Storia orologeria meccanica

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO

Dalla nascita dell’orologio meccanico ai nostri giorni 1200/1300 In questo periodo nasce l’orologio meccanico come intendiamo nel senso moderno della parola, più precisamente con: una forza motrice autonoma, uno scappamento che trasforma il movimento rotatorio delle ruote in impulsi che vengono regolati dal bilanciere: l’organo regolatore che ad ogni alternanza libera un dente della ruota di scappamento che per mezzo di altri rotismi ruota le lancette. I primi orologi meccanici furono costruiti per uso monastico (alla fine XIII secolo nel 1275 quasi sicuramente), chiamati SVEGLIARINI avevano una autonomia ridotta e il compito di stabilire il tempo delle preghiere che solitamente era ogni 6 ore. Uno dei primi documenti del 1300 che danno la certezza dell’esistenza dell’orologio è la Divina Commedia (paradiso –XXIV canto):

E come cerchi in tempra d’oriuoli si giran si che ‘l primo a chi pon mente quieto pare, e l’ultimo che voli (Divina Commedia, Paradiso XXIV canto)

“Come le ruote di un meccanismo di orologio Girano con differente velocità, tanto che, a chi le osserva, la prima sembra quasi non muoversi e l’ultima volare.”

E’ evidente che Dante Alighieri conosceva gli orologi e paragonò, il movimento delle anime del paradiso con il muoversi delle ruote degli orologi che girano e girano con diversa velocità.

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO

1300 A partire dal 1300 tutte le città di una certa importanza istallarono in cima ai loro campanili o alle loro torri un orologio, simbolo di potenza e di prosperità, che non mancherà di avere grande influenza sulla vita sociale dei cittadini. Erano orologi senza quadrante e battevano solo le ore. Uno dei primi è della Cattedrale di Strasburgo (1354) fig. 1 (la forza motrice era costituita da pesi) 1400/1500

Fig. 1

Fig.2

Un successivo passo in avanti avviene nel 1400 con l’invenzione della molla motrice fig.2 e conseguente sviluppo dell’orologio domestico. Inizialmente furono trasformati orologi con pesi e successivamente furono progettati meccanismi per l’uso della molla Nella fig.n.3 è il più antico orologio a molla conosciuto (1450).

Fig.4

Fig 3

1500/1600 Con l’utilizzo della molla motrice si sviluppa in questo periodo l’orologio da persona. Il più antico orologio portatile che si conosca: è del 1548, il quadrante è dotato di una sola lancetta e riporta l’intero ciclo delle 24 ore: quella notturna con numerazione romana, quella diurna con numerazione araba. Le forme ed i materiali sono i più vari. Nella fig. 5 vediamo un orologio da petto a forma di croce in bronzo dorato e argento del XVII sec: la cassa è completamente incisa con simboli della Passione e dell’ordine dei Gesuiti. Fig. 5

Quando il suo uso cominciò a generalizzarsi, divenne spesso anche un gioiello prezioso. Talvolta, però, l’ornamento era di gusto decisamente macabro, come questo teschio che veniva portato alla cintura o appeso alla collana.

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO 1675 Questo periodo storico è stato di grandi rivoluzioni nel mondo dell’orologeria: rivoluzioni tecniche, politiche e sociale. Rivoluzione tecnica: soprattutto ad opera di Christian Huygens, che riesce a applicare all’orologio l’invenzione di Galilei fig 6: il pendolo. In pratica, si sfrutta ai fini della misurazione del tempo, un fenomeno come appunto l’oscillazione del pendolo. Il passo successivo fu l’applicazione della molla di regolazione a spirale al bilanciere: grazie a tale invenzione, che vediamo nell’immagine fig.7, gli orologi portatili diventano molto più precisi perché il bilanciere, organo divisore del tempo nell’orologio, è più regolare nella sua oscillazione. Lo Fig 7 differenza che gli orologi facevano al giorno era di circa 30/40 minuti con Fig 6 questa applicazione scese a 4/5 minuti. Con questa precisione fu possibile applicare la lancetta dei minuti. La fig 8 ci presenta uno dei primi orologi con la lancetta dei minuti. Siamo nel secolo della “rivoluzione scientifica”, che vede l’orologeria il primo settore manifatturiero a mettere in pratica le scoperte teoriche della fisica e della meccanica. D’altra parte l’orologeria contribuì a dettare il ritmo di sviluppo generale della meccanica applicata e ad esercitare un ruolo di primaria importanza nell’evoluzione degli strumenti scientifici. Fig.8

1685 La grande rivoluzione politica si verificò nel 1685 con la revoca , dell’editto di Nantes, ad opera di Luigi XIV Fig 9 che assestò un colpo durissimo all’orologeria francese, provocando l’esodo degli orologiai protestanti che andarono a stabilirsi in Svizzera o in Inghilterra. 1700/1800 La ricerca della precisione del segnatempo era Fig 9 seguita con molto interesse soprattutto dalla marina navale. I governi delle nazioni marittime avevano destinato favolosi premi a che avesse costruito un orologio così preciso da determinare dopo alcuni mesi di navigazione, la longitudine in mare con uno scarto massimo di mezzo grado, corrispondente a due minuti di tempo.

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Fig.9


IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO La prova era assai ardua perché il continuo rollio dell’imbarcazione e le variazioni di temperatura pregiudicavano notevolmente la precisione dell’orologio; per questo il premio offerto dal Parlamento britannico a colui che fosse riuscito a realizzare questo orologio era molto alto: 20.000 sterline in oro pari a circa 2,5 milioni di euro. L’inglese John Harrison Fig.10 Fig.11 consacrò tutta la sua vita alla soluzione di questo problema, eseguendo prima 3 versioni di cronometro da marina (H1, H2, H3) e apportandovi continui miglioramenti. Ma sarà solo con l’ultima versione, l’H4 Fig 11 Fig.10 che risolverà definitivamente il problema; infatti questo strumento utilizzato in un viaggio per mare dalla Giamaica all’Inghilterra, registrò uno scarto di soli 65 secondi, corrispondenti a ¼ di grado. Rivoluzione sociale: Questo è un periodo storico che vede l’orologiaio diventare una figura di rilievo nella società. Lo sviluppo tecnologico del settore riesce sempre più a soddisfare una crescente domanda di lusso e tecnicità da parte di intenditori, che diventano così testimoni della nuova mentalità moderna e scientifica. Nascono Le Grandi Case Orologiaie. Le immagini ci indicano l’anno di fondazione di alcune fra le più importanti Case Orologiaie percorrendo a ritroso un cammino immaginario dalla più recente alla più antica, attraverso due secoli iniziamo con: Rolex 1908 / Audemars 1875 /Piaget 1874 / IWC 1868 /Chopard 1860 Panerai 1860 / Cartier 1847 A.Lange & Sonne 1845 / Patek Philippe 1839 /Jaeger le Coultre / 1833 Baume & Mercier 1830 /Girard Perregaux 1791 Breguet 1775/ Vacheron Constantin 1755 Vacheron Contantin è la più antica fabbrica in assoluto di orologi che non abbia mai interrotto l’attività e costituisce ancora oggi un punto di riferimento della tradizione orologiaia.

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO 1800/1900 Con la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX si ha un grande sviluppo di orologi con elevata perfezione tecnica, con innovazioni che hanno un’influenza decisiva sull’orologeria contemporanea. Uno degli artefici di questo grande sviluppo è sicuramente Abraham-Louis Breguet. Si devono a lui molti perfezionamenti e invenzioni, gran parte dei quali sono poi diventati patrimonio comune dell’orologeria. Tra questi per esempio, il sistema antiurto dell’asse del bilanciere; il calendario perpetuo (anche se qualcuno lo attribuisce a Mudge) il Regolatore Tourbillon che permise un grande balzo in avanti nella precisione fino ad arrivare ad uno scarto medio per gli orologi da persona di appena 6 secondi al giorno. Sul piano estetico Breguet sviluppa un nuovo tipo di quadrante rabescato e inventa il disegno delle lancette e delle cifre che portano tuttora il suo nome. Breguet rende inoltre sistematico l’impiego dei rubini, sporadicamente utilizzati fin dal 1704. Nel 1821 viene inventato il cronografo, messo definitivamente a punto nel 1862. E ancora, nel 1883, i fusi orari e il meridiano di Greenwich, prima utilizzati solo negli Stati Uniti, vengono adottati in tutto il mondo. 1900/1960 Fra la fine dell’ottocento (1880) e l’inizio del ‘900 comincia ad essere usato l’orologio da polso.Il cambiamento è favorito dalla prima guerra mondiale, con la fabbricazione di orologi da polso pratici e resistenti per le forze armate. Lo sviluppo è dovuto anche a pionieri dell’automobilismo e dell’aviazione, come Alberto Santos-Dumont per il quale Cartier crea, nel 1904, un dei primi orologi da polso e con un’estetica di avanguardia. Nel 1924 l’inglese John Harwood brevetta un orologio da polso con la ricarica automatica che garantiva il funzionamento portandolo normalmente al polso. La Rolex nel 1927 con un annuncio a pagamento sul giornale londinese “Daily Mail” del 24 novembre reclamizza la traversata della Manica compiuta a nuoto da Mercedes Gleitze, prima donna a realizzare questa impresa, con al polso il primo orologio di questa Casa a tenuta stagna, brevetto di impermeabilità depositato da Hans Wilsdorf nel 1926, e con questo brevetto tutte le innovazioni tecniche fondamentali sono state realizzate. Ma quella dell’orologio da polso è una rivoluzione, ancor più che della tecnica, della mentalità e della moda. Nel 1934 per la prima volta nella storia dell’orologeria la produzione degli orologi da polso supera la produzione degli orologi da tasca.

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO 1960-1980 Fin dall’inizio del secolo si sapeva che un cristallo di quarzo, sotto l’azione della corrente elettrica, oscilla con grande regolarità e con un elevato numero di oscillazioni (caratteristica piezoelettrica del quarzo di silicio). Poiché la tecnica dell’orologio da polso meccanico si è ormai stabilizzata, la ricerca si concentra sui modelli ad energia elettrica. Nel 1960 viene utilizzato un organo regolatore a forma di diapason mantenuto in frequenza da un circuito elettronico e un sistema a cric che permetteva di trasmettere il movimento al rotismo. Questo principio, applicato al celebre modello Accutron di Bulova, avrà

risonanza internazionale. Dal 1967 si cominciano a fabbricare in serie orologi a quarzo con lettura tradizionale a lancette, mentre nel 1969 si producono in Giappone i primi orologi a quarzo in cui la lettura delle cifre avviene a richiesta: si tratta di cifre numeriche, dapprima a diodi elettroluminescenti, poi a cristalli liquidi. L’utilizzo del quarzo come organo regolatore negli orologi da polso, è la seconda grande rivoluzione nell’orologeria. Questa rivoluzione del quarzo come organo regolatore ha permesso una precisione così elevata mai prima raggiunta da un orologio da polso, una precisione che va ben oltre le aspettative dell’utilizzatore più esigenze. Gli orologi, con movimenti elettronici a quarzo, con lettura analogica ( con quadrante e lancette) hanno raggiunto un altissimo livello di affidabilità entrando a far parte di diritto nell’alta gamma della produzione orologiera.

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IL MERAVIGLIOSO MONDO DELL’OROLOGIO

1980 ai nostri giorni In questo periodo le Grandi Case di orologeria hanno riscoperto le grandi complicazioni offrendo al mondo degli appassionati di orologi gioielli della micromeccanica e dell’elettronica costruendo movimenti multicomplicati estremamente sofisticati dove le nuove tecnologie sono in perfetta armonia con la tradizione delle manifatture.

Nel 1993 le dimensioni degli orologi da polso diventano “extra large”. Questo è avvenuto grazie all’orologio Panerai che si ispiravano agli storici modelli creati per gli incursori della Seconda Guerra Mondiale. Negli ultimi anni il mondo dell’orologeria è impegnato in una ricerca continua di materiali e tecnologie che consentano di eliminare ogni intervento di manutenzione sull’orologio. E per ottenere questo sarà forse necessario scomodare nuovamente il sommo poeta Dante Alighieri e le anime del Paradiso……

…e come c er ch i i n tempra d’ or iu oli si gira n s i ch e ‘ l pri mo a c hi pon men te qu i eto pa r e, e l’ ul ti mo ch e v oli …

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