RECENSIONI&REPORTS recensione
Erwin Schrödinger Che cos’è la vita? La cellula vivente dal punto di vista fisico tr. it. a cura di M. Ageno, Adelphi, Milano 2008, pp. 154, € 12 «Il vasto e importante e molto discusso problema è il seguente: come possono, la fisica e la chimica, rendere ragione degli eventi spazio‐temporali che si verificano entro i limiti spaziali di un organismo vivente?» (p. 18): è una delle domande più comuni da quando è “nata” la biologia moderna; e il problema è sempre lo stesso (si ripete dal momento della nascita della clinica agli inizi del XIX secolo), se sia possibile raggiungere una verità “chiara e distinta” sul fenomeno della “vita” o se in essa vi sia un qualche elemento sfuggente ed eccedente che non ne permetta la “definizione” in maniera universale e necessaria. La risposta che dà Schrödinger è perentoria: «la ovvia incapacità della fisica e chimica di oggigiorno a dare una spiegazione di tali eventi non è affatto una buona ragione per dubitare che le due scienze possano mai spiegarli» (ibid.); è il presupposto scientifico (par excellence) illuministico e positivistico: ciò che non è stato ancora spiegato e sembra avvolto nelle nebbie del “mistero”, sarà presto ricondotto, con lo sforzo congiunto dell’umanità in progresso costante, all’interno di una razionalità che lo addomestichi. Ma Schrödinger è uno scienziato troppo accorto per dare un peso eccessivo a tale paradigma e questo libretto è la testimonianza della maniera attraverso la quale un uomo di scienza (e profondamente legato al suo “metodo” e cammino) sia capace di mettere e mettersi in difficoltà e di problematizzare fino in fondo uno dei problemi insoluti della nostra “conoscenza”.
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