Fatima e il Carmelo 13 maggio 2016

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Parrocchia – Santuario

SS. Crocifi sso frati carmelitani – Taranto

Fatima e il Carmelo Rosario con le meditazioni di suor Lucia mistica e monaca carmelitana 13 maggio 2016 – 99° anniversario dalle apparizioni

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INTRODUZIONE Lettore: Suor Lucia dos Santos è stata assieme a Francesco e Giacinta Marto testimone delle apparizioni mariane di Fatima, in Portogallo. È ancora un 13 maggio quando nel 1917 iniziano le apparizioni della Vergine e nell'ultima apparizione, quella del 13 ottobre, dove l'ultimo aspetto preso dalla Vergine fu proprio quello della Madonna del Carmine nell'atto di consegnare lo scapolare. Lucia, fattasi poi carmelitana scalza, disse che nel messaggio della Madonna "il Rosario e lo Scapolare sono inseparabili". Alla fine del 1940, conversando con tre Carmelitani Suor Lucia ricordò che la Beata Vergine Maria desiderava che la devozione al Santo Scapolare venisse divulgata. Se Nostra Signora, durante la Sua ultima apparizione in pubblico, lo aveva tenuto nelle Sue mani, ciò accadeva per esortarci a indossarlo, proprio, cioè, come nelle precedenti apparizioni, la presenza del Suo Rosario era una chiara manifestazione del desiderio del Suo Cuore. Suor Lucia lo spiegò anche a p. Howard Rafferty quando il prete la interrogò a nome del Padre Generale dei Carmelitani il 15 ottobre 1950: "Nostra Signora – gli disse Lucia – teneva lo Scapolare nelle sue mani perché vuole che tutti noi lo portiamo". P.: O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto P.: Gloria al Padre e a Figlio e allo Spirito Santo Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. CANTO ALLO SPIRITO SANTO Vieni, vieni, Spirito d'amore, ad insegnar le cose di Dio. Vieni, vieni, Spirito di pace, a suggerir le cose che Lui ha detto a noi. Noi t'invochiamo, Spirito di Cristo, vieni Tu dentro di noi. Cambia i nostri occhi, fa che noi vediamo la bontà di Dio per noi. RIT.

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PRIMO MISTERO DOLOROSO L’AGONIA DI GESÙ NEL GETSEMANI «Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. Disse loro: "La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me". E, avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!"» (Mt 26, 36-39). Padre nostro, Ave Maria, Gloria, O Gesù perdona…

Dalle lettere di suor Lucia (16.09.1970) La preghiera del rosario o di una terza parte di esso, è dopo la sacra liturgia eucaristica quella che più ci unisce con Dio per la ricchezza delle orazioni di cui si compone, tutte venute dal cielo, suggerite dal Padre, attraverso il Figlio e attraverso lo Spirito Santo. Il gloria che recitiamo ad ogni mistero fu suggerito dal Padre agli angeli, quando li inviò a cantarlo vicino al suo Verbo neonato, ed è un inno alla Trinità. Il Padre nostro ci è stato insegnato dal Figlio ed è orazione diretta al Padre. L’Ave Maria è tutta impregnata di senso trinitario e eucaristico: le prime parole, furono suggerite dal Padre all’angelo, quando l’inviò ad annunciare il misero dell’incarnazione del Verbo: «Ave Maria piena di grazia, il Signore è con voi». Siete piena di grazia, perché in te risiede la fonte della grazia stessa, è per la tua unione con la santissima Trinità che tu sei piena di grazia. Mossa dallo Spirito santo, santa Elisabetta disse: «Benedetta siete voi tra le donne e benedetto è il frutto del vostro ventre, Gesù». Se siete benedetta, è perché benedetto è il frutto del vostro ventre, Gesù. La Chiesa, pure mossa dallo Spirito Santo, ha aggiunto: «Santa Maria, madre di Dio, pregate per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte». Anche questa è un’orazione diretta a Dio attraverso Maria. Perché siete la madre di Dio, pregate per noi. È orazione trinitaria, certo, perché Maria fu il primo tempio vivo della Santissima 3


Trinità: «Lo Spirito Santo scenderà su di te. Il Padre ti coprirà con la sua ombra. Il figlio che nascerà da te sarà chiamato figlio dell’Altissimo». CANTO: IL

TREDICI MAGGIO

Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. Ave ave ave Maria, ave ave ave Maria. Splendente di luce veniva Maria il volto suo bello un sole apparia. RIT. Dal cielo è discesa a chieder preghiera pei gran peccatori con fede sincera. RIT.

SECONDO MISTERO DOLOROSO LA FLAGELLAZIONE «Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: "Salve, re dei Giudei!". E gli davano schiaffi» (Gv 19,1-3). Padre nostro, Ave Maria, Gloria, O Gesù perdona…

Dalle lettere di suor Lucia (16.09.1970) Maria è il primo tabernacolo vivo, dove il Padre ha racchiuso il suo Verbo. Il suo cuore immacolato è la prima custodia che lo ha difeso, il suo grembo e le sue braccia furono il primo altare e il primo trono su cui il Figlio di Dio fatto uomo fu adorato; lì lo adorarono gli angeli, i pastori e i sapienti della terra. Maria è il primo sacerdote che ha preso tra le sue mani pure e immacolate il Figlio di Dio, lo ha condotto al tempio per offrirlo al Padre come vittima per la salvezza del mondo. Così il rosario, è dopo la sacra liturgia eucaristica, l’orazione che più ci riporta allo spirito i misteri della fede, della speranza e della carità. Essa è il pane spirituale delle anime; chi non prega, intristisce e muore. È nella orazione che noi c’incontriamo con Dio ed è in quest’incontro 4


ch’Egli ci comunica la fede, la speranza e la carità, virtù queste senza le quali noi non ci salveremo. CANTO: IL

TREDICI MAGGIO

Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. In mano portava un rosario Maria; che addita ai fedeli del cielo la via. RIT. Un inno di lode s'innalza a Maria che a Fatima un giorno raggiante apparia.

RIT.

TERZO MISTERO DOLOROSO L’INCORONAZIONE DI SPINE «Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la corte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!"» (Mt 27, 27-29). Padre nostro, Ave Maria, Gloria, O Gesù perdona…

Dalle lettere di suor Lucia (16.09.1970) Il rosario è l’orazione dei poveri e dei ricchi, dei sapienti e degli ignoranti; portar via alle anime questa devozione, sarebbe come portargli via il pane spirituale di ogni giorno. È essa che alimenta la piccola fiamma della fede, che ancora non si è spenta del tutto in molte coscienze. Anche per quelle anime che pregano senza meditare, il semplice atto di prendere la corona per pregare è già un ricordo di Dio, del soprannaturale. Il semplice ricordo dei misteri a ogni decade è un altro raggio di luce che sostiene nelle anime il lucignolo ancora fumigante. Perciò il demonio gli ha fatto tanta guerra! Il peggio è che è riuscito a illudere e a ingannare anime piene di responsabilità per la carica che occupano! Sono ciechi che guidano altri ciechi! Io ho una grande speranza che non è lontano il giorno in cui l’orazione del santo rosario e la sua terza 5


parte sia dichiarata orazione liturgica, sì perché essa, tutta intera appartiene alla sacra liturgia eucaristica. CANTO: IL

TREDICI MAGGIO

Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. O Madre pietosa la Stella sei tu dal cielo ci guidi, ci guidi a Gesù. RIT. O bella Regina che regni nel ciel l'Italia s'inchina t'invoca fedel. RIT.

Q U A RTO M I S T E R O D O L O R O S O IL VIAGGIO AL CALVARIO DI GESÙ CARICO DELLA CROCE «Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Golgota, che significa luogo del cranio» (Mc 15, 21-22). Padre nostro, Ave Maria, Gloria, O Gesù perdona…

Dalle memorie di suor Lucia Eccellenza Reverendissima, dopo aver invocato la protezione dei Santissimi Cuori di Gesù e di Maria, nostra tenera Madre, dopo aver chiesto luce e grazia ai piedi del Tabernacolo, per non scrivere niente che non sia unicamente ed esclusivamente a gloria di Gesù e della Santissima Vergine, nonostante la ripugnanza che sento, per non poter dire quasi niente di Giacinta senza direttamente o indirettamente parlare del mio miserabile essere, obbedisco, tuttavia, alla volontà di S. Ecc. Rev.ma, la quale, per me, è l’espressione della volontà del nostro buon Dio. Comincio, dunque, questo lavoro, chiedendo ai Santissimi Cuori di Gesù e di Maria che si degnino benedirlo e servirsi di questo atto di obbedienza per la conversione dei poveri peccatori, per i quali, tanto quest’anima si sacrificò. 6


Mia madre era solita, dopo cena, narrarci delle storie. E tra i racconti di fate incantate, principesse dorate, colombe reali, che ci erano raccontati dal papà e dalle mie sorelle maggiori, s’infilava la mamma con la storia della Passione, di S. Giovanni Battista, ecc. ecc. Io conoscevo quindi la Passione del Signore a modo d’una fiaba e, siccome mi bastava sentir le fiabe una volta, per poterle ripetere poi con tutti i particolari, cominciai a raccontare ai miei compagni, dettagliatamente, la storia del Signore, come io la chiamavo. Quando mia sorella, nel passarci vicina, si accorse che avevamo il crocifisso tra le mani, ce lo portò via e mi rimproverò, dicendo che non voleva ch’io toccassi le immagini sacre. Giacinta allora si alza, si avvicina a mia sorella, e le dice: – Maria, non gridare. Sono stata io. Ma non lo farò più. Mia sorella le fece una carezza, ci disse di andar a giocare fuori, poiché in casa non lasciavamo nulla a posto. Andammo allora a raccontare la nostra storia sul pozzo di cui ho già parlato e che, rimanendo nascosto da alcuni castagni, da un mucchio di sassi e da arbusti selvatici, avremmo scelto, alcuni anni più tardi, come cella dei nostri colloqui, di preghiere fervorose ed anche, Ecc. Rev.ma, per dirle tutto, anche di lacrime certe volte assai amare. Mischiavamo le nostre lacrime con le acque del pozzo, per berle poi, dalla stessa fonte, in cui le avevamo versate. Non sarà quella cisterna l’immagine di Maria, nel Cuore della quale asciugavamo il nostro pianto e bevevamo la più pura consolazione? Però, tornando alla nostra storia, al sentir raccontare le sofferenze del Signore, la piccolina si commosse e pianse. Spesso, in seguito, mi domandava di ripetergliela. Piangeva amaramente, e diceva: – Povero Gesù! lo non farò nessun peccato! Non voglio che il Signore soffra di più! CANTO: IL

TREDICI MAGGIO

Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. Splendente di luce veniva Maria il volto suo bello un sole apparia. RIT. Dal cielo è discesa a chieder preghiera pei gran peccatori con fede sincera. RIT. 7


QUINTO MISTERO DOLOROSO GESÙ È CROCIFISSO E MUORE IN CROCE «Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Gesù diceva: "Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno"... Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò» (Lc 23, 33-46). Dalle lettere di suor Lucia (29.12.1955) Reverendissimo padre superiore, soltanto oggi mi riesce rispondere alla sua lettera, e ringraziarla per le buone notizie. Dio voglia che sia stato meglio in salute e abbia sentito l’aiuto di nostro Signore nei suoi lavori di apostolato, affidati così alle sue cure. Da ogni parte sorgono difficoltà. È per questo che è sempre necessario l’aiuto della grazia divina, per ottenere un po’ di bene. Che la Madonna, come madre amorosa, vegli su di noi e ci aiuti tutti. Le innumerevoli lettere che arrivano qui da quasi tutto il mondo, ne danno una testimonianza. Contengono quasi soltanto lamenti e racconti di miserie di cui l’umanità è piena. Vedendo tutto ciò, sono arrivata a convincermi che soltanto io e il piccolo gruppo che come me ha avuto la felicità di consacrarsi al Signore, siamo le uniche persone felici sulla terra. Non che si viva senza la croce, perché essa è la parte toccata in sorte al popolo eletto; però, portata con amore, si tramuta in tesoro di inestimabile valore, che nessuno di coloro che seguono Cristo da vicino vuole perdere. Non so se lei ha visto qualche volta la cella di una carmelitana. In goni cella c’è una grande croce di legno, senza immagine: è che, sull’esempio di Gesù, la crocifissa deve essere lei, per seguirlo passo passo fino al Calvario, dove deve agonizzare e morire con lui, per amore e per le 8


anime ch’Egli, per mezzo di lei, vorrà salvare. Guardando la croce a questo modo, essa diventa leggera e soave; e si ama, perché in essi si trova il vincolo di unione con il nostro Dio crocifisso per noi; e null’altro noi possiamo ambire di più se non amare e soffrire per amore. Così io domando a nostro Signore che trasformi i suoi lavori in codesta missione in un torrente di grazie e benedizioni per le anime che le ha confidato. CANTO: IL TREDICI MAGGIO Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. In mano portava un rosario Maria; che addita ai fedeli del cielo la via. RIT. Un inno di lode s'innalza a Maria che a Fatima un giorno raggiante apparia. RIT.

L I TAN I E B I B L I C H E Signore pietà

Signore pietà

Cristo pietà

Cristo pietà

Signore pietà

Signore pietà

Cristo ascoltaci

Cristo ascoltaci

Santa Maria, Madre di Dio

Prega per noi

Novella Eva

Prega per noi

Madre dei viventi

Prega per noi

Stirpe di Abramo

Prega per noi

Erede della promessa

Prega per noi

Germoglio di lesse

Prega per noi

Figlia di Sion

Prega per noi

Terra vergine

Prega per noi

Scala di Giacobbe

Prega per noi

Roveto ardente

Prega per noi

Tabernacolo dell'Altissimo

Prega per noi 9


Arca dell'Alleanza

Prega per noi

Sede della Sapienza

Prega per noi

CittĂ di Dio

Prega per noi

Porta orientale

Prega per noi

Fonte di acqua viva

Prega per noi

Aurora della salvezza

Prega per noi

Gioia di Israele

Prega per noi

Gloria di Gerusalemme

Prega per noi

Onore del nostro popolo

Prega per noi

Vergine di Nazaret

Prega per noi

Vergine piena di grazia

Prega per noi

Vergine adombrata dallo Spirito

Prega per noi

Vergine partoriente

Prega per noi

Serva del Signore

Prega per noi

Serva della Parola

Prega per noi

Serva umile e povera

Prega per noi

Sposa di Giuseppe

Prega per noi

Benedetta fra le donne

Prega per noi

Madre di GesĂş

Prega per noi

Madre dell'Emmanuele

Prega per noi

Madre del Figlio di Davide

Prega per noi

Madre del Signore

Prega per noi

Madre dei discepoli

Prega per noi

Madre sollecita nella Visitazione

Prega per noi

Madre gioiosa a Betlemme

Prega per noi

Madre offerente al Tempio

Prega per noi

Madre esule in Egitto

Prega per noi

Madre trepida a Gerusalemme

Prega per noi 10


Madre provvida a Cana

Prega per noi

Madre forte al Calvario

Prega per noi

Madre orante nel Cenacolo

Prega per noi

Donna della nuova Alleanza

Prega per noi

Donna vestita di sole

Prega per noi

Donna coronata di stelle

Prega per noi

Regina alla destra del Re

Prega per noi

Beata perché hai creduto

Prega per noi

Beata perché hai fatto la volontà di Dio

Prega per noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo

perdonaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,

ascoltaci Signore

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,

abbi pietà di noi

Preghiamo O Dio, tu hai voluto che Maria, madre del tuo Figlio, fosse anche nostra Madre; fa’ che, perseverando nella penitenza e nella preghiera per la salvezza del mondo, ci adoperiamo con tutte le forze per la crescita del regno di Cristo. Egli è Dio… Benedizione CANTO: IL

TREDICI MAGGIO

Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d'Iria. RIT. Splendente di luce veniva Maria il volto suo bello un sole apparia. RIT. Dal cielo è discesa a chieder preghiera pei gran peccatori con fede sincera. RIT. In mano portava un rosario Maria; che addita ai fedeli del cielo la via. RIT. Un inno di lode s'innalza a Maria che a Fatima un giorno raggiante apparia. RIT. O Madre pietosa la Stella sei tu 11


dal cielo ci guidi, ci guidi a Ges첫. RIT. O bella Regina che regni nel ciel l'Italia s'inchina t'invoca fedel. RIT.

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Stampato in proprio Parrocchia- Santuario SS. Crocifisso Frati carmelitani


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