Villa Torlonia | Segnaletica

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Villa Torlonia SARA DE GRANDIS




Indice


I II

Introduzione

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Ricognizione storica

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Target

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Destinazioni

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Moodboard

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Elementi base

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Tipologie costruttive

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Cartello direzionale

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Cartello di identificazione

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Cartello di orientamento

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I


Villa Torlonia

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Introduzione VILLA TORLONIA

Il progetto si pone lo scopo di creare tre tipologie di cartelli segnaletici per il parco pubblico di Villa Torlonia. Si tratta di un antico complesso di ville nobiliari in stile Liberty che sorge nel quartiere Nomentano di Roma. Dopo un’attenta ricerca sul parco in questione, la sua storia e le sue pecurialità, ne è stato studiato il target. Le fasi, analizzate nel dettaglio, hanno portato allo studio e alla relativa creazione di tre tipologie di cartelli segnaletici: di identificazione, di direzione e di orientamento. Segue lo studio del materiale impiegato per la realizzazione dei cartelli precedentemente elencati, in relazione all’ambiente nel quale verranno collocati e in riferimento all’utenza. Il progetto, così come il suo impaginato, pone l’accento sull’aspetto sognante, delicato e fuori dalla realtà che il parco crea nel visitatore. Al fine di non rendere il tutto troppo freddo e rigido si è deciso di far uso dell’illustrazione come mezzo di comunicazione visiva del progetto.

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Ricognizione storica LA STORIA DEL PARCO

Giovanni Torlonia ottenne il titolo di marchese nel 1797 e, nello stesso anno, acquistò Villa Colonna (già Pamphilj) sulla Nomentana. Giuseppe Valadier venne incaricato di sistemare la tenuta in modo da renderla all’altezza delle altre Ville principesche di Roma. Tra il 1802 e il 1806 Valadier convertì l’edificio padronale in un elegante Palazzo, trasformò il piccolo Casino Abbati in una palazzina assai più graziosa (l’attuale Casino dei Principi), edificò le Scuderie e un maestoso ingresso (demolito con l’ampliamento della Nomentana). Valadier si occupò anche della sistemazione del parco realizzando viali simmetrici, tra loro perpendicolari alla cui intersezione, in posizione centrale era posto il palazzo, con il prospetto settentrionale in asse con uno degli ingressi della villa sulla Nomentana. Numerose opere di arte classica, in gran parte scultoree, vennero acquistate per arredare la Villa. Alla morte di Giovanni, il figlio Alessandro incaricò, nel 1832, Giovan Battista Caretti, architetto e pittore, di arricchire e ampliare la tenuta. Oltre ad ampliare i vecchi edifici, assecondando il gusto eclettico del Principe, Caretti edificò anche alcune strutture a decorazione del parco: i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, la Tribuna con Fontana, un Anfiteatro, il Caffe- house, la Cappella di S. Alessandro (quest’ultimi tre non più esistenti). Per progettare ed eseguire i successivi lavori all’interno della Villa, Alessandro si rivolse ad altri due architetti: Quintiliano Raimondi, per il Teatro e l’Aranciera (oggi più comunemente

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chiamata “Limonaia”) e Giuseppe Jappelli, al quale venne affidata la sistemazione di tutta la parte sud della Villa. Quest’area fu completamente trasformata con viali serpentinati, laghetti e piante esotiche e disseminata di edifici ed arredi di gusto fantastico: la Capanna Svizzera (poi trasformata in Casina delle Civette), la Serra, la Torre e la Grotta Moresca, il Campo da Tornei. Ad oggi queste strutture, in particolar modo la Casina delle Civette, sembrano esser uscite direttamente da una favola. Il parco stesso viene definito un luogo delle meraviglie in quanto passeggiare al suo interno viene è come entrare in un mondo sospeso e allo stesso tempo reale. Nel 1919 fu scoperto un grande cimitero ebraico sotterraneo, nell’area nord–ovest della Villa. Nel 1925 la Villa venne concessa come residenza a Mussolini fino al 1943. La presenza di Mussolini non comportò sostanziali modifiche; il Duce alloggiava nel Palazzo, utilizzando il Villino Medievale e la Limonia per la proiezione di filmati, feste e incontri culturali e il Campo da Tornei come campo da tennis. Nel giugno del 1944 tutto il complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo americano che vi rimase fino al 1947. Nel 1977 la Villa fu acquistata dal Comune di Roma e dal 1978 è aperta al pubblico. Dagli anni ’90 il Comune ha avviato una serie di consistenti interventi di restauro sia del parco che degli edifici: prima la Casina delle Civette, poi il Casino dei Principi, la parte meridionale del parco, il Villino Rosso fino al recente restauro della Limonaia, del Villino Medievale, del Casino Nobile, delle Scuderie Vecchie e della parte settentrionale del parco.

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Target TIPOLOGIA D’UTENZA

Il parco di Villa Torlonia presenta una tipologia di utenza molto estesa, proprio per questo non si può propriamente parlare di una specifica fascia d’età. Le aree nel parco, come le diverse attività che possono essere svolte al suo interno, permettono la diversificazione della tipologia d’utente. Si passa dal bambino che gioca all’area giochi o al Campo da Tornei, all’adolescente che visita con la scuola i museii o semplicemente passa un pomeriggio di relax con gli amici. Anziani che passeggiano nel verde, chi fa sport e chi visita da semplice turista per un girono tutte le meraviglie che il parco può offrirgli.

SPORTIVO

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VISITATORE MUSEI ANZIANI

STUDENTE BAMBINI

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Destinazioni LE METE DEL PARCO

Il parco offre al visitatore destinazioni di diverso genere. Non possono mancare gli ingressi, che in questo caso sono quattro: ingresso principale (1), ingresso della Limonaia (2), ingresso Spallazani (3) e ingresso Siracura (4). A seguire troviamo: Casino Nobile (5), Casino dei Principi (6), Tempio di Saturno (7), La Casina delle Civette (8), Serra Morresca (9), Campo da Tornei (10), Lago del Fucino (11), Teatro Torlonia (12) e Area Giochi (13). Per ultime, non potevano mancano i servizi igenici (14), posti nelle vicinanze della Casina delle Civette, ed il Café e ristorante La Limonaia (15), nelle prossimità del Teatro Torlonia.

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Moodboard ELEMENTI VISIVI

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FONT palette PITTOGRAMMI

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Elementi base PALETTE, FONT & PITTOGRAMMI

Dopo un’attenta analisi del parco, si è proceduto con una ricerca più approfondita circa gli elementi base per la strutturazione della segnaletica. In ordine, è stata studiata nel dettaglio una palette cromatica che rispecchiasse le caratteristiche di Villa Torlonia, come il suo legame allo stile Liberty. Il font, come per la palette, racchiude in se una scelta oculata che richiama l’eleganza e la raffinatezza di questo angolo di verde. Infine, lo studio di due pittogrammi, semplici quanto efficaci per una segnaletica di facile consultazione.

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HEX: #7ebab5 RGB: 126, 186, 181

RAL: 6027 CMYK: 50, 0, 25, 5

HEX: #861a22 RGB: 134, 26, 34

RAL: 3003 CMYK: 30, 100, 80, 20

HEX: #3c7460 RGB: 60, 116, 96

RAL: 6000 CMYK: 80, 25, 60, 15

HEX: #ecece7 RAL: 9003 RGB: 236, 236, 231 CMYK: 0, 0, 0, 0

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Palette RGB, CMYK & RAL

Tra gli elementi che andranno a caratterizzare la segnaletica del parco, come precedentemente accennato, vi è la palette cromatica. I colori rispettano la poetica del parco, in perfetta armonia con lo stile Liberty. La palette si tinge di: verde chiaro, rosso rubino, verde patina e bianco segnale. Le quattro tipologie sono a loro volta riportate con i rispettivi codici dei modelli di colore per il web (RGB), per la stampa (CMYK) e per vernici, rivestimenti e materiali plastici (RAL). Ogni colore fa riferimento ad una zona specifica all’interno del parco. Gli ingressi, ad esempio, sono stati pensati in rosso rubino, in quanto è necessario che destino l’attezione del visitatore, poiché di estrema importanza per poter uscire ed entrare nel parco. Il verde chiaro è stato pensato per i servizi specifici quali: toilette e cafè/ristorante. Infine, in verde patina, troviamo le destinazioni che racchiudono l’area giochi, il lago e gli edifici generali posti all’interno del parco: il Casino Nobile, il Casino dei Principi, il Tempio di Saturno, la Casina delle Civette, la Serra Morresca, il Campo da Tornei, il Lago del Fucino, il Teatro Torlonia e l’Area Giochi. Il bianco segnale, invece, è stato pensato per l’informaizone interna al cartello, quella afferente ai pittogrammi e ai testi.

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DIDOT Regular

1234567890;:,.{}[]/?‘|/ ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVYXZ abcdefghijklmnopqrstuvxyz

MONTSERRAT Medium 1234567890;:,.{}[]/?‘|/ ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVYXZ abcdefghijklmnopqrstuvxyz

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Font DIDOT & MONTSERRAT

I font impiegati per la grafica del parco sono principalmente due: il Didot regular ed il Montserrat medium. La scelta del Didot si è basata sul suo alone di eterna eleganza e storia che, allo stesso tempo, riecheggia attorno al parco ed ai suoi monumenti. Vista la pecularietà di questo font per le sue grazie finissime, è stato adotatto unicamente per la scritta “Villa Torlonia”, un semplice logotipo all’interno del cartello di orientamento in corrispondenza della mappa del parco. In contrapposizione al carattere di tipo graziato che è il Didot, vi è Montserrant nella sua forma medium. Pur essendo un carattere bastoni richiama anch’esso in sè un’estrama eleganza e pulizia nella sua forma armonica ed è stato utilizzato per la restante parte testuale della segnaletica.

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Pittogrammi COSTRUZIONE

Per la realizzaizone della segnaletica e delle tre tipologie di cartello sono stati creati due principali pittogrammi: la freccia ed classico e ormai noto puntatore. Sono stati creati senza troppi dettagli, al fine di consentire una leggibilità immediata quanto di estrama facilità. Successivamente sono state eseguite le rispettive prove colore in bianco e nero per garantirne l’efficacia e, infine, posti all’interno della palette scelta in precedenza.

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Tipologie costruttive I MATERIALI

La ricerca del materiale si è incentrata su una aspetto imprescendibile della segnaletica in questione, ovvero quella di dover essere posizionata all’esterno, a contatto con le intemperie. La scelta è così ricaduta su un supporto interamente realizzato in legname di castagno impregnato in autoclave e, per quanto riguarda il pannello descrittivo, il forex da 3 mm. Il progetto grafico è stato pensato per esser realizzato in stampa digitale diretta in CMYK in HD, mediante l’uso di inchiostri resistenti a raggi UV ed agenti atmosferici (garantiti anni 3). I pali dovranno essere fissati nel terreno per una profondità di 50 cm ciascuno, previo trattamento della punta con catramina, fino a 10 cm fuori terra, e massi di adeguate dimensioni a garantirne la stabilità nel terreno. Il legno di castagno presenta, a differenza di altre tipologie di legname, una maggiore durabilità nel tempo. Si tratta di un legno particolarmente pregiato, leggero e allo stesso tempo resistente. Viene utilizzato specialmente per la realizzazione di infissi grazie alla sua spiccata resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici. Il forex è, invece, un materiale plastico made in Svizzera, facilmente stampabile, sul quale è possibile applicare una verniciatura UV che renderà più lucida l’immagine (in quanto la stampa diretta sul materiale forex ha un effetto abbastanza opaco) e proteggerà ulteriormente il pannello. Ha un’ottima resistanza all’usura del tempo: in particolare non si deforma o perde il formato originale, anche in caso di pannelli di grandi dimensioni. Se il pannello rimane comunque esposto di continuo al sole, le immagini tenderanno a diventare pian piano più chiare nel corso degli anni. (5-7 anni di garanzia).

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Cartello direzionale COSTRUZIONE, MISURE & APPLICAZIONE

Il cartello direzionale è caratterizzato dalla presenza della freccia, la quale dichiara esplicitamente una direzione da seguire per arrivare a quel dato luogo. In questo caso si è preso come esempio La Casina delle Civette. La parte stampata del cartello misura 10x50cm ed è stampata su uno strato di forex da 3mm. Il pannello descrittivo è stato applicato su un supporto in legno di castagno di 15x55 cm e, a sua volta, montato su un palo. Il palo è ben fissato nel terreno per una profondità di 50cm e 150cm fuori dal terreno, il tutto fissato da terra e sassi. Il cartello in questione, così come per i due successivi, richiama nel suo insieme elementi classici, semplici quanto efficaci della segnaletica ambientale. I materiali ed i colori scelti si collocano armoniosamente nel paesaggio verde del parco, senza alterarne o disturbante la visione d’insieme.

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Cartello di identificazione COSTRUZIONE, MISURE & APPLICAZIONE

Seguendo il cartello diezionale si arriva alla propria meta. la quale verrà esplicitata a sua volta dal cartello di identificazione. Quest’ultimo, ha lo scopo di indicare al visitatore dove si trova in quel preciso momento ed è costituito da un unico pittogramma, il puntatore, e dall’informazione testuale sul luogo in questione. Si è preso nuovamente come esempio La Casina delle Civette. La parte stampata del cartello misura 20x20cm ed è stampata su uno strato di forex da 3mm. Il pannello descrittivo è stato applicato su un supporto in legno di castagno, di 25x25 cm e, a sua volta, montato su un palo. Il palo è ben fissato nel terreno per una profondità di 50cm e 150cm fuori dal terreno, il tutto fissato da terra e sassi.

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Cartello di orientamento COSTRUZIONE, MISURE & APPLICAZIONE

Per cartello di orientamento si intende una mappa generale del luogo, in questo caso del parco di Villa Torlonia. Per la mappa è stata realizzata un’illustrazione dall’alto, rappresentate le principali destinazioni di Villa Torlonia. Ogni colore e numero fa riferimento ad un dato luogo: i quattro ingressi, le destinazioni principali come gli edifici e le aree aperte (lago, area gioco ecc) e, infine, i servizi igenici e il bar/ ristorante. La mappa presenta in alto due loghi: del comune di Roma e della Regione Lazio. Il sinottico è stato pensato per essere quanto più chiaro e accessibile possibile, senza troppi elementi superflui. Il pannello illustrativo misura 70x40cm ed è stampata su uno strato di forex da 3mm. Il pannello illustrativo è stato applicato su un supporto in legno di castagno di 100x200cm. Le due gambe del supporto in legno sono ben fissate nel terreno per una profondità di 50cm e 200cm fuori dal terreno, il tutto fissato da terra e sassi. Il cartello è stato pensato per essere posto in particolar modo agli ingressi del parco, affinché il visitatore possa subito avere un quadro generale del luogo e orientarsi facilmente. Tuttavia, ciò non vieta di poterne dislocare altri all’interno dell’area centrale del parco.

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CARTELLO DI IDENTIFICAZIONE

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CARTELLO DIREZIONALE

CARTELLO DI ORIENTAMENTO

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Progetto grafico a cura di Sara De Grandis Corso di Graphic Design II Professore Niccolò Desii Accademia di Belle Arti di Roma A.A 2020/2021






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