Eterno Auriga - Luglio 2012

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E terno Auriga Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità verità

LUGLIO

rettitudine

2012

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

pace

amore

non violenza

“Kama, krodha e lobha (desiderio, ira e avidità) sono i tre nemici che causano immense sofferenze all’uomo. Il desiderio rovina le vostre buone azioni, l’avidità la vostra devozione e l’ira distrugge la vostra saggezza. Poiché l’uomo è diventato vittima di desiderio, ira e avidità, i suoi Karma, Upasana e Jnana (azioni, devozione e saggezza) sono completamente distrutti. A causa del desiderio, dell’avidità e dell’ira, l’uomo è incapace di avere buoni pensieri e buoni sentimenti, di intraprendere buone azioni, di partecipare ad attività devozionali e di salvaguardare la propria saggezza.”

SOMMARIO 4

Espandete il Vostro Amore e Sperimentate la Beatitudine Eterna Discorso Divino del 21 luglio 1996 Corso Estivo 2012 su Cultura e Spiritualità Indiane Cronaca

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Acquisite la visione dell’Unità Estratto di Discorsi del Guru Purnima Appuntamento di uno Psichiatra con Sai Intervista Una Preghiera Esaudita Effulgenza della Gloria Divina

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Notizie dai Centri Sai La Medicina Divina per Tutte le Preoccupazioni Chinna Kata

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.sssbpt.org Fotografie Online di Bhagavan: www.saireflections.org Prasanthi Nilayam,Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in Ala Bal Vikas dell’Organizzazione Sri Sathya Sai, India: www.sssbalvikas.org

Fotografia di Copertina: Trayee Brindavan

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all’8 al 10 giugno 2012, a Prasanthi Nilayam, si è svolto un Corso Estivo su Cultura e Spiritualità Indiane, organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, a cui hanno preso parte gli studenti e gli insegnanti dei Campus di Prasanthi Nilayam, Brindavan, Muddenahalli e Anantapur. Il Corso è stato espressamente progettato per permettere ai partecipanti di venire a contatto con la saggezza di varie Scritture attraverso illuminanti colloqui, e ha fornito loro l’opportunità, in sessioni interattive, di cogliere i valori da tali Scritture e dai Discorsi di Bhagavan. Nei giorni 8 e 9 giugno, mentre le sedute mattutine, costituite di colloqui e sessioni interattive, venivano condotte nell’Auditorium Poornachandra, quelle pomeridiane si svolgevano nel Sai Kulwant Hall, dove veniva presentata una sintesi delle sessioni del mattino

e condotti programmi di musica devozionale ad opera degli studenti dei Campus di Anantapur e di Brindavan. Le attività del Corso Estivo sono cominciate alle 8,30 dell’8 giugno 2012 nell’Auditorium Poornachandra, splendidamente decorato, con il canto degli inni vedici da parte degli studenti. Uno splendido ritratto di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba adornava il palco in mezzo a decorazioni floreali, e, sul lato destro della pedana, troneggiava per Lui una bellissima poltrona. Nelle sue note introduttive, Sri G. Srirangarajan, esaminatore dell’Istituto, ha parlato dei Corsi Estivi organizzati alla Divina Presenza di Bhagavan e ha osservato che essi hanno dato agli studenti una comprensione della saggezza della cultura e della spiritualità indiane che hanno evidenziato lo stretto rapporto esistente tra uomo e uomo e rilevato l’unità nella diversità. Ha fatto seguito

I partecipanti al Corso Estivo nell’Auditorium Poornachandra. 4

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il discorso inaugurale del vicerettore dell’Istituto, Professor J. Shasvhidhara Prasad. L’eminente oratore ha osservato che i Corsi Estivi iniziati da Bhagavan avevano lo scopo di fornire agli studenti un saldo fondamento di spiritualità. Sottolineando l’importanza di assimilare i valori suggeriti dalla cultura indiana e quelli ricevuti dal Bhagavan Stesso, egli ha esortato gli studenti a mettere in pratica tali valori nella loro vita. Durante il Corso, gli insegnanti e gli studenti del dottorato di ricerca, hanno tenuto numerosi discorsi estremamente istruttivi e illuminanti che hanno messo in evidenza la capacità introspettiva e gli insegnamenti delle antiche Scritture indiane come il Ramayana, il Mahabharata, i Veda, le Upanishad, il Bhagavata, la Gita e lo Yoga Sutra di Patanjali. Gli interventi comprendevano anche la Vita e gli Insegnamenti di Bhagavan. I valenti oratori erano: Sri S. Sai Giridhar, Studente del Dottorato di Ricerca, il dottor Raghunath Sarma, Professore Universitario, il dottor Sai Saniay Mahalingam, Amministratore Senior di sistemi informatici, il dottor N. Siva Kumar, Professore Universitario, il dottor R. Sai Sathish, Professore Universitario, Sri K.M. Ganesh, Studente del Dottorato di Ricerca, Kumari U. Suma, Professore Universitario, Sri Amey Deshpande, Studente del Dottorato di Ricerca, il dottor T. Ravikumar, Professore Aggiunto, il dottor P.L. Rani, Professore Universitario, Smt. Mahima Kapoor e Sri Daman Hejmadi, ex studenti dell’Istituto. Gli interventi sono stati invariabilmente seguiti da video di Discorsi di Bhagavan e sessioni di Darshan. Eterno Auriga

Di gran lunga, la parte altamente educativa del Corso Estivo sono state le sessioni interattive, in cui gli insegnanti e gli studenti divisi in gruppi hanno disquisito sui Discorsi tenuti da Bhagavan durante il Corso Estivo del 1973 sul tema del “Bhaja Govindam”. In tali sessioni interattive, i partecipanti hanno potuto ascoltare i messaggi estremamente illuminanti e profondi trasmessi da Bhagavan. Nella sessione conclusiva del Corso Estivo, che si è svolta il 10 giugno 2012, gli studenti di tutti e quattro i Campus e quelli delle classi XI e XII della Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai di Prasanthi Nilayam hanno fatto una stimolante presentazione riassuntiva che ha evidenziato l’importanza dei valori, della spiritualità, della devozione, della preghiera e del corretto atteggiamento per raggiungere la meta della vita. Ha fatto seguito il discorso di commiato della dottoressa T.R. Rajeshwari, Professore Aggiunto del Campus di Anantapur. Ringraziando tutti coloro che hanno contribuito al grande successo del Corso Estivo, ella ha osservato che il sistema educativo dell’Istituto è il trampolino di lancio per plasmare la vita degli studenti secondo gli Insegnamenti di Bhagavan e li aiuta a ottenere uno sviluppo a trecentosessanta gradi: fisico, mentale e spirituale. Il Corso Estivo, ha detto, è stata un’esperienza molto arricchente tanto per gli studenti quanto per gli insegnanti, in quanto ha fornito loro preziose lezioni su come condurre una vita retta. Il Corso Estivo si è concluso con l’Arati alle 13,40.

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Acquisite la visione dell’Unità “Chi coltiva la messe dell’amore nel campo del suo cuore è un vero cristiano, un vero sikh, un vero indù e un vero mussulmano. In effetti, egli è un vero essere umano e un vero guru.” (Poesia Telugu) L’ÂTMA È IL TESTIMONE UNIVERSALE

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ual è il significato del Guru Pûrnimâ? Guru è colui che illumina la via verso la Divinità; Pûrnimâ indica la sacra luce della luna piena. La luna piena rappresenta una mente illuminata totalmente, priva di macchie e difetti. Una mente macchiata, anche minimamente, porta verso l’oscurità, non può dare la beatitudine totale. I Veda affermano: Chandramâ mânaso jâtah chaksho sûryo ajâyata “La luna nacque dalla mente dell’Essere Supremo, il sole dai Suoi occhi.” La luna è la Deità che presiede alla mente; il giorno in cui la mente si colma d’amore puro è Pûrnimâ nel vero senso della parola. Fate che la vostra mente risplenda fulgida come la luna nella notte in cui è piena. Questo è possibile solamente quando voi la riempite d’amore. Il vero guru Chi è un guru? Il termine guru significa “colui che disperde le tenebre dell’ignoranza”. “Gu” vuol dire “colui che è oltre gli attributi” (guna) e “ru” si riferisce a chi è al di là della forma; questo si attaglia solamente a Dio. È per tale ragione che il guru è salutato come Brahmâ, Vishnu e 6

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Shiva. Tanto il macro quanto il microcosmo scaturiscono dall’unica Verità; sono manifestazioni ed emergono da quella Verità che non è comunque coinvolta da nessuno dei due. Tale Verità è conosciuta come Brahman. Questo immodificabile, trascendente e immanente Brahman, quando decide di “divenire” invece di “essere” semplicemente, è indicato come Dio o Îshvara (Onnipotente). Ci sono persone che arrancano fino a Badrinath, Kedarnath e Haridvar in cerca di pace e felicità; vanno anche a Tirupati e Kâshi. Hanno gettato via almeno qualcuna delle loro propensioni animali? Questa è la prova, questa è la ragione per aver speso denaro e tempo e per le difficoltà che hanno affrontato. Quando ha conquistato l’animale e sente la Divinità a portata di mano, l’uomo può affermare che tutti questi pellegrinaggi sono dentro di lui.

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La parola “spirituale” (âdhyâtmico) è usata spesso dagli aspiranti e dai precettori. A che cosa si riferisce esattamente “spirituale”? Il bhajan è spirituale? O si tratta di ripetizione del Nome di Dio o di meditazione? Indica forse cerimonie e rituali religiosi? Si riferisce ai pellegrinaggi nei luoghi santi? No, questi sono solamente azioni benefiche. “Spirituale”, nel suo senso reale, concerne i due scopi da raggiungere progressivamente o almeno i tentativi sinceri di ottenerli: l’eliminazione dei tratti animali che ancora stanno attaccati all’uomo e l’unificazione con il Divino.

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L’ambito divino di ogni cosa è l’Assoluto spirituale chiamato Paramâtma (il Sé Supremo Assoluto). Esso è anche il terreno, la base, il fulcro, la realtà dell’uomo, ma rimane l’Essere Unico nonostante il “divenire”, che è solamente un’illusione che Gli sovrappone la molteplicità. Finché si rinvia l’indagine, si conosce solamente la molteplicità. Essa non è reale né irreale: è relativamente, temporaneamente e pragmaticamente reale. È mithyâ e non Satya, un amalgama di Verità e non verità apparentemente reale, ma fondamentalmente irreale. Reale per la maggior parte degli scopi pratici, ma irreale quando la sua natura fondamentale viene chiarita. Mithyâ è la mescolanza di Satya e asatya, la percezione del serpente che viene negato quando si prende coscienza che si tratta solo di una corda. Mâyâ ci fa credere che il mondo sia reale Le nuvole sembrano attaccate al cielo; anche mâyâ (la tendenza a concludere che ciò che i sensi ci dicono sia vero o a proiettare le nostre preferenze e i pregiudizi sul mondo intorno a noi) ci dà un’immagine falsa di Brahman facendoci credere che il mondo sia reale. Il suo impatto distorce il nostro processo logico, le impressioni sensorie e la visione di Dio, della creazione e Luglio 2012

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dell’uomo sciorinando davanti a noi una diversità che illude e inganna. La Verità fondamentale, su cui mâyâ proietta il suo caleidoscopio, è descritta come EsistenzaConsapevolezza-Beatitudine (Sat-CitÂnanda), ma questo non significa che Brahman abbia tre attributi, cioè l’esistere oltre il tempo e lo spazio, il conoscere e il poter essere conosciuto, l’essere la sorgente e il culmine della beatitudine. Essi non sono tre caratteristiche distinte; indicano l’Uno, quindi si possono afferrare con l’esperienza e non con le parole, perché le parole possono solamente indietreggiare dinanzi a quella Divinità. Non si può dire che Brahman appartenga a una classe o a un genere, né Lo si può definire con le tre qualità fondamentali. Esso non può esser descritto come esecutore di un’attività specifica perché è sempre immobile, né si può spiegare in termini di relazioni con altre entità perché Egli è Uno senza un secondo. L’individuo ha in sé tre qualità L’anima individuale (Jîva) ha, nella sua composizione, caratteristiche emozionali, passionali e attive; la caratteristica inferiore è quella tamasica e la superiore quella satvica. Îshvara è il riflesso satvico di Brahman, quindi l’uomo deve sforzarsi di salire più in alto nel regno satvico; egli deve stare sempre attento a non scivolare nel regno inferiore, quello tamasico della materia e degli scopi materiali. Il guru deve porre questo ideale di fronte all’allievo e guidarlo verso di esso; deve incoraggiarlo a divenire consapevole del Dio interno all’uomo. La parola “spirituale” (âdhyâtmico) è usata spesso dagli aspiranti e dai precettori. A che cosa si riferisce esattamente “spirituale”? Il bhajan è spirituale? O si tratta di ripetizione del Nome di Dio o di meditazione? 8

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Indica forse cerimonie e rituali religiosi? Si riferisce ai pellegrinaggi nei luoghi santi? No, questi sono solamente azioni benefiche. “Spirituale”, nel suo senso reale, concerne i due scopi da raggiungere progressivamente o almeno i tentativi sinceri di ottenerli: l’eliminazione dei tratti animali che ancora stanno attaccati all’uomo e l’unificazione con il Divino. Tre tipi diversi di guru nel mondo Considerate quanto l’uomo sia riuscito a superare l’eredità animale della concupiscenza, dell’avidità e dell’odio, impegnando tempo, denaro ed energie per questi cosiddetti esercizi spirituali! Quali progressi fa ascoltando la lettura dei testi? È forse diventato un po’ meno bestiale? Questa è l’indagine, questo è il compito in cui l’uomo deve cimentarsi anche se, al presente, è proprio l’occupazione che ignora. Le pratiche spirituali attualmente adottate promuovono solamente orgoglio e ostentazione pomposa, invidia ed egotismo; non le sradicano affatto. La gente va nella casa di Dio in pellegrinaggio, ma prega per ottenere più denaro, fama e potere perché i suoi pensieri, le parole e le azioni sono incentrati soltanto su questi simboli transitori ed effimeri del successo nella vita temporale. Il mondo e tutte le sue pastoie rivelano la caratteristica dell’inerzia, e non possono mai elevare l’uomo al livello superiore della purezza. Il guru deve esortare il sé individuale a portare a manifestazione il Sé Universale. In questo Guru Pûrnimâ, dobbiamo onorare con cuore grato quei guru che hanno portato molti alla liberazione; essi sono i guru più elevati. Ce ne sono di molti altri tipi. C’è il guru che vi dà un mantra, vi illustra le sue potenzialità e vi insegna a ripeterlo costantemente e sinceramente; è il dîkshâ guru dato che, nel gergo Eterno Auriga


ritualistico, l’iniziazione a un mantra è detta dîkshâ. Egli decide che il suo dovere finisce con il dono del mantra e il comando di usarlo con convinzione e attenzione, non istruisce l’allievo a dominare i sensi né lo guida a continuare fino a ottenere questa vittoria. Per l’allievo, il mantra è una formula da ripetere a pappagallo. Egli può persino non sapere che si tratta di un dono prezioso, ma senza la pratica spirituale di automiglioramento, il dono non ha alcun valore. Anche mâyâ è un aspetto di Brahman Un secondo tipo di guru raccomanda l’adorazione dell’una o dell’altra forma di Dio, un altro insegna i metodi per cambiare la consapevolezza; sono i guru insegnanti. Tutti questi tipi di guru ignorano l’Uno e deviano l’attenzione, l’adorazione e la devozione verso i molti che sono solo relativamente reali. Essi non stabiliscono dei metodi con cui la purezza e la chiarezza possono essere acquisite. Temono di mettersi contro le spinte animalesche dei loro allievi, e i loro insegnamenti riempiono la mente ma non entusiasmano il cuore. Tutti i tipi di guru affermano che Dio, la natura e l’uomo sono distinti perché in realtà si basano sul gioco di mâyâ sovrapposta a Brahman. Essi si occupano del secondario e non del Fondamentale, della diversità e non dell’Unità, dell’effimero e non del Vero. Il Fondamentale è Brahman che, quando è riflesso in mâyâ, sembra diviso in Dio, natura e uomo, ma questi tre sono soltanto le immagini irreali dell’Uno. Anche mâyâ è un aspetto di Brahman. “La Mia mâyâ”, dice Krishna nella Gîtâ. Quindi, quando ci fondiamo in Brahman o otteniamo la grazia del Signore, per noi la Sua mâyâ non può esistere. In questo giorno, vi siete riuniti qui a migliaia perché ricorre il Guru Pûrnimâ, la Eterno Auriga

“luna piena del guru”. Il guru pienamente valido deve facilitare tale visione di unità senza le discordie e le divisioni che i concetti di “mio” e “tuo” generano nella mente dell’uomo. Il Saggio Vyâsa fu un guru simile; infatti questo giorno è chiamato anche Vyâsa Pûrnimâ, ricorrenza in cui il genere umano Gli offre la gratitudine che merita. Vyâsa è il Signore Nârâyana, Hari. Nârâyana, il Signore Stesso, venne come un uomo chiamato Vyâsa per raccogliere i Veda e insegnare all’uomo la via verso Dio. Egli spianò la strada e la rese facile da salire. La tragedia è che l’uomo ha male interpretato o smarrito il cammino, e si è attenuto alle sue credenze antiquate sull’efficacia dei rituali e dei riti mondani, materiali e transitori che indeboliscono la mente tramite la paura o l’orgoglio. Il vero guru deve tenersi lontano da tali tecniche di indebolimento e deve suscitare la corroborante consapevolezza dell’Âtma. Solamente allora può essere onorato come guru. Incarnazioni dell’Âtma Divino! In verità, l’uomo è l’Âtma, è il depositario dell’Uno, dell’Âtma infinito, indivisibile e sempre pieno. L’uomo, nel migliore dei casi, rimane uomo, accontentandosi del rajo guna che domina in lui. Molti sono paghi del loro rapporto con il tamasico mondo oggettivo; il loro ideale è solamente quello di ammassare ricchezza materiale e appagare i bisogni materiali. Esaminate voi stessi e scoprite a quale livello siete analizzando i vostri desideri e attività; in questo modo potete sublimare da soli i pensieri e gli stimoli. Ci sono persone che arrancano fino a Badrinath, Kedarnath e Haridvar in cerca di pace e felicità; vanno anche a Tirupati e Kâshi. Hanno gettato via almeno qualcuna delle loro propensioni animali? Questa è la prova, questa è la Luglio 2012

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ragione per aver speso denaro e tempo e per le difficoltà che hanno affrontato. Quando ha conquistato l’animale e sente la Divinità a portata di mano, l’uomo può affermare che tutti questi pellegrinaggi sono dentro di lui; non ha bisogno di andare da un tempio all’altro. Se non ottenete tale vittoria, non avete il diritto di affermare di essere devoti di Râma, di Krishna o di qualunque Incarnazione del Signore. Questo è il vero progresso spirituale e Io vi benedico affinché possiate ottenerlo. Estratto dai Discorsi di Bhagavân in occasione del Guru Pûrnimâ (Da “SANÂTANA SÂRATHI”, luglio 2012)

Le pratiche spirituali attualmente adottate promuovono solamente orgoglio e ostentazione pomposa, invidia ed egotismo; non le sradicano affatto. La gente va nella casa di Dio in pellegrinaggio, ma prega per ottenere più denaro, fama e potere perché i suoi pensieri, le parole e le azioni sono incentrati soltanto su questi simboli transitori ed effimeri del successo nella vita temporale. Il mondo e tutte le sue pastoie rivelano la caratteristica dell’inerzia

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Intervista

APPUNTAMENTO DI UNO PSICHIATRA CON SAI Una significativa intervista con il dottor Michael Congleton, presidente del Consiglio Centrale Statunitense dell’Organizzazione Sathya Sai, condotta dal dottor G. Venkataraman, eminente fisico ed ex prorettore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai.

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omincerò dandole il benvenuto nel nostro studio e per prima cosa le chiederò di presentarsi. Vuole dirci la sua professione, da dove viene e così via…? Mi chiamo Michael Congleton. Sono originario del Texas e la mia prima formazione è stata nel campo della fisica, dove ho conseguito un dottorato di ricerca. Nel 1972 presentai domanda alla Facoltà di Medicina dell’Università del Texas a Galveston. Dopo la laurea il mio interesse si rivolse alla psichiatria. Nel frattempo la Marina mi aveva offerto – e io avevo accettato - l’incarico di comandante nel Corpo Medico della Marina Militare. Ma quasi al termine della mia specializzazione in psichiatria, io e mia moglie Carol cominciammo a interessarci allo yoga. Che anno era? Più o meno il 1978. Lo yoga aveva qualcosa a che fare con il suo interesse per la psichiatria? Sì. Leggevo libri sulla psichiatria e c’era uno yogi di nome Swami Rama che aveva scritto un libro dal titolo “Yoga Eterno Auriga

e Psicoterapia”. Quest’uomo veniva dall’Himalaya ed era autore di diversi altri libri, tra i quali “La Mia Vita con i Maestri Himalayani”. Ebbi la fortuna di incontrare Swami Rama, che aveva fondato un istituto a Honesdale in Pennsylvania, chiamato “Himalayan Institute”. Perciò, essendo interessati alla materia, durante i fine settimana eravamo soliti andare a Houston, che si trova proprio lungo la strada proveniente da Galveston, a comprare libri di yoga, filosofia cinese ecc. Nel 1978 ero in una delle sale della libreria intento a guardare i libri e un signore mi chiese: “Ha mai sentito parlare di Sathya Sai Baba?” Risposi: “No, mai sentito parlare di Sathya Sai Baba.” Egli proseguì: “Sono appena tornato dall’India; Egli è l’uomo dei miracoli. Deve comprare un libro su Sai Baba.” Mi spostai nella parte della libreria dove erano i libri su Swami, e mi misi a guardare: erano in cima allo scaffale. Essendo al termine della specializzazione in psichiatria, può ben immaginare quale libro attrasse la mia attenzione. Il libro di Sandweiss! Esatto! Presi “Sai Baba: l’Uomo Santo e lo Psichiatra”. Carol mi raggiunse poco dopo e disse: “Ok, è ora di tornare Luglio 2012

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a casa.” Poi guardò la pila di libri che avevo ed esclamò: “Non avrai intenzione di comprare tutti quei libri, vero?” Detti un’occhiata ai libri, poi guardai Carol e poi di nuovo i libri e dissi: “No, forse dovrei posarne qualcuno.” Scorsi i libri, guardai quelli che mi interessavano meno e quando arrivai al libro di Swami “Sai Baba: l’Uomo Santo e lo Psichiatra”, pensai: “Non ho veramente bisogno di questo libro.” Così lo rimisi in cima allo scaffale e mi voltai, ma proprio allora il volume volò letteralmente dallo scaffale, colpendomi sulla testa! E Carol disse: “Faresti meglio a comprare quel libro!” Lo acquistammo e provvidenzialmente, secondo i piani di Swami, finii a lavorare a San Diego, al Naval Health Research Centre, a pochissima distanza dall’abitazione di Samuel Sandweiss. Il nostro interesse per lo yoga ci spingeva ad andare a Rishikesh, o nell’India settentrionale, dove vivono gli yogi. Comprammo anche “Autobiografia di uno Yogi”, che contribuì ad accrescere il nostro interesse. Abitavamo ancora a Galveston; quando la città fu attraversata da un ciclone, anche la nostra casa fu danneggiata: c’era un metro e mezzo d’acqua all’interno. I soldi dell’assicurazione servirono non solo per tutte le riparazioni, ma anche a pagare il viaggio in India! Così Carol stabilì che il nostro itinerario sarebbe partito da Bombay (ora denominata Mumbai) per proseguire verso Nord toccando Agra, Delhi, quindi Kathmandu e poi a Sud fino a Calcutta. Fu allora che pensai: “Aspetta un minuto! C’è in India un uomo santo, di cui parla il libro che abbiamo comprato a Houston. Vediamo se riusciamo a trovare dove sta.” Guardai nel libro; l’autore era Samuel 12

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Prese l’uovo di quarzo, lo sollevò affinché ciascuno potesse vederlo e chiese al gruppo: “Che cos’è questo?” Lo tenne in posizione tale da renderlo visibile a tutti, ma nessuno rispose. Allora disse: “È vetro, è solo vetro. Ora farò un vero Siva Lingam.” Mise l’uovo di quarzo nel palmo della Sua mano destra e tenne la mano con il palmo rivolto verso l’alto, così che ognuno potesse vederlo. Vi soffiò sopra delicatamente varie volte, senza muovere la mano, e l’oggetto, da uovo di quarzo a struttura reticolare, si trasformò in un solido Siva Lingam nero!

Sandweiss di San Diego – cioè il posto dove abitavamo! Chiamai l’operatore telefonico, mi feci dare il numero di casa di Sam e lo chiamai. Egli disse: “Domani sera per la prima volta la nostra casa sarà aperta a tutti; venite e vi dirò come raggiungere il luogo.” Cioè lei lo utilizzò come guida! Proprio così! Andai là e Sam mi dette tutto l’aiuto possibile: ci disse come andare per vedere Swami. Infatti quella sera, a casa sua, aveva invitato a parlare Elsie Cowan. Anche ascoltare la sua storia (della resurrezione di Walter Cowan, suo marito, per opera di Baba) fu molto interessante; la donna era presente, mentre Walter era già deceduto. In ogni caso la visita a Swami fu la parte conclusiva e più importante del nostro viaggio in India.

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Dopo essere stati a Kathmandu, arrivammo a Calcutta, dove scoprimmo che in India c’era uno sciopero generale da quattro settimane, cominciato mentre viaggiavamo in Nepal, e che l’Andhra Pradesh era lo Stato che aveva proclamato lo sciopero. Ma noi eravamo pronti a tutto pur di vedere Swami. L’attrazione era così forte che avevamo voglia di piangere, perché sembrava che il nostro piano non andasse a buon fine. All’improvviso riuscimmo a prendere un aereo per Bangalore e ad arrivare in albergo. Alla reception ci informarono che da un mese tutti gli autobus per Puttaparthi erano fermi! Per fortuna lo sciopero si stava concludendo e raggiungemmo Puttaparthi in taxi. Penso che fummo tra le prime persone ad arrivare a Puttaparthi dopo la fine dello sciopero ed eravamo pieni di eccitazione per essere là. Facemmo il check-in ed entrammo in un capannone; credo che ci fossero altre quattro coppie. Ora, l’idea di Carol di dormire fuori, è stare in un hotel a quattro stelle! Si immagini noi che andiamo in un capannone! Pensai: “Che facciamo?” Così uscimmo, prendemmo un materasso, rientrammo e trovammo il nostro spazio in modo accettabile. La mattina successiva vedemmo Swami durante il Darshan. In tutto ci saranno state 30 o 40 persone. Perciò dovete averLo visto molto da vicino? Sì. E come fu? Mio figlio John aveva 11 anni all’epoca. Non parlavamo mai di Swami. Sa quale fu il suo commento appena Lo vedemmo?

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Che disse? Lui è Dio! Davvero? Al primo sguardo? Al primo sguardo! Semplicemente lo sapeva! Con l’innocenza dell’infanzia, semplicemente lo sapeva! E io fui impressionato da questo fatto. Swami sembrava scivolare sul terreno e sembrava essere trasparente. Si poteva vedere Swami attraverso ogni cosa, edifici compresi; fu un’esperienza mistica. Ma dovevamo tornare al lavoro, perciò dopo il Darshan riprendemmo la strada per l’albergo. Tornai al lavoro e presi a frequentare i Centri Sai; provvidenzialmente il Dipartimento di Stato mi chiese se potevo andare a Mumbai in India per vedere se c’era la possibilità di attuare trasferimenti tecnologici in campo medico tra i due Paesi, e io accettai il compito di buon grado. Mi recai a Mumbai a lavorare con la Municipal Corporation, interfacciandomi con gli ospedali del luogo. Cerco di ricordarmi i loro nomi: il King Edward Memorial Hospital e altri. Sì, il K.E.M. Hospital. Sì. Terminai i miei incontri e gli studi. Dovevo scrivere un rapporto per il Dipartimento di Stato, ma poi pensai: “Mi prendo due settimane di vacanza; andrò a vedere Swami.” Alla fine delle due settimane andai giù a Bangalore; mi informarono che Swami era a Kodaikanal e sarebbe tornato a Whitefield dopo due giorni. Così trovai un posto che era vicinissimo a Whitefield – praticamente di fronte all’ingresso principale – e attesi. Quando Swami tornò, con Lui c’era solo un Luglio 2012

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piccolo gruppo di 50 devoti. Allora pensai che si trattasse di una grande folla, ma era niente in confronto a oggi! C’era un albero sotto cui veniva dato il Darshan e formavamo le file. Sì, ricordo, il Sai Ram Shed. Anche se si era nell’ultima fila che entrava, si aveva comunque un’ottima posizione a sedere! E Swami passò e io mi sentii del tutto ignorato! Notai persone che scrivevano biglietti e li davano a Swami. Pensai: “Scriverò una piccola poesia e chiederò a Swami di darmi un’‘interview’.” Egli uscì, si avvicinò, prese la mia richiesta – la piccola lettera – e disse: “Vai!” Entrai nello spazio riservato ai colloqui e così, nel 1987, ebbi la mia prima “interview” con Swami. Nella stanza dei colloqui le donne erano sedute da un lato e gli uomini dall’altro. Swami si diresse verso l’interruttore sulla parete, guardò il ventilatore sul soffitto, accese l’interruttore e si girò. Guardò le donne sedute proprio in diagonale rispetto a me, mosse le mani in aria e materializzò un rosario, un Japamala! Tenne il Mala all’estremità superiore ed esso si srotolò sotto le Sue mani. Egli tirò un po’ in cima e il Japamala si divise in due rosari! Fu come sbucciare una banana: un Mala andava su e uscivano due Mala; clic, clic, clic e ci furono due Mala identici, uno per ciascuna delle gemelle! Di dov’erano le gemelle? Non lo so esattamente. Erano indiane? Sì, erano donne indiane. Egli materializzò anche un orologio (il termine inglese “watch” è anche un verbo) per ciascuno degli studenti presenti, e più tardi 14

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compresi il significato di “watch”. W-A-TC-H sta per “Osserva” le tue parole (words), le tue azioni (actions), i tuoi pensieri (thoughts), il tuo carattere (character), il tuo cuore (heart). Poi chiamò ogni persona per un colloquio privato in un’altra stanza. Al termine di un colloquio, venne fuori e mi disse: “Tu sei il prossimo!” e mi fece andare dentro. Portavo con me un Japamala (rosario) e un uovo di quarzo simile a uno Siva Lingam, e volevo che Swami mi benedicesse quegli oggetti. Egli li osservò, prese l’uovo di quarzo e disse: “Questo non è uno Siva Lingam. Domani te ne farò uno vero. Stai pronto.” La mattina dopo uscii presto per il Darshan e fui fortunato ad avere un posto nella prima fila. Quando Swami mi passò davanti durante il Darshan, disse: “Vai!” Andai nello spazio d’attesa fuori della Sua residenza, dove altri devoti aspettavano per l’“interview”. Ciascuno entrò nella stanza delle “interview”. Egli mi fece cenno di entrare e gli detti l’uovo di quarzo che avevo portato. Prese l’uovo di quarzo, lo sollevò affinché ciascuno potesse vederlo e chiese al gruppo: “Che cos’è questo?” Lo tenne in posizione tale da renderlo visibile a tutti, ma nessuno rispose. Allora disse: “È vetro, è solo vetro. Ora farò un vero Siva Lingam.” Mise l’uovo di quarzo nel palmo della Sua mano destra e tenne la mano con il palmo rivolto verso l’alto, così che ognuno potesse vederlo. Vi soffiò sopra delicatamente varie volte, senza muovere la mano, e l’oggetto, da uovo di quarzo a struttura reticolare, si trasformò in un solido Siva Lingam nero! Lo sollevò e disse: “Questo è un vero Siva Lingam.” Poi proseguì: “È fatto di cinque elementi.” Eterno Auriga


Si interruppe, mi guardò e chiese: “A chi appartiene?” Guardai in alto verso di Lui e dissi: “A te, Swami.” Sorrise, annuì e tirò fuori dalla mia tasca un fazzoletto di seta. Vi avvolse lo Siva Lingam e lo mise nella tasca della mia camicia. Poi mi disse: “Mettilo nell’acqua ogni sera ed esso ti aiuterà a calmare la mente.” Porto il Suo Siva Lingam con me da venti anni e ogni sera lo metto nell’acqua. Lo Siva Lingam è un prestito di Swami. Appartiene ancora a Swami. Molte sere, quando lo tiro fuori dal fazzoletto di seta per metterlo nell’acqua, mi chiedo: “C’è ancora o Swami lo ha ripreso?” Credo che Egli sia al di là del tempo e dello spazio e che la Sua portata sia illimitata. Negli ultimi venti anni ho viaggiato per oltre due milioni di miglia, per lavoro e in vacanza, e lo Siva Lingam ha sempre viaggiato con me. E anche oggi è con me. Ha avuto una qualche esperienza fuori dell’ordinario, in cui il Lingam l’ha salvato da una calamità? Beh, forse sono stato salvato molte volte. Davvero? Le chiedo di condividerne almeno una. Swami mi ha salvato, così come ha salvato tutti noi in numerose occasioni. Un esempio è l’esperienza fatta da mia moglie e mia nuora mentre erano dirette qui a Puttaparthi appena una settimana fa. Durante il viaggio, quando si trovavano all’aeroporto di Heathrow, c’è stato un allarme bomba; le autorità hanno chiuso lo scalo e hanno fatto evacuare circa 3000 persone, tra cui mia moglie e mia nuora, dal terminal al parcheggio dell’aeroporto. Eterno Auriga

È poi arrivato l’annuncio che tutti i voli per l’Europa, così come quelli sulle lunghe tratte, erano stati cancellati. Mia moglie e mia nuora hanno cominciato a temere di non poter proseguire il viaggio per Bangalore. È seguita la comunicazione che solo i passeggeri dei voli annunciati potevano tornare in aeroporto. Esse sapevano che il loro volo non era stato cancellato, poiché da ore erano in attento ascolto dell’annuncio di quel volo. Mentre aspettavano nel parcheggio, è cominciato a piovere. I passeggeri bloccati all’esterno si muovevano sempre più verso la porta d’ingresso dell’aeroporto, nella speranza di entrare, impedendo però l’entrata a tutti gli altri passeggeri. Mentre mia moglie e mia nuora erano in attesa, si è avvicinato un uomo e ha chiesto loro: “Signore, siete dirette a Bangalore?” L’uomo era indiano? No, non era indiano, e Carol, mia moglie, mi ha detto che si chiamava Andy. Gli hanno risposto: “Sì, andiamo a Bangalore.” Come ho detto in precedenza, esse erano attente a captare qualunque annuncio riguardante il loro volo, ma non avevano sentito nulla. Tuttavia Andy disse: “Sto andando anch’io a Bangalore e il vostro volo è stato appena annunciato! Dovete rientrare al terminal e passare il controllo.” Egli le ha poi aiutate ad attraversare la folla stipata verso la porta d’ingresso del terminal. Appena sono entrate nel terminal, si sono girate per ringraziarlo, ma egli era sparito! Lo hanno cercato sull’aereo per Bangalore quando sono salite a bordo: l’uomo non era sull’aereo, non è volato a Bangalore. Il lavoro di Andy era stato compiuto! Sì, questo è stato certamente opera Luglio 2012

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di Swami! Grazie, Swami! Questi miracoli accadono nella vita quotidiana e la maggior parte delle volte li diamo per scontati! Molte volte nella vita qualcuno ci ha fornito un aiuto inatteso; io penso che Swami sia intervenuto affinché accadesse. Per dirle la verità, penso che sia Swami a dare effettivamente l’aiuto! Nessun dubbio in proposito! Egli dice sempre: “Vengo in così tante Forme.” Quale aspetto degli Insegnamenti di Swami l’attira maggiormente? Amare Dio sopra ogni altra cosa e amare il prossimo come se stessi; questi sono i Suoi Insegnamenti più significativi. Un sacco di persone non credono che l’amore possa funzionare. Questa è un’era di violenza; si vede violenza ovunque. Se si guardano i risultati, si crede che l’amore non funzioni: la violenza genera violenza. Supponiamo che qualcuno affermi: “Dai, non dirmi che riesci a trasformare le persone con l’amore”; quale sarebbe la sua risposta? Beh, risponderei: “Questa affermazione si basa sul sentito dire; non hai provato per vedere se funziona.” È a conoscenza di un caso in cui l’amore alla fine ha giustamente trionfato? Conosco la storia di un uomo con cui ho conversato di recente, il dottor Upadhyaya. È oftalmologo e lavora in Gran Bretagna. Esatto. Mi raccontava di quando era andato in Bosnia. Mentre si trovava là, 16

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i soccorritori avevano a disposizione camion pieni di medicinali e provviste varie che dovevano mandare nei campi profughi per salvare vite umane. Ma il problema era che, per far arrivare i camion nei campi, essi dovevano attraversare un territorio ostile. C’era un’altissima probabilità che autista e camion non ci riuscissero. I soccorritori non riuscivano a trovare nessun volontario per la guida dei camion. Un giorno gli fu chiesto di incontrare qualcuno che voleva porre fine alla propria vita. Questa persona arrivò dal dottor Upadhyaya nelle vesti di paziente. Raccontò di essere un uomo benestante, ma molto infelice. Era angosciato e aveva intenzione di suicidarsi. Disse che Dio non esisteva e che non c’era motivo per vivere. Il dottor Upadhyaya ci pensò un momento e poi gli chiese: “Mi farebbe il favore di posticipare di trenta giorni l’idea di togliersi la vita?” L’uomo rispose: “Che cosa intende dire?” “Abbiamo un lavoro molto pericoloso”, proseguì il dottor Upadhyaya, “ed è molto probabile che lei possa rimanere ferito o ucciso nel corso del lavoro. Il lavoro consiste nel trasportare medicinali e altre provviste a persone bisognose di aiuto. Non riusciamo a trovare nessuno disponibile a portare attrezzature e provviste.” L’uomo disse: “Lo farò io. Guiderò io il camion con le forniture.” Così salì sul camion, partì, raggiunse i villaggi e cominciò a distribuire le forniture. Il suo arrivo colmò di gioia i destinatari degli approvvigionamenti, che riversarono su di lui gratitudine e amore! L’esperienza lo trasformò. Da persona pronta a porre fine alla sua vita, egli divenne un essere amorevole, pieno di attenzioni, che mette in pratica l’amore. Due mani che servono Eterno Auriga


in modo disinteressato coloro che sono in difficoltà. Egli continua a portare forniture in tutto il Paese, entrando e attraversando territori ostili. È divenuto ben noto alle autorità ed è l’unico uomo che può andare ovunque in quel Paese.

Detti un’occhiata ai libri, poi

Vuol dire che egli prosegue nella sua opera?

guardai Carol e poi di nuovo i

Sì, egli continua, e quelli che sono al potere, anche se dissentono fra loro, vedono il bisogno di aiutare le rispettive popolazioni e gli permettono di venire e fare il suo lavoro. Penso che sia l’amore espresso nei suoi confronti da queste persone ad averlo trasformato. Credo che la stessa cosa possa accadere anche quando si ha un’effusione d’amore. L’amore trasforma qualunque persona con cui si interagisce.

posarne qualcuno.” Scorsi i libri,

Molto interessante. Un uomo che voleva farla finita, rinvia il suo proposito, si dedica al servizio amorevole e viene trasformato. È un esempio straordinario. Vorrei che riuscissimo a far conoscere queste cose a molte più persone, in modo da farle passare dalla disperazione a qualcosa di più costruttivo e positivo, e più persone si orientassero verso un lavoro utile. È un fatto davvero bello da ascoltare. Molte grazie e, naturalmente, la aspettiamo quando tornerà per Natale! Sai Ram!

libri e dissi: “No, forse dovrei guardai quelli che mi interessavano meno e quando arrivai al libro di Swami “Sai Baba: l’Uomo Santo e lo Psichiatra”, pensai: “Non ho veramente bisogno di questo libro.” Così lo rimisi in cima allo scaffale e mi voltai, ma proprio allora il volume volò letteralmente dallo scaffale, colpendomi sulla testa! E Carol disse: “Faresti meglio a comprare quel libro!” Lo acquistammo e provvidenzialmente, secondo i piani di Swami, finii a lavorare a San Diego, al Naval Health Research Centre, a pochissima distanza dall’abitazione di Samuel Sandweiss.

Certamente. Grazie a voi. Sai Ram! – Per gentile concessione di: Radio Sai Global Harmony

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Effulgenza della Gloria Divina UNA PREGHIERA ESAUDITA

A

vevo da tempo smesso Quindi, andai a letto e mi addormentai. di andare in chiesa, ma Due ore e mezzo più tardi, all’1,15, mi quell’anno, la vigilia di Natale del svegliai da un sogno sconvolgente. In 1978, sentii un forte bisogno di esso, Sai Baba, con i Suoi capelli ricciuti, farlo. Era stato un inverno molto era venuto a sedersi sul nostro lettino rigido e avevo solo una vecchia automobile sanitario. Le luci del soffitto e di lettura Volkswagen senza riscaldamento. Poiché si erano spente con un botto. Era come non stavo ancora bene, Genoveva pensò se una forza potente e travolgente fosse che fossi davvero scriteriato a uscire di entrata nella stanza. Gridai chiedendo notte inoltrata. Tuttavia insistetti e andai. aiuto: Quella sera, in chiesa, l’omelia fu tenuta “O Gesù, aiutaci. da Ursula Roberts. Ella mise a confronto O Dio, aiutaci. Gesù con un giovane di nome Sathya Sai Baba, aiutaci.” Sai Baba che viveva nell’India del Sud. Poi mi svegliai tremando. Quella notte Ciò creò in me un interesse immediato: non riuscii a riaddormentarmi. Avevo avuto volevo saperne di più su Sathya Sai Baba. conferma di quello che migliaia di altre Dopo alcune ricerche, trovai affascinanti persone avevano detto sull’onnipresenza informazioni nei libri “Sai Baba: l’Uomo di Sathya Sai Baba e sulla Sua capacità Santo e lo Psichiatra” di Samuel di rispondere alle preghiere. In poco più Sandweiss, uno psichiatra americano, “Sai di due ore, da quando Lo avevo pregato, Baba, l’Uomo dei Miracoli” e “Sai Baba, dicendo che credevo che Egli fosse Dio Avatar” di Howard Murphet, uno scienziato Incarnato, mi aveva risposto da migliaia di australiano, e “Sathyam Sivam Sundaram” chilometri di distanza! di N. Kasturi, un professore indiano. Riflettei su questo grande mistero. Sebbene credessi a ciò che questi Allevato nella tradizione africana e nel tre liberi studiosi avevano scritto, venivo cristianesimo, e dopo aver pregato migliaia ogni tanto sopraffatto dai pregiudizi e dai di volte, non avevo mai avuto un’esperienza sospetti che si concretizzavano nel mettere in cui, quasi istantaneamente, avevo da parte i libri. Oscillavo fra l’accettare ottenuto risposta alla mia preghiera. Baba e rifiutarLo. Infine, il 3 febbraio 1980, Non perdemmo tempo e andammo al alle 22,45, mi inginocchiai vicino al mio Centro Sai di Tooting nel Sud di Londra. letto e pregai in questo modo: Divenni così attivamente coinvolto nelle “O Baba, io non Ti conosco. Tu vivi Attività Sai di altri Centri londinesi. Non lontano, in India. Ho imparato molto su di appena facemmo ciò, aumentarono la Te dai libri e dalle persone. Da quello che frequenza delle apparizioni di Baba nei ho letto e che mi è stato detto, e dopo un miei sogni e le visioni... esame molto attento, non ho alcun dubbio che Tu sia Dio Incarnato. Mia moglie e io – Tratto da “Sathya Sai Baba God Incarnate vorremmo essere Tuoi devoti. Se ci accetti, Vol. II”, di Victor Krishna Kanu Ti preghiamo di darci un segno.” 18

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Celebrazioni del Giorno del Maha Samadhi di Bhagavan

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U. S. A.

EGLI U.S.A., in occasione del primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan, sono state organizzate molte attività di servizio e programmi devozionali. Il 18 aprile 2012, i Giovani Sathya Sai del Centro di Manhattan (Stato di New York) hanno presentato una mostra sugli Insegnamenti di Bhagavan e proiettato un filmato sui diversi progetti di servizio condotti nella regione. Il 24 aprile, i devoti provenienti da Buffalo e dalle Cascate del Niagara hanno organizzato un programma devozionale con Bhajan e una breve presentazione audiovisiva. I ragazzi SSE hanno offerto fiori ai Piedi di Loto di Bhagavan mentre Ne cantavano i 108 sacri Nomi. In un riparo d’emergenza per donne e famiglie, è stato servito dello squisito cibo e sono stati distribuiti 90 panini vegetariani ai residenti di un locale rifugio per senzatetto. Il 27 aprile, i devoti dei Centri di New York City hanno offerto a Bhagavan un bouquet di Bhajan. Il 28, i volontari del Centro Sathya Sai delle Wappingers Falls hanno organizzato una fiera sanitaria presso la Chiesa Battista Beulah di Poughkeepsie, ove sono stati offerti amorevoli servizi medici a oltre 45 persone. I devoti hanno anche eseguito il Narayana Seva servendo cibo a 140 persone bisognose. Il 29 aprile, il professor A. Anantharaman, Coordinatore dei Mezzi d’Informazione dello Sri Sathya Sai Central Trust, ha tenuto un discorso sulla Vita e sugli Insegnamenti di Bhagavan.

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I devoti di New York partecipano a un programma di musica devozionale in occasione del primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan.

Al Centro Sathya Sai Baba di Flushing, il dottor Paul Erhard, la moglie Ellen e i loro figli Jeffrey e Robert di Denver, Colorado, hanno offerto un tributo musicale a Bhagavan, intitolato “Sands Around Infinity” (Sabbie Intorno all’Infinito). Il 19 aprile, il Centro Sathya Sai Baba di Jersey City ha organizzato il tributo musicale “Sathya Sai Samarpan” con la partecipazione degli studenti Sathya Sai, dei Giovani Sai e dei devoti. Dal 21 al 24 aprile, sono stati condotti preghiere e Satsang in tre luoghi e il primo giorno è stato servito cibo a 100 persone bisognose. Il 24 aprile, circa 100 volontari Sathya Sai provenienti dai Centri Sathya Sai Baba del Brunswick orientale, Edison, Bridgewater, Scotch Plains e Holmdel hanno preparato 775 confezioni di cibo e servito i bisognosi in vari luoghi. In Pennsylvania, fra il canto della Sai Gayatri, sono state preparate e distribuite ai bisognosi 108 borse di alimenti da prima colazione (cereali, succhi, coppe di frutta, burro di arachidi, cracker e biscotti). Il Luglio 2012

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21 aprile, i devoti del Centro Sathya Sai di Pittsburgh hanno pulito una grande aiuola davanti al Centro e messo a dimora piantine di azalea mentre veniva cantata la Sai Gayatri. Dal 21 al 28 aprile, i devoti del Centro hanno adorato i Paduka (sacri sandali) di Bhagavan cantando la Sai Gayatri e Bhajan in 21 case. L’8 aprile, i volontari del Centro Sai di Palm Beach ovest, Florida, hanno preparato e servito cibo per circa 120 persone presso il Ft. Lauderdale, cui hanno fatto seguito i Bhajan. Nell’ultimo fine settimana di aprile, i volontari Sathya Sai, assieme ai ragazzi SSE, hanno servito la colazione ai bambini affidati a una casa famiglia. Nel Centro Sai di Orlando, sono stati organizzati speciali Circoli di Studio sull’onnipresenza di Bhagavan e sull’importanza di vivere alla Divina Presenza con fede e gratitudine. Il 24 aprile, uno speciale programma devozionale, cui hanno partecipato circa 90 persone, comprendeva preghiere multireligiose eseguite dai ragazzi SSE, canti devozionali e il discorso di Sri Vijay Sangramsingh, Coordinatore Nazionale dell’Attività Devozionale degli U.S.A. I devoti del Centro Sai di Miami hanno preso

parte al Nama Likhita Japa, servendo cibo ai bisognosi e trascorrendo del tempo con i residenti di una residenza sanitaria assistita. I devoti di Pace, Ft. Walton Beach e Pensacola hanno donato vestiti, cibo e scorte alimentari ai bisognosi. I devoti di Tallahassee hanno offerto medicinali, compresi antidolorifici, a un locale rifugio per senzatetto. I volontari, compresi i ragazzi SSE del Centro Sai di Jacksonville, hanno piantato alberi in una locale scuola elementare. Il 24 aprile, circa 50 devoti, compresi i Giovani Sathya Sai e i ragazzi SSE del Centro Sai di Walpole, Massachusetts, hanno preso parte a un programma devozionale che includeva preghiere multireligiose e Bhajan. In un rifugio per senzatetto è stato servito cibo a 100 persone. Sempre il 24 aprile, i devoti del Centro Sai di Boston hanno organizzato un programma che comprendeva la condivisione delle loro esperienze con Bhagavan e una rappresentazione eseguita dai ragazzi SSE. Sono stati anche organizzati speciali Bhajan, Circoli di Studio e attività di servizio

Cibo, abiti e altri articoli di uso quotidiano per i bisognosi offerti dai devoti di Ft. Walton Beach, Florida.

La condivisione delle esperienze con Bhagavan da parte dei devoti del Centro Sai di Boston, Massachusetts.

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da un gran numero di devoti del Maryland, Washington DC, Delaware, Carolina del Nord e St. Thomas.

EL SALVADOR Il 24 aprile 2012, per offrire un tributo a Bhagavan, è stato organizzato, in El Salvador, un incontro cui hanno partecipato circa 100 devoti. A ciò è seguita la proiezione di un video che mostrava Baba bambino e la Sua Vita fino ai primi anni ’70. Il programma si è concluso con la riflessione dei devoti su come poter migliorare la propria Sadhana (pratica spirituale) per sperimentare sempre più l’Amore di Bhagavan. Due dei più seguiti canali televisivi di El Salvador hanno ripreso l’evento e proiettato il video “Le Sue Opere”. Durante il programma, è stata avvertita da tutti i devoti la Presenza di Bhagavan. I devoti proseguono le loro regolari attività di servizio negli ambulatori medici Sai e servono cibo ai bisognosi all’ospedale locale e case per anziani.

DUBAI Il 13 aprile 2012, è stato organizzato un campo medico per donne di diverse nazionalità che lavorano nell’ufficio MBM e vivono nei dintorni. Sono stati offerti amorevoli servizi medici, compresi esami glicemici, controlli generali e distribuzione gratuita di medicinali a 108 donne. Tutte coloro che hanno ricevuto il servizio medico erano molto felici e hanno chiesto ai volontari Sathya Sai di condurre più spesso altri campi medici. Il 27 aprile sono state distribuite, in alcune colonie penali, 1008 razioni di cibi liofilizzati contenenti 9 alimenti: riso, due tipi di Dal (lenticchie), olio, zucchero, datteri, tè, biscotti e farina. Dal 23 al 27 aprile, è stato organizzata, al Sathya Sai Mandir (tempio), un Eterno Auriga

programma Aradhana (di adorazione) di cinque giorni che comprendeva una mostra degli Insegnamenti di Bhagavan, una Paduka Puja (adorazione dei sandali di Bhagavan), una speciale sessione di Bhajan, canto dei Veda, Lalita Sahasra Nama e Vishnu Sahasra Nama (canto dei 1008 Nomi della Dea Lalita e del Signore Vishnu), e una presentazione video.

I devoti di Dubai cantano le glorie del Signore in una speciale sessione di Bhajan.

Hanno preso parte al programma Aradhana e sperimentato l’Amore di Bhagavan oltre 235 devoti.

KUWAIT Dal 19 al 28 aprile 2012, i devoti del Kuwait hanno commemorato il Giorno del Maha Samadhi di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba. Il 19 aprile, circa 70 devoti hanno preso parte a un Circolo di Studio e a una sessione di Bhajan condotti da donne. Il 20 aprile, il progetto mensile di servizio di 20 volontarie comprendeva la distribuzione di razioni liofilizzate – riso, Dal (lenticchie), zucchero e olio – assieme a dolci a 140 donne di una colonia penale a Farwania. Il 21 aprile. è stata organizzata una campagna di massa di donazione di Luglio 2012

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sangue che ha visto oltre 115 donatori. Hanno offerto il loro amorevole servizio venti volontari Sathya Sai e un gruppo di medici della Banca del Sangue del Kuwait. Il 22 aprile, i Giovani Sathya Sai hanno presentato uno speciale programma musicale cui hanno partecipato circa 70 persone. Il 23 aprile, ha avuto luogo il canto dello Sri Rudram per 11 volte da parte di 60 devoti, e il 24, lo speciale programma, con la partecipazione di 120 devoti, includeva il canto dei Veda e una rappresentazione offerta dai bambini sull’infanzia di Swami, a cui hanno fatto seguito i Bhajan. Per commemorare il Giorno del Maha Samadhi, è stata distribuita, come speciale ricordo, la rivista Sai Lekha. Essa conteneva articoli di devoti su come l’Amore e gli Insegnamenti di Bhagavan abbiano influenzato la loro vita. Da molti anni, i volontari Sathya Sai del Kuwait rendono amorevole servizio a bambini con particolari esigenze. Il 25 aprile, 11 di tali bambini sono stati accompagnati a un picnic a Orange Beach. Esso comprendeva canti, giochi e una camminata lungo la spiaggia. I volontari Sathya Sai che hanno preso parte a questa attività di servizio hanno distribuito spuntini preparati in casa. Il 27 aprile, è stato organizzato un altro picnic a Sharq Garden, con circa 90 bambini, 30 insegnanti e 15 volontari Sathya Sai che hanno partecipato all’evento. I bambini hanno usufruito di giochi, regali e di uno squisito pasto. Continuando la regolare attività di servizio venerdì e sabato, il 27 e 28 aprile, sono stati serviti, da oltre 20 volontari Sathya Sai, sontuosi pasti a oltre 270 persone bisognose in tre colonie penali.

ARABIA SAUDITA In occasione del primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan, sono 22

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state organizzate, dai devoti del Centro Sathya Sai di Riyadh, numerose attività devozionali e di servizio. Il 24 aprile 2012, è stato presentato uno speciale programma consistente di canto dei Veda, preghiere, domande sulla Vita di Bhagavan e un “musical” composto per l’occasione. Inoltre, la mattina del 26 aprile, circa 30 volontari hanno distribuito 110 confezioni di squisito cibo ai bisognosi.

OLANDA Dal 10 al 13 maggio 2012, si è svolta una Conferenza Sathya Sai a Biezenmortel, Olanda, cui hanno partecipato 220 devoti provenienti da nove Paesi. Gli oratori principali sono stati il dottor Samuel Sandweiss, giunto dagli Stati Uniti d’America, e sua moglie Sharon, Sri Sanjay Sahni, Direttore dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai di Whitefield, India, e la signora Gisela Sebastian proveniente da Monaco, Germania. Sri Sanjay Sahni, che presta servizio nelle Istituzioni di Swami da oltre un ventennio, ha parlato della gioia di esser scelti da Dio per servirLo. Il dottor Sandweiss e la moglie Sharon hanno entusiasmato i partecipanti con vividi racconti di come Swami li abbia chiamati nel Suo ovile, guidando la trasformazione della loro famiglia attraverso la pratica dei divini Insegnamenti. Il terzo oratore, la signora Sebastian, ha narrato di come Swami sia entrato nella sua vita, dei molti ostacoli e tribolazioni da superare e come Egli l’abbia guidata sempre più vicino all’oasi di pace e grazia. La signora Gisela ha toccato il cuore di tutti con le storie delle sue divine esperienze e le sue melodiose canzoni che hanno fatto lacrimare gli occhi di molti partecipanti. Sono stati inoltre condotti lavori di gruppo sugli Insegnamenti di Swami per i partecipanti e un workshop Eterno Auriga


separato guidato da Samuel e Sharon Sandweiss per i Giovani Adulti Sathya Sai e un programma EHV per ragazzi guidato da insegnanti adeguatamente formati. Durante tutta la Conferenza, che si è conclusa con una stimolante esibizione del Coro Sathya Sai Seva, è stato sperimentato l’Amore di Swami. – Organizzazioni Internazionali Sri Sathya Sai

INDIA Gujarat - Il 6 maggio 2012, Giorno di Easwaramma, Sri Mangubhai Patel, Ministro per l’Assistenza alle Tribù e all’Ambiente dello Stato del Gujarat, ha inaugurato un portale d’ingresso, splendidamente progettato, denominato “Sri Sathya Sai Sneh Dwar” vicino al Centro Sri Sathya Sai Seva di Navsari, Gujarat, fra il canto degli inni vedici eseguiti dagli studenti dello Sri Sathya Sai Vidyaniketan, Navsari. La cerimonia d’inaugurazione è stata seguita da una grandiosa processione guidata dal carro di Bhagavan leggiadramente decorato e dalla banda di studenti dello Sri Sathya Sai Vidyaniketan. Seguivano il carro, cantando i Bhajan, autorità e devoti. In tale occasione, alcune autorevoli personalità hanno espresso il loro punto di vista sugli Insegnamenti di Bhagavan. Jammu e Kashmir – Il marzo 2012, nel villaggio di Radien, distretto di Samba, si è svolto un campo di Grama Seva. Le attività di servizio che vi si sono svolte comprendevano un campo veterinario, in cui sono stati visitati e curati oltre 2000 animali, nonché un campo medico durante il quale sono stati forniti servizi a oltre 400 pazienti. Si sono inoltre distribuiti farmaci gratuiti a coloro che ne avevano bisogno. Eterno Auriga

In tale circostanza, si è anche svolta una conferenza di agricoltori nella quale si è parlato degli ultimi ritrovati tecnologici riguardanti strutture adeguate, alimentazione e misure igieniche per il bestiame e della più recente tecnica economica da utilizzare nel settore per ottenere il miglior rendimento nei rispettivi raccolti nei campi dell’agricoltura e dell’orticoltura. Kerala – Durante il mese di marzo 2012, sono stati organizzati incontri nelle Scuole Sri Sathya Sai dei distretti di Ernakulam, Palakkad, Kozhikode e Thrissur, in cui Sri Satyajit ha tenuto discorsi sul Vidya Vahini. L’11, 12 e 13 maggio 2012, si è svolto un Corso Estivo sulla Cultura e Spiritualità Indiane per gli studenti del college e i giovani del Kerala, con 210 partecipanti. Durante il Corso Estivo hanno tenuto illuminanti discorsi sui vari aspetti dell’argomento Sri B.N. Narasimha Murthy, Segretario dello Sri Sathya Sai Loka Seva Trust, il dottor T. Ravikumar, Preside del Campus di Brindavan dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai, Sri Bhabani Sankar, studente del dottorato di ricerca e il Capitano Yasas. Il 30 maggio 2012, a Sri Sai Vidyapeeth, Srisailam, Kozhikode, l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Kerala ha organizzato un incontro di devoti in memoria della prima visita di Swami a Srisailam nel maggio del 1976. In occasione del primo anniversario del Maha Samadhi di Bhagavan è stato organizzato un programma della durata di sette giorni, comprendente Narayana Seva, 12 ore di Bhajan, 12 ore di recitazione della Sai Gayatri, visita a ricoveri per anziani e orfanotrofi, donazione di sangue e incontri pubblici.

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Un incontro di devoti allo Sri Sathya Sai Vidyapeeth, Srisailam.

Tamil Nadu – Il 23 maggio 2012, a Yellanalli, distretto di Nilgiris, Sri V. Srinivasan, Presidente Panindiano delle Organizzazioni Sri Sathya Sai Seva, ha inaugurato un nuovo Mandir, denominato “Sai Kailash”, alla presenza di Sri R. Iyyaroo, capo della popolazione Badaga, Sri G. Govindarajulu, Fiduciario del Mandir, Sri G. Varadhan, Presidente dello Stato del Tamil Nadu, e numerose personalità.

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In tale occasione, Sri V. Srinivasan ha tenuto uno stimolante discorso e ricordato le esperienze del suo ultimo viaggio a Ooty con Bhagavan nel 1993. Esortando le persone a liberarsi dell’ego, egli ha affermato che lo scopo dell’Organizzazione Sai è trasformare la gente con l’amore. Sri R. Iyyaroo e Sri Vijayakrishnan, Coordinatori di Stato dei Giovani, hanno anch’essi parlato all’assemblea. Il programma pomeridiano è cominciato alle 16 con un meraviglioso e melodioso canto degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai. A ciò sono seguite le esibizioni degli studenti Bal Vikas di diverse zone del distretto di Nilgiris. Il programma è giunto al termine con la commedia “Sathya Harishchandra”, messa in scena dai giovani del distretto di Nilgiris.

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Chinna Katha

La Medicina Divina per tutte le Preoccupazioni

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NA VOLTA, il genero di una donna povera andò ad abitare nella sua casa. Il primo giorno, per onorarlo, ella chiese in prestito ai suoi vicini del denaro e alcune altre cose, e gli servì un sontuoso pasto composto di curry, dal e un dolce. Il secondo giorno, la donna gli servì del cibo con curry, ma, il terzo giorno, gli servì solo cibo con chutney. Tuttavia, non c’erano segni che le facessero ritenere che il genero se ne andasse dalla casa ed era scortese chiedergli di andarsene. La donna pensava che avrebbe potuto permettergli di restare, ma non poteva farlo, in quanto ella stessa conduceva una vita di stenti e guadagnava appena a sufficienza per due pasti facendo lavori saltuari. Allo stesso tempo, non voleva che il genero conoscesse le sue difficoltà. Un giorno, durante una conversazione con suo genero, la donna disse: “Mio caro, non nasciamo semplicemente per mangiare. Dovremmo cercare di guadagnarci da vivere lavorando duramente. Non dovremmo dipendere da altri.” Il genero capì il significato di fondo della dichiarazione della suocera, ma ne ebbe scarso riguardo e disse: “Cara suocera, nei tre mondi, nessun altro luogo o abitazione può rendere un uomo più felice della casa di sua suocera.

Senza preoccuparsi della povertà della donna, il genero voleva stare nella sua casa e godere della sua ospitalità.

Sagara? Quindi, non può esservi alcuna obiezione alla mia permanenza in casa di mia suocera.” Per dargli una lezione, la donna un giorno, mentre il genero non era presente, chiuse a chiave la casa e se ne andò via. Al genero non rimase alternativa che andarsene. Qual è il profondo significato di questa storia? La povera suocera rappresenta il corpo umano. Le preoccupazioni, rappresentate dal genero, arrivano e rimangono in esso. Come si può sbarazzarsi di tali preoccupazioni? L’unico modo è la rinuncia.

I nostri Purana non dicono forse che il Signore Siva ha la Sua dimora sull’Himalaya e che il Signore Vishnu risiede nel Ksheera

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Luglio 2012

Eterno Auriga


Scuola Secondaria Superiore Sri Sathya Sai, Prasanthi Nilayam Con le divine benedizioni dell’Amato Bhagavan Sri Sathya Sai Baba gli studenti delle classi X e XII della Scuola Superiore Secondaria di Prasanthi Nilayam, in marzo 2012, hanno sostenuto gli esami davanti alla commissione esaminatrice C.B.S.E. I risultati sono sotto indicati. Classe X Numero complessivo di studenti della classe X esaminati 99 (63 ragazzi e 36 ragazze) 32 studenti hanno ottenuto una media di 10 su 10 67 studenti hanno ottenuto una media di 7,5 su 10 Classe XII Numero complessivo di studenti della classe XII esaminati 119 (79 ragazzi e 40 ragazze) 54 studenti hanno ottenuto un punteggio del 90% e oltre 109 studenti promossi con nota di merito (75% e oltre) 119 studenti promossi in prima divisione (60% e oltre) Studenti Migliori Primo classificato Santosh C.R. 96.2% Secondo classificato Rahul Raju Pattar 96.0% Terzo classificato K. Ganga Geeta Gayathri 95.6% Punteggi più alti per materia 2 studenti hanno ottenuto in Matematica un punteggio di 100 su 100 4 studenti, in Scienze Informatiche, hanno ottenuto un punteggio di 99 su 100 1 studente ha ottenuto, in Sanscrito, un punteggio di 99 su 100 1 studente, in Economia, ha ottenuto un punteggio di 99 su 100 – Il Preside

Sathya Sai Mirpuri College of Music

Vidyagiri, Prasanthi Nilayam – 515134, Anantapur District, Andhra Pradesh Tel: 08555-287239, Fax: 286919, Email: registrar@sssihl.edu.in

APPOINTMENT

Applications are invited on plain paper with detailed curriculum vitae and recent passport size photograph along with email address and cell phone number for a teacher in Hindustani Music – Vocal for Sathya Sai Mirpuri College of Music, Prasanthi Nilayam. Application forms should reach the Registrar on or before 25th July 2012. Post: Teacher in Hindustani Music – Vocal Qualification: (i) Traditional artiste with High-B grade in Hindustani Music – Vocal OR (ii) A postgraduate degree in the concerned discipline of music from any University in India established or incorporated by or under a Central Act or State Act or any Institution recognised by the University Grants Commission or an equivalent qualification. Training under a reputed guru will be an added qualification. Application forms should be sent to the Registrar, Sri Sathya Sai Institute of Higher Learning, Prasanthi Nilayam – 515134, Andhra Pradesh.

Eterno Auriga

– Registrar Luglio 2012 26


Calendari 2013 Sono disponibili per la vendita i Calendari 2013 con splendide fotografie a colori di Bhagavan. L’ordine minimo per singolo destinatario dovrà essere di 5 (cinque) calendari. I prezzi sottoindicati sono comprensivi di spese d’imballaggio e spedizione. Gli ordinativi, completi del vostro indirizzo postale, possono essere inviati a Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division, Prasanthi Nilayam – 515134 Andhra Pradesh, India, assieme all’assegno emesso a favore dello Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division. Elenco e costi: * I Calendari Fotografici corrispondono al codice N. 11505

Codice 11505 11506 11507 11508 Codice 11505 11506 11508 11507

In India Q.tà Cal. da muro 2012 14x19, 4fogli -W1 5 Cal. da muro 2012 libro 11x22, 7fogli-W2 5 Cal. da tavolo 2012 7x10, 13fogli - T1 5 Serie di Cal. 2012 (1 per tipo W1+W2+T1) 1 serie

Totale

Rs 165

2 serie

Rs 285

All’estero

Totale

Q.tà

Totale

Q.tà

Cal. da muro 2012 14x19, 4fogli -W1 5

Totale

Rs 150 10 Rs 255 Rs 300 10 Rs 555 Rs 285 10 Rs 520

Rs 535 10 Rs 855

5 Rs 890 Serie di Cal. 2012 (1 per tipo W1+W2+T1) 1 serie Rs 635 Cal. da tavolo 2012 7x10. 13f. - T1 5 Rs 1050

Cal. da muro 2012 libro 11x22, 7fogli-W2

Agenda 2013 Prema Mahima L’Agenda 2013 Prema Mahima (cm. 15,2 x 21,5) è disponibile per la vendita dalla seconda settimana di luglio 2012. È composta di 342 pagine; 24 fotografie a colori in carta artistica, comprese 12 splendide fotografie di Bhagavan, oltre a 360 motti divini. Il costo per singola copia al nostro Banco Libri è di rupie 105. Spese di imballaggio e postali a parte. La quantità minima per ordine a singolo destinatario è di 5 (cinque) copie. Per i vostri ordinativi a mezzo e-mail: orders@sssbpt.org o visitate il nostro sito web.

Q.tà

10 2 serie

Rs 1505 Rs 990


Trascendete la Dualità Si raggiunge lo stato di Akshara (unità senza attributi) in tre fasi della Sadhana: (i) io sono Tuo, (ii) Tu sei mio e (iii) Tu sei me. Attraverso la Sadhana, si deve trascendere la dualità del Tu e io. “Io” è solo il riflesso di Te in questo corpo. Si ottiene la realizzazione quando si supera la dualità. Ecco perché è stato detto: “È bene essere nati in una Chiesa, ma non è bene morirvi.” Vale a dire che, prima che la vita finisca, si deve andare al di là dei limiti imposti dalla religione istituzionalizzata e raggiungere la sconfinata, illimitata vastità dell’Atma che tutto pervade. – Baba

Italian edition of Sanathana Sarathi


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