Revolution Magazine n° 9

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N° 9 MAGGIO - GIUGNO 2011

WEDDING Lo sponsor che ti porta all’altare

GOSSIP “Quello” della chat

SALVATORE FIORELLO

ZOOM

Io non imito nessuno. Imito solo me stesso

L’idea che hai di me … È sbagliata!

ULTIMISSIME

SESSO L’isterectomia influisce negativamente sulla vita sessuale?

Il “si” vince Raggiunto il quorum

MOTORI Tra una curva e l’altra faccio un pit-stop in Revolution

Orientale o Mare? Tante idee per rendere il tuo matrimonio unico 1


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New Staff PAOLA AMATI

Vi è mai capitato di aprire l‟armadio e non trovare niente da mettervi? Oppure di uscire per comprare una gonna e di tornare a casa con due paia di jeans, una giacca e un foulard che non indosserete mai? Dimenticatevi di tutto questo perché da oggi io e Revolution Magazine siamo qui per aiutarvi a conoscere meglio il vostro stile e per consigliarvi nella scelta di ciò che è più adatto al vostro corpo. Chi sono? Mi chiamo Paola, amo gli abiti in pizzo bianco, i jeans chiari, i sandali, le scarpe stringate e i blazer, adoro tutte le sfumature del blu, i guanti di pelle, le clutch e i dettagli rock in generale. Sono laureata in relazioni pubbliche e pubblicità presso la Iulm di Milano e ho una specializzazione in fashion personal shopping. Dallo scorso anno sono titolare dell‟agenzia di personal shopping Fashion4Passion. Il mio lavoro consiste nell‟accompagnare donne e uomini in perfette giornate di shopping, per consigliarli e aiutarli a scoprire il look più adatto alla loro persona. Ed è questo quello che farò nelle prossime rubriche: sarò la vostra personal shopper. “Che scollatura devo mettere se ho le spalle ampie?” “Pantaloni a vita alta o a vita bassa?” “Come posso nascondere la pancia?” “Mi starà bene quel vestito verde?” Insieme daremo una risposta a queste e a molte altre domande. Vorrei guidarvi, infatti, in un viaggio alla scoperta dei trucchi giusti per ottenere uno stile unico e un look su misura. L‟obiettivo è farvi conoscere a ogni tappa gli abiti che esaltano la vostra silhouette e i colori che illuminano la vostra carnagione per permettervi di individuare a colpo sicuro ciò che meglio potrà valorizzarvi, rendendovi uniche e affascinanti.

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Vi aspetto nel prossimo numero per iniziare insieme questo percorso. Non mancate!


Maggio - Giugno 2011 N. 9 - Anno I EDITORE Sanrina Barba DIRETTORE RESPONSABILE Barbara Basso Graphic & Art director Santina Barba REDAZIONE Roberta Basso, Giorgia Scarpa, Francesco Bacco, Fabio Rigoni, Paola Amati, Consuelo Gennari, Alessio Sammartano, Enrica Belli, Paolo Meneghetti FOTO Daniele Florio Fotografo Ufficiale (RM) PUBBLICITA‟ marketing@revolutionmag.it Tel. 392 / 5408220 REVOLUTION NEL WEB Facebook - Twitter - Sito web PER COLLABORARE CON REVOLUTION REDAZIONE@REVOLUTIONMAG.EU Tel. 392 / 5480339 Le collaborazioni si intendono a titolo gratuito LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DEI CONTENUTI E‟ ESPRESSAMENTE VIETATA

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N. 9 Maggio - Giugno 2011

In questo numero ... REVOLUTION RADAR 7. Pillole di news 8. Il “SI” ha vinto ZOOM STRATEGIE 9. L’idea che hai di me … 11. Il decalogo della coppia GOSSIP PEOPLE 12. “Quello” della chat BELLEZZA & BENESSERE 14. Step by Step: il make up di tendenza 40. Step by Step: make up elegante 16. Gli alleati dei capelli 18. I rimedi alla nausea WEDDING 20. Lo sponsor che ti porta all’altare 22. I consigli del wedding planner 24. Un DIAMoro è per sempre! 26. Matrimonio al verde 28. Idee torte 30. Orientale o Mare? MODA INTERVISTE 36. Max Margheri - Editoriale 44. Ugo Baldassarre 50. Vanessa Barrui 54. Fashion Tips di C. Gennari 57. Fashion Film: Flaminio 9 STILE 58. Ma come ti vesti? 61. Lo stile di Sissi Hand ARREDAMENTO 64. La fiera della casa MUSICA & ARTISTI 66. Francesco Menichini e Rosa Riva 68. “TMS”: il debutto 71. Salvatore Fiorello MOTORI 76. Federico Toni SESSO 82. Isterectomia e vita sessuale VIAGGI 83. Il colore dei tuoi viaggi CUCINA 84. Vada per il “tris” CINEMA 87. Cosa c’è di nuovo? EVENTI 88. Miss Novella: Abbiamo la miss!

ON THE COVER Photo di Marcello Rapallino

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New Staff

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Dopo una lunga atte sa finalmente è disponibile anche on-line il romanzo di G.W. Iannaccone “Un fant asma chiamato amore” LEGGILO QUI

Per capelli puliti ogni giorno, prova lo ZUCCHERO! Balsamo, zucchero e addio shampoo: il co-wash è un metodo naturale per capelli puliti e morbidi tutti i giorni

Edizione Limitata per la nuova linea Pupa “Pop Color Collection”. Dai colori frizzanti e freschi per un‟estate al Top.

Pillole di news

REVOLUTION RADAR

La nuova collezione di Alberto Guardiani donna. Acquistabile anche on-line QUI

IL NUOVO LIBRO DI CONCETTA SPADARO Cinzia è una sensibile e giovane donna dei giorni d‟oggi che vive a Torino insieme alla sua inseparabile gatta. Reduce da una cocente delusione d‟amore in cui aveva investito sogni e sentimenti trascorre un periodo di indolenza che le impedisce di instaurare nuovi legami sentimentali. La routine è interrotta da un‟inaspettata offerta di lavoro: la donna inizia ad esibirsi quasi per gioco come cantante in un locale, celando il proprio volto con una maschera blu grazie alla quale riesce a nascondere la sua timidezza ed ad esprimersi con intensità. Quando credeva di aver chiuso con l‟universo maschile sulla sua strada appaiono non uno, ma ben due uomini diversissimi fra di loro: Alberto la sua prima cotta, il principe azzurro conosciuto da bambina e mai dimenticato e Bruno, riservato e misterioso. Chi sarà il vero amore? In distribuzione da metà Giugno al costo di 12 € 7


Il “ Si ” ha vinto: Il quorum è stato raggiunto 12 - 13 Giugno referendum abrogativo

Vince il “Si” e l’Italia esulta, gioisce. Il quorum è stato raggiunto con una percentuale elevatissima tanto che è del tutto irrilevante il voto degli italiani all’estero. Berlusconi, dice in una conferenza: “dobbiamo rinunciare agli impianti nucleari”. Con voce delusa e sconfitta, il Presidente rinuncia al progetto e Maroni commenta: “incredibile, un boom di votanti”. Insomma, pare che il Presidente abbia accettato di buon grado l’opinione del popolo, unico vero detentore del potere e per la prima volta, si sia reso conto che lui, come tutti al governo, non sono altro che dei delegati all’esercizio del potere stesso. Il popolo fa sentire la sua voce nonostante la mala informazione, volutamente passata in televisione. Ma dove non arrivano i media, ci arrivano i social networks che, con diffusione capillare, hanno spiegato, con parole spicciole e di immediata comprensione, la vera ragione del referendum abrogativo. Abbiamo i 4 si e siamo salvi dalle manovre di un governo che “stavolta” è costretto ad ascoltarci. Complimenti al popolo italiano

1. L’ACQUA E’ UN BENE PUBBLICO E TALE RESTERA’. 2. IL GOVERNO PAGHERA’ PER I REATI COMMESSI COME OGNI CITTADINO ITALIANO. 3. “ADDIO” IMPIANTI NUCLEARI!

“SI” 8


zoom strategie Di Santina Barba

Cose da donne!

L‟ idea che hai di me ...

è sbagliata!

Sempre più spesso vi accade di cader vittima di chi crede di conoscervi? Non importa da quanto tempo vi siate detti “piacere”… lui ha la presunzione assoluta di saper esattamente chi ha di fronte (grazie al suo innegabile intuito). Ma come comportarsi in casi del genere? Come dare la giusta immagine di se, evitando situazioni incresciose dove l‟uno è STRAconvinto di esser più furbo dell‟altra? Da donna a donna vi confesso di esser stanca, come voi, di situazioni del genere e mi sono rivolta alla Dottoressa in psicologia Luisa Iovanni che si è “divertita ad analizzare il caso”.

Dott.ssa Luisa Iovanni “Situazioni del genere sono all‟ordine del giorno e sempre più spesso sono generate dai giovani d‟oggi. La voglia di emergere, talvolta indotta dai genitori che somministrano massicce dosi di “invidia” spronandoli a sciocchi e continui paragoni con chi li circonda (talvolta anche erroneamente), il lavoro precario, l‟enorme fame per le posizioni di privilegio una volta terminato l‟iter universitario e l‟impossibilità di addivenirci senza “le spinte giuste”, sta mettendo gli uni contro gli altri facendo morire il concetto di sinergia, il vero motore di un sistema “giusto”. C‟è da dire poi, che questi fattori avviliscono al tempo stesso la DAI LA GIUSTA IMMAGINE DI TE

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personalità di chi ne cade vittima che per emergere vuole credersi migliore di un altro presumendo di avere una personalità più forte. Contrariamente, c‟è chi invece reagisce nella maniera diametralmente opposta, indebolendosi di fronte a questi. Ecco, il più delle volte questo accade alle donne (come osservavi tu nel preambolo). L‟uomo è convinto dai tempi dei tempi, di essere superiore alla donna e, quel che peggio, sotto ogni aspetto. Innegabile è il fatto che ci sono cose che solo un uomo può, e forse sa, fare. Al di fuori di questi casi, non c‟è nulla che un uomo possa fare, che non sappia attuare anche la donna (con un pizzico di astuzia in più).

1. Mostrare la propria personalità prima che avvengano. Non bisogna temere di apparire sgarbate o presuntuose: riconoscere le proprie facoltà, i poteri, le attitudini, le capacità (a seconda del caso in specie), non è da presuntuosi se non lo si fa con vanto. 2. Nel caso in cui invece, si stia già vivendo una situazione del genere è bene analizzare i propri errori, prendere coscienza, per non ripeterli, degli stessi e cercare di porne rimedio (se è ancora possibile, considerando che, quando la donna da prima un‟immagine debole di sé e poi si “ribella” per riprendere il controllo della situazione, generalmente urta non poco l‟uomo “furbo”, dando il colpo finale ad un rapporto già incrinato). Comunque sia, tanto per essere

La donna se ha il “potere”, diversamente dall’uomo, non lo sottolinea di continuo e chi si relazionerà, cadrà nell’erronea convinzione di credere che “sia stupida”. apposto con la propria coscienza e non rimproverarsi in futuro per i “se” e i “ma” del senno di poi, è bene chiarire la propria posizione con garbo e senza farsi prendere da “rancori” alimentati nel periodo antecedente. Chiarire la propria posizione significa “dire apertamente di aver lasciato ERRONEAMENTE fraintendere la propria persona “. Dopo aver chiarito di aver commesso lo sbaglio, sempre con garbo, esporre le proprie “pretese” (il dirigente,per riprendere l‟esempio di prima, non si consulterà amichevolmente sulle scelte aziendali con un suo dipendete, a suo tempo preso a cuore, ma dirà chiaramente che da quel momento, sarà l‟unica a decidere in merito).

Ritornando al discorso di prima. La donna è per antonomasia, più affabile e aggraziata nel porsi (questo quando non ha motivo di esser sgarbata). Se ha “il potere”,diversamente dall‟uomo, non lo sottolinea di continuo (facciamo il caso di una donna dirigente di un‟azienda). L‟uomo “stupido” che ci si relaziona a questa, cadrà nell‟errore di credere “che sia stupida” (senza mezzi termini). Cercherà di prenderne il controllo perché, grazie a quell‟innegabile intuito di cui parlavi tu inizialmente, LUI HA CAPITO TUTTO! Poco importa se quella donna è educata e non stupida … lui penserà di essere più furbo. A quel punto si può fare una sola cosa e non aver alcun timore di farlo: prendere il controllo della situazione e mettere le cose in chiaro con questa persona. Pensare che con un pizzico di confidenza in meno si ri-solve la cosa, è errato. Quando si crea questo circolo vizioso, tutto porta a fargli pensare che “lui comanda” (anche se non lo dirà). Errore enorme sta anche nel pensare che col silenzio, capisca. Non confidate nel suo buon senso e nella sua intelligenza. Con questo non intendo dire che non lo sia, ma che di sicuro ha quell‟idea e nessuno gliela toglie più. Pertanto, due le cose da fare per evitare l‟insorgere di tali situazioni: 10


zoom strategie Di Santina Barba

DECALOGO DELLA COPPIA

Uso e manutenzione

IL CORTEGGIAMENTO Prima di passare al decalogo, dedichiamo due righe al momento topico di una relazione che possiamo definire “l‟anticamera dell‟amore”, il corteggiamento. Avevamo un sospetto e abbiamo voluto confermarlo, ponendo una domanda a 40 nostri amici di Fa-cebook (20 donne e 20 uomini). La domanda era: “quanto è importante per te il corteggiamento e qual è, secondo te, la giusta durata.” Come si presupponeva, le risposte era pressappoco simili ma quello che non ci si aspettava era che gli uomini più delle donne, danno importanza a questo momento. Ben 17 uomini, hanno infatti dichiarato che al termine del corteggiamento, che deve essere rigorosamente lungo (anche qualche mese), sarebbero proponesi anche a “troncare”. Motivo? La routine! Diversamente, le donne (14 su 20) si sono dette a favore della stabilità anche se “soggiogate dalla loro stessa voglia col trascorrere dei mesi”. Perché? Hanno bruciato le tappe! Ma dov‟è l‟errore esattamente? L‟errore sta nella curiosità. Non a caso, un detto cita: “la curiosità è femmina”. Se potessimo avere il dono della preveggenza forse non commetteremmo lo stesso sba-glio ogni volta … uno sguardo al futuro per vivere in serenità il presente. Finiamo per sciupare tutto perché, nonostante adoriamo il corteggiamento, siamo frettolose nel scoprire le intenzioni del compagno, improvvisandoci detective di noi stesse e della nostro futuro. Bruciate le tappe e ottenuta quella tanto ricercata stabilità, desideriamo fare un passo indietro con un compagno che “si nega poi”. Fortunata è la donna che a questo punto, si rende conto dei propri sbagli e non giustifica il tradimento con un “tu non mi corteggi più”.

COSE DA FARE 1. Non darti frette inutili, vivi e goditi il corteggiamento 2. In questa fase, non indagare sul passato del tuo partner 3. In questa fase, non fingerti la persona che non sei ma neanche svelarti completamente e subito 4. A relazione “stabile”, non annoiatevi con gelosie inutili. Chi attende la vostra rottura, né farà un‟arma da utilizzare 5. Riconoscersi i propri spazi senza ingerenze dell‟altro è cosa saggia 6. Evitate di “confidare” a terzi le vostre incomprensioni. Chi non vive il rapporto in prima persona, non conosce la realtà dei fatti e sarà di parte. Chi ascolta, finisce per vederla allo stesso modo 7. Quando discuti col partner, siediti e rifletti in completa solitudine. Ti sarà utile a capire se hai commesso qualche errore (anche se forse non lo riconoscerai) 8. Evita ingerenze da parte di tua suocera (soprattutto alle donne). I vostri problemi, anche se fingerà di darti ragione, tienili per te (ricorda che è sempre di parte) 9. Non tutti gli amici vanno rigorosamente presentati al tuo partner. Tieni per te l‟amico/a più cara ed eviterai ingerenze del partner nel vostro rapporto. 10. Le angosce, le paure e ogni altro timore, non va tenute dentro, parlatene. Se l‟amore è finito, dai all‟altro/a la possibilità di trovarlo in altri/e.

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Gossip people

di giorgia scarpa

“ Quello” della chat

… perché ci dicono loro chi siamo e noi non facciamo altro che assecondare i loro desideri. Se gratifica loro la menzogna, perché non dovrebbe far felici noi che così facendo, otteniamo esattamente quello che vogliamo?

NON SONO IO

RO NON ME! O L E R A T IU A ORO. DOVETE L O N O S . O T N CHE ME Giorgina sent: Perché dovrei pubblicare la tua storia? IOZORRO sent: Dico la verità rispetto agli altri che ne approfittano solo di queste ragazze Giorgina sent: e a te che importa? Vuoi aiutare queste ragazze? IOZORRO sent: si… devono aprire gli occhi una buona volta. Credono davvero che quello che dicono a loro non lo dicano più a nessuna? Giorgina sent: che intendi dire? … non ti seguo… IOZORRO sent: molte ragazze sono convinte che come sono loro corteggiate, non lo sia nessun‟altra …… falso!!! Giorgina sent: si ripeto però. A te che importa? Se loro vogliono credere questo, chi sei tu per dire che sono povere illuse … non colgo il senso, scusa. IOZORRO sent: io come tanti, fingo di essere un‟altra persona. Quando ero sincero e dolce, loro non mi davano spago. Quando ho finto di essere uno stronzo con il volto di un modello, loro si sono sciolte ai miei

Una conversazione in chat durata poco più di un‟ora. Oggi non vi racconterò‟ la storia del protagonista. Vi riporterò i tratti salienti della conversazione avuta con lui. Dice di chiamarsi Alfredo (?) ed il suo nickname È‟ “IOZorro”. Anche se dubito fortemente sia questo il suo vero nome, tutto sommato l‟argomento di cui abbiamo parlato, affronta una tematica importante e attuale: lo sdoppiamento della personalità nei social network 12


piedi. Perché ci dicono loro chi siamo e noi non facciamo altro che assecondare i loro desideri. Giorgina sent: tutto di guadagnato, no? Qual è il messaggio che vuoi darmi? IOZORRO sent: così facendo loro danno agli uomini che si nascondono dietro al monitor, esattamente ciò che vogliono. Giorgina sent: devi essere più preciso altrimenti non riesco a seguirti. IOZORRO sent: si spogliano in cam, si toccano e tanto altro. Se una lo fa e un‟altra lo scopre, stai pur certa che anche questa comincia a farlo (e arriverebbe a garantirti degli spettacoli unici ….tipo fare sesso con una donna in cam). Giorgina sent: insomma, vuoi che queste ragazze possano leggere questa conversazione, così da rendersi conto che dietro al monitor sempre più spesso c‟è una persona diversa da quella reale? IOZORRO sent: SI!!! Io ho almeno 20 amici che sono su face book e badoo, con profili totalmente falsi. La sera si girano le foto e se tutti danno l‟ok e la ragazza piace, si incontrano tutti a casa di questo che ha fatto colpo e si piazzano davanti al pc come se fossero al cinema (pronti per uno spettacolo tutto privato)

Giorgina sent: ma queste ragazze non ti chiedono delle “prove” per accertarsi che sei tu il tipo della foto? Non saprei … come accendere anche la tua cam? IOZORRO sent: sai cosa fa la maggior parte dei ragazzi per ingannarle? Creano dei profili fake che sembrano VERISSIMI. Inseriscono 1 o al massimo 2 foto di un bel ragazzo trovato in rete (e se ne trovano tanti nelle tante community che ci sono). E‟ necessario che il malcapitato, abbia anche un album dedicato agli amici, ai viaggi ecc, così da poter avere più foto “anche private”. Queste però non vengono pubblicate, fino a che la ragazza non domanda come mai ha una sola foto e che ha il sospetto sia un profilo falso. A quel punto, le dici di entrare in msn perché non vuoi pubblicarne altre e le mostri mille altre foto. Il gioco è fatto...ti crederanno. Giorgina sent: c‟è un vero e proprio sdoppiamento della personalità dietro questa menzogna. IOZORRO sent: non siamo noi a mentire. Sono loro che ci spingono a farlo. Gli uomini ne approfittano, perché tanto non ci perdono nulla, anzi!!! Aiutate loro, non me.

IO SONO UNA PERSONA DIVERSA NELLA VITA REALE. SONO DOLCE E SENSIBILE. QUESTO ALLE DONNE NON PIACE, VOGLIONO LO STRONZO!

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Bellezza

Di Roberta Basso

Il make up di tendenza Make up: Elisabetta Notte Photo di Antonella Grandoni Modella: Iryna Fucci Trofimova

STEP

by STEP

1. Idratare la pelle con una crema non molto grassa per evitare l‟effetto lucido. 2. Applica un fondotinta in stick dello stesso colore dell‟incarnato e sfumalo verso l‟esterno del viso. Applica un correttore chiaro in crema nella zona T‟ e sfuma. 3. Applica con la matita nera una linea sulla rima cigliare superiore. 4. Con un pennellino sfuma l‟ombretto bianco opaco all‟interno dell‟occhio e sotto l‟arcata sopraccigliare. 5. Applica un ombretto in polvere color lilla perlato partendo dall‟angolo esterno dell‟occhio e sfumalo verso l‟interno e verso l‟alto senza però arrivare sotto l‟arcata sopraccigliare. 6. Unisci un po‟ di ombretto color viola scuro perlato e nero sul dorso della mano e applicalo all‟angolo esterno dell‟occhio sfumando leggermente verso l‟interno. Prima di ciò applica sull‟osso zigomatico, subito sotto l‟occhio, una buona quantità di cipria in polvere. In questo modo la polvere dell‟ombretto scuro, ricadrà sulla cipria senza macchiare la base precedentemente creata con il fondotinta. 7. Con la matita nera delinea la rima cigliare inferiore interna, mentre su quella esterna applica un ombretto verde acqua in crema e fissalo con un ombretto verde in polvere sfumandolo verso il basso. Con una matita dello stesso colore dei capelli vai a riempire quei vuoti sulle sopracciglia dando anche una forma omogenea all‟arcata sopraccigliare. Applica il mascara nero guardando verso il basso e spingendo con lo scovolino le ciglia verso l‟alto. 8. Fard ben sfumato verso l‟esterno del viso. Con una matita rosata delinea il contorno delle labbra e sfuma bene verso l‟interno. Con un pennellino applica sulle labbra un gloss trasparente. 14

BIO Mi chiamo Elisabetta Notte ho 32 anni e sono nata a Roma. Nell‟ambito di un corso biennale da estetista, scopro la passione che cambierà la mia vita: il make up. Quasi tre anni fa decido di frequentare l‟Accademia di Trucco Professionale a Roma dove apprendo le tecniche e i segreti del mestiere di truccatrice e dove comincio dopo solo 3 mesi dall‟inizio del corso a mettere in pratica attraverso servizi fotografici gli insegnamenti ricevuti. In questo periodo, infatti, collaboro attivamente con l‟Istituto Europeo di Design e l‟Istituto Superiore di Fotografia. Con grande passione e costanza mi affermo sempre più in questo fantasti-co mondo fatto di luci e colori cono-scendo molti fotografi, che hanno ap-prezzato il mio lavoro. Oggi lavoro assiduamente con la bravissima foto-grafa Antonella Grandoni con la qua-le realizzo numerosi lavori. La mia arte spazia dal trucco beauty, al trucco fashion, al trucco da cerimonia, e a questo si aggiunge la preparazione al trucco cinematografico e teatrale. Lavoro infatti, con grande soddisfazione, per cortometraggi e rappresentazioni teatrali. Sono in continuo aggiornamento ed ho tantissima voglia di apprendere tutto ciò che riguarda il mondo del make up. Il trucco è un‟arte antichissima, è l‟arte di rendere perfetta e affascinante l‟immagine di una donna. www.elisabettamakeup.com


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Bellezza

Di Roberta Basso

Gli alleati dei capelli

uesto, più q e a lt e c s a ll e barazzo d onfusione. c a e Non c’è che l’im r c , io g g ta re un van a cosmesi ll e d la g n che rappresenta iu g il punto nella e r a f i d o m ia d e al meglio e Ve r ta n ie r o a s s o ché si p tricologica per portuno. p o iù p o -d o m utilizzarli nel

IL PARERE DEL DERMATOLOGO

GEL Rispetto alla lacca hanno il vantaggio di essere eliminabili con i lavaggi, naturalmente se non si eccede. Di solito non danneggiano il bulbo pilifero e neppure il cuoio capelluto. L‟uso di questi prodotti non sembra pertanto essere rischioso. D‟altra parte, però, non esistono dati precisi sulla loro azione sensibilizzante, non si sa cioè se possono essere responsabili di allergie.

SOLARI TINTURE Non si può negare che si tratti di un atto aggressivo che coinvolge non solo il fusto, ma anche il cuoio capelluto. Tant‟è vero che allergie o irritazioni non sono rare. Oggi per fortuna esistono tinture dermatologicamente testate, non tossiche e che danno ottimi risultati estetici.

A eccezione dello shampoo, quasi tutti i cosmetici per capelli dovrebbero contene-re un fattore di protezione solare. Nel periodo estivo l‟uso di questi prodotti diventa quasi indispensabile

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BALSAMI Anche se sono indicati particolarmente per i capelli secchi o danneggiati da permanenti o colorazioni, i balsami possono essere usati con qualsiasi tipo di capello e dopo ogni lavaggio.

OLI Sono ottimi prodotti utilizzati sin dall‟ antichità. Possono essere applicati anche dopo lo shampoo in alternativa al balsamo. Per un impacco, l‟applicazione varia da alcuni minuti sino a una notte intera.

LACCHE Un uso adeguato e non eccessivo di questi prodotti non è rischioso per la salute del fusto, mentre, anche se raramente, si possono verificare effetti col-laterali a carico del cuoio capelluto. L‟aspetto più negativo è la loro eliminazione. Neanche lo shampoo riesce a portarli via completamente, quindi possono rendere difficile pettinarsi e possono la-sciare residui simili alla forfora.

LOZIONI Una delle funzioni principali delle lozioni è ridurre il sebo, stimolare la circolazione dei vasi sanguigni capillari, captando sostanze utili ai capelli. Raramente causano allergie.

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Bellezza Di Santina Barba

Contro la nausea I RIMEDI CONTRO LA NAUSEA: GLI INFUSI

Infuso di primula Infuso di arancio e basilico

INGREDIENTI: 5 gr di foglie di basilico, 5 gr di foglie di arancio, mezzo litro di acqua. PREPARAZIONE: Portare l‟acqua a ebollizione, spegnere il fuoco e aggiungere la miscela. Filtrare. SOMMINISTRAZIONE: Tre tazzine al giorno prese a piccoli sorsi.

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INGREDIENTI: 60 gr di fiori di primula, 1 litro di acqua. P R E PAR AZ IO N E: Po r ta re l‟acqua a ebollizione e versare la miscela. Lasciar bollire per qualche secondo, spegnere il fuoco e la-sciar riposare per 10 minuti. Filtrare. SOMMINISTRAZIONE: Una tazzina di infuso molto caldo, da bere lentamente.


Infuso di robinia

INGREDIENTI: 40 gr di robinia non sbocciati essiccati, 1 litro di acqua. PREPARAZIONE: Portare l‟acqua ad ebollizione e versare la miscela. Lasciar bollire per qualche secondo, spegnere il fuoco e lasciare riposare per 10 minuti. Filtrare. SOMMINISTRAZIONE: Una tazzina di infuso molto caldo, da bere lenta mente.

Infuso di pervinca

INGREDIENTI: 30 gr di foglie essiccate di pervinca, 1 litro d‟acqua. PREPARAZIONE: Portare l‟acqua ad ebollizione e versare la miscela. Lasciar bollire per qualche secondo, spegnere il fuoco e lasciare riposare per 10 minuti. Filtrare. SOMMINISTRAZIONE: Una tazzina di infuso molto caldo, da bere lentamente.

CURIOSITA’: COS’E’ LA FITOTERAPIA I rimedi fitoterapici (tisane, indusi, decotti ecc) possono essere utilizzati sia come sostitutivi dei farmaci, quando il disturbo non è serio, sia nei periodi di sospensione degli stessi, per alleviare i disturbi e per controbilanciare gli effetti collaterali che i rimedi tradiziona19 li, purtroppo, possono provocare.


Di Santina Barba

omessi sposi avverso pr i de rio na io uz ol riv to Sembra il movimen n è altro che un' usanza no ce ve in , ta vi a ll de o st il rincaro del co ll'Italia, di imprimere un da lta co ac te en lm vo ne be statunitense, , personalissiia as m no to an r pe to en ev carattere sociale ad un olto e costa poco. m e nd re r, so on sp i gl n co mo ... Il matrimonio dei brands che vorrania rg ne si di a m a in os em Non si tratta di el este giovani coppie, che qu e ar ut ai , to on sc o un n no, anche solo co zare il loro sogno. nulla pretendono, a realiz to modalità, sarà riconosciu e rs ve di in e in ag m im di Un ritorno o lunghe liste degli nn ra ile st , tti fa in ti, ca di allo sponsor. Blog de lla griffe discretade e m no il à er ch re e, al zi sponsor; L'abito nu u de mariage, recherà i ea bl Ta ;il ico sc ra st o ll su mente ricamato a, nomi degli sponsor ecc. entusiasmo questa iniziativ n co ve vi i ch c'è to la un Se però da esto entusiasmo qu i ch c'è o ltr 'a ll da , i) os facendola sua (gli sp le risposte,infatti, se er iv D ). de ien az e (l o en non lo condivide a pi mili. Qualcuno trova si o en m o ù pi tte tu e a st pervenuteci in po e si augura che tale riman na ica er am te en m ria op l'iniziativa, pr ma idea ma è crisi anche tti 'o un vo ro "t la a tr no la ga. Altri oscil e le coppie con un piccolo ar ut ai di ta lie ei ar "s i ch per me" e bra propendere per m se e ch ra tu ca ac sp a un sconto". Insomma, 'argomento. una chiusura mentale sull e", abbiamo voluto consu is ng di ed "w l de e on si Oggi però in occa o "con lo sponsor" dedign so un di e on zi za iz al re tribuire alla andra e Massiss le A i os sp si es om pr e cando uno spazio ai du stegno concreto da so un e ar ov tr a o an sc rie mo. Augurandoci che o le difficoltà e i rend fo in no fi o m ria op sc , parte delle aziende anto poco compresa. qu ta ca er ric o nt ta a nz sa troscena di un'u

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LO SPONSOR CHE TI PORTA ALL’ALTARE

A tu per tu con Alessandra

Wedding A nozze con lo sponsor


R: Alessandra, benvenuta in Revolution. Comincio subito col chiederti: perché il matrimonio con lo sponsor? A: Diversi sono i motivi che ci hanno spinto a fare questa scelta. Senza prenderci in giro, la crisi di sicuro è un motivo. Questa formula potrebbe aiutarci ad accedere a più servizi che diversamente, dovremmo scartare per eliminare costi aggiuntivi. R: Esattamente, cosa domandate allo sponsor? A: Non domandiamo servizi gratuiti. E' sufficiente anche un piccolo aiuto in termini di sconto. R: Da una ricerca in merito, ho avuto modo di contare un numero consistente di coppie che domandano anche donazioni attraverso sistemi di pagamento elettronici. Tu cosa ne pensi in proposito? A: Personalmente non mi trovo d'accordo. A volte basta, domandare allo sponsor anche solo uno sconto per sentirsi, brutto a dirsi, un mendicante. Il denaro, no! R: Ma dimmi. Come reagiscono le aziende quando esponi la tua idea? A: Le reazioni sono sempre positive. Trovano l'idea carinissima ma quando si arriva al dunque, quando cioè devono "vedersi" come

Conosc

iamoli

sponsor, sembrano restii. Ultimamente però le cose sono migliorate e qualche azienda ci rincuora con un "si". R: Ci vuole tanta pazienza, vero? A: Molta. Pazienza, perseveranza e coraggio sono fondamentali. Devi mettere in conto i "no" e non scoraggiarti. R: Cosa offre in cambio ai tuoi sponsor? A: L'inserimento del logo nel blog dedicato alle nostre nozze, pubblicità nei social network e mi sto organizzando, per dedicare uno spazio (con eleganza) agli sponsor nel tableau de mariage. R: Alessandra, per quando avete fissato la data? A: Il 18 Settembre del 2012 è la data scelta. Ci auguriamo che in questo lungo lasso di tempo, riusciamo a risparmiare qualche soldino e a coronare questo sogno. R: Ultima cosa. Avete pensato alla figura del wedding planner? Come rispondono loro alla vostra richiesta? A: Non abbiamo ancora un wedding planner che segue tutto l'evento, ma tanti wedding planner che danno ottimi consigli e ci stanno aiutando davvero tanto. Ecco, in questo caso, stiamo riscontrando una buona partecipazione da parte loro.

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Ciao! S ia Monza mo Alessand . Dopo ra e Ma 5 anni ssimo, deciso d 30 ann i d c i di Purtrop i dirci finalm onvivenza a bbiam ente "S po ogg o i, i “probl emi” c giorno, tra i m lo voglio!" . he si d nio vie oltepli evono ci ne mes a f f s r casa d a comp o agli ultimi p ontare , il ma tri ra os conseg uono e re, poi tutte l ti. Prima c'è mol e d a che rip sp extra … or a ques ese che ne avevam re i sogni in t un cass o punto non o più v e oglia d r nuova iniziati i riman tto. Ora però esta va di s , d gioca d n a on r e e qui posarc alla no n d i i c a o s b di copr tra par n gli sp biamo te ir c o settem e la maggior , abbiamo in nsor. Siamo ondiviso in p br m iz p ie http:// e 2012. Ce la arte dei costi ia-to con mol olto ottimisti no questa anozze t e . o f I a il temp l nostr anticip remo co lo face book h nlosponsora ? seguiteci su o ma-trimoni o con la spe o o sarà r les ttp ln id=100 celebr anza 002425 ://www.face sandramass ostro blog a t im o l'8 b 132471 &sk=w ook.com/hom o.blogspot.c all om e s e.php# ul !/profi le.php nostro profi? 21


Wedding Di Santina Barba

I consigli del wedding Planner

Imma Iavazzo

BIO

C

1) Ciao Imma e benvenuta in Revolution. Da quanto e come ha deciso di dedicarsi a questo lavoro? Un decennio fa‟ più o meno ho deciso di voltare pagina e di dedicarmi allo studio di una passione che mi segue da sempre, oserei dire insita in me. 2) Una figura professionale importata dall‟America e che genera tuttora molta confusione. Ci facciamo portavoce delle numerosissime promesse spose confuse: chi è il wedding planner? Perché affidare l'organizzazione del proprio matrimonio a lui? Si so perfettamente che la figura della W.P. non è molto compresa qui da noi, ma forse perché è un professionista dal nome apparentemente complicato ma analizzandolo significa pianificazione. Del matrimonio, quindi riflettendoci è semplice comprenderne la sua funzione, Mi spiego. Il W.P. è una professionista che al contatto con i suoi clienti né analizza personalità, gusto e aspettative, ingredienti necessari per redigere e realizzare il planning di un evento perfetto, in più ne ottimizza i tempi, in quanto, avendo conoscenza di news, tendenze, le idee che vengono esposte ai propri clienti sono da ritenersi un grande vantaggio e quindi enorme risparmio di tempo e stress. Voce da non sottovalutare è la cura della regia dell‟evento affinché tutto, sia così come stabilito con gli sposi se non di più. 3) Trattandosi di un evento così importante, scegliere di affidarsi ad un W.P, non comporta il rischio di rendere tutto più impersonale? No, come ho detto prima, il matrimonio è degli sposi, pertanto vanno rispettate le loro richieste e la loro personalità, al massimo possiamo suggerire, dare input, non certo imporre. 22

Salve, sono Imma Iavazzo una Wedding Planner di Napoli, svolgo questa professione ormai da un bel pò di anni, in una città, dove le difficoltà di settore non sono certo da sottovalutare, ma nonostante ciò, determinazione e passione del primo giorno, sono rimaste inalterate, anzi, cerco di essere sempre aggiornata sulle tendenze e le news, per offrire alle coppie che si mettono in contatto in primis un sorriso, seguito poi, da professionalità e conoscenza, ma soprattutto, dare un valido sostegno per un evento così importante quale il matrimonio. Il mio motto è: passione e disponibilità mista a professionalità e conoscenza regalano sicurezza a chi ne ha e a chi ti contatta!


4) Hai mai ricevuto richieste bizzarre da parte degli sposi? No, se per bizzarre intendiamo strane, ma veramente strane. 5) Quali sono le tendenze 2011 in fatto di matrimonio. Senz‟altro tocchi di colori forti e decisi da intersecare al classico bianco come, il blu, il verde scuro ed ad-dirittura per chi vuole osare, il tocco di nero, abiti da favola o tuniche da dee, o ancora il richiamo ai favo-losi anni 60‟, ma news delle news l‟inserimento dello stile orientale con abiti Kimono o maniche con taglio kimono. Non a caso l‟inserimento come bomboniere di piante bonsai, l‟uso di Swarovski o pietre colorate. Acconciature naturali come lunghi capelli boccolosi, trecce che s‟intersecano a fiori o pietre, cappelli gran-di o essenziali e stilizzati, con fiocchi o fiori. Da non trascurare le bellissime, da me già in uso in alcuni matrimoni, FARFALLE, splendide! 6) Una caduta di stile da evitare? Esagerare! 7) Ogni wedding planner adotta una filosofia e un modo di operare che ritiene più consono. In linea di massima, qual è la tua? Estrema disponibilità mista a semplicità e professio-nalità. 8) L'importanza dei fiori nel matrimonio. Come av-viene la scelta? In base allo stile dell‟evento, tenendo conto che sono sempre in prima linea perché fanno da cornice agli sposi e quindi devono essere senz‟altro in sintonia con gli stessi. 9) Se ti dico "mare", come location della cerimonia, che scenario ti rappresenti? Beh, mi fa pensare alle bianche spiagge di Miami, senz‟altro fuori dai luoghi comuni, parei, costumi, grossi cappelli di paglia, Palme che fungono da gazebo, fiori e conchiglie che ne decorano la cornice, etc. Attenzione però dipende a quale mare ci riferiamo! 10) In riferimento ai costi, spesso molto elevati,si ri-tiene che il servizio offerto dal W.P sia per pochi. Avendo a disposizione un budget limitato, è possibile consulenza limitata? Si certamente! 11) Ultima domanda ma non ultima per importanza: come può una sposa saper a priori di essersi affidata al wedding planner "giusto"? Se a posteriori, tutto è andato nel verso sbagliato? Semplice, tutto sta nel capire che il W.P. al quale si è affidata, sia in perfetta sintonia con lei e con le sue aspettative e con quelle dello sposo, che non va mai trascurato. 23


Wedding Di Enrica Belli

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Wedding

Di Monika Andenmatten

& al verde!

Un matrimonio di tendenza

Negli schemi di colori dei matrimoni finora non era mai stato preso troppo in considerazione. Ma ora è giunto finalmente il suo memento! Per la questa estate sarà lui il colore di tendenza: il verde acido. Che si tratti di composizioni floreali classiche o moderne, stilizzate o molto elaborate, il verde acido è un fantastico colore che si adatta ad ogni circostanza, meglio se utilizzato su un supporto in vetro. Un accoppiamento eccezionale, quello del vetro con il verde acido: il vetro, il cui utilizzo è tornato prepotentemente di moda negli ultimi anni, s‟immedesima infatti perfettamente con la freschezza e la trasparenza dell‟estate, così come il verde acido è un colore frizzante e fresco, in sintonia con questa stagione.

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Nel considerare il verde acido come schema di colore per le composizioni floreali, considerate che non sono molti i fiori che in natura hanno questo colore. Oggi vi vorrei proporre alcune idee basate sui fiori color verde acido che person a l m e n t e a m o d i p i ù . Innanzitutto lasciatemi ringraziare il fotografo Enrico Mocci di ArteFotoArona: tutte le immagini delle mie creazioni floreali pubblicate in questo post sono frutto del suo splendido lavoro e delle sua lunga esperienza nella fotografia di matrimonio. Il verde è un colore che richiama la vita, i grandi spazi e l‟aria aperta: essendo un colore naturale, anche le forme delle composizioni floreali dovranno essere naturali: la forma sferica, a palla compatta, è tra quelle più in voga nel 2011. Il garofano è un fiore che è stato ingiustamente snobbato per parecchi anni: oggi è tornato ad essere trendy grazie all‟introduzione di nuove varietà, tra cui questa bellissima color verde acido. La forma sferica della composizione ne esalta l e s u e q u a l i t à . Ancora una forma sferica molto elaborata su un lungo calice in vetro: per i grandi fiori di Ranuncolo color panna ho creato uno sfondo con Margherite Ping Pong color verde acido insieme alla classica Gypsophila. Su tutto spiccano gli originali baccelli verdi di Lathyrus che fuoriescono dalla composizione creando un effetto eccentrico ed informale. Il verde acido è perfetto anche da utilizzare nelle composizioni stilizzate. In questa mia creazione ho abbinato degli steli ancora acerbi di orchidea Dendrobium insieme a rametti di Steel Grass. Mantenendo il verde acido come schema di colore ho rielaborato una delle mie composizioni più richieste, il cubo di rose. In questo caso ho utilizzato le rose Supergreen immerse in cristalli di gelatina color verde acido. Il verde acido è un colore glamour e assolutamente di tendenza, perfetto per i matrimoni estivi: dategli un ruolo da protagonista nel vostro matrimonio scegliendolo come tema di colore generale, non solo per le composizioni floreali: ad esempio per l‟abito delle damigelle o per piccoli particolari dell‟abito dello sposo, od ancora per le partecipazioni o i segnaposti al ristorante.

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Wedding Di Enrica Belli

Idee torte Selezionate per Voi

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Wedding Style

Idea bomboniera

Di Barbara Basso

Perché non sposarsi all‟aperto scegliendo lo stile orientale? Quando calerà il tramonto, vi scalderanno le luci soffuse delle lanterne

ORIENTAL MOOD

Perché non farlo indossare alle damigelle? In alternativa, coordinatelo con il ventaglio e utilizzateli come bomboniere da distribuire prima della cerimonia

Le mule di ispirazione orientale con punta quadrata.

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Idee all’aperto

Il kimono, tipicamente orientale. Perché non indossarlo per il vostro matrimonio in stile? CULTURE BRIDAL COUTURE

Nelle stagioni estive sarebbe carino e originale distribuirlo come bomboniera se scegliete un “oriental wedding”


Non possono mancare le candele al profumo dâ€&#x;oriente e cibi minimalisti tipicamente orientali.

Idea trucco

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Oriental Wedding Di Enrica Belli

MATRIMONIO IN STILE? NOI DICIAMO KIMONO!

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Abbiamo scelto per voi L’inconfondibile stile di Culture Bridal Couture

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Sea Wedding Di Barbara Basso

CosĂŹ come lo immaginiamo noi

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Wedding Trip Di Paola Rapari

Care lettrici, per il tema wedding vi propongo, per quanto riguarda la mia rubrica, una destinazione unica e romantica, le Fiji. “Ora nell‟immensità dell‟ Oceano Pacifico vi sono degli atolli dalla bellezza coinvolgente che anno abbagliato negli anni esploratori, letterari e artisti…. Isole dove vivere all‟insegna del relax o alla scoperta di fondali oceanici affascinanti è praticamente d‟obbligo. Recandoti su queste isole potrai trovare incantevoli spiagge esotiche, suggestive lagune e ad accoglierti troverai una popolazione dalla simpatica coinvolgente composta da un vero arcobaleno etnie: polinesiani, indiani, melanesiani, cinesi, micronesiani, europei. Una delle meraviglie di quest‟isola, che sicuramente non puoi perdere, è la CoralCoast: una delle prime zone delle Fiji che si sono sviluppate a livello turistico, prevalentemente spiagge di sabbia bianca impreziosite da un litorale di origine corallina e da palmeti. Un vero paradiso terreste!!! Tutta la costa è un‟ ottima combinazione di baie, spiagge, affioramenti rocciosi e foreste di mangrovie… Alcuni consigli aggiuntivi che possiamo fornirti sono: di fare anche un breve soggiorno a Nadi, con il suo Tempio Hindu di Sri Siva e il suo mercato cittadino ed a Lautoka con il bel Garden of the Sleeping Giant: un meraviglioso giardino di orchidee; infine una crociera/soggiorno su un‟isola o lungo laCoralCoast. Per quanto riguarda le strutture a disposizione ne troverai per tutti i gusti: dai resort più lussuosi a quelli un po‟ più economici, anche se resta sempre una meta abbastanza esclusiva. Ovviamente per un viaggio di questo tipo il costo del volo può essere molto elevato per cui, ti consiglierei caldamente di organizzarti con largo anticipo una vacanza in queste isole, per cercare di spuntare prezzi più bassi. Inoltre anche il numero di giorni a disposizione, dovrebbero essere più di una settimana e considerando la vicina Australia ti consiglierei di aggiungere anche quest‟ultima meta al viaggio. Di conseguenza tre settimane potrebbero andar bene ma quattro sarebbe l‟ideale… ecco perché questo tipo di viaggio viene in genere proposto come possibile viaggio di nozze in alternativa al più classico Stati Uniti e Polinesia. Per il resto che posso aggiungere…. Noi siamo sempre a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti e se andrete da quelle parti vogliamo ovviamente vedere le foto!!! A presto e buon viaggio!!! 35


Fashion Photographer Di Santina Barba

POP ANNI „80

EDITORIALE REALIZZATO DA: PHOTO: Max Margheri STYLIST: Niky Frondi MAKE UP ARTIST: Natascya Mugnai MODELS: Corinne e Annu

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LO STILISTA DICE

lo stile realizzato per questo servizio, ha forti spunti pop anni 80'.. dalla Giacca smoking portata con t-shirt e coulotte, a gonne baby a vita alta indossate con top e maglie a stampe bianco e nero. Gli abiti bustino in tulle guarniti da accessori vistosi, rendono il tutto un po' pi첫 vivace, soprattutto nel bianco e nero.

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Max Margheri

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Max Margheri

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PRODOTTI ART STUDIO MAKE UP ELEGANT MAKE UP

Mi sono ispirata alla moda! Ed ho scelto uno smokey eyes e labbra intense. Se generalmente gli occhi si illuminano di nuance chiare e luccicanti, nel set si vestono di nero e letteralmente sprofondano grazie ad un mood sfumato ed intenso, con cui accenderli e renderli assoluti protagonisti: un make up classico ma arricchito di colore e reso ancora piu’ profondo grazie al rossetto!!! Due tonalita’ da attrazione fatale ! quando la seduzione passa per le labbra… Un trucco glamour, elegante e raffinato che esalta perfettamente il viso e la bellezza delle nostre modelle.

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STEP BY STEP DI NATASCYA MUGNAI 1 Corinne e Annu hanno il viso struccato. Ho preparato la pelle idratando con la crema base. 2 Procediamo con le correzioni, coprendo le minime irritazioni del contorno occhi con il correttore occhiaia. 3 Applicare il fondotinta HD con un pennello e sfumare successivamente su tutto il viso partendo dalla zona centrale del volto verso l‟ esterno. 4 Delineare il bordo e le parti interne dell‟occhio e della palpebra mobile con la matita nera ( black pencil). 5 Sfumare la matita, in modo da creare una base per la successiva stesura dell‟ombretto scuro. 6 Applicare l’ ombretto nero ( carbon black) sulla palpebra mobile sfumando verso l‟interno. 7 Stendere l’ombretto sulla piega palpebrale e sfumare , creando una gradazione perfetta anche sulla parte inferiore. 8 Delineiamo e infoltiamo le sopracciglia con apposite matite. Rafforziamo il punto luce naturale sotto l‟arcata sopraccigliare utilizzando un ombretto in polvere ultra luminoso. 9 Diamo risalto allo sguardo applicando EyeLiner . Voluminizziamo e allunghiamo le ciglia con un mascara extreme per un effetto intenso e profondo. 10 Coloriamo lo zigomo con un Blush-on marrone neutro usando un pennello fard tondeggiante. 11 Evidenziamo il contorno delle labbra con una matita Lip Pencil del colore scelto e sfumiamo leggermente al suo interno. 12 Doniamo volume e personalita’ alle labbra applicando il rossetto e di seguito il gloss , con un pennello, nelle versioni fucsia per Corinne e rosso per Annu. 13 Fissiamo il trucco con il fissatore. Il trucco delle modelle e‟ completo!! 41


Revolution Interviste: Max Margheri Di Santina Barba

1. Quando ti sei avvicinato alla fotografia e che studi hai fatto? La passione è nata dalla parte opposta dell‟obiettivo, nel 1999 tentai la strada della moda come modello, ottenendo un buon risultato lavorando per agenzie di Milano e Bologna. Li iniziò la mia vena critica su alcuni scatti che visionavo e che avrei realizzato in modo diverso. Senza dubbio ho avuto una influenza statunitense quantomeno come visione. Ho avuto l‟opportunità di abitare per diversi anni in usa e questo è stato indubbio un valore aggiunto per il mio percorso lavorativo e di vita in genere. I miei studi sono iniziati in Italia e proseguiti a Chicago, dove ho conseguito un master in fotografia di moda e ricevuto un Award nel 2010. 2. “Non solo moda”: ma qual è il genere che maggiormente prediligi? La mia passione senza dubbio è concentrata in ambito moda. Non mi muovo a 360°. Amo la fotografia nel suo complesso, ma preferisco ritrarmi un mio spazio ove sapermi „muovere‟ al meglio. 3. In un’intervista fatta ad una modella, abbiamo domandato di esprimerci la sua opinione in merito alla ormai radicata consuetudine che sia il fotografo a pagare. A tal proposito, desideriamo avere anche il punto di vista della controparte. Cosa mi dici in proposito? E‟ una metodica che non ho mai utilizzato non perchè contrario (ognuno è libero di gestirsi come meglio crede) bensì perchè lavorando a diretto contatto con agenzie di moda/ fotografiche sono queste ultime che predispongono il budget per il lavoro. Invero quando ho un lavoro diretto con il cliente è ovviamente corretto e normale pagare la prestazione professionale della modella. Capisco coloro che iniziando abbiano l‟esigenza di fare esperienza „in campo‟, ma in tal caso ognuno è libero di decidere il soggetto che desidera che sia un‟ amica, un conoscente o una modella. 4. In particolare. Senza condanna alcuna da parte nostra, pensi sia anche un po‟ “colpa” di molti fotografi e/o fotoamatori che pagano, talvolta anche troppo, alle modelle professioniste 42 e non?

Lo stesso discorso potrebbe farsi sui c.d. TFcd/ p ove i due soggetti si scambiano le loro „professionalità‟ per aggiornare il loro portfolio. Nessuno ha „colpe‟ sono metodiche (a mio modo di vedere) per iniziare a crearsi un portfolio da proporre. 5. A proposito di nude art. Una caduta di stile da evitare assolutamente? La mancanza di professionalità in primis, ma questo vale in tutto non solo per la „nude art‟. 6. “I ferri del mestiere”: attrezzatura fotografica e team di lavoro. Utilizzo ormai canon ma è semplicemente una casualità. Ho avuto il piacere di collaborare con numerosi stilisti quali: LeitMotiv, Arnoldo&Battois, Susanna Cornet. Ultimamente con un stylist toscano ove ha deve la sua esperienza al settore cinematografico in Roma. Niki Frondi. 7. Produzione e Post-produzione, il binomio che più ti si addice: minor numero di scatti e migliore qualità dell‟immagine nella prima o maggior numero di scatti con qualità dell‟immagine „certamente‟ da rivedere e perfezionare nella seconda? La post produzione è diventato un processo intrinseco nell‟esecuzione di una fotografia. Detto questo però, personalmente non amo un uso eccessivo di photoshop. Mi è capitato di visionare foto che avevano perso l‟essenza del “congelare l‟attimo” per trasformarsi in un artefatto. Io stesso ne sono un fruitore, però sempre con moderazione. Senza dubbio sono una persona che scatta il meno possibile. Dovessi giostrarmi esempio per un „editoriale‟ con 300 foto per 8 capi, impazzirei 8. Progetti in cantiere? Un workshop di moda il 5 giugno in Toscana e uno in Inghilterra a Luglio 9.Un link dove visionare il tuo portfolio www.maxmargheri.com la mia pag fan su facebook http :/ / www. faceb ook .com / p r ofil e.p hp ? id=100001563880660#!/pages/Max-MargheriPhotography/103199869744884


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Fashion Photographers

Di Santina Barba

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Revolution Interviste: Ugo Baldassarre Di Santina Barba

1. Quando ti sei avvicinato alla fotografia e che studi hai fatto? Nella fotografia ci sono sempre vissuto, ma non me ne ero mai reso conto. La scintilla è nata qualche anno fa, quasi per caso, ma è stato come riscoprire qualcosa che avevi dentro e che avevi come accantonato. Non ho fatto nessuno studio particolare inizialmente, da buon autodidatta mi sono dato da fare parecchio sul campo, e solo in seguito ho integrato con esperienze pratiche assieme a professionisti, partecipato a circoli di fotografia e in generale osservato e studiato gli autori che più mi interessavano.

modella quella con più esperienza tra i due, penso sia naturale che debba richiedere un compenso. Le formule di collaborazione, ormai, e malamente utilizzate, hanno alterato questa semplice regola. Aggiungiamo al tutto che spesso i contatti non vengono presi di persona ma solo a mezzo mail o internet, senza possibilità di valutare oggettivamente l'altra parte e il quadro è completo. In particolare. Senza condanna alcuna da parte nostra, pensi sia anche un po‟ “colpa” di molti fotografi e/o fotoamatori che pagano, talvolta anche troppo, alle modelle professioniste e non? Da quel che ne so io vige il problema opposto. In ambito moda-fashion c'è una tale invasione di nuove leve, a volte valide, ma più spesso non, che pur di buttarsi nella mischia accettano anche lavori commerciali con formule di collaborazione non retribuite. Diverso il discorso dei generi più “glamour” dove folti gruppi di amatori sono pronti a pagare ragazze che si prestano a posare in lingerie o nudo. In quel campo si fa molta confusione tra il concetto di ragazza nuda e quello di modella nuda, e purtroppo la tariffa che viene richiesta è spesso giustificata più dal fatto che ci si spogli, che non perchè si stia richiedendo l'intervento di una modella professionista. È la professionalità che va pagata, non altro.

2. “Non solo moda”: ma qual è il genere che maggiormente prediligi? Il mio modo di rapportarmi con la realtà è molto attento alle piccole sfumature, e questo si riflette anche nel mio modo di vedere la realtà. Mi piace, e mi rilassa molto, girare per centri urbani cercando immagini particolari che si perdono nella quotidianità. Fotografia “in strada” quindi, e non di strada come generalmente si intende la -street photography -. 3. In un’intervista fatta ad una modella, abbiamo domandato di esprimerci la sua opinione in merito alla ormai radicata consuetudine che sia il fotografo a pagare. A tal proposito, desideriamo avere anche il punto di vista della controparte. Cosa mi dici in proposito? Va sempre distinto innanzi tutto che tipo di servizio si sta considerando. Se si sta realizzando un lavoro su commissione, con immagini quindi ad uso commerciale per il committente, la modella è una “spesa” al pari del resto da considerare nei costi di realizzazione, e quindi è un costo. Se è la modella stessa la committente è normale che sia lei a pagare per la prestazione che va a richiedere. La situazione, alteratasi negli ultimi anni per via del dilagare di amatori, da ambo le parti, ha portato ad uno squilibrio nella domanda e nell' offerta. Penso che la cosa più giusta sia che paghi la parte più “debole” tra le due. Se un fotografo è affermato o richiesto esplicitamente dalla modella, deve essere pagato; contrariamente se è la

4. Qual è la dote essenziale da mettere in campo per fare nude art? Non ho mai praticato il genere, perchè credo di mancare proprio di quella dote essenziale, ossia una visione un po' maliziosa ma allo stesso tempo rispettosa e mai volgare del corpo femminile. Scadere nel banale o peggio ancora nel volgare è semplicissimo. È una disciplina veramente per pochissimi, anche se guardando in giro pare che nessuno lo capisca. 5. A proposito di quest’ultimo. Una caduta di stile da evitare assolutamente? Come detto poco sopra non sono un esperto, ma in giro si vedono veramente troppe imitazioni di imitazioni. Sicuramente da evitare atteggiamenti da corteggiatore e proposte anche solo 46


vagamente fraintendibili verso la modella. Se ne leggono e se ne sentono di tutti i colori in giro, al limite della denuncia.

7. Produzione e Post-produzione, il binomio che più ti si addice: minor numero di scatti e migliore qualità dell‟immagine nella prima o maggior numero di scatti con qualità dell‟immagine „certamente‟ da rivedere e perfezionare nella seconda? Senza produzione non ci può essere una buona post produzione. Questo è un punto fondamentale. Sperare di fare post produzione partendo da una foto sbagliata è, sbagliato appunto. Personalmente ritocco il meno possibile, e comunque non altero mai né il soggetto né la realtà che devo mostrare. Non mi piacciono molto i fotomontaggi, né le elaborazioni troppo complesse. Sono un fotografo, non un grafico, e spesso le due cose vengono confuse.

6. “I ferri del mestiere”: attrezzatura fotografica e team di lavoro. L'attrezzatura fotografica è relativa, ma importante. Ovviamente il corredo deve essere di buona qualità, meglio se professionale, e per tale intendo in grado di garantire determinate prestazioni anche in condizioni non favorevoli o dinanzi ad imprevisti. Attualmente ho cambiato tutto il mio corredo con un sistema Olympus, che trovo molto versatile e comodo. Il team è fondamentale. Ci si deve sempre, assolutamente, divertire sul set e deve esserci armonia che si ottiene con un buon lavoro di preparazione al lavoro vero e proprio anche. Tra le attrezzature di lavoro includerei anche il proprio background culturale e una sempre aggiornata libreria di volumi fotografici, passati e contemporanei. Fondamentale l'apporto di una brava make up artist e stylist. Lavoro quasi sempre con Francesca Margini (http:// www.francescamakeup.it/) di Reggio Emilia e Valentina Coco (Parma) che si occupano quasi sempre anche del patrucco, ma capita spesso anche di trovare nuove collaborazioni. Il discorso è identico, stabilire un buon feeling con tutti è fondamentale, non solo consigliato.

8. Progetti in cantiere? Matrimonio a parte, è un periodo un po' ricco di cambiamenti. Sicuramente nell'immediato c'è un calendario benefico per il 2012 per l'ENPA di Parma, e il completamento di un progetto personale sul territorio emiliano. Varie ed eventuali sono sempre in agguato poi, fortunatamente. 9. Un link dove visionare il tuo portfolio http://ugofoto.blogspot.com/ o il mio profilo facebook

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Vanessa Barrui Model


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Fashion Model Di Santina Barba

Intervista a Vanessa Barrui

1. Da quanto svolgi la professione di fotomodella? Sono ormai 4anni e non mi stanco mai. Ogni set è una scoperta che mi permette di interpretare sempre dei ruoli differenti, questo mi entusiasma molto, sopratutto se i ruoli da interpretare sono antitetici alla mia personalità, mi diverto a sperimentare! 2. Un breve excursus delle tue esperienze ad oggi. Il primo casting a 18 anni per un’agenzia milanese e da quel giorno non mi son più fermata: shooting, sfilate, cortometraggi. Certo, con l'iscrizione all'università è stato difficile conciliare lavoro e studio, sia per l’ impegno sui libri che per le tempistiche delle lezioni, ma è la passione per questo lavoro che mi spinge a continuare, e quando una cosa ti rende felice fai di tutto per portarla avanti. 3. Vanessa, perché la moda? Qual è la stata la spinta decisiva che ti ha “messa” di fronte all‟obiettivo? La moda penso sia una rappresentazione esterna della propria interiorità, ognuno la vive a suo modo. Io riesco a viverla al meglio sotto i riflettori, in questo modo riesco a darle la mia personale interpretazione, ecco perchè ho incontrato l'obiettivo. 4. Preparazione o improvvisazione quando sei sul set? Preferisci che il fotografo ti dia precise istruzioni in merito alle pose o sai di poter dare il meglio lasciandoti “portare” solo dal tema dello shooting? Adoro l'improvvisazione. Un buono scatto è determinato dall'espressività della modella, oltre che dalla creatività e dalla tecnica del fotografo, e più la modella è naturale e a suo agio nella posa, più l'immagine sarà convincente e intensa. Improvvisazione inoltre è anche sinonimo di versatilità e di estro, chi sa improvvisare di solito ha una forte capacità di immedesimarsi nei diversi contesti, perchè nulla ti spaventa.

Conosciamola meglio ...

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Vanessa è una studentessa con la passione per la moda e l’immagine. E’ una ragazza ambiziosa a cui piacciono le sfide, che affronta sempre cercando di raggiungere i suoi obiettivi, focalizzando la sua meta! Mi piace mettermi in gioco, soprattutto se si tratta di fotografia, dato che mi permette di tirar fuori le mie capacità espressive e le mie qualità estetiche. Credo molto nel potere delle foto, penso siano un po' lo specchio dell'anima, se si osserva con attenzione nella maggior parte degli scatti non c'è solo la bellezza di un corpo, che sia esso fermo o in movimento, c'è soprattutto l'anima della modella e del fotografo, i loro pensieri e le loro emozioni. per questo non credo che fare la modella sia un lavoro qualunque., ci vuole personalità e impegno per ottenere dei risultati soddisfacenti!


5. Più in particolare. “Libera da ogni istruzione del fotografo”, preferisci: sinuose e provocanti movenze o pose rigide fino allo scatto? Credo che non ci sia un unico modo di posare. Ogni modella ha un proprio stile, perciò, al di là dell'essere libera dalle istruzioni del fotografo è l'interpretazione che conta. sia che tu senta il bisogno di una posa sinuosa o statica, è quello che senti in quel momento a determinare l'espressività della foto. l'importante è "sentire", che per me significa ascoltare la propria personalità e le proprie emozioni. 6. Timidezza: facile da gestire quando si è sole con un fotografo. Ma sarebbe lo stesso se il genere dello shooting è “street” e per strada ci sono 20 persone curiose di assistere alla realizzazione? Uno scatto "street" ha una carica di adrenalina maggiore è vero e la timidezza a volte può giocare brutti scherzi. Ma sono tanti i fattori che influenzano questo genere di scatto. Per una buona riuscita penso sia importante avere un forte feeling col fotografo e una buona preparazione personale, questo aiuta ad allontanare la timidezza. il problema maggiore sta nel gestire la gente che ti circonda: puoi oscurarla

con la mente se ti imbarazza, o renderla complice dell'esperienza, perchè no! dipende tutto da te. 7. TFCD e retribuzione: perché deve pagare sempre il fotografo? Abbiamo avuto modo di prender parte a diversi dibattiti o assistere a discussioni, dove i fotografi si “ribellavano”, fuori dal caso di lavori commissionati da aziende per cataloghi o editoriali, alla consuetudine di dover sempre esser loro a pagare di fronte al rifiuto di modelle, anche emergenti, di posare in tfcd. Cosa ne pensi? Cosa mi rispondi alla prima domanda? Io ritengo che se il fotografo ha un guadagno, di qualsiasi cifra si tratti, é giusto e doveroso che anche la modella abbia il suo, visto che ha contribuito alla realizzazione dello scatto. Però bisogna puntualizzare che TFCD non significa 'lavorare gratis',ma significa 'scambio di prestazioni' e, come tale, deve essere considerato sotto tutti i punti di vista. Con un TFCD non si possono vendere le foto ma credo sia un buon metodo per ampliare il portfolio di fotografo e modella. Qualora “ne valga la pena” lo utilizzo volentieri. 53


8. Per molti, un genere. Per altri, un‟arte. Per altri ancora, l‟opportunità di fare soldi esponendo in vetrina di un sito ad hoc, immagini di nudo esplicito. A parer tuo, quanto è rimasto del concetto “sano” di nude art? Il concetto di nudo artistico molto spesso viene utilizzato per giustificare foto al limite del censurabile. Certo, non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma spesso tra i non professionisti esiste questa accezione. Ritengo che il nudo sia un’arte per pochi eletti, pochi fotografi e poche modelle sanno rappresentare e interpretare la vera essenza della nudità. 9. Un link dove visionare il tuo portfolio. Visto che il mio sito non è ancora pronto potete visionare alcuni miei scatti su Facebook, cercando il mio nome e cognome. Grazie!

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Fashion Tips Di Consuelo Gennari

E‟ con il numero 9 che Vi presentiamo con estremo piacere, un nuovo membro della redazione che andrà ad aggiungersi alle figure del personal trainer e personal shopper, Consuelo Gennari (in arte Konsuelo). Accanto potrete leggere una breve presentazione di Konsuelo che con questa rubrica, arricchita di interviste, utili spunti, consigli e delucidazioni, cercherà di fornire un utile supporto a tutte le persone che intendono affacciarsi al mondo della moda e dello spettacolo. Un nobile fine quello di Konsuelo che tenta di ovviare alle “illusioni” che molti operatori dei settori creano nelle aspettative delle giovani leve, allo scopo di investire poche energie e danaro contro servizi professionali di queste, pronte a sacrificare “diritti e pretese” a favore della gavetta (anche quando non devono e a causa della mala informazione). Santina Barba

Autrice e presentatrice televisiva con la passione per la fotografia ed il modelling, Entrata nel mondo dello spettacolo in punta di piedi e dopo anni di gavetta in televisioni private e satellitari, si è specializzata nella scrittura di format televisivi che realizza grazie alla Cinetica Video , casa di produzione di cui fa parte . 55


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L’ingresso nello show business: Il TFCD

Solitamente il primo passo che si fa quando si inizia ad entrare o voler entrare nel magico mondo dello show business è quello di procurarsi delle foto, naturalmente quelle fatte dalla nostra mamma durante le vacanze estive non sono adatte a creare un vero e proprio Portfolio che ci rappresenti. L‟occhio vuole la sua parte e un buon materiale fotografico è fondamentale, si può usare per i provini, per i nostri siti internet ed anche per i social network che frequentiamo , non sempre però è necessario spendere cifre esose ed andare in banca rotta . Una formula usata moltissimo nel campo della fotografia è il TFCD (TIME FOR CD) uno scambio tecnico nel il quale la modella posa per il fotografo , che si impegna a sua volta a dare un cd con gli scatti , uno strumento prezioso per entrambe le parti che non mettono mano al portafoglio , tante ragazze creano il proprio Book e Portfolio in questa maniera; il mio consiglio è scegliere la tipologia di foto che volete fare, Fashion, ritratto, Glamour , decidere quali vestiti indossare e che trucco avere ,contattare poi tramite appositi siti o gruppi Facebook dedicati al TFcd i fotografi e proponete uno Shooting , assicurarsi sempre della serietà del fotografo altrimenti rischierete di perdere tempo, arrabbiarvi e non avere le foto che desideravate; per questo motivo ho voluto intervistare un mio amico e Fotografo strabiliante Alessio Buzi , ogni settimana scatta con tante modelle in tanti stili diversi, lo contraddistingue la sua professionalità ed a lui ho fatto una serie di domande:

Come può una modella che è alle prime armi avvicinarsi al mondo del Modelling tramite TFCD ? ALESSIO: Il TFCD è un ottimo modo per fare esperienza con questo mondo, ma va gestito nella giusta maniera, mai scegliere un fotografo solo perché "gratis", va sempre scelto per il suo lavoro e cercare di realizzare sempre lavori creativi, senza scendere nella banalità, per risparmiare sulle spese. Ci sono tantissimi portali che permettono a fotografi e modelle/i emergenti di reperire ottimi contatti, io consiglio di non affidarsi troppo a social network ma utilizzare siti dedicati al mondo della fotografia. La fisicità è importante , si deve per forza essere alte un metro ed ottanta e pesare 40 kg? ALESSIO: Parlando di fotografia, la fisicità è fondamentale ma non quanto l'espressività, che ritengo la chiave per un ottimo scatto ; sono fermamente convinto che la femminilità ha le sue curve, quindi non amo scattare con modelle eccessivamente magre ed invito sempre le ragazze emergenti a non seguire falsi ideali. Per un book fotografico è meglio una location esterna particolare o in studio? ALESSIO: Io scatto quasi sempre in esterna, presenta i suoi svantaggi, ma mi piace una fotografia ambientata, adoro la luce naturale, cerco di usare il meno possibile lo studio. Cosa una modella dovrebbe fare e cosa no? ALESSIO: Una modella principalmente deve fare buone esperienze e formarsi gradualmente, in particolar modo non bruciare le tappe, lavorare sulla sua immagine ma non trascurare espressività. Il sito di Alessio Buzi è www.fotomania.biz , troverete molte foto dalle quali trarre ispirazione e ricordate sempre che un buon lavoro è fatto sempre da passione e sacrificio ed il mondo dello spettacolo non fa eccezione.

Fashion Tips di Consuelo Gennari 56


Fashion Film Di Roberta Basso

MISSION

uovo Proporsi come n sentastrumento di pre one di zione e promozi ni per brands, collezio e grandi piccole, medie aziende

VISION

rk viraCreare un netwo do una le che realizzan lo nel distribuzione so osti di web abbassi i c entranproduzione non za con la do in concorren erta tradomanda e l‟off dizionale.

IDEATORE Nato in provincia di Lecce nel 1983, Andrea Gaetani si diploma in tecnico dei servizi turistici. La moda lo ha sempre attratto, si trasferisce quindi a Milano dove frequenta un corso di trucco fotografico per poter iniziare così a realizzare le sue aspirazioni. La forte passione per il trucco, fa emergere il suo vero talento e così decide di dedicarsi completamente a questa attività che gli permette di concretizzare e di contestualizzare il suo estro. La voglia di crescere e tanta e nel 2011 decide di mettersi in gioco e apre la “flaminio9 fashion films”. Prendendo spunto da esperienze estere, dove case di produzione e moda lavorano in sinergia, ha pensato di realizzare nel mercato italiano e internazionale una casa di produzione esclusivamente di fashion films e video virali. Makeup artist website: www.andreagaetani.com www.flaminio9.com info@flaminio9.com mob. +39 3468311220 Skype: flaminio9-fashion-films

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Stile - Moda Accessori Di Santina Barba

Sissi Hand propone bijoux pensati per una donna attenta al proprio look, che ama distinguersi anche, e molto spesso soprattutto, attraverso gli accessori. Il brand nasce nel 2010, poco più di un anno fa, e con grande sorpresa raggiunge in poco tempo “picchi” di curiosità ed interesse quasi inaspettati… che lasciano ben pensare.

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Revolution Interviste: Sissi Hand Di Santina Barba

1. Qual è stato il tuo percorso formativo e professionale prima di creare “Sissi Hand”? I miei primi passi nel settore li muovo prevalentemente come autodidatta. Nel 2004 inizio, come hobby, a realizzare le mie prime creazioni, partendo da poco e con poco. Nel 2007-2008 mi vengono commissionati alcuni lavori, principalmente adorni su scarpe ed abbigliamento, per nomi illustri della moda italiana. Dopo questa parentesi decido di propormi sul mercato con un prodotto tutto mio e, col passar del tempo, spinta dalla voglia di imparare cose nuove e perfezionarmi sempre più, inizio a frequentare corsi a carattere artigianale. Quest‟anno, ad esempio, ho seguito le lezioni serali presso l‟istituto orafo, ed è stata un‟esperienza che mi ha lasciato tanto, che mi ha resa più consapevole, più istruita, in merito. 2. A che target ti rivolgi? Mi rivolgo a donne attente alla qualità. Intesa sia come qualità delle materie prime che compongono un bijoux, sia come qualità estetica e di manifattura. A donne che non necessariamente seguono la moda del momento, ma sono capaci di sfruttarla e reinterpretarla a proprio piacimento. A clienti che cercano qualcosa di particolare ad un prezzo giusto. 3. Quali sono i materiali che utilizzi per la realizzazione delle tue creazioni? Prediligo i materiali, per così dire, “veri”. Amo utilizzare madreperle, perle, pietre semipreziose, cristalli swarovski. Componenti che in un certo qual modo danno struttura, corpo, valore, ad un pezzo. Poi nascono gli accostamenti: con i metalli, i legni, i pizzi.. . Accostamenti a volte classici, a volte invece più estrosi ed insoliti (come nel caso dell‟ultimo modello di orecchini proposto, i bassa marea, dove ho inserito delle stelle marine naturali). 4. Qual è, invece, il processo di lavorazione delle stesse? Dipende un po‟ da cosa si vuol fare. Normalmente parto da un‟idea che ho già ben chiara in testa e la progetto; successivamente cerco di trovare il metodo più giusto per realizzarla al meglio. Non posso dire proprio tutto… altrimenti svelerei i miei “trucchi del mestiere”… che alla fine poi sono i “segreti di pulcinella” di ogni creativo/artigiano. In linea di massima in un laboratorio non deve mai mancare nulla, a partire

dal semplice ago e filo, fino ad arrivare a strumenti più specifici del settore. 5. Ti ispiri a qualcuno o qualcosa in particolare? Fortunatamente ho tanta fantasia e cerco di metterla, di farla quasi sentire, nei miei bijoux. L‟ispirazione può essere ovunque, anche nei posti e nei momenti più strani. A volte arriva in un lampo, inaspettatamente, altre volte la costruisci, la vuoi, perché senti il desiderio di “dire e raccontare quella cosa”. Sono due tipi di ispirazioni diverse, ma ti danno entrambe la stessa voglia di creare con passione. 6. Qual è lo stile che segui? E‟ vario, eclettico. Cerco di proporre sempre cose nuove e particolari. Sono una persona romantica e sognatrice, e probabilmente è questo che accomuna veramente ogni mio modello. 7. Dove si possono acquistare i tuoi articoli? Le creazioni si possono acquistare direttamente sul mio banco, presente in diverse piazze della Romagna. Da inizio anno sono distribuite anche in un paio di negozi della zona, con ottimi risultati. E per chi fosse lontano… con internet, attraverso facebook. Il mio profilo è ormai diventato un vero proprio sito e-commerce. 8. Il valore aggiunto di Sissi Hand? La fiducia. Mi rendo sempre più conto, anche attraverso la vendita su internet, che le clienti si fidano di me e di quello che stanno acquistando; apprezzandone la qualità, la manifattura, il gusto estetico. Ho tante clienti affezionate e questo mi rende particolarmente felice.. voglio dirgli “grazie”, perché se continuo a fare quello che “credo di saper fare” è anche, soprattutto, merito loro. 9. Progetti per il futuro? Un passo dopo l‟altro, nella speranza di farne tanti. Sicuramente, però, un bel sito e-commerce lo vedo bene, ed è un progetto realizzabile, magari dopo la stagione estiva (che per me, fortunatamente, è molto intensa). 10. Un saluto ai nostri lettori Un saluto speciale a tutti i lettori di Revolution Magazine ed un ringraziamento allo staff che si è dimostrato sempre di una cordialità squisita. Passate una buona estate. Kiss :* Silvia 62


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Arredamento - Fiera della casa Di Santina Barba

La più importante fiera consumer dedicata all'arredamento, al design e all'architettura del sud Italia. Organizzata dalla Mostra d'Oltremare di Napoli, la Fiera della Casa si terrà quest'anno dal 9 al 19 Giugno e giunge alla sua 54° edizione. Uno spazio di oltre 75.000 metri quadri tra indoor e dehor,una politica di prezzi contenuti (sia per l'esposizione che per l'ingresso del pubblico) e un'organizzazione che va oltre l'aspetto meramente espositivo, fanno di questo evento, una delle più grandi fiere campionarie d'Italia capace di soddisfare le esigenze del pubblico e degli espositori. Ad allietare le serate, la Fiera della Casa offre più di un‟attrattiva con un calendario di eventi serali di intrattenimento che testimonia l‟evoluzione della socialità, dei gusti in fatto di tempo libero, con una spiccata attenzione alla solidarietà e all‟inclusione.

Una breve chiacchiera con Salvatore Zini (espositore) R:Salvatore, la fiera della casa rappresenta per la tua azienda un appuntamento fisso oramai ... S.Z: Si, sono circa 6 anni che la mia azienda 'Full radiatori d'arredo' prende parte alla Fiera. Una tradizione napoletana che diventa realtà giungendo alla sua 54° edizione. R: Perchè la tua azienda e non un'altra? Il ' quid plus' che fa la differenza? S.Z: Due parole: elasticità e stabilità. R: Esattamente? S.Z: La nostra è un'azienda artigiale che non si adegua agli standard. Cerchiamo di offrire un prodotto a 'misura del cliente'... diamo ascolto alle sue esigenze e cerchiamo di adeguarci solo a quelle. Un impianto ad hoc! Per quanto riguarda la stabilità. Generalmente le esposizioni in fiera, prevedono un ribasso dei prezzi rispetto a quelli normalmente praticati. Noi, di 'Full impianti d'arredo' facciamo di più, mantenendo negli anni prezzi che non risentono della crisi economica. R: Fuori dalla Fiera, com'è possibile raggiungerti? S.Z: Siamo in Via Roma, 60 ad Afragola (NA). Per chi desidera può contattarmi anche al 3332048676 o via mail a zen77@hotmail.it Il sito è www.thermosystemitalia.it “FULL RADIATORI D’ARREDO” E’ SITA ALLA VIA VIA ROMA 60 AFRAGOLA NA 80021 CELL 3332048676 MAI ZEN77@HOTMAIL.IT www.thermosystemitalia.it

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Musica & artisti Di Santina Barba

Il tango nel cuore. Francesco Menichini & Rosa Riva CAMPIONI DEL MONDO DI TANGO ARGENTINO

A tu per tu con i campioni R. Buonasera Francesco, buonasera Rosa e bevenuti in Revolution. Prima di tutto: come nasce l'amore per la danza? Francesco: In verità, non è mai nato. E' una passione innata che ho coltivato fin dal primo istante in cui l'ho avvertita. R: ... e la coppia Francesco e Rosa? Rosa: Ero sua allieva ... Fracesco: un' allieva modello che ciò nonostante, non poteva restare tale ... così la scelsi! R: E' vero che il passo più importante - l'otto - lo fa la donna? (dopo averci mostrato il passo) Rosa: No, io non credo sia così. In ogni danza di coppia, guida sempre l'uomo. R: Quanta improvvisazione c'è in un'esibizione? Francesco: Noi in particolar modo, abbiamo scelto di dedicarci solo all'improvvisazione. Nulla è programmato. Rosa: Pensa che ci sono state occasioni in cui prima dell'esibizione, volevo riscaldarmi e lui mi rimproverava. CONTINUA FRACESCO: ...addirittura capitò che ci annunciarono ed io non avevo ancora la giacca. Ero lì rilassato e non mi resi conto che era giunto il momento dell'esibizione. R: Ma quali sono i pro e i contro dell'improvvisazione? Non accentua lo stato d'ansia della preesibizione? Rosa e Francesco: Assolutamento no! Continua Rosa: ...anzi, non seguire uno schema, e quindi ricordare tutti i passi di seguito, ci fa vivere la danza più rilassati. Ci lasciamo portare l'una dall'altro e basta. 66

Miguel Ángel Zotto - dice « Il tango non è maschio; è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l' "otto", che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l'improvvisazione.» Chi ha avuto modo di assistere ad un esibizione, sa esattamente di cosa parla e noi di Revolution, abbiamo avuto il piacere di essere presenti non ad una sola, ma a più esibizioni dei campioni del mondo di tango argentino in occasione del concorso Miss Novella che li ospitava nella serata del 27 Maggio. Entusiasmo, passione, complicità, improvvisazione, movenze sinuose e passi repentini che scandivano il tempo, sono gli ingredienti che hanno reso unica quella danza che ha portato sulla vetta del podio del World dance council, Francesco Menichini e Rosa Riva nel Febbraio del 2011. Li abbiamo intervistati e ve li presentiamo.


R: Una curiosità. E' mai capitato di litigare prima dell'esibizione? Francesco: Uh, Tantissime volte R: Ecco. Potete dire di vivere un'esibizione "serena" comunque? Francesco: si si, in quel momento siamo concentrati sulla danza ed il "personale" è fuori. Rosa: Cerchiamo di tenere fuori il "personale" dalla professione (anche se professione non è perchè amiamo la danza) R: Vincitori del World Dance Council, quando avete conseguito la vittoria? Fracesco: Esattamente a febbraio di quest'anno R: Quante coppie di esibivano più o meno? Fracensco e Rosa: Più o meno due/tre coppie per ogni Stato. R: Come hanno vissuto gli argentini la sconfitta "in casa" (usando il gergo calcistico)? Rosa: Sono stati carini e se non ricordo male, si complimentarono anche. (troppo emozionata per ricordarlo) Fracesco: Il fatto è che loro son gelosi della loro danza e hanno una visione unidirezionale della stessa. Se la si intende nello stesso modo, sanno mettersi da parte ed accettare sportivamente la sconfitta. Se la si estremizza, "volgarizzando" il ballo, allora accetterebbero comunque la sconfitta ma senza riconoscere la bravura degli avversari (che a loro modo di intendere, non ne hanno).

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Musica & artisti Di Francesco Bacco

1.

“TMS” DJ : IL DEBUTTO

Ciao ragazzi e benvenuti in Revolution, lieti di avervi tra noi. Vi domando subito: Di solito il nome di un gruppo è l‟estrema sintesi di una linea musicale o di pensiero o entrambe. Nel vostro caso „TMS‟ da dove nasce ? Ciao a tutti! Beh l'acronimo TMS,ovvero Twin Music Stylerz,deriva da un'idea comune che ci lega musicalmente. Iniziamo col dire che il termine "Twin Music" denota un particolare affiatamento verso un genere musicale da parte di entrambe,che in un certo senso ci fa considerare due veri e propri gemelli; mentre "Stylerz" indica lo scopo predominante del progetto:creare un nuovo stile sia musicale che d'esibizione.

2. Com’è avvenuto il vostro incontro professionale? E come definite la vostra musica? Ci siamo conosciuti per puro caso,parlando ovviamente di musica:il tutto nacque dalla volontà di Pink dj di affacciarsi al mondo della produzione discografica,realtà a lei non del tutto sconosciuta,ma finora inesplorata; D-ego,già addentrato in questo campo,promosse questa idea e da qui nacque il progetto TMS. Per quanto riguarda la nostra musica, CI PIACE! :) Si scherza. Il successo della nostra lo farà chi ci ascolterà, perchè da che mondo e mondo,il successo di un brano deriva dall'ascoltatore. 3.Oltre voi, la band si compone di altre persone? Se si, vi va di presentarceli? Sì, in tutto siamo quattro: D-ego,Pink Dj (Deejays e Compositori), Alex B e Stefano Radice (Arrangiatori). 68


4. Attualmente una band emergente in che modi può farsi notare? Sicuramente bisogna impegnarsi a fondo,le cose fatte TANTO PER non portano da nessuna parte,poi ci vuole lo spirito giusto(anche quando sembra dura)e un pizzico di fortuna. 5. “Sexsax” è il titolo del singolo che segnerà il vostro debutto come band. Diteci di più. "Sexsax" nasce come termine assonante, poichè i termini SEX e SAX ,pronunciati in madrelingua sono simili tra loro. Il nostro scopo è coniare un nuovo modo di dire "to SAX",che contiene in sé il significato di "to SEX"... Questo è il primo passo che abbiamo compiuto in quanto "Stylerz". Il genere è commerciale e l'uscita sarà prevista entro la metà di giugno. 6. Continuerete su questo genere musicale? Sicuramente. Questo è il genere che ci rappresenta di più, poi ovviamente la musica è in continua evoluzione, nuovi suoni, nuovi software e nuove tecnologie per produrre aiutano il produttore ad esprimere al meglio le proprie idee. 7. Il live da qualche anno ha ripreso l’ importanza che merita, anche per questioni di marketing, ma per una band emergente quanto è importante suonare dal vivo, soprattutto in concorsi che a volte possono essere un trampolino di lancio? Senza dubbio alcuno! Il live è importantissimo per l'artista, il contatto con la gente, l'aria che si respira e la grande emozione che si prova sono tutte cose molto importanti per ispirare un artista. A parer nostro i concorsi sono una grande iniziativa ad esempio i dj contest permettono all'artista emergente o affermato di mettersi costantemente in gioco ed affinare sempre più le proprie tecniche. 8. C’è una band che vi ha ispirato maggiormente? Più che band diremmo artista,anche perchè Dego è la parte vintage del gruppo,ossia colui che ama sperimentare nuove tecniche di produzione scegliendo strumenti contemporanei e strutture "del passato";Pink in un certo qual modo è la cosiddetta "Ciliegina sulla torta": ha un'espressività musicale fuori dal comune,in breve tempo riesce a concepire nuovi accordi e nuove strutture sui cui elaborare un brano, cosa non da tutti. :) 9. Quali sono i vostri progetti dopo il lancio del singolo? 69


Parlare di progetti è un pò prematuro, anche se non vi nascondiamo l'idea di iniziare un tour. Seguiteci e lo scoprirete. 10. Da tempo i dischi si vendono con grande difficoltà, ma allo stesso tempo le nuove tecnologie permettono a perfetti sconosciuti di produrre musica anche in casa e di farsi poi “conoscere” on-line, come spiegate questo strano fenomeno da un lato di forte crisi ma dall‟altro di forte democratizzazione della musica? Pensate che siano consequenziali? Sì è vero;al giorno d'oggi è difficile vendere i dischi,ma una cosa è sicura:un dj che ha un disco in classifica non vende comunque, ma senza dubbio ha una possibilità maggiore di esibirsi per i locali, poichè se il brano funziona il cammino è in discesa. Sicuramente tutti possono fare musica,ma solo chi le dedica molto tempo e passione,vedrà i risultati realizzarsi. 11. Ragazzi è stato un piacere conoscervi e vi auguriamo un enorme in bocca al lupo per la vostra carriera. Chiudiamo quest‟intervista con una domanda di routine. C‟è un sito, un blog, uno spazio web in generale che volete segnalare e che ospiterà il vostro singolo e/o fornisce informazioni aggiuntive su questa nuova band? Grazie a voi per l'ospitalità. Potete trovarci su facebook come TwinMusicStylerz e live sabato 11

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SALVATORE FIORELLO

Io non imito nessuno Imito solo me stesso

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Musica & artisti Di Roberta Basso

Salvatore Fiorello confessa il suo disagio:

“ Sono deluso e amareggiato … Io non imito nessuno. Imito solo me stesso ”

Una persona gradevole dai principi sani e nobili, Salvatore Fiorello paga lo scotto di un cognome che lo “perseguita” dalla nascita. “E‟ il mio cognome reale, non posso cambiarlo” - mi racconta deluso. Ai casting e nelle trasmissioni cui ha preso parte, viene spesso deriso e liquidato con un “se ti chiami Fiorello perché non ti fai scoprire da lui, anziché venire qui?” Ironia della sorte poi, Salvatore è siciliano e quando si presenta con “Salve, sono Salvatore Fiorello e vengo dalla Sicilia”, un sorriso non manca mai. Aggiungete in ultimo che questo coraggioso ragazzo è stato il primo in Italia, a cimentarsi con una danza del ventre tutta al maschile. Una danza che lui stesso, definisce “ironica e personalizzata”… perché porta un sorriso e non bada ad una tecnica rigida. Non c‟è che dire, un talento tutto da scoprire e unico nel suo genere ...

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A tu per tu con Salvatore R. … si, in effetti è piacevole fare la tua coR. Ciao Salvatore, piacere di conoscerti. noscenza. Suppongo che tu abbia tante aHo avuto modo di ammirare una tua performicizie ? mance in pomeriggio cinque. Mi racconti S.F: siiii, tante persone mi vogliono bene, tante esattamente quando scopri l‟amore per la mi seguono. Non immagini la mia emozione danza? quando leggo commenti positivi sul mio profilo S.F: Ciao Roberta. Si, tutto è cominciato nel pubblico in face book. Mi piace l’idea che tanti 2007. Ero animatore turistico a Sharm el Sheik vogliano bene Salvatore Fiorello e l’artista bipresso un villaggio turistico di fama internazioslacco. Emozione grandissima l’ho provata nale. Ero ballerino e tutti i mercoledì sera mi quando anche Daniele Interrante, che mi aveva esibivo durante lo spettacolo egiziano “show visto ai villaggi, disse in trasmissione time”. Quando non era ancora il mio turno, e (Pomeriggio 5) che ero davvero tanto seguito e anche dopo, mi incantavo nell’osservare le che per lui son bravissimo. danze dei miei colleghi. Si esibivano nella danza del ventre e mi incuriosiva vedere dei maR: Arriviamo al dunque Salvatore. Mi hai schi farla. Così un giorno mi son detto: “se in parlato di una profonda delusione legata a altri Stati è ben vista la danza del ventre fatta da due episodi che ti hanno coinvolto: ne parun uomo, perché questo non potrebbe “farsi” liamo? anche in Italia?” … Di lì ho osservato, prestanS.F: Assolutamente. Il primo episodio è legato do maggiore attenzione. Ho osservato e immoralla mia partecipazione a talato nella mia mente quei pomeriggio 5. Ti spiego: movimenti. Il 1° Aprile di quest’anno, Se gli uomini egiziani balmi sono esibito in trasmislano la danza del ventre, HO IL MIO TALENTO E VIVO DI sione insieme ad altri taperché non possiamo noi QUELLO. PER ME IMITARE lenti. Ero felicissimo di far Italiani? SIGNIFICA “RUBARE” UNA parte di quel programma ma l’allegria si è spenta R: “Portata” in Italia imPERSONALITA’ CHE NON E’ TUA non appena ho appreso mediatamente dopo la E NUTRIRTI DI QUELLA. che uno degli artisti li pretua esperienza come aIO CE L’HO E NE VADO FIERO! senti, è stato “scoperto” da nimatore a Sharm, cosa Fiorello. La mia delusione accade poi? E‟ stata benè proprio questa… sono voluta? anni che tento di farmi scoS.F: Oh, si. C’è chi ha creprire da lui. Portiamo lo stesso cognome, siamo duto in me, come Barbara D’Urso che per ben della stessa regione e in larga misura, lavoriadue volte, mi ha invitato a pomeriggio 5 … ogmo entrambi nello spettacolo, credevo prima o gi ne sono affezionatissimo e la ringrazio per poi mi notasse e quando mi si presenta l’opportunità datami. Ovviamente non mancano l’opportunità non è accaduto. Io non faccio imii dissensi, ma anche quelli sono il naturale pertazioni come faceva lui, questo è vero, ma ho corso di ogni cosa. portato in Italia qualcosa di originale e speravo lo notasse la persona che più stimo al mondo. R: Salvatore, cosa rende la tua danza “particolare”? (prima mi stavi parlando di R: Qual è l‟altra? sorrisi) S.F: E’ proprio legata al mio cognome. S.F: Come mi ha definito Barbara D’Urso, sono Sembra sia una “pena” costretto a subire a vita. talento bislacco. Bislacco perché, a meno che Se vado ai casting mi chiedono perché son lì non mi esibisca per serate, lo faccio per regainvece di farmi raccomandare da Fiorello. Se lare un sorriso. Personalizzo dal danza del venchiamo per gli stessi, qualcuno mi ha anche tre con un pizzico d’ironia. Chi mi guarda deve gentilmente risposto “se tu sei Fiorello, allora divertirsi e anche solo per un attimo, cancellare io sono Pippo Baudo” … insomma qualsiasi coi malumori troppo presenti oggigiorno nella sa faccia, sembra che non capiscano che quevita di tutti sto è il mio COGNOME. 73


Sono io il primo ad aver osato in Italia con la danza del ventre Io non imito nessuno, sono solo me stesso … IO IMITO SOLO ME STESSO. Fare l’imitatore è per me, rubare “la personalità” di un altro. L’imitatore vive e si nutre delle personalità altrui, io invece ne ho una mia e ne vado fiero. Sono il primo danzatore del ventre in Italia … che porta allegria ed è felice di farlo. R: Salvatore ti va prima di chiudere, farci un velocissimo excursus delle tue esperienze come ballerino? S.F: Nel 2007 ero come dicevo prima, animatore a Sharm Negli immediatamente dopo (2008/2009) già ballavo la danza del ventre nei villaggi italiani. Ho partecipato al concorso di bellezza “Il più bello d’Italia”, arrivando in finale e posizionandomi nei primi 30 posti. Nel 2010 il piacevole debutto in televisione grazie al programma “Italian Got Talent” che mi ha visto protagonista di diverse fasi (purtroppo nella scrematura finale, mi hanno scartato perché accessibile a pochissimi). Sempre nel 2010 ho partecipato a “Ciao Darwin” nella categoria “Vizi” e a “Gentile richiesta”. In questo ultimo caso vi ho preso parte due volte,nella puntata del 10 Giugno e 2 Luglio. Ricordo bene il 2 Luglio perché una ragazza mi sfidò alla danza del ventre ma a votazione del pubblico, ho vinto e non immagini la gente che chiamava per apprezzamenti e addirittura per il gilet che indossavo :) Per chiudere, quest’anno sono stato due volte ospite da Barbara D’Urso a “Pomeriggio 5”. Il 1 Aprile con diversi altri artisti e il 15 dello stesso mese, giorno in cui era ospite anche Daniele Interrante. R: Ti andrebbe di lasciare i tuoi contatti eventualmente qualcuno è interessato a vederti esibire? S.F: Volentieri. Su face book basta digitare nella ricerca SALVATORE FIORELLO O SALVATORE FIORELLO BIS La mia posta è salvofiorellovip@hotmail.it salvatorefiorello85@hotmail.it

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TRA UNA CURVA E L’ALTRA HO FATTO UN PIT-STOP IN REVOLUTION

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Motori - Federico Toni Di Santina Barba

convincere la squadra vuol dire molte cose, innanzitutto ESSERE VELOCI

to reveal all the hidden detail of the racing

Fa sua una frase di Gilles Villeneuve e riassume esattamente il suo stile di vita. « Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro... ». Federico Toni, pilota di Formula Renault 2.0, ha soli 23 anni e sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo. Scopre la passione per il motorsport, a soli 11 anni e da allora perseverante, la coltiva, l'accresce, la vive, correndo prima in Formula 3, poi in Seat Leon Supercopa ed ora in Formula Renault 2000. Tra una curva e l'altra, Federico fa un pit-stop in casa Revolution e ci spiega passo dopo passo, tutti i retroscena del racing … I TEST.

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Revolution Interviste Di Santina Barba

PHOTO: Francesco Francia preparerà la macchina su misura per te, quindi a seconda di altezza, peso, numero di scarpe ( il sedile della macchina sarà fatto su misura e la pedaliera spostata a seconda della tua altezza). Per intenderci un pilota di 1.80m e 46 di piede non potrà mai guidare su una macchina preparata per un pilota di 1.60m e viceversa). Il giorno seguente si scende in pista per il test solitamente sono presenti il team manager, piloti, meccanici, ingegneri in quantità variabile a seconda della composizione del team. Prima di scendere in pista verranno date al pilota tutte le indicazioni generali sulla macchina, sul funzionamento del cambio, volante, e sistemi elettronici. Se necessario, si studia la pista e le traiettorie (questo se il pilota non conosce la pista). In tal caso c'è anche quella da imparare

1. Ciao Federico e benvenuto in Revolution. Vuoi dirci di cosa ti occupi e quali sono le tue esperienze? Ciao, certamente. Sono un musicista da diversi anni, batterista per l'esattezza, da alcuni anni mi sono avvicinato al mondo del motorsport grazie a Seat Motorsport Italia. Da li ho poi avuto l'opportunità di effettuare test nel campionato Seat Leon Supercopa, Formula 3 e Formula Renault 2000 (quest'anno). La mia passione per il motorsport ha radici più lunghe però. All’età di 11 anni infatti già mi cimentavo con i kart, spinto dal mio padre che nutriva per l’automobilismo una forte passione (mi ha letteralmente contagiato da allora) 2. Allora Federico, sono sempre stata curiosa di “scoprire” tutti i retroscena delle corse. Come si svolgono i test, chi può accedervi e come arrivare a gareggiare. Andando per gradi: Cos‟è un test? Partendo dal presupposto che si tratta di uno sport costoso e difficile, sia psicologicamente che fisicamente, un pilota è un atleta a tutti gli effetti, già dal karting (per intenderci i go-kart da competizione). Collo, braccia e spalle sono messi molto sotto pressione ed è dura riuscire a completare diversi giri se non si è abbastanza preparati fisicamente. Il test è il primo esame che il pilota deve effettuare, dove viene scrutato e valutato sotto tutti i punti di vista. E’ uno step obbligatorio per portarti alle gare, è il mezzo col quale "convinci" la squadra che sei TU quello che devono scegliere. Già durante un test ti trovi spesso a doverti confrontare in pista con vetture al tuo stesso livello e piloti più o meno esperti di te, acquisti esperienza e impari sempre più cose, ad ogni test in più che effettui, nel motorsposrt l'esperienza è fondamentale, più sei alla guida più impari. Da lì si apre la strada alle gare… 3. Chi può accedervi? Come avviene il primo contatto con la squadra? Solitamente per effettuare un test accade che ti contatti una squadra o viceversa, si prendono accordi per la pista, il giorno, la durata del test, i set di gomme che si intende utilizzare. Il giorno prima del test "si fa il sedile", frase gergale che sta a significare che il team

4. Giungiamo al test. Cosa accade da questo momento in poi? Cosa si richiede al pilota in questo test? Una volta effettuato un test e provata la macchina si vede quello che è il riscontro cronometrico e i risultati generali del test. Ti vengono chieste le impressioni e la valutazione generale e se hai convinto la squadra e sei andato forte ci sono le condizioni per poter effettuare un campionato o quantomeno qualche gara, poi quello dipende molto dal budget del pilota e/o della squadra e da eventuali sponsor. Quindi accade spesso che un pilota magari sia talentuoso ma che per vari motivi sia costretto a rinunciare a offerte allettanti a causa di budget insufficiente. Se, invece, ci sono le condizioni, ci si iscrive ad un campionato o un evento e si cerca di fare del proprio meglio, ovviamente l'obiettivo è quello della vittoria :)

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5. Interessante. Cosa intendi per “convincere la squadra”? Convincere la squadra vuol dire molte cose, innanzitutto la cosa più importante: essere veloci. Anche se in un primo approccio con la macchina ti diranno di andare piano e fare tutte le cose per bene per ragioni di sicurezza, un pilota sa che l'obiettivo principale è


andare veloce, ed è quello che deve dimostrare al team, di saperlo fare senza commettere errori: ne uscite di pista e se possibile niente testacoda. Vengono così valutati i tempi sul giro, gli errori (che devono essere il meno possibile), la velocità, la sensibilità nella guida e la capacità poi di saper riportare le sensazioni alla squadra per quello che riguarda frenata, assetto e comportamento generale della vettura. Il team e i meccanici, (che saranno poi i TUOI meccanici in gara, quelli che si prenderanno cura di te in ogni particolare e che ti stringeranno le cinture fino al momento prima di partire) devono potersi fidare di quello che tu gli dici, delle sensazioni che gli riporterai una volta fuori della macchina e delle indicazioni che gli dovrai dare per riuscire ad apportare quelle modifiche che ti permetteranno di andare più forte ed abbassare il tempo sul giro. Per tale motivo è importante anche la valutazione del feeling che si viene a creare tra pilota e meccanici. Tutti questi fattori contribuiscono alla riuscita o meno del test.

Serve un budget di cospicua entità o varia? Si, per effettuare un campionato è necessario possedere un budget che copra le spese che una competizione comporta: dalla iscrizione alle gomme, carburante, ricambi, ecc. Per questo è molto importante poter trovare degli sponsor che credano nel progetto e vogliano avere visibilità. Molti campionati oggi hanno una copertura televisiva di elevato livello, perciò un eventuale sponsor ne avrebbe un rientro notevole in termini di visibilità. Per quanto riguarda l’entità del budget necessario, questo dipende dalle categorie. Ci sono campionati più costosi e meno costosi. Federico, grazie per averci condotto attraverso i meandri di questo affascinante sport e ti auguriamo di accrescere sempre di più la tua fama e toccare le vette della tua passione. Un grazie anche al fotografo FRANCESCO FRANCIA ( presente su face book ) che ci ha deliziato con i suoi scatti.

6. Quindi la buona riuscita del test è necessario ma non sufficiente ad accedere alle gare?

Non è sufficiente il talento, è necessario un budget che copra tutte le spese da affrontare.

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Sesso

Di Kevin Miller

DOPO L’ISTERECTOMIA E’ DIFFICILE AVERE UNA NORMALE VITA SESSUALE?

Le donne sottoposte a isterectomia sono sempre tantissime poiché questo intervento è l'unica soluzione con la quale è possibile risolvere definitivamente alcuni seri problemi tipicamente femminili. L'operazione è abbastanza semplice e non lascia alcuna conseguenza fisica, eppure,secondo le statistiche, si configura come l'intervento che, dopo essere stato effettuato, dà luogo più di ogni altro a una serie di disturbi psicologici ed emotivi, tra i quali i più importanti sono la caduta del desiderio sessuale e il rifiuto di continuare ad avere rapporti con il proprio compagno. E' innegabile che dopo aver subito l'asportazione dell'utero la donna si possa sentire in qualche modo mutilata, visto che le mestruazione cessano e di conseguenza non può più avere figli. E' vero anche, pero, che da un punto di vista strettamente organico l'isterectomia non porta con se alcuna conseguenza in quanto le ovaie continuano a produrre regolarmente gli ormoni necessari all'equilibrio psicofisico della donna. Ma a livello psicologico la nuova realtà è più difficile da affrontare e da accettare. Di frequento la donna in un primo tempo non si sente più donna e teme che il compagno rifiuti la sua nuova condizione,poi si convince che la risposta sessuale del suo corpo non potrà più essere la stessa oppure non sopporta emotivamente il fatto che i suoi rapporti sessuali saranno per sempre sterili (accade anche quando a livello razionale non vuole più figli). E per finire, molto spesso ha paura che la mancanza dell'utero acceleri senza scampo il processo d'invecchiamento. In pratica, quindi, l'isterectomia,pur non creando alcun ostacolo di tipo fisico alla vita sessuale (la zona genitale non perde di sensibilità e la capacità di avere un orgasmo rimane inalterata), di fatto, per motivi rigorosamente psicologici, spesso influisce sulla risposta sessuale della donna che l'ha subita. Ma bisogna reagire a tutti i costi, visto che l'impoverimento della sessualità non costituisce una condizione fine a se stessa ma coinvolge tutti i rapporti sociali, crea tensione, ansia, angoscia, cioè rende peggiore la qualità della vita. Gli psicologi hanno da tempo fissato delle semplici regole che, se seguite con impegno e con la volontà di risolvere la situazione , possono aiutare la donna a ritrovare il proprio equilibrio sessuale. Vediamole: 1- Per prima cosa è importante parlare di come ci si sente e di cosa si prova nella nuova condizione. L'interlocutore più adatto e' il proprio compagno, con il quale è bene aprirsi completamente confidandogli i propri timori e tutte le sensazioni negative che li generano e li accompagnano. 2- Dopo l'operazione sarebbe importante, anche se più difficile da realizzare, cercare di partire con il partner per una breve (o lunga, se si può) vacanza. Cambiare completamente ambiente può risultare talmente piacevole da far dimenticare alla donna "quello che e' successo" e inoltre è il miglior toccasana per ritrovarsi come coppia. 3- Non cedere alla tentazione (comunissima) di trascurare il proprio aspetto fisico, ma anzi dedicarvi la massima cura. Parrucchiere, estetista, manicure, lampada abbronzante e almeno un vestito nuovo si rivelano mezzi efficacissimi per riconoscere la propria femminilità e convincersi che non è andata perduta. 4- E per finire, se la sensazione di non poter più vivere il sesso come prima permane per oltre sei mesi dopo l'operazione, conviene senz'altro ricorrere ad un sessuologo, il quale in poche sedute può riuscire a inquadrare perfettamente il problema e quindi ad aiutare la donna a convincersi che nulla è cambiato.

l’esperto risponde

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Viaggi

Di Paola Rapari

IL COLORE DEI VIAGGI: FUCSIA E CILIEGIA mentre tra Ventoux, Luberon e Lure la fioritura può arrivare fino a metà agosto. Ovviamente la raccolta dipende dall‟umidità dell‟ambiente per cui periodi di siccità possono anticiparne la raccolta mentre le piogge possono ritardarla, per cui, se volete assistere allo spettacolo, cercate di andare in periodi intermedi; - GIAPPONE: sicuramente una terra da visitare per apprezzarne le tradizioni che si sposano perfettamente con la modernità creandone un connubio perfetto. Ma per apprezzarne ancora di più la sua bellezza, non potete perdere la fioritura dei ciliegi (che in giapponese si chiama Hanami e si svolge nei primi giorni di aprile) che punteggiano i parchi ai piedi del monte Fuji…. di una delicatezza e bellezza davvero indimenticabile e degna di essere vista. Una curiosità: il fiore del ciliegio (Sakura) rappresenta l’anima del Giappone: la delicatezza, il colore pallido, la brevità della sua vita sono per i giapponesi simbolo della fragilità ma anche della bellezza dell‟esistenza. Per gli amanti invece del rosso ciliegia le mete ideali possono essere: ITALIA – ISOLE EOLIE: Lipari, Salina e Vulcano, Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea.... se conoscete un po' questi luoghi capite subito perché essi sono stati associati agli amanti del rosso ciliegia: tramonti mozzafiato e cucina che di sicuro aumenterebbe le ghiandole salivari di chiunque; CUBA: L‟isola più grande dei Caraibi, meta ideale per lasciarsi cullare da atmosfere “vintage” e spiagge bianche dei Cayos, sicuramente una città molto passionale; USA – GRAND CANYON: Scenario surreale, si guarda in basso e non in alto, laggiù dove scorre il Colorado e l‟immensa gola è un susseguirsi di spettacolari strati di roccia delle tinte rosso fuoco; CINA – PECHINO: L‟antica città pulsa attorno alla Città Proibita e nella vicina escursione alla Grande Muraglia…. Noi l‟abbiamo visitata e ….. devo ammettere che è un‟opera veramente maestosa e simbolo di un gran potere. Tutto attorno c‟è la Cina moderna, proiettata da sempre al futuro e sempre più tecnologica.

Nello scorso numero abbiamo tratto il colore rosso in grado di comunicare: impeto, passione, slancio, velocità gioia, potere, pericolo e successo. Quindi, per completarne la trattazione, in questo numero parleremo dei viaggi più apprezzati da coloro che amano le tonalità Fucsia e Ciliegia. La motivazione della scelta è legata al fatto che è questo il periodo (da fine giugno ad agosto) che si può apprezzare la bellezza della fioritura della lavanda o dei ciliegi in fiore per poi iniziarne la raccolta del frutto da metà maggio fino ai primi di luglio, così da poterne gradire il suo intenso gusto. Il fucsia, il cui nome deriva proprio dal nome del fiore della pianta del Fuchsia e usato come alternativo per il magenta elettrico, ha anche una variante tendente molto più al rosso che viene anche chiamata fucsia fashion e che è molto usata nella moda chiamata anche Ciliegia Hollywood. Sicuramente, amando questa tonalità, non mancherete di apprezzare queste relative mete: - FRANCIA – PROVENZA: nell‟immaginario collettivo, pensando alla Provenza, viene subito in mente una terra ricca di profumi, dove quello della lavanda la fa da padrone; ma questa è una terra apprezzata anche per le sue città d‟arte, le spiagge stupende e una cucina degna di essere ricordata. Se vi recate in queste zone per assistere alla fioritura della lavanda vi consigliamo di andare nella Drome Valle Diois e Drome Provenzale In da metà giugno a metà luglio e di recarvi a Die Buech Baronie e a Haute Province Verdon da fine giugno fino a inizio agosto 83


Cucina

Di Barbara Basso

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VADA PER IL TRIS

Aragosta in guazzetto allo zafferano INGREDIENTI Per l’aragosta: 4 aragoste piccole, 2 litri di acqua, una carota, una cipolla, una busta di tè, una costa di sedano, una foglia di alloro, cerfoglio, dragoncello, pepe Per il guazzetto: due finocchi, 30 gr di burro, 4 cucchiai di olio di oliva EV, 5 gr di stimmi di zafferano, mezzo bicchiere di vino bianco, 20 ml di pernod, mezzo litro di brodo di pesce, un cucchiaio di fecola, 2 pomodori, finocchietto fresco, sale e pepe 20 MINUTI PREPARAZIONE; DIFFICOLTA’ MEDIA; VINO FRANCIACORTA BRUT

PREPARAZIONE Scaldate l’olio s stufatevi i finocchi tagliati a fettine sottili per alcuni minuti. Unite lo zafferano, il vino e il brodo di pesce e lasciate bollire fino a ridurre di 1/3. Scottate i pomodori per 30 secondi in acqua bollente, spellateli e tagliateli a dadini. Sciogliete la fecola nel pernod e versate nella salsa di finocchi. Cuocete ancora 2 minuti per addensarla, quindi unite il burro, il pomodoro e il verde dei finocchi tritato. Aggiustate il sapore e conservate al caldo. Fate cuocere nell’acqua per il court-bouillon le verdure a tocchetti e gli odori. Spegnete il fuoco e mettete in infusione per qualche minuto la busta di tè. Cuocete le aragoste per intere nel court-bouillon per 10/12 minuti, scolatele, staccate la testa ed estraete la coda. Distribuite il guazzetto nei piatti e suddividetevi le code tagliate a medaglioni. Decorate con il finocchietto fresco e servite.

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Ravioli di granchio e patate con finferli INGREDIENTI Per la pasta: 300 gr di farina bianca (00), 2 uova, 2 tuorli, sale Per il ripieno: 3 patate medie, 150 gr di polpa di granchio al naturale, 2 cucchiai di olio di oliva EV, prezzemolo, sale e pepe bianco Per il condimento: 200 gr di finferli, 2 spicchi d’aglio, 3 rametti di timo, 2 cucchiai di olio di oliva EV 50 MINUTI PREPARAZIONE; DIFFICOLTA’ MEDIA; VINO PROSECCO FRIZZANTE

PREPARAZIONE Lessate le patate con la buccia partendo da acqua fredda salata. Lavorate gli ingredienti per la pasta fino a ottenere un composto liscio ed omogeneo, quindi lasciatelo riposare per 30 minuti avvolto nella pellicola trasparente. Spellate le patate e sciacquatele; aggiungete la polpa di granchio scolata, il prezzemolo tritato, l’olio e insaporite con un pizzico di sale e pepe bianco. Lavorate leggermente l’impasto. Tirate la pasta in strisce di circa 10 cm di larghezza, disponetevi sopra palline di ripieno, richiudete, sigillate bene la pasta con le dita e formate ravioli ritagliandoli con una rotella dentellata. Pulite i funghi, lavorateli e trifolateli in padella con l’olio e l’aglio schiacciato. Bollite i ravioli in abbondante acqua bollente salata, deglassate il condimento con poca acqua di cottura della pasta e profumate con il timo sfogliato. Scolate i ravioli e saltateli in padella con la salsa; serviteli subito.

Ogni ragazza che sa cucinare può trovare un uomo che sa mangiare. Arsenio Hall 85


Cassatine alla mente e cioccolato INGREDIENTI Per le cassatine Mezzo kg di ricotta, un’arancia non trattata, 50 gr di mandorle, 50 gr di arancia candita, menta, 30 gr di cedro candito, un cucchiaio di miele d’acacia, 2 cucchiai di zucchero a velo Per la salsa: 250 ml di panna fresca, 50 gr di cacao amaro in polvere, 100 gr di cioccolato fondente 70%, 30 ml di latte, un cucchiaio di miele d’acacia, un cucchiaio di zucchero 15 MINUTI PREPARAZIONE; DIFFICOLTA’ MEDIA; VINO MOSCATO DI SCANZO

PREPARAZIONE Setacciate la ricotta e unite il miele, lo zucchero a velo, i canditi, le mandorle tostate, un cucchiaio di scorza d’arancia grattugiata e un ciuffo di menta tritata; versate in stampi foderati con pellicola e fate riposare in frigorifero. Bollite la panna con lo zucchero, il miele e il latte; unite il cacao e il cioccolato e mescolate fino allo scioglimento. Versate la salsa in un piatto e disponetevi sopra le cassatine.

La gola, è stato scritto, ha un’altra peculiarità: è il solo vizio che aumenta con l’età, mentre tutti gli altri tendono a diminuire. Cesari Marchi 86


COSA C’E’ DI NUOVO?

Cinema

Di Roberta Basso

I guardiani del destino

David Norris (Matt Damon) sta per vincere l'elezione per la carica di Senatore degli Stati Uniti, quando incontra la ballerina Elise Sellas (Emily Blunt) - una donna come non ne ha mai conosciute. Appena realizza di essersi innamorato di lei, forze misteriose intervengono per separarli e tenerli lontani l'uno dall'altro. David scopre che si trova davanti gli agenti del Destino – gli uomini del Adjustment Bureau che useranno tutto il loro notevole potere per evitare che David ed Elise stiano insieme. David deve cosi' decidere se lasciarle Elise e accettare ilsuo percorso predeterminato...o rischiare tutto per combattere il destino e stare con lei.

BRONSON

Michael Peterson è un ragazzo abbastanza violento che si mette spesso nei guai. Ha però un sogno, ovvero di diventare famoso. Ma per raggiungere il successo ha bisogno di soldi, così va a rapinare un ufficio postale (dove ruba una cifra ridicola!) e si becca 7 anni di prigione. Essendo però una persona violenta, Michael Peterson è coinvolto continuamente in risse e viene spostato in varie prigioni. Quando finirà di scontare la sua pena, un amico conosciuto in cella gli proporrà di diventare un lottatore e prenderà lo pseudonimo di Charls Bronson. Charles però non resterà libero per molto…

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Le donne del 6° piano

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Jean-Louis Joubert, agente di cambio rigoroso e padre di famiglia un po' "rigido", scopre che un allegro gruppo di belle cameriere spagnole vive al sesto piano del suo palazzo borghese. Maria, la giovane donna che lavora a casa sua, gli apre le porte di un universo esuberante e folkloristico, diametralmente opposto alle buone maniere e all'austerità del suo ambiente. Colpito da queste donne piene di vita, Jean-Louis si lascia andare e per la prima volta assapora con emozione i piaceri più semplici. Ma si può davvero cambiare vita ad una certa età?

Horrible bosses

Tre amici, Nick, Dale e Kurt, hanno un piano per uccidere i loro rispettivi capi – Dave Harken, Julia Harris e Bobby Pellitt. I tre non possono proprio più sopportare l‟odiosa spocchia vessatoria dei loro principali e allora le provano tutte per eliminarli. Ma questo complottare porta solo risultati disastrosi e si accorgono di avere forse già imboccato la strada della loro personale felicità.

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Eventi

Di Santina Barba

Miss Novella: abbiamo la Miss

Si aggiudica la fascia di Miss Novella ( 27 Maggio ) e diventa il volto di Revolution per il mensile di Luglio 2011. Maria Lubrano, 21 anni di Monte di Procida e originaria del New Jersey, con la sua cadenza americana e i tratti somatici aggraziati, cattura l’attenzione della giuria e sale sul podio in prima posizione. Ma non si accontenta della fascia di Miss Novella. Maria Lubrano dispensando sorrisi dolcissimi, veste l’ulteriore fascia di Miss simpatia. Tante altre le fasce vinte da altrettante giovani e belle ragazze. Hanno sfilato tutte con grande professionalità e determinazione, rendendo “la competizione” piacevole da seguire e dai risvolti imprevedibili; la giuria, infatti, stentava nella scelta delle meritevoli con una media di voti altissima per ciascuna concorrente. Possiamo dire, come ospiti eccezionali e membri della giuria, di ritenerci pienamente soddisfatti dell’organizzazione della sagra e del concorso, che oltremodo, vedeva sul palco esibizioni di ballerini eccellenti che hanno deliziato la serata a suon di musica. Pertanto non possiamo non complimentarci con l’organizzatore della sagra ( l’ Associazione Ambiente Azzurro ) che al solo scopo benefico, ha regalato a tutti i cittadini del posto e non solo, delle piacevolissime serate e una squisita patata novella lavorata, condita e prima protagonista della sagra stessa. Le 10 finaliste del concorso sono: Veronica Moiseeva da Caserta 2a classificata, Miss Sorriso; Marika Luccardi da Sant’Anastasia 3a classificata, Miss Vacanze; Anastasiya Shovkun da Napoli 4a classificata, Miss Eleganza e Rosa Allocca da Marigliano 5a classificata, Miss Marilianum; Altre finaliste Doriana Mirra, Linda Lubrano, Luciana Iovine, Roberta Trifari, Simona Capuozzo. 88


Le foto

La Miss 89


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