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Trasformazione Dottor S.K. Upadhyay
TRASFORMAZIONE
Dottor S.K. Upadhyay
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IN UNA CIRCOSTANZA, UNO dei miei colleghi dell’ambulatorio avrebbe dovuto visitare un signore cieco che assumeva anche insulina. Tutti pensavano che non vi fosse molto da fare per lui. Il mio collega era notevolmente stressato e si arrabbiò molto, cominciando a gridare quando venne a sapere che l’uomo si era dimenticato di portare il suo campione di urina. Il poveretto si spaventò molto e lasciò l’ambulatorio. Quando andò all’Istituto per non vedenti, gli fecero il mio nome, dicendogli che doveva farsi visitare. Tuttavia, l’uomo aveva paura di tornare nell’ambulatorio. Venuto a conoscenza di ciò, lo avvicinai dicendo: “Fratello, ti prego, non andare nello stesso ambulatorio. Vieni da me e visiteremo i tuoi occhi.” Notate come Swami imposti la recita. Poiché non sapevo nulla di quest’uomo, iniziai l’esame da zero. Negli ultimi tempi erano stati fatti molti progressi nella tecnologia e le procedure erano migliorate. Capii che si poteva fare qualcosa per quest’uomo, e sentivo che c’era la possibilità che potesse riuscire a vedere. Egli sperimentò l’intenso amore nella mia pratica, e ricordo che disse: “Non importa se sarò in grado di vedere o no, ma sono davvero felice che ci sia qualcuno che parli con me con tanto amore. Mia moglie mi ha lasciato, non ho figli, vivo da solo, quasi nessuno viene a trovarmi e ho perso tutti i miei amici.” Nonostante l’estrema miopia e il diabete, egli aveva un grande potenziale; quindi eseguimmo l’intervento chirurgico. Sono molto felice di poter dire che, anche se si tratta di un uomo anziano, ora riece a vedere e a leggere molto bene. Mentre esprimeva la sua gratitudine, egli piangeva. Io gli dissi: “Non ringraziare me, ringrazia Sai Baba.” Quando seppe di Swami, iniziò a frequentare i Bhajan. Può andare in autobus e ora ha molti amici Sai. Le persone gli fanno visita, lo portano in gita ed egli frequenta regolarmente i Bhajan. Questo ha totalmente cambiato la sua vita. Ecco come il principio dell’amore può portare non solo una ricompensa al paziente, ma anche una grande soddisfazione per il chirurgo.
Da quando sono entrato nella sfera Sai, nel momento in cui entro in sala operatoria o sto per visitare un paziente, prego sempre: “Fai di me uno strumento e aiutami a guarire o ad aiutare questo paziente.” Quando entravo in sala operatoria, c’era tensione prima dell’operazione o durante la procedura se c’era una complicanza. Questo era evidente nel mio comportamento e dal fatto che diventavo leggermente irritabile. Ma, da quando sono venuto da Swami, ho trovato molta calma. Gli offro le mie preghiere e mi arrendo totalmente al Signore. Quando