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CAP. 5. APPROFONDIMENTO SULLA COMPOSIZIONE E SULL’EVOLUZIONE DEI FLUSSI TURISTICI ESTERI

5.1. PREMESSA Presentata, nel capitolo precedente, l’evoluzione di lungo periodo della domanda, questo capitolo si propone come obiettivo principale l’approfondimento dell’analisi dei flussi turistici esteri, con riferimento alla loro composizione e alla loro specifica evoluzione per Paese di provenienza. L’evoluzione complessiva di lungo periodo della domanda turistica estera è, infatti, il risultato della combinazione dell’andamento dei singoli flussi, che vanno pertanto analizzati singolarmente per meglio comprenderne la dinamica. A tal fine sono stati elaborati i dati statistici mensili, relativi agli arrivi e alle presenze esteri, distinti per nazionalità. Poiché i dati di dettaglio erano disponibili solo in maniera aggregata, l’analisi fa riferimento ai flussi totali, comprensivi cioè sia della componente alberghiera, sia di quella extralberghiera. Il periodo considerato è compreso tra il 1997 ed i primi 10 mesi del 2008. Il primo paragrafo illustra pertanto la situazione di partenza dei flussi turistici stranieri a Sanremo, presentando la composizione per nazionalità di provenienza nel 1997. A questo “quadro iniziale” segue quindi la presentazione di un’analoga valutazione, compiuta con riferimento all’anno 2008. I cambiamenti che si osservano confrontando i dati relativi all’anno iniziale e finale del periodo oggetto di analisi sono quindi interpretati analizzando la dinamica dei singoli flussi esteri nell’arco di tempo 1997-2007. Visto l’alto numero di Paesi rispetto ai quali i dati ufficiali disaggregano le presenze e gli arrivi, si sono effettuate alcuni raggruppamenti. L’evoluzione è pertanto illustrata facendo riferimento ai primi 10 Paesi per presenze a Sanremo, in alcuni casi aggregati per omogeneità geografica (ossia area tedesca: Germania, Svizzera, Austria); Francia; Spagna; Russia; USA e Canada, Gran Bretagna; Benelux; Paesi Scandinavi; e due importanti Paesi dell’area asiatica, ossia Cina e Giappone.

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Individuata l’evoluzione di ogni specifico flusso, ne vengono quindi illustrate le caratteristiche in termini di distribuzione delle presenze nell’arco dell’anno.

5.2. LA COMPOSIZIONE DEI FLUSSI TURISTICI ESTERI NEL 1997 Le presenze a Sanremo, nel 1997, derivavano da turisti provenienti da quasi 50 Paesi; di questi, però, i più rilevanti risultano essere i primi 10. Paesi di Provenienza

Totale presenze

Peso percentuale

1997

Ranking in base al peso percentuale

Germania

121.796

41,72%

I

Svizzera e

21.682

7,43%

II

Austria

17.970

6,16%

III

Totale Area Tedesca

161.448

55,30%

Francia

15.603

5,34%

V

Regno Unito

12.566

4,30%

VI

Liechtenstein •

Paesi Bassi

11.323

3,88%

VII

Belgio

6.765

2,32%

X

Lussemburgo

428

0,15%

Totale Benelux

18.516

6,34%

Russia

10.725

3,67%

VIII

Spagna

7.099

2,43%

IX IV

Stati Uniti

16.531

5,66%

Canada

1.670

0,57%

Totale Nord America

18.201

6,23%

solo i primi 10 Paesi

242.060

82,90%

Totale tutti Paesi

291.957

100,00%

Totale considerando

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Nel 1997 la “top ten” dei Paesi da cui derivavano i maggiori flussi turistici (misurati in termini di presenze) a Sanremo era composta da: Germania, Svizzera e Liechtenstein, Austria, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Russia, Spagna e Belgio. Il bacino di turisti di Sanremo, quindi, era costituito essenzialmente dai principali Paesi dell’Europa Centro-Occidentale e da un solo flusso di lungo raggio, gli Stati Uniti. La “top ten” segnala una provenienza dei flussi di turistici esteri apparentemente fortemente concentrata: i primi 10 Paesi, infatti, costituivano da soli quasi l’83% delle presenze. In realtà, tale apparente forte concentrazione era dovuta all’assoluta preponderanza del flusso tedesco che, da solo, costituiva il 41,72% delle presenze straniere. In effetti, esclusa la Germania, la percentuale rappresentata dai successivi 4 Paesi era pari al 24,59%, mentre se si considerano i successivi 9 tale percentuale saliva al 41,2%. La concentrazione di provenienze era quindi più apparente che reale: in effetti i flussi provenienti dagli altri Paesi erano di entità ridotta, tanto più quanto più ci si allontanava dalle prime 10 posizioni (vds. Tabella 1 in allegato).

5.3. ….E NEI PRIMI 10 MESI DEL 2008 Paesi di Provenienza

Totale

Peso

presenze

percentuale

primi 10

Variazione rispetto

Ranking in al base al peso

1997

mesi

(confronto sui

2008

primi 10 mesi)

percentuale

Germania

44.205

15,33%

-63,12%

I

Svizzera e

13.560

4,70%

-34,25%

VI

10.846

3,76%

-38,45%

VII

68.611

23,80%

Francia

35.598

12,35%

+145,55%

II

Regno Unito

20.973

7,28%

+74,53%

IV

Liechtenstein •

Austria

Totale Area Tedesca

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Paesi Bassi

18.354

6,37%

+64,64%

Belgio

6.376

2,21%

-4,13%

V

Fuori top ten 504

0,17%

Totale Benelux

25.234

8,75%

Russia

27.136

9,41%

+158,00%

III

Spagna

8.193

2,84%

+20,08%

X

-37,32%

VIII

+122,40%

IX

Lussemburgo

Stati Uniti

10.025

3,48%

Canada

3.317

1,15%

13.342

4,63%

9.185

3,19%

Totale Nord America •

Svezia

New entry •

Danimarca

5.510

1,91%

Finlandia

2.420

0,84%

Islanda

467

0,16%

Norvegia

3.952

1,37%

21.534

7,47%

198.075

68,71%

-15,99%

288.277

100%

+ 1,92%

Totale area scandinava Totale solo primi 10 Paesi Totale tutti i Paesi

Nel corso dei primi 10 mesi del 2008, la composizione della “top ten” dei Paesi da cui sono pervenuti i flussi turistici che hanno dato luogo alle maggiori presenze è rimasta pressoché invariata, salvo l’ingresso tra i primi 10 Paesi della Svezia e l’uscita del Belgio. I primi 10 Paesi rappresentano il 68,71% delle presenze e la Germania è sempre leader, ma con una percentuale pari al 15% (ed una riduzione di quasi il 65% rispetto allo stesso periodo del 1997). Escludendo la Germania, i primi 4 Paesi rappresentano il 35,40% delle presenze ed i primi 9 il 53,37%. Confrontando quindi i primi 10 mesi del 2008 con l’analogo periodo del 1997 si può notare:

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il permanere della composizione della top ten, ma il forte cambiamento intervenuto a livello di posizione detenuta dai singoli Paesi; la forte riduzione dei flussi turistici dall’area tedesca: calano le presenze della Germania, ma anche quelle di Austria e Svizzera; la concentrazione, apparentemente in diminuzione, delle presenze dei primi 10 Paesi (meno 16% rispetto al 1997): in realtà, guardando al confronto tra presenze imputabili ai primi 4 e 9 Paesi ed escludendo la Germania, nel 1997 (rispettivamente 24,59%, e 41,2%) e nel 2008 (35,40% e 53,37%), si può notare come in ambedue i casi vi sia un rafforzamento di questi flussi turistici, che pertanto, contrariamente alle apparenze, si stanno consolidando; il forte incremento delle presenze (superiore al 50%) generate da Paesi come Russia (per cui si è registrata la crescita maggiore), Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. Al fine di evidenziare le dinamiche intermedie sottostanti ai risultati sin qui sintetizzati, si considererà ora l’evoluzione dei principali flussi turistici esteri aventi come destinazione Sanremo.

5.4. L’EVOLUZIONE DEI SINGOLI FLUSSI TURISTICI ESTERI L’area tedesca Nell’area tedesca si sono inclusi tre Paesi: Germania, Austria e Svizzera (comprendente anche il Liechtenstein). Nel 1997 era di gran lunga l’area di maggiore interesse per Sanremo, rappresentando oltre il 55% degli arrivi. La situazione, nel tempo, è mutata ed oggi l’intera area rappresenta poco meno del 24%.

Germania La Germania, secondo i dati forniti dall’UNWTO, è il primo Paese per spesa in turismo internazionale e, nel tempo, è passata da una spesa di 60,2 milioni di dollari nel 1995 a 53 milioni nel 2000, a 73,9 milioni nel 2006, a 83,1 milioni nel 2007, anno in cui ha avuto una crescita del 3% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale), mentre viene stimata nell’ordine dell’1,5% tra 2008 e 2007.

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Le presenze della Germania a Sanremo hanno invece conosciuto un andamento fortemente negativo, fatto salvo il piccolo incremento osservato tra 1999 e 2000.

Germania 1997

1998

1999

2000

2001

2002 2003 2004 2005 2006 2007

Presenze

121.796

119.626

102.007

118.663

111.402

90.086

74.739

66.412

61.536

56.009

46.474

Arrivi

32.225

32.199

29.160

32.522

29.353

24.773

20.236

18.970

17.968

15.355

12.770

3,78

3,72

3,50

3,65

3,80

3,64

3,69

3,50

3,42

3,65

3,64

Permanenza media

In effetti, confrontando le presenze del 1997 (pari a 121.796) e quelle del 2007 (46.474) si osserva una riduzione pari al -61,84% ed un tasso medio annuo nel periodo di – 8,39%, con un decremento particolarmente accentuato a partire dal 2001 e confermato, con ogni probabilità, nel 2008 (presenze tedesche nei primi 10 mesi: 44.205). Le presenze tedesche si caratterizzano per il fatto di verificarsi in maniera consistente anche al di fuori del classico periodo turistico estivo, ossia luglio-agosto. Guardando al periodo tra 2005 e 2008, infatti, i mesi di maggiore presenza sono stati marzo-aprile-maggio (con una media, negli ultimi quattro anni, di oltre il 34% del flusso tedesco), periodo rispetto al quale la Germania detiene la leadership, con oltre il 21% delle presenze a Sanremo. Un altro periodo rilevante è dato dai mesi di giugno e settembre (28% circa). I mesi di “punta” estivi rappresentano il 22% circa delle presenze tedesche e rispetto a tale periodo la Germania ha costituito a lungo per Sanremo il Paese più rilevante, fino a quando nel 2006, è stato superato da Russia e Francia. E’ da rilevare che a fronte del declino delle presenze, la permanenza media resta quasi invariata (3,78 giorni nel 1997 e 3,64 nel 2007), con un decremento pari al -3,71% ed un tasso annuo medio nel periodo del -0,34%. Sono invece gli arrivi a presentare un calo molto vistoso: da 32.225 nel 1997 a 12.770 nel 2008, pari al – 60,37% (ed una riduzione annua di circa l’8%). In considerazione dell’andamento del turismo tedesco a livello mondiale, si può pertanto ritenere che la caduta delle presenze e degli arrivi a Sanremo siano dovute ad una forte perdita di competitività, soprattutto verso mete in forte sviluppo, quali Turchia, Spagna e Croazia.

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Svizzera e Liechtenstein La Svizzera è ventesima per spesa nel turismo internazionale (dati UNWTO) ed è passata da una spesa di 6,3 milioni di dollari nel 1995 a 5,4 milioni nel 2000 a 9,2 milioni nel 2006 a 10,2 milioni nel 2007, con una crescita del 6,4% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del -4,3% stimato tra 2008 e 2007. E’ quindi un Paese che sta vivendo un periodo di rallentamento complessivo della spesa per turismo internazionale. Le presenze di Svizzera ed il Liechtenstein a Sanremo sono in decremento, ma più contenuto rispetto a quello tedesco: la diminuzione tra il dato del 1997 (21.682) e quello del 2007 (17.856) è infatti pari al -18,65%, con un tasso medio annuo del -1,75%. Svizzera e Liechtenstein 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

21.682

18.195

19.130

18.469

17.179

20.531

19.728

16.405

16.847

17.073

17.856

Arrivi

7.383

6.880

7.347

6.866

6.555

6.608

6.703

6.261

6.042

5.708

5.598

2,94

2,64

2,60

2,69

2,62

3,11

2,94

2,62

2,79

2,99

3,19

Permanenza media

Le presenze svizzere, in effetti, dal 1997 mostrano un andamento ciclico, alternando momenti di brusco declino (1998) a momenti di ripresa (1999 e, soprattutto, 2002). A partire dal 2004, però, le presenze entrano in una fase di stabile, lievissima crescita, (+2,69% nel 2005; +1,34% l’anno dopo, +4,59% nel 2007). E’ però da notare che, nonostante questi momenti di ripresa, a tutt’oggi i flussi svizzeri non hanno ancora raggiunto i livelli del 1997, rispetto ai quali sono rimasti al di sotto per tutto l’arco di tempo ed i primi dati relativi al 2008 (presenze nei primi dieci mesi pari a 13.560) sembrano smentire questa lieve ripresa. Anche la Svizzera, come la Germania, ha come periodo di maggiore presenza a Sanremo la primavera (marzo-aprile e maggio, mesi in cui si è concentrato, mediamente, negli ultimi cinque anni, il 28,8% delle presenze), seguito dall’estate (luglio-agosto, 27,82%) ed un’equa distribuzione tra i mesi residui. Per quanto riguarda la permanenza media è da rilevare che, tra 1997 e 2007, si è osservato un incremento: nel 1997 era pari a 2,94 giorni, mentre nel 2007 è salito a 3,19 giorni (+8,61%, con un tasso medio annuo di crescita nel periodo dello 0,75%).

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Gli arrivi invece che, pur con dinamica altalenante, sono a livelli costantemente inferiori a quelli registrati nel 1997, dal 2003 sono in continua riduzione. Guardando al periodo 1997-2007, si può osservare che il decremento è pari al -24,18% (si passa da 7.383 arrivi a 5.598), con un tasso medio annuo nel decennio del -2,48%. Tale dinamica pare essere confermata dai dati relativi ai primi dieci mesi del 2008, che registrano l’arrivo di 4.400 svizzeri circa. Anche la Svizzera, che aveva mostrato segni di debole ripresa, sembra pertanto avviarsi lungo la via tracciata dalla Germania, con flussi in arrivo sempre più contenuti.

Austria L’Austria è diciannovesima nella graduatoria mondiale della spesa per turismo internazionale (dati UNWTO) ed è passata da una spesa di 7,3 milioni di dollari nel 1995 a 6,3 milioni nel 2000 a 9,6 milioni nel 2006 a 10,6 milioni nel 2007, con una crescita dello 0,8% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del -5,8% stimato tra 2008 e 2007. Anche l’Austria, come la Svizzera, sta pertanto vivendo un periodo di rallentamento complessivo della spesa per turismo internazionale. Le presenze austriache, tra 1997 e 2007, hanno avuto un andamento variabile, caratterizzato però da una costante tendenza al decremento. Austria 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

17.970

17.382

22.239

19.245

15.334

16.094

14.672

15.492

12.382

12.903

15.091

Arrivi

6.472

6.646

7.906

6.539

5.211

5.881

5.200

5.698

4.655

4.489

5.642

2,78

2,62

2,81

2,94

2,94

2,74

2,82

2,72

2,66

2,87

2,67

Permanenza media

Nel 1997 le presenze austriache erano pari a 17.970, mentre nel 2007 erano pari a 15.091, con un calo del 16,02% (ed un tasso medio annuo del -1,57%). E’ da rilevare che, salvo una lieve ripresa a partire dal 2006, dal 2001 le presenze rimangono comunque al di sotto dei livelli toccati nel 1997 e, soprattutto, nel 1999 (anno più favorevole). In base ai dati dei primi dieci mesi, tale tendenza pare inoltre accentuarsi nel 2008 (a fine ottobre le presenze austriache ammontavano a poco meno di 11.000).

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Le presenze austriache mostrano storicamente una ancora maggiore predilezione, rispetto agli altri Paesi dell’area tedesca, per la primavera (marzo-aprile-maggio): mediamente, infatti, negli ultimi anni, il 43% del flusso si è concentrato in questo periodo. A grande distanza seguono i mesi di giugno e settembre (circa il 23% delle presenze) e quindi i mesi di “punta” estiva (luglio-agosto, 21% circa). La permanenza media, tra 1997 e 2007, è calata (da 2,78 giorni nel 1997 a 2,64 nel 2007, pari a – 3,67%), ma si sono anche verificati brevi periodi di incremento (in particolare il biennio 2000 e 2001 che hanno visto la permanenza media attestarsi sui 3 giorni ed il 2006), tanto che il tasso annuo medio mostra una certa stabilità (è pari infatti allo -0,34%). Per quanto riguarda gli arrivi, tra 1997 e 2007 il calo è stato pari al 12,82% (da 6.472 presenze a 5.642), ed un tasso annuo medio del -1,24%. Nel 1999 si è verificato il massimo numero di arrivi dall’Austria (7.906), mentre dal 2000, anno a partire dal quale gli arrivi sono rimasti costantemente al di sotto dei valori registrati nel 1997, vi è stato un costante calo, parzialmente compensato da sporadiche inversioni di tendenza (2004 e 2007). Questa tendenza pare confermarsi anche nel 2008 (gli arrivi austriaci nei primi dieci mesi sono infatti pari a 4.400 circa).

Francia Secondo i dati dall’UNWTO, la Francia è quarta per spesa per turismo internazionale ed è passata da una spesa di 16,3 milioni di dollari nel 1995 a 17,8 milioni nel 2000 a 31,2 nel 2006 a 36,7 milioni nel 2007, con una crescita del 7,8% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e dello -0,8% stimato tra 2008 e 2007. Se l’area tedesca, pur con alcune differenze nelle modalità, mostra una consistente riduzione delle proprie presenze ed arrivi, la Francia presenta invece una crescita cospicua di ambedue. Francia 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

15.603

18.239

18.312

21.009

23.203

24.348

23.955

27.323

25.919

30.684

34.831

Arrivi

9.034

9.802

10.057

10.743

11.689

13.946

13.620

15.021

15.475

14.926

17.087

1,73

1,86

1,82

1,96

1,99

1,75

1,76

1,82

1,67

2,06

2,04

Permanenza media

115


Le presenze di turisti francesi, infatti, nell’arco di poco più di un decennio sono aumentate del 123,23% (erano infatti pari a 15.603 nel 1997 e a 34.831 nel 2007), con un tasso medio annuo di crescita del 7,57%. Questa tendenza si è manifestata per tutto il periodo e, in base ai dati relativi ai primi dieci mesi, è confermata anche nel 2008, fatto salvo un lievissimo (e non influente) decremento nel 2003 e nel 2005. Le presenze francesi si concentrano prevalentemente nel periodo di punta estivo (luglio-agosto, che hanno costituito mediamente oltre il 30% delle presenze francesi nel periodo 2005-2008). Un secondo periodo di importante presenza francese è l’inverno, nei mesi da ottobre a febbraio: rappresenta infatti mediamente oltre il 25% del flusso. La primavera, invece, rappresenta mediamente il 24% circa. Sempre tra 1997 e 2007, la permanenza media è cresciuta del 18,02%, con un incremento annuo (più fluttuante) dell’1,5%. Infine, per quanto riguarda gli arrivi, anch’essi mostrano un trend positivo: crescono infatti dell’89,14% nel decennio, con un tasso medio annuo del 5,96%. Più in particolare, la tendenza è costantemente positiva fino al 2002, anno a partire dal quale si verificano occasionalmente lievi riduzioni (anni 2003 e 2006). Nei primi dieci mesi del 2008 gli arrivi registrati erano pari a 15.000 circa e si può supporre, sulla base delle caratteristiche degli afflussi registrati negli anni precedenti nei mesi di novembre e dicembre, che verrà quantomeno ripetuto il risultato ottenuto nel 2007.

Regno Unito Il Regno Unito è terzo nella graduatoria della spesa per turismo internazionale dell’UNWTO ed è passata da una spesa di 24,9 milioni di dollari nel 1995 a 38,4 nel 2000 a 63,1 nel 2006 a 72,3 milioni nel 2007, con una crescita del 5,4% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del 5,4% stimato tra 2008 e 2007. E’ quindi un Paese con un trend di crescita indubbiamente positivo. Anche a Sanremo il Regno Unito mostra una tendenza positiva negli anni.

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Regno Unito 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

12.566

23.514

19.836

23.804

24.809

26.690

22.125

22.772

16.402

18.167

19.586

Arrivi

3.717

5.854

5.418

6.940

6.839

7.346

6.139

6.139

5.300

5.423

5.820

3,38

4,02

3,66

3,43

3,63

3,63

3,60

3,71

3,09

3,35

3,37

Permanenza media

Tra il 1997 ed il 2007 le presenze sono aumentate quasi del 56% (sono infatti passate da 12.566 del 1997 a 19.586 del 2007), con un tasso di crescita annuo medio del 4,12%. Tale crescita è però il risultato di un andamento molto variabile: a forti incrementi (rispetto all’anno precedente, +87% nel 1998, +20% nel 2000 e +10,76% nel 2006) si contrappongono altrettanto bruschi decrementi (sempre rispetto all’anno precedente, 15,76% nel 1999, -17% nel 2003 e -28% nel 2005), in una situazione in cui peraltro le presenze sono sempre state costantemente superiori a quelle registrate nel 1997 e, nell’arco di tempo tra 1998 e 2004, attestate oltre le 20.000 unità. Nel 2005 si è avuta, come accennato, una consistente diminuzione, ma negli anni successivi, si è avviato un ciclo positivo (e ad ottobre 2008 le presenze inglesi erano già oltre 20.000, quindi superiori a quelle del 2007). Le presenze inglesi si caratterizzano per la predilezione di due periodi: giugnosettembre, in cui mediamente, negli ultimi quattro anni, si sono registrate oltre il 34% delle presenze inglesi, e la “punta “estiva (luglio-agosto), in cui si concentra il 33,57%. Al dato positivo delle presenze si accompagna la sostanziale stabilità della permanenza media (- 0,46% tra 1997 e 2007, con un decremento medio annuo dello 0,04%), dovuta al tasso di crescita degli arrivi (+56,58% tra 1997 e 2007, con un tasso medio di incremento annuo del 4,16%), proporzionale a quello delle presenze. Più nel dettaglio, gli arrivi inglesi, pur con flessioni nel 1999 e nel 2001, tra 1997 e 2002 sono quasi raddoppiati; successivamente si è avuto un declino con punto di minimo nel 2005, anno a partire dal quale il trend è sempre stato positivo.

117


Benelux Il Benelux include Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (la cui rilevanza, rispetto ai flussi turistici a Sanremo è peraltro estremamente ridotta, per cui non sarà oggetto di una specifica analisi).

Il Belgio Il Belgio è tredicesimo nella graduatoria UNWTO per spesa nel turismo internazionale ed è passato da una spesa di 8,1 milioni di dollari nel 1995 a 9,4 nel 2000 a 15,5 milioni nel 2006 a 17,2 nel 2007, con una crescita del 1,7% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del -1,2% stimato tra 2008 e 2007. E’ quindi un Paese che sta vivendo una fase di stagnazione del turismo internazionale. Belgio 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

6.765

6.269

7.142

10.088

7.922

6.003

8.654

6.095

7.664

8.730

6.639

Arrivi

1.576

1.526

1.912

2.263

2.021

1.597

1.868

1.220

1.839

2.131

1.756

4,29

4,11

3,74

4,46

3,92

3,76

4,63

5,00

4,17

4,10

3,78

Permanenza media

Tra 1997 e 2007 il Belgio ha evidenziato una lieve diminuzione delle presenze a Sanremo: - 1,86% (da 6.765 nel 1997 a 6.639 nel 2007), con un tasso di variazione medio annuo nel periodo molto contenuto (-0,17%). In effetti, guardando al trend del periodo, si può notare come tale risultato sia l’esito di un andamento molto variabile, che alterna momenti di picco (nel 2000, anno in cui si ha una crescita rispetto all’anno precedente di oltre il 41%, nel 2003 - + 44% - e nel 2005 - +26% circa) a momenti di marcata flessione (2001, 2002 e 2004), che mostra però una consolidata presenza superiore a quella registrata nel 1997. Nel 2007 sembra aprirsi una nuova fase di diminuzione, sul quale paiono assestarsi anche i dati relativi ai primi dieci mesi del 2008 (6.376 presenze). Negli ultimi quattro anni le presenze belghe si sono concentrate prevalentemente, nei mesi di “punta” di luglio ed agosto (47,64% in media) e, in misura minore, nei mesi di giugno e settembre (26,41% in media negli ultimi quattro anni).

118


Per quanto concerne la permanenza media, la riduzione del flusso belga è decisamente più sensibile: - 12% tra 1997 e 2007, con un tasso di decremento medio annuo dell’1%. La sostanziale tenuta delle presenze deriva infatti dall’incremento degli arrivi di turisti belgi a Sanremo: + 11,42% tra 1997 e 2007, con un tasso di crescita annuo dell’1% circa. Anche in questo caso l’andamento è molto fluttuante: si alternano infatti incrementi molto marcati (1999 - +25,29% rispetto all’anno precedente- e il 2005, +50,74%), mentre i momenti di maggior declino si verificano in corrispondenza del 2002, del 2004 e del 2007. Si può peraltro osservare che, fatto salvo il 2004, nell’intero periodo gli arrivi sono sempre stati superiori a quelli registrati nel 1997.

I Paesi Bassi I Paesi Bassi sono dodicesimi per livello di spesa nel turismo internazionale (UNWTO) e sono passati da una spesa di 11,7 milioni di dollari nel 1995 a 12,2 nel 2000 a 17,0 nel 2006 a 19,1 milioni nel 2007, con una crescita del 2,6% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del 6,2% stimato tra 2008 e 2007. Complessivamente quindi i Paesi Bassi mostrano un trend decisamente positivo di sviluppo. Paesi Bassi 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

11.323

10.099

10.116

12.058

11.694

17.493

17.172

15.973

10.697

17.325

18.818

Arrivi

2.603

2.735

3.058

3.604

3.283

4.361

3.809

3.684

3.243

3.858

3.999

4,35

3,69

3,31

3,35

3,56

4,01

4,51

4,34

3,30

4,49

4,71

Permanenza media

Anche a Sanremo i Paesi Bassi hanno visto una crescita molto marcata delle presenze, nel periodo 1997-2007: +66,19% (da 11.323 nel 1997 a 18.8181 nel 2007), con un tasso di crescita medio annuo del 4,73%. A partire dal 2000 (con la sola eccezione del 2005), la crescita delle presenze è stata continua, e sempre su livelli ampiamente superiori a quelli registrati nel 1997. Le presenze olandesi, negli ultimi quattro anni, si sono registrate prevalentemente nei mesi di “punta” di luglio ed agosto (53,24% in media) e, in misura minore, nei mesi di giugno e settembre (23% circa in media negli ultimi quattro anni).

119


La permanenza media tra 1997 e 2007 è cresciuta dell’8,18%, con un tasso annuo medio molto contenuto, pari a 0,72%. E’ da notare che peraltro, a partire dal 2002, ma con l’eccezione del 2005, essa si è stabilizzata a livelli costantemente superiori alle 4 giornate. Tale risultato è confermato dalla crescita, sostenuta, degli arrivi (+ 53,63% tra 1997 e 2007, con un tasso medio annuo di incremento pari al 4%), di entità comunque inferiore a quella delle presenze. Si può peraltro notare che, a differenza di queste ultime, gli arrivi presentano tre diversi cicli: uno di crescita (periodo 1997-2002, anno di massimi arrivi), uno di declino (tra 2003 e 2005) ed una nuova fase di espansione dal 2006, confermata dai dati relativi ai primi 10 mesi (3.794 al 31 ottobre 2008).

Russia La Russia è nona nella graduatoria della spesa per turismo internazionale ed è passata da una spesa di 11,6 milioni di dollari nel 1995 a 8,8 nel 2000 a 18,2 nel 2006 a 22,3 milioni nel 2007, con una crescita del 22,1% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 19,8% stimato tra 2008 e 2007. E’ quindi un Paese in forte crescita per spesa nel turismo: a Sanremo è il Paese che, insieme alla Francia, ha visto crescere nella maniera più elevata la propria presenza. Russia 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

10.725

11.394

6.749

8.069

9.471

11.123

12.703

13.153

15.462

22.345

24.873

Arrivi

1.731

2.069

1.645

1.903

2.020

2.225

2.521

3.187

3.455

3.491

4.725

6,20

5,51

4,10

4,24

4,69

5,00

5,04

4,13

4,48

6,40

5,26

Permanenza media

Tra 1997 e 2007, infatti, l’incremento delle presenze è stato pari a + 131,91% (da 10.725 nel 1997 a 24.873 nel 2007), ad un tasso medio annuo del 7,95%. Se fino al 2000 i flussi hanno un andamento variabile (anche con brusche riduzioni: 1999 -40,77% circa), a partire da tale data il trend diventa stabilmente positivo, con un picco di crescita di +44,52% nel 2006. La tendenza positiva è confermata dai dati relativi ai primi 10 mesi del 2008, che indicano già oltre 27.000 presenze, superiori a quelle registrate nell’intero 2007.

120


Il flusso russo è tipicamente estivo: le presenze si concentrano infatti nei mesi di luglio-agosto (53% circa negli ultimi quattro anni) e di giugno e settembre (oltre il 23% in media dal 2005 ad oggi). La permanenza media nel 2007 risulta essere di una giornata più ridotta rispetto ai dati del 1997 (-15% circa, con un tasso medio annuo di decremento del 1,5%) e in alcuni periodi la riduzione è stata anche più alta. A partire dal 2006, anno di permanenza media più elevata dal 1997, si è però attestata stabilmente su oltre 5 giornate. Per quanto concerne gli arrivi, la crescita tra 1997 e 2007 è stata pari a +172,96%, con un tasso medio annuo del 9,56%. A partire dal 2000, tale flusso è stato costantemente in crescita, con picchi rispetto all’anno precedente nel 2004 (+26,42%) e nel 2007(oltre 35%) ed i dati relativi ai primi dieci mesi del 2008 sembrano confermare tale tendenza (5.342 arrivi, superiori a quelli dell’intero 2007).

Spagna La Spagna è undicesima per spesa nel turismo internazionale (dati UNWTO) ed è passata da una spesa di 4,5 milioni di dollari nel 1995 a 6,0 nel 2000 a 16,7 nel 2006 a 19,7 milioni nel 2007, con una crescita del 8,3% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e del 1,2% stimato tra 2008 e 2007. Anche la Spagna, a Sanremo, evidenzia un trend positivo, anche se in misura molto più contenuta rispetto alla Russia. Spagna 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

7.099

8.570

8.499

11.308

12.070

12.765

12.383

10.766

10.550

10.724

9.011

Arrivi

5.032

4.914

6.312

7.400

7.480

7.240

6.961

6.459

7.442

7.218

5.314

1,41

1,74

1,35

1,53

1,61

1,76

1,78

1,67

1,42

1,49

1,70

Permanenza media

Tra 1997 e 2007, infatti, la crescita delle presenze è stata pari a +26,93% (da 7.099 nel 1997 a 9.011 nel 2007, con un tasso medio annuo del 2,19%). Tale risultato complessivo è però ascrivibile a diversi fenomeni: un primo ciclo di sviluppo tra 1997 e 2002, anno di massimo numero di presenze, ed una successiva fase di declino (dal 2004),

121


caratterizzata da momenti di stabilità (tra 2004 e 2006 e, dai primi dati, anche 2008) alternati a brusche riduzioni (2004, - 13%; 2007, -15,97%). Il flusso spagnolo manifesta la propria presenza soprattutto nei mesi di luglioagosto (36% in media negli ultimi quattro anni), ma anche nei mesi di giugno e settembre (oltre il 22%) e in primavera (23% circa nei mesi di aprile, maggio, giugno). La permanenza media è cresciuta del 20,20% tra 1997 e 2007, avvicinandosi alle due giornate. Gli arrivi, infine, sono cresciuti molto meno delle presenze: 5,60% tra 1997 e 2007, ad un tasso medio annuo dello 0,5%. Anche in questo caso, il risultato è il frutto della combinazione di più cicli: uno di crescita (tra 1997 e 2001, anno in cui si verifica il picco di arrivi: il massimo tasso di crescita rispetto all’anno precedente si ha invece nel 1999, +28,45%), uno di contrazione (tra 2001 e 2004) e quindi una fase di variabilità (forte crescita nel 2005, +15,22% e successive riduzioni, con un minimo nel 2007, -26,38%, destinato a ripetersi, in base ai dati dei primi dieci mesi, anche nel 2008).

Nord America Il Nord America, comprendente Stati Uniti e Canada, ha visto nel tempo una certa riduzione dell’entità delle presenze, a causa della riduzione di turisti statunitensi, solo parzialmente compensati dai canadesi. Stati Uniti Gli Stati Uniti sono secondi per spesa nel turismo internazionale (dati UNWTO) e sono passati da una spesa di 44,9 milioni di dollari nel 1995 a 64,7 nel 2000 a 72,1 nel 2006 a 76,2 milioni nel 2007, con una crescita del 5,6% circa sull’anno precedente (a prezzi correnti e moneta locale) e dell’8,7% stimato tra 2008 e 2007. A Sanremo gli Stati Uniti mostrano invece un trend complessivamente negativo negli anni, ma con alcune particolarità. Stati Uniti 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

16.531

14.477

18.300

18.927

18.909

14.948

11.247

9.833

16.186

11.989

11.133

Arrivi

6.437

6.725

6.517

8.817

7.689

5.455

4.427

4.293

5.654

4.296

4.080

2,57

2,15

2,81

2,15

2,46

2,74

2,54

2,29

2,86

2,79

2,73

Permanenza media

122


Se tra 1997 e 2007, infatti, la riduzione delle presenze è stata pari a -32, 65%, con un tasso medio annuo di decremento del 3,53%, si può notare come, in realtà, almeno fino al 2000 le presenze fossero in aumento, anche consistente (+26% circa rispetto all’anno precedente nel 1999 e picco nel 2000). Dal 2002, invece, si è innestato un rapido declino ( -21% rispetto all’anno precedente nel 2002, -24,76% l’anno successivo). Dal 2002, inoltre, nonostante sporadici e violenti incrementi (2005, +65% circa), le presenze statunitensi a Sanremo sono sempre rimaste al di sotto di quelle registrate nel 1997 e paiono in ulteriore declino nel 2008 (al 31 ottobre le presenze erano 10.025, -4% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Le presenze statunitensi si concentrano prevalentemente nei mesi di giugno e settembre (oltre il 38% medio negli ultimi quattro anni), e nei mesi di punta estivi (22,5% in media dal 2005); evidenziano però anche una buona presenza nei mesi invernali e primaverili (oltre il 19% in ciascuno di essi). La permanenza media è invece lievemente cresciuta: tra 1997 e 2007 +6,25% (avvicinandosi così alle tre giornate) e dal 2005 con valori costantemente superiori a quelli registrati nel 1997. Tale risultato discende dal calo, molto marcato, degli arrivi: -36,62% tra 1997 e 2007, con un tasso di decremento annuo del 4% circa. Fino al 2000, anno in cui si è avuto il maggior numero di arrivi, il trend era complessivamente positivo; a partire da tale data, invece, il flusso di turisti statunitensi è stato in costante e, talvolta (2002, -29% circa; 2003, -18,85%), brusco calo, solo temporaneamente compensato da incrementi di breve periodo (2005, +31,70%). Dal 2002, inoltre, gli arrivi sono rimasti costantemente sotto i valori registrati nel 1997 e la tendenza negativa sembra destinata a ripetersi nel 2008 (3.500 presenze circa al 31 ottobre).

Canada Il Canada è ottavo nella graduatoria UNWTO della spesa per turismo internazionale ed è passato da una spesa di 10,3 milioni di dollari nel 1995 a 12,4 nel 2000, a 20,5 nel 2006 a 24,8 milioni nel 2007, con una crescita del 14,4% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 17% stimato tra 2008 e 2007. E’ quindi un Paese che sta conoscendo una fase di crescita del turismo, e a Sanremo conferma la tendenza complessiva.

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Canada 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze Arrivi

1.670

1.509

2.288

2.891

2.659

3.120

2.361

2.616

2.650

2.570

3.043

710

791

1.040

1.417

1.430

1.347

1.261

1.527

1.308

1.161

1.147

2,35

1,91

2,20

2,04

1,86

2,32

1,87

1,71

2,03

2,21

2,65

Permanenza media

Tra 1997 e 2007 le presenze canadesi a Sanremo sono infatti cresciute dell’82,22% (da 1.670 nel 1997 a 3.043 nel 2007), con un tasso annuo medio di incremento del 5,61%. L’andamento è però molto instabile, con ampie fluttuazioni in diminuzione (2003, -24% circa rispetto all’anno precedente) o in incremento (1999-2000, anni in cui si registrano rispettivamente +52% e +27% circa rispetto all’anno precedente; 2007, +18,40%, dato destinato a confermarsi nel 2008, in quanto le presenze registrate al 31 ottobre erano già superiori a quelle dell’intero 2007). Le presenze canadesi si concentrano nei mesi di giugno e settembre (31,21% in media negli ultimi quattro anni) e nella “punta” estiva (30,56%), ma si caratterizzano per una buona consistenza anche negli altri periodi dell’anno (quasi il 23% nei mesi primaverili e 15% nei mesi invernali). La permanenza media tra 1997 e 2007 è cresciuta del 12,79%, anche se l’incremento medio osservato è pari all’1% circa (in effetti, solo nel 2007 la permanenza media è superiore a quella registrata nel 1997, mentre negli altri anni rimane costantemente più bassa). Per quanto concerne gli arrivi, questi sono cresciuti, ma in maniera più ridotta rispetto alle presenze: +61,55% tra 1997 e 2007, ad un tasso medio annuo di incremento del 4,46%. E’ da rilevare che tale risultato è il frutto di due diverse dinamiche: una positiva (anni 1997-2001) ed una, successiva, di contrazione, fino al 2007, interrotta dallo sporadico incremento osservato nel 2004(+21% rispetto all’anno precedente). Nel 2008, peraltro, gli arrivi registrati al 31 ottobre (1.214) sono già superiori a quelli dell’intero 2007.

124


Area Scandinava

Nell’area scandinava sono incluse Svezia, Danimarca, Norvegia, Islanda e Finlandia. Tale area è in forte sviluppo: se nel 1997 rappresentava il 3% circa (8.914) delle presenze a Sanremo, nel 2008, con riferimento ai primi dieci mesi, ne costituiva il 7,47% (pari a 21.534 presenze). Considerando che l’apporto principale è dovuto a Svezia, Danimarca e Norvegia, l’analisi verterà su questi tre Paesi.

Svezia La Svezia è diciassettesima per spesa per turismo internazionale (dati UNWTO) ed è passata da una spesa di 5,4 milioni di dollari nel 1995 a 8 nel 2000 a 11,5 nel 2006 a 13,9 milioni nel 2007, con una crescita del 11,1% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 10,5% stimato tra 2008 e 2007. Le presenze svedesi sono cresciute considerevolmente nel tempo anche a Sanremo, confermando quindi la tendenza complessiva. Svezia 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

4.282

4.143

5.121

6.641

9.701

12.402

9.360

5.443

6.153

12.286

8.626

Arrivi

1.220

1.471

1.775

2.253

2.318

3.018

2.184

2.261

2.107

3.249

2.504

3,51

2,82

2,89

2,95

4,19

4,11

4,29

2,41

2,92

3,78

3,44

Permanenza media

La crescita è stata notevole: +101,45% tra 1997 e 2007 (da 4.282 presenze a 8.626), con un tasso medio annuo di crescita del 6,57%. L’andamento è però molto variabile: in crescita fino al 2002, successivamente le presenze svedesi si riducono, anche consistentemente (-24,53% nel 2003 rispetto all’anno precedente, -41% circa nel 2004), fino al 2005 (+99,67%), anno in cui riprendono a crescere, per contrarsi nuovamente nel 2007. Nei primi 10 mesi del 2008 le presenze registrate sono già superiori a quelle dell’intero 2007 (9.185). Le presenze svedesi sono prevalentemente estive, ma non di punta: negli ultimi quattro anni, infatti, oltre il 35% delle presenze si è concentrato nei mesi di giugno e

125


settembre, mentre a luglio ed agosto la percentuale è in media del 28,46%. Importante anche il periodo primaverile (quasi il 25% delle presenze). La permanenza media è lievemente decresciuta tra 1997 e 2007 (-1% circa), ma nell’ultimo triennio si è stabilmente assestata su oltre tre giornate. Gli arrivi, infine, tra 1997 e 2007 sono cresciuti del 105,25% (da 1.220 a 2.504), ad un tasso medio annuo di incremento del 6,76%. Anche in questo caso il risultato è frutto di cicli differenti: in crescita fino al 2002, gli arrivi intraprendono quindi un declino, anche consistente (-22,93% rispetto all’anno precedente nel 2007), parzialmente compensato da improvvisi incrementi (2006, +54,2%). Nei primi dieci mesi del 2008 la situazione appare stabile (2.500 arrivi al 31 ottobre).

Danimarca La Danimarca è ventitreesima nella graduatoria UNWTO per spesa nel turismo internazionale ed è passata da una spesa di 4,4 milioni di dollari nel 1995 a 4,7 nel 2000 a 7,5 nel 2006 a 8,8 milioni nel 2007, con una crescita del 7,7% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 6,7% stimato tra 2008 e 2007. Anche la Danimarca presenta un andamento tendenziale di lungo periodo positivo, confermando così il trend complessivo. Danimarca 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze Arrivi

1.935

2.358

4.338

4.603

6.755

7.782

5.962

5.040

5.277

5.473

4.800

597

797

1.209

1.164

1.269

1.220

1.240

1.293

1.365

1.244

1.154

3,24

2,96

3,59

3,95

5,32

6,38

4,81

3,90

3,87

4,40

4,16

Permanenza media

Nel periodo tra 1997 e 2007, infatti, la Danimarca ha accresciuto le proprie presenze a Sanremo del 148% (da 1.935 nel 1997 a 4.800 nel 2007), ad un tasso medio annuo dell’8,61%. Le presenze danesi sono state in forte crescita (1999, +84%; 2001, +46,75%) fino al 2002 (anno in cui si sono registrate le presenze più elevate), mentre successivamente, anche con forti decrementi (2003, -23,39%; 2004, -15,46%; 2007, 12,3%), si sono ridotte. Nel 2008 però le presenze risultano essere in forte crescita: al 31 ottobre esse erano pari a 5.510, ossia già superiori a quelle totalizzate nell’intero 2007.

126


Le presenze danesi sono prevalentemente estive, concentrate nei mesi di luglio ed agosto (oltre il 64% in media negli ultimi quattro anni), e quindi in giugno e settembre (16,63% circa). La permanenza media, tra 1997 e 2007, è cresciuta: +28,33%, con un incremento pari ad una giornata. Anche gli arrivi sono cresciuti, ma in misura più contenuta rispetto alle presenze: tra 1997 e 2007, infatti, l’incremento è stato pari al 93,3%, con un incremento medio annuo del 6,17%. Tale incremento è il frutto di un andamento molto variabile, che alterna bienni di crescita (1997-1999), periodi instabili (2000-2002), altri di crescita (2003-2005), nuovamente una fase di declino (2006-2007). Nel 2008 gli arrivi appaiono in forte incremento: 1.474 al 31 ottobre, ossia di gran lunga superiori a quelli dell’intero 2007.

Norvegia La Norvegia è quindicesima per spesa nel turismo internazionale (dati UNWTO) ed è passata da una spesa di 4,2 milioni di dollari nel 1995 a 4,6 nel 2000 a 12,2 nel 2006 a 14,7 milioni nel 2007, con una crescita del 10,5% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 14% stimato tra 2008 e 2007. L’andamento positivo degli altri due Paesi scandinavi a Sanremo è evidenziato anche dalla Norvegia, sempre in linea con la tendenza complessiva del Paese. Norvegia 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze Arrivi

1.104

1.046

1.542

7.994

3.221

3.797

3.782

3.402

3.578

5.186

3.356

411

462

672

1.900

767

1.019

1.169

1.089

1.314

1.420

1.233

2,69

2,26

2,29

4,21

4,20

3,73

3,24

3,12

2,72

3,65

2,72

Permanenza media

Tra 1997 e 2007 la crescita delle presenze è stata cospicua: +204% (da 1.104 nel 1997 a 3.356 nel 2007), ad un tasso di incremento medio annuo del 10,64%. Anche la Norvegia ha conosciuto una fase di forte sviluppo (1997-2000, anno di massime presenze e con un tasso di incremento rispetto all’anno precedente del 418,42%), successivamente al quale le presenze si sono ridotte molto, stabilizzandosi comunque su un livello superiore

127


alle 3.200. Anni di forte variazione sono il 2001 (-59,71%), 2002 (+17,88%), il 2006 (+45%) ed il 2007 (-35,29%). Nel 2008 le presenze sono in forte crescita: al 31 ottobre erano superiori a quelle dell’intero 2007 e pari a 3.952. Le presenze norvegesi si concentrano nei mesi estivi, soprattutto luglio ed agosto (negli ultimi quattro anni in media rappresentano oltre il 47% circa delle presenze norvegesi) e giugno e settembre (circa il 24%). La permanenza media è rimasta pressoché invariata confrontando 1997 e 2007: +1,33%. E’ da rilevare che però, nel decennio, vi sono state fasi di forte contrazione della permanenza (1998 e 1999) ed altri di forte espansione (2000 e 2001, in cui la permanenza media si è portata ad oltre 4 giornate). Gli arrivi mostrano un trend fortemente positivo: +200% tra 1997 e 2007, ad un tasso medio annuo del 10,5%. La crescita è stata caratterizzata da un andamento positivo, con alcune forti oscillazioni in incremento (anni 1999, +45,45%, 2000 +182,74 e 2002, +32,86%) ed altre in riduzione (2001, -59,63%). Nel 2008 la tendenza è positiva: nei primi dieci mesi, infatti, si sono registrati arrivi in misura superiore a quelli dell’intero 2007 (1.293).

Asia Pur essendo un’area geografica da cui derivano presenze a Sanremo sono scarsamente significative, si propone l’analisi dei due Paesi più rilevanti a livello mondiale, ossia Cina e Giappone.

Cina La Cina è quinta nella graduatoria UNWTO relativa alla spesa per turismo internazionale, ed è passata da una spesa di 3,7 milioni di dollari nel 1995 a 13,1 nel 2000 a 24,3 nel 2006 (anno in cui ha superato l’Italia) a 29,8 milioni nel 2007, con una crescita del 22,5% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del 20,9% stimato tra 2008 e 2007. Anche a Sanremo la tendenza è molto positiva, pur riguardando un flusso di dimensioni modeste.

128


Cina 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze

212

565

714

1.143

1.203

891

575

1.318

990

1.212

2.380

Arrivi

141

352

327

502

404

655

284

784

372

635

1.501

1,50

1,61

2,18

2,28

2,98

1,36

2,02

1,68

2,66

1,91

1,59

Permanenza media

Tra 1997 e 2007 la crescita delle presenze è stata molto marcata: +1.022,64% (da 212 a 2.380), con un tasso di incremento medio annuo del 24,59%. Tale eclatante dato è il risultato della successione di tre diversi cicli: un primo ciclo di sviluppo (tra 1997 e 2001, in cui si sono registrati anche tassi di crescita del 166,5% nel 1998 o del 60% nel 2000), uno di contrazione (tra 2002 e 2005, anche se nel 2004 si è verificata una crescita rispetto all’anno precedente di oltre il 129%) ed un nuovo ciclo di espansione (dal 2005 al 2007, destinato a confermarsi con ogni probabilità nel 2008, considerando che nei primi 10 mesi si sono quasi eguagliate le presenze dell’intero 2007). Le presenze cinesi si distribuiscono in modo bimodale, prevalentemente nella punta estiva (30% circa delle presenze negli ultimi quattro anni, ma con ampie variazioni da un anno all’altro, anche del 10-20% in più o in meno) o in inverno (oltre il 37%, anche in questo caso con ampie oscillazioni). I mesi primaverili e quelli estivi non di punta raccolgono rispettivamente, in media, il 24% (stabile) ed il 18% (variabile). Appare quindi essere un flusso non chiaramente caratterizzato, immaturo. La permanenza media è molto bassa, considerando che si tratta di una destinazione a lungo raggio per la Cina: 1,59 giornate nel 2008, in lieve incremento rispetto al 1997 (+5,9%). E’ da osservare che, peraltro, tra 1999 e 2001 e nel 2003 e nel 2005 si era stabilizzata oltre le due giornate. Gli arrivi sono in forte crescita, lievemente inferiore a quella delle presenze: +964,54% tra 1997 e 2007 (da 141 a 1.501), con un tasso medio di incremento annuo del 24%. L’andamento, pur sempre tendenzialmente in crescita rispetto al 1997, è però stato molto oscillante: ad anni di grande incremento (1998, +149,65%; 2000, +53,52%; 2002, +62,13%; 2004, +176%; 2006, +70,7% e 2007, +136,38% rispetto all’anno precedente), si sono alternati anni di riduzione (199, 2001, 2003, 2005). Nel 2008 appaiono in forte crescita: al 31 ottobre gli arrivi sono già stati 1.984.

129


Giappone Il Giappone è settimo per spesa nel turismo internazionale (dati UNWTO) e negli ultimi anni ha visto decrescere costantemente tale importo: da una spesa di 36,8 milioni di dollari nel 1995 (anno in cui era terza in classifica) a 31,9 nel 2000 a 26,9 nel 2006 a 26,5 milioni nel 2007, con un tasso di variazione del -0,2% circa sull’anno precedente (prezzi correnti e moneta locale) e del -5,9% stimato tra 2008 e 2007. Sanremo conferma la tendenza complessiva. Giappone 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Presenze Arrivi

2.070

2.330

2.328

2.745

3.280

1.902

1.844

1.653

941

1.813

941

942

1.004

991

902

1.078

770

689

646

394

578

390

2,20

2,32

2,35

3,04

3,04

2,47

2,68

2,56

2,39

3,14

2,41

Permanenza media

Le presenze sono infatti in forte contrazione: tra 1997 e 2007 il decremento è stato del 54,54%, con un tasso medio annuo del -6,92%. La tendenza è stata positiva fino al 2001 (anno di massime presenze giapponesi), ma a partire da quell’anno si è innestato un ciclo negativo, con una sola inversione di tendenza (2006, +92,67%). E’ da rilevare che dal 2002, comunque, le presenze sono rimaste al di sotto di quelle registrate nel 1997. Il declino pare proseguire nel 2008: al 31 ottobre le presenze erano 572 (nel 2007, alla stessa data, erano 856). Le presenze giapponesi mostrano una lieve predilezione per la primavera (30% circa, in incremento, dell’intero flusso negli ultimi quattro anni) e per i mesi di punta estivi (luglio ed agosto, circa il 25% medio, ma con ampie oscillazioni tra un anno e l’altro). I mesi invernali, non considerando il 2008 perché incompleto, rappresentano circa il 28% delle presenze, mentre i mesi di giugno e settembre raccolgono circa il 20%). La permanenza media si attesta sulle due giornate, in incremento del 9,8% tra 1997 e 2007; occasionalmente, nel 2000, 2001 e 2006 è stata pari a tre giornate. Gli arrivi sono declinati in misura ancora maggiore rispetto alle presenze: -58,6% tra 1997 e 2007 (da 942 a 390), con un tasso medio annuo di decremento del 7,7%.

130


In declino persistente dal 1999 al 2007, gli arrivi occasionalmente hanno presentato un’inversione di tendenza: nel 2001 (+19,51% rispetto all’anno precedente) e nel 2006 (+46,7%). Dal 2002 sono però costantemente di entità inferiore a quelli registrati nel 1997.

5.5. UN QUADRO DI SINTESI Sulla base dei dati dell’UNWTO sulla spesa di ciascun Paese per il turismo internazionale e dell’andamento dei flussi (arrivi e presenze) a Sanremo, in questo paragrafo si propone un quadro di sintesi, con un’elaborazione formalmente simile a quella sottostante alla matrice Boston Consulting Group (B.C.G.)1. La matrice è stata ovviamente modificata, per tenere conto delle peculiarità del mercato turistico: -

l’attrattività del mercato è stata misurata con il tasso di incremento (o decremento) del flusso turistico del Paese negli ultimi 12 anni;

-

la competitività di Sanremo, rispetto ai concorrenti, è stata invece misurata calcolando la variazione dei flussi in arrivo tra 1997 e 2007: un incremento sarebbe quindi sintomo di maggiore competitività di Sanremo rispetto ad altre mete, il contrario in caso di riduzione;

-

la rilevanza di ciascun Paese per Sanremo è stata indicata attraverso la dimensione (basata sui diametri) dei cerchi.

Per calcolare l’attrattività del mercato si è fatto riferimento ai dati UNWTO relativi alla spesa per turismo internazionale tra 1995 e 2007; per ogni Paese si è calcolato il tasso di variazione della spesa nel periodo, e quindi è stato posto a confronto con quello che si è osservato per l’insieme dei Paesi oggetto di analisi, che diventava così l’asse di riferimento. Va marginalmente osservato che tali dati sono espressi in dollari a valori correnti e non possono pertanto tenere conto delle variazioni dei tassi di cambio via via intervenute tra le diverse monete nazionali (e, dopo il 2001, l’euro).

1

Come è noto,l’obiettivo principale della matrice B.C.G. è offrire, in maniera sintetica, un quadro che consenta il supporto alle decisioni in materia di gestione strategica dei prodotti di un’impresa, valutando per ciascuno di essi l’attrattività (solitamente rappresentata dal tasso di crescita del mercato) e la competitività rispetto ai concorrenti.

131


Spesa per turismo internazionale, UNWTO (in milioni di dollari) Paesi Austria Belgio Danimarca Francia Germania Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Russia Spagna Svezia Svizzera e Lic. Canada Stati Uniti Cina Giappone Totale tutti i Paesi

Totale 1995 7,3 8,1 4,4 16,3 60,2 4,2 11,7 24,9 11,6 4,5 5,4 6,3 10,3 44,9 3,7 36,8

Totale 2000 6,3 9,4 4,7 17,8 53 4,6 12,2 38,4 8,8 6 8 5,4 12,4 64,7 13,1 31,9

358,4

Totale 2006 9,6 15,5 7,5 31,2 73,9 12,2 17 63,1 18,2 16,7 11,5 9,2 20,5 72,1 24,3 26,9

Totale 2007 10,6 17,2 8,8 36,7 83,1 14,7 19,1 72,3 22,3 19,7 13,9 10,2 24,8 76,2 29,8 26,5

Variazione 2007-1995 45,21% 112,35% 100,00% 125,15% 38,04% 250,00% 63,25% 190,36% 92,24% 337,78% 157,41% 61,90% 140,78% 69,71% 705,41% -27,99%

700,6

95,48%

Con riferimento agli arrivi, si è calcolata la variazione intercorsa tra il flusso nel 2007 ed il flusso nel 1997, confrontandolo quindi con la variazione verificatasi per il flusso complessivo (pari a +0,44% e comprendente anche i Paesi non oggetto di analisi): anche in questo caso, la variazione complessiva costituiva l’asse di riferimento. Paesi Austria Belgio Danimarca Francia Germania Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Russia Spagna Svezia Svizzera e Lic. Canada Stati Uniti Cina Giappone Totale tutti i Paesi

Totale 1997

Totale 2007

Variazione 2007-1997

6.472 1.576 597 9.034 32.225 411 2.603 3.717 1.731 5.032 1.220 7.383 710 6.437 141 942

5.642 1.756 11.54 17.087 12.770 1.233 3.999 5.820 4.725 5.314 2.504 5.598 1.147 4.080 1.501 390

-12,82% 11,42% 93,30% 89,14% -60,37% 200,00% 53,63% 56,58% 172,96% 5,60% 105,25% -24,18% 61,55% -36,62% 964,54% -58,60%

94.667,00

95.080,00

0,44%

132


Ottenuti, tramite i calcoli precedenti, i punti in ascissa ed ordinata, ogni Paese è stato quindi rappresentato all’interno della matrice utilizzando un cerchio, il cui diametro è stato calcolato in proporzione alle presenze registrate dalla specifica nazione nel 2007. Totale 2007

Paesi Austria Belgio Danimarca Francia Germania Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Russia Spagna Svezia Svizzera e Lic. Canada Stati Uniti Cina Giappone

15.091 6.639 4.800 34.831 46.474 3.356 18.818 19.586 24.873 9.011 8.626 17.856 3.043 11.133 2.380 941

I flussi turistici a Sanremo: una matrice di sintesi III

II

IV

I

Superiore

Tasso di crescita 95,48% della spesa

Inferiore

Superiore

0,44% Variazione arrivi 1997-2007

Inferiore

133


Austria

Germania

Russia

Canada

Belgio

Norvegia

Spagna

Stati Uniti

Danimarca

Paesi Bassi

Svezia

Cina

Francia

Regno Unito

Svizzera

Giappone

Il primo quadrante indica i cosiddetti “dogs”: si tratta di Paesi in cui il tasso di crescita della spesa per turismo internazionale è più basso della media dei Paesi analizzati dall’UNWTO e rispetto ai quali Sanremo sta perdendo in competitività, essendo gli arrivi in diminuzione: include Germania, Austria, Svizzera, Stati Uniti, Giappone. L’indicazione, in questo caso, è di orientare gli investimenti per attrarre flussi su nicchie mirate, laddove l’ampiezza del mercato e la rilevanza per Sanremo lo giustifichino; negli altri casi, invece, non appare opportuno dedicare risorse. Per quanto riguarda, in particolare, il tentativo di recuperare una parte dei flussi provenienti dall’area tedesca, le azioni da compiere sono rilevanti e non possono essere affrontate in modo adeguato a livello di singola destinazione turistica, ma devono riguardare almeno il livello regionale. Il secondo quadrante, all’interno della matrice B.C.G., rappresenta i “question marks”, ossia prodotti per cui il mercato presenta buone prospettive, ma rispetto ai quali l’impresa è poco competitiva. Nessuno, tra i Paesi analizzati, rientra in questa casistica. Il terzo quadrante indica invece le cosiddette “stars”: Paesi con alto tasso di crescita della spesa per turismo internazionale (e quindi attrattivi) e rispetto ai quali anche gli arrivi a Sanremo presentano una dinamica positiva. Vi rientrano Belgio, Spagna, Regno Unito, Canada, Svezia, Norvegia, Francia e Cina. L’indicazione, in questo caso, è sostenere la competitività di Sanremo, investendo, ad esempio, nei limiti di convenienza, in comunicazione mirata verso questi Paesi, al fine di trasformare in arrivi a Sanremo parte di questo potenziale. Questo vale in particolare se il trend nel tempo è positivo o molto positivo. Il quarto quadrante, infine, indica le cosiddette “milk cows”: si tratta di Paesi la cui spesa per turismo internazionale cresce a ritmi ridotti o comunque inferiori rispetto alla media, ma rispetto ai quali Sanremo sta accrescendo la propria competitività. Vi rientrano Danimarca e Russia. Il suggerimento, in questo caso, è investire ulteriormente verso tali Paesi, per sostenere e, se possibile accrescere, la competitività raggiunta.

134


Complessivamente Sanremo presenta una situazione a “luci ed ombre”: una larga parte delle presenze è infatti legata a Paesi in via di rallentamento della crescita e rispetto ai quali sta diminuendo anche la competitività di Sanremo, ma vi sono anche alcune buone prospettive per il futuro (Russia, Francia, Regno Unito e, potenzialmente, Cina), su cui può essere opportuno investire. E’ da rilevare che, peraltro, tali risultati sono decisamente positivi, se confrontati con i dati relativi all’andamento dei flussi turistici esteri nel periodo 1999-2007 (vds. allegato) sul totale del Ponente Ligure: in tale arco di tempo, infatti, il declino delle presenze straniere nella Provincia di Imperia nel suo complesso (-15,93% tra 1999 e 2007) e nella Provincia di Savona (-28,99%) è stato decisamente molto più grave.

135


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