1 minute read
guerra
1. IL RAPPORTO TRA CHIESA, RELIGIONE E SOCIETÁ IN MOLISE ALLO SCATENARSI DELLA GUERRA
“Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra” Dal discorso radiofonico di Papa Pio XII del 24 agosto 1939
Advertisement
I maggiori fatti della Seconda Guerra Mondiale in Molise si verificarono tra il settembre 1943 e l’aprile 1950, quando, con l’ultima vittima civile, si può considerare chiuso uno dei più infelici capitoli della storia molisana, italiana e mondiale. Ma questo non significa che dallo scoppio del conflitto, nel 1939, o meglio dal 10 giugno 1940, con l’entrata ufficiale in guerra dell’Italia, e fino all’agosto 1943, il Molise assistette immune, da semplice spettatore, ai fatti che cambiarono, inevitabilmente, la vita del popolo italiano. Il Molise c’era, era parte integrante di una nazione belligerante e la sua gente patì tutte le sofferenze di un popolo in guerra senza alcun tipo sconto. Il Molise, piccola regione del centro sud Italia di cui si parlava poco e della quale ancora oggi si conosce ben poco, ha quattro Curie Vescovili: Campobasso – Bojano, Trivento, Isernia – Venafro, Termoli – Larino. Esattamente le stesse Curie che c’erano durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante quel becero ed inutile conflitto tutti i parroci delle quattro curie scrivevano lettere ai Vescovi, al Papa, alle Istituzioni per descrivere la situazione che le proprie Chiese e le persone di quelle parrocchie erano costrette miseramente a vivere. Ma la corrispondenza che trattava di Chiesa e manifestazioni ecclesiastiche di quei tempi era molto più vasta. Non solo uomini di culto ma anche politici, prefetti, questori, forze dell’ordine, soldati e comuni cittadini scrivevano e parlavano di religione e con i religiosi. E non sempre in modo positivo. C’era chi, in tempi difficili come quelli di una guerra, cercava palesemente di arginare la potenza sociale della Chiesa e dell’intero Clero. Ed è proprio da questi documenti, molti dei quali inediti e ripescati negli impolverati Archivi della Regione Molise e in quelli di Roma fino a quello del Vaticano, che ho analizzato la situazione del Molise nei difficili ed interminabili anni 40.