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“Pianisti” dei partiti, la musica è finita
Perchè i “pianisti” della partitocrazia smettano di suonare la loro musica stonata, fatta di note che si chiamano truffa e sprechi di pubblico denaro. Il Movimento 5 Stelle, sempre attento in aula a denunciare fenomeni di parlamentari che votano per colleghi assenti, ha deciso di passare all’attacco in maniera diretta. Lo fa con due azioni: un esposto alla Procura di Roma presentato dai portavoce Enrico Cappelletti, Sara Paglini e Roberto Coti e una proposta di modifica di regolamento del Senato che vede la prima firma di Maurizio Buccarella.
Basta aprire gli occhi Alessandro Di Battista Camera Seduta n° 130 del 3 Dicembre
Signor Presidente, Governo, Ministro Mauro, Ministro Franceschini, noi la fiducia non ve la daremo mai: scordatevela! Non siete credibili. Fate finta di abolire l’IMU ma alzate le tasse sulla benzina. Vi vantate di avere abolito il finanziamento pubblico
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Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, via Palestro 36, Massa, 54100 - MS (art.2 comma 1 L.47/1948). Redazione in MoVimento lavora sul MeetUp Toscana 5 Stelle al seguente link http://bit.ly/12PXxwP Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. Lo trovi anche sull’omonima pagina Facebook o su http://info5stelle.wordpress.com/
ai partiti, ma in realtà continuate a mettere le mani nelle tasche degli italiani. Oltretutto, pochi giorni fa la Corte dei conti ha sollevato la questione di costituzionalità di fronte alla Corte costituzionale per tutte le leggi sui rimborsi ai partiti approvate dopo i referendum del 1993, esattamente quello che noi e soltanto noi del M5S diciamo da anni. La fiducia non ve la daremo mai perché non vi occupate di lavoro, perché ci avete «svenduto» all’Europa, perché siete il Governo del nulla mischiato con il niente, dell’immobilismo lugubre, delle collusioni con le concessionarie delle slot machine, il Governo del galleggiamento ingannatore, del meschino tirare a campare, un Governo drammaticamente staccato dalla realtà. (...) Noi la fiducia non ve la daremo ancora di più per la tragica politica estera che portate avanti. Pensiamo ai marò lasciati «marcire» in India perché non siamo più un Paese credibile. Non abbiamo alcun peso a livello internazionale e abbiamo paura che battere i pugni
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sul tavolo indiano possa mettere in pericolo le commesse delle nostre multinazionali. Lo abbiamo detto mesi fa: gli interessi non sono più importanti delle vite delle persone. (...) Pensiamo al caso Shalabayeva. Eravamo il Paese dell’accoglienza e ora siamo quello dell’espulsione. Una donna e una bimba consegnate nelle mani di un Governo dittatoriale, tutto in nome della realpolitik, delle connessioni che Nazarbayev fa non soltanto con Berlusconi. Berlusconi è stato per troppe volte l’alibi di qualcun altro. Quell’espulsione è stata ed è una vergogna e Alfano continua a sedere su quella poltrona, placido, tranquillo, sicuro di essere un intoccabile, ma si sbaglia il Ministro Alfano. Eravamo il Paese di San Francesco d’Assisi che andò in missione diplomatica – potremmo dire – a dialogare con il sultano d’Egitto ed ora siamo il Paese che vuole, in nome di una sudditanza senza precedenti nei confronti dell’alleato americano, risolvere le controversie internazionali con le bombe, violando di fatto
5 GIORNI A 5 STELLE #tuttiacasa FATTI, NON GOSSIP. OGNI VENERDÌ IN DIRETTA ALLE 13.30 SU WWW.PARLAMENTARI5STELLE.IT Il Porcellum è stato arrostito. La Corte Costituzionale ha messo la parola fine su quello che Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle sostengono da anni. Una legge elettorale senza la scelta dei candidati da parte dei cittadini e con un premio di maggioranza così congegnato è illegittima. Ora basta con le ipocrisie. Si torni alla legge elettorale precedente e #tuttiacasa. Lo si faccia per evitare che un Parlamento politicamente deligittimato, continui a produrre leggi vergogna e spartizioni selvagge da parte dei partiti. È il caso della Cassa Depositi e Prestiti, un gigante del credito che amministra 240 miliardi di euro di risparmi postali dei cittadini e che vede la mani della partitocrazia ben salde su questo tesoro tramite nomine come quella dell’ex ministro Bassanini e nel consiglio d’amministrazione di Fassino (Pd), Garavaglia (Lega) e Saitta (Pd). L’arroganza dei partiti si è fatta sentire alla Camera durante il dibattito sull’inutile e costosissimo gasdotto Transadriatico-TAP. L’arroganza di chi pensa di aver sempre ideologicamente ragione è l’anticamera dell’ipocrisia. Come quella del decreto che rifinanzia le missioni di guerra spacciandole come interventi di... pace. Questi partiti dovrebbero ascoltare con
forza le le semplici grandi parole di Dicki Chhoyang, ministro per i rapporti internazionali del Governo Tibetano in esilio, che ospite della Commissione Diritti Umani del Senato ha ricordato come “il messaggio universale della lotta del popolo tibetano sia la nonviolenza. Solo attraverso la nonviolenza si potrà realizzare un Mondo diverso”. Parole ad oggi inascoltate che ci ricordano anche la grande lotta di Nelson Mandela che ora corre nella savana del cielo. Parole che per ipocrisia, interessi, paura meschinità non sono mai state ascoltate.Meschinità come quella dei “pianisti” che votano per colleghi assenti, truffando il fisco e alterando le votazioni parlamentari. Contro questo fenomeno il Movimento 5 Stelle ha presentato un esposto e una proposta di modifica di regolamento del Senato. In una settimana che ha visto arroganza e ipocrisia salire ai massimi livelli, si registra anche una piccola vittoria. Il Movimento 5 Stelle è riuscito a strappare alcuni risultati sul settore ambientale riuscendo tra l’altro a far stanziar in Commissione 140 milioni di euro per il dissesto idrogeologico e dirottare i fondi Anas verso la manutenzione stradale anzichè le grandi opere.
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