Trimestrale N. 62 - ott./dic. 2017 - € 7,90
S&C, Macro Soc. Coop, ottobre 2017, n.62, Poste Italiane SPA, Spe d. in Abb. Post. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04 art.1 Comma 1. DCB Forlì n. 67/2009
La prova del danno
dell’inquinamento sulla nostra salute
L’
ambiente è inquinato: si sa, lo sappiamo tutti, non è una novità. E forse non abbiamo neppure più voglia di sentircelo dire, o di parlarne. Se è vero che l’uomo è l’unico animale che si è adattato a vivere a ogni latitudine, che ha modificato ambienti ostili rendendoli adatti alla propria vita, allora possiamo pensare che ci adatteremo anche alle modificazioni ambientali che noi stessi abbiamo creato. Quello di cui non abbiamo ancora una chiara percezione è quanto l’ambiente sia irrimediabilmente inquinato e quanto questo inquinamento riguardi molto da vicino tutti noi. Qui non si tratta solo del vortice di rifiuti di plastica che si sposta nel Pacifico di cui abbiamo spesso sentito parlare, o dell’inquinamento dell’aria delle nostre metropoli, ma anche delle sostanze rilasciate dai contenitori in cui conserviamo i cibi; dei cibi stessi in cui si ritrovano tracce di pesticidi, antibiotici, metalli pesanti; dei detergenti che usiamo per la casa e la persona; della carta di riviste e giornali; degli scontrini; delle padelle; delle vernici e di tutti gli ordinari materiali da costruzione… l’elenco è potenzialmente infinito. Le recenti notizie sul glifosato ritrovato nelle urine di 14 donne romane in stato interessante, le uova al fipronil e l’acqua del rubinetto che contiene microplastica sono solo la punta dell’iceberg e non rendono conto di quanto le sostanze chimiche, i metalli pesanti, i pesticidi, gli interferenti endocrini, e i farmaci stanno danneggiando, ogni giorno, la nostra salute. Sin da prima della nascita siamo attaccati da queste sostanze che vanno a incidere su più sistemi e apparati, secondo meccanismi di azione di cui solo
da pochi anni stiamo iniziando a scoprire l’esatto funzionamento. Nella ricerca del danno negli inquinanti al nostro corpo, la medicina ufficiale sta scoprendo che gli equilibri che regolano la salute e la malattia sono veramente sottili e riguardano il corpo visto come un sistema totalmente interrelato. In questo sistema l’intestino dialoga con il sistema nervoso e quello immunitario; l’ambiente influenza l’espressione epigenetica del DNA; gli ormoni si relazionano con sistema nervoso e immunitario e così via, in un’orchestra sinfonica di dimensioni infinite atta a produrre la musica più melodiosa e complessa che conosciamo: quella della vita. Leggendo questo numero di «Scienza e Conoscenza» scoprirete non solo la portata dell’inquinamento ambientale e delle patologie che esso scatena nel nostro corpo, ma troverete anche le informazioni per difendervi dalle sostanze più pericolose e, non da ultimo, avrete la chiara consapevolezza di quanto sia meravigliosamente complessa e divina la macchina umana e di quanto la scienza e la medicina siano sono all’inizio di un’esplorazione che può dirci ancora tantissimo sia sulla malattia che sulla salute. Andiamo avanti: la strada della consapevolezza è stata tracciata ed è ancora lunga da percorrere.
Marianna Gualazzi Direttore Responsabile di Scienza e Conoscenza 1
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Il nostro Comitato Scientifico Luigi Maxmilian Caligiuri
Paolo Giordo
Laureato in Fisica Teorica presso l’Università della Calabria, dal 2001 è professore di Fisica e dal 2013 è Direttore Scientifico del Foundation of Physics Research Center (FoPRC), organizzazione internazionale indipendente per la ricerca avanzata in Fisica che vanta collaborazioni di ricerca in tutto il mondo.
È medico, omeopata, fitoterapeuta e nutrizionista. Esercita la professione in Toscana e in Emilia Romagna.
Guido Paoli
Laureatosi in Fisica nel 1987, presso l’Università degli Studi di Firenze. Dalla metà degli anni Novanta ha iniziato una collaborazione con il dottor Gianfrancesco Valsé Pantellini relativamente agli studi sul meccanismo d’azione dell’ascorbato di potassio nelle patologie degenerative. Dal 1999 è Responsabile Scientifico della Fondazione Valsé Pantellini e dal 2004 ne è anche VicePresidente.
Carmen Di Muro
Psicologa clinica, psicoterapeuta a orientamento Cognitivo Post-Razionalista e ISTDP, quantum trainer e scrittrice, vive e opera in Puglia. Unisce la formazione accademica con i suoi interessi nel campo della biologia, delle neuroscienze, della medicina, della meccanica e fisica quantistica.
Fiamma Ferraro
Laureatasi in medicina in Irlanda vanta specializzazioni, acquisite in Italia e in Europa, in scienza della nutrizione in Germania, in medicina ortomolecolare e terapia chelante, in omotossicologia, fitoterapia e ozonoterapia, in psicofarmacologia, in psiconeuroendocrinoimmunologia e in agopuntura.
Davide Fiscaletti
Laureatosi in Fisica all’Università di Bologna, è membro ricercatore (e direttore dal 2006) dello SpaceLife Institute a S. Lorenzo in Campo (PU). I suoi studi sono incentrati sulla meccanica quantistica e le sue interpretazioni, la teoria quantistica dei campi, la gravitazione quantistica, gli approcci atemporali nella fisica, la consapevolezza.
Valerio Pignatta
Laureato in Scienze Politiche all’Università di Pavia e laureato in Storia all’Università di Genova, lavora come traduttore, redattore e collaboratore di riviste e case editrici. Ha pubblicato diversi articoli su periodici nazionali inerenti al rapporto salute/ambiente e testi divulgativi di medicina naturale.
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Romina Alessandri
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Valentina Balestri
Marianna Gualazzi
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Emanuele Cangini
Francesca Rifici
La redazione di Scienza e Conoscenza è formata da un gruppo di giovani talenti che si occupano della rivista a 360 gradi curando e ideando i contenuti, l’aspetto grafico, la diffusione sui social e sul web. Romina Alessandri, giornalista e direttore editoriale; Marianna Gualazzi, giornalista e direttore responsabile; Emanuele Cangini, giornalista; Francesca Rifici, giornalista; Valentina Balestri, copy writer; Melissa Bernardi, grafica creativa.
Scienza e Conoscenza è un marchio di proprietà del Gruppo Editoriale Macro. www.gruppomacro.com
In questo numero SOSTANZE KILLER: COME PROTEGGERSI Sostanze killer Intervista a Patrizia Gentilini
A cura di Marianna Gualazzi
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Glifosato & Co.: vi presento gli interferenti endocrini
Aterosclerosi: l’epidemia silenziosa Davide Terranova
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CRITICA AL SISTEMA SANITARIO I vaccini sono davvero necessari?
Ideatore del progetto Giorgio Gustavo Rosso (Presidente Gruppo Editoriale Macro) Direzione Editoriale Romina Alessandri Direttore Responsabile Marianna Gualazzi Rivista curata da: Riviste & Co. copywriting e comunicazione Via Uberti 33, Cesena FC. direzione@rivisteeco.com
Enric Costa Vercher e Jesùs Garcia Blanca
Responsabile Uff. Abbonamenti Alice Bottarelli - Tel. 0547 347627 info@scienzaeconoscenza.it
Sensibilità Chimica Multipla
LE CONNESSIONI TRA MENTE E CORPO
A cura della Redazione
Quando la medicina non basta più Carmen di Muro
Comitato Scientifico Fiamma Ferraro (Medico) Valerio Pignatta (Naturopata) Davide Fiscaletti (Fisico) Luigi Maxmilian Caligiuri (Fisico) Paolo Giordo (Medico) Guido Paoli (Fisico) Carmen Di Muro (Psicologa)
Un secondo cuore chiamato diaframma
Revisione Emanuele Cangini emanuelecangini7@gmail.com
A cura di Le vie del Dharma
Immagini shutterstock.com - sxc.hu istockphoto.com - pixabay.com/it/ www.morguefile.com photopin.com
Fiamma Ferraro
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Intossicati da farmaci Domenico Battaglia
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MEDICINA INTEGRATA Microbiota intestinale: un esercito di microrganismi al nostro servizio Sabina Bietolini
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Bambini in salute Intervista a Roberto Gava
A cura di Romina Alessandri
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Il tocco del benessere Intervista a Alberto Cardillo
Stampa Lineagrafica, Città di Castello
FISICA DELL'INCREDIBILE
Distribuzione in edicola ME.PE. Distribuzione Editoriale Via E. Bugatti 15 20142 (Milano).
Cosa sappiamo dell'Antimateria
Pubblicità: Riviste & Co. Via Uberti 33, Cesena FC. direzione@rivisteeco.com
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Hanno collaborato a questo numero: Fiamma Ferraro, Domenico Battaglia, Sabina Bietolini, Eric Costa Vercher, Jesùs Garcià Blanca, Carmen Di Muro Davide Terranova, Emanuele Cangini, Luigi Maxmilian Caligiuri, Paolo Giordo.
A cura di Emanuele Cangini
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Luigi Maxmilian Caligiuri
Disclaimer Questa rivista ha solo uno scopo informativo e non intende in alcun modo fornire consigli medici o terapeutici. Ogni decisione relativa all'inizio/cessazione/modifica nellʹassunzione di preparati farmaceutici, integratori o altri trattamenti devʹessere presa solo dopo consiglio del proprio medico curante o di medici di fiducia abilitati allʹesercizio di questa professione. Né gli Autori degli articoli né l'Editore rispondono di eventuali problemi causati dal fatto di non aver seguito questa raccomandazione.
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N. 62 ott.-dic . 2017 - Autoriz. Trib. Forlì N. 21 dell’8 luglio 2002
Sostanze killer: come proteggersi
Sostanze killer Metalli pesanti, pesticidi, diossine, inquinamento elettromagnetico: ecco come abbiamo trasformato il Pianeta in una discarica di sostanze che ci fanno ammalare. Intervista alla dottoressa Patrizia Gentilini A cura di Marianna Gualazzi
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a ragazzo – racconta Ibrahim Thiaw, Vicedirettore UNEP (programma ONU per l’ambiente) in un recente discorso – guardavo le stelle e pensavo alle avventure di persone come Neil Armstrong. Come genitore, ho guardato i miei figli fare la stessa cosa e interrogarsi sul loro futuro: sarebbero stati loro a vedere l’era dei viaggi spaziali di massa? Ma oggi, quando trascorro una preziosa serata con mio nipote e guardiamo il cielo, penso ai bambini con vite così piene di inquinamento che non riescono nemmeno a vedere le stelle o immaginare un futuro o essere abbastanza sani da preoccuparsene. Mi chiedo se mio nipote viaggerà per il suo
desiderio di avventura o perché costretto a cercare aria sana e acqua sicura per la sua famiglia. Perché, a partire da 36.000 piedi [circa 1200km; N.d.R.] di profondità della fossa delle Marianne – la parte più profonda dell’oceano – ai 36.000 piedi di altezza nei trafficati corridoi aerei e nella maggior parte dei posti in mezzo, gli esseri umani stanno inquinando tutto quello di cui abbiamo bisogno per mangiare, bere o respirare. Quando siamo scivolati dal meravigliarci di questo incredibile pianeta al distruggerlo quasi per caso? Quando siamo diventati così intorpiditi che 13 morti per un incidente stradale possono spingerci alle lacrime, ma 13 milioni di morti
Sostanze tossiche e cancerogene si ritrovano a centinaia anche nel cordone ombelicale e nel latte materno
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Scienza e Conoscenza
Pubbliredazionale
Un mondo di energia Come le nuove conoscenze quantistiche stanno mutando la nostra vita Erica F. Poli
Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell’illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi. Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia. Giordano Bruno
S
econdo la quantistica, mentre nel mondo in cui vi trovate ora, state leggendo questo articolo, ne esiste un altro nel quale l’articolo non è mai stato scritto. E se nel campo disponeste di un sufficiente numero di tachioni, particelle prive di massa, che possono viaggiare a velocità superiore a quella della luce, vedreste prima voi stessi intenti a leggere l’articolo e solo successivamente la sottoscritta che effettivamente lo scrive. Infatti, se si potesse superare la velocità della luce, il tempo comincerebbe a scorrere al contrario. E secondo la teoria dei multiversi di Everett, esisterebbe una pluralità di universi paralleli, al punto che ogni decisione che ciascuno di noi prende in questo mondo ne creerebbe di nuovi. Secondo una più recente formulazione, pubblicata dalla Davis California e dalla Griffith University, non solo gli universi paralleli esisterebbero davvero, ma potrebbero interagire. Si potrebbe immaginare che lo facciano secondo movimenti sincronici e biforcazioni del destino in corrispondenza delle quali, a seconda della via imboccata, le sincronicità potrebbero subire un ricalcolo, come quello che fa il navigatore, quando prendiamo una strada diversa da quella impostata. Qualcosa di simile alle sliding doors del noto film… Nel multiverso ogni volta che facciamo una scelta ipoteticamemte si realizzerebbero anche le altre, perché i nostri doppi negli universi paralleli le compiono tutte.
Un’idea, quella delle vite parallele, che può apparire sfuggente, ma, a pensarci bene, non del tutto negativa: in situazioni dove la scelta ci risulta ostica e tormentata, pensare che ogni alternativa abbia l’opportunità di realizzarsi, potrebbe ridurre il carico di ansia e forse darci il coraggio di correre più rischi nella nostra vita. Possiamo riassumere i punti salienti della quantistica in tre principi secondo i quali:
1. la realtà è fatta di quanti, unità elementari di energia, in un campo nel quale interagiscono costantemente; 2. in questo campo, l’osservatore ha un ruolo attivo nel determinare il manifestarsi di una possibilità piuttosto che di un’altra (collasso della funzione d’onda); 3. l’interazione è regolata da leggi di non località come l’entanglement, per il quale ciò che accade in un luogo può influire istantaneamente su ciò che accade in un altro. La fisica quantistica nella vita quotidiana Le implicazioni nella vita reale di questi principi sono sorprendenti perché ribaltano l’idea che noi siamo in balia degli eventi e che la realtà sia governata dalla causa-effetto. La fisica dei quanti, per quanto giudicabile come una strampalata teoria lontana dalla realtà tangibile delle cose, può avere interessanti ricadute sulle nostre vite. Abbiamo potere di interferire con gli accadimenti della nostra esistenza e ognuno è collegato ad ogni altro in una rete sincronica intrisa di un significato. Un sistema perfetto, nel quale non esiste separazione e ogni elemento concorre alla realizzazione armonica dell’istante. La fisica quantistica suscita controversie: molte delle teorie che propugna sono al momento ancora solo teorie, altre hanno ricevuto verifiche di tipo matematico, ma non possono essere validate in modo empirico. Eppure permette di spiegare, almeno in senso speculativo, meglio di qualsiasi altro modello elabora15
Sostanze killer: come proteggersi
Glifosato & Co.: vi presento
gli interferenti endocrini
La minaccia moderna per la nostra salute: dove si trovano, come individuarli, come evitarli, quali effetti provocano Fiamma Ferraro
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roprio oggi, 26 luglio 2017, prima di iniziare a scrivere questo articolo ho sfogliato i principali quotidiani e mi è capitata sotto gli occhi la notizia del crollo della fertilità maschile: la concentrazione degli spermatozoi negli uomini dei Paesi occidentali risulta essere diminuita di più di 50 punti percentuali, negli ultimi 40 anni. Questi sono i risultati di una meta-analisi (ovvero di una revisione di dati provenienti da moltissimi studi condotti negli ultimi quarant’anni) portati avanti dall’università Ebraica di Gerusalemme, studio che ha anche evidenziato come la conta totale degli spermatozoi sia calata quasi del 60%. Se il calo vertiginoso della conta degli spermatozoi continuasse con il trend registrato negli ultimi quattro decenni non ci sarebbe da stare allegri per il genere umano, il quale sarebbe destinato all’estinzione. La stessa situazione italiana è preoccupante, come ben evidenziano i dati sull’infertilità divulgati
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dalla Società Italiana di Andrologia: nel nostro Paese si contano 250 mila coppie non fertili e alla base della metà di questo dato è da ricercarsi l’infertilità maschile. «Questo problema è aumentato costantemente negli anni, soprattutto nei Paesi occidentali – ha commentato sulle pagine di Repubblica Antonino Guglielmino, Presidente della Società Italiana della Riproduzione Umana – un fenomeno che non si osserva, o almeno non in maniera significativa, nell’uomo asiatico. […] Una ragione valida di questo aumento riguarda l’aumento degli “interferenti endocrini” nell’ambiente, ovvero delle sostanze chimiche, fra cui pesticidi, che agiscono sul sistema ormonale, sia durante la vita che in fase prenatale». Se alle conseguenze sopra riportate si aggiungono i numerosissimi altri danni alla salute che, come vedremo, gli “interferenti endocrini” (chiamati anche perturbatori o disgregatori endocrini), possono causare, nonché il numero di questi interferenti con cui entriamo in contatto quotidiano (finora ne
Medicina Integrata
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Sostanze killer: come proteggersi
Sensibilità Chimica Multipla: avvelenati da una goccia di profumo La MCS è una patologia ambientale sempre più diffusa e invalidante, anche se di difficile diagnosi: intervista alla dottoressa Maria Grazia Bruccheri A cura della Redazione
I
mmaginate che il vostro profumo preferito, quello che siete abituati da anni a mettere sulla pelle e che è diventato il custode di tanti ricordi di vita, diventi a un tratto il vostro peggior nemico: respirare l’amata fragranza scatena mal di testa, nausea, vomito, spasmi e dolori articolari tanto che non riuscite neppure a uscire dalla stanza e ad allontanarvi dalla sorgente odorosa che ha scatenato lo shock. Questo è ciò che accade ai pazienti affetti da Sensibilità Chimica Multipla, una patologia misconosciuta che colpisce dal 3 al 9 per cento della popolazione, con effetti invalidanti sulla salute e la vite dei malati. Per capire meglio di cosa si tratta ne abbiamo parlato con la dottoressa Maria Grazia Bruccheri, genetista esperta in MCS.
Che cos’è la Sensibilità Chimica Multipla e quali sono i dati di incidenza di questa patologia nel nostro Paese? La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una patologia nota ormai da decenni a livello internazionale, in Italia se ne parla ormai da un decennio. È una condizione molto seria e grave, possiamo definir-
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Questi soggetti hanno una maggiore predisposizione genetica a formare radicali liberi e hanno un’incapacità genetica a smantellarli la come un’alterazione del metabolismo su base prevalentemente ambientale. Si tratta di una sindrome multisistemica, determinata sia da fattori genetici predisponenti che da fattori ambientali: le persone affette da MCS presentano alterazioni strutturali (polimorfismi) in diversi geni coinvolti nel metabolismo delle sostanze xenobiotiche (senza entrare nel dettaglio scientifico, non è questa la sede) che determinano alterazioni metaboliche responsabili di accumulo di sostanze tossiche e radicali liberi con conseguente intossicazione acuta, cronica e stress ossidativo. È pertanto evidente che le persone affette da MCS sono incapaci di eliminare le sostanze tossiche e i radicali liberi. Un eccesso di radicali liberi porta a infiammazioni croniche e stress ossidativo, con tutto ciò che ne deriva, ovvero infiammazioni in più organi e apparati. È una patologia cronica, e se non trattata evolve nel modo più infausto. Nonostante ci siano queste predisposizioni genetiche, la MCS è una patologia ambientale in quanto è scatenata dal fatto che la persona vive o lavora in un contesto ambientale fortemente inquinato: le predisposizioni genetiche da sole non scatenerebbero la patologia. Nella storia
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Intossicati da farmaci Febbre, dolore e infiammazione: come evitare FANS, paracetamolo e aspirina e utilizzare con successo le Medicine Non Convenzionali Domenico Battaglia
“H
o paura della febbre!”. Quanti hanno sentito aleggiare su di sé questo spauracchio? E in particolare quanti sono stati sottoposti a pratiche per ridurre la febbre ogni volta che si fosse presentata? La medicina convenzionale ha instillato questa paura nella psiche collettiva e la gran parte della popolazione percepisce la febbre come una malattia pericolosa, da sopprimere prima possibile. Purtroppo si è tralasciato di informare le persone sul fatto che la febbre non sia una malattia, men che meno da sopprimere, ma uno strumento di difesa del nostro organismo che, attraverso il meccanismo di innalzamento della temperatura, rende l’ambiente corporeo inospitale agli agenti infettivi che hanno colonizzato l’organismo.
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La febbre fa bene Eccetto che in casi selezionati, la febbre è un meccanismo che non va soppresso, ma va osservato nel suo andamento e favorito nel suo decorso, magari alleviando il sintomo ma non sopprimendolo, tenendo informato il proprio medico di fiducia circa l’andamento della situazione clinica. In caso di convulsioni febbrili, febbre alta che non migliora oltre le 72 ore, pupille dilatate, vomito o diarrea profusi con conseguente disidratazione oppure in caso di difficoltà respiratorie è sempre utile richiedere l’intervento medico. Spesso si è spaventati da alcune informazioni, come ad esempio il fatto che, se non soppressa, la febbre può portare a convulsioni e danni al cervello, ma raramente la temperatura corporea riesce a superare i 41°C per cui questi eventi risultano assai improbabili.
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Ozonoterapia per la salute Nuovo ossigeno per le cellule del corpo La Redazione per Named
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ell’era delle nuove scoperte scientifiche, emergono con sempre maggiore frequenza terapie e approcci alla salute che ci aiutano a preservare l’integrità fisica. È innegabile quanto l’era moderna porti l’uomo verso ritmi non sempre vicini a quelli della natura, con conseguenze che si manifestano nel tempo. Alimentazione distratta e caotica, poco movimento fisico, stress emotivo sono i tre capisaldi che creano squilibrio nell’uomo moderno. Non è sempre facile trovare un equilibrio fra questi fattori e il rischio è il manifestarsi di disturbi o malattie. Uno degli approcci efficaci, che agisce su molti squilibri organici, è l’utilizzo dell’ozono, meglio conosciuto come ozonoterapia. Di cosa si tratta? È una terapia medica che si basa sulla somministrazione di una miscela di gas costituita da ossigeno e ozono. É priva di effetti collaterali e nella stragrande maggioranza dei casi non presenta controindicazioni, né reazioni allergiche. L’ozono è un gas incolore, instabile, molto reattivo che si riconosce con facilità grazie al suo caratteristico odore pungente. Il termine ozono deriva dal greco “ozein” che significa “ha odore”.
Quali benefici dona l’ozonoterapia? L’ozono è uno dei più potenti sterilizzanti esistenti in natura. Agisce contrastando batteri, virus e funghi, determinando molteplici azioni curative su più distretti dell’organismo. I benefici che si ottengono dall’utilizzo dell'ozono sono diversi, tra i quali spiccano: ●● azione cicatrizzante; ●● azione antisettica; ●● azione antinfiammatoria; ●● azione immunostimolante; ●● azione antidolorifica; ●● azione vascolarizzante. L’ozono aumenta la disponibilità di ossigeno nei tessuti dell’organismo. Quando entra in contatto con i liquidi biologici dell’organismo svolge due azioni: una breve, ossidante lipidica e una antiossidante, terapeutica e duratura nel tempo. L’ozono provoca la scissione dei doppi legami dei composti organici con la conseguente formazione di ozonidi.
Campi di applicazione dell’ozonoterapia La somministrazione dell’ozono in via medica è considerata una panacea contro molti mali. Nell’ottica della risoluzione definitiva del problema, l’ozonoterapia è un coadiuvante che permette alla persona di ottenere benefici nell’immediato o dopo poche somministrazioni. L’iter ideale prevede sempre un’accurata diagnosi del problema e soprattutto un’identificazione della causa primaria che ha scatenato il problema. Agendo non solo sul sintomo, ma anche sull’origine del sintomo stesso, è possibile estirpare il problema alla radice. I campi di applicazione dell’ozonoterapia sono davvero tanti e vale la pena menzionarli tutti: ●● problemi circolatori; ●● arteriopatie; ●● ipertrofia e iperplasia prostatica; ●● flebite; ●● ulcere; ●● disturbi muscolo-scheletrici; ●● ernia del disco; ●● tunnel carpale; ●● gomito del tennista; ●● periartrite della spalla; ●● artrosi del ginocchio; ●● allergie; ●● epatopatie; 51
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DI SCIENZA E CONOSCENZA Scienza e Conoscenza n. 61 In Scienza e Conoscenza 61 scoprirai come le Medicine Non Convenzionali offrono dei percorsi di cura molto validi per le malattie croniche e autoimmuni. In un numero dedicato a questi temi non poteva mancare un focus sulla Medicina Quantistica: qui l’intenzione di guarigione, le cure amorevoli verso il paziente e la qualità della relazione medico-pazienze sono quel tessuto informazionale sottile e potentissimo che può essere sfruttato per innescare meccanismi di autoguarigione e per potenziare gli effetti delle cure tradizionali.
Scienza e Conoscenza n. 59 Un numero che risponde a grandi domande come: Qual è il rapporto tra il cervello e la mente? La mente è il prodotto dei circuiti cerebrali, oppure è in grado essa stessa di modificare e plasmare il cervello? Gli stati non ordinari della mente, come la meditazione e l’ipnosi, cosa possono dirci sulla natura della mente e della coscienza che ancora non sappiamo? Che cos’è la coscienza? Il nostro viaggio nel cervello prosegue con un approfondimento dedicato alla salute del cervello: Lo sapevi che le malattie neurodegenerative sono in fortissimo aumento? Sai come proteggere il tuo cervello dall’Alzheimer, dal Parkinson e dalla SLA? Infine analizza i programmi mentali inconsci che abbiamo introiettato sin da bambini e che spesso ci portano a vivere in maniera limitante. Scienza e Conoscenza n. 57 Le energie vibrazionali sono capaci di orchestrare l'orientamento e il differenziamento terminale delle cellule staminali. Questo significa che forse presto, sarà possibile riprogrammare le cellule del nostro corpo, per esempio per non farle invecchiare e rigenerarle a scopo curativo. Scoprire che le cellule emettono suoni, vibrazioni e oscillazioni e che comunicano fra loro continuamente può portare a importanti riflessioni sul nostro organismo e sul fatto che la salute si basa sull'energia, sull'equilibrio e sulla risonanza fra noi e tutto il resto del cosmo.
Scienza e Conoscenza n. 60 È possibile che la mente sia costituita da un tipo di materia-energia ancora sconosciuta, avente caratteristiche differenti da quelle della materia a noi nota? La teoria dell’Universo Superluminale offre un nuovo paradigma di descrizione della realtà, capace di estendere la nostra visione dell’Universo fisico. Possiamo affermare che la morte rappresenti la fine dell’esistenza dell’individuo comunque questa venga definita? Nella visione correntemente accettata delle neuroscienze, la mente (ovvero la coscienza o il “se”) viene sostanzialmente attribuito all’attività elettrochimica delle cellule cerebrali. La possibilità di considerare la mente come la manifestazione di un diverso e nuovo tipo di materia presuppone un superamento delle attuali frontiere scientifiche. Scienza e Conoscenza n. 58 Se fino ad oggi vi siete chiesti a cosa possa servire la matematica ora scoprirete che la matematica non “serve”, la matematica è tutto ciò che serve, cioè sottostà a qualsiasi cosa osserviamo e viviamo ogni giorno. Ecco perché Scienza e Conoscenza ha scelto di dedicare un numero intero a questi argomenti, approfondendo poi i punti d’incontro fra la matematica la medicina e biologia fino ad arrivare ai calcoli misteriosi nelle piramidi d’Egitto.
Scienza e Conoscenza n. 56 A scuola molti di noi hanno imparato che le leggi che governano il mondo microscopico sono differenti da quelle che muovono quello macroscopico. Mentre la fisica e la meccanica quantistica descrivono l'infinitamente piccolo – e di quell'infinitamente piccolo ci trasmettono un'immagine affascinante perché in alcuni punti divergente da quelle che sono le categorie di spazio, tempo e causalità a cui siamo abituati - la fisica newtoniana aderisce perfettamente al mondo macroscopico. Ma siamo proprio sicuri che questa separazione tra il mondo dei quanti e quello della materia complessa sia così netta?
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Medicina Integrata
Bambini in salute
Le strategie della prevenzione primaria per garantire ai nostri bambini un presente e un futuro di benessere psico-fisico: intervista al dottor Roberto Gava A cura di Romina Alessandri
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l dottor Roberto Gava ha dedicato la sua vita allo studio, alla ricerca, alla divulgazione e alla professione medica. Ha fatto della prevenzione primaria e dell’integrazione delle Medicine Non Convenzionali nella professione medica i cavalli di battaglia del suo operare sia come medico che come divulgatore, occupandosi di alimentazione, igiene e stile di vita, stress e malattia, vaccinazioni di massa. Proprio per le sue posizioni cautelative nei confronti della pratica vaccinale di massa, è stato recentemente oggetto di un procedimento di radiazione dall’albo professionale dei Medici, cosa che non gli sta impedendo di continuare il suo lavoro di divulgazione. E infatti è recentemente uscito il suo ultimo libro Bambini sani oggi. Dedicato alla prevenzione primaria in ambito pediatrico, il libro risulta una vera e propria “mappa della salute” che ogni genitore dovrebbe avere in mano, sia per meglio comprendere i segnali di salute e malattia del proprio figlio, sia per adottare le migliori strategie per fortificare il suo complesso sistema corpo-mente-spirito.
Dottor Gava, in questo numero di «Scienza e Conoscenza» abbiamo raccolto diversi articoli che ci forniscono un quadro molto chiaro di quanto il nostro corpo sia esposto a inquinanti ambientali e farmacologici sconosciuti fino a un paio di generazioni fa. Nel suo libro lei paragona il bambino a un “bicchiere”: ci può spiegare questa metafora e qual è il rischio a cui i bambini di oggi sono maggiormente sottoposti rispetto al recente passato? Mi sono inventato questa metafora circa cinque anni fa per spiegare che un bambino (ma questo concetto non è età-dipendente) si può rappresentare come un “bicchiere” la cui capienza simboleggia la capacità di sopportazione e di compensazione di tutti gli squilibri o i danni che lo interessano. Nel “bicchiere” di ogni bambino cadono tanti liquidi con caratteristiche e qualità diverse che sono espressione dei numerosi fattori patogeni che lo colpiscono. Se il “bicchiere” è grande, sopporta/ 56
Scienza e Conoscenza
Medicina Integrata
Aterosclerosi:
l’epidemia silenziosa Infarto, ictus e ipertensione: la scienza ci dice che si prevengono e si curano efficacemente, anche con l’alimentazione Davide Terranova
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uando si decide di occuparsi di un argomento, sia esso un problema che in qualche modo ci ha coinvolto, sia per pura dovizia conoscitiva, è necessario essere consapevoli. La consapevolezza è il punto di partenza. Parola spesso distorta o usata in modo poco appropriato, la consapevolezza è il destarsi dal sonno della pseudo-realtà quotidiana, dall’illusorio, dalla apparente inebriante attività del “pensare” asservito ai nostri presunti bisogni. In questo momento il vostro piede sinistro su cosa posa? Non ve ne sareste mai resi conto se non vi avessi detto di porre la vostra attenzione al piede sinistro. Ecco, la consapevolezza è portare alla propria attenzione, alla propria conoscenza, quello che un attimo fa o da molto tempo, passava inosservato, eluso dalla vorticosa attività distraente del pensare in modo compulsivo. Per affrontare “l’epidemia” delle malattie cardiovascolari è necessario prima di tutto conoscere. Nessuno, o davvero in pochi, hanno la consapevolezza del problema che stiamo per affrontare.
Ogni 12 minuti, nel nostro Paese, una persona muore per infarto cardiaco Il male del secolo in cifre Le malattie cardiovascolari sono il male del secolo, anzi dei secoli e di quelli futuri se non assumiamo la consapevolezza dell’entità del problema, e la consapevolezza del problema, inizia dai numeri, che sono questi: in Italia ogni hanno 145.000 persone subiscono un infarto cardiaco, 12.803 al mese, 402 al giorno, 16 all’ora, 1 ogni 4 minuti e 15 secondi. Ogni ora, su 16 persone che hanno avuto un infarto cardiaco, 5 muoiono. In sintesi ogni 12 minuti, nel nostro Paese, muore una persona per infarto del cuore. In Italia 200.000 persone all’anno sono colpite da ictus cerebrale, 16.000 al mese, 555 al giorno, 23 ogni ora, ogni minuto 2 persone, in Italia, hanno un ictus
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Critica al Sistema Sanitario
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Le Connessioni tra Mente e Corpo
Quando la medicina non basta più A Milano un nuovo Centro di Terapie Integrate vede nella centralità della persona e nell’integrazione di varie discipline il proprio punto di forza Carmen Di Muro
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ella mia esperienza clinica di psicoterapeuta mi accorgo, non di rado, che all’origine di tanti errori vi sono credenze sbagliate. Esse diventano il filtro percettivo attraverso cui interpretiamo le varie patologie, la loro origine e i rimedi per farvi fronte. Ciascuna malattia è, generalmente, solo la punta di un iceberg che cela qualcosa di più grande e profondo che non funziona al nostro interno. Il mondo si specchia dentro di noi, prende forma e ne lascia traccia, modificando il modo di concepire noi stessi, la realtà e le relative scelte di vita. Cambiare visione costa fatica soprattutto quando le malattie hanno solide radici negli abissi del nostro animo, per cui la soluzione richiede impegno nel guardare dentro se stessi per riscoprirsi
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Scienza e Conoscenza
e trasformarsi. Eppure l’uomo è quel meraviglioso network psicobiologico in cui la materia prende coscienza di se stessa, espressione di un unicum tra molteplici dimensioni esistenziali che scandiscono la nostra diversità.
Che cos’è la Medicina Integrata C’è un legame inestricabile tra psiche, anima, corpo e ambiente sociale, un flusso costante di informazioni tra tutte le dimensioni dell’essere umano, un dialogo sottile che avviene con un linguaggio biofisico ed elettro-chimico-cellulare, per cui qualsiasi cosa si verifica in una di queste dimensioni si riverbera inevitabilmente sulle altre. Un certo modo di sentire e pensare cambia la biologia del nostro
Le Connessioni tra Mente e Corpo
Rubrica di
PSICOLOGIA QUANTISTICA
Da oggi Carmen di Muro, psicologa e psicoterapeura, risponde alle domande dei lettori.
Per inviare la tua domanda scrivi a: redazione-scienza@scienzaeconoscenza.it
I vissuti emozionali e i copioni emotivi diventano il vero motore delle nostre scelte, alla base dei nostri stati psicofisici di benessere e malessere che può essere etichettato come “patologia” in un’esperienza di evoluzione e risveglio interiore alla scoperta delle tracce silenti del proprio sé. Da qui la malattia si fa potenza aprendo le porte ai misteriosi processi che guidano la guarigione, attraverso una metodologia che coniuga terapie innovative, ma rigorose e scientificamente validate, con interventi centrati sulla persona nella sua interezza di corpo, mente, anima, contesto socio-ambientale ed esistenziale. «La guarigione scorre necessariamente attraverso l’integrazione di più saperi e di più prospettive» – sostiene la dottoressa Poli, e questo diventa la terra feconda su cui origina e prolifera la mission del suo Centro di Terapie Integrate. Nato nello scorso mese di aprile, l’EFP Group è un acronimo che sta per “Psicobiologia della libertà emozionale” e si riferisce a un cambio di panorama tanto nella cura, quanto nel concetto stesso di malattia. L’uomo da soggetto passivo, diviene attore protagonista nella gestione della propria salute, e la libertà emozionale gioca un ruolo fondamentale nella biologia stessa. Esiste un’interconnessione profonda tra la nostra biografia e la nostra biologia, la quale è espressione del codice genetico, delle matrici della vita gestazionale, dei primi anni di vita infantile, dei copioni psicogenealogici come pure degli archetipi dell’inconscio collettivo e delle informazioni del campo quantico in cui siamo immersi. A oggi, infatti, le crescenti evidenze scientifiche a favore di questa visione, collegate alle scoperte dell’e76
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