Numero 42 - Informazioni dal Parlamento 5 Stelle

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PARLAMENTO 5 STELLE www.beppegrillo.it/movimento/parlamento SVUOTACARCERI

Tutte le follie del decreto approvato

Nel connivente silenzio di molti media, al Senato è passato il decreto legge “svuotacarceri”. Ennesima definizione trita e ritrita per un decreto in scadenza pericolosissimo. Infatti senza risolvere il sovraffollamento carcerario, le norme proposte faranno uscire delinquenti professionisti, rapinatori, estorsori, corruttori e corrotti, detenuti per reati satellite di mafia. 1) Stabilisce un ulteriore sconto di pena togliendo 75 giorni ogni 180, in pratica per ogni anno di pena se ne scontano solo 7 mesi e ne vengono abbuonati 5. 2) Abrogata la possibilità di usufruire per due volte delle misure alternative al carcere di cui beneficiano i tossicodipendenti che commettono reati, da oggi in poi potranno richiederle senza limiti. 3) Il nuovo sistema previsto per i reclami appare “pesante” per la magistratura di sorveglianza , in quanto costringerà ad istruire una serie infinita di reclami (tutti peraltro ricorribili).

INFORMAZIONI DAL PARLAMENTO 5 STELLE

Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, via Palestro 36, Massa, 54100 - MS (art.2 comma 1 L.47/1948). Redazione in MoVimento lavora sul MeetUp Toscana 5 Stelle al seguente link http://bit.ly/1bDBtEi Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. Lo trovi anche sull’omonima pagina Facebook o su http://infoparlamento5stelle.blogspot.it/

4) Il nuovo tetto previsto per accedere all’affidamento in prova al servizio sociale (4 anni) è estremamente alto e copre moltissime pene e anche se viene vietato per i reati più gravi, lascia fuori casi come ad esempio la rapina o la estorsione semplice. 5) Viene istituito un Garante per i detenuti che da un lato si identifica come organo “indipendente”, salvo poi avvalersi delle strutture e delle risorse messe a disposizione dal Ministro della Giustizia con personale appartenente al medesimo ministero. Praticamente un organo del ministero! Alla faccia della indipendenza. 6) È in pratica un indulto visto che prevede uno sconto totale di 1 anno e mezzo (l’indulto del 2006 prevedeva uno sconto di tre anni). La differenza è che mentre nell’indulto se si commettono reati nei 5 anni successivi alla concessione, viene revocato, in questo caso il “premio” concesso è acquisito e non viene messo in discussione mai più. Tenete presente che questo decreto “blindato” perchè in scadenza non poteva essere modificato. Che senso ha accanirsi a votare in fretta e furia, un provvedimento così critico e inefficace quando non c’è neanche più il governo che lo ha partorito?

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Meglio un affitto d’oro che una scuola sicura Luigi Gallo Camera Seduta n° 175 del 17 Febbraio Signor Presidente, purtroppo in quest’Aula ritorniamo a parlare di affitti d’oro e di Mastrapasqua. Qual è la questione? Noi abbiamo un palazzo che è in affitto del MIUR a viale Kennedy. In pratica è dal 2008 che si cerca di ridurre il fitto che il MIUR paga al proprietario di questo palazzo, e non ci riusciamo. Il 31 dicembre 2008 è scaduto il contratto di locazione. Da allora vige il regime di indennità di occupazione e l’amministrazione pubblica, il MIUR, ha chiesto di abbassare questo costo di locazione, ma non ci è riuscito perché la società che gestisce questo immobile è il Fondo Ippocrate, che fa parte della IDeA FIMIT di cui era presidente Mastrapasqua fino a poco tempo fa. Il gestore di questo Fondo si è rivolto all’Agenzia delle entrate

5 GIORNI A 5 STELLE #unaTruffaTiralAltra FATTI, NON GOSSIP. OGNI VENERDÌ IN DIRETTA ALLE 13.30 SU WWW.PARLAMENTARI5STELLE.IT Una truffa tira l’altra. La Corte dei Conti ha euro al sistema Italia, danneggiando anche bocciato la legge di stabilità del governo imprese,artigiani, commercianti. Letta, che rischia, secondo la magistratura Il Movimento 5 Stelle è sceso al loro fianco contabile, di generare un buco di quasi 14 in piazza rilanciando le battaglie per ridurre miliardi nei prossimi anni. Il Movimento 5 sprechi e tasse. Ridurre gli sprechi di Stelle, nel silenzio più assoluto lo aveva de- denaro pubblico è un punto cardine del nunciato ad ottobre. Chi pagherà per questo Movimento 5 Stelle e nel decreto Milleproprovvedimento truffa? roghe siamo riusciti a far approvare dodici Intanto si continuerà a pagare pure per importanti nostre proposte. il finanziamento ai partiti con l’ennesima legge che inganna i cittadini. Cittadini onesti e Stato di diritto sono stati truffati anche con il decreto svuota carceri che tra gli altri concederà sconti di pena a corrotti e concussori. La corruzione costa ogni anno 60 miliardi di 1


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PARLAMENTO 5 STELLE e, attraverso l’Agenzia delle entrate, ha chiesto un prezzo congruo, congruo per loro. Questo prezzo è stato poi riportato in legge dal 2009. Cosa succede? Succede che il Governo Monti riesce ad avere un’illuminazione lungo la sua strada e fa una delle poche cose positive durante il suo Governo, cioè dismettere questo palazzo. In pratica, dal 1o gennaio 2014 la sede era dismessa perché, diceva Profumo all’epoca, che non si doveva procedere a nuova locazione, ma bisognava spostare gli addetti. Ora, si arriva nel 2014 e questa sede non è ancora dismessa e quindi si chiede una proroga. Profumo individuava 6 milioni di risparmi l’anno con questa dismissione. Oggi, con questa proroga di 6 mesi fino a giugno, buttiamo all’aria 3 milioni per il settore della scuola e dell’istruzione, perché sappiamo benissimo che il Ministero finora si è potuto muovere solo con i propri fondi, ed è chiaro che se dei soldi vengono sprecati sono soldi non investiti nella scuola, nell’università e nella ricerca. Già il Governo Letta si è «macchiato» di un taglio di 23 milioni al settore. Su questo potete andare a vedere i documenti della Camera. Rispetto al 2013 oggi noi abbiamo un taglio nel settore dell’istruzione di 23 milioni, ma anche un mancato risparmio,

ossia questi 3 milioni che non arriveranno nelle casse del MIUR perché la sede non è dismessa. Allora, io vi chiedo se si riesce ad avere un minimo di coerenza almeno. Mi rivolgo, tramite la Presidenza, ai colleghi di Scelta Civica, che hanno fatto tanto la battaglia – almeno ipoteticamente – sui risparmi e sugli sprechi. Questo è un vero spreco, perché chi va a vedere la sede di viale Kennedy in pratica individuerà pochissimi dipendenti in uno spazio enorme; pochissimi dipendenti che in un anno potevano essere trasferiti tranquillamente. È impossibile credere che lo Stato non riesca a fare un trasloco di un gruppo che lavora con il MIUR in un intero anno. Si dirà che nella sede dove ci si deve trasferire ci sono dei lavori in corso. Ma, in realtà, queste persone potevano essere trasferite nelle altre sedi del MIUR, anche allocate provvisoriamente, invece di buttare all’aria 3 milioni di euro. Quindi, invito alla riflessione: non fare l’ennesimo regalo agli immobiliaristi di Roma.

Moretti Ministro incendiario Signor Presidente, colleghi, cittadini (specialmente quelli di Viareggio), speriamo tanto di aver capito male, anche se ormai siamo alle comiche,

Adesso basta, sanzioniamo i ‘pianisti’ PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell’emendamento 6.0.2, presentato dal senatore Puglia. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione). (Alcuni senatori del Gruppo Movimento 5 Stelle segnalano luci accese a cui non corrispondono senatori). Vedo da qui la tessera in più. Senatore Compagna, per cortesia. VOCI DAI BANCHI DEL GRUPPO M5S: Vergogna! Vergogna! PRESIDENTE: Faccio presente che c’è una scolaresca che sta assistendo ai nostri lavori. La tessera ora viene tolta. BUCCARELLA (M5S): Sanzioni! Ci vogliono le sanzioni! PRESIDENTE: Volete togliere questa tessera? (La tessera in questione non viene tolta dalla postazione. Diversi senatori del Gruppo M5S chiedono di

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intervenire). Colleghi, avevamo raggiunto un accordo tra gentiluomini - mi auguro - perché si potessero concludere per questa sera entrambi i decreti. Io sto facendo di tutto perché le votazioni si svolgano correttamente. Quindi o quella tessera viene tolta o mando il senatore Segretario a prenderla per poi portarmela. È così difficile? CASTALDI (M5S): Signor Presidente, infatti tra gentiluomini stavamo svolgendo, noi il nostro dovere e lei il suo e di questo la ringraziamo. Ma bisogna prendere i provvedimenti del caso e non solo togliere la tessera. Casomai facciamo il nome del senatore e di chi ha votato per lui e prendiamo i provvedimenti immediatamente, proprio per rispetto di questa scolaresca.

Sara Paglini Senato Seduta n°193 del 17 Febbraio

quindi è meglio fare chiarezza. Apprendiamo dalla stampa che, nel fantomatico totoministri renziano, appare anche il nome di Mauro Moretti come possibile Ministro. Nemmeno Goldrake potrebbe essere più fantascientifico. Mauro Moretti, quello delle Ferrovie, sì, quello fatto cavaliere del lavoro dal presidente Napolitano appena un anno dopo la strage di Viareggio: 32 morti, 32 persone bruciate vive, 32 vittime colpevoli soltanto di vivere vicino alle ferrovie dello Stato. Come Movimento 5 Stelle, oggi vogliamo dare voce alla signora Daniela Rombi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage, che scrive: «Stamani, di ritorno dal cimitero, ho appreso la notizia che Renzi potrebbe volere in squadra Mauro Moretti. Noi familiari non potevamo farci mancare un’altra mazzata tra capo e collo, ed oggi è toccato a Renzi darcela! Eppure con Matteo Renzi ci siamo incontrati a Viareggio e a Firenze, in occasione dell’ultima manifestazione nazionale di «Libera». In entrambe le occasioni ha personalmente espresso la vicinanza al nostro dolore incoraggiandoci ad andare avanti e a non mollare. Renzi, non lo faccia, smentisca subito questa aberrante ipotesi! L’ipotesi che un imputato per la morte di 32 persone bruciate vive diventi Ministro. E non dimentichiamo le altre imputazioni e i 47 operai morti sui binari per mancanza di sicurezza dal 2007 ad oggi. Ma come si fa a pensare una cosa del genere? Ma è uno scherzo di carnevale? No, è un incubo. Caro Matteo Renzi, non si azzardi neanche a pensare di fare questa cosa. È così offensivo per noi ma soprattutto per i nostri figli morti che è impensabile». Questo e altro scrive la presidente Daniela Rombi. Io aggiungo che lo Stato aveva il dovere morale di costituirsi parte civile nel processo della strage e non lo ha fatto, e annuncio già che stiamo preparando una mozione per revocare il cavalierato a Moretti. Signor Presidente, ho ancora negli occhi quel


MO IMENTO

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42 cielo rosso della notte del 29 giugno 2009, poiché abito a qualche chilometro da Viareggio. (...) Se ad oggi qualcuno non ha la coscienza di fare un passo indietro, significa che in questa Nazione non esiste più né la dignità, né la pietà, né la giustizia.

Il Paese dall’indulto facile Enrico Cappelletti Senato Seduta n°195 del 19 Febbraio

Gasparri si deve dimettere Vincenzo Maurizio Santangelo Senato Seduta n°193 del 17 Febbraio

Signora Presidente, intervengo sull’ordine dei lavori. È notizia di oggi un fatto gravissimo: è stato richiesto il rinvio a giudizio per peculato di uno dei Vice Presidenti del Senato. Così come fatto il 18 dicembre scorso, siamo qui a richiedere le dimissioni immediate del senatore Gasparri da Vice Presidente di questa Camera.

Anarchia parlamentare

Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel sottolineare che è assolutamente indegno che in una Repubblica parlamentare non si parli della grave crisi di Governo, così come sta accadendo in questi giorni, ma se ne parli esclusivamente all’esterno e nel sottolineare che il Presidente del Consiglio sarebbe dovuto venire qui in Aula per ottenere la fiducia o essere sfiduciato, prendiamo atto del fatto che nei prossimi giorni si discuteranno ben 4 decreti d’urgenza. È ciò che ha ingolfato il Parlamento in questi 10 mesi. (...) Nel constatare questa messa in scena del nuovo Governo, che nuovo non è, chiedo a tutti, gentilmente e cortesemente, di votare il seguente calendario. Il 25 febbraio, quando già questa pseudo crisi di Governo sarà risolta, chiediamo di mettere in discussione il disegno di legge n.847, in materia di anticorruzione, e successivamente, giovedì 27 febbraio, alle ore 9, il disegno di legge n.1148, sul reddito di cittadinanza. Ove, signora Presidente, non fosse possibile, in relazione al perdurare della pseudo crisi, chiederemo che per lunedì della prossima settimana, e per l’esattezza il 24 febbraio, venga convocata una Conferenza dei Capigruppo, per riorganizzare questo calendario dei lavori.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor rappresentante del Governo, secondo Giancarlo Caselli ritardare all’infinito la trattazione di gravi problemi della giustizia significa lasciare che marciscano. È la tecnica del prendere o lasciare. È una tecnica che ha il preciso scopo di far passare soluzioni altrimenti indigeribili, che altrimenti cioè verrebbero bocciate. È il caso di questo provvedimento svuota carceri, soprannominato «indultino» a causa dell’abnorme sconto di pena previsto, di ben 75 giorni ogni 180 di reclusione, allargato anche a detenuti che si sono macchiati dei peggiori crimini. L’emergenza carceraria ha assunto negli anni la caratteristica di un’emergenza continua, che si ripresenta di anno in anno almeno dal 2008 e rappresenta, anche visivamente, il fallimento della politica, in particolare il fallimento dei Ministri della giustizia che si sono avvicendati fino ad oggi. (...)In effetti dal 1946 ad oggi sono stati fatti nel nostro Paese ben 24 amnistie e 17 indulti: mediamente, tra un provvedimento e l’altro, meno di uno ogni due anni. Alla faccia della certezza della pena! Questo vostro provvedimento vanifica l’effetto deterrente delle pene previste dal codice e umilia le vittime dei reati, che sono, in questo modo, violentate due volte, dal soggetto criminale e dallo Stato, che rinuncia a perseguire i colpevoli. In Italia il rapporto numerico tra detenuti e popolazione non si discosta di molto dalla media dell’Unione europea. Abbiamo anche un ottimo rapporto tra cubatura totale degli edifici penitenziari e la metratura che conseguentemente potrebbe essere destinata ai detenuti. È dunque paradossale che ci si trovi dinnanzi ad una situazione di emergenza da sovraffollamento, tale per di più da comportare la condanna da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo. La logica dell’emergenza e la deroga al rispetto delle regole

sugli appalti che questa comporta sono per noi fonte di preoccupazione, peraltro aggravata dal recente ben noto esposto depositato in procura relativo ad un’ipotesi di reato riferita alla cattiva gestione degli appalti del piano carceri, una torta di 470 milioni di euro sicuramente in grado di suscitare appetiti non sempre leciti. In conclusione, ricordo che una significativa responsabilità dell’emergenza carceraria ha nomi e cognomi ben precisi: Fini-Giovanardi ed ex Cirielli. Rispetto alla prima, la recente, attesa pronuncia della Corte costituzionale potrebbe far riconsiderare la posizione di migliaia e migliaia di detenuti. (...) Tutto ciò premesso, ricordando i già moltissimi danni provocati da questo decreto, chiediamo al Governo e a questa maggioranza di lasciarlo decadere al fine di non arrecare ulteriore detrimento al già flebile principio di certezza del diritto, troppo a lungo dimenticato nel nostro Paese.

‘Destinazione Italia’ il decreto devastante Andrea Cioffi Senatore seduta n°195 del 19 Febbraio

Signor Presidente, nel provvedimento si parla di «Destinazione Italia». Quale Italia? Questo è quello che mi chiederei. Infatti, quando scriviamo in un testo «Destinazione Italia», dobbiamo capire a quale Italia lo vogliamo destinare. Risulta che l’Italia, come abbiamo saputo tutti, rappresenta il 50% della corruzione di tutta l’Unione europea: è questa Italia alla quale vogliamo destinare l’attrazione degli investimenti? È interessante ragionare, come al solito, sulle parole, perché le parole hanno un grande peso, e noi dobbiamo sempre ricordarcelo, anche nel titolo di un provvedimento. In questo caso, per esempio, c’è scritto: «Per la riduzione dei premi RC-auto». Ebbene, poiché l’articolo che disciplinava la materia è stato soppresso alla Camera si poteva eliminare la frase anche dal titolo. Detto questo, vorremmo analizzare alcuni punti di questo

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FOGLIO di INFORMAZIONE NON UFFICIALE STAMPATO IN PROPRIO 22 FEBBRAIO 2014

PARLAMENTO 5 STELLE Destinazione Italia: mi auguro che parliamo dell’Italia di Leonardo, magari quella lì. Quando parliamo di centrali elettriche a carbone, nello specifico in Sardegna, e vogliamo realizzare una centrale elettrica a carbone da 300 megawatt (perché, avendo posto il limite sui gigawattora prodotti, abbiamo una centrale da 300 megawatt) non capiamo cosa facciamo. Infatti, in Italia abbiamo 110 gigawatt di potenza installata, a fronte di una richiesta di 56, quindi il doppio della potenza installata disponibile: andiamo a fare un’altra centrale? Perché prima non chiudiamo le centrali più inquinanti, per esempio? Perché poi fare una centrale a carbone? È vero che facciamo il sequestro della CO2, ma è logico? Il problema è questo: è logico? Noi pensiamo sia illogico. (...) Ci sono altri aspetti interessanti in questo provvedimento, per esempio, tanto per dirne uno, l’articolo 4-bis inserito alla Camera dei deputati. Bisognerebbe leggerlo, ma vi faccio un riassunto in modo che lo conoscano tutti. L’articolo 4-bis interviene sul Codice dell’ambiente, (...) Con riferimento alla voce n.13) dell’allegato II ci si riferisce a impianti destinati a trattenere, regolare o accumulare acque in modo durevole con un’altezza superiore ai 10 o 15 metri, a seconda dei casi. Ci siamo chiesti perché andiamo a modificare questa cosa specifica. Ci è venuto il dubbio e siamo andati a vedere chi è il deputato che ha fatto questo emendamento: è il deputato Cani del Partito Democratico, che è proveniente da Carbonia-Iglesias. Allora, sempre per curiosità, siamo andati a studiare cosa succede a Carbonia-Iglesias, e abbiamo trovato una relazione su tale Provincia, in cui si parla della Carbosulcis, e c’è un bellissimo disegno che raffigura una discarica di rifiuti speciali che sta a ridosso di un fiume che si chiama Rio Acqua Ierru. Con questa norma noi permettiamo di andare a fare una discarica di rifiuti speciali a ridosso di un fiume, tirandola fuori dalla valutazione d’impatto ambientale. Molto bello: complimenti! Veramente complimenti! Andiamo avanti. Nell’art.13 si parla di tante cose molto interessanti. Per quanto riguarda Expo, si dice che possiamo fare le gare fino al 31/12/2014; per l’Expo 2015? Stiamo scherzando? Il testo originale parlava del 30/6/2014 (...) Queste

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opere quando verranno fatte? Dopo Expo? Seguiamo le procedure normali che prevedono la piena applicazione del codice dei contratti. Invece, in questo modo le sottraiamo all’applicazione del codice e facciamo le opere con le procedure speciali. Se non ci piace il codice, cambiamo il codice: non possiamo continuare ad andare in deroga. Non è solo questo, ma ci sono tante altre cose molto interessanti. (...) Per esempio, l’articolo 237-bis del codice degli appalti prevede di poter svincolare le cauzioni quando parliamo di opere messe in esercizio da un anno. In questo modo, svincoliamo le cauzioni per la corretta esecuzione dell’opera anche alle opere che sono perforazioni petrolifere e perforazioni per gas. Siamo sicuri che dopo un anno di esercizio queste cose non ci daranno più problemi? Ci conviene togliere la garanzia che l’impresa deve dare? Queste sono alcune delle misure contenute nel decreto. Mi auguro che ci riflettiamo e pensiamo a quello che facciamo.

Cannabis libera Maurizio Romani Senato Seduta n°195 del 19 Febbraio

Signor Presidente, intervengo per illustrare l’ordine del giorno G2.200(...). Partirei dal concetto che la cannabis ormai, in riferimento ad alcuni suoi princìpi attivi, ha dimostrato la sua efficacia in diversi ambiti terapeutici, per quanto riguarda sia il trattamento del dolore e della spasticità muscolare nella sclerosi multipla, sia la nausea e il vomito in seguito a chemioterapia, ma anche nella sindrome da deperimento nell’AIDS e nel dolore neuropatico. Quindi, l’uso della cannabis è comprovato avere effetti terapeutici. Nonostante dal punto di vista formale l’uso terapeutico dei derivati della cannabis sia autorizzato già dal 1990 con il decreto del Presidente della Repubblica n.309, in Italia ancora non esistono fonti legali di approvvigionamento di tale sostanza. Nel nostro Paese non si trovano in commercio farmaci registrati a base di cannabinoidi e

non esistono produttori autorizzati, mentre è consentita la prescrizione e l’importazione di un medicinale autorizzato in un altro Paese. Molti, infine, sono gli interventi legislativi a livello regionale che dimostrano la crescita di attenzione sull’uso terapeutico della cannabis. Inoltre, il 12/2/2014 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima, per violazione dell’art.77, secondo comma, della Costituzione, gli articoli in cui è stata modificata la legge sugli stupefacenti, eliminando ai fini sanzionatori la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere e prevedendo un aumento delle pene. Anche se la pronuncia della Corte costituzionale non entra in merito alla legittimità dell’equiparazione tra droghe pesanti e droghe leggere, rimane il dato incontrovertibile che questa sentenza produca degli effetti, rendendo necessario un intervento normativo che disciplini in modo organico la materia. Per questo motivo proponiamo di impegnare il Governo a dare un segnale, a confrontarsi con la regolamentazione dell’uso della cannabis senza pregiudizio a partire dal suo uso a scopo terapeutico e a prendere atto che determinate misure producono, tra le altre cose, il benefico effetto collaterale di alleggerire la popolazione carceraria e dare nuovi spazi a un settore produttivo che in un momento come questo non dovrebbe essere ignorato.

Fuori i condannati GIARRUSSO: Signor Presidente, vorrei fare una comunicazione che mi sembra importante in merito ad una notizia giunta pochi minuti fa dalla Sicilia. È stato condannato a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno in associazione mafiosa l’ex presidente della Regione Siciliana Lombardo. Siccome questa persona è stata vista aggirarsi in questo Palazzo, Presidente, a nome del MoVimento 5 Stelle chiedo si intervenga, visto peraltro che è stata anche interdetta in perpetuo dai pubblici uffici, per evitare che ciò si ripeta nei prossimi giorni, quanto meno fino a quando non sarà divenuta definitiva una qualche sentenza nei suoi confronti.


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