PORTFOLIO S A R A M A S S O L I Interior & Yacht designer
TABLE OF CONTENTS
YACHT DESIGN
NEON
Catamarano notturno
FALL 2017 FINAL PROJECTWORK MASTER INTERIOR YACHT DESIGN
PROGRAMS USED RHINOCEROS V-RAY PHOTOSHOP Alla base dell’idea progettuale di NEON 38‘ c’è la volontà di creare un catamarano da vivere di notte grazie all’utilizzo di fasce luminose nei punti “strategici” e “scenografici” come le insersioni sullo scafo, sugli scalini e sui cielini. Altro elemento importante dettato dal concept è la combinazione di tecnologia e funzionlità. Per questo ho deciso di progettare la coperta del catamarano considerandola come un’unica superficie e garantendo una continuità degli spazi da poppa a prua. Al centro del ponte si trova infatti il pozzetto-dinette delimitato da una struttura-telaio vetrata che offre una visuale a 360° ed un contatto fisso con il mare. Parte scenografica della dinette sono il cielino che presenta dei motivi luminosi offrendo un’atmosfera suggestiva di sera, e la scala a chiocciola che collega il pozzetto al fly sovrastante. Nei due scafi troviamo la zona notte con una capienza di 6-8 persone e 4 bagni. Caratteristica delle cabine è l’ampia finestratura che concede ancora una volta la possibilità agli ospiti di godere di un’ottima vista, nonchè di rimanere constantemente a contatto con il mare. Il paiolo e le paratie delle cabine sono attraversate da fasci di luce che ricreano l’atmosfera caratteristica del concept.
neon LOWER DECK LAYOUT
MAIN DECK LAYOUT
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
ELEVATION NOT TO SCALE
FLY BRIDGE LAYOUT NOT TO SCALE
3D MODELLING
JEANNEAU 41
3D modelling + renderings
FALL 2017 CORSO DI MODELLAZIONE DI I° E II° LIVELLO YACHT DESIGN
PROGRAMS USED RHINOCEROS V-RAY
URBAN DESIGN
SHARING AS SUMMER 2016 A M E A N S T O BT HA CE SH IESL OPRR ODJEEGCRT E E CREATE A MORE SUSTAINABLE S O C I E T Y PR HRION OGCREARMO SS U S E D Cohousing neighbourhood
MAXWELL PHOTOSHOP
L’argomento trattato in questa tesi è la progettazione di un quartiere solidale collocato in una zona dismessa di Roma. Questo progetto di Cohousing, co-abitare, è stato pensato per riqualificare l’area, dandole così una nuova funzione. Il cohousing nasce in risposta alle esigenze di coppie, giovani e famiglie, di voler condividere spazi e servizi comuni come il mangiare, la cura del verde ecc... Il cohousing nasce anche come occasione di sperimentare un nuovo approccio alla progettazione sostenibile, così da favorire il risparmio energetico e diminuire l’impatto ambientale della comunità. Altro beneficio che ne deriva dalla realizzazione di cohousing sono i risparmi economici che garantisce una struttura di vicinato solidale. Il cohousing è veramente una risposta innovativa, in grado di unire la tradizione perduta dei luoghi comuni per l’incontro e la condivisione, e il rispetto dell’ambiente. Questo è stato il motivo che mi ha spinto principalmente ad avventurarmi in questo mondo e a sceglierlo come tipologia progettuale per il mio lavoro finale.
Tutto ciò mi ha portata all’ideazione di un possibile progetto di cohousing in una delle più ricche di storia, ma anche una tra le più degradate, zone di Roma: la zona circostante il Gazometro nel quartiere Ostiense di Roma. L’idea di cohousing che ho deciso di portare all’interno del mio progetto, è un concetto di “quartiere solidale” che non si contrappone ma piuttosto cerca di instaurare un dialogo con l’aspetto industriale della zona, e che riesce così a preservare l’importanza delle tracce archeologico-industriali rappresentate dalle strutture ancora presenti. La domanda che mi sono posta è quindi: <<Come aggiungere nella zona strutture per le abitazioni senza sconvolgere il clima” e l’identità dell’area?>>. Grazie all’utilizzo dei containers, gli edifici “nuovi” che si andranno ad aggiungere a tutto ciò che ancora è presente nella zona del Gazometro, rappresenteranno strutture che oltre ad essere economiche, potranno essere modificate in qualsiasi momento. Di conseguenza, tutte le strutture esistenti dell’area, avranno un ruolo fondamentale all’interno del progetto, e saranno riconvertite in spazi comuni e in luoghi di aggregazione.
AREA GAZOMETRO SITUAZIONE ATTUALE
MODELLINO AREA RESIDENZIALE SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
AREA GAZOMETRO LAYOUT PROGETTUALE
GREEN AREAS RESIDENTIAL AREAS SERVICES AREAS TANK AND BRIDGES GAZOMETRO
A questo scopo mi sono servita di tre strutture giganti presenti nellâ&#x20AC;&#x2122;area che fino agli anni settanta svolgevano la funzione di deposito di carbone. Tutte e tre le tramogge infatti, sviluppandosi in verticale, permettono un intervento di riqualificazione interna non invasivo, e che sopratutto mantenga lo scheletro esterno originario e caratteristico della struttura. Per la prima tramoggia ho pensato ad una riconversione degli spazi interni per creare sale ricreative e didattiche, ognuna di esse dotata di angolo caffetteria e servizi. La seconda tramoggia è molto particolare nella sua forma in quanto presenta uno sviluppo non solo verticale, ma anche orizzontale al piano terra, caratterizzato da un grande portico. Per questo motivo ho deciso di progettare unâ&#x20AC;&#x2122;area bbq, una caffetteria e una mensa comune in questo edificio. Per la terza ed ultima tramoggia ho pensato ad una riqualificazione delle aree, degli spazi funzionali e dei servizi comuni: sale hobby, lavanderia, palestra, ecc..
TRAMOGGE SITUAZIONE ATTUALE
TRAMOGGIA N.1 SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
COFFEE TIME
TRAMOGGIA N.2 SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
TRAMOGGIA N.2 SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
TRAMOGGIA N.3 SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
AREA RESIDENZIALE SITUAZIONE RIQUALIFICAZIONE
L’intera zona abitativa è composta da cinque diverse tipologie di appartamenti. Ognuno di essi è esclusivamente realizzato con strutture metalliche di ship containers che, posizionati in differenti combinazioni, formano residenze singole o familiari. Il progetto si propone di non snaturare l’aspetto dell’area con la realizzazione di consuete edificazioni, ma di integrarlo con l’utilizzo di elementi dal sapore industriale, quali sono i containers. In questa ottica sono state mantenute e riconvertite anche le vasche limitrofe al Gazometro. La loro grande dimensione, complessivamente di oltre 350 metri di lunghezza, ha generato l’ipotesi di superarle mediante tre passerelle di attraversamento completamente vetrate, quasi una metafora dei ponti sul fiume. Su questo “piccolo Tevere” esse creano il collegamento pedonale tra il gazometro e la zona residenze e servizi. I tre camminamenti sono composti da otto containers da 40 piedi ciascuno.
HOSPITALITY DESIGN
ARECACEAE RESORT Nature Resort
SPRING 2016 INTERIOR AND EXTERIOR DESIGN PROJECT
PROGRAMS USED RHINOCEROS MAXWELL PHOTOSHOP
Alla base di questo hotel concept, costituito da ship container, c’è l’idea di ispirarsi alla natura, in particolare alla palma. Da qui il nome del resort e lo stile degli interni. L’utilizzo dei containers ha permesso la progettazione, in molteplici combinazioni, sia degli edifici comuni come la reception e il ristorante, sia delle diverse tipologie di camere e appartamenti del resort. L’elemento che accomuna tutte le strutture del resort, è la presenza di materiali che richiamano la natura, come il legno e le pareti di fibre naturali. Anche la palette di colori, sui toni del verde e del marrone, mette in evidenza il concept della palma contribuendo ad un clima neutro all’interno delle stanze. Volendo ispirarsi alla natura, di notevole importanza è il collocamento delle strutture del resort completamente nel verde. Inoltre tutte le camere e gli appartamenti godono di ottima vista sulla spiaggia, grazie alle grandi vetrate presenti. Questo infatti permette una continuità di linguaggio con il paesaggio circostante, nonchè una connessione diretta con la natura.
FLOORPLAN GROUND FLOOR
FLOORPLAN 1° FLOOR
FLOORPLAN 2° FLOOR
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
ELEVATION RESTAURANT-BAR NOT TO SCALE
FLOORPLAN HOTEL LOBBY NOT TO SCALE
ELEVATION HOTEL LOBBY NOT TO SCALE
STANDARD ROOM
SUITE ROOM
DELUXE ROOM
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
SMALL APARTMENT
BIG APARTMENT
NOT TO SCALE
NOT TO SCALE
RESIDENTIAL DESIGN
SEASIDE VILLA
SPRING 2015 INTERIOR DESIGN PROJECT
PROGRAMS USED RHINOCEROS MAXWELL PHOTOSHOP
Seaside Villa è una casa con vista sul mare, del quale gli arredi azzurro e beige richiamano l’atmosfera, contribuendo a creare una relazione tra l’abitazione e il paesaggio circostante. La casa ha un doppio affaccio sui due versanti est ed ovest e si sviluppa su tre livelli. Al piano terra, sotto il portico, la scala a sbalzo adiacente il garage, conduce al primo piano, dove lo spazio abitativo si compone di zona soggiorno e pranzo, cucina, due camere da letto e tre bagni. All’ultimo livello dell’edificio, al quale si accede dall’appartamento, si è realizzato un volume interamente vetrato, dal quale uscire direttamente sulla grande terrazza.
FLOORPLAN NOT TO SCALE
SECTIONS NOT TO SCALE
ELEVATION NOT TO SCALE
WOOD MODEL IN SCALE
RETAIL DESIGN
BALANCE BAR Oriental concept bar
SPRING 2015 MATERIALS & NEW TECHNOLOGIES PROJECT
PROGRAMS USED RHINOCEROS MAXWELL PHOTOSHOP
Il concept che ha ispirato la progettazione di questo bar è legato al mondo orientale, in particolare la teoria dello Yin e dello Yang. Questo concetto ha origine dall’antica filosofia cinese, secondo la quale essi sono opposti e allo stesso tempo hanno radice l’uno nell’altro: l’uno non può esistere senza l’altro. Sfruttando appunto l’elemento dello Yin e Yang ho creato una pianta che richiamasse il motivo. Successivamente, per enfatizzare il concept, ho scelto dei materiali dal carattere orientale e naturale come il legno, e dei colori attinenti al simbolo cinese. Per camuffare il bagno e la dispensa ho sfruttato il design della pianta creando due stanze dal perimetro circolare così da ricreare i cerchi presenti nel simbolo dello Yin e dello Yang. Un altro elemento progettato in relazione al concept e alla pianta, è il bancone: esso riprende esattamente la linea curva che divide il “bene” dal “male”, come a rappresentare una divisione simbolica tra i clienti del bar e il personale.
FLOORPLAN NOT TO SCALE
SECTIONS NOT TO SCALE
PRODUCT DESIGN
NUVOLA Cappa for Elica
SPRING 2016 PRODUCT DESIGN PROJECT
PROGRAMS USED RHINOCEROS MAXWELL PHOTOSHOP
Il concept di questa cappa è stato ispirato dalla forma naturale della nuvola. La cappa infatti richiama, in maniera stilizzata, l’elemento naturale, essendo costituita da molteplici livelli. Questi contribuiscono a creare un gioco di luci e ombre che caratterizza il design della cappa. Inoltre i differenti piani svolgono un’azione funzionale, rappresentando i livelli di illuminazione e aspirazione della cappa. Grazie ad essi infatti si può godere di una aspirazione e/o illuminazione mirata e specifica per la zona di lavoro in uso. Il progetto è stato interamente ideato in Cristalplant, per il bando di concorso per Elica.