Una parola, un’emozione: paura. Un artefatto con cui l’utente è in grado di interagire, vivere emozioni grazie ad un sofisticato gioco di luci e suoni. Una tecnica particolare come il papercut. Tutto ciò per dare vita ad una narrazione che parte dalla campagna teaser e che finisce dopo l’esperienza nella box (la nostra macchina comunicativa), in cui l’utente si immedesima, si incuriosisce, si spaventa ed infine si rende conto di quanto la paura non sia null’altro che la proiezione delle nostre fantasie e come la conoscenza di esse possa sconfiggere ogni fobia.