Cos’è e come compilare il PDP per DSA
Come compilare il PDP per i DSA a scuola è un argomento che riguarda soprattutto i docenti. Tuttavia, anche i genitori degli alunni con DSA devono sapere cos’è il PDP e quali informazioni dovrebbe contenere, in modo da essere in grado di valutare se la scuola ha predisposto correttamente il piano didattico per i propri figli con disturbi dell’apprendimento.
PDP: cos’è Il PDP è il Piano Didattico Personalizzato previsto dal MIUR nel DM del 12 luglio 2011. Si tratta del documento che definisce quale sarà il piano didattico da seguire durante l’anno scolastico per assicurare il raggiungimento degli obiettivi formativi dello studente con DSA, anche attraverso l’uso di strumenti compensativi e il ricorso a misure dispensative anche esse da programmare nel PDP. Per poter redigere il PDP è necessaria la diagnosi di DSA, come previsto dalla legge 170/2010 e dalle linee guida del MIUR.
Infatti, solo dopo la diagnosi di DSA la scuola ha una certificazione formale del tipo e del livello del disturbo dell’apprendimento, necessaria per compilare il PDP in modo che sia realmente individualizzato e personalizzato. Per cui, in caso di DSA a scuola, è fondamentale una forte collaborazione con le famiglie. Nel PDP dovrebbero essere incluse anche le attività che l’alunno con DSA svolge a casa e le indicazioni su come le debba eseguire per evitare che lo studente si ritrovi con un carico di lavoro eccessivo.
Come compilare il PDP per DSA Il PDP, Piano Didattico Personalizzato, dovrebbe essere operativo entro tre mesi dalla presentazione della certificazione relativa alla diagnosi di DSA. Di conseguenza, il PDP non viene sempre presentato all’inizio dell’anno scolastico. Il PDP è destinato agli alunni con DSA, ossia con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento: disgrafia, discalculia, disortografia e dislessia. Chi redige il PDP è il consiglio di classe in collaborazione con la famiglia. Chi firma il PDP è il Dirigente scolastico insieme ai docenti e alle famiglie. Il PDP è un documento articolato, composto da più sezioni:
i dati anagrafici e le informazioni sull’alunno la descrizione delle sue abilità di lettura, scrittura e calcolo
la programmazione delle attività didattiche, compresi gli strumenti compensativi da usare e le misure dispensative da adottare i criteri di verifica e valutazione
Vediamo cosa inserire in ciascuna di queste sezioni e come compilare il PDP per i DSA al meglio in modo che diventi uno strumento veramente utile per lo studente e la sua famiglia. 1. Dati anagrafici e informazioni sull’alunno Nella prima sezione del PDP bisogna inserire le informazioni principali sull’alunno. In particolare: chi è, la classe, il docente referente. Inoltre, vanno indicati:
il livello di scolarizzazione, eventuali bocciature, debiti, altro di rilevante; gli interventi pregressi, specificando chi e quando ha seguito lo studente, chiarendo se durante attività scolastiche o extrascolastiche; i rapporti scuola-famiglia con particolare attenzione a quanto fatto per arrivare alla diagnosi e dopo.
2. Abilità di lettura, scrittura e calcolo Per compilare il PDP in questa sezione sono necessari i parametri riportati nella diagnosi. Questi parametri tecnici dovrebbero essere sempre presenti nelle diagnosi perché anche esse devono essere conformi a quanto stabilito dall’Istituto Superiori di Sanità e dalla Conferenza StatoRegioni. Quindi, questa parte del PDP comprende:
gli elementi inclusi nella diagnosi, nel caso non fossero chiari ci si può rivolgere direttamente allo specialista che ha fatto la diagnosi; gli elementi emersi dall’osservazione in classe, che sono di competenza degli insegnanti. I
docenti dovrebbero compilare questa parte in modo semplice, facendo riferimento a quanto osservato sulle capacità di memoria, attenzione e resistenza alla fatica dell’alunno.
3. Programmazione delle attività didattiche Premesso che il PDP è un documento che non dovrebbe mai essere pensato come definitivo ma in continuo aggiornamento in base ai risultati raggiunti dallo studente o alle difficoltà riscontrate e non previste, la terza sezione del PDP deve specificare:
le strategie metodologiche e didattiche, dalle mappe concettuali ai laboratori, dai sottobiettivi all’autovalutazione, dai piccoli gruppi di studio al tutoraggio; le misure dispensative concesse al DSA e non essenziali ai fini dei concetti da apprendere, come evitare la lettura ad alta voce e prendere appunti, l’eccesso di compiti a casa, etc. gli strumenti compensativi, da usare a supporto dello studente con DSA, ad esempio formulari, computer con programmi di videoscrittura, software didattici, computer con sintesi vocale; le strategie e gli strumenti usati nello studio.
Questa programmazione va fatta per ciascuna materia di studio e per ogni macroarea: linguisticoespressiva, logico-matematica-scientifica, storicogeografica-sociale.
4. Criteri di verifica e valutazione Nel PDP vanno indicati i criteri verifica e valutazione da usare sia durante l’anno, in occasione delle prove intermedie, sia a fine anno scolastico. Questi criteri sono fondamentali per monitorare l’efficacia del piano didattico, modificarlo e rimodularlo se necessario.
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