#16 iEdition
PreAlpi - Una Montagna di Sport
Turismo Edizioni|officinadanova
Indice
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EDITORIALE Dopo una insolita e persistente fase di maltempo che ha scaricato una quantità di neve inimmaginabile, le nostre montagne si presentano con un colpo d’occhio davvero speciale. Sui social network si possono trovare immagini spettacolari di località completamente sommerse dal manto bianco, tetti talmente carichi da mettere a dura prova le strutture portanti, passaggi pedonali ricavati da muri alti oltre 2 metri: un paesaggio davvero suggestivo. A parte gli immancabili disagi. Ma, d’altronde... questo è l’inverno. Gli operatori turistici sono rassicurati: neve garantita fino a Pasqua. E altrettanto rassicurati sono tutti gli appassionati che non si lasceranno sfuggire un finale di stagione davvero memorabile. Con un’unica condizione: attenzione! Il rischio di distacchi e valanghe resterà elevato ancora per diverse settimane su tutto l’arco alpino e prealpino. Da parte nostra, ancora una volta, vogliamo fare la solita banale raccomandazione: non cercate “l’estremo” a tutti i costi, non mettete a rischio la vostra vita e, soprattutto, la vita di chi dovrà soccorrervi. Spazio per l’avventura fuori pista, ne troviamo in abbondanza su tutte le montagne, restando comunque nei limiti della sicurezza. Il divertimento è assicurato lo stesso.
Marco Spampinato
MI PIACE
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MAIN PARTNER | OFFICINADANOVA
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Click e
NOTIZIE E CURIOSITÀ
NEWS a cura di Antonio Masucci
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BANFF MOUNTAIN FILM FESTIVAL ITALY
passato): Milano, mercoledì 19 febbraio, Cinema Orfeo; Torino, martedì 25 febbraio, Cinema Massimo; Bologna, lunedì 10 marzo,
Dopo il successo dell’edizione 2013, anche quest’anno approda
Teatro Antoniano; Genova, giovedì 13 marzo, Cinema Porto
in Italia il Banff Mountain Film Festival World Tour, l’appassionante
Antico; Morbegno (Sondrio), venerdì 14 marzo, Cinema Pedretti;
rassegna canadese punto di riferimento nel panorama dei Film
Firenze, lunedì 17 marzo, Cinema Il Portico; Bergamo, giovedì 20
Festival di montagna, per un appuntamento come sempre
marzo, Cinema Conca Verde; Padova, venerdì 21 marzo, Cinema
all’insegna dell’entusiasmo e dell’adrenalina. Affascinanti
MPX-Multisala Pio X; Trieste, lunedì 24 marzo, Cinema
paesaggi faranno da cornice a imprese straordinarie tra deserti
Ambasciatori; Brescia, venerdì 28 marzo, Teatro Santa Giulia;
infuocati, maestose montagne e fiumi impetuosi, per coinvolgere
Lecco, venerdì 4 aprile, Auditorium Camera di Commercio di
il pubblico in un viaggio nella natura incontaminata che lascerà
Lecco; Roma, lunedì 7 aprile, (sala da confermare). banff.it
tutti a bocca aperta. L’Italia è entrata così a far parte della vasta community internazionale del BMFF World Tour, composta da oltre 300.000 spettatori in 44 nazioni, per un totale di circa 820 serate ogni anno, con spettacolari filmati dedicati a un pubblico di giovani, sportivi e appassionati. Inizia quindi il conto alla rovescia per due ore ad alta intensità, durante le quali saranno proiettati film selezionati tra gli oltre t re c e n t o i n i z i a l i ; p ro d u z i o n i c h e s p a z i a n o dall’avventura all’alpinismo, dall’outdoor agli action sport seguendo le imprese dei più famosi atleti, climber ed esploratori provenienti da ogni angolo del mondo. Novità assoluta della seconda edizione del BMFF World Tour Italy è il numero di tappe in programma: dopo il boom di presenze e i diversi sold out registrati nel 2013, il Festival nel 2014 raddoppia con 12 appuntamenti (sei in più rispetto all’anno 6
VIBRAM ® TRAILRUNNING TEAM 2014
Italy (119km, D+5800). 28-29 Giugno: [ISF World Championships] Chamonix Mont Blanc, Francia (80km,D+6000). 11-13 Luglio: [ISF
Vibram® inaugura la quarta edizione del progetto “Ordinary
Ultra World Series] Icetrail Tarentaise (65km, D+3000). 12-13
People Being Extraordinary” con l’inserimento di quattro new
Luglio: Ehun Milak, Spagna (168Km, D+12000). 10-13 Luglio:
entry d’eccezione, ben 3 donne e la partecipazione di un atleta
Ronda dels Cims, Andorra, Spagna (168km, D+12000). 11-13
spagnolo. Viene quindi confermato lo spirito originale, e si alza di
Luglio: Restonica Trail, Corsica, Francia (68km, D+5000). 8-9
molto il livello del team, che nella stagione appena conclusa ha
Agosto: Ticino Trail, Svizzera (130km, D+9600). 27-31 Agosto:
fatto più volte parlare di sé. In piena sintonia con la filosofia
[Ultra Trail World Tour] UTMB®, Chamonix, Francia (168km, D
coraggiosamente creata dall’ottagono giallo, che cerca persone
+9600). 27-31 Agosto: TDS, Chamonix, Francia (119km, D+7200)
“normali” capaci di compiere imprese extra-ordinarie. I nuovi talenti coniugano la propria passione per il trail con vite professionali in ambiti talvolta molto lontani dal mondo outdoor. I nomi potrebbero non essere nuovi agli appassionati di corsa in quota, dati gli ottimi risultati raggiunti da ciascun atleta nella stagione 2013: Lisa Borzani (Italia), Javier Dominguez Ledo (Spagna), Uxue Fraile (Spagna), Céline Gros (Francia). I nuovi runner si vanno ad affiancare a Nicola Bassi (Italia), Ronan Moalic (Francia), Sébastien Nain (Francia) e Stefano Ruzza (Italia) già presenti nel Team durante il 2013. Calendario: 5-6 Aprile: Trail Sainte Victoire, Francia (60km, D+3000 ; 37km, D+1300). 1 Marzo: [Ultra Trail World Tour] Transgrancanaria, Canarie, Spagna (125km, D+7500). 23 Marzo: Maremontana, Italy (45km, D+2500 ; 23km, D+1350). 10-11 Maggio: [ISF Ultra World Series] Transvulcania, Canarie, Spagna (83km, D+4400). 25 Maggio: [ISF
Il team durante una fase di allenamento
Sky World Series] Zegama-Aizkorri, Spagna (42km). 25 Maggio: Vibram® Trincea Trail (Varese), Italy (26km, D+1400 ; 11km, D +700). 28-29 Giugno: [Ultra Trail World Tour] Lavaredo Ultra Trail, 7
29 Agosto: [ISF Ultra World Series] Kima, Italia (50km, D+4000).
la foto di Freeride più bella delle Dolomiti. Ogni PRO- Team avrà a
9-15 Settembre: Tor des Gèants, Italia (330km, D+24000). 28
disposizione come accompagnatore una Guida Alpina del Gruppo
Settembre: Trail degli Eroi, Italia (89km, D+4500 ; 46km, D+2500).
delle Aquile di San Martino, il prestigioso gruppo che da oltre un
23-26 Ottobre: [Ultra Trail World Tour] Grand Raid de la Reunion/
secolo vive ed opera nelle Pale di San Martino. I partecipanti
Diagonale des fous, France (170km, D+10.000). 23-26 Ottobre:
avranno la possibilità di approfondire la loro conoscenza nel
Grand Raid de la Reunion/Trail de Bourbon, Francia (100km, D
campo della sicurezza con il soccorso alpino del Trentino,
+6000). 17-18 Gennaio 2015: [Ultra Trail World Tour] Vibram®
testando le ultime tecnologie e gli ultimi prodotti proposti da
Hong Kong100
Arc’teryx presenti nella collezione Whiteline. Inoltre Arc’teryx ospiterà il venerdì sera un grande party presso “Ranch the
KING OF DOLOMITES
Dolomites” con la proiezione del Film RISE del Pro rider Francese Thibaud Duchosal. Info e iscrizioni al sito kingofdolomites.com.
Dal 20 al 23 febbraio Arc’teryx presenta, per il secondo anno consecutivo, King of Dolomites, unico evento di freeride e fotografia che avrà luogo nella splendida area di San Martino di Castrozza, nel cuore delle Dolomiti Italiane. King of Dolomites è un contest fotografico incentrato sul mondo dello sci fuori pista, sia esso praticato con gli Sci da Freeride, da Telemark o con lo Snowboard. Fra i concorrenti saranno invitati 16 atleti del team Arc’teryx incluso Stian Hagen direttamente dalla Norvegia, l’Austriaco Johannes Hoffmann e il fotografo tedesco Franz Walter. Dopo il grande successo dello scorso anno, dove erano presenti più di 100 partecipanti, la gara è cresciuta e verrà divisa in tre categorie: PRO, WANNABES and WANNABABIES. I 15 team Pro parteciperanno, su invito, in gruppi composti da due riders e un fotografo; per le altre due categorie, il contest sarà aperto a tutti. I team partecipanti si sfideranno sulle nevi di San Martino con l’obiettivo di scattare 8
53° TROFEO TOPOLINO SCI ALPINO I prossimi 14 e 15 marzo sulle nevi di Folgaria (TN) ritorna la kermesse di casa Disney ed è pronta a farlo con il consueto spettacolo di centinaia di giovani provenienti da ogni continente a sfidarsi tra porte larghe e pali stretti. Le discipline interessate sono infatti lo slalom gigante e lo speciale, lungo le due piste Agonistica e Martinella Nord, una adiacente all’altra e con un
manca molto e i giovani sciatori di tutto il mondo sono già in pista
unico parterre di arrivo. La prima è una “nera” che misura
verso il Trofeo Topolino numero 53 di sempre. trofeotopolino.net
complessivamente 1,3 km e accoglierà i gigantisti sia Ragazzi che Allievi. La partenza sarà collocata a 1.551 metri di altitudine e gli
SCIALPINISTI PER IL LEOPARDO DELLE NEVI
atleti dovranno scendere lungo 215 metri di dislivello, con arrivo a quota 1.336 metri. Per quanto riguarda la Martinella Nord, per il secondo anno alla corte dei giovani protagonisti del Trofeo Topolino, la traccia sarà costellata di pali stretti e gli atleti scatteranno dal cancelletto collocato a 1495 metri. Davanti a loro 159 metri di tuffo in slalom per poi chiudere, come detto, nel medesimo parterre dei gigantisti. Al Trofeo Topolino arrivano ogni anno giovani di tutto il mondo e nel 2013, con il meteo a cercare di guastare la festa in tutti i modi ma senza in definitiva riuscirci, furono gli azzurrini a vincere la classifica finale delle nazioni conquistando 5 medaglie complessive (4 d’oro e 1 d’argento), davanti ad Austria, Bulgaria e Francia. Al mese di marzo non
DYNAFIT chiama a raccolta gli sciatori che vogliono scalare la montagna per aiutare il leopardo delle nevi. I metri di quota raggiunti verranno trasformati in una donazione per lo Snow Leopard Trust. Il leopardo delle nevi sta vedendo scomparire il suo habitat. Si stima che attualmente esistano tra i 4.300 e 7.200 leopardi allo stato brado, minacciati dal bracconaggio e dalla decimazione del loro ecosistema. Dal 1981 l’organizzazione Snow Leopard Trust si impegna per salvare gli esemplari rimasti, svolgendo ricerche su questo felino a rischio di estinzione. L’organizzazione porta avanti progetti in Cina, India, Kirghizistan, Mongolia e Pakistan, studiando il leopardo e collaborando con le popolazioni locali per preservarne l’habitat. DYNAFIT ha fatto 9
dell’elegante animale il suo marchio, e partecipa attivamente al
pranzo in quota e la possibilità di testare attrezzatura della
progetto con l’obiettivo di aiutare e conservare la specie. Ecco il
stagione in corso, ma anche e in esclusiva per gli iscritti, le
calendario italiano: 9 marzo Cortina d’Ampezzo (BL); 16 marzo
preview dei prodotti che saranno sul mercato nell’inverno
Campo Imperatore (AQ); 23 marzo Gressoney La Trinité (AO). I
2014/2015. dynafit.it
partecipanti alla giornata hanno a disposizione più di 8 ore, dalle 8.30 alle 16.30, per compiere il maggior dislivello possibile lungo
NUOVA TECNOLOGIA DRY-HEAT
le salite e discese delle varie località turistiche. Lungo il percorso gli sciatori troveranno dei cartelli che li aiuteranno a conoscere meglio il leopardo delle nevi e il suo habitat. La partecipazione prevede l’iscrizione al momento del via e il versamento della quota di 10 Euro che dà diritto a un gadget firmato DYNAFIT, al
Athesis s.r.l., azienda veronese che da oltre trent’anni opera nel mondo della confezione, ha brevettato una nuova, innovativa tecnologia, DRY-HEAT, dedicata alla realizzazione di capi tecnici, che permette di lavorare il Dryarn e l’elastomero con risultati sorprendenti. La tecnologia DRY-HEAT è stata messa a punto grazie alla collaborazione con Dryarn, la microfibra più leggera al mondo, che, lavorata in elevate percentuali in mischia con l’elastomero (che conferisce una grande elasticità, comodità e funzionalità), permette di realizzare capi con elevate performance tecniche, dedicati però al casual wear. Questa particolare lavorazione crea una barriera traspirante che funziona da isolante nei confronti della temperatura esterna mentre veicola il sudore verso l’esterno e rende i capi particolarmente indicati per qualsiasi attività sportiva svolta all'aperto, in ogni condizione atmosferica, anche proibitiva. DRY-HEAT permette di lavorare diverse finezze e grazie alle numerose potenzialità sia grafiche che di utilizzo offerte ai brand permette di realizzare una vastissima gamma di capi d’abbigliamento, dal tradizionale al tecnico, allo sportivo. Il dolcevita tecnico da uomo LOTHSE 10
sfrutta le incomparabili
LO SCIALPINISMO ITALIANO SBARCA IN ORIENTE
caratteristiche del materiale, abbinandole ad un design altamente performante per renderlo un capo di abbigliamento tecnico adatto alle situazioni più estreme, sia climatiche che di u t i l i z z o , p ro p o n e infatti la particolare
Due culture a confronto, in un’ottica di incontro e scambio reciproco. Minimo comun denominatore: il futuro dello scialpinismo. È questo il senso e l’intento dell’imminente viaggio a Seul di Franco Gionco, testimonial della Paganella, scialpinista, fotografo, uomo d’avventura. Raccontarsi esperienze e aspirazioni, condividendo un progetto di sviluppo mondiale di una fra le discipline più radicate nello spirito outdoor contemporaneo. Con lui il giornalista Duck-Yong Im, coreano per nascita ma italiano per scelta, coordinatore editoriale degli storici magazine
apertura del collo con doppia zip o b l i q u a . L’ a l t a percentuale di Dryarn rende il capo traspirante e molto coibente. L’apertura obliqua
permette di piegare il
collo più agevolmente, e in caso di
allenamento intenso,
di raffreddare il corpo più velocemente; le maniche allungate e il foro per il pollice consentono di aumentare la protezione anche quando le braccia sono stese e la schiena più lunga, inoltre, favorisce una protezione totale. Il dolcevita Lhotse è ideale per Mountain bike, Scialpinismo, Snowboard, Alpinismo, Sci da discesa, Trekking, Escursionismo, Arrampicata, Heliskiing, Kite snowboarding, Ice climbing, Snow kayaking. 11
di arrampicata coreani “Man and Mountain” e “Climber”. La
generosità estrema su Moena e su tutta la Val di Fassa (Dolomiti).
partenza è fissata per i primi giorni di marzo. In programma due
Il programma di questa XVII edizione è, pertanto, un puro omaggio
serate italo-coreaneorientate a conoscersi ed a stabilire una
alla montagna, luogo di esperienze, scoperte, infinita convivialità.
connessione destinata forse a lasciare il segno nel mondo
Con la neve fioccano rendez-vous da non perdere con
outdoor. A Gionco l’importante compito di trasferire agli sciatori
performance e cultura, forti emozioni verticali, appuntamenti
coreani un ritratto esauriente del Trentino e, in particolare,
danzanti a cielo aperto. Circondati dalla bellezza delle Dolomiti, dal
dell’Altopiano della Paganella – paradiso degli sport sulla neve
12 al 16 marzo, in una Moena completamente in festa. Oltre a un
prediletto dagli atleti della Squadra Nazionale di Sci Norvegese
ricco programma di appuntamenti, un posto di riguardo sarà
per il training intensivo nonché sede di eventi sciistici di
riservato alla tecnologia più avanzata: il booth Polartec® – vero
primissimo piano. Allargando poi il dibattito alle opportunità di
tempio dell’abbigliamento ad altissime prestazioni – sarà allestito
evoluzione dell’avventura sulla neve, in una prospettiva globale e
al villaggio degli Scufons (Passo San Pellegrino), a pochi metri
attenta agli orientamenti culturali più avanzati in tema di
dall’inedito Ice Bar dove verranno offerti drink e gustose chicche
performance, ambiente, rapporto uomo-natura. Paganella.net
di cucina fassana. polartec.com
XVII POLARTEC® SCUFONEDA La Polartec® Scufoneda sta per inaugurare la sua XVII edizione: diciassette anni di entusiasmi, gioie, performance, fatiche consacrate alla continua ri-scoperta del più genuino amore per la montagna. Fatiche ben ricompensate: oggi questo evento, nato dalla passione di una manciata di “powder addicted”, è uno dei più amati festival di freeride d’Europa. Quest’anno dunque la Polartec® Scufoneda guarda indietro, a riscoprire le sue radici, rilanciando con forza il suo impegno per il futuro dello sport in quota. E allora annuncia: sospendiamo gare, podio, premiazioni. Diamo voce solo alla neve, proprio in questi giorni caduta con 12
SCIALPINISMO
PIRENEI ORIENTALI
di Carles Gel
IL MIO POSTO PREFERITO
13
Vicino a casa mia, a margine della valle dove vivo, una zona dove si può praticare lo scialpinismo, un bel posto dove le montagne hanno un profilo delicato e profondamente umano, che fanno gioire gli appassionati: i Pirenei orientali, si estende dal centro di Andorra fino ad abbracciare le acque del Mediterraneo e avvicinano uomini e donne di culture e lingue diverse. È la grandezza di queste montagne e di queste valli; dove si incontra la Valle del Ribes e Cerdaña, si trovano alcune montagne dai morbidi profili. Senza dubbio, durante tutto l'anno, questo è il mio posto preferito, dove mi alleno in vista di importanti obiettivi, risalendo a piedi o con i ramponi, oppure d'inverno e in primavera con gli sci d’alpinismo o le racchette da neve. Il vento e il freddo sono i peggiori nemici di queste montagne orientali, baciate dal sole del Mediterraneo che, seppur lontano 100 chilometri, sembra davvero vicino. Vette come il Tossal della Rus, il Serra de Montgrony, il Cap del Ginebrar la cima Pla Baguet e, soprattutto, il Puigllançada (2.409 m) e il Tosa d'Alp (2.537 m), le due montagne più alte della zona, offrono belle ascensioni, senza troppe difficoltà e senza grossi pericoli oggettivi (anche se non conviene rilassarsi), in grado di soddisfare il Apriamo una via immacolata verso l’infinito... desiderio di tutti gli sciatori. Da moltissimi anni mi alleno su queste montagne e conosco ogni angolo, ogni cresta, ogni torrente... ogni segreto di queste 14
belle cime che incantano tutti gli uomini e le donne che le frequentano. Luoghi che hanno riempito molti giorni della mia vita, pomeriggi estivi passati a camminare su questi prati, e giorni trascorsi a scalare le rocce sotto il Pic Creueta, una vetta di 2.000 metri di altitudine. Spazi dove ritrovo la felicità ogni volta che arrivo, pieni di vita, dove le persone vengono per “respirare” la libertà, con un paio di sci ai piedi. È vero: quando ami qualcosa, trovi il pieno significato e il vero valore che cerchi. Un amore che aiuta a riempire un vuoto... In un posto così importante per me, nonostante tutti gli anni trascorsi, continuo ad alimentare i miei sensi, mi sento arricchito quando osservo e guardo queste montagne, piene di significato: Vita!
Gallery Carles Gel (50 anni) nato a Vilassar de Mar, vive a Ribes de Freser, nei Pirinei. É guida di alta montagna istruttore di sci di fondo e alpinista professionista. Appassionato scrittore, ha pubblicato
trentotto libri. Nel corso della sua carriera, ha realizzato 60 spedizioni alpinistiche e polari. Ha visitato le più importanti montagne del mondo: Everest, Manaslu, Cho Oyu, Pico Lenin, Mckinley, Elbrus, Aconcagua, Illimani. Appassionato dell’Artico, ha inoltre realizzato diverse spedizioni polari: in Groenlandia senza assistenza e con gli sci, nel Mar Baltico in solitaria in inverno (1ª mondiale), in Lapponia da Sud a Nord in inverno. Salendo al Cap del Ginebrar Guida specialista dei Pirenei, dove ha scalato più di novemila montagne, ed esperto della catena montuosa Atlas in Marocco 15
Ultimi metri verso la cima del Cap del Ginebrar 16
SUGGERIMENTI
IL RISCHIO VALANGHE
di Marco Spampinato
ESCURSIONI IN SICUREZZA
17
Il pericolo dell’escursionismo fuori pista è, purtroppo, un tema
condizioni di rischio; i versanti sottovento possono caricarsi di
che ricorre sempre nelle cronache che riportano notizie di
accumuli ad alta instabilità. Oggi, grazie alla rete telematica e alla
incidenti in montagna. Nonostante i ripetuti appelli alla prudenza,
disponibilità, più o meno di tutti, di utilizzare il computer, si
ogni stagione invernale conta diverse tragedie che coinvolgono
possono consultare senza problemi i bollettini nivometeorologici,
escursionisti distratti o, peggio ancora, “esperti”. La montagna, la
per conoscere le condizioni del tempo e la situazione pericolo
meteorologia, il buon senso e l’esperienza, spesso non bastano.
valanghe. Per tutto l’arco alpino si può consultare il sito A.I.NE.VA
Per affrontare con sicurezza una gita scialpinistica o con le
aineva.it; per molte regioni i bollettini sono pubblicati dall’A.R.P.A.
racchette da neve, ci permettiamo di suggerire qualche utile
Un dato importantissimo da considerare nella lettura dei bollettini
nozione tecnica che, alla fine dei conti, può tornare sempre
è la scala di valutazione del pericolo valanghe, che varia dal
valida. Innanzitutto va specificato che con pendenze inferiori ai 27 gradi di inclinazione del pendio, per un principio fisico e meccanico, non si possono generare valanghe. Ma non ci si può basare solo su questa indicazione. Imparare a “riconoscere” la neve, valutare le condizioni meteorologiche anche dei giorni precedenti la nostra escursione, interpretare la morfologia del terreno sul quale ci apprestiamo a camminare (o sciare), capire l’ambiente circostante, sono fattori fondamentali per la buona riuscita di un’escursione fuori pista. Partiamo dall’elemento neve: le nevicate, specie se abbondanti, che si depositano sopra uno strato preesistente, magari ghiacciato, devono avere il tempo di assestarsi prima di essere attraversate. I cristalli di neve si compattano e si legano fra di loro per effetto della compressione e delle temperature favorevoli come il lento riscaldamento, che assesta il manto e riduce le tensioni in atto, e il raffreddamento che consolida quello debole e umido. I bruschi cambi di temperatura, al contrario, vanno considerati come condizioni sfavorevoli e quindi pericolose. Anche il vento forte può generare 18
valore 1 (debole) al valore 5 (molto forte). Altro punto fondamentale per la buona riuscita di un’escursione è la preparazione a tavolino. Dopo aver valutato le condizioni meteo, bisogna tracciare un percorso sulla cartina topografica che, oltre alle principali località e ai confini politici, riporta le caratteristiche fisiche e geologiche del territorio. Per semplificarne la spiegazione, possiamo dire che il percorso viene tracciato semplicemente utilizzando righello e matita, tenendo conto delle altitudini e dei dislivelli segnalati dalle curve di livello, del versante di esposizione e dei riferimenti per la partenza e la destinazione del nostro itinerario. Molto importante: scegliere sempre i compagni di escursione in base all’obiettivo, valutandone esperienza, capacità tecnica, preparazione fisica e stabilità psichica in situazioni difficili. Ora pensiamo all’abbigliamento e all’attrezzatura. Potrà sembrare banale, ma è bene ricordare che
energetico da mangiare durante l’escursione. Anche una semplice
saremo all’aperto, durante la stagione invernale e in mezzo alla
tavoletta di cioccolato, fa riacquistare velocemente l’apporto
neve. Quindi abbigliamento adatto, che indosseremo a strati
calorico necessario. Per quanto riguarda l’attrezzatura al seguito,
(come si usa dire “a cipolla”), partendo dall’intimo, meglio tecnico
oltre alla cartina della zona interessata, alla bussola e all’altimetro,
e traspirante, fino al piumino o giacca in gore-tex. La cosa
un piccolo kit di primo soccorso (meglio se corredato di un telo
importante è vestirsi in modo tale che si possano togliere o
isotermico), senza dimenticare gli elementi base
mettere i vari capi, a seconda delle temperature, senza rischiare
dell’autosoccorso: A.R.T.Va., sonda e pala. Sono tre strumenti
di rimanere troppo a lungo scoperti ed essere aggrediti dal
ormai divenuti indispensabili per tutti coloro che praticano
freddo. Portare sempre guanti, cappellino e occhiali: gli occhi
escursionismo fuori pista. Non è più raro vedere strani manici
vanno assolutamente protetti dai raggi solari e, per il riflesso delle
uscire dagli zaini di scialpinisti o ciaspolatori che si apprestano ad
neve, il sole è davvero abbagliante. Nello zaino vanno riposti
effettuare una gita fuori dai normali tracciati delle stazioni
alcuni indumenti per un eventuale cambio, oltre a una borraccia o
sciistiche. L’A.R.T.Va. (Apparecchio di Ricerca Travolti da Valanga)
termos, l’eventuale colazione al sacco o qualche integratore
è un ricetrasmettitore che consente l’individuazione di un travolto 19
da valanga, attraverso un segnale radio trasmesso su una
statisticamente, di 15 minuti. Il sistema di sicurezza combinato
frequenza convenzionale di 457 Khz. Tutti gli apparecchi in
con A.R.T.Va, sonda e pala, permette il disseppellimento in circa
commercio devono rispettare la normativa europea n. 300-718,
11 minuti: un tempo utile per trarre in salvo una vita umana. Non
che ne conferma l’omologazione. L’A.R.T.Va. deve essere
vogliamo essere pessimisti, creare allarmismo o scoraggiare le
posizionato sotto uno strato di abbigliamento, per non essere
escursioni fuori pista; desideriamo solo dare qualche semplice
perso in caso di incidente; indossatelo in modo comodo, che non
suggerimento per trascorrere senza pericoli una bella giornata
intralci i movimenti durante l’attività. Va rammentato che il
all’aria aperta. In ogni caso, appena possibile, è indispensabile
segnale A.R.T.Va. ha, per convenzione, una portata utile di 20 m.
allertare i soccorsi, telefonando al numero unico per le emergenze
ed è importantissimo, prima di effettuare la gita, controllare la
112 o raggiungere il più vicino rifugio, per richiedere aiuto. I
trasmissione e la ricezione con il compagno di escursione,
gestori dei rifugi alpini hanno la competenza per intervenire o per
semplicemente commutando i rispettivi selettori in trasmissione e
contattare il Soccorso Alpino addestrato per il pronto intervento
ricezione, e viceversa. In commercio si possono trovare strumenti
in montagna. Presso molti rifugi, è installato un telefono di
analogici o digitali: i primi utilizzano un sistema a segnali acustici
emergenza in contatto con il Soccorso Alpino.
che aumentano o diminuiscono la frequenza e l’intensità del suono, avvicinandosi o allontanandosi dall’apparecchio trasmettitore; gli A.R.T.Va. moderni hanno processori integrati che codificano i dati e li visualizzano sul display, aiutando l’operatore a elaborare i segnali emessi via radio togliendo all’orecchio umano l’onere di interpretarli. Non esiste un apparecchio migliore dell’altro: sarà sempre il vostro a essere il migliore, quando avrete acquisito un ottima praticità d’impiego e sensibilità d’uso. La sonda è un’asta telescopica che consente di “bucare” gli strati di neve accumulata, per individuare l’escursionista travolto. La lunghezza consigliata è di 240 cm. Per quanto riguarda la pala, strumento semplice da utilizzare, deve preferibilmente avere il manico estensibile e una benna voluminosa e rigida. La probabilità di sopravvivenza di un travolto da valanga è, 20
SCIALPINISMO
PASSEGGIATA IN VALVARRONE
a cura della Redazione
CIMA D’OLINO E DINTORNI
21
Nell’attesa della prima corsa, scrutiamo un po’ l’impianto della
Con alle spalle il monte Legnone e la sua affilata cresta, via, via
funivia che collega Margno al Pian delle Betulle, “l’ultimo
appaiono le cime della Valvarrone, del Pizzo dei Tre Signori, della
paradiso”, annunciato dai cartelli pubblicitari sparsi per la
lunga costa del Foppabona e il dirupato gruppo dolomitico dello
Valsassina. Si parte, e, in 5 minuti, siamo al famoso,
Zuccone dei Campelli con il sottostante comprensorio sciistico
preannunciato paradiso del Pian delle Betulle, a 1500 metri.
dei Piani di Bobbio, altro paradiso per gli sciatori lombardi.
Quest’anno il manto nevoso è da record e ce ne accorgiamo subito fuori la funivia. Nel silenzio del primo mattino calziamo gli sci e saliamo al pianoro degli alberghi dove l’attenzione viene carpita dalla stilizzata Chiesetta degli Alpini, edificata 50 anni fa su progetto dell’Architetto Mario Cereghini, con il campanile troncato di sbieco, il cui edificio richiama la forma di un cappello alpino dalla penna mozza in segno di lutto. Riattraversato il piano degli skilift, si imbocca la stradetta contrassegnata da un’insegna lignea che indica “Pizzo dei Tre Signori”, e su questa partiamo alla volta della prima delle due cime che oggi intendiamo salire: la Cima d’Olino e il Cimone di Margno. Bastano pochi minuti e nel lariceto si apre una finestra che dà sulle semisepolte Baite dell’Alpe Ortighera e, per fondale, nientemeno che il “Grignone”. Con la fotocamera in azione, pregustiamo l’arrivo per cogliere da vicino quanto sono alti i due metri di neve sui tetti... Con gli sci che viaggiano all’altezza del 1° piano, ci dilunghiamo fra le casupole prima di iniziare la salita verso il crinale di Canton Grande. È bello proseguire accompagnati dal fruscio delle pelli e da vedute che man mano si dilatano e lasciano apparire il monte Resegone e le due Grigne. Il tempo passa veloce e presto si arriva allo scollinamento detto del “Lares Brusà”, dove a corona si svelano tutti i monti dell’alta Valsassina e delle Orobie occidentali. 22
Questo è anche il bivio per le nostre due cime. Cominciamo a
dell’Ing. Pietro Giglio da Vendrogno, che raccoglie affreschi
salirne una, cioè la Cima d’Olino, che brilla laggiù illuminata dal
cinquecenteschi e un’enorme statua di S. Carlo Borromeo.
controluce e arricchita nella sua semplicità da una evidente
Considerando il dislivello moderato (420 m.), la media difficoltà, il
cornice di neve. Sembra quasi che gli sci vadano da soli e, passo
tempo medio di percorrenza (circa 3 ore) e la quasi assenza di
dopo passo, siamo sulla “meringa” di vetta. (1.782 m, 1h 30’ dalla
pendii valanghivi, suggeriamo questa escursione anche a chi
partenza). Qui il vento dei giorni scorsi si è divertito a rimodellare i
volesse praticarla con le ciaspole.
normali profili e noi ci divertiamo a fotografarli, senza fretta
Gallery
godendo dei particolari che, man mano, individuiamo in questo scenario. Vincendo con malavoglia l’attrazione offerta da un simile panorama, facciamo dietro front per salire al Cimone di Margno, un bonario 1.800 m che si frappone fra la Cima d’Olino e il lontano monte Legnone. Perciò, con direzione nord, ridiscendiamo alla sella del Canton Grande e al Lares Brusà e via per la vicina seconda vetta. Senza particolari problemi, in mezz’oretta siamo sulla sua cima, dove troviamo semisepolta dalla neve la croce di vetta. Le ultime foto mentre spelliamo e, attirati dall’ancor portante manto nevoso, ci buttiamo giù dal ripido pendio che dà sull’Alpe Ortighera, compiendo “virtuosamente” curve d’ogni raggio. Purtroppo tutte le cose belle finiscono presto e già siamo fra le Baite Ortighera con la fotocamera di nuovo in mano, mentre notiamo sul tetto un contadino locale intento a spalar l’alta neve. Anno veramente da ricordare e da sfruttare fino a fine stagione, che speriamo sia lenta a passare e ricca di opportunità scialpinistiche. Con in cuore questo desiderio, salutiamo il bel villaggio innevato e torniamo ai Piani e alla vista di Margno, al suo borgo storico e alla cinquecentesca Chiesa di S. Bartolomeo, in stile eclettico, opera 23
SHOPPING
DRYARN® E SALEWA Warm Merino è la linea di intimo Salewa realizzata in Dryarn, nata per offrire massimo comfort agli amanti della montagna che ricercano un abbigliamento leggero e funzionale, in grado di assecondare al meglio lo sforzo fisico in qualsiasi situazione ambientale, anche in presenza di frequenti e improvvise variazioni climatiche tipiche delle attività outdoor. La prima qualità che si apprezza nella collezione è l’estrema leggerezza dei capi: Dryarn® è la fibra più leggera sul mercato e Warm Merino risulta più leggera del tradizionale underwear, più performante, a vantaggio di una maggiore libertà di movimento. Sono soprattutto le caratteristiche di traspirabilità e termoregolazione di Dryarn® al centro della progettazione e realizzazione della linea. Una nuova struttura dove tutto il corpo delle maglie oltre ad avere lo strato Dryarn® a contatto con la pelle ha un ulteriore strato esterno sul davanti in la lana Merino, mentre la zona della schiena è ancora una volta realizzata con filati Dryarn® per garantirne la massima traspirazione. Dryarn, combinato con il secondo strato isolante in MERINO, crea una camera d’aria termodinamica che ottimizza la conservazione e la distribuzione del calore. Maglia Warm, M’s e W’s: 100 Euro - Pantalone Warm, M’s e W’s: 90 Euro 25
BLACK DIAMOND
La nuova giacca low-profile e ultraleggera Hot Forge Hoody con PrimaLoft® Gold Insulation Down Blend, il nuovo materiale capace di combinare i vantaggi dell’isolamento naturale con quelli della microfibra sintetica PrimaLoft®. Black Diamond Hot Forge Hoody può essere utilizzato come strato intermedio ultra-caldo e comprimibile e come capo di emergenza in caso di cambiamento repentino delle condizioni climatiche. PrimaLoft® Gold Down Blend è realizzato al 70% con piuma d’oca high-loft dotata di trattamento idrorepellente e al 30% con fibre PrimaLoft® ultrasottili, per ottenere un isolamento altamente comprimibile, resistente e incredibilmente idrorepellente, capace di trattener il calore in condizioni di bagnato e di offrire comfort permanente. Il capo è caratterizzato da un fit atletico e da un design funzionale, offre completa libertà di movimento ed è ideale per le attività aerobiche nelle fredde giornate invernali. Pertex® shell ultraleggero; cappuccio regolabile compatibile con il casco; zip sul petto; due tasche interne; tasche scalda-mano; polsini elasticizzati; bordo con cordoncino. Peso: 460g. (Novità A/I 2014/2015)
ADIDAS Terrex Climaheat Ice Jacket con PrimaLoft ® Gold Insulation Down Blend, risponde a un’esigenza di base: freddo, gelo, umidità non devono penetrare all’interno del capo di 26
abbigliamento. È per questo che Adidas ha scelto PrimaLoft®
di trattamento idrorepellente e al 30% con fibre PrimaLoft®
Down Blend Gold, il primo isolamento ibrido al mondo capace di
ultrasottili, per ottenere un isolamento altamente comprimibile,
combinare i vantaggi dell’isolamento naturale con quelli della
resistente e incredibilmente idrorepellente, capace di trattenere il
microfibra sintetica PrimaLoft®. PrimaLoft PrimaLoft® Gold
calore in condizioni di bagnato e di offrire comfort permanente.
Down Blend è realizzato al 70% con piuma d’oca high-loft dotata
Riscalda come un’imbottitura in piuma d’oca (fill power 750) e, grazie al trattamento idrorepellente esclusivo, in condizioni di bagnato trattiene il calore al 95%. Grazie alle sue caratteristiche uniche – 1/7 ultra-leggerezza, comprimibilità, capacità di asciugare 4 volte più velocemente della piuma d’oca non trattata e di garantire efficacia termica persino sotto pioggia e neve PrimaLoft PrimaLoft® Gold Down Blend rappresenta un’innovazione rivoluzionaria. Il taglio più lungo della giacca ottimizza protezione e comfort in azione, il design è studiato per la massima libertà di movimento. (Novità A/I 2014/2015)
SALEWA Con la nuova vite da ghiaccio Quick Screw, SALEWA porta un’ulteriore soluzione innovativa, che introduce nuovi standard per quanto riguarda l’utilizzo, la prestazione e la sicurezza. Una combinazione unica di caratteristiche intelligenti rende questa vite da ghiaccio la compagna ideale di ogni alpinista o scalatore ambizioso. Sicura: la testa della vite più compatta del mercato permette un piazzamento ideale anche nelle incavature più strette. Un innovativo copri punta evita ferite accidentali e danni all’abbigliamento. La vite si può estrarre facilmente con una mano 27
dal dispositivo di trasporto, anche con i guanti più spessi.
DYNAFIT
Ergonomica: particolare attenzione è stata posta per sviluppare tutta la parte ergonomica. Il design particolare della testa e della
Per la prossima stagione l‘ingegnere Pierre Gignoux e l‘azienda
manovella, permette di avvitare senza staccare la mano e con una
leader dello scialpinismo collaborano allo sviluppo del nuovo
superiore velocità di perforazione. Leggera: si tratta di una
‚Dynafit by Pierre Gignoux‘ Race Lab. Nel primo anno la
soluzione “tutto in uno” che comprende in un unico prodotto la
collezione propone il set scarpone-attacco RC1. I due partner
vite, il moschettone, il salvapunta. Veloce:una combinazione
vogliono sfruttare questa sinergia sul lungo termine, e mettono in
intelligente per una maggiore velocità nell’arrampicata senza
cantiere progetti “super-light” per l’elite dello scialpinismo. Con
compromettere la sicurezza. (Novità A/I 2014/2015)
soli 75 grammi, RC1 è l‘attacco più leggero del mondo. Realizzato in fibra di carbonio e conosciuto da tutti gli sci alpinisti di spicco. Sulla talloniera sono montati componenti aggiuntivi in
28
plastica e alluminio, per garantire la giusta stabilità. Questo
integrazione AirEvac, lente interna 5X Anti-Appannamento,
attacco viene utilizzato dagli atleti soprattutto nelle gare di
stabilizzatori a snodo a doppio asse, elastico Ultra-Wide
scialpinismo, e soddisfa gli standard ufficiali della International
siliconato con regolazione rapida e clip, imbottitura DriWix in
Ski Mountaineering Federation (ISMF). L‘attacco funziona solo in
gommapiuma a triplo strato, sono alcuni dei dettagli che
combinazione con lo scarpone modello RC1. Lo scarpone da Ski
caratterizzano questo prodotto di punta firmato Smith Optics.
Running RC1 è famoso tra i corridori: con un peso di soli 500
Compass: 130 Euro - I/O7: 220 Euro
grammi, per la taglia 26, questo modello è lo scarpone più leggero sul mercato; è in fibra di carbonio e viene realizzato a mano dall‘ingegnere Pierre Gignoux, in Francia. Oltre che per il peso sensazionale, il modello è famoso per l’elevata rigidezza, stabilità e precisione in discesa. L‘inclinazione del gambetto può essere regolata tra 12-18 gradi. Con la rotazione del gambetto di 75 gradi, RC1 supera tutti i limiti anche in salita. (Novità A/I 2014/2015)
SMITH Linee fluide e morbide in aggiunta a eleganti dettagli danno vita ad un casco low profile costruito con tecnologia In-Mold: il Compass. Il casco ideale per le donne dai gusti esigenti, grazie alla combinazione della ventilazione AirEvac2 e del rivestimento dedicato alla donna in morbido X-Static, il tutto ricoperto da una raffinata collezione di grafiche. L’innovativo design della maschera senza montatura si rinnova dopo 7 anni: nasce I/O7. Rispetto ad altri che hanno scelto di sacrificare il comfort, la flessibilità e la ventilazione per incorporare più parti, più peso e altri arnesi, la I/O7 è il top delle maschere minimaliste. Sistema di cambio rapido delle lenti con perno singolo, tecnologia di 29
COLUMBIA
SALICE
Rainstormer jacket è una giacca dotata di strato esterno 100%
Leggero e avvolgente, è la proposta Salice Occhiali per chi ha un
nylon Evap Tech ripstop, impermeabile e traspirante grazie alla
viso minuto e chiede un occhiale comodo da indossare e di
tecnologia Omni-Tech, che permette di godere della natura o di
qualità. Gli 009 vanno a soddisfare diverse tipologie di sportivi,
sfrecciare nel traffico senza preoccuparsi delle infiltrazioni
essendo ideali per l’attività outdoor a 360 gradi grazie ad
d’acqua. A questo si aggiunge la preziosa tecnologia Omni-Wick
un’ampia scelta di lenti ad alta protezione. Il design del frame
Evap che disperde il sudore su una più vasta superficie
avvolgente garantisce un comfort ottimale durante l’utilizzo,
permettendo all'umidità di evaporare più velocemente, facendo
anche grazie al nasello e ai terminali delle aste in Megol. Belli da
provare una sensazione di asciutto mentre si suda. Il massimo
indossare anche in città, hanno lenti in policarbonato antigraffio
comfort in un concentrato di tecnicità e funzionalità senza
Rainbow, sottoposte a una colorazione “multistrato” così da
rinunciare allo stile.120 Euro
ridurre i riflessi delle superfici abbaglianti, oltre che a un trattamento IDRO, grazie al quale acqua e polvere scivolano via dalla superficie dell’occhiale. Infine, la protezione UV400 assicura la massima copertura dai raggi ultravioletti. 65 Euro
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Colophon Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Carles Gel, Davide Novali, Lucio Benedetti, Chiara Carissoni, Antonio Masucci Rivista mensile Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 prealpi.wordpress.com - mail.prealpi@gmail.com TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 Impaginato in collaborazione con officinadanova Concessionaria per la pubblicità: Sport Outdoor Network - info@sportoutdoornetwork.it Antonio Masucci - cell. 333.3632366
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