Alla ricerca degli apprendimenti perduti
Strumenti, attività e strategie per contrastare il summer learning loss
29.05.2023
Raffaella Di Cola
Safer Programming Specialist
Alla ricerca degli apprendimenti perduti
Strumenti, attività e strategie per contrastare il summer learning loss
29.05.2023
Raffaella Di Cola
Safer Programming Specialist
Come tutelare e promuovere il benessere di bambine, bambini e adolescenti
Perché parlare di tutela di bambine, bambini e adolescenti in un progetto per il contrasto al summer learning loss?
La Convenzione sui diritti dell’Infanzia (ONU, 1989)
La CRC sancisce che bambine, bambini e adolescenti sono - prima di tutto - titolari di diritti.
Come adulti siamo responsabili e garanti del pieno esercizio di questi diritti
Superiore interesse del minore sempre
Diritto all’educazione
Diritto al gioco e allo sport
Abbiamo bisogni e diritti
Diritto ad essere protetto da ogni forma di discriminazione
Diritto ad essere protetto da ogni forma di maltrattamento, abuso o sfruttamento da parte di chiunque
Diritto alla salute
Ogni organizzazione o istituzione (privata o pubblica) - con mandato di realizzare azioni o attività progettuali rivolte a minori (così come a adulti) – ricopre una posizione di fiducia.
Tale posizione va gestita con responsabilità e consapevolezza.
Lo sbilanciamento di potere che deriva da questa posizione può esitare in comportamenti di malpratica e forme diversificate di abuso.
Questo rischio riguarda tutte le persone che vi operano: riguarda tutti e tutte noi
L’OMS (2002) considera forme di abuso «tutte le forme di maltrattamento fisico e/o emotivo, sessuale, incuria o trattamento negligente - nonché
sfruttamento sessuale o di altro genere - che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino, nell’ambito di una relazione di responsabilità, fiducia o potere»
Abuso psicologico
Comportamento volto a denigrare, umiliare, incolpare, minacciare, intimidire, discriminare, rifiutare, isolare, ecc.
Abuso fisico
Uso della forza fisica per colpire, percuotere, scuotere, mordere, strangolare, bruciare, soffocare, ecc.
Incuria
Abuso sessuale
Coinvolgimento di un/una minore in atti sessuali che non comprende completamente, per i quali non è in grado di acconsentire o per i non ha ancora raggiunto un livello di sviluppo adeguato
Atteggiamento carente, reiterato nel tempo, da parte dei genitori o degli altri membri della famiglia, che seppur in grado di farlo, non provvedono allo sviluppo e al benessere del minorenne in una o più delle seguenti aree: salute; educazione; sviluppo affettivo; nutrizione; alloggio e condizioni di vita sicure.
Comportamenti in danno dell’incolumità psico-fisica di minori possono:
essere agiti intenzionalmente, essere agiti da erronee convinzioni personali legate a credenze/cultura (ad es. malpratica educativa)
possono derivare da atti omissivi (ad es. mancata mitigazione di rischi che esitano in incidenti)
Cosa fare per minimizzare il rischio che tali comportamenti possano essere agiti?
Adottare misure di tutela – condivise all’interno dell’ organizzazione/istituzione
per minimizzare il rischio di esporre bambine, bambini e adolescenti a forme di malpratica, abuso e/o sfruttamento di qualsiasi tipo da parte del personale o a causa di impropria programmazione delle attività (educative).
Save the Children ha adottato un sistema di tutela (safeguarding policies) che condivide con i propri partner e promuove la cultura del safeguarding nelle comunità in cui opera.
Essere consapevoli delle problematiche legate all’abuso e allo sfruttamento sessuale e dei rischi per i minori a queste connesse
Minimizzare i rischi al fine di prevenire eventuali danni sui minori
Avere chiaro quando segnalare un sospetto abuso e quali azioni
Garantire un intervento efficace in risposta ad ogni segnalazione di presunto abuso
Quali buone prassi per la tutela di bambine, bambini e adolescenti in un progetto educativo?
Misure minime auspicabili per la tutela per bambini, bambine e adolescenti dal rischio di malpratica e/o abuso sono:
• Coinvolgere personale affidabile e consapevole: procedure di ingaggio e informazione sulla tutela e protezione dei minori,
• Pianificare e realizzare le attività in modo sicuro,
• Disporre di procedure per riportare preoccupazioni – accessibili e chiare per il personale - inerenti episodi di malpratica, abuso o violazioni della condotta,
• Informare i ragazzi e le ragazze sulle misure in atto per la loro tutela e su <come> e <a chi> possono richiedere aiuto
I contesti educativi possono essere sfidanti, sia a livello professionale che personale.
Essere consapevoli del proprio ruolo professionale, del mandato educativo e degli obiettivi che si vogliono perseguire - a breve, medio e lungo termine - così come mantenere una condotta rispettosa della dignità e dei diritti dei ragazzi e delle ragazze è fondamentale.
Questo richiede energie ed impegno.
Cosa può fare l’organizzazione/istituzione (scolastica) che pianifica o/o accoglie le attività educative?
1. Avvalersi di procedure che consentano l’ingaggio/l’assunzione di personale in modo sicuro: (ad es. colloqui che chiariscano il posizionamento dell’organizzazione/istituzione sul tema della tutela, check penali secondo normativa di legge, ecc.)
2. Fornire al personale coinvolto nelle attività chiare indicazioni che definiscano ruoli e responsabilità in tema di tutela e protezione di minori e indichino regole di condotta condivise,
3. Pianificare – se possibile - momenti di in-formazione sui rischi di malpratica o abuso, sulle misure di tutela e le procedure di protezione dei minori, rivolti al personale.
Le attività – così come i contesti in cui sono realizzate – possono veicolare rischi che, se non preventivamente valutati e mitigati, possono causare conseguenze sull’incolumità psico-fisica dei bambini, delle bambine e degli adolescenti a cui ci si rivolge.
Tali rischi possono, ad esempio, essere connessi a:
-
Personale operativo (ad es. coinvolgimento di professionalità non informate o formate sui temi dell’abuso e sulla condotta da tenere (rischi di malpratica e/o abuso correlati)
- Beneficiari/e (ad es. coinvolgimento di minori con vulnerabilità: storia personale, contesto familiare, condizioni mediche, ecc.)
- Contesto (ad es. presenza di pericoli per l’incolumità fisica)
• Cultura organizzativa (ad assente o scarsa implementazione e promozione di un sistema di tutela e protezione dei minori, anche quando previsto dalla normativa vigente)
Alcune raccomandazioni
Effettuare una valutazione preventiva dei rischi può consentire di individuare adeguate misure di mitigazione.
Le seguenti domande-guida possono essere di supporto:
• Quali possono essere i rischi per l’incolumità psico-fisica dei/delle minori coinvolti/e relativa alle attività che intendo svolgere?
• Quanto è probabile che tali rischi possano verificarsi?
• Quali potrebbero essere - e con quale portata - le conseguenze in danno di beneficiari/e se il rischio si dovesse concretizzare?
• Cosa fare per mitigare tali rischi?
Organizzazione di un’attività educativa e ricreativa, all’aperto.
Person ale Il rapporto personale/min ori è adeguato?
È informato sulla condotta da tenere?
È informato della persona designata a ricevere eventuali preoccupazio ni?
È a conoscenza delle misure di mitigazione dei rischi individuate e come monitorarle?
ecc . Quali misure di mitigazion e?
Minori Sono presenti minori con particolari vulnerabilità?
Sono presenti minori con condizioni mediche specifiche?
Sono presenti minori con bisogni speciali?
I minori sono informati su come possono chiedere aiuto e a chi?
ecc . Quali misure di mitigazion e?
Contes to Le attività sono realizzate in modo da garantire la partecipazione e l’inclusione?
Sono necessari dispositivi di protezione per i bambini (ombrelloni, cappellini, ecc?
Sono presenti pericoli fisici?
È presente una cassetta di primo soccorso?
ecc . Quali misure di mitigazion e?
È responsabilità del personale operativo informarsi sulle procedure in atto per riportare eventuali preoccupazioni in danno di minori, soprattutto se si opera in istituzioni scolastiche (nel rispetto della normativa vigente)
Se presente, una procedura (anche non formale):
- è chiaro <cosa>, <a chi> e <come riportare>?
- Sono fornite indicazioni su come accogliere eventuali preoccupazioni da parte dei minori?
- è disponibile una mappatura dei servizi a supporto di un eventuale referral alla rete territoriale o a istituzioni altre?
È altrettanto importante: - informare bambini, bambine e adolescenti sul loro diritto ad essere tutelati e protetti da qualsiasi forma di discriminazione o abuso - da parte di chiunque - e della possibilità di poter riferire qualsiasi preoccupazione agli adulti di cui hanno fiducia: famiglia, insegnanti, educatori,
- dedicare loro del tempo per condividere le modalità (a chi e come richiedere aiuto) in modo semplice e chiaro e nel rispetto delle fasce di età (ad es. circle time, laboratori sui diritti), anche mediante il supporto di materiali (ad es. poster informativi)
- Avere cura di promuovere la partecipazione, l’inclusione e il confronto aperto