TURISMO EDIZIONI & officinadanova
iEdition n. 02
Sommario Benvenuto nel mondo di PREALPI iEdition ibook magazine multimediale Sfogliando queste pagine potrai trovare interessanti spunti e informazioni su nuovi itinerari scelti per il tuo sport preferito. Per una migliore visualizzazione dei testi, orientare l’iPad in verticale; questa modalità limita l’utilizzo di gallery, immagini e altre funzioni multimediali. Versione formato PDF. Gallery fotografiche, video e altre funzioni multimediali saranno visualizzabili attraverso link che necessitano l’apertura di un browser e il collegamento alla rete internet. Per restare in contatto e scoprire eventi e news, leggi il nostro Blog, segui i Twitt, diventa amico su Facebook e fan della pagina Prealpi iEdition, guarda i video nel canale PREALPI e consulta la gallery fotografica. Visita il sito prealpi.eu
INTRO
Suggerimento per il lettore multimediale Caro lettore, il nuovo formato di PREALPI, nella versione iEdition, richiede alcune attenzioni per una corretta lettura e per usufruire di tutte le opportunità di utilizzo che i nuovi strumenti mettono oggi a disposizione. Per coloro che vorranno consultare PREALPI iEdition in versione PDF (sia da PC sia da Tablet e Smartphone) suggeriamo di avvalersi di alcuni programmi terzi fruibili gratuitamente come, per esempio, Adobe Reader (per leggere i file .pdf), Adobe Flash Player (per sfogliare la versione animata dal portale issuu.com), e Google Earth (per visualizzare le tracce GPS). Con pochi piccoli accorgimenti, potrai apprezzare tutti i collegamenti multimediali che troverai all’interno degli articoli. Potrai riconoscere i link e i collegamenti ipertestuali da cliccare dal colore rosso, per accedere alle gallery fotografiche (identificabili anche dal simbolo
), ai filmati
e per visualizzare altri elementi multimediali, Per gli utenti iPad, suggeriamo di scaricare le applicazioni Google Earth e Adobe Reader, facilmente reperibili sulla piattaforma iTunes.
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EDITORIALE
Bentornati a questa seconda edizione di PREALPI iEdition, il vostro ibook magazine multimediale. E bentornata estate! Già, se ancora non ve ne foste accorti (ma dubito fortemente) la nuova stagione 2012 si è presentata con tutta la sua forza, fatta di belle giornate e caldo, caldo intenso. E quale migliore occasione per scappare dalle città afose e rifugiarsi sulle nostre, vostre, amate montagne e scoprire paesaggi sconosciuti o ritornare in quei luoghi che da tempo non ripercorrevate? Luoghi che continuano a offrire panorami mozzafiato, accompagnati da temperature più gradevoli, che permetteranno di recuperare stimoli ed energie utili per affrontare una nuova settimana di lavoro, in attesa di decidere dove trascorrerete le prossime, meritate, vacanze. In questo numero abbiamo preparato alcuni suggerimenti utili a chi vuole dedicarsi all’arrampicata sportiva, alle passeggiate con tutta la famiglia, fino a qualcosa di un po’ più impegnativo, sempre all’insegna del divertimento, e della prudenza, all’aria aperta. Qualche utile consiglio sulla corretta alimentazione in montagna e alcune anteprime sui nuovi capi e prodotti che troverete nei negozi di articoli e abbigliamento sportivo nella prossima stagione, presentati in questi giorni alla fiera OutDoor 2012 di Friedrichshafen (D). Inviate i vostri commenti, idee e suggerimenti per migliorare la vostra rivista, scrivendo a redazione@prealpi.eu. Continuate a seguire le news, collegandovi al blog prealpi.wordpress.com e sulla pagina PREALPI iEdition di Facebook. Buona lettura con il vostro ibook magazine multimediale PREALPI iEdition Marco Spampinato
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NOTIZIE E CURIO OSITÀ
NEWS a cura della Redazione
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THE EXTRAORDINARY STORY
Albizzate ha recentemente presentato a Trento, Courmayeur e Varese il suo nuovo Trailrunning Team 2012, dal quale si
Già il titolo lascia intendere qualcosa di eccezionale: è il film,
attendono imprese altrettanto appassionanti nel quadro delle più
firmato dal regista Alessandro Beltrame e prodotto da
qualificate competizioni di Trail italiane e d’oltralpe. In attesa di
Sportmaker, un appassionato omaggio al trail running, una delle
conoscere le prossime date e luoghi di proiezione, guarda il trailer
discipline più significative del panorama outdoor contemporaneo.
di The Extraordinary Story.
Protagonista, fra gli altri, il Team Vibram® composto da tenacissimi runner non professionisti, alle prese con una delle competizioni più dure nell’ambito sportivo. Le riprese, effettuate durante la scorsa edizione della The North Face® Ultra-Trail du Mont-Blanc®, documentano l’appassionante avventura di cinque atleti non professionisti,
persone comuni, animate da una
motivazione talmente profonda da arrivare a tagliare il traguardo di una gara trail di altissimo livello, incuranti di condizioni climatiche, fatica, limitazioni personali. Una storia di grande valore umano, voluta da Vibram® per ricordare che anche le persone comunemente definite “normali” possono compiere imprese eccezionali, extra-quotidiane, ai limiti dell’estremo. Dopo il successo ottenuto alla 60° Trento Filmfestival, a Courmayeur, al CAI di Varese, il film The Extraordinary Story a giunge a Cortina: giovedì 28 giugno alle ore 21 verrà proiettato, con ingresso libero, presso il cinema Eden. Vibram®, leader mondiale nella produzione di suole in gomma ad alte prestazioni, è da sempre in prima linea per lo sviluppo del trail running, una disciplina tanto importante per il futuro dell’outdoor. Promotore dell’affascinante filosofia “ordinary people being extraordinary”, il brand di
The Extraordinary Story - trailer - durata 4 min, 22 sec. 7
TREKKING CON L’AUTORE Quattro escursioni nella natura accompagnati dalla suggestione della letteratura. Ecco Trekking con l’Autore, l’ispirata rassegna creata dall’Azienda per il Turismo Valsugana Lagorai-TermeLaghi che ripropone per il secondo anno consecutivo una serie di incontri con famosi e apprezzati autori italiani per dare la possibilità ai lettori di incontrarsi e confrontarsi con i nomi più importanti del panorama culturale italiano in una cornice di eccezionale bellezza. Sarà Erri De Luca, celebre scrittore e appassionato di montagna, il primo autore a raggiungere la Valsugana, sabato 13 e domenica 14 luglio, per partecipare all’edizione 2012 di Trekking con l’Autore, una serie di incontri a tu per tu con le migliori penne del panorama culturale italiano, per dare a tutti gli appassionati di natura e letteratura la possibilità di confrontarsi con personaggi finora conosciuti solo attraverso le pagine dei libri. Il tutto nella splendida cornice del gruppo del
della pace con il suo linguaggio chiaro e diretto, proprio come nel
Lagorai che, con le sue cime e i suoi boschi, non potrà non
suo ultimo libro “Le guerre spiegate ai ragazzi”. Settembre
ispirare gli autori e, chissà, forse divenire l’ambientazione di
continua con l’originalissima personalità di Barbara Alberti che,
qualche nuova opera. Erri De Luca unirà la sua passione per la
venerdì 7 e sabato 8, porta in Valsugana i retroscena degli amori
montagna a quella per la letteratura e farà conoscere a tutti i
più celebri con il suo “Amore è il mese più crudele”. Largo ai
partecipanti i segreti de “Il torto del soldato”, uscito proprio nel
giovani infine il 14 e 15 settembre con Matteo Corona che segue
2012. Venerdì 31 agosto e sabato 1 settembre sarà invece il
le orme del padre Mauro - ospite a Trekking con l’Autore 2011 - e
famoso giornalista Toni Capuozzo a salire in Valsugana per
presenta la sua opera prima, l’appassionante thriller psicologico
confrontarsi con gli appassionati di montagna sull’attualità italiana
“Nelle mani dell’uomo corvo”.
e internazionale e per spiegare il perché delle guerre e il valore
oggi, ma l’Azienda per il Turismo Valsugana Lagorai-Terme-Laghi
Queste le date confermate ad
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sta lavorando per una quinta, specialissima data con una guest star a sorpresa. È possibile partecipare agli eventi di Trekking con l’Autore e allo stesso tempo scoprire le bellezze paesaggistiche e le specialità gastronomiche della Valsugana a prezzi davvero speciali. L’Aperitivo con l’Autore, in programma nei venerdì della rassegna, costa € 5,00, mentre la partecipazione all’escursione con il pranzo in rifugio con piatto tipico trentino e bevanda € 13,00. È possibile anche usufruire degli speciali pacchetti di soggiorno pensati dall’Apt Valsugana Lagorai-Terme-Laghi con pernottamento e colazione in strutture ricettive della ValsuganaLagorai a partire da € 30,00 a notte. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare direttamente l’Apt Valsugana Lagorai-Terme-Laghi al numero 0461.727700, al sito www.valsugana.info o via mail all’indirizzo info@valsugana.info.
REWOOLUTION RAID SUMMER
Settembre), rinomata località sul Lago di Garda. La versione Summer dei Rewoolution Raid vedrà i team, sempre composti da
Dopo il successo delle due tappe invernali, svoltesi tra le Dolomiti
tre partecipanti, sfidarsi in avvincenti prove: mountain bike, trail
e Livigno, tornano gli eventi outdoor multidisciplinari che
running, roping down e orienteering. Il ‘Road Book’, sul quale
permettono di vivere sport e natura in una modalità tutta nuova.
sono indicati anche i Check Point disseminati sul territorio, li
R e w o o l u t i o n , m a r c h i o M a d e i n I t a l y c h e p r o d u c e
aiuterà a studiare il percorso migliore per raggiungere il traguardo
abbigliamento tecnico sportivo in pura lana Merino, presenta i
entro il tempo limite stabilito. In aggiunta, uno speciale contest
Rewoolution Raid Summer 2012, che quest’anno si terranno
fotografico darà ai team la possibilità di accumulare punti
nelle splendide cornici di Bergamo (21-22 Luglio), dove i team
aggiuntivi utili per aggiudicarsi la vittoria. Questa edizione dei
affronteranno la “giungla urbana”, e di Nago-Torbole (22-23
Raid permetterà di vivere la natura come alleata, in una serie di 9
sfide che richiederanno lo sforzo di tutti i partecipanti per
Mammut Schneefeld Zip Pull Light & Eiswand Zip Pull Light -
raggiungere la vittoria. I team dovranno dimostrare un acceso
Polartec® Power Dry®High Efficiency™; NFM Garm All Weather
spirito di squadra, grazie al quale scalare la classifica. Solo due
Jacket - Polartec® NeoShell®; No Gravity Mammoth Plus Diving
fortunate squadre, tra quelle che prenderanno parte ad entrambi i
Suit - Polartec® NeoShell®, Power Dry®, Power Stretch®;
raid estivi, riusciranno a conquistare l’ambito premio: un viaggio
Norrona /29 warm4 Up-Cycled Jacket - Polartec® Wind Pro®;
in Nuova Zelanda, esperienza unica offerta da ZQ, consorzio di
Pro Skating Swallow & Natasha - Polartec® Power Stretch® Pro;
produttori di lana Merino, in collaborazione con Rewoolution. Il team con il miglior punteggio globale dato da entrambe le tappe, ed uno estratto a sorte, partiranno alla volta degli antipodi, alla scoperta del mondo della lana Merino. www.rewoolutionraid.com
Rab Stretch Neo Gaiter - Polartec® NeoShell®; Rapha Pro Team Jacket - Polartec® Power Shield®; Ternua Saintfield & Liffey Fleece Jackets - Polartec® Thermal Pro®.
APEX AWARD 2012 Polartec, LLC - produttore dei tessuti ad alte prestazioni Polartec® - annuncia i vincitori europei dell’edizione 2012 dell’APEX Award, l’oscar dei capi ad alta tecnologia. Il prestigioso Premio viene assegnato ai capi più innovativi realizzati con tessuti Polartec®, disponibili nei negozi a partire dall’autunno 2012. I vincitori sono stati scelti da un comitato di giudici in base a una serie di criteri quali: design, funzionalità, fit e utilizzo innovativo dei tessuti Polartec®. I vincitori: 66North Eldborg Jacket - Polartec® Power Shield® Pro; Eider Uphill Jacket & Uphill Pant - Polartec® NeoShell®; Karpos Marmolada Jacket Polartec® NeoShell®; Kjus Equilibrium Jacket - Polartec® Power Shield® Pro; Lafuma Peak Neo Jacket - Polartec® NeoShell®; 10
CORTINA HIKING BLOG TRIP
paesaggistico, escursioni in quota tra panorami mozzafiato. Informazioni: cortina.dolomiti.org
Per presentare al meglio il progetto Hiking Resort, Cortina Turismo ha deciso di rivolgersi al pubblico sportivo amante della montagna e appassionato internauta. Come? Grazie al Cortina Hiking Blog Trip. Dal 13 al 16 luglio 2012, cinque selezionati blogger saranno invitati a vivere una quattro-giorni in alta quota per scoprire e conoscere gli aspetti più belli e spesso meno conosciuti della vera vacanza in montagna, a Cortina ancora più speciale. Il territorio ampezzano è infatti un fascinoso labirinto di percorsi, un mondo incantato dove perdersi, avvolti dagli intensi silenzi della natura, una vera a propria palestra naturale dove vivere una vacanza attiva, tra sport, avventura e sano movimento. Per raccontare una vacanza che è soprattutto autenticità ed esperienza tutta da condividere, Cortina Turismo ha fatto rotta verso l’universo di blogger esperti e iper-referenziati, veri “stakeholder” sull’argomento. I “Cortina blogger” saranno selezionati in base alla qualità, alla portata, alla credibilità e al seguito dei blog. Durante la quattro-giorni, i blogger saranno accompagnati da una guida alpina in tre escursioni volte ad approfondire e far comprendere la varietà dell’offerta estiva di Cortina. Non poteva mancare inoltre l’esperienza di trascorrere una notte in rifugio e la possibilità di approfondire la conoscenza dell’eccellenza gastronomica ampezzana. Sono oltre 400 chilometri di sentieri segnalati con tanto di tracce GPS, facili camminate tra prati e boschi, gite ad anello di grande interesse 11
HALL SWAROVSKI WATTENS
grandi dell’Austria occidentale vi condurrà
Dai fasti dell’impero asburgico e della
fra piazze incantevoli,
Principessa Sissi alla magia dei Mondi
vicoli tortuosi, insegne
di Cristallo Swarovski, la regione di Hall
che parlano della storia
si presenta come un luogo tutto da
della cittadina e
scoprire. A poco più di una decina di
importanti monumenti
chilometri da Innsbruck, Hall-Wattens è
come la Chiesa
uno splendido comprensorio turistico
parrocchiale di San
che raggruppa, oltre alla città di Hall,
Nicolò, la Cappella di
altri dieci piccoli paesi nel classico stile
Santa Maddalena e la
tirolese: Absam, Baumkirchen,
Piazza Oberer
Fritzens, Gnadenwald, Mils, Thaur,
Stadtplatz. Simbolo di
Tulfes, Volders, Wattenberg e Wattens. Si potrebbe dire che si tratta di undici villaggi, tanti quanti i giocatori di una squadra d’attacco, tutti accomunati da forti accostamenti quali ambiente e cultura, tradizione e modernità, atmosfera urbana e tranquillità rurale. Viaggio nel Medioevo - A piedi attraverso i secoli Il cammino lungo il comprensorio inizia proprio dalla cittadina che contribuisce a dare il nome alla regione: Hall in Tirol. HALL panoramica Centro storico medioevale fra i più
Hall è l’imponente Fortezza di Hasegg costruita intorno al XIII secolo per proteggere la salina, la navigazione fluviale, il ponte sul fi u m e I n n e p e r controllare l'antica via del sale. All’inter no sorge il Museo della Zecca, la culla del tallero e dell'odierno dollaro, traccia di un passato in cui la ricchezza era la 12
moneta contante, il denaro aveva ancora un alone di magia e la valuta era pesante come il materiale in cui veniva coniata. Il pezzo forte del museo è la ricostruzione fedele all'originale della prima pressa per il conio al mondo che nel XVI secolo produceva 4.000 monete al giorno. Apice suggestivo della visita sono i 186 gradini fino all'ultimo livello della Torre della Zecca. Da qui si offre al visitatore una vista indimenticabile sulla città medievale di Hall con l'imponente Massiccio del Karwendel sullo sfondo. Gli ospiti della regione troveranno sicuramente divertente la cena “medioevale” organizzata dal Ritterkuchl zu Hall: si mangia rigorosamente senza posate come facevano dame e antichi cavalieri, cerimoniere d’eccezione il sovrano del feudo che insegnerà ai commensali a rispettare usi e costumi del popolo medioevale. Su prenotazione è possibile avere l’animazione in lingua italiana (www.erlebnisgastro.at). Karwendel – addentrarsi in una montagna straordinaria
Le cime dei massicci montuosi
La regione di Hall-Wattens si sviluppa alla base di due massicci montuosi. Il più imponente è sicuramente il Karwendel: pareti
(che parla italiano!), entrare in contatto con la fauna del luogo,
calcaree erte e aspre, una folta vegetazione, ruscelli verde
imparare a conoscere le piante e i fiori che colorano il massiccio
smeraldo. Già riserva di caccia dell’imperatore Maximilian, nei
montuoso. Non è raro durante questa passeggiata vedere e
secoli successivi fu risparmiata dall’urbanizzazione, rimanendo
sentire le marmotte “fischiare“: un vero incanto.
fino ai nostri giorni un gioiello di natura incontaminata.
Camminata fino alla vetta del Monte Glungezer
Straordinario è soprattutto il paesaggio naturale, ma anche la
Il secondo massiccio attorno ad Hall è il Glungezer dalla
Halltal, la porzione di montagna segnata dalla sua secolare
conformazione più dolce e di facile accesso. Particolarmente
estrazione del sale. Grazie ai famosi cannocchiali Swarovski Optik
adatto alle passeggiate in famiglia anche per il fatto che i punti
prodotti nell'impianto di Wattens, gli ospiti della regione potranno
più alti della montagna sono facilmente raggiungibili con gli
scoprire il Karwendel accompagnati da un'esperta guida locale
impianti di risalita. Tra gli itinerari più interessanti per scoprire 13
queste montagne c’è “Il Sentiero dei Cembri”, un percorso
Brennero direzione Innsbruck, uscire ad Hall Mitte (centro), tempo
pianeggiante che domina Innsbruck alla quota di circa 2.000
di percorrenza di circa 4 ore. Chi vuole viaggiare in maniera più
metri. Si raggiunge comodamente in funivia (partenza da Tulfes) e
ecosostenibile può scegliere il treno: Verona, Venezia, Bologna,
si snoda per circa 6 chilometri, è percorribile comodamente in 2
Trento e Bolzano sono collegate con Innsbruck tramite convogli
ore e mezzo e prevede un dislivello di circa 200 metri in salita e
diretti. I biglietti possono essere acquistati direttamente online sul
100 in discesa. Anche per questo suo sviluppo piuttosto
sito delle ferrovie austriache www.obb-italia.com con offerte a
pianeggiante è considerato un'escursione facile, adatta anche a
partire da 19,00 Euro.
famiglie con bambini a partire dai 5 anni di età. Ospitalità unica e cene gourmet Il territorio di Hall e degli altri dieci villaggi rappresenta un perfetto connubio tra la tradizionale accoglienza tirolese e le moderne forme di turismo. Qui è possibile dormire in un romantico B&B con soffitto a cassettoni, in un agriturismo a gestione familiare dove servono ancora pane e marmellata fatti in casa, oppure concedersi il lusso di un albergo a quattro stelle come il Garten Hotel Maria Theresia a conduzione familiare, caratterizzato da confortevoli camere moderne con uno splendido giardino dotato di piccolo parco giochi. Prezzi a partire da 62,00 Euro a persona in camera doppia con prima colazione (www.gartenhotel.at). Arricchisce tutto ciò la gastronomia locale dove spiccano il carpaccio di cervo, la zuppa di finferli, gli gnocchetti tirolesi o i piatti di carne, senza dimenticare la pasticceria con sacher, strudel, torte di frutta e altre prelibatezze. Come arrivare La località è facilmente raggiungibile in macchina, da Milano
HALL panoramica città
percorrendo le autostrade A4, A22, A13 fino al confine del 14
FOTOGRAFIE TRAVOLGENTI DELLE MONTAGNE
dal caporedattore del NATIONAL GEOGRAPHIC Dr. Erwin Brunner, premierà i vincitori del “NATIONAL GEOGRAPHIC
Sulla scia del motto “Mountain Traces – Tracce in montagna”,
PHOTO Contest 2012 by IMS and KIKU”, alla presenza di
l’International Mountain Summit (IMS) 2012, il Festival di
personalità di spicco riunite per l’occasione. Alla premiazione,
Montagna più grande al mondo, insieme al NATIONAL
seguirà la cerimonia di apertura dell’IMS con un colloquio tra
GEOGRAPHIC Germania organizza uno dei concorsi più
Erwin Brunner e la coppia di alpinisti d’eccezione, Gerlinde
importanti a livello internazionale, dedicati alla fotografia in alta
Kaltenbrunner e Ralf Dujmovits. Tutte le informazioni relative
quota: il “NATIONAL GEOGRAPHIC Photo Contest 2012 by IMS
all’IMS o al NATIONAL GEOGRAPHIC Photo Contest 2012 by
and KIKU”. Quest’anno si cercano fotografie che mostrino come
IMS and KIKU sono disponibili sul sito www.IMS.bz oppure su
la natura, gli esseri umani, gli animali e la cultura plasmino e
www.nationalgeographic.de
modifichino il mondo delle montagne. Fotografi professionisti ma anche amatori possono, fin da ora, mettersi alla ricerca di tracce e inviare le proprie foto dal primo luglio fino a fine agosto 2012 tramite il sito dell’IMS www.ims.bz. Inoltre, dal primo settembre 2012, anche il pubblico potrà dare il proprio contributo per selezionare il vincitore. E tutti coloro che parteciperanno alla votazione avranno la possibilità di vincere il “KIKU Photo-Award”, messo a disposizione dal famoso marchio di mele di alta qualità KIKU, del valore complessivo di 6.000 Euro e molti altri premi. L’IMS, giunto già alla sua quarta edizione, avrà luogo dal 20 al 27 ottobre 2012 a Bressanone (Alto Adige/Italia). Per sottolineare l’importanza del concorso fotografico, il 20 ottobre 2012 una giuria specializzata, presieduta 15
MALCESINE E MONTE BALDO
studiano fiori e piante rare che sul versante gardesano trovano le condizioni ottimali per una crescita rigogliosa. La salita in quota
Nella nuova estate di Malcesine natura, benessere e cultura si
avviene a bordo della funivia, che consente di raggiungere la cima
coniugano in un contesto ambientale, paesaggistico e culturale
del Monte Baldo in pochi minuti direttamente dal centro di
unico, ricco di fascino e suggestioni. Tra le acque del Lago di
Malcesine. A promuovere il connubio fra l’ambiente naturale e il
Garda e la natura incontaminata del Monte Baldo, Malcesine si
patrimonio storico di Malcesine è la formula “Due perle, un
propone palestra a cielo aperto, scelta da sempre più numerosi
biglietto”, che a prezzo ridotto in pochi minuti permette di
turisti amanti degli sport acquatici e dell’escursionismo, che
passare dal fascino della storia, lo splendido Castello Scaligero a
fanno dello stretto contatto con la natura alpina la propria
picco sul lago, ai quasi 1800 metri del Baldo per osservare lo
motivazione di vacanza. Torna quest’estate lo spettacolare “Tour
spettacolo mozzafiato del Lago di Garda. Info: funiviedelbaldo.it
delle Cime”, una proposta di escursione guidata lungo la dorsale del Baldo da Malcesine fino a Prada-Costabella, con servizio bus per il rientro a Malcesine. A partire dal 30 giugno fino a settembre, ogni sabato una guida naturalistica accompagnerà gli escursionisti lungo un tracciato unico e suggestivo: verrà percorso il crinale della montagna, trascorrendo un’intera giornata (sono circa 9 le ore di cammino previste) oltre i 2.000 metri, a picco sul Lago di Garda, passando per Cima Pozzette, Cima Longino, Cima Valdritta e Cima Telegrafo. Si tratta di un itinerario adatto ad escursionisti esperti, capace di esprimere l’essenza dell’escursionismo in montagna, inteso come scoperta dell’ambiente naturale e della ricchezza del territorio. La flora del Monte Baldo è al centro della proposta “I tesori del Monte Baldo”: un programma di visite guidate a carattere naturalistico mirano a far conoscere all’escursionista le nozioni di base e gli elementi più distintivi del patrimonio naturale della montagna gardesana, riconosciuto e apprezzato da naturalisti di tutta Europa che 16
ARRAMPICATA E PANORAMI
IL PARCO DEI SASSI di Andrea Morini - foto di Veronica Cant첫
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Il monte Mottarone, con i suoi 1.492 metri, ultimo rilievo della catena alpina, si specchia nei laghi Maggiore e d’Orta; con la sua forma collinare, tra i boschi di faggi e abeti e attraverso i suoi pascoli, nasconde un vero e proprio paradiso per gli amanti del verticale. Riscoperto solo da pochi anni, il Mottarone è ormai una meta frequentatissima da arrampicatori di tutti i livelli e provenienti da tutta Europa; sul suo caratteristico granito rosa si possono consumare dita e scarpette praticando il bouldering, l’arrampicata in falesia o percorrendo le spettacolari vie lunghe sul versante omegnese, il tutto lungo placche e fessure. La sua esposizione a sud permette di arrampicare tutto l’anno in assenza di neve e regala sempre degli ottimi scorci sui laghi e sulla fantastica Est del Monte Rosa. Tutti i settori sono raggiungibili a piedi in modo abbastanza agevole, lasciando l’auto nei posteggi di vetta per poi seguire le varie indicazioni. Il nostro viaggio tra le rocce del Mottarone comincia sicuramente da Sass Buticc dove si possono trovare dei facili itinerari per “assaggiare” questo tipo di arrampicata. Suddiviso in dieci settori dislocati sul versante che si affaccia sul lago d’Orta, il Sass Buticc presenta uno stile omogeneo di arrampicata su placche di aderenza, anche se non mancano passaggi più atletici. L’accesso è ben segnalato; lasciate le auto ai posteggi superiori bisogna percorrere un tratto di strada asfaltata fino a raggiungere la bacheca con le descrizioni delle differenti vie e il percorso di accesso. Si segue la strada sterrata fino ad arrivare ai “pratoni” che portano in breve ai primi massi per i buolderisti e poco più avanti e più sotto alla
La via Trik Trak alla Sella-Stella
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Balena Alta. La Rossa è stato il primo settore del Mottarone
“Escursione termica” 6B obbligatorio, e “Dont’ cry for me
scoperto dai climber. Su queste pareti l’arrampicata varia da
Valentina” 5C obbligatorio. Per raggiungere questo settore ci
placche di aderenza, a diedri, a fessure. Le vie sono senza nome,
sono due possibilità: dal basso, partendo da Omegna, seguendo
ma il livello di difficoltà medio-basso e la buona chiodatura
la via “Alle Cave” e poi una mulattiera che porta alla base della via
rendono questa zona adatta a tutti gli arrampicatori. Per
“Don’t cry for me Valentina” in 1,15 ore di cammino; dall’alto, per
raggiungere questo settore bisogna seguire, dai posteggi e per un
la via “Escursione termica”, una volta lasciate le macchine al
breve tratto, le indicazioni per la Baita CAI Omega; proseguendo
posteggio si scende per la mulattiera che porta al laghetto
poi lungo la riva del laghetto artificiale, prendere la via sterrata a
artificiale, si prosegue verso nord e poi si svolta a sinistra per un
sinistra subito dopo la pozza per una vecchia cava abbandonata.
sentiero che porta a Gravellona Toce. Poco avanti si potrà vedere
Lasciare anche questo tratto poco dopo e seguire una traccia di
il Rio dell’Inferno e le pareti di granito.
sentiero che porta ad un blocco solitario di granito. Superarlo e portarsi in quota, verso la falesia della Rossa. Il Monolito è sicuramente uno dei più bei settori del Mottarone, ma anche uno dei più scomodi da raggiungere. Composto da vie lunghe di due o tre tiri, e qualche monotiro, presenta vie di aderenza e placca tecnica. Il regolare è un settore poco frequentato a causa della scarsità e della difficoltà delle vie presenti. La chiodatura risale agli anni ’80 ma è in progetto di sistemarla e aggiungere nuove vie. L’unica nota per cui vale la pena visitare il settore è provare la via “Scorticamani”, una fessura strapiombante e ancora da liberare. Questo settore si raggiunge dal Monolito; partendo dalla parte nord si sale per balzi di roccia e prati per una cinquantina di metri. Cima Cusio presenta strutture rocciose dove sono stati aperti itinerari interessanti. Placche tecniche che si accompagnano a fessure di forza e resistenza rendono le vie
Alla Balena Bassa
lunghe aperte in questo settore difficili e entusiasmanti. 19
Come arrivare Prendere l’A26 Milano-Demodossola e uscire a Carpugnino. Svoltare a destra in direzione Gignese e seguire la strada principale fino al paese. Poco prima di entrare, in corrispondenza di un semaforo, svoltare a sinistra seguendo le indicazioni “Alpino” “Mottarone”. Proseguire sempre sulla strada principale fino all’anello di vetta. A circa metà strada si incontrerà un casello per il pagamento del pedaggio in quanto la strada è di proprietà Borromea. La strada alternativa è la provinciale che parte da Armeno, sul lago d’Orta. Relazioni Guida Arrampicate sportive e moderne in Ossola e Valsesia, di Davide Borelli, Fabrizio Manoni, Maurizio Pellizzon, VERSANTE SUD edizione. Info: Andrea Morini è Accompagnatore di Media Montagna del Collegio Regionale delle Guide Alpine di Lombardia. Attualmente gestisce il Rifugio Mores, in Val Formazza (VB). Informazioni: cell. 3492265958 rifugiomores@gmail.com www.rifugiomores.it Andrea e Veronica impegnati al Sella-Stella
Gallery 20
GRANDI PANORAMI
IL MONTE ALTO di Gabriele Zerbi
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Chi va spesso in montagna, chi ama le giornate dedicate alla
“Ciar”, oggi trasformata in un ristorante. Si è così al punto di
contemplazione e alla conoscenza della natura e dei paesaggi, è
partenza, nella Val Supine, a poco più di 800 metri di altitudine.
portato di solito, con gli anni, a ordinare le escursioni secondo le
Inizialmente si risale il percorso, tutto a balzi e cascatelle, del
loro caratteristiche peculiari. Ecco allora i percorsi storici, le salite
torrente Supine, per poi staccarsene seguendo il sentiero 551.
alle vette, i sentieri dei fiori, la risalita delle vallate, i percorsi tra
Per circa un’ora si cammina in un bosco di abeti e faggi lungo
boschi e foreste, le escursioni alla ricerca della fauna, le
una larga mulattiera di antichi sassi, fino ad un segnavia che invita
camminate lungo le creste delle montagne, le cordate sui
a proseguire lungo uno stretto sentiero diretto al rifugio Magnolini.
ghiacciai, i sentieri attrezzati e le ferrate, e così via. Quando si
Un’altra mezz’ora di salita e si arriva alla malga Ramello del Nedi
cerca una vera evasione dal mondo angusto delle città, del
(1.420 m) dove le giornate soleggiate invitano l’escursionista ad
lavoro, della quotidianità, il richiamo più intenso è comunque
una sosta, per ammirare il panorama che si apre sulle Prealpi,
quello esercitato dai grandi spazi, dalle cime, dai panorami.
solo a tratti nascosto dai boschi di abeti e dai rari larici che
Proprio i grandi panorami “vicini”, alla portata del semplice
circondano la radura erbosa.
escursionista, saranno i protagonisti di questo e di prossimi articoli. Luoghi da scoprire, che non è difficile raggiungere, che richiedono non più di due o tre ore di cammino prima di offrire alla vista spettacoli realmente emozionanti. Nelle Prealpi, a cavallo tra le province di Bergamo e Brescia, tra la Val Seriana e la Val Camonica, dove l’Oglio si immette nel lago d’Iseo, ci diamo come prima meta la cima del monte Alto. Il nome non sottolinea in realtà la sua altezza (parliamo di 1.723 metri) quanto piuttosto la sua rilevanza come riferimento visivo, come punto di osservazione del territorio circostante. Per salirlo, un punto di partenza consigliabile è Costa Volpino, nelle vicinanze di Lovere, dove con l’auto si imbocca la strada che sale rapidamente in direzione delle frazioni Flaccanico e Ceratello. Si prosegue sempre in auto fino a un bivio e si prende la strada sterrata sulla
Il segnavia del sentiero CAI
destra che porta ad un parcheggio presso la vecchia cascina 22
IL RIFUGIO
un’altra epoca, un altro mondo. Lontano come alcune foto
Ancora lontano, in alto, si staglia contro l’azzurro del cielo il
incorniciate e appese lungo le pareti: sfocate dal tempo. Oggi il
rifugio Magnolini (1.610 m) al Pian della Palù, a cui si giunge in
rifugio, che dal 2002 riceve l’energia elettrica, dispone di 25 posti
mezz’ora di salita per grandi prati
letto ed è sempre aperto dal 16 giugno al 29 settembre; solo il
fioriti. Il rifugio, di proprietà del CAI di Lovere e intitolato a Leonida Magnolini, comandante di artiglieria alpina e medaglia d’oro al valor militare, venne inaugurato nel 1948. Le testimonianze parlano di enormi fatiche non solo da parte di chi lavorò alla sua costruzione, ma anche di chi, negli anni difficili del dopoguerra, raccolse i fondi necessari per materiali, trasporti e manodopera. Non era certo una gran paga quella destinata a muratori, manovali e artigiani che vi lavorarono, tanto che si pensò di integrarla con beni di prima necessità per le famiglie. Un documento del tempo parla di 700 grammi di farina gialla, 500 grammi di riso e 300 grammi di pasta. Il tutto consegnato sul posto, alla fine della giornata di lavoro.
Il rifugio Magnolini
Solo 60 anni fa. Ma è veramente 23
sabato e la domenica durante il resto dell’anno (tel. 0346.65145).
e ricordato, tra amici, quelle raggiunte insieme, la via del ritorno è
Qui si incontrano escursionisti che provengono da altre località,
accompagnata dai ricordi, dalle parole e dalle battute dei
altri percorsi. Bastano 30 minuti per arrivarvi dalla Malga Alta del
compagni d’escursione. La dovuta sosta al Magnolini ha tutto il
Monte Pora. Ci vogliono circa tre ore di cammino per chi proviene
sapore delle specialità che escono dalla cucina. “Questo scalda
da Bossico (sentieri 551, 552 e 553), tre ore e mezza da San
per bene!” dice Angelo. Ma non solo tempo di scaldarsi. E’ ora di
Vigilio (sentiero 559). E qui Angelo Carminati ci suggerisce la
riprendere il cammino e ritornare in valle. Questa volta, per non
polenta coi porcini e le torte fatte in casa, al cacao e alle mele. “Al
ritornare sui passi della salita, per la discesa si imbocca il sentiero
ritorno, Angelo, al ritorno!”
558, in modo da completare così un ampio anello. La Val Supina
IN CIMA
non nasconde all’occhio attento la sua storia. Ancora sono
Conviene proseguire infatti, per circa un quarto d’ora, tra
riconoscibili i resti delle antiche “calchere” dove, fino alla fine
annunciate fioriture di rododendri, fino alla vicina cima del Monte
dell’ultima guerra, le rocce calcaree locali venivano “cotte alla
Alto (1.723 m) dove una piastra geodetica sul prato aiuta a
griglia” a circa 800 gradi per ricavarne calcina. Ancora si osserva
riconoscere tutti i monti intorno. Il panorama che si apre sulla Val
ciò che rimane della Capanna Rodari, incendiata nel corso di una
Camonica, sul lago d’Iseo e sul Monte Guglielmo è veramente
rappresaglia fascista contro i partigiani. E i sentieri parlano delle
spettacolare. Un panorama che si completa in direzione est solo
fatiche di un tempo: quelle dei taglialegna, dei carbonai, dei
sulla sommità del monte, mentre per tutta la salita si è
contadini e dei mandriani che per secoli hanno ripetuto gli stessi
accompagnati dalla visione delle vette delle Prealpi bergamasche.
percorsi e gli stessi gesti “perché questa era la vita”. Oggi invece,
Si riconoscono il pizzo Formico, l’Alben, l’Arera, il pizzo del
nel fare il resoconto di una piacevole escursione, ci conforta il
Diavolo di Tenda, il pizzo Redorta, la Presolana e il vicino monte
clima della primavera: la stagione giusta per apprezzare le forme
Pora, che contende proprio al monte Alto il primato del più bel
e i colori dei fiori che punteggiano i prati, i boschi e i cigli dei
panorama della zona. Lontani, ma ben visibili nelle giornate più
sentieri. Nel percorrere il versante sud-est della montagna si
limpide, da un lato il monte Fumo e il Corno di Cavento, dall’altro
attraversano prati interi di crocus, si incontrano splendide fioriture
il Monte Rosa.
di pervinche, di pulsatille, di genziane, fino a rientrare poi nel
LA DISCESA
bosco e a concludere il giro, in poco più di un’ora, là dove era
Dopo aver respirato appieno la sensazione che i grandi spazi
iniziato. La vita è un eterno ritorno.
trasmettono, dopo aver nominato a voce alta le cime conosciute
Gallery 24
SPECIALE NUTRIZIONE
ALIMENTAZIONE IN MONTAGNA di Valeria Ranzini e Eleonora Saltarelli
25
Siete arrivati al rifugio, avete mal di testa e magari la gola secca dopo lo sforzo della camminata? Bevete un bel bicchiere d’acqua fresca o ancora meglio approfittate dello zampillo di acqua che sgorga direttamente dalla fonte. L’acqua è un elemento fondamentale e troppe persone sottovalutano il ruolo importantissimo che svolge, basta pensare che il nostro corpo ne è costituito per l’80%! È il mezzo attraverso il quale si svolgono innumerevoli funzioni biochimiche, è il costituente principale del sangue, permette l’assorbimento di numerose sostanze, come le vitamine idrosolubili, permette al nostro corpo di mantenere la giusta temperatura durante uno sforzo fisico, nel quale inevitabilmente si produce calore, mantiene idratate le nostre membrane, compresa la pelle. Non per ultimo l’acqua ha la funzione di depurare il nostro organismo veicolando all’esterno scorie e tossine. L’acqua più pura e ricca in termine di oligoelementi ed energia secondo le discipline naturopatiche è quella delle fonti, priva quindi di qualsiasi alterazione chimica o contaminazione. Purtroppo non è così semplice averla sempre a disposizione e allora come capire qual è l’acqua più adatta a noi fra le molteplici alternative offerte sul mercato? Tra le diverse possibili scelte (solfata, bicarbonata, calcica, magnesica, sodica, ecc) l’essenziale è individuare quella che riporta un residuo fisso basso (l’ideale sarebbe 30 mg/l). Questo parametro esprime il valore del residuo secco che rimane dall’evaporazione a 180° di un litro di acqua, per legge non deve superare i 500mg/l. Tanto più basso è questo numero tanto più pura sarà la nostra acqua e tanto più benefico sarà il suo effetto sugli organi emuntori non 26
appesantendoli. L’acqua è quindi il primo mezzo necessario per la
erboristeria. L’associazione di magnesio e potassio durante
nostra depurazione e per mantenere idratato il nostro corpo. Ecco
un’intensa attività fisica è fondamentale per evitare crampi e
perché la quantità di acqua introdotta deve sempre essere
disidratazione.
sempre. L’ideale sarebbe bere almeno 1,5/2 litri al giorno ma
cosa lo diciamo a fare, frutta e verdura, ricchissime di acqua
questi valori possono variare anche in base all’alimentazione. Il
vitamine e minerali! Un esempio eccellente è l’anguria, composta
consumo di cibi ricchi di sale e bevande gassate non fa che
da circa il 98% di acqua, fornisce pochissime calorie e zero
promuovere la disidratazione. Inoltre assicuratevi che l’acqua che
grassi. Inoltre contiene una discreta quantità di antiossidanti e di
bevete sia fresca, non ghiacciata per evitare una possibile
magnesio. La sua acqua è ricca di enzimi digestivi, ideale quindi
congestione. Il ruolo dell’acqua non è solo limitato all’idratazione:
per concludere anche il più pesante dei pranzi. Raccomandiamo
infatti in questo prezioso liquido sono generalmente disciolti
di scegliere i frutti biologici poiché in campo l’anguria trattiene
numerosi minerali a seconda del tipo di acqua di cui prima
moltissima acqua nella quale inevitabilmente si disciolgono i
abbiamo parlato. Per quanto riguarda gli integratori alimentari
pesticidi e altre sostanze chimiche potenzialmente dannose.
bisogna prendere in considerazione il ruolo fondamentale del
Simile all’anguria come composizione, i cetrioli, ricchissimi anche
potassio. Questo minerale aiuta a mantenere entro i limiti normali
loro di acqua, potassio e magnesio, in insalata sono davvero
l’equilibrio dei liquidi corporei ed è strettamente correlato al livello
rinfrescanti e dissetanti. Conditi con menta e olio fanno passare la
di sodio presente nelle cellule. Un giusto livello di potassio
fatica di una dura camminata, e nel caso ne avanzasse qualche
all’interno delle cellule mantiene una concentrazione adeguata di
fetta si possono usare per un fantastico impacco contro le
sodio ( di cui tanto si parla) all’esterno e sufficiente alle necessità
occhiaie! Un valido apporto di potassio è costituito dalle banane.
dell’organismo . Allo stesso tempo il potassio mantiene
Originari della Malesia questi frutti sono i più venduti al mondo e
leggermente alcalino il pH del sangue che rappresenta il suo stato
anche i più ricchi in potassio. Un frutto di medie dimensioni
naturale, ha un effetto diuretico in quanto stimola l’eliminazione
apporta circa 440mg di potassio e solo 1 mg di sodio. Hanno
dell’acqua dai reni e quindi le scorie. L’eccessivo utilizzo di
inoltre un effetto lenitivo sul sistema gastrointestinale grazie alla
diuretici può portare alla deplezione delle riserve di potassio
presenza di pectine che non solo abbassa il la pressione
causando stanchezza, quindi è opportuno che nella dieta siano
sanguigna ma normalizza l’intestino. Un piccolo consiglio: cercate
presenti alimenti che ne forniscano il giusto apporto. Ottimo
sempre di non acquistare banane trattate con etilene; questo gas
alleati, come sempre, sono il lievito di birra, i semi di girasole e il
viene impiegato per velocizzarne la maturazione e può essere
germe di grano. Questi prodotti sono facilmente reperibili in
causa di brutte manifestazione allergiche.
Nella nostra dieta non possono mancare, ma
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ARCIPELAGO DELLA MADDALENA
BARCA A VELA E TREKKING di Alberto Saccani – foto di Ettore Cavalli
29
Il sole, la costante presenza del vento e le innumerevoli spiagge di acqua turchese dove godere di un bagno rigenerante: sono solo alcuni degli ingredienti che rendono l’Arcipelago della Maddalena uno dei paradisi della barca a vela. Ma l’Arcipelago non è solo mare: è natura a 360°, è un luogo dove terra e acqua si intrecciano, dando luogo ad un alternarsi di colori e di scenari incantevoli. È costituito da sette isole principali, per lo più formate da roccia granitica: Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria. La natura geologica delle isole ha fatto sì che le rocce, attraverso il modellamento dato dall’erosione eolica e marina, dessero origine a particolari formazioni geologiche conosciute come Rocce Tafonate. Queste rocce spuntano dalla vegetazione, come silenziose sentinelle di pietra, e assumono dei profili talmente particolari da indurre chi osserva a quel gioco di fantasia che ti porta a dare significato alle forme. Le coste rocciose e frastagliate e il terreno aspro, ricoperto da una fitta macchia mediterranea, lo speciale attaccamento alla propria terra da parte degli isolani sono riusciti a difendere le isole da un’antropizzazione incontrollata e dallo sfruttamento del turismo di massa, contribuendo così a mantenere intatto il loro ambiente naturale. Proprio per Porto Madonna - Isola di S. Maria difendere l’ambiente naturale e la sua grande 30
ricchezza, la varietà di specie vegetali e animali, è stato istituito
diventato la principale attività commerciale degli isolani, sono
nel 1996 il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, un
stati man mano abbandonati e cancellati dalla macchia
parco geomarino con un’estensione di 20.180 ettari, di cui ben
mediterranea che si è riappropriata dei suoi spazi. L'Arcipelago di
180 Km di coste tra le più belle del Mediterraneo. L’importanza
La Maddalena è un sito di interesse comunitario (SIC), in cui sono
naturalistica riconosciuta a
presenti circa 700 entità
livello internazionale ha,
vegetali, tra cui più di 50
ancora più recentemente,
specie endemiche e
dato origine al Parco delle
numerose altre rare e di
Bocche di Bonifacio, che
interesse fitogeografico.
vede interagire
Nonché la presenza di
strettamente Italia e
una ricchissima fauna
Francia, con l’obiettivo di
sia marina che terrestre
coordinare la gestione e la
che ha il suo principale
valorizzazione delle risorse
punto d’interesse negli
dell'intera area. La
uccelli marini nidificanti,
maggior parte delle isole
come la Berta minore e
che costituiscono
maggiore, il Marangone
l’arcipelago sono
dal ciuffo, il Gabbiano
disabitate; gli insediamenti
Corso o il Falco
si limitano infatti all’isola di
Fondali tra Budelli e S. Maria
Pellegrino. Ma
La Maddalena, con la
l’arcipelago è anche
presenza di una sola
storia: Giuseppe
strada asfaltata che fa il giro dell’isola. Troviamo poi piccoli nuclei
Garibaldi da metà dell’800 scelse Caprera come dimora (da non
abitati a Stagnali sull’isola di Caprera, sull’isola di Santa Maria e a
perdere una visita alla sua casa museo), ma non solo. Sull’isola di
S. Stefano, dove è stata smantellata la tanto discussa base
S.Stefano è attestata la presenza dell’uomo neolitico, mentre a
militare americana. In passato le isole erano attraversate da una
Caprera è stato rilevato un insediamento stabile in epoca romana.
fitta rete di sentieri usati dai pastori che, da quando il turismo è
Storia più recente sono i ruderi delle abitazioni edificate dagli 31
uomini giunti dalla Corsica a partire dalla metà del Seicento per rendere meno faticosa la loro condizione di transumanti e in seguito di emigrati oppure le fortificazioni militari, mimetizzate tra le rocce e la vegetazione, costruite durante la I e II guerra mondiale. Arrivare in questi luoghi significa, per forza di cose, immergersi nella vegetazione e, con l’aiuto di una guida, imparare non solo i nomi degli alberi che abbiamo di fronte, il ginepro o l’ilatro sottile, ma anche apprendere che dall’ajacciu (nome locale del ginepro fenicio) si ricavavano le travi di sostegno per i tetti di
Punta Crucitta - Isola di Caprera
quelle stesse “case corse” di cui di lì a poco andremo a scoprire il rudere; o che la radice dell’ilatro era apprezzata per la sua durezza dai bambini che ne utilizzavano il legno per costruirvi le trottole. Un luogo come questo, dove continuamente si alternano una terra selvaggia ricca di colori e profumi ad un mare meraviglioso, vede nella barca a vela associata al trekking il mezzo e il modo ideale per vivere ed andare alla sua scoperta. La barca a vela permette ogni giorno di scoprire la costa con le sue spiagge e permette di poter scendere a terra per
godere del
panorama da due punti di vista differenti: quello della barca a vela e quello della terra ferma. Durante il trekking, osservare dall’alto di una scogliera le acque turchesi di una baia inaccessibile e avere poi la possibilità, una volta raggiunta la barca, di immergersi proprio in quelle acque per fare un bagno ristoratore è sicuramente di grande soddisfazione. Avventurarsi lungo i sentieri significa immergersi in un mondo di colori e profumi particolari e differenti ad ogni ora del giorno; nelle zone più isolate e meno frequentate non saranno rari gli incontri con la diversificata fauna
selvatica che popola e trova rifugio all’interno del Parco. Le escursioni che partono dalla barca hanno il grande vantaggio di non costringere il gruppo a ritornare sui propri passi, ma offrono la possibilità di compiere delle spettacolari traversate; sarà infatti compito dello skipper, una volta sbarcato il gruppo, coordinarsi con la guida e provvedere a trasferire la barca nel punto in cui termina il trekking. Si potrà così, dopo un bagno rinfrescante, ripartire verso un’altra isola oppure ritirarsi in barca per la cena e per trascorrere la notte immersi nella tranquillità di una baia disabitata, illuminata dalla luce delle stelle. Ovviamente in una vacanza di barca a vela e trekking, oltre agli scarponcini, non potranno mancare maschera e pinne con cui andare a percorrere alcuni interessanti “sentieri marini” realizzati recentemente sull’isola di Caprera e sulla francese isola di Lavezzi. Per tutte le informazioni visitare il sito www.prowalking.it
Gallery 32
ITINERARI SUL LAGO DI GARDA
GARGNANO E LE LIMONAIE di Cristian Ardenghi
33
Questa che vi presentiamo, è una tranquilla passeggiata immersi nell’ambiente straordinario del Lago di Garda, lungo l’assolata sponda che unisce Toscolano con Gargnano, caratterizzata da porticcioli già “vivi” all’alba per la presenza dei pescatori, da ulivi e cipressi che ricordano i più famosi paesaggi toscani, dalla spettacolare catena del M. Baldo sulla sponda opposta. E soprattutto ci sono le limonaie, i “giardini d’agrumi” più a nord del mondo, attorno alle quali, fino al secolo scorso, si basava la maggior parte dell’economia lacustre. Ma facciamo un passo alla volta. Arrivando da Brescia conviene parcheggiare all’inizio di Gargnano, negli appositi spazi a sinistra lungo la statale, che rappresentano ciò che rimane di vecchie limonaie. Il sentiero non inizia subito, ma la passeggiata è molto piacevole: dopo aver proseguito per circa 50 m in direzione del paese, svoltiamo a destra lungo una stradina che porta nel centro della frazione Villa di Gargnano. Ci troviamo subito immersi nell’atmosfera tipica lacustre, tra una magnifica magnolia secolare nascosta nel cortile di una villa e il porticciolo circondato da piante d’arancio e barchette colorate. Proseguendo lungo la strada si notano gli stretti vicoli, che si dipartono a lago e a monte, e una casa gialla con una targa: si tratta della dimora in cui ha soggiornato lo scrittore inglese D.H. Lawrence durante il suo viaggio alla scoperta della mediterraneità. La strada prosegue per altri 500 m circa e, attraversata la statale, imbocchiamo finalmente il sentiero n. 40 sulla destra, accanto alla vecchia caserma Magnolini. Il sentiero acciottolato comincia a salire costeggiando i caratteristici muri che nascondono i campi di ulivi; superata un’edicola votiva, 34
proseguiamo dritti fino ad incrociare la strada che collega Bogliaco con i piccoli borghi di Fornico e Zuino. La seguiamo per circa 100 m, poi deviamo a destra, in salita, in direzione del cimitero, appena prima del quale svoltiamo a sinistra. Attraversiamo nuovamente la strada e seguiamo il sentiero che conduce al vecchio borgo di Fornico; una vasca piena d’acqua, spesso di un bianco candido, indica la presenza di donne che ancora vengono qui a lavare i panni. La salita porta a un quadrivio: svoltiamo a sinistra, ignorando le indicazioni per la chiesa della Madonna di Supina (percorso per auto), e proseguiamo sempre dritto, tra case rurali, orti ben curati, ulivi, qualche albero di limone e, se siamo fortunati già a inizio febbraio, mimose in fiore. Improvvisamente, tra due splendidi
Il porto di Villa di Gargnano
muretti a secco, il paesaggio solare “toscano” si trasforma addirittura in un’atmosfera “irlandese”, ombrosa, umida e fresca
Lago di Garda, coperti di bianche rocce calcaree e boschi di
anche nei mesi estivi, ma il cambiamento dura poco: infatti, dopo
leccio e luoghi di antiche leggende. Giungiamo quindi ad un bivio
qualche decina di metri, usciti dal boschetto, riappare il sole e
in prossimità di una vecchia casa, località Scarpera, dove un cane
scopriamo la graziosa chiesetta del ‘500 dedicata alla Madonna
fa la guardia al gregge di pecore, e dove un cartello ci indica la
di Supina. È d’obbligo fare una tappa presso il sagrato, nella
vendita di formaggio nostrano; scegliamo il sentiero di sinistra,
tranquillità di un prato all’inglese con un tavolino bianco di ferro
quello che scende fino alla chiesa di Cecina, che si comincia a
battuto, qualche ulivo e un bel panorama sul lago. Ritornando sul
intravedere sotto di noi. Raggiungiamo il sagrato della chiesa,
sentiero assolato, senza prendere quello in discesa, proseguiamo
bellissimo punto panoramico che spazia fino alla penisola di
fino allo splendido cascinale di Cerveno, luogo che più di tutti
Sirmione e agli Appennini, e ci godiamo uno meritato spuntino, o
ricorda la Toscana con i suoi ulivi, viti e con l’immancabile viale
in alternativa è possibile assaggiare piatti tipici lacustri nelle
con i cipressi. Alla nostra destra possiamo ammirare un ampio
trattorie del caratteristico paese di Cecina. Riprendiamo quindi il
prato che rende ancora più grandiose le cime del M. Castello di
nostro percorso in direzione nord per circa 100 m e giriamo a
Gaino e del Pizzoccolo, due straordinari punti panoramici sul
sinistra tra i campi da golf; il sentiero è in falsopiano, 35
caratterizzato da numerosi particolari mediterranei. A un certo
riprodurre il principio dell’effetto serra, che ha reso possibile
punto incrociamo un piccolo agglomerato di case con richiami
l’agrumicoltura a questa latitudine. Ai lati della limonaia si
medioevali: siamo a Mornaga. Il sentiero prosegue dritto fino ad
possono osservare i caselli, fabbricati a più piani, come fossero
un bivio, giriamo a destra e giungiamo presso il piccolo borgo di
torri, che fungono da magazzino per gli attrezzi e per le assi di
Roina. Alla vecchia vasca voltiamo a sinistra e poco dopo a
legno quando la limonaia è scoperta per la fase estiva. Si
destra lungo uno stretto sentiero con un antico altissimo muro
consiglia infine di aggirare la limonaia risalendo una scalinata,
che per un attimo ci nasconde il lago. Giungiamo ad un trivio,
direttamente accessibile dalla statale, per scoprire l’incredibile
presso un’edicola votiva, e decidiamo di tenere la destra per
rete di irrigazione costituita da canalette, cascate, vasche e pozzi
andare a scoprire Villavetro e la sua curiosa piazza con le facciate
nascosti nel vecchio impianto architettonico di Gargnano.
di due chiese l’una di fronte all’altra. Una sosta è d’obbligo per
Se ti è piaciuto, questo trekking è organizzato da millemonti.i
osservare lo spettacolare panorama: sotto di noi il paese di Bogliaco con la magnifica settecentesca Villa Bettoni e i suoi giardini barocchi, e ancora il Lago di Garda nella sua immensità. Ripreso il cammino, dopo qualche decina di metri, svoltiamo a sinistra in prossimità di un’altra edicola votiva fino a toccare la strada che collega Bogliaco a Fornico per chiudere l’anello dell’itinerario; da questo punto il sentiero è uguale a quello d’andata. Ma non finisce qui: infatti, prima di raggiungere la macchina, davanti a noi, adagiata sopra la strada e invisibile a chi corre veloce in macchina o in moto, si trova una delle meglio conservate limonaie del Lago di Garda, la limonaia Gandossi, visitabile anche internamente su prenotazione. La particolare tecnica di coltivazione dei limoni, introdotti qui nel XIII secolo, si basa su un impianto architettonico costituito da alti muraglioni
Limonaia Gandossi
perimetrali e pilastri di pietra, su cui poggiano travi di castagno. Da novembre a marzo, infatti, quando il clima è più freddo, le limonaie vengono chiuse con assi di legno e vetrate, in modo da
Gallery 36
ESPERIENZE ALPINISTICHE
PIZZO DEL DIAVOLO DI TENDA di Enrico Benaglia,
37
Una cima che, nelle Alpi Orobie,
invernale c’è un ingrediente in
non passa certo inosservata è
più che aumenta
quella del Pizzo del Diavolo di
quest’attrazione a cui noi non
Tenda che, con i suoi 2.914 m, è
siamo riusciti a sottrarci: la
la più alta della Valle Brembana.
neve. Siamo a dicembre, nel
Dal suo bacino nasce il fiume
2011; qualche nevicata ha
Brembo. Il profilo carismatico e
raggiunto le nostre Orobie e,
piramidale, è un’ambizione per
non essendo state eccessive
qualsiasi alpinista ed
e con il costante vento da
escursionista esperto,
Nord, ha reso tutto ideale per
coinvolgendo anche il tranquillo
una gita su questo bellissimo
gitante occasionale che si ferma
p r o fi l o . V i s t o i l m e t e o
al rifugio Calvi. Questa vetta può
favorevole, sabato
essere risalita da vari versanti e
pomeriggio dopo il rituale giro
tutti di notevole interesse; la più
di telefonate, insieme al mio
facile e anche la più frequentata,
compagno di gite e bravo
denominata anche “normale”, è
fotografo Alex, si aggrega con
quella che risale dalla bocchetta
nostro piacere Eugenio, abile
di Podavit sul versante nordovest, a seguire la più alpinistica cresta
La vetta del Pizzo del Diavolo di Tenda e del Diavolino
rocciatore. La gita impone una sveglia alquanto
B a ro n i , l a c re s t a n o rd p i ù
mattutina ma redditizia. Ci
selvaggia e meno frequentata, la
avviamo verso Carona dove si
cresta sud che segue il profilo del Diavolino, tanto per citarne
parcheggia in prossimità del tornante prima della carrareccia.
alcune. Senza contare le sue innumerevoli varianti con altrettanti
Risaliamo assonnati verso la bella frazione di Pagliari, passando
livelli di difficoltà. La cresta Sud, alpinisticamente meglio
da Pra del Lac, fino al Lago Fregabolgia e successivamente al
identificata come via Baroni-Cobelli-Pellegrini, dai primi salitori
rifugio Calvi trovando neve a macchie. Qui sorseggiamo del tè
del fine
ammirando un cielo terso senza alcuna nuvola e, purtroppo,
‘800, ha un suo fascino particolare e nel periodo
38
anche le lunghe lingue di neve spazzate dal forte vento da Nord che si staccano dalle cime confinanti con la Valtellina. Nessun problema, penso, il nostro percorso si svolge in pieno sottovento, quindi possiamo gustarci anche il caldo vento di caduta. Dal rifugio Calvi prendiamo il sentiero delle Orobie n. 225 e, seguendo le indicazioni per il rifugio Brunone, ci dirigiamo verso il Passo di Valsecca. Il tragitto ci obbliga
a
p a s s a re s o t t o l e p e n d i c i d e l Grabiasca dove si può ammirare il suo canale nord che è frequentemente visitato. Giungiamo al bivio per la “normale” al Pizzo del Diavolo, deviando a destra sfiliamo sotto l’aggressiva parete nord del Pizzo Poris. Al Passo di Valsecca manca poco e fortunatamente la neve è sempre portante; il vento ci fa compagnia e nell’ultimo tratto è assai più insistente e freddo. Giunti al passo, finalmente, il sole ci scalda un po’ e proseguiamo risalendo il
Passaggio su roccia e ghiaccio prima della cima del Pizzo del Diavolo
ripido pendio a nord con i ramponi. 39
più attenzione, si scende verso la breccia sottostante che divide il Diavolino dal Diavolo: è il tratto più delicato. Con l’uso di due picche tastiamo la consistenza della neve che si rivela eccellente, il rigelo ha fatto il suo dovere e corda con imbraco rimangono nello zaino. Anche lo spartiacque e il filo di cresta non smentiscono, neve sempre portante. Ora non rimane che risalire l’ultimo tratto, sempre su misto neve e roccia, dove il manto nevoso è direttamente proporzionale all’aumento di quota. Alex ha il compito più fisico, che è quello di tracciare il percorso: è il primo che solca il candido profilo finale per giungere finalmente in vetta. Stretta di mano,foto di rito e anche qualche
minuto di
riposo, non di più, sapendo che il ritorno è ancora lungo e la luce nelle giornate invernali lo è meno. La discesa avviene dalla via “normale”, si scende la cresta verso nord e si piega a sinistra ridiscendendo il versante nordovest . Anche in questo caso la neve è dalla nostra parte, con l’uso di due picche fino alla bocchetta di Podavit si scende direttamente, senza un vero e proprio tracciato, in modo alquanto veloce. Da qui la neve perde consistenza e si sprofonda un po’ fino al bivio lasciato al mattino per il passo di Valsecca. Via via, anche la neve lascia spazio al sentiero , che ci condurrà al rifugio Calvi. Ultima sfacchinata e giù a ritroso percorrendo la stradina che ci depositerà al parcheggio In salita verso il Diavolino
di Carona. Difficoltà PD+ pendenza 45° / II in roccia Attrezzatura consigliata: da alpinismo invernale, corda, ramponi, due piccozze.
Inizia così una facile e divertente arrampicata su misto neve e roccia che ci condurrà alla croce del Diavolino. Ora occorre fare
Dislivello della via: 400 m - Dislivello totale: 1900 m Gallery 40
VACANZE BENESSERE
MONTAGNA WELLNESS a cura della Redazione
Villa Orso Grigio
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Ci sono diversi modi per vivere una vacanza in montagna: all’aria
e deluxe, un giardino perfetto in cui rilassarsi, cucina di altissimo
aperta, sportiva, dedicata al relax. In questa nuova rubrica, vi
livello e spazio per la bellezza, il benessere e la cura di sé. Per
offriamo una selezione di strutture che propongono pacchetti
vivere una vacanza molto particolare propone per tutta l’estate
soggiorno dedicati al benessere del corpo e della mente, in centri
2012 “Tour des Suites”, un vacanza in tour tra le stanze dell’hotel
wellness immersi nella natura incontaminata delle località presenti
che comprende 5 giorni e 4 notti, un aperitivo nel Tempio del
nell’intero arco alpino.
Vino, un massaggio relax a persona effettuato in camera e una romantica ed esclusiva cena in camera, preparata dallo chef Cristian Bertol, ospite fisso de “La Prova del Cuoco”. Il prezzo
Villa Orso Grigio a Ronzone (TN) è una sorta di castello incantato
parte da 759 euro a persona in camera doppia, con la possibilità
della Val di Non. La villa dei fratelli Bertol svela 10 stanze, tra suite
di trascorrere due notti in deluxe superior e due notti in junior o top suite. Informazioni: Trentino Charme www.trentinocharme.it
Il percorso estivo del Centro Vacanza Veronza è l’ideale per sentirsi in forma tra soft sport e wellness open air. A Cavalese (TN) arriva il “Trekking del Benessere”, Un giusto compromesso tra sport e rituali wellness, tutto esclusivamente all’aria aperta. Si può terminare una passeggiata nel verde con un massaggio plantare o cervicale nel prato, oppure dedicarsi a una pausa di yoga o shiatsu nel bosco, o ancora, fare una cavalcata e poi ginnastica di allungamento. Alle attività open air si aggiungono rituali di benessere tipici trentini: durante i mesi di luglio e agosto 2012, 7 notti con trattamento di mezza pensione, 1 trattamento al Ribes Nigrum o alla Nigritella del Trentino (orchidea locale), 1 percorso trekking del benessere a scelta tra quelli sopra indicati, Una suite della Villa Orso Grigio
libero accesso alla SPA e 1 buono sconto del 10% sul soggiorno di 7 notti da utilizzare in un’altra struttura Vita Nova che aderisca 42
all’iniziativa del Trekking del Benessere, a partire da 370 euro a
2012 un ventaglio di possibilità da vera Dolce Vita e in grado di
persona. Informazioni: Dolomiti ClubResidence - Centro Vacanze
andare incontro ad ogni esigenza. Le offerte sono tante e
Veronza www.clubres.com
raccontano di una vacanza fatta apposta sui desideri degli ospiti. Per chi ama dedicarsi alla coppia e prendersi cura di sé, c’è “7x6 Romantic Dolce Vita Stay”, un pacchetto valido tutta l’estate,
Centro Vacanze Veronza
DV Chalet Boutique Hotel & Spa di Madonna di Campiglio (TN)
DV Chalet Boutique Hotel & Spa
è composto da venti stanze, una diversa dall’altra, da una Spa intima e all’avanguardia, dal Dolomieu, ristorante gourmet à la
escluso il periodo tra il 5 e il 26 agosto. 7 notti al prezzo di sei in
carte d’eccellenza, e dal DV Bistrot con proposta territoriale -
una camera a scelta, con colazione a buffet di prodotti
guidati ambedue dallo chef Enrico Croatti - propone per l’estate
rigorosamente fatti in casa, 5 cene al ristorante DV Bistrot (per chi 43
non sceglie il trattamento B&B), ingresso gratuito dalle 10 alle 20
Una delle mete austriache più amate, perché è immersa nel
nel centro benessere con piscina, sauna, bagno turco, isola
verde, è ricca di laghi, è soleggiata, rilassante e anche meta
idromassaggio, e grotta si sale himalayano, tea tima snack offerto
ideale per escursionisti e sportivi: è la Valle Tannheim, tra le Alpi
dalla casa, 2 escursioni guidate alla scoperta delle Dolomiti e
dell’Allgäu. Qui sorge il Traumhotel …liebes Rot-Flüh di
attività indoor e outdoor offerto dal nuovo DV staff activity. Il
Haldensee. Un Hotel cinque stelle dai tratti favoleggianti:
prezzo a persona di un pernottamento in camera doppia parte da
immerso in un bellissimo giardino, la sua Spa è costruita su
euro 630,00. Informazioni: www.dvchalet.it
immagine del castello di Cenerentola. Al Cinderella Castle Wellnessparadies centro Benessere paradisiaco con piscine, acqua energizzata, vasche idromassaggio, bagni di vapore, grotta delle fiabe, mondo delle saune, pozzo di ghiaccio, stanze relax e giardini. Durante il soggiorno si avrà a disposizione 1 massaggio con spazzola e sapone purificante, dall’effetto estremamente rilassante, 1 massaggio con pistilli di erbe e cerimoniale cura del corpo e 1 rituale piedi. Gli ospiti potranno partecipare al programma giornaliero di attività sportive (tra campi da tennis, Nordic Walking panoramico, tour in mountain bike all’Adlerhorst, giri in bicicletta nella valle Tannheimer) e di allenamento al benessere con a disposizione, a prezzo ridotto, veri e propri Wellness Coach. Prezzi per le 5 notti all inclusive da 580 euro a persona. Informazioni: Traumhotel …liebes Rot-Flüh www.rotflueh.com
Il Termenland Stiriano è sinonimo di natura. Ci sono le terme, Traumhotel …liebes Rot-Flüh
anzi ben sei centri termali, dove ci si cura, e ci si coccola con le acque, ma anche con i prodotti del territorio. I trattamenti TSM 44
sono terapie della medicina tradizionale stiriana. Sono massaggi, impacchi, rituali a base di ingredienti naturali stiriani, utilizzati proponendo tecniche antiche, rese ancora più efficaci dagli studi di medici e fisioterapisti. La scelta è davvero ampia. Il magico 8 è un massaggio che utilizza, su tutto il corpo, un movimento delle mani a 8 e sfrutta i benefici dell’olio di zucca. È una terapia i cui benefici sono stati documentati scientificamente e che favorisce la digestione, rilassa profondamente, cura i piccoli problemi della pelle e depura. Vale la pena provare anche il massaggio con la pietra ollare: si sceglie la propria pietra tra 13 opzioni, di colore diverso, e ci si fa massaggiare tutto il corpo, senza dimenticare nemmeno la pianta dei piedi. L’effetto è non solo rilassante, ma capace di stimolare il sistema immunitario e l’apparato cardiocircolatorio, favorendo la circolazione periferica. Per chi ha bisogno di decongestionare la pelle, magari dopo un’esposizione troppo lunga al sole, c’è il massaggio alle mele, a base di succo fresco di mele e olio di lino riscaldato. “Un momento di gioia per due” offre, sino al 23 settembre 2012, quattro pernottamenti con la mezza pensione, l’uso della spa dell’hotel e delle terme locali e un cestino da pic nic con una piacevole sorpresa in sei hotel a 3 e 4 stelle di Bad Radkersburg, Bad Gleichenberg, Bad Blumau, Sebersdorf e Loipersdorf. I prezzi partono da 288 euro a persona. Termenland Stiriana Informazioni: Termenland Stiriana - Radersdorf 75, Großwilfersdorf, Austria www.termenland.it 45
IN MTB A RIVA DEL GARDA
PASSO TREMALZO di Simone Grancini
46
Una bella scampagnata fra amici si organizza con largo anticipo e
privilegio che questi luoghi fanno emergere dentro chi li percorre.
infatti verso la fine di giugno, l'internazionale del gruppo, il prode
Breve cenno storico: questa strada fu voluta e finanziata da un
Alfred apre una discussione sul forum proponendo il giro del
agiato commerciante di Riva del Garda, Giacomo Cis. Nato a
Passo Tremalzo, teatro di cruenti scontri tra le truppe Italiane e
Bezzecca il 12 giugno 1782 dedicò le sue risorse economiche,
quelle Austro-Ungariche durante la prima guerra mondiale e oggi
alla realizzazione di varie opere a beneficio della propria valle, fra
fra i più apprezzati percorsi per mountain bike di tutta Europa.
cui la più degna di nota è sicuramente la strada del Ponale che
Dopo circa 70 giorni e 5 pagine di post, riempite nel forum, una
per molti anni ha collegato la Val di Ledro con Riva del Garda. I
combriccola di 8 uomini decisi a divertirsi come ragazzini, alle ore
lavori ebbero inizio il primo febbraio 1848 e quando si stavano per
9.00 del 4 settembre in piazza Catena a Riva del Garda da inizio
concludere, il 3 gennaio 1851, l'ideatore di questa via morì. Poco
all'epico giro. Vista l'alta vocazione turistica della zona, per chi si
dopo la sua morte la strada fu ultimata e aperta al pubblico.
accinga a percorrere i sentieri a cavallo tra Lombardia e Trentino
Seguendo i cartelli segnaletici che indicano i percorsi per MTB si
non è difficile trovare alloggio per una o più notti in uno dei tanti
va ad attraversare la bellissima Val di Ledro formata dall'omonimo
Bed & Breakfast e, vista l'alta affluenza di ciclisti, non è nemmeno
lago di origine glaciale, di interesse archeologico per la presenza
difficile trovare servizi espressamente dedicati, quali il noleggio di
dei resti di un villaggio palafitticolo dell'età del bronzo. Subito
bici e attrezzature o la possibilità di usufruire dell'esperienza di
prima di Pre di Ledro, dove troveremo una fontana ristoratrice, la
esperte guide MTB compreso il servizio di Bike Shuttle per chi
strada si impenna violentemente per un centinaio di metri, dando
non ritenesse di poter digerire i 2.000 metri di dislivello positivo
un assaggio delle pendenze sostenute che ci porteranno in poco
ma volesse comunque godere delle pittoresche quanto
tempo ai 670 m di Molina di Ledro. Fiancheggiamo il lago per
adrenaliniche discese. Da Riva si parte lungo la Gardesana
raggiungere il lato opposto della valle, immersi in un bucolico
Occidentale ma solo per poche centinaia di metri perché, in
paesaggio che atavicamente in noi rinnova una possibilità di
prossimità della prima galleria, seguendo quella che nella bella
integrazione tra l'uomo la natura e, per l'ennesima volta da
stagione è praticamente una processione di Mountain Bike, si
quando siamo partiti, rimaniamo stupiti nel costatare come la
imbocca il sentiero sulla destra quello che, partendo in salita, si
mano del''uomo può plasmare il paesaggio prendendosene cura
rivela subito essere un percorso molto caratteristico e ben tenuto:
senza abusarne. Lasciato alle spalle il lago, sfiorando su comoda
la famosa Strada del Ponale. Il dislivello altimetrico è molto ben
pista ciclabile i monti sovrastanti e seguendo le indicazioni, dopo
distribuito lungo la panoramica via, consentendo a tutti di
il paese di Tiarno inizia la lunga e costante salita che, presa con la
percorrerla, a piedi o in bicicletta e di apprezzare il senso di
dovuta cautela, con i suoi 13 km di lunghezza ci farà superare gli 47
di conforto. Il caso Rene. Uno di questi compagni di via lo è stato più degli altri. Stavamo ancora percorrendo la strada del Ponale, quando ci si è presentato Rene e in un perfetto inglese, dopo averci stupito dicendo di essere arrivato in Italia da Monaco di Baviera, in sella alla sua mountain bike pedalando, ha chiesto di potersi aggregare al team per fare il giro in compagnia. Naturalmente la risposta è stata positiva e, con la discrezione e l’affabilità tipica dei tedeschi, Rene ci ha regalato un ulteriore piacevole ricordo di questa bella esperienza. Alla fine, il rifugio Garda, meta di giornata per molti appassionati come noi, è stato raggiunto e il meritato pasto, senza tuttavia esagerare, è stato consumato. Senza esagerare, perché comunque la strada è ancora lunga e il rifugio si trova ancora 150 m sotto il passo, per cui appesantirsi troppo è sconsigliato; sfatando un luogo comune bisogna ricordare che una discesa sterrata e impegnativa come quella che scende verso il passo Nota, impegna il fisico quasi quanto la salita: provare per credere. La discesa. Una vera e propria peculiarità del tour del Tremalzo, salta all'occhio Riva del Garda, piazza Catena, il gruppo di biker che ha partecipato alla pedalata
osservando il profilo altimetrico del tracciato. Nella prima metà del percorso si pedala il 95% del dislivello in salita e di conseguenza nella seconda parte si concentra il 95% della
ultimi 1.000 m di dislivello prima di raggiungere i 1.700 m del
discesa che, tradotto, significa 25 km per buona parte, in piedi
passo. Un paio di pause per recuperare l'indolenzimento alla
sui pedali e bilanciando i pesi verso il posteriore per contrastare la
schiena e i crampi imminenti alle gambe si rendono necessarie
pendenza. Roba per intenditori, da affrontare con responsabilità e
ma, il rifugio Garda e la promessa di un meritato pasto, sono
così, prima di scollinare oltre il tunnel che caratterizza il passo, è
sufficienti a far compiere un ultimo sforzo e la compagnia di
buona norma abbassare la sella e montare un minimo di
numerosi altri biker come noi, incrociati lungo tutto il tragitto ci è
protezioni. Oltre il tunnel ci aspetta una discesa a tornanti su 48
strada bianca dove attraversiamo gallerie scavate nella roccia e immerse nella nebbia; non sempre, ma è stato così nel nostro caso. Il fondo di pietre smosse, tipico di queste zone, impone una guida prudente anche se veloce. Fatale risulterebbe arrivare lunghi in frenata, oltre il ciglio di alcuni tornanti. Come sempre i metri tanto faticosamente guadagnati in salita, vengono velocemente bruciati in discesa e così, in circa mezz'ora, si giunge nei pressi del passo Nota. Proseguendo in discesa, poco dopo il passo, sorge un cimitero bellico, che rende omaggio ai caduti della guerra su queste montagne e un rifugio che espone pezzi di artiglieria. Di passo in passo ci dirigiamo verso il Guil (1.250 m) e poi il Rocchetta (1.159 m) e per raggiungerli bisogna
La galleria in cima al passo Tremalzo
tornare a salire per un centinaio di metri e percorrere prima una sterrata, poi un sentiero, un prato e infine di nuovo un sentiero, il
A metà della discesa verso Pregasina, il sentiero si allarga e
422. Questo tratto è sicuramente quello che regala i migliori
diventa per un breve tratto quasi una strada sterrata; ma subito
panorami sul lago e in virtù di questo bisogna fare attenzione
dopo si ributta in discesa alzando ulteriormente il grado di
nell'incrociare altri escursionisti, sia in bici sia a piedi. Il sentiero
difficoltà, con un paio di passaggi veramente tosti con salti da un
422 scende deciso nel bosco e ha il fondo tipico di queste zone
metro fra le rocce e curve in contropendenza con alta probabilità,
calcaree. Le pietre, a tratti fisse e a tratti smosse, la fanno da
in caso di errore, di scivolare in mezzo ai rovi che, per fortuna,
padrone. Le radici degli alberi, tipicamente faggi, si allungano sui
fanno da barriera naturale a un salto di 400 m nel lago, che
sentieri in cerca di un pertugio fra le rocce in cui infilarsi in cerca
avrebbe conseguenze ben peggiori dei graffi a fior di pelle.
di terra fertile. A seconda delle doti tecniche e del mezzo a
Naturalmente, in questi frangenti, il buonsenso di ognuno deve
disposizione di ognuno, bisogna seriamente riflettere su ogni
aver la meglio sull'adrenalina che circola nel sangue. Nel qual
tratto di singletrack che ci accingiamo ad affrontare. Il freno
caso non è difficile arrivare a Pregasina senza un graffio e
anteriore va usato con cautela sui tratti di vera e propria pietraia
approfittare di una sosta presso la fontana del paese per
mentre gli ammortizzatori devono lavorare senza incertezze per
riprendere un po' di fiato e sciogliere i muscoli di gambe e
copiare senza rimbalzare il terreno quando si fa molto sconnesso.
braccia, usciti frollati dal sentiero 422. Da qui, la strada asfaltata 49
ci porterà, dopo una lunga e veloce galleria in discesa a prendere
SCHEDA TECNICA
quel che resta di un breve tratto di strada romana, ormai molto
LUOGO PARTENZA E ARRIVO: Riva del Garda (TN)
sconnessa, con i pietroni che un tempo la lastricavano e che oggi
PERCORSO: Riva del G. - Porto del Ponale - Val di Ledro - Tiarno di Sotto -
si sovrappongono gli uni agli altri rendendola più simile a una scala diroccata che a una strada. Ottima per testare quanto la stanchezza abbia minato la nostra lucidità dopo 50 km e 8 ore, a
Tiarno di Sopra - Tremalzo - Predasina - Porto del Ponale - Riva del G. LUNGHEZZA PERCORSO: km. 60 - DISLIVELLO: mt. 1865 GRADO DI DIFFICOLTA': IMPEGNATIVOCICLABILITA': 100% STAGIONI CONSIGLIATE: primavera – estate – autunno – inverno (senza
giro quasi concluso. L'antica via ci ricongiunge con la strada del
presenza di neve)
Ponale, che percorreremo a ritroso, ritrovando nella fluidità del
RIFUGI D'APPOGGIO: Rifugio Garda in prossimità del Monte Tremalzo
percorso in discesa un po' di scioltezza nei movimenti e arrivando
CARTOGRAFIA: KOMPASS n. 096 (Alto Garda – Val di Ledro)
in perfetto orario per gustare un gelato in una Riva del Garda
ACQUA LUNGO IL PERCORSO: fontane nei paesi attraversati e al rifugio
ancora molto balneare in questo inizio di Settembre, prima di caricare le bici in auto e ritornare a casa. Non manca
Scarica la traccia GPS
naturalmente un saluto fatto di grandi pacche sulle spalle e congratulazioni reciproche per aver portato a termine un giro che è giustamente ritenuto uno dei migliori tour MTB per la varietà dei singletrack, del paesaggio e per gli splendidi panorami. Va precisato che la zona è veramente piena di percorsi alternativi: solo per il Tremalzo, esistono almeno cinque itinerari diversi, compreso questo stesso ma percorso al contrario, con salita al passo da Pregasina e discesa su sentiero verso Tiarno, dopo aver raggiunto su asfalto il rifugio Garibaldi e rientro sulla stessa ciclabile della Val di Ledro. Da sottolineare anche che, oltre a una discreta forma fisica, la discesa dal passo deve essere affrontata da persone abituate a girare su percorsi di tipo alpino mentre, la
La traccia del percorso, con partenza e arrivo a Riva del Garda
Strada del Ponale e la Val di Ledro, sono veramente alla portata di tutti. Buone pedalate a tutti. Scopri gli altri percorsi organizzati da stezzanobiker.altervista.org e iscriviti al nostro forum.
Gallery 50
SCELTI DA PREALPI
SHOPPING
51
MIZUNO
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Veloce, protettiva, con grande
contrasto colore mettono in evidenza la
trazione: la scarpa Trial Running
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Ascend 6
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ultra-tecnologici, che contraddistinguono
per qualsiasi attività outdoor. In primo
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piano la particolare costruzione del
Fjørå dri1 Jacket & Pant è il coordinato
tessuto ottenuta con l’esclusiva tecnica
innovativo, estremamente traspirante,
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impermeabile, perfetto per il biking come
incrementare sensibilmente resistenza, morbidezza, comprimibilità, proprietà termiche. La giacca (170 grammi) è ultraleggera e offre una vestibilità ottimizzata per il cycling. Tra i dettagli funzionali: inserti
SPECIALE ANTEPRIMA
riflettenti per una migliore
Per i nostri lettori, presentiamo in
petto con zip, aperture per la
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ventilazione, sottili cuciture
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termo-nastrate.
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NORRØNA
system™, aree elasticizzate
Pensando a uno slogan che possa
(ginocchia, sedere).
identificare la linea Fjørå, dell’azienda
Ergonomico, è progettato
norvegese, si potrebbe pensare a “Non-
per una completa libertà di
stop biking”. Capi tecnici appositamente studiati per valorizzare le performance in mountain bike, realizzati con materiali
Fjørå dri1 Jacket
m o v i m e n t o . L a T- S h i r t E q u a l i z e r, t e c n i c a e 55
ultraresistente, è appositamente studiata
SALEWA
per le avventure mountain-biking. Il
WILDFIRE è la novità per l’estate 2013,
tessuto ad alta prestazione offre la
l'innovazione pensata e studiata dalla
tecnologia Minerale™, derivata da
divisione calzature, la quale ha realizzato
minerali naturali per conferire in modo
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permanente eccezionale capacità di
linea Pro e nello stesso tempo
raffreddamento mediante evaporazione,
estremamente leggero e dalle prestazioni
traspirabilità, trasporto del sudore verso
senza compromessi. WILDFIRE è in
l’esterno, protezione dai raggi solari
grado di guidare velocemente e con
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estrema facilità l'alpinista sino alla parete,
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costruzione è basata sulla soluzione Light
massima sensibilità, grazie ad un taglio
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ventilazione ottimale.
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intermedio costruita con il tessuto
c o n s e n t e u n ' a d e re n z a a n a t o m i c a tridimensionale, relativa al volume interno per l'intera lunghezza della scarpa. Il
ShadeTM, dotato di sterchi meccanico e di
pelle. SOLITA SHORT: meno peso , meno
sistema SALEWA 3F per la flessibilità,
un peso più sostenuto per offrire il giusto
limitazioni, meno frizione, massimo
protezione della caviglia e andatura
calore. La capacità di assorbire l’umidità
confort per il running estivo. Grazie alle
precisa, distingue ancor più WILDFIRE e
e le caratteristiche di permeabilità all’aria
ultime innovazione Solita offre fodere in
offre una comodità garantita al 100%
aiutano la termo regolarizzazione e
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BLISTER-FREE. La superficie liscia
ottimizzano il confort a contatto con la
ulteriormente i tempi di asciugatura.
esterna della scarpa è poi rinforzata da 56
una struttura a rete con l'aggiunta
MARMOT
saldate. La superficie interna in Polartec®
dell'innovativa tecnologia EXA SHELL, la
La giacca NABU, realizzata nelle due
Power Dry® High Efficiency allontana
quale, simultaneamente, offre leggerezza
versioni Donna e Uomo, offre tutti i
rapidamente l’umidità dalla pelle
e resistenza. Il design di WILDFIRE è
vantaggi di Polartec NeoShell®, il tessuto
ottimizzando il microclima interno al
ispirato poi al trend minimalistico “Less is
impermeabile più traspirante mai creato.
capo. Nabu combina la protezione dagli
More”. Il prodotto è disponibile anche in
Efficace contro gli elementi, anti-vento ed
elementi tipica di uno strato hard shell
Gore-Tex, versione questa dalla massima
eccezionalmente traspirante, la giacca
all’eccezionale gestione dell’umidità
impermeabilità e traspirabilità.
offre cuciture completamente termo-
tipica di un softshell.
Wildfire GTX man
Nabu man
57
MOUNTAIN HARDWEAR
GARMIN
MHW introduce nel mercato per la prima volta la tecnolgia
La novità dell'estate 2012 è Swim, uno sport watch da polso
Cool.Q™ ZERO Active Cooling, l'unica tecnologia che rinfresca il
senza GPS o che rappresenta senza dubbio una nuova frontiera
corpo in movimento. La bandana non è mai stata così “cool”:
per l'allenamento del nuoto indoor. Oltre alla tradizionale funzione
Rappel Bandana, infatti, offre i vantaggi della tecnologia Cool.Q™
di cronografo, Garmin Swim è dotato di un accelerometro
ZERO per attivare una rapida azione rinfrescante. Accessorio
integrato
multiuso, può essere indossato anche per proteggere il collo o la
numerose informazioni utili al nuotatore per identificare la qualità
parte bassa del volto. Ghost Whisperer Hooded Jacket offre
e l’intensità del proprio allenamento indoor. Garmin Swim
protezione dagli elementi in tasca: ultraleggerezza, nessun
riconosce anche lo stile di nuotata: crawl, dorso, rana o farfalla.
ingombro, massima efficienza. Cappuccio low-profile e zip
Già utilizzato in altri sport watch dedicati al triathlon, Garmin ha
integrale. Il tessuto shell in nylon ripstop è altamente resistente a
implementato anche nello Swim il calcolo dell’indice SWOLF,
vento e acqua, grazie ad una costruzione tecnologica unica al
ovvero l’algoritmo che fornisce l’efficienza della nuotata
mondo.
incrociando il numero di bracciate, il tempo e la lunghezza della
in grado di fornire in modo preciso e in tempo reale
vasca.
Rappel Bandana 58
59
Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Cristian Ardenghi, Enrico Benaglia, Ettore Cavalli, Veronica Cantù, Simone Grancini, Andrea Morini, Davide Novali, Valeria Ranzini, Alberto Saccani, Eleonora Saltarelli, Gabriele Zerbi Rivista bimestrale Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 www.prealpi.eu - info@prealpi.eu TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 redazione@prealpi.eu Impaginazione: officinadanova Concessionaria per la pubblicità: Sport Outdoor Network - info@sportoutdoornetwork.it Antonio Masucci - cell. 333.3632366 Prealpi - Una Montagna di Sport è associata al circuito Visiotrade
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