N°0 Informazioni dal Parlamento 5 Stelle

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PARLAMENTO 5 STELLE Luigi Di Maio - portavoce

Reddito di cittadinanza L’Italia ha bisogno subito di una Legge sul Reddito di Cittadinanza (il diritto all’esistenza). Una Legge che emana dal Parlamento, ovvero dai cittadini. Chiedo alla Presidente Boldrini ed al Presidente Grasso di sollecitare le forze politiche: indicate SUBITO i nomi per le commissioni permanenti e costituiamole entro la settimana. Quando ha voluto questo Parlamento (con la vecchia classe politica) ha approvato leggi come il LODO ALFANO in tempi record. Ebbene la politica dimostri di essere responsabile sui temi e non sui personaggi. Non perdiamo tempo sui nomi, usiamo da subito la funzione legislativa delle Camere per salvare le famiglie in difficoltà. Apriamo le commissioni, individuiamo la copertura finanziaria e diamo respiro ai cittadini. Ad emanare i regolamenti attuativi può pensarci anche il Governo in carica, non è un problema. Vorrei che fosse chiaro una volta per tutte che qui c'è bisogno di fare cose buone per il Paese, non di fare un Governo a tutti i costi. Alessandro Di Battista - portavoce

Il principio di autodeterminazione dei popoli Oggi la Commissione esteri a 5 stelle (le aprite queste commissioni dipendenti del Popolo si o no?) ha lavorato moltissimo. Sono giorni che studiamo la questione Afghanistan e se è vero che (pare) la missione di guerra (altro che pace) terminerà nel 2014 è altrettanto vero che da qui al 2014 mancano ancora TROPPI mesi e soprattutto nessuno ha comunicato ai cittadini, per filo e per segno, quale sia l’exit-strategy. Martedì presenteremo una mozione per il ritiro immediato dall’Afghanistan. La verità è che nessuno sa il perchè siamo lì, perchè sono morti 52 soldati italiani e oltre 70.000 civili afghani? Perchè ragazzi? Non ce lo raccontano ma ci dicono dove è stato arrestato Corona, come mi faccio il nodo alla

cravatta io di fuori da Montecitorio o il colore dei calzini di un giudice. Non ce lo dicono perché fa comodo che noi non lo sappiamo. Perchè non si parla più di Afghanistan? Perchè? Perchè la guerra è persa, hanno vinto i talebani, hanno riconquistato l’80% del territorio, hanno avuto enormi supporti popolari (altrimenti come si spiegherebbe che abbiano resistito alla guerra più lunga del 900?). Perchè le motivazioni per l’intervento erano e sono balle, pure balle. Il terrorismo internazionale è una balla! La tutela dei diritti umani una balla, la lotta al narcotraffico una balla immensa, l’esporta-zione della democrazia una balla assoluta. Per scrivere una mozione e preparare discorsi in aula studiamo giorni, ci prepariamo, leggiamo libri, intervistiamo esperti. Questa, per noi, è Politica. Ce la faremo, siamo forti, la strada è quella giusta e Dio solo sa quanto ci credo che possiamo cambiare il mondo! Laura Bottici - Questore al Senato

Intervento sui costi dell’occupazione Sui costi derivanti dal prolungamento dell’apertura dell’Aula a seguito di un’iniziativa del Gruppo M5S Laura Bottici: Signor Presidente, colleghi, mi spiace che la senatrice Mussolini non sia in Aula. Premesso che nel rispetto del lavoro altrui i senatori del Movimento 5 Stelle hanno lasciato l’Aula alle ore 22, invito la signora senatrice Mussolini ad informarsi prima di muovere accuse. Palazzo Madama nei giorni d’Aula chiude alle ore 22. Dopo tale ora i senatori del Movimento 5 Stelle si sono recati presso i loro spazi nel Palazzo Carpegna, che, come la senatrice Mussolini saprà, è sottoposto a sorveglianza notturna. Se il problema è il consumo di energia elettrica dell’Aula, chiedo ven-gano posti dei controlli per il costante funzionamento dell’illuminazione posta nei corridoi, nei bagni e negli uffici personali dei senatori in quanto, se essi non arrivano, la luce rimane accesa dalla mattina alla sera. Comunque, in qualità di Questore del

Senato, ho già richiesto di quantificare il maggior costo sostenuto dal bilancio del Senato per il prolungamento dell’apertura dell’Aula a seguito dell’iniziativa dei senatori del M5S. Tale costo e` risultato essere di 3 euro l’ora per l’energia elettrica e di 75 euro l’ora per il condizionamento dell’aria. Per l’addebito del relativo costo al Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle mi riservo di trovare una soluzione con il Collegio dei senatori Questori.

Andate a lavorare! Art. 31 del regolamento del senato: Art. 1 - ciascun gruppo, entro 5 giorni, dalla propria costituzione, procede, dandone comunicazione alla presiden-za del senato, alla designazione dei propri rappresentanti nelle singole commissioni permanenti di cui all’art 22... Art. 71 della costituzione: L’iniziativa delle leggi appartiene al governo, a ciascun membro delle camere... Art. 72 della costituzione italiana: Ogni disegno di legge, presentato ad una camera è, secondo le norme del suo regolamento, esaminato da una commissione e poi alla camera stessa, che l’approva articolo per articolo e con votazione finale... ...può altresì stabilire in quali casi e forme d’esame e l’approvazione dei disegni di legge sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari. Le commissioni permanenti: - esaminano preventivamente ogni disegno di legge presentato alle camere - possono procedere all’approvazione dei disegni di legge.


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PARLAMENTO 5 STELLE Interpellanza votata da 53 senatori M5S

Contro la guerra in Siria M5S Al Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro pro tempore agli Esteri Premesso che: in Siria, da due anni, è in corso una guerra (90.000 morti, secondo l’ONU) determinata dall’irrompere di gruppi armati, provenienti da numerosi stati stranieri e foraggiati dall’Occidente e dalle Petromonarchie, che, impossessandosi delle giuste istanze di democrazia e partecipazione che erano alla base delle mobilitazioni del popolo siriano di qualche anno fa, stanno seminando il terrore con autobombe, assalti ad edifici governativi, uccisioni e rapimenti di inermi cittadini siriani “colpevoli” di non schierarsi con loro contro il governo di Bashar al-Assad; i suddetti gruppi, tra l’altro di feroce “ideologia” jihadista e facenti parte della cosiddetta “Coalizione nazionale siriana” sono stati riconosciuti dal dimissionario Ministro Terzi come “unici rappresentanti del popolo siriano” per i quali (insieme alla diplomazia francese e inglese) ha recentemente proposto la fine ufficiale dell’embargo di armi decretato dalla Comunità Europea; il 3 aprile di quest’anno quattro giornalisti di nazionalità italiana (Amedeo Ri-cucci, inviato Rai,; Elio Colavolpe, An-drea Vignali, e Susan Dabbous) sono stati rapiti nel nord della Siria da uno dei suddetti gruppi e tuttora sequestrati nella verosimile attesa di ricevere dal nostro governo soldi o armi; il 4 aprile di quest’anno, la RAI e la Farnesina, verosimilmente per non gettare cattiva luce sui suddetti gruppi armati, dichiarava, i suddetti giornalisti non già “rapiti” ma, bensì, pudicamente “trattenuti” e chiedeva agli organi di informa-zione un “silenzio stampa” prontamente ottenuto anche dai numerosi organi di informa-

zione sempre pronti a invocare crociate; che sono passati almeno sei giorni dal rapimento senza che il Governo si sia sentito in dovere di riferire al Parlamento su questo gravissimo episodio si chiede di riferire con urgenza: - se il Governo italiano sta conducendo trattative con i suddetti gruppi armati per ottenere la pronta liberazione degli ostaggi; - se queste trattative prevedono l’invio di denaro o di armamenti. Commissione Esteri M5S - Mozione

Ritiro delle truppe dall’Afghanistan La Camera, premesso che: - con i suoi 12 anni di coinvolgimento diretto del nostro Paese, la guerra in Afghanistan risulta essere più duratura rispetto a quelle che hanno caratterizzato il '900; - esportare la democrazia utilizzando la forza militare è una contraddizione in termini; - il modello politico, sociale e di sviluppo occidentale non èun valore universale; - l'art.1 dello Statuto delle Nazioni Unite, l'art.1 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e l'Atto Finale di Helsinki del 1975 sanciscono che l'autodeterminazione dei popoli è un diritto universale che permette a ogni popolazione di decidere liberamente il proprio statuto politico senza ingerenza esterna; - il nostro Paese è intervenuto per contrastare il terrorismo internazionale e per tutelare i diritti umani ma storicamente la guerra si è dimostrata la negazione degli stessi; - un altro obiettivo che si voleva raggiungere con l'intervento era contrastare la produzione di oppio, obiettivo fallito dato che sotto il regime talebano la stessa produzione era calata drasticamente per poi tornare a livelli preoccupanti solo successivamente all'intervento (oggi l'Afghanistan, con oltre il 90% della produzione, è il principale produttore di oppio al mondo);

- la situazione sanitaria in Afghanistan resta drammatica nonostante ONG e associazioni italiane operino nel pieno rispetto dei principi umanitari grazie a generosi contributi del popolo italiano; - lo svolgimento delle attività economiche è reso difficile dalla guerra in atto; - nonostante i buoni risultati ottenuti dalla campagna di alfabetizzazione delle forze ANP (polizia afghana), il numero di violazioni dei diritti umani perpetrati dalle stesse resta significativo. - occorre prendere atto che la guerra è persa e che gran parte del territorio afghano è sotto controllo dei talebani e di altri gruppi armati non governativi; - gli stessi USA stanno pensando a una exit-strategy non potendo più sostenere i costi di tale operazione militare specie in uno scenario di crisi economica globale; - in questa guerra, dipinta come missione di pace, hanno perso la vita 52 nostri soldati e oltre 70.000 civili afgani, molti dei quali uccisi dai bombardamenti NATO ed è costata finora ai cittadini italiani oltre 4,5 miliardi di euro, denaro che sarebbe stato opportuno usare diversamente, ad esempio, per sostenere le PMI, l'istruzione o la sanità pubblica; - l'art.11 della Costituzione Italiana dichiara che "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertàdegli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"; impegna il Governo a elaborare e comunicare con chiarezza al popolo italiano un piano di rientro immediato del nostro contingente militare dall'Afghanistan; alla costruzione della pace e dello sviluppo economico e sociale, a promuovere la tutela dei diritti umani e a migliorare la condizione delle donne e della societàcivile; a un controllo diretto e mirato del sostegno economico italiano sia per i finanziamenti bilaterali che tramite accordi con la UE e con la NATO.


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