4 CASTELLO DI SCHIO • C.P. 121 • C.A.P. 36015 SCHIO (VI)
di Roberto Rizzotto
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Orwell, 1984 - R. Rizzotto (09-2010)
Incontri sulla fotografia digitale: un approccio “concreto”
Incontri sulla fotografia digitale: un approccio “concreto” 1
- Conosciamo i nostri mezzi: motivazioni e tecnologie
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- Il linguaggio fotografico: scrivere con la luce
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- La gestione della fotocamera e dell’immagine digitale
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- Il fotoritocco
Ricerca, progetto grafico e immagini: Roberto Rizzotto L’attribuzione di altre immagini e di illustrazioni tecniche è indicata con il link al sito di provenienza. Il presente documento è consultabile esclusivamente in forma elettronica e non è concessa nessuna forma di duplicazione. CASTELLO DI SCHIO • C.P. 121 • C.A.P. 36015 SCHIO (VI)
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Il fotoritocco
Incontri sulla fotografia digitale <4> â&#x20AC;&#x153;Il fotoritoccoâ&#x20AC;? a cura di Roberto Rizzotto (04:05:2011)
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Le impostazioni colore:
Diversi programmi colore visualizzano il colore in diversi modi perchè differenti sono le modalità per gestire i profili tra l’immagine sorgente e i dispositivi di uscita (monitor - stampante).
Photoshop
GIMP
È il software più utilizzato nel settore della grafica professionale. Le impostazioni colore prevedono un’accurata gestione dei dispositivi di uscita, compresa la compensazione della saturazione del monitor. Generalmente è necessario ridurre la saturazione, poi, esistono tantissime marche e modelli di monitor, quelli più indicati per un’uso multimediale e per i videogame (con elevata saturazione del colore) e quelli per l’uso fotografico, con resa cromatica più realistica.
È il software gratuito più “sofisticato” tra i disponibili. Prevede una notevole gestione del colore, con la possibilità di caricare profili “evoluti” come il profilo eciRGB che rende le tonalità più neutre e naturali. In fotografia si usa generalmente il profilo Adobe 1998, che rende le tonalità più calde, o il profilo sRGB, con tonalità fredde e molto “tecniche”, tant’è che lo troviamo preconfigurato su tutte fotocamere in commercio. GIMP purtroppo non prevede la regolazione della saturazione del monitor quindi le immagini vengono visualizzate con tonalità diverse da quelle di Photoshop. È indispensabile confrontare gli elaborati con i risultati della stampa professionale, per capirne la corrispondenza. 4
Incontri sulla fotografia digitale <4> “Il fotoritocco” a cura di Roberto Rizzotto (04:05:2011)
Il fotoritocco: necessità, creatività, etica Il fotoritocco analogico Nella fotografia su pellicola si possono fare molti interventi per migliorare le immagini, per rimuovere i difetti o per aggiungere interpretazioni creative. Alcuni esempi di strumenti e procedure per la manipolazione dell’immagine analogica sono: • Cross processing e viraggi: è lo sviluppo di negativi o positivi con soluzioni chimiche non espressamente previste. • Ingranditore: strumento di “post-produzione” con il quale si misurerà la quantità di esposizione della foto stampata. Alcuni ricercatori di effetti particolari ostruiscono temporaneamente alcune zone del fotogramma durante la proiezione con le mani perché risultino meno scure di altre. Ma sono anche possibili stampe bn da negativo a colori, esposizioni multiple, stampe su materiali inconsueti ecc... • Coloritura a mano, spuntinatura, aerografo: sono interventi non fotografici adottati per correggere o mettere in evidenza alcuni particolari.
Meret Oppenheim by Man Ray
a cura di Roberto Rizzotto (04:05:2011)
Etica del fotoritocco digitale Se FOTOGRAFIA significa “scrivere con la luce”, ogni manipolazione che si discosta da questo principio sposta il linguaggio verso il mondo della GRAFICA, ossia dell’elaborazione del segno indipendentemente dalla sorgente luminosa e dai materiali fotosensibili. La facilità con cui possiamo alterare le immagini attraverso l’uso di filtri “spettacolari”, non ci deve creare l’illusione di essere “artisti” in quanto l’elaborazione sorprende solo perchè “diversa”, ma non necessariamente coerente con un’idea, un progetto, un concetto non finalizzato esclusivamente all’impatto estetico. Anzitutto, il fotoritocco digitale ci consente di correggere i difetti nello scatto, ottimizzando al massimo la nostra foto.
• Solarizzazione: è un’inversione tonale che avviene come reazione ad una sovraesposizione esasperata. Man Ray è stato un maestro di questa tecnica. Incontri sulla fotografia digitale <4> “Il fotoritocco”
Il fotoritocco digitale Nel formato digitale, il fotoritocco ha infinite possibilità di intervento, fino, nei casi estremi, a sostituire la fotografia con una realtà artefatta, ai limiti del virtuale.
Una foto scattata male non diventerà MAI un capolavoro nemmeno dopo 1000 interventi di fotoritocco, mentre una foto scattata bene in partenza può ulteriormente migliorare senza troppi stravolgimenti... 5
Modificare misure e posizione Tra i principali interventi di modifica dell’immagine digitale, ci sono l’aggiustamento dell’inquadratura e l’eventuale modifica della prospettiva e della linea d’orizzonte. Raddrizzare l’orizzonte
Ingrandire per togliere gli angoli vuoti
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Centrare l’inquadratura
Salvare con nome
Ritagliare
Togliere guide di riferimento
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Formati dei file di salvataggio JPEG (.JPG): Immagini compresse con perdita di qualità ad ogni ulteriore salvataggio (esclusa apertura e chiusura senza interventi). La perdita di qualità dipende dal livello di compressione ed è IRREVERSIBILE! TIFF (.TIF): Immagini non compresse, o compresse con metodi non distruttivi, senza perdita di qualità. Occupa più spazio del formato JPEG 7
Prima...
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...dopo
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Ridimensionare e ritagliare
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Regolazioni: la luminosità Per regolazione della luminosità si intende: • lo spostamento dei colori verso il bianco o il nero (richiede anche la modifica del contrasto) • la maggiore concentrazione dei colori (livelli di colore) verso il punto più o meno luminoso tramite istogrammi o curve. • il recupero delle informazioni del file nelle zone sovraesposte e sottoesposte (luci e ombre)
Luminosità e contrasto è una regolazione molto facile ma molto “invasiva”:
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L’aumento della luminosità richiede un’adeguato aumento del contrasto
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Regolazione dei livelli di colore (istogrammi)
Per controllare l’effettiva situazione fotocromatica dell’immagine, è indispensabile visualizzare e comprenderne il suo istogramma anche direttamente sul display della macchina fotografica. La regolazione può essere fatta sui singoli canali RGB (regolazione accurata con rimozioni di dominanti cromatiche) o complessivamente sui tre canali.
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Regolazione delle curve di colore
Regolando le curve in modo casuale si possono ottenere spettacolari effetti cromatici, molto lontani dalla resa fotografica
Incontri sulla fotografia digitale <4> â&#x20AC;&#x153;Il fotoritoccoâ&#x20AC;?
Link interessanti: http://www.mora-foto.it/tutorial_gimp/curve_gimp.html
a cura di Roberto Rizzotto (04:05:2011)
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Regolazioni automatiche Nei casi di luce diffusa, di luce parassita o di sovraesposizione, l’immagine risulta sbiadita, con forme e colori poco definiti. L’istogramma evidenzia la mancanza di informazioni verso le luci, ombre e intensità di colore. La regolazione automatica “dilata” le caratteristiche cromatiche e luminose dell’immagine nella massima estensione dell’istogramma.
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Regolazioni automatiche - 2
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Il contrasto
Luminosità/contrasto:
Maschera di contrasto (USM):
sposta le tonalità intermedie verso le luci e ombre, intervenendo su ampie zone tonali (colore, luminosità, saturazione) con ampio intervento sull’istogramma.
separa i colori contigui inserendo uno spazio luminoso più o meno ampio; aumenta la definizione dei particolari con minimo intervento sull’istogramma.
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Tonalità - luminosità - saturazione
La forza delle immagini: la “quantità” di colore è estremamente legata alle finalità espressive dell’immagine.
Può essere esagerata nelle foto di carattere contemporaneo, o ridotta (desaturata) nelle foto con carattere “vintage” e riflessivo.
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Il formato RAW (grezzo) Raw è un termine che assume diversi significati: non elaborato, non raffinato, grezzo. L’immagine catturata dal sensore della macchina fotografica viene registrata nella sua forma originaria, numerica, cioè dopo essere stata solo convertita da analogico (impulso elettrico) a digitale (valore numerico), senza nessuna ulteriore elaborazione da parte della fotocamera. Per questo la registrazione in raw dà la possibilità di catturare le immagini con una regolazione anche non ottimale di alcune impostazioni (esposizione, bilanciamento del bianco, ecc), in quanto la successiva elaborazione in studio (il cosiddetto sviluppo in camera chiara) consente di regolare questi parametri di ripresa mantenendo la qualità ai livelli più alti possibile. Bisogna porre attenzione al fatto che profondità di campo e messa a fuoco devono essere ottimali in fase di ripresa perché il RAW non consente di ricostruire dettagli di immagine persi dall’ottica della fotocamera a causa, ad esempio, della mancata messa a fuoco della scena ripresa o di suoi singoli elementi. Quando usare il RAW? In condizioni di luce difficile e per contollare in post produzione, con sistemi calibrati e software specifici quindi con maggiore affidabilità, luci e colori di fotografie particolarmente importanti. Incontri sulla fotografia digitale <4> “Il fotoritocco” a cura di Roberto Rizzotto (04:05:2011)
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La nostra immagine, prima...
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...e dopo
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Il formato RAW (altri esempi)
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Elaborazioni
Incontri sulla fotografia digitale <3> “Gestione della fotocamera e dell’immagine digitale” a cura di Roberto Rizzotto (22:04:2009)
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Montaggio di più immagini all’interno della stessa cornice
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Elaborazioni a livelli sovrapposti
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Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo (Gian Piero Bona)