Uomando Su.prc~1n0 ,con :l'ango ·e preroga,ti.Ye di Comanclan ie di. C'or po d'Armata e nel non'mb1·e nomi nalo ( 'oma.nda.nte G en critle <1' i~l'tigJ i eria. ~el rn20 pu~sò p el' 1·agio11i. cli età. iu posizione ausUial'in, e nel l!l25 a riposo, ma fin da l 1923 venne rich.iarnato in ~enizio e nominato P rc:-idente del Co1ni.tato per lai prepa1·n;,,ione della mobi.Litazi.onc nazioi wle. Venne , qnindi no minato a, presiedere nuic importanti Fig. ] 201 Com.missio11i tecniche .e pei'm,u1.e.n ti, con.\ ICredo l)u llolio. t inuando attinuncnte a presi edete, indi rizzave e clil'iger<· il Comitato J)CJ' la mobi.li.tazi.one civile, .J:inchè nel 1940 chiese ecl ottenne di po tersi
ritirare a godere cffcttivnmente ,lcl merita to riposo . .l'!; indubbiamente difficile, p e1· non <.li.l'e impossibiJe, di sinteiizznre l'opera e le benemerern~c Llell'a1·t.igliero Alfreclo Dallolio eh(\ come egli stesso dichiai·a, fu per un terzo combat tente, per 1111 terzo tecntco e a)er un t erzo econ omista : di lui <~ delle sue alte ben emerenr.e durante e dopo la grande guerra si dirà più ampiamente 01.ei pro~simi volnmi, mentre qui si vuole brevemeHte accennare a ciò che egli. fece nel periodo conside1:ato t' (·ioè fino · al 1915 . •\ inlant e ma~g-iore h1 r al ~ R eggimen to a rtiglieria - a l-
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SCRl'.1,'TOHf DI MA'fElH0 AR'.rIG-LIERESCHE
(1S3G-l9l9)
lora comandato dal col. O.erma.no Nava, d~L Bclla.gio, vailoroso combtLttente volonta.l'io nei. bersaglieri alla can1pagna del J859. poi o.1omina.to per titoli di studio f:;ottot,.enente d'arttglieria nel 1861 e partecipante aJln. ca,mpagna. del 18GG - A.lfredo Dallolio non fil soltanto 1'intcr1pr<~te fedele del suo c:olonneUo, ma altresì l'amico devobo ed Hffozion.:Lto tantoeh,~ oggi aneora i discendenti della, famiglia K a va. l'i<.:or,chmo le pn~da,ri quaHtiì. -d i meut,c e cli cuore di colui che n.ppar tenendo alla fam igli a. del « caro e brilla.n te :JJ artiglieria )), 11.ppa.rteneva. a.no ra, e~ continua anche a,clesso ad a,ppartenere spir.,itualmcnte a questa, famigli,1 bcllH1g,ina, che riccwda e rievoca sov,c nte Jn, l,ella. figura di Alfredo Da.Uolio . A -completar-e il suo quadro morale ha st-c!rà rito1·c1an~ <:.ome egh abbi.a sempre rifuggito cb tutto ci.ò che poteva e-o· F ig . 1202 m urn11w creare e genera.re rumor-e a tGe1:ma no Nav::i. torno al p1·oprio nome ecl a,i propri atti, preferendo al facHc e passeggero elogio puhhlie-o Taome.nt aneo, il soddisfacimento interiore <lei proprio dovere e quindi l'approvaziorn'l <folla, proprht coscfonza : in tutta. la sua brillante carriera, si clistinsc per la saldezza della s ua cultura generale e professionale, per lo spiccato spirito di iniziativa. La s.ua ammirata competenza artiglieresca si svolse essen zialmente nel periodo dal Hl03 al Hll5, jniziandosi. · aiUorchè allafine del Hl03 fu addetto alla Direziorn~ d'artiglieria di Venezia. Durante tutto il tempo in cui rimase a, Venezia e cioè fino al mio egli si. ,occupò a fondo della difesa della :Piazza e dell:~ <li.fesa Nord-Est: per la prima propose fin dal 1H07 Qa costi tuzionc di pontoni 0011 a,rtiglierie di medio e grosso calibro p tale su a proposta soslen uta dalF.A.mm. Dettolo fu tradotta in r<~altà, mentre poi [Presentò altre ad eguate~ proposte per la di· fesa, del medio e basso T aglia.mento. Come Ispc~ttore d'arti.glie· ria (Reipart.o Fortezza) si adoperò ripetutamente presentando
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AR!l'!GLIEJRI SCRIT'l'ORI
val'i prog<~tti di p1·ovvedimenti a favore delle due specialità. cla fortezza e da costa; caldeggiò la preparazione deJl tiro nelle opere fortificate, e seguendo le direttive <lel gen. Alberto P ·o llio . continuò aù occuparsi e preoccu[)arsi della mobilitazione NordEst insistendo pe1· dar vita a, tutti gli elementi. costituti.vi del htirtiglieria da fortezza; caldegg.iò il com.pletmneuto dei gruppi. di opere di Latisana, Oodroi/po e Aniìteatro Morenico, riuscen do nel 1910 ad ottenere 1l'istituzi.one della Scuola centrale d'ar tigli.eria da fortezza per l'insegnamento p1·atico del tiro agli ufficiali dell'Arma; e pochi giomi prima di lasda1:e l 'Ispettora,to generale d'artiglieria propose il cannone di grande potenza, per il l:>arco d'assedio nonchè il cannone da costa cli gmndè" potenza. Dopo aver 1·a!J)presenta,lo l'Ita,l ia alle feste centenarie clell'indipcndenza -dcDa R ep nbblicn, Argentina ecl al Congresso scientifico di Buenos-Ayres, snccednto u cl ma,ggi.o 1911 al com· pianto e preclar,o gcn . Castellani, quale DireLtorc genel'ale d 'artiglieria e genio al Minii:itel'o della Guerra, pl'i.rna e durantt~ la, guena Halo-tmca. eg11i pronide n tutti i matcl'iali necessari. e snccrssi.vamentc al loro immecl i.ato reintegro: furono commesse J O battc1·ie <li <'annord da 14U 1\. sn affusto :.1 deformazione, i::i onlin:uono [)a1·ecehi~ centinaia, di 111itr:.1,gliaLl'ici Ma,xim, nonchè numerosi fucili e relative urn nizioni. Si sostitul il ruatel'iule <fa 70 i\.foui. con qnello d[I, 63 .Mont. e nel 1914 fn possibil e <.H. costituire UH n uoYo 3° Reggimento artiglieria da mon lngma. Pc1· le clircttiv,e e ·]•azione spic~gata dal UaH01lio, il iVfinisf-ro della Cl ne1Ta nel l.913 segnalava ed cncomiaiVa l'opera delle A1·mi. cl'arligliel'ia e del genio nel.la sisicma'l,ione clife11Ri.va del lerrHol'io nazionale, e pertanto pl'ima <li lasciare ila. Dire;,,ione cl':i l' tiglieri~ e geni.o il gen . Dallolio irn,isleYa affincbè il i\li uistero si preocc·t11Passe delle condizioni di tutti i persona.li mi Jilal'i e civili delle due A1·mi. ~<·l cor~o clcl 1913 e cioè dopo · hl, pace <li Ou chy il Daillolio riuscì n. fat seguire il suo concetto di consoliclùre e perfc1.ionar1i qnanto c~i-a stato falt-0, anzichè iniziare degli munenti, e rn elle Vltrie Rncc<~Ssive sedu te della Commissione Suprema cli difesa, oll1·r, nel ~ssere approYa.te nu merose proposte clf:L lui fo1·mulat•.' in 1·ig11ardo dei nuoYi materi::iJi, inCornrnndosi ai. cri.ieri segui.ti -
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SCHI'l'.rORI DI MATEnIE ARTIGLIERWSCHE
(1856-1919)
per pl'imo dal Dallolio tendenti ail coorclina,mento dell'industria italiat1m per la produzione bellica, rn unanimemente C·Onfer·mata la necessità di creare una sorgl~nte cli forza tecnica, raggrup · tpanclo gli industriali italiaui; <~ d'altrn parte di creare mh, 11uova, industria militare e doè nna nuova coscien½a tecnieo industriale eh<~ ci svirncolasse dall'estero . Propugnò la costituzione cli un Uilkio approvvigionamenti ·cli materiali, e nel Hl14 riuscì a risolvere definitivamente la CO· stituzione delle batterie cla campagmL su quattro pezzi, collljple· ta,nclo poi la dotazione in mitragliatrici di vari tipi. E così che Alfredo Dallolio, splendida figura éli. soldato e magmificiL tempra di organizzatore elci rifornimenti delle armi e munizioni, concorse peculiarmente ad ottenere che il 2 agosto 1914 si potesse affrontare il futuro a fronte alta e con cuore tranquillo; e quindi poi che l'Esereito, rifornito in pochi mesi. nel 1918 di tutto il suo armamento, fosse 1pronto a,l l'ulti.ma, vittoriosa pt'ova che doveva culmimare nella sconiltta dell'J;}scrdto austl'iaco. I•iù volte nel J 916 e nel 1917 rappresentò c-0n grande coml])etenza l'Italia nelle Comm.isRioni interailleate cli Londra e di Parigi per le munizioni, per i carboni (~ per la, ripartizione delle fJ.otte da carico . In ricornoscimento di tutte le sue benemerenze .Alfredo Dallolio venue insignito della Croce di comm en datore dell'O .M.S ., (:olla seguente motivaziòne invero ~loquente · e significativa: « Direttore generale d'artiglieria nel Ministero {lclla, Guerra, indi Sottosegr,e tario cli Stato per le Armi e Murnizioni, fu l'ani.ma dell'im.pia,nto e del successivo gra,ndioso ampliamento de.i. .Servizi istituiti per provvedere alla grand<~ quantità di. armi, di artiglierie, <li munizioni e di mezzi bellici çli ogni genere ehe l'Esercito aJlle frontiere della, Patria reclamava,. Sereno, tnstan, cabile, attivissimo, wnimato di meravigliosa fiducia nelle virt,ì dell'Esercito e nelle energie del Paese, organizzò la mobilitazione delle industrie met a.Jlurgiche nazionali, riuscendo anche nd momenti più critici ad assicurare i riforlnimenti di armi e rnunizi:oni presso l'Esercito ·operante)>. Oltre a numerose decorazioni na.ziona11i cd estere, Alfredo
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tlHl'l U LlGU l ::lC lll'l 'TUHI
mio b gra11 tlc Medaglia )iaul"iziana, per il merito militare di dieci lustri. di servizi.o . 0-0mc scrittore il Dallolio scrisst~ vari articoli di cin'attei-c }ecnico e militan~ su va.ti g iornali politici e r iviste tecniche : l)alJolio ebbe nel
un numero fo fini.to d_i relazioni furono da Uui 1Ptescntate alle superiori a~t,witù, civili e militari, e p cl'tanto negli a tti e documenti òi m·chivio cld Minii:;te1'0 d<'lht Guena e dei <lipen den t i Uffici gli studiosi possono Lroyare abbondanti materiali., utili cd inte1"e~sa,n ti i va1·i p1·obl enti 1Uilitari. del nostro Paese.
l
DAL
.ì\fOK'l'E Dom.eni.co.
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Nllcq11~
1wl 1863 e superati i co1·si d cll' A ccadt!mil i Uu·c di 'l'orino fu nouiinato sottoti·nentc d',wtiglie1·fa, nel 1882. Dop o aver ft·t•quenlato la Scnola, cl'appl-ic·azi.one di m:t.ig-1.iel'i::1 e genio, 01cl 1884 venne pl'O· po:-:i:.o t enente e<l assrgn ato al 14° R egp:i · 11 wnto <~rtigli el'i11, (b::iJted a, da montagna), 1w1· poi pa~s1tre a presln r scl'vi~io a ll a Rcuoht <l'applicar,ion e . Capita no nel 1S!):.! ;~~ 1·itorn ò a ll' ,Lrtig lie1·h ch1, lll on tagna ,, 1.;.....-.... __..;..;... - --· - ·8llC:Ct!ssiY~unerite ven11e a(lclctto a11 · fsJ)c1 1'ig. 120:3 foralo èlell',11·tig lforb -cl.a cauqrn p:11a fin DomeuJco Dal Monte. chè p romosso maggiote nel 1!10:-i fn ti-a,:;ferito al 20'' Reggi111e n to 11 1·t igl iei-ia . UfficiaJc distiin lo, studioso, colto e molto q uotato YPnne imrn,t
.,
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turamen te a rniu1car e nel l007. I moù crni fucili gi a pvo11esi. (HiY. tL-\rt.. e (;en,, 1!102) . · Il fucile germanico l\loll. 9S. (Hil·. d'Art. e Gen., 1902). Jnforwazioui sulle m·mi porla(iti. (lO v. <l'A rt. e Oeu., 1002) . Arm i autow:1tichc. (R oma, Y oghern, 100::). 5° - Nu oYe armi. automr.tkhc. (Hiv . d'Art. e Geu., l!JO·l), 0° - Mamw l<'lto per e!'!plora lori cl' :nti,:lieria, (Homa, Casa Ed. Italiana, 1904) . 7•• - La mi tn1gli:1tricc Herp:mann u1o(l. l!J02. (Hi\'. d'Arl. e Gcu .. mo-I). J• 2<> 30 4°
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DA ì\'fos1'0 Amlrea. - Nato a , ·encr,ia neil l SGS comp'i i snoi stnòi all'Univ<~rsitù, di. Roma e laul'<~ato jn legge nel 1891 en tl'<> n ella caniera òeg-li Atclli\'i. cli Stato nel 1894 percorrenclol.t
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SC IHT'.L'QRI Ot )lA'l'8 RIE AftTIGLIERESCA D
(1856-1919)
fi no a,l IH37 dopo esFierc sta,to Direttore ddl' Archivio di Stak di Venezia e aver raggiunto il gl',Hlo eh RonuinLendeinte. MiJitare cl i 3" categoria fu nominato sottotenente d'a,rtiglierin ·<li milizia territoriale nel 1892 raggiungendo il grado di capitano nel J91G. Nc~l 1915·li i comaindò un Forte sul Tagliamento par t<~cipan do ad azioni di g nerm suU'alti. piano ,d i Asiag,o . 1'el 1917 venne desti . nato al Comando dell'aeroscalo ,d i .Jesi, e nel 1!)J S fu coma,ndnto al I)epos.i co de1F8~ H,eggimen to artig.l.ierin da fortez · 1,a, prima a Bologna e cp1 in di ad Osoppn. Appassionato per gli :,;tndi storici: studi.oso profondo, oolto e diligen Le seri~l!'ig . 12°'1 sc 11 umerose ccl apprczza,te pu bb]ica1,iu Andrea Da Mo;;to. ni, fri~ le quali. sono notevoli le segue1t ti, aventi carattere militare . 1° • Letter a inedita sulla s peélizionc d i F ilippo II lte di Spagna cont1·0 Tripoli. (Rivista Mn ri ttima, apr ile 1892). 2° • L'a rtiglier ia dello Stato Homa no dura n te la guerra per l'inàipen· denza d'Italia del 1.848 e 49. (Hiv. d'Art. e Gen., voi. TTT, Renna, E nrico Voghera 1808-1.899). 3° · L'Arma clel Gen io d ello Stai.o Ronrnno durante la g uerra 11er l'in· d ipendenza d ' Italia del 1848 e 1840. (Riv. d'Art. e Gt~n., vol. JV, Roma, Enr ico Voghera, 1898-J.SDD). 4° - 'On episodio della Repu bblica Romana <lei 1849 - Le campane destinate a fa r cmmoni. (Ri v. d elle Bihlioteche e deg li Archivi, nnno IX, n. 3, 1898). 50 . Onlinmnenli mi li tnri dclk soldatescllc d ello St nto Romnno clal 1130 aI 1170, e nel s ecolo XVI. (Estratti dalla Hivista clcg-li Archivi. e delle Biblio· teche Prussiane, Roma, vol. V, l'asc. T e vo i. TV, fase . I , Loescher, 1902-HH13). (i<> • Nuovi contributi per Ja storia della .M arina Alcune notiz ie inedite snlla vita del navigatore Alvi;;e D a Ch Da Mosto. (Riv. Marittima , Ro· ma, l!l06). 7P . I Brulotti.sti sul Tevere nlla difesa cli Roma nel 1849. (Roma, 100(5) so . Milizie dello Stato Roman o clnl 1600 al 1797. (Ufficio Storko del Coman do del Corpo di S. M., Unione Arti Gr afiche, Città di Cnstcllo, HJ11) . f)o . Band ier e e dist intivi di grndo (lella l\:Iarina d a gnerra veneta rnrso la metà del 1700. (Nnovo Ar chivio veneto, YOl. XXVIT, 1914). 10'> . Guida per le r icerche dello stud ioso del R isorgimento Itnli~no nnl-
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,\R1'IGLIERI SCHlTTORI
l'Al'<'hi\'io cli stato di Venezia . (Miscellanea veneziana, 1648-1849 • Uoma, Vittoriano, 1936). l l" - I Dogi di Venezia con pa rticolare riguardo alle loro tombe. (l!'crclim1ml o Ougania, Veneziu, 193H).
D' .AN'l'O~IO Rafl'aelllo. - Nato a 1Vfacerata nel 1883, dopo a ve1· suweraLo i corsi de11' Accac1nnia militare di Torino venne nominato sottotene11tc d'artigliel"Ìa nel 1903 e com an dato a fre<1 ncnta re i corsi clclJa St:uola d"applica zione d'artiglieria, e ge· nio fn p1,omos~o tenente. nel 1906 e as~egmato successivamen te ai 2• Rcggi1u<~nto cl a costa, po.i al 2° R eggime1Ho cla montagna e infine alla Dir ezio11e espe1·ien ze <l'artiglieria. Prese parte alla campagna di Libh u el 1911-J 2 coruc tenente d'artiglicri;1 da 1nontagna guadagnandosi a Der-na, u11 a medaglia di bron;1,o al_ v. m .. Rientrato in Italia, continuò ad essere co mandato alla Dirc7,ione espedenze ò'artiglierirt e promosso capitano &ul finire t1el 1914 entrò in guerra contro l' AuFig. 1205 sLtia comandam elo una batteria : fu proltaffoello D'Antonio. mosso maggiol'c per merito di guerra <' si g nadag-nò poi una medaglia di bronm al v. m (Malga Zugna 191G), una meclaglia. d'argento (Pasubio 1917) e cinque croci di guerra al v. m .. Promosso teinente colonnelilo nel 1017, raggiunse il grado di eolonnell o nel 1~)2.7 e fu suce:,:;sivamente Direttore d'ar tiglieria a Napo1i , ComHn dante il 1° Reggimen to artiglieria da costa, e infine comandato al Ministero dr.Ha gnerra, l sipettorato M. n. T. . C ..A.T., continuando in tale fn:nzione anche .dopo il 1935 allorch1~ venne prom')sso generale di brigata : nel 1938 f u promosso aneol'a gener11le di di.visione e addetto all'Ispettorato dell 'artiglicl'ia in Roma. Ufficiale aippaF<Rionato del proprio servizio, studioso e colto, si è occupato di (Parecchi. diversi problemi di carattere p1'0fessionalc artiglieresco; molti suoi lavori non furono pubbli -
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SCUITTORI DI M ATERll,J AR'.l.'IGLllilRESCHE
(1856-1919)
cati, ma vennero introdotti. in parte nelle istrU?~ioni regolamentari. 1° - C!'iteri per l a s celta delle posta,doni delle batterie e mitragliatrici contro atm~i, in rela½ione agli obiettivi <la proteggere. (Riv. d'Art. e Gen., 1919). 2° - Metodo per la costruzione gr afica <lclla traiettoria. (Riv. d'Art. e GeD ., 1020). ~:<> - Lezioni cli tiro ù i artiglieria (compi late per gli ufiidali allievi dei corsi d i pel'"l'ezionamcnto d ell' Accademia Militare di Torino. (Torino, Bona, 1021). 4• - 'l'iro <li eflicacia a tcrupo per battere il pendio dietro una cresta . (Riv. d'Art. e Gen., 1022). 5° - Gioco balistico. (Riv. cl' Art . e Gen., Hl23). G<> - Ti ro <li art iglieria · Argomenti vari inter essanti la esecuzione pra-
tica. - Conferenze tenule agli unìciali del J.0 gruppo del ],o r cgg. a r t ig. da mo:otagua. (l'orino, Olivero, 1925) . 7° - Abaeo per profilamenli a ro taz.ione. (Firenze, lstituto Geog. Mil., 1926). S<> - Couferenz;e tenu te agli n lliciali della Milizia da Cos. delle piazze mari tti me di Venezia - Messina - La Spezia - La Maddalena. (Venezia, Fabris, 1935). 9'> - Orientamento al :Sorel tcn-eslre con metodi astronomici. (Ilari, 'l'J:l· zio, 1937). 100 - Rettifica degli itlz;i a livella di shan<lam.ento. (Riv. d ' Art. e Gen., J940).
DE ANGELIS Giulio. - Nato a Oastehrnov,o Scrivia nel 1.862, fn allieV<) clelrl' A.eeademia militare di 'l'orino e nominato sottot<~nente d'artiglie1·ia 01<~1 1881, dO\PO a,Yer superato i corsi ·ddla Seu<)la d'a,pplitazione ,él'a,rtigliBria e genio venne pro· mosso tenente d'artiglieria nel 1884 prestando successivamente servizio al 18° artiglieria da fortezza, a,l la Dirc?:ione d'artiglie ria di Torino, alla Scnoh1 ccntra:k di tiro d'artiglieria, e frequentando poi la Scuola di guerra. Promosso capitruno nel 1890 fu destinato al 29° R.eggimcnto artiglieria da fortezza e <plindi successivamente al Comando d'artiglieria da fortezza in T,o rino, a, quello cli Roma,, al Ministero della Guerra, alla Dire7.i.one territoriale cli Genova ed alla Fabbrica d'armi di 'rorre Annunziata. Promosso maggiore rn2il 1905 ipassò al 1° Reggim&nto artiglieria cla costa ed in seguito alla Direzione d'artiglieria di 17±
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AR'l'IGLIEHl SCRI'l'TORI
Ve1·ona ove riruase anche dopo la promozione a tenente coloI~nello avut.1 nel 1012. Nel UlJ5 fu promosso colonnello e nominato Direttore di ar liglieria a Venezia. Ptomosso generale nel 1917 venne addetto al 1Jinistero Al'mi e Munizioni e collocato a sua c.lomtw da, in posizione ausi1lial'ia, nel 1020, raggiunse il grado di ge ner ale di àfrisione nel 1923. l" - La l)ilt:c e l:t gucrrn. (Hiv. Mii. Tt:11., 1894). 2° - 'l \1Yolc cli traiettorie grafiche e ta\' Olc di tiro speciali ller l'artiglieri a da for tezza. (UiY. d'Art. e Gcn., JSU7). 3" - Quc:,;tioni rrlative a ll'orgauizz,.1zioue difensivn degli sbarramenti a lpiui. Lo stn<1io d i una tJatt1•1·ia permanente. (lUv. d'Art. e Gen., 1898). 4° - Qu1•i-lloui r ch1t h ·c all'organizzazione difensirn degli sbarramenti alpini. (Hiv. d'Art. e Gen., 1!102) . ri0 - Il Ur·o preonn1to nelle pia,,zc da montagna. (Rh·. d'Art. e Gci1., 1900). ()0 - L a .uostra artiglieria dn fortena. (R i\'. d'Art. e Geo., 1900). 7° - L ' inJp iego <11•lle al'ligl iel'ic ,r nsseclio ne lle zo'flc moulanc e la prepar a;,,ione del tiro. ( HiY. d 'Ar t. e Gcn. , 1907). 8° - Spolette rueccanic;he. (Ili,·. d'Art. e Gcn .. 1!l28).
D0 .r\..:---ro:-,;10 Carl o. )fato 11<:l 18G7 a,d A lessaJ.11dl'ia e <·ompinti i cors i
dcll' Accatlemi;~ milita1·e cli To1·ino fu nornia1ato sottotenente d' artigli eria ne1 188:-i e :-.apcrati. brill antenwn te i dur a1rni della ~cnola trapplica;,,ionc cl'artiglie1·ia, e gtmio, Ycnnc ne l 1S8 p1~omosso tencmte e clesli11r1 fo all'.ntiglictia da monta~ntit. Dal 18!):-i al .l.K!)X frP<Jnen tò co,, succ<~sso la Sc nola, cli. gnc~l'l'n Nl i1itHnto promosso c·apilano m~l 1SD7 nrnnc b segni.to clC's1.iuato al 20" e CJttindi al 2l ' Fig. l~OG lJpg-gim.en ! o pns1-c1 nclo 1wl 18!!~ in sr1·vi . Carlo D e Antonio. zi o cli 8. :\l. al C011wnclo 1klla DiYisione cli ] 'Mlo nt e nel 1 !)01 Y<' IH'lH.lo ti·a · sfc1·(;0 n el ('orpo ili S. ".\[. e conrn11dn,to al .\'[inislcro dcll.i Guena. N<'I 1!)03 Y01111c addetto al Gabinetto parti<·olare del Minjstro -delln Gncna, nel Hl01 no1UiJ1nto sottoca,p o di S. ì\r. _: 26!)4 -
SC!UTTOJ{! 01 MATJ,;Rlill ARTIGL!rnHi,;SCHM
(185G-19HJ)
al Gomando del .l O. A., e promosso p oi maggiore nel tW Reggimeno f:mteriR nell'a,n no 1907, nel 1909 venne nominato Capo cli S. )L della Divisione di Chieti e nel 1911 addetto a,i Comando del Corpo. Nel 1912 fu pi-omof1so tenente colon.nello di S . M. e nominato Capo di S. :M. ,della, Divisione di Mila,no e inviato intanto in Oriente in miss.ione stra.o rdinaria. Fin dall'inizio entrò in guerra nel 1915 q nale colonnello . Capo di S. 'flf. deO. XII O. A . e promosso successivame,ilte maggior generale € tenente generale comandò nel 1915-16 la Brigata «Lambro)), nel 191G-17 la Bi-ign,ta «Padova)) e nel 1918-19 la 45" Divisione_ DolJ)o ]a guerra assunse il comando · della Di visione mili.tare di Salerno che tenne fino al 1922 e lasciato quimli il scl"vizio attivo wmne nominato Cormuissal'io Rfraordinario per la pr,o vincia di A-osta. Per k benemerenze acquistatesi clurrrnte ila, guerra italoturca gli venne tribnta.to un l~ncotuio solenne, coni.e comandante della Brigata (( Lambro )) gli fu c-onferita la Croce di guerra. a,1 valor militare riportando una ferita; in combattimento, -~ come comandante della Brigata «Padova)) durante la battaglia clel gi.ugno 1918 si guadagnò nna meda.g lia d'argento al val.or militar-e su11 campo. :mm poi anche decorato ,d i alte onoriflcenz..e italiane ed estere e della Croce di guerra frnncese con palme. Ufficia.I.e studiosissi.mo, colto cd appassionato del servizio S<-'J.ppe cattivarsi sempi-e la sti.urn e l'affotto éli quanti. lo avvi.cinarono, rilevando in lni ferme,,,za di carattere accompap;nafo,. dalla, più schfotta, bont.à él'a.nirno. Collaboratore di qnestf-L Stol'in cl' Artiglieria, il e diecle co spicuo al])porto di opera, di consiglio e di suggei-imento. J.o - 'Il G4'' fanteria a Cnstoza mil 18(1(; - Dne erfo:ion i. (Cas:m orn, To-rino, 1008, Stnbil iw enlo poligrafico, Horua, 1921). z,, - 11 rin YerdimcnLo d d ln prima Ycrn italic:i . (( :onferenz n, )!ote sto1·iche, Comando Corpo S. ì\1.1 Citlìt di Cas tello, Un iouc Arti Grafiche, 1911) . 30 - La <liraro::i:,;ione cli )fonte Allloln e la pi:Hrnr:1 <li Ma rengo - A1.>punto geogrnfico-wililare. (l;niYcrso, R oma, rn22). 4-0 - T,e L nnghC' - Ap punto g eologico. (l.'nive n io, Horn a . Jf,1'.!l ). ;:;o - L ' occupazione fr:1nce~e e l a visi ta di n ona p:i r te a Trieste n0.r. 1797. (Vecch ioni, Aqu ila, J.022).
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ARTIGLIE!U SCRIT'l'ORI
6° - Nel XX V anno di r egno di Vittori<, Emanuele 111. (l.lollcttino l!' ER'.1' , Bona , 'l'ol'iuo, 1!126). 7° - Aosta al telll[Jo ai Ewanucle .b' ilibcrto. (M.iglietta, ' l'ot ino, 11J28) . 8° - La priUla visita di Napoleone im1Jeraton, :1 Torino nel 180;;, (Nuova Antologia, Hourn, novembr e ll!28). 9°. - La Mostra storica Sabauda all'li!sposizione di Torino. (Arti Uraliche, Del'gamo, W28). 10> - 'l'orino ai tempi cl.i. Bm:rnuele Filiberto - Le fortifi<:a ,dou i di To· rino e le condi,1;iolli militari della ciLtà. (Ri\·ista Tot.ino, 19~8) . 11"' · La Heale Anuei·ia <li Torino. (I3olletti:oo .l!'EllT, Torino). 12° - La lliblioteca cli S. 1\:L il Re in '.!:orino. (llollettino FEHT, 'l'orinoj. 13° - Alfonso Fenern <lclln :.\farmora nel I cinquanLenario della morte. (Ciliaulol'e, Torino, 1928).
DE BEN~DJ.:;T'l'I Teodoro. - Nacque ad Asti e mori a Torino (1841-l92G). SottotencnLe d'artiglieria nel 1860 e luogo . tenente nel ltl62 prestò S·ervizio al 4° Reggimento artiglieria. Prese parte alla eampagnn. di guerra del 1SG6 guadagnandosi una, medaglia cli bronzo al v~tlore r1 Monte Vento. Dopo quella. ca,mpagna prestò servizio ::Ll G :Reggimento artigilieria e promosso capitano nel 1870 amssò al Polverificio .d i Scafati, successivamente al. 4° Reggimento artigliel'ia ed alla Fa,bbrkn, d'anni di 'Torino. Da maggiore (1S83J fn assegnato al Laboratorio di Preci · sione e poi al 13° R eggimento artiglieria e da tenente colonnello al Laboratorio pirotecnico cli Capui1, a1la, Dir-ezione di :artiglieria di Bologna e finalmente ebbe l'incarico della dirc .zione territoria1le d'artiglieria, a, ]!i.aceinza, che tenne poi an.che quando fu 1promosso colonnello nel 1893. Succc~ssivam.ente _passò in P . A. e quindi nella riserva, raggiungendo il grado ,di tenente generale nel 1912. 0
1-0 Appunti Ital., 1886) .
su ll'adclcslrarne nto
cl elle
truppe
d'artiglieria. '
(Riv.
lVlil.
DR OHAUHAND DE SAIJ\T-RUSTACI-m Enrico. - Nato a OhhL·vari :nel 1859 fu a,llievo dell' .Aecademia militare di. 'Torino e :nomin~to sottqtenente d'artig-Ueria nel 187S; snpera,ti i corsi ,della Sc1J01la d'applica7,ione d'artiglieria e geni<> fu prom.ossn tenente nel 1880 e destinato al 7° Reggimento artiglieria da. ,campagna. -
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SCRITTORI DI .MA'l'F.Hlffi AR'l'IGJ.lERIDSCHE
(1856-1919)
Go'mpiuta la Scuola di guerra v,cnnc promosso capitwno Hei 1885 passando nel Corpo di S. M. : prestò servizio al Goma,ndo del I C. A. e quindi al Gomanrlo d€1Jla. Divisione di Roma, <' promosso mrLggiore èli fantm·ia ne.I 1S!13 fu ad·detto al U C. A . passando poi alla Seno.la cli. guerra q naJ e insegnante. 'l'en<.!11 rP colonnello (11el 18!)7 prese parte alh c~am ptLgna di ·Cina e promO!sSO co·lonnelln nel 1902, dopo aver corna;ndato H 9:t· fanteria. fu nominato Direttore in 2' . dell' Jstituto gc,ogra,fico militar<~ nel 1900. Collocato a riposo tol grado di gene ra]e <li bl'igata: con1:<t>gnito nel l00S, " dopo aver comandalo la Brigata Cr8 · 1nona, e successiva,m<~11te h1, Divisione cli Cmwo, nel 1!)15 venne rirhimna.to col grado cli Lenente gene1·a le e addetto a \ Comando del Corpo cl' Arma,t a cli Na poli . . Fig. 1207 Ricollocat o in congedo nel lfll7 ragl!Jnrico De Chauraml ginm,e il grado cli gmH'.ll'iÙ<~ cli Corpo di de Sni11t-Eustache. Arma.tr~ nella, Riserva, ne] :1!)24. l <> - Batterie <li breccia - Ques tioni relative alla lor o posh:ioue. (Giorn. <I' Art.. e Gen., 1883). 2° - U n rio' di mecc:anka applkatil all'adn ttamento sul c:avullo della
bardatura da tiro. (Riv. d'Art. e Gcn., 1880). R0 - Testo cli topografi,1 mi1it,1re. (Torino, 1:'o;,,,:o, JOOJ) . 4" - Copertme e ripari uel campo cti ba t tnglin. (H.iv. Mil. ltal., l!ìll).
DE CHArRAND 1)1!) SAI1\T-ETJSTACHrn Felic<~. - Nato a Chiavari nel 1857 entrò S{'<'lieenne a,l1I'.Acca demia militare cli Torino, fu nominato sotlotenente d'a rtiglieria nel 1874 e superati i. corsi della, Scuola d 1 apipli.cazione d'artiglieria, e genio fu promosso tenenl<~ nel 1877 e destinato al 5° Reggimento . Passò poi al 9" e quindi frequentò coo1 successo la Scuola di gnerrai, e promosso capitano (l) el 1882 fu destinato al 13° a,rtiglieria passando dopo poco tempo neJl Corpo di S. M .. Prima, da ca[)itano e poscia <la. maggi.ore prestò servizio a..l :Ministero della, Guerra, al1'8° Reggimento hersa.glieri ed. al Comand(I -
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AH'l'lGLIN!U SCHI'1•1,'0RI
1lcl1'Sa C. A. . Tenente colonnello nel 18!)3 v0nne nomi.nato Qapo di S. M. alla 1Jivisio11e di Anc:oua e promosso (.;Olonnello rn,l 1 98 comandò il 39° Reggimento fanteria. J:>romosso maggior general e nel 1905 comandò p e1· cinque anui fa. Brigata, « Reggio » e ("onscgnita 11 r l rn IO la ptumo½ionc a, icllente generale e bLe il co11Hrnùo della Divisione di Firenze. Con tale grado prese parte alla r:a1.ll/Pngna, di Libia meritando la croce di co1mucndatore dc.l.l'O.M:.s. e qnindi ne1 1915 fn in Yiato negli Stati Uniti d 'America, pe1· l'acq uisto ùi quadrupedi : rientr:.Lto in Italia fu i11 viato 1111 [l'onte e addetto dappl"ima a L <:omanù,> del J lI <:. A. pn a);!-im1u•1·e poi al prinCi[)io del 1.916 H corna.nclo cfoJla 3G" Divisio11 c, co ll a qnale partecipò alle azioni ùel L!:ll(i sugli Altipiani. Collocato in congedo nel. 101 G, fu poi nominatv gen erai!(, cl i divisione nella Ri sena nel 1923. 1° - L a neutralità d <:11' All·:, 8a,·oin (:sa minata s!·o rk11mentt: e IDllit:u·111cutr. (Uiv. :.\lii. ll:11., 1~:lJ. 2<• - H erat la <:hi:we clell ' lutlia. (Hiv. Mii. Hai., 188;}) . ;;o - L'occupazi one austto-ungaric:i della Bos ula ecl Erzegovina. (Riv. l\lil. Itnl., 1885) . 4° - Le lotte l)cr l"eSf):rnsioue colouiale nel Sec. XIX. (Hi r . :.\ii!. [tal., ) 887) .
5° - Le od ierne ternl cnze nc:ll'orgnnizza zione tlcgli csc:n·ili. (Hh. J\Iil. Ital., 1888). <l'• -. Apparecchi di puntamento J>Ci cannoni cli <::w1p:1gna. (HiL :.\!il. Jtnl., l 8SS). 7° - Mense e circoli mililari. ( Hl v. :.\lii. Ital., 18S!J). 0 ~ - La <oopernziorn• nei <":tmpo t••·onom ico - :=-noi princiJ•ii. ~lll! n11pli-cazioni nell:1 s ocie !:\ mUi tnre. (Rii·. M ii. Itn l., 1SSH). no - L a poh·erP. seuzn fumo e le sue co nseguenze t:lltiche. (Rh·. ÀIE. Hai., JS!l2) . 10,, - I sctTizi d'csJ1lor:1zio11e e: d i si<:m ez'l.n . Wil· . i\lil. I t.1i.. l S!l:::). J1° · T/e,·oluzione sociale e la costituz ione cleA"li escn ;iti <ln ran le secolo XTX. (R iv. 71'.lìl. Itnl., 1890) . 12·• - A n ni e tinauza.
i:
(Gittà <li c,1stcllo. Lapi. 18!13). 1::0 - F orza e f<'rnrn. (Rii·. .\lii. 11"al., 18!J.,).· ]~" - La forti fic.;n?. ionc <l ei ca mpo 111 ba ttnglia. (Rii·. Mii. Tlui., JOOG). 1::;0 - E s11lor azione e collegameuto nel r omb:,ttlrucnt o d ella fan teri a . (Riv. :.\:[il. Hai., 1907). )(;,, - Ln prepnr:1zionc militnre. (Rorua. Vogbern . J!J07). li 0 - A lcn uc i(l<•c :-:ull:1 e-cln<:ar.i onc e ;inll'adclC':::tnnu<'nLo cl el sol<lato. (Riv. Ml!. Hnl., 1908).
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SCHI'l':ronr Dt J\LA'J:~:n.rn All'l'lG LIEl( @SCIIrn
(1856-19] 9)
18'> - L'e,.;crC'ilo nel 1110,·imenro ,·v,;tituzionale cldla Tul'(;hi:1. (Homa, Rlv. l\iil. ltnl., lUOS) . 1 00 - 'l'ra Le1.Ta e Jll a rc. (.Uh i\lil. l t ,11 .. 1.!10!1) . 20<> - U11a Io n ezza tut·<::t : S. Giovann i tl 'Ani. (lt i L d 'Arr. 1! Gen., l !J09) . 21° - La donna e la guenn . (Homa, T ip. ltalia, 1909). 220 - Il disagio militnrc - Cause e 1·iwedi. (Rorua, \'ogllern, 1910). 23° - In izi::ttiva , libertit d' azio ne cd infralllulettenza. ( lt i\'. l\'liL Itul., 1912). 24° - Gl'iuseguamen ti t nltic i della guerra Jt:i lo-t·m·ca. (Torìuo, J.!'. Casanova, 1914) . 25° - La nazione annata ed i suoi lineamenti 1·iferiti all'Italia. (RiL Mii. Ital., 1918) . '.!U0 - L'all e rnm ento cd il cons umo d eg li e<111i 11i n egli ~. C'. . (Riv. J.V!ll. !tal., 1018). 27° - La questione del P.1cifìco clal punto cli Yista militare. (Roma. Tip. dell'U ff . d el Capo cli S . ì\C. della L\far iua, J02 t ). 28<> - Da un e rrore s trn t eg ico , ull u rinai:;ci t!l l.utcn . (H iv. d' Ar t . e Gen., 1920). 20<> - L a questione d'Oriente ed l suoi determluauti d emografici etl economi<:ì. (R iY. d'Art. e Gen., J026). 30° - Come l'csel·c ito H :tliano en trc) ln g u érrn . ()iilnno, i\fo nclaclo ri, 1020). 31"' - K el1' 1!ipopca <l el ltisorgime 11 to . l:n bc r1rnmasco d c, mili te g:uiùn lclino a gener ale nel U . F.!<è rcHo itu lì ano : Luigi J<:urìc:o D.1 11'0,·o. (B e rg:iwo, Tnrecchi, 193H).
))E Dol\LINTCIS Cesar e. ~ acque 11c l 1851. Sottotenen t~ d',11·tigli eria uel 1874 fn assegnato al 1° R eggimen to a r tiglieria . Seguì i cor si della Scuola cFa[>plica½ionc d'artiglieria e genio e fu promosso t e11ente nel 1879. Oapita:no nel J884 prestò servizio al 12" Reggimen to a l'Lig1\ieria, da campa,gna. Maggiore nel 1 9G fn tra~ferito al 14° Reggiment-0 art.i· glieria da cr11:npagna per poi passar e nell'artiglieria a cavallo. '.rene.n tc t olonnc~ll u 11el 1904 passò in P . A.. e raggiunse ·i.I g1·ado di colonnello (HHl) n eJhì, riserva. l" - Il cuwl>iamento di di re-,donc nella scuola del condurre per
l'nrti -
g lieri n dn cmu)) ag na . (Iti\·. d'Art. e Gen., 1892). 20 - Pro1,oic;te di rn o(lltlc117,ioni n 1111 b nrdntnr: L uell' m.t i g lietln d a cawpngna. ( Ri Y. d'Art. e Ctn .. 1892). :,'<> - .nrc,·i <:onsid('rnr.i oni e propo::tc cir<·a l'istrnzioue sulln presa {li posizi one per le batterie dell'mt iglicritl da cnrnpngna . (R ii· . d'A r t . e Gen., 1893) .
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2G!)!)
ARTIGLIERI SCRlTTOIU
Ednar<lo. ~ Nato ad Arienzo (NapOlli) nel 1864: clopo aver s uperat.<l i corsi dell'Accademia militare cli T o1·ino fu nominato sot t otenente d'artiglieria nel 1885 e dopo la Scuola d'u,piplicazione, nel 1887 venne promosso tenente al 7° Reggimento da ca,mpagna e qui ndi al 19°. P r omosso capita:no nel 1896 fu trasfe!'ito a,l 18° da campagna e quindi destina t o all'Accademia militare quale com anelante di com1pag11ia e insegnant<~ di Rto1·i11 dell'arte milita re, parte I, dal 1898 al 1903. P assò quindi a l 24° da campagna e promosso maggiore nel J.910 andò al 1su :1vtig1i.eria,· da, cn,m. 1pagna d'oncle nel feb braio 1912 fu marnìato a Modena per la costituzione del 2° R cggilmmto pesante campale. Nel 1912-13 p1·esc parte H,l la campagna. di L ibia e r ientrato iin Itali.a fu a,s segnato nu oYamente al 24° artiglieria: cl'on de nel 1914 passò a11 34° cla campagna cli. nnova fol'wazione e promosso tenente colo1111ello nel 1915 entrò in gu erra come co mrLnda nte di un Gruppo di rnle R eggimento snl fronte cl ella 3a Armata. Fer Ho gra,yem<'nte nel 1915 fu degente p er a1cuni mesi e promosso in tanto eo lonnello nel 1916 fu des tinato a costit uire e comandare il 1:3° Raggruppa men to bombardieri, Q)ar tccipando con esso nel 1917 ,1lle ba.ttag1Iie cl ell'Ortigam <> della Bainsizza. Venne quindi destio1ato a costituire il 71" Ra,ggruwamooto d'assedio passando a far p nrte del XIV O. A . britannico quale coma.ndant,e le a r tiglierie pesanti ò cl Corpo stesso. Ass unse quindi il comando dell'artiglieria della 57" Divi sione partecipando alQe varie azioni del 1918. D urao1te la, gi:an de guerra meritò una medaglia <li bronzo e due croci di. guerra, deHc quali una al valore (1915-16), guadagna111dosi poi la croce <li. cavaliere dell' O.M. S . alla Bainsh:za (1917) e quella cli nfil ciale dello stes:'io Oi-dine a. Vit torio Venet o. L asciò 1a zon a chmuistizio nel 1D19 e fu destin ato a, ri · <·ostit nil'e il Comando del 4- RPggi.111<•J1to nrtigli eria da costa a Mcssirn:L ecl i.n i-eguito al Com an<fo ,de1l Deposito del 13° artiglieria da rn.rupagna , q uindi alla Direzione d' :1rtiglieria di. Roma, e ,d opo la pr,omozionc ~L geueralo ,d i lu·.igafa venne messo a, disposhione <l <'lla. Di.rezione su perio1·e delle e. p erienze peL' la sii:,temazione degli eRplosivi. La,sc.iat,o il :,:;c~rvizio a ttivo, J1el DE lì'ALCO
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SCHI'ivl"ORI
(185{;-] !)U))
DI MATEltlE AR'l'IGLIEHI<;S CHJD
1923 fu. p1·omosso generale di. ln-igata e nel 1930 nomi.nato gLmt:
ra,le di Divisione. Le varie clestinazio11i avute <la Eduardo De Falco, i va.rii incarichi affidatig1li e da lui semiprc assolti nel modo migliore stanno a provare le di lui qualità professio11iali e particolarmente la sua capacità -0rganizzativa. 1° • Conferenza sul Prisma-telemetro da campagna del capitano Son · chier. (Stab. Tip. lJ'iore11ti110, F ire11ze, 1SH4). 2° - Sinoss"i li tografate d i S tor ia (]elhwte mlliture, parte l•. rrori110, J!JOO).
Dm I<'oo Luigi. - Nato a, Napoli nel 1842 ve:nne, per tit-0li di studio, nominat-0 sottotenente d'artiglieria nel 186(:i alb vigilia della guerra,, e dopo iwer preso valorosamente parte a quelltL carn- I pagna) frequentò i corsi della, Scuoh1.. di a,pplkazio[le d ' a,rti.glie1~ia, e genio. ' Assegnato dapprima, al 3° Regginrnntt, artiglieria, allorchè nel 1870 fu promosso luogotenente venne dest inat-0 prima al 5° poi a.11'11° e quindi al l " Reggi . mento artigli.e rfa. Capitano nel 1877 ve;n . ne trasferito a,l 13° Reggiment o a,r t iglk· ria, da fortezza, ove prestò servizio a nche quando nel 1889 fu promo::;so mag· giore : passò quindi al · 28° Reggiment o Fig. 1208 da, fortezza e poscia venfflc addett o a,lhl Luigi De Feo. Dir<~zfone superiore delle esp<~rien7,e di artiglieria al campo di Ofriè. Promosso t enente c-olonnello nel 1896 fu destinato al Coman<lo d' urti· glierfa <li MantovH, e nel 1898 passò in posizione fLusilia,ria. Ufficiale colto e studioso si distinse sovratntto per l'orpe ra att ivissima e geniale svolta, aJllorchè fu addetto alla, Direzione SU1Pcri.ore delle esperienze. F ""'
I
J.0 - Le cliflìcoltà n el tiro dei gru]Jpi di hiltlerie cmnpali e mezzi per superarle. (Rlv. ù',;\rt. e Gen., 1890) . 2° - Le fortificazioni alla frontiera nord-est delltL ]!'rancia. (Rlv. di Art. e Gen., 18HO).
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ARTlGlo!ImI SCRI'L'TORl ::,, - 11 <·:1 m1011<.: (la <.:aJ.Upngna dell':ll'Yenire. (Hi v. d'Art. e Ucn.,
ISD1).
4° · Drcvi
cons ide1·,1zioni sulla <:ostruzione d elle batterie cl':.isscdio. (Hh·. d 'A1t. e Gen., 1892) . 5° · Alcune idee sulla compilazione delle istrnzioni pratiche di aniglieri n. (Rir. d'Art. e Gen., 18!!2). e;,, - ld(•<· p1·~1lit:h t· s ul tiro delle :tt'l'ig lle1·ic dn fortezza. (HiL cl' Art. e Gen., 1893). 7° - Due ilrgomenti irnportn11ti dell'artiglieri a d'assedio. (Rh'. d'Art. J e Gcn., 1894). s,, · fol la questiouc del futuro ca nno ne da campagna. (Riv. èl'Ar t. ~ C,en .. 1896). !JO - Il <·<·tTo ,·ola11tc e<l il suo irnpiei;:-o in nlc1111e opt>r:tzioni mìlit·ari. (Ri\·. <l' Ar t. e Geu., 1807) . 10° - La llifesa d el Corte Ci tral. (Riv. d'Ar t . e Gen ., 1898) . li• · L'm:sedio di ~trni-bm·g-o nel 1870. (RiY. d'Art. e Gcn., 1S.<J9). 12<> · A;,;:;edi, bomtiarrlnmeHtl e blo<"dli delle piccole pia zze f or ti fra n<:csi nella gti errn fraJJco-ted esca clel J.870-71. (Riv. d'Art . e Gcn., J.900). · 1:::0 - Xor.ioni teori<-he s ui C('rv i rnlanti. (R iv. d'Art. e Ocn. 1904) . l)J.,J G.J1JXNARO Roberto. Na.to nel J.873, entrò all' Accnidc,11t.ia mili bu·c. <li. 'l'otino nel 1890, venne nomina to sottotenc>11 t<' d·:ntip;lieria nel 1892 e dopo cli avei- superato i ror si dell:1. Srnola tl'a.p plicazione <l'art iglieria e genio, n el 1 95 vennè p1·01nossò tenente e dcslinn.to alla 10" B r igata a,rtig11ieria da fo1·tczza . P;,.il'tito quai:.i subito per la colonia Eritrea parte-cipò valol'usameHte alla eampagna éli guena del L 95-%, venll<' fe1'ito al l11 ba ttaglia cli .A.<l1w e fu èlccoi-ato coll med agli,1 fl':wgento al valor milWire. Rientrn(o in Jtalia n el 1897 prestò . crvizio al 13° cd u.l 2:3° Reggimento e m~l 1900 fu trasferito a1ht R. .A.ccademhi militare e nomiinato professo re titolare cli Armi (Portatili f' 'firo. Promosso capitano a, scelta per meriti ccce~ionali nel rnoc; fu destinato n1 Coman do artig1kria da costa e da for tPZ1/.,t in R oma, ,passando qnincli s nccessivamente al 23° R eggimento 1ln campngna, al 4° Il t'gp;imento dn, <·osta, nllo Stabili mento di ei-;perien;1,<' e cost1'u½io11i acronm1 tich,e. a,Jl ' l]Iicio intend enza ciel Oovc1·no dr l'l u. Ci i-e11tti<:a. P romosi:;o maggiore a scelta per esami nel 1915 fu destinal o atl 9° R eggimento dn. forte½r.a e quindi dal 23 maggio ]!-)l !'S al febbrai.o l DJ 7 rinH\ Sc s1~rnpre in zolla di g uerra ncll~ seguenti destinazi oni: Comandante di Gruppo di ar tiglieria
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f;Cl!lT'fU!{I DI
~1.-\TEB m
AllTIGLIEirnRC H E
(185G -1919)
d'a,ssedio e pesante campale, OomanLlaut,c~ di nn G·ruppo bombarde, e nel 1917, promosso tenente colonn ello, Comandanh; del 2° Raggrn1ppamento bombardieri. Nd 1919 cornnndò il Deposito ,del 9" Reggim ento da fortezr.a e quindi (lel ~ R eggimento arli.gli{!I'ÌH pesante. Lasciò il sr~rvizio atti.vo 11el 192L ipa.ssando nella, Riscrrn coil grado cli colonnello . 0
1-0 - Armi portatili a u tomatiche. (lUv. d'Art . e Gen., 190,1). 2° · Le woderne mitragliatrh:i nel!a guerra cmnpale. (H iv. Mii. Ital.. 1905).
3° · La nuova istruzione sn l cavallo dell'artiglieria Equitazione delle reclute. (Hi\·. d'Art. e Gen., 1907). ~.·-
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da
ct1mpilgnn.
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!
Fig. 1210 F.[l)ilio De Giorgis.
J,' ig. ]20() De Gt}IHtaro.
Roberto
DmcaonGT.S Emilio . - Nato a, SustL n el 184:{b entrò nella R. Acca:clcmia miJitare cli Torino rnel 18H3 e nella, primavera del l.SGG passò come sottotenente dd genio nel l"' Reggimento 7.appatori. partecipando a.Ha campagna di guerra.. Nel 1868 fu promosso luogotenente e clt!stinato come ufficiale di com· pa,gnia: alila R. Acca-demia milita.re e quindi comandato frecruentare i corsi della Seuola, cli. g1wrra. dal 1872 al 1874 dopo di che tornò come prnfcssore tit ola re di Architettura an·csso la, R. 1\ ccadcrnia. Promosso capitano del genio nel 'JS7G, passò nel eorlf)o cli S . lVL nel 1881 e fn destinato al Comando del Oo1·po. Nel 188:3 venne pl'Omosso maggiore e
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AltTIGLmrn
SCIU'l'TOIH
destinato al 7° Reggimento fanteria, ma richiamato nello S. M. nel 1884 ebbe varie des tinazioni negtl.i Stati Maggiori territoriali, e nel 1887 promosso tenente colonnello fu s uccessi.vamentc Uapo di S . .M:. clclla Divisione cli Cuneo e q uindi della Divisfonc di R avenna. P r omosso colonnello nel 1"'91 fu destinato al comando -del 4G R eggiment o fanteria e ne l 1 n95 ve1n ne noruinato Capo di . M. del I V O. A. .. Nel 1 ~iS fu promosso maggior genera[<: e nominato Oomamdante delht Brigata cc Casale », e nd 1903 come lenente gcnerafo ebbe il eo:uando della, Divisione d i Cagliari . Nel 1904, passato a tlispo~i r,imw del :Mini~l c1·0 degli Jtstv1·i fu mandato .i n :Ma-ccd01ii.1 ,per rio1·di11ar<> . il sen·izio (li gendarmeria internattion:.ilc, rnii:.sioue éhe il gcnei-ale \Degiorgis assolse superando n111uerosc e gra,vi difficoiltà, e con pie mL soddisfu7,i.0111! delle P otem-:e i nteressute. '.'\fori a Homti: nel 190S. 0
1° - ll ti 1·0 e• r a ,·:111z:1ta <lell:1 fa111,·1·in 11(!1 r·oUJ\1:tli'imeuf·o. (Rlv. d 'Art. e Gcn ., JS!JS). D I<JLLA
CHIESA
Dl
Cmn-11.::'\A~CO
Luigi.
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A.p,partenentE;
ad u01a nobile e vecchia famiglia [)iemontcse che già. aveva dato al sc1·vfaio (I.e] Re e 1l ell1:1 l'n tr ia 1111mc1·osi e va lor-osi ufficiali , ml CCJ ne a Saluzzo nel J 833 e dopo ;,l\·e1· l'iu p era t o i corsi di i:;tndio della R eale Accaclcmia militn r e di 'l'orino, nel 18ii3 fu nomi.nato sot to tnne11te d'nr·tigllieri a e eomanclato a lla Scu ola complementare ,·eu enc1o in seguito <lesti11ato ail Reggiwcnto cln P iaY.½a . Promos.·o luogotenente 'llel 1856, poco prima dell 'inir,io del IH, guerm del 1850 venne trnsferi !,o all.l. 4a battcri:.L da ba.ttaglia comamlm1te cle] Lt l " sezione e peL· l'azione da 1lni svolta e per Ja qnalc [u r idotta a l silen zio nm.~ batteria n emi ca di racchette postata a. poche centinaia di metri, egli ebbe p1'inta una )fouzio.iic; ono1:evolc -e quindi p oi una medaglia d'argento al va lor militaJ'e per la valorosa condotta da lui tenuta all'a½iOlle cl i San Martino. Subito dopo fa c:J,mpaµ:na v<~11ne promosso C'rtpi tano comandante della 2" batte1·i.a del Ì> R eggimento e 111el 1860 si trovò a,Jla pi-<~sa di Fa,no e<l uilla lm.WtgHa. cli Caslelfidnrd o 0
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SCR11'TOnI DI MA'l'l~RITIJ ARfl'I GL!Ef(.BSCHG
(185U-1919)
n1eritai1u]osi uorn se<:onda 1nedagli,1 ·d'a1:g.en to al Yalor militare, mentre poi partecipa,ndo all'assedio di Gaeta si guadagnò una. medaglia, di bronzo. Nel 1864 venne promosso maggiore e destinato alla Dire;1,ione teni.toriale di Genova ove ebbe ad occuparsi di problemi l'iguarda,nti la Fonderia, fi di questioni ooncernenti fa raflinaz.ione del nitro, a rgomenti sui quali stese elaborate i-eilazioni e compilò diligenti m<~moriali. ~el 1872 passò successivamente all'll e quindi al 3'' Reggimento e promosso poi temente colonnello nel 1873 fu dapfp!'im::L trasferito nlla. Direzione terl'itoria.le di Bologna e quindi passò al 13° Reggimento. Nel 1877 raggiunse il grado di colo1meNo e fu destinato quale Direttore dell'artiglieria a Ve1·ona, 1passanclo poi nel 18S2 a comandare il 4" Reggimento artiglieria ·da, campagna. Nel 1SS5 fll proruosso ma.g· giol' gene1'al<~ ed ebbe il comando della brigata «Marche>> ehe temH~ fino al 1889 anno in c ui lasciò il servizio attivo, 1norendo poi a Torino nd ·1S92. 0
rr~,. - -
Fig. 1211 Luigi Della Chiesa cli Cervig-w11;C'o.
Fig. 1212
mrnesto Della Seta .
DELLA SETA Ernesto. Nato a I'i1'Gn7,e nel 1S7l, entrò nella R . Aceadem.ia milita.re di 'l'orino nel 18S7 usc:e11done ne1l 1890 ~otto tenente di artig1i cr ia . Su pera ti i corsi della Scuola, d'applieazionc, nel 1892 fu pro111osso teawnte e desti nato al 19" Reggim<~nto da, campagna. Nel JS98 per la sna ~
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Al:TIGLII<:RI SC HITTOTII
loùeYole condotta ncllà r epressione dei tumulti <li Livornv vem1e dee;ol'ato di rned:i.glia di. brorrno, e nel HlOO fo chia1rnLto come insegnante agginnto cli Balistica alla Scuola d'applicazio,nc d ·n rtigli e1·ia e geni.o rimo.ncncl ovi fìll o aJl 1903, anno in c ui. v<•mte promos ·o capitano e destinato successivamente al l° Reggimento da rosta e quimli al 19° da cam[)tLgmL. Entrò in guerra nel 1915 col gra<lo di maggiore; conseguì nel 19lG la promozione a tenente colo111n ello e n el 1917 p1·on1.osso colomiello comandò l' 11° H.cggimento da ca.inpagna, assumendo, dm·nnte la battaglia del PiaYe 11el giugno 191 ', i1l Coman do dell'a,r tigHcrin, d ella 33~ Division e e per h1 sagn cc e lwill::rnlc a,zione di coniando da lui svolta in qnclJe trarngl iate gi ol'nate di battaglie e <li combattimenti fu decora,to deJla eroce (li cavaliere clell'O.M.S .. Subito clopo 1a g-uerra, nel 1919 comand ò il D eposito del 34" R eggimento da c·n.mpagna, 1wl. J.u20 lasciò il ~ervi7,io at· tiYo e fu quinclj promosso genera le di brigata. nel ]!),2G e poscia, ornl J 934 promosso generale di di visione nella, Riserva. - L'urtigliel'ia dell:.t 33" l)i\·isionc nella llattaglla del PiaYc. (Opu , scolo a stnwpa, 1/.-ona di guerra, 1918).
1.0
D8LT/ Ono Ile1·mil Ago. lino . - Nato ,nel 1872 a, ì\fottolu (Lecce) fn allieYo del Co1l<'gio 111ilitat e di ):!ila.no cd entrò ama R . .Accadernia milita.re di 'l'orino 1tel 18 ui-;cendon e sottotenent e di crwalleria, nel 1890 e qnindi p::1. sando nello stes so :.Lnno n ell'Anna d'n,rtigli cl'ia su[l)eraindo qui111di i. corsi clelfa Scuola cl'applica7,ione da l J ,, 90 a l 1892. Promosso tenente nel 1892 vcmw assegnato . al 215° R eggimento a1·t ig]i.ei-i:1 da campa g 1rn }Wl' pa:--sare q11incli nel 1895 alla 4-a B l'igata a rtiglieria, da, fortezza, 01 el 18!-'lG all ' " Bdgnta clella stessa s p('ci:ili h1 e poscia 01el J 900 a l l" Reggimento cl'a1·tiglierin.. da, montagna. P romosso capitano n el 190;3 fu trasferi.t-0 a l 2° R c gg imcmlo artig-lierin cfa c·osta, rwr p.1ssu.1·e in seguito nel 1908 a11l'Jl R eggimento arliglic1·ia ùa campagna e [loscia nel HlJ4 al 2° R<!p:p;imento cln montng,na. Prese parte a.lla. cn,mpap;na, cli Libia l912-J3 e promosso maggiore nel marzo 1915 anelò al 23° R ep;gimento ùa, campagna ed entrò in guerr a, con esso com,rndarn1o il 2<' G eurppo d1c si schierò nei pressi di 0
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SCRl'l''l' OHI DI i\iA'l'ERIEJ AitTlG LIERESCH1,;
(1856-1919)
Falca.de, poi snl costone di Cam.p,ovedil di fronte al Col di Lana prcnd~ndo parte a, tutte le azioni svoltesi in q nesto settore. ~e.l 1916 egli era col suo gruppo sull'Altopiano di Asiago cd ebbe modo di distinguersi neillc varie azioni svoltesi in tale anno su q nel fronte. Promosso tenente colonnello nel 1917 morì poi ai Torino in ta1e anno, all'Ospedale militaire. 10 - For mazione ·e funzionameu to rli uua batteria da montagna pro\'· visori a alle lllanovre combinate con la R. }farina . (Riv. M ii. Ital. 1009). 2° - Sull'istruzio11e della batteria da campagna. (Riv. d'Art. e Geu., 1910). 3<> - Per il soldato. (R iv. Mii. Ital., 19U). 40 - Tl 30 maggio e gli artiglkiri italiani in Libia. (Riv. M.il. Ttal., 1912).
5<> - Agli artiglieri da lllontagna caduti in Libia servenòo la Patria. (R iv. Mii. ltal., 19H). 6° - L'istrmd one a i.:axallo per le h;1tterie da cnlllpagu.1. (R iv. Mii. Itill .. ]!)14) .
.7° - L'Artiglieria da camriagna su lle Alpi. (Riv. Mii. Itnl., 8° - llatterie someggiate. (Riv. Mii. Ilal., 1917). DEL Po::,:7,0
A
lesRandro. -
Nato
mm).
:t
Miumnola (Jtcgg.io Calabria) n el 18ù!J, entrò nl Gollcgfo militrm~ clcDa Nrn1 ziu.telJa nel JS81, e s uperati i qua.ttro corsi passò nel J8SG alla R Acca{lcmia militare cli 'L'oI·ino donde~ uscì 11cl l88S sottotPnen ti c1'artig1h~ria. Freqne,ntata In. Scuola d'applicazione fu promosso tenent<~ rn•l 188!) e destinato al 24° R,Pgg'i· mento da campagna. Nel 1.901 <·on.seguì la promozione a, capita.no ve.1wrnlo Sn(·.eessivamen te d<·i~din nto al (i° Ti eggi m<~1.1 . Fig. 1218 to ·da <:flmpagnn, alht Direzione <l 'arti · A l e;,~nmlro .1>el Pozzo. gl ierfa, lli :Mcsl'd1w., a I 2Z Rcggbnento .<Ja, campagua, e ne.I 101 O 11110Yarnea1t<~ .al la Dfr.ezione <l'm' tiµ;lì ei·ia .èJi Mes!';i11a. Promosso maggiore 111el 1913 passò al :3° R cggimento artig-Liel'ia d,1 forte1,1.n, nel 1914 fn per alcuni mesi corn anclato al1'Is1wttorato gern~ralc ,cl'artigJiel'iit e nel maggio l!)J G f.mtrò in guerra qrn1fo Comar: · 0
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AH'l'ICLlERI SCRITTORI
daa1te di Gruppo. ~romosso tenente colounelle ([l,el 1915 comanclò il 6° Gruppo battel'ie d'assedio p1·esso il II C. A ., e al principio del 1916 disimpegnò molto lodevolmeutc la cat'ica di Capo-uflicio t iro presso il Comando d'artigli eria del pre detto II C. A .. Nel settembre cli tale anno con fu nzioni del g-rado s uperiore comandò 1'11° Raggruppamento d'assedio pl'esso .il XX e il XXU O. A., e nel novembre ebbe la pnnuo zione f:L colonncHo J)er rne1·ito di guen tt pe1· l' attività, la competenza e il valore personale spiega ti d tu·ante le varie azioni. Nel 1917 comandò sncceshamente l'artiglieria, della 26' Divisione e l 'artiglieria cl.el setto1:e ovest p1·esso il XX C. A. gnadagnandosi hL Croce di cavaliere delll'0.)1 .S. per le ri petute e co~icuc pro,e di coraggio, di competenza e di abili~ coma,ndo date nelle val'ie azioni alle ifol ette e sull' Alti)}iano di Asiago. Nel 191 comandò il complesso orientale del XXI[ O. A., il 3° compl esso ù'artiglieria a disposizione delJa 6· Arrnafa, e quin di la, R iserva mobile d'artiglie1:ia ddl' Armato, stessa, conseguendo una medaglia d'argen to al v. m. per le ripetute esemplari 1prove di coraggio e d'abnegazionè date durante tutta la, guerra . Nel gennaio 191!) com.andò il P Mco d'arLiglicria, <.l'a,ssecli.o ùell,1, 6· A.1·mata. e 11el febbmio passò u, comandare il 2° ReggimeHto cla foi-tezza (cost a), (~ clopo pochi mesi fu assegnato n,l l 'Ispctto.rato delle costruzioni d' artiglieri~, mentr<~ poi dal 1920 al 1!)24 fu destinato alla Direzione ùeHa S cuola, centrale d'artiglieria., confermamelo ovun que le sue doti di studioso, <li or gani¼zatorc e di istruttore sagaree e competente. Promosso generale di brigata nel ·1924, comandò iprìma l'artiglieria del Corpo d'Armata di Trieste e quindi l'artiglieria del Corpo d'Armata di Rqma dal 1925 al 1929, e, p1·omosso in t a1le a nno generale di Divisione, assunse e tenne per due an ni il Co· m:Mclo della Divisione mHiutre di Ravenna venendo poi nel 1931 nominato gi udice effettivo JPr<::sso il Tribnna'l e Suprema milita re, e <:ontemporaneamentc membro di 1numerose ed importanti Commissioni. Lasciò il servizio attivo nel 1933 ; ne1 1934 fu nominato vice-presidente del Comitato centrale intermin isteriale per la protezione antiaerea, e nel 1938, dopo 110 br<>ve richiamo i 11 -
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S CHT'l'TORI Dt MA'.l'ERIE ARTIGLIEHlliSCHm
(1856-1919)
servizi()., ass.unsc iJl grado di generale di Corpo d'Armata nella Riserva,. Oollabora,tore di. questa Storia dell' ~'-\.rtiglieria Italiana, Alessandro del P.ozzo è fra quegli scrittori militari che, se !Pure, sc;:·jssero molto, i loro · scri.tti rimasero forzf:1,t:ùnentt' anonimi , anche se ebbero l'onor<~ della, riproduzione tipogra.fì. ca, la massima divulgazione e i1l ma,g gior nnmcro di lettori sovra,tutt{> fra ufficiali dell'Arma. Fin dal 1913 l'a,llora capitano Del Pozzo compilò le « Norme per la preiparazione ·dei mezzi per l'impiego clell'artiglie1·ia >> nonc:hè li,L relativa, « Istruzione definitiva >>. N eil 1917 venne incaricato cli oompleta,re le Istru1,ioni. per la preparar.ione cle1 tiro dell'artiglieri:1 nell'a,tta-cco >> e di compila.re analoghe « Istruzioni per la, [)reparazione del tiro nella, difesa >> ; a,ncora nel 1917 gli fu (~ommesso il compito di radunare, ordinare e coordimare osservazio11i e modifiche da, introdursi nellle nuove « Norme e criteri di irn1piego clell' a.rti.glieria )). DIDL J?RA Emanuele. - Nacque a. Tr<~viso nel lSGl ed ivi morì nel 1927. Allievo dell'Accademia militare di Torino venne nominato sottot<~uente <.l'artig- li.er·in nel 1S83 e snpe rati i corsi della Scuola d'applicazione fn promosso tenente nel 1885 e desti.nato successivamente a.i Reggimenti cl'artig11ierir1 9° e 2r. Promosso capitano nel 1894 passò al Comando d'artiglieria di Ronw, e nel lS!)G fu trasferit o al Comando d'artiglieria di 'l'orino. Dopo aver frequentato con successo j corsi della Scuola <l i. guerra passò al 20° Reggimeut•) art.i.glieria e {:hiamato in segui.to nel Corpo d i S . M: . prestò servizio al Oomarnlo ·d ella Divisi,otne di Padova. Promosso maggiore nel 1807 fu trasferito al 20° Reggimento e andò quJn. di com.e Capo c1i S. 1M: . al Comando della, Divisione cli Verona passando ,i n seguito a,1 Ooma,ndo del Corpo. Rientrato in a,rtiglieria e destinato al 2l" Reggimento prese quindi [f>fLrte alla campagna di Libia meritamelo una medaglia, di br,onzo al v. m . alla, battaglia, cli A.in Zara: pr,omosso tenent<~ colonnello nel 1913 fu trasferito . a,11'8" Reggimento da, eampagna raggi.uugendo poi il grado di colonnel!J.o d'artiglieria nel 1915. Come tale comandò nn Raggruppa175
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ARTIGLIERI SCRl'ITORI
mento nella zona di 'rolmino ed ebbe così modo di esplica1·e la sua capa<:ità p rofessi0111ale di artigliere. Promosso maggior generale n el 1917 comandò dapprima la Brigata « Emilia>) e quindi la 53a Divisione meritandosi una medaglia d'ar gento al v. m. e la croce di cavali.ere cleJll' O:M.S .. Subito dqpo la guerra comandò la Divisione tel'ritoriale di Torino; nel 1920 lasciò il servizio attiYo e nel 1923 venne nominafo gen erale di divisione nella Riserva. 10 • Dell'~ame dei puntatori scelti nelle batterie d a campagna. (Riv. d' .Art. e Gen ., 1892) . 2° • Dell'istruzione sull'esecu::1ione delle scuole di tiro . (Riv. d'Art. e Gen., 1893). o" . La conclotta del fu oco dell'artiglieri a da carn1~0. (Riv. d' .Art. e Gen., 189G) . 4° • Nole sull'istruzione del tiro per l'artiglieria da campo. (Riv. ,li .Art. e Gen., 1895). [i<, • impiego àelle gl'antli nnltà <li guerra. (Hiv. Mil. Ttal., lHO::i). 6<> - Schema di progetto 11er il riordinamento delle carriere degli Ufllciali di fanteria. (Hi,. l\Cil. Ital., 1908). 7° - In di fesa (lello schem::i di progetto per il riorclinomento della carriera clegli Ufficiali di ftu1teria. (Hiv. iVlil. Ita ., J908) .
D m LUIGI Angelo . - Nacque a Milano nel 1846 () dopo i tre anni di corso dell'Accademia militare di Torino, nel 1864 fu ID.Ominato sottotenente cl'a.rtiglieria e frequentò la Scuola, d'applicazione d'artiglieria e genio. Com.e sottotenente pre se parte alla c::.i:mpagna del 1866 e prestò quindi servi.zio aj 7° Reg·gimento artigli.e ria, : nel 1868 venne promosso luog,otenente e come tale partecipò alla campagna del 1870. Promosso capitano nel 1875 fu tra~ferito alla Dire7.ione d'artiglieria di Verona prestando poi sucessivame11te servizio ail 13° artiglieria, al Ministero della Guerra, al Comitato d'art iglieria e genio ed al Comando ter ritoria,l e d'al'tiglicria in Torino, insegnando nel frattemll)o all'Accademia mil itare d i Torino Kozioni d'artiglieria dal 1885 al 1887. Promosso maggiore, nel 1887 fu assegnato al 9° R eggi· mento artig1licria ove rimase runche dopo la promozione a tenente colonnello rnel 1894, ed in s.eguito ipassò all'I spettorato d'artiglieria da campagna. Raggiunse il grado di co-
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SCR1'.r'.l'ORI DI MA'.mnrn AU'.rIGL1ER1llSCHE
(1856-1919)
lonnello nel 1898 e dopo di av<~r diretto la Scuola centrale di tiro d'artiglieria comandò il 3° Reggimento da campagna. Passò nella Risei-va ne1l 1904 e nel 1911, poco dopo aver ot. tenuto la promozione a generale morì in l\Hlano. 1° Come si possono preparare le pa ttuglie nei Reggimenti d' Artiglìe· ria da campagna: (Riv. d'Art. e Gen., 1901) . . 2° - Per la pattuglia cl'artiglieria. (Riv. Mi!. Ital., 1902). 3° - 'l'iri di brigata con scopo tat tico, presenziati dagli ufficiali superiori cli fanteria e cavalleria del VI Corpo d'Armata. (Riv. :XCil. Ttal., 1902) . 4° - Spunti per la commiss ione d ' inclliesta sull'Amministrazione della guerra. (Roma, Cns a Ed. lta l, ]()08).
DE YIARCHI Rutilio. - Nacque a Roverchiara (Verona) e morì a Genova (1865-1939) . l<'requentò i. corsi della Scuola milita.re di Caserta da,l 188~1 al 1891 e nominato sottotenente di artigl ieria fu assegnato all'artiglieria da montagrnL. ~t'enente nel 1896 prestò servizio al l" Regg. artigJi.crin da. CH,mpagna ed alla Scuola centra.le di tiro. Capitano Hel Hl07 :fu tra,sferito all'l1° Reggimento artiglieria da campagna. rrese parte alla campagna cli. Li.bia e successivamente passò al 1° Heggimento cla costa cd indi al 9° camp .. Maggiore Bel 1D15, tern~nte colonnello nel Hl17 e colonnello l'anno dopo, si Fig. 1214 guada,gnò nella. gra,nde guerra, una. meda,. Rutilio De Marchi. glia d'argento a,l v. m. dando ripetute e brilla,nti prove del suo coraggio personale, del proprio ascendente sui suoi subordinati, e del la sua, compe· tenza prof essiouale. Nel 1924 andò in P.A.S. e 1·aggi11nse il grado di gcneral~~ di brigata nella riserva nel 1932. 1° - Per l' Italia in armi nel presente e nell'avvenire. (Torino, Stabilimento '.J:-ip. Naz., 1916). 2° - Puntamento e tiro delle artig lierie con 90 problemi sul tiro. (Ore· mona , P ezzi, J 9l.7).
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A!lTlGLIEIH
SCiffl•roru
DE MARIA Alarnarnno. - Na.to nel 1866 ad Alfonsine (Ravenna), dopo aver superato i corsi dell'Accademia militare venne nomi.nato sottotenente d'artig11ieri.a nel 1885, e dopo la Scuola d'apir>Jicazione promosso tenente nel 1888 fu assegnato al 3° Reggimento da campagna e quindi a.ll'a.rtiglieria da montagna. Promosso caipitano nel 1897 venne destinato al 14° Reggimento, qnindi nuova.mente all'artiglieria da monta,gna ed in seguito all'Officina e-o struzione di Napoli e comaoulato alla Direzione di Torino per frequentare il corso superi:ore di Elettrotecnica presso i1l R. Museo IndustriaJe . Superato brillantemente ta.le corso ed il relativo esa,me fu assegmato all'Officina di costruzioni di Torino e rn~l 1.903 passò alla Scuola, d'applicazione d'artiglieria e genio come insegnante di. Applicazioni elettriche da.l 1904 al 1909. Ritornò quindi per 1poco ten1po aJ1l'O:fficina di costru · zionc di Torino e nel 1910 lasciò il servizio atti.vo.
1° - Forni elettrici per la vroduzione dell'acciaio. (Ed . Ul06, 'J;ip. G. Paris, Torino, Stampato). 2° - La vettura automobile. (Ed. 1907, '.rip. Lattes & c., '.rorino, Stampato). 8<> - Nozioni di elcttrotceuic:a. ('l'ip. JD. :Paris, Torino, Litografato a mano). 4° - Nozioni di elettrotecnica. (Ed. 1018, Tip. Lattes & C., Torino. Stnmpato). 5° - Navigazione aerea (Aviazione)". (Rd. 1919, Casa IIoeplì, Milano, Stampato). DE MAUTNIS 81'EKD,\HDO Alberto. ~ Nato a Cava dei 'l'irreni. nel 1SG8 fn aJli.ev,o dell'Accademia mili.tare di Tori. . no, e nominato sottotenente d'artigli.e r:i1~ nel 188'7, dopò ,Wf't SU[)erato i corsi della Scuola, d'a,pplica.zione d'artiglieria (:: genio venne promosso tenente nel 1889 e i1ss<~gnato a.Il 10·; artiglieria da campagna ,ove rimase fino al 1896, anno in cui fu chiamato a.cl insegurn,rc Armi e Tir,o alla Scuoh1 militare di Modena. Prestò poi servizio alla '7" Brigata da fortezza ed in seguito fr.eqnentò con successo la, Scuola di guerra. Promosso ca,pitano nel l!JOl vene desti(nato alla Direzione d'a,rtiglieria di Torino e nel HJO,b fn trm,fcrito al J 2" arti. -
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SC!tlTTORl DI MA'l' I:;Hll•: AU'l'IGLIERESC HE
(J.85G-191U)
glieria per passare poi nelll'anno succesivo nello Stato l\Ia.,g giore destinato al comamdo della Divisione di Palermo. Promosso ma,ggiore nel 1912 passò al 4° a,r tiglieria,, successivamente rientrò nello Sta,to Maggi.ore e poseia al 35'' ~Lrtiglieria, mentre da,l 1911 al 1913 fu 1I1ostro Addetto militare a Ber na, a Bruxelles ed alil' Aia. Promosso tenente colonelJo ,cli S. :NL nel U)J5, entrò in guerra come Oaipo di S. M. cl~lla 17" Divisi.one, e nominato colouneUo nel J911f coprì la carica di Ca.po di S. M. clel XXIV C . A. di nuova formazione. l)romosso brigadiere generale per merito di guerra nel 1917, dal febbraio al giugno fu addetto al Comando Supremo ·fran cese qoa1e ufficiale di collegamenio, e quindi nell'estate del 1917 ebbe il comando della Brigata << Livorno >> distinguendo~i in modo particolare alla battaglia della Bainsizza, ~1ella quale d,rndo esempio di slancio e sereno disprezr.o del per·icolo, sebbene dne volte f<~rito ed in un momento difficile dell'azione, la sua, opera coneorse etlìcaeemente al successo : fu per ciò decorato della croce cli cavaliere dell'O.M.S., e quindi poi distinguendosi ancora per val0 re personale e sagacia di comando ad AgnaF ig. 1215 no-Gallavia,no nell'ottobre 1917, rimase A. De lVlarinis Stendardo. gravemente ferito meritandosi un a, medaglia d' argen to al v. m . mentre poi un'altra medaglia d' argento ebbe per l'azione a Monte Melago nel dicembre 1917. Nel 1918 fu Direttòec di una Semola, ufficiali in zona di guerra, e dopo l'armistizio comandò la, Briga ta e< Tanaro » il1 Albania. Nel 1920 rappresentò l'Ita.fia ne11la Commissione iJ11tcralleata in Alta Slesia e nel 1922 fu inviato .come Minist ro plenhpote1rniario presso la Società delle Nazioni. Nel 1923 laseiò il servi.zio attivo e consegu ì. la, promozione a generale di divisione, e poi a generale di Cor po d'Armata neil 1932. Per le sue molteplici bememerenz-e nel . 1923 fu nornio1ato Senatore del R egno e nel 1932 1\'linistro di Stato. Morì nell'ottobre 1940 a Cava dei fi rreni. -
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AR'.rIGLIImr SÒlI'fi'OHI
.Scrittore eleguinte e oi-aLOl'e pe1·::,1Lmsivo ~nhi:;e 111olti attiooli su giornali e riviste; parlò in enato in occasione di. discussioni cli carattere militare e diresse la, Rivista « E chi e Commenti». 1° - Per le nostre istituzioni militari. (Palermo, Reber , 1000). 2° - Vittorio Emanuele III, nei primi venticinque nuui del suo Regno. (Bologna, Zanichelli, · 1025). D1,1 MA'ivl'EIS F'ilip1po. Na,cque nel 1868 . Sottotenente nel 188"7, frequentò la Scuola d'applicazio;nc ·<l'artiglieria ,~ genio e promosso tenente nel 1889, prestò servizio a1l .14: Reggimento artiglieria da campagna ed indi fu comand ato alla Scuola di guerra,, su,peran<lone con succe so i tre anni di corso. Capita.no nel 1899 fu trasferito al 1° Rcggimc~nto arti.glieria e successivamente alla Direzione d'm·tiglicria di Roma; venne poi comandato al Ministero della, guena e<l in seguito trasferito al 13° Reggimento artigl'ieria. Promosso maggiore nel 1912 passò al 2° Reggiwento e tenente colonnetllo nel 1915 prese parte alla g·ra01ùe gu(~n.1..
10 - Sulla preparazione. degli urlici:1li dcli' a niglieria d:i C:alllpni,:na. (RiL <1' Art. e Gen., 1003). 2° L'artiglieri a n elle nuove norme generali per l' impiego rlclle grau,ìi unità di guerra. (Riv. d'Art. e Gen., 1010).
DE MAYO Guido. - Nacque nel 1S65 e chiamnto (l:tpprima. cc Mayo », a1el 1897 fu autorizzato a variare il !{WO · prio cognome in Dc Thfayo. Superati i corsi della Senola mi. · lita1:e di Modena venne nominato sottotenente cli fanteria ne1 1894 e ~segnato al 26° Reggi.mento ; promosso tenente nel 1887 11ello stesso Reggimc!llto, nel 1890 ttndò a, prestare servizio al Collegio militare di Firen7,e e nell'anno !mccessivo passò a1l Collegio militare di Napoli, ritornando qnincli 1wl 1894, al 26° fanteria [)er passal'e nel 1897 al 75° Reggimento. Promosso capitano nel 1898 fu trasferito al 76° Reggimm1to fanteria e snccessivamente pas8ù ·a11 6:3°, ,poi al ;';5° e quindi nel 1908 al 19° Reggimento, comandato al Corpo di S. M.. Promosso maggiore nel 1911 fn trasferito al 3° Reg· -
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SCHl'l'TORI DI MA'J.'ll:RlE AR'l'IGLIEREJSCHID
(1856-1919)
gimento fanteria restando ancora comandato al Corpo di S. U. , e nel 1914 rientrò al ipredetto Reggimento. 1° - Polvere senza fumo e piccolo calibro. (Conferenza - Riv. Mil. I tal.. 1890).
2° - I'el monumento ad uu glorioso artigliere. (Rlv. d'Art. e Gen.. ]902).
Dm M:mmcr Eduardo. - Na.cq ue a Napoli n<~l 1857 e dopo di essere stato nel 1873 al'lievo del 2° cor so della Scuola militare di Modena entrò all'Accademia militare di Torfo10 nel 1874 e fu nominato sottot enente d'artiglieria, nel 187G. Superat i con uccesso i corsi della. Scnola d'applicnzione d'artiglierfa e genio venne promosso tenente nel 1879 e prestò succesi:livamente Cl'"izio ai R eg gimenti 11° e 1°; p1·omosso capitano nel 1884 passò successiva,m e.nte all' Arsena,l e cli costru½ioni di 'rorino, alla Compagnia operai, al 5° ed al 17° Re~gimento arti.gliel'ia, e al comH(llllo dell'artiglieria, campale di Milano. Fig. 1216 Sf'g-u'ì qui n cli con successo i corsi Eduardo De Medici. clcllf:L Scuola di guerra dal 1891 al 18!l3. e quin di rima11<111do nell'Arma passò al 17° R eggiment o artiglieda, e promosso maggiore nel 1 98 fu 'Lmsf.eri to aJ1'8° Reggimento . Pl'omosso nel 1904 te11ente colonnello ritornò al Comando dell'artiglieria campale di :Milano per passare in seguito alla Direzione cl'artigJieria, cli Mantova . Ra,ggiunsc il grado cH colonnello nel 1910 e fu sncessivamernte Direttore d'artigilieria a. Mantova, Ooman<lante il 19° R eggimen to artiglieria da campagna dal 1!)11 al 1913 e Direttore d'artiglierirL a Torino. Promosso maggior generale nel 1915, prese parte al.Ja grande guerra negli anni 19) 5-16 quale Comandante l'arti· gli.cria del X C. A .. Nel 1917 fu n10minato Comandan te i1J1 ~ deil Centro Mobilitazione d'a.rtiglierifL a Torino, e lasèiato in --seguHo il servizio attivo, n<"l 1923 raggiun ~e il gf'ade <l i. -
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ARTIGLrnRI SCRITl'OHl
generale di <livisione nella Ris<~na, e mori ad Alassio n el 1938. Ufliciale colto e studioso, il De Medici fu abile confe renziere di a,rgomenti militari e ::issidno scrit tol'i su vai·ii gior-
na.li e riviste. J 0 - L e mitr:.igliere ritornano <li moda. (Riv. :\iil. '!tal., 1901). 2" - La legione italica da Digione n TreuLo. (F.ur!co Yog bcra, Homa .
1904).
DFJ P WNrnn Augusto. - Orinndo cla a,ntica nobile famiglia della S avoia :nacque a Torino nel ]879 e, dopo essere sta,· to distintissimo a!llievo della R. AccademhL militare di 'rorino. f u nom.inato .·ottoten en te d' a1·ligli-e1·ia 11 el rn!)f.l e corna-ndU:Lo a rreq11cnLur1~ i cor::;i della R. S cuola d'applicazion e di artigl ie1fa e genio d e superò clnssificall(1osi 1° ciel suo r.,orso. l-'t·omosso te· nemte nel J 900, fu a sscgmLto all a 10~ Brig'ùta ar(;iglied.n, da forte,,;z:1 e nel settembre 1902 trasferito al 13° Regg·imento artiglieria, da campagna ,ov-c timase finchè, promosso capi tano a scelta 01el ·t 910, passò alla Scuola, cen trn,Je <li. tiro d 'artiglieria -da fortezza a Bracciano e qnindi JH>l 191] al 1° R eggi me11 lo da, camFig. 1217 pagm1, C{>llrn:ndato all'ispettorato g-cme, Augusto De Piguier. ra1e (l'artiglieria. Nel 19H-12 prese parte al la ca,rnpa:g11a di Libia e rientrato in Italia rimase al 1° Reggimonto da campagna. Nel mHggio 1915 entrò in guena comandando la 2.. batteria da 75 O. K . co.ntroaerei sul fronte della 3" Annata , fu r.n·omosso maggiore nel 1915 e tenente colonnello per merito di guerra- nel 1917: 111<:lllo stesso 1917 raggiunse il gra,do di c-o1onnello e -comandò successivamente, come maggiore e tenen te colonnello un Gruppo da 102/ 35 nelle a,zi.oni <la agosto 19J 6 al giugno Hll7 sul fron te Carsico, e oome tenen te colonnello e poi coloJmello successivamente il 10° ed il 51° Raggruppamento nsseùio sul Carso e sul Piave, e quindi,_ -dopo di avere per quattro mesi -
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scnr.r:rorn DI i\1A'l'l~RIFJ AR'l'IGLIEHESCHl1] (1856-1919)
disimpegnato .I.e funzioni cli Capo Utlìcio del Comando artigli<~ria -dell'Armata,. altipiani, comandò il 7" Raggrnppament,o d'assedio sull'aJtipiano di Asiago: nel febbraio 1918 fu de· corato di medaglia d'argento al v. m. snl campo. All'a.rmistizio, fece pa,rte della Oomrn.issione d'esame dei materiali catturati al nemico presso il Comando Supremo. Successivamente nel 1Hl9 fu comandato IJ)resso l'Ispettorato costruzioni d'artiglieria, quindi nel 1920 fu :1ssegnato alla Scuola centrale d'artiglieria, per !l)Oi pa.ssare nel 1924 i1 co manduc pi-ima n 9° Reggimento artigHeria da campagna e nel H)26 la, Scuola centrale ·dl tiro d'artiglieria .in N<~ttnno . Promosso generale di bri.ga.ta. n~l 1930 comandò l'artiglierin.. del Corpo cl' Armata di rrorino e nell.',o ttobre 1931 fu addetto all'Ispettorato d'artiglieria in Roma,. Prorn.osso generale di divisi{HlC nel 1933, ebbe il coma,ndo deill~L Divisione di Bologna e poi quello della l" Divisi.on e celere, e nel . settembre 1934 fu nominato Ispettore dell'artiglieria, ca.rica che coprì fi1110 a,l 15 febbraio 1937. Generale di Corpo d'Armata nel 1937 fu destin ato al Gomarn:lo d<~l Corpo cl' Armata, .d i Cagliari. fino al novembre 1940, venendo in seguito nomi.nato Ispettore superiore dei Servi½i 'l'ecntci. · U:fficiaO.e distintissimo , studioso, colto, ed aippassionato del servizio, [)ercorse una rapida ·e brillante ca.rri<~ra, rima· nenclo sempre 111.ell' Arma e in essa, affermandosi per competenza e per pratica profcssiona.lc. Sovratutto- alla, Scuola, cootrale cli t iro seppe farsi apprezzare per il suo sa,pel'e e iper ]a genialità. di. ap(Plitazione dei principii scienti:fid e tee· nici. al tiro delle va.rie artiglierie, . specializzandosi in · modo particoilare nell'orga,nizzazione clei tiri contraerei. 1° - L'a rtiglieria nel combatlimento. (Coopcra~ione delle Armi, 20 . RHlessioni sul tiro di sbarramento. (Cooperazione delle 1924) . S0 - Considerazioni sulla difesa controaerei. (Riv. d'Art. Ei Gen., 4° - L'artiglieria in guerra dl movimento. (Riv. cl' Art. e Gen.,
1021). Armi, 1931). 1035).
DE RADA MJ chele. - Nato a, Messina nd 1838, a'll'inizio della sua ca,r-riera, mili.tare appartenne all'Esercito napoletano conseguendo il gra,do di luogotenente cl'artiglicriH. Pas-
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AR'J :'IOLIERI SCRl'l".l.'OIU
sato n~l' Esercito italiano fu nolJ'.linato capibtno <l' artiglieria nel l 'GO e destinato s1H·.c-essiYaru('11le ai Reggimenti 1° e 2°. P rese parte alla campagna del 1S66, e nel 1SG9-70 venne comandato al 1\finister,o della Guerra.. Pto111 osso maggior\~ nel 1871 - ritornò al 2° Reggime11to artiglie1fa o,-e rimase anche da tenente colonnello (1877) : con tal e graclo coman dò il ]2° Reggi.mento artìgli.eria -e prom osso colonnelilo nel 1882 comandò successivamente il 16° R eggi mcll to artiglieria clu, fo rtezza e il J Reggimento da camptLg11:1. N el 1890 fu nominato Coma.ncla nte l'al'tiglicria da cam · pagna in Roma e nel 1 91 venne jpromosso maggio!' generale. Il nome del De lhcl a, è sopratutto 1·iconla t o pe1·cllè <~gli. fu uno dei più -convinti propugnatori della « ~cuola UHica » per la formazione degli uffi.cia,li <l elle va1·ie A1·111L ed alFuopo -con numerosi articoli su riviste ·e giornali egli Ri fece tenace pala-clino di una ntRta riforma degli Istituti militari. O
J o - .Ar tiglieria tec:nkn
ed ingegDcri:t m il ita!'!.). (Riv. .\lil. lLal., 1800) .
F ig. 1218 l\Iichele De Harla.
Flg. 1210' Eugenio De Rossi.
D w Rossr E ugenio . - Nacque a Brescia nel 1863 e f u promosso sottotenente di fa nteria nel 1882. P assò successi vamen te nei bersag1ieri e fu insegna ntB alla Scuola di guerril. (1912) ove rimase anche da colonnello con l'incarico di co-
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SCRI'f'.l'OJ.!l DI MNl'Enm ARTfGLlERESCH E
(185(;-1919)
mandan Le in 2". Nel 1913 andò a coma.nda,r e il 12° Reggimen · to bersagil ieri e nel 1915 fu promosso maggior generale. Nel · l'attacco del Mer~ly volle condurre personH.lmente -all'assal to il suo R e;ggiment o, vi rimase ferito gravement(~ e f u decoralo ùi medaglia, cl'a1·gento. Dopo la guerra fu nominat,> direttore -del Museo dei bersaglieri in Roma. Scrittore militare brillante ed efficace ha scritto alcune~ opere ed ha eolìl aborato a molte riviste : presso l'Ufficio Sto1·ie-o raccolse il material~ 1per la storia dell'Eritr-e a e pubblicò diverse Memorie Storich(~ Militari. l"' - Urnl brigata d'artigll<1l"ia italiana all'armata d' lDlvezia, 1799. (Riv. d'Art. e Gen., 1900). :!" - 11 colomwllo <lell" artiglleria navoletana L\.lessnmlro Begani. (Rii•. d 'An. e Gen., 1911) , 3° - Fasdcolo III del Volmne III (Anno 11)10) delle Melllor ie Storiche Militari: La cavalleria napoletana nell'Alta Italia dal J.794 a l 1796 - La cavalleJ:ia uella g iornata di Mondovì nel J.796 - Il Reggimento italiano cli cavalleria I lissa1·i-Cisalpino, poi Dragoni della Regina dal 1798 al J.814 - La d ifesa di Porto ]'erraio n el 1801-02 - Il Reggimento i taliano c accia tori reali nella cnm1rngna del JS07 in Germania - Una D ivisiom• italiana all'assedio di Colberg nel 1807, 4° - Fascicolo T.V del Volume III (An no l !JlO) llelle .Memorie Stor ic:l!e ?dilita ri: l i gen. l:'eiri nel '.rrcutiDo nel 180H - La cavalleria italiana alla Grnmle Armata uel 1813 in Gcrw ania - La brigata italiana Zucchi e la DiYh;ione italian a P eir.i uella cam11:1gna ciel 181.3 in Germania - Il col. Neri in Va lteìlina e iu Val Camon ica nel 18.13-14 -1 Un episodio ù i guena a l Sempione ud JSl.4. !3° - Ln vita cli un u iliclale itn liano p1·imn della grande guerra. DE SA?\TT Vincenzo . Nacqu<~ nc~l 1863. Sottotenente d'artiglicrfa nel 1884 fu comandato a frequentare la, Scuola cl'a,pplica½ione d'artiglieria e genio. 'l'encnte dal 1885 fu assegnat o all'8° Reggimento artig1lieria. Capitano nel 1895 f u trasferito al 3° Reggimento ..artiglieria e 1prcstò per. qpi:i,1.che tempo servizio al Ministero della Guerra. Maggi<n·e nel 191il raggiunse il grado di colonnello nel 1916 e clopo la guerra passò in P. A . rnggiungendo il grado di generale di brigata nella riserva IIlell 1927 _ 1° - Cir ca l'impiego <lel telemetro r..el tiro a pnntnmento indiretto clii campng11a. (Riv. d'Art. e Gen., 18H8).
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AH'l'IGLrnRI SCRlT'l'ORl
D~ SAU'l'ElHON DR SAl~'l' OLKì\H;~'l' Carlo. - Nato 111el 1864 dopo aver s upe1·a.to i corsi dcll' Accademia lllilitare di. Torino fu nominato soLtotcuente d'al'tiglicria nel 1884 e <lopo la Sc uola d'applica zione pi:omosso tenente n el 1885 venne assegnato al LG artig lieria, da fOl' tezza IPCr poi passare successivameute 11113° ed al 25'' R eggirn enlo~ alla l" Compagnia opcmi e all' Atsellale di costruzioJ1e ùi Tol'iuo . Promosso capitano nel 189G frequ<>ntò {:on sncceHso lu ,S coola elett1·otccni-ca: cli Liegi dil'<•tta dal prof. Gérar d e ri.c1ttrat o in l talia, v,e nne acl<letto all'I~pett orat o delle costrnzioni d · a,rtiglieria. cd io1 seguito nnovamcnte all' A 1·se11a le di ToriJ10 . Nel .l89~ fu nomiJtato memh1·0 della Oinria i nleu1azio11alc per l.1 SezioJ,e i11te1·nazionale di clettl'icitù <1el l' E sposiFig. 1220 zi.one di Tori 110 e nel 1!)06 mern b1.·o del1a Carlo De Sauteiron. G.i.u1·ia. per l'Esposizione inter11a zionale <li .\[ilm10 . P romos:,;o ruaggiorc nel 1910 lasciò subito .il servi'Aio a ttivo ma nel 1915 venn e richiamato in servi.z,io e p1.·omosso tenente colonnello . 0
1° • Esposizione a Diisseltlorf. (Tn collab. con Cesare Corvetto). (Roma, Minister o d ellu Guerra, 1002). 2'> • I Materh1li d 'artiglieria all'Esposizione Interna1.ion:;ile cli Milano clel 1906. (Ri v. d'Art. e Gen., 1906).
DM Srn1.1mn·1· Arn odeo. ~ Nat,o a l\lessi na nel 18G8, nel '.I 886 ri usd pi-imo classificato nel concorso per l' Acca,demia millitare cli T,ol"ino e superati hrillan temente i tre corsi di studi.o venne 010minato so ttotenente d'artiglieria nel 1888 e d01Po la Scuola d'applica7.ione d'artiglieria e genio prom-0sso tenente nel 1889 venne assegnato all'artiglieria da montagna. Passò poi. alla 7• Brigata da fortezza e quindi compiuti con successo i corsi della · Scuola cli guerra datl 1897 al 1900, 1·imanendo nell'Arma fu promosso capitano nel 1900 -
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SCRl'fTORI DI ~!ATERIID AR'.l'lGLIERESCHE
(1856-1919)
e prestò servizi.o a,11'11° Heggimentq artiglieria, ,e poi nuovamente a,ll'a.rtiglieria, da montagna . Dal '1907 a,l 1912 fn segretario intelligente e sagace del.· l'I spettor<~ generaJle d'artiglieria ed ebbe quindi pa.rte notevole nel definire i :nuovi 1nateriali e nel preei.~arne i1l loro impiego. I'rese <p1foc1i 1partc alla gt1e1·1·a, libi ca · e . all'azione di Si,d i Bilal si meritò una medaglia d'i1rgento al v. m. : al suo ritorno in Italia fn trar-::ferito al 20° ReggiJ.ncnt o a,rtiglierht, da· campagna, rimanendovi a,ndie nel Hl13 dopo la pN> · mozione a maggiore. K cl l>ie11n.io HIJ 4-13 e.:omandò il Gruppo d'artiglieria di servizio alla, Scuola centrale di. tiro di )Jettnno ed in tale cari ca fn efilea{;e v,olgarir,r,u,tore dei nuovi materiali a,d ottati . Promosso tetcnte colon.nello nel 191.G pal'l:eeipò alla, gra11cle guena -c! nel 19Hi fu promosso colonnello, organizzanclo prima, e (:O · mn ndan<lo poi le squadriglie d'aviazione F.ig. 1221 per artiglieria. K e.I 1917 allo1·ehè l' a via,· Amolleo De Siebert. zione per al'tiglieria, venn e~ sciolta, ed ineol'porahl 1H~ll'a vi a r,ionc cla l'icognizio ne, il De Siebert fu adcletto al Comando Superiore d'aeronautica 1presso il Comando Snprerno e conseguì la promozione a, scelta _a brigadiere gcncrule . Dopo la gra,nde gue1.·1·a, lasciò il servizio attiTo e successiva.mente venne n ominato generale di brigata nella Itis<~r·va. nel 1923, generale di divisione nel 1928 e generale di Corpo d'Armata nel 1934. Ufficiale st ndi:oso, colto e organizzatore per eccellenza, n De Sietcrt fu giudicato sempre artigliere dist intissimo e competente nelle varie hra.n ch<~ del servizio . 1° . Soluzioni economiche. (Riv. cl' Art. e Gen., 1909). 2<> - lDsernpio d' illlpic!gO dell'artiglieria campale. (Riv. d'Art. 1911).
e Gen..
DFJ S'.l'El)'A,.,o Antonio. - Nato a Vieste (Foggia) nel 1865. venne nominato sottoknente d'artiglieria nel J SB~~ in seguito -
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AHTIG LI ERI SCHl'l•J'()RI
a concorso per titoli e per esami: superò i corsi di studio della Scuola <l'applicazione d'artiglieria e genio e promosse, t.enonte n el 1885 fn assegnato al 13" R eggimen to ar tiglicri n, da costa e fortezza e successivamente al 25° Reggimento. P romosso capitano nel J895 fu tra sferito alla 5" Brigatn da costa e inviato poi all'Arsenal e di co. truzione di Napoli ; nel 1899 frequentò il corso sn1Periorc cli Ellett1·otecnica presso i.I Museo industriale -di Torino e diplomato brillantemente i,n Elettr otecnica. fu posch~ ti·asfcrito nuovanu~nte all'Arsena,ie di Napoli. P romosso maggiore nel 1910 pa ò nel R uolo 'l'ecnico all' ntto. c1ella, sua costituzione e destinato all'Ispettorn to ùellc costruzioni cra1· tigl ieria. contempora01eamnete segu1 i <·orsi 1111 i rnrsita,1·i della, facoltà di Matema,tica oonseguendo l a laurea con splendida. YOfazione. Allo scoppio· della guena eon L1·0 l' Austriil fu pi-omosso tco1cn te colonnell!'ig. )222 lo e cl nrante lutto il periodo delle ostiAntonio Dc Stefano. lità., quale addetto all'Ufficio l.wora;,,ioni ebbe modo <li. far rjsa ltare le sue qu ~lità, di progettista e -di realizzatore delle molteplici. costruzioni di materiali d'artiglieria che gli furono affidate e che egli stesso and ò poi a provare ed a 001landare in zona cli operazioni. · Nel 191G ragghmse il g1•ac1o di colonnello e nel J 917 vcmv~ rpromosso maggior generale a scelta eccezionale. Nel 1920 fu nominato Direttore della 1"abbrica d'armi di 'rerni e 111el 1921 rien trò all'I spettorato clelle costruzio(ni cl' artig1Jieria co me Capo dell'Uffici.o studi. K<~l 1923 Yennc promosso tenente generflle ·d 'artiglieria ~ con tale gmclo lasciò il servizio attivo nel 1929 passamlo n ella Riserva. Fu due -volte in mis~ione all'estero presso Ditte costruttrici di. ma,teriali d'artigilieria e ripetutamente foce parte di Commissioni impor tantissim e nelle quali egli portò il sereno 'e competen te suo giudizio. Per le sue geniali realizzazioni, -
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sc1urro1u OL MATJ.:ll I J·; ARTlGLIERESCilF,
(1856-1919)
l'opera tlel De Stefano è non soltanto notevole ma altresì vastissima S(pecialmente nel campo dei materiali d'artiglieria dur ante la gvande guerra . MOilte costruzioni da, lui ideate <' progettate furono eseguite ed adottate (l)Oi in senizio dalla, (110Stra a rtiglieria, parecchie altre vennero effettuate per conto della R MariJrn, ed a.itre anc-0ra, sebbene sperimentate con successo, non furono adottate. Al nome di Autonio De S tefan o esistono ben dodici brevetti di p r inttiYa per studi e rea lizzazi oni geniali ·clu. lui eff<'tt ua te . 1° • Soprn alcuni puuti della teoria d ellE: funzioni cli rnriabili r eali. (Napol i, Giol'llnle di Matematiche cli Rartaglini, agosto 1900) . 20 • Teori a degli affus U n defonn:izione. (Riv ista cl' Art . e Geu., 1903). :-io • Sulle oper azioni che si compiono nel casotto telemetrico delle batteri e alte. (Riv. d 'Art. e Geu., 1904) . 4° · Sul calcolo <lelle molle dei rkuper atorl degli affusti a deformazione. (HiY. d'Art. e Gen., 1905). 5° · Sn,l\li aliusri n tleform uzione per obici, con r accor cia mento auto· mntieo llel 1·Jn culo. (Rlv. d'Ar t. e Gen., 1905) . . (lo· Sopra un principio fondameutale cli mecca nica. (Riv. <l'Art. ~ Gen., 100S) . 7° • Sulle urt ig lierle con r inculo d itl'erenzl11l.e . (Rlv . d' Ar t . e Gen., 1909). S0 • i\Iodo di evitare alcuni incom·cnienti nelle artiglierie co n rinculo (liITercnziale. (ltiv. cl ' Art. e Gen., ·1010). 9<> • .Affusti a de1'ormazionc senza freno e senza r ecuperatore. (l-liv. d'Art. e Gen., 1911). 10<> - Su lle ur tiglie t·ie con r inculo <liffer enz tule semm f r eno idraulico (Riv. <l'Art. e Gen ., Hl12). 11° • Indicatore ,li distanze per cannoni. (!liv. d'Art. e Geu., 1912). 12° · Sopra nno speciale s istema <li punt.tmento ln elevazione delle a1,tiglicl'ie navali. (Riv. d' Art. e Gcn.,. 1922). 130 · Sulla tra iettoria del baricentro di u u projetto in un wezzo di densità rnriabile. (Ri v. d "Art. e Gen., 1024) . 140 . Sistema. per cR11ellcre autom a ticamente i bossoli dalla pistola a r otazione. (Rlv. d'Art . e Gcn., 1924). 150 • Il tiro delle a r tiglierie a grandissime distanze. (Pavia, l!' u· si, 1925) . 10° • Tl pr oietto a r eazione. (Riv. d 'Art . e Gen., 1926). 1i0 • Dalla tena alla luna. (R ass. Ecbi e Commenti. 15 UlfltzO 1920). 1S0 • È possibile anda r e nella luna ? (Il xtessagger o, 28 aprile 1920).
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AH'l'lGLmRI SCHl'!.l 'ORI
19'> - Il moYimeoto dei pr oietti d'artiglieria nelle regioni polari. (Il '.\Iessaggero, 9 luglio 192!l) . 20° - Il movimcuto d e i dll'lgitiili n elle regioni polari. (Il Messaggero, 10 agosto 192G) . 2l0 - P erchè i wdesclli munirono di falsa ogiva il proietto del loro canno11issimo. (Ra ss. Echi e Commeuti, 15 aprile 1020). 22• • Il traino degli autoveicoli sulla neve. (Rass. E ch i e Commenti, li'i maggio 1H2i}. 2;;0 - .Sesto e settimo scuso. (T./impero, 9 novembre 102i). 2.1° - La guerra di domani ed i c:innonissimi. (H:iss. F.cbi e Commeuti, G gennaio ]f)28) . 2:i 0 - La costnrnione d ei crmnonissirnl. (Rass. ~chi e cou:nuenti, 15 marzo 1028) . 2(r> - I fumosi cannoni B ertha. (Hass. Echi e Commenli, 5 nprile 1928). 27° - Sulla ,·elocità minima clei proietti sull:i loro traiettoria. (Riv. <l'Art. e Ucn., l929-1Hi!O).
Dm VOXDJ.!lRWrern .l:Jdo:uclo . - Nato nel 1865, dopo awr frequentato i co1·!:,i dell'Accademia militare di Tori no fu no . m.inato sottotenen te cl.'artiglì<>1·ia nel 188<i e supe1·iLta la Sc·nola ,d 'applicazione d'artiglictia e ge11io Yenne promosso tcne11te e destinato al 2:3" R eggimento a,r tig'lierin da, costa, p c1· p oi p assa,re alla l " Hl'igata ùella, stessa specia lità.. P r o· 1Uosso eapi trrno nel 1 97 fu trnsferiLo a ll a 9a Brigata da co~ta, e i-uccessiva.mente alla D ir-e1,ione d'u,rt iglicria 1U Mc,r-;sina e cla l 1902 all' fspettornto cl'al'tiglicria, da <;osta e fortezza. Promosso maggio1:e rn~l 191:1 fn assegna l:o al 5° R eggirn cn to da. fortezza, t· l!'ig. 1223 nel 1912 per )a sua. sp<>cifica eompete11 ;1,u Rdoa rdo Dc Vonderwcid. in artiglierie costiere fu comn1t«fato ibl Mini stero ·dell:11 1Vfarinn, cont innn11do p c· 1·ù a disimpegmitc! cli,,er~i incarich i speciali presso l 'Ispettontto generale d ' artigl iel'ia . N<>IJa. grancl,e. gucrrn rimanendo comandato presso la. H . )fal'i11a ebbe ad occ uparsi pdnciQ)ahuen tc cl.i batterie isti· tnite lnngo la costa contro i sommergibili , e gli imipianti -
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SCRIT'l'ORI DI MA'l'ERIID AltTIGLllCRESCHlil
(1856-1919)
all'uopo da lui creati in og,ni !loro parte corrisposero perfet~ tamente ai fini presta,biliti. Raggiunse il grado di colonnello nel 1916 e nel 1921 lasciò il servizio attivo conseguendo poi n.el 1923 il grado di ma,ggior generale nella Riserva,. Studioso: colto ed appassionato delile questioni e dei. problemi riguardanti l'artiglierfa da costa, oltre alle sue pubblica7,ioni ap parse su riviste nar-1;ionali ed estere di carattere militare, an che dopo aver lasciato il servi?lio attivo il De Vonderweid pubblicò uno studio sui camnoni di grandissima potenza che venne tradotto e pubblicato dal Giornale d'artiglieria degli Stnti Uniti d'America, e quindi poi uno studio suilla difesa delle coste prop11gria.nélo la necessità di aobando,n are anche per esse il sistema di artiglierie fisse per adottare quello di bocche da fuoco mobili, anche se di grande potenza. Egli pubblicò poi anche degli studi di altra indole arrivando a, deduzioni e conclusioni interessanti l'Esercito. 1° - Le ·esercitazioni di tiro ridotto delle compagnie d':ntiglie1·ia da costa. (Riv . d'Art. e Gen. Hl05) . 2-0 - Il Uro a salve di mezim batteria delle batterie da c;osta. (Riv. d ' Art. e Gen., 1900). 3° - Individuazione dei bersagli nel servizio delle batterie da costa. (Riv . d'Art. e Gen., 1907). 4° - l.!tilizzazione dei cannoni da 254 B. della R . Marina per l'armamento delle piaz11e marittime. (ltiv. d'Art. e Gen., l!JOS) . 5° - J,o shrapnel delle artiglierie di medio calibro. (Riv. d'Art. E' Gen., 1910) . 0° - Per ·un indicatore delle d istamie per cannoni da costa. (Riv. d'Art. e Gen ., 1910). 7° - S1il calibro del cannone di gnu1 potenza. d elle batterie da costa. (Ri,•. d'Art. e Gen., Hlll). 8° - Sulla di:f.esa delle coste. (Riv. d'Art. e Gen., 1923).
· DIAZ Armando. - Nato a Napoli nel 1861 dopo aver comipinto gli studi netl R. Istituto t,ecnico -di quella città, anzich,~ abbra.cciare gli studi universitari si presentò ·a gli. es,mii di Concorso iper l'ammissione alla R. Acc11demia militare di '.r,orino e &uperati brillantemeu1te i tre anni éli corso nel 1S81 venne nominato sottotenente d'artiglieria e dopo lr1 Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio pr,omosso tencnt~ nel 1884 e destinato al 10° Reggimento artiglieria, da campagna. 176
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ARTIGLIERI SCnI'l'l'ORI
Promosso capitano nel 1890 fu trasferito a1l l" Reggimento, e n el 1892 ammesso a,l la Scuola, di guerra, passò nel 1894 a.Ua Direzione d'artiglieria di R oma, comwndato al Corpo di S. M. nel quale fu trasferit-0 essendo poi successivamente addetto a Comandi di grandi unità. territoriali di Nap oli e di Roma. Promosso maggiore nel 1899 passò in fanteria e fu desti· 11 ato al 26° Reggimento e rientrat,o qni1J1C1i nello S. M:. venne addetto alla segr{~teria, del 0.:Lpo di S .M. dell'Esercito, gen. Sa:letta,, rimanendo in tale cariea anche dopo la SlW promo· zione a tenent e colo1101ello n el 1905. Promosso colonnello nel 1910 as· sunse H comando <lcl 21° fanteria <! quiJHH del 93° Reggimento col quale prese parte alla guerra italo -turca, che gli -d iede rn.ollo di far rifulgere le sui:! eminenti. clo ti di organizzatore, di soJ da to e di comanda11t.e. Fn fcrilo e de corato daJl'O.'} LR .. Rirupatriato al principio del 1913 Fig. 1224 ritornò nello S. :Vf. c,ome coad iutore pri . Armando Diuz. ma del gen. Pollio e quindi del gen. Cado1·na e a quest'ultimo fu di validissi . mo aiuto nell'intenso periodo di pl'eparazione della guerra contro l'Austria. Promosso maggior generale nel . 1914, a,l l'inizio delle oper a,z ioni della, grande guerra fu nominato Capo del Riparto operazi-oni del Comando Supremo e nel giugno 1916 assunse il comando delln 49" Di.visione. Comandante del XXIII C. A. nell'al])rile -del' 191'7 !':ii distin~e in · modo partkolal'e 11ellc opera:d.oni sul Carso mel'itamclosi la c6uunenda dell' O. M.S. con una lusinghiera ed eloqnente motivazione. Dopo la l'itirata d ell'ottobre 1!117, rneutre col proprio Corpo d'Armata era giunto a.l Piave, fu nominato Capo di S. M. dell'Esel'eito ch e seppe riorganizzare e condurre alla vittoria. -
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· SCRIT'.l:'ORI DI MAnJRIE AR'J'IGLrnRreSCHEl
(18~6-1919)
Il 4 novembre 1919, ad un anno cioè dalla data della Vittoda, 8- 1\1. ill Re gli conferiva, le insegne dell'Ordine Supremo della SS. Anlllunziata e nel 1921 con altro << motu prop0rfo )) Sovrano conferiva a ·lui · ed ai suoi diretti discendenti il titolo di Duca della Vittoria. Il 2S ottobre 1922 Armando Diaz fu chiamato a reggere il l\finistero della Guerra e il 4 novembre 1924 venne nomi~mto --1\farescia,llo d'Italia. •l\forì il 29 febhrafo 1928 dopo brevissima malattia. l'° - Celebrazione della battaglia del Pi.ave • Discorso pronuneìato il 24 giugno 1923 a Milano. (Roma, Sta b. Poi. per l' Amm. della guerra, 1923).
DINI Gforgio. - Nacque ne1l 1861. Sottotenente d'artiglieria !11el 1884, fu comandato a frequenta.r e la Scuola, d'a1P1Plicaziollle d'artiglieria e genio. Tenente nel 1885 fu assegnat<i al 13'° reggimento artiglieria da fortez7,a, per poi pa,s sare al 25°. Capitano nel 1894 prestò servizio alla 10"' brigata da · CO· sta,, all'Istituto geografico militare, al 2° Reggimento costa; e promosso maggiore (1910), venne nuovamente destina.to all'Istitut-0 geografico mi11itare. Andò in P. S. A. e richiamato durrunte la guerra raggiunse nella riserva il grado di maggior generale (1928). l" · Riduttore
di coordinate per batterie da costa.
(Riv.
d'Art.
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Gen., 1907). DoGLIO'l".l'I Orazio . .,__ Nato a. Nizza Marittima nel 1832 fu allievo dell~L R. Accademia militare di 'l'orino e nominato sottotenente d'artiglieria nel 1851 venne promosso luogotenente nel 1852 e partecipò c-0me tale alla campagma del 1859 guadagnandosi la croce di cavaliere cfoll'O.lVLS .. Promoi::,so capitano nel n-0vembr~ 1859 paS$Ò al 5" Reggimento e prese parte alla -campagna <listinguoodosi a. Pesaro, a Castelfidarclo e particolarmen te all'assedio di Ancona. Nel 1SG4 fu pl'omosso maggiore nel 5" Reggimento e nel1h campagna del 1866 si segìnalò per bJ:avura ed ardimento nei eombattimenti di Ampola e di Bezzecca, comandando l'ar·
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AR'.l~.!GLIF:Hl SCnI1'TORI ·
. tiglieria al segui:to di Ga1ii baldi, 1neri. tando per . la sua condotta, la Medaglia d'Oro a,l v . rn .. Promosso tenente oolùnnello nel 187:3 passò al 14" Reggimento da, pia0za,, e pr,omosso colonnello nel 187'7 comandò dapprima il predetto 14° Reggimento <~ quindi H 7° da ca,mpa,gna. Promosso maggior generale nel 1884 comandò la Brigata cc A1ncona )) e 01.el 1888 lasciò il servizio attivo ritirandosi a vita, pri va.ta. a Fircm;e ,ove morì. nel 1892. Fig. 1225 Orazio Dogliotti.
io - Relazione delle operazioni dell'artiglie· ria. adtletta. al Corpo d ei vo lontati i t aliani nella cai;npagna d el Tirolo 186(,. 2'> - Treno e someggio. (Riv. 71:Cil. Ital., 1877).
DOKESAM Giuseppe. - Nacque a Milano nel 1835 e come~ volonta,r io [Jrese park a.Ha camp:,tgna del 1859 guadagnandosi urna medaglia d'argento al v . m .. Per titoli di st udio fmtrò quindi nell'Arma del genio e nomina,t-0 sottotenent~ nello steS.$0 anno 1859 venne promosso luogotenente nel 1861 dopo a,ver frequentato la Scu.ola com plcmental'·e. Promoso capitano nel 1866 partecipò n,lle campagru~ del 1866 e del 1870 apipart(>.nendo per parecchi anni al Comitato d' artiglieria. e · geni-O. Promosso maggiore 01cl 1879 e quindi tenente colonnel1lo nel 1886, ra,gginnse n grado di colon nello nel 1890 comandando l'Oflicina del genio di Pavia. Co.n tale ·grado passò nella posizi,01,1e cli servizi.o ausiliario e quindi nella Riserva.
' e Gen., 1875). 1° - Nuove artiglierie da campagna inglesi. (Giorn. 'd'Art. 2<> • 'l'elemetro da combattimento Le Boulengé. (Giom. d'Art. e Gen .. 1875). 3° - Rassegua t ecnologica : artiglieria di gran potenza. (Rh'. Mil. Ital., 1879). 4° - I proietti perforanti. (Riv. Mil. Ital., 1879). 5° - Esperienze di tiro a ìVfeppen. (Riv. Mii. Ital., 1879). 6° - T.l cannone di cento tonnellate ed il suo ttasporto alla Spezi a . (Riv. ìl:Iil. !tal., 1880).
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SCRITTORI DI l\UTWIUIJJ ARTIGLiillRESCHI!l
(1856-1919)
7° - P olver e da cannoni e polveri deflagranti. (Riv. ?l:Cil. Ital., 1880). 8° - Le odierne sostamie esplosive per u so militare. (Hiv. Mil. ItaL, 1884).
Gi ulio_ - Nato a Caserta nel 1869 dopo essere stato alllievo del Collegio militare d i F irenze en trò nel 1886 alla R Accademia militare di 'rori,no e fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1888. SulJ.)erati brillantemente i corsi deJJa Scuola -cl'applieazione venne pro · mosso .tenent e nel 1880 ed assegnato successivamente al 5° Reggimento da campagna, a.U'l1° da campagna ed alla 7" Brigatit d 'artiglieria da fortezza, e dopo di aver frequentato con successo la Scuola di guerra. dal 1895 al 189'3 fu asseg.nato al 5° artiglieria e comrnn. da,to in servizio di Stato ]\faggi.o re. Ne.1 l'anno scolastico 1898-99 frequentò il corso superiore d i Elettroteooica della Scuoll1 Galileo Ferraris presso il Regio Museo Industriale cli 'l'orino snperai1cfo F ig. l226 brillantemente le prove di esa.me ed Giulio Douhet. eseguendo nel Laborat.orio degli esperì.menti ,e delle d cerche particolarmente intuessanti : 0ontemporain<~amente i:;i occupò anche di automo · bilismo in rdnzione alla Bua applica,zione per usi e serviz'i militari. Pl'omosso capitano d'al'tiglieria nel 1900 fu destinato al 6° artiglieria da campagna, e nel 1904 essendo passato nel Corpo di S . 1\f. fu addetto al comando della Divisione di Gooova. Nel frattempo essendosi. s1peciaJlmente occupato di studi ~d applicazi.oni di fiska tecnica, dal Gov.e rno italiano fu inviato a P arigi quale Delegato al (( Congresso internazionale del freddo », ove fu particolarmente ascoltato ed elogiato pei· una lettura da lui tenuta · in argomento alla Sorbona. Promosso ma,ggiore nel 1910 fu trasferito al 2° bersagtlieri e prese 1pa,rte alla campag1na di Libia_ Rientrato in Italia. DOUH !lfl'
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AR'.1.'IOLrn:RI SCRI'rI:ORI
e tornato nel Corpo di S. M., nel 1913 fu comandato al battaglione aviatori di nuova formazione a Torino, del q,,u:1,le poco dopo promosso tenente colonnello assunse il Comando effettiv,o. Entrò in guerra nel maggio 1915 eome Capo di S. ì\I. della Divisione di Milano e [)r·omosf.o colonnello sul principio del 1916 fu trasferito com.e Oa,po di S . M. deilla zona Carnica. Nel 1918 fu nominato Direttore centrale dell'avia,zione. li'inita la guerra laseiò il servizio attivo e nel 1921 vc1mr: nominato generale cli divisione, e pur essendo a r iposo con ti11nò ad occuparsi ckj pi.ù svariati problemi tecnici sovratutto in rapporto alle applicazioni alla gt1c1Ta. Mod poi a, Roma, nel 1930. I progressi della tecnica a susf.idio de]lle · scienze mili tari tr,ovarono nel Douhet uno studioso app;:1,ssionato e per severamte: i pr,oblcmi dell'automobilismo e ,dell'aviazione lo ebbero assertore geniale e tenace tanto da essere considerato come capo-scuola nella nuova, dottrina militare eh<~ vorr"cbbe portare in l])rimo piano la funzione belli.ca dgll' Arma Aerl?a . Ginìio Douhet fu giornali.sta ba,t tagliero e scrittore a.e caparrante: scoppiata la guerra russo -gia,pponese scrisse sul « Secolo XIX >) una serie di articoli ehe ebbero notevole risonanza,; nel 1909 serisse sulla «Preparazione)) un'altra, serif~ oi arti.coli cleliJ1eando tutta l'importanza, delila nuovtL Arrn::1, Aerea; a,nche larga eco ebbero gli a.rticoli scritti sulla « Gazzetta del Popolo >) di Torino allo sc<)ppio della grande guerr~L; infine do[Jo hL guerra, fondò il giorna,le di battaglia << m Dover,e >> che diresse per oltre due anni. 1° - L ' automobiÌismo sotto il punto di vista militare. (Estr atto dagli Atti dell ' Assoc:ìazio1rn elettro teenica italiana . (Vol. V, lfase. 4<>) • (Torino, Camilla e Dtirtolero, 1901). 2° - Calcolo dei motori a c:am]lo rotante. (Torino, Assoc:. Elettr, Ital., 1901). 3<> - A pro])osito del treno Rfi1iard, (H.i:v. Mi.I. lti1l., 1904). 4<> - Cenno soruruario sullo stato attuale dell'elettrotecnica. (Torino, Lattes, 1905). 5° - La possibilità clell'aeronavigaiione. (Riv. i\:lil. Ttal., 1010). 0° - Kozioni elementari d'aeronautic:a. (Roma, T ip. Roma, 1911). 7° - Il problema dell'aeronavigazione. (Roma, Armani e Stein, 1910).
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SClll TTO!U DI M ,\'l'lilllE Ail'.l'IGLI!illESCB0
{1856-1919)
8° - Nozioni elementari cl'aer ouuulica. (Homa, T ip . Roma, lii.il) . !)o • L'arte della guerra. (Torino, L attes, 191Q). 10° - Documento a complemento della relazione d'inclliesta per Oa· poretto. (Roma, «Dover e», 1919). 1.1° - Come lini la grande guel'l:ft. (Homa, l'J.J;loquen, HH9) . · 12° • Diar io critico di guerra. ('l'orino, Paravia, 1921). 13° . L'On..... c:lle non potè più mentire. (Racconto dei tempi antegu erra). (Homa, L:1 R apida, 1921). 14° - L a d ifeso na?.ionale. (Roma, Pol. Naziona le, 1923). 15° - Problemi nazion a li. - Sintesi critica della gr ancle guerra. (Roma, llerlutti, 1925). 16° · 11 doillinio dell'aria. Saggio sull'arte della guerra ae1·ea. (Roma, De Alberti, 1927). 17'> - La guerra f ut ura. (Hiv. d'Art. e Geu., 1928). 18° - Probabili aspetti della guerra futura. (Palermo, Sandrone, 1928). 19° - L'ar mata ac1·ea. (Rtv. Aeronautica, dicembr e 1028) . 20° • Armata aerea ed uvhl zioni a usiliarie . (Ri,' . lVlil. !tal., 1928). 21" - ll nuovo principio fondamentale. (Rlv. cl' Art. e Gen., 1029). 22<> • La guerra del JO... (RiL <l'Art. e Gcn., 1030). 23° • Le profc7,ie d i ('a!';s:imlrn . (GennYa, T'agauo, l!l:!l) . 24° - La guer rn i ntcgtale. (Milano, .Moncludori, 193G).
DuoccHI Pietro . - ~ato a, Mu1·azzano (C uneo) nel 1841 <lopo ci,;scre stato allievo dell' .Accademia militni·e cli Torino fu nominato sottotenente d'artiglieria ucl 1862 e promosso. luogotenente n<'l 1863 fu def::ti nalo al 7" Reggimento artiglie· ria. Capitano n~l 187] passi\ all a Direzione d'artiglieri a di Piacenza e successivamente a,1 2° e poi all'8° Reggimento e quindi alla F onderia di Genova. Dal 1881 al 1&~ fu insegnanLe nella R. Accademia militare di Arte rnilitc:Lre e Storia e promosso maggiore nel 1884 andò al 17° Reggimento da for tezza e poi al 9° da campagna ove rimase anche dopo essere stato promosso te:µent<~ colonnello nel 1890. Come temente colom1cillo nel 1894 ebbe il comando del 21° Reggime11to artiglieria e promosso colonnello nel 189:3 rimase in tale Comando fino al 1896 aUorchè fu destinato qual~ Comandante in 2a della R. Accademia militare. Lasciò il ser vizio attivo nel 1899 e fu promosso maggior generale nelllli Riserva . 1° - Lezioni dl Arte militar e . (U. Accademia Militar e, fata delle Lczio11i per gli anni 1883-S,1 e 1884-85).
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Eld.
litogra ,
ARTIGLllJJRI SCRl'lv.rORI
Ducnos Oscar. - Nato a1~l 1847 venne rnominat o sotto· _tenento <l'a.rtiglieria nel 1866 e dopo aver SU[)erato i corsl della Scuo la d'applicazione d'artiglieria e genio fu [)romosso luogotenente nel 1870 ed assegnato al 10° Reggimento artiglieri:\ per poi passare a-1 14° e quindi nel i. 74 ul 3° R eggimento. Fu quindi addetto al Oomaindo d'artiglieria di. Ii'irenze e promosso capitano mel 1 7'7 fu destinato sucessivamente all'l1° R eggi · mento, poi aJl 2", quindi alla Fonderia di Napoli e infine all 'artiglieria da montagna. Promosso maggio1·e nel 1889 venne destinato al 3° R eggimento qui.mdi alla Direzione d'artiglieria di Napoli (Ooma1ndo locale di Gaeta) e poscia alla Dire· zione d'artiglieria di Ancona. Promosso tenente colonnello nel 1896 fu destinat o dapp rima all' ArsenaJle di costruzione di ·Na!Poli e quindi 01ominato Direttore della Fabbrica d'armi di. Torre Annunziata, carica che tenne anche dopo la (Promozione 11 colonn ello dal 1901 a,l 1904. 1° - Cont ributo allo stu d io del nostro 1uu teri ale d 'ar tiglieria da mo11· tagna.. (Riv. (l'Art. e Cen ., 1899). 2<> - La cr iptogr afia militare da campo. (Ri v. d 'Art. e Gen ., 1901).
Alfredo . - Sottotenente d 'artiglieria nel 1861 fu assegnato al 2" Reggimento a1·tiglieria. Tenen te 1nel 1 64, rimase aMo stesso reggimento, per poi passar e successivamente alla compagnia operai ed al 10° artiglieria . Capitmno nel 1873 prestò servizio a Mesi,:;in a , al 5" Reggiment o artiglieria, a,l Comitato d' artiglieria e genio, all' Arsenale di costruzio11c cli Napoli. Pa.::.sò col grado di capitano nella ri serva. · D u RELLI
1° 20 3<> 4° -
La. disuguaglia nza tattica . (Rh'. Mil. Ita l., 1881). Deòuzioni storlco-tatticbe. (Riv. MIJ. Ttal., 1881). La d ifesa dell'alta valle Padana . (R h '. Mli. Itnl., 1882) . Battaglie difens ive-offensive . (Rtv. Mil. Itnl., 1SS2). 5(> - La spedizione inglese in Egitto. (Il!v. Mll. Ital., 1882) . (io - Deduzioni belliche della . s peòizlone inglese in Egitto. (Riv. Mii. l t.11., 1883). EDIDRLill Carlo. Medaglia d'or,o . Nacque a Verona e cadde da eroe suil Piave (1892-1917). Ven tenne era uscito sottotenente di a.r tiglieria dall'Accademia militare di Torino nel
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SC'lll:r'l'Ol!l DI MA'.rEHm AHTIGLIEltESCBE
(185(;-J.919)
1911 e dopo aver superato i corsi della Scuola d'ap1Plicazione fu 1P·r-0mosso tenente. I01iziò la grande guerra da tenente nel1'8° Reggiment o artiglieria, da campagma e promosso subito capitano passò a,l 32° Reggimento. Nominato ispettore degli ·osservatori cl.i artiglieria della, 3" Armata di venne l' Artigliere legge,nda,rio, conosciuto dai fanti come << l'artigliere di fanteria e la guida del Carso >). La 1notivazione della sua, medaglfo d'oro onorn l'Arma, d'Artiglieria,. 1° - La guerra d'oggi e l'artiglieria di domani. (Hiv. Mii. Jtal., 1015). 2<) - Navi eia g uerra e batterie costien~. (Riv. Mil. Ital., J.015). 3° - Artiglierie sernoYenti (con l 'l'avoìa). l.!'ig. 1227 (Politecnico K . 20, Anno 101G). Car lo Ederlc 4° • La gittata dt~lle woderne artiglieri:?.. (Politecnico N. 25 e 28, Anno JOJ.5) . 5° - Scritti ine<liti raccolti dal gen. Ferdimtndo Sasso, Padova, J.010 : a) Studio sulla nostra difesa alpina e sulle Piazzeforti di Sriezìa e Venezia . (Scuola Applic. Art. e Gen.); b) Conferem:a sull'assixlio d i Porto Artlnu: (tenuta al 2° Qorso Scuola AIJplic. Art. e Gell.); o) Abbozzo di un manuale sulla « Guerra da Fortezza>>. (Jspet· torato Generale, agosto 1914); d) Studio · snl tiro cm·yo nell'Artiglieria da campagna. (Co mando Supremo, 191.5-l.6) ; e) Studio circa l'impiego della granata d'acciaio per cam1one d,¼ 119 A nel mortaio da l.40 A. (Comando artiglieria 3" Armata, 1916); .f) Studio sull'impiego di cariche ridotte per cannone da J05 P. C. e per l'a utocannone da 102. (Comando artiglieria 3a Armata, 1916); ti) Studio sull'applicazione della spoletta a doppio effetto Mo<l. HH per cannone da 149 A e wortaio da 210 alla - granata da 1.02 e da 1.05, 11er supplire, nell'aggiustamento con le suddette bocche da fuoco, alla mancanza di shrapnel. (Comando artiglieria 3"' Armata, J.9J.G) ; h) Studio di granate torpedini allungate . di massima capacità interna, (Comando 3a Armata., JOJ.6).
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ARTIGLIEfH scn!'lvl'ORI
BLLENA Giuseppe . Nato a Salu~zo nel 1839 dqpo a ver compiuto i oor15i dcll' Accadèmia. n'.l.ilitare venne nomina to sottotenen te d'artig-lieria neil 1859 e ipromosso luogotenente nel 1860 fu destinato al 1° Reggimento. Promosso call)itano nel 1862 passò a l 9" Reggimcn to f ! qnindi a lla, Scuola d'applica zione nel 1864 come insegnante di Materiale d'artiglieria. insegnamento che mantenne con grandissima com1Peten za :fino al 1873. F n <Jnindi destinato i1l J" R eg · :.. giruE'nto e nel 1875 passò aJ Mini stero d ella Guerra ove timase :inche <lopo la pt·o uwzione a maggior<~ dal J 875 al 1879 . PaRsò quindi al 7° Reggimento e pt·o mo~so tonente colonnello nel 18 2 fu destinato al Comitato d'artiglieria e ge. nio - ·O\'e rimase fino Hl 18"''4 nel qua.le anno p1'-01UO, so al gratlo di colonnello resR.c il ~ornwndo in 2" cleH' Accademiv, militare fino al 1887 : comaiu~ò qutn di i.l 7° R<>ggimcnto artiglieri.a (la e,Jmpagnafìno al 1893, anno in e ni promosso m.1gF ig. 1228 gior geneni.lc rkoprì la cari.ca, di DiretGiuseppe l!Jllcna. tore generale cli m·tigli.eria e genio a,l Minii:.tcro della G11el'l'a,. Nel 1896 corna,n <lò nna Bl'igati1 di fanteri11. in A.frka .e rn cl 1897 passato nelh Riserva si l'itirò :1 Searperia- (Fil'em:e) ove r i<:oprì varie ca.ri<.:110 :pubbliche [lcJl' Ammin.istra0ion e Comunale e fu per molti. a11ni. )) resid ente della. « Pra,le llanza. militare)) e della cc Oongrega~done di carità.».
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1° - Nozioni sul materiale di ,a rtiglìerla (con)f)ilato in collaborazione t!i A. Leitenìtz, IDd. 1870. (Unione T ipografica Ed. To r ino, stampato). 2° - Nor.Ioni sulle J)Olveri, sulle munizìoni e sugli :u t ifizi d i guerra. (Ed . 1873, Unione Tipografica Ed., '.!:orino, stampato). 3° - Corso elementa re di ponti militari e di passaggi delle acque. (Ed. 187S, Unione T ipogrnftca Ed . Torino, stumpato). 4° - Constclerazionl sui !)rolctti e sui liri d~llc artiglierie da campagna. (Giorn. d'Ar t. e Geu., 1874). 5° . Corso di ì\'Iaterlale di artiglieria. (Ed . 1874, Unione T ipografica Bd. Torino, stumpato) .
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scinTTORI DI MATElm: A.RTIGLm1mscrrm
(1856-1919)
6° - Corso di Materiale di artiglieria (contiuuuto dal cap. Antonio Clavurino_, Ed. 1877, Unione 'l'ipografica E,'ct. 'l'orino, stampato).. 7° - L~ corazzaturé d i gÌÌisa ti1durita (con tavole). (Ed.- 1883, Voghera . Roma, stampato).
l~RRAKI Giovanni. - N:1to a, Ravenna. nel 1878, percors0 gli studi classici e quinùi. si di1plomò all'Università di Bologna nel 1899 i,n Fisico -matematica, e nel 1906 si la,ureò in Chimica pura,, venendo subito n o1nina,t o a&sistente clel prof. Oiamician e passando poi prof. di Chimiea e Fisica alrlstituto in{lu. striale ,di Fermo (Aw:oli Piceno). )ile] 1914 scoppiata la guerra, fece dom1:mda, e fu nominato sottotenente ùi Mil. rrer. nell'Arma di fanteria facendo il servizio di prima, nominn ad Ascoli Piceno nel 17° Reggim(~nto. Mobilitato ncJ maggio 1915, fu desti.na.to al Forte di Monte F esta e verso ]a fine ,del1o stesso anno ebbe il comando di una -compagnia a Chiusaforte che tenne dnrant~ il 191 G venendo i'ntanto promosso tenente. Chia,llla.to a R,ollli.t sul finire del UllG dal Sottosegreta,riato delle Ar mi e Munizioni, fn addetto al servizio chimico -militare come uflkiale cli eolfoga,mento fra i var.ii Comandi Supremi i nteraUca ti per le questioni riguardan t.i l'ig. l22H i gas asfissianti, e nel 1917 fu a,nche Giovanni Errani. nominato segretario èklla Oorumissi-onè presi(~d ula· -d al pr-of. A11geli per lo studio dei mezzi protettivi co.n tro i gas asfissianti. Da tale epoca, prestò sempre serviz-io a reparti dell'Arma d'artiglieria e genio . Col prof. Angeli si occupò a11whe di questioni. riguardanti gli esplosivi studiando e l'(~ali½za,ndo due tipi di cassette pel' la, 1prova Angeli e per le prove Abel ed Angeli, per il riconoscimento delle altera,z ioni delle polveri senza fumo- Si occujpò altresì delle po:lveri senza fumo e nel 1917 tenne parecchie l(~zioni sugli esplosivi ai capitecnici addetti alle fabbriche di esplosivi nonehè lezio!l1i ai corsi per uffici.ali delle varie
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ARTIGLTEHI S CJH 1'l'0 Rl
Armi e Corpi sui. gas asfissiant i, :N'el 1917 fn promosso capitano, e, ult imata la guerra, riprese nell'anno 1920 il suo posto di insegnante a Fermo. Neil 1924 al lorchè fu r icost ituito il Servizio chimico militare venne dal Mi.nist ero della Guerra richiesto al Miniskl'o dell'A . I. O., dal quale alloru. dipen deva, come chimico s.pecializzato !Per la difesa, con tro i gas. Nel 1925 fu a sua, domanda iscritto 111el R. 11 010 d egli uffici.ali di complemento ; nell 1926 tornò alPio1segnamento al R. Ist ituto tecnico ind ustriale « Carlo Or-ella)) di R oma e nel 1934 fu promosso maggiore nella Riscr vn,, ment re, per le benemereiw,e acquista.tesi d urante la gnei-ra, gli ·v enneto conferite la Croce di ca valiere della Corona cl' Ifalia e quella dei SS. )fau· rizi o e Lu,zzaro. 1° · L'acidità nelle polvet i sen7.a fumo (in collabor;tzione col pr of. Angelo Angel i, R iv . d'Art. e Gen ., 1019). 2<> · T r a ttato cli Chiwic,1 inùustr iale ad uso de lle Scuole ind ustriali, dei Capitecnlci, ecc.. (Giusti, Firenze, 1922). 3° - Confer enze snlla di fesa antiaer ea e sui gas as fissi anti.
ErrroHRE :B'ilandro . - Nacque a Ta1·ant o 1J1etl 1.86G. Pre· quentò il bi.en nio di ma tematiche presso la R . Università di
Napoli e dopo aver segnit o i corsi d'ingegneria industriale presso il R. Istit uto tecnico superiore d i Milano fu ammesso per titoli alla S cuola d'a.p pli.cazione d' artiglierfa e genio col grado cli sot toten ente (1889). Ot tenne la promozione a tenente con la stessa anzianità '(1889) e fu assegna t o al 27° ar tiglieria . Successivamente servl al 29° ar ti.gtlieria, ~Llla 1a ed alla 9" brigata da costa. Pi-omosso capita110 nel 1902 fu trasferito al 3° artiglieria da costa e quindi alla F a,bbrica d'armi di B rescia ove [)oi. !Passato nel r uolo tecnico, percorse tut t a la sua carriera. Nel 1911 fu ma1J1dato in missione in Francia presso la Compagnia di Sain t Ohamond per i l collaudo di materiali, e (Ilel 1912-13 ebbe analogo incai-ico dal ::\1inistero delil.a R. Ma r ina . Raggiunse il gr ado di maggior generale nel 1!)28 .in A.R .Q.i e passò succesivamente nella riserva. ,_ 2736 -
SCl!T'ITOIU DI i\:CATEBlE 1\R'l'IGLrnHESCHID
(1856-1919)
Una volta lasciato il servizio attivo fn nominato Direttor,e· clell'lstituto professio1J1a.lc industriale del Comune di Brescia (1924-1927), ove già negli anni precedenti aveva im partite gratuitamente lezioni di Fisica e Chimica . . Da. parecchi f-1,nni è wllaboratore prezioso per la compila zione della Storia d<~ll' Artiglieria- Italiana. J.0 - Le scuole profes;;ionali per operai. (Tip. Apollonio, Brescia, J.927). 2° - r lv boratol"i ricreativi reggimentali Conferenza agli Ulliciali del Presidio. (liresda, T ip. Apollonio, :U)2.L). ?.0 - Lezioni d i fisica elementare e di cllillliCa generale impartite alla Scuola professionale di Ilrescia . (HJ24-J.927).
F ig. 121!1 Giuseppe Ettorre .
Fig. 1230 1'"'ilandro F.ttorre.
ET'l'OlmE Giusep[Je. Nato a Napoli nel 1855, do1po a,ve1· superato i corsi dcli' A.ccr1demia, mili.tare di Torino venne nominato sottotenente d'artiglieria, nel 1874 e dopo aver compiuti i due anni de lla Sc:uola. -d'applicazione <l'artigli(~l"Ìa -e genio > nel 1876 fu promosso tenente e destina,to sncc-essivamente ai Reg gimenti 11°, J 2° e 10°. Promosso capitano neil 1882 passò al' 14° Reggimento a,rtiglierfa e quindi poi al 12° ed al 24°. Promosso maggi-ore nel 1894 fu asseg1nato primtL al 22'' R eggimento da, campagna e successivament e al Reggimento d'artiglieria a ca.vallo, e nel 1901 IJ)romosso tenente colonnello passò al 1° Reggimen to.
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AR'l'l(.;LIF:IU SCH!TT OHJ
Raggi un to il grado cli colonnello n el 1905 resse dau:>p r ima tla, Direzione cl':ntiglier ia cl i Ver ona e comandò in seguito il 24° Reggimento artigliel'i a da campag,na. P romosso maggio i· gen<' J'ale JH~l 1910 t c'rntc 1w r du e a nni il Coman do d'art iglieri a da campngna. in Roma e lasciò poi il servizio attivo nel 1912. Allo ~coppio dell a go erra contro l' Austria venne richiamato in ser~izio .assu mendo dapprima H Comando dello sb~naruen to Brcnta-Cismon e postia quell o .clcltla Fortezza di Gaetn . Bella figura <li soldato, bi-il lante ufficiale, energico ed att ivo fu sempre a1ppassionn to p e1· gli Sil)ort e diede la sua, opera, prc:d osa. alla Oonfede1·azioue Ha1;io11ale di sch<>1·ma fa.cend{>Si. poi. prom.ot o1·e cli una, scnola d 'a dazione eh-ile in R oma che, so1·ta, nel 19l4 conco1·se Hlla formazione cli p i1loti per l'aviazioo1t> mili fa l'C. Kel l9Hi-.L7 promosso te11 c11te ge.merale e bbe In Direzione clellH difesa aerea tenito1·iale. 1<> - Le arrni speduli : risposta alle << \" tritù ingrntc sull"otdiu:11uento militare ». (Palermo, tip. Rebcr, libl'eria Clausen, 1Sfl5). 2° - L'equ itnzi onc militur e e lo f:t>ort. (Rii'. d'Art. e Gcn., 189, ) . 3° - Le nuove idee sull'impiego <lell'artiglicria nel c:omba ttimeuto. (Riv. Mi!. Ital., 1903) . 4° - r~c n ote carutterist.icbe degli 'Ofilciali. (Riv. ì\lil. Tt:ìl., l008). ::i0 - Come si ~·iu(·ono e come si verdouo le hat tugl ie. (Ri\·. :\Iii. Ital., 1010L
l<'AL('ONN An tonio . - Kato ;1 Messagnc (Lecce) nel 18G4 entrò nel JS7'i al Collegio rnilihtre d<~ll a ~m1ziatelil:1 e nel JS8 l. passò all'Ac:carlcmia, militare di Tori110 usc:endone sottote
nente d'artig lieria. ,1wl lb84. Compiuti con pieno successo i corsi della Scnoln cl'aipplicazionc (l'nrtiglieria e gen io n el lSSrfu promosso tcnp11 te e destinato atl 8° R eggimento artiglieria da for LC\zza rpcr passu r.e p oi a l 23° R c:rgirncnto <l a costn . Affer ma.tosi ben presto come uffkiale colto, int elligentissimo e cli ~rande in tui to pnttlco, ~,el 1SD3. a ncora tern en tc fn chi amat(I all'Ispettorato ù'al'tigHel'ia cln fork;1,za . Promosso capitano nel l '!)5 passò alht 3a Brjgata da costa, ma nel lS97 f'u n11ornme11te <:h i a,mnto a ll'I s pettor ato d 'ar tiglieria do,·c r ima:-;e fino al 1903, pn~sando a tale data al -
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SCRI'f'l'OIU DI 1\:lATERIE ARTIGLIERESCBE
(1856-1919)
3° Reggimento da fortezza, dove rima,se fino a1l 1910 a.Uorchè, promosso maggiore fu assegnato · alla Scuola, centrale d'artiglieria da fortezza, continuando sempre nel conteilltI)O a dedicarsi ano studio dell' impiego più ·razionale delle batteri<~ d'as,secli'o·· nelle va.rie cireosta1{ze della guerra e d,efiniendo all'uopo il sistema di organizzazione del tiro preparatù speditiV<) d'assedio che divenne poi re· golamentare e fu irnpieg·ato e generalizzato in seguitù per tutt<~ le a.rti.glierie. Per l'applicazione del predetto sistema il capitamo Falcone ideò la, Squadra graduata per l'autodeterminazione dei punti di stazione, e per l'impieg-0 del sistema stesso con le b::ttterie Krupp da 14!) camp., studiò in unione col ma,g g.iore Giuseppe Cortese geniali perfezioJ?ig. 1232 namenti concretan1:doli nel tipo di canAntonio .l!'akone. 01cocehinle adottato col nome dei dne ideatol'i. Per tali studi essi fm·ono mandati in missione presso 1::L Casa Krupp ad Essen e presso la Ca,sa Goerz a, llerl.ino. Nel febbraio 1915 fu promosso tenente colonnello e nel rrwggio venne comandato come Ca(Po di S. M. ad una frazione del Parco d'a,sseclio mobilitato, continuando con grande attività e oompetenza a svolgere in zona di guerra numerosi corsi. per diffondere la conoscenza delle nuove istruzioni s11111' impiego delle batterie di ultima formazione. Nell'autunno 191G fu nominato Comandante del 10° Reggimento artiglieria, cl'as . ~celio mobilitato, e promosso eolonne1lo nel 1916 rimase in ta,lc comando :fino al lug1lio 1917 allorchè ;:i,ssunse il Comando interinale dell'artigliel'ia dell'XI C. A. nell'ottobre 1917, pei.' merito di guerra assunse le funzioni del grado su1periore e ue1 giugno 1918 fu promosso brigadiere genera.le mantenendo fino al termine della guerra la predetta carica di Coma1fdan te cFartig1ierfa <lelFXI C. A .. In tutte le cariche da lui ricoperte, e specii1hnente durant<~ l'intera guerra sul Carso e su] Piave, Antonio F-a.Jcone -
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AU'rI GLIERl SCR ITTOHI
diede . splendida prova del suo valore come soldato e della sua competenza come artigliere. Oltre alla promozion e 1per .merito di guerra gli furono conferite una medaglia d'ar gento aJl v. m. e la croce di ca:vaìiere dell' O.M.S. co.n }usinghier,; ed eloquenti motivazioni. Nel settembre 1!)19 lasciò la zona d'operazioni perchè sofferente sovratutto in conseguenza d~i gas deleteri della .guerra, spegnendosi serooarn cnte a R oma nel febbrai.o 1920. : l " - 11 problema dell ·auto<letcrmiuazione d'un puuto del terreno nei til·o preparato d 'assedio. (Riv. d ' Art. e Ccn., JOOO).
:E'ALLE'1vrr Edoardo. - Nacq ue nel 1"35. Sot totenente cl'ar tiglieria n el 1877 fu assegmLto al 13° Reggimento artigliel'Ìa e comu,nclato alla Scuola d.'applicu,zione d'artigliei-ia e genio. P romosso tenente nel 1881 rimase in servizio alllo stesso Reggimento, ,per poi passare nll '8°. Oapita1110 nel 1 7 fu trasfe riLo a,l 10° nrtiglie1:ia è snccessivamente fu addetto alla, Dire zione d'art iglieria di Ver•ona ed al ,Laboratorio Pirotecnico <li Capua. Nel 1900 ao1dò in aspettat iva pei- (l_)Oi paF;sare nella, posi1.ione di servizio ausiliario ed i udi nelln riservà .
1° - Istruzione sommaria su l telcgoniometro tascabile (l.'I campagna. (Ver ona, Am!chini, 1803). 2° - 'l'clegoniometr o tascabile da. campagna . (R iv. <l'Art. e ·Gen., 1894) . 3° - Ap!)r ezzamento delle dis tanze nel t iro cli fanteria. (Riv. Mil. H ai., 18.()4).
4° - Sull'efficacia ciel tiro di fucìlcl'iu . (Ri v. )li!. !tal., 1895). Go - L ' artiglieria da campo e la telemetria. (Roma Voghera, 1S9t>) . c,o - Il telemetro StroobiJnts par agonato a quelli ritenuti finor a come miglicri. ()(il:1110, L it. dell' Ing .. 189.:i). i 0 - L"artiglier ia da campo e la goniometria . (Roma, Voghera, 18061. FALTA Luigi. - Nato nel 1841, per titolo di studio venne nominato sottotenente d'artiglieria neil 1861 e dopo aYer supe · r ato la Scuola complementare fu promosso luogotenente nel 1863 e destinato al 10° Reggimento. Prese parte alle campagne del 1860-61 e 1866 prestando in seg nito sei-vizio come luog-ot-enente n ei Regp:imenti <'l 'artiglieria JO e 3°. P romosso caipitano nel 1872 fu clesLirn1to alla Dirczi.on':'\ d 'artigliei-ia di Verona (Comando locale Peschiera) e quindi.
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SCHITTOnI DI ll:fA'mRrn AR'l'IGLIEUESC.fIE
(1856-1919)
al 6°, aill'll e 3-0 Reggimento per essere IPOÌ nel 18'79 destinato al Laboratorio di precisione. 'Promolilso quindi maggk>re nel 1884 venne addetto alla, Fon· deria di Genova; nel 1885 lasciò il servizio attivo e nel 1904 venne promosso eolon11ello nella Riserva. 0
1° - Telemetro spe<l itivo per la fanteria. (Riv. cl' Art. e Gen., JS97). 2° - Il tl'igonumetru da campagna . (Rii'. d 'Ar t . e Gen., 1S9S) . 3° - Apv:1re<:d1io elettrico per le n>tazioni nelle a sselllùlEie. (Ri v . .d'Art. e Gen., 100:3). FA:\'l'I Ua,millo. - :.\lato a, \'alenci.a (Spagna) nel J.844 en · trò sedi.ca nne a,11' A:ccademi:a. militare éli 'rorino e fn nominato sottotenente <Fartiglieria nel 1863, e superati i corsi della Scuola c,omplementar{~ ven ne promosso luogotenente nel 1866. Passò subito nel Corpo di S. M. e fu addetto al comando della. Divisione cli Verona. Promosso ca,pitano nel 1872 andò a,l comando della Divisione di Bologna e quindi a,l il'Istituto topo -· gru.fico mili.tare e promosso poi maggiore nel 1879 fu destinato dappri.mi~ aH'S', Heggirnento be1·::-1+glieri e <1uin<1i al eomwndo del II C. A .. Da tenente colonnello nel 1884 andò addetto al comando delJa Di.visione di Riwenna, quindi al 13° Reggi-monto fanteria e ip oscia ritornò aill'Istit.uto topogl'a.fico militare . R aggiunse il grado di wlonnello 111el 1888 e comandò il 69° Reggimento fa,nteria, e promoi:::so poi maggi.or generale riel lS96 ebbe il eomando della. Brigata « Umbria, )) . Nel 1903 lasciò il servizio attivo e fu promosso tenent,e generale nella RiserYn, nel 1906. io - A pronosito dei nostri ordinamenti militari. (Roma, Nuova Antologia, Fase. 748 - lH febbrnio, J.903) .
F AHA-P UGGIONI Salvatore (Alfredo) . Dis<:ende:nte da antica farni.gli a Satda nacgnc a Siena nel 1868 e dopo aver segnHo i corsi del Collegio mi.litare di. Napoli da.I 1881 a,l 1885, entrò all'Accademia militare di Torino e fu nomina,to sottotenente d'artiglieria, nel 1888 : superati i eorsi. della Scuola d'applicazione nel J.SS9 venne promosso tenente e destina to a1l 5° Reggimento da ca,mpagna rima,nendovi fino a,1 ]894 in 1'i7
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ARTIGLIERI SCRJTTORI
cui fu trasferito al Laboratorio di precisione di Torino che nell' anno successivo venne assorbito dalla R. Fonderia, la quale a sua volta divenne [l-Oi Officina di costruzione nel 1897. In quel torno di tempo essendo egli preiposto alla, Sez_ione fonderia ebbe il non facile compito di portare a com.pimento la fusione del monumento a Vittorio Ema1~uele II in Torino. Promosso capitano nel 1900, passò nel 1901 alla 10a Brigata da costa i111 Genova ,dm.anendovi fino al 1905 in cui venne ad-detto e quindi. trasferito a,l Comando -della Scuola d'aipplicazione d'artiglieria e genio e della R. Accademia militare. Nel 1909 i111 seguito a concorso fu nominato insegna,nte titolare di Balistica alla Scuola <l'applicazione, nel 1911 venne trasferito nel Ruolo tecnieo d'artiglieria e promosso maggiore nd 1913 fu -d estiin ato all'Officina costruzioni -d i Piacenza rimanendo comandato alla. Scuola d'applicazione :fimo all'ag-osoo 1914 .i n cui fu posto a disposizione della Direzione di esperienze -d'ai:tiglieria pe1· liL compilazione di Tr:Lvole d.i tir-o. Promosso tenente coionnello nel 1915 e colonrnillo nel 1!116, venne poi nel 1919 nominato Direttore delle esperienze d'a-rtiglieria· e nel 1921 Direttore dell'Arsenale di co struzione di. Torino. Nel 1926 fu trasfeFig. 1233 rito alla, R Accademia militare di ToriSalvato~e Fara-Puggionl. no per assumere~ la di.r-eziorie dei corsi cc snperiol'e tecni00 e ba,l isti.co )) di. nuova istituzione; nello stesso anno 1926 fu promosso maggior genera,l e e !llel 1927 nominato Direttore principale dell'Arsenale Regio Esercito -d i Pia.cenza, carica che mantenne fino al 1931} allorchè la-sciò il servizio attivo rag·giungendo- poi nel 1933 U grado di generale cl.i. divisione nella. Riserva.. · Ufficiale studioso, colto, di modi !J.)articolarmente distinti, appassionato del servizio e ligio alla disciplina venne unanimemente apprezzato e stimato. Come appartenente a Commissioni, Uffici e Direzioni importanti scrisse e compilò molte Relazioni, Rapporti e l\fe-
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SCRITTORI Dr MA'l'l~RlE ARTIGLIERESCHE
(1856-1919)
morie. Quale insegn&nte di BaJ.istica alla Scuola ·d'applicazio111e, succedendo agli il!lustri e grandi Maestri. che lo avevano preceduto, ritenne non fosse il caso di stampare un nuovD Corso di ta,le materia, ma viceversa delle lezioni da lui impartite tenne . r egolare ed ordinato programma tematico dei singoli. a,rgomenti trattati e svolti nelle successive lezioni stesse. Giovanni. - Nato nel 1843 fu a,llievo dell'Accademia mi11itare di Torii:no e nominato sottoten ente d'artiglieria nel 1861, do!J.)o di aver frequentato con successo la Scuola complementare d'artiglieria fu pr omosso luogotenente nel 1863 e destinato successivamente ai R{~ggimenti 2° e 6°; promosso capita,no nel 1872 fu dapprima addetto a,l Coma,ndo territoriale di Torin o poi passò al 7"' R,eggimcnto d.'artiglicria e nel 1880 fu destinato al Comitato d'artiglieria e genio raggiungendo nel 1884 il grado di maggiore. Come capitano, per 1p-0chi mesi, e quindi come maggiore (1° gennaio 1884 · 21 marzo 1886) fu il primo Direttore dellla Rivista d'Artiglieria e Genio. Nel 1886 fu trasferito alla, Brigata da mo,n tngna del 16° Reggimento d'artigHeria e successivamente venne assegnafo alla Direzione ·d 'artiglieria in R.oma e e.oma111dato al Ministero della, Guerra,_ Pr{>mos~o t enente colonnello nel 18~10 :fu comandato al Com,tndo ,d el Corpo· di S. l\I., nel 1891 rientrò nell'artiglforia da montagna e dal mar?:o 1893 fu Comandante del Reggimento da montag,na in Torino. Nel 1894 venne promosso colonnello e morì !J.)Oi nel 1895. FASCE
1° · Note sulla fabbricazione dell'acciaio nel R elgio. (Giorn. d'Art. e Geu .. l &'i5). 2° • Sul tiro delle armi portatili adottate neglì eserciti europei. (Giorn. d ' Art. e Gen., lcS77). 3° - Appunti sull'addestramento tattico dell'artiglieria. (Riv. Mil. Ital., 1878) .
4° . Il f ucile Moà . 1870 e il t iro alle distanze superiori ai 1000 metri. (Riv. Mii. It., 1878). 5° • Dei nuovi obici e mortai rigati per la difesa delle coste, delle f ortezze e per la guerra d'asse<lio. (Giorn. d'Art. e Gen., 1882). 6° . Degli ultimi perfezionamenti nella metallurgica dell'acciaio. (Giorn. d'Art. e Gen., 1882).
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AHT!G LI ERI SCIHTI'OH l
7° • Del go\·erno a cll' artigllerìa di una for tezza. (Riv. Mii. Hai., 188:!l. 8° • La questione dell'ar tiglieria cli gran potenza in Itulia e fuori. (Rh·. l\lil. I Cli 1., 1882). 90 • L'art!glletia du campo e l suol reparL!. (Rii'. )iil. Ita l., 1883). 100. · Le arliglit>r ie da campo europee al gennaio 1884. (R i\· . cl' Art. e Geo., 1884). 11° • Canno11i a tiro celere. (Hiv. d ' Art. e Gcn., JS8!l). J.2° • Appunti snll'ordiuameulo e l ' iolpiego delle ballcrie d i lllitraglierc. (RiY. ù'J.tt. e Gen., 1880). 1:;,, · Com; idera:doui i-;u i lllctodi tl'..1t1·ncco e (]i d ifesa <lei forti e sul loro m·rnamento (in collabon1ziouc <:on l\faccnbruni) - (R iY. d'.\1·t. e Oeu. lSSGj . U 0 • Dell'O[)J)or tunità di alc:uu i pel"feziouameuti nell'artiglieria di ussc<lio e elfi caru p:igua. (lHv. d 'Art. e Gen., 189) ) .
F ASELLA E ttore . - Nalo a T orino nel 185 fu allievo dell n R. S c uola <li M:arilliL cl al 1S73 e fu nomina,to guardiama.rimL nel 1878 a ssegnato al 1° J)ipartimen to marittimo compiendo quindi dal 1 78 al l 81 oltre Yentiq naltro mesi di imbarco . N el 1881 f n pi-ornosso sottotenente di Yasc·Pllo e cl,1 tale data, fino al 1886 effettuò oltre quai·,rntotto mesi cli navi · gazionc; n el 188G fu promosso tenente di ,·,1scell-0 e nomin ato Hiutaute rnap:giorc in l" al Corpo R<>nli Equipagg-i dal 1894 al 1893, illlbalTitndo dal l~~G al l. 9G per oltre settanta mesi. X<-'l J~!)i; vcm1<~ promosso l:apitauo di .c·orYe.tta 1; dn I 1807 corn:-:111d:111te del f1alipc-dio cli Yim·cggio fino al J ~99 pa~sa.nclo in ta.h} ann o come Capo ~ezion e al Mi11istc1·0 dell a Marina , (',11"ica d1c tenue fino a l l!'ig. 12::.J 1.90:2. ~c>] J !)00 w nn e promosso capitani>· Ettore l!"'asella. di f i-egiita c nel 1904 fu. rel n,toi-e dell:t C'ornrnissio1w petJuHneut<.. pei- gli espcl'imenli del material e da. gmirra, wmencl o in seguito nomiuato Oapo divisione al ~Hnisl<-'rO della. ~farina oYe r im,1.se fÌll\) al 1907 òopo di <'ssere ~la to promosso capil,1no -1.li val'-cello !llel 1905. Da l 1902 al 190ri effett uò diciannove mesi. di imbarco e dal l.DOS al 1911 oli..re trenta mesi di i rnbilr<:o. Nel 1n11 1·i<:opl'i la catic·a rii Catpo divisione al :Ministero della Marina -
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;:;CHJTTOf:I DI
MATEHJE AUTIGLIERESCHrn
(1856-HJ1!JJ
e nel 1913 lasciò il servizio attivo per ragioni di età e venne iscritto nell11i Riserva NavaJle ra,g giungendo il gra,do di <.>;ontrammir;:Lglio nel 1914. Durante la sua lunga carriera meritò un Encomio per il modo lodenllissimo con cui disimpeg1nò la carica di coman,d ante del Ba,l ipedio di Viareggio e nna medaglia d' argento ner il lavoro da lui compi.uto nella formazione delile tavole balistiche secondarie, lavoro che ebbe un gran successo, venne pubblicato nella Rivista Marittima ed è ·01pel'a di notevole importa,nza,, tuttora apprezza,ta ed utilizzata. Il li'asella, specializzato negli studi sul1le :wtiglierie, pro fondo conoscitore della. .scienza bali.stica e a[J)pa,s sionato cultore delle discipline militari in genere, fu un vet·o speda.lista. assai apprezzato p<~r jJ sno cont1·ibnto nell'-opera, dellla. Commissione l]Jermanente per le esperienze del materiale di guena, e per li1 sua prati.ca profcssioITTa,h~ fu nno dei distinti Coma,nclanti del Balipedio di Viareggio . Poco dopo essere stato nomi.nato c·onti·auunirag1io rw11a Risenn Kavalc, morì a Roma nell'aiJ?rile 1914. 1° - Tavole ùalisticbe secondarie. ('.l'ip. Sordomuti, Genova, 1902) . FATJTILLI Uba,lclo. Nacqu(~ H Ro ma nel 1879. Frequentò i corsi d<~lla R. A.ccat1emia, militai·<~ di T,o r.uno e q 1rn1 . li della R. Seno]a (1'applieazione d'ar-
tiglieria e genio ottenendo la nomina, a sottotenente nel 189S e la promozio.ne 'i tenente mel 1900. Prestò servizio da tenent<~ alle antiche briga te da costa e suee<~ssivamcn te al 12° artigli.eria ,da, campagna, e quindi alla, R. Aecademia militare (100;";-1910), quale aggiunto di Storia mHitare. ]'ig. 1235 Da capitano fu asseg,nato al 20° Reg Uba Ido Fa.utilli. gi mento artig'lieria da campi:1ig1na 001 qnale entrò in guerra contro l'Austria al comando della l" batteria. Mnggiore nel 19] 5 tenne il comando del 3° gruppo · del 13"' -
2.74.5 -
ARl'I GLIEH[ SCRl'lvl'ORI
Reggimento a1-tiglieria da cafil!Pagna e tenente colonneillo nel 1917 !Passò a,dcl.etto al Comando d'artiglieria ciel I X C . d'A. sul Grappa. Dopo la guerra fu c-o mandato all'Accademia militare (1920· 1926); colornnello nel 1926 passò alla Scuola d'3jpplicazione dl artiglieria e genio prima come Direttore cJei corsi straordinari. e poi comandante in 2"', ed indi capo uffic'io a1l Comando di. artiglieria c1i l\Jilano. Generale ,cli brigata .1nel 1933 fu f.LddcLto all'Ispet torato d'artiglieria, passò poi comanclan te dell'Art. del C. d' A . dì R oma, per ritorna.r e nuovamente all' I s1pettomto d'arti.glieria. Generale di division e nel 1937 fn nomina to Ispettore cl ell' Al'· ma d'artiglieria. Ufficiale st udioso, coO.to e distin tissimo, artigliere compe · t ente nelle va.rie specialità. dell'Arma, egli è unanimemente giudicato e ritenu to « ufficiale veramente a posto )) per qu::il· siasi in9arico ed in qualunque IPOSto. 1° - Orgaruzzazione cd esecuzione <lclla co11tr oba Uer ia in g uerra di movimento. (RiY. d 'Art. e Gcn., 1934). 2° - Orient:.imento per la guerra cli ruo,·imento. li tecni<:ismo d cll';1rtiglicria . (Rìv. d 'Al't. e Gen. , 1H3G). X0 - l're11:1 rnz ione dd tiro nella g- uerr:i di 1110,·i nicnto. (R h-. tl'.\rt . e Geo., 193G). 4° - Le nuove norw e <l.'iwpicgo d ell':irtiglicl'ia. (RiY. cl'Al'l. n Gen. , 1Hi:l7J.
F0nr.n1cr Antoni o. - ~ato a Belluno ,n el l83R. Yennc .no mi1nato per titoli di st ud i sottotenente d' artigl ieria nel 1859 e dopo aver partecipn.to alla campagna di quel1l'anno e supe ·
rati in seguito i co1·si della Scuola complementare d'al'tiglier ia fu IPl'Omosso luogotenente 01e] 18G2 e assegnato all'8° Reggimento artiglieri.a. Capitano nel 1866 prestò servizio prima alla Direzione d 'artiglieria <li Venezia poi al1'8° R eggimento, quindi nuova· mente aJlla Direzione di Vcnezi R e per ultimo a.I 7° Reggimento artiglieria. Promosi;:o maggiore nel 1882 fn a ddetto al Ministero della Gu erra e per breve t em1Po a,lla Fonderia, di Torino. Tenente colonnello nel 18 '7 fo t ra.s ferito al 4° artiglieria e quindi nominato Dil'et tore ·territoriale d'artiglieria in Genova. R a,g giun to il graclo cli. colon nello 11el 1891 continu ò neil predetto -
274G ~
SCRIT'l'ORI DI ,VL1'.mRIID ARTIGLIERiiJSCHF1
(1856-191.!J)
Oomanqo e quindi dal febbraio 1.882 al maggio 1894 ebbe il Comando del 20" Reggimento a,rtiglieria da campagna . Con tale grado lasciò quindi il servizio attivo nel 1894. 1° - Esperienze sull'elasticità dei cerchi di ferro eseguite nella l!" onderia di Torino nel 1867. (Giorn. d'Art., 1868).
F ig. 12~:7 Achille l!'enari.
F ig . 123()
Antonio E'ederici.
FrmrtAill Achille. - Nato a, Bassano (Vicenza) OJel 1.887 conseguì nel 1910 ila, laurea. in scienze politiche e coloniali al R. I stituto superiore di Roma e nel 1911 fu allievo ufficiale di complemento nel 3° Reggimento artiglieria da fortezza. Promosso sottotenente di complemento prestò servizio nel rr Reggimento da fortezza, e nel 1915 verune richiamato rper m<:,bilitazione e a!'::segnato ad nna, batteria {l' assedio in. zolfla di opera,zioni: da,l maggio all'ottobre fu osservatore d'a,rtiglieria. dall'ottobre al dicembre Comanda,nte di una sezione di cannoni d'assedio da 149 a Forcella Zovo e dal dicembre 1915 al settembre 1916 comandò una ba,tteria . d'assedi.o, veinendo nel maggio 1916 trasferito in servizi<) permanente effettivo in segnito a sua doma,nda e in riconoscimento dell'ottimo 11wrvizin da lui prestato. Dal settembre 1916 all'aprile 1917 tra~ferito a sua domanda nei bombardi-eri fu alla Scuola, di Susegama, prima quale allievo e !l)Oi come istruttore; dall'aprile al 31 -
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AR'l'lG LJEHI SCH.l'rl'OHI
agosto 1917 comandò in Maceùonia nna batteri.a. ·d i bombarck da, 87 A e ferito gravemente in coml,attirnento fn per quasi un anno degente all'ospedale dopo di essersi guadag111ato in tale azione una me<laglia d'argento al va,l or militare. Rientrato a,lla riserva generale d'artiglieria nel 1918 in zona d' opera zioni e promosso capitano, fimo al marz,o 1919 comandò una batteria del 62" Reggimento artiglieria, da campagna, e da tale data al luglio 1920 comandò una batteria del Reggimento di artiglieria autocarreggiata in zona d'armisti.zio . Nctl 1920 ebbe il comando .d i una batteria, nel Reggimento artiglieria a cavallo ed in tale anno fretjnentò il 2" corso di iperfezionamento presso la R. Accademia di ·,!:orino. Nel 1931 ~u promosso maggiore ed ebbe il comando di un Gruppo del 3° H<~ggbuento artiglieria <.:ekwe, nel 1939 fu promosso tonent•,\ colon nello nello stesso R eggimen to e rn~l J 940 venn e addetto al Comando della 3" Divisione celer<~. Ufficiale studioso, colto e sovratutto a,p;passionato di studi storici riguardanti specialmente l'a1:tiglieria a ca vaillo, fu colla,bora.t ore prezioso cd attivissimo cli questa Storia dell'Arti gli~ria. 1° - Contrib uto allo studio dell'emigra11ione teru]loranea <le! Veneto. ('l'i· pografia Pozzato, Bassano. 1!l14}. FmRRAHIO Artemio. Nato a MUamo nel 1880, laureatosi in ingegneria n el 1910 e sottotetne.n te éli complemento nel Reg gimento <l'artiglieria a, cavallo, nel 1911 entrò alla Ditta, Armstrong di I>0zr.uo11i partecipando a.i lavori a bordo di varie nostre grandi. navi da guerra ed a parecchie batterie costiere. A.llo scoppio della guerra venne destinato alla, Direzione d'artiglieria di Verona, e fu addetto ad un grupo di obici da 305/17 destinato ad un settore avanzato del fronte. ' I n /p rimo tempo gli vennero affidate la sorveglianza e la manu tenzione <lei vari servizi tecnici di tutto il fronte dell:l 4" Armata, e successivamente venne incaricato dal Comando Supremo di eseguire ispezioni su tutto il fronte [)er rilevare lo stato cli (Logoramento delle bocche da, fuoco di grosso calibro 1: proporre le relative riparazioni. Nell'espletamento di talì f;Uoi incarichi egli ebbe modo di partecipare a va.rie a,z ioni per
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SCllITl'OR l Dl 1'IA'l'l!:HIE ARTlGJ,IERESClJI~
(1856-1919)
c ui n el fobhra,ì o 1916 vcnue promosso capitano per merito di guerra. e ·nominato Comandante della 230a batte.da d' assedio costituit n da cannoni navali da 203/ 45. Il P el'l'ario nel comando della predetta batfol'ia ebbe modo iu iparecchie ,occasioni cli a.fferma,r,e il i::;uo valore di tecnico, cli soldato e cli <'01nancl,rnte ed <•bbe p c>t· ciò m ei-itn ti elogi <'cl t~noomi clni p1·op C'i superiori. ~el gi ugn o 1917 YCnne addetto ,l l Co.mando d 'artigl.ieria de1la wna Carnica, ·e 11el mese di l uglio fu 0onh.1,ndato presso gl i Stabi limenti u l3reda » e 1< 'l'o· s i » per yigilare s nlla fab bricazione d i nuove iu-liglierie; al<:uni mesi clopo fu trasferito con egual<> mansione agli Stabilimenti .\tmst1~ong, e quindi inviato R Va,l ona, Sm1ti. Quu tanLa e Saseno, p m· la\'Ori a bordo delle 1rnyi chi, g uerra e ll'ig. 12:lS nelle batterie tenestri. Artemio Ferr:11'io. Dlll'am.te il se1·vizio prest ato in Artigtieria nel perjoclo del la. grande guerra. il Ferrai-io id eò e realir.r.ò ak11nì geniali dispositivi, mentre come prof'essio11i sta <:i\-'il(' prese va.rii b1·evctti per sue i11ve.1t· :,r,ioni. J)epHlato nl Parlamento pe1· la XXI.X legislatura, Consi g1Jiere na;r,i.ouale in seguito, è mem bro della 0<)rpora?:i.one m<'e <"anica, del Con~iglio cl elle rice1·che e dell' Associazio,n c in · Yentori. Cessata, la gi-n.ncle guerra. fn alle dipendenze della Ditta Ansa.1do ; come scritto1·e egli è noto p er le sne pubblica'l,ioni. e per i s uoi artico]j dj aegom enti tecnici su giomali e riviste. 1° · F-u lla grn11i t nra delle balistiti In relazione all'impiego ed nll:1. con:-:crv,1:r.iouc delle artig lierie. (Riv. d'Art . e Gen., 1017). 2o • La guen-a e l'artiglieria. - Date ar mi italiane alla P atria italiana. Memoriali pr esentati alla ComuJissione Pnrlarueutare cl' inC'lliesa sulle spesE> di guerra li 25 no vembre 1921 e l'll novembr e Ul22. (Genova, N. N., 1922) .
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ARTIGLIERI SCRI'.l'TORI
F ERRAHIO Carlo. Nato a Mil&no nell 1867 dopo aver SU· perato i corsi dell' Accad~mi.a mi.litare di 'l'or ino fu nominato sottotenen.te d 'artiglieria nel 1885 e, dopo la Scuola d 'appU· cazione promosso tenente al prin cipi.o del 1888, prestò sue · cessivamente servizio al 9° Reggimento artiglieria, al 22° ed alla 7" Brigata da fortezza fre quentando ipoi con successo la Scuola di g uerra dal 1 95 a,l 1898 e raggiungcn<lo il grado cli capita,no in tale ultimo anrno . Come tale venne dapprima as segmato al 1° Reggiment o e in seguit o fu a.ddetto al Comando del Corpo di S . 1\1. ; nel 1900 tornò al 9° R eggimento artiglie· l'ia e nel 1904 passò alla Scuola d'applicazione d'artiglieria e ge11io come. in egnante di Impiego d'art,iglicl'ia, 1·imanenclovi fi.llo al 1909. Pl'omo~so maggiore nel 1911 partecipò alla cam . pa,gna italo.turca distinguendosi a .Sidi Said e mel'itandosi la croce di cavaliere dcll'O .:M.S . e la prornoz1one a tc(nentt1 colon11e1lo nel 1912 per merito di g uer t a . Rientrato .in I talia fu assegnato al Reggimento d'artig1ieri;i a, cr:1rvallo e nel J.91G pr,o mosso colona1ello e nell'anno su<~ccssivo 1n:1ggior genen1ile coman dò successivamente . hl Bri gaht « Siena » e l.'al't igliel'ia {l i un Ool'po cl' Arm.a t;:i.. Nel 191'7 essendo n.nco1'a ma,g gior generale ebbe i l comando ciel grado superiore e coma111clò quirnli hL rna Divisione e po F ig. 1239 scia la 50• ruel'itanclosi pel' la sua COll· Carlo Ferrarlo. dott a 111m , merlaglia (l' argento al valor militare e la c1·oce cli ufficiale del · l'O .M .S .. Nel 1923 tu p1,omosso generale cli ·div.isione e comnndò l.:i, Divisione -di Novara : p1·om0Rso gcHf'1·ale cli O. A . nel 1927 wndò a com.andare prima. n O. A . di 'l'l'iest.e e quindi quello di K apoli, lasciando poi H servi7,io attivo nPl 1933.
1° · L'a rtiglieria da campo nello spirito delle nuove istruzioni tattiche. (R iv. l\:lil. Ital., 1903).
2° · La penisola bnlcaulca. (Torino, Casanova,_ 1904). 3° · Delle grandi g uerre (Conferenze cli presidio). (Pavia, F usi, 1904)·
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SCRl'l"l'OlH DI MA'l'ERlE AR'l 'lGLIER!sSCHE
(1856-1919)
1° - L'al'tiglieria con le- altre arwi alle gl'andi manovre nel Veneto. (Riv. Mil. Ha!., 1905) . 5<> - La preparazione del tiro d'artiglieria nelle azioni campali. (Riv. di Art. e Gen., 1906). oo - Le mitragliatrici in adozione. (Riv. Mii. Ital., 1906). 7° - L'impiego <lell'artiglicria in guerra. (Torino, G. Paris, Hl06-1908). · 8° - Nomi e definizioni. (Riv. d'ArL e Gen., 1908) . 9° - Uftlcia li di fanteria in ser vizio d ' artiglìel'ia. (Riv . d 'Art. e Gen.,
1009).
100 - Impiego dell' artiglieria - Testo - Promcruoria · Parte storìea. (Torino, G. Pnris, 1900-1913). JJ.o - Norme d'impiego delle artiglierie ]). c .. (Riv. d'Art. e Gen., 19ll). 12° - Impiego dell'artiglieria - Note riassuntive della guerra in l\:Ian· ciuria. ('l'o rino, G . Paris, 1911) . . 13° - Armamento cd impiego tnttico delle batterie pesanti campali italiane ed ordinamento dei vari servizi ad esse inerenti. (Riv. d'Art. e Gen .. 191J) . 14<> • 1'ra le a r t iglierie dei forti. (Riv. Mii. Ital., lOJJ) .
J::;o • L'impiego dell'artiglieria nella guerra russo-giapponese dall'inizio allo schieramento strategico. (Riv. d 'Ar t . e Gen., 1912) . 1Go - r.;:, r t iglieria nella cmnpagna del 1848. (Riv. d'Art. e Gen., 1913). 17° - I,a difesa del P:isnbio e del Corno Datti;;ti. (Roma, Riv. cl' Art . e Gen., 19Hu).
T,(~onardo. ~ Nato nel 1842 veune per titoli nomi.na,to sottotenente d'artiglieria nel 186J e dopo -cli aver su· peratò i corsi della Scuola cornplemen· tare d' ariJglierin fu pr,ornosso luogote . nente nel 1863 e assegnato al 6° R eggi mento artigliel'ia. Promosso capitano :nel 1872 venne destirnLto s uccessivamen te a,l la DireziO!n.e d'artiglieria. cli F.i renze, poi al 7° Reg · gimenlio, poi all'l1° e quindi. al ~L" nel 1874, passando · in seguito al Ooma,nd·.) F'ig;. 1240 d'artiglitida, di Pìa,cenza e per ultimo a,1 L1~ona rdo Ferrnris. 9'' R eggime1Jto. iMa,ggiore nel 1884 prestò servm,, l!l.ella 2a Brigata a eavallo dell'8° RegginHmto e poi al 19° Reg gimento ,ove rimase c)a. tenente colonneHo nel 1889. Passò sue cBssiva.mcnte alht Dire,done d'artiglieria. di Venezia, e raggiuùto F ElWAlHS
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AH'J'JG T, rnrtr SCl!l'l'TOHl
il grado cli colonnello ll1e1 1894 coman <lò il 'i Reg~i rnento mo rendo 11el J 89f,. 0
1° - i 1unì,1ionawento dell'u rtiglieria· da cnmpng-nn. (Rlv. :\Iil. Itnl. , 1STi).
Fms·rA Gaet:LJ1 0. ~ Na,to a, Na,poli nel l8G3 dopo tLVel! regolarmente compiuto i corsi della R. A ccademia militare di Tori.no fu nomin ato sottotenente d'a1·tiglierfa rneil 1884 e dop() ] a Scuola d'npJPlicazione venn e p1·omosso tenente nel 1885 ed
assPgnato a ll'S" ]{.eggim<·nto a r tiglie1·ia. da, <:ampag,na. p er poi pitss::n·c n el 1~88 al 20° R e~gimento. P1·om-0s.·o tt1pilano ~1el JK!):i wnne Lrn8ft'rto al G" R eggiment o da campagna e nel 18!)6 pa!-ìsò al 9" ove ri11in~P fin o alla pl'omozion e n. magp;io1·e ud 1!)10 passallclo <Ll 20° R eggimen t o e promo!-5so t<•11cute c:olonnello nel J 91:5 fn destinat,o al 80"' Rcgg-im cnto <la <·ampag-na . Prnmosso c-0lonn ello nel J ~)l(; fn nuovamonte clef-ti.nato a l 20'' R egg;i1Uento artiglicl'ia, e in principio del 1917 co man1ln.to alla Scu ola Bombardieri di ll, lg. 1241 Sul*ega,n,t per assnmerc H corna.ndo <li G::ietnno }festa. nn R nggr11ppamento bomb;1r<licr·i, ma, dopo po,c,o tempo cloYdtc cntral'e a1· l'Ospedale eh-ile di Treviso per malattia cardia ca e d h ri morì nell'autunno del 1917.
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1° - Sul tiro i nclire tto delle batter ie tln cn1llpagu:1 . l!'also scopo uaturalP o artiflciale? (RiL ò ' Art. e Gen., 1907). 2° - Movimento dell'nssc ottico del cau11occhi11le pano r nrnico <le! cannone da cam[lngna cln 75 mod. 906. (RiY. d 'Art. e Gen., 1913). li'ESTA Ri ccardo. ?fato neil 18:i7 frcqncntò nel 1876·7'7 il primo corso della Scuola militare cl i )fodella e pitssato poi in Accademia milital'e n el 1877, clopo averne supera,t i i. corsi fu pr omosso sottotenente d'ai-tiglieria nel 1880 e dopo la Scuo· fa d'a[>1plica:r.ìone nominO:to nol 1882 tenonte d' artiglieria. e desLinato successivamen te al 4° Reggiment o da camp agna ed
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SCfffl'TORI
m
l\JA'.J'j-:t{II;)
:\RTlGT,IER;::scH E
(1856-19J.UJ
i:1,ll'll°. Promosso capitafro nel 1S87 fu mandatò alla 5" Compa,g nia operai e successivamente al 15° Reggimento da campagna, mentre da] 1803 ul 18fl8 Ycnne destinato all' Aecadernia militar-e di Torino on: fn aiutante maggior<~ ill l" e dal 1894al JS98 cbb<~ Fim;egnamento cli Nozioni d'artiglieria . Nel 1898 lasciatc1 1' Ac:tademia militarti fn alldetto al Cornauclo d'artiglieria. d.i Alc1-::sandi-ia e promosso mag giore nel 1902 fn prima. al D Regg-irnent•> da ca.rnpag·na .e quindi al P,o lverifido (1; l<'o~sano . Promo8SO t(~nent<~ f:olonnello nel 1908 pr.estò serYizio snccessi\'a,ment·~ al 2° Reggimento da eampagna. a1la Di rezionc d'artiglieria, di Piacenza, all'l I'' Reggimento e qnindi incaricato del conrn.rH'lo clel 4° R,cg-gimento (fa- fortezza costa . Promosso colonudlo nel 1913 fn Co · mandante titolai-e del predetto 4° He!i; gimento e dall'apri"le all'ottobre 191:'l ffig. )242 comandò l'artiglforia cl<?ll ,1. difosa costif:Riccardo E'esta. ra di nfossina. Da,l dicembre lDlG al Kettembrti 1916 ebbe il comando clell'll'' H.aggrnppamelllto d'as&edi-o clel XIII C. A. sul Carso in posi½ionc particola,rm0nt{~ cliflìcile (~ peritolosa. Da,l ln fine dal -un G ::Llla primav·cJ·a 1919 fn Direttore d'a,rtiglieria, l'L Spezia e Oomancla:utc il Deposito c:cntl'ale munizioni. Laseiato il servi.zio attiYo nel l9J ~l venne nominato mag gi.01· generale e nel 1024 fn promosso generale di divisione• nella Riserva. 0
1° - Sinossi delle lezioni di Kozioni d'artiglieria. (R. Accademia Militare, Torino, 18()(\). 2° - Meccanica applicatr. alle m:Llglier·ie. (Castello, Torino, l92i).
FJGAHT. L11i gi. congedo. J0
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fogcgnere ed
ufficiale d'a,rtiglieria in
Sii;terni di ])nnt:Hutml·o iÙdireHo per obici da costa . (Riv. d'Art.
e Gen., 1889). 2° - Sul puntnmento e tiro delle nr t ig;Jierie . (Riv. d'Art. e Gen., 1895).
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ARTIGLrnRI SCRIT'l'ORl
3° - L'influenza della rotazione sul tiro· delle artiglierie a grandi distanze. (Riv. d 'Art. e Gen., 1905). 4° - L'impiego degli abbach i per la soluzione r apida e precisa dei problemi d el tiro delle a r tiglierie. (Riv. d ' Art. e Gen., 1017). FILANGIEHI R.icca1;do. - Nato a Napoli nel 1882 fu aQlievo del Golllegio militare della, Nunziatella dal 1893 al 1896 e oontinuando poi gli stn<l'i classici si laureò in ginrisp:r-udenza nel 1906. Entrato per concorso nella, carrie' : ra degli Archivi di Stato raggiunse oiel 1934 il grado di S0vra,intea1dente per leprovincie delFitalia. meridionale e Direttore del R.. Archi.vio d.i. ,S tato ·di Napoli coprendo successivamente le cartelle di Direttqre del Museo civico Gaeta.n o Pilangieri dal 1923, di Vice presidentt~ della, R Deputazione cli Storia patria per la. Carnprunia ed il Molise dal 1935, ·CÌÌ Presidente della, Sezione di :Napoli dd Cemtro italilLno di stndi snl R inasci.mento dal 1939. Fig. 1243 Studioso, colt o ed a,ppassionato delle Riccardo Filnngieri materie storiche consegui nel 1923 la libècli Candida . 1·a .docenza di Paleogra.fìa e D:iplomatica e dal 1928 a-1 193G insegnò S toria del l'al'te alla, R. Univei·sità, di Na.poli. Meritatamente apprezzato in Italia, ed all'<.~st<;ro fu nomina.o membro di numerose ed importantissime Accademie e di varii Enti storici : parti.colar·mente apprezzata, fu l'opera da lui. svolta nell'assisten·za dei restauri del Castel Nnovo d.i :Na,poli. Oolla.bo1:atore preziosissimo di qnesta Storia dell' A.rtiglie ria, Italiana specialmente per Je part.i riguar,d anti l'Italia me ridionale, il. Filnngieri effettuò 011tre cio1quanta pubblicazio!Ili cli Diplomatica,, di Paleografia, di Storia regionale e cli Storia dell'arte, e frn cli esse sono particolarmente interessanti dal punto di vista militare le seguenti.
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1. - La cittadella aragonese e il recinto bastionato d i Castel Nuovo. (Atti dell 'Ac.::ademia rontoniana, Vol . LIX, Napoli, 1929).
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SCnI'l"l'OUI DI MA'l.'WR!El AHTIGL!ERESCHJD
(1856-1919)
2<> - .Antonio )'larchcsi cla Settignano, a rchitetto militare del Rinasclmeuto. (Ri v. cl' Ai-t. e Gen., Roma, 1931). 30 - Le artiglierie di Oastel Nuovo nei secoli XV lI e XVIII. (Archivio storico napoletano, Vol. XIX, Napoli, 1933). 4° - Castel Nuovo, 1·eggia . angioina ed aragonese in Napoli. (:'iapoli, S.I.E .M., 1934). 5° - Il Costello di Cupuana, fortezza e reggia. (« Il Tribunale>), 1937). Go - Rassegna critica delle fonti per la storia di Castel Nuovo. (Archi· · vio storico napoletano, 1036-39). 7° . Isolamento e restauri di Castel Nuovo. (Napoli, Tip. Giannini, 1940).
FroHINA G. -
Sotto capo t ecnico d'Hrtiglieria.
1° - Nuovo apparecchio per deter minare la de.nsità delle polveri. (Giornale d 'Art. e Gcn., 1878).
FLORES
Ildebrando. -
Nato a Castel lammare di Stabia
nel rnso si. anuolò allln. :fine cfol 189'7 qnale allievo se1'-gente nel lO'J R eggimento artiglieria. da campagna e promosso ·ser gente nel l '-'!)!) venn e destinato a.i 2° R eggimento artiglieria
per passare nel H>Ol alla Scuola, militare di 1\'fodena clonde supe1·ati con snccess<> i dne am11i cli corso venne norui11a;to nel 1903 sottotenente d'a,rtiglieria, destinato al 12" R egg.imcnt-0 e comandato al l Corso complementare pl'esso h1: R. Scuola d'a,pplicazione di artiglieria. e genfo in Torino. Promosso tenente nel 1907 rientrò al 12" Reggim@to e nel 1910 fn t1·as:ferito al 2° Reggimento artiglieria da. monfa,. gna. Alla :fine del 1914 fu p1·omosso capilano al 27° artiglieria ed en trò in guerFig. J244 ra, nel 1915 al oom.ando di una batteriu. Ildebrando Flores. dn. cam.pagna. Nel 1917 ebbe la promozione a maggiore e tra.sferito nella spe. cialità Bo1nbal'dieri. assunse il comando clel 33° Gruppo schh:ra.to nella perioolosa e travagliata zona di fr(?llte a Castagne. 0
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AH'l'rGLn:nr
~çnn·Tonr
vizza . ~ el mag·gio 1918 hl~ti.ò l'artiglieria da, trinc:<·a e ass tlllRt' il eomando di un Gruppo del 13° Reggim ento sul Urappn. X el maggio l 919 fu trasferito al lG" a r tiglieria e [)OCO t1opo al ;J0 R eggimento a,rtig'lierin da montagna. Lasdù il sen-izio altivo nel 19~0, fu promosso teue.11tc co Jonn ello Jtel 192G ,·euue poi richiamalo ne l i-932 rper frequentare il cori:;o di OiYitaveec·hia e nel 1933 fu promosso colonnel l o. Venne richhLmato a,ncora chi 1936 n.l 1938 a. disposiziont clel i\finii,;;tero ùellil- Guerra e nel 1938 fn promosso generale di bl'igata, nellla. Riserva. P er l'azion e sagace eh lui spiegata. e per il valore dimosti-ato p et Lutta la. durata clclln guerra, iJ. Flore. Ye;nne decoi-ato di tUla, medaglia <l'argento, di una, di bronzo e <li due c:1·oei di. guerra al valor militn,rc . Studi.oso, scn1poloso ed <~11p1·gic-o egli assolse élma nte la gnerrn speciali e ùelicaLi incai-ic.hi eon ipiena soddisfazione dei suoi supe1fo;•i e anche do1po -d i aver lf.Lsciato il i::;ervizi.o atl:fro co'l'l tinuò a,(] interessarsi a Ile q nestio-ni. riguardanti i varii proble mi. militari: fin dal J03(i è collaboratore app1·ezzato r prezioso per lil Storia dell'A1-tiglie1fa Ita,li ana e dal 1937 insegnan te cli Culltnra militare in vari.e Scuole medie tli B ergarno ed in a l tri TstiLuti privati della stessa città. ll - ::VIcLllorie e riGrssionl (li guenu. (Orfanot rofio <li Bergamo, 1932). 2o - La guerra iu alta uior!tagna. (Corbaccio, :I-Ulano, J934) . Fonì\.(I.'ANO Antonio. Nato nel 1882 fL T·orre Annunziata Ycnne ,nominato soLtotencnte d'a1'liglieri a nel 1904 e superati i corsi della Scuola d'applica7.ione, nel 1907 nmne promosso tenente e destina.lo prima al 1° R egghuento a rtiglieria- da, for·t<~zza <"l quindi al 5"' R eggimento da costa e fortezM. Da.l 1911 al 1914 fu nomiuato insegnante aggiunto cli lI:eccanica alla, Scuola d!applica:r,ione d ' a,r iig1ieria e genio e promosso c.::i1pitarn o nel 1915 pa,rtecipò a,ll a, grande guern~ dal princi.pio alla fine guadagnandosi una medaglia d' argento ed una c roce di guena, al vuloi- militare. Promosso maggiore nel 1917 P lnsciata 11a zorn1 di guena nel 1!)19 venne nnova.mentc d estinato ('Ome insegnante alla R. Aceaclcmia mili tar-e di 'l'orirno ed alla
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Sl'III1'1'0Hl 01 '.\IA'!'ElUB AR'!'IGLIERE S<'fIE
(]$56-1919)
Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio. Fu in seguito pro· mosso tenente colonnello ~ morì improvvisamente a Torino nel 1928. 1° - Cinewatica u1>plic:itu alle mncclline.
(Sinossi, litograf., 1922).
2<> - Le:i:loui dì i\:Ieccanicn applicata alle macclline . (Sinossi, litograf .,
1923).
3" - ì\Jeccani<:a applicata e ì\Iacchinc. (Sinossi, Htograf., Tip. Oili, Torino, 1924). ,1,0 - Meccanica applicata e 'l'ermodinam ica. (Si nossi, Jitograf. Tipografia Ciii, 'Torino, 1925). 5° - ì\IcrC'anica applicala alle mn cclline operatrici. (Sinossi, litograf. 'l'ip. Gili, Torlno, J92i'i). &> - .A.utomobilìsmo teorico. (Siuossi, litogruf., 'l'ip. Gili, 'l 'orino. 1026). , 0 - Meccanica applicata e T<lraulica . (Sinossi, litograf., Tip. Glli, Torino, 1(126). S0 - 1ieccanica ut>plicata e Dinamica. (Sinos;-i, litograf., Tip. Glli, Torino, 192,). O<> · Meccanica npplicatu e resistenza materiale . (Sinossi, litograf., Tip. Gili, 'l'orino, 1027). 10,, - Meccanica applicata ai motor i a combustione interna . (Sinossi, litogruf ., Tip. Gili, 'l'orino, 1027) . 11° - T<l rnulica. (Sinossi, l1t.ogra f., '['ip. Viretto, '!'orino, 1935).
F'OHNI
Gaetano . -
Uilicialc d 'artiglieria in congedo.
1° - Ma teriale leggero dn ponte per l'artiglier ia da campagna. (Riv. cl' Art.. e Gcn., JSH9) . 2° - Or<linamento e materiale dei par chi d'ar tiglieri a da campagna, (R iY. d'àrt. e Gen., 1000) . :;<> - Una risposta alla Rivista di Fan teria. (lUv. d'Ar t. e Gen., 1900). 4° - L'artiglieri a di Cor po d'Arwu ta. (Riv. <l' Art. e Gen., 1900). 5<• - Artiglieria e t reno. (Ri,. d'Art. e Gen., 1900). G<> - Carretta cucina d a campagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1001) . 70 - Si clel.Jl.Jono conser,arc i segg!oli d'n!'fnsto? (Riv. d'Art. e Gen., )907) . 8"' - Un g rande artiglier e italiano del Ciuquccento: Alfonso I d'Este. (R iv. d',ìr t. e Gcn., UJO!l). 0° - L'ordinamento dell'eser cito. Estratto dal fu se. di maggio d ella Rivista d' Italia . (Roma, 'l'i pografia dell'Unione Editr ice, 1909) . 10° - Dall e cenni sui materiali d'artiglìerJa austrn-nngrir ica . (Riv. di Att. e Gen., 1016-17).
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ARTIGL IERI
SCHI'J:TORI
11° - Sviluppo dell11. f ortificazione campale ne!Ja presente guerrn. (Hiv e Gen., 1917) . .t2° - Dati e cennl sulle armi portatili dell'esercito austro-ungnnco. (Riv. <l'A rt. e Gen., J017). J8° - Le f errovie da campo nella presente guerra . (Riv. d'Art. e Gcn . 101H).
o' Art.
FntlliZil'\I
Gioyanni. -
Nato ad Alessandria, nel 185S en .
trò a ll'Accademia. m illitare ùi T,o rino nel JS74 e fu nominato sottotenen te cl'ar tigl ieriiL nel 187ù. S11pc1·at.i i corsi. della, Scnola d' npplicazion•! d 'a rtiglieria: e geni.o Ye1me ptomosso tcnell te n el 1879 e a. segnato sncc·<•ssi n1me1tte a ] 13° R cggimen Lo cl a fo rte,,;7,a , al 4° Reggim euto da, cmnpng-,11 n e~ (] uindi al le batterie a carnllo clell\ ' R 1•g1~imell10. J->i-omoi:.so capitauo nel 18.C:4 pPeslò ser v-ir,io a.ne batt erie eia, montagna clel 14" B cggimeuto a1-tigliel'ia. <la. fortezza. e Jtel l887 fu comandato nlla R Pal ('a~a come istt nttorc t1i S .J\.R . il P1·i nC'ipe l';1·eclitr:u·.io; ne l L no venn<~ trn:;fel'ito a I 3° Fig. 1245 R eggilllcnto ,utiglieria da cau1pagnn1 (! Giovanni Fnm~ini. qnindi nel 1sm a lla Rc11ola cl'..ìpplica,,;ioinc~ <l ' a 1· tiglierif~ e genio. )Iaggio1·<~ nel 189G passò alla D irezione superiore deille cspericrnw, nel 1897 fn trasfcrilo al 17° artiglieria da campa· g,u a, nel HlOO a l Reggi mento a 1'tigliel'ia éla mont.."1g1na e ne1 1901 nl Comando cl'.:1,rtiglie1·ia di Torino. })rom.osso ten ente colonnelJo nel 1902 passò al Comando delL1.r tig1licria da costa e fortezr,a i.n T orino e successh·ameutc nd 1903 nell'al'tigli.eria d a mont agna e nel 1907 al Laboratori o 1pi roteenico di Capua, <livenr11rlonc poi ])itetto1·e llCl J908 al] 01·chè fn pPornoRi-:o c·o · lonncllo. Nol 1909 assunse il comando del 23° R eggime11to ar tiglieria da ca mpagna. Prese parte alla gnerra libica l!)U-12 e p1·omosso maggio1· g<'n<~rale nel 1913 comandò ptima l'artiglieria cl i Bologn a r· quindi ]11 S enola d' aipplicazion e d'nrtiglieJ'ia e genio . All'i1J1i ·
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s1 ·1u·1.·1'n11r DI :MNrn1u E All'l'IGLmR1~sc1Hi . (185G-1H1 V)
zio delila grande gucna comandò l'ar tiglieria, del VI O.A. e p romosso te11m1tc generale nel H)J5 comandò prima la, 7a 13ri· gutfL di fanteri a e .quindi la 2G" Divisioue. Lasc:iò il seryizio attirn neJ 1918 e nel 1924 fu nominato gene rale di Corpo d'Armata . Decorato al val or militai·<! per l'azione svolta, a De1.·Jrn, 1w1l '91~; (Horn1rn i ·Furnzini fu un ufficiale distin t i. simo, studioi,:o, c·ollo. ~NupolO!';O osserrntore della disciplina, ma ne l <·ontPmpo patNuo coi snoi dipendenti e <.li modi squisitamente co1·tesi, <1,1rn.lit.ì. tutte che spieg11.110 e mc~ritamc'!,nte giusti:6cano la splenèlilla c·,uTiera 1111 lni pcn .: orsa, le t·a1·ic·he e gli incal'.ichi delicatissimi n lui affida ti e da lni cg1·c>giam.eutc> HF-~olti. 1° · La u osrra a rtlgl lcria da cnmpugrn1 sulln frontiern nlpina. (Rlv. cl' Ar t. e Gl~u., JS!lS). 2<> · )ln11i?.lonam1,11to ~folle nostre I.latterie da campagna e sua distribu:i:iouc 11elle Yetlurc. (Riv. d'~r t. e Gcn., 1309). 0 :: L'nrtiµ:lir. rin (ln o;ontngna fr11 le lrn ppe di front.i el'a. (Hiv. di • Art. e Ge11. , lUOO). ~ 0 • X11 on1 sYi l up 1,o ccl oruiuaulC'nto dcll'nrtiglierin <la montagun. (l:i\·. d ' Art. e Cen., 1907).
G,ispare. - ~aLo nnl 1844 e nominato sottotcnent,.~ ll'twriglici-ia 1wl 1864, dopo aYCl' COII.l\Pinto la Scuola complelll<'llfare l'u promosso •lu-0got<>ncnte e a,segnato all'S R eggirn.e11to ,ul'iglic·ria per passare <1uindi all'll" H.egg.iwento, ap· 1profon1de1l(lo e special izzandosi <:ontinuaruente nel ramo tecniC'o. Promosso capita 110 nel 1B7G fu destinato alla Direzione <,l';1rtigJi.e1·ia. <li ·vcncr,ia e sncccssivamonte al 5° Reggimento a1·tigliel'ia: e nel 1883 venne trasferito al la Fabbrica d'a1·mi di 'l'~r·ni O\'e 1·iruase anche~ dopo la prolllO½ione a maggiore nel 1S 'S, c:ontinnanclo sonatntto in tale sua carica ad occuparsi in modo pa1-ticolare di tutti i problemi ineren ti alllc armi portatili. Pa~Rù quindi al 12° Rcggim.ent,o artiglieria, e poscia. a1 l '?' Reggi rueuto ov<' 1·imase anche dopo la sua promozione a tenente colonnello nel 1895. Nel 1896 lasciò il servfaio attivo e nc'l 1901 1·ilggiu11$e il graùo di colo::nnello neilJa Riserva. l<'HEDDT
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1° • ~o:i: io 11i <li Geometria divise !n quindici lezioni a<l uso dei sottuf .. fid:1li clell'E~en:ilo. (Torino, G. Canclelctti, 1881).
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ARTIGLIERI
SCRI'l:'l'ORI
2° - Studio sopra un nuovo sistema di f uc:ile a t iro celere e sull'a pplicazione s ua al fucile mod. 1870. (Riv. d'Art . e Gen., 1887). 3° - Proposta di una C'arnbina a t·inculo utilizzata per l'armamento delle truppe d'Africa. (Riv. d'Art . e G-en., 1888) . 4° - Studi e proposte sulle armi da fuoco por tatili. (Riv. cl' Art. e Gcn., 1891). 5'> - Studio sopra una mil1·agliatricc da campo a funzionamento automatico ed alcu ne considerazioni sul suo impiego tattico. (Riv. d'Art. ~ Gen. 1 1899). 0° - Sopra un nuovo sistema di lampade gasogeni por tatili ad acetilene. (Riv. <1' .Ar t. e Gen., 1899). 7° - Studio sopra un nuovo fucile a caricamento automatico. (Rlv. di Art. e Gen., 1900). 8° - Nuova pistolu F reddi a ripetizione ed a caricamento autouintico. (Illv. d ' Art. e Gen. 1909).
Cicito. - Nato ad A 1·bu -; (Oaglia.ri) nel 1890 dopo aycr compiuto gli studi dassici C(l i l bienni o u:nivcts1 t atio di matema t ica- entrò alfa, R Accademia militare di 'J'otino ui-:c·{mcloue nel febbraio 1913 e superati qn in cli ln·ilJa ntem.cnte i corsi clclJ.a Rcuola d'applkar. ione d ' artiglieria e genio, rncll'estatc del 19H fu promosso tenen te d'artigl ieria nl 7° Reggi.m.en to ·d a fortc½za. Scopp ia,L,L b gnena fu inviato alla frontiera in Val d' .. \ dige come subalterno di battei- ia l~ F ig . 1240 dopo qualche m.ese fu. nomi nato aiut nnt•! Cid to ll'rongia. maggiore del suo gr uppo. Nel giug.no 1915 chiese ed otte1rne il coma,ndo di im a. batteria co.mpa,l e 87 B. partecipando a.ne ,oper azi.on i. sv,oltesL i111 Val d'Adige nel 1915. P r omosso capitano n ell'ottobre 1!)15 e destinato al Comando di una batteria da 102 mcccarnizzata par tecipò a.ne operazioni nel ~r rentino del maggio 191G ed [L quelle successive clell' I soil7,o-Oarso . Nel 1917 comandò una ba,t tel'ia cli obici da 149/ 12 par tecipando alle battaglie del maggio -ottobr~ suil fro111te Giulio e quindi poi nlla ba,ttaglia del Piave nel giugno 1918. Venne quin di dest in ato come insegnante di 'riro F RON'GIA
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SCH!'l~L'OHL DI o\(A'J'EIUill ARTIGLrnln:SCHE
(1856-1019)
a!lla, Scuola cli tiro d'artiglieria di San Polo d'Enza e desti.nato successiva,mente al Coma1ndo d'arti.glieria della 28" Divisione, partecipò con essa alla. battaglia di Vittorio Veneto a,s sumendo quindi poi in seguito il com~1ndo di un gruppo da, 105. · Finita la guerra, nel febbraio 1919 fu destinato a,ll' Arsenale di Torino e avendo intanto conseguita la. 11aurea i n inge· gneria alla Scuola, del Valentino, nel 1922 passò alla R,. Acca;demia militare rimwnendovi :fino all'ottobre 1927 quale Istrut· tore dei corsi di perfezionamento. Addetto al Comando dei due Istituti ed infine insegmante titolare cli Materiale d'a,rtiglieria. Promosso maggiore nel 1925 e destinato a11 6° Reggi· mento pesante campale venne dopo pochi mesi richiamato alla Scuola d'aipplicazione ,d 'a,rtiglieria e genio per l'inquadramelllto e l'insegnamento ai corsi .$Uperiori tecnici e balistici di nuova istituzio,ne. N<~l 1927 entrò alla Scuola di guerra e promosso tenente colonnello nel 1928, vi compì brilllantemente i tre amni di corso uscendone classificato tra i primi. Compì quindi _il periodo di esperimento al Corpo cl' Armata di Udine ed il biennio di comi1,,ndo al 6" Reggimento pesante campale venendo quindi trasferito nel Corpo di S. M. e destinato ll)rima al Comando di Armata cli Bol<)gna e successivamente al Comando del Corpo. Promosso colo,nnello nel 1937 rimase aJll'lspett ora.to d'arti.glicria e dal 1938 al 1940 comandò la Scuola Allievi ufficiali di Lucca venendo quindi rnohilitato e clestina,to al Comando del Gru1ppo delle Armate clelll'·o vest; nel novembre 1940 essendo sempre colonnello venne destinato al Ministero con le furnzioni di Di.rettore generale d'artiglieria. Ufficiale studi,oso, colto e distintissimo fu collaboratore prezioso di questa, Storia dell' ArtigUcria. Per i posti ricoperti e per le cariche avute, mo11ti dei suoi lavori e dei suoi scritti non vennero pubblicati, ma parecchi suoi articoli furono sollecitati ed ospitati da varie Riviste militari, e IH~ll'anno 193'7 egli vinse il primo premio nel concorso indetto dalla Rivista di Artiglieria e Genio per un laYoro sull' << Impiego delle opposte artig11ierie nella battaglia del Piave )).
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Alt'l'lGLIEHC ::i<.:f:I'I'l'OHI
1° • Orgnui7.zar.ione e s,·olglmenlo delle est!r<:itaiioni lallkhe. (.\lini stero Guerrn, Comando Corpo S . l\I., liillcio acldestrameuto, Homa, iu;;o) . z., - La 11osl"ra dottrina e la sun attuazione. ( Ri Y. cli ]fanteria. Roma. lS:lG) .
:1° • L e uorm e per il c:ombaltimenlo <'lel\a divisione. (Ri v. d i Ftuiteria, Homa, 193G). ,1° • T.c oppo~te artig lier ie nella battaglia d el ri,H·e. (Hh·. <L\rt. e Gen., Homn , l!.l:J7) . r:i0 - ì\le moria sulriruplego dellH balleri a e del g1·uppo. (Scuola .\!lievi uffid ali di Lucca, 'ri JJ. :'Ilario Favilli, Lll <'<'ll, l!.l·JO). G0 - Gn1l!erto <li Sarnia Comantlan te clel gruppo delle Ar mate del·· l'o,·est. (Ras)<egna Jtaliaua , Rorun . 1!.l40).
< i.\RRA
)I elci.tiade . -
~acque a )lib:,,-
no inel 1S74 e eompiuti gli stHd i clnssù.: i <>ntrò a1F Acc·adcmia militai-e di 'l'otirio n~<·cnclone sottotenente cFari ig-licd.1 n e! 1804. I'1·ornosso tenente 11el 1 '!) 7 fu <lesti· nato a l 13" Beggìmento ila <'ampagna e Yi l'illlase fino a I rno2 fa t c;ui pa s~ò a!:<segna-
to al 1° clc1 foi-1 <-'Z«H e cornnnda to alla Scuola di µ;ncrn1, dal I !l02 nl .UlU:i. Supei-ati b1·ilJ.1utcm ente i c·orsi. della ~n10ht m1<lò conw tenente ,1l 1 7° R.cggillleuto eia c·mnpaµ;.na e nel l!>OG Yc:n11e eorn.Ht· Fig. 1247 <lato al Comaudo clP I Corpo di K :\L. Melchia<le Gabba. K0 1 J!lO::;: fn pi-0J11osso c·,1pit.1110 a ~c:e]tn <' destina to al 9" tL1 camp,tgna ove i-ima se fino al l!UO in cui YPnne eorna01ct;;ito in servhio ,cli 8. M . a,1 Comando del la- Divisi o11e di Vc1·ona . Dal 19] 1 al 19J 5 f u in Eritrea, cla1pprima quale capitane) corn.a,ndan te 1:1 l" batteria indigo11i. da montagna, poi come ca pitano di S . }1. in cui passò nel 1912 e quindi. ipromosso mag -
giore d' ai-tig1Jic1:ia nel. H.IJ fi, come comandante clell'a,rtiglieria e Qt1,po cl i S. iVI. del Regio Corpo coloniale. Indetla n el febbraio 19H la mobili.taziou1e in colonia,, fu Onpo <1i S . )1. <lel R egio C01·po .mobilitato. R.impatrin to in fin e del 191!>, dal gen naio all'Hprile orga-nì1,zò in Torino il 2° Gruppo cunnoni. auto·
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RCHITTORI DI
:\l.-\TEHfID AHTIGLIERESCHE
(185G-1919)
portati da 102 e benchè trasforito in stato m4,ggiore ottenne di portarlo (~ comanda.rlo al fuoC·O nelila battaglia del ma,ggio: giugno 191G sugli alt~pi:mi, ove il Grnp1po si distinse in modo particolar(~ ed egli benchè ferito volle rimanere in mezzo alk sue batterie da 102 cui si erano aggiunte -due batterie da 149 A e due batteri e da 105 forrn~ndo così un sottoraggruppament(:> a,i suoi. ordini : per la condotta da, lui svolta si meritò la c,rocé di ca.vaìiere dc~lil'O-)LS .. Promosso tenente colonnello uel 191G fu Capo di. S . M. della 13' e 37" Divisione -di. fanteria; Capo uffi.(:io opera1.ioni e affari. generali alla diretta dipendenza, del generale Oaclorna, ed infi.ne Capo di s_ M. del XXIX O. A .. mcr.i taudosi ln, croce ·cli ufficiale <lell'O.M.S .. Promosso colonnello nel 191'7, negli anni 1919-20 fn Capo delb missione militar·(! italiana iu Tran8caucasi.a, quindi. regio agente po litico (l'Italia 1presso le Hcpuhhlichc cli G(~orgia, .A.1.er· beigian e Armenia; 01~1 H>20-21 Capo uffici.o operazioni al Comando del Corpo di S. l\I. ; dal 1921 a1 1!)27 fu, prima, da eo lonnello e poi. da generale eh brigata nel 1926, comandante :il Regio Corpo cli. tr uppe coilonia1i dell'Eritrea,. Rimpatriato fu ipcr quattro anni. Capo di S. M. del Coman do designato d'armata di Fir~nze, poi per un anno comandant<'. ln, Divisione di Livorno, venendo intant o promosso generale di. divisione. Kel 1932 fu ,nominato l" A.iutante cli ca,mpo gene· rale di S.A.R il Princi.pc di Piemonte, carica che tenne fino al H);fi allorc.hè, a sua domanda, fu destinato in Africa Ori.en t:Lle quale Capo di. S. M. di qnel Comando superiore rimanen dovi. fino al giugno 1936, venendo intanto promosso generale cli Corpo <l'Armata nel H)34 e ottenendo infine . nel 1936 la promozione a, generale d'Armata, per merito di guerra, e mer i tandosi la, croce di grande nfficiaile d.elFO.l\f.S .. Dal sctfombr-e 1936 all'agosto 1!)38 tenne il comando della 3" Armata i.in N :1poli dirigendo le grandi esercHazio·ni in Sicilia. Le motivazioni delle ottenute onorifieenze dell'O .'i'VLS. dicono eloquentemente le qualità, le virtù e le doti del Gabba che degno continu atore d j suo Padr~~, fu 11:n:111imente giu dicato studioso, colto, ap1passionato, attivo e valoroso, nonchè particolarmente competente in questi.oni e problemi coloniali.
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ARTIGLIETIJ 8 CRITTOHI
Per le molte slle benemerenze venne nominato Senatore del Regno nel 1939, e fu insignito delle massime onorificenze. Egli ·appartiene a quella schiera di scrittori i cui scritti non debbono e~ n0111 possono essere :firmati : importanti e numerose Relazioni vennero da lui fatte, e sovratutto notevoU quelle relative allla campagna coloniale 1935-36 esistenti a.Jl'Uf · :fido storico del l\Unistero della, Gu ena . I~ stato ed. è collabo ratore competente <~ autorevole -d i questa Storia, ma anche per esi;a il suo apporto continuo e continuato, è anonimo e pe1·tan to p1·eziosis~imo. GAIDANO Giovanni. - Nato nel 1895 a Riva di Chieri (Torino), dOJPO aver frequentato regolarmente la R. Acca-demia milifare di Tori-no dal 1913 al 1915 fu promosso sottotenente cl'art igli.eria nel Hl Reggimento artiglieria da campagna nel quale rimase e con . tinuò f:L prestare servizio partecipando a tutta la grande guena dal 1915 fino !ll gennaio 1920. Pr-0mo,·so t enente nel 191G e capitano nel 1917, comandando prim::1, la sezione e poi uina batteria partecipò alle operazioni in Val Oismon, nell'alto Vanoi, in Val Suga,1rn. e su Montegrappa guadagnandosi in Val Vamoi uua medaglia d'argento al valor militare. Dopo la, guerra, -dal 1920 :il 1922 consegui la laurea in sciene:e eoonomiche e commerFig. 1248 ciali; dal 1922 al 192:i fu assegnato al Giovanni Gaidano. l " R eggimento ar·tiglieria pesante campale e dal 19:.lG a1192G freq1wntò il col'so cli completamento cli cultura t ecnico-profc sionalc presso l.1, Scnola cl.' app1icazi-one venendo poi subi.to dopo chiamato alla Scu ola ,s tessa come insegnante aggiunto cli Costruzioni. d'a1·ti.gli eria, e quindi anche di Storia milita.re e nel 1930 fu nominato insegmante titolare. Promosso maggiol'e nel 1938, passò nel successivo anno 1934, a,11'11.0 R eggimento a1·igli:el'i tL di. Corpo d'Armata e nel J935 fu trasferito alla Scuoln Al lievi uffici.ali di complerneuto d'a.rtigliel'ia d'al'mata rimanendovi :fino ul 0
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SCR11'l'OJ.1I DI )lA'l'I<:H!E AH'l'lG LfEHESCHE
(1851l-1910)
1936. A tale data t ornò alla Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio come insegnante titolare -d i S toria mili.are, insegnamento che attualmenc professa anche nella R. Accademh militare. ·Collaboratore di questa Storia dell'Artiglieria Italiana, iniziò la sua attività letteraria .n<:!l 1928 collaborando col general,: Brancaccio alla « Guida allo studio della Storia militare >), e awassionatissimo degli 1:,tudi storici e militari possiede una, coltura vastissima e profonda. in tali argomenti. 1° - L e operazioni dello gran<le guerra sul Conale di Suez, in r alestina e in Siria (:\fon ografia p1·emiata dal Ministero della Guerra nel Co.a· corso del 1931). 2° - Guida allo slu<lio della S toria militare . (4° Volume a completam ento dei primi tre Volumi del gen. B rancaccìo, 1030). 3<> - RvislO\' 1916 - Il forzamento del Dnnuhio durante l a grande guerra. (Riv. di lh1nte1ia, n oma, 1937). 4° - L'Italia nella g1·:mde guerra e nelle imprese coloniali. (Ecliz. Castello, Torino, 1087). 5° - Brevi riflessioni sul1a grande guerra. (Flcl lz. Castello, Torino, 1938). Go - Lezioni di Storia dell'Arte mHita.re (m.l uso d egli Allievi tlelb .R. Accacl. Milit. e della Scuola cl' Applica . d'Art. e Gen., due Yolumi, Torìno, 191:.S). 7° - Dalle RB. Scuole di artìgliel'ia e forlific:rnione all n Scuola d' a.pplicaiioue d'artiglieria e genio (1739-Jfl39). (Tu colla borazione col colonnello Fil11>Po Carasso, Bona, 'l 'orino, 1939). 8° - S toria gcner:ile dell'Arte militare d al secolo VTTT a. c. al 194.0. (Duo volumì, 'l'orino, 1941).
GALLI )Iuzio. - Nacque a Cesena e morì a P arma (18601928) . Fu aJllievo della Scuola m.ilitare di. Modena, donde, disti~lguenclosi. fra i suoi con discepoli uscì $OttoLenent,.e cli fan t eJ'ia nel 1882 e fu rlc~f-linuto al B0 Reggimento fant<~ria. Promo. · so nel 188:'l passò al 1° R eggimento alpini nel 188'7 e come tenente ritornò alla Scuola lli ):lndN1a nel J890 quale insegnan te di 'riI'o e Matel'iale d' al'tig1ieria ; 1promosso capitano 1n el 189;', inseg,nò ancora alla Scu ola rni litare di Parma e nel 1911 ri· tornò come i.msegnante alla Scnola militare di Moclena e pro mosRo maggiore comandò il 1° bat taglione allievi. Ragginnse il grado cli tenente colonnello 01el 1913 e fo promosso colonnelllo nel 1915 comanda ndo -valorosamente a Pla-va il 43° R eg-
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ARTIGLIERI SCl:TTTOIU
l1'ig. 1249 :'lfu:do Gall i.
gi ment,o fauLel"ia ruerit.andosi una m edaglia d'a rgento ed 11na, medaglia di bronzo al. valo1· militare . Rimasto fc1·i to ne l 1!)1 i) fn rìumnclato in 7.0Ha tn·l'i loriu l e e c<mrnHdò qnin.di in 2" la: Scuola d\q, . plica;,,ione di. fa nteria, diYcnencl o m:iggim· gen erale nel 1917. Y e1rnc poi co1u a ndat0 al :Mill iste1·0 delle ,\ rmi e M nn i.zio,n i ,~ iu seguito fu acldetto all' h,pcttoral ù delle co1'trn:doni cl'.:u·tiglìe1·ia qnale Presidente delb Go111rniss io11e perrn ,rn entc per le a r m.i po1·ta tili. Lai,a-iaLo il 1--e n·i 7,io attivo nel J920 ehbc Hel rn~:~ il g-1·a(ll) ,<li g-en era Ie tl.i div isio nc .
1° • Tiro ("011 le (Scuola j\[ilita1:e). (.M:odeua, Tip. Soliani, 1915) .
lll'!Ui
tla
fUOl'O
portatili
Guglielrnu . - Nato nel 18°14: e alHeYo cleJ.ll' Accademia, 111ilita.l'e dj 'l'o l'ino fo n omi:Ha t o suttotern.:n te cl'artiglie· 1-ia 1wl J8G2 e assegna!o ,11 G B c·ggimento a1·tiglieria e dopo aver superato il corso dglla Scuola complementare fu ptoIDosi:.o tenente n el 18G5 e freq 11 0n lò l a Scuola di. guerra . Caipi.tano nel 1 'n prestò se1·Yizio presso 11' Ai-senale di. costru;,,ion e di 'l'ol.'i.no e su<·C(!s.sivamente a lla Compagnia op erni., al 5° Reggimento a rtiglie1'ia, ai i\1.inislero del la Guc1-ra ed al Laboratorio <li P l"E'C-isionc. Mnggiorc nel 188:i fu destinato a l 12° R eggim ento e n el 1887 n11ova1Uonte al Laborntorio cli preci ione:. 1\l od n el 1889 mentre p1·estara scn~izio alla Direzion e di mt igli c1·i.a in 'l'orino. Durante tutta fa sna catricr a e spctialmente allorch è fu a,<l detto agl i Stabili.menti venne inca1·icato di svolgere corsi. d i. c onfer e nze agli 11:fficiali del presidio, e lezion i alle S cuoli-\ tecniche d'ar t.iglieria e ai personali degli Stabilimen ti stessi. (:r.\L l,ONEl
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l " - Lezioni <l i meccnnièa applicata. (Tori no, 187J). 2° - Confereuze soprn alcune 11r incipali materie prime impiegale nell:l costr uzioue militare. (Torino, G. llnrno, 1877).
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SC lll'l'l:OHf D1 .\l.-\TJ·:tm,; AHTIGT,IEl-:E::;C HE
(185{i -U)19)
go - Elr~ men li cli 11H)ccauica pratica industriale srolti alle scuole kcniche cli art iglieri n negl.l :i nni 187G-J87G-J877. ('l'o rino, G. Ilru no, 1880) . !I'' • ~:[,urnale :Hl n:,;o del J.)crsonal e delle oilicine rneccanielle e delle scuole operaie tecuich.e (1881-1882) . ('l'oriu0, e-; Brnno, 1880). 5° - Raccol ta <li problemi d i . mccc·,rnica prntica i[l(lust riale e loro solu zione. (Torino, G. Bruno, 1885).
OA::11:EHHA Emilio. Nato Hcl 1S78 e compiuti i corsi del. Coillcgio mi.litiuc di Firen:r,-e e della Il. AccadèmirL militare di 'l'orino fu nominato sottotenente d'artiglieria. nel 1897 (~ sup(~rati i còtsi della Scuola d 'applica1,ione venne promosso hmente nel 1899 al 8° H.c ggimento artiglieria da can1jpa,g111a e da.l l.!)05 al 1010 fn i.ns<~gnante aggiunto di. Impiego d'artiglieria ;,1.lla Sc.uola d'applica1.ionc. Promosso capi.Lano nel 190!) passò al 7° H<~ggime.nto e dal HlJ 2 ai. Hn:3 fn <·onutnd,lh> nuovamente alla Seu.ola, tFapplic,1zione e all' Aecaclcmia militare com{~ r>ir(~ttore de1l'istn11.i.one a carnllo. Fn assegnato al 32° R eggimento chi ca,mpagna e 11(~1 maggio 1915 fu trasfe rito in Aviazione per costi.tuitc un:1 sgua-d riglin cli aeropfa.ni. in scrviz~o cli a,rti.gli<~r ia 1·i1na,nenclo in tale -cfostina :'.ione fino al 1916. 1:'n promos~o maggime :n el 1916 e nell'agosto <lell'anno snecessivo promos~io tern~nte tolonudlr.> F ig. J2:j0 ebb<~ il eonu:tnclo cli nn so ttor,~ggrnppu, Emilio Gamerra. mento d'a.r·tiglieri.a d' Arma,la col q_uak prese p,ute alla battaglia della Ba,in sizza divenendo i.n seguito Comandante dell'artiglieria .a-e lla 20"' J)ivcisione. Dnra,n te la, grande guerra fn decorato cli. due medaglie d'fLrgento al valor mili.ta,re. -r::r• •tNel dopoguerra e a.flcora t c~nente colomrnUo passò ~1~{~3° Reggimento pesante campale e ipromosi::o colon nello nel ·filB24 fu suceeJ:.sivam~~nte Comandante del 8° lkggimento da. ciin:i:pa,· gna e della Seno.la, {'.entral{~ d'artig)iel'ia fi:nchè il 1° luglio 1928 assunse il comando della Scuola, d'applicazione che tenne 0
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AR'l'IGLH:nr SCHJTTOilI
fino al 1932 allorchè fu ,nomina to generale di brigata e Co. mandante dei due Istituti. Nel 1933 fn nominato Comandante delil' artiglieria del Corpo d'Armata di Napoli e quindi Direttore generale d'artiglieri a al Minist,ero durante la guerra etiopica. Promosso generale di divisione nel 1936 comandò la J " Divisione celere e ·n el 1938 fu 111ominato l° a,iutante di campo generale di S.A.R. il P ri ncipe cl i P iemonLe. Nel 193!) fn promosso generale di Ooripo d'Armata conservando lo stesso incarico. 1° • Pro-memoria pe1· I comandi di gmppo d· artiglicrin. (Civitavecchia Tip. Moderna, 1928). 2° - Considera:r.loni sn ll"impicgo dell 'n rtiglicria celere. (Riv. d'Art. e Geu., 1930) .
GAxoou·1 \"irgilio. - .Xato il1el 1861, per titolo di studi fu nominat o sottoten ente d'artiglieria nell 1883 e dopo avei• ·nperato la Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio fu pr{>mosso tc~noote nel 1884 e assegnato al Hi 0 R~ggimento da fortezza per passa,r e poi al 2 ° da fortezza e quind i al 2° da -campagna. Pl'omosso capit:11110 n<.'l 1892 fu trasferito al 12° Reggimento da campa,g na, e poi a l 26° da costa, quindi al Comando -cl'a1'tig-lieria di )lessina nel 1 95 e s nccessiva niente a ll'll"' Brigata da, costn, e posd a alla Direzione d'artigliel"ia, di Torino e couiandato alla S c11ola di guerra dal 1886 al 1899. In seguito dal 1901 prestò serl<'ig . .1251 Yhio Hll ' Officina cl.i cost1·uzi.,oni di Oeno Virgi lio Gn ncloltl. ya, OY(> l'ima~<' anche cla maggiore, promosso 11 Pl 1fl07. Nel J 910 passò nel Ruolo Tecnico e nel 191.2 fu trasfcri.to all' Arsena!le di costruzione cli Toriuo oYe rimase anche òopo il 1913 colla prom.-0zione a tenente colonnello. R aggiunse il grado di colonnello nel 1915, 1Prese parte alla grande guerra, e nel 1918 fu promosso bl'igadiere generale. Nel 1921 lasciò H -
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SCHI'l'TORJ D1 J\L\TEilIE AR'.1.'IGLH:l! J·:SCI·Il<:
(J.856-1.HHJ)
servfafo attivo e nel ·1923 fu nominato .maggior generale d i artiglieria. 1° - Tiro contro pnlloui frenati. (Riv. d'Art. e Gen., 189H).
GARRASSO Albertn. Nato a Vercelli nel 1871 e compiuti gli studi classici a 'rodino fn allievo dell' Aecademia militare e · distinguendosi nei tre anni di corso venne nominato sottotenente d' ,ntiglicria neil 1891. Bupera,ti i corsi della Scuola d' applicazione e primo dassificato del suo corso venne pro· mosso tenente nel 1892 e assegnato al 17° a.rtiglic-!ria da, cam ipagna. Partecipò alla, campagna <l'Africa dd 1895-96 e nel 1897 fu destinato come istruttore ana Scuola d'applica½ione, e po.scia asstignato alla, 7" Brigata da, fortezza seguendo e supernndo br.i llantemente .. I i corsi della Scuola di guerra.. Promosso capita.no nel 1902 prestò servi½io al 6° R,eggimento e v(mne comandato al Ooma,nd:o del Corpo di S . M., nel 1904 passò al 23'> artiglieri::L e successivamente nel l 1905 al Comando del Corpo di S . ìVf. 8 ! ! addetto al ooma,ndo del VII C. A. e in seguito ancora al Comainclo del Corpo. P artecipò alla guerra. di Li.bia dal 1911 al 1913 guadaginandosi due medaglie -di bJ'onzo al valor militare e rientrato in lng. 1252 Italia, a.llorehè nel 1914 fu promosso magAlberto Garbasso. giore, venne trasferito fLl 19" Reggimen to da campa:g11a. Teinente col,o nnello di S.JL nel 1915 e {:olonnello nel J 916, partecipò alla · gra,nde guerrft, addetto a.i va,rii Comandi. di grandi lllnità, meritandosi hL eroe(~ ,d i cava,l iere dell'0.1\f..S. e due croci di gnerra (li eui una .al va,lor militare. Dopo la guerra lasciò il servi½io attivo e nel 1933 fu pro mosso generale di brigata, nella Riserva , morendo poi a Firenze nel 1938. l
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AHTIGLI EHI
:C:(.'l!JTTOHl
1° • ~oluzioue gr aficn d i alcuni pr oùlcmi di ])n listicn es terna. (RiL d1 Art. e Gen ., l90~). 2<> - Impiego del r egoletlo di direzione nel pum:iment o i ndiretto. (Riv. <l'Art. e Gen ., rnOG).
G ,rnTGIOLI A l'nalclo. - N ato a 'l'ol'ino nC'l J~f.l6, fo a lli.ev11 della, R. Acca!lemia militare cli To1·i,no clni noYPUlbrc 1914 aì maggio J91G e, promosso sottotenente d 'artigli.eria i n tale datH, entrò in guerra col 34° R eggimen to artig lieria ,(l :i <:a mpagn a . Nel l uglio Hll::i in una azi o11e sul ) fon tt ~an ?l liclielc Yennc gr avemente fel'ito 11 lht testa d·OYend o q nincli. esser(• sottoposto ad intervento <-l1inugico e ~ncce!ò;~irnmcnre a nnmci-ose e l1mghe tlll.'e. P 1·omosso tonene nel · l'apl'i le HllG. l'ito1·nò al fronte nd lnglio dello .·tesi:-o a11110 ;:Hldetto nel un,t ba.ttcl'ia (·(rntroar<'ri a n tor111upnlt\ JilJ(·hè s nì p1·iucipio cl<>l 1!)17. a :<na clomamla w•nnc trnsfp1·i t o a I :2~ I-<P/. t'/::·imento ai· ( ig1icl'ia <la cu ·u1.pi1g-1in c:011w c·om rwdantc• cli battel'ia p.ntedpn11do ,·.1loroi-am<'nt<' ..1ll 'azio ne cli l\Ion1 <' Xe1·0 . P1·omo~so Cilpitano n1el 1mnzo 1!) 1/-s. mentre fin llall' ottobrc J<'ig. 12.53 L917 iroYarnsi in p1·igionia cli g-11ena, Arnald o Garig ioli. nel t Hl'clo l fn:-,! i-i i>nti-ò in r (·a lia <' veum: <lc>stinnto all' F! R egg:im eJJlo urtip:lieri,L da, eampagna i-im,rnondon fot0 aJ g-c1mnio Hl20, data in cui fn t r asfori to ,1 I 19° R <'ggimellt<O arligliei·iu d a campagna, n el quale venne J10rniuato a iutarntc maggiore. Da I J 923 ;,1 l lf.l25 freq neJJ tò e s n però con su ecesso i c or,:;i cleJla S cHola cl i g uerra e, da l 1025 il l 1927 dopo aver eom pi utù l'e~pci-imento 1111 comc11111o clella J)i,·isi01w rnilib1re di Pola , nel 1928 frcque,1it:ò fi,JlO al g'ing n o U)2H il c orso cli. complet a men to pr·e:sso la Sc:noln <.l 'applicazione cl'nrtigliel'ia e ge nio in 'l'oi-ino Yenendo intanto 1p 1·omosso maggi ore n<>ll'ottobre 1928. U a l giugno 1 929 al l ng-lio .1931 c·omanélù 1111 Grnppo cl el 4° Reggimento al'tiglicr ia <.:Hmpa.gna e poscia, , fino al di<-t•mbre 1934, come maggiore di S. M . fn ac1deito al Gabi1wito clel 0
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scr:rrrom DI . MATfil:I0 :\ln'IGLrnRESCI-IJ:. {185G-l!)UIJ
:Ministero cl<~lla, Guerra . Dal dicembre 1934 i11l'apri.le 1938 fu destinato al Comando <lel Corpo di S. i\1. -o ttenendo nel 193G la promozione a tenente colo11nello. Con tale grado, da,l 1938 al settembre l!HO, fu nominalio Addetto milita,re a Budapest e 1n el giugno 1939 fu promosso c{)llonnello d'artiglieria. Rientrato da, Hudatpest sulla fine del HMO, c-oma.ndò il 7° Reggimento artiglieri.a· -di C. d' A. fino al gennaio 1941 assumendo poi in Regui. to il c,omando del 57"' Reggimento artigli e1·ia da <:ampagna. Per la g1·ave ferita ineont1:ata nel 191.5 egli ottenne il distintivo di Mntil.ato di. guerra nonchè la crnce di. gue1·1·a al rnior militare co,ua.boratore cntmdast.a ed appassionato di questa Storia, <lelP Artiglieria. Ita,l iana, il i,_uo apporto fu particolarmente prezioso per le ricerche fatte dir·-el.lalllente all'Archivio storico cli. Budapest in l'igwu·do di notizie cd informazioni conce1·11cnLi l'artiglieria Austro-Ung-arica prima e durant~ .la grande guerra. <Lrnn<):'\E Bernw. - Nato a· Ueva (On.neo) uel 1870, superati i corsi dcll' Acca<lP1H.i.a militare venne nominato sotto . k ,nente d 1 a1·tiglieria nel 188!) <' dopo la Scnola d 'applieazione fn pron1osso t<,. nent,e nel 1891 fJN!stando successinune11servizio al 2G 0 artiglieria da eosta 1 al 2~" <la tosta, all,artiglieria da montagna, :ill'll" Bl'igata dl;l; costa, <~ <ruindi al l " R<:'ggimento da costa. Promosso eapila no ;n el J !)03 passò alfa, Brigatn, dn, costH cl ella Ra r-degun e poi al Comand<> a,rli · Fig. ·1254 gli eria <1,1 <:O!;;ta e fortez7,a in Piacenztt , Renzo Garrone. e 11el HlO, all'Oflkina cli. Mstr11zione di a.i-tiglie1·ia cli 'l'orino . Kel 1910 passò nel Ru olo Tecni.co e fu addetto all 'Isipettorato delle costru1,ioni d'nr-tiglieria . ~faggiore rnel 1915 {~ tenente colonnello 1w1l 191G p:utecipò alfa, guerra contro l' An· stria, raggi.ungendo nel 1917 il g1.·ado cli colonnello : comandò
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ARTIGLIJ,;Rr SCRI1.".1'0Rl
un Raggruppamento d'assedio sul . basso I sonzo meritandosi una. medaglia di bronzo ecl una croce al merito di guerra.
Golonnello brigadiere comandò l' artiglieria del XXII O. A. guadagnandosi la croce di cavaliere deill'O.M.S., e promosso lwigadierc generale JPer merito di guerra nel· giugno 1918 come Uomandante l'artiglieria della 1a Armata veinne promosso uf. fidale delFO.M.S .. Dopo la guerra fu messo a disposizione per ispezioni e nel 1923 venne nominato generale di brigata nel Ruolo Tecnico. 1'enente generale cl'arti.glieria nel 192() fu Direttore studi ed esperienze d'artig1lieria e nel 1927 venne nominato Dìrettore superiore del Servizio Tecnico d'artiglie · ria. Nel 1930 cessò dal servizio attivo. 1° · Squadretta per calc.:oli telcmetrki. (Riv . d'Art. e Gen., lHOl). 2<i • Artiglierie costiere. (RiY. d'Art. e Gen., J906). 3° · Le caratteristiche di un cannone costiero moderno. (Riv. d'Art.
e Gen., 1907). 4° · Armamento delle oper e costiere. (Riv. 5° · Orga nizzazione delle batterie <la costa. 6° · Gli ultimi studi sulla resistenza delle Gen., 1914). 7° - Il problema del munizionamento. (Riv. S0 • Le nostre artiglierie 110st-belliche. (lUv.
d'Art. e Gen., 1913). (Riv. d'Art. e Gen., 1918). artiglierie. (Riv. d'Ar t. e d'Art. e Gen., 1929). d'Art. e Gen ., 1930) .
Carlo Alberto. - Nato nel 1821 a Netro (Biella} dopo di essere entrato nel 1842 in servizio provinciale di l<wa. quale pontiere in artiglieria, poco clopo venne nominato Artista di 3" classe e ultima.to il suo servizio ,obblligatorio fu congedato nel 1845. Richiamato nel 1848 venne promosso caporale e quindi sergente e poi furiere nel 1849 passando nel 1851 nel Reggimento operai d'artiglieria. Per ]a sua competenza di pra.tica lavorativa 1ml 1858 venne nominato sottoternmtè nel Reggi mento d'artiglieria da Piazza, promosso luogotenente nel 1859 e quindi trasferto nel 1860 nl 1° Reggimento d'n1·tigli.éria (pontieri). N~llo stesso anno fu trasferito neno Stato Maggiore d'artiglieria e nel 1863 venne addetto aU' Arsena,le di costruzione di Torino ove rimase ininterrottamente fino al maggio del 1872 GASTALDI
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SCRJ'1·ro1n DI MA'J'l.l:RIE AR'l'IGLIEHl~SCIU:
(1856 -1919)
in cui venne !Promosso maggiore e destinato alla Direzione terrHorialc <l"artiglieri.a ,cli Capna ove 1·imnse fino al 1875 anno in cui pa,ssò nella, Riserva. 1° - Il telemetro Gastalcli.
(Giorn. cl' Art., 1872).
Fig. 1251>
Fig. 1255 Carlo Alberto Gastaldi.
Salvatore Gntto.
GATTO Salvatore. Nato a Patti. (Messina) 01el 1868 fu alLievo dell' Acca:demia militare di 'l'orino donde uscì sottoten€nt<~ d'art.iglierfa nel 1883 e sup<!rati con successo i oorsi della Scuola, d'applicazione fu [Promosso te!Jl(mte nel 1888 !e' destinato a,l G-0 Reggimento artiglieria da campagna. Promoss<J capitano nel 1899 fu trasferito prima al 24° <~ posda, al 22° da campagna. Promosso maggiore nel 1912 passò al 4° Reggimento da, for tezza, (co.sta) e poi tornò nuovamente al 22° da campagna, ove fu ipromosso tenente colonneillo nel 191.G. Nel 1916 raggiunse il grado di colonnello ed ebbe il comando di un Raggruppamento d'assedio partecjq:iando valoro samente a, tutta la guerra c,ontro F.Austria e gua,dagnandosi due medaglie d'a,rgent,0 al valor milita.re . Generale di brigata 1nel 1923 comandò l'artiglieria del Corpo ·cl' Arma,ta di PaJlermo e fu poi Ispettore di mobilitazione presso la. Divisione. di quella città. Nel 1928 pr•omosso genera,le cli. divisione comandò la
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AR'.l'IGLIEIU SCHI'.l.''.l'O RI
Divisione militare cli Arwona e lasciato il servizi.o attivo nel 19:32 fu promosso generale di Corpo cl' Armata nel 1934. 1° - Il c;.m nocchia le pauoramico e<l il p;onioJ.Uetro del ma teri.ile <li a1·tig liei-ia da 7i"i moc1. !JOO. (Riv. d 'Art. e Gen., 1912) . 2° - Le autobatterie da 102. (Riv. d'Art. e Geu ., 1919) . 3,, - Il catbunmte nazionale e le m iniere asfaltiche d i Riigusa. (Riv. d'Ar t. e Gen., 1925). 4° - La trazione meccanica delle artiglierie. (Riv. cl' Art. e Gen., 1925). 5° - I nrnta ggi del traino meccanico applicato alle artigliEir ie leggere. (R iv . d'Art. e Gen ., 1927). GAZZEitA Piet.i-o . Nato a Benevagienna (Cuneo) nel 1879 dopo aver superati i corsi. delil ' .A.ccademia militare di 'l'orino fu nominato :-;ottotcnente d'a,rt.iglier ia nel 1898 e dopo la Scuo la, <l'applicazione venne pl'{)lll.Osso tenente rn~l HJOO e assegmato successivamente alla, W DrigtLta cla, fortezza, a.Jla Direzion~ superiore <lell<~ cspe1;ienz,e, al 1'7° artiglicl'ia e comandato all,,L Scuola di. guee1·a,. Capitano nel 1910 a,1 t? R eggimento ·<la camrJagna prese parte alla, gn<~rra. di. Libia, (191.J -12) guat1a gnandosi n ei combattimenti cli Macahez e ,cli Sidi Sa.i d una, medaglia d'al'gento a l valor milit are. Rimpatriat,o dalla, Li bia, r imase al iY' artiglieria e venne comanc1a.t10 quale ini:.egnant0 alla, Scuola, cli guerra . J:>ro ]'ig. 1257 . n10~.so maggiore nel 1D15, all' ini:>,io della, Pietro Gnnera. granclc guerra, fn desti.nato al Oo1namh> I:~··,>. ~ <lelJn. 4" Armata, pel' passare poi a l Oomanclo Supremo e ottenen<lo la promozione a colonnello pee merito di guerrfL. Nel 1!)18 11lla, battaglia del P favc ottemrn la eroc:e di cavalie1·e d<:\11.'0.M.S . è dopo la battaglia di. Vittori,.) V,e:neto fn promosso Bri.gadierc generale pe1' meriti eecezionali . . Pn uno de.i plenipotenzfari cldla Delega½ione italiana n elle tra:t . tative d 'H,rrnisLizio del 110\·ernbr-e l.9JS e uno clei firrnatar·i della Convenzio11e d i. Villa Ginsti. N c~l .HlHl andò a romm1clare la B rigata << Me!Ssina )) e nei, :1820 iJa Hrignta «Hasj licnifl }}.
J
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SCRl'f'l'ORl
DI ;IIA'l'Ellli-:
AR'l'!GLffiJia •!SCHE
(185U-19ll.J)
Presidente del Tribunale speciale di Torino nel 1922, delh OommissiQine interna7,ional<., per la clelimit,rnione dei confini dell'Al ba.n in: neì J92X, fn poi Comand,:1int(~ della Scuola -di guerra nel 1D2G e poi. clella, Divisione militare di Genova. Nel 192S fu nominato Sottosegretario di Stat o a,llf:L Guerra cd indi :Ministro. Promosso g('nerale di Cotpo d'Annata, nel 1930 e designato Cowan<la.nte d'Armata nel 1933 voune nominato . Se: · 01atore del H(~g-no e nel 1938 eh.i.amato all'alta cari.ea di ·aovei'natore ,dei Galla e Si dama . l<> - Akune note comparative dtea il .servizio autowobilistlt:o negli eserciti francese, gerIDanieo ed italiano sul piede di guerra . (lUY. :Mil. Ital., 1014). 2" - Contributo allo studio delle operazioni .francesi al i\farocco. (Ri i'. d'Art. e Gen., 1D2J). ~:0 - I conflui <lell'Albanin . (Homa, Esercito e N:,zione, 1920) .
GELOSO C,ulo . Kacqnc a Palermo nel 1sn. Allievo della, R. AccaclemilL mi.litarc di ·'l'orino Il(~l 1898, 11omim~to sot· tok,rn~nte d'artiglieria 11el J 901 e supera Li suc-ccssivamentc j_ corsi élell,L Scuoh <.l'a:ppli.cazione vernne prnmosso tenenfo nel 1903, e prestò .servizio prima, al 3'' Reggimento tLrtigJ.icria da. fortezza e poi · al 15° Reggimento attigliel'ia cla, campa.· gna. Dal 1907 al 1!:J.LO superò brilla11tc· rne1J1tc i corsi !lella Scnola, di guerra é rnil 1911 con scgnì la- p1·omoz.ione a ca,pi· F ig. 12JS twno a scelta. Compinto l'esperimento di <':trlù Geloso. S . M., nel 1Dl2 passò illl'Intendenza. llell,l Libia e sncc:essivarnente fu comandato a i Reggimenti 3° e 9° m:t igliel'fa, èltL fortezza. Nel 1HlG pnssò uel Corpo cl.i S . ì\I. cd a,lFini.zio del1a gucTTi.~ fu desLinato al Coman do cldlu, 34" Divi.siorn~. Kel novembre HllG venne promosso mag giore e nel 1017 tenente colonnello ccl in ta,l i c1ue a,nni di guerra. si. g naclagnò -clne medaglie d'argento al Yn.loi- rnilita1'e per la sua im;tnncabi.Le attivitiì , per la calma, ed il coraggio dimo strati ncll(:~ Hzioni alle quali. . prese parte, snl Car so, sugii
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AU'l'I0LJERI SCRT'ITO!ll
Altipia ni (' nell'alto ()ordevole. Ottenne poi ancora una terza . medng:Jia nl valor militar<'\ c<l. un encomio pe1· i1ve1.· btill::rntemenu• guidato al fuo co il 207° R eggimen to fantetiu alla battaglia deJ la Bainsizza e uel 1918 f u decorato della, Croce <li CavuJi.cre <lell'O. i\f..S. per l'ottima opera da, lui svolta com11 Capo di S . M. cli nna Divisione di. fan teria colla quale pa,rtcc:ipò e si ·<list.:imf;c in vnri. combattiIDenti. Rientrato 1wl 191D dalla 7,ona .(li guerra , dal 1!)20 al 1925. fn hl aspe( la,ti.v'1, per ri.duzione di. qua,dri e durante tali anni ooul-,egnì. eon notevole pun Lazione la. laurea, irn ingegneria civile .: r i to1·nato i,11 sel'vizio e destinato alla, Scgr etel'i a generale della Commissione snprcrnu, di. ,d ifesa vi. r imase anche dopo la promozi one a c·olonrnello (1!>26). Kel 192S fu nomina.to comandante il 6° Ueggim.ento artiglieria. pesante <·tunpale e · nel 1931 passò collie Capo di S . 1VI. al Coma,ncJo d el C01·po d' A.L'mata di R oma, fìnchè nel 1D33, proJJ1osso genei-alc di bl'igata, a &l:m nse il Comando clell'a1·tiglic1·ia, del Corpo d'Armata di Mil ano. Nel 1034, fn trasfer.itù com.e Capo di S . l\f. al Com.anelo d' A1·mata d i Napoli, nel 1935 ru t r"sfetilo colla stessa carica al Comando cl' Armn,ta in Bologna e nello stesso anno passò a comandare la. Divisione cc Granatieri cli Sardegna>> - Nel marzo 1!)36 fu inviato in A .O. ,L coma,ndare la Divisione speciale « S » con la quale partecipò sul fronte somalo alla guerra, etiopica, e al·e l giugno clello stesso anno inir.iò e condusse vittoriosamente :1 termine la campagna contro ra,s DesttL per la conqu5.sta ,dell e ter re dei Galla e Siclamo delle <]uali fu nominato GovermLtore. Ott enne p.er t alè campag'.na l a promozione a g-enerale di divisione per merito di guc~rr-a ~ la Croce di Caval iere ufficiale clell'O.M.S. con u na motin1zione sommamente lusi nghier a eh.e lumeggia le di lui virtù di. so]dato e l{~ ~ne alte qnalità di g.enc1!alc . Completata, alfa, fine del 1937, la definitiva occupazione e pacificazione delle rimanenti t erre del govet".110 dei Gnlla e Sida,1110, l a~ciò nel luglio 1938 quella carica e rientrò in I talia . rr01uosso generale di Corpo d' Armata comandò (1939) i Ool'pi <l'Armata di. Ba1·i e di 'frieste cd alla fin e clello stes~m a1mo assunse il Comando superiore delle truppe in Albwnia
SCHITTOHl Dl MA'l'KI{.!E} ARTlGLIERESCHEl
(1856-1919)
(XXYI Corvo d'Armata). Successivamente (1940) comandò h1, 3"' Armata _e quindi la 11" Armata, in Albania nella guerra, contro la, Grecia. P.er quest1 11ltima campagna ottemm.e la Uroce di Commenèatorc dell'O.MA::l. Attualmente è comandante delle Forze A1·matc in Grecia. C<lllaboratore di molte r ivi&te militari fra le s ue importanti e numerose pubblicazioni, dalle quali largamente si è attinto per la: Storia dell'Artiglieria, ricordiamo: J.0 - La u;;;• Divif:;ìone nella giornata del 24 ottobre llil7 (Roma, Polig. per l"Amm.ne della Gu erra, 1020). 2<> - La baLtaglia della Bainsi7,za. La munovra del XXIV e del XXVII Coi;po d'Armata. (Rass. Esercito Ital., J.024). 0 - Il ,:\ metodo H ugershoff di l'ilevamcnto aerofotogr ammetrico. (Riv. d'Art. e Gen., Jll24). 4" - Densità di schiernmento delJe artiglierie e consumo di muniziolli in a lcune battaglie dell'Jsonzo. (Riv. d'Art. e Gcn., J025). 5° - Osservazione e vreparazione del tiro. (Riv. cl' Art. e Gen., 1925). 6° - L'azione concomitante tra fanteria e arti.glieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1920). 7° - A proposito di artiglieria cooperatrice. (Riv. d'Art. e Gen., J.026). 8° - Kote d i fortificazione permanente. (Riv. d'Art. e Gen., 1927). 9° - Note s ui compiti del comandante di artiglieria divisionale. (Rh. cl' Art. e Gen., 1927). 10" - Evoluzione dei nostri m etodi <li condotta dl fuoco. (Riv. d'Ar t. ,. Gen., 192S) . 11° - Produzione, rifor n imento e consumo di munizioni per artiglierie <l nrante la guerra Italo-Austriaca J.915-1918. (Riv. <l'Art. e Gen., J.02S). 12° - Lti battaglie cli Gorizia e della 1.{ainsizza (Voi. VTI dei « Commentari della Vittoria l>). - · (Roma, Li Ùot·io, J.92S). 13<> - Not\')_ sull'artigJfo~·ia nell'avvicinamEmto. (Riv. d'Art. e Gen., J.929). J.4° - P.reparazione topografica dEil tiro. :.Vli~urazione di una base. (Riv. (l'Art. e Gen., J.930). 15° - Alcuni casi d'impiego delle artìglierle pesanti caruvali. (RiY. ,li Art. e Gen., 1930). l(lo - Aviazione ed artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., J.031). 17<• - Storia del 6° Reggimento artiglieria pesante cnmpnle . (Moclenn, J.031). J.So - Il riano di guerra dell'Italia çont ro l' Austrin. (Riv. Mil. Ital.. 1931).
19'> - 'l'iro ed impiego dell'a rtiglieria. (Riv. <l'Art. e Gen .. 1933). 2(}<) - Il primo anno di guerra (vol. I del111 Collana Stori ca clelln Guerra d'Italia). - (Milnno, Corln:tccio, 1934),
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AUTlG-LIEnI SCHI'l'TOHI
Gl~RA:i7.A NI Alessandro. '-- Sottotenente d'artiglieria nel 1880 fu a1;segnato a l H Reggi.m(mto artig11ieria e_ comandato a fre(111e11!;are i corsi delln Scnola d'applicazione d'artiglic~ria, e grnio·. P:·omoi:,so t(~uent<.' nel 1882 fu trnsferito al 13° artiglieda e<l indi al 15°. Prese pa,etc a:Ua c:ampagna d'Africa del 1S87-18SS e prc,. JnO$i;,1; ca1pita·I10 ,)leÌ, Hì88 nndò a preBI are SCl'V̽ÌO al 1S artigiie1·fa. Morì .subi.bo dopo. 0
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l " - Tmpiego dell'artiglieria <:on le mil i11ie inegolnri in ,\fri c :1. Mii. Tta 1., 1S&q).
(Biv.
GHIHO:i Ernesto'. - Nato in Ales~nndrin JH! ] 18G3, ven11e 1w1· titoli. di. studio nom.inato sottotenente d'arl:ig11ieria nel 1888 (~ dopo aver superato :i. oorsi della Scuola d'a,pplica.1/,iOnl~ fu p1·ornosso tenente 01el 18S5 cd .a~se-
gna to all'11° artiglieria, cla campagna. Dal 1890 al 18!)2 super:nti i corRi ddla Scuola di guerra venne comancla,t~> nl Comando ck~l Corpo cli S . NL, poi al :Vtinistero della G n(~ITa e interpolatamen r.e pre:.;tò sel'Vi7-io a1 Coma,rnlo cl'ar-tip;lieria da fortezza _in Torino e all'l1° Rcg- gimen to d'artiglieria. Capitano nel ] 8~14 contiunò ad e ssen, comandato al Mi.nistero clelh~ Um~rra, (; Q1eJ. rnoo passò al 13° artiglieria. Promosso maggiore nel 1909 fu novament<~ 123!) messo a disposi;;,ione del Ministero delht, Erne;;to Gltiron. Guerra ed indi assegnato alla Sezion •:'. staccala ckl Lnboratol.'io c1i ,precisione . 'l'cnente colo:rrnello nel 1914 fu trasferito al 10° artig li-e1'ia fb campa gna, e entrato in guerra n el 1!)1!) ottenne s nhito UP. Eo.womi{) solenrne, e nel 1D16 prorrwsso colonnello fn lll(~ss,) a disposizione del Comando generale d.'artiglierin, e nomfo1ato Oomanc1ant-e del 33° Reggimento cla campagna. RivN;tito clell(~ fnn;;,ion i del grado s upedore nel Hl17 f-.1 de~tinato al Coma ndo d'a ri'igli eria cfol IX C. A., quincli c~f'l -
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SC RITTOHI DI ?\lA'!'LWH,; All'l'ICLIERE::lCllL<;
(1856-1919)
XXIX C. A., e promosso Brigadiere generale nel l!Jl~ coma ndò l'artigilieria, {lcJ XVIII C. A . : llall' agosto al di c;embre fn Di.i-ct1or<> della S cnola degli nfficiaJi m obilitati e per la sun. a;,.i.om: ,d utante la grande guerra, g1U renenro conc;esse tre cr0ci cli. guena, al va lor m ili.tare ·e mia croce a l merito d i g'uerra. Vopo la guelTa clires:se la Rivista d'Artigli eria, e Genjo d ali' agosto 1919 all'~ maggio 192:3. Lasciato il Cl'Yizio attivo nel J.920, passò nel 1928 uella. IUserva col grndo cli generale di ln·igata e n ~l 1!)39 fu promosso generale di divisione. 1° - 1 moder m <:a nnoe:d1inli ed il tclcmefro :i letturn dirctrn. (in collaborn7.iorni con Lnbo<:celta). - (Ri'I'. d ' Art . e Gen ., 1!'.JOO). 2° - L",uLiglierl a nelle regioni ùeserticllc. (Ri\·. d 'Ar t. e Gen., 19ll). 3° - TI freno di 11Ja1·cia nel lllaleriale crn rtiglier in d,1 <·ampngnn . (Ri,. cl"Art. e Gen., 1912). 4° - Il ca nnone tln monLagna. (Riv. cl'Al't. e Hcn., Hll:l,). 5° - Ancora il fre110 di warch1 nel 11Jateriale (l'ar t iglieria da. camungna. (Hi,·. d'Art. e Gen., 1012). G0 - L e lllnlli?.ioni r eskln.1te dcll.1 ,c:rnncle gnena in llulia . (Riv. d'Art. e Gcu., .1 921 ). 7° - Il tencnlt' generale .\tl ol(o 'J'('ftoui. (Rh·. <l"Arl. e <,en.. 1M:3).
Nicola . - Kacqn e nd l 8G2 e fn JJomin,1to l'-ottotenente d'ar tiglieria nel 188~- Tenente n el 1S, '4 fu assegnato successi.varueuLe al 16" R eggimento <la fortezza, alla l ~· Compa,gnia operai e qnindi al 2G0 da forte zza e costa. Caij)i La.no nel L .. 92 a11dò a, 1ptestare setvizi,o al Labora torio p il'otecnico di Capua per poi passare alla l:'abbri<·n d' armi di B1·N,ein e sut:cnssivarn cnte alla. Direzio11e di Sper.i.a . l\faggiore Hel 1907 andò n, prestare servir.io al ~ Reggfo1 e1tto n1°Liglieria <'la costa, P n<•ì 1910 isc1·itlo 11e1l R uolo sp c<:iale tct11ico prestò senizio al Laboratorio cli prcci~ion c e a.Ha Fa.bbri<:a d'a r mi d.i T erni, rinwncnd ovi come l enenti> èolollll C' ll o . :Xel J013 lasc-iò il se rvizio 11t.tfro e quindi passò n <,Jfo Hise1·rn. OJAl\ J' J'IFlTno
J.<> -
1
Appa rato ricevitore (lei' tclegrn lin senza fili. (Riv. d'Art. (' Gen ..
)003) .
GIA:S:NT Gim;eippe. - :Xacf)ne a l\fodi ca (R::ignsa) u el 188:1 e s uperali i cors i dell' Accademin, mili ta.re fu 111ominato sottot enente cl'~Lrtiglieria nel 1!)03; <1opo aver fl'eqncntato hL Scuol a -
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AR1~GLIERI SCRI1"1'0Rl
d 'applicazione nm11e 1l)romosso tenente nel 190ù al 19" Reggimento da campagna. Nel 1913 prese parte alla campagntL di Libia e rientr ato in Italia venne comandato alla Scuola <l'applicazione d'artiglieria e genio ove fu inseg,nante aggiunto èli Geometria, pratica dal 1913 al 1914, passando poi alla Regia Accademi a militare c ome insegnante di 'l'fro d'artiglieri a dal 1915 al 1916. Entrato in guerra nel 1916 raggiu1n se il graòo di maggi.ore nel 1917 e finita ltL guerra tornò in Libia nel 1919-20 iper essere quind.i. destinato prill'.l a a.l 3" da campagna e poscia all'Istitutu geografico militare. Promosso tenente co.Lonnello nel 1925 continuò in tale incarico, e colonnellù nel 1932 comandò 1'11° Reggim ento d,1: campagna. e successivamente 1Prese parte alla camp ag111a i.n Africa Orientaile coma.nda1J1clo l'artiglieria di un Corpo d' At· mata. Venne promosso gene1·ale di brigata. nel 1937 e nominato Comandante <lell'artiglieria del Corpo -0' Armata di Ah,.3· sandria e fu quindi messo a disposizione del Capo <li S. M. dell'Esercito. 1° · 11 gonlo1uet1·0 <l'assedio wocl. Bennati nelle operazioni ttigonometl'iche e topogr afiche del tiro ptepnrato. (Uh·. d ' Art. e Gen., 191iJ). 2° · Prepa razione dei mez;zi cattografici t1er l'impiego dell'artiglierlu c1·assedio. (Riv. d'Art. e Gen., 1915). 3° · Nozioni genèrali sul materiale d'arlìglìeria. (Torino, o. r asta, 1915). 4° · Nozlòni òi topografia e geometria pratica. ('l'orjoo, Casanova, 181i). 5° · Puntamento clelle g1·osse artiglierie a lunga gittata. (RiY. d'Art. e Gen., 19J,9). &> ~ Sulla risoluzione grafica cli :ilcuui problemi di puntament-0. (Riv. d'Art. e Gen., 1921). 7° . Le isole i taliane dell'Egeo. (Jstilut-0 Ge-0gr. :M:llit., Firenze, 1928). 8° - Criteri, procedimenti e mezzi d ella preparazione topografica del tiro d'artiglieria ai fini della manovra del fuoco. (Riv. d'Art. e Gen ., 1939).
L uigi. - NaLo nel 1868 e superati i oor~i. dell'Accademia mili.tare fu nominato sottotenoote d'artiglieria nel 1886 e dopo la Scuola <l'aipplica¼ione venne promosso te· nente neJl 1888 e assegnato al 3° Reg·gimen to artiglieria, 'da campagna per poi ipassairc alla 7a Brigata da fortezza-. Dopo aver frequentato la Scuola cli guerra dal 1895 al 1898 passò a,l J5° Reggimento artiglieria e promosso capitano nel 1899 fu GIAì\'NITRAI'A:KI
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SCRI'.l'TORI DJ MATIDRIE ,\R'J.'lGLmRESCBEl
(1856-1919)
destinato primfL al 14° Reggiment o artiglieria, poi al Com ando dell'a rtiglieria, da campagna in Bologna quindi al Minister,, <folla. Guerra,. e per ultimo al Comatnd,) ,d'artiglier ia da cam.pa,g na jn Firenze. Nel 1913 lasciò il servizio attivo e nel 1927 raggiunse il grado di colonnello nella Riserva . 1° - Nozioni ~mll'artiglicria da campagna ad uso clegli ullieiali delle a rmi di linea e degli u fliciali in congedo. (Torino, Candeletti, 1893). 2° - L a guerra ru$so-giapvonese Ul04. (Roma, Voghera, 1905-1!106). 3° - Criteri d' impiego e metodi di conùotta del fuoco eseguiti dalle artiglierie da campagna dei due eserciti belligeranti nella guerra russogiapponese. (Riv. d'Art. e Gen., 1905). 4° - L a guerra. russo-giapponese nell'anno Fig. 12()() l!J05. (Riv. d'Art. e Gen., 1906). Luigi Giannitra pani. 5° - Considerazioni e deduzioni relative alla gnerI'n russo-gia.pponese. (Riv. d'Art. e Gen., 1906). 6° - Le operazioni i.otonio a Po1·t -.A.rth ur. (Roma, Voghera, J.906). 7"' - Il processo per la resa di Port-Arthur . (Riv. · d'Art. e Gen., 1908). 8° - La tattica delle tre arm i ed i suoi fattori odiemi. (Roma, Voghera, 1910) . 9<> - Geografia matematica e gener ale (in collaborazione con il fratello Domenico). (Fir enze, Ilemporad, 1911). 10'> - Le gra ndi comunicazioni. di tena e <li mare. (Bologna , Zaui<.:helli, 19ll). 11° - La nuova carta d ' Italia al 100.000 del nostro Is tì t nto Geografi<:o Militare. (Roma, Soc. Geografica Ital., 1911). 12° - Geografia generale. (Firenze, Btimporad, 1912). 13-0 - La Savoia - Monografia. (Roma, R. Soc. Geografica, 1015) . 1.4° - Le Regioni e gli Stati. (Firenze, Bernporad, 1924). 15<> - Gli Stati del mondo. (Firenze, Bemporad, U)25) . 16° - Compedio di geografia generale fisica, biologica, umana, e nozioni dì cosmografia, geografia matematica e geologia, ad uso delle persone colte. (Firenze, Bemporard, 1925) . .J.7° - Le grand.i comunicazioni. (Bologna, Zanichelli, l.928) .
GILET'l'A Annibale. Naeque nel 1877. Sottotenente di artiglieria nel 1896 fu comandato a frequentare la, Scuola di aipplicazione d'artig1lieria e genio. 'renente nel 1900 prestò ser -
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ARTIGLIERI SCUl'r!'ORI
vizio alla 9" Br.igata da costa, al 10° Reggime11to artiglieria, ed alla ;:;• Compagnia operai. Col grado di teQ1entc si mise in aspcttatfr a e successiva· men te amclò in congedo provvisorio. 1., - )letodo tli punt·ulllento inùiretto pc:r le :irtiglierie. (H i\·. d'Art. (: Oen ., 1002) . 2° - L'autobloc e h-i sua a11plicaziouc nella tc<:nica militar e. (Riv. i\Iil. Ttal., lHOlJ).
GIOPPI Ant onio. -
Kac:que e morì
a,
F od1
(.L 64-1925) .
S0ttote11ente <l'artiglkria nel 186G segni i. co1·si deltla Scuola -cl' appli cazione cl'ar tigli<>ria e genio e fu asseg.rn1to all'S R eggimento ar tiglieria. Promosso tenente nel 1Sì0 rimase nello stesso R(:ggimento e promoi-:so eapi.ta(ll.o nel 1877 fu trasferito s n<;ccssirnmente al 12" Heg-g-imeulo da campagna, al Comitato cl'artigl iel'ia e genio ne l 18 'J e poi al 2° R eggim ento da camomgnn. Promoi:.so nrn ggiorc 1J 1d 188fl r.imasc al 2'> Reggimento a rtig:licl'ia . fu quindi nominato ai ntante cli ca mpo di S ."1I. H ne e n <'l l '9;'J passò a.I Cornundo d'a r tiglieria, dtL campagna i:n Bologna. Promosso tenente eolonnd lo n el 1897 continuò ad e ·sere assegnato al Comand o d'ar tiglie1·ia a Bologna e l'anno clopo lasciò il serviz.io raggiunge:nclo i.l g1·ado di colonnello nPL rno;J e di maggior gen e1·alle nel l!l14 nella Riserva. 0
1° - Le l:>oc:C'he da fuoco d:t sua rco e gli affusti cla pnlis<:11enno a sistema B:n·irnon ;ki. (Giorn. Art. e Gcn., 188:'.;) . 20 - Le 011erazioni dell'artiglieria iJ1glcse nel Su<lan durante i mesi •li f<,bbr :!io e marzo 1SS4. (RìL d'Art. e Ge11., 1884). 3<> - Le presc uti con<lizioni d ell.'artiglicr ia da wonti.i g nn presso le potc'n·~e e:;tc1·e. (Rh". cl' Art. e Gcn., 1384). · 40 - L'ordinamento e la forM <lcll'artiglieria dn fortezza in Germani a. (RiY . d 'Art. e Gcn., l881). i'i" - Attac:ro e clifosa delle c·o;;;te. (Riv. d'Art. e Gen., 1384) . V" - F.sperienw dcfflll'liglied:1 russa. (R iY. d'Art. e Gcn ., 1SS4). 7° - llntter i<i a otto J)ezzi o l)flllerie a sei pezzi'/ (Hiv. ì\fil. I tal., 1884). 8° - Ti,tituli militari. (R iY. l\rn. Ttnl. , 1885). GIO\'ANXt::'.L"l'l Enl'ico. ~ acqu e a Lu cca, e 1u.orì a ~l'orino (1833-:18, f.l) . Sot totenen te cl'ni-ligliei-ia n el 1853 passò alla Scuola, cl 'appli<-n1.io1w d'a1-ti~lic1·ia e gen io <love distin guendos i in mo-
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SCIUTTO!ll DI :.\U'l'I<:fl!EJ ARTIGLJEm~SCil0
(l85G·HllVJ
do ipa,rtitolare dJbe macHtri insigni P aolo di Snint Robcrt " Giova11 11i Cavalli. :Kcl 1, :m fn IIOJJlinato prnfes:$ore aggiunto alla Scuoht com· plementa,1·e per g-Ji ufficiali d'arLigtlicria e genio, ma in conse gnemm c'le lla g1wua la. Rcnola, , •cm1c chiusa ed .i l Giovannetti p1·olllos:-:o IJen p1·csto capitano venne chiamato dal Saint R o· lJe1·t al Polycrifieio di Fossano ove inco n linciò 1n su H <·ani eri~ l'cc~nica. coUJdi u · Yamlo il grane.le maesti-o n egli ~tmli e H< gli ci;;vc•rimen ti sull e poh·eri da fuoc0. I 1a1 rnGO a l 1SGG h1~-egnò ElemenLi crartigJi e1·h1 nella Regia Accadelllia mili tare, e dal 1 (j..~ al l L(i(i ebbe lo stesso incarico <li :unscgll alllcn to alla, S<.:uola <li appHcazioine d'artiglieria, e genio. Promosso lllag·gime a scelta nel 1S6Z, para Helarnente n 1.1.'insegnamento espletò imporlanti man~ioui in seno al Comitato d'artigli<•1·ia, fra c ni quella di segretario l~ig. J2Gl <lcl Coui:;.ig1i.o snp el'iore degli Istituti cli. F.1wi t o G iO\'flllllCtt i. Istruzi011e e di l·~ducazione militare ed ebbe l 'onore di essere pl'ccettore elci Pril1 cipi Reali "Cmberto e Amedeo ,cli s~woia. Nel 1, 66 partì per la. gu~rra, e chiam ato tlal gcH. Vi1,lfrè :i, fal' parte élel Ooma,n do generale <1 'artiglin-ia, nel l uglio gli venne afficl11 to il Comando di un gi-uppo di. quattro batterie nell'al'-seclio di Borgoforte meritandosi la ci-oce cli. <'aYaliel'e llell'O.M.S .. D al 1867 a1 ·1872, anno in cni fn promos o tenente colonnello, il Giovarn nettì in:-:egnò materiale cli. al'tiglieria alla Scuola di gncna e quind~ fn di nn ovo clc~tinaLo al Comitato chwtiglieria, ove ebbe modo cli approfondire i ):;110i slndi e inoltiplirnre i suoi esperimenti snl comportalllenlo delle bocche cla fuoco a r ct1·oearica. Nel 1875 ve11n e nominato Dir<~t lore cl ella Fon deria tli Torino, carica che tem H~ con gi-a ncìe <:ompetenza anche èlopo che f u promoss\1 eolonnello nel 1 77 : promosso map:g'ior g-cnc~rale 1wl l SSH lasciò la l''ollllc>i-ia di '!:orino e fn nominato membro clel Comitato di artigli<'i-ia. e gc>nio pc!r <lhpn tnr<> poi nPI 1888 Ispettol'e dell,: 0
AU'XlGLlEnI SCfll'l'TOHI
Commissioni ù'esperienze e Ooma.nclainte della Scuola centrale di tiro d 'artiglieria . 1<> - Della costruzione delle batterie. (Tori no, ' "er cclliuo, 1SCi4). 2<> - Dei t eutatiYi pfir diminuir e la LeusìoJJe acl gas nelle ar tiglierie
ed a umentare le velocità inizialì dei 1.1roietti, e s pecialmente del cannone acceler ator e Lynrnn. (Giorn. d'Art., 18!fi). 3° - Te lemetri per l' nrtigll.eritt d n cawpagua. (Giorn. d' Ar t. 1869) . 4° - Dell'influen1.a della giustezza del tir o c dì radenza _della traicttoda sul tiro pra tico llell' nrtìglìeria d a campagna. (G ior n. d' Art. 1870) . fi<> - E sper ienze austriache nelle Savertine. (Giorn. cl'Art. , 1870). fio - Notizie sulle a nn i porta tili dell'eser cito µrussiuno . (Giorn. d'Art., 18i0).
i 0 - 11 cronografo a scintille d 'induzione del capit ano Noble, il cronogr afo Scultzc e<J il pendolo conico l\:{arlin dc Tircttes. (Gioru. cl' Art., 1870). 8° - Snl ti-::1sporto delle risen·c di munizioni di faul·er ia in calllpagna . (Gìorn. d'Art., 1870). 9° - l!:sJ)<!rieuze inglesi sulle polYcr i 11er le grosse ar tiglier ie. (Gioru. d ' Art., 1870). 100 - Le a r mi a rclTO<:a r k a clell'ei::ercito l.n.1"a r ci::e. (G iorn. d'Art. 1871) . lJ.<> - L e ann i a r etrocal"ira llcll'e:scr cilo russo. (Giorn. ò' Art., 1871). J.2'> - 11 cannone d a 1G d ell'art iglieria d a campo gna inglPse. (Giorn. ·l i Ar t., 1871) . 13° - La fabbricaiione della 110Ive1·e nel P.olYerHi r io di F ossano. (Gior n. d 'Ar t., 1SiJ ). 14° - Sul nuo,·i comvosti esplosivi. (Gio1·11. d'Ar t., 1Si2). J5° - Sul tiro t1·infilata con il cannone d a rarn nn p;nn dn 7 cm . (Giorn. d'Art. e Gen., 1874).
GIRAUDELL I R icca1·do. - Nato :.1, B e·s ania, di Mori (Tronto l nel 18G7, entJ-ò come operaio all'Arsenale d i 'l'or ino nel 188G e iniziò ipoi Q1,1, sua carriera, di Capo-tecnico al Labomtorio pirotecnico di Hologna nel 1889 rimancmdov.i :fino al 1891, idean · clo e realizzando un caricatore ed u n p nn7,on e per disinnescamento t uttorf~ in servizio. Dal 1891 al 189(; venne add ett o alla Direzione del Genio milit are a }t:ussana e durante le prime campag-ine col oniali <li qnegli anni costr uì ui:itt banchina, mobile elle 1·ese rap.i<lo e sicuro lo sb,u·co ·dei qua<kuped i. Tra sferito quindi a l Laboi·at orio di 1prccisi.oll1e di Roma, vi rimase dal 1896 al 1914 e iucaricato di studi are Ila, trasmissione automa.ti.ca, del movimento d ell'alid ada goni ometrica ideò il « Differenziale a ruote piane», che fn l'origine ed il punto di. pa1· -
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$(;Rl'.I.' l'Oftl DI MATERIE AltTIGLIEHESCEr,:
(185G-1.91f))
ten:i:a, per la reaJlizzazione di. un eong<~gno aHo ,1 da1·-c, tt distru1zn, il movimento misnralo alle bocche da fno c:o. Questo sistema Girardelli felicemente spcrirne11tato ll(~l .UUO dalle maggioi-i Autorità dell' A1·ma fu appli<:sto in Gcrinania clalln Casa Krupp ed è a,ncora a,Uualrnente j_n fun zione sulle navi germaniche. Succ<~ssivamente .nel biennio 1914-V> il Girardelli venne addetto all'Ispettnra,to delle eostruzioni d'arti.glierin, nello stesso anno 1915 venne assegnato al Pmco autornobilistko d(~ll.a, ::l"' Arrna,ta e quindi poi passò a. clisposi:i:ione ,d el iVI.inislero ·della, R irarina, e dal .l.9Hi :i 1 1927 venne add,e tto all' A1~sena,l e marittimo ·della, Spezia. N-el 1!)20 e nel 1924 i Governi degli Stati. Uni.ti e della. Francia. applicaro l!'ig. J.2G2 110 il sistema. Girardelli a.i. loro ,navigii Hiccardo Girardell i. (b guerra, oosì come del resto già, l.hVE!· va, fatto anche la, nostra R . l\L11-ina a seguito di un favorevole esperimento eseguito col sistema di. punteria cent1·ale Girardelli sul Oa,c ciatorpc(Uni.ere «Falco)). Studioso, geniale e modesto, il G.irardelli è l'espressione tipica dell'autodida,t ta, ma dotato di grande buon senso egì.i di.e<lc ai suoi studi uno svolgimento logico e progressivo tanto che riuscì gradata,m.e.nte a<l impratichirsi de.i fondamenti matematici, del Calcolo differenziale ed integ1·a.le, e successiva mente quindi di acquisti1re fondate cogniziotn.i di fisica, di meccanica, di ottica e di elcttrotecnicrL che gli hanno dato modo di concretare geniali invenzioni. Nel 1927 egli lasdò il servizio pr,r aver raggiunto i limiti di età, che pertanto non g1]i impediscon<> tuttora di pr,o seguire nei suoi studi e nelle s ue ricerche. J.0 - Dispositivo t rifase ver ottenere in un motore un determinato numero qualunque di giri o frazione di g-iro. (Riv. d'Art. e Gen., Rowa, 1909). 2° - Dificrern:iule a ruote cilindriche. (Riv. d'Art. e 'len., Roma, 1909). 3° - Punteria generale <e ;\. contr o indici >) sistem Gil'nrdclli. (Arti Grafiche Ligme, Spezia, 1924).
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AJ:'.l'TGLIIWJ :-Cl11T'l'0Ill
Gm.u:;o Co. tante. - ~ ato a Torino nel 1 86 fn voloutario cli g neua Hcll' Arrna del genio e q nnle ufficiale subalte.rno par tecipò alle azioni ~nl Carso e nella zona d i Gorizia ove fu colp.i to dai gas. Decoralo (·011 c1·oce al merito di guerra, clqpo il 1920 fu per <ln" anni acldett.o a l i\fuseo storico deill'Arma, del genio in n ,orna e istrnf1.orc di Coi-s i di allievi uffi ciali e so ttufficiali. Trasfer.ito ,ncll' Anna aeronantka fu promosso capitano cli coru p lemcnto e da, -ulti-e dodici anni dchiamato in senizio quale Dfrcttore militare dei <·orsi allieYi specialisti della R. A<~1·on a utica. Infoticé.1 bile l>ihliofi lo militar e, stndioso e~ colto in 111ateri.H,, cl.a oltre venti anni raec-oglie 11na speeiale collczion':! . d i fotog-rn fìe cl< i. cfo<·o1·aii al valore o dei Genei-al i compreiulente ,orm:ai. oltre quindidmil,L riti-atti, nonchè una, raccolta cli fo tografie e cli stampe relative alla ('a !-,a cli SaYoia e 1·icca cli oltre mille(l ,u~ecn to IH~½zi. Fig. 12Ci,: ( 'ollabm·ntor(;' cl i qne,-ta toi-ia clell;t Costanti• Girnucl. .,\rtigl inia Italiuna ha mes:so clisintcre'-<· sataml'Ht<' a <li1-posizio1w l e predette\ sn•J ra(·<·<>lt<>. tantod1è ìa g1·a:nd<> maggioranzn delle icouogra:fic clell,L Sto1·.ii1, furo110 I nitte (lnlle p1·eclct1'e collrzioni. Oltt(;' n n 1ri i articoli d'b1clo1le F:toi-ictt pubbliç.ati F:n giomali e riviste, sono a. rico1·clare le. 1'cg11ent.i p nbb l icazio~1i. 0
1° - Y:Hleme<-nm - .1gencla cl<'gli arl<'fi<-i clclla vittoria (in unione col colon n . Di ì\faio ; O Edizioni 1.111mrnli, Arl'i Grnlì r he di Tlerg::H.ao, ullim:1 edizione, l!l3G) . 2<> - lA' me<la)!lie d'oro :il ,·alor militare, 1s:1.--i-rn2;; (in unione col ·gc· n era lc Branrncc-io, G1·ill}ni e S a l:nnano, l'nraYi:1, 'l'ol'iuo, 1020). ::io - Ero i di )l:1c,11lè . (Ti p. Acc:1111c, 'l'orino. l!:J:lG) . 4° - 'J'o1·inesi morti a<l A<lun. (Tip . .\ cc.ime, Torino, l!l3:i). 5° - S:woinrcli e ~ ì;r,;r,n rdi rniHe gucne coloniali ilaW111c. ('Pi p. Macry. R oma, 193'7 ). u" - 1 ::-:1rni:1rdi decornti di medag-lin d"oro. (Tip. Bona, Torino, J.927).
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SCnlTTOIU DI MATT.m m ARTIGLIEHESCH0
(1.8;'}G-191!.l)
7° - Nel ventenna le della vlttoria : SaYoiardi e Niàardi it aliani nell:1. grande guerr,1. (Tip. Campicloglio, Romn, Jf.138). S<> - ltivista stor ica F.t<;R'l', Bollctliuo llell.' Associmdone or inndi Savoiar<li e Nizzardi italiani. (Direttore, Re<1 a tlore e Segr dnr io gen er nle) . 0° - Iconogr nfiu. <li E nrnnuele Filiberto. (Tip. Bonn, Torino, 1928).
GrnnIA Francesco. - Nacque a 1:orino nel 1847 ti 1nor1. a Homa nel 1H29. Allievo dell'Accademia militare fo nominato sottotenente <l'artiglieria nel 186G, e promosso luogotenente~ 1)el JS60 andò prima al 9') R eggjmento e quindi al Comrundo territoriale d'artiglieria, a PaYia. Ca pita.no nel 1877 fn comandato a, p1·esta.:> [ · .servizio alla Scuola militare di :.\ foùenn.. · come insegnante p<~r passare in seguito a,11'8" Reggimento, poi a] 2" R egg.ime:n to e successiva1rn:m te alla, Fabbrica, d'armi di Tol'ino e quin di a lla Dil',ezioue territoria le d'arti.glicrfa di T o1·ino. M:a,ggio1·e nel 188S f.u assegnato alla, Direzfone territ,orialc cPartiglieria di Ancona e quirncli nl 2° Regg.imento i.bl' t iglieria, e promosso t0.nente colonnello nel 18!:lG fn trasfel'ito al 1G ReggimenJ?ig. 12(;~ to artigl.ierin, dll campagna. Raggi.unto F ran c:esco Giu r ia. jJ g1·ado di eoloJ1111 (~1lo ne] 1900 anelò a comandare il 4" Reggimento arLiglieria e fu qni.ndi. :un seg nito nominato Direttore d'a.rtiglieri.t!J a Mes· sina. Kel 100;3 la,s ciò il servizio utti;-o e nel 1012· fu promosso generale nel) n, RiS1\1·vn. 0
1° - Rico r<li delle grandi
mano,Te svizzere del JS(l4 . (Rix , d 'Art. e
Gen., 1895).
GIURIA Ettore. - Kato a Mode1rn nel 1865, fu alli evo clel 1' Aceadf~mia militare <li Torino e, nominato sottotenente <li artigUeria 1w1l 18S3 clopo aver snperato i eorsi cl.ella Scuo ];,L d'ap1plicazioa1e d'artigliel'ia, <~ genio, fn promosso tenente nel 1885 e a ssegnnto sueccs:si.v::unente al 15" artiglierii1 eh fo1'tezza, al 27"' ·cla. fortezza e. qnin(li al 8° da eampagna. Partecipò -
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ARTIGLil!JRt SCHl'JVJ'ORI
aN0, <:ampa,gna ò' Af:rica nel 1887 e pl'omosso capitano n el 1894 p1·csiò serv'i:;do al 4° artiglieria e fu quindi cbia,mato alla Seno la d'nlPplirazione quale - insegnan te del Materiale d'artiglieria. Vcnno poscia trasferito al Comando artigliel'ia da costa e for · ter.i:1 in Piacenz[~, e promosso maggiore nel 1910 passò al 21° Hl'tiglieria eia campagrna cd in seguito a!Ja Scuola centraù.e di al't,iglieria da campagna. T-cnente colonnello nel 1914 continuò a 1prestar se1·vizio alla predetta Scuola cenLrnle, iniziando po i la grande guerra come Capo di S. M. di un Parco d'assecl io. Pl'omosso eo lonncll o nel 1916 comandò il 9" Raggruppa.mento d'assedi.o e p1·ornosso maggior ge:ner·a,le per merito <li guena nell'agosto 191G dopo l 'azione di Gol'izia comandò successivamente l'artiglicl'ia, dcl.L'VIII ,e del V O. A. , della 6', :-{' e lW A 1·mata gm.1..dagmandosi nna rnPdaglia <l' argento al valoi· milit,uc nell'ottobre del 1916 e l e Croci. di cavaliel'e e di ·ufficiale del1'0.1\LS. nelle azioni del 1917 e 1918. Dopo la gnerr:i,, da.J. 1920 al 1924 comnndò la Bc:nola, d'applicazione ù'i.Lrtiglieria e genio e 1' Accademia milita.re : duran t e f)_nest·o periodo la R egia E'ig . . 1:!GG ·. Accademia lllilitarc <li T,01·.ino che dal F.ttorc Giuria. 1920 al 1923 aveva, . volto soltanto corsi di pedezionamento per ufficiali già in sel'vizio, il 15 febbraio 1923 1·.iprese la sua secola,rc glorios:1, furn1ione di Istituto di reclulamento degli ufficiali di -artiglieria. e geni.o. Ettore Giuria può quindi essere considerato il ricostitutor~ di nna vecchia e g1loriosa tradizione sabauda che era stata interrotta durante quasi nove anni. Promo1<i::o gc~ne1·ale -di. divif.licme nel 1924 comandò la Di· visi.onc inilil are di Ancona e ip1·o·rnosso poi generale cli Corpo d 'Armata nel 1926 comandò il Corpo d'Armata di Verona fino a,l 1928, anno in cui vernne nomin ato Ispettore generale <lcll'al'tiglieria, carica che tenne <'On grande competen?:a per ben qua ttro anni. Lasciò il servizio a ttivo nel 1932 e iper le sue -
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SCIO'r'l'OHI DI MA'J.'EftllD MlT!GL!b:llESC RE
(185{;-1919)
moltep.l.ici benemerenze ve1111e nominato Sena,tore clcl Regno. l'cr le a11te sue doti cli mente e di cuore, per la sua, col tura e per la sua competewr.a Ettore Giuria fu unauimem.ente stimato e grandemente apprezzato : accoppiamlo a l.l e conoscenze tecnich e le più vaste cognizioni rprofessionali egli fu ciò che in gel'go a1·tig1ie1·esc-0 clicesi cc un ufficiale completo >> e fu quindi con rinc:rcsdrucnto che lo si vide abbandonare l 'alta carica di Cupò .ùell'Arrna. Fu sotto cli lui e per suo fol'te impulso che nel 1930 fu infaiaLa, la compirl az.ionc di questa Stol'ia dell'Artiglieria, alla, quale egli diede iu segu.ito il poRsente conforto <lell'autorevole suo consiglio e del cowpetente suo aiuto. 1° • Gli affusti ad awpi settori per le artiglierie campali. (Rh·. d'àrt. e Gcu., ]!)12). 2o • lin nuoYo forno <la camp:igua a vro<luiione coutinuri. (HiY. d'Art. e Gen., .Hl12). i.l" • 11 nuovo rna terinle 11cr l'urtiglict:ia da compagna. (Riv. l\:Iil. Jtal.. 1912) . 4° • Sguardo generale all' A1tig lie!'ia Italiana nella recente gtterra. (Rh·. d'Art. e Gen ., )1)20). 5° · Sul rlonlinameuto dell'arliglierin italiana. (Rh-. d'Art. e Gen., 1922). 6° · La R egia Aceadcmia lliilltm:e. (ltìv. d'Art. e (fon., 1922). 7° · Ancora sul riordinamento dell'ar tiglìe1·ia itnli:rna. (Riv. d'Art. ~ Gcn ., 1922). S0 • ln memoria cli 1rn artigli~re. (Riv. d'Art. e Gen., 102(1). 90 . L'arlig lieri:i nell'ar.ione cllvi~ionale. (ltiY. )fil. !tal., J929) . 10° • Corso d'a rtiglieria. (1° co1·so Genio). (lllcl. li t.ogr nfata, Tor ino, J.Sl)B). 11° • L'evoht~ione della noi:.tra artiglieria durnnte la guerra · Confe· renza tenuta agli ufficiali del presidio cli 'l'ol'ino il G luglio 1920. ('.ripogr. G. Paris, litogr., 'l'orino, J.920) .
Gn:mrA kilio. - Nato nel 1846 a Montepulciano (Siena) fu allien> deJla R. Accademia militare e nominato sottotenente d'artiglieria, nel 1864 dopo aver frequ<mtato la Scuola d'applicazione d'artiglieria ·e genio- fu promosso luogotenente nel 1867 e assegnato al .1° Reggimt>)l.)to artiglieria. Prese parte alla, rallll_Pagna del 1866 e dal 1871 frequen tò la Scuola di guerra dopo la quale passò al 7° R eggi mento- e fu comandato al Corpo di S. M .. P romosso capitano nel 1874 fu destinato ailla Fon der.in, <li Torino e nel 187G passò al 13° R eggimento,, quindi al 7" e successivamelllte a1la Scuola di Modena ove· in segnò Armi e - - 278fl -
AH'J'IG r.mn I
SCHI'.r!'OH [
Artiglierie ai sottufficia1i allieYi. Ve1Jlne in seguito destinato a l Comitato d'artigliel'ia e genio e 1Promosso maggiore nel 1887 con tinnò a. p r estnr servizio al omitato passan ùo in seguito a,J.l.'Ispetto1·ato ::n·tiglieria tln. cnrnpag11a e mont,tg-na e srn.:c:es si,·amente alll'S R eggimento OYe rimase a nche dopo il .L893 il opo la promozione a tca1cnte colouncllo. Nel 1896 passò a1 10° R eggimemto artiglieria da cam1Pagn:1 e p t omosso colonncn~) nel 1897 co11tinuò nel comando <]el 10° artig~ie1·ia p e1.' passare poi nel 1901 Dil'etlorc d'arLiglie1fa a, Vel'ona e nel 1903 D i 1·ettol.'e d.';utiglie!'ia a :Messina. Co1l grado cli c-0lonncllo laseiò j L se1·vizio a LtiYo 1nel 1005 <' nel 1!)08 fo p1·omosso maggior genel'a]e nella Riserva. 0
1° - I'oh·eri, armi porlatili e no,:ioni sul makriale d 'artiglieria. (l\fo. <lena, Scuola ll'Ci!it:1re , 1885) .
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Fig. J2()()
.l!' ig. 12(i7
l Cilio Giuriu.
J';i:ncsto Gl iawai<.
Nato a T 01·ino a1el 1S4f>, Pntl'ò all,t GL'IAMAS Ern esto . R . A<:citdemia ruilitai·c n el 18G5 e venne uomi.rnLt o sottotenent(~ d'attiglieri:1 nel 1869 e conta nélato a ll a St;noln, cl'ag)plicazionc <L1.r tiglierin e genio, R11pe1·ata, 11a quale fu destinato nel .1.871 111 2° n.eggimcn to (I'ifl½ZtL) rimuncntlovi fino al 1875 dopo es . ere ~lato prnm osso tenente nel 1S72. :KeJ 1873 pa sRò nl 5° Reggimento artigliel'ia cln canqrngmL e nel 18'78 al 14" R eggi -
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SCRl'l'TORl
Dl ll:1A'l'ID1U0 ARTIGLll~HESCHID
(1856-1919)
mtmto da fortezza rimanendovi uno al 1882 dopo la promozio ne a capitano conseguita nel 1879. N'el 1882 tornò al 5° Reggimento da ca,m1pagna, nel 1887 .fu destinato al Laboratorio di [Jrecisione · di 'l'orino, (~ nel 1888 venue comaw1Hto p1·ima al Comitato d'a,rtiglieria e genio e poi aJl Ministero fincl.J.è, pro mosso maggiore nel 1890, passò H,lla Direzione d'artigli.eria di Genova. Nel 1891 fu assegnato a,l 26° Reggimento artiglieria ·d a foi:tez:1.a e nel 1895 al Oorna ndo locale di Genova e !POCO dopo al Coma111do d'artiglieria da fortezz,a in 'l'orino. Prornossù tenente colonnello nel 1897 venne comwndato aJil.'Istitnto geografico milita,re ove diresse la Divisione foto-tecnica, h1trodu· cendo nvtevoli miglioramenti nei metodi. di riproduzione carto gra,fica. All'Istituto geografico rimase fin o al 1905 dopo esseri~ stato promosso coloinnello nel 1902 (~ q ui-ndi Direttore in :l"' dell' I stituto stesso. :Yel 1906 promosso maggior gcneraile, fu nominato ComaD dante d'a1:tiglieria da e:osta e fortez,z,,1 in Piacenza, e nd 190S tornò {:Oill<~ Direttore a.11.'fatituto geografico militare ove rimase anche dopo la promo,done a, tenente generi~le ·11el 1911 e :fino al 1914, a!l1nO in cui lasciò il sex·vizio a ttiv<). Durante tutta la grande guel'.ra, ùal 1915 al 1919 venne richiamato ipresso l' Istituto geografico e eollocato poi a riposo a,s sunse il grado di generatle di divisione 11(-\] 1924 mor endo poi a Firenze nel 192H. Ernesto Gliamas fu ufficia,le colto, distinto e apprezzat issimo e fra, le imQ)Ortanti e durnvoli iniziative da lui prese all'Istituto geografie-o militare è da ricordar<~ il sist<~ma chimicù ·di fotoindsi.<me dn lui ideat o e sosti tuito con pecnliari vao.1tagg.i al sistema galvanico precedentemente seguìto, sistema i.cleato dal generale Avet -col quale era .stata eseguita la, ripro · du7,ione di nntL carta d' Ita!lia al la scafa 1 : 100.000 .. Il proce(lirnenk, ideato dal Glfa,mas si hasa,va. sostan1.ialrnente sulla cor rosi.one chimiea di una last rf:L di rn,me in co1'l.'isponden:1.a dellt! lunee ·del di.seg·:no, (~ si prestava sia alla. cel('lre forrnazion(~ d<~i tipi fotoineisi -ed alla loro agevole /ilCOrn[Josizion e, sia, alla rj produzione deille mezze tinte, tanto che fu applicato e per la ediz,io:ne in nero e per quella policroma. Il nome ,del Gliamas deve (Pure essc>.re ricordato per a.ver1.~ egli promosso la pubblic1;1,7,ione di un Ann uario d,ell'Istituto, -
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AR'l'IGLI!<:RI SCHI'.r'l 'OHI
che ni:;ci negli anni 1913-] 4-15, coa1 lo scopo di fal' conoscen' i risultati dell'attività. clell' I s tit uto nelle stte dive1·sc branche. GLORIA Carlo. - Nato a Castiglione Torinese nel 1879 da uua nobile ed m1ti<:a, famiglia di soldati e di magisLmti, supe · rat i i corsi dell a R . Accademia mi.litare e qnelli della, Scuo1l1t cl'applicmdone, nel 1000 venne promos::m tc11cnte cl'arliglieria e fu destina,t.o a.ila 7" Ilr igaht artiglieria da fortezza., quin· di a l 1° R eggimento da, fo1· Lezza, p tt$ · samlo poi nel 1904 prima, ali' 0 e s ucce 'sh,1menle al 5° Reggimento artiglieria <.la. campagllèt,. J >al J 90G a.l 1909 freq uen · lù c,on successo la Seuoht., di guerra {~ comandato p1·ilua al Coruando ,d el Corpo di S. hl . fu poi ti-asfer.ito al 7° Reggi.. mento da campagna e coma ndat o a.i Coman do della. Divisione mili.ta1·e d:i Roma . Promosso {:apHano d'artiglieria, :1 l!'ig. 1268 scelta, nel 1910 passò a ll'l1° R eggimento Carlo Glol'in. cla campagna e quindi a l 7°. Dall' 1g,osto U)J 2 all'aprile 1913 partecipò alla guerI'a di Libia e comandato al Comando del IV O.. A. venne lllel l 9J4 trasfer ito 111 S. M .. Bntrò in guerra nel maggio 1915 col I V O. A. e [)Oco dopo .IH'omosso maggiore d 'a rtiglieria fu a·cld etto a l Comt~ndo del Corpo di S . M., assunse in seguito il Comando del 50° Gr uppo -0.'a1·tig'lieria d 'assedio nel 1916, passò al Coman do d'artiglierht del VI C. , A. e infine comandò 1'11° Gruppo d'f:~rti.glierii1. iil)esa.11 te campale. Prom osso tenente colonn ello nel febbraio 1917 venn e n uovamcmle adde~to al Comando del Corpo di S . M. e ,quindi al MilJ'listero Armi e Mun izioni e al 2:5° Reggimento a,r tiglieria da .eampagna . D uran te l tL grande guerra come Co.mauda nte di G1·uppo d 'arti glieria fn ferito al capo. Nel novembre 1917 fn nominato ufficia le di collegamento !ll)l'es~o irt Coma01 do delle t ruppe inglesi in Italia e poi presso :il War Office a Londra . Nel 1918 ftt prom osso colonnello e nel J.920 .nominato comandante del 13° Reggimento a r tiglieria pe -
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SC.:Hl 'J'.1.'0 B l
D.T
:\l ,\TERJffi ,\RTIGLIERESCH!iJ
(]85(;-1919)
sante <.:ampaJe e qu indi del 39" Reggimento pesante cam,pale ·diventato poi. .6° Reggimento pes,rnte campale. Direttore (lcl1a Rivjsta cl' Artiglieria e Genio dal 1926 al 1931 fu promosso generale di hl'igata ama fine del 1931 e nomina,to I spettore di mobilitf:t½1onc aJ la Divis ione militare di Mila no, nel 1932 ebbe il comando dell ' artiglieria del O. A. di 'J\IUlano : dal 1933 al 193n fu nominato aiutante cli campo genere cli S . l\1 . <~ in seguito Comandante dell'artiglieria del C . A. di Roma . P er ragioni di saìntc nel 19B3 dovette lasciare tale co .. mando e collocato a disposizione succ-essivame.nte de i Comandi di C. A. cli Roma e di Alessan(hia, fn nominato generale cli Bivision e! nel 1935 e genera,le di Corpo d'Armata nel 1939, r.hindcndo poi la sua vita terrena nel 194-0 a Genova. Decorato di molte onori.ticenze na,-,ionali ed estere, e d i insegne al va1J.or militare, Carlo Gloria 1per i suoi atteggiamenti ,e steriori e pe1· le s ue qualità, cli mente, di cu ore e di carattere personifica.va la ti1pica fignra, di vec(~hio soldato, cle!l'anti.eo. uffi.ciaJe di razza . Fu lui che, Diret.tore della Rivisb, d'Artiglieria dal 192G aOI 1931, r--eppe vi ncere le rilnttr1nz.e di chi cla Ghtcirìto Sachero aveva aYuto lii, designazione di compilare questa Storia delil' ArtigUcria Itali.f!,na, e seguendo le direttive di Ettore Giuria e SUIH~ranclo ostacoli e difficoltà <li vario g011ere e di clivc~rsa natura potè a s;:;icurarne la pubblica· z.i,o ne e, prima di. a,bbandonare la R ivista, 1:were la. prova provata che~ l'iniziativn, cominciava a prendere corpo e il primo volume passava alle stalll([)e. 1° - Note sugli scritti (li Leonardo <l a Vinci. (Riv. d'Ar t. e Gen. , J92i). 2'> - Appunti sulle opera?.ioni francesi al :.\farocco negli mmi 1925-26. (Ri v. d'Art. e Gen., 1927). 3<> - .I!'errovie t rnnsafricane. (Riv. d'Art . e <k n., 1929). 4<> - Matricola degli uffiiiali dell'antico Cor po d'art iglieria d al 1816 al JSGl. (Riv. {l'Ar t. e Gen., 1929) . 50 - Tl Reggimento d ':ntiglieria contro itcr ei cli Cor po d'Armata negli Stati Uni ti ecl i suoi nuovi materinli. (Riv. d 'Art. e Gen., 1!}29). 0° - Telefoni:i interna7.ion i:ile eu r opea. (llìv. d'Art. e Gen., 1930). GoKELLA
Enr i.co. -
Nato nel 1843 e laureato in ingegneria,
venne per titoli di. studio nominato sottotenente d'artiglieria, -
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,\IITlGLIElU SCHI'r!'ORI
owl l.SG:3 e dopo :we1· fi-Njltentato e superato i <:orsi ùel!la .'c uola <Ì·.1pplkn1.i0110 (l "artigJ.i.c>ria. e genio fu af.ìscgnalo :J.l 3° Rcggimrnto u1·l·igli erin. Promos:::o tenc11te 11e·1 1870 rimase allo stesso H c/!,'gimeJtlo e prese p:nte alla campngna di gncna per lit p tr1-,,1 cli. 11omn 1JJ11s;.;,u1do .iu s t1g11 Ho alla ( 'ornp,\g-1l'ia opnai. Pro· mos:,.;o c,19)itauo nel J 77 prestò s<>nizio sncc-cssiYnmente nl 14' Heggi1tll'illto tla fortezza,, al Comitato <l"artig'lie r in e genio . al :3° R<>ggi mento da <·n mpagna: Hll.OYarnen te nl C'omitafo <Ln ·t iglkt ia e gen io. al Colll a JUln terri toi-in l<' cLutiglie1·ia in Tol"iHo e al Comt11Hlo d);H' hgli c l'i;I lhl fo1·ll' ZZU, <l i 'l'ol'ino . Prnrnosso rnag-;.dOl'<' 1wl 1:-:~9 fu as:-;egna to al 7° Rt•ggi111 enfo a.rtigli.eria,, poi a l Collegio miJihn-e cli Napoli ov~ in seguito ,·enn e n01ni11;1to ('orn.anclant<i in ~" .p i.n fine a lln Direzione .éJ\utiglietia alla i-:pezhl . P1·omo8~0 tPnPnle colon11t!l10 1t<'l lS!J!) lnsciù il f:rrv izio attiFig. l~GO YO <' nel 1003 fu pl'ornosso colomiello Enrir·n Goul:'ll:1. 11elln R i.se1·vi1-: nom.i,nnto Dit-ctto1·e del Mn~l·o nazionnlc ll'al'tigli<'l'Ìtt in Torino <•g'li ne fn il benem<'l'ito 01'clina t ore. TTffi.ciale sLudioso, colto, .1ppaRsi.ouat o del servizio e attac catii-·simo nWA1·ma fu scl'ittore apprer.r.ato cli. numerosi arli.coli sn 1·hiisl<' ,e giol'n a li. c:ollaborntor~ ùS8i:cl uo 1fo (( ri Mom.euto ll (li 'l'ori11 0. Jo . l'nnl':1nw11 to i11illl'etto (l c ll'ar t i~lieria (ln ca11111ai,:11:1. (TU ,·. Mil. !tal.,
188i).
2• - .\lume i<lee sullo s,·!luppo delle ist ruzioni ,~ <·ostl rnzione
delle
lnllt e1·ic (l:1 <::l Ju1n1~nn . (IUL Ai:t . e Gen ., 1888). :·;o • L'e<1uip:i~.c dawmto degli ufficiali. (Rh·. 1\Iil. Ttal., 1890). -1° . Cou::;irlerazioni sulle h:itterie <1:1 i. (Hi\·. Art. e Geu ., 1S01). ,;<> - Hr<' \' i cc11 1s ide r 11v.ioni s nl rego l:1menli clell'artlg li er ia cl:i c:101 pngn:1 .
(Riv. d ".\rt. e Gen., 1S93). G0 - I rifol'llimPnii (•tl i senizi rl elt'artiglleria cl:1 c::nn1n1gna. (RiY. t!i A rl. e G<'U .. J893l . i 0 - Dlnnmucli o wohil ltit? ( Hh·. )fil. l tal., 1903).
-
279.J: -
scrwrTORI DI
:MATIDRIJ]) ARTIGLilliRESCHl•J
(1856-Hn 9)
8° - L'al't iglieria da piazza piemontese nelle call!pag-ne del 1S48-•19. (Hiv. d'Art . e Cen., Ul07-1908). fl<> - L'artiglieria da l)i.tzZ;:.l piell.lOll lese dal 18;30 :11 1800. (Riv. d'Ar t. e Gen., Ul08). 10<> - Le i nvenzioni dell'n rtiglieria pieillOllt:eiie d urante il XVlll secolo. (Riv. <l'Art. e Gcn., 1910). no - Gli utliciali d 'artiglieria caduti in guerra <lfl l 1700 ln poi. (Riv. ili Art. e Gen., HlW) . J.2° - I trofei cli guer rn del 1859. (Ri v . d'Art. e Geu., 1913). J.3° - .Il museo naziol!:1!<; d'uitiglieria in Torino. (Romn, Vogl!era, .1914) .
GonIA Alessa,ndro . - .Kacque a Vercdli nel 1858 e morì a 1930. Allievo della. R. Acca,d ernin militare dal 187n [ lOlllinato sottotenente d' m·quindi dopo la Scuola él'ap p1·onH)sso tc'lneufa nel 188i.l pr(~sLò sncc:,c ssiva1nente servizio al 1:3" R eggimen to da fortezza e a] l" d,1, cmn · pa-grn1, e n:ndù in scgnito alla Scuoht milita.re di :Modena insegnante cli Armi e Til'o. Promosso eapita;JlO nel 188G al 17" Rcggim(~11 t o da, forte1,,1,a ·e quindi al 2!:Y', passò nell'artiglieria cl.a montagn;1 e nel 1891 fn ,e:omandato al Corpo di S . :.\1. e qnind.i ·dal 1.897 a,l 1S99 {lestinato quale i nsegna:nte cli Oeogra,f ia mi.ll'ig. 1270 litar,e alla Scuol,), d'applicazione d'·a rAlessandro Gori n . tigJieriu, e genio. Promosso maggiore nel 18!)9 fn destinato aU'll"' Reggimento artigli.erfa e poi nel 1901 nuova,m enle a,Jl',H'tiglieria, c1a mo11tag.na ove 1·imase <lopo la promo1,i.on e a t<~nen te c·olonnellu
T,orino nel al 1878 fn tigli<'l r.ia, <~ plica.zione
nel lfl05. Raggiunse il grado di c:olom1ello nel 1!)10 e dopo cli aver
cornanll.ato i1l 7° ReggirnPJnto artiglieria da campagna fu per tre ann:i Comandante in 2" cleHa Seuola ,d' aipplicaziom~ d'arti glieria e genio. Promosso nui.ggfop generale nel 1915 comtLnc1ò l' artigliùria da campagna in Milano e q ui.ncli in guerra l'artiglicrfa del III C. A., 1poi l'artigli.eria, del J O. A. e quindi l'artig1lieria, della 4" Armata. Promosso tenen te gcnera.l<~ nel -- 2795 -
ARTIGLIERI SCRITTORI
191'7 la.sciò il servizio nel 1918 per limiti d'età e nel 1.924 fu
nominato generale di Divisione nella. Riserva,. Per la co.n dotta tenuta nella grande guerra, gli furono dati due Encomi e 111 Croce i:Ll merito di guerra. 1° - Geografia militr1re delle regioni alpina e appe11ninicn. ('l'orino, G. Paris, 1807-98). 2° - L'artiglieria campale nelle nostre nnitil di frontiera. (Riv. :Mn. Ital., l.900). ~: 0 - Circa il nuovo s viluppo E.>d ordlnamento dell'artiglieria da montagna. (1-tiv. d ' Art. e (kn., 1907).
Gozzr. G-offr<~do. - NaLo 11el 1834 e ammesso in serv1z10 nel 1859 ve1me per titoli di studio 111om.i.nato sottotenente di artiglieria nel 18GO e <:omanchLto a frequentare la Scuola complementare cl'a,rtiglieria. Superati tali corsi fu promosso luogotenente nel 1862 e destinato aHa Fabbrica, d'armi di BresciH, donde poi passò al Polverificio di Scafati. Promosso capitano nel 1866 fu -destinato al l° Reggimento artiglieria e successivamente al Comita,to d'artiglieria ed alh1 Direzione d'artiglieria di Verona. Maggiore nel 1880 fu trasferito all 13° Reggi mento artiglieria dH, .fortc~zza, poi. al 2° e infine f1l 12° Reggimento· da ca,mpagna. Promosso tenente colonnello nel 1885 fu destinato alla Direzione d'artigli.erfa. di M€ssina e nel 1888 lasciò il servizio attivo raggiuo1gendo n graclo .di colonmello nella Riserva nel 1908. 1° - Parallelo dell'artiglieria dii campagna italiana con quella delle principali potenze. (Riv. Mil. ItaL, 1874). 2° - Sui tiri e sull'efficacia delle nuove bocche da fnoco da campngna. (Riv. Mil. Ital., 1874). ?.0 - Hesoconto delle <!sperienze con le .m itragliatrici n egli anni 1S72-73-74. (Giorn. d'Art. e Gcn., 1875). 40 - l!Jsperienze del tiro col cannone Krupp da campagna eseguite io Austria. (Gioru. d'Art. e Gen., 1875). 5° - Esperienze meccaniche sulla r esistenza dei principali metalli per bocche da fuoco . (Giorn. cl' Art. e Gen,, 1875). 0° - L'organizzazione dell'artiglieria in Europa al principio clel 1877. (Rom-i1, Enrico Voghera, 1887).
Felice. - Nato a Roma nel 1881 fu allievo del Oolleg.io militare di Roma e dopo aver SU1Perati i corsi della GnANDI
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S CRI'l"l'OHI DT l\fATEtni;; ARTIGLIERESCHE
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(1856-] 9U))
R. :tccademia militare e della, Scuola d'applicazione cFartig,1lieria e genio fu l))romosso n el 1903 tenente d'artiglieria, e destinato al 3° Reggim~mto da, fort~zza, pe1· passa.re poi su ccessivamente nel 1905 al 21" Reggirnento <~ rnel 190S al 13°, con seguendo intanto n el 1!.:J06 un Encomio per il contegno tenuto in <)ccasione di un disastro :ferr-0viar.io. Nel 1910 venne comandato a.Ha R. Accademi.a militare di. Tori.Jlo ove rimase finchè 1nel 1912 promosso capit{mo fu destinat o al 5" Reg · gimento da campagna,. Nel 1912-13 prcs•.; parte alla. campagna libica. venendo poi subito comandato alla Scuola d'applicazione d' artiglieria e geni.o dal 19]3 al 24 maggio 1915. A tale cl.at a entrò in guerra come a,i utante ma,gg,i ore in T' ool 41" R eggiment o artiglieria ,d a cam pagna e promosso ma,ggiore nel 1916 comandò un gruppo di obici pesanti CfLID· pali, :nel 1917 fu addetto al Comando di FJg. J2il tLrtiglier.ia del XXV C. A . e :nel l91S co Felice Grandi. mandò successivamente un gruppo cli. obici e promosso tenente eolonnello subito dopo l'armistizio venrne dest inato all'lJ. Reggimento da, c.ampagiia, conseguendo una meda,g lia di a,rgento al valoe m.Ui tare e la croce al merito di guerra. Nel 1919 rientrò in zona cli a.rmisti½io e venne assegnato a.lla Seuola, d'artiglieria controaerei, posto ch,e conservò fi.1110 al 1923 in cui Yenrnc dcstinat<> alla R . Acc::i:clemia di Torino ()U::tle insegnan te di Material e d'a,rtiglieria, pa.ssnndo poscia m~l 192S alla Scuola allievi u:fficia,li di Brà,, posto che conservò fino ail 1933 venendo intanto promosso colonnello nel 1929. Dal 193'.3 a,l 1935 comandò succcssivamei:nte 1'8° R eggimento artigli.eri.:L d'ar·mata, q1 1indi il Distretto militare <li Vem e7Ja,.: nel 193G c.omandò il Distretto militare di. Torino e nel 1937 venne destina to ai C<)rpo d'Armata cli Torino. Nei varii posti occuff)a,t i ,dopo la grande guerra fu ripetu tamente encomiato per il modo col quale egli svolse la snn. azione, ed è così che nel 1920 ebbe up. E1J1comio per le confe· 0
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ARTI GLIMJU S CnI'l'TORI
renze svolte a,gli n fliciali della Divisione cli Alcssa111dri.a, un altto Encoruio per ile confel'enze tenute agli ufficia li della Divisione <li 'l 'ol'in-0, nel 1921 un al tro Encomio per l'opera spiegata nello studio dei malcl'iali corntroaerei e per i corsi imparliti agli u:ffic.iali specialisti con troaerei alla Scuola di Net tuno, nel 1922 due altri Eucomii per conferenze tenute agli utTiciali <lcllu Did sione di Torino e [)et i;L corso svolto alla Scuola controaerei, nonchè due A ttestati di benemerenza per a ' ' Cl' costituito e locle,·olrne11 te diretto d ue corsi premilitari. Lasciò il senizio attiYO nel 1938 e venne quasi subito 1promosso geHeraJe di hr.iga ta, morendo in Torino n el 1940. Felice G1'~11H1i fu a1:t iglie1,e st udioso, colto cd appassionato del ~cl'd zio : spirito sereno e carattere profondamen te buono furono le su e emincnLi qualità .sic-eh<; egli Cu beuvolnto e stimato <la s uper,iol'i, co'1leghi ed infer io1·i. Uollaho1·ò con vivo entuRiasmo e ripetntamente a ques ta Storin dell'Artiglieria, Ital iana, e la sua coll a borar.ione non fu solta.nto quella di nn mat~l'ia le ap porto, ma altresì a nche di pc1·t'e tta comp rensione p er gli scopi perseguiti, di. scteno e confortante cont ributo affettuoso e co1·dfale. tu - Cv nl'er euzc ( Ales:sandria , J!J:20).
,:;,·olle
2° - Couforenze s ,·ollc di To rino. ('for ino, 1920) ,
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Alcssantlrla.
agli ullic:iali d ei \'ari i .Presid i d ella Divislont>
: : 0 - Conferenze s,·olLe agli u tli ciali del Corpo d'Ar mat,ì d i Torino. ('l'ot·ino. 1920). ~ 0 - Ler.i oni irnpart itc :igll uniciuli e specialisti tlci corsi controa crei. (Ket tuno, 1021) . 0 :; S\'Oltc agli ufficiali della Divh;ione cli '.rorino. (Tor i- Co11forcnr.e no, 1922) . U0 - Lezioni sul mnt-cri ale ll':ntigHer in . (R. Accademia Militare, Torino, 1927) . 7° - L e Armi e le Artiglieri e iu serYir.io ~ 2 edizioni. ('l'ip. Dogliotti, Torin o. 1937, 10;~) .
GruzrAXI Lu doYico. - Kato a Corfù. h\!l 1862 cla patl'iot.tica famigli a V<~nela emigrnta i111 Grecia , e imparen tata coi fratelli Han<liera, e <'.olil'a mmiraglio Gra,ziani triumviro con D mliele Ma11in, fu allievo clisti111tissimo dell'Accademia militare di Torino, e nominat.o sottotenente d'artiglieria nel 1884 venne -
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::;Cl:ITTOl!I
DT i\1ATEKI E AlffWL!l.CBESCIIB
(J.856-J.9U))
comandat·0 alla Scuola cPapp:lica?.ione d'al'tigli<!rfo t~ geni.o. Pro rn.osso tt:,nente uel 1.88::i fn .u,segnato all'8° I-{,eggiruento arti · glieria da carnpngna e passò poi neil 1890 ,tl 2:")" Reggimento da, fortezza <~ <la costa . Ca.pilano nel 18!):i prestò successivamente servizio alb 2" Brigata da forLe½:1,a, al C o111nnclo d'artigli.eria di. Spezia, alla, Dil'e½iorw ·di S1pe7,ia, 11él l :S:!lS a II a Pabhriea d'armi di Brescia, nel 1904 al 1° Reggirnenlo a1·t igli eria da co sta , rn el 190'7 a1l' A1·senale cli costr1l½ione in 'l'ol'ino e nel 190!) nuovam.en te al 1"' artig)ieria, da cosLa. Promosso maggiore nel 1910 fu trasferito u,l 9'" Reggiuumto a.rtigli.cria d 11 foyl·{~zz1~ e ra,ggiunto il grado di. tencn te colonnello nel 1!)1:') entrò in guer ra •c ol a Reggimen to tla fort(~Z7,ll CO· manchu1<lo un gn1ppo di ,lrtigliel'ie IH~ santi. Nel febbraio 191G fn destfou;1;to a,lla Seuoh bomi:m.r<lieri cli Snsegi.Lrnt e 1womosso colonn(~llo, ·dal 191.G a l l!)l~ cmmrnèl.ò il 5" RaggruppamenLo bom barde. Come cornandanh~ <li ta)e Raggn1ppamento bomba,rdieri u e]l' autunno l<'jg-. 12, 2 <lei. Ul.LG nel settore~ Pa.s11bi.o -Altipiu,n0 Lu.clovico Grazi an i. Asiago meritò un Erwornio solenne dal co1nanclo <lell.:L 1" Armata, nel giug,n o H)J.7 a }font(~ Zebio un :Encomio solenne dal Comamlo della G" A.r mata e nel settore c.l. i l\fontc Palo un a.lt.ro E1rnomio dal Oo· mando della 52" Divisione, e più tardi nelllo ste!:'-so anino un' altro Encomio pure dal Comando ddl'm-tig1iel'ia d-ella (i" .A.1· mata, gnaclagnandosi inoltre una meèla,g lia, d 'arge,nto ed una, rne-cla glia cli bronzo al Yalor militar<'\ con motivazioni che altamente lumeggiano l' in!:'-ta ncabile a,tti.vità, 1l'intelligente ini,,,iati.va,, il costante spre1.zo ,cld p el'icolo e la s agace colll!petenza con cui egli seppe affrontar<~ e vincere gravi diffi coltà coopel'ando colla. massima energia alla, buona riuscita d elle azioni e infondendo slaneio e vig-01·c nei dipendenti reparti. LaNciato il Raggruppamento homha.rclicr.i. ne.lJ'e:::.tate deil 19]8 comandò j_n seguito l'artiglieria d ella, 2G" Divii:,ion e e fu qnincli. addetto al Comando <'lell'artigliei-ia d el XX I X C . A .. 0
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ARTIGLIERI SCIUTTORI
l'ientrando poi m paese nel fe bbraio 1919. In ta,le anno fu dapprima comaudato alla, Direzione artiglieria di Verona e nel 1920 asscgua.to aJ1Ja Division é militare di Ancona . Lasciato il servizio a,ttivo nel 1920, ebbe nel HJ27 il gra,d .> di gc~ncrale di brigata nella Riserva e morì a Venezia, U 24 gc~nnaio del 1929. 1° - Le pistole a rotazione, a ripetizione ed automatiche. (HiY. d'Art.
e Gen., 1902). GnAZlOLI I,'rancesco Saverio . Na,to a :Roma nel 1869 <: distintissimo allievo prima del Collegio militare -cli Roma, <; quillldi clcll' .A:ccademfa milifo:ll'e di 'l'orino, primeggiando e affermandosi per fa. sua genialità, fu nominato sottotenente cli arti.glieria nel 1888 e superati i . corBi.. della Scnola d'applicazione venne pro mosso t enente nel 1889 e sucoossiva,men te assegn·a t-o al 1)3" artiglieria da ca,mpn,gna., a,lla 7" Brigata da fortezza ed al 28" R-eggimcn to da fortezza, comandato alla Scuola di guerra, nel 1895. Avendo pel' 1 tanto ottennto di partire per l'Africa ~ dovette interrompere il corso ,d i studi alla Scuola di guerra. e partecipò all,1 Fig. 1273 ca,mp1.1gna Eritrea del 1896. Ri<~ntrato Frane. S[ivcrio Graiioli in Italia c:omplctò i corsi della Scuoti. -di. guerra e quindi assegmato al 6" Reggi mento artiglieria da campag.na fu chiamato in servizio dL S. M. a l Comando <1-e l Corpo e addetto al Oomanclo della Di · visione di Livorno. , Promosso capitano nel 1900 fu assegnato al 18" artigli.eria da campagna pct· poi tornare in servizio di S. 1\1., qnindi pa:-; sare al 2° Reggimento da, for tezza e venire i.n seguito trasfo rito nel Corpo di S. l\L _Promosso maggiore nel 1910 fu trasferito al 2° Reggimento granatieri di Sardegna e prese parte>. con esso alla guerra. italo-turca (1911-1.2) distinguendosi i n diversi combattimenti per cui ottenne la promozione a tenente colon ~
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SCRl'l:'.L'UH.t
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ìl:fATh;Rll:) ARl'JGLilmESCH F.
(1856-1919)
nello per merito di guerra e si guadagnò una medaglia di argento al valor militare. Nd 1912 fn destinat o a,l :Miin.istero delle Colonie e a1el 1913 ritornato a Tripoli fu nominato Capo de]1l'Uflìdo politico-lllilitare e diresse la siped izione del Fezzan. Promosso colonnello nel 1915 prese parte attivissima, alla grande guerra : nel 19J 5 fu Capo di S . wr. del V C. A. e nel 1916 del XIII C. A.. ; ·coil.onnelJ.ò brigadiere 1ml HllG coma,ndò la Brigata « Lambro )) d1e guidò nella battaglia di Gorizia. Le hanùie1·e dei due Reggi.menti ottennero 1a mecfaglia <l'argento al valor militare ed egli fu promosso maggior generale per merito di guerra. Nel 1917 comandò la 48" Divisione e Co· mandante poi di O. A. riuscì. a ri.conclurre sul Piave le sue due Divisioni. Successi.varnente Caipo di S . M. della 4"' Armata sul Grappa e quindi della 5" Armata, nel giugno 1918 col gr&do di tenente generale ai,snnse il Comando del Corpo di Armata d'assa11to che guidò a Vittorio Veneto. Ji'u comandan te del Corpo di oceupazione interalleato a Fiume, Direttore delle Scuole militari nel 1920, .membro del Consiglio dell'Esercito nel 1921, Comandante di Corpo d' Ar· mata nel 1923 e quindi Sottocarp o cU S. M. generale nel 1925. Per le sue molteplici benemer<~nze cg11i venne nominato Senatore del Regno, Direttore generale della istruzione PreP<>st militare, generf:Lle -d esignato d'Armata : la sua brillante carriera confermò le facili previsioni che per lui i;;i facevano, per uomnime consenso, fin dall'inizio della sua vita mi11 itare. 1° - Pattuglie d'arLiglieria. (Rìv. d'Art. e Gen., 1902). 2° - Ancorn due paroln sulle pattuglie d'artiglieria. (IUv. d 'Art. e Gen., J.902). 3° · L'esercito nel presente momento sociale. (Riv. Mii. !tal., J.902). 4° - Condotta ed addestramento degli esploratori d'artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1904). 5,, - Saggio s ulla cvolu:1.ione della dottrina tattica nella guerra europea. (Modena, Soc. T ip. Mod., 1920). 6° - L'evoluzione della dottrina tattica. nella guerra mondiale. (Riv. d i Art. e Gen., J.921). 7° - Note sull'impiego di grandi nnilà celeri miste. (Roma, Stab. Poi. Amm.;ne della Guerra, J.921). 8° - La cooperazione ta ttica. (RiY. d'Art. e Gen., 1022). !J 0 - La preparazione militare dei cittadini prima della leva. (Roma, 1922).
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AHTTGLliml SCHJ'l''rOHl
10° 11" (1026). 12° 13°
- Lu ball.nglia lii Hh·oli. (F'i1·cnze, Le ì.\ionnier, 1()25). - l'cclagoi;in milil!m::? (iu col lal.Joraz!ouc con lloccacd:i E1:!WL'<lc).
·
- In g uerl'fl coi :fallLi d'lLalin. (ROllia, Lìtlorio, 191:lO). - Guglielmo ì\Iarconi e le J:'01'7,e Annate. (RiY. di F anteri a, 19371.
(; cAm>ccc1 T orquato . - Nato 11c.l 1846 venne per titoli di studio no.miun to sottotenente 1l'nrtiglieri:1 nel 1873, nssegnato al 14° Hcggirncnlo da fol'tczza e coman<lato alla Scuola d'applic·a.zione d '{lrtig li eria, e genio. P 1·0mosso lenente . nel 1875 fu tras(erit•) al 1.2" rntig'li<' rhi <' qn.i,ndi ,Ll 4° Reg· gimento .(la, campa-gn:1 . Capitano nf•1 1&'2 passò .al 5° R eggimen to ai·tiglier ia e quindi 1·.itornò al 12° Heggimeuto per poi. prestare sucecssivamente s-et·vi½io al Coll.egfo. m.ili.tn.re di. Napoli, a qu<'.Llo di Firenze <' per ult imo al 19'' 11<~ggirnento .utigl.ieria consegn<~ndo nel frn ttempo un,L mcda.glfa, al valol' civil<'. Promosso maggiore nel J894 fu dc i5linnto al 3° R eg:g-inH'H to rmnpagna, e• l!'ig. J27,1 poi al Labon 1.t orio di precisione ,cl.i R (1' l'o1·quatu Cuartlucci. lita nel 1:-ttlù e nel 1900 lasciò il scrYizio altin.l paksamlo llella, Ri.serv,L in c ni fn promosso tenente colonnello ,nel HlOl. ~crittore milita 1·<' ap prezzato, pnhbli.tò memori.e cli cn,.1·11.ltc1·e ter·nico-scie.nti:fico e di interesse pl'ofessionalc. 1° - J,'nrtigliel'ia dell'offesa du rante l'nttacco ed 11 nu ovo arm:imen tu ddln fautc1'ia. (RiL cl ' Ar t . e Gen. , 1887). 2° - :--ota sull'impiego <lcll'nttiglieria nell'atl:ncco dei bo!'lchi. (Ri.v. cll Art. e Gen ., 1888). 1!0 • U<'ll'o rdìnn meuto del senìzio d el materiale n ei r eggimenti d':nti· glieria da c·amv:1).(11:1. {Iliv. d'Art. e Gcn., 1889). 4° - .$tndi 111 storin e ùi letlcrntma milita re . ('l'ip. Corpora ti\·a . Firenze, l.891). G0 - Il colollnello l!lclo~1rllo Sterpone. Cennt biografici. (Fitenzc, 10° Rcgg. art. cnmp., 1894) . G0 - Snll'im p1ego dr.ll'artiglieria da campagn:1 nei terreni pianl, fra· stagliati e coperti. (Hiv. d'Art. e Gen., 1896).
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SCHlTTORI 111 ),.fA'n :rm~ AU'l'IGLIERl~S CHE
(1856-1919)
7° - Sulle mhmte clelle pendenze delle strade nelle ricognizioni militari. (Riv. d'Art. e Gen., .1.897). 8° - Osservazioni sulla S<:nola di posizione delle batterie da campagna. (Hiv . d 'Art . e Gen., 1807). H0 - Il terren o a su<l-ovest di I~irenze fino tl l Jiu!Jl~\ Pesa. (Riv. .Mil. Ital., 1807). 10<> - Di alcu11e recenti 11ppli<:azioni catottriche. (Riv . d 'Art. e Gen., 1898) . 11° - Le cor se cli resistenza per gli uffici ali. (Riv. d'Art. e Gen., 1898). 12° - L'esercito piemontese nella ca rnvagna del 1815. (Riv. Mil. Ital., ]898). 13° - Le vie militnri
rouwne che paS$f1vano per lfirenze. (Riv. Mil. Ital., J.898). 11° - Pensieri s nll'ordi11:1mento clell'art.iglieria. (R iv. d'Art. e Gen., 1899). 15" - Intorno alla separazione dei servizi d 'artiglieria. (Riv. d'Art. E:: Gen., HJOO) . 1(;0 - Appunti sulla Rivista ai. quadrn11ecli atti a servizi militari. (Ri\-. d' A1-t. e Gen., 1901). 17" - Le sale cli ricr eazione pe1· la truppa. (Riv. Mil. Ital., HJOl) . .1.8" - Studi e ricordi. (S. Casciano, Stianti, 1902). l!l0 - La coltura degli 11.fficinli.. (Riv. d'Ar t . e Gen., 1902) . 20° - Accenni a ll' irnpJego della granata torped ine n ella guerra campale. (Riv . d ' Art. e Gen ., 1903) . 21° - Guida illustrata della Val di Pesa. (San Casciano Val di Pesa, Sti:1nti, 1904). 22° - Dell'alimentil7.ione del <:avall o tl 'ar t iglieri a. (Riv. d'Art. e Gen .. l!lOfi). 23° - La lottu lecnica frn Germania e Francia. (IUv. :Mii. Itnl. , 1908).
Guccr Luigi. - Nato a Ri-cti 11el 1874 fu allievo clel Coilfogio militare di Roma dal 1887 al 18~)2 e quindi dell' Accade· mfa mili.ta,l'e di Torino, e nomforn.to sottotenente d'artigli.eria, nel 1S95, dopo di avei.· superato i corsi della Scuola d'applicazion e fu 1promosso tenente nel 1897 prestando successiva· mente servh:io alF8" Drigata da costa, al 1° Reggimento artigli(~l'Ìf:L da campagna, e clal 1D07 alla Scnola, d'applica~donc di nrt.iglicrhL e genio ove rimase, <mchc dopo esser stato promosso capi tamo nel 1909, fino al 1911 gu a,l e insegnante t itolare cli J\l'rni portatili e Tiro {Ì{~l1e a1·mi. stesse , l\faterfale d'artiglierhl,. Bsplosivi, Puntame11 to e Tiro dcMc artiglierie : cla,l 1908 a l 191G fn 1pure insegnante delle stesse materie alla, R Accademia mili.tai·e di 'l',orino.
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ARTIGLH:Rl SCRI'.l'.t:0.RI
P romosso m.aggiore nel 1915 rimase ancora all'Accademia milita,r e e nel 1916 passò al 5" Reggimento a rtiglieria da cam pa,gna . Pr-cse parte aUt~ guerra contro l' A.wsr.r-ia quale coma1n dante di un Gruppo da campagna, di Ulll Gruppo di ohici e quindi cli un Ra,ggruppamento tatH.co -ca,mpall'l. Si gna<]agnò una, m<~daglia cli bronzo e clne cr,oci di guerra al valor. mili.tal'C; e nel 1917 venne 1wo· mosso tenente colonnello. Dopo la gucna, nel 1921 rit ornò CO· mc irn:;egna nte all' Aecademia militare di Torino per i eorsi {li perfc1.i.onarnen. to, e promosso colonnello 01el 1925 CO · mandò prima la. Scuola di applicazion.~ Fig. 1275 d'artiglieria e geuio <~ nel 1!)26 il 2° Reg · Luigi Gucci. p:ime:nto artigliel'ia da, costa. Lasciò il servi:1.io attiv·o nel J 932 <~ fu pr,omosso generale di brigi:~ta nel 1933. Ufficiale st udioso, colto e distintissimo fu insegnante molto a,ppr,ezza;bo, e collabrato1·e prezioso <li questa St oria . 1° - Artiglierie. Nozioni generali sul puntamento e tiro, con cenni elementari di balistica p1;atica. ('l'orino,. Casanova, 1906). 20 . Armi portatili, par te prima, ed. 1911-12. (Tip. Cassone, Torino.
1912).
3° - Nozioni generali di puntamento e tiro. ('l'ip. Casanova, Torino, 1914).
4° - Nozion i generali sul 1mntamento e tiro delle artiglierie. (Tip. Casa nova, Torino, 1915). · 50 • Armi portatìli, parte seconda. (Tip. ·Casanova, Torino, 1915). 6> - Esplosivi, nozioni ge11erali. (Unione Arti Grafiche, Città di Castello, 1918). 7° - Sinossi di a rmi e tiro. - Corso di perfezionamento per gli ufficiali inferiori. (Tip. Bachi, 'l'orino, 1921). 8° - Lezioni di a rmi, a r tiglieria e tiro. · Corso di perfezionamento per ufficiali inferiori. (Tip. Bona, Torino, 1921). GUJLLETI' Amedeo . - Nato a Oajpua nel 1874 fu allievo del l' Accaclemia militare di 'l'orino e nominato sottotenente d'ar-
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(1806-191 ti)
S CRI'l'TOR I DI ì\H'l'EP.Irn Alrl' IG T,IER8SCHID
tiglieria nel 1894, dopo aver superato i corsi de1Ia Scu<>la di applicazione d'artiglieria e genio venne promosso tenente nel 1896 e fu 11isscgnato al 22° Reggimento artigtl ieria da ca,mpagna donde passò ana 7"· Brigata da, forte1.r,,;a e fu comrundato alla Scuola di guerra dal H)Ol a,l 1904 . DO!J)o aver compiuto e su perati .i corsi della Scuola di guerra :, fu trasforit,o al 24" a,rtiglieria da cam.. ~' pagna, <~ comandato in servfaio di S. M. al V C . A. ; promosso capHano nel ì j 1907 passò a,l 20° artiglieria e trasf.eI r .i to in seguit o in S. M . fu destinato ·{ al Comando della :Oivisiorne di Chieti e successivamente al Comando del :X C. A. ,e d a,l Comando del Corpo di S.}I . I>r<~se parte alla guerra di Libia, \ (1912-13) gua,dagna,ndosi una medaglLl I. cli bronzo 111 valor militare ed iniziò If la grande gue1.'ra cornei maggior•e di ' Fig. 1276 S. ,:M:. ott e,n endo la promozi,one a, teAmedeo Guillet. J1 en te colonnelJo nel 1D16 e quella di colonnello nel 1917 sempre -t1,detto a.i. Comandi di grandi ll!nità gua,di:Lgnandosi una medaglia d'argento ed una Croce al valor militare nonchè Ja Croce di cava,l iere dell'O .ìH.S .. Dopo la guerra venne i1id dctto al Comando designat o d' Armata di Napoli -e comandù in segnito il 25° R eggimento arti· glierii1 da campagna. Goncral<~ cli brigata ne11 192G ebbe la ca· rica, di Ispettore di mobHHa:doa1e alla Divisione militare di Napoli. Nel Hl30 fu nominato generale di Div.isione a Novara,, nel 1933 fu Comandante del Coripo d'Armata, -cl i Bari e quindi nel 1937 Comandante designa.to d' Armn,t11 a Bologna, e poi f.l
II i
Pn,dova.
Uffi.ciale distinto e studioso, per le molte sue benemerenZ(·: ve1101e nominato Senatore del Regno. Lasciò H servizio nel J 939 morendo poi poco dopo. l <> . Caratteri tattici delle ordinanze di Gustavo Adolfo. Rngioni storiche, ,;ociali e milit ari che ne stu bìlirono ìl vnlor e tattico. (Riv. Mil. Ital., 1897).
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ARTIGLIERI SCRITTOHI
2° - La zappa e il terreno, nuove a rmi offensive. (Riv. Mil. !tal., 1907). 3° - Note sui battaglioni ciclisti. (Riv. Mil. Jtal., 1909).
4° - Scuole di tiro d'artiglieria.. (Riv. Mil. Ital., 1910) . 5° - Note sui condottieri di truppe. (Riv. Mil. Ital., 1913). 6° - La colonneli a ai Reggimenti cl' artigliet·ht campale. (Riv. d'Art. P. Gen., 1923). 7° - Le gare ippiche militari. (Riv. d'Art. e Gen., 1924). 8° - Le bundiere (( colonnelle » ai Reggimenti d'artiglieria. (Riv. d'Art.
e Gen., 1925). 9° - Lo spirito della guerra nella Scuola. (Riv. di Fanteria, 1935). 100 - Frammenti <li riflession i belliche. (Riv. d i Fanteria, 1936) . 11° - Nota sulla fl'inzione dell'artiglieria nella guerra cli movimento. (Riv. di Fanteri a, 1937).
RESSE Giovanni. - Nato a P tvdova neil 1868 dOIPO di aver ~uperato i corsi del Collegio militare di Ii'irenze (1881-1885) e quelli cl ell' Acca,demia militare <li To rino venne nominat10 sottotenentei di artiglieri.a nel 1887 e compiufa, la Seno la <l'a,pplicazione d'a,rtigli.<;ria e geni.o fu promosso tenente nel 1889 e destinat,o al 2(1<> Reggimento da, cawpagn}l, ove rimase :fitno al 1900 anorchè fu pro· mosso capitano e trasferito al 8° Reg· gimento da ca,mpagna. Rimase a que· ,s to R,egg,imento :finchè nel 1912 fu promosso ma,g·giore e trasferito quindi a,l 1'80 aritglieria da fortezza,. :Promosso tenente colonnello 111el 1915 prese ptlrl'Fig. 1277 te a tutta la gramde guerra e promosso Giovanni Hesse. colonnello nd 1916 comandò successi.va.. mente Gruppi da ca,mpagna, e pesa,nri · ' campali, un Reggimento da campagna e un R.aiggruppcmento di assedio. Dopo la guerra ebbe H Oomanc\o del 5° Reggimento pesant<~ cam1Pa1e che tenne per parecchi anni: lasciò poi i1l servizi-O attivo e passò nella Riserva. 1° - Au tomobUismo industriale. (Torino, Lattes, 1909).
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Sl'Hl'r'lOHl IH :\ JA'l'EH,J•; .\HTIGl,lEHESCl:l~
(185G-19HJ)
I ;-.;r<'ANTro Adolfo . -
:Kato nel 1891 fu a,llievo dell ' AccaideIDia. militare. di To1·ino e v<mne n ominalo sottotenente d'artiglieria nel 1911. Supera ti i corsi della, Scuola d'a pplicn 1.ione fu p1·0mosso tcll1ente n el 1913 -e a,sscgna,to al 2'' Reggimento pesantecampale . Prom<>sso capitano nel 19t5 pn,1·Lecipò alla grancle guerra come Cornanchmtc di batte1·.ia, guada gnandosi due medaglie di .ugen to al valm· militare. Maggiore di R. }l. nel I91S fu· de stin :1to quale insegnante all' AccrLù crnhì. navale di Uvo1·110 e promo .. so ten<'nk colonnello nel Hl26 "enne mandato come Addetto mi.li.tare nl.l'Amb:1sciata cH Londra . Finita tale rn.issione p1'estò servh1io nl 10" Reg-gimc:no pesante campale e promosso colonnello nel 1935 llt' ven·ll(~ nominato Co111;1,nclruntc titolare. Succe. sivamente fu addetto 11,l Corpo Fig. 1278 di s. ~I. , a.l xx o. A. (Tripoli) <~ CO· Adolfo Infante. mandò i11n11 e l 'artiglieria, clello stesso XX ('. .A.. Promosso generale di b1·iga ta nel 1939 venne destinato Capo cl.i S. M. clel Oomrundo della. l" Armata. S uccessivamente fu inviat<> Adc~tto militm'e alla n,oi:,t1:a R. . Ambasciata, di W ashington . l"' - Iufiuenza della r otazione tcrrès1re sul moto d ei proietti. (Riv. (li Art. e Geu., 1H1S) 2" - Xuo,•i ol'ientame•JU nella guerra terrestre. (RiY. d'Ar t. e Gcn., J!l3·1) 11° - :.\[otorinailone e meccm1izzazionc dell'esercito francc:;c . (Riv. di Art. e Gen., 1084). -1° - L 'eset·cito inglese ed il problema della meccanlzznionc. (Riv. di Art. e Gcn. 19il4).
L ,DfB01t'l'I: Bocco::--;1 Vittorio . - N ttto a Torino nel 1863, entrò al Collegio milita re di '.\[ilao10 nel 1875 e passat o poi all'Acca· demia. di Tol'ino fu 11omi01ato sottotenente d'artiglieri,L nel 1883. Promosso tenente dopo la Scuola d'applicazione nel 1885 fn
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,\HTIG Lmnr scnrr:rorn
destinato al 1° Reggimento artiglieria cla campagna,, poi. al 13' e quindi. al 2° da campagna, e promosso capitano nel 1894 fu trasfer.ito al 14" Reggimento <la campa.gna, poi al Comando d 'artiglieria di Ve:ne7.ia, qui.ndi al 2° Reggimento da campagna e nel 1908 fu comandato alla Direzione cl'attiglicria cli Spezia (.S<~zione di Anoona), conti.nuando in tale cadca anche dopo la promozion<~ a maggior<~ nel 1909. :Nel 191l pa,ssò al 15° R eggi· rneuto da campagna e inel 1912 tornò a,l 2° Reggimen to rimanendovi anche {lopo la sua p1·omo:1,i.one a tern~ntc co · lonnello nel 1914-. Allo scoppio della, gtande guerra. part1 per il foont.e al <:ornando del 2° Gruppo del predetlio Reggi.mento, corn.1ndando per parec{:hi mesi jnterina,l · mente il R-eggimc~nto stesso impeg,na,to ne.Ila, z,011;1 di :Monfnlùorrn <'l ,·1\fonte Sei B11si. Nel febbrafo 1916 ven ne promosso colonnello cd assu nse il Comando (hil 14" Reggimento artiglieria -d a camFig. 1279 pagma, nell,1 zona cl.i Gorizia, e parteYit1·. Lambcrti-BOCèOllì. cipò alla, hatlaglia sul Grafenbcrg me ritandosi un Rn comi:o per l'azione da lui svolta. Alla fine ,del 1916 dovette per ragioni. di salnt1: lasciare il Comando al front(~ ecl a,'lsnnse il Goma.ndo del l)P,. posito del 34" Reggime1n to d'artiglieria da campagna : nel 191!) lasciò il servizio attivo, nel 1023 passò nelb Risena e mod poi a Roma nel 1937. l" · Afrusto a ::inculo ridotto (Riv, <l'Art. e Gen. 1SHS). L ANl!'RANCHI Carlo . Nacque nel 1S3S. SoLtot,enente cli . artiglieria, nel 1861 fu comandato a frequentare la Scuola, com· plementarc d'a rtiglieria,. Luogotenente nel 1862 fu a.ssegnat<> all'8° Reggimento artiglieria poi passò al Comando d\Lrtiglieri;-1, di Napoli ed indi andò insegnante alla Scuola militare di Modena (1868-1870). Capitano nel 1870 :fu comandato al Ministero della Guerra, per poi passare in servizio a,l 9°· Regginwntr) artiglieria, e suc<:essi.vamente alla, l''omleria tfr 'rorino cd all;L
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::;CHl'fi'ORI DI UATEHIE ARTIGLIERESCHE
(J851ì -1919)
Scuola, d'appllcazione d'artiglieria e genio ove insegnò « Im piego delt'a,rtiglieria .in guerra)) (1879-1881). Il libro ehe pubhlieò in d1rn volumi alla fine ·d i quell'a,nno, quale sunto delle sue lezioni, chl.J.e in quell' epoca ima, nerla rin omanza, perchè trattava -c~8Senzialmente i prindpii d'impiego dell'Arma desunti da,ll'allora recente guerra franco-prussiana del 1870 , tantochè l'opera ciel Laufr1111c;hi servì cli nm:ma p er la compilaz.ione del Regolamento del Servizio d'artiglierfa . 'Maggior e nel 1SS2 fn assegna,t{) al :3" Reggimento nrLig1ier-i:1 e tenente eokmnello nel 18SS i-itornò alla Scuoh1 cl'11pplieazione d' artiglieria e genio , con la, cari.ca di DirM,tore delle istrur,ioni pratiche. Da tenente eolonnel1o nndò a comandare il 15° R eggimento artiglieria ott(~nend,o la, promor,iO(lle a colonnello nello stesso anno (J 8Q2). ì\f.orì da colonnello nel 1898. d ' :\r t.
1° - Tmpieg:o d01l"11rt igHeri:1 i n guerr a . (Torino, Scuola <l'Applic;,zione e Gen ., 1881, St.:J:nperi a clella l;nione 'l'ipograficn Edit r ice) . '__,,.
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l?ig . 128.l Giovanni J,anfranchi.
F ig . 1280 Carlo Lanfra nchi.
LAKFRAKCUI Giovanni . - }fato nd 1871 entrò all'Accademia, militare di T,o rino nel 188S, alla Scuola, d' applicazione nel 1890 come sottotenente d 'a,rtiglieria e promosso te,nente nel -
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i\RTIGLil•:RI SCHIT'l'Olll
1892 fu destin..ito al 26° Reggimento artiglieria da costa e nel 1900 venne trasferito a.i 20° Reggi.mento da campagna. Promosso capitano nel 1905 passò all'S" . Reggimento da campagna, nel 1911 fu tr asferito al 5° Reggimento da fortcz1.a e nel 1912 passò al 20 Reggimento d'artiglieria pesa,n te campale cli nuova formazioue. Promosso rnaggiol.'f, nel 1915 vcrrne destina to al l Ory
Reggim ento d'assedio ~d entr-ò in guerra come comandante del LX Gruppo mortai da 210, continuando in tale Comando iLl· lorcbè nel 1916 fu promosso tenente colonnello. Promosso colonnello ne.l 1917 comandò {lappl'ima il 1° Rag gruppamento ar tiglieria da montagna e <Juindi 1'11° Reggimento <:la, campa,gna e nel 1918 fu comandato al Mi.niste1'0 Armi e Munizioni. Nel 1919 venne nominato Direttore d'artiglieria a Vene1.ia e laseiato poi il se1·vfaio attiv,o nel 1!)20 venne p1:omosso genel'ale ,<li Brigata 1ncl 1931. Partecipò alln. grande guerra <lal principio alla fin e pdm,l, fo1 Val Lagarina, poi sugli. Altipiani , quindi sul Carso, in segnito in Val <l' Astic<> e Posina, e pe1· ultimo sugli Altipia,ni ed in fomlo :1 VnJ Brenta distinguendosi in ogni occasione per sagacia, co1·aggio ed ardimento. 1° · Studio detlagliato sulle operazioni attorno a Lyao-Yang durante la guerra russo-giapponese. (Relazione al Comando del Corpo di S . l\I., 1904). 2<> - Conferenze sulla g uel'l'tl r usso-giapponese tenute agli uOìciali del presidio di Yerona. (Verona, 1908-09) . 3° · Cons iderazioni sull'impiego <lell'ar tiglicria campale speciulmeute in riguar'llo alle posizioni coperte. (R iv. cl' Ar t. e Gen., 1909). 4° · L'artiglieria di Corpo d'Armata nell'a?:ione offens iva. (Riv. Mil. Jtnl. , Roma, 1912). 5° · L'impiego tattico della fa nteria durante la guerra russo-giapponese. (Riv. l\Iil. Ital., ]912).
Guglielmo. - Nacque a Livorno e morì a Torino (1852-1923). Allievo dell'Accademia militare fu (llOminato sottoteinentc cl 'artiglierfa nel 1871 e superati i corsi del.la, Scuola · d'applicazione fo promosso tenente nel 1874 e assegnato al l" Reggimento artiglieria per passare poi nel 1879 a11' Accademia militare cli '.l'orino quale irnsegnante aggiunto. Pt·omosso capita;no nel 1 1 ritornò al 1° artiglieria da campagna e poi passò LANG
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SCHI'l'TORI I)I l\fATBHrn AftTIGLlI:;R~:scIIE
(1856-1919)
al 5° R eggimento, e promosso maggiore mil 1892 prestò succes· sivarnente serYizio al 7° ,ed a.11' 11° Reggimento da campagna. Promosso tenente colonnello nel 1898 passò al 21° artiglieria .e diventato coloilmello nel 1902 andò prima Direttore dell'artiglieria a 'f.ori· no e poi Comandante l'S" Reggimento a,rtiglieria da campagna,. Maggior gnera.le nel 190S fu Co mandante l'art iglieria, da fort,<~zza in Roma e nel 1909 ebbe i.l Comando del la Scuola, di applicH,zione e dell' Accademia, militare in Torino. Rimanendo in tale car.ica venne promosso tenente g.enerale n el J.913 e passò poi al Go· mamclo della Divisio1rn di Genova en trando con essa in guerra nel 191ri. ]j'ig. 1282 Ebbe quindi i.l Comando della DivisioGuglielmo Lang. ne territoriale di Messina, e la,'3ciò poi i} servizio nel 1917. l" - Speciautà della t a ttica in montagna. (Riv. Mil. Ital. , 1807) . 2° - Le eser citazioni tu ttiche dell'art iglh~ria da campagna ai poligoni di
t iro . (Riv. d'Art. e Gen., 1809) . 3° - Alcune idee su lle istrui ioni completive dell'art iglieria campale. (Riv. cl' Ar t. e Gen., 1000). 4~ - Alcune questioni cli tattica moderna. (Rlv. Mil. Ital., HJOl). 50 - Fucili e ca nnoni. (Riv . Mil. Ital., 1901). 6,, - Le rna novte combinate delle tre Ar mi. (lUv. Mil. ItaL, 1902). 7° - La cora7,1m e l 'arte della guerra. (Riv. Mii. Ital., 1904). 8~ - Le esercitazioni tattiche di. ti ro dell'artiglieria in aperta campagna ed in uniMe alle al tre Armi. (Riv. Mil. !tal., 1907). 90 • L e esercitazioni cli tiro d'artiglieria in aper ta caropagna (lUv. di Art. e Gen., 1907). 100 - L'inqu adramento dell'art iglieria con le altre Armi n ei tiri in campo aperto. (Riv. d'Art. e Gen., 1907) . 110 • Esercitazioni <'l i tiro dell'artiglieria. in campo aper to. (Riv. d'Art. e Gen., 1908). 12° - Scuola cli tiro d 'a r t iglieria (Riv. l\1iJ. Ital., 1910-11).
LA~\:ZO~I Tito. - Na to a Pavia nel 185S dopo a.vere super:.1t o i corRi dell'Accademia militare di Torino fu lllominat o sottotenente d'artiglieria nel 1878 e compiuta, la Scuola d'ap-
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.\RTI GLIEIU SCRIT'l'OIU
plicazi.one V<!Hnc pl·omosso te u-e ntc nel 18S1 e destinato nl 12" artig lierfa e s ncccssintmcnte u1 9° da campagna ccl alle bat te1·iè a, cnvallo <lcll' R eggi.mento. P romosso capit ano ,n el 1SS'7 passò al Reggimento artiglieria a, eavallo, poi amdò al 21° a 1'tiglier1a cb c·11mpagm1 <~ quindi i-;m·cc:;sin11ne1nte ai Comandi cl'artigl ie l'ia cli P iacenz,1, n el J 8!J7 e -cli Ge..no-ra nel 1900 . Promosso maggiore nel J 902 fo de stina,to a l 4- R eggimento d'al'liglicria, d a cawpag-na, e nel 1903 ritornò al Reggimento d'artiglieria a cavallo oYe rim as,' anche da tcn . <.;olonncllo nel 1907. P romos~o c:olo1mello nel 1912 cowa-ndò il 27' Regg. a,rt.iglie1·ia da, campagna, lascia ndo quiucH il .sen·izio attiYo . Ye1w c per t.mto 1·icliia ma to nel 1915 e prol.llosi-;o maggior genel'ale nel 1916 par U~cipcì r~lla, guena Fig. J28H eont1·0 l' A n!>t1·ia eom.1-ndando l'artigliel'ia. Tito L:wzoni. del XIII O. A .. Prom.osso generale <li D1"isi011 c ,ne l l 023 pa:,;sò nel.la, Riserva,. 0
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1.0 • Stu<lio sull'aJiunlellamcuto per l>:1tlcrie tla c·n mpagna. (Riv. d'Art. e ~n., 1890).
2° - Gli nttaccl.ti p er il cnneggio cli mol)ilitazione. (HiY. (1' Art. e Gen., 1003; l!l07; Hl:1 O)
LAPI Glulio. - 1'acql1e a Luccn Hcl tS4(, e mol'Ì a Fircn7.c nel rn21.. Dopo a \-el' s upemto i corsi. del Oolleg.io mili.Lar<.' cH Parma (1SG5) e dcll' Accademia mi lilH re di. T ol'ino, fu nomin alo sotto tenente cPa1-tig15eria uel 1Su8 e dopo a.ve1· frequentat o hl, Scuola cl' n.pp licazi onc d' arlig1ieria e geni.o fn clestina.to nl 1. Regg:imento attiglieda pa1·tecipanclo alln carupagna di R oma. del 1870 e 1·imancndo nc~1Jo stesso Reggimen to anche dopo la sua promozione a l nog-otenente avvennta appunto nel 1870. Successivam.~nte p1·e~tò servizio all'l1° Reggimento, poi nuovament e al 1° e quindi al Collegio Jllilitare cli Firenze dal 187-1 come insegnante. Promosso capita no nel J 77 fu trasferito al 12° Reggim.ent::> per p assare nel 1880 al 3°, quindi come coro:rncla-n te di Sezione 0
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SCRl'l'T(Htl DI illAT!CHW AUTIGLIERE~CHE
(1856 -JlJll.J)
nel J8Sl alla Scuola cl'a,p plicf:~zione d'artiglieria e genio, ritor,n and,o nel 1884 al Collegio militar<~ di Fir{~nze, come inseg.nante . Promosso maggiore nel 1888 venne destinato al.l'Accademia militare di 'l.'orino come comandante della Brigata allievi e quindi nel 1891 passò al 17° R eggimento artiglieria, da campagna. Tenente colonnello nel 1896 fu trasferjt,o al 2° :Reggimento artiglieria da ca,mtH1,g na1 quindi al 5° Reggimento, l~ dopo esser<'\ stato a, ca,po della Direzione di Ancona, 1wl 1 ~)00. lasciò il servizio att ivo nel 1901 raggiu(l1gendo poi il grado di colonnello nella Riserva. nel 1902 e di maggior gen<~rafo nel J913. 10 . Studi militari dedicati agli uilidali d'artiglieria: Parte l.'' : Studi tecnid e tattit:i; Parte 2a : Studi sociali ed educativi. (Firenze, Tip. Elzeviria na, 1903).
F ig. J285
F ig . J28'1 Giulio Lapi.
]]'dice Laurnnt.i .
J ..,AUW~K'l'I Felice. Nato a, i\f.utera nel 1865 fn allievo del Collegio militare éli Napoli dal 1878 al 1882 e qnindi dopo j eorsi d-ell' Accademia militare di 'l'orino, ne) 1885 fo nominato sottotenente d 'arUglicria -e dopo la Senola cFapplieazionc fn prom.osso tenente ne.l 1886 e assegnato al 16° a.rtiglieria, <'la for tezza per passare nel 1889 al 28° Reggimento e quindi nel lS9 L
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ARTIGLIERI SCRIT'rORI
al Comando ù'artigliel'ia da forter,za in T,o rino e comandato al Centro esperienze di Cirié. P romosso ca,pitano nel 1 94 ritornò al 28° Reggimento artiglieria e successivamente passò al Reggimen to d' artiglieria da montagna e poi alla 5 Brigata eia costa. Nel 1901 fu Lrasferito alla, 2" Brigata da costa e nel 1902 passò al Laboi-a,tol'io pirotecnico di Capua pe1· essere poi 01el 1908 trasfcrto in Asmarn. nel R . Corpo delle Truppe colonhltli. Come capitano egli l'icoprì la carica di Segretario della Commissione <li difesa pt·esso il II O. A., ed in tale ca,rica gli furono affida ti speciali e delicati compiti che egli assolse inel modo migliore. P romosso rnaggiol'e nel 1910 passò nel Ruolo Tecnico e nel 1911 venne assegnato all'Officina di costruzione d'ar!.igliel'ia, di Genova, presso iì q naile Stahil.irncnto egli. ottenne nel 191:1: la promor,ionc a. tenente colonnello e (llCl 1916 quella a colo1tnello e finalmente nel 1918 raggiunse il grad<) di bl'igadiere gener ale. Lasciato il scrvir,io attivo nel 1920, . ottenne la promozione a maggior generale d'a,rtiglierii.L nel 1923 e passò qui.udi poi nen a Risel'va. Ufficiale colto e studioso si meritò uno speciale Encomio per aver realizzato un apparecchio di puntamento indiret to in dir·ezionc per affosti d'assedio, apparecchio sperimentato con successo al Centro esperienze di Oil'ié. 3
1° - .\])parecchio di 1mntmuento indiretto (in direzione) per affusti d 'a ssedio. (Riv. d 'Art. e Gen ., 1895). 20 - Sul tiro delle artiglierie nella difesa delle Pia7,7,eforti. (L'Esercito Italian o, n . 105, Romn, l.895). 3° - Conferenza di presidio : Memoda sull=1- campagna 1744-•15 frn Aui,t roSardi e Gallo-Ispani. (Alessandria, J897). 4° - Conf erenza: Sul nostro m ate ri ale d 'artiglie1·ia d ì medio calìbt·o, la sua organizzazione ed il suo impiego n ella guena d'assedio in montagna. (Alessandria, 1899). LAUIUCELL A Go.etano. - Nato nel 18707 dopo aver compi.uti i corsi clell' Accademia mili tare cli 'rorino, fu nominato sottotenente cl'a1tig1ieria nel 1889 e dopo la, Scuola d'applicazione nel 1891 ·f u promosso tenente al 13° a1·tiglierfa da campagna ove rimase fino al 1901 in cni. fu destinato alla 7" Brig11ita da. for tezza e comandato alla Scuola di guerra. Nel 1902 fu tra-
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SCRITTORI DI MATERI1è ARTIGLrnR ESCHE
(185(j-lfll9)
sferito al 12° Reggimento da campagna e promosso capitano nel 1904 venne destinato al l" R eggimen to da costa e nel 1907 passò a, disposizione ·clel Ministero della Guerra e addetto a ll~ Direzione generale d'artiglieria. Nel 1911 fu tra,sferito al 18° Reggiment o campagna continuando ad essere comandato al Ministero della Guerra fino a,l 1914, amno in cui fu trasferito al 13" da campagna. Promosso maggiore nel 1915 prese parte-alla guerra contro l'Austria ra.ggiungendo il grado òi colonnello nel 1917 e co mandò nel dopoguerra il 4° Reggimei:nto artiglieria <l.a costa.
da
1° - Alcune proposte per l'incr emento della pr od uzione elci cavallo per l' artiglieria. (Riv. d ' Art. e Gen., 1008).
LErrENI1'2'. Alfredo . - Benchè -cli. lui si sia già brevemente parlato nel V,o lume IV, Cap. 18° cli questa S toria, si ritiene clov(~roso di ricordare ancora, qui questo preclaro artigliere e <listilnto ufficiale. Nato a Kapoli nel J838 e proveniente- dall'l~sercito borbonico passò nel gennaio 1861 nell'Esercito italiamo col grado di sottotenente, e promosso luogotenente d'artiglieria dopo aver superato la Seuola complementare nel 1862, fn destina,t o dapprima al 1. Reggimento a,rtiglierta e qnindi poi al 10°. Partecipò valorosamente alJc campagne del 1866 e del 1870 e promosso capitano nel 1866 fn successivamente clestina,t o a l Comitato d' artiglieria, quindi nel 1871 passò al 3" Reggimento e nel 1872 venne a,g gregato al Corpo di S. M .. Nel 1873 fu definitivamente trasf.cri.to nello S . 1\1. pr,oseguendo poi la sua carriera nel Corpo e qn:imdi in fanteria, all'atto <lelle varie prornozioni. Fu in Eritrea, ùomandò il 47" Reggimen to fanteria e il Collegio mi lita.re di. Firenze, e pr,omosso magg.ior gern~rale nel 1894 ebbe il Comando delìa Brigata. « Siena )) che tenne fino al 1895 anno in cui morì a F irenze. 0
1° - Cenni storid sui teuta.tivi fatti ver ullcggcrirc il materiale d'artiglieria da campagna. Descrizi.one sommaria del materiale alleggerito l\:IatteiRossi. R esoconto delle esperienze eseguite e delle conseguenti decisioni pr esii intorno al medesimo. (Giorn. cl' Art., 1871).
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ABTIGLIEIII SCR!TTOfU
LEQtno CleH-tcnte (Gionrnni Batti~ta) . - Nacque e mcrì a J:>inerolo (185·7-1920). Dopo l' AceaLlcmia militare fu nominato sottotenente {1'nrtig1ieria nel 1878 -e promosso tenC'nte (nd 1880 dopo 1a Scuola cl'applicazi.011e fu dei-;tinato al 13° R eggim ento artig'li.el"i:1, da [ortczr.a per 9as~a.re poi al 4° R,eggimento ai:tiglieria e comnnclato s uccessi.v·a rn ente nel · JSS2 _alla Scnola di. gnen a. Verme prolllosso cap itaiio nel 1885 e i;1,sseg;nat0 pr·ima, al 17° Reggimento da, f01·tez7,a passò poi. al G R cgg-imento da campagna e q_Hindi \·enne t1·r~sfel'it,o ne~] Corpo cli S . M.. ~<·1 1887 fil addetto al Comando del IY C . A. e poi al Co· ma,nclo del Corpo. Promosso maggior e all'81° fantel'ia, m.el J893 ripassò al Co mando <lel Co1·po contiJrnancl-o a rima nervi nnche Llopo la, pr-omozio11e a te11ente colonnello 11 el J897. R aggiunse Fig . l2S6 il gnulo di col onnello nel 1900 e ,n e1 Clemente Let1t1io. rno2 C'Oman1lcì il 0'.3° R eggimento fan ieria. Da 11t11g;gior genern le ne l l nos comandò la Bl'iga,ta « Anc,ona )) pel' poi p,11::~are nel 1!)10 nl Cornaml o della 2" Bl'igata 0
alpina. P1·e~c parte alla guerrn di Libia ed nl Colllwndo clclh 2• Brigala della 5" Divisione ~pedale uel 1912 si guadagnò la Croce <li caxalir1·<~ 11.ffi.C'i11le dell'O .)I.R. : coHsegnì la promozione~ a tenente ge1w1·ale pe1: merito ,d i gnerra pcl' l'a,zione d i Asabaa, nel 191:3, noncli è la Commenda clell'O .)LS. per aver diretto la spedizione <lel Garian. Tenne ~nccessiva.mente il Comando <le1lu, Di.visione di Cn.Lanzaro e fn Capo dcll' I spet lotato clel1c t1' 11ppe da montHgna. ~ella gncna italo-austriara cornnnd ò la zona Carnica, poì il XXV C. A.. e quindi l' Arm,1la specia le s ul confine elvetico . Lasciò il servizio attivo nel 1!)17 ecl assunse i.1 Comando del Corpo èl' Arlllata tel'l'ito1·iaJ,e -di Genova. 1° - FrnruUJcuti cli e 1>istol:ll'i e,1 nitri 1;critti del gener ale Clemente L cq uio. (Rorua, Arclit:1, rn::G-Xì'l) .
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l>Cl!lTTOlll
DI '.:\L\'l'EHH: Al(TIGLlEL!ES( ' H E
(1830-1919)
Lon1 G.ioYanni. - LuogoLen cnte d el genio nel 1SGO prestò servizio a l Comando del gc11io di Bologna ecl in seguito a'i 2° Reggimen to genio (zappatol'i) ore rimase a nche dopo la pro mozimw a cupitano 11el 1.S62. Y c1me successivam ente i11d ato a11<~ .Direzioni clel g·eni-0 di Ral<>1·no e di T redso e con le mansioni di Capo sezion e ad Udine, poi a l\iautora Cll i11fi11c a R oma . Promosso 1Uaggior<~ nel 187\i fu tras f'el'ito al J<' R c->ggimento genio e qnincli alla Direzion0 del g<'nio di Bologna <' pl'omosso tenente colonnelJo nel 18S2 fu ·<lestinnto alfa Dfrezi.one del genio di Cuneo . Raggim1i-e H grado cli. co1ouuello nel J8Si' rirna,n(m<lo alla. Direzione <li 0 11neo ed infin e 1ornò come D.il'ettore territoriale del ge.nio a Bologna. ~Pl 18~)0 lasciò il servizio atti,o. 1° - Dalteria armata <li canno11i lncaYnkn(·i su nffnsti di a tt:1cco e dife.-;a modilic:Hi. (HiL i\lil. Ital., JS7l).
Lo:-mo Luigi. - Xa to nel ·1sM a Cosoleto (Rl-'ggi.o Calabr.ia) dopo a,cl' compiuto i corsi clell'Accademia militar e fu nomin.a,to sottotenell tc d'a1°tig1ieria 11c ] 1882 ·Cl dopo la Scuola d'ap plica&i one venn e prom osso t<~n ente n e) 1884 e destina.to al 17° R cgg.iinento u1·tiglieria cla fort e½ì',a . Come tal<> partecipò alla. c:ampagn;L d'Africa lSS6-87 e rkmtrato in Italia passò a,J 1.2" H,eggim cnto al'tiglierin e quindi nc~l 188, H,ll'Acc-iHlemia, militare di T ol'ino o,c fu insegnante cli Nozioni d'artig-Jieria e Armi <' t iro claJ ]888 Hl JS!)O e quindi poi anche dal 1 99 al 1902. Kcl 1S90 !l,dl' Acc·n·d·emia lllilitare venne c:omandato alla F ondm·ht d.i 'J'ol'i no e p1·0JJ1osso capitano in quello stesso anno J890 fn assegn ato suc<·es~i.rnnw:nle a l 26° ed al 2:-i0 Reggimen to artigli eria, da costa. e ()nindi nel 189fi a lla, Direzione supc~riore clelle esperienz<> . Nel 1899 fn trasfet·il o a l l:1 Scuob1 d'apnlicazione d'artiglieria e genio come insegnanle di Ma teriale d'artiglieria e quindi n el 1903 venne destina to al 3° Reggimento art iglieria da costa. P romosso maggior e n~l 1905 fu destinato aJ.la Dire· zione d'a.rtiglierfa di ~apoli, sezione staccala di Gaeta ; nel 1906 venne destinato al Laboratorio di precisione e n el 1909
al 1° Reggimento artiglieria da costa. -
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.\HTIGT,U.:11 I SCRIT'l'OH I
~el 1910 passò n el R uolo Tecnico e fu quindi prima incn· ricato e poi nominato Direttore titolare del Lahor:i torio pil'o· Lec1ii co di Capua. lì'n promosso temente colonnello nel 1912 e colomwllo n el 1915 mor endo p oi immaturament e a Capua il 2G gennaio 1916. Ufficiale stndio. o, colto €; l'igido osservatore della disciplina, Luigi Longo fn sovra.Lutto appr~zzato per l 'opera svolLa a, più riprei;;e corue n:lliciale di go ,·erno e come insegnante all'Acca,. demia militar,e ed alla Scuola d'applicazione : passarono sotto di lui numerosi corsi cli allievi e tutti ne ammirarono il sapere e le paterne qualità del suo animo. 10 . i\faterlali di artiglieria · Yol. I e II. (Lit. G. P a ris, Torino, 1900). 2° · Sinossi delle Je:doni <l i Armi portatili e lor o tiro. ('l'ip. G. Parli,,
~l'ori no, 1900-1901). 3° - Le7.ioni di ì\Iateriali d'artiglieria. (Lit. G. Paris, Torino, 1000-1901). '1" · Des<:ri 7.ione <iel proierto Illuminante. (Capua, l915).
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.l!'I~, 12SS Auto111o Loper.fldo.
F i~, 1287
Luigi Longo.
LOPEUFIDO Ant oni o. --" ·Na to a Matera nel 1859. Professore, I ngegne1·e libero cloceHte di Geodesia teoretica nel l'Università di Fire11ze e geodeta capo dcll'Istit n to geografico IDilitare nel quale iniziò l'in segnamento fin dal 18!:lG. Direttore dei ùorsi di. geodesia fra gli ufficiali cli. artiglie1·ia ha scritto pregevoli memorie su Riviste e periodici.
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scn1:1v1,01a or l\:fN1'1,mrn AR'l'IGLmnESCH1·:
(J85G-1919)
· 1° - Det<::rminazioni geodetiche per il tiro d'artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1900). 2° - Rappresentazioni topografiche pet gli usi dell'artiglieria. (Riv. di .Art. e Gen., 1920). 3° - Necessità per il tiro dell'artiglieria di conoscere le nonne della geodesia e dell'astronomia pratica. (Riv. d'Art. e Gen. 1930). 4" - Nozioni snlle probabilità. Applicazioni al tiro. (Riv. d'Art. e Gen., 1030).
Luzz..\:r.ro Cesa,r e. ~ Nacque a 'l'rieste nel 1870. Allievo delF Acca<lemia mHitare cli 'l'orino, nominato sottotenente di. artigJ.i.eria nel 189J, frequentò ln Scuola d'applicazione d'artiglieria, e ge1J1io. 'l'enente nel 1894 fu assegnato a.I l" arti.gli.eria, per indi passar-e alla, 7" Br.igata da fortezza e comallldato alla Scuola di guerra. Promosso capita.no nel 1905 prestò servizio al 18° artiglieria e passò nello S. M. a<lcletto al V Corpo d'Armata. Partecipò alla campagna di Libia (1912-J3) e poi prestò servi.zio a.I VII C. d' A ..
Maggfor·e e tenente colonnello, nel 1915 partecipò alla grande guerra, qnule Capo di S. M. dell'lia e poi della 34' Divisione e meritò a, Roana la medaglia d'a,r gento al valor militare. Colonnello nel 1916 e brigadiere gencra,l e nel 1918 comandò la Brigata << P.orto 'Maurizio )) meritando a Nervesv, (J 918) una seconda medaglia d'argento, ed alla ba,t ta.g lia di Vittorio Veneto la Croce {li Cavalicr·e dell'O .M.S .. Dopo la guerra fu Capo cU S. M . del O. <l' A. di Palermo per indi passare al Comando della, brigata <<Casale)). Generale di Divisione nel 1927 andò a, ooman<lare la, Divisione di. Salerno per poi passare nel 1930 in P. A .. 10 - Le manovre imperiali in Carinzia nel 1907. (Riv. Mil. Ital., 1!)08). 20 - Avvicinamento. (Riv. d'Art. e Geu., J.926) .
}1AllASCHI Giuseppe. - Nato a Bergamo nel 1871, dopo aver superato i. corsi della R. Accademi.a, militare di 'l'ori.no fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1893, e frequentati cotn successo i corsi della R. ,S cuola <l'applica,zione venne promosso tenente nel 1895 e destirnato a.l 16° Reggimento da campagna. ~ el 190:3 fu chia,mato a1la ,Scuol:1 ·d 'applicazione come inse-
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ARTJGLIEBI scmrJ:OHJ
gnante aggiunto di Ma.teriale d'art fglieria (Par te I e II) o promosso capitano nel 1907 continuò ndla predetta destina· zione. Dal S<~ttembre 1908 al maggio 190!} fu ,1:dc1etto alla Fabbri.ca d'armi di B1·esda e a, tale da,ta, nuovn,mente c1estinato alla . Scuola di applicazione e-ome inseg:nante1 titolare! cli }Ia,teria,l e (Parte I) e di Materie Dsplosi.ve, insegnamento che professò :fìno al 1915. Oontemporaneamoote dal 1911 a,l 1915 fu insegnainte titolare di Materiale d'artiglieria (Parte II) alla: Scuola d'applicazione e inc1:Lricat10 <lel Finscgnamento cli Nozioni d'artiglieria agli ufficiali del genio; ,e cl.all'ottobre 1814 al maggio 1915 venne comandato al Centro esperiCiiz.e cli Cirié. l!~ig. 1289 Nel giugno 1915 fn promosso magGiuseppe Madaschi. gior.e perma nendo alla Scuola d'appli· cnzione fino al 1916 e svolgendo alcuni corsi di Nor,ioni d'artiglieria, e di 1'·opografia, a,gli studenti del R. Politecnico di T·,o rino. 11 i\la,clasch,i, u:f:lìcial<~ studioso, colto e particolarme,nt(~ competent~~ in materie tecniche dovette pnrtroppo per ragioni di salute lasciare il servizio attivo 11,cl 1916 e successivamente nel 1923 andò a riposo, ma, assunto dall'industria privata eorne autort!vole consulente tecnico, prima, della « S.I.A.T .A ..:M. )) e quindi della << Breda, )), cont inuò ad occuparsi di materie artiglieresche non soltanto pubblicando Memorie e Monografi-e in argomento, ma dedicando la sua cornp<~tente attività alla, industria, privata, speeia,lizznta appunto per le fabbricazioni ,fii armi e munir.ioni. l" - Materiale d'ar tigl ieria (in collabor azione con Uba ldo Ricchieri) · (Torino, Scuola d 'appl. cl'art. e gen., 1909-1010) 2° - Materie esplosive - Parte l". (Litografato a mano, 'l'ip. G. Paris, 'l'orino, ed . 1909-1910). 3° - Sinossi di ma teriale d 'artiglieria - Sezione III Affusti. (Litografato a m ano, Tip. G. r arls, Torino, ed. 1909-1010) 4° - P romemorin sulle artiglierie in servizio ncll'esereito (in collaborazione con 1Jbnldo Riechieri) - ('l'orino, Scuola d'ar>p. d'art. e gen io, 1910) . -
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SCHI'l"J.'0111 OI ~fATEHIE AltT!GLIEHIDSCli.lD
(1856-1919)
5<> - '.!:avole speciali del materiale d'artigliei·ia (in collaborazione con Ubaldo Ricchieri) - ('.!:orino, Scuola <l'appl. d'art. e genio, 1910). 6° - '! 'avole speciali delle materie esplosive (in collaborazione con Obaldo Riccblcr i) - ('l'orino, Scuola d'appl. d'art. e genio, 1911). 7° - Nozioni generali cli materiali d'artiglieria. (Torino, Cassone, 1911). 8° - Atla nte clel materiale d'artiglieria (in collaborazione con CarlQ hlauganoni) - ('.rorino, Scuola d'appl., 1013). 9<> - Nozioni generali sul materiale d'artiglieria. ('.L'orino, Pasui, 1915). 10° - Sunto descrittivo clel rnalerìale d'al'tiglieria italiuuo. (Torino, P asta, 1916). · U 0 - La teoria della r esistenza d elle ar tiglierie e la sua pratica 11pplicazi011e. (Itiv. d 'Art. e Gcn., 1017). 12° - l Jn'applicazioue delle formol o sulla resi:scenza delle artiglierie del col. Giovnnni Bianchi. (Riv. ù' Art. e Gcn., J917).
MAGLIAM A.lberto . Nato nel 1S4G fu nominato sottotenente d'Uirtiglieria, nel 1864 e dopo avei· partecipato alla campagna del 1866 fµ comandato a frequen tare la Scuola d'applica zione d'artigliel'ièL e genio. :Promosso luogotenente !Ilel 1868 fu assegnato al G Reggimento a rtiglierin per passare poi in seguito al 10° Reggimen t o. Capitano nel 1875 fu destinato a. prestare servizio all' .A.1·senale di costruzione di Napoli ripas sando in scguiLo nuovamente al 10° Reggimeinto. Fu promosso maggiore nel 1 7 e come tale destinato al Comando territoriale d'a1-tiglieria -cli Napoli e quindi nuova.mente all' Arsenale cli costnr½fone ,d i quella, città,. Con ta le graclo passò successivam~nte nella Riserva, nel 1890 e fu poi promosso tenente colonnello nel 189 . 0
J.0 - L'nrtiglieria nei pussnggi di cors i d'acona. (Iliv. Mil. Ttul., 1881). 2° - Considerazioni storielle sulla città di L:irino. (Campobasso, coiit-
ti, 1S.Q5). :MAG~AGHI Giovanni Battista. '-- Nato a Lomello (Pavia) nel 1839, entrò alla Scuola cli mari.na in Genova nel 18.51 d'onde nel 1855 usci guardia murina di 2" classe : nel 1857 fu 11ominato guardia, marina, cli l"-, nel 1859 sottotenen te di vHscello, nel 1860 luogotenente di vascello di 2a classe e come tale partecipò sulla. «Confienza)) valorosamente all'assedio cli Gaeta meritandosi la, croce delFO.M.S .. Appassionato dello !'.tndio e c1ùtore delle scien7,e marina,re1
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AR'.l.'IG LrnHl SCRI1".r0RI
nel 1865-66 imbR.r cò sulla « P!'irncipc Umberto )) come insegnante cli Astr,o nomia nautica agli AllieYi della Scuola di marina, <> dal 186G a l 1872 ebbe varie d esth1 a1,i.,oni e compì diverse mis · sioni di. ca.rattcre scientifico all'e:-3tcro . P romo:;;so ca,pitilno di fregata in quell'anno fu noruinàto Diretlore dell'Ufficio idro · grafico al la cui clefini.tfra cosLituzioo1e, organ1izzazione ed :indii-i7,7,o l';i dedicò n el modo più attivo, ptomuovendo sovratutto e l'impianto di un ,osservatol'i.o nstron onri.co e l o svil up . po cndografico. X el 1875 pubblicò un ttattato teoi-i co sugli strumenti t~ riflessione, modificò il circolo a, riflessione . \mi.ci, pubblicò colla, collabora,zi one clell' Albi111i le tavo le degli ·azirnut del sole, fu mem ln'o della Commissione geodetica, itali ana, colla.lioraLore ,dei professori FcrgoLt e SchiapparelH per nume1·ose determina · 7,i_oni astro:nomiche, e nel 1877 pubblicò F'i~ . 12lJO le Tavole e formule 11autid1c-. Nel 187':> Giov. Bntt. :\fagunghi. ehbe il <·ornando della R. u:1ve «WHshi.n gton » e pn~. e parte a.i la vor-i cli tl'ian · golazion c della Sardegna 1'iuscend o a, far progredir<-i contem · pora'Ileamente i lavori geodetici e quel li idrogr fLfici. Ideò e 1·ealizzò mocli.fi<:hc di preesistenti. a pparecchi iclrogr afi ct ne pr,ogettò e 00struì dei nnovi, ,o riginali e perfezionati ; e dal 1 7S cbb<' ininterrottamen te la {lirezione di undici campagne idrogta,:fiche eone quali fu quasi completata. la idrografia, n a;-;iorn1le. Ver o il 1& O fu adottato il suo primo modello di « bussola con rosa semigalleggian te ))1 cd in ta,l e ·epoca si fece :imizi:;1,t ore di propostie pe1· ricerche talassografiche sovratutto nel Mediter r aneo, modifi cando all' nopo antichi strumenti e ideandone dei. llluovi, qnali: le botLiglie a presa d'acqua, l'ar matura per termometri, la draga, e, particolarmente ingegnoso, il « corr entometro >) destinato a dare velocità, e direzione clclle corren ti mar·inc a determinate profondità. Nel 1881 int r a prese una prima campa,g na di i:;tudi talasso-
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SCHTTTOl:I DI )lATEIHI~ AHTI GLlEHESCH.E
(1856-1919)
grafici l ungo le n ostre coste, e, capitano di vascello nel 18S~ eonti.nuò iin una seconda campagllla gli scandagli nel Tirreno ; effettnarnlo poi nella ea,mpagna del 1883 ricerehe zoo-talassogra:(ic.he nello stretto di Gibilterra, e ·d estinando gran parte della ...:ampagna ùel 1884 a studi tal assografici nei Dardanelli e nel Bosforo, studi che rivelarotno fenomeni veramente intc ressnnti ·e d impo1-tanti. Nel 1888 fn promosso coutranunfraglio e destinato a far parte dd Con:,;iglio s npel"iore ,cli mal"iua., e nel 1890 venne nQmina.to pr.irna Direttore generale dc~l Servizio idr-0grn,fico e poco dopo, cotntemporwnea,mcnte anche Capo dello Stato Ma,ggiore;. Nel 1893 ebbe H Gomanclo della Divisione nava,l e d'America. e nel no1'd e nel sud ckl nuovo mondo assolse missioni ed incarichi. delicati. ed importantissimi: nel 1894 promosso Vice am miraglio fu 01<ominato Comandante militare del]a Maddalena, e il Collegio elettorale di Taranto lo nominò r ipetutament,~ suo Deputato al Parlamento nazionale, ed appunto in Homa egli mo1·ì ne) giugno 1902. Kel campo artig)icresco le tealizza.7,ioni più notevoli del Ma,gnaghi fur ono : il telemetro a 1'.i.fl essione, telegoniometro a, base ver-ticale con riduttore, dei quali già. si disse nello spe cia1e para,grafo della Parte tecnica . Membro él:ell' Accademia, dei. Lincei e insignit o cli alt issime onotificen7,e (>Onferitegli per i snoi titoli scie111tinci, geogra..fic.i e {li stien7,a navale , egli fu incl ubbiamcrnte uomo di rar(~ cl:oti. e di elette virtù eh-e lasciò - come disse il ministro j\forin nel cuore e nella, men te degli nflicia1i clell:t R. Marirn1 prezioso reta,g gio del suo chiarissimo esempio .
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1° - Gli strumenti :.t ri tlcssione per misurare angoli. (Tip. Bernardonì, l\iilanu, 1875) . 2° - Tavole e fo rmu le n:iutiche compilate cla Gio. Battista Magmighi. (Edit. Ulr i.c:o Iloepli, l\Hlano, 1877). 3° - Pront.1rnrio d elle distanze da riorto a porto. (Tip. Sordo-Muti, Ge110\·a,
1888).
4° - Descri,>:ione ed uso d el piccolo apparecchio a scandagliar<~ per !:i i\'fnrina . (Tip. Istituto Idrografico, Genova, 1913). ,MAGnr:-,.;1 Giovanni Piero. Na.to nel 1877, dopo a.ver superato i corsi dell'Accademia militare cli Torirno fu nQminato
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AR'.1:IGLlJDRI SC'RITTORI
sottotenente d'artiglieria nel 1899 e frequentata là Scuola di. applicazione venne promosso tenente nel 1900 e destina,t o successivamente al 1° Reggimento artiglieria da costa, po.i nel 1902 a,l 20° Reggimento artiglieria. da campagna, e nel 190!'> comrundato all'Istituto geografico militare per passare poi nel 1910 a,l Batta.glione specialisti clel genio. Promosso capitano nel 1911 fu trasferito al 7° Reggimento forkr,za ed assedio continnando riid essere comandato al Battaglione specialisti clel genio. Nel 1914 andò fuori qua<lro e fu comandato alla Direzi.011c d'artigli.eria di Vener,i.a. P rese parte alla grande guerra raggi.ungendo H grado di maggiore nel 1915 ,e di tenente colonnello nel 1917, e conseguì la croce al merit;o di guerra. Nel 1919 lasciò il servizio attivo e ragginnse il grado di colonnello nel 192G. 1° - La spedizione inglese nel Tibet. (Rlv. Ar t. e Gen., :wo,1) .
MAINARDI
Giuseppe.
Nato nel
188G dopo aver seguìto i corsi della Regia Acca·demiit militare fu nominato sottotenente d'arti.glieria, nel 1906 e fre-
qnentata con successo la Scuola di applicazione d'artiglieria e g-e.nio venn,~ promosso tenente nel 1908 e destinato a;L l" Reggimento arti.gUer:ia da costa. Prornosso capitano nel 1915 fu trasferito a.l 9° Reggimento artiglieria da forte1.za ed entrato in guerra, con falc gra~ -i --- ·· - --- ~~---··'--="'·' ,do, ottenne la promozione a maggi.01·,~ l!'ig. 12~)1 ;nell'a.gosto del 1917 e dal 1915 al 191S Giuseppe iVIainardi. fu desi;inat10 nelle vari-e zone del frontP, successivamente come Comandante <li Batteria, Corua;nda,n te di Gruppo e in servizio di S. M., co n seguendo una croee di guerra .al vnl:or militare. Dopo la guerra e cioè ri.entra,to dal fronte, nel luglio 19Ul venne~ aggregato al Servizio teenico d'artiglieria ed in tal~ servizio ebbe le seguenti clestinazi.oni. ed i sottonotati inca,richi : ...
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S ClHTTOH I DI )lA'l'Eil l E .-\lt'l 'WLIEHl•:SCH I~
(1856-l!)l!)J
dal 1919 al 19~2 Yeune destinalo alla Fabbrica d'armi di Brescia, dal 1922 al 1925 fu addetto all' Arsenitle cli riacenza, dal 192:3 a,1 1926 passò come Caposer.ionc all[L Fabbrica, d'armi di Ganlone Val Trompia. Dal J.926 al J.928 fu. coma,ndato al Corso superiore tecnico in 'l'orino e, p11om.osso in tale anno tenente colonnello, venne destinato come Capo sezione presso l'Arsenale di Toi-ino -0ve r imase fin o al 1930, anno in cui fu incaricalo dell'i,n . egnamento ai Corsi superiori tecnici di costruzioni d'ar tigli.eria. OessILto quest'incarico nel 1934 e promosso intanto colom1cllo fn nominato Dir ettore della F a.bbrica cl'nrmi di 'l'nni; ,n el J 938 fu promosso maggior generale d'artiglieria e nel succei-sivo anno 1939 ragg.iun to il grado di. tenente generale fu chiamat9 alla Direzione superiore S.T.A..l\::I. e nominato Cupo rcpn,rto pro-
getti. Ufficiale t ecnico, già. combat tente e poi inseg,nante possiede una vasta competenza nell e varie brancJ1c del servizio . 1° · Studio <lel proìctto. (Regia Scuola d' apulic. d 'art. e gcn., Tip. Botero, Torino, J93J). 2° - Balistica interna uurlc prima. (Regia Scuola cl'al)plic. <l'art. e gen., Tip. Bolero, Torino, 1032). ,1-, - Dalistlcn intr,rnn pnrte seconda e Tavole numeriche. (Regia Scuola cl'applk. d'art. e .;en., 'l'ìp. I3otero, Torino, 1()33). MALA\"ASI Celso . )iTato a Modena nel 1853, compiuti ·t corsi dell'Accademia militare fn 11ominato sottotenente cl'nrt;igieria nel 1 75 e dopo aver superato i co1·si della Scuola di a pplicazio01e venine prom oia:so Lenente nel 1878 e assegnato al 7° Reggimen lo artigliel'i:.L. S ne cessi va men te nel 1880 fu tra.sfc1·ito al Comando d'artiglieria di. Roma e quind'i nel 1881 comandato a frequentare la Scuol a cli. guerra. Fu promosso capi.ta1J.1.o nel 18 3 essendo anc;ora alli.evo della Scuol a di gnen n, e andò poi a prestare servizi-O al 6° Reggimento artiglieria ~ successivamente alla F a bbrica. cl'nrmi di Brescia, all'Ufficio dell'Ispettorato Armi e Fabbriche d'armi , e nel 1891 fu ·desti.nato all' A.ccadem ia militar e cli. Torino ove dal 1891 al 1895 fn insegnante di Arte miHtare.
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ARTIGLIERI SCHIT'l'OIU
Promosso maggiore nel 1896 fn nova men te desti na to al . l'Ispettorat o Armi e Materiale dei col'pi : raggi1mse il grado di tenente colonnello nel 1902 e pa:,;sò alla, Direzione 'a,rtiglfo · ria di :N°apoli, sezione staccata cli Gaeta, e promo!'lso poi colon . mello nel 1909 andò Direttore clcll'artigl icria. a 'l'aruuto, lc1sciando poi H serv.izio attivo nel 1911.
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10 - La fanteria può dar generali? ( Ri\·. ) li l. Ital, 1 !Jèl) . 2° - Le mutcmaticlle e l'anm,1amcnt o ne ll" urtigli eri:i II proposito <li « nel JJacse d ei bollettini>}. (Hlv. iV[il. Itol., 180~) . :Jo - Appunti di tatt i<:n. (LH. IL .\ ccadcmia . Torino. JR!l-1).
l\faun~1 <3iornnni G-alht%W. -' Na to Yene1,ia lH'l. 1827, an~ndo seguito i coi·· s.i (lcll' L R. Collegio di nu1rin11 <li ..Vene7,ia. nel l f:-Jii fn nomin ato <·a{letto nella. }fal'iola a nst 1·ia<"a e (lai J c;40 a l 1847 co111pì i periodi prescritli di na ,·iga1,i one sul· le 11a,·i « Sfinge», « B ellona >>, « Venèto >> e rr n r llona ». Nominato nl fi ere cl.i. fregata dal GMel'no pnn·,·isorio di Venezia nel 1~.J.8 e qui ndi subito alftcre di vascell o, p c1· la, su;~ co ndot.t11 si g nadagnò nn a, rnedaglin d'arµ;c'nto <' quin<li poi ne F ig. J2!)2 gli anni J , -l.S-1SJ!) effett nò i pr esctitti Giov. Galeazzo l\faldinl. periodi di. HHYi.p;nzion,e ~-.nlle navi cc 0 1·~st<> ». cc Ul'ania )). « ,\rndrornaca >> . <( Oixi ca, >> e «Milano>>, e passato <p,1in cl i nella R . )!farina .i taliana, nel 18!'5 !) venne promosso ]u ogote:nente cli vascello d i 2" classe ,nello Stato Maggio1· gene1·nJc delln R. :Mm·ina . Xel 1 60 gli f11 oonferifa una medaglia ,cl'-argento al v:1101· militare cssendo:-:'i distinto nei fatti <l'arme ,e nlla spediz.ione di A11cona, n ello stesso anno gli fu ai:;segnala una, :\fen zione onorevole per i fati.i d'arme del Garigliano e di Mola cli Gact,n., e n el 1861 fn dc<· n· rato <.:olla Croce di cava,li<>re dell'O.}LS. cssenclo. i distinto n ell,· operazioni di b1occo e di assedio della- fo r tezza, di Gae ta-. Nf>l bienni,o 1860-61 imbarcò successivamente su.ll:1 R <:orvPtt:1 « TripoJi >> e suUa frega ta « i\farin Ad<.'lai<l e >> e nel 1 62 Yenn1· comwn dat-o al 11\fini~tc1·0 della l\fa1·ina . Prolllo~so lnogotenent·~ it
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SCIH'l"l'OH! DI
MATER IE AR'IIGLIF.HESCHE
(J.85G-l9J 9)
di vascello di 1" dasse nel 18G3, nel 1S6G veni1e nominato · Direttore ,d el Servizio scienti.fico presso il l " Diparti~nent;0 m,.t. rittimo e per la sagace e sapiente opera da lui svolta si rese' meritevole dei più lusinghieri e:ncomii. Promosso capitano di fregat,'1 nel 1866 dopo a,ver imbar·càto sul piroscafo (( Volturno >> venn(~ destinato a, prestare servizio· p resso il Mio1istero della :M:ar.ina, rimanendovi fino a l gennaio 1SG8. Dov,e tte quindi lasciare H servizio per infermità nel 1868~ ve,nne poi richiamato nel 1869 e collocato pqi a riposo nel 1871 v~~nne nominato capitano di vascello nella, Riserva, na,vale nel 1889 e morì a I·<-oma nel geumaio del 1891. Ufficiale attivo, studioso e ~.>lto, fu Deputato al Parlamento na,..,io1rnle per il collegio politico di Venezia (I) che rappresentò per ben otto Legislature <lalla IX alla XVI. 0
1° - La d ifesa delle coste. (Serie di articoli in Riv. l\:Iil. ltal., Roma, 1888). 2<> - Le nuove costruzioni navali per la Marina italiana : nav i l)iccole, navi giganti. ('l'ip. Barbera, Roma, 1881) . 3° - Discorsi d i G. ~!aldini, Deputato a l Parlamento per U 1<> Collegi0 di Venezia, nella discussione del progetto d i legge p er l'armamento del navig.lio cor a:-17,ato. (Tip. Eredi Ilotta, l!'iren7,e, 1868) . 4" - I bilanci della iVIarina d'Italia. (Tip. Forzani, Roma, 1884) . 5° - Studi per la com pilazion e cli un piano organico d<~lla Marina italiana (in collaborazione coi signori T . Buchia e A. Samlri) - (Torino, Eredi Ilotta, 1863). 0 0° - Alcune riflessioni a l progetto del novello organico della Th:farin~ dei i::ignori Sandr i, I3uchia e .Muldini, dirette alla Camera ed al Ministero. CL'ifl . Brecli Rotta, Torino, 1864). 7° - Scuole per la marina mercantile. (Cotta e Cappellino, Torino, 1865 1. 8° - Istituti e Scuole per l a marlna mercantile. Ordinamento e programmi. ('l'iJ). Eredi Botta, Rom:1, 1877).
Enrico. - Na,to a P alermo nel 1879 fu distintissimo allievo dell'Accademia mHitare di Torino appa,rtenendo a quel Corso particolarmente notev-ol<-l cfol quale fecero parte gli attuali. generali Augusto De Pigmier, Pietl'o Gazzera, Uba ld<i FautiJli, Mari o Vercellino, Carlo Gloria, Guglielmo Nasi e tutta una, scMera di valorosi e preclari ufficiali. Nominato sottotenente {l'a,r tiglieria nel 1898 superò brillantemente · i MAL'l'ES1'l
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AU'l'IGLIEnI SCHl'J:TORI
corsi ·della Scuola, d'applicazione d'a.rtiglieria e genio e promoss9 tenente nel 1900 fu assegnato alla 10a Brigata da fortezr.a, passò al 4° Reggimento da campa,gma nel 1902, e nel 190·3 fu destinato 00111:e insegnante alla Scuola militare di Modena, donde nel 1905 effettivo al 3° Reggimento da fortezza fu coman<la.to a seguire i corsi della Scuola di guerra dal 1907 al 1910. Compiuta 0011 successo la Scuola di guerra fu promosso capitano nel 1910, venne trasferito al 6° Reggimento artiglieria da campagna e comandato .in se· guito in servizio di S. M. al IX C. A. .. Dedicatosi int:mto allo studio del1e discipline e ·dei vari problemi aeronautici, nel 1912 fu comandat;o ::Ll Battaglione specialisti ,del genio presso lo Stabilimento cli costruzioni ed esperienze aeronautiche, ,ed in seguito prese parte alla guerra italo-turca,. · Promosso maggiore nel 1915 fu trasferito nel Corpo di S. M. Fig. 1293 e partecipò attivamente alla grande guerFlnrico Maltese. ra, ,o ttenendo nel 1916 la promozim1e ~1 tenente colonnello per merito di guerra. e raggiungendo poi il grado di colonnello nel 1917. Durante la guerra ebbe vari importanti incarichi fra cui l'armamento dei dirigibili e degli iteroplani, e sovratutto fu prescelto e ddam.ato a costituire la Scuola Bombardieri di Susegana nonchè la formazione e l'organizzazione delle varie unità bombarde. Ebbe altr<~sì vari incarichi e svariate missioni anche all',estero e dal Hii9 al 1923 fu tnostro Addetto militare all'Ambasciata italiana di Bruxelles ed alla Legazione i taliana dell' Aja. Nel 1924 studiò e<l attuò l'organizzazione dei carri a,r mati in Itali.a, dettandone le norme d'impiego; venne promosso ge· nerale di brigahL nel 1926 e fu nominato Direttore del Centro chimico militare. Promosso quindi generale di divisione nel 1932, comandò la Divisione militare di Chieti e fu quindi addetto all'Ispettorato dell'artiglieria. Lascia.to il se1'vizio attivo -
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SCRlT1'0Rl DI :MA1'ERIE ùll'J:lGLIETIESCHE
(J.85G-19J.9)
nel 1935 fu chiama,to nel Consiglio nazionale delle ricerche e nel 1937 venne promosso generale di Corpo d'Armata. Ufficiale istudioso e ,d i vasta coltura eclettica, . scientifica e professional,e, attivissimo, preciso e organizzatore per eccel· lenza è sovratutto noto e ricordato per la sua molteplice e sagace opera di fondatore della Scuola bombardieri e creatore di quelle unità d'artiglieria da trincea che tanta pa,r k ebbero nella grande guerra,. Prezioso collaboratore di questa Storja dell'Artiglieria Italiana, ha, messo a ·disposizione tutti quei materiali che egli soltanto possiede a-ccompagnandoli ()On quei consigli, quegli aiuti e quelle direttivc per cui si rese possibile il completamento della speciale storia dei bombardi<~ri. 1° . Circa un imvicgo telemetrico dell'alzo delle artiglierie. (Riv. d'Art e Gen., 1906). 2<> - Il cer chio <li puntamento nella nostra artiglieria di medio calibro. (Riv. d'Art. e Gen., 1907). 3° - L'istruzione tecnico-militare in Germania. (RiY. d'Art. q Gen., 190~)) . . 4,, · Sull'importanza dell'istruzione dei gradu ati. (Riv. Mi!. Ital., 1909). 5° - Su alcuni metodi di misura della velocità effottiva dei dirigibili. (Riv. d'Art. e Gen., 1913). 0° - L'annarn(~nto e l'impiego off.ensivo clelle aeronavi. (Riv. d'Art. e Gen., l914). 70 - I cani armati ed il loro impiego. (Civitavecchia, Scuola Centrale. 1Jl2i'i).
so - Il problema tecnico dei carri armati.. (Riv. <l'Art. e Gen., 1926) . 0° - La trazione meccanica e la guerra. (Riv. ?l:Cil. Ital., 1927). 100 - Probl<~mi militari nella prote7,ione antiaer ea (lei gra ndi centri urbani. (Hiv. Mil. Ital., 1!)33). 11° - La guerra chin:::ìca e la fanteria. (Riv. di l:"anteria, 19'!<1). 12° - Dell'organiz7,arc. (Visioni di scorcio cli un problema. - (Riv. dì Fanteria, 1934). 18° - I bomlnirdieri nella guerra 1915-1918. (Riv. d'Art. e Gen., 1935). 14° - Problemi di strade e movimento. (Particol m:i aspetti di intercss,~ militare) - (Ilìv. d'Art. e Gen., 1936). 15° - La rappresen tazione del fuoco nelle esercitazioni. (Riv. d i Fan teria, 1936). 16° - Prote,;.\one ~iene strade dall'insabbi amen to. (Riv. cl' Art. e Gen., 1937). 1\:1:ALVANI J3inrico. Nato in Torino nel 1864 dopo avet' superato i oorsi dell'Accademia militare fu nominato sottoteneinte d'a,r tiglieria nel 1883 e dopo av<~r superati i corsi {1el1n
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AR'.rlGLIBHI SCP.ITTOtu
Scuola <l'applicazione venne promosso tenente nel 1885 e asse· gnato al 12° R,eggimento arUglieri:1 da fortezza, e successivamente coma,nclato alla Scuola Centrale di Liro . Trasferito in seguito al 27° a1-tiglieria da fortezza e pass[lto alla Direzione tei-ritoriale di Tor.ino frequentò con succcs~o i co1·si della Scuola di guerra dal 1890 al 1893. Promosso capitano ne l J.8t)4 fu trasferito u l 4° Reggimento artigl.it>ria. campagna. ove rimase fi11 0 a.l 1901 anno in cui Ycnn{' comandato <111t1I e insep;:nante ana Scuola, cl'applica.zione d.'arti.glieri.a e g,enio e all' Accademia militare rispeltivamcntP, per le materie di Impiego d:artiglieria <~ <li Ai-Le militare. N·el mo;-; passò al ·T" R eggimento art-iglieria ùa campagHa e promosso maggiore nel J !:i09 l'itoi-nò alla , cuoh:t d'applicazfon e d'artiglieria, e g-e nio come insegnan Le rimanendovi Jlno al 1914 e cioè all'atLo <fo1la pi-omozione ,t tenente colonnello. Nel J9]4, fu tra. ferito a,l [:,<' cla eampn.g·nn, e c1tLra,f o in gnena Fig. 1204 nel .L915 raggium,e il p;rnclo di colonrn•lFlnrico Malvani. lo nel rnrn. l'rese parte a, tutta lit gtancle g uerra e pron1:o so colo~1JrnHo brigadiere oJel 19J'7 gwula,gnò una meclaglfo d'argento 111 v11lor militar<~ comandando l'at·tigli<>r.ia del V II O. A . nella zona Oar ica . Nel ]!)18 fu ma.nrlato in Frnn cia con spccia.lc incai-ico dt ficlncfa. <~ ricntrnto in Itnlia eonrnndò poi l' artiglieria del XXVI C. A.; e promosso mnggior generale 1wl 1918, <l opo la fine della, guerrn lasciò H servizio ai.tiYo e passò poi nella Ri sena, ottenendo nel 1!J2G il grado di genei-11 lc cli Divisione-. Uffi ciale studioso e (:olto , 11ppas~do11ato del servi?:io e nttac catissimo a li' Arma , fu inscg,n ante ascoltato. cavaliere rlrgante. artiglic1·e competc11te, poeta e scultore. Son-atntlo com<' scult<n'e di soggetti militari ed eq uestri. ebb<~ particola-re duornanza nel campo artistico e molte sne Operr costib1i::.:r·ono patl'irnonio geloso ùi vari Ent i dell' Al'lna. -
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SClH'IvrOHI
DI MA'Ì'I,;Rm AR'.rIGLIEirnscm:
(J85G-1919)
Fra, di esse meritano speciali menztoni le seguenti che figurarono alle principali Esposi.zioni nazionali ccl int ernazio na,li. : Duchessa Elena cl' Aosta ·. Umberto I . Trombettiere a cavallo . Vittor.io A medco II . Preda belli.ca · Colpo di vento Lanciere a cavallo - Duca d'Aosta, . Edoa.r do VII - Conte di Torino - Capitano Oaprilli - Pattuglia di cava,l lcria appiedata Monument,o ai Caduti del 1° Reggimento artiglieria pesant e campale - Il Conte di ~rori1110 Comandante i Lancieri di No vara - Re Vittorio EmarnJel{~ III - l <'rancesoo Siacci - Generale Mcnabrea - Luigi Oadorna, - Armando D.iaz, . ecc. ~cc·,. . 10 - I telemetri e gli stel'eotelemetri. (Riv. Mil. Ital., 1903). 2° - La pr omiscuità dei servizi nell'arma d ' artiglieri a. (Riv. Mi1 . rtal., 1904). 30 - Tmpiego dell'.:trtìgl ieria. in guerra. (Tip. Paris, Torino, l!lOH) . hl.U,YAKO Mario. Nato a, Torino nel 187G e superati i. corsi dell'Accademia rni l.itare fu nominato sott<>tooenfo cl'art.i.glicria nel 180;'; e dopo la, Scuola d'a,pplica,zi.one Y<~nne promosso nel JSf-M tcnent<~ all'lla Brigata, da costn,; nel 1901) pui,;SÒ al 17° Reggimento dH, ca.mpagm1 e ne] 1908 fu destinato a.U' A.ccademi;;i militare come .insegnante a.ggiu nto d i Arte milita,rc aj corsi rego)al'i e insegnante cli Materie miJital'i a,d un eorso specin,le cli ingegneri aspiranti all' Armit Fig. 1:!!);j del genio. R. imase :Ln Accademia fino al Mario Mahano. mm pa,s sanclo ·contemporaneam<~nte a1 5° Reggimento da, eam.pa,gna, e promosso ca,pit,1110 i.n tah~ a~mo continnò nel predetto Reggimento :finchè nel 1914 fn coma,nda,to alla Scuola, d'app1icnzione d'artiglierfa, e genio e nominato contcmp01·anea.m0nt<~ segretario della, Commissione per la compiln,zio11e clei piani d'attacco. ~ominato 1° capita.no nel 1915 passò al l" Reggimento artiglieria da fortezza (costa) ,e promosso maggiore in tale amno, nel febbraio 1916 -e ntrò i n gnf\rra al Comwnclo del 54°
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ARTIGL IERI
scnrrroru
Gruppo d'assedio . .Promosso t e11en te colonne) lo nel 1917, nel febbraio 191S passò al 10° artiglieria da fortezza e fu poscia oomanùato al Ministero Armi e Munizioni, per passare s nbito dopo al 5° Reggimento da campagna e successivamente comandato all'Accademia militare e .inc:ari(·ato dell'insegnamento di Geografia, rnilita1·e ai corsi speciali pc1· ufficiali <.li. complemento. Nel giugno 19] 9 rientrò al 5" R eggimen to da campagna e nel 1920 fu tra.sferito al Gruppo speciale Alta, Slesia donde rientrò nel 1922 pn. sando all'S' R eggimento arLiglieri.a campn,gna . Nel 1923 fu ti-asfcrito al 4° Gruppo controa-erei e nel 1924 passò al 1° ReggirricnLo a1'tiglieria pe~ante campale. Promosso colonnello n el l!J2G coma:ndò poi il 2° Centro controaet ei e nel 1932 fu posto a disposizione del Col'po ù' A rmata <li Torino. Promosso generale cli brigata nel l!J33 fu Ispettore di mobilitazione cl ella Divisione di Bari e nel 1934 venne nominato Comand ante dell'artiglieria del 001·po él' Armata cli Bati. Nel 1935 ebbe il Comnndo della Zona militare cli Catanzaro -e nel 1936 lasciò il servi.ii-o atti vo. Per l'azione spiegata durant e la gnena s ul fronte <li. G0rjzia ebbe una medaglia di bron zo nl Yi.tlor militare e una, Uroce al rncJ'iio di ~uerra. 1° • Quaùri 1·iassuntivi dei principali cors i d'acqua dello scacchie1·e italonustriaco. (Tip. G. P aris, rorino, 1918). 2° - Q1,rndri riassuntivi delle grandi comunicazioni dello scacchiere italonustriaco. (Tip. G. Pnl'i S. 'l'orino, 1018) . 3° - Quaclri riassuutivi delle zone alpine dello sciicchlere italo a ustriaco. (Tip. G . l':iris, Torino, HllS).
iV[AKCA Et.tor-e. - Na,to nel 1877 a Sassal'i, dopo aver seguito i corsi clell' Accademia milita.r e venne nominato sottotenente d'a1·tiglierin nel 1898 e superati i corsi della Scuola <li applicazione fu promosso tenente nel l 900 alla 9.. Brigata da costa per passar<~ poi nel 1902 alla Bdga,t a d':ntiglieria da. costa della Sardeg11a : nel 1904 fu comandato alla Scuola cli applicazione d'art iglieria e genio come insegnante di )ìeccanica e in tale posto l'ima.se fino al 1906. Fu quin di trasferito al 3° R eggimento da campagna e promosso capitano :nel rnlO
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8CRLTTOR I DI MATERIE ART!GLll.;;RESC.AE (1856-J.i)}!))
passò .al 10° e quindi al 13° Reggimento arfiiglieri.a: fu promosso maggiore nel 191G e tenente colonnel1o nel 1917 partecipando a tutta la gr,mcle guerra e gnadagna,nclosi la, Croce di cavafam~ dell'O.,}LS. e una medaglia. d'argento al valor militare. Dopo la guerra fn assegnato a,l 16° Reggimento artiglieria da, campagna e promosso colonnello nel 1926 ebbe il Oomando del J 0° Reggimento pesante campale. Gener.ale di brigata nel 1934 fu Com.andante dell'artiglieria, del C. A. di '.l'orino e quindi nel 193'5-36 comamdò le truppe nell'Egeo: venne quindi messo a élispo · sizione del Ministero e pr,omosso genemle di. Diviii>fone nel 1937 lasciò in seguito il servizio attivo . Richiamato illl servizio gli fu affi. · da,to il coma,n<lo delle artiglierie del Corpo 'l'ruppe Volonta,ri ncJla, guerra di. Spagna, m<~ritandosi oltre ad altre decorazioni la, medaglia d' oro al valore. Successiva1nenle promosso generale di C. d' A. fu destinato al coma,ndo delle artiglierie di grandi unità nell'attua l<~ contlitto. I!'ig. 129G · 1° - Studio dell'attività e possibilità delb Bttore }!anca di Mores. urtiglieria mimica· in relazione all'azione della nostra artiglier ia. (Ri\0 • <l' Art. e Genio, HJ27). 2<> • Appnnti in margine al Collke ta tti~o - Dispos i;r,ioni ed orcHni del Comando cli artiglieria di una grru1de unità: ('rìp. G. Barbi, Roma, 1929) . 3° - L'impiego 1lcll'Artiglie1:ia italiana nella guerra cli Spagna. (maggio l037 - novembr·e 1938) . (Roma, T ip. RegionalEi, 19'11) .
MA'.\'B'l "J:I G.i.useppe. - Nato f:i. Pisa nel 18'i3 fn allievo della R. Accademia Navale dal 1889 a] 18.93, e allievo ingegnere nel Corpo del Genio N.a.va.le in tale ult imo anno, essendo poi nominat<> guarcfonuarina, alla fine del 189.3. Nd 1894-95 ebbe .v::Lri imbarch.i, e promosso sottoteneinte di vascello nel 1895 fu ufficia,l e in 2" sopra una torpediniera, <:: quindi ebbe altri imbarchi, finehè promosso tenente cli vasceHo nel 1898 jmharcò prima, sulla « Dori,1, )) e sulla « Saint
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AR'.I'IGLIEHI i;Clll'lv.rom
Bon )), poi comandò vari(~ torpcllitUiei-c e prolllosso capitano di. corvetta nel 1912 ebbe il comando della IL nave cc Atlante)> e imbarcò snc(iessivamen te fino alla :fine del Hl12. Da,l 191:3 tLl 1!)18 comandò il Balipedio cìi Viareggio venendo n el 1!)1:i promosso capHarno cli fregata. Per le sne benern.erenzc per ln Yori riflettenti l'Arte militar,~ marittima ne l 1014 g-li fu conferito l' Altestato di bencmerenztt e nel 191G 1111,1 1necfagliili .(l'argento pel' suoi studi riguardanti. argomenti cli ba listica D rela thi al t.iro n a va,l e. lVIod a Viareggio nel UHS. 1° - B nl i::<1·i<':1 inte1·nn . (Litogr. R. Accadé· mi:, NaYale, LiY01·110, l!l02) . 2', - Note ill nstrati"e sulle artiglierie na· va li. (Lilogr. R Acraclemia ~avale, LiYorno) . é:0 - Note illus li:atiYe su lle al'tiglierie rnt· n1 li : Studio dell'.'1lzo. (Li togr. R. .Accnclemla Nava le, Livorno) . 4° - Cor azze e proietti. (Note, JOlS). 5° - Note di balistica i nterna t eorico .s1ier imentale. (Litogt . n. Accademia Navale, LiFig. 12!l, Yorno). museprie Manctti. fi0 - Halist.icn r azionale sbrigati.va per gli :rnti:1erei. (Riv. d'Alt. e Gen., l Hl(l). ·; o - Rinculo colllbinato e suoi vantaggi. (l:iY. (] ' Art. e Gen ., 1918) . 8° - SLu<lio d ell'effet to delle car i<:lie d i balistite in striscie parallelevipede. 9<> - Studio su l metodo ?\:fata. l<l<' - P erfe:d onamento clcl metodo Ron ca (Tiro balistico). Jl<> - R egola n (:OJ1.1plet:1me11l:o llleto<lo Ronca. J2° - Studio sul meto<lo Inga lls . 13° - Tn vole balistiche pel.' proietti cli fonua a ffinata . H 0 - 'l'avole bnlistiehe .ver proietti nve1,ti la prora con menisc:o p ia tto. L'i•> - Seniz i .;;econcl ar i cl'artiglie1·ia . Jù'' - Miscellan e[t. J7° - Ta\'Olc lrnli:;tic:he e TaYole di t iro u n iversa le. 18° - ì'lfo lo1lo cli cak olo delle traiettorie sub·Yer ticali.· 1w, - Note illu,struti\·e ,mlle [u·itglierie naYa li : vroniellloria dt~g li. ulli~ r.i a li A. 2 ()0 - JJrcve cenno snlle principali leggi e r egole cli Balistica intern a e sui criteri d i cost r n?:ione del materiale d'ar tiglieria navale tratto dalle opere cli diversi autori.
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SCRIT~ro,u 01 :.IIATERII!: ARTIGLI IWESCHE
(1856-] UJ U)
21° - Note illustrative sulle artiglieri e naYali: Voi. J , Fase. 1° « La carica )J ; Fase. 2° « Il canuonel> ; Fase. 3° «L' affusto n;· Vol. 11, Fase. 4° «li pr·oiettv » ; Fase. 5"' t< Serviv.i secondari dell'attiglieria » ; Vol. III, « 'l'raidtorie tese. Le spolette meccaniche)>. 22<> - Note ilnlstrativ.! sulle artiglier ie navali « TI proietto >>. 23° - Balistica esterna per cannoni di bordo. Stereogrammetria balistica . 24" • Diagrnuuni lii ])Ulltel'ia_ 2:3° - )l'ok illustrati\"e sulle ar tiglierie navali: 'l'avole balistiche e Tavole d i tiro nniver;,ale. }L\KG.u,O)il Om-lo . Nato a: Milano nel 1878 clopo essere stato allievo del Collegio mi.li.tare di S . Celso e aver frequentato i. oorsi <lell' Acc:ademia militare di T ori1no venne nomilmto · sottotenente d'artiglieria nel 18H8. Gornpinta la Sc11:ola d'applica,:done fu pr omosso tenemtc nel J 900 C! d<~stinato al 7" Reggimento da ca:mpagna oYe rimase fino al 1907, arnno in cui fu coman dato alla H.. Accademia. militare come insegmante di Ar te milita,r<'l ,rn"l biennio 190'7-09. Promosso e;apiuu10 nel 1910 fn · assegnato ::,i,1 2n Reggimento artigli<'l'ia dn, montagna e quindi poi nel H112-14, venne nuovamen te chiamato ad in segnare l\ifa,teriale di artiglieria alla· Scuola di appl icazioll<~ di m·tiglieria e ge.nio . E ntrò .in guerra, eontro l'Austria . l!'ig. J 20S nel ID15 ·come Oomanda,nte {li una bal teria cla monlagna, spedal e, da lni coCarlo M:rnganoni. stitnita, e promosso ma,g gforc nel . 191.i; oomandò brillantemente un G-1:u))po di. batterie someggi.ate sugli Altipiruni, sul Carso e sulle Alpi Giulie. Prorno8so nel JH17 tenente (:olonnell:o fu a ddetto ai. Comandi d'artjglicria clel IV e XIII C. A . ed in seguito nel 191.c chiamato al1'1;ffieio tecnico del Comando Supremo. Per l'azione del basso P ia,-e del giugno -luglio rn1s fu decorato di medaglia {l 'a.rgento al valor militare. Lasciò i l ~<er Yi:do attivo nel H)20 ma nel 1924 venne 1ichia-
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AR'.rIGLIERI - SCRITTORI
mato e fino al 1930 fu comandato presso il Cornanclo dell'Accademia militare di 'rori.no oome inseg1mnk di Materiale d'artiglieria ai Corsi straorclina,r i della Scuola -d 'applicazione <! {lell' A-ccademia militare. Nel · 1925 venne promosso colonnello e da.I 1930. continua,ndo ad ess<~re richiamato Yenne messo .1 disposizione del JHiniste1·,o dell' AreonanUca. Nel 1933 fu promosso genera.le cli Brigata e ·nel 1937 ottenne la promozione a generale di. Divisione. Ufficiale studiosissimo, scrupoloso e particolarmente versato e comp~tente in fatto di armi, armamenti e materiali guerreschi in generale, fu ripetutamente chiamato ad i111segmare nei massi.mi Istituti cl.'arti~lieria assolvendo tali incarichi col massimo pro.fitto degli allievi e con piena soddisfazione defle Autorità competenti. Collaboratore prezioso di questa Storia, clell' Artiglieria egli si appassionò· alla migHore sua riuscita dandovi la, sua. molteplice autorevole -c ontribuzione di apporto, di cornsiglio e di aiuto . .f._; morto a Roma, nel -dicembre del 194.l . 14 - Materiali d'artiglieria (8 fascicoli) . - ('l'orino, Scuola d'upplicazioile d'art. e gen., 1913-14). 2'> - Atlante del materi ale d'artiglieria (in collabora.z ione con Giuseppe Madaschi). - ('l'orino, Scuola d' appl., lf!13). 3° - Sommario delle lezioni di Materiale cl'urtiglieria -Corso di complemeuto R . Accademia. (Litogr., Torino, 1925). 4<> - Materiale d'artiglieria (Par te descrittiva) : Fascicoli I e II. (Litogr., Torino, 1926). 5° - Nozioni generali sulle armi da :Cuoco - 'l'esto ed Atlante. (Tip. Checchini, 'l'orino, Hl26). (r' - Armi cla fuoco portatili. (Dattilogr., Torino, 1927). 7<> - :.Vfateriali d'artiglieria - 2 vol. con atlanti. ('l'orino, Schioppo, 1927-1028). so - Materiali d'artiglieria con installazione fissa . (Torino, Scuola d'applicazione d 'art. e geu., 1928). f)O - Materiali d 'artiglieria di modello austriaco. (Torino, Scuola d'applicazione d'art. e gen., 1929). 10° - Materiali d'artiglieria con affusto campale. (~rorino, Scuola d'applicazione d'art. e gen., 1930). 11° - Artiglieria su affusto a ruote ed in installazione mobile. (Tipografi:, Schioppo, '.l'orino, 1928).
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SCHl'l'TORI DI M A'l'EU!Ill AU'l 'lGT,18RES Clili)
(1856-1919)
12° - Note sul tir o delle ar mi portatili. (Tip. Gìli, Torino, 1929) . 13° - Ca r:ittcristiche di alcune armi da fuoco portatili. ('l 'ip. Kluk, Torino, 1930). 14° - Materiale d'artiglieria - Cenni sui materlali di alcuni Stati esterl. (Litodatt. Tip. Viretto, Torino, 1931) . 150 - Materiali d'ar tiglieria leggeri e pesanti calllpali. ('l'iµ. Rattero. Torino, 1931). 16° - l\faterlali d'a r tiglieria - Cenni s ui materiali della lt. "M arina. ('rl· pogrulìa Gili, L!togr., Torino). MA?\GIAGAJ,LI An tonio . Dl lui già si è parlato nelb cronistoria d el supremo Consesso C!'!Sendo stato Ispettore. dell' Ar· ma, e per tanto si ritiene doveroso di parlarne a.nCOl'a qui pel' lumeggiar e in modo corupleto la sua opera. Nato a ~fortara (P:;wia) nel 1841 fu nominato sottotenent!· d'artiglieria nel 1860 e dopo aver frequ ent ato la Scuola complemcritare fu proruos. o luogotenente rn~l 1SG2 e destinato al 2" Reggi.mcuto da pi t~zza . K cl 1SG4 fu tr asforit,o all' 8<' Reg gimento da campagil1a e oon esso parteci pò alla campagna del 1866. P r omos<:;o <:apitauo nello stesso ultimo anno, verme. t1'ar,ferito al 1.0" R eggimento da pi.azza e quindi destinato alla, l•'onderia d i 'roriuo ove rimase fino al 1886; e clnr amtc tale sua, p ermanenza fece par Le cli mi.ssioni cli collu,u<lo ,di mn.teriaJi ò 'a,rtigli.c. ria in Fra ncia, ccl in Germania,. Promo~ · so maggiore nel 1881, conttnuò a rima.Fig. J29!J n ere alla F ,onclcria, cli Torino riman en· Antonio Mangiagalli. dovi altresì a ll'atto del.La promozione .i tenente colonnello nel 1886. Kel 1888 venne trasferito e nominato Dil'ettore della F onde1·ia cli Napoli e promor,so poi colonnello ne) J.89,0 fu chiamato al Ministero della Guena: nel 1894 coman dò il 27" Reggiment<> artiglieria da, campagna e fu quindi poi Direttore d'artiglieria. a Roma. Promosso maggior general e nel 18!.)7 fu Comandante del-
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AR1'1GL!I;;1U SCRlT'f ORI
l'arti.glieria a M,essina ove trasformò e 1-iorgan.izzò la difesa d<~lla, Pia7.za : nel 1901 venne nominato Ispettore delle Armi e iVfateriali dei Corpi, e promosso tenente generale nel 1902, 1:ell' ainno successivo fu nomi.nato Ispettore d'artiglieria da costa e da fortezza e nel 190(; I spettore generale d' artigliei-ia . Lasciò il servhio attivo nel 1908, poco dopo passò nella Riservn e morì a Milano nel 1912. Antonio Mangiagalli fu indubbiamente un ufficiale distin tissimo, e la prematura conclusione della sua br.illa,nte carrier,L sta a provare come egli, proponendo l'adozione del material<· a deformazione, avesse una precisa visione della soluzione d,L dare, nell'frlteresse del P aese, all'annoso problema che da molto tempo dibattevasi illl aspra polemica fra i. fautori irreducibi.!i del materiale r,igiclo e i novatori del nostro armamento cl'ar tiglicria, polemica che poco prima del 1908 i.w eva assunto un.1 virulenza anche più forte, a, seguito delle prime conclusion, della Commissione parlamentare d'inehi.esta. E p~rtanto i fat ti p.i ù che le parole, le cose più che le persone, e cioè le approfondite esperienze clel1a gnena italoturca, fecero luminosa,mente 1.'ifulgere la giustezza delle vedutr~ e la scrupolosa integrità del Mangiaga,l li, l'inconsi.stenz.a delle accuse mossegli dai su oi avversari e dalle prime co11elusioni. dell'inchiesta. Il tempo, S(~mpre gr~nde galwnt.uomo, gli died t~ ragione, e le sue :alte benemerenze ebbero il riconoscimento della pubblica opini-One. 1° - Il com battimento di Ad ua e la parte che vi ptese l'11rtiglieria, 2o : Orazione per l' inaugurazione d i una lapide a i Caduti cl' Abba Ga-
rima. 3° - Sulle polveri ed i moderni esplosivi, 4° - I miei due anni cli Ii:>pettor ato gener1ile e la questione clell'artig,i<.:ria caillpale l!lOG-1908. (Cortellezzi, :Mortara, 1908). · 5<> - Consideraz.ioni sull'ordinamento d E>ll'artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1909). 6° - Per la verità e la giustizia. MAN$IJJLLA Lotario, Nato nel 1864, dopo aver snperatu i t:ors.i della Seuola ,cli l\fodena fu promosso sottotenente d'ar tiglieria, illel 1893 e prestò successi:vamente servizi.o al 27" arti.glieria .da, fortezza e poi alla 9a Br igata p.1re da fortez½a, ov(•
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SCHJ1''l'CJ HI
D! MAT8RIB AllTIG L if.:RESCHB
(lS~G -1919)
rimase anche ila t<~nentc aH'.atto della sua promozione 1nel 1897; passò quindi al B R eggimento artiglieria ·d a fortezza e posci.n alla, Direzione d'urtiglieria di Roma. Promosso ,c.apitano nel 1909 rima.se alla. Direzione d'artiglic~ria di Roma., nel 1!)11 passò aHa Ser.ione staccata di Brac ciano e nel 1!)13 Ja.sciò il servizio attivo. Richiamato pc~r la g uerra, fn p1'ornosso maggiore nel 1916 e tenen te colonnello nel 1917. 0
1° - La Scuola Centrale di tiro da fortezza. (lUv. d'Art. e Gen., H>llJ. 2<> - Il servizi.o cli osservazione e di esplorav.ione sia nell'atLacco che nella di fesa delle Piazze, in i·elazionc ai nuovi mezzi d i cui si può disporre>. (Riv. d'Art. e Gen., 1915).
ì\L\Nzou GinHo. - Nato a, R..:u1cafo cli 'l'r·inggio '(Milano) n el 1&17 fn a11ievr, deH' Accademia militare (lj Torino .cfaJ 1863 al 1866 ed in tale anno venne nomi.nato s-ottotenente ,cl'a-rtiglieria. Frequen tata con successo la Seu,ola, d'applicazio · rn.<~ di. a,rtiglieria e g-c~nio venne promoss,>
tenente~ nel 1SG8 e snceessivamente asse · gnato prima a,l 4" R eggimento a,rtiglie · ria, c1uindi al 3° R eggimento, poi nel 1875 H,1l'S <~ in seguit,<> per breve tempo nl Comando te1Titori.:Ll<~ d' arLigliel'ia di E'ig. 1300 Verona. GiuUo Manzoli. Prorno~~o eapi.tano nel ]876 fn trn sferit,o a lla Dire7,ione di Pia,eenza, nel 1877 a,l !Y' Reggimelllto e qu ind i · successiva mente all'l1° ed af: 6"' Rc~ggimen to da ca-m pagna (l)d 1879. Promosso maggiore nel 1887 fu clestinato a-11' 8° Reggim.ent,o artiglieria da campagna,, e quindi nel 1890 passò all'Ispettor::Li.() dell'artiglieria da cam pagna, (2" Gruppo) f! nel 1893 nn ov,a mm1te a,l 4<> a,rtiglieria da campa.gna, ove rimase a.nche allorchè promosso t en ente c-0lonn ello 11el 1895. Nel 1S98 passò al 7° Reggimento artiglieria da, campa,gna che poi corrrnndò a nche da colonne1lo dal 1899 i1l 1905. 0
fu
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ARTIGLirnRI SCRITI'ORI
Maggior gemera,le nel 1905 assunse il Oom.and:o dell'artiglieria da campagnt~ in Alessa,n dria, e nel 1907 f_u nominato Ispettore dell':u·tiglieria lht campagna. K el 1909 lasciò il servizio attivo e nel 191:3 fn promosso tenente generale nella Riserva,. Nel giug,no 1915 fu richiama,t o in servizio come Ooman dante della Divisione territoriale di Livorno e messo a ripos,) fu per va,r i amn i benemerito Presidente della Oasi:L dei. Vèterani in Turate. Morì in Rauca.te nel 192H. ufficiale studioso e distinto fu sovratutto grrundeme.nte appassionato del servizio, attaccati.ssimo all'Arma e competente nelJ.a specialità da camp1:1;gna : Ispettore nel periodo laborfoso e ·difficile 1907-09 diede prova costante di grand(j equanimità di giudi½io e d i spcl'im{mtata conoscenza dei vari problemi int<~rt~ssanti sovratutt,o la specialità da campagna. 1° - Nota sull'istruzione del t iro per l'artiglieria da c:unl)agna. (Riv. tli Art. e Gen., 1395). 2<> - Sull'istruzione nei Ueggimenti d ' artiglieria da campagna. (Riv. <li _\rt. e Gen., l!.l07ì. 30 - Manovre dell'artiglieria in unione a lle altre armi. (Riv. d'Art. e Gen., 1900).
1\LrnA~GIO Remigio. - Kato nel 1855 venne nominato sottotenente d'artiglieria nel 1877 e dopo a,ver superato i corsi (lella Scuoh1, d'applkitzione d'artiglieria e geni.o fu promosse.\ tenente neJ 1879 e prestò successivamente servizio al 12° Reg gimento passa,ndo po.i nel 1893 al 1° Reggimento. Promosso capitano nel 1884 fu trasferito al 17° Reggimento artiglieria <la fortezza e nel 1885 alla Compagnia operai. Nel J887 passò alla l"abbrica d'armi di Torre .Arnnurnziata e nel l8HO al 29° R·eggi:q1~nto da fortezza: Nel 1891 fu ' destinato al Laboratorio pirot€-cni00 di Capua e nel J894, a.J. 12" Reggimonto ·ò a campagna. Promos1-o maggiore nel 1897 fn trasferito al 18° Reggimento da ca,mpagna ove rimase anche dopo il 190a .allorchè fu PJ.'<>mosso tenmite colonnello. Nel 1908. passò neì personale permanente dei Distretti e fu successivamente Co mandante del Distretto militare di Castrovillari e nel 1909 del
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SCRI'.r'l'ORI DI JlfA'L'ERlE AR'l'IGLIERESCHlil
(1856-1919)
Distretto mili(;are di Sarnna. Promosso colonnello nel 1911 contim1ò nel comando predetto e nel 191:3 lasciò il servizio attivo. 1° - Sulle nuove istruzioni pc!r l'a rtiglieria da campagna e sul modo d ' iill}},H'til'le. (Riv. d'Art. e Gen .. , 1900). 2° - Impiego di batterie da campo in zone montane. (Riv. d'Art. e Gen., 1002). 1\1.ARCAitINI Sebastiano. Nato ad Alba <Cuneo) nel 1841 ~uperati i corsi dell' Accaclcmia milifare fu nominato sottote nente d'artiglieria nel 1860 e dopo la Scuola complementare fu promosso }U{>gotencnte nel 1862 ed a.sseg,Jrnto a,) 5" Reggimento. Part ecipò alla ca,mpa,gna. ·del 1866 e promosso capitane, in quell'anno fu destinato c-0me jstruttore alla Scuola, d'ap · plicazione d'artiglieria, e genio : nel 1871 passò al 3° a,rtiglieria e nel 1877 a.I Polveri:fic.io di Fossano. P1·omosso maggiore nel 1881 ritornò a,l 3° Reggimento ar· tiglierja e poi. nel 1883 nuovamente alla, Scnolf:1, {l'a,pplicaziom' ove rimase ::i,nchc dopo il lSSG allorchè fu promosso tenente colonnello. Nel JS88 fu incaricato del ooma;ndo .d el 17° R<~ggimento da campagna del quale venne nominato Comandante effettivo a.llorchè nel 1890 fu promosso colonrnello. Nt~l 1894 venne !'.'1oma,ndato al Ministero della Guerra e nel 1895 fu tnominato Comandante in 2• della Scuola d'applicazione ·d 'artiglieria, e gonio_ Promosso maggior genera.le nel 1896 anél.ò a comandm'e l'artiglieria clel Corpo d'Armata di l\filano (~ quindi com:111dò successivamente la, Brigata « Toscana >) rn~1 1897 e la Brigata « 1\foc1ena >> dal 1898 al 1900, anno in cui morì a rl'or.irno. l" - Delle mitruglicrn e <'lel loro impiego in campagna. (Riv. lVIil. Itnl.. ]873).
MAric1-rns1 Tullio. - Nato a Lodi nel 1870, dopo essere stttto allievo distintissimo dd Collegio militar<~ di Milano e Hv~r supeh1to i corsi della R. Acca,demia di Torino fu nominato sottotenente d'artiglieria, nel 1888 e dopo aver fr.eque111tato In. Scnola d'app'licazione fo promosso tenente e -destinato
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AH'1'JGLlEIU S('H!'l· ronI
.il :!:i0 R eggimento artigl ieria. da costa nel 1889, Yenen<lo poi conuutdatio nel 1S!:lB alht Direzion e delle espcri.e11z-e cli Cirié e q ninèli dal 1894 al ·1 '!)S tmsfo1·i to H,ll:1 A<·c:11demia militare come insegnan te di S toria e cli Lettel'atu1·a milit:u·e . Ne l 1808 vf'llme cl cstina,to al R eggìrncmto di a1·tigliel'i ~~ cln montag-Jlft -e promosFio ca. pitano a .Tella. nel 1901 anel ò 11lla JO" B rigata cla, t'ORta e q nincli nel rno2. alla Hr·igata da rn onta g na <l el Veneto; nel H>04 venne c·omarnla 1·0 al Comnnclo dd ('orpo di K ì\f., n.el J907 pa. sò al 10' R C:"g-g-imen Lo ,u·tiglicri a da cmnpagna, e nel J90S 1·Ho1·nò come insegrHltntc all'..1, A<'<·,Hlemia mili tarP o,·e rimase fino a l Fig, 1801 101:; ùopo essere stato promosso ma,gTullio Marchesi. giorc nel 1!)] :3. Nel 1915 fu promosso tenente colonnello c. cessatj i ool'si regolal'i dcli' Accademia, fn ooma:mlante della, Brigata, .AlHevi e Di rettore del 1° e Zo cor so Allievi ufficiali di complemento, e quindi a.Ua, fin e del 191.5 t r-asfcri.to a,l 1° Reggimento a l'tiglieria montagna, col qual e n el 1916, en trato in gnerra come Comandante di Gruppo , alla ba ttaglia di Gorizia si g uadagn ò la Cr oce dcll'O.M.S. ; nel 1916 fu promosRo colonnello e comandò il 14° R eggimento ,da campagna,. · Dopo la guerra comandò dal 1920 al 1925 il 4° Reggi mento d a cam pag na e quindi n el 1925 il 2° Reggimento e nel 192'1 lasciò il servizio attivo. U:ffici.ale studi<>so, colto, rigido o Rservatore della, ·disciplina. attaccatissimo al servizio, fu scritto1·e elegante e confcrcn7,i erD eloquente e per suasivo. 1° - Santa Barbrira, pr otettrice dei cannonieri. ('l'ip. C::isnnova, Torino, 1895). 2° - Viaggio d'istrm1i one : Torino - J, imone - Colle di Tentl:1 , ecc. (Tipografia Candeletti, Torino, 1896). 3" - L'addestramento d egli esploratori <l'artiglieria. A pr oposito di unn (mbblicazione Inglese. (Riv. d'Art. e Gen., JOO<l).
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SCHI'l''l'Onf 01 lii ATEH I E AllTI.GJ,U.:RF:SCUID (J 85G-lf).l!))
4° - Conunemora7.Ìonc <lei dsorgim('nto italiano nella H. Acc:idemi:i mtJitnrc di Toi-ino . (Tip. n on:i . Torino, JOO!l) . 5° - Vif1p;glo <l'istru ,r,ione nelle Va lli <lell n Dora Hi 1rn1· in e clcl Cbìsonc. ('flp. Cnssoue, T oriuo, l!)J 0). G<> · Corso di lcttf'rHtura milit:ir('. (Tip. Cnssone, Tori11 0. 1013). •" · J·:><e111pi lii corri,.,pomle nza mil!rarc. (Tip. Sehiopt10, 'L'ori no, l!IM).
1ì\fARC1AN1 France:~1·0 . Giiì. si è ripetutamen te parlato di lui e pel'tanto ci limiteremo qui ad accennare schematicamente all a. s nn <·,11·J·ie1·:1. Knto a Napoli nel 18DG dopo l'Accademia mi litar-c cli Torino fil nomin nt.o sottotc1wnte ·d' a1·tiglieria, n el J , 7u e promosso teuentc nel l , 7'"' dopo la, Scuola ù'applicazione andò ali ' Heggime1tto artiglieria e nel 1882 f n comandato al.In, Sc.uoln pre<let la, ove promosso c:1pitan o ne l 18S3 l'imase foto al 18S:1 come :1g-giunto cli Francesco Siacei e di Ugo Pe<h'<tzzoli . P 1·cstò poi !òier-dzio all'll ecl nl 23° a rtiglieria, e fu c1nill(li inc:nl'icat,o <lell'imsegnarn cnto al · l ' AccadcmiiL milita1·e dal 1880 al 1891. r-- -·· e 11uon1men l<' alla Snwla d'appli cazio ote dal 1 '92 al 1895 come in segJ1ante <li Ko;1,ioni d' artiglieria. agli nffi.c:iuli del genio. Pro1nosso maggior<~ nel 1SD6 fu t 1·i1 ~fcri to al :J" Reggi men Lo artiglieri ;l, e.fa c:unpagna, poi ali 'Ispettorato d'n1·tiglieria ,dn campa,g n ,L nel 1 !), cd 1n J:iHe nomin ato A.iuhmte <.li campo ,li R. :.\L il R <• cln l l!JOO a l 1903 conseguendo uel 1902 la promozion e a t<"•ncnte colonnello . :Yel J903 pa ssò al 1° ar tiglier i,t l<'ig. 1302 cla, fort~zz::~ e mùl l!JO(i -ebbe il Comand,) F r ancesco Marciaul. del 17" a1·tiglieria, cfa <:ampa-gna che ten ne anche dopo la. promozione a oolon n ello nel 1!)07. Nel Hl08 fu nominat o Comandan te i n 2• d ella Scuola d'applica:Zione d'artigli<~l'ÌH, e geuio e nel 1911 ebbe il Comando del 5° R eggimento al'tiglieria . Prom<> ·so maggiore generale nel l!J12 comandò l'artiglieria da campagna a Verona ed entrato in guerra nel 19lfi ebbe succcssivamcntfi iJ. Comando dcll'artigli<~rin, del V e clel X C. A. e in S(~gn it,o della 1' Ar0
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ARTIGLIERI SCRITTORI
ma,ta. 'l'eneinte gen:ei-a.le nel 1916 la,sciò il serv1z10 attivo nel 1917, e nel 1923 r:Lggiurnse il grado cli generale di Divisione nella Riserva . 1° - Puntnmento indiretto per l' nrtigllcria da campagna. (Riv. d' Art. e Geu., 1888). 2<> - Sinossi di Arte militare. ('l'ip. Pnris, T ori110, 1890). 3° - Corso di Xo½ioni d ' arUglieria (per g li uffici.1li del genio). - (Scuol:1 d'appl. art. e gen ., Torino, 1893-94).
Alessandro. - Nato nel 1855 venne nominatn sot totenente d 'artiglieria nel 1875 e assegnato al 13° R eggimento artiglieria . Tenente nel 1878 prestò ser vizio all'll R eggimenlo arliglieria e quindi al 9°. Promosso capitano nel 1 84 andò alla Dfrezione d'art igli.el'ia di Genova e nel 1887 fu trasferito all'8° R eggimento artiglierfa <la campa,gn a . Maggiore d'al'tiglicria nel 189G fn aclcletto al Comando d 'tLrt iglieria di M.an1tova, nel 1897 passò al (ì• ar tiglieria, campagna e nel 1!301 nuova,mentc all'8° Reggimen to. P1·omosso tenente colonnello nd 1902 rimas<~ all' °, nel 1903 pas ò al 14°, e nel 1907 lasciò il servizio attivo raggiungenclù poi il grado di colonnello nel 1912 nella Ri s,e rrn. ) [ AUCOM'l'r
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1° - Il ce1,,·o ,·olante ni forti di sbarramento. (R iv. Mil. Ital., 1902) .
Fig. li'.!03 l!'elice Maria ni.
:MARIANI l!'elioc. N a,l;o n el 1845 si anuolò volontal'io e fece la campagna d<~l 1866, e nominato sottote:nent,~ d'artig lieria s ubito dopo, superati i corsi della Scuola d'applicarhione d 'arti.g licriai e genio fu destinato al 4° Reggiment o f~rti.glieria. l?romos-so tenente nel 1~70 prestò successivamente servizio al 9° Reggimento artiglieria, e dal J873 allH, 6a Compagnia operai. Capitano nel 1877 passò ~~l. 14° artiglierià e poscia a Venezia , e nel 1883 fu -0esti11 ato al Comitato d'a,rtiglieria e genio finchè 111cl 1889 passò al 26° R eggi mento art iglieria d a fortezza.
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J SCRl'l'TOHI DI :l\fA'l 'l<:RlEJ Alt'l'lGLlJDRESCBEl
(1856-1919)
I>romosso maggiore nel 1889 rimase al 26° Reggimento e nel wm fu <lesthmto come insegna,11 te alla Scuola di guerra. 1'enente cololllnello nel 1896 fu comandato al Ministero della G-uena. coll'incarico di .Direttore della « Rivista d'.Artiglieria e Genio)) (15 dicembre 1896-28 gennaio 1900). Raggiunse il gracto cti colonnello nel 1900 e fu destinato D.irettore dell'artiglieria a 'l'aranto per passare quindi, Direttore d'artiglieria alhL Sper,ia e lasciò poi il servizio attivo nel 1903: 1° - Lavora7,ione dell'otturatore ùel cannone da cm. 2-l G.R.C. e dell<~ parti con cernenti il puntamento. ('l'orino, 1874). 2<> - Cenni storici intorno a lle artiglierie di grandi poten,,e. (Riv. Mil. !tal., l87G). 3° - L'artiglieria da campo in montagna. (Riv. Mii. ltal., 1882) . 4" - Le mitragliatrici. (Riv. d'_Al't. e Gen., 1884). 5° - .Lettere militari del p rincipe K1·aft Hohenlohe lngelfingen (sull'ar tiglieria). - (Itiv. d'Art. e Gen., 1885). 6•> - Esverieuzc comparative :fra due torri coruzzate a llukarest. (Riv. d'Art. e Geu., 1886). 7° - Il cannone di Collingwood e la questione delle artiglierie in Inghilterra . (Riv. d ' Art. e Gcn., 188G). 8° - La difesa delle coste. (Riv. d'Art. e Geu., 1887). 9<> - Due parole di risposta ad un avversario delle armi a cavaJ\o. (Ri.v. d'Art. e Gen., 1887). 100 - L'artiglieria da costa nella difes1:1 di Spezi.a. (Riv. d' Art. e Gen.,
1887). Jl.0
(Riv. d'Art. e Gen., 1887) . - La mitragliatrice .Maxim. 12<> - Il colonnello Pozzi (necrologia). - (Itiv. d'Art. e Geu., 1890). 13° - Della convenienza di difendere anche i villaggi nell'interno. (Riv. Mil. Ital., 1895) . 14-0 - La questione <lei cannoni da campo nell'avvenire. (Riv. Mil. Ital.,
1895).
15° - Tiro curvo o granate dirompenti? (Riv. ~m. Ital., 1895). 160 - Chi ba inventato la polvere'/ (Riv. d'Art. e Gen., 1895). 17° - Alla Rivista di Ji'anteria. (Riv. d 'Art . e Gen., 1897). 18°. - A chi affidare le fortificazioni costiere? (Riv. Mil. Ital., 1897).
19° - I f ucili che non uccidono. (Riv. d'Art. e Gen., 1897). 200 - Le mitragliatrici rispetto agli eserciti campali. (Riv. d'Art. e Gen., 1898). 21° - Effetti d ei fucili di piccolo calibro. (Riv. d ' Art. e Gen., 1898). 22<> - Il rinnovamento dell'artiglieria da campagna. (Roma, li°'orzani e C., 1898). 23° - Perchè e come si fa H soldato. (Pavia, llizzoni, 1899). 24<1 - Alfredo Krupp. (Riv. d'Art. e Gen., 1899).
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ARTIGLIIDRI SCI!I'l'TORI
25° - Di alcun i contratti per fom ii:ure di a rm i clel secolo XVII. (Riv. d'Art. e Geil., 1899). 2()<., - Artiglieria tecnica ed artiglieria combattente. (Riv. ù'Art. e Gen .. 1!)00).
2i 0 - L'fwoluzione dell'artiglieria, nel secolo XTX. (Riv. d'Art. e Gen., 1901). 2S<> - L'evoluzione della fucilieri a nel secolo XIX. (R.iy. d ' Art. e Gen.,
190.l). 2!J 0 - L a questione d f Genova. (H.iv. d'Art. e Gen., 1902) . 30'J - Per l'artiglieria da costa ù cla J'ortez½a. (ltoirw, N u ova Antologia , Fase. 727 - 1° aprile 1002).
31° - Adu a . (Pavia, Eredi Dizzoni, 1908). 112'> - Episodio della campngna dd 1866 n el Tirolo. (Itiv. Mil. Ital., 190S).
MARTET'rI Giovanni. - Nat-0 a 'l'orino nel 18'71 fu allievo distintissimo dell' Acca,d emia, militf:Lre {~ V(mne nominato sott otenen te cl' artiglieria, nel 1891; freq nentò la Scuola cl'a,pplieazione d'artigl ieria e geni:o e promosso tenente 111el 18H4 fu . assegnato ·a ll' 8" /Reggimento a,rtiglri eda da ,e ampa,g na, p,er passf;Lre poi all'artiglieria da, monta,g,ntL, pa,r tecipand,o alla spedizioiw ·inter.naz.ionale per scda1·e l'insurrezione ,d ell'isola di Creta . Nel 19fl0 venne assegnato alla 7" Brigr:Lta da· fortez½a e oomnmdato ai . là, Scuola d i guerra ne superò hrHlan · temente i corsi. Nel 1893 to.rnò a,l l'artiglie1fa da Fig . 1304 montagna, nel 1904 fu ,c:omrundato iH Giovanni M::n·iettì. servizio di S. 1\1:. alla Divisione di Chieti e pr,omosso ca pita no a scelti1 md 1905 11ndò al 23° Reggimento da campagna e quindi [llel 1907 passato nel Corpo di S. M . fu -ad,dett o prim?, al Comando della Divi.si.one di Torino e successivamente a,l · presidio di Spezia. ]Vfaggioi·e all1in.ir.io della guerra, nel 1915 fu prima, a,ct.. -detto al Comando Supremo e quindi passò a disposizione della R . Marina; promosso poc~) dopo tenente colonnello fu capo della <lifesì:l, terrestre d i. Venezia; coma,ndò quindi un gruppo {li cannoni d(~lla, mari.na nella prima, e nella quarta battaglia -
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St:HlT'l'OIU Ul
J\lr\'l'Eml J·: All1'IGLIERESCHJ1J
(185G-11)19)
clell'Isorn:o; fu in seguito Uapo di S. M. della 2, a Divisione e successivamente jn Albania,. .~ella prirnaverUi clel 1!)16 promosso colonnello, pnssò alla l" Armnta. ,come Sottocapo di ...." . }I. e n rl uornrnbrc c1el J!l17 p1·omos..;o colonnello brigaclier,~ comm1clò la lfrigatn. « i1acernta >>, e n<.'l 1918 p r omosso generale lwigadierc fn Sottocapo di S. ~L ddl'A rmata del Grappa P ll clla battaglia di Viltorjo Yeneto comandò il <·omples:=.o di a r tigliede <lella 12• Ar mata f1·,mc:ese sul nostrn fronte. Per la sna splen(lilla coll(lotla fu insignito dell a croce ,li <:twnliCJ·e clell' O/H.S. al tNupo ciel.L'offensiva Uiustriaca 111el Trentino, e di ()_Uella di ufficinle a Viltol"io Veneto menlrc pnL f'-nl Grappa ricevette .l a Croce d i gnena al Yalo1· miJib1re . Dopo la. gnena fo u1.ernliro clelJa Commissione per l e pro\"incie lrnl 1ithe e s1il'cessivmn<~nte fu rappresenl'anLe mili ta.re <lell'Jtalia 11el Comilnto illtel'Hlleato cli Versagli a e Del egato ;ill:i- Con1111ii-;sionc pennancnte della S. <1. N .: ("onsulentc mi.lilnl'e ai Oousigli e Confer<'I1½e cli Spa, cli Londra e cli P.u·i~i. )JeJ ·102:1 lasciò il set vi¼io attivo; venne posc:ia nomirnato generale <li Brigata e nel J 9::3~ gencrD.le di Divisione. CoJlaborntor<~ p1·ezioso cli quesl:1 Storia, egli, e he er:.1, :sempre l'ornlamenta.lmentc n1·tiglicrc, ·diede a,lla ùnona l'in scita d ell' Opera la su1.L aLLività, il suo appol'to e continuamenl:e H s no consip:lio sereno, sagace e ma teri a to di grande esperien¼a. Collaborò n, rrnme1·ose riviste, lL vari gi.ornt1,li tecnici e politic:i e con cm·,1,t lere di. COJl t.iunità al gionna,l e « La Stampa)) di 'l'orirno per arg,omcnLi politico-militari, ed i suoi articoli furorn> sempre avidamente letti ed altamente apprezzati. Ormai cl:1 molli a nni soffer ente e minorato ll<'lla vista 010n cei::;sò dal lnvorare, e con Btoicismo vera.mente d egno di valo 1·0::;o sol da Lo qual<! <'gli c~ra, sopportò il male, ne comprese la g-i-aYità, fatalmente crescente col tempo e non rim<!diabilc, ed miche negli ultimi suoi giorni destò l'ammirar.ione dei suoi amici, colleghi <~d estimatori coi qna,l i serenamente compiacevasi <li -rivivere gli anni lontani . di rievocare uomini e cos<' in una simtei:;i limpida1 preci~,L e spesso antivcg-gente. La, morte stronrò la snn nobile c~dstenza nel novembre J !MO : con l ni sc,o mpnrve una nobile figma di ::.ol<lato, di cit
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All'l 'lGLlillU SCRIT'XOIU
tadino e di scrit tore, che sempre ed ovunque ha, ubbidito al oomandawonto. 1° - E splora tori eci in1:onnatorl per l'artiglieri a cla campugua. (ltiv. di Ar t . e Gen ., 1897) . 2<> - l3alterie grnsse o batt erie piccole? (R i v. Mli. Ital. 1 1000). 3° - Oui<"i dn cniupagnu e shra1~nel dirompenti. (ltiv. d 'A1't. e Gen. , 1906). 4° - Pe1· l' h,trmdoue ù1,>lle batterl e cawvali. (Riv. d 'Art. e Gen., J907). fl' - A prorosito <li trna nuova tendenza. (Riv. Mii. !tal., 1007). 6° - L'artiglierlu vc:;:mlc campale a proposito dl un nuovo regol:nuent<; gerwa nko. (Hi,·. }Iii. ltaì., 1907) . 'i<> - 11 tiro indiretto d ella fucileria. (Riv. ì\:lil. Itul., l.UOS). 8° - l 'ol itica ccl Armi :ti Marocco. CL'odno, Casunova, 1!!00) . 9" - La guerra spagnola nel Mar occo. (Hi v. l\'lìl. lt.11., 1010). 10° - Trn navi e batteri e costier e. (Riv. Mii. Ita l., 1913). Jl" - La parte clc il'ltnlitl nella gr:i11<ie g uerra. (Torino, G:trubini, 101'3). 12° - Considcr a:t.ioui s ull'i mporta n11a dell'osservn;r,ione ciel ti ro 1>e1· nssic•1n11·e la maggiore ellicaci,1 di fuoco alle batterie campali e sui mezzi che possono assicurm·J.1 etl ugcYol al"lu . (R iv. tl'Art. e Gen., 1914). lil" - l~c 01;e razi o ui di sl!nrco ed il nitore d ella difesa mobile . (Ri v. MH. Ual., 1915) . 14° - Concorso clf'lle artl glierie cam(Jali legger e e pesanti nelle operazioni della guenu <li foncz¼a e moclo di utili¼za re IlCr esse In preparazione del Liro compiut a per le a r tiglieri e cli med io calibr o. (Hiv. <l'A1t e Gen., l.<}16J. t5° - ,\ rruand o l)iaz. ('l 'orino, Parnvi a , H.lilil). l(i<> - Fra terra e illar e. U contributo della i.\fo rina all'E ser cito dal g iugno a ll'ottobre J!Jlri. (T orino, S ch iOJJpo, 1034). li<> - L,1 pa r te lh:'ll'Italia nella g rand e guerra. ('l 'ori1to, Gri mbini , 19:l:3) . l\IAROLOA .An gdo. ~rit o a Mm·o Lucano (Potenza) nel 1866, per titoli (li studio f11 nominato sottotenente d'artigli.el'i.a nel 1888 e ttBsegrn1to alto S. M. dell'Arma) dopo la Scuola d i applica½ione fu promo!'- o tenente nel 1889 al 9" R eggiment o da ('a,mpagw1. Capifano Hrl Hl02 fn traBfel'ito al 23° da campa,gna e 1wl 1900 tornò al t) 0 R eggimento. Promosso maggiore nel 191.i'i rirna~e al ~0 ed ent rò in guerra all'ini7.io dell<~ ostili.tà. Pl'ornosso tenco1 l<~ colo1111ello nel lDlo e colonnello nel UHG comandò il 52° Reggimcmto artiglieria ,da camprLgna partecipando a t ut ta ln, guen n cont l'O l'Austri.a. Lni::a-iò iì servizio atLiw) dopo la guerra e nel 1926 vcmw. promosso ~encr alP. cli Brigata nella Riserva.
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SCUI'.ITORT DI J\.fATEnJID AR'.l.'IGLIEUESCHI•:
(185{;-1919)
1.v · ' l'ekrnctro italiano da campagna. (Cuneo, Tip. I soa1'Cli, 1908). 2° - Circa la co1TE!zione dell'angolo di dire11: ione nel tiro a pu ntamento ind ir<'Ho PE!J' artiglierie c:11upa li quando l'ossena!:orio è molto distante clalJa batteria. (R iv. d ' Art. e Gen., 1915) .
Fig. 130G Bfisio Marrris.
l!'ig. 1305 Angelo Marolcla.
,M:AnnAS Efisio Luigi. ~ :Naeque a Cagliari nel 1888. Alliev,J dell' Accad,e mia militare di Torino, nominato sottotenente di. artiglieria (190S) fu coi:namdato a seguire i corsi della Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio. Col grad,0 di tenente (191J) fu assegnato a,l J 9° Reggimento artiglieria. da campagna : pN~se park alla campagna libie~~ (U)12-1 9la) ed ind i (:omanclato a llc trnppe cli occupazione nel · Fisola di. Rodi (l913-1915L guRclagnanclosi una eroe.e cli guerra a l valor mili.ta.1·c. Nel novembre del 1914 superò gli esa,mi di ammissione alla ~e.mola, di. guerra. e promosso ca,pitano (1915 1 fu a,ssegmito al 13° Reggimento artiglieria, da ca,mpag,na e succ,essivamente al 37° Reggi.mento artiglieria, da campagna di nuova. for mazione. Quale com.andante delìa 6" batteria, del 37° artiglieria prese pa,rte, nell f:L grande guerra, alle azioni belliche sull'faonzo, gua,dagnandosi p~r la s ua, pt~rizia ed il suo valore una medaglia d'argeno al valore ed una croce di guerr,1. -
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ARTIGLlERI SCRI'.I'l'ORI
Dal marzo UHG all 'ap1ile 19]:7 fu addetto al Gomando del XVI Corpo cFA.rmata in Albania e s uc:cessivamente a] 1\:Ii(lli.stero della Guerra (Divisione S.M.). Ottem1e la pron1ozio11e a .m.:1ggioi-e nel 1918 e con tale grado frequentò ]a Scuola d i guerra (1920-1921) . Nell'ottobre dd 1921 fo desti nato a,ll'Ufficio operazioni dello S. }I. ; dall'otto hrc 1925 f.~l maggio 192G freq 1rnn tò l' Isti · tuto di guena marittim a e s uccessivamente (mar½o 1926) promosso tenen te colonndlo comandò prima un gruppo ,clel '7'' Reggimento pesante campale, indi un gruppo del 13° artiglieria pesante eampale (giugno U12G-ottobre 1928), fu .ins<:!gnante al1' A<:cad,erni.a navale di Livorno e suecessivamcnte a.ndò capo ufficio del Capo di S.M. genera.le (ottobre 1928-agosto 1!)33) . R aggiunse il gra,do ùi c,olonneìlo per merHi eecezionali nel J 931 e nel 1933 andò a ·coma-ncfare il 6° Reggirnento p<:!sante eampale. Nell'ottobre del 1936 fn inviato a Berlino quale Addett,l milil;are alla nostra Ambasciata, posto che mantenne anche col grado di generale di brjga,ta (19a7) : sucecssivarnente cu mandò (1939) l'artiglieria del Corpo d'Armata di Roma ,~ nello st<'SSo anno anelò Capo di S .M. di. un' Arma,ta, in Libia per indi tornare Ad<letto militare a Berlino. J'.~ stato promosso generale di Divisione nel 1940 ed in quello stesso a,nno è stato rnornina.to (( generale italiano presso il Qua,:rtier generale delle forze germaniche >>. Ufficiale studioso e distintissimo è eollaboratore ,d i vari periodi.ci militari tra cui. la « Cooperazione delle Armi>) (Ri vista della Seuola, mi.li.tare di Civitavecchia)1 della « R ivista 1\fi.litare Ita,liana )) e ddla (( Rivista d1 Artiglieria e Genio)), e cl.a,l le sue pubblicazioni fu larga.mente attiI1to per la compila zfo(lle cl.i questa Storfa. Fra, i suoi lavori ricordiamo : , l" - Evoluzioni dell'impiego clell'artigliEiria durante la guerra. (Roma, Stab, l:'olig. ArnIDinist n 1z. Guerra, 1923). 2° - Tl caunone di fanteria. (Riv. cl' Art. e Gen., 1925). 1:l'J - P anorama tattico 1930 (La.voro che ottenne il 1° premio nel concorso indetto dal Mi nistero della Guerra per l'anno J.930). - (Riv. Mil. Ital., 11)30) . 4° - Orientamenti attuali della I)reparazione militare. (Roma, A.N.U.C.I., 1931).
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SCRlT'l'OIH DI MA'l'lèlHB AWl'!GLTEHESCilD
(1856-1919)
T/nrtiglicria genuunica. (Riv. d'Art. e Gen., 1932). Sabotino. (Roma , Min. Guena, Com. Co.i:po S . M. Uff. Stor., Hlo-'l) . 7"' - L'impiego dell'arligliel'ia (lm·antc hl gucrrn e le tendenze attuali in Germ:mia. (Riv. <l'Art. e Geu., HJB3). 8° - Alcuni problemi (l'artiglieri a. (Riv. d'Art. e Gen., 1934). 00 - .l capisaldi clell'im piego dell' art iglieria nelle n uove (< Norme per il combatLimento d ella divisione». (Riv. d' At't. e Gen., 19iì(i). 10° - La conLrobaLteria nella guerra d i movime11to. (H.iv. d'Art. e Gen., 1936). 11° - L'art iglieria anno XJV. (Riv. cl'A1:t. e Gen., 1936). ;jo -
G0
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~{AURO Prosp~ro. Nato a Garessi.o (Cuneo) nell'anno ~-858 e superati i corsi delF Accademia, fu nominato sottote nente d'artigli.e1'ja nel 18'79. Dopo la Scuola d'applicazione fo promosso tenente nel 18Sl al 3° Reggimento artiglieria -éh campagna ~ 01el 1883 fu chia,mat o alla Sc uola militar<.~ di M-o<l-c~na quale insegnamte al Corso speeiale dc.i sottufficiali dn;_l 1883 al 1887 per Armi -e 'riro, Materiale d'a,rtiglierhe suo impiego. Pr,ornosso <":apitano nel 1887 prestò per due anrni .servizio al 14° Reggime.11tl1 da fortezza, e <~osta e nel 1892 fn trasfe rito nel 19° cfa campagna,. Nel 1895 partì. volontario per l' Afri ca rimanendovi fino i:Ll 1897, e rientrato in Italia, tor11ò al 19° artiglieria. 1\11.aggiore nel 1901 fu d-e stinato nlla 2" Brigata da {;Osta., passò quinèli a,l 2" RegJl'ig. 1307 giment-o da, eosta e nel 1903 al Comando Prospero Mario d'artiglieria, dn, campa,gna in Firenv~ per passare poi ne.I. 190G n1 r RegQ;i me11to da, eampagna ove rimase anche dopo il 1907 alloreht> fu promosso tenente colonue110. Nel 1910 fu eomamlato al Corpo di. 8- M. <~ fu inviai,) <.;Ome nostr-o A.clcle.tto militare in Turchia ove per l'opera spi,~ gata meritò uno speeial(~ encomio per i servizi resi durant~ la guerra italo-turca- Iniziata la gnerra tornò in Italia e ftJ mandato come Addetto milita,rc in A tene, veneùdo poscfa
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ARTIGLIERI SClU'l'J:ORI
chiamato a StampaLia ed incaricato di una missione che compì nel modo più lodevole ottenendo uno speciale elogio dalla R. Marina. Durante la guerra greco -turca venne nominato rappresentante dell'Esereito italiuno e seguì cogli altri ufficiali esteri le operazioni belliche. Promosso colonnello nel 1912 rientrò in Italia, ed a,s sunsc il Oomanclo del 19° Reggimento t1rtiglieria da. campagna. Poco tempo dopo fu inviato a rappresentare l'Italia 01ell:t Commissione delimitatrke delle frontiere albanesi, ma nel 1914, sospeso il funzionamento di tale Commissione in seguito allo scoppio della grande guerra, rientrò in Italia e fu inviati) a ~l'erni a f.ormare il nuov,o 33° Reggimento artiglieria da campagna, col quale entrò in guerra nel 1915 nella zona del Gordevole, distinguendosi particolarmente nell'azione contro il Porte << Corte)). Promosso maggim-e generale nel 1915 comandò l'artiglierhL <lel II O. A., e nei primi ·mesi del HllG fu nuovamente nosteo A<ldetto militar<~ a 001-.fù. Nel rn1s, finita la guerra, rientrò jn Italia e poco dopo lasciò il servizio attivo vene.ndo poi pro mosso generale di Divisione nella Riserva, nel 1923. Collaboratore di quei:,ta Storia., il gcn. ~farro fu so..vratutto prezioso cot1sigliere e incitatQre. l" - Lezioni di Armi e Tiro agli Allievi del corso speciale della Scuola di Modena. (1884). · 20 • Le1>.ionì di Materiale cl'm:tiglier ia e suo impiego agli Allievi del corso speciale della Scuola di Modena. (Ì885). 3° - Conferenza di presWio. (Perngia, 'l'i.p. Perugina, Hl07). 4" - Impressioni su terre e popoli. d'oriente. (Memori a, 1019).
l\fARRULLmR EmiJio. Nato a Capua, nel 18:'iG ven11<.~ no mim.a.to sottoknent<~ del . genio neL 1879 e dopo av(~' snperato brillantern.oote i corsi della. .Scuola d'applfrazione d'artiglieria (-\ genio fu promosso tenente nel 1881 e destiùa.to al 2° Reggi.mento genio zappatori. Nel 1884 fu trasferito alla Direzione del genio in Toriino ove frn, l'altro ebbe il compit,o di progettare Ja caratteristica fa.,c ciata, della Scuola d'applirazione t utt'ora esistente all'angolo delle Vi<; Arsenale e Al'civescovado.
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SCRI'1'T0HI DI ~A'1'8RlE Alt'l'WLIERESCHN
(J.85()-1!)19)
Kel 1885 passò al Collegio militare di :Mila,no come u:ffidafo di g·o verno e Inseg1Jantc di Disegno, e promosso capitano 111el 1887, andò alla, Dir<~zione del genio di Bologna e quindi fu inviato a,i lavori di Porto Corsini. Nd 1888 passò alla Dire½ione clcl genio ulla Spezia, ove oltre an'ultima:r.ionc di alcuni Forti <~ <1ella torre corar,½ata Umberto I pl'ogcttò <~ diress<-\ la, costruzione ,cll:'l l•'orte a Monte Bastia.. Dopo quattro anni e <ioè nel 1893 passò alla, Dire:r.io ne di Bini e fu dista,cca to a ~l'aran l:o per progettare e costruir,c un'analoga torre <:.orazzata eh<~ fu p<.li la, Vittori,, Emanucl(~ Il. Rimase a, '.raranto fino al J!JOl e fu quindi. poi. trasferito a,l la Bri gata specialisti (aerostieri) in R,oma, :fì.n . <.:h<~ promoi'iso ma,g giore nel 1!)02 torn~ì al 2" Reggimento e n<~l 1904 pnssò a .ll;.,1 Scuola d'applica0i.one cl'a,rtiglic1fa, <~ g<~Fig. 1308 n io come Direttore d'Istruzioni pra,tiehe Emilìo Marrullier. ed insegnante di. Architettura militare dal 1904 al 1911, permanendo .in tale posfaioo1e anche d{)po la promozi<.lne a tenente colonnello n el 1908. Nel 1911 fu trasferi to al Reggimento ferrovieri e promosso colonnello nel 1912 andò Dil'ettore del gonio a Milano par tecipando come rcla,tore a vari.e importanti Commissioni. d 'inchiesta e d i studio. Fin dall'inizio della guerra del 1914, vc~nne incaricato dal Comando Supremo per la provvista, di va,ri materiali specialmente ferroviari; nel 191G fu promosso maggior generale <.· destinat,o al Coma ndo del genio ·<li Torino, :f:inchè, finita la guerra, lasciò il servizio attivo nel 1918 e nel 1923 fu promoss<, generale di Divisione nella Riserva,_ Ufficiale studioso e colto, tngegnere milita.re, geniale e compet<~nte, im;egnante ascoltato, CO!Jlferenziere e scrittore antorevolc collaborò in varie r iviste tecniche di irngegneria · su molti argomenti tecnici.
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AR'.L'IGLIIDRI SCRI'.Lv.rorn
1.0 - Studio di ponti scorrevoli per le interrnzioni stradali e nelle fortiflca.:<lioni. (Hiv. d'Art. e Gen., Roma , 1890). 2<> - Studio di casaruatte corazzate. (Riv. d'Art: e Gen., Roma, 1904). 3° - La corazzatura m inima delle casa matte girevoli. (Riv. d'Art. f: GBn., Roma, 1913). 4<> - II mortaio cli grosso calibro e le fortifiçar,ioni dell'avvenire. (RiY. d'Art. e Geu., Roma, 1914). 5<, - Circa un'osservazione fatta a. proposito di uno studio cli cupola pesante. (R1v. <l'Art. e Gen., 1916). 6° - L'arco di ugual r esistenza e la sua applicazione ai ponti. (Riv. df Art. e Gen., Rom a , J!.J3l). 7° - Sulla <leformazione dei cilindretti di metallo malleabile impiegati per valub:ire la potenza degli esplosivi. (Riv. d'Art. e Gen., Roma, 1.034). 8° - Guida pratica per la çostruziom~ degli edifizi. (Pubblicazione ripetuta in sei edizioni, U11ione Tipografica '.l'orincse, 'l'orino, Hl00-1908). 9<> - Architettura. (Enciclopedia Garuff.3, u nione '.l.'ipogratica Bditrice Torinese).
MASCARIDTTI Francesco. - ~ato a Pin.nello nel 1862 fu nominato .sottoteneJ1te -d 'artigliethL nel 1883 e superati i cor:,'i della Scuola, ·d'applicazione d'artigliel'i.:t e g-e nio venne promosso tenente nel 1883 e assegmato al 9° Reggimento artiglieria,. per poi passare al 21"' e successivamenk al Comando d'artiglieria -da campagn,t in P.iacenza,. · Promosso capitano nel 189G anelò a, prestare servizio successivamente al 21 ° I--teggimento a.rtiglieria, da campagna, poi l<'ig. 1309 al Ministero della, Ouerr,1, a,l 13"' Reggil!'rancesco Mascaretti. mento arti.gLieria ed indi a.I La,horatorh• di precisiorne. Promosso maggiore nel 1910,. pa,ssò nel I··tuolo tecnico e fu -d estinato a,l la Pabbrica -cl'a,rmi di 'l'erni, nel l 913 fu trasferito al La.horatorio pirotecnicc <H Bolog·na e nel 1915 fu promosso tenente colonnello, ra,ggiung-endo il g-r.ado di colonnello nel 1916. Dopo la guerra la.sciò il senizio nt.Uvo e fu promosso maggior genera.Je di s.rtiglieria nel 1923 passrundo poi nella Riserva.
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SC l( I TToH!
DI ;\l.1'1'1•:nrn ,lll'l'TCLI8HP.S CIIE
(1856-1919)
1° - F'ra:t.ionarueuto <hill'::ntiglieri:i cla campagua a tiro r:iplclo in piccole: 11nl tl'l. (RiY. (l"Al't:. e Geu., J!l03) .
1\L\sCARl: CCI Giuseppe. - Nato nel 1, 7 fu allievo del Co1legio militare di Roma e cleH' Accademia militare <li Torino e nominato sottotenernte d'artiglieria nel 1898, t1opo aver s uperato i cor~i. delhL Scuola d'applicazione fu promosso tenent'-· nel 1900 prc.'tall1do snc:ccssivarn<>nte servi?.io all'8a Brigata artiglieria da. f.o1·tezza, al 3° m-tigliel'ia da eampagn a nel 1903, ecl: alla, Scuol:.1: d'npplica~lione d'artiglieria, e genio da,l l!J07 ill 1910 come insegnante <li )focca.- r nka, appli.calf~. Promosso capita1110 a I scelta nel 1910 a11-clò :l 1 9° artiglieria -cln tnmpagna, voi nel 19J2 passò al 2" Reggimento pesante campale, (llel 1913 fu comandato all' Officina, di -costruzioni -cli al'lip:li-e ria di 'rorino pe1· .frequentare il Co1·so Superiore Tecnico d'artiglieria, e ueJ 1914 tornò al 2° pesante campale. Maggiore l!lel 1915 partecipò ttilla gran Flg. 1310 dc guen a oomc Comandante di Gruppo Giuseppe i\fascarncci. ucl bic;nnio 1915-16 e nel luglio 1916 fu co11w.11dato a:ll'Officina di costl'uzione <li at·Liglieria cli 'forino ricoprendo la, ea.rica cli Vicedirettore. Promosso tenente coionnello nel 1917, passò nel Ruol<> tecoùco nel 1920 e in tale anno consegui alla Scuola del Va1G11tino la laurea in ingegneria a pieni voti assoluti. Dopo lu. guerra prestò se1·vizio all'Officina, costruzioni cli. artiglieria ùi Torino fino al 192G: lasciato quindi il servizb attivo ragginnsc il grado di colonnel1o nella R iserva, nel 192!l· e fn proinoss-o maggior generale d'artiglieria, nel 1935. 1° - Calcolo rapido cli ferri profilnti sollecitati simultaneamente a flessione e tensione. (Ri,·. d 'Art. e Geu. , 1914-1916). 2<> - Calcolo <li ponti occasionali per artiglierie ~ carreggio. (Riv. d'Art. e Gen., J.917). 8° - Il fonrnmento del miglior rendimento nello. tubatura delle artiglieri.). t.-sisleuti. (Riv. d' Art. e Gen., 1918).
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All':rIGJ,ll!)Rl SCIH'I·ro1u
4° - L'influenza della tensione longitudinale nella r esistenza trasYersale delle artiglierie tubate. (Riv. cl' Art . e Gen., 1921). 5-0 - Una dimostrazione di u na fonnula fondamentale di balistica interna . (Riv. d'Art. e Gen., 1925) . (i0 - Tubatura delle artiglier ie con tubo foder a a forzamento negativo. (R iv. d'Art. e Gen., 1:)25). 7" - La distribuzione delle tmnperaturc nelle bocche da fuoco durautP. lo sparo. (Riv. d'Art. e Gen., 1926) . S<> - Calcolo ra.pido clellu r esisteuza di un a bocca da fuoco cerchiata. (Riv. d'Art. e Gen., 1931). H<> - Calcolo rapido cli ferri prnfilati sollecitati simulta neamente a fles s ione e tensione. (Vol. lI, Riv. d ' Art. e Gen., lùl.G). 10<> - Soluzione del problema princivale cli r esistenza d elle artiglieri~. (Riv. d'Art. e Gen., giugno 1939-maggio 1940).
MASINO Leornc . . - Nato a 'l'orino nel 1855, distingnencl.osi. com.e allievo dell'Accademia militare fn nom in ato sottotenente d' artiglieria ~ml 1874 e assegnato al. · ·······.--··. ···1 l'll-0 Reggimento a,rtiglicl'i·a. venne co, ! m:u1dato a freq1,i<mtar<~ i corsi ,cleUa .-.; 1 RC'.lìola. <l.'applicazione d'artiglieria e ge · nio che egli s nperò pure lwilhmtcm.en t e. Promosso tene11tc nel 1877 fu dt~stinaLo al 5° Reggimen to a rtiglier:if:L e passò pokcia a prestare servizio presso il Comando d'artiglic1'ia di T-o rino. Capitamo nel 1882 tomò a.J. 3° R eggimento poi nel 1883 · fu trasferito a.lla Seuol,\. cli applic:azioo1e d'artiglieria. <~ genio ove da.l 1883 ,1] lS87 fu insegnan te ·di. Mac· .b'ig. ]311 chine. Yel 1887 torn1ò al 5° Reggimento L eone l.VIasino. artiglieria, nel 1888 fu com,:tndat o alla, Scuola Cei11tl'a.J.c di t ir-o ù' a,rtiglieria. nel 1890 tornù al 5" Reggim.011 to e nel 1891 fu nuovamente <:,hiam.ato come i nseg,nante di. Meccanica applica.ta ~Llh1 Scuola d'applica,zione ove rima.se fi1110 ana. promozione a ma,ggiore nel 1894, dop<> di che fu tra..sferilio al 19" Reggimento artiglieria da campa,gma a F irenze, morend.o ivi nel 1895. 1° - Corso di Macchine. (Scuola d'applicazione d 'art. e gen., L itogra f . n m a no, 'l'ori no, 1883-84) .
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SCRf'l'T'Oltt DI MA'.rl!:Ulill ,rnl'IG L!ERESClirn
(1856-1919)
2<> · CoJ:so d i Il:lncd1ine. (Scuola d'aPlilicazione d'nrt. e gen., LitograJ'. a Ulano, 'l'orino, 1886-87). B0 - E lementi di Meccnnica a pplicata (in collaborazione con Iklvedex-1 Enrico). - ('l 'orino, Tip. Cami.lla e Dertolero, 1887)
1\fASSATOLI ltalo . - Nato a, Cuneo nel J.890 e compiuti gli studi classici a Torino ed a Alessandr ia, frequentò il biennio di ingegneria alla Scuola di T orin o dal 1910 al 1912 superando egregiamente tutte .le prescdttc prove di esame sicchè nel 191:3 potè essere ammesso a l :3" corso d.ell' Accademia, militare ed essernclo asseg.nato al 2° Reggiment o cla rnonta,g na frequentò con successo il 1° corso ·della Scuola cFappli · cazio(l1c d'arti.gl ieria e genio nd 1913-H . N omiuat.o sottotenente d' artiglieri.a n el. Hll:3 fu promosso t enente n el 1H15 e quiu cli capitano nl principio <lel mm veiwn <lo !lc>stinato come aggiunto alla R. A(.; caùPmia militare! per l'.insegnarnento di ::Vfo t-c• l"ia Je d'artiglieria . Dal 1!)15 al l!Jl8 p1·ese patte a.Jìn gnertf~ italo-a,nstriac a, r i.n:rn,11e11clo in zona di gnena fiuo a,l princip io <lel mm, arl clel.to a r,eparti operanti d 'artjglicria <la rno.n tag1w , <la campagrnL e cl' a,ssedio : eo l?ig. J3l2 m a nclò i11tc~rj11 a lmeute il compl<~sso lli arItalo l\:fassaioli. t ig li erfo <lel Monte Grappa,, fu nffieia l,; addetto ad un Raggn1ppn,mento d'asse elio e coma,ndato aJ Oomarnlo d'artiglieria della 4a Armata . Per l'nzione da l ui SYolta. durante 1a guerra ebbe la, Croe(~ cli gnena n.l valor rniliturt', e rien t ranclo nel 1919 fu aggregato eom.e <'apitano al Servizio Tecnico e addetto all'Ar&male di. 0ost.ru7,i one cli ~l'orino, rimanendovi a nche dopo la, promozione' a, maggiore ottenuta nd J 926. Freq11entò quindi il 5"' corso bi.e nnale superiore t<~cnico svolto in 'l'orino s11pc~rando egregiamente tutti gli esn,mi preseritti e venne qnin di nomina to aggiunto per l'insegna.mento della Metallurgia, e Te.eo10logia. al Corso superiore tecnieo e a,d altri Co1·si s p cc\ia1i per Capi officina, Capi a.rmainoli e macstrn nr,e in genere. -
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ARTIG LIIJ)R! S CIH'l'l'ORl
1\' el biennio 1923-24 c;ompJ.ctò la Seuola, d'applicazione di a,r ti.gliel'iiL e genio frcquen tancl:o il 2° corso e permanendo sempre agli Sta.bili.menti d' a,rtigliei-ia in 'l'orino, nd 1933 V(~nn1! definitivamente as::-egnato al S.ervizio Tecnico e promosso tenente colonneilo nel JD34 fn destina,to come vice-direttore al· l'Arsenale di 'rorino. Nel 1936 fù tra.s ferito come vke-direttot{~ a.I R. Proi,e ttifido di Genova, ov0. r imase anche dopo il 1938 al lorc:hè fu p1·omosso colo,nnello. In ta,le carica, diresse non solta,nto il predetto Stabili.mento ma lo ricostit uì e riorganizzò cornpletnmente pe1· accrescerne hL produzione. Diresse contern · poraneam(~nte Uffici e Commissioni di collaudo della Spezia e di Comigli.am.o Ligure, eostitu1 la prima, Commission e tee nica Armi e Munizioni per il Piemonte, Liguria, Jtmilia e 'roscana, fu ufficiale di collegamento presso la R. Marina alla Spezia ed ebbe importa,nti missioni all'Estero quale Delegato del Ministero della Guerra a Parigi n el 1929, i:n Belgio, 1.11 Inghilterra e Sviz:i:-era nc~l 1930-31, nU<>vamente a Parigi nel 1937 e in Germania, nel 1938. Numerosi ed importanti sòno gli scri.tti, gli studi, le Relazioni ed i Rapporti compilati dal Ma,ssaioli e pertanto della, massima, parte ,d i ,essi nou ha pot nto essere :fatta la pubblica.zi:one perchè riguardanti argomenti tc~cnici <li caratt<~re riserva,t-0- CoJlaboratore di q nesta Storia clell' Artiglieria ItaJfana, i1 ~[assaioli died·e il suo pre7,ioso e competente apporto in molteplici sottocapitoli tecnici : fu un entusiasta di quest,=t iniziativa e fin dall'inizio cl.elFOpera eseguì ricerche numerose ed esplora;i;ioni difficUi e lunghe riuscendo sempre ad ottener,~ quanto a lui si co1n1netteva di ritrovare, nella certezza chf~ colla sua tenaci.a il risultato sa,rebbe stato sicuro. Morì stoicamente~ alla fine del 1940 in seguito alle gravi ferite riporta.te nell'esplosione cli una bomba, ,cl.i aereo nemi.co inesplosa e al cui ricupero ed esame egli era stato incaricato. Com<~ ben scrisse la Direzione superiore del Servizio 'l'ecnieo . Italo l\fassàioli fu vittima di guerra sul fronte interno : a lui ci inchiniamo rever-enti, e ancora e sempre, e sempre e dovunque affermiamo altn.mente che in tutte le specialità {lel1' Arma nostra vi è gloria per tutti perchè per tutti e pe1· -0g·nuno è comandamento « sempre e dovunqùe )). -
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SCRITTORI DI MNl'ERIE AWrIGLIEHIDSCHrn
(1856-1919)
19 - Conferen,,e tecniche agli ingegnerì di Milano, ~l'orino, Rom a, Napoli e Genova - 193(>-1940. 2° - Sinossi d el cor so di lezioni <li preparazione tecui<:o-ruilita re al Sin dacato ingeg-neri di Genova . (Genova, giugno, 1H3H). 3° - Conferemie tecniche tenute a'i Sindaeati ingegnùri di Milano, Torino, Roma, Napoli, Genova sulla Produzione dei proietti ,chl cannone - 1036-1940.
MA1'1'ElI Alfonso . - Inizi.anelo la narra.z~one hio-bihliografi.ca degli artiglieri di questo nome, è doveroso rilevare che essi appartennero ad uorn, ,cli quelle famiglie che, - come i Clavarino, i Cordero} i Cugia,, i Da,bormicl2,, i Quaglia e parecchi altri, -=- il Piemonte prima e l'Ita,li·a poi <Ìieder,o tra,dizio:nalmente e continuafamente all'Esercito i loro uomini. Alfonso ~fottei figlio del colonnello d'artiglieria Gabriele· 01acque a Pisa nel 1867, fu a,llievo del Collegio militare r1 i Milano dal 1879 al 18S3 e quindi allievo di.Btintissjmo dcll' Acca,demia dal 1S83 al 1886 e V(~nne nominato sottoten m1te di a,rtiglierii:L nel 1885. Dopo aver frequen tato hL Scuola, d'applicazione cl'arUglicria e genio fu promosso tenemte nel 1888 e assegnato al 4"' Reggimento artiFig. 1313 . glieria, per passare poi nd 1891 come AlfOllSO ì\1,lttei. insegmante cli. Materia.le d'artiglierin. (Parte II) alla S(mola d'applicazione d'i artiglieria e genio, e successivamente 01el 18!.>G, assegnato all,l 7• Brigata da for tezza, iniziò i corsi de11a Scuofa di guerra. Promosso capitano nel 1897, t rasferHo a1la, Direzione di artigUeria di Torino ·c ontinuò e compì brillantem<~nte i corsi. deJJ a Scuola. di guerra,. Nd 1899 tornò alla 7• Brigufa da fortezr.a e fu quincl.i comandato temporaneamente al Comanòo del Corpo di S . M. ·e 1ml 1900 addetto al Comando della Divisione militare di A1essandria; passò poi a clisposizhme (le} Ministero della. Guerrà e :nel 1901 tornò alla 7" Bl'igata da fortezr.a. Nel 1902 pass0 al 1° Reggimento ,da fortezza e nel 1903 fu trasferito ne1 Corpo di S . :M. e destinato al Ministero
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ARTIGLIERI SCRI'l'l'ORI
della Guerra,. Promosso ma,g giore a scelta nel l" a,rtiglieria da, fortezza nel 1908, nel 1910 passò al 6° Reggimento da for· tezza, e trasferito n uovamente a1cl Corpo di S. NJ. fu nominai:() Capo di. S. l\L della Divisione mtli.tare di Alessandria. Nel 1911 ri.passò al Comando del Corpo di S. M. e fu destinato alla S<mola di guerra, come insegnante tit olare rima,nendovi amche <lopo la promo:d.one a, ten. colonnello ottenuta nel 1913. Ool,onncllo <li S . M. nel 1915, la grande guerra lo ebbe al fronte fin cla.Jl'inizi.o delle ostilità ed in guerra egli eblw modo di fqr rifulger<~ le sue eminenti qualità milita,ri. Nel l'a,g<>sto del 1916 con l~ funzioni di gra,do superiore comiindò la, Brigata « Ancona. )), ma, prece,dcntemente comandando la er,oica Brigata « Sassari )) rlportò lUl[;~ gloriosa ferita nel combattin1<~nto èli Casera Zebio, <~ per le azioni. svoltesi i111 Val d'Astico , Val Posim1, e Vallarsa fu decorato deìla Ur-oce di cavaliere ddl'O.ì\'LS .. Nominato maggior generale nella, prim.a,vera del 1917 rimase al fronte tino al tc~rmine della gnena làsciando poi il servizio attivo alla, fine élel 1919. Nel 1923 gli fu confe1·ito il grado di genernle di Divisione e per la, smt profonda comp<~tenza, richiamato in servizio gli venne affidato l'insegnamento della Balistica interna, aria Regia Accademi.a militare di T,orino. Nel 1925 ve,rrne iscritto nellf.t, Riserva, e promosso generale di Corpo d'Armata. nel 1928, dal 1924 .f:Ll 1929 continuò l'illuminata sua opera, di insegnante per i Col'si superiori tecnici. cl' artiglieria. Soldato valoroso, artigliere competente, stud.ioso ed ap . passi.onato eultore cli sci.ea1:re esatte e -ù i materie tecniche, egli costituisce oggi ancora mna delle personalità, più spicca.te del1' Ar tiglieria I ta,J iana. 1° - Raccolta di dati e formule oceorrcnti per il progetto di una bocca d a fuoco. (Litogrnf., 189/1-$14) , 2° - D<~lla rigatura <ì elle moderne artiglier ie. (Riv . d'Art. e Gen., 1894). i>,<) - ·Della l'icerca app1.·ossimata <lel centro di gravità di bocche da fuo<.•-> e d i proiettl in studio. (R iv. d'Art. e Gen., 1894). 4° - Materiali d ' artiglieria . ('l'orino, 8cuola d'appl. art. e gen., 1894-95). 5° - Del progetto di bocca da fuoco. (Riv. d'Art. e Gen., 1895). 0° ~ ÌVIisura delle pressioni di una ea rica esplo,:.iva con manometri t!. Ur)llà, (Riv. d ' Art. e Gen., 1896).
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scnrivIORI Dl M .\1'1,RIID .">ll'l'!GLi lsRESC_IIlli
(1856·1919}
7" - Cakolo e mis ura delle azioni <legl.i esplosivi. (Riv. d'Art. e l)eu., 1896). 8°. - Della wstru:done dei carri militari del vrof. Kaiser. (Hiv. d'Art. e Gen., J.806). !J0 - Dell'intluernm delle earntterislkhe d el grano <li polvere sulle velocità ini?.iuli e sulle pressioni. (Riv. d'Art. e Gen., HJOO) . .100 - Dei p archi <l'artig lier-ia da campagna. (Riv. d 'Art. e Gen., 1902). ll.0 - Della prntic:a dete1·ruina½ione dei momenti d' inerzia di un corJ)o (in c:ollaborazione col tenente del genio :t\o!Jili). - . (Riv. d'Art. e Gen. , 1H02l. 12'> - Cavalleria n ella guerra di fortezza. (Riv. <li Caval., 1003). 13'0 L'impiego dell'mtiglieriri. nella guerra cl ' assed io ~\ la specia lità del1' adig.lieria da fortezza . (Riv. d'Art. e Uen., 1904). 14° - 11. comando dell'artiglieria ne lle gi:andi unità d i guerra . (H.iv. d i Ar.t e Gen., 1905). lfr" - L 'isLruzione sul tiro e l'istruzione taLt ica per l'artiglieria da campagna e a cavallo. (R iv. Mil. ltal. , 1005) . .16° - Del t iro d' assedio contro bel·sagli coperti. (Riv. d'Art. e Gen., HJOfi). J.7° - 11 .seni¼io delle comunic:M:ioni 11ell',1rtiglieria <la forte?.½U . (Riv. d i Art. e Gen., l906). 18° - Anc:or a ddl'Ist1·uzione su l tiro e tattica per l'artiglieria <la cam .. pagna e(l n cavallo. (Riv. ;\Hl. Ital., l!JOG). lù0 - Alcu ne idee e proposte dn:a lo .sludìo <.!elle fortiflcazion i. (Riv. Mi i. Ital., 1907). 20° - Il trasporto del tiro nel caso di bersagli cover t i. (Riv. ·d'Art. e Gen., l908) . 21° - n r egolo c:alc:olalorn d elìa eorre.:ione lii convergenza. (Riv. d'Ar t. e G~n. , 1908). 22<> - Del goniomet;:o d'n,;seclio e del cerchio di pnntanì<~nto. (Riv. d'A r t. e Gen., Hl09). 2,3<> - Ancora del t rasporto del t:iro in caso di ber sagli coperti. (Riv. di Ar t. e Gen., 190!)). 24" - Influenza d el terreno sulla sti ma dei risultati del t iro a percussione. (Riv. d'Art. e Gen., l912). 2fi0 - Delle fortificazion i alpine. (lUv. d'Art. e Gen., 1912). 26° - La scorta dell'artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1913). 27° - Del tiro (]dl'm:tiglieria al di sopra di trnppe amiche. (Riv. cl' Art. e Gen., 1914) . 28° - Operazioni per il passaggio di viYa forza di unn li nea fluviale inguadabile. (Riv. d'Art. e Gen., 1914). 200 - L'artiglieria a cavallo nel combattimento di cavalleria . (Riv. ,Ji Art. e Gen., l.914). 3()0 - C:ostru7,ioni d'artiglie1:ia - T esto (l'arti 1•, 2"', 3"-, 4•, 5•, (,•) - 'l'avole grafiche - Tavole numeriche - Appendice. (Tip. Gili, 'l'orino, 1925-26) . 31° - Dell'autoforzamento od au toc:ercbiatura. (Riv. cl' Art. e Gen., l9261.
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AJt'J:!GLlrnRl SCRI'.l:l 'ORI
32° - Balistica iu terna. Dispense compilate per il corso superior e tecnico d'artiglieria. (Torino, 1928-29). 33° - Della maccanica delle spolette. (Edito dalla R iv. d'Art. e Gen., 1930) . 34° - Degli equilibratori. (Riv. d ' Art. e Gen., 1930). &3° - Calcolo rapido della resistenza di una bocca da fuoco cerchiata. (Riv. d'Art. e Gen., 1931). 36° - Delle resistenze d i rinculo in un sistema ù i freno ric;uperatore. (Edito dalla Riv. d'Art. e .Gen., J.032). 37° - Iln riccntri e pesi degli affusti moderni. (Riv. d'Art. e Gen., 1932). 38° -. Determinazione rapida del peso e della posi:tìone del bal'icentro e dei momenti d'inerzia di un proietto in studio. (Riv. d 'Art. e Gen., 1H36). 39° - Considerazioni cir ca la balistica e lesioni delle armi <la caccia ù circa le perizie g iudiziarie. (Riv . d'Art. e Gen., 1937). 400 - Della f orma del grano di polvere e della funzione d i forma. (Riv. d'Art. e Gen., J.937) . 4J.0 - Calcolo e misura delle azioni degli esplosivi. ('rip. Voghera, 1806). 42° - Procedimento per lo studio del progetto d i una bocca da fuoco cou relativo proietto !:..'<l affusto. (Litogr af.). 43° - Costi:uzioni d'ar t iglieria. (Opera finora inedita da servire per H corso superiore tecnico). 44° - Estratto dl balistica inter na. (Oper9, finor a ineòita).
lVL<\'l"'l'EI Emilio. ~ Di questo preclaro artigliere già si è precedentemente parlato a più riprese e sovratutto, come P residente del Comitato d' artiglieria, e genio, nel Capitolo conoerinente la cronistoria del Supremo Consesso. Qui ricordandolo doverosamente anc·ora, vogliamo ricorcfare con lui i suoi fratelli, artiglieri tutti valorosi e <legni del geloso retaggio di cprnsta antica fa,miglia ,o riginaria dell' Astigiano . La Storia, che è pur sempre la grande Maestra della vita, ha il preciso dov,e re di additare a.i giova111i la via da seguire, agli. artiglieri ·delle nuove gèncrazioni le virtù dei nostri maggiori, faro e guida per continua,re la tradizione gloriosa della nostra Arma. l\fattei T:!}milio (Mauro) nacque nel 1825 in Saluzzo e enh~a.to giova,nissimo all'Accademia, militare di Torino, tne uscì col gra,do cli .sottotm1ente ,d'arti.glierfa nel 1846. Promosso luogotenente, dopo la Scuola complementare, prese part-0 a.lla, campagna 'òel 1848 assegnato alla 4a. batteria di battaglia riportando la Menzione onorevole nell'azione sn -
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s c n1·1·1'0Rf DI MATBRlE ,\l!TIGLII:rmscHm
(185G-1919)
Peschiera. Nella campagna del 184!:l con la 2" batteria da posizi,onc (Div. Bes) combattè ne] mar,-,0 alla Sforzesca ed a Nova.ra 111.{~ritandosi una pi·ima rneda,glia d'argento al va,lm· mHitar<~. Alla, battaglia, cli N·o vara si trovavano i:n lin~a altri due suoi fratelli : .il capita.no Giuseppe comandante la 4" bat teria da, posizione (DiY. Duca. di Genova) etl il tenente Gabriele della P batteria, (l a battaglia (Div. Dnca di Savoia mandata in rinforzo al1a. 1.a Div.): il capitano . Giuseppe lottò
Gabriele
G iuseppe
Emilio
] 'ig. 1314 - Gli a r t iglieri della famiglia JYfattei.
er,oicame.nte alla Bicocca e, ferito a morte, vi lasciò la, vita e allt~ sua memoria fn assegnata la medaglia d'argento a,1 valor milita.re. l\fattei. Gabriele, padre <li Alfonso, era nato a Saluzz.o nel 1822 e nominat<> sottotenente dopo l'Accademia militare di ~rorino, :fn promosso· ternmte e prese parte alla campagna, del 1848 con la 2a batteria a cavallo a ssegnata, alla Di'dsione di cavalleria, r iportalild·o la Menzione onorevole al val.or militar!:: per l'azion~ di Sommacampagna del 24 luglio in cui oomandò la l" mezza-batteria. Con lo stesso graclo fece la campagna del 1849 e p~rtecipò ai combattimenti del ma,rzo l't Mortara ed a Novara.. Promosso capitano subito dopo, comandò la -
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AltTIOLHJIU SCHI'!'l'ORI
6" batteri a da baltnglia e q uiudi fu :1dctto al R eggimento opera,i.. Maggior-e nel 1839 conuu1.dò una Brigata dd 6° R eggimento da, -campagn n, alla guerra, ,di quell'anno e, p1:omosso tenenfo oolonnello nel 1 'GJ , pas8Ò al i:i R eggimento nrtiglieria. Colon nello n el 18G3, fn destinato al comando del 7° Reggimento :t Pi sa, e v ell,1, tam p,Lgna del 18G6 1·cssc il coID11n do dell' o.rti gHe1·i.a del LI O. J\. (C ncchia l'i). Riprese quindi il Comando d<•1 7° R eggimento che tenne fino al 1 G9, pass:rnclo in seguito a,l Oomarnlo tenitorial1• d'artiglietia in Verona. ~el 1870 htsciò il scrvhio attiYo e mor'l in Torin o 11el 1900. Riprendendo .la, narrazione biog1·nfi.ca di "Emilio Mattei è a r icor dare la c;ol'aggiosa <li lui condotta in occasione dello scoppio <l<•lla Poi n>rie1·a cli 'J'orino nel 1&"52 p<'l' cui egli meritò la 1:seoo11cla me<bglla d' a.rgento al v11,l or militare. Ptornosso capitano nel 1S5~, nella campagna del 1S59 oomandò h1 18" batteria da, bnttaglin e. promosso maggiore :nel 1860, fu insegnante <l<'i RR. Principi. Nelle azioni del 1 60-Gl fu in. ign ito clelln, 0 1·oce di caYaliere élclJ'O .M.S . ,1,H'asse<li.o cli Ancona, e in seguilo, come c;onuuHlant<~ del Parco cl'ass<~dio contro la Piaz7,afol't<• <li Gaela, mc1·itò olel J 61 la promozione per mel'ito di. guerra n. t enente colonnello e fn destinato al 5° Rcggi.1nent10 ::w tigl icria1. Colonn ello ne) 18(i8, fu p1·iln.:L seg1'etario del Comita to d'art iglieria e gonio, poi assunse i1 com:rndo del fi Rc•g~imento a1·ti.glieria e nella c·mnpagn a del 1866 prese parte all' nzione <·ontro Dol'goforte g nadagnarn<losi la C1·occ cli. t1ffi.ci:d e dell' O :l\if.S .. Nel 186J stucliù il progdto cli una. 11110\' ;_L hoc~c~L da. fuoco campale l'igata elle ,enne adottata nel J86:3; più tardi rnel l867, in cùllabnrnzionc col maggiore Celestino R ossi studiò u:n nuovo materiai<~ da campagna ·da cm . 7, ideò ccl attuò poi Ja piasti-a di co11tn1slo per l'unione clei {lue tre11i della vettura· pez7,o, ph1stra che fn per la prima rnlta· applicata nel matei-iale c:1,mpale <la· 7 n .R. net.. I )romosso maggior gen erale n el '1871, comandò il presidio cli Venezia s tudinndo con s;igacc clilip;enza il cornplesso Pia,n o di difesn, <li <J.lieSla città,, per conne . ione cli a,r gomcnli estese il suo J-tu clio sui c}1,n ali navigabili nella vaJl e del P o, richia.0
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SCIH1''.l'Or:I IH MATl!JRlE) AlìTIGLif;1:0SCEll~
(185(;-1919)
mantlo la pnbblic.H· attenzione sul problema dell:1 navigazione jn terna in Ilalh1. La cittnùinanza. venezi::um lo eless<~ qniùdi Dcpnlato ai P ai·l.unenlo p<'r t1·e consecutiYe Legislature, ed intt111to promosso tenen Le ·genernle nel J 8'7!J ebbe successivamente il Com ai1clo <folle nivisioni ~H Oatammro, di Anconn, e infin e d i. Gc•noYa ,orn :-;t udiò il Piano difons'ivo, fronte a t<•na e front,'. a mare di q,iesta, Piazzaforte. Nel 1884- venne d1inma,lo alle funzioni d i Pi-esi.dente del Comitato d 'm'tiglierfa. e genio, e in seguito fn nominato I spct: Lore generale d-ell'artig.lieria ptomoYcn clo vari importanti st11 di sia -organi ci cl.te tecnid e fra cli essi: l'app licazione dell'alt,l er:-plosiYo <:ome caric:1 inlern.:1 <le.I.le g1·a1111.te specin .llllente delll' a1·t.iglierie c,ostic\1·e; lo st.n<lio e 1'~1:d ozioue cli potenti bocche da fuoco a til-o cm·x·o ulella, dife~a, cl<!ll<~ coste; 1,L nuova riorgani1., 7.cl~done de ll' Arma collo scloppiamento <lei Reggimenti calli pnli ; ecc. ccc .. :Nel J88!) come Depntato prese pm.-te alla cli scnssione pai• lamentare de! bilan cio ùella guerra specie in rip:uar(lo dei pro vvcclim<~nti r ela th-i all'nrtigliPria, e pc1·ò essenclosi t r ovah) in eontr asto colle p1'oposte del lV[inistero, cligini Losc1mente e f1ea1r,n esitazione, chicRc il suo collocamcnt,o a r i poso. ]~milio )Jaltei fu <>ssen:dalmente e più che tntto, un prodv e leale soldato. ligio soltanto al doY-ere, moclesto e disinteressa Lo . Di mente deva ta e 1·,ealisti.ca sap<~v:1, dalle idee più geni11,J.i passa.i·<~ a.ll'eseçnzionc più prati cu.. Buon con os-cit<wc delle m,L· t<>rnatiche, c-he egli <.lefìn iva « i:;tu cli-0 fcmùamen tal c• per q11a.i.:;in1si artig-Jiel'e non solo, ma anche scuola cl i carattere e <li <lisc;ip lina mentale», era u n a,f;sit1uo stuclioso sia clclle scicnz,<" militari .!!<>1wn1.li, e sia di qurJ Je p iù a Llinenti alla teeHica artiglieresca. Oltre ai L1·e fra telli artip:Jie1·i già nominati - Giuseppe, Oabriel<~ eèl Emilio, - la farnig]ia ~fa ttei diede ,Llla noslra valorosa Marina un altro loro fratello e di essi più anziruno : F i>lke, che nel 1879 fu I spettore generale del genio navale. colla borato re a pprez½a ti~simo dell' mnmira glio Pacoret di Saint Bon. F i n dalla seconcla met,\ ac~l ser.-010 XVIII un amtenato òi ()Uesti Mu ttci, il nominato Pl'anccsco Ai-cainio Mattci , rnac -
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:\H:rIG L!llml SCIHTT(.)H1
thinista p1·cs~o i I Il. Arsenal e al'tig-Jieria di T orino, ideò e costr111 i.L (·osì dcti o << Taw.1>111·0 tl i ~fottei>), pregevole c~cl or1g'inale strnmento 11er la misura cl!'lle velocitiì. inizi ali dei proictli clel <Ju alc ~i ù fo fatto cenno nel Voln me II cli <J uestn S t oria.. Tl cr1onte di un tal e sLrnrn<'n l o venne p er lnn go tempo malamente storpi:1 to; e<l il eorn:etto fonda,mcntale, geniale E' semplice, carpito alFes l t11·,o tla stra nieri , venne sfruttato p er realizza re, con a ltra den omi nazioll(.', uno stl'umen to .·cmpl.icc e prcci80 per la mi sura, d<'lle veloci tà inizia li dei proietti c.H ai·tiglk1·ia. 1° - nreve dc,;C'rli1ione ùdlc ar tiglietic rignte dell'esercito italinno. ('.f otino, Stamperia dcll'Cnionc Tip. F.ditr., 181i6) . 2° - Mfllerinle cl'n rtig lieri a al leggeri to - S1Taòn per corsa nelle Vallat~ <li Stma e Dor a . ('l'orino, 1868) . 3° - Hcl:1i1iout• sn ll' ò11erato clei sottosC'rltt i per lfl deter m ina7.ìonc e costruzione di uu nnoYO m:ucr iale da é:1m1>11gnn (in collnborn~ioue col m11ggior·~ C. Uo:,1-:i). (Venarla Reale, 1860). 40 - La nt1 \·ig:ixionc ìntenw in Jtalin. ('l'lp. Soc. )1ut. Soc., Veoe7. i:1 JSSG) . i:,o - Ln econo mie ;:nl bil :1nclo della guC':1.Tt1. (Vcne;,.in, ì\:fu1·. Soc:. fr.: COUl]). l llll) t'CS .. 18!10) .
MAZZA Arnalclo. Nnto a N11poli n<:l · .LS95 dopo avei.· compiuto i e-orsi d< lPisLil1tlo tecni co in Genova entrò n Pl Ul14 alla R. J\ ceaclemi a milita1·c e fece pal'1'c clcl 100" Col'~o . Nomfomt o . ottoten ente d'arti glieria nel maggio J9J 5 venne clest: · nato al 2° Reggiw<~1Lo da r,-0sta e forfozza e partito subito pe:' la zon a cli guena vi rimase fino al t erm ine d el conflitto europeo. P romosso tenente n el 1!)16 e capitan o nel 1918, clop o l a guerra f u inca rica.lo del Coma:ndo òi un Gruppo di m.orta i r·imanendo per tutlio il 191!) presso i Pa,rchi mobilitati; nel 19W fu destinato alla Direzione d'artigli.cria,. cU Spezia e nel 192:~ dop o aver freq uen ta to il corso <li p erfezionamento pre~so l a R. Accademia cl i 1',o ri no venne dest ina,to a,11'8° Reg-µ;imento artig-liel'in cla coi:;ta e fortezza . Ebbe successi.vamente l<-\ seguenti d estinazioni : 6° R eggimento artiglieria pesante campale da] 1923 al 1927 ; Scuola Alli evi ufficiali cli complement<" in Br~1 come insegnante tit olare di Armi e Tiro dal 1!)27 al 1929; aiutante maggiore in 2n alla Scuola cl'applicazi.one di 0
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SCRIT'.rOUl DI :llATJ:nm ARTIGLIERESCl:lE
(1856-1919)
ar·tiglieria (~ genio fino al 1934. Promosso maggiore nel 1931pa,ssò al 1° artiglieria d'Armata e nel 1938 a,l IX Settore Guarr(lia Frontiera e nel 1939 al 3° Reggimento arUg.lieria d' Armata. P1'omosso tenente colonnello nel 1939, passò 111el 1940 alla R. Acca,demia di fanteria e cava,lleria in Modena com,~ DfreLtore e insegnante al Corso speciale sottufficiarli. 1° Armi - · Esplosivi Torinese, Torino, 1929).
Artiglierie - Puntamento e 'l'iro. ('l'ip. Sociale
Fig. 1315
Fig. 1310
Arnaldo Mazza.
Frane. Antonio Mazza.
:MAZZA J.i'ra:ncesco Antonfo. Na,cque a Rivanazzano (Pavia) n!'l 1841 e morì a 'l'orino nel 1924. Allievo della R. Acca demb fu nominato s:ottoteinente d'artiglieria nel 1S60 e dopo avet fr<'quentatv la Scuola complementare fu promosso luo g,)tenente d'artiglieria nel 1862 prestamele successivamente servir,io al 2°, al 10° ed al 9° Reggimento artiglieria da piazza. Partecipù alla campagna del 18G6 e promosso cn,pitano in quell'a!J'lno fu addetto al Comando territoriale d'artiglieria in Torino e comandato a seguire i corsi dBlla Scuola di guerra,; nel 1871 ritornò al 10° artiglieria cd indi nel 1874 fu addetto al Comitato d'artiglieria e genio.
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;\ftTWLlbrH SCilI'.rTORI
Promosso maggiore nel 1877 venne clcstinato alla Scuol;1 d:i guerra come i11s<~gnainte, nel 1880 a,ndò al 9" a,rti.glieria e promosso tenent<~ colonn ello nel 1882 passò in S. M. <~ fu Capo di S. M. della. Div.isi.one di. Alessandria, mentre poi nel 1881 fu f.Lddetto al Comando del Corpo . Raggiunse il gr ado di co lonnello di S. 1~1. nel 1887 e trasforito in fanteria andò a co mandare il 26° Reggimento fanteria, e ripassato poi in S . ì\f. nel 1888 fu Capo di S . M. del XII O. A . e nel 1890 Capo di S. l\f. dell'VIII O. A .. Promosso maggior gem.e1·a,Je nel 1895 comandò la Bri.gata «Palermo» e prese parte a.:Ua campag.na <l'Africa del 1.89G-96. Promosso tenente generale nel 189H comanàò la ]}i.vision<~ d i Napoli, nel 1902 passò a quella cli Roma e nel 1905 ebbe 1) Comando del XII C. A .. Lasciò quindi il servizio attivo, nel 1907 venne 01.omina.to Senatore del Regno e nel 1908-09 fo Commissario straordinario per iJ terremoto di Messina . Du . rante la guerra pr<~sie·dette importanti Commiss1oni. l <> - L'artiglieria da <:ampagua prussiana dal 18(,(i al 1870-7.1. (Riv. MiL ItaL, 1872). 2<> - Consideràzioni sull'armamento dell' a rtiglieria da campagna dOJJO gli ulLiilli perfezionume11ti delle armi por tatili e la esperienza della g uerr a 1870-71. (Riv . .Mil. Ital., 1874). o" - Considerazioni sull'ordinamento dell'artiglieria da campagna. (Riv. Mil. Itnl., 1875). 4° - Storia dello sviluppo dE'll' artiglieria prussiana d ' assedio e da foi:tezza. (Giorn. d'Art. e Gen., 1876) .
Franeeseo . - Iniziò la sua carriera di capo tecnico d 'artiglieria, nel 1877 come sottocapo tecnico all'Arsenale di •rorirno e promosso capo tecJJ1ico di 2" clas!".e nel 1881 rimase fino al 1884,, anno in eni. fu trasferito alla, Fonderia di Ge nova d·ove permase co:ntinua,ndo ed ultimando tutta' la sua carriera. Fu promosso capo tecnko di P clasRe nel 1887, capo teC111ieo pr~ncipale di 3· classe nel 1892 e capo tecnico principale ò i 2" classe nel 1897. Lasciò il serv.izio nel 1900. . MAZZA
1° - P uleggìe accoppiate per a lberi di trasmissione. Gen. , 1894). 2° - Manicotti a frizione . (Riv. d ' Art. e Gen., 1894).
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(Riv.
d'Art. e
SCHIT'fOHI D1 ìlIA'l'ERHJ ARTIGLIEHI];SCIH:
(1856-lf.lH))
3" - Giunti u snoùo Pt~r alberi dì rotazione. (Riv. d'Art. e Gcn., 1895). 4<> - llossoli per shra1md fla 57. (Riv. d'Art. e Gen., 1896).
l!'ig. ·1tns Ri.ee:1rdo .Mernrno.
I'ig. 1:J17 1rr:mccseo Mazza.
MrnM:.\fO R.icea.rdo. - Kato nel 18G5 e nominato sottotenente d'artiglie:1.'ia nel 188;"; dopo avcl' superato i c,orsi dell' Aceademia, militare fn comandato alla Scnola d'appli.caziorn~ d'artiglieria e genio e pr-omosso tenente nel 1888 fu assegnato al 13° R.egg.imento artiglieria da, earnpagna p<!r po.i passare nel 1893 al J:'il'ot<~f'nic.,o di Capua. Promosso capitano nel 1897 fu destinato al Polverificio cli Fontana Liri e col grado dì capitano lasc:iò il servir,io attivo permanente nel 1900. l'> - I forni elettrici (Riv. d'Art. e Gen., 18(i;'ì) . 2° - Svincolo automatico a frizione. (Riv. cl'Art. e Gen., 1896) . 3° - Sull'avplìcazione dei condensatori alle motrici del Laboratorio pirotecnico d i C;tpun. (Riv. d'Art. e Gen .. J89G).
Mu.:rrLo Gae tano. - Nato nel lSM fu nominato sottot(~· 1Hmtc <l'artiglim·ia, nel 1875 e comancla,t o alb Scuola 'cl'ap plicazionc -d'artiglieriH, e genio dopo aver superato i corsi prescritti fn promo8so tenente nel 1878 prestando servizio al 12'> Reggimento artiglieria cla. fortezza., al 13° cla, fortezza e
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AR'l'IGLimRI SCRITTORI
quindi nel 1880 al 7° Regg.imento da campagna. Promosso capitano nel 1883, fu trasferito al 17° Reggimento da fortezza, ~ nel 1885 al 9° Reggimento, nel 1894 a,l 17° Reggime[lto da campagma e promosso maggiore nel 1896 fu inviato al 21° Reggi mento artiglieria da campa,g na finchè nel 1901 fu destinato all'Accademia militare <li Tol'.ino. Promosso ten011te colonnello nel 1902 rimase all'Accademia e nel 1905 fu trasferito all'l1° Reggimento da campagma passando nel 1907 alla Di rezion~ d'a,r tiglieria di Alessandria, Promosso cofonnello alla fime del 1907 rimase alla, predetta f)irezione, nel 1908 passò a dispos.izione e morì nel 1.909. 1° - Batterie grosse o batterie piccole? (Riv. :Mil. Ital., 1899) .
MINA LuigL - Nacque nel 1.875 e pe1· titoli di studio fu nominato sottotenente del genio nel 1898. Promosso tenente nel J 900 aindò a prestare servizio nel 5° Reggimento genio mi[la.tori, nel 1903 al 3" Reg·gimento telegrafisti e nel 1904 pas,sò alla Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio rimanend,ovi fim.o al 1906 ,i.n cui fu trasferito alla Direzione del genio di Torino e comamdato a segufre i corsi della Scuola ,d i guerra che superò passando in seguito nel 1909 al 2° Reggimento zapFig. 1319 patori. Capitano a scelta nel 1910 fu Luigi Mina. d,e stinato al Battaglione specialisti, aevostieri e di.rigibilisti; prese parte a,lla campagna di Libia e rieintrato in Itali.a tor.nò al Battaglione specialisti, diventando per la sua competenza in materia aeronautica. consigliere ascoltato negli a.rnbienti militari e nelle organizzazioni civili. Partecipò a.d importanti Commissioni nazionali ed a Conferenze internazionali quale Delegato del .Ministero della Guerra e dell' Aeroclub d'Italia, del quale fu uno dei fondatori e più attivi propagandisti. All'inìzio della grande guerra chiese ed ottenne di rientrare in un Re parto del genio in pr.ima linea :. fu esaudito e morì eroica·
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SCRITTORI 01 MA'l'ERIID AR'J:IGLIERESCHE
(1856-1919)
mente nei primi mesi della gram.de guerra recandosi e,on una pattuglia fuori delle trincee per tagliare con cesoie i reti.colati nemici. . Collaborò in numerose Riviste, periodici e giornali, ed in quei primordi del volo. fu sereno giudice fra i propugnatori del più leggero e del più pesante, spesso in terpella.to a dirimere dubbi, i111certez7-B e contrasti. 1° - Preparazione del tiro d' artiglieria nell'assedio di Piazzeforti. (Riv. d'Art. e Gen., 1906). MIRANDOLI Pietro. Nato a Firenze nel 1851, fu no· minato sottotenente del genio nel 1871, e, -dopo aver superato i corsi d.ella ,Scuola d'applicazione, passò .al l° Reggi mento genio ove rimase allorchè nel 1874 fu promosso luogotenente. Nel 1875 venne comandato a seguire i corsi della, Scuola di guerra e ~uperatili brillantemente, nel 1879 fu aggreg.ato allo Stato Maggior~ e comandato al Comando del Corpo. Promosso capitano nel 1881 passò al 2° Reggimento genio zappator.i e nel 1888 al 3° telegrafisti e poscia 111el 1890 alla ;Direzione del genio <li Spe7,ia (Marina). Promosso maggiore nel 1892 anelò .al Comando territoriale del genio prim}1 di Genova e poi <li Spezia, e nel 1895 passò al Comando locale della ·l\ifaddalena (•M arina) di cui ,di.venne Capo ufficio nel 1897, e quidi fu tra.s ferito all' ufficio del gooio al l\Iinistero della Marina ove rimase dopo la promozione a tenente colonnello nel 1899 e anche dopo aver con seguito il grado di colonnello nel 1903. Nel 1905 comamdò il 3° Reggimento genio telegrafisti e pr·omosso maggior generale nel 1908 comandò successivamenrn il genio del Corpo d'Armata di Verona, e poi di Roma, ed infine nel 1912 fu addetto all'Ispettorato generale del genio ove rimase anche dopo il 1913 allorchè fu promosso tenente genera.l e. Entrò in guerra nel 1915 quale Comandante del genio della l" Armata e lllel 1916 lasciò _il servizio attivo.
1° - Note sull'azione delle artiglierie navali cont ro le batterie da costa. (lUv. d'Art. e Gen., 1895). · 2° - Nota circa il tiro ad ordinata massima. (Riv. d'Art. e Gen., 1895).
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1\RTIGLIERI SCHJ'1•fORI
MOLA l•'erruceio. - Nato a F errara nel l.SGJ dopo a \'er su perato i primi tre COl'si della, R. Scuola ingegn eri <.li R oma, venne nominato sottotenente d'artiglic1·ia nel 1883 e frequc11 tata ]a Scuola d'app licazion e d'artiglier iè1 e gC1nio promos~o teneutP nel 1 '84: fu assegnato a l ·7° R <'ggimento a r t.iglieri.1 campagna e nel 1888 comandato a.J.la Sc uol a d ' a pplicazio11 1 ' qnale illsegn ..mte aggi.unto ,cl i B alistica . Promo~so capitano 1wl 1892, andò al 17° artiglieria <fa ca.mp agua e lìOi nel 1898, s up er a.ti b1:ill.an tewc11te i C:Ol'Si <lelfa. Fkuola cli guerra pas. ·ù 1wl Col'pù <li S. M .. }I,1ggiore nel 1902 pre~tò ser· Yihio a l 37,, [n ntcrin, e snccessiYalllen le al Coman<lo del Co1·po cli S . :.'iJ.; 1wl Hl07 <la ten ente colonn e.Ilo passò al Ill C' . •\ .., [[WJ J!JOS alla DiYis ioue cli Mila · 110 e nel 1!)12 tornP colounello fo Ca1Jo -cli 8. i\f. tl el ·1t C'. A .. Nd l 9J3 l'OJnan <lò p oi H ;3s rantel'ia e passato a smt dournncla al } Ii.n.ist<•1·0 clel l<~ Colonie nel 1914 andò in Li b'ia corn<> comc1a1<11111tc llella 7.0na Lli Beuga~i e qnindi cli quella cli 'l'obr uk, ottenew1o pe1· le azioni in ],"'lg . 1320 esse ~,·olte In Croce <li ca Yalie l'c clcl Ferrnccio :Hola. 1' 0.M. S . ; 1·ientrato in IlnlhL p.ntecipù a'lla g nena, con Li-o P Au ~t1·ia co111 P rnaggior ge11crafo promos. ·o r1 i-ccHa . comaucfanclo u el Hllfi snccc8 sintment<> le D1·igatP « CHlanzar o », « Ancona>> e « T<>1·amo >>. Nel H)l(j fo promosso Leuen t e g-cnerale ,e nd 1918 coruf:UJl · dò la J)iYisiorn~ cl i Hrei-;cia. Kel H):20 lasciò il servizio att iYO e nel ]!)23 pnssò nella Ri i-;erYa 1·aggi11 ngendo il gnlclo c1i generaln di Corpo cl' .A1·1nnta nel 193B. 0
1° · P1·olu11gnmeuto della t:1\·ola balistica. 2° • S ulla Co)i<:1 LLa soluzione del prohlem~ quarl rnti cn. (Ri\·. d'Ar t. e Gen. , 1892). 3" - S.nllu costruzi om' delle taYole cli tiro Gc•n., 1892). 4° · L' ediiione fr,mc·ese <lc lla <e Bali;;;tic·a ù'.\ rt. e Grn., 1Sll2).
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(Riv. d'Art. e Geo., 1801J. bnlistico per la r esistenza in at·cata.
C$terna >' di
(Rh·. <1'.\rt. e S in c·r i.
(Hi Y.
:5Clffl'T01U Dl MATEB IE Aln'!G L IEB(, SC.Fll~
;j<> -
u' A r t .
Spoletta. a
(185G-19UJ)
percussione, t:ivo t:cintrifugo s istema. Watsan.
(Riv.
e Gen., l!JO<l).
MOLINARI Giuseppe. - -Kato a Por tomaggiore (Feuaraj nel 1SflG entrò a lla R. Accademia militare di Tod1110 nel 19Ht uscendone sottotenente d'ar tiglieria inel maggio 1910 ass-egna.to al 3° R eggim<~nto artig1ic~ria da montagna -e d entrò in gnernt all'inizio delle ostilità <;.-011 la 25" ba,tte1~ia e, ferito in comba t t i. mento nell' ot tobre de] 19Lj, ,d ovette rientrare in paese. Nel gcnna,i,o 1916 tor nò al Deposit10 del sno Reggirne:nto e nell'aprUe raggiunse il fronte colla. 72 ' battc~da, da 1110ntagna, venendo p oi pto m o:,;so tenente nel ma ggio 19:t G. T)istin gnendosi per fa. sun, ecmdotta, coraggiosc1, e spre1.za nte d-el pericolo, nel lnglio J9J ì ve1rnc promosso -c apitano coma ndante cli una bat t eria -d a monta,gna e cl a] maggio 191G al giugno 1918 pa,rteeipò a tutte le batta glie ed ·azioni SYol tesi in t ale biem1io fim·ltè, ferito una second,!· Fig. 1;:21 volta ,in combattimento n el giugno 101f( Giuseppe l\Iolinari. clovette nuovament-c\ rfontrare .in pae:s-e e soltanto a lla fine cli tale a nno tornò al Deposito del 2° R eggiment o -da mon tagna . PeJ' inferrnitù µ r·ovc~nienti. da cause cli servizio fu collocato in aspettativa dal febbraio 1919 al febbraio Hl22 e a ta..le nlti.rnft ·<lat a ' r ientrò a l 2° R<~ggirrH' nto da montagna.. Dal 1922 a l 1!)24 superò con ' suceesso i. corsi cle1Ja. Scuola d i guerra~ fu quindi assegnato in servizio di S . M. al Coma,ncl:1, -d ella Di.visione di Bologna, r,ima11endovi fin o alla fine 'd el rn:W. Nel 1827 co:ntinnando nel servizio di S. M. ri.cnc t ra,. sferito al :ò'l i11istero della Guerra al Comando del Corpo dj_ B. M. e nel 1!)28 passa al 1° R eggimento artiglieria. da mon tagna e8senclo intnnto stnfo promosso maggime d'a1·tiglieria . Nel Hl33 fu chiam.ato all 'Ispettorato delle truppe f:Llpine e nel 193G venne prnmosso tenentc~ colonndJo mant<~nuto in ser vizio, a sua domanda, corne i.nvalido cli g1rnnn . Nel H)38 venne -
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ARTIGL1Ef1I SC!tl'l".l'ORI
trasferi to nel Corpo di S. M. e nominato Capo di S. 1(. a) oomando dclJa Di.visi,one alpina « Pusteria »; 111.el 1939 fu promosso colonnello e nominato Comandante de.I 5° !¼ggimento artiglieria alpina, e mobilitato nel giugno 1940 prese parte alle azioni svoltesi nell'estate di tale anno intervenendo poi in fine d'anno sul fro111le d'Albania. Per la <:oraggiosa condotta da, lui tenuta nelle vade azio.u i alle quali prese parte si guadHgnò due medaglie <li. bronzo al v. lll. nell'autunno 1915 e nell'autumnò 1916. Ufficiale studioso, colto, appassi-0nato del servizio e particolarmente competente per tutto quamto riguarda la spe cialità da montagna, fu collaborator-e prezioso ed eutnsia,sta. per questa Storia dell' Artiglieria Itali ana. 1° - La 0" batteria alpin.L sulla pÌl'ami<le Vincent. Riv. d'Art. e Gcn., 1035). 2<> - 1c\rtiglieri11 sugli strapiombi.
(Riv. d'Art. e Gcn., 1935). 3° - La J• battetia cta montagna nella giornata di Amba-Alagl. (Riv. di
Art. e Gen., 1936). 4° - Questioni di addestramento e d'impiego dell'a.rtiglieri11 alpina. (Rlv. d'Art. e Gen., 1936) . 5° - 11 problema delle slilte in montagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1030). 6° - Sono tornati i cannoni di Adua. (lliv. d'Art. e Gen., 1930). 7° - L~igure d'artiglieri. (Riv. d'A.t"t. e Gen., 1937). 8° - Batterie alpine (Edlt. 10° Reggimento alpino e Ass. Armn. Al"tigl., Art! Grafiche S. Bnrba.ra, Hl/37) .
·Mor:moo Gni.do. - Per la parte da lui presa :nel 1895-913 ai combattimenti. della guerra d'Afri ca, già è st.Rto ripetntamente parlato di lui. Nato nel 186G dopo essere stato allievo dell'Accademia militare di Torino, venne fllominato sottotenente d'artiglieria . nel 1885 e superati i corsi della Scuola d'applicazi one d'artiglieria e genio f u pr,omosso tenente nel 1888 e assegnato successivamente al 13° Reggimento artiglieria da campagna e quiflldi nel 1894 al 26° da fortezza (costa). P artecipò valorosamente alla campagna cl' ~frica 1895-96 : con Fiorenzo Francone comandò l'artiglieria del forte di Mac . callé e l'azione da essi esplicata in quella occaF-lione rimase fra i fatti più memorabili di quella, caimpagna. Rimanendo -
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SCRI'.l"l'OR! DI :MATERIE) AR'l'IGLIERIDSCHu;
(1856-1919) ·
aa:icora in Africa fino al 1898 alla battaglia di Adua fu eroico aiutante maggiore del magg_ Francesco De Rosa e fu decorato con due medaglie d'argento al v. m .. Promosso capitano nel 1899 fu destinato alla 9" Brigata da costa alla Mad· dalooa; nel 1901 lasci.ò il servizio attivo. 1° - L'assedio di Macallè - Campagna d'Africa 1895-96. (Roma, Soc. Edit. Dante Alighieri, 1905). 2<> - La campagna belga nel!' Africa Orientale tedesca. (Mii. Soc. Ital. Espos. Colon., 1010) . 1V10N'l'Fìl<'I NALE
'l'ito. -
Nato a, Porto Venere (Spezia) nel
1868, dopo aver snperalio i c~orsi dell'Accademia militare di Torino fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1886 e ulti-
mata con successo la Scuola d'H,pplicazione venn<~ promosso tenente nel 1.888 ed assegnato al 17° Reggimento artiglieria, da campagnu,; pro mosso capitano nel 1899 fu trasferito al 6° artiglieria da carnpagma, nel 1902 pH,S· sò a,l 14° pure da campagna e nel 19()(1 v,enne addetto al Oomam,do dell'm·tjglierja da campagna in Bologna. Promosso ma,ggi,o re nel 1912, fu asse gnato al 2° artiglieria pesante campale e con esso come Gomandante di Gruppo entrò in guerra nel 1915 -col grado (1i tenente colonnello, raggiungendo poi il grado di oolonnello nel 1916. Durante la Fig. 1322 guerra ebbe vari incarichi prima presso Tito Montefinale. la, R. ifa,dma, poi presso l'esercito serbo ed infine comandò 1111 Raggruppamenfo d'assedjo fino all'aprile del 1917, in cui fu destinato al Comando g,enerale d'artiglieria. Brigadiere generale per merito di guerra nel 1918, fu decorato della Croce di cavaliere dell'O. M. S. : generale di brigata nel 1923 e generale di divisione nel 1926 fu addetto a,l l'I spettorato d'artiglieria; dal 1927 al 1931 comandò la Divisio111e di To1·ino e nel 1931 fu nominato Ispettore dell'Arma e
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AR'l'!GLUW I SCRI'l'TOHI
in seguito incaricat o anche delle frn1zioni di Dfrettor·e del Ser vizio Tecni<'o d'artiglied a, ottenendo poi la promozione a genen 1.le cli Corpo cl' Al'mafa. 'renne la- ca1·lNL d i Ispcttor<~ generale dell'artiglieria fino al J 93-t e la. dato il servfaio attivo wmne per le sue b0nemerenze nomi.nato Senatore del Regno. Soldato valoroso, ufficiale collo e distinto, nomo preciso e risoluto, per competenza tecnica e dottrin a d'impiego egli è st.:1,to ed è una, delle personalità. più ~pi c<'11te <.lell' Art iglieri a italiana. Succ.ednto ad Ettore Gi11 ria com.e Ispettore generale d'ar · tiglieria nel mom ento cli inizio della pubblicazi.onc {li. quest =t, Storia,, ne fu p1·czio~o ed a utorevole propugnatore, consigli.ere sagace e i ncitatore amico. 1° · Considcr:11,ionl e 1n·o11osto sulla condott:1 d el fuoco elci cannoni d a c:imrlngn:i. (RiY. d'Al't. e G<'n., 1908). 2<> · );orme pe r l'e~c<:111,ionc ,:li s cbi1,~i 1mnormniri mmtari. (Hi v . d' Art . e• Gen., HJOO).
:1° • Tiro indiretto e sun pr<•p:i r nzione per le ba1te1·ic cl!l camn:ignu lllod. 1!JOG. (HiY. (l'Ar t. e· G(!H. , JOlO) . 4° . Goniomt•tro p:111or:iml<'o :i <loppia Yisione. (Tii\·. <rArt. e Gen .. l!l.1.1). ii0 - 8 11lln conclott:, cfol fu oco (lell 'fntlglietln. (Hi v . <l'Art . e Gen .. 1fl2:.i). (lo · Qne:<tioni sull' impif'go clcll' artiglietia. (Bh·. d ' .\rt. e Gcn., HJ24). i 0 • L·tsl rn zione sul t iro. (Hiv . cl ' J\ rt. e Gen. , 192i). S0 • Entro qm1 le li mite sia possibile aumentare l'e,;plosiYo di Rroppio co1n-o;rli:ito nei J)roietl'I dell e odierne bocche da fuo co. (R iv. d'Art . e Gen.. J!l27) . !)o - Entro <Jll!lli limiti ~i:i <l<'siderabile <' poi:sibile n11menl:1re la porta ta cl i tiro cli n n n detcl'm ina l·n borea da fuoco. (R iv. d 'A d. e Gcn .. J92i ). 10'> - ('nnnom' obice <la 8:'i mm. Sclrncider i::u af(n:::to n due code. (R iv. <l'Art. e Geu ., 1!127). 1·1° • Quest ioni d'imnicgo d'artiglierin. (Riv. d'Art. e Gen., 1927). 12'> . o~~<·rn;,,iou i dnll ':icropl:in o. (Hiv. c1·A1t. e Gen., 1928) . 1;~,, · Q uP;;ti onl d'impiego rlell' nrtig li e tia. (UiL <l'Ar t. e Gen .. 1929). J.1° - Appnn'<'C'hio :.'l fo11l·t'finalc per h'ltterit• ('OSt.ien1. (Riv. d 'Art. e Gr.n., H\29). 1:;0 - T1 tiro <1<•11':irtigli('ria sen1,a pr oni ~perimentalc. (Ri \' . d'Art. e Gen . e Riv . Mil. H:il.. 1929) . J<\? . Curiositì1 rnatcmaliche. (RiY. d'Art. e Gcn .. 1931). Jio . L'n r t ig-li Prin itnliann du rn nte e d opo ln gnen:1 en ropea . (Riv. cl'A r t. e Gen .. l !l!-1!.l).
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SCRI'l'TOHI DI :.\ L-\TEI:rn .-\ HTIGLIEitES CI-IJ,J (185(;-1!)19)
ì\10.:,;,rù Carlo. - Nato a, 'l'orino nel 1869, compiuti gli studi dasski fu allievo d elP Aecademia militare e superati. i cor;:;i. della Sc uola cFapplicazione d'artiglieria e genjo, nominato tenent<~ -d'artigliel'ia 1wl 1S80 venne clapprillla c0Illi1nùato alla Spezia, e quindi a 1Fl1° R eggimento da campa,g na . Diplomato in elettrotcc11ica e laureato con pieni voti assoluti e locfo in ingegneri.a ùopo aver regolarmente seguìto i tre anni di corso e superato tut ti gli esami della Scuola del Valen tino, fu dappl'irn.a, assistente all a Scuob Ga,lilco F cnaris al Museo inclu~triale di T orino e~ qutndi i11segnai.nte e libero doc,e nLe alla Scu.ofa degli ingeg,neri d.i ..Kapoli dal 1901 al 1906. T1asciato il sei·vi:do attin> fu ripetutamente I'iclli-nma,to am, 7" Brigata da fo1·tcw:a, al 5° Reggimento <lù, c·,ampagnn, ecl al 24" im. oceasione di cmnpi e di manov1·e : co1ne capit:.~110, n8l 191.1-12 l'ichia,mato a l. battag lion e s pecia . .lf ig. 1323 listi <lel genio organizzò e to1nandò gli Carlo i\fontù . a \·iatori volontnd alla guerra,. di. Lihia, rimase ferito in un volo di bomba,rda · m<~nto <~ fu promoif:so rna,g giore pel' mel'ito cli. gue1·ra ottenendo una, p1·ima medaglia {l'argento al v. m .. Kelln primavera 1912 presi t~dette alla cosUtu1,i one dei Battaglione avi,1tori jn Torino ,e riehiamato nell'a,gosto 1914. per !.' impianto e l'orga,nizzazione (folfo Scuole d 'avia;,:i one, dnraute la grande gucrr:1 eomandò dapprima, U Battaglion,~ Scuole avhttori. (1D14-1.91G) e q nin cli il 9. R aggruppamento bornba,rdieri (19Hi-17L e U 4i>" Raggru ppamento d'assedio , il l" Raggrnppameuto trnppe a.us"ili.ari.e italiane in Fra,ncia net J !)J 'ì-18, la Scuola per n:ffiti}1li inferiori d 'artig.lieria ckll:1 7" Armata, e per ultimo l'ar.tip:licl'ta cleJla. 54" Divisione. Ndl:i, gnena, 1915-JS si metitò altre due medaglie d'argento e du~ ,d i bronzo al v . m., tre CJ'Od di guerra, italiane, e nel 191~ i-;nl froute di Frnncia la C1·oce cli guerra francese e la, Croce di gnc1Ta belga per n.zioni <li guerra. 0
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AU'l'IGLirnRI SCRI'l'.tORI
Nel 1922 ottenne una medaglia di bronzo al valor civile in occasio111e <li un incendi.o nell'antico Stadio òi 'l'orino. Consigliere com unale e provinciale, membro di pubbliche amministrazioni ~ Deputato al Pa,r lamento nazionale, nel periodo di rinnova.mento della nostra artiglieria fu relatore alla Camera dei Deputati di vari progetti <li I&ggi militari ed ebbe parte notevole nelle diverse pratiche, trattative e decisi oni l'iguardanti l'adozione dei materiali a deformazione. P residente di varie orgrunizzaz.ioni e federazioni sportive, f.orndatore e pl'imo Presidente del Comitato olimpico nazionale italiano (0.0.N.I.), membr-o del Comitato internazionale olimpico guidò gli atleti italiani alle Olimpia<li di Anversa nel 1920, Membro della Reale Società di incoraggi.am0nto cli. Na poli e dell'Accademia Ungherese ,delle Scienze, conferenziere e scritt ore, le sue numeroi;:e pubbUcazioni scientifiche, tecni · che e letterarie furono in Collezione completa donate alla Biblioteca privata, cli S . M. il R<~ in 'rorino. Fra di esse ri . <··o rdiamo le seguenti di carattere militare. 1° - Il maggiore <l'artiglierla Alessandro Bessolo - Il primo ideatore dell'ulilizzazione delle forze naturali. ('l'ip. Voghera, Roma, 1906). 2° - Un nuovo ordinamento dell'artiglieria. (Tip. « Popolo Romano 'I>, Roma, HJ09). 3° - L'avanzamento a scelta nell'Esercito. (Tip. Colombo, Roma, 1910). 4° - L'artigliere Giovanni Poggio. ('l'ip. Bona, Torino, 1911). 5<> - DiIT:usione del canottaggio nel R. Esercito. (Tip. Squarci, Roma, 1913). 6° - Adua - La battaglia delle Due Palme. (Tip. Armani e Stei11, B<,ma, 10J3). 7° - Il problema militare nel momento attu·a1e. (Roma, 1914). 8° - Istruzione dl massima per l'organlzzazione della difesa antiaerea. (Ministero Guerra, Roma, 1910). 9° - La controbatteria sul fronte della 7a Armata. (Zona guerra, 7a Armata, J918). 10° - Lezioni e conferenze varie alla Scuola degli ufficiali d'artiglieria della 7.. Armata. (Fascicoli d attiloscritti, Lonato, 1918). 11° - Come sorse e come visse il Corpo del pontieri. (Tip. « La Stampa». Torino, 1919). 12° - L'Italia di Vittorio Veneto. 13° - Commemorazione di Froncesco Baracca.
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SCRITTORI DI ì\fATElRHJ AR'l'fGLIERmSCHE
(J.856-HJJ.9)
14° - Discorso iuaugurativo della Bandiera del Circolo ufficiali in congedo. 15° - Orazione per il pellegrinaggio nazionale dei veterani a Superga. 16° - Orazione comrueruorativ;:i del gen. Giacinto Sachero. (Tip. Boua, Torino, 1926). 17° - Emanuele Filìberto di Savoia Duca ò'.A.osta. (Riv. d'Att. e Gen.; Roma, 1031). 18° - Storia dell' Artiglie.r ia Italiana - Volumi I, I.I, III, IV, V, VI, VII e VIII (1030-l041, edita dalla Rivista di Artiglieria e Genio Tipografia S. Barb!lra, Roma). M:oRANDO'l'TI Stefano (Pietro). Nato nel 1S40, fu nomi · nato sottotenente -d'arti.glier.ia nel 1861 e dopo a,ver frequen tato la Scuola complementare venne promosso luogotenente 111el 1863 ed assegnato .a l 4" RBggimento artiglieria. Con esso prese parte alla campa,g na del 1866 e poi passò al 1° Reggimento artiglie1·ia. Promosso capitano nel 1872 fu assegnato alla Direzione d'artiglieria di Roma e successivamente al 12° Reggimento nel 1873 poi al 2" nel 1876, in seguito al Laboratorio di precisione dal 1879 al 1882 ed in fine al Ministero della Guerra. Promosso maggi.ore nel 1884 anelò al 16° Reggimento da fortezza, nel 1885 passò all'Arsenale di costruzione di Torino e nel 1888 . prestò servizio al Labora,torio di precisione e perdò comandato alla, Direzione artigli<~r.ia di Roma. Pr,omosso tenente colomH~llo nel 1889 l'imase alla, Dfrezione di Rom.:1r e nel 1891 venne incaricato della Direzione del La· boral1orio ptrotecnico di Ca,pua. N·el 1894 raggiunse il grad,o di cololllnello <~ coprì la ca1~ica cli Direttore capo-divisione al ,M inistero deìla Gm~rra per poi passare ne1 1895 Direttore del Laboratorio pfrotecnico cli Bolog~n a. Nel 1897 fu trasferito nel ruolo degli U:ffieiali delle F·ortezze e andò a C()mandar<> il Forte del l\1onceinisio. Col g;rado di colonnello lasciò il ser· vizio attivo nel 1899 e passò nella Riserva. 10 - Sulla importania delle ricognizioni sui fiumi. (Riv. Mil. Ital., 1872).
Mo1mLLI DI POPOLO Alberto. - Nato a Torino nel 1844 do · po essere stato allievo della R. Accademia militare fu nomi 111ato sottotenente <l'artiglieria nel 1864 e come tale partecipò valorosamente alla, guerra nel 1866. Promosso luogotenente
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.-\ll'J' I GL llWI !,il.,' lll'l'TOH L
n el 1867 fu d cstin<ll"o come a iu tante nrn ggiore all'Accademia militare l' promo.·so capita n o nel 1S74. i-imase all' Accademfa e fu insegnanle di. Geografo~ militare dal 1875 al 1877 . Venne quinci i dt>sth1uto al J2° Reggi mento da fortezza nel l e 7S, e nel 1883 fu p or-;to a di.sposizio1w: n el 18 'ii venne comandato alla L'asa militare di 8.. )l. e acldetto all'eclncazione dell'allol'n,. Prh1 cipe lli :Napoli. Xel J , ~, J)l'Omosso maggiore passò al 12° R<~ggimen to da, campagna. nel 1890 fn tra sferito aJl n. Direzione tcnit oria h! 1L1rtig-lie1·i.1 cli Tol'i.110 , e nel Js!)I p a~isò a 1Ja. S c uola cl' a pplicazioue colltin11an<lo a, 1·irnn nen·i clopo il 18!)8 a llorch ù fo prorno:-so tenente colonm•llo. ~el JS~):-5 pH:sf'-ò ·a ll ' a 1·tigli.eria <ht mon tagna, 1wl J~BG fil irn·arfralo del comando del 1SJ R rggirnen1·o da, carupng1n,L ch e tenne poi al101·cll<~ n el 1S!J7 fu promosso eoloun ello, <J 1wl ! ~!)!) fn d0shn alo Cornan tlante in 2a clcll' Acca<kmia mili tare> . Promosso rnngg'io1· generale n el 1!l02 c:omaoulò l•r1 i-;cuolH cl'applicnzionp P l' ,\ c('a(lc•mfa mi 1.itar e fi n chc" 01cJ rnOG la~ci ò il servi.7.io Fig. 1324 at ti,o . Nel 19JJ pa);:-:ò 11 ella Rise1·,·a <' Alb. Mor elli d i Popolo. fn p1·ou 10:-::-;u t en ente ge11 p1·,ll e. Hiclthuna.to chn·antc• la ~1·audc g np1·ra, pPesie<lctl~ il Comitato ,cli. mobilib1z ionc inc111i-;t6ale ckl I'krnont<', fo Pre sidente clell'.\.i-;. o<:iazio1w nffic·ia li in c·on~Pdo a 'I'mi110 e<1 ivi morì. ·ue) J !)2:3. J 0 - Noti zie ,·:ir ie r elntive alle località da visitars i ne l. Yiagg-io d i istruzione <1 :il ilfoncenh;lo al colle <1 i '.renda. ('l'ip. n ona . 'l'orino. 1S73). 2<> - Dei di\·ersi p:issaggi <1clle Alnl tra Il S. n enrnrdo e gli Appew n iui. (~h11npcri a Ucn l e, 'l'orino, JSSO).
1\l'oni.;LLI ErcolP. - :tacqnc a Roma n el 18Ci:S . . \ llie,o del 1' Acc·nclcmia: militare· di Torino, nomin ato :-:ottotcn ente d'arti gliel'ia nel 1885 fn assegnato allo S. M. clell' Annn e frequentò la, Scn ola d'appli.ca zione d' artiglieria e genio . Te.nente nel 1 SS prestò :-:u<"ccs~iYamentc servi¼io al 26°
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SCHlTT() B r DL ~l.-\TJ:'.H I E AB'l'fGLJE J{I,;SCIII-: (] SGG-1919 J
artiglieria, da fortezza, nel JS94 passò al. 28" e ~wl 1.8D:-i alla J • brigata -da forte½za. Promosso capitano nel JS99 andò alla Fabbrica d'armi cli Terni, e nel 1904 al l° urtigl.ier1a d~, costa e da fortezza, e nel 1H07 al 1° Reggimc~nto da, costa . Promosso maggiore (1912) fu trasferito al 4° fortezza (costa) e tenente eolonneUo aiel 1915, raggiunse il gra,clo di eolonuello ud rnrn. .Passato nella, Ri~<~rv::L nel 1917, fu richiamato in servizio e nel 191S fu -direttore ddl'Ufficio sbarehi e spe·di½ionl di Genova. Fn promosso g-eillerale di brigata ne.I 1 H27 e passò nella Hiserva,. l " - Bsempi di t iro ad uso clegli ufficiali di compleUJenlo. etc. (Rowa, Casa Edit. Ital., 1S99) . 2<> • Esempi d i tiro <·on le artiglierie d'assedio. ('1.'cru i, Coo1)er:: tin1, J912}.
l\i01mLL1 Er·cole . Na.to ,nel 18G2 tul .A.nc,o na e eompinto l'lstitnfo tecni co cons<~gnendo i.I diploma, di ragionie re, entrò ·nel 18SO a.Da Scnola milit,u·e <li M.oclena. donde nscì sottot{meuLe (li fanteria, nel 1SS2 e fn destinato al 68" H<>ggimento, nel qual{~ prestò s-e1,,·i7,io am.che come tenente dopo la prornozioa1e consegnita nel 1SS4. Nel 18SG v,enne comarn]a to a 1 Collegio militare cl.i 1\fr )ano (:Ome nilkia1e d i compagnia, e in · fìegnantc di Storia,, e rn~l 18ST ti-entrò a·1 GS lkggimento av,enclo chiesto ed Pig. 132:'i otte1mlo <li fa1' parte de.i Presitli d'Afri Brcole Morelli. c,u, oni nel 1888 fn èlef';tinato a l 1 ° Reggimento fanteria, delle 'rruppe indigene. Nel 1890 passò al 4" battaglione fa,nterie indigern\ e nei qua.Ltro armi passati nella Colonia Eritrea partecipò va1oro. samente alle varie azioni sv,o ltesi da,l 1888 al 1sm, disti.ngnf-nclosi specialmente neìla organi7,,mzione e istrnzio1i1e degll indi.geni. dei qnali seppe ca,ttivarsi la devozione più tLffettuosn, e la (kcl izione più c:ompleta. Nc~l 1892 promosso capitano rientrò in Italia, e fn -d estina.to nll'SS R{-'ggimento fant eria ove~ ri 0
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AHTJG LI ERI S CR l'l'' fURJ
mase sino al 1906 lasciando poi il servizio attivo e ottenendo nel 1907 il gudo di maggiore e quindi la promozione a tenente colonuello m.el 1914 n ella Riserva. fi11 da qu ando lasciò il servizio attivo nel 1907 appassio nat o cnltore di Educazione fisica, collaborò col Senat ore Luigi Lucchiini nella organizzazione e preparazione di a tleti 01ci vari sport e nella utilizzazione dello Stadio nazionale sorto in R oma per iniziativa e per impulso del Scn. Lucchini. Dal 191.0 al 1924 f u collabora.tor-<\ consigli ere e segretario competent<' della P1'€siclenza d el 0 .0.K.I., della Confederazione di Scherma, dell'Aero Club tl'It::tìia e dei Pioi:n.ieri d' aeronautica , riuscendo, colla s na. la1·ga esperienza cli uomini e cose, a port.a1·e a felice risultato le iniziat ive più a udaci e più coraggiose, tenuto conto delle dffUcoltà di vario genere e sovratutto delle ristrettezze :finanziarie che allora costituivano la preoccupazione più grave per hl vita e per le manifestazioni delle s:irngole ~ocietà federali. Ebbe Iìarte impor tantissima nella raccolta d elle sot toscrfaioni per dare Ali all'Italia, si occupò con lena infalicat..a per oltenel'e il confc1'imento del grado cli uf · fici.ale ai 1\faestri militari di Scherma, di.ed e la s ua maggiori! attivi tà per la preparazione della partecipaziome italiana alle Olimpia{li 1920 acl Anversa, e sovratutto poi fu l'a,:nima e legò il suo nome al riconoscimento della Madonna di Loreto a. P atrona degli Aviatol'i; ed in seguito fu il più modesto fil!.t, anche fra i più attivi ideatori e realizzatori <lell'Istituto Baracca in Loreto per gli ol'fani degli aeronauti. Nel 1915 venne l'ichiarn ato in senizio a.Ua Direzione generale d'aer-0nautica al Ministero della Guerra rimanendovi :fino al 1918, e venendo poi nuovamente richiamato presso il Ministero d'aeronautica. n el 1925. Per la sua notol'ia competenza storica e per la conoscenza di tutti i fatti, ' l e cose, i fasti e gli uomini dei primordi d ell'Aviazione venne destinato all'Ufficio S torico del Ministero dell'Aeronautica ed e. lui ricorrevano tutti quelli che volendo precise indicaziooi sulle origin i e sul prossimo passato sapevano che soltanto il Morelli poteva rispondere in proposito rivangando frn i suoi ricordi personali e sp ulcian do fra i documenti elle aveva cooservato e fra i libri che con cura assidua aveva raccolto. -
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SCRI'l'TORI DI MA'l'E!HE ARTIGLIERESCHlll
(1856-1919)
Anche questa Storia potè assicurarsi ed avere nel 1938 fa collabol'azione del Morelli per lumeggiare l'apporto che gli artiglieri diedel'O all'aeronautica in genere ed all'aviazione in speck Modesto e talvolta appa,rentemente scorntroso per evitare di dover appa,r ire o comunque comparire, egli scrisse molto; numerose Relazioni, R1pporti e Memoriali ad Autorità, Enti e privati furono opera sua; collaborò pure a numerose Rivi. ste, Pieriodici e Giornali fra i quali « La Navigazione Aerea)) della quale fu condirettore e redattore-capo. Sebbene sofferente da molti a01111i non tralasciò mai d.i lavora.re e morì a 1nrenze nel 1939. 1° · Lame incrociate (Scher ma e duello). (Tip. Pasquale fu P. Losasso, Bari, 1904). 2° - La scher ma nell'Esercito. 3<> - Il t iro nell'IDsercito. 4° - La Feòerazione Italiana di Schen:na e la sua opera. (Tip. Senato, Roma, 1021). 5° - 1° Congresso amatori e cultori Scherma. (Riv. d'Art. e Gen., Roma, 1933).
MORI Guido. - Nato a Firenze nel 18fi9 fu allievo dell' Accademia militare di Torino e nominato sottotenente d'artiglieria nel 1883, dopo a.ver frequentata la Scuola d'applicazione venne promosso tenente . nel 1884 e assegnato al 17° artiglie· ria da fortezza col quale partecipò alla prima campagna, Eritrea 1887-88. Rientrato in Itali.a nel 1888 prestò servizio al 2° artiglieria da campagna e, promosso capita1no nel 1893. fu trasferito al 15° Reggimento da campagna ; nel 1897 passò alfa Direzione -d'artiglieria di Alessandria e nel 1902 amdò al 2• artiglieria da fortezza. Promosso maggiore nel 1907, fu trasferito al 3° Reggimento da fortezza e nel 1910 passò al 10° artiglieria d'assedio. Nel 1911-12 partecipo alla guerra di Libia, · comandando un gruppo e si guadagnò ad Henni una meda· glia d'argento al valor militare; rientrò :poi al suo Reggimento nel quale rimase dopo la promozione a tenente colonnello nel 1913, e promosso colon111ello nel 1915, partecipò alla guerra contro l'Austria comandaindo un Raggruppamento d'assedio. Promosso colonnello brigadiere nel 1917 comandò
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Ail'rIGLICCl:I SCRITTORI
prima l'artiglieria del II O. A., e poi l'artiglieria ,d el I V O. A. guadagnandosi per l 'azion:e svolta sul Grappa e sul Piave la, Croce di cavaliere cl elVO. M. S. nel 1917. Briga,diere gene rale nel 1918 comandò sliccessivmnente l'artiglicrta ,d ella f? e <lella 9" Arm ata, meritandosi poi una se{:onda medagli.a d'ar . gcnto nel 1919 in occasione di. un inccmdio di un deposito di rn unizioni. Nel Ul21 lasciò il servizio attivo) nel 1923 fu promosso generale <li brigata e nel 1926 gener·ale di clivi.sione nella, Ri serva. 1° - T elemetro da campagna Mori. (Riv. cl' Art. e Gen., 1898). 2° · Circa nuovi clispositiYi per la misnrazione delle dista nze campagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1800).
in
:Kacque nel 1869 e dopo superati i MOHIKO Dome,nieo. corsi dell' .A.ccaclemia mjlitnre di 'l'orino fu nominato sottotenente d'artiglieria rn el 188S e promosso tenenLe nell'anno su.ec:essivo dopo la Seuo]a d'applicazione d'artiglieria e genio a,ndò al 12° Ikggiment.o artiglieria da, campagna. Prese part,~ H,lla campt~gna d' .A.fr.ica del 1890-96-97, e rientrato in Italia nel 189S fu t rasferi to al 5" R,eggimento artiglieria, -da campagna passafllclo poi n el 1901 al J.6° R eggimento. Promosso capitano nel 1902, fu iissc!gnato a,J 14" Reggimento da. c.arnpa,g na e ne1 1908 passò .a l Comando ·d 'a1:tiglicria, da campagna in Milano e successivamente nel 1910 al Polverificio sul J,iri. : pa,ssù quirr nh 1wl 19]1 al 10". Reggimento da campagna restan· do però ancora comandato al predetto P,olverifìcio, e nel 1913 fu trasferito al 9° Reggimento da, campagna ove rima.se fino alla promozione a maggiore nel 1915. Trovandosi cli guarnig.i.one a Pavia freque.ntò presso qm~ll'Università alcuni corsi ·d i l\fatematica e di Ohimiea comple. fancl<oli poi al Politecnico di 'Mi.lano ove consegul la lauren in ingegnel'ia elettrotecnica ed elettrochimica. Entrnto in gU<~rra,, morì poco ·dopo. J 0 - Sulla preparazione dell'acido nit rico ver gli esplosivi mecH:rnte l'azoto atmosferico. (Riv. d ' Art. e Gen., 1011).
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SCR1T'.J:01!I DI ì\:CATJ>;BIE) AR'l'IG LIERESCll E
(185G-1U19)
:M:ORO~l.!l A.ugusto. Nato a Brescia nel 1868 e superati i corsi dell'Accademia militare verme nominat-0 sottotenente d'artiglieria nel 1889, d-0po la Scuola d'applicazione fu pro mosso tenente nel 1891 e òestinato al 21.0 R eggimento da campagna. Niel 1893 passò al 16° da campagna e trasferito nel 190l alla 1~ Brigata da fortezza, dopo aver frequ entato con successo la Scuola cli guerra fu p romosso capitamo nel 1903, tornò al 16° da campagna nel 1904 e nel 1908 fu trasfel'ito alla Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio come insegnante di Impiego d'artiglieria e Nozioni d'artiglieria rimanendovi fino al 1.918. In tale arnno f u trasferito all' Ispettorato generale d'artigli,el'ia e nel 1915 venne p1·omosso maggiore entrando in guerra con tale grado e ottenendo poi successivamente la promozione a ten011te colonnello nel 1916 e il grado di colonnello nel 1917. Come colonnèJlo comandò in guerra il 42° Reggimento artiglieria da campagma e per la sua condotta fu decorato di medaglia d'argento all a battaglia del 1918 sul P iave. Poco dopo la guerra lasciò il servizio attivo e fu promosso gen°erale cli brigatn, nel 1926 passando poi nella Riserva nel 1930.
1° - No:,;ioni d'artiglieria - Le?:ione impartita alla Scuola d'ap11lica~ìone. (Litograf., Torino, 1913).
l\funron Albc1·to. - Nato a, La Spezia nel 1889 dopo avei: frequentato regolarmente i cotsi della R. A•c cadcmia milita.re e clella Rcuola cl'appli~tzionc d'artiglieria e genio nel 1912 fu nominato tenente d'a1·tiglieria all'l1° R eggimento da, campagna. P l'omosso capitano rn~l J 916 e maggiore nel 1918 partecipò alht campagna di Li.bia ed alla grande guerra comandando r ispet tivn,rue:r1te la sezione, la hatteria, ed il gruppo e segnalan dosi per competenza profcssiona,1e e pe1· ardimento così da meritare due medagJie di bronzo e due croci di guerra al v. m .. Dopo la gnerrn, prestò servi½io wncora al suo antico li° Reggimento e p1·omosso t,enente colonnello nel 1927 fr equentò il l° COl'SO superiore balistico in Torino e succecsivamente dal 1930 al 1934 fu insegnante di Esplosivi e Aggressivi chimici alla Scu ola d' applicazione d'artig~ieria e genio, e dal 1934 al
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AH'l'1GLlf:)UI SCHl'lvl'OnI
1.93G insegmmte di Ai-mi, 'l'iro <' Materi ali e con temporm1eamente vke C·Ornanclante dcJ ln, Scuola, al.li.evi nflì.cfali di complemento <li Moncìllieti. Yeuue <1 uindi. in cal'ieato del <;ornando ,ù(•l 1° Ileggirn<-'HLO artigli.e1·ia. cl'u1·mrLta (! peomosso colon nello nel 1937 contin uò in tale co111,rndo pet passate poseia al Comando 11 ell:t. Scu ola di MoueaHcti p1·0-clelL;1,. Ven;o l,i fiHc del · 1!)3' fu nominato Uornantlan l11 dell'VIU Settore di cope1-tnn1. Dal _L!)~~ ,~ stato conti1HLa1nentc ù.ocente nel Reg'io P oli tecnico cli 'l'orino pei: i CO l'&i di pcefezionamcn to in Balistica e in Coslr u r.ioni d'artiglieria, 1 10J1ch è p e 1· i COl'Si (li. Arurnmcnto aeronautico . Fig. lP,26 1·ftkialc . l uilioso, collo e appa · i cAlberto ì\Iurer. 11;1 LO del senizi o il Mnre1· h:1 dato l'ipc t ntamc1ntc lu ~ma <;ornpetent<i ùollaborazionc alla, .SL01-ia clell'Artiglie1·in Ita liana. l " - l\Ielodo g:·a nco t>cr Jn misura di nna bn:s1! nel![! 1,r c parnziom! del t iro. (Riv. (l'.Att . e Geu., l020). 2'> - O:sscrrnzioue c·oniugala del tiro in ba::-c al segno. (H i,·. d'Art. t> Geu., 1931). 3° - ' r coriu fisi co-cbilllica tl egli esplosiYi - l'!romanomc lT ia. (Virctto. 'l'orino, 1932). 4° - Le sostanze aggr e.ssi\'C : Ed. 19:11-H2-3.3. (Lor enzo Rattel'o, Tor ino). 5° - L u proleziom: delle vi e respiratorie con tro le sostanze aggressive. (Lo rem:o Butter o, Torino, ·1033) . Go - T1 volo ad alta quota d,11 puuto di ,·i.sta della r e.spirnzione. ( Lorenzo R attero, 'l'orino, J933) 7° - L e sostanze esplosive - E<l. 19::J2, Ecl . l !l,:4. (Lorm1zo Hattero, 'l'orino) . 8° - 'l'il'o. materiuli rn ri , armi. (Lo1·cuzo Ra ttcro, T orino, 193.5). no · Compeu<lio per l'ufficiale <l'arliglieria . (Lorenzo R:ltkro, Torino, HJSO).
NAGUì Gaetano . Appartcnonle ad una fam iglia napoletan n. che a rnva, giìì, clato pi~r<!cclli n.ffieiu li e di versi a r tiglieri all'Esercito dei Borboni , nacque a Xapol i nel 1829 ed cn Lra-
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Sl'nI'l''l'Oln DI )!A'l't,:nrn AH'l' IG LlEllESCil8
(18i36-191UJ
to ;11 Coll egio milital'e della )J unz.iatella nel 1.. 39, vemH~ nominato alnn no alfiere ueU'arliglieria, nel 1848 e doè avendo comp iuto l.'inlcro e.orso cli stu<li.. J'\'"cl 184:9 pnSi,Ò nel R eggimento R e ..\l'tiglietia e quimcli tenente nel R eggimento R egina partedpnnclo alla, campa gmL cond otta da l generale Filangieri per soffocare ln. riv oluzione sidliaua g11adagnan<losi la metlag li:i, d'oto di l" classe' per la condotta valorosa da lui spi<'gata. D al 18,'30 al 1.833 p1·estò surc:c>ssiYam entc seniz.io nel Pai· · c·o cli ~fa rina e ,n el R eggime n to R e e ne l 1853 venne prom osso c:apitano prima nel R eggi men Lo Regina, poi nel 185G n ell a, Brigata artefici e infine ne l Reggi Ulento R e : promosso l° u1pita no nel JSGO 11ell'arti glieri a borbonica pnrtccipò nel 18fi0-Gl alla <lifcsa di. Gaeta e q uindi, a ll'att o dell'annessione nel 18Gl, pa ssò nc] l'al'!iglicl'ia cleJl ' E::wrcit.o it.,liano co111 lo stcs ·o grado cli capitm10 cli l " clnsse e ptomosso qnindi poco d opo Hl graclo di rnnggiore fu applicato alla Direzione del l'Ars<>nale e.li Kapoli p assan<lo poi al Comitato {l'artiglieria, e <·op1·enclo quindi la cari.ca tli vice segretario clella Com mis~ionc pcrmaneute pc1' la dife1m gcnernle dello Stato, pr<'· sieclnta da 8. ,\. R. il P rincipe Jì}ugenio <li Sa,oia C'arig,nano. Kel 18GG fu addetto allo stato maggiore <l'a.r tigliPl'i a e part e· cipò alla. c:mnpagna <1cl 1866 p: ua <la,g nandosi. all'fLssedio di Bo1•goforte In Croce <li c·nvaliere dellJO. M. S. « per lo zelo non comune. la calma e l'intelligenza di most rate n oncbè pel coraggio nel 1·estnrc~ esposto al fuoco per so1·vcgliare e dirigere il t iro)). Promosso teaicJJte eolmrn cllo n<'l i. '69 tornò al Coruitt~to d' arliglieria , nel 1870 paRsò allo stato maggiore {le!P Arma, dopo ehe n el L 67-68 era stato irwiato in m issione i n S vizzera . N e l 1871 pass<) come segreta.rio capo al Comitato cl'artigliel'ia e genio, posto nel q nalc rimase n,nehe clopo la promozione u, c·olomwllo oLtennta nel 1873. V enne p1·omosso maggior gen e1·a l e n el 1877 con tin nando ad pi;:sere addetto al Comitato fino al 1881 e ino1·t poi a N apoli nrl 1882. l.0 - Difcs:a di Gaeta 1860-61 (In collabor. <·on F. Anfora) (~ upoll, Cal'clamone, 1861). 2° - Fucile II r ipetizione Vettcrll adottato in Is,·izzern. (Riv. ::lfil. Jtal. 18<lH).
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AR'l'IGLIEIU SCRI1"l'ORI
NAGLIA'.l' I Tancredi. - Nacque a, l < ' errara nel 1851 e mol'l a F irenze nel 1922. Allievo diell' Accademia militare di Torino vernne nominato sottotenente d'artiglieria nel 1870 e dopò ave1· ~uperato i corsi della Seuola, d'appliea,zione d'artiglieria e genio passò al1'8° Reggimento d'artiglieria, da piazza.. Promosso tenente nel 1873 fu assegnato tLl 13° H.eggimento per passare quindi nel 1876 al 1° artiglieria . Promosso capitanu nel lSSO prestò successivamente servizio ai Reggimenti d'artiglieria 14° da fortezza per oltre due anni, 4" da cam pa,gna nel 1883, e 16° pure. da campagna. nel 1888 : promosso maggiore nel 189t passò successivamente al 12° da, campagna, al 14° 111el 92, al 13° J1el 1894 ed al 2° Reggi.mento da campagna pure nel 18~)7. Promosso tenente colonnello nel 1898 fu trHsferito rnuova,m<~ntc al 12·' Fig. 1327 Reggimem to da, campagna e promo&so co Tancredi Nagliati. lonnello nel 1902, lasciò poi il. servizio attivo riel 1905 raggiungendo il grado di. maggior genemle nel 19l3 e passancl:o 111clla Riserva,. 10. L a f 6rtificazione moderna in rapporto a l tiro a puntamento indiretl'o (Riv. <l'.Art. e Gen., 1907). 2<> - Ft·a Adda t~l Isonzo - Difesa clel confine or ientale. (Roma, Voghe~·a, 1910). 30 - Il Tirolo. (Riv. Mil. !tal., 1913).
NAVA Luigi. - Nato a, •rori.1110 rn~l 1851 dopo ·d i a.ver .supe rafo tutti i corsi della Reale Accademia militar.e di. Torino fu nominato sottotenente ·d 'artiglforia nel 186!) e ' .compiuti i corsi di studio della Scuola d 'applicazione CÌ'artigli.c1fa. e gem.io venne promosso luog,o tenente nel 1872 e assegnato al 3° Reggimento artiglieria campagna. Dal 1874 al 1877 segni i corsi della Scuola ,d i guerra e promosso capitano nel 1878 passò nello Stato Maggiore e fu addetto sti.ccessiva.mente alla Division·~ di Alessandria {~cl al Comando del III O. A .. P romosso mag; giore nel 1885 fu assegnato al 4° R eggimei:nto fanteria, indl -
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SCRI'r'.l'Oltf DI j\!ATEIHE /\HTIGJ,1ERU:SCBJ.,)
(1S56-19UJ)
rientrò nello Stato Maggiore nel 1887 addetto al Comando del Corpo specia,l c come Capo òi S. M. del Comando Regie truppe d'Africa e partecipò a,lla campagna d'Africa del J 887-88. Promosso temente colonnello nel 1889 coprì la carica di Capo cli S. M. della Divisione di i\filano contimiando però ad essere comandato al Ooma!Ildo clelli:) Regie truppe d'Africa e partecipand,i alle azioni del 1890-9] in Eritrea. Raggiunse il grado di collocrmeUo nel 189~ ed a,n dò a, comandare il 40° Reggimento fante1·ia ; partecipò ancora alla campagna d' Arica del 1895-9G guadagnandosi la Croce di cavaliere òelFO.M.S .. Nel 1897 ritornò in Stato Maggiore a disposizione del Comando dél Corpo, e promosso maggior genera!<~ nel 1900 ebbe il OomaJ1do della Bri.gata « Acqui>>, e nel 1906 passò a comaindare La, 1,'ig. 132S Scuola milit are di Modena.. P1·omosso Luigi Nava. tenente generale 1J1el 1907 continuò nel com.arnlo della Scuola passando poi suc cessivam011te a comanda,re la Divisione militare -di Firenze nel 1 !)09-J O, l'XI C. A. nel 1910-lJ , e il V] C. A. dal 1911 al 1914-. I'nrtecipò qu.ia1òi. all:1 prima parte della grande guerra comr. Comandante d'Armata, e poscia fu Presidente <lella Commissione sanitaria centrale fino al 1917, passaindo in seguito nelfa HLerva nel 19HL 1forì :t '.l'orimo nel 1928. 1° - L'armatrr sarda nella g-Iornnta de.I 24 giugno 1850. (Riv. ~HL Ttal.. lOOi). 2'> - Combntti mento cll Montebello (20 maggio J85!l). (:VIodena, Solinni, 1909). 3o - Contronote di · gueri-a. (Chcrasco, R aselli, 1920). 1° - Opera:r.ioni militari della IV Armata nel qua ttro mesi dello campagna di guerra 1915. (Cberasco, naselli, 1922).
NEGRI P aride. - Nato nel 1883, dopo aver superato i cori:ii dell'Accademia militare di Torino fu nominato sottoten~..nre d'artiglieria nel 1903 e dopo la, Scuola d'applica1.ione <l'artiglieria e genio venne promosso tenemte nel 1906 cò assegnato ~
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AllTIC Ll l.:BI SC' Hl'I'l'OHI
s u cessh-awen te al 2° R eggimento iniiglicria da for tezza e nel 1909 al 1G"' R egg imento da ca mp ag n a venendo n el con Lernpc• commndato n frequentare la ~cuola <li g uerra. reì J912 rientrò al 1G0 R cggim eul·o fl.-1, c·.itmpagna e prei::e parJ-e alla guerra cli. Lihin nel 1912-J:J gnadagrmn dosi nna medaglia al Y . lll .. P ro mosso capitHn o 1wl l!Jl 3 fu com.a,nùato a l Bn ttnglion e specialisti d•e l genio) e p::i.ssato poi. 1wl Corpo di .8. :."rl . cn tl'ù in guen n n el 1915 : ve1tne promosso maggiore 1wl 191i r tcncnh: colonnello rn~l H)J ~, e <lal .LDHl cli ~ilnpeg.nò le fm1r,i.011i di Rottocapo di S . 1L -d el Cor po cl' An uata di Trie~te fino al 192:') in c ui pai:;~ò al :3" R rg·g-iIJw n to ;wLiglie1·ia cl a <·ampn gna. ~ e] 192!) raggiunse i l grado di (·o lonn ello e t'OJUall(lò il .!.'i 0 R rggi. men t o ai-iglìeria da earup.1g-n ,1, p oi Capo uffkio al Coma ndo mili.111i-e tlel'la S tLrdegna) qnindi C'ornm1clant<i della Rc nola a lli<-),·i ufficiali d i complemcn lo di L11 crn clal 193-1 11 I l !l:JG, e p1·0111 0$~0 gene1·a le d i brig11 ta, n el 1D3G comandò J'.1rtig'li e ria del ('m'po d' Ai-mnta rli Ulli1t<' per Jìi1$SHT e qni rnli ~1el 1~)37 comr~ CH po <l i R. ì.\f. <l<'l C'oman cl o de~i~nato <l i Atrn<1ta <li S a p oli , e 1w) .Ul38 Capo l'<~pal'IO al <'omaw lo <l c>I Cor po <li ~- }1. , <~s seudo poi 1wl 1!)39 promosso gen <.'ral<' di d i \-i,-ionp e nominato Co1w1nd11 n le <lelln I h,·i~io1H:• cli .I:'il'Pnr,e. 1° - L'artiJ!liC'rln d i e G<'n., J.907) .
Ga r ibal<ll nelle rumpagUC' d" Italia.
(Ri,.
<l'.\ r t .
:Krncr Giuseppe. - :Kacqne in Santa 1Iaria a )fonte (P isa , nel JS47 n mor ì a P egli n el J923. Sottoten ente cl'nrti g-U<ma !l1el 1S6G \·emw c·omanclato alla Sruola d ' a ppli cazione cl'arti gJie1·i11 e g-<'ni.o. ma a nzi ch è pi-omosso 1tell.' Anna venu c tra . sferito U('l 1~68 come $Ottohmrnte a l 5° R eggimento bersaglieri. :Kel ] , ', 3 rientrò i n a rtigli eria, H'nne a::;1-;c>gnato al 13° R eg-gi · mento e fn nnov,uncntc com.anclH to a s·Pgnil'e i. corsi -ll db S cuo la d 'a pplicazionP d' adiglier ia e genio cl onde wndò poi a p1·.estarc~ sci:vizio al predetto 13° Hciggimento a rtiglieria. Pl'O mof'i ~O tc1w n te nel 1875 fu tr:isfer ito al 7° art ig'lieri n e s ncce~siva men tc n el 1 79 fu e omandato alla R. Accademia militai·~ di Tori no . Promosso cn pi.tauo nrl 18S2 fn destin1ato a l 5° Hcggimcn to artiglieria e RucceRsivamc11te n el 18 :'5 al L aboratorio cl.i. Prccision<~ OYe 1·i.mn se an che d opo il 1893 allorchè fn p ro-
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S CHT'l'TOIH nr )f.-1.TEIUE) All'rrGLmn,~SCH0
(1856-1919)
mosso maggiore . Passò poi nel 1895 alla Fonderia di Torino e quindi alh~ Direzione superiore delle esperienze nel 1896. Nel 1898 passò al Polverilìcio cli F,cxnta,na Liri e vi rimase anche da tenente colonnello nel 1899, assumendone poi la Direzio1w nel 1902 che mantenne anche da colonnello dal 1903 al 1905, anno in cni. lasciò il servizio a,ttivo passarnfo 1rnlh1, RiservH, e ottenendo la promozione a maggior generale rwl 1914. 1°. Ancora sul tiro al di sopra di fanteria a wic·a. (Hiv. d'Art. ,~ Gen., 1&'37). 20 . Sul motore llérnier ad aria calda. (Riv. a·Art. e> Gen., 1888). 30 - il:f.acchina Dederick per colll])rilllere forr1ggi. (Ri v. d'Art. e Gen .. 1880).
Fig. J;J2!l
H'ig. 1330
Giuseprie N ind.
Conaclo Nobili.
NOBILI Corrado. - Kato a Fil'enze nel 1871, dopo essere sta,to allievo del Collegio milita1~e cli Firenze dal 1884 al 1SSS seguì dal 1888 al 1891 i corsi della, R . Accacl·e mfa, militare cli 'J;orino venendo <1ni1uH nominato sottotenente nel 1891 e pro mosso po.i tenente d'artiglieria nel 1892 dopo aiver superato la S<:uola d'applicazione . Venne quindi destinato prima al 27' R eggimento dn fo rtezza e qui.ndi nd ]893 al J9'> Reggimentu {la campagna) e capitwno nel 1805, anelò a prc>star se1~vizio al
3° R eggimento eh fo1~tezza per poi passare successiva.menti~ -
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ARTIGLIERI SCRITTORI
nel 1909 alla Direzione d'artiglieria, della Spezia (Sezione staccata di Firenze), nel 1910 al 7° Reggimento da crimpagna, per tornare nel 1911 al 19° e quindi poi (llel 1913 al 32" Reggimento da ca.mpagna. Si ,d istinse nell'opera di soccorso in ·occasione del terremoto del 1908 venendo perciò so1ennemeinte encomiato, e, pro · mosso maggiore nel 1915 e comandato al 26" Reggimento artiglieria campagna, entrò i.n guerra nel maggio 1915 come comandante di gruppo: nella primavera, 1916 passò al CO· mando del 62<' gruppo d'assedio di medio calibro durante l'offensiva austriaca del maggio-giugmo nel settore delle Dolomiti, guadagna.ndosi una medaglia di bronzo al valor militare per l'azione svolta durante un violento bombardamento di grossi calibri nemici e riuscendo a spegnere un incendio che minacciava, lo scoppio di. una polveriera. Promosso tenente colomrnllo nel dicembre 1916 per merito di guerra, per tutt<~ le benemerenze acquistatesi durrunte la sua lunga · permamenza al fronte, fu ·desti.nato al 10° Reggimento artiglieria <la fort~zza ·(assed.io), dopo che nei mesi di a,gosto -settembre si era cledieato con tutte le sue forze fisiche ed intellettuali alla preparazione dell'offensiva sul Pasubio esplicrundo un'attività veramente prodigiosa: fu in tale periodo che, non badando a se stesso e ·deciso a, compiere a qualunque costo il proprio dovere, soffocò stoica.mente i primi sintomi del male che doveva condurlo dopo pochi mesi alh tomba. P.orzato ad arrendersi al male che minava progressiva.mente la sua preziosa esistem:a, fn costretto ad a1lontanarsi òal fro!l1tc, ecl entrato all'Ospedale di Santa Maria Nuova in Firenr,c, ivi morì nel mar7,o 1917, vittima della mal.a.ttia con· tratta, nell'a,dempimento clel suo dovere. ' Corrado Nobili fu vera.mente un gra.nde artigli.ere ed un valoroso soldato, nel quale il geloso retaggio di virtù militar-i e civili ereditato dai suoi maggiori gli era stato costante sprone ed esempio per imitarli. 1° - L'eòucazione morale del soldato e i tempi nuovi (Conferenza agli Ufficiali del J.9° Regg. Art. - Soc. Tlpogr. Fiorenti.na, Firenze 1903}.
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S CRI'r.rom DI MATERIE AitTIGLJIJ;HE:';CBE
(1856-lDl!.>)
2° - Artiglierie pesanti mobili nella guerra campale e di, dìfesa, (Soc, TiflOgr, Fiorentina, Firenze, 1908), 3° - Artiglierie pesanti mobilL (Soc, Tipogr, l!-,iorentina, Firenze, 1909), NOEL W INDERLING
LnigL -
Nato a M•e tz (Francia) nel
1859 venne nominato sottotenente d'al'tiglieria nel 1880 dopo di avere successivamente superati i corsi del Collegio mHitare
di Milano e della R Accademia militare di Torino , Comandato
a frequentare la Scuola ·d'applicaz,ione d'artiglieria, e gen.io fu promosso tenente nel 1882 e prestò successivamente servizio al 16° H,eggimento ·artiglieda da fortezza (batterie cfa montagna) e nel 1885 al 6<> Reggimento da campagna, Pro· rno!":~() capitano nel 1888 venne trasferito al 20<• Reggimento artiglieria da cam· pagna e superati i corsi della Scuola di guerra nel 1895 fu chiamato rn el Cor pi) di S. M. e addetto al Comando dell,l DivisiorH~ di Piacenza. Promosso ma.g giore nel 1897, passò al l" Reggimento fanteria, riel 1898 ritornò in 8- l\L e fn addetto al Comando dell'XI C . .A ._ Pro mosso tenente colonnello .nel 1901: fo Fig, J331 destinato come Capo di S. :M. a,l la DiLuigi Noel-Winder ling. visione cli Cagliari e nel 1904 passò alla, Divisione militare di Cuneo, e all'atto della promozione a colonnello nel 1907 andò a comandare il 22° Heggime,nto fanteria,. Minato da tempo da grave malattia, morì nel 1908. 1° - Circa le csercit a.zioni di tiro delle batterie da campagna. (Riv. d' Art. e Gen., 1892),
NOEL WI:1\DIGRLING Riccardo. - Nato a Milano nel 1887; entrò per coneorso all' Aecademia navale di LiYol'lllo nel 190:5 ritornando però ben presto agli studi tecnici che seguì fre, quentando i corsi. del Politecnico di Chm·lottenburg: e di Mol!laco <li Baviera ove nel 1911 coJ1seguì la laurea in ingcgneritL
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Alffl Gl,1 Elll SC t:T'l"l'OlU
industl"iale confel'mata poi Ml 1912 dal R. Politecnico di Tor.i 110. Nel 1905-06 sodcli~fcce ai. suoi. obblighi di l eva compiendo l 'ann o di Yolontaria to nel R<~ggimento Cavalleggcl'i Guide ,, nel J9l5 ottenne la no111in a di sotlotc11ente {l'artiglier.ia di com-
p lem.ento (~er,izi Tec11id) per titoli di ~tndio . Richiamato in servizio nel 191:"i <·ntrò i11 g uprra. e fu adde tto al Coma ndo d'ar· t iglietia del settor e B nt-J)egano ottenendo ben presto un Einconti.o per la <li ligeuza ed il senso pn1.tico clirno~trati n c~lht redazione cl i 1111 a R elazione da lni c·ompilnta . Promo... o tenente nel. .rnlG, si guadagnò una medaglia di brom~o a.l v . m . per i.l <·orng-gio cli 1uostl·c1 to n ell'as!'.ohcH· nn tliffid le e pericoloso incarico a.ffida togli 1 Nl 1111 altr o ·Eucmnio gli vemtc pm·r~ dato p<~r l' e~ccuzionc cli ht,·ori in ca Ye1·1w da lui clirclt i. Nel 1917, dopo esl-c1·e stato promof.;. so eapitano per JJWrito di. gnen.i, ven 1nc encomiato una terzn Yol.La p et mn ardita, ticognizione <la lui {'Se~nibl e in fine oUobte di. tale anno e bbe il cornando <lPl Jì'oi-tc di )[onte Festa otteneucl0 una m.ecfagtiH d'a1·g-ento al Y. 111. p et· la saga cia e F attiYi(ù dimoi-tL-ale pc•1· eni F ig. 1332 l' a Ya11za ta Hem.i.<-a Ycmw con t ra sta I,I ed Uicc. :Kocl-Winclerling. i1 pic:<·olo presidio dt>I J?ortr., c.lopo d i a,·er rifiutalo di anernl<'rsi continnò a resistere finc hè riuscì nel aprirsi un Yarco tentnnHlo <li. rnggi.nn gere le 010 tre linee." Nel 1917 fu p1·eso vrigio11irro e rientrato poi in Italia al la fine clcl rn1, pasi-ò al 7° Hegg-imento m·tigl ie r ia forte&z,1 <" nel 19J H wnn e eollocn 1·.o in <'<mg-c<lo. N cl l !l30 ,enne p1·omosi-o magp:iore e nel HJ37 ten ente co- . lonnc llo. 1° - P r o~ctto di ricostru zione dell a G:illeri n del Cor so in i\Iilu no (:\Iil:mo, J.DJ.4). 2" - f:: plazione cil'ca In s i:::t ewazi one della region<' d ello tlelbonkofel. ( 7.011:1 di g11 ('rra . g"nnaio, 1016). 3"' - Sf·nd io (li 11lcnni tipi f11 co;;:1T11zio11i n ntisìsml(']1e. (Tioma , W20) .
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SCiffl~r(, ){l Dl llfA'l'lII:rn AlCJ,IG L!lèlU: SC HE
(J85G-1919)
4° - 1-'rogetto di laYori <lcll'Istituto stomatologico italiano e dd pad iglione Mntilati del viso in Mila no. (Milano, l!J24-27). 5<> • Art.icoli ·sulla R ivista mensilt' « Pedagogia famigliare>> . (Tip. « La Tipotecnica », ;\-filano, 10S2). 6° - Tecnica p,!dagogic:1. (Ilol!ettiuo <]ella Societit medica bresciana, T ip. lstH. Orfaui, Bresci.a, J!l34) .
Nucconrn1 Giuseppe~. - Nacque a, M:r.ssina nel 1865 e dopo aver superato i co1·si dell'Accademia militare di Torino fu nominalo sottotenente d'artigl.ier-ia nel J.88G e seguì i corsi delh1 Scuola cVapplicazione d'artiglier.ia e genio . Promosso tenente nel 1888 fu a,s segn ato a I 2-5'' m·t i.gli eri·.1. da fortezza poi. ~1-cl 1895 alla. 9" l·frigata. da- fortezza e to1Ua,ndato aU'fapettorat1) cl'artig- lic1·ia -d a foi-tezza; pro1nosso <;a pitano nel 1897 rimase all'Ispettorato da forte;1,;1,a- -e <:osta, ne] 18D8 ritornò alla 9"· Brig-ata cla forlezza e 1J1el 1900 fn eorn ..m<l,1!"o al Comando del Ooi-po di S . }I. e <111inc1i poi s nec:f~s~ivamcnte nel rno2 al :!" Hc•g-g-imc•Jllo a.rLiglic~ria da costa e ne] 1!)0(; alla Di1·ezione cl'artig:lieria di Spezia . Promosso maggiore! nel 1901 fn <lx•· Fig. lj3,1 sl"inato .11la. Scuola centrale <li tiro cli Nnccorini.· GinsPJ)pe artigHcr.ia da fortez.za, pa1·teeipò a1l1ì guerra, italo-tm·ca 1.Dll-12 e ri c~n traLo in Ita,l ia ritornò alla .Senola centr-afo cl 'n-1·tiglinia cla fortezza. I)i-omost*o tenente co1cm:nello nel rn1s prese parte a tutta la gran de guerrn raggiungemlo il g-rado di -c.olonnello 1wJ J 916. Dopo la, guerra lasciò il se1·vizio a,ttivo, nd Hl22 fn pro mosso brigadiere generale, Bel Hl24 ebbe il grado cli. generale cli b1·igat:1 e nel 193] fu nomilwto ge11eralc cli. cli.vi.sione. l<' • Puntamento delle arLigl!erie da costn cl iretto o indiretto'/ (Riv. d'Art. e Gen., 1900). 2° - Puntnmento ~ tiro cli notte! delle artigli erie da costn . (Riv. l1'Ar1:. e Gen., 1013).
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ARTIGT,U:HI SCRITTORI
Nuu,o Carlo. - Nato in provinc:ia di Bergam o ne] 18()0 mori a P a rma n el J928 . Super ati i corsi dcll'AccadE>mia militare d i Toriuo fu nominato sottotenente d'attig1ieria nel 1879 ed assegnato a11'11° Reggimento d 'al'tig-lieria, e dopo la Scnol::1 èVap plicazione . d'artiglieria e geni o fu promosso tenente nei 1881 ottenendo ~ucc<'ssinunente le i::cgneuti desti,n azioni : a1F80 Reggimento da campagna comandato temporanea mente al 1.6° R egg.irn en t:o fo r tezza, al 6° Reggimento da eampag,na nel 18, 4 e quindi all' Accademi:~ militai·e di 'r orino 11eì 1885 quale ia1scgna n tc aggilm to. P ro· mosso capitano J1el 1888 fu trasferito al 9° Reggimento artiglieria <la. campagna e maggiore 1ncl 1902 pa,i-;sò al 16° Reggimento . Tf>ncnlc eolonnello nel 190!) rimase allo . tesso 16° R eggimento '!, 1·agghmto po.i il grado ,d i colonnello nel 1913, assunF-e i l Comando del 28° Reggimento da campagna col 'llHtle entrò in guerra pern1anendo a1 fro1J1te fmo 111 1fig. 1334 1916. Lasciato il servi.zio attivo nel 19l!i Car lo Nullo fu però snbito richiamato cd a.ndò com,:! Dir<>ttorc~ d'm·tigliel'ia dell'Intend<~nr.a. della l " Armata. Nel 1917 ra,g giunsc il gra do di maggior gene rale e nel 1923 fu promosso generale cli dhisione nella Rise1·v;1. 1° - 'l'iro indir etto coi can non i d 'a:::sedio (Osscrva?:ioni e pr opostP) . (Riv. <l'Art . e Gcn. , 1887). 2<> - Sulle ist1·u?:ioo1 più importanti delle batterie. (Riv. <l'Art. P. Gen., 1890). 3° - Le !clee attu ali sull' ir.nr>lego <lell'tntiglier ii1 nel combatti mento. (Riv . Mil. It::il., 1904) . 4° - Sulla tattica e su! tiro clellP bnttc1·ie <la campagna. (RiY. :\[il. ltal., 1907).
Eugenio. - Di:cenclcnte da illustre famiglia ,e1·cellcsc nacque a. Bard (Van e d'Aosta) nel 1834 mentre suo padre gen . Antonio s tava diri gendo la costr ur.ione cli quel famoso Porte da lui proget tato. O LIVERO
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tiCRl'lTOHI DI )I .vn:nlE At:'l' IQ LIER ES(;HG
(1850-1919)
Entr::1.to giovanissimo all'Accademia mili.tal'e cli Tol'i110 fu !llominato sottotenente d'artiglic1·ia nel 1852 e ne.I 1853 mentre ~ra alla Scuola compleru@tare fu promosso l uogotenente di artiglie1·ia e nel Hl54 assegnato al Reggimento artigliel'ia da campagna. P artecipò alla campagna del 1859 e a P a lestro si g·uadagnò una medaglia d:arge11Lo al valore, e promùsso capi· tnno 1nel settembre di ci.nell' anno fu trai:;ferito ,1 I G" artiglieriu ~ v-enne citato all' Ordine del giorno n. 405 {lel Corpo Real,i d'artiglieria i1n occasione di un i1JJ.cendio sdluppatosi a Genova nel novembre 1859. l'r,omosso maggiore nel 1863, fu ad.a.et to prima al Comi.t11to d'artiglieria,, illldi ~l Laborato1·io di precisiooe e poi al 9° Reggimcn to d,a campagna e nel 1872 fu comandato all' Ac<:ademin, milita.re di T t)rino : nel frattempo prese parte alla cam pagna clcl 186G come Comandante delb artiglier.iH della. r;a Divisione e per l'azio1ne da lui spiegata ,,enne decorato colh Otoce di eavali e1·e ,dell'O.M .S .. Prom.osso tenente colonnello nel 1878, Fig. fu assegnato al Ministero della Guerra Eugenio Olivero. e raggiun to il geado cli eolonnello lllel J.877 comaa1dò il G Reggiment,o artiglieria, da campagna tornando in seguito nel 1S '1 al Ministero della Guerra come DirelLore generale d'artiglieria 7 rimanendovi poi fino al 1884 anmo in cui fu pr,omosso 1w1ggio1· gene · 1·ale. Nel 1884-S5 comandò la Bl'igata « Marche >> e poi dal 1883 al 1889 la Regia Accademia militare di rr orino, e promosso tenente generale nel 1890 ebbe il Oomamdo della Divjsione di ·Verona. Lasciò iJ servizio atti\" 0 nel 1891, conti.nua,ndo sempr•! ad ,o ccuparsi di materie militari e di argomen ti a1·tiglie1'cschi e mori po.i a Tol'ino nel 1917. Sovratutto come Comandainte dell' Accademia militm·e di Torino, l~ugenio Oliv<~ro, sperimentato nella ltmga vi la vi~ · suta e competente nelle varie branche del servizio esplicò opera altamente apprezzata e benefica per la forma zione <li grain parte <l i quegli artiglieri che maggiormente si distinsero nell~ 0
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AHTIG LH:R I SCRITTORI
,arie gneuc del pl'imo ,cntemtio di questo secolo, ccl è qui do,·el'oso 1·icorcl:.ne elle Fopera uwritori.a del l ' OliYero, Capo, Oomall<lau1'e e pathe <l ei s noi A lli evi f n n el modo più egregio inlegraw clall ·azione cli Giuseppe Ellc>na, Comanda,nte in 3.. e Direttol'l' d-egi.i stucli cb.e p er !li p1·ofo1Hlitù del sno sapere e per .la pieua. conoscenza del le scienze esatte co.n.Lroll11,va persona Lmenk noll sol t:.mto il profit to degli .-\llieYi, ma Rltres1 l ' imliri½zo e lo svolgim,enlo ("!elle nrnlt•1-ie pe1· p,nJ-e degli in · scg-11a11 ti.. 1-0 - FJ:-1•rdzio J;r:1tit:o (li ri))or to di una ba tteria cla carupa:;na nelle i':UI! w inod suddi Yi si o11i. (C:iorn. d'Art·. e Geu., 1880) . 2<i - l &i!l - L a ri :-<:o><s,1 . -Cna sezion e d,artigliC'ria cl:1 Vena r ia R enle a Rocca <l'An fo. ('l'or i no, c~1s :.1nov::i, l!jQO) . ~- .. ·- ·-··--:--
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OLLKrnO _\lfonso. - Appartenente ad trn .t famiglin cl<• I )fonfe1·raio clc>lla q na:le du(' snoi fig'li sono mo1-t.i per 1H r atrin. <lrn·antc> la gnrncle gnena Nl 11110 di C!';:-;i ehhu ln, llleclnglin ll'<H·o 11 1 YH lor milita..re. nac-<Jne a San , ahnto1·p :.\[onfen·ato nel J ~::.t:; e (lopo a n•1· fn·q u(•ntato e <·ompiuli bl'illm1tc1ucnle i corJ'.:i. <lclln R . .Acca!lernia militare di ' l'orino e delh Rn1ola. di app lic,1 r,~01w d 'adigliel'i:t e geJ1io . fo nominato sottotenente <l'artiglim·ia 1wl 1903 e p1·omos!So poi le1iente nel H)O~ cle~ti na · Fig. 1330 I o ::i 11'11. R<•ggimen1'o <'In c·,, trnpagna. P ·U l' · Alfou::::o Olknro tito Yolont ario 1wl 1911 per la- campa,gna <li Libi a vi l'iu1ase fino a tutto il 191-t pa.1·tetip1111clo II tutte le pl'i,neipali oper117,ioni e otten endo pel.' il valo1'-0i::.o comportnmen1'o due meclaglic> d'a t gento nl Yalor milita1·c• . Ri<,nll·.r to in H a Jia fn t rasfrl'i to al 17° R eggiinento d,l, campagna e p1·omo!'.so poi capitano pnssò al 27° al'tigliel'i11 {I n <·arnpagna <'nfrarncl o qnincli fo1 cfa l 1915 in gnen,t contro l".An~tria. Qna le c;npitano pas:-;ò 11 cl J!llG al 42° R cggi.menl·o <fa c11mpagna. e p1·owosi-o maggiore IH'Ì 191 7. com,.mclò 1111 Grupp<1 di ea,na1011·i 100/ :2~, mentre po.i adtletto al CornalHl o · artigliel'ia del XXYJI C. A . nell'inve1·n o 1917-18 ~i clistin :-;e per il notev,ol <! 0
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SCHI'l'TOIU DI .\IATEJ{ll,; Al{TWLmm:scrn:
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contributo <la· lui ùato aJl'organhzazio11e della difesa del Montcgrappa e del Moutcllo. ~ cl 1918 fu addetto al Comando generale cli. arti.gli<'rfa ,e qufa1di all'Ispett<n·ato generale dell'Arma e nel J 921 fece pai-te della Missione incaricata, del plebiscito del Burgenlan d. Frequentò in seguito brillantemelllte la Scuola di guerra e semprt~ col g1·aclo di maggiore p1'estò servizio pc~1· più anni presso n Corna1ndo <lel Corpo cli S. :Nl. . -e ptesso .I.a, segr ete ria della Commissione suprema di. difcsi,L, allorchè ,n el 1924: venne promosso tenente colonnello c dopo 1111a br-cvc permanen7,a all'll" Reggimento artiglieria, <la campagna venne ri.ehiarnato al Miini stero della Guerra. Promosso <:oJonnello nel 1932, comarnlò successivamente · 1'8° Heggime(l1to a,rtiglieria Guardia Frontiera, il o" Reggime11to art iglieria cla campagn a e in fi.ne la Scuola, Allievi uffie.iali di complemento ,<,l'artiglieria a 1'.fonca-Ueri. Nel 1935 fu nominato Capo di S. l\f. cl·ell.~ Forze arma.te della Somalia, e prest> quindi pm· te a.lla campa,gna in Africa Orienta.le distinguenclo,si oltrechè per il e.ontributo dato nell'orga,nizza1.ione delle operazioni in quello sea,cchiere, anche per la, ·dir-etta parte(.',ipazione ad alcune speciali operazioni. A rieonoscimento dei meriti. da. lui acqu isitj in ta,lc ca.r npagna, fu promosso generale di hriga,ta per mel'iti . cccc½fonali e gli fu poi. anch e coneessa ]a medaglia 'lli bro11zo al valor mHitare. Rientrato cfalla Somalia nel 1937, venne assegnato al Comando del Corpo ·d i S . }f. e si cUstinse particolarmente nella organizza,zione delle spedhJoni militari in Spagna ed in Alba nin, tanto da rnerifarsi la Croce d.i. cavaliere dell.'0 .M.S .. P1.·omosso generale di divisione nel 1939, C{)lllH1J1dò la Divisione « Sforzesca >> nella campagna del 1940. .A.u tore apprezzato di numerose R.elazi.oni, ref:<~nsio:n i e comunic:azioni c.l'nfflci.o, la, movimentatissima sua earriera gli impedì fì,nora di compilare e pnbb1i.care articoli. ed opere speeiali : è pertanto collaboratore prezioso e dilig<~ntissimo cli questa, S toria, dell' Artiglieria Italiana, alla quale ha. dato lo appassionato e competente s no apporto sovratutto per il pe6odo ,del.la g1·ai1<le g1wrra da lui intensament<~ vissuto.
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OPPIZZI Ettore. Nacque nel 1857 e nominato sottotett1ente d'artiglieria nel 1879 fu assegnato a,1 13° Reggimento artiglieria da fortezza e comandato a, seguire i corsi della, Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio . Promosso tenente nel 1881 fu destinato al 2° Reggimento da campagna e promosso poi capitano nel 1887 prestò servizio a,l 14" Reggimento da fo1-tezza per passare poi al nuovo 2(5° pure da fortezza iin Genova, ivi morendo nel 1893 mentre appunto prestava servizio in tale Reggimento . 1° - L 'artiglieria francese sec:oudo i tedeschi. (lUv. d'Art. e Gen., 18HO).
0'.l'TOLIDKGHI Attmo . Nacqn<~ a Monticelli cl'Ongina (Pia{~011za) nel 1866 e nominato sottotenente d'artiglieria nel 1888 per titoli ·d i studio fu assegmato alla Scuola: d'applicazione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1889, venne de stinato al 25" artiglieria da costa per indi passare successivamente al 26° da co· sta, alla, 10• Brigata da costa nel 1895 I ' e quindi nel 1896 alla, 7"' Brigata da fortezza e comandato alla Scuola. di guerra,. Superati brillantemente i c·o rsi ·d ella Scuola, passò nel 1898 a,11'8"' Briga,t~lr da costa e fu cormmdato al Coma.nel<) del Corpo ,di S. JVL. P romosso c,1pitano a, Fig. 1337 scelta nel 1901, andò alla 5"' Briga,t a da Attilio Ottolenghi. fortezza, nel 1902 passò al 2° R eggimento da forfozZia e nel 1903 fu trnsferito 111el Corpo di S. M. e comanda;to a,l Goma-n do del Corpo stesso. Nel 1908 fu oomandat o al Ministero della Guerra e promosso maggiore d'artiglieria nel 1912 anelò al 10° Reggimento cla fortezza (assedio). Nel 1914 r ipassò in S. M. al Comando del Corpo e promosso tenente colon1t1ello :nel 1915 iniziò la guerra italo-a,ustria.ca addetto a,l Oomanclo Supremo. Colon· nello nel 1916 fu Capo di S. M. dell'Intendenza generale rag · giucrigcmdovi il grado di brigadiere generale per merito di
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SCHI'fi'Ul!l Dl n.1,\'J:El(!E Al('l 'l(H,Il..:RBSCHJ~
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guena. 11el lfnT : fu in seguito Intendente della 3a e poscia. dell'8" Armata e si gnada,g nò la Croce di cavaliere dell'O .M.S. e una Uroce al merito di guena. Dopo b guerra l asciò il scrvhio atLivo, nel 1923 raggiunse il graclo di generale <li B1·igata e nel 1932 quello di geinerale di Divisione nella. RiEena, e lliOl'Ì a Roma, nel 1938, 1° - Ginoeo di tiro costiero. (Riv. d'Art. e Gen., 18\Jo). 2<> - L'aVYe11irc delle ormi <la fuoco portatili. (Riv. d'Art. e Gen., 1894). 3° - )iitr agliatrit:e mocl. 181!8,. sistema An:itlnca Cado Sal vatore ,~ maggiore nm Dor mus. (Ri v . d'Art. e Gen., 1894) . 4° - Tiro ind iretto clella fanteria. (Riv. d'Art. e Geu., 1894). 5° - Uno sguardo sull'armamento portatile europeo. (Riv. cl' Art. ~ Gen., 1805). ù0 - Le batterie da costa cd i nuovi mezzi di a uacco. (B.iY. d'Ar t . e Gen., 1895) . 7° - L'a lzo a u rnrnatico. (Riv. cl'Art. e Ge n., 1895). 8° - La prevarazionc del tiro 11elle batterie da co;,:ta francesi. (RiY. cli Art. e Gen., 1805) . . 0° - l>el woùo cli l'ipararc ad a lcune iwperfezioni nella . condotta dei t.ito da <:osta. (Hiv. d ' AtL. e Geu., 1898). 10° - I l rlom inio del mare e la difesa <lello Stato. (Riv. cl' Art. e Geu., lCOO). 11° - La molJilH ù n ell'imphsgo tattico c!ell'artigliètia pesante. (Riv . ili Art. e Gen., 1003). l.l 0 - S ul!' ordiuamento e sull'impiego dell'artiglieria pesante mobile. (RiY. d'Art. e Gcn., 1004}. 13° - Le nuo,·e t endenze della tattica ossidion.1le ed il Uro pr eparato nelle piazzdorti. (Riv. cl' Art. e Gen., Hl07). 1-1° - Il domioio dell'ar ia e la guerra. (Riv. d' Art. e Gen., 1910). l i'i0 - L'aeronautica nelle sue condir,ioui odierne r ispetto all'arte militare. (Riv. d'Art. e G~in., 1911). J.G0 - Azione {lell'artiglieria nell'attacco di una piazzaforte moderna ~P!ècialmente se montana . (Riv. d'Art. e Gen., HJ12) . 17° - La Scuola centrale <l'artiglieri::t da fortezza. (H.iv. d'Art. e Gen., 1012).
]8'' - L'artiglieria d 'asseclio. {Riv. cl' Art. e Gen., 1913). U)o - Le artiglierie a deformazione per il pa r co d'assedio. (Riv. èl'Att. e Gen. , 1914). 20° - Questioni tiguanla .nt.i l'a rtiglieria d'assedio. (Riv. èl' Art. e Gen., 1014-lG).
PABTS Umht~rto . Nato nel 1882 dopo aver superato i corsi d<~lla A·c cademia militare e successivamente quelli dclhi
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Al!'l'W LH;t: T. SCUI'l'TOH f
Scuola di ,1ppli(·,t1.ione 1r,ntig1inia e ge11io l'n norni n.tto ri spetLiv.1111ente sottotenente d';1 rtiglir1·fo. nel HIUJ e qnindi t e nen t<! 11 cl 1904 V<'Hendo a.s:-;egnato al 7° R<~ggirueuto a1·tiglierb da <:ampagua pet passare poi nel 1!)07 al J9" Reggimen to . Come tale p1:ei:se paYtc alla campagna, di J,ibia nel 1911.-12 e conseguì un a medaglia. cli bronzo a l va]ol' milital'c . Rier1tralo iat Italia fn destinato aJ 32° Heggimcnto t1a campagna di nuo,·a. forruazio11e, e promosso capilano nel 1914 fu comandato al 10° R eggi men t o <l a fortezzfL (assedio) entrand o poi rnel la gra,nclc guen r1 nel 191.6 a,l Corna,rnl o di una, b:1tteria. Promosso maggiore nel 1917, ebbe il comando cli un Gruppo rimanendo al fronte fino al termine della, guerra. Subit-n dopo lnsciò il se1·vi,do attiYo e suc:cessi.vamentc passò con tale grado HelhL Riserva. 1° - Misura delle clist:rnze per l'artiglieria òa <'alllpagna go n iomell'O mod. llurf:1. (RiY. d'.\r t . e Gcù., 1014) .
m<i<liautc ii
PACOHl.91' DT RA1~T Bo::-1 Simone. l'ìato H· Oliam bc1·y (San>ia) nel J828 Cllfrò a quattordici anni neJla 8cn ola di )farin<1 cli GcllOYa uscendone a diciott'an.n i co l gra do cli guardia. marina,. S.otlotcncn te di va,sccHo nel J84-H fu imbarcato su1fo inavi incrocianti l' Alto .Adriatico e uel 1SG4 partceipò alla CiLJnpagna di Cri mea sulla, pir ocol'vetta « Costituzione». Promosso luogotenente di vascello ncl 1.8:iG e capitano di corY<~tia nel 1, 60, optò per lfL nu,zionaHtù, italiana e passò s nlla piroea1111onie1·11, << Confienza,>> colla q uale partecipò all'n i:::~edio di Gaeta, n el lSGl, distingnent1osi in modo parti col are pc1· sagacia , r,angne freddo e indomito coraggio meritan<101--i la c roec di uffid,tle clell' O.M.S .. Promosso capitano di Fre;p t1a inel lS(il egl i e bbe qnincli varit• impor tanLi rlesti11ar.ioni , tra le quali: nua mis:=donc in Francia e d una, in JngliiHcna : il corua ll(lo ciel Collegio di ma1·ina cli Napoli ; il comancl o a.ella 11aYe-scnola- « Pri11ei.pc Urnl><·l't o )) in <:ampagna d'ist.rnzione; e Bel 1ngli,o 1866 il comf.Lnd o della « F ormidabile». con la quale pl'ei:::c parte nlla campagna Adr.iali<:n meritan<loYi, con fulgide proYe di er oismo Ja mecl'a,g lia. d 'oro al ,·rdo1· mili ta r e « pcl' l' intrepicl.t ed e8em.plare condotta Hell' atta ceo ai Forti. di P orto San Giorgio di Lissa)). P romos~o capitan o di Ya scel1o nel 1 G7, comandò la R. )farina
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SCHl'l"l'OHI DI .\lA'J'IWll:.J AH'l'I0L ITmE:, CII E
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alla, S1Jcr,ia dnl l 8G8 al 1870 e fn poi C11po di 8- M. del 2" rnp a 1·tinwnto marittimo dal 1871 al 1872. Promosso co11 t ra.mnt'iruglio :nel 1873, fu Com:.tndan u~ de]ln: 1, • Divii;;ione della R. ··tuol.i di mH rin o e clnl J sn al 1876 fo nomina to :Ministro della )l:nina. Non è qni. il luogo per l'Ì.C· YOCHre e l nmegginl'e l'opera svolta da Simone de Saint Bon p e1· t·ie<lificarc su nnoYe 1 più larghe e più forti basi la nosttn J\farhttL da. gncrra : egli è Lutt'ora ·Considei-ato come 11110 d('i migli01·i nJlici,ili clella, nosLrn, Marina, e HOJl soltanto p<'lr la ~.ua e1·oie,~ con<lotl,l nellP v,uie azioni gucnPsc11e. ma ,1lt.rc"i p er ln, sua vc1·satilitù, <li ingegno pPr l :l g-<•nialitù dPllc sue c:on c-cr,i oni e per l,t p1:aticiL,ì, <lei.l e 101·0 r·<•n lizzazi,o ni. P1·omoi-so ,·icc-amm iruglio n el 1877, fn sn<·ccssiva,meut<\ Comandante in <:Hp,J lklla H<1uadn1 p ermanente clal 1:'78 al 1;-;rn, ( 'oumnclautc i.n capo <l el l " Dipi~1· tin1ento da] 1880 al 1~~2, nuoyarnent:• ('oma1Hhtnt1i i n <·.1po <ldl.a, , ' q1mclra pC'l'· n1.me11lc, dal 1883 al 18,S::(L l'rN;icknte del F ig. ]HP,.g <'onsigl io snpei-iore cli Mat.ina d,l.l 18.. ~ Simone l •:,coret i1 I 1.cì8R. Cornancla,nte del 2" Di partimeli di Sninl llon. t·o dal l888 :11. l891. ~[inist l"O de lla, lfo 1·i11n. JWt· la ~ec-oncla rnlta clal "IS!Jl ,l! 1892, morì poi i n Roma n<>l novembre 1S:J2. Deputa to al Parlmn<.·mto per quattro Legi.sla.ture rappre,;cntò i coll~gi cli J:>ozr,no li, Castelfranco e J icssina e nel 188j)qrnne nominato Sena t ore. G i,ì, nel cori:;o di questn Storia ve1me accmmato ag-li sin di ccl alle rcalizzazi:oni che nel campo artigliercsco e specialmentP i n q1wl10 <lei congegni e<l apparecchi. cti p un tamento, sono<lovuLi alla fattiva g o.nialith di Simone Saint Uon: conferen ziere anin cente e SCl'ittore chiarissimo e persuasho , molte I"elazioni e Humerosi referti sono opc~ra, sm1:; le sue invenzioni. i snoi stncli e le sue propo::::te sono clesuitte in appositi memoriali, e p,crtao1 lo qu.i. ricordiamo le segnenti:
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AR'l'lGf,lERl SCHI'l~r o 1n
1•1 - Pensieri sulla m:u·iJlEirin rnilitm:e. (Tip. dei Clas;,;ici italiani, Napoli, JSù3). 2° Diseorso Pl'OUuuziato alla Cnruera dei Depu tati dal ):liuist ro delhì .Marina Saint: non. ('l'ip. Brcdi Dotta, Roma, 187H) . :1° - HesocoJ1to stenogr atieo del discorso pronun7,ia to clal Ministr o del.lr, :\Carina Saint Don aua· Spe;:;ia. (Sve7,ia, 1874). 4" - Tntenogazione del DeputatQ Saint non al .Presidente del Consiglio dr<.:a l a protezione accol:tlata agli impiegati militari. ('l"ip. Eredi Dotta, noma, JSiO). 5° - La questione d elle navi. (Ed it. Locscher, Tip. Bona, Torino, 188J ). PAGANI Elflrico. ~ Nato nel 1845 fu nomina,to sottotenente d'artiglieria nel 1866 e prese parte alla ca,mpa,g na come Comandante di una, sezione eia battagli.a. Frequentò quindi la Scuola complementare e promosso luogot<~nente nel 1870 fn ch~stinato aJ.1'8° Reggimento (Piazza) e nel 1871 passò alla, <:am.pag1rn, venendo po.i nel 1876 addetto al Goma,ndo territoriale d'artiglieria in Verona . Promosso capitano nel 1877. fu t1'H sferito all '11°· Reggirn~nto e nel 1882 venne comandato al l\liHistero della, Guerra e po.i a l Comitato d' artiglieria, e genio. Maggiore 01el 1889, fu destinato al 18° Reggi.mento da campagna e successivamente nel 1.891 alla Dire,.-,ione d'artiglieria di H.oma, e nel 1885 a,l Labol'ator·io d,i precisi<me. Tenente colonneUo nel 1897, venne desti.nato alla Direziorn: territoriale ,<l>artiglieria -di Napoli (Sezione staccata cli Ca,p ua) e nel 189:~ passò alla Direzione cli Verona per essere quh1di poi nel 189H nominato Direttore {fol l?olveri.ficio di. Fossam.o i·imanenclovi, ;1llorcbè mggiunse iJ grado cli f:,ol<mneflo nel 1901, fino al 1903. Do;n questo gra,do lasciò il servizio attivo e p111ssò quindi nella Riserva .
1.0 - L'avv<mini delle sll'mle for n it e considerate sotto il punto di vista della loro crescente imvortanzn nella difesa degli Stati. (Riv. Mq. Ital., 1874) PAGA:\'O Gugli.elmo. Nacque a Napoli nel J863 e, compiuti i corsi dell'Accademia militare di 'l'orino, fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1884, e -dopo aver supera.to la Scuola, d'applicazione d'artiglieria <.~ genio venne promosso tenente nel 1885 e fu assegnato al · 7° Reggimento artiglieria, -(l a campn,gna per passa.re poi nel 1888 al 19° U.eggi.mento.
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S()!U'.L·.rorn DI 11:fATEHIJi: Alt'l'IGLJ8RESCIIf<J
(1856-1919)
Promosso capitano nel 1896, fu trasferito al 2° Reggimento da, campagna per ritornare poi 0·1el 1898 al 19° Reggimento. In aspettativa special~ nel 1909, rientrò nel UJlO al 19~ lleggimcnto da campagna, e, dopo -d i avei· raggiunto hL promo ,doine a ruaggi,ore ne] 1911, lasciò in tale anno il servir.i.o attiv<). Richiamato in serv.izio nel 1915 pe1· la, grande guerra. e pro · mosso tenente colonnello, ottenne poi la promozione a colonnello nel 1917 e ricollocato in congedo fo promosso generale di brigata Iiel 1928 nella Riserva . 1° - Tiro
contro palloni frenali. (H iv. cl' Art .
e
Gcn., J.8(k').
PAGLIANI Vincenzo. Nato nel 1851 venne nominato sottotenente d'arti.glierfa nel 1877 e assegnato al 9° Reggiment~i ca,mpagna e fu poi promosso tenente nel 1880 rimanendo al 9° Reggimento e passando poscia 111el 1884 all'11° Reggimento. Pr·omosso capitano nel 1887, prestò successiv}1mente servizio :il, 5° Reggimento da campagna, poi dal 1890 al 17° Reg·gimento pure da, campag,n a, e quindi in segui.to nel 1893 fu trasferito · alln, Direzio,iic territoriale di Roma, e comandato al Minister della Guerra.. Promosso maggi.ore nel 1900, passò nel Ruolo degli Ufficia1i ,delle fortezze e andò a comandare il F'·o rte Zuecarello. Lasciò il se1:vizio attivo n el 1904 e quindi passò nella Riserva ove ottenne ~H~l 1908 la promozione a tene1J1te colonnello e nel 1914 quella a colonnello. 1)
1° - Studio snl [)trntamento illt1irelto delle rirtigli etie dri cam po. (l:iv. cl'Art. e Gen., J887) .
PAGLr.mo OamJllo. - Nato a Gahiano (Alessandria) nel J869, dopo aver superati i corsi dell'Accademia militare di Tor.i'l10 fu nominato sottotenente d'artigJieria nel 1891, e dopo aver frequentata con successo ]a Scuola d'applicazione d'artiglieria e g,enio, venne promosso tenente nel 1894 e asseg.nato al Reggimento él'artigHeria, da montagma per passa,re poi qua:,;i subito all'11° Reggimento da campa,g na e qu.indi (Ml 1896 alla 7a Brigata, da fortezza, r.,omandato alla Scuola di guerra dal 1897 al 1900. Superati i corsi della Scuola di guerra fu tra sferi:t.o a.l1'1l Reggimc~nto da campagnn, e comandato alla Di0
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AH'f!GLIIJ:i:I SCHI'.L·ronr
v1 s10n(~ milita.N~ di. '.Pol'ino ia1 S(~r vh:io di Stn,to :Maggiore dul 1!)01 a1 J 905. Promosso capitano n, scelta nel 190:,, andò al r R egµ:i men t,o da fortezza per ri.totna1·e nello S tato }luggiol'<1 nel 1907 coman daLo alla Di.visione di Cagliari. F u <J uindi chiinuato all'Accademia militare di Torfo 10 CO · me inseg11a111 tc di Storia mili. lat e ove i-imasc llal 1908 al 19) 4, andando poi i n Libia come capitano di , . M. n el 1.914 ad detto al Comn ndo <lelle truppe delle Cirena.ica e distinguendosi nello scontr o di Da lJi -Lagha e ottenendo per ciò un Encomio so lenn e. N el J 914 · fn promosso n1aggiore nell'S I·(cggimeuto da (·ampagna e entrato nella. gra11<le gnel'l'a 01el 1915 !'n C..1po di 8. M. della 27" DiYision e merita ndosi a P osina nel 19JG una me<laglia cl'argent.o a.l valor militare. Fu promosso tenen te ùolomwHo 11el 1915 e promosso colonnello ,cli atligliel'ia nel 19Hi ritomò nel Corpo di S . i\ f. e nel HJ17 con fnJ1;1,ion i. del grado ~uperiorc ebbe il Com ando della B l'iga,ta « l3ologHa, >> <:he <·onst~nò anche dopo la sua promo;1,ione a B1·ig-..Hlifl'e genera le n rl 1918 e ten:uc~ poi fino alla fine della guerra . Nell,L battaglin dì 'Vi ttol'io Veneto ottenne la Croce <li cavaliere dell 'O.M. R. per le opcra;1,ioni svoli,{~ dalla, sw1, Dl'iga tn, nell'azione che portò all'occupa:,.io-nc ,di Feltre. Dopo la guena, p res tò se1·vizio al Oor-po d 'Armata rl i ~ lessanclria nel :U)J !), mor endo ivi dopo brevi!SRimo tempo. 'Cfficialc stll dioso, col to e d h;tiinto egli .fu anche nn tecnico cl ell' Arma- e le sue ge11iali r ealizzazioni. dell a sala elastic:1 d'ncciaio senza gomme per tl'aspo1-to cli ma t.eriali d'artiglieri..1, e ·d'avi a zione, non ehè il ca v.1,l lctto girevole per la difesa a n tiaerea furono a,dottate e fayor~\'Olmcntc giudicate. 0
1° Co nte pu ò l' nniomobilf, ;;r.rvin• a ll 'c~ercito. (Torino, Roux e Vian •ngo. H!O:i). 2° - F-toria mili tnre 1S1J -1870. (Toriuo, l'n.r avia, 1911 ). 3° - Storia militare cllli temp i antichi :dia batt:iglin di w·aterlòo. ( 'T'ipog:r alin Cas:111ova , '.l'orino. 1!111.) 1° - Stor ia miììt:lte dnl 1870 alla guerr a mF<So-ginpJ)-Oncse. (T orino, Collc.~io degli ,\rtlgiane lli. 1912-H:). ::i0 - St oria mili tn re <l ni L1:111pi ant·ichi nl l!Jl(i. (Tip. l:'aravia, Torino. Hll·J). 1;0 - L 'assedio dl f:nneo.
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SCHI'f'l'OIU DI l\lATDR Jill Alt'l'IGJ, Jl<ml~H Clll~
(1856-1!11 !))
Gand olfo . - Nato n el 1 '33 e 1)0minato sotto· tenente d'art igJicrfa. nel 1874 fo assegnato al J 2' Reggimento artiglie1·ia e colllandttto a Hegui1·e i eoi·si dell a, Scuola d'applicazione d'artjg-Ji<,1·ia e genio. P romosso tenen te nel 1877, fn trasferito al 1:3° R eggimen to al'tiglie1·ia. e qn.in<li nel 1879 all.'8° R eggimento e.lii. campagua riman c~1dovi fino al 1883 in tni fu p1·omosso capitano ·C ott<mendo per l'azione~ da lui spie /..('abL a Ve1·oon cl111·untc l'inonda.zionc <lcll'Aclige una medaglia {Pal'gc~nto al Yalor ci\'ile. Nel 18, 3 a nd ò nJ 1() :11-tiglieri a <la fortezza, nel 188G pnssù al 10"' R eggimento da campagna e qniruli nel 1888 fn t 1·asferito al 22° H<~gg;imento da campa g·na ore rimase fino :i.l J8!)\ in cui prorno!'i ·o maggiore pasRò al Com11ndo locale di lVt:~ssina J)Cl.' tornare poi nel 1896 nl 22"' da eainpagna e ne l 1900 al 1.1J:0 Reggi m('n Lo a r tiglieria,. P romo. so tenente colonnello nel 1!)02) fu <lestiina.to alhL JJh:ezione lcnitorial e <l'artiglicriii di Torino. nel 1903 passò all' ll" R eggimento ·<lu campagna, nel 1905 alla Direziooe di a1·tiglierfa. di :.\fant o,·a e uel 1906 fn trasferito al 3.. R eggi· mento da <:,nupagnn. Promosso coloirnello nel rnos, ant1ò a COllltlndar e il :?e Hcggimento a rtiglier ia eia earnpa.gna <~ nel 1911 fu nomintt,to Direttore cl ' artigUcJ'.ia acl Aless::mdria.. Nel H)12 lasc:iò il senizio attirn e rn poi 1·ichiamato pe1· lu ,d urata d,e Ua gru:w] e guena. PAJ,rnZOLO
0
1° - DP(crmina:ilio111• dellil distan za e clell:1 posn1one cli t.,atter\e :1Yvcri<11ric <:he ti r auo al co1wrto . (RiL d'.h·l. e Gen., 1909).
nel 1878, dopo aver supel'U to i corsi dcll' Aecadernia mili la re fu nominato sottotenente PALL(Yr'rA Ge1··olm110. -
Ja, t o
d'al't:iglierin, nel 1900 e fre(J ncntata la Scuol11 d' applicazion e cl' artigliel'iiì:' e genio venne p romosso tenente nel 1903 prestandv ~11ccessiv.1mente scr vir,io al 3° Rcggime.nto da. campa,gna, e quindi. nel 1!)05 al 24° R eggimen to da camp~gna e poscia al 3° R eggimento cla fortezza collla:n clato alla Compagmia operai per riLornare ne.I 1807 al 24" a rt.i.glieria. P romosso capitano nel J9l2, fu tl'n.sferito nl 12° R egg'i nwnto <la campagna. e come ta,fo -
2()07 -
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Alt'.L'IGLII.DUI SCilI'l''l'ORl
entrò in gucna nel 1915 pa,rtecipaIDclovi fìno n lla fine e guadagna,ndosi nna lllellaglia èl'al'gento al valor militai-e e due Croci cli gucna. Du1·ante la, guer1·a fn pr-01.hosso maggfore e quindi. teneinte colonnello n el. novembre 1918, e dopo la guerra coutinuò H, pres ta r sei-vizio al 12° Reggimento artiglieria da campagna. Raggiuinse il g1·ado di c·olonnello nel 1930 e aJH'lò prima Capo ufficio a,l Comando d 'iu·tigliei-.ia della Sicilia essendo poi nel 1934 nominalo Comandnnte della Scuola ccntntlc di tiro di artiglic1·ia in Nettnno . Lasciato il servizio nttiYo nel 193G fu promosso geaH~rale cli bi-igata nel 1937. 1° - L'impìcgo delle ma<:<:l.line d'nssalto e lu difesa contro i loro atlacehi. (Riv. d'Art. e Gcn., lOl!J).
2° . L'accomJlagnameulo Gen., l!J20).
dellu
fanteria
Fig. l339 Gerolamo .Pallottn .
nell.'nttucco.
(Hiv.
d'Ar t.
e
Fig. 1340 Curo .Papn <li Costlgllole.
Ual"lo . - Nato a Firenze n el 18G!:) e oompiuti gli stndt classici entrò primo cltLss.ificnto, all' Ac · cademfa militnre di. Torino nel 1886 e 1nominato sottotcnen tH d'artiglieria nel 1888; <lopo la Scuola <l'appli.ca:tione, clas$i:ficato alilC-Ol'a primo del propdo oorso, fn promosso tenente nel 1889 e clestinato all' artiglieria. cla montagna ove prestò servizi0 PAJ:'A DI 00S'l'IGLlOLE
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SCHI'Ivrom DI MA'l'll:R!E AH'l'IGLH!;llli:SCIH:
(1856-1919)
per tre anni; fu in seguito chiamato alla S.c:nola d'a,pplicazione ove dal 1894 al 1S97 fu insegnante aggiunto di 1\1aleriale di. a,rtiglieria O?arte I e II) specia,]me,nte inearica,to degli .inter rogatori e disegno cli materialL :Oa,1 1S97 al 1900 superò brillantemente i corsi della Scuola, di guerra e promosso nel 1900 capitn,no d'a,rtiglieria a scelta, dopo l'esperimento di S. M. alla Divisione di Nova,ra, comandò per clue an ni una ba tteria {1el 23° Reggiment(J cla campagna.. Nel dicembre 1903 passò nello Sta.to Maggi.ore presta,ndo snccessiv::~mente per un anno servizio 111 Comando della Divisione di Alessandria e quindi per quattro anni al Comando del Corpo. F u quinùi Addetto militar,e a Bncarcst e a Belgrado dal 1908 a,l 1913 svolgendo nel contempo incarichi delicatissimi durant<~ la, guerra libica, seguendo l' esercito serbo durante le due guene balcaniche contro la Turchia e contro la Hu] · ga,rìa. Nel J912 venne promosso maggi.or<~ d'artiglieria a scelta, e rientrato in Italia comandò nel 1914 un Gruppo del 6° artiglieria, fortezza. Nel 1915 promosso a scelta, ten . colonnello di S . M. fu Capo di S. M. alla Divisio11e cli AncornL colla quali~ entrò subito in guerra, pr ima nella zona di Monfalcone e poi di 'l'olmino. Promosso colonnello nel 1916 fu Capo d i. S . :M:. del II C. A., q1..indi addetto all'lllltendenza, della 2" Armata e poi nel 1917 Capo cli S. M. della 5" Armata. Nello stesso anno fu quim.di Addetto mi.litare a Parigi e Capo clella, )fissione mili.tare in Francia, : nel giugno 1917 rientrò i:n Italia e assunse il Ooma,ndo del 40° Regg.imento artiglieria da, campagna durante l'a7,io111e della Bainsizza, e ancora nel U)J.7 ritornò a P arigi, Addetto mi.lit.are illl Francia e in Belgio, rim&nend,, poi in ta,le posto :fin dopo l'armistfaio. Rien tra,to in ItaUa, ebbB nel 1919 i.l Comando di un complesso <li a.rtiglforie divisionali e quindi fu chia.rna.to al Comando del Corpo. Nel 1920 la.sciò il servizio atti.vo, pur svolgendo ancora saltuari incarichi di :fiducia; ITT.el 1923 fu pr,omosso generale di Brigata e nel 193t passò nella Riserva. Ufficiale st1Hlioso, colto e particolarmente atto per i suoi modi sign<>rili e distiinti, per i suoi studi, per la conoscenza delle lingue estere e per le sue relazioni con persone e p<~rso · rialità straniere a svolgere a,zi:oni di caratter€i int.erna:1.io:nale . ~
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Ail'l'IQLJERI SCRITl'ORJ
egli fn l'ipctuLawcnLe incai-icato di missioni di carattere diplomatieo e delicatisssimo eh~ assolse sempre con gr ande sagacia) co111 piem1 soclùisfazionc e con esi to favo revole. 1° - Lezioni di J\Iateriule d 'nrl;iglierlu (Parte T. e IT). - (Sinossi litogr. , Senol,1 nµp lic:1~io11e, T orino, J.896). 20 - Atlanti di i\J.ateriale cl' nrtiglieria (Boc:c:Lle da fuoco cd affusti) . . (TiJ) . Druno, 'l'orino, 1895).
P Al'rALAtmo Vene1·ai1<lo. - }fato n el 1869, dopo aver frequeoitato i corsi dcll' Accademia militare di 'l'ol'ino fu 0101nina.to s0ttotenent.e rl'a1·tiglieria nel 1890 e, superati i corsi <lella Scnola <.l'applicn zi.01w d'artiglieria e genio, venne prolllosso tenente nel J '98 prestando successtnunente servizio al 25° Reggimento a1tiglieria da fo1·Lezzn, (costa) , all::L f? Brigata, da costa nel 1893, al J 2<, Reggimento da -campngna. nel 1901 e finalmente dal 1903 al Comando d'artiglieria da- costa e da fortezza. di Roma ove rirunse anche dopo che fu pr,omosso capi lano mel 190Ci . Nel 1907 passò a,l l'IspettoraliO generale ù'art.iglieria: nel 1908 al 1° Reggimento artiglieri a, da costa, quindi nel 1909 nuovamente all'Ispettorato d'ar tiglieria e nel 1911 al La,boratol'i-o di precisione. P romosso maggiore nel 1915 passò O.lel Ruolo 'l'ecnico pa,rtecipa.ndo alla guerra ,ne1 J.915-16 e ra.gg.iungenclo il grado di tenente colonne] lo nel J 91G e q nello di colonnello nel 191'7. Dopo la guerra diresse il Lahorat-orio pirotecnico d i Bologna. io - L'al'liglicria d a campagna nelle pianure fortemente coperte. (ltiv. ~-Iii. Ital., 1902). 2° - I bombardnmenl:l marittimi. (Rlv. Mìl. !tal., 1903). ;io - Circa l'::idclestnnnento d el personale nell'artiglieria da costa. (Riv. d'Art. e Gcn., 1904). 10 - La t raswh;!'<ione dei da ti di tiro nelle battei·ie da costa. (Rh·. di Art. e Gen. , J.905). ii<> - Sul mod o di valuta r e le devi:rnloni longitud inn li nel t iro a mare. (RiY . cl' Art. e Gen., 1901)). li" - Ln consegna della bandiera di combattimento al cacciator pediniere "Arti~lier e i>. (Riv. d'Art. e Gen., J90i). 7° - Cons ider uzioni circa l'aumen to delle batterie da costa. (Rlv. ,Ji. Art. e Gen., J.90,). so - Jn mcmori n d el generale Cavnlli. (Roma , Voghera., J.908).
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SCRf'rl'(H:t DI ;\I ATJ.::RIE All'L'IGLlEH ESC HE
(1S5G·J DJ 9)
fl 0 • Circa Je prime :utìglierie rigate a rclrol:al'ica. (Riv. d'Art. e (;en .. lVOS). 1()') • A provosilo cli nomi e defiu i,doui. CRiY. cl'Art. e (;cu., 11)09). 11° · Onlinnmcnh> e<l al'Jlrnmento dnll"artigli eria da c.osra in Iuglliltena. (Hiv. M:il. lla l., l!lO!J) . J :2° · Co11sldernr.ioni ta tlico-t ecniche su Il' arurnrne1rl o ed i I munir.iolla· mento ddk batterie cla coshi. {Hil·. (l'Art. e Gen., HllO) . JS0 - Ln g uerta di forter.r.a. {HiY. ]):Cil. ltal., 1010) . H 0 • Sulle rnockrne boc<:-he cla fnoC'o to;; li ete di gr:rncle calibro. (Itiv. d'Art. e Gen., l!lll). lT>0 - L a Sicilia. (Riv. ]):Ul. ltal., lfll l }. J.(;0 - L'ae1·omrn tica e l'nr1'c della g u ena . (Ili \' . .Mii. ! tal. , J.!)12).
PARI °)fa.ri.o . Nato a Udi;rn~ nd 1SSG fn nomina,to sottotenente d'artiglieria nel Hl07 e promoflso tenente! nel 1910 fu destinato al 20') R egginwnto artig-lforia. -d a Mmpag,na e nel 1H12 comandato alla R.. Accad-emia militare di Torh10 come insc · gnan te aggiunto di S toria miJitnre. N-e1 J.913 fl1 messo a disposizion e del Ministero clelle Co.I onie passando al R.. Corpo truppe coloniali., e andato in Sonrnlin, per ]'aziotJ.e da lui svolta gli fu concessa, una. medaglia di bronzo al va.lor militare. Rientrato in Italia nel 1914 ritornò al 20" Reggimm1to cla. campagna, e eon esso prom<>Sso enpi.tano nel 1915 e quindi maggior<> nel H)17 prese p a-r te alla gtand<~ gncrra. Col gr.aclo di magg.iore la,sciò poi il servizio attivo e 1n el l!J23 venne nomiornto Commissario di leva del Ruolo ordì n ario.
1° . Commento storico a lle nonne gen erali per l'i111pieg-() delle grandi unità di guerra. (Torino, Casanova e C., 1918). 20 - Esperimenti cli. traino con camnwlli ucll::t Somn lia itali.ma. (Riv. d'Art. e Gen., 1914). PAHODI Carlo. Di questo insigne artigliere già si 1'\ diffnsamrn te e ripetuta.mente' parlato. Qui ci limiforcmo aè. accennare ~1el uwdo phì. s.intr.ti.co nl1a sna ca1:1'Ì.<~ra. Nato a Genova nel 1856) dopo aver raggiunto i l gra(fo di ~ottotcnente degli alpini di tomplernento, si dimise -dal gra-do ed entrò p~r concorso alla R . Accademia m.ilitarc~ di Torino, ed 11.Yend,one snperati. brillantemente i. corsi., fu nominato sot fotenentt> d'artiglieria nd J87f1 e n~i1wg'.11ato alrJ 1" Reggimento
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ARTJGL!ETU !s\ 'RI'lTOHl
a l'tiglieria . CornyiuLi i corsi <lclla Scuol.t cl applicazione ,]i artiglie1·ia e geui.o, venne promosso tenen t<: nel 1881 e fu destfo,ato al 14° He~giuiento artiglieria pel' pnssare poi nel 1:-=:i-34 al 2" R egghucn to da cmnpagw1 7 e dal l8SG in poi l'irnasc effettivo alla Direzione d'a1·tig-li<>1·ht di Torino e c:omn n dato èl lla S cuola d 'applkazio11C~ qnaje insegnanlc aggiunto di Bali$li ca rimancn<Jo \·i ,anc-he dopo essere statr; p1·omos~o l".tpi.tano q1el 1.877 e :fino nil 1898. Nel 1s· 9 pas~ò all'O(ficina di costt n· zioo1e di 'l'ol"ino e :-;ncc:essiYamchte prolU()isSO m~gg-iore nel J 902 fu dcsti,n ato a,l. l'h:pe!·toi-ato ckl le c·osttuziorri d'nrtigli~rfa; nel U)O(i pl'omosso tew!n te colonncl lo ])il!-, ò ,llla l>ircr,ionc supP1'i01·c {lelle cspt!P.ie11 ze , I. '·,H1 i glie> t·ia e poscia, com:: Di1·cttor0. im·aric:ato, riton1ò a-l l ' Oilicio1;1 <li 'l'orino . I::-tif ui1o:-:i il. Hnolo Tecnico cl'artiFig. 13,11 glic·1·ia c•nt rò !'.Ubito ,1 fa1·ne parte mantcCarlo Parodi. ne u<lo c:ome titolar e la Di.rez i-ouc della. OfTitilla cli. 'l'orino d opo di essere stato promosso <:olonn cHo nel l!Jll e qui.n él i. a,nche -dopo il 1915 :iin <·ui. otte1me la prom-0zionc a maggior generale . Dopo la guerTa lasciò il servizio attivo e nel 1923 venne promosso tenent<' gcnc>rn le, pa:-snnclo poi ne l la Riserva nel Hl27 e m.ore11do a Genon1 nel :t 93R. Carlo Pc1rocli fu incl n bbinrnente u no -clei nostri p.iù jinsi.gni artigliel'Ì e lasciò nella Storia dell'Arma nn'orma mar cata e pro fonda : negli. nltim i a nni. della s na, vita egli esp resse a 1JJ.oi., a,ntichi suoi dis<·epoli, il suo compiaci meni.o anforevole e l usin ghiero per .i p1·iJni volnmi d i qnesto lavoro storico, appr o· va nclone le clirettive, l'inclfrizzo e lo svolgimento, e prornettenclo il competente e prezioi::o sno aiuto cli oper-a e cli corisiglio. Uit<>niamo 1wrta,11to opportuno di 1·imainda re il letto1·e alla rn~e1'olog-i11 cli <> fi i q11eP.to g-1·andc al'tigliere scl'isse con br illante
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2m 2 -
::;(;ltl'l'!'UH.1 Dl
M A'.1'.81Ul!J AR'l'IG LiillRJ;;SCJ;J.E
(185U-l919)
i:;intesi il colonneHo Michele Amatur-o sul fasdeolo {kl maggio 1938 della « Rivista cli Ar tiglieria e Genio )). 1° Nota s ulla venctrazione dei proietti. (H.iv. d'A1't. e Gen., 181:;7). 2° - Sull'apvrnssirnuzione delle forwu le balistiche. (lU v. d' Art. e Geu. , 1887). W> · Relazioni tra ca r ich e e velocità in iziali. (R iv. d ·~\tt. e Geu., 1887). 4" · Sulla C01Jd0Ua d el fuoco per le artiglierie da ca!llpagua. (Riv. di
Ar t. e Gen ., J.&."8). f>" - APlJlicazione del la rnvola l>t1lislka. (HiY. d'Art. e (;cn., JS88). 6° - Sul tiro da for tezza. (l-tiv. d'Art. e Geu., 18S!J) . 7° - Sul tiro areato t1 Cc1r ica fissa . (Hiv. d'Art. e Gen., J.889). S0 - C-lualcbe proptietà delle trt1iel.tol'ie 11cll'ari a. (Riv. d'Art . e Gen., 188()).
ll<> - Val'iaziou i in gitta ta nel Uro a grand i altitud ini. (Riv . d 'Ar t . 'i' Geu., 18UO) . 10-0 - S ul tiro a tempo (Riv. d ' Art. e Geu., 1890) . 11° - P untam ento indiretto dell'art iglieria campale. (H iv. tl' Art. e Geu .. 1890). 12·, - La n uova istruzione sul tiro delle ar Liglicrie . d'assedio. (Riv. di Art . e Geu., 1891) .
13° - Ca nnoni n uovi e cannoni logo1·i nelle batterie da campagna. (Riv . <l'Art. e Geu., 1891). 14° - Sulla ~lensità de]]'nria. (Riv. d 'Art. e Gen., 1894) . lfi" - '.l'axolc dei fa ttori d.i Uro. (Riv. d'Att . e Gen., 1895) . 16" • Balistica . (TOl'iUO, G. Paris, J8D4·J.8!J5). · 17<> · Calcolo di traieltorie per punti. (Riv. d 'Art. e Gen., 1896). 18'' - ~Ca vole balìstic!Je secondar ie (Hiv. d'Art. e Gcu., 1897). J.!)o - S ull'ordine del fuoco nelle bn ttcr ie da camp ag na . (Riv . cl' Art. ..., Geu., 1898). 20° - B a lis ti ca estenw. (Tor ino, Scuola d 'a pp l. d 'ar t . e gcn ., 1808-190-1100:3).
PARODI n ornernico. Nato a Genova ,n el 1844 entrò all:t R.. Scuola di Genova nel 1858 uscendone guardiamarina nel 1862. Nel 18G5 venne promm~so sottotenente di vascello e nel 1869 venne incaricnto delVinsegnH,mento agli Allievi della R. Scn·o la per la campHgna d'istruz_ione sulla pirofregata, << Principe Umberto))) venendo poi nello stesso a,nno nominato a far parte della Commissione per il muovo libro di Nomenclatura clel materiale d 'artiglieria. Nel 1869-70 snperò con successo il corso speciale marittimo presso la Scuola di guerra in '.rorino, e nel 1870 venne nomi.nato professore di Artiglieria,
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2013 -
AR'l'IGLIJ<:tn SC IU'l."l'ORI
per· il primo periodo del co1·so complern<-mtare presso la Regitt Scuola di }latina in Genova, ve.nendo intanto JH'Olllosso luogotenenfo di vascello cli 2" cla,.~e. Nel l871 fu per alcuni mesi vic<~-di.retliore tl'n1-ti.glie1·ia in Gcnov,1, e quindi incaricato <](~ll'i.n~egnamcnto d' Artiglieria ,11avale al corso complementfLr<~, <~ ncll'autnnno clel 1872 ebbe J'onol'e cli esseN' p1·esce l to <JlHl l(~ i.strnttore di S..A .H.. :il Duca di. Genova, imbarca;uclo in seguil:r> su]J:a. << Uar-i.bnlcli » dal 1872 u,I 1874. Pr,ornosso lnogotern~11tc <li vascello cli. ia da1.SS(~ ;r iel 1870, da t:de anno -e fino a l 18S,3 fu ripet.utauwnte vice-direttore cl' Arti.. glic1'ia, e Tm:petlini presso il l " Di.parti m<0nto rnar-itti.mo, assumendo in akuni p cr-iocli anche le fnm:i.oui cli Di1·c~ttor1!. Pc1' tutto i I 1877 comandò il Distacca ' mento mari1wi i.n O,e uova, <~ q11i:ncli poi dalla fine del J87'i al principio del 1880 imbarcò successi Ya111<-•nte per due volt t! i:mna « \ ' enc~zi;i >> e H11lla (( Principe Ame- . dco )) . J)ur,mte il 1880 fu aintantc rli. E'ig. 1342 barnliera del Coma.ndao1te in ca.po del 1" Dorrumico Pa r odi. Dip,artimeuto marittimo <~ nel lSS0-81 i rn.l>a.Pcò ,eome com.m1dan te cl ella « Cab tafi.mi)), raggiungendo poi .la promozione a capitano di cor· vctta nd ge:nnn,io 1882, ma dovendo vic.eversa, lasciare il scr vi?',i.o ,a ttivo nc~l 1883 perchè a.ff.etto da mi,o pìa grave. Pnrfocipò alla gnern.t del 1S7G gua<la,gnanclosi pc~r la smt coraggiosa condotta la Menzione ·onorevole al valor militar<:. e per le sue benemerenze scfontifiche e <li insegnamcnt<), olt1·e ad am.bite onorifice~,z-e carnllereF,che, si ebbe miche einque Encomi dal lVliuistero della Marina e ·dal Ministero della Gner-r;:1. 1° - Tiri d'esperimento con proietti scoppianti. (Giorn. rl':\i:t.. , 18!iD). 2<> - Esperienze con gr:rnate perforanti. (Resoconto litograf:.lto, 1877) . 3° - Ilnt.tacco e la battnglia <li Lissa nel 18Gfi • ·Studio critico-apologetico. (Tip. Narcisi, Genova, 1898). 4° - Persano e l' « A.CCondatore » alla battaglia di Lissa. ('l'ip. Lettun> Cattoliche, <lenova, l005) . 5° - Metodo pratico per ottenere il pu nto orcnpnto d alla nave, media n t~ rilevamenti mag1H~l:iei. (Riv. :'lfariU:., n arbera, settembre 1005) .
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. SCRl'.l~l'OllI DI i\1ATWRI8 AR'rIGLll5Ri,:SCHl·s
(1856-J.lJHJ)
()-0 - La catastrofe del piroscafo « Elba)) - Consitl er,1?:ioni e r irnecli . (Tip. (;ioventù, Genova, 188()). 7° - La cornna ta «Italia)) e l'Arca. cli ~oè. (Couf ereuza, T ip. CHoventù, Genova, 188G). so . « Cavilc e Santiago l). (Tip. Letture Cottoliche, Genova, 1SH8). 90 - n por to di Geno va consicleroto in ordine a i bisogni del commercio ,~I a lle esigen?:e della l.llodenrn guerra nan1l e (Due eoirforen¼e del sac. cav. n omen ko Pai:odl g ià cnriitano di eot·vetta R. ì\Iarinn) . (Tip. Letture Ca t· toliche. Genova, 1890). 10<• - D i un nuovo 1,ericolo per il porto cli Gt:nov:1, e suoi rirnc<li. (Tipo· grafia Letture Catt oliche, Genova, 18~J9) . l i <> - La cntastro:t'e <.ie ll a « Maria P ia>). Couside rnz ioJli e r imed i. (Ti · pografia Gioventù, (}cnova, 1895). J2'; - Ancora la cataRtrofe clel « Maria P ia», ()• ed izione con nppewJh~ e n uovi disegn i, e verbale di perizia g iu rata su lle cause che 1woclussel"O la collis ione « Ortigia » - « 11:Caria Pia 1>. (Tip. Narcisi, Genova).
P AnnAvrcr.:-10 Gusta,vo . Nato n el 1837 a Milano, nel 1852 entrò nella R e gi..L rn.ilitare Accademia di Torino e come appartenente al sesto anno di corso nel 1856 fu nomina to sottotenente di fanteria. "Venne quindi trasferito h 1 a,r · ti.g'lieria , pn,rt(~dpò alla, campagni:L del l 859 <'ld in tale a nno fo promosso tenente . Pr<>mosso capitano JH~l 1860> passò al 4" R eggimento da pia,7,za,, nel 186J al G' da campagna, (:~ nel 1864 al 10" Reggi· mento partecipando e,on esso alla, campa · Fig. 1343 Gnstrn·o Parra vici no. gna del 1S(i6 e oltenendo a Custoza un:t medaglia d'argento al valor milita,r<~. Nel lSGH fu promosso maggiore e trasferito al 2° Reggimento <la, campa,gna. per passare p oi nel 1872 aUa Direzione territor ial e di Genova, : .nel 1877 fu promosso ten . colonnello e tra · sfo1·ito alla, Dfre7,ione d'artiglieria di Venezia, e nel 1880 no .. mi.na to colonnello continuò tt rimanere alla Direzione~ cli Ve · Hezia per passare~ poi nel 188:3 a comandare H 6° Regginwnto artiglieria, da campa,g na,. Promosso ma ggior g<mera le nel 188;7, comaindò la Hl'i!.!;a t::i -
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ARTlG LIEUI SCRI'.l'TORl
« S ie1w >>, e
11 cl 188:' fu trasferito al Comando della Scuola central e di tfro di. fan teria. Promosso tenente gencl·ale n el 1893, ypnne nominat o Jspetto1·e d ell'artiglieria, da campagna, ; nel 1.89G tenne successivamente il Comando delle Divisioni militari di P a lPrmo e di Piacenza:, e nel 1898 fu nominato Comancla:nte clel V Corpo Armata che ten ne poi fino al 1902. , D urante hL sua, lung.1 e brillante carri('1·a disimp egnò sa pie11tementc e con pien o suecesso divel'sc missioni all'Estei-o. special11Lentc nei val'i Stat i Balcanici: studioso, collo e · sonatutlo [';pccialmen te appassionato d i meccanica applicata e di. applitm,i.011i me{:caniclH•, portò notevole. contributo agli E:tudi e(I alle i:ealizY.azioni l'ignarclanti le armi portatili e l~ mitrag-liatri.ei no.n cliè genia li innnovazi-0ni concernenti conge· g-ui e appar<>cchi cli p nntn.nwnto. Mod a i\lilfmo nel J.908 . l3 - Sluclio sulla più conn•nlcnle celc1·itil nel til·o di ftu:ileria (Riv. di Ar t . e Gen., 1895). 2° - Il t iro c·ollettivo cli fucileria e l'm:wmnen to mo(l. 18Dl. (Ti]}. de « La P cr Sc\·cr;inz:i ». l\Iil nno. 1!101).
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Fran cei-co . - Nato ,a Sa!'. sal'i 'Tlel 1 '5!>, dopo n_.ver s npel'ato i coi-,.;i della, R A ccademia navale fu nominato guarcliarna1·.ina :nel Corpo ,d ello S . M. della, R. . ~1far ina,; vcune promo so sottone11te cli vaF,celJo il 13 nprile 18S2) tenen te i l 2G giugno 18 '7, capilauo ùi c-0rveUa 11 el 1897, rnpitauo cli fregata nel 1U02 e capitano cli vtiscello il 10 giugno J90G. U opo aver tenuto con s.1gace f,-011'1 petcn,m il Comarnlo cli t orpèdiniera, tH Fìg. ~'14 fiott1glie di t orpedÌIIliere, cl i varie Regie Francesco Passino. navi, del H.11ipedio di Viu.1·eggio ed aver mcr.itato il maggiot· pl auso per il servizio prc.·tato presso l' ufficio del Capo di S . M. della, :Mari11 a, nel UJ08 egli t N>vavasi a Messina come Oomancla,nte superior<; delle torpediniere e della, R. nave « Piemonte >> ed appunto a PASSINO
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SC!H'l~l'OHI DI l\IATERHJ AltTlGLU:RU:SC I-IE
(185(:i-] !)l!))
Messina .i.n causa del disastro sismico del dicembr<~ d i quel l'anno trovò tragica. morte coi suoi famigliari. Francesco Passino fu marinaio valente e scienziato i n ·· signe : fin cln. sottot(~nente di vascello cominciò a,d affermarsi .negli studi cli materie artiglieresche, ebbe quindi incarichi delieatissimi in argomento e si rese cosi. benem(~rito nell'ap plicazhme degli studi stessi tantochè gli fu conferita una medaglia <l'oro di l' d ,,~sse per l'incremen to delle scienze navali. ·Mente organka, geniale e versatile, seppe pa.ssa,re dagli studi tecnici alle più vaste applica,zioni hnpronta.te a, quella sempJkità e quindi a, quella pratidtà che era fra le migliori doti del suo ing,eg;no. Jl telemetro-sestante, il telegoniometro ed H calcolatore per ba;tterie costiere, l 'alzo automati.co per i cannoni da 34~ costieri, il conginntore per l'aceerns1one ,dei ginnoti, il ber saglio ,da, rimorchio ad nlte velocità, il tra.guardo per il governo della, Dave, lo strumento per la determina,zione delle curve logaritmiehe, gli studi sulle curve di ricerca e su quelle di attacco del le silurauti, costitn1seono un complesso di invenzioni e,osi genia.Ii, sicchè l' opera d i Francesco Passino ri mase ,e rimime imperitura. Già, in altra parte di q nesta, Storia e p1'ecisamente nel <:apitolo dedieato agli strumenti. e congegni di pu:ntam<'nto si è parlato delle realizza,zioni che in tali campi fur,ono otte· nute da l<'rancesco P assi.no : per la stretta e cordiale fn1tellamm d'Armi che lega la, R. Marina a.Il' Arma d' Artiglierin, abbi a.mo rite,nuto doveroso e d'altra parte rispondemte a,i nostri più intilni sentimenti di colleganza militare, rievocar:e qui la, memoria. di Francese-O Passino con quella ili altri precla,ri uffieiali di 1\farina che al progresso de'!F Artiglieria e delle artiglierie dedicar·ono il loro ingegno e le loro energie. · 1<> - Governo d ella nave s ul tragu ardo. (i\fanoscr itto, 1900). PATROCOLLO Vincem,o. Nato a, Roma nel 1860, per t it oli di studio fu nominato sottotenente d'artiglieria, nel 1883 ,~ promosso tenente nel 1884 dopo aver superato la Scuola di applicazione d'artiglieria e genio fu destinato al 4° Reggimento artiglieria da campagna e nel 1887 fu chia,ma,t o ad
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AH'l 'I(iLil1!;! SCRIT'l'OnI
insegmLre Armi e Tiro alla Scuola militare di Modena e rrwl 1888 alla Scuola sottufficiali <.li Caserta rimanendovi fino al 1891, per pasi:;are poi al 29° R~ggimento da fortezza. Promosi:lo capitano nel 1892, fu trasferito al 27" R,eggimento da fortezza e nel 1895 passò alla 10" Brigat~L da, fortezza,; consegui la. laurea, irn matematiea pura e pa.rtedpò poi a,lla, campagna d'Africa d~l 1895-9G. Rientrato nel 1897, a,nclò alla 9a Brigata ·d a fortezza 8 111cl 1902 passò al Comando d'artiglieria da costa e fortezza in Roma rimanendovi fino al 1907 in cui lasciò il servizio attiv·o col grado di capitano. Promosso maggiore nel 1908, fu rfohiamato hl :,;ervizio nel 1915 per la grande guerra e, promosso tencintc eolonnello in tale ::mno, ve1n ne poi promosso colonnello nella Rism·va, nel 1917 e iìno a.l 1919 comandò i l Deposito del 27° Reggimento artiglierht da. ca,mpagna. Nel 1928 venne promosso gen<~rak <li Brigata e morì poi a, Rom,1 rriel 1931. 1'0 - Il tiro delle artiglier ie nelle operazioni n otturne della guerra di assedio. (R.iv. d'Art. e Gen., 1900). 2° - Dalla conve11zione di Ginevra agli atti internazionali della confe1·enza per la pace dell' .Aja.. (Riv. M.il. lt..tl., 1\)01). 3<> - Gli esperimenti -òi trazione elettrica ;sulle f errovie in Italia . (Riv. d'Ar t. e Gen., 1902) .
· PAVESIO Raimondo. - Nafo nel 18'77 a Mazzè (Tor.inoJ , dopo aver superato i corsi della R. Accademia militare fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1898 e superati i cor:,;i della R . Scuola d'applicazione fu promosso tenente 1nel 1900 e <lestinato al 23° R(~ggime:nto artiglieria da campagna OY<~ rimase :6no al 1906, anno in cui venne chiama,to all'Accademia militare di Torino come insegnante aggiunto di Nozioni. d'artiglieria, r;imanendovi dal 1906 a.l 1910. Prom?osso capitano nel 1911, fu trasferito al 2° Reggim.c.n to da fortezza (costa) e nel 1912 destinato al 1° Reggimento pesa,ntB campale ,ove fu chiamato per specifica clesigna,i;ione dal oolon01ello Giacinto Sa-chero che del P avesio avev:a grandissima stima,. Nel 1912-13 prese part~ alla campagna di Libia e r.itomò poi al suo Reggimento a Casale 1\:Ioa1ferrato, col quale entrò in guerra nel 1915. Fu promosso maggiore comandante di gruppo nello stes-
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SCRITTOHI DI l\1A'l'J,;R1BJ AR'.L'IGL!EHfi:SCHJ,;
(1856-1919)
so anno 1915, e prc;mosso in seguito tenente colonnello nei 1917, con tale grado al Comando di un Gruppo d'artiglieria, per Fazione da lui svolta ,n ell'ag,osto-settembre di Monte Kuk e di Monk Santo si guadagnò d'argento ed una meda,g lia di bronzo al valor nendo tra,volto e contuso sotto le macerfo ·del vatorio distrutto dal fuoco avversario. Tr-asferito in seguito al 4° Reggimento da campagna, fece pa,rte dd II O. A . in Francia ove, esercitando il Gomanclo tattioo del Reggimento stesso, eroicam011te ca,dde nelln battaglia del1' Ardre, settore di Reims ·il 12 lugli.o
nelle battaglie una medaglia milita,r e rimaproprio osser-
1918.
Per la sua condott<d: gli fu conferita una seconda medaglia, d'argento e la. croce di guerra al va.lor militare, noncbè la Croce di guerra francese con Palme (per fa,tto specifico), decor.a,zioni. accompagnate da moti.vazioni che non Fig. 134;3 soltanto stanno a provare le sue maRaimonùo PavEisio. g·nifìche virtù di mente e di cuore, la grande perizia tecnico-professionale, lo ardimento e lo sprezzo del perkolo, l'alto spirito di abnega zione e il profondo sentimento del d,overc, ma inducono altresr a pensa re ch,e per tutte tali benemerenze Ra,imondo Pn.vesio, sarebbe stato degno di figurare fra l'aurea schiera, di color.-, che venne,ro d<c,'Oorati con la, più alta ·0111orifìctmza, al vaJm· milita.re. Ancora dopo molti anni i suoi diretti superiori gern~ .. rnle Albrcici, ge,n. Baistrocchi, gen. Berrino e gen. Oonso - · ricorclavn.no con commossa ammirazione il tenente colonnello Pavesi<) soldato valoròso, u:fficia,l e esemplare ed eroico, artigliere competente, studioso, -colto ~ sovratutto profondamente modesto e buono. 1° - Lezioni di Nozioui <l'artiglieria. (Sinossi litografate, Torino, 1008) _
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AR'.l'IGLrERI
PEDRAZZOLI Ugo. -
scnrr.ron1
Di questo predaro nrtigl.iere già
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è parlato ripetuta,mante, specie per il suo studio e la reali1,-
za.1,ione dell'alzo a compe11sa,,.Lone adottato nel 1887 per i can noni da campagna., che fu giustamente apprezzato e chia,mato comunemente al7,o Pedrazzoli. Nacque i:L Quistello (Mantova) nel 1844 e -d opo aver versato la somma -d i tt(~miJa :fiorini per essere prosciolto dalla, cittadinanza a nstria.ca, potè esse1·e ammesso nel 1860 al Oollegio militare di Parma, donde passato all' Aecademia di Tori.tno nel 1862 e superati i corsi della Scuola d'applicazione, fu nel 1865 a,ssegnato allo Stato Maggior(~ dell'Arma. Passato quindi come sottotenente al 5-0 Reggimento da campagna, prese parte alla guerra -del 18GG ed al ·c ombattimento di Vill,1fran.....,j , ca, coman dò valorosamente una, se1,ione . della 10a batteria. Nel 1867 fu promosso Iuog·o tenente restando al 5"' e nel 1872 passò oome professore aggiunto -di Impiego d'a.rtiglie1fa, fLlla, Scuola d'appliFig. J.346 eazione rimamendovi fino al 1873 e veUgo Pedrazzoli. nendo quindi tra,Sferito n el genna,io 1874 all.'11" Regg.imento artigl.ier.ia. Promosso capita.no nel 1874, andò prima, al Laboratorio pirotecnico e nel 1875 passò al Comita.to d'artiglieria e genio; m~l 1878 fo trasferito al 3° R<~ggimento e nel 1882 fu com.,1ndato nuovamente alla, Scuola d'applicazione come Ì(l11:,cgnante titola,re !li Impi{~go d'artiglieria, rimancnd.ovi fino a,l 1887 in cui, pro mosso maggiore, fu trasferito a] 3° Reggimento artiglieria. Nel 1888 passò nuovamente al Comitato -d 'artiglieria e genio, mentre poi dal 1885 al 1890 fu inviato ad assistere alle grandi mamovre dell'esercito germ.aJlico, 1nel 1889 andò in missionr,; in Fi·aneia, Aùstria e Ger·mtmia per studiare vari materiali, e nel J893 fu ma,ndato presso la Casa Krupp per acquisto di ma~eriali. d'art iglieria. Dal 1888 al 1895 fn Direttore ,d ella « Rivista d'Artiglieria e Genio>>, e pr,ornosso tenent,e colonnello nel 1893, allorchè nel 1897 ebbe fa pr,omozione a colon. 2920 -
SCP. Tl'TOHI Dr MA'l'IWIID ARTIGUERGSCRE
(1856-191!))
rn>.llo venne nominato Direttore dell' Officina di cosLruzione d'arliglieria di Genova, carica eh<'~ ma,ntenne fino al 1902. H.aggiunto il grado di maggior generale nel 1902, fu Comandante d'artigli.e ria da campag,nn in Verona, e nel 1903 lasciò il ser vi.7.io attivo pur conti.11u.a.ndo ad occuparsi di que · sti<mi e problemi a,rtiglieres<:hi con rieonosciuta ed autorevole competenza . Artigliere studioso e colto, ufficiale autorevole e dist int issimo, oltre ad occuparsi delle più importanti e <libai;. tuLe questioni a,r tiglieresche, fe,ce anche pregevoli pubblicaztoni di ·c arattere lettera1fo tantochè nel 1906 venne nominatu ac.caclemico :P·e l<>rita,no. 'Nel 1911 venne nominato tenent e genera.Je nella Riserva, e mori poi in Roma n el 1918. 10 - Su l tiro degli slu:n1mel. (G iol'n. d' Art. e Gen ., 1874).
2° - Resoconto delle esverienzc e<l esposizione dei calcoli i)er la dete.:· 111ina zlone cH taYol<:i <li tiro clei <:nn110ni da <:m. 24 G.R.C. lnugo e cor tq. (Giorn. <l'Art. e Gen., 1876) . 3° - ~tucl io .su!l'ai:tiglieri:.1 tcdese::. (Giorn. t1'.Ar t . e Gen. , 1878) . ,1° - Le;,;ioni di Organie;a mil itare. (Lit. l\farchis io, 'l'orino, 1883-84) . •:;0 - LE•zioni. d i appunti sull'impiego dell'artiglieri a in guerra. (Litogt afia l\fn r chi,;;io, T9rino, 1883-84). (;0 - Cous i(lera.zioni e pr oposte intorno al tiro indiretto ecl a lla corazza tura el ci pezzi da c:a mpo. (Hiv. d'Ar t. e Geo., J.884) . 7° - Hif.le:;,sl.onl sul t:iro indiretto c s ulla coraw:atura d ei pezzi cla c,nurio. (Hiv. <1' Att. e Gen., 1885). 8° . Il teH . g-E•n. B. Giova nnetti (necrologio) . • (Riv. d'Art. e Gen .. 1890) ,
PELLI~RANO Luigi. Nat-0 a Cagliari nel 1863 dopo aver supm·ato i corsi {lei.La R.. .Accademia militare dj Torino fn. ,nomin ato so ttotenen te d'artiglieria rn~l 1884,, e, frequentata, con succ<~sso lf:L Scuola d 'applicazione venne promosso tenente nel 1885 e destinato al 14- Reggimento ·da fortezza, passanclù quindi al 26° da, fortezza e posda nel 1888 comandat o alla Seuola cl'applica,zion(~ d'artiglieria e genio come a,ggiunto e incaricato del Disegno cli Materiali d'artiglieria.. Irn questo p eriodo cli fompo , dilettante appas&ionato di fotografi a seppe raggiimgere tnle gra,do di perfrr,ione si.echè a, tutt'Qgg.i sorno conservati albnrn, gl'uppi fo tografi ci e fotografie singole co·stit.uenti nn prezioso documentario di quei tempi. degli uomi0
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AHTIGJ,TERI scnr·r.ro1n
mini che 11ppartenevano allora a,lla Scuola e degli avvem. menti salienti di quell'epoca,. Prom1)sso cti pitano nel 1894 passò al 23° Reggimento d,.1 ca,mp::tg111a; nel 1900 fu trasf.erito a.Ua Direzione superi.ore delle esperienw in 'l'orino ; O)Cl rno2 passò all'Officina. costru:d-oni cli Torino ri . nuinendovi fino a1 1!)09 anno in <:ui pro mosso maggiore tor~nò al 23° Reggimento e come c-omancla-n te di. un Gruppo p,,LI'· tecipò ne l. 1911-12 alla guerra italo-turca. Promosso ten. colonnello n el 19J3, fu -destin a i,o al 9~ Reggimento cla. ca,mpagrnt e con esso -e ntrò in guerra, nel ma.ggfo 1915. Ragg.iunse il grado di colonnello 01-el 1916, e lasciato i.l ~Prvi.zi.o attivo nel 1917 fu subito richiamato a-lla, Direzione esperienze d'artiglieria, di Cirié riFig. 1347 manendovi fi1110 al 1919. Nel J 926 vcnn,~ Luigi Pelleruno promosso generale di Brigata, nella Ri · serva e morì i.n Roma nel 1!)39. 1-0 - Stivaletti pneumalici. (Riv . d'Art. e Gen., 18Hi)). 2° - Plasmofotografi::i. (Hiv. (l'Art. e Gen., lHOS). W• - L'autocromista e lt, pratica elementm:e del.la fotografìn a colorì. (Milano, Hoepli, 1914). PEJ,LlZZARI Arrigo. - · Nato nel 1874, dopo aver superato i corsi deila R. Aceaclemia militare fil nominnfo sottotenente d'artigli-eria ,nel )893 e fr<~<p:ientata con successo lµ, Scuola d'applicazioijle d'artiglieria e genio, venne promosso tenent0 nel 18H6 e assegna,to al 20° Reggiment o artiglieria -da campa gna; uel 1906 fu trasforito a1 19° {la -campagna -e promosso capitano nel J.909 p:1.$SÒ al 23° da campagna e nel 1911-12 prese parte alla <.'a,rnpagna di Libi.a e fu decorato di meda,g] ia di bronzo al valor militare. Rientrat<) in Italia, passò ;nel 1912 al 26° R eggimento da campagna e nel 1914 al 2° R,eggimcnto -da montagna, Promosso maggiore nel 1915 e tencmte colonne1Jo rn~t
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SCnITTOB l DI .i\IA'l'JWTEJ AH'l'WI,IF.RF:SCIJ1J;
(1856-JV19)
1917, pl'cse parLe alla grande guerrn, comancl a mlo successivamente Gruppi da montagna, da campagna <~ d'assedio . 1• - Di un modo per wii:ura r c distauzc l)er b:itteric già in 11osizione. (Hiv. d ' Al'l. e Gen. , 1007).
P ffiLLOUX Ltti~i . - Kacque a La Roche sur Foron (Alta Savoia) nel 1839. Allievo cle11it R. militare AccaclemitL di 'rori~10 dal JS52 fn n o111inato sottoienc11te ·d ':wtigli.er-ia ne.I J 57 e superali i torsi della Scuola complementare d 'arLiglicl'ia di Torin o, nel 1Sf>9 fu ptomosf>o luogotenente e prestò i::cl'vizio p resso il Com ando tel'l'itiol'ia.lc cl' artigli.cria <l.i Torino e (u qni n di destinato al :t• R c~ggimeuto Hl'ligl.ic>ti a ·da battaglia parLCCÌpanclo a lla ea,rnp ngua. -cli g 11c1·1·a cli quell'anno. ('apitano nel 1, GO fn destinato al 7° a1·tigliel'ia e poscia al 6° R eggimento. P artecipò alla -c.:a,mpagna, (le i ! Sfili al comnnclo <li una batlel'ia da battaglhL r guadagll;\Hdosi una medaglia cl 'argento 1· al Ya.lor 11ulit:ll'c~ a Mo11 te Croce (24 giu p::no); e p1·olllosso lllaggi o1·e nel 1868, a,l <·ornando cli una B rigata del 9" artigliei-h p::u:(Pcipò alla, campagna del J.870 per la p1·t->sa cl i. Roma, e fur-ono i crnn li'ig. rn48 noni d<~lla sna Brigata ad apl'ire h1 Luigi P clloux. b1·-cccia cl.i .Porta Pfa. r er questa azione H maggiore Pell oux otlien ne la cr oce di valiere dell' O.·M .S .. N'el 187] fu comandato al Uinistero della Guerra e andò poi D.irettore de]l.e Istruzioni militar i. a.Il' Ac<:a,clemia militaré cli Toriuo. Nel 1 76 passò nel Corpo di S . M. quasi contemporaneamente nlla sua promozione a tenen te colonnello e fu nuovamente couwmdato al Mini.stero della Gu erra . R aggi unse il grado di colonnello di S . M. nel 1878 conti nuan<lo a prestare servizio al 1Iinistero, e colonnello brigadiere n el 1884 fn incaricato del comando della Brigata « Roma)>; promosso maggior genera}(~ 1wl 1885 ne ebbe il coma,ndo effettivo e :nel 1 7 fu I pettor e gener ale degli Alpi1n i.
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ARTIGLIF)Jl.I SCRITrOH!
Bssendo intanto Deputato al P a.l'lamento nazionale p el' il collegio cli. LiYorno fu nominato Ministro dclla Guerra nel 1891, e promosso poi te•n cnte generale n<1llo stesso anno fu nuovamc,11te :Mi.ni.stro della Guerra nel 1892. Nel 1893 comandò la DiYisione militare cli Roma, nel 1895 il Corpo d' Armatn, di Verona, e nel 1896 fn nuova,mernte Mi n.ist1·0 della Gneua. SucccssiYamen te comandò i Corpi d' Armatu di Firenze, cli R oma e di Bari, ricoprendo la carica éli Commissario regio per le Puglie e la Ca,l abria OYe r iuscì a wistabil(i re l 'ordtinc senza comunque ricorrere tL provvedi· meuti eccezionali. Il 29 giugno 1 98, in momenti particolarmente g.rav.i fu nominato Presicl0nte del Consiglio clej_ Ministri e Minis tro dell'Interno; nel JS99 fol'IDÒ um. nuovo Ministero assnmendo111e la Pl'esidcrnm, ed il Dicastero degli interni, ri manendo iai cn,rica fino al l ngl.io ùel H>OO, e nel 1901 assunse il comando del Corpo d' Armata cli Torino, venendo in seguit0 designato al cornaudo cli un'Armata in guerra . Lasciò il servi7,io attivo 01el 1902, e nel 1905 passò nella, Ri serva, morendo poi a Bordighera nel 1924. P er le cariche r icoperte, pel' le destinazioni :ivute e pet· ltL condotLa <fa lui tenutiL in ogni contingenza, Luigi Pelloux fu i111discutibi.lmen le ufficiale distintissimo, H,rti.gliere competente, so]dato va,loroso e p atri·o ta integerrimo anche qnanclo l'adempimento ·del proprio dovere non era tale da cattivargli il consenso clel1a pubblicr~ opiini.-One. 1<> - l)ella questione equina in Italia considel'::tta sotto il punto <li vista della mobllitazione dell'eser cito. (Ri v. Mii. Ital., 1872). 2" - Snl rei;olamen to provvisorio 24 febbraio 1673 per gli esercizi a piedi ed li cavnllo <ldl'nrtiglicria frnnccse. (Riv. Mìl. T.tal., 1873). 3<> - A.ppunli sulle nostre co ndiz ioni m\litf\l"i. (Voghera, ]880). 4° - Discorso agli elettori <'li Livorno. (Romn, Voghera, 1892). o0 • Lcttern al Presidente del Sen:ito e l ettera OJ)er ta ::igli onorevoli Senatori. (Iloma , Tip. ùcl Sena to, ]!)12).
PELTJSO F erdinando. Nn.to a B<~rg-amo nel 1861. fn al lievo dell'Accademia rn.i.1itare di 'l'or in o e nominato sottotenente <l'artiglieria nel 1879, dopo aver freq ncm tato con snccesso la Rcuoln · ·d 'applicazione d'artig-Iiel'ia e genio fu promosso te-
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SCR1'.1.'1'0RI DI MA'l"lf.HIE ARTIGLIEIH:SCHl.'i
(]856-1919)
neinte nel 1S81 p1estamJ.o successivamente servi1.io al 14° Reggimento da fortez...za,, poi dal 1884 al 3° Reggim(·mto da cam1mgna . Promosso capita.110 nel 1S88, fn tra.s ferto al 9° at·ti.glieria da campagna; nel 1894 passò al 20° Reggimento e nel HlO I. al 19° R eggimen to da cam.pagma; promosso maggiore nel 1903, ril:omò al 9° Reggi1n<~nto e nd 1906 al 3" da campagna. Promosso t en ente co]onnello nel 1910, rimase al 3° Reggi mento andando poi nei 1912 al 27° artiglieria da campagna, e, prom.osso -colo1mello nel 1914, assunse il comando del l.(? dr1 cr1impagna. Prese parte alla guerra contro l' Austri.a e fu promosso ma.ggior generale nel 19.16. Dopo la guerra lasciò il servizio attivo; nel 1923 fu nomi.nato genera.le di Divisione e nel 1930 passò nella Riserva, morendo poi. a Genova nel 1933. 1° - Bcrsoglio per le scuole di tiro. (Riv. <l'Art. e Gen., HJO!l).
PFJrtRLLI Ippolito . Nato a Roma nel 1871, dopo avei· superati i eorsi. della R. Acc~1demia militare di ~l'or.ino, fn nomina,to sottotenente cl'a,1:tiglieria 11el 1sno e dopo la Scuola d'a,pplieazi.one, promosso t enente inel 1.892, fu assegnato al 22° artig1ieria da campag,na per indi passa1·e nel 1900 nlht 7• Brigata da fortezza, e comanclafo alla Scuola, -di. p;nerrn. rlal 1900 al ]!)03. I>.romosso capitano a, scelta nel 1903 andò in servizio di S. ì\1. alla Divisione di ì\fesisina, pa,ssò quincll a.l y ; Reggimento artiglieria da campagna e poscia trasferito nel Corpo ·di S. M. venne successivamente cfostinato a1 Comarnlo del Corpo, al l\1inistero della, Guerra, a,l VII Corpo ,li. Armata, ed a,lla,. Divisione di Perugia. Promosso maggiore ine1 1915 e tenente colonnello nello stesso arn no, iniziò la guerrn contro l'Austria quale Oa,po di S. }f. della 18" Divisio1w. Raggiunse .il grado -di eolonnello nel 1916 e comarndò il 9° artiglieria cfa campagna,. Nel 1917 fn Capo cli S. 1\1. del XX Corpo A i·ma,ta e cla-lPagosto del 1917 al maggio del 1918 <:omandò la, Brigata, « Reggio )) ; e suecessivamente prom.os:=:o brigadiere generale nello stesso 1918, fu inviato in missione a11 'est<~ro. Dopo la guerra, comandò le Briga,te «Valtellina)) e << Messina )), e promosso gc~nerale di Divisione n el 1926 comandcì
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AR'l'IGLII•,RI SCRIT'.l'ORI
:fin,o al 1928 la Divisione di Piacenza, morendo poi nel 1929 a Santa Marinella (Roma). 1° · Sulla questione degli esploratori
d' artiglieria .
(Riv.
Mil.
Ital.,
1907) .
Zo · Sul tiro di più batt<~rie col nuovo materiale d'artiglieria mod. 1900. (Riv. Mil. Ital., 1907t 3° · Prime impressioni s ul nuovo materiale per l ' artiglieria da cam · pagna mod. rnn. (Ri v. Mil. ltal., 1013).
ll'ig. 1349 Ippolito Perelli.
Fig. 1350 Augusto Perntti.
P1.mETTI Augusto . Nacque a Roma nel 1.854 e dopo aver superato i corsi della R. Accademia militrire di Torino fu nomfarn,to sottotenente d'artiglieria. nel 1875, assegnato all' l1° Reggimento e oomandato alla Scuola d'a,pplicazionc d'artiglieri a e genio. Promosso tenen te nel ]878, andò a prestar .servizio al 14° Reggimento da fortezza e suc,c essivamente nel 1880 aff8° Reggimento da ca,mpa,gna . òapita;no nel 1884., fu trltsferit<) a,l 15° da fortezza e nel 1886 past ò al 6° da campagna, nel 1888 al 18" ,da campagna e nel 189.1 alla ]'abbrica d'armi di Torre Annunziata, per passare poi nel 1.894 al 2'7° artiglieria da campagna e nel 1895 alla 9' Brigata da for·tezza. P romosso maggiore nel 1896, fu tra!,;ferito alla 4" Brigata da fortezza e nel 1897 passò alla Di·
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SCH l:i'l'OHl Dl . MA'l'JìRITiì ARTJGLJ 1,:JtIM,C J-1.l); (185ù -U)19)
rezione d'a,rtiglieria di Verona,, nel 1898 a l 2"' Reggimento da campagna, nel 1900 qua,l e vice-direttore alla E'abbrica d'a,rmi ·di Terni, e nel 1902 trasferito .nel pc~rsonale delle fortezze fu inviato al Coma,nclo della fortezza · di Venezia. Ra,ggiunto il grado di. tenente oolonnello nel 1905, rimase a comandare la fortezza di Vene,r,ia, nel rnos passò al comando del forte di Susa, e morì poi jn Roma nel 1910. 1° - L'alluminotermia. (Riv. d'Art. e Gen., lHOHJ. 2<> - Cii:ca alcune r iparazioni speélilivc a i mnteriali d'art iglieria mezzo della termite. (Riv. d'Art. e Gen., J.900).
per
})ESSAGNO Giuseppe. - Nato a Genova nel 1875, dopo av,,1· compiuto gli JStudi classici ed universitari, entrò per concorso n ell' .A.mministra.zione degli Archivi di Stato 111el 1901 e 1.asc.iò i.l servjzio nel 1938. Studiosissimo ed appassionato per gli studi storie.i rifletten'ti la teg1one Ligure, scrisse numerosi articoli ·e pr1~giate monografie rignardanti i Ca.st<~lli Liguri., la, navigazione ed i Musei clel Genovesato e particola,rmente di Genova e cli Ch iavari. dando così cospicua': collaborazione dal 1912 al 19B!:l ai segnenti periodici e !'.ivi· ste : (< Liguri.a illustrata)), « Gazzetta cli Gm10va )), cc Rivista Municipale di Genova)), « Raccogliton! )), « Atti Efocietà Economica di Chiavari )). Ha poi claJo la l'ipetuta sua preziosa t' competen te eollaborazi.one a. _(J nes ta Storia dell'Artiglieria Italiana, fornendo e coordinando dati storici riguardanti l' Artig lieria. e le artiglierie g;cnovesi.
l " - Questioni Colombi:111c. (Atti Sc.:l'ielit Lignre <li Srorin vatria, C,1vanna, Pontremoli, 1926). 2<> - Il Banco d i S. Giorgio (in collflbora:,;ione con Emilio Marengo P Camillo Manfroni, Donath, Genova, 19ll) . 3° - Palazzo del Comune (in colla bon1:,;ione con Orhmclo Grosso). (Atti Società J;igme cli Storia patria, Genova, 1HS2). 4<) - Colombo (in collaborazione con Giovanni Monleonc). - (Municipio di Genovr1 , Ist. Art. Gra'f., Bergamo, 1931).
di Rom;TO Ago~tino. - Nacque a 'I.'orirn) nel 1814: e seguìti. reg:olarrnen te i cor~i d,e lla R. militare Acca, c1em.ia di Torino e c1eJ1a Sr'.11ola cornpkment·are. f u nominato tenente d'artii;dicria nel 1833. Col g:n1rlo (li rnpitano pres·.~ P E'.l'l'I·n DAGLl A'NI
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;\ Jl'L'IGLIEfU SCrtITTOTII
parte alla campagna del 1848 dh:tiugnt~ndosi per peri.zia e valore sulk alture di Sommacampagna, Bercttar.a, Ou.stoza (! Valeggio, ove la su.a batteria si segnalò in modo particola.re. Nel 1849 fu promosso rrrnggior<~ e trasferito nel Corpo di S . 1VL ; nel 185~ ottena1e la promozione a tenente colonnello e fu destinato al Minist ero ddb Guerra,, e nel 1855 partì per la gue1T,1, di Crimea quale Capo di S. i\f. del Corpo di sped izione gua d~tgnaindosi la, cr<Jce di u1nciale dell'0.1\1•.S .. Raggiunse il grado cli colonnello 1nel 18f>6 e fu nominato Segretario generale del M'.inistcro della Guerra, ca.l'ica che ricoprì. fino alla fine ,h~l l 8GS a1lo.rehè passò a comandare il R eggimento d'artiglieria da, campagna. Nella gu.en~a contro l'Austria clel 185~) prese parte, segnalfrn-dosi , in modo speciale, ai . combattiment i di Pakstl'-o e alla battaglia, ,di. S . Martino e fu p romosso generale nel 1860. Suhifo dopo fu Oommissarfo Sardo presso la Corulllissione inter.rn:tziona-le pm· la de · termirn:1,zione dei con.fin i stabiliti dal trattato cli. Berlino e fu poseia inviatt> fL Parigi con pieni poteri, per stabilirè le basi della.. nuova -delimitazione dei confini. col la Frwnc.ia. J,uog-otenente- gene rale verso la, fine di quello stesso amw 1860, comandò la 3" DivifJiorn~ attiva; fn i\fi nistro dell,1 Guerra, nel 1862, e l' a.tto cli ma,ggi-ore ard itezza e di più alto paFig. rn51 triotti.smo da lui compiuto fu la fusione Agostino Petìtti-Ba!!lian · · co11.'esercro ·t re., i dei volontari gar1"ba1..clmi. di Horeto. golar-e. Sull a fi ne del 1862 a,nclò a co mancla1·-ci la 20" Divisione per t ornare quindi poi l\firnistr,o della Guerra, ne1 1864. ' Intencfonte genera.l e dell'esercito 111ella, campagna -de1 1866. comandò i.n seguito la Divisione di Alcssandrii'L e poscia il Corpo cl' A nnatn <l.i Milano. Fu co1loca to a, riposo rn~1 1877; rapptesentò Hl Parlameinto Suhnlpino il Co1legio di. Chcrasco per va,ri(~ legislature, nèl 1868 fn nominato Senatore -del Regno <~ morì poi a Roma nel 1890.
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SCI:lTTORI DI NL\'IBR IID AU'r!GLIIm.1,;scHE
(185ù-19HJJ
1° - L'ordinamento dell'esercito italin no esposto col ùilancio per il 1863. (Bsalllc tlelle ossenazioni di S . F,. il generale ]]'ami) . ('l'orino, 'l'ipogrnfia J!'rnnco, 1S(i8). 2° - Dell'amministrazione cl c lla g iu ~tizia penale milita r e negli anni 186l-G4 (Rel azione). - (Torino, Foclr:i tti, 1863). 3° - Relazione sull~, grandi m:m one eseguite dalle t:ruJ)J)e dello scompartimento militare d'Alessandr ia nel mese di oLLobrc 1870. (.l!'irenze, Voglu~ra, 1871). 4° - i\fadorma. <klla Seovert a (Battaglin di S. Martino, 24 giugno 1&:i!l). ('J'orino, C:isanovii, 1!.JOfl) .
PFiTRA cli. CACCUIU Car)o. Nato a,. Napoli nel 1883, dopo. aver c,ompiuto gli studi classici seguì i corsi della R . Accademia m:i.l.itare cli 1'orino dal 1900 al J 90:~ e nominato sottotc~nente d'a.rtiglieria nei 1!)02 eompì con successo la Scuola cl'ap· pli.ca:.d.0J1e d'artiglieria e genio usc~ncl<1 1n e nel 1903 promosso te1umte e ,d estinato al. 3° R eggimento da fortez¼a,. Capi.tan.,l nd 1!)14 e maggiot'·e nd 1917 pr-e se pa,rt·: a tutta, la, grande guerra disimpeg,na11clo jn zona di operazioni le ca,riche di ai n · tante maggi.ore in l", di corna,nélante cli batteria -e di gruppo e di tL(léletto ad un Comando d' A.1~tiglieri.a, cP Armata. Du1·a;nte la guerra ebbe un Eneomio da Fig. :l352 un -Comando ili O. A . e fu nominato Carlo Petra di Caccuri. cava.li-ere rn1.rnriziano per bcmemcrerrne d . guerra,. Dopo guerra, nel 1921 eonsegn1 il tito1o di dottMe fo scienze economiche e commerciali <~ fu quùncU poi add<~tto idln <<Rivista d'Artiglic!ria e Genio)>. Promosso tenente co lon nello nel 192H <! ·quindi eolmmello ·nel 1932 disimpegnò sue · eessiva,mente le~ cnrkhe tli <:oma,ndante il Distretto militare di Si.e na, i1 3° Reggimento artiglieria di O. A.; quin di quella -di Direttore cl'artiglieria del Corpo <l'Armata di Trieste. Pro · mosso generale di Brigata rn el 1937 coman dò l'artiglieria del XIII O. A. (Cagliari) e quindi interinalmente la Divisione militar<~ <li Sassari e nel 1940 dopo di esser<! stato promosso ~
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AHTIGLlEl!I
sc1u·1·rom
gene1·ale cli Dhi sione ,·enne posto a {li sposizione del Corpo .cl' Armata ù i Roma per incarich i s peci ali, e nel 1941 vcnn,; destima.to alla Difesa ten-itoi-i ale clclla • ardegna. Collabomtote della S toria dell.' Artig1ieri11, appassionutD del proprio scrv.izio, st udioso e colto, . sovm totto in ma (<'tii.~ storiche; fece p al'ccchie interessanti pubblicazioni fra le q ua.li rie.orcliam o le se~uenti . l 0 • L'industria degli es11losiri in Italia durnnte l:1 guerrn e loro lltilizza¼lonc nel dopo gucna. (Riv . d'Art. e Gcn., 1!>23) . 2<• - 11 g1m. Giuseppe n i:mcanli. (HiL d ' A1t. e Gcn. , 1H2G). 3" - Cir<'n uno sn1clio nusu·iaco in merito :id ulcnni Uri itnlia ni di grosso rnli br o sull:.i frou tc tlcll u Uolomlti. (R iv. d'ArL. e Ge 11., 1!}27) .
PrccroNro Lnigi. - Nato .1, Bo1·go T icino nel 1866 frequentò regolarmcnle i corsi él ell' Accaclemia rnilitnre di Torino e della. Rcuol a d' n,pplic:izi,o ne d'artiglicri.a e ge11io e nomi111uto sottotenente nel 1885 fu poi p r omosso tenente d'ar t iglier ia nel 1.888 asseg:rmto al 23-0 Reggimento artiglieria camp1tgna dal quale nel 189:') passò a l 7" da caimpagnn.. P rmnosso ca pitan o nel 1 97, fu trasferi to al 9" Reggimento cla ca,mpagna e nel 1899 a.Ha. Direzione di T orino, comandH to a frequenlar e la, Scuola di guena dal 1899 nl 1902 vc11encl o poscia, col!la,ndato al Corpo di S. M .. Nel 1903 passò a.l 18" Reggimento <la, campagna, e~ nel 1904 Fig. 1353 Lrasfcl'ito in S. M. fu <l<~stinato succesLuigi Piccione. sivamente al Coman-do della, Divis ioJH! di Verorna e p oi a1 çomanclo <Id Corpo . P r omosso maggiore d'ar tiglieria nel 1909, venne coma.n· dato nuova.mente al Comand o del Corpo di. S . 1\1. e 1I1el 1911 passò all'8° Reggimento da cnmpag.na. Nella campagna di Libia si meritò una meda.glia, d' a rgento al v. m ., e promosso tenent e colonnello ·n el 1913, rientrò in S . 1VI. e fu Capo di S. M . d ella Divjsione di Alessandria: promosso colonnelli)
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SCRI'1'T0 R1 DI MATDHilil AR'l'IGLIEHES CI11:
(1856-1919)
nel 1915, entrò in guerra contro l'Austria come Capo di S. M. del1'8" Divisione e poi del III C. A .. Col<mneUo brigadiere nel 1916, nel successivo anno 1917 fu promosso maggior generale per merito <li guerra e addetto al Comando Supremo, meritandosi una medaglia, di bronzo al val:or militare in occasio:ne dello scoppio di S. Osvaldo. Gomandante la 5" Divisione nel 1918, per la conquista di Cima Pressena e Cresta Monticelli, fo decorato colla croce di cavaHere ufficiale <lell'O.M.S.; nell'agosto 1918 passò Capo di S. M. delln 7a Armata e nell'ottobre cli quell'a,nno ebbe i1 comando della Divisione cecoslovacca. Dopo l'armistizio fu il Picci.one stesso a condurre in Cecoslovacchia la predetta, Divisione, ingrossatasi intanto così da diventare un Corpo <l 'Armata, e continuando a comandarla per oarecc~hi mesi t·ien t rò poi in Italia nel 1919. Ebbe allora il comando della Divisione militare di Roma finchè IIlel 1920 la,sc.iò il servizin. a ttivo: nel 1923 assun$e il grado di generale di Divisione e nel 1927 fu promosso generale di Corpo d'Arma,ta nella Ri · serva. 1° - La razione dei cav alli dei reggime:ot,i d' artiglie1:ia da gna. (Riv. d'Art. e Gen., 1897).
campa-
PICONlll Andrea.. Nato a Bivona (Agrigento) i1el 1870 fa allievo dell'Accademia militn,re di T,ori1110 e nomina.to sottotenent e <l'artiglieria nel 1890, dopo aver frequentata la Scuoia d'applicazjone d'artiglieria e genio venne promosso tenente nel 1892 e assegrn1,to a.i 24° Reggimento art iglieria cla campagna. Prese parte alla campagna d'Africa del 1895·96 part-edpanclo alla battaglia del 1° marzo 1896 e rientrato poi in Italht tornò al 24° Reggimento, nel. 1900 fu assegnato alla. Di.rezione superi.ore delle esperienze <l.'artiglicria e ne1 1902 passò a.I 12° artiglieria da campa,g na. Promosso ca,pitano nel 1904, fu jmvfato ::ill 'Arsei1ia.le di co · ~t.ruzioni di Na,poli e poscia nel 1907 . fu trasferito al Laboratorio .di precisione e quindi nel 1910 passò nel Ruolo tecnico. Maggiore nel 1915 e tenente colonnello nel 1916, raggiunse il grado <li colonnello nel 1917 partecipando alla, guerra contro l'Austria dal 191G a.I 1917. Nel 1925 fu nominato Direttore
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:\RTIGT,IJDRI S ClU'.l•l'ORI
del Laboratori.o di precisione di Roma, ,e poscia addetto ana, J >ire1.ione superiore del Servizio tecnico. Lasciò il servizio at· tivo nel 192~ e nello ste~so anno consegui il gta,do di maggior generale d'artiglieria. 1° - La meccnnita nei cannoni da campagna a dell a deformazione. (Napoli, 'l'rani, 1906). 2" - Modalità di esecuzione delle serie
t iro rapiclo. Orga ni
d' efficacia nel t iro col can-
noni cla campagna. (Riv. d 'Art. e Gen., 1908).
l\fauro. - Nacque <L Palermo rn~l 1.885 e laurea.t osi in matematica nel 1907 a Pisa iniziò in qu(~ll'Uni.versità la, sua ca,niera sc:ientifica raggiun gendo il grado di. professor(~ ordinario nel rn~o. SottotenBnte di milizia territoriale nel1' Arma d'artiglieria nel 1915 f n a,ssc~gnato al (3" Reggimento a,rtiglieria da fortezza, <~ 1ìn dal 1!)16 partecipò all:t guerra contro l' A ustrja prestando suc<:essivn,m.ente S<~rvizio ad. un Raggruppanrnnto d'assedio e poi a vari Oom.a,ndi , d'a,rUglicria di Zona, <li Corpo d' Armata e d'A.'r mata . .Promosso tenente ll1el 1916, ottenne nel HU9 la promozimrn ' l ca,pitano per merilo di guerra, e nel 1ms la Croce al merito di guerra. Dm:ant e la guerr a ideò inuov.i me· to<li per il calcoJ.o dei da.ti di. t iro adoFig. 1354 perati neHa costruzione -d i speciali TaMauro Picone. v-ol,e di tiro, e·! traiettorie grafiche di diverse bocehc da, fuoco. ·Maggiore <l'artiglieria di c-ornplemcnt,o dal lnglio 1935, ì• professore ordinari-o di Ana lisi superiore all'Università di Roma, (~ mcm hro del Consiglio nazionale cl-elle ricerche. I1'ra k numero~e ed importnnti sue pubblicazioni, pa,r<~cchi e hann o stretta relazione colla, Balistica e con argomenti artigliereschi.. Per le ~ne b0T1emerenze scientifiche venne nomi1nato mem.·hro di. varir Aerademie m1zionali ed estere e gli furono con feriti ambitiRsimi premi e lusinghiere onori:lìccnze. PICONJ1J
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:,,CHl'l~L'OHl DI MA'flm!Jj) AH'.rIGLirnRESC!:10
(1856-J.919)
1° - Sul tiro dei lllC<lì e dei grossi calibri i n lllontagna. (Riv. d'Art. e Gen., 191i) . 2° - Formule ra7,ìonali per la correzione del tiro. (Atti della R. Accademia di Scienze di Torino, 1917). 3° - Sul calcolo della per tur ba7,ione nel moLo dei pr oietti dovuta al vcnlo. (Ili\'. d'Ar t. e Gcn., Hll9). 4° - Le equazioni alle varianti per cause pertur ba trici va r iabili. (Rendiconti della H . Accademi a dei Lincei, 1919). 5° - Su l moto .d ei gravi nell'atmosfera.. (Tiollettìno dell'Unione Matematica T.tallana, 1030). G0 - Sul moto dei g1·avi in 1111 mez7,o resisten te. (Ibidem, 1931) . 7° - L'applicazione del metodo Cauchy-Lipschitz a ll'intcgr a7,ione del sisten.1a <li equaz ioni tlifferenziali della balistica esterna . (Atti dell'Acca<.kmia Leonardo da Vinci, Nnpoli , 1932). 8° - L'n r tiglicria Italiana n ella gnerra mondiale. (Circolo Matema· tico di Cat;111in, l!l23 e Consiglio Na1i:ionale delle Ricl~rche, 1934). 9° - Abachi per il tiro dì lancio da aeromobile. (Pubblicazione a stampa rjservata del Consiglio Nnzionale delle Ricerche, l!l:l(i).
Prnmuccr Eugonio . ~ :Nato n el 1854 fu promosso sor,to te11e1rl.e d'a_rtigli-eria. nel 1880 ed a.ssegna1;o al 4° Reggi.mento, Promosso tenente nel 1882 venne tra~:l'er ito al l" R(~ggimcnto artiglieria per passare nel 1884 a] J2'' <~ nel 1888 al 24, da campagna. Pr,ornosso ·Ca,pita.010 nel 1890, fu trasforito a,l 18° Reg-gimen to a rtigliel'ia, da campagna e posci,1 nel 1901 al Polverificio cli Fontana Liri. Lasciò il servi,,:io attivo eome (;apitano nel Hl04 e pas~ù poi nell,1 Ri.serYa; fu promosso maggiore nel J90~, tenente co·1on111c1J.o nel 1812 e rH,g ginnse il grado cli. colonnello nel 191G. 0
1° - Impiego d ello squadro-prisma. (Riv. d'Art. e Gen., 1892) . 21> - 'l'clegonìoroetro Pierucci. (Riv. d'Art. e Gcn., 18H8) . 3<> - Utopie teleuwtriche. (Riv. d'Art. e Gen., 18HH). 4° - Prisma n riflessione totn le per l:1 mìsm·t1 7,ìone delle d istan7,e. (Riv. d'Art. e Gen., 18!l!l). 5<> - Nuove utopie telerue(.ricl\e. (Riv. ll' Art. e Gen. , J899). Go - S hrnpnd furnigeno . (Riv. d 'Art. e Gen. , 1899).
PINNA-(}<\HONl Giuseppe. - Nnto a Salerno nel 1880, entrò alla R. Acc.ad(~mia militare di Torino nel l89S e, compinti i tre anni di col'so, venne nominato sottote.11Gnte d'artiglierin nel 1901 e comandato alla Scuola <l'applicar,ione d'artiglieria <.' p:enio. Promosso tenente nel Hl03 al :1~ Reggimento artiglieria 189
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ARTIGL!Enl SCRITTOHI
da fortezza, !llel 1907 passò al 7° da campagna e nel 1908 al 1;J <fa ca.mpagna,. Promosso capitano nel 1912, fu trasferito ,1l 2<' artiglieria da, campagna e nel 1914 venne comancfato all'Ispettorato generale d'artiglierh~ per tornare poi a sna cl<:l manda nell'imminenza della 111:obilitazione generale nel 1915 al 2" Reggimento da campag,na, col quale entrò jn gue1.Ta il 24 maggio 1915 al Comando di una batteria, distinguendosi pee perizia e ardimento nelle eontinue azioni di Villa Vicentina, Pi.erri~:, Hegliamo e Ronchi, alle quali prese parte nei primi. mesi cli guel'ra e guadagrn1ndosi per ci.ò nna medaglia di bronzo al v: m.. All,1 fine del 1915 fu chiama,to alla, Direzione d'artiglie1:.ia di Roma e coma:nda,to al Sottosegx-etariato Armi e :Munizioni. Prromosso maggiore alla. fine del J9Hì, rientrò aJ. 2" Reggimento da campagn,~ in r,ona di guerra al comando di un gruppo, passando successiva,meinte al Comando d'artiglieria della 4\ della 5• e delln 8" Armah.1. Nel novembl'e 191~., fu pr·omosso tenente colonnello e ne1 mar:rn H)19 venne smobilitato e nuovaFig. 1355 111e1n te 00m.andat.o al Sottosegretariato Giulleppe Pinna-Cabonl. Armi e l\{1mizioni per ripassare · poscia al 3,, Reggimento artiglieria da fortezza. Dal gennaio 1920 al dicembre 1927 fu ad.detto alla Commissione milita1'-e intel'a,lleata, di centroU.0 in Germani.a, assegnato in · 1:arnto nel 1926 Hll'8° Reggi.mento artiglierfa pesante campale e nel 1927 a1.1'8" Centro contl'aerei, nel <prnle allorchè rientrò dalh1; Germania prestò ·effettivamente servizio come Gestore e Comandante del II Gruppo . Nel 1929 fu comandato al corso appli.caUvo della Scuob di guerra e nel 1930 fu promosso colonnello comandante il 20° Reggimento arttglieria da campagna,. Nel 1932 fu nominnfo comandante in za. della Scnola d'applicazione d'artiglieria e genio e nel 1935 venne -destinato all'Ispetto:eato d'a,rtiglieria. e nominato Dir{~ttore ,della Rivista d'a,r tiglieria e genio. Un anno dopo lasciò la Direzione de1la Rivi.sta e venne destinato qua k 0
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SCiff1vroB1 m
MNrnnm An·1 ·rnLIEHESCBE
(185G-U)l9)
Ispettore presso il Commissariato generale per le fabb1'ica zioni. di guerra, : nel gennaio· 193'7 venne pr-omosso generale cli · brigata e nomina,to Segretario generale clel CoIUmissaria,t,.o stesso. Lasci.ò il servizio attivo nel settembre 1938 venend•} però subito richiamato e confermato nelle precitate funzi.o:ni presso il Commissariato per le :fabbricazioni di guerra ove rimase Dino a.ll'ott-0bre 1940 venendo promosso generale cli divisione nella, Riserva e passando poi in congedo alla data deì l" gennaio 1941. Ufficia,le studioso e colto, fu collaboratore prezioso di que sta Sto.t'ia, a,l la quale oltre a, tale apporto fattivo e diretto diede, c1ome Comandante della Scuola d'applicaz.ionc e sovratutto come Direttore della Rivista d'artiglieria e genio, l'ainfo · più eJ:ficace e l'autorevole incoraggiante conforto del suo corclia,le interessamento per la migliore riusc.ita dell'opera .. 1° - La
batteria di
accompagnnmento
del
i:eggimcnto
di
fanteria.
(Riv. <l'Art. e Gen., 1936).
P1NTO Luigi. --' Na,to a Pavia, ne: settembre 1.S83 entrò a11' Acca<-Jcrnia militare cli Torino nel lf.l03, e nominato sottotenente d',1rtigl ieria fn oomrnnclato a seguire i corsi -della. Scuola cl'appli ea.zione d'artigJi.eria, e genio, supera,ti : quali venne promosso tenente nel mo~ e a,ssegnato al 10° m.' tiglieria. cla cam pngna. Promosso ca,pita;no nel 1!)15 en trò in guerra eontro l' Austri.a al coman. do di mm batteria ,d el 35° arti.glieria da. campagna-. Promosso maggiore nel giugno Hll'7 andò· a, comaJJ1dare un grnppo I!'ig. 135() L 11igi Pir:to. del rn° artiglieria da. ca,mpagma,, aff.cr mandosi nfficiale valoroso e di spiccab competen7,a, professiona,l e jn nume.rosi combattimenti, tanto. che durante le a,zioni dell',o ttohre cli tale anno, e successivamente pe1· diversi mesi, gli fu affidato .il comando interinale del Reggimento stes&o.
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ARTTGLH:J{l SCHI'l'TORI
Ripreso poi regolarme,nte n~l Hl18 il comando del suo gruppo, durante la battaglia. del Piave si distimse ancora e gli venne perciò conferita con una lnsi.nghicra motivazione la Croce di guerra a;l valor militare. Dopo la, guerra rimase al 13" a,rtiglieria e quindi 11el 1924 passò al reggimento d\irtiglieria a. cavallo raggi.nngendo 1a promozione a, tenente colonnello nel 192ù. Con tale gl'ado nel 1934 ebbe il c.omando del 12° artiglieri.a da c,,Lmpagna rima · nenclo i:n tale comando allorchè nel 1935 fu promosso colon nello. Con tale Reggimento della Divisione << Sila >> prese parte alla ea.mpagna in Africa Or-i(~ntale e nella batta.glia dell'En élertà,, per la -conquista dell'Amba A1~adam, ebbe modo di far rifuigere le sue doti di calma, avv(~clutezza e sapiente impiego delle sue artìgUeri.e guada.g,nandosi perciò una secm1da Croèe di. guerra a.I va.lor rnHitare, menti·e lo st(~nclardo de1 Reggimento fu fregiato d<!lla Medaglia {li bron,1,0 al valore . Rientrato .in Italia nel feLbr·aio 1937 fu cl€stinr.to Oa,po Uflkio all'J spett,orato d' artiglieria continuando in tale posi,done allorchè O)e]Fag,osto 1939 fo prorn0sso generale di bri ga,ta.. Dal l° mar½o 1941 gli venne affidata anche la di.rezione delh~ RiYista, d'arti.gli€ri.a, e genio, (~d in tale sua carica egli. fii occupò con entusiastica paBsione e con forma mano n risolvere e superare tutte le rnoltepliei diffic}oltà edi.tori ali e di. stampa della, .Storia dell' ArtigUeria Jta liana che, merc:è le direttive da l ui impartite, potè 0osì prosegnire regolarmente la sua pubblicazione. P r.:-,.i'l'oR Pietro . -:-- Nato a, Cagliari nel 1880, entrò all'Arcademia militare ·di ~!:orino nel JS98 e s uperando bri.l.la.ntemente i corsi fu nomi.nato sottotene,n te d'artiglieria nel 1900, e d,opo la Scuola cl'applic:azione fu pronrnsso tenente nel 1903 al rn° Reggimento da, ca.rnpa.g na, pas~ando sueccssinnnente nel J905 al 13° da campagna . Nel 1!)09 e;ntrò alla Seuola cU guerra f promosso ea,p'i.l;ano a scelta 1wl HllJ fo trasferito al 7° da campagna,; ultimata la Sc:uola nel 1912, raggiunse il suo Reggi mento ·e passò quindi al ]3° nel Hll4 prestando intanto servizio a.ll'U:fficio del Capo cli S. M .. Xel 1D15 venne chiarnat,o in S. 1\f. e (~ntl'ò in guena qunle addetto al Com ando della ~a -
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:-:c111·no1:1 DI ~ IATE J:11·: .-\IC1'1GLrn111,;:-;C H E
(183G-J ti.I U)
A.rum ta. Passò quindi a-ll'U:tlkio 0.perazioni al Comando Su premo rimanendovi anche ,n el HllG allorchè promosso mag giore, e per l '{)pera da 1ui. spiegata l11ir·a;nte l' offcnsi va a,ustria ca clcl Trentino gli fu conferitf.L la Croce di c:avalierc cl.el 1'0.l\i.S .. N<~l maggio 1917 fu promo:sso tenente colonnello e dal novcrnb1·e 1917 all'aprile 1918 fu addetto a l Consiglio supel'iore di gu(~rra, a Versail1es; e intanto essendo sta,to promosso co.· lomwllo d'a,1'ti.g.lirria nc~l gennaio 1918, assunse poi H c·mnanclo de1Fl1° H,eggi.mento d'arti.gliel'ia da campagna che diresse e comandù brillantemtmtc! con sagacia, cmnpetenza e vnlor-e gnf:u:lagn:m closi nna medaglia c1:argento al v. m . pe.r l'iLzione del giugno lDlS. Per tnttc le benemcre1rne acquistatesi durante l a guerra, gli venne conferita la, Oroc.e di uflkiale clell'O.M.S .. Dopo la guerra, nel 191!) fn destinato a1 Comando de] Corpo cli S. M . . prima come Capo della sc~greteria , il ]'ig. 1357 quindi C,1po dell'Ufficio ,1tddcstramento Pietro Pintor. nel quale jncarico rima.se per ben sett,>. anni, durante i qnali dal 1921 al rn2;; fu preposto all'insegnamento delle discipline militari. a,l Principe Ereditario . Nd 1!)25 assunsP il Comando delle artiglierie della Tri.politania che oomaindò con sagace competenztL e diresse cons-e guendo brillantemente suecessi in varie azioni; nel 1928 ritornò in Ita,l ia e promosso generale di brigata fu nominato oomanda(llte -d ella .Scuola di guerra, inc:arico che tenrn~ per be11 cinqn<~ anni svolgendo azione -dì comando, di imdirizzo e direttiva veramente preziosissima ed ammirata. Promosso genera!(~ di divisione nd .1933, comandò la Divisione << Cosseria )) e quindi nel 193!5 un Corpo cl' Armata in Cirenaica; e promosso gernwa,l e di Corpo cl' Armata nel 1H3f>, assunse per poco il Comando del O. A . di Uòine, per tornare poi nel 1937 nnoYtunente in Libia al Comando del I O. A ., Comando che
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,\RTrGT.lE(( I S CHI'l'TORI
terme fino al 193S dopo es~w:re sta,to cles·igmLto al Comando della 3a Armata. Nel 1940 partecipò alle azioni sul fronte francese e eMa · mato poi 11 presiec1ere ia Commtssione d'arrn.istir,io italo-fran. cese, mod tragicamente nel dicembre 1940 p e1· una, sciag ura aviatoria nel cielo <li Acqui. Pietro Pintor, che aveva giù clato e pi-omesso di contio.rniLre la sua prcr,iosa e a ntorev,ole collaborazioue a qnest.r. S toria, fn artigliel'e colto, studioso e competente, soldato valoroso e disciplinato, 11.f(iciale distintissimo ed o.ppassionato, comandan te ardit o cd eselllplare. P <~r qunnto forte e radicato nei su o.i p onderati <'ondncimenli, non si rifiutava alla discussione che sostene,a 110,n con vane parole e frasi fatte, ma, con arg<>mcntazioni fondate, con limpido e persuasivo linguaggio. Sempre misurato nell e parole e negli atti, appa · r cntcmentc di aspetto rigido e di portamento sostenuto, era. viceversa {~ sovratutto 11n lrnono ed un modesto, ed a riprnva di tale sua qualità il gen. E1oclio Co11so che fu sno superiore r iferisce che in occasione della di lui promozione a Comandante designato d 'Arnrnta avendogli espresso le s ue vive con . gratulazioni, Pieti-o Pin tor, schermendosi, così ri~pose: « No, generale, questa mia alta designazi011e mi viene per merito dei miei superiori clai quali tutto ho imparato; ad essi soli debbo quello che so )). Pietr o Pin tor appartiene a quella schiera cli scrittori mi] i ta1·i le cui <>pere 01,on sono e non possono es~crc firma te : per l'importanza delh~ cariche da. lui r icoperte, numerose fu. r ono le Relazioni <la lui scritte e meritamcnte apprezzate• ed accolte. Egli fu del resto un collaboratore assiduo dc cc La Nnova Antologia)), e fu ,o pera sua la prima R elmdone delJa ba ttaglia del Piave pubblicata dal Coma1nclo Sup1'<!mo. Gi.a.como. - Nato ì~ Kapoli nd 18G;"i, studioso ed intelligente en trò per concorso ali' Accademin mi litare di 'l' orb1-0 nel 1883 uscendone con lnsing-hiera classHicar,ione sottotenente d'arliglierfa nel 1885, e, eomn01dato a freq uc11ta1·,e i -corsi della Scuola d' applicazione cl'artigliel"ia e gfnio . v<.'n11e promosso tenente nel 188S e ass,egnato :il 24° RegPISCICffiLLl T AfilGG I
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SCRI'l"fOHI DI 1'1ATEHlE ..\ftTIGLIEHU:SCHis
(1856-191!))
ginie11to da rampagna . Promosso capitano nel 1898 fn .trasfe1ito al 2° Reggimento da campagna per poi tornare nel 1901 al 2J Reggimento, rn:l o,1wl0 pcrmase fino al 1907 in cui lasciò i1 servizio attivo per dedicarsi quasi esclusivamente ai eomplessì problemi cittadini <lella sua, città. Eletto consigllt·re COillllllale nello. stesso wnno, fu subi.to prescelto come Assessort~ per quei 1·11111 1 élcll' 1\rnrninistrazione ·che rnag;~ionnent;~ richiedevano attività, larghe Yeclnte, com· peten7.a e sovratntto precisione ndl'oi·· dinare e forillezza nell'esigere. Con fenea ed instancabile volontà volle e seppe rompc~re vecchie usanz.e e ;non senza incontrare scogli ed osh:woli potè l'inscfre nel suo intento . .Salvo un brevissimo intervallo <ll pochi giol'~1i nell' a,gosto 1D10, egli fu ininterrottamente a, capo clei. più i.mpor · 1,'ig. 1358 tanti rami della Civie.a, Amministrazione Ginc. Piscicelli-Taeggi. fino al Jwindpio del 1911, e in occasione del terremoto di Messina fu tra i primi ad fiCCorrere sui luoghi del di$astro afrro1 11tando difficoltà 111u merose, ma. riuscendo ad organizzare~ e svolgere tempestiva opera cli soccorso. Apptmto per tale efficace sua a7,i:one gli fu dal R. Gove1:no conferita una medagli,,L cl'arg,e nto di benernei\e,nza per ,essere stato il primo orga11i7,zatore del soccorso a Reggio e J\fessina pel te1·remoto del dicembre 1908, per l'alluvione di Oasf:1imicciola e Cetara dell'ottobre 1910 e pel colera a Napoli pure nel 1910. · Ufficiale distinto, molto stimato e ben voluto e popolarissimo in .Artiglieria, egli che nel 1907 ayeva sacrifi.cat.o la brillante carri.era. militare per consacrarsi interamente al progresso della sna città,, progresso ritenuto indispensabile alla sua importa,nza demografica., al suo passato ed alla sua storia, non tralasciò di interessarsi. ai maggiori problemi interesi:;anti l' Esercito in genere e l'Artiglieria in specie. Appena scoppiata la guerra italo-turca si rese i niziatore cli tutte le più bell(~ mamifestazioni patriottiche, e chi scrive rammenta e ricord,1 0
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ARTIGLl !i:111 SCIII'l"I'Olll
le dimostrazioni organiM,ate e capeggiate da « Giacomino >> P iscicclli. nell' autunno 1911 in onore clegl.i avia,tol'i volointal'i par tenti da Napoli, ecl è a rilevare come proprio in quell'anno e amco1·a poco pl'ima della sua morte egli pubblicasse uno studio « .. 'ull'import;tnza ciel ca nnone n ella g,wna libica». Non ancora, cinquantenne, pfono di forza e di vita, ancora e sempre animato del pi.ù tcnaee entusi asmo, morì t ra il r impiamto generale in seguito ad nn banale inci<lent<~ nell'autu11 110 1912. 1° - P<~r l'Impiego tattìco delle a rtiglierie sui campl di battaglla. (Napoli, Trani, HJOG). 2<> - La funzione della macchina n ell'apparecchio guenesco. (Napoll,
Trnni, JJ)OG) . 3° - Per uua n uoYa riparti7.ione della nostra energia milita1·c. (Nllpoli, Trani, JOOG). 4° - L'egeruonia (lel cannone nella campagna lihica . (Napoli, Giannini, 1912) PISTOJ
Gionrnni Battista. -
~ato
a, Bagno a Ripoli (Ffrem..c) rnJ l~G\i, entrò a1la. Sn10la mili.tare cli l\Iodena t' compiuto il 1° corso n el 1874-7:-i pa~s,~ alfa R. Acca<lcm ia n1ilit:ire di Torino
vonemlo poi nominato sottotenc,n te di a,rtigli.e ria 1ncl 1 77, assegnato al 14'' Heggim ento da Cortc11,za e com andato alla SC'uola d'applicazione, compiuta- la quale, .J1cl 1880 fn p1·omof.iso lenente. Nel 1881 passò al 2° R egg-.imen to clH, ca,mpagna e comamdato a, seguire i corFig. 135lJ si della- Scuoh~ cli .guerra "tornò poi al Giov.-Bntt. Pistoj. 2° Reggimento. Promo. so cap}tano nel l RSG passò al 1° Reggimento da campa gna, 1ncl 1888 fu. trasferito al 13° R eggimento e nel 1890 fu insegnante cli Am1i e 'l'iro alla Scuol::L milihn·e di Moden>t ove rimase fino al 1895 passando quindi al 3° R eggimento da c.a,mpag11a. :MHggiore ,n el 18!l9 fu addetto all'Ispettorato clelln, artiglier)a da campagn a e promosso tenente colonnello n el 190:-i continuò 111el predetto p osto fino a.I 1906 in c ui fu trasferito a l -
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,;1 ·1<1·1,.ron1 nr MATE1:n: ART I GLm 1u,:scll 1J: (185G-Hn !))
'i0 .Reggimento dn campagna. fint hè nel 1909 tornò all' lspellll l'ato d'artiglieria . Raggi un!Se il g1"aùo cli colonnello nel 1911} rimanendo come Capo nffici.o :ffoo a l 1.f.)12 presso l' lspcttoral,> él'a1·tialìeri t~ e passa11cl,o poscia alla Direzione d'::ntig'lieria cli R oma, Dal 19] 2 al 1.f.)14 fu inviato in Germania presso le Officine Krupp i,n un momento particolin·mente difficile e q uindi con un incarico assai delicato, clie eg li coll a s ua opcl':l accorta e &agaçe seppe ai;,solvere ottenendo particolari Yantaggi rigua.l'· danti la costr11zione in Italia del <;annone da 75 ideato clalht,
Ca sa Krupp . Nel 191 5 lasciò H servizio nUivo rna fn rich,iawato in oecasionc della guerra contro l'Austria e a,d detto ,Lll' lspettorato delle costruzioni d'artiglieria. 'Xel 19JG fn promosso maggior generale e nel 1923 generale di Di visione 01ella Riserva . Ufficiale colto e studioso , cli spirito aperto e di larghe vi sioni, .sostenne con successo polemiche e discus ioni snll~, questioni più importnnti concei-nenti la. nostra Arma, <' $:O· vratntto in /'avore dei nuovi uiatcl'iali d ' n 1·tip:Jie1·in. 1° - I sistemi di chiusura e di ripetizione dei più r ecenti fucili .in gucna. (\Co<lena, Seasino, 1892). 2° - L ' imJJiego tattico clell'artiglì<.'rl.a :t l·iro rapido francese. (Lcrtern :il Dinittore). (Uiv. d'Art. e Ger1., 1001). :::-0 · Il nuorn tegolaJ.nento provvisorio di rnnnovrn per l'urtiglietia da campngn:t frm1ccsc. (Riv. d'Art. e Gcn., 1902). 4° - Schizi1i panoramid militari. (RiY. d ' Art. e Gen., L002). :",<i • Regoln di tiro JJer le batterie d:1 cam])O spagnole. (Riv. d'Ar t. e Gl'll. ,
'1902). G0 - Attomo
all 'irupicgo dell'artiglieria in rel:tzionc nll e nuoYe esigen:w del combnUimcnto di fanteria e 1n un più intimo legame fra le due armi. (RiY. d'Art. e Gen., lD03) . 70 - Prep,11·uzione <lell"rntiglier ia all a battaglin. (Riv. d'Art. e Gen. 1904). 8" - A proposito dell'impiego d'artlglieri:t nell11 guerra n1i;,;o-giappone~e. (Rh·. <l'Art. e Gcn., 1005). H0 - Ti cnnnone a t'iro r:tpido e l ' istruzìone dell'artiglieria da r~mpn gnn . (Riv. d'A r t:. e Gcn., 1900).
PooEST,l Giulio . - ~ato nel !S51 fu nominato so.ttotenenfo d 'artiglieria n el 1875 e a,ssegnn.to all'll.0 Reggimento v-enc1ndo comandato a 'frequentare la Scuola d'applirazi.one d'artiglic-
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ARTIGLIJ.<)IU SCH11'TORI
ria e genio . Promosso tenente nel l 77 venne destin ato al Ci' Reggimento artiglieria da campagna e all'atto della promozione a capita no nel 1SS3 fu trasforito al 14° Reggimento da fo1-te~za per passare poi nel 18S5 al W' Reggimento da <.:a11t pag,na . Promosso maggior e nel 1895 venne .(l eRtinato al lG' Reggiment o da (':tmpagna e morì poi nel J 901 mentre da poco tempo er a s tato iHlcletto al Comando d'a 1·tigli.eria in Veroua. 1° - I'otcmia polili<:o-militare <lcll' I ughillerrn pani gonata con qucll:-i delle altre nartioui clel wontio, e stu(liata in modo speciale per rispetto nllc sue n :lnzioni con la Hussia . (Rh·. Mil. Ttnl., ISSS). 2'> - Sull:, t.'ltli<':i e l'e<Jtiipaggi:imeuto delle 1uitr::ig1iutrici. (Rh·. d'Art. e Gen., 1888).
J>OLTAO Alberto . Yat.c• a <'ai:.erta nel 1852, dal 1860 ::il 1SGG fn aìli eYo tlcl Collegio milit:11·e della ~unziHtella in Yapoli. <: qnillcli pa ssò pc1.· a.icuui mesi. al." · 1 ln Scuola militare cli Modena entrando 'I poi nel dicembre del l SùG all:1 R. mili ta1·e A.('cnclcrnin. -cli Tori.no. P ri11wggh1ndo sc>mpre in t utti gli a 11ni di corso n sd clall' .A.ccademi,1 militi:~re nell'agosto J , G!.l e pertan to non a,vcndo ancora ragginnto J'eb), prescrit ta di 1S anni pe1· conscgufrc la nomina a d ufficiale, dovette esse1·e nominato se1·gente ùi 1t1·tiglie1·ia ai-.s;cgnato al 3° Regg. e però c·omandato a seguire i corsi della Scuo· Ja d'applicazione che compì brillanteFig. 1soo mente nel bien1J1io 1869-) 871, montre nel· Jllberto Pollio. l'aprile 1870 completando il l 8" anno di eti'i. venne promosso soLtotenènte cl'ar, i:iglieria.. Nell'agosto 1871 passò al 100 Reggimento d'artiglieria (pia.z~m) e dopo un ano1-o e mez7.,o fu promosso luogoten entr permnnemlo nello stesso Reggimento . Nell'agosto 1873 passò alla campagna nello stesso Reggimento e quindi dal 1874 al 1876 seguì con pieno successo i corsi della Sc uola di guerra. e rientrato poscia al 100 Reggimento da ca mpagna, vi permase fino all'agosto 1877 epocn. in cui, continunndo ad essere luo
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SCHITTORI Dl nIA'l'ElHE ARTIGLfJ,:rmsCHE
(185G -19U))
gotenentc d'artiglieria, passò in Stato l\faggiore e fu quindi destinato ed a-ddetto agli Stati Maggiori di varii Coma,n di tenitoriali. Nel 1878 fu promosso capitano cli S. M. e addetto al Comando delhL Divisione di Palermo ,cfoncle passò al Comando del Corpo nel 1882 rimr:L11 encl:ovi fino .al 1884 in cui pr<>mosso maggiore venne trasferito al 42° Reggimento fanteria. Come tale nel 1887 fu nominato aiutante cli. campo cli S. M.; J'ientrò . in S. M. poco dopo e ,n él 1S88 vc~nne promosso t.enente colonnello. Nel 1891 cessò ,cla tale carica e fu nominato Capo di S . M. della, Divisione d.i Palermo, e dal 1892 a,l 1897 fu nostro addetto militare presso la R. Ambasciata a Vienna ottenendo nel 1893 la promozione a cololl1nello e nel 1896 b nomirn1, di Comandante del 40° Reggimento fanteria, comando che effettivamente esercitò dal 1897 al 1900. Promosso maggior genera.le nel gc~nnaio 1900 comandò la Brigata, « Siena)) e quindi promosso tenente generale nel 1906 comandò prima la Divisione cli Cagliari e quindi quella di Genova. Per le sue spiccate ed eminenti qualità il l '' luglio 1908 fu chiamato all'altissima carica di Capo cli S. M. dell'Esrrcito in sosti.tuzione del gen. Tancr<~di. Saletta, che la,sciava la carica pe1' limiti d'età. 'l'utto il perioclo trascorso dal gen. Pollio in tu.le suprema carica fu fecondo di studi e cli opere i c1:1i frutti ebbe1·0 modo di palesarsi nell'impresa libica e più tardi 3.nehe nella graii,de guerra. Alberto Pollio - a.ntico artigliere che l'Artiglieria italiana è gelosament~ orgogliosa cli ricor,cla.re tale, - dedicò le sue migliori energie a colma.re le defi.cienze che nei primi a1n ni di questo secolo si presenta vano nel nostro esercito, specialmente in riguardo clel1a qualità e qua,ntità, ,delle artiglierie. Forte fibra di lavoratore, sp.iri.to alacre, mente a,p,erta alle più geni.a1i e moderne coT1cezioni, erudito e competente sovratutto in fatto cli armi e cli. artiglierie, fu lni a, gettare le basi per la rinnovazione della massima parte dei nostri armamenti, specie in fatto di a,rUglierie : inc<)raggiò e promosse gli studi e le esperienze rela.tive, ed è noto come personalmente egli si recasse ai centri di espericrnr,-e, ai campi ccl alle scuole di· tiro, alle manovre ecl alle esercitazioni ad assistere, se-
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..\HTIGLIEHI
scrnrnmr
guire e constatare ciò che già i era fa tto, a. sollccilare eù incitare per ciò che a,ncOl'a si doveva fare. T ulii noi, artigli.eri vecd1i, ric;orcliamo Alberto l!ollio al Campo cli S . )Iauri7;io, a ~ett11110, al le gramli manovre; e lo rammentinmo c:on venerato pensiero quale espressione irnpo· nente della Yirtà {lell'esempio, dell'alto sapere, ùelle più squisite doti di Cupo, lli organizzalore e d.i innovatore. L'artiglieria campale fu aumentata di numero e ùotala ùi materiale ri spondente alle esigenze ,d'impiego ; l'artiglieria da montagna Ye11nc a<.;cresdnta ·e dotata di m:1teriale modernissimo; fu dat o impnlso ngli stn<h ed ai problemi riguardanti l'u,rtiglicl'ia ·di maggiol'c potc1na. da forter,za e e.fa costlL e si proc;ed ette alla, oostit1rniouc di parchi c1 ·assedio adeguati all:t g'rnndissima resiste,11;1,f.L delle moderuc forti:ficazioni.. Il :1° luglio H)J 4, <la q 1akbe gio1·no a 'f o1·i110 per presenziare appunto alcune cspel'ienze cli tiro al Campo di Ofriè1 Ja, robusta tibi-a, di Alberto Polli o piegava ad un inesorabile a ttacco eardiaco. Si può hen dire che A)bei-to Pollio f u vittima, del dovert", morì sulla breccia ! e fin o all'ultimo diede tutto se stesso n. quell' Artigliei·ia ebe cm stata J:1 sua prima gnintle passione! P er le sue alte be1wmerenzc nel J 912 fn rnominato Sena· tote del Regno, insignito della commenda delFO.l\f .B. e n ei 1914 nominato cavalier e eh gran croce e gran cordone clell'01·<li!11e ma urizi.ano. Appassionato p<~1· gli studi storici, colto ed erudito, nelle varie cariche e nelle diverse mansioni affidategli portò il pl'e· zioso contributo ùel suo ingegno vivace, della vasta. coltura e clella, infaticabile sua atti:vilù. Per i suoi scritti il nome del Pollio oltrepassò b<•n presto i confini del mondo rnilitnre ac· quistrund,o fra gli studiosi di ogni p aese, fama cli insigne scrit· t ore di critka stotica mil.itart:. Il sno nome e la sua peri;;ona sono ricordati da1l'Esereito e dalla Nazione con profonda tristezza, con duraturo rimpianto e con imperitura 1·iconoscenza. 1<> - Napoleone I (Conferenza). (Lirnrno, 'l'ip. Dcbatte, 1901) . 2<> - Custoza (1866). (Tor1no, Houx-Viarengo, l!l03). 3° - Le campagne invernali del 1S0G-1S07 in Polonla (Stndio critico
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A
SCHT'l'TOHI DI .\l ATEUlll: .-\H'rIG I.,fERESCHt; (18f>6-1!)U) j
cura dell' T; flicio storico d el Comando cld Corpo <li S. ì\:I.), (Roma, Libreria dello Stato, J93G). 4° · Custoza (1866) (4" edh;ione a cura dell'Ufticio storico del Comando ùel C01·po di S. i\:L) . (Roma, L ibreria dello Stato, 193G). 5<> · Watei:loo (J.815) con nuov i documenti (Ristmnpa a cura dell'Ufficio Storico de( ,· Com:rndo d<'I Corvo d i S. M .). (Roll.la, Lil!rnrin dello Stato, 19B5).
Po.:s:zA DI SAN MAit'l'I~o Coriolano. - Nacque a, Torino [lel l.842 -e mod. a, Cùnco 11cl 192G . .Allievo della R . Militare Acca-
demia cli 'l'orino fu nominato sottotenente d'a,rtiglieria nel lSGO e frequentò quindi la Scuoli.L ùOill· plementa,rc~ d'artiglieria. Promosso luo r· gotenente nel 18G2, fn assegnato a l 0'' r--:eggimc·mto eol qna1e pa.rtccipò alla, c:arnpagna del 1866 gnHclagna-naosi. a. Villa.franca una medaglia, d'argento al va . lor militare. Promosso c:np i.ta,no nel 18H11. rimase al 5° Reggimento e poscia fu co· mandato al Comando ,del Corpo di S .M . ; lH~l 1S74 rientrò al G e nel 1875 ' arulò .. i,nseg,nante a,l la, ScL~ola d'a,pplic:azione di a ttiglicria. e genio rimanendovi fino i.t,l 1S77 in cui passò n<~) Gorpo di S . M.; r. p1·omosso maggiore prestò servizio a,l U Fig. 1361 C. A. e quindi. alhL Divisione di Gcnov,:t. Cor·iolano Porn:a d i S. Ma r t ino. Proruosso tcncalte colonnello nd 1882 a,n dò a l Ministero della, Guerra, e quindi a,l Comando del Corpo di S. M.. Raggiunse il grado di colonello nel 188G e eomandò il 7° Reggimento bersagliel'i; nel J.SS7 c,omanclò il 1° Reggimento ta cciaJori d'Africa, con la !:'-pedi½io:nc Sa.n iV[arzano e rien trato 1w l 188H in Italia, andò Capo cli S . M. cld IX C . .A .. Promosso maggior g(~rwrale nel 1894, comandò la Brigata « PisLoi.a >) e nel J.8!1G fu nominato a,i utante cli campo genera)e di. S. M. il Re. T crnmte generale nel 1898, eomandò la Divisione di. Livorno; uel rnoo fn Comandante in 2" del Corpo di S. M. e nello stesso auno fn nmninato 8-e1wtore <~ Ministro della Gner rn fino aì l.UOS. Nel H)03 coniarnlò 1a l)ivisionc mili.tare di Firenze, nel 0
AH'.rl GLlELH
SCHrrroHI
1904 eùbe il colllan<lo del VI C. A. che tenne fino al 1909 a,nn<, in cui lasciò il scn-izio attivo passando nella R i&erva nel 19J8. Durante fa grande g uerra. fu richiamato in sel'v1z10 ed ebbe urn alto Cournnclo territoriale dal 1915 al 1917. - Studi ,:ulla c-on<lotta clellc truppe e sui sen-izi tli seconda llnea. (Gìomalc d'Art. e Gen., 1875).
1.0
Ca rlo. - ~acque a .M:ilano HCl 1854 e morì a RomtL ottot<~nenLe d'artiglieria nel 1875 e tenente nel 1878, fu assegnato al (5° Reggimento ' artiglie1·ia, successivamente nel ·isso passò alL\ccnclemia militare di rrotirw oYe fi,no al L.., 2 .insegnò Storia mili. tare e G,cogra:fì1.1i. Prestò poi scrvizìt) nl 9"' Reggimento a rtiglieria e quindi c.lal 1 :3 al l '-' J essendo nel 1883 promosl'<èL <·apitano al 16° R eggimento, segnì i <;Ori--i. della Scuola di gnet.rn e 'l ninrli fn co111,rnclato in serv1z10 di 8. }[. ; tornò poscia al !)<> Hcggimenti, cìa, campag,na, nd 1SS6 e in seguito nd 1887 p11RRò 11el corpo di S. M. a,nclanlI'ig. 1362 clo suc-c:essh'am ent.e al Comando dei C:irlo Porro. rIJ C. A. e Hel 1888 al ·comando de] Corpo. Promoi:;so muggiol'c nel 1S00, passò in fanterfa a.i 17° Reg· gimento e nel 1893 fn tlestiuato com.e iHsegnnntc di Geografia alla Scuola cli guerra, incarico che tmrne fino al 1898 a.Yemlo ottenuto la promozione a tenente colonnello nel 1896. Nel 1S!J3 passò come Cupo cli S . M. all lL Divisio11 e eh Mila.no e promoss,) colonn ello nel 1809, coman<lò il 61° Reggimento fanteria , YC· nendo poi dal 1900 al 1905 addetto al Comando del Corpo di S. M .. Fn incaricato cli eseguire gli stu(li di difesa a,lla, frontiera orientale e fu Direttore del Corso di esperimen to per l'ammissione degli nfficiaJi in Sta to maggiore. )faggior ge· 111erale nel 1905, fu nominato sottosegretario alla guei-ra nel 1905-0G. e (lal 1906 nl 1911 comandò la Scuola cli guenn . Pl'o mosso tenente generale nel 1911 , an<lò a comand a re la, DiviP ORRO
nel 1939.
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SCnIT'l'OH! m MA'l'l•:nrn AH'l'I GLIERESCII P.
(1856-1919)
sione militare cli Verona, poi quella di Milano e quindi i l Corpo d' Arma,t[L di Bologna n el 1914-15. Dall'aprile 1915 al rnovernbre 1917 fu sottocapo di. S . M. dell'Esercito mobili tato e per i servizi da lui resi in guerra veune insignito della Croce di grand'u:fficialc dell' O.M.S .. Nel 191G venne nominato Senntore e ave;ndo poi lascia to il servizio dopo la gran de guerra, nel 1923 ebbe i.l gra do di generale d' At· · m aL::L e nel 1932 fu nominato Ministro di Slato. Fu vicepre. identc della. Reale Società Gcografitni Italia:na, P residente del.la Casa Umberto I per i Veterani, e Presidente ·della, Sezione « Seien½e militari nei Co!Ilg1·essi per il progresso delle scienze ». l" • Note s ulla sistewazione scientifica dell o s tudio . dcllri geografia mili tnrc. (Ilornu, Voghera, 1806). 2° · La Cumpanin (~tuclìo geograrìco-ruilit11 1·e). (T otino, ~. N., 1898). 3° - Guida :ilio ctudio della geografia militare. ('l'orino, U.T.E.T.. l&JS,. 4° - 'l'crminologia geogr nticn . R accolta cli vocaboli di geogrnrìa e scieni~ affini. (Torin,,, U.'l'.E.'.r., J002). 5<> - Rel:Jzione sui l11Yo1·i <lella Ren lc Commissione per la revnuonc toponomastica della Car ta cl'ltnlin negli anni 1010-11-12-13 presentata al X Congresso Tnternazion:ile cli geografì:i. (l!}13) . 6° · Elenco dei ghiacciai itnliani. (P:ll'mn, On:atti e Zinelli, 192u). 7° - AtlanLn flei ghiaccini it.alirmi. (F i1·enze, T!<:t. Gf:'ogr. lVIllit., 1927).
Port'l'A F elice. - Nnto a Felizzano nel 1862, superati i co1·si della n . .Accaclemin, militare di 1'orino veun c nominato soLtotenente d'artigHeri:~ mel 1882 e frequ entò qnincli la Scuo la d'applica7.ione d'artiglieria e genio. Pl'omosso tenente nel .1 884, fu assegnato al 14° Reggimen to artiglieria da fortezza; nel 1888 passò al 26° R-eggimcnto (' fu comandato alla S.cuola cli guer-ra da l 1888 al 18t)·t , r ientra:nclo in seguito al suo Reggi· men to. Prolllosi;;o ca.pit.1110 nel 1 93. andò a l 25° Reggimento artiglieria , nel 1894 pnssò al Corpo di S. M. e prestò servizio al ComaJJHlo clel XII O. A ., poi nel 1895 a,l la Divisione dt Genova e nel 1900 add etto al Comando del Corpo. P romosso maggiore ,nel 1903, fu invialo al 30° Reggimento fan teria e nel 1905, J'icutrato in S. )l. , andò come Capo <li S. i\f. alla Divisi.one di Salemo. Nel 1908 promosso tement~~ colonnello, ritornò al Comando del Corpo, nel 1912 pas!i.ò al -
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ARTI GL IERI SC:lll'Lvl'OHI
Comando del VI O. A. e n el 1913 andò aJ.l' U:Cfieio del Comando desig nato ·Ò' Armata in }lilamo. Raggiunse il grado di colon· nello nel 1914 e comandò il 3" Reggimento bersagli eti. ~aggio•' g·encral-e nel 191u partecipò alla. gn erra contr-o l 'Austria e CO·
man<lò successivamente le Dl"igate « Ferr.u·a » cd «Alpi» e la l· Brigata bersaglieri mel'itandoi-i una . meda.glia, d'argento al v. m .. Nel 1917 lasciò il servi7.io a,ttivo e nel 1!)23 fn nominato generale di ·divisionc, morcindo poi nel 1036. 1° · Le relazioni t ra la guena maritliuia e la tcnestt·e. (RiY. !l"Art. e Gen., 1891).
l'ozzr Carlo . .,. . . . . Nacque a Monza nel 1, 39 e nel 1 59 si lan· reò in i,ngegneria all'I. R. Un iversità di Pada, co11 emi.nenza in tutte le materie. Giunt o in ritardo p e1· essete amm esso come sottotenente d'm·tiglieJ'ia nell' e. er · cito piemontese, ne) maggi.o 1~7l9 si a,rruolò soldato ,·olontnl'io tncl 10" Heggtmento fanteria e come tale prese parte alla campagna dauclo segnalate p,,o;-e di co1·aggio e sangue fr<~dclo. Nrl 18à)9 s ubito dopo la gucna :fu nominalo per tit olo cli studio sottolenente 111.el Corpo l'eale d'artiglieria e llcstinat.o a1Ja Scu oh1 d'applicazione vi ~eguì liii -corso cli sette mesi p rimeggiando fra Lutti i suoi colleghi. Kel 1S60 v<~trne <l Pst.inato ,Jl . H,:lggirnento opera.i e poco dopo promos · D'ig. 1863 f;O luogotenente fu trasfel'ilo alla BriCarlo P ozzi. gata Pon tieri colla quale pt·ese partt-' alla cnmpagwt 1SGO-Gl, aclclct to al scw vi¼io dei cannoni a retroca1·.icn mod . Cavalli all'::issccli o ùi Gaeta, guadagnanòoi-i per la coraggiosa azione ivi spiegata , la medaglia <l'a rgento al v. u1.. Nel 1SG1 venne destinat o al fJ R eggimento art iglieria P. pl'omo!'l~o capitano nel 1S6~ fn assegnato al Comitato d'tLr ti· gliel'ia e nomirnato membro ddla Com missione di studio dell1~ artiglieri e (li grancl c pot<>uza , e nel contempo nomirnito 111 · se~nante aggiun to nella R. militare Accademia. ~cl .L863 venn,• 0
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~CHITTO!U DI i\IATE HW .-\l!'l'WLI!.::UESCH!,
(185<ì-19UJ)
intaricato di dirigere le esperie1w:e colle ai·tiglierie di grandi potenze e dal m.ar~o 1864 al febbraio 1SG3 ebbe la direzione delle esper.ienze cli tiro al Campo cli f3. Maurizio. Nel :1,865 venne rnominato insegnante titolare presso l' .Acca~lemia, e nel lS66 all' aprirsi della eampagna, fu addetto al Comamdo sn· pel'iore dell' A1:ti.glief'ia da campagna presso il Q.uartier Gene1·ale, posto però che non raggiunse pcrch<; nel luglio venne destinato all'attacco cli Borgoforte al tornando di nna batter.ia di dodici eanno11i cla 16, faeente parte del Pareo cl'assc<lio costituito sotto il comando clc~l compianto magg. Nagle, coa diuvato dal magg. Giovannetti e <lnllo stesso capitano Pozzi. Fu sotto la. direzione {li questi distintissimi. uflkiali ch e veninero per la prima volta, abboz7,ate Je modalità del tiro indiretto d'assedi,o, che trovò poi più esatt a e pi.ù amp.ia, applicazione nella guerra franco-tedesca. del 1870. Per l'-aztone da lui svolta a Borgoforte, il capitano Pozzi venne decorato colla Croce cli cavaliere dell'O.M.S. e con una motivazione altamente lusinghiera,. Dal 1867 al 1870 fu destinato al 5' Reggim ento art iglieria <; comandò brilla,ntemente una batteria da campagn::L distac catit a Novara; nel 1870 fu nuovamente addetto a,l Comitato d'artiglieria e nel 1873 passò alla. Scuola cli guerra. come insegna,nte titobre. Nel 1876 fu promosso maggiore continuando nel suo inseg1namento, ru::l 1879 fu -chiamato come Capo Sezione al i\finistero delìa, Guei-ra,, nel 1882 prom.osso tenenfo colonnello <~ nominato Ca,po divisione, carica e qualifica che gli furono con&.ervate dopo la sua, promozione a colonnello nel 1884. Nd 188G Yenne trasferito a Genova al Comando del 14° Reggimento da fortezza che nel 1888 diventò poi il 26° e fn nell'esplicazione di. tale suo Comando che maggiormente ebb~ro a r.ifulgere le al.te doti cli questo preclaro al'tigliere . Dal 1870 al 1S86 la sua carriera si svolse tutta, e sempre passa:nd:o da, un posto di fid ucia ad un altro anche maggiormente importante: negli archìvi della Direzione generalè d'artiglforia, -e del Comitato è ben raro di trovare qualche atto in cui non eme1·ga l'op<!ra sua o non si appa,l esi la di lni i.spi razione. Coopemtore del Giovannetti nello studio dell'arti.l f/0
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ARTIGLIERI SClU'.eJ:ClRI
glieria leggera da, campag)na; ideatore -cli nuovi ma tetiali, com pilat,<.H·e delle prime Istruzioni sul servizio e sul tiro, precur sore del Sauer e del Schumann per l'adozione di batterie <.:O· razzate, ~:ostenitorc di artiglierie potenfo:sime per la difesa delle coste, Carlo Pozzi fn veramente nn grande artigliere. Sotto il velo clell'amonimo egli pubblicò frequenti impor tantissimi a,rtiooli sul cc Gio1~nale cl' Artiglieria)), e uumer-ose sono le Relazioni dense e pur chiari.ssime eia lui scritte sui più varii argomenti e in conseguenza delle missioni. che gli furono affidate. Nel 1888 il Mfoistero della Guena gli <.:onfer1 un Encomio, un altro Encomio gli fu tl'ibutato dall'Ispettore dell'artiglieria, mentre un altro alto elogio g'li {-\ra stato dato dal gen. Piauell Comandante del Corpo cl' Armata cli Verona. Rtoi<:ttmeinte sopportò il male che lo aveva colpito, e fra il compianto ge!l(~rak morì a. Genova nel 1890. 1° · Le nuove batterie dl cannoni da clll. 7 a retrocarica. d'Art. e Gen., 1874). 2<> · A~ionc élcll' Artiglieria nella (Uowa, Comit. d'Art. e Gen., 1887).
difesa di
Genova
verso
(Giorn. il
mnre.
PHA'l'BSI Emilio. - ~ato a Fireo1,r,e nel 1839 fu allievo dd Liceo mili.tare J?erdinando e appartenne come ufficiale d'arti glieria, all'Esercito tosca,no : partecipò alla campa,g na del 185q come sottotene11 te d'a,rtiglieria e colla data del giugno 1860 passò poi nell'Esercito italiano col grado di tenente venendo destinato al 5° Iteggimento. :Promosso capitano nel 1862, f~ì addetto al Comitato d'artiglieria, e nel 1864 vernne comanclafo alla Scuola -d'appli.cazi<>nc <l'artigli(~ria e gei:nio come inse-· gnante {li Impiego d'ar tiglieria, e Balistiéa, insegrn:~mento che tenne con gran de comp.etenza dal 1864 a1 187:3. Nel ' 1873 passò al 2° Reggimento da campagna, e ITTel 1874 fu promosso maggiore e ch~stinato al Laboratorio pirotc~cnico di Capua., venendo poscia nel J879 trasferito · a1 7° Reggi.mento ,d a campagna. Prùmosso tenente oolonnello nel 1881, passò al 13° Reggiment-0 da forte7,7.,a, e nel 1884 andò Direttore del Labora,t ori,o piro tecnieo di Capua rimanendovi anche dopo la promozione a colonnello ottmuta nel 1885, :fino al 1SS6, anno in cui fu desti-
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8\.' Hl'l'TOHl Dl MA'rn1n1,; AHTfGLIElRESCHI<:
(1856-1919)
nato come Direttore territoriale d'artiglieria ,cli 'rorino. K~~l J.SSS fu il pr·imo Comandante del 27'' H·eggimento artiglieria da. fortezza in Roma, comando che tenne molLo lod evolmen te fìnchè nel 1891 lasciò il servizio attivo. Nel 1896 ·fu pr·omossù maggi.or gc~nerale e nel 1907 tenente generale nella Riserva, morendo poi a Firenze nel 1914. Di questo distintissimo u:fficia,le già, si è parlato ripetut,:imente n el corso ,d i questa Stotia ed il sno !llome è essenzialmente legato all'insegnamento da lui impartito alla Scno];1 d'applicazione d'artiglieria e genio sull'Impiego d'artiglieria. l <> - Dell'impiego dell'artiglieria in guerra. trice, Torino, 1870) .
(Unione '.ripografica Edi-
.
Fig. 13(i4 ~milio I'ratesi.
'
~
Fig. 1365 Virginio Provenz-a le .
PROVJ,J:,::ZALH} Virginio. Nat:(IUC e morì ad Acqui (Ales sand1·ia) 1843-1906. Sottotenente ll'artiglieria, nel 1Sfil, fu as segu-iato al 7'' R eggimento artiglierht da campagna e, promos · so luogotenente nel 1862, fu trasferito al 10" a,rtiglictia. Promosso capiln,no n~l 1S67, prestò successivamente servizio al !Y' Reggimento, alli,L Fo,i)-cle-d11 di. Genova, ecl a, quella di Torin,) e, promosso maggiore nel 1878, ritornò al 10" artiglieria da campag)na, poi al 14° da fort<-!zza nel 1880 ccl infine pa,ssò nel 1883 al Comitato d'artiglieria e genio.
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AHTWL!ERI SCH1'l~L'OHI
Promosso te11cnte colonnello in el 1884, rimase al Comttato d'artiglieria e genio fino nl 18S7 restando - addetto al Comando d'art ig1ie1·ia di Torino e passando qu indi Direttori' della Fonderia. cli. Genova , carica. che tenne a nche da colonnello (18BS) fino a) lS90 in (:lli pai-.sò a com.anelare prima it 5" Reggimento a.r t iglieria da campagnn e poscia , torna ndo nei 18~)4 alla Dil'e:;r,ione della Fonderia cli Gonova che tenne finò al 1896 in cui la&ciò i.1 S(~rvizio attivo. Fn poi pr omosso mag gior generale nella Riserva nel 1898 e mor1 ad AC(llli nel 190H. 1° • Cerchi d'acciaio per bocche da f uoco. (Giorn. d'Art. e Gen., 1879) Zo - Della fabbricazione delle bocche da fuoco nelle nostre fonderie. (Giorn. d'Art. e Gen., 18&2). 3<1 - La fonder ia Va nietti-Sagrnmoso & O.. (Ri\•. cl ' Art. e Gen., 1891).
PncxAs ToLA G·iuseppe . -
Kato a Sassari nel 1853, dopo aver superato brillantemente i corsi della R.. Militare Accademia cli Torino fu nominato sottotenente d'artiglieria nel J S73, a,ssegnato a.11'11° R eggim(~nto e comandato alla Scuola ,d'ap p1icazionc d'artiglierfa, e genio . Promosso tenente nel 1S76, prestò servizio al 12° Reggimento artiglieria e nel 1879 fu df.' · stina,to all'S" Reggimenfo e comandato come insegmwtt: aggiunto del capitano Bra,ibanti presso la, Scuol,1 militare di Mod·e na. Capitano nel 1882, fu inviato al 1G Reggimento a,rtig1ierb per poi ritornare nel 18S4 all'11° e quindi nel 1888 al 13°, chiamatovi dal colonnello Giusc~ppe Biancardi che conoscendone i1 valore e la c-ompetenza lo v,o llc suo a.i.utante maggiore in P . Ma nel 1892, già da tempo sofferente, -dopo di avei· cont imrn,to sempre a dare tutto se stesso al proprio Reggimento cd ai suo illus.t re c-olonnello, per il q11ale sentiva ln più profonda devozione cli stima, chiese -e d ottenn e ·èli e~!:-(~re addetto aN'Ispettorato dell'artiglieria da campagna, ma dopo pochi. mesi, cedendo tardivameute alle insh,tern~e dei famiglial'i e andando nella. sua isola dilet ta per rinfrancinsi, morì a Bosa nel 181)3. 0
1° - Dell'educnzione militare - Osservazioni cd appunti. (Riv. Mil ltal. Roma, 1884). 2° - Il metoclo neil'istruzione della cavalleria. (Riv . Mii. Ital., Ro· ma, 1899).
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:;Cl:l'l"l'OHI DI .'.11.-\'l'EIUB ARTlGLlERESC H.Li;
l185(j.HJHJ)
o" - L ' artiglieria cla c:1111pngna d i · fronte' al ·· futuro . arillainento della fanteria . (RiY . .Mil. !tal., Roma, 1890). 4° · Il barone Enrico di Maltzan in Sardegna (trudnzìone clal tedesco). · Tip. Alfredo Brigola, )filano). l'RC?\AS Severino. Nato a Hos.1 (Sardegna) nel 1857, seguenclc, la ti-a dizione (Jr Ua. propria famiglia, dopo a,ver seguito il primo corso della Scuola mtlitarc di Modena nel 18747:3, nel 1875 eutrò nella R. .Accademia. militar-e di Tod.no dònde nsd sottotenente nel 1877 assegnato al 13° artigliel'ia e comandato alla Scuola d'applicazi-one, dopo la, quale venne promosso tenente nel 1880 e i destinato al 12" R{~ggimento artiglieria . Nel lS82 passò all'S" Reggimento da camj pagna e per l'azione coragg,iosa da lui i,;yolta- durante l'inondazio11e -di Ver-ona. 1 ~i guadngnù una, medaglia, d'argento a.i ntloP civile. Dal 1883 al 1886 frequentò <;on successo la Scuola cli guerra, e, pro mo&so c:apittino nel 1886, r ioritrò dapprima al 12° Reggimento e quindi venne co. nwnclato alla. R.. Accademia militare co · me inseg11m1te -di. St oria, mili.tare dal 1887 .lfig. 1?.66 al lS90 . Nel J 890 fu tra-sfori to al 5° se,·erino Prnnas. Reggimento artiglieria da campagna e comandò ùna delle batterie trasformabili.; m.'l 1894 p4ssò al1'8° R eggimeuto e, promosso poi maggiore n el 1S99, fu trasferito al 23° Reggimeo1to da campagna e in seguito al 20° Reggimento nel 1902. Promosso tenente eolon n ello nel 1905 rimase a l 20" Reggimento artiglierin finchè nel 1907 fn trasferito al· 17° Reggimento come l'elator·e. Alla vi gilin, di eonseguire la pr-omo1/,ione a colonnello e cli r11ggiungel'e quegli alt i gra:di ai qnali era meritame.nte (lestina.to. morì .in T-o rino ne] Hl09 .
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1° - Sinossi d i Storia militare. (Litograf., Torino, J887-88) . 2° - Lezioni di Storia militare - due Volum i e un Atlante. Candeletti, 'l'orino, 1889).
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2!)5:3 -
('l'ip.
Al:'l'lGL!EIU SCRIT'.l:O L:I
QuA01uo Vitto1·io. ~ Nato a Pon lE: (Yallellina) nel J.S62, per titoli di stmlio fu nomicru~to sottotenente cl'artiglicl'ia nel 1883 e, assegnato allo Stalo MaggioPe dell'Arma, frequentò ton successo la Scuola d'applica1.ione c.Varligliel'ia e genio. Promosso tenente nel 1886, fu assegnato al 17° artiglieria, da fortezza, passarnJ.o nel 1888 al 29° da fol'tezza, e, destinato nel 1893 allu. Direzion e d'artiglieria ·d i 'l'orino, fu comandalo alla, Scu<?la di guerra Yenendo ,nel frattempo promosso capita,no nel lS!J,I. Cornpi11ta con snccesso 111 Scuola òi guerra , nel J896 pa.ssò alla l" Briga,til da fortezza. e successivament e ne\ 189S all' Ispctto1·ato d'artigliePia da costa e fol'tezza e nel 190:L al 9° Heggimento al'tiglicrfa da campagna. )(aggiore nel rno9. fu trasfe1·ito al 4-0 artjgJte1'fa cla campagna e nel 1930 wndò Capo i:;ezionc a-1 Mini.stero clella, guena ·o ttenendo hL promo zione a tenente colonnello. Raggiunse il grado di colonnelle nel 19V> e comam1ò il c;o Reggimento artiglieria da forte1.za, fino al 19JG, anno in1 cni la~ciò .il servizio attivo venendo però subito rielii:unat.o peP ass11inere il comando ciel Deposito del 33° R eggimento cl.I. emnpag.na. Nel H>lS otten ne la pl'omoziorn~ A· generale e morì poi a Roma nel J921. 1° - 'l'avole di tiro grafiche . (Riv. d'Art. e Geu.,, 189i). 2> - L'artiglieria da fortezza rispetto alle istruzioni. (RiY. cl' .\rt.
'?.
Gen., l &lS). 3° - Apprczza!llento del risultato dei colJ)i. e condotta del fuoco nel tiro contro pallone frenato. (Riv. d'Art. e Gcn ., 1901). 4° - Strumento pm· la determinazione sulle carte topogrnfichc della posizione clei bersagli individuali sul terreno con misure angolari. (Riv. d'Art. e Gen., 1902). fi<J - Le nor me generali pel' l'impiego tattico delle grandi uuiti1 ,~.i guerra (Ed. 1903) in raffronto con le norwe generali t>er l'impiego delle tre armi nel combattimento (Ed. 1891). (Riv. d'Art. e Gen., 1903) . Go - Misure delle distanze con l'alzo. (Riv. cl'Art. e Gen., 1906). 7-0 - Puntamento delle artiglierie campali nei lel'l'eni fortemente coperti. (Rlv. cl'Art. e Gcn., l9l1). so - Nota al parngrafo 88 cc Nol.'lne generali per l'impiego tattico delle grandi unilù di guerra». (Rh. d'Art. e Gen., 1912). O<> - Alcune idee sulla pr cpnrazione e sull'impiego clell'artlglieria cam(Jale. (Hh·. d'Ar t. e Gen .. 1!!13).
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SClll'lvro1u
DI MAl'ElUE All'l'l<.H,I!J) RIDSCFIE
(1856-1919)
QUAGLI.\ Federico. Già. in prcc€denti C.:'lpicoli ·di que:sta Stol'ia si è a p iù riprese pur-lu t o cd illustmto le persone e le opere di artiglieri ùi q uesto norue : anche F ederico Qna,gli.a appartiene a _tale famiglia e anc h'egli fu artigliere pr eclaro , degno continnatore della fama dei suoi urnggiori. malauguratamen te ttoppo presto rapi.lo a ll ' Esereito cd alF Arma eh~ moli.o am:01·.1 attendevansi da, lui. )fat o n, Torino nel 1846, dopo a,·c1· superato i corsi tlel1' Accademia ruilitan1 cni. Torino fu 01omiuato .·ottotenentc cl'a1'tiglieria nel 1864 <i compiuti brillantewenle i co1·si della ScuohL d 'applicazione venne promosso tenente nel 1867 venendo sucoossivamente destinato a prcsta,r·e servizio nl 1° Reggimento airtigli.eria, nel 1S71 a lla R. Acca,efo10ia militari~ e qniucli nel 1873 al 3° Reggimento artiglieria da c:w1pagna. Promosso eapitan.) nel 187,!, fu destinato al Comando territo1·iale d'artiglieria di Torino, nel 1875 fn trasferito al Polverificio di F ossa,no e n t~I 1876 passò al 14° Reggimento a rttgl icl'ia da fortezza. Nel 1880 :fu comam.Fig. 1367 clato aJ Ministero della Guerra, per pM · Federico Quaglia sa1·e poi nel 1884 alla Direzione di Tori no e comandato alla Casa di S. A. R . il Duca d'A·osta. Promosso ma ggiore rn~l 1S87, fu a.ssegmato all'artiglieria da montagna; ne1 1891 pai:;sò nuovamente alln. Direzione d'artiglieria di Torino e promo. . o tenente colonnello nel :1893 fu nuovamente comandato 11ell.'intig-li e1;ia <la mon ta gmu. l\forì .i n T·ol'ino nel 1895. 1° - L'artiglieria
da
montagna.
(Rh·. )iii.
Ttal.,
J8ì!JJ.
Q U ARA1'T•l,'T Alessan-èl l'O. N a to a Firenze n el '1847 fu ai. li e,o della R. Accademia mili tare di T orino dal 1S63 al 1866 ecl in ta.J.e anno, nomiina.to sottotenente cl'nrtiglieria . fu desti · nn,to al 1° R ep;gimento a1·tigli el'i.n (pontie1·i,) frequc11tò la Scnol:1 d'applkaziout>: cF a.rtigli erfa e gen io dal 1. GG al l Sfi:3 rloµ o cH
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29:i:i -
•.\ll'l"IGLIEIH :,CRITTOHI
eF;sersi ùistjnto nella campagna del 18G6 alla quale partecipò nppunto come sulJBlterno nel predetto Reggimento pontieri. Promosso luogot~:i:iente nel 186 ', rimase a tale R eggimento fino al settembre ~73, anuo in cui il ser vizio dei ponti Yenne assegnato all'Arma del genio ed il Quaratcsi v011'ne com::Lnclato per ciò al 1° R eggimento genio fin o al 1874, rientrando a tale clata, al 1° Reggimento artiglieria . In occasione della piena del l'o nell 'autunno 1872, pcl' il coraggio òimostrato nell'opera, <li i:;alvat,1ggio gnadagnò una medaglia cli br-onw al va lore cidle. P1·o mosso capitan o nel 1875 pa ssù . . r ,. successivamente allo Stato Maggiore ùelì' Arma e corna,ndato all'Arseun,le c1i .Napoli e successivamente nel 187'7 al 1.2' H eggi1nento, nel 1 79 al 2<> R eggimento, rwl 1882 allu Fond eria cli Napoli, nel 188<.l alla l<'ondc1°ia cl i. 'l'ol'ino e .inftue n<'ì l 86 al 7" R eggi.m ont o cl.i campagna. Promosso lllaggfoi-e nel 1 S7, 1·i tornò nl Fig. Hl68 l " R eggimento artiglieria, indi nel 1, .. S Alessandro Quamtesl. fn in missione a,1 Giappon e quale~ Dit>et tore dcll' Arsenale di Osaka, e nel J 889 1·ientn1to in ltalia f n n uovamente clestina,to alla Fonderia \li 'l'orino ove l'imase a1nchc da tenente colonnello promosso nel J.,.!)4, per p oi anela.re allH, Dfrezione d'artiglieria di Roma nel 1897 ove rirn ase come ])'irett,ore a;r1cbc dopo aver raggiunto i i gi-aclo di colonnello nel 1898. Kel J901 a.ndò a, comandare it 24° Rcggirne:nto artigli:e1-ia da cnrn.pagna, e p1·omosso poi magg·ior generale nel 1903 comandò successiv.unc,nte l'artiglieria da cam pagna, di Vt•i-ona e quindi di Dolog-na fìn cbè nel 1.90;'; fu nomimato Corna11 clantc l'art.igliel'in da ('Osta e cla fortezza in To rino, ca rica che però tenne p er poc·hi. mN,i es. en do deceduto n, Firrm,e nel lo i:lt<·!'lso aorno J 905.
si
~ ~
J 0 - Il tiro del f\1cile a grandi dlstam:e e la tnttica odierna. (Riv. ì\Iil I lfll., 1882).
20 - Sui cannoni d i bronzo manga nesifcro. (Ri\·. d'Art. e Gcn., 1886).
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295(i -
Il
SCRI'l"h)Hl Dl ~1A1'ERiill ..\RTI GLIEHGSCBIJ:
(185u-1Vl9)
3° - Una g it a allo sta1Jilimcr1to di 1:'. Tosi & c .. (Hiv. cl'Ar t. e Gen., lS!Jl). 4° - Congegni pei- cowpressione e o::ollauclo dei cilindret t i per misura:tori crusher. (Riv. d'Art. e Geu., 1892). 5° - Del modellamento a cera perduta ed a tasselli JJ<\r getti in bronzo di opere d'arte. (Riv. d'Art. e Gen., 1892). (;0 - China e Gi appone. (Hiv. ::\fil. Ital., J.893). i 0 - Ln. g uerra citino-g iapponese. Consider azioni politic-o-milit ar i. (J.S95). 8° - Cannon i a tiro ra pido. (Riv. (l\\rt. e Gen., 1899) . Q 'CEIRAZZ A F ederico. Nato a G-enova 111d 183ri e compiu ti i cim1u<~ a nni cli corso alla R. militare Accademia, ,di T,o rin o dal 1851 ul J.85G fu nominato sottotenente dei granatieri. di Rardcgna nel 1856, fu promosso lnogote.neinte nel 185R e c:apitano a) 2S" R eggimento fa.nteria nel 1870 prese parte alle eampagme dì guena d(~l J859, 1866 e 1870 meritandosi a S . Mai-tino la medaglia d'argento (_ti Y. m . c~d alla, presH, d i Roma la, crocè di ca.-alierB dell'O.M.S .. P romosso maggiore 1nel 1870 passò al 41'" fanteria, <: nel l.S'iR p.:1ssò negli Alpini all' atto della fondazioue (lp] Corpo a nelando al Oo manclo deJle Compagnie alpine a Cuneo; e promosso quindi tenente colonrn ello nel J.S77, nel s1rncessivo anno 1878 as sunse il Comando del l" battaglione alFig. 11:\6H pini e nel 1879 il Gornamlo del 2<' bar FMerico Queirnzza. tRgliorn> finehè, promosso colonnello n e] lSSJ , coma-ndò dapprima n 31° R.egg.i mento fanteria e qui1ndi dal 1S82 il 2° R eggimento a]pini che tenne poi :fino al 1888 venendo a tal<'! da,ta in cal'.ieato del Comando ·ael]H, Brigata cc Bresf'.ia, )) che tenne dopo la p1·omoziorn! a maggior generale nel J 889, passando quindi in segnito ne l l.S!Jl fil Coma.ndo della, Scuola militare di · Modena e rn~J 18H3 al Oonia,nc1o cleJla B r igata- «Napoli)). Ten ente generale rn~l 1.snri, cornandiì la, J)ivisi.one di Palermo e poi dal 18HH quella di Hreseia. Laseiò il servizio attivo nel J8~)8 <~ passiì nella R.isnva 11d UlOl, mor<~ndo poi a 'l'orin o nel UUG. l" - Corn1rngn ie a lpi ne e batteri e d a montagna. (Riv . .Mil. It:11., 1881) .
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AR'.J'IGLrn1n
SCRI'.J''.l'ORI
Luigi. - Nato tL .Modena nel 1S71J, rlopo aver compiuto gli studi classici a Monaeo P rindP3.to a aver s uperato i corsi della Scuola militare di Modena, neì ] 892 fu n ominato sottotenent~ di cavalleri a nel Reggimento Lucca, frequentand:o in seguito la Scuola, di Pinerolo ed i l Corso di T-0r di Quinto. Dal 1894 a.l 1897 fu ufficiale d'ordi1ta.n1.a del generale Luigi Pelloux <~) rientrato al Reggimento, coprì la, carica di aiutante maggiore. Dal l89t) al 190;{ fo istruttore alla Scuola di Pinerolo ed a Tor di Quinto ecl in tale a11JJ10 passò al Reggimento Umberto I rimanendovi anche dopo il 1907 a.Uorchè fu promos&o cn,pitl:1110. Nel 1912 fu aggregato al Reggimento guide ed addetto all'Ufficio storico del Ministero della Guerra dove nollaborò attivamente alle va rie pubblicaz-ioni edite da, tale Ufficio . Rientra,h al Reggim(~nto fece tutta, la, c:n.mpagna, Ifig . 1370 cli g1wrra italo-a ustriaca da l H)15 al L. Rangoni-Machiavelli. 191S ragginngendo successivamente i gradi di maggiore, tenente colonnello 1( colonnello. Fin ita, la guerra, lasdò il servhio attivo e nel 192!) venne promosso generale di brigata nella Riserva. J:'u Commissario di S. M. il Re presso la Consulta Aral diea, del Regno, Balì cn,neelli.e re -del S.ovra1110 milita.t·e Ordint~ di i\ifalta. Per Ja valorosa, condotta da lui spiegata durante la gnerra si guadagnò una Croce di guerra aOI v. rn. ed una, Oroc,e di guerra. Gompetent issimo in materie storiche e notoriamente <~ru dit o in cognbi:io.ni ar aldiche, fu prezioso colla bora,liore '<li questa S toria, -clell' Artiglieria Italiana alla quale diede tutto il maggiore e pi ù entusiastico suo a,pporto. RA:\GONI-ì\:IACHIAVELLT.
l" - Le bandiere dell' Ar t iglieria italiana dal 1'739 al 1926. (Edita a cma d ella Riv. d'Art. e Gen., Roma., 1926) . 2° - Le nostr e gloriose band iere. (Tip. Regionale, Roma, 1924). 3" - La nlorosa Brigata Re ex-Savoia (lal 1G24 al 1924. (Tip. Region::i le, R om a , 1925) .
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sunrl'OHI Dl )IATl·:J.UE AU'l'!GLIERESCHE
(1856-J.tll !JJ._
4" - La bandiera trkolorc e gli Stati ita linni del 18'18 e 49. (l{assegna sto1:ica del Risorgimento, Lapi, Città cti Castello, WH). 5° - .U tricolore negli Stati it aliani dal 1859 al l SGl. ('l'ip. Arti Grafiche, Citllt di Castello, J.fll5). H<> - Titolatura dei Contì di Savoia, poi Duchi, Re di Sicilia e di Sardegna. ~ Re d'Italia. (Riv. Araldica, Roma, U/31). 70 - Stemmi della Real Casa di SaYoia . (T.stitn t·o poligraiìco dell o StaLo, Roma, HJ31). 8° - Stemmi delle Colonie, delle l'rovincie e dei Comuni del Regno d 'Italia riconosciuti e concessi dalla Consulta Arnl.dic:a <lei Regno al 1° no· Yembre 1932. (Collegio Araldico, Roma, 1934). ~)<> - Stemmi delle famiglie modenesi riprodotti nella cronaca roocte· nese di .Jacopo Lamdllotto continuata da G. B. Spaccini e da questo dis<-ignat i e dipinti. (Collegio Araldico, Roma, 1931) . J.0° - Notizie sull'otigin<-) clei feudi e titoli della famigl ia Rangoni. fjBelfoni, Roma, 1.!lO!J). 11° • Liber Mernorialis Familiac Rangoniae compilato clal notaio Rota di ì\:Ioùena l':umo J36G e 1radotto in latino Yolgare dalla Paleografia. (Unioni grafiche, Città · di Castello, 1913). 12" - Le bandiere degli Stati itali;1 11i primo e dopo il 1815 (in cors<> di pubblicazione).
Vittorio . - :\lato nel 185(ì fu 1wornosso sottotenente cl' a1·tiglieria, nel 1880 e destinato al 13" Reggimento da fortezza ove rimase allorehè fu promosso tenente nc·1 1883. Nel 1886 venni; comandato alla Direzione cl' a1·tiglicria di Genova e nel 188'7 passò al 14" Reg gimcnto da, fortc;zza <~ quindi al 26° nel suN:c~ssivo a nno 1888. Pr,o m?sso capita· no nel 1880, fu trasferito a1 25" Reggimento da -c osta ove rimase iinchè nel 1S!>1 passò alla, Compagnia Veterani di ll'ig. 1371 artiglieria, e nel 1894 fu trasferito nel Vittorio Ravazza. Ruolo degli ufficiali delle fortezze ed inviato a prestare sel'vfaio succcssivu memtc al Forte di Rocca cF Anfo, nel 189, al Fo1-t<~ tli Castro giovao.1111i, nel J898 al Forte di Cesana e nel lHOl al Forte di Genova. H.AVAZZA
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AHTIGLJElll SCI:ll'l'OHI
P romos::-o maggiore ,nel 1906, fu indato a comandare i l F orte cli ExiJles. :X<~I 1!)09 pa:a.sò co11 tale g rado nella posizion~ di sel"Yizio ansiìiario e fn poi promosso tenente colonnello nella: Riscnn 11el 1913. 1° - ~ote intorno :.ii colombi Yinggiatori.
(Hiv.
r.rn.
Ital.. 1884) .
Angelo. - Nato a. Napoli nel 1889 supc1.·ò <·on o i. corsi della R Accademia militar e d i Torino ch1ì 1908 al lDlJ e promosso sottote,nente d 'artigl.ie1·ia, nel 1910, Dtlopo ,we1· seguito la Scuola · ,d1 applicazione cl'artigliel"ia e genio fu nel H>H 1wornosso te1H' nte nel 7° R eggi.mento da fo1·tezza. P m·tecipù alla guena. italotnrca, qnalc subaltci-no in nna batt,eria chl moutag-na nel :--C'ttorp <li Ridi Alì e fe1·it o in co1nb11ttirneuto nell'.i:done di Knr·s llll Adì nell'aprile 1914 fa.c,e nch pnrte tl<•lla batte1·ia da mon t ng-na « volontari italiani>>, 1'11 p1·o r1tosso capil11no 11c,l setlE'mbre 1913 e com,tllclò quindi snccesl':.ivarneutc lH ba ttc1·ia dell' opera <l 111·gi !lle1 settore <li T r ipoli. qu indi la. Flg. 1372 pi-ima batteria indigena cla mon tagna e à ug-clo Rnvenni. PL' l ' ultimo l e batteri e del settore d i Rieti ab cl Krirn. Rimpatriato nell'a,prile 1917 e tl'asf.cri.to, a sua domando, nei bombardieri, pattecipò comandallClo u~1a batteria di bom· barde cla, 240 lunghe all'offen siva ,clelhl, :Rainsizza, con una batteria da 240 corte alle azioni del ·clicerubre 1917, e coman clnndo poi un gru ppo di bombrm:le da 5 -A p rese pn rte alla hnttaglia del Piave ·clel lf> giugno 1918. · Comandò qnincli il 39,, grnppo da montagna pa rt.ecipando ali.e azi,oni pe1· la, c011qn,iRta cli Monte 1\:faio, a q ucHe per la retti.fica di Capo Sile, e per nltimo nlla battaglia di Vittorio Veneto proceòendo colla 60& Divisione olh·e Piave fin o a P onte delle Alpi. P romosso maggiore nel <licembrc• 1918. ,cmw de $tinato a.1 Corpo di. spedizion e per ln Tl'ipolitain ia <'l par tì c:ol 5° grupp0 H AVENNI
~ ucce5;
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~c1nTTOBl m
)1.\1·1::nm A1n'IGL1En~:scH1:,
(1S5G-19HIJ
.i,ttiglieria da montag.na partecipando alle operazioni del . pri1no ciclo 191:9 nel settore cli Zanznr. Rimpatriato nel luglio 1919, fu comandato all'.A.rscnale cli costruzione di Tol'ino CO· me Capo Sezione, quindi passò al 3° Raggruppamento pe sante campa!(~ comandando un gruppo cla, 105 dal maggio 192L al novembre 192G, data colla quale fu destinato all'Uflì.cio storico del Ministel'o della Gu<~n-a. PromosBo tenente eo1onnello nel 1931, venne destinato nel 1933 al r R eggimento artiglieria. da montagna assumend o il comundo cl<>.l gruppo Mondovì. Nell'a,utnnno di tale anno fu richiamato all'Ufficio sto 1·ko rimanewlovi fino al 1935, epoca in cui a sua, domanda pa,rtl per F Africa, orientale partecipa,ndo qu.i ndi a tntta la guerra italo-·e tiopica. R,impatriato nel luglio 1!}37, prestò snccessivamente senizio al Coma.nclo della dife1m cli Roma e <1uindi 1movamcnte all'Ufficio storico, Promosso colonnello nel 1939 fn nominato Comanda.te del 6° artiglieria cl' A1.·mat.,1, unit à, colla quale ha partecipato alla battaglia ch~l gingno 1940 snl fronte occidentale. Appassionato degli studi. storic:i , scrittore facile ed elega,nte, eolto ,cd a,tt ivissi.mo, scri.sse ,notevoli. e nnme1·osi articoli sulla « Rivista d'Artiglieria e Genio)), sulla e< Rivista l\lfilitare )), sulle « Forze armate>) e su « Eserdto e Nazione>). :Fece poi inter,essan ti pnhblic:azioni snlla « Nuova Antologia 1), s ulla, « Rassegna Italiana )), sulla, « Illustrnzione Italiana )), sull1:1, « Rivista. Augustea >), snlla (C Coltura, :Modern a>), sulh1 « Rivista delle Colo,n ie >) e sopra diversi fra i più importanti quotidiani politi.ci italiani, quali il. <e Mattino>> di Napoli, U H Messaggero>> di Roma, il « Lavoro fascista)) clj Roma. ecr . Collaboratore prczio$O ed entusiasta della Stoda ,clel.F Arti glieriì:i Italiana, ha dato tutto il suo più competente e fattivo apporto specialmente per i capit oli riguarclani le guerre coloniali. 1° - La gucna russo -turca. (Edit. Tiber, Roma, 1928). 2° - La guerr a sul mllre. (Edit . Dr. Francesco Vallarcli, i\:Iilano, 1930). 3° - L'impiego clell'artiglierir1 nell a battaglia di Ya lbella. (Riv . d'Art. e Gen., 1932). 4" - L'i1rtiglieria d i Adua . (RiY. d'Art. e Gcm., Ulflfl) . fi0 - Le gm~rre coloni1lli <1'It111in - Pa r te IT. (E<lit. Dr. Fr:rncesco Val; lardi, Milano, ]938).
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.-\]{TI GL!ERJ $Cll!TTORI
REGII SaJlustio. :Kato a Bari nel 1882~ dopo aver frequentato i cmsi della. faeoltà, (li Matematica :,~ll'Uni.versità d i Pisa eintrò per titoli di stud i.o al 3° corso dell'Accademia militare di T·o rino nel 1903 e nominato sottotenente cl 'artiglie ria, dopo di :wer superati i col'si della Scuola d'applic:azione d'artiglier.ia e genio fn promosso tenente nel l!)O(ì e assegnato al l" Reggime,nto artiglieri a {la fo1·te1.za per pas~nre poi nel 1903 ana Direzione ·del1e esperienze d 'a,r tiglieria in Oiriè ove rimase :fino a,l 1911 .in cui fo tra,s forito all'8° Reggimento artiglieria da forlezza continu,mdo ad essere comandato alla Direzione esperienze> {li Oir:iè e p ass,u1do quindi comandato all' Officina costruzioni d'ar-tiglieria di Tor.ino. Dal 1912 al 1914 :frequentò il 0 0 1·so superi.ore teoni.co d' artigliel'ia compfotando gli studi aJl' Università, di Li'.!gi, e .nel 1914 venne promosso ca,pitano. · Dm'aJilte il conflitto italo -austriaco e\i ìn zona, di gnerra a:ddetto all'Ufficio tecnico del Comando Supremo, e, pro mosso rrniggiore nel 1!)17, passò nel Ruolo 1'een.i.oo prestando suctessivame,n. te servh'lio al Labora tol'io di precisione di Roma cd alla, Dirc'.i'.ÌO(lle snpcriore d<~l Servir..io tecnico cl' artigli.eria e quindi F ig. 1373 a,lFispctt orato delle coF:trnzioni cl' arti· Sallustio Itegii. glieria,. Promosso tenente colonnello n el 1.D2G, fo !4U.ccessivamente destina·to a.11' Al'sen a.le di costr-uzionc cli Tor.ino, poi Direttore élcl 2" C<~ntr,J esperienze d'artiglieria, di Oidé e per ultimo D.irettore del· l' Arsenafo d'artiglieria cl.i Piaemza . Lasciò il servizio attivo nel 1937 raggi.ungendo in ta le wnnP il grndo cli colonnello. Stud ioso, colto, genia.le nelle sue concezioni inventive realiz:1,ate colla massima semplicità e per il più facile impiego, si dedicò in modo speciale a studi, p.1'ima di Balistica este1-.na e p oi cli Balistica irnterna, ed alcuni snoi lavori in argomento ebbero eco lusinghiera, anche all'estero . Inventò tipi diversi di bombe a mano che ottennero l'approvazion~
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S Clffl"l'OHI DI i\J.A'J:l,;IUF, :\RTIGL.lEUESCBf!J
(1856-1919)
delle competenti autol'ità supel'iori e fur,ono anche regolarmen te a,dottati. - Sulle tavole di tiro speciali per batteria da costa. (Riv. d'Art. e Geu., 1910). 2° - Teoria delle nrtigliet'ie a lanciata sprovviste di freno idraulico. (R iv. d'Art. e Ge11., 1910). S<> - ll prindpio degli abbassamenti e la correzione del tjro per il disilvello fra batteria e ber saglio. (Riv. cl'Art. e Gen., J.917). 4° - Sulla combustione delle polveri in rec:ipienti di capadtà invariabile. (Riv. d'Art. e Gen., 1()17). 5<> - Il tiro d' artiglieria contr o gli aerei. (Riv. d'Art. e Gen., 1917) . 0° - Su lla funzione di forma della legge esplosiva nelle polveri colloiclaE. (Riv. d ' Art. e Gen., 1018). '7<> - Le fornmlc generali del tiro d i I3ianclli n el caso della resistenza quodratica. (Hiv. d'Art. e Gen., 1918). 8° - Studio di ùalistil:a interna. (Riv. d'Art. e Gen., 1019). !)0 - Sull'economia dei colpi occorrent i per la costruzione delle tavolè di tiro. (Riv. cl' Art. e Gen., W2ù). 10" - PolYer i ed esplosivi e loro effetti. (Roma, D ir . Sup. Costru?... cl' Art., 1923). 11° - La balìstica delle polveri a superficie cli. combustione costante. (Riv. d 'Art. e Gen., 1924) . 12° - Una fol'm:.t pratica cll soluzione del problema fondamentale della balistica interna. (Riv. d ' Art. e Gen.( 1925). 13° - Una forma pratica di r isoluzione del problema fondamentale dellu balistica interna. (Riv. cl' Art. e Gen., 1926). 140 - Bombe offensive e difensive. (Riv. d'Art. e Gen., l!l27).
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R EVELLI Betel Abiel. Nacque a Sciolze ('l'orino) nel 1864 e, coILseguita. briHantemente alla, Scuo]a, del Valentino la laurea in ingegneria industriale nel 1888 fu nominato sottotenc.nte d'artiglieria subito dopo ed assegnato allo Stato :-.V[a.ggiore dell' A1·ma. Superati con succe&so i corsi della Scuoht <l'a,pplicazìone d'artigli.eria. e genio, vernne promosso tenente nel 1889 e assegnato al 5° Reggimento artigli.eri.a da campagna ; passò in seguito nell'artiglieria da, montagna e quindi alla Fabbr ica d'armi cli Brescia . Promosso capitano ITTel 1901, fu destinato all'Ispettorato delle costruzioni d'artiglieria e quindi al Laboratorio di precisione. Lasciò il &ervizio attivo nel 1910 ool grado di 0apitano é conseguì poi la pr<>mozione nei gradi successivi raggiulllgenclo quello d.i colonnello nella Riserva. nel 1917.
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AflTI GLIE HI SCHI1"l'OHI
Per la s na eccezionale predilezione e geniale a ttitudin~ alla r isoluzione di pro blemi cli meccanica ·app licata, si dedicò con passione e per scYenrnza allo studio delle a rmi automatiche, tantocbè si cl<~vouo al R e;-elli le r ealizzazioni e quindi l'ado zion e della pisto l.a cc Glisent'i », delh~ mitrag-liatri<:e che dal suo nome si <;hia rna, « Ren,•lli », della cc Fiat )) leggem, della <<Sia>> l~gg{~ra , della p is tola mi tragfo1trice e della mitragliati-ice «Fi.1t» modello 192ù. ì\Jorì a 'l'ol'ino nel 1929 e fino all'nl· t imo continnù a dedicarsi ai .·uoi stut11 ed a tutti i ptobl emi conc.e1·nenti le armi · portatili, brntoth è in .~1·gomento ~i acquii:;lò chial'a fama lasciando un nome mei-itatmucnte ricordato in ftalia <~d all'gRtero. I'ig. 1374 D(!tcl Abiel Revelli.
Ol tre a p,u'ccchie pubblicazioui il· lustrati\'e dei p1·oprii t ndi e delle conseguenti r<•a lizzazioui, sono da, ricorclm·e le seguenti :
1° - Cofonl per mt1nizioni 11cr batterie da montngna. (Ri\·. d'Art. e Gen., J899) . 2<> - Le manovr e a fuoco. /Riv. Mil. !tal., lVOO).
R KC'..\1m1 R nric(). - ~alo a P avia n el 1878 da antica e nobile famiglia,. pi,e montesc che già avevc:L d ato alla Patria n 11me1·osi e cli. t inti ufficia.Ji, dopo aver comph 1to gli ~tucli clas. ici <·11trò a lla. R. Accademia militare di Torino nel 1896 e distinguendovisi fu nominato 1sottotenente- d'a1·1·ig-lierin nel J898 e <lopo la Scuol a ·d'applicazione fu promosso tenente nel 1900 e destina to all'ar tiglieria da montagna. Dal 1905 al J90S seguì con ~nccesf'.O la Sc!lola cli g ncrra e 1·ientraio all'ar tiglieria da mon tflgn.a e pl'Omosso capitano a scelta n el 1909, pnssò al 23' Reggimento eia campagna venendo intanto assegnato in esperilnèn to per il servizio di S. M . al Comando del Corpo e quindi alln, rn.visione cli Alessandria . Kel 1912 venne assegnato a l 2G Reggimento cnmpap:nn ma nnoYamente romanclato ;:i,l Co0
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SCIH'J.".rl)f;I
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.H..\TJ·:nm ARTl(H,1ERESCJ:Ill:
(18513-1919)
mando del Corpo; nel 1913 passò .nel Corpo di S . M. e nel 1914 venne a,cld,etto al Ooma-n do clel I X O. A. col quale pa1:tedpò alla grande guerra fin dal maggio 1915, distinguendosi i;n un'azione l:l, :M:omte Nuvolon e guadagnandosi per ciò unùr· Croce di guerra al valor milifar-e _ Pr-omosso maggi.ore nel settembre del 1915, venine trasferito al III O. A. oome sottocapo di S. M. e nel gennaio . del 1916 venne nominato Ca,p o di S . M. del settore Val La,garina, che diventò poi 37" Divisione, segu1a,landosi alla, difesa c1i. passo Buole. Promosso tenente co1onne1lo nel 19U, coprì. la, car.ica di Capo di. Sta,to Maggiore s uccessivnmente della 14" e poi della 45" Divisione sul Carso, e svolgendo opera noTr soltanto di sagace orga,nizzazionc e~ di i.lluminata dfrezione, ma, ttltresì di coraggiosa inizia-ti vn, v-enne decorat o con medaglia d'argento al va,l or militare. ~uovamente dcistinguenclosi. nell' es~ate ] 'ig. 1375 HU7 a Flondar, gli venne assegnata una Enrico Riccardf. seconda meda,g h a d'argento al valor militare, e~, benchè ferito, volle rimamere fermo al suo posto. P romosso <~olonn-ello nel settembre 1917 andò come Capo di S . l\f. del X C. A. e rimase in zona di guerra molt o tempo dopo la, vittorin, coo1tinuand,o a distinguersi e per il '.SUO saper-e , e per la sua eomp,eLenza e~ per il suo valore personale. Kel 1921 venne destinato qua.1e segreta.rio del Consiglio dell'Esercito e nel 1923 assunse il Comando del 1° Reggimento pesante camp::ile. Dall'aprile 1925 al marzo 1927 fu Capo cli S . M. del R. Corpo truppe coloniali a Tripoli, ,e, riontrat,o i n Itali.a, venne nominato Capo cldl'Ufficio coordimLmento clelI',a.rnministra1,ione centi·a]e. Promosso generale di beigata inel 1930, comandò l'artiglie1fa del Corpo d'Armata, di Alcssa:n . clria, nel rn;:n fu add etto a,l Coma.u do designato d'Armata in '.l'orino, e, promosso generale di Divisione nel 1933, fu desti.nat o al Oom:rnclo della Divisione « .A.ssietta )), ehQ n el 193Gl!H
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AR'l:LGLlEil! SCRIT'.tOHI
1936 partecipò alla guerra d'Etiopia, seg,nalandosi ripetut a ment~ per valore ed ardimen to. Preposto in seguito a.l comando della regione militare degli Uollo -Ieggiu, rientrò poi in ItnJia, nel 1937 e venne nominato generale di Gorpo d.' A.r mata; 1nel 1939 fu inviato in speciale missione in Ungheria. Soldato valoroso, ufficia.le distintissimo, appa:ssiona,to del servizio, artigl iere studioso e colto, autore di Monogra:fie sto riche interessanti, Enrico Ricca,rdi., attaccatissimo all' A\·m,1, ha dato ripetutamente la, sua competente e p1;eziosa colla,ho razi-oa1e a questa, Storfa dell'Artiglieria . . 1° - L a coopel'azione delle atrni - Stuclio su! nuo,·o 01·dinamen to delt' Esel·cito italiano (1925). 2° - L'artiglieria da montagna. (Riv. d'Art. e Gen., Roma, 1032). 3° - Cenni sull'artigli.eria francese. (Hiv. d'Art. e Gen., Rom a , 198,3). r-·...
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H rccfll<ìT'r r Aureho. - Nato H, Reggio Emilia, nel 1876 fu allievo distinti8simo della R. Accademia milita.re di Torino, eornpiuta la, quale venne nominatio sottotenemte d'artiglier.i a nel 1890. Risultando primo classi.ficato del suo ~orso alla, Scuola d'applic,M1one d'artiglieria e genio, fn promosso tenente nel 1899 e i:1:ssegmLto all'artiglieria da, montagu1.a. Snc(~essivamentc n el 1903 passò nl. 1° artigli.eria cla fol't ezr,u e, dopo aver superato hrillan tement<~ la Scuola di gncrra cfa l rnoa al 1906, venne trasferito F ig. 1376 Aurelio Ricchetti. al 21° R<~gg. da ca.mpagna, e nel 1907, eomandato tn servizio di S . M., passò al Comando del Cm·po cl'Armatf:L d'Aneona ,e nel 1908 a quello di Alessandria.. Promosso capita110 rn~l 1909, fu trasferito al 2° Rcggimonto <fa, campagna e nel 1911 venne comtmdato alla Scuola, di guerra come insegnante aggiunto c1i Storia militar<>; nel 1912 passò 11el Corpo di S. M. e permanendo nel predetto incarico alla Scuoln, di guerra, venne pnre nom:imato in segnante titolare deUo stesso imegnamento alla R. Aeca-cl<~mia militar,e nel 1913.
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:;cHI'Fl'OHL Dl
)L\'.l'8UIE AHTIGLrnrn,;scHrn
(185G-19J9)
La gi-.:vnde guerra gli fece conferire pos.ti <li grande re~ponsabilità. : promosso macggiore nel giugno del 1915 al Co m.anelo della 28• Divisione, nell'agosto di quello stesso anno fu nominato sottocapo di S. M. del VII O. A. e nel settembre passò colla stessa carica al I X O. A .. Tenente eolo111nello nd 1916, fu nominato Capo di S . M. della. 17a rn.visione interve· nendo quindi, sempre a,scolta.to, nelle direttive di. comando delle i.mprese più diilieili e sovra.tutto rn~lla, difesa del Trent.io:10. Nel 1917 fu nominato Direttore delle 'l'a ppe all'Inten· denza, della l" Armata, e promosso eolonnello di S . M. in quell'anno, fu nominato Capo di S. i\L ,d ella stessa, I ntendenza . Dopo la g1H~na fu insegnainte di Logistica e Servizio di S. M. alla, Scuola. di guerra dal H)19 al 1921 e poscia, divenrn: Capo Ufficio della Direzione superiore delle Scuole militari e iusegnante cli Arte militare all'Istituto di guerra marittimo. Dal 1923 al 1924 coma,ndò la Scuola Centrale di artiglieri,a, poi fu addetto alla segreteria· del Consiglio dell'Esercito, e qui.nel.i nel 1926 fu sottocapo di S. M. al Oomain do designato cl'Arlllata di )fa poli. Nello stesso an no 1926, nominat o generale di brigata, eomandò l'art iglieria d(~lla, Sa,1·degna p<~r poi passare nel U)31 Ispettore di ntobilitazione alla Divisione militare cli. Milano. Promosso ·a l grado superiore .nel 1932, èomandò la Divii;;ionc~ « Assietta, )), dal 1933 al 1935 fu incaricato di hnportaH t i missioni in Libia, in Africa Orienta.I(~ (~cl all'estero in Francia , Genrnmia, Sve1.ia, Austria, Ungheria e Rnssia, venendo poscia chiamato a, dirige1:e .il Servizio. chirni.cò militare, inca rico eh<'\ mantemw anclie <lopo la promozion e a genernle di Corpo d' .Armata avvenuta nel 1935. Ufficialt~ distintissimo, studioso, colto, pr{lfondo e altamPnl'e stimato, egli seppe risveglia.re i-empre un senHo <li. vera ammirazione per le sue qualità di soldato, di ufficiale, di sd.<mziato ·e di. organizzatore; ovrnnque ·egli. esplicò la, sua attiv.i tà, lasciò tra.ceia _ma,rcata del suo passaggio, ovunque egli ri scosse J'appr ovazi:one ed il plauso e, quel che più conta, la sLima e la fiducia dei superi.ori, l'attaccamento cordiale dei ~noi eolleghi e la dedizione completa dei suoi collabot'atori ed inferiori.
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AR'l'lOL! u:tU SCHlT'J:U lU
P er le sue altissime be11ewc1·enza ve11Ìle 11owiuato Bena.t-Ore del Hegno nel marr,o unrn, ma purti-oppo dopo poeo temp o morì a Milano nello stei:;~o a1rno. 1° - La guerra nella penisola balcanica. (Torino, Olh·ero, 1914). 2'> - Liegi-N:llllur-A.11\'er sa. (Hiv. d'Art. e Gen., lùl!J). o'' - Le oper azioui u ei Danluudli. (.l!'eùbr. 1915-Ucnn . l!Jlv) . - (!Uv . di Art. e Gcu., 1020). 4° - ~uo,e caratteristiche uclla guena di masse. (Hi,·. cl'.àrt. e Geu .. lll2-2). 5° - L'azione <.lei morta i <la .J:.!O te<lesclli nell'attacco cl'Anver sa. (ltiY. di Art. e Geu., 1922) . G0 - Oritcrì d "iw11icgo clell'artiglicria :.;cconclo l'i:.;Lltnzionc pron·isoria francese ecl il rego.larucnto tedesco per l'impiego delle grandi unità. (Riv. di Art. e Gen., 1923). '7° - Aku ne consilleruzion i :sulle over u7.iOui d i sbarco. (Riv. ù'Art. e Gcn ., lll23) . S0 - Si può aue-0ra pal'lan, 11i impiego cl"nrt iglieria"! (Hi,·. <l"Art. e Geu., 192-!).
R-1c<:HJERI Uba.Ido . Nacque ucl 1877 e, d opo aver com piuto i corsi della H . Accademia militare di 'l'orino, fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1898, e superati i corsi. della. Scuola d.'applicazi.one d'artiglieria e genio venne nomirJ.rnto tenente nel 1900. Dopo un breve ser vizio pres ta.to ,alla 10" Brigata ~u-tiglie1·ia da costa, passò successivamen te al 20° Reggimento artiglieria da campagna e n el 1900 venne comandat o alla, Scuoh~ cl'a pplie.;a.zi:0~1 e d 'a,rt i.glieria e genio conte insegnante aggiunto . Capitano nel H>Jl, fu tle:--tinato all'8° R eggimento artiglier.ia da campagna, :nel 1913 prese ·parte alla guena di Libia ecl cu t.ra to poi nella gnmcle guerra nel maggio J 915 fu al fron te fìno alla f.ine del 1918, coma ndand:o suce-essi v::imente mia baltctia e q uiucli un gruppo, -dopo essere stato promoss0 maggiore nel 191 G e tenente colonnello nel 1917. Dopo la guerr,a lasciò il scn izio "tti vo 1·itggi ungendo il grado di colonnello nel HJ2G. 1° - rromeworia sulle artiglierie in sen-izio nell'esercito (in collab,)· r azione con Giuseppe J\fodasclù). - (Torino, Scuola cl'appl. <l'art. e gen., 1910). 2° - Tavole speci.1li delle materie esplosive (in collabor azione con Giuseppe lVIa llnschi) . - (T orino, Scuola d'appl . <1'ilrt. e gen ., l!lll).
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SCHI'l'TOlU DI j\l..\TEim: Al:'l'lG LIERI•:sc1rn
(l85G-1919)
H.1cc1 Giuliano. - Nato a Firenze nel 1SGJ e compiuti gli studi classici. fu allievo distintissimo dell' Aeeaclem ia militare di Torino donde usc'i nominato sottotenente d'a rtiglieria nel 1.SSO e frequentò la Scuola cPapplieazione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1882, prestò snceessivamente ~ervir,io al 14° Reggiinento artiglieri.a da forte7,za, poi al F>~ artigl ieria da, campagna dal 1885 e ttlla Compa,g nia operai nel 1SS'7. Promosso eapitano nel 1888, fu assegnato al W Reggimento da fortez1.a e q nincli alla Direr,ione cl'artigHeria, di 'l'orino, comandato a seguire i corsi -della r Scuola di guerra che superò br.illantc.'mente. Nel 1890 passò al 2G artiglieria da C'.OSta e nel 1890 stesi::o fu comanda,to al Comando del Corpo cli S. M. rientrandu 1.·· poi nel JS91 al 26° dn costa e passando nel 1895 al }linistero clella Guerra. Promosso ma,g giore nel l!J03, andò al 2° Reggimento da costa, nel 1906 all'lspet torato d'artiglieria, da <~osta e fortezza, comn,ndato al Ministero della i\:Jarina, e F ig . 1B77 nel lf.)07 nuovamente al Mi:nistero èlelb Giuliano Rir.ci. <; ne::.·ra. Dal :19 maggio 1909 al gennaio 1913, e$Sendo stato i.ntanto promosso t(~ nente col01rnello nel 1910, fu nominato DiretLore della « Rivista cl' Artiglieria e G-enio )). ~el 1913 raggi.1.mse il gracl<> di colonnello e comandò la Scuola Oe.ntra l<~ d'artiglieria, da fortezr,a. Partecipò alla grande gu'c rra e nel 1915 fu promosso maggior g<m{irale pel' merito di guerra. Comandò succ<~ssivamcnte l'artiglieria clel VI O. A. e poi qnella della zo1rn, cli Gorizi,a, e nel 1916 si meritò la Croce cH. cavaliere clell'O.M.S .. Oomanèla,nte l'artiglieria de1la 2" Armata nel 191'7 ci poi dell'Sa Ar mata nel 191S, fu promosso tenente generale per merito di gnerl'a. Dopo la gnerra, clal marr,o all'aprile 1 HJ.9 :fu nnovamcnte clirettore clelln, cc Rivista cl' Artigli eria, e Genio>> e (]nindi Ispettor<~ de11'art iglieria; nel 1924 comailHlò la Divisione militar<' 0
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ARTIGLlEC:l :5t:HIT.l'ORI
di Si1lel'llo, e nel 1!)25, promosso gen erale di Corpo èl"Amw ta comandò il C01·po d'Armata di. Pil'cnz.e. Lasdò H senizio a ttiYO nel 1928 e passò nella Risen·a . Ufficiale studioso e coltissimo, profondo in scienze matematiche, fam igliare col calcolo e<.1 eru dito nei ptoblemi di Balistica, è urno dei rnon porhi 1.1flidali d'artiglier ia che alln vastn: competenza tcc11ico-sdmrtiflca nccoppia no ed accompagna110 la pralic-a cli impiego <.1el1'1\nun, lo spirito cli. inizia t iq ed il Yalorc peti-onale. A questa S toria dell' Artigliel'ia ItaJian:1 egli ùi0dl ripetutamente il suo apporto p1'ezioso di afo to anto1·ev0Je e cli inC?r aggiamenlo lnsilJ)ghiero. 0
1° - ::;cazioni telemetrirhe esterne. (R iv. cl'A.rt. e Gen., 1S!l3). 2° - Coutri!Ju to a llo studio delle probabilità ù i til'O clclle nrtigllerie da costa. (Hiv. d'Art. e Geu., J8H4). :io - li tco remn del lo St·epl1:1 nos e 1n « Riv ista <'Li F:rnter'ia » (R i\'. d' ..it't. e Geo., 1895). 4° - ~nl In el:tl'<Sifirnzione dei puntatori nel liro a mnre. (Rh·. d'Art. e Gen. , 1S!J5). 5<' - Grntiei cli com·ergenza. (Riv. <l' At't. e Gcn., 1S!lG). 6° - T :i.vol<\ g1;Mlchc per coneggere g li errori dovuti al dislivello tr a batterie e bersaglio. ( H h·. d'.\rt. e: Geu., )899). 7° - No te ci 1·cn l'lm11ieiro degli. nlzi scalari nel t iro da costn. (Hi\·. ò'.\rt. e Gcn.. 1890). 8° - La Nomogr afiu. (UiY . d' Arr. e Gen., 1000-1001). !)o - L"orientamento col sole. (Hl v. d'Art. e Gen., 1902). 10° - Sull'effic·ncin èel tiro clelle mitrnglintriri. t Riv. d'Art. e Gen., 190-l). 11 ° - n genernl<; Gi:womo Longo. (Riv. d 'Ar t. e Gen ., rnom. 12° - Sulln dcterrninnzione clell'errore probabile dei telemetri <ln c:ostn ;;;pecinlmcnte di (]Uelli ,, base v0rticnle. (Uiv. d'Ar t. e Gen .. 1007) . 1;:o - l"r:meesco Sincd. (R i,·. d'Art. e Gcn ., 1007). 14° - T i 1·i di fucilerie di rcparli contrapposti. (Rh·. cl'.\.rt. e Gen., lflOS). 15° · Sulla ri c<'l·ca << a priori >l del coefficiente d i fo rma dei proietti. (Riv. c1'111'L e Gen .. 191~). l(;o -
Sull.'crrnre tli prcpnrnzione nel tiro cla costa. (Riv. d'Art. e Gen.,
1913). 17° - Sempr e i::nll'erroni d i prep:n·azione 11 01 tiro cl a c·o~ta . (Rh·. d ' Art. " <fen .. 191-1).
L 'nrtigliel'ia coo1wr atrlce. (Iliv. d'A1't. e Gen .. 1925). JOO - Ln !t~rn,i one della trnh'ttorin nel tiro (1C'l le mitr:iglin t rici. (R iv. di
)So.
Ar t. <' Gcn .. 1930).
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~CIUT'J:UHI DI ilL'd'l•:IUJ·: All'J.'IGLIKUES Cl:l E
(1856-]!)1.9)
H.Iccr Umberto. - Na.to fL Bologma nel 1884, fu allievo clelht R. Aecadernia militare di 'l'orino ,dal 1903 al 1906 e no minato sottotenente d'artiglieria nel 1905, dopo aver frequentato i oorsi del1a Scuola cl'appliea,zfone, nel 1908 fu promosso tenente e destinato al 15° Reggirn.e nto -artiglieria, d,1 campag,na. Kel H)l3 a sua doma,nda fu destinato in Li.biu, rimanendovi
per quasi tutto l'anno e disimpegnando eon valore e sagacia le mansioni di aiutnnte maggiore in za cl,el Gruppo mobile da 75, prendendo parte < }olla Divisione D 'Alessandro e distinguen dosi n elle operaz,ioni del sud B011gasin0 e partecipancl:o ai -c ombattimenti di. Beniua, di er-Regina, di el-Abia,r , di esGa ffa, di Gerdes, di Soluch e di Ghe· mines. ,Rimpatriato alla :fine del 1913, ritornò al 15° Reggimento artiglieria ove rimase fino al principio del 1915 in cui fu pr·-omosso capitano. Destinato quindi al 34° artiglieria da campagna, part1 al Comando di. una, b,1tteria snl fronte llella 8a Armata rimanendovi :fi:no al giugno U)17 .ia1 cui fu promosso maggio Fig. 1378 re . Oome tale comandò un gruppo del Umberto Ricci. 4!J a,rtiglieria, da c,1rnpa,gna, e allorchè. fi11ita la guerra, tale Reggimento fil sciolto venne destinato a.J 24° Regg. artiglier.ia da campagma ri· entrando -con esso a, Napoli nel febbraio 1919. Al1a fine del 1920 passò a.l 25" Reggimento artiglieria da carnpag,na r.imanendovi fino a.I 1930 in cui f u destinato quale insegna111te al.la: R. Accademia militare di Modena ove insegnò Elementi di balistica e ti.ro agli. allievi dei corsi. reg,o lari, e Materiali d'artiglieria agli ,aJlievi d<'\i corsi sottufficiali. Nel giugno 1925 ebbe il comando del 3° Reggi.mento artiglieria ,d a campa,gna, e, promosso colo(llnello tenne tal-e comando :fino aU'ottobre del 1937 in c11.i passò quale Capo ufficio al Comando d',a rtiglieria del Corpo d'Armata di Bologna. Nel giugno 1938 partì come volontario per la Spagna ove ebbe il oomando del Reggimento d'artiglieria, « Freece Nere )) 0
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ARTIGLIERI SCHITTORI
in formai.ione, e con tale Reggimento e colla DiYisione omo11illlu, partec.ipò clh;tinguendosi e segnalandosi a.ne a)!;ioni nella, i o11.1 di Valenda dalla fine di luglio al no,·embre del 1938, e q uincli poi intenenenclo nel 1939 alla, battaglia cli Cata.l,ogua, e lLlle operazioni del ce11tro della Spagn a p er 1'occ11pazio11e di Ma, drid, affei-mando. i . sempre pet saga<:e spi rito cli iuizia tiva e pc~r valore personale. Ri en trato in Italia alla fine della campagna , passò a. disposizion e del Corpo cl ' Arm,it-a di Bologna e, promosso maggi:ol' generale ,nel 1940, fu destinato quale Pre~iclcnte al Tribun ale ~filitat'e di Verona . P er le sue virtù militari e pel' le prove cli coraggfo ripetutamente date ven ne decorato con clne medaglie cli bronzo ed una croce <li guerra al valor militare . Studioso, colto, competente e scrnpolosi:i;shno n elle ricerche egli fu collaboratore -prc•zioso cl i questa Sloria. 1° · Sinossi cli Materiale d'artiglieria ])er gli Allievi <lcll.a R. Acca<lemitt militare cli fanteria e cavalleria. ('.ri])Ogr. Artioli, Modena, 1930) . 2<> • Fanteria ed artiglieria nel combattimento (in ~ollabornzione col tenente colonnello P iccoli) . - ('l'lp. Fr.lli Jov:me, Salern o, 1923) .
R1cco Biagi.o. -
N nto nel 1848, fn amm esso in serv11,1.-, oiell' .A.1·mi.t d'artiglieria. nel 1866 e nominato sottotenénte nel 1868 Yenn e coman dato a frequentare i corsi della Scuolu. cli npplic::izione d'm·tigliel'io e genio, dopo i quali .f11 promosso tenente nel 1870 prestando quindi sncces, ivamcnte servizio al 6° R eggimento (Piazza), poi dal I. 72 a] 4" venendo intanto comandato a. ~ep:nil'C i COl'si della Scuola di guerra. elle superò con ~nccesso . Kel 1874, ultimata ln, Scuola di g uerra, p assò nl 4° Reggimento artig'licl'ia e quincli 01.el 1.875 ritornò nuovamente al G0 Rep:g-imento .. P l'omosso eapil:rno nel 1877 fu addetto nl Cornitato cl'tn·tigli<~1fa e genio, nel J.883 passò alla Fabbr.i ca d'a rmi di Torl'e Annunziata, nel 1885 nndò al 9° Reggi.mento artiglieria, da campa.gna e nel 1886 venne coma,nClf,lto alla Scuola 111ormnle cli fantel'ia. Nel 1888 fu pt·omoss0 maggiore al 6° Reggimento ar tiglieria da campagna e, promosso poi tenente colonn ello n el 1896, passò al 19° Reggimento. venendo poi nel J 900 ,nomi nato Direttore dell'ar tiglierin cli ~apoli. -
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scmTTORI IJI M.'Vl'rnRIE AR'.l'lGLIEHESCHE (1856-] 91V)
Promosso colonnello nel 1901 andò a comandare il 10'' Reggimento a1·tiglieri.a da campagna :finchè nel 1905 passò nella Riserva, e promosso maggior genera,le nel 1912 fu poi richiamato per la grande guerra e mandat o a comandare la fortezza di AJtm'<~ e Va.do . 1° . Batterie a barbEitta (~ casamatte nei paesi montuosi. (Giorn. d i Art. e Gen., 1879).
lf'ig. 1379
l!'ig. 1380
Biagio Ricco.
]!}ugenio Righi.
HIGI-Ir Eugenio . - Nato a., S. ·Giovanni Valdarno (Arezzo't o,el 1860, fin dai primi anni ma,nifcstò una spiccata inclina½ione per le matematiche cd una passione per la. carriera. miìitare, ta,ntochè col preeiso proposito di divent:ire :ntiglierl~ fu allievo distintissimo del Collegio militare cli li'irenze e quindi della R. Accaclemfa militare di T<>rino donde uscì. nominato sottotenente d'artiglieria nel 1878, assegnato a11'11., Reggimen to e coma.ndato a, freqnentare la Scuola d'applicazione- Prestò dapprima servizio al 13° artiglier.ia da fortezza. e, promosso tenente nel 1881, passò al 6° Reggimento da. cam · pugna e successivamente nel 1885 al 14° Reggimento da for. tezz,a . Promosso capitano nel 1887, fu destinato al Comitatr: cli artiglieria e ge:Q.io e comandato al Comando d'artigli.eria. di Torin o; nel 1888 ritornò per poco tempo al 14° artiglieria
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;\UTIGLIEIU
scr;rnom
per passare quindi al 2G da for tezzu, e quindi nel 1893 aJla Direzfone d'l:ntiglieria d i Messina, nel 1895 all' S• Brigata da e.osta, poi. al Ooma,ndo d'artiglieria. della Spezia e. nel 1897 al Labo1·a torio <li preeisi,oue di Roma,. Promosso maggiore nel 1902, andò per poco tempo alla 10" Brigata da costa, quindi l'itornò aJ La.bora.torio cli preci.sioorn e nel 1806 passò al 3° Reggimento artiglieria da costa r~ Messina. N~J 1907 fu eomandato al Ministero della Marina e l 'anno dopo 1908 fu pr omoss,o teine.nte colonnello rimanendo ITTeJla predetta, carica, vern~ndo poi successivamente assegnato a,ll'Ispettora:to dell'artiglieria da fortezza e da costa, all'Ispettorato generale d'artiglieria ed al Lahora,tol'io di pr(~cisione. Nel 1910 ontrò nel R uolo Tecnico quale Direttore del Laboratorio di pN~eisione ma,ntenencfo tale carica anche dopo il 1912 al'lor chè venne promosso colonnello. N el 1913 fu nominato membro effettivo della Oommission~ pifrinanente ·dei. c,ollfrndi e nel 1915 Direttore principale delle costruzioni d'artiglieria, man tenendo la cal'ica di Direttori} ùel Labo1.'atorio <li precisione. Maggior generale n el 191G, <lmnnte t utta la guerra, egli, p ur nel silenzio del suo laborntorio e 111ell'a11stera continuazion e dei propri studi, diede con 1-ributo ecl apporto grandissimo alla difesa d(~lla J?atria : sci.c-n?.iato profondo e a,l'tigliere appassionato e preclaro sovra. t utto per i problemi d,elJa specialità, costiera, segnò all'Arma nnov<~ vi e, all 'impiego dcHe iwmi nuovi 01·izzonli e più ra<1iosc~ mete . Lasciò il servizio attivo nel 1920 e fu promosso generali~ di Divisione nel 1923, morendo poi a Levamt-0 nel 1925. Studioso del t iro, spcciaJmentfi delle a,rtigli.er ie costiere, fin dai primi aITTni della, s ua carriera si. dedicò allo studio dei vn,1·i problemi relativ.i facendone oggetto di articoli originàli e profondi che avvia,rono alla soluzione del problema fondamentale del til.'o contr-o bersagli mobili. E poi.chè i progres:sì ottenuti invadevano anche il campo delle artiglierie campali, pesanti e legger e, egli si occupò anche dei problemi ad es~ inerenti dedicaindovi degli studi, formula.n<lo delle proposte e apportan do n contributo d.i. apparecehi da lui ideati, fra i quali il quadrante a livello a doppia gradnazione. Nel Labo ra,torio {]j_ precisione da lui cli.retto erano allo stli.clio fin da,l 0
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8Cnl'l"l'01![ DI )IA'I'81UI~ ,\RTIGLlEftE::;CllE
llS50-1DL9)
ll:11.4 numerosi problemi e, fra tutti impo1·tantis1,,imo e fonda ·
mentale, quello del vetro d'ottica. per gli apparecchi. di puntamento: si ·deve alla sua alta personalità ed a,lla stima da l ui univ,e rsa,l ruente goduta,, ,rnchc fuori. dell'tunbieute milita,re, se ad una cosl vitale questione poté essere fin da quegli anni data una fattiva soluzione, realizzando la fabbrka,zione na.zionale del V<c\tro d'ottka. Sempre durante la, grande guerra., egli diede un altro impo1-tantissimo contributo alla. Pa,tria in arnii. ideando e costrneì~do un appar·ecchio fonotelemetrico per l'indivi.duazion<'. delle batterie nemiche a mezzo del suono, ed i<foò un tipo cli telemetro monostat.ico per hatterie costiere. La. sua attività non si arrestò pert<1111to dopo aver abban donato il scrvi,do attivo: :fino all'ultimo egli continuò a studiare, a lavoral'e, a perseguire quei fini <~ quelle 1·ea'Ji:117,azioni che ~wev:rno formato lo scopo della sua vita. laboriosa, ed infa.. ticata ; fondatore e primo Presidente dell' Associa½ion :naziona.le cli Ottka, ,e }Ieceanic:a ,cli. precisione, Yi apportò .non soltanto un eon!rilrnt.o di ardente e giovanile attivitù. organizza,. trice ed animatrice, rna a:nclie l'appol'to ·di studi originali t:i d.i geniali. espef'iell7A~. N.clla rivista cl ella predetta. i~ssoci.a.zione pn bblicò i se guenti studi : a) Sugli organi ottico-meeeanici impiegati per ottener·e la collimazione <lelle inunagini dei telemetl'i monostatiei (U>22). b) Il focometro impiegato presso il Laboratorio di pre· cisfone (Hl23) . Sono poi notevoli le segnc,nli altre pubblicazioni: l" - Kote sul tiro a sllrapnel. (Riv. d'Art. e Gen., 1889). 20 - Su a lcune cotrezioni nel tiro da costa. (Riv. cl ' Art. e Cen., 1897). 3° - Circa una proposta cli modificazione a 11 'uso (l ei telemetri ù.1 costa. (Iliv. d'Art. e Gen., 1898). 4° · Nota sulle corre11ioni in gittata nel tiro dn costa. (Riv. d ' Art. e G,m. , l!JOl).
5" - Sugli alzi autom:itici dei cannoni da costa . (Riv. d'Art. e Gen.. 1905).
0° - ~ota su lln mi surnzione di distanza con base vcrti<'ale nelle batterie da C'Osta. (Riv. d'Art. e Gen., J90G) .
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Ait'.L'lGLIEH I SCiffl'l'OHI
, <> . Sull'armamento delle piaz7.eforti marittime. (Riv. d'Art. e Gen., l!i06J.
8<> - Sulla preparazione del tiro ùa costa contro bersagli ìn moto. (Riv. d'Art. e Gen., 1907). 9° - Circa un calcolo dell'avprossima:done fornit,1 dai telemetri a base propria . (RiY . <l'Art. e Gcn., Hl09). 10° • Nota sulla mi:mrazionc delle distanze con i telemetri a base oriz· zontale nelle batterie da costa . (H.iv. d'Art. e Gen., 1000). 1.1.0 - C,1lcolo degli effetti reciproci nel tiro delle btl tterie contrapposte in esercitazione d'assedio. (Riv. d'Ar t. e Gen., l!llO) 12° - Regolaruento c1 \'scrcizi per ! 'artiglier ia da costa nord-americana. (RiY. d'Art. e Gen. , 1910) . · J3° - Contrilmto · allo stucUo cli una condotta del fuoco per batterie da costa. (Rk d'Ar t. e Gen., 1913). 14° • Ancora sull'errore di preparazione del tiro da costa. (Riv. d'Art. e Gcn., Hl14). l.5° - Cenni circa lo studio e la produzione di veti:o d'ottica presso Laboratorio di prerisione. (Riv. d'Art. e Gen., lOlO).
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RrnNoN Edoa,rdo. - Figlio di Felice Rignon grn, uffl.c ialc cFartiglior.ia dell'Esercito Sa,rdo e ripetutamente Sin. !• drico ciel.la, città <li Torino, nacque in Torino nel 1861, fu allievo clcl Collegio militare cli }filano dal 1875 al 1878 <~: superati. i corsi della R . Accad-emia, militare di T-orino, fu ~10miinato sott.{>te· neiit e di artiglieria nel 1881. Frequentò poscia, la Scuola cli applicazione di artiglieria, ·e genio e, promosso tenente nel 1884, fu a-sseg,nato alle batterie a Ji'ig. 1381 cavallo -dell'8° Reggiment o da campagna, Fldoanlo Rignon. passa~Hlo al Reggimento d'artiglieria a, c·11vallo all'alto della. s na, costituzione. Promosso capitano nel 1891, prestò snCC(~Ssiva,mcn te servizio al 20° Reggimento artigJieria quindi dal 1898 n uova,mente a] R eggimento d'art iglieria, a cavano e dal 1901 al 5° R eggimento artigliel'ia. Promosso maggiore nel J 906, fu destinato a,l 21 ° artigli<>ria da campagna, e nel 1907 passò al 13° Reggimento
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SCHlTTO!U DI l\IATl~ltlE AR'l'IGL!ì,;11ESCf:IE
(1.85H-1919J
nel quale rimase anche dopo la promo½ione a te11ente colonnello nel 1912. Raggiunse il graclo di c:olonnello nel 1915 e fu desti.nato a costi.tuil'e e com..ù1dare il 37° Reggimento artiglieria da campagna. Con esso entrò in guena il 24 maggio 1915 partecipaiIL· do tino al marzo 1917 a tntte le a,doni sul Sa.n :M:ic:hele, Nad Log(m, San Grado, Veliki Kribak; il Reggimento fu più volt<:: duramente provato e ripetutamente segnalato per la sua .condotta. Per l'energia, l 'ardimento e la pcri½ia cli.mostrata, 11 Rignon si guadag;nò una rneda,glia di bronzo al valor militare. Lasciò il senizio attivo nel 1917 e fu pr,omosso maggior genera,l e nel 191S rima,n endo pertanto richiamato in servizio :fino al 1919 . . Durante la sua -carriera egli compì n umeroi:;i e lunghi viaggi attraverso la Lapponia,, ]a N,orvegia, l'Egitto, l'Eritrea,,. l'Algeria, la, '.l'uni.sia., il S111fan, le Ind ie, la, Rlrnsia e la, FiPlanclia compila,ndo relazioni e studi vt>ramente inter<.\ssa,ntL trasmessi al Comando del Corpo di S. M. ed in parte anche pubblicati su giornali e riviste. Nel dopoguerra. venne nomina.to Consi.gHere comum'ìle della, cittù ·d i 'l'orino quale esponente dei Combattent i, nel 1923 as sunse il grado di geneea1e di brigata, (nel 1928 passò nella Riserva e mori poi a T,o rino nel 1932. l "' - Dal Mar Rosso a l Nilo per l a via di Cassala. (Riv. cli Cav., 1904). - Carlo Errwuuele I e la i\faceclonia. (Riv. di Cav. lf.104). 3° - Alcune massime napoleoniche. (Riv. di Cav. 1904)". 4° - I Savoia in Aca;ja. (Riv. Mil. Ital., 1907) . 5° · Annibale in Piemonte. (Riv. Mil. Hal., 1913). :!0
HIGONI Antonio Giovanni. - Nato a Trento nd 1875, dopo avei· compiuto gli studi medii, spinto da ardeinte spi.ri.to di
italianità, v011ne in Itali.a. ed abbracci.ò la carriera milittart:i arruolandosi soldato volontario in artiglieria. Soldato esemplare, in telìigentr• t:d entusi.asta,, elassi:ficato ,:on le N,ote più lusinghiere, vie,11e p1•,omosso sottotenente d'artiglieria nel 1900 al 21° R<~ggiment.o da. campagna l'imnnenclovi clopo la promo zione n tenente nel Hl04.
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.-'l:TIC L I EB l St'l:t'l''IOHI
1\ c<:0111png1111 t o ::-e 111 p 1·e th.1,i mig liol'i 1·appo1ti i11Corrnativi, nel l!)J 0-1 :3 Hupera co11 successo i t:Ol'~i della Sc nolH di g 11 crra e, p1·omosso capiu-mo a scelta nel 1 fil~ , ,,it•ne trasferito al 2° R eggimeuto da ciunpagna. iniziarnlo la gnrncle gn cna colll(; comandante cli una tu1tU~ria ·clu campagna . Nel mm, pr omosso maggiore e frasferHo alla ~pcciali tà borubnnlieri, assume i.l comando <li un Gl'nppo homba1·clc partt~cipando alle battagli.e <li 0,f;la,via, Gorizia , Vertoj l>n. M . StM11io e P odgont. <'. p é 1· I.è aziàni <li comando eia lni sYolle e pe1· i] ,·alol'c cl imo. Lrat.o n elle azioni cli Gorfaia, e cli Osl,wia, gli vengo.no <1ollcesse due m edaglie di. br·onzo al valor militare. Promosso tenente colon nello JH'll'ottob1·e 1917 e trasf<~rilo al 9° R eggim ento cln ramp Hgnn , n ell'ultimo a n 110 cli guernL ·Comanda 1111 Gruppo cl'H,r· tigliNia sul Pasubio, e p oi un gruppo cli nirn1crnse bn.tteric in Vallarsn. la c.u i nzi one eollaùm·n e t·o11<·one nlln p1·cs:1. <.li :.\Jo 1ttP Corno. Subito dopo ]a, gncna e p cl' due 1mni as~ùJvc u el la ;;na c.ittù, delicati incarichi C'ivili e mi litnl'i tornando quindi Fig. 13." 2 nel ln2~ al 9° Regg.imc nto in·tiglieria, diii An tonio Giov:rnni Higoni tilmpngnn . Nf') ] !)27, pL"omosso eolonnel-
lo . asi-nme il c·oma11clo del 13" H.eggiruent-0 co11ti·oac1·t~ e p osC'i,1 , t 1·asfNito in Sarcl<~gm1, orgamizza e eomu,ncla, il Reggi .111po11·0 misto cl'artig'lic~l'ia <folla S::1,1•èlegna. Nel 1931 Yiene ti-nsferit o a Hologw1 a cfo,posizion e cld Co mando di 01·po cl' Armata e quin di <·om c Capo ufficio del Comando ai-Hglieria -tlel Col'pO d' Armatn . Lnseiò i L serv izio attiYo nel 1 !'.>33 mor<!11<lo n Bolop;nu nel 1935.
Patriota. entu:--iasbt. appnssiona1'o ci el scn izio, stndi oso profond o cli matel'ic ~torichc>, <'O lto e attivissimo, l'ecc 111nme rose pubbli<"azioni su riYistc e gior,1rnli qnali « Il Tren tino )) 1 « La Libertà, )l ccl a.l.tl'i ; man('Ò men tre stava rndunarnlo riccht> docnm entazi oni cla 1st 1·virc! n pnbblkaz,ioni c l1e aveva i n wnimo 0
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SCIU'.l".l'OHI DI MA'l'Efm,; AH'i'IGLIJ·:nu:scI-11<:
(185G-1919)
di completìne, e la sua perdita hl grandemenLe sentita. dalla. Storia dell'Artiglieria Italiana alla qna,le egli aveva già dat(I e preparavasi a darle ancora tutto il suo maggiore apporto specialmente in relazione alle guerre, alle battaglie ed alle a,zioni. svoltesi nella i-egione 1.'rentina_ 1° - Sul .saliente Trentino e l a sua funzione nella guerra italo-austriaca. 2° • Conferenze storid1e tenute a Trento, Cagliari ed altr e cittit. 0 ,:
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Il museo trentino del. risorgilllento. (Dollcttiuo legione trentina,
1H24).
4° - L.1 riconquista di Monte Como di Vallii1·sa. (Trentino, 1025). 0° - La sole1me commemorazione ciel 77" annlvel·sario dei volonLn ri caduti a Sclcmo nel l.848. (Bollettino legione trentina, 1925). 0 - Comac1 von Hotzcnclorf. (; ('l 'rentino, J.925)_ 7,, - L' Ai:ma ta <lei Grigio:ui. ('l'rent ino, 1927). 8° - La i:egioue 'l'ridentina e la sn.:i furn,;ione strategiea. (Tr en tino e Brennero, 1931). !P - La r egione 'l'l'irlentina. nell'esordio di un'epopea (i\fanon-a di Castiglione, agoslo 1796) . · (Trentino, 1!-l32). :10° · Una battaglia napoleonica nel Tn,ntino (Ba.ttnglia di Rovereto, setteru!Jrc 170(3). - (Trentino, 1932). 11" - La m:mon-a di avvolgimento di .Bassano (Bonaparte a T r ento, settembr e 17!.>6). • (Trentino, 1H32). 12° - Pergiue sotto i francesi. (Tl Brennero, '.rrento, 1932). J.;?,0 - Sinossi dell<! lc:doni cli Col.t uta militare nella H. Universitlt di Bologna. (Bologna, 1935) .
H.ocCHr Emico. - Nacque a R oma nel 1850 e, <l<>po di essere sta,to al1i.evo della R. A.ccademia milita,re di Torino, nel 1874 fu ITlominato sottotenente del genio e dopo aver superato brillantemente i corsi della Scuola d'applicazione d'artiglieria (~ ge11io fu promosse, tenrnte TH~l J87G e destinato successivamente al l Regg.imento g·e nio e nel 1879 alla Direzione~ del genio ,a i R om·a . P r omosso ca.pit.ano nel 1882, tornò al 1° R eggi· mento e nd 1884 fu addetto a,l Comitato d'artiglieriR e genio ; nel 18St> passò alFUfficio dell' I spettore g0.l.lerale del genio ed in tale periodo frequentò con suc·cesso la Scuola di gnerra, m.1 n ttaccn,to alla &ua A rmµ, no,n optò per il pa-ssaggio nel Corpo di S. l\L Promosso maggiore nel 1894, fu -destina,to al 3° Reggimento g~~nio e nel 1896 passò all'Ispet torato deJie costruzioni del ge11io . 0
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..\RT!GLIERI SCHITTORI
Nel 1898 fu promosso tenente colonnello per merito ecce zionale rimanendo all'Ispettorato delle costruzioni, e, promosso colonnello nel 1902, fu nominato Capo nJftcio all'Ispettorato genera.le del genio. Nel 1906 diventò Direttore del genio . a Roma, e maggiot· generale nel 1908, comandò succ·essivamente il genio territoriale d i Bo1og:n;, nel 1908 e di Roma illel 1909 venend 1) poi nel 1910 nominato Ispettore addetto all'Ispettorato generaie del genio. Fu in J,ibia nel 1911-12 ed in tale anno laseiò il serv.izio attivo; uel 192:J assunse il gr·ado di tenente genera le nella Riserva e morì a Roma nel 1933. Scri.ttore feoonclo di scienz,1 militare; cli stor.ia e di tecnica collabo1·ò a nu Fig. 1383 me1:ose riviste e giornali, e fra. le molte Enrico Rocchi. sue pubblicaziorni ricordiamo <}ui le segnent,i. J.0 - La guerra cìi fortezza - I J a11:ione dell'artiglieria . (Ri\·. d'Art. e Gen., 1894). 20 - L'attacco e la difesa ~lelle coste. (Riv. d'Art. e Gcn., 1896). 3° - A proposito dcll'instailazione delle artiglier ie da difes a in montagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1898) . 4° - Sull'ordinamento dell a difesa costiera. (Riv. cl' Art. e Ge11. 1909). 5° - L'impiego odierno élella fortifi<~azione ed il suo collegamento. (Ri v . d 'Art. e (kn., 1911). 0 - Ii generale F . A. Olivero ed il F·orte dl Bard. (; 7"' - Il piano dell'asSE)(liO d i Casale nel 1095. 8° - La fortificazione del passato e la cont<~mpornnea. ~)o - Le fortificazioni in montngna. 10° - J,e soluzioni dell'odierno problema costi,:ro. J1° - Tattica della guerra d'assedio.
R oGmu Francesco Luigi. - Essendo stato IspeLtore ge nera.le dell' Ar'ma e Goma,n dante cleJla R. Accademia militaré, g1a si. è di lui ripetutamente parlato e pertanto rieorcliamo qui il successi:vo svolgimento delb sua brillante carriera. Nato a, Oa,~liari. nel 1841, allievo della ·Regia, militare- Aceademia cli. Torino, sottotenente di fanteria nel 1859 passò poco ·-
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SCHl'rl'ORI DT MATl.mrn ARTIGLIEmI,;SCEIE
(1856-1919j
dopo in artiglieria e nel 1860 fu promosso luogotenente al 7" Reggimento artiglieria. Frequentata la, Scuola complementare1 venne promosso capitano nel 1862 al 4° Reggimooto e nel 1864 passò al 10° Reg gimento col quale pa,rtecipò alla campa.g na del 1866 comandando una batteria da, ba,t taglia,; partecipò jrnre alla presa di Roma al coman-do di una batteria, del 9° Reggimento e -~i mer.itò una niedaglia, d'argento a,l valor militare. N<~l 1871 paio~<;Ò alla :Oirezio1w d'artiglieria di Verona e, pr-omos,:;o ro.aggiore nel 1875 , tornò al 9° R eggi.mento e quindi alla R. Accademia, mi· litare come Oomandainte della Briga t.t, Allievi e insegnante d'Arte militari:. Promosso tenente colonnello nel J 881. passò al 10° Reggimento da campagna e, colonnello nel 1884, 00.lllandò suc02s sivamente il Oolleg.io militare di. l\Ula · no e nel 1889 il 23 ° Reggimento d'arti.gli<.>ria da campagntt. Promosso mag Fig. 1384 gfor geineràle nel 1893 comandò prim;,.1 L nigi Hogier . l'artiglieri.a da campagna a, Piacenza, e nel 1894 passò a comandare l' Acca,de mia miltiar,e ,d i T-o rino per diventa.re poi nel 1896 I spettore dell'artiglieria d.a campa,g111a. Promosso tenente generale nel 1898, passò a,l Comando tlella Divisione mili.tare di On,gfoLri, nel 1902 fu Ispettore ge · nerale dell'artiglier.ia, nel 190G andò a coma.ndare l'XI C. A. e lasctò poi il servizi-o attiv-o nel 1908. Ri.chia.mato nel 1915, assunse il comando del Corpo -d 'Armata territoriale di •rorino morendo poi ,ivi nel 1916. Ohi. ebbe la, fortuna -di esser€ alle dipendenze <lel Rogier.' ricorda la di lui. austera severi.tà, accompa,gnata però sempre da paterna compre111~ione : uomo clell' antfoa maniera, aborriva il « press'a poco>> e poichè aveva tutte le non comuni qnaU~à dell'educa,tore, così si spiega come ripetutamente egli sia stato chiamato in Istituti militari e sovratutto alla, R. Accademia militare di Torino alla quale egli era attaccatissimo e volle 192
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.rnTIGLlEf(l SCtllTTOHI
conservare tutte quelle tradizioni. che di quel nostro glorioso Istituto sabaudo sono retaggio geloso, prezi.oso ed in viditLt.o. 1° - La R. Accademia militare di Torino (Nole storiche). - Torino, Van delctli, 1895). 2° - La R. .Accademia militare d i 'l'orino - Iconogrnfi a <li genei-ali che furono allievi dell'Accademia dal 1816 al 1870. (Torino, G. B. ParaYia, 1900).
RoGJ:\TJD'rl'A
li'rancesco Benedetto. -
~acque
a
P arigi nel
1839 da famiglia oriunda di Reggio Calabria, emi.grata in
Francia. pel' ragioni politiche, e compì reg,olarm{>mtc tutti i suoi studi all' « Ecole Centrale » di Parjgi. Nel 1850 venne in Italia e si arruolò nella Divisione Toscana comallldata dal Principe Gerola,mo Bonaparte; passò poi nell'Esercito della Lega militare dell'Italia centrale comandata dal generale Ga,ribaldi S.i arruolò quindi volont al'io nella seconda spedizione di Sicilia partita 01el giugno 1860 agli ordini del maggiore Corte, 1! · partecipò all a campagna di. Garibaldi in Sicilia e nell'Italia meri<lionale. Sciolto l'esercito garibaldino, nel 1861 entrò alla Scuola, com' • I plementare d'artiglieria e genio essendo stato nominato sottotenente d'artiglieria nell'esercito r egola,re, e percorse quindi in seguito la carriera militar~ fin o al grado di capitano : come sottotenente, nel 1861 fu a sseg,n ato al 4° Reggimento artiglieria a P iacenza, ove rimase anche d-0po essere stato promosso luogotenente nel 1862 e in seguito passò al 7° Reggim0.nto a1·t:igl.icria a Pisa rimanendovi 1ìno all a promozione Fig. 1a&; a capitano nel 1868, venend o qui.indi a Frane. Bene<l. Rognetta. ta,l e ·d ata tra,sferito alla Fonderia di Tor ino. La~ciò il servizio attivo nel 1870 .e, successivamente fu nominato maggiore nel 1875, poi nel 1881 tenente colom1ello della Mi1izia territoriale e infine colonnello nella Riserva poco prima della, sua, morte avvenuta in Rom.a nel J912.
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SCil!TTORI DI i\L-\'l'tmIE AR'l'IGLTERLDSCHE
(1856-1919)
Nel 1870 pubblicò il Manuale d'artiglieria, pr·ima opera di tal genere in Italia, e della qua.le ci siamo serviti nello svolg.i.meinto di questa · Storia. Lascia.to il servizio attivo, continuò a<l occuparsi co.n riconosciuta competenr,a di questioni di artiglieria, disimpegnando varie missioni affidategli da,l Regio Governo . ·Si occupò in modo speciale della corazza.tura delle navi, della penetrazione dei proietti nelle corazze, dei. cannoni da, campagna ·e pes:mti campali. Fn il primo Direttore generale delle Acdaierie di Terni dove v<~1me impiantata la prima Pabhrica d.i corazze in Italia, l '-' • }lanuale eia earnpagna ad uso degli ufficiali di artiglieria. (Torinn,
S.T.B.T., 1870). 2<> · Canuoni cer chiati.
3° · Cenno sull'impiego dell'artiglieria campale unitamente alle altre arroi in seguito all'adozione d elle armi a tiro rapido. (Torino, S.U.T., 1870).
Ron·r Lncif:mo. - N;:i.to nel 1869 a :Pisa e, superati i corsi della n.. Accademia militare di ·T,ori.no, fu nominato sottotenente d'at·[iglieria nel 18!)1 e dopo compiuti brillantemente i corsi della, Scuob ch~pplicazione d'artiglieria e geuio fn promosso teneHt,<~ nel 1894 ·e destinato all'artiglim~i.a da monta,g,na, passando nel lHOO a.I 22° R,eggimento drt ca,mpa,gna e venendo poi nel lHOl ·Comandato a.Ila Scuola cl'applicazi01ne com<'l .insegna,nte di Meccanica, ove rimase tino al rnos anche dopo la promozione a scelta a capitano oi:te,n uta nel 1905. Kel 1909 pa,s sò all' J\ rsena1e di costruzione di N i1poli e nel J mo venne trasferito nel Ruolo tecnico. Maggiore nel 1915 e tenente <>olonnello nel 1916, fu promosso colonne1lo nel J.917 e rimrunendo semp1•.e Djrettore clell' ArBenale di costrmdone di. N,a polt par· tedpò alla grandt~ gnerra negli. anni 1915 e 1916. Lasciò il servizio attivo nel 1928 passando poi lllella Riserva nel 1931. 1° · i\:[eecanica applicata (Parte Il) Macchine moti:ici. (Litografato, Ti· pogra.fia Paris, Torino, 1904). 2<> • }Ieccanica a pplicata (Parte I) Cinematica applicata alle maccbin~. (Litografato, Tip. Paris, Torino, 1904). 3° · ~ ozioni di rèsìstenzn del materiali. ('l'i11. Streglio, 'l'orino, 1005·, . 4° · Meccnnicn applicata (Parte J) Nozione di idraulica . (Litografato. T ip. Paris. Torino, JOOG).
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AR'J:IGL!ERI SCR!'l'T0 IU
5" - Mecct1nica applicata (Parte I) Teoria dinamica delle macchiu~. (Lltog1:afato, 'l'ip. Paris, Torino, 1006).
Guido . - Nato a, Si.c na 01el 1876, dopo aver t::eguito gli stu<li classici a. Firenze ,e d a, Roma ed aver superato i corsi del Collegio militare di R,oma dal 1889 al 1893 e della Acca.demia militare di Torino dal J893 al 1896 fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 189G; (!. frequentata la, Scuola, d 'applicazione di .artiglieria, e· genio, venne promosso te neillte nel 1898 e assegna.to a,11a, 3" Bri ga,ta da costa,, per pa,ssare poi nel 190tl al l° H.cggiJ.nento artiglier.ia da ca.mpagrn.1, e nel 1905 al 13° da campagna. Prn · mosso capitano nel 1910, passò al 3? R<~ggimento da, fortezza (costa e fortez1.a) : nel 1911 fu trasferito a,1 4- R.eggì!n.c-•uto d,1 campagna,, cornan cla,to aì Labonitorio <li prcei.sionc e addetto a,l la « Rivis ta cl'Artiglieria, e Genio )), pr{'\SFig. 1386 i,;o la <rualc prestò poi ancora, servizio Guido Romanelli. nel 1913 rientrando dallf:L g uerra di Lihfa e rimarn,ndovi :fino all',ottobre 1914 comr; addetto alla Ser,ione staccata d'artiglieria al La,boratorio stesso. Parti.to colla · prima spedizione, prese parte alla, guerra italo-turca rnel J9Jl-12, prima come addetto all'Intendenza a Tripoli, e dal novembre 1911 come Comandante di una battel'ia da 87 B. ne11',oasi di Gurgi. N<~ll'ottobrc 1914 passò al 33° Reggimento da campagna, di nuova, formazione e dal dicembre 1914 al settembre 1915 ven111e coman{la,to ane R.. Truppe Coloniali all'Asmara. Rientrato al 33° Heggi.m,e11to sul fronte del Cadore nel 1915, fu c om.a nelat o al 7° Reggimento da, fortezza in Alessandria, pe1· la costituzione di una nuova batteria da 152, e, promosso nrn.ggiorc nel gennaio 1916 al 10" Reggimento da fortezza 1 (assec1io), assunse il comando di u n gruppo di batterie di mortai ,da, 210, col quale nel maggio 1916 tornò al fronte ROMANELLI
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~CIUTTOHJ DI MATERIE AH'l'IGLIEnESCHM
(1856-1919)
nel settore Pasubio - Valle Posina. Dal dkembre 1916 all'aprile 1917 {lircsse a Valdagno un corso di allievi ufficia.li quindi ·dal maggio al settembre 1917 coma,ndò più gruppi di artigHerie pesanti in Vallarsa e Val Lngar.ina venendo intanto promosso tenente colonnello. Nell'ottobre 1917 fu mandato alla Spezia per costituire un nuovo gruppo di batterie pesanti e nel IDM'zo 1918 rientrò in zona di guerra ·a l conmndo d i un gruppo di quattro batterie di obici da 210 partecipando poi alle batta.glie del Piave e di Vittorio V<~neto. Dopo l'arrni.stizio, venne trasferito col suo Gruppo iin Sicilia, nc>l 1919 fu addetto ·a lla Commissione Ital.ia.na d'armistizio a, Vienli.a e quindi tra sf.erito al 3° Reggimento da fort<'zza; nel 1920 fo conrn;nclato aUa Commissione ripa.razioni in Germania, nel rn21 mandato in missione negli. Stati Un.i ti cl' America. Dal 1922 al 1924 destinato al 3° artiglieria da for-tezza in 0S{)ppo., nel 1924 man . <lato in missione in Egitto ed in Grecia, nel 192G passato al 5° Reggi.mento a,rtiglicria p(~sante. n el ln27 incaricato della, Direzione d'artiglieria a l\fo-ssinH, finchù nel maggio .1929 lasciò il servizio attivo pa,s sand·o a,lla Riserva e venendo promosso colonnello. Nel 1928 venne· assunto , in .servizio al Ministero degli. Est~ri (' fu destinato -a Barcellona 0ome Con.sole gem~rale rimanendovi :6no al 1933, anno in cui venne chiamato rd l\fi. nistero ·d egli E.steri e preposto th Capo della Direzione generale affari generali e corrispon<le.nza (cifra) . Nel 1935 fu promosso Inviato straordinario e Ministro Plenipotenziario rimanern1o quindi poi in servir..io al l\H:ni.stero. degli :Esteri :fino al luglio 1936. Fiin dai primi anni della sua carriera militare egli clediec), le sue licenze a compier·e numerosi e lunghi viaggi. all'Estero e, aveinclo 11na particolare pre{lisposi.zione per le lingue stranforc, nel 1905 frequentò la Hochsc.hnle di D1.·esda, nel 1906-07 fu mandato in missiorne a Berlino e nel 1913, laureatMi irt scienze politiche e colonia.li, fn inviato poi in mis$fone a Lon dra.. Questi suoi precedenti spiegano la speciale e cluplic~ carriera da luJ percorsa, le sue specifiche competenrR ccl i.i modo lod<~vole col quale egli 11ssolse i molteplici incarichi eh<' gli vennero affidati.
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ARTI0L1EIU SCHlT'.fORI
An<;hc dopo ..wer lasci.:Lto il servizio al Mini ste1·0 degli E steri, nel 1936 venne l!lu,ndato h1 mi.ssionc Lemporanea a BudapesL, nel 1937 fu nomi nato Corumissario generale per la E. posi'l.ionc internazionale u. San l'aolo del Hrasil<>, (~ dal l 037 venne nominato Presidente della, Bt1;nca Ungaro -ltalian.:1 n Budapei,.t. Ufficiale colto e studioso, egli. scrisse noternli ,trticoli su vari giornali e r.iviste ihdia.ne ccl estel'e sovratutLo su argomenti di on.rattere militare riguardnnli l'l:Jsercito 11 osll'o e quelli di Yarie razioni dell'Est.ero. 1<> - Il vallo di Adl'iano. (Riv. d 'Ar t . e Gen., Rouia, JUJ:!) . 2<> - Manualetto di matel'iali cl'artiglieria. (Trevcs, i\Iil.ino, 101S).
3° - L'Esercito russo dei soviet. (Italia milìt., Iloma, 1927). 4° - Sulle orme del passato e sulle vie dell'avvenire. (Soc. Edit. (l'.\rte Illustrata, Roma-Milano, 1927). 5° - La voce « Ku n Bela». (F.ncyclo1n1cdia Britannica).
G1·egori o. - Nacque a Solofrn. (Napoli) nel 1859 e fu allievo della B. Scuola di 1VIariffla. dal 1874, uscen done guardiama,rima nel 1880. Promosso sott9tcnente di vascello nel 1882 imba,rcò sulla nave cc Oaracci olo >> e negli mmi 1882 e 1883 fu in mission e a Santiago del Chili, a Guaiaquil ed a Bklney mentre poi dal L.}~G al 189G imbarcò scccessivamente sn1le navi cc Palestro >>, « Ru.gge1:o cli Lauria, >> còman,bnclo infine la, torp ooiniera cc 91 S. J). ~Te) 1887 fu p1·omosso tenente di vascello <: nel 1888 fu destinato presso Ja Dir czi.one di artiglieri a ~ torpedini. del 1° Di pa1·Limento mal'ittimo e nel 1897 fn promosso capitano ,di corvcLt:~ imbarcando poi da I I808 a I 1900 sulle naYi « R uggero ùi Laurùt » e «Tripoli ». Nel 190] raggiun$! il grn.d·o di ca,pitan10 di fregata, e <lal 1901 11 l 1905 imbarcò s nJ.la. e< Garibaldi >> e quindi come 0omanda,nte sulla « Dogali >) compiendo la ben nota e famosa campagna in America centrale, dopo che dal marzo l!J03 al genna,io 1904. a.vcva, coperto la car.ica di vice Direttore artiglierie cd armamenti del 2° Di. pa1·timento nutrittimo. P1·omosso capitano cli vascello nel 1905, fu in missione a Filadelfia ed a Londra, poscia venne dest inato al MinistcJ"o (folla T\farinn e dnl Hl05 al 1!}11 imbarcò C"ome comwndantc sulla cc Benedetto Brin >) e .snlla « Sardegna ». La RONCA
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:-; CJUT'J.'ORI OI :.\lATJ:UI G AUTIG.T,!EHESCHE
(1856-J.()19)
p1·ornozione a contrammiraglio gli giunse mentre veniva stroncato dalla morte avven uta in Napoli nel 1911. Gregorio Honca fu i]l(Jiscutibilmente un gra,n de artigliere: cbl p unto d.i vista storico, la sua opera ,artiglier esca, può esser.e suddivisa in due parti nettamente distinte: la prima di carattere (~minentcmente scientifico, e la seconda di natura prettamente tecnico -navale organizzativa. ~font.re la prima, pur feconda di pratic.i risultati, non ebbe vasta ec.o nel nwndo scientifico, la seconda può essere cor1.siderata come la, grnnde riforma dei sistemi d'impiego e di tiro ,elcl"l'artiglieria na,vale, riforma che fece scuola in Ita.lia ed anche all'Estero, rimanendo a fondamento di og1ni moderna teoria del tir-0 '"H1YtLle. L'opera, scientifica compr<;Se esscnzi<1lmente l'elabora:Zione di un nuovo metodo dj Balistic:-1 esterna conosciuto ancor oggi sotto il ,n ome di cc :Metodo Roinca-Bassan.i )), n cui pregio è la praticità di calcolo delle traiettorie, tantochè sino all'adozione dei moderni « i\:f,e todi per archi )), nel calcolo <l.elle traiettorie al Ba,lipedio di Viareggio H JJ'ig. 1387 « Metodo Ronca.-Bassa,n i )) venne sostiGregorio Ronca. tuito al classico t( Metodo Siacci )). La jncontestabile prntir;ità di tale « Metocfo Ronca-BasstLni )), se pur· non sempr,e conseguita col maggior rigore a,na,litioo, ne facilitò l'impiego, e pertanto ò viva ancora l'eco dell'int.{~l'essimte e sereno dibattito seguìto sulle riviste militari del tempo tra il Ronca ed .il Siacci. L'opera tecnico -navale organiz~mtiva dd Ronca nel campo delle artigliel'ie e del tiro navale comprencle principa,l mente l'istituzione dd classico metodo di tiro navale « migliorato n, salva)). A.ll'i.nizio di questo secolo, le conseguenr,e derivanti nel cr11npo tattico dalla reaJi7,7,azione cli navi sempre più veloci e dagli effottì <lelle nuove armi rigate. a lunga gittata imponeva;no adeguate riforme: si 1•,endeva pertarnto necessar.ia la · mente geniale ·di chi, dalla sintesi dei. nùovi probl(~mi emer· -
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ARTIGLIERI SCRITTORI
genti, sapesse escogitare le provvi<lenze per risolverli e quindi ne realizzasse le nuove met,odiche. La Marina italiana nella vivida intelligenza del Ronca: trovò la, guida, sicura, per organizzare l'instaHazio1rn delle arti· glierie di bordo ed il tiro delle nostre navi di -al1ora, costruite alla..Scuola d i Bcmecl<~tto Bria1, j cni piani dov-ettero grnclual · mente trasformarsi, evolvendo verso il classico tipo dell'ingegmere navaJe Vittorio Emanuele Cuniberti, in virtù di taìi nuovi metodi e in conseguenza dei risultati emersi dalla guerr,L russo-giapponese. Sor8e così la nave corazzata mo:nocalibra ehc'l g1i. i,nglesi dissero « Dreadnonght )) e si affrettarono a CO· struirla prima di noi, nel 1906. L'nttaee:unento per la Marina, la passione per la sua ope ra, la genialità delle sue ,i dee novatrici, ed infine la m{~raviglioSlL tenacia colla quale il R onca perseguì le ..mete del suo ingegmo, lo colloeano fr,l gli ufficiali più distinti della, nostra l\:fari!Ila da guerra,. Dalla, ClLttedra di ba,listica, alla, R . Accademia navale di Livorno, élai. posti direttivi al Ministero della Marina, da quelli di comando da lui esercitati emersero in ,o gni su o atto l'el<watczza dBl s110 spidto, la profond ità ,del suo sapere, la. tenacia dei suoi propositi, la chiara, e lungimirante visione dei compiti assegnati alle nostre forze sul mare. La sua opera, sagace di Comandante ~i esplicò sovra,tutto nel Gomando dell:1, « Sarclegna >>, prima nav~-scnoJa. ·d i tiro, mentre poi diede prova luminosa, delle sue qualità di esploratore nei mari lontani nell' importainte crociera compiuta ai suoi ordini dal « Dogali )), dalle A ntillc alla, Guiana e snl Rio delle Amazzoni. Nel 1893 egli. ebbe un Encomio per l'invenzione di un proiettore ma11ovrabile a c1istm1za; nel 1899 gli fu, conferita mm mecl aglia <l'oro per l' a haco dei tiri e per il suo Trattato di bali.stica raz.ionale; nel 1910 venne creato Oa;valiere del Reale Ordine civile cli. Savoia e dopo la sua morte, il Balipedio di Viareggio venne intitolato al nome di Gregorio R,onctL. 1° - Contributo a lla solu?:ionù ra?:ionale del pt'oblema balistico (in c0Ilabon1zione col prof. Bassaui). - (Riv. Mar., Roma, 1895). 2° . Sulla soluzione. clel problema balistico. (Riv. ~far., Roma, 1895).
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S CHl'l"!'OIU DI llIATIDRlEJ AH'!'lQ LiffiIW:SCBJ::
(1856-191!))
a0 - Sulla :soluzione del pr oblewtì balistico - Esempi e T,1,·olc balistiche (in collaborazione col prof. llassani). - (ltiv. Mar., Uowa, 1895) . 4° - Sopm un contributo alla soluzione raz ionale del problema balistico (in collaborazione col prof. Bassani). - (Riv. d'Art . e Gen., Homa, 1896 . Rh·. Ma r., Roma, 189i) . ti• · Note sul tiro - Abbacl.ii d el Liro. (RiY. :\Car., Roma, 1899) . 0° · Note sul Uro u:tv ,1 le - Regole di tiro. (ltlv. :'\far., Howa, 1000). 7° - Forwulc cli perforazione. (La Corrispond enza, 1800). · 8° - Deterwioazione delle dista n:r,e col sussidio della c:a1ta. (La Corrispondenz a, 1899). 0° - Enore battu to e 7,0 11a hattu w. (La Co rris1Joncl enza, 1900). 10° • l:'robubllità prnliche di colpiru .oel tiro delle navi. (L:1. Corrispondenza, 1900). J l0 • Nor me e !'('gole p1·nlicbe d i ti r o tra n,wi. (f~a Corri spondenza, 1900). 12° - Prohallililù prati<:he di colpi re nel tiro ù i fu<'i leria. (Ln Corrispo11denzn, 1901). rn° - Abbnchi d ella balistica. (La Corrispomleuza). 1-1° • i-ezìoni dj balistica esterna. 1Sino!";;i litog1·. , R . .1<:Ctltl. Nav., Livorno). )(io - Lezioni di balistic:i intema. (id. id.). JU0 - Lezioni s ul tiro delk armi dn 'fuoco . {ìtl . id.). !7° - Telcw ulri R on<:a a lettura co11tinu:1. (id. id.). 18° - Proiettore Ron<',l mn noH abilc a distanza ed a ltri appnreccl.ii R onca. (Litogr. a cma ciel Min istero dell a Marina). Hl<> - Trntt11 to cli balistica esterna (!11 collabor:1zioue col prof. Bnss:rniJ. (E<L. R. Giusti, Livorno, 1001). 2Qo • .Manuale di tiro <:on un' append ice del prof. Pe.sc- i ><nlla monografia. (F.d. H. Giusti, Lhorno, 1901) . 210 . ì\:fa nualc di balisticn esternn . (Ed . n. Oinsri, Li\·or no. HIOl). :120 - Tstrnzioni sul pnnLnmento e tiro (P unlam cnto e tJi·o, Vol. I e Il) . (Ed. R. Giusti, T,i\·orno, H)Ol-1903). ROSATI Enrico. ~ Sottotenente d',~utiglicria. nel 1874 fn a.sscg,na:to al 14° R eggimento artiglieria e c.oma,nc1nto a frequentare la Scuola- d'applicazione d'artiglieria e geni.o. Tenente nel 1876 fu trasferit o al 12° R eggimento a1·t igliel"ia, per poi passare al 7° da campagna nel 1879; nel 1880 ve1rnc comandato alla, Scuola, cl'npplicazi,o,ne d'artiglieria. e genio. 10 - Alcu ne consid erazi oni sulle batterie d a montap:na . (Hi ,·. iiil. I1nl..
1878).
RossET Gi_useppe. - Di q nesto illustre arUgU.erie, soldato valoroso e tecnico ini-igne, fu già ripctntamcnte parlato. Ci -
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Alffl(; LH:ln
:<CIHTTORI
limite1·eruo quindi qui a dare sinteticamente n otizia della sua carriera. :Nacque a S. Giovanni t1i iforiana nel 1827 e, nomi· na,t o· sottotenente d'artiglierfa. nel 1847, F,uino dopo promosso luogotenente, prese pa.r te alla. battagli.a <li No,ara meritando una medaglia d'a.1·gento al valor militare e ven ne riuiudi clest.i. nato al Reggimento operai . Capitano nel 1856 anelò a prestare servhio alla Fondel'ia cli Tormo, e n el -, con tempo fu insegnante apprezr,at o (li E lementi d'a,r tiglieria nella R . militare Accademia cli Tol'ino nel biennio l SGS-5~. Promosso maggiore nel 1860, gli fu affi.I data la Dfrezione della l<'onderia di. Totino che ·tenne allo1·chè fu promosso tenente colonnello n el 1SG2 ccl anche poi da. colonnello dopo n 1~6G. Pf!r le sue alte be11crnerern~e accp1i state nel campo delle costruzioni artigliercsche fn decorato Llella Croc·e di ca· valiere del!' 0. M.S .. Prom osso ma,ggio1· Fig. 1388 gener ale nel 1875, ve1me C'Om.andalo al Giuseppe Rossct. Comitato d'rLrtiglieria e genio, nel 187G fu n ominato membl'·O dl:'ettiv,o clel Co mita to i:>Lesso e poco dopo fu chiamato all'.importantissimo p osto di Di.rettre genera.le di a,r t igU.erfa e genio al ìVCi01ister 0 della Guerra. Nel 1882 pfH38Ò nella R iserva moren do poi a, S. AJ bruno n el 1906.
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10 - Della J)Otemm della navi corazzate e delle bocclle da f uoco in rc1::izionc all'attacco e difesa delle coste. ('.rorino, Favale, 1872). 20 - Es perienze meccaniche sulla r esistenza t1ci principali metalli da bocche da fuoco. (Torino, Stamp. Unione 'l'ip. Edlt., 1874). 30 - Il cannone da 90 tonn. dn costa e marina. (Gtorn. d'Art. e Geu ..
1876). 4° - R elazione d egli stncli e eSJ)er ilucnti fatti intorno nl cannone da
cm. 32 G.R.C. (Ilct.) . - (Giorn. <l'Art. e Gen., 1877). R OSSW1"l'I Gaetano. - - Nato a,cl 0 1·vieto (Terni.) nel J 858 fn allievo della R. Acca.<Jemia militare e, nominato sottotenente d'a1·tiglfol'ia nel 1879, venne assegmato all'l1° Reggìmento artiglier.ia e comandato a seguire i corsi. della Scuola d'appli ·
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SCltl't'l'OftI DI M ATERII-: AUTlGLll.WESCB I-:
(1856 -1919)
0a7,i.one d'artiglieria ·e genio . P1·omosso t<~nente nel 1881, passò al 4° Reggimento artiglieria da campagna ma, rimabe per qualche tempo comandato al l ~b da fortez7,a,, nel 1885 pa,ssò al Oomando tenitoriale d'H,rtiglieria in Verona e ne1 1887 ritornù al 14° Reggimento. Promosso -c apitano nel 1888, fu trasfertf:1J al 2G" Reggimento d,a fortezza e nel 1891 passò a prestare servizio nll' Ispett,ora,to delle esperienz.e d'artiglieria, nel 1S9i5 all'll" Brigata da costa, nel 1896 tornò alla predet ta 11"' Brigata, da costa dopo di aver partecipato alla campf1gna d'Africa del 18~15-9G, e nel 1897 passò all' I spettm,1to d'artiglieria da costa e fortezza. Promosso maggiore nel 1902, fu assegnato a l 3" Reggimento da, f.ortezz.a, rnel 1904 al Coma,ndo delFartiglieria cfa costa e fori,e7,7,a. in R•oma e ,n el J.90G tornò a l 3° Reggimento -da fortezza . Promosso tenente colonnello nel H)09 e destinato al 3" Reggi mento dn. costa, nel 1910 passò al 4" R<~ggimento d a fortezza (costa) e quindi nel 1912 fu mandato alla Di.rezione d'artiglieria ,cli Taranto r imanendovi anche dopo la pr-omo½ione a colon nello ueJ :un:s. · Prese parte alla grande g uerrq, negli anni 1915-16 e 1918, e, promosso maggior generale nel · 1916, comandò l' artigli,erja dell'oc-e upazione ava,rn~ata alla frontiera nord. Lasciò il servizio attivo tneJ 1920, nel 1928 assunse il grado di generah'. di Divisione e pa.ssò poi nella R iserva nel 1928. 0
10 - P rogetto di quad rante a livello per il puntamento d elle ar tiglierie d' assedio. (Riv. d'Art. e Gcn., 1898) . 2° - Impiego del cannocchiale d'assedio piccolo nelle operazioni iniziali di puntamento indiretto. (Ri v. d 'Art. e Gen. , 190?.) .
ROSSI Alfredo. Nacq ue nel 1871 a 'l'erni e, <lopo avel' :seguìto i corsi dd la R Accademia 1nilitarc di T-orino, fu nominato sottotenente d':1rtiglieria nel 1890 e comandato a. frequenta.re la, Scuola d'applica,zione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1892, venne a sseg,na,to a ll'artiglieria, da montagna prestando poi successivamente servir,i.o ai Reggimenti d'arti.glieria 27° da campagna, n el 1894 al 1° da ca,m pagna, nel 1897 al l.4° e fìrnalmente all'Accademia mili.tare di Torino com.e insegnante agg:iunto di Stol'ia e cl' A1'te militare~
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ARTIGLIU:nI SCRITTORI
dal 1901 al lf.104. Promosso capitano nel 1,904, fu nuovamente desti11ato all'iLrtigìieria ,da montagna, nel 1912 fu trasferito al 3° Reggimento da fortezza e costa e nel 1915 venne promosso maggiore e prese q uindi · p arte come Comandante di gruppo alla grande guerra- venendo p romosso tenente colonnello nel 1916 e raggiungendo po.i nel 1917 il grado di. colonnello. Dop•> la guena, lasciò il servizio attivo e nel J.933 fn nominato geinerule di Bri.gata 11 ella Riserva . 1° · .M:anual<' di ciali <li eompklllento. 2° - Manuale <li :-l" - Manuale di
tallica e ser,·izio in guerra ad uso clegli àllievi (Hourn, Vogtwrn, 1912). org,rn1ca militare. (Rourn, Voghern , 1912). topogrnfiu . (R omn, Vogber11, 1912).
um-
Rossi Arrigo . - Nato n el 1847, fu allievo tlell a R Acca, demi:t mìlit::n·<· cli. Torino e, nom inato sottotenente d'artiglieria nel 1{ GG, fn romanda lo a frequentare la Scuola d 'applicazion~ d 'artiglicr.ia, <~ genio. Promosso luogotenente nel 18G!), fu asseglllato al 6<> Jkggimen to arti.glicria '(cnmpa:gna ), e, promosso poi capitano nel L 77, prestò sei-vizio all:t Direzione d'artiglieria di. V<:!rona, e q11i11cli nel 1879 passò nl 10° Reggimento artig1i eri,.i. e n el J883 al 8° Reggime111to artiglieria da campa,g na. Promosso maggiore nel 1 °SS fu n novamentc trasferito al 10° Reggimento da campagna quind i nrl ]890 tornò al 3° R eggimento e nel 1894 passò a,l 23° R eggimento da, campagna r.imam cndovi òn, tenente colonn ello nel 1895 e fino al 1900. I n tale anno ragp;iuse il grado di colonnello e fu destin ato come Direttore cl'artigliel'i a n, Tori no per comandare poscin, surces!'.ivame ntc il 3° Reggimento d'ni'tiglierin, da fortezza nel 1902 e -dal J!l04 il 2° Reggimento ar tiglieria da campagna. La sdò poi H $ervizi o n ttivo nel 1906. 10 - Rcuola cli tiro <lrl il0 Regi:iwento :ntiglieria cln for tzzn. (Ri\·. di Art. e Cen .. 1903).
:N"ato a Rourges (Ravoia.) nel 18~2. H OR8I C'ek:--tino. dopo essere stato allie,·o ,lella R. mili lare Accademia di Toria10 fu nomina.to sottotc11cntc nel 1851 e, promosso luogoten en te d 'artigii<:!ri a nel J.S52, frc<)_11 c n tò i corsi della Scuol u. complemen tare Yen<>nclo qnio1cli assegnato alla l" Compagni.a da pi.az-
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SCH!'.'l'TOHI DI MA'l'Imrm Art'l'JGLirnRESCHE
(l85U-19Ul)
za, diven uta poi nel 1855 Reggimento da pia:;,,z,a . Nd 1856 passò al Reggimento da campagna e quindi al Reggimento operai. Prese parte alla c-a mpagna, di. Crimea ed a quella del 1859 meritandosi la Croce cli cavaliere dell'O .òLS .. P romosso capitai.no nel 1859, fu addeLto al Comitato d'artiglieria, e, pro mosso poi maggiore nel 1862 fu nominato anche Direttore del Laboratorio cli precisione, posto che tenne fino al 1866. Nella, ca.mpa,gna di g1,rnrra d i tale anno, per l a sa,gada, ed il valore ·dimostrati nella ricognizione di Borgoforte ebbe la Croce di ufTiciale dell'O.i\1.S .. Venne quindi corna,ndato alla Direzione d'artiglieria, di Genova nel 1SG7 ed a quella cli Torino nel 1871, e fu in tale epoca che i.l Rossi, collaborando col colonnello Emilio :iYiattei, stndiò e clefi1nì il ·nuovo materiale da 7 da campagna da sosti· tuirsi al {:annone da 9 B.R. P romosso te111cnte colonnello nel 1872, passò 11<~1 Corpo di S . 1':L e fu comandato a,l Gom11ndo del Corpo. Raggiunse il grado di coloninello nel 1875 e, ripassato in fanteria, ebbe il comando del 43° Reggimento di linea. Ritornato in Stato Maggior·e, dal 187G al 1877 fu Oomainclante in 2t della R . Accademia militare e poscia nd 1880 andò Capo di S. M. al I C. A. ed in appresso fu nostr,o A<lcletto militari:-' a P ari.gi. .Amcorn come colonnello ebbe l'incarico del Comando della Brigata, cc F,errat·a. >) che ma,ntenne anche dopo la promozione a maggio1.· gene1·ale comeg-r1ita nel 1882. K<~l 188G passò al Comitato di fanteria e ctLvalleria, !~ quindi dopo poco temvo al Comando del Presidio clella Sper,ia; nel 1887 ·fu promosso tenente genera.le e comamdò successivamente le Divisioni militari di Genova e di Ravenna, morendr p,oi iin quest' ultima città nel 1888. :L0 - Gìn:a gli effetti <lel bombardmnento per le pì:izze e per le pope !azioni. (Homa, Riv. cl' Art. e Gen., 188G). 2° - Alcune considernzioni sun·orclinam<into dell'artiglieria da montagnn. (Rlv. d'Art. e Gen., 1885). 3° - Cons idera:r,ioni sull'ordimunento d ell'artiglieria. (Riv. d'Art. e Genio, 1886). 4° - Alcu ne idee sulla dit'esn cli locnlità s peci:ili costiere contro nttacc-hi dal mare. (Riv. 'd'Art. e Gen ., 1SSG) .
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AllTIGLlERl SCIU'l"l'Olll
IWTO~DI P1·anccsco. - Nato rnel 1 '38, venne nolllinato sot· totencnte nel 1859 e, promosso luogotenente d 'artiglieria nel 1860, fu assegna to al Z.' Reggimento artiglieria eia pi.1zza. Uapitirno nel 18G2, fu collocato a disposizione del Direttore territoriale cl'a1·tigli.ei-ia in N apoli, per poi passare successi varuente nel 18G5 al 9° Reggimento a rtiglieria da ca mpagna, nel 1868 al 10° Reggimento òa campagna, nel l STl al 1° Reggimento, o quindi poi. neJ 1872 lLl Comitato d'arliglicria e genio Yenenclo poscia nel 1874 comandato alla S cuola d'upplicazione d'artiglieria e genio oYe r.ima:,<' fino alla promozio11e a maggiox-e nel 1877: in tale ann0 ritornò al 9° Reggimen to artiglieria {~ nel 1880 fu destinato quale insegnante aUa Scuola di guena rimanendovi a'11.Che dopo il 1 82 i,n cui fil promosso ten ente colonnello . Nel 1884 l'u chiamato al Mi.ni::;toro .come Capo divisione e nel L..,86 andò a comandare il Collegio militare di Na,poli l'imanc11clovi anche dopo la promozione a, colonnello conseg nil:a nel 1SS7. 1° - 11 tiro dell'artiglieria da campagn:1 e d'assedio. (Rh•. Mii. Ital., 1882).
l)'Jg, 1?.90
Fig. Ji38!) l!'rnnces<'o n otondi.
Giuseppe R overe.
ROVEHl!l Giuseppe. Nato nel 1847, fu nominato sottotenente d'a.rtiglieria nel 1865 e comandato a,lJa Scuola d 'applicazione d'artiglieria e genio venne promosso luogotenente nei
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2!>!).! -
SC Hl'l''l'OHI 01 .l\IATJ..;HlE ARTIGLIEHESCHl:l
(185ti-1919)
J8u8 pl'·e stanclo successiva,meute servizio nei R eggimenti 8·) pinzzlL e 9° da cmnpag,na dal 1872. l'romos ·o capita110 nel 187:i, fu t.rasferilo al P olverifLcio ùi Fossano ed in seguito, nel 1879 al Comando d'artiglieria cli Piaccmm e nel 1S88 a,l l 'An,<male cli costruzione cli Torino. l\faggiotc nel 1887, passò al Laboratorio di predsione di 'l'ol'iruo e uel 18, 8 Lornò a,11' .Ar:;;;enale ·d'i. costruzione <li ~l'orino, nel 1890 andò al P·olverificio di Scafati e nel 1891 passò al 29° Reggimento da fortezza. Promosso tenoot.e colonnello n el 1894 fu destinato al 27° Reggimento <la fortezza per passare poi. nel 1885 al Comando locale d' artiglieria di Roma e Hel 1 97 come Ditet.tor<.> dell'Ufficio Ammi.n istrazi.one della Brigata d'a r tiglie1fa da foi-tezza i-imanen c.lovi allorchè nel 1898 raggiunse il grad,o l1i colonucllo. Pa~sò n ella. Riserva nel 1Sf.l9 . 1° - Basto speciale ad ann·atura elastica destinato al trasporto a soma <lei materiali per mitragliere Nordenielt . (Riv. d'Art. e Gen., 1S86). 2° - Oìrca gli orclinamcntì mìlitarì 1n r elazione col progresso civile e coll'armamento. (Riv . d'Art. e Gen., 1888) .
::ifato nel 1858, dopo aver frequentato i corsi élella R. Accademia militar e di 'l'orino fu nominato sottotenente d'artiglieda nel 187 ', as1:;egnato al 1~" R eggi.IDcnto arLi.glie1·ia, e c-omandato a freq ueu tate i coi-si. d ella Scuola d i applicazione, supemli i qu ali venne promosiso tenente nel ·1s79 e destinato al 12° R eggimento art iglieria da fortezza per passare poi nel 1882 al 2° Reggim en to artigliel'ia cla, camp,tgn:1. Ca,pitano nel 1884, fn ·des tinato al Polverificio di Fossano e snccessivamen te nel 1887 passò al 4° Reggimento da campagna, nel 1890 ulla Direzione cl'artiglie1·iu cli Spezia, nel 1893 alla Fonderia di Genova ed infine nel 1897 alla 10" Brigata ·d a costa . Pl'om.osf-o maggior e nel 189v, fu dcst.ina,to all ' Ofllcilla di costruzion e di Genova, nel 1902 passò al 3° R eggimen to da, fortew1,a rimanendovi allorcbè nel 1904 fu promosso tenenttcolonnello :finchè n el 1909 fu destinato qua.le Direttore al Polverificio d,i Fossano ove rima se allorchè n el 1910 'l'n pro mosso colonnello e passan do in ultimo nel 1911 quale Direttor<> territoriale dell'artiglieria di Gonova . ll.UIIADI 1,:tt,.ore. -
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Alì'l'IGLIEHI SCRITTORI
1<>· - L'11cciaieri:1 della Società Metallurgica cli Sestri PonEmte. (Riv. di Art. e Gen., 1899) . 2° - Koiioni elementari di nrte militare. ('!'orino, C. B. Paravia, 1899). 3" - Acciaio per proi~'tti. (Riv. d'Art. e Gen., 1003) . 4° - Cenni sulle mtiglierie d'assedio e pesanti da cmnp:,gna dei vari eserciti. (Iliv. d' Art. e Gen., 1909) .
Fig. J302 Silvio H u!Jeo.
T:'ip:. 1391
Ettore R uba{li.
R.rnmo Silvio. - Nato a Lombardore (T,orino) nel 18'77, dopo aver compiuto gli studi c]ai:.sici e il biennio universitario di matematica m1trò al 3° Corso dell' Acca,demia militare di Torino nel 1900 i~ fn nominato sottotenente d'artigli-eria nel 1901 comandato a frequental'c la Scuola d'a,pplicazione d'artì gLi.el'ia e genio, superab1, I.a quale nel 1903 fu promosso tenente nel 2° Reggiimmto artiglieria, da fortezza e qui.n1i !llel 1906 trasferito al G Heggi.mento artiglieria da campagna ove coprì ]e funzioni di a.iutante magg.i ore in l" e Capo uffi.cjo mobilitazione durant<.~ la gnerra italo-turca. Promosso capitano nel 1H13, fu destinato al 1° Reggimento artiglieria pesante campak e come Coma11clante di batteria entr,ò in z.ona di guerra all'inizio del con:Oitto nel m.aggio 1915, snl fronte Goriziano. Ferito in combn. ttimento venne decorato con medag1ia di hr·Otn· zo al valor militare perchè « gravemente fedto dava, ai suoi dipendenti bellissimo esempio -di s-angue freddo e di sentimento 0
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SCRI1.'TOR1 DI MATEtmJ ARTIGLIERI•JSCfIE
(1856-1919)
del dovere )l; ma, mutilato dovette snl fh lire dello stesso 1!}15 rientr,are i,n pa-ese. Kel febbn~io HllG venrne comandato alla R . Accademia mili.tare di Tor.ino e nominato °iiiutante maggiore, carica che tenne .(1 ura.ntc il succedersi dei. molteplici. e numerosi Corsi di Allievi uffici.ali di complernento, venendo nello stesso arnn o 1916 promos&o ma,ggiore e qnindi t<-m ente colonnello sul finire clcl 1918. Alla R. Accad emia militare fu per ben dieci amni Segretario degli studi e bibliotecario, e, come ufficiale a:ddetto ai generali coma,ndanti dei clnc IsLitnti. stese tutte le relazioni dei nmnerosi Corsi Alliev.i ufficiali . . inviate al :Ministero della Guerrn e all'Ufficio a,clclcstt·amento del Corpo di S . M. : venne pure incarieato dell'inseg1nmnent;J dell'Arte m.i lita.re ai Corsi Allievi ufficiali di complenHmto ell ai .Corsi degli Allievi effettivi ·ecl. all'uopo compilò numerosP ed.izioni -cli Sinossi de.Ue lezioni di Organica da lui. impartite. Unitamente agli insegnanti. di tale mat<~ria nelle varie Scuole militari venne inearicato di compi1are n n Mannale d i Organica per tutti i preddti corsi e per · i Corsi di perfezionamento, ed H Test,<) da lui presemtato vem1e gi.uclieato e classificato come primo ,e quindi adottato . Nel 1926 venne desti([lato al :M:i11istero della Guerra qua.le Capo sezione alla D.irezione generale pt'rsonali nfficiali essendo intanto r iassunto in servizio quale invali(lo di gnerrr1. Nel 1929 fu destinat,o all'Ufficio mobilitazione del Mini!::tero della Co· municazioni e nel 1930 venne promosso colonnello 1·ima,nendo in tale posto. Nel 1939 lasciò il servizio attivo per ragioni di età nu1 fu subito richinmato continuando nella predetta destinazione e venendo i n p ari data promosso generale cli brigata. Ufficiale distinto, colto e studioso godette sempr<~ la più illimi.tata fidncia dei Generali che n el decennio l!)1G-2G si succed(~ttero nel oomamdo dei due lstil' utL In nome e di incarico dei generali Sachero e Giuria, fu il pi-opuh;ore insta.11cabilc col gen. Gloria, perchè questa Storia delF A rtiglier.ia Italiana ve. nisse scritta e pubblicata. Dell'arclna i mpresa fn il primo segretario cli 11-edazfone, continuando poi sempre a darn il sno appoggio di consiglio e di va.lido aiuto. 1° - Sinossi delle lezioni di Organica impartite nei Corsi Allievi ufficiali d'artiglieria di complemento. (R. AccacL mil., 'l'orino, 1916 e seguenti).
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ARTIGLIERI SCHl'l''.tORI
20 - ì\lanualc di Organica per i Corsi Allievi uniciali di complerucnto. (F.lli Casanova, T ol'ino, l" edizioDe). 8° - Manuale di Organica per i Corsi regolari degli A.llieYi della Regi:! Accademia militare <li Torino. (L. Hattero, •rorino, rnrie edizioni) .
RDRiì'ìO Agostiuo. ~ Nato a Genova nel 1842 fu a1li.cvo della R. Accademia, mili.tal'e e, uowinato ·ottotenente d'artiglieria. nel J861 dopo di avei· superato i corsi della Scuola oomplementare, V·enne promosso luogotenente nel 1862 e destinato al 5° Reggirn e11to artiglieria da campagna. Oome tenentt> comandante di nna . czione da battaglia prese p arte t~lla, c,.ur1pag,n a del 1866 '\ promoF-so capitano nel 1870, fu trasfe. tito cl[1ppl'ima .:il La,borntol'io di preci· si.one in 'l'orino e ,nel 1872 u,1 9" Reggi · m<~nto artiglieria da campagna , anclan, do poi nel 1~76 alla Direzio11e territoriale di. Ge11ova. Promosso maggiore ornl 1882 andò nl G Heggimento cla. campa · gna 1·imaueu(lc)\·i dopo ehc 11el 1888 ebh,! la pl'omo?',iou<' a te1w11t<~ <:olon nello . .Nel 1890 venne i1tcari.calo de.lle fnnr,ioni di Direttore knilorialc cl' artigliel'ia ulla. ll'ig. 1893 Spe,-,h1, caril·.t, che wantenuc a,nchc a lAgostino Ifubino. lo1·cllò fu p1·0111osso colonnello nel 1892, per passa1·e poi nel 1" 9~ al Comando del 23" Reggimento da ca mpagna, comanùo che tenne fino al J 9U allorchè passò nei. n10li -della Rise1·va, in cui. consegu ì il gl'ado di maggior generale nel 1902 e cli t('nente genernle rn el 1911. Mol'Ì poi in Genova nel 1912. 0
1° - L ' rrrtiglicrin a cavallo e le boccllc eia fnocr> n tiro celere. (Rlv.
<li
Art. e Gen., 1887).
R uG0.1.mr -LAD.1J:UCHI Cesa1·e. Nato a Renna nel 1896 , f u allievo -del ollegio milita1·c di Rornn dal 19Jl al )914 ed, en · trato alla R. A·CCl:!<lemia militare cli To1·ino in tale anno, segui
i corsi regolari v·enenclo JJel 1915 nominato sottote,n ente di al'tiglieria e quindi proruoi:.~o teneutc e d<'$th1ato al 27° Rep;· -
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:-,CJ:IT'nll:l DI ;)JA·.n:1m; AHT1GL18RESCHI)
(185G-1919)
girnento al'tiglieria, da ca,mpagna col quale entrò in guerra sul froin te Val Camonica - T onale - Adamello. Nel 1916 continuò a, penuancl'e sullo stesso frointe ove r imase ancora fino all'a utunno del 1917 guadagnandosi una medaglia d'argento al v·a loi- militare per le prove di a rdimento date durante le azioni offensi n i svoltesi a.11' Adamello nella, pri, ··-·-··-·--··--··--·-·-·.-~···-·lllù Y(\ J' ù, d.d 1911:i. In fine ottobre 1917) ., ei:;:,eu do sta to promosso capitano, pres,· parte alle azioni di Monte 'l'oppa e del Ponte cli Vidor g uadagnandosi una, meda,g lia cli bron;,;o al Yalor militare_ 'l'rasferito poi al 33° RBggimento a,rtiglieria campa,g na, nel giugno 1918, partecipò colla sua batteria alle aziord di l\fonte Oro e del Grappa, guadagnan · dosi una secon da meda,g lia d'argento a,1 valor militare. Nel clopogne1-ra, venne trasferit{) JJ J!'ig. 139,1 1:3° R<~gg.imento da campagna e nel 1920 Ces. ltuggeri -Laderchi. comandato al iV(inistero della, Guena; si laureò intanto i.n Scienze economi.che e 0ommerciali. e nel 1923 passò a.l 7° R<~gg . pesamte campale. Nel 1925 tornò al Ministero {len a Guerra e dal 1927 a,l 1929 frequcn · tò con successo i corsi della Scuola, ,d i guerra e dopo essere sta,to prnmosso maggiore nel 1928, vena1e m~l 1929 ·c omandato in senizio cli S . M. c~ clestirnato aHa D.ivisione militare di. Udine. Alla fine ·clel 1929 rielltrò al 20° Reggimento artiglieria da campagna e alla fì 1te del 1930 passò al 26° Reggimento venendo poi oi el 1!)31 trasferito nel Corpo cli S. l\{. e destinato al Oom.lndo della D.iYi8i·one militar<-! di Livorno . Nel Hl34 venne chia,mato al Ministero della Gu ena e nominato Ca.po delFuf fici.o cfogH Addetti militari esteri; nel 1935 fu nominato Adtfotto nriliLar-<~ presso l'Ambasciata i taliana cli Londr a e, promosBo colonnello d'artigli.eria nel 193D, ebbe il comando del ~3° Reggime11 to artiglier.ia. celere (antico Reggimento a cava1lo). Cesare Ruggeri-Laderchi entra na,turalmente n el novero cli quegli ufficiali che per la carriera seguìta e per le cariche
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ARTIGLIERI SCIH'l''.l'OL!l
ricoperte molto hanno scritto ma lllUlla hanno viceversa fir· mato c-ol proprio nome. Ufficia!(~ distinto, colto e studioso sovra,tutto di materie stol'iche, fu collaboratore diligente e prezioso di questa Storh dell'Artiglieria I taliana. RUGGl.!lm-L,m1mcHr Pa,olo. - Nato a Bergamo nel 1862, dal 1875 a,l 1878 fu a,llievo distintissimo del Collegio militari~ di Milano ed entrato poi all'Accademia milHare di 'l'orino fu nominato sottotenente cl't~rti.g lieria nel 1880 superwndo quindi brillamtemente i c,o rsi della Scuola, di applicazione d'artiglieria.. e genio . Promosso tenente (llel 1882, fu assegnato a.l 14° Reggimento artigli(~ria, da fortezza, nel 18S5 passò al 2<' Reggi.mento da campagna e dal 1885 al 1888 venne c,oman,d at,o a seguire i corsi ·della. Scuola di guerra. Promosso capitano al 12° Reg . gime,nto cfa campagna., rwl 1888 venn (~ comandato a-l Comando del Corpo di S . M. e nel 1889 passato in Stato Maggiore fu addetto a,] Comando deHa Di visione ·di Liv-orno: passò quindi nel Fìg. 1305 1892 all'VIU C . A. e poscia nel 1894 al Paolo Ruggeri-Laderchi. Comando della, Divisione <li Milano . Nel 1S9G quale Addetto mil.itare a Costantinopoli per a,ssistere a.lla guerra greco-tlll'ca si guadagnò Uilla medaglia d'argento al valor militare per il grwnde coraggi-o dimostrato nel sedare un ammutinamento .di gendarmi turchi, evitando un'eventuale reazione per parte di marinai italiani . Promosso maggiore ,n el 1897, passò in fomteria ' prestando servizi,o al 67" Reggimento, e, tornato in ·stato 1lfaggio1·e nel 1898, andò dapprima al Comando del I O. A . .e nel 1900 al Comando della Divisione militare di Cogliari. Tenente colonnello ~,el · 1901, fu designato come A-ddetto milita.re in Russh ove rimase dal 1901 al 1909, e, raggiunto il grndo d,i colonnello nel 1907, pa,ssò nuovamente in fanteria e, rientrato nel 1909 dalla Russia, comandò il 5° R eggim<;nto per poi ripassare nel -
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Sl' IH'f'l'ORI DI .\lA'!'I::Hlfil ARTlGLIERI,;SCUID (J.85(;-191!))
l!JlU iu Stato ì\laggiol'e : fu quindi Capo di S. M. dell'VIII U. A. e n e.L 1911-12 <lnrante la guerra italo -turca, per sue q ualiLà. pe1·sonali e pel' le p rovate s ne doti militari e diplomittiche rnnnc nominato Capo della miss ione degli ufficiali Addetti milita1·i esteri. .Promosso maggior generale 01el l!)J.2 comandò lu BrigahL << Bn~ilicata. », n el 19 13 fu n ominato mcrubro della, Conunis::-ione dell' Aja e nel Hll,3, promo so tenen te generale, fu Capo di !::ì . M . del la I Armatn e quincli Uornanclante dcllu 1~ DiviBion e sul fro,11te di Goi-i~ia nondtè alla cllfesa degli altipiani. Generale comandante di Corpo cl' Armata nel mm, partecipa, alla presa di Gorizia <' per la l>rillan te azione da lni SYolta è 11om1nato rn,·al iere ulliciale dell' O. M. S.; nel 1917, viene dal genera.l e Cndoena rn:i,1Hlato n.J.lu. Confcr-cnz,1 interalleata di Pirtrol>urgo, e 11ell'0Uob1·c di tille a uno a:-s1une il Comando del J S C . A-L la c ui brillante condotta ed j ·risultati ottenuti furn11 o nuiYen:n Irn en le ccl inco,n testabilmen~ riconoscinti, rn cn t re al Y11lo1·m;o Cornandaid e venne tLssegrrn tfL la. C011u n.cnda l] Cl l' O. M.$. con mm motivazione e lle rileva cloquentcm<-mt<~ l'e1·oismo dei soldati e la RHgace azione cli comando del genei-ale. Lasciò il serYizio attivo 11el 1918, nssu nse il grado cli g<'1nentle cli · Corpo cl ' Annata n ellrt J{iserva, nel 1923 e morì a Hordighera nel 194-0. 1° - Europiì :ittnale e ln prossima guerra. (Carlo Yogher:1, Roma, 1SSO).
nusso Giornn,ni. - Nato a J?alerrno nel 1846, fu aHievo della R. militare A<:taclemia di Torino e venne quindi in s~ gnito nomin ato, come :illie,o tlel 3° cor o, sottoten ente di famtcria nel 1864 : fn qnincl.i 01,om inato i:;ottot-encn te di atti.g lici-ia nel J8ù5 e, cle~tinato ac1 una. uni.l;:L da ca.mpagna, pa1·. tecipò alle campagne cl<'l 18G6 e del 1870, mer itandosi a B'ez;,, (1N· c1 uua mellaglia cl'.wµ;e nto al valor militare. Promosso 111 0got.cHe,nt<-: nel 1867, fu dcsLinato a.11'11° Rcggimonto (campa.gnu.) pcl' passar e n el 1873 al 1" Rcggim.cnto, e capitano n el 1874 andò prima alla Direzione cli Firenze, quin di nel 1876 fu tr asferito al J 2° R <ggimento e nel 1878 comandato alla R. Accademiu. militare vi. rimase tino al 1883 venendo .incarica to ckll' inse:.:·natncnto, e poscia n orninato aiutante maggiore in l". N e1 0
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AHTIQLI1W l SCRITTORI
l &'i3 pa ·sò al 3° R eggimento da campagna e nel 18S5 al 13° da fortezza . Promosso maggiore nel J 887, fu trasferito a ll'8° da cam · pagna, 11cl 1888 passò al 28° cla fortezza e nel 1891 anelò a lla Direzione <l 'artiglieria di Kapoli e comancfalo al Comando a.rtiglie1'ia -d a for tezza in :Sapoli, l'imanendo,i a:ndH! dopo il 1893 allorchè fu promosso te11ente colonnello. Nel J89ù passò al Comalldo locale di Piacenza e promosso colonnello 11cl 1897 fu Direttore d'artiglieria a Piaceuza. ~faggior geIWl'ale nel )902, fu C0rnandantc ll 'artigHei-ia a Messina <i quindi dell'arti.gliel'ia da eoi,:;ta e fortciia a P incon¼a. Nel H>Où fu nominato h :prllore òcll'arliglier.ia <la costa e for tezza, e nel 1907 lai-ciò il i;er,i zio atth·o morendo poi a Napoli nel J 903. 1° . Notizie varie rclati\·c nlle localifa cla Yisitarsi nel viaggio 1l'isrru· zio nc òcll'n nno 1878. ( Vincen7,0 'Ronu, Tori110, 1878).
I'ig . .l3H(i C:iornulÙ R usso.
Fig . 130, Alfre<lo S11cchi.
S ,\<:CEII Alfredo. - Nato a Cremona 111 el 1.8:57, dopo aver super ato i corsi della R. Acc:aclemìn milita r e di T orino fu nominato sottotenente d'art iglieria nel 1.S78 e asseg,nato al 13° R.cggirncnt,o <la fortezr,a frequ entò la Scuola d'appl.icnzione venern1o promosso le.nentc nel 1881; incl 1SS2 pni-sò al :i0 R eg-
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SCl:l't:TO J(l Dl
,1:[;\Tl!:BH: ABTIGL!EftESCBi,;
(185(5-1919)
gim.e nto artiglieria da camp agna, e nel 1883 venne comandato alla R . Accad(~mia militare cli Torino ove dal l8S5 al 1887 fu inseg,nante di Nozioni d'a,rtiglierfa. Promosso ca,pitarno nel 1887, pa,s sò a,l 6° Reggimento da campagn,,L andando nel 1888 nl 18" donde nel 1890 fu chiamato alla Scuola d 'applicazione cl'ar-tiglieria, e genio come Oomamda,nte cli sezione. Nel 1891 tor;nò al 6° Reggimento da, campagna, e, pr,o mosso ma,g giore nel 190.l, fu trasferito all'll0 da campagna, e nel 1902 al Co mando d'artiglieda da ca.rnpagna, tn Alessandria, :finchè 1wl 1906 passò alla, Scuola d'applicazione ove dal 1907 al 1911 fu insegnante di Nozioni ·d'artiglieria, essendo stato · nel 1907 promoi,so tenente colonnello. Raggiunto il grado <li colonnello nel rn11, eomandò il 5° Reggimento artiglieria, da costa e for. tezza e nel J913 fu Direttore Capo Divisione al :Ministero Jell:.t Guerra. Maggior generale nel 1915, prese parte alla, grande guen..i, dal clicemhre 1915 al l ugUo 1918 comanda1ndo nel 19Hi il Settore Val d'Adige <~ quindi per quasi dne anni la 2" Bri· gata d'assedio . Dal l11glio 1918 al marzo 19U) fu destiomto al :Ministero della Guerra finchè in tale data, lnsciò H servizio attivo. Nel J.923 assunse il grado . cli general e cli Divisi·o1w passando poi nella Riserva nel 1927. l'° • Nozioni d ' artiglieri a • Guerra d'asscxHo e da costa. ('l'ip . Pari:-, ~!:orino, J!J09·10) . 2" - :Hateriale d ' artiglieria (Parte IIJ . - (Tip. !'aris, 'l'orino, 1909-lOJ.
SACHrmo Giacinto . - Di questo dotto, sndioso , coltissimo e brillnnte ufficiale d'a,rtiglieria già si è ripetutamente parlato, e pert,rnto n l ui spetta un posto d'o:nor{~ e preminente in questa Storia gia,cchè fn Giacinto 8achero cbe sin dal primo convegno indetto il 30 maggio Jn23 in Torino dall'a,llol'a colonnello Carlo Montù nell'antica sede del vecchio e glorioso R. Rowimg Club ftnli.:HlO) lanciò l'iniziativa. di scrivere la. Storia, dell'Artigli<.· ria Ttaliana, ottemH~ ad essa ]'alto signifi.ca,tivo .viatico del l'rindpe a rtiglier e, il nuca cl' Aosta, e immHliata.mente, con l'assist~~1zn. clel tenente colonnello Silvio Rubeo, scrisse di sui_, pugno il Romnrnrio tematie,o di tanta Opera dandosi subit<J dattorno a, ricerearE!, sollecitare ed ottenere la collaborazione cli coloro che furono poi i collnhoratori pre7,iosi del lavoro ~
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t\.RTJ'GLIIDRI SCHITTORI
storico eh<~ da oltre un decennio si va realizzando, seguendo direttive e tracde seg1nate da lui. Nato a T oriho nel 1861, dop0 di essere 1;,tato a llievo distintissimo dell'Accademia militare fu nominato sottotenente d i artiglieria nel 1879 e comandato alla Scuola di applicazione che superò brillantemente. Promosso tm1ente n.el 1881, fu assegnato al 1° Reggimento da campa gna per poi passare nel 1884 al Ooman . do territoriale d'a,etiglicria, d.i H,omrt è venendo nel 1885 destinato alla, Scuola militare di }[odena come inseg11a,nte rima,nendovi fino al J 888. Promosso capitano nel 1887, fu trasferito al 14" artiglieria da fortezza e stwc<~ss.ivam en te nc~l 1888 al 2,6° da, for tezza, e ne.l 1890 alla Direr,ione d'artiglieria di Roma, comandato al Mimistero della Guerra, ove rimase, passando nel 1896 al 13° Reggimento da camF ig. 1308 pagna e quindi nel 1897 a.ndrunclo alFll Giacinto Sachero. da campagna. M..aggiore Tl el 1902 venn8 tTasferito al ~)0 RPggirnento da campagna:, e dal 1903 al 1908 fu - inseg,1Hl1tte di Fortifieuz.i,oHe alhl, Scuola di g ue1:ra. 'l'enente co.lonncllo nel 1908, fo comandato alla Direzioni, s uperio1·e delle esperi<.~nze · cl'artigli.c:r-ia e dil'e~se a Cirié fino al 1911 tutte le prove cli tiro e di traino per l'adozione dei rnat<-'riali che furono poi con sucee::-so impiegati tnella gra,ncle guerra, quali : mitragliatrici, ctrnnoni cla 75 Mod. 911 e mt, teriaH pcsa n t.i campali. Di. quest'ultima specialità fu l'ideatore ecl il <:1·<\atore in Italia , modificando l'originario ìnateriale K rupp, formando le prime ba tter ie ,cli proYa, tracciarnlo11e le norme d 'imp.iego, ed infine costituendo nel 1D12 e comandando in seguito il P Reggimento cli. tale spedalità, iu Casak Mcmferrat o. Colonnello nel H)ll, passò all'!Bpettorato genera le cli m·Uglieria <~ in seguito comanclò nnovarne nte il pr-edet.to 1~ R eggimento pes:mte campale. \faggio!' ge11e1,1lf! per meriti speciali 11el 1!115: comandò in 0
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SCHITl'OHI UI )L\'l'ElUE ART!G LIEltESCEH:
(1856-1919)
gucr·ra successivamente l'artigli.eria del I e del II O. A. meritandosi la Croce di cava.liere dell'O.:M:.S .. N(~l 1916, dopo a,ve1· comrundato l'artiglieria del VI O. A., ebbe il comando dell'll· Divisiolile di fanteria, che diresse e condusse valorosamente ai.la conqui~ta di Gorizia. Tenente generale nel 1917, comand<'i l'ar·tiglieria del XII O. A. <~ quindi nel 1918 fn Ispettore dei hombar,dieri e comarnlwnte la Scuoia bombardieri di Sassuolo. Nel l!)J9 vennt' nominato Direttore generale d'artiglieria al :Mini.stero della Guerra ed in seguito comandò la R. Accademia militar<." e la Scuola, d.'11,pplicazione d'artiglieria e genio in 'l'orino. Lasciò il serv1z10 attivo nel 1920 e fu quindi poi nominato Dfr<:'tlore del :Museo d'artiglieria in ~l'orino, Cf:Lriea d1e gelosa.mente, con entusiasmo e con passione egli tenne fino a1l:1 $ua morte avnmuta ht 'I'orino 111el ·1925 . .Avemlo avuto l 'alto onore di frequenta,1·e . sovente in ser,·izio e f.uori :sBrvizio Giacinto Sa,chero, man mano che .i tempi . ci a,11ontRno da lui, mi par eh(~ la sua :fì gtll'a gra,ndeggi sempre rn,1,ggformente : ancor,.t 111ria volta ritengo che ad iJlustrare la ~na persona e la. sua opera, e a dir<~ in quale estimar.ione egli. fosse tenuto, nf:ssun docmnento possa essere più efficace delle pai-ole che Alfredo Dallolio indirizzò a,l Sachero allorchè lasciò il servizio attiYo : « ..... l'Arma non Ja$cerà mai nell'ombra coloro che t u tto diedero e nulla chi.cscl'o e furono maestri dj intelligenza, di dover·e e di sacrificio. L'Arma, scriverà nel libro dei suoi bravi nffici.ali il tuo uomc pl~rehè i. s<~rvizi da, te resi alla Patria sieno d'est>mpio pt>r q nelli che hanno bisogno ,di impa,rare e di ricordare)) . J.o - I ntorno ai performucnto delle pinstre corazzate. (Riv. d'Art. ~ Gen. , 1880-1886) . 20 - Sounnar io sino tti co delle k~zioni di armi e fortificniione. (Torino. Scuola di guerra, 1908) 30 - L a guerra d'a ssedio. ('l'orino, OliYero, 1909). 40 - L'artiglieria nella battaglia moderna . (Bergamo, Savoldi, 1921). ;jo - T.! g<~IH~raje Lorenzo So]lier . (Riv. d'Art. e Gen ., 1922).
S .UNT-ROl3EUT (Ba,l lada di) Paol-0. Di lni eome soklato valoroso, come scienziato profondo e come tecnico al'tigli.eresco preclaro gfa si è parlato a più ripre$e nei. vo]nm.i precedenti
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AHTIGLIEHI SCHI'Fl'OIH
<:: a ncora .si parlerà in seguito, perchè Ja sua opel'a geniale e ante.sig1rnna non è <lavvero morta con lui. Qui quindi non ci ripeteremo, limitandoci a ricor·dare dne suoi la.vori cui non fu prima accennato, e compiace,ndoci del resto cli a,ver occasione per 1·ievocare nome, va,Lore e titoli <li <1uesto grande artiglier(• 11011 suflki.<~ntemente conosci.uto, non a,deguat:nuente apprezzato JH~ ricord,:tto come pur dovrebbe esserlo fra le erm<~ di quegli a]tl't illui::.tri. 1ru;1;ggi·o ri dell'Arma ,n ostra esi$te(l1ti fra le vecchie mura della gloriosa antica R. Accademia militare cli Torino.
1° - Similitudini delle traiettorie descritte dai proietti nei mezz:i r esi stenti, applicazioni al tiro delle armi da fuoeo . (Giorn. d'Art., 18G7) . 2'> - Le mouvement. (Giorn. d'Art. e Gen., 1875).
lrig. 139!)
F ig. 1400 Giovanni Saladino.
Paolo Saint Robert.
SALADINO Giovanni. - N a.to a Napoli nel 1848, fu ammesso in servizio nell'Esercito italiano nel l865 e nomina.tò sottote · nente d'artiglieria nel 186(:;, freqùentò i corsi della Scuola di a.pplicazione d'artiglieria e genio donde nel 1868 andò al 4° R eggimento (pin,zza.) ove rimas(~ a1lorchè fu promosso luogotenente nel 1870 e fino al 1871 in cui passò al 4, Reggi.mento (campagna), poi nel 1874 al 7° Reggimento venendo in ultimo comandato nel 1875 al Collegio militare di Milano. Promos:so capitano nel 1877, passò al 12° Reggimento artigliel'ia, da for0
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::SCIHTTOU! LH MATl!.:l:H: AH'l'IGLTB:!tESC :H J:
(1856-lUlUJ
te½za, nel 1880 al l" artiglier.ia da campa,gnu., nel 1884 al Mi· nistero della Gurrra e nel 1887 a,l l' Arsenale di costruzione cli. .Napoli. Promosso ma,ggior·e nel 1889, andò al 12° artiglieria da campagna e nel 1891 al 15"' cla campag1m; e promosso tenente C:olonnello nel 189H, passò al 3° Reggimento da campagna, nd J 900 andò come Dil'ettore <lell'U:fficio amministrativo della Brigata · da fortezza a I30Jog1na, e, raggiunto poi il grado di. colonnello nel 1901, fu dapprima Direttore d'artiglieria a. Napoli e q uirnl.i dal 1902 comnnclò il 12'' Reggimento artiglieria da, campagna. Nel 1904 fu desUnato come Di.rettore della :Fabbrica d' armi di 'f'erni ·e, promosso maggior generale nel 1905, a.ndò a. com irnclal'e l'a.l'tiglieria da, coi:.ta e for tezza a Torino passando nel l90G al Comando dell'artiglicr.ia da cam pagna a Napoli. Per l'azio1w spiegata duraute il terremoto ealabro-:.,i.culo del l 90S meritò una medaglia ,rl'argento di bc,nemerenza; la · sciato i'I serv.i½i o attivo n el 1910 fu promosso tenente generaJe ndla Riserva nd 1913 e morì poi a Napoli 01el 1923. l " · Questìoni praLiclle - L'artiglieri a cla campagna e il suo impiego neHe wanovre con le altre a rmi. (Riv . d ' Art . e Gen., 1893). SALE'lvl'A Tancredi. Nato a 'l'orino nel 1S40, fu alli<wo della R. militare Accademia di ~forino e ,nominato sottoten ente d'artiglieria nc~l 1859, dopo aYer frequentata con successo fa Scuola cl'a,pplicazio:ne, nello stesso anno ra.ggiunse il J<> Reggimento artiglieria ·da campagna s ubito dopo chirn:;a la guerra. <:ontro l 'Austria.. Promosso luogotenente .n el 1860, fu destinato al 5° R{~gginwnto a,rtigl ieria, parliec.ipò allI1 spedi½ione nelh~ :M:a,rche e nell'Umbria meritandosi una menzione onor evolr al valor militare p er la valorosa condotta esplicat,1 nelle vari(~ fazio:ni della campa,gna ed all'assedio di Ancona. Parteeipò anche alla suecei;siva campagna nel napol<~tarno guadagnandosi una seconda menzione onorevole al valor miUta,re per il valore dimostrnto alFassedio di Gaeta. Promosso eapitarno nel l SGl, partecipò coll'S<> Reggimento artiglieria da campagna alla guerra del 1866 e, promosso ma,g giore :nel 1872, fu trasf<, rit-0 al 9° Reggimento da campagn a, nel 1875 fu addetto al Comitato d'artiglieria <~ genio e nel 1876 comandato all'A.ccademia mi·
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MlTI GLIEIU SCHIT'l'(JHI
litare di ~l'orino ove ricopd la carica cli relatore, di Direttore delle istruzioni militari. e di 0{)ill,,tudante della Brigata Allievi, rimanendo in t ale posto filll.o al 1877, epoca in cui fu trasferito nel Corpo cli S. M. e destinato a.I Comando del Corpo ov·~ rimase anche_col grado di tenente colonnello conseguJto in tale anno 1877. Fn poi a,d detto al Comando del VI O. A. e quindi Capo di S . M . della Di Yisio1n e militare cli Firen½e nel 1S79, e,, promosso colonnello di fanteri,t 11el 1880, a ndò a coma:ndare il 17" R<~ggirnento fanteria- per indi ripassare in Stato Maggiore ed assumer-e la carica di Capo cli S . M. del XII O: A .. Nel 1885 gli fu affidato il comaJ11do del Corpo di spedir,ione per l'occupa,,r,ione cl.i Mnssana, on~ sharca,to il 5 febbraio cli quell'anno, a,ttraverso difficoltù, cli ogni genere seppe esplicare oper a, politic~t F ig . 1401 equilibrata, sagace ed f:Lvv-ecluta, e svo1Tancredi Saletta. gere con temporaneamente a,,r,i. one militare orgamizr,ativa e di comando veramen te mer.itevole del più alto elogio. Nominato comamdantf! della Br.igata «Basilicata )), si recò iu India per assistere alle 1nanovre anglo -indiane svoltesi nel gennaio 1886 -e, promosso ma,g gior generale a scelta nel marzo del 1887, fu inviato n uovamente in Africa, per assumere il comando supel'iore delle truppe in E ritrea. I n questo nuovo periodo di comando continuò nell'opera di organi,r,,r,azione delle truppe metropolitane ed indigene e nell'aprile dell'anno successivo rientrò in Italia e r.ias~nns-e il comaudo della Br igat.1 << BasHicata )) · per ìasciarlo poi nel 1891 allorchè fu nomi1 11ato comandante cl elJ a Scuola d'applica,zione d'artiglieria e genio ove rimase m1c:he dopo H 1892 allorchè fn promos8o tenente generale. Dal marzo del 1894 al g-ennaio del 1895 fn prima Comandamte della Divisione militare di Fire11z.e e poi di qnella di Genova. Venne quindi nomin ato Coma;ndartte .in 2" del Corpo di S . :M. e nel settembre 1896 fu nominato a sn c:cedere come Capo di S . :M. a,l generale Primer ano che da qua.khe mese -
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SCHI'f'l'ùRI Dl l\:lA'l 'ERIE ARTlGL!EBESCHG
(1856-19Ul)
si era dimesso. In tale ca,rica, tenuta per bc.n dodici anni, dovette superare -non poche diffico;ltù trattarnlosi · di dovei' i:,empre contenere le spese mili.tari nei limiti delle possibilità finanziarie del Paese e delle dhiponib.ilità <li bilmH:io , ma COllH~ sempre egli seppe servire h1 Patria e FEsereito con auunirevole tenada, con assoluto spiri.to cli d-edizione e senz,t cmnun <1ne ricercare plauso, riconoscimento o ricompensa che solo egli sapeva trova,re nella rettitudine della sua coseienza. Pari alle sue virtù e a.Ile sne doti - austerità cli vita, for1,n d i ingegno, cfodizione completa -al proprio dovere - fu nel gene rale Saletta la moclestia accom.pagnata da arcaica semolieità di abitudini. La,sciò il scrYizio attivo n el 1908 e mod a Roma, nel 190!): nel 1900 era st,1to nomi.nato Se.-natore del Regno, ed allorchè lm,eiò il ser.·vizio a ttivo gli Yenne clal SoHano conferito i.l titolo nobili.are di conte. io - Brevi cenni ;:;ull'impiego <1ell'artiglkria d:i eamp;1gna recentemente proposto. (Ri v . Mil. Ttn1., 1870). 2° - Alcune consid0n 1zioui su l perfezionmnento clell·ecluc:11zionc militar,:. delle batterie d'art.iglieri:.i. (RiY. Mil. Ital., ,1871). 3,, - Nuovo inclirh:zo eia dnrsi nlle ist1'uzion i d'artiglieria da cmnpngna dopo lv ri<1uzione della ferma.
Fcrdina,ndo. - Nato a Castellammare di Stabia nel JS4G fn nominato gm~r-d iamarina nel 1866 e pres,~ parte a,lla eam.pagna di guena di quell'anno compiendo quimli fino al 1S70 vari. imbarchi sulle RR. Fregat<~ (( Principe Umberto)), « Maria Adelaide)), sulh~ Corvette cc San Gi-ornnni )) e « Sa.n Mid1<~le )), snlla. Corazzn,ta << San :Martino )) (~ su altre na,vi minori. Promo~so luogotc11{~nh'l di vascello nel 1870, compì fino al 1874 altri va1·i imbarchi su diverse n~tvi e neg)i a nni 1873 e lSU fu sulb nave scnola artiglieri.i cc Re cli P-orto gallo)). SALVATI
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F ig. 1402 F erclinando Salvati.
.\HTJ G LJEH I SCJ: l'lvf OIU
.Xel .l~,u fu promos:so lnogote:nente di n.umello e dal 1878 a-1 1881 fu imbareato s ull a R . Oor a z½atu, cc Ancona, )) e clue volte s ulla R. Fregata « :Maria A(le la illc >>. .K el l878 venne destinat o al Balipedio cli V iareggio ove rimase fino al 1878, d al 1SS-i al 1889 fu comanclato come uffid ale i8tn1ttor e del 1'r ibunuJe militare marittimo del 3° Dipa1:timento e in seguito chialll,1to a l Mi.n istcr o corno Capo sezioo 1.e . Laseiò il servizio attivo nl!l LS91 o Yemw poi prnmo~so capitano di co1·,·etta nella Risern1 nel J. !)3 e d urante la s11a carriera otternl<! la medaglia d 'a r· gcn to cl i l" clas~e per Livori tccnic:i e scie11tifici. )fot'Ì. a Napol : nel 1922. 1° - Note ud un corso di ma no vra ml\':lle e taltica . (H . Scuola cli Marina, GcnoYa, 18i9). 2° - L ezion i ~\krnc ntori <li n au U<·n a s t ro uo mlcn. (G. Meuc<' i, L ivol'no, 1882). ::,, - Vo<"abola rio di poln!ri ed esplosivi. (Forz:rn i, H oma , 1SV3). ~ 0 - L<! n u lli lu mi nose d i 11otLe, la lu<:c r.ocl inC'n le e lu n uove mtig!ler ie :;i~temu llrown. ( Forzuni, Roma. 18!)~).
SA1'DRET,L1 Alessao1dro. Nato ad A1·czzo nel l '57, fn nominato ..:=ottoton<mt c cli complem ent o del genio nel 1878 e asseg1rnto al 1° Reggimento genio. P i1ssato effeltiYo nt'l 1 '2. fu destinato allo Stato :M:aggio1·e del l'Arma e c·omandato alla. Scnoln, d'applicazione <l'artig lieria e geni o . St1 p< ra ti i corsi {li . tndio, fu p romosso tenente n el J 4, clc~tim1 to dapprima al :3° Reggi.meni·o genio e qnin cli. nel 1887 ,11la Sc: nola cl'applicuzione. P r omosso capitan o ueJ 1889 . ,·enne desti 11ato ,1 lla Di1·ezionc del genio cli R oma comandnto a,l Com a uclo del Corpo <li S. M. , poi n el 1890 alla Direzione di Roma. nel 1891 al ::\1inistcro della Guerra , nel l '95 alla Dil'ezione del genio di F il:enze e quindi n el 1~!1(; n uovame1J1t c all 11 D.irer.ionc (li R om.a coman dato al Mi nistero della Guena , per ritorna re nel l!J02 ,l l :3° R<~ggimen to geni.o. Colla pr-0mo;1,i.onc a, maggiore Bel Hl01 titor,nò alla Dir ezione {li R oma comanda lo al Ministt'ro della, Guer1·;1. e nel J 908 fu destinato Capo sezion e al :\finistero s tesso. Lasciò il servizio attivo nel 1!)10 e fu p tomosRo tenente colonnello nel 191J . R ichiamato in sci-Yi:r.io, pa rtecipò nlla g-ra,n d e guena r agp;i.urngc,n do il gra-do cli colon nello n el HlHl . 0
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:-,t:i:l'J.T OHI DI l)1A'l'BHI8 Atì1'JG UERESCE J:
(185fl-1919)
.N cl 1919 fu promosso brigadiere generale nella Riserva e nel
1923 ottenne la, promozione a geucrale di brigata mol'<:mdo poi a Firem~e nel 19Sl. J.0 - Sulle piastre di corazzaLura e sul lol'o modo di comportarsi sotto il tiro. (Riv. cl' Art. e Ge:u., 1895). SANDULLI Roberto. Nato ad Avc1li.no awl 18G4, -dopo aver superato i corsi licea.Ii, a1el 1880 entrò alla R. Accademia milita,r-e e fu nomina,to sottotenente d'artiglieria nel 1884 : superati i corsi della Scuola d'appìie.:azione d'artiglieria e genio fn promosso tenente nel 1885 e de stinato al 10° Reggimento da campagna ove ri.mase fino al 1889, frcquen ta,ndo irn S<~gnito e superando con successo i corsi della, Scuola cli guerra. dal 1889 al 1892. Promosso capitano nel 1894 passò al 13° Reggimento -cl.a ca,rn pagna, e nel 1896 fu destinato a.lh Scuola d'applicazione d'artiglieria e genio come i.nseginainte cli Geografia politica <~-· militare; tornò poi. nel 1897 al 13° Reggimeuto, passando poscia nel 1903 al 19''. Promosso maggiore nel HllO. ]j'ig. l40f: in r.iconoscimento della. sua vasta ool Hoberto Sa:uclulli. tura geogrnfka fn destinato all'Istitu to geograiko militare ove 1·imase fino al 1915 impartendo in questo quinquennio val'ii inseginarnenti :Lll'I stituto stesso e rientrando poi nel 1915 al H1° Reg gimento, col quale em.trò in g1rnna nel maggio di quell'anno come coinandante del III Gruppo del H)'' Reggimento da eampagna. Nello stesso 1915 v<~1n1e promosso tenente colonnello, quimli poi eolornnello nel 1916 c1 colonnello brigadiere ncl 191.7 partecipando a, tutta, la guerra contro l' Austr.i.a, distinguendosi in importanti azioni in Val di Fassa, e meritandosi pc~rciò nel 1917 per le azioni del luglio e agosto urna medaglia d'argento al valor militare cotn una lusinghiera motivazione che rileva. la di lui competenza profe~sionale e t ecnica nonchè l'attiviRJsima, e valorosa sua cond,o tta.
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AR1'IG L1EIU SCRI'.f'.L'OIH
Nominat o coruanclrunte l' artiglieria del XII C. A. sul finir·~ del.1917 dopo il ripiegamento al Pfave e promosso brigadiere generale nel 1918, per le azioni all<:~ quali egli pa,rtecipò sul· l'altipiano di Asiago nell'a,utunno 1918 e dopo aver avanzato vittoriosamente con questo Corpo cl' Armata fimo alle porte di 'l'rent o, venne insignito della Croce cli gu erra Francese per la valida ed efficace a,,;ionc <la, lui spiegata nel.l'assicurare il più valido e vi.g,oroso coneor·so di azi.on e di artiglierie italiane., inglesi e francesi e gli f u poi contemporaneamente conferita · la Croce di ca,~aliere dell'O .M.S. con nna motivazione che riafforma tutte le più belle qiJali.tà di solda.to. di artigliere e di comandante. Nel l uglio 1919 fu nominato eoma,nda1nte l'nrtigHeria del Oorpo cl' Armata di Firenze, comando che tenne fino al 1926 aUorchè per limit i di età dovett,<~ lasciare il servizio attivo ottenendo quindi nel 1927 la promo7.ione a geo.1erale di divisione. Poco dopo, fu nominato Gommissa,rio prefetti7.i o al Co rnu111 e cli Bagno a Ripoli e in seguito Poclestà di tn le 0 omune carica che tenrne per ben quattordici anni col pi ù inconc1i7.ionato plauso delle competenti autorità superiori e sovratutt,1 guadagnandosi la stima e l'affetto dei suoi amministr,1ti. Per ben tr,e a1J1ni ,e gli fu Jncaricato dell'insegnamento cli Cultura mili.tare alla R. Università, di Firenze e le sue le~ioni. {·onfortate dal suo vasto sapere e da,lla sua, lnng;a espcl'ien7.a di vita :nonchè dalla .s ua competenza in matel'ie 1n,ilitari. fn ron o apprezzatissime e frequentate da numerosi uditori. 10 - Geografia politica e militare d 'Italia . -
'l'r e volum i.
2'l - Nozioni di Geogrn.fia elementare.
3° - Appunti per le _lezioni impartite all'Istituto geog r:1fico milit:l r P ed alla R. Universith di Firenze.
Cesare. - Luog,oteneo.1te d'ar t iglifiria nel 1859, fece pa,rte dello Stato Maggiore del ·r rcno (di Proviancla,) <l'Armata,, e, promosso capitano nel 1861, pre · stò servizio al 2" Reggi.ment o del Treno d 'Armata e quindi al 1° Reggimento artiglieria (Treno) ove rimase a nche dH, maggiore allorchè ottenne ]a promozione nel 1873. Passò poi nel SAN MAR'rINO DI OHIESANCOVA
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SCRIT'l'ORI DI MATERIE ARTIGLIERESCfIE
(185(;-1.919)
1875 al Zo Reggi.mento genio col grado -di ma,ggiore del genio e, lasciato il servizio attivo nel 1878, passò nella Riserva . .l' - lUfl.E>ssìoni sull'impiego ddl':.1rtiglieria da rampagua uelle u \time guerre. (Hiv. Mil. Ita l., 1872).
.lfig. 1404 Cesare San l\fa1:tino di Chiesa Nuova.
F ig. l-:100 C: ìoac:clliuo San Ma r t ino (li St1:ambi110.
Gioa-echino. - Nato a Strambino (IHea) ·nel 1862, dopo aver superato i cors1 della R. Acca(:lemia militare di 'l'orino fu nominn,to sottotenente d'artiglieria, :nel 1882 e comandato i;t frequentare la Scuola cl'applica7,ione d'artiglieria e genio. Promosso tenente nel 1884, passò al 13° Reggimento artiglieria, da fortezza, quindi nel 1889 al 2-t)' Reggimento e nel 1890 fu comarnlato all'Ufficio Ispettorato delle esperienze alla Scuola centrale -di · tiro ov-e rimas<~ anche · nel 1893 allorchè fu promosso capitano. Nel 1894 fu destinato alla Ji',o nderia di ~I'orino, nel 1897 a.Ua D.irezione delPOffidna costrnzioini d'artiglieria in Torino e nel 1899 all'll" Brigatn, da costa; nel 1!)02 al Labora,t ori,o di. precisio1w e quindi nel l.904 al 2° Reggi.mento arti.gli~rfa da forte7,za. Pr<)mo!5i;.o maggiore nel 1908, fu ass(~gmato alla Direzione d'arLiglforia di Alesandria e nel 1910 a1 Comando dell'artiglieri~ da fortezza <li Genova ove rimase allorchè fu promosso SAN MAR'.l:INO DI STRAMIUNO
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AR'.rlGLrnHI SCitITTOHI
teneinte colonnello nel 1913. Raggiunse il grn,do cli colonnello nel 1915 e prese quindi parte alla grande guerra meritandosi una medagliH d'argento al v. m. sul front<~ Posina-Astico. Maggior generale pet' merito di guerra, nel 1917, per le vari._, azioni all<~ quali prese parte dal 1916 al 1918 ottenne la Croce di cavaliere clell'O.M.S .. Uflici.ale studioso, colto, tecnico competente e com.batten tt> valoroso conseg-nì i:n guerra, le ambite decorazioni che egli si meritava in ricunoscim<~n to de.i suoi meriti -e dei suoi titoli. Lasciò il servizio attivo nel 1920; consegu ì il grado di g•<'- 01erale di divi::d.one passando poi nella Riserva. 1° - Le comunicazioni çelefoniche nelle batterie da costa . (Riv. d'.irt. e Gen., 18H2). 2<> - Jllunrinnzione elettrica !Jelle batterie da co'3ta. (Riv. d 'Ar t. e Gen .. 1S~}2) .
SAN'l'ARIJJLLI Giovrmni. - Nato a F~renze nel 1838 e proveni ente quindi dal l']~scrcito toscano, dopo l'annessione fo nominato eapitruno di fanteria, nell'Ese1·cito naz-ionale nel 1860 e fn desti nato al 35° Reggimento fanteria. Part{Jc-ipò nJle èampagne di guerra del 1859, l Su0-61, 1866 e 1870 e si guadagmò per il valore da lui spiegato una medaglia di bronz-0 al v . m. .. Avendo nel contempo frequen tata la Senola di guerra venne promo~so maggiore nel 1870 e destinato al 1° Fig. 1406 Reggimento granatieri. Promosso tenenGiovn nni Santarelli. te colonnello nel 1876, fu trasferito ::i,l 37"' Reggimento fanteria e rrugginnto p-oi il grado di coloundlo nel 1880 comaindò il 30° Reggimento fanteria. Nel 1887 fu promosso maggior g-enerale ed andò a comaindare la Brigata (( Pi<~monte )) . Tenente generaje nel 188:~ comandò successiva.mente le Divisioni militari di Chieti P quindi quella di Brescia, nel 1S95. L a sciò il servizio attiv11 nel 1896, nel 1897 passò nella Risnva e morì poi a Fh<~nze -n el 1918.
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SCIU'J'l'OLII DI l\lA'l'EHrn ARTH.H,H;HESCR t·:
(1856- 1\>19)
l" • ::iulla costituzione e :sull' imp iego clell'urUglieri a uelle avaugu an lie. (Hi,· . i\lil. Hul., 187.:i). SAHDEG'.\/A U.nlo . NttLo a Genova n el 1851, fu allievo della. H . Accademia rnilitar-e tli Tori1n o (IlOminato sottotenente cl'arLiglieria, nel 1 ·, ~, assegnato al 13° R eggimento artiglieria for tezza e c.:omanclnlo aHa Scuola ù'applic.:azione d'artiglieria e genio . .Prnmosso tenente n e~] 1875, fu trnsferi to al 4° Reggimento a1·liglieria e capitano nel 1882 pr estò !Successivamente sen-izio ul 12° ed all'8° R eggimento a rtigli-cl'ia da, campagna ve nr::do poi dal 18S8 comandato a lla. Scuola centrale di tiro ov,~ l'irna~e fino al 1 '!10 allorc:hè pas ·ò al 1° Reggimento artiglieria da c:uupagna. P1·omosso maggiore nel 1 !)3, ritor.nò al 4° artiglied a cfa campagna pe1· indi passal'c nel 1895 alla Scuola d'applkazione cFai·tiglieria e genio e tomare poi nel 1 96 al 1° R eggimento artiglieria . Promosso tenente colon1J1el10 nel rnoo, fn ;i ssegna io al 14° Regp;iw e1tto art iglieria da campa,g nè:l; e nel 1903 anelò Dil'etlo1·e d'arLiglier.ia a Mantova venendo nel ]904 promoso colonnello e anda ndo poi nel 1905 a comandare il 12° R eggimento a rtiglieria c\a campagna. Lasciò i) ser\'izio aLtivo nel J.!JOH , p,1ssò n ell a Riservn nel l9J3 e fn pro, mosso maggior generale nel 1D14. )Jel l9J.5 venne richiamato in serYi¼io e fn Presid c nte del Comitato per ln, mobilita,1,i.one jn 1d us tria le della, L orn ba 1·dia. venendo poi ri colloeato in con ~<'<lo mcl 1919. 1
1.0 • Stud io sulln. scelta cli posiziom: e sulla rondo tta dell'ar tiglierì a n el combattimento. (Riv. d'Art. e Gen., 1S86). 2° - Tir o delln fanteri a a grandi distanze e sua elUcacia rispetto ai fuochi dell'arUglierìn. (R iv. d'Ar t. e Gen., 1887).
SAHl?A'lvl'I Gualtiero. Nato a. Fin'n½e 11el I 7S) dopo di ei:;sere stato allievo del Collegio militare di Fireirne entrò alla R. Aca.dcmia, militare di Torino nel 18fl:3 e s11p<1'fLti .i corsi e del)' Accademia e della S cuola d'applicrtzione, nel HlOO fu promosso tenente d'artiglieria r destina t.o alla 10• Drigata Hrtiglierh1i cla cosla. P assò poi :uel rno1 al 17<> artiglieria da campagna. e snc<'essivamentc nel 1904 al Hl R eggimento. Pr-0mosso capitano nel 1911, :rn dò prima nl 18° cl a ea.mpagna e 0
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AHTJGLlt,;RI SCIUTTOIH
quindi nel 1912 passò al 7" Reggimento entra,ndo come Comamdante ,di batteria nella grande guerra sul fronte del Medio Isonzo. Promosso maggiore nel 1916, comandò dapprima un gruppo del 38° artiglierja e passò quindi al 24~ Reggimento col quale partecipò alle azioni del 1916 nel 'l'rentino ed a, vario aziorni sul Carso ·Otte1wnclo per il suo contegno e per l'.azione svolta una me· dagli.a di bronzo al v. m .. Nel 1917 CO· rna,nclò un gruppo del 23<> artiglieri.·.1, r.,ampagna alla battaglia della, Bai01sizza e nelle successive azioni clelFottobre; in seguito ebbe il comando di un gruppo ù'assedi:o JH~lle Giudicarie e venrn~ poi destinato presso il Oomrundo delle truppe bri.ta,nni<:;he in Italia comandando nel periodo d'armistizio un gruppo del 28 ' H.eggirnent<> artiglieria da c;ampagna. Ultirna,t a la guena, col grado d.i te1:nente Ifig. 1407 colonnello lasciò il servizio attivo, nel Gualtiero Sarfatti. 1926 :venne promosso colonnello e dopu un riehiamo in servizio temporaneo, 111d 1938 fu 'promosso generale di brigata. . Ufficiale colto e studioso, :fin dalla, istituzione dei <:orsi cli. Coltura militare fn ins·e gnante al R . Liceo Michelangiolo e . poi alla R. Università, di Ji'jrenze; essendosi occupato di studi di psicologia, sociale, pubblicò vari articoli in proposito sulle più note Rivjste e Rassegne nazionali ed estere, nonchè articoli e scritti su argomenti militari. Gollaboratore preziosissimo di. questa Storia élell' Artiglieria Ita,l iana, fu lui a racco gliere ed ordhrnrc i vari ma,teriali pazientemente rintracciati sovratutto nelle provi:nr..ie Toscane, provando ripètutamente c-01 fatto che ne.ssun i.ncarioo a lui aflida.t-0 rimaneva senza fa .. vorevole f!Sito di soluzione. l'> - Psicologia sodale. (Lattes, Torino, 1011). 20 • Le qualità mllitari. clel popolo ìtaliano. (Rassegna contemporanea. Roma, 1909). 30 . Alcune oss<)rvazioui dì psicologia lllilitare . (Ri\·. di psicologia, Bologna, 101.1).
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HOlG -
scrnr1'01U DI ).[ATl,IHE .-1.RTlGLIEHESCHE (1
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4° - Hicer clle psko-p<~(lagogiclle su colllpiti svolti <In 1,olùutL (Hì vista di 1>sicologia, B ologna. 1012). ;;<> - P si(;ologia milita.re. (Rasseglla nazioll11le, Fircm;e, lOO!JJ. li" - La vsk ologia militare. (P s iclle, .IJ'ireuze, 101G). 7 Leggendo Nlkudan. (Hiv. :un. Ital., Roma, lll14). S•> • lll materia d i conferenze mili tari. (Kuont Hiv. Fant., J014). 9° - Cile cosa è il eor aggio'/ (ltìv. psicolog ia, Boliigna, UJ21) . 10° - l'll corso di !)e<lagogia mililu ro. (Riv. 1>sicologla, Bologlla, 101!1). U <> - Aziolle morale psic.:ologic-a nell' esercito americano. (Rh·isla psicologia, 1932). 1111 - L'i1ltl\·Hà d ell'Isti tuto psico-tecn ico dì Losan na : li, preparazione dei capì. (HiY. psicologia, Bologna, 1934). l!Jo - lj u ()l'oblema cli pedagogia lllìlilare. (Hiv. pe<l:ìgogicn, 19:H) . 1.Jo - Psico:tecnica mrn tarc. (Riv. l!'ant., 19<!1). 1.i0 - Psicologia del Comando. (Atti Soc. ltal. di psicologia, Homa, Tipografia Asilo Scuola, Hl3G). l(j<> - .i.\ tti<·oli vari òi psicologi a mllitar c s u « Le forze nrurnte i} e su « E chi e Commenti }>. (R oma, 1030-38). 17° - Con le t ru ppe britanuiche snl f1·onte Italiano. (Eserci to e Nazione, Romn, J.V29) . 18° - Prim:lpi fon<lamentali sulla condotta <lì guer ra aerea. (Riv. Aer on .. 1031). UJ<• - Note :sull' impiego dei carri armati. (11 h ·. F:111t., Roma, 1035). :ioo • Le nrtiglierie toscnnc nei sccoll XI V e XV. ('l'lJ). Ch lnrì, sncccss . )fori, Fir enze). 21° - 1; n presc:u rsore dei gns tossici. ('.rit). Ciliari, :mcc. l\fort, l!'iren?:e). 22° - L'arlig-lieria gar iba ldina nella. spedizione <lei Mille. ('l'lp. Ch iari. :-ucc. ~lor i, Finm?:e). 2:r - A proposito del bom1.>n1·dnmcuto d i lfirell7.e del 27 nprile 1859. (Ti p. Ciliari, succ. Mori, F irenze). 24° - L 'arte d el comando. (Casa F,<l it. xfil. ltal ., lfil'eu?:e, 1930). - (Pubblica,:ion<' segnalata <1:11 Ministero clella Guerra) - (K..;;;:.11, 23 man:o 1034). 2,i•• - La cooperazioue clella fa n teria co11 · l'n rliglieria. (Monografia premiata con primo prem io ucl J!J2!1 d al Ministero clclla Gnena) . 2(',o - CoOJ)er azione fra esercito e a ,·iazione. (Mouogr afia premiata con secondo premio nel 1933 . dal :Mi nlstcro tiella Gucl'ra). 11
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RAHRAC'ISO Luigi . Nalc, a Kapoli nel 18S.5, fu allievo della R Ar.cademia militare di Tor.ino e della Scuola, d'a.pplkaz'ioa1e <l'attigl ieria e genio dal 1903 al 1908: venne nominato sott otenent(> d'artiglieria nel 1906 e, promosso tenente nel 24° 111-tiglicria da campagna nel 1908, vi rimase fino al 1914. Vincen<lo in tale ultima data il pl'imo concor so per l'ammissione al Corso superiore tecnico, venne destinato in servizio <li prova
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,\l:'l'lGLIEH I SCH I'.r1'QJU
all'r.\ tscnale cli Napoli e raggiunse il grado cli eapitano 11 d febbmio J 915 ,·en cJH1o trasfol'ito al 1° R.eggime11 lo a1-tiglieria da campagna. Lnm·ento iu ingegne1·in i11ùustriale mece;auita e diplomato al Co1·so s uperiore di elcttrotec.:nica, par'Lcdpò alfa gra t1·d c· g nel'l'é:li dal maggio 1915 al settembre 191(i c<,•manclando nna batteria cln campagna. Nd sctternln·,.~ :i 916 YCJtne clestin:1.to in serYi¼io tccHiu, :1ll' Ai-.scnalc cli :N'apol'i e ivi ri mase fino alla fine de l 19:W conseguendo n el lu glio ]917 la p romobio11e a maggi.orr. Dal l!>:!1 all' a,goslo J !)23 fo os::-r.rvatore i.nclnst1falc per il Ooq>o ll' Armata cli ~ n po~ i tontinu::mclo contrmpoPailrna,mente a d c~serc assegnato in servizio tecnico alJ 'A1·s<>11t1le cli N apo]i ed . intanto , es~cncfo i-tato nel 1921 clcfinitivauwnte tras[e i-ito 1wl R.11010 Tecnico, v<'nn e a, tale rlat:,J cwruina to YiC'e clfretto1·c <lell' Arf':cn a le d: l<'ig . 1408 'i\ ri,poli. N-: 1 1!)2(; fu Pl'OlllOSSO tp11c11t 1~ Luigi S tll'l'Ucino eolo111wllo P nrl 1!)2.S nominato Dit-<'ltor e <l el pred e tto A l'St>rntle. Dal 1!)24 al 19:W fu iHcarica to dcll' i nsegnnmcnto cli costruzioni d 'a1·t iglie1·ia a,l Politec~iieo di. N n.poli e, promo:-.so colon nello per mcrili speciali nel 1929, fu destinato alla Direzione superi.ore del Servizi.o 1.'ecnico Armi. e Munizioni. Dal Hl34 in. segnò all'Istituto s uper iore tecniro armi e mu~1izio11i Met.allurgfa e Tecnologi a meccani ca, cla.l 1935 ebbe la Direzio1w del p1·edctto [sti tuto super iore e nello stesso anno 1935 fu promosso maggior generale cl' artig'liel'i a . D al J 93G al 1939 fu Cap o repal'to lavor a.zioni della Dil'ezioHe snp<'rion.· e promosso intanto nel Hl37 tenente geHeralc d ' èl rtig'l'ieri.a , dal 193!) fu elevato alla carica di Dil·ettore superiore <lE'l Srr,i.zio ~r ecnieo Armi e Mnnizi,o ni. :Mcmb1·0 <lel Comitato supel'i.ore tec·ni.co e <lel Consigli.o rnazi:onale delle l'icerche, abilitato ::t ll a lihe1·a ·cloeenza in Me· tallogra,fia., Metallurgia e T ecnologie speciali, p ossic<fo una va,sta e p rofornla coltura scientifica e tecnic a e i,;cnTatHtt1) un<1 0
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SCHI'.lvl'OfU DX l\lA'l'ERIE ARUGLIEHESCHJ ;
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speciale 1·konosciuta, competeuz~i in fotto di la\01·,1:ziuni rnee.: can.iche. Uollaboratore di questa Storia ddl' Al'tiglier-ia ltaliana, diede tutto il suo autorevole e maggio1·e a.i ut-o nel procurare notizie, dati, informazio,n i e mater.iali. ie.:ouogntfici per la più esatta e completa r iusdta, ·del lavoro storico, pel quale IH)!t trascm·i:~ -occasione per esprimere tutto U suo a:iuto incitatore. 1-0 - 11 materiale d'ar t iglieria . (Barca, Napoli, 1910). 2° - Sulla tubatura delle ar tiglierie . (Arsenale di )[apoli, Nuvoli, 1919) . ~: 0 - Lancio dei proietti senza uso di esplosivi. (Soc. ltal. Progresso Scienv.e, Hollla, 1927). 4'J - 'l'ecnologia delle lavor azioni.
(Sunto (lelle le:doni. lstitnto Super.
Tee. Armi e Mun iz., 1933). 5° - i\:Ietallu rg ia e Metallografia. (Suuto delle lezioni, Istit. Super. Ar0 llli e l\1uniz., 1033) . G0 .- La scienza, l'industria e la tecnica mi li tare . (Riv . . d'Art. e GEin io, l!)i;:5). 7° - Il problema siderurgico it a liano. (Riv. d'Ingegneria, 1938). 8° - La lavorazione meccanica dei pr oietti d' artiglieria. (L'lll(lush-h meccanica, W38) . !)o - Applicazioni militari delle leghe lfiggere e leggerissime . (Atti del I Congresso Naz. d ell'Allu minio, J.938) . 10° - La tecnica (lella costrnzione delle' anni terrestri clal 1899 al 1939. (Atti So<.: . ItaJ, Progre~so e Scienze, Roma, 1939). 11° - Sulla tecnologia delle armi e mm17,i.oni. (Rii·. d'Art.. e Gen. Snppl. T ecnico; 1940) .
Pietro. ~ Nato nel 1858, .in seguiLo ,t concm so pe1· titoli di. studio fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1883 e, compiuta la Seuola d'applicazione d'arti.g1ieria e genfo, n~nne promo;;,so tenente nel 1885 ed assegna,to al 17'' Regg.imentò artiglieria forte7,za passam.do succ(~ssivamente nel 1883 al 29° Ileg-gimento, 1w l 1894 al 28° da forter,r,a e nel 1895 all:l l" Brigata da forter,za . .Promosso capitano nel 1896, fn trasfe rito alla 5• Brigata da fmte½za, :nel rnoo a11n fl" Brigata da costa e nel 1902 alla Brigata da costa della Rardegna. Lasciò il servizio attivo rol grado di capi tano nel J90~. 11el 1911 vennL· promosso ma,g gior(~ e, r.ic:hiarna,to poi in servizio, fu addetto all' Arsenalr di costruzione cli T·orino, ri.manendovi. per la dli rata della guerra, e raggiungendo il gra,do di tenente co}l)nnellu nella riserva nel l!)J?) e quello di colonnello nel 1917. SA'1vrA
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Al!'l'IGLlt::111 SC!ll'l'TORI
1° - Tavole cli Liro speciali pe1· l'artiglieria da Iortena. (RiL d'Art. e Gen., 1897).
SCilE:-SAHDI Cal'lo . - ~ato nel 1871, dop o aYel' compiuto i corsi dell' Acca<lernia militar e cli 'l'orino fu n on1.ina.to so ttote· nente d'a1·tiglieri::l nel 1889 e coma11dato alla Scuola d'appli cazione d'artigliei-ia e genio, superata la qua,l e vcnm~ p1:omosso ten ente nel 1891 e prestò successivam ente servizi.o ai R eggimeu ti d'artiglieria, 22° da campagna, poi al 20° nel 1895 e al 1° n el 1896. Promosso capita no" nel 1903 fn asseg1mto al 18' artiglieria da, campagna per ritornare poi al 1° Reggimento nel 1906: dal 1909 al J 912 fu coman clato a segni re i corsi della Scuola di g uen a e, superatili con 1rncces. o, tora1ò al 1° R eggi.mento . ~el 1914 venne chiamato nel Corpo <li S . Nf. e assegnato alla Divi.sìoue di Livol'])O e venne in quello st<~sso anno promosso rnaggio1·e. F n poi promo:-:so t enente colonnello nel 19t5 e colounello nel 1916, e dopo la guei-1•11 la.seiò con tale g1·a{lo H servizio attivo. 1° - Punta mento al sole. (Rìv. d'Art. e Gcn., 1907). 2° - Le bntterìc da campagna s u 4 pezzi. {Rlv . .i\Iil. Ital., 1908). 3° - Dola7,ione, riparti7,lone .e rifornil?Jento tielle munizioni dell':ntigl ierfa leggera Calllpnle . (RiY. d'Ar t. e Gen., 1913). 4° - Note sul scn·i7,io lii collegamento tra fanteria cd artiglieria. (Ri\1 •
d'Art. e Gen. , 1920). 5° - Controbatteria . {Hlv. li'Art. e Gen ., l!J22).
SCHIRÒ Ni<'olò. ~ ~ acqn c nel 185R cd in segnito a con · coi-so pel' titoli cli studio fn nominato sottotene11te d'artiglieria nel 1883 e, a ssegnato flllo Stato Maggiore dell'Arma, venne comandato H frcquenb,re la Scuola d'appli.cazioue d'artiglieria f' .ge11io. Promosso tenente nel 1884,. fu destina,to al 13° Reggi men to al'tiglit1rin da fortezza, e par ledpò alla campa,g1na. cl' Africa del 1887-SS. Rientrato in Italia, passò al 22° a,rtiglieria da ca,mpagna e, prom osso capita,no rnel J892, fn trasferito al 12° artiglieri.a da camp11gna e quindi poi snccc>. sivamente alle Brigate da costa n• nel 1895 e 4" nel 1897. · 1° - Tiro <li gar11. {Ri\'. cl'Ari. e Gen .. 1895).
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SCRI'.l'TORI DI :ìl'lA'l'l~RIE AR'.t:IGLnm1,;SCBE
(1856-1919)
Scipione. - · Nato a Oiterna (Perugia) nel 1S(i7, fu promosso sottotenente d'artiglieria nel 1891 al 27° Reggi· mento cla. fortez1,a e nel 18~)2 fu tras:feri.t.-0 al 29° da fortezza. Promosso tenente nel 1895 fu nominato Aiuta.nte maggiore in 2" e quindi trasforito a,Ua 3" Brigata d'artiglieria da fortezza. Nel febbrafo 1896 partì per l'Africa colla Batteri:1 someggiata mortai e nella gior,n ata ,del 1° mìH'½O fece part<~ della, colonna Di Bocca.rd, rientrando nel giugno all{L prndetta 3" Brigata . Nel 1S97-9S fu comandato al Comando loca le cl' artiglieria :im Alessandria, nel 1900 fece parte della, Commissione dì studio della forti:ficazio(l1e del medio Po e dal 1900 al 1!J03 superò con suceesso i corsi della Scuola di guerra venend") (lUindi trasferito al 21<> Reggimento da. eamp::Lgna. Nel 1904 fu comancla.to in .servizio di S. Yl. alla, Divisione di. Oun(:(> e, promosso capita;no d'artiglieria a sc<~1 ta nel 1906, fu destinato al.la Brigata da, costa. della, Saulegna. Nel 1908 passò nel Corpo cli S. M. e :,uléletto al Comando Fig. l40H del Corpo e nel 1915 fn promosso magScipione Scipioni. giore a scelta per esami e trasferito al <>" Reggiruento artigliel'ia, da fortezza. Parti.to per il fronte nel maggio 1915, fu addetto al Comando Supremo e, promosso tenente colonnello nel settcmhre, v€arne nominato· Oapo Uffido al Comando stesso. P romosso colonnelJo d'artiglieria alla fine clel HllG, rimn:se nel predetto posto venendo nel 1917. promosso per meri.to di. gue1-. ra, colonnello brigadiere d'artiglieria per l'azione da lui svolt.;L come Capo cli S . l\f. di O. A.. Ai primi d:i. ottobre del Hll7 fn nominato comandante della Briga,ta di fanteria cc Vern!to ,) e, per la sua efficace opera ,di comamdo e pe1' il valore dimostrato, si guada,gnò una medaglia, {l'argento al va:lor militare. Per tutto il 1918 fu generale addetto al Comando Su· premo; e nel giugno fu promosso prima brigaclier<~ generak e qnimli per merito di guerra maggfor generale. Dopo la battaglia di Vittorio Veneto gli fu conferita ]a commenda ·clel SCIPIONI
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All'l'IGLIEHI SC IU'. rTOHI
l' Q.M.S. con motiva,zione V(·mlmente lusi;nghiera ed eloquentP per affermar-e la sua . inesauribile feconda attivitù, organizza. trice, la sua sagace e competente operosità. Dopo la guerra nel 1920,. fu nuovamente addetto al Coma,ndo del Oorpo di S. 1\1., nel 1921 incaricato di ispe:r,ioni, nei 1922 nominato comandante della Divisione mil~tare di Bologna., nel 1924 comandante le Scuole centrali militari e nel 1928 promosso genera,le cli corpo ·d 'armata e nominato Comandante militare della SiciHa. Laseiò il servizio attivo per età nel 1933 e venne nominato Dir-e ttore -clel Museo na:r,ionale di Castel Sant' Angelo e nello stesso anno elevato a Sena tore del Regno, morendo poi a. Roma nel 1940. 1° - Le grandi manovre francesi in Piccardia.( Voghcrn, Rorna, l.HlOì. 2° - Ordinamento dell'artiglieria da campo in Austria , .l:'rancia, Germania e Svim;era al princiÌ)io del 19JJ. (Voghera, Roma, 1911) .
P.0 0 Ordinnmento dell'artiglieri a da campo in Belgio, Danimarca, Grècia, I nghilterra, Montenegro, Nor vegia, Oland:t, Poi:togallo, Hussia, Spagna, Sn"<la e 'l' urchia al principio del 1911. (Voghera, Roma 1911.). 4° - L'ilrtiglieria nella battaglia. (Voghera, Roma, Ulll) . 5° - L'a rtiglieria alle ma novr e di Piccaròin nel 1910. (Rii· . d'Art. e Gcn., l.Hll). (l<> - L'artiglieria da for teiza ed il se1·vizio di produzione e consel'va?:ione del materiale nei p rincipali Eserci t i. (Voghera, Homo, 1912) . 7° - L'artiglieria Francese al Marocco. (Riv. d'Art. e Gen., 1912) . 8° - Se e quali modifiche ha s ubito l'impiego dell'al'tip;l.ieria campak uel passaggio d all'armamento con materiale rigido a quello con uiaterinle scuda to a deformazione. Quale influe1rna potrebbe avere l'eventu ale ado,i;ione d el cannone automatico (in collaborazioue con P. Ago). (Riv. d' Art. e Gen., 1012) . !) 0 • I cinque a1111i dell'Ispettorato del genel'ale Percin. (Riv. cl' Art. e Gen., 1912). 10° - Dati sull'ar tiglier ia campale dell'Esercito Francese. (Voghern, Roma, 1912) . 11° - Dati sull'Arma d el Genio dell'Ese1:cito Francese. (Vbghern , Roma, 1913). 120 - Congegni e sistemi di puntamento delle artiglierie l)t\santi campali francesi (155 C. M. 1904 T . R.). Voghera, R oma. l!l13). 13° - Le norme f rancesi per l'impiego delle gra ndi un ità. (Vop:hera, Roma, 1914). J.4° - Le nuove norme fra ncesi per il combattimen to clell::t clivisione e dei reparti òelle t re Armi. (Voghera,. Roma, 1914). 15° . L'impiego delle posizioni coperte per l' artiglieri n da carnpngna In
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:::iCIHTTORI UI
ll:fA1'EP. lE .-\Hl'WLIEHE:';CUE
(1~3{5-1 !JJ.!)J
r elazione all' appoggio che essa deve dare alle a lt.re armi in combattimento (in collaborazione con P . Ago). (Riv. Mil. Ital., JùJ.4) . l(i0 - Attacco frontale ed ammaestramento · Lai:l'ico. (Riv. d'Art . e Gen., J9J.5). J.7° - Il Grésivaudau (in collaborazione con P. Ago). - (HiY . .iliil. Ital., J.91G). (Luvoro premiato dal Ministero Guerra). 18° - Procedimenti tattici clella fanierin e clèi enni arnrnti negli Eserciti Italiano, Germmiico ed Austriaco <Jnnli risultano <lalla pubblicazione ullkiale . (Coltellncci, Civitavecchia, 1!~25). l!l0 - Sguardo tattico d'insieme. (Coltellacd, CivitaYecc hia , 1!}2:'.i). 20° - Al'Uiando Dia;,:. (Riv. 2-fil. Itiil., J.928) .
Rmcèo Gusl,wo. - Nato a 'l'ol'ino nel 18fKl, dopo aver superato brillantenwnte i c:orsi ,ckll' Acca.demi,1 m.ilitnl'e e dell:t Scuola d'applicazi.one d'artigli eria e genio fu p1·omosso sottoh~ncn Le al l " R eggimento artiglieria da monta,gna nlla fine del 1914 e come Com.andante cli sezione pa,r tecipò a.lh~ varie azioni svoltesi nel 1915 per la presa di B01·go Va1snga,na. Viene quindi inca,ricato della costit nzione e del comamdo di mm batteria someggiata nel t,~ G{u.dicarie che nell'aprile 1916 partec·i. pa alle varie azioni s ugli altipiani. Promosso tenente ,n el 1816, 1·imarwndo sempre 'sul1o stesso fronte partecipa nell'ot tobre 181'7 alla resistenza cont,ro l'offen sirn, austriaea e per la, sua condotta viene propos to pe1· la p1·on1.oziorn~ per Fig. 1410 · 1·1. 1' -x- <~.'l 1ug.]10 ' 1('\lR Gustavo Secco. men·t·,1 eec,ez10~11:L n . '-' a,ssnme i.I comando di una batteria · rla montag,na e, dopo aver partedpato all'offen~inl del 'l'onalPdcll'agosto 1!)18, si. trasferisce con essa, in Val Giudicarie, pal'· teeipantl.o poi in ultimo alla battaglia finale, e ai1clando quind i a p1·endere posizione sulle Alpi Bavaresi ove rimase colla sua batteria fino al dicembre 1H19. R impatriato, venne assegmato al 23° Reggimento da campagna, nel 1920 fn trasferit,o alla D irczi.orn~ d'artiglieria di 'rorino come esplosivista mP ritandosi 1111 Enrornio, e nel J.921 passò alla Senola centrale di
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All'l'IG LIE!U SCHITTOUI
tiro <l 'nrtiglieria in B raccia11 0 q nale Com an dan te' della batteria i-pC('ÌHlisti. Promos o capitano nel l 923 per meriti eccezionali in base alla proposta d el 19J8, ve1me assegnato alla R.i.vista d'Art. e Gen . quale redat tore ~ tradutt ore ,dall'inglese, todcsco, francese, spagnolo, serbo, croato sloYeno. ~el Hl27 ammesso alla Scuola, di guena superò brillantemente i ll·c nnni di corso e, fatto l'a111110 :di esperimento al Comando ,clclla Divisione {li Torino, Ycnne assegnR-to al 2 ° artiglier ia dn campagna e quin di nel 1933 inYiato i.n I ngbillerra, presso iJ 1B Grupp o arti · gli.eria ca,n1.pagna britannico in Alclcrshot ove r iuscì a gnadagnarsi la più l nsi,nghient simpatia di stima per parte degli ufficia.li dell'I mpero britan nico. R ientrato n<'l 1934 e promosso maggior e, vrn~1e desti.nato al Comanclo del gn1p po di u,r ti.glierhL alpina « Monùov1 )) <' nel · 19~G fu sottocapo cli S . M. della Divisione granatieri di Sardegna, fin r hè trasferito al Ministero {folla, Guerra nel 1037 fu C,1po dell a sezione tecnica <lell'Uf. ficio a.d<le:trameinto del Coman do del Corpo di S. M. pai·tcr.ipando quindi ai hnol'i per la defini7.ione e l 'ndozione cli nuovi materiali d'artiglieria. Nel 1938 fu Capo della Segrete1fa clell'Internlen te gNle · rale e, promosso tenente rolonnell o, fu incaricato di ben t re missio111i in Colonia ed all'estero : alla fi ne del 1939 venne aSF:Cgna to al Minis tero ch~gli aifn.r;i este1·i e n el 1940 1·aggiunse il grado di colonnello d'artiglieria in senizio di Stato ì\Iaggiore. Lavo1·ato1·<~ in sln,ncabUe, uffi ci.al<~ appnF:sio,nato cd ent u siasta, stuclioso e coltissimo sovratutt.o in conseguenza <lel perfetto suo possesso di ben cinque lingue stl·anierc, egli fu ed è colla borator e preziosissim o, scn1poloi;;o e diligentissimo : per la sua speciale preclilc7,i.one per gli studi storici , il cli lui appor'to assunse quin di un 'importanza tntt'affatto partico lare, tantochè n ell 'eventualità che, per una cau sa qualsiasi questo hw oro storic,o dovesse essere Rospeso, nell' h1teresse della buona r iuscita di completamento e cli continuazione di questa Storia è a·d augurarsi che abbia ad essere Gustavo Secco ad esserne in caricato. 0
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SCHll' l'Ol!I DI i\f.\ l'EUIE .-\lrl'JOL IEHE SC.Elt,;
(185U-1V1V)
F in dal 1922 ~gli affermò la sua. competenza ùi scrittor,! militare c.ollaborando alla. << Coop erazione delle Armi>) con r ecensiollli e traduzioni, tra cui quella d~lla nota openL del gen. Ben, oltre a n umero e recensioni e traduzioni. 1° - L a pratica d ella fo notelemetria. (Riv. d'A1"t. e Gen., aprile 1924/. 2° - Il mascllcramento. (Riv. ù'Art. e Geu., 1925) . i.! 0 - Metodi di Coma11clo e di Istruzione. (Riv. d'Art . e Geu., Roma, 1925). 4° - Gli au tomezzi a cingoli ed 1 carri armati jn particolare. (Rh·. d ' ,u-t. e Geu., .Roma, 19~). 5° - U tiro con proietti a gas e con proietti f umogeni. (R iv. d 'Art. e Gcn., Roma, l!J2ò) . 6° - Sulle stazioni aereologi.::he mobili per l'artiglieria. (Ri\'. d' .\rt, e Gen., noma, 1927) . 7° - Il tiro d el fucile mitragliatore, cammin ando. (Rlv. d'Art. e Gen., Rorua, J027). 8° - La fonotelemetria in Cecoslovacchia. (RIY. d'art. e Geu., Roma, 1927).
9° - La coopera?:ione delle Anni nella difesa costiera. (Iliv. d'Art. e Gen., noma, l!l28). 100 • Cenni sull'artiglieria inglese. (Riv. d'Art. e Gen., Horua, 193:t). 11° - L'influenza del mezzo aereo sull'organizzazione logistica dell'E· sc1·cito. (Ri\'. Commiss. e SerL Amm!nis. Milit., Roma, 1940) . 12° - Fa.ttol'i del potem1i::ile bellico degli Str,ti Danubìuno-Dalcanici (Hassegua «Comando», Roma, 1940). 130 - Le operazioni nel Caucaso l()J4.J8. (Uassegna Cultu r a }!ilitnrc, R oma, l!J.10).
S1.<;GATO Luigi. - Nato a Hellmw uel 1B,"iG, venne nel 1sn ammesso all,1 Scuola militare di )[ocleM e t rasfe1·ito quindi all' Accademia. militH r<> . di Tori1to nel 187-! e clopo a,·erne sn p er a,t o brilla11temente i tre cori:;i, fu nomi nato sottotenen te d'nrtiglieria. nel 1877. Primeg-gfa ndo sempr{) n el compiere hL Scnola. d'i1pplicazi-0ne, fu p1·omosso tenente nel 1 ''79 al 14' arti.glieria foL·te7,za e destinato nlla Brigata ;rn tonorna da montagna venendo poi nel 1882 comanda to quale irnsegrnlll te aggiunto ull' Aeca demia milit a re di 'l'ol'ino . ~ el 1883 paRsò q ualc allievo al 3° ror o dell a Rcuola di gnerrn. nel J 884 fu pr,omosso c::Lpitan o d'artiglieria e nel 1 5, ultimafa con su e ct•si:-o hL Scuol a cli gnctra, venn e comandato in servizio di S . 1H .. Nel J8SG fn clc~ tinato al :'i Rep:p:imento chi campag1rn 0
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.\i:TI <;Llt-:1:1
,.;c·1: I TTOHl
e 11Pl lSST, tnisfcl'ito i11 Stnto l\faggio1·e, fu <le:--t·inaLo alla Hivi~:io11 c militai-e (li R oma pai;;sanclo p oi nel JSS8 al Comau dn del C01·po, in l'nl'icato delFinsegnamento dell' A1·te milital'e t er · n•i-t1·e al <'01·so :·:ii periorc p resso l' A ccadentin na ,·ale, fìnchè nel 188!) rientrò al Comando del Corpo. Prolliosso nrnggio1·n di fa,nteria n el 1891, fu destinato al 20" R eggimento, nPl 1S1):; fu comandato qnale insegnan te di Geografia al Co rso p1·eparn to1·io alla Scuola cli guel'l'a) r,eI JS~l4 1.·ipasi:-ò :in Stato Maggio t·,• undawl o al ( 'ornan do tlel I O. A. e n el 1, 9:-i. venne clesti,nat.o <1nalc insegnant·~ ti tolarc di ( '0111 11niem~ioni alla Scuoia di guerra, on~ rimase 'lino al l 8!)!) an · eh<' dopo elle nel 189G <•ra l'; tato promos . .so t<>n eHte c·olonnello cli R. M.. N•:l l ~!l!:l fu Capo ùi S:.. M. della Division•i cli 'l\Iil ano (.' npJ 1000 prom.osso eolo11 · m llo tli fanteria comandò il 7:-i" Reggi · men to ])<~1· rilorw1Pe 1wl 1!)02 nel Corpo di S. M. e quindi cliventare Capo Ji R. M. del I f'. A.. N'el t.H04 fn Co11 w1,cfa11tc in :2"' <l<1llè! 8c·nola di gucn..1 Iflg. 1411 <' , promosso ruagg-ior generale nel 19M, Lui"i ' "' Sei:::ol·o - . as~unse il Comarnlo llP )1 a _TI,ngata « Ca· ìa lwia ». Nel 1!108 1'11 nominato sot t,osegretario tl i Rt nto pe1· ln Gu erra , e. tlinwssosi da tal·~ carica sul fì,u fre <li tale anno, ass ulllse il Comando della Bri ga ta « Palermo )). Promoi::so tenentn gen ernlc nel 1Vl1, l'u Co · ma n dante della SC"11ola cli gncrra fino al 1914 in cui nssun •.: il Comando clella T>ivi:::iionc m.ilitare cli To1·ino . Nel 191G co 1m111clò snccessinrnwntc il XlI C. A . e quind i il IX O. A., as· s11111fl1do poi J1el 19:16 il Com,11nd o del I C . J\. e pa.ù.ccipanélq perta nto alla g-rallCl e guerra cln l maggio J915 nl l uglio Hn7. I n tale ultima clata fn norninn t o Comandante del Corpo d'A1·matu t.enitol'ialc di Bologna , fìncliè q1 e1 rnal'zo Hl19 lasciò il s<1rvizio attivo. lTflìciale sllltlioso, colto o clistint.issimo, per cn ratte1·e adamantino, pe1· nobiltù, cli cnore, per equilibrio e dirittma òcll'inQ"<>g-110 e rlrl gindizio ~emp1·e pacato , giuslo e ~ereno, L ni~i
SCRl'l'TOIU DI MATlliHIE Ml'.rIGLilt l(.l liSCilE
(1856-1919)
Aegato godette la più larga :stima di simpatia, di affetto e d i annnirazione : chi ebbe b grande vent ura di seguirlo nella sua ca.i·riera e sovratutto di essergli vicino in momenti deli· eatissimi, difficili e sovra,tntto travagliati per i riflessi poli ti-ci, nuovi e sconosduti per lui, potè apprezzarne tutta la nu biltà dell'an imo, il disinteresse pc~rsonale e l'alt o sentire della propria coscienza_ l<'u scrittore brillantissimo, scrupoloso, veri tiero sempre e sempre persuasivo. Rieordava spesso e con compiacimento di essere sta,to allievo della gloriosa antica Accademia sa.ba.uda, di Torino, e artigliere d'origine si compiaceva che finalmente venisse scritta e pubblicata questa Storia a, celebra zim1e dei fasti e delle glorie ,dell'Arma : con lunghe, ca,r issim,'. e magistrali sue lettere egli diede suggerimenti preziqsi è consigli autorevoli per la migliore riuscita dell'opera tantochè qui ,lo si rieorda per le su e virtù e per quanto egli ha dato aJla, buoina rinscita di questo la.v-oro. 1° • Alcune considcrazioui sul nuovo ordinamento della nost r a artiglieri a da caJ.Upo. (lUv. d'Art. e Gen., 1888). 2° - Sulla forna e :mila composizione del Cor po d ' Armata. (Riv. lvlil. Ital., 1891). 3° · Note sulla frontiera franco-germa nica. (R.iv. Mil. ltal., 1892·!)3) 4° - Sinossi cli Geografia al Corso preparatorio per b Scuola d i gueri·a . (Bologna, 1893·94). 5° - Sinossi di Comunicazioni. ('l'orino, 1.895) . (lo - Le automobili ed il loro i mpiego in guerra. (Riv. Mii. TtaL, 1808). 7° - I n uclei per la mili?:ia mobile. (Riv. Mil. Ital., 1910) . 8° - I nostri nuovi confini otientali sotto l'aspetto geogra fico mrntnre. (Riv. <<Geografia )), 1920) . H0 - Qu a<Jro della gnerrn mond iale con specia le riferimento al fronte italim10. (Casa E{lit. ItaL, Roma , 1921). 10° · L a Galleria del P aterno. (Riv. d'Art. <~ Gen., 1926). 11° - L'Italia nell a guerra mondi ale. (Casa Edit . JP. Vallitr di, Milano, 1927). 12° - 1866 in ltalia : una o due masse? (Riv. N!il. Ital., 19ftl). 13° - Casiw iro dei. conti Gloria. (Riv. d'Art. e Gen., 1931). J4° - L'Italia nella guerra mondiale e l 'azione del nostro Eser cito oltr e i confini.. (Casa E<lit . F . Vallardi, Milano, 1935-36). 15° - Quale sarà la fi sionomia della pr ossima guerra? (Echi e Commenti, Roma, 1936). l<l0 - L a battaglia del P.iave J5 giugno 1018. (Echi e Commenti, Hlrl7) .
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AR'.rIGLH,;RJ SCRITTORI
17° - La. relazione aust1·iaca sulla grande guerra e le critiche al primo nostro sbalzo offensivo. (Echi e Commenti, Roma, 193H). SEGr:1:; Roberto. - Nato a Tor.ino nel 1872, fu a llievo dcl Collegio mili.ta1·e ili Milano dal 1885 al 1888 e nomi.nato ~otto tPnente d'artiglieri a nel 1890, dopo aver . compiuto brilla,ntemente la Scuola d'applicazione nel 1892, fu promosso tenente al 26° a,rtiglieria d a campag1na, nel 1895 passò al Comando 101'. alfi d i Genont e nello stesso anno all'Ispettorato delle 00 strm,ioni. Dal 1897 al 1900 compì con s uccesso la, Scuola di guerra e qufa1èli dal 1900 al 1902, i n servizio di esp{~rimento di Stato :jyfa,g gfo.re fu addetto prim:1 al Ooma,n do del Corpo e poi a.J Comando del X O. A. Promosso capitano a scelta. nel 1902, fu trasferito al 20" Reggimento da camI pagna e lllel 1907> passò nel Corpo di J S . M:. ove rima-s e :fino al 1907 prestwnd:> prima servizi,o al Ooma,ncfo della Divisio!lle cli Perugia e qnindi lavorando al · ]'Ufficio addestramento del Corpo sotto ìa diretta guida di S . E. il gen. Pollio. Nd 1911-]2 partecipò ana guerra i taloFig. J.412 turca e, quale Acl,detto al Comando <lclRoberto Segre. 1a 3" Divisio:ne speciale· in Cirenaica, compi ar-dite esplorazioni. ed a lui :-i cleve il primo impiego d i. um~ pattuglia autocarreggia.ta. P er l'opera e l'azione da lui :::piegate si ebbe un Encomio solennt' e una medaglia d'argento al v. rn .. P rQinO !:,&O maggiore nel 1914 fu trasferito al 2° Reggi.mentn artiglieria da montagna e nel 1915 passò al 3° Reggi.mento d i nuova formazione>. . Entrò in guerra nel maggio 1915 come On : po cli S. M. della 23" Divisione, e nello stesso anno conseguì la. p romor.i,one a tenent e colonnello venendo q nindi, per precisa, cl<.:signa7.i one cli S. A . R. il Duca d' Aosta, trasferit o al Coman do clella B· Armata quale sottocapo di S. M. per l'a,rtiglieria, carirn TI<~lla qnale {fodicò tutti i suoi stndi. e tutte le sue più assiclne cnre per perfezionare i sistemi ,di impiego in a,rmo ·
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SCHI'ITOHI 1)1 :\fi\'l'IWIE AHTIGLmnESCHI~
(J85U-1919)
nia aU' imporl:a,nza delle azioni che i$Ì dovevano affrontare : -EÌ debbono a lui importanti perfe,donamenti tecnici. ottenuti e,olFimpostazione della preparazione balistica (~ topografica e cogli accorgimenti atti a consentire l'impieg,o di ingenti mas se di artiglieria. N<~lla battaglia di Gorizia e ndle successive battaglie i procedinwnti da, lui propngnati trova1'ono ampia applicazione con tribnenclo in larga misura, al s uccesso. P.er tutti tali snoi. lavori egli si ebbe nel 1915 un Encomio dal Capo di S. }I. e nel 1916 u111 Encomio -del Comando Supre· mo, mentre po.i p er h1; battaglia di Gorizia oLtenne la, promo · zioue 1:L colo,nn<~Ho per n,eri.to di gncrra e si gna1lagnù nna se conda medaglia d'argento al v. m .. ~el dicembre l9Hi fece parte di una nostra, delegazio1w fondata sui. enmpi francesi, ll<'l rnn fu Capo d i S. }f.. del V C . A ., nel 191S Capo di S. M . del Comando tr·nppe altipiani e, promosso in tan to brigadiere generale per merito cli guerra {~ no1nfoiato Comanda11te l'artiglierht ,)ella 6" Armata, alla batta.glia del Pia ve portò con le sue artiglierie un preciso contributo alla, vittoria : ott(~nne p<!r ciò la promozione a ma,ggio1.· genernle per merHo cli guerra. e la Croce cli c,waliere ·dell'O. l\f.S. << pe1' singoh.n'c yaJore, per grartèl.i doti di intdlig<~nza e di. a,tti.vità, <~ quale alto Comandante .d 'artig'licria cli eccezionale tempra)). Dopo la guerra, :l'n inviato i,n mi.i;;sione a Vienna e du rante tutto H 19J9 fu Capo <l<'lla, Missione militare per l'armi8tizio. N~l f.ebbraio 1923, fu n ominato genera.le d i brigata e quindi: prom<)sso nello stesso anno genera.le di. divisione, comandò la Divisione mi.lit-are di Bn~sda fi no al 1926 in eni. fn promosso genera.le cli Corpo cl' Armata . Dal 1926 si d<~dieò inte· ra.mente ai suoi st udi predi.letti cli Storia ed Arte milita,1~c e lasciò il servizio a,tti v·o ud Hl36 rn.orendo a Milano nel settembre di tale rrnno . 1(> - A proposito cli una nota sulla du ratn rlella traiettoria dei proietti cla c:unpagna. (Rii•. d ' Art. e Gen., 181li'i) . 2<> - Di una con'e;.,ione nel t iro a shrapnel. (Riv . d ' Art. e Gen., 1895) . :1° - Le esercitazioni tattiche di tiro della fanteria e dell'artiglieria. del generale Rhone. (l{iv. d'Art. e Gen., 1890). ,f> - A proposito clell'cflìcacin del tiro dcillc batterie. (Riv . d'Art. <> Gen.,, 1897).
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AllTIGLmltI SCRlT'l:ORI
5° - Il sistema ùifcnsivo del Tirolo - Studio del tcn. <:ol. Probenius. (Riv. d'Art. e Gen., 189i). 6° - Le operazioni attorno a Borgoforte nella campagna del 1866. (Riv. d 'Art. e Gcn ., 1897). 7<> - Note sull'im].) iego dcll' artlglieritt n elle pinoute fortemente c:opel"te. (Rh'. d'Art. e Gcn., 1902). S0 - A proposito dell' impiego ùell'a1tigliel'ia nelle pianure fortemente coperte. (Riv . d'Art. e Gen., 1902) . 9" - l nuo,·I uwteriali dell"artiglieria c:ampale e il loro impiego. (Lltog., Roma, J.002). 100 - l materiali della prossima artiglieri a cam].)ale ; lor o caratteri· sticbe, specie rispetto a lle nostre conclizion i. (Riv. cl' Ar t . e Gcn., lOOi:lj. U 0 - Nota sull'iropiego delle mitragliatri ci nelle pi anu re fortemente copel'te. (Riv. d'Art. e Gen., 1904). 120 - Esplor::itori cl' attiglieria. (Rlv. (l'Art. e Gen., 1904). 13° - Condotta ed oddestramento degli esploratori d'artiglieria. (Romo, Vogbera, 1904). 14° - Circa il tiro d'a1tig licriu nelle pianure f ortemente coper te. (R iv. Mil. Ital., 1904). J5° - ll nuovo aspetto clctìnlti vo dello Germ~ n la al co11fine 1'rance::;c. (R iv. Mii. !tal., 1904). 16° - l)i una speditlva forcella a tempo. (Riv. d'Art. e Gen., 1VOG). 17<> - F:scmpl <l' impiego delle sczionl di mitragliatrici d i cnrnlleri:1 . (R oma, RI\·. di Carnllerin, Hl08). 18° - Battede su 4 o su (; pezzi? (Riv. d'Art . e Geu ., 1908) . 1.0° - Nota r elati va alle mitragliatrici c::unpnli di fantel'ia. (Hl\·. J.\111. Ital., 1908) . 20<> - S ul tiro cli pifa batterie con rn ntcrialc a tiro r apido. (Rìv . ìliil. Ital., 1908). 21° - Esem1il d'impiego <lclle mitragliatrici di cavalleria (Austr inchc). (Hl v. di Cavali., 1909). 22<> - Questioni r elative alle uniti\ d'artiglierin da campagna e a cnYallo. Gr1111di m anovre 190H. 23° - Le istruzioni sul ti ro dcll'nrtigllerin da campagna dei principali eser citi. (Riv. d'Art. e Gcn., 1910). 24° • TI nuovo r egolamento di manovra dell'artiglieria da cnmpngna francese. (Riv. d'Art. e Gen., 19U). 25° - La nuova istnrnionc :;;ul tiro per l'm:tiglieria cla cmn1)(1gna 1·e· desca. (Roma, Voghera, 19U). 26° - Una campagna di Ronapa rte <'O ntro gli Ar:1bo-'.lì1rchi in Siri:i. (Città di Castello, Un!on. Ar t. Graf., 1918). 27° - Dati i,pcri mentali circa il traino delle artiglier ie e del cn n eggio in Africa settcnfTion alc . (Tr ipoli, 1913). 28° - Circa alcune f or mule appr ossiroath·e r elath·c al cnnnone ctn 65 mont:i gna. (Riv. d'Art . e Gen., 1915).
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SCRl'.r!ORI DI -:.t.-\'l'EHIE AR'1'IGLIEJR.E SCH8 (1856-1919)
2!l 0 - .8isteilla di Tavole di tiro da montagna. (Riv. d'Art. e Gen., 1918). 1::0" - L'artiglier ia divisionale. (Cooperazione delle Armi, settembre, .1926). 31° - La missione militare italiana per l'armistizio. (Bologna, 7.anic:helli, l!l2S) . :12° - Studi sulla grande guerra : le manone iniziali in Alsazia e Lorena. (Bologrrn , ½:mkhelli, 1928). 33° - Eillanude Filiberto. (Torino, Paraviu, 1929). ,H0 - Vittorio Emanuele I. (Torino, Paravia , UJ29). 35° - D iziornirio militare tedesco itali:mo. (Roma, Ist. Poligràfìco dello Stnto, lfl34) . · 36° - ViEmna e Belgrado (1876-Ul14). - (Milano, Corbaccio, 1935) . B, 0 - Come si pùrde. Se.rbia 1914. (:.\filano, Corbaccio, rn36) . ;J8° - Concessione dùlln croce di cavalier e dcll'O.M.S. all'Arma d'Artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1937).
SESINI Raimondo . ~ Nato nel 1889, dopo aver segu.ito i corsi. dell' .Accademia, miUtare di Torino fu promosso sottotenent.€ d.'r1rtiglieria, nel 1909 e superati brillantement<.~ gli. studi alla Scuo]a éFappliea,ziollle d'artiglieria e g<~nio, fu promosso tenente nel 1912 e destinato a.Il'8° Reggimento ca.mpagna; capitano nel 1915, prese pi1rte al.la guerra contro l'Austria, negli am1i 1915 e lDlG guadagnandosi due Croci <li g uerra al v. m .. Promosso maggior·e nel 1918, dopo la guerra fu comandato a,lla R. Accademia militare di T-o rino e quindi c:hiamato come insegna.ute éli Balistica alla Scuola d'appli · cazi.01n e ·d 'artiglieria, e genio, venendo poi comandato quale allievo alla, Scuola cli gnerra che seguì supera,ndone felicemente i corsi prescritti. Nel l92G venne promosso tenente colonnello as.segnato sucessivamente al 5° Reggimento pesante campale, al 1° Reggimento da costa, quindi destinato al 28° Reggimento da campagna e infine comandato al Comitato di mobilitazione civih~. Promosso colornnello nel 1936, fu comandato a,ll'Ispettorato Generale d'artiglieria, poi al Goma.ndo del Corpo di Armata di li'irenze ed infime promosso generale di brigata nella Riserva nel 1940. l.o • Confronto fra le moderne leggi spfirimentali della resistenza ctel· l'nria nl movimento dei J)roietti. (Riv. d'Ar t. e Gen., 1914). 2° - CornJ)endio di tiro di artiglieria .(in collnbor . con Jnverardi Carlo). (Torino, Starnp. Grafica, 1024).
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.\ RT IC LIE!U S<:ll lTTOlU
SIACCI Fraa1 cci::eo. - - Di questo grand e al'tigliere: vera glori a non solo cl ell' A1·ma nostra ma d'Italia e della Scienza. già fn ripetut a mente detto e ancora si dir à in seguito perchè la. suu, oper a, scienLi1ka e di npplicazionc pra tica sopravvive alla s un persona fisi ca. Nou d ri peter<'mo qui , e perta nto ricordanclo schematicamente le ~egueuti s ue p ubblicazi oni alle <1uali non fu fatto cenno nel preceden te capitolo bio -bibliog'l',lfi.eo del Yolnme IV, ci torna doverosamente gradito di rieYocare il di lni nome per consta tare an col'a una volta, e sempl'e e for te, co n <>rgoglio di italiani <Jna,n to la sua figura .ingigan tisca col passare del tempo e come la sua Opera abbia segnato un'era n noYa pe; t.ntlc le Artigliel'ic e per le ,i r tiglierie tutle del mondo inte1·0. 1° - Correzione cl i una formula ballstica . (lt l\·. d' Ar t. ti G-en., ] 801.). 2<> - Sui pa rametri complementar i della balistica razionale . (R iv. d 'Art. e Gcn., 1890).
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Fig. J4J 3
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Frnncesco Slacci.
Anlonio Signorini.
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SIG NORTXI Antonio. - Na to acl Arezzo nel 1SSS, con seguì succei;;sh-amen te la laurea 111 matematica ~,ella R. Università di Pi_sa e quella in ing-eg11{~ria nell a R. Uni.vcrsit:l cli Palerm o . Nominato so ttotcn enl.<~ d'artiglieri a <l i M. T . per t it oli cli stn il io nel 191!\ fu assc>gnato al 9° R eggimento artiglieria-
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~C'Hl'.l'TOHI UI :\IATEP.1E I\ R'l 'IGLIERESCHE
(1856 -HJl!JJ
fortezza. e destinato com<; Istruttore a d un corso allievi uffi· ciH li, passando quindi su hito i:n zona, d'operazi.oni. sul fronte del Cadore, a sua domanda. Nella, primavera 181() dnrante le azioni. in Valla,r.sa disimpegnò le funzio"ni di addetto al Co1mrndo del Settore di ;utiglierie pesanti sui Lessini, e nel l'agosto lHlG, promosso tenente, fu trasferito nei bombardieri venenclo nel 1!)17 a.ssegmato al XL Gruppo e passando nel 1918 a Ha J 74" ba tteria bornbnrde, ,deHa quale tenue a11che il comando al Valnde11o e nella zona di Oestarotta-Col del .Mig-lio. Nelln, primavera 1918, il gen . Sacbero lo ehiam.ò a Sassnol:o .inca-ri· <::andolo di preparare unn, nuova « Istruzione snl tiro delle bombarde)), e nelFautnarno, lasc:iata questa spec:ialitil, gli. venne c011cessa h Oroc·e di gnerra al v . rn. in riconoscimc~nto s,JO"vratutto dell'azione da lui spiegata nei diversi eornbntti menti cl<~ll'a,utunno 1Dl'7. Dopo l'a.rmistiz:i,o, fn destinato al Cornnncl o artigli.eria G" Annata e, congedato nel gernnaio 191!), Lor-nò ai suoi. studi ottenendo e consegncnclo U(na, serie ininterrotta di affermazioni e <li l'icouof,cinumti che slanno a prova.re il sno vaJore scientifico e l'irnportan½a clellc s ue~ r ealizza:7.ioni : Mf!,daglia d'oto (Hl20) della Sodetà ·dei XL, aggrcgafo iilla R. Accademia d'Italia. Sodo ordinario e corrisponclente di vn.Pje Accademie e Istitnti sc:ic~ntific:i, successivamente professo1·(~ <li :Mecca,n ica i-azionai.e nelle H.egie Cnivcmsità, di Palenno, di Kapoli e cl.al 1939 in quella di Roma. N-<~1 1030 venne promosso c:npitano e anche dopo la gnrncle gnel'l'a eo;n tinuò rLd occnpar·s i èli pto · ble1ni e questioni. cl'a.rtigli eria, specialmente nel campo della Balistica. 1° - Sul ruoto dei proietti <li bowbarda. (Atti del R . Istituto Veneto, J.!)l7),
2" - Un teorema di confronto in Balistica esterna P. a lc une sue opplicazioni. (Rendiconto del Circolo matematico di Palermo, lOHl). ,y, - Calcolo della perdita: di v<~locità iniiiale dovuta al logorio del1':mima. (Rii•. d'Art. e Geu., Roma, 1919). 4 0 - Sull'integ,rnzione approssima ta delle equazioui classiche della Balistica esu~rna. (Memorie della R. Accademia dei Lincei, 1920). 50 - Sulla vùlocità minima. (Rendiconto della R. Accademia dei Lincei, 1922). 60 - Cenni qualitativi di Balisti ca esterna. (Tiollettino dell'Unione Matenrntica Italiana, 1939).
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AÌ('l'IC r,mtn SCHITTORl
SIG NOitI~l Olinto. - :Nuto n el 1845, fu alli.cvo della H . mi · lita.te Accademia dal lfiG2 e, promo.s so al 3° co1· o, fu nominato sottotencnt<.' -d i fanteria n el 18G4 e quindi poi 1;ottotene11te d'artiglieria nel 1SG5. F requentò Ja Scuola. -::1'applicar.,ione d'artiglieria e genio e come sottotenente p:ir lecipò alla <'aro pagna del .18C6. P romosso l uogoienenté nel 1807, fu assegnato a.l 4° R eggimento artigli<:ria e successivamen te n el 1.870 1,a:-ssò al 7° R eggimento. Promosso capitwno nel 1875, f u destinato alla Dir ezione di :\1:essirna. poi nel 1876 a ll' 11~ R.eggimen to da fortezza, nel 1879 al 9" Regg.imento artiglieria, da campag1;m, nel 18&2 al CornHato d'art igliel'ia e genio, 111el 18S4 nJla D ir0zio11e territoriale di Tol"ino coma,ndato alla Scuola d'a,pplic·n.z.io1w d'artiglieria e genio, e nel 1885 al P olverifi cio tli l<'ossano. P romosso maggiore 111el 1887, fu assegnato al 10° Iteggiment<, artiglieria e quindi n~l 18S8 all' I spettomto d'artiglieria da campagna (2° Gi-nppo1 gen . Oal'lo Pt1store) e mcl 1890, seg·uend0 il predetto su.o generale passò al 1° Gruppo . Promosso tenenti: colonnello nel 18!13, fu t rasfer ito al 27° n,rtiglie1:ia da campagna, quindi fu comandato al Corpo dl -S. 1\I. e finalmcnLe nel 1897 andò Direttore del Laboratori.o pirotecnico cli Bologna, carica che mantoone anche allorcltè in tale anno fu promosso e;olon · nello. Lasciò il servizio nel 1901 passando nella, Riservi:L. 1° - Sui fattori ùi tiro per la resistenza quadratica . (Riv. d'Ar t. e Gen., 1805) . SrnACTJSA Carmine. Nato nel 185G, dopo aver compiu t o il primo anno di corso alla Scuola miJita.-re di }fodena c,n irò all'Accademia mi]itate di 'l'orino e 1nel JS75 r.u nominato sottotenen te d'artiglieria, assegnato all'll" Reggimento da fortez· za comandato a frequentar e la S cuola d'applicazione cl' al'· tiglieria e genio. Superati brillantemente tali corsi , venn<~ promosso tenente nel 1878 e t rasferito al 13° R eggimento artiglieria fortez7,a, passando Rnccer::;i:;ivamen te nel 1879 al (,° arti· glieria òa campagna. Capitano nel 1883 fn ,d estinato al J ~l Reggim<mto da, fortezza,, nel 1885 pn ssò al 3° Reggimento da caropagina, e nel 1888 venue assegnato al 15° Reggimento e comandato alla Scuola <li guerra che s uperò distinguendosi marcatamente e classificandosi 1° del suo Corso. Ultimata 1,a,
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SCRITTORI DI )H'l' WRIE AR'.l?IGLil])UESCIIE
(185G-1919j
Scuoia di guerra. nd 1890, fu trasferi.to al 100 Reggimento da campagna e nel 1891. passò a,lla, Fabbrica d'armi di '.r.orino. Nel 1894 lasciò il servi.zio attivo e passò poi nel Ruolo degU uffi.ciali di complemento venendo iscritto alla milizia mobile: fu promosso maggiore nel 1899 e assegnato alla Riserva. Appena la.sciato n servizio attivi) frequentò con succe~so il Corso super.io re di Elett1·otecnica presso il R. Museo industriale italiano in 'J'orino e fu tra, gli allievi prediletti del sommo Galileo l11erraris. ~el periodo ,cli servizio mili- L ·. tare passato alla ]?abbrica d'armi di' 1 Tor.ino studiò rnn tipo di fucile detto <( Siracusa-Baraldi-Oarcano )) per la cooperazione a lui data, dai Capitecnici prindpali Elio Baraldi e Salvatore Oarcano, e 001 Carcano studiò anche specia,H mire luminose per fucili da servir.e! ]j~ig. 1415 per il puntamento JJ:otturno. Subito doCarmine Siracusa. po aver conseguito il disploma in Elettrotecnica, fu Direttore cfolla Fabbrica di fampa<liue l'lett1·ie;he Oruto ad .AJptg,nano ('l'orino) e nel lS9S veno1,~ 11ominato Amministratore delegato della Società 1,apoletana pn imprese elettriche. Lavoratore i111stancahile, uomo di chiare e pl'ecise vedute, studioso ·e c-olto, oltre ai numerosi ~uoi scritti stampò sulla, Rivista di Artiglieria e Genio quella duplice monografia storica intitola,ta << L'Artiglieria campale italia,na. )> alla, qual<~ già ripetutamente si è fatto ricorso e che pur nella sua brevità racchiude una vc1~a miniera, di dati, di noti.7,ie e ,d i informazioni. 10 - Considerazi.oni suil'impiego dell'artiglieria nella campagna s·erbobulgara. (Riv. d ' Art. e Gen., 1886). 2° - Alcune t·onsiderazioni sull' impiego dei due calibri nel combattt· mento. (Riv. d'Art. e Geu., 1887). 3<) - Scorte d ' artiglieria. (Riv. Mii. Ital., 1887). 40 - L'artiglieria campale italiana. 1Riv. d'Art. e Gen., 1887-888). 5° -L'unità tnt1ica d'artiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 1889). ll0 - Vecchi e nuovi regolamenti d'esercizi. (Riv. d'Art. e Gen., 18911.
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AH'.f1GLIU:H1 St:IUTTORI
7• - Secttlci e eov~crYatori iu tattica. (Rowa, Cusa ltaliuna, l89ol . S0 - Gucrrn di uotte. (Torino, Lattes. 1905).
SonRERO Ferdinando. -
Nato a Torino nel 1841, fn alHevn della R . rnilita,re Accademfa cd, ammesso in servizio nel J .'GO, fu nominato sottotenente d'al'tiglieria n el 1SG1 . Promosso lno gotenen te nel 18G2, fu as. e-gnato al ·, 0 Reggimento <! parteeip,Ul· do poi alli~ campagna del 1.'GG si gmidagnò nna 1ue,daglia cli brom~o al v . m. ottern,ndo in qnell'anno la ptomozi.orn~ a ca..
pitano .
P1·estò s uccessivamente servizio al Laboratorio p.irotec11i c<• di. Torino, 111 5° Reggimento da campagna e nel 1877 al Labutatol'io ùi ptN·ision e di 'J'Ol'ino . Pro ~<l mosso maggiore ,u el 1.881, andò al La.j horalol'io pil-otecnico di. Oapna per poi tornare nel 1 83 al 3° Reggimento da campagna. T cnenle colonnell o nel 1 8li, ri.m.ase al 5° R.eggime1.nto e w~l 1888 ebbe h°" Dircr.ione clPl PolYerificio di Fossano ~he mantenne 1111che 11.L colonneHo dopo il 1SSU. ·\le.l l~f.ll co111a11,lò per pochi mesi il 5" R cggimmi lo e 1ncl111 stesso anno passò a coma11clare i.l !) Reggi.mento da campagna, venendo poi. nominato Direttore ddl' Arsenale cli ToFig. JHG rino dal 1894. Promo~so maggior gcnP.Ferdinando Sobrero. rale nel 18!)0, fu Oomwndantc cl'artiglit'.' ria a Bologill a, nel 1897 passò 11 Verona e nel ]901 Ycnne .incaricato della Direzione dei Servizi amminist1·at.ivi al :Mi nistero cl ella G 1H~rra. Lnsc:iò il servizio a,ttiv,o nel 1903 pai;;sa11Llo poi nella Ri serva col grado di tenente generale. 0
1° - Aknne proposte riguardo all'&rtiglleria dn <':lmpagnn. (Rh-. tl'Art.
e Gen., 1888).
SOD.AJ.''1 Paolo. - :Kato nel 1857, dopo aYer superato .i corsi òell' Accndemia. militare fu nomi.nato sottotenente 1Pa,rtiglieria nel 1.878, assegna.to all'l1° artiglieria. cla fol'tezza e comandato a frequentare i corsi della Scuola d'applicazione, s upera ti i -
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SCRI'l'TOJH DI MATERIE AWfiG LU':IU:: SC H E
(185G-1919J
quali veune promosso tenent<:: nel 1S81 e destinato al 14° da fortezza . Successi.vamente, nel 1882 passò al 10° da campagnae m~l 188fi a,l 2° pure cfa ca,mpagna; nel 1886 verme tra-s fodto alla R . Accad emia militare eh 'Torino e, promosso ca.pitano nel 1SS7, fu destinato al 1° R eggim ento da campagna, per passa re snccessivamcn te poi al 13° da campa,g na nel 1888, alla Direzione cli Roma nel 1894, al Laboratorio di precision e di Roma nel 1895 e fi nalmente all a D.ire zione cFartiglieria, cli Tarn,nto nel 1897. Promosso maggiore ,nel 1901, fn desti nato al 5" Reggimento eia campagna. nel 1906 pa,s sò al 13'' d 11 campagna rirna11<:mclovi anche dopo la promozioxw a tenente c:olonncl1o ottenuta. nel 1907. Promosso colonn ello nel 1911 , amclò co me Direttore -d'artigli.eria a I'iacenza, nel 1912 conlf:1:ndò il 28"' R eggimento da c:ampa,g na e dal set t,embN~ 1Dl2 al settc~rnhre 1Dl3 fu in Tdpol.itania. Nel 1913, tornando dalla, Libia assunse i l Fig. 1417 comando élcl 5-0 Reggimento da Cì:lmpa,Paolo Sodani. gna, e nel 191 5 p rese parte alla gr a n de guerra finchè, promosso maggior' gene1·ale, in quclì'an no passò a, disposiz.iorne del Ministero della Guerra prestando quindi servi.zio dal 1916 al 1919 al So ttosegretariato per le .Armi e Munizioni. Durrunte la sua permao-1<.mza in Libia st guadagnò una medaglia di br-o nzo al v . m. per· l<~ D:ilioni. di Benim~ e di Reginrn. Lasciò n servi.zio attivo nel ma.r:r,o mm e morì p oi a Ronw nel Hl22. 1° · Il cavallo nell'Agro Homano. (RiY. <l' Art, e Gen ., 1895), SOLLTFJR Lo1'en:r,o Cesare. ~ Nato a Vinadio (Cun eo) nel 1844: frequentò _i -corsi della R militare A·c cademia di 'l'orino dal 1862 e della, Sc uola d'applicazione d'artiglieria e genio dal 186~t a,l 1866, consegue(ndo la nomina a sottote1wnte di. artiglieria inel 1864. Partecipò alla campa,g na del 18G6 come
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AH'l'IGLIEIH SCRITTORI
lu·o gotencnte del 2° Reggimento artiglieria, da piazza distinguendosi al bomba,rclamento di Borgoforte. Finita la campagna, passò a,l 4° · Reggimento e, collocato un anno dopo in aspettativa, ne approfittò per conseguire in Tori.no alla Scuola, del Valentino nel 1870 la laurea in Ingcgneri::i, e partecipa:ndo quindi ai lavori <lella ferrovia di allacciamento sud alla galleria <lel Frejus, costruendo .il ponte delle Planches sulla :Bardonec<:hia ed il tratto di linea f.erroviaria a ··--·· ~ . "·J monte di esso fino alla galleria di Roe j j catagliata,. ! Rientrato in servizio sul finil" e del 1870, fu destinato al 1° Reggirn.ento ar tiglieria (ponti.eri) ov,e ebbt~ modo ,di i segmalarsi per a,ttj_ di spiccato ardimen. ·J to e rli. perizia in occas.ione di forti pie ne del P.o e del 'l'icino, tanto da meritare una menzione onorevole al vàlor(• civile per l'abnegazione ed il coraggio cli.mostrati. Promosso capitano nel 1873. fu a.s~egnalio allo Stato Maggiore delFig. 1418 l'Arma, nel 1875 passò al 13° ReggiLorenzo Cesa.r e Sollier. mento <la fortezza e nel J 876 :fu desti. ~iat o all'Uffici,o stucli ed espf~r.ienze, al lora istituito presso il Comando d'artiglieria · territoriale di 'l',orino, ente che poi si trasformò nel 4° Ufficio del Comitato d;artiglieria e genio al quale il Sollic~r venne destinato nel 18'77. Nel 1880 passò all'8° Reggimento e nel 1882 nuovamente al Oomitat{) ; nel 1884 andò a,l 14° Reggimento e nel 1885 tornò }il Comitato. Dal 1877 al 1885 l'opera del Sollier assurse alla sua maggiore .importanza per la ~oluzione cli tutti i problemi 'in studio riguardanti l'organizzazion{! del tiro costiero. P1·omosso maggiore .n el 1886, ritornò al 14° da fortezza e nd 1887 al Comitato. coman dato al Comando territoria.le di Torino (D.irezione espe rienze) e nel 1888 pa,ssò alla Direzi,one di Torino (Oommission~ {!Speriernz,e) e quindi fu c,omanclato alla SctH>la centrale di tir,, rimooendo Direttore clelle esperieirne al · Campo di. Cirié anchf, ,dopo la promozione a tenente colo.nnello ,nel 18~2, fino al 1894. !
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SClUTTORI D.l i\:fA'.l'EJRIID ARTIGLJEH0SCHE
(l856-.U)19)
da111do in set te anni di lavoro un nuovo e più razionale illldirizzo a,lle esperienze in corso. Nel 1.895 passò alla Direzione dell' Arscna,lc cli Torino, carica che tenne poi a,ncor;:1, da colon · · nello dopo n 1896 dopo di aver-e per tutto il 1895 diretto anch<~ il P-olv-erifìcio cli P ossano. Promosso nrn,ggiore geneu.ùc nel 1902, ·d a} 1902 al 1905 fu ancora Direttore superiore clclle esperien,.;e d'l:wtiglic~ria e nel 1905 venne nominato Ispettore delle costruzioni. Lorenzo Sollier, f:Lrtigli-ere illustre e preclaro per. dottrina E· - per senso pratico, fu tenace assertore della conservazione della duplicità dei calibri nel materiale da eampa,gma e della maggi.ore mobilità d.dle artiglierie cli minor calibro. Fedele H, q uesi;o indirizzo, fec-0 allestire un materiale leggero da 70 a deformazione clw ndle esperienze -d iede risultati eccellenti, ma in quei momenti prc-valsero cr.iteri diversi, e pertanto, se pure i principii d,1 lui profondamente matura-ti nello studio, nella pratica e nella suf1 .i ndiscussa competenza artiglieresca non trovarono sempre i.l favore ufficia-le, rimase incontest:1to ed i.ncontesta,bile che egli seglllò e lasciò un'orma prof.onda nell'indirizzo della tocnica -dell'Arma e deve a giusto titolo essere riguardato come uno fra i maggiori esponenti dell'Arma nostra. C hi. seri.ve ed ebbe la ventura di avere com lui frcquentì relazioni. e serene cliscnssioni. di carattere tecnico, ra,mmenta oom.e il Sollier, delegalo clel Ministero dell,1 Guerra al Oongr-esso -delle Istituti incl ustriali svoltosi a Torino nel 1898, prendesse viva parte a,i lavori <': ripetutamente inte1)oquisse, a,scoltato ed approva,to, allorchè, facendo rilevare quanto già ottenuto nei nostri Stabilimenti militari, tracdava c-on chiara sperim<mtata visi.on-e i problemi pf:l' i successi.vi loro sviluppi nonchè per la lor-o consolidazione e per la solida, istituzione ed organizzazione cl.ella nasce;nte industria privata nazi-onale pesante, da, servire di sicura integTazione dei primi. Ohi di lllOi vecchi artiglieri piemontesi non ri.0 orda la serotina quotidiana passeggiata di Lorenzo Sollier dopo il 1906 sul Viale del Re (ora Corso V.ittorio Emanuele) nel tratto da An'ta Nuova verso Corso R.e Umberto'? Là, jn tutti i tardi pomeriggi, egli si incontrava coi suoi vecchi. c-olleghi e dipen · -
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.-\HTIGLIEH I S CHI'l~l'OHI
denti allorcbè usci.vano dall' ArscnaJe e con c~si arrcsta.11dosi spesso e da. essi c:.irconclato, si discutevano i tr·avagliati problemi artigli cl'eschi di qu ell'-ora ... .. In quei momenti Loren½o Sollier era ancora e n uovamente il Superiore ed il Mllestro. F ino alla moi-te; s~~ pure la carriera ,non gli avevt~ dato sempre e ~mltanto soclclisfa1.ioni, egli fu un mnantc impenitent~ delJ.' Artiglieria rn~lla (] nale la sua alta figura e la sua opera. vengono rieon]ate con p1·ofoncla ammirazio,ne, e,on sempre !".innovato l'impianto . Lasciato il scni7.io attivo per clà nel 1 fJOG, pasi-ò nella Rise1•ya nel 1910 e nel J 911 fu promosso tcne:ute generale mo rend,o poi a Tor.ino nel 1D22. 1° - Gli oùid d;i campngna. (Riv. d'Art. e Gen., 100!3). 2<> - L'<~!liC:iH:ia clel tiro a slnap110.l. (Riv. d'Art. e Gen., lHOI\). 3° - Considera?:ioni sulle conclusioni della Commissione d' inchi esta per l'esercito circa il ma teriale d ' artiglieria ca mpa le. ('l' oriuo, CasanoYa, J.008).
Sosso Car1o. - Nato nel 1856, dopu a,vm· snperato i corsi dell' Aecadernia ml litare di. 'l'orino fn nomina,to sottot01wnt,) d'artiglieria nel 18,6, ussegrnLto nl 14' ·, Reggim<~nto da fortezza, <~ coma,ncla,t o a freqnentarE! la Scuola d'a,pplka-zione di artiglieria. e genio, coiupiuta la quale fu promosso tonente nel 1879 e p1·estò successivamm1te servizio all'll" Reggimento da :fortezza e quindi da,l 1882 a.i 3"' Reggimento da campagna . Promosso capitano nel 1884, fu trasferito a,l 14"" Reggimento h'ig. 1419 da fortezza, quin di. nel 1887 al 13° da, for Ca rlo 8osso. te:w:a. e :nel 1888 al i"i da campagna : nel ~~'. · 1890 imclò aiutante maggi.or-e i.n l" a,1 :d6° Reggiment,o da costa, nel 1895 passò al Oomamdo locale di Genova e nel 1897 alJ.a. Direzione territoriale cli Genova. .Promosso maggiore nd 1898 a,ndò a.i 3° Reggimento da campa,gna e nel 1901 fu chiamato come Capo se;,;ione al l\Iini&:tero del1a Guerra rimanendovi anch-e dopo la promo;,;ione a te11ente col 01m ello nel 1903 tino al 190S in cui passò al Comando del 0
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SCR!'l~J:ORI 1)1 l\1:\TERrn Al(T!GLIEl:Escr.:m
(1856-l!)]J))
13° Rc~ggimento artiglieria da campagna, ove r.imase ancht~ dopo la promozione a colonnello nel 1909. ì\1or1 ·nel 1913. 1° - .:S.:icola .Marsclli e le sue opere. (Riv . ?\fil. .ltal., HlOl).
SPAG:..-:ou Franc:esco. - Na.to nel 1852, fu prnrnosso sottotenente èl 'artiglicri.a 11cl 18SO al tl, Reggi.mento arti.glieria da earupagna e, t enente nel 1882, rimase in tale Reggimento 0
fino alla, prorno:i;ione a cap.i tano nel 1889, anno in eui fu tra sferito al 16° Reggimento aa call.lpagna per passare quindi. nel 18!J4 alla Dire:i;ione di Uoma, nel 189;5 al Comnndo locale di Roma e per nltirno nel 1897 nuovanwntc alJa Dh·e:i;ione di Roma . L:tseiò il setvizio atli,o nel 1901 ed ottenne i.n seguito i gradi di maggiote e di tenente colonnello ncilla RiRerva rispettiva men Le negli. anni Hl04 e 1912. 1° - Seni:r,io dei depositi e lnborntori alle Scnole di tiro d 'artiglieria. (Ri \'. d'Art. e Geu .. 189$1) .
_SPASIA:,.;o Giulio. - .Nato nel 1852, pc~r titolo -di studio fu nominato sottoteJJ1ente d'artiglieria, 1ml 1874,, assegnat o aH'll° Reggimento al'Liglieria da forLezzti. e comandato a, frequentare i e-orsi della Scuola d'applicazione d'ai·tiglieria e genio. Promos&o tenente rwt 1876, anelò a, prestnre serYizio nel predetto lJO Reggimento; nel 187S pai:-8ò al 2° Reggimento (la campagna e nel 1880 alla compa,g)nia operai . Promosso capitaino nel 1882, continuò a prestar servizio alla Compagnia opera,i per poi pa.sare successivamente nel 1884 al l° Reggimento da campagna,, nel 1885 nl Polvc~rificio di Scafati e nel 1888 al Laboratori.o di precisione in 'l'orino, rimanendovi fiino alla promozione n maggiore nel 1894. In tale anno passò prima, al Laboratorio pfrotecnico cli Cavua e poi alla Fabhri.ea d'armi cli 'l'crni nel 1895 rimanernlovi fino al 1900. 1.0
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Sullo stabilimento Tedeschi.
(Hiv. d'Art. e Geu., 1.891).
Luigi. - Di qnesto dìsfo1tissirno artig-lie rc e -1lella sua opera si è già ripetntamente e meritanwllt,e parhLto: qui si ricordano quindi soltanto si.nteU.camcnte le t<1ppe della sna carriera. STA'.VIPACCHIA
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AR1'ICLIERI SCRlT'lORI
Nato a, Lecce nel 1 :3S, fu allieYo del Collep;io militare <li ~filano e, dopo aver snpcrato il l " corso della Scno1a, militari'. di Modena (!)Cl 1876 -77, p;1ssò alla H. Atcademia militare .cJi 'forino donde uscì nel 1879 sottotenente d'artigl i.erin, a8Se· gnato al 14° Reg;;imento fortc7,:;m <:, coma,ndato alla Scuola d'applicazione -d'a.rliglicria e genio . V<~nne pl'omosso tencnto;> nel 1881 e destina t,o al ]5° R cggim c~n to cla fortezza, J1el 1884 passò al 2" Reggimento da campagna e nel 1SS.3 al 14° da fo1·tez7,a . Pi-ornogso capi.t.l no 11el 1888, an clò a pr<'stare sei-vild,o pl'illla a Ila Com pagnia operai, poi nel 1. 9 al r..,abo1·a i,orio l 'i rotecHico di Bologna presso il qua le i11iziò i10poi-l1111ti studi e lllOteYoli r eaJizzazi.oni concretando il noto « cn,rinttoio a, Yolume >> ,nonchè una « macchi 11._L per il c,1r.icamento multiplo antomntico )). Nel l!JOJ proruo.·so waggio1·e, \'enne d estinato al La,boi-:i t orio pfrotcwnico ~11 Capua come Yice-dir-ettoi-c, cai-ic-a eh·.! tern,e flno a,l lfHO portando in quest,J Fig. 1420 peri.odo clfr,eri,:;c e svariale r-:;eruplifi car.io Luigi Stam1>acchia. ni nelle larnrazioni d<>ll o stabilimento e c·ostit1wnclo in Itn li.a il primo gabi,netto microfotografico. Jel 1906 fu indato in missione fa Germania pe1· studiare l'allestimento cl(~]]e muni½i.oni per a rmi. portatili e la fabbricazione delle ai-mi stesse. Nel 1910 fu destina.lo all'OHicina di costrnziorni cl'al'tiglicria di Genova, e, p 1·omosso ten<'nte rolonnell.o, passò subito nel R uolo tc::cnico e fn nominato Direttore di tale Offidna , carica che tenne anche all'atto -d ella promozi one a colorn1 ello nel 1915 e a 11ag-gioi- generale 11 el 1917. Mente [ervicla e geniale, intelktto continn a rn en tc in laYorio cli ricerca e cli stud io, du ran te il periodo bellico delln gramde g uerra nnmerosi ed importanti fm·ono le invenzioni e le innovazioni ideate e realizzate dallo Stampacchia, : frn, t ntte, ricorderemo un nuoYo metodo per la fabbricazione dell;t
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SCHl'l"l'OHI DI .\lA'.l'Elll I<! AttTI O 1,rnP.ESCUL,
(1856-19]!))
ghisa acc1mosa e una 1nuova installazione per l 'impiego dcll~ bocdre da fuoco ,cli gl'osso calibro. Nel dopoguerra fn addetto all'Ispettorato delle costru· zioni d'artiglierfa fincllè nel 1923 lasciò il servizio attivo venendo prornos -0 generale di divisione nel 1923 e morendo poi a. Parma 1iel 1933. 1° - E ducazione del solùato. (Riv. Mil. Ital., 100·1). S1'ASSANO Ernesto. Di lui e della sua oper a, già si è pur la,to : ci limiteremo qni a rico1·clare sinteticamente le tappe della sua cn.niera e delle sue affermazioni nel campo tecnico. Nato nel 18:59, fil nomi.nat{) sottotenente d 'artiglieria nel J877, assegnato all'll° R eggimento eia l'ortezza e oomandato a. frequentare la · cuola d'applicazione d'artiglieria P. genio èloncle t1scì promosso tenente nel l8SO prestando .successivamen Le se1·vizio nel ISSO al J3• cla fortezza, nel 1ss:::· al !)0 da campagna e dal 1 4 al l0 da rnmpagna. Capitano nel 1..86, fu de~tfomto all:1 Fnbbl'ica d'armi di Terni donde nel 1 7 passò a.Ua Direzione di Fig. 142l Roma specialmente addetto alle officiErnesto Stassano. ne, rieostitucndo il nuovo La,bo1·atorir) cli pl'eC:i$ione . Rtudioso ..ippas~ionato della Tecnica, siderurgica, fu il primo a formnlare nel 1.891 in sen-0 alla società degli ingegneri e<l nrchi.tctti ita,l iani una pr-0posta, concretata poi più ta,r cli. d a.li' Associazione .fra i metallurgici italiani, per l a. creazione di uHo speciale Istituto a,ttrezzato così òa analizzare e cln.. · sificn re ra½ionalmente i prodotti ferrosi. F n allievo distin Lis simo della, Scuola di Elettrotecnica del R. Museo ind ustr-ia,l e ,di T ori,110, parlicol armente heneviso cla Galileo Ferraris, ~, dalle esperienze e:-:cguite nel 1896 a Pont Saint Martin s ui forni per e,uhuro cli. cakio, trasse la oonyinzione eh~ i minerali d.i ferro potevano essere vantaggiosamente tratta.ti a mezzo dcl1'elet· hi eità, ideando quindi le moòificazion.i da apportarsi per uo,
AH'l'IGL IJ<:HI l>l'll!TTOIU
ta.le scopo ai for,n i da ca,rburo. Due anni ùopo, nell' Oflicina dei Ct~rchi di H,oma, in un piceolo altoforno d,i 300 HP effettuava i primi tentativi per ottenere acci.ai. per via elettrica. Nel 1895 dopo essere riuseito a.cl a,t trezzarc completamente le nuove ·officine del Laborator.io di precisione di Roma, venne ad esso destim1to, ma, sebbene U· malincuore, pe1· dedicarsi completamente ai suoi studi prefer it-i nel 1898 lasdò H servizio attivo ra.gp:iwngen-do poi il grado di. maggiore nel 1903. Tra il 189[) e<l il 1901 svolse le esperienze di Darfo con un forno cli. 500 HP che, pur avendo esterna.men te ancora l'aspetto di un al tofol'no, rea,l izzava internamente sensibili pc1·fezionarncntt: .i. primi forni di questo tipo con una o più coppie di elettrodi furono a camera. r-ettango1a1·e ed a volta cilindrica, fissi. Sue eessi.vam.ente costrut fol'(ni cHindrici, a due o più elettrod i, con v-oltn, a cupola, fissi o rotondi, a corrente monofase o polifase. Il processo S tassano per n trattan1cn lo elci min erali ·di ferro ebbe anche il merito ,clell'tisso111ta priorith in .c:onfro.nto di 11uelli real.iz7,ati all'estero. Il perioào di maggiore 1:1itti.vità dello Stassa110 1·isale al J 905, €cl è qui cloveroso per noi ri.cordare ehe il nome e la fama cU Ernesto Stassaao varcarc:mo i confi ni dell a Patria,, e anche in America, al Congresso clel 1909 della Associa,zione Elettrochimica Amerieana egli fu accolto COill particolare so lennità presentandovi un a dotta, l\1.cm0ria e facendov i. una bril lante com.nni cazione sull'applicazione del fo1·no elettrico n,lla ~;iclerurgia. l <> - Note ed appu nti sulla metallurgia del ferro. (Aun. Soc. Tng. e<l Arch . Ttal. Anno VI P artt .lI - Fase. III, 1891). 2° - L'all umin io e le sue k ghe. (Riv. (l'Art. e Gen. , JSOl). 3° - L'ilh1minaziorn\ ùk~ttrica nelle opel.'e cli fortificazione. (Riv. d'Art. e G<m., 1S!J3) . 4° - Hisu ltal:i e corii;tiguenzc di ah:u ne prove <lei freno ' Prony. (Iliv. d 'Art. e Gcm., 18HG) . 5° - Processo ter mo-elettri co per la riduzione dei miner ali di feno. (Riv. d'Ar t. e Gen., J902). G0 - Lo stn to presente e l'avvenir e della metallurgia termo-elet t rica iu genere e dell a. sid erurgia termo-eh!ttrica in ispecie. (Coillnn icazioue a.I 60 Congrnsso In tern azionale di chimica applicata, in Roma, HlOH). 7-0 - Snl111 metaJJurgin t ermoelettrica flel forro. (Gìorn. Genio Ci· Yìle, J!l08).
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ROH -
SCRI'el'O l\l DI :.\1.-\'l'IDH!E: ARTlG LTJ-:Rl•:SCHE
8° - La verità sui forni elettrici.
(1850·] !)HJ)
(Riv. <e Elettricità -i> n. 22, 28, 24,
J!)08).
9° · Il forno elettrico nella meta.llurgia del ferro. (R:issegna Mineraria Metallurgica e t himica . Voi. XXXI, 1909).
~Tt,;I!'A~ELLI Emilio. - - Nato a 'l'eora (Avellino) 11el 1.Sfl2, dopo a,ver compiuto gli studi medii e s uperato il biennio uni versitario iscrivendosi al Po li tecnico di Napoli, entrò nel 1.915 alla n.. AccademhL rnilita.l'e di Torino come allievo dei 102° Corso reg-0lare accelerato 1915·16 e, nominato sottoteHente d'artiglieria, venne destinato nl 36., :Reggimento da campagna. lt'u subi.to mandato a.l fronte e destinato aJla 1" batteria clel predetto R eggimento in Val Fella e promosso tene.nte fu nomi nato aiutante ID.aggior(~ del l" gruppo dello stesso Reggimento ed ufficial<~ addetto a.l tir-o prenclenclo viva pa1'tc a.Ile azioni svoltesi nel l!)lf>.J.7 in Val Dogna, Val Fclla, Val Resia , Ta gliamento, Pielungo e F01·ni. di 0lau· setto. Il 36° :11eggimento artiglieria da campagna durante la r-.itira.ta ùelFan tmmo Hll7 feee parte dell'eroica, 36a Di..-·-·-·· - ·-·_:_J visione comand;;Lta dal gen . Alfredo '.l'aFig. 1422 ra,n to : lo Stefanelli ehb('l modo di. d iEmilio Stefanelli. stinguen:.i. in varie circostanze e si meri tò pertauto la Cr-oce di guerra, a,l v. m .. Nel clopoguena lasciò il servizio attivo passando nel Ruolo speciale degli uftìciali. di complemento eorne in"ali.clo di guerra pe1' m.alatti.a contratta in prigionia di gnerri:L e nel 192G consegllì la, la1uea .in ingegneria. Nc~l 1!)29 v<~1u1c promosso capitano di complemento -e nel 1!)40 gli fn conferi to il grado di maggiore nella risena essendo stato fin dal 1933 richiamato in serv1z10 e -comarn1ato alla Rivista di Artiglieria e Genio specialmente addetto ai lavori della Storia -clell' Artiglierh~ Italiana. Quasi fin dall'inizio di questa << ardua, se pur tanto cara, fati.ca)) di stnclio, di ricerca e di lavoro, egli fo il colla.bo·
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AR'l'IC LIBll l SCHI'I'l'OH l
ratcn·e cost.wte, continuo, io1faticato che alla buona, riuscita,
dell'opera diede non soltanto il suo conco1·so materiale, ma. alt1·esì il suo più cordiale apporto morale, il suo aiuto <li assistenza spirituale, ogni sua energia :fisica, tutta l'atti vi.tù, della sua anima. Chiama to nuovo a tal genere di studi, di ricerche e di elaborazioni, non conobbe ostacoli all' adcmpiment<i degli incarichi. ailiclatigli, e, pede½ionandosi man mano nel non facile compito sovra.tutto di sele.zione e di orclinamen to dei materiali raccolti, po rtò alla. migli.oe riuscita dell'opera; pur volendo sempre rimanere nell'ombra, - quell'c1ntusiasmo affettuoso che è ·ca1·n t.leri8ti.ca ammi revole degli uomini migliori del uostro meridi011 e d'Italia . 1° - Note di Storia dell'artiglieria dello Stato della Chiesa nei secolì XIV e XV (in collabor. coll'a'vv. Pasquale T,nsagnl) (a cura della R. Deputnzioue di Storia patria, Romn , 1938). 2<> - Un cannone a retrocarica 1>rogettato in Ttalia durante la guerra di successione ul trono di Spagna. (Riv . Art. e Gen., 194.1.).
s·m1,u Luigi Sabino. - ~ato nel 1839, fn nomi.nato sottcte11 ent.c d'artiglieria nd 1861 e, dopo a,ver snpernto i corsi della Scuola, complementare d'artiglieria, venne promosso luogote•nente ner 18G2 assegnato al G Reggimonlo artiglieria dal quale passò poi nel l8G4 al1'8° Reggime11Lo. 0011 quest'11ltimo prese pal'tc alla, eampagniL del 18GG gua,clagnandosi una mecfaglia cli bl'om~o al ,·. m .. Promosso capitano nel 1870, andò a prestar ~ervizio prima. alla Fonc1eda e l'affineria, di Genova, poi nel 1872 n,ll'S Reggimento (piazztl,) qni,nLli alla Fonderia di 'l'orino e nel 1875 al 4° Reggimento a1-tiglierin per anclal'c innne nel 1 79 alla Dire:1.ione d'artiglieria di Ffrenze. ri:fnggiorH nel 1882, fu trasferito al 2° Rcgg.imen to a,r tigliel'ia -d a ctunpu,g-.nn., nel 1884 pai:;sò alla Direzione di nfam tova. e nel 1 '85 al l 6° artiglieria. da forte:r,,m-. Tenente colonnello nel 1 , 8. fn dc, tinato alla Dirc:r,ione della Fonderia cli Torino e nel 1890 ln,sciò il ~enizio attivo 1·11gginngenclo il grado <li C·olon n<>llo nell:i Ri Rena nel 1896. 0
0
- Locomotive strnclali. (Riv. :\'Iil. Hal., 1876, 1877, 1878, 1880). 2° - Istl'w1.ionc sulln locomotivn strndnle per gli allievi maccllinisti
l.0
(Torino, 1876). ~
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$CUI'.l''t'0~(l DI ~L.\TEHH: AH'l'IGLIEREJSCHB
(185(l -] })] 9)
3° - Ginnastica. (Riv. Mil. Ital., 1.879). 4° - La bandiera. (Rk Mii. Ital., 1.880). 5° - Ginnastica militare. (F,eri:ara, 'l'ip. Sociale, 1883) Ital., 1902). 6° · Spirito di corpo e spirito militare nazionale. (Riv. 1887). 7° - La d isciplina militare. (Roma, Tip. Houx, 1891). 8° - La pace perpetua e l 'esercito. ('l'orino, Roux, 1891) . 9° - La fortificazione. L'a rtiglieria e la difesa <lelle coste attuale. (Homa, Voghera, 1892). 10° - Il g iuramento. (Roma, Vogheru, 1893) . 11° - Ufficiali in congedo. ('l'orino, Roux, 1895). 12° • L'educazione militare nazionale. (Roma, Casa Edit. .13° - Società rurali. di tiro a segno nazionale. (Riv. Mi!.
(Riv.
Mil.
Mi!. ltal.,
nello stato
Ital., 1899) . Ttal., HJ02) .
Nato a T,o rino ST~RPOì\10 Alfredo . nel 1832 e . seguìti i corsi ddla R milifa.1,re Accademia di 'l'orino, fu nominato f..Ottotcnente d'artiglieria nel 1851 e, pro· mosso luogotenente nel 1852, frequentò la Scuola. complementan' n ~JH'!nclo ass,, · g:na.to a.l 4.0 Reggimento al'tiglie1fa (campagna,) e quindi alla 5· Compagnia da. piazza. J:>r-ese part<~ alla campag11a ,del 1859 1ru~rita11dosi una medaglia <l'argento al v. m . e, promosso capitano in quel · l'arn10, ven,ne assegnato al 5° R.egg. artiFig. 1423 glieria (c:arnpagna) meritandosi mm seAlfredo Sterpone. eonda medaglia d'argento al v. rn. a Oai:.telfidard,o <~cl una. menzione onorevol,~ all'assedi,o di Gaeta . Prom1)s&o maggiore nel 186:\ fu tra,sferito al 7° Reggimento (,campagna) e successjvtLmente a.ll'8° artigli.e · l'ia (batterie n eavallo) parteeipundo alla campagna ·d d 1866 e venen{lo poi. nel 1871 tri1sferito al 5° artiglieria (campagna). Promosso tenente colonnello ne] 1872, fu destinato al 2° Reggimento (piazza), e nel 1875 Yenne nomi,nato ConHùndant8 in 2" della Sc-.uola d'applicazione d'arUglieria. e genio, incari.· e·o che nrnntcn ne .tino al 1882 e cioè anche dopo la, promozionn a colo0111ello ottenuta nel 1877. Comandò poi dal 1882 nl 1884 il 2° Rcggin1ento artiglieria da, campagna e, prorn,)sso ma,ggi-0J' -
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,\l<TIG LlBHI :-c111·rr ou 1
generale nel 1SS4, fu Capo della rni:;sione militare in Hu!-sia , e quindi corna11clò l'm'tigliel'ia di Torino dal 1884 al 188 p e1· poi paRsare 11el 1SSD Ispettore dell'artigl ieria da campagna. a l\LLlaJw. l'romosso teneule g eHeraJc nel 1 !JO, C'<nnan clò la Divisinn e ùi Livorno fino al. 1892, poi quella, cli AJessnnllrin fino al J '94 "€Ù in seguito l'~I l'. A. nel 1 '~):,, i l X O . . \. n el 189(i -97 ,·<mendo poi destinato al Oornanclo del Uorpo <l ' Al' m ata (li To1·i110. 'Kel 1 '97 lasciò il servi iio a tlho per ragioni di i-a.I nie mo · rernlo p oi. a CJlian eiano (Si ena) nel 1900. Già in altro precedente capitolo si era parlato di ,,.\ lfredo StPl'pone 0 <.lel di l 11i fratello Edoni:do a.nt h'eg.li anig-lic1·e. Qui è dorcroRo riHucare in siem e• le loro cln<· nobiliic;sirnc figure di soldati. rnlorosi e di .nt iglied prec:l,n·i, esponenti gennini e pre cisi clel Yecehio riemonte e d el p iccolo <~Rerc:i lo Sardo, m embri di nna di quelle n umerose fami~U e c1ellc an t iche Pro,·incie 1telle qua.li la tradizione militare era 1·etaggi.o g:doso di. <·0 11n,tr111·ati.. do,·cre pn se1.· ,·ire il Re e la P atria . 1° - Da Weissemhurg- a llo1·11y - Tmuressicmi <l: un cauuoniere. (!li\·. Mi i. Hal. l Si-:1).
S'I'HAzzi.;1u U iulio. - N ato a Hutern (l'.:l.ltanh;setta) ne1 1.8:i6, dopo esse1·e sla to alli.eYo dcli' A ccademia mili! ,ne di Torio10 fu n ominalo sottotenent<~ cl'a,ttiglieria n el 1877, assPgnnto aJ H ' Reggimento fo1·tez:1.a e comandato alla Scuola d 'applica~d,o ue cl' nrtiglieria e g-cn i,cL Promosso tenente neJ. 1880, aindò al ]2° Heggimcnlu e nel JS8~ pai-f-ò al 10" artiglieria é111 cam· pagn a e venne oomancltJto alla S cnofa cli guena superandone oon :-;ucce~so i corsi ,d i studio. Prnrnosso capitnno subilo <lopo nel 1886 fn assegnato al 1° artig-lin·ia eia campag.na e succe:ssiva1ncntc 11el rnse al 13° R<~ggirnento eh campagnq.. e poi nel 1893 alla •' tuola d'applicazione d'artiglieria <' genio come in· segnante <li 'ì11aLeri.ale d'nrtip;Jicrin (Pa1·tc I ), ove 1·irnase fino a l J.S98. l'i·omosso ma ggioi·e nel ·rnnl:l, 'l'n inviato nHn T>irer.fo,n e superiore d elle esperien7,c {l'a r tigJicl'ia, nel J!JOl ritornò al J 3" artiglieria cla .campagna e n el 1902 venn e corna..nclato àlla S cn oJa c·entrale cl i tiro d'artiglicl"ia <li Nettuno . T enen te colonn ello 11 cl mo:,, fu ai;;scg-n a to nll ' fap cltorato rleH' Artiglieria --
304S -
,.;cnI'f'rOHI 01 '.\l.\'l'EHI J·: ..\11'L'IGf,U:HE:'-Cll8 (18:'iù- 1919]
<la c11lllp .1 g 11a e p oi nel Hl09 ebbe l'irn:11 i-ko ,del Comand o della ~ c11ol11 <·e,n lrnle di tfro pr cd etla, della q uale <~bbe poi il Co· uu111do effcttiYo nel 1910 aUorchè fu p romosso colonnello . Prese pnrte n.lla ca.1npagna ,di. L ihin rn:u -12 cl.istingnenaosi al coman do llcl B0 R eggim~11 to artiglieria Rpeciale, e rientrato in lt.ll i.1 11 <11 19] 2. tiprese il Corn :uul o della Rcnola Centl':1.) e di. tiro cl1e tenne fin') ;il 1lfrem bre un :~. dat11 in eui la seiò i'I s pn ·i'l. io a ltiYo, ,·enen do però !rn bilo ri('hi a m:d o presso l ' IspettonLto g cne ralP fl -,t r tigl i c·1·ia . Dal 11rnggio 191-> al l'otto b1'e 191G e dal h1 gl io 191'7 a I ma:i-;,,o 1D19 prese parle alla gr a nd e guerra, ,t·Opreudo sueces:-:i rnmcn lc lr <·c1ricbe <li : Direttote della I >ii-c>zio11 P <l'ai-li g'lieri a cli Vcrn1m ; Co rnandnnte dcll' n.rtiglieti a del V C. A. ; ( 'om,nHlante <leJ 10" e poi del 12° Grup F ig. 1424 pb dei <·enti-i. cl i m obilitazi one tl'm·ti Giulìo Strn1.1.e ri. g lirria, l' .infilw Di.rctto1·e sup<~l'i,orZ\ de i D epositi cenfra.Ji cl ':u-ma tiJ, es. cn cl o intan to n el 110-v<•mln·e 191:i Rta LO p1·olllosso maggior gen e1·ale. Rieollocato in c·ong<'do rn~I 1019, a ssu nse nel J.923 il gra:d o cl i ge1w1·alc cli dh isionc e morì a Romn nel 1936. 1° - Materi:i le 1J.':1 r t igli(•1·ia ( P:utc P). {Sinossi delle lezioni, litogr., :Scuola applk. att. e gen ., 18!Jlì) . 2° - T1 ca valcn r e per gli nfficinli delle b:i (lerie . (Hiv. d'Art. e Gen ..
)!)02).
3° 1° J0 6° e Cen.,
- VeC'cllia !'.('noln . (H h·. d' Art. e Gen ,, 1002) . - Variazioni !'. nl solito lcma. (Ulv. d'Art . e Gen., 1!)07). fmpiego clcll'a rtiglicria in Libia . (Riv . d'Art. e Gcn., 1014) . - Note cl'implcgo e cli tiro per rartiglieri:i da cmnpagoa. (RIY. cl'Ar t. J!lli:i) .
$ TJJ 'J'A
MallC'o.
~ a t o nel 1882, dop o aver snperaio i
c:1n·si dcll 'Accaclemia militar e cli Torino fu n omi,n a to sottoten ente ,l'artiglierb nel l90J e comnnclato nlla S cuoh d' applicazione d'nrtiglkria e grnio, clopo l a qn ale venne p r omos~o tenente nd 1904 e nssegnato al 3° a r tigJim·ia cla forte7,7,a rima -
3040 --
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scur:r:n.nu
nenùovi fin o al 1909. Dal 1909 al 1913 chi ese ed ottenne di andare in asp ettativa e nel 1913 rientrato in sc1'vizi,o pàssò al 6° Reggimento da, fortezza, coman dato a ll'Arsenale di costru zione d'artiglieria di 'Corino. Consegui la la,urea in ingegn eria e, promosso capitano nel 1914, fu destinato al 10" Reggimento arLiglic1'hL cla fo r·tezza. 1° · Sull 'impiego dei g-onìometl'i nel 1n·olJl<'ma dcll'or i<'nl:1n1 cnto. (Dari. La tcrza, 1918).
N ato a Catanzaro nel 1S64, fu nominato sottotenente d 'artiglieria nel 1883 dopo di ayer com· pinto hri.llantementc i 001·si dell' Accadem.ia mili tal'e cli 'for irno: e, . uperati quelli della Scu ola d'applicazione, fu pl'Omosso tenente nel 1885 e destiJ1ato al 1:-;0 R eggimento da fortezr,a clon<l.e nel 18 8 pa.s8Ò a.l 27° da forter,,1,a e nel 1 90 al Co· mando cl'a,1' ti.gli eria da fo1·tezza a Na poli venendo poi dal 18!)2, al 18!)4 deRtil ' na,Lo alla H. .Accademia mili tar e cli To · rino quale insegnan te tli .Ko,d.oni d ' ,ll'· tiglieda,. Pl'omosso c:-bpitano nel 1894,, fu de stinato alla Direzione terri.to1·.i ale di Torino e poi al Conurnclo locale di To · tino, coman dato a. seguire i e.orsi dellit Scu ola d i gnei-ra- che superò eon Fig. 1423 succes8o, venen do quiml:i 01d 1897 coman Arrnaudo Tallnrigo. dato in serYizi,o cli Stato Magg.iorc a l Cc ltlando del Corpo. Nel 1898 fù a<lclettu al Comando del X C. A., e mcl 1900 rient1·ò a l 10" Reggimento artiglieria -da, campagna: nel 1901 fo t rasferito in Stato }f.lggfore e a ddetto al Comando della Divisione di Ancona. Pro mossio magg iore di fauteria n c>l. 1904-, passò a l 4° R eggi men to e . ritornato poi nel 1907 in Stato :Maggiore, a ndò Capo d i S. }[. alla Divisione òi R avcnrrni. Promosso tenente colonue llo nPl 1910, fil successivamente Capo cli S. 1\:L alla Div.ision e cli F i rcnze e nel 1!)]2 iHldetto al Comal1(1o dE'll'VITI ('. A .. ~l'ALLAmGO AnnaucJo. -
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SCfU'l'l'ORI Dl MATERIE AH'l 'ICL!lliRll:SCIIE (1856-l91UJ
Prese parte alla guerra italo -turca 19.1.1-12 meritandosì a Za,nzur una medaglia di bronz.o a,l v. m., e, promosso poi CO · lonnello nel 1915, prese parte alla grande guerra italo-austriaca dal 1915 al 1917 finchè fu fatto prigioniero di guerra il 30 ottobre 1917 dolllde r.i.cutrò soltanto alla fine del 1918. Durante la guerra comandò successivamentB il presidio di Villa Vicentina e quindi dal marz-<) 1916 al marzo 1917 il 152'J fanteria meritandosi una medaglia d'argento al v .. m. per le azionj di Monte Fiore - Casera Zebio: a tak data venne pe:'. merito di guerra promosso brigadiere ed assunse il Comando della Brigata «Sassari)) che tenln e dal marzo a,l Fottobre 191'7, venendo nel settembre d i tale a,nno promosso maggior g011erale. Dopo la guerra, comandò la 22"' Divisione fanteria (Bari) aal J 922 al 1925 venendo promosso generale di clivisione nel 1923, e quindi nel 1925-26 comamdò la Scuola di guerra, e promosso generale di Corpo ,cl' Arma.ta 01el 1926 ebbe il Comando del Corpo cl' Armata di Bologna dal H.126 al 1929. Passò poi iL disposizione del Ministero della Guerra fi no a l. 1930, lasciando in tale anno il servizio attivo . Ufficia,l e distintissimo, studioso e colto, scrisse per k stampe pubhlkazioni den_sc di perisiero, importanti in contenuto e tali ,d a farsi leggere ed apprezzare per la forma <~ la sostalllza. Per le moltl~plici sue benemerenze venne nominato Senatore ,del Regno . l" - Sinoss.i di Nozioni d'artiglieria , (Lil:ogr,, H. Ace. milit., 'forino, 1803).
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20 - Il gen. Alfredo Taranto. (Rinascimento del libro, Firenze, H)34). 30 - J capi ·e là loro preparazione morale alla funzion e del comaml(l ediz.: Pacinotti, Firenze, UJ31; Rinascimento libro, I'ìrenze, 1040) .
TARA~TO Alfredo. - Nato a Napoli nel 18G4, fu allievo del Collegio della Nunziatella, dal 1879 al 1883 pr.imeggiando fra i suoi compagni e dimostrrundo spiccata predilezione nelle matemati.che. Nel 1883 entrò all'Accademia di Torino e distinguendosi negli studi fu nominato sottotenente d'artiglieria nel 1886 e promosso quindi tenente dopo la Scq,ola d'applicazione al 13° Reggimento artiglieria fortezza e qufa1cli al 25° da, costa nel 1889. Nel 1892 fu chiamato 11,ll'Accadl~mia mi.lita.re -
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AU'.l'IG LHJP.I
:scr. IT'IO!H
quale aggiunto di Arte militare, e nel 1895 pa ssò come alliern alla Se no.la di gncna venendo promosso ca,p itan o d'a1· Li glieria nel 1897 a lla Dire½ione d'al'tiglicria tli Torino e conti1111u 11do la Scuola di guena che compi brillantemente J1el 189;'. Chi a· mato suhito in se1·vi7,io <li S. ~L fu a<ldctto prima nl Comando del Uotpo e quindi al Comando Llell,:, Division<~ di. H a l'i e 111el 1no1 renne tra sferito 11el Corpo di S. i\1. e clei;;tinato al Comando della Div:isio1w di Napoli. Promosso nu~gg.iore a scelta nel 1907, andò all'll" Hcggimeuto fante!'ia; n el 100~ ru 11omi n nto Commi. sario ruilitare per le l'enoYi<' a Napoli, <! 1·i cn I rato ncJl o ~. M . nel H)09 fu Capo della. Commis!--ione ruilil,u·e di linea a Napoli . :Xel J 012, fu p l'omosso tenente colo1inello nerlo stes~o posto e .nc"!·1 giugno 1913 entrò in guena. col grado di. colonne}. Fig. J42(ì lo di ~. M ., Capo di S. 1\L del \ C. A. Alfredo •raranto. sul. ( 'atso : uc>l 1!)1G. promosso brigarli<'1·e . c·om1111 clù la B1·igatn cc Sek )l c.he sugli altipiani si distirn.sc in modo pnrtico]are, e per la sua sagace e valorosa azio11e cli (' ornando ebbe la Cro<'e di ca,alicre dell'O.M.S .. Promos. o poi maggior geu1erale nel dicembre 1!)16 passò adclc Uo al Comand o della 9" Division e e nel l ngli o 191'7 fu nominato Capo cli S. M. clella 4" Armata 1 e poco dopo gli venne affidato n Comando clella 58" Divisione, che diresse e g n.idò ad importanti. affermazioni. di slancio e cli va,101·<~. ~el l' ottobl'e pnssò a.l Corna;ndo <folla 36" Divisi.one che i n qn ci g iorHi foce veri prod ig'i impegnando il ncmiC'o e rompendogli i suoi progetti. P 1·~so prigfoni<11·0 ebbe un 'odissea. cli peno~i. viaggi e di cloloros<'ì permanenze i n va,ri campi nem ici. di concentramento. Rientrato in Italia nel n oYembre 191 , nell'estate 1919 fu 1110 minato Comandante del ~cttore cli Gori7,ia in :,, ona d 'armi· ~tizio, e nel 192,0 Comanrlanfe clcll'll~ Divisione (Gori.,r,ia): p os ti e Comandi {li alta 1'esp onsahilità. nei qu ali il T Hranto ebb e modo cli. €!":plicm·e non soltno1t.o le sne ·nlte qm1lil.ì rnilital'i, m;1. -
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:'sC lllTTOH I Dl !ICATEHH: i\Wl' lGLJJmESCHB
ll856-191!JJ
altresì il suo tìne tatto politi.co e diplomatico, e per cui ottcnm· l'elogio più lusinghiero <lel Governo. Nel 1921 venne nominat'1 Coma,n dante delle truppe del.la, 'l'ripolitwnia, e l'open.i: tla lui spiegata nel biennio 1922-24. per .la rioonquista, di quella nostra Colonfa fu così. saggia, tempestiva e conclusiva sicelH~ là. promozione per lllerito di gucna da lui conseguita può e clcve a giusto t i tolo accompagnarsi eon la precisa riconosl:enza del paese. Dal 1925 al ]92G comandò il Corpo d'Armata tli Vee,ona, dal 192G al 1930 il Oorpo cF Armata di Napoli e q 11ind i nel bieunio 1930-32 <pwllo d i 'J'ri-este lascin;ndo poi il servìr,io attivo nel 1932 e morendo nel dicembre) mentre ancora- nella pi.e nczza delle sue energ.ic e sovrr.1itu tto delle sue potem,ialità voli· tive, anelava di potersi rendere utile ancora, a,lltL Patri.a. Lo stato di servizi.o sopnu·iportato, i posti ricoperti, le cariche occupate, gli inca.1·.ichi cd i compiti assolti coil fede, con sagace 0.11ergia, e con lnngimirante esatta visione bastano da, soli a qua1ificare Alfredo Taranto che per alte qualità mo rali, mi.lita.l'i ed intellettuali onora l'Esercito, l'Arma nost ra ed il glorioso Col1egio ,d ella Nun?.ia tella che gli fu pl'imo ma,e stro non solta,nt-0 di. discipline scienti.fidi.e e militari, nrn a,l tres, di vita e di. alto patriottismo. 1° - Lezioni agli uilkiali inferiori {lel presidio lli XavQli (manoscritte e li l:ogrnfate, Napoli, 1910·1'1). 2<> · Conferenze sulì a s istemazione dei servizi in guerrn . (Nnpoli, 1()10-14).
TArtGA Spartac:.o . Nato nel 1875 a San Pietro ;\gliarrn, (Pii;:toia), dopo aver superato i c:01·si di studi medii fn allievo distintissimo dcll' Accademia mil itare di Torino e venne ,nomi.nato sottotenente cl'artig'lierfa nel 1S98, . assegnato a.JJa 5a Brigata da costa e comandato alla Scuola ,d'applicazione donck uscì nel 1900 promoso tenente alla 5' Brigata da e.osta, per pa·ssare poi nel 1902 all'artiglieria, da montagma. Promosso capi, tano a scdta, nel 1910, fu destinato al l° Reggimento artigli(~. r-ia dn montagna, nel 1915 fu promosso maggiore e, raggiunto il grado di tenente colonndlo nel 1917, venne inello stesso a nn0 pl'omosso eolonnello per merito di guerra .
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ABTl(;L ll.:HI scrrr.r·.rORI
Prese pai-te alla grande guerra per tutta la s ua tlnrata dal l915 al 1919 successivamente come Coma,nclantc cli batteria, cli Gruppo, di Raggruppamento di arti glieria da montagna,. e di Comandarnte dell'artiglieda della 35• Dirisioue cli fanteria gua, dagnandosi una medaglia d'argento al v. m .. ~el giugno dei l918 venne nominato Capo ufficio del Comand o artiglicri n d ella fi' Armata (Altipiarni). Ultiillata la guerra, venne assegnato n el 1920 alla Scuola, · rì i ~11c1·ra, quale insegna nte di Armi e Tiro, cli Impiego cl'artiglicl'ia., e di For tific:17,i:one <.: arnpale e pennancnLe, fino al l'anno 1927 in cui venne <·ornandato al ('01·po d'Arrnata di Milano. Pi·omoss,J .0;enc1·a le di. Brigata Ll' ar tiglic\J'i;i, nel 192!J, tenne s nceess.iva1ne11te i Uoma,ncli dell'a t tiglieria d ei Oo1·pi cl' Arn1ata d i. Pil-eJtr,e e di Torino, e promosso poi ge· 11 erale cli. clivii;;io1ie n el ]!)33, eomanclò la I>i.,·isione cli Piaeen;,,a clal J !.)33 al 19~6 prov,·e<l<>11<l o alla s ua trasfonnazio nc i n Divisi.one di fanteria rnotorizzatrL. lfig. 1427 Ih1 l 1!)37 al Hl3!l tenue il Comando cl-ella ~p:irtaco 'l't1rga. dileR;1 territol'ialP del Cotpo cl' Aemata di 'f o1·i110. Uffici ai<~ s t uùioso, colto ed applLSRiona,to tl el servi1,io, clal 191.9 al 1930 collaborò con intensa attività in tu tte le R iviste militari italiane trH,tta1tdo a1·gomenti militari <lella più db·ers r1 natura e specialmene rignardanti l' Impiego <l'artiglieda. J 0 - lla.tterie di o bi<:i d n montagna . (Ri v. <l' Ar t . e Gen., 191G) . 2° - L'a rtiglieria rwll:i guenu di movimento. (Hiv. d'Ar t. e Gen., 19HJ). :1° - Il t iro cl'accompagnamcnlo. (Ri v. <l'Art. e Gen., 1919). 4° - Lo schieramento delle :ir tiglierie. (Jliv. d'Art. e Gen., 1920). 150 - Ln manovra del fuoco dell'artiglìcriu. (Ri v. d'Art. e Gcn., 1920) . ($0 - Il tiro d 'nrtlglierin cli distruzione e quello d i neu trall1.1.111. ione. (RiY. d ' Art. e Gen., 1920). , 0 - Il collegamento tra artiglieria e fantel'ia nell'nzione cli fuoco d elle a r tiglierie divisionali. (Rì v. <l'Art. e Gen., 1921) . S0 - L':irtiglierin t1 i m:iteri nlc nccornpo,::-nnmento. (Rì1·. d'Art. e Genio, JD2l) .
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SCHl'.lvCOHI 01 ~J: A'.l'J)H l IJJ AH'l'L0LlER0SCil]J;
(1856-1!)19)
!Jo - Alcuni giudizi sulla for tificazione permanente. (Rh·. d'Art. e Geo., 1922). 10° - 11 rHorn iruento d elle LUtmiz iou i e dei mater iali cl'arUgleria. (Riv. cl' Art. e Geu., ·1022) . J1° - L'artiglieria nella guena di WOYimeuto. (RI\'. tl'Art. e Gen., W::!3; . 12° - Sul ri or<linaU1cnto dell'artiglieria ilaliana. (RiY. cl".\t·t. e Gen., 1024) le:<> - Note s u ll'impiego tlcll'ar t igliel'ia in montagn a. (Guerra in t err·cno libero). (Hh. cl' Art. e Gcn ., 1920). H 0 - La guerra di wourngua e Lu d ifesa d elle Alpi. (T orino, Schioppo, Hl20). 10° - Le nrm l da fu oco, il tìro e la for t ifiea7.ioue . ('l'orino, Schioppo, J926). 10° - Qualche csclllpio cl'iw1)iego dell'a r tiglieria cli\·is ionalc. (Tol'ino, Schioppo, 1927). )7° - La forlilic:azioue pcrurnnente uclla protezione delle frontiere t erres tr i. (Ri v. .M il. Ttal., 1927) . 18" - Questiou i relali,·c, all' impiego clell'ar tlglicri a vcr la pr epiirazione dell'altarro nella gucrrn cli lllo1·lmenlo. (Ri\'. :'IHI. Ttal., 1928) . 1!Jo - Dell'impiego dcll'nrtiglieria clll·isiouale e di Cor po d'.drmata n ella battoglla olicns iYfL della g uetTa di movimento. (!{iv. d ' Art. e Gen., 19~01. 20° - D irn go zioui in 'f',1 tlo cli ttddcstra rn enl·o e d'impi ego clcll' :irtlgl ie rìa. (Hiv. d'Art. e Gen., 1931) . 21° • Appunti e rom;iclcrnzioni ,.:ulla rliyisionc motorizzata. (Ri,·. cl".\1t. e Gcn., 1937) .
TmoFILATO
Pi etro . -
Uffi.cin le d'artiglieria in cong-edo.
1° - Circa un metodo 11et· disegnare le traiettorie d ei 11r oietti. ( Hil·. d'Art. e Gcn., 101!l). TFJSSARI
F1·ancci-co. -
In gegnere, u:ffiriHle d'artiglieria in
congedo. 1° - L'org anizzazione Gen., 1017) .
inclnslTiale
f;eco udo
il 'l'nylor .
(Riv.
d ' Art.
e
TESTI:\I Vincr.m;o. Nato a Rn,·o di Puglia nel 1865. cl opo aver f-11pc1·ato i co1·si c.le]l ' Accadem ia mili ta.re cli Torino fu nomin ato sottoteneuk cFartigli cria 11c·1 1865 e, comandaL0 alla Scnola d'applieazionc, fu poi promosso t enente nel 1888 e destinato nl 10° Reggimento artiglieria campagna rimanendovi fi:no a.J 1898 in cui p1'omosi-o capitano a n dò al1a 5"' Compagnia op<>t·ai, alla Fabbrica cl'al'rni di 'L'<•rni. e nel HlOl passò al 18°
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AltTH; I.I 1-:1n :Sl 'Hll'T/lltl
arliglieria campagna. Fu iH Eritrea e nel 1903 venue comandato aJ.la, Scu,ola rnilitare di l\Iodena qnalc insegrnmte di. Armi. portatili e artigli e rie e Corn.anclanle di compagnia, riro.anenclovi fi<no al 1911 in cn.i pa. ò al 19" Heggirnento artiglieria da campagna . Prom osso maggfore nel Hl12 pas ò al R. Corpo truppe c:ol.oniali del] ' l•~ritr<>n, e fu llll O\'ètmen te illviato in quella t'olnllia al co11w11do <1<,ll'tn·tiglicria . T e11PntE> colonn ello ncJ U)13, 1-ilomò in Italia e fu dapprima d<~stinaLo a,lh Bn10Ja. militm·c di Parn1a pet poi di.rigerc dal maggio 1915 n l marzo 1!)16 il òlaga z7,i110 aYanzato cl'.1diglie1·ia della 4" /urn nta. I )nl rnrn .1 l J 917 com.,1ncl.<'> {)er 1in ;:vuno i.l 2:J R.nggrnppt~mcnt,, ttsise<lio e ud lf.l1'7 i I ~o· Reggimt-nt.o di aTtiglinia. eia campagna che panicolarmcn te si distinse n el.In battaglia cldla Hni,nsizzn <' nella 1·i t frata 1lell'ottobi-e. l'er l'azione eia l11i spiegata gìi Fig. H.28 , enne <·oncesi;;a una metlaglia cl'm·gento ì'ill<:emm Testini. :il valor mi1itarc r,on 1110ti.rnzion e granclenw11tP lusialgliiern. P e1· nlcnni mesi dal 1917 al J91 ' comandò il 7° Reggimen t o artiglie1·ia cla campagna suUe posizioni clt l massiccio di 1'Io11te Gra,ppa, poi passò a disposizione del Comamlo Snp1·cmo <~ da-1 luglio 1918 nl fcb b1:aio 19H) (:-omru1tlò l'artigliel'ia della lii Divisione guadagnan dosi una. Croce cli guerra al valor rnili ta1·e. 1: Himata. la guerra, venne clcstinalo .11 l!J al'tip;lieria da c·,irnpag-na e lasei,llo poi il senizio attiYo, nel Hl2<ì Ye,1rne pl'ornosso genePale ,cli H1:iga t:.1 e 0ollocato a riposo n el J fl27, .tu poi promosso genemle cli Divisione nella Bisena nel lf.l3J. 0
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1° - .\rwi port,d il i ed ar(iglic~ri:1. (:l fod<1llil , Sc-nol:1 militar<:. l!lOS) .
'l'E'l"l'OKI .,\cloHo. - Xat0 a Sas:-:,ni nel L ,:33: fn alliev<, del Collegio milital'e t'lelJa X11n7,iatc>lla in Xn.poh cla l l8G7 .:11 1870 e, supcl'ali poi i corsi delln R. AC'!'nélcmia mi Htare di Torino dal ·1870 al 1S73, in lale :urno fn nominato sottotfmente a·arti-
:;;rn1TTorn 01 ,r.-\TEIHE ,\1:TTC:L1rnl!:::-um
(183G-Hll!JJ
g lieria, d<:~stina,to a.l 12° Reggimento (piazza) e comandato alla. Scuola d'::tpplic:azionc, superata la quale nel 1875 fu promosso tenente ed assegnato al 13° Reggimento fortezza_ Nel 1877 passò a,l 9° da campagna e · nel 1S79 al 7° da campa,gna, e promosso po.i. capitano nel 1881 fu destinato alla Direzione d'artiglieria di Roma e coma,ndato al coma,nclo del Oo.rp(l di S. M., passando poi aJla i:>" Compagnia opeP,l.Ì. e poscia nel 1882 a,1 12° cla, fortezz~L e neJ 1883 al H>° cla forlez½a .. Nel 1887 fo trasforito al Reggimc~nto cfo montag na di nuova forrnaz-i.one, e promossn
rn.aggiorc ,nel 1892, passò a,11'8', Reggimento da campagna tornando poi eh nuovo nel 1Sf.l4 al R,eggirnento da rnon - . tagna. :. \el febbl'aio 1S!)G fo clestinat{> alle Regie Trn ppe pal'tc~n ti per l' A.frica, e l'ientrando nel giugno tornò al Reggimento da montagna. ~el 18!)8 pas sò a clisposizi-o ne -del Ministero, ~1el Fig. H2!l 1809 fu trasferito al 5° da enmpagna, e Adolfo ':l~ettoni. promosso t<'ncntc colonneJ.lo in ta,lc anno rimase a qnesto R,eggirnento fin,i al 1902 jn cui. ebbe il Comando del RegginwH to da, montagna c:ho tenne fino al 1909 dopo esseNi stato promosso co)onnell<J nd 1903. Promosso maggior gcnera.Je nel 190!.l, fu nominato Conw1Hlan le d'artiglieria ,d a costa e fortezza in :B.orna e memhn> di Yarie importan ti Commissi-o ni, :finehè nel 1910 fu nominato fapc>t-torc a,cldetto all'Ispc~ttorato gen{~l'a)e cl'arti.gli.eria, (·ari ca che tenne~ fino al 1911. allor{:hè ebbe H Comando deJl'ar tiglieria cla ca.1npagna in Firenze . ·~el lnglio 1912, parti per la Cire,n aica, comandò prima. il presidio di Dcrna e qnindi l'artigli<~ria clel Corpo d'occupazion e fino all'ago1sto 1913 gunclagna.nélosi la. Croce di cavali<~re clell'O .i\f.S p er la, sagace competenza aclclim.ostrata e per la valorosn sua condotta perso,n ale, -e com.pilando neJl'tw.tu nno 1912 una importante r elazi-o rw riportata nel VI Volume di questa St oria_ Rient;rato in Ital.in,, t1ss11rr1sc il Comando della Divisione rnflitare di Pa· clo'ni, che tenne~ fino al 1914 ve1wnc1o <1uincli nominato Direttori, -
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AIITIGLll::111 i;CHITTOHl
Generale al Ministero della Guerra per i servizi logistici ed ammiuistratiYj; e promosso intanto tcne;nte generaJ.e, nel s uccessi v,o l uglio J 915 venne colloca.! o a disposizione pe1· ispezioni <'<Hl rango di Comandante di Corpo d'Annata in riconosc:imento delle sue molteplici benemerenze nell a, p1'eparazionc dei vari servizi per la grande gucna. Fu in zona di guena p1·ima n el 1915 e quindi lasciato j l :\Jinìstero nel 1916 ebbe successivamente al fronte il Uoma.rnlo del 'VlI, clel XVIII e del XXIII C. A. che tenne fino nl clicembt·c 1917 meritandosi uina n1edaglia d'argento al v. m. per l'ar.ione spiega ta a l\!onfaleone e In Croce di Ufficiale del1'0.1:LS. per l'effica-cc opera cli. comando sYolta nelle varfo opc1·aziorni per la, oonqui.st:1 di G<0dzia . ~<'l 191 · fn collocato u 1·i.poso p~1· an zianità di servizio e decorato deJla Croce di C'on11nend11tore <lell'O .M.S. pc•1· il 111odo r·o11 cui élfre~se la ritirata delle propl'ie t 1·uppe e O)o.tenen<lo asp1·i e g lol'iosi combatii.ruen ti riuscì. a, sistematle s ull a, linea ,d el PiaYe. Venn,: qui ndi poi subito riehiamato e nominato Ispettore gc11crale degli efiettivi ,ùell'esel'cito, c·ai:ica (')le tPmw fino nl 191!), rno1·eindo poi a Boma n el 1922. Slqwriore ~eYcro ma buono egli fn un solclitfo csigent•~ con se stesso e con gl i aJtri : per lni ln. precisione e l.'esatt<'7.7.à era110 d oti na tm·a li e ritennk incli),.pensabili per il maggior l'éntlimento del i:.ctTizio. OrgaJJizzntorc e nomo d ' un sol pezzo: inflessibile e schiavo cl el propr.io <lov<>re fn ne1nk.n cr. stante del « pres~'a poro >> e incari ca to per ciò spesso di indagini e di inchieste diffi<'ili, laboriose e~ delicate, portò nei. suoi. rcfrr ti e nelle sne condns ioni cli g;iuclizio rrn',ogg;ettiYitù. se1·ena ed imparziale che, se non gli fruttat·ono sempre la fadlr ap· pro,·;i0ionc e In mc1·it,1ta l ocl<\ ebbero p(•rò l' incon diziona I:[~ apprornzi.onc degli onesti. 1° . H eJa7,io1w sintetica snll'nrtiglieria nelln guerra di (Co rnan<lo Corpo occu pazioni:! dell,1 Tripolitonin, 1012).
Libi::i
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TILLI Yi11cen zo. Nato n1el ]852, dopo aver supcmto i c·01'si. dell' 1\ ccatlemfa mili.tare cli Torino fu nominato sottottnE>nte cl'arlig-li<'rin, ne] 1872, assegnal'o al 13° Reggimento arti. glic1·ia fol'ter,z;1. e comancfatn a, freq nenta.re la, Scnola cl'nppli -
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SCRI'l'TOIH DI MATl•}l-: I 0 ARTlGL 11,;1n;:5c1-m
(18fi(i-l91V)
CM.iio11e d'arti.glieria e genio. Promosso tenente nel 1S75., veiirne destinato a.l 7" artigìieria e promosso poi eapi hrno nel 1S82, fu tra.sferito clnpprima al 5° R~ggimento artig-licria -cla campagna, e quindi nel 1887 alla Fonder.ia di Torino . Promosso nrnggi-o re n<'l J893, f n trasferito al 9° Reggimento da campagna, nel 1895 passò al P.olv<~rificio di Fossano e~ :nel 1897 alla J" Brigata d:t fort.er,r,a, per andare poi nel 1900 alla, Dil"er,ion,~ d'artiglieria di }fantova. Raggiunse il grado di tenente colonnello nel 1900 ed ebbe l'inearico cli Ditettorc della, Fa,hbricn d'nrmi -cF BreBcia. Nel 1903 passò 11cl Rnolo degli uffici.ali ddlc fol'te7,z-e e fu coma,nòato a comand~Lre il Forte di Tfarcl; raggiunse il grado cli colonne.Ilo 1wl H)05 e eomandò ne1 - 190G il lt'ù.rte di. Allar·e Vado fino al 1010, auno in cui lasciò il &ervjzio attivo . 1° • Stabilimento Gen., 1802).
nlla.
.Sforzesca
presso
Vigevano.
(Riv.
cl' Art.
f!
'l'lXON Leonarclo . Na,to nel 183S. qual€ proYeniente da.ll'Esc1:cito napole . tano fu a.mmc'.sRo in servizio nel ).860 e nomim1to sottotenente cli artigli.eri., e, frc!riuenta.ta la Scnola · complem<~nta re di artiglieria, venn<-\ promosso lnogotrnent.e nel 18G2. Venne · qnindi co mancla.to come~ istrnttore alla prede1. ta Beuola complementare cli. al'tiglicria ed in seguito fo assegna,to a,l 1" Reggimento artiglieria e quindi all'8°. Pl'Ornosso eapitano nel 18G6, fu traF ip:. rn::o :-ferito all' A1·sèna-le di eostruzione di. Leonardo T ixon. )fapo.l.i ed inc1i nel 1870 passò al Comitato di at·tig1iel'ia, po.i nel 1871 al 10° Reggimento (.r·nmpagna) , ed in seguito nel 1873 al l\fini stfl·o ddla, Guprra, c.omandato al Comi.tato cl'a.rtiglieria <~ genio, Maggiore nel lSSO andò a presta,r servizio all'S" R eggime:nt0 a.rt.iglicria. 1:: noi nel 1883 ritornò a,Jl' ArscnaJc di costrur,ione di .NapoH pcw passarP. nel lSS4: al 5" al'tiglieria -d a campagna, Promosso tenente colonnello nel 1885, fu de~tinato alla Fon
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AH'l'lGLI rmr $C lUT'((Jl.{J
del'ia di Napoli per pa8sare pof-eia ud 1886 al 12<' Reggimento artiglieria da campagna e nel 188 Direttore terri toriale d'ar· iiglieria, di Ma saua. R aggi unto il grado cl.i colonnello nel 1889. fu nomi.nato Direttore terrir,oriaie a Nn poli) p oi fu J)frettor<; del Laboratorio pfrotecnieo di Capna e successivam ente c~omundò il .1.s~ Reggimento artigliel'ia, da campagna. ~cl 15394 Ja~ciò il s<:!nizio attivo e passò n ella Ri serva nella, q wLlc fu p1·omosso maggior generale n el 1 !)!) e t enen te generale 1,el 1909. lìfficial(~ studioso, colto e distin W;.-simo ricop1·ì carl.tue ì .i.n pm'tant:i e :1;;;f-olse i.ntari chi <l cli cati e difficili. 1° - Considerazioni snl senizio clell'urtiglieri:1 da campo. (Homa, Voghera, 1876). 2° • Ln qu estione dell'a r tiglieri:i da campo in Italia. (R oma, Yoghera. l S7G). :1° • Stnòi o snlla difc:;;a d elle e-oste. (Rornu , Vogber:i , JSi'O).
To..\L'fAf-:I Giuseppe. - .Kalo nel 1850, d opo essere :--rato al i.i<~lla R. Acr;.:(iemia :nilit:1re d i T orino fu amm.c~sso in
H t'VO
<::<•l'Vizio nel J.'67
l'. nominat-o i:;ottoteneutc cl'artiglic1·ia nel 1868, frequen tò la S<.:nola d'appli ca½ione d'artig lieria <~ genio vcJ11enc)o nel lf;7l ass:cgmato prima al l'>" R cggi m.cnto (piazza) e poi nello ste. so anno a,11'11° Reggi mento (campngn a) . 1'1·omo.. so tenente n el J872, pn!stò servizio successivamente ai Reggifll(•nti cl'artigli.e1·ia 11" (campagn a) poi al 1°. venendo nel 1874 <·0ma,nclato all a ScuolA di gtHm'a, e nel 1 77 ritornò al 1" Re:; giment o. Promosso capitano nel 1879, fu desti.nn;to al 18° Iteggi mento da fortebza , n el 18 '3 pai:;sò al 2" R eggim ento da c.1m pag-n a, nel J , 4 al Comita t o d 'artiglieda e genio e n el 188tl nffU:fficio I s petto1·ato Commissfo11e esperiem:e. Maggio1·e u el tH!JO, f u assegna to al 4° R ep:gimen to arti~lieria d11 campngna ed n rldeti.o a l Cornancl o cle1Fa1·tig'liel"i a <.fa <'H mpag-na <H ivfilm, o.
1° - Ancorn snl t iro dell'ar t iglieria ri i cli sopr a (Ri\'. d'Art. e Gen., 1887).
di
t r uppe amiclw.
T o1rnLLC Alfonso . Nato ad Apricenrn (F o;1;gi a.) n el rn;;n, freq u t>ntò il 1" corso della ~cuola milifar<> di 1Iocl<'nn e quin di passò all' Accarlemia miUtal'e di Torino. 1'"'11 no minato sottote· n ente d'artigliel'ia nel 1S77 pnr-::snnclo pertnnto collo stesso grado
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8060 -
SCHl1'TOin or ò.CAT8R Tl!J Alll'IGLIIllRESCHJ:
t1856 -Hll!J)
nell' Arrua. di fanteria assegnato al G2° Reggimento nel qua,l e fu promosso t enente nel 1880. Nel 1887 promosso capi.tano, a,ncl.ò a prestare sei·vizio nel Corpo speeinle in Eritrea guadagnandosi n na m<½1aglia d'argento al v . m . per il valore addimostrato nelle azioni svoltesi in co1onia in quegli anni, e rientrato in Ha.Ifa nel 1888, frequentò crn1 successo la Scnola di guerra : l'ientrò quindi al G2" Reggimento fanteria e nel 1893 fu HO · minato a iutante cli campo della Brigata « Puglie )). N,el 189:-i promosso maggiore, fu trasfedto al 4S fa nteria. <~ dal 1898 al 1902 insegnò :1l1a Seuola mi litare di lvlodem1 l'i · manendovi a nche dopo essm·e sta,to promosso te.11ente colonn~llo nel 1899. Passò poi nel 1902 al 51" R,eggimento fanteria e rag· giunse il grado di colonneJlo nel 1904 rirna,rnmdo al Comauclo dello s tesso R eggimento . Nel 1908 pasi-:ò a comandare il 30·· Heggimento fontel'ia; promos~o maggior genernlc nel 1911 , comandò )a, Brigata « Bologna )) ed inviato in Girenai.ca fu clecorato prima cli nna rnedng1ia d'arge nto al v. lll . per l'azione ·di Regima de1l' apl"ile 1913, e cadde poi da e1.·oe nel ~et· temhre a 'l'{,,e· rli l' per cu i gli fu deeretata la medaglia d 'oro al v. m .. 0
1° · Appunti di geogrnfin <kscri.ttiva per il primo cor so del la Scuoh1. (Mod ena, Scuola Militare, UJOO).
TormETTA Alfredo. - ·~fato a Bologna, ·da famiglia piemon . tese nel 18G4, fu allieYo del Collegfo mili.t,ne di Milano ilai 187'7 al 1881 e quindi, dopo a.vel' percorso b1·illantcmente i eorE<i dcl1a R. Accademia militare cla.l 1881 al J8Sil,, vcnn<~ nominato sottotenente d'artig'l.ieria nel 1883. e nel 18S6, conti crrnando a primeggi.ire nel compimento ·dei corsi della Scuola d'applicazione, veune promosso tenent~ nel 14° Reggimento a.rtiglieria for tez7,a e nel 1887 pa,sisò a lla montagna, spedalitù nella. quale in quei lontani a nni. era tnulizione cl:ovessero es servi di pPefere,rnm destinati i migliori elasF-ificati di ogni Corso . Nel 1890 fu trasferito alla, Seuola ,d 'applicazione ehia· mato da, Ugo Alla.son quale suo aggiunto di Geografì.a mili tar<\ l'imanendovi fino al 1894 in cui, promosso capitano, tornò al Reggimento da. mo11tagna per pas:-:are poi n el 1.897 all'Officina cli costr uzione cl' nrt.igliéria di Torino . Nel 1902 fn nno 1m
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RO<n
AH'l.'JULl l;:1:1 scnrT'l'ORJ
nirnco1te coruan<la to alla Scuola d'applic::izione l:Ollle i usegnantc titolare al la Scu-ola stessa cd a ll'Accademia, militnr'= di 'r orino 1'ispettiYarne11te di Mate1·iale d'artiglieria (P a r te l a) e ~or,ioni <l 'artig.lieria . .Kel 1907 fu prowosso 1m1ggiore al Reggim ento d a mon tugua cont in uando per tanto nei predetti i nse gnaumnti fino al 1908 i,n cui f u trasferito alP lspettoi·ato clelh~ eostrnzi<mi ove llf!l 1DJ1 diventò Uapo Ufficio, essendo intnnto nel J 910 passato nel Ruolo Tecnico. Promosso teneute <·olon)l(~llo uel l!)J ;J, i-:i.mase fo1 ta.Je posto per maneuclod anc he dopo il 191G in cni fo promosso <:olo11nello. P rese pal'te ;1 tuttn la guena e, promosso maggior genernlc nel 1917 per merito eccezio01afo, nel 1021 fu incaricato <l<•lle funzioni rli Ispettore delb c:ostruzioni d'artiglieria, e, pr-om osso tenen te generale nel 192~. rim ase in tale ca-ti<.:a fo1chè nel J.!)25 ,·en u<> nominato ])frettore Super iore d el RE·t· vizio 'l'ccnico d 'artiglieria, c·olloen I o i II posizione ausili:nia nel 19~~. :.mdc'> poi a riposo e I!'ig. 14:ll pertanto non cessò di pt·Pstare l'opera Alfredo '.l'orretta. ~1111 p1·ezios,1 e competente in nuie Oom 111.issio11i tli <·n1·at te re mili tare e con sco pi artigliercschi , morendo poi a R oma nel 193f'. U fficiale shiclioso, <list.in !;o , colto e vetsato nelle più \';Lrie e dh'crse clisdpline : insegHante Yalente ed asC' oltato. eleg,rnte nelln formn , e profondo nelln sostnnza YCnivn, seguito con pat· ticolare in teresi-e cfa.i nn merosi. allieYi c he si suee:cclcttero alh1 !,;Ua scuola; l'insegnamento <lella Geog1·afin mi.lita.re n ~niva dn, lui proficuamente in tercalato da élese 1·i:;r,ioni di l nogh i par ticolarmen tP noteYoli e d'importam:a sto1·ica: i mate1·iali c1·,u·tigli c1'ia c1·a,no da Jn i cles(·1·ilti <·on ve ,·a c:oloritm·H. a n isl ica che serviva a t enere rnaggio1wente desta l';1ttcnzio11c dei . noi d iscepoli. All'lspetto1·ato <leHc eostru zioni esplicò t nt'la ln ,m a · pi.ù f<>rvicl a a ttività ptodi ga wlosi pcrch<\ studi. rt•1.di.;,,za7,ioni, costr uzioni e trasfo1·rnnzioni conispomlessero in pieno 11 Ile gr a ri n ece~~ità clell'on1 e ;ill e 1·enli esigc•nzc> rlt>.lJn g 11e1T.-1.. -
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M .'.)(l'l'TOI: I DI :'II,U'E B I~; AH'l'IGLI ERESCHJ•;
(1856-1!)19)
1° . Materia le d'artiglieria (l:'artc l") - Esempi cli d isegno :-chema ti0.o e semplificato. (Tip. G. Paris, Litogr., Torino, 1904). 2° · Materie esplosive (Pa rte l"') . (l:ip. G. Paris, Litogr. Torino, HJ04-05). 3" · Sunti delle lezioni di :VCateriale d'artiglieria (Parte 1a). ('.rip. G. · P:iris, Litogr. , 'l'or ino, 1904-05). 4° - Bombe offensive e difensive . (Riv. d'Art . e Uen., .1927).
' l'osi GioYanni Augusto . - Nato nel 1838, per t itolo di studio fn nominato sottotenn1te d'artiglieria nel 1861 e CO· mandato alla, Rcuola d 'applicazione cl'a,rtiglieria e genio, fu p1·om0RS0 luogotenente nel 18G3 e assegnato all' 11" R eggimento ,wtigliePi:l (piaz:rn ) . .Pl'esc parte aHa campagna <le1 1Sfi(i e, promosso eapitamo nel 1872, fu tl'asfel'.it-o a.1 lJomando locale d'a.l'tigl iel'iu di :Yfontova, quindi a l 18" Reggimento nel 1874,, al 1° Reggimento ;1,r t iglieri;1 poi a l PolveI'.ificio di Scafati nel 1S7(L ed infine assegna to nel 1867 al Miniistc'.1·0 della Gnena . .Promosso n11;tggiute oiel 1884, ve1111e ,i,cld.-etto al Comitato d' a.r-1,iglieria e genio e quill(li ,ill'UffiC'i o Ispetto1,ato Commis;:;ione espe6enze. Te11<~ntt• colonuello uel 1890, fu destinato a.11' A.1·Fig. 1432 ;:;cnalc di cost1·uz.ion e di Tol'.i no e quinrli Giovanni Augusto 'l'o~i . 1J1el 1894 lustiò il sel'vizio att ivo e nel 1808 ragginnse il gra <lo cli colonowllo nel.la Riserva. • Considerazioni sulla lettiera dei cavalli. (Riv. Mil. Ital., 1Si6) . 2° - Bard atuta per i serv1z1 del t reno. Hcsoconto delle moditicaz;ioni in 88Sa introdotte. (Riv. d'Art. e Gen., 1881) .
J.0
To;1,z1 Pasquale. ~ Nato ~L Sa.n Martino irn Pensilis (Caro pol.n.1,:0:so) nel 18Gl , fu al1ievo cleJla R . Accademi a mi.liture cli Torino, e, nominat o sottobenente d'artiglieria n el 1880 e fre quent.nta la Sc:1101a cFappJicazione d'artiglieria e genio, venné promosso. tenen te ,nel 1S82 e a)'.;segnato a l 13° R eggimento arti gli{'1'Ìa, -chi fod-ciz.za pnssall(]o nel 1888 a,1 14" R eggimento c,1m-
pagna . Promosso capitano ne1 1889: fu trasferito a.I 12° arti -
30H3 -
AR'J.'IGLIEIU
:-; CIUT'fORJ
glicria ·da campagna e s1.wccssivamente alla Direzione c1"artiglieria di Torino eornanclato a seguire i corsi della S<:noln, <li guerra dal 1892 al 1894 che -supcl'ò con snec<~SS<l. Seni .poi al 2"' e quindi a I 5° R eg-giment0 artiglieria e dal 1898 al H)02 fu insegnante tiJolare di Impiego d'a,rtigl'i.eria alla Scuola d'ap pli ea:r,ione d'artiglieria e genio . K<~I 1902 fn trasferito all'ar ligli:eria da montagna i.n cni l'imase a,nc:hc dopo la promoziorn~ a maggiore nel 1904, find1 è nel 190:3 fu .ùn viato alla Senola een tr-ale di tiro d'artiglieria in N:ettuno ri.manell(lovi allorehè fu peomosso tenente! colol1inello nel 190S, ,~ passando poi nel 1909 al1a Di.re:Zione d'artiglieria di Roma . Nel 1910 passò. all' Ispdtorato generale <l' arti.gli.eria e nel Hl.Ll-12 prc~sc parte alla ea111pa,g1rn · di Libia c·omancla,nclo un gruppo e quindi un raggrnpparnento di artiglierie in Cirenaiea; riprese~ qnincli il suo posto Fig. 1433 . all' Ispettorato generale cl' a.rtiglicria ~ Pasquale Tozzi. nel 1D13 eol g1:ado di colonn ello wndò a eoman<.larc la predetta ScuoL, centrale cli Nettuno ritornando nel Hl13 all'Ispettorato gc!ne · rale d'artiglieria quale Capo 1dficio . .All'ini:r,io delle ostiHb\ ùontro J' .AusLria, mentre stava per a ssu mere in zona cli gnerra il Comando clel 13" artigli<~ria gli fu Ol'dinato cli portarsi negli Stati Uniti cl' .America per di. rigervi i servizi di rifornimento . di armi e munizioni. Benc:h & a. malin cnor<! per esser<.~ allontnnato dal fronte) dovette uh bidire ed il 2G luglio sbareavn a .New York ini.ziurnlo co~1 l'espl~tarnento cli un compito immane ehe egli per t:te anni eonsecnti.v.i svolse con alto senso cli amor patrio, co11 passiorn! e coin fe<le attravel'so le im1ume1·i insidie dei profittatori pa lesi ed occulti, e benchc~ i..1ivc~sse più volfo ehiesto il rimpatrio pe,' p:irtccipare alla, guerra. Alle calunnie ed alle in sidie ehe miravano a denigrare e inc:.eppare l'opera. sua, egli tenne te sta1 for;te dc>lla /:ìna. illibati-I c:oseicn:r,a, clcl sno caratte1'e adn
· - :~oM -
::;CRJT'l'ORI DI _\l.-\Tf:IUE: .\RTIGLmtn:::;,cm::
(1856-H)Hlj
mantino ~ dell a sua vasta e p1·ofonda, c;ompcteuz,t Leenica; ed il su:o trionfo fn altarn('\nte proclamato da rnna Comrnis::;iou.e d'inchi<(Rta mulamenlare che bollò gli antor.i. delle pedide calunnie e lo chiamò benemer.ito del Paese pet la sua graa1cfo ed on csta operosi tù, per l' av ved ute7,7,a, l' e1wrg-i tt e la rigi<fa serupolositù con cui. aveva: agito rif.on1enclo l'Esetl'ito di 111a ler.ia.lc bellico éFog11i Sf:H~c:ie p el' Piug-eHte trn1rnt1.n tai·e cli <:irea,. t re miliardi . Promosso maggior genPtalc nel H)Hi, dopo la, guena, da,ì 1920 <:ornan <lò l'al't-iglicria del Corpo cl'.Arrn,tta di H.oma venenclo nel H)23 promosso generale di division2. Laseiò il Ren-izio attiYo nel Hl25 e nel Hl27 µ;li rn conforito il grado di generale (li Corpo <l' A rmah1: nella Ri~ena , ruo1·enél :) poi a Roma ,n el 1940. 1° - L'artiglieria nella guena campale (in collaborazione col gell. Enrico nuzan). ('l'orino, Lattcs, 1908). 2° - T miei tre a nni dì lllissione in Amm·ìea. (Homa, Tip. d el ·colllando del la Divisione, 1026) . ~ 0 - D:1 P lornbières :1 Rapa llo - Ddnsioni e rinunzie . (Tori no, n ona, Hl32) .
'l'HFii\TOK'l'A~I Domenieo . - Nato nd 1842 , fn a mmesso .i.n senizio nel lSGJ, nomi nato sottotenente è1 'artiglicr.ia nel 1862 <" comancluto a frequentare la Senol a d'applieazion e cl'ar·ti gliPrifL e genio; venn e promosso tenente ,n(~l JS65 e fu asse gnato successivamente al 4'-' :Reggimento (piazza), poi al 3'· R eggimento (campagna) e qu indi al1'8°. Promosso capitano nei 1873, prestò ~ervizio al Labora torio pirotecnico di 'l'orino quindi nel 1874 a l" 12° lleggimento a rtigli.eria da fortezza, poi nei 1876 al 2" Reggimento <~d infin e nel 1879 al Polveri fici,o di F -ossano -e nel JS83 a l Comando d'ar tiglieria di V erona. Promosso maggiore nel 1SS:5, fn inviato al Comando d'artigl ieria di .\l<'ssandria e nel 1887 n1 Lahoratorio pirotecnìco di Capua e per nltimo al PolYeri.fi cio cli. Scafati nel 188S. Andò in aspetta tiYa nel 1890 e mor1 nel 1893. l" - Consi<lcraz.ìoni sull'impiego del t iro in ar cata nella difesa delle
coste. (Riv. Mil. Tta l., 1874).
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AH'l'IG l,!E!:J
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::;<.:HIT'l'Oll!
'l'URAKO Alberto. Nat,o a Napoli nel 1868, fu flrllievo della R. Acca<lemia mi.lita.re di Tori no e, nominato sottotenente d' artiglieria nel 1886, venne coma.ndato alla Scuohl d'applicazione d'artiglieria e genio. Promosso tenente uel 1SS91 prestò successivamente servizio nel Corpo specia le dei Presidii d'Africa alla Compa,g nia. Can,no11 ieri da fortezza 0oman data dal <:apitano Vittorio Bottego ri manendo in Erit rea nel lSn0-91, poi ne1 1.892 iJ l 27° R.eggiuHm t,o f.Lrtiglieria, da fortf!Z7.a. nel 18% alla ] )iJ'e7,ione snpe1·iore delle esperiemA:, n el 1S9G a] Co mando d'al'tigli.eria da for tezza di Napoli e infi.J1e nel 1Sn, al 10° R eggim(~H to cfa ca,mpagna. Promosso capita;n.-, nel 1D01 . passò al 13'" R egg.imeuto da campagna, 11el H)02 a.L Comando clell'fu· tigJiel'ia. cla eo8ta in Piacenza, nel 1901 a l :34,() Reggimento artiglie ria e :nel 1910 al Comando dell'nrtiglieria da campa F ig. 1434 g1ia. i.n R,oma. Promosso maggiore n el Alberto 'l'urano. l nrn, fn a;;;segnato al l'" Reggimento artig liel'ia <l,:L <.:l.lmpagna e <p1inùi poi rag · giungendo i gra,di di tenente colonnello nel 1015 e <1nindi di C1olonnello n el settembre 19Hi par tecipò alln grande g11ena dal maggio 1H15 all' ottobre 1.917 allon:hè [u fa tto prigioniel'c di guerra. Gomc t{~nente · colonnello al fronte comandò il III Gruppo clel .l" cla cfimpagna nc~l' Hl15-lG, e come colonne11o iì 28° H.egµ;imento eia campagna. Dopo gn erra, passò a disposizio.ne tle1 Comando del Corpo -cl' Armata di Roma ,ùa.l 19'18 aJ H)21 , qnindi_ nel 1921-22 fn ass<~gn a.t o all'Isp ettorato per le co stn1.zi0Hi e~ 'a rt.iglieria , cln1 Hl22 al 1924 passò all 'Utììcio oss<' J'· va torio indnstr ia lc del Corpo cl' Armata dì Roma, e inlin p, c1ù.l luglio H)24 al dicembre 1925 comandò il 12° R,Pggirnento :1.rti glieria èla campagna; col gtado di colonnello laseiò n el 192?5 il servi½io attivo venendo p1~omosso gcn<~rale cli brigata nel 1.92G e cpùndi ge;rwrale di cli vi.sionc nella Riserva nel 1934-, Stimato clai suoi Sll])eriori per la sua coltura.; parLicolarmente bene.viso dai col.legl1i pe1· la sua bontà d' animo; scrittore> ~
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SCHI'.i.vfORI DI ivIATEHTE AHTIGLIEHEJSCHH:
(J.85(;-1.919)
elegante e parlatore facile, forbi to e convinc0nl.e, egli fu simpatiea,mente noto nell'A1'ma, ed i cinque oorsi ai' allievi che si trovarono c,on lni in Accademia non ha,nno certamente di · menticato il tono altamente pat.riottico e commovente delle ispira.te orazioni che Albel'to 'l'urano rivolgeva, ai colleghi Acrndemi.sU in occasione delle maggio1.'i solmrni.tà patriottiche e artiglierescbe, ,nel1e ricorrenzB delle feste trttdizionali. del MAC -;:.
Alla. Camera. dei .Deputati rappresentò il Collegio di Caserta alla XXV L egìslatma. 1° - .Per Vittor io P.ottego. (Boli. d ella Soc. Africnm, é: · Italia, Anno 16'> n. H. Napoli, 1896)/,,,
VACC1d\'1AGGJOLINI Arturo . Nato a Pinerolo nel 1872_, dopo esser<~ stl:Lto all.i.ev-0 del Collegio militare di 1\:1 ilano dal 1885 id 1890 entrò in Accaclcmia mili tare a Torino nd 1890 e, snperaLi i tre corsi, venne nomina,to sottotenente d'nrtiglieria. nel J893 e ooman.cla.to al h1 Scuola cl'applic:azìone d'artiglieria f: g<~nio nscenclone Del 1895 pr,ornosso tenente nell'artiglieria cla montag01a. Qua le appartenc~nte a.Ila batteria del <.,a . pitano Haga :;,zi fu. in Africa, nel 1895180(; e partecipando alla, ba,ttn,glin, di A<lna, si guadagnò una meda,g lia, di br-onzo al v. m. per ]a eondotta coraggi,osa da lu,i spiegata, in tale ocrn.si.,one . Rie,n lrnto dall' Afriea, tornò a,ll'artiglielJ'ig. 1435 ·ria da montagna e dal 1901 al 1904 Arturo vacca-Maggiolini. fu comandato a, :::.eguire i corsi clelfa Scuola di guerra e a.veucloli superati 0011 s11etesso passò al· 1'11° Reggimento da campagna. Chiamato in servizio di Stato l\faggforc, fn destinato al Comando della Divisione cli Ales.sa,nclria nel 1905 e, promosso cap.itano a, scelta nel 1907, fil trasferi.to al 17° Reggim011to dR campagna e nel .L909, passato in servizio di Stato ~faggiore, fu comandato nl Ooma,ndo del111 Divisfone di Perugia, venendo a1el 1910 trasferito nel Corpo di
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AH'.L'IGJ, U::HI
SCR1'.f'.L'OH1
S. ir. <' 11el 1n11 al Comaudo del Co1·po orn l'irnase fin dopo il 1915. Gntrò i n gnerra all'inhio delle ostiliti'L e ,·i partecipò per t 11 tta l a, dora t.a fiillo a1 1!)19 : fu promosso maggiore nel J 915, tenen t e colonne]Jo neJ 191G e colonnello nel 1917 guada gnandosi l a, Croce <.li cavalie1·e dell '0 .:M.S. ed una medaglia d'a1·gento al "· ru. e coprenùo succe~sivurnente le (·c1riche di: ·acldPtto all'rllicio Ql'(1inamento e Mobilitar.ione al Coma11do Supremo dal nwggio 1915 all 'ottobre Ul16; cli colonn ello Citpo ufficio Per~on alc al Comando Supt'emo dall'ottobre 191G u.l luglio 1917: di Capo di S . M. ciel XXVIIl C. A . dal 20 luglio al 23 agosto 1!)17 partetipando va lorosnmente alla battaglia delln Baimsizza: -d i Capo cli .8. ì\I. dell' XI C . A. dal 7 sctwnibre al 2:5 no,·embrc 1917 organizzando la prillla resistenza al Piave; cd infine e.li Capo di S. :M. del XXV C. A. dal 22 dicembre 191, al G luglio J 91.8 prendendo parte a,l]n, ba t.taglia del Piave. :Xel 191!:) [u pe1· bl'eYe tem po in Libia come Capo di S. M. del GoYcmo della Libia dall'agosto 191S all'ottobt'e 19Hl, e quinéli dal J 919 rtl H)24 fu d estinato com<; .insegna,nLc titolare alla Scuola di guena. Promosso generale di brigata rnel 1925, com andò pe1· clue anni la Brigata «Cuneo », e promosso ge n ern.lè cli divisione 11el 192!ì, coma,rnlò la Di.visione mili ÙLre 11i Tri este fino nl 193:.L ~ominato gc11e1·ale di Corpo cl' Arma la nel 193-3, fn c1uin<li chia mato all'alta carica cli. sottocapo di S. J\L clel R. Esercì.lo e nel Hl34 nndò a comanèla1.·c il Col'po cl' A1·.111ata di Bologn a ove rimase fino al 1937 in cui. fu nomi nato <lesi~na to per comarn do d'Arma tn e l a f;ciò il ser,·izio a tt.i.,·o. Ufficiale <listin tissimo, studioso, colto e m.oH,o apprezzato. in· tutti i pos ti rioopcrti ed in tutti gli incarichi ricevuti corrispo~e pienamente ai compiti a:ffidntigli , c hiudendo la sua brillante ranicra con la uomina a Senatore clel Regno, gini::-to p1·emio all e Rne mo]l;eplici benemerenze. Scrittore elegarntc e oratore ascolta to, scrisse molti arti coli i:.n G-iol'nali e -Riviste, tenne numerose conferenze ,m a1·gomenti stol'ico-militari.. l" · TI primo ceulcnario clclla morte di ::Xapoleooc (Confer enza tenuta agli Ufficiali del· Presidio dì '.l'orino). · (RiY. d'Art. e Gen., 1921). 2° - Le guenc nei secoli XVJU e XIX. (Schioppo, 'l'orino, 1027). /l0 • Da Volmy a Writerloo. (Zanichclli. · Hologna. 103!J).
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SCHI'.!.'l'ORI DI )1..\TE!Hf.1 AHT1GLf8B8SCH E (1856 -1.9H)j
Nicola . - Nato a, Cremon a nel 1S70, dopo aver c:ompillto gli. studi classici entrò alla R. Acc:ademia di Torinu 11el 1SSS, e ,nominat<) sottotenente cl'a.r· tiglieria n el 1890 fu promosso tene,ntt~ al 4-0 R.c~ggimento da en.mpagna nel J8f)2 dopo aver superato la Scuola, di applicazimH~. :.\Tel 1898 passò alla 7"' Hriga ta da fortezza, e ammesso alla 8cnola cli gllerra, dopo averne superati brillanten1cnte i corsi, nel H.101 fu tra,..f<·r-i to al 7" Reggimento da campagn;;L cornanùato al Comando del Gorpo cli. 8 . }I. ; nel 190~ passò a,ddetto ::tl Co mando della Divisione ,di Brescia, quillcli a fJlie.lla, di Milano, e n el 1903, pro · Fig. 113C mosso eapi ta110 a scelta,, fu destinat,J . Nicola Vacchelli. alFS-0 da calllp,1gua rientrando poi nel 1905 nel Corpo di S . :M. e venendo eomarndato al Comando della Divisione cli Bari. Dal 100G al 1914 prestò serviz,io nll'lstitnto Ueogra1i<:o militare quale Ca]Jo clell'Ufficio crnl inamc,nto lavori e 11el 19J:{ fu per alcuni mesi in Tripolitani.a ed in Cirenaica in 111 is8in1H' per lavori topografici. Nen 1914 fu rn·omosso maggiore Ll'a1·ti glieria al 32° eh campagna, e clall'jnizio delle grande gm!IT,L fino al maggio 191G fu i.n ½<ma di guerra quale Capo ufficio a.I Comando Supremo venendo nell'a.gosto l9J5 promosso tenenti~ colonnello. Nella prima.vera 1916, c-0ntrariamentc al s no esplieito desiderio, dovette lasciare il fronte per rientra re a Roma chiamato dalla fiducia. del Governo quale Dirett1or<~ Oa,po Divi sfonc a l Ministero della guena.; e promosso colonnello nell'agosto 1916 rimanencl-0 sempre in tale carica, negli anni 1Dl'7 <' 1918 fu più volte rru~nclato in mission<~ al fronte con incarichi. diversi. e delicati. N cl febbraio 19Hl venne promoss,o brigadicr<>. generale per merito eccezionale, e dal 1919 al 1932 fn Direttore all'Istituto Geografico militare. 1 • :AcCllELLJ
Assnmenclo un tale posto si accinse wd una completa riorgu,nizzazione dei servi:i;i di tale importante ente statale, servizi ehe a,vevruno ineluttabilmente subito le eonsegnenze clell'im -
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mern,;a, quantità di lavoro dovuto a,lle operazioni di guerra. · . Rirnnovato co,sì nella sua organizzazione, dotato di ricco e moderno materiale tecnico, di locali che offrivano ogni possi bi.lità, per più razionali metodi -d i lavoro, l' Istituto sotto la dir-ezione del Vacéhelli iniziò una l!luova epoca -della sua esistenza, veramente fecoll{h -d i iniziative e -d i realizza,zioni. L'attività del gen. Vacchelli 111el campo delle scienze pur,~ cd applicate fu importantissima : vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche; promotore di numerosi. congressi geografici; fonda,tore del Oomita.to gcografieo na,zionak; vicepi-esi-dente e poi presidente dell'Uni.one g-cogra,fica intcr,na,. zionale, orgamizzò e presiedette i congressi del Cairo, di Pa,rigi e cli Cambridge dove gli fu conferita, la laurea« honoris causa)). Nel campo della geodesia -e della. geofisica esplicò attività 111011 meno impo1'tanti svolgendo infi:ne opera pr-eziosa per la creazione clell' Istituto na.:dona]e di ottica. Kd 1923 assunse il grado -di generale di brigata e nel Hl28 venne pl'omosso gcncl'ale di -divisi.one, mor<~ndo poi a F irenze nel 1!)~2. 1<> · Progetto riassuntivo per un orclinnmento milita re delle Coloni0. (Roma, 1919). 2° · I vropos iti ed .i risultati dell'VTII Congresso Geografico Italiano. (L'Unin!rSo, 1021, n. 3). H0 • Prime pubblicazioni delln speclizione itt1liana De Filippi. (L'Universo, 1924, n. 11). 4-0 - I n morte del Col. Carlo Cavicchi. (L'Universo, 1926, n. o). 5° - In memoria d i Olinto i\:farinelli. (L'Universo, J.926, n. 7). 0 ~ • In memoria clel conte Cesa re Calciati. (L'Universo, Ul29, n. llL
VALCAMONICA Pio, - Nato nel 1848, fu allievo della R . Accademia mili.tare di Tori.no e, nominato sottotenente d'artiglieria, nel 1865, venne comandato a segu.ire i eorsi della Scuola ·d 'applicazione dopo i quali promosso luogote.nente nel 1S69 fu assegnato al 9° Reggimento a,ri;iglieria. (piazza) e successivamente nel 1871., passato a.lle batterie campali de1lo stesso Reggimento, venne nel 1872 comancla.to al Corso speci.ale d'artiglieria e genio alJa Scuola di guerra. Capitano nel 1875, rimase al 9-0 Reggim-ento e nel 1876 fu t rasforito a.l Comando d'artiglieria cli Rorna, nel 1879 a:ddetto a.l Comitato d'arti -
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glietia,. e genio e nel 188;°> passò nel Corpo di S. lvl. andando a. prestar servizio pre$SO il Comando della, Divisione di Verona. Promosso 1naggiore nel 1883 fu trasferito a,\ 39" fwnteria e successivamente nel 188(i destiuatll presso n Comando delFVIII C. A .. Promosso tenente colonnello nel 1887, fu Capo cli S. M. alla Divisione di R avenna e 111cl 1888 fo comandato al l\finistero della, guerra ove venne nominato Capo ·di.visi,one :finchè nel 1891 passò al Comando del Corpo di S. :M .. Rag. giunse il grado di colonnello nel 1892 e fu nornimat,o Coman drunte del 12" Reggiment,o fanteria ripassando poi. in Stf:Lto Maggiore nel 1896 e venendo a,ddetto al Comando del Corpo Promosso maggio1· generale nel 1898, andò f:L comamdare la Brigata, <e Cagliari)), e tenente generale nel 1904 comandò sue· eessivnme11te la Divisione di Oatan7,a,r-o e quindi dal 1905 al 1909 qnella di N·ova.ra. Lasciò il servizio attivo nd 1010 e. pa::::sò succesf'ìivamcnte nella Riserva. 1° - L'artiglieria nustro-ung:irica . (Giorn. d'Art. e Gen., 187$!).
V rn.xzr E-milio. - Nato a Cave (Ilorrm) nel 18GS1 doµo aver superato i corsi dell'Accademia, militare cli Torino fu nomin;'Lto sottotenent<'! d'artiglieria. nel 1889 e, seguiti j <:orsi della Scuola d'applicazione, venne promosso te1rnnte nel 1891 e assegnato al 29° Reggimento artiglieria. for tezza per indi pa.ssart al 27° fortena, nel 1893 e alla 10" Brigata da fol'Lezza nel 1895. Promosso <:apitamo a scelta nel H)02, prestò suc~cessivamente sel'Vizio al 3° Reggimen to da fortez;i;ti, nel 1903 all'Ispettorato d'artiglieria, da costa e fortezza, nel IH08 al Gomanclo dell'artiglieria da costa e :fortezza di Roma , ucl 1910 al l° Regg.im.ent o da, campagna e fina.Imcnte nel 1911 al .12° Regginumto cla ca m· pa.gna. Promosso rnaggfore nel 1914, Cu traRferito al 33° Reggimento da campagna e quindi tenc.n te colonnello nel 1915 e co · lonnello nel 191'7, partecipò allH grande gnena clal· maggio 1915 al dicembre 1916 e poscia da,l giugno 191'7 al maggio H)l9, co mandando prima un Gruppo del 33° Regg.t mento da campagna: poi il 12' Gruppo d'assedio; e, dopo di aver diretto le istruzioni ,e priesieduto alla costituzione delle nnove n:nità pesanti presso il 6° R eggi.mento artiglieria nel primo q11aclrimest1·e del J 91'7 . comandò suc{:essivamente il 5° Raggrnppam ent,o pe-
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sautc caU1pc1 le, poj il 23° H,aggrnppamento ,1.mobatteria, e d infine dal novembre 1918 al maggio 1919 il 3° R eggilucnt:,o artiglieria cla. rnoutagna . DunwLe la gra.nde guerra sL gu:uli1.gnò due medaglié cli bronzo al Y . m . p er le ar.ioni del 19m ~nl · l 'altipiano di Asiaigo e n Montu,g:na ~uon1:. Dopo g11c1Ta, <fal dkembre 19Hl all'agosto 1!)20 coma uùò 0 : 0 ·ime11to ,n·ti<rliel'ia il 33° R e::,o da calllJ)a•rua l)Oi fu usseo0 ·11ato. o o ' alht IJire,r,ionc d' a.1-tiglieria, di H owa, e 11cl rua,rzo 1921 ns snnse il Comando de l :3" Heggimenlu pesante campale che tcnlll' fino al 19:W in <'Ili lal:'tiò il serdz.io ,tttiro·. ~ el 1928 Yennc nominato g-e1teral c <.li b1:igal;1 passnudo quiucl,i poi nella Rtsen:t nella <1nale Yen11e prom os;:;o gca1ernle d i cliYisi one uel HJ39 . 1° · Sul trnttamenlo degli aeronauti i.n guerra. (Hiv. )lil. Ttal., 1899ì. 2° · Circa le uuove ìciee sulla guerra d'assedio. (Riv. d'At't. e Gen., l!.100}.
o" ·
Le posizioni arnuzate nella guerra d'assedio. (Riv. d'Art. e Gcn.,
1902) . .J0 - Capra d i ferro per sollevore artiglierie. (Blv. d 'Ar t. e Gen., 1904}. G0 • Brevi considen1zloni sul « Waterloo l> del gener a le rollio. (Riv. Mi i. Hai., 1901}. 6° · Cenni sul riordinamento dei p:irchi d'assedio. (ltiv. d'Art. e Cen., l!l08). i 0 • Ln cooperazione f!·:: f::interia ed :ntiglic rla s ul co11wo cli llat· taglia. (Rh·. i\lil. Ital., 1910}. S0 • Sulla difesa militare dei confiu i presso l'lmnero Romn no.. (Homn, Ln T ip. « Ca.ve », 1935).
VmuTn G ualti e1·0. - )fato nel 1S44, d opo .:n-er s npcrati .i eor~i. della IL milita re AcC'aclcmia di T orino fn ammesso in senizio nel 1861 e, nomi.nato sottotenente d'artiglieria nel 1862 fu a~scgna.to al 3° R eggimen to a r tiglieria fo1·tcr.za e CO· man dato alla. Scuol a eomp] em0ntnre <1' artiglieria. Promosso lnogotenentc nel 1864-, rimase a l predetto R eggimento p er poi passa1·c al 4° R eggimento (piazza) e ()nindi al 9" (campagna) vcn<m clo com a ndato p1·es~o i.l Oomn,n do ò' nrti.gliel'ia territo riale di P avia. Promosso capitano ììel 1 73, -prestò $eryi7,io alla Fonderia di 'l'orino, quindi nel 1875 passò al 10° R eggimen to artigli eria e nel 1877 fn destinato come ufficiale al mnteriale. -
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SCRl'.l."1.'0HI DI )HTJ:IHE Af:TIG LIEHE8Cil8 ( 18GG-1 ~)] 9)
1<> - Le mitragliatrici. (Riv. Mil. Itnl., 1871) . 2° - 1 guastatori a ca.Yallo. (Hiv. Mii. Ital., 1872) . VERZOCCHI Angusto . Nato :ncJ lS61, dopo t1i aver su perato i corsi ,d ella militar(! Accademia di Torino fo nominato sottotei:ne:nte d'artiglieria nel 1881 e venne assegnato a l 13° Reggimento artiglie1·ia. da fortez:;m . Superati i corsi della Scuoh cl'applic:a:1,io·ne d'artiglieria e g(~nio, Ycnne prornosso tenente nel 1884 e trasferito ul 6° Reggimento artiglieria c:am.pagna per passare poi nel 1SSS al J.8° da eampa,gna. Promosso capitano nel 18~)0, andò a prestare servizio al 24° Reggimento artiglic , r·ia cla c:amp:ig,1ia: ne] 1897 pH~sò al 3° chL ei:Lmpagna. JH~l HH) ì al Lahora to1·io pirolecnico di Bologna e nel rno4 fil adclr.tto al Polverifieio sul Liri, posto in cui 1·imase .fino a quando fn promos~o maggiore nel 1805. Nel. 1907 tornò nl LnhOJ'::ttorio pirotcenico di Boloµ:na, nel 1010 pnssò alla Dirc1.ione ter·ritu riale cl'artiglierb cli. Roma e col grado dì m:1ggiore lasciò iJ servfaio a.ttivo nel Hlll. Pai-sato nella Risc1·va, ragg.innse nel 1912 il grado di tenente eolo1rnello e nel 191 G il grado di colonnello. 1<> - Studio di un slstema di chiusura e di una cartuccia senza bossoh, metallico per cannoni a t.iro rapido. (Riv. d'Art. e Gen., JVlO).
Ippolito. - Nato nel 1S42, fn allievo della. R,. mi· litarc Accademia di Torino, ed ammesso in serYizio nel 1S6i.J fu nominato sottotenente d'arti.glie1fa nel 1861 comanda t.o a frc(}nentare la Scnola complementare ·d i artiglieria. Superati i torsi. di tale Scuola. Ye1111c promo~so luogotenente ucl 1sr,:-i e venne qni.ncli sueces,:ivarn<'J1lte destinato ai Reggi.menti c1'arti'. glieria 4'' (piazza). 1° (ponti(~ri) e nel 1870 comandato alL.t R . Accademia rn,ilitare. Promosso capitano nel 1S72, fu tra. sferito alla Fabbric:a cFanni di Breseia per poi passare al :'i' R(~ggiment-;o art.i.glicria da campagna e nel 1880 c:ornandato al M:i:nisbero cl-ella Gnerra. Maggiore lH!l 1884, fu assegnato primi1 aHa Direzione ·d 'artiglieria cli Roma e nel 18SG al Comitato d'artig1ieri.:L e genio in Roma passando poi nel 188S all'Uf. ficio <lel1'hpettorato artiglieria da fortezza . Promosso t<~nente colonnello nel 1S89, rimase aclcletto a.1 VIGLEZZI
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J'Uflicio I:::;1Jettoi-atu ;1 rtiglie l'.ia da fo rtezza e n el 1891 p;,1,ssò quale Diretloi-c alfa Fabbrica cl'è:tl'llli cli B r escia. Con tale grado, nel l 94 lasciò i.l ~ervizio attiYo e raggiunse nel 1896 il
grado di co lonuello. 1° - Le armi della l':1nteria nei princinali eserciti cl'Buropa. (T orino, Candeletti, l87G). 2<> - Le ).lllove istntzioni rcgolamenlari S Lll tiro per ln fnnteria. (Riv. d'Art. e Gen., 1881). go - Anni a ripcWr.iotH:!. (Ri\·. <.l'Art. e Gen., 1S90). 4° - Il fucile russo mod. 1891 da 3 linee (mm . 7,6). - (Rh·. d'Art. P Gen., 1S94) . :i 0 - Sguardo gcnen1 le ;;;ulr nrtiglieri;i otlicrn:J di G:wlo111• :\Iocll C'1pitnno d'artigUeria. (Rh". d'Ar t. e Gen., 181)5).
VITALI G iuseppe. ~ato II l h't·gnmo nel 1845, fu 11ominato sottotenente ù'm·tiglil'l'i,1 rn<'l :J~Ci(> pai-lt•cipnntlo Yaloroi:-a111e1Ht' a. qup]J11 calllpng-na cli gnerra pe1· <·ni si guada g nò unn, meclagli..L d'a:r gc,nto ·al "· m .. Ri enrrnto <lalla g1H!rra e s u1wrati i co1·:::i <lella ~c:nola c·omplemen hm>, prestò i:;crvizio al ] " Reggimen to a1·tig·lieti,~ (puntiei-i) e, p1·omosso luogole11e11te m•l L'70_ pa:-.sò n I 3° Reggi
n w11L11 j'.
Fig. 1437 Giuseppe Vita li.
(fo1'tl'1/.Z:l) e J'.111110 1lopo
Yenm~
rrn.~fctit~J :11 7" R.eggimento (campagna) . Promosso capitano uel LS7S. prestò nec-e:-.sivnmcnte st>nizi o alla ( 'ompagnitt 01wnti <: quindi. dal 1883 u, I 1890 Hll<L Fabh1·ita Ll'arn1i di 'l 'ol"ino, nn.no i11 nti fn JH<>IILOSso ,naggior<'; e asFìcgnato nel J:-;HJ al 27<' R1•gg-i:nteHto da fortezza e quindi nel 1:·ì!):-i alla
n•
Brigata da for-
tezza, e promo%o poi tenente colonnello nel 18~7, fn <lt>sti.nat-0 nl'la J>ircr.i one d'artjµ:lieria <li Roma ove rima,se fino a] 1901 in c·11i. prornosi,;;o colonnello, l"n Direttore del Laborato1'io di precisionP cli Roma fì.110 nl 1903. Lasciò il servizio attiYo· i11 tal<~ nnno <' nel Hl12 fn p1·ournsso ma.ggior 6-cnei-n k nella, Ri.sen·n . Dnl'ante la gramlt> g nerra v-e nnc l'i.c hiamato i.n servizio dal L910 al ]91" nJl'hp0.tto.-,1to d<'lle C:01'frnzi oni <l'artip;lieri.n, -
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SCHlT'.1.'0in DI :v1..vn :tnE Al{'l'IGT,IEl:ffiSCI-Il~
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a1el 1917 venne promosso tenente generale e morì poi ad Anzio nel 1921. Uffi.eiale val01·oso e (:ecnico distintissimo, fu l'inventore del cal'icatore che nel 1887 venne adatta,to al Vetterli. 1870/ S7, nonchè di una pistola antomatica. l"' - 11 fucile a r ipeth,ione. (ltiv. :i\:Iil. Hai., 1883). 2° - Fucile da guerra . (Roma, . Casa Ectit. Ttal., l.892). r:0 - P istola. automatica mo{]. Vitali. (Riv. d'Art. e Gen. , 1905). VOLI' I.i\1 Carlo. - Nato ad Isola d' Asti nel 184,l, dopo di aver superato i corsi della. R . mi.liiare Acc~Ldemia di Tor.i1110 fu noruinato sottotenente cl' artiglierL:1, nel 1861 e, promosso luog,otenente nel 1862, prestò scr;vizio all'8° R.eggimentn artiglieria (batterie a cu;vallo) prenckm<lo parte e distinguendosi nella Cic~mpn, gna del 18GG. Capitano nel 1870, passò dapp1·iinn alla Dirczi.one d'a1·tiglieria cli Alessandria, quindi nel 1S72 al G'; Reggiuu~ì1to (pin1,z.a) e~ nel 1873 t91·nò all'8° R.eggimen to (batte1·i(~ a cavallo, e quind,i nel 1880 venne ma11Hlato ttlla :\ ccademia militare di. T-orino c;ome in segnante di Nozioni di artiglieria . Pl'o lf ig . ]438 mo~:;o maggi·Ol'e nel 1882 passò al :y, Ca r lo Volpini. artiglieria, nnupagna, quindi tornò a,l · l' 8° Reggirne,nt{> a, comandare la 1' Brigata, a cavallo e nel 1887 fu trasforito al R.eggiu1einto ll'al' t:iglieria a cav,Lllo cli nuova formazione, e promosso quincli te nente colonnel lo nel 1888, venne trasferito al 23" Reggimento artiglieria cla campagna. Kcl l8HO fu incarka.to del Comand~) del 15° artiglieria campagna,, nel l.S91. passò a, comancfare i1 Reggimento artig.licria a cavallo e, promosi:,o colonnello nel 1892, continuò in tale conrnnclo fino al 1898, anno in cui ot · (·ea1(lJe la promozione a maggior gm1erale e andò a conrn n dare~ suecessivamente la Bl'ignta << Bologna, n e quindi la Brigata cc Modem~)) . Lasciò il servizio attivo n el 1901, passò mel J.!)04 nella, Risena e mori poi n San Renig110 Canavese nel 1915.
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AR'l'l G L n:ru SCRIT'l'Olll
1° • Ctilitit e necessità dell'arliglieri a a cavallo. (Pa<lrm1, Sallllin , 1879) 2,, - I/artiglieria a cavallo in Italia. (Riv. \Ii!. Jtal., 188H). ~:" - ì\1:.1mrn lc per l'artiglier ia da campagna . (Roma, Vogher a, 18S7). ,1° · L ' istruzione a cavallo ue i r eggimcuti d'nrtiglieria da cnm11agna. (R iY. <l'Art. e G€~n., 1887). ;i<> - Scuola <lel co ncl nrrc. (Riv. <l' Art. e Geu., 1887). Ci" - 11 carnllo. Ricco dizionu1:io clei term ini delle corse. (Milano, Hoò J1li. JS9l-l!l27). 7° - Sluclio storico sull'artiglieria a c:wallo italia ua. (Riv. cl' Ar t . P. Gen .. 1802). g,, - iilH pron rbi sul cilvallo. (Milano, Hoepli , 1S!l(5). !!0 • Il cavallo. (\fH:rno, Iloepli, 18HH-rn17) . 1()'> - Il mauiscalco pr ati<:< J. (Milano, Hocpli, 1910). 11° - L'arte deì guidare i canll li. (Milano, Hoepli, lOJ5) .
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,vrLo Mkhcle. -
.Nato nel 1877. fu nominato sott otenenle cli. fanteria nel 189G e asi:;egnato al 34° Reggimento, ove rimase an che ·dopo la p romoz,ion e a tenente ottenuta rnil 1899 . Fre quentò oon su(:cesso la Scuola di. guerra dal 1905 al 190S e, pro mo~&o capitano a scelta n el 1909, ven ne trasferito al 61° Reg gimen to fanteria per p assare! poi n el 1914 al 7H Reggimento. Pl'esc parte alla curnpagna di Libia rncgli anni 1914 e 191;:, g uacla,gna,nélosi due m edagli e~ d' argento eel una di bronzo a l v. n1. . Promosso maggiore nel I91fi e 1'.enente colon nello Ml 1917, ragp;iunse il grado ,di. oolon nd Jo nel 1!)18 e lasciò poi il ser·vizi.o attivo dopo la grande guerra. 0
1° - Il tiro curvo d ei cannoni da campai::m.1. (Riv. <l'Art. e Gen ., lfJ14) . 2° - A proposito degli « I nsegn ament i (lella guerra balcanica sull'impieg•l tecnico e t attico <lell' artiglkria ll . (Riv. d ' Art. e Gell., 1914).
Z,\:\'OLI~ I C<~sare. - Gi.:'\. e~ stato accennato brevemente nel I V volume cli questa St.oria alla persona ecl :ilFopera di qtH' sto artigliere e matematico distintissimo : qni ricorelererno lo svolgimento della sua carri.era. Nato a Bologna nel 1823, per le sue opinioni polit iche li bera.li fu oostret to ad emigrare all'estero ove compi 1 s uoi studi te~cnici p erfeziona ndosi nelle lingue stranie1'c. Bimpa· tr.i.ato nel J84S, si battè valorosamente a Bologna nel 49, e in seguito per qnasi un decennio tornò nella, propri.a città all<~ sue occupazioni professionali. di carattere tecnico . N d 185~), alla vigilia della guerra Ri arr uolò volontar.i-o nell 'Eser-
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SCI:1'1'1'01:I Dl .\f..\'l'l~IHI~ Af:T1GL10RI1SCHE
(1856-1919)
cito sardo e, in omaggio ai suoi. titoli cli studio ·(~d alla, sna già notoria competenza tec,nica, venne assunto .in serviziu come luogotenente ·d'artiglieria · ed, assc~gnato al Reggimento da pia,zza,, partecipò come tale a,l lc ,c ampagne del 1859-60-6] distinguendosi ripetutamente per sa,g ace arclim{~nto e per competenza professionale guadagnandosi una medaglia d' argento al v. m .. In· ta.nto, 1nell'agosto 1SGO venne pr·òmosso capitano e applicato a11a R.. Fonderb di Torino, nel 1864 pa-ssò al 7° Reggimento e quindi più tardi venne co mandato al Ministero della Guerra. Promosso maggiore nel 18'71, rimase al Ministero passando poi al Comita.to di a,rtiglierfa. e genio nel 1873 e rimamendovi anche dopo il 18'78 in cui fu promosso tenente colonnello, e fino al 1ss:3 i n cui, otte.nnta la pr<>mozione a coFig. 143\l lonnello, fu nomina,to Dir-ett<>re deJ1~1: Cesare Zanolini. Fabbrica d'armi cli 'Ierni carica che te1prn :firno al JS90 con piena a,ppro vazione delle. superiori aùtorità e realizzando vari progreissi dì fabbricazione e conseguenti notevoli a umen ti nella produzion(!. Lasciò il servizio attiYo nel 1890 per età e nel 1892 fo promosso maggior generale nella Riserva, morondo poi n Roma nel rno2. Ufficiale disti'l1tissimo, (lurante la sua appartenenzH a,l Comitato d'artigli~ria e genio venne spesso i.nvia,to all'E~tero in speciali. missioni di stndio e nel corso della sua lunga permanenza alla Fabbdca, d'armi cli 'rer,ni fu mandato in Serbia ad organizzare l' Artigiier.ia. di q11ello Stato, compito eh,' assolse in modo hrilla.ntc e confermanclo a,ncora la sua con1petenza tecnka e la sua pratica. professionale. Fu Deputato al Parlamento nazi-o nale per .il Collegio di Bologn a per ben sei Legislatnre (dalFXI alla XIII e dalla XV alla XVII) e nel 1902 fu nominato Senatore del Regno runchè per le sue molte benemerenze. 1° - L'Inghiltena e le bocche da fuoco a retrocarica. lt!l l., 18'75).
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(Riv .
i.\'Iil.
,\RTIGLil.:IU SCHlT'.COnI
½ASOTTI Achille. :Kato nel lv:SG a Spilamberto (Modena) , -clopo u,·er .frequenta to nel 1872·'78 i.I 1° co1·so d ella Sc11oht milital'e di .\fodena entrò alla R. Accademia cli 1'orin o e, . 11peniti b1·i.llantcmen tc i tre anni di corso, Ycnne nomi,n ato so ttotencn te {1 'artiglieria, a$segnato al 12° H egg.im ento da fortezza e comandato a ll a Scuola cl'applieazio11e doucl e useì nel 187 prornosi;;o tenente nel J4° R eg~iniento da. fortezz:t donde nel 1882 venne trasferito al 7° R eggimento CèllUpagna. Promosso capita110 nel J 88B, lorHò al 14° da fortezza e nel mi::, fu destinato alla Senola <1·c1pplicazione cl 'a1-tiglierfa e genio, e dal 1888 nl 1S94 l'u insegmante alla Scnola f-tesr-n cd alla R.. Accademia milibm: rispetlivamcnte cli )fatcl'iale cli .u·ligl icria (l'ai-te l"') e cli ~ozioni cli nrtigli<·1·ia . Xcl 18!)4 fu trasferi to a l 19" UPgg-imento ca rnpagnn e, promo. so 1uagg i1Jl"e 11cl J ....;!)(;. fn mandnto rtl Co· mand o locale cl'artigliPl'i a cli Gaeta (6a Bri gata da co~ta), llcl 18!'18 passò alla Direr.ionc~ d ' m·tig-li€1"iit Lli SpPr.ia e u~l F ig. 1440 HlOl t ornò ,1 I T" Reg·gimcnto da camAtllille Z:in otti. pagna. :Xel 190:2 fn prolllos:-:o tenen re colonnello al ;l? R eggimento <la costn e n el 1906 ebbe l'incarico di Diretto1·e (lrl · Polverificio su l Lii-i. del quale fu poi Direttore effcttiYo dal 190T tlllorehL· fu prom osso colonnello e fino al l 908 io1 cui passò a l Comando del l" R.<~gg irnrHto a rtigli eria cl a cor-ta: nel 1910 :i11dò con1.e Gornnr. llant<.· il l " R.eggirne Hto a.rt"iglierfa da fortezza (to:-:-ta) e nel 1911 fn Direttore d' arUglieria a T a rnnto . Promosso maggior gern·1·a.le n el -i912, passò a comancla n' l'a1·riglicria da campagna in Alcs~nnchia € nel HH4 qu<>lla da- fo1·tezza a, Piacenza . Fu in 7,0na, tli guena negli wnini 1915· 1917 e promosso tenente generale nel 101G, fu nel ta1·clo 1917 co mandato nl l\finistcl'o Armi e )funir.ion i. Da, tale epoca ai. pri mi illesi clel 1918 oi-gunizzò e dircsr-e il campo di. ri01·clinanwnto d elle artig-li e1·ie, more ndo p oi a R.-oma n el non~mb n~ 1018.
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SCIUTTORT DJ ~1.-\TEl:I G AHTWLll·:B E::;CilE
{1856-HJl!Ji
l.'ffa:i nlc distintissimo, studio~o e colto, fu iusegnante appi·czzato cd Hscoltato; appa,rcntemente burbero e severo non c~ra vice,·e1·sa che modesto e rigld,o csservìltOte della <lisciplfo1;1, rntL paternamente bnono, i11d11lg011te e comprensjvo dello spirito gioYanile dei suoi allievi <~ cl<.:.i suoi sold:Lti . Collie e (1uanto egli fosse apprezzato per la sua competenza e per il suo rnl.01·e cli .insegnante lo prova il fatto che il gcn. Sa1er.rn, Capo dt S. M . dell'Esercito, l,o anwa des.ignato qnale insegna11te alla Scuola di g nena, offerta però che lo Zanotti dec-Hnò clichiarauclo di Yolcr toniare ·nlle truppe dopo il giù. lnng,1 periodo trascorso rn~l1e scuole. Dm·aa1ie 1n gra,ndc gnen·a, ebbe esi-euzialmente l'incarico éli formare le nuove batterie cli medio e grnsso calibro per il f'.ronte, e per il modo col <pia.le svolse rn le compito si ebbe un esplicito Encomio di lode -d al gen . Uaclorna e nn lusinghiero plauso dètÌ gen . .Dallol.io. Sulla cattecha, ai :Reggimenti, alle Hil-ezioni, ,negli a,lti C'omandi e rnegli importanti Uffici, in pac-c ed in guerra, egli spiegò opero$itù eornpetcnte e sngn ee, fierezza di (:ara.ttere e profo1Hla nobiltà cli sentimenti. 10 - .,\;ozioni di materiali d'art.iglieri.,. (H. Ace. :tvlilit., T ip. Candeletti., T orino, 1802). 2° - Materiale d'nrtiglierin (Pari.e P) .Affusi.i. (Li!:ogr., f'aris, Tori no, 1892).
Heruarélo. - Ori undo cla famig-lj n Albese nacqnc ;1 Castdlamare Adr.iati.C<J nel l8S4- e cornpinti eon distin zi011e gli sLUcli clai:::sid, dopo av(~l' seguito i corsi élel h1 n.. A~· · cademia milibn·c di Torino dal 1.901 al 190!1 fu nominato sottotene,nte d 'artiglieria n s uperati i eorsi della. Scuola. d'a,p· plica7,ione el'artiglieria. e genio venne pro.rn-osso tenente nel :I 90n e successiYarncntc destinato al l " Reggimento da fortezza, e quindi dal 1909 al 1911 al.la, Direzione Superiore dc'lllc Espe1·ien½e di Ciriè. Dal 1911 al 1914 frequentò e-on successo i cor!:-li dcJ.la Scuolr:Ldi guerra, e, promosso e;apitano, prese parte a tutta la grande guerra dal 191?i a1 1H18 wmendo nel frattempo pro mosso maggiore, 0oma.ndan do successivamc,nte batterie e gruppi. IH~lle zone dell'Alto Cadore, dell' Alt.ip.iarn) di Asiago , del Fondo \'al Bn~nta e s nlle Pendici clel (frappa,, venendo poi comandat•> ~UIAGLTA
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/\UTIG f.lEI< l SCHI'l'TOUI
ser vizio {1 i S. ì\1. presso il I Q. A . e in fine a ll' Uffic io tecn ieo presso U Comando Aupremo. PromoSl'<O tenente colonnello alla fine del l!)J. ', passò nl 4° R eggimen to da campagna <' p er tntto il l!Jl!) v<mne coma,1Hlato all'Ufficio Mun izioni ctl E $pl oi-i\·i a.I Uoman clo Supremo . Dal 1919 al l 922 frequen Lò i cori::i della Scuola cFingcgn f>r i,1 del Valentino con eguen<.lo la laurea in ingegneri a inclustl'.iale mecca:nico-cle(;. trotecn ica . Dal 1!)2:! al Hl2G ru de. tina.to ,1lla Scuola allie,·i ufficiali e sot- tufficia li. del Corpo d'Armata cli Torino con le Crnnziolli di Comandante in 2• 1. e cli insegnan te Armi e Tiro agli allicYi ç1'a1·tigli cria e Armi portatili cd E splot sivi itg-li allieYi del gt~nio. rei 192ù-27 t· prestò !-.Pnizio al l '' Reggimento artiglieria pesante campale e, aggregn,to qnin cli al Scn-izio Tec,nko. yenne nominato Vice-direttore dell' Arsenale di Fig. JHl P iacenza, d a l maggio 1927 a l giugno Dernarclo Zilmaglìa. 1929. Venut' c1uincli 11tt0Ya m eu te desti nato al 2" R<>ggimento artiglieria pesaa1te campale , e avendo lllsciato il servizio attivo n el 1930 fu promos.·o colonnello alla :fin e del 1931. Collabo1·atore diligente e scrupoloso cli questa Rloria . e~eguì lunghe e non facili ricerche per ricostrnire 1:.ovratntt.o la vita e gli svolgimen ti. degli antichi nostri Stabilimenti milita ri d'artiglieria l'inscendo a t rane n otizie e particolari invero inter cs a1,ti e curi osi. Ìll.1
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1° · Arm i e Tiro, tes to 11et· le Scuole nllie,·1 uffi ciali d i complE'· ruento d'artiglieria. (LaYoro pr eminto dal Ministero dclln Guena nel 1030 a seguito ùi un Concorso). Z I KCONro Attilio. - Nat o n Casalvieri (F rosinone) nel l SGu. dopò · aver supera to i corsi della Scuola militare di ::.\Iodena fn nominato s·o ttotencnte dei bcr$a,gJieri nel 1 89 al 4° Reg·gi men to . Pro1Uosso tenente nel 1893, nel 189!) fu coman dato alla Scuola cli g-nerra clw superò con ~tH:Ce$i::o Yc-nendo nel l ~02
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ROSO -
ad,d etto al Comando. del Corpo di S. M.. P romosso capitano a scelta n el H)03, fu destinato al 1° :Reggimento hcrsa,glieri, n<.:,,l 1905 venne eomamda,to al Comando della Divisione di Perugia, e nel .1906 passò n el Corpo di. S. M:. destinato al Comando {le1 Corpo. Promosso maggiore nel 1913, passò all'8° Reggimento bersaglieri e tenen te colonn'€llo nel 1915, pr<~se p arte a t uttù la gmncle gu<~r~·a divenendo colonuello nel 1916 e brigadierr general~ nel J 918. Succei:.sivamente c:oprì le (',aric:he di Capo di 8 . JL della Division e speciale bcri:,a,g lier.i , della :;w e della 33" Divisione cli. fa11teria, e influe del XVIII C, A .. Nel maggio :Ul17 ebbe il Coma,ndo della Brigata « Reggio )) e, pro mosso brigad iere generale nel rn1s, come Comandante cli tal,~ Brigata. si meritò una. mclfaglia d'argento al v. m . pe1· la valor osa, condotta da lui spiegata nella battaglia cfol 1\Ion tello e a Viclor . Dopo la guerra, dal giugno J919 all'aprile 1920 comandò la Brigata « Bolog,n à )), quindi fino al 1023 riebbe il Cornarnlo dell a Brigata «Reggio)) conseguendo in tale anno il grado di generale di Bri.gata. Dal 1923 al J 927 fn acldett:o al Comando della R. GnarcUa di Fina.nza p resso H :Ministero delle Finanze: 1·aggiunsc il gra,do -d i generale di Divi~ionP. nel 1926 e dopo a.ver comamdato la D.ivisione militare di Chieti dal 1927 al 1929, nel 1933 la&ciò il servizio attivo, morendo poi a R,onrn nel 193!). J 0 - Tra il Paese e l'Esercito. (Riv. 'Mil. ltal., 1906). 2° - Legami tatti.ci che devono unire nelle varie fasi del combatti· m t?uto l' Artiglic~r ia alle altr.e Armi (in collabor azio11e con Pietro Bacloglio). (Riv. <l'Art. e Gen., 19llì. 3° • La sorte cli u na barri<::ra. (Roma, Com. Corpo S. M., Ufficio St0ri<?o 1!)35).
Zrno~r Balilla. - Nato u1el 1866, dopo aver superato i corsi della R. Acca{lemia, militare di Torino ~u 1Jominat o sottote nente del genio nel 1886 e, passato poscia in a rtiglieria, fu nominato sottotenente nel 1888 e comandato a. frequentare la Scuola d' applicazione d'artiglieria e genio, dopo la qua.le fo prornosso tf~nente d'artiglieria n el 1889 des tinato prima a.i 2(.i" R<~ggimento da fortezza. e quindi pa.~i::ato nel 1894 al 29° Reggi-
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AllTlGLlElH ::;c1111·rORI
mento. Passò qu indi al Corpo R. T l'uppc Colonia li e fu mandalo fot Africa, O\·c rimasl~ fino al HlOO prendendo pn1·ie alle nu·i<> campu.gnc di g uerra s\'·Oltesi in quel p eriodo in Eritl'e,1 . Pl'o mosso {'Hpita110 nel 1902: fu a::.scgnato al :~ Heggi ment<f ar tiglicric1, cln, costa. per pa ssa l'e qnincli s nccc~ssivamcnte n eì H)03 alht Dirrzion c d'artiglicl'ia tiella Maddalena , 1wl mo:"> alla Fabbrica d'a,rmi di Terni, ,n<>l l908 alla Cornp,1gnia opera,i e finalmonte nel 1909 1111a Direz10He cl'al'l·iglirl'in cli }Jes~ill1', . 0
1° - Hegolo per la d eterlliinar.lrJue della c;1ricu nel tiro ;ìl'<:ato ad augolv di J;i'Oier.ioue fissa. (Riv. d'Ar t. ·e Geu., 1894). 2° - $tud!o <li un ()llHd rantc n. lil'el!o di precisione. (HiY. d'Art. r Gcn., 181"1). 3<> - Di nna corr ezir,nr nel tiro a shrapnel. (RiY. d'Art. e Gen., 18!!:i).
Z OLA Alberto. - Sato a, 'l'o1·ino 11él 1830, dal 1863 al 18Gli fn allievo del Oortegio m ili b.1n• cli Ast.i, <lui 1Sfi(j al lSGD segu t i c·oi-si della R . Ac·c-adernia militare di 'l'od11 0 t' n el lSG!l fn 11 om inato sottol-t'ne11 t<· ll' art igliel'i.1 <\ s11pc1·ata 111 Se.:uo . la d'11 pplic:a zion e <liii 1SG9 al 1871 , Yen lle pl'omos8o lnogo t<~lHmle n el 1S7.2 e desti nalo al l "' R eggimen to in tiglieria (pouti~ri) . Rimasi:' al l " R eggimento 'fino a l 1874- e dal 1874 nl LS7G fn co 111anllnto alla Scuola di. g uen,1 t' h<' s11 peÌ·ò b1·illa11tcmenk. passmHlo 11el 1:37G ,11 !f' .11eggirn <'nto cl ·art.igli<~ria ove ri, 1uas<.• fino al 187!) allo1·c ht'- . p1·omosso ('api!.1110 <' <lesti11nto al 1-1-" R eggimcn · Fig. 1442 lo fo1·tezza, proVYi<fo a t.1·a~fonnnre hl Alberto Zola p1·oprin Coinpagni11 in lmt.tcria <la moJ1 t,1gnn. Xrl 1&~± fn tra~forito ,11 Uo· mita,to d'ar tiglieria e genio , nel JR8G passò al 9° R egg illl cnt,) da campngna e :nel 1888 ali· 0 R eggimento. Promos~o mag· giore n el 1890, andò al Corn anclo d.' artiglic•ria cli Piacenza , n e l 1 '91 fn trasferito a] G0 Rcggimcnlo <l a ca mpagn a <' cp1incli eo rua.itda to alla, Scuola Centrale cli tfro; nel 18~)2 Ycnne destinat o n1 R eggimento artigli eria cl a mon tHgna e n el 1R!)3 ch•sti nato -
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scm:erorn
DI ~:L\TEHIE ARTIGLIGRl~SCH8
(1856-1919)
eome Capo sezione al Ministero della guerra. Nel. 1895 tornò al Reggimento artiglieria. da montagna e :nel l895-9G partecipò alle campagne d 'Africa trovandosi presente e comandando hl Briga,ta cl'a,rti.glieria della eolonna Da,borrnicfa alla battaglin del 1° marzo, nella quale per la valorosa e sagaee azione da lui spiegata si guadagnò la, Croce di CEtvalier.e dell'O.iL.S.. Promosso tenent~ eolonndlo nel 189'7, venne nuov:;1,mente desti nato nlla, Scuola cenLrale di tiro c d·opo alcuni mesi alla. Sezione esperienze cl 'artiglieria. a,1 Ca,mpo di Oiriè. Nel 1899 fo trnsferito al 2a RcgginHmto arti.glier.ia dtL campa,gna e nel Ul01 v(~nne Ttominato Oomandamte la Scuola, Centrale di tiro cl'artiglier:ia, a, .Nettuno. ~ello stesso anno lasciò il servizio attho e, pai,;1'-ato ne'lla Riserva, fu promosso colonnello nel 1908, maggior g<.'nerale nel 1914 ·C generale di divisione nel 1923. Vcne1:anda fìgimi. vivente di a;ntico artigliere piemontes•: e clj veterano valoroso, Alberto Zola pur· rn'\lh1, .sua tarda vecchiafa conserva mente luc.idissi.ma e memori.a chia,l'a cli uominj e cose dei suoi tempi. A lui venne proficuamente e l'ip<:;cutamentc fatto rieol'So per :notizie, informa:doni, dati e materiali iconogra-fici necesi:>ari a questo nostro lavoro storico, tantochè questa Storia, si onori.L di. averlo avut o colli:Lbora,tore au torevole e prc,1;ioso, revi!:-ore talvolta acuto e preciso, e delle cui osservazioni, conezi.oni e rilievi. sarà tenuto conto a sno cempo. Rievoca,ndorie la persona e l'opera, vada a, lui l'augurale riconoscente pensiel'o di quanti dagli uomi,n i del passato e dalle toro gesta traggono e&empio, monito e incitamento per il presente e p,er il futuro. 0
J:> - L 'artiglieria da campagna mento. (Rlv. ;)fil. Ital., 1902).
fran<.'es~i
secondo
il
nuovo
r egola-
Z uccrrn'1vrr Uamillo . - Nato a Racconigi (Cuneo) nel 184H. dopo aver superato i corsi della R. Accademia militare di 'l'orino fu 111.ominato sottotenente d'artiglieria nel 1866 e, seguiti i. eorsi della Scuola d'applicazione, venne promosso luogotenente nel 1870, assegna,to al 5" Reggimento artiglieria w.iazza) e quindi nel 1873 alla G" Compagnia operai (costa). Promosso capitano nel 1877, prestò successivamente servizi-0 n.1 -
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AH'l'lGl,IEHI SCl!ITTORI
Comitato d' a1·tiglieria, e genio, nel 1879 passò al 5° Reggi ment o artiglieria '(campa,g na), nel 1883 alla Fa,bbrica cl'arrni di Torjno, nel 1886 alla Fabbrica d'armi cli Brescia e nel 1887 aìla lt'abbrica d'armi di 'l'erni. Promosso maggiore nel 188S, fu trasferito alla, Direzione d ' artiglieria di Bologna e nel 1890 al 28° Reggimento artiglicl'.ia fortezza, per rit ornare nel 1.89:1 alla Fa,bbrica, ·d'armi di Temi e poi. nel 1895 nuovamente alla Fa,bbrica d'armi di Torino ove rimase anche all'atto delln sua, prurn-0ziornc a, tenf.nte colonnello ·nel 1896 diventandone Dir~t tore nel 1900 allorchè fu promosso colonnello. Rimase in tale ca1·ica, fino al 1902 i.n cui lasciò il ~ervizio attivo, venendo poi promosso maggior genel'ale nella Riser:va nel 19]2 e tene11t<~ g<:mera.Je nel 1917, e rnor(mclo a 'l'or.ino nel 1928. J 0 - Modo <li montare le mole <la unotani e cln aflilar e per la sic:nrez:t.a degli operai. (Riv. d'Art. e Gen., J.884). 2<> - Lu collauclaii.cne t'lel materiale d'nrtiglieria. (Riv. d'Art. e Gen., 188(>).
Fig. 1443 Camillo Zucchetti.
Fig. 1444
Vittorio Zuppelli.
ZU.PPELLJ Vittorio . Nato a Capodistria nel 1859, dope> aver superat-0 i corsi della R. Accademia militare di 'forino fu nominato sottoten0.11te d'artiglieria nel 1880 e dopo la Scuola d'applicazi-Onc venne promos:-:o tenente nel 1882 e destinato al 13° artiglieria fortezza. Nel 1885 passò al 6° Reggimento arti
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SCII ITTOIU DI :.\L\TEUIE ARTlGLJEHESCilE
(J.SuG-J.!.)19)
glieria campagna e nello stesso anno fu comandato a frequcntart~ i corsi della Scuola di guerra che superò con pieno successo. Promosso capitano nel 1888, fu asseg,nato al 14° ar tiglicria da campagna e comancla,to pr.ima a, prestare servizfo al Comando del Corpo di 8- ìVI. : trasf.erito poi nel Corpo stesso ·nel 1.890 fu a,d detto al Comando ·della Divisione cli Ancona per ritornare nel l89G al Comando del Corpo. Promosso maggiore di fanteria n el 1897, passò al J.8° Reggimento e quindi nel 1.898, rientrato nel Corpo di S . ì\I., f u addetto al Comando del IX C. A-, e promosso poi tenen te colonnello nel 1901, venne destinato ancora al Comando del Corpo. N<~l 1!)04. passò come Capo di S. "M. alla Divisione cli Napoli e nel 1905 tomò al Comando del Corpo, Raggiunse il grado di colonrnello cli S. M, rn~l 1807 e dopo essere rimasto anco1:a al Comando del Corpo, nel HllO passò in fan teria e comandò .il 22° Reggiment0. Partecipò a.lla guerra èli Libia :fin dall' inizio e, dopo aver effettuato l'occupazione di Dernrn, organizzato e corrum{foto con molto tatto quel presi.élio nei pr.imi tempi, tanto da meritare la Croce di cava.li<~re dell'O.ì\I.S., partecipò alle varie azioni svoltesi in quel settore fino al foglio 1912, tornandovi poi anche nel 1913 dopo la conclusione della p~1ce. Promosso magg.i.,or generale nel 19] 2 coma,n dò la Brigata « Sie,na >> e~ tenente generale nell'-ottobre 1915, dall'ottobre 1914 all'aprile 1916 fu Ministro della Guerra venendo nel 1914 nominato Senatore del Regno , Come Ministro della Guena, nel predetto periodo fu uno degli artefici ,della preparazione dell'.Esercito per la, guerra. contro l'Austria, e con vera passione patriottici:t e con in fati cata operosità 11c coltivò la srn1 maggiore efficie1rna durante i1 primo anno delle ostilità, Dimessosi dalla carica ,<,l.i Ministro nel 1916 per partecipare all a guerra, comandò la 20" Divisione di fanteria sul fro nte della · 3a Armata dal ma,ggio 1.916 al luglio 1917; passò poi · a disposizione per ispeziollli fino al marzo 19.18, da tale data al gennaio 1919 fu nuovamente Mi nistro della Guerra e ad interim per le Armi e Munizioni: per !'-A ssistenza militai;e e per le Pensioni di guerra, parteeipando poi. nel 1919 a. varie Commissioni i nteralleate. Lascia
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AH'.rl GL!ERI SCRI'.l"IORI
to i1 servizio atth·o 11el l!J20 come generale di Divisione, 11el Ul23 fu pro!llosi,;o ge11el'ale di. Corpo d'Armata nella Ri sena . 1° - Le Landwebr in Au strin-Ungheria . (Roma, Fonrnnl, 189, ).
otizie bibliografi.che e delle fonli PER IL CAPITOLO
X~XIH
n1-:r,LA PAnTE 'l'0H½A . Vor,u::-m
VIII
Ufficicih del R. /J1,ercito (Biblioteca Ceuti·ale Milita1·e de: )fiilistcro della Guerra. - dal 185J u-1 19.J.O). OAKEVAZ½1 GrnvANN T: Lei Sono/ci 1li'ili.tan-} lli Mo<lenn (Modena, Fer i-aguti, ]!)20). Ocita.7.ogo Generale Lil.fabetir;o (JUniste1·0 Gnen:i, Comando Corpo S. i\I. · Biblioteca 11ilifare Centrale). Oa,talogo Generale A.lfabetioo (i.\Iiuistel'o Guerra, Biblioteca della « Hivista cl' Artig lieria e Genio ») . Enoiclopeclia MWtare Ilalfo111a ùi A. MALATEST.\ (:\lilano, 1927-19331. FoMHGGI:NI: << Ohi è? » (Edizioni vtttic). Gfonwle d'Artiglieria (1862-1873) . Giornale <l' At·tiglieria, e Genio (18i.J.. JS83). R'i'vista, cl' A.rtigf.ie1'iu e Genio (J 8S4-19B8). Rivi.<sta di Fa11,teria (]934-1938). Rfoiflta M'ilitare Ita.lio,na, (18!';6-1918; 1927-1933). R1101o grad,u ale e/egli Ufficiali d'Artiglieria (Annttte varie, U.'f.E.T., 'rorino). S uf;ANI L mGr : J->ei·iodici miNtr,ri (Comando del Corpo di 8. )1.. Hollettino dell 'Uffirio Stoi-ico, .\nno V. 1930). A.nnna1·i
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I N DICI
Indice dei N orni contenuti nel Volume VIII A
AlHICl G IOY .
P,xrr. - 2548 - 2822
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A:·iGtus Vrxrnxzo. AN'NÙ3.H,E. 2977.
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2541
3022
22,tì · 2594 · 274:9. 2551. FRANCESCO. - --'2552
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2252
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2261.
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2919. ALn:ssr Rom~1n:o. -
A.RGAN'
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2550
~<ì41.
3023.
A r.1mrccr
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.A.XGELOZZI HICCAl!DO. -
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2540. AGO Pmrno. -
A LBINI. -
2286
-
2291 - 2292 - 2293 . F. 2887 . ANG8LI ANGELO . 2549 · 273j - 2736.
225-1 2;~87
2258 - 226ì" · 2268 '2388. An,w ,r Lumi . - ~"'-1 96 .. - 4>r:o9 _ ;J._,
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A.l!GAN'
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2534.
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2555
2i'i,:SG.
2377 - 'ì3ì"~. 2525 2526 - 2532 · 2546 - 25..}'ì' · 2913.
A MATO GIUSEPPE. -
A )fA'l'URO MICHELE .
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2294. 2393 - 239, 2523 - 25:2.4 - 2525 - 2556 · 25:Yì.
A.nror,A
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C,\?\fl"EG G J F l,LI CE.
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2221. 2377 · 2380.
ÙMIPO A.N1'0Kl!\O . -
2632.
CAll:fPOLMI GIOVA'.:'<NI . V IT TOR IO.
2250 - 2276 . 22ìì - 2278 2280 · 2620 . 2902. ~
0 ANEVA CARLO. -
2581. ~
C'ANEVAZZI
GIOVA~ !\!.
C.•.Pr::CCRI
L .nrnrmTo. -
3092
~
3086 . 2409 .
Iè\Dl(.;lll DEI è\01\ll CO:slTIDNU'l'! XEL YOLU ),IE VIII
MICUEL I~.
CAl'ELT,AUO
2177
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('ASTEt.L Aè\f
()AL'GLLO C AULO .
-
CAPl~LLO G IUSEf'l'IJ,. CArHILLI FEDEJRICO .
238U. 2633. 2831.
'2199
ÙAl'ItTOCLIO GlUSll!Pf'IQ. -
2200 - 22.59 - 2260. C,·\JUCCIOl.O !'l'.\l,O. 2.52-5 - 2634..
2523
CAH ,\OONISA GINO. -
XVI. XVI ·
~6::18
· 2765.
2181 . 2262
- 225:l: - 24:33 - 2G16 - 264~. CAVALLI GIO\'i\KXt. 2169 . 2171! · 2250 · 2253 - 2274 · 2545 · 2638 - 2783 · 2910. 2948 . (.;AVI GEf;AHI•: . 1
26GO.
SAL\'ATOHE. 2202 2220 - 2228 · 230ì - 2309
CA\'fCCS:IOLI :Kcxz 10. -
3035.
ÙA\ 'IGLTA J,}N!!ICO . -
CAllCAXO
C ,\HTAN DI PJETHO. -
CARMI L EOPOLDO. -
2392 - 239,~ . 218-1 · '2201.
2639 .
CAIOlINA'l'I G IULlO. ÙAltNlNO . ~
2535 · 2536. CAHPIKACCI G IUSEPPE. 2531. CAHHANO E)J ANUET,E . 23·75
2,1RO. C M,CINO
26.J.0.
- 2289 · 2f>51 · 2640 · 2641. ÙA SSANOHA. -
2731. 2285 · 2286.
0ASSISI LUI GI. -
XVI •
:!21 G.
CRELI
2653. 2409.
C 1,:s,urn. -
Awruno. -
C umnuBINI
2653. 2654.
Cr,AUDIO.
-
2208
N u\'Ou
P1t0SPEJiO. -
2224 . 2656.
2'209 · 2210 · 2211 - 2642,
-
2228
2528.
2236. oc TRf:Nb'ZOl:, 2.l8(i · 2188 ·
('H fAltA \'ICLIO D INO . Or,Ej\!P.K'l'E.
-
222V - 2230 2231 - 2237 2523 - 2.524 · 2655. ('TTIALA LUIGI. 2518 · 2527
('oro~ro
26-11 .
CAsSOLA G.,mw~LE. -
2653.
2530 · 1/3531
2652 - 2653 . (; l•:HDIEDO. 2614.
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Indice deJl'ottavo volume
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XIII
Oapilol o XXXII . StabilimenLi. d'Ar t iglieria: Arsenali Fon derie - Officine ·· Fabbriche d'armi - Laboratori di p1·ecii':io11r - Pil-okcnid - R affin eria N itri - l:'olYCl'ifici.
P oligon i - Scuole Ueu trnli di. 'l'il'o . Uentl'i di espei-ienze - 1870-Hll-1:
2JG5
§ 1. Uli .'::ito bil·i'll/.e11.t'i //'art i l}liC1'ÌCL <1at 1870 at 1H04. 1;: l:;1:ibllimenli di artiglieria a lla liuc del 1870 • l ,a !'l0[)[1ressio11c deliri R.im. ueria ~itri di Genova nel 1874 - lslituzione e ~OIJJll'c;:sione di Stabilimenti nel ]877 e nel 1879 . Studi per la r:oslrnzione d'nu Polverificio uel 1800 - Sopvrcssione del Polverificìo cli Scafati Il Polverìfic:io cli Fontnu a L iri - Ri ordinamento dei servizi tecnici d'artiglieria ,nel 1894 • Istituzione del Laboratorio di preci:sione di Roma nel 1895 - Nuova deriominazione assunta dalle Fomlcrie - I H Stabilimenti d'artigliel'ia nel 1807 - Abolizione della Fabbrica <l'a rmi di 'l'ol'ino - l 13 Stabilimen ti d'artig!Jeria nel J !)04 .
2166
3111
nii:1.1.'vrn
INDICE
VOLO l\fE
<l' orti11lieria. dal 190-1 al :I.Dlii I it: Stalliliwcnti <l'artiglieria del l !J0-1 - 11 R uolo t ecnico d":1 r tiglieria nel lnglio 1010 - SuccesslYe soppre$ioni nel 1911 d el r oh·erificlo <li Fossa p.o, dc ll' OUk inn di cos truzio ni tli Napoli e clella F nbùrica d ' nrmi di T orre Annuuziata - Istituzione nel lllll della R ." Ollicin;t di costmzione di l'iacenz:1 - Gli 11 Stabiliwc11ti d'artig lier ia ne l 1914 - La H.. Ollicina di co:struzione di •ror ino - li R. Arsenale <li costruzioue di T ori110 - La R. Oilicìrrn di coslrnzione tll Geu ova - L a H. Otlidua di coslTuzione d i Piaceuza - La R . l<'llbbrlca d'arml <li nrcscia - Il H. P irotecnico di llologua . La H. ll'abbr h:n ù ',frmi u i Temi - Il R . La borntorio di l'r c<-lsione di Homa - Il H. :l'olverificio i:iul Liri - ll R. Arsen:llc dl <:ostruzione d i ·Napoli - l i Il. l 'irntecuico di Ca pun .
§ 2. Uli S tabilim c 1· 1ti
§ 3. Uon si<le1·a,z'ioni v e1ierali sulla <ivoltiz io11 e orya,11.it,;a, llef;li :::;111 t1ili-
Uli St:1bilimcnt i p1·cc~istcu( i ,111,t for mazione dell' unità italiana - Ln riduzione del loro numero e 1:1 spe$!.l.1llzzazioJ1e_;_La iudisvensnbilibl òegli ::;t:ibiliruenti mili lari - Loro e9mpiti essep~iali - Prima compar s,i dell'incluStl'ia privata nazionale. - - - - - - r i1uov i compili èlcgli Stnbllimenti milih1ri - SYilu ppo e potenziamento - Lor o pr incipio informatore - .Affermazioni lusing hiere in conf ronto anclle d ell' E stero - L'energia motrice : u t ili11zazio!}e delle risori;oe idriche - Trasforlllazione lcl ro-clettrlca Conser vazione d egli impianti preesiste11tL Formazione dei personali : tccni.ci, sottocapitecuici, capì oper ni, operni . Le s cup le tecnh:1..tc per 01>crnl d'arllg licri a de l JSHS. F.voluzione d egli Stabilimenti dopo . le nost1·c prime guerre coloniali - Loro compiti e concetti riguardanti l'l!1Clirizzo delle ind ustrie private - Primi t en tativi di mobilitazione ind ustr h1le S pecializzazione di produzione . neneU1erenze dell' iuclust ria pri va t a - Le n119Ye funzioni ,kgli Stabiliweptl militari - Gli Stabilimenli J)Cl' fabbr icazioni speciali d 'ar tiglieria: l!'a bbricbe d'a rmi, P olverifi ci, S JlOlettifi<'i , Cnrt uceifici. Nuovi s islellli per l a formazione elci per sonali . 111 011ti (l' orli11licrfo JS'iO-'IOH. '-
§ 4. Poligoni d·i Uro 1870-) 914. -
l'oligoni chiusi e p ollgoni :, pcr ti Le csel'citnzioni di Lir o in moutagna - Le Scuole cli ti ro eseg uite cl:i i Reggimenti d n campagna e a cavallo in 7,011c cli terreno aperto - Forti ùi sbaname11to - P iazze terrestri e l'iazze costieru • E voluz ioni e trasformazioni delle uni t it delle vnrie s peciulità d ' Artiglier la - Disposizioni speciali per le Scuole cll tiro . Scuole di tiro annuali dei R eggimenti e R epart i vari d'a r tiglieri a - F!set·-
-
3112 -
l.'.'IDICE DELI/VIII VOLUME
l'ay.
citazioni <li tiro ai Forti di sbarramento, nelle Piazze costier e e nelle Piazze terrestri
2310
Scuola Cen trale di T iro cli Nettuno Sua istituzione nel 1888, scopi ed attr ibuzioni - Dispos izioni per lo svolgimento d i tre <:orsi separati per le tre specialità da campagna, da montagna e a ca.vallo - Il l" corso del 1888 per la sola specialità da campagna • Il 2<> corso del 1.889 - I sei corsi success ivi nel 1889 - La classifica - Sospeusione dei corsi - l tre corsi ciel 1890-91 - I due corsi del 1891-92, 92-93, H3-94 e 94-95 - L'amm iuistr azione del pe1·sonale e del materiale dati alla Direzione d 'a rtiglieria di Roma - Corsi del 1895-96 svolti secondo il progrHmma compilato dall'Ispettorato - Corsi del 1.896-97, 97-98, 98-99, 99-900, 900-01, 901-02 - Passaggio delltt Scuola alle dipendenze dell'Ispettorato - I cinque corsi del 1902-03 - I corsi 1907-08 e 1914-15 per la conoscenza dei nuovi materiali. Scuola Centrale di 'l'iro da fortezza - Il l Q corsò a Braecian o nel 1894 e<l i corsi suecessivi fino al 1901 - I corsi d el 1902 e 1903 - Importanza dei corsi da l J.904 al 1908 completati a Roma, Nettuno e Spezia - Il Decreto di costituzione della Scuola Centrale d 'artiglier ia da fort ezza del 1910 - Corsi separati per le d iverse specialità òa for tezza, d'assedio e da costa - Corsi per glì u fficiali richiamati dal congedo - Il cor so del 1915
2357
§ ,. Scu/Jte Centrale di '1.'iro .
§ 6. Centr,~ e OfJl1npi (t'esveri.enze. -
Campo di S. Maurizio - Campo di Cirié - Loro nnio11e per for mare il Campo cli Cirié - Il Poligono di Lomb.a rdore - .Sua u nione a i Campi di S. Maurizio e di Cirié - Il Cam]lo delle espcri enz~i cli Cirié e su a organizzazione. Enti preposti alle esperienze d'artiglieria - La D irezione delle es]lerienze d'a.rtiglieria di Cirié del 1882 e su a prima installaz ione al VI Baraccamento di S . Car lo al Camvo - La Direzion e Superior e delle esper ienze d'ar tiglieria a '.l'orino, e relativa Sezione Sb1ccata di Cirié del 1895 - Soppr~issione della Direzione Superiore delle esperienze nel 1911 - Restaurazione della Direzione delle esperienze d ' ar tiglieria di Cirié e soppressione della Sezione Staeeata - Il nuovo organico della Direzione - Le principali esperienze da l 1882 al 19H Notizia hibliografiea
Capitolo XXXIII. Le uniformi degli artiglieri del Regno d'Italia dal 1871 al 1920 Modifiche portata dal R . D. 5 agosto 1871 - Le qu attro montur e -
~00*
-
8113 -
2'101 243'>
!Xllll,;l!l DI;;LL'Vlll
VOLU)lE
l'U!J .
uuoYi cavi d'u uifonne • Aloditi<:be del 2 settembre e 6 ottobl'e 1871 • 1Stl'uzione 2!J rnaggio J872 . Istruzione del 1t luglio 1872 • R i1,1ristino <lel k epl - Il berretto a ll'italiuua del 1873 · li:sn·uziuue 23 mano 1877 • Ltl tcnutn d i t ela per la tr uppa · Hip ristino del pennacchietto bia nco per i comandanti ùi r eggiulento Le calzature alpi ne · Modificazioni al berretto · Dìstintivo cl.i a m:iàuità per i sotLufilcìali • Istruzione clel 188::; per le uuifotrni coloniali · Moditicazioni del 1887 • La nuova sciabola del 1888 • L'uso del cappotto • Le bardature · Le uniformi del Corpo spe<:iale d 'Africa del 188~) · Disposizioni coordinatr ici d el 1891 • lVIo(llficazioni del 18113 per le t1·uppc <I' Africa · Il pnstra no d'arti· glicri a del 1894 • Il pantalone per l'artiglieria d a moutagna e le calzature da wontagua · I f r egi da copr ieapo per le varie s1Jecialità • Disposizioui del 1890 per l'abolizioue delle filettatu re Hegolawento del 1902 - Le quattro uui formi per gli ufficiali 1 e per la truppa · L a giubba d a campagua ad un solo vctto · l d istintivi di grndo senza iutrccclo a flore · I str uzione del l904 per le uniformi ùclle truppe coloniali - 1 gua uti per le truppe alpiue - I struzione .del 7 mnggio lll07 · Abolizione del kepì e dei peunaccliiettl • Circolare 21 clicerubr e 1908 istituente l' uniforme d a campagna griglo-,-erde · Il ca ppello di feltro agli artiglieri da rooutagna - r d istintivi cli grado iu lana uern per l'uniform e grigio-verde - Il trofeo clegli artiglieri da moutogua s imile a quello deg li alpiui · Le wodHìcazioni d el l!l14 - DistiutiYi di grado per pnstrano grigio-Yer de - l3nmitura d elle sciabole . F r egi e gradi ìu seta sui berre tti griglo·ver cli • Modilicazioni apportate durante la gucna - Fregi e dif<tin th'i d i grado sull'elmetto · Distinth·i e contrassegni <l'onore per mutila ti e per f eriti - D isposizioni del clopo-gucna • L'ndozioue clell'nniform e v Jttor iosa l
2437
Capitolo XXXIV. Trasformazioni. 01;ga11iche dell' Arma di .Artiglieria dell' E sercito perma:nente (1871-1914)
2::;03
Capitolo XXXV. P eI'iocli ci mili tari - A1'tiglieri scrittori Scrittori di materi<> artiglicreschc (1S5G-19l 9)
2orn
Annuari, Riviste e Giornali )fi lita ri pnbblicati iu Tta lln nel peri odo JS70-19JO . § 2. Cronistoria bio-blbliogrufirn § 1.
Notizia bibl!ografiea Jndlce dei nomi .
25H
2ii37 80&G 30S7
311:l
Indice delle illustrazioni l'<t(J.
F ig. 941. Il R . Arsenale di Torino progetlato nel li38 dal capitano d 'a r tiglieria De Vincenti )) ~J-12. Giuseppe }l"'ortunato B ianchi )) 943. Giuseppe Rosset . )) 944. Luigi Adami )) ()45. P ianta della Fonderia d' Artigiierin di Torino nel 188G >) 946. Enrico Giovannetti )) 947. Lorenzo Rappis )) !HS. Pompeo Grillo )) 9,19. Produzioni artistiche della R. Fonderia di Torino l) 950. Produzioni artistiche della R Fonderia di 'l'orino )} 951. Dirigenti R. E'omieria di 'l'orino )) 952. Direttori della R. Fabùrica d'armi di Torino )) 053. Arsenale di costruzioni di Torino . )) ~54. Direttori R. Arsenale di costruzioni di 'forino
2170 2li'l
2171 2174 21Ti 217G 2t77 2177 2Ufl
21Sl 211:12
2183 218:3
2186 2187
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955. Direttori del Laboratorio cli PrecisionEi di •roriuo 956. Direttori del Laboratorio di Precisione di 'l'orino 957. R. Fonderia di Genova fJ58. Dil'ettori R. Fonderia di Genova . 950. Officina di costruzioni d'artiglieria di Genova 960. Deltrando Villavecchia 961. Palazzo (Lella D irezione. del Polverificio dì Fossano 962. Din~ttori del R. Polverificio di Fossano 963. Direttori del Polverificio di Scafati 964. Direttori della R. Fabbrica d'armi di Brescia 965. Pi:1nta di Castel-Nuovo e dell'Arsenale di Napoli nell'anno 1875 • 066. Pianta dell'Arsenale dì Napoli dopo la demolizio11e del Bastione S. Spirito !l67. Direttori del R. Arsenale di Napoli 968. Fonderi.a di Napoli . 9fi9. Direttori della R. Fonderia di Napoli ~
3115 ,_
2189 219L 210·1
2195 2190 2107
2198 2190
2201 2202
22°'1 220<i
220!) 2212 2214
INDICI!: DELLE ILLUS'l 'lUZI02' l
l 'a y .
!.170. Direttorr lt. Ollieina Ji costruz ione di Nu vol i :)71. Direttor i R. Fubbrica d 'armi di Torre Annuulllata !.172. Direttori del R. Pirote_cnico di Bol.ogua 970 . Pirotecnico R. Esercito di Cupua . 074. Direttori del R. Pirotecnico d i Cupuu !175. On. lng. Stefano Vincenzo Dreda 076. Giovanni Bertoldo !J77. Salvatore Car·can o V78. Direttori Fabbrica d'armi di Terni !JW. I~. Polverificio sul Liri. Canale dell'impianto idroelcttrieo ()80. Direttori del Polver ilicio di Fontana L iri 081. Giacomo Segre . 982. Mos tra d el Laboratorio cli precisioue cli noma all'IDsposizionc Internar,ion:ile di Milano 190n . ll8H. Giuscvpe P crino 084. Diretto{'i del Laborat orio di Precisione tli Roma. !J8ii. I gra ndi propugnatori ·<lei n novi materia li a deforma zione !l8G. Ullicinli passati nel nuo lo Tecnico per la prirna applicaz ione della Legge U87. Cnrlo P arodi 988. Direttori del R. Arsenale di Torino 98!.J. Direttori ùel R Polverificio ti i Fossano 000. Luigi Stampaccbia 901. Officina d i l'iaeenza U02. Primo Botl ri a !lH3. Officina C08truzioni d'artiglieria (li l'iac.:enza !lfl4 . Oilici ua costruzioni d'artiglieria cli P iacenza 995. Dirigenti Ofli<:ina costruzione di Piacenza. !J9H. D ir ettor i l!'r1 bbrica d'imni di Uniscia . U!J7. Direttori del R. Pirotecnico di Bologna 998. Polverificio di l!'ontana Liri !lD!J. Direttori del H. l'olver!Jicio sul Lil'ì . 1000. Dirett ori del La borntorio d i Precisione di Roma 1001. I deatori di :tppareccbi di puntamento . 1002. Direttori della R. Fabbrica d' rmni di 'l'erni 1003. Pianta dell' Ar s~!na le <li Nnpoli nell'anno HlOfi 1004. Pianta dell'Arsenale dopo l'annessione dei locn li della soppressa Officina di eostruzione d'artiglieria (1911) 10()4, Pianta clell' Arsern1 lc. dopo l'mrnessione elci locali della soppressa omcìnn ~li costrur,ione d'a rtiglier ia (1911) . 1005. Direttori R. Arsenale d i Nnpoli . l OO<i. Direttori della R. li'abt)r ica d'm·mi di Torre Annunziata 1007. Direttori del R. Pirowcnico di Capu a . lOOS. Benemeri ti clei nostri Stabilimenti d' ar tiglier ia .
Fig. ))
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3116 -
22LO
2210 222.l 2220 2224 2225 222~ 222~ 2230 2232 220, 2238
22.J2 2248
2246 2252
2255 22i.i8 2-25!)
22(;0 2262
2263 22(i3 22uU
2267 22()() 2270
2272
2275 2277 2285 2287 221)0 2291 22H2 2291 22!l:3
2307
INDICE DELLE ILLU $'l'HA ZI0~1
L'ay.
flg . lOOU. Campo di s. Muurizio Canave;;e )) J.010. Campo · di s . .Maurizio Canavese lOll. eamvo cli s. Maurizio Canavese )) 1012. I I Po1igiouo di tiro presso il lago d i Nemi )) 101;:. 11 Poligono d i Nettuno . )) JOJ.4. Il l'oligono di tiro pr esso Cerano (NovRra) )) 1015. 11 campo di tiro di Sassuolo . )) JOJG. Il viale dei Cavalleggeri adducente a l cumvo di tiro di Cecina >' 10J7 . .ll campo di tìro di Spilimbergo . >> 1018. L'antko Poligono òi Porto Corsini >> 1019. ll qundrivio Dellia al Poligono d i Pi.:;r,za. Aruwriua >> 1020. Esperienze al campo di Uiriè >l 1021. Esverienze nl campo d i Nettuno >> J.022. Esperienze al campo di Ilracciano » 102:l. Esperienze <li tiro a Vinadio . ll l.024. Poligono di t iro presso I3rncciano (Roma) il J.02G. Il fosso Acqua Acetosa al Poligono di Dr accinno >> · J.020. Esercitazioni di t iro in campo aperto . » 1027. Esperienze alla Scuola Centrale di tiro di Nettuno » J028. Svolgimento d i un corso di tiro a Nettuno . >l 1029. Svolg imento di un corso alla Scuola di Nettu no (1014) >l 1030. Visi ta di S. E. il generale Pollio a Nettuno . » . 10m. Visita di 11na . Commissione pa rlamentare a Nettuno >l 1032. s. M. il Re ai.;si:;;te ad esereitazioni di tiro . >> 10Hfl. S. M . il Re alla Scuola Centrale <Ji Nettu no >l 1034. Espetienze a Nettuno >> 1035. Coi'so uflìcinli superiori a Nettuno l> J03G. Dirigenti dei corsi alla Sc:uola Centrale di tiro cli Nettu no >> 1037. Dirigent i dei cor s i a lla Scuola Centrale di tiro -di Nettuno )l 1038. D irigenti cor si Scuola d i tiro a Nettuno l> 10139. La Scuola Centrale cli ti ro d'artiglieria a Bracciano >) 1040. Poligono di tiro a Bracciano . )) 1041. Dirigenti ec1 istruttàrì dei corsi alla Scuola Centrale cli tiro di Ilracciano )) i042. Dirigenti ed i struttori dei cor si alla Scuola C<intrnle di tiro di Brncciano Dirigenti ed istruttori dei corsi alla Scuola Centrale di tiro
2312 2314 2310 2318
~320 2321 2323 2i)2;; 2325 2327 2329 2331 23:n 2335 2340
21.!42 2345 234\l 2H59 23(ll 2363
231H 2il6tì 2368
23GO 2371 2373 2.3713 23·, S 2380 2381 23S6
2388 2392
2.394
di Bracciano ))
1044. F-speJ'ienze di tiro al Poligono di Ilracciano. Effetti sopra.
»
2396 bersaglio simulato . 1043. Il capitano :B'erdinando S:isso dirige il tiro ddla batteria da 75 mod. lD06 . 2400
>)
104G. Commissione Parodi
d'esperieuze
presieduta
dal
colormello
Carlo 2402
31J7 -
IXIHCG DELLi,; H ,LVW.rIU ZlOX I
P <iy.
Fig. J0-17. BatLeria Duca d ',\ osta nl cawpo di Ciriè . » 10-JS. Carupo di esperieuze di Ci riè . » 10.J.0. Commissione <li csperiem:e pres ie(lu tll dn l gener ale P ompeo Grillo » 10:iO. Conuuissione sperimentale ciel wa terialc Déport » 10;;1. La Commissione degli l spettori generali al Poligono di Ciriè >) J052. Commissione dì esperieu;,;e al Poligono tli Ciriè . » 10:13. S. A. R il Duca cl' Aosta assiste alle espcrien:>.e del ca uuouc da 70 mont. . >> 10;;.J. Espcr lem:e nao,·o materiale da 7;; A Kru1>1> e òa , ;; d costruito dall'Officina dl Torino » 10:15. Prove col (i5/li mont. )) 10,iG. Esperlcn:r.e su mcdi calibri )) 10::i7. E sperienze ;:ul ì \lfJ06 e sul Déport . )) 10fi8. Mortai o da 200 e r elatb·e esperienze )) 10:iO. Effetti d i tiro sn bei:sagli resistenti )) 1000. Pro,·e ed espericuze con upplica.i;ionc cingoli Ilouagcnte )) 1001. Prime prove d i sistemar.ione di t;>eirrhe da fuoco per tiri contronerei )) ]0<12. S. A. IL il Dncn d' dO:;;to ic visita al Poligono di Ciriè » 1063. I d irigenti d elle esperi enz<! al P oligono <li Ciriè )) 10(14. T dirigenti delle esJ)erien:r.c nl P oligono di Ch:iè )) .10(1:i. Le monture ver gli uff-ieia li <l' artiglieria stnullite rlal R. D . 5 agostQ 1871 » IO!ifi. Le monlur e pc1· gli "Cflieinli d'a r thdicri a stnbililc dnl H. 1). 5 ngosto 1871 » J.0(l7. Le montu r e per gli Uflkinll d' arli.!!'I ieri a stnbilitc clal H. D. 5 ngosto 1871 ll 10H8. Comandante dì Corpo e C11Po servizio (Istrnzloue 2 scttembrc e 6 ottobre 1871) . )l lOfi!l. Le nnif'ormi stnhili te dal R. D. 2() maggio 1872 >) ·1070. Il benelto pr escri lto dnll ' Jstruzione 7 luglio 1872 >) 1071 . Uniforme stabilita d all'Istrur.ione 17 luglio 1872 )) 1072. Kepl con trof.eo (l'artiglier ìa nel ton<'lino clellu stella (Ts trnzione 17 lnglio 1872) . » 107?.. Le uniformi 1n·cseritte dall' Tstruzioue 17 luglio 1872 i> 107.J.. unifor me prescritta dall'Jstruzione del 187!! 1) 1075. Modifl C'he apportute dall'Tstruzione <lei 187(\ J) 107/l. Dnlforrni prN:crittc <'lall'fatn1zione 2-1 marzo 187i 1) 1077. Uniforme prescritta d all'Jstrur.ionc '!:i febbraio 1870 >) 1078. Fregio- t rofeo per cont r osrn lline di giu bbe di truppa per J:1 grn.ncle uniforme (Istn1r.'ione 11 ~gosto 1879) . » J0,9. Uni forme presc1·ittn d:i li' lstrnzio uc !) maggi o 1880 )) 1080. Uniformi colonl:ili J)r escrltte nel lRS:i . ~
8118 -
210 1
240;:i
U08 240!) 2-J U
2-112
241,3 24 t7 2-WJ 24:.!l
242:J 2.J.2::i 212, 24211 2·1BO
2-l'l:: 2;t~4
24HO 244;)
2.J-1:i 2,1.1:) 2-:15 L 2,1;;2 2-1:,3
24:,4 2-1:ill 2.Jjj
2,1;,n 24\il 24G2 2-Hl3 241H 24GG
I
LJ\OtCJo: IH-;LJ,El 11,LUSTr: AZ!O:SI
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.Fig . .l081. Utlkiti le colo nlal<.: iu tenuttL di marcia (color br onzo), con llcrrc tto (1887 J )) 11182. Ullieinle del reggimento cl'arLigller ia :i. carnllo (1887) )) )083. La :sciabola ed il pendaglio r eggi-sciabola adottati nel 1888 )) 1084. Uflicial~ in tenuta ordin3ria con solo ca ppot to (Istruzione :31 o ttobre 1888) )) 108;:i. Uuiforru i e bardature prescri tte clall' l sl1·u7.io11e 15 wurzo 1888 J) 108G. "Clliciale, sottullic:iu le e soldalo del Corpo coloniale in tenuta di marcia (Istr uzione 25 febbrio 1889) . " 108, . Uniforllli coloniali preseritte dall'Ist ru zione 25 f.ebbrnio 1889 )) 1 088. Ufildnle in ten uta o rdi naria co n g iubila nera au nn petto (Istruzione 22 febbr aio 1902) » 1089. U uiformi stubilite dall' I struzione 27 febbraio 1904 )) 1090. Uniformi stabilite dall'T.struzionc 27 febbraio 190-! )) 1091. 1; ni fo 1·m i g rigio-verd i pn!scr ltte <lall'.Ts t r u7.ione del 1909 )) 1092. Uniform i p rescritte dalle lstrnzion i del 190f1 e clcl llllO )) l.O!l3. Dislinth·i per le coutrospalline del pastrano da utlìclali (r esi facoltativi con la circolare 030 G. :\I. J.914) .10fl4. L'unlf.ormc g r igiO·\·ei·cle clut"auce l a g uerra e nell' Imm ed iato dopo-g uerr a )) lOfJ(;. L'uniforme grigio-n·rde neH' lmmediato dopo guerra )) lO!JG. 1-'onclatol"i d ella Rivista :\Iilitarc .Italiana )) 1097. Carlo Vogher a :1008. Giovanni Gaspare Cotvetto )) J 009. Direttori della Rivista Militn re Italiana )) 1100. Direttori della R ivista Milì tnre Italia nn )) 1101. Direttori della Rh·i sta d'Artiglieria e Genio
» )>
1J02. Collnbor a tori doll' Ttali a Militare . 110~. DiretLo ri della Rlvi;:;ta d i Cavaller ia
24(lS
240!> 2470 24il 2•173
247-t 2'.17li
248J 24 'S 24SfJ 2401
24!);1 241/;j 2408 2501
25111 25](ì
2517 2518 2.i]!)
2:3:.!4 252:i 2ii2i
2i>20
2531) >)
»
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1104. Quinto Cen ni lJ0:3. Direttori -della Hivista. d i Fan teri a 110/l. Di rettor i dell a R ivlsta :\farlttl ma .
)>
1107. Dir('ttori <le La Nuova Rivi sta di F anteria 1108. E nriro Baron e, f ondator e~ e Direttore <le La P r eparnzione l J O!J. Luig i Adami 1110. Achille Afan cle Rl vern 11.1.l. Pietl'O Ago . 1112. Albt'riro Albri ccl ttl R. Ugo Allnson JlH . Michele Amnturo 111.1. Giovam1i natW:;ta Amici
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111G. Angc•Jo Angeli
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2531 2/13~ 2534 253G
25a, 2540 2540
25<11 2:34~ 2544
2547 2:'i4S 25 m
INDICE OI•:LLE lLLU:STRAZlONI
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Ji'ig. lll7. lllcca1·do Augclozzi )) lllS. l!'ilippo Annibuli ,, lllO. J.!'rancesco Autcn.ore >> ll20. li'rauccsco Aprosio » 1121. Carlo Argan Chiesa >> 1122. Giovenale Arguu » 1123. Antonio Arnuldl . >> ll.24. Vito ArtEtle >> 1125. Riccardo Artufl'o » 1126. Ettore Ascoli >> 1127. Giovanni Benedetto Aymonlno » ll28. Pietro J3udoglio ,, 1129. Federico Baistroccbi » 1130. li:ttore Baldassurre » 1131. Alperto Baldinl » 1132. Mario lJnlotta » 1133. VinceU'.i;o Barbera » J134. IDurico Durone ,, 1135. .li'iorenzo Bavu Becc:uis » 1136. Enrico Bazan >> 1137. Emi.lìo Bellavita . » lJ.38. Roberto Dench"enga » 1139. Luciano Rennati » 1140. Carlo Arciero Bernini )) ll41. Francesco Bertlni » 1142. AlessaJl(lro Bessolo )> ll43. Giovanni Bettolo » 1144. Luigi Beverini » Jl45. Giuseppe Iliancnrdì 1 1146. Giovanni Bianchi di La.rngna » 1147. Giovanni Fortu11uto Diancl.Jl . >> U4S. Francesco Biondi-Morra >> 1149. Carlo Blarzìno >> ll.50. Emilio Bobbio )) ll51. Ambrogio Bollati » ll.52. Crispino Bonagcnte )> 1153. Luigi nongiovanni » 1154. Umberto Borelli J) lJ.55. Sclpione Bracci a lini » lJ.56. Ettore llra,etta )) 1157. Ernesto Breda » 1158. Gio,anni Bruno ,, 1159. Giov. Uattista Bruzzo >) 1160. Vittorio nurra di Perrero
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.l!'ig. ll(il. Al<lu Uulli " JlU2. Fllipvo Burzio » 11G3. Luigi Caùornu » 11G1. Enxico Calrc » J1G5. Hiccardo Calcagno » llG6. El·ncsto Caldarera » 11U7. Antonio Caliclliopulo » 1168. Artu ro Campanelli » 1169. Giovanni Campolmi » 1170. Italo Car acciolo » 1171. M:urio Ca r acciolo . >> Jl:72. ll'lllppo Cat·asso >> 1173. Antonino Cuscino » ll71. A.Uredo Casella >> 1175. Olcfl)ente Cassone » 1176. Giovanni ilattista Castf'llani » l177. Alberto Cnntc:ioccbi >> 1178. F:ttore Cavalli >> l.179. Enrico Caviglia >> ll80. Quinto Cenni » 1181. A.lberto Cerruti » l182. Cluudino Chcn1bini ,1 ns::. Pros per o Oll ionio Nuvoli cli 'l'lié11c:r.ol n 1184. Annibale Cirnlieri-Iuvizinti <li Mnsio >l JJS."i. Alfeo Clarnr!no » llSG. Anto11io ClavariI10 >> 1187. Filippo Clavnri110 » 1188. Giulìo Cobian<'hi >> ll&l. Blodio Conso n 1190. J~rJ1est.o Cor (]clla >> 11!)1. Carlo Cordero di Moute7.emolo l> 11.92. Yittorio Cordero <li '.\fontezemolo >l 1193. l?aolo C-0rnaro 11 119'!. Enrico Cor to )l 1195. Giuseppe Co,:tcs<' >) 119G. Giulio CostanY.i » JHJ7. Gli nrtiglieri della fnm!gl ia 011gia cli Snnt'Orsoln 1> lJ.98. Frnncesco Dnbnlà >> lJ.99. Vittorio Da Dormidn » 1200. Primo Dallarl l> 1201. Alfredo Dallolio >> 1202. Genrrn ro Navn >> 1203. Domenico Dol Monte n 1204. Andrea Dn Mosto
3121 -
2021
2023 26::!•l
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J:-IDICE DIDLLID ILLUS'.l'RAZIONI
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f'ig . 120::i. Ha!Iaello D'Antonio » 120G. Carlo De Antonio » .1207. Emico De CJ.iaur a nù de Saiut-l!Jus tache » 1208. Luigi De l!'eo >1 1209. Roberto De Gennaro » 1210. Emilio De Giorgio » 1211. Luigi Della Chiesu cli Cel'l'ignasco » 1212. Ernesto Delhi Set a )> 12JB. AlessaJl(lro Del Pozzo . >) 121_4. Rulilio De .Mar chi » 1215. Alberto De Marinis Stendartlo » J2l6. Rclua rdo De .Medici )> 1217. Augusto De P ignier » 1218. Mid1ele De Rada )l 1210. Eugenio De Hossi i> 1220. Carlo De Sauteirou » :1221. Aruodco De Siebert >i ]222. Antoni0 De Stefano » J 22r.:. E lloardo De Vornkrwciid » ]22.J. Arl1ìundo Diaz i, 1225 Orav.io Dogliotti )l 122G. Giu lio Douhet ii 1227. Carlo Eticrle . » 1228. Giuseppe Ell~:na >> 122!J. Gi.ovanni Errani » .I 230. I~ilandro Ettùrre » 1231. Giuseppe Ettorrc i> 12,12. Antonio F:1 lc<me )> J233. Salva tore Fara-Pnggioni >i 1234. Ettore ])'asdla >l 1235. Ubaldo Fautilli 123G. Antonio Feder icl )) 12:n. Achllle Ferrari )) 1238. Artemio Ferrar lo )} 12t!H. Carlo ll~errnrio )) 1240. Leonardo Ferraris )) 12;11. Gntano Festa )! 12~2. Hiccardo Fe;;ta )) 1243. Iliccnrdo Filangieri cli Cnncli<la )) ]244. I lclebnmdo E'Jores )) J.24ii. Glovilnni F r nnzìni )) ] 2,JG. CiC'ito Frongin )) ]247. 11:Iekhiaùe Gnbba 1248. Giovanni Gnic1n no "
2692 2694 2GH7 2701 2703 2703 2705 2705 2707 2711 271B 271.5 271() 2718 271S 27:!0 2721 272:! 272-t 272(;
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27GS 27(,;!J 2770 2771 277;{
] 251. Virgilio Gandollì 1262. Alberto Gu r basso 1253. Arnaldo Garigioli 12;:;,1. Henzo Gun one ] 2'33. Cu r io AIIJer Lo GDstaldi 12iifi Salvatore Gatto 1237. P ietro Gnzzera 12ii!S. Carlo Geloso . ]209. Ernesto Gll iron 1260. Luigi Gi:rnnitrnvan i l2Gl. Enrico G iornnnetti )262. H iccim]o Giranklli J2G3. Costa u tci Gi.r aud ]264. li'rnncesco Giur ia
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) 26(5. Tcilio Giuria 12(1,J. Fra ncesrn Gi ur ia J 2(\'j . Eruesto G~illlll:lS ]2(18. Carlo Gloria ]260. JDnrico Gonello ] 270: Alessn ndro Gori:1 ]271. Irelice Grandi 1272. Luclovi<:o Grazirmi
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1273. Frarn.:esco Snvcrio Grnzioli
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Luigi Gn1:c-i Anl(~deo Gnillet Giov:1nn i Hesse Adolfo Jnfante Vittorio Lumberti-Bocconi Cnrlo Lanfrauchi Giovanni Lanfrnnchi Guglielmo Lnng Tito L an,,oni Giu lio L npi Felic;t~ La ur enti Cl~mente Le1111io Luigi. Lougo Anton io L o pcr fi<lo Giuseppe Mndnschi Giovann i nntt is ta ì\:f ogn:igh i Gi useppe i\I;iinnnlì
3123 -
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iì'ig. 1292. Giovanni Galeazzo Muldini )) ))
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129<1. Enrico .Ylaltese 1204. 1Dnrico Malvani 1295. Mario Malvano 12()(;. Ettore Manca <li .Morc~s J.2.07. GiuSePlX! lVlanetti 1298. Curio llfonganÒni 1290. Antonio Mangiagalli 1300. Giulio l\1a11zoli 1301. 'l'ullio Marchesi 1302. l!'rauc<c:sco Man:iani 1303. l•'elice j\,fa riani ]304. Giova1J11i i\llarietti 1305. Angelo Marolda l.30G. Efisio }farras 1307. Prospero Mano 1308. Emilio Marrnllier 1300. E'rancesco ilfascarelli mio. Giuseppe llfos<:arucci 13ll. Leone l\lfasiuo 1312. Italo Mass,tioli 1313. Alfonso :'l:fot.tei J.314. Gli artiglieri clelJ:i f:nuiglia MnUel 1B15. Arnaldo Ma,1,1a J.316. E'ranccsco Antonio Ma,1za 1B17. Francesco llfazz,a 13)8. R iccat<lo Memrno l310. Luigi Mina 1320. E'erruccio Mol11 1321. Giuseppe Molinari 1322. 'l'lto :111outcfinale 1323. Carlo Montù 1324. Alberto Morelli (]i Popolo 1325. E r cole Morelli (di fnnteria) 1326. Alberto i)ftm,r 1327. 'l'ancrecli Nngliati 1328. Luigi NnYa :1320. Giuseppe Nin <:i 1330. Corrado Nobili 1331. Luigi Noel-"Will(lerling 1332. Hiccn rdo Noel-Winclerllni; 1333. Giuseppe NnC'r.oriui J.334. Carlo Nullo 1335. Giuseppe Oliviero
3124
2820 2823
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INDICE DELLID ILLU:':iTHAZlONl
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b~ig . rn;;;G. Alfonso Ollearo » li337. Attilio Ottolenghi » 1338.. Simone Putorct cli Sain t Bo11 » li.liW. Gerolawo PallÒUa » J.340. Carlo Pap:.1 <H Costìg lioh, >> 1:H1. Carlo Parodi » 1342. Domen ico Parodi ii J343. Gustavo P arrnv ici110 » li:!44. lfrancesco Passino )) 1345. Raimondo Pnvcs io )) 131(). Ugo l'cdl':l¼ZOli >l li:l47., Lu igi Pellernuo )) 1348. Luigi l'elloux >> l iWt Ippolito .Perdli )) J.3JO. Augusto PcretU >) 1351. Agosl.ìno l'etitti-Ilaglianì di Horcto » 13i32. Carlo Petra <li ()nccuri >) 1353. Luigi Pìcciom~ >) 13;\4. Mauro P icone » J.B:35. Giuseppe Pinna-Cnboni » lfl5G. Luigi Pìnto ,i mm. Pietro Pintor » 13ii8. Giacomo Piscicelli-Ta eggi " 1350. Giov. Batt. Pistoj >) 13M. Alberto Pollio » lil61. Coriolano Pouza di San Martino >) 13()2. Carlo Porro . >> 1363. Carlo Pozzi » J.3()4. Emilio Pratesi » l365. Virginio Provem;ale >) 13G6. Severino Prunas . » 1367. Federico Quaglia )) J.36S. Alessandro Quaratesi l> J.HG9. Federico Queìrazza " 1370. Luigi Rangoni Machiavel li " 137). Vittorio Ra.v azza >) 1372. Angelo Ravenni " J373. Sallustio Regii " 1374. Bete! :Abiel Revelli » 1375. Enrico Riccardi " J3'i6. Aureli<> Ricchetti » 1377. Giulinuo Ricci 1378. Umberto Ricci ,, 1879. Iliagio Ricco .
3125 --
2808 2!)00 2:>03
200::5 2UO:l 20]2
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Fig. 1;!8() , Eugenio Highi )) li:181. Edoardo Riguon » 1382. Antonio Giovaim i Rigon i )} Ul83. Enrico Rocchi )) J.il84. Luigi R ogier )) JU85. F r ~mcesco Uen~~detto Rognetta )) 1386. Guiclo Homanelli )) JB87. Gregorio Ronca )) 1388. Gius<~Pve nosset )) 1H8!J. l'rancecso Rotondi )) 1300. Giuseppe Rover e )) 1::01. ELtore Ruba<li )) U:92. Silvio R ubeo )) 131!3 Agostino Rubino )) 13U1. Cesare Huggt•ri-Ln<1erclli )) 1305. P;1olo Ruggeri-Lader <:hi )) 1396. Giovanni Russo )) ]3()7. Alfredo Sucdii )) 11398. Giacinto Sachero )) 13()!). P aolo Saint Robert )) 1400, Giovanni Snladiuo )) 1401. Tancredi Saletta l) 1402. F erdinall(lo Salvati )> 1403. Roberto Sandulli )) 1404. Cesare Snn Martino dì Chiesa Nuova )) J:105. Gioacchino San l\inrtino di Strnmbino )) 1406. Giovanni Santarelll )) 1407. Gualtiero Snrf:i tti )) 1408. Luigi Sarraciuo )) H09. Scipione Scipioni )) 14)0. GustHvo Secco )) H ll. Luigi Segato )) J.412. Roberto Segre )) 1413. Frnncesco Siacci )) 1414. An tonio Signorini )) H15. Carwine Siracusa )) 1416. Ferdinrmdo Sobrero )) 1417. Poolo Socloni )) 1418, Lorenzo Cesare Sollier )) 1419. Carlo Sosso )) l420. Luigi Sta rnprtcchia )) J 421 E rnesto Stass:mo )) 1122. Emilio Steùinelli )) 142H. Alf.reclo Sterpone
312G -
2073 2970 2978 21!80 2fl81 21!8:! 298,1
2987 2090 291!4 2094 2006 2fl96 2UUS
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F ig. 1424. Giulio Strazzcr i )) J.425. ArmaD<lo 'J:a lla rigo )) 1,126. Alfredo 'l'aranto )) 1427. Spartaco '.l'urga )) 1428. Vincenzo 'l'estini )) 1420. Adolfo '.l'ettoni )) 1'Ji,l0. Leonardo 'l'ixon )) ] •131. Alfredo 'l'orretta )) HB2. Giovanni Augusto 'l'osi )) 1433. P asquale 'l'ozzi » H3'1. Alberto T ura no )) 1435. Ar turo Va~~ca-Maggiolini )) H36. Nicola Vacchelli )) J437. Giuseppe Vitali )) 1438. Carlo Volpini )) 1430. Cesare Zanolini )) 1440. Achille Zanotti )) 1441. Bernar do Zirnaglia )) 1442. Alber to Zolit )) 1443. Carnillo Zucchetti )) 1444. Vittorio Zuppelli
-
3050 305:! 305-i 305<i 30:\7 :1039 30(;2
3063 3064 800{)
3067 30()'.) 3071 307.:i 3077 3073 3080 3082 3084 3084
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