MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ADERENTE ALLA F.U.S.I.E
1/2022
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue
anno 65°
Il Circolo trentino di New York (Stati Uniti) ha rinnovato il suo direttivo: alla presidenza è stata eletta Stephanie Auman, seconda da destra nella foto
CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo
Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Germania, Messico, Paraguay, Stati Uniti e Uruguay
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Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia
Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit
Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong Tasmania, Townsville
Germania - 6 circoli - 3 delegazioni Colonia, Dortmund, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino, Monaco, Norimberga
Belgio - 4 circoli - 2 delegazioni Centre du Borinage,Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo, Bruxelles Bolivia - 1 circolo La Paz Bosnia - 4 circoli Banja Luka, Sarajevo, Stivor, Tuzla
Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia - 1 circolo Bogotá Danimarca - 1 circolo Copenaghen Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi
Gran Bretagna - 2 circolo Londra, Trentini UK-Irlanda Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo - 1 circolo Lussemburgo
Brasile - 61 circoli Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè
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Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti) Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù Peru - 1 circolo Lima Portogallo - 1 circolo Portogallo Romania - 1 circolo Romania Serbia - 1 circolo Indija Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Seattle, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Seattle, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town Svizzera - 6 circoli - 1 delegazione Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen Sciaffusa Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) Venezuela - 1 circolo Caracas
editoriale IN QUESTO NUMERO Pagine 2-5 AGENDA Pagine 6-10 ATTUALITÀ Pagina 11 60 ANNI D'EUROPA Pagina 12 FROM HOME TO HOME Pagine 13-15 «RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO 2021»: I DATI «AIRE» REGIONALI Pagina 16-17 CONTRIBUTI PUBBLICI RICEVUTI NEL 2021 DALL'ASSOCIAZIONE Pagine 18-19 EDITORIA Pagine 20-25 CIRCOLI Pagine 26-28 GENTE E FATTI
Avanti anche nel nuovo anno con coesione e condivisione
È
iniziato un anno nuovo. Dopo due anni di disagi generati da questa pandemia maledetta, che ci ha costretti ad azioni e comportamenti sociali, che solo qualche anno fa non ci saremmo nemmeno sognati, ripartiamo o meglio proseguiamo nel cammino. È un nuovo anno anche per la Trentini nel Mondo, che si è adattata ed ha continuato la propria opera, ben attenta a quello che
Il «progetto» che ha portato alla fondazione della Trentini nel Mondo, dopo così tanti anni è totalmente attuale, moderno e progressivo. Fa capire il senso e la necessità della relazione umana a tutti i livelli. Fa comprendere il bisogno di confronto, la necessità cioè di uno scambio continuo e continuativo,tanto da farci imparare il rispetto reciproco, anche se non sempre la vediamo nello stesso modo
è stato ed è ancora il Covid-19. L’uso degli strumenti e dei canali elettronici nella comunicazione ci ha permesso di continuare la nostra azione e anzi ha consolidato una modalità, peraltro già bene conosciuta, la cui esperien-
ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO Presidente Armando Maistri
Direttore Francesco Bocchetti
TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E
Direzione, amministrazione e redazione Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale M. Anderle, G. Bacca, C. Barbacovi, B. Cesconi, A. Chemotti, A. Degaudenz, S. Giordani, H. La Nave, A. Leonardi, B. Fronza, E. Lenzi, A. Maistri, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, M. Setti, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini G. Degasperi - F. Bocchetti - I. Turco M. Grazzi - G. Todeschini
za pratica alimenta il sapere, la
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conoscenza, il know how, come ora si usa dire: insomma in un certo senso ci ha arricchiti. La Trentini nel Mondo qualche giorno fa ha incontrato i suoi coordinatori – alcuni di nuova nomina, altri già in carica da tempo – per una prima occasione di reciproca conoscenza, per raccogliere preziose indicazioni e considerazioni. Siamo una grande rete globale. Pensare che nello stesso giorno - in collegamento con i coordinatori - in Canada la temperatura
ni culturali e storiche; sia media-
musicale, meteorologico, crono-
era di -13° C e nel Rio Grande do
ta da diversità linguistiche, che
logico. Come dice Enzo Bianchi,
Sul in Brasile +43° C, cioè 56° C
da abitudini e stati tra loro molto
fondatore della comunità mo-
di differenza, praticamente nello
diversi.
nastica di Bose: «...è tempo di
stesso momento; sono condizioni
Ci fa comprendere il bisogno
avere tempo, e per questo prima
ambientali assolutamente diver-
di confronto che è costante fon-
di mettere a punto qualsiasi pro-
se. Anche questo ci fa capire la
damentale nei nostri rapporti,
getto occorre decidere di vivere
Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)
vastità, la grandezza della Co-
la necessità cioè di uno scambio
nel tempo, di abitare il tempo che
munità Trentina, ma ci fa capire
continuo e continuativo: tanto
scorre: essere vigilanti, capaci di
pure la necessità di coesione e di
da farci imparare il rispetto re-
attenzione puntuale, consape-
Per ricevere il giornale: Dal 2020 il giornale dell’Associazione ha cambiato il rapporto con i propri lettori: non più solo abbonati ma soci della Trentini nel mondo. A pagina 29 il modulo per la richiesta di adesione in qualità di socio.
condivisione di un progetto che
ciproco, anche se non sempre la
voli di ciò che viviamo resisten-
è, dopo così tanti anni, nel tem-
vediamo nello stesso modo.
do a ogni tentazione di pigrizia,
N. 1 - 2022 - Stampato il 2 FEBBRAIO 2022 Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.
po, totalmente attuale, moderno e progressivo. Ci fa capire il senso e la necessità della relazione umana a tutti
Tutto questo la Trentini nel
inerzia, sonnolenza, ritrovando
Mondo ha via via consolidato nel
il senso della durata e aderendo
tempo, nel lungo tempo: e di que-
alla realtà quotidiana, alla trama
sto c’è bisogno.
della realtà quotidiana…» .
i livelli, sia questa portata da ne-
Nella lingua italiana la parola
cessità pratiche, che da condizio-
“tempo” è la stessa per il tempo
Buon 2022. Armando Maistri
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agenda
«Settimana della cucina italiana» in Bosnia, una collaborazione che ha dato ottimi frutti 2
«I lusinghieri risultati che abbiamo ottenuto, in termini di soddisfazione e partecipazione del pubblico ai vari eventi in cui si è articolata la manifestazione, costituiscono la più nitida evidenza degli ottimi frutti della nostra collaborazione»: sono le parole dell'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, scritte nella lettera in risposta a quella inviata dal presidente della Trentini nel mondo, Armando Maistri, all'indomani della conclusione della «Settimana della cucina italiana», che si è svolta in Bosnia dal 22 al 28 novembre 2021 . «Sia nei diversi ristoranti che nell'evento conclusivo tutto è andato nel migliore dei modi, superando le più rosee aspettative» ave-
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va scritto Maistri nel suo messaggio. La collaborazione alla quale fa riferimento Di Ruzza, è quella fra l'Ambasciata d'Italia a Sarajevo e la Trentini nel mondo, che ha portato la gastronomia trentina, grazie ai piatti preparati dagli chef Luca Agostini (foto in alto a sinistra) ed Elio Tonetta (a centro pagina), ad essere la protagonista della manifestazione in Bosnia. Le altre due foto sono state scattate durante la masterclass dal vivo tenuta dai due chef trentini nel centro di Sarajevo al Dom Mladih di Skenderija, che ha concluso la «Settimana». Nella foto in alto, il presidente (a sinistra) e il direttore della Trentini nel mondo, Francesco Bocchetti, illustrano quali sono le attività svolte dall'Associazione.
agenda
Completata la «squadra» dei Coordinatori dei Circoli
C
ome riferito dal presidente Armando Maistri nel suo editoriale (a pagina 1) il 17 e il 18 gennaio ci sono stati, via internet, due incontri con i coordinarori dei Circoli trentini. La figura del Coordinatore è stata introdotta nello statuto dell'Associazione in occasione dell'assemblea del 2012 e pensata per facilitare e favorire i rapporti ed i contatti tra i soci, i Circoli e l'Associazione, attribuendogli la funzione di «antenna della Trentini nel mondo sul territorio, capace di recepire e ritrasmettere i segnali che provengono dalle varie realtà sociali, culturali ed economiche dei Paesi in cui si trova ad operare». I due incontri sono serviti per illustrare il programma di attività della Trentini nel mondo per
il 2022 e per aggiornare l'Associazione sulla situazione nei vari ambiti territoriali dove sono attivi i Circoli trentini. In generale è emerso come la pandemia di Covid-19 abbia ridotto o bloccato le attività in presenza, in molti casi sostituite con iniziative «in remoto», che hanno avuto un buon riscontro, a cominciare dai corsi di italiano, che hanno registrato un
consistente aumento di iscrizioni. Durante gli incontri sono state anche date due notizie: che è stata completata la «squadra» dei Coordinatori, con la nomina di Andrey José Taffner Fraga di Rio Dos Cedros, come Coordinatore di Santa Catarina e Paranà e che a Simone Sehnem, è stato affidato il compito di «referente del programma di attività per la promozione della lingua italiana in Brasile», che l’Associazione intende avviare nel prossimo triennio. Qui di seguito riportiamo l'elenco completo dei Coordinatori e le rispettive zone di competenza: Rafael Omar Acuña (Chaco, Corrientes e Tucuman - Argentina); Oscar Menapace (Córdoba, Mendoza, Rioja, Rosario e Santa Fé - Argentina); Francisco Canepele Domenech (Buenos Aires,
Entre Ríos, La Pampa e Rosario - Argentina); Rodolfo Veronesi (Buenos Aires Sud e Rio Negro - Argentina); Silvano Rinaldi (Australia); Giuseppe Filippi (Belgio, Francia e Lussemburgo); Franjo Rover (Bosnia); José Eraldo Stenico (Coordinatore generale del Brasile); João Felix Andreis (Rio Grande do Sul - Brasile); Andrey José Taffner Fraga (Santa Catarina e Paranà - Brasile); Ivo Finotti (Canada); Gianna Hernandez Campostrini (Cile); Monica Fadanelli (Messico); Marta Beatriz Libardi (Paraguay); Michael Pancheri (Stati Uniti); Jorge Zas Fernandez (Uruguay); Frederic Spagnoli (nuova emigrazione).
«I Trentini e il Messico» due incontri a Rovereto
I
l ciclo di incontri «Trentini e il Messico. I costruttori di ponti», che si collocava tra le iniziative dei gemellaggi del Trentino con il Messico, la Società del Museo Civico di Rovereto con l’Associazione Culturale Padre Eusebio Francesco Chini di Segno e l’Associazione Trentini nel Mondo, ha proposto due appuntamenti. Il primo, dedicato alla figura e alla storia di «Padre Kino”» Padre Eusebio Chini, trentino di nascita e messicano d’adozione, che è commemorato nella sua terra d’origine e celebrato anche oltreoceano, si è svolto giovedì 13 gennaio, presso la sala Filarmonica a Rovereto. Relatore è stato l’arcivescovo di Trento don Lauro Tisi, che ha ripercorso l'attività di missionario e di studioso di padre Kino, in grado di promuovere la dignità dei popoli indigeni, favorendo inoltre la nascita di relazioni, di “ponti” storici e culturali, tra Messico e Trentino. Il secondo appuntamento era in calendario giovedì 20 gennaio, dedicato ad Alexander
Langer (1946-1995), del quale ha parlato Marco Boato, ricercatore universitario ed ex
parlamentare. Dalla relazione è emerso come la figura di Alexander Langer sia più attuale che mai. Per certi aspetti, anzi, nel dibattito sociale e politico Langer è oggi più conosciuto, e "riconosciuto", di quando era in vita e doveva subire anche amarezze e misconoscimenti. Marco Boato, che ha condiviso tante iniziative di Langer, ha presentato il ritratto di un autentico e coerente testimone del nostro tempo: le radici sudtirolesi, il rapporto con la Chiesa, la formazione, il Sessantotto, l'impegno politico e la "conversione ecologica", la nonviolenza, l'impegno per il dialogo interetnico. Gli incontri sono stati organizzati, con il sostegno di Fondazione Caritro, in collaborazione con: Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Comune di Predaia, Comunità della Val di Non, Fondazione Alvise Comel, Fondazione Campana dei Caduti, Iprase, Mexico Consulade General en Milan. Le registrazioni delle conferenze sono disponibili online sul canale YouTube della Fondazione Museo Civico di Rovereto.
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agenda Due conferenze organizzate dalla Trentini nel mondo a fine 2021, hanno messo a fuoco due temi di forte interesse per l'Associazione: i beni culturali legati all'emigrazione e i cambiamenti che stanno interessando il mondo del lavoro, ad iniziare dallo smartworking. I QRcode consentono di collegarsi alle registrazioni video dei due webinar
Luoghi e segni della memoria
F. Bocchetti
I 4
l 22 dicembre, con il supporto finanziario del MiBACT, si è svolto il convegno Emigrazione Italiana, luoghi e segni della memoria, realizzato in forma mista, da remoto e in presenza. È stata l'occasione per la Trentini nel Mondo per presentare un nuovo progetto, il censimento dei beni culturali dell’emigrazione trentina, che l'associazione ha avviato in collaborazione con la soprintendenza provinciale. Il direttore Francesco Bocchetti ha aperto l'incontro presentando il progetto, tra ideazione, motivazioni e azioni pratiche da mettere in atto. Il tema è diventato spunto per gli interventi successivi, dedicati a riflessioni sui temi della memoria e della costruzione dell’identità. Franco Marzatico della Soprintendenza per i beni culturali della
D. Marconcini
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F. Marzatico Provincia di Trento ha parlato di “Identità, memoria e patrimonio culturale come attrattività del territorio”. Frederic Spagnoli, professore all'Università di Besancon in Francia ha presentato parte dei suoi studi sulla “ricerca delle radici per gli italiani e i trentini di Francia”. “Memorie dell'emigrazione e la loro valorizzazione” è il titolo dell'intervento di Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo Storico del Trentino, impegnato da sempre a valorizzare ogni segno che possa raccontare oggi la storia che ha contribuito a formare la nostra comunità. Daniele Marconcini, Presidente dell'Ass. Mantovani nel Mondo, ha presentato il Fondo documentale dell'emigrazione mantovana e la rete delle biblioteche dell'e-
Crepaz M. Crepaz
F. Spagnoli migrazione: rilevante progetto nell'ambito della memoria da conservare. Altro esempio di progetto esistente messo in evidenza è il MiM – il Museo interattivo delle Migrazioni di Belluno, ch eil direttore Marco Crepaz ha presentato nella seconda sessione, quella pomeridiana, del convegno. A seguire s'è lasciato spazio al costituendo museo dell’Emigrazione Italiana di Genova, che dovrebbe diventare realtà nei prossimi mesi e rappresenterà un punto fermo e importantissimo per non disperdere la memoria di ciò che è e rappresenta la storia dell'emigrazione per l'Italia, e dovrebbe fare da connettore e coordinatore tra tutte le associazioni che di questo si occupano da tempo: ne ha parlato Paolo Masini, presi-
P. Masini
G. Ferrandi dente del Comitato di indirizzo del museo. Elizabeth Povinelli, antropologa e professoressa alla Columbia University di New York, ha chiuso i lavori con una riflessione sull'eredità, quella personale (la storia della propria famiglia) che intrecciandosi con quella sociale (i contesti culturali vissuti e in alcuni casi subiti), segna e forma il presente ed il futuro di ognuno.
E. Povinelli
agenda
I
l 28 dicembre il canale YouTube dell'Associazione Trentini nel Mondo ha proposto il Webinar SMARTWORKING - Dal mondo alle Dolomiti, organizzato in collaborazione con i Bellunesi nel Mondo e terzo appuntamento del progetto Dalle Dolomiti al Mondo, realizzato con il contributo della Fondazione Caritro. In poco più di due ore si sono susseguite più voci, capaci di portare esperienze concrete di “lavoro da remoto”. Un confronto tra esponenti del mondo del lavoro locale ed emigrati dai territori dolomitici che in diversi settori e con diverse modalità applicano lo smartworking. Uno scambio di idee ed opinioni a confronto per far emergere modi innovativi di intendere il lavoro e per offire diverse prospettive di guardare ai grossi cambiamenti in corso. Dopo i saluti di rito dei vertici delle due associazioni, Armando Maistri, Presidente della Trentini nel Mondo e Oscar De Bona, Presidente dei Bellunesi nel Mondo, hanno preso la parola le istituzioni coinvolte nel settore, per illustrare come il mondo del lavoro locale si sta muovendo e si sta riorganizzando nell'era del lavoro da remoto.
Smartworking dal mondo alle Dolomiti Alessandro Leto, membro della Giunta Camerale (CCIAA) della Camera Commercio Trento, e Andrea Ferrazzi, Direttore Generale di Confindustria Belluno Dolomiti (nelle prime foto in alto a sinistra), hanno sottolineato il momento particolare che si sta vivendo e come la necessità abbia di fatto imposto un'accelerazione allo strumento smartworking, rivelatosi poi un buon metodo, con ottime potenzialità ma che deve essere tarato su un territorio di montagna con esigenze particolari. Nella tavola rotonda che ne è suguita hanno parlato imprenditori e lavoratori che hanno sperimentato ed adottato il lavoro a distanza, alcuni spinti dal momento altri a prescindere dall'emergenza
sanitaria, tracciando un bilancio tra pro e contro e indicando suggerimenti ed idee per gestirsi al meglio anche in questa dimensione. Sono intervenuti (foto dall'alto in senso orario): Alberto Balzan, manager di una multinazionale americana che gestisce un team di lavoro su tutta l'Europa occidentale facendo base a Lussemburgo; Davide Gianni, Service Designer presso AND Digital, in Gran Bretagna, rientrato durante la pandemia temporaneamente in italia potendo lavorare esclusivamente da remoto; Luca Urpi, ricercatore presso la CSD di Zurigo che dalla Svizzera lavora in contatto con le sedi dell'Azienda in tutta Europa; Fabio De Salvador, che da Tenerife lavora come Web Designer in
modalità da remoto da anni ed ha messo a disposizione la sua esperienza, non tralasciando consigli e suggerimenti per non farsi sopraffare dal lavoro o non distrarsi troppo; Emanuele Rezza, Operations manager presso Arcese, azienda di trasporti di Rovereto, ha portato l'esperienza dei tanti che come loro si sono ritrovati a doversi inventare “il modo” per gestire a distanza un mestiere che poco si presta, cercando soluzioni strada facendo. A chiudere l'interessante intervento di Vittorio Tison, Commercialista che lavora tra il Veneto e la Germania, ed ha parlato di fiscalizzazione: delle possibilitàe delle difficoltà di poter pensare allo smartworking come uno strumento che possa permettere un rientro in Italia.
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attualità
«È stata un'esperienza ricca dal punto di vista umano» O
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gni due anni l’«EZA Youth Platform» organizza un incontro di tutti i rappresentanti giovanili delle associazioni che ne fanno parte: si tratta del seminario «Who, if not us - Young people as experts for the future» che quest’anno si è svolto dal 20 al 24 ottobre ad Herzongenrath, cittadina tedesca del nord della Germania, presso l’hotel e centro di formazione Nell-Breuning-Haus. Il seminario aveva come tema «Empower young people for the European labour market after the pandemic» e abbiamo avuto la fortuna di potervi partecipare a nome di UNAIE - Trentini Nel Mondo. L’idea di fondo dell’incontro era quella che noi giovani stessi parlassimo dei problemi del lavoro giovanile dopo la pandemia e immaginassimo degli scenari per il futuro post-covid. L’evento è stato a nostro parere ben riuscito proprio perché i protagonisti eravamo noi partecipanti che ci siamo confrontati sui problemi del mercato del lavoro giovanile, grazie anche all’aiuto delle formatrici Kristina Hamm e Annika Janssen. Ci avessero proposto un convegno dove degli esperti parlavano
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Francesco Ober e Thomas Capone, hanno partecipato in rappresentanza di UnaieTrentini nel mondo al seminario organizzato da «EZA Youth Platform» sul tema «Potenziare i giovani per il mercato del lavoro europeo dopo la pandemia» ex cathedra non si sarebbe potuto creare il clima di leggerezza non superficiale che ha permeato i giorni di formazione: si è trattato quindi di un’esperienza ricca soprattutto dal punto di vista uma-
no, dove la conoscenza reciproca e la possibilità di stringere legami ci ha lasciato un segno forte. I luoghi dove le iniziative vengono svolte hanno anche un grande peso sul loro successo.
In questo caso la scelta di Herzogenrath come luogo di ritrovo per il gruppo giovani EZA non poteva essere più azzeccato. Herzogenrath si trova infatti in una posizione stranissima! Si tratta di una città tedesca ma il confine con l’Olanda è neanche ad un metro. Anzi si potrebbe passare la “frontiera” e non accorgersi di averlo fatto: in alcuni casi il limite tra i due stati è sancito da una strada, se si attraversa ci si trova letteralmente in un altro stato, nella cittadina olandese di Kerkrade, senza soluzioni di continuità. Per di più è possibile raggiungere oltre l’Olanda, anche il Belgio e il Lussemburgo con assoluta facilità. Queste caratteristiche rendono questa poco conosciuta città tedesca un posto che meglio non potrebbe rappresentare l’Europa e il sogno dell’Unione Europea moderna. Oltre a questo Herzogenrath è praticamente attaccata ad Aquisgrana, città che ha rappresentato per anni il centro del Sacro Romano Impero e posto dove è stato sepolto Carlo Magno (considerato da molti storici il padre dell’Europa). Per comprendere al meglio il
attualità All'incontro erano presenti giovani provenienti da Polonia, Portogallo, Ucraina, Lituania, Cipro, Albania. La conoscenza reciproca e la possibilità di stringere legami hanno lasciato un segno forte nei partecipanti nostro percorso e il nostro viaggio in questa terra di confini ma senza barriere è giusto fare una piccola cronistoria delle nostre giornate passate presso la NellBreuning-Haus. Il nostro viaggio è incominciato mercoledì 20 ottobre quando siamo arrivati nella struttura Nell-Breuning-Haus dove siamo stati ospitati per tutta la durata del seminario. Si tratta di una accogliente struttura che funge da centro di formazione, congressi e albergo. Nella serata abbiamo avuto modo di scoprire per la prima volta questa particolare città visitando il pub locale e godendoci anche una buonissima cena greca! Il giorno dopo abbiamo conosciuto a colazione Kristina Hamm, la simpatica ed energica organizzatrice del seminario. Da lei abbiamo scoperto la particolare storia della città e molte informazioni sulla EZA Youth Platform. Le attività sarebbero incominciate alle 17 per cui abbiamo deciso di andare ad Aquisgrana, la visita è stata molto piacevole e ci ha permesso di conoscere meglio il posto dove eravamo. Abbiamo apprezzato la bellezza e la sacra-
lità della Cappella Palatina della Cattedrale, il cuore carolingio di Aquisgrana e, chiudendo in bellezza con la visita al museo annesso, ci siamo letteralmente immersi nella Storia e nel cuore del Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Al ritorno presso la Nell-Breuning-Haus abbiamo fatto la conoscenza dei vari partecipanti al seminario grazie anche ad una attività pensata dalle facilitatrici. Abbiamo così fin da subito rotto il ghiaccio nella conoscenza reciproca e tra tutti si è instaurato un clima di cordialità e amicizia: Polonia, Portogallo, Ucraina, Lituania, Cipro, Albania e ovviamente Italia erano i paesi rappresentati da tutti i ragazzi e ragazze presenti. Venerdì 22 ottobre le attività sono invece entrate più nel vivo. Abbiamo iniziato a parlare di problemi legati al mercato del lavoro giovanile e abbiamo cercato di capire come risolverle. Anche in questo caso il lavoro è stato facilitato in maniera molto efficace dalle due formatrici: siamo entrati in contatto con le realtà degli altri paesi europei, capito alcune dinamiche spesso anche distanti dal nostro modo di pen-
sare, ma soprattutto riconoscendo problematiche comuni a tutti i giovani in Europa. A conclusione dei lavori abbiamo vissuto un bel momento di convivialità cenando tutti assieme in un ristorante tipico di Aquisgrana. Il 23 ottobre ogni associazione ha fatto la propria proposta per un convegno EZA giovani nella propria nazione. Come delegati Unaie - Trentini nel Mondo la nostra idea è stata quella di fare un seminario a Trento dove i ragazzi trentini all’estero possano incontrarsi e confrontarsi con i giovani dei vari enti di EZA. Con la presentazione di tutte le proposte il seminario si è chiuso in una bella discussione che ha visto coinvolti tutti e ha gettato le basi per un futuro incontro. Dopo pranzo invece abbiamo sconfinato in Olanda recandoci in visita a Maastricht, città simbolo della storia dell’Unione Europea, dove abbiamo avuto modo di rafforzare il legame tra noi partecipanti. La sera abbiamo condiviso il cibo e le bevante tipiche delle varie nazioni in una gustosissima ultima cena multiculturale: abbiamo suggellato così un’esperienza unica per i contenuti e per la fa-
cilità di entrare in contatto gli uni con gli altri. Nell’ultimo giorno ci siamo salutati con grande tristezza e siamo ritornati nei nostri paesi con la consapevolezza che ritorneremo a casa cambiati e con molti piacevoli ricordi da condividere. Questa esperienza è stata senza alcun dubbio fondamentale per entrambi! Oltre che per le interessantissime attività svolte il seminario è stato un successo perché si è creato un bel clima tra i partecipanti che ha permesso una profonda conoscenza reciproca. Poter uscire dalla propria zona di comfort e incontrarsi con nuove culture e modi di vivere è forse una delle cose più sane da fare; ogni volta che si vivono queste esperienze la propria prospettiva sul mondo cambia! Noi non ci sentiamo più il centro dell’universo ma siamo allo stesso tempo curiosi di conoscere quello che ci sta intorno. Avere la fortuna di poter confrontarsi e incontrasi con persone da tutta Europa è la testimonianza che quel sogno chiamato Unione Europea non è ancora finito. Thomas Capone e Francesco Ober
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attualità
Il 2022 del Mart D
opo il boom di visitatori del 2021, continua la grande stagione del Mart, da quasi tre anni sotto la guida di Vittorio Sgarbi. A Rovereto e a Trento il museo ha in programma venti mostre. Si va dalle grandi monografie, come quelle dedicate agli internazionali Alex Katz e Banksy, ai confronti temati-
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Primavera. La prima grande mostra, da fine marzo a metà giugno, sarà quella dedicata a Emilio Bertonati, gallerista, critico e storico dell’arte, animò il panorama italiano dell’arte tra gli anni Sessanta e Settanta. Con il titolo «La Galleria del Levante» la mostra presenta un significativo nucleo di opere esposte a suo tempo in Galleria, provenienti da grandi collezioni private e pubbliche e dalle raccolte del Mart. Dal 18 marzo al 12 giugno. Dal 14 maggio il Mart presenterà una monografia dedicata a uno degli artisti contemporanei più noti: l’americano Alex Katz. Spesso associato al movimento della Pop Art, Katz ha sperimentato diversi media: pittura, disegno, scultura, stampa. Le sue prime opere sono ispirate alla nascente società americana degli anni Cinquanta e Sessanta. La mostra presenta un nucleo di opere di grande e grandissimo formato in dialogo con l’architettura del Museo. Nello stesso periodo sarà inaugurata la mostra sui «Pittori moderni della realtà». Nel biennio 1947-1949 alcuni artisti
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ci, come quello sull’Eros. Diverse le mostre che dialogano con le Collezioni del Mart con particolare attenzione alle vicende dell’arte italiana del Novecento; approfondendo i temi, i periodi e il lavoro degli artisti. Ancora una volta, attraverso mostre temporanee coerenti con l’identità museale si valorizza
italiani si schierarono contro gli esiti del modernismo, in difesa della grande tradizione pittorica. A settant’anni dalla conclusione della loro breve e controversa esperienza, l’esposizione intende ricostruire una vicenda artistica che rappresenta un proseguimento ideale del clima di Valori Plastici e quello di Realismo magico. Estate. Per la stagione più turistica il Mart ha in serbo un inedito dialogo tra due grandi nomi: l’intellettuale francese Pierre Klossowski e l’artista italiano Luigi Ontani. La mostra «Taumaturgie dell’eros» mette a confronto i rispettivi nuclei di disegni su carta dedicati all’Eros. Se nella produzione grafica di Klossowski, per lo più ignorata in Italia, l’erotismo è in bilico tra
un patrimonio pubblico unico e prezioso. Prosegue l’indagine sul confronto tra l’antico e il moderno, tra il classico e il contemporaneo, per superare i confini cronologici. Seguendo la cifra stilistica delineata dal Presidente, il Mart è un museo contemporaneo in ascolto degli echi del passato
desiderio e ossessione, il ciclo di grandi disegni di Ontani è apertamente ironico. L’altro protagonista dell’estate del Mart sarà Giuliano Vangi il cui lavoro fortemente figurativo si misurerà con quello degli “antichi” Pisano, Donatello e Michelangelo. L’opera di Vangi, che spazia dal sacro al profano ed è stata definita contemporaneamente “classica e anticlassica”, sarà messa in rapporto con la rinascita della scultura nel tardo Medioevo toscano. Autunno. L’incontro tra epoche diverse proseguirà, in autunno, nella grande mostra «Giotto e il Novecento». Il maestro del Trecento ebbe infatti una straordinaria fortuna critica negli anni di Novecento italiano e ispirò noti
artisti e intellettuali. Nel clima futurista e avanguardista di inizio secolo, Giotto viene assunto come modello e testimone della grandezza italiana nel passato e nel presente. La mostra prenderà in esame anche alcuni esempi della diffusione delle modalità giottesche in ambito extraeuropeo, come nel caso di Hopper e della pittura sudamericana. Nelle stesse date, sarà presentata la prima antologica dedicata a Adelchi Riccardo Mantovani: 150 opere la cui maggior parte non è mai uscita dallo studio dell’artista o dalle case dei suoi collezionisti e sostenitori. La mostra ripercorre la lunga carriera di un artista difficilmente incasellabile: la sua pittura resta sospesa tra Metafisica, Realismo magico, Surrealismo e libera interpretazione del mito classico. Le altre mostre. Completano il ricco programma le numerose mostre e i focus al Mart, i progetti alla Casa d’Arte Futurista Depero e quelli curati dall’Archivio del ’900 e, a Trento, le esposizioni alla Galleria Civica e le grandi retrospettive a Palazzo delle Albere. (Uff. Stampa MART)
attualità Il programma espositivo del Museo per l'anno in corso è stato presentato il 22 gennaio dal presidente Vittorio Sgarbi MART ROVERETO Canova tra innocenza e peccato Da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi e Denis Isaia
fino al 18 aprile Depero New Depero A cura di Nicoletta Boschiero
fino al 5 giugno Romolo Romani. Anima e visioni Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi e Roberta D’Adda, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei
fino al 5 giugno Focus | Arturo Nathan. Il contemplatore solitario Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Alessandra Tiddia
fino all'1 maggio La Galleria del Levante. Una galleria europea fra Simbolismo e Realismo Magico A cura di Alessandra Tiddia
18 marzo - 12 giugno Focus | Angelo Filomeno Da un’idea di Vittorio Sgarbi 18 marzo - 12 giugno
Calendario (A causa della situazione generale, le date delle mostre potrebbero variare. Alcuni titoli sono da intendersi come “in progress”. Informazioni sempre aggiornate sono disponibili sul sito www.mart.tn.it)
Alex Katz. Vita d’artista Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia
14 maggio - 18 settembre Focus | Julius Evola e lo spirituale nell’arte Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara
14 maggio - 18 settembre La forza del vero. I pittori moderni della realtà Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi, Daniela Ferrari e Stefano Sbarbaro
14 maggio - 18 settembre Giuliano Vangi. Colloquio con l’antico Pisano, Donatello, Michelangelo Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Massimo Bertozzi e Daniela Ferrari
1 luglio - 9 ottobre
CASA D’ARTE FUTURISTA GALLERIA CIVICA
Taumaturgie dell’eros. sowki, Luigi Ontani
Pierre
Klos-
Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Massimo Minini, a cura di Denis Isaia
1 luglio - 9 ottobre Focus |Fausto Pirandello. Autoritratti Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Manuel Carrera e Daniela Ferrari
14 ottobre - 5 febbraio L’eresia Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia
14 ottobre - 5 febbraio Focus | Giuseppe Gallo Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia
14 ottobre - 5 febbraio Giotto e il Novecento A cura di Alessandra Tiddia
11 novembre - gennaio Adelchi Riccardo Mantovani Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia
11 novembre - 5 febbraio
Focus | Ilaria Fioravanti, Giovanni Paganin Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Daniela Ferrari, Marina Pizziolo e Marisa Zattini
11 novembre - 19 marzo
PALAZZO DELLE ALBERE
DEPERO
TRENTO
Depero e la sua casa d’arte da Rovereto a New York
Bertozzi & Casoni
Da un’idea di Vittorio Sgarbi e Vito Teti, a cura di Al-
A cura di Maurizio Scudiero
Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Gabriele Lo-
berto Gangemi, Gabriele Lorenzoni, Katia Malatesta
fino al 27 marzo
Paesi perduti. Viaggio fotografico nelle aree interne di Calabria e Trentino
renzoni 2 aprile - 5 giugno
2 aprile - 5 giugno
Pop Surrealismo e Street Art
Un artista di nome Banksy
A cura di Margherita de Pilati e Ivan Quaroni
Da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Stefano Anto-
18 giugno - 2 ottobre
nelli, Gianluca Marziani, Acoris Andipa
18 giugno - 9 ottobre Margherita Manzelli A cura di Gabriele Lorenzoni
Oliviero Toscani
21 ottobre - 29 gennaio
Da un’idea di Vittorio Sgarbi
21 ottobre - 29 gennaio
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attualità
«Giorno della Memoria» Il «Giorno della Memoria» è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. È stato così designato dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, durante la 42ª riunione plenaria. La risoluzione fu preceduta da una sessione speciale tenuta il 24 gennaio 2005 durante la quale l'As-
semblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. Si è stabilito di celebrare il «Giorno della Memoria» ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di
concentramento di Auschwitz. Con la legge 20 luglio 2000 n. 211 l'Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso giorno: essa ricorda le vittime dell'Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista. (Fonte: Wikipedia)
Il contemplatore solitario N 10
ato nel 1891, Arturo Nathan si avvicina da autodidatta alla pittura. Nel clima degli anni Venti, in una Trieste mitteleuropea, frequenta i salotti letterari e gli ambienti artistici. Nel 1925 conosce a Roma Giorgio de Chirico, le cui atmosfere sospese e di inquietante mistero insieme all’amore per il passato classico ispirano la sua ricerca. Tra il 1926 e il 1929 si avvicina al post-espressionismo e al Realismo magico. Partecipa a numerose mostre e nel 1929 tiene la sua prima personale a Milano nella Galleria di Vittorio Barbaroux. Nel 1931 un suo dipinto viene acquistato per il Museo di arte occidentale di Mosca dove sono già esposti quadri degli italiani Morandi, Carrà, Campigli. Nel 1938 alle politiche di discriminazione razziale imposte dal regime fascista consegue la “scomparsa artistica” di Nathan. Spiega la curatrice Alessandra Tiddia nel catalogo che accompagna la mostra: «[…] verrà cancellato dalla vita pubblica. Non si potrà più recensire nessuna mostra dove espongono artisti ebrei, la partecipazione costante alle Biennali veneziane verrà interrotta, i suoi quadri al Museo Revoltella confinati in una stanza chiusa insieme a quelli degli altri pittori ebrei: la sua attività di artista prosegui-
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In occasione delle ricorrenze del «Giorno della Memoria», il Mart ha organizzato una mostra, aperta fino al 1° maggio, dedicata ad Arturo Nathan, deportato prima nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi in quello di Biberach am Riss, dove muore il 25 novembre 1944 rà, nei disegni e in alcuni dipinti, e nella poesia, ma senza nessun riscontro pubblico». L’ultima opera, «L’attesa»,
è del 1940 e raffigura un uomo di spalle contro un tramonto infuocato, quasi un presagio. Nello stesso anno, l’artista è co-
stretto al confino, nelle Marche e in seguito al campo di prigionia di Carpi. Nel 1944 la deportazione, prima nel campo di concentramento di Bergen Belsen e poi in quello di Biberach am Riss, dove muore il 25 novembre 1944. La mostra. A Rovereto dal 22 gennaio al 1° maggio, la mostra «Arturo Nathan. Il contemplatore solitario» (a cura di Alessandra Tiddia e realizzata in collaborazione con Alessandro Rosada e la Galleria Torbandena di Trieste) presenta un nucleo di opere realizzate tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso che rendono conto della breve carriera artistica. Nelle pitture e nei disegni il mistero metafisico, che influenza tutto il lavoro di Nathan, diventa cupo e malinconico. Scrive Vittorio Sgarbi nel testo in catalogo: «La pittura di Nathan è metafisica in senso diverso da quello del primo de Chirico, con il quale condivide l’ascendenza romantica. Nathan contrappone l’uomo e la natura, il limite della nostra vita e l’infinità della natura». Figure solitarie abitano paesaggi stranianti il cui comune denominatore è l’inquietudine esistenziale. «Relitti, frammenti archeologici, architetture in rovina, cavalli stramazzati, velieri abbandonati, come dopo il Giudizio universale».
60 anni d’Europa
L'Euro, fondamentale strumento di protezione dell'economia europea Introdotto il 1° gennaio 1999 ed entrato in circolazione il 1° gennaio 2002, oggi è adottato da diciannove paesi dell'Unione con 350 milioni di persone ed è la valuta più utilizzata al mondo dopo il dollaro to fallì a causa di problemi esterni, fra cui la crisi petrolifera del 1973. Nel 1979, l’anno delle prime elezioni del Parlamento europeo a suffragio universale, Belgio, Danimarca, Francia, Germania federale, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, diedero vita al Sistema Monetario Europeo (SME). L’ECU, Unità di Conto Europea, era il perno su cui ruotava il regime di fluttuazione previsto dallo SME. L’ECU era composto in percentuali variabili da ciascuna moneta dei Paesi partecipanti e serviva come base su cui costruire le fasce di oscillazione tra le monete stesse. Venne stabilita una fascia di oscillazione fra le valute del +/- 2,25% ad eccezione di alcuni Paesi (per l’Italia era del +/- 6%). La debolezza strutturale dell’economia italiana, crescita del debito, bassa produttività, inflazione, continue svalutazioni della lira, costrinse l’Italia a uscire dallo SME. Nel frattempo il rapporto Delors, Presidente della Commissione europea ed il trattato di Maastricht, entrato in vigore nel 1993, avevano segnato la strada che portava al completamento dell’Unione economica e monetaria. Libera circolazione dei capitali prima, creazione dell’IME (Istituto Monetario Europeo), l’antenato della BCE e infine l’Euro e la politica monetaria comune. Sulla moneta unica si è scritto moltissimo e ne continuano a scrivere, studiosi, economisti, politologi, opinionisti di varia levatura, in un profluvio di analisi, contro
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icorre quest’anno il ventennale dell’istituzione della moneta unica. L’Euro è stato introdotto il 1° gennaio 1999. Per i primi tre anni la nuova moneta è stata utilizzata per fini contabili (pagamenti elettronici) e, successivamente, è entrata in circolazione il 1° gennaio 2002. Fino al 28 febbraio successivo, l’Euro ha affiancato la lira e dal 1° marzo è diventato a tutti gli effetti la moneta nazionale sostituendo la lira con un tasso di conversione fissato a 1936,27. Oggi l’Euro è adottato da 19 Paesi dell’Unione con 350 milioni di persone ed è la valuta più utilizzata al mondo dopo il dollaro. L’adozione dell’Euro è stata l’atto finale di un lungo percorso iniziato nel 1970, quando la Comunità Economica Europea era ancora composta da sei Paesi (Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica Federale Tedesca), con la pubblicazione del rapporto Werner, relatore Pierre Werner, Primo Ministro del Lussemburgo. Il documento prevedeva riforme graduali, come la fissazione dei tassi di cambio delle valute, fino alla creazione e all’adozione di una moneta unica. Il rapporto venne giudicato troppo pretenzioso e, complici alcuni Paesi fra cui la Francia, venne lasciato cadere. Tuttavia non venne meno la volontà di dare vita ad una maggiore integrazione economica. Nacque così nel 1972 il «Serpente Monetario» che prevedeva un regime di fluttuazione delle valute dei sei Paesi membri, ai quali si aggiunsero Regno Unito, Norvegia e Irlanda, che potevano fluttuare tra loro stesse, in più o in meno, dell’1,125% e nei confronti del dollaro del 2,25%. Il Serpente doveva far convergere il più possibile il valore delle valute dei Paesi che lo avevano adottato, ma il proget-
analisi approfondite, interessanti, ma anche parziali, di parte, fuorvianti. Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, economisti di lungo corso, in un felice saggio del 2006 in lingua inglese «The Future of Europe» (tradotto in italiano con il titolo «Goodbye Europa», ed. Rizzoli), hanno dedicato il capitolo 12, pp. 178-189, all’euro che, pur scritto nel 2006, rappresenta, a mio avviso, una chiara sintesi delle principali questioni che ancora oggi si pongono sulla moneta unica. Dal punto di vista economico, sostengono i due autori, i benefici della moneta unica sono molteplici: la semplificazione del commercio di beni e servizi in virtù dell’eliminazione del rischio di cambio e dei costi di conversione; la maggiore trasparenza dei prezzi fra un Paese e l’altro; la maggiore integrazione dei mercati finanziari
e quindi l’aumento della concorrenza; l’eliminazione dei rischi di svalutazioni competitive. Proprio grazie all’eliminazione del rischio di svalutazione della lira, i tassi di interesse sull’enorme debito pubblico italiano scesero al livello degli altri Paesi con conseguente miglioramento dei conti pubblici del nostro Paese. Ma è soprattutto durante la grave crisi economico-finanziaria che ha colpito l’Europa e il mondo intero a partire dal 2008 e durante la crisi pandemica da coronavirus ancora in corso che l’euro ha rappresentato e rappresenta uno strumento fondamentale di protezione dell’economia europea. Grazie al ruolo che la Banca Centrale Europea ha saputo giocare con la presidenza di Mario Draghi. Contro l’inerzia e le reticenze delle istituzioni europee, condizionate e frenate da alcuni Paesi dell’Unione, la BCE ha svolto un ruolo determinante nella politica monetaria attraverso il «quantitative easing», ossia la movimentazione di massa monetaria in funzione anticiclica e di stabilizzazione dei mercati finanziari. Ne hanno beneficiato non solo la moneta unica e le economie dei Paesi più fragili come l’Italia, ma il sistema complessivo sul quale si regge il funzionamento dell’Unione. Il Piano di resilienza e di ripartenza Next Generation EU si innesta in questo percorso avviato dalla BCE di Mario Draghi e fatto proprio, non senza difficoltà, da tutte le istituzioni europee. Un percorso che deve essere consolidato per approdare a una nuova governance della zona euro con il superamento degli attuali criteri di convergenza, l’adozione di un bilancio comune e di una politica economica e fiscale coordinata. Vittorino Rodaro 13 gennaio 2022
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STORIE DI EMIGRAZIONE DAL 1870
Colonia Diez Gutierrez
#EMIGRAZIONESTORICA #1850-1900 #MESSICO #NORDAMERICA
Arrivati alla Colonia (Diez Gutierrez) a noi di montagna ci portarono su una strada erta e sassosa che si innalzava sul monte. Camminammo 3 ore nella boscaglia fitta e arrivammo a una grande spianata con casupole sparse costruite alla semplice, allo stesso modo in cui a casa si fanno i ricoveri di fortuna per gli animali, ma vi vivevano stabilmente intere famiglie. Il terreno era fertilissimo, ma solo per boscaglia, non per coltura o granaglie. Ci fu detto che molti anni prima una compagnia di Francesi si era spinta oltre ancora due ore di cammino e che aveva dissodato la terra in qualche località, ma che il terreno non aveva dato loro frutti e persa ogni speranza abbandonarono l’avamposto. Con 14 uomini fui mandato a cercar questa località della colonia, e trovammo sì alberi da frutto come peri e prugni ma si erano inselvatichiti e non davano più alcun frutto. Per 3 settimane pulimmo, potammo e nettammo alla meglio, trovando anche una vite. Un certo Badoc di Rovereto si prese cura di tutto, sostenendo con pali e pulendo il sottobosco, promise un abbondante raccolto. Ma alla fioritura scomparve ogni traccia d’uva o frutto. Colonia Diez Gutierrez, 1883
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dossier
Alla sedicesima edizione del «Rapporto Italiani nel Mondo» hanno partecipato 75 autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 54 saggi articolati in cinque sezioni: «Flussi e presenze», «Indagini», «Riflessioni», «Speciale Covid-19 e città del mondo», «Allegati socio-statistici». L’edizione 2021 si interroga e riflette su come l’epidemia di Covid-19 abbia influenzato la mobilità italiana. Cosa ne è stato dei progetti di chi aveva intenzione di partire? Come hanno vissuto coloro i quali, invece, all’estero già risiedevano? Chi è rientrato? Chi è rimasto all’estero? E cosa è successo ai flussi interni al Paese?
La pandemia non ha fermato la «mobilità» degli italiani
L
a persona, nella sua interezza. Il mutualismo, l’altruismo, una rinnovata voglia di stare insieme, di aiutare, di aiutarsi. La fratellanza. L’Italia, gli italiani e la loro mobilità all’estero in un mondo finito sotto scacco dalla pandemia: sono stati questi i temi toccati durante la presentazione del «Rapporto Italiani nel Mondo 2021», il sedicesimo volume curato dalla Fondazione Migrantes che studia e analizza la mobilità dei nostri connazionali nel mondo, che ha coinvolto oltre 75 autori dall’Italia e non. Dalle primissime pagine delle 600 complessive del
Foto Ugo Fanti
volume, dedicato “alle vittime del Covid, soprattutto a quelle che hanno perso la vita lontano da casa, in mobilità”, si evince subito la domanda che rappresenta l’assunto dalla quale questa edizione del RIM è partita. Ossia: la pandemia da Covid-19, ha fermato la mobilità italiana? E la risposta è un forte e chiaro “no”, anche se c’è stato un rallentamento (-16%). Gli italiani, infatti, in quest’ultimo anno hanno continuato a migrare verso altri lidi. Sono 109.528 ad aver fatto i bagagli verso praticamente ogni angolo del mondo (180 paesi), anche se
è l’Europa, che molti dei giovani migranti non percepiscono più come “estero”, ad essere diventata la destinazione principale di arrivo (78,7%). Il resto della popolazione italiana migrante, invece, è andato per il 10,4% in America Meridionale, per il 5,8% in Asia, Africa, Oceani e Antartide, e in egual misura in America Settentrionale e Centrale. E questo è un segno tangibile di come l’epoca storica che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, segnata da incertezze, paure e impossibilità legate alla diffusione del virus, abbia impattato sulla mobilità nostrana, prima attirata
di più dalle Americhe. Altro segno tangibile dell’impatto pandemico sulla mobilità è la provenienza d’origine. La maggior parte dei viaggiatori, infatti, viene dal nord (nord-ovest 26,1% e nord-est 24,8, dal sud il 19,1%, dal centro 18,6% e dalle isole 11,3%). In controtendenza con le percentuali della provenienza degli iscritti all’Aire, che vede, tra i 5.652.080 di italiani residenti all’estero (9,5% della popolazione italiana), il 31,2% provenire dal Sud, il 16,3% dalle Isole, il 18,6% e il 18,1% dal
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Panorama della valle di Rio1dos Cedros - 2022
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PARTE QUINTA. ALLEGATI SOCIO-STATISTICI
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PARTE QUINTA. ALLE
TRENTINO ALTO ADIGE
Popolazione residente 1.078.460 (dato al 01/01/2021) Iscritti all’AIRE 121.665 (dato al 01/01/2021) NELLE TABELLE: tutti i dati si riferiscono ai cittadini del Trentino Incidenza % 11,3 Alto Adige iscritti all’AIRE. Valori assoluti e percentuali. Anno 2021. Provincia
Totale
Bolzano Trento Trentino A. A.
49.075 72.590 121.665
Popolazione residente Iscritti all’AIRE Incidenza %
classi età %
% donne su totale
00 - 17
18 - 34
35 - 49
50 - 64
48,2 48,8 48,6
19,4 15,9 17,3
26,0 23,8 24,7
23,6 24,7 24,2
16,1 18,6 17,6
Provincia 65 oltre 14,9 Bolzano 17,0 Trento 16,1 Trentino A. A.
1.078.460 121.665 11,3
% iscritti Totale per nascita
TRENTINO (dato al (dato al
% donne su totale
00 - 17
48,2 48,8 48,6
19,4 15,9 17,3
30,6 49.075 29,3 72.590 29,8 121.665
1
italiani iscritti all’AIRE per nazione di residenza e regione di origine. Primi 28 paesi. Valori assoluti. CittadiniAnno italiani 2021 is Iscritti AIRE Calabria Campania
UE 15 13 884.187UE nuovi 39.222
33.074 103.824
801.082Europa 16.329 altri
18.843
Europa centro-orientale
639.508Europa 21.380 18.365 Africa settentrionale 501.482Africa8.726 11.267 occidentale orientale 6.070 444.113Africa 15.026 Africa centro-meridionale 412.382Africa9.126 4.638 Asia occidentale Asia12.453 centro-meridionale 289.685 14 Asia orientale 4.199 275.948Asia17.327 3.309 America settentrionale 203.268 6.665 5.231 America centro-meridionale 154.532America 11.629 3.013 142.980Oceania 12.604 2.559 Totale 106.460
931
9.310
80.702 53.099 24.309 35.301 11.703 19.926 9.854 9.801 27.759 26.249 6.674
% Emilia
Romagna
52.167 42,9 1.050 0,9 63.767 29.275 793 0,7 91.146 13,4 15.231 16.274 70.284 57,8 82.134 21.111 402 0,3 28.700 18.890 73 0,1 127 0,1 25.935 26.204 448 0,4 50.294 30.901 1.050 0,9 372 0,3 97 0,1 42.352 11.110 624 0,5 15.501 1.093 0,98.456 3.874 3,2 18.971 11.110 44.071 36,2 14.561 39,43.352 47.945 1.293 1,12.619 13.661 121.665 100,0
16.382
2.171
di cui donne Friuli
Venezia Giulia 25.177
incidenza % Lazio Liguria donne 48,3
414 43.725
39,4 25.789 66.821
11.824 8.199
25.216 50,4
34.179 17.896 177 11.829 31 48 17.928 212 10.001 468 166 51 6.269 236 8.479 453 1.876 5.982 21.469 7.162 23.345 637 6.544 59.082
48,6 8.630 18.457 44,0 96.855 42,5 4.301 37,8 14.417 31.094 47,3 42.820 44,6 9.365 44,6 52,6 6.799 33.282 37,8 10.518 41,4 2.834 48,4 8.594 22.601 48,7 10.498 48,7 1.940 49,3 1.356 16.126 48,6
389
1.766
49,1
10.437
7.048
14.110
25 paesi di emigrazione comuni per iscritti 106.447 Graduatoria 13.848 primi4.842 2.443 25.477 Graduatoria 3.184 primi 25 2.741 8.084 1.312 Paese v. a. % Comune AIRE Pop. res. Inc. % 62.631Brasile 901 2.048 29.85560624,5 1.679 3.767 659 11.909 Trento 12.758 120.491 18.373 10,6 8.541 107.760 7,9 Germania 21.913 18,0 Bolzano/Bozen 52.789Svizzera 1.056 417 15.783 1.30713,0 4.342 2.486 2.187 5.042 1.960 Merano/Meran 4.019 40.985 9,8 Levico Terme 1.207 3.543 2.168 8.086 43,8 237 14.75178012,1 1.720 2.951 526 38.904Austria 501 2.686 40.105 6,7 Argentina 8.635 7,1 Rovereto 35.810Regno Unito 292 413 5.263382 4,3 Pergine 683 Valsugana 885 508 2.457 17.016 21.660 6.767 11,3 Bressanone/Brixen 2.412 22.770 10,6 34.396Francia 1.516 439 3.357555 2,8 2.982 1.665 3.188 4.192 926 2.048 5.244 39,1 Stati Uniti d’America 2.626 2,2 Primiero San Martino di Castrozza Brunico/Bruneck 1.924 1.987 17.050 11,3 30.933Belgio1.614 841 2.193 1.697 1,8 1.337 1.112 1.664 401 1.913 2.876 66,5 Spagna 2.169 1,8 Roncegno Terme 22.160Cile 861 234 1.913856 1,6 1.495 1.064 419 532 Borgo Valsugana 1.678 4.525 6.993 24,0 Riva del Garda 1.450 17.902 8,1 Uruguay 1.561 1,3 21.512 380 941 2.008 4.021 936 672 2.429 1.398 1.435 17.823 8,1 Canada 1.247 1,0 Arco 20.600Australia348 626 1.154319 0,9 1.723 Appiano sulla strada1.202 del vino/Eppan a 618 1.399 2.291 14.817 1.030 9,4 1.396 5.137 27,2 Paesi Bassi 926 0,8 Altopiano della Vigolana 19.608 141 953 870 1.929 561 358 3.098 4.652 1.140 1.467 77,7 Sudafrica 422 0,3 Canal San Bovo 1.124 5.207 21,6 396 50 0,3 Malles 16.583Paraguay52 17 123 Venosta/Mals 271 12.711 470 117 1.098 3.289 33,4 Bosnia-Erzegovina 381 0,3 Castel Ivano 16.255Messico 75 61 223 510 509 270 1.051 3.424 1.102 95,4 338 41 0,3 Novaledo Ala 1.031 8.737 11,8 Irlanda 331 0,3 16.244 430 204 564 1.064 983 359 2.536 528 1.025 12.438 8,2 Svezia 295 0,2 Lana/Lana 15.804Lussemburgo 291 112 615885 2.194 771 Laives/Leifers 1.093 18.204 4,9 282273 0,2 1.126 844 7.084 11,9 Colombia 258 0,2 Vipiteno/Sterzing 14.744 83 34 49 71 11.181 49 283 109 796 6.827 11,7 Portogallo 240 0,2 Predaia Caldonazzo 18.379 3.898 12.846 19,4 215 271.033Repubblica 5.099di Serbia 4.371 8.382 0,2 17.556 12.671755 32.542 62.257 560.508 11,1 Altri Paesi 5.161 4,2 Altri comuni 5.652.080Totale 198.906 136.668 121.665 430.383100,0 530.955 230.916 192.284 Totale 121.665 488.915 1.078.460157.701 11,3
grantes-Rapporto Italiani nel Mondo. Elaborazione su dati AIRE. 1 - 2022
iscrizione AIRE (anni) Paesi Lombar-anzianità Marche SardeArea Molise Piemonte Puglia Iscritti AIRE gna < 1 dia tra 1 econtinentale 5 tra 5 e 10 > di 10 3.327 84 61.944 64 34.147 546 4.021 106.264 29 56.720 15 6 43.348 6 67.692 56 34 10 26.730 35 13.393 79 447 28.670 3.093 10.026 3.540 716.597 7.767
14.445
11.798 8.542 UE 15 332 23.986 250 76.144 101.521 UE nuovi 13 186 214 Europa centro-orientale 8.342 9.0691.90215.997 2.374 Europa altri 14.690 10.90827.615 10.215 Europa 8.566 177 126 Africa settentrionale 5.084 4.042 2212.101 19 Africa occidentale 28 10.105 4.826 2436.277 Africa orientale 37 79 Africa centro-meridionale 10.119 5.462 25118.914 261 Africa 117 95 Asia occidentale 48 3.999 6.186 2112.000 Asia centro-meridionale 198 191 Asia orientale 6.240 6.695 307 6.915 363 Asia 793 58719.486 7.304 America 2.354 settentrionale 14.827 14.027 America 3.119 centro-meridionale 2.668 15.620 14.614 4.747 America 293 11.633 236 2.750 3.118 Oceania 31.227 26.316 Totale 1.221 906 14.670
Sicilia Totale Toscana % di cui donnA
28.500 52.167 42,9 25.177 384 24.855 4.323 0,9 97.695 884.187 23.846 Argentina 1.050 414 329 793 0,7 389 112.926 Germania 33.673 248.081 801.082 13.715 11.452 16.274 13,4 8.199 40.665 77.00070.284 9.796 57,8 75.293 639.508 16.142 Svizzera 34.179 70 402 177 7.080 1.792 0,3 10.399 501.482 24.455 Brasile 17 73 0,1 31 69 31.024 23.692 0,1 61.299 444.113 15.24848 Francia 127 326 448 0,4 212 17.408 12.502Unito 37.747 412.382 20.052 Regno 482 1.050 0,9 468 126 Stati Uniti 0,3 372 166 18 16.229 2.428 0,1 52.824 289.685 13.31451 d’America 97 200 624 236 25.546 13.491 0,5 99.651 275.948 5.869 Belgio 344 1.093 0,9 453 2.047 8.6043.874 4.127 3,2 16.600 203.268 9.220 Spagna 1.876 12.124 44.071 36,2 21.469 5.372 1.841 25.636 4.239 Australia 154.532 14.171 47.945 39,4 23.345 693 9.0541.293 739 1,1 12.625 142.980 2.539 Canada 637 56.355 121.665 59.082 695 163 100,01.856 106.460 4.522 Uruguay
PARTE QUINTA. ALLEGATI SOCIO-STATISTICI
Basilicata
Graduatoria primi 25 comuni per incidenza 2.215 1.397 2.966 1.816di emigrazione 9.772 Graduatoria primi 25 paesi Comune AIRE Pop. res. Inc. % Paese v. a. % 5.048 1.027 75589 5.935 720 Samone 555 106,1 Brasile 29.855 24,5 Novaledo 1.051 1.102 95,4 Germania 21.913 3.045 18,0 6.627 821 330415 2.923 Ronchi Valsugana 477 87,0 Svizzera 15.783 13,0 Canal San Bovo 647 1.140 1.467 1.525 77,7 3.087 98 1.187 Austria 14.751 12,1 Roncegno Terme 1.913 2.876 66,5 Argentina 8.635 416 7,1 2.488 243 71660 1.802 Lavarone 1.191 55,4 Regno Unito 5.263 4,3 788 54,9 Ospedaletto 3.620 593 223433 3.839 Francia 3.357 1.750 2,8 Tubre/Taufers im Münstertal 452 949 47,6 Stati Uniti d’America 2.626 2,2 Levico Terme 1.533 3.543 1.590 8.086 6.926 43,8 3.158 176 Belgio 2.193 1,8 Albiano 641 1.511 42,4 Spagna 2.169 843 1,8 3.497 481 156 1.285 Primiero San Martino di Castrozza 2.048 5.244 39,1 Cile 1.913 1,6 Fornace 1.323 38,9 1.811 484 46515 1.562 Uruguay 1.561 413 1,3 Vallarsa 502 1.377 36,5 Canada 1.247 1,0 3.018 474 65384 2.299 518 Castelnuovo 1.075 35,7 Australia 1.154 0,9 Torcegno 241 684 35,2 Paesi 0,8 2.494 200 Bassi 54 1.280 926 182 Grigno 708 2.093 33,8 Sudafrica 422 0,3 Castel585 Ivano 1.098 3.289 33,4 147 6 192 188 Paraguay 396 0,3 Stenico 348 1.177 29,6 Bosnia-Erzegovina 381 210 0,3 2.324 209 35 675 Imer 347 1.178 29,5 Messico 338 0,3 Cis 3.063 88 307 28,7 256 92 1.171 331 542 Irlanda 0,3 Palù del Fersina 49 171 28,7 Svezia 295 0,2 2.512 343 96201 1.161 616 Terragnolo 704 28,6 Lussemburgo 282 0,2 Campodenno 427 1.507 28,3 Colombia 0,2 370 1.793 7 84 258 178 Telve di Sopra 168 594 28,3 Portogallo 240 0,2 Cembra Lisignago 635 2.283 27,8 45.313 6.543 1.151 Repubblica di Serbia21.938 215 9.952 0,2 Altri comuni 103.069 1.036.452 9,9 Altri Paesi 5.161 4,2 561.206 161.750 92.491 323.732 373.589 Totale 121.665 1.078.460 11,3 Totale 121.665 100,0
560
Area Abruzzo continentale
Totale
275 Graduatoria 18.477 primi 2.850 Venezuela 106.447 25 com
Comune AIRE 2.000 62.631 2.927 Trento 12.7 Bolzano/Bozen 8.5 7.020 2.361 Paesi Bassi 5.635 52.789 Merano/Meran 4.0 647Terme 1.814 38.904 1.121 Austria Levico 3.5 Rovereto 2.6 1.086 35.810 1.015 Perù169 Pergine Valsugana 2.4 Sud Africa 2.022 34.396 486 2.242 Bressanone/Brixen 2.4 Primiero San Martino di Castrozza 2.0 646 1.748 30.933 700 Lussemburgo Brunico/Bruneck 1.9 Roncegno Terme 1.9 991 1.426 22.160 1.066 Irlanda Borgo Valsugana 1.6 2.179 Colombia Riva165 del Garda 714 21.512 1.4 Arco 1.4 202 757 20.600 1.472 Messico Appiano sulla strada del vino/Eppan a 1.3 Altopiano 1.3 169 della Vigolana 612 19.608 795 Ecuador Canal San Bovo 1.1 43Venosta/Mals 139 16.583 178 Croazia Malles 1.1 Castel70Ivano 237 16.255 1.0 6.099 Israele Novaledo 1.0 755 16.244 959 Portogallo Ala 262 1.0 Lana/Lana 1.0 368 1.171 15.804 1.223 Svezia Laives/Leifers 8 Vipiteno/Sterzing 18 74 14.744 122 8 San Marino Predaia 7 4.930 19.727 271.033 16.829 7 Altri Caldonazzo Altri comuni 62.21 125.557 798.1005.652.080 197.299 Totale Totale 121.6
Cile529
Fonte: Migrantes-Ra
EGATI SOCIO-STATISTICI
O ALTO ADIGE 01/01/2021) 01/01/2021)
classi età %
18 - 34
35 - 49
50 - 64
65 oltre
% iscritti per nascita
26,0 23,8 24,7
23,6 24,7 24,2
16,1 18,6 17,6
14,9 17,0 16,1
30,6 29,3 29,8
1.
oneTrentino Umbria Veneto anzianità Trento Umbriaiscrizione ValleAIRE (anni) Veneto incidenzaBolzano/ %Valle Altodonne Bozen d’Aosta d’Aosta <1 tra 1 e 5 tra 5 e 10 > di 10 Adige
7
48,3
68 3.376 4 8.635 39,4
352 667
9 49,1 66 3.904 309 21.913 16.547
9 80 9 7 40 1 32 8 2 99 8 6 45 1 6 84 3 10 6 9 96 5 85 7 2 16
50,4 4.833 15.783 48,6 44,0 4.589 29.855 42,5 7.245 3.357 37,8 47,3 3.898 5.263 44,6 44,6 1.861 2.626 52,6 37,8 2.299 2.193 41,4 1.647 2.169 48,4 48,7 755 1.154 48,7 553 1.247 49,3 48,6 196 1.561
25 384 214 muni per iscritti
1.843 8.403 166 815 2.184 825 451 1.964 241 881 217 409 297 659 94 358 106 262 6 45 33 89
E Pop. res. Inc. % 02 1.913 366 31 111 758 120.491 10,6 541 926 107.760 7,9 43 540 81 383 019 40.985 9,8 47 257 45 54314.751 8.086 13.804 43,8 686 40.105 6,7 30 143 5 185 55 457 21.660 11,3 204 18 472 49 412 422 22.770 10,6 048 5.244 39,1 44 1.777 57 282 138 924 17.050 11,3 913 2.876 66,5 20 291 25 331 111 678 6.993 24,0 91 140 10 67 450 258 17.902 8,1 435 17.823 8,1 69 225 23 338 69 399 14.817 9,4 396 158 5.137 27,2 35 144 2 23 140 1.467 77,7 24 29 7 47 124 171 5.207 21,6 098 3.289 33,4 44 0 8046 36 051 1.102 95,4 91 207 41 49 031 240 8.737 11,8 025 12.438 8,2 40 202 40 295 155 885 18.204 4,9 844 7.084 11,959 17 55 26 796 6.827 11,7 29 2.826 578 755 5.319 3.898 1.890 19,4 257 560.508 49.075 11,1 90 43.260 7.298 121.665 665 1.078.460 11,3
3.327 52.013 7.968 84 64 32.667 5.366 546 45.086 7.380 4.021 29 140.322 29.040 15 33.533 2.532 6 6 44.026 3.299 56 34 14.857 1.745 10 35 17.161 1.784 79 13.835 1.510 447 3.093 14.967 796 3.540 10.301 71985 7.767 4.438 1.516
La pandemia non ha fermato la «mobilità»
11.798 8.542 28.500 3.376 352 250 52.013 332 384 186 214 329 CONTINUA 3.904 309DA PAGINA 32.667 13 2.374 1.902 11.452 4.833 1.843 10.908 45.086 40.665 14.690 nord-ovest e nord-est, e il 15,8% dal 177 70 4.589 166 126 140.322 centro. 19 22 17 “L’incertezza -24 ha affermato 7.245 33.533 28 2.184 69 la curatrice Licata - ha 37 del Rapporto, 79 Delfina 326
3.898
451
44.026
socialmente prodotto fenomeni sco261 251 482 117 95 126 nosciuti all’umanità della globalizza1.861 241 21 14.857 48 inaspettatamente 18 zione, obbligata a 198 191 200 fermarsi 217 dai divieti imposti dai diversi 2.299 17.161 363 307 344 governi attraverso i lockdown”. Ma 1.647 297 587 13.835 793 2.047 “non è dato sapere se questa espe14.827 14.027 12.124 755 sia94riuscita 14.967 rienza o meno a far in15.620 14.614 14.171 dossare a106 qualcuno i panni693 di chi ha, 553 10.301 293 236 invece, un passaporto “debole” o non 31.227 26.316 56.355 196 6 4.438 ha affatto un titolo di viaggio perché 4.117 125 384primi e25bussa 33 4.117 Graduatoria comunialle per incidenza apolide porte di luoghi più Comune AIRE Pop. res. Inc. % felici, meno problematici 2.118 1.802 366 più31ricchi,2.118 Samone 589 555 106,1 dal punto di vista ambientale, politico Novaledo 1.102 95,4 3.683 543 540 811.051 3.683 o religioso”. 415 Ronchi Valsugana 477 87,0 3.635 947 Questa 45 edizione del Canal San Bovo 257 1.140 3.635 1.467RIM, 77,7sempre Roncegno Terme 1.913 2.876 66,5 vuosecondo la curatrice del volume, 1.241 130 143 5 1.241 Lavarone 660 quella 1.191“bussola 55,4 sulla le essere proprio 218 472 49 433 3.215 788 54,9 3.215 Ospedaletto mobilità italiana”, come l’aveva deTubre/Taufers im Münstertal 452 949 47,6 1.687 144 1.777 573.543 1.687 della Levico Terme finita il Presidente 8.086 Repubblica, 43,8 Sergio nel suo messaggio Albiano 1.511 42,4 1.782 220 291 Mattarella, 25 641 1.782 Primiero San Martinodidi saluto Castrozza in2.048 5.244 occasione della 39,1 presenta945 191 140 10 515 945 Fornace 1.323 38,9 zione del Rapporto. Vallarsa 502 1.377 36,5 3.052 269 225 E “vuole23 esserlo3.052 per orientarsi nello Castelnuovo 384 1.075 35,7 stato di salute L’ItaTorcegno 35,2 956 135 144 2 241del nostro 956 684 paese. lia è da tempo demografica, e, Grigno 708in crisi 2.093 33,8 1.087 124 29 la7pandemia, i nostri territori Castel Ivano complice 1.098 1.087 3.289 33,4 Stenico 1.177 29,6 tre disi 46 stanno spopolando secondo 1.157 44 0 348 1.157 Imer 347 1.178 29,5 zone rettrici di allontanamento: dalle 191 207 41 88 1.988 307 28,7 Cis1.988 interne a quelle urbane, da sud a nord, Palù del Fersina 49 171 28,7 1.302 140 202 40 1.302E infatti, “l’altra Terragnolo dall’Italia all’estero”. 201 704 28,6 Italia” fuori153 dai confini Campodenno 1.507 28,3 nazio153 17 55 (quella 5 427 Telve di Sopra nali) “continua 168a crescere 594 in28,3 modo co24.081 3.429Lisignago 2.826 578 635 24.081 Cembra 2.283 assunto, 27,8 stante e continuo”. Questo la Altri comuni43.260 7.298 103.069479.405 1.036.452 9,9 479.405 72.590 Fondazione Migrantes lo può dire ed Totale 121.665 1.078.460 11,3
evidenziare in forza dei suoi 16 anni di rapporti sulla mobilità tricolore, che gli consentono di possedere una sorta di “storia dell’emigrazione” all’interno dei propri volumi. Riesce a fotografare bene questo “fenomeno strutturale”. Un fenomeno che si è modificato col tempo e che “ci comunica il futuro della mobilità”. Tramite ciò, si scopre che l’aumento generale è stato dell’82% in questi anni, e per quanto riguarda la presenza femminile all’estero, è stato dell’89%. “Un processo di femminilizzazione” accompagnato dal “processo di familiarizzazione”. Sono dunque i nuclei familiari, o chi realizza famiglia all’estero, a partire verso l’estero. Da questo si capisce anche che sono i giovani a partire (+179% dei giovani tra i 18 e i 40 anni che partono e realizzano quella famiglia che non sono in grado di realizzare in Italia). Altro dato che parla della storicità della presenza degli italiani all’estero è quello delle acquisizioni di cittadinanza, +128%. Questo fenomeno è quindi “un passato e presente costante”, ha aggiunto ancora la curatrice. Ha “un’attenzione che si deve porre costantemente a un’italianità esportata oggi, come a un’italianità di tradizione che già c’è all’estero, e infine anche a un’italianità che vuole essere riscoperta sempre di più”. Tra i nuovi migranti, aumentano i giovani tra i 18 e i 34 anni, che salgono al 42%, mentre sono immutati i giovani adulti tra i 35 e i 45 anni, al 24%, mentre invece crollano gli anziani e i minori.
Tra le prime 10 mete degli emigranti, si registrano ben 7 Paesi europei. Ma mentre tutti sono in segno negativo rispetto al passato, l’unico a registrare un segno positivo è il Regno Unito, definito “il Paese del paradosso”. La Gran Bretagna, oltre alla discutibile gestione della pandemia, è stata anche protagonista dell’uscita dall’Unione Europea. Questo ha reso necessaria una scelta tra chi voleva restare, attivando il settled status, e chi invece era indeciso. Ma tanti sono i riscontri negativi derivati dalla Brexit, tra chi si è sentito tradito e chi ha continuato a sentire il Regno Unito come la propria seconda casa. A proposito di Brexit, pandemia e italiani nel Regno Unito, ha parlato Antonio Serra, che ha spiegato come la decisione di lasciare l’Ue, sia coincisa anche con un “accresciuto nazionalismo britannico e un accresciuto razzismo verso gli europei”. La Brexit ha infatti “escluso” anche chi ha vissuto quasi l’intera vita nei confini della Regina. Ha amplificato diversi problemi, così come ha fatto la pandemia, dividendo ancora di più le comunità italiane in Uk, che sono “plurali, eterogenee”. E anche tra immigrati e indigeni vige ormai una “mutua tolleranza”, vivono cioè senza toccarsi gli uni con gli altri. “Dobbiamo andare oltre - ha detto strappando anche un applauso spontaneo dalla sala -. I migranti sono per la chiesa il promemoria affinché essa non si fermi mai. Guardare l’orizzonte e non il confine. Ci si salva unicamente insieme”. (l.m.\aise)
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I contributi pubblici ricevuti nel 2021 dalla Trentini nel mondo
ELENCO CONTRIBUTI PUBBLICI RICE
DENOMINAZIONE e CODICE FISCALE Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
2021
SOMME
€
Editoria Comune di Canal San Bovo Comune di Scurelle Comunità della Paganella
€ € € €
32.827,09 30,00 30,00 30,00
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
6.681,00
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
17.000,00
Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo
- C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento Comune di Levico Terme Comunità del Primiero Comune di Baselga di Pinè Comune di Trento Comune di Altavalle Comune di Arco Comune di Canal San Bovo Comune di Borgo Valsugana
€ € € € € € € € €
4.798,53 30,00 30,00 30,00 4.501,43 30,00 30,00 30,00 55,00
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
23.255,00
Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo
- C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento Comune di Ledro Comunità Valsugana e Tesino Comune di Vermiglio Cinque per mille
€ € € € €
74.577,50 30,00 30,00 30,00 662,48
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
42.962,23
€
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
427.784,77
€
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
Provincia Autonoma di Trento
€
192.205,30
€
Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo
Provincia Autonoma di Trento Ministero Beni Culturali Comunità Vallagarina Comune di Mezzana Presidenza Consiglio dei Ministri Servizio
€ € € €
83.312,20 998,00 30,00 55,00
€
Editoria Ambasciata Italiano Sarajevo BIH
€ €
37.716,48 2.521,23
Provincia Autonoma di Trento
€
Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo Associazione Trentini nel mondo
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SOMME INCASSATE
SOGGETTO EROGANTE Comune di Roncegno Presidenza Consiglio dei Ministri Servizio
- C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227
- C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227 - C.F. 80020210227
Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227 Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227 Associazione Trentini nel mondo - C.F. 80020210227
1 - 2022
€
30,00
23.845,00
976.178,24
€
2
EVUTI NEL 2021
DELIBERATE
2021
DATA INCASSO 15/01/2021 quota associativa 2020 17/01/2021 21/01/2021 22/01/2021 27/01/2021
CAUSALE
Contributo testata "Trentini nel mondo" - 2019 quota associativa 2020 quota associativa 2021 quota associativa 2020 Contributo L.P. 12/2000 - spese attività associative 2019
27/01/2021 Determinazione nr.39 dd. 13/05/2019 Contributo L.P. 12/2000 - spese gestione 2019
27/01/2021 Determinazione nr.39 dd. 13/05/2019 Contributo L.P. 12/2000 - attività associative 2020
27/01/2021 19/02/2021 25/02/2021 05/03/2021 23/03/2021 22/04/2021 30/04/2021 19/05/2021 20/05/2021
Determinazione nr.17 dd. 13/02/2020 quota associativa 2021 quota associativa 2021 quota associativa 2020 Progetto Poesie Erranti quota associativa 2021 quota associativa 2021 quota associativa 2021 quota associativa 2021 Contributo L.P. 12/2000 - attività associative 2021
25/05/2021 Determinazione nr.11 dd. 24/02/2021 Contributo L.P. 12/2000 - spese gestione 2021
25/05/2021 28/05/2021 08/06/2021 21/10/2021 29/10/2021 45.223,40 452.234,00 112.176,00 280.824,00
Determinazione nr.11 dd.24/02/2021 quota associativa 2021 quota associativa 2021 quota associativa 2021 Contributo 5X1000 anno 2020 interventi di solidarietà 2021 Determinazione 2021-P324-00102
10/11/2021 spese di gestione interventi di solidarietà 2021 Determinazione 2021-P324-00102
10/11/2021 sussidi Contributo L.P. 12/2000 - spese gestione 2021
10/11/2021 Determinazione nr.11 dd. 24/02/2021 Contributo L.P. 12/2000 - spese attività associative 2021
10/11/2021 12/11/2021 29/11/2021 01/12/2021
Determinazione nr.11 dd.24/02/2021 contributo Progetto convegno Memoria e Migrazione quota associativa 2021 quota associativa 2021
21/12/2021 Contributo testata "Trentini nel mondo" - 2020 21/12/2021 Contributo progetto "Settimana della cucina Italiana in Bosnia" Contributo L.P. 12/2000 - anno 2020
890.457,40
23/12/2021 Determinazione nr.17 dd. 13/02/2020
In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 124/2017 (commi da 125 a 129) concernente l'obbligo di pubblicazione dei contributi pubblici ricevuti dalle associazioni, nella tabella sono riportati quelli riferiti al 2021. Presso la sede sono disponibili gli elenchi completi di quelli ricevuti a partire dal 2018 1 - 2022
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editoria L’approccio della demografia allo studio delle migrazioni ha molte sfaccettature: misura quantitativamente flussi e stock migratori, studia le caratteristiche e i comportamenti dei migranti, spiega le dinamiche migratorie. L'autore del libro combina il rigore statistico del dato quantitativo, le fonti storiche, il racconto avvincente delle esperienze dei singoli
Quindici migrazioni dall'antichità ai nostri giorni L 18
a storia dell'umanità è scandita da movimenti continui di genti e popoli, spinti da una pluralità di motivazioni e circostanze, e con esiti che vanno dal pieno successo al totale disastro. Massimo Livi Bacci, demografo, professore emerito all’Università di Firenze e membro dell’Accademia dei Lincei, racconta nel suo ultimo volume «Per terre e per mari», edito di recente dalle edizioni Il Mulino, quindici vicende di migrazione che riguardano il mondo occidentale, l'Europa e l'America. La presentazione del volume ha inaugurato venerdì 21 gennaio il ciclo di seminari promossi dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università di Trento per ricordare il sessantesimo anniversario dalla nascita a Trento della prima facoltà e del primo corso di laurea in Sociologia in Italia. Un appuntamento mensile per confrontarsi su
temi di rilevanza sociologica, centrali per la comprensione delle società contemporanee. «Muoversi e cambiare dimora, terra, patria è una prerogativa umana, che le circostanze storiche non possono sopprimere - si legge nell'introduzione al volume di Livi Bacci. Le storie si succedono secondo il diverso grado di libertà individuale che ha determinato la migrazione: dalla sua assoluta mancanza, propria degli spostamenti forzati – come nell’Unione Sovietica della Seconda guerra mondiale – al caso opposto degli spostamenti liberi, dovuti a decisioni individuali o familiari, come avvenne per la grande migrazione che fra Otto e Novecento portò milioni di persone oltre l’Atlantico verso le Americhe». Nel suo ultimo libro, Massimo Livi Bacci si interroga sulla libertà di movimento e sulle sue cause, mostrando come diversi gradi di
libertà individuale diano vita a forme diverse di migrazione. Che si tratti di spostamenti forzati o di decisioni individuali o familiari per un futuro migliore, dagli spostamenti epocali del passato possiamo trarre non solo una conoscenza storica dei fenomeni, ma anche chiavi interpretative per comprendere le migrazioni del presente. «L’approccio della demografia allo studio delle migrazioni ha molte sfaccettature: misura quantitativamente flussi e stock migratori, studia le caratteristiche e i comportamenti dei migranti, spiega le dinamiche migratorie» aggiunge Agnese Vitali, docente di demografia UniTrento. «Livi Bacci è in grado di combinare il rigore statistico del dato quantitativo, le fonti storiche, il racconto avvincente delle esperienze dei singoli. Sui suoi libri si sono formati demografi di tutto il mondo».
Massimo Livi Bacci è membro dell'Accademia dei Lincei Massimo Livi Bacci è nato a Firenze nel 1936. Dal 1966 fino al suo pensionamento nel 2009 è stato professore di demografia all’Università di Firenze. Il suo maggiore interesse è nel campo dello studio delle popolazioni e delle migrazioni, ed è stato a lungo presidente della International Union for the Scientific Study of Population, di cui è attualmente presidente onorario. All'attività scientifica affianca una vivace attività divulgativa che lo vede scrivere per alcune delle maggiori testate nazionali, e animare NEODEMOS, il sito di riferimento in Italia per l’approfondimento
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dei temi legati alla demografia. Dal 1986 è membro dell’Accademia dei Lincei. È stato Senatore della Repubblica per due legislature, dal 2006 al 2013. Tra i suoi libri recenti, quasi sempre editi da Il Mulino: “Conquista. La distruzione degli indios americani” (2005) “Storia minima della popolazione del mondo” (del 2006, giunto alla quinta edizione in Italia e tradotto in numerose lingue); “Eldorado nel pantano. Oro, schiavi e anime tra le Ande e l’Amazzonia” (2008); “Avanti giovani alla riscossa” (2008) e “In cammino. Breve storia delle migrazioni” (2010).
editoria
L'incoscienza e il coraggio di Veronica e Roberto
L
a storia di «Sassi sul bordo delle aiuole - Intrecci di vita: storie tra incoscienza e coraggio» (editore «Curcu Genovese») si dipana fra il 1925 e gli anni 70. I protagonisti sono Veronica, adolescente, romagnola, capelli neri e occhi azzurro-cielo, e Roberto diciannove anni, montanaro, mancato seminarista. Le loro vite si intrecciano, dopo la Grande Guerra, tra un piccolo paese delle Alpi e la bassa emiliana. In quegli anni di magra agricoltura e un po’ di artigianato, per gli scapoli e le giovani famiglie c’è l’emigrazione – con una nave che va in Argentina - per i ragazzi il seminario, per le femmine il servizio in una casa signorile. L’«incoscienza» citata nel sottotitolo è quella che porta i protagonisti, da innamorati, a concepire una figlia che, per la predominante mentalità familiare da sempre conservatrice e che non concede indulgenza, diventerà pietra dello scandalo. E così Veronica bella e spavalda, incinta, viene cacciata dal paese e diventa, suo malgrado, in una casa chiusa di Bologna, una delle prostitute più ricercate durante il ventennio, la guerra e fino agli anni cinquanta.
Le vite dei due protagonisti si intrecciano, dopo la Grande Guerra, tra un piccolo paese delle Alpi e la bassa emiliana. Il teatro delle vicende si sposta dall’Italia alla Francia al Sudamerica, ma la scena che vi si recita è una e interroga il lettore sul peso del destino e sulla possibilità di riscattarsene Roberto invece emigra in Francia e affronta il suo futuro nella nuova patria, che gli permette di trovare lavoro, da minatore a capomastro, e di crearsi una famiglia. Sono gli anni nei quali mentre la vecchia generazione si ripiega sui propri fantasmi, l’Europa è attraversata dalle dittature e da una nuova guerra che scompagina le vite, mette in crisi gli affetti, sparge la paura. Un conflitto che investe tragicamente quella più giovane in diaspora: perduta nella campagna di Russia, sterminata dalla furia nazista o scampata ai bombardamenti di Napoli, ma che fa nascere anche una nuova coscienza e nuove forme di coraggio. Per Roberto, l’occupazione nazista e italiana della Francia meridionale, gli fa maturare sempre
L'autrice è Rita Grisenti Rita Grisenti nasce a Trento. Giornalista, compie gli studi superiori al liceo Galilei e frequenta l’Università di Bologna dove si laurea in Scienze Politiche. Capo Ufficio Studi e Rapporti Internazionali di Confartigianato Roma, è consulente per i problemi di settore presso le Istituzioni di Bruxelles e il Consiglio d’Europa. Da sempre convinta sostenitrice
di più la fedeltà alla nuova terra e la guerra lo vede tra i «maquisards» delle Alpi, i combattenti partigiani, il movimento di resistenza e liberazione nazionale francese durante la seconda guerra mondiale Alla fine della guerra, se i padri si impegnano nella ricostruzione e ne godono i primi frutti, i figli si proiettano nel futuro, gettando le basi di una rivoluzione che cambierà radicalmente il secolo. Agata, la figlia di Veronica considerata bastarda da una società moralista, grazie al sostegno della madre riesce a studiare ed a laurearsi in biologia. Il destino la porta ad incrociare il fratellastro Karim, figlio minore di Roberto, al Centro nucleare di Grenoble. Anche i due fidanzati si rivedono di nuovo dopo trent’anni
dell’ideale europeo. Per Annali di Sociologia, presso l’Università di Trento, pubblica la ricerca “Lo Statuto dell’Autonomia del T.A.A.: un modello di pa-
al paese - dove comunque «la vita» di Veronica deve rimanere segreta - in occasione dell’insediamento del fratello di lei, Paolo, come parroco. Il coraggio citato nel sottotitolo del libro, è quello che occorre ai protagonisti, dopo molto tempo, per decidere di incontrarsi, superando la diffidenza iniziale e quanto di oscuro e violento c'è stato nel loro passato. Lo svolgersi degli eventi porta poi Veronica a Grenoble. Roberto, chiusi i vecchi conti e alla fine pacificato con la vita, coglie il significato di un’epoca che si chiude. Il teatro delle vicende, si sposta dall’Italia alla Francia al Sudamerica, ma la scena che vi si recita è una e interroga l'autrice e il lettore sul peso del destino e sulla possibilità di riscattarsene.
cificazione etnica per l’area danubiana”, applicata agli Stati dell’ex Jugoslavia, in guerra negli anni ’90. Considera il volontariato un impegno di cittadinanza attiva; presente in organismi come il Consiglio delle Donne del Comune di Trento e la Consulta per le Politiche Sociali della Provincia autonoma di Trento. Da storie di paese nasce questo libro. (Nella foto, la dedica sulla copia del libro donata dall'autrice alla biblioteca dell'Associazione).
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circoli
Canti, balli e brindisi per il 7
I 20
l 19 dicembre, all'Hotel del Prado di Montevideo (Uruguay), si è celebrato il 75° anniversario di fondazione del Circolo trentino di Montevideo, con una partecipazione molto importante: erano infatti 172 persone presenti. L'Ambasciata d'Italia era rappresentata da una folta delegazione, guidata dall'Ambasciatore, Giovanni Iannuzzi e sua moglie Anna Orlandi Contucci: ne facevano parte il Capo del Dipartimento Consolare, Alessandra Crugnola, la lettrice Cristina Dalla Vecchia, la vice Commissario Amministrativo Consolare e Sociale Paola De Antonellis, Luca Cico e Ruggero Laurenzi. Una delegazione numerosa che senza dubbio ha dimostrato l'importanza che l'Ambasciata attribuisce a questo tipo di eventi e la sua volontà di essere vicina alla comunità italiana e di accompa-
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La speciale ricorrenza è stata festeggiata con una serata molto allegra e divertente che il 19 dicembre ha riunito oltre 170 persone. Presente anche una delegazione guidata dall'Ambasciatore Iannuzzi
gnarla nelle sue attività. All'inizio dell'appuntamento il coro «Stella Alpina», del Circolo
Trentino di Montevideo, ha cantato gli inni nazionali dell'Uruguay, dell'Italia e del Trentino. E poi «Sul
Ponte di Bassano», «La Dosolina», «Va' Pensiero», «Tu scendi dalle stelle» e «Silent Night». Dopo l'esibizione del coro, è stato reso noto l'elenco di coloro che avevano inviato messaggi al Circolo, in occasione dell'anniversario. Poi sono intervenuti la presidente, Silvia Norbis, e il Coordinatore dei Circoli trentini in Uruguay, Jorge Zas, che hanno salutato le associazioni presenti: i Circoli trentini di Rivera - Livramento e Carmelo (con una delegazione di dodici persone, guidata dalla Presidente Teresa Gazza), le «Famee Furlane» rappresentate da José Méndez Zilli; il Circolo Giuliano, rappresentato da Darío Pribaz (che ha consegnato alla presidente Silvia Norbis, una targa ricordo); il Centro Galiziano di Montevideo, con il suo ex presidente Julio Ríos, Mariela Zilli, Beatriz Doldán e Alejandra Rial. Erano inoltre presenti l'ex presidente del Circolo trentino, Julio Calzá, accompagnato da Elisa Rosa, che era stata la segretaria durante la sua presidenza, l'ex presidente Alfiero Vivaldelli e Gabriel Murara, figlio dell'ex presidente Enzo Murara. È stato proiettato un video con il saluto di Armando Maistri, presidente della Trentini nel mondo, e un altro con il saluto di Rosanna Barchiesi e Matteo Bazzocco. Tra i presenti, anche quattro soci del Circolo nati in Trentino: Vigilio Bresciani, Adriana Righi,
circoli
75° del Circolo di Montevideo Elisa Rosa e Alfiero Vivaldelli. Gli altri soci sono figli, nipoti o pronipoti di trentini. Tra gli ospiti figli, nipoti o pronipoti di emigrati italiani da altre regioni e amici spagnoli e uruguaiani. Riconoscimenti speciali sono stati consegnati ai partner che si sono distinti per il loro sostegno permanente al Circolo: li hanno ricevuti l'Ambasciatore, il Rettore della Universidad de la Empresa, Roberto Brezzo, e Jorge Carignani (scomparso recentemente e in suo nome il riconoscimento è stato ricevuto dalla vedova Silvia Norbis e dalla figlia Pamela Carignano). Gabriela Richieri ha deliziato i partecipanti con le sue canzoni, accompagnata dai musicisti Enrique Gómez e Krikor Kevorkian. Si è ballato fino a tardi ed è stata una serata davvero molto allegra e divertente. La festa si è conclusa con il taglio della torta di compleanno e un
brindisi: a tutti è stata regalata una bottiglia di vino Tanat con l'etichetta dedicata al 75° anniversario. Il vino della festa, mol-
to apprezzato, è stato acquistato presso la cantina Tomasi, i cui proprietari sono discendenti di trentini.
NELLE FOTO. Qui sopra, la presidente del Circolo, Silvia Norbis (seconda da sinistra in piedi) con la delegazione dell'Ambasciata Italiana: l'Ambasciatore Giovanni Iannuzzi (al centro, seduto), alla sua sinistra la moglie Anna Orlandi Contucci e alla sua destra Cristina Dalla Vecchia; (in piedi, da sinistra): Paola De Antonellis, Alessandra Crugnola, Luca Cico e Ruggero Laurenzi. Foto in alto a sinistra sull'altra pagina: la presidente del Circolo, Silvia Norbis, il coordinatore dei Circoli trentini in Uruguay Jorge Zas e Alfiero Vivaldelli, ex presidente. Foto in alto a destra su questa pagina: Jorge Zas con l'Ambasciatore Giovanni Iannuzzi.
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circoli
C'era anche il Circolo trentino di Montevideo alla grande festa per la «Notte dei musei» Il Circolo trentino di Montevideo (Uruguay) sta partecipando ad un importante progetto sull'emigrazione Italiana in Uruguay, promosso dall'Ambasciata d'Italia in Uruguay, dal Museo delle Migrazioni (MuMi) e dalle Associazioni Italiane dell'Uruguay: l'evento organizzato in occasione della «Notte dei Musei 2021» - una grande festa dedicata interamente alle Associazioni italiane, con esibizioni di cori, danza, teatro e piatti tipici - è stato il primo risultato di questa collaborazione. La serata ha visto la partecipazione del «Coro Stella Alpina» del Circolo Trentino di Montevideo: numerose sono state le esibi-
di ogni comunità si sono mescolati, esaltan-
si possono vedere diversi tratti delle vec-
zioni di grande interesse artistico e cultu-
do il desiderio di essere lì, di far parte di una
chie mura di Montevideo.
rale presentate dalle diverse Associazioni
notte di gioia e di festa in un luogo meravi-
Silvia Norbis
italiane. Vari profumi, suoni, sapori e colori
glioso, qual è Plaza de Muralla Abierta, dove
Presidente Circolo Trentino di Montevideo
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Certificato per 79 alunni dei corsi di italiano del Circolo trentino di La Plata (Argentina) I corsi di lingua italiana or-
ore
settimanali.
All'inizio
ganizzati dal Circolo Trentino
gli allievi frequentanti era-
di La Plata (Argentina) sono
no 82. Al termine dell'anno
continuati
durante
scolastico, sono stati 79 gli
l'anno 2021 «in remoto» via
allievi che hanno acquisito il
internet tramite un'apposita
certificato.
anche
piattaforma. L'insegnante è
Oltre alle normali lezioni,
stata la professoressa Elvira
ci sono stati appuntamenti
Milicchio, che insegna italia-
dedicati alla visione di film in
no presso il Circolo da venti-
italiano e in particolare video
nove anni.
sull'Italia e sulle sue regioni,
Il programma di attività prevedeva undici corsi di due
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che hanno suscitato molto interesse nei partecipanti.
circoli
Circolo di New York: la nuova presidente è Stephanie Auman Il 23 gennaio si è riunito il
Auman, Frank Prantil.
nuovo direttivo del Circolo
Seduti (da sinistra): Kathle-
trentino di New York (Stati
en Agostini, Maria Flaim, la
Uniti), del quale è stata elet-
presidente
ta presidente Stephanie Au-
man, Albert Zani (vice presi-
man. Nella foto (in piedi, da
dente). Altro componente del
sinistra): John Zeni, Manuel
direttivo non presente nella
Zeni, Rita Visantainer, Esther
foto, è Daniel Rizzi.
Stephanie
Au-
A Caxias do Sul, gioiosa festa di fine anno per i bambini del corso di italiano autore ignot, fu portato nel bagaglio di un
Il 15 dicembre, per iniziativa del dipar-
avo della famiglia Lautert.
timento didattico del Circolo Trentino di Caxias do Sul (Rio Grande do Sul - Brasile),
Per celebrare questa consegna, erano
si è svolta la cena di chiusura del corso di
presenti i soci fondatori, Ana Bastian Al-
lingua italiana nel 2021.
berti, Alcides Perini e gli ospiti Renato Formolo e Luci Barbisan.
Durante l’evento Sirlei Bertollo, presidente del Circolo, ha tenuto un breve di-
L'evento si è svolto in modo molto piace-
scorso nel quale ha parlato dell'importan-
vole e festoso, più del solito perché l'ultima
za del Circolo, della partecipazione degli
cena di chiusura di persona era avvenuta
studenti e delle comunità che fanno par-
bendue anni fa. Le persone hanno la necessità di avere questi momenti di gioia,
te della Casa das Etnias. Il coordinatore dell'insegnamento del corso di italiano, il
manoscritto ha la sua origine a Flavon,
persi negli ultimi due anni. La speramza e
João Felix Andreis, ha poi ringraziato tut-
che dal 2016 ha cambiato nome e adesso si
che molti altri incontri come questi possa-
ti i presenti e li ha invitati alla successiva
chiama comune di Contà. Il manoscritto, di
no continuare ad essere organizzati.
cena, il cui menu prevedeva insalata, risotto ai funghi, melanzane alla parmigiana e gelato alla fragola. La cucina è stata curata da Maurizio Maestri, del direttivo e dagli studenti del Circolo Trentino.
Famiglia Trentina di Como e Lecco Come da tradizione, anche nel 2021, nonostante tutte le precauzioni da rispettare causa il Covid 19, la Famiglia Trentina di Como e Lecco domenica 12 dicembre ha festeggiato Santa Lucia, nella
Durante questo incontro, João Carlos
chiesa parrocchiale di San Maurizio di Erba con la Santa Messa, ricordando anche soci defunti.
Lautert ha donato il libro «Sacra tragedia
Successivamente, presso il ristorante “La Capanna” di Lurago d’Erba, c'è stato il pranzo in stile
- Passione e morte di nostro signore Gesù
trentino.
Cristo», tradotto dal manoscritto in italiano, datato 1896, al portoghese. Questo
A conclusione della festa la presidente Pia Pellegrini ha formulato i migliori auguri di un Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti i presenti.
Liegi (Belgio) Durante un suo viaggio personale in Belgio, il presidente della Trentini nel
mondo, Armando
Maistri (secondo da destra) il 10 novembre 2021 è stato ospite del Circolo trentino di Liegi.
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circoli
A Santa Teresa (Espirito Santo) c'è un
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l Circolo Trentino di Santa Teresa è un ente senza scopo di lucro, con sede nel comune di Santa Teresa-ES, riconosciuto di pubblica utilità comunale (Legge n.º 874 del 01.12.1987), statale (Legge n.º 5.489 del 03.11.1997) e federale (Legge n.º 1.493 del 01.08.2000). Il Circolo Trentino è stato fondato il 28 luglio 1987, con lo scopo di conservare e favorire lo sviluppo delle tradizioni e dei costumi degli antenati, stimolando una vita comunitaria, riunendo la popolazione teresiana e i visitatori senza discriminazione di razza, colore, nazionalità, classe sociale, partito, concetto filosofico o religioso. La sede è presso un edificio
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concesso dall'amministrazione comunale, un palazzo centenario, che contiene una vasta storia, fu un tempo il primo forum della città. La proprietà ha conservato le caratteristiche della sua fondazione, ma necessita di manutenzione in tutta la sua struttura, a causa degli anni di utilizzo. Oggi il Circolo Trentino di Santa Teresa organizza diversi gruppi culturali che coinvolgono più fasce di età: ci sono quelli dei bambini, dei giovani, adulti e anziani. Sono considerati di massima importanza dal comune, in quanto, oltre a riunire persone di tutte le età, permettono una convivenza armoniosa, divulgano la cultura, stimolano la partecipazione comunitaria, permettono alle
persone di occuparsi con attività sane, diminuendo i rischi che l'ozio può causare. Il lavoro svolto dal Circolo ha promosso una reale integrazione e vicinanza fraterna tra gli abitanti del comune. Per lo svolgimento delle sue attività il Circolo Trentino di Santa Teresa si affida al lavoro volontario dei suoi soci e alle collaborazioni con il Comune. Ma ci sono altre azioni di valorizzazione e tutela del patrimonio che non abbiamo le risorse per mantenere. Oltre all'attività dei gruppi artistico-culturali, il Circolo gestisce nella sua sede, situata in uno spazio messo a disposizione dalla Potenza Pubblica Comunale, una biblioteca (libri, riviste e periodici) in lingua italiana disponibile
alla consultazione. Dispone di una sala-prove per la banda e il coro, per le riunioni del consiglio direttivo e per le assemblee. Ha un magazzino per il deposito degli strumenti della banda e un ufficio informatizzato, punto organizzativo per le questioni relative ai gruppi patrocinati dal Circolo Trentino, per le feste e i movimenti culturali a cui partecipiamo attivamente durante l'anno. Il Circolo Trentino di Santa Teresa, la prima entità culturale del comune con più di 40 anni di lavoro dedicato alla cultura, chiede a gran voce aiuto. L'associazione sta affrontando difficoltà finanziarie per il proprio mantenimento e abbiamo bisogno di proteggere il nostro patrimonio culturale.
circoli
Circolo trentino molto attivo Le attività culturali e i gruppi sostenuti dal Circolo Trentino di Santa Teresa sono i seguenti: 1- Banda musicale. Composta da vari strumentisti giovani e adulti, si esibisce in feste e solennità nel nostro comune, oltre ad esibirsi in altri comuni di questo Stato e fuori dallo Stato di Espírito Santo. Premiato, molto lodato e considerato uno dei migliori gruppi musicali di Espírito Santo. 2- Coro folcloristico di canzoni italiane. Interpreta canzoni in italiano e nel dialetto dei nostri antenati, sia in ambito folcloristico che religioso. Si presenta a feste e solennità, dentro e fuori la città. 3 - Gruppo di Danze Folcloristiche Italiane Infantili e
Giovanili/Adulti. Tutti i componenti, tipicamente vestiti, con bellezza e armonia, animano le nostre feste e ricevono ripetuti inviti per presentazioni nei comuni vicini. 4 - Corso di lingua italiana. Offerto gratuitamente alla popolazione senza distinzione di classe, colore, credo o sesso per decenni. Oggi conta due classi. Questa attività mira a conservare la lingua dei nostri avi come un modo per mantenere la tradizione anche nella lingua parlata e scritta. 5 - Festival degli immigrati italiani. Oltre a tutto il lavoro svolto quotidianamente, ci sono altre azioni importanti che si svolgono ogni anno, come la
Festa do Imigrante Italiano, che commemora la fondazione di Santa Teresa, il 26 giugno 1874. E' un evento tradizionale nel calendario di Santa Teresa, che, prima della pandemia, attirava un gran numero di persone: si sono conatte più di 40.000.000 presenze. La festa durava mediamente dieci giorni e comprendeva la scelta della "Garota Ítalo-Teresense", la "Carrettella Del Vin", spettacoli Italiani e spettacoli con Artisti Regionali e Nazionali, Messa in Italiano, Corsa dell'Immigrante e altre attrazioni. Per l'organizzazione e la realizzazione di questo evento, di cui beneficia tutta la città e l'economia della zona, il Circolo è al lavoro durante buona parte dell'anno.
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gente e fatti
Una «sede-archivio» per i Ragusani nel Mondo F
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inalmente una sede degna delle tradizioni e del prestigio maturato nella sua trentennale attività per l'associazione Ragusani nel Mondo. A seguito di una intesa maturata con la Confcommercio Nazionale, l'associazione ragusana è ora ospitata nei locali di Via Sofocle a Ragusa, precedentemente adibiti alla formazione professionale. Una sede ampia, spaziosa, dotata di ogni comfort, che permette di poter esporre i numerosi trofei e coppe, le tante pergamene e targhe, i gagliardetti, locandine, manifesti e gadget vari, testimoni di una lunga, proficua e brillante attività svolta in tutti i continenti e che ora potranno essere ammirati come in un museo permanente.
L'associazione Ragusani nel Mondo, attiva sul territorio da svariati decenni, riconosciuta in ambito nazionale nel settore dell'associazionismo d'emigrazione, si pone come un un “ponte” che da Ragusa si proietta verso il mondo, con lo scopo di mantenere
integri i rapporti fra la Provincia di origine e le migliaia di emigrati iblei sparsi nel globo. Poter usufruire di una sede degna di tale progetto è una grande soddisfazione e rappresenta un significativo traguardo per il direttivo della stessa, che si è riunito alla
vigilia di Natale insieme a numerosi amici del sodalizio per una simbolica inaugurazione della nuova sede e per uno scambio di auguri, vista la vicinanza delle festività natalizie. La nuova location potrà degnamente ospitare ogni attività sociale, di gruppo e istituzionale, dando maggiore spessore alle attività proposte. E l'intesa con la Confcommercio potrà sfociare in altre e più virtuose sinergie istituzionali, mettendo reciprocamente a disposizione i rispettivi ambiti professionali. Un bel modo di aprire il nuovo anno a prospettive ancora più gratificanti, come brevemente illustrato dal presidente Salvatore Brinch e dal direttore Sebastiano D'Angelo.
Rimarrà esposto al Museo di Sén Jan il più antico ex-voto in ladino fassano
È
stato rinnovato il prestito per l’esposizione permanente presso il Museo Ladino di Fassa a San Giovanni di Fassa / Sèn Jan dell’ex-voto «Madonna con Bambino, San Giovanni Battista e una casa colpita da un fulmine», dipinto da un pittore ignoto nel 1855. L’opera già da oltre un decennio impreziosisce la sala del Museo dedicata alla religiosità popolare, grazie alla proficua collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino, proprietario dell’opera, che l'ha messa a disposizione. Il notevole interesse proviene dall’iscrizione esplicativa interamente in ladino fassano: in alto, accanto all’immagine della Madonna accompagnata da San Giovanni Battista, si legge «Pa aer tgiapa grazia» (ora si direbbe «Par aer ciapà grazia»), mentre ai piedi della casa colpita dal fulmine viene spiegato l’accaduto: «L dì 27 d’aost 1855 l’è sutà xu la saeta xu par la tgiasa de Loixio Cigolla ‘ndana che dutte le parsone de famiglia le era la ite ei ’nlongia botgia de fornél é na creatura te
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tgiasa da fech. La saeta la é xita te fornel e te tgiasa da fech mo par miracol no la ge ha fat nia a nesugn», ovvero «Il giorno 27 d’agosto 1855 è caduto il fulmine sulla casa di Luigi
Cigolla mentre tutte le persone della famiglia erano all’interno e accanto al fornel (la cucina economica a legna) si trovava un neonato, in cucina. Il fulmine è entrato nel fornel e in cucina ma per miracolo non ha fatto nulla a nessuno». Si tratta del più antico ex-voto con iscrizione in ladino fassano di cui si è a conoscenza ed alcuni particolari permettono di circoscrivere l’area di provenienza all’attuale comune di San Giovanni di Fassa / Sèn Jan, sia, come già accennato, per la variante locale del ladino, sia per il cognome dell’offerente, diffuso in questa zona, e per finire anche per la presenza di San Giovanni Battista, patrono della Pieve di Fassa, che dà anche il nome alla località circostante ed ora all’intero comune. Il Museo Ladino di Fassa e il Museo Diocesano Tridentino sottolineano come questa collaborazione abbia permesso di valorizzare e far emergere un piccolo spaccato della vita (d.b.) quotidiana dei secoli passati.
gente e fatti
A Pierantonio Costa e Luca Attanasio il premio «Tessere la pace 2021»
I
l premio «Tessere la Pace» è un appuntamento annuale, istituito da IPSIA del Trentino nel 2020. Per l'anno 2021 sono stati individuati due importantissimi personaggi per la storia delle “relazioni internazionali” e della cooperazione internazionale nella regione dei Grandi Laghi africani. Essi sono: Pierantonio Costa (purtroppo deceduto l'1 gennaio 2021) e Luca Attanasio (ucciso il 22 febbraio 2021). Pierantonio Costa (nella foto a sinistra), Console Onorario d’Italia, Medaglia d'oro al valor civile, Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, candidato al Nobel per la Pace, nel 2011 salvò più di duemila persone dal genocidio del Ruanda (1994) e prelevò centinaia di italiani dalle proprie abitazioni per scortarli all'aeroporto. Luca Attanasio (foto a destra), Ambasciatore, diplomatico dal 2003 presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Premio internazionale Nassiriya per la Pace (2020), fu il primo ambasciatore italiano ad essere ucciso nell'adempimento delle sue funzioni. L'Alto funzionario era conosciuto nella Repubblica Democratica del Congo per l'attenzione da sempre avuta per le ONG – Organizzazioni Non Governative che operavano nell'area. Proprio qualche giorno fa è stato insignito dell'onorificenza di Gran Croce d'Onore dal
Due profili di altissimo rilievo, di grande umanità, che hanno saputo lavorare a più livelli, coniugando strategia diplomatica e concretezza nell’azione quotidiana, a favore delle comunità e dei Paesi in cui hanno vissuto Presidente Mattarella. Due profili di altissimo rilievo, di grande umanità, che hanno saputo lavorare a più livelli, coniugando strategia diplomatica e concretezza nell’azione quotidiana, tessendo relazioni costruttive di dialogo e di sviluppo umano a favore delle comunità e dei Paesi in cui hanno vissuto. Essere tessitori di pace significa innanzitutto saper tessere relazioni umane, saper capire, entrare in empatia, commuoversi per le persone che si incontrano, e così agire con competenza e cuore nel lavoro come nella vita.
IPSIA del Trentino (Istituto Pace Sviluppo Innovazione delle Acli del Trentino) è una ODV (Organizzazione Di Volontariato) promossa dalle ACLI Trentine negli anni ’90 per sostenere iniziative di cooperazione internazionale, formare all’elaborazione non violenta del conflitto e promuovere attività di volontariato in Italia e nel mondo. Ha sede operativa e legale presso la sede provinciale delle ACLI Trentine, ed è socia di IPSIA Na-
IPSIA del Trentino ODV conferirà due premi «Tessitore di Pace 2021», nei primi mesi del 2022, alle famiglie dei diplomatici Costa e Attanasio. La premiazione avrà luogo presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti preceduta da tre giorni di incontri fra i famigliari di Costa e Attanasio e studenti delle scuole secondarie di secondo grado e studenti universitari del Trentino. Verrà inoltre proiettato il documentario “La lista del console” di Alessandro Rocca con la presenza del regista. La prima edizione ha avuto luo-
zionale, l’organizzazione non governativa senza fini di lucro promossa dalla Presidenza Nazionale delle ACLI e costituita nel 1985. IPSIA del Trentino è iscritta all’albo delle Organizzazioni di Volontariato del Trentino
go a metà febbraio del 2020, subito prima dell’inizio della pandemia, e ha visto come protagonista l'ambasciatore Staffan De Mistura. Egli incontrò centinaia di studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Trento nella mattinata del 15 febbraio, la cittadinanza nel pomeriggio dello stesso giorno e, la domenica mattina, ricevette il premio presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti. Il progetto è sostenuto da Acli Trentine, Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani e Ufficio Politiche Giovanili del Comune di Trento.
e pertanto è ONLUS di diritto. L’associazione non ha soci dipendenti mentre conta una trentina di associati. Appartiene alle Associazioni ONG Italiane e alla FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario). Le attività dell’associazione spaziano dall’educazione alla pace e alla solidarietà a progetti e attività di cooperazione internazionale.
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gente e fatti
Primo bando dell'associazione costituita «per continuare il sogno di Aurelio Laino»
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l 2020 è stato un anno duro per molte ragioni, e il 28 novembre si è portato via anche Aurelio, per un male incurabile che combatteva da un po', all’età di 48 anni, mentre si trovava a Londra. La Trentini nel mondo e i ragazzi del gruppo «'Ndovat?» lo salutano e lo ringraziano per lo slancio che ha dato e per le riflessioni che ha portato»: si concludeva con queste parole l'articolo a firma di Ilaria Turco, pubblicato nel numero di febbraio di quest'anno (foto in alto a destra). Aurelio Laino è uno dei protagonisti di «'Ndovat?», il documentario sulla nuova emigrazione trentina promosso dall’Associazione Trentini nel Mondo in collaborazione con l’Ufficio Emigrazione della Provincia.
La Trentini nel mondo lo aveva conosciuto durante l’incontro dei Trentini di nuova emigrazione nel Regno Unito, organizzato ad Oxford nel 2018, dove si era iscritto con la moglie Elena Alessia, anche lei professionista del cinema. Da subito era emersa la sua grande carica, la voglia di mettersi in gioco e di coinvolgere gli altri, per fare gruppo. I suoi consigli sono stati preziosi non solo per capire il fenomeno dell’emigrazione gio-
vanile, ma anche per la realizzazione di «'Ndovat?». Laureato in ingegneria, artista poliedrico, si occupava di cinema, teatro, fotografia, musica e produzione. Negli ultimi anni aveva iniziato importanti collaborazioni che gli stavano dando molte soddisfazioni e che lo avevano proiettato ancora di più nel settore del documentario di inchiesta, lavorando a due serie tv internazionali prodotte dalle piattaforme Amazon e Netflix. A un anno dalla sua scomparsa, la moglie, i genitori, il fratello e gli amici più cari hanno costituito l'«Associazione Aurelio Laino», che si propone di ricordare il regista, portandone avanti alcuni sogni e progetti.
Come si può leggere sul sito (aureliolaino.com) gli obiettivi dell'associazione sono: ricordare e onorare quanto realizzato in ambito artistico e creativo da Aurelio Laino durante la sua vita; sostenere, a livello sia organizzativo sia economico, creativi e artisti con particolare, ma non esclusiva, attenzione alle persone attive in territorio trentino; promuovere, sia a livello organizzativo sia economico, percorsi di formazione per creativi e artisti con particolare, ma non esclusiva, attenzione alle persone attive in territorio trentino; incoraggiare l’espressione e la pratica artistica con particolare, ma non esclusiva, attenzione nei
confronti dei giovani; facilitare gli scambi, a livello sia formativo sia artistico e lavorativo, con altre nazioni con particolare, ma non esclusiva, attenzione all’Inghilterra; promuovere in forme e modi diversi l'aggregazione sociale, la cultura e l’arte con particolare, ma non esclusiva, attenzione nei confronti del cinema, del teatro e della musica. Il 27 novembre scorso l'Associazione ha presentato un bando a sostegno di percorsi di formazione artistica avanzata per gli under 30 del territorio, nei campi della musica, del teatro e del cinema, da frequentare all'estero, con particolare attenzione al Regno Unito, dove Aurelio si era stabilito per svolgere il ruolo di autore e produttore cinematografico. Il bando è sostenuto da un'ampia rete di partner pubblici e privati fra cui la Fondazione CARITRO, il Comune di Trento, il Rotary Club Valsugana, il Soroptimist International Club di Trento, Informatica &amp; Servizi s.r.l. e Like You s.r.l.
Tutte le informazioni su aureliolaino.com/bando
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MODULO PER LA RICHIESTA DI ADESIONE IN QUALITÀ DI SOCIO ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS VIA MALFATTI 21 - 38122 TRENTO
IL SOTTOSCRITTO/A NATO/A A
IL
RESIDENTE IN VIA
N.
CITTÁ
COD. POST.
PAESE
REGIONE
TELEFONO/ CELLULARE INDIRIZZO E-MAIL
• • • • •
Autorizzo l’invio delle comunicazioni ufficiali tramite l’indirizzo di posta elettronica Avendo preso visione dello Statuto che regola l’Associazione (*) Condividendo la democraticità della struttura, l’elettività e la gratuità delle cariche associative Essendo consapevole della gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti Essendo consapevole delle finalità di solidarietà sociale che l’Associazione promuove Avendo preso visione dell’informativa sui dati personali (*)
CHIEDE al fine di poter ricevere la rivista Trentini nel Mondo e partecipare alla vita dell’Associazione, di essere iscritto/a all’associazione di volontariato ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS in qualità di aderente Socio. Distinti saluti.
LUOGO E DATA
FIRMA
(*) Disponibili sul sito www.trentininelmondo.it
Il Circolo trentino di Montevideo (Uruguay) ha celebrato con una grande festa il suo 75° anniversario di fondazione: articolo alle pagine 20-21.