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Giugno
La battaglia del solstizio
1) Caldo eccessivo . Vaccinazioni da solo a Carpacco. Per la prima volta ci è sta to pagato lo stipendio con i "Buoni di cassa della Banca veneta dei prestiti" in sostituzione delle corone che non hanno più corso l egale nel territorio inv aso. I buoni, tutti di carta, sono del valore di Lire 1, 2, 10, 20, 100 e dicentesi mi 5, 10, 50. Così ho avu to 194 Lire di queste porc he ri e al posto di 183 corone .
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Con lo stipendio ci è stato rinnovato il "Passirchein mit begleit- mann" (lasci apassare con soldato d'accompagnamen to) a tergo del guale vi era un mode llo da riempire ogni volta che facevamo una visita, annotandovi l'onorario percepito!
Alla cancelleria è addetta un'occhialuta trie stina che ci ha consegnato il lascia passare con la relativa annotazione. Io e Campagna abbiamo fatto le più ampie riserve circa l'ono rario che ci è sta to impos to ed il relativo versamento e sogg iungiamo che avremmo interpellato il nostro collega capi tano Annibaldi per sapere se anche lui avesse r ic ev uto un tale ordine. «Xé vero» ha risposto indispettita l'occ h ia luta «Xe l'ordine de la Kommandan tur!» .
Pe r la prima vol ta vedo sb uffare Campagna, che come me odia i triestini asse rviti al n ostro nemico e maggiormente quelli che si trovano nel terri torio inva so. Così, con tono risenti to e nel suo pittoresco dialetto, non comp reso cer to da l la scrittura le, dice irritato: <<A ggio a parlà co' lu Comandante! ». Ce ne rito rniamo stizz iti in ospedale e subito scriviamo ad Annibaldi.
2) Con immensa g ioia, dopo lunghi mesi di a ttesa, ho una cartolina della mamma del 24 Aprile, respinta mi dal Lager 1 In essa mi dice che da medici rim-
1 CC, FCl, Agnese Giannotti, ca rtolin a p.g. , 24 Aprile 1918, "Dino carissimo, Sono t orn ata ie ri da Firenze. Anda i per s tarci due o tre giorni e ci sono rimasta un a settimana . La De lia ci si trat terrà altr i ot to giorni . Tut ti i p a renti ti ricordano e salutano. Si sono avute tue notizie per mezzo di due medici rimp a triati ed ora si conosce la tua n uova residenza. Puoi immaginare se facciamo il possibile per il t uo rimp a tr io La t ua 5° le ttera d el 15 M arzo s i è ricevuta da qua lch e giorno abbasta n za so ll eci ta patriati hanno appreso la mia nuova residenza e che s tanno facendo pratiche per il mio rimpatrio. Su ciò non nutro alcuna fiducia e speranza, a parte il fatto della difficoltà di riuscita, vi è la circostanza che trovandomi in mezzo alle operazioni dell'esercito nemico il Comando, senza dubbio, non darebbe l'autorizzazione. in confronto alle altre, ma la 1° e la 4° non s i sono ricevute. Siamo tanto spiacenti che ti vengano manomessi i pacchi, tanto più ora che non possiamo spedire che due volte al m ese Lettere non possiamo scriverne Sono so la con p apà, gli assenti tutti bene, domandano tue notizie e inviano car i saluti Insi eme a papà ti abbraccio forte e ti bened ico Tua , mammina".
Ho appreso inoltre che Rogero è sempre in Albania, mentre Riccardo e Adolfo sono sul Piave. Che l'Onnipotente li prot egga .
3) Chissà mai cosa avrà riferito la dannata triestina a l Comandante! Stamani Kublic ci ha chiamato nel suo ufficio e senza tanti preamboli, in tono che non ammetteva repliche, ci ha detto che dobbiamo eseguire gli ordini ricevuti e trascritti nel "passirchein". Come se non bastasse ha soggiunto ch e uno di noi doveva prendere in consegna un reparto di militari feriti, mancandogli per alcuni giorni l'ufficiale medico addetto . Dignitosamente, e con calma, in parte in italiano e in parte in tedesco, gli ho fatto presente che ci rifiutavamo del tutto di curare i feriti dell'esercito che combatteva contro di noi, questo lo sancisce la Conve nzion e di Ginevra, la quale ammette so lo la cura e l'assistenza ai feriti nemici sul campo di battaglia.
Ne è rimasto seccato e sdegnato, tentando di sviare l'argomento e pur ri conoscendo giuste le mie argome ntazioni ha pregato quasi con umiltà "l'He rr Kollege Campagna" di dare ogni mattina uno sguardo al reparto dove gli infermieri avrebbero provved uto alle medicazioni. Campagna attendeva un mio gesto di approvazione o meno, ma volutamente ho lasciato che se la sbrigasse da sé. È venuto ad un compromesso, nel senso cioè c he non avreb b e mai messo le mani né un ferro chirurgico su di un so ldato e che si sarebbe limitato ad osservare i casi più gravi, riferendone poi al comandante. Così ha accettato l'ingrato incarico, mentre io lo stuzzicavo dicendogli: «Ora potrai accostarti alla Schwester per la quale giorni fa avevi mostrato tanta ammirazione! ». «Sei anche te nu fetente! », ebbi per risposta.
4) Da oggi la razione individuale di granturco per la popolazione è stata ridotta da 150 a 100 grammi giornalieri, mentre continuano a requisire le vaccine!
Anniba ldi ci ha subito risposto dicendoci che a lui non è stato dato alcun ordine circa quanto gli si chiedeva. Supponendo che ciò s ia stato imposto unicamen te a noi per una manovra non ben chiara del nostro Comandante, domani chiederemo di poter conferire con il Comandante del Distretto .
Si dà per certa l'offensiva austriaca su l Piave per il 9 o 10 di questo mese. Si vivono ore a n gosciose, molta truppa transita verso la line a. Dio protegga l'Italia.
In tanto i dannati germanici so n o di nuovo sulla Marna!
5) Tra gli ufficiali medici dell'ospedale militare v i è l'Oberarzt Lutz, boemo, con il quale spesso mi intrattengo a chiacchierare. Ha una buona e so lida cultura scientifica, si è l aureato circa otto anni fa a Vie1ma . È specializzato in psichia tria, e a tal proposito ci parla delle nuove teorie del prof. Freud, di quella Un ivers ità, a noi del tutto s conosciute.
Stamani, mente io e Campagna andavamo dal Comandante del Distretto, abb iamo tro va t o Lutz, e data la buona familiarità che abbiamo con lui, gli abb iamo spiega t o il motivo per cui desideravamo conferire con il Com andante. Lutz ci ha assicurato che tale ordine è giunto dal Comando di Armata (quella di vo n Boroevic2) e ch e s i riferisce anche agli u fficiali med ici austriaci che prestano la loro opera alla popolazione . Con rincrescimento e amareggia ti ab biamo dovuto desistere dal nostro proposito .
Anc he per cons iglio di monsignor Grillo e di Corradini, onde evitare il peggio ai civili e a noi stessi, ci so ttom e tte remo a tale angheria, cercando con accorgi ment i di non far gravare la nostra opera ai bi sognos i.
A pprendo dal nuovo ca pp ellano militare venuto da Ta rcento come in questa locali t à e al trov e gli ufficiali medici italiani escono per le v isite se n za sc orta. Di questo n e parleremo domani con il Comandante.
6) A rapporto ne abbiamo infatti parlato, chiedendo di poter conferire in me rito co n il Comandante del D i s tretto. Kublic si è meravi gliato della nos tra indag ine, dandoci l'assic urazione che se ne interesse rà lui dire ttamente . Senza dub bio non ne faremo di nulla e il " morgen " e l' " ubermorgen " si ripeterà fino a nausearci . " Domani", "dopodomani" è la loro risposta ritual e, e così all' infinito!
Ne lla formale gentilezza dell'ufficiale di carriera, Kublic non è d a meno di Czabo.
7) Visite con la so lita carretta sgangherata a Villanova e a Murris, dove tro vo un po' di conforto e soddisfazio n e in mezzo a questa popolazione così g entile ed os pitale. 1 medicinali so n p er finire, e Corradini ha potuto averne solo
2 L'au tore si rifer isce al Feldma resciallo Svetozar Borojcvié von Bojna (1856-1920) Comba ttè sul fro nte orientale al comando della III Arma ta (1914) L'a1u10 s u ccessivo verrne trasfer ito sul fro nte ita liano, assumendo il co mand o d e l settore d el l' Iso n zo e s u ccess ivamente prese il controllo di tu tto il fro nte su d occidentale, o rganiz zando la Battaglia del So lstizio del Giugno del 1918, i cui preparnbv i sono desc ritti dall'autore del diar io un'esigua quantità da Udine . Da lui apprendo che in quell'ospedale civile vi sono alcuni ufficiali medici italiani, di cui un toscano.
8) Le solite voci assicurano che a giorni gli austriaci inizieranno la loro offensiva sul Piave, alcuni anzi soggiungono che sarà domani. Dai bollettini di guerra risulta che s i stanno ritirando in un settore del Trentino . Fina lmente anche Metella si è fa tta viva! Ho una sua lettera de l 2 Ap r ile che mi arriva dal Lager, per la maggior parte cancellata dalla censura, non so se nostra o austriaca . Chissà mai cosa vi sarà sta to scritto sotto il nero c h e ha coperto l e parole. Mi è molto g ra t a e nello stesso tempo felice per la le t tera che Le h o fatto recapitare da un ufficiale rim p atriato. Si mostra più serena e tranquilla n o n sapendomi rinchiuso in un campo di concentramento . Prima di avere la notizia del mio trasferimento aveva spedito alcuni pacchi con generi a l imentar i e bi ancheria, ch e senza d u bbio saranno andati in altre ma n i. Come rispondere a lei e alla mamma quando non ci è dato di comunicare un giusto indirizzo per ricevere la corrispondenza?!
KOLOSSAL. . . ! Attacco di sottomarini germanici alle coste del Nord America3!
9) Il medico distrettuale è sta to t rasferito al fron te e quindi da domani eseguirò da so lo le vaccinazioni, che tra l'a ltro mi servono di distrazione e per intrattenermi con la gente di diversi paesi, che dov unque è vessata e spogliata . Nel pomeriggio mi sono reca to a visitare un bambi n o ed ho trovato la madre "affaccendata" con uno "sciavo" (così vengono chiamati nel Veneto fin da l ungo tempo quelli di Schiavonia4, infa t ti a Venezia vi è anche la Riva degli Schiavoni) e n ell'e n trare sentii d i re a l figlio di "salutare il papà che se ne a n dava". Uscito lo "sciavo" non po tei fare a meno di rivo l gere dure parole a quella donna, ricordandole tra l'altro che aveva il marito al fronte. Costei mi s i r ivol tò come una vipera, d i cen dom i sdegnata che ben pensass i ai fatti miei, altrirnenti ne avrebbe riferito al Comando, avendo io anche insu ltato l'esercito austri aco! Così mi a p ostrofò la spudorata!
Un vecchio parroco, mi sembra quello di Murris, a cui avevo fatto presente la sca n da losa condotta di alcune d01m e, mi rispose che p u rtroppo succedeva più spesso di quanto avrebbe vo luto.
Per scusare in p arte le sue pecorelle smarri te soggiunse : «Ricordi che il Friù li, specificando l'accentazione sulla "u" perché deriva da Forum Juli, da secoli è stato la porta d'ingresso delle invasioni barbariche prima, e poi di altri popoli a ttirati dalla feracità, dalle bellezze e dal clima di questa regione e di tutta l'I talia. Fin da allora», mi disse con voce mesta «avvenne "un commercio" d'ogni genere tra gli invasori e la popolazione. Le donne di oggidì per motivi ancestrali, o per meglio dire già noti alle loro ave, non si comportano diversamente ». La spiegazione così semplicista del servo di Dio non mi persuase e ques t'oggi ne ho avuta la r iprova con lo "sciavo".
3 L'unico attacco conosc iuto di sottomarini tedeschi contro gli Stati Uniti è avve n uto il 21 Lug lio 1918 ad Orleans, Massachussets ad opera dell'U-156, co mandato da l Kapitarùeutnant Richard Fe ldt. Lo s tesso sottomarino compì s uccessivamen te un'incursione in Canada, per poi tornare verso l'Europa. Fu pro babilmente d istrutto da una mina nel Mare del ord, nel Settembre del 1918. Regione stor ic a attualmente in Croazia.
13) Pioggia quotidiana e vacc inazio ni a Susan. Dal "Diario Clandestino" di Corradini:
Il maggiore von Kirchbach (germanico) resse il comando dell'occupazione fino al 17 Dicembre 1917. Si mostrava animato da senti menti civili, era garbato, facile alle prom esse , alieno dal mantenerle e dal soddisfare alle ri chieste, era tutto dedito alla spediz ione di pacchi postali alla sua famig li a, fa tti con cassetti della nos tra mo bilia, riempiti di alimenti e di biancheria saccheggiata.
Reclamammo la fine de l saccheggio permesso da ll'al to p er 48 ore alle tmppe d'arri vo, ma i nuovi arriv i si ripe te vano giornalmente per l'avanza ta s ul Piave, in modo che le 48 o re dura rono tutto il mese di Novembre e di Dicembre. Terminarono, cioè, quando nei n egoz i, nei magazzini e case a bbandonate n on vi era più nulla da rubare . Occupava la soldatesca quei loc ali distrugge ndo mobilia e serramenti per riscaldamento, sa tolli e impinguati di carne di maiali rapinati, ubri achi fradici coi nostri vini, tutto lordando e infettando gli ambienti d i scabbia e di pidocchi.
Reclamammo inutilmen te la chiusura notturna delle porte d'accesso dell e case abita te, ch e dov evano rimanere aperte per il libero accesso ed alloggiamen to, a nc h e forzato, p e r g li eve ntuali a rrivi notturni di ufficiali e gradua ti.
Ca ttivo e brutale sangue non mente, le angherie e le rapine consumate a S Dan iele e altrove non fur ono dissimili da qu e lle nel Belgio e che profondame nte co mmo ssero l'opinione pubblica di tutto il. mondo. Prosegue il diario :
D e l brutale fratello d'un deputato del parlamento ger mani co, maggiore co nte Carmer, comandante local e dal 23 Dic embr e a l 15 Mar zo 1918
Informato dell'indole buona d egli abitanti dal crudele capitano Lo tz (soprannominato dai nostri Barbarossa) a lto, sne llo , da g li occ hi piccolissi mi e chiari da ucce llo rapace, con lun go pizzo rossastro e baffi cadenti, di conser va con il comandan te, iniziano , in tutti i s uoi p articolari, il trattamento fatto dai germanici nel Belgio occ up ato.
(An che Corradini ricorda come me g li o rrori compiuto s ull' ero ico popolo belg a)
La concussio n e morale è la prima applica ta, i l co mand ante non è access ibil e a ness uno, il sin d aco, l'arciprete non sono ricev uti che rarissime volte, motivando l'udienza che in massima parte viene respinta. All'arciprete si ritira il già concesso permesso di a ndare a Udine e il permesso notturno di circolazione, altrettanto poi tocca al sindaco. Si rubano alla bibli o teca comunale più di 70 vo lumi antic hi , mettendo tutto il resto a soqquadro
Poiché la popolazione per tante angherie protesta ed è irritatissima, il bnitalc Carme r infligge una seconda multa di 20 mil a marchi, pari a 36 mila corone, al co mw1e, in1prigionando il sindaco e o tto consiglieri che vengono liberati allorché il maggiore Carmer lascia il comando ed il paese, saccheggiato, impoverito e rovinato!
Dopo tutte le infamie e le barbarie commesse dall' ese rcito, ovunque s i è insediato, per il benessere dell'umanità mi auguro si avveri il detto "Germania delenda est! ".
14) Vaccinazioni a Murris ch e sospendo quasi s ubito per un incidente occorsomi e se sono ancor vivo è un vero miracolo. Avevo appena iniziato le vaccinazioni e la sala era piena di bambini e di adulti, quando una trave cade impro vvisamente dal soffitto. Fortunatamente non ha colpito nessuno, soltan to io ne sono stato sfiorato alla testa, riportando un bel bernoccolo che tuttora mi duole.
Rice vo dal Lager una cartolina della zia Vittoria del 15 Gennaio\ mi di ce di aver provveduto per l'invio di generi alimentari dalla Svizzera. Il suo affettuoso pensiero a nulla mi servirà, che i pacchi prendono volutamente un 'altra strada.
Ricevo poi una letter a di Geneviève, familiarmente chiama ta inj, questa fa seguito ad una precedente di circa un mese fa. Si duole di essere sta ta un po' severa e cattiva con me nell'altra lettera, mi chiede scusa e attende mie noti zie. Verso le 20 si è iniziato un intenso fuoco di artiglierie che ben si ode anche da S. Daniele. Che sia iniziata l'attesa offensiva nemica?
15) Sono anda t o a Ragogna p er le vaccinazio ni , ma sono ritornato qua si subito. on si è presentato nessuno. La ma ggior parte degli uomini è dovuta andare ad accompagnare le ultim e va ccine " rapinate" e il rim anen te della pop o lazion e, profondamente amareggiata e rattristata, non aveva cer to vog li a di farsi vaccinare! Quanti lamenti ho udito!
' CG, FCl, Vittoria Chiari, cartolina p.g., 12 Gennaio 1918, "Caro Dino, ricevei il tuo telegramma, e dietro quanto mi chiedevi ti ho spedito un pacco con tabacco, riso, carne conservata, latte e 1 paio calzerotti. Spero ti arriverà tutto in buono stato, ma non prima di un mese; ho dovuto far l'im·io a mezzo Croce Rossa, perché non mi era possibile in altro modo. Abbiamo av uto tue notizie da p.ipà che è venuto dli<' o tre volte a Firenze; ci fa ta nto piacer e di sape re che la tua salute è buona e chC' ti trovi abbastanza contento. Noi qua stiamo lutti bene; spesso ti ram.m<'ntiamoe ricordiamo i bei tempi pas~ati. La Nella m'incarica di dirti tante co~c, presto ti scriverà essa pure. Dacci spe~~o tue notizie che rice,·eremo con molto piacere. Lo zio Vittorio m'incarica di salutarli; anche Maddalena vuole esserti ricordata. A casa Giannotti tutti e tutto bene, speriamo che seguiti così. Aspettiamo Ugo fra giorni. ln attesa di legge rti ti abbraccio la tua, z ia Vittoria".
Il cannoneggiamento iniziato ie ri sera è durato tutta la notte, stamattina, e buona parte del pomeriggio.
Concilia bolo con Corradini, monsignore e don Valentino a cui partecipa anche Campagna, eccitatiss imo. Ormai più non dubitiamo che le truppe nemiche stiano sferrando una poderosa offensiva per varcare i l Piave. Decidiamo di oste ntare nei confronti del nemico la massima calma ed imperturbabilità, di accos tarsi ancor di più al popolo perché non dia segni di preoccupa zione e di s tanchezza, e, nel limite delle nostre possibilità, di proteggerlo da eventuali magg iori soprusi dell'invasore.
Alle 22 circa, mentre con Campagna si sta prendendo il fresco dinnanzi all' ospedale, giunge la notizia che gli austriaci hanno infranto la res is tenza delle nostre truppe sul Piave. Non vi prestiamo fede, nemmeno quando, sop raggiunto il tenente farmacista ungherese, ci annuncia con aria baldanzosa che era stata occupata Treviso. A suo modo di vedere l'Italia sarà ora costretta a chie dere la pace! Seccamente gli rispondo che l'Italia possiede ancora tanti uomini, tante armi e una gran quantità di grano che le permetterà di continuare anco ra a lungo la guerra, mentr e può darsi che l'Au stria non si trovi in queste condizioni. Comunque è ancora troppo presto di parlare di un'assoluta vittoria sull' Italfa. Ha avuto il buon senso e la cortesia di non replicare, andandosene per i fatti s uoi, mentre Campagna non cessava di ripetermi: «Sti fetentoni, sti muorti e' fame!» .
16) Vaccinazioni a Ragogna.
Né i giornali austriaci né la "Gazzetta del Veneto" fanno cenno ai combattime nti che si sareb bero svolti ieri, il che mi fa presumere che gli austriaci ab biano trovato una bella resistenza.
Sono alquanto addolorato per il ritorno in pa tria del mio "begleit-mann" che da circa due mesi mi accompagnava nelle visite ai malati. Si tratta del caporale Ferdinando Racema, di 54 anni, nato e domiciliato a Grado.
Umile e ormai canuto pescatore di se ntimenti italianissimi, entrato con me in confidenza, non nascondeva il suo livore per l'Austria, deprecava la guerra e auspicava la nostra vittoria . Di leva fece il suo servizio a Graz dove, mi dicev a, gli italiani erano mal visti. Da più di tre anni è stato richiamato alle ar mi ed essendo sprovvisto della maggior parte dei denti fu giudicato non idoneo a ll e truppe di prima linea. La sua famiglia, che viveva della pesca, ora langue in miseria e sarebbe ben lieto di tornare nella sua città, in mezzo alla sua laguna
P arla perfettamente il v eneto, non conosce una parola di tedesco, se si eccettua la fraseologia e i comandi militari, tanto che più di una volta ho dovuto fun gere da interprete allorché qualche ze lante gendarme o qualche ufficiale, trovandoci per strada, lo interrogava, chiedendogli spiegazioni e documenti.
In sua compagnia mai ho sentito l'umiliazione e l'onta della scorta . Uomo semplice, dabbene, anch e se del tutto analfabeta e se le sue cog nizioni del mondo non sconfinassero dal suo mare e dalla sua laguna! Il mio buon ricordo e augurio, caro Racema!
Il cannone ha tuonato e tuona incessantemente.
17) Sta mani avrei dovuto iniziare le vaccina zioni a S. Daniele, ma per un malinteso, dice Corradini, sul g io rno stabilito, nessuno è venuto. Ha nno da pensare a ben altro!
M i reco così dalle "zie" e dalla s ior a Teresute che da tem po non ve d evo. Sono allarmatissime, sconfortate per le voci che corrono, e cercano di prendere un p o' di coraggio e di speranza da me, che sono ot timista e fid ucioso nelle armi italiane.
Semp re p iù vio l ento ed intenso si ode il cannoneggiamento e circo l ano le voci più disparate. È un continuo formarsi di capannelli in cui si sussurrano le più strampalate notizie. Gli austriaci passando tendono gli orecchi, ma al loro avvicinarsi s i parla del te mpo e della campagna .
A bu o n conto gli austriaci, forse ad a rte, spa rgo no la voce che il loro esercito ha sorpassato Treviso di ben 60 chilometr i. Ma a JJora perché non parlano di Mes tre e di Venezia?
18) Vaccinazioni a S. Tomaso, dove sono s tato in v itato a pranzo da "chez Elle". Ne sono uscito indifferen te, nono s tante la su a cordialità e soprattu tto per aver gustato dei " risi e bisi" (riso con piselli) eccellenti e d un al trettanto eccellente "pi ta lessa" (pollo lesso) con un 'eccellent e salsa . Costei deve tener ben nascoste le sue provvis te alimentari e le s u e bottiglie di buon v ino! Credo che di questa ambigua e nevro p atica cinquantenne, che dice di essere oriunda francese, ne dovrò riparla re al tre volte .
Finalmente nella "Gazzetta del Veneto" si le gge il comunica to a u striaco sulle operazioni al Piave . In esso si dice che le truppe a u striache in alcuni punti hanno forzato il Piave, impossessandosi successivamente del Montello, mentre hanno dovuto abband o n are le posizioni di monte Raniero ed a ltr e sull'a ltipiano dei Sette Comuni, il nu mero dei prigionieri cattura ti è di 21.000 uo mini. Da un graduato austriaco apprendo che Treviso fu occupata per breve tempo, ma fu poi abbandonata per le sanguinosissi m e perdite. Da Udine sono giu nti a S. Daniele una gran quantità di feriti. Sembra che da ambo le parti la lotta sia stata asperrima e che il nemico sia sta to duramente colpito .
19) Vaccinaz ioni a Giavons dove mi si stringono intorno per conoscere i risultati della battaglia ed i l mio pe nsiero sull'avvenire . Questo lo sintetizzo affer mando che co m e nel 1917 l'eserc ito italiano im.pedì il p assaggio del Piave, a lt rettanto a v verrà nell'attuale momento, e non sarà lontano il giorno in cui sarà liberato tutto il territorio inva so 6
Ritornato a S. Daniele appre ndo che la tan to famosa e strombazza ta offensiva s i è ridotta ad un ve ro dis a s tro con una di s illu s ione se n z a pari n el n e mi co ! Lo stesso comunicato a ustriaco dice che le truppe non hanno potuto varcare il P iave, ma s o lo guadagnar e un po' d i ter re no s ul Monte llo. Tale circos tanz a è co nfermata da alcun i borghesi di ritorno da Udine, dove gli ospedali rigurgitano di fe r i ti e d a nche a lcuni militari aus triaci un po ' chiacchiero ni s i sono lasci ati s fuggire i l mancato successo d e ll'azione e l'amare zz a d e ll'insuccesso, ché e rano ormai certi di aver via libera almen o fino a Venezia .
Be n si scorg e l'umore tetro, depresso, rabbio s o degli ufficiali! Erano talme n te certi di sbara g liare l'esercito italiano che a S. Daniele come altrove hanno fatto s ospend e re l a co nfe zio n e di bandi e re au s tro - ungariche che s arebbero s erv ite a glorificare la v ittoria!
Or mai tutti so no a conosce n z a del g ra ve s ma cc o s ubito dal nemico e d è inutile ch e mi a tt a rdi a descri vere la gioia e l ' e s ultanza della popolazi o ne , forzatame nte contenuta dentro i loro cuori.
C a mpagna, riferendosi a l tenente farmacista che l'altro giorno ci parl a va della n os t ra tre m e nd a s confitt a, mi dice: «Ora l'aggio a s fru g uglià, s to fetente! ».
Da don Valentino apprendo che un ufficial e oriw1do polacco gli h a confidato e c onfermato la lor o di s fatta e le loro in g enti perdite. Solo a Udine s ono stati tra sporta ti oltre 15 .000 feriti. H a pure precisa to c h e il num e ro d e i nos tri prig io nieri è di mo lto infe riore ai 60.000 come era sta to annunziato d a l loro comuni ca to.
A c oron a r e la m ia e sultanza mi giunge una lettera di Me tella e due da l babbo, una è addirittura de l 3 0 Ge nnaia7 (!! ) e l'a ltra del 4 April e . In que s t'ul-
" Q u es ta n ota s i tr ova ripo rt ata da ll ' a utore nel d iari o, scritta an n i dopo ri spetto a lla redazione del manoscr it to.
NOTA POSTUMA AU M EMOR IAM: Nella battagl ia s ul Mo nte ll o d i c u i p a rl a il bo ll e ttin o a u s tri aco, detta poi "de l so ls ti zio" (1 5 Giugno) cadde mi o fra te llo Ricca r do di 26 ann i, t en ente effe tti vo d i a rtiglieria, la Ll re ando in ingegneria a Torino Egli si trovava all'osservatorio sul Montello q u ando una grana ta spazzò in pi e n o l' osservatorio, colpe n do m o r tal m e n te Ricc ardo ed al tri m ili tar i. T ra i p oc h i supe rsti ti v i fu il s u o attend e n te a cu i fu imped ito b rut a lm e nte d i accostars i a l pro p r io u ffic iale e d i recuperare gli oggetti che aveva indosso . fo n fu mai rintraccia ta la salma, né si conosce d ove sia sta ta sepolta . Ne l 1920 m i riuscì fa ti cosamente d i ind ividua r e l'a ttend en t e, a r tigliere Gi lb erti d i Ciano d'Enza, d al quale ap presi i pa rti co lari de ll a glor iosa fine d i mi o frate 1Jo . Nel P ol itecni co di Torino è inciso i l Su o n o m e un it a m e nt e ag li a ltr i s t u d e nti ca du ti p er la Patri a . J el 1921 d alle man i d i S. E. Boselli mi f u consegnata la laurea in in gegne ria "ad ho n orem" . Straziante ne fu l'annuncio alla ma mm a tima mi si dice di avere buone speranze per il m i o rimpatrio. Non mi faccio illusioni.
7 CG , FC 1, Ben ven ut o Gia n no tti, carto li n a p .g ., 30 Gennaio 19 18, "Caro Dino, ieri ricevemmo le tu e car toline de l 1, 4 e 24 Xmb re. Poco pe r vo l ta s p edi amo ciò c he h ai richies to. Mi sono in te ressa to di casse tta, di assegni e promozione Bezz in a pa rl ò con Benede tto frate lli tu oi bene: a t tendo Riccardo nel mese Febbraio Rogero co ntento p ro camb iamen to Ado lfo dimani par te per la campagna napoletana. N ulla di n uovo in fa m iglia A tte nd o auto riz zazio ni tu e p er cassetta e assegni. S p edito d en ari , tabacco e pane Mamma, De lia ti bac iano fo rte ins iem e a m e. Tuo p appà".
20) Vaccinazioni a S. Daniele dove non viene quasi nessuno.
Hanno ripreso coraggio e fiducia, ignorano l'ordine del Comando, preferiscono raggrupparsi per commentare gli ultimi avvenimenti e a bene sperare in un molto prossimo futuro. Esorto però a non dar segni di esultanza troppo palesi affinché non venga inasprita la l oro già grave situa zione.
Da poche settimane è giunto il nuovo co mandant e di S. Daniele, conte Aberlard Alb erti, che ha riconfermato Corradini nella carica di sindaco. Or iundo del Trentino, a quanto mi dice lo s te sso Corradini, è di modi gentili, si mostra comprensivo, pur dovendo essere esecutore fedele degli ordini superiori nel trattamento coi vinti. In questi giorni se ne sta rinchiuso nel suo ufficio ed ha sospeso qualsiasi udienza.
21) Vaccinazioni in paese con lo stesso risultato di ieri. Come già detto alcune volte la "Gazzetta de l Vene to", oltre al comunicato austriaco, riporta anche quello italiano. Così, in quello austriaco del 19 si legge che le loro truppe hanno passato in alcuni punti il can ale della Fossetta e di aver respinto i nostri vio l en ti attacchi sul Montello, presso Asiago e Dosso Al to, affermando che Treviso è se riamente minacciata. In quello nostro si parla di una vigorosa difensiva sul Piave, di aver conquistato s ull 'altopiano di Asiago Pizzo Reazza, le a lture di Sasso e Costa Lunga. Oggi sono state arrestate due donne dalle cui abitazioni erano scappati dei loro congiunti prigionieri. Incerta e grave è la loro sorte!
22) Finite le vaccinazioni antitifiche, in tal modo potrò accudire maggiormente i miei malati.
Gli ufficiali austriaci non hanno più quell'euforia e quel distacco da tutti e da tutto, come lo avevano in passato. Non è difficile leggere in l oro le preoccupazionj ed il disagio del momento . Inoltre dai comunicati austriaci s i ha l'impressione che l'offensiva non sia più dalla parte loro, ma dei nostri, che sferrano continui e poderosi attacchi.
23) Il cannone, che da un paio di giorni ta ceva, si è fatto nuovamente riudire, continuano i nostri energici contrattacchi, ed anche il comando austriaco parla di nessun progresso delle loro truppe.
La "Neur Frei Presse" riceve dal quartiere della stampa presso i l Comando una comunicazione nella quale si parla e s i blatera del trattamento barbaro (sic) usato ai loro prigionieri in Italia. Tra le loro altre panzane si dice che un loro tenente medico è stato condannato ad un a nn o di carcere duro (pena che tra l'al tro non es iste né nel codice civile né in quello militare italiano!) avendo p ro- te stato contro le severe punizioni inflitte ai prigionieri. E dire che fino a poco te mpo fa nei Lager austriaci vigeva il famigerato ed inumano "palo"! Per finire la suddet ta gazzetta riporta che un tenente è stato operato per ben sei volte se nza narcosi. Questa poi è "Kolossal"!
Campagna a tali fandonie esclama, come di solito facevamo alle mense milita ri: «Dallo ad intendere al Kaiser, forse ci crederà!,> , sull'aria di 11 quell'uomo d al fiero aspetto" di "Fra' Diavolo". (Quell'uom dal fiero aspetto non dica fregnacce - dallo ad intendere al Kaiser - forse ci crederà!)
24) Dal ''Diario Clandestino" di Corradini:
Richiedemmo grano al Comando che lo promise appena fosse giunto dalla Romania. Nel frattempo il Comando rincrudiva la crisi co l seques trare tutti i mulini, con l'ordinare che la mietitura e la treb b iatura dovessero farsi sot to la sorv eglianza delle loro guard ie, ]e quali alla trebb ia tura requisirono ed immagazzinarono l'intero prodotto, co ll a minaccia che il trasgresso re agli ordini sarebbe stato giudicato da un tr ibun ale dì guerra. Fra la fame e il carcere tutti sì decisero per quest'ultimo, i macinini da caffè diedero la prima farina, si costruirono poi clandestinamente i piccoli e familiari mulini con due pietre sovrapposte
25) Visita a Susan.
Con meraviglia ed intimo giubilo leggo il comunicato austriaco nel quale è de tto che i nostri violenti contrattacchi hanno portato alla ric o nqui sta di posizi oni perdute, catturando buon numero di prigionieri. Da alcuni giorni il Co mando austriaco, in sos ti tu zione dell'irrisoria quantità di farina di grant urco, distribuisce 300 grammi di pane miscelato di "sorgo rosso" (ci vaglia ch e ser ve per le vaccine) e granturco
Ma come si legge nel diario di Co rradini, sono entrati in funzione i macinini da caffè e rudimentali mulini, il che serve unicam en te per coloro che avevano na scosto del grano, m a quelli che non possiedono o non lavorano i campi si tro vano in ben tris ti condizioni. Come sempre il privilegiato è il contadino, che non disdegna di vendere il frumento a prezzi da strozzino!
Nonos tante le continue lamentele della popolazione le donne di S. Daniele non disdegnano di ballare tutte le sere con gli Austriaci in Borgo Sacco! Un nov ello Savonarola sarebbe subito impiccato!
Senza alcun preavviso è giunto quest'oggi il tenen te medico Costantino Amato, di pretta marca ciociara, in servizio ad Artegna. Riferisce di essere stato inv iato a S. Daniele per prendere accordi con il locale Comand o, giacché tra brev e sarà trasferito in questo ospedale come ch irurgo, mentre io e Campagna an dremo a sost ituirlo ad Artegna 8 Non è per me una notizia consolante, ormai qui mi trovo benissimo, ben visto e apprezzato da tutta la popolazione. Amato ci dice che, al pari di altri ufficiali medici che si trovano nel t err itorio invaso, esercita liberamente la professione, senza accompagnamento di sorta e senza obbligo di p ercepire o versare onorari.
Chissà mai perché a noi è riserbato un trattamento ben differente? Credo che la risposta potrebbe fornircela soltanto il comandante di S . Daniele. Partito Amato, a ttendiamo ora gli eventi.
26) Ritengo che il "Gott mit Uns" non s ia so lt an to di marca tedesca, infatti il nostro comunicato che r iport a la "Gazzetta del Veneto" ci dà la consola nte notizia che il nemico è s ta t o ricacciato dalle posizioni occupate al di là del Piave. Ciò è ammesso anche da quello a u striaco, che però specifica che si sono dovuti ritirare a cau sa della gran piena del Piave, che impediva i loro rifornimenti!
Che "Jeova" abbia rinnovato il miracolo del mar Rosso! Le loro perdi t e devono essere stat e molto sensibili giacché da quan t o ho appreso a Udine sono stati impiantati in tutta fretta nuovi ospedali. A ciò fa riscontro la dichiarazione fat t a da vo n Kul mann 9 alla Dieta germanica, in cui ha precisa t o di lasciare all'Intesa di far proposte di pace. Che questi episodi siano il filo conduttore di u na pace non lontan a?
Stamani con Campagna mi sono recato al Comando per ch iarire la nostra posizione circa il soldato che ci deve accompagnare, dopo quanto avevamo appreso da Amato. Poiché il Comandante era assen te ho chies to ad un ufficiale add e tto a l Comando da quale autorità fosse sta t a emanata tale disposizione. Cos tu i, con ostenta ta e superba degnazione, ci ha fatto prendere vision e di una circolare del Comando d'Armata, a firma von Boroevic, nella quale è prescritto che i prigionieri d evo n o essere accompagnati, però è specificato "prigionjeri addetti ai lavori" né fa me n zione degli ufficiali med ici adibiti al servizio civile n e i terr itori invasi.
G li ho fatto allora notare come noialtri medici non poteva m o essere messi alla stessa stregua dei militari di tru pp a adibiti a lavori manuali, tanto più che ci r is ultava che in alcune località vicine e dipendenti dalla stessa Arma t a g l i ufficiali medici si recassero a visitare gli ammalati senza s cor t a. Immerso nelle sue sca rtoffie, e senza a lzare gli occhi, ha sentenziato che eravamo in errore, e quindi non ci è rimasto che andarcene, scontenti e di malumore .
Come se ciò non bas t asse nel pom e riggio il Comandante dell'ospe d a l e mi ha fat t o comunicare che sabato e domenica p r ossima dovrò iniziare le vaccinazioni antitifiche alla popolazione di S . Daniele . Così nella mattina t a di domani mi dovrò recare a piedi a Ragogna per prendere accordi con il sindaco e con il parroco per le iniezioni che verranno esegui t e il prossimo lunedì.
Ritengo che questo speciale trattamento a mio riguardo dipenda dal mio essere " pianta grane", giacché Campagna, pur seguen domi a ruota, se ne sta rinclù uso nel suo guscio e non pronuncia verbo. Si sfoga sol tanto con me a gridare : «S ti pezzi e' fessi, ... a tia, a mamme ta e a soreta!» .
Non ho incassato l'ordine impartito di recarmi a Ragogna "zu fuss", cioè a piedi, che poteva essere dato soltan to ad un "portaordini" Così sono andato dal Comandante e gli ho fatto presente che avevo preso nota delle vaccinazioni da eseg uire, ma che mi rifiutavo d i recarmi a Ragogna se n on aves si avuto un mezzo di trasporto10 • Furioso il nume scattò e vio l entemente mi ingiunse di esegu ire l'ordin e impartitomi.
Rimasi scosso dalla durezza e asp r ezza del suo contegno, che non ammetteva replica di sorta, e non osai dire altro . La mia protesta ormai l'avevo formulata, e nulla riu scend o ad ottenere, già avevo pensato di inviare a Ragogna un infermiere dell'ospedale.
Ricevo una cartolina dalla mamma del 19 Marzo 11 , in essa mi comunica che le Bucelli e mons . Batignani12 si s tanno interessando per il mio rimpatrio . Mi dice anche che mio cugino Vieri Avanzati è prigioniero in Ungheria.
Per placare il mio stato d'animo eccitato mi reco a far due chiacchere dalle "zie" e dalla signora Te res ute, dove trovo Micaela affaccendata a macinare il gra no nel macinino del caffè. Sono accolto con la solita cordiale affettuosità.
27) L'acqua torrenz i ale ch e avrei dovuto prendere se mi fossi recato a Ragogna se l'è sorbita l'infermiere che vi ho inviato. TI Comandante è venu to a conoscenza del nostro colloquio con l'ufficiale dell'amministrazione e si è degnato di farci conoscere che ci avrebbe ricevuto. Siccome sono già in urto con il Coma ndante ho insistito con Campag na che parli lui circa "la scorta". Ho fatica to non poco a convincerlo che prenda un po' sul serio la sua qualità di prigioniero, e gli ho messo bene in testa tutt o quello che doveva dire, e ciò che eve ntualmente avrebbe dovuto controbattere. Comunque, per rompere il gh iaccio, e per dare l'abbrivio a Campagna, ho detto al Comandante come ieri mi fossi recato a piedi a Ragogna sotto un diluvio d'acqua. Compiaciuto di ciò ha avu to la sfron tatezza di dire in pessimo i taliano: «non fare male acqua, militare non paura ».
10 Ragogna s i trova a circa 4,5 chilometri a Nord di San Daniele.
11 CG, FCl, Agnese Giannotti, carto lin a p.g., 19 marzo 1918, "Dino ca rissimo, le tue cartoline ci gi ungono con gran ritardo, stamani una del 22 Gennaio, ma ci confortano i te legrammi. Ci accuora tanto che tu non ri ceva il pane. Abbiamo preso in teressame nto, speriamo dia bu on i ri s ultati e che ti giunga n o almeno rego lari gli altri pacchi. Abbiamo informato Benedetto per me zzo Burelli e G iu sep pe Bat ignani, puoi immaginar e se ques ta cosa ci sta a cuore VieriAvanzati tue condizioni U., a ltr i cugini bene tutti Ri ccardo, Rog ero buone n otizi e A ldolfo ci lasce rà fine m ese Abbracci e baci affettuosissimi tua famiglia. Ti benedico tua, mammina".
12 Giuseppe Batignani, vescovo di Montepulciano -Chius i-Pienza dal 1898 al 1933.
«Non in Italia», ho soggiunto di rimbalzo, mentre Campagna mi guardava sottecch i e non aveva il coraggio di affrontare la questione per la quale eravamo venuti. Gli ho dato di gomito ed egli, a lzando gli occhi al cielo per propiziarsi gli Dei, ha parlato.
Arric ciandosi gli ispidi baffi alla II guglielmona" e con sorriso sarcastico ha risposto che non poteva assolutamente aderire alla nostra richiesta, e che se altri agisco no differentemente non gli interessava, perché gui comandava lui, e con un gesto ci ha fatto comprendere che il colloquio era finito. Le so lennissime batoste sul Piave senza dubbio lo rendono irascibile e v illano, poiché per lo innanzi ci aveva trattato con una certa gentilezza .
Mentre il bollettino austriaco parla di loro success i sull'altipiano di Asiago, il nostro dice perfettamente il contrar io.
28) E ancora w1'altra "fetenteria!", dice il mite Campagna. Il Comandan te gli ha vietato di uscire anche se accompagnato daJJa scorta. Di solito, anzi di regola, non aveva alcuna difficoltà a che uscissimo a diporto con la scorta, anche se non avevamo vis ite da compiere. Chissà mai perché oggi ha cambiato idea?
Il bollettino austriaco riporta c he hanno respinto violenti attacchi a Col di Ro sso e presso il ponte di Piave. Lo spirito aggressivo e combattivo delle nostre truppe, a Dio piacendo, non è diminuito!
29) Stamani avrei dovuto iniziare le vaccinazioni antitifiche a S. Daniele e proseguirle poi nel pomeriggio a Ragogna, ma, come prevedevo, nessuno si è presentato, né io ho fatto pressione alcuna. Chissà poi perché le vaccinazioni devono subirle solo le persone dai 10 ai 15 anni?
A caratteri di scatola i giornali riportano la sensaziona le notizia che "LO CZAR E LA FAMIGLIA IMPERIALE RUSSA SONO STATI AMMAZZATI", si dice, dai bolscevichi. Mi giunge del tutto nuovo questo appellativo, sebbene già i giornali facessero cenno a gravi tumulti e agitazioni scoppiate in gran parte dell a Russia.
Il bollettino austriaco parla nuovamente di attacchi respinti sul Col di Rosso e sul Piave. Ho ricevuto dal Lager un vag lia da casa e una cartolina dalla mia madrina milanese, che forse ho un po' trascurato. In questa sua del 26 Ap rile 13 , lame ntandosi del mio lungo silenzio, mi dice di aver appreso da un collega rimpatriato a Milano il mio tra sferimento in queste parti, e che ha creduto opportuno informarne mia sorella.
13 CG, FCl, Eruica Mendel, car tolina p g , 26 aprile 1918, "Dottore carissimo, ho av ute s u e no tizie da un collega suo rimpatriato il quale mi dice che lei non s i trova più a Sigmungsherberg ma a G e mona. Ho mandato queste novelle a sua sorella c he mi risponde oggi tanto gentilmente. lo, seguendo il consiglio della sig. na Delia, indirizzo q ues ta ancora a S igmundsherberg ma ne invio una con tem poraneamente a Gemona, spera ndo che le arrivi. Oh questa corrispondenza! lo da le i non ho avuta c he una sola cartolina e sono sicura che ella ha sc ritt o molto di più! Ho avute sue nuove sempre dag li a ltri ma come sarei più contenta d i ri ceve rl e direttamente, presto! Mi ricordi un poco, io la rammento, sempre, sempre1 Co n affetto, Enrica M.".
Il fatto che la corrispondenza mi viene sempre respinta dal Lager mi fa supporre che i miei scritti con il nuovo indirizzo non siano giunti a destinazione.
30) Solito concorso di gente alle vaccinazioni di S. Danie le e di Ra gogna!
Dopo w1a lunga meditazione con C ampagna, a cui sembra essere riaffiorato il sangue vesuvian o, abbiamo deciso di recarci dal Comandante del Distretto, giocando il tutto per tutto, per vedere di chi a rire la nos tra posizione, specie dopo l'u ltimo colloquio con Kublic. Comanda il distretto un colonnello di origine trentina, un irredento! Ma la posta era di una certa importanza! Qui, a proposito di q uesto ufficiale, conviene lasciar parlare Corradini con il suo Diario.
Il comandante au s triaco, colonnello Andreatta trentino, fu fedele esecutore delle s pogliazioni volute dalla 3A Armata, cos tui parla il veneto e compren d e benissimo il friulano Andreatta permise le ruberie n ei campi di grano, l'appropriaz ione arbitraria, non controllata, di tutti i foraggi e della legna nei boschi, per parte delle truppe. Tali ruberie sono continue poiché i sol dati sono tutti affamati, s traccioni, per la maggior parte senza scarpe. L'uffici alità è tutta di b ianco ves ti ta con le nostre lenzuola, bianco pure vestite le innum erevoli sconce datti lografe, arbitre d 'accedere in tutti gli orti, nei vigneti e nei giardini a mangiare frutta acerba e ornarsi di fiori, per poi la sera ubriacarsi elegantemente alle mense ufficiali.
Imperversano bandi ed ordini vessatori, minuti, paurosi, crudeli obbligando gli amminis tratori alla loro applicazione, co n formule seve rissime di p unizioni, di multe, di giudiz i s tatari.
Questo era il clima in cu i il despota assoluto è Andreatta Ciò nonostante eravamo ben decisi a parlare con lui, anche perché, conoscendo egli alla perfezione l'ita liano, non potevano esserc i equivoci o malintesi nella n ostra conversazione. Corradini non era del nostro parere, anzi ci ammonì che con le nostre la gnanze si sa rebbe ottenuto l'effe tto contrar io .
11 colonnello Andrea tta 14 non ci fece fare a nticame ra . Tronfio, pettoruto, decorat o di innumerevoli chincaglierie, ci ha accolto con un gelido sal uto.
Ca mpagna stava già sudando mentre io affrontavo subito l'argomen to con pacata parola, facendo noto come in altre località dipendenti dalla stessa armata gli ufficiali medici si recassero a fare le v is ite senza .il soldato di scor ta . Il colonne llo, aggiustatosi il monocolo ed inarcato il sopracciglio, ci squadra e dice: «Xelo vero ciò? Podria anco sbaliar, ma nol credo» . Concluse dicendo che non essendo a conos cenza degli ordini impartiti in proposito ci pregava di ripassare da lui nel pomeriggio di domani, che nel frattempo avrebbe interpellato il Comandante d ell'Os p eda le, Kublic. "Ma cane non mangia cane"!
Di lato rispetto ad Andreatta sedeva una giovane dattilografa che al nostro ingresso aveva cessato di scrivere Non potevo scorgerla in viso perché era nascosta dall'alzata della scrivania. Quando nell'atto di uscire dissi sommessamente, ma risentito, in modo che Andreatta udisse: «Morgen, morgen, irnrner morgen» (domani, domani, sempre domani), la dattilografa si spostò ed in essa riconobbi Elizabeth che, posto un dito sulle labbra, mi fece cenno di tacere.
Una volta usciti Campagna, come al solito, inveì con tro Andreatt a con la sua solita frase scurrile: « .in a tia, a mammeta e a soreta !»
Di poi, presomi sot tobraccio e strizzatomi l'occhio, come era s u o u so, voll e sapere se io conoscessi quella dattilografa ed il perché del s uo gesto. Sempre più incuri osito soggiunse, credendo di darmi un consiglio: «G iannò chilla è na ma la femmena, statte accuorto!».
Sp iegai che una volta Elisabeth era venuta all'ambulatorio perché, scivolando proprio li davanti, si era ferita al gomito ed era quindi ricorsa alle mie cure. Da allora l'avevo rivis ta saltuariamente e per tema di" guai" avevo per "viltade" fatto il "gran rifiuto". Elizabeth, di forme giunoniche co n facies adenoidea, non valeva il gioco della candela! Campagna ne fu soddisfatto.
Il governo austriaco è intervenuto ufficialmente con u n com unicato stampa per smentire che le perdite subite nell'offensiva s ul Piave non ammontano a 100.000 uomini come afferma l'Intesa, e che detta offensiva non aveva lo scopo di occupare altro territorio italiano, ma bensì di alleggerire il fronte frances e. Ci vuole una bella faccia tosta!
Ricevo due cartoline del babbo (14/0115 - 12/216) ed una dalla mamma, nella quale scrive che da quando sono partito dal Lager non ha avuto più alcuna rnfa notizia . Ne sono profondamente addolorato. P u rtroppo l'avevo previsto ma non so p roprio come riso lvere l'angoscioso problema.
15 CG, FCl, Benvenuto Gia nno tti, cartolina p.g., 12 gennaio 1918, "Caro Dino. Settimanalmente spediamo pacco nei limiti consentiti. Poco per volta invieremo ciò ch e hai richiesto. Fatto abboname n to pane e tabacco. Difficile inviare formaggio. Rogero, Riccardo, Ado lfo, sta1mo bene e tutti hanno pensiero a te rivo lto. Ti scrissi riguardo assegni dal 77° . Occorre h 1mi auto riz zi per iscrit to il ritiro della somma. Così mi ha comunicato il Deposito. Per le cassette ancora nu lla . Ho app reso e comu n icato alla famiglia Marzuoli la sorte del loro figlio. Scrivimi riguardo Magg.re Fiori to . Avve rtim i se ti giungono i pacchi. Contenti tu sia a ddetto ospedale. Ti bacio insieme a mamma e Delia con h1tto affetto" .
16 CG, FCl, Benvenuto G iannotti, carto lina p.g., 26 aprile 1918, "Caro Dino. Rincrescemi tu non riceva pane per il quale avevo già fatto due abbonamenti. Poco per volta ti sped iremo ciò che hai richies to. Occorre tu mi mandi elenco oggetti con tenuti cassetta con prezzo per rimborso. Già provveduto informare Benedetto a me zzo Batignani che mi ha scritto lettera affeth1osissima. Ancora nulla sapp iamo ove fu tra sporta to Fiorito. Ieri l'altro ricevei due cartoline del 1 e 13 Xmbre Ado lfo è a casa pe r 15 g iorni per malattia ginocc hi o Nu ll a d i grave. Rogero, Riccardo, Mamma, De l ia staimo bene. Feci abbonament o tabacco. Medicinali al prossimo invio settimanale. Già inv iato burro, pasta, riso, latte, a l tri oggetti corredo. Impossibile sped izione scarpe, distintivi, oggetti ta glienti. Ti baciamo tutt i forteme n te. li tuo bab bo"