VOCI DELLA GUERRA CIVILE

Page 7

I. Sul limitare

Era un teatro di macerie materiali e morali, un luogo di disillusioni, quell’Italia dell’estate 1943. Nella memoria degli italiani gli eventi del pur breve periodo tra il 25 luglio, che segnò la defenestrazione di Mussolini, e il successivo 8 settembre, in cui in un pugno di ore l’Italia si arrese e fu occupata da soldati di tutti i continenti, hanno assunto un valore periodizzante. E le date cruciali che lo hanno scandito si sono caricate di significati intensi, fino a diventare «luoghi della memoria» profondamente simbolici: il 25 luglio, oggi metafora di rovinosa inattesa caduta del potente; e l’8 settembre, resa senza onore, sconfitta irrimediabile, scomparsa della nazione. Ma i diari e le memorie, che registrano impressioni e riflessioni della gente comune in quei giorni, a tutta prima sembrano rispecchiare solo lo sconcerto e il disorientamento che colgono un popolo a cui venti anni di dittatura hanno tolto la capacità di elaborare giudizi autonomi di fronte a fatti inattesi e di grande portata. E del resto, il cataclisma politico istituzionale che scompaginava il paese si collocava in una sequenza di eventi straordinariamente tragici che avevano sconvolto il quadro mentale degli italiani, mettendo in crisi (ma non eliminato del tutto) le illusioni create dal fascismo e dal suo apparato propagandistico e infine la percezione stessa del conflitto in corso. La guerra era certo dal giugno 1940 il fatto dominante nella mente e nella vita stessa degli italiani: era stata affrontata sull’onda degli artificiosi entusiasmi per la conquista dell’Impero nel 1936, con una baldanza sorretta soprattutto dalla certezza di affiancarsi alla potenza militare più efficiente del mondo, alla Germania nazista. La convenienza dell’alleanza non aveva potuto tuttavia sopperire alle diffidenze e ai rancori contro «il tedesco», nemico secolare secondo un diffuso senso comune, alimentato


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.