Conosci il tuo corpo, Conosci le tue sostanze: Casi studio & Sessioni

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Stampa e rilegatura TCW Solutions Pubblicato da SAFE YOU 2 Dicembre 2016

Illustrazioni e copertina Umberto Pezzini Graphic designers Kiane Blackman Stephen Pelling Thomas Pilling


Conosci il tuo corpo, Conosci le tue sostanze. CASI STUDIO & sessioni

“The European Commission support for the production of this publication does not constitute an endorsement of the contents which reflects the views only of the authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein.�


Il team del progetto SAFE YOU non accetta, né incoraggia l’uso di sostanze per migliorare la prestazione sportiva e/o l’aspetto fisico. Lo scopo del progetto SAFE YOU è quello di aiutare i giovani a fare delle scelte consapevoli e informate rispetto a queste sostanze, a prescindere dal fatto che si tratti di decidere di astenersi completamente dall’usarle, oppure di utilizzarne alcune con la dovuta cautela. Il modo migliore per evitare potenziali danni e rischi collegati all’uso di tali sostanze è scegliere di non utilizzarle affatto. Tuttavia, nel caso in cui decidessi di provare ad utilizzarne alcune, noi prima di tutto ti consigliamo vivamente di informarti, e di fare di tutto per ridurre i possibili rischi - ma per essere in grado di farlo bisogna prima di tutto esserne consapevoli. Lo strumento SAFE YOU è stato creato per aiutarti a fare la scelta giusta per te. La cosa più importante è: conosci il tuo corpo, conosci le tue sostanze.


inDiCe 03

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introDuzione

Manuale per l’utente

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Casi stuDio

teMi e sessioni

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Cipro

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Introduzione

39

Germania

72

Temi 1-8

47

Grecia

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Modello programma della sessione

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Italia

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Regno Unito

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83

rinGraziaMenti

sCala Di auto-eFFiCaCia

93 Glossario


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introDuzione lo struMento saFe You Due anni fa, un team di esperti nello studio dell’uso di Sostanze per Migliorare la Performance sportiva e/o l’Aspetto Fisico (Performance and Appearance Enhancing Substances-PAES), ha unito le forze, grazie ai fondi di ERASMUS+, nel progetto SAFE YOU (Strengthening the Anti-doping Fight in Fitness and Exercise in Youth) con l’obiettivo di sviluppare uno strumento educativo, basato sulle evidenze, per supportare i giovani che praticano sport amatoriali e/o attività fisica ad evitare i possibili danni dovuti all’uso di PAES. La nostra ricerca, condotta in 5 paesi europei (Grecia, Cipro, Germania, Italia e Regno Unito), ci ha portato alla conclusione che l’uso di PAES nei i giovani tra i 16 ed i 25 anni è molto diffuso ed in costante aumento. Il team ha lavorato insieme ed in collaborazione con i giovani interessati, con l’obiettivo di raggiungere una conoscenza più approfondita della situazione e fornire delle strategie per la promozione della salute. Fra queste ci sono di certo delle lezioni: messaggi sull’evitare l’uso di PAES e il loro uso in modo selettivo, messaggi sulla facilità di accesso alle PAES, messaggi sui dilemmi etici posti dalla competizione per eccellere, che è sempre

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presente nello sport, e la facilità con cui chi svolge attività fisica può ora ottenere dei vantaggi. Attraverso la fase di ricerca empirica del progetto abbiamo trovato che le due fonti più importanti- ed equamente dominanti- per ricercare informazioni ed ottenere sostanze sono gli amici e i compagni di sport, e internet. I casi studio che verranno presentati più avanti danno una chiara indicazione del fatto che queste fonti sono raramente nella posizione di offrire consigli competenti basati sulle evidenze. A questo fine, riconosciamo che Internet offre delle grandi opportunità per arrivare agli adolescenti e ai giovani adulti. Allo stesso modo siamo anche consapevoli del fatto che internet comporta pericoli importanti perché sia le informazioni che le sostanze dopanti sono facilmente disponibili su internet con controlli limitati o addirittura assenti. C’è però sicuramente più spazio per l’educazione e la sensibilizzazione sulle PAES. Nell’affrontare tutto ciò il nostro lavoro attinge ad una serie di fonti sia qualitative che quantitative generate attraverso varie fasi della ricerca del progetto SAFE YOU; non sosteniamo la spirale delle restrizioni legislative, né presentiamo un quadro irrealistico di depravazione e di relitti umani, ma vogliamo confrontarci con i problemi a testa alta. Da questo punto di vista lo strumento SAFE YOU è stato creato attraverso il coinvolgimento attivo degli utenti finali, questo per garantire che lo STRUMENTO sia adeguato e funzionale per chi vorrà poi utilizzarlo. I nostri co-creatori, giovani che appartengono a questo gruppo di utenti interessati al fenomeno, ci hanno consigliato di “fornire informazioni imparziali così che noi possiamo fare scelte informate”. Pertanto, il progetto SAFE YOU adotta un approccio pragmatico e non giudicante l’uso delle PAES, puntando a dare ai giovani il potere di prendere decisioni informate su queste sostanze. Da qui il nostro motto

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“Conosci il Tuo Corpo. Conosci le Tue Sostanze”. Lo STRUMENTO SAFE YOU è una raccolta di risorse di informazioni e materiali educativi attentamente pianificati. Per rispecchiare la vera natura globale del fenomeno e la necessità di uno sforzo congiunto a livello europeo, lo STRUMENTO SAFE YOU sarà disponibile in 4 lingue: Inglese, Tedesco, Italiano e Greco. Questo libro è parte integrante dell’approccio del progetto ‘formare i formatori’: il nostro obiettivo qui è di aiutare professionisti, educatori, specialisti in educazione e promozione alla salute, istruttori di palestre e allenatori di giovani; cioè coloro che possono raggiungere direttamente i nostri gruppi target nello sport o nei contesti educativi, con il fine di mettere a disposizione una formazione specifica per i giovani sui problemi che ruotano intorno all’uso di PAES. Questo libro raccoglie dei Casi Studio che illustrano una vasta gamma di esperienze personali con le PAES. Inoltre, questi casi studio presentano una vasta gamma di modelli di consumo delle PAES e rispecchiano un caleidoscopio degli atteggiamenti verso le PAES che sono emersi tra coloro che hanno partecipato allo studio. Queste narrazioni devono essere viste dai formatori come dei “copioni” da usare come esempi nelle discussioni e nelle sessioni di training. Abbiamo anche prodotto dei programmi delle sessioni di training accuratamente preparate per otto temi per aiutare con ulteriore e più dettagliato studio. Questi temi sono riassunti in questo libro con delle chiare indicazioni su come ciascun tema e i relativi Programmi delle Sessioni contribuiranno a sviluppare delle buone “competenze sulla salute”, ad incrementare l’auto-efficacia nei giovani nel fare scelte informate, basate sull’ evidenza e globali circa sull’uso delle PAES, e che comprendano tutti gli aspetti - il corpo, l’ambiente

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e le sostanze in questione - indipendentemente da quali possano essere queste scelte. I formatori saranno aiutati grazie ad una raccolta dati finale sull’efficacia delle sessioni sulle PAES, attraverso uno strumento costruito ad-hoc per la valutazione dell’auto-efficacia (Scala di Autoefficacia-SAFE YOU). Dal momento che l’auto-efficacia rappresenta la capacità percepita di raggiungere i propri obiettivi (es., comportarsi in un certo modo, prendere decisioni in modo assennato, etc.), questa scala valuta la capacità auto riferita dei partecipanti al workshop di formazione SAFE YOU di fare scelte informate e basate sulle evidenze. Come parte dello STRUMENTO SAFE YOU, abbiamo preparato un’ampia gamma di materiali per la formazione (presentazioni PowerPoint, casi studio in formato scritto e video, video, letture ed esercizi extra) a supporto di ogni programma delle sessioni. Sul sito del progetto sono presenti anche istruzioni dettagliate su come condurre i workshop di formazione SAFE YOU, inclusi eventuali suggerimenti sull’uso ottimale della presentazione PowerPoint, dei video e di altri materiali aggiuntivi, insieme a suggerimenti utili su come facilitare le discussioni interattive e promuovere la partecipazione attiva dei partecipanti a queste discussioni. Inoltre, sia i partecipanti che i formatori sono supportati dall’ App-Informazioni sulle PAES, che copre le più comuni categorie di PAES, e offre un elenco completo (ma in continuo aggiornamento) delle Domande Più Frequenti (FAQ). Tutti i materiali dello STRUMENTO SAFE YOU sono accessibili gratuitamente dal sito web del progetto: www.safeyou.eu

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Background del progetto saFe You Gli integratori alimentari sono fortemente promossi ed utilizzati tra coloro che praticano attività fisica a livello amatoriale. Le evidenze che emergono dalla letteratura ci suggeriscono inoltre che mentre gli integratori alimentari rappresentano una fase distinta e legittima del miglioramento della performance, il decidere di assumerli non è una scelta esente da rischi. I potenziali rischi per la salute che derivano da questi integratori alimentari possono derivare da una contaminazione, da un uso inappropriato di integratori autorizzati, o dall’uso di integratori alimentari non autorizzati. Dall’altro lato, usare queste sostanze può essere il passo che precede l’uso di altre sostanze più pericolose, che hanno una composizione incerta, non sono autorizzate o lo sono solo per un uso specifico e controllato, e infine spesso sono illegali. Per risolvere questo problema, il Progetto SAFE YOU è stato il primo ad esplorare il fenomeno attraverso un’indagine sia quantitativa (questionario) che qualitativa (focus-groups). Questa fase di ricerca è stata seguita da una serie di workshop di “co-creazione” composti da persone appartenenti ai gruppi chiave interessati al tema, con l’obiettivo di progettare lo STRUMENTO SAFE YOU e di garantire che ciò che veniva sviluppato era in linea con i bisogni e i desideri di coloro i quali lo STRUMENTO voleva aiutare.

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L’Indagine L’indagine quantitativa è stata condotta in tutti e 5 i pesi ed ha coinvolto più di 1000 giovani che praticano attività sportiva e atleti di livello amatoriale. Più di metà del campione totale (60.5%) ha usato sostanze non soggette a controllo (integratori alimentari) nei tre mesi precedenti l’indagine, e l’8.2% ha anche ammesso l’uso di sostanze soggette a controlli (cioè proibite) nello stesso arco di tempo. Una percentuale significativamente più alta di partecipanti giovani ha usato sostanze proibite rispetto ai partecipanti più grandi (16-20 vs. 21-25 anni) mentre non vi è stata alcuna differenza significativa nell’uso di sostanze non controllate. Quando sono state indagate le modalità di accesso alle informazioni e alle sostanze, i partecipanti hanno riportato “amici” ed “internet” come le fonti principali: il 26.4% dei partecipanti ha riportato che le fonti principali di informazioni erano gli amici o i compagni che usavano PAES, e il 23% ha riportato che le fonti principali di informazioni erano le pubblicità su internet/negozi online. Per quanto riguarda l’accesso alle PAES, il 23.9% dei partecipanti ha acquistato sostanze da internet e il 26.9% ha affermato che hanno ottenuto le PAES da amici o compagni di squadra. Le motivazioni di chi pratica attività fisica sono concetti utili alla prevenzione o alle strategie di riduzione del danno, perché a differenza degli atteggiamenti e delle credenze generali, le ‘ragioni a favore’ e le ‘ragioni contro ’ una specifica scelta comportamentale, come l’uso o meno di alcuni tipi di PAES, hanno un’influenza diretta sul comportamento1.

Ragioni per utilizzare le PAES

Ragioni per non utilizzare le

Aiutano a raggiungere i risultati Non sento il bisogno di desiderati in maniera più rapida. prenderle. Per vedere fino a che punto posso La preoccupazione per i possibili effetti collaterali sulla mia salute. spingere i miei limiti fisici. Aiutano a recuperare più velocemente dopo l’attività fisica/ allenamento.

Vedere dove posso arrivare in maniera naturale.

Sono curioso di scoprire se veramente funzionano.

Essere ‘artificiale’ (se uso le PAES non sono più me al 100%)

Aiutano a favorire la ripresa dopo un infortunio.

Mancanza di fiducia nella qualità e negli ingredienti.

Per ottenere un vantaggio in una competizione.

Le persone la cui opinione è importante non approverebbero.

Le PAES sono una parte Sarebbe un vantaggio scorretto integrante di qualsiasi programma in una competizione. serio di attività fisica/allenamento. Seguendo le raccomandazioni di qualcuno la cui opinione è importante per me. Mi aiutano a raggiungere gli obiettivi legati alla performance o all’aspetto fisico. Seguendo quello che fanno la maggior parte delle persone intorno a me.

Non molte persone usano le PAES nel mio contesto sociale. Preoccupazione delle conseguenze legali. Non sapere che cosa prendere e come prenderlo. Non sapere dove comprarle. Sono troppo costose per il budget che ho a disposizione.

Tabella 1: Ragioni per utilizzare o non utilizzare le PAES 1. Westaby, J. D. (2005). Behavioral reasoning theory: Identifying new linkages underlying intentions and behavior. Organizational Behavior and Human Decision Processes, 98(2), 97-120.

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E’ quindi indispensabile per noi comprendere le ragioni per cui si utilizzano o meno le PAES. Domandare le ragioni sia per cui si usano, che per cui ci si rifiuta di usare le PAES è stato importante. Queste motivazioni poggiano su obiettivi separati: i processi di pensiero alla base del ‘mettere in atto’ uno specifico comportamento non sono semplicemente opposti ai processi di pensiero associati con il ‘non mettere in atto’ lo stesso comportamento2. I risultati mostrati nella Tabella 1, in ordine di importanza, come emersi nei partecipanti alla nostra indagine, confermano questo modello. I nostri risultati sono coerenti con i risultati presenti in letteratura che testimoniano l’ esistenza di insiemi diversi di motivazioni alla base del ‘mettere in atto ’ e del ‘non mettere in atto’2. La conclusione importante derivante da questi risultati per lo STRUMENTO SAFE YOU è che concentrandosi esclusivamente sulle motivazioni “contro” l’uso di PAES, verranno rinforzate solo le motivazioni di coloro che prima di tutto vogliono evitare l’uso di PAES, ma non si affronteranno quelle di chi ha utilizzato o ha pensato di utilizzare le PAES. Coerentemente, gli obiettivi dello STRUMENTO SAFE YOU, sono i processi di pensiero che sottendono sia chi non usa le PAES sia chi le usa. Noi crediamo che queste cognizioni debbano essere sostenute da buone competenze sulla salute (che sono definite come il grado in cui gli individui hanno la capacità di ottenere, elaborare e comprendere le informazioni rilevanti sulla salute e sui servizi, necessari a prendere decisioni appropriate sulla salute ), che a sua volta sono

la chiave per un’efficace prevenzione e/o riduzione del danno che fa riferimento a tutte le differenti situazioni che un giovane potrebbe incontrare nel suo sport/ attività fisica. Noi riconosciamo la forte influenza che ha l’ambiente. Lo STRUMENTO SAFE YOU si basa sul nostro punto di vista che (1) le ragioni auto-riferite possano essere prese di mira attraverso la formazione e (2) visto che i fattori ambientali non possono essere modificati facilmente, la migliore opzione è costruire la resilienza e sviluppare le capacità di prendere decisioni attraverso il miglioramento delle competenze sulla salute e una maggiore auto-efficacia. Secondo il nostro punto di vista solo attraverso la formazione potremmo arrivare ad un’educazione alla salute e solo attraverso di essa ci possiamo aspettare un miglioramento delle capacità decisionali e una maggiore cura di sè.

2. Richetin, J., Conner, M., & Perugini, M. (2011). Not doing is not the opposite of doing: Implications for attitudinal models of behavioral prediction. Personality and Social Psychology Bulletin, 37(1), 40-54.

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I Focus Groups Ai focus groups hanno partecipato giovani che praticavano attività fisica/sport a livello amatoriale. I partecipanti che hanno preso parte a queste discussioni sono stati 88, tra tutti e 5 i paesi partner. Dal confronto dei risultati di questi focus groups sono emersi 3 distinti gruppi ‘a rischio’:

1.

Frequentatori di palestre esperti (principalmente bodybuilders, sollevatori di pesi o atleti che praticano sport di forza) che possiedono buone conoscenze sulle PAES e ne vogliono sapere sempre di più ed essere sempre più informati;

2.

Atleti che praticano sport organizzati, in contesti societari che sembrano essere apparentemente ben protetti dagli enti ufficiali anti doping per gli sport agonistici, e che sono attenti alla moralità che ruota intorno all’uso di doping in sport agnostici che sono sotto la regolamentazione della WADA;

3.

Frequentatori di palestre indipendenti, che sembrano essere inesperti e più ingenui quando si tratta di PAES.

Così la creazione dello STRUMENTO SAFE YOU si è concentrata sui frequentatori indipendenti di palestre, che sono molto probabilmente circondati dalle PAES, che gli vengono spesso perfino offerte, ma che allo stesso tempo non hanno necessariamente accesso ad informazioni affidabili e ai consigli di esperti.

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Coinvolgimento delle persone interessate nei workshop di co-creazione Visto che crediamo che coinvolgere i giovani nel processo di progettazione di un intervento e/o di approcci per la riduzione del danno sia fondamentale per il loro successo, il progetto SAFE YOU ha risposto a pieno a questa necessità attraverso una serie di workshop di co-creazione, che hanno coinvolto 66 ragazzi nei 5 paesi. L’obiettivo più importante che è stato fissato dai nostri co-creatori per lo STRUMENTO SAFE YOU è stato di trovare il modo di “fornire informazioni obiettive, in modo da poter fare scelte più consapevoli”. Per rispecchiare questo approccio verso il mettere in condizioni di fare, abbiamo adottato il motto “Conosci il Tuo Corpo. Conosci le Tue Sostanze.” e abbiamo creato lo STRUMENTO SAFE YOU sugli obiettivi educativi di incremento delle competenze sulla salute e il potenziamento dell’auto efficacia per rendere i giovani capaci di fare scelte informate, basate sulle evidenze e globali sull’uso o meno di PAES. Nei workshop di co-creazione sono stati identificati 5 ‘problemi’ predominanti sulle PAES che lo STRUMENTO SAFE YOU avrebbe dovuto affrontare: Prevenzione dalle PAES e riduzione del danno - per cui l’avere informazioni accurate, inclusi la gestione delle aspettative e l’accesso agli esperti, sono gli aspetti chiave. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta queste necessità attraverso 3 Programmi di sessioni per 2 temi dedicati (Temi 3 e 6), insieme con la App -Informazioni sulle PAES.

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Difficoltà a reperire informazioni affidabili – rilevando che la formazione non dovrebbe essere limitata ai fatti sulle sostanze ma dovrebbe includere i processi di pensiero ed aiutare a sviluppare un pensiero critico nello scegliere le giuste fonti di informazione, i prodotti, e nel mettere in pratica i consigli. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta queste necessità attraverso 3 Programmi di sessioni per 2 Temi dedicati (Temi 1 e 7); insieme con la App -Informazioni sulle PAES.

Nel complesso, le raccomandazioni per le ‘soluzioni’ formano 3 gruppi distinti: 1.

L’aiuto diretto ai giovani che sono interessati alle PAES che dovrebbe prevedere informazioni accurate e affidabili in formati che sono facili da usare e adatti al loro stile di vita. Questo supporto diretto nello STRUMENTO SAFE YOU si trova nella App-Informazioni sulle PAES che offre un semplice ma efficace sistema di avvertimento dei pericoli, le Domande Più Frequenti e un Glossario - il tutto è progettato per aiutare i ragazzi a muoversi all’interno del vasto e spesso non regolamentato territorio del mercato e delle informazioni sulle PAES.

2.

L’ offerta educativa per le competenze (digitali) sulla salute attraverso lo sviluppo del pensiero critico, facilitando le conoscenze e la fiducia dei ragazzi nella capacità di prendere le proprie decisioni (in contrasto con il dire loro cosa dovrebbero o non dovrebbero fare). In generale si è d’accordo sul fatto che l’allarmismo porta più danni che benefici. Particolare attenzione deve essere rivolta alle ‘competenze digitali sulla salute’ perché le persone, in particolare gli adolescenti ed i giovani adulti, tendono ad usare internet per ottenere le informazioni sulla salute. Il programma educativo dello STRUMENTO SAFE YOU è incentrato su 8 temi emersi dall’insieme dei dati dei workshop di co-creazione.

L’utilità di esperienze condivise – enfatizzando il fatto che le esperienze degli utenti dovrebbero includere esempi sia di uso responsabile che irresponsabile di PAES. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta queste necessità attraverso 16 Casi Studio, di cui 8 sono anche supportati da un video. La nostra preoccupazione per l’aspetto fisico e la popolarità delle PAES - promuovendo una visione globale degli effetti e delle conseguenze associati all’uso delle PAES che colga sia gli aspetti psicologici che fisiologici dell’uso delle PAES. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta queste necessità attraverso 4 Programmi di sessioni per 3 Temi dedicati (Temi 2,4 e 5). Raggiungere i risultati desiderati senza l’uso di PAES - fornendo informazioni generali su cosa si può realisticamente ottenere con/senza l’uso di PAES; e riflettendo sul fatto che le PAES non sempre funzionano. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta queste necessità attraverso un Tema dedicato e due Programmi di Sessioni (Tema 8).

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3.

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Infine, è emersa una forte spinta verso il ‘chiedere aiuto dall’alto’, come richiamare una migliore regolamentazione e controllo sia nella produzione che nel marketing delle PAES; ma anche rendendo gli istruttori delle palestre e gli educatori più responsabili nel fornire un accesso ad informazioni obiettive ed accurate sulle PAES. Queste raccomandazioni, sebbene rilevanti e di fondamentale importanza, erano oltre le possibilità dello STRUMENTO SAFE YOU. Nonostante ciò abbiamo riconosciuto l’importanza di questi problemi includendo un breve riassunto in questo libro, e quindi facendo seguito le Raccomandazioni Politiche per la necessità di cambiamenti strutturali associati con la regolamentazione del mercato delle PAES e l’incremento delle iniziative di salute pubblica. Queste raccomandazioni esortano a livello governativo allo scopo di avere una migliore regolamentazione per l’industria degli integratori e allo stesso tempo intervenire sulle pubblicità ingannevoli, garantendo una migliore trasparenza sugli ingredienti, offrendo informazioni obiettive, controllando il traffico internazionale e le offerte su internet. Allo stesso modo coloro che educano (includendo ma non limitandosi alle scuole superiori/accademie sportive, corsi per gli insegnanti e gli istruttori) dovrebbero includere le PAES nei loro curriculum di studi e/o educare alla prevenzione delle droghe. E’ stato anche suggerito che le palestre debbano essere più coinvolte nella sensibilizzazione ed offrire un’educazione e delle migliori informazioni. A livello governativo, dovrebbe essere istituito un sistema di ‘palestre sane’. Per affrontare la forte influenza dei media, potrebbero essere utilizzati dei personaggi

pubblici e dei modelli da seguire che potrebbero essere utilizzati per dare in modo più onesto suggerimenti sull’uso delle PAES e per aiutare a dissipare i miti e le false aspettative che i media creano sull’uso delle PAES.

Basi Teoriche dello STRUMENTO SAFE YOU I pilastri teorici dello STRUMENTO SAFE YOU sono il potenziamento attraverso il coinvolgimento della comunità e le competenze sulla salute. Le evidenze accumulate da decenni di interventi di protezione della salute, ed iniziative per la riduzione del danno nella salute pubblica, ci suggeriscono che per essere efficace un intervento di prevenzione dovrebbe identificare il contesto chiave o i fattori ambientali che influenzano (in molti casi indirettamente) le scelte comportamentali dei singoli. Gli interventi che hanno come obiettivi quelle che sono le cause primarie (generalmente fanno riferimento ad interventi strutturali) hanno maggiori probabilità di successo e hanno costi minori. Tuttavia, la riuscita di questi interventi strutturali dipende sempre da quanto attentamente queste iniziative ben intenzionate si adattano all’ambiente sociale della popolazione target e da che tipo di supporto è disponibile per facilitare la loro integrazione. Gli interventi basati sulla comunità cercano il consenso e la conciliazione tra valori strutturali ed individuali. Il loro interesse si fonda su (1) il riconoscimento dei bisogni delle persone colpite, (2)

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l’impegno ad identificare le soluzioni reciprocamente accettabili tra chi fa le regole e le persone che devono rispettare tali regole, cercando un equilibrio tra i bisogni collettivi e quelli individuali, (3) concentrarsi sia sui fattori prossimali che distali che hanno un’influenza sullo sviluppo individuale a prendere le giuste decisioni4. Questa è stata la vera ragione per cui lo STRUMENTO SAFE YOU è stato realizzato insieme con gli esponenti chiave nel gruppo delle persone interessate: ragazzi tra i 16 ed i 25 anni che praticano sport ed attività fisica.

1.

Competenze sulla salute • Funzionali (Conoscenze) • Interattive (Capacità di agire indipendentemente sulle conoscenze) • Critiche (Resilienza alle pressioni ambientali) 2.

Le competenze sulla salute (i.e. Health Literacy) fanno riferimento all’insieme di abilità cognitive e sociali che determinano la motivazione e la capacità dei singoli accedere alla comprensione e all’uso di informazioni in modo che promuovano e mantengano una buona salute. Le competenze sulla salute vanno al di là di un concetto ristretto di educazione alla salute e di comunicazione individuale orientata al comportamento, ed affrontano i fattori ambientali, politici e sociali che determinano la salute.

4. Sweat, M., & O’Reilly, K. (2013) Ideological barriers to structural change. Toward the model of values-based interventions. In M. Sommer, & R.G. Parker (Eds.), Structural approaches in public health (pp 83 - 95). London: Routledge.

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Mediatore Auto-efficacia

Noi siamo sicuri che lo sviluppo attraverso la crescita delle ‘competenze sulla salute’ sia una parte importante della promozione alla salute e, come mostrato nella Figura 1, è l’approccio più utile per lo Strumento SAFE YOU. Utilizziamo la definizione dell’OMS secondo cui:

Target

• Capacità individuale di raggiungere gli obiettivi (p.e., comportarsi in un certo modo, fare scelte saggie, etc) • Espressa come il livello della capacità personale di prendere decisioni informate e basate sulle evidenze. 3.

Risultato Migliore cura di sè • Evitamento • Resistenza • Riduzione o minimizzaione del danno • Uso sicuro • Equilibrio

Figure 1: Relazione tra competenze sulla salute, auto-efficacia ed incremento della cura di se stessi

La spinta dello STRUMENTO SAFE YOU, la sua missione, è la promozione delle ‘competenze sulla salute’, dette anche Health Literacy. Il materiale che abbiamo creato nello STRUMENTO SAFE YOU è progettato per contribuire a questo obiettivo formativo finale. I programmi delle sessioni tematiche fanno parte dello

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STRUMENTO SAFE YOU e offrono 3 possibili risultati5: Sessioni che forniscono competenze funzionali sulla salute: attraverso la comunicazione di informazioni. Questo livello ha come obiettivo il miglioramento delle conoscenze e del rispetto delle regole.; Sessioni che forniscono competenze interattive sulla salute: attraverso lo sviluppo delle competenze personali. Questo aspetto si basa competenze funzionali sulla salute e migliora la motivazione e la fiducia in se stessi, così come la capacità di agire in maniera indipendente sulle conoscenze e di influenzare le norme sociali attraverso le interazioni con i membri del gruppo sociale di appartenenza; Sessioni che forniscono competenze critiche sulla salute: potenziare se stessi. Questo aspetto mira ad incrementare la resilienza individuale rispetto alle influenze ambientali. Il progetto SAFE YOU riconosce il fatto che internet è un’arma a doppio taglio. Da un lato, ci espone ad una sfida significativa attraverso la grande quantità di informazioni non controllate e la piena accessibilità globale alle PAES. Dall’altro lato, offre un’eccellente opportunità per arrivare agli adolescenti e ai giovani adulti - su cui lo STRUMENTO SAFE YOU punta fortemente.

Lo STRUMENTO SAFE YOU Lo STRUMENTO SAFE YOU è un insieme di risorse informative e materiali formativi attentamente progettati. La nostra ambizione nel presentare lo STRUMENTO SAFE YOU è di aumentare le potenzialità, fornendo agli allenatori e agli insegnanti utili risorse pratiche da cui possa partire un dialogo informato, seguire un apprendimento profondo aumentando l’efficacia individuale, e portare come risultato il fare scelte migliori. Lo STRUMENTO SAFE YOU affronta anche le necessità degli utenti finali (giovani che praticano attività fisica, atleti amatoriali e frequentatori di palestre) in maniera diretta. Durante il corso del progetto, la co-creazione con il nostro gruppo di persone chiave è stata un’esperienza impegnativa ma gratificante, quindi noi abbiamo intenzione di continuare a coinvolgere la nostra popolazione target attraverso servizi come il Questionario Interattivo sulle PAES, le Domande Più Frequenti (FAQ), le storie personali e i testimonial. Lo STRUMENTO SAFE YOU offre agli allenatori e agli insegnanti un insieme di risorse che puntano i riflettori su questi argomenti Materiale Stimolo Video Dettagliati casi studio ‘rappresentativi’ che derivano dall’ ampia ricerca europea Una sintesi dei Programmi delle sessioni con i link alle risorse audio-video Fonti informative basate sul web Un’importante ‘App-Informazioni sulle PAES’ per l’accesso da dispositivi mobili Un questionario interattivo ‘sviluppato collettivamente’ che raccoglie le esperienze degli utenti con le PAES e le loro conoscenze Raccolta di articoli di ricerca attinenti Strumenti di valutazione costruiti ad-hoc Una struttura Web che permette di continuare ad essere coinvolti nel progetto attraverso le FAQ, condividendo storie ed esperienze personali.

5. Nutbeam, D. (2000). Health literacy as a public health goal: a challenge for contemporary health education and communication strategies into the 21st century. Health Promotion International, 15(3), 259-267.

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Manuale per l’utente Finalità e Obiettivi La filosofia del nostro progetto: “Conosci il Tuo Corpo. Conosci le Tue Sostanze.” - nasce dai nostri workshop di co-creazione. I nostri obiettivi sono (1) garantire che i ragazzi abbiano accesso ad informazioni obiettive attraverso un processo formativo che li possa portare a raggiungere delle competenze sulla salute e a fare scelte migliori; e (2) fornire informazioni attraverso una grande varietà di metodologie moderne: usare video, situazioni interattive, basate sul web, e supportate da una App mobile. Ci siamo impegnati in un continuo dialogo con i ragazzi nello spirito della co-creazione e d’ora in avanti loro potranno valutare e contribuire al nostro lavoro.

Temi e Programmi delle Sessioni I Temi dello STRUMENTO SAFE YOU sono derivati dai workshop di co-creazione dei 5 paesi coinvolti. I Temi inseriscono l’uso delle PAES in un ampio contesto personale, sociale ed ambientale, con l’obiettivo di fornire scenari realistici per la formazione del processo di scelta e per facilitare un approccio globale a queste

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scelte. Attraverso questi temi riconosciamo che le decisioni sulle PAES non vengono prese nel vuoto e che l’ambiente esercita un’influenza significativa. Siamo anche consapevoli del fatto che non esistono due situazioni in cui bisogna prendere delle decisioni che siano identiche, e quindi non possiamo fornire risposte pre-confezionate. Quindi il nostro obiettivo è di mettere nelle condizioni i ragazzi di considerare e affrontare queste influenze ambientali con l’obiettivo di prendere decisioni informate ed adeguate sulle PAES. Un elemento importante dello STRUMENTO SAFE YOU, insieme ai casi studio, è la raccolta dei programmi delle sessioni tematiche. Queste sono state progettate da esperti ed educatori sulle PAES provenienti da tutti 5 i paesi coinvolti nel progetto, e sono stati raggruppati per aree in base ai temi che sono emersi dai workshop di co-creazione. I programmi delle sessioni e le risorse che le supportano sono basate sul web. I programmi delle sessioni sono molto dettagliate ed hanno uno schema preciso: Domande Chiave, Risultati dell’Apprendimento, Specifiche Attività di eLearning per l’utilizzo nei workshop o in maniera autonoma, ed in molti casi, suggerimenti per uno studio indipendente (compiti) e strategie per la valutazione dell’apprendimento che ha appena avuto luogo. Ogni programma indica chiaramente come la realizzazione della sessione stessa contribuisca all’acquisizione delle competenze sulla salute e all’incremento dell’autoefficacia – intendendo con ciò il livello di fiducia che i ragazzi hanno nel prendere decisioni sulle PAES che siano informate e baste sulle evidenze; supportati anche da una serie di item sull’auto-efficacia costruiti ad hoc per valutare i progressi dei partecipanti. Per ogni sessione abbiamo proposto dettagliati Risultati

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di Apprendimento e Domande Chiave, i tutor dovranno sicuramente essere chiari su che cosa vogliono ottenere attraverso l’uso di una qualsiasi delle sessioni. In un paio di casi, il tema sarà affrontato in due sessioni, con il suggerimento per una valutazione intermedia e una finale. Le presentazioni PowerPoint e i materiali video sono disponibili online ma il nostro obiettivo è di incoraggiare delle sessioni interattive dove possano essere presentate idee, siano mesi alla prova gli atteggiamenti di ognuno, ed in cui si possa sviluppare un dialogo libero tra i tutor e i partecipanti.

Casi Studio I 16 casi studio di SAFE YOU mostrano un insieme affascinante di giovani provenienti dai 5 paesi partner del progetto. Con questi noi intendiamo mostrare un caleidoscopio di scelte, buone e cattive, sull’uso delle PAES. Le storie dietro i casi sono vere. Volutamente non abbiano né dato giudizi, né selezionato apposta solo alcuni casi. Per facilitare l’utilizzo di questa colorita raccolta di interessanti storie personali come risorsa educativa, abbiamo fornito ogni storia di un titolo descrittivo ed evocativo. Questo titolo è interamente dovuto ad una nostra interpretazione della storia - e queste storie sono piuttosto complesse, con un’ampia serie di possibili significati ed interpretazioni. I lettori possono vedere le storie in maniera differente, e questo è giusto. Infatti la complessità e la variabilità dei casi di SAFE YOU li rendono un’eccellente ‘miccia’ per accendere le discussioni nei workshop. Otto dei 16 casi studio sono anche disponibili in formato video.

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APP -Informazioni sulle PAES La App-Informazioni sulle PAES è una raccolta consultabile di informazioni sui prodotti farmaceutici e sugli integratori alimentari. Questa App è immaginata come una banca dati in continuo aggiornamento che stia costantemente ‘al passo’ per soddisfare le dinamiche di questo mercato in continua evoluzione. La App vuole essere un veloce punto di riferimento, quindi comprende solo le informazioni di base di queste categorie di PAES e sostanze che i ragazzi hanno più probabilità di incontrare nell’ambiente della palestra o che sono più visibili attraverso la pubblicità - per una rapida consultazione. I formatori e gli utenti che sono interessati a saperne di più e ad avere una conoscenza più approfondita sono invitati a consultare i siti web e le pubblicazioni consigliate. Per questa App informativa, abbiamo anche adottato un sistema di avvertimento che si basa esclusivamente sul tempo. A seguito della nostra intenzione di fornire una guida rapida basata sul ‘tempo’, abbiamo definito il pericolo come “il tempo disponibile per intraprendere azioni correttive”. Questa definizione contiene anche i pericoli che derivano dall’uso un’unica volta di una sostanza e da una singola dose. Tutto questo è in linea con la nostra idea di preparare i ragazzi a prendere decisioni informate e basata su evidenze - che richiedono un’attenta valutazione e riflessione dei pro e dei contro. Il sistema di avvertimento è progettato per prevenire i danni dovuti ad un singolo utilizzo, una decisone impulsiva presa in fretta. Per esempio se le sostanze sono così forti che un singolo utilizzo (overdose) possa causare dei danni gravi, come il caso del DNP (2,4-Dinitrofenolo), il nostro sistema di avvertimento segnala queste sostanze in rosso e come ‘molto pericolose’. Per essere prudenti, la sostanze con una composizione non chiara sono segnalate anch’esse

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come ‘molto pericolose’, anche se il rischio è legato a dei fattori che non si conoscono.

La valutazione di impatto: la scala di auto-efficacia- SAFE YOU La scala di autoefficacia SAFE YOU è stata specificamente progettata per offrire una valutazione prima e dopo il percorso formativo affrontato. L’autoefficacia è un aspetto molto importante perché ci dice quanto le persone si sentono capaci di prendere le decisioni e di raggiungere i propri obiettivi. Quindi i formatori possono trovare la scala di auto-efficacia SAFE YOU particolarmente utile per valutare l’impatto della formazione sull’auto-efficacia dei partecipanti. Noi raccomandiamo ai formatori di utilizzare la scala di auto-efficacia SAFE YOU due volte: di somministrarla prima e dopo la formazione. Questo permetterà di cogliere ogni cambiamento nella capacità percepita dai partecipanti di prendere decisioni sulle PAES, e comprendere anche quanto sia stata efficace la formazione rispetto a questi cambiamenti. La scala di auto-efficacia SAFE YOU può essere utilizzata per valutare l’efficacia delle sessioni singolarmente, secondo ciascun tema, o per valutarli nel corso degli otto temi nel suo complesso. Può anche essere utilizzata per stabilire un valore di riferimento per valutare se la formazione è necessaria in uno specifico gruppo; o essere infine utilizzata come uno strumento di auto-valutazione.

6. Dykes, G., Furdyk, M. Hassan, S., & Corriero, J. (2013). From learner voice to emerging leaders. Promethean Thinking Deeper Research Paper No.6. v1.

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Consigli Pratici per Allenatori ed Insegnanti “I ragazzi di oggi sono impegnati in diverse reti e comunità online, che sono il modo in cui ricevono e comprendono le informazioni, in sostanza i ragazzi sono impegnati a co-costruite le conoscenze nella loro vita quotidiana…”6

E’ quindi importante che i partecipanti applichino ciò che hanno appreso, che lo condividano con gli altri, che collaborino in modo concreto e diano risposte ai problemi reali. Dovrebbero smettere di essere i ‘destinatari’ dei contenuti e diventare invece attivatori di ciò che si è appreso. Anche se questo è vero per tutti i processi di formazione, al momento è particolarmente rilevante per il nostro progetto e per la natura controversa del nostro argomento e della nostra missione. Dove possibile, abbiamo cercato di mettere in primo piano attività di gruppo, attività condivise, dibattiti, discussioni e attività di presentazione. Ci auguriamo che i tutor affianchino una pedagogia di sostegno a questo approccio: che si preparino con cura, che siano sicuri degli obiettivi della formazione, che riescano a portare ad un confronto nelle discussioni di gruppo, che sfidino i pregiudizi e supportino chi non è d’accordo. Il materiale nello STRUMENTO SAFE YOU è stato progettato per aiutare chi non ha una formazione pedagogica o nessun tipo di esperienza al riguardo. Allo stesso modo i nostri programmi delle sessioni sono applicabili ad una formazione da autodidatta e possono essere accessibili senza il supporto di un tutor. Tuttavia il vero piacere del cambiamento deriva dalla consapevolezza, dalla condivisione in gruppo e dal lavorare insieme. Un gruppo di persone che svolge attività fisica insieme potrebbe quindi riunirsi alla fine del lavoro a considerare i temi delle sessioni insieme

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come in un gruppo di auto-aiuto. Non c’è un ordine con cui seguire le sessioni o i temi. Ciascuna può essere vista come una sessione a se stante. C’è una grande varietà di materiali di supporto e di modalità di diffusione in modo che i formatori siano liberi di scegliere come, dove e quando debbano essere utilizzati: in combinazione con i casi studio o utilizzando i casi studio in maniera separata e per altre discussioni. Quello che è importante è focalizzarsi sul miglioramento delle competenze sulla salute, essere in grado di fare scelte informate e sviluppare la fiducia nella capacità di prendere decisioni responsabili basate sulle informazioni, sull’ evidenza e dopo aver preso in considerazione sia il corpo che le sostanze. Vi è abbastanza materiale per un corso intero completo, diviso, realizzato in maniera autonoma o in sessioni individuali aperte, con link che rimandano a programmi di educazione alla salute e al doping, studi culturali e in lezioni strutturate sui media. Crediamo che i programmi delle sessioni offrano anche sufficienti stimoli allo studio autonomo ed sono abbastanza flessibili da essere oggetto di discussione in sessioni informali di coaching o in sessioni di attività fisica con i pari.

o per una formazione autonoma ed indipendente. E’ anche previsto un aiuto generale su come gestire efficacemente le discussioni nei workshop.

Pensando al futuro Ci auguriamo che troviate lo STRUMENTO SAFE YOU utile al vostro lavoro educativo con i giovani sulle PAES. Se volete utilizzare lo STRUMENTO SAFE YOU, per intero o parte di esso, siete pregati di visitare il sito: www.safeyou.eu Abbiamo ottenuto già altri fondi dal Programma ERASMUS+ per proseguire il nostro lavoro nei prossimi due anni e faremo il possibile per continuare a costruire ed espandere lo STRUMENTO SAFE YOU. Siete liberi di visitare il nostro sito web tutte le volte che lo desiderate. Se volete essere coinvolti nel nostro progetto, avete suggerimenti o commenti da fare, mettevi in contatto con noi. Apprezziamo molto tutto ciò che avete da dirci per migliorare il nostro lavoro.

Un aiuto in più su come gestire i workshop di SAFE YOU è disponibile sul sito web del progetto. Un certo numero di suggerimenti per un uso ottimale della presentazioni PowerPoint, dei video e degli altri materiali; insieme a suggerimenti utili per la discussione interattiva e per massimizzare il coinvolgimento dei partecipanti in queste discussioni sono presenti per favorire un uso più efficace dello strumento da parte di formatori inesperti. Per facilitare le dinamiche delle discussioni e i dibattiti sui casi studio, ogni caso ha un materiale di supporto aggiuntivo che suggerisce il modo migliore di utilizzare i casi studio ed include un insieme di possibili domande per la discussione nei workshop

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Casi stuDio

Le storie dietro i Casi Studio sono vere ma i nomi e alcune caratteristiche dei personaggi sono stati modificati per proteggere la loro privacy. La narrazione e le citazioni sono state modificate per raccontare una storia e avere uniformitĂ nella narrazione.

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lo spirito di competizione Episodio 1: la storia di Christos Christos é un bodybuilder di 22 anni che ha iniziato a giocare a calcio all’età di 12 anni. Per far fronte al carico degli allenamenti di calcio ha deciso di unire all’attività sportiva svolta sul campo l’attività sportiva svolta in palestra. Christos si é Cyprus così reso conto di non essere un giocatore di calcio eccezionale e di preferire l’allenamento in palestra a quello sul campo. Ha smesso quindi di giocare a calcio e ha cominciato a dedicarsi sempre di più al fitness ed al bodybuilding, fino a diventare, negli ultimi quattro anni, un bodybuilder professionista. Christos, in palestra, non si fa aiutare dai personal trainers; preferisce, infatti, definire il proprio allenamento da solo, organizzando i suoi programmi di allenamento in base alle informazioni che trova su Internet o sui libri. Si confronta inoltre con altri atleti, allenatori e dottori di cui si fida completamente sui programmi di allenamento e con essi si scambia anche degli utili consigli. Il suo obiettivo é di arrivare ad avere un corpo più forte e muscoloso, e di poter pertecipare a delle competizioni di bodybuilding. Christos ritiene che la dieta di un bodybuilder che si allena regolarmente in palestra allo scopo di metter su massa muscolare, dovrebbe consistere principalmente in proteine e carboidrati, siano essi assunti tramite i pasti normali o tramite gli integratori alimentari; sostiene inoltre che non sia necessario integrare la dieta

con vitamine e minerali, poiché il loro apporto proviene dai pasti stessi. Al fine di potenziare la massa muscolare, i bodybuilders, oltre a consumare pasti ricchi di proteine come manzo, pollo e riso, hanno bisogno di assumere degli integratori alimentari come ad esempio le proteine, i carboidrati, la glutammina e la caseina. Tuttavia Christos crede che per poter essere un bodybuilder competitivo ed avere successo sia necessario assumere sostanze che possano aiutare a migliorare la prestazione atletica (siano esse integratori alimentari o sostanze dopanti). Dice: „Allenamento e corretta alimentazione da soli non sono sufficienti a farti raggiungere i massimi livelli competitivi“. Per Christos le sostanze più importanti per i bodybuilders sono il testosterone e il GH; ha infatti assunto testosterone, GH, Deca, Primobolan oltre ad una serie di altre sostanze. Christos si allena in cicli di 6 mesi e assume sostanze in cicli di 3 mesi. Durante il periodo di preparazione atletica alterna periodi di 3 mesi di uso di steroidi e 3 mesi di sospensione. Allo stesso tempo utilizza integratori alimentari ed altre sostanze che lo possano aiutare a migliorare la propria prestazione sportiva. Questo perché ogni tipo di steroide anabolizzante ha effetti diversi – secondo il diverso momento/periodo


dell’allenamento seleziona quali sostanze utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi che in quel momento si é prefissato: „per esempio, quando mi alleno per potenziare la muscolatura, prendo il GH prima di andare a dormire ma lo prendo la mattina ed il pomeriggio quando smetto quel tipo di allenamento.“ Christos ha rilevato molteplici effetti collaterali dovuti all’assunzione di sostanze dopanti, quali palpitazioni, mal di testa, gonfiori, debolezza, aggressivitá ed anche un calo del desiderio sessuale. Una volta, a causa di un’overdose da steroidi ha avuto un ictus. Nonostante ció Christos crede fermamente che queste sostanze portino dei benefici come l’aumento della forza muscolare e della resistenza, e pertanto vuole continuare a farne uso con misure di contenimento/ riduzione del danno. „Durante il periodo delle competizioni arrivo a prendere 100 pillole al giorno, ma mi sottopongo ad analisi del sangue costantemente, di solito un mese dopo la fine di un ciclo, per tener sotto controllo la mia salute.“ Secondo i risultati delle analisi, Christos assume sostanze sggiuntive, come medicine per la pressione sanguigna o epatoprotettori, per aiutare il suo corpo a riprendersi. „ Il tipo di sostanze protettive dipende dalle sostanze dopanti che prendo. Per esempio, se uso l’Aromasin durante il periodo di allenamento, allora prenderó Prolomet e Proviron durante il periodo di recupero.“ É Christos stesso che decide, basandosi sulla propria esperienza personale e sui consigli di un medico, quali siano i tipi di sostanze, i dosaggi e le modalità di utilizzo più adeguati. Christos ritiene che accedere e acquistare sostanze dopanti sia semplice. I frequentatori di palestre possono semplicemente comprarle su internet, direttamente nei negozi o tramite istruttori di fitness. Lui non ha mai avuto difficoltá a procurarsi le sostanze che desiderava. Internet é una delle principali fonti per l’acquisto di queste sostanze, e c’é sempre una rete di persone che possono rapidamente procurarle.

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L’Influenza Episodio 2: La storia di Yannis Yannis ha 21 anni e gli piace passare il tempo in palestra, ritiene che le sostanze dopanti siano utilizzate da coloro che vanno in palestra al fine di aumentare la loro forza fisica. Ritiene inoltre che l’utilizzo di sostanze da parte di chi frequenta le palestre sia spiegabile dalle norme sociali e dal disimpegno morale: gli altri lo fanno, per cui é accettabile e l’utilizzo di sostanze puó aiutarli a continuare ad allenarsi anche quando non avrebbero piú la forza per farlo. Secondo Yannis, l’uso di sostanze dopanti é molto comune nelle palestre, perché coloro che vi si allenano semplicemente vogliono migliorare la loro apparenza fisica nel più breve periodo possibile. Le sostanze dopanti sono utilizzate in cicli, con degli intervalli. Yannis pensa che ci siano alcuni periodi in cui l’utilizzo sia aumentato, specialmente in estate. Ritiene inoltre che alcuni facciano uso di queste sostanze mentre altri ne abusino. Yannis stesso utilizza integratori alimentari durante l’anno. A seconda del periodo della “stagione sportiva” assume cicli di differenti integratori. Principalmente usa integratori che lo possano aiutare a metter su massa muscolare e che lo possano aiutare a recuperare più in fretta dopo gli allenamenti. Quest’anno per la prima volta il suo personal trainer gli ha fatto provare degli steroidi. “Ho fatto un ciclo di Winstrol ma non sono sicuro se mi abbia aiutato o no.” – dice. Yannis non é convinto al 100% che siano in molti ad acquistare i PAES su internet perché, secondo lui, temono che queste possano essere impure. Ritiene

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piuttosto che si vadano a ricercare informazioni in merito al doping tramite gli istruttori delle palestre che si frequentano. Coloro che si allenano in palestra si fidano dei loro allenatori e sono influenzati/ispirati dall’aspetto forte e muscoloso dei loro trainer. Inoltre Yannis pensa che queste sostanze siano acquistate da negozi specifici raccomandati dagli istruttori di fitness. Yannis pone l’accento sul fatto che questo possa essere rischioso perché “oggi tantissimi si definiscono personal trainer nonostante abbiano poche qualifiche e siano promotori dell’uso di sostanze dopanti”. È inoltre a conoscenza di alcune pubblicitá in cui atleti famosi, personal trainers o allenatori, promuovono l’uso di sostanze che aiutano il miglioramento della performance. Quest’attivitá di commercializzazione e pubblicitá si tramuta in una mentalitá che porta a ritenere che l’uso di PAES possa far migliorare le prestazioni sportive al di là del normale allenamento.

l’accelerazione Episodio 3: La storia di Kostas Kostas ha 22 anni ed é un atleta amatoriale, frequenta le palestre da parecchi anni ed occasionalmente nel tempo libero si diletta a praticare arti marziali. Kostas ritiene che i frequentatori di palestre usino sostanze dopanti per ottimizzare la loro prestazione nel caso in cui il solo allenamento non risulti essere sufficiente per raggiungere gli obiettivi che si sono posti. Kostas inoltre sostiene che le norme sociali, gli stereotipi rispetto all’apparenza fisica e l’ambiente morale, che oggi sembrano prevalere, portano coloro che sono soliti allenarsi in palestra a fare un uso sempre maggiore di sostanze dopanti. “Le persone che si allenano in

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palestra sono fortemente influenzate dai social media e dall’immagine stereotipizzata che da essi viene promossa; é per questo che poi ricorrono all’uso di sostanze quando non riescono ad ottenere il “corpo ideale” che agognano abbastanza in fretta”. Kostas ha fatto sistematicamente uso di integratori alimentari negli ultimi tre anni. Ha iniziato usando

“LE PERSONE CHE SI ALLENANO IN PALESTRA SONO FORTEMENTE INFLUENZATE DAI SOCIAL MEDIA E DALL’IMMAGINE STEREOTIPIZZATA CHE DA ESSI VIENE PROMOSSA” integratori proteici e aminoacidi ma presto si é rivolto al Tribolo e allo ZMA. Al momento prende una combinazione di integratori che varia a seconda del periodo dell’anno. Kostas pensa che coloro che si allenano in palestra siano soliti assumere giornalmente integratori alimentari e che facciano invece uso di sostanze dopanti solo ciclicamente (in cicli di sei mesi). L’uso di sostanze che aiutano a migliorare la performance (sia integratori alimentari sia sostanze dopanti) dipende interamente da quali sono gli obiettivi che la persona si é posta. Per esempio, gli steroidi sono usati durante l’inverno e la primavera per metter su muscoli mentre prodotti “brucia grassi” vengono maggiormente usati in estate. I dosaggi assunti variano in base al peso corporeo di chi ne fa uso. I frequentatori di palestre per ottenere informazioni rispetto alle sostanze che possano aiutare a migliorare la performance si rivolgono solitamente ad atleti e ad altri del giro oppure chiedono direttamente informazioni e consigli ai negozi, dove acquistano gli integratori. Kostas dice che le sostanze dopanti sono acquistate da internet e sostiene che l’uso di queste sia fortemente incentivato dalle palestre stesse.

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la regola Episodio 4: La storia di Jermaine Germania

Jermaine ha 18 anni e sta per terminare il liceo. Ha iniziato a giocare a calcio a 10 anni. Crescendo vedeva i suoi compagni di squadra diventare sempre piú muscolosi e fisicamente sempre piú forti mentre lui sembrava sempre un ragazzino mingherlino. Jermaine decise quindi di iniziare ad andare in palestra per migliorare il suo aspetto fisico e somigliare di più ai suoi compagni di squadra. Inizialmente andava in palestra sporadicamente ma presto cominció ad apprezzare l’atmosfera piena di motivazione che vi regnava. Per il suo sedicesimo compleanno i suoi genitori gli regalarono un abbonamento annuale alla palestra, accompagnato da una confezione di proteine, perché ritenevano che l’assunzione di integratori alimentari fosse un aspetto cruciale da inserire nella routine di allenamento in palestra. Non appena vide i primi risultati (positivi), Jermaine inizió ad andare in palestra due volte la settimana riuscendo, man mano che i suoi muscoli si sviluppavano, ad aumentare sempre più le sue prestazioni in sala pesi. L’utilizzo d’integratori proteici divenne parte integrante della sua routine di allenamento. Quando aveva 17 anni, uno dei suoi amici della palestra lo convinse ad abbandonare definitivamente il calico e ad iniziare a giocare a

Football Americano. Da allora Jermaine si allena in palestra tre volte a settimana e gioca a Football due volte a settimana. Da quando i suoi genitori gli hanno regalato la prima confezione di proteine, Jermaine assume costantemente integratori alimentari. Dopo ogni allenamento in palestra assume sempre l’appropriata quantitá di proteine per avere un supporto. Ultimamente ha anche iniziato a prendere integratori pre-allenamento che lo aiutano a restare concentrato e focalizzato sull’allenamento seguente. Durante la stagione del Football Americano Jermaine fa uso di antidolorifici sopratutto quando sente dei dolori alla spalla (o in altre parti del corpo) o quando ha mal di testa dopo una partita. Durante le partite l’allenatore solitamente fornisce a Jermaine e a tutti i suoi compagni di squadra delle bibite contenenti calcio e magnesio. Fino ad ora queste sono le uniche sostanze che Jermaine abbia mai provato. Dopo aver ricevuto le proteine in regalo dai suoi genitori, ha iniziato a ordinarle da internet. Ha studiato e imparato da solo ció che c’era da sapere in merito alle sostanze che voleva usare. “Ho provato diversi tipi di proteine prima di decidere per il prodotto che uso al momento”- dice. Infatti, ha provato proteine di diverse marche prima di trovare il mix e sapore perfetto. La “farmacia casalinga” dei suoi genitori gli fornisce tutti gli antidolorifici di cui ha bisogno. I suoi genitori sono a conoscenza di tutte le sostanze che Jermaine prende. Jermaine spera di poter presto riuscire a ordinare da internet sostanze pre-allenamento che al momento non sono disponibili in Germania e che lui ha ottenuto, e quindi potuto giá testare, tramite un amico della palestra che é stato negli USA e che da lí gli ha riportato un pacco XXL. Quasi tutti i compagni di squadra di Jermaine vanno in palestra regolarmente e prendono ogni tipo di integratore, la maggior parte prende proteine e creatina. “Per loro prendere degli integratori é normale, quanto prendere gli antidolorifici. Nessuno mette

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in dubbio o parla apertamente di questi metodi” – dice Jermaine. In generale Jermaine non si ritiene influenzato dalle pubblicitá o dalle promozioni dei produttori di integratori ma ad oggi anche lui compra degli integratori che sono pubblicizzati da giocatori di Football del campionato Americano. Jermaine sa quello che vuole quando si ritrova a ordinare proteine su Internet o quando chiede a un amico di comprargli degli integratori in America. I distributori su internet spesso fanno delle offerte speciali o degli sconti ma Jermaine non si fa allettare da queste promozioni, ordina solo i prodotti che conosce e che sa di voler assumere.

l’apparenza Episodio 5: La storia di Rico Rico ha 23 anni e lavora in banca, ha cominciato con un tirocinio non appena finito il liceo ed ora vi lavora a tempo pieno. Rico non é mai stato interessato allo sport ma é sempre stato un grande fan del cinema. Si sentiva ispirato dall’estetica dei corpi dei suoi attori preferiti e voleva rassomigliarvi. Quello che di più lo lasciava ammirato, erano corpi più muscolosi del suo e i bicipiti definiti. Ha quindi iniziato ad andare in palestra tre volte a settimana, a oggi si allena in palestra quasi ogni giorno. Rico é fiero del suo corpo scolpito e cerca

“SENTIVO

DI DOVER DIVENTARE PIÙ MUSCOLOSO PER APPARIRE SEMPRE PIÙ INCREDIBILE“

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di stare sempre a dieta per non ingrassare.Rico ha iniziato ad andare in palestra a 15 anni, dopo aver visto i primi risultati ha iniziato ad aumentare sia la frequenza che l’intensitá dei suoi allenamenti. Dopo i primi 18 mesi di allenamento si é reso conto che la sua performance in palestra non migliorava tanto velocemente quanto avrebbe voluto. “Sentivo di dover diventare più muscoloso per apparire sempre più incredibile, mi é stato quindi chiaro che qualcosa doveva cambiare” – dice. Rico ha chiesto consiglio ad altri membri della palestra con cui era in confidenza. La risposta più frequente era quella di iniziare a usare degli integratori. Rico ha deciso quindi di comprare direttamente in palestra i suoi primi integratori proteici. Il suo interesse verso gli integratori è cresciuto velocemente e ha iniziato a provare qualsiasi cosa gli venisse offerta. All’inizio comprava gli integratori in palestra fino a diventare poi un cliente regolare del negozio specializzato in integratori dietro casa sua. Dopo altri 18 mesi Rico si è ritrovato nuovamente ad un punto di stallo, troppo magro e non abbastanza muscoloso rispetto agli altri frequentatori regolari della palestra il cui corpo muscoloso al contrario rassomigliava moltissimo a quello degli attori che Rico vedeva nei suoi film preferiti. “Ho inizato a chiedere più informazioni agli altri ragazzi in palestra sul come facessero a mettersi in forma. Ho chiesto informazioni anche al proprietario del mio negozio d’integratori di fiducia. In sostanza mi hanno detto che non avrei mai raggiunto i miei obiettivi grazie al semplice allenamento coadiuvato dai classici integratori. In particolare, un ragazzo che non conoscevo poi cosí bene, mi ha detto quali sostanze erano necessarie per ottenere l’aumento muscolare che desideravo. Mi ha anche offerto di comprarle per me.” Durante le settimane seguenti Rico si sentiva alla grande, era felice perché notava dei miglioramenti improvvisi. Andó nel solito negozio d’integratori e condivise la sua esperienza – questo gli aprí la porta di un mondo completamente nuovo. Gli

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dissero che lí avrebbe potuto comprare qualsiasi cosa volesse e gli offrirono anche di creargli un “trattamento personalizzato”. Rico fu quindi introdotto a un gruppo di altre persone che facevano uso di sostanze illegali. Gli fu consigliato di usare, tra le altre cose, testosterone in aggiunta agli steroidi. Rico non aveva dubbi rispetto alle sue scelte. I suoi muscoli e le sue performance in palestra erano esplosivi! Nonostante ció, dopo un breve periodo, iniziarono a manifestarsi i primi effetti collaterali, come acne sulla schiena e problemi gastrici. Rico continuó comunque ad aumentare il dosagio fino a che non gli si formarono due ascessi sulla schiena. Provava dolore e andó da un medico a farsi visitare, quest’ultimo gli disse che era necessaria un’operazione per la rimozione degli ascessi. “L’operazione é stata una sorta di sveglia, ma nonostante gli effetti negativi ho continuato a far uso di steroidi anabolizzanti, perché volevo comunque mantenere la forma raggiunta… ho ridotto i dosaggi peró.” Rico non ha mai usato internet né per comprare le sostanze di cui faceva uso né per cercare informazioni su di esse. In palestra gli venivano offerti integratori di base, dei quali Rico faceva un uso eccessivo. In seguito il suo negozio di fiducia gli ha offerto uno sconto sugli integratori alimentari (es. Preoteine, creatina) in cambio della sua disponibilitá a provare nuovi integratori di tanto in tanto. Era attratto dai nomi dei prodotti accattivanti (es. “Body Lab”) e dalle loro confezioni. Rico non chiedeva informazioni sui prodotti di cui faceva uso fintanto che questi erano utili ai suoi scopi relativi al miglioramento della forma fisica e all’ottenimento del corpo dei suoi desideri. Nonostante Rico non conoscesse bene il ragazzo che gli vendette i primi steroidi, si fidó di lui “I suoi incredibili muscoli erano una referenza sufficiente” per Rico. A quel punto Rico si allenava regolarmente e in palestra era ben conosciuto da tutti. Successivamente il negozio divenne la sua fonte principale di sostanze (trattamenti anabolizzanti e testosterone). Non ha mai chiesto da dove venissero o dove fossero prodotte le sostanze illegali che acquistava. Essenzialmente Rico comprava

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i prodotti e non si curava né del prezzo delle sostanze né di ricercare piú informazioni su di esse. Al momento dell’acquisto degli integratori alimentari la sua scelta su quali comprare non era influenzata da offerte speciali o da eventuali sconti, ma piuttosto dalla semplice dimensione della confezione. Quando Rico compró gli steroidi, ne prese a sufficienza per un intero ciclo assieme alle sostanze da prendere come terapia postciclo (di steroidi).

l’attenzione Episodio 6: La storia di Tim Tim ha 21 anni, a 7 anni ha iniziato a praticare Jiu-Jitsu a livello agonistico. Nel corso della sua vita ha praticato diversi tipi di arti marziali, é arrivato a competere a livello internazionale ma non ha mai raggiunto un livello tale che gli permettesse di mantenersi solo

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grazie allo sport. Dopo aver perso interesse e passione per le arti marziali Tim ha deciso di studiare scienze dello sport e 4 anni fa ha iniziato a praticare CrossFit, uno sport nuovo ed emergente a quei tempi. Al momento Tim si allena 3 o 4 volte alla settimana e sta pensando alla possibilitá di prendere parte a qualche competizione di CrossFit a livello regionale. Grazie a tutto lo sport che ha costantemente praticato, Tim é sempre stato in forma da un punto di vista fisico ed ha sempre avuto un’immagine positiva del suo aspetto (corpo). Da quando ha iniziato a praticare CrossFit, ha messo su ancora più muscoli e la percentuale del suo grasso corporeo é significativamente diminuita. Al momento é molto soddisfatto del suo aspetto fisico anche se pensa che non sarebbe male se perdesse un po’ di massa muscolare. Durante la sua carriera sportiva, Tim ha imparato che la performance a livello atletico é ampiamente dipendente dall’esercizio costante e dalla propria forza di volontá. Quando competeva nelle arti marziali, Tim beveva drink energetici, dice: “Grazie alle bevande energetiche riuscivo a restare concentrato per la gara successiva e mi sentivo più preparato ad affrontare l’avversario seguente”. Ha anche provato la creatina una volta ma non ha notato alcun miglioramento a livello di performance. Tim pensa che “le arti marziali in generale offrono un approccio consapevole al corpo e alla mente, non vanno in alcun modo supportate dall’uso di sostanze di qualsivoglia genere”. Contrariamente a quanto affermato e per supportare i suoi estensivi allenamenti di CrossFit, Tim é solito bere degli shake proteici. Anche i ragazzi che si allenano con lui prendono regolarmente dei boosters energetici ma lui non ha mai pensato che questi possano avere degli effetti indesiderati. Essendo molto vicino al proprietario della palestra dove si allena Tim ha la possibilitá di conoscere i retroscena delle attivitá promozionali di molte compagnie produttrici di integratori. A causa della gran quantitá di campioni gratuiti che sono offerti alla sua palestra, Tim resta molto scettico rispetto alle

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incredibili promesse che queste compagnie fanno. L’integratore proteico che prende é prodotto da una compagnia la cui sede é vicina alla palestra dove pratica CrossFit. Tim dice che questa compagnia garantisce personalmente la qualitá e la purezza del prodotto che vende e si fida di loro. Grazie ai suoi studi Tim sa come funziona il corpo umano e non utilizzerebbe alcun tipo di sostanza prima di consultare degli esperti degni di fiducia. “Gli altri prodotti che vedo regolarmente in giro non forniscono alcun fondamento/contesto specifico (di esperienza specifica).” – dice.Anche se Tim ha sentito storie di atleti di arti marziali e CrossFit che facevano uso di sostanze illegali, lui personalmente non é mai venuto in contatto con queste sostanze. Da una parte, Tim pensa che queste sostanze possano, in effetti, essere efficaci ma dall’altra lo preoccupano i rischi per la salute che possono comportare e le implicazioni etiche. “Se prendessi quelle sostanze, andrei contro lo spirito delle arti marziali e perderei il rispetto dei miei amici e della mia famiglia.” – dice. Tim supporta fermamente ogni campagna che promuove uno sport pulito. Ritiene che le palestre dovrebbero essere un target specifico di questo tipo di campagne “Ogni atleta, indipendentemente dal suo livello, dovrebbe essere consapevole dei problemi concernenti l’assunzione di sostanze illegali” – dice e continua: “Imporrei anche sanzioni dissuasive ed effettive per chi fa girare questi prodotti.”

“OGNI ATLETA,

INDIPENDENTEMENTE DAL SUO LIVELLO, DOVREBBE ESSERE CONSAPEVOLE DEI PROBLEMI CONCERNENTI L’ASSUNZIONE DI SOSTANZE ILLEGALI”

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la scorciatoia Episodio 7: La storia di Dimitrios Dimitrio é un bodybuilder amatoriale di 24 anni. Pensa che chi va in palestra utilizzi sostanze dopanti per ottenere risultati piú in fretta ed avere un aspetto migliore rispetto ad altri che potrebbero avere una forma fisica migliore della loro. Questo indica un elemento normativo Grecia nell’uso di sostanze dopanti. Essere più attraenti da un punto di vista sessuale e quindi migliorare il proprio aspetto fisico é un’altra ragione per cui molti ricorrono al doping. Dimitrios ritiene inoltre che sia più facile ed efficace prendere degli integratori alimentari, come ad esempio bevande proteiche, piuttosto che provare ad assumere gli stessi elementi nutrizionali con la semplice dieta. L’uso delle diverse sostanze che aiutano a migliorare la prestazione varia secondo le sostanze usate e al dosaggio. Alcune sostanze sono assunte giornalmente ma occasionalmente il dosaggio puó essere aumentato. Dimitrios dice: ”l’uso di PAES segue una stagionalitá, alcune sostanze dopanti sono usate d’inverno per gonfiarsi e metter su muscoli, mentre altre sono usate durante l’estate per bruciare i grassi.” Egli ritiene che un problema sia quello dell’abuso di sostanze. “Certe persone possono arrivare a utilizzare integratori alimentari e sostanze dopanti in dosaggi incredibilmente maggiori rispetto a quelli raccomandati” – commenta. Dimitrios ha usato integratori alimentari regolarmente negli ultimi 5 anni e ha iniziato ad usare anche steroidi negli ultimi 2 anni. Quando sente che il suo fisico non

migliora come si aspetterebbe e necessita di qualcosa di piú forte per potenziare i suoi allenamenti, Dimitrios effettua dei brevi cicli di steroidi per aumentare la sua massa muscolare. Stando a quanto afferma Dimitrios, informazioni rispetto agli integratori alimentari sono ampiamente diffuse. Le persone che frequentano le palestre possono ottenere le informazioni che desiderano dai personal trainers o dagli altri membri della palestra. “Le sostanze dopanti sono promosse da bodybuilders di alto livello” – dice – “anche gli integratori alimentari vengono pubblicizzati da atleti famosi o da allenatori che consigliano di far uso di integratori per migliorare.” Le sostanze dopanti sono facilmente rintracciabili e acquistabili tramite internet.

la Consapevolezza Episodio 8: la storia di George George ha 21 anni, ama fare sport, specialmente CrossFit. Ha sistematicamente fatto uso di steroidi negli ultimi due anni, ha iniziato con semplici integratori alimentari ma presto é stato introdotto all’uso di steroidi. Li usa in cicli di 10 giorni durante il periodo invernale. George fa inoltre uso di diversi integratori alimentari quali proteine, aminoacidi e Tribolo. Crede che i frequentatori di palestre utilizzino sostanze dopanti al fine di ottenere un corpo forte e muscoloso in un breve periodo. “Usiamo degli integratori perché ci aiutano a essere soddisfatti del nostro aspetto fisico. Abbiamo bisogno di queste sostanze come parte integrante del nostro “atteggiamento mentale verso lo sport”.

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George sostiene che gli atleti prendano sostanze dopanti con intervalli ciclici i quali dipendono dalla sostanza scelta. “Per esempio, alcune sostanze dovrebbero essere prese prima dell’allenamento. D’altra parte, quando parliamo di persone che vanno in palestra, di solito queste prendono integratori alimentari tutto l’anno in cicli mensili ma prendono sostanze dopanti solo per 8/9 mesi. Il periodo più sensibile per prendere sostanze dopanti é durante l’estate.” George é convinto che le persone siano in generale molto influenzate dai modelli dei corpi statuari che vedono in televisione. Di conseguenza i frequentatori di palestre cercano di ottenere quei ”fisici modello” con l’ausilio di sostanze che aiutino a migliorare la prestazione. Rispetto alle modalitá di reperimento delle sostanze, George é a conoscenza del fatto che molte compagnie hanno dei siti web da cui i prodotti sono direttamente acquistabili. Sottolinea che queste compagnie mostrano solo gli effetti positivi delle PAES omettendo completamente quelli negativi per far ovviamente aumentare le vendite. Rispetto al marketing di queste sostanze, George afferma che siano pubblicizzate tramite video su YouTube spesso presentati da atleti famosi mediante i loro social network o mediante eventi direttamente sponsorizzati dalle case produttrici. George pensa inoltre che il “passaparola” sia uno strumento di marketing potentissimo e che di norma siano direttamente gli utenti a informarsi tra di loro rispetto alle sostanze dopanti piuttosto che gli allenatori. In conclusione George sottolinea che se qualcuno vuole comprare sostanze dopanti, non sará per lui poi cosí difficile. George ritiene che i frutti dell’utilizzo delle sostanze illegali si vedano molto piú velocemente rispetto a quelli dovuti all’uso di sostanze legali; con quest’ultime, la “costruzione di un corpo forte e muscoloso richiede piú tempo, impegno e fatica, la decisione di far uso o meno di sostanze dopanti dipende dunque dalla personalitá dell’individuo”.

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la Conoscenza Episodio 9: La storia di Giovanni Giovanni è un ragazzo di 23 anni. Pratica rugby da quando aveva 12 anni. Quando aveva 17 anni, ha avuto la possibilità di entrare nelle selezioni per la nazionale italiana giovanile di rugby. In quel periodo aveva però un grave infortunio al ginocchio. Per poter essere in grado si scendere in campo la Italia domenica prendeva un mix di forti antidolorifici come il Buscopan e il Voltaren. Giovanni riporta come “nel rugby, l’uso di medicinali è molto comune da i 14 anni in poi, cioè da quando questo sport diventa più aggressivo e duro”. Nella società dove Giovanni giocava il dottore di solito consigliava di prendere questi medicinali e di adottare queste pratiche. Per esempio ad un suo compagno di squadra, con lo stesso tipo di infortunio al ginocchio, il dottore gli aspirava con la siringa il liquido dal ginocchio. Un altro compagno di squadra è stato forzato dalla società a prendere l’ormone della crescita (GH). Tuttavia alla fine Giovanni si è dovuto operare al ginocchio e il suo sogno di diventare un atleta professionista è così giunto al termine. Ovviamente Giovanni assumeva queste sostanze senza che i genitori lo sapessero perché lui sapeva che sarebbero stati assolutamente in disaccordo con la sua scelta. Pensandoci ora Giovanni ammette “a quel tempo non ero cosciente delle possibili conseguenze derivanti dall’assunzione di sostanze. Il mio unico obiettivo era la performance sportiva ed essere in grado di scendere in

campo ogni domenica. Non importava nient’altro!”. Giovanni conosce gli integratori perché sono molto diffusi nel rugby, e sa che molti dei suoi compagni di squadra e amici li assumono regolarmente. Infatti loro hanno sempre avuto delle scatole colorate che attraevano molto Giovanni. Non sorprende che Giovanni si sia interessato molto alle sostanze. Non ha mai sottovalutato i possibili effetti dell’assunzione extra di sostanze. Giovanni crede che questi integratori possano essere utili. “Per esempio nel rugby, i numerosi contatti fisici durante le partite portano ad avere problemi fisici dopo la partita. E’quindi molto importante incrementare la propria massa muscolare per contrastare o ridurre questi effetti negativi” - ci spiega Giovanni. “Un’assunzione controllata di integratori correlata con l’attività fisica nella sala pesi, potrebbe dare dei vantaggi perché aiuta a costruire una forte struttura muscolare, più forte e più adatta ai forti impatti che si hanno durante le partite”. Giovanni pensa che oggi, i sedicenni ed i diciassettenni che giocano a rugby, sono più a contatto con le

“IL MIO UNICO OBIETTIVO ERA LA

PERFORMANCE SPORTIVA ED ESSERE IN GRADO DI SCENDERE IN CAMPO OGNI DOMENICA. NON IMPORTAVA NIENT’ALTRO!

sostanze legali, come gli integratori alimentari, anche se in alcuni casi sono a contatto anche con le PAES illegali. Secondo la sua opinione, c’è più disinformazione circa le PAES legali che quelle illegali, da quando queste sono sotto l’attenzione delle campagne antidoping. Tuttavia in palestra, dove non ci sono controlli, c’è un aumento dell’uso di PAES sia controllate che non controllate. Giovanni pensa che il commercio delle PAES,

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nell’attività fisica, non abbia bisogno di molta pubblicità. Di solito sono gli istruttori o gli altri compagni in palestra che sono motivati a vendere delle sostanze. Racconta di come ci sia “una casa che produce le sostanze e distribuisce i suoi prodotti attraverso i suoi rappresentanti”. Sfortunatamente, il sistema permette a chiunque di diventare un venditore di PAES legali. I rappresentanti, persone senza competenze, di solito raccomandano di sostituire un pasto con uno shaker di integratori. Generalmente l’istruttore è la figura chiave che prima di tutti consiglia di usare queste sostanze, visto che di solito ha un ritorno economico dalla vendita delle sostanze. Gli istruttori in palestra delle volte danno anche delle raccomandazioni sulle modalità d’uso e il dosaggio delle sostanze senza far fare prima delle specifiche analisi cliniche. Giovanni parla anche degli eventi sportivi “potete trovarvi molte pubblicità delle PAES, specialmente attraverso gli stands, i volantini, e i campioni gratuiti di sostanze. Per esempio c’era un torneo di beach-rugby in cui gli sponsor davano ai finalisti una borsa con molti campioni di sostanze. Può essere promozione questa?”. Giovanni sa che il suo corpo è una sua responsabilità e che lui ha bisogno di sapere come proteggerlo. Nella società dove Giovanni giocava a rugby non c’era un nutrizionista, ma solo un medico che si occupava degli infortuni. Tuttavia Giovanni ha contattato un nutrizionista che lo aiutasse a comprendere quali sostanze assumere, e quante assumerne. Il nutrizionista ha realizzato un piano specifico di assunzione di sostanze da prendere solo dopo delle analisi cliniche specifiche, che deve ripetere frequentemente. Giovanni compra le sostanze solo nelle farmacie autorizzate.

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il sovraccarico Episodio 10: La storia di Luigi Luigi è un ragazzo di 25 anni. Al momento è uno studente di Scienze Motorie. Lui ha sempre amato lo sport. Quando aveva 15 anni ha sviluppato una passione per le arti marziali, così ha deciso di praticare il karate come sport principale, arrivando a praticarlo a livello agonistico. Quando Luigi aveva 16 anni ha iniziato a dedicare minor tempo al karate, fino a smettere di praticarlo, ed ha iniziato a praticare come sport il Football Americano, uno sport non molto diffuso in Italia a quei tempi. Oggi Luigi gioca a Football Americano per la squadra della sua città nel campionato della massima divisione italiana. Nella sua carriera sportiva Luigi ha avuto a che fare, direttamente ed indirettamente, con diversi tipi di PAES. La sua prima esperienza con le sostanze risale a pochi mesi dopo aver iniziato a praticare il suo nuovo sport, il Football Americano. Questo è uno sport molto duro e implica molti contatti fisici. Quando Luigi ha iniziato era un adolescente, con una struttura fisica sottile, non completamente sviluppata. Così alcuni allenatori della sua squadra gli hanno consigliato di lavorare sul fisico, lavorando in sala pesi in palestra ed assumendo integratori proteici (es. proteine ed amminoacidi). Luigi ricorda come “all’inizio non accettavo facilmente i consigli dei miei allenatori, questo perché da quando avevo iniziato a praticare il karate l’attenzione degli allenatori era sempre stata rivolta principalmente al miglioramento delle abilità mentali e della coordinazione, piuttosto che della massa muscolare. Inoltre, per me un aumento della forza e della massa muscolare avrebbe significato una perdita della

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velocità e della coordinazione che avevo sviluppato con il karate”. Parlando con i suoi compagni di squadra, Luigi ha realizzato che tutti loro assumevano integratori proteici. Di conseguenza anche Luigi ha iniziato ad assumere proteine ed amminoacidi, usando come guida per dosaggi e modalità di assunzione, le informazioni che arrivavano dai sui compagni di squadra. L’interazione tra il lavoro in palestra e l’uso di sostanze ha portato Luigi ad aumentare effettivamente la sua massa muscolare in poco tempo. Questi primi risultati positivi hanno motivato Luigi a lavorare duramente sul suo corpo, con il fine di migliorare sia la performance che l’aspetto fisico. In quel periodo Luigi ha iniziato a cercare maggiori informazioni sugli integratori e ha contattato uno specialista. Sfortunatamente il nutrizionista non sapeva nulla dello sport di Luigi o degli specifici bisogni metabolici di un atleta che pratica questo sport. Luigi ricorda “in quel periodo assumevo una grande quantità di integratori, che mi ha portato ad avere un sovraccarico metabolico”. Quando Luigi aveva 19 anni, il suo corpo ha avuto uno sviluppo naturale così ha deciso di ridurre l’uso di integratori. Attualmente Luigi non è un atleta professionista. Di solito usa la creatina prima delle partite, e vitamine integrate ad una dieta bilanciata consigliata dal nutrizionista. Luigi pensa che le persone hanno sempre utilizzato sostanze per migliorare le loro performance, quindi assumere sostanze legali all’interno di un piano definito e seguito da un professionista è una pratica socialmente accettata. Luigi si trova molto bene anche con l’uso di proteine, perché queste vengono sciolte nell’acqua o nel latte, sostituiscono un pasto e possono essere prese in qualsiasi momento. Secondo Luigi, però, non è giusto che in paesi diversi ci siano leggi differenti che regolano l’uso di sostanze. “Per esempio ci sono stanze che sono illegali in Italia ma sono legali in altri paesi, come l’Australia o il Sudafrica” commenta. Luigi si chiede come sia possibile che i corsi universitari diano importanza ed insegnino i possibili effetti negativi legati all’uso di alcune sostanze che poi, invece, sono legalmente vendute in altri paesi.

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l’ambiente Episodio 11: La storia di Emanuele Emanuele è un ragazzo di 22 anni. In questo momento studia Scienze Motorie all’università. Emanuele pratica il sollevamento pesi a livello amatoriale da 2 anni senza alcuno scopo competitivo. Emanuele ha realizzato che tutte le persone che praticano sollevamento pesi prendono qualche tipo di integratore proteico. Le conversazioni tra chi frequenta la palestra e gli istruttori, spesso ruotano attorno a quali sostanze assumere e quali sono le migliori. “Più di una volta, nello spogliatoio, ho visto dei ragazzi farsi delle iniezioni di GH e/o testosterone” aggiunge Emanuele “mi sono chiesto il perché lo facessero. Visto che sapevo con certezza che nessuno della palestra partecipava a delle competizioni”. Attraverso l’esperienza Emanuele ha capito che l’unico obiettivo dell’uso di sostanze è migliorare l’aspetto fisco. Sfortunatamente questo obiettivo non è accompagnato dall’idea di usare queste sostanze seguendo delle corrette informazioni e/o seguendo i consigli di un professionista. Emanuele spiega “chi frequenta la palestra va a chiedere informazioni in giro, e credono a chiunque, soprattuto ai ragazzi il cui corpo ispira fiducia visto che loro hanno ottenuto i risultati desiderati. In generale, c’è una completa mancanza di informazioni corrette sulle sostanze utilizzate e i loro effetti, così come il modo corretto di assumerle. E’ quella che noi chiamiamo la ‘scienza dell’amicizia’…che potrebbe dare informazioni buone e accurate ma allo stesso modo potrebbe dare informazioni sbagliate. Devi essere attento!” Dopo pochi mesi Emanuele ha deciso di iniziare a prendere integratori proteici con l’obiettivo di provare

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a migliorare l’aspetto fisico in un modo più semplice. Dopodiché si è andato ad informare su internet e ha scoperto che un barattolo di proteine costa 40 euro, così ha deciso di comprarlo. Assumendo proteine ogni giorno il barattolo è durato un mese, dopodiché, nelle settimane e nei mesi seguenti, ha deciso di continuare ad ordinare altri barattoli. Emanuele ha cercato altre informazioni su internet, e ha trovato un’offerta speciale in cui acquistando 3 barattoli ricevevi in omaggio una t-shirt con il logo della marca di proteine. Tuttavia Emanuele ha deciso di comprare solo un barattolo, perché voleva procedere un passo alla volta. Emanuele racconta il momento in cui ha notato una cosa simile in palestra “dopo pochi giorni ho notato un ragazzo in palestra che indossava la t-shirt che aveva visto su internet, molte persone si sono avvicinate a lui per chiedere informazioni sulla marca sponsorizzata dalla t-shirt”. Incuriosito da questa situazione ha iniziato ad osservare che nella sala pesi c’era un mercato di sostanze, proposto e coordinato principalmente dagli istruttori. Al momento Emanuele ha un lavoro e quindi una buona disponibilità economica. E’ consapevole che la sua disponibilità economica lo spinge a comprare grandi quantità e tipologie di sostanze, così come a comprare sostanze con una qualità maggiore rispetto al passato. Emanuele è arrivato a comprendere che “la disponibilità economica è un grande tentazione ad incrementare il mio uso di sostanze, questo ti mette nei guai”. La mancanza di miglioramenti nel lavoro in palestra porta Emanuele ad essere frustrato, così sta pensando di cambiare tipo di sostanze, come quelle che ha visto prendere nello spogliatoio quando era ancora alle prime armi.

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“PIÙ DI UNA VOLTA,

NELLO SPOGLIATOIO, HO VISTO DEI RAGAZZI FARSI DELLE INIEZIONI DI GH E/O TESTOSTERONE”


la presenza Fisica Episodio 12: La storia di Jeremy Regno Unito

Jeremy ha 35 anni ma i suoi primi contatti con le PAES risalgono a molto tempo fa. Ha iniziato a fare sollevamento pesi a 14 anni. Il suo obiettivo principale era quello di diventare “il più muscoloso possibile” amava fare sport in generale, gli piacevano in particolare gli sport di combattimento come la box, ma non disdegnava le arti marziali, era inoltre un buono sprinter. Negli anni dell’adolescenza si allenava duramente in sala pesi ma iniziava anche a cercare di scoprire di piú su “qualcosa che lo potesse aiutare a diventare piú muscoloso”. Le prime informazioni le ottenne dal negozio dove comprava gli integratori per la sua attivitá da bodybuilder; si fece amico lo staff e conobbe l’esistenza ed il modo di usare proteine e creatina. Metteva su massa e riusciva a sollevare pesi sempre maggiori, cercando peró di mantenere un equilibrio per continuare a correre come velocista. Jeremy era deciso a metter su massa muscolare e a migliorare sempre più nel sollevameto pesi valutando i pro e i contro dell’utilizzo di integratori di vario genere che potessero supportarlo nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Jeremy racconta della volta in cui prese il Tribolo, di come lo fece sentire “piú uomo” e di come percepisse che gli facesse avere piú “presenza fisica”. Chiaramente l’utilizzo di PAES non era più solo rivolto ad ottenere

un aiuto da un punto di vista sportivo ma anche da un punto di vista del miglioramento dell’aspetto fisico e della percezione di sé. Divenne un buttafuori, forse grazie ai muscoli cosí acquisiti, unendosi al gruppo degli uomini muscolosi e patinati padroni del “cordone di velluto”. Tutto a un tratto il mondo oscuro dei PAES gli si aprí davanti agli occhi. Ottimi guadagni, nottate con tutto da guadagnare da una possente fisicitá e da riflessi pronti, Jeremy passó allo step successivo. Nei night clubs gli venivano offerte pillole di ogni genere, e presto si rese perfettamente conto che i suoi colleghi facevano ampiamente uso di steroidi (per iniezione), spesso anche durante i turni di lavoro ma Jeremy era ed é tutt’ora completamente contrario all’idea di iniettarsi delle sostanze. “Ero tutt’altro che impressionato dalle tavolette di steroidi che mi venivano date. Non vedevo alcun vero risultato per cui continuai a usare Clen ed Efergensopratutto per mantenere il peso sotto controllo” - racconta Jeremy. Jeremy si dedicó sempre più al sollevamento pesi. Sperimentando il Novatest che incrementó drasticamente la sua aggressivitá, si fece gradatamente più disilluso quando realizzó quanto fosse effettivamente diffuso l’uso di steroidi nelle competizioni di sollevamento pesi cui prendeva parte, e inizió a utilizzare il Clunbuterol, che acquistava tramite un amico, e poteva procurarsi con facilitá il GH dai suoi vecchi colleghi buttafuori. In generale, Jeremy é soddisfatto di comprare sostanze tramite terzi ma é preoccupato dei possibili effetti collaterali dovuti all’uso di steroidi di cui ha sentito parlare, soprattutto per quanto riguarda il rischio di avere problemi cardiaci e ictus. É molto chiaro sul fatto che si possano facilmente ottenere tutti i tipi di sostanze illegali direttamente in palestra e resta di ampie vedute suggerendo che in qualsiasi sport ove sia richiesta la potenza fisica vi saranno anche steroidi.

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la Macchina Episodio 13: La storia di Harry Harry ha 25 anni, durante la sua carriera sportiva ha praticato canottaggio ed una serie di sport di squadra; il suo focus è peró sempre rimasto sulla palestra, con sollevamento pesi e circuiti come parti centrali del suo allenamento. Harry racconta che “non ho mai considerato l’idea di usare delle sostanze dopanti perché prendevo parte costantemente a delle competizioni in cui gli atleti erano testati per l’eventuale uso di doping” – questo sembra essere un pattern che si ripete per tutti quegli atleti che competono in sport di squadra. Nonostante ció non appena ha messo in secondo piano gli sport di squadra e ha cominciato a concentrarsi sul sollevamento pesi e quindi su un allenamento più fisico e più autonomo si é riscoperto desideroso di elevare il suo vantaggio competitivo. Harry ha iniziato a prendere steroidi anabolizzanti circa un anno fa osservando un regime di dosaggi e frequenza d’assunzione calcolato e logico basato sui fatti cui lui fa scrupolosamente riferimento. Harry non é vanesio e non è privo di controllo, non è amorale e approssimativo, Harry é un atleta che é a suo agio con se stesso e con le sue scelte, in un mondo in cui “lo fanno tutti”. La “curiositá” é stata la prima cosa che ha spinto Harry a provare delle PAES e ora “voglio solo vedere fin dove posso arrivare”. Racconta di quei momenti in palestra “quando gli altri sanno che usi steroidi e ti si fanno intorno, subito capisci che tutti vogliono sapere” ed ovviamente il giro della palestra offre ogni genere di opportunitá per rifornirsi regolarmente di qualsiasi cosa: “se é una di quelle piccole palestre a conduzione familiare, sará direttamente

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il proprietario o magari suo fratello a procurare le sostanze per gli iscritti che le richiedono, se si tratterá invece di una di quelle palestre che fanno parte di una grossa rete (Franchising) ci sará un pusher che fará avanti e indietro ”. Harry continua “e comunque non è poi cosí difficile trovare fornitori su internet, si possono persino trovare recensioni sui prodotti da parte di utenti sui venditori e sugli outlet…per cui, non é proprio complicato ottenere le sostanze che si desiderano”. Harry sa perfettamente quali sono i possibili effetti collaterali e ne parla ampiamente: “é importante sapere come smettere di usare steroidi nel modo piú appropriato”. Appare evidente che tutto questo sia per Harry una parte normale del suo regime di allenamento, una parte del suo essere, della sua vita sportiva. Quando gli vengono poste domande rispetto all’aspetto morale lui tergiversa: “sappiamo tutti che, quando parliamo di questi sport, sia le squadre a livello professionistico che quelle ad alti livelli amatoriali fanno uso di sostanze, allora perché no, spesso sono gli allenatori che si prendono le critiche, o che programmano i cicli degli atleti cosí che questi possano continuare a far uso di doping senza essere scoperti.”Harry non ha tempo per le sostanze non controllate (legali), sostiene che quelle proteine e quegli integratori dietetici tanto decantati siano sono “una vendita ambulante di bugie”, e che abbiano come testimonial i più famosi bodybuilders che probabilmente fanno anche loro uso di steroidi.

“SAPPIAMO TUTTI CHE SIA LE

SQUADRE A LIVELLO PROFESSIONISTICO CHE QUELLE AD ALTI LIVELLI AMATORIALI FANNO USO DI SOSTANZE, SPESSO SONO GLI ALLENATORI CHE SI PRENDONO LE CRITICHE, O CHE PROGRAMMANO I CICLI DEGLI ATLETI COSÍ CHE QUESTI POSSANO CONTINUARE A FAR USO DI DOPING

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il rispetto Episodio 14: La storia di Rita Rita ha 28 anni, é cresciuta con due fratelli, entrambi molto appassionati il bodybuilding. All’inizio, quando Rita aveva 20 -21 anni, tutto quello che desiderava era di “avere un corpo perfetto da sfoggiare in spiaggia”. Seguendo le orme dei suoi fratelli si iscrisse in palestra ed inizió ad allenarsi – a volte con degli amici, a volte con dei colleghi, a volte da sola. É stato solo dopo essersi iscritta a una palestra più “hard-core” frequendata da donne bodybuilders che ha iniziato a fare sul serio con gli allenamenti. Rita ha avuto i primi contatti con le “droghe” per bodybuilders in palestra. Lei si faceva amici facilmente e quando questi si resero conto quanto lei fosse seria e dedita al suo regime di allenamento, non si fecero scrupolo alcuno nel parlarle delle sostanze di cui facevano uso per enfatizzare al massimo gli effetti dei loro allenamenti. Rita non trovava nulla di sbagliato nell’utilizzo di queste sostanze “Vedevo i risultati ottenuti da quelli che usavano “il succo” o la “salsa piccante” come le chiamiamo noi. É cosí che ho cominciato.” Aggiunge poi “ho preso un bel po’ di roba, sai come il primo ciclo di steroidi, gli steroidi D-bol, il Winstrol, e altre cose come queste e roba cosí, anche se non sto facendo nessun ciclo al momento.” Rita voleva inoltre perdere massa grassa e perció chiedeva di sostanze che la potessero aiutare a raggiungere quello scopo. Qualcuno in palestra le raccomandó il DNP. All’inizio Rita era scettica e prese informazioni a riguardo su internet. Ricorda che pensava: “Chi non sarebbe scettico al posto mio? DNP era descritto come una sostanza fortissima che ti uccide su due piedi… ma dopo aver visto il tipo che me ne aveva

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parlato, dopo il ciclo di DNP ancora vivo ed in perfetta salute, ed aver visto altri bodybuilders prenderlo e non solo non morire ma ottenere invece ottimi risultati ho deciso che non doveva poi essere cosí pericoloso. Volevo perdere massa grassa e volevo farlo in fretta. Se lo chiedi a chiunque si alleni, penso proprio che ti direbbero che loro farebbero lo stesso.” Alla fine Rita decise di prendere il DNP e il T3. Li ha acquistati tramite internet, ma ammette che non ha effettivamente idea se le pillole che ha acquistato siano effettivamente ció che decantano. Riflettendo sulla sua esperienza, Rita dice che all’inizio prendere DNP non era poi cosí drammatico e che in realtá non le sembrava avesse grandi effetti, ma che invece la seconda settimana é stata molto dura tanto che chiese ad uno dei suoi fratelli di restare con lei in quel periodo. Rita ammette che “prima me ne ha dette di tutti i colori per aver preso quella roba….ma poi…era anche curioso e mi ha aiutato.” Ricordando le sue esperienze Rita continua: “Sudavo tantissimo ed ero piena di crampi, soffrivo d’insomnia di notte ed ero letargica di giorno, questa era la cosa peggiore per gli allenamenti e non appena bevevo dell’acqua sentivo subito quell’orribile senso di gonfiore.” Rita si rende conto che nessuno stimolante fa effettivamente magie: devi tenere sotto controllo il tuo stile di vita e devi capire cosa possono farti quelle sostanze. Aggiunge: “dovresti prendere il DNP solo se sei veramente serio con il tuo regime di allenamenti. Non c’é ragione di sottoporsi a tutte quelle scocciature per perdere peso per poi riprenderlo tutto perché la tua dieta é pessima…devi avere delle conoscenze base sulla salute in generale. Sarebbe molto più facile sottoporsi a una liposuzione se non sei davvero intenzionato a lavorare duro per i tuoi obiettivi”. Rita parla ampiamente anche dell’importanza dell’ambiente che ti circonda. Gli altri praticanti della palestra e la persona che le ha venduto il DNP le hanno spiegato gli effetti collaterali e l’hanno aiutata a usarlo in sicurezza. Rita dice che era “molto carino da parte loro essere onesti perché non erano obbligati, avrebbero potuto semplicemente vendermelo

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punto e basta.” Rita ritiene che il problema non siano gli stimolanti ma coloro che ne fanno uso. É molto importante essere prudenti e rispettare le diverse sostanze. Ritiene che ci sia bisogno di qualcuno affidabile che possa consigliarti e guidarti nell’utilizzo delle sostanze, lei si ritiene fortunata ad aver trovato nel suo ambiente una guida sicura per il viaggio che ha intrapreso.

l’equilibrio Episodio 15: La storia di Jena Jena ha 24 anni, é un’atleta e va in palestra regolarmente. Le piacciono il sollevamento pesi e i circuiti di allenamento, ha recentemente iniziato a prender parte a delle competizioni di sollevamento pesi “di basso livello” – dice. Non é chiaro fino a dove voglia arrivare in questo sport, se desideri “passare dallo sport ricreativo a quello competitivo”. É tutta una questione di trovare “il giusto equilibrio” dice. Jena é orgogliosa d’aver ottenuto un fisico atletico e una gran forza a livello personale, sostiene che il regime che segue le ha dato uno scopo da seguire e l’ha aiutata ad aumentare la sua autostima, ma che non vuole spingersi troppo oltre, come ha invece visto fare ad altre donne: “queste donne che sollevano pesi incredibili sono di certo eccezionali, ma sono come degli oggetti” – dice –“e quando senti la loro voce che si rompe….no, non voglio questo per me stessa”. Appare chiaro che Jena voglia prendere sul serio il suo sport e il suo aspetto fisico senza peró rinunciare ad avere un corpo femminile. Jena é minuta, bassa e potente. Come é accaduto a molte altre giovani donne, la prima esperienza di Jena con una qualche sostanza é stata con l’Efergen, la motivazione che l’ha spinta é stata “il classico” desiderio

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di perdere peso. Ha acquistato l’Efergen su internet in un momento in cui quell’immagine, che vedeva riflessa allo specchio non era quella che desiderava. Jena racconda gli orribili effetti che l’Efergen ha avuto su di lei, “il mio battito cardiaco era alle stelle, avevo dei tremori, era assurdo” prosegue peró nel suo racconto “era terribile quando non mi allenavo ma incredibile quando invece lo facevo” la combinazione della sostanza e dell’allenamento fisico generano un’esperienza pericolosamente buona. Jena ha anche provato a prendere dei brucia-grassi, ed era a conoscenza dell’esistenza dei soppressori di appetito ma non ha molto da dire a riguardo. Il suo unico commento é stato per dire che erano disponibili nei circuiti della palestra e tra le altre ragazze che la frequentavano. Quando l’argomento di conversazione si é rivolto agli steroidi, Jena ha ammesso di esser stata tentata, anche perché gliene venivano offerti di continuo, e di aver visto un documentario a riguardo ed aver pensato “perché ’UNICO MODO no”, ma che tutti i racconti riguardo gli effetti CHE HO PER collaterali ed il vedere gli AUMENTARE LA effetti sugli altri l’hanno fatta in ultimo desistere. MIA MASSA MAGRA “Credo che sia ancora piú É QUELLO DI pericoloso per le donne” CONTINUARE AD – dice – “ok, ci sono i medesimi rischi per quanto ALLENARMI riguarda infarti e ictus se se ne fa un uso prolungato, ma proprio non sopporto quell’orribile effetto di gonfiore, l’idea di una schiena pelosa, le macchie e tutto il resto…ma guardiamo in faccia la realtá, purtroppo non si va lontano nelle competizioni di sollevamento pesi se hai un aspetto troppo angelico”. Devi conoscere il tuo corpo e decidere cosa sia meglio per te. Di nuovo Jena si trova a considerare il problema di trovare un equilibrio tra l’aspetto fisico che desidera e la performance sportiva che vuole ottenere. Conclude “l’unico modo che ho per aumentare la mia massa magra é quello di continuare ad allenarmi”.

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la purezza Episodio 16: La storia di Annie Annie é un’acrobata di 20 anni, studia arti circensi, ed é specializzata sia in acrobazie a terra che in aria (come il trapezio o i tessuti aerei). Sin da bambina le é sempre piaciuto provare diversi sport. É una brava nuotatrice (anche se in realtá non le piace nuotare), ha provato ad andare a cavallo, a sciare, a fare parkour e molti altri sport. Ha fatto danza e ginnastica come passatempi, una volta a settimana per una decina d’anni prima di scoprire l’arte del circo.“La mia passione per il circo é esplosa grazie ad una sorta di club dopo-scuola” – dice – “ho iniziato a interessarmene per davvero e tutt’a un tratto mi allenavo per 12 ore a settimana in arti circensi, focalizzandomi sempre di piú sulle performance aeree, ed ora sono in accademia, per cui ho lezione dalle 9.00 alle 17.00 con un’ora di pausa per pranzare e classi di danza e movimento, spesso ci fermiamo a far pratica anche dopo l’orario di lezione.” Annie si rende perfettamente conto di quanto sia complicato e competitivo farsi strada nel mondo del circo, ma quando ti alleni per prepararti alle performance circensi “competi davvero solo con te stesso, ti spingi al limite in continuazione, per te stesso, per provare che ce la puoi fare. E se raggiungi il massimo livello in qualche specialitá, puoi sempre iniziare a lavorare duramente su un’altra”. Il suo sogno é quello di entrare a far parte di una grande compagnia e magari, perché no, fondarne una tutta sua. Nel mondo di Annie, sia la forza sia la flessibilitá sono importanti. Poiché lei si allena sopratutto sulle specialitá aeree, tessuti e trapezio, le sue spalle si sono sviluppate in maniera molto diversa

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rispetto a quelle di un acrobata. Ha bisogno di avere molta forza nelle spalle, ma ha anche bisogno di essere molto flessibile per piegarsi e contorcersi. Per essere sia forte sia flessibile, Annie prende integratori alimentari. È vegetariana ma non le piacciono molto i cibi vegetariani che contengono molte proteine come i fagioli, i piselli e le noci per cui integra la sua dieta con la polvere proteica Whey. Annie non pensa che sostanze come gli steroidi siano davvero necessari per quello che fa. Spiega “in realtá, noi non siamo in competizione gli uni contro gli altri, e abbiamo davvero bisogno di essere flessibili, e quella roba non ti aiuta certo in questo, puó essere utile ai bodybuilders o ai corridori magari, ma quella é tutta roba per mettersi in mostra, non é adatta ad acrobati come me”. Annie ritiene che le PAES non siano per nulla comuni o nemmeno conosciuti nell’ambiente circense. “Non ti servono affatto” - dice – “semplicemente noi ci alleniamo duramente finché non riusciamo a portare a termine gli esercizi”. Persino allora, essere tecnicamente eccezionali non é abbastanza. Conclude: “Puoi essere in grado di eseguire la routine ma se la tua performance in toto non é stupefacente nessuno si ricorderá cosa hai fatto. Gli stimolanti, il doping, non sostituiscono il talento.”

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teMi e sessioni

i temi dello struMento saFe You L’offerta educativa dello STRUMENTO SAFE YOU comprende 12 Sessioni raggruppate in 8 Temi autonomi. Considerate nel suo insieme, queste sessioni esplorano l’uso di PAES in un ampio contesto ambientale, politico e sociale. L’obiettivo globale dell’offerta educativa dello STRUMENTO SAFE YOU è di aumentare le competenze sulla salute dei giovani circa le PAES, attraverso lo sviluppo sia delle capacità cognitive che sociali che sottendono la motivazione e l’abilità dell’individuo di accedere, comprendere e usare le informazioni, con modalità che supportino in maniera rispettosa la presa in cura di se stessi, per una salute a lungo termine e il benessere. Tale offerta è stata costruita sull’importanza delle conoscenze e ruota intorno allo slogan “Conosci il tuo corpo, conosci le tue sostanze”- che promuove scelte informate, basate sulle evidenze e che tengano conto di una visione globale riguardo alle PAES, che tocca non solo le sostanze per il miglioramento della prestazione e dell’aspetto fisico, ma anche i loro effetti sul benessere fisico e psicologico dei giovani in considerazione di un contesto sociale e ambientale più ampio. In questo tentativo, lo STRUMENTO SAFE YOU riconosce che l’uso di PAES non è una decisione dicotomica, del tipo “tutto- o- niente”, ma si manifesta in un continuum lungo il quale vengono prese le decisioni individuali. Su questo continuum, alcune sostanze sono più accettabili di altre, o alcune sostanze possono essere anche utilizzate per stare lontano da altre sostanze.

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Ciascun tema è sostenuto da uno/due programmi dettagliati della sessione, da svariati materiali didattici (p.e. presentazioni PowerPoint, suggerimenti di lettura, casi studio e video) così come da guide e strumenti per la valutazione. Le sessioni adottano una visione critica in modo da incoraggiare e mantenere un dialogo aperto – al contrario di dare una lezione - rispetto all’uso di PAES. All’interno dei Temi, ogni sessione è disegnata per durare circa 45 minuti con ulteriori compiti previsti al di fuori del workshop per facilitare l’apprendimento autonomo. Sebbene questi Temi sono stati disegnati in primis per essere gestiti e utilizzati da un facilitatore, essi possono essere adatti anche all’autoapprendimento. I programmi dettagliati delle sessioni e il materiale didattico di supporto possono essere utilizzati da soli o in qualsiasi combinazione o sequenza. I programmi delle sessioni e il materiale didattico possono essere scaricati gratuitamente dal sito web del progetto SAFE YOU (www.safeyou.eu).

tema 1 L’uso di PAES e i rischi per la salute ad esse associati Questo tema si focalizza sulla distinzione fra differenti tipologie di PAES come i promotori della crescita muscolare, gli integratori pre-allenamento, gli stimolanti, i soppressori dell’appetito, i bruciatori di grassi, i farmaci da banco, gli stimolatori di ormoni e gli antidolorifici. La sessione è impostata per aiutare i giovani a conoscere la distinzione fra integratori alimentari e farmaci, per aumentare la consapevolezza sui rischi per la salute associati con l’uso “off label” (ovvero al di fuori dell’originale prescrizione) dei farmaci come PAES, e per dissipare i miti legati a queste sostanze, fornendo racconti accurati su ciò che i diversi tipi di PAES possono e non possono fare. Questo Tema contribuisce alle competenze funzionali sulla salute aumentando la capacità percepita di fare scelte relative all’uso di PAES informate e basate sulle evidenze. Inoltre si prefigge di fornire informazioni obiettive circa le varie tipologie di PAES, smantellando la credenza che l’uso di PAES sia senza conseguenze ed esamina in modo critico l’essere in forma e in buona salute con l’uso di PAES.

71

72


tema 2

tema 3

Questo tema esplora- in due sessioni- le ragioni che stanno dietro la crescita nell’uso di PAES insieme al ruolo della “società del miglioramento”, delle immagini, della pubblicità e dei media sulla popolarità delle PAES. Le sessioni sono disegnate per avere un dialogo aperto su come l’industria della pubblicità e i social media spesso offrono solamente una versione modificate della “realtà” allo scopo di spingere le persone a comprare integratori per raggiungere un aspetto fisico “ideale” o per migliorare la propria prestazione nel proprio sport. Il messaggio che viene dato con franchezza o di nascosto dalla società è che il miglior modo, forse l’unico modo per ottenere la “perfezione” - indipendentemente dall’ambito- è attraverso l’uso di PAES. Le sessioni sono impostate per dimostrare che le aspettative costruite dalla società sono perlopiù non realistiche. I partecipanti a queste sessioni sono messi alla prova nel pensare in modo critico alle ragioni dell’uso di PAES, e se le PAES non sono l’unica soluzione, ricercando attivamente possibili alternative e soluzioni. Queste alternative possono essere ben centrate sull’avere una visione personale su ciò che è “perfetto”, impostando o riaggiustando le proprie aspettative e definendo obiettivi personali realistici. Questo Tema contribuisce alle competenze critiche sulla salute aumentando la capacità percepita di fare scelte sulle PAES informate e che tengano conto del tutto, incoraggiando i giovani a capire che non è necessario lottare per ciò che gli altri suggeriscono; sviluppando programmi rilevanti sul piano personale per il raggiungimento di obiettivi di prestazione o aspetto fisico. Il tema promuove la nozione di base che ciascuno di noi è differente e che ha dei bisogni differenti, quindi ogni individuo deve essere responsabile per il proprio corpo e la propria salute.

Questo tema- in due sessioni- è finalizzato ad aumentare la consapevolezza circa il “lato oscuro” dell’esercizio fisico enfatizzando le differenze motivazionali fra l’assumere integratori per ragioni di salute e farlo per la prestazione, così come sul conflitto fra l’obiettivo di essere in forma e in salute e l’obiettivo di avere un corpo bello e sessualmente attraente. Gli specifici interrogativi che vengono sollevati nella sessione ruotano attorno al perché le persone fanno esercizio e se un corpo sano è o meno sinonimo di un corpo bello. I partecipanti sono incoraggiati a valutare in modo critico se l’uso di PAES è necessario per il mantenimento di un corpo sano, in forma e attraente, e come l’esercizio fisico può essere auto-regolato per raggiungere i benefici di salute prefissati. La sessione riconosce che nello sport al di fuori delle norme antidoping, il divario più importante è perché uno usa le PAES, al contrario del “se sono proibite o meno”. La sessione inoltre richiama l’attenzione sul fatto che la mentalità delle persone sull’integrazione cambia le ragioni dell’integrazione (mantenimento della salute vs mantenimento della prestazione). Questo tema aumenta la capacità percepita di fare scelte sull’uso di PAES informate, basate sulle evidenze, e globali, incoraggiando i partecipanti a riflettere sui propri obiettivi legati alla prestazione sportiva o all’esercizio fisico e aiutandoli a definire di conseguenza la relativa importanza dell’uso di PAES; e quindi contribuisce alle competenze interattive sulla salute. Ci si aspetta che alla fine delle sessioni, i partecipanti sviluppino una migliore consapevolezza del “lato oscuro” dello sport e dell’esercizio fisico, portando ad un aumento di attenzione sia sulle conseguenze per la salute che psicologiche dell’uso di PAES, o a più forti convinzioni di efficacia nel rifiutare/ evitare sostanze dannose.

Perché le PAES sono cosi popolari

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Mantenimento della salute o potenziamento umano

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tema 4 Il corpo come una macchina

tema 5 Dietro le quinte: Esporre la verità

Questo tema raffigura la visione che con i progressi medici e farmaceutici che caratterizzano la società odierna del miglioramento, il corpo può essere cambiato. Quindi il corpo con cui nasciamo non è più un vincolo ma una opportunità. Nonostante il contenuto della sessione riconosca la possibilità di tali progressi, si contesta anche l’idea che le capacità umane fisse possono essere ampliate in modo indefinito e sostiene che, mentre la modificazione del corpo con aiuti farmaceutici è oggi maggiormente possibile più di quanto non fosse un secolo fa, comunque non è illimitata. Per esempio, i risultati di un allenamento duro- con o senza l’uso di PAES- è in parte determinato dal corredo genetico dell’individuo (e.g. composizione del corpo, tipo di corpo, reazione all’allenamento e alle PAES).

Questo Tema valuta in modo critico se il corpo ideale che viene rappresentato nei media e nella pubblicità è reale o piuttosto è solo una versione aumentata della realtà. Per esempio, l’immagine di un corpo perfetto può esistere solo per un breve periodo di tempo mentre viene fatta la foto e non è realizzabile solo con gli integratori alimentari, nonostante quanto affermato dalla pubblicità. La sessione esplora le idee che le persone e gli atleti hanno sull’uso che la pubblicità dei prodotti/PAES fa del corpo umano, se queste idee sono diffuse nella società e se sono valide. Ai partecipanti è chiesto di considerare se un cambiamento su come la pubblicità raffigura il corpo umano è auspicabile e fattibile, e incoraggia a pensare a modi alternativi su come concepire e mostrare il corpo umano nelle campagne pubblicitarie.

Attraverso un dibattito accuratamente facilitato e dinamico circa questa visione controversa, l’autoefficacia di fare scelte informate, basate sull’ evidenza e globali sulle PAES è aumentata facendo valere i sistemi di valori personali in relazione all’utilizzo di PAES per raggiungere il corpo “ideale”. Riconoscendo, ragionando su, e valutando personalmente diversi punti di vista sul corpo umano e i rischi associati con queste visioni, i partecipanti saranno meglio equipaggiati a comprendere un modello realistico del corpo umano e a conoscere in che misura si può intervenire e modificare il proprio corpo- portando ad accrescere le competenze critiche sulla salute.

Questo tema costruisce le competenze critiche sulla salute attraverso una migliore capacità percepita di fare scelte informate e globali, aiutando i partecipanti a sentirsi più sicuri del proprio aspetto fisico e della loro capacità di riconoscere i pericoli dell’uso di PAES, cosi come di capire che ciò che vedono nei media non è realistico. Attraverso piani di azioni sviluppati collettivamente che suggeriscono un uso del corpo più realistico e rispettoso in differenti pubblicità di prodotti (p.e. auto, PAES, profumi), i partecipanti diventano più consapevoli dei propri punti di vista, pregiudizi e reazioni subconscie- che a loro volta permettono l’aggiustamento necessario per un accrescimento dell’autoefficacia legata alle PAES.

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76


tema 6 Conseguenze dell’uso di PAES

tema 7 Diventare un esperto di PAES

Questo tema si focalizza sulle conseguenze fisiche e psicologie dell’uso di PAES e richiama l’attenzione sul paradosso che circonda l’uso di integratori alimentari, sia nello sport che nell’esercizio fisico. Da una parte, il fatto che una significativa sottocategoria di PAES (specificatamente gli integratori alimentari) sono considerati e regolamentati come “cibo” spesso crea la falsa percezione che essi siano innocui. D’altra parte, lo stesso motivo rende le formulazioni degli ingredienti degli integratori, la loro sicurezza, il controllo di qualità e i messaggi del marketing non regolamentati. Nella sessione legata a questo tema i partecipanti imparano che le PAES, sia farmaci che integratori, sia legali che illegali, sia regolamentati per legge che non, hanno degli effetti collaterali. Lo scopo della sessione è aiutare i partecipanti a riflettere sui propri giudizi in relazione agli esiti e alle conseguenze dell’uso di PAES che sottostanno ad una regolamentazione per legge e di PAES che non sono regolamentate per legge. Un dialogo aperto sul tema suggerisce ai partecipanti di considerare non solo le conseguenze dell’uso di PAES ma anche le conseguenze del voler smettere di usare PAES.

Questo Tema- in due sessioni- enfatizza l’importanza di ottenere informazioni sulle PAES da fonti affidabili e attendibili. I partecipanti imparano- in gruppo- come creare un set di criteri per valutare i consigli dati dai loro amici e coetanei sulle PAES e le informazioni disponibili su Internet; e se essi devono prendere in considerazione di sollecitare una prospettiva differente (per quanto riguarda sia vantaggi che svantaggi). Verrà messa in atto una strategia/piano per una valutazione efficace delle fonti di informazioni alternative. Essi saranno poi invitati ad adattare queste in accordo con il processo individuale di ricerca di informazioni in modo da rinforzare e supportare i processi personali di presa di decisione. I partecipanti sono anche istruiti ad applicare questi criteri in accordo con le proprie situazioni individuali. Il focus è sull’enfatizzazione dell’individualità di ogni persona e quindi sulle loro capacità di prendere delle decisioni informate.

Questo tema contribuisce alle competenze interattive sulla salute costruendo la capacità personale di prendere decisioni informate e basate sulle evidenze, fornendo evidenze sui potenziali effetti indipendentemente dal tipo di sostanza e dal suo status di “legalità”, e smantellando la credenza ottimistica che gli effetti collaterali “non possono capitare a me”

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Questo tema costruisce competenze funzionali sulla salute attraverso la capacità personale di valutare criticamente le informazioni disponibili su internet, includendo le modalità per cercare informazioni attendibili; come conoscere se le informazioni sono imparziali e scientificamente accurate; e dove andare per consigli personali- e quindi prendendo decisioni basate sulle evidenze.

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tema 8 “Al Naturale”: Lo sport senza PAES Questo tema ammette la spinta e la motivazione ad un allenamento senza alcun integratore o farmaco. Le due sessione esplorano che cosa può essere ottenuto senza PAES; e se le PAES sono necessarie per ottenere gli obiettivi desiderati. Ci si aspetta che i partecipanti imparino a descrivere in termini generali quali risultati sono ragionevolmente attesi senza l’uso di PEAS nello sport amatoriale e nel fitness e che essi siano esposti al concetto della gratificazione “ritardata”. In aggiunta all’aumento di consapevolezza di cosa può e non può essere ottenuto, la sessione offre anche informazioni sui contesti realistici e obiettivi raggiungibili e resistendo alle tentazioni di cercare una gratificazione immediata.

programma della sessione tutor

Data

luogo

partecipanti

argomento

posizione della sessione nel modulo

Domande chiave

Chi sono i destinatati? Composizione e descrizione del gruppo

Considerando i valori personali e i sistemi di valori quando si arriva a prendere delle decisioni sulle PAES, questo tema contribuisce alle competenze interattive sulla salute attraverso il miglioramento della capacità personale di fare scelte informate e globali sulle PAES. Quali sono i risultati attesi dell’apprendimento? Alla fine della sessione, ci si aspetta che i partecipanti:

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Il contributo che ci si aspetta sull’auto-efficacia attraverso le competenze sulle paes

Valutazione dei risultati di apprendimento 1 Come farai tu a sapere quanti progressi TUTTI i partecipanti hanno fatto durante la sessione?

Durata attiVitÀ Di

apprenDiMento

Materiale DiDattiCo Fornito

Per iniziare (Collegare/Agganciare)

note

2 Come faranno i partecipanti a sapere quanti progressi hanno fatto? 3 Come faranno i partecipanti a sapere il livello della propria conoscenza/comprensione e come migliorare ulteriormente?

Serie di attività di apprendimento (Dimostrare e Attivare) attivitá 1:

attivitá 2:

risorse richieste

attivitá 3:

Sessione plenaria (Consolidare e Valutare) Valutazione della sessione (riflettere su ciò che è andato bene e su ciò che potrebbe essere migliorato e modificato) scopo e natura dello stuDio autonoMo

Riflessione centrale:

ulteriori letture opzionali

81

saFe You: ConosCi il tuo Corpo. ConosCi le tue sostanze.

82


05

sCala Di auto-eFFiCaCia

Istruzioni per la compilazione della Scala di Autoefficacia SAFE YOU prima del training SAFE YOU: Prima di cominciare il training SAFE YOU, ti preghiamo di completare il breve questionario che trovi di seguito per valutare quanto sei capace quando capita di fare scelte informate e basate sulle evidenze in merito all’uso di PAES. Istruzioni per la compilazione della Scala di Autoefficacia SAFE YOU dopo il training SAFE YOU: Sulla base delle conoscenze che hai derivato dal training SAFE YOU, quanto sei sicuro che tu possa fare scelte informate e basate sulle evidenze circa l’uso di PAES?

Valutazione di impatto Di seguito viene riportato un breve questionario per valutare l’autoefficacia di coloro che partecipano al training SAFEYOU riguardo la loro capacità di fare scelte informate circa l’uso di PAES. Vi preghiamo di seguire le istruzioni per il calcolo del punteggio che si trovano dopo il questionario. Il questionario SAFE YOU dell’autoefficacia può essere scaricato in formato pdf stampabile alla pagina web del progetto: www.safeyou.eu.

Istruzioni su come compilare la Scala di Auto-Efficacia SAFE YOU: Ti preghiamo di leggere attentamente ciascuna affermazione ed esprimere il tuo livello di accordo con ciascuna di essa selezionando con una crocetta l’opzione di risposta che meglio corrisponde al tuo accordo con essa. Non ci sono risposte giuste o sbagliate. Poiché stai valutando la tua capacità di fare scelte informate e basate sulle evidenze circa l’uso di PAES, è molto importante essere sinceri.

Scala di Auto-Efficacia-SAFE YOU Lo strumento di apprendimento SAFE YOU è stato costruito sull’importanza di accrescere e riflettere sulle conoscenze circa l’uso d PAES in contesti sportivi e abbraccia il concetto di “Conosci il tuo corpo, conosci le tue sostanze”. Il nostro obbiettivo è aiutarti a capire i pro e i contro circa l’uso di PAES, aumentare le conoscenze e utilizzarle in modo indipendente, sviluppando un pensiero critico verso l’uso di PAES.

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tema

legenda Fortemente in disaccordo a B

In disaccordo

C

Né d’accordo, né in disaccordo

D

D’accordo

e

Fortemente d’accordo

tema

1

Q1 …perché conosco come l’uso di

1

Q2

1

Q3

2

2,4

a 3,4

Q7

…perché so che posso avere un corpo in salute e in forma senza utilizzare PAES

3

Q8

…perché so che le PAES NON sono una parte necessaria dell’essere fisicamente attivi e in forma.

3

Q9

…perché ho capito la differenza fra integrazione alimentare e uso di PAES.

4

Q10 …anche quando sento il bisogno di

4

Q11 …anche quando sento che le PAES

2,4

Q12 …perché apprezzo che il mio corpo

scala di risposta Mi sento capace nel prendere decisioni informate e basate sulle evidenze sull’uso di PAES…

2

scala di risposta

a

B

C

D

e

PAES può influenzare la mia salute.

…perché sono consapevole del fatto che le PAES possono essere dannose.

…perché so che gli effetti delle PAES sulla mia prestazione e sull’aspetto possono avere un costo personale per la mia salute e il mio benessere.

B

C

D

e

usare PAES per recuperare velocemente dopo un duro allenamento.

possono aiutarmi a spingermi ai “limiti” nell’allenamento.

può essere in armonia con i miei obiettivi di esercizio senza l’uso di PAES.

Q4 …anche quando mi sento pressato da altri ad usare PAES.

5

Q13 …perché so che la pubblicità e le

5

Q14 …perché conosco e rispetto il mio

Q5 …anche quando penso che la maggior parte di chi fa esercizio fisico della mia età e del mio genere usano PAES.

Q6 …anche quando penso che le

campagne promozionali possono esagerare i benefici dell’uso di PAES.

corpo

PAES possono fornire una soluzione veloce per ottenere un corpo “perfetto”.

85

86


tema

scala di risposta a

6

6

6

7

7

7

Q15 …perché so che anche gli inte-

gratori alimentari possono a volte contenere ingredienti dannosi.

Q16 …perché so che anche gli inte-

8

Q17 …perché sono consapevole di

come le PAES influenzano il mio benessere fisico e psichico.

Q18 …perché so dove trovare informazioni affidabili e accurate sulle PAES.

Q19 …perché posso valutare in modo

critico le informazioni sull’uso di PAES.

Q20 …perché penso di avere una com-

Q21 … perché so che posso ottenere i

miei obiettivi prestativi senza l’uso di PAES.

Q22 …perché so che posso ottenere I miei obiettivi estetici senza l’uso di PAES.

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C

D

scala di risposta

e

a 8

Q23 …perché so che le PAES sono solo

3

Q24 …anche quando voglio risultati

B

C

D

e

un modo per ottenere i miei obiettivi di esercizio.

velocemente.

gratori alimentari possono a volte essere dannosi per il corpo, se assunti in quantità eccessive o in combinazioni errate.

prensione più globale sull’uso di PAES

8

B

tema

istruzioni per il calcolo del punteggio Fortemente in disaccordo

= -2

In disaccordo

= -1

Né d’accordo, né in disaccordo =

0

D’accordo

= +1

Fortemente d’accordo

= +2

Calcolare il punteggio medio sommando i punteggi e dividendo per il numero di item inclusi nella valutazione dello specifico costrutto:


tema

Costrutto

Calcolo del punteggio

tutti e8

Autoefficacia Decisionale sulle PAES- Globale

= (Somma da Q1 a Q24) / 24

1

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulle conoscenze delle varie sostanze

= (Q1+Q2+Q3) / 3

2

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulla capacità di riconoscere e gestire le pressioni esterne.

= (Q4+Q5+Q6) / 3

3

Autoefficacia Decisionale sulle PAES = (Q7+Q8+Q9) / 3 basata sulla capacità di differenziare fra i motivi per l’uso di PAES.

4

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata su una visione personale globale del corpo

= (Q6+Q7+Q10+Q11+Q12) / 5

5

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulla capacità di valutare in modo critico i messaggi pubblicitari.

= (Q12+Q13+Q14) / 3

6

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulla conoscenza degli effetti delle varie sostanze.

= (Q15+Q16+Q17) / 3

7

Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulla capacità di cercare e trovare informazioni accurate e attendibili.

= (Q18+Q19+Q20) / 3

8

= (Q21+Q22+Q23+Q24) / 4 Autoefficacia Decisionale sulle PAES basata sulla comprensione della gratificazione ritardata e sviluppo di una visione globale dell’allenamento e del corpo.

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il team del progetto SAFE YOU Grecia

Cipro

• Vassilis Barkoukis • Lambros Lazuras • George Pavlidis • Andreas Loukovitis • Garyfalia Daroglou

• Michael Michaelides

Germania

italia

regno unito

• Ralf Brand • Milena Muzi • Franz Baumgarten • Tobias Nowack • Svenja Pallowski

• Arnaldo Zelli • Luca Mallia • Fabio Lucidi

• Andrea Petroczi • Andy Hudson • Julie Vargo • Neha Ainsworth

in noi nel condividere questi particolari, e che ci avete guidati nello sviluppo dello STRUMENTO SAFE YOU, all’interno di una ricca collezione di informazioni utili, storie personali significative e lezioni rilevanti dal punto di vista pratico. Siamo anche riconoscenti con i tanti nostri colleghi che hanno apprezzato che cosa il progetto si è prefissato di raggiungere, e volentieri hanno offerto il proprio tempo e aiutato ogni volta che è stato necessario, senza chiedere nulla in cambio. Grazie a tutti.

Il team del progetto ringrazia sinceramente tutti coloro che hanno aiutato a far diventare questo progetto una realtà. Il progetto SAFE YOU certamente non sarebbe stato possibile senza il supporto finanziario del programma dell’Unione Europea ERASMUS+. Siamo grati per il contributo dei giovani che ci hanno aiutato in ogni aspetto di questo progetto e che hanno co-creato insieme a noi lo STRUMENTO SAFE YOU. Le loro conoscenze, opinioni, credenze e le loro storie di vita sono state cruciali per il successo di questo progetto. Siamo molto riconoscenti del fatto che avete avuto fiducia

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92


Glossario AAS

Steroidi Anabolizzanti.

Abuso

Assumere un farmaco, in particolare ad un dosaggio più elevato di quello prescritto, per ottenere un effetto desiderato (p.e. prendere un farmaco per “drogarsi”).

Amino Acidi

Gli amino acidi sono composti organici biologicamente importanti, che vengono regolarmente consumati attraverso le proteine presenti nella dieta. Gli integratori di aminoacidi sono aminoacidi isolati o gruppi di amino acidi isolati che vengono tipicamente consumati in basse dosi rispetto agli integratori proteici e sono più specifici.

Aromasin

Nome commerciale del principio attivo Exemestane, uno steroide Inibitore dell’Aromatasi (AI). Abbassa i livelli di estrogeni ed è utilizzato nel trattamento del cancro al seno avanzato in donne in menopausa.

Arti Marziali

Sistemi codificati e tradizioni di pratiche di combattimento che vengono praticate per una varietà di ragioni, incluso lo sviluppo e la crescita spirituale e mentale. Nello sport ci sono una grande varietà e raggruppamenti per tecniche (p.e. con o senza l’uso di un’arma).

Beta Bloccanti

Sono una classe di farmaci che incidono sul sistema nervoso simpatico e mediano la risposta di “attacco-o- fuga”.

β2 Agonisti

Particolare tipologia di Beta bloccanti.

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Brucia grassi

Un gruppo di sostanze che vengono utilizzate sia per a) aumentare il metabolismo (bruciando di conseguenza più calorie) che per b) sopprimere la fame (e quindi mangiando meno), oppure entrambe.

Bulking

Aumentare il peso attraverso l’aumento della massa muscolare. Un ciclo di “Bulking” prevede il consumo di un elevato numero di calorie e allenamento molto intenso per costruire più muscoli possibile.

Buscopan

Nome commercial del butylbromide di Hyoscine (anche conosciuto come butilbromuro di scopolamina). E’ un medicinale per il trattamento dei crampi, del dolore addominale, coliche renali e spasmi della vescica.

Carboidrati

Nella terminologia alimentare, il termine carboidrati fa riferimento a tutti quegli alimenti ricchi in amidi carboidrati complessi (p.e. cereali, pane, pasta) o in carboidrati semplici, come lo zucchero.

Caseina

Proteine che comunemente si trovano nel latte dei mammiferi (approssimativamente 80% del latte vaccino).

Ciclo

Quando qualcuno dice che sta facendo un “ciclo”, spesso indica che sta usando AAS ( o forse altri tipologie di PED) per uno specifico periodo di tempo. Spesso essi avranno determinati obiettivi, come ad esempio aumentare, “cutting” (perdere grasso corporeo) o “ricomporre” (recomp). Esempio; un atleta sta facendo un ciclo di testosterone enatato per 12 settimane

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Clen

Clenbuterolo. E’ un β2 Agonista usato per il trattamento di problemi respiratori. E’ un decongestionante e broncodilatatore. Off label viene usato come farmaco per perdere peso (i.e. dai body-builders nei cicli di “cutting”).

Creatina

La creatina è una molecola naturale che aiuta a fornire energia alle cellule del corpo, in primo luogo ai muscoli. Essa è disponibile attraverso una dieta che contiene carne, uova e pesce. L’integrazione di creatina è spesso usata insieme all’esercizio per aumentare sia la potenza che la massa magra.

CrossFit

Cutting

CrossFit è un tipo di allenamento fitness che include elementi di allenamento ad alta intensità, esercizi di pesistica e sollevamento pesi, pliometria, ginnastica, calistenia (allenamento a corpo libero), strong man (prove di forze) e altri tipi di esercizi. Perdita di grasso corporeo. Un ciclo di “cutting” prevede un basso apporto calorico ed esercizio cardiovascolare per bruciare il grasso in eccesso ed evidenziare il muscolo appena gonfiato.

D-bol

Dianabol (anche detto D-Bol) è uno steroide anabolico orale che offre un aumento di massa muscolare in brevi periodi.

Deca

Deca-durabolin, è uno steroide anabolizzante sintetico.

DNP

Il 2,4-dinitrofenolo è un nitrocomposto derivato del fenolo. E’ un composto organico giallo, cristallino con un odore dolce e di muffa. E’ un precursore di

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altre sostanze chimiche ed è biochimicamente attivo. Promuove la perdita di peso attraverso l’inibizione della produzione di energia (ATP, Adenosina Tri-fosfato) nelle cellule con mitocondri ma il suo uso in alte dosi come brucia grassi è stato trovato essere associato con gravi effetti collaterali, inclusa la morte. Non è permesso l’uso negli esseri umani.

Efergen

Tavolette per perdere peso a base di efedrina.

Effetti collaterali permanenti

Sintomi associati all’uso di sostanze che non sono reversibili.

Effetti collaterali Temporanei

Sintomi che scompaiono in un utilizzatore una volta che si è preso un periodo di stop dal ciclo.

Epatoprotettori

Gli epatoprotettori sono medicinali prescritti con effetti protettivi e rigenerativi sulle cellule epatiche.

Ester

E’ un composto che unito alla steroide ne determina il tempo necessario a renderne visibile l’effetto e/o all’AAS di lasciare il sistema.

FANS

Farmaci Anti infiammatori Non Steroidei.

GH

L’Ormone della Crescita (GH) è un ormone peptidico che stimola la crescita, la riproduzione e la rigenerazione cellulare. E’ anche conosciuto come somatotropina o come ormone somatotropo.

Glutammina

E’ un aminoacido α utilizzato nella biosintesi delle proteine. Le fonti alimentari della glutammina sono la carne (di manzo, maiale, pollo e pesce), le uova, il latte, i prodotti

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caseari, il grano e gli ortaggi (p.e. spinaci, fagioli, cavoli).

Inibitori dell’Aromatasi

Gli inibitori dell’Aromatasi (AI) sono farmaci che inibiscono l’enzima (Aromatasi) che sintetizza gli estrogeni. Esso è comunemente usato per il trattamento del cancro al seno in donne in menopausa e in ginecomastia negli uomini. Il suo uso off label è finalizzato a mitigare l’aumento della conversione di estrogeno durante un ciclo con testosterone esterno.

Integratori pre-allenamento

Nome generico per una serie di integratori specificatamente formulati con ingredienti allo scopo di aumentare energia, resistenza, e forza, e per aumentare la crescita dei muscoli e la bruciatura dei grassi corporei.

Integratori Proteici

Gli integratori proteici sono disponibili come polveri proteiche e possono derivare sia da fonti animali che vegetali. Alcune tipologie di proteine sono a lento rilascio (p.e. la Caseina) altre a rilascio rapido (p.e. la proteina del siero). Vengono generalmente usati per integrare la normale alimentazione e aumentare l’apporto di proteine.

Iperplasia Muscolare Ipertrofia muscolare

Novatest

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Formazione di nuove cellule muscolari che portano all’aumento del volume del muscolo.

PAES (Performance- and Appearance Enhancing Substances)

Sostanze per il Miglioramento della Prestazione e dell’Aspetto Fisico (insieme di sostanze senza distinzione fra PAES legali e illegali).

Parkour

Anche chiamata “corsa libera” (free running) è una disciplina di allenamento non competitiva che ha lo scopo muoversi liberamente attraverso qualsiasi terreno, senza alcun ausilio, usando solamente la forza e la forma funzionale, l’equilibrio, la consapevolezza spaziale, la coordinazione, la precisione, il controllo e la visione creativa. Incoraggia l’auto- miglioramento a tutti i livelli, manifestando i propri limiti fisici e mentali mentre contemporaneamente incoraggia a cercare modi per superarli.

PEDs (Performance Enhancing Drugs)

Farmaci per il miglioramento della prestazione.

Primobolan

Nome commerciale del Methenolone, uno steroide anabolico a lunga azione con proprietà androgene.

Prolattina

La prolattina è un ormone. In molti mammiferi, incluso l’uomo, questo ormone è responsabile della produzione del latte dalle ghiandole mammarie.

Prolomet

E’ un beta-bloccante che viene comunemente usato per trattare la pressione alta, disturbi cardiovascolari e le emicranie.

Proviron

Nome commerciale per il “Methenolone”, uno steroide anabolico sintetico comunemente usato nei cicli di “cutting”.

Aumento del volume del muscolo. E’ uno stimolatore del testosterone che lavora massimizzando il testosterone e bloccando l’estrogeno.

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Ricomporre (Recomp)

Mantenere lo stesso peso corporeo, aumentando i muscoli e perdendo grasso.

Soppressori dell’appetito

Sostanze che riducono l’appetito. Sono anche conosciute come sostanze anoressigene o anoressizzanti.

T3

Tallonatore

Terapia Post Ciclo

Tessuti Aerei

Tribolo

Tribulus terrestris. E’ una pianta invasiva largamente diffusa in tutto il mondo. Ha molti nomi, tra cui testa di capra, spina del diavolo. Il suo estratto è comunemente venduto come integratore alimentare per le sue proprietà di aumento della libido e della stimolazione del testosterone.

Uso “Off Label”

L’uso di medicinali (sia prescritti che da banco) per ragioni diverse da quelle definite e approvate dalle indicazioni mediche, o l’uso del medicinale in un dosaggio, una modalità, o per in un gruppo di età che non sono stati approvati dagli enti di controllo del farmaco.

Uso improprio

E’ un metodo che usa una combinazione di farmaci che stabilizzano e ristorano i livelli ormonali di un utilizzatore indietro verso la normalità dopo un ciclo “soppressivo” di ormoni steroidi anabolizzanti.

Assumere un medicinale prescritto per un altro motivo rispetto a quello per cui è stato prescritto, o assumere un farmaco che non è stato prescritto alla persona.

Voltaren

E’ un tipo di performance in cui uno o più artisti eseguono delle acrobazie aeree (ascensioni, avvolgimenti, discese) su tessuti sospesi senza utilizzare corde di sicurezza.

E’ uno dei tanti nomi commerciali del diclofenac, un anti infiammatorio non steroideo (FANS). Preso o applicato riduce l’infiammazione e usato come analgesico riduce il dolore in certe condizioni.

Winstrol

Nome commerciale dell’ormone steroideo sintetico Stanozololo. Generalmente venduto sotto il nome di Winstrol (Orale) o Winstrol Depot (Intramuscolare).

ZMA

E’ un integratore che contiene Zinco Monometionina-Aspartato, Magnesio Aspartato e Vitamina B6. E’ usato come aiuto per il recupero da atleti, frequentatori di palestre e bodybuilders.

Un ormone della tiroide chiamato triiodotironina, prodotta dalla ghiandola tiroidea. Insieme con il suo pro-ormone, la tirossina (T4), il T3 è responsabile della regolazione del metabolismo. E’ uno dei ruoli all’interno di una squadra di rugby, una posizione avanzata specializzata. Un tallonatore nel rugby di solito indossa la maglia numero 9.

Test-e

Testosterone Enatato.

Testosterone

Ormone steroideo presente in natura.

Testosterone ENATATO

Steroide a base di olio iniettabile, disegnato per rilasciare testosterone dal sito dell’iniezione lentamente.

Trapezista

Una persona che esegue acrobazie ad un’altezza elevata dal suolo.

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