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È lo Stesso Baba che era a Shirdi Padmamma
CI TRASFERIMMO E CI STABILIMMO a Bombay (Mumbai), ma il mio cattivo Karma mi seguì anche lì. La situazione era insopportabile. Volevo correre a Parthi da Swami. Scrissi una lettera a mio padre ed egli rispose, dicendo che Swami era in viaggio, quindi era inutile andare a Parthi. Ero delusa. La stessa notte, Shirdi Baba mi apparve in sogno e disse: “Se non a Parthi, vieni da Me a Shirdi.” Che entrambi i Baba fossero uguali, fu per me una grande rivelazione. Ma come dovevo andare a Shirdi? Questo era il mio problema. Tuttavia, organizzò tutto Lui. Colui che mi aveva chiamato prese i provvedimenti necessari per permettermi di raggiungere Shirdi. Swami era in viaggio e con Sé non aveva portato mio padre che, per il suo compleanno, il giorno di Natale voleva andare a Shirdi. Egli venne a casa mia a Mumbai. Alcuni devoti misero a disposizione un’auto per farci andare a Shirdi. Restammo lì per tre giorni interi! Così Swami, come Shirdi Baba, esaudì il mio desiderio.
La Grazia
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Mentre ero a Bangalore (Bengaluru), mio suocero si ammalò gravemente: sopravvenne un ingrossamento del cuore. In quel momento, Swami si trovava a Bengaluru nella casa del dottor Bhagavantam, ove era andato per officiare la cerimonia del sacro cordino per uno dei suoi figli.
Giunsi a casa loro per il Darshan di Swami e Gli riferii le condizioni di mio suocero e di come egli desiderasse ardentemente il Suo Darshan. Egli disse: “Verrò a trovarlo a casa vostra.”
Quando tornai a casa e informai mio suocero di quello che Baba aveva detto, egli non ne fu contento e disse: “No, non penso che verrà mai. È meglio che mi porti da Lui. Prenotai un taxi e, con i miei suoceri, andai alla casa in cui risiedeva Swami.
Non appena vi arrivammo, vidi che Baba era in una macchina che stava per partire. Presi coraggio, scesi velocemente dal taxi e
corsi verso quell’auto. Egli la fece fermare. Grazie a Dio, non mi rimproverò. Invece, mi chiese: “Che cos’è successo? Perché sei qui?” Risposi: “Swami, mio suocero è disperato. Mi ha costretta a portarlo da Te. Io l’ho portato. Vuole il Tuo Darshan.” Swami, vera incarnazione della compassione, scese dalla macchina, salì sul taxi, benedisse entrambi i miei suoceri e materializzò per loro della Vibhuti. Essi furono molto felici!
Non Abbiate Paura
Mio marito continuava sempre a cambiare lavoro pensando, ogni volta, che ne avrebbe trovato uno migliore. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, andò incontro al fallimento. Tra un lavoro e l’altro, passammo momenti critici nel cercare risorse per sostentare la famiglia. Dovevamo vivere a credito. A volte fu semplice, ma altre fu dura. Durante la fase cruciale, i creditori continuavano a esigere ciò che era loro dovuto. La mia fortuna fu che Swami, l’Apadbandhava (l’amico nel momento delle avversità), fosse arrivato a Bengaluru e io corsi da lui. A causa dell’angoscia che provavo, ovunque Swami fosse mi avvicinavo a Lui direttamente e nessuno mi fermava. Fu una benedizione sotto mentite spoglie! ...continua da pagina 14
Tre mesi prima della morte di mio padre, Swami chiamò mio fratello e disse: “Bangaru! Torna a casa.” A quei tempi, gli studenti si rammaricavano se Swami chiedeva a qualcuno di loro di tornare a casa, perché la consideravano una punizione. Anche i loro genitori si dispiacevano, temendo qualche brutta azione commessa dal loro figlio. Anche prima che mio fratello si azzardasse a parlare, Swami gli diede una pacca sulla spalla e disse: “Bangaru! Fa’ come dico e
Gli spiegai la mia situazione, ed Egli disse: “Non aver paura. Farò in modo che quelle persone non vengano a disturbarti. Vado a Salem solo per due giorni. Quando torno, verrai con Me a Parthi. Non in treno; ti porterò con Me. Stai pronta.”
Poi disse a mio padre: “Povera ragazza! Se avrà bisogno di soldi per ripagare quei creditori, domani dille di venire e di mettersi sulla strada principale che porta a Salem. Penso che sia molto vicino a casa sua. Le darò del denaro.” E disse anche l’ora.
Perciò, aspettai sulla strada principale. Esattamente all’ora che Swami aveva indicato, arrivò la Sua auto. Si fermò ed Egli mi porse una busta dicendo: “Contali e vedi se sono abbastanza. Se necessario, te ne darò di più.” In tal modo, risolse il mio problema. Mi aiuta da sempre, fisicamente, mentalmente e anche materialmente. Non ho parole per ringraziarLo!
Swami tornò da Salem due giorni dopo. Andai alla casa dove stava. Il giorno dopo partii per Parthi, in un’altra auto, che seguiva la Sua. Abbiamo davvero seguito il Maestro! – Estratto da “Twameva Matha…” di
Smt. Padmamma
vacci subito.” In questo modo, Swami aiutò mio fratello a trascorrere un po’ di tempo con nostro padre durante gli ultimi giorni della sua vita, come anche a capire le faccende famigliari. (Continua nella prossima pubblicazione.) – L’autore è un devoto di vecchia