S&C, Editing snc, ottobre 2014, n.50, Poste Italiane SPA, Sped. in Abb. Post. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04 art.1 Comma 1. DCB Forlì n. 67/2009
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Rivista Trimestrale N. 50 - Ott./Nov./Dic. 2014 - € 6,90
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Ideatore del progetto Giorgio Gustavo Rosso (Presidente Gruppo Editoriale Macro) Editore Casa Editrice Editing snc -
Cesena (FC)
Direttore Responsabile Marianna Gualazzi Direzione Editoriale Romina Alessandri Responsabile Uff. Abbonamenti Erica Gattamorta Tel. 0547 347627 info@scienzaeconoscenza.it
Sommario
Medicina Non Convenzionale Lunga vita al sistema immunitario ����������������������� 5 Chi mangia crudo campa cent’anni ������������������ 10 La salute in un bicchier d’acqua ������������������������ 16 Vitamina D, importante come il sole ������������������ 18 Vitamina C, virus e prevenzione ������������������������ 20 Le meraviglie del potassio �������������������������������� 24 Il Tao del Sistema Immunitario �������������������������� 26 La vitamina "Green" ����������������������������������������� 30 Respiro di Vita ��������������������������������������������������� 34 I 10 migliori rimedi naturali per fortificare il tuo sistema immunitario ����������������������������������������� 38 Vaccino antinfluenzale: sei sicuro di volerlo fare? �������������������������������������������������� 42 HPV: non c’è solo il vaccino ������������������������������� 50 Metodo RQI: il segreto dell'autoguarigione ������� 54 Vaccinazioni pediatriche: dire no è un diritto ���� 56 Scienza e Fisica Quantistica L’eternità è ora �������������������������������������������������� 61 La macchina del tempo: fantascienza o possibile futura realtà? ����������������������������������������������������� 64
Comitato Scientifico Fiamma Ferraro (Medico) Urbano Baldari (Medico) Valerio Pignatta (Naturopata) Massimo Corbucci (Medico e Fisico) Davide Fiscaletti (Fisico) Luigi Maxmilian Caligiuri (Fisico) Revisione Emanuele Cangini emanuelecangini7@gmail.com Impaginazione grafica Matteo Manenti matteomanenti@gmail.com Immagini www.shutterstock.com www.sxc.hu www.istockphoto.com
Stampa Lineagrafica, Città di Castello Distribuzione in edicola ME.PE. (Milano) Hanno collaborato a questo numero: Paolo Giordo Michele Riefoli Thomas E. Levy Guido Paoli (Fondazione Pantellini) Gioacchino Pagliaro Laura Gabrielli Luca Ventaloro Amrit Sorli Autoriz. Trib. Forlì N. 21 dell’8 luglio 2002
Disclaimer Questa rivista ha solo uno scopo informativo e non intende in alcun modo fornire consigli medici o terapeutici. Ogni decisione relativa all'inizio/cessazione/modifica nell'assunzione di preparati farmaceutici, integratori o altri trattamenti dev'essere presa solo dopo consiglio del proprio medico curante o di medici di fiducia abilitati all'esercizio di questa professione. Né gli Autori degli articoli né l'Editore rispondono di eventuali problemi causati dal fatto di non aver seguito questa raccomandazione.
Numero 50 - Ottobre/Dicembre 2014 IV° trimestre 2014
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Buon
Compleanno!
Edito-
Cari amici e care amiche, siamo giunti a un grande traguardo per la nostra amatissima rivista. Quello che state per sfogliare, leggere e assaporare con la mente e il cuore è il cinquantesimo numero uscito di Scienza e Conoscenza.
Un traguardo importantissimo per noi, che da dodici anni portiamo avanti un progetto editoriale in cui crediamo sempre di più e speriamo ugualmente importante per voi, che da tanti anni ci seguite con costanza, passione e fedeltà. Vorremmo conoscere chi tra voi ci segue dal primo numero uscito e vedere la vostra raccolta di Scienza e Conoscenza in bella mostra nella libreria del salotto o dello studio. Vorremmo anche conoscere chi di voi ci segue solo da qualche anno, o anche meno, e ha preferito l’abbonamento digitale al cartaceo e ci legge sul pc o sul tablet.
Il mondo è cambiato parecchio nel corso di questi cinquanta numeri: la nostra rivista - che nasce come testimone del cambiamento dei paradigmi nella scienza, nella medicina, nella consapevolezza - è rimasta fedele a se stessa nella mission che porta avanti con sempre maggiore convinzione. Abbiamo trattato tanti argomenti, ritenuti scomodi, controcorrente e border line, con spirito pionieristico e quando nessuno osava parlarne: ora sono diventati patrimonio del grande pubblico e anche gli esponenti più illustri della scienza e della medicina si aprono a essi con rispetto e con un approccio libero da pregiudizi. Basta pensare all’energia del vuoto, alla memoria dell’acqua, al rapporto mente materia, all’alimentazione curativa e terapeutica, all’omeopatia. Siamo felici e soddisfatti di dove siamo arrivati: le nostre visioni e i nostri progetti ci portano a coazione La festa in red l Gruppo con i ragazzi de ro Editoriale Mac
Marianna, Erica e Romina spengo no 50° candelina di la Scienza e Conoscenza con il presidente del Gruppo Editoriale Mac ro, Giorgio Gustavo Rosso .
creare un futuro migliore e abbiamo la certezza di poter contribuire al salto globale di consapevolezza di cui il mondo ha sempre più bisogno.
In redazione abbiamo festeggiato questo importante traguardo con una bella festa di cui pubblichiamo, qui sotto,qualche immagine. Per voi tutti che ci leggete e che siete fedelmente abbonati abbiamo pensato a un regalo speciale: un numero inedito in formato pdf in cui abbiamo raccolto i migliori articoli sinora pubblicati e alcuni inediti. Inoltre per chi si abbona entro il 31 dicembre riceve in regalo lo Speciale n. 10 The Best of Scienza e Conoscenza in formato PDF. (vedi info a pag. 80) Non perdere un’occasione unica per conoscerci e approfondire importantissimi argomenti e per apprezzarci sempre di più! Buona lettura! La redazione
Romina, Erica e Marianna con il nuovo n. 50 appena arriva to in redazione
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Scienza e Conoscenza #50
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Occhiello
Occhiello
Lunga vita al sistema immunitario Paolo Giordo
Come funziona,
cosa lo rafforza e cosa lo danneggia
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l sistema immunitario rappresenta una rete complessa di identificazione, reazione e difesa del nostro organismo. L’essere umano è continuamente in contatto con il mondo esterno, il quale è costituito da molteplici sostanze e microrganismi, molti dei quali sono percepiti come estranei. Esistono due tipi di risposta immunitaria: quella innata, aspecifica, che riguarda le difese presenti sin dalla nascita con reazioni rapide; quella acquisita o specifica che prevede il riconoscimento di un elemento patogeno che ha superato le difese del primo tipo di immunità.
Il sistema linfatico e gli altri organi di difesa Il luogo biologico dove quest’ultima forma di immunità risiede è, generalmente, il sistema linfatico, che comprende la linfa e i vasi linfatici, i tessuti linfoidi e il midollo osseo con il compito di produzione, attivazione e veicolazione delle varie difese immunitarie. A intervalli regolari, lungo i vasi linfatici, si trovano i linfonodi che sono dei piccoli conglomerati di tessuto linfoide con funzioni di barriera per le sostanze estranee. Un’altra sede di strutture immunitarie è rappresentata dal timo, un organo che risiede dietro lo sterno e che, con l’età adulta, si avvia lentamente verso l’atrofia. Esso contiene i linfociti T, le cellule dendritiche e i macrofagi.
Altri organi linfatici sono la milza, i noduli linfatici e le tonsille. Il sistema immunitario innato comprende anche la pelle che funge da prima barriera meccanica e da altre difese di tipo biochimico come gli interferoni, il sistema del complemento e i peptidi antimicrobici. I fagociti, inoltre, sono cellule specializzate che hanno il compito di ingerire microrganismi o altre particelle estranee.
L'attivazione del sistema immunitario innesca una situazione bioumorale complessa che si serve dell'infiammazione, locale o generalizzata, e della febbre che normalmente rappresenta una strategia seguita dall'organismo atta a favorire la guarigione 5
Chi mangia crudo campa cent’anni Occhiello
Che cos’è il crudismo e quali sono i suoi effetti sul sistema immunitario e sulla salute globale
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Michele Riefoli
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Scienza e Conoscenza #50
La salute in un bicchier
d’acqua I benefìci dell’acqua alcalina per il rafforzamento delle difese corporee e il benessere globale: intervista a Rocco Palmisano A cura di Romina Alessandri
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occo Palmisano è conosciuto in Italia come il pioniere dell'acqua alcalina, avendo iniziato a divulgare i benefìci dell'alcalinizzazione del corpo ben prima che diventasse un argomento così popolare: lo abbiamo incontrato per parlare degli affetti del consumo di acqua alcalina sulla nostra salute. Che cosa ha fatto nascere in te l’interesse verso l’acqua e la dieta alcalina? Conoscevo già dagli anni novanta l’importanza dell’equilibrio acido-basico per il mantenimento e il recupero della salute. A quei tempi si sapeva poco del legame che intercorre tra l’alimentazione scorretta e la malattia. Dopo la mia guarigione da un’importante forma d’epatite e tante altre patologie tramite l’alimentazione fisiologica e il digiuno terapeutico, cominciai a diffondere tramite l’associazione S.A.P.I.O la cultura della salute autogestita con l’alimentazione fisiologica (cfr capitolo 9 della sezione B del libro Alcalinizzatevi e Ionizzatevi). Ho conosciuto l’acqua alcalina e la sua importanza nel ruolo della deacidificazione (disintossicazione) del corpo nell’ottobre del 2004, precisamente 10 anni fa, tramite il libro Reverse Agin di Sang Whang che ho pubblicato nell’aprile del 2006 con il titolo Invertire l’Invecchiamento. Mi entusiasmai dell’acqua alcalina dopo aver ottenuto la remissione del dolore al menisco interno del ginocchio sinistro, che non mi passava da 6 mesi nonostante le mie cure naturali, dopo soli 15 giorni di assunzione di 1,5 l al dì di acqua alcalina. Che cambiamenti può apportare una dieta alcalina nella vita delle persone? Si può parlare solo di prevenzione o anche di guarigione? Se sì, da quali malattie?
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Scienza e Conoscenza #50
L’alimentazione alcalina (fisiologica) è cruciale non solo per la prevenzione ma anche per il recupero della salute. Ciò è possibile perché essa è innanzitutto disintossicante. La disintossicazione del corpo è la premessa indispensabile per la sua guarigione da ogni malattia, se esso ha sufficiente energia per reagire. Non è importante quanto grave sia la malattia ma quanto siano efficienti gli organi emuntori. Se si riposa, si beve tanta acqua (meglio se alcalina) insieme a estratti freschi di frutta e verdura biologica, tenendo sotto controllo l’ansia e la paura di non farcela, possiamo avere la meglio sulla maggior parte delle malattie che terrorizzano l’odierna società. Il libro Il Miracolo del pH Alcalino è stato un successo editoriale ed è stato seguìto dal tuo Alcalinizzatevi e Ionizzatevi che aggiunge il concetto di ionizzazione a quello di alcalinizzazione del corpo. Puoi spiegarci che cos'è e come funziona? L’equilibrio acido-basico è un fattore fondamentale per la salute del corpo, molto meno conosciuto è il processo Redox. Quest’ultimo è un fenomeno spontaneo di scambio di ioni (positivi-negativi) in una miscela di aria o una soluzione acquosa. Il nostro corpo, come quello degli animali e delle piante, è fondamentalmente una soluzione acquosa. Affinché questo scambio avvenga facilmente, gli atomi e le molecole che compongono tali soluzioni non devono avere legami molto forti, in ultima analisi esse non devono essere ossidate. L’acqua alcalina ionizzata e i cibi vivi permettono un maggior scambio ionico in tutto il corpo. Le funzioni cellulari sono essenzialmente degli scambi ionici; quando questi cessano, le cellule muoiono. Perciò io dico che il fattore Redox è ancora più importante dell’equilibrio del pH. Con la misurazione Redox possiamo controllare la vitalità del cibo e del nostro corpo. Quali sono i principali cibi che generano alcalinità nel corpo e, viceversa, quelli peggiori che ci acidificano? Come ho evidenziato nel prossimo libro che sto pubblicando, Alcalinizzatevi con la Dieta Mediterranea per vivere Felici e Longevi, tutti i cibi, soprattutto se cotti, che hanno un tenore superiore al 5% di proteine, al 10-15% di zuccheri, al 5-7% di grassi, sono acidificanti. Inoltre sono acidificanti anche tutti quei cibi trasformati che contengono meno del 50% di acqua. I cibi maggiormente in grado di alcalinizzare il corpo sono le verdure, gli ortaggi e la frutta naturale di stagione mangiata con moderazione prima dei pasti, ovvero a stomaco vuoto.
Vitamina D importante come il sole A cosa serve, cosa succede al nostro corpo quando manca, da cosa ci protegge
La Redazione
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er lungo tempo la scienza e la medicina non si sono occupate della vitamina D, ritenendola importante solo per il suo conivolgimento nel metabolismo del calcio. La carenza di vitamina D rimane associata, nell’immaginario collettivo, a malattie quali il rachitismo e l’osteomalacia, ma recenti studi hanno dimostrato come la sua mancanza sia associata a 17 tipi di cancro, oltre che a malattie cardiache, pressione alta, ictus, malattie autoimmuni, diabete, dolore cronico e osteoporosi. Ne abbiamo parlato con Raul Vergini, omeopata ed esperto di medicina naturale, che da anni si occupa dell’importanza della vitamina D per la nostra salute.
»» Qual è il ruolo della vitamina D nel nostro organismo e in particolare nel sistema immunitario?
La vitamina D in realtà non è propriamente una vitamina ma piuttosto un potente ormone steroideo che svolge numerosissime funzioni all'interno del nostro organismo, una delle quali è mantenere efficiente il nostro sistema di difesa. Recettori per la vitamina D sono infatti presenti sulle cellule del sistema immunitario (linfociti B, T ecc.) e numerosi studi, negli ultimi, anni hanno dimostrato che un basso livello di vitamina D nel sangue si accompagna a una maggiore incidenza di malattie autoimmuni e a una aumentata suscettibilità alle infezioni.
»» Perché oggi si riscontra nella popolazione una carenza endemica di vitamina D?
Principalmente perché l'esposizione al sole è praticamente assente dato che passiamo quasi tutta la giornata in luoghi chiusi (casa, ufficio, auto). L'unica eccezione può essere un breve periodo di esposizione al mare d'estate, ma anche in questo caso l’uso (spesso in realtà abuso) di filtri solari a elevata protezione riduce drasticamente l’azione dei raggi ultravioletti sulla pelle, azione necessaria per la sintesi di vitamina D.
»» Quali sono le patologie legate alla carenza di vitamina D nel nostro organismo?
In passato la vitamina D veniva legata esclusivamente alla salute delle ossa e dei denti. Negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi studi che hanno rivelato come il suo ruolo nell'organismo vada ben oltre il metabolismo del calcio. La carenza di vitamina D è stata associata a una aumentata incidenza di cancro (in particolare
Che cos’è la vitamina D tratto da I poteri curativi della vitamina D (Macro Edizioni).
La prima cosa da capire è che non si tratta di una vera vitamina. Per definizione, una vitamina è una sostanza essenziale alla salute umana ma che non può essere prodotta dal corpo. La vitamina D, nella sua funzione più ovvia e fondamentale, è essenziale al metabolismo di calcio e fosforo nell'organismo. Senza di essa, non potremmo avere ossa in salute. Quindi è indispensabile per il nostro corpo, ma viene però prodotta dal corpo stesso quando ci esponiamo ai raggi UVB del sole. Poiché la vitamina D è prodotta dal corpo, non corrisponde ai due criteri necessari per definire una vitamina, quindi in realtà non lo è. Il nome vitamina D le è stato dato nel 1920 quando un ricercatore allevò cani senza la minima esposizione alla luce solare. Li alimentò con olio di fegato di merluzzo e prevenne il rachitismo. Concluse poi che la sostanza responsabile della prevenzione si trovasse nell’olio e che non fosse prodotta dal corpo. Diede dunque il nome di vitamina a questo nutriente essenziale. Quattro anni più tardi altri ricercatori scoprirono che la vitamina D era prodotta dal corpo quando esso si esponeva al sole. Quindi vitamina è un termine improprio, ma è rimasto come nome ufficiale a indicare i benefìci che comunque questa sostanza ha per la salute generale e la nutrizione e anche in nome della tradizione. Malgrado il termine vitamina D sia utilizzato per identificare differenti sostanze ad essa associate, i principali tipi di vitamina D sono due: la vitamina D2 (nota come ergocalciferolo) e la vitamina D3 (nota anche come colecalciferolo).
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Occhiello
Vitamina C, virus e prevenzione
Thomas E. Levy
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Le meraviglie del potassio Dalla ricerca nuove conferme sull’importanza dell’ascorbato di potassio con ribosio nel metabolismo cellulare e quindi nella prevenzione e cura delle patologie tumorali Guido Paoli, Fondazione Valsé Pantellini
L
a Fondazione Pantellini sta continuando a portare avanti la propria attività di ricerca, in collaborazione con il gruppo della Sezione di Biofisica e Fisica Medica del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma (Bruni, Babarinde, Croci e Ortalli), per verificare in vitro, cioè su linee cellulari tumorali e sane, l’efficacia dell’ascorbato di potassio con ribosio nelle patologie oncologiche. Da alcuni anni, l’attenzione si è spostata sulla combinazione D-ribosio e bicarbonato di potassio (K-D:Rib), quale ulteriore passo avanti nello sviluppo di una strategia che permetta una rapida azione nel contrastare i tumori solidi. Su questo composto sono stati pubblicati due lavori dal sopradetto gruppo (con il supporto della Fondazione) sulla rivista «Cancer Cell International», uno nel 2011 e l’altro in agosto 2014 [1,2]. Tali lavori, oltre a mostrare come questo composto abbia un’azione che riduce la velocità di proliferazione agendo sul tempo del ciclo cellulare delle cellule tumorali esaminate (seno, tumore primario, linea Hs 578T, corrispondente a HTB126 ATCC), hanno permesso di evidenziare alcuni aspetti importanti che ritengo opportuno e necessario sottolineare con forza. Ribadendo che si tratta di studi fatti su linee cellulari e non in vivo, questa ricerca si colloca nell’ambito del metodo Pantellini, che viene proposto nell’uomo da molti anni, sia a livello di prevenzione
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Scienza e Conoscenza #50
che per cercare di contrastare i processi di degenerazione cellulare.
Come lavorano le cellule tumorali È essenziale ricordare che le cellule tumorali utilizzano un’enorme quantità di glucosio per il loro metabolismo, anche in presenza di ossigeno disponibile. Questo fatto, messo in luce da Otto Warburg (Premio Nobel per la Medicina nel 1931) evidenzia come le cellule tumorali abbiano un metabolismo basato su reazioni fermentative, a differenza delle cellule sane, il cui metabolismo si basa sulle reazioni ossido-riduttive. Questo fatto, anche se spesso viene in qualche modo “dimenticato”, è considerato una delle principali caratteristiche metaboliche connesse alla trasformazione della cellula durante la carcinogenesi. Questo non significa necessariamente “eliminare” ogni fonte di glucosio nel metabolismo, che rappresenta la “benzina” delle nostre cellule e senza la quale le cellule stesse non avrebbero più la possibilità di attivare il ciclo di Krebs nei mitocondri (le officine preposte a produrre energia). Per questo il nostro corpo è organizzato per ricavare glucosio anche dai carboidrati. Ma naturalmente, per coloro che si trovano ad affrontare un problema oncologico è essenziale ridurre le fonti di zucchero
Meditazione, Tecniche Mindfulness, Yoga, Qi Gong e Tai Chi agiscono a livello mentale ed energetico producendo effetti importanti sull’adeguato funzionamento del sistema immunitario
Il Tao del Sistema Immunitario Gioacchino Pagliaro
I
princìpi della fisica cartesiana e newtoniana hanno creato un modello scientifico basato sul determinismo e sul riduzionismo che configura una visione della realtà di tipo materiale, costituita da entità tra loro separate da spazio vuoto. Ed è intorno all’assunto dell’universo paragonato a una macchina che si è strutturata una particolare teoria dell’uomo, rigidamente centrata sull’esistenza dell’aspetto materiale: il modello meccanicistico. Il modello meccanicistico dell’uomo, coerentemente con l’assioma del casualismo lineare, è servito a conoscere e a rappresentare il corpo umano come composto da parti (organi, sistemi, apparati), costituiti a loro volta da componenti più piccoli e basilari (DNA, geni, cellule).
Il corpo come macchina È certo che per merito di questo modello la medicina oggi dispone di una fondamentale conoscenza dei processi 26
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fisiologici e biologici dell’organismo umano, permettendo non solo di comprenderne meglio il funzionamento, ma anche di intervenire su danni, traumi e malattie gravi. Ed è sempre per merito del meccanicismo che oggi disponiamo di una quantità di conoscenze mediche, di farmaci, e di interventi chirurgici che curano molte malattie o che consentono di salvare la vita. Il successivo sviluppo della sociologia e della psicologia, che ha posto sempre di più l’accento sul ruolo dell’ambiente, dei contesti, delle relazioni sociali, delle relazioni interpersonali, affettive e dei processi cognitivi, ha consentito al modello meccanicistico di rappresentare l’organismomacchina all’interno di una teoria deterministica-causalistica più ampia. Questa rappresentazione ha consentito di sviluppare una teoria dell’organismo umano di tipo biopsico-sociale, che sintetizza e rappresenta l’attuale visione dell’uomo. La teoria bio-psico-sociale riconosce che l’organismo umano risente dell’ambiente in cui vive, delle relazioni affettive, amicali, lavorative e sociali, al punto tale
La vitamina Green Sistema immunitario: il ruolo del contatto con la Natura
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a medicina convenzionale contemporanea pone spesso l’accento sulla necessità di rafforzare il sistema immunitario del corpo umano in fase di recupero o di contrasto di una malattia nel suo divenire o manifestarsi. Molti farmaci sono pensati per svolgere questo compito ed entrano in gioco a cose fatte, ovvero quando l’organismo è in lotta e tenta di recuperare il terreno perduto. La forza del suo intervento dipenderà in questo caso da molti fattori, fattori che sono direttamente collegati allo stile di vita, all’alimentazione, alla costituzione fisica e alle peculiarità caratteriali ed emotive. Tuttavia, tutti questi aspetti possono essere pilotati, migliorati e potenziati nel corso della propria vita, senza dover aspettare di ammalarsi, ossia in via preventiva, come molte medicine non convenzionali suggeriscono di fare. In questo modo il sistema immunitario, l’energia vitale e la forza interiore dell’individuo si rafforzano e sono in grado di reagire in modo eccezionale di fronte a un incidente imprevisto o al comparire di una patologia. Uno degli aspetti forse meno studiati e meno trattati sulle riviste mediche, anche alternative, è quello ineren-
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Valerio Pignatta
Le gite nei boschi possono avere un effetto preventivo sulla generazione del cancro e sul suo sviluppo te il ruolo della Natura sul rafforzamento del sistema immunitario. Tale ruolo è invece indubbiamente molto rilevante, come confermano alcuni studi avanzati sul campo, e la rosa di condizioni e accorgimenti che è possibile sviluppare e mettere in moto in questo contesto è davvero varia.
Il verde: la migliore medicina Ma vediamo più da vicino cosa si intende con contatto con la natura e relativi meccanismi fisiologici e psicologici di irrobustimento, dinamiche biologiche ed
Sistema Immunitario e Respiro
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Respiro di
Vita
Una pratica di respiro consapevole sostiene il sistema immunitario in quanto disintossica, aumenta la vitalità cellulare, sostiene i sistemi vitali: intervista a Max Damioli
Marianna Gualazzi
H
o visto i miei figli nascere e li ho visti compiere, ancora attaccati a me attraverso il cordone ombelicale, il loro primo respiro: un istante di eternità che ricordo ancora vivissimo e che è stato così differente per ciascuno di loro. È come se la qualità di quel primo loro respiro li abbia definiti e caratterizzati, o meglio, che loro si siano espressi nella loro individualità proprio attraverso quell’iniziale atto respiratorio. Ho saputo della mia bisnonna, che lucidissima e sana, a 106 anni una mattina di agosto ha detto che stava morendo e ha rifiutato l’ossigeno: il suo ultimo respiro è stato un sereno lasciare andare, un addio pacifico a quel mondo terreno che lei amava così tanto e sul quale era rimasta per un tempo davvero onorevole. Il primo e l’ultimo respiro incorniciano e definiscono la nostra vita: nel mezzo ci sono tutti i respiri di tutti i nostri giorni e le nostre notti, di tutte le nostre età, di
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Scienza e Conoscenza #50
tutte le nostre emozioni, i nostri amori, le nostre angosce, le nostre malattie, le nostre gioie. Il respiro è pervasivo di ogni nostro istante ed è la costante della nostra vita. Max Damioli, grande esperto di respiro e fondatore della Scuola Skills, racconta la sua esperienza ventennale con il respiro puro. »» Da dove nasce il tuo interesse nei confronti del respiro?
La prima volta che si parla di respiro è nella Genesi quando Dio, fatta la statua di fango di Adamo, gli soffia nelle narici, inducendolo a un sonno profondo. Ipnosi e respiro. Nei primi anni Novanta vi è stata una grande diffusione del Rebirthing in tutto l'Occidente. L’esperienza di una sessione di respiro (ancorché molto differente da come la intendiamo noi oggi) è stata letteralmente illuminante e non ha dato adito a dubbi o ambiguità: è stata
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Vaccino antinfluenzale:
sei sicuro di volerlo fare?
Roberto Gava ci spiega gli effetti indesiderati della vaccinazione antinfluenzale e come possiamo proteggerci con efficacia dai virus nella stagione fredda
Valerio Pignatta
Occhiello
Per proteggersi dall’HPV e dal tumore al collo dell’utero possiamo contare sugli importanti strumenti della prevenzione primaria e dell’educazione alla sessualità consapevole Laura Gabrielli
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lcuni anni fa vi è stata una massiccia campagna informativa per la diffusione del vaccino che dovrebbe proteggere per cinque anni dalle lesioni precancerose da HPV (Human papillomavirus) 16 e 18 le giovani donne che non hanno ancora iniziato la vita sessuale. Per capire qualcosa in più su questo argomento tanto controverso, abbiamo interpellato la dottoressa Chiara Vassalli, medico chirurgo professionalmente impegnata nel settore della prevenzione primaria.
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»» Sulla base delle ricerche da Lei fatte, ci può confermare che nell’insorgere del tumore al collo dell’utero, nella maggioranza dei casi, è implicato il Papilloma virus?
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HPV:
non c’è solo il vaccino Scienza e Conoscenza #50
Ci sono più motivi per cui può insorgere il carcinoma della cervice uterina, l’infezione da HPV è uno di questi. Bisogna infatti distinguere il fattore eziologico (in medicina il fattore di causa) dal fattore di rischio. La causa più probabile è l’infezione da HPV, al punto da essere descritta come esempio di “carcinogenesi virale” nell’ambito dello studio dell’origine del cancro. Invece i fattori di rischio identificati per il carcinoma cervicale e per i suoi precursori sono: il numero di partners; il fumo di sigaretta; le infezioni sessualmente trasmesse come Herpes Simplex tipo 2 e Chlamydia trachomatis; la displasia squamosa genitale; il numero di gravidanze; l’immunosoppressione (causata da farmaci o da patologie del sistema immunitario); l’uso di contraccettivi orali; la classe socio-economica. Voglio sottolineare quest’ultimo fattore, perché esiste un’enorme differenza tra i Paesi sviluppati e i Paesi in via di sviluppo. Se disegnassi una mappa geografica delle infezioni nel mondo, vedrei la geografia della povertà: le donne che si ammalano maggiormente sono quelle dei Paesi in via di sviluppo, dalla bassa condizione socioeconomica. Queste donne sono più a rischio di contrarre il Papilloma virus e di sviluppare un carcinoma della cervice perché vivono in condizioni igieniche scadenti, non possono acquistare il preservativo, non possono fare il PAP test e, quindi, risultano essere più a rischio verso questo tipo di lesione rispetto a una donna che abita in un Paese sviluppato.
Speciale vaccini si legge che gli effetti collaterali del farmaco sono piuttosto importanti?
Per ogni atto medico esiste un rapporto rischio-beneficio. Il vaccino andrebbe prescritto sulla base dello stile di vita e delle condizioni di salute della ragazza. [All’Università canadese British Columbia, i ricercatori Lucija Tomljenovic e Christopher A. Shaw hanno indagato la relazione tra la somministrazione del vaccino e un pesante danno auto-immunitario al sistema nervoso centrale]. Nei loro studi è stato ipotizzato un ruolo patogenetico da parte dei sali di alluminio usati come adiuvante all’interno del vaccino. Le particelle di alluminio danneggiano i mitocondri, che sono dei piccoli organelli che servono per il metabolismo energetico delle nostre cellule. I mitocondri danneggiati rilasciano sostanze all’interno della cellula che attivano i lisosomi, ossia gli spazzini che degradano i prodotti di scarto della cellula. Questa degradazione si riversa sulle pareti vascolari, andando a distruggere la membrana sottilissima che separa i nostri neuroni dal sangue, chiamata barriera emato-encefalica. Diventando più permeabile, è permesso l’ingresso di auto-anticorpi verso le cellule nervose, perché hanno una struttura simile a una proteina del virus HPV. Il sistema immunitario, stimolato dal vaccino, produce anticorpi verso la proteina L1 del virus, che però a causa della barriera danneggiata penetrano nel sistema nervoso centrale e inducono neuroinfiammazione e quindi morte cellulare.
Proteggersi dall’HPV Prevezione primaria
Bibliografia di riferimento Artenstein, W., Vaccines, A Biography, ed. Springer, 2010. Bocchetta, M., Eliasz., S. De Marco, M.A. et al, The SV40 large Tantigem p53 complexes bind and activate the insulin-like growth factor - I promoter stimulating cell growth, "cancer Res.", vol. 68, 2008, èè 1022-1029. Chang, Mei Hwei, Viruses and Human Cancer, ed. Springer, 2014. http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/efficacia-dei-vaccini-anti-hpv/. Mariuzzi, G.M., Fulchri, E., Anatomia patologica e correlazioni anatomo-cliniche, cap. 12.4 "Lesioni preneopaleolitiche-maligne della cervice uterina, pp. 1886.1889, ed. Piccin. Murray, P.R, Microbiologia medica, quinta edizioni, ed. EMSI. Neal, D. Barnard et al., Nutrition Guide for Clinicians, PCRM, 2009. Oommen V., Perspectives in cancer prevention. Translational cancer research, ed. Springer, 2014. Recent Advances in cancer research and therapy, ed. Elsevier, 2012. Singh, Sunit K. Viral infections and globe change, ed. Wiley, 2014. Therapeutic Strategies in cancer Biology and Pathology, ed. Eisener, 2013.
Intervista a cura di
evitare il fumo di sigaretta
PAP test
vaccinazione
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Dato che l’infezione è asintomatica, viene consigliato di iniziare a fare il primo PAP test tre anni dopo l’inizio dell’attività sessuale, poi periodicamente ogni tre anni dai 25 ai 64 anni, qualora fosse negativo. Se positivo, in base alla lesione si valuta se intervenire chirurgicamente o ripetere il PAP test ogni anno. La prevenzione verso l’infezione da HPV va eseguita ridimensionando il rischio nei confronti di questo tipo di cancro ed educando i giovani a usare il profilattico, anche per proteggersi da altri patogeni trasmessi per via sessuale come il virus dell’epatite, l’HIV, la Neisseria responsabile della Gonorrea.
Prevezione secondaria
uso del preservativo
alimentazione (consumare ogni giorno adeguate quantità di verdura, frutta, cereali integrali, legumi, ridurre drasticamente carne, latticini, zuccheri e farine raffinate)
»» È possibile, attraverso un’attività di prevenzione che parta da una corretta educazione a una sessualità più consapevole, aiutare le ragazze a evitare di contrarre il famigerato virus?
Scienza e Conoscenza #50
Laura Gabrielli
Da circa 25 anni si occupa di pianficazione familiare naturale, con l’ausilio degli apparecchi BabyComp per il controllo della fertilità della donna. Questo lavoro le permette di essere in continuo dialogo con medici, naturopati, ostetriche e operatori del benessere, in un percorso di continua formazione sul campo. Dal 2010 è parte attiva nella redazione del blog babycomp-italia. blogspot.it in cui vengono raccolti articoli, interviste e testimonianze sul benessere naturale femminile. L’obiettivo finale è quello di permettere alle donne di vivere in modo più sereno la femminilità, la sessualità, la gravidanza e il parto.
Occhiello
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Metodo RQI: il segreto Occhiello
dell’autoguarigione
Un metodo semplice e alla portata di tutti che unisce le antiche filosofie orientali, la fisica quantistica e la nuova biologia
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La Redazione per Q Institute
ono ormai migliaia le auto-guarigioni e le testimonianze su questo metodo rivoluzionario, alcune delle quali raccolte anche nel libro RQI. Il Segreto dell’Auto-Star-Bene: miopi che recuperano diottrie e smettono di portare gli occhiali, donne che perdono 15 kg e diabetici non più dipendenti dall’insulina grazie ad acqua informazionale e alimentazione vibrazionale, malattie croniche e degenerative risolte con le biotecnologie olistiche. Laddove la medicina ufficiale non è riuscita a fare granché lavorando solo a livello biochimico, sembra siano le soluzioni innovative raccolte e insegnate da Marco Fincati ad avere la meglio. Il Metodo RQI sta cominciando a svelare quello che della Natura ancora non conoscevamo, aprendoci al nostro incredibile potenziale di auto-guarigione. Come è nato l’RQI? Tutto è nato dall’estro di un geniale e dibattuto 35enne veneto, Marco Fincati, già informatore scientifico per importanti aziende di prodotti fisioterapici e integratori, che un giorno, a causa di due ernie che lo affliggevano, ha cominciato a studiare e sperimentare decine e decine di tecniche, attingendo a più campi del sapere: dalle antiche filosofie orientali alla fisica quantistica, fino alla nuova biologia. La bravura di Marco Fincati è stata quella di unire ciò che gli altri dividevano, sintetizzare ciò che altri disperdevano, semplificare ciò che altri rendevano accessibile a pochi, mettere in pratica ciò che altri avevano teorizzato: Bruce Lipton, Emilio Del Giudice, Vittorio Marchi, Salvatore Brizzi, Gregg Braden e tanti altri sono stati i suoi ispiratori. Così è nato il Metodo RQI, acronimo di “Riequilibrio Quantico Integrato”. Cos’è? «Il Metodo RQI® – ci spiega Fincati – è uno strumento pratico, semplice e alla portata di tutti, per individuare le vere cause di stress e le migliori soluzioni per risolverle. Dato che lo stress è alla base della maggior parte dei problemi umani (come sostengono Bruce Lipton e l’epigenetica, nonché svariate ricerche ufficiali), è importante che ciascuno di noi, nel momento in cui si trova di fronte a un problema, capisca quale ne sia la vera causa. Agendo solo sui sintomi (come spesso si limitano
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«Spero che presto qualcuno in ogni famiglia conosca il Metodo RQI, perché benessere, indipendenza e auto-realizzazione possano diventare le condizioni di vita normali per tutti». Marco Fincati
a fare i farmaci), la guarigione non è affatto assicurata». E aggiunge: «Prima di presentare il Metodo RQI al pubblico, l’ho testato su centinaia di persone e ho capito che se dieci persone avevano lo stesso problema, non sempre per tutti e dieci la soluzione era la stessa, perché alla base di un medesimo problema ci potevano essere cause diverse. Prendiamo l’esempio di un comune mal di testa: per due persone la causa potrebbe essere una cattiva alimentazione o scarsa idratazione, per altre tre potrebbe essere uno squilibrio energetico o vibrazionale, per altre cinque potrebbe essere uno stress di origine emotiva causato da situazioni del tutto diverse tra loro».
Come funziona? E allora come fare per capire quale sia la vera causa? «Il 95% della nostra vita – continua Fincati – è gestita dal nostro inconscio. È la mente inconscia che si prende cura di tutte le nostre funzioni vitali, come respirare, digerire, rigenerare le cellule o rimarginare le ferite. È la nostra mente inconscia che conosce tutto ciò che riguarda la nostra salute, fisica e mentale. E allora è ovvio che dobbiamo interrogare lei per capire qualcosa di più riguardo a noi stessi». Ecco quindi che Marco Fincati ha affinato un auto-test muscolare e delle procedure semplici da imparare, per comunicare con il proprio inconscio. Comunicando con l’inconscio, possiamo riconoscere le vere cause dei nostri problemi e, allo stesso tempo, comprendere le migliori soluzioni per risolverli. Ai suoi corsi l’hanno imparato a fare professionisti e gente comune, bambini, adulti e anziani. Le Soluzioni per Auto-Guarire «La mia esperienza – aggiunge – mi ha portato a capire che le soluzioni, sebbene molteplici, possono essere classificate entro uno dei tre livelli di cui siamo costituiti: corpo fisico, flussi energetici, e vita interiore, che nel Metodo RQI corrispondono alle tre soluzioni: Materia, Energia e Spirito». Prendiamo ancora l’esempio del mal di testa: se scopriamo che la sua causa è l’elettrosmog, sarà inutile assumere un farmaco che agisce a livello biochimico (quindi al livello della materia), mentre potrebbe essere molto più indicato cambiare semplicemente ambiente di lavoro oppure schermarsi dall’elettrosmog con delle tecniche RQI. La soluzione sarà immediata, priva di effetti collaterali e anche più economica. «Il vero scopo del Metodo RQI – conclude Fincati – è quello di rendere le persone indipendenti. Dico sempre ai partecipanti ai miei corsi: ciascuno di voi ha dentro di sé il potenziale necessario per Auto-Star-Bene, deve solo capire come accedervi. E non sono io il primo a dirlo. Le antiche filosofie orientali e le nuove scoperte della scienza supportano il mio pensiero».
Consigli di lettura Marco Fincati RQI. Il Segreto dell’Auto-Star-Bene Q Institute, 2014 Oltre ai corsi in aula, tutti sold-out prima delle date fissate, con citazioni e ringraziamenti sulla TV nazionale, milioni di click su Youtube e oltre 50mila fan in Italia, il Metodo RQI è diventato anche un libro RQI: il segreto dell’Auto-Star-Bene (edito da Q Institute), che è già andato in ristampa dopo poche settimane dalla sua pubblicazione. Il libro è uno strumento utile non solo per medici e terapisti che intendono rendere più efficace il loro lavoro, ma per chiunque voglia cominciare ad ascoltare sé stesso e a non delegare agli altri le questioni di salute. Richiedilo in Libreria o su scienzaeconoscenza.it Informazione Pubblicitaria
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Vaccinazioni pediatriche: dire no è un diritto
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Rifiutare la vaccinazione per i propri figli è un diritto dei genitori, che deve essere esercitato tramite l’Obiezione Attiva e il Dissenso Informato: l’avvocato Ventaloro ci spiega come fare
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Luca Ventaloro
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«C’è qualcosa di essenziale riguardando l’attimo presente che è fuori dal regno della scienza. Noi, che crediamo nella fisica, sappiamo che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione ostinatamente persistente» Albert Einstein 60
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L’eternità
è ora
Un affascinante viaggio tra fisica e spiritualità, tra mente e coscienza, alla scoperta della natura mentale di passato-presente-futuro e della vera natura del tempo, in cui l’attimo presente corrisponde all’eternità Amrit Sorli
L
a domanda “cos’è il tempo e cos’è l’eternità?” non è solo filosofica, ma è anche una questione importante nella fisica. Abbiamo diverse spiegazioni sui temi del tempo e dell’eternità. In questo articolo svilupperemo una comprensione che ha origine nella vostra esperienza personale.
La natura matematica del tempo Partiamo dall’inizio, azzerando tutte le nostre conoscenze che riguardano il concetto di tempo e di eternità. Siamo tutti d’accordo che il tempo sia quello che si misura con gli orologi. Andando a fondo in un procedura di misurazione del tempo, troviamo conferma che con gli orologi misuriamo l’ordine numerico dei cambiamenti. Prendiamo un orologio e camminiamo sulla strada. Possiamo associare un passo ad ogni secondo e dopo 120 passi, concludiamo che il nostro cammino è durato 2 minuti. Ogni secondo corrisponde esattamente a un passo. Quando il passo X1 entra in esistenza, il passo X2 non esiste più, quando il passo X2 entra in esistenza, il passo X1 non esiste più. Ciò che è evidente è che noi camminiamo solo nello spazio, non nel tempo. Il tempo è semplicemente l’ordine numerico del nostro camminare. La durata t è la somma dell’ordine numerico di ogni singolo passo. Assumiamo che un passo abbia lunghezza di 100 cm. A questo punto la velocita v del nostro movimento è di 1m per secondo. Possia-
Fisica: che cos’è il tempo mo calcolare la distanza d della passeggiata che dura 120 secondi con la semplice formula d = v x t, dove durata t è la somma dell’ordine numerico dei nostri passi. Ogni singolo passo avviene nell’attimo presente. Noi non possiamo camminare nel passato o nel futuro. Il passato è il nostro modello mentale in cui ricordiamo il passo X-1, il presente è un momento fisico reale nel quale avviene il passi X e il futuro è un modello della mente in cui immaginiamo il prossimo passo X+1. L’unico momento esistente è il momento presente del “qui e ora” nel quale camminiamo nello spazio dal punto A al punto B. Questa esperienza conferma che il tempo misurato con orologi ha solo un’esistenza matematica; è cioè l’ordine numerico sequenziale del nostro camminare. La somma dell’ordine numerico è la durata del nostro camminare. Stiamo camminando nello spazio dove esiste solo il momento presente, dove è sempre “qui e ora”, l’attimo presente. Questo significa semplicemente che il tempo non è la quarta dimensione dello spazio, lo spazio stesso è senza tempo. Il momento presente “ora” è l’unico tempo esistente nello spazio.
Passato, presente e futuro: un costrutto della mente L’universo è in sviluppo continuo nell’attimo presente, dove il tempo è solo un parametro matematico dei cambiamenti. Noi facciamo esperienza dei cambiamenti che accadono nell’attimo presente attraverso il modello lineare del tempo passato-presente-futuro, che è un costrutto della mente. Il nostro modo di vivere temporale nel
Il tempo non è la quarta dimensione dello spazio, lo spazio stesso è senza tempo. Il momento presente “ora” è l’unico tempo esistente nello spazio tempo lineare è soggettivo, nel senso che nell’universo fisico il tempo lineare, in cui le modifiche accadono, non esiste. Albert Einstein era a conoscenza di questo fatto. Egli diceva: «C’è qualcosa di essenziale riguardando l’attimo presente che è fuori dal regno della scienza. Noi, che crediamo nella fisica, sappiamo che la distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione ostinatamente persistente». L’attimo presente in realtà non è tempo, nel senso che non si misura con gli orologi. Gli orologi corrono nel presente e misurano un ordine numerico e la durata dei 61
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La macchina del tempo: fantascienza o possibile futura realtà? Il viaggio nel passato e nel futuro affascina l’uomo sin dai tempi più antichi: scopriamo cosa ci dice la fisica sulla reale possibilità dei viaggi nel tempo
Luigi Maxmilian Caligiuri
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