Numero 38 - Informazioni dal Parlamento 5 Stelle

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PARLAMENTO 5 STELLE www.beppegrillo.it/movimento/parlamento

Gioia Tauro, Governo vogliamo risposte!

Non smettiamo di incalzare il governo per chiedere informazioni su quanto accadrà nei prossimi giorni a Gioia Tauro, quando attraccherà la nave danese che trasporta le armi chimiche siriane. Possibile che il trasporto di una “nave dei veleni”, per giunta stavolta doppiamente pericolosi perché si tratta di armamenti, venga deciso sopra le teste dei cittadini e persino sopra quella del Parlamento? Il sud, ancora una volta, è vittima. Abbiamo chiesto risposte al sottosegretario Patroni Griffi: il Paese è tenuto all’oscuro sui composti chimici in oggetto, sulla sicurezza interna ed esterna e persino sulle date in cui è previsto il trasbordo. Spiegare non costa nulla, avere rispetto per l’informazione e per le popolazioni coinvolte costa ancora meno. Eppure, ancora una volta, siamo trattati come sudditi ignari da mantenere nell’ignoranza. Il MoVimento 5 Stelle sarà presente al porto di Gioia Tauro con una de-

INFORMAZIONI DAL PARLAMENTO 5 STELLE

Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, via Palestro 36, Massa, 54100 - MS (art.2 comma 1 L.47/1948). Redazione in MoVimento lavora sul MeetUp Toscana 5 Stelle al seguente link http://bit.ly/12PXxwP Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. Lo trovi anche sull’omonima pagina Facebook o su http://info5stelle.wordpress.com/

legazione di portavoce parlamentari durante tutto il processo di trasferimento dei materiali, e pretendiamo che il governo faccia altrettanto.

I ‘fuochi’ verranno spenti Salvatore Micillo Camera Seduta n°155 del 20 gennaio

Signor Presidente, colleghi: «Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La

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gente mi moriva attorno». Mi permetto di aprire questo mio intervento citando un grande uomo come Paolo Borsellino, perché credo che queste poche parole possano essere di grande aiuto nel far comprendere lo spirito nel quale ho deciso di intraprendere il percorso che ha portato alla costruzione del provvedimento che oggi ci apprestiamo a discutere. Basta cambiare gli attori in gioco, sostituire mafia con ecomafia e morti ammazzati con le vittime di tumore, e il quadro vi risulterà abbastanza chiaro. (...) Colpire l’ambiente è un delitto: uccide un luogo. Perché dove contamini terra ed aria, crei delle condizioni di invivibilità, mentre invece nessuno, per colpa di persone senza scrupoli, deve essere costretto a lasciare il territorio dove è nato, cresciuto e dove vive con i propri affetti. Non è la gente onesta che deve lasciare una terra, ma devono essere i criminali dei rifiuti ad abbandonare l’idea che tutto gli è permesso perché tanto, o bruci o metti sotto terra, la fai franca, perché le pene sono ridicole, ed intanto ti fai il tuo bel profitto illecito. Non sarà più così. (...) Questa proposta è decisa, definita, chiara in materia di contrasto e repressione del fenomeno descritto. Anzi, quando l’inquinamento è prodotto in un’area naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, prevede che la pena è aumentata. (...) Sono di Giugliano, in Campania,

5 GIORNI A 5 STELLE #fatecisognare FATTI, NON GOSSIP. OGNI VENERDÌ IN DIRETTA ALLE 13.30 SU WWW.PARLAMENTARI5STELLE.IT

Fateci sognare o non vi faremo dormire!

Fateci sognare. Un’Europa che ridiscute il Fiscal Compact che se non modificato costerà decine di miliardi di euro ogni anno agli italiani. Fateci sognare un’Italia dove la legge elettorale non la decidono Renzi e Berlusconi ma i cittadini e dove lo scambio elettorale politico mafioso è duramente punito senza se e senza ma. Fateci sognare, un’Italia dove se una nave che trasporta armi chimiche arriva nel porto di Gioia Tauro i cittadini sono preventivamente informati e rassicurati. Fateci sognare un’Europa senza Ogm, un’Italia dove un ministro dell’agricoltura viene sfiduciato per gravi comportamenti e dove le demolizioni abusive vengono realmente abbattute. Per sognare serve una libera informazione che parli di fatti non gossip. 1


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PARLAMENTO 5 STELLE punta di diamante di un disastro senza precedenti. (...) Volevo portare il dolore della gente su questi banchi, trasformarlo in una proposta di legge, come di fatto è accaduto, scrivere gli articoli pensando a quelli che ci hanno lasciato per gli effetti del disastro ambientale: l’ultimo – voglio ricordarlo qui – è Michele Liguori, il vigile urbano simbolo della lotta nella «Terra dei fuochi». Si è ammalato sovrintendendo il territorio, facendo con onestà il proprio dovere. (...) Fin dal primo giorno in cui ho messo piede in quest’Aula ho fatto una promessa a me stesso e, facendola a me stesso, l’ho fatta contemporaneamente a tutti quei cittadini che, circa un anno fa, mi hanno dato la possibilità di sedere oggi tra questi banchi e a tutti quei cittadini che, come me, vivono in quelle terre, che in molti si ostinano a voler chiamare in maniera semplicistica «Terra dei fuochi», (...). Quella promessa, signor Presidente e signori colleghi, si chiama giustizia. Giustizia per le decine di migliaia di morti per tumore, per leucemie, che in pochi anni si sono susseguiti a una velocità assurda, senza normative adeguate a frenare l’impatto ambientale. Giustizia per le vittime di gravi patologie respiratorie, cardiache, del sistema nervoso, per le malformazioni neonatali e per tutte quelle persone che proprio in queste ore, mentre noi parliamo in quest’Aula, lottano tra la vita e la morte, domandandosi perché sia toccato proprio a loro questo calvario. Giustizia per le mamme, i papà, i figli e tutti coloro che in questi anni hanno visto consumarsi, quando non si sono consumati prima loro, i propri cari sotto i terribili colpi di un avvelenamento che ha investito e continua ad investire in maniera indiscriminata, seminando morte e dolore senza nessuna distinzione di età, sesso, razza e, soprattutto, categoria sociale, perché quando qualcuno, anche tra questi banchi, si affretta a concludere che il dramma legato all’emergenza ambientale campana è colpa della camorra e delle mafie, commette un grave errore di valutazione. Da oggi si colmano la lacuna legislativa ed il vuoto culturale. (...) Superando pregiudiziali di appartenenza, si è lavorato al risultato finale: un testo dove è confluita nei suoi punti basilari (associazioni ecomafiose, inquinamento ambientale, danno ambientale e disastro ambientale) la mia propo-

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sta di legge sui delitti ambientali, la n.957, presentata il 15 maggio 2013. (...) Quella delle cosiddette ecomafie, invece, e, nello specifico, quella connessa al traffico illecito e all’interramento dei rifiuti, non è semplicemente una storia di mafia o di camorra, ma la storia della follia che in quasi vent’anni di emergenza montata ad arte ha guidato un gruppo di camorristi, ben coadiuvati dai settori deviati della politica, delle istituzioni, del professionismo e dell’imprenditoria, nel realizzare il più grave attentato alla pubblica incolumità della storia. La bomba atomica non fa testo perché usata in tempo di guerra. (...) Il testo intende inasprire il quadro sanzionatorio per le condotte che danneggiano l’ambiente, attualmente punite prevalentemente a titolo di contravvenzione, inserendo nuovi delitti nel codice penale e nuove ipotesi di responsabilità derivanti da reato per le persone giuridiche, oltre che novellare la disciplina normativa contenuta nel codice penale. Si colma una grave lacuna legislativa, si dà più sicurezza ai cittadini, si rispetta, così facendo, i vari richiami in riferimento al Trattato di Maastricht, un tempo inascoltati o solo minimamente accolti dall’Unione europea. Il «ce lo chiede l’Europa» oggi lo dico io ed a ragione. Il rispetto di questi richiami avrebbe dovuto precedere le preoccupazioni sullo spread. Dall’Europa erano più preoccupati dei vari Governi passati a tutelare i cittadini residenti in zone ad alto rischio ambientale. Una proposta che arriva dopo lunghi anni di proclami fumosi, di strategie puntualmente svanite nel tempo, che venivano annunciate, di norme e leggi scritte apposta per poter essere raggirate. Una proposta che stabilisce finalmente la dimensione del danno ambientale subìto da un territorio come quello campano ad opera, come dicevo poc’anzi, di folli che si sono abbandonati alla ricerca del profitto ad ogni costo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, che non hanno risparmiato e non risparmiano i loro cari. È dal 1998 che c’era, almeno, che era depositata alla Camera dei deputati e in Parlamento una proposta di legge sui reati ambientali nel codice penale. Sono passati 16 anni che hanno scritto la storia della mia terra e credo di tutta Italia. Oggi speriamo di voltare pagina.

L’inadeguatezza del Ministro Andrea Colletti Camera Seduta n°156 del 21 Gennaio

Signor Presidente, signor Ministro, con il suo scritto lei ha dimostrato di non avere contezza di come funziona la giustizia in Italia. Forse lei non è mai andata in un tribunale, nelle aule del tribunale di giustizia, nelle cancellerie, a fare la fila anche solo chiedendo un numerino, come si fa dal salumiere. Forse non ci è mai andata. Ma io, per la mia piccola esperienza, ci sono stato e, purtroppo, non è come dice lei. Noi del M5S non crediamo che lei sia in malafede, non totalmente. Però, crediamo che lei, purtroppo, sia totalmente inconsapevole ed inadeguata al suo ruolo e questo è un grave problema per la giustizia italiana, ma per tutti, utenti, cittadini, avvocati e magistrati. Lei ha parlato di arretrato civile e penale, di dilatazione dei termini quantitativi del processo, che sono effetti gravissimi, effetti distorsivi del sistema, ma si è confusa sulle cause. Lei ha indicato, nelle cause, l’accrescimento dei diritti dei cittadini. Signor Ministro, questa causa, l’accrescimento dei diritti, deve essere il fulcro dell’attività di ogni Governo e di ogni Parlamento civile. Non può essere un problema l’accrescimento dei diritti dei cittadini! Ha parlato anche della sovraesposizione della magistratura. Ora io sono abbastanza giovane, però mi ricordo che questo era uno dei punti voluti da Licio Gelli. Si ricorda la P2? (...) Lei ha parlato di alcune direttrici: razionalizzazione degli uffici giudiziari. Questo significa: cancellazione del diritto all’accesso alla giustizia in determinati territori, territori magari in cui c’è una forte influenza della criminalità organizzata, e questo non ci va bene. Lei ha parlato di efficienza della domanda, ma, in realtà, efficienza della domanda significa aumentare i costi, e difatti lei ha affermato che sono state realizzate delle buone riforme, il cosiddetto «filtro in appello» e l’aumento del contributo unificato, che ha portato finalmente ad una diminuzione della domanda. Le servirebbe


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38 un piccolo corso di microeconomia: ogni aumento del prezzo significa riduzione della domanda. Ma, davvero l’obiettivo è la riduzione della domanda e, quindi, la riduzione dei diritti del cittadino? Per noi «no»! (...) In un momento di crisi, in realtà, magari si dovrebbero diminuire i costi della giustizia, perché la giustizia si attua nelle aule dei tribunali, nel contraddittorio delle parti, di fronte ad un giudice terzo e non la si applica mettendo i bastoni fra le ruote a persone che reclamano i propri diritti. (...). Sulle intercettazioni, lei vorrebbe diminuire l’uso delle intercettazioni (...) ovvero attuare la stessa politica che aveva attuato, ma non c’è riuscito, il Governo Berlusconi. E abbiamo sentito stranamente le stesse parole dal collega Leva del PD. D’altra parte, non è un mistero e capiamo perché le interessano le intercettazioni, perché, proprio grazie alle intercettazioni, è emerso il suo interesse nella vicenda di Giulia Ligresti. (...). Passiamo poi all’assurdo disegno di legge collegato alla legge di stabilità sulla giustizia. Noi non abbiano idea di chi l’abbia scritto, ma, per certe assurdità, è meglio non conoscere chi sono i genitori. Prevedere che il cittadino debba pagare per avere la motivazione della sentenza a noi sembra una estorsione legalizzata. Per non parlare del piano «destinazione Italia», ovvero delle «marchette» che sono state fatte dal suo Governo alle varie assicurazioni, in primis Unipol, che ha tanti amici soprattutto in questo Parlamento dentro il PD. Le norma sull’RC auto sono norme assurde, sono norme incostituzionali. Spero se ne renda conto e spero che anche i componenti della Commissione giustizia se ne rendano conto quando dovremo discuterlo. Lei ha parlato anche dei suoi decreti «svuota carceri». Ebbene, l’ultimo noi l’abbiamo soprannominato un indulto mascherato. (...). Glielo dico: ne sono già usciti 5 di mafiosi, ma, secondo il DAP, ne potrebbero uscire ben 50 di condannati ex articolo 416-bis del codice penale. Spero se ne renda conto e sinceramente sapere che un suo atto faccia uscire prematuramente dei mafiosi dal carcere e sentire invece il silenzio delle istituzioni verso il PM Di Matteo, minacciato da Riina e dalla mafia ci sembra veramente assurdo. Ci sembra che questo Governo vada addirittura oltre la trattativa Statomafia; questa è la trattativa mafia-

Stato, non Stato-mafia. (...) Lei si rende conto del corto circuito che c’è in questo momento tra giustizia, politica e criminalità organizzata? Se ne rende conto? E fare uscire i mafiosi cosa crea in questo corto circuito? Che ci rimette la magistratura, coloro che fanno il loro lavoro onestamente, e ci rimettono i cittadini. Bene, signor Ministro, lei sa bene che noi ovviamente, avendo presentato già una mozione di sfiducia, non abbiamo fiducia nel suo operato e ancora con il decreto-legge «svuota carceri» la nostra fiducia manca del tutto, perché, signor Ministro, secondo noi, il Ministero della giustizia, come quello dell’interno, dovrebbe lottare contro la mafia e non dovrebbero lottare per fare uscire i mafiosi dal carcere. Se ne renda conto prima che sia troppo tardi.

Il giallo della Cermec Sara Paglini Senato Seduta n°170 del 21 Gennaio

Signora Presidente, la mia terra, Massa-Carrara, è una delle province citate dal pentito Schiavone nei documenti desecretati del 1997. A distanza di decenni, nell’assoluta inconsapevolezza dei cittadini, sono stati accumulati e mai rimossi rifiuti tossici e nocivi. Oggi al confine tra i comuni di Massa e Carrara, nella zona industriale, (...) ci sono due piazzali confinanti: uno è il Piazzale di via Longobarda, della Cermec, ovvero la locale società deputata al trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, l’altro è quello dell’azienda Damas, dichiarata fallita nel 1994. (...) In poche parole, la società consortile Cermec confina con il terreno di un’azienda in odore di mafia. Nel piazzale incriminato, da moltissimi anni, più di 10, sono stati all’aria aperta circa 45 container di rifiuti dichiarati eco-tossici e mutageni, anche per sola inalazione, il cui contenuto è ora stoccato in grossi sacchi accatastati dopo un intervento che avrebbe dovuto essere di messa in sicurezza. Dai sacchi, invece, escono liquidi (...). Il disastro ambientale è in corso da anni senza che nessun intervento veramente risolutivo da parte della politica sia mai

stato fatto. In questi giorni di pioggia insistente il liquido proveniente dal vascone di raccolta, inidoneo ad una tenuta stagna, bensì ad un provvisorio e precario confinamento, forma un lago che poi prosegue la corsa verso il torrente Lavello, il quale scarica direttamente in mare. Il primo allarme sversamenti è stato segnalato il 3 gennaio scorso. Quella grande pozza di acqua giallognola maleodorante attorno ai sacchi pieni di fanghi tossici della ex Damas fa preoccupare da tempo i dipendenti Cermec, costretti, loro malgrado, a lavorare a pochi metri da quel materiale nocivo. L’attività della Cermec che gestisce la raccolta differenziata è attualmente bloccata perché la pioggia sta trasportando il liquido giallo anche nell’area dove si lavorano plastica, legname e carta. In data 19 gennaio 2014, Ugo Bosetti, il presidente dell’azienda partecipata Cermec, ha disposto l’immediata sospensione di tutte le attività relative alla raccolta differenziata. Con questo intervento in Aula si vuole specificare l’imminente pericolo per l’ambiente e la salute pubblica in quell’area. Mettiamo, quindi, da subito a conoscenza il Ministro dell’ambiente. Come M5S inoltreremo nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare per meglio dettagliare su quanto accaduto, con la richiesta urgente di: convocare tutte le parti interessate; rimuovere i sacconi; bonificare e mettere la zona in sicurezza, per tutelare la salute dei dipendenti Cermec e dei cittadini di Massa Carrara. Noi (...) chiediamo che il caso venga finalmente risolto in piena trasparenza e responsabilità.

L’Italia dei paesi isolati Gianluca Castaldi Senato Seduta n°171 del 21 Gennaio

Signor Presidente, il mio intervento è da portavoce, come sempre. Stavolta però sono portavoce dei cittadini dell’Alto vastese, una di quelle zone d’Italia abbandonate a sé stesse e dimenticate dal partito unico, che però ne ricorda bene l’esistenza qualche settimana prima delle elezioni, di qualsiasi elezione.

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FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 25 GENNAIO 2014

PARLAMENTO 5 STELLE Proprio lì, sulla ex SS86, attualmente chiamata strada provinciale 212, c’è una frana, una delle tante nella nostra disastrata Italia, quindi non c’è nulla di strano se non l’isolamento di quei cittadini che ancora hanno il coraggio di abitarci pur essendo fuori da tutti i servizi essenziali. Recatomi sul posto unitamente ad altri cittadini e ad un solo amministratore comunale, Enzo Fangio del Comune di Castiglione Messer Marino (che merita una citazione in quest’Aula), ho trovato sì una frana, ma sicuramente non una devastazione. Come qualsiasi cittadino mi sono chiesto: possibile non si possa trovare una soluzione tampone che eviti la chiusura totale del percorso? Possibile che sia così complicato alleviare le problematiche che la chiusura di questa strada provinciale provoca agli abitanti dell’entroterra vastese? L’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino e molti cittadini di Schiavi d’Abruzzo e dei paesi limitrofi hanno messo a disposizione i mezzi e la propria forza lavoro pur di giungere a una rapida soluzione che permetta l’immediata riapertura, almeno a senso alternato, di quell’arteria. Da profano comprendo che i tecnici della Provincia sicuramente abbiano validissime motivazioni per chiudere la strada al traffico, ma da cittadino e da utente mi chiedo: la carreggiata è ampia, l’allargamento sul lato opposto alla frana è possibile, i mezzi e le forze ci sono, allora: esiste una stramaledetta soluzione alternativa oppure dobbiamo attendere invano finanziamenti milionari che mai arriveranno? Per questi motivi ho inoltrato proprio oggi una lettera al tecnico della Provincia di Chieti chiedendo un immediato incontro al fine di illuminarmi su cosa eventualmente è possibile fare già da domani. Colgo l’occasione per invitare la Provincia di Chieti a pubblicare il bilancio. Sul sito c’è scritto: ‘in attesa dei dati del settore competente’. Solo studiando i bilanci i cittadini riusciranno a rendersi conto di come vengono utilizzati i loro soldi e, caso mai, proporre priorità di utilizzo diverse e più vicine ai propri bisogni.

Saldi di inizio anno

Mi sto rivolgendo a voi, Presidente. Il venerdì nero, che ha visto file interminabili di cittadini prima davanti ai CAF e poi alle Poste per pagare la mini-IMU: 440 milioni di euro che

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Sebastiano Barbanti Camera Seduta n°159 del 24 Gennaio

non siete stati capaci nemmeno di trovare nelle pieghe di bilancio. La mini-IMU è l’ennesimo triste atto della commedia dell’assurdo che è diventato il nostro sistema fiscale: Tares, Tarsu, TIA1, TIA2, Tari, Tasi, IUC, ICI , IMU, TUC, Trise, ISI e non si sa, intanto, neanche quanto si paga, né quando si paga, né come si paga. Qua c’è una sola cosa certa: che a pagare sono sempre e solo i cittadini italiani! Queste sono le tasse messe dal Governo Letta-Renzi. E mi viene da sorridere quando penso al Ministro Alfano, che in una conferenza stampa disse trionfante: «La parola IMU sarà cancellata dai manuali di diritto tributario». Bugie! E il trucco è sempre lo stesso: il gioco delle tre carte, dove chi perde è sempre e solo il cittadino italiano. È questo il nuovo che avanza? Il nuovismo è un’invenzione di chi non vuole cambiare niente. (...) Vi abbiamo proposto di eliminare completamente l’IMU, tassando cosa? Il gioco d’azzardo, e voi che avete risposto? No! Siamo di fronte al sindaco segretario del PD che va contro i suoi stessi colleghi sindaci. È l’assurdo! Non vi è bastato regalare 2 miliardi di euro alle concessionarie di slot machines ad ottobre, e ora gli fate un altro regalo. Vergognatevi! E poi offendete i cittadini italiani offrendogli l’elemosina di 14 euro in busta paga. Ma ora parliamo del vostro modus operandi. Fate minacce e poi le occultate: avete voluto nascondere la Banca d’Italia dietro la foglia di fico della cancellazione dell’IMU, foglia di fico, però, bacata dal verme della mini-IMU. Ma la foglia di fico è caduta. (...) Sì, perché questo è il vostro modo d’agire: usate lo zucchero per nascondere il sapore amaro e letale dell’arsenico. E questo cocktail poi lo bevono gli italiani. Ditelo agli italiani che gli state rubando la banca centrale! Ditelo che la state consegnando in mano ai tedeschi, ai cinesi, agli americani! Ditelo agli italiani che state prendendo 7,5 miliardi di soldi loro per darli agli azionisti privati della Banca d’Italia! (...) 450 milioni di euro sottratti alle

casse dello Stato, 450 milioni di euro che dovrete coprire con nuove tasse. State garantendo agli azionisti un rendimento che è 48.000 volte più alto di prima! E ditelo agli italiani della bella figura che ci avete fatto fare davanti all’Europa. (...) Perché non glielo dite che ci hanno sgridato? Sì, come i bambini delle elementari, ci hanno sgridato perché avete cercato di prenderli in giro facendogli esaminare questo decreto-legge con solo 7 giorni di anticipo! E non ci siamo presi solo il 3 in condotta, ma anche il 3 in matematica perché l’Europa ha detto che le formule utilizzate sono basate su ipotesi congetturali! Quindi, sul nulla! Ed è questo il Governo che si merita l’Italia? E il Ministro Saccomanni cosa fa? Cade dalle nuvole. (...) Poi ci dice che avremmo potuto aggiustare il tutto in un futuro provvedimento: “non vi preoccupate, tranquilli”. Al mio paese ‘Tranquillo è morto con Sicuro’. E poi che non ci sarebbe stato nessun ammanco per le casse dello Stato. Ministro, a quando gli asini che volano? Ancora oggi ci state chiedendo di trattare con voi. Ma con chi? Con chi dovremmo trattare? Con 2 pregiudicati che decidono nelle stanze di un partito il destino di 60 milioni di italiani? Mi dispiace, noi trattiamo soltanto con i cittadini e ascoltiamo le loro richieste e le loro preferenze. Non con voi del partito unico di Renzusconi. Voi siete per le banche, noi per le piccole e medie imprese. Voi siete per le assicurazioni, noi per i piccoli carrozzieri. Voi siete per le grandi lobby delle slot che vi finanziano, noi siamo per le persone che pagano le tasse. Voi siete con i palazzinari e gli altri speculatori edilizi, noi siamo per la difesa del territorio. Voi andate a braccetto con i lobbysti delle energie fossili; noi, invece, vogliamo l’energia pulita e gratis per tutti i cittadini. Noi non vogliamo essere collusi con chi sta svendendo la banca degli italiani, con chi sta regalando gli ultimi pezzi di sovranità che ci restano. Noi vogliamo che la Banca d’Italia sia pubblica, di noi cittadini italiani. (...) Sappiate che del vostro agire ne dovrete rendere conto agli italiani. E noi siamo qui per ricordarglielo. Ora (...) dopo tutto quello che qui abbiamo anche detto, oggi noi cosa dovremmo votare? Come dovremmo votare? Ma che cosa c’è da votare? Qui non c’è da votare né si, né no, né da astenersi, qui c’è da mandarvi soltanto tutti a casa!


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