Secret Style Magazine - Novembre 2015

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style magazine

NOVEMBRE 2015

VIAGGI

Mensile - Novembre - anno I N° 1 Registrazione al Tribunale di Napoli n° 45 del 15/09/2015

PARIGI IN UN WEEK END FUGA DALLA ROUTINE

IN FORMA

MODA

SCOLPIRE IL CORPO CON LA GROUPBOXING®

FASHION ADDICTED? ISPIRATI ALLE BLOGGER

BEAUTY TREND

DONNE

EASY & CHIC MAKE UP EFFETTO NUDO

FIGLI E CARRIERA, SI PUO’? UN’INCHIESTA FOTOGRAFA L’ITALIA

ESCLUSIVO

VERONICA MAYA

CONFIDENZE VIP Ssm | 1


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I sogni sono fa tti per essere realizza ti

L’ EDITO R I A L BENVE E NUTO SE INIZIA

IL VIAG GIO... L ASCIA TEVI TR AVOLG ER

E!

CRET

BL A BL A BL A BL A BL A

DANIELA IAVOLATO DIRETTORE DI SECRET STYLE MAGAZINE

C’era una volta un sogno, fatto di idee e di colori che davano gioia, chiuso dentro un grande cassetto. E poi c’era, anzi c’è, un uomo che chiedeva a gran voce di tirarlo fuori di lì. Oggi il sogno è finalmente realtà! Festeggiamo il primo numero di Secret, rivista gratuita tutta al femminile rivolta alla donna moderna, metropolitana e frizzante, capace di conciliare ruoli ad interessi irrinunciabili. Ogni mese, un intero pianeta delle meraviglie tra le vostre mani! Parleremo di: profumi, make-up che trasforma, personaggi, viaggi, lifestyle, attualità, tempo libero, pillole di esperti…mille spunti ed idee da annotare, sfogliare e mettere in borsetta, per vivere in anteprima le tendenze del momento e le novità presenti in città, con un occhio di riguardo ai talenti emergenti e le produzioni made in Sud.

BL A BL A B LA

Il tutto abbinato ad una vetrina web e social, costantemente aggiornata, dove ogni donna potrà sentirsi protagonista del mondo Secret con commenti, opinioni, casting e concorsi. I progetti e i sogni sono tanti. E’ solo l’inizio e speriamo con il vostro supporto di raggiungerli tutti! Un grazie speciale va a chi ha preso parte al progetto, ai nostri partner, ai collaboratori, a chi si occupa della parte grafica, a chi ci crede quanto me. Una conferma in questo numero: l’uomo italiano, è ancora poco collaborativo. Noi donne abbiamo sempre un prezzo da pagare! Le reti familiari sono sempre più deboli e la donna è spesso sola nella gestione di troppe cose. Maternità e carriera sono temi che dividono tanto, impariamo a giudicare di meno e aiutiamoci di più!


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IN QUESTO

2015

NUMERO

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Viaggi

Parigi in un week end

32

5 L’editoriale di Daniela Iavolato 10 La Redazione Lavorando a questo numero...

IN PRIMO PIANO

12 Inchiesta: donne divise tra lavoro e carriera Un’analisi del contesto attuale in Italia 16 In coppia: in crisi dopo i figli? Niente panico! L’esperta ti rassicura

INTERVISTE VIP

IN COPERTINA

VERONICA MAYA Foto: Roberto Rocchi

18 Storia di copertina Veronica Maya: “Fiocco rosa e presto il sì” Scopri di più con l’identi-Vip di Veronica

MAGAZINE LAVORO

24 Vuoi fare la social media manager? Segui le dritte del nostro guru! 27 IL GIRO DI DOMIDÓ “Positività”, la missione per i giovani della mia città

TENDENZE

28 Co-working: una questione a tinte rosa Uffici condivisi e spazi co-baby: l’ultima idea per le mamme in carriera

Bellezza Make up nude

52

VIAGGI

32 Parigi in un week end Indirizzi, mercatini e locali in due giorni


CONVERSANDO

71 SOS crisi La ricetta di un esperto per le aziende in difficoltà

IN TUTTI I NUMERI INFINE

MODA

34 Come mi vesto? Pelliccia-mania, copriamoci con stile 35 Shopping list In the city: l’outfit perfetto per ragazze on the road 36 2.0 “Il diario delle It girls scoperte da Secret” Conosciamo Julia

STORIE

42 Gente di stoffa Fede ’n’ Marlen: “Nella musica c’è il nostro mondo interiore” 44 FREE TIME Gli imperdibili da segnare in agenda

VITA DA MAMMA

46 Neonati viziati? Sfatiamo alcuni miti

BELLEZZA

52 Make up Day: Nude look Night: bold&remix 55 Tips & News Hai mai provato il filo arabo?

WEB & SOCIAL

56 Rete al femminile La community che aiuta le donne a fare impresa

IN FORMA

60 Groupboxing® I nuovi sport che piacciono alle ragazze 62 MEDICAL CARE Come avere un sorriso da star 64 DOLCE & SALATO Prepariamo un cup cake?

A CASA

66 Gnam…che idea! Un menù facile per cenette con gli amici

CHARITY PROGRAM

70 Piano Terra onlus Più sostegno alla genitorialità

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72 Secret’s Coupon Le offerte riservate alle lettrici 75 La posta del cuore di Simona Vitale 76 Gli astri di novembre di Alessia de Luca 78 Distribuzione SECRET Style magazine Mensile gratuito di moda, stile, tendenze, attualità. Novembre 2015 Anno I NUMERO 1 Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n° 45 del 15/09/2015 Editore Dadazù Sas Direttore Responsabile Daniela Iavolato direttore@secretstylemagazine.it Progetto Grafico e Direzione Artistica Valentina Russo Graphic Designer Assistant Emanuela Esposito In Redazione Valentina Iavolato, Raffaella Nolasco, Noemi Perris, Barbara Rustici Hanno Collaborato Francesca Amoruso, Stefania Curciotti, Nunzio Guida, Tonia Marino, Alessandro Mazzù Ricerca Iconografica e Fotografia Giusy Civita Pina Maisto Realizzazione sito web Andrea Schettini Redazione Via Guglielmo Marconi, 12 - 80026 Casoria (NA) Tel. 081 19335004 redazione@secretstylemagazine.it Per la pubblicità Vincenzo Cuomo Tel. 081 19335004 info@secretstylemagazine.it Stampa Tuccillo Arti Grafiche Srl, Afragola (NA)

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LA

Redazione “Una neo mamma in carriera, un freelance o un libero professionista possono reinventarsi accrescendo le competenze e le opportunità lavorative semplicemente condividendo uno spazio con altri professionisti. Il tutto mantenendo flessibilità ed autonomia.”

tici s u R a r a b Bar

“Le manifestazioni artistiche partenopee emergenti spesso si celano in luoghi non valorizzati o non sempre noti a tutti, ma esistono ed hanno una vitalità così fiorente da affascinare realtà non solo meridionali... Inoltre l’umanità e il modo di concepire l’esistenza di alcuni artisti è peculiare, sono mossi dall’amore e per amore, in ultima istanza, riescono a trovare quello che cercavano”.

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Noemi Pe rris


lavorando al primo numero di Secret ho scoperto che:

sco a l o N a l l e Raffa

“Tutto parte da un sogno. Se ad accompagnarlo ci sono: impegno, costanza, dedizione, una buona dose di coraggio e, sicuramente, un pizzico di fortuna. Abbiamo nelle mani gli ingredienti magici capaci di dar vita a progetti eccezionali. Sta a noi decidere se restare semplici spettatori o aprire il cassetto e diventare costruttori dei nostri sogni”.

“Bella con un mini budget? Si può! Non sempre occorre spendere tanto per essere al top. Soprattutto, perché non preferire le aziende locali? Questo mese ho provato Seta Blu cosmetici, una bella scoperta. Provali anche tu! Testati da Secret ;)”

Valentina

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“Guerriere al lavoro”. Un’ analisi del contesto attuale in Italia

#IN PRIMO PIANO 12 | Ssm

Donne

divise... tra famiglia

Che innalzi o meno il livello di stress o il senso di colpa, le donne vogliono tutto. Divise tra ruoli, desideri ed ambizioni sviluppano la cosiddetta sindrome dell’equilibrista. Avete presente il film “Ma come fa a far tutto?” con Sarah Jessica Parker che lavora alla grande, mentre riesce a tenere in piedi matrimonio e figli? Ecco, più o meno tutte, aspirano a qualcosa del genere! Tra il dire e il fare, però…Ovvero, tra il desiderio di nutrire gli affetti più importanti e quello di realizzarsi nel mondo là fuori, scorre una questione sociale e culturale ancora tutta da risolvere, della quale ogni giorno la politica finge di farsi carico. E’ vero, gli angeli del focolare sono finalmente usciti di casa e desiderano respirare a pieni polmoni l’aria che c`è fuori, ma questo passaggio sembra essere ancora turbolento e faticoso: “Siamo proprio sicure infatti che le cose stiano come ce le raccontano film e rotocalchi? Siamo davvero in grado di poter fare tutto, o ci siamo cacciate in un enorme pasticcio?”

“Gravidanze pianificate in base ai contratti di lavoro e alla loro scadenza. Il welfare diseguale e spesso irrisorio. I servizi insufficienti, o inesistenti in diverse zone del paese. Nonni sempre più indispensabili, ma al contempo sempre più anziani e bisognosi di cura loro stessi. Le tante battaglie quotidiane di chi, sempre meno, si azzarda a fare figli in Italia”. »L’analisi« A fare il punto della situazione Elisabetta Ambrosi, giornalista del Fatto Quotidiano e scrittrice, che con il suo romanzo inchiesta “Guerriere”, edito da Chiarelettere, racconta le tattiche di sopravvivenza quotidiana di amiche e donne conosciute attraverso il suo blog “Sex and (the) stress”.

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e carriera

Una indagine attenta delle strategie ed un vademecum per donne trapeziste che, trovandosi in una società che non riesce ad aiutarle, con compagni che spesso restano sullo sfondo, cercano mille stratagemmi per conciliare. Che tipo di realtà emerge dalla sua inchiesta? Come riescono le donne italiane oggi a gestire la propria vita tra figli e lavoro? «Racconto le mamme della nuova generazione, quelle arrivate dopo la fine del lavoro garantito e in piena crisi economica e di tagli ai servizi. Proprio a causa di questo quadro è difficile gestire la vita tra figli e il lavoro: perché il lavoro è precario e intermittente quando c’è, perché gli asili sono scarsi e non esistono vere politiche per la famiglia nonostante si continui a gridare al calo demografico. Se volete che facciamo figli, metteteci in condizioni di farlo». Fare un figlio, spiega lei, oggi non è più una scelta normale. Che cosa c’è di diverso rispetto al passato? «C’è sicuramente un cambiamento culturale, per cui si può tranquillamente decidere di essere donna senza avere figli e senza venire stigmatizzata. Ma c’è anche un desiderio enorme di maternità che non trova corrispondenza. E il motivo è, in parte, quello che dicevo prima: è cambiato il lavoro, non ci sono più i lavori da ministeriale o da insegnante che consentivano alle nostre mamme di conciliare casa e lavoro; oggi il mondo del lavoro è una giungla dove bisogna cavarsela da sé per guadagnare meno di un tempo e senza prospettive di pensione: già è difficile sopravvivere per una single, figuriamoci per una donna con figli. Sono cambiati però, anche i rapporti umani, le coppie sono più fragili di un tempo, si separano di più e a volte basta una separazione per creare una situazione diffi-

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cile, drammatica. L’ultima cosa che è cambiata è la coscienza collettiva di avere dei diritti e di doverli difendere, come accadeva negli anni Settanta. Oggi le donne sono più isolate, al massimo si contattano in rete, ma azioni forti per rivendicare ciò che è spesso loro non se ne vedono. C’è più solitudine, tutto sommato».

“Essere mamma in Italia richiede il piglio della combattente, bisogna imparare a chiedere aiuto”. Quelli che lamentano il calo delle nascite, fanno parte di quella categoria definita nel libro “sabotatori della maternità”. Chi sono e perché lo fanno? «I primi sabotatori della maternità sono le istituzioni, in altre parole chi ci governa. Bisognerebbe mettere in campo un piano straordinario per favorire le nascite, con un welfare vero, non i ridicoli sgravi e i miseri assegni familiari di oggi. Bisognerebbe obbligare i comuni, con una legge, ad assicurare una certa copertura di nidi e dare i finanziamenti necessari, bisognerebbe aumentare la quota di lavoro femminile con sgravi consistenti e altre forme di supporto. E bisognerebbe soprattutto cambiare mentalità, perché ancora si è convinti che, in fondo, la conciliazione è un problema che spetta alla donna e non invece alla società stessa. Altri sabotatori della maternità, per me, sono quelli che gridano contro l’aborto e fanno i family day in piazza, riducendo tutto ad una questione ideologica, mentre i problemi delle madri e delle donne che decidono di fare un figlio sono terribilmente concreti. La cultura passa per il welfare e viceversa, sono due facce della stessa medaglia». I racconti di questa inchiesta sono spesso carichi di sensi di colpa, perché gli uomini non sono nemmeno sfiorati da questo sentimento? «Come dicevo prima, si ritiene che la conciliazione sia un compito soprattutto femminile. Gli uomini sono cambiati, aiutano, fanno la loro parte, ma come supporto alle donne nel loro compito di conciliazione, appunto. Mentre il peso della conciliazione, il senso di colpa quando non ci si riesce, non li riguarda nemmeno. Se ne guardano bene, anche se sono cambiati, puliscono i neonati e portano i più grandi a scuola».

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In definitiva, se tutto questo produce un notevole carico di stress, perché le donne prendono a “fare tutto”? Scelta, desiderio o adeguamento a schemi sociali “imposti”? «Sicuramente ci sono ancora schemi sociali imposti che spingono la donna verso quella direzione. Poi c’è una difficoltà, legata a questo schema, a chiedere aiuto, a delegare ad altri, mentre le madri dovrebbero imparare ad avere più fiducia e lasciare il bebè anche piccolissimo in mani altrui. C’è da dire però che, in assenza di aiuti, fare tutto diventa un obiettivo purtroppo imposto, perché non certo si può evitare di preparare la cena a bambini molto piccoli o presentarsi al lavoro a mezzogiorno. Insomma, da un lato le donne dovrebbero sentirsi più libere rispetto all’imperativo categorico del far tutto, dall’altro ci dovrebbe essere chi le sostiene in questo: baby sitter, nonni, scuola. Sempre che i soldi per la baby sitter ci siano, le nonne siano disponibili e il nido senza liste d’attesa». La ricetta per tenere testa a tutto? «Chiedere aiuto, come dicevo, delegare, moltiplicare i supporti. È quello che di fatto accade nella maggior parte delle famiglie. Un ruolo importante, sia dal punto di vista pratico, sia emotivo, lo gioca senz’altro il marito o compagno. Per andare avanti, poi, in assenza di welfare familiare, le giovani famiglie si rivolgono ai nonni per avere quell’aiuto economico che lo stato non dà loro. È triste, ma è un dato di fatto che spesso a pagare i nidi siano ad esempio i parenti. Poi, a volte, non si riesce comunque a tenere testa a tutto e si entra in crisi: può capitare, a me è capitato e allora non resta appunto che farsi aiutare e trovare un altro equilibrio più rispettoso della propria libertà e delle proprie fragilità». Di Daniela Iavolato

*Elisabetta Ambrosi giornalista ed autrice di Guerriere


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IN CRISI

DOPO I FIGLI? NIENTE PANICO! FA PARTE DEL “PACCHETTO BIMBO” Nessuno vuole ammettere quanto e come cambi la vita sentimentale e intima all’interno di una coppia quando nasce un bambino: perché, diciamocelo, se l’arrivo di un figlio è sì un momento meraviglioso è anche la fine di un “prima”. Anche nelle coppie più solide, tutto ha inizio quando i due arrivano a casa con lui/lei, ovvero, quell’esserino coperto da un’aura di sacralità, al quale nessuno affida mai la responsabilità dei propri problemi relazionali. La coppia, inizia a scoppiare: lei per mesi riesce a riconoscersi solo nel ruolo di madre, dorme 4 ore per notte e non entra più nei suoi vecchi jeans. Lui, invece, relegato al ruolo di fattorino ed autista, non aspetta altro che riprendere le posizioni del kamasutra lasciate in sospeso…nella lunga attesa: il sesso, la dimensione romantica, la complicità di una volta si complicano diventando un ricordo. Alle prese con troppe incomprensioni, il duo entra in una profonda crisi di identità causa oggi, sempre più di frequente, di decisioni irreversibili. Ma attenzione a mollare ai primi cedimenti perché gli esperti sono pronti a giurare che tutto rientri nel “pacchetto bimbo”. Capita a tutti. «L’arrivo di un neonato, spiega la dottoressa Stefania Curciotti psicologa e psicoterapeuta, ha spesso infatti lo stesso effetto esplosivo di una bomba. Saltano ritmi, ormoni, abitudini e certezze mai messe in discussione. È del tutto fisiologico, così, che per molti genitori la nascita del primo figlio, soprattutto, costituisca la più forte crisi “transizionale” che la coppia attraversa nell’arco della vita.

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Accettare il piccolo nel “sistema famiglia” è il compito più difficile: il padre e la madre si sentono meno centrati su se stessi e maggiormente preoccupati per la crescita del bambino». Che cosa fare? Psicoparere: ogni “nuova” famiglia deve prendere in considerazione che un bambino rivoluziona tutte le dinamiche. La madre è istintivamente portata ad accudire il bambino sul piano fisico ed emotivo, creando con lui una fondamentale relazione che assicura al piccolo ogni attenzione nei primi mesi di vita. Questa dinamica tende però ad escludere la figura paterna che, nella maggior parte dei casi, non viene ritenuta abbastanza capace di occuparsi del figlio, portando così ad una spaccatura nella coppia e nella relazione genitoriale. “L’arrivo di un bambino può avere l’effetto di una bomba, per evitare che la coppia scoppi il padre deve prendersi cura della diade madre-bambino”. Nei neo-genitori spesso i ruoli non vengono ben chiariti, la comunicazione si annulla, l’intimità della coppia svanisce. Per evitare che la coppia si spacchi le neo-mamme e i neo-papà dovranno impegnarsi non solo nel loro nuovo ruolo di genitori, ma dovranno investire delle risorse anche nella coppia. I papà dovranno mostrarsi teneri sia verso il proprio piccolo che verso la mamma e dovranno cercare


di guardare oltre le occhiaie e i capelli disordinati della compagna. Dovranno farla sentire amata, sostenuta e desiderata. Qualche istruzione. Un supporto significativo al recupero della propria intimità può arrivare anche dall’esterno. I nonni, che per una sera o un weekend tengono il nipotino a casa, o la baby sitter che lo porta fuori al parco giochi possono essere degli ottimi rimedi per riappropriarsi, almeno temporaneamente, del proprio spazio e della propria casa. Le “difficoltà” di gestione aumentano esponenzialmente con l’aumentare dell’età dei figli e con la loro quantità, infatti più sono, più sarà complicato organizzare tempi e modi da dedicare al rapporto di coppia. Una sfida divertente e appassionante da affrontare con leggerezza ed ironia. La fantasia anche in questi casi dà modo di creare situazioni sempre nuove ed originali, permettendo alla coppia di riappropriarsi di libertà spesso messe a dura prova da una quotidianità sempre incombente. Alcune di queste aree fondamentali affinché una coppia sia salda sono: Intimità: intesa come capacità di entrare in dialogo emotivo con l’altro attraverso la mente, il cuore e solo infine il corpo. Dialogo: inteso come reale desiderio di comunicazione e scambio, libero da giochi di potere, sarcasmi, punzecchiamenti e giochi psicologici. Capacità di esprimere tenerezza: intesa come capacità di mostrare affetto verso chi amiamo e non solo provarlo, e maturità intesa come abbandono delle pretese egoiche. Accettazione e rispetto dell’altro: inteso come accoglienza della diversità, come divieto assoluto di sessismi, femminismo, maschilismo, denigrazione dell’altro in quanto diverso da noi. Amore: inteso come rifiuto assoluto dell’utilizzo del potere sull’altro, né da un punto di vista psicologico, né affettivo, né materiale. Solo se ciascun membro della coppia ha raggiunto un buon grado di differenziazione del sé ed ha stabilito, con il suo partner, una relazione fondata sulla intimità e non sulla fusione, la coppia sarà in grado di prendersi cura del figlio. I coniugi, hanno il compito di imparare a comunicare non più solo come membri di una diade coniugale, ma anche come membri di una coppia parentale all’interno di una triade familiare.

© Fotolia

Con la consulenza di Stefania Cuciotti. Psicologa, psicoterapeuta e Gruppo Analista; esperta dell’età evolutiva e dell’età adulta. Coordinatrice e referente dello sportello di ascolto e di accoglienza dell’Associazione Papà e Mamme Separati.

Di Daniela Iavolato

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foto di Roberto Rocchi

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VERONICA MAYA UNA CARRIERA COMPLETA

MA IL SUCCESSO PIU’ GRANDE

SONO I SUOI FIGLI

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CONFIDENZE Rivelazione di Agon Channel, dieci anni di successi in Rai e, soprattutto, mamma al settimo cielo per l’arrivo a gennaio della piccola Katia, dopo Riccardo Filippo e Tancredi Francesco. Veronica Maya ha messo in piedi, insieme al chirurgo plastico di origini siciliane Marco Moraci, una famiglia bellissima. Luminosa ed accogliente, una diva alla mano come poche, ha scelto di condividere con noi gli ultimi mesi della sua gravidanza, la sua routine e i progetti futuri. A guardarti viene invidia, svelaci il segreto della tua linea. «Devo dire che sono molto fortunata perché sono una di quelle donne che mette solo pancia. Ho sempre avuto delle gravidanze splendide, senza troppe complicazioni e, questo, aiuta. Non ho particolari se-

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FIOCCO ROSA E PRESTO IL “SI”

greti, ho solo dalla mia il vantaggio di avere un corpo che risponde bene». Come stai vivendo questa terza gravidanza? Cosa c’è di diverso rispetto alle altre? «Durante la prima vivi solo per quello, il bambino è il tuo unico pensiero e passi tutto il tempo libero a documentarti. Io, per esempio, leggevo di tutto e guardavo tantissimi video in rete perché avevo il desiderio di capire cosa accadeva mese dopo mese nel pancione. Con la seconda sei già più presa dagli impegni con il primo, specie quando tra l’una e l’altra gravidanza la differenza è minima, con la terza puoi immaginare (ride, Ndr), va praticamente da sola». Sei tra quelle che programmano la nascita con taglio cesareo? Come sono andati i prime due parti?


SONO UNA DONNA FORTUNATA, NON HO MAI DOVUTO RINUNCIARE AL LAVORO. HO UN COMPAGNO CHE MI AIUTA E MI INCORAGGIA E IL PICCO MASSIMO DELLA MIA CARRIERA È ARRIVATO INSIEME ALLE MIE GRAVIDANZE CRESCIUTE SOTTO L’OCCHIO DEL PUBBLICO.

foto di Roberto Rocchi

«Assolutamente no! Sono a favore del parto naturale. Quando è possibile è un privilegio di noi donne, un momento unico ed irripetibile nella vita di una mamma. Io, ho sempre fatto in modo che scivolassero tutte le ansie nel momento del parto e mi sono concentrata sulle emozioni che stavo per vivere. I miei primi due figli sono nati con parto naturale, col secondo ho sperimentato il parto in acqua alla clinica Ruesch. Quindi, anche con Katia la natura farà il suo corso». L’arrivo dei tuoi figli ha mai ostacolato la tua professione? Hai dovuto rinunciare a qualcosa? «Paradossalmente a me è accaduto il contrario, con i miei figli è arrivato il picco massimo della mia carriera. I miei due pancioni sono cresciuti davanti agli occhi dei telespettatori che seguivano “Verdetto fi-

nale” e lo “Zecchino d’oro” e, la cosa straordinaria, è che è stato il momento in cui il pubblico si è affezionato di più. Mi sono sentita avvolta dall’affetto delle persone e delle tante mamme che si identificavano in me. Quindi in questo sono stata fortunata, non ho mai smesso di lavorare, al contrario, ho iniziato ad avere più proposte e se, qualche volta, ho fatto delle rinunce le ho vissute piuttosto come un’opportunità per fare altro». Che padre è il tuo compagno? Ti aiuta nella gestione dei bambini ed in cosa è più bravo di te? «Marco mi aiuta tantissimo, è un padre presente che manifesta quotidianamente il desiderio di esserci per noi. Con lui i bambini giocano tanto, forse perché essendo maschietti sono più in sintonia con i giochi organizzati dal papà e, ad ogni modo, lui in questo è sicuramente più bravo di me. Poi un padre è sufficientemente bravo nella misura in cui la madre lo lascia libero di fare. Non si può pretendere che facciano le cose come noi». Tu, invece, come fai a conciliare tutto? «Non è sempre semplice, quando conducevo “Uno mattina” per esempio facevo tutti i giorni la pendolare per essere sempre con la mia famiglia ad una certa ora. Non esiste una “formula” valida per tutte le donne, qualche volta tocca fare dei sacrifici, ma io sono una persona molto organizzata e piena di energie. Sono un’ex ballerina e la disciplina appresa dalla danza mi aiuta molto a gestire la routine giornaliera. Quando sono impegnata delego, ma non mi faccio sostituire. Soprattutto in alcune cose voglio esserci io, sono una mamma molto presente e vigile e ammetto di essere privilegiata perché so che per le donne che fanno altri mestieri non è facile». Hai scelto Napoli per la tua famiglia, qual è il tuo rapporto con la città? «Io sono nata a Parigi e cresciuta a Sorrento, quindi Napoli è un po’ la mia casa da sempre. La famiglia di Marco invece ha origini siciliane, ma vive qui ormai da tantissimo tempo. Nei nostri weekend lontani dal lavoro, Napoli è sempre stata la nostra tana e dopo il primo figlio stabilirsi qui definitivamente ci è sembrata una scelta naturale. Oggi la mia quotidianità è tutta a Napoli e io ci sto benissimo». Cosa sogna Veronica per se stessa? «Di mio sono già molto soddisfatta, oggi i miei sogni sono tutti per i miei figli (torna ad illuminarsi, Ndr). È quasi come se un “prima” non esistesse più». E i nuovi progetti? Quando ti rivedremo in TV? «C’è in cantiere un progetto televisivo che mi piace tantissimo e che, probabilmente, partirà il prossimo ottobre». Di Daniela Iavolato

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IDENTI-Vip STAR DI COPERTINA LA PARTE DEL MIO CORPO CHE AMO: DICO NO:

Alle prese in giro!

UN RIMPIANTO? Nessuno.

UNA MANIA: L’ordine.

Mi piace tutto :)

SE ROVESCI A MIA BORSA CI TROVI SEMPRE: Caramelle, vitamine, portamonete, giochini dei bambini, cellulare e caricabatterie.

IL PIATTO CHE SO CUCINARE MEGLIO:

La pasta all’eoliana. Cucinare è una passione, so fare di tutto!! Sono figlia di un ristoratore.

IL LOOK CHE PREFERISCO:

Mai senza tacchi ed abito lungo, amo l’eleganza e le donne curate.

LA PAROLA NAPOLETANA CHE RIPETO SPESSO: Scugnizzo.

LA MIA COSA PIU’ SEXY: Lo sguardo.

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novembre

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#LAVORO

VUOI DIVENTARE

Social media manager?

Se vivi con il cellulare in mano postando e twittando e il tuo sogno è fare la “brand evangelist”, sappi che oggi tutte le aziende hanno bisogno di qualcuno che gestisca i propri canali social per promuovere il proprio brand o i propri servizi. Quello della SMM è infatti un lavoro molto richiesto, ma anche molto ambito... e non basta essere creative o smanettone della rete, è un campo senza improvvisazione. Bisogna imparare le tecniche, aggiornarsi e fare pratica. Fatti ispirare dalle dritte del nostro guru!

Essere Social Media Manager può sembrare un lavoro semplice perché spesso, purtroppo, si è portati a sottovalutare tutto quello che è “digitale”. Innanzitutto per fare questo lavoro si devono avere delle caratteristiche innate come ad esempio l’essere socievoli, solari, avere molti interessi, saper gestire rapporti con le altre persone, essere proattivi ed intraprendenti. Se hai queste caratteristiche hai un vantaggio notevole rispetto a tanti altri che non le posseggono.

Alessandro Mazzù E’ docente di web marketing, formatore aziendale e fondatore e Ceo di QADRA.NET. Autore di numerosi saggi, coordina il WebUpDate, l’evento di marketing e comuniPROPOSTE: cazione più grande del Sud Italia. Fondatore e Coordinatore del Wordpress Meetup Napoli. E’ relatore in numerosi eventi di marketing e comunicazione in giro per l’Italia.

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#1 Piattaforme e aggiornamento. E’ fondamentale, può sembrare ovvio ma non lo è affatto, avere account attivi (cioè che utilizzi abitualmente) almeno sui principali Social Network come ad esempio (Facebook, Twitter, LinkedIn, Google + e Pinterest), altrimenti sarà difficile che qualcuno ti affidi la gestione dei suoi account. Tu ti affideresti ad un meccanico che non ha mai riparato un’auto? Saper usare i Social Network è fondamentale ma non basta: devi essere sempre aggiornata sulle nuove funzionalità che vengono implementate e che non puoi permetterti di non conoscere e di non saper usare. Il modo migliore per tenersi aggiornata è quello di utilizzare costantemente le piattaforme. #2 Saper scrivere. In questo articolo daremo per scontato che tu sappia scrivere correttamente in italiano. Quello che qui ci interessa è che tu sappia scrivere per i Social Network. Cosa significa? Significa che devi conoscere i meccanismi di comunicazione alla base di ogni piattaforma per scrivere in modo da ottenere il massimo risultato (like, condivisioni e commenti). Tieni presente che ogni piattaforma è molto diversa dalle altre quindi non commettere l’errore di utilizzare, ad esempio, lo stesso stile di comunicazione che utilizzi su Facebook anche su LinkedIn. Sarebbe un errore molto grave. #3 Osserva, analizza, studia. Per poter svolgere al meglio il tuo lavoro devi conoscere, ad esempio, quale tipologia di immagine funziona di più con un certo tipo di testo, devi conoscere la lunghezza ideale di un determinato post, devi conoscere i giorni e gli orari migliori per pubblicare e molto altro ancora. Tutto questo devi studiarlo per ogni singolo Social Network e per ogni singolo cliente che curerai. Ogni prodotto o servizio ha infatti un pubblico differente che deve essere studiato approfonditamente. Replicare con un nuovo cliente un metodo che ha funzionato in passato con un precedente cliente potrebbe essere un gravissimo errore. #4 Sbagli da evitare. Se stai pensando di pubblicare sui canali social offerte commerciali per aiutare il tuo cliente a vendere di più ti accorgerai ben presto che stai danneggiando seriamente il tuo cliente piuttosto che portargli un reale beneficio. I Social Network non servono a vendere ma a creare un rapporto speciale (engagement) con le persone. L’approccio corretto, quello che funziona oggi, è quello di “regalare”. Intendo che devi fornire informazioni utili a chi legge, devi

regalare contenuti di valore (ebook, video, guide, etc.), devi fare in modo che le persone non possano smettere di leggerti perché tu sei sempre lì presente a dare risposte e consigli utili. Diventa fondamentale per il tuo pubblico. #5 Misurare è indispensabile. Il modo migliore per capire se ciò che stai facendo funziona davvero è quello di analizzare i dati che i Social Network ti forniscono. Dati imprescindibili per capire se, ad esempio, i giorni e gli orari in cui pubblichi sono quelli giusti per quel determinato pubblico. Servono inoltre anche per capire se gli argomenti di cui parli sono interessanti per chi li legge. Non leggere ed utilizzare questi dati è come camminare al buio. #6 Ascolta. Uno degli errori più gravi che si commettono è quello di impegnarsi solo a scrivere senza comprendere che la parte più importante del lavoro del Social Media Manager è quella di interagire con le persone. Come interagire? Semplice, commenta e condividi quello che di interessante gli altri scrivono. Interagire con gli altri è fondamentale se vuoi che le persone interagiscano con te. Limitarti solo a pubblicare sugli account Social dei tuoi clienti senza interagire con le persone non porterà i risultati che il tuo cliente si aspetta e renderà il tuo lavoro molto più difficile. #7 Il consiglio in più. Se quello che ho scritto fin ora non ti ha spaventata, concludo dandoti alcuni consigli su come diventare Social Media Manager. Innanzitutto devi formarti. Questo è fondamentale per avere delle solide basi su cui costruire la tua figura professionale ed il tuo metodo di lavoro. Scegli quindi uno o più corsi di formazione e studia tanto. Devi inoltre leggere tanti libri perché puoi trovare degli spunti interessanti da applicare subito nel tuo lavoro. Infine devi sperimentare. Chi non fa non sbaglia e quindi è giusto che tu abbia la possibilità di sbagliare per poter imparare meglio dai tuoi errori. E’ ovvio che non puoi permetterti di sbagliare con gli account dei tuoi clienti. Per questo motivo, come ti dicevo prima, devi avere i tuoi account personali e devi utilizzarli attivamente.

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Foto di Giuseppe Matarazzo

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Secret: «Ma un po’ d’Espressione Positiva per il Magazine? Domidò:«Ok, ci sto! Ma non solo». Innanzitutto, scusami se per leggere ti ho chiesto di girare il giornale (ma funziona così),“Il Giro di Domidò” è dinamismo, ritmo, continuo movimento e contaminazione di esperienze... Come si entra in questo “giro”, come ci riconosciamo? Facile: no ai musoni, niente lamenti né scuse e paranoie, se vogliamo vivere qualcosa d’interessante “Facciamolo”, insieme è ancora più bello. Mentre leggevi il giornale, e prima che incontrassi il mio articolo, ero a testa in giù perché, quello che faccio da anni è cercare di fare “informazione al contrario”. Uso tutte le occasioni: la radio, le canzoni che scrivo, i blog, i social network per coinvolgere sempre più chi mi circonda nell’aspetto positivo della vita. Ahimè..da sempre come funziona? Se vuoi vendere giornali, fare notizia o prendere like e condivisioni, facili facili, vai con il festival della negatività, immagini brutali di ogni tipo, l’ovvio fin troppo scontato, culi, tette, inciuci e teorie complottistiche di ogni tipo eddai, bastaaaaaa! Ma le cose semplici, la serenità, la voglia di stare bene, la condivisione di emozioni che fine hanno fatto? E così, già da un po’, impegno il mio tempo a raccogliere e raccontare storie di uomini e donne che si danno da fare, che non si preoccupano di cosa e come, ma che le cose le fanno in tutti i campi, con grande dedi-

zione e con una grande verità di base: la voglia di vivere, di esserci! Prendendosi tutto o ’buon e o’ malament. Ho iniziato proprio dalla mia città, non mi piaceva l’idea che stavano costruendo Nel prossimo numero ti coinvolgerò tramite i social network, skype o what’s up in una (i problemi ci delle mie canzoni. Canteremo e realizzeresono, e chi li mo il video insieme a tanti amici...ok? nasconde), ma non mi riconoscevo per niente nell’immagine superficiale e negativa dell’informazione popolare, è così ho scritto una poesia “NapoliWithMe” che poi è diventata una canzone, poi un format tv e poi un’occasione per unire ed aggregare persone che si riconoscono in questo spirito, ecco poi perché è venuta fuori ESPRESSIONE POSITIVA. E quindi Domidò, mo che si fa? Intanto, se questi fatterelli ti hanno incuriosito vai, su google e cerca un po’ di notizie su di me, ah..una cosa il mio nome di battesimo è Domenico Di Frenna, i miei genitori mi hanno dato un nome normale è stato poi il percorso di crescita a ribattezzarmi Domidò. Poi, hai uno smartphone? No? Ok, chiedilo a chi ti sta vicino, sai come funzione un QR-code? Si, bene! No, attivati. “Alla prossima? Seguimi anche su Secret” Sempre con Espressione Positiva, Ciao!!!

ESPRESSIONE POSITIVA TARGATA NAPOLIWITHME

DOMIDO’

IL GIRO DI


#TENDENZE

A Milano un must per le mamme in carriera e...a Napoli?

Co-working:

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una questione

L’idea è delle più semplici: affitti una postazione, condividi la baby sitter, concili lavoro e vita privata ammortizzando le spese; perché se le mamme lavorano, i figli sono nella stanza accanto con una educatrice qualificata. In Europa, il coworking si fa smart e sempre più freelance scelgono questa formula che consente, tra le altre cose, una contaminazione di idee e di opportunità non prevista dal telelavoro da casa. Il fenomeno è in continua ascesa e anche l’Italia sembra disposta a seguire l’inversione di rotta. Ma vediamo nel dettaglio. Chi sono i coworkers? Si tratta di persone che svolgono professioni differenti occupando una scrivania individuale, in spazi simili ai loft, con una tariffa giornaliera, settimanale o mensile che permette loro di avere servizi quali: connessione ad internet, stampanti, fax, fotocopiatrici, area relax e sale riunioni. E’ un modo per risparmiare, ma anche una nuova filosofia basata sull’interazione tra professioni diverse. La condivisione di un ambiente di lavoro, da parte di professionisti che hanno competenze diverse, stimola infatti la voglia di confrontarsi, di condividere e creare sinergie. Si tratta, quindi, di qualcosa che va al di là di una semplice scrivania in affitto. A Milano i coworking per le mamme. A Milano il primo concreto aiuto per le mamme che non vogliono rinunciare al lavoro arriva dal co-working Piano C. Fondato nel 2012, è pensato per le donne che vogliono rimettersi in gioco dopo la maternità. Qui le mamme possono lavorare in tranquillità, avendo a disposizione una serie di servizi aggiuntivi rispetto ai classici spazi, quali: educatrici per i bambini, addetti che fanno la spesa, vanno in lavanderia e


a tinte rosa svolgono varie commissioni. Se la conciliazione lavoro-famiglia è merce rara, gli asili nido scarseggiano, quelli aziendali ancor di più e le reti parentali non sono più quelle di una volta, il co-working con lo spazio cobaby diventa la soluzione ideale che mette d’accordo tutta la famiglia. A Palermo. Spazio Mad, ha la nursery, la ludoteca, tiene incontri per informare le mamme sulle novità che le riguardano; in più organizza i tata speed date: appuntamenti per trovare la tata ideale in maniera veloce e divertente. Cosa accade a Napoli? Anche Napoli ha, già da un po’, aperto le porte al coworking. Sono sempre più numerosi gli spazi nascenti in città. Tra i tanti degni di attenzione c’è ad esempio, Re.work (nella foto), nel cuore del centro direzionale, uno spazio di 700 mq dove usufruire di 120 postazioni fisse o mobili, aree relax e sale eventi a prezzi davvero convenienti. Altro posto interessante è il 137A, un grande open space collocato al Corso Vittorio Emanuele, vero e proprio laboratorio di creatività. Dove architetti, artisti e fotografi danno vita a progetti, collaborazioni, eventi, mostre e workshop. Ancora poco presente, nel capoluogo campano, è purtroppo l’idea di creare coworking “al femminile”, con aree family friendly per mamme e papà che faticano a trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.

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Che a qualcuno venga in mente dopo aver letto Secret? Di Barbara Rustici

Re. work space Centro Direzionale isola E2 Napoli

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#Viaggi Ssm | 31


È la più amata dalle donne. Scenario di promesse d’amore strappate sotto la tour Eiffel: Parigi d’inverno si accende di luci e animazioni uniche. Dalle Galleries, la Fayette, agli Champs Ellysées…mette d’accordo tutti: famiglie, single e coppie romantiche. Un sogno ad occhi aperti da vivere passeggiando lungo la Senna o nei quartieri da cui sale l’odore di cioccolata calda e vin chaud. Ma come fare in soli due giorni? Fast: Un intero week end a Parigi certo non basta, dedica il tuo tempo alle principali attrazioni: Il museo del Louvre e la tour Eiffel. Quest’ultima, nata come struttura provvisoria e poi diventata parte integrante del profilo della città, offre ai suoi visitatori una vista mozzafiato della city. Nel tuo secondo giorno, inizia con una passeggiata romantica a Montmartre: il quartiere degli artisti con le tipiche strade affollate da pittori e bistrot in cui siedono scrittori e poeti. Parigi offre scorci incredibili per gli amanti della fotografia: proseguendo, non rinunciare al selfie davanti allo storico “Moulin Rouge”, il celebre locale nel limitrofo quartiere di Pigalle, dove ancora si esibiscono ballerine e cabarettisti! La conclusione ideale del tuo week end, è il tramonto sulle rive della Senna a bordo dei bateaux-mouches che partono ogni 30 minuti con guide esperte che commentano in diverse lingue. Durante l’ora di escursione, si possono ammirare tutte le più importanti meraviglie della capitale (info utile www.paris-exception.com). Da non perdere! I mercatini di natale des Champs-Elysées Da Montmartre a Saint Germain, Parigi a natale dà il meglio di sé esibendo i più magici ed eleganti mercatini al mondo. Un must è quello allestito lungo i lati del viale più chic delle cittadine mitteleuro-

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Parigi in un weekend


fuga dalla routine

pee, dal 14 novembre e fino al 4 gennaio gli Champs Ellysées si vestono infatti a festa. Nei suggestivi chalet di legno sarà possibile trovare prodotti artigianali, pietanze e decorazioni natalizie esclusive ed introvabili!

POSTI PER ASSAGGIARE

LA VERA PARIGI Ô chateau

Un posto unico nei pressi del Centre Pompidou e della Conciergerie, dove i sommelier guidano gli ospiti in un’esperienza che toccherà tutti e cinque i sensi. 68, rue Jean Jacques Rousseau, Paris

Boeuf sur le toit

Situato a due passi dagli Champs Elysées, è considerato nella tradizione parigina un ristorante storico della città. Frequentato da molti personaggi illustri, rappresenta il tempio della musica jazz. Specialità della casa: la mousse di crema Mont-Blanc. 34 Rue du Colisée, Paris

Da Napoli vola con

Easyjet, Alitalia, Air France. Col bus di linea all’uscita dall’aeroporto raggiungi la città. *Munitevi di: scarpe comode, impermeabili, borse leggere e…buona visita! foto di Giovanna Passaro

Di Redazione con la collaborazione di Nunzio Guida Chief Executive Officer Mycircle Agenzia di Viaggi

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E’ IN ARRIVO

IL FREDDO COPRIAMOCI

CON STILE *********************

WOW

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ANTEPR IMA KOC C URBAN CHIC ST A FW15|16 YL image c ourtesy o E f Kocca

Come mi vesto?

#MODA

COPIA

IL LOOK Cosa indosseremo quest’anno? E cosa troveremo nei negozi? Il top trend della fredda stagione è la pelliccia eco (anche sulle scarpe). Corta, lunga o smanicata, durante la Milano Fashion Week è stata avvistata a tinte choc da abbinare a short, microabiti e jeans con accessori minimal per giocare allo splendido gioco della moda. Di Noemi Perris

A noi ì! piace cos


5.

6.

4. 3.

SHOPPING

List

1.

2.

1. NUOVO Bracciale Cruciani gold edition quadrifoglio 2. IWANT Lettera in rafia e pelle LaQueen 3. EVERYDAY Fiorella Rubino Denim IT’S UP COLLECTION

HOT DEL MESE SC

ON THE ROAD... “D ELTI DALLA REDAZIONE ay to night” per salta metro...all’ufficio...a re dalla ll’aperitivo

4. VERSATILE T-shirt stampa mon dieu Happiness 5. INDISPENSABILE Giacca in nappa Penny Black 6. PRATICHE Sneakers in glitter CafèNoir

7. SWITCH Stivaletti Wyatt Michael Kors

7. 8.

8. PREZIOSI Occhiali da sole con swarovski Liu Jo diamonds by Marchon Ssm | 35


Top Futured 25K followers su Instagram

Chi è Julia?

Nata il 24\10\1980 Vive a Torino Blog www.modablogger.eu www.matryoshkag.com Instagram @matryoshka.g Facebook Modablogger.eu Twitter @matryoshka.g

# 2.0

VITA DA IT GIRL

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foto di Paola Rivarossa

FASHION ADDICTED? ISPIRATI

AGLI

OUTFIT

DELLE BLOGGER Nata nel Tajikistan, cresce sognando l’Italia. Arriva a Torino nel 2006 e incontra la moda che le permette di viaggiare e sognare. Per 4 anni vive a Napoli, conduce “On the Beach” per un canale catanese, avvia “Luxury”, uno shop online di abbigliamento e inizia la sua avventura come fashion blogger.

Sono le nuove imprenditrici del settore moda: girano il mondo tra una sfilata e l’altra. Sono le: instagramers, fashion bloggers, youtubers, ovvero giovani ragazze che lavorano sul web, condividono foto, scrivono articoli, creano tendenze. Coccolate dai brand come le star, invidiate ed imitate, sono riuscite a trasformare un hobby in lavoro.

Conosciamole!

Com’è nata l’idea di aprire un blog di moda? «Io sono una fabbrica di idee, così dicono i miei amici. Guardandomi attorno, ho visto che molte donne non sanno valorizzarsi, così ho avuto l’idea: realizzare un giornale di moda, ma purtroppo i costi erano molto elevati, per ovviare ho pensato di aprire un blog di moda e ho iniziato. Il mio primo desiderio è quello di migliorare il mondo delle donne, magari con la mia esperienza e la mia personalità posso essere utile». Come sei riuscita a farlo diventare un lavoro? «Prima di tutto qualsiasi lavoro si scelga di fare, bisogna sceglierlo con il cuore evitando di pensare subito al guadagno, perché solo se tu ami quello che fai riesci ad avere un buon risultato e ad ottenere di più. Molto importante è essere decisi, corretti, sapere quello che si vuole…volere è potere!!» Come definiresti il tuo stile? «Matryoshka Style. Non copio nessuno, sento quello che ho dentro e ogni giorno sono diversa, mi piace lo stile casual, mi piace essere elegante, mi piace essere provocante, ogni giorno esprimo quello che sento dentro di me». Che rapporto hai con i tuoi followers? «Sto crescendo ogni giorno e insieme a me crescono i miei followers. Sento che mi vogliono bene. Mi fanno i complimenti e mi chiedono consigli, Ssm | 37


io cerco di rispondere a tutti e di avere uno scambio con loro». Qual è l’outfit che preferisci? «Innanzitutto un donna senza tacco non è Donna. Adoro i tacchi, più sono alti e meglio è, anche se mi stanco voglio essere bella. Mi piacciono i jeans, le t-shirts, gli abiti lunghi e corti, soprattutto mi piace avere abiti originali e non essere vestita come tutti, cerco l’originalità e i capi particolari. Ad esempio non indosserei mai una maglia che nella mia città hanno altre mille persone. Cerco di trovare e combinare i capi per essere sempre me stessa, unica e speciale». Quali sono le tendenze per questo mese? «Partiamo dai colori: particolarmente trendy sono: il kaki, tutte le sfumature di verde, il bordeaux, il rosso, il nero ed il multicolor. Per quanto riguarda i cappotti si può scegliere liberamente tra lunghi, corti o fino al ginocchio, dipende dal vostro stile. Di grande tendenza sono gli stivali “ciussardes” di pelle, di camoscio o di vernice che però non valorizzano tutti i tipi di figura quindi occorre stare attenti nell’indossarli. Come sempre sono un must le gonne e gli abiti lunghi. Tra le borse le mie preferite sono le pochettes e le shopping bags, che non passano mai di moda, ma che devono essere abbinate correttamente al proprio look. Ad esempio, ho visto che una blogger italiana ha abbinato una gonna lunga ad una grande borsa a spalla: questo é un grande errore! Le gonne ampie e lunghe non possono essere abbinate a questo tipo di borsa in quanto creano un effetto “albero di Natale”. Come tessuti c’é un grande ritorno del velluto e da un anno a questa parte i designer prediligono i tessuti naturali ed ecologici. La pelliccia, invece, viene utilizzata meno, ma se volete utilizzare ugualmente le pelli naturali o le pellicce sceglietele

“Ho Napoli nel cuore, adoro il mare e il modo di vivere napoletano lo sento molto vicino a me. La gente è molto allegra e solare, il popolo napoletano è molto unito, aperto ed accogliente. Mi sono stupita della moda napoletana e penso che le vere tendenze partano da voi”

foto di Paola Rivarossa

come accessorio, io le userò così. Questa tendenza si vede chiaramente nella collezione autunno-inverno 2015-16 di Dsquared. Oltre a questa collezione adoro quella di Versace, sempre più femminile e molto sensuale. Sono certamente di tendenza, non solo questo mese, il buon umore e tanta positività, non dimenticatevi di prendervi cura di voi stessi e amatevi». Di Daniela Iavolato

VUOI ESSERE LA PROSSIMA PROTAGONISTA?

Puoi candidarti scrivendo a: redazione@secretstylemagazine.it 38 | Ssm


New York Dusserldorf As Haren Capri Milano www.laqueen.itSsm | 39


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#Storie

GENTE DI STOFFA Ssm | 41


FEDE ‘N’ MARLEN GIOVANI CANTAUTRICI binomio perfetto di coraggio e professionalità Federica Ottombrino, laureata in sviluppo e cooperazione internazionale e Marilena Vitale archeologa, sono in arte Fede ’n’ Marlen. Entrambe hanno una visione della vita molto dinamica, non sentono la necessità di fare per sempre lo stesso mestiere, semplicemente sono “in ascolto” rispetto a quello che accade intorno a loro e si ascoltano, senza temere il futuro. «C’è un tempo per ogni cosa» affermano, «e oggi è il tempo della musica, domani chissà».

TALENTO MADE IN SUD A.A.A. Raccomandati

Astenersi!

Quanto è bella la gioventù partenopea? Ragazzi e ragazze pieni di talento ed entusiasmo di cui nessuno parla mai. C’è chi innova, chi fa ricerca, chi crea, fotografa, si dà al cinema o alla musica. SECRET è a caccia di talenti! Fatti avanti, scrivi a: redazione@secretstylemagazine.it La prossima storia, potrebbe essere la tua!

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La vita va lasciata fluire naturalmente, è questo il segreto per essere soddisfatte e restare in pace con l’universo.


L’esordio. La loro avventura è cominciata due anni fa: l’una suona la chitarra, l’altra la fisarmonica. Hanno cominciato a suonare insieme per piacere; condividere il tempo facendo arte ritenevano potesse arricchirle incredibilmente, e così, come d’incanto, senza neanche accorgersene, è nato il duo e un nuovo progetto cantautoriale che si sviluppa su tre lingue: napoletano, italiano e spagnolo.

Scoperte da Secret

I progetti. «La gioia nello stare insieme, ci ha dato fiducia nell’intraprendere l’attività a livello professionale, ma anche il sostegno della famiglia e degli amici che hanno creduto in noi ha influito tanto», spiega Marilena. La loro attività musicale, è stata subito apprezzata e sostenuta da una rete di persone, che hanno contribuito al loro percorso artistico permettendo che il loro sogno si realizzasse. I loro primi ep Scalattiti e Scalattiti live, sono stati prodotti da due etichette napoletane Ikebana records e Casa Lavica e immediatamente sono partite per il tour italiano che, con circa 150 concerti, ha toccato quasi tutte le regioni. Oggi lavorano con un’altra etichetta: la Europhone records che sta producendo il loro primo disco in uscita a gennaio, dal nome “Mandorle”. Lo stile. «Il nostro stile potrebbe essere considerato folk, ma in realtà si tratta di un genere a sé che si discosta da tutti gli altri. Sicuramente si ispira, o comunque, subisce l’influenza di quello italiano e napoletano, ma è molto libero, scevro da qualsiasi tipo di contaminazione», racconta Federica. «Inoltre, aggiunge Marilena, il nostro strumento principale è la voce, quello che connota più di ogni altra cosa il nostro lavoro. Ci piace giocare con le armonizzazioni, quasi come se volessimo far passare le sfaccettature di due mondi diversi, due personalità diverse che nel duo poi si miscelano e si fondono. Presentiamo agli altri il nostro mondo interiore mettendoci completamente a nudo, questo è quello che facciamo». Di Noemi Perris

foto di Laura Stanca

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#FREE

Time

foto Alessandro Fedele

Gli INDIRIZZI TOP per scoprire la città, I RISTORANTI più in voga, le migliori SPA. Ma anche le MOSTRE, i MUSEI da visitare, EVENTI e MANIFESTAZIONI. *Scelti da Secret

AESTETICA 2015 FIERA

CERTOSA E MUSEO SAN MARTINO

PILLOW FIGHT DAY PIAZZA DEL GESÙ

Da non perdere! Diciannovesima Edizione del Salone Mediterraneo dei professionisti della bellezza, del benessere e dell’acconciatura. In programma a Napoli presso la Mostra d’Oltremare.

Fino al 24 Gennaio 2016 aprono al pubblico i suggestivi ed imponenti ambienti sotterranei gotici Museo e Certosa di San Martino. Ogni sabato e domenica, alle ore 11.30 con prenotazione obbligatoria.

Se ve lo siete perso lo scorso anno, questa volta prendete nota del flash mob più scatenato e pazzo che ci sia! Sabato, 14 novembre ore 15, appuntamento per la battaglia dei cuscini organizzata dai ragazzi dell’Erasmusland.

7/8/9 Novembre

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Visita accompagnata

14 Novembre


21 e 22 28 e 29 novembre 2015

ti aspetta insieme a

centro commerciale JAMBO - Trentola Ducenta (CE) PADIGLIONE 1 - STAND C1

#PICCOLI ANNUNCI #PICCOLO PREZZO #SCOPRI

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“La risposta più adeguata ai bisogni dei piu’ piccoli è l istinto materno”

#VITA DA MAMMA 46 | Ssm

Neonati viziati?

Alcuni pregiudizi e false conoscenze dei meccanismi psicologici infantili, rischiano di mettere i genitori in crisi rispetto alla gestione dei propri figli. Impariamo a riconoscere questi falsi miti partendo da quelli più diffusi: Se lo culli o lo prendi in braccio per farlo dormire, prenderà il vizio. Dormire è un bisogno primario e ogni neonato ha innata la capacità di acquisire il ritmo sonno-veglia. Alla nascita, ogni bambino ha il ritmo del sonno sincronizzato con quello materno, quindi dormire vicino alla mamma, lo aiuterà a dormire più sereno e aiuterà la mamma a fare altrettanto. Il sonno dei neonati è molto diverso da quello degli adulti, è regolato infatti dal ritmo delle poppate; inoltre i neonati fino a tre mesi, non secernano melatonina in maniera stabile; capita spesso quindi, che abbiano risvegli notturni o che non riescano ad addormentarsi. Certamente, questo potrebbe aumentare la stanchezza e lo stress dei genitori già alle prese con i cambiamenti legati all’ingresso in famiglia di un nuovo membro, che potrebbero essere tentati di utilizzare una delle “tecniche” messe a punto per “addestrare” i piccoli al sonno come quella, tra le tante, del lasciarlo piangere finché non si sarà calmato da solo. Con tali “strumenti” probabilmente il bambino smetterà di piangere prima o poi, e forse si addormenterà finalmente da solo, ma a costo di cosa? Il rischio è creare forzature, non rispondere ai suoi bisogni e non rispettare i soggettivi ritmi di sonno veglia. Un bambino lasciato piangere da solo nella culla esperirà l’abbandono, lo smarrimento, l’idea che non c’è nessuno per lui nel momento di bisogno. Questo potrà ripercuotersi in futuro creando diverse problematiche caratteriali o addirittura disturbi di personalità. Allora, lasciamo da parte le tecniche e seguia-

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Alcuni


falsi miti da sfatare

mo l’istinto. La risposta più adeguata da parte dei genitori, è prendere in braccio il piccolo che piange rispondendo ad un suo segnale di disagio: questo non sarà un rinforzo al pianto rischiando di renderlo viziato, farà invece in modo che la madre, e il padre, fungano da «contenitore» delle angosce del bambino. Tenerlo vicino, coccolarlo, rassicurarlo gli darà la possibilità di sentirsi “al sicuro” e lo farà addormentare sereno favorendo lo sviluppo dell’autostima e la fiducia nel prossimo. Ogni bambino è certamente diverso dall’altro, ci sono bimbi più bisognosi di contatto altri meno con esigenze individuali che andranno sempre rispettate seguendo i loro ritmi naturali. Questo contribuirà a rendere il vostro piccolo un bimbo felice e un adulto sano. Se lo metti nel lettone si abituerà. Uno dei bisogni primari dell’essere umano, e non solo, è il contatto con la madre, colei che l’ha tenuto in grembo nove mesi, della quale conosce il battito cardiaco, con la quale è in armonica sintonia, con il cui odore ritrova serenità e tranquillità. Varie ricerche hanno confermato come il contatto precoce con la madre, favorisca un adeguato sviluppo neurologico e psicologico da qui, tra le altre cose, la marsupioterapia per i bimbi prematuri, basata su contatto diretto tra il piccolo e il seno materno. Permettere al bambino di stare nel lettone accanto a sé, è un modo per farlo sentire protetto, al sicuro. Il bambino piccolo non ha vizi e non manipola gli adulti come erroneamente la cultura occidentale lascia passare, ha semplicemente bisogni che vanno soddisfatti affinché cresca sano nel corpo e nell’anima, affinché il suo bisogno di contatto sia soddisfatto, affinché si senta amato, voluto, desiderato. Il professor McKenna, sostenitore della teoria del co-sleeping, ha dimostrato come “le modalità sensoriali

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delle madri e dei bambini si influenzino a vicenda: non è solo la madre a cambiare lo stato del sonno e la condizione fisiologica del bambino, ma è anche il bambino che regola il comportamento e lo stato fisiologico della madre”. Uno dei timori più grandi nel far dormire il bimbo nel lettone, è la paura di far male al piccolo, ma McKenna ritiene che, quando viene fatto in modo sicuro, il co-sleeping ha effetti positivi sulla crescita dei bimbi, rilevando anche come, in molte culture in cui co-sleeping è praticato di routine, l’incidenza della SIDS (sindrome da morte in culla) sia inferiore. Quindi lasciate da parte i sensi di colpa, se il piccolo dorme nel lettone, godetevi il suo profumo, il suo respiro, e ricordate che state favorendo il suo naturale bisogno di contatto, lo state aiutando a crescere forte e sano e indipendente. Se lo allatti troppo a lungo non sarà mai indipendente. L’allattamento al seno rappresenta per il bimbo un momento fondamentale nel suo sviluppo psico-affettivo. All’inizio della vita l’essere nutriti equivale all’essere amati. Una madre capace di allattare il suo bambino nel modo adeguato, sarà una madre capace di dargli la possibilità di introiettare la certezza di esistere, di essere visto e accettato per quello che è, e più a lungo lo allatterà, più potenzierà tali risorse del suo bambino. Gli darà la possibilità di sviluppare un’adeguata “base sicura” come la definisce lo psicanalista Bowlby: “La base da cui un bambino parte per esplorare il mondo e a cui può far ritorno in ogni momento di difficoltà o in cui ne senta il bisogno”. L’OMS dà precise indicazioni in merito all’allattamento dichiarando di andare avanti anche oltre il secondo anno di vita se il bambino e la mamma lo desiderano. Purtroppo nella società odierna, dove le mamme spesso hanno necessità di tor-

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nare al lavoro molto presto dopo la gravidanza, non sempre si riesce a proseguire questo obiettivo. Non per questo bisogna sentirsi in colpa, purtroppo le regole sociali della cultura di appartenenza spesso non lasciando la possibilità di scegliere. Sarebbe sempre auspicabile allattare il bimbo al seno, ma nei casi in cui questo non sia possibile, la mamma dovrà aver cura di ricreare con il piccolo, durante la poppata con il biberon, la stessa dimensione di contatto corpo a corpo, incontrare il suo sguardo, sorridergli e rassicuralo proprio come quando è allattato al seno. Devi sgridarlo se non obbedisce. Nel trattare con un bambino bisogna ricordarsi, che il fatto che sia piccolo non presume che sia inferiore, che non abbia potere decisionale o che debba essere in completo controllo dell’adulto. Non bisogna usare frasi del tipo “Non capisci niente”, “Sei stupido”, “Fai il bambino”, “Sei una delusione”, “Sei sempre il solito”, in quanto tali affermazioni tenderanno a far sentire il piccolo etichettato, stigmatizzato, togliendogli interesse a comportarsi diversamente e lo indurranno ad indossare il ruolo che gli è stato assegnato. Fattore fondamentale nella relazione con i bambini, e non solo, è la comunicazione non verbale, quella fatta di sguardi, gesti, sorrisi; tale comunicazione veicola il 90 per cento delle informazioni. Ciò significa che, se un bambino ci fa una domanda e gli rispondiamo, ma nel frattempo portiamo ad esempio gli occhi al cielo, gli stiamo trasmettendo non ascolto, gli stiamo dicendo che non ci interessa ciò che dice e lo stiamo anche confondendo. I bambini vanno accolti, ascoltati, rispettati perché ciò che hanno da dire non è meno importante di ciò che hanno da dire gli adulti, e permettetemi, a volte lo è di più. I bambini hanno certamente bisogno di regole, anzi, queste sono fondamentali af-

finché si sentano al sicuro con un adulto di riferimento che li guidi. Ciò che conta è evitare mortificazioni e utilizzare una grande capacità empatica. Ad esempio, se il bambino fa dei capricci o qualcosa che si ritiene scorretto, bisogna riflettere bene rispetto al dargli una punizione. Le punizioni portano con sé sofferenza, disagio, dispiacere e fanno accrescere la rabbia. Uno dei modi migliori è sedersi con il piccolo e spiegare perché quel determinato comportamento è sbagliato e perché non va ripetuto. Inoltre non bisogna mai mortificare un bambino e men che mai avanti ad altri, questo gli abbasserà l’autostima e lo metterà in imbarazzo. Adulti sicuri si diventa anche grazie a figure di riferimento capaci di alimentare l’autostima e le qualità individuali. I bambini devono sentirsi accettati per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero, devono essere accompagnati nella crescita seguendo le loro inclinazioni e non le inclinazioni dei genitori, devono realizzare i loro sogni non quelli di altri, devono essere felici. Ricordandoci che l’adulto lascia tracce indelebili nel bambino, facciamo in modo che siano tracce d’amore. A cura di Francesca Amoruso Psicologa, psicoterapeuta esperta in psicodiagnosi infantile.

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#Bellezza MAKE UP - TIPS & NEWS

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: e g d n u o n r t l s a t To superOSA SCEGLI? o

» con rché pacciate e p o t m i a am più il più che alle e r a t n n a dive etto to a ato perf a n i t s n è de ncar look gala un i e d u «Il n i gesti re c o p h

TU C

Le tendenze invernali in fatto di make up sembrano suggerire: “Addio mezze misure”. E’ bandita l’indecisione, i due main trend sono infatti estremi: il nude look, oppure osare con tinte audaci e molti prodotti. A voi, e alla vostra personalità, la scelta!

In attesa di scatenarci ai party natalizi, questo mese io ho scelto l’effetto c’è, ma non si vede, ripreso dalle passerelle d’alta moda. Uno stile easy&chic che viene espresso dai make-up artist con texture e colori “minimal” che tratteggiano una perfezione evanescente. Segui questi piccoli consigli per realizzare un make up naturale e senza imperfezioni, annota queste poche mosse: 1 Prima di iniziare: ricorda che per avere un incarnato il più naturale possibile il viso deve essere sempre pulito e levigato. Dopo aver sciacquato il viso, applica dunque una crema idratante che dia freschezza e luminosità al volto. Stendi il fondotinta (meglio se liquido), o in alternativa la BB Cream: fondamentale è la scelta della nuance, rigorosamente del tono del nostro incarnato, per non incorrere nello spiacevole “effetto maschera”. Per fissare tutto al meglio utilizza la cipria, ma solo se devi stare a lungo fuori casa, in caso contrario, toglieresti un po’ di luminosità al tuo make-up. 2 Gli occhi: utilizza un correttore tendente all’arancio, per attenuare le occhiaie e avere un effetto riposato. Applica poi una matita tendente al “marrone caldo” nella zona infracigliare superiore ed inferiore 52 | Ssm

dell’occhio e sfuma con un pennello. Sfuma in seguito un velo di ombretto sulla palpebra (toni consigliati: pesca, marrone chiaro. Puoi usare anche il blush delle guance). Le più glamour, possono applicare un po’ di bianco perlato in prossimità dell’angolo interno dell’occhio, in modo da ottenere un “punto luce”. Per finire, usa un velo di mascara e pettina appena le sopracciglia. 3 Per le guance: un tocco leggero di blush le renderà luminose. 4 Le labbra: sempre idratate, possono essere rese polpose da tinte biscotto, marsala o rosa chiaro o da un semplice gloss. 5 La manicure: deve prediligere tonalità tenui, satinate e mai laccate. IL TOCCO TRENDY: prova a truccare occhi e labbra di rosa, usando due sfumature diverse fra loro. Otterrai un effetto “Barbie” Di Valentina Iavolato Se vuoi realizzare questo trucco, ma hai un budget ridotto riempi il tuo beauty da giorno con i prodotti Seta blu. Spendi meno e sei al top! *Testati da Secret!


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d l o b i h c X c I O REM

A R BB

A L E

fed in e iore tper u s bre ti a m o ’ m l a ri del ece, nell osto Se, inv effetto a p d l i l’ , . aa orb per donnati piace orpora il m m c e n p t a e rim y.Se ia, s ia e ye p occ ra da p lu nav vinacc n e a. g u a b na, u a i llino mat plic a cigl etto «Ap delle penne na sfu ombr melanz . n u e n ! r , u e» rio con u a per rova nero a tutt r : , i r p i r e o e P na t erare ti scu ben to, u i esag rosset s starà va d k usa i e glos pun emplic un s

SECRET CONSIGLIO: SSSHHH...NON DIRLO A LUI! Dopo le 22, il make up si trasforma e si aggiungono sfumature più dark.

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SSHHH!


Tips & News

HAI MAI

PROVATO

IL FILO

ARABO?

Cos’è: Il threading è un’antica tecnica di epilazione con un filo di cotone che nasce nei paesi arabi. Conosciuta anche come filo orientale, dopo essere esplosa negli Stati Uniti, è sempre più diffusa anche dalle nostre parti. Arrotolato tra le mani come una spirale, il filo cattura il pelo estirpando anche il bulbo. Questo metodo efficace, igienico ed economico, si contraddistingue dalle altre tecniche per il fatto di essere una soluzione naturale e senza alcuna controindicazione, ma con notevoli benefici. Vantaggi: non traumatizza la zona trattata e non crea escoriazioni, evita la comparsa di follicolite, tipica della ceretta, indebolisce il bulbo pilifero diradando la crescita del pelo. Estirpa anche la peluria bianca, bionda o difficilmente trattabile con laser o luce pulsata, lasciando la pelle completamente liscia. UNA BUONA IDEA... PROVALO! © Fotolia

Di Tonia Marino

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Da Nord a Sud, una community per ogni provincia

#WEB & SOCIAL

Rete al Femminile: un network

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Rete al Femminile è un network che mette in comunicazione donne che lavorano in proprio: freelance, libere professioniste, imprenditrici e partita Iva, con lo scopo di scambiarsi consigli, risorse utili, mettere in campo iniziative condivise, darsi sostegno ed instaurare collaborazioni. Tutto è partito da Torino. Nel marzo 2013 la life coach Gioia Gottini (nella foto), lancia l’idea di utilizzare Facebook per dare vita ad un gruppo di lavoratrici che possano trovare una modalità di collaborazione e sostegno, riprendendo gli esempi di forum e gruppi di business ladies americane. L’iniziativa diventa subito virale e in poco tempo altre province, oggi si elencano circa 35 reti attive, creano gruppi “Rete al Femminile” locali sul social network, mentre le Reticelle, così si fanno chiamare le iscritte alla Rete, diventano più di 1.500.

“Gioia Gottini è stata inclusa da Facebook nell’elenco delle donne che meglio hanno creato connessioni sul social network per promuovere l’emancipazione femminile.” La filosofia della Rete. Alla base della Rete, c’è la filosofia della generosità e la convinzione che insieme si possa crescere. Le iscritte si incontrano una volta al mese, in spazi co-working e sale meeting, si presentano e conoscono, offrono idee, chiedono aiuto e propongono collaborazioni. In questo modo nascono amicizie, opportunità e sinergie, in un contesto di rispetto reciproco che consente ad ogni donna di esprimersi al meglio. La Rete a Napoli. A Napoli Rete al Femminile è presente su Facebook con circa cento iscritte, grazie all’impegno della sua leader Simona Vitale. “Se sei una donna e lavori in proprio, spiega Simona, la Rete ti aiuta a farti cono-


per donne imprenditrici scere e valorizzare il tuo talento, potendo contare anche sul supporto del coordinamento nazionale. Se, ad esempio, hai bisogno di attivare uno stage a Milano per affinare doti e competenze, sai che ci sono altre reti pronte a darti una mano.

Ogni gruppo interagisce sia online che dal vivo. L’iscrizione al network è gratuita! Attraverso la Rete si scoprono bandi, si comunica quello su cui stai lavorando, si chiedono feedback e pareri, si offrono prove gratuite e si lascia che siano le Reticelle a comunicare la bontà del proprio lavoro ai loro contatti. Sulla Rete, conclude la leader napoletana, si trovano storie di donne davvero straordinarie, un progetto che dal web si è trasformato in associazione di promozione sociale”. Per iscriversi ed iniziare a fare networking basta avere un account Facebook, la Rete è aperta a tutte le donne che vogliano entrare a farvi parte.

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E voi... cosa ne pensate? La rete può davvero aiutare le donne nel loro lavoro? Raccontateci la vostra esperienza! Di Daniela Iavolato

fonte foto www.gioiagottini.com

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#In forma I NUOVI SPORT CHE

PIACCIONO ALLE RAGAZZE Ssm | 59


Scolpisce il corpo, aumenta l’energia, allontana lo stress. È la Groupboxing®, disciplina dell’Italian Boxing Fitness Federation® (IBFF), in voga tra le donne perché dà risultati facendo lavorare soprattutto gambe e glutei. Marianna di Mauro, socio fondatore, vice presidente della IBFF e trainer nazionale, ci aiuta a capire i benefici di questo allenamento. Groupboxing®: che cos’è? «Si tratta di un lavoro di aerobica boxata, un mix perfetto di sinergia musicale e tecnica, con la sola differenza che il bersaglio non è un nemico da mettere ko, bensì un sacco con base mobile che riproduce un avversario ideale». Quali sono i benefici? «Gli obiettivi principali, sono quelli di sviluppare benefici non solo a livello fisico, ma anche sotto il profilo psicologico. Nel primo caso, affrontando un allenamento a 360 gradi, si avranno risultati esaustivi sia a livello muscolare che cardio vascolare e si guadagnerà una notevole tonicità che sarà gratificante per il fighter. Nel secondo caso, invece, si avrà un rilevante giovamento psicologico in quanto lo sport in sé, da sempre, aiuta oltre che il corpo, lo spirito. Lo stress che si riesce a scaricare nell’arco di una lezione di circa 45 minuti è notevole; non a caso negli anni è diventata metafora del benessere fisico la famosa frase di Giovenale “mens sana in corpore sano”». A chi lo consiglieresti? «A tutte quelle donne che vivono lo sport senza costrizioni, si tratta di una disciplina “vivace”. Non è necessario sottoporsi ad allenamenti statici e noiosi per modellare il proprio corpo, con la groupboxing® si riproduce un clima di gruppo, serenità e divertimento».

Keep calm and...

© Fotolia

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Groupboxing

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foto di Paola Rivarossa www.matryoshkag.com

DA PROVARE: ANCHE LA GROUPSPARRING® A M

RI AN N

Ideata da Vincenzo Mazzarella presidente della IBFF. In questo caso, il bersaglio non è più il sacco: il lavoro è di coppia e i protagonisti simulano una lotta. Si tratta di un allenamento one-to-one dove i fighters indossano in alternanza speciali colpitoti chiamati “strike” che servono a ricreare, come nella pugilistica, l’allenamento effettuato dai boxer prima dei match sul ring.

AD

IM

AURO

Di Daniela Iavolato

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Informazione pubblicitaria

“È L’AC CES

MEDIC AL CA RE

SORIO

PIÙ BE LLO C HE UN A DON NA PU Ò IND OS

SARE”

A. He

E TU SAI COME PRENDERTI CURA

DEI TUOI DENTI?

Per mantenere i denti bianchi e sfoggiare un sorriso da star, l’igiene orale professionale, eseguita da professionisti, è ciò che occorre per eliminare il tartaro sopragengivale e sottogengivale. Le semplici manovre di igiene orale domiciliare, non consentono infatti di eliminare tutti i residui e le incrostazioni che tendono a depositarsi nella bocca. In cosa consiste l’igiene orale professionale: Rimozione del tartaro. In primo luogo, l’odontoiatra effettua la rimozione del tartaro e della placca sedimentati sulla superficie dentale, negli spazi interdentali e sottogengivali utilizzando strumenti le cui vibrazioni scorporano le concrezioni di tartaro distruggendo i batteri della placca. Rimozione delle macchie. Il passaggio seguente, prevede la rimozione di eventuali macchie presenti

pburn

sulla superficie dentale tramite applicazione di una pasta abrasiva ad azione smacchiante. La pasta agisce esclusivamente sulle macchie presenti sulla superficie del dente; per ottenere uno smacchiamento più profondo si potrà valutare l’ipotesi di procedere allo sbiancamento dentale vero e proprio. Lucidatura dei denti. A questo punto, l’igienista effettua la lucidatura dei denti e procede all’applicazione di mascherine al fluoro che permettono di rinforzare e rimineralizzare lo smalto dentale, prevenendone l’erosione e rendendo i denti più resistenti all’attacco dei batteri. I vantaggi della pulizia dentale. A denti brillanti, stop alle più comuni malattie dentali, via alitosi e cattivi odori.

Il tuo dentista Dott. Arcangelo Natale STUDIO ODONTOIATRICO NATALE

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#DOLCE & SALATO

FACCIAMO INGREDIENTI X

6 CUPCAKE PER L’IMPASTO

- 130 g di burro - 130 g di zucchero - 2 uova - 130 g di farina - aroma vaniglia - 1\3 di bustina di lievito per dolci - latte

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CupCake? Buoni a colazione o a merenda e semplici da realizzare. Sono amati soprattutto dai più piccini perché sfiziosi e colorati: sono i cupcakes, dolcetti grandi quanto una tazza da tè. Per rendere più vivace la festa di compleanno di tuo figlio prova questa coloratissima ricetta.

PER COMPLETARE - 1 dl di panna da montare - zucchero a velo colorato - confettini diavolini

Procedimento: Montate con le fruste il burro morbido con lo zucchero, unite un uovo alla volta lavorando a spuma, poi incorporate la farina, qualche goccia di essenza di vaniglia e, infine, il lievito sciolto in un po’ di latte a temperatura ambiente. Versate l’impasto nei pirottini imburrati e cuocete in forno a temperatura moderata (160-175 °C, a seconda del forno) per circa 20 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Nel frattempo, montate la panna aggiungendo via via lo zucchero a velo di colore rosa/o azzurro (se non trovate lo zucchero colorato, potete aggiungere qualche goccia di colorante alimentare). Distribuite la panna sui dolcetti e guarnite con tanti confettini diavolini Pezzella (www.pezzella.eu) per far brillare le vostre delizie.

Tempo 45 minuti

Difficoltà bassa

di redazione cucina

© Fotolia

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A

Casa

UN MENU’ SEMPLICE PER CENETTE CON GLI AMICI © Fotolia 66 | Ssm


INGREDIENTI X 4 PERSONE ANTIPASTO

300 gr di gamberi surgelati Insalata lattughino q.b. 1 avocado maturo Sale, olio extra vergine d’oliva, mezzo limone

PRIMO

500 gr di trofie fresche 300gr di zucchine romanesche 150 gr. di speck Cipolla, 2 cucchiai olio extravergine d’oliva, vino bianco da tavola, panna da cucina, pepe, formaggio

SECONDO

600 gr di fettine di girello 150 gr di provola di Agerola 250 gr di farina Burro, basilico fresco, 6 pomodorini rossi, vino bianco, sale q.b., pepe Difficoltà bassa

GNAM...

CHE IDEA! ANTIPASTO

Insalata di Gamberetti ed Avocado

PRIMO

Trofie speck e zucchine

SECONDO

Scaloppine alla sorrentina

SEMPLICE E SFIZIOSA L’INSALATA DI GAMBERETTI ED AVOCADO Procedimento: Prendete 300 gr di gamberi surgelati decapitati, portate l’acqua ad ebollizione in un pentolino e fateli cuocere x 3 minuti. Una volta cotti, sgusciate i gamberi e preparate in un piatto fondo l’insalatina lattughino, tagliate a dadini l’avocado e unite il tutto aggiungendo: un pizzico di sale, olio extravergine di oliva, mezzo limone premuto. Lasciate riposare in frigo x 10 minuti. Il vostro antipasto è pronto! Adesso...potete arricchirlo con crostini di pane!

TROFIE CON SPECK E ZUCCHINE Procedimento: In una padella fate soffrig-

A cura di Massimo Davide Chef a domicilio e sommelier

PER QUESTA CENA SPENDI: circa 37,00

gere 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva con la cipolla tritata finemente, aggiungete le zucchine precedentemente sciacquate e tagliate a rondelle, ora...lasciate che il tutto si amalgami a fiamma bassa. Dopo qualche minuto, aggiungete: mezzo bicchiere di vino bianco, poco sale e lasciate evaporare. Incorporate lo speck tagliato a dadini, nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Scolata la pasta, fate saltare tutto in padella, mantecando con: una confezione di panna da cucina, un pizzico di pepe e formaggio quanto basta. Due minuti ancora e...il piatto è pronto!

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SCALOPPINE ALLA SORRENTINA Procedimento: Infarinate le fettine di carne

con 250 gr circa di farina. Fate sciogliere 2 noci di burro in una padella antiaderente insieme a qualche fogliolina di basilico fresco. Quando il burro sarĂ ben caldo, fate saltare le fettine 1 minuto per lato. Aggiungete poi 5/6 pomodorini rossi tagliati a dadini e, dopo aver sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco, coprite lasciando cuocere ancora x 5 minuti circa a fiamma bassa. terminata la cottura, sistemate sulle vostre scaloppine la provola di Agerola finemente tagliata, un pizzico di sale ed una macinata di pepe nero, insaporite il piatto utilizzando il sugo ancora caldo dei pomodori.

Gnam!

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LA BOTTIGLIA

GIUSTA

PER NON SBAGLIARE ABBINA

AL MENÙ PROPOSTO UN FIANO PIAN DI STIO

AZIENDA AGRICOLA SAN SALVATORE La bottiglia scelta, ben si abbina a piatti strutturati e dai sapori intensi. Naso erbaceo-floreale, dopo un breve riposo nel bicchiere rivela piacevoli note fumè. In bocca prevale l’acidità, la freschezza e la sapidità. Servilo ad una temperatura di 12° C, cioè non troppo freddo, solo così potrai apprezzare in pieno il suo gusto.

PER L’INSERIMENTO IN QUESTE PAGINE

DI PRODOTTI A FINI COMMERCIALI info@secretstylemagazine.it

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*PAGINA SOLIDALE

CHARITY PROGRAM

GENITORI: PIANO TERRA ONLUS NON VI LASCIA SOLI “Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano” diceva Madre Teresa di Calcutta.

E’ dal 2008, anno di fondazione, che “Pianoterra Onlus”, con sede in Piazza San Domenico Maggiore, 3 a Napoli, illumina la strada delle famiglie in difficoltà. La mission L’associazione, nasce grazie al desiderio comune di giustizia sociale dei suoi soci fondatori: Alessia Bulgari, Flaminia Trapani e Ciro Nesci, ed il suo proposito è quello di realizzare piani di intervento a sostegno della persona, partendo dalla diade madre bambino. L’idea è che, in condizioni di svantaggio sociale, soltanto agendo sin dalle primissime fasi di vita, attraverso programmi specifici che spaziano dall’assistenza materiale a quella psicologica, si possano arginare problemi legati alla povertà ed alla marginalità. I progetti I progetti attuati da Piano Terra, si avvalgono delle competenze e dell’impegno di numerosi specialisti: psicologi, psicoterapeuti, pediatri, assistenti sociali, ginecologi, educatori; ma anche parrucchieri, attori o musicisti. Una vasta equipe che, nel tempo, ha fatto passi da gigante tessendo una rete di cooperazione e sostegno rivolto alle famiglie più vulnerabili, mediante percorsi di assistenza alle madri, già nel periodo della gravidanza e per i primi 1000 giorni del bambino. 70 | Ssm

Cosa offre Attraverso un approccio intergenerazionale, Piano Terra si fa carico di fornire: assistenza sanitaria, beni di prima necessità, accompagnamento psico-educativo, valorizzazione personale e professionale del genitore, creazione di spazi di socialità, supporto alle attività scolastiche, attività motorie, artistico espressive, laboratori creativi per infanti e adolescenti. I numeri Una piccola realtà in crescita che nel solo 2014 ha teso la mano a 1248 mamme, 179 papà, 227 adulti di riferimento, 964 bambini tra 0 e 3 anni e 160 tra i 6 e i 18 anni e che conta di poter cresce ancora con l’aiuto e la collaborazione di privati, sostenitori e volontari. Non sono i numeri, tuttavia, ma i sorrisi dei bambini, delle loro mamme e dei volontari che li accompagnano, a mostrare la bellezza e la magnificenza dei progetti di “Piano Terra”. Di Raffaella Nolasco

Ad ogni uscita Secret destinerà ampio spazio ad iniziative sociali, non commercali, dando così visibilità alle numerose realtà che contribuiscono con impegno e determinazione a promuovere quei valori sociali a cui anche Secret si ispira. Se vuoi sostenere Piano Terra visita il sito www.pianoterra.net


Conversando LAVORARE IN TEMPO

DI CRISI? SI PUO’! «La crisi economica, può dare possibiltà inaspettate». Parola di Enzo Cuomo! Responsabile marketing & event manager per conto di molte aziende campane che, grazie al suo lavoro, hanno trovato un “salvagente” per la rinascita della loro impresa”. In questi anni ti sei fatto apprezzare per il tuo impegno e gli straordinari risultati ottenuti. Qual è il segreto del successo in un periodo di grave congiuntura economica come questo? «Paradossalmente, senza la crisi non avrei potuto esprimere al massimo le mie potenzialità. Ho preso in mano aziende sull’orlo della chiusura, ne ho capovolto le sorti portandole ad ottimi risultati. Questo ha aumentato la mia reputazione nell’ambiente». Come ci sei riuscito? «Innanzitutto è importante costruire un rapporto di fiducia. Occorre che traspaia il messaggio che a te interessano davvero le sorti dell’azienda per la quale stai operando. La fiducia e la sincerità sono i presupposti che conducono spesso ad un rapporto di amicizia con i clienti. Amicizie che diventano importanti per sviluppare una fitta rete di relazioni, che ti permettono di raggiungere gli obiettivi attraverso la creatività, facendo un utilizzo più limitato delle risorse finanziarie a disposizione». Su cosa stai lavorando attualmente? «Tra le varie cose, quella che in questo momento mi appassiona di più è la creazione di una fitta rete di aziende che riescano a met-

tere in sinergia alcuni settori organizzativi, una sorta di “cartello” aziendale, perché: più alto è il potere di acquisto, più alto diventa il potere competitivo sul mercato. La sfida è questa: creare grossi gruppi di acquisto che, nel lungo periodo, facciano lievitare il loro potere sul mercato, specie in un momento in cui la politica fa poco a favore delle aziende, che spesso restano isolate e scoraggiate». Cosa consiglieresti ad un giovane che sta muovendo i primi passi nel mondo del marketing? «Di studiare, ma non essere troppo accademico. La realtà è diversa dalla teoria e al talento e alla passione bisognare aggiungere una forte motivazione e spirito di sacrificio. Soprattutto, i ragazzi devono saper scegliere i propri maestri e avere un approccio umile. Non si è mai veramente arrivati! Io stesso continuo a cercare l’aiuto di quelli che considero maestri indiscussi nel loro campo». Di Noemi Perris

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#INFINE

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Le occasioni

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LA POSTA

DI SECRET di Simona Vitale

Scrivici Simona Vitale, la woman coach che ti cambia la vita (www.simonavitale.com). Aiuta le donne a raggiungere i propri obiettivi personali. Ogni mese risponde alle tue lettere dandoti consigli per la carriera o aiutandoti a risolvere dubbi e problemi che ostacolano la tua crescita personale. Scrivile a: redazione@secretstylemagazine.it

Cara Simona, ti scrivo per comunicarti il mio disagio emotivo ed anche perché spero di trovare nelle tue parole un nuovo modo di vedere le cose. Ho 42 anni, vivo a Bergamo e sono single, o forse dovrei dire “zitella”, e per questo mi sento una fallita. Lavoro. Vivo da sola. Ho amici. Esco. Ho diversi interessi, ma non sono felice. Mi riesce difficile parlare di questo mio stato emotivo. In parte mi sento anche in colpa per la mia infelicità perché ho molte cose di cui essere grata tra cui una buona salute e due genitori ancora in vita. Nonostante tutto questo non sono soddisfatta. Le persone che mi conoscono non direbbero che sono infelice. Dissimulo bene il mio malcontento. O forse se ne sono accorti e tentano di non farmelo notare? Ma il punto non è questo. Il punto è che ho identificato il motivo del mio malessere a causa della vita che conduco. A pensarci non è male, ma a ben vedere non è la vita che vorrei condurre. Vorrei un uomo al mio fianco, ma mi vergogno di comunicare questo mio bisogno. Mi sento stupida a desiderare così tanto un uomo nella mia vita. Eppure me la so cavare da sola. Non capisco cosa non va in me. Anonima ’74.

Carissima Anonima ’74, da quello che mi scrivi capisco chiaramente una cosa: quanto ti giudichi e quanto sei severa con te stessa. La questione che sollevi non riguarda tanto avere un uomo accanto o meno, quanto il biasimarti per essere vulnerabile. Accetta con amore i tuoi bisogni. Scegli tra le persone a te care a chi mostrare anche le tue fragilità. È del tutto naturale e sano provare l’esigenza di un contatto intimo con qualcuno. Smettila di criticarti. Lì fuori non c’è nessun giudice a colpevolizzarti per il tuo essere così adorabilmente umana. Non aver paura ad abbracciare i tuoi lati più bisognosi. Prenditene cura con rispetto. Del resto come fa ad entrare un uomo nella tua vita e ad amarti se il messaggio inconscio che invii è: “NON HO BISOGNO DI TE!”?. Ti abbraccio con affetto.

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GLI ASTRI di Secret

DI ALESSIA DE LUCA

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NOVEMBRE

Ariete Bye bye ottobre, finalmente un mese dove ritrovare il senno perduto dopo il nervoso Mercurio. Torni a usare il tuo fuoco per grandi traguardi, a non badare a chi ti limita, almeno fino al 15 quando Marte opposto potrebbe metterti di nuovo al bivio. Taglia col passato, il coraggio paga, le trasgressioni meno, soprattutto in amore.

Cancro

Novembre è il mese delle buone notizie che diventano realtà. Giove inizia a dare i primi frutti e tutto quello che comporta viaggi, incontri e situazioni insolite sarà la chiave di svolta. Sogni premonitori a inizio mese, è tempo di confessioni con chi ami. A dicembre torna Cupido.

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Toro L’umore a novembre si fa ballerino ma Giove ricopre di gioia e fortuna ogni orizzonte e progetti a lungo periodo. Fino al 22 tra ritardi burocratici e poca voglia di vita mondana, ti sentirai come in letargo. Poco male, l’amore dà dove la vita pratica toglie, si a fughe romantiche con un Cancro tra il 24 e 25.

Leone

Sei il segno dell’espansione ma ogni tanto il rischio di spingersi oltre i confini c’è. Novembre alimenta le polemiche nel lavoro e raddoppia la passione, sia dentro che fuori la coppia. Se Mercurio mette pensieri e fa sentire poco capiti, Venere e Marte liberano istinti degni di regina della foresta.

Gemelli Niente è come sembra nella vita di un Gemelli e con Giove e Saturno minacciosi luci e ombre si succedono in un lampo. A giorni in cui sentirai di poter scalare l’Everest a giorni (come il 13-14), in cui sarà meglio sparire su Marte. Fino al 20 meglio sfruttare la parlantina per chiudere accordi, dal 15 togliersi sfizi con uno Scorpione.

Vergine

E’ tempo di lanciare ami, addentrarsi in foreste sconosciute, spingere l’orizzonte poco più in là. Fino a metà mese saranno giornate caldissime tra nuovi e vecchi amori, Cupido lancia frecce inaspettate e riporta il cuore in cima alla lista delle priorità. Spegnere la mente, anche per un segno come il tuo, sarà una concessione dolcissima.


Alessia De Luca, nata a Roma sotto il segno dello scorpione…nonostante il pungiglione ha sempre una parola buona per tutti. Vive a Milano, lavora in pubblicità e scrive romanzi d’amore. AMORE E OROSCOPO: LA SERIE PIÙ SEXY DELL’ANNO! www.facebook.com/ladeluca

Bilancia L’armonia è uno stato mentale ma per una Bilancia anche e soprattutto estetico. A novembre entrano nel segno Venere (dal 9) e Marte (dal 15) col rischio di restare travolti da più passioni contemporaneamente, per la gioia di cuore, anima e specchio. Si a rinnovi di guardaroba il 10.

Capricorno Pessimismo e fastidio vanno messi alla porta. Ritorna voglia di fare e passione per quello che si fa, anche a costo di tagliare ponti con le certezze di sempre. In arrivo un nuovo progetto da concretizzare, meglio se a stretto contatto con uno Scorpione e lontano da un Gemelli.

Scorpione Dopo due anni di lotte, la liberazione per uno Scorpione parte da un atto di coraggio e audacia. E’ tempo di seguire una grande idea e la propria indipendenza, Giove illumina il futuro e l’amore è da poco tornato a farti sentire il segno più seducente che c’è. Ritrovi un altro Scorpione, sorprese con un Gemelli.

Acquario Il caos genera vita e per un Acquario soprattutto. Ogni tanto ami “andartele a cercare”, pur mantenendo fuori ordine e compostezza. Novembre è incerto e confuso a lavoro fino al 20, la testa è altrove, viaggia in cerca di trasgressioni spesso taciute ma l’importante sarà non frenare la fantasia.

Sagittario L’istinto è di non tornare più indietro. Non accettare compromessi, procedere sola e temeraria, trovare una nuova idea di “casa”. Saturno spinge a liberarsi dei pesi morti, di chi non accetta quella che sei. Accetta un invito il 13, non lasciarti intimidire da una Vergine.

Pesci Procede l’anno in cui respirare e ripetere ohm più volte al giorno ma in alcuni mesi come questo sarà possibile lasciarsi andare di più. Saturno e Giove consigliano di mantenere quello che si ha senza rischi, soprattutto per le finanze. Intanto il cuore si prepara a un dicembre coi fiocchi.

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