Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo del mese di aprile 2021

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EA L B SEM S A LE

IA C E P S

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ADERENTE ALLA F.U.S.I.E

4/2021

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue

anno 64°

«Mila», il cortometraggio animato della «trentina nel mondo ad honorem» Cinzia Angelini, ha aperto la 69a edizione del Trento Film Festival.


CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo

Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Germania, Messico, Paraguay, Stati Uniti e Uruguay Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong Tasmania, Townsville

Germania - 6 circoli - 3 delegazioni Colonia, Dortmund, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino, Monaco, Norimberga

Belgio - 4 circoli - 2 delegazioni Centre du Borinage,Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo, Bruxelles Bolivia - 1 circolo La Paz Bosnia - 4 circoli Banja Luka, Sarajevo, Stivor, Tuzla

Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia - 1 circolo Bogotá Danimarca - 1 circolo Copenaghen Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi

Gran Bretagna - 2 circolo Londra, Trentini UK-Irlanda Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo - 1 circolo Lussemburgo

Brasile - 61 circoli Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti) Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù Peru - 1 circolo Lima Portogallo - 1 circolo Portogallo Romania - 1 circolo Romania Serbia - 1 circolo Indija Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Seattle, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Seattle, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town Svizzera - 6 circoli - 1 delegazione Amriswil, Basilea, Ticino, Winterthur, Zofingen Sciaffusa Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) Venezuela - 1 circolo Caracas


assemblea IN QUESTO NUMERO Pagine 2-7 TESTO DELLA RELAZIONE DEL PRESIDENTE TAFNER Pagina 8 PRINCIPALI DATI DEL BILANCIO 2020 Pagina 9 MODALITÀ DELL'ASSEMBLEA ELETTIVA Pagine 10-12 AGENDA Pagine 13-16 EDITORIA Pagina 17 GENTE E FATTI Pagine 18-19 60 ANNI D'EUROPA Pagina 20 ATTUALITÀ Pagine 21 - 27 CIRCOLI

ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO Presidente Direttore Alberto Tafner Francesco Bocchetti TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazione Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, C. Barbacovi, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, A. Degaudenz, M. Fia, B. Fronza, L. Imperadori, H. La Nave, E. Lenzi, E. Lorenzini, A. Maistri, G. Michelon, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, M. Setti, P. Svaldi, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches, G. Zorzi Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti - I. Turco - M. Grazzi Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)

L'ASSEMBLEA DEL 23 APRILE HA DELIBERATO TEMPI E MODALITÀ DELLE ELEZIONI

Approvato il bilancio si rinnovano le cariche Q uesta assemblea si svolgerà in due tempi: è stata questa la premessa fatta dal presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, in apertura dell'assemblea che si è svolta il 23 aprile presso la sala polivalente della Circoscrizione Argentario a Cognola. «Il primo tempo - ha spiegato Tafner - è quello che si apre oggi e sarà dedicato principalmente all’esame del bilancio e all’approvazione di alcune norme che serviranno per regolare l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il secondo tempo sarà dedicato esclusivamente alle sole operazioni di voto» (illustrate a pagina 9). Lo sdoppiamento assembleare si è reso necessario per consentire l’uso corretto delle nuove norme contenute nello Statuto approvato il 9 ottobre scorso in base alle disposizioni fissate dalla legge sul Terzo Settore. Seguita anche in collegamento via internet dai soci all'estero, l'assemblea del 23 aprile ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2020 ed ha stabilito che il prossimo consiglio di amministrazione sarà formato da undici membri. I lavori dell'assemlea sono stati aperti dall'intervento del presidente Tafner: una relazione ampia, articolata, approfondita e ricca di riflessioni, che ha ripercorso le tappe principali del periodo di presidenza di Tafner, eletto nel 2009, e che non si ricandiderà. Per que-

È stata molto apprezzata la relazione di Alberto Tafner, nella quale ha ripercorso le tappe principali della sua presidenza, iniziata nel 2009: nelle pagine successive, da 2 a 7, è pubblicato il testo integrale. A pagina 9 sono illustrate le modalità con le quali si svolgerà l'assemblea elettiva sto nelle pagine successive (da 2 a 7) è pubblicato il testo integrale della relazione. All'assemblea erano presenti anche i Consiglieri provinciali Denis Paoli (nella prima foto in basso a sinistra) e Alex Marini (seconda foto da sinistra), recentemente nominati membri della Consulta dell'emigrazione, in rappresentanza rispettivamente della maggioranza e delle minoranza. Nel prendere la parola hanno espresso apprezzamento per l'attività svolta dalla Trentini nel mondo.

Un saluto è stato portato dal Console onorario del Cile, Aldo Albasini (terza foto da sinistra) e dall'ex Console onorario della Romania, Maurizio Passerotti (foto qui sotto a destra). Dei soci presenti sono interveuti Nello Fava, Vitale Triches, Vittorino Rodaro ed il vice presidente Armando Maistri. In chiusura dei lavori, è stato dedicato un minuto di silenzio in ricordo dei soci scomparsi l'anno scorso, fra i quali anche il pastpresidente, Ferruccio Pisoni.

Per ricevere il giornale: Dal 2020 il giornale dell’Associazione ha cambiato il rapporto con i propri lettori: non più solo abbonati ma soci della Trentini nel mondo. A pagina 29 il modulo per la richiesta di adesione in qualità di socio. N. 4 - 2021 - Stampato il 6 MAGGIO 2021 Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.

3 - 2021

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La relazione del presidente Alberto Tafner B 2

uona giornata a tutti e

che, oltre a rendere sempre più dif-

il settore, da una prima lettura

evitare di cadere nella trappola

benvenuti a questo ap-

ficoltosa l’attività quotidiana, non

sembra invece che vadano ad ag-

dell’autocelebrazione.

puntamento che si svolge,

consentono di pianificare un’attivi-

giungere ulteriori lacci e lacciuoli

Il senso e le motivazioni costi-

come ormai succede da oltre un

tà pluriennale che un’Associazione

burocratico\contabili, senza per

tuiscono l’unica chiave di lettura

anno, sia da remoto che in pre-

complessa e articolata a livello in-

altro indicare una visione politica

per entrare nel perimetro entro il

senza, nel rispetto delle norme

ternazionale come è la nostra, do-

che li sostenga adeguatamente.

quale ci siamo mossi in questi ulti-

previste dalla pandemia.

vrebbe poter programmare.

Detto questo e in attesa dell’e-

mi 12 anni e per definire la spinta

Vorrei anticipare solo che anche

Questa esigenza è stata più vol-

volversi della situazione, consen-

che ha consentito alla Trentini nel

per quest’anno è prevista una ri-

te fatta presente ai responsabili e

titemi ora di spendere due parole

Mondo di passare attraverso i mu-

duzione ulteriore dei contributi

alle autorità competenti, che ogni

in più per cercare di mettere in

tamenti sociali, culturali, econo-

provinciali previsti dalla legge 12,

volta hanno assicurato la loro di-

luce il senso e le motivazioni che

mici e politici che hanno (e stanno

pari al 18%. Pur rendendoci conto

sponibilità ma all’atto pratico (al-

hanno indirizzato in questi anni il

tuttora) stravolgendo il mondo.

delle difficoltà e delle conseguenti

meno in questi ultimi anni) non c’è

cammino della Trentini nel Mon-

Anche la nostra Associazione

necessità di ridurre i costi, rimane

stata consequenzialità nei fatti.

do, mettendo invece in secondo

è stata ovviamente coinvolta in

sorprendente l’entità delle decur-

Recentemente, inoltre, sono in

piano quanto e cosa è stato fat-

questo passaggio che si può de-

tazioni, ma soprattutto la metodo-

elaborazione nuove metodologie

to, visto che queste informazioni

finire “epocale” tanto che, dopo

logia d’intervento.

giuridico/amministrativo che, se

sono rintracciabili in tutti gli in-

aver superato felicemente il mez-

Il taglio infatti va a colpire indi-

in teoria dovrebbero giustamente

terventi fatti periodicamente nei

zo secolo di vita, ha dovuto fare

scriminatamente tutte le voci del

riordinare e rendere più selettivo

Consigli e nelle Assemblee e per

fronte all’onda d’urto di questi

bilancio preventivo: dalle spese di gestione stipendi compresi, a tutte le attività associative senza alcuna distinzione. Sono detrazioni che vanno ovviamente ad assommarsi a quelle già imposte negli anni precedenti e

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Anche per quest’anno è prevista una riduzione dei contributi provinciali previsti dalla legge 12, pari al 18%. Pur rendendoci conto delle difficoltà e delle conseguenti necessità di ridurre i costi, rimane sorprendente l’entità delle decurtazioni, ma soprattutto la metodologia d’intervento


assemblea cambiamenti in modo che i modelli

granti”, sempre più numerosi, ma

comportamentali consolidati ed i

ancora poco seguiti come fenome-

rapporti tradizionalmente stabi-

no sociale, sia dal pubblico che dal

lizzati non venissero travolti. Ci si

privato.

è trovati così, forse un po’ impre-

In questa delicata situazione il

parati, come del resto è successo

direttore Rino Zandonai costituiva

un po’ a tutti, a dover accomodare

un punto fermo ed imprescindibile

situazioni che sembravano inamo-

che – pur privato dell’appoggio del

vibili e che d’improvviso si sono

vice direttore Mirella Collini di-

mostrate superate ed obsolete.

messasi pochi mesi prima - poteva

Si è dovuto così cercare un giu-

avvalersi della sicura collaborazio-

sto equilibrio tra modelli compor-

ne di colleghi esperti come Sabina,

tamentali che stavano differen-

Rosanna e Maurizio e sulla buona

ziandosi sostanzialmente: quello

volontà di Francesco e Giada di più

maggiormente

rappresentativo

delle abitudini e delle tradizioni e orientato al mantenimento dello status quo, e quello più propenso ai profondi cambiamenti e indirizzato verso condotte fortemente alternative. Sono stati anni di analisi e discussioni

su

come

La scomparsa di Rino Zandonai nel 2009 ci ha lasciato improvvisamente orfani della sua amicizia, delle sue capacità e della sua conoscenza dei meccanismi e delle dinamiche che regolavano la vita dell’Associazione

governare

recente acquisizione. C’erano quindi tutte le premesse per iniziare un lavoro di grande impegno, ma carico di entusiasmanti prospettive. Rino però se n’è andato poco più di un mese dopo. Se n’è andato inghiottito da quell’Oceano che aveva attraversato infinite vol-

questi passaggi senza incorrere

– rappresentava un modello co-

passata e l’entusiasmo del rinno-

te per portare aiuto, conforto ed

in rotture generazionali, senza

mune di sentimenti e di vita per la

vamento si sarebbero dovute fon-

amicizia agli emigrati trentini che

assecondare conflitti di mentali-

maggioranza dei trentini.

dere per dare vita ad una stagione

lo vedevano come uno di loro e che

adeguata alle attese maturate nel

lui considerava tutti come fratelli.

tà e di visioni e tenendo sempre

In questa situazione si arriva al

presente la qualità della nostra

2009 quando la Trentini nel Mon-

mission che doveva coniugare il

do rinnova un Consiglio di Ammi-

Si trattava quindi di affrontare

visamente orfani della sua amici-

sentimento volontaristico con le

nistrazione pieno di entusiasmo e

un cammino decisamente im-

zia, delle sue capacità e della sua

necessità di una gestione delle

di buona volontà, ma che in parte

pegnativo che, approfittando di

conoscenza totale dei meccanismi

attività svolta in maniera sempre

risulta sprovvisto di quell’espe-

quanto era stato fatto fino a quel

e delle dinamiche che regolavano

più professionale. Accanto a que-

rienza pluriennale su cui poteva

momento, richiedeva un ulteriore

la vita dell’Associazione: perché

sto dibattito interno, si doveva

contare la governance precedente

cambio di passo che consentisse

Rino era la Trentini nel Mondo e

inoltre sviluppare un confronto

guidata con passione e saggezza

di raggiungere il punto d’equili-

molti la identificavano proprio nel-

con le Istituzioni e gli Enti pubbli-

da Ferruccio Pisoni e da uno staff

brio tra il modello tradizionale raf-

la sua persona.

ci con cui si collabora da tempo e

esperto e collaudato da tempo.

figurato dagli “emigranti storici” e

Con la sua scomparsa tutto è

frattempo.

Rino ci ha lasciato soli, improv-

trovare un punto di mediazione

Inizia così un periodo carico

quello ancora tutto da immagina-

precipitato nel buio più profondo

tra le esigenze burocratico/ammi-

di aspettative dove l’esperienza

re rappresentato dai nuovi emi-

e nonostante la disponibilità di

nistrative sempre più complicate

Soci, volontari ed Ufficio, sembra-

ed avvolgenti, con le necessità di

va quasi impossibile poter risalire

efficienza e rapidità richieste da

dal baratro nel quale eravamo pre-

un’Associazione di carattere pri-

cipitati.

vato come la nostra.

Si è aperto così un periodo

Sono dibattiti che ancora oggi ri-

drammatico che ci ha posto più

mangono aperti e che, comunque,

di una volta di fronte all’interro-

contribuiscono a maturare idee

gativo se si dovesse considerare

e prospettive nuove, anche se in

ormai esaurita l’esperienza ultra

alcune occasioni è difficile riuscire

cinquantennale

a spiegare – soprattutto all’estero

ne o se si dovessero accelerare i

– come i rapporti tra Provincia e

cambiamenti in atto per dare una

Associazione siano cambiati con il

nuova possibilità alle forze ancora

passare del tempo. In molti, infat-

rimaste in campo.

dell’Associazio-

ti, prevalgono ancora nostalgie e

Sono stati mesi critici, deva-

ricordi di quando ci si rapportava

stanti sul piano affettivo e psico-

con “mamma Provincia” che sta-

logico e disperanti sul piano prati-

biliva tempi e modi secondo un

co, anche perché gran parte della

modello prescritto dalla familia-

memoria e della storia della Tren-

rità con il partito che ne reggeva le sorti e che- nel bene e nel male

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assemblea

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go trovare però una risposta alla

zione e con molta speranza, parole

tecipazione e reciprocità ad esem-

domanda: “chi sono oggi i trentini

chiave come reciprocità, parteci-

pio, assumevano un significato di-

tini nel Mondo se n’erano andati

all’estero, che esigenze hanno,

pazione e condivisione: tre parole

verso ai tempi della contestazione

assieme al suo direttore.

che prospettive si pongono e cosa

che da allora hanno determinato il

sessantottina, o quando venivano

Fino a quel momento infatti la

poteva fare OGGI la Trentini nel

senso e le motivazioni di una nuo-

adoperate dagli yuppy durante il

spinta propulsiva del “sistema

Mondo per rimanere in linea con le

va Trentini nel Mondo degli anni

rampantismo degli anni ’80 e ’90,

Trentini nel Mondo” si era basa-

nuove aspirazioni?”

2000, proiettata a sviluppare una

per arrivare all’uso che se ne fa

Comunità Trentina Internazionale

oggi nella dialettica politica: sono

coesa, forte e solidale.

sempre le stesse parole, ma il si-

ta in larga misura sulla memoria,

Ci si è incamminati dunque lun-

sullo spirito missionario e sulla

go questo innovativo percorso

buona volontà di un ristretto nu-

cercando di coinvolgere il maggior

mero di soci e di volontari, che,

numero possibile di soci, di per-

oltre alle loro disponibilità e alla

sone e chiedendo l’indispensabile

capacità professionali dello Staff,

appoggio dei Circoli.

potevano

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sempre

fare

conto

sull’archivio mentale di Rino.

È stato proprio durante alcuni incontri avvenuti con i Circoli del

Reciprocità, partecipazione e condivisione

gnificato varia sostanzialmente con il passare del tempo. Per noi reciprocità oggi significa mettere in comunione intenti e sentimenti che corrispondano alle esigenze di uguaglianza e di uniformità

di

comportamento.

Questa condizione è però appar-

Sud America (dove più numerosa

Reciprocità, partecipazione e

sa subito irrecuperabile ed irripe-

e consolidata è la presenza tren-

condivisione sono parole che l’As-

La reciprocità vista dunque come

tibile per cui la prima cosa da fare

tina) che ha preso avvio un nuovo

sociazione ha certamente sempre

norma sociale che implica lo scam-

è stata quella di mettere mano ad

modo di rapportarsi, di discutere

fatto proprie, ma sappiamo che

bio di benefici e che gioca così un

un’organizzazione che - privata

e di immaginare tutti assieme un

anche il linguaggio con il passare

ruolo importante nello sviluppo

della sua memoria storica – po-

futuro possibile (foto qui sopra).

degli anni cambia significato ed

e nella continuazione delle rela-

assume accezioni diverse.

zioni. A questo proposito Voltaire

tesse comunque rispondere alla

In quell’occasione sono state

complessità di un’Associazione

pronunciate con grande convin-

Parole come condivisione, par-

diceva che “siamo tutti impastati

cresciuta tanto da non potersi più

di debolezze e di errori. Perdo-

basare solo sulla capacità e la di-

niamoci reciprocamente le nostre

sponibilità di singole persone.

sciocchezze: questa è la prima leg-

Un progressivo cambiamento di mentalità

ge della natura”. Per noi partecipazione oggi significa prendere parte direttamente o con un contributo di idee al lavoro comune, concorrendo tutti insieme allo svolgimento

È stato quindi necessario affron-

delle attività. Sul piano più sog-

tare prioritariamente il problema

gettivo la partecipazione per noi è

di informatizzare adeguatamente

quel sentimento di vicinanza per

l’Ufficio e usare la rete per avviare

cui si condividono, considerandole

un progressivo cambiamento di

proprie, le gioie e le speranze delle

mentalità rispetto al ruolo che la

altre persone. A questo proposito

Trentini nel Mondo doveva assu-

sant’Agostino si serviva del termi-

mere nei rapporti con le persone

ne “partecipazione” per indicare la

e rispetto alle nuove esigenze che

relazione con il Creatore e diceva

si prospettavano sul piano del la-

che “tutto il creato, ogni bontà,

voro.

verità e vita finita, non sono che

Per coinvolgere il maggior numero di persone lungo questo

partecipazioni della bontà, verità e vita divina infinita”.

indispensabile percorso di cam-

Per noi condivisione oggi signifi-

biamento, si doveva in primo luo-

ca l’adesione ad idee, sentimenti e

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assemblea

attività, con lo scopo di utilizzare

un’unica e forte Comunità Trenti-

sionalità di un Ufficio fortemente

prattutto ai Circoli che in questo

in comune una determinata risor-

na Internazionale.

motivato, è così iniziata una labo-

modo entravano a far parte inte-

sa. In pratica si tratta di spartire

Una Comunità organizzata nei

riosa trasformazione che è andata

grante della Trentini nel Mondo,

insieme con gli altri quello che

diritti e nei doveri, che si ricono-

a toccare vari piani d’intervento,

con i relativi diritti e doveri che ciò

ognuno ha e che può contribuire

sca nella condivisione dei valori

sia quelli più direttamente mate-

comporta;

ad una conoscenza utile alla col-

identitari rappresentati dalla co-

riali e pratici, che vari altri aspetti

- nella rimodulazione degli as-

lettività e ad una crescita civile,

mune origine, dalla stessa storia,

più ideali legati agli ideali dei rap-

setti collaborativi in atto con Enti

sociale, culturale e (perché no!)

dalla stessa cultura e tradizione e

porti umani ed affettivi.

e Istituzioni, cercando di portarli

economica dell’umanità.

che come scrive lo storico dell’arte

In poco meno di tre anni sono

su un piano di vicendevole e pa-

A questo proposito il filosofo

Salvatore Settis “sappia coltivare

stati avviati alcuni percorsi tesi

ritaria collaborazione come è av-

Andrea Braggio scrive che “come

una visione lungimirante, privile-

al rinnovamento delle attività

venuto , ad esempio, con la firma

prima cosa dobbiamo imparare ad

giando l’interesse a lungo termine

dell’Associazione, iniziando con

del protocollo per la realizzazione

essere uomini. Ed essere uomini

di tutti all’immediato profitto dei

l’esame e la valutazione dei risul-

di una rete di reciproca collabo-

significa riconoscere il valore della

pochi, anteponendo l’eredità che

tati ottenuti dalla realizzazione

razione tra l’università trentina

condivisione e prendere i bisogni

dobbiamo consegnare alle gene-

dei vecchi progetti avviati negli

e quelle del Sud America e con la

del proprio fratello come misura

razioni future all’istinto primor-

anni ’90, per procedere successi-

più recente Convenzione stipulata

per le proprie azioni, senza mai

diale di consumare tutto e subito.”

vamente in accordo con la Provin-

con la Soprintendenza per i beni

cia, alla loro progressiva dismis-

Culturali della Provincia per la

sione.

valorizzazione e divulgazione del

dimenticare che gli altri esistono

Per

cogliere

questa

visione

in noi, come noi esistiamo negli

è stato necessario superarle lo

altri.”

shock lasciato dalla scomparsa di

Se questo è stato il passaggio

patrimonio monumentale, storico

Rino e andare a riscoprire i valori

forse più macchinoso da affron-

e documentario dell’emigrazione

che nel 1957 hanno fatto nascere

tare per le complicazioni tecnico,

trentina.

la Trentini nel Mondo ed in so-

giuridiche ed amministrative che

- nell’apertura dell’Associazione

stanza è stato quasi come rinasce-

comportava, non meno impegna-

a nuove realtà culturali ed asso-

re una seconda volta.

La spina dorsale della Trentini nel mondo

tivi – dal punto di vista psicologico

ciative come avvenuto per le sedi

Ci siamo accorti che per conti-

e formativo -sono risultati alcuni

consolari della Polonia e della Ro-

Per noi queste tre parole sono

nuare ad essere ancora utili do-

cambiamenti apportati ad esem-

mania, o come è diventata punto

state scelte per costituire la spina

vevamo uscire da alcuni schemi

pio nella:

d’appoggio per i consolati del Cile,

dorsale della Trentini nel Mondo e

ormai logorati dal tempo per en-

- riorganizzazione della rete dei

dell’Argentina e di tutti gli oltre

la combinazione del loro significa-

trare in una realtà più confacente

Circoli con la nomina dei Coordina-

trenta Consolati Sudamericani e

to è stato indirizzato verso un uni-

al tempo che stavamo attraver-

tori di area (foto in basso);

caraibici con i quali è stato sotto-

co obiettivo e cioè quello di creare

sando.

- nella riapertura della platea

una rete che potesse raccogliere il

Con l’aiuto di numerosi Soci,

dei Soci ai trentini all’estero, agli

senso e le motivazioni da dare ad

vecchi e nuovi e grazie alla profes-

abbonati al nostro giornale e so-

scritto un protocollo d’intesa;

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assemblea

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Con molta fatica e tanta buona

vocato un nuovo arresto dei lavori

accuse architettate per colpire

volontà dunque si stava andando

che da poco erano ripresi con en-

un’attività solidaristica che, in

- nell’avvio di nuovi contatti

verso una nuova ripresa, quando

tusiasmo e passione, oltre a de-

quanto tale, forse dava fastidio a

con i giovani e gli emigrati di ul-

però nel 2013 sulla Trentini nel

terminare un ulteriore e altissimo

qualcuno.

tima generazione (foto in basso)

Mondo si è abbattuta una nuova

contraccolpo sul piano umano e

con i quali sono state impostate

ed angosciante bufera che ha la-

su quello personale.

alcune attività interessanti come

sciato tutti attoniti e annichiliti.

il partenariato europeo che vede l’Università francese di Besançon come capofila e il coinvolgimento di altri 12 partner di 9 Paesi europei.

Dall'estate 2013 quattro anni drammatici

- nella ridefinizione della no-

6

Per quattro anni sono state minate le credibilità personali

Per quattro anni l’Associazione

ed istituzionali, costringendo la

ed i suoi rappresentanti sono stati

Trentini nel Mondo a vivere quasi

sottoposti alla gogna mediatica

in apnea per un tempo stupida-

ed allo scherno delle persone che

mente lungo e incredibilmente

– lo possiamo dire per esperienza

inutile.

diretta – riescono difficilmente ad

Dopo quattro anni di una serie

andare oltre i titoloni dei giornali

infinità di udienze e dopo che già

stra presenza diretta all’estero,

In quella drammatica estate in-

che, consapevolmente, li sparano

nel 2016 la Procura aveva archi-

in particolare con il trasferimento

fatti la Corte dei Conti ha aperto

a tutta pagina per attirare la cu-

viato il caso che le era stato de-

(che si sta concludendo proprio

un procedimento contro la Trenti-

riosità morbosa della gente.

mandato, l’intera vicenda è eva-

in questi giorni) della Sede di Re-

ni nel Mondo e la Provincia Auto-

Per quattro anni l’Ufficio ha

sistencia nel Chaco a Cordoba, la

noma di Trento, in seguito ad un

usato gran parte del tempo per

seconda città dell’Argentina, sede

esposto presentato da un com-

raccogliere dall’estero e presen-

Sono però rimaste le macerie

di università, Consolati e delle più

piacente consigliere dell’ex mino-

tare tutta la documentazione ne-

morali, emotive ed umane che

importanti istituzioni con le quali

ranza provinciale che, istigato dal

cessaria per far uscire la verità e

hanno reso enormemente fatico-

abbiamo già iniziato a collaborare.

livore di alcune persone incattivi-

dimostrare con la forza di migliaia

so ritornare alla normalità delle

Dopo il tremendo colpo inferto

te con la Trentini nel Mondo per

e migliaia di documenti l’assoluta

attività e della vita quotidiana

dalla drammatica scomparsa del

motivi strettamente personali,

trasparenza dei progetti.

che ha bisogno di visioni e di spe-

direttore si stava dunque avvian-

ha cercato di trovare qualche in-

Per quattro anni è stata messa

ranza. Come scriveva Roland Bar-

do un periodo nel quale si cercava

congruenza in alcuni progetti re-

a dura prova la volontà di conti-

thes nei “Miti d’Oggi”, infatti “pen-

di ritrovare il senso e le motivazio-

alizzati per conto della Provincia

nuare ad operare come volontari

sare al futuro richiede la capacità

ni di un’Associazione che in ogni

in favore dei trentini bisognosi

in favore dei trentini e del Trenti-

di immaginazione, l’energia, la fi-

caso necessitava di qualche cam-

emigrati in Sud America, nel corso

no più in generale, sopraffatti sia

ducia di chi sta lottando contro il

biamento, dopo quasi 60 anni di

di una ventina d’anni.

sotto l’aspetto umano che sotto

tempo e non si rassegna a perdere

quello fisico dall’ assurdità delle

la stagione”.

intensa attività.

4 - 2021

È stata una mazzata che ha pro-

porata come neve al sole, come se non fosse mai successo niente.


assemblea In tutti questi anni abbiamo cercato – pur nel nostro piccolo – di fare la nostra parte in modo dignitoso e responsabile per trasformare quest’epoca segnata da crisi di valori, di idee e di sentimenti solidaristici, in qualche cosa di nuovo e più corrispondente alla nostra visione. Abbiamo cercato di guardare al futuro affrontando i problemi e le difficoltà senza nasconderci dietro muri di parole o steccati più o meno virtuali, dietro i quali celare quanto non ci piace vedere o quello che non siamo capaci di affrontare Purtroppo però questi quattro

approccio alla Trentini nel Mondo

In tutti questi anni abbiamo

Negli anni passati abbiamo cer-

anni buttati al vento si sono por-

che si è aperta alla collaborazione

cercato – pur nel nostro piccolo

cato di superare ostacoli, modi-

tati via molto dell’entusiasmo e

e alla partecipazione diretta, al-

– di fare la nostra parte in modo

ficare consuetudini e migliorare

della fiducia recuperati con diffi-

largando la propria base sociale

dignitoso e responsabile per tra-

atteggiamenti ormai obsoleti, la-

coltà dopo la tragedia avvenuta

attraverso un progressivo cambio

sformare

segnata

vorando tutti assieme per poterci

quattro anni prima, lasciato cica-

di mentalità avvenuto nelle per-

da crisi di valori, di idee e di sen-

riconoscere in una nuova mentali-

trici inguaribili nell’animo delle

sone, nei Circoli e nei trentini che

timenti solidaristici, in qualche

tà capace di farci superare le gran-

persone e delle loro famiglie che

hanno inteso condividere il senso

cosa di nuovo e più corrisponden-

di sfide che ci riserva il futuro.

ancora oggi si chiedono il perché

e le motivazioni che costituiscono

te alla nostra visione.

di tutta questa drammatica mes-

la rete che coinvolge l’intera Co-

sinscena.

munità Trentina.

E che il futuro ci riservi ancora grandi sfide non c’è dubbio, sia nel campo delle problematiche che si possono definire come “usuali“, sia sul piano delle ulteriori complessità che scaturiranno da quello che il politologo e storico Paolo Pombeni definisce come “l’avvento di una civiltà della solitudine individuale”. Ci sarà quindi da rimboccarsi ulteriormente le maniche per affrontare con coraggio e determinazione - come per altro la Trentini nel Mondo ha sempre fatto in ogni occasione - una situazione generale che non sembra proprio in linea con il senso e le motivazioni che ci hanno accompagnato per oltre 60 anni: quel senso e quelle motivazioni che oggi vanno a sostegno di una visione che, attraverso una rete organizzata di relazioni, possa condurre alla realizzazione di una Comunità Trentina Internazionale forte, coesa e solidale. Concludo con un’ultima citazione che per la sua intensità e passione sociale, non poteva che riferirsi a Papa Francesco: “per uscire migliori da questa crisi – afferma bisogna farlo assieme, risvegliando la solidarietà che indica molto di più di qualche sporadico atto di generosità: richiede una nuova mentalità che pensi in termini di Comunità.”

quest’epoca

Abbiamo cercato di guardare al futuro affrontando i problemi

La bravura e la professionalità

Oggi, guardando a ritroso sem-

e le difficoltà senza nasconderci

dell’Ufficio, la dedizione e la pas-

bra quasi di aver partecipato ad

dietro muri di parole o steccati

sione di un rinnovato Consiglio

uno slalom gigante costellato di

più o meno virtuali, dietro i quali

di Amministrazione, la solidarie-

paletti ed ostacoli di ogni gene-

celare quanto non ci piace vedere

tà dei Circoli e di moltissimi Soci

re. In questi ultimi dodici anni

o quello che non siamo capaci di

hanno però contribuito a dare

siamo infatti scivolati attraverso

affrontare.

nuova forza all’Associazione che

avvenimenti caotici e vicende

Nei dodici anni appena trascor-

ha potuto così riprendere a pieno

complicate rese ancora più ingar-

si abbiamo cercato forse un po’

ritmo quel lavoro di ricostruzione

bugliate da un momento storico

utopisticamente di inseguire un

che aveva obbligatoriamente su-

nel quale scarseggiano le visioni

sogno che – come ebbe a dire un

bito notevoli rallentamenti.

e dove l’orizzonte appare limitato

tempo Che Guevara – “quando si

Oggi la fotografia dell’esistente

dall’inadeguatezza di una classe

sogna da soli è un sogno. Quando

ci dice che in quest’ultimo decen-

politica e dirigenziale che sembra

si sogna in due, comincia la real-

nio i Soci sono passati da 156 (di

prevalere ormai in tutto il mondo.

tà”. E per noi la realtà più vicina

cui 65 erano Enti Pubblici, 84 le

Questa situazione viene avvallata purtroppo dall’aumento sempre più evidente delle differenze sociali ed economiche; dal moltiplicarsi delle guerre a dello sfruttamento dei Paesi più ricchi su quelli più poveri; dalla sempre più spietata concorrenza dei mercati; dalla distruzione dell’ambiente in cambio di più immediati profitti economici, e così via fino ad arrivare alle più recenti speculazioni che vengono condotte in un campo delicatissimo come quello sanitario. Questa è la situazione globale entro la quale, volenti o nolenti, ci dobbiamo muovere in questo spazio di tempo, non solo nel tentativo di sopravvivere o di scampare al peggio, ma anche per cercare di modificarla e renderla migliore.

è quella che abbraccia il mondo

persone fisiche e 4 i Circoli) a 345 (di cui solo 15 gli Enti Pubblici, 208 le persone fisiche e 1125 i Circoli). Si desume che in questi anni c’è stato un cambio strutturale di

dell’emigrazione, vecchia e nuova, perché chi ci ha preceduto ci ha insegnato che è attorno a questo perno che si muove la cultura, l’economia, la conoscenza e lo sviluppo della nostra civiltà. A questo punto, il prossimo ricambio della governance dell’Associazione non dovrebbe costituire un passaggio traumatizzante (anche

perché

significherebbe

che negli anni passati si è sbagliato parecchio) ma coloro che vorranno prendere coraggiosamente l’incarico di reggerne le sorti per i prossimi anni devono sapere che non si tratterà di fare una passeggiatina o di appuntarsi una medaglietta di merito al bavero della giacca, perché invece c’è ancora molto da fare.

Alberto Tafner

4 - 2021

7


assemblea

I pincipali dati del bilancio 2020 Anche il bilancio consuntivo 2020 è stato approvato all'unanimità. I dati sono stati illustrati dal direttore dell'Associazione, Francesco Bocchetti

STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2020

8

Totale attivo

5.309.809,00

Totale passivo

5.311.298,68

DISAVANZO

-1.489,68 9

RIPARTIZIONE DEI COSTI PER TIPO DI ATTIVITA’

Progetti; 1%

Altro; 6% Personale; 21%

Si distinguono: • i costi per il personale

Solidarietà; 52%

• i costi per la gestione dell’ufficio di Trento • i costi per la gestione delle diramazioni estere dell’Associazione • i costi per le attività culturali finanziate dalla Provincia con i contributi ex art.6 della LP 12/2000 • i costi per gli interventi di solidarietà realizzati per conto della PAT ex art. 11 della LP 12/2000 • i costi per le attività realizzate con fondi propri o a progetto • i costi per ammortamenti, finanziari e straordinari

Ufficio TN; 8%

Estero; 2% Art. 6 LP 12/2000; 10%

Totale 1.314.639,62

10

4 - 2021


assemblea

L

’Assemblea del 23 aprile scorso ha approvato un regolamento per il rinnovo delle cariche sociali che tiene conto delle norme dello Statuto e della particolare situazione pandemica. L’obbiettivo delle norme è di garantire la più ampia partecipazione dei soci a questo importante momento della vita della Trentini nel mondo preservando al tempo stesso la salute di tutti. Riportiamo di seguito una sintesi delle norme del regolamento..

Come si svolgerà l'assemblea elettiva L’anno 2021 prevede il rinnovo delle cariche sociali. A norma dello Statuto devono essere eletti: il Consiglio Direttivo di 11 membri come deliberato dall’Assemblea del 23 aprile 2021; il Collegio dei Probiviri di 3 membri

ta, firmata ed accompagnata dalla fotocopia di un documento di identità del delegante. Ciascun socio delegato può detenere una sola delega. - Per corrispondenza: i soci residenti fuori dalla Provincia di Trento possono votare per corrispondenza. Per votare per corrispondenza è necessario: 1. Richiedere all’indirizzo info@ trentininelmondo.it l’invio della scheda per votare; 2. Stampare la scheda; 3. Indicare con una croce fino a sette preferenze;

Presentazione

4. Inserire la scheda votata in

delle candidature

una busta bianca senza contrassegni;

Le candidature vanno presen-

5. Inserire la busta bianca con la

tate in forma scritta anche per

scheda in una busta per la spedi-

email (info@trentininelmondo.it)

zione postale; 6. Inviare il tutto con posta

indicando la carica a cui si vuole partecipare (Consigliere o Probo-

tracciabile a:

viro). La segreteria manderà una

Ass. Trentini nel mondo

email di conferma di ricezione

Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO

della candidatura.

ITALIA

9

Il termine per la presentazione Il voto degli enti

delle candidature è il 31/05/2021.

e dei Circoli Trentini Assemblea elettiva L’Assemblea elettiva sarà con-

ore 9:00 alle ore 16:00 di sabato

delegato: ciascun socio può de-

26 giugno 2021.

legare un altro socio. La delega

Per i soci enti e per i Circoli Tren-

deve essere fatta in forma scrit-

tini il voto è esercitato attraverso

- Presso la sede attraverso un

vocata per il giorno 26 giugno

la persona del legale rappresen-

2021 esclusivamente per lo svol-

tante/presidente o di un suo de-

gimento delle elezioni. Se il numero dei candidati è

Il consiglio direttivo uscente

legato. Il delegato deve essere munito di delega scritta, firmata

uguale o inferiore a 11 per il Con-

ed accompagnata dalla fotocopia

siglio Direttivo e a 3 per il Con-

del documento di identità del de-

siglio dei Probiviri, l’elezione si

legante. Non è necessario che il

svolgerà per acclamazione. La

delegato dell’ente/circolo sia so-

procedura sarà indicata nella let-

cio dell’Associazione. Ciascun de-

tera di convocazionedell’Assem-

legato può rappresentare un solo

blea.

ente o circolo.

Se il numero dei candidati è superiore a 11 per il Consiglio Diret-

Diritto di voto

tivo e a 3 per il Consiglio dei Probiviri, l’elezione si svolgerà con voto segreto.

Si ricorda che possono partecipare all’Assemblea e votare solamente i soci in regola con il

Elezione

pagamento della quota sociale

con voto segreto

2021 e che hanno diritto di voto solamente i soci con almeno tre

I soci potranno votare con le seguenti modalità:

mesi di anzianità associativa. Chi non avesse ancora provve-

- Personalmente presso la sede:

duto al versamento della quota

tutti i soci possono votare presso

annuale di Euro 30,00 potrà re-

la sede dell’Associazione. Il voto

golarizzare la propria posizione

in presenza sarà possibile dalle

prima dell’inizio dell’adunanza.

4 - 2021


agenda Pia Speranza, nata a Lavis nel 1923, all'età di 25 anni è partita per il Belgio, dove è nata sua nipote, Cathy Librandi, alla quale nel 1988, ha raccontato la sua vita da emigrante, ora pubblicata in un libro presentato «in diretta» il 16 aprile

S

10

«Indietro non si torna»

i è emozionata Cathy Librandi durante la «diretta» organizzata dalla Trentini nel mondo il 16 aprile, per presentare il libro «Pia - Storia di un viaggio (1948 - 1988)» - Edizioni Del Faro - della quale è autrice. Le è salito un groppo in gola nel dire che le storie di chi ha alle spalle una vita di emigrazione devono essere ascoltate, valorizzate e fatte conoscere. Proprio come ha fatto lei mettendo in ordine gli appunti presi nel 1988, quando sua nonna Pia le aveva chiesto di mettere nero su bianco i suoi ricordi, in risposta ad un'iniziativa promossa dalla Trentini nel mondo, che sul suo giornale aveva chiesto ai suoi lettori di inviare le loro storie di emigranti. Cathy non sa se il plico spedito sia mai arrivato a destinazione in passaggio Peterlongo, dove allora aveva sede l'associazione - perché non ha mai avuto un riscontro. Ma durante la diretta ha raccontato che quando nel 2015 da un baule sono riemersi i fogli con i suoi appunti (foto in basso a sinistra) ha sentito

4 - 2021

Per vedere la registrazione della «diretta» con Cathy Librandi

www.youtube.com/watch?v=SVKRlOdBsOU l'esigenza di rimetterli in ordine e di farne un libro, anche se con tiratura limitatissima: solo due copie (foto in basso al centro), un ricordo per sé e per sua madre. Nel marzo di quest'anno è invece diventato un libro vero e proprio, pubblicato dalla casa editrice trentina Del Faro, che ha giudicato il testo una testimonianza caratterizzata da pacatezza ed immediatezza, capace di arrivare al cuore dei lettori, come ha affermato du-

rante la diretta Barbara Ciaghi, intervenuta in rappresentanza della casa editrice. Tra Cathy e nonna Pia esisteva un legame unico, profondo, sincero, reso ancora più forte dall'essere stata scelta come la depositaria dei ricordi di una vita fatta di fatiche, dolori e sacrifici ma anche di coraggio, forza di volontà e affetti grandi e veri. Temprata dall'esperienza di emigrante, nonna Pia era una donna tutta d'un pezzo, nella

quale convivevano dolcezza e tenacia: «endrio no se torna» (indietro non si torna) era il suo motto, nel quale trovava la forza per far fronte alle difficoltà di vivere in un paese del quale non parlava la lingua, nel quale all'inizio abitava in una baracca: un paese però che ad un certo punto ha cominciato ad amare e considerare «suo», al pari dell'Italia, perché lì aveva potuto far crescere la sua famiglia. Rientrata in Italia all'età di otto anni, Cathy ha vissuto sulla sua pelle alcune delle difficoltà che nonna Pia aveva affrontato in un paese dove all'inizio era considerata «una straniera». Anche per questo Cathy è convinta che sia giusto far conoscere le storie di chi è emigrato, perché quelle esperienze diventino un patrimonio a disposizione di chi vuole conoscere e capire meglio non solo la storia ma anche il mondo che ci circonda, nel quale continuano ad esserci persone costrette a partire e a pensare che «indietro non si torna». Maurizio Tomasi


agenda

«Mila» di Cinzia Angelini storia che tocca il cuore

C

inzia Angelini, regista e autrice di film d'animazione, è la seconda “Trentina nel mondo ad honorem”. A conferirgli il riconoscimento, su delega dell'associazione, è stato Paolo Bellutta, il primo ad essere insignito del titolo poco più di un mese fa. Cinzia ha accettato con gioia, durante la diretta web che il 24 aprile l'ha vista protagonista per parlare di «Mila», il suo corto animato, che è stato evento di apertura del Trento Film Festival, e dei segreti del mondo dell'animazione. L'ufficialità è arrivata poi durante la stessa diretta con l'intervento del vice presidente della Trentini nel mondo, Armando Maistri, che ha confermato la nomina alla “disegnatrice” di origini trentine che si sta distinguendo con il suo lavoro e talento a Los Angeles, da dove era collegata per la diretta. Legata all'Associazione da tempo - la Trentini nel Mondo figura tra i sostenitori del progetto «Mila» - Cinzia Angelini ha ribadito a Maistri la sua gioia e la sua soddisfazione per la nomina, che consolida un rapporto di vicinanza, amicizia e sostegno reciproco. È stata un'occasione speciale incontrare, seppur virtualmente, Cinzia Angelini poco prima del Film Festival per avvicinare e conoscere il suo mondo, sempre magico ed affascinante. Pensato nell'immaginario di molti per far sognare i più piccoli, ma capace, come nel caso di «Mila» di portare con sé messaggi profondi. «Mila» è stato un progetto particolare che arriva in questo 2021 a conclusione, o meglio, al pubblico. Inizia insomma il suo viaggio tra le persone che vorranno dare ascolto al messaggio di attenzione verso i più piccoli, vittime delle tante guerre ancora in corso nel Mondo, che porta con se. Ambientato a Trento durante i

Per vedere la registrazione della «diretta» con Cinzia Angelini

www.youtube.com/watch?v=Yavkzt8ojHE

La regista del film di animazione digitale che ha aperto il 69° Trento Film Festival è stata la protagonista della «diretta» del 24 aprile, durante la quale le è stato conferito il titolo di «trentina nel mondo ad honorem», notizia che è stata accolta con grande gioia e soddisfazione bombardamenti del 1943, il corto prende spunto dai racconti e i ricordi della mamma di Cinzia ed è stato realizzato nel corso di dieci anni di lavoro, coinvolgendo 350 artisti del mondo dell'animazione, di 35 diversi paesi, che hanno collaborato a titolo gratuito alla realizzazione. «È una sorta di mosaico in cui in tanti hanno aggiunto un pezzettino – sottolinea orgogliosa la creatrice - "Mila" è un film complesso, non è il tipico cortometraggio. Ci sono 32 set e 10 personaggi: per un film senza budget è davvero impegnativo. Abbiamo dovuto ricostruire parte

della città e in doppia versione, una intera e una post bombardamento. La storia è semplice, molto emotiva. Realizzarla è stato un po' più complesso». Ma serve ancora il sostegno di tutti perché «Mila» possa crescere ulteriormente. Per questo durante la diretta Cinzia ha lanciato una «call to action» sui social per diffondere il nome di «Mila»: l'invito è a cercarla sui social, gustarsi i contenuti e poi lasciare un commento, taggando @milafilm o con l'hashtag #milafilm. Ma non si è parlato solo di Mila. Nell'ora di chiacchierata con Mau-

«Trentino nel mondo ad honorem» sono le persone e gli enti che l'Associazione ritiene meritevoli di riconoscimento per i risultati ottenuti nella propria vita professionale e in

rizio Tomasi, Cinzia ha cercato di svelare quanto più possibile di un mondo forse più complesso di quanto si possa immaginare da semplici spettatori. Scopriamo così il mondo dei cartoon di fatto si divide in “prima di Toy Story” e dopo “Toy Story”: un confine netto tra l'animazione 2D e 3D, che Cinzia ha affrontato con l'entusiasmo, buttandosi nel 3D con convinzione. E Mila è frutto di questa passione diventata grande maestria. Durante la diretta abbiamo ripercorso la sua carriera: dal corso “serale” di animazione a Milano, affrontato più per interesse personale mentre studiava grafica. Poi il primo lavoro in Italia e la «fuga» all'estero seguendo l'invito del suo capo ad “andare” per crescere professionalmente. Da lì in poi una serie di esperienze importanti tra cui il lavoro alla Dreamworks di Spielberg, che l'ha avvicinata al 3D. “Spirit” è stato il primo lavoro in cui ha sperimentato la nuova tecnica di animazione digitale. Ma l'animazione non è solo cartoon. Avvincente l'esperienza in Sony con l'animazione per «Spider Man 2», film vincitore anche dell'Oscar per gli effetti speciali. «Io mi sono divertita tantissimo – racconta Cinzia – è stata la prima e unica esperienza di live action che ho fatto. Agli animatori arriva il girato, senza il 3D. Il tuo compito è animare le scene reali: per me, che ho sempre avuto solo disegni, una assoluta novità». Michela Grazzi

qualunque altro campo dell’attività umana e che dimostrino particolare affezione o vicinanza all’Associazione, ai Circoli Trentini o alle collettività trentine all’estero.

4 - 2021

11


agenda È accessibile dal 9 aprile, quando È stato presentato nel corso di una conferenza stampa on line

www.trentininelmondo.it stesso indirizzo, nuovo sito

È

12

online il nuovo sito dell'Associazione Trentini nel Mondo. Dopo un lungo lavoro di rielaborazione, che ha coinvolto tutto lo staff dell'associazione, il 9 aprile è stato presentato in una conferenza stampa online il nuovo sito, raggiungibile sempre dall'indirizzo www.trentininelmondo.it . La “storia” della presenza su internet dell'associazione parte da lontano, ovviamente rapportando i tempi a quelli dell'evoluzione tecnologica. È stato Maurizio Tomasi, guidando la visita virtuale all'interno delle nuove pagine del sito, a ricordare gli esordi sul web. Era il gennaio del 1998 quando questo nuovo mezzo di comunicazione, all'epoca solo agli albori ed era ben altro rispetto ad oggi (solo email e poco più), entrò nell'uso quotidiano della Trentini nel Mondo cambiandone di fatto le modalità organizzative. Per chi lavora con Circoli, associazioni ed organizzazioni in ogni angolo del pianeta, si è dimostarto subito uno strumento utile ed opportuno per facilitare conatti e relazioni. Da allora si sono susseguiti i

Tante le novità: l'aspetto grafico, completamente rinnovato e modernizzato il contenuto arricchito di informazioni dedicate ai Circoli agli emigrati e a chi desidera emigrare

e di interazione con

re la porta di accesso all'atti-

l'Associazione. “È un

vità dell'associazione e alle

lavoro che ci sta mol-

attività dei circoli.”

to a cuore – ha sot-

La parte più cospicua del

tolineato Francesco

lavoro ha interessato tutto

Bocchetti, il diret-

l'ambito della documenta-

tore, in fase di pre-

zione: informazioni, istru-

sentazione - perchè

zioni e tutte le normative

è partito dalla base e

aggiornate che possono in-

dalla radice. Abbiamo

teressare chi vive all'estero,

voluto recuperare in-

chi ci vuole andare, i discen-

nanzitutto lo spirito

denti e chi magari sogna di

de l l 'A s s o c i a z ione ,

tornare.

che nasce dall'art. 2

Sono informazioni detta-

dello statuto che in-

gliate, con link e rimandi ai

dividua come nostri

siti istituzionali. Sono rag-

beneficiari e referen-

giungibili da tre “bottoni”

ti gli emigrati, i loro

posti in home page sulla

discendenti e chi de-

sinistra, in bella evidenza:

sidera emigrare met-

una

Circoli e a chi desidera emigrare. Il

tendo a disposizione

ne che ha

nuovo sito si distingue dal prece-

un sito immediato,

richiesto un

dente anche per la progettazione

per chi cerca infor-

informatica adeguata ai tempi

mazioni, documenti e pratiche,

go e attento che

e per la possibilità di utilizzo di

aggiornamenti sulle normative.

vuole dare rispo-

nuovi strumenti di collegamento

Questo sito ha il compito di esse-

ste alle principali

sezio-

lavoro

lun-

domande che arrivano all'indirizzo email dell'Associazione. Un'ampia zona centrale mette in primo piano le notizie più

restyling, grafici e funzionali: il

rilevanti, di cronaca e relative

web corre e la Trentini nel Mondo

all'attività dell'Associazione e dei

cerca di stare al passo, con uno

Circoli.

strumento in grado di rispondere

Ai Circoli e alle loro attività è

ad esigenze sempre più comples-

dedicata un'altra sezione impor-

se. Con una certezza: la regia di

tante del sito: un vero e proprio

queste migliorie è sempre nelle

calendario che a colpo d'occhio

mani di Francesco Bonagura,

offre una panoramica su tutto ciò

che ha curato anche quest'ultima

che è stato organizzato nel mon-

versione del sito.

do. Per ogni giornata troviamo in

Questa utima versione ha inte-

evidenza i diversi appuntamenti

ressato in particolare i contenuti

con i riferimenti di orari, temi e

e la fruibilità. Le novità sono tan-

modalità per seguire la proposta.

te: l'aspetto grafico, completa-

In taglio alto ci sono tutte le

mente rinnovato e modernizzato,

informazioni

il contenuto arricchito di infor-

chi siamo, cosa facciamo e come

mazioni dedicate agli emigrati, ai

contattare la sede centrale.

4 - 2021

sull'associazione:


editoria

Rio dos Cedros, il cuore trentino del Brasile È questo il titolo del libro scritto da Andrey José Taffner Fraga, che «ricostruisce i cardini della storia sociale, economica, e culturale di quella sua terra: la profonda religiosità, l’immane capacità di lavoro, l’amore per la famiglia», come si legge nella prefazione di Renzo Maria Grosselli. Il libro documenta come la cultura trentina, attraverso le usanze il dialetto, la gastronomia, la musica, sia ancora viva a più di 140 anni dall’arrivo dei primi coloni emigrati dal Trentino: proprio per questo non è esagerato parlare di «cuore trentino del Brasile, che fa sentire i suoi battiti fin qui in Trentino», come ha affermato il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, nel suo saluto durante la presentazione del libro

13

Panorama della valle di Rio dos Cedros Foto Ugo Fanti


Località Santo Antonio

Località Dores (Addolorata - Crosera)

Breve biografia dell'autore

14

Andrey José Taffner Fraga, 34 anni, di professione fa l'avvocato fiscale. Sposato con Daniela Destefani, è padre di Angela Destefani Fraga. Appartiene a una delle famiglie pioniere nella colonizzazione di Rio dos Cedros, nel 1876. Ha pubblicato diversi articoli in ambito giuridico, scientifico e storico sia in Brasile che all'estero. È coautore del libro "Família Tafner: storia e traiettoria, in Europa e Brasile" (Blumenau, 2017). Nel 2017 ha prodotto il documentario “El parlar dela zent del Cedro” che racconta la ricchezza e le varietà del dialetto trentino parlato a Rio dos Cedros. Questo documentario è stato premiato in Italia. È vicepresidente del Circolo trentino di Rio dos Cedros e coordinatore e fondatore del gruppo giovani “Tosarami”. Ha volontariamente prestato assistenza legale ai discendenti di immigrati trentini che chiedevano il riconoscimento della nazionalità italiana. Ha fatto parte della delegazione della Provincia A u t o noma di Trento al Convegno dei Giovani Italiani nel Mondo, tenuto a Palermo nel 2019. Andrey è l'autore di tutte le altre foto di questo articolo

4 - 2021

edit

Prezioso inventari

I

l 24 aprile, presso il municipio della città, si è svolta la presentazione ufficiale del libro «Rio dos Cedros: il cuore trentino del Brasile», di Andrey José Taffner Fraga. L'opera è bilingue, in portoghese e in italiano, e ha una prefazione di Renzo Maria Grosselli. Il libro è stato scritto nel corso di alcuni anni, e si è basato principalmente su interviste, ricerche negli archivi storici, raccolta di dati e foto. L'obiettivo era ricostruire l'evoluzione e la traiettoria della cultura trentina a Rio dos Cedros. Rio dos Cedros, infatti, è uno dei tre comuni di Santa Catarina (insieme a Rodeio e Nova Trento) colonizzati da immigrati trentini, in cui le manifestazioni di questa cultura sono ancora molto presenti, nel dialetto, nella cucina, nella musica ecc. Inoltre, Rio dos Cedros ha delle caratteristiche uniche: praticamente tutto il Trentino è rappresentato a Rio dos Cedros. Passando per le località storiche della città, da Sant’ Antonio/Matarel fino al centro, il visitatore può notare che ognuna di queste località, con le loro famiglie e le espressioni dialettali, corrisponde a una particolare area del Trentino: Sant´Antonio/Matarel ha le caratteristiche della Valle dell'Adige, Dolorata ricorda la Val di Cembra, Caravaggio è molto vicina, culturalmente, alla località di Samone, Glória/Busa fu quasi tutta colonizzata da famiglie della Valle di Cavedine e nel

I cantori della Santa Notte in visita alle case nel centro di Rio dos Cedros: la foto è stata scattata nel 2019.

centro della città si sono insediate principalmente famiglie della Valsugana. Questi fattori unici hanno ispirato la creazione di quest’opera, dando a Rio dos Cedros la meritata denominazione di “cuore trentino del Brasile”. Al termine del libro, il lettore potrà rendersi conto che non c’è esagerazione in tale espressione.

Località Rio Rosina Questa immagine panoramica a 360° è tografie scattate il 20 febbraio 2021 dal


toria

Località Caravaggio (Pomeranos Medio)

Località Gloria (Busa - Pomeranos Alto)

io della cultura trentina la musica e le usanze ancestrali ancora presenti. Vengono affrontate anche la religiosità cattolica, che fu alla base della formazione della città, e alcuni episodi notevoli e poco conosciuti, come l'importazione delle campane da Trento a Rio dos Cedros nei primi anni della colonizzazione (1899). Alla fine del libro, si analizza l'istituziona-

La Madonna collocata nella prima cappella costruita nel centro della città. Secondo i registri, è stata portata da Trento da Pietro Floriani, alla fine del XIX secolo

Il libro comincia con una breve retrospetiva storica di Rio dos Cedros, del Trentino e del fenomeno migratorio. Nella sequenza vengono analizzate le manifestazioni culturali della città, passando per il dialetto, la cucina (a dimostrazione della mescolanza di tradizioni brasiliane, trentine e italiane),

stata ottenuta affiancando sei diverse forover «Perseverance» (NASA/JPL-Caltech)

lizzazione della cultura, osservata a partire dagli anni '70, quando è stato celebrato il Centenario dell'immigrazione italiana. Successivamente vengono presi in considerazione altri eventi e gruppi nati dopo tale iniziativa, come la Festa Trentina riocedrense, i cori, i gruppi tradizionali, oltre ad altre iniziative, come il gemellagio tra Rio dos Cedros e Albiano, interscambi ecc. Il libro fa un inventario della cultura trentina ancora presente in città e analizza l'evoluzione e le trasformazioni di questa cultura nel corso degli anni in mezzo alla realtà brasiliana. Il risultato rimane sorprendente, dopo 140 anni dall'inizio della colonizzazione: il dialetto è ancora parlato dalle famiglie, i canti tradizionali sono ancora conosciuti, la maggior parte dei cognomi sono di origine trentina, le comunità hanno ancora nomi che si riferiscono a località trentine, la cucina ha ancora quella miscela tipica del Trentino (come la polenta con crauti). CONTINUA A PAGINA 16

Un cuore che pulsa forte Durante la presentazione del libro, è stato proiettato un video con il saluto del presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner. A nome dell’Associazione Trentini nel mondo, rivolgo un caloroso saluto alle autorità del Municipio di Rio dos Cedros, che attraverso il Consiglio della Cultura ha organizzato questa presentazione del libro “Rio dos Cedros: cuore trentino del Brasile”. E al suo autore, Andrey José Taffner Fraga, vicepresidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros oltre che coordinatore e fondatore del gruppo di giovani trentini “Tosarami”, esprimo il plauso dell’Associazione per aver realizzato un’opera di grande valore non solo per la comunità trentina di Rio dos Cedros, della quale ripercorre la storia. Ci è voluto un appassionato e minuzioso lavoro durato anni, fatto di ricerche negli archivi storici, di interviste, di raccolta di dati e fotografie, per portare a compimento questo bel libro che oggi trova il suo giusto riconoscimento in questo evento. Il libro documenta come la cultura trentina, attraverso le usanze, il dialetto, la gastronomia, la musica, sia ancora viva dopo più di 140 anni dall’arrivo dei primi coloni emigrati dal Trentino: proprio per questo non è esagerato, come si fa nel titolo, definire Rio dos Cedros “il cuore trentino del Brasile”. Un cuore che pulsa forte e fa sentire i suoi battiti fin qui in Trentino.

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editoria

Uno splendido volume che valorizza l'impronta trentina della cultura locale

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io dos Cedros costituisce quasi certamente il municipio etnicamente più compatto del “Brasile trentino”, sparso tra Espirito Santo, San Paolo, Paranà, Santa Catarina e Rio Grande do Sul. Una terra, quella rio-cedrense, che ha visto giungere dall’allora Tirolo Italiano la grande maggioranza delle famiglie che avrebbero domato quel tratto di territorio di foresta subtropicale. Questo volume di Andrey José Taffner Fraga ne fornisce una ulteriore prova: non solo con la lista dei nomi familiari presenti nel Municipio (che tra l’altro dimostrano l’eterogeneità di valle di questi immigrati contadini, dalla Piana dell’Adige a Cembra, dalla Valle dei Laghi alla Valsugana, alle falde del massiccio della Vigolana, ma anche da Albiano e dalla Valle di Non) ma pure con la riproposta di quelle che sono ancora le tradizioni ed i valori culturali portati avanti in quel territorio, a quasi un secolo e mezzo dall’inizio di quella colonizzazione. Il dialetto che vi si parla è necessariamente una koiné italo-brasiliana, una varietà di taliàn cioè, ma la sua base (parlata ancora da molti e compresa anche da moltissimi giovani) è trentina e con un sotaque, come dicono i brasiliani, che mesco-

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Il testo integrale della prefazione al libro firmata da Renzo Maria Grosselli la il dialetto valsuganotto con quello tipicamente trentino (di Trento e dintorni e della Valle dei Laghi) con quella splendida “s” pronunciata quasi a denti stretti. Non si limita a questo Andrey Taffner, ricostruisce i cardini della storia sociale, economica, e culturale di quella sua terra: la profonda religiosità, l’immane capacità di lavoro, l’amore per la famiglia. Con aneddoti non da tutti conosciuti, come quello delle tre campane fatte venire già negli anni ’90 del ‘800 da Trento, o la capacità di quei trentino-tirolesi di creare cooperazione. Ma qui ci fermiamo. Questo

splendido volume, valorizzando l’impronta trentina della cultura locale, dai piatti tipici alle tradizioni natalizie, non dimentica che ormai stiamo parlando di una comunità che è brasiliana, o meglio italo-brasiliana. Due lingue quindi nell’esposizione, il portoghese e l’italiano ma anche il ricordo dei molti compagni dei trentini in questa avventura: i veneti ed i lombardi, i tedeschi ed i polacchi e persino quell’unica famiglia siro-libanese che avrebbe dato a Rio dos Cedros fior di personaggi. E, in una terra dal cattolicesimo dominante e quasi tradizionalista, ecco anche il ricordo di

quel grande uomo e visionario che fu l’anarchico italiano Giovanni Rossi, fondatore in Paranà della Colonia Cecilia, che mise per decenni le sue capacità di agronomo al servizio delle famiglie contadine di Rio dos Cedros. Fu il Brasile di Don Pedro II a dare terra a buon mercato a quei primi coloni, a pagare loro il viaggio verso l’America. È il Brasile ad aver fornito al dialetto di Rio dos Cedros una non insignificante parte dei suoi vocaboli (oltre naturalmente alla lingua che ormai parlano le nuove generazioni)… e di brasiliani sta parlando Andrey Taffner, che però portano ancora profonde le stigmate di quella loro origine trentino-tirolese. E ne vanno fieri.


gente e fatti

Messa in ricordo di Vittorio Facchini ad un anno dalla sua scomparsa

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l 26 aprile 2021 ricorreva il primo anniversario della scomparsa a Sydney (Australia) di Vittorio Facchini (per tutti i suoi parenti e amici conosciuto come «zio Vic»), all’invidiabile età di 102 anni! Purtroppo il suo funerale fu celebrato con un numero molto ristretto di persone a causa del Covid. Così in occasione del primo anniversario, e con la situazione ritornata quasi alla normalità (eccetto per le restrizioni sulla distanza interpersonale), i parenti e i soci del Circolo Trentino di Sydney hanno potuto radunarsi in buon numero nella cappella del cimitero per la commemorazione della vita e della memoria di «zio Vic». Padre Bertagnolli ha celebrato la santa messa, alla quale hanno partecipato nipoti e amici provenienti anche da grandi distanze. Era presente anche Ugo Bergamo, presidente del Circolo di Sydney, con la bandiera del Circolo. Alla fine della messa è stata scattata una foto ricordo e poi il gruppo si è spostato presso la tomba di «zio

Vic» per un saluto, una preghiera di suffragio, e una benedizione. Padre Bertagnolli ha ricordato le parole di Lorenzo Dellai, al tempo presidente della Provincia Autonoma di Trento, quando nel 2007 consegnò a «zio Vic» l’Aquila di San Venceslao in riconoscimento del suo contributo alla comunità trentina e italiana di Sydney – sottolineando le qualità della gente trentina e in particolare di zio Vic: «generosità, altruismo, operosità». L’esempio di “zio Vic” rimane come testimonianza a tutti coloro

che lo hanno conosciuto, di gioiosa disponibilità, di fede cristiana, di fraterno interesse, valori

appresi dalla famiglia e maturati dell’esperienza di emigrazione. Un ringraziamento speciale va alla nipote Linda Facchini con il marito Charles (venuti da Brisbane) e a tutti i partecipanti alla cerimonia di anniversario. Per chi è interessato, la storia di “zio Vic” è stata pubblicata anche nel libro «Dalla Paganella a Uluru» di Renzo Tommasi, e sul recente «Rapporto Italiani nel Mondo 2020» da Maurizo Tomasi direttore del periodico «Trentini nel Mondo». Padre F. Bertagnolli

di origine trentina e veneta ha introdotto la viticoltura e parla ancora il “talian” - e nei territori nel nord Italia da cui provenivano

quelle famiglie, dove la regista è tornata alla ricerca di memorie e tradizioni trasmesse in eredità ai discendenti.

«Il DNA della Serra Gaúcha» un video da vedere È online sul canale YouTube della Trentini nel mondo ed ha già totalizzato oltre 700 visualizzazioni, il video «Il DNA della Serra Gaúcha», l’intervista a Marcia Monteiro, regista di «Legado italiano», film inserito nella programmazione del 69° «Trento Film Festival». Nell'intervista realizzata nel 2018 da Maurizio Tomasi - direttore responsabile del periodico «Trentini nel mondo» - la

regista illustra la genesi e gli obiettivi del film e parla della comunità di origine trentina del Rio Grande do Sul. Il film prende spunto dall’emigrazione italiana in Brasile, uno dei più grandi flussi migratori di sempre. Le immagini di questa preziosa rivisitazione di quasi 150 anni di storia e lavoro, sono state girate nella Serra Gaúcha (Rio Grande do Sul) in Brasile dove la popolazione in gran parte

www.youtube.com/watch?v=dn9yP-Zt8TM 4 - 2021

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60 anni d’Europa

L'Unione Europea sotto la spa F

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ra i tanti problemi che travagliano l’Europa in questo periodo, dalla pandemia all’approvvigionamento dei vaccini, due meritano, a mio avviso, di essere richiamati: il pronunciamento della Corte costituzionale tedesca e l’atteggiamento di Polonia e Ungheria. Entrambe le questioni hanno a che fare con le procedure relative all’esecutività del «Next Generation EU» o «Piano europeo per la ripartenza». Il 26 marzo scorso, la Corte costituzionale tedesca aveva sospeso la ratifica del «Recovery Fund-Next Generation EU», lo strumento con cui l’Unione prevede di mettere a disposizione degli Stati membri 750 miliardi di euro per far fronte agli effetti della pandemia e ai costi per finanziare la ripresa. Il presidente della Repubblica Federale Steinmeier era stato costretto a sospendere la firma del documento di adesione al piano europeo approvato a larga maggioranza da Bundestag e Bundesrat a seguito del ricorso presentato da Bernd Lucke, fondatore del partito di estrema destra Alternative für Deutschland. Per Lucke, «Next Generation EU» rischierebbe di essere il primo passo per un’Europa a debito comune e decisamente più integrata sul piano economico. Fortunatamente, anche se in via provvisoria, il 21 aprile la Corte tedesca ha respinto il ricorso di Lucke che mirava a bloccare la ratifica del Parlamento tedesco della decisione sulle risorse proprie dell’UE. Alcuni studiosi ed opinionisti sostengono, tuttavia, che, più che preoccuparsi degli orientamenti della Corte costituzionale di Karlsruhe, ci si dovrebbe preoccupare degli orientamenti dei membri tedeschi della Banca Centrale Europea di Francoforte, Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e Isabel Schnabel componente del Comitato esecutivo.

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Rappresenta un problema l'atteggiamento di Polonia ed Ungheria dove sono state approvate numerose leggi iberticide che hanno stravolto il principio della separazione dei poteri, fortemente limitato e contrastato i diritti delle opposizioni, ridotto al silenzio i canali dell’informazione indipendente Entrambi convinti della capacità dei mercati finanziari del debito pubblico di disciplinare gli Stati. Sostituirsi alla "razionalità" dei mercati equivarrebbe, per la BCE, favorire gli Stati debitori rispetto a quelli creditori, salvare ciò che, invece, deve essere lasciato fallire. Se la BCE avesse seguito questi orientamenti, il destino degli Stati debitori del Sud Europa, fra cui l’Italia, sarebbe stato segnato drammaticamente. Senza la ratifica della decisio-

ne sulle risorse proprie dell’UE da parte dei Parlamenti dei 27 Paesi membri, la Commissione non può emettere le obbligazioni che finanzieranno il Recovery Fund. La Germania non è l’unico Paese in cui la ratifica sta riscontrando problemi. La presidenza di turno portoghese dell’Ue, ancora a febbraio, aveva indicato come orizzonte temporale per

il completamento del processo fine marzo-inizio aprile, mentre ora le previsioni indicano fine giugno. Finora solo 17 Stati membri, fra cui l’Italia, su 27 hanno ratificato la decisione. Ci sono complicazioni, per motivi diversi, in Olanda, Finlandia, Austria, Romania, Polonia e Ungheria. Preoccupano in modo particolare questi ultimi due Paesi, i più importanti dei quattro che costituiscono il gruppo di Visegrad. Il primo numero 2021 della rivista «Italianieuropei» ha dedicato un focus assai articolato, con il contributo di diversi studiosi, dal titolo «Viaggio nel Gruppo di Visegrad», pp. 63116, all’evoluzione di questo(*) gruppo, dalla sua fondazione


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ada di Damocle dei sovranisti il 15 febbraio 1991 ad oggi. Trent’anni fa i Capi di Stato della Polonia, dell’Ungheria e della Cecoslovacchia, riuniti nella cittadina altamente simbolica di Visegrad (vi si conserva la sacra Corona apostolica di S. Stefano d’Ungheria, fu sede della corte del grande re d’Ungheria Mattia Corvino e nel 1335 ospitò l’incontro dei re di Ungheria, Polonia e Boemia per un’alleanza antiasburgica e per creare nuove vie commerciali indipendenti verso l’Europa dell’Ovest) «decisero di associarsi per dare vita ad alcune forme di cooperazione in campo militare, culturale, economico ed energetico con l’obiettivo di accelerare il loroprocesso di adesione all’Unione europea e alla NATO». Realizzati questi obiettivi per

I rapporti dei due paesi con l’Unione Europea sono spesso accompagnati e condizionati da pesanti ricatti: ne è prova la recente minaccia di Budapest e Varsavia di opporsi all’adozione del bilancio pluriennale UE e del Recovery Fund fintanto che l’esborso dei fondi europei sarà vincolato al rispetto dello Stato di diritto l’impulso determinante di leader carismatici quali Lech Walesa (Polonia), Vaclav Havel (Cecoslovacchia, Repubblica Ceca e Slovacchia dal 1° gennaio 1993), si assiste progressivamente a una progressiva evoluzione di questi Paesi in campo europeo dalla fine del primo decennio del secolo fino ad arrivare, in questi ultimi anni, a veri e propri scontri con Bruxelles. Scontri molto più forti e pericolosi nel caso della Polonia e dell’Ungheria.

Pur non avendo un’identità politica comune e trovandosi divisi su diverse questioni importanti, il Gruppo di Visegrad dal 2015 si è ricompattato per opporsi al resto dell’UE su quattro temi: la politica dell’immigrazione, il problema dei lavoratori distaccati, l’Europa a più velocità e il sovranismo. In particolare, l’Ungheria di Orban e la Polonia del PIS, partito di estrema destra al potere, ritengono che ogni ambizione federale deve essere abbandonata e che invece l’UE dovrebbe fare un salto indietro per concentrarsi sul mercato unico e la sicurezza. Nel 2011, Victor Orban allora presidente di turno dell’Unione

europea ebbe a dichiarare: «Noi non crediamo nell’Unione europea, crediamo nell’Ungheria e consideriamo l’Unione europea (*) da un punto di vista secondo cui, se facciamo bene il nostro lavoro, allora quel qualcosa in cui crediamo, che si chiama Ungheria, avrà il suo tornaconto». In Polonia, il leader di PIS, partito Diritto e Giustizia, Jaroslaw Kaczynski, si ispira a Victor Orban e al suo illiberalismo democratico; all’inaugurazione del suo quarto mandato, ha parlato della necessità di una sostituzione del modello di democrazia liberale ormai fallito. Numerose leggi liberticide sono state approvate in entrambi i Paesi che hanno stravolto il principio della separazione dei poteri, fortemente limitato e contrastato i diritti delle opposizioni, ridotto al silenzio i canali dell’informazione indipendente. Questi pochi flash danno l’idea di una pesante involuzione antidemocratica di Polonia e Ungheria e di una drammatica, sistematica erosione dello stato di diritto in entrambi i Paesi, mentre i rapporti con l’Unione europea sono spesso accompagnati e condizionati da pesanti ricatti. Ne è prova la recente minaccia di Budapest e Varsavia di opporsi all’adozione del bilancio pluriennale UE e del Recovery Fund fintanto che l’esborso dei fondi europei sarà vincolato al rispetto dello Stato di diritto. Questo è il panorama inquietante del sovranismo in Europa oggi: una spada di Damocle che rischia di compromettere l’esecutività del Recovery Fund. La Lega in Italia, al governo nella grande coalizione di Draghi, ha mandato recentemente il suo segretario Salvini in pellegrinaggio da Orban e Kaczynski: a studiare strategie sovraniste e tattiche di contrasto all’Unione europea? Vittorino Rodaro 30 aprile 2021

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attualità

Anche la Trentini nel mondo partecipa al progetto europeo «Sliding doors»

Obiettivo del progetto è analizzare i processi di integrazione dei migranti da un’ampia prospettiva storico-sociale. Vi partecipano dodici organizzazioni di nove paesi europei: Paesi Bassi, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Francia, Ungheria Italia, Portogallo, Romania e Spagna

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n progetto in sei tappe: così è stato definito «Sliding doors» in occasione della sua presentazioone durante la conferenza stampa che si è svolta il 7 aprile, promossa dall'Université Franche-Comtè di Besançon (Francia), capofila del progetto, coordinato da Frederic Spagnolli, di origini trentine e docente presso quella Università. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il direttore della Trentini nel mondo, Francesco Bocchetti, in collegamento dalla sede di Trento dell'associazione. Le tappe sono: formazione, indagine sul territorio, analisi dei risultati, diffusione dei risultati, un convegno internazionale, restituzione e messa in pratica dei risultati. Storia delle migrazioni dall’antichità ai giorni nostri, le rotte migratorie, il lavoro forzato e la schiavitù verso e in Europa, sono i principali temi trattati nel programma di formazione. È prevista anche la raccolta di un questionario in tutti gli Stati partner, da cittadini “autoctoni” e da citta-

L’associazione contribuirà alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione formatori specializzati in associazionismo dell’emigrazione. Contribuirà inoltre alla creazione, raccolta e analisi di questionari nei paesi in cui l’Associazione è presente. Metterà a disposizione documenti cartacei, filmati, intervi-

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dini di paesi terzi, per conoscere le principali opinioni e pregiudizi sul tema dell’integrazione degli immigrati. Attraverso la successiva fase di indagine sul territorio, i partecipanti alla formazione - affiancati da esperti e attori del settore e attraverso associazioni partner non profit - interrogheranno i cittadini (in primis gli immigrati, ma anche i visitatori dei luoghi di migrazione e dei musei dedicati all'argomento) per esaminare se e come le situazioni di intolleran-

za e di conflitto si sono evolute positivamente, in termini di vera integrazione dei migranti nei nuovi paesi e qual è stato il loro contributo alla risoluzione delle crisi socio-economiche locali. Poi gli esperti che hanno ideato e promosso il progetto, analizzeranno i risultati delle indagini territoriali e presenteranno al Comitato tecnico-scientifico una prima bozza di proposta di raccomandazioni di buone pratiche per i decisori europei, elaborata sia in termini di innovazioni normati-

https://slidomigration.eu

ste audio, sia come fonti che anche contribuendo a nuovi documenti prodotti dal progetto. Organizzerà inoltre una mostra sui risultati del progetto, coordinandone la preparazione, pro-

mozione e diffusione in Trentino oltre che in Germania e Lussemburgo. Nell'ambito del programma di formazione, il 22 aprile il direttore della Trentini nel mondo, Francesco Bocchetti, ha tenuto una conferenza online sul tema «Emigrazione ed associazionismo: l’esempio del Trentino».

ve che scoraggino e condannino ogni forma di stigmatizzazione degli immigrati, sia di nuovi servizi – informazione e orientamento, ma anche di assistenza sociale e sostegno economico – per favorire la loro reale integrazione. Tramite pubblicazioni scienPer la diffusione dei risultati, si ricorrerà alla loro pubbicazione su riviste scientifiche internazionali ma anche ad un sito internet, ad una mostra multimediale itinerante, ad una presenza attiva sui social e ad una app per smartphone. La restituzione e l'applicazione dei risultati avverrà con il contributo degli europarlamentari coinvolti, attraverso la presentazione delle «raccomandazioni» in apposite conferenze di stampa nelle tre capitali del Parlamento europeo e a Roma.

C'è anche il Circolo trentino di Tuzla Tra i partner c’è anche l’Associazione degli Italiani “Rino Zandonai” di Tuzla (Bosnia ed Erzegovina). Il suo ruolo nel progetto è quello di partecipare in particolare alle attività di analisi e diffusione. L’associazione ha una solida conoscenza dei processi migratori dall’Italia alla Bosnia Erzegovina Il 27 aprile Tihomir Knezicek ha tenuto una relazione intitolata «The long story of Italians in Tuzla and their integration into the city and its peculiarities» (La lunga storia degli italiani a Tuzla, la loro integrazione nella città e la sua peculiartà).


circoli

Nuovo direttivo al Circolo trentino di Buenos Aires L'assemblea ha eletto presidente Luis Amistadi. Mariano Roca è il vice

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o scorso 24 aprile, con le dovute misure di sicurezza e nel più assoluto rispetto dei protocolli sanitari, si è tenuta l’assemblea dei soci del Circolo Trentino di Buenos Aires (Argentina). Con un anno di ritardo, dovuto alla pandemia, si sono anche rinnovate le cariche del Consiglio direttivo. Il nuovo presidente è Luis Amistadi, che ha ricevuto il testimone dalla presidente uscente Delfina Turrina, che i soci hanno ringraziato per il grandissimo lavoro svolto negli ultimi cinque anni alla guida della storica istituzione, fondada nel 1932 e che celebrerà nelle prossime settimane il suo 89º anni-

versario. Luis Amistadi è figlio del compianto Mario, originario di Roncone, nelle Giudicarie, il quale è stato presidente del Circolo negli anni 90, un periodo di grande effervescenza dell’istituzione, e ha lasciato indelebile nella comunità trentina di Buenos Aires un segno. L’assemblea si è aperta con un sentito minuto di silenzio in ricordo di due soci che ci hanno lasciati negli ultimi mesi: l’ex presidente del Circolo, Manlio Cobbe, e Maria Pintarelli, ex componente del Direttivo e storica rappresentante del Circolo presso la Federazione delle Istituzioni italiane della circoscrizione consolare di Buenos

Aires (Fediba). È stato dedicato anche un omaggio speciale a Ofelia Albornoz, da tutti conosciuta come “Fela”, grande collaboratrice del Circolo che si è presa cura, insieme alla sua famiglia, della manutenzione della sede e degli ospiti presenti ai pranzi e alle diverse

iniziative organizzate dal Circolo. Poi è stata approvata la relazione e il bilancio dell’anno 2019, ultimo esercizio prima dello scoppio della pandemia, e si è approvato il nuovo importo della quota sociale, unico mezzo di sostenimento del Circolo in questo periodo di chiusura delle attività in presenza per causa della pandemia. Dopo aver approvato anche il rinnovo delle cariche sociali, si è fatto un brindisi con un saluto speciale al nuovo presidente Luis Amistadi, proprio nel giorno del suo 60º compleanno. Un doppio augurio a Luis e in bocca al lupo in questa avventura appena iniziata!

Direttivo 2021 - 2022 Presidente: Luis Mario Marcelo Amistadi Vicepresidente: Mariano Roca Segretaria: Aída Schillaci Vice-segretaria: Giuliana Amistadi Tesoriere: Juan José Amistadi Vice-tesoriere: Dolores Villalba Giordani Consiglieri effettivi: Verónica Martín, Adrián Martín Oliana, Delfina Marta Turrina e Vera Cappelletti Consiglieri supplenti: Fabián Oliana, Gerardo Morales, Juan Bautista Pollini ed Elsa Julia Rosanelli Revisori dei conti titolari: Ignacio Amistadi, Maximiliano Zalazar ed Elena Bernabé

Il nuovo presidente con Delfina Marta Turrina e nell'altra foto, con il vice Mariano Roca.

Revisori dei conti supplenti: Gabriela Anzelini, Eveline Raymaekers ed Ana María Serafini

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circoli

Notizie dal Circolo di Puerto Tirol L'assemblea annuale ha rinnovato il direttivo Si è svolta il 31 marzo l’assemblea annuale del Circolo, durante la quale è stato rinnovato il direttivo, che ora risulta così composto: presidente, Darío Fernando Farías; segretaria, Solange Antoniolli; tesoriera, Mirtha Gladys Farías; consigliere titolare, Domingo Campestrini; consigliere supplente, Aides Acosta Rosso; revisore dei conti titolare, Silvia Susana Motter; revisore dei

conti supplente, Omar Molina Durante i lavori dell’assemblea è stato comunicato che sono in corso le procedure per

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Recentemente il Circolo aveva richiesto un contributo all'Associazione Trentini nel mondo destinato a ristrutturare la sede: i lavori previsti erano rifacimento dei pavimenti, pittura murale, intonaco, cambio serramenti e altre riparazioni. Il contributo è stato concesso e così è stato possibile effettuare gli interventi programmati, che hanno notevolmente migliorato lo stato della struttura, diventata ora molto più confortevole per lo svolgimento di

Grande interesse per i corsi di lingua

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Lavori di ristrutturazione per migliorare la sede riunioni e altre attività, sempre nel rispetto dei protocolli anti Covid-19. È stata inoltre acquistata una nuova lavagna. Successivamente, con la collaborazione di alcuni soci, sono stati effettuati altri piccoli ma importanti lavori di riparazione e di manutenzione.

L’anno scorso la pandemia aveva bloccato il progetto del Circolo di dare il via a lezioni di lingua italiana e tedesca. Poi, l’introduzione di rigorosi protocolli di protezione e l’arrivo dei vaccini hanno consentito di programmare di nuovo quell’attività. Le iscrizioni ai corsi sono state aperte nel gennaio di quest’anno e sono state molto ben accolte dagli abitanti della città. Attualmente il Circolo offre lezioni di italiano per bambini, due corsi di italiano per adulti e un corso di tedesco. Le lezioni sono iniziate in aprile e proseguiranno fino a novembre, compatibilmente con l’evolversi della pandemia.

il riconoscimento della personalità giuridica e che mancano ancora pochi passaggi burocratici.


circoli

Celebrata a Chajarí la «Giornata dell'immigrato trentino a Entre Rios» Nel settembre 2020 la Camera dei Deputati della provincia di Entre Ríos (Argentina) ha dichiarato il 26 aprile «Giornata dell'immigrato trentino a Entre Ríos». L'idea di questa ricorrenza è nata dall'indagine svolta dai quattro Circoli trentini della provincia: Concordia, Concepción del Uruguay, San José e Chajarí. Secondo le informazioni raccolte, il primo ingresso documentato di immigrati trentini nella provincia avvenne il 26 aprile 1876. Questa data corrisponde all'arrivo delle prime famiglie italiane nella colonia agricola di Villa Libertad (oggi Chajarí) come nuovi coloni. In occasione della ricorrenza di qust'anno, il 26 aprile scorso il Circolo ha organizzato un corteo che ha percorso il nucleo storico di Chajarí. Durante il tragitto Luis Capeletti ha tenuto un discorso nel quale ha ricordato il momento storico dell'arrivo degli emigranti trentini. «Come Circolo Trentino de Chajarí vogliamo ricordare con gratitudine e rispetto i nostri avi, che con impegno e coraggio hanno contribuito a costruire la nostra Argentina» ha affermato la presidente del Circolo, Rita Andrea Urbani.

Il direttivo in carica

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Questa è la composizione del direttivo del Circolo

vice tesoriera, Graciela Avancini.Consiglieri

trentino di Chajarí, in carica fino al prossimo mese

titolari: Elsa Franchisquini, Alejandra Zampedri.

di novembre. Presidente, Rita Andrea Urbani;

Consiglieri supplenti: Lidia Franchisquini, Ceol

vicepresidente, Gustavo Ceroleni; segretaria,

Edgardo. Revisori dei conti: Horacio Zampedri,

Maria Rosario Zampedri; vice segretaria, Rosa

Matias Zampedri. Commissione di arbitraggio:

Haydee Pezzini; tesoriera, Analia Zampedri;

Hilda Franchesquini, Maria Genoveva Milanich.

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circoli

Notizie dal Circolo di Bento Gonçalves L'assemblea per l'elezione del nuovo Consiglio direttivo del Circolo trentino di Bento Gonçalves per il biennio 2021-2022, si è tenuta il 16 aprile. La lista unica dei candidati per il consiglio comprendeva anche nuovi soci del Circolo che già da tempo collaborano alle attività del Circolo. Un particolare ringraziamento è stato rivolto a Cleusa Longhi, che ha guidato il Circolo per quattro anni, favorendo la crescita culturale della nostra città. Marcelo Galvagni, discendente dell'immigrato roveretano Antonio Galvagni, suben-

Marcelo Galvagni è il nuovo presidente tra come presidente; alla vicepresidenza è stato eletto Firmino Splendor, professore e rinomato enologo di Bento Gonçalves. Il nuovo consiglio si impegna a proseguire le attività del Circolo, così come l'azione culturale più significativa, il "Ponto de Cultura Vale dos Vinhedos". Sandro Giordani è stato confermato Direttore Culturale e Coordinatore del “Ponto de Cultura”.

La presenza di nuovi soci che attivi anche in altre associazioni darà forza e sinergia all'azione culturale del Circolo: Ademir Gugel, di ANEA Brasil; Jeancarlo Zortea, della Famiglia Trentina di Santo Antão e Taísa Trevisan, dell'Associazione Caminhos de Pedra. È stato espresso apprezzamento per le numerose iniziative culturali degli ultimi anni, così come per la “Settimana della Cultura e dell'Arte Italiane” e il “Bento Gonçalves Film Festival”.

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l sindaco di Bento Gonçalves, Diogo Segabinazzi Siqueira (terzo da sinistra nella foto), accompagnato dal Sottosegretario alla Cultura, Evandro Soares, e dal sottosegretario all'Agricoltura Volnei Cristofoli, il 29 aprile è stato ospite nella sede del Circolo trentino di Bento Gonçalves. Una visita avvenuta in un momento quanto mai opportuno, in quanto i rappresentanti del Comune hanno potuto vedere i recenti miglioramenti apportati all’edificio della scuola Mauricio Cardoso, oggi “Ponto de Cultura Vale dos Vinhedos” e sede del Circolo Trentino. Erano presenti anche membri della comunità, il presidente e il consiglio direttivo del Circolo Trentino ed il maestro Geraldo Farina. Dall’ottobre 2019, quando sono

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Il sindaco Diogo Segabinazzi Siqueira ha fatto visita alla sede iniziati i lavori di miglioramento ed i workshop del Ponto de Cultura, sono state diverse le iniziative realizzate dal Circolo trentino di Bento Gonçalves in collaborazione con la Comunidade das Neves / Associazione culturale Vale dos Vinhedos. L'impegno e l'utilizzo delle ri-

sorse proprie del Circolo trentino e della comunità sono stati determinanti per predisporre un luogo adatto a soddisfare le esigenze di coloro che sono interessati alla cultura italiana. Durante la visita dei rappresentanti del Comune è stata scattata una foto con la bandiera dell’asso-

ciazione italiana “Città del Vino”, della quale Bento Gonçalves è entrata a far parte nel 2019. Oggi, a seguito di quella adesione e grazie all'Ambasciatore della Città del Vino Carlo Rossi, il “Ponto de cultura”, in quanto associazione culturale che organizza anche iniziative di carattere vinicolo, oltre a possedere la bandiera può utilizzare il logo nelle sue azioni di promozione del vino.


circoli

Il Circolo di Montevideo sta lavorando ad un video sull'immigrazione italiana

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a prima riunione del nuovo direttivo del Circolo Trentino di Montevideo (Uruguay) si è svolta sulla piattaforma Zoom, con normalità e armonia il 16 aprile scorso. Nonostante i limiti imposti dalla situazione sanitaria, sono stati discussi più di quindici punti all'ordine del giorno. Il consolidamento, attraverso un crescente afflusso di studenti, dei corsi online di lingua e cultura italiana in giorni e orari diversi, tenuti da tre ottimi docenti madrelingua, rappresenta per il Circolo uno dei più importanti traguardi raggiunti, almeno per due motivi: perché dimostra sia che il Circolo ha saputo adattare la propria proposta formativa alla nuova realtà condizionata dalla presenza della pandemia, sia che il Circolo svolge un ruolo di rilievo come diffusore della cultura italiana e delle sue radici. Il Circolo trentino di Montevideo è ora an-

che impegnato nella realizzazione di un video / documentario sull'emigrazione trentina in Uruguay, nell'ambito del Progetto 2021 “Emigrazione italiana in Uruguay”. Responsabile di questo progetto, elaborato in collaborazione con le Associazioni Italiane in Uruguay, l'Ambasciata d'Italia e l'Istituto Italiano di Cultura, è la professoressa Cristina Dalla Vecchia, lettrice italiana presso UDELAR. Il progetto prevede una possibile collaborazione nella divulgazione del Museo dell'Immigrazione (MUMI ) di Montevideo, con l’obiettivo di dare visibilità al patrimonio di diversità culturale che negli anni ha favorito l'integrazione dei migranti italiani nel Paese. In tempi difficili, continuiamo a scommettere sulla qualità delle proposte e dei contenuti con risultati positivi. Silvia Norbis - Presidente del Circolo

COMMISSIONE DIRETTIVA PER IL BIENNIO 2021-2022

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Vicepresidente: Graciela Vivaldelli Segretaria: Liliana Vivaldelli Vice Segretaria: Cristina Zás Tesoriere: Jorge Zás Vice Tesoriere: Lydia Delbono Consiglieri Cristina Simonelli Carmen Vaia Jorge Ricciardi Vero Riva Alfiero Vivaldelli Consiglieri supplenti Sandra Broggi Líber Noria Natividad Díaz Sergio Sartori

COMMISSIONE FISCALE Presidente: Roberto Brezzo Segretario: Fernando López Supplente: Juan Calza

Nella foto, la sede del Circolo in "tricolore" in occasione della Festa della Repubblica dell'anno scorso.

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Dortmund

Pasquetta al profumo di polenta per i trentini in Germania A ltro che gita fuori porta! Una Pasquetta davvero speciale quella del 2021: lockdown e ritorno dell’inverno in piena regola con bufere di neve e gelo. Ognuno chiuso in casa al calduccio, ma lo stesso tutti insieme con… la polenta! Sì, proprio la nostra cara polenta. Infatti, chi voleva ha aderito alla proposta di cucinare per Pasquetta la polenta. A onor del vero l’idea non è partita dal nostro Circolo, ma l’abbiamo presa da un articolo pubblicato sul n°4-2021 del

Berlino

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bollettino «3nt'» del Circolo trentino di Charleroi. … E allora via in cucina! Sui fornelli una

Colonia

bella polenta che profuma e cuoce sbuffando per scaldarci e mettere allegria. Chi l’ha abbinata ad arrosti, chi a crauti, chi a salamelle, chi a funghi, chi l’ha condita con la toma o la salsiccia… Così quel giorno la polenta regina della tavola di Lunedì dell’Angelo ha contribuito ad abbattere le distanze fra Berlino, Colonia, Dortmund e Norimberga. Grazie a chi ha accettato la sfida e grazie a Giuseppe Filippi per la simpatica iniziativa. Per il Circolo Trentino di Dortmund, Agnese


circoli Aperta la biblioteca «Salinas», con libri, DVD e pubblicazioni in italiano

I

l Circolo nel dicembre 2020 ha dato vita ad una biblioteca italiana denominata "Salinas". È l'unica biblioteca italiana in Bosnia ed Erzegovina, dove i componenti della comunità italiana possono fruire di libri, DVD, cataloghi e altre pubblicazioni. La biblioteca comprende 1.320 unità bibliografiche. La maggior parte dei libri sono stati originariamente conferiti nel 2010 dalla Biblioteca pubblica di Tuzla come donazione al Circolo trentino della città. La successiva donazione da parte della stessa biblioteca c’è stata il 22 luglio 2016. Circa cinquanta pubblicazioni sono state donate dai membri del Circolo e dai cittadini di Tuzla. I libri erano stati inizialmente conservati nella sede del Circolo, che è però inadeguata allo scopo per carenza di strutture e a causa dell’umidità. Per questo, con l’intento di salvare i libri dal degrado, il Circolo ha iniziato a

spostare i libri in un luogo asciutto e sicuro, affittato ad un costo ragionevole, che possa funzionare come una biblioteca. Con l'aiuto del governo della città e della biblioteca pubblica di Tuzla, prima di essere collocati sugli scaffali sono stati classificati e catalogati. La maggior parte sono scritti da autori italiani come Umberto Eco, Alberto Moravia, Elio Vittorini, Daniele Luttazzi, Luigi Pirandello, Dante Aligiheri, ma ci sono anche classici delle letteratura mondiale, come Lev Tolstoj, Wilbur Smith, Mark Twain, Franz Kafka, Thomas Mann, Pablo Neruda. Nella biblioteca ci sono poi enciclopedie, dizionari, libri di grammatica, guide turistiche, libri per bambini, pubblicazioni della Trentini nel mondo, libri sugli italiani in lingua bosniaca e vari DVD. La biblioteca, che non ha personale ed è aperta a tutti i cittadini previa telefonata,

Notizie dal Circolo trentino di TuzlaAssociazione «Rino Zandonai» (Bosnia Erzegovina)

intende estendere il suo patrimonio, quindi è aperta alle donazioni; questo è l'indirizzo per prendere contatti: info@ugip-tz.ba

L'ESPOSIZIONE È STATA ALLESTITA IN OCCASIONE DEL TRENTESIMO MEMORIALE DEDICATO AL POETA AVDO MUJKIĆ

Mostra sulla multinazionalità Il Circolo ha partecipato al trentesimo memoriale dedicato al poeta Avdo Mujkić a Lukavac. Il Circolo Trentino ha organizzato il 31 marzo 2021 la mostra "Multinazionalità nella regione di Tuzla", allestita presso la Biblioteca di Lukavac. Lukavac è il luogo nelle vicinanze di Tuzla dove risiede un piccolo numero di italiani, compresi i membri della famiglia Mott. L’esposizione, che è rimasta aperta per dieci giorni, comprendeva trenta foto di famiglie di trentini residenti a Tuzla e nella città di Lukavac. Erano in mostra anche vecchi certificati scolastici di italiani (dall'Italia e dalla Bosnia ed Erzegovina); una gigantografia della statua di una giovane donna addolorata che decora la tomba di Pietro Cordignano, l'architetto dei più significativi edifici pubblici di Tuzla; due pannelli di grandi dimensioni con immagini di famiglie italiane e con la descrizione dell'architettura pro-

gettata e realizzata dagli italiani di Tuzla Candotti, Cordignano, Gojo e Piccolotti. La mostra è stata presentata con ampio risalto su diversi media locali. Gli organizzatori della mostra, Željko Mott e Tihomir Knežiček del Circolo trentino di Tuzla,

hanno ricevuto un attestato di apprezzamento da parte della Biblioteca di Lukavac. La mostra è stata organizzata nel rispetto delle restrizioni previste per contrastare la pandemia di Covid-19 ed è stata un’iniziativa che ha dimostrato come le attività del Circolo trentino possano

continuare a svolgersi, mantenendo così vive la tradizione e la cultura italiana a Tuzla.

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dal Trentino

Gelate primaverili in Trentino: il ciliegio la coltura più colpita L

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e gelate tardive che hanno contraddistinto le notti tra il 6 e l’8 aprile in Trentino, sono state caratterizzate da temperature molto basse mantenute per parecchie ore, aspetto che ha determinato un danno alle colture ancora maggiore. Le colture più colpite in Trentino sono state sicuramente il ciliegio ed il melo. Questa gelata così estesa e lunga ricorda gli ultimi eventi gravi del 1997 e, più recentemente, del 2017 che causarono importanti danni alla produzione di mele. Da una prima analisi meteorologica risulta che la gelata di inizio aprile ha avuto temperature simili al 1997 ma con durata decisamente maggiore. Infatti le basse temperature del 17-18 aprile 1997 si sono mantenute per circa 8-9 ore mentre questa volta hanno raggiunto le 13 ore. La differenza è rappresentata dalla diversa fase fenologica che potrebbe in alcune zone tardive aver limitato i danni. L’azionamento degli impianti a pioggia so-

vrachioma antibrina, ove presenti, può aver ridotto, ma non azzerato, la percentuale di danno. Infatti la situazione complessiva di temperature molto rigide e di bassa umidità relativa, oltre al numero di ore di gelo, hanno messo in crisi anche un sistema ampiamente collaudato come quello dell’irrigazione antibrina. Per quanto riguarda in particolare il ciliegio, una coltura estremamente sensibile alle

gelate primaverili, sia nelle fasi precoci ma in particolar modo nel momento della fioritura, viste le temperature raggiunte (nelle zone altimetriche più elevate si sono registrati i -6 /-7°C), specialmente dove non è stata eseguita difesa attiva si osservano danni quantitativi abbastanza importanti. I metodi adottati per la protezione dei ceraseti sono stati l’azionamento di impianti antibrina, principalmente in fondovalle, e l’accensione di stufette a pellet o di candele di paraffina (da parte di circa 40 agricoltori) soprattutto nelle zone collinari e montane. La gestione della difesa attiva è stata difficile per gli agricoltori, che si sono trovati ad affrontare temperature minime molto severe, gelate di lunga durata, spesso accompagnate da presenza di vento. Ufficio Stampa FEM

I big della musica italiana «in pillole»

S

i intitola «60 artisti per 60 settimane» la rubrica iniziata l'8 marzo scorso su Radio Italia Anni 60, l'emittente che ospita la nostra trasmissione «Trentino nel mondo» (in onda dal lunedì al venerdì alle 20.57 e in replica alle 2.00, ma disponibile anche in versione podcast per un mese). Protagonisti della rubrica sono big della musica italiana dagli anni 60 agli anni 90. Ogni settimana vengono mandate in onda due «pillole radiofoniche» al giorno, alle 7,50 e alle 17,50, per raccontare notizie, curiosità sulla vita e sulla musica degli artisti

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e delle artiste. Vengono intervistati i cantanti stessi, ma anche autori che han-

no scritto libri su di loro e agli ascoltatori viene chiesto di mandare messaggi (scritti o meglio

audio) con le emozioni o i ricordi legati all'arista della settimana, messaggi che poi vengono mandati in onda. Fra gli artisti presentati finora ci sono Adriano Celentano, Iva Zanicchi, i Pooh, Fiorella Mannoia, The Rokes, Gino Paoli, Gigliola Cinquetti.


MODULO PER LA RICHIESTA DI ADESIONE IN QUALITÀ DI SOCIO ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS VIA MALFATTI 21 - 38122 TRENTO

IL SOTTOSCRITTO/A NATO/A A

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Autorizzo l’invio delle comunicazioni ufficiali tramite l’indirizzo di posta elettronica Avendo preso visione dello Statuto che regola l’Associazione (*) Condividendo la democraticità della struttura, l’elettività e la gratuità delle cariche associative Essendo consapevole della gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti Essendo consapevole delle finalità di solidarietà sociale che l’Associazione promuove Avendo preso visione dell’informativa sui dati personali (*)

CHIEDE al fine di poter ricevere la rivista Trentini nel Mondo e partecipare alla vita dell’Associazione, di essere iscritto/a all’associazione di volontariato ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO ONLUS in qualità di aderente Socio. Distinti saluti.

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(*) Disponibili sul sito www.trentininelmondo.it 4 - 2021


STORIE DI EMIGRAZIONE DAL 1870

"Era inizio gennaio quando mi sono trasferita a Sevilla. Una delle prime cose che ha attirato la mia attenzione è stata una dozzina di arance disperse sul marciapiede. Il mio pensiero è andato allo sventurato al quale si era rotto il sacchetto. Il giorno dopo, alla luce del sole, mi sono invece accorta..."

"Nel 1880, arrivati all’avamposto militare di Reconquista (Oggi provincia di Santa Fe), restammo per qualche tempo all’interno del forte, finchè non ci assegnarono il nostro lotto di terra in una colonia distante circa 5km, oltre un fiume. La colonia era territorio di espansione verso nord, nella terra degli indios..." Cosa successe a Giuseppe di Levico tra Indios e militari?

Come continua la storia di Diana?

"... Siamo arrivati alla stazione di Ulma dove sono venuti a prenderci con delle corriere. Ci hanno portato in un quartiere recintato, con casoni fatiscenti. Ognuno avrebbe avuto un posto letto al costo di 8 Marchi, ma di giorno dovevamo lasciare tutto libero...."

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