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montignoso5stelle n° 29 stampato in proprio news
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3 Agosto 2015
Svendita dei beni pubblici Montignoso ha con l’ultimo consiglio comunale, definito il piano di alienazioni immobiliari, inserendovi l’area della cittadella dello sport e la scuola di Cinquale. La gestione economica fallimentare costringe all’alienazione di beni pubblici. Ci fa specie la felicità dell’assessore Lorenzetti per la vendita della cittadella dello sport, lo stesso che si oppose quando Binaglia voleva vendere il parco Undulna alla famiglia Natali, con la motivazione che i beni pubblici non si vendono, la coerenza per i politicanti evidentemente non esiste e presto grazie a loro non vi saranno più beni pubblici. L’area su cui insiste la cittadella dello sport venne ceduta al comune come compensazione per la realizzazione di comparto RTA, pochi anni dopo si investono fondi destinati allo sport contraendo mutui, che ancora gravano sulle casse comunali per quella che oggi risulta un’opera incompiuta e vandalizzata. Vedremo chi avanzerà proposte e quale sarà poi il valore definitivo stabilito per l’alienazione. Vogliamo comunque fare una riflessione, in quanto detto terreno attualmente è una sorta di discarica a cielo aperto, di cippati di legno risultato del trituraggio degli alberi caduti nella tromba d’aria di marzo. Forte dei Marmi, sicuramente ancora più colpito di Montignoso ,ha stoccato nell’immediatezza dell’evento il cippato nell’area prospiciente la spiaggia libera, per poi immediatamente ripulirla, sembra rivendendo il tutto e traendone un modesto guadagno e liberarla per far spazio al Luna park. Sulla cittadella dello sport, alcuni attivisti del M5S, segnalarono alla Procura della Repubblica, ad Arpat e alla Guardia Forestale, presunti riempimenti realizzati con materiali non conformi. Ci auguriamo che venga fatta luce, effettuando caratterizzazioni e verifiche, al fine di non avere contestazione dall’eventuale acquirente. Per la scuola di Cinquale, siamo esterefatti che il comune proponga la sua alienazione, in mancanza di un
reale titolo di proprietà, che se mai ci sarà, prevede un percorso giudiziale che comporta tempi lunghi e costi legali. Purtroppo abbiamo già assistito alla vergognosa vicenda del comparto di Piazzetta Verde, dove il comune ha affittato un bene non suo. Tutto questo per salvare il bilancio 2015 inserendo queste cifre tra le presunte entrate. 10 Agosto 2015
Contro i tagli del bilancio Il M5s ha votato contro l’approvazione del bilancio di previsione 2015. Un’amministrazione di centro sinistra, che consegna un bilancio di previsione con tagli profondi alla spesa sociale, dovrebbe, oltre che a vergognarsi di fronte ai propri cittadini, rivedere le proprie posizioni e valori. Ci sono nel bilancio tagli per oltre 200mila euro che comprendono; mense, servizi scolastici, assistenza alla persona e agli anziani , alle famiglie in difficoltà ed indigenti. Nonostante l’approvazione di una mozione in merito non sono stati previsti fondi per l’adeguamento di almeno 1 parco pubblico per le esigenze dei bambini disabili. Per contro la macchina amministrativa continua ad essere un costo imponente che elargisce riconoscimenti e consulenze non sempre giustificabili. Nelle previsioni di entrata vengono indicate cifre che scaturiscono da royalties e convenzioni che molto difficilmente riusciremo ad incassare, assieme al pregresso già scaduto, come i proventi della discarica di ex Cava Fornace per circa 150mila euro, e quanto dovuto dall’ex gestore del Porto Canale la Victor scarl ovvero circa 120mila euro. Consapevolmente vengono considerati ancora crediti esigibili controparti inaffidabili e morose. In contropartita considerate carte liquida la scuola del cinquale, che al momento non appartiene al Comune con un titolo di proprietà. Pur comprendendo il momento storico che stiamo vivendo non condividiamo le logiche di
tagli selvaggi al sociale alla scuola, né le sistemazioni fantasiose dei bilanci. La realtà dei essere affrontata per quello che è. Invece di procedere con voli pindarici l’amministrazione Buffoni dovrebbe compiere tutte le azioni possibili per incassare quanto dovuto dai creditori del comune, per rispetto ai contribuenti onesti e ai cittadini che si vedono oberati da tassazione iniqua a fronte di servizi ridotti e scadenti. 17 Agosto 2015
Osservazioni dei cittadini
LAURA BOTTICI E SARA PAGLINI, LE CITTADINE PORTAVOCI AL SENATO PER IL MOVIMENTO 5 STELLE
I cittadini di Montignoso , in particolare quelli della frazione di Renella, da anni subiscono disagi causati da una pianificazione urbanistica ,legata per lo più a interessi personali che alle esigenze reali collettive e del territorio. Tante sono le criticità della zona di Renella. La viabilità è formata da strade strette, prive di percorsi pedonali sicuri e piste ciclabili, in particolare Via Romana mal sostiene il traffico dei mezzi pesanti, che non possono immettersi sull’Aurelia passando dal basso e mal agevole ponte di Paolini. Da anni esiste un’ordinanza, con prescrizione sulle fasce orarie per la viabilità dei mezzi pesanti, purtroppo quasi mai rispettata. Sono stati completati recentemente due comparti edilizi ad uso abitativo, uno situato tra Via Del Pero e Via Renella e l’altro in Via Romana, e ciò comporta un notevole aumento del traffico. Da tempo la cittadinanza sopporta, oltre che la discarica di rifiuti speciali di ex Cava
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Fornace, rumori e polveri sottili, un ‘odore nauseabondo che periodicamente persiste nella zona. Con l’abrogazione dell’articolo 47 bis del regolamento urbanistico, sarà consentito ampliare i capannoni esistenti e riattivare attività industriali e artigianali, il tutto a ridosso dell’area protetta del Lago di Porta e in parte all’interno della sua fascia di rispetto; aumentando il quadro delle criticità sopra menzionate. Anche la provincia di Massa Carrara, prima dell’era buffoniana, espresse più di una riserva sulla variante, proprio in considerazione delle enormi criticità della zona. Le osservazioni presentate dai cittadini e sostenute dal M5S, chiedono una maggiore attenzione da parte della politica agli interessi generali piuttosto che a quelli personali. Nel rispetto di tutte le sensibilità, chi abita e vive alla Renella vuole strade meno congestionate, meno rumori da mezzi pesanti, un’aria più respirabile, odori non persistenti e nauseabondi, insomma una qualità della vita che renda piacevole il vivere in quella zona. Il consiglio comunale ha accolto parzialmente le osservazioni dei cittadini, anche se temiamo che non seguiranno fatti concreti visto anche l’atteggiamento tenuto in commissione urbanistica dall’assessore Petracci che ha dichiarato di non avere alcun interesse di realizzare marciapiedi, servizi e piste ciclabili. 18 Agosto 2015
Il fu parcheggio alla Piazza Nell’ultimo consiglio comunale, con voto contrario del M5S, l’amministrazione ha definitivamente eliminato dalle opere realizzabili il parcheggio di località Piazza. L’amministrazione Buffoni ha deciso nel 2013, dopo aver sbandierato queste opere in campagna elettorale, di non realizzare né il parcheggio in località Piazza né la ristrutturazione della scuola elementare di Renella ,sulla quale, si è perso anche il co-finanziamento della Regione di circa 240.000 euro. La metà dei componenti di questa consiglio sedeva nell’Amministrazione pre-
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cedente, che vedeva tra l’altro, assessore al bilancio Laura Buffoni, figlia dell’attuale sindaco e forse come da voci di corridoio, prossimo candidato a succedere alla poltrona del padre. Quella legislatura che ha avviato l’iter era composta anche da Andrea Gabrielli (RC), Domenico Vietina (PD), Raffaello Gianfranceschi (PSI), Massimo Poggi (PD), Gianni Lorenzetti (PD) e Giuseppe Manfredi (PD). Nel 2013 l’Assessore Angela Bertocchi (PD), che, ‘binagliana di ferro’, forse si sentiva in difficoltà assie-me a Gianluigi Giunta (PD) non parteci-parono al consiglio comunale che azzerò gli interventi pubblici che avrebbero servito e assistito la cittadinanza. In quella sede l’amministrazione decise anche di rinunciare ai finanziamenti in un momento in cui l’accesso agli stessi diventava impossibile per le pubbliche amministrazioni, come segno tangibile di rinuncia definitiva a questi progetti. Ricordiamo anche che questa manovra non fu a costo zero in quanto la Cassa Depositi e Prestiti si trattenne un indennizzo di complessivi 8.500 euro circa di cui 6.000 del mutuo acceso sul progetto del parcheggio in Località Piazza. Quindi: per la realizzazione del parcheggio di Piazza gli abitanti di Montignoso hanno sostenuto negli anni spese di progettazione e indagini idrogeologiche per oltre 40mila euro, sostenuto spese legali, contratto un mutuo ad hoc poi estinto anticipatamente pagando una penale di migliaia di euro, per poi assistere alla rinuncia da parte di questa amministrazione al progetto. Questo comportamento quasi schizofrenico lascia la località di Piazza senza un parcheggio sicuramente necessario per gestire le residenze e gli uffici pubblici e ha gravato di spese un bilancio sociale già compromesso. Sarebbe opportuno che si cominciasse ad utilizzare il metodo dove chi sbaglia paga, invece di leggere l’assessore Lorenzetti che inventa alleanze che non esistono. Il PD e la XX settembre sono infondo la stessa cosa e il PDL, come al solito gli regge il moccolo, il Movimento 5 stelle è cosa ben diversa e continua a rimanere dalla parte dei cittadini e sui temi.
Montignoso 5 Stelle
13 Settembre 2015
Puzza continua
LAURA BOTTICI E SARA PAGLINI, LE CITTADINE PORTAVOCI AL SENATO PER IL MOVIMENTO 5 STELLE
Continuano a persistere in tutta Montignoso, soprattutto nelle zone di Renella, Cervaiolo e Cinquale, in orario notturno ed in prima mattinata, forti odori descritti da numerosi cittadini come acri, nauseabondi ed irritanti. Ci segnalano soprattutto la persistenza di tali odori nel tratto di Aurelia tra la Coimpre e la discarica. Il nostro consigliere comunale, più volte entrato in discarica, ha da sempre segnalato la presenza nella stessa di odori pesanti. Dopo la richiesta di accertamenti sulla natura di questi odori, promossa con un esposto a firma di oltre 200 cittadini, Arpat, predispose uno studio di monitoraggio durato dal 2009 al 2011. Detto studio é stato reso pubblico sulla pagina web del Comune di Montignoso circa 2 settimane fa, dopo le continue proteste di molti. Lo studio individua la causa nella marciscenza del canneto del Lago. Il tutto riconducibile secondo Arpat ad una alterazione dell’ecosistema e del ricambio d’acqua. Siamo di fronte ad uno studio ormai superato visto che i dati raccolti sono di anni fa e comunque nessun intervento è stato fatto per fronteggiare il problema che persiste. Storicamente nessuno ricorda odori e puzze alla Renella se non dopo l’insediamento del polo artigianale e della discarica. Da anni chiediamo l’analisi e il controllo delle acque superficiali e dei sedimenti dei corsi d’acqua intorno alla discarica, le stesse acque che poi si riversano nel Lago. Molto probabilmente gli odori potrebbero avere anche più cause ed Arpat ha invece concentrato studi e valutazioni solo sulla marciscenza delle cannette. Ci sarebbero da controllare tutte le attività artigianali ed industriali per verificare che gli scarichi siano regolarmente allacciati alla pubblica fognatura. Bene sarebbe controllare anche le utenze private e dotare di fognature tutto il territorio.