Prealpi iEdition 16

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#16 iEdition

PreAlpi - Una Montagna di Sport

Turismo Edizioni|officinadanova


Indice

Benvenuto nel mondo di PREALPI iEdition magazine multimediale Sfogliando queste pagine potrai trovare interessanti spunti e informazioni su nuovi itinerari scelti per il tuo sport preferito. Per una migliore visualizzazione dei testi, orientare l’iPad in verticale; questa modalità limita l’utilizzo di gallery, immagini e altre funzioni multimediali. Versione formato PDF. Gallery fotografiche, video e altre funzioni multimediali saranno visualizzabili attraverso link che necessitano l’apertura di un browser e il collegamento alla rete internet. Potrai riconoscere i link e i collegamenti ipertestuali da cliccare dal colore rosso, per accedere alle gallery fotografiche, ai filmati e per visualizzare altri elementi multimediali, (identificabili anche dall’icona )

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EDITORIALE Dopo una insolita e persistente fase di maltempo che ha scaricato una quantità di neve inimmaginabile, le nostre montagne si presentano con un colpo d’occhio davvero speciale. Sui social network si possono trovare immagini spettacolari di località completamente sommerse dal manto bianco, tetti talmente carichi da mettere a dura prova le strutture portanti, passaggi pedonali ricavati da muri alti oltre 2 metri: un paesaggio davvero suggestivo. A parte gli immancabili disagi. Ma, d’altronde... questo è l’inverno. Gli operatori turistici sono rassicurati: neve garantita fino a Pasqua. E altrettanto rassicurati sono tutti gli appassionati che non si lasceranno sfuggire un finale di stagione davvero memorabile. Con un’unica condizione: attenzione! Il rischio di distacchi e valanghe resterà elevato ancora per diverse settimane su tutto l’arco alpino e prealpino. Da parte nostra, ancora una volta, vogliamo fare la solita banale raccomandazione: non cercate “l’estremo” a tutti i costi, non mettete a rischio la vostra vita e, soprattutto, la vita di chi dovrà soccorrervi. Spazio per l’avventura fuori pista, ne troviamo in abbondanza su tutte le montagne, restando comunque nei limiti della sicurezza. Il divertimento è assicurato lo stesso.

Marco Spampinato

MI PIACE

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MAIN PARTNER | OFFICINADANOVA

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Click e


NOTIZIE E CURIOSITÀ

NEWS a cura di Antonio Masucci

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BANFF MOUNTAIN FILM FESTIVAL ITALY

passato): Milano, mercoledì 19 febbraio, Cinema Orfeo; Torino, martedì 25 febbraio, Cinema Massimo; Bologna, lunedì 10 marzo,

Dopo il successo dell’edizione 2013, anche quest’anno approda

Teatro Antoniano; Genova, giovedì 13 marzo, Cinema Porto

in Italia il Banff Mountain Film Festival World Tour, l’appassionante

Antico; Morbegno (Sondrio), venerdì 14 marzo, Cinema Pedretti;

rassegna canadese punto di riferimento nel panorama dei Film

Firenze, lunedì 17 marzo, Cinema Il Portico; Bergamo, giovedì 20

Festival di montagna, per un appuntamento come sempre

marzo, Cinema Conca Verde; Padova, venerdì 21 marzo, Cinema

all’insegna dell’entusiasmo e dell’adrenalina. Affascinanti

MPX-Multisala Pio X; Trieste, lunedì 24 marzo, Cinema

paesaggi faranno da cornice a imprese straordinarie tra deserti

Ambasciatori; Brescia, venerdì 28 marzo, Teatro Santa Giulia;

infuocati, maestose montagne e fiumi impetuosi, per coinvolgere

Lecco, venerdì 4 aprile, Auditorium Camera di Commercio di

il pubblico in un viaggio nella natura incontaminata che lascerà

Lecco; Roma, lunedì 7 aprile, (sala da confermare). banff.it

tutti a bocca aperta. L’Italia è entrata così a far parte della vasta community internazionale del BMFF World Tour, composta da oltre 300.000 spettatori in 44 nazioni, per un totale di circa 820 serate ogni anno, con spettacolari filmati dedicati a un pubblico di giovani, sportivi e appassionati. Inizia quindi il conto alla rovescia per due ore ad alta intensità, durante le quali saranno proiettati film selezionati tra gli oltre t re c e n t o i n i z i a l i ; p ro d u z i o n i c h e s p a z i a n o dall’avventura all’alpinismo, dall’outdoor agli action sport seguendo le imprese dei più famosi atleti, climber ed esploratori provenienti da ogni angolo del mondo. Novità assoluta della seconda edizione del BMFF World Tour Italy è il numero di tappe in programma: dopo il boom di presenze e i diversi sold out registrati nel 2013, il Festival nel 2014 raddoppia con 12 appuntamenti (sei in più rispetto all’anno 6


VIBRAM ® TRAILRUNNING TEAM 2014

Italy (119km, D+5800). 28-29 Giugno: [ISF World Championships] Chamonix Mont Blanc, Francia (80km,D+6000). 11-13 Luglio: [ISF

Vibram® inaugura la quarta edizione del progetto “Ordinary

Ultra World Series] Icetrail Tarentaise (65km, D+3000). 12-13

People Being Extraordinary” con l’inserimento di quattro new

Luglio: Ehun Milak, Spagna (168Km, D+12000). 10-13 Luglio:

entry d’eccezione, ben 3 donne e la partecipazione di un atleta

Ronda dels Cims, Andorra, Spagna (168km, D+12000). 11-13

spagnolo. Viene quindi confermato lo spirito originale, e si alza di

Luglio: Restonica Trail, Corsica, Francia (68km, D+5000). 8-9

molto il livello del team, che nella stagione appena conclusa ha

Agosto: Ticino Trail, Svizzera (130km, D+9600). 27-31 Agosto:

fatto più volte parlare di sé. In piena sintonia con la filosofia

[Ultra Trail World Tour] UTMB®, Chamonix, Francia (168km, D

coraggiosamente creata dall’ottagono giallo, che cerca persone

+9600). 27-31 Agosto: TDS, Chamonix, Francia (119km, D+7200)

“normali” capaci di compiere imprese extra-ordinarie. I nuovi talenti coniugano la propria passione per il trail con vite professionali in ambiti talvolta molto lontani dal mondo outdoor. I nomi potrebbero non essere nuovi agli appassionati di corsa in quota, dati gli ottimi risultati raggiunti da ciascun atleta nella stagione 2013: Lisa Borzani (Italia), Javier Dominguez Ledo (Spagna), Uxue Fraile (Spagna), Céline Gros (Francia). I nuovi runner si vanno ad affiancare a Nicola Bassi (Italia), Ronan Moalic (Francia), Sébastien Nain (Francia) e Stefano Ruzza (Italia) già presenti nel Team durante il 2013. Calendario: 5-6 Aprile: Trail Sainte Victoire, Francia (60km, D+3000 ; 37km, D+1300). 1 Marzo: [Ultra Trail World Tour] Transgrancanaria, Canarie, Spagna (125km, D+7500). 23 Marzo: Maremontana, Italy (45km, D+2500 ; 23km, D+1350). 10-11 Maggio: [ISF Ultra World Series] Transvulcania, Canarie, Spagna (83km, D+4400). 25 Maggio: [ISF

Il team durante una fase di allenamento

Sky World Series] Zegama-Aizkorri, Spagna (42km). 25 Maggio: Vibram® Trincea Trail (Varese), Italy (26km, D+1400 ; 11km, D +700). 28-29 Giugno: [Ultra Trail World Tour] Lavaredo Ultra Trail, 7


29 Agosto: [ISF Ultra World Series] Kima, Italia (50km, D+4000).

la foto di Freeride più bella delle Dolomiti. Ogni PRO- Team avrà a

9-15 Settembre: Tor des Gèants, Italia (330km, D+24000). 28

disposizione come accompagnatore una Guida Alpina del Gruppo

Settembre: Trail degli Eroi, Italia (89km, D+4500 ; 46km, D+2500).

delle Aquile di San Martino, il prestigioso gruppo che da oltre un

23-26 Ottobre: [Ultra Trail World Tour] Grand Raid de la Reunion/

secolo vive ed opera nelle Pale di San Martino. I partecipanti

Diagonale des fous, France (170km, D+10.000). 23-26 Ottobre:

avranno la possibilità di approfondire la loro conoscenza nel

Grand Raid de la Reunion/Trail de Bourbon, Francia (100km, D

campo della sicurezza con il soccorso alpino del Trentino,

+6000). 17-18 Gennaio 2015: [Ultra Trail World Tour] Vibram®

testando le ultime tecnologie e gli ultimi prodotti proposti da

Hong Kong100

Arc’teryx presenti nella collezione Whiteline. Inoltre Arc’teryx ospiterà il venerdì sera un grande party presso “Ranch the

KING OF DOLOMITES

Dolomites” con la proiezione del Film RISE del Pro rider Francese Thibaud Duchosal. Info e iscrizioni al sito kingofdolomites.com.

Dal 20 al 23 febbraio Arc’teryx presenta, per il secondo anno consecutivo, King of Dolomites, unico evento di freeride e fotografia che avrà luogo nella splendida area di San Martino di Castrozza, nel cuore delle Dolomiti Italiane. King of Dolomites è un contest fotografico incentrato sul mondo dello sci fuori pista, sia esso praticato con gli Sci da Freeride, da Telemark o con lo Snowboard. Fra i concorrenti saranno invitati 16 atleti del team Arc’teryx incluso Stian Hagen direttamente dalla Norvegia, l’Austriaco Johannes Hoffmann e il fotografo tedesco Franz Walter. Dopo il grande successo dello scorso anno, dove erano presenti più di 100 partecipanti, la gara è cresciuta e verrà divisa in tre categorie: PRO, WANNABES and WANNABABIES. I 15 team Pro parteciperanno, su invito, in gruppi composti da due riders e un fotografo; per le altre due categorie, il contest sarà aperto a tutti. I team partecipanti si sfideranno sulle nevi di San Martino con l’obiettivo di scattare 8


53° TROFEO TOPOLINO SCI ALPINO I prossimi 14 e 15 marzo sulle nevi di Folgaria (TN) ritorna la kermesse di casa Disney ed è pronta a farlo con il consueto spettacolo di centinaia di giovani provenienti da ogni continente a sfidarsi tra porte larghe e pali stretti. Le discipline interessate sono infatti lo slalom gigante e lo speciale, lungo le due piste Agonistica e Martinella Nord, una adiacente all’altra e con un

manca molto e i giovani sciatori di tutto il mondo sono già in pista

unico parterre di arrivo. La prima è una “nera” che misura

verso il Trofeo Topolino numero 53 di sempre. trofeotopolino.net

complessivamente 1,3 km e accoglierà i gigantisti sia Ragazzi che Allievi. La partenza sarà collocata a 1.551 metri di altitudine e gli

SCIALPINISTI PER IL LEOPARDO DELLE NEVI

atleti dovranno scendere lungo 215 metri di dislivello, con arrivo a quota 1.336 metri. Per quanto riguarda la Martinella Nord, per il secondo anno alla corte dei giovani protagonisti del Trofeo Topolino, la traccia sarà costellata di pali stretti e gli atleti scatteranno dal cancelletto collocato a 1495 metri. Davanti a loro 159 metri di tuffo in slalom per poi chiudere, come detto, nel medesimo parterre dei gigantisti. Al Trofeo Topolino arrivano ogni anno giovani di tutto il mondo e nel 2013, con il meteo a cercare di guastare la festa in tutti i modi ma senza in definitiva riuscirci, furono gli azzurrini a vincere la classifica finale delle nazioni conquistando 5 medaglie complessive (4 d’oro e 1 d’argento), davanti ad Austria, Bulgaria e Francia. Al mese di marzo non

DYNAFIT chiama a raccolta gli sciatori che vogliono scalare la montagna per aiutare il leopardo delle nevi. I metri di quota raggiunti verranno trasformati in una donazione per lo Snow Leopard Trust. Il leopardo delle nevi sta vedendo scomparire il suo habitat. Si stima che attualmente esistano tra i 4.300 e 7.200 leopardi allo stato brado, minacciati dal bracconaggio e dalla decimazione del loro ecosistema. Dal 1981 l’organizzazione Snow Leopard Trust si impegna per salvare gli esemplari rimasti, svolgendo ricerche su questo felino a rischio di estinzione. L’organizzazione porta avanti progetti in Cina, India, Kirghizistan, Mongolia e Pakistan, studiando il leopardo e collaborando con le popolazioni locali per preservarne l’habitat. DYNAFIT ha fatto 9


dell’elegante animale il suo marchio, e partecipa attivamente al

pranzo in quota e la possibilità di testare attrezzatura della

progetto con l’obiettivo di aiutare e conservare la specie. Ecco il

stagione in corso, ma anche e in esclusiva per gli iscritti, le

calendario italiano: 9 marzo Cortina d’Ampezzo (BL); 16 marzo

preview dei prodotti che saranno sul mercato nell’inverno

Campo Imperatore (AQ); 23 marzo Gressoney La Trinité (AO). I

2014/2015. dynafit.it

partecipanti alla giornata hanno a disposizione più di 8 ore, dalle 8.30 alle 16.30, per compiere il maggior dislivello possibile lungo

NUOVA TECNOLOGIA DRY-HEAT

le salite e discese delle varie località turistiche. Lungo il percorso gli sciatori troveranno dei cartelli che li aiuteranno a conoscere meglio il leopardo delle nevi e il suo habitat. La partecipazione prevede l’iscrizione al momento del via e il versamento della quota di 10 Euro che dà diritto a un gadget firmato DYNAFIT, al

Athesis s.r.l., azienda veronese che da oltre trent’anni opera nel mondo della confezione, ha brevettato una nuova, innovativa tecnologia, DRY-HEAT, dedicata alla realizzazione di capi tecnici, che permette di lavorare il Dryarn e l’elastomero con risultati sorprendenti. La tecnologia DRY-HEAT è stata messa a punto grazie alla collaborazione con Dryarn, la microfibra più leggera al mondo, che, lavorata in elevate percentuali in mischia con l’elastomero (che conferisce una grande elasticità, comodità e funzionalità), permette di realizzare capi con elevate performance tecniche, dedicati però al casual wear. Questa particolare lavorazione crea una barriera traspirante che funziona da isolante nei confronti della temperatura esterna mentre veicola il sudore verso l’esterno e rende i capi particolarmente indicati per qualsiasi attività sportiva svolta all'aperto, in ogni condizione atmosferica, anche proibitiva. DRY-HEAT permette di lavorare diverse finezze e grazie alle numerose potenzialità sia grafiche che di utilizzo offerte ai brand permette di realizzare una vastissima gamma di capi d’abbigliamento, dal tradizionale al tecnico, allo sportivo. Il dolcevita tecnico da uomo LOTHSE 10


sfrutta le incomparabili

LO SCIALPINISMO ITALIANO SBARCA IN ORIENTE

caratteristiche del materiale, abbinandole ad un design altamente performante per renderlo un capo di abbigliamento tecnico adatto alle situazioni più estreme, sia climatiche che di u t i l i z z o , p ro p o n e infatti la particolare

Due culture a confronto, in un’ottica di incontro e scambio reciproco. Minimo comun denominatore: il futuro dello scialpinismo. È questo il senso e l’intento dell’imminente viaggio a Seul di Franco Gionco, testimonial della Paganella, scialpinista, fotografo, uomo d’avventura. Raccontarsi esperienze e aspirazioni, condividendo un progetto di sviluppo mondiale di una fra le discipline più radicate nello spirito outdoor contemporaneo. Con lui il giornalista Duck-Yong Im, coreano per nascita ma italiano per scelta, coordinatore editoriale degli storici magazine

apertura del collo con doppia zip o b l i q u a . L’ a l t a percentuale di Dryarn rende il capo traspirante e molto coibente. L’apertura obliqua

permette di piegare il

collo più agevolmente, e in caso di

allenamento intenso,

di raffreddare il corpo più velocemente; le maniche allungate e il foro per il pollice consentono di aumentare la protezione anche quando le braccia sono stese e la schiena più lunga, inoltre, favorisce una protezione totale. Il dolcevita Lhotse è ideale per Mountain bike, Scialpinismo, Snowboard, Alpinismo, Sci da discesa, Trekking, Escursionismo, Arrampicata, Heliskiing, Kite snowboarding, Ice climbing, Snow kayaking. 11


di arrampicata coreani “Man and Mountain” e “Climber”. La

generosità estrema su Moena e su tutta la Val di Fassa (Dolomiti).

partenza è fissata per i primi giorni di marzo. In programma due

Il programma di questa XVII edizione è, pertanto, un puro omaggio

serate italo-coreaneorientate a conoscersi ed a stabilire una

alla montagna, luogo di esperienze, scoperte, infinita convivialità.

connessione destinata forse a lasciare il segno nel mondo

Con la neve fioccano rendez-vous da non perdere con

outdoor. A Gionco l’importante compito di trasferire agli sciatori

performance e cultura, forti emozioni verticali, appuntamenti

coreani un ritratto esauriente del Trentino e, in particolare,

danzanti a cielo aperto. Circondati dalla bellezza delle Dolomiti, dal

dell’Altopiano della Paganella – paradiso degli sport sulla neve

12 al 16 marzo, in una Moena completamente in festa. Oltre a un

prediletto dagli atleti della Squadra Nazionale di Sci Norvegese

ricco programma di appuntamenti, un posto di riguardo sarà

per il training intensivo nonché sede di eventi sciistici di

riservato alla tecnologia più avanzata: il booth Polartec® – vero

primissimo piano. Allargando poi il dibattito alle opportunità di

tempio dell’abbigliamento ad altissime prestazioni – sarà allestito

evoluzione dell’avventura sulla neve, in una prospettiva globale e

al villaggio degli Scufons (Passo San Pellegrino), a pochi metri

attenta agli orientamenti culturali più avanzati in tema di

dall’inedito Ice Bar dove verranno offerti drink e gustose chicche

performance, ambiente, rapporto uomo-natura. Paganella.net

di cucina fassana. polartec.com

XVII POLARTEC® SCUFONEDA La Polartec® Scufoneda sta per inaugurare la sua XVII edizione: diciassette anni di entusiasmi, gioie, performance, fatiche consacrate alla continua ri-scoperta del più genuino amore per la montagna. Fatiche ben ricompensate: oggi questo evento, nato dalla passione di una manciata di “powder addicted”, è uno dei più amati festival di freeride d’Europa. Quest’anno dunque la Polartec® Scufoneda guarda indietro, a riscoprire le sue radici, rilanciando con forza il suo impegno per il futuro dello sport in quota. E allora annuncia: sospendiamo gare, podio, premiazioni. Diamo voce solo alla neve, proprio in questi giorni caduta con 12


SCIALPINISMO

PIRENEI ORIENTALI

di Carles Gel

IL MIO POSTO PREFERITO

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Vicino a casa mia, a margine della valle dove vivo, una zona dove si può praticare lo scialpinismo, un bel posto dove le montagne hanno un profilo delicato e profondamente umano, che fanno gioire gli appassionati: i Pirenei orientali, si estende dal centro di Andorra fino ad abbracciare le acque del Mediterraneo e avvicinano uomini e donne di culture e lingue diverse. È la grandezza di queste montagne e di queste valli; dove si incontra la Valle del Ribes e Cerdaña, si trovano alcune montagne dai morbidi profili. Senza dubbio, durante tutto l'anno, questo è il mio posto preferito, dove mi alleno in vista di importanti obiettivi, risalendo a piedi o con i ramponi, oppure d'inverno e in primavera con gli sci d’alpinismo o le racchette da neve. Il vento e il freddo sono i peggiori nemici di queste montagne orientali, baciate dal sole del Mediterraneo che, seppur lontano 100 chilometri, sembra davvero vicino. Vette come il Tossal della Rus, il Serra de Montgrony, il Cap del Ginebrar la cima Pla Baguet e, soprattutto, il Puigllançada (2.409 m) e il Tosa d'Alp (2.537 m), le due montagne più alte della zona, offrono belle ascensioni, senza troppe difficoltà e senza grossi pericoli oggettivi (anche se non conviene rilassarsi), in grado di soddisfare il Apriamo una via immacolata verso l’infinito... desiderio di tutti gli sciatori. Da moltissimi anni mi alleno su queste montagne e conosco ogni angolo, ogni cresta, ogni torrente... ogni segreto di queste 14


belle cime che incantano tutti gli uomini e le donne che le frequentano. Luoghi che hanno riempito molti giorni della mia vita, pomeriggi estivi passati a camminare su questi prati, e giorni trascorsi a scalare le rocce sotto il Pic Creueta, una vetta di 2.000 metri di altitudine. Spazi dove ritrovo la felicità ogni volta che arrivo, pieni di vita, dove le persone vengono per “respirare” la libertà, con un paio di sci ai piedi. È vero: quando ami qualcosa, trovi il pieno significato e il vero valore che cerchi. Un amore che aiuta a riempire un vuoto... In un posto così importante per me, nonostante tutti gli anni trascorsi, continuo ad alimentare i miei sensi, mi sento arricchito quando osservo e guardo queste montagne, piene di significato: Vita!

Gallery Carles Gel (50 anni) nato a Vilassar de Mar, vive a Ribes de Freser, nei Pirinei. É guida di alta montagna istruttore di sci di fondo e alpinista professionista. Appassionato scrittore, ha pubblicato

trentotto libri. Nel corso della sua carriera, ha realizzato 60 spedizioni alpinistiche e polari. Ha visitato le più importanti montagne del mondo: Everest, Manaslu, Cho Oyu, Pico Lenin, Mckinley, Elbrus, Aconcagua, Illimani. Appassionato dell’Artico, ha inoltre realizzato diverse spedizioni polari: in Groenlandia senza assistenza e con gli sci, nel Mar Baltico in solitaria in inverno (1ª mondiale), in Lapponia da Sud a Nord in inverno. Salendo al Cap del Ginebrar Guida specialista dei Pirenei, dove ha scalato più di novemila montagne, ed esperto della catena montuosa Atlas in Marocco 15


Ultimi metri verso la cima del Cap del Ginebrar 16


SUGGERIMENTI

IL RISCHIO VALANGHE

di Marco Spampinato

ESCURSIONI IN SICUREZZA

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Il pericolo dell’escursionismo fuori pista è, purtroppo, un tema

condizioni di rischio; i versanti sottovento possono caricarsi di

che ricorre sempre nelle cronache che riportano notizie di

accumuli ad alta instabilità. Oggi, grazie alla rete telematica e alla

incidenti in montagna. Nonostante i ripetuti appelli alla prudenza,

disponibilità, più o meno di tutti, di utilizzare il computer, si

ogni stagione invernale conta diverse tragedie che coinvolgono

possono consultare senza problemi i bollettini nivometeorologici,

escursionisti distratti o, peggio ancora, “esperti”. La montagna, la

per conoscere le condizioni del tempo e la situazione pericolo

meteorologia, il buon senso e l’esperienza, spesso non bastano.

valanghe. Per tutto l’arco alpino si può consultare il sito A.I.NE.VA

Per affrontare con sicurezza una gita scialpinistica o con le

aineva.it; per molte regioni i bollettini sono pubblicati dall’A.R.P.A.

racchette da neve, ci permettiamo di suggerire qualche utile

Un dato importantissimo da considerare nella lettura dei bollettini

nozione tecnica che, alla fine dei conti, può tornare sempre

è la scala di valutazione del pericolo valanghe, che varia dal

valida. Innanzitutto va specificato che con pendenze inferiori ai 27 gradi di inclinazione del pendio, per un principio fisico e meccanico, non si possono generare valanghe. Ma non ci si può basare solo su questa indicazione. Imparare a “riconoscere” la neve, valutare le condizioni meteorologiche anche dei giorni precedenti la nostra escursione, interpretare la morfologia del terreno sul quale ci apprestiamo a camminare (o sciare), capire l’ambiente circostante, sono fattori fondamentali per la buona riuscita di un’escursione fuori pista. Partiamo dall’elemento neve: le nevicate, specie se abbondanti, che si depositano sopra uno strato preesistente, magari ghiacciato, devono avere il tempo di assestarsi prima di essere attraversate. I cristalli di neve si compattano e si legano fra di loro per effetto della compressione e delle temperature favorevoli come il lento riscaldamento, che assesta il manto e riduce le tensioni in atto, e il raffreddamento che consolida quello debole e umido. I bruschi cambi di temperatura, al contrario, vanno considerati come condizioni sfavorevoli e quindi pericolose. Anche il vento forte può generare 18


valore 1 (debole) al valore 5 (molto forte). Altro punto fondamentale per la buona riuscita di un’escursione è la preparazione a tavolino. Dopo aver valutato le condizioni meteo, bisogna tracciare un percorso sulla cartina topografica che, oltre alle principali località e ai confini politici, riporta le caratteristiche fisiche e geologiche del territorio. Per semplificarne la spiegazione, possiamo dire che il percorso viene tracciato semplicemente utilizzando righello e matita, tenendo conto delle altitudini e dei dislivelli segnalati dalle curve di livello, del versante di esposizione e dei riferimenti per la partenza e la destinazione del nostro itinerario. Molto importante: scegliere sempre i compagni di escursione in base all’obiettivo, valutandone esperienza, capacità tecnica, preparazione fisica e stabilità psichica in situazioni difficili. Ora pensiamo all’abbigliamento e all’attrezzatura. Potrà sembrare banale, ma è bene ricordare che

energetico da mangiare durante l’escursione. Anche una semplice

saremo all’aperto, durante la stagione invernale e in mezzo alla

tavoletta di cioccolato, fa riacquistare velocemente l’apporto

neve. Quindi abbigliamento adatto, che indosseremo a strati

calorico necessario. Per quanto riguarda l’attrezzatura al seguito,

(come si usa dire “a cipolla”), partendo dall’intimo, meglio tecnico

oltre alla cartina della zona interessata, alla bussola e all’altimetro,

e traspirante, fino al piumino o giacca in gore-tex. La cosa

un piccolo kit di primo soccorso (meglio se corredato di un telo

importante è vestirsi in modo tale che si possano togliere o

isotermico), senza dimenticare gli elementi base

mettere i vari capi, a seconda delle temperature, senza rischiare

dell’autosoccorso: A.R.T.Va., sonda e pala. Sono tre strumenti

di rimanere troppo a lungo scoperti ed essere aggrediti dal

ormai divenuti indispensabili per tutti coloro che praticano

freddo. Portare sempre guanti, cappellino e occhiali: gli occhi

escursionismo fuori pista. Non è più raro vedere strani manici

vanno assolutamente protetti dai raggi solari e, per il riflesso delle

uscire dagli zaini di scialpinisti o ciaspolatori che si apprestano ad

neve, il sole è davvero abbagliante. Nello zaino vanno riposti

effettuare una gita fuori dai normali tracciati delle stazioni

alcuni indumenti per un eventuale cambio, oltre a una borraccia o

sciistiche. L’A.R.T.Va. (Apparecchio di Ricerca Travolti da Valanga)

termos, l’eventuale colazione al sacco o qualche integratore

è un ricetrasmettitore che consente l’individuazione di un travolto 19


da valanga, attraverso un segnale radio trasmesso su una

statisticamente, di 15 minuti. Il sistema di sicurezza combinato

frequenza convenzionale di 457 Khz. Tutti gli apparecchi in

con A.R.T.Va, sonda e pala, permette il disseppellimento in circa

commercio devono rispettare la normativa europea n. 300-718,

11 minuti: un tempo utile per trarre in salvo una vita umana. Non

che ne conferma l’omologazione. L’A.R.T.Va. deve essere

vogliamo essere pessimisti, creare allarmismo o scoraggiare le

posizionato sotto uno strato di abbigliamento, per non essere

escursioni fuori pista; desideriamo solo dare qualche semplice

perso in caso di incidente; indossatelo in modo comodo, che non

suggerimento per trascorrere senza pericoli una bella giornata

intralci i movimenti durante l’attività. Va rammentato che il

all’aria aperta. In ogni caso, appena possibile, è indispensabile

segnale A.R.T.Va. ha, per convenzione, una portata utile di 20 m.

allertare i soccorsi, telefonando al numero unico per le emergenze

ed è importantissimo, prima di effettuare la gita, controllare la

112 o raggiungere il più vicino rifugio, per richiedere aiuto. I

trasmissione e la ricezione con il compagno di escursione,

gestori dei rifugi alpini hanno la competenza per intervenire o per

semplicemente commutando i rispettivi selettori in trasmissione e

contattare il Soccorso Alpino addestrato per il pronto intervento

ricezione, e viceversa. In commercio si possono trovare strumenti

in montagna. Presso molti rifugi, è installato un telefono di

analogici o digitali: i primi utilizzano un sistema a segnali acustici

emergenza in contatto con il Soccorso Alpino.

che aumentano o diminuiscono la frequenza e l’intensità del suono, avvicinandosi o allontanandosi dall’apparecchio trasmettitore; gli A.R.T.Va. moderni hanno processori integrati che codificano i dati e li visualizzano sul display, aiutando l’operatore a elaborare i segnali emessi via radio togliendo all’orecchio umano l’onere di interpretarli. Non esiste un apparecchio migliore dell’altro: sarà sempre il vostro a essere il migliore, quando avrete acquisito un ottima praticità d’impiego e sensibilità d’uso. La sonda è un’asta telescopica che consente di “bucare” gli strati di neve accumulata, per individuare l’escursionista travolto. La lunghezza consigliata è di 240 cm. Per quanto riguarda la pala, strumento semplice da utilizzare, deve preferibilmente avere il manico estensibile e una benna voluminosa e rigida. La probabilità di sopravvivenza di un travolto da valanga è, 20


SCIALPINISMO

PASSEGGIATA IN VALVARRONE

a cura della Redazione

CIMA D’OLINO E DINTORNI

21


Nell’attesa della prima corsa, scrutiamo un po’ l’impianto della

Con alle spalle il monte Legnone e la sua affilata cresta, via, via

funivia che collega Margno al Pian delle Betulle, “l’ultimo

appaiono le cime della Valvarrone, del Pizzo dei Tre Signori, della

paradiso”, annunciato dai cartelli pubblicitari sparsi per la

lunga costa del Foppabona e il dirupato gruppo dolomitico dello

Valsassina. Si parte, e, in 5 minuti, siamo al famoso,

Zuccone dei Campelli con il sottostante comprensorio sciistico

preannunciato paradiso del Pian delle Betulle, a 1500 metri.

dei Piani di Bobbio, altro paradiso per gli sciatori lombardi.

Quest’anno il manto nevoso è da record e ce ne accorgiamo subito fuori la funivia. Nel silenzio del primo mattino calziamo gli sci e saliamo al pianoro degli alberghi dove l’attenzione viene carpita dalla stilizzata Chiesetta degli Alpini, edificata 50 anni fa su progetto dell’Architetto Mario Cereghini, con il campanile troncato di sbieco, il cui edificio richiama la forma di un cappello alpino dalla penna mozza in segno di lutto. Riattraversato il piano degli skilift, si imbocca la stradetta contrassegnata da un’insegna lignea che indica “Pizzo dei Tre Signori”, e su questa partiamo alla volta della prima delle due cime che oggi intendiamo salire: la Cima d’Olino e il Cimone di Margno. Bastano pochi minuti e nel lariceto si apre una finestra che dà sulle semisepolte Baite dell’Alpe Ortighera e, per fondale, nientemeno che il “Grignone”. Con la fotocamera in azione, pregustiamo l’arrivo per cogliere da vicino quanto sono alti i due metri di neve sui tetti... Con gli sci che viaggiano all’altezza del 1° piano, ci dilunghiamo fra le casupole prima di iniziare la salita verso il crinale di Canton Grande. È bello proseguire accompagnati dal fruscio delle pelli e da vedute che man mano si dilatano e lasciano apparire il monte Resegone e le due Grigne. Il tempo passa veloce e presto si arriva allo scollinamento detto del “Lares Brusà”, dove a corona si svelano tutti i monti dell’alta Valsassina e delle Orobie occidentali. 22


Questo è anche il bivio per le nostre due cime. Cominciamo a

dell’Ing. Pietro Giglio da Vendrogno, che raccoglie affreschi

salirne una, cioè la Cima d’Olino, che brilla laggiù illuminata dal

cinquecenteschi e un’enorme statua di S. Carlo Borromeo.

controluce e arricchita nella sua semplicità da una evidente

Considerando il dislivello moderato (420 m.), la media difficoltà, il

cornice di neve. Sembra quasi che gli sci vadano da soli e, passo

tempo medio di percorrenza (circa 3 ore) e la quasi assenza di

dopo passo, siamo sulla “meringa” di vetta. (1.782 m, 1h 30’ dalla

pendii valanghivi, suggeriamo questa escursione anche a chi

partenza). Qui il vento dei giorni scorsi si è divertito a rimodellare i

volesse praticarla con le ciaspole.

normali profili e noi ci divertiamo a fotografarli, senza fretta

Gallery

godendo dei particolari che, man mano, individuiamo in questo scenario. Vincendo con malavoglia l’attrazione offerta da un simile panorama, facciamo dietro front per salire al Cimone di Margno, un bonario 1.800 m che si frappone fra la Cima d’Olino e il lontano monte Legnone. Perciò, con direzione nord, ridiscendiamo alla sella del Canton Grande e al Lares Brusà e via per la vicina seconda vetta. Senza particolari problemi, in mezz’oretta siamo sulla sua cima, dove troviamo semisepolta dalla neve la croce di vetta. Le ultime foto mentre spelliamo e, attirati dall’ancor portante manto nevoso, ci buttiamo giù dal ripido pendio che dà sull’Alpe Ortighera, compiendo “virtuosamente” curve d’ogni raggio. Purtroppo tutte le cose belle finiscono presto e già siamo fra le Baite Ortighera con la fotocamera di nuovo in mano, mentre notiamo sul tetto un contadino locale intento a spalar l’alta neve. Anno veramente da ricordare e da sfruttare fino a fine stagione, che speriamo sia lenta a passare e ricca di opportunità scialpinistiche. Con in cuore questo desiderio, salutiamo il bel villaggio innevato e torniamo ai Piani e alla vista di Margno, al suo borgo storico e alla cinquecentesca Chiesa di S. Bartolomeo, in stile eclettico, opera 23



SHOPPING

DRYARN® E SALEWA Warm Merino è la linea di intimo Salewa realizzata in Dryarn, nata per offrire massimo comfort agli amanti della montagna che ricercano un abbigliamento leggero e funzionale, in grado di assecondare al meglio lo sforzo fisico in qualsiasi situazione ambientale, anche in presenza di frequenti e improvvise variazioni climatiche tipiche delle attività outdoor. La prima qualità che si apprezza nella collezione è l’estrema leggerezza dei capi: Dryarn® è la fibra più leggera sul mercato e Warm Merino risulta più leggera del tradizionale underwear, più performante, a vantaggio di una maggiore libertà di movimento. Sono soprattutto le caratteristiche di traspirabilità e termoregolazione di Dryarn® al centro della progettazione e realizzazione della linea. Una nuova struttura dove tutto il corpo delle maglie oltre ad avere lo strato Dryarn® a contatto con la pelle ha un ulteriore strato esterno sul davanti in la lana Merino, mentre la zona della schiena è ancora una volta realizzata con filati Dryarn® per garantirne la massima traspirazione. Dryarn, combinato con il secondo strato isolante in MERINO, crea una camera d’aria termodinamica che ottimizza la conservazione e la distribuzione del calore. Maglia Warm, M’s e W’s: 100 Euro - Pantalone Warm, M’s e W’s: 90 Euro 25


BLACK DIAMOND

La nuova giacca low-profile e ultraleggera Hot Forge Hoody con PrimaLoft® Gold Insulation Down Blend, il nuovo materiale capace di combinare i vantaggi dell’isolamento naturale con quelli della microfibra sintetica PrimaLoft®. Black Diamond Hot Forge Hoody può essere utilizzato come strato intermedio ultra-caldo e comprimibile e come capo di emergenza in caso di cambiamento repentino delle condizioni climatiche. PrimaLoft® Gold Down Blend è realizzato al 70% con piuma d’oca high-loft dotata di trattamento idrorepellente e al 30% con fibre PrimaLoft® ultrasottili, per ottenere un isolamento altamente comprimibile, resistente e incredibilmente idrorepellente, capace di trattener il calore in condizioni di bagnato e di offrire comfort permanente. Il capo è caratterizzato da un fit atletico e da un design funzionale, offre completa libertà di movimento ed è ideale per le attività aerobiche nelle fredde giornate invernali. Pertex® shell ultraleggero; cappuccio regolabile compatibile con il casco; zip sul petto; due tasche interne; tasche scalda-mano; polsini elasticizzati; bordo con cordoncino. Peso: 460g. (Novità A/I 2014/2015)

ADIDAS Terrex Climaheat Ice Jacket con PrimaLoft ® Gold Insulation Down Blend, risponde a un’esigenza di base: freddo, gelo, umidità non devono penetrare all’interno del capo di 26


abbigliamento. È per questo che Adidas ha scelto PrimaLoft®

di trattamento idrorepellente e al 30% con fibre PrimaLoft®

Down Blend Gold, il primo isolamento ibrido al mondo capace di

ultrasottili, per ottenere un isolamento altamente comprimibile,

combinare i vantaggi dell’isolamento naturale con quelli della

resistente e incredibilmente idrorepellente, capace di trattenere il

microfibra sintetica PrimaLoft®. PrimaLoft PrimaLoft® Gold

calore in condizioni di bagnato e di offrire comfort permanente.

Down Blend è realizzato al 70% con piuma d’oca high-loft dotata

Riscalda come un’imbottitura in piuma d’oca (fill power 750) e, grazie al trattamento idrorepellente esclusivo, in condizioni di bagnato trattiene il calore al 95%. Grazie alle sue caratteristiche uniche – 1/7 ultra-leggerezza, comprimibilità, capacità di asciugare 4 volte più velocemente della piuma d’oca non trattata e di garantire efficacia termica persino sotto pioggia e neve PrimaLoft PrimaLoft® Gold Down Blend rappresenta un’innovazione rivoluzionaria. Il taglio più lungo della giacca ottimizza protezione e comfort in azione, il design è studiato per la massima libertà di movimento. (Novità A/I 2014/2015)

SALEWA Con la nuova vite da ghiaccio Quick Screw, SALEWA porta un’ulteriore soluzione innovativa, che introduce nuovi standard per quanto riguarda l’utilizzo, la prestazione e la sicurezza. Una combinazione unica di caratteristiche intelligenti rende questa vite da ghiaccio la compagna ideale di ogni alpinista o scalatore ambizioso. Sicura: la testa della vite più compatta del mercato permette un piazzamento ideale anche nelle incavature più strette. Un innovativo copri punta evita ferite accidentali e danni all’abbigliamento. La vite si può estrarre facilmente con una mano 27


dal dispositivo di trasporto, anche con i guanti più spessi.

DYNAFIT

Ergonomica: particolare attenzione è stata posta per sviluppare tutta la parte ergonomica. Il design particolare della testa e della

Per la prossima stagione l‘ingegnere Pierre Gignoux e l‘azienda

manovella, permette di avvitare senza staccare la mano e con una

leader dello scialpinismo collaborano allo sviluppo del nuovo

superiore velocità di perforazione. Leggera: si tratta di una

‚Dynafit by Pierre Gignoux‘ Race Lab. Nel primo anno la

soluzione “tutto in uno” che comprende in un unico prodotto la

collezione propone il set scarpone-attacco RC1. I due partner

vite, il moschettone, il salvapunta. Veloce:una combinazione

vogliono sfruttare questa sinergia sul lungo termine, e mettono in

intelligente per una maggiore velocità nell’arrampicata senza

cantiere progetti “super-light” per l’elite dello scialpinismo. Con

compromettere la sicurezza. (Novità A/I 2014/2015)

soli 75 grammi, RC1 è l‘attacco più leggero del mondo. Realizzato in fibra di carbonio e conosciuto da tutti gli sci alpinisti di spicco. Sulla talloniera sono montati componenti aggiuntivi in

28


plastica e alluminio, per garantire la giusta stabilità. Questo

integrazione AirEvac, lente interna 5X Anti-Appannamento,

attacco viene utilizzato dagli atleti soprattutto nelle gare di

stabilizzatori a snodo a doppio asse, elastico Ultra-Wide

scialpinismo, e soddisfa gli standard ufficiali della International

siliconato con regolazione rapida e clip, imbottitura DriWix in

Ski Mountaineering Federation (ISMF). L‘attacco funziona solo in

gommapiuma a triplo strato, sono alcuni dei dettagli che

combinazione con lo scarpone modello RC1. Lo scarpone da Ski

caratterizzano questo prodotto di punta firmato Smith Optics.

Running RC1 è famoso tra i corridori: con un peso di soli 500

Compass: 130 Euro - I/O7: 220 Euro

grammi, per la taglia 26, questo modello è lo scarpone più leggero sul mercato; è in fibra di carbonio e viene realizzato a mano dall‘ingegnere Pierre Gignoux, in Francia. Oltre che per il peso sensazionale, il modello è famoso per l’elevata rigidezza, stabilità e precisione in discesa. L‘inclinazione del gambetto può essere regolata tra 12-18 gradi. Con la rotazione del gambetto di 75 gradi, RC1 supera tutti i limiti anche in salita. (Novità A/I 2014/2015)

SMITH Linee fluide e morbide in aggiunta a eleganti dettagli danno vita ad un casco low profile costruito con tecnologia In-Mold: il Compass. Il casco ideale per le donne dai gusti esigenti, grazie alla combinazione della ventilazione AirEvac2 e del rivestimento dedicato alla donna in morbido X-Static, il tutto ricoperto da una raffinata collezione di grafiche. L’innovativo design della maschera senza montatura si rinnova dopo 7 anni: nasce I/O7. Rispetto ad altri che hanno scelto di sacrificare il comfort, la flessibilità e la ventilazione per incorporare più parti, più peso e altri arnesi, la I/O7 è il top delle maschere minimaliste. Sistema di cambio rapido delle lenti con perno singolo, tecnologia di 29


COLUMBIA

SALICE

Rainstormer jacket è una giacca dotata di strato esterno 100%

Leggero e avvolgente, è la proposta Salice Occhiali per chi ha un

nylon Evap Tech ripstop, impermeabile e traspirante grazie alla

viso minuto e chiede un occhiale comodo da indossare e di

tecnologia Omni-Tech, che permette di godere della natura o di

qualità. Gli 009 vanno a soddisfare diverse tipologie di sportivi,

sfrecciare nel traffico senza preoccuparsi delle infiltrazioni

essendo ideali per l’attività outdoor a 360 gradi grazie ad

d’acqua. A questo si aggiunge la preziosa tecnologia Omni-Wick

un’ampia scelta di lenti ad alta protezione. Il design del frame

Evap che disperde il sudore su una più vasta superficie

avvolgente garantisce un comfort ottimale durante l’utilizzo,

permettendo all'umidità di evaporare più velocemente, facendo

anche grazie al nasello e ai terminali delle aste in Megol. Belli da

provare una sensazione di asciutto mentre si suda. Il massimo

indossare anche in città, hanno lenti in policarbonato antigraffio

comfort in un concentrato di tecnicità e funzionalità senza

Rainbow, sottoposte a una colorazione “multistrato” così da

rinunciare allo stile.120 Euro

ridurre i riflessi delle superfici abbaglianti, oltre che a un trattamento IDRO, grazie al quale acqua e polvere scivolano via dalla superficie dell’occhiale. Infine, la protezione UV400 assicura la massima copertura dai raggi ultravioletti. 65 Euro

30


Colophon Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Carles Gel, Davide Novali, Lucio Benedetti, Chiara Carissoni, Antonio Masucci Rivista mensile
 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 prealpi.wordpress.com - mail.prealpi@gmail.com
 TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 
 Impaginato in collaborazione con officinadanova
 Concessionaria per la pubblicità: Sport Outdoor Network - info@sportoutdoornetwork.it Antonio Masucci - cell. 333.3632366

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