RIVISTA DI POESIA E CRITICA LETTERARIA “EUTERPE” APERIODICO TEMATICO DI LETTERATURA ONLINE NATO NEL 2011 ISSN: 2280-8108 N°33 * LUGLIO 2021 * – WWW.ASSOCIAZIONEEUTERPE.COM
«Domani è un altro giorno»: riflessioni su Via col vento di M. Mitchell di LENNY PAVANELLO105 Rossella e Rhett: l’amore impossibile. Si attraggono, si sposano, si prendono, si respingono e si lasciano: a tutta prima non sembra la trama classica di un amore impossibile, quanto di un amore vissuto e pure in ogni modo. Segnato, inevitabilmente e fin dall’inizio, dalle ingombranti personalità dei due protagonisti. Soggiogati dal film e dalle chiacchiere dell’immaginario collettivo, pochi si soffermano a ripensare e rileggere con attenzione l’ultima parte del libro – quella che narra la vita coniugale dei due protagonisti – mentre essa è l’apoteosi del romanzo e dello straordinario rapporto d’amore moderno narrato dalla Mitchell dopo quasi settecento e più pagine di ricostruzione storica e intrecci personali. Non il dualismo Ashley-Rhett o Rossella-Melania; non l’appassionata ricostruzione storica di un Sud che non si piega personificato nella protagonista; ma l’amore impossibile di un uomo e di una donna: un amore di cui Rossella “si accorge” solo quando è troppo tardi. L’egocentrismo è ciò che divide Rossella e Rhett e che rende impossibile il loro burrascoso amore: li fa arroccare ognuno nel proprio ego, in attesa che sia l’altro a rivelare la sua debolezza per primo (alias il suo amore e il suo bisogno dell’altro per essere felice), in modo da rivelare la propria per secondo. Ugualmente cinici, orgogliosi, passionali e amorali. Pretendono di trovare miracolosamente nell’altro quel nocciolo di dolcezza in cui potersi rifugiare rimanendo se stessi: sfrontati e senza scrupoli. Ed esserne accettati. Pretendono di dominare l’altro e di tenere sempre il controllo della situazione: non è un caso, infatti, che Rhett ammiri e voglia bene a Melania, così diversa da Rossella, e quest’ultima sia attratta per quasi tutta l’esistenza dal rassicurante Ashley. Non è ciò che vogliamo tutti? L’attrazione sensuale e la dolcezza sicura. La passione e il porto tranquillo. Lo stronzo/a che a noi (e solo a noi) dona il suo vero cuore. Troppo per poter essere possibile. Quantomeno capita a pochi e per quello che ne sappiamo Rhett e Rossella non sono tra questi. Duri e spietati, temono di perdere troppo facendosi scoprire fragili di fronte all’amore. «Sei troppo brutale con chi ti ama, Rossella»: sono le parole di Rhett quando la lascia. Riuscite ad immaginare una situazione più contemporanea? I due protagonisti non sono divisi dal fato avverso ma dal proprio “io” che mal si concilia con un “noi”, e nessuno dei due è disposto a concedere tanto da diventare l’anello debole, che pure esiste in ogni relazione. Rhett ne fa una spietata e mirabile analisi nel lungo monologo alla fine del romanzo, in cui passa in rassegna la loro storia e analizza tutte le situazioni in cui ha aspettato un passo da lei: e Rossella non può fare altro che assentire e confermare che contemporaneamente aspettava un passo da lui. LENNY PAVANELLO (Cavarzere, VE, 1978) vive a Brugine (PD). Lavora come impiegata e coltiva la passione per la scrittura e la lettura. Ha pubblicato il romanzo Calma apparente (2011). Ha partecipato a vari concorsi; si è classificata al terzo posto al Premio Letterario “Città di Siena” nel 2016. 105
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