Verso l'alto con i piedi in terra

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arte e letteratura      4 Con il contributo di

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arte e letteratura

«Verso l’alto, con i piedi per terra»

1. Terra d’Arno, 2003 2. Volti, facce e personaggi. L’ immagine racconta ancora?, 2005 3. Identità e culture, 2007 4. «Verso l’alto, con i piedi per terra». Torri e campanili di Toscana, 2009

€ 10,00

«Verso l’alto, con i piedi in terra» Torri e campanili di Toscana a cura di

Simone Magherini

In copertina:

Foto Archivi Alinari


fondazione vittorio e piero alinari

arte e letteratura 4 collana diretta da Simone Magherini


«Verso l’alto, con i piedi in terra» Torri e campanili di Toscana Catalogo Premio Vittorio Alinari (2007-2008)

a cura di Simone Magherini introduzione di Carlo Sisi

Società

Editrice Fiorentina


Š 2009 Società Editrice Fiorentina via Aretina 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 fax 055 5532085 e-mail: info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata


indice

7 Presentazione Simone Magherini 9 Introduzione Carlo Sisi «verso l’alto, con i piedi in terra» torri e campanili di toscana 13 Premio Vittorio Alinari (2007-2008) 14

Opera premiata

16 Premio straordinario 18

Opere menzionate



presentazione Simone Magherini Presidente Fondazione «Vittorio e Piero Alinari»

Il numero dei partecipanti e la qualità delle opere selezionate per il Catalogo del Premio Vittorio Alinari (2007-2008), «Verso l’alto, con i piedi in terra». Torri e campanili di Toscana, confermano ancora una volta il valore della “missione” che la Fondazione Vittorio e Piero Alinari, grazie al contributo gratuito dei suoi membri e delle commissioni giudicatrici, svolge ormai a cadenza annuale con bandi selettivi delle migliori espressioni artistiche, provenienti non solo dal vicino e ricco territorio toscano, ma anche da esperienze di ambito italiano e internazionale. Il tema prescelto (una libera rielaborazione di una frase dell’architetto Eero Saarinen, scritta a commento dei disegni per il grattacielo della CBS a New York, «Voglio un edificio ben piantato a terra e scattante verso l’alto»), insistendo sulla «verticalità nell’architettura toscana, intesa nel suo più vasto significato» (sacra o profana, industriale o rurale, di ieri e di oggi), ha permesso ai concorrenti di tentare una visione inedita degli aspetti attuali di un fenomeno (il rapporto tra terra e cielo) troppo spesso confinato all’interno di una stereotipata immagine da cartolina-ricordo con case, torri, chiese e campanili. Nelle opere premiate, come in quelle menzionate (la giuria all’unanimità ha stabilito, non essendo previsto da regolamento la possibilità di un ex-aequo, oltre al premio al vincitore anche un premio straordinario), si percepisce che il motivo della “verticalità” è definitivamente sottratto a un’intenzione di dominio sulla natura e sulle cose. Sia in presenza di raffinati e colti spazi letterari, dove torri e campanili diventano segno (rimando e presenza) del rapporto dell’uomo con il cielo, sia negli spazi della quotidianità disegnati dal lavoro umano (cantieri, strade e fabbriche), l’ineludibile tensione verso l’alto si trasforma in un inquieto viaggio dell’anima verso la profondità dell’essere. Tratto questo sicuramente comune alle due opere premiate, anche se raggiunto con tecniche e soluzioni diversissime. Nella tavola di Lucia Stefani, In giro per Firenze, l’attraversamento delle porte cittadine dilata lo spazio orizzontale della città in una trama di strade

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che abbassano e includono San Miniato al Monte in una sorta di “città ideale”, annullando così la linea di separazione tra alto e basso, tra ideale e reale. Nella fotografia digitale di Giacomo Salizzoni, Verticalità, l’elaborazione grafica agisce su un’immagine ad alta densità di significato producendo un effetto straniante, la vertigine di un io che si affaccia su un cielo che ha la profondità di un abisso. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del Premio, dai partecipanti alla Giuria, e in modo particolare Carlo Sisi che non fa mai mancare la sua competente e amica presenza a favore dell’arte contemporanea e dell’attività della Fondazione Vittorio e Piero Alinari. Un ultimo e doveroso ringraziamento va all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, senza il cui generoso contributo finanziario questa pubblicazione non sarebbe stata resa possibile.


introduzione Carlo Sisi Presidente Museo Marino Marini

Con cadenza regolare e con un impegno tanto più ammirevole se si considerano l’esiguità dei mezzi e la sfortuna dell’arte contemporanea in una Firenze ostinatamente medicea, il Premio Vittorio Alinari prosegue la sua strada di indagine e di promozione nei riguardi delle forze in campo sollecitando, con il suo bando annuale, la presentazione di opere ispirate ad uno stesso tema per lo più dedicato alla “poetica” del territorio. Questa volta lo spunto era «Verso l’alto, con i piedi in terra». Torri e campanili di Toscana, e richiedeva opere inedite aventi come soggetto il tema della verticalità nell’architettura intesa nei suoi diversi aspetti: civile e religiosa, industriale o rurale, ma sempre tendente a collegare la terra del quotidiano con l’aspirazione all’infinito. La risposta è stata, come sempre, folta e qualificata rivelando non poche sorprese soprattutto nelle opere di pittura che hanno ricevuto il riconoscimento della Commissione: a cominciare da quella, premiata, di Lucia Stefani, In giro per Firenze, che coniuga tradizione e spunti concettuali fuori della convenzione componendo un’immagine multipla capace di raccordare fra loro altezza e profondità grazie anche al singolare formato rettangolare che accentua la suggestione ottica di un diorama metafisico. Si è anche segnalata la fotografia Verticalità di Giacomo Salizzoni per la sua originalissima soluzione compositiva che, sfruttando appunto la verticalità del campanile di Giotto, ha montato con grande finezza tecnica un’ardita convergenza spaziale il cui effetto ottico rimanda al gusto del trompe-l’oeil (implicito del resto nei commessi marmorei che decorano il Duomo e il Campanile) e, nello stesso tempo, alla inaspettata vertigine di un’altezza capovolta. Esempi, dunque, di vivace creatività che il Premio Vittorio Alinari offre ancora una volta all’attenzione del pubblico nella consapevolezza di contribuire, anche se in piccola parte, alla conoscenza dell’arte d’oggi e dei suoi sempre più numerosi estimatori.

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«verso l’alto, con i piedi in terra» torri e campanili di toscana



premio vittorio alinari, 2007-2008 «Verso l’alto, con i piedi in terra» Torri e campanili di Toscana

Commissione Carlo Sisi (Presidente), Maria Pia Cattolico, Luigi Fatichi, Simone Magherini, Beatrice Paolozzi Strozzi, Andrea Ulivi. Opere premiate Lucia Stefani In giro per Firenze Giacomo Salizzoni Verticalità Opere menzionate Ido Friedman, Senza titolo; Andrés Gallo Cajiao, Toscana est, stazione meteorologica; Giulia Huober, Città che sale; Riccardo Lorenzi, “V1”; Paolo Luzzi, Siena, Torre del Mangia, detta anche “Mangiaguadagni”; Selena Maestrini, L’acquedotto; Antonella Natali, Ad un passo dal cielo; Federico Pacini, Torre del Mangia; Maddalena Tombaresi, Cantiere; Stefano Vigni, Larderello; Francesco Zavatta, Stazione centrale. Elenco partecipanti Gianluca Belsito, Daniele Castagnoli, Alessandro Di Grande, Mattia Fantoni, Gabriele Fredianelli, Ido Friedman, Andrés Gallo Cajiao, Itala Gasparini, Giovanni Giordano, Giulia Huober, Riccardo Lorenzi, Paolo Luzzi, Selena Maestrini, Alessio Martellotti, Luca Martini, Antonella Natali, Federico Pacini, Alessandro Ricci, Giacomo Salizzoni, Milan Stamenović, Lucia Stefani, Maddalena Tombaresi, Stefano Vigni, Francesco Zavatta. 13


premio straordinario Giacomo Salizzoni VerticalitĂ Ottica Nikon 24 mm Nikon d70s Fotografia digitale rielaborata al computer

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Giacomo Salizzoni (Bologna, 1975), dopo gli studi classici si laurea in Architettura a Firenze. Esegue servizi fotografici per riviste di viaggio e per aziende, per poi concentrare la sua ricerca verso un percorso piĂš creativo ed espressivo. Ha esposto in diverse collettive sia a Firenze sia a Milano. Attualmente vive a Firenze e lavora nel campo della comunicazione video, reinterpretando la tecnica di animazione a passo uno (stop motion).



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