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management Copywriting Redazionali e interviste

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La Puglia è i suoi colori

MARTINA FRANCA Servizio di Umberto Calabrese e Roberto De Giorgi

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Una cittadina della Murgia

piena di fascino Elegante cittadina della provincia di Taranto, situata a 431 m. di altezza sul livello del mare, adagiata su una delle ultime colline meridionali della Murgia sud-orientale, Martina Franca domina dall’alto l'incantevole Valle d’Itria, splendida distesa verde biancheggiante di trulli. La maggiore attrattiva della città è senza dubbio costituita dal caratteristico centro storico, splendido esempio di arte barocca, con le sue stradine, i suoi bianchi vicoli, i palazzi baronali e le barocche chiese. Gode di un ricco paesaggio punteggiato dai famosi trulli, le antiche "casedde" in dialetto pugliese e dalle tipiche costruzioni delle masserie, che rappresentano una preziosa testimonianza dell'archeologia industriale. Decisamente suggestivo e molto caratteristico, il centro storico di Martina Franca, dalla singolare bellezza artistica, si presenta agli occhi del visitatore in uno scenografico dedalo di viuzze, bianche casette e incantevoli stradine che trova la sua massima espressione nel complesso della Lama e ove serpeggia la splendida arte barocca e sulle quali si ergono pregevoli palazzi barocchi, dalle stupende balconate in ferro battuto, deliziose ed antiche chiese e caratteristici slarghi, detti 'nghiostre, sulle cui pareti spesso si possono ammirare delle edicole votive, raffiguranti immagini sacre.



Il Palazzo dell'UniversitĂ (in passato sede del Parlamento locale) fu realizzato nel 1478 di Re Ferdinando d'Aragona. E' situato in Piazza Plebiscito ed offre una pregevolissima facciata impreziosita dalla contigua Torre Ci-


Arrivati a Piazza Roma si erge maestoso il Palazzo Ducale, sede del Municipio e del Museo delle Pianelle, la cui costruzione ebbe inizio nella seconda metĂ del XVII secolo, per volontĂ di Petracone V Caracciolo che volle rimaneggiare l'antico castello degli Orsini, risalente alla fine del XIV secolo.



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Valle d'Itria è una porzione di territorio della Puglia

ntrale, a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Ta-

nto. Il suo territorio coincide con la parte meridionale

l'altopiano delle Murge: in senso stretto è la depres-

ne carsica che si estende tra gli abitati di LocorotonCisternino e Martina Franca.

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Titolo bra no i ntern o

Questo brano può contenere 150-200 parole.

un'offerta speciale per un nuovo prodotto.

L'utilizzo di un notiziario come strumento promozionale consente di riutilizzare il contenuto di altro materiale, ad esempio comunicati stampa, studi specifici e rapporti.

È inoltre possibile ricercare articoli specifici oppure trovare articoli di “supporto” nel World Wide Web.

Nonostante lo scopo principale di un notiziario sia quello di vendere un prodotto o un servizio, un notiziario di successo deve innanzitutto interessare i lettori.

In Microsoft Publisher è infatti possibile convertire un notiziario in una pubblicazione per il Web. In questo modo, al termine della creazione del notiziario, sarà sufficiente convertirlo in un sito Web e pubblicarlo.

È consigliabile scrivere articoli brevi oppure includere un programma degli eventi o Titolo bra no i ntern o

“Per at tir are l' at tenzi one de l let to re, i ns erir e qui un richi amo o u na f ras e tra tt a da l tes t o.”

Questo brano può contenere 100-150 parole. Gli articoli di un notiziario possono essere di qualsiasi tipo, ad esempio articoli sulle nuove tecnologie. È inoltre possibile descrivere tendenze economicofinanziarie o previsioni che possono risultare utili ai lettori.

inserire commenti sull'introduzione di nuove procedure o informazioni sul fatturato. In alcuni notiziari è presente una colonna che viene aggiornata in ogni numero, ad esempio per consigli, recensioni di libri, lettere dei lettori o un editoriale, oppure per la presentazione di nuovi dipendenti o nuovi clienti.

Se il notiziario viene distribuito internamente, è possibile Titolo bra no i ntern o

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Questo brano può contenere 75-125 parole. La selezione di immagini ed elementi grafici è un passaggio importante in quanto questi elementi consentono di aggiungere impatto alla pubblicazione. Analizzare l'articolo e valutare se le immagini inserite sono coerenti con il messaggio che TITOLO

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si desidera trasmettere. Evitare immagini che risultino fuori contesto. In Microsoft Publisher sono disponibili migliaia di immagini ClipArt, nonché numerosi strumenti che consentono di disegnare forme e simboli. Dopo aver scelto l'immagine corretta, posizionarla accanto all'articolo e inserire una dida-

scalia.

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È inoltre possibile ricercare articoDidascalia lidell'immaspecifici oppure trovare articoli di “supporto” gine o del- nel World Wide Web. la fotograIn fiaMicrosoft Publisher è infatti possibile convertire un notiziario in una pubblicazione per il Web. In questo modo, al termine della creazione del notiziario, sarà sufficiente convertirlo in un sito Web e pubblicarlo. “Per at tir are l' at tenzi one de l let to re, i ns erir e qui un richi amo o u na f ras e tra tt a da l tes t o.”

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commenti sull'introduzione di nuove procedure o informazioni sul fatturato. In alcuni notiziari è presente una colonna che viene aggiornata in ogni numero, ad esempio per consigli, recensioni di libri, lettere dei lettori o un editoriale, oppure per la presentazione di nuovi dipendenti o nuovi clienti.

Se il notiziario viene distribuito internamente, è possibile inserire

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simboli.

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a Madonna Odegitria (in greco οδηγήτρια cioè che trasmettere. Evitare immagini che con il messaggio che si desidera risultino fuori contesto.

della fotografia

via) importato nel X secolo dall'impero bizantino.


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Frequentatissima piazza della città , localmente denominata in pugliese "u stradòn" e anticamente Piazza del Mercato, Piazza XX Settembre, realizzata alla fine dell'800 per volere del sindaco Fighera, si stende dinanzi al mirabile Arco di Santo Stefano e si affaccia TITOLO

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Il Caffè

Il poeta martinese Giovanni Nardelli ha declamato i versi della poesia in vernacolo “u bocconott”; che è il famoso pasticciato di questo locale che lo fa ancora con la vecchia ricetta, quello che viene anche chiamato sporca TITOLO

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Tripoli nel 2011 hanno festeggiato i 100 anni

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Il Festival della Valle d'Itria di Martina Franca è nato nel 1975 su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili capeggiati da Alessandro Caroli, primo presidente del Festival, con il determinante supporto di Franco Punzi, allora Sindaco di Martina Franca, e di Paolo Grassi, all'epoca sovrintendente del Teatro alla Scala. Il Festival ha contribuito all’affermazione di artisti che avrebbero scritto la storia dell’interpretazione quali Mariella Devia, Martine Dupuy, Paolo Coni, Daniela Dessì, Patrizia Ciofi, Fabio Luisi, Renato Palumbo, per citarne solo alcuni. Dal 1975 sono state oltre cento le opere presentate al Festival della Valle d’Itria. Tra l’altro va ricordato che, nel corso della sua attività, il Festival ha ottenuto per ben cinque volte l’ambito riconoscimento del Premio Abbiati da parte dell'Associazione nazionale dei critici musicali italiani; è inoltre membro di associazioni importanti, tra cui l’EFA [European Festivals Association], il CIDIM [Comitato Nazionale Italiano Musica] e Italiafestival, di cui è socio fondatore. TITOLO

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Un edificio che è il risultato di combinazioni fra l'arte di derivazione salentina e la produzione di opere di maestri locali. L'ingresso è segnato da un arco con bassorilievi nella trabeazione. Nelle stanze, affrescate da Domenico Carella, sono raffigurate scene bibliche, mitologiche e vita di corte.


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Il simbolo della città fu ideato da Filippo I d'Angiò nel Trecento quando riconobbe istituzionalmente la città di Martina Franca. Lo stemma raffigura un cavallo bianco senza briglie che trotterella liberamente in quanto simbolo della demanialità perpetua riconosciuta dal Principe. In altro, sullo sfondo azzurro, campeggiano tre gigli francesi che ricordano l'origine francese della città e la corona turrificata simbolo della costiITOLO NOT I Z I A R I città. O tuzione Tufficiale della


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Ebbene sì, anche nel mio blog non può mancare la purea di fave...E' un piatto tipico della bellissima Puglia, la mia amata Puglia e di ricettine sul purè ce ne sono tante. Quella che io vi posto è molto semplice, perché amo il sapore delle fave e non voglio che venga alterato da altri ingredienti. Ma è il mio gusto... Non perdo altro tempo e...ecco qui la ricettina!

INGREDIENTI 500 gr di fave secche 2 patate uno scalogno 500 gr di foglie di bieta 200 gr di pancetta dolce sale q.b. olio q.b.

PREPARAZIONE Sciacquate le fave e mettetele in ammollo. In molti consigliano di tenerle tutta la notte, o almeno 12 ore...Io le tengo due ore in acqua calda e le cucino regolarmente. Trascorso il tempo di ammollo (che siano 2 ore o 12) mettetele in un tegame con le due patate tagliate a tocchetti. Sarebbe preferibile un tegame di coccio, o cmq un tegame alto... Coprite di acqua e portate a bollore a fiamma bassa. Appena bolle, togliete la schiuma in superficie con un mestolo. Se in questa operazione avete portato via anche molta acqua, aggiungetene altra, ricoprite le fave. Portate a bollore, a fiamma dolce. Mescolate ogni tanto per evitare che si attacchino al fondo del tegame. Le fave dovranno cuocere lentamente fino a sciogliersi. Nel caso in cui, durante la cottura le trovate troppo secche, aggiungete un mestolo di acqua. Nel frattempo in un tegame, tagliate sottilmente la cipolla, e aggiungete la pancetta. Io non metto olio, per-

Dopo circa 10 minuti aggiungo la bieta. F cio evaporare bene l'acqua della verdura si saranno sciolte per bene. Prima di serv derle più cremose. Sono pronte....Potete metterle nello stess viate aggiungendo un filo d'olio extraverg Non resta che augurarvi....BUON APPET


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http:// ipasticcidimanu.blogspot.it/2012_03_01_archiv e.html

Faccio cuocere e nel caso serva aggiungo un cucchiaio di olio o un pochino d'acqua. Faca, aggiungo sale e metto da parte. Torniamo alle fave....dopo circa un'oretta, vedrete che virle, le passo col mixer o con un frullatore ad immersione, per amalgamarle meglio e ren-

so piatto in cui servirete la verdura o in una coppetta separata...L'importante è che le sergine e decorate come piÚ vi piace. TITOOOOO! Tratto da http://ipasticcidimanu.blogspot.it/


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