Un'avventura che continua

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lo scautismo degli adulti

I SCOUT CA ULT TT AD

M.A

. S . C .I

.

I SCOUT CA ULT TT AD

TALIANI ICI I OL

- MOVIMENTO

- MOVIMENTO

foulard azzurro Questa collana vuole offrire elementi di riflessione agli Adulti Scout del MASCI, (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) ma anche a quanti hanno vissuto l’esperienza entusiasmante dello scautismo giovanile e conservano nel cuore gli ideali della Legge e della Promessa, e a tutti coloro che scoprono nello scautismo degli adulti un’occasione di concreto impegno verso gli altri, la chiesa e la società.

Un’avventura che continua

TALIANI ICI I OL

€ 18,00

Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani

MASCI Un’avventura che continua

Questo volume, che inaugura la collana “foulard azzurro” voluta dal MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), nasce dall’impegno e dalla riflessione di singoli Adulti Scout e intere Comunità Masci sul tema dello scautismo degli adulti. Scritto a più mani, e percorso da un sottile filo narrativo che ne costituisce la cornice e ne segna il percorso unitario, questo libro è frutto del lavoro collegiale di tutto il Consiglio Nazionale del MASCI nel periodo 2010-2012, che ne ha indicato i contenuti e le caratteristiche e ne ha seguito costantemente la realizzazione. In particolare questa è stata curata dalla Commissione Antonacci del Consiglio Nazionale, coordinata da Roberto Ursino con la collaborazione di Giovanni Morello direttore di “Strade Aperte”. Si leggono in queste pagine, la passione sociale, le esperienze di vita, , gli impegni concreti di tanti Adulti Scout: uomini e donne che, impegnandosi in percorsi di educazione permanente con il metodo scout, mettono quotidianamente la loro vita al servizio del prossimo, nella speranza di “lasciare questo mondo un po’ migliore di come lo hanno trovato”.

M.A

. S . C .I

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Presentazione

Sono ben lieto di introdurre il presente volume che affronta un tema decisivo per la Chiesa italiana oggi, ossia la condizione degli adulti in una società che subisce una evoluzione rapida e spesso disordinata. Rispetto a qualche decennio fa lo stesso modo di vivere la fede è soggetto a continue mutazioni, e deve necessariamente adattarsi alla novità dei contesti e all’urgenza delle sfide che si presentano di volta in volta. Tutto ciò carica di ulteriori responsabilità l’annuncio e la trasmissione del Vangelo e dei valori che da esso discendono. Gli scritti raccolti in questo prezioso volume intendono perciò essere un contributo, offerto con umiltà ma anche con serietà, al cammino che la Chiesa italiana ha inteso intraprendere per il prossimo decennio, con il Documento “Educare alla vita buona del Vangelo”. Nella tradizione pedagogica degli ultimi cento anni, lo scautismo, con la sua sensibilità educativa, ha offerto occasioni di crescita ai giovani di numerose generazioni. Riprendendo i suoi insegnamenti fondamentali, gli Adulti Scout intendono da un lato “restare giovani”, nel senso che non smettono di voler essere entusiasti ed impegnati, e dall’altro “vivere da adulti”, senza deroghe alle responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri attorno ad essi. Attraverso il MASCI, lo scautismo adulto continua a porsi al servizio dell’accompagnamento degli adulti, proponendo percorsi di catechesi e cammini di spiritualità. A tal fine, il testo presenta le icone della spiri8

Con noi sulla strada. Tracce di spiritualità e catechesi per adulti scout

Presentazione

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collana - foulard azzurro


Incaricata del Comitato editoriale: Laura Galimberti

MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI

Collana diretta da: Giovanni Morello

stampato su carta ecologica

Un’avventura che continua

ISBN 978-88-8054-902-4

lo scautismo degli adulti

Illustrazioni: Fabio Bigatti Grafica e impaginazione: Studio Marabotto Consulenza editoriale: Stefania Cesaretti Coordinamento editoriale: Maria Sole Migliari

© Fiordaliso Società cooperativa Corso Vittorio Emanuele II, 337 00186 Roma www.fiordaliso.it 2

edizioni scout • fiordaliso Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Adulti protagonisti

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Incaricata del Comitato editoriale: Laura Galimberti

MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI

Collana diretta da: Giovanni Morello

stampato su carta ecologica

Un’avventura che continua

ISBN 978-88-8054-902-4

lo scautismo degli adulti

Illustrazioni: Fabio Bigatti Grafica e impaginazione: Studio Marabotto Consulenza editoriale: Stefania Cesaretti Coordinamento editoriale: Maria Sole Migliari

© Fiordaliso Società cooperativa Corso Vittorio Emanuele II, 337 00186 Roma www.fiordaliso.it 2

edizioni scout • fiordaliso Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Adulti protagonisti

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Indice

Presentazione

L’avventura dello scautismo degli adulti

7 9

Capitolo Primo

Adulti protagonisti Prima chiacchierata: Uomini e donne “esploratori del nostro tempo” Seconda chiacchierata: Il coraggio dell’avventura Terza chiacchierata: Adulti e consapevoli Quarta chiacchierata: L’educazione non finisce mai

15 27 34 40

Capitolo Secondo

L’arte dell’ Adulto Scout Quinta chiacchierata: Il Patto Comunitario Sesta chiacchierata: La Legge Settima chiacchierata: La Promessa Scout Ottava chiacchierata: Mondialità Nona chiacchierata: Essere Movimento

54 62 69 81 87

Capitolo Terzo

Vivere la Comunità Decima chiacchierata: Comunità: luogo di incontro Undicesima chiacchierata: Vita di Comunità Dodicesima chiacchierata: La Carta di Comunità Tredicesima chiacchierata: Il progetto

4

Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Adulti protagonisti

104 112 116 120

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Indice

Presentazione

L’avventura dello scautismo degli adulti

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Capitolo Primo

Adulti protagonisti Prima chiacchierata: Uomini e donne “esploratori del nostro tempo” Seconda chiacchierata: Il coraggio dell’avventura Terza chiacchierata: Adulti e consapevoli Quarta chiacchierata: L’educazione non finisce mai

15 27 34 40

Capitolo Secondo

L’arte dell’ Adulto Scout Quinta chiacchierata: Il Patto Comunitario Sesta chiacchierata: La Legge Settima chiacchierata: La Promessa Scout Ottava chiacchierata: Mondialità Nona chiacchierata: Essere Movimento

54 62 69 81 87

Capitolo Terzo

Vivere la Comunità Decima chiacchierata: Comunità: luogo di incontro Undicesima chiacchierata: Vita di Comunità Dodicesima chiacchierata: La Carta di Comunità Tredicesima chiacchierata: Il progetto

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Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Adulti protagonisti

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Presentazione

Capitolo quarto

In armonia con il Creato Quattordicesima chiacchierata: La vita è un dono che va rispettato Quindicesima chiacchierata: Sviluppo sostenibile Sedicesima chiacchierata: Esperienze di contatto con la natura Diciassettesima chiacchierata: Fiducia in se stessi Diciottesima chiacchierata: Rispetto di se stessi nelle varie fasi della vita Diciannovesima chiacchierata: Noi due

135 140 153 168 174 180

Capitolo quinto

Cercatori di tracce – lettori dell’“oggi” Ventesima chiacchierata: Occhi e orecchie ben aperti Ventunesima chiacchierata: Osservare e dedurre Ventiduesima chiacchierata: Anche chi non sceglie sceglie Ventitreesima chiacchierata: Conoscere per non aver paura Ventiquattresima chiacchierata: Valorizzazione di tracce comuni da condividere …

189 199 205 211 224

Capitolo sesto

Spiritualità della strada Venticinquesima chiacchierata: Strada, metafora della vita Ventiseiesima chiacchierata: Ascolto e approfondimento della Parola Ventisettesima chiacchierata: I viandanti di Emmaus Ventottesima chiacchierata: La lavanda dei piedi Ventinovesima chiacchierata: La responsabilità del laico nella Chiesa

234 238 250 260 268

Capitolo settimo

Cittadini attivi Trentesima chiacchierata: Il buon cittadino Trentunesima chiacchierata: Un impegno qualificato Trentaduesima chiacchierata: Il servizio nella politica Trentatreesima chiacchierata: Educazione alla pace

6

277 286 293 299

Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Mi pare che questo volume abbia trovato una buona formula, quella delle chiacchierate, in cui gli autori si esprimono spontaneamente, ma tracciando alla fine un disegno complessivo ricco e completo. Certo sarà uno strumento prezioso per il MASCI, ma penso che sia utile anche per chi non fa parte del movimento, per chi vuol capire che cosa significa lo scautismo non solo nella prima giovinezza, ma nella prospettiva della vita intera, del nostro essere in cammino pellegrini in questo mondo. E lo legge con gusto, con emozione e con gratitudine, anche chi – come me- non ha più un ruolo attivo nello scautismo né giovanile né adulto, ma sa che lo scautismo rimane per sempre una delle dimensioni caratteristiche della sua vita. E siamo molti, moltissimi, e ci sentiamo facilmente in sintonia anche se impegnati su fronti assai diversi. Tutti noi scout da giovani siamo stati tante volte interrogati con ironia su che cosa sarebbe rimasto dei nostri ideali alla prova della vita. Tutti noi, col passare degli anni, ci siamo interrogati su che cosa avevamo portato con noi dell’avventura vissuta con entusiasmo e della strada compiuta nello scautismo. Certo, nella nostra vita non c’è stato solo lo scautismo, ma se ci è stato, è davvero facile riconoscere che ci ha dato tantissimo, nella formazione della nostra personalità, nello stile di vita. Ed è proprio per questo che ha senso parlare anche di uno scautismo adulto, ed è bene che degli adulti scout aiutino gli altri – scout e non - a vedere e capire

Presentazione

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Presentazione

Capitolo quarto

In armonia con il Creato Quattordicesima chiacchierata: La vita è un dono che va rispettato Quindicesima chiacchierata: Sviluppo sostenibile Sedicesima chiacchierata: Esperienze di contatto con la natura Diciassettesima chiacchierata: Fiducia in se stessi Diciottesima chiacchierata: Rispetto di se stessi nelle varie fasi della vita Diciannovesima chiacchierata: Noi due

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Capitolo quinto

Cercatori di tracce – lettori dell’“oggi” Ventesima chiacchierata: Occhi e orecchie ben aperti Ventunesima chiacchierata: Osservare e dedurre Ventiduesima chiacchierata: Anche chi non sceglie sceglie Ventitreesima chiacchierata: Conoscere per non aver paura Ventiquattresima chiacchierata: Valorizzazione di tracce comuni da condividere …

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Capitolo sesto

Spiritualità della strada Venticinquesima chiacchierata: Strada, metafora della vita Ventiseiesima chiacchierata: Ascolto e approfondimento della Parola Ventisettesima chiacchierata: I viandanti di Emmaus Ventottesima chiacchierata: La lavanda dei piedi Ventinovesima chiacchierata: La responsabilità del laico nella Chiesa

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Capitolo settimo

Cittadini attivi Trentesima chiacchierata: Il buon cittadino Trentunesima chiacchierata: Un impegno qualificato Trentaduesima chiacchierata: Il servizio nella politica Trentatreesima chiacchierata: Educazione alla pace

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Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Mi pare che questo volume abbia trovato una buona formula, quella delle chiacchierate, in cui gli autori si esprimono spontaneamente, ma tracciando alla fine un disegno complessivo ricco e completo. Certo sarà uno strumento prezioso per il MASCI, ma penso che sia utile anche per chi non fa parte del movimento, per chi vuol capire che cosa significa lo scautismo non solo nella prima giovinezza, ma nella prospettiva della vita intera, del nostro essere in cammino pellegrini in questo mondo. E lo legge con gusto, con emozione e con gratitudine, anche chi – come me- non ha più un ruolo attivo nello scautismo né giovanile né adulto, ma sa che lo scautismo rimane per sempre una delle dimensioni caratteristiche della sua vita. E siamo molti, moltissimi, e ci sentiamo facilmente in sintonia anche se impegnati su fronti assai diversi. Tutti noi scout da giovani siamo stati tante volte interrogati con ironia su che cosa sarebbe rimasto dei nostri ideali alla prova della vita. Tutti noi, col passare degli anni, ci siamo interrogati su che cosa avevamo portato con noi dell’avventura vissuta con entusiasmo e della strada compiuta nello scautismo. Certo, nella nostra vita non c’è stato solo lo scautismo, ma se ci è stato, è davvero facile riconoscere che ci ha dato tantissimo, nella formazione della nostra personalità, nello stile di vita. Ed è proprio per questo che ha senso parlare anche di uno scautismo adulto, ed è bene che degli adulti scout aiutino gli altri – scout e non - a vedere e capire

Presentazione

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che cosa hanno trovato di tanto importante per vivere bene, con gusto e impegno, la loro vita, come donne e uomini, come cittadini, come credenti. Nel nostro tempo. Faccio solo due considerazioni che mi sono venute spontanee scorrendo i testi delle chiacchierate e pensando ad argomenti che mi occupano spesso. La crisi. Sappiamo quanto sia grave e drammatica. Ma è una crisi che sconvolge il mondo soprattutto a partire dal nostro avere, e tutte le soluzioni saranno irrisorie se non partiranno dal nostro modo di essere. Le comunicazioni sociali rivoluzionate dalle nuove tecnologie. Ma quali relazioni stabiliamo fra noi per queste nuove vie? Relazioni vere, leali, autentiche, fra persone, fratelli e sorelle? Perché queste sono le relazioni che contano. Per gli scout punti di orientamento come questi – e molti altri non meno importanti - sono acquisiti in profondità, sono quasi scontati; e non sono “confessionali”, perché sono ecumenici, interreligiosi, universali. Su questi possiamo camminare e costruire insieme su una base solida e larga. Grazie per queste chiacchierate, che ci fanno respirare aria buona ed esperienza positiva.

Buona strada!

p. Federico Lombardi, s.j.

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Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

L’avventura dello scautismo degli adulti

“Non avrei mai pensato che avremmo potuto addirittura scrivere un libro”, pensava Riccardo mentre con il CD dei testi in tasca si recava presso il grafico per concordare l’impaginazione del volume. Tutto era cominciato quasi per caso una sera dell’autunno precedente quando durante il consueto incontro della Comunità MASCI “****” si era presentata, insieme a Stefano (lo storico capo clan del Gruppo scout della parrocchia, che aveva appeso per così dire al chiodo il suo fazzolettone Gilwell, perché l’età, come diceva Baden-Powell, non gli permetteva più di precedere i suoi ragazzi in montagna, una coppia di coniugi che avevano accompagnato la vita scout dei loro tre figlioli, prima con interesse e poi via via con vero entusiasmo. Dopo i convenevoli, gli avvisi di rito, i primi scambi di conoscenza, la domanda era piombata inevitabile: “Ma cosa è lo scautismo degli adulti?”. Ci furono alcune risposte di getto, variegate ma non del tutto convincenti. Ognuno voleva dire la sua, più con emotività che con raziocinio. La Comunità “****” era una comunità vivace, con una lunga storia alle spalle; i suoi componenti era-

L’avventura dello scautismo degli adulti

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che cosa hanno trovato di tanto importante per vivere bene, con gusto e impegno, la loro vita, come donne e uomini, come cittadini, come credenti. Nel nostro tempo. Faccio solo due considerazioni che mi sono venute spontanee scorrendo i testi delle chiacchierate e pensando ad argomenti che mi occupano spesso. La crisi. Sappiamo quanto sia grave e drammatica. Ma è una crisi che sconvolge il mondo soprattutto a partire dal nostro avere, e tutte le soluzioni saranno irrisorie se non partiranno dal nostro modo di essere. Le comunicazioni sociali rivoluzionate dalle nuove tecnologie. Ma quali relazioni stabiliamo fra noi per queste nuove vie? Relazioni vere, leali, autentiche, fra persone, fratelli e sorelle? Perché queste sono le relazioni che contano. Per gli scout punti di orientamento come questi – e molti altri non meno importanti - sono acquisiti in profondità, sono quasi scontati; e non sono “confessionali”, perché sono ecumenici, interreligiosi, universali. Su questi possiamo camminare e costruire insieme su una base solida e larga. Grazie per queste chiacchierate, che ci fanno respirare aria buona ed esperienza positiva.

Buona strada!

p. Federico Lombardi, s.j.

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Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

L’avventura dello scautismo degli adulti

“Non avrei mai pensato che avremmo potuto addirittura scrivere un libro”, pensava Riccardo mentre con il CD dei testi in tasca si recava presso il grafico per concordare l’impaginazione del volume. Tutto era cominciato quasi per caso una sera dell’autunno precedente quando durante il consueto incontro della Comunità MASCI “****” si era presentata, insieme a Stefano (lo storico capo clan del Gruppo scout della parrocchia, che aveva appeso per così dire al chiodo il suo fazzolettone Gilwell, perché l’età, come diceva Baden-Powell, non gli permetteva più di precedere i suoi ragazzi in montagna, una coppia di coniugi che avevano accompagnato la vita scout dei loro tre figlioli, prima con interesse e poi via via con vero entusiasmo. Dopo i convenevoli, gli avvisi di rito, i primi scambi di conoscenza, la domanda era piombata inevitabile: “Ma cosa è lo scautismo degli adulti?”. Ci furono alcune risposte di getto, variegate ma non del tutto convincenti. Ognuno voleva dire la sua, più con emotività che con raziocinio. La Comunità “****” era una comunità vivace, con una lunga storia alle spalle; i suoi componenti era-

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no uomini e donne, adulti di tutte le età, che si incontravano di frequente per riflettere sulla società e sulla storia, sulla condizione umana, come anche per celebrare la Parola di Dio e l’Eucaristia. Era impegnata nel territorio e nella parrocchia, e molti dei suoi componenti erano attivi nel volontariato e spesso di supporto al Gruppo scout. Uno dei componenti addirittura era stato eletto da poco in Consiglio comunale. La Comunità amava vivere a contatto con la natura e, ogni volta che era possibile, organizzava uscite e campi a cui partecipavano di tanto in tanto anche amici e simpatizzanti. Ma, stando a quanto emergeva dal dibattito, forse non aveva ancora riflettuto pienamente sul proprio “scautismo adulto”. Le risposte che venivano fornite all’interrogativo degli ospiti erano diverse e non del tutto convincenti. La discussione si faceva accesa e appassionata, ma si capiva che non sarebbe arrivata una risposta compiuta senza una adeguata riflessione. Forse era giunto il momento di fare il punto di questa esperienza e riscoprire il senso e la direzione di ciò che si andava facendo. Fu allora che Riccardo, il magister, propose una pausa di riflessione e al tempo stesso avanzò una proposta ardita: ognuno avrebbe avuto tempo e modo di riflettere convenientemente e portare il proprio contributo durante un apposito campo invernale da organizzare in luogo della “settimana bianca”, a cui molti componenti della comunità erano ormai soliti partecipare. La proposta, con sorpresa dello stesso magister, fu accolta subito e con entusiasmo, salvo alcuni tiepidi distinguo da parte di pochi più timorosi.

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Un’avventura che continua. Lo scautismo degli adulti

Fu subito scelto il luogo della Base nazionale del MASCI di Sala, sia per l’esistenza di strutture di accoglienza adeguate, ma anche per la vicinanza alle piste innevate del Terminillo che avrebbero permesso, a chi lo avesse voluto, di praticare anche lo sci, e a tutti gli altri escursioni presso i santuari francescani della zona oppure nella vasta riserva naturale che ospitava la base. La nostra Comunità, d’altronde, conosceva bene la base nazionale di Sala avendo partecipato più volte ai lavori di sistemazione e di allestimento che, nel corso di questi ultimi anni, hanno impegnato numerose Comunità, provenienti da varie regioni italiane, nella realizzazione di varie strutture ed impianti. È iniziato così un serrato lavoro di preparazione. Il tema generale è stato diviso in sette capitoli: Adulti protagonisti, L’arte dell’adulto scout, Vivere la comunità, In armonia con il creato, Cercatori di tracce lettori dell’oggi, Spiritualità della strada, Cittadini attivi, che verranno trattati a turno nelle sette serate del campo. La preparazione ha comportato un cammino molto impegnativo: ognuno ha approfondito il proprio tema leggendo e documentandosi, ripercorrendo il cammino compiuto dal Movimento, discutendo con altri nel confronto con altre comunità, incontrando le “strutture di servizio” del Movimento a livello regionale e nazionale. Finalmente è giunto il grande momento. Due pulmini e alcune auto hanno trasportato la ventina di partecipanti sul terreno di Sala per i cinque giorni (da mercoledì a domenica) della durata del campo. Altri, impegnati con il lavoro sarebbero giunti nei giorni successivi. Il tempo è clemente, la natura intorno è

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no uomini e donne, adulti di tutte le età, che si incontravano di frequente per riflettere sulla società e sulla storia, sulla condizione umana, come anche per celebrare la Parola di Dio e l’Eucaristia. Era impegnata nel territorio e nella parrocchia, e molti dei suoi componenti erano attivi nel volontariato e spesso di supporto al Gruppo scout. Uno dei componenti addirittura era stato eletto da poco in Consiglio comunale. La Comunità amava vivere a contatto con la natura e, ogni volta che era possibile, organizzava uscite e campi a cui partecipavano di tanto in tanto anche amici e simpatizzanti. Ma, stando a quanto emergeva dal dibattito, forse non aveva ancora riflettuto pienamente sul proprio “scautismo adulto”. Le risposte che venivano fornite all’interrogativo degli ospiti erano diverse e non del tutto convincenti. La discussione si faceva accesa e appassionata, ma si capiva che non sarebbe arrivata una risposta compiuta senza una adeguata riflessione. Forse era giunto il momento di fare il punto di questa esperienza e riscoprire il senso e la direzione di ciò che si andava facendo. Fu allora che Riccardo, il magister, propose una pausa di riflessione e al tempo stesso avanzò una proposta ardita: ognuno avrebbe avuto tempo e modo di riflettere convenientemente e portare il proprio contributo durante un apposito campo invernale da organizzare in luogo della “settimana bianca”, a cui molti componenti della comunità erano ormai soliti partecipare. La proposta, con sorpresa dello stesso magister, fu accolta subito e con entusiasmo, salvo alcuni tiepidi distinguo da parte di pochi più timorosi.

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Fu subito scelto il luogo della Base nazionale del MASCI di Sala, sia per l’esistenza di strutture di accoglienza adeguate, ma anche per la vicinanza alle piste innevate del Terminillo che avrebbero permesso, a chi lo avesse voluto, di praticare anche lo sci, e a tutti gli altri escursioni presso i santuari francescani della zona oppure nella vasta riserva naturale che ospitava la base. La nostra Comunità, d’altronde, conosceva bene la base nazionale di Sala avendo partecipato più volte ai lavori di sistemazione e di allestimento che, nel corso di questi ultimi anni, hanno impegnato numerose Comunità, provenienti da varie regioni italiane, nella realizzazione di varie strutture ed impianti. È iniziato così un serrato lavoro di preparazione. Il tema generale è stato diviso in sette capitoli: Adulti protagonisti, L’arte dell’adulto scout, Vivere la comunità, In armonia con il creato, Cercatori di tracce lettori dell’oggi, Spiritualità della strada, Cittadini attivi, che verranno trattati a turno nelle sette serate del campo. La preparazione ha comportato un cammino molto impegnativo: ognuno ha approfondito il proprio tema leggendo e documentandosi, ripercorrendo il cammino compiuto dal Movimento, discutendo con altri nel confronto con altre comunità, incontrando le “strutture di servizio” del Movimento a livello regionale e nazionale. Finalmente è giunto il grande momento. Due pulmini e alcune auto hanno trasportato la ventina di partecipanti sul terreno di Sala per i cinque giorni (da mercoledì a domenica) della durata del campo. Altri, impegnati con il lavoro sarebbero giunti nei giorni successivi. Il tempo è clemente, la natura intorno è

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meravigliosa, la luce del meriggio accentua i riflessi dorati delle montagne intorno tutte innevate. La sistemazione del campo e delle persone e la preparazione della cena sembra quasi far dimenticare il perché ci si ritrovi qui tutti insieme, ma il pensiero corre subito alla sera quando, attorno alla fiamma del caminetto, sorseggiando un buon bicchiere di vino, i primi narratori offriranno le proprie considerazioni sull’argomento stabilito. Ovviamente ognuno si esprimerà secondo il suo stile e la propria sensibilità ma con la consapevolezza di partecipare ad un lavoro comune, prezioso non solo per la Comunità, ma utile per l’intero Movimento. La sera giunge veloce. Il camino è acceso. Tutti prendono posto per questo primo capitolo declinato a più voci che evidenziano gli stili e le scelte di vita che portano un adulto a voler aderire ad un movimento di “educazione degli adulti” secondo il metodo scout. Si è deciso che ognuno parlerà liberamente, senza interruzioni: sarà non un dibattito ma un contributo alla riflessione di ciascuno. Tocca al magister, per primo, mettere in comune le proprie riflessioni ed esporre le proprie convinzioni, da cui si coglie subito la passione di vivere una vita tutta declinata secondo lo stile e gli ideali dello scautismo.

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