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Luca Fortuna
Aromaterapia naturopatica
L’aromaterapia identifica il complesso di azioni sulla salute fisica e psichica prodotte dall’impiego di oli essenziali. È “olistica” e “naturopatica” in quanto, letta e compresa in tutti i suoi livelli e possibilità, svolge un’azione globale ed è una delle discipline fondamentali della naturopatia. Il testo sviluppa lo studio degli oli essenziali più utilizzati in varie modalità. L’aromaterapia pratica, che si incentra sull’impiego delle essenze aromatiche nella vita di tutti i giorni, per scopi precisi e immediati. L’aromaterapia applicata, che comprende l’insieme delle attività terapeutiche, di prevenzione e sostegno. L’aroma-SPA, che utilizza le molteplici possibilità di azione degli oli essenziali per la bellezza: la cura della pelle, del corpo, del viso, dei capelli, ecc. La psicoaromaterapia, che si occupa degli effetti psichici prodotti dalle essenze. Infine, l’aromaterapia sottile che agisce sul livello mentale, emozionale e spirituale dell’individuo grazie all’aspetto vibrazionale delle essenze che riequilibrano i corpi sottili. È un testo base che non ha la pretesa di illustrare tutto il vastissimo mondo dell’aromaterapia, ma vuole essere un primo strumento per un approccio globale al mondo delle essenze.
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Fare Naturopatia
Luca Fortuna
Aromaterapia naturopatica
© 2006 Edizioni Enea - SI.RI.E. srl Prima edizione: settembre 2006 Seconda edizione: maggio 2017 ISBN 978-88-95572-15-4 Art Direction: Camille Barrios / ushadesign Illustrazioni: Federica Aragone Stampa: Graphicolor (Città di Castello) Edizioni Enea Ripa di Porta Ticinese 79, 20143 Milano info@edizionienea.it - www.edizionienea.it Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di quest’opera può essere riprodotta in alcuna forma senza l’autorizzazione scritta dell’editore, a eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni. I benefici derivanti dall’applicazione dei metodi descritti dipendono dalla dedizione e dalle capacità di chi opera in piena responsabilità. L’Autore e l’Editore non hanno responsabilità per l’utilizzo delle tecniche terapeutiche citate nel testo.
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Vedere un mondo in un granello di sabbia, e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della mano, e l’eternità in un’ora. WILLIAM BLAKE
Indice
XI
Prefazione
1
PRIMA PARTE L’Aromaterapia
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1. CENNI STORICI
3 5
L’impiego degli oli essenziali nella storia La nascita dell’Aromaterapia moderna
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2. L’AROMATERAPIA NATUROPATICA
7 7 8 8 8
Aromaterapia applicata Aromaterapia pratica Aroma-SPA Psicoaromaterapia Aromaterapia sottile
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3. GLI OLI ESSENZIALI
10 12 13 13 15 16 16 17
I metodi di estrazione Le tre note aromatiche La valutazione della purezza Gli standard di qualità I parametri di riferimento La conservazione Precauzioni e controindicazioni Gli oli essenziali tossici
VII
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4. I CHEMOTIPI
19 20 21
Elementi di chimica Il biotipo e il chemotipo Gli oli essenziali chemotipati
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5. I PIANI D’AZIONE
23 24 25
Piano del corpo o attività molecolare Piano della mente od olfatto Piano dell’anima o vibrazioni
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6. LE TECNICHE DELL’AROMATERAPIA
27 33 35 35
Tecniche di Aromaterapia applicata Tecniche di aroma-SPA Tecniche di psicoaromaterapia Tecniche di Aromaterapia sottile
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7. I COMPLEMENTI E LE SINERGIE
37 46 47 49
Gli oli derivati e vegetali Le terre e le argille I sali I fanghi
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SECONDA PARTE Gli oli essenziali – Schede monografiche
54 56 58 60 62 64 66 68 70 72
Achillea Albero del tè Alloro Angelica Arancio amaro Arancio dolce Basilico Benzoino Bergamotto Camomilla blu
VIII
74 76 78 80 82 84 86 88 90 92
Camomilla romana Cannella Carota Cedro Chiodi di garofano Cipresso Cisto Copaiba Elicriso Eucalipto globulus
94 96 98 100 102 104 107 108 110 112 114 116 118 120 122 123 124 126 128 130 132 134 136 138 140 142 144 146 148 150 152 154 156 158 160 162
Eucalipto radiata Gelsomino Geranio Ginepro Incenso Lavanda vera Lavandino Ledum Legno di rosa Limone Maggiorana Mandarino Melissa Menta piperita Menta spica Mirra Mirto Neroli Niaouli Noce moscata Palmarosa Patchouli Pepe Pino silvestre Pompelmo Ravintsara Rosa Rosmarino Salvia sclarea Sandalo Sedano Solidago Timo Verbena Ylang ylang Zenzero
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Glossario
173
Bibliografia
IX
Prefazione
Le essenze aromatiche sono certamente uno dei più potenti doni della Natura offerti all’uomo per il suo benessere. Straordinariamente efficaci sull’organismo per l’alta concentrazione di principi attivi, sono ancora più potenti, nella loro volatilità e impalpabilità, nel trasformare pensieri ed emozioni, nel calmare lo spirito e nel portare nelle profondità del sé, dove risiede la forza guaritrice. Per introdurre il mondo delle essenze con il loro incredibile potere sui molteplici piani è illuminante un passo di Deepak Chopra: La struttura di base della natura risiede a livello quantico, ben al di là di atomi e molecole. A questo livello, materia ed energia diventano intercambiabili [...] Il potere che si rende disponibile a livello quantico è infinitamente più grande di quello che si trova a livelli più evidenti [...] I livelli più sottili della natura hanno il più grande potenziale di energia [...] Il segreto della vita a questo livello è che tutto nel vostro corpo può essere cambiato con lo schioccare di dita di un’intenzione.
Gli oli essenziali dunque agiscono su tutti i piani, da quelli più fisici e organici, fino ai piani sottili a cui arrivano grazie all’olfatto che comunica direttamente, oltre che con l’ipotalamo, sede degli istinti, con il sistema limbico, sede delle emozioni, e l’ippocampo, luogo delle memorie. Ed è proprio lì che si sviluppa il massimo potenziale di energia e quindi di trasformazione. L’Aromaterpia identifica il complesso di azioni sulla salute fisica e psichica prodotte dall’impiego di oli essenziali. È essenzialmente “olistica” e “naturopatica” in quanto, letta e compresa in tutti i suoi livelli e possibilità, ha un’azione globale legata alle leggi di natura ed è una delle discipline fondamentali della Naturopatia. L’Aromaterapia è uno dei settori a più alta crescita; alcuni analisti parlano di una vera e propria esplosione che coinvolge la salute, il benessere emozionale, la cosmetica e l’ambiente. Gli oli essenziali sono così duttili che non esiste campo nel quale non possano essere introdotti con successo. Ma contemporaneamente si assiste al bisogno di trovare e formare degli esperti che siano in grado di muoversi con competenza e professionalità nei vari distretti istituzionali. XI
Il testo sviluppa lo studio degli oli essenziali più utilizzati in varie modalità. L’Aromaterapia pratica, che si incentra sull’impiego delle essenze aromatiche nella vita di tutti i giorni, per scopi precisi e immediati. L’Aromaterapia applicata, che comprende l’insieme delle attività terapeutiche, di prevenzione e sostegno. L’Aroma-SPA, che utilizza le molteplici possibilità di azione degli oli essenziali per la bellezza: la cura della pelle, del corpo, del viso, dei capelli ecc. La Psicoaromaterapia, che si occupa degli effetti psichici prodotti dalle essenze. E infine, l’Aromaterapia sottile, che agisce sul livello mentale, emozionale e spirituale dell’individuo grazie all’aspetto vibrazionale delle essenze che riequilibrano i corpi sottili. È un testo base che non ha la pretesa di illustrare tutto il vastissimo mondo dell’Aromaterapia, ma vuole essere un primo strumento per un approccio globale al mondo delle essenze. Catia Trevisani
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Prima parte L’A romaterapia
1 Cenni storici
L’impiego degli oli essenziali nella storia La pratica di utilizzare oli aromatici, profumi, estratti ed essenze per differenti scopi risale a migliaia di anni fa. Gli oli essenziali venivano impiegati durante riti e cerimonie religiose per prevenire e curare disturbi e malattie, per la profumazione sacra e quotidiana, per la bellezza e la cura del corpo. Numerose testimonianze dell’uso degli oli essenziali risalgono all’antico Egitto che offre molti spunti applicativi validi ancora oggi. Con la scoperta e l’esplorazione delle tombe dei faraoni sono state ritrovate decine di giare riempite di oli fragranti che avevano conservato il profumo per millenni. Nel processo di mummificazione gli oli essenziali erano fondamentali per la preservazione dei corpi, mescolati a legni e resine hanno impedito il naturale processo di putrefazione e dissoluzione dei tessuti. I sacerdoti e i medici conoscevano le virtù delle essenze per la salute e molti sono i papiri ritrovati che ne descrivono gli utilizzi. Gli oli più utilizzati erano quelli di cannella, chiodo di garofano, mirra, incenso, galbano, cedro legno, papiro e noce moscata. Per estrarli si ricorreva all’enfleurage o alla macerazione in olio con successiva spremitura. Unguenti e balsami sono giunti fino ai giorni nostri in preziosi contenitori che hanno sfidato il tempo. Nel 1922, con la scoperta della tomba di Tutankhamon, furono ritrovati al suo interno molti vasetti in calcite risalenti al 1350 a.C. contenenti un unguento che si era solidificato a base di incenso e nardo indiano che aveva preservato parte del suo aroma. Nel British Museum sono esposti vasi egizi di alabastro contenenti cosmetici profumati. Cleopatra, l’ultima regina dell’Egitto, era famosa per l’utilizzo di profumi e cosmetici dalle virtù inebrianti che venivano preparati da esperti mastri profumieri, e pare che gran parte della sua capacità di seduzione vada ricercata nei prodotti fragranti di cui si circondava. Secondo lo studioso egiziano Schawaller de Lubicz, gli egizi conoscevano molto bene il sistema olfattivo, tanto da poterlo ricreare architettonicamente nel tempio di Luxor. La stanza dove si svolgeva la cerimonia dell’unzione del faraone corrisponderebbe ai sensori olfattivi della struttura anatomica del naso. Nella Bibbia ci sono frequenti riferimenti agli oli essenziali di cassia, incenso,
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
galbano e issopo. Influenzati dagli egizi, i greci svilupparono una grande tradizione aromatica codificata da medici dell’epoca. Molte delle loro osservazioni sono state confermate dalla medicina moderna. Ippocrate è considerato il padre della medicina appartenente a una famiglia di medici, insegnò la disciplina medica a Cos compiendo viaggi in Egitto, Libia e Asia Minore. Al suo nome si richiama l’insieme delle conoscenze acquisite dalla medicina greca dalla metà del V secolo fino alla fine del IV secolo a.C. Il Corpus hippocraticum, composto da circa 60 trattati, influenzò lo sviluppo delle scienze medico-biologiche fino al XVI secolo. Consapevole delle virtù antisettiche di alcune piante, durante il diffondersi di un’epidemia ad Atene consigliò di fumigare erbe aromatiche per limitare il contagio. Teofrasto, filosofo e naturalista greco del III secolo a.C., studiò ad Atene con Aristotele, al quale succedette come scolarca dei peripatetici nel 323 a.C., guidando la scuola per trentacinque anni. Si occupò di logica, metafisica, politica e poesia, ma la maggior parte dei suoi trattati è andata perduta. La Storia delle Piante e le Cause dei processi vegetali furono la prima trattazione completa di botanica dell’antichità e rimasero opere fondamentali sull’argomento durante tutto il Medioevo. Dioscoride, un medico originario della Cilicia nel I secolo d.C., studiò le proprietà medicinali delle piante e scrisse De materia medica uno dei primi testi autorevoli di botanica e farmacologia. Sono i vegetali a prevalere con la enumerazione di ben 813 piante medicinali, mentre i prodotti di origine animale erano 101 e quelli minerali 102. In tutto si tratta dunque di circa 1000 sostanze previste per 4740 applicazioni terapeutiche diverse. Prende in considerazione somministrazioni esterne quali bagni, unguenti, impacchi, e orali in forma di compresse e tinture. Nel mondo romano gli oli essenziali godevano di un posto di primissimo piano, sia dal punto di vista medico, che legato alla bellezza. Nelle grandiose terme si utilizzavano oli profumati, balsami e prodotti per il corpo con diverse finalità. La parola lavanda (lavandula officinalis) deve il suo nome al verbo latino lavare che ne testimonia il suo utilizzo durante i bagni. Galeno, fisico, anatomista e fisiologo, studiò a Pergamo, Smirne, Corinto e Alessandria. Nel 157 d.C., divenne chirurgo dei gladiatori a Pergamo e poi medico personale dell’imperatore Marco Aurelio. Scrisse opere voluminose di filosofia e medicina delle quali ci restano solo 108 scritti, parte nella stesura originale greca e parte nella versione araba. Dopo la caduta dell’Impero Romano le conoscenze legate all’Aromaterapia vennero preservate nei monasteri. Durante il Medioevo, l’uso di piante e oli aromatici era molto frequente. Agli inizi del XII secolo, Ildegarda von Bingen utilizzava nella sua pratica l’olio essenziale di lavanda. Contemporaneamente si svilupparono le conoscenze all’interno del mondo arabo, dove l’hattar (profumie-
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CENNI STORICI
re) preparava miscugli per scopi religiosi e mondani. Si ritiene che l’invenzione della distillazione vada ricondotta a un medico arabo, Avicenna, anche se alcuni archeologi sono propensi ad attribuirla all’antico Egitto. Lavanda, timo, salvia, rosmarino, menta e melissa erano largamente impiegati nell’area del Mediterraneo. Con l’avvento del Rinascimento assistiamo a un trionfo di profumi ed essenze, utilizzate per i più diversi scopi. Nicholas Culpeper, John Gerard, John Parkinson e molti altri scrivono delle virtù degli oli essenziali. Nel 1777, un medico francese, Dufresnoy, fece un’osservazione del tutto casuale: una sua giovane paziente soggetta a crisi convulsive giornaliere riuscì finalmente a trovare pace una notte in cui furono lasciati nella sua camera moltissimi fiori di narciso. Sorpreso da questo inaspettato effetto, Dufresnoy compì numerosi esperimenti servendosi di un placebo, confermando a pieno la validità dell’effetto terapeutico del profumo dei fiori di narciso.
La nascita dell’Aromaterapia moderna Nel 1800, con la nascita della chimica di sintesi, si verificò un processo bidirezionale per cui, da un lato si confermarono con prove scientifiche le proprietà delle essenze, dall’altro il loro impiego cadde in disuso, sostituito dalle più economiche molecole di sintesi. Nel 1887, il dottor Chamberland portò la prima prova documentale dell’attività antibatterica degli oli essenziali durante un congresso di medicina a Parigi. Agli inizi del 1900, il dottor Cavel studiò le proprietà antimicrobiche di 35 oli su culture di germi, scoprendo che l’azione antisettica di numerosi oli testati era superiore a quella del fenolo. Nonostante questo, il declino perdurò fino agli anni Venti. Nel 1937, Gattefosse pubblicò un testo intitolato Aromatherapie: les huiles essenziales, hormones végétales, coniando per la prima volta questo termine. Negli anni successivi Jean Valnet approfondì l’utilizzo degli oli essenziali e fu il primo a determinare i dosaggi. Durante la sua carriera di medico militare nella Seconda guerra mondiale e più tardi nella guerra franco-indocinese, osservò come le essenze potessero essere impiegate per trattare i feriti e in generale curare i soldati. Lasciato l’esercito iniziò a studiare sistematicamente gli oli essenziali e nel 1964 pubblicò Aromaterapia: trattamento delle malattie con gli oli essenziali. Nel 1971, Valnet fondò la prima società per le ricerche e gli studi di Aromaterapia e, nel 1973, sviluppò congiuntamente al dottor Giraul l’aromatogramma, un metodo di analisi destinato a individuare gli oli essenziali più efficaci nel trattamento di un’infezione. Nel 1981, egli fondò il Collège de Phyto-Aromathérapie et de Médecines de Terrain de Langue Française. Margherite Maury, biochimica austriaca e francese di adozione, allieva di Valnet, approfondì l’azione delle essenze sotto l’aspetto cosmetico e medico, contribuen-
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
do a far conoscere l’Aromaterapia come una terapia basata sul massaggio. Studiò a fondo gli effetti fisici, psichici e spirituali degli oli essenziali, riprendendo gli antichi usi degli egizi, dei cinesi e di altre culture antiche. Sostenne la necessità di usare per ogni paziente una formulazione su misura per riequilibrare gli aspetti fisici, mentali e spirituali della sua persona in una visione olistica della vita. Paul Belaiche nel suo Traite de phytotherapie et d’aromatherapie, pubblicato nel 1979, racchiuse il frutto di estese ricerche sulle proprietà antimicrobiche e sulle applicazioni cliniche degli oli essenziali. Nel 1990, la tradizione aromaterapica francese si arricchì del contributo di Pierre Franchomme e Daniel Pénoël che pubblicarono un testo di Aromaterapia medica dal titolo L’aromathérapie exactement. Il testo combina egregiamente le conoscenze scientifiche moderne con un’impostazione volutamente olistica. L’effetto dell’olio essenziale è visto come la somma complessa dei vari costituenti, più che l’azione di un singolo principio attivo. Moltissimi altri sono gli studiosi che hanno contribuito con i loro lavori, la pratica e l’esperienza alla diffusione dell’Aromaterapia, citandone alcuni: R. Tisserand, S. Price, K. Schnaubelt e gli italiani Cajola, Gatti e Rovesti. Negli ultimi anni si è assistito a un ulteriore ampliamento degli studi e delle osservazioni sugli oli essenziali. Da questo processo sono scaturite le diverse branche dell’Aromaterapia che hanno posto l’accento su aspetti settoriali e ultraspecifici. Non si contano gli studi clinici, le valutazioni in ambito medico e le evidenze scientifiche. Parimenti, si è allargata l’indagine alla parte energetica e vibrazionale, giungendo alla Metaromaterapia. Nonostante questa mole di dati e di informazioni, sono ancora moltissimi gli aspetti da scoprire e indagare degli oli essenziali. A questo si aggiunge l’allargamento degli oli essenziali presenti sul mercato, con la disponibilità crescente di nuovi oli estratti. Sicuramente nei prossimi decenni continuerà ad allargarsi l’offerta, con essenze provenienti dal Nord, dall’Amazzonia, dall’Oriente, dall’Africa e dal Pacifico. Per queste ragioni, e per la crescente popolarità delle medicine naturali, sarà sempre più importante preparare in maniera seria e professionale gli aromaterapeuti.
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2 L’Aromaterapia Naturopatica
L’Aromaterapia è uno dei settori a più alta crescita; alcuni analisti parlano di una vera e propria esplosione che coinvolge la salute, il benessere emozionale, la cosmetica e l’ambiente. Gli oli essenziali sono così duttili, che non esiste campo nel quale non possano essere introdotti con successo. Con il termine “aromaterapia” si identifica il complesso di azioni sulla salute fisica e psichica prodotte dall’impiego di oli essenziali. Alcuni esperti definiscono l’uso degli oli essenziali come “totalizzante”, nel senso che coinvolge, o meglio può coinvolgere, tutti gli aspetti dell’esistenza. A questo termine è preferibile quello di “olistica”, che meglio descrive le molteplici possibilità, o quello di “naturopatica” volendo sottolineare, oltre alla sua azione globale e all’efficacia legata alle leggi di natura, anche il fatto di essere una delle discipline fondamentali della Naturopatia. Contemporaneamente si assiste al bisogno di trovare e formare degli esperti che siano in grado di muoversi con competenza e professionalità nei vari distretti istituzionali. Proprio da qui ha origine la figura dell’aromaterapeuta.
Aromaterapia applicata Comprende l’insieme delle attività terapeutiche, di prevenzione e sostegno, ascrivibili all’impiego degli oli essenziali. Si basa sull’utilizzo attento e consapevole delle essenze aromatiche, rifiutando le fonti screditate e approssimative. Molto importanti sono i lavori scientifici e gli studi clinici che stabiliscono i dosaggi, i livelli di sicurezza, le reazioni, le interazioni farmacologiche e descrivono con dovizia di particolari i risultati.
Aromaterapia pratica È la forma più immediata e piacevole dell’Aromaterapia, e si incentra sull’impiego degli oli essenziali nella vita di tutti i giorni. Possiede il tratto distintivo dell’irritualità, essendo rivolta a uno scopo preciso e immediato. 7
AROMATERAPIA NATUROPATICA
Anche in questo caso non si deve però dimenticare che gli oli essenziali sono sostanze estremamente attive e concentrate, il cui uso non deve mai prescindere da alcune norme di comportamento.
Aroma-SPA Indaga le molteplici possibilità di azione degli oli essenziali per la bellezza e il benessere. È suddivisa in diverse subcategorie, quali la cura della pelle, del corpo, del viso, delle mani, dei capelli ecc. Viene utilizzata sia per formulare prodotti, che per stabilire i trattamenti da fare. L’ultima evoluzione è costituita dai percorsi di aroma-SPA che accompagnano la persona. I due filoni principali sono: • trattamento: complesso sistema di azione volto a individuare un sistema di intervento; • pronto uso: impiego immediato di uno o più oli essenziali che non sono inseriti in un’ottica di medio-lungo periodo, ma che rispondono ad esigenze limitate.
Psicoaromaterapia La psicoaromaterapia è una branca dell’Aromaterapia e si occupa degli effetti psicologici prodotti dalle essenze; è divisa in due grandi filoni di ricerca: • azione degli oli essenziali: azione svolta, meccanismi, dosaggi, sinergie ecc.; • tipologia dell’individuo: una chiave di ricerca che può aiutare a capire e conoscere le persone, indagare la psiche e correggere stati mentali distonici.
Aromaterapia sottile L’Aromaterapia sottile afferisce all’aspetto mentale, emozionale e spirituale dell’individuo. Grazie al patrimonio energetico delle essenze, equilibra, pulisce e bilancia i pensieri; agisce sulle emozioni e apre la via a una maggiore consapevolezza. Quando la nostra parte sottile è intatta e colma di energie vitali ci sentiamo in forma smagliante: sani, felici, pieni di vigore e di gioia di vivere. Gli oli essenziali rappresentano la parte più sottile delle piante e possono essere utilizzati con successo per riequilibrare i corpi sottili, incrementando il benessere e aiutando l’organismo a ritrovare uno stato di perfetta salute. Il punto più alto è dato dalla Metaromaterapia.
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3 Gli oli essenziali
L’olio essenziale è una miscela molto complessa di sostanze volatili aromatiche che vengono prodotte naturalmente dalle piante in piccolissime quantità. A dispetto del nome sono sostanze non oleose, non grasse e non hanno nulla in comune con gli oli vegetali. Sono particolarmente concentrati e si trovano in diverse parti della pianta: nei fiori (rosa), nella resina (incenso), nella corteccia (cannella), nelle radici (angelica), nella buccia dei frutti (limone), nelle foglie (eucalipto), nei frutti (finocchio), nel legno (cedro). Talvolta da una stessa pianta è possibile ricavare oli diversi, ciascuno con le proprie caratteristiche, emblematico è il caso dell’albero dell’arancio da cui si ottengono tre prodotti differenti: dalle bucce dei frutti (arancio dolce), dai rametti e dalle foglie (petit grain) e infine dai fiori (neroli). Stimolano intensamente l’olfatto in quanto si volatilizzano a temperatura ambiente. Gli oli essenziali possono venire assorbiti dall’uomo essenzialmente attraverso due vie: quella esterna (inalazione, bagni, assorbimento epidermico, massaggi ecc.) e quella interna (assunzione orale). Gli oli essenziali possiedono alcuni tratti comuni, ad esempio, risultano poco solubili in acqua, e molto solubili negli oli vegetali, nel miele e nel sale. Vengono assorbiti rapidamente attraverso le mucose o il contatto con la pelle. Possiedono un’attività antisettica più o meno accentuata. Sono molto mutevoli per quanto concerne il colore (dall’incolore, ai rossi, verdi, blu e neri), consistenza (dai fluidi simili all’acqua, ai più densi simili a uno sciroppo), profumazione (dalle più leggere, alle più intense, floreali, speziate, erbacee) e azione (che caratterizza e descrive l’insieme dei principi attivi, ed è determinata dai chemotipi prevalenti). In natura gli oli essenziali hanno delle funzioni ben precise; infatti, le piante li utilizzano per diversi fini: richiamano gli insetti amici e favoriscono l’impollinazione, si difendono da microrganismi nocivi quali muffe e batteri, comunicano con l’ambiente tramite messaggi profumati. Allo stesso modo possiamo impiegarli per diversi scopi: salute, benessere, bellezza, ambiente, cucina e per riequilibrare i livelli energetici. Gli ambiti di applicazione sono tantissimi, in ogni caso gli oli essenziali agiscono su tre livelli distinti, ma collegati tra loro: anima (vibrazioni), mente (olfatto) e corpo (chemotipi).
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
I metodi di estrazione Gli oli essenziali vengono immagazzinati dalle piante in appositi siti, le sacche oleifere, da cui possono essere estratti. Nel corso dei secoli sono state scoperte e affinate diverse tecniche che permettono di estrarre una maggiore quantità di olio essenziale preservando le caratteristiche di qualità. Distillazione in corrente di vapore Il metodo più utilizzato per ricavare l’olio essenziale dalle piante è la distillazione in corrente di vapore. Questo processo avviene in 3 fasi: vaporizzazione, raffreddamento e separazione. Le piante vengono disposte a strati su una grata all’interno di un alambicco, attraverso il quale viene fatto passare del vapore acqueo che scioglie le microgocce di olio essenziale e le trasporta verso l’alto. Successivamente, il tutto viene fatto passare attraverso una serpentina refrigerata, dove il vapore si ricondensa in acqua. Il condensato, infine, viene raccolto in un contenitore, chiamato fiorentina, nel quale si procede alla separazione. Nella stragrande maggioranza dei casi l’olio essenziale è più leggero dell’acqua, quindi galleggia sulla superficie e viene così facilmente raccolto. La qualità di un olio dipende da numerosi parametri di cui si deve tener conto: quantità di vegetale, durata, pressione, temperatura. È necessaria una grande conoscenza e perizia che si acquisisce solo con l’esperienza e lo studio. L’acqua della distillazione contiene ancora tracce di olio essenziale, si tratta delle preziose acque aromatiche che hanno un largo impiego in cosmetica.
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GLI OLI ESSENZIALI
Co-distillazione Si tratta di un particolare tipo di distillazione utilizzato per alcune piante dalle quali normalmente non si riesce a ottenere olio essenziale. Nella co-distillazione si impiegano due sostanze: la pianta da cui si estrae l’essenza e una sostanza di supporto che normalmente è la gomma arabica. Durante la distillazione la sostanza di supporto si combina con la frazione aromatica della pianta e ne trattiene il profumo. Attraverso questo sistema si ottengono gli oli essenziali di alghe, ortica, fieno ecc. Pressione a freddo Quando le ghiandole oleifere sono presenti nella scorza dei frutti si può procedere alla raccolta dell’olio tramite spremitura. Il primo passo consiste nel separare le scorze dai frutti, si aggiunge poi dell’acqua e si procede alla spremitura tramite un torchio. Con una centrifuga si separa l’acqua dall’olio che viene poi facilmente raccolto. Con questo metodo si ottengono gli oli di arancio, limone, mandarino, pompelmo, cedro frutti e bergamotto. Enfleurage Retaggio dei tempi antichi, una tecnica particolarmente lunga e costosa impiegata per ottenere i profumi più preziosi, come la tuberosa e il gelsomino. Richiede una grande dose di pazienza e di manualità. Si parte disponendo a mano i petali su un piatto spalmato di grasso chiamato “chassis” lasciandoli per 12-24 ore al fresco e al riparo dalla luce. In questo tempo i fiori cedono il loro aroma al grasso e si scuriscono. Si procederà quindi alla rimozione dei fiori appena utilizzati con altri appena raccolti, procedendo così per alcuni giorni, fino a quando il grasso non verrà impregnato dal profumo, trasformandosi in una massa aromatica chiamata “pomade”. Per estrarre l’olio essenziale si procede poi a un lavaggio con alcool vegetale e successiva distillazione. Alla fine si otterrà il puro olio enfleurage, uno dei più rari e preziosi doni della natura. Estrazione con alcool Alcuni oli essenziali possono essere estratti ricorrendo alla macerazione in alcool vegetale con successiva separazione per distillazione o per raccolta. L’alcool non viene mai rimosso al 100% e in alcuni casi si percepisce una nota alcolica che però svanisce velocemente. Gli oli essenziali di vaniglia e di cacao sono normalmente ottenuti in questo modo. Absolue o assoluti Utilizzato per ricavare oli essenziali dove non sia possibile ricorrere agli altri metodi, si impiega un solvente che normalmente è chimico (esano) per ottenere una sorta di pasta aromatica (concrete) che contiene oli e cere. Distillando in alco-
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
ol sotto vuoto, si separa il solvente e si rimuovono le cere, ricavando l’assoluto o absolue. Tracce del solvente permangono, non essendo eliminabile al 100%. Si ottiene quindi un prodotto che non è puro. Vengono utilizzati per la loro fragranza molto intensa nella preparazione di acque di colonia e profumi. Normalmente, gli oli di gelsomino e tuberosa sono estratti con questo sistema. Estrazione con CO2 L’estrazione tramite anidride carbonica è relativamente recente e consente di ottenere un prodotto di qualità, poiché non si ricorre a sostanze sintetiche che entrano in contatto con la pianta. Quando un gas viene portato a condizioni di temperatura e pressione superiori a quelle definite “critiche”, assume caratteristiche fisiche particolari, ed è denominato fluido supercritico. Questo possiede le caratteristiche sia di un gas che di un liquido in quanto ha una densità simile a un liquido, ma nel contempo si diffonde come un gas. Un fluido in questo stato fisico ha proprietà di notevole interesse che ne permettono l’impiego nel frazionamento, nella separazione e nell’estrazione di miscele complesse di sostanze. Benché in teoria siano molti i fluidi supercritici impiegabili a questo scopo, l’anidride carbonica (CO2) è la sostanza più utilizzata: è infatti totalmente non tossica, inerte, non infiammabile, poco costosa, riciclabile e quindi priva di impatto ambientale negativo. Durante l’estrazione tramite CO2 si inserisce la materia prima nell’estrattore e CO2 supercritico (350/500 bar) scioglie le sostanze che si accumulano nei separatori dove viene raccolto l’olio essenziale. Estrazione con solventi Tecnica nata dall’esigenza di estrarre velocemente gli oli essenziali con costi contenuti. Sfrutta alcuni solventi chimici per estrarre le molecole aromatiche dalle piante che vengono disposte su una griglia attraverso cui si fanno passare. Si procede poi alla rimozione del solvente tramite evaporazione o altro sistema. Il solvente però non viene mai rimosso completamente, rimangono delle piccole tracce che sono sufficienti ad alterare l’olio essenziale che perde buona parte delle sue proprietà. Inoltre, i solventi sono pericolosi per la salute, in quanto anche minimi residui possono rappresentare un rischio per il consumatore. I prodotti ottenuti con questo sistema vanno evitati.
Le tre note aromatiche Scegliere e riconoscere la qualità di un olio essenziale non è affatto facile. In commercio si trovano prodotti molto diversi tra loro, ma con uguale etichetta.
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GLI OLI ESSENZIALI
Secondo diverse indagini solo il 5% degli oli essenziali prodotti annualmente nel mondo sono utilizzabili in Aromaterapia. Il rimanente 95% è adatto unicamente alla preparazione di profumi, fragranze e aromi alimentari. Nel XIX secolo il profumiere francese Piesse elaborò un sistema di catalogazione degli oli essenziali basato su tre categorie. Queste categorie, chiamate note, si basano sul tempo necessario per l’evaporazione di un aroma. Gli oli che evaporano immediatamente e che sono i primi ad essere percepiti costituiscono la nota alta. Quelli che richiedono un tempo più lungo appartengono alla nota media o di centro, mentre quelli che impiegano tempi più lunghi e non sono immediatamente percepibili, sono annoverati nella nota di base. Le tre note definiscono anche il carattere dell’olio essenziale: • nota di testa o alta: oli essenziali dinamici, attivi, stimolanti; vibrazioni alte e fresche, estremamente volatili (arancio, eucalipto, menta); • nota di cuore o media: oli essenziali intensi, sensuali, armonizzanti; aroma vellutato e floreale, con media volatilità (camomilla, neroli, rosa); • nota di base o bassa: oli essenziali calmanti, stabilizzanti e regolatori; aroma forte e penetrante, poco volatili (cannella, pino, vetiver).
La valutazione della purezza L’olio essenziale deve essere puro al 100%, non adulterato, non diluito, privo di sostanze sintetiche, non addizionato con oli di qualità scadente e deve essere sottoposto a rigorosi controlli che ne garantiscano la purezza e la sicurezza. La gascromatografia consente di ricavare una “foto” di un olio essenziale da cui risultano tutti i componenti in esso presenti. La gascromatografia-spettrografia di massa consente di analizzare le diverse molecole sulla base del loro spettro di massa e rende possibile un’analisi particolareggiata.
Gli standard di qualità La qualità di un olio essenziale dipende da numerosi fattori, alcuni dei quali sono facilmente verificabili da un attento esame delle etichette. Esatta denominazione della pianta Ogni specie produce un particolare olio essenziale, alcune varietà risultano più ricche altre meno, i costituenti chimici dell’olio essenziale possono variare notevolmente da una varietà all’altra, attribuendo all’olio essenziale delle proprietà diverse. Quindi, oltre al nome in italiano deve esserci il nome in latino, linguaggio 13
AROMATERAPIA NATUROPATICA
scientifico universale. Ad esempio, esiste una notevole differenza tra la lavanda officinalis e la lavanda hybrida. Parte della pianta utilizzata Informazione di fondamentale importanza perché in alcuni casi da una pianta si possono ottenere più oli essenziali molto diversi tra loro a seconda della parte di pianta utilizzata. Emblematico è il caso dell’arancio amaro che fornisce ben tre oli essenziali: dalle bucce, dai fiori (neroli) e dai rametti (petit grain). Origine della pianta Sull’etichetta deve essere segnalato il luogo di provenienza e, se possibile, la data di produzione. Il suolo, le ore di luce, la quantità di pioggia, la temperatura media e altre variabili climatiche influiscono profondamente sulle qualità di un olio essenziale. Crescita o coltivazione È molto importante sapere se la pianta di partenza è stata raccolta in natura o coltivata, e in questo caso occorre conoscere il metodo: intensivo, biologico o biodinamico. Le piante coltivate con i sistemi convenzionali sono state irrorate con erbicidi, fungicidi, antiparassitari, antimuffe, agenti conservanti e sono state fertilizzate con concimi chimici. Tutte queste sostanze sono tossiche e si ritrovano in tracce nell’olio essenziale che risulta così contaminato e andrebbe quindi evitato. Le coltivazioni biologiche e biodinamiche sono garantite da appositi enti certificatori che ne assicurano la purezza dopo rigorosi controlli. Metodo di estrazione Non tutti i metodi sono accettabili, bisogna quindi accertarsi del sistema impiegato. Per poter valutare la qualità di un olio essenziale è possibile ricorrere a tre tipi di analisi di controllo. L’esame organolettico è il metodo di controllo più semplice, focalizzandosi sulle caratteristiche chimico-fisiche che l’olio deve possedere: colore, profumo, sapore, trasparenza, viscosità. La gascromatografia, invece, è un’analisi che sfrutta le proprietà di un gas inerte, di solito elio o argon, al fine di evidenziare una serie di picchi, ognuno dei quali rappresenta uno specifico composto aromatico. Infine, la spectometria di massa rivela la quantità percentuale di ogni molecola individuata.
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GLI OLI ESSENZIALI
I parametri di riferimento La resa di olio essenziale, in rapporto al vegetale di partenza, è particolarmente bassa. Le piante più ricche contengono circa il 3% di olio essenziale. Alcuni sono particolarmente rari, e di conseguenza i prezzi sono piuttosto elevati, come nel caso di melissa, rosa, verbena, narciso, ledum. Per ottenere 1 kg di olio essenziale occorrono: • 7 kg di chiodi di garofano (eugenia caryophyllus); • 50 kg di lavandino (lavandula reydovan); • 150 kg di lavanda vera (lavandula angustifolia); • 1 tonnellata di elicriso (helichrysum italicum); • 4 tonnellate di petali di rosa (rosa damascena). Negli ultimi decenni la richiesta di oli essenziali da parte del mercato è via via aumentata: sempre più persone si rivolgono ai prodotti naturali e di conseguenza le aziende si sono attrezzate per soddisfare questa domanda. Purtroppo parallelamente si è assistito a un forte incremento di prodotti di dubbia qualità. Le contraffazioni sono piuttosto frequenti; ad esempio, il lemongrass viene utilizzato per riprodurre la verbena, la palmarosa e il legno di rosa per la rosa o la citronella per la melissa. Spesso vengono aggiunti dei composti sintetici per aumentare la profumazione degli oli, è il caso del citrale nel limone. Nei casi limite, tutto il prodotto è sintetizzato in laboratorio e successivamente etichettato come olio essenziale o essenza. I termini “olio essenziale”, “aroma naturale” o “essenza” vengono comunemente utilizzati per indicare la stessa cosa, privi di tutela legislativa possono essere apposti su prodotti molti diversi tra loro. Negli scaffali dei nostri negozi sono comuni essenze di arancio sintetiche, estratti ottenuti mescolando diverse sostanze, oli ricostruiti e molto altro ancora. Le sofisticazioni più comuni sono: • diluizioni: normalmente vengono aggiunti oli vegetali per aumentare il volume (palma, cocco, sesamo o olio di sesamo per allungare la cannella); • ricostruzioni: si aggiungono additivi sintetici per ricreare la fragranza naturale (citrale per ricreare il limone); • alterazioni: si etichetta un olio essenziale con il nome di un’altra pianta (lemongrass e citronella spacciati per verbena); • sintesi chimica: il prodotto è completamente sintetico, ottenuto in laboratorio sintetizzando uno o due principi attivi originari (vanillina al posto della vaniglia); • tagli: si aggiunge all’olio ottenuto il prodotto della distillazione di un’altra varietà o specie oppure di porzioni diverse prelevate della stessa pianta (è il caso dell’olio di ginepro ottenuto dalle bacche a cui si aggiunge l’olio ricavato dai rametti o da altri arbusti con odore simile).
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Seconda parte Gli oli essenziali Schede monograf iche
L’asterisco (*) indica le azioni principali svolte dall’olio essenziale.
AROMATERAPIA NATUROPATICA
ACHILLEA Achillea millefolium, Compositae Parte della pianta usata: sommità fiorite. Estrazione: distillazione a vapore. Nota: media. Profumo: erbaceo, fresco, con accenti dolci. Parola chiave: novità. Proprietà: antinfiammatorio, cicatrizzante, rigenerante, astringente. Componenti caratterizzanti: monoterpeni, sesquiterpeni, chetoni, ossidi. Chemotipo: germacrene (10%), sabinene (10%), caryophyllene (10%), thujone (max 13%), chamazulene (5%). Livello di sicurezza: non usare in gravidanza, allattamento, sotto i 6 anni e nei soggetti epilettici. Aromaterapia applicata Ha un’azione rapida, forte, determinata. Si può ripetere a cicli. Molto utile ai cambi di stagione e ai cambi climatici. Dosaggio Inalazioni (1-2 gc), bagni (5-10 gc), frizioni (1-10%), aromatintura (10-20 gc), somministrazione (1-3 gc), diffusione (ridotta del 50%). Sistema nervoso: emicrania, nevriti, nevralgie. Sistema endocrino*: hormon-like. Sistema cardio-circolatorio: ipertensione, emorroidi, varici, vene varicose. Sulle emorroidi che sanguinano funziona rapidamente, ma è solo il rimedio di primo soccorso. Sistema muscolo-scheletrico*: dolori muscolari, crampi, dolori reumatici, affaticamento muscolare dopo lo sport. È utile per lo strappo, il crampo momentaneo. Sistema respiratorio: antiallergico. Sistema digestivo*: insufficienza epatobiliare e digestiva, stipsi, crampi, colite, flatulenza, aerofagia, colon irritabile. Ha un effetto rapido in olio da massaggio da applicare sull’addome, in aromatintura non si usa per più di una settimana, per problematiche profonde va poi sostituito con altre essenze. Sistema urogenitale*: dismenorrea, amenorrea, problemi della menopausa, prostatite, cistite, litiasi renale. Sistema dermico*: pelle irritata, eczema, psoriasi, ulcere, ustioni, cicatrici, esantemi, acne, piaghe da decubito. È utile su tutti i problemi di pelle, anche per cicatrici che fanno infezione e tardano a cicatrizzarsi.
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GLI OLI ESSENZIALI – SCHEDE MONOGRAFICHE
Associazioni Sistema dermico: lavanda, lavanda spica, camomilla blu, mirra. Sistema digestivo: menta piperita, basilico, angelica. Sistema muscolo-scheletrico: alloro, ginepro, rosmarino CT canfora. Aroma-SPA Svolge una potente azione lenitiva utile nelle infiammazioni e nelle irritazioni dovute a diverse cause: scottature solari, trattamenti estetici troppo aggressivi, tagli, lesioni e danni provocati da agenti chimici. Rigenerante e riparatrice a livello cellulare, possiede buone doti di antinvecchiamento e antirughe, utile per le smagliature. Efficace detossificante utile per purificare la pelle dagli effetti nocivi derivanti da fumo, inquinamento, eccessi alimentari e alcool. Azione astringente, antisettica e purificante, utile nel trattamento di acne, eczemi e dermatiti. La sua azione sui vasi capillari la rende un valido strumento nel trattamento della couperose. Applicata sotto forma di compresse tiepide è un toccasana per la pelle dopo i trattamenti specifici. Riattiva la microcircolazione, favorisce l’eliminazione delle tossine ed è utile in caso di caduta dei capelli determinata da asfissia del bulbo. Si utilizza nello shampoo, in lozione. Va molto bene ai cambi di stagione. Psicoaromaterapia Armonizzante e chiarificante, utile per elaborare e vivere consapevolmente il cambiamento. Aiuta a integrarsi e a mantenere il passo con i piccoli e i grandi mutamenti tipici della vita. Sincronizza con l’ambiente esterno e conferisce fermezza e stabilità, impedendo di sentirsi in balia di forze estranee. Essenza di apertura accentua la naturale sensibilità, apre al nuovo e sostiene nei processi di adattamento e di conoscenza della novità, è una sorta di adattogeno. Utile agli psicologi e agli psichiatri, facilita la lettura dei problemi altrui e allo stesso tempo protegge il terapeuta dai reflussi psichici. Aiuta la comunicazione, fa venir voglia di parlare e di esprimersi. Protegge dall’ingerenza e dall’intromissione di pensieri o persone. È un’essenza diplomatica, aiuta a trovare un punto di contatto e di conciliazione tra gli opposti. Applicazioni: diffusione ambientale e inalazioni. Aromaterapia sottile Efficace nell’attività di mediazione e di ricerca di un punto di incontro: idea-possibilità, creazione-tecnica, progetto-possibilità. Aiuta a cogliere le possibilità che si sarebbero scartate. Ricompone i contrari. Preziosa durante i cambiamenti, accompagna e guida verso il nuovo: cambiamenti di vita o di lavoro, traslochi, passaggio da una fase della vita all’altra, sistemi, percorsi ecc. L’achillea insegna ad accettare il cambiamento come parte del ciclo della vita e aiuta a scoprirne i lati positivi. Integra con l’ambiente attivando le difese. Si utilizza per purificare ambienti inquinati da radiazioni elettromagnetiche: case in prossimità di centrali elettriche, uffici con molti computer ecc. Aiuta a sollevare lo spirito, bilancia e supporta le capacità di intuizione. Apre alle energie cosmiche. Applicazioni: tutte le tecniche.
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
ALBERO DEL TÈ Melaleuca alternifolia, Myrtaceae Parte della pianta usata: foglie. Estrazione: distillazione a vapore. Nota: alta. Profumo: deciso, erbaceo, leggermente speziato. Parola chiave: disinfettare. Proprietà: purificante, balsamico, cicatrizzante, immunostimolante. Componenti caratterizzanti: alcoli, monoterpeni. Chemotipo: 1,8-cineolo, terpineolo-4; tra i quali deve esistere uno specifico rapporto (< 5% per 1,8-cineolo e > 30% per terpineolo-4). Livello di sicurezza: sicuro anche nel lungo periodo. Non usare in gravidanza. Aromaterapia applicata È un antisettico medio, uno dei migliori antivirali, antibatterici, antimicotici e antiparassitari. Affianca all’attività antisettica una buona azione immunostimolante. Il punto di forza è la sua capacità di agire in modo deciso contro i microbi e di essere al contempo delicato con le strutture organiche. Dosaggio Inalazioni (5-10 gc), bagni (15-30 gc), frizioni (1-100%), aromatintura (40-50 gc), somministrazione (10-15 gc), diffusione (standard). Sistema immunitario*: herpes simplex, parassiti intestinali, batteri delle più comuni malattie da raffreddamento. Sistema muscolo-scheletrico: dolori muscolari, dolori reumatici, affaticamento muscolare, dopo lo sport. Sistema respiratorio: raffreddore, influenza, bronchite, sinusite, laringite, febbre, malattie infettive, catarro, polmonite. Sistema urogenitale: cistite, condilomi, papillomi, uretrite, infezioni della vescica, prostatite, candida, vaginite. Sistema dermico*: compresse calde sono consigliate in caso di infiammazione, dermatiti, acne ed eczemi. Tagli e piccole screpolature si trattano con applicazioni pure o diluite in parti uguali con oli di base. Antimicotico che può essere usato sia a scopo preventivo che per eliminare infezioni già in atto. Indicato nell’onicomicosi. Si può applicare puro su punture d’insetto, zone infette, vesciche, abrasioni, calli, duroni, tagli, peli incarniti, ferite profonde e sporche; su verruche e porri si utilizza una goccia di olio essenziale puro e poi si applica un cerotto, si ripete l’operazione quotidianamente. Lenitivo per bruciature e ustioni. Elimina i pidocchi.
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GLI OLI ESSENZIALI – SCHEDE MONOGRAFICHE
Bocca: cicatrizzante e lenitivo, collutorio per stomatiti, antiplacca, si applica puro sulle afte, negli ascessi basta qualche goccia su del cotone da applicare localmente per qualche ora, fa da anticarie se usato quotidianamente sullo spazzolino, per l’alito si prepara uno spray con una miscela di acqua, alcool e olio essenziale all’1%. Ambiente: disinfettante, antinfettivo, immunostimolante, mucolitico. Associazioni Nelle infezioni severe: chiodi di garofano, ravintsara, timo CT timolo. Nelle infezioni minori: timo CT thuyanolo, niaouli. Nei problemi del sistema respiratorio: eucalipto radiata, ravintsara. Nei disturbi della pelle: lavanda spica, timo CT linalolo. Aroma-SPA Ha proprietà cicatrizzanti, protettive e antimicrobiche, utile per difendere la pelle dalle aggressioni esterne. Astringente, antisettico e normalizzante sulle secrezioni sebacee, è molto efficace per il trattamento dell’acne. Può essere applicato puro sui foruncoli per farli seccare rapidamente. Si può aggiungerlo a prodotti per la detersione e la pulizia di pelli grasse e impure. Una maschera settimanale a base di argilla con 4 gocce di essenza è efficace per purificare la pelle. Rigenerante e protettivo, facilita l’eliminazione delle tossine e ossigena i tessuti. Ottimo deodorante, elimina i batteri responsabili del cattivo odore ed è astringente nell’ipersudorazione. Lenitivo e cicatrizzante, lascia la pelle liscia e sana, utile negli esantemi, nell’irritazione da pannolino e da depilazione o rasatura. Prezioso in caso di lesioni importanti e scottature solari. Ottimo come dopobarba per pelli sensibili, miscelato a gel di aloe o tamanu. Rinfrescante e antifatica consigliato per piedi stanchi e muscoli affaticati. Riduce il prurito e l’infiammazione cutanea. Purificante e detossificante per il cuoio capelluto, utile in caso di forfora e seborrea. Prima del lavaggio massaggiare il cuoio capelluto con 4-5 gocce di olio dell’albero del tè e lasciare agire alcuni minuti. Aggiungere allo shampoo alcune gocce e lasciare in posa per un minuto. Il massaggio di 2-3 gocce sui capelli umidi dopo il lavaggio favorisce l’irrorazione sanguigna e ne rinforza le radici. Efficace anche in caso di crosta lattea. Prezioso nel caso di disinfiammazione della cute. Applicato come impacco, da 10 a 30 gocce in olio di jojoba, elimina i pidocchi, si infila una cuffia e si lascia agire per 30 minuti, si sciacqua poi si procede al normale lavaggio con shampoo. Per un’efficace prevenzione una goccia può essere aggiunta allo shampoo ad ogni lavaggio successivo, oppure si può usare giornalmente distribuendone 2-3 gocce sui capelli. Psicoaromaterapia Chiarificante e calmante, è molto utile per l’affaticamento mentale e il superlavoro. Per chi usa molto la testa: insegnanti, medici, studenti, professionisti ecc. Fortifica, rinvigorisce e sostiene nei momenti di grande logoramento. Applicazioni: diffusione ambientale e inalazioni. Aromaterapia sottile Protegge e sostiene, contrasta le paure, le interferenze, le ingerenze e le aggressioni verbali. Essenza protettiva ad ampio spettro stabilizza le emozioni, rinforza la fiducia 57
AROMATERAPIA NATUROPATICA
nelle proprie potenzialità e facilita la concentrazione. Essenza di purificazione indicata per schermarsi dalle influenze esterne. Rende immuni ad attacchi di vario tipo. Bilancia il rapporto tra il conscio e l’inconscio. Viene utilizzato per purificare l’ambiente, specialmente luoghi dove hanno soggiornato malati gravi o convalescenti. Il suo aroma fresco e pulito spazza via ristagni psichici e rimuove gli aloni di energie “minus” che possono rimanere intrappolati. Applicazioni: tutte le tecniche. Curiosità Disinfettante per ambienti e superfici, potabilizza l’acqua, neutralizza alcune tossine alimentari.
ALLORO Laurus nobilis, Lauraceae Parte della pianta usata: foglie. Estrazione: distillazione a vapore. Nota: media. Profumo: speziato, fresco, forte, pungente. Parola chiave: governare. Proprietà: stimolante, purificante e antinfiammatorio. Componenti caratterizzanti: ossidi, monoterpeni. Chemotipo: 1,8-cineolo (50%), sabinene (10%), acetato alpha-terpenile (10%). Livello di sicurezza: non tossico, non allergizzante, possibile sensibilizzante. Non usare in gravidanza. Aromaterapia applicata È un olio equilibrante, che si armonizza bene con molte essenze. Dosaggio Inalazioni (3-7 gc), bagni (15-30 gc), frizioni (0,5-50%), aromatintura (15-30 gc), somministrazione (10-15 gc), diffusione (standard). Sistema nervoso*: palpitazioni nervose, equilibrante, distonie neurovegetative. Sistema immunitario: epatite virale, enterocolite, nevrite virale, micosi. Sistema muscolo-scheletrico*: dolori muscolari, affaticamento muscolare, dopo lo sport, artrite, artrite reumatoide, sciatalgia. Sistema respiratorio: raffreddore, influenza. Nei periodi di massimo contagio si consigliano 15 gocce di alloro e 5 gocce di albero del tè nel diffusore, poi gradualmente si riduce l’alloro a 5 gocce e si aumenta fino a 15 gocce l’albero del tè. Utile nell’allergia 58
GLI OLI ESSENZIALI – SCHEDE MONOGRAFICHE
per gli starnuti a ripetizione e la sensazione di “testa chiusa”, inalazioni secche. Per i bambini è migliore l’eucalipto smithii. Sistema digestivo*: inappetenza, dispepsia, flatulenza. Bocca: stomatite, afte, gengiviti. Ambiente: battericida e balsamico. Associazioni Nel trattamento di dolori articolari e muscolari: achillea, ginepro, rosmarino CT canfora. Nei disturbi digestivi: menta piperita, basilico CT methyl-chavicolo, angelica. Aroma-SPA Sui capelli ha un effetto rivitalizzante e disintossicante, utile per fermare la caduta e favorire la ricrescita. Psicoaromaterapia Aiuta a riflettere e a elaborare gli eventi e gli avvenimenti per comprenderli e poterli così governare. Facilita il processo decisionale e chiarifica il pensiero. Aiuta ad ascoltare e comprendere le persone e le loro diverse esigenze per fare poi una sintesi e conciliare spinte diverse, talora apparentemente inconciliabili. Risveglia l’intelligenza intuitiva e migliora la concentrazione. Utile nei momenti di grande tensione, quando si devono fronteggiare alti livelli di stress mentale. Consente di mantenere intatto il proprio potenziale psichico, evitando dispersioni e frammentazioni. Dona coraggio e capacità di resistenza, trattiene dall’impulsività e dagli scatti di ira. Applicazioni: diffusione ambientale e inalazioni. Aromaterapia sottile Esercita un forte influsso sul sistema nervoso, la sua azione è equilibrante e stabilizzante. Da un lato è uno stimolante e promuove l’utilizzo delle energie, dall’altro rilassa e calma, agisce come sedativo e blando narcotico. Viene utilizzato nel trattamento di ansia, depressione, paure e psicosi. Il lauro è perfetto per le persone che devono governare o dirigere, concilia la forza e la fermezza con la comprensione e la tolleranza. Induce a considerare la capacità di governare e di dirigere come un servizio che non deve trasformarsi in abuso o prevaricazione. Può essere utilizzato da genitori, insegnati, dirigenti, caposquadra, amministratori ecc.
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AROMATERAPIA NATUROPATICA
ANGELICA
Angelica archangelica, Angelica silvestris, Umbrelliferae
Parte della pianta usata: radici. Estrazione: distillazione a vapore. Nota: bassa. Profumo: intenso. Parola chiave: potere. Proprietà: sedativo, antispasmodico, depurativo. Componenti caratterizzanti: monoterpeni. Chemotipo: alpha-pinene (20%), alpha-phellandrene (15%), beta-phellandrene (10%), delta-3-carene (10%), beta-myrcene (5%) Livello di sicurezza: non usare in gravidanza, allattamento, in caso di diabete, o di assunzione di anticoagulanti. Fototossico. Aromaterapia applicata È un olio molto potente da usare con cognizione di causa. Ha effetto anticoagulante. Dosaggio Inalazioni (1-3 gc), bagni (5-10 gc), frizioni (0,5-5%), aromatintura (5-10 gc), somministrazione (2-5 gc), diffusione (ridotta del 50%). Sistema nervoso: sull’emicrania ha azione incisiva e profonda, diversamente dall’achillea che è più sintomatica. Anoressia. Sistema immunitario*: stimola le difese. Influenza intestinale. Sistema muscolo-scheletrico: artrite, gotta, reumatismi. Sistema respiratorio: bronchite cronica, tosse cronica, quando sembra che non funzioni niente. Sistema digestivo*: dispepsia, flatulenza, indigestione, intossicazione alimentare, enterocolite spasmodica, ulcera e debolezza di stomaco, inappetenza, anoressia (inalazioni secche). Emuntori*: ottimo depurativo e diuretico, disintossica sangue, fegato, stomaco, intestino. Se c’è un’intossicazione importante rimuove le tossine profonde, ha azione forte e richiede un grosso impegno energetico. Si assume una goccia al dì per un minimo di 7 giorni fino a un massimo di 15 giorni. Associazioni Sistema immunitario: timo CT linalolo, timo CT thujanolo Sistema digestivo: arancio amaro, arancio dolce
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GLI OLI ESSENZIALI – SCHEDE MONOGRAFICHE
Aroma-SPA È uno dei più potenti antirughe, si utilizzano in parti uguali olio di rosa mosqueta e olio di calophilla con olio essenziale di angelica allo 0,1% tutte le sere. Tonificante, protegge i tessuti dall’invecchiamento. Perfetto per la pelle opaca e congestionata. Utile per sviluppare e tonificare il seno, si prepara un olio da massaggio allo 0,5%. Ha un’azione temporale, visibile dopo pochi giorni dall’applicazione, ma quando si smette cessa l’effetto. Facilita l’eliminazione delle tossine e regolarizza l’idratazione. Psicoaromaterapia Efficace tonico nervino, contrasta la depressione e la mancanza di vitalità, combatte l’affaticamento nervoso e regolarizza l’attività delle surrenali. Elimina le paure, compresa la paura del buio. Efficace in caso di ansia, insonnia emotiva, stress. Applicazioni: diffusione ambientale e inalazioni. Aromaterapia sottile Dà forza e stabilità, aumenta l’autorità e affina le doti di leadership, può essere impiegata da insegnanti, genitori, dirigenti e persone che hanno bisogno di imporsi facendo valere la loro autorità e le decisioni che ne scaturiscono. Eccellente fortificante, contrasta l’insicurezza e la scarsa stima di se stessi. Rimuove blocchi mentali, crisi di ispirazione e la mancanza delle idee. La ricerca dell’angelica è proiettata verso un ordine armonico che trascende l’ordine materiale e ripetitivo dietro cui spesso si nasconde l’insicurezza. Si tratta di un’essenza molto efficace che spesso riesce a sbloccare le situazioni più complesse; si può utilizzare laddove i rimedi classici paiono non avere effetto. Induce a spendere denaro con una certa facilità, è spesso utilizzata come aroma nei negozi di articoli di lusso. Applicazioni: tutte le tecniche.
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Dal 2005 Edizioni Enea collabora insieme a Scuola SIMO con un obiettivo preciso: fornire contenuti di qualità per promuovere la salute di corpo, mente e spirito. Pubblichiamo libri destinati a naturopati e operatori della salute, ma anche a semplici appassionati e curiosi. Ci occupiamo di scienza ma anche di spiritualità, integrando i più grandi insegnamenti di Oriente e Occidente. Guardiamo alle grandi tradizioni mediche del passato e ci apriamo alle più innovative proposte nel campo della medicina olistica.
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Luca Fortuna, esperto di aromaterapia, creatore di profumi, fragranze e percorsi di benessere naturali. Lavora come consulente per numerose aziende in Italia e all’estero. Si dedica alla divulgazione dell’aromaterapia attraverso corsi e conferenze. Ha ideato una serie di test olfattivi per indagare l’inconscio, grazie al potere evocativo delle fragranze. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Aromaterapia per l’anima (Xenia), Chimica, biochimica e metachimica degli oli essenziali (Edizioni Enea), Prontuario di aromaterapia (Urra), I 7 oli veramente essenziali (Il Punto d’Incontro).
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Le essenze aromatiche sono certamente uno dei più potenti doni della natura offerti all’uomo per il suo benessere. Straordinariamente efficaci sull’organismo per l’alta concentrazione di principi attivi, sono ancora più potenti, nella loro volatilità e impalpabilità, nel trasformare pensieri ed emozioni, nel calmare lo spirito e nel condurre nelle profondità del sé, dove risiede la forza guaritrice.
ISBN 978-88-95572-15-4
9 788895 572154