RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
immancabilmente, del senso dell’esistenza e dello scorrere inarrestabile del tempo che, in un inestricabile intreccio, si snodano lungo i sentieri meditabondi della fragilità umana. «Capita a tutti / di passar di mano. Finire smarriti. Sprecati»: la palla da basket, che dà il titolo a una lirica molto significativa, diventa una metafora originale e ben riuscita che sembra trasmettere alla perfezione la precarietà dell’umano vivere («Non ho scopo / fuori dal campo, / eppure esisto / e a volte sono felice»), eternamente in balia di regole del gioco subite e mai decise. Semplicemente «Un disegno ancora in corso» da cui non esiste possibilità di fuga. E mentre si sta «stesi a guardare / il cielo passare / e le stagioni fluire», si cade in silenzio «pur di non intaccare / la precaria stasi del mondo». Affiora spesso tra i versi una sorta di rassegnata e amara disillusione, dalla quale prendono voce un senso profondo di solitudine e un’assenza che, in un certo qual modo, diviene presenza; l’immagine della casa che si svuota di colpo degli affetti, nella poesia dal titolo “Dopo la fine”, restando «spoglia e incolore», si rivela di notevole incisività e si mostra in tutto il suo afono vuoto ineluttabile, allorché le parole sbiadiscono e si ritrovano anch’esse sole, come accade al mare al cospetto della stagione invernale. La morte sfuma nella vita del ricordo che evade dalle cornici delle stanze ormai svuotate di mobili e invade così gli spazi sconfinati della solitudine. Intanto, l’amore si scopre fatto di tenebra e pronto a mordere «più dei cani». Leggiamo ancora: «quanto vorrei stringerti / e farti sentire il sangue / di queste lacrime, / quanto vorrei saperti mia / come la disperazione» (“Mia”). Una scrittura in versi particolarmente affascinante, impreziosita da ritmo e musicalità, che suscita, come del resto deve essere quando si legge un’opera letteraria, emozioni e riflessioni. Una pubblicazione di gran pregio, Poesie dell’indaco, che testimonia come la Poesia, anche grazie a voci fresche e di talento come quella di Andrea Sponticcia, continui a mantenersi ben viva e, per fortuna, a regalarci profonda bellezza a dispetto della superficialità e delle brutture del nostro tempo.
Vicini alla Creazione di Enzo Braschi Recensione di MICHELE VESCHI
Sì, Enzo Braschi, proprio lui. Il “paninaro” di Drive In programma cult degli anni’80, nonché fucina di comici. Solo che Enzo Braschi, come il compianto Giorgio Faletti, è anche scrittore. Nella fattispecie del paninaro uno dei maggiori esperti a livello italiano (almeno) dei Nativi Americani e della loro filosofia.
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