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ROSSELLA ZIMMARDI I PASSI DI MEDEA STUDIO E PROGETTO DI UN COSTUME PER LA DANZA
Rossella Zimmardi (Palermo 1988). Ha frequentato, dal 2002 al 2006, il liceo Artistico G. Damiani Almeyda di Palermo, dove ha conseguito il diploma. Nel 2008, ha completato il corso di studi frequentando l’anno integrativo presso il liceo Artistico A. Catalano di Palermo. Nel 2009 ha frequentato il corso di costumista di scena presso la TED-Altofonte, formazione professionale. Dal 2009 ha frequentato il corso di primo livello in progettazione della moda presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Durante il percorso Accademico ha partecipato ad alcune mostre tra le quali si annovera Mode, società e cultura nella Sicilia del Secolo d’oro (2011) e ha partecipato alla pubblicazione ad essa dedicata (Mode, società e cultura nella Sicilia del Secolo d’oro , a cura di Licia Michelageli e Vittorio Ugo Vicari, Mimesis, Milano, 2013).
ROSSELLA ZIMMARDI I PASSI DI MEDEA STUDIO E PROGETTO DI UN COSTUME PER LA DANZA
Nel seguente progetto, I Passi di Medea, danza, arte e progettazione del costume si mescolano insieme per dare vita ad un personaggio senza tempo. Attraverso il linguaggio del corpo, in una danza si ripercorre brevemente la sua storia, il suo destino in un esplorazione più che altro psicologica della protagonista. Un’autoanalisi sulla propria esistenza condotta nell’errore. Una consapevolezza di sé ove si abbandona l’irrazionalità, ma nella quale si prende coscienza della propria sorte che resta comunque immutabile. Lo sviluppo di tesi ci ha convinti dell’esigenza di “mettere in scena” ancora una volta Medea come in una sintesi di tutte le sue “vite” passate e presenti. Tale scelta era lo strumento performativo della nostra idea di costume. Partendo da una rilettura di tutte le variazioni letterarie e drammatiche di Medea, il percoso di studio sul personaggio è continuato attraveso la conoscenza delle innumerevoli interpretazioni costumistiche teatrali e cinematografiche. In collaborazione con la ballerina Cinzia Tartamella, abbiamo infine tentato di ripercorrere il “cammino” di Medea creando un costume adeguato alla performance ed ideando una coreografia che riuscisse a mescolare le nostre personali interpretazioni della vera essenza di Medea, nel tentativo di racchiudere e plasmare il carattere e la natura del mito. L’utilizzo di materiali semplici, la particolare costruzione sartoriale e la tintura naturale dei tessuti hanno permesso di dare vita ad un abito che tenta nel modo più verosimile di avvicinarsi allo spirito arcaico di Medea. Esso non si limita alla semplice funzione di veste. Durante la performance, il costume diventa protagonista della scena e chiave di lettura per la comprensione della stessa; elemento di fondamentale importanza.