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Convegno Spirituale Internazionale su “Vivere con Sri Sathya Sai” Cronaca
CONVEGNO SPIRITUALE INTERNAZIONALE SU “VIVERE CON SRI SATHYA SAI”
IL 20 E 21 NOVEMBRE 2018, nell’ambito delle celebrazioni per il 93° Compleanno di Bhagavan Sri l’etica e la moralità nella vita?” – chiede Bhagavan. Conclude quindi il Discorso con il Bhajan “Prema Mudita Manase Kaho Sathya Sai Baba, l’Organizzazione Rama Rama Ram”, che l’intera assemblea
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Sri Sathya Sai Seva ha organizzato, a ha seguito in coro con grande devozione.
Prasanthi Nilayam, un Convegno Spirituale Il Discorso di Bhagavan è stato seguito
Internazionale sul tema “Vivere con Sri dall’intervento su “L’importanza del Gayatri
Sathya Sai”. Mantra” di Sri K.R. Vedanarayanan, membro 1° Giorno: 20 novembre 2018 del corpo docente della Scuola Secondaria
Gli atti del primo giorno sono iniziati alle Superiore Sri Sathya Sai, che ha spiegato 8 con il canto dei Veda, seguito da “Soham il significato di questo importante Mantra
Sai Om”, un canto che ha elevato lo spirito, e ha dichiarato come Bhagavan lo abbia eseguito da un gruppo di cantanti, donne e reso una preghiera universale per tutti uomini. senza alcuna distinzione, sottolineando che il suo significato è la fonte più grande di forza interiore e illuminazione. Ha fatto seguito la recita del Gayatri Mantra fatta da Bhagavan, che l’intera assemblea ha ripetuto in coro dopo di Lui, riempiendo l’intero ambiente di forti vibrazioni spirituali. È stato poi trasmesso il messaggio divino di Bhagavan Un gruppo di cantori esegue la sigla musicale del convegno. sul Gayatri Mantra, in cui Egli spiega come il canto di questo
Ha fatto seguito il discorso principale potente Mantra dia un senso di appagamento del convegno tenuto da Sri Nimish Pandya, all’uomo e lo porti a realizzare la sua unità
Presidente Panindiano dell’Organizzazione con Dio. Successivamente, Sri Sai Giridhar
Sri Sathya Sai Seva, in cui egli ha sottolineato ha tenuto un breve discorso parlando che Sai è il potere cosmico. Questa fede, ha della saggezza della Bhagavadgita che ha detto, è il fondamento dell’Organizzazione rivelato all’uomo l’essenza del Vedanta. Ha
Sai. Riferendosi al servizio come alla più alta anche esortato i devoti a vedere la mostra
Sadhana, Sri Pandya ha ricordato ai devoti “Vivere con Sri Sathya Sai”, basata sulla che Bhagavan ha offerto l’opportunità di Bhagavadgita, allestita nell’Auditorium compiere servizio allo scopo di trasformarsi. Poornachandra.
È stato poi diffuso dagli altoparlanti il L’ultimo elemento del programma
Discorso Divino di Bhagavan in cui Egli mattutino è stata una toccante offerta sottolinea l’importanza di praticare ciò musicale da parte del Prasanthi Bhajan che si è appreso o studiato. “A che serve Group che ha tramesso il potente messaggio partecipare alle attività dell’Organizzazione della Divinità intrinseca dell’uomo con la
Sai o studiare le Scritture se non si osserva composizione devozionale del Santo Kabir
“Moko Kahan Dhoonde Bande Mein To Tere Paas Mein” (o uomo, dove Mi cerchi quando Io sono dentro di te?) Mescolando gli insegnamenti di tutte le fedi in un’unica composizione musicale, i cantanti, con questa avvincente offerta devozionale, hanno trasporto su un piano più elevato tutti i presenti.
Sono seguiti i bhajan, terminati con l’Arati. La successiva sessione del convegno si è tenuta nell’Auditorium Poornachandra.
Recitazione collettiva del Mantra “Om Sri Sai Ram”. edificante di Japa (ripetizione) del Soham, attraverso un videoclip in cui ne viene esaltata la potenza tramite la recitazione di Bhagavan Stesso, cui ha fatto seguito la ripetizione collettiva dei devoti di questo potente Mantra.
Ha fatto seguito un’edificante sessione di Meditazione sulla Luce (Jyoti). Per prima cosa è stato trasmesso un audioclip, in
Offerta di musica devozionale del Prasanthi Bhajan Group.
Il pomeriggio, i lavori del convegno sono iniziati con un illuminante discorso su “Il Potere del Japa” tenuto dalla signora Divya Tyagi, Coordinatrice dell’Istruzione dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva di Delhi-NCR. Parlando della sua personale esperienza del potere del Japa, che pratica dalla tenera età di otto anni, la signora Tyagi ha osservato che il Namasmarana è la Sadhana più facile per la liberazione dell’uomo e che garantisce tutte le virtù. Riferendosi a Bhagavan Baba, l’oratrice ha dichiarato che Il Suo Nome Divino
è il Suo miglior dono all’umanità. cui Bhagavan spiega il significato della Meditazione sulla Luce e ne descrive le fasi passo dopo passo. Il modo in cui la fiamma dovrebbe essere accesa all’interno, diffondere la sua luce e illuminare l’interiorità, e successivamente inglobare in sé l’intero l’universo, è la quintessenza del messaggio di Bhagavan.
Tutti i devoti riuniti nel salone hanno poi eseguito la Meditazione sulla Luce guidata
La signora Tyagi ha quindi guidato l’intera congregazione nel canto collettivo del potente Mantra “Om Sri Sai Ram”, la cui esecuzione è riecheggiata nell’intero salone.
È seguita una sessione molto
Sessione di Meditazione sulla Luce nel Sai Kulwant Hall.
da Smt. Kavita Bhatnagar, Coordinatrice dell’Istruzione dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva dell’Uttar Pradesh.
La sessione finale del pomeriggio ha avuto in programma la presentazione dal titolo “La Scienza di Vivere con Sri Sathya Sai”, che non era solo innovativa e interessante, ma anche illuminante. La presentazione, che metteva in luce la differenza tra la scienza fisica e la scienza della spiritualità, era splendidamente inframmezzata da canzoni tematiche ed era stata realizzata da Sri Girish Atre, ex studente dell’Istituto Sri Sathya Sai d’Istruzione Superiore, che ha guidato il pubblico alla verità dell’esistenza del Coreografo Cosmico, alla cui musica l’intera creazione danza eternamente. Eseguendo canzoni melodiche assieme alla spiegazione della scienza della consapevolezza, l’oratore ha esortato tutti a imbrigliare la mente con la corda del Namasmarana e realizzare l’onnipresenza di Dio, perché Egli è qui, là e dappertutto.
2° Giorno: 21 novembre 2018
I lavori del convegno del 21 novembre sono iniziati con un’esposizione sul significato dell’Ashtottara Shata Namavali, ovvero i 108 Nomi di Bhagavan, da parte del dottor Aparna Tiwari, Coordinatore dell’Istruzione dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Madhya Pradesh, che ha sostenuto che questo è il collegamento tra Bhagavan e i Suoi devoti, e la miglior Sadhana nel Kali Yuga. È seguito un riecheggiante canto collettivo dei 108 Nomi di Bhagavan, guidato dalle Mahila (donne) del Karnataka e del Madhya Pradesh, che ha colmato l’intero ambiente del Nome Divino. Successivamente, il dottor Shashank Shah, ex studente dell’Istituto, ha parlato sul tema “Il Potere della Preghiera: Conversazione con Dio”. Illustrando il suo discorso con appropriati aneddoti, il dottor Shashank ha lucidamente spiegato il significato della preghiera e osservato che l’anelito autentico è l’anima della preghiera e che esso risveglia la Divinità nell’uomo. Il dottor Shah, ricordando al pubblico l’efficacia della preghiera a Bhagavan, ha detto: “La preghiera può consentire a chi sta seduto di stare in piedi, a chi sta in piedi di camminare, a chi cammina di marciare, e a chi marcia di fondersi con il Divino.”
A questo discorso, ha fatto seguito una toccante sessione di preghiera in musica sul tema “Assieme Noi Preghiamo”. Guidata dalla signora Preeta Nair e dai Giovani Sai del Kerala, la presentazione era costituita di una miscellanea di preghiere sintonizzate sullo stile di “Vaishnava Jana To Tene Kahiye Je Peeda Parayi Jaane Re” (chi conosce il dolore degli altri è vero devoto di Dio). L’esecuzione si è conclusa con il canto del “Samasta Lokah Sukhino Bhavantu” (che tutti i mondi possano essere felici!).
Il dottor B.G. Pitre, Direttore dell’Istituto Educativo Sri Sathya Sai, in India, ha tenuto il discorso finale della sessione, parlando sul tema “Autovalutazione: la Via Regale per la Trasformazione”. Antesignano nel campo dell’Educazione Sathya Sai, il dottor Pitre ha osservato che essere buoni è di fondamentale importanza. Ha poi ricordato l’insegnamento di Bhagavan: “Se stai facendo cose buone, questo non significa che tu sia buono. Quando tu sei buono, tutto ciò che fai sarà buono.” Dovrebbe esserci una sincronizzazione tra pensiero, parola e azione, in modo da fare ciò che si dice, ha concluso il dottor Pitre.
La sessione pomeridiana del convegno ha avuto in programma i discorsi di quattro eminenti oratori. Il primo è stato del dottor Narendranath Reddy, Presidente del Prasanthi Council, che ha parlato sull’argomento “Vivere con Sai: la Via dell’Amore”, e ha chiarito che Sai è l’Amore personificato e che può essere raggiunto solo attraverso l’Amore. “L’uomo potrebbe raggiungere lo scopo della vita seguendo il sentiero dell’amore mostrato da Swami”, ha detto.
“Serve solo Dio a concedere credito agli individui”, ha detto il dottor V. Mohan, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Central Trust, parlando sull’argomento “Vivere con Sai: la Strada dell’Altruismo”. Citando il motto di Bhagavan “mani che servono sono più sante di labbra che pregano”, il dottor Mohan ha affermato che, se un milione di devoti Sai eseguisse un atto di servizio disinteressato ogni giorno, sulla terra si instaurerebbe il Sathya Yuga (l’Era di Sathya).
È seguita una vivace esposizione sul tema “Vivere con Sai: la Strada della Felicità”, tenuta da Sri Ajit Popat del Regno Unito. Forte di varie esperienze avute con Bhagavan, con molte interazioni, Sri Ajit Popat ha definito la parola HAPPY come essere sacro (Holy), essere consapevole (Aware), essere paziente (Patient), essere pacifico (Peaceful) ed essere Yogico. L’arguto oratore ha intrattenuto il pubblico del pomeriggio con alcuni degli aneddoti più belli da lui vissuti con Sai a Prasanthi, a Brindavan e al Sai Sruthi di Kodaikanal.
“Vivere con Sai: la Strada dei Giovani” è stata l’esposizione finale sull’argomento, che è stato sviluppato da Sri Vinay Kumar, Fiduciario dello Sri Sathya Sai Trust del Karnataka. Egli ha enunciato cinque Ingiunzioni Divine che Bhagavan ha impartito personalmente ai Giovani Sai del Karnataka, vale a dire: servire la società non solo con passione, ma con sentimento intenso; pianificare ogni attività nel dettaglio con la massima accuratezza; annientare l’ego; purificarsi e mai e poi mai dimenticare l’esistenza di Dio. Spiegando dettagliatamente le cinque ingiunzioni, l’oratore ha solennemente ricordato ai Giovani Sai che ogni singola interazione che Bhagavan ha avuto con i giovani aveva sempre radici nella più alta saggezza spirituale.
Sri Nimish Pandya, Presidente Panindiano dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva, nelle sue osservazioni conclusive ha esortato i devoti a essere coerenti nella loro Sadhana. Condividendo una antica storia avente come protagonisti un maestro e il suo discepolo, Sri Pandya ha detto che ciò, ogni giorno che passa, li porterebbe sicuramente sempre più vicino al loro obiettivo della realizzazione del Sé.
È seguita una promessa di impegno. Smt. Kamala Pandya, Coordinatrice Nazionale della SSSSO, ha letto l’impegno, che è stato seguito da tutto il pubblico. Questo impegno è la promessa di tenere la mano di Sai e camminare con Lui a ogni passo. La cerimonia si è appropriatamente conclusa con la preghiera “Samasta Lokah Sukhino Bhavantu”, il Mantra di Bhagavan per la pace e la felicità cosmiche. Note musicali collettive di migliaia di gole sono riecheggiate nello spazioso Sai Kulwant Hall per alcuni minuti, mentre l’intera congregazione di partecipanti si univa in coro cantando una melodiosa composizione musicale di impegno con Sai. I Bhajan si sono poi conclusi con l’Arati, facendo calare il sipario su questo convegno spirituale di grande ispirazione.
AVVISO
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