Prealpi iEdition 12

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TURISMO EDIZIONI & officinadanova

iEdition n. 12


Sommario Benvenuto nel mondo di PREALPI iEdition ibook magazine multimediale Sfogliando queste pagine potrai trovare interessanti spunti e informazioni su nuovi itinerari scelti per il tuo sport preferito. Per una migliore visualizzazione dei testi, orientare l’iPad in verticale; questa modalità limita l’utilizzo di gallery, immagini e altre funzioni multimediali. Versione formato PDF. Gallery fotografiche, video e altre funzioni multimediali saranno visualizzabili attraverso link che necessitano l’apertura di un browser e il collegamento alla rete internet. Potrai riconoscere i link e i collegamenti ipertestuali da cliccare dal colore rosso, per accedere alle gallery fotografiche , ai filmati e per visualizzare altri elementi multimediali, (identificabili anche dall’icona

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MAIN PARTNER | OFFICINADANOVA EDITORIALE NEWS MONTE BOARIO E MONTE CLEMO CAMMINATA IN VALLUNGA PARTNER | CARLES GEL EXPEDITION AVERE LE FARFALLE AI PIEDI VAL CODERA INTERVISTA: IL CHIRURGO CHE CORRE SHOPPING COLOPHON

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Click e


EDITORIALE

Uno splendido mese di Settembre ci ha regalato le ultime belle giornate estive, in attesa di iniziare la nuova stagione. Ma la meteo, potrebbe riservare ancora qualche gradita sorpresa. Aspettando che la neve faccia la prima comparsa sulle cime delle nostre amate montagne, godiamoci nuovi itinerari di media montagna per non perdere le sane abitudini all’escursionismo a piedi e in mountain bike. Il nostro abbigliamento, però, andrà probabilmente rivisto e saremo costretti ad aprire l’armadio delle cose un po’ più pesanti... Su questo nuovo numero, oltre a un divertente percorso per mountain bike e altri interessanti spunti per itinerari escursionistici, abbiamo dato spazio ai pensieri e alle immagini di un artista bergamasco: Francesco Pedrini. Alla fine di Luglio, lo abbiamo seguito durante alcuni giorni di preparazione a un viaggio artistico, che a Gennaio lo porterà in Cile, a oltre 6.000 metri, alla scoperta di un territorio desertico che ospita i più importanti osservatori astronomici. Al suo rientro, previsto per la fine di Febbraio, avremo nuovamente l’opportunità di pubblicare alcuni dei suoi migliori scatti fotografici. Buon inizio d’autunno e buona lettura Marco Spampinato

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NOTIZIE E CURIOSITÀ

NEWS

A cura della Redazione

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MONTAGNALIBRI A BOLZANO

aggiudicato il premio speciale “Mario Bello della Commissione cinematografica centrale del CAI. venerdì 4 ottobre al Teatro di

Tre grandi nomi dell’alpinismo mondiale a Bolzano: Simone Moro,

Gries alle ore 21.00 una seconda serata alpinistica promossa dal

Florian Riegler e Andy Holzer saranno i protagonisti dell’edizione

Cai di Bolzano che vedrà protagonista l’alpinista Florian Riegler,

autunnale del Trento Film Festival, dall’1 al 10 ottobre. Incontri,

che insieme al fratello forma una affiatata cordata protagonista di

proiezioni e MontagnaLibri, la rassegna internazionale dell'editoria

grandi exploit sulle montagne di casa. Nel corso di questa serata

di montagna del Trento Film Festival che, dopo tredici anni, si

sarà proiettato il film “Dream catcher”. Appuntamento di

sposta da Piazza Walther alla nuova location all’interno del

eccezione invece mercoledì 9 ottobre al Teatro di Gries dove alle

prestigioso Museion, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

ore 21.00 vi sarà l’attesa conferenza con proiezione dell’alpinista

di Bolzano. L'appuntamento è organizzato, in collaborazione con

austriaco Andy Holzer, intitolata “Gioco d’equilibrio”. E proprio il

le Biblioteche della Sezione del Cai di Bolzano e dell’Alpenverein

Museion, nella giornata di giovedì 10 ottobre, a conclusione della

Südtirol, dal Trento Film Festival che dal 1998 annovera tra i soci

manifestazione e della chiusura di MontagnaLibri ospiterà “La fine

fondatori, oltre al Comune di Trento e al Club Alpino Italiano,

del confine”, un progetto dell’artista contemporaneo trentino

anche la città di Bolzano. MontagnaLibri, “salone” internazionale

Stefano Cagol. trentofestival.it

dell’editoria d’alta quota, è una vetrina unica nel suo genere che riunisce le più recenti pubblicazioni di tutto il mondo dedicate alle terre alte (circa un migliaio quelle che si potranno sfogliare e consultare all’interno dello spazio espositivo). In particolare guide e manuali, dall’alpinismo, all’arrampicata, all’escursionismo, alla mountain bike e alle altre nuove discipline della montagna, monografie alpinistiche e biografie, saggi e libri storici, fotografici, libri di montagna dedicati ai ragazzi. Martedì 1° ottobre al Teatro di Gries in Galleria Telser alle ore 21.00, l’attesa serata con uno dei grandi interpreti dell’alpinismo contemporaneo: Simone Moro, protagonista della serata “Simone Moro in vetta a un sogno” nel corso della quale è prevista la proiezione del documentario “Exposed to Dreams” che all’ultimo Trento Film Festival si è 6


HALLOWEEN IN BAITA

speciale, una festa in maschera naturalmente, tra animazione, musica e tanto divertimento. Il pacchetto “Halloween in Baita” è

Una festa di Halloween “diversa”, da ritagliarsi insieme a un lungo

valido nel weekend dal 30 ottobre al 3 novembre e prevede tre

weekend d’autunno da dedicare al relax o alla ricerca di sapori e

pernottamenti in mezza pensione e la partecipazione alla festa in

prelibatezze tra le montagne del Trentino. É la proposta della

maschera con animazione nella notte di Halloween del 31 ottobre,

Baita Sagron Mis - Dolomiti, un invitante resort tra i boschi ai

al prezzo di 150 euro a persona. Chi soggiorna a Sagron Mis

piedi delle vette delle Pale di San Martino e del Cimonega nel

durante la stagione autunnale può scegliere tra le numerose

cuore delle Dolomiti del Trentino. Un luogo ideale per ritrovare il

attività proposte nella splendida natura che circonda la località.

proprio benessere ed equilibrio, per disintossicarsi dallo stress e

Appena fuori dalla Baita Sagron Mis - Dolomiti infatti, ci si può

rigenerarsi, in un ambiente davvero unico, circondati dai colori

incamminare lungo uno dei molti sentieri che si addentrano nei

vivissimi dei boschi in autunno, tra passeggiate ed escursioni. E

boschi attorno a Sagron, come il Sentiero Interpretativo “Intrecci

per la sera più “paurosa” dell’anno, quella del 31 ottobre,

del tempo”, un itinerario di 7 km che tocca luoghi che sono stati

l’appuntamento è con una Festa di Halloween alla Baita davvero

interessati in diverse epoche da attività e insediamenti umani. baitasagronmis.eu STIRIA: MONTAGNA ATTIVA In Stiria la montagna si vive da protagonisti sempre, anche nelle mezze stagioni, perché c’è tanto da fare, da vedere, da provare. E ci sono novità incredibili, da vivere solo qui. Si può volare. A Stoderzinken, nel comprensorio del Dachstein, c’è la più lunga zipline d’Europa: sono 2,5 chilometri di discesa mozzafiato, dai 1600 metri di quota, tanto che alla partenza sembra quasi di toccare la parete del Kaiserwand, sino a valle, per raggiungere anche i 115 chilometri orari, sempre in assoluta sicurezza. Si vola su cavi di 20 millimetri, a 120 metri di quota, su comodi seggiolini che paiono altalene spinte verso il cielo. I cavi, appaiati, sono 7


offre un’esperienza emozionante, esaltante. Senza alcun rischio. A fianco del ponte sospeso c’è il Dachstein Ice Palast, il palazzo delle sculture nel ghiaccio. Per chi poi vuole raddoppiare le emozioni c’è anche la Scalinata nel nulla: sono 14 gradini che si fermano nel nulla, bloccati da una lastra trasparente, a picco sulla vallata, proprio sull’Hoher Dachstein. E per esagerare, poi, c’è, sempre sul Dachstein, lo Sky Walk: una piattaforma panoramica trasparente di 250 metri sulla vetta dell’Hunerkogel, a fianco della stazione d’arrivo della funivia. Lassù pare di stare in mezzo al cielo e sì ammirano non solo il massiccio del Dachstein ma anche gli Alti Tauri, il Triglav, in Slovenia, le Caravanche e i monti dei Giganti, nella Repubblica Ceca. derdachstein.at GEORESQ quattro, così si può avere la gioia di scendere insieme ai propri amici. Alla stazione intermedia, e al termine del percorso, il

Il Club Alpino Italiano e il CNSAS hanno recentemente presentato

seggiolino rallenta da solo, e si arriva a valle senza scossoni o

una nuova applicazione per smartphone, che consente di essere

paure, semplicemente con il sibilo della velocità nelle orecchie e

rintracciati in caso di incidenti in montagna. GeoResQ, installabile

con gli occhi pieni di immagini, di verde intenso, delle mille

su qualsiasi dispositivo Android e iPhone, è un sistema di

sfumature di grigio delle montagne e del blu denso del cielo.

geolocalizzazione semplice da utilizzare, che tramite il GPS

L’impianto è aperto sino al 31 ottobre, dal mercoledì alla

determina la posizione geografica, effettua il tracciamento in

domenica 10-17. Dopo una pausa si riprenderà a volare nella

tempo reale delle escursioni. In caso di necessità, si attiva la

stagione invernale. zipline.at. Si può camminare nel vuoto: il

funzione “Allarme” che, tramite il sistema, invia la richiesta di

ponte sospeso, sul Dachstein, sopra la cittadina di Ramsau, è il

aiuto alla centrale operativa che provvede a girarla alla squadra

più alto di tutta l’Austria e permette di passeggiare nel cuore del

del Soccorso Alpino e al 118 di competenza territoriale. Funziona

massiccio del Dachstein, proprio a fianco del ghiacciaio, sopra

dove lo smartphone è raggiunto da copertura cellulare; in caso di

400 metri di vuoto vertiginoso. Il ponte è lungo 100 metri circa e

assenza di segnale, l’applicazione sul telefono memorizza la 8


richiesta di soccorso e la trasmette non appena riceverà la copertura adatta alla trasmissione di pacchetti dati e l’allarme partirà automaticamente. Sul display del telefonino apparirà la conferma dell’avvenuta ricezione di allarme da parte della centrale. Per attivare l’app basta registrarsi sul sito www.georesq.it ed effettuare la preregistrazione in maniera gratuita. Il sistema effettuerà un controllo di idoneità dell’apparecchio e, successivamente, ne consentirà l’installazione e il pagamento al servizio in abbonamento, al costo di 20 Euro (IVA esclusa), all’anno. Per i soci CAI è previsto uno sconto del 50%. Il servizio è rivolto a tutti coloro che vanno in montagna per turismo e per la pratica sportiva, come gli escursionisti, gli appassionati di MTB, i cercatori di l’intero territorio nazionale. georesq.it

funghi, i pescatori, e copre LA MAGIA DELL’INVERNO IN CARINZIA Un senso di pura felicità che riempie il cuore, le preoccupazioni quotidiane che si allontanano così come fa il sole dietro le montagne. Al chiarore della luna si cammina attraverso paesaggi innevati e silenziosi, immersi in una suggestiva e magica atmosfera. Così, con ai piedi sci e pelli o racchette da neve, si andranno a scoprire i segreti della valle Rosental o del Parco Naturale del Monte Dobratsch. Per i più romantici ecco l’Alpe Millstätter Alm e il suo rifugio, dove passare una serata speciale a due gustando i piatti tipici della cucina regionale. Infine il lago Millstätter See e la sua suggestiva piramide galleggiante Kap 4613 da dove il profumo del vin brulé si fonde a quello delle caldarroste. Tutto questo è la Carinzia al calar del sole, 9


un’esperienza unica che lascerà una traccia indelebile nei propri

molto giovane (è nato a Varese il 4 luglio 1984), si è già reso

ricordi.Non solo tranquille escursioni notturne nel silenzio della

protagonista di grandi imprese. La più “alta” di tutte riguarda la

natura addormentata. Per tutti gli amanti del brivido e della

conquista, fatta il 3 marzo scorso, dell’inviolata Torre Egger, in

velocità ecco chilometri di piste da slittino illuminate dove

Patagonia. Anche Annalisa Fioretti ha una grande passione per

cimentarsi in divertenti discese. Tre sono quelle della zona

l'alpinismo. Passione che l’ha portata a ottenere grandi

turistica Alpe Nassfeld-Pressegger See, seguite dalla pista

soddisfazioni, sportive e umane. L’area esterna sarà quest’anno

Kaiserburgbahn a Bad Kleinkirchheim e quella che dal rifugio

particolarmente attrezzata e completa, e si dividerà

Gamskogelhütte scende al Katschberghöhe. Da non dimenticare

sostanzialmente in tre zone dedicate al Freestyle con slackline,

la pista naturale di St. Paul nella valle Lavanttal lunga ben due

bmx e Big Air bag, con protagonisti in particolare gli under 30.

chilometri. Chi preferisce andare in slittino di giorno invece, gli

Per i piccoli visitatori saranno allestiti un campo scuola per lo sci,

otto chilometri della pista naturale dell’Alpe Sonnalm Stubeck

le fattorie didattiche, la tirovia (percorso avventura) e una pista di

presso Gmünd. carinzia.at

sci in versione campo scuola. Gi appassionati delle 2 ruote troveranno percorsi dedicati a mountain bike e bmx, dove i

DIECI ANNI DI GRANDE MONTAGNA CON ALTA QUOTA

visitatori potranno noleggiare gratuitamente e provare gli ultimi modelli presentati dal mercato delle due ruote a pedale. Anche

L’appuntamento dedicato al settore Montagna e Outdoor torna al

per la decima edizione, viene confermato l’ingresso gratuito per

polo fieristico di Bergamo dall’11 al 13 ottobre per festeggiare i

l’intera durata della manifestazione. L’apertura di Alta Quota 2013

primi dieci anni di successi. Saranno ben 150 i marchi

è fissato per Venerdì 11 Ottobre, alle 17. alta-quota.it

rappresentati ad Alta Quota, tra aziende tecniche ed enti turistici italiani ed esteri. Ai maggiori ski resort italiani, si affiancheranno anche 10 località d’oltralpe (provenienti da Francia, Svizzera, Austria e Belgio) che presenteranno, in alcuni casi in anteprima assoluta, le proprie offerte sci per la prossima stagione invernale. Negli appuntamenti riservati ai protagonisti della montagna, quest’anno i visitatori potranno incontrare Matteo Della Bordella, e Annalisa Fioretti, quest’ultima testimonial di Alta Quota. L’alpinista arrampicatore Matteo Della Bordella, pur essendo 10


SULLE NEVI DE LES 2 ALPES

COPPA DEL MONDO DI SKI CROSS A SAN CANDIDO

Voglia di neve e di sci: in anteprima, Les Deux Alpes inaugura la

San Candido, incantevole cittadina dell’Alta Pusteria nel

stagione con l’apertura del piste dal 26 ottobre e una tariffa

comprensorio delle Dolomiti di Sesto, inaugura la stagione

speciale per lo skipass a 22 Euro. L’intera stazione è già al lavoro

invernale con la terza tappa della Coppa del Mondo di Ski Cross

per prepararsi al meglio, anche in vista del prossimo ponte di

(20-22 dicembre 2013), attività sportiva ufficiale FIS e, dal 2010,

Ognissanti, con una interessante proposta: dal 28ottobre al 3

disciplina olimpica che si distingue per spettacolarità e velocità.

novembre, skipass giornaliero a 27,50 Euro; soggiorno in

Atleti (uomini e donne) provenienti da tutto il mondo, dopo le

appartamento per 4 persone + skipass per il week end “Enjoy the

tappe di Nakiska (Canada) e Val Thorens (Francia), si sfideranno

Galcier” a 36 Euro al giorno per persona (minimo 2 notti). Info e

nella gara di qualificazione (20 dicembre) e nella gara finale (21 e

prenotazioni les2alpes.com

22 dicembre) sulla pista del Monte Baranci, in un susseguirsi di salti, curve, dossi e paraboliche percorsi alla massima velocità, offrendo uno degli spettacoli più elettrizzanti fra quelli proposti dalle discipline free-style. Le gare di Ski Cross si svolgono con partenze a blocchi di 4 o 6 sciatori, mentre gli atleti sciano unendo una serie di abilità dello sci alpino e freestyle, percorrendo una pista da snowboard. altapusteria.info

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anni passati è stato reso ancor più stuzzicante e intrigante, con un numero maggiore di frammenti in fuori strada. La partenza di gara è poco fuori l’abitato di Telve, giusto il tempo di scaldare la I CLUB ALPINI STAKEHOLDER DELLA MONTAGNA Una Fondazione europea della montagna presso l’U.E., che raggruppi i Club alpini del continente e le associazioni che si occupano di montagna, con l’obiettivo di diventare un interlocutore e di creare una massa critica sulle decisioni riguardanti le Terre alte prese a Bruxelles. É questa la proposta lanciata ai Sodalizi stranieri e alle associazioni dal Club alpino italiano nella sessione di chiusura del99° Congresso nazionale del CAI, che si è tenuto a Udine dal 20 al 22 settembre. Il Congresso ha visto la partecipazione di oltre 130 rappresentanti del CAI provenienti da tutta Italia, i rappresentanti dell’UIAA (Union

gamba ed ecco la caratteristica salita di S.Antonio su acciottolato che impenna a oltre il 14% di pendenza. Prima selezione possibile già qui, ma la 3T Bike è ancora lunga, si vedano i due GPM al km 7 circa e al km 16 dove gli scalatori avranno di che divertirsi, così come tutti i partecipanti in definitiva, visto che comunque non si superano mai i 1.000 metri di quota e il dislivello complessivo di gara è di 1.300 metri. L’arrivo di gara è come sempre nel cuore del paese di Telve, ma prima dello striscione finale c’è uno strappetto di 100 metri che è bene non dimenticare, tantomeno trascurare. Dal 2011 la 3T Bike è prova conclusiva del circuito Trentino MTB, che il prossimo 13 ottobre celebrerà a Telve i suoi vincitori per l’anno 2013. Info: 3tbike.it

Internationale des Associations d'Alpinism), dei Club alpini di altri Paesi, come Gran Bretagna, Slovenia e Turchia e di altre associazioni che si occupano di ambiente e territorio come Touring club italiano, Legambiente e WWF, Società speleologica italiana, AGESCI. 3T BIKE - 6a TAPPA TRENTINO MTB Il 13 ottobre, le bici con le ruote grasse torneranno a calcare gli sterrati di Telve, Telve di Sopra, Torcegno e Carzano, nella trentina Valsugana. Il percorso di 31 km sarà unico per tutti e rispetto agli 12


MTB

MONTE BOARIO E MONTE CLEMO

di Tiberio Magni

I SENTIERI DELLA STORIA

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C'é una lapide commemorativa, sul muro di una abitazione, in Via Campello a Fonteno, posta il 12 settembre 1965, su cui si legge: "Nel luogo dove l'invasore nazista e l'oppressore fascista vennero cacciati il 31 agosto 1944 dall'eroismo partigiano. A riconoscimento del contributo di sacrificio e di sangue dato dalla popolazione di Fonteno per la lotta di liberazione Nazionale. I Partigiani della 53esima Brigata Garibaldi caduti per la Libertà. Pedretti Pietro - Pedretti Valentino - Vitali Giacomo”. La storia racconta che, le Brigate Nere fasciste e le SS del maggiore Langer, intimarono la resa della 53esima Brigata Garibaldi, asserragliata sui monti che dividono il Lago d'Iseo dalla Valle Cavallina, pena la morte dei civili presi in ostaggio a Fonteno. Ma un'abile mossa, di chi in quelle zone aveva passato l'infanzia, con a capo Giovanni Brassi, detto "Montagna", le truppe naziste furono accerchiate, liberando tutti gli ostaggi, catturando il maggiore Langer, costringendolo a non attaccare più il paese di Fonteno. Mentre sui monti vicini, il resto della Brigata partigiana, scatenò una cruenta battaglia con le truppe fasciste, L'attacco durò fino al calare della notte, fin quando i partigiani riuscirono a svincolarsi dalla morsa e vincere la battaglia. 69 anni dopo, un gruppo di biker torna sui sentieri che hanno visto passare la storia. Percorso

Fonteno: lapide che ricorda i partigiani morti durante la battaglia contro gli invasori

Raggiungiamo Solto Collina in auto, abbandonando la SS42 del Tonale e della Mendola, prendendo a destra, alla grande 14


rotatoria che si incontra appena oltre il paese di Endine Gaiano. Appena giungiamo nell'abitato, ci accoglie un'altra grande rotatoria che ci comunica l'arrivo a Solto Collina, proprio lì in prossimità di questa rotatoria, alla nostra sinistra é facile intravvedere un parcheggio. Parcheggiamo l'auto, riempiamo le borracce alla fontanella posta in un'angolo del parcheggio, ma ben individuabile, e iniziamo a pedalare. Ridiscendiamo per qualche decina di metri la strada che ci ha condotti a Solto Collina, fino ad incrociare una strada alla nostra sinistra che ci condurrà a Fonteno (segnalata con cartelli stradali). Giungiamo a Fonteno dopo circa 3 km di pedalata su strada asfaltata, che ci regala a tratti, panorami sul Lago d'Iseo. Ci portiamo in Piazza della Pace (fontana) sempre mantenendo la strada principale. Da Piazza della Pace, proseguiamo lungo il tratto pavimentato a cubetti lungo il sentiero CAI 568, incontriamo una cappella votiva alla Madonna di porfido che sale in rapida ascesa davanti a noi. Seguiamo le indicazioni CAI 568 per il Colletto ed iniziamo a pedalare lungo la mulattiera che alterna tratti di sassi fissi, a tratti di vecchio asfalto

bivio con la "Strada comunale dei Brugai" giriamo a destra e

e tratti cementati. Ci preoccupiamo di prendere sempre a destra

proseguiamo lungo questo nuovo tratto. Che non vi confonda il

all'incrocio con altri sentieri. Quando giungiamo al primo incrocio,

nome della strada, continua a essere una mulattiera che alterna

proseguiamo lungo la "Mulatiera del Torés". Dopo circa 1 km

tratti sterrati a tratti cementati e con pendenze che si avvicinano

giungiamo ad una cappelletta; continuiamo sulla mulattiera, al

al 20%, dove se non si é allenati, é possibile scendere e spingere 15


la bike. Dopo qualche tornante giungiamo in prossimità di un'altra piccola cappelletta, poco più avanti giriamo a destra ed arriviamo in cima al colle, dove incrociamo il sentiero CAI n. 568 che prendiamo ancora girando a destra. Pedaliamo lungo il sentiero mantenendoci sempre in cresta e dopo qualche centinaio di metri giungiamo alla croce del Monte Boario. Guardando la croce, alla nostra destra, nascosto dalla vegetazione nei periodi estivi, ha inizio uno stretto sentiero in discesa fra sassi smossi e cespugli arborei. Dopo i primi 10 metri, il sentiero diventa più largo e più visibile, ma che comunque comporta sempre la massima attenzione nell'affrontarlo. Il fondo alterna tratti di sassi smossi, a tratti nel bosco con foglie e radici. Più avanti andiamo a riprendere il sentiero CAI 568 che percorriamo per un breve tratto, fino a giungere ad un'ampia zona prativa con una cappella votiva alla Madonna (area attrezzata per picnic). Proseguiamo in discesa lungo il sentiero che si intravede nel prato, in prossimità del bosco continuiamo la discesa, lungo il sentiero con fondo compatto, ricoperto da aghi di pino. Scendiamo fino a incontrare

Costeggiando il Lago di Gaiano nella Riserva Naturale Valle del freddo

la mulattiera che percorriamo fino ad incrociare la strada che da Solto Collina conduce a Fonteno. Giunti al parcheggio di partenza, ha inizio il secondo tratto di questa pedalata, che si può definire con grado di difficoltà MC (per cicloescursionisti di media capacità tecnica). I meno avvezzi alla pratica della mountain bike, o con scarso allenamento, possono intraprendere solo questa seconda parte più panoramica, del percorso, e tralasciare la salita al Monte Boario. Proseguiamo, dunque, pedalando verso Esmate, lungo Via Broletti e Via San Defendente, ammirando il paesaggio

lacustre che a tratti si intravvede. Giunti nel centro di Esmate, giriamo a destra imboccando Via Monte Clemo, che appena oltre le ultime abitazioni, incrocia il Sentiero Natura del Sebino e prende il nome di Via Cerrete. Ci dirigiamo verso Cerrete, girando a destra in Via Rillosi, appena ha inizio il centro abitato e poi ci immettiamo in Via Trenta Passi girando a sinistra. Prima che 16


termini Via Trenta Passi, viale alberato su entrambi i lati, usciamo

prendiamo seguendo direzione Lovere/Castro. Prima di giungere

da questa strada e ci portiamo sul crostone di montagna da dove

nell'abitato di Castro, abbandoniamo il sentiero 565 girando a

é possibile godere di una stupenda vista panoramica sul Lago

sinistra, prendendo in direzione Pianico, lungo il sentiero

d'Iseo, sul Monte Guglielmo, su Montisola. (Chiedere agli abitanti

composto da sassi cementati, che costeggia il Monte Quaglia. A

del posto se non riuscite a trovare questa zona panoramica,

Pianico, lungo strade poco frequentate, ci portiamo all'ingresso

sapranno sicuramente indicarvela). Torniamo su Via Trenta Passi e

della Riserva Naturale Valle del Freddo. In prossimità della

la riprendiamo scendendo. Al suo termine ha inizio una sterrata.

segnaletica che indica l'ingresso della riserva, inizia una strada

Proseguiamo diritti senza mai abbandonare il percorso principale

sterrata. Iniziamo a pedalare lungo questa sterrata che costeggia

che da asfalto si é trasformato in sterrato. Raggiungiamo ed

un tratto del Lago di Gaiano e termina incrociando la strada

incrociamo il sentiero 565 (Sentiero Agrituristico del lago) che

asfaltata che ci ricondurrà a Solto Collina. Scarica la traccia GPS In collaborazione con MTB STEZZANO TEAM Luogo di partenza e arrivo: Solto Collina (BG) Lunghezza: km. 28 Dislivello: 1.229 m Difficoltà: 1° tratto: Monte Boario - BC (buone capacità tecniche) 2° tratto: Monte Clemo - MC (media capacità tecnica) Ciclabilità: 95% Periodo: tutto l'anno in mancanza di neve Acqua lungo il percorso: Al punto di partenza a Solto Collina e a Fonteno Cartina: KOMPASS N° 106 / Lago d`Iseo e Franciacorta Gallery 17


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NORDIC WALKING

CAMMINATA IN VALLUNGA

di Alessandra Cazzola - Master Trainer SINW

SPAZIO A TUTTI I SENSI

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Cambiano un po’ i paesaggi gardenesi camminando in Vallunga: i

impercettibili della natura che mi circonda! Camminiamo nel

panorami molto aperti verso il Sella, il Sasslong, il Sasso Piatto,

silenzio, accompagnati solo dal rumore delle nostre scarpe e dal

mentre le Odle qui sembrano nascondersi e la valle, almeno nel

ticchettio dei bastoncini sul sentiero quando é sterrato; anche gli

primo tratto, si presenta chiusa e le grandi cime si limitano a

altri, come me, parlano poco, forse per non interrompere

scrutarti silenziose da lontano. O forse é semplicemente la

un’atmosfera che ha qualcosa di magico. Diventa naturale sentire

sensazione dei nuovi colori che si mostrano all’alba, che

i differenti richiami (canti?) degli uccelli, così come ci sembra

stamattina mi fa sembrare tutto diverso… Il sole é sorto da poco

normale che in una radura, al sole, compaia un piccolo capriolo e

e i cocuzzoli delle montagne intorno a me si stanno appena

che nel cielo, tra le pareti delle Dolomie, un’aquila insegni il suo

illuminando di un riflesso tenue; il bosco sembra ancora addormentato e il mio passo si fa leggero, per non violarne il silenzio. Oggi é il percorso giusto per aprirmi all’ascolto con tutti i sensi. La vista: é quella che viene maggiormente stimolata lungo i tanti sentieri che la val Gardena offre per il Nordic Walking e per il Trekking. Colori, paesaggi, panorami sono i protagonisti assoluti di questa zona: li frequento ogni giorno. Invece oggi, qui in Vallunga, vorrei provare a “sentire” con gli altri quattro sensi. Il tatto: la cosa più semplice é saggiare il terreno che ho sotto i piedi: prato, sterrato, di nuovo prato; il sentiero morbido si alterna a quello più duro, della terra con sassi e radici. Incontriamo alcune stazioni della via Crucis che caratterizza una parte del percorso. Piccole sculture intagliate nel legno, una diversa dall’altra perché ciascuna realizzata da un artigiano gardenese che ha interpretato a suo modo la sofferenza di Gesù. Qualcuna la tocco, incuriosita dalla tecnica con cui le figure sono state intagliate nel legno o forse coinvolta - pur nella mia laicità - dalla drammaticità che l’artista ha saputo infondere alla scena. L’udito: come mi sembra semplice, oggi, immergermi nei suoni spesso 20


volo - mostrandolo ed emettendo un leggero sibilo - a tre aquilotti

cerchio sembra chiudersi: il giorno ormai é fatto e la luce della

nati probabilmente pochi giorni fa. L’olfatto: i profumi di un

mattina illumina il nostro sentiero del ritorno. Campanacci di

sottobosco ancora fresco della rugiada della notte possono

mucche ci accompagnano nel tratto finale: che strano, é un

essere infiniti. Mi concentro su quello della terra umida - chissà se

rumore di montagna che, però, oggi mi riporta alla civiltà, fuori da

ci sono funghi in giro? - su quello degli aghi di pino, fino a

quella modalità di ascolto che mi ha regalato la splendida

riconoscere l’aroma pungente del timo che trovo lungo i miei

camminata di Nordic Walking di questa mattina.

passi, incuriosita da un ciuffo di fiorellini gialli che fa capolino tra

Gallery

l’erba del prato. Mancherebbe il gusto: ci starebbero proprio

Per arrivare: da Selva Gardena si seguono le indicazioni per

bene dei frutti di bosco da raccogliere adesso, ma non ne trovo e

Vallunga e si prosegue fino al parcheggio La Cajota (a

allora cerco nella memoria sensazioni delle raccolte fatte lungo i

pagamento)

sentieri su all’Alpe di Siusi che spesso e volentieri, più assolata di

Note sul percorso: il parcheggio La Cajota rappresenta l’imbocco

questa, ce ne ha offerti tanti durante altre camminate gardenesi. Il

della Vallunga; da qui ci si incammina in direzione della cappella di S. Silvestro e, lasciata questa alle spalle, si prosegue lungo il sentiero di ghiaia che conduce al Pra da Rí, un prato meraviglioso che offre la possibilità di riposare e di godere dell’affascinante mondo alpino del Parco Naturale Puez-Odle. Nel prato - spesso e volentieri usato come pascolo da mucche e cavalli - é presente una fontana di acqua di sorgente molto fresca. Il rientro: avviene lungo lo stesso sentiero dell’andata. Dalla cappella di S. Silvestro é possibile prendere anche il sentiero della "Via Crucis", uno dei sentieri più antichi della val Gardena che si conclude (in realtà é l’inizio delle stazioni) nella frazione Daunëi. Il sentiero da molti é conosciuto come percorso meditativo articolato in 15 stazioni realizzate nel 1983 da artisti locali e ricavate da tronchi d’albero. Lunghezza: poco meno di 6 km Difficoltà: facile (percorso adatto alla tecnica del Nordic Walking 21


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SCRITTO DA VOI

AVERE LE FARFALLE AI PIEDI

di Francesco Pedrini

IL PAESAGGIO E L’INFINITO

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Voglio cominciare questo piccolo viaggio pensando a uno dei

minuti di cammino mi ero già rassegnato al pensiero che, come

miei riferimenti artistici, Luigi Ghirri, il quale diceva che da piccoli

sempre, avevo portato troppo peso, che avrei potuto rinunciare a

abbiamo due luoghi a portata di mano e con cui si cresce: l’album

qualcosa e che essere leggeri é la chiave della vita. Camminare ci

di famiglia e il mappamondo. Il primo é il luogo dello stare, il

educa alla leggerezza, ai nostri limiti, é un esercizio psicofisico

secondo é il luogo dell’andare. Scegliere uno o l’altro é una scelta etica che avremo sempre di fronte a noi, per tutta la vita. Devo essere sincero, la mia non é una scelta ma una condizione, non potrei fare altro, io devo partire, progettare, spesso sognare di essere altrove. I viaggi cominciano nel momento in cui si progettano, a volte é il momento più bello, il momento dell’immaginazione in cui ci precediamo in luoghi che ancora non conosciamo. Come artista, scoprire luoghi dove l’uomo e la natura si confrontano con l’infinito é diventato un tema che mi appassiona molto. Da tempo sto indagando l'ambito del paesaggio, del sublime e, in particolare, il momento in cui l'uomo si confronta con l'infinito. Tra qualche mese partirò per il Cile, nei deserti d’altura circondati da vulcani che superano i 6.000 metri di altitudine, dove sono posizionati tutti i più grandi telescopi del mondo. Un progetto come questo ha molte variabili e testare le attrezzature, pesi e ingombri é diventato il pretesto per ripercorrere i Sentieri delle Orobie in compagnia di due amici che mi stanno aiutando nell'organizzazione del viaggio: Davide Novali, esperto in strategie di comunicazione e Marco Spampinato, direttore della rivista Prealpi. Durante questa esperienza, siamo stati supportati dal CAI di Bergamo, da Salewa, per gli zaini e i bastoncini, da Salice per gli occhiali e abbiamo testato il nuovo GPS Oregon Garmin dotato di fotocamera digitale. Dopo pochi 24


che porta a un equilibrio tra il corpo e la mente e, nella mia ricerca

leggerezza e al modo di dire “ho le farfalle nello stomaco”; invece

artistica, tra idea e forma. É per questo motivo che in questo

io le ho nei piedi… Poi, qualcuno, mi ha detto che le farfalle

racconto non descriverò ciò che ho visto in questi giorni, perché

hanno proprio nelle zampe il senso dell'olfatto con il quale

ognuno di noi fa un’esperienza diversa nel medesimo luogo. Puoi

analizzano i luoghi su cui si posano. Ho proposto all’amico Marco

essere passato venti volte dallo stesso sentiero e ogni volta lo vivi

questa serie di fotografie scattate durante il cammino verso il

diversamente; la natura cambia, noi cambiamo, la nostra natura

rifugio Brunone, ma non é importante il dove, perché potrebbero

cambia. Durante il percorso ho pensato ai filosofi peripatetici che

essere state scattate ovunque, é solo natura che si nasconde

non avevano aule, ma porticati e cortili, in cui insegnavano ai loro

dietro le nuvole, o meglio, che si rivela in una delle sue infinite

studenti camminando, e avevano la ferma convinzione che

possibilità. William Blake scrisse: “Se le porte della percezione

camminare servisse a sincronizzare il ritmo del corpo al ritmo

fossero ripulite tutte le cose sembrerebbero infinite”.

della mente. Ho pensato a tutta l’arte che si é compiuta con il solo camminare: a Richard Long, che con i propri passi per diversi giorni, traccia una linea lunga un miglio e modifica il paesaggio solo con diversa tonalità di verde dell’erba calpestata; ho pensato ad Hamish Fulton, il primo dei Walkartist che da più di trent'anni fa del camminare il fulcro della propria arte, ha scalato le più alte montagne del mondo scrivendo poesie simili ad haiku giapponesi; ho pensato a Marina Abramovich e Ulay, che dopo vent’anni di arte insieme, ed essersi amati alla follia, partono dai due capi della muraglia cinese e, percorrendo cinquemila chilometri, si incontrano, si abbracciano, piangono e si lasciano per sempre. Ho pensato a me a chi sono e a dove vado, a chi ero e dove andrò; ho pensato che i pensieri, possono diventare l’ingombro e il peso maggiore che ci possiamo portare dietro, ma il segreto resta sempre quello: essere leggeri é la chiave della vita. Nell’ultimo giorno di cammino, durante una sosta, due farfalle si sono posate sulle mie gambe, ho sorriso pensando alla 25


Francesco Pedrini (1973) vive e lavora a Bergamo. Diplomato in

2011 “In Esplorazione” (con la presentazione del libro d’artista “In

Accademia Carrara di Bergamo ottiene la Laurea Magistrale in

Esplorazione”, curato da Galleria Martano e Libriaparte in

Produzione e Progettazione delle Arti Visive allo IUAV di Venezia.

occasione di Artissima 2011) Galleria Martano, Torino; “Dissipatio

Dal 2008 è docente del corso di Disegno nel dipartimento di

HG”, Chistro di Voltorre, Varese.(a cura / curated by Vera

Pittura in Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. All'attività

Portatadino); “Padiglione Accademia”, Biennale di Venezia 2011,

di docente affianca la ricerca artistica che lo ha portato ad

Arsenale Nuovo, Venezia.(a cura di/ curated by Vittorio Sgarbi e

esporre in ambito internazionale.

Carlo di Raco);“La Grammatica del Contemporaneo”, Betta Frigieri Arte Contemporanea, Modena (a cura di / curated by

Curriculum essenziale:

Marinella Paderni).

Personali:

2010 “Fragments from Nowhere”, Palazzo Ducale di Sassari (a

2012 “Contemporaneo infinito”, Galleria Martano, Torino.(a cura di

cura di / curated by Stefano Romano). Catalogo / catalogne;

/ curated by Elio Grazioli); “Dilemas contemporáneos de lo visual”,

“Progetti senza soluzione di continuità”, BOOM BOOM ART

Facultad de Derecho de la Universidad de Buenos Aires, Buones

GALLERY, Carrara. “(Un)defined”, Merano Arts Festival, Merano;

Aires; “Tornado-forza 12”, Microgallery(Istituto Italiano di Cultura),

“Festival dei matti”, Giorgione film festival, Fondazione Buziòl,

Tirana. (a cura di / curated by Stefano Romano e Eri Çobo).

Cinema Giorgione Teatro Goldoni, Venezia. .(a cura di / curated by

2011 “Fukinagashi, Mosso dal vento”. Pzza Vittorio Veneto,

Marco Bertozzi); “In between, arada tra”, MSGSÜ Tophane Culter

Bergamo. In collaborazione con Libriaparte. (a cura di / curated

Center, Istanbul.(a cura di / curated by Antony Muntadas);

by Marcella Cattaneo, Viola Giacometti, Sara Mazzocchi).

“anexhibition”, Fondazione Bevilacqua la Masa, Palazzetto Tito,

2008 “Rendering Video…”, Tica (Tirana Institute for

Venezia. (a cura di / curated by Benjamin Weil); “4 ways to”,

Contemporary Art), Tirana. (a cura di / curated by Stefano

Zenith Gallery, Biennale TICAB Tirana, Tirana. (evento collaterale

Romano).

Biennale di Tirana). 2008 “Tra/Between”, Jarach Gallery, Venezia. (a cura di / curated

Mostre collettive

by Antony Muntadas).

2013 “Ogni cosa a suo tempo Cap VI, Atto I(Resume and

2007 “Reworking Dissent”, Galleri Rotor, Goteborg. Evento

Rebirth)”, Museo BACO, Bergamo.

satellite della Biennale di Goteborg, Goteborg. (opera in catalogo

(a cura di/curated by Stefano Raimondi e Mauro Zanchi).

della Biennale). Gallery 26


TREKKING

VAL CODERA

di Andrea Morini - AmM

LA VALLE SENZA STRADE

27


Sembrerebbe impossibile che, a pochi passi dalla città, possa

delle molte cappellette situate lungo il sentiero, in località Söra i

esistere un luogo come la Val Codera, in provincia di Sondrio: una

Sasei (430 m), dove possiamo permetterci una sosta, per

valle incontaminata dove asfalto e macchine non sono ancora

controllare fiato e gambe che iniziano a scaldarsi e prendere il

arrivati, dove solo una lunga e antichissima scalinata permette di

ritmo cadenzato dei gradini in pietra, ma soprattutto per

violarla, per portarci al suo interno, per scoprirne tutti i suoi

osservare il fondovalle e ammirare lo spettacolo del lago di

segreti. La valle dona il suo nome anche al torrente che la

Mezzola e del Pian di Spagna. Pochi minuti ed é già tempo di

attraversa, vivace e fresco, e al villaggio che attende gli

ripartire, la strada ci chiama e il sentiero é ancora lungo,

escursionisti di ogni stagione; paesello che lotta per mantenere le

riprendiamo la marcia per un sentiero che ora alterna gradini a

proprie origini e tradizioni, ma che lascia qua e là che la tecnologia e il futuro facciano breccia tra le mura di granito, sopra i tetti delle case antiche é infatti ormai solito trovare le moderne parabole che permettono la ricezione satellitare anche in un luogo dove il tempo, a una prima occhiata, pare si sia fermato. Arrivati a Novate Mezzola lasciamo la stazione ferroviaria sulla nostra sinistra e proseguiamo lungo la strada principale, imboccando la prima strada a destra e seguendo le indicazioni per la Val Codera (cartelli marroni) che ci guideranno fino al posteggio, ultimo tratto di cemento, ultimo pezzo percorribile con le macchine, dove attacca il sentiero. Prima di partire facciamo rifornimento d’acqua alla fontanella (ultimo punto dove poter recuperare la preziosa bevanda), stringiamo gli scarponi e osserviamo la carta. Pronti dunque per imboccare la lunga scalinata che ci condurrà e accompagnerà fino all’abitato di Codera. Quello che subito ci attende é il tratto più ripido del percorso che si svincola inizialmente tra boschetti di robinia, lasciando il posto poi a

L’inizio del sentiero

castagni secolari, impiantati nei primi del 1600 dai valligiani del tempo, e macchie di Erica Arborea, fino a raggiungere la prima 28


tratti selciati. Il tratto che segue é di interesse geologico spiccato, all’interno di una valle granitica si possono trovare esempi di irregolarità, dalla scura valcondria (gneiss) ai filoni di cudéra (granito di sanfedrino), alle sottili striature di sarizz; infatti poco avanti lungo il sentiero, si transita in prossimità della prima cava, del giòlia, e alcuni tornanti dopo una seconda cava si apre accanto noi. La scalinata ora prosegue incessante, fino a giungere a una nuova cappelletta, presso il Sùradöo (715 m), bel luogo panoramico sui laghi e sul Monte Legnone nello sfondo, e da qui al primo nucleo della frazione dell’Avedée (un’iscrizione commemorativa incisa su un masso é ancora ben visibile). Si continua così costeggiando l’antica fonte delle case del nucleo inferiore, per giungere dopo circa un’ora e mezza di cammino totali, ai prati dell’Avedée (790 m), alle case allineate. Da questo punto il sentiero abbandonerà il lago per farsi più alpestre, vette slanciate e ampie viste sulla roccia: il vero ingresso della valle! Il sentiero continua per un tratto pianeggiante e davanti noi Codera sembra vicinissima, ma il cammino svolta deciso all’interno e ci conduce nuovamente lungo scalinate in roccia che ci portano in basso, verso la Val di Razza; entriamo in una tettoia paravalanghe e ne

Il borgo Avedée

usciamo poco dopo in una cengia rocciosa nel vallone di Valghéra, percorrendo così una sella di rocce 29


calcaree (il Giümell) per giungere alla Tajada, orizzontale traverso

Mala. Si giunge così a un bivio, che noi seguiamo a destra per

intagliato profondamente. Il taglio fu ricavato nel XIII secolo e

San Giorgio, mentre a sinistra conduce a Mollata e Ladrogno. Il

prima di quella data bisognava discendere al fiume e risalire la

sentiero prosegue tra boschi di rododendri e castagni, dove si

costa successiva. Una nuova tettoia di protezione ci attende, ma

possono notare imponenti terrazzamenti, fino a salire ai prati di

questa volta per riparare dall’acqua che copiosa scende in ogni

Cii (850 m), la frazione composta da quattro nuclei abitativi che il

periodo dell’anno, un tornante e arriviamo di fronte alla Capela

sentiero ci permette di contornare agilmente. Una nuova salita ci

del Mut, cappella dedicata alla Madonna risalente al 1777 (777 m). Un ultimo sforzo ed eccoci innanzi il cimitero di Codera (790 m) dove riposano generazioni di Coderesi; solo cinque minuti ancora per giungere finalmente all’ingresso del Villaggio di Codera (825 m), dove ad attenderci e a darci il benvenuto la chiesa, con il particolarissimo campanile staccato dalla chiesa stessa e la canonica, due grossi alberi secolari e un sentiero ciottolato che ci conducono verso le casette arroccate. La pausa é d’obbligo e direi più che meritata; una passeggiata “indietro nel tempo” e magari un buon pasto a base di prodotti locali presso l’osteria del paese. Ma la nostra escursione deve riprendere e dalla piazza ci portiamo avanti, tenendoci sul sentiero basso, seguendo le indicazioni per San Giorgio (sulla destra). Camminata che riprende in discesa, seguendo il sentiero, attraverso un castagneto, fino a raggiungere un ponte in pietra, il Punt de la Muta, che ci permette di attraversare la forra del torrente Codera (fino ad ora sempre e solo osservato dall’alto, molto in alto!) e che prosegue poi verso il fondo della gola. A congiungere le due

Viottolo del Tracciolino

sponde rocciose il Punt de la Val Mala (765 m) con un’edicola centrale affrescata con Madonna e quattro Santi, e subito dopo una rapida successione di quaranta gradini in salita verso la Val 30


porta verso la Val di Curbium (un rubinetto con acqua sotto il

preparati Codera non é solo il culmine del trekking, al contrario, é

sentiero), e attraverso un bosco di castagni, ci porta a percorrere

la partenza per il ben più grande e impegnativo percorso del

il viottolo piano del Tracciolino, il percorso di servizio dell’impianto

Sentiero Roma, che dalla Val Codera arriva in Val Masino.

idroelettrico scavato nella montagna; un traverso poi che ci porta

Gallery

su una mulattiera all’interno di un boschetto di betulle. Pochi passi ancora ed eccoci alle prime costruzioni che danno il saluto all’abitato di San Giorgio, con un piccolo cartello in legno reca la scritta “benvenuti”. Un bivio ora, a sinistra ci immergiamo tra le case in pietra, la chiesa e il museo, mentre proseguendo dritti ci si avvia verso il termine del trekking. Ma San Giorgio merita una decina di minuti almeno e poi si riprende il sentiero per tornare a Novate Mezzola. Abbandoniamo l’abitato seguendo il sentiero, attraverso un bosco di castagni, e muraglioni di granito che furono eretti per contenere i detriti della cava, un breve tratto pianeggiante e da lì l’inizio della vera discesa a valle; un sentiero stretto, schiacciato contro le pareti rocciose, che scende in picchiata attraverso quaranta tornanti. Un buon punto di sosta é il 15° tornante, dove una grossa croce in granito segnala uno scorcio panoramico (600 m). La nostra discesa prosegue incessante fino al quarantesimo ed ultimo tornante dove il sentiero diviene diagonale fino a finire in una carrareccia e in un sentiero bianco. Si torna alla strada asfaltata infine, giungendo agli abitati di Novate Mezzola e si oltrepassa un ponte, proseguendo a sinistra verso la stazione (oppure si sale a destra

Arrivo ad Avedée

verso il posteggio). Eccoci dunque al termine del nostro trek nella Valle senza strade, una tappa di 5 ore di cammino (senza contare le molte soste dovute) per un dislivello di circa 780 m. Per i più 31


32


INTERVISTE

RONAN MOALIC: IL CHIRURGO CHE CORRE UN GRANDE SUCCESSO ALLA UTMB

a cura della Redazione

33


L’edizione 2013 dell'UTMB® (Ultra Trail Mont Blanc - Chamonix, 30 agosto), forse la gara più agognata, amata e temuta dalla comunità trail internazionale, ha visto Ronan Moalic aggiudicarsi il primo posto per la categoria VH1 - veterani over 40, nonché un prestigioso 12esimo posto (23:54:04) su oltre 2.300 partecipanti provenienti da tutto il mondo. Di professione é chirurgo. Ma é anche appassionato di tutto ciò che é montagna e, in particolare, di scialpinismo. Il tempo per il trailrunning é dunque pochissimo, altra disciplina in quota alla quale Ronan Moalic si é avvicinato qualche anno fa. Ronan - 40 anni, sposato, un figlio di nove anni é francese e corre per il Team Vibram®, che da sempre sostiene la filosofia Ordinary people being extraordinary, ovvero: un team formato da persone comuni può essere capace di compiere imprese straordinarie. Ronan, hai raggiunto una grande performance. Sì. Sono felice di essere stato coinvolto in questa bella edizione dell’UTMB. Si tratta di una gara mitica, con una grande atmosfera, un livello molto elevato e un pubblico impressionante.

quando mi alleno, ho sentito il bisogno di andare avanti, di cercare i miei limiti. Pensavo che a 40 non fosse possibile ottenere nuovi

Come fa un professionista della chirurgia a praticare uno sport

risultati, ma mi sbagliavo. Non ho alcun segreto, penso che una

così particolare e, soprattutto, a ottenere risultati di questo

delle chiavi per migliorare sia la costanza, la varietà di attività che

livello?

si pratica e il divertimento. In inverno non corro e mi dedico allo

Gli sport di montagna sono parte del mio equilibrio. Il mio lavoro

scialpinismo. In estate, per variare, faccio ciclismo e mountain

comporta un impegno forte, con molti vincoli, pesanti

bike e, ogni tanto, anche nuoto. Ho anche una moglie

responsabilità e stress. Il trail e lo sci alpinismo, mi consentono di

meravigliosa che mi ha sempre sostenuto e un figlio sportivo che

sgomberare la mente, di sentirmi libero, di mantenere una buona

comincia a seguirmi in montagna. Credo che non tarderà molto a

forma fisica ed anche una forte motivazione al lavoro. Inoltre, da

raggiungermi, quindi ho tutto l’interesse ad allenarmi!

34


Quali sono stati, a tuo avviso, gli elementi di supporto più

aveva sanguinato e si é sviluppato un ematoma muscolare. La

efficaci in una gara dura come l’UTMB?

presenza di mia moglie, il supporto del Team, il pensiero di mio

Mi sono preparato bene. Ho fatto una buona stagione di sci

figlio, la voglia di finire la gara per i miei amici costretti al ritiro,

alpinismo tra cui una bella Pierra Menta con il mio amico Sylvain

tutto ciò mi ha dato energia. Mi sono detto che non avrei dovuto

Montagny e mi sono tenuto in allenamento con percorsi più brevi.

rinunciare per loro, e ho anche pensato a tutta la mia

Ho bei ricordi della Restonica in Corsica, dove sono arrivato terzo.

preparazione, agli sforzi fatti. Così sono riuscito a persuadermi

La coesione, la presenza, il supporto del Team Vibram e la

che sarei stato in grado di finire. A partire da quel momento, nella

vicinanza di mia moglie, che mi ha sempre motivato quando stavo

mia mente ho iniziato una seconda corsa, e ho deciso di finirla

soffrendo, sono stati elementi importanti. Con Vibram hai

accelerando. Ed é accaduto! Credo che la mia miglior discesa sia

comunque materiali al top. é chiaro che il successo é stata la

stata quella da Tête aux vents à Chamonix. Quest’esperienza mi

somma di tutte queste cose.

spinge ad affermare che l'Ultra é, in primo luogo, un’esperienza

Cosa indossavi durante la corsa? Ho corso tutto l’UTMB con le Dynafit Superlight, confortevoli, basate su un eccellente compromesso tra leggerezza estrema e resistenza, nonché dotate della rivoluzionaria tecnologia Vibram

mentale! L’UTMB é stata inoltre un’occasione importante per vivere grandi cose con il Trailrunning Team Vibram. La nostra squadra ha dimostrato grande coesione e abbiamo condiviso emozioni forti.

sviluppata per suola e intersuola. Polartec NeoShell é il migliore

Il fatto di avere quotidianamente a che fare con la medicina, la

shell al mondo: la migliore traspirabilità e l’impermeabilità più

salute, il corpo, ti ha aiutato in questa grande impresa?

efficace. Alla fine della gara la mia maglia Polartec era ancora

É probabile che mi aiuti a percepire meglio il mio corpo durante

asciutta.

l’allenamento o in gara. In chirurgia bisogna superare prove di

C’é stato un momento in cui hai pensato di ritirarti? Se sì, perché non l’hai fatto? In effetti, anche se ho scelto volontariamente un avvio lento, mi

rigore, tenacia, assumere rischi e sopportare lo stress. Ma é importante anche saper fare un passo indietro, per relativizzare le cose: il trail é una passione, ma, in definitiva, non é che una corsa!

sono purtroppo infortunato al 45esimo km. Uno strappo

A cosa pensa Ronan, durante una gara?

muscolare al bicipite femorale, con il dolore che ha continuato a

A volte si attraversano momenti di euforia in cui ci si sente in

crescere durante i tratti di corsa e le discese. A Champex ho

grande armonia con la natura e si sperimentano sensazioni di

sofferto molto, ho avuto paura di aggravare la lesione. Lo strappo

libertà animalesca. Sensazioni belle dalle quali, tuttavia, é 35


importante riuscire a non farsi trasportare troppo! Altre volte si

prime esperienze di trail nel 2004. All'epoca ero agli inizi, male

cerca di gestire il dolore o la stanchezza. In quei momenti,

allenato e pazzo al punto da cimentarmi in una sfida di quel

apprezzo la fortuna di essere in buona salute, di vivere la mia vita

calibro con così poca esperienza. Basta pensare che 6 mesi prima

al massimo, di avere una moglie, un figlio, grandi amici, e penso

che non conoscevo nemmeno questo sport. Sono riuscito a

che sia anche grazie a loro se posso vivere questa grande

terminare la gara, ma ho giurato di tornare un giorno più

passione. Durante la gara osservo anche i miei punti di forza e le

preparato. Sarei triste di non esserci alla partenza; tuttavia, a volte,

mie debolezze, ripenso al mio allenamento, a ciò che ho fatto

bisogna saper rinunciare per preservare il futuro. Presto lo

bene e a che cosa invece dovrei migliorare, ma anche i miei futuri

vedremo

progetti sportivi, professionali, personali. É anche l'occasione per riflettere sul perché si é lì per correre 168 km a 9.600 m di dislivello positivo… Perché corriamo? Ognuno ha le sue risposte personali, filosofiche. Si pensa molto durante la corsa, sicuramente di più che stando seduti su una sedia! É un pensiero dinamico e ispirato! Stefano Ruzza ha corso con te per molti chilometri prima di arrendersi per problemi fisici. Ci racconti qualcosa di lui? É un grande atleta, so che avrebbe potuto fare belle performance all’UTMB. Mi dispiace che abbia dovuto abbandonare, abbiamo fatto un tragitto lungo assieme. Ma lui é ancora giovane e questi momenti difficili sono sempre ricchi di insegnamenti. Un giorno farà una buona gara, ne sono sicuro. Arrivederci al Grand Raid de la Réunion, a ottobre; a proposito, come ti presenterai? Ho poco tempo per recuperare da questo infortunio. É una bella gara ma molto dura, immersa in un’incredibile atmosfera locale. L’intera isola vive allo stesso ritmo della gara. É stata una delle mie 36


SHOPPING

37


KEEN

MIO

Disponibile nelle due versioni donna e uomo, Marshall WP é una

Alpha é il primo cardio-frequenzimetro ad alte prestazioni che

calzatura da trail altamente funzionale, perfetta per una varietà di

funziona senza l’utilizzo della fascia toracica. Si indossa

avventure. La tomaia impermeabile si avvale di tessuto mesh

comodamente al polso, come un comune orologio, ma

chiuso con rivestimento in sintetico ultraleggero per garantire

offre performance uniche a tutti gli appassionati di sport aerobici,

resistenza e fit dinamico. La robusta intersuola in PU offre

funziona persino in acqua. Oltre alla funzione di orologio, MIO

efficace rimbalzo per assicurare un utile ritorno di energia a tutti

Alpha vanta importanti funzionalità per lo sport, offrendo

gli escursionisti desiderosi di aumentare la propria velocità,

un monitoraggio continuo del battito durante l’attività sportiva.

mentre il supporto della solida suola in gomma a trazione elevata

Inoltre grazie alla tecnologia Bluetooth® 4.0 chiamata più

offrono stabilità addizionale. Provvista di membrana KEEN.DRY

comunemente Smart, MIO Alpha ha la capacità di comunicare

impermeabile/traspirante, Marshall WP. 129 Euro

e sincronizzare i propri dati con le numerosissime applicazioni scaricabili e compatibili con gli smart phones, caratteristica quest’ultima che lo rende davvero unico sul mercato. Semplice e sofisticato, MIO Alpha é lo smartwatch ideale per atleti e appassionati di attività fisica. 200 Euro

38


PATAGONIA La collezione Patagonia per la stagione invernale 2013 propone design nuovi e rivisitati per capi realizzati in tessuti e con tecnologie GORE-TEX® e H2No® Performance Standard. Untracked Jacket, realizzati in tessuto GORE-TEX® a 3 strati in nylon 100% e dotati di fodera in morbido tricot spazzolato per offrire calore extra. Design pulito e funzionale con un’eccezionale vestibilità articolata per incrementare la performance e agevolare i movimenti in parete o sugli sci. In ogni singolo modello della linea Patagonia Snow è stata inclusa la sofisticata tecnologia RECCO® per il soccorso in caso di valanghe. Jacket 500 Euro MIZUNO Wave Ultima 5 offre massima ammortizzazione ed è la scarpa ideale per i corridori che desiderano comfort e stabilità sulle medie distanze; mantiene l’intersuola Mizuno AP+™ per una corsa ammortizzata e fluida mentre la novità rappresentata dall’inserimento del SR Touch extra sull’avampiede regala una maggiore resistenza e assorbimento delle vibrazioni. La tecnologia Parallel Wave® disperde in modo uniforme gli shock lungo tutta la suola, riducendo notevolmente le forze di impatto sul piede e assicurando, da un lato un ammortizzamento eccellente, e dall’altro una stabilità superiore. Disponibile nei modelli uomo e donna. 120 Euro 39


GARMIN

bike o di un trick sugli sci, la nuova action camera si apprezza per la facilità di utilizzo e per la solidità ottenuta grazie a un robusto rivestimento che la rende resistente all’acqua (IPX-7), e quindi non servono custodie aggiuntive. VIRB è dotata dell’esclusivo display a colori Chroma™ da 1,4 pollici, a basso consumo, utile per registrare fino a tre ore in modalità video HD (1080p) con una sola ricarica, e la batteria può essere facilmente sostituita anche in movimento. Funzioni di ottimizzazione dei video on-board, stabilizzatore d’immagine digitale. Viene proposta in due modelli: VIRB e VIRB Elite, quest’ultima top di gamma che, rispetto al modello base, include il modulo GPS, il WiFi e supporta anche il trasferimento dati con i sensori fitness. VIRB 299 Euro - VIRB Elite 399 Euro SKINS I vantaggi di un aumento di ossigeno ai muscoli durante l’attività sportiva sono noti. Ma anche il recupero dei muscoli ha bisogno di ossigeno. I prodotti RY400 sono caratterizzati da tre tessuti tecnici, tra cui il tessuto SKINS lavorato sull’ordito per un controllo di compressione ottimale e garanzia di durata nel tempo, accoppiato con parti di tessuto Memory, MX

VIRB™, la action camera dedicata al mondo dello sport in grado

strategicamente posizionati, che completano il movimento

di registrare non solo filmati ad alta definizione (HD 1080p.) ma

naturale del corpo. Entrambi i modelli di calzamaglia RY400 per

memorizzare le coordinate geografiche del punto esatto dove

uomo e donna, danno risalto alle cuciture sulle fasce elastiche,

l’azione si sta svolgendo, e molto altro ancora. Ideale per

dalla finitura liscia e confortevole per il corpo. I capi RY400

catturare i momenti più emozionanti di una discesa in mountain

aiutano a prevenire l'affaticamento muscolare, a eliminare 40


l’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS) e a

SALICE

migliorare il recupero. Distribuited by ABC Distribution. Maglia 100 Euro - Pants 110 Euro

Studiata per chi utilizza gli occhiali da vista, la maschera 905 è compatta, con frame avvolgente in poliuretano che la rende perfetta come sovraocchiale OTG. É corredata da chele laterali pivotanti, con attacco elastico, che garantiscono una perfetta calzata col casco. Grande comfort è assicurato dall’appoggio facciale con finitura floccata simil velluto. La lente doppia specchiata RW, in policarbonato con protezione UV 400, è antigraffio e antiappannante, e riduce i raggi riflessi della luce aumentando così le proprietà filtranti. Disponibile in numerose varianti colore, tutte abbinabili alla collezione caschi “snow” per un total look firmato Salice. Immancabile la variante Italia con il tricolore sul frame e sullo strap. 905: 85 Euro - 905 ITA: 92 Euro

41


SUUNTO

SALEWA

In arrivo Ambit2 S White: Suunto tende la mano al mondo

PEAK 24 é lo zaino da escursionismo con l’innovativo sistema

femminile sportivo. Non si limita però a schiacciare l'occhio alle

Motion-Fit che consente allo zaino di seguire ogni movimento

donne solo per il colore, infatti, si contraddistingue per un

della schiena dell’escursionista, aumentando notevolmente il

cinturino rivisto nell'ergonomia. Nella fattispecie, il design di

rendimento del portatore. Questo design assicura inoltre una

quest'ultimo è stato studiato e messo a punto per adattarsi al

ventilazione straordinaria e la Web-Suspension evita punti di

polso della sportive e, poi, è stato scelto di utilizzare un morbido

pressione. Dispone di fissaggio per piccozza/bastoncini ed

nonché elastico silicone, il tutto per incrementare sia la vestibilità

etichetta SOS. La tasca anteriore separata e quelle laterali

sia il comfort durante l'attività sportiva, ma anche nella vita di tutti

forniscono spazio a sufficienza per riporre l'attrezzatura, mentre

i giorni. Adatto a tutte le attività sportive, dal ciclismo alla corsa,

chiavi e portafoglio troveranno posto nello scomparto interno o

fino al nuoto e tutti gli sport all'aria aperta, é in grado di fornire,

nella tasca alla cintura per avere tutto sempre a portata di mano.

oltre a dati precisi su andatura e navigazione e sul monitoraggio

Completano la dotazione

dei percorsi, un controllo dettagliato del ritmo, della distanza e

l’uscita per il sistema di

della frequenza cardiaca. 399 Euro

idratazione e il copri zaino parapioggia. I bastoncini Mountain Trek aiutano a mantenere l'equilibrio e servono a ripartire lo sforzo delle gambe anche sulle spalle; il modello é telescopico in alluminio con impugnatura in sughero per una presa sicura anche quando si suda. PEAK 24: 85 Euro - Montuain Trek: 40 Euro 42


Colophon Direttore Responsabile: Marco Spampinato Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Alessandra Cazzola, Tiberio Magni, Andrea Morini, Davide Novali, Francesco Pedrini Rivista mensile
 Autorizzazione Tribunale di Bergamo n.27 del 30.08.2006 prealpi.wordpress.com - mail.prealpi@gmail.com
 TURISMO EDIZIONI - via Pio XII, 1 - 24044 Dalmine - Bergamo Redazione: tel. +39 349 7177035 - fax +39 035 19962633 
 Impaginato in collaborazione con officinadanova
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