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Sperimentare la Divinità di Bhagavan B.S. Sivananthan
BHAGAVAN SRI SATHYA SAI BABA mi ha benedetto con l’opportunità di passare molti anni al Suo servizio, sia a Prasanthi Nilayam sia all’estero, come
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devoto e docente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore. Ho avuto la fortuna di vivere parecchie esperienze e avere colloqui con Swami che cambiano la vita e voglio condividerne un paio, in cui Swami ha interpretato il ruolo di Apadbandhava (salvatore) e ha dimostrato la Sua onniscienza, onnipresenza e onnipotenza.
Bhagavan Ascolta la mia Preghiera
Quest’esperienza si è verificata nell’estate del 1990 o 1991. Le vacanze estive si avvicinavano e gli studenti dell’SSSIHL si stavano preparando per gli esami finali. All’epoca ero il capo del Centro Informatico ed ero responsabile del buon funzionamento dei Centri Informatici Sri Sathya Sai dei tre Campus.
I Centri di Calcolo sono stati istituiti sotto la diretta supervisione e il controllo di Bhagavan, e sono dotati di eccellenti sistemi informatici a uso degli studenti nelle loro attività scolastiche. Una delle sfide per far funzionare i computer in modo affidabile è assicurarsi che sia disponibile un’alimentazione energetica stabile. Per fare questo, il Centro di Calcolo ha un sistema UPS (Uninterruptible Power Supply – Fornitura Energetica Continua) che fondamentalmente garantisce agli studenti di non perdere i dati nel caso si verifichi un’interruzione di corrente, fenomeno frequente col caldo estivo in molte parti dell’India.
Mentre gli esami si avvicinavano, ero impegnato a controllare i sistemi per assicurarmi che tutto fosse in ordine per le prove finali. Fu in quel momento che mi accorsi che il sistema UPS non funzionava correttamente e avrebbe avuto un’autonomia di circa 30 minuti prima di spegnersi. Feci una richiesta urgente al reparto acquisti per comperare nuovi dispositivi UPS. Sebbene tali richieste richiedano normalmente del tempo (per ragioni d’inventario e di spedizione), feci presente con decisione che le unità UPS dovevano essere ricevute prima degli imminenti esami.
Sfortunatamente, gli esami iniziarono e non ci fu alcuna consegna delle apparecchiature UPS. La mattina degli esami, dovemmo improvvisare con i computer disponibili e, neanche a dirlo, la corrente elettrica venne a mancare e anche
il sistema UPS smise di funzionare. Quella mattina, molti studenti persero il lavoro fatto al computer. Come soluzione a breve termine, passai l’energia supplettiva disponibile nel gruppo di continuità direttamente ai computer (il che non è consigliabile) per consentire a quegli studenti di rifare il proprio lavoro e completare gli esami.
Quando terminarono era ora di pranzo e io ero davvero scombussolato del fatto che degli studenti sotto la mia tutela avessero dovuto affrontare quel disagio per un problema che avevo previsto. Non me la sentivo nemmeno di mangiare e, come fanno tanti devoti, diressi la mia frustrazione verso Swami. Nel Centro Informatico c’era una grande immagine di Swami, donata da Lui Stesso, appesa nella sala principale. Riversai su quell’immagine tutta la mia collera e demoralizzazione per quel fallimento. Poi mi recai subito a casa, saltai anche il Darshan del pomeriggio e i Bhajan, e andai direttamente a letto.
Fui svegliato da un forte bussare alla porta. Era l’impiegato del Vicerettore dell’Università che mi disse che dovevo urgentemente incontrarlo. A quel tempo, lo stimato professor Sampath era il Vicerettore dell’Università, ed era anche una persona con una grossa esperienza informatica. Seguii l’impiegato per raggiungere il Vicerettore e fui accolto da un turbato professor Sampath che mi chiese: “Perché sei andato direttamente da Swami a lamentarti del sistema UPS?” Per un momento, rimasi sconcertato. Gli raccontai gli eventi di quella mattina e aggiunsi che quel giorno non avevo nemmeno assistito al Darshan del pomeriggio perché ero molto turbato. Rispose che Swami aveva detto: “Sivananthan si è lamentato con Me del fatto che il sistema UPS non ha funzionato e che gli studenti hanno dovuto rifare tutto il loro lavoro.”
Fu allora che, entrambi, ci rendemmo conto che Bhagavan ascoltava mentre stavo di fronte alla Sua foto e mi lamentavo con Lui! Si era assicurato che avessi ricevuto il messaggio che Gli premeva, vale a dire che Egli è onnipresente, onnipotente e onnisciente. Il nuovo sistema UPS arrivò entro due giorni e venne installato immediatamente. Quando mi recai al Darshan, il Signore venne da me e mi chiese: “L’UPS è a posto?” Io risposi: “Sì, Swami”, e il Signore se ne andò con il Suo splendido sorriso.
Un’Esperienza in Kuwait che Cambia la Vita
Alla fine del 2017, nel Paese mediorientale del Kuwait, mi sentivo molto assonnato mentre tornavo a casa dal lavoro. All’epoca vivevo a circa 25 km dal mio ufficio e, sull’autostrada, il traffico pomeridiano era sempre molto intenso.
Non sentendomi in grado di guidare in sicurezza, mi accostai alla corsia d’emergenza e decisi di provare a fare una pausa. Dopo un po’ decisi di sciacquarmi il viso con un po’ d’acqua e riprendere il viaggio verso casa.
A quel punto mi spostai nella corsia centrale, con quella ad alta velocità alla mia sinistra e l’altra alla mia destra, e stavo andando alla velocità massima consentita di 120 km/h. Il Kuwait è un Paese in cui i conducenti della corsia ad alta velocità superano spesso i 140-160 km/h. Può essere piuttosto pericoloso perdere anche per un attimo il controllo del proprio veicolo e il Paese ha uno dei più alti tassi di mortalità al mondo per incidenti stradali. In un ambiente del genere, persi improvvisamente coscienza.
Mi svegliai dopo un periodo di tempo indefinito, dopo aver percorso almeno 7 km addormentato. Le mie mani erano piegate sul grembo, e non sul volante. L’auto, in qualche modo, era stata attirata verso la corsia d’emergenza, le luci d’emergenza