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GRECIA
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DESIGN OF HEART Katráki square Progetto di Nella Golanda e Aspassía Kuozoupi. Testo di Paola Cofano
Scultura e disegno, paesaggio e architettura, si intrecciano e si alleano a Glyfáda nella periferia di Atene , per dar vita a uno spazio dalla crosta accidentata, continuamente interrotta, come per effetto di un sisma o di un’eruzione.Un sistema di percorsi intercalati da emergenze minerali sfaccettate e sollevate dalla quota urbana come rocce laviche dalle cui fenditure affiora, come liberato, un paesaggio sommerso .
Paramana Square, in the heart of residential Thermi in Greece, re-emerges from a state of deterioration with a proposal for an unusual landscape which introduces new functions and actions in an exciting mixture of shapes and materials. It becomes a renewomes a renewomes a renewomes a renewed space characterised by multifunctional sloping surfaces, leisure areas.
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In questa pagina, in alto: render del progetto in fase di realizzazione che risale al mese di novembre 2007. Nella pagina accanto: localizzazione della piazza in relazione agli elementi dominanti del paesaggio circostante; planimetria della piazza; carellata di immagini dei dettagli del progetto.
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un’idea più scultorea che di architettura: la superficie viene sollevata in più punti da un movimento tellurico e si cristallizza in una tettonica a zolle. Questa nuova crosta minerale frantumata, fa emergere crepe e fenditure dalle quali affiora il terreno sottostante. Il progetto interviene nell’area di forma trapezoidale, costruendo quattro rigonfiamenti in prossimi(® Aspassia Kuozoupi) tà dei suoi vertici e un largo camminamento lungo la diagonale maggiore. Ciascun rigonfiamento è modellato da spicchi di piani in calcestruzzo che si congiungono solo parzialmente lasciando emergere la terra rossa sulle fiancate e sulla sommità. La quarta collinetta è una vasca d’acqua e fa pensare ai ristagni salmastri degli scogli sul mare. Tra i crepacci delle collinette sono stati messi a dimora arbusti legnosi ed erbacee officinali. Il percorso centrale e le diramazioni laterali hanno un disegno geometrico elementare e sono realizzati con autobloccanti di cemento e piastre di marmo. Lungo i percorsi sono collocate alcune sedute di metallo e trovano dimora le alberature di progetto insieme agli esemplari arborei preesistenti l’intervento. Le persone si impossessano del luogo facendo crocchio, sdraiandosi e giocando sulle superfici inclinate all’ombra di lecci, schinus e alberi di Giuda. La dilatazione dello spazio, la moltiplicazione di visuali e di diverse profondità di campo è ricercata attraverso la movimentazione del suolo: una crosta accidentata, continuamente interrotta, Piazza Katráki a Glyfáda1 è stato per anni un casuale e poco si- come per effetto di un sisma o di un’eruzione. Forse in questa piazgnificativo insieme di superfici pavimentate e di vegetazione arbo- za, la natura tenta simbolicamente di riprendersi una parte dello rea a ridosso della strada costiera Poseidónos. Quando nel 2006 spazio che le è stato sottratto, tra i vuoti residuali della città convengono incaricate dell’opera, le progettiste immaginano che la temporanea, a rivendicare una centralità perduta. Scrive Steven piazza si trasformi da semplice zona di transito per raggiungere Holl, nelle motivazioni della giuria che ha premiato l’opera al reservizi e mezzi di trasporto, a luogo capace di rappresentare le cente concorso bandito dalla rivista greca Domés: “Il rinvigorimencomplesse funzioni civili proprie di una piazza urbana. Non di- to dello spazio pubblico, la connessione tra le forze ecologiche, stante dalla zona di Alimos2, Glyfáda fa parte dell’estesa area me- l’apertura ai nuovi linguaggi del paesaggismo e dell’architettura, tropolitana della capitale greca e ha come baluardi fisici il monte sono le motivazioni per le quali scegliamo questo progetto in rapImetto a nord e il mare a sud. Il disegno si pone il problema del- presentanza delle nuove e positive tendenze dell’architettura grelo “stare” e della “condivisione” dello spazio pubblico, attraverso ca”. Al di là dell’indubbia difficoltà di intervenire in aree che hanNella Golanda Scultrice e paesaggista si è diplomata in incisione nel 1965 all’Accademia di Belle Arti di Atene. La partecipazione alla Biennale di San Paolo del 1973 sancisce il passaggio alla scultura e alla costruzione tridimensionale. È considerata esponente di quella “Arte Totale” che interviene artisticamente nello spazio pubblico e nel paesaggio. Aspassía Kouzoupi Architetto paesaggista, si è laureata in architettura a Salonicco (2000) e si è specializzata nel 2006 all’ETH di Zurigo in Progettazione del paesaggio urbano. Dal 2007 insegna all’Università della Tessaglia.
DESIGN OF HEART Katráki square Previous state The Central Square of the Municipality of Glyfada, namely Katraki square, is a project of the team Sculpted Architectural Landscapes (Aspassia Kouzoupi, urban landscape architect + Nella Golanda, landscape sculptor), in collaboration with the Technical Department of the Municipality of Glyfada (architects: K.Vardakoulias, K. Karali). Part of the urban agglomeration of Athens, Glyfada municipality extends from the foot of Mt Ymittos to the sea-shore on Saronicos gulf. Katraki square is situated on the junction between the large and noisy Poseidon’s Avenue, and the important commercial axis of Glyfada. In its previous state, Katraki square remained un-noticed and empty of citizens, despite its key-position and the crowds of people that shop everyday in the area. More than a dozen of old trees, some quite tall, were the only landmark associated to this site: we kept all of them. Re-inventing Topography We designed aiming the synergy of the square’s city-soil with the surrounding natural Attic landscape. Conceptual tools expressing the reclaim of the city territory by natural dynamics were implemented. One of these tools is the dynamics of transformation of the crack into
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a fissure then a gorge, by thriving flora. “The weeds claim the cracks and enlarge them, creating fissures, converting inadequate spaces into ample ones” (Kouzoupi 2010, p.367) On Katraki square’s surface, smaller or wider fissures, let thriving flora intrude the urban soil. Flora, expressed as a ‘natural’ intruder into the city, dynamically claims space: therefore alternates the urban topography, breaking horizontality, creating slopes. These slopes when designed were visualized as sand-dunes or mild mountain/seashore sedimentary rocks. Bringing about on Katraki Square structures that refer to landscape entities of the dominant elements of the surrounding landscape -Mt Ymittos and Saronicos Gulfwe aimed to create a landscape that could stimulate inventing and creative ways of everyday public space use. We have been pleasantly surprised by the multifaceted, spontaneous, everyday spatial expression of peoples’ relations to Katraki square. They sit on the slopes as on nature, climb, talk, relax on them, jump-over them with their bicycles, let their walks get carried off their horizontal paths, climbing up then down. This is how we perceive a facet of notion we understand as re-invented nature, we design for the potential
ways that space can be experienced by the citizens. In 2003, Christophe Girot introduces the term “nouvelle nature” by binding it with a “feeling of belonging”: “This nouvelle nature, or “new nature” is meant to sharpen our senses and reconcile us with our environments and a feeling of belonging.”(Girot 2003, p.19) Data Katraki square was exposed at the 6th European Biennale of Landscape Architecture of Barcelona. It has won the 1st honourable mention at the competition “Best built work of the years 2008-2010” organized by the International Review of Architecture Domes. Jury: Prof. Steven Holl, Prof. Finn Geipel, and Prof. Panayotis Tournikiotis. Steven Holl writes on Katraki Square: “A large public space reconfiguration at Katraki square aims to connect places in distant view bt rearranging existing topography. The designers coin a term ‘topiogenesis’ to indicate the desire to make a new kind of landscape.” , “To invigorate public space, to connect to ecological forces, to be open to new languages in landscape and architecture are all reasons why we chose this design of Katraki square as indicative of positive new directions in Greek Architecture” (Holl, 2010, p.35).
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no perso ogni connotazione o che non sono mai stati “luoghi urbani significanti” – ed è il caso di quest’area di progetto – è incerto se piazza Katráki possa rappresentare le nuove tendenze del paesaggismo ellenico: piuttosto siamo di fronte a un caso ascrivibile al filone internazionale del paesaggismo, a un’opera che attraverso il dispositivo “tellurico”, propone nuove interazioni tra uomo e spazio costruito, ma non riesce a interpretare lo spirito di un luogo e la sua unicità. Cosa diversa avviene in altre e più note esperienze paesaggistiche delle due autrici e in particolare di Nella Golanda3, artista impegnata dagli anni ‘70 in una ricerca sul paesaggio nel paesaggio. Nelle sue opere migliori la scultura interviene sullo spazio aperto interpretandone le caratteristiche morfologiche, gli elementi simbolici e i segni della storia; i materiali trovati in situ sono usati in modo da potenziarne le qualità espressive. “Quanto più è locale, tanto più è universale” scriveva Konstantinidis4a proposito della buona architettura: per il progetto contemporaneo di paesaggio questo principio non è, forse, ugualmente valido? Note 1 Glyfáda è un comune autonomo della regione attica, e fa parte dell’area metropolitana denominata Grande Atene. La città si trova a sud-est della capitale, lungo la linea di costa affacciata sul golfo Saronico in direzione di Capo Sounio. Piazza Katráki e via Lambráki, la principale arteria commerciale della città, costituiscono i primari elementi di infrastrutturazione del suo tessuto edilizio. 2 Nel Comune di Álimos sono situate le aree e le strutture dell’ex-aeroporto Ellinikón, che nel 2004 sono state oggetto di un concorso internazionale per la loro riconversione a parco metropolitano. Il progetto vincitore firmato da OLM (Philippe Coignet) + SAU (David Serero, Elena Fernandez) non è stato realizzato. 3 Sono suoi i celebri interventi di piazza Flísvos e del lungomare del Paleò Fáliro (1976-82 e 1984-86) e nelle antiche cave di marmo di Aixonì a Glyfáda (1984-92). Insieme alla paesaggista Aspassía Kouzoupi ha progettato il sistema di collegamento pedonale tra le piazze e il teatro antico di Lárissa (Tessaglia), i margini dell’autostrada “Attikì Odós” e il giardino di sculture presso le cave di marmo Diónysos. 4 Aris Konstantinidis, maestro dell’architettura moderna in Grecia (1913-1993), si è molto occupato delle relazioni tra ambiente costruito e paesaggio naturale.
SCHEDA TECNICA PROGETTO sistemazione di piazza Katràki LUOGO Comune di Glyfáda - Attica, Atene PROGETTISTI DEL PAESAGGIO Gliptà Architektonikà Topía-Sculpted Architectural Landscapes - Nella Golanda (scultrice) e Aspassía Kouzoupi (architetto paesaggista) COLLABORATORI ufficio tecnico del Comune di Glyfáda (K. Vardakoulias, K.Karali - architetti) COMMITTENTE Comune di Glyfáda CRONOLOGIA 2006-2009 DATI DIMENSIONALI 6.000 m² IMPRESE ESECUTRICI OPERE A VERDE Kipósimo s.a. PIANI INCLINATI Ermís s.a. PAVIMENTAZIONI Veríkokos s.a. MATERIALI PAVIMENTAZIONE Calcestruzzo architettonico effetto “ghiaia a vista” - Ermís s.a.; pavimenti autobloccanti in cemento e piastrelle di marmo - Veríkokos s.a. ILLUMINAZIONE pali della luce FK-group; i corpi illuminanti ad incasso non sono stati messi in opera MATERIALI VEGETALI Alberi: Cupressus sempervirens “Pyramidalis”, Schinus molle, Cercis siliquastrum, Arbutus unedo, Quercus ilex Arbusti: Elaeagnus pungens “Maculata”, Laurus nobilis, Berberis thunbergii, Juniperus x pfitzeriana, Lavandula spica, Myrtus communis, Polygala myrtifolia, Phormium tenax, Salvia argentea, Rosmarinus officinalis Erbacee e tappezzanti: Berberis buxifolia “Nana”, Berberis thunbergii “Atropurpurea nana”,Hebe x franciscana “Variegata”, Lonicera nitida “Elegant” Paola Cofano Architetto, è docente di composizione presso il Politecnico di Milano e ha insegnato a Cesena e ad Agrigento. Ha effettuato ricerche su Atene e sulla Libia, sul paesaggio greco e portoghese; nel 2010 è uscita una sua monografia dedicata all’architetto greco Aris Konstantinidis (edizioni Electa). Dal 1990 svolge attività professionale in Italia e in Grecia, dividendosi tra progetti di architettura e di paesaggio.