Montignoso 20

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n° 20 stampato in proprio news

14 Settembre 2013

Pagherete caro... pagherete tutto Il TAR ci ha dato ragione. Ha ritenuto illegittimo aver estromesso il rappresentante del MoVimento 5 Stelle quale membro effettivo della commissione di controllo sulla discarica di ex cava Fornace. Anche il posto in commissione bilancio ci è stato quindi evidentemente sottratto illegalmente. Bene farebbe, il giovane e mal indottrinato consigliere Aliboni del Pdl, che occupa un posto che non è suo, a prenderne atto rassegnando le sue dimissioni. Segnaleremo anche il fatto alla Corte dei Conti al fine che le spese non siano a carico della comunità ma di chi, per mera lotta politica, ha prevaricato regole democratiche e buon senso. Precisiamo alla cittadinanza che, prima di avviare il ricorso al TAR, abbiamo chiesto all’amministrazione, tramite autotutela, di rivedere quell’atto palesemente ingiusto senza trovare la disponibilità necessaria ad evitare i costi dei ricorsi. 22 settembre 2013

Punti di svista Queste foto sono state scattate quest’estate, nel mese di Agosto. La discarica è realizzata sopra l’oasi naturale del Lago di Porta, a ridosso di sorgenti d’acqua che lo alimentano. L’invaso continua ad essere riempito con rifiuti speciali; secondo i piani, il riempimento dovrebbe arrivare fino a quota 100 mt. circa dal livello del mare. Ringraziamo gli enti che hanno permesso tutto questo: le provincie di Massa e di Lucca con i rispettivi assessori all’ambiente degli ultimi anni, i comuni di Montignoso e Pietrasanta e i suoi sindaci, l’ANPIL, l’ARPAT e le ASL di Massa e Lucca, Restiamo stupiti dalle varie forze ed associazioni ambientaliste, Legambiente, WWF e Italia Nostra, che sulla battaglia contro la riclassificazione di certo non hanno brillato per concretezza e impegno, il loro silenzio oggi è diventato assordante. Un ringraziamento particolare lo riserviamo a Narciso Buffoni vero responsabile politico e a Programma Ambiente Apuane, controllata dalla municipalizzata ASM di Prato, che la gestisce.

6 ottobre 2013

Il condono ammazza turismo Sulla vicenda RTA il M5S di Montignoso vuole esprimere la propria posizione ed evidenziare storture ed anomalie nella gestione della vicenda da parte dell’amministrazione Comunale. Le RTA, nascono a seguito di una specifica legge regionale, con lo scopo di promuovere il turismo: si agevola chi decide d’investire nelle strutture ricettive esistenti, attraverso la concessione in ampliamento del 30% del volumi, accompagnato da un fortissimo sconto sugli oneri di urbanizzazione e sulle opere di compensazione. Purtroppo è emerso che molte di queste strutture in realtà non avevano alcuna natura ricettiva, ma sono diventate di fatto condomini residenziali. La procura di Massa contesta ai costruttori e ai proprietari delle residenze turistiche alberghiere del Cinquale il reato di lottizzazione abusiva. Una vicenda iniziata nel 2006 fatta di sequestri e di persone che credevano di acquistare una casa e invece si sono trovati con le quote di una società di cui dicevano, almeno inizialmente, di non conoscerne neppure l’esistenza. Il non aver rispettato la vocazione turistico ricettiva, ma

l’aver costruito nuove volumetrie a costo ridotto, ha provocato un grave danno erariale, per il quale a nostro avviso, la posizione di chi amministra avrebbe dovuto essere sanzionatoria. Invece, con una disarmante arroganza, Buffoni e la sua giunta, hanno deciso di non costituire il Comune quale parte civile danneggiata nei vari processi, nono-stante che il reato di lottizzazione avesse danneggiato, oltre al comparto Turistico e la vocazione naturale del territorio ad esso legata, anche la pianificazione urbanistica del nostro piccolo Comune. Questa posizione, oltre a danneggiaci economicamente è anche fortemente ingiusta nei confronti di chi ha pagato regolarmente gli oneri di urbanizzazione rispettando le concessioni ottenute o di chi, seriamente da anni, lavora nel settore turistico. Buffoni tende a privilegiare non l’onesta ed il sacrificio, ma gli speculatori. Infatti, le ultime affermazioni del sindaco che giustificano un cambio di destinazione d’uso per quegli immobili è premiante per chi da sempre si arricchisce violando o aggirando le norme. Inoltre, la giustificazione del voler fare cassa con il cambio di destinazione proprio non regge: il comune avrebbe dovuto comunque costituirsi parte civile e pretendere, in quella sede, il risarcimento dei danni, dimostrando il grosso

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