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contratto registrato presso l’Ufficio del Registro di San

La svolta

Liberalizzate tutte le assunzioni, ANIS: “Un risultato possibile grazie al manifatturiero”

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Con la delibera n. 1 del 6 luglio 2022 della Commissione Lavoro e la circolare n. 06 dell’Ufficio Attività Economiche dell’11 luglio 2022 è stata formalmente e completamente liberalizzata l’assunzione nominativa di personale non iscritto alle liste (lavoratori frontalieri). “Un risultato”, spiegano da ANIS, “reso possibile dalla diminuzione repentina del tasso di disoccupazione interna, arrivata ben sotto il 3% in queste settimane. Un dato a cui hanno contribuito, più di ogni altro settore, le imprese manifatturiere, che in quest’ultimo anno hanno assunto centinaia di nuovi lavoratori, tra cui moltissimi residenti”. Questo sforzo, che rispondeva alle rinnovate richieste del mercato, ha di fatto azzerato le liste del collocamento, rendendo appunto possibile liberalizzare le assunzioni proprio perché non ci sono praticametne più sammarinesi disponibili ad essere assunti. “Le imprese che rappresentiamo”, spiegano quindi da ANIS, “sono ripartite prima di quelle di altri settori, cavalcando una ripresa che è partita già nel corso del 2020. Ripartenza che aveva necessità urgente di reperire le professionalità e le competenze sul mercato del lavoro. Da qui la nostra richiesta, poi condivisa dai sindacati e dalla politica, di rendere più libere le assunzioni. Non solo per l’industria”, sottolineano da ANIS, “ma per tutti i settori”.

Le nuove regole

Di fatto l’assunzione di personale frontaliero è completamente liberalizzata fino al 30 settembre (tecnicamente “è ammessa la comunicazione nominativa per i lavoratori non iscritti/ non iscrivibili per tutte le mansioni”) e a partire dal 13 luglio è già disponibile anche la procedura on-line sul portale Labor nella sezione Assunzione Personale – Assunzione lavoratori non iscritti. La circolare dell’Ufficio Attività Economiche spiega che, nellambito della comunicazione nominativa (Modulo H), la presentazione della stessa “produce gli effetti di avvio al lavoro dalla data di decorrenza dell’assunzione che: non può essere retroattiva; la data di avvio non può essere postdatata oltre il 5° giorno lavorativo rispetto alla data di convalida per il decorrere dei tempi di istruttoria perentori disposti dalla norma; restano invariate le disposizioni applicative contenute all’art.4 del Regolamento della Commissione Lavoro deliberato in data 8 luglio 2021 (pubblicazione dell’annuncio di lavoro)”. Di contro, “se nei controlli successivi da espletarsi nei 10 gg successivi alla convalida si rileva la presenza di Accordo di Mobilità, CIG, non rinnovo di personale per mansione uguale/affine o per contrasto insanabile con la normativa vigente l’Ufficio procederà con provvedimento di revoca e comunicherà immediatamente, tramite mail, sia al datore di lavoro che al lavoratore la risoluzione del rapporto di lavoro che dovrà avvenire entro cinque giorni dal ricevimento della comunicazione, fatti salvi gli effetti prodotti fino alla revoca”. L’Ufficio Attività Economiche – Sezione Lavoro resta comunque a disposizione per attività di assistenza telefonica dalle 10.00 alle 14.00.

di Daniele Bartolucci “Gli altri Paesi hanno più strumenti per le imprese, dobbiamo allinearci e cancellare i fattori penalizzanti che ancora abbiamo”

“Il mercato del lavoro così come tutti gli altri ambiti che interessano le imprese e in generale tutte le riforme, devono essere trattati con lo sguardo rivolto alla competitività del sistema sammarinese, perché quello è il vero obiettivo che ci deve coinvolgere tutti, datori di lavoro come lavoratori. Questo significa, nell’ottica di un’integrazione sempre più forte nel mercato unico europeo, prima di tutto mettere le imprese nelle stesse condizioni di operare che hanno i loro competitor, ma allo stesso tempo si devono preservare e rafforzare quei fattori positivi che il nostro sistema può garantire oggi: non abbiamo tantissime leve di attrattività, per cui occorre evidenziarle e costruire un nuovo sistema di regole che, per quanto conformi ai dettami europei, permettano a San Marino di mantenersi attrattivo e appetibile, per le imprese che già ci sono e per quelle che vorranno insediarsi sul nostro territorio”. Parte da questi concetti il ragionamento di William Vagnini, Segretario Generale di ANIS, nell’affrontare la riforma del mercato del lavoro, su cui si sta discutendo in queste settimane dopo la presentazione della prima bozza alle parti economiche e sociali. “Una riforma”, avverte Vagnini, “che si interseca in più parti

“L’obiettivo è la competitività del sistema”

Vagnini (ANIS): “La riforma del mercato del lavoro, così come le altre riforme, deve sì integrarsi nel contesto europeo, ma anche garantire un quadro di regole attrattivo e appetibile sia per le imprese sia per i lavoratori”

con le altre, soprattutto quella delle pensioni, ma anche e soprattutto con il percorso che il Paese sta affrontando per giungere ad un Accordo di Associazione con l’Unione Europea”.

Perché oggi parlare di mercato del lavoro significa par-

lare di competitività del sistema economico sammarinese?

“Il nostro Paese, per dimensioni e popolazione, ha ovviamente una capacità limitata di fornire le necessarie competenze a tutte le imprese, in particolare quelle maU niversità e Segreteria al Lavoro

“Le regole del lavoro tra Unione Europea Italia e San Marino”: il 19 luglio il convegno

Diritto del lavoro, cosa accade in Europa e come potrebbe svilupparsi sul Titano? La risposta arriverà in un convegno dell’Università di San Marino, organizzato per il 19 luglio, con la presentazione di una ricerca commissionata all’Ateneo dalla Segreteria di Stato per il Lavoro. Ricerca che, come noto, è alla base anche della bozza di riforma del mercato del lavoro che è stata presentata nei giorni scorsi alle parti economiche e sindacali. Quali elementi stanno caratterizzando il mercato e il diritto del lavoro in Europa, e in quale modo potrebbero influenzare le eventuali misure stabilite a riguardo sul Titano? Queste le domande al centro di un incontro di studio dal titolo “Le regole del lavoro tra Unione Europea, Italia, San Marino e altri piccoli Stati europei”, in programma alle ore 10 di martedì 19 luglio nella sede universitaria di via Salita alla Rocca 44, dove si svolgono le attività dell’Istituto Giuridico Sammarinese. “Sarà l’occasione per presentare una ricerca commissionata all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino dalla Segreteria di Stato per il Lavoro con l’obiettivo di comprendere le principali dinamiche presenti nel continente, dall’UE ai piccoli Paesi che hanno caratteristiche simili al Titano”, spiega Paolo Pascucci, direttore dell’Istituto Giuridico Sammarinese. “Abbiamo quindi raccolto linee di tendenza e prospettive, nell’ottica di fornire indicazioni utili alle istituzioni sammarinesi”. Fra i principali argomenti affrontati, il rapporto fra legge e contrattazione collettiva, nonché le dinamiche di ingresso nel mercato del lavoro, le tipologie contrattuali e la flessibilità. “Si tratta di uno studio che ci ha impegnati per circa sei mesi e si è tradotto in un rapporto dettagliato che affronta le tematiche dal punto di vista giuridico e accademico”. Insieme a Pascucci, interverranno durante l’evento i quattro accademici che l’hanno supportato nelle ricerche: Luciano Angelini, Angelo Delogu, Chiara Lazzari e Marica De Angelis. Fra i temi approfonditi: il diritto sindacale, i rapporti di lavoro in realtà come Andorra e Monaco, dimissioni, licenziamenti e ammortizzatori sociali. Le conclusioni, invece, saranno affidate al Segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, chiamato anche a raccordare tali studi con le linee della riforma.

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