Dello stesso autore Il “caso� Cicciapetarda (romanzo)
Fabrizio Altieri
Maremma safari e altri sogni
SocietĂ
Editrice Fiorentina
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© 2007 Società Editrice Fiorentina via G. Benivieni 1 - 50132 Firenze tel. 055 5532924 fax 055 5532085 info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it ISBN
978-88-6032-047-6
Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata
Copertina a cura di Andrea Tasso Disegno di copertina di Renza Castelli
A Djohan
Ringrazio Dario, Frank e Massimo per la loro amicizia e Max anche per tutto il resto. Ringrazio Andrea che ha curato con grande attenzione e perizia la grafica della copertina. Un particolare ringraziamento va a Renza Castelli, autrice del disegno che appare in copertina, per aver saputo interpretare fino in fondo lo spirito di questa raccolta.
premessa
dream on, dream on, dream on, and dream until your dream comes true (Aerosmith, Dream on)
La raccolta Maremma safari e altri sogni è figlia del figlio di un sogno (quindi sua nipote). E non è un’affermazione astratta. Il primo racconto, Maremma safari, me lo sono sognato una notte e nel metterlo su carta ho solo reso esplicito qualcosa che nel sogno era sottinteso. D’altra parte nei sogni non può essere tutto spiegato per filo e per segno. Per questo motivo anche dopo il sogno più realistico, quello che “sembrava vero”, resta un po’ di mistero. L’altra caratteristica dei sogni è che si dimenticano quasi subito. Questo accade se non si perseguono; perciò appena svegliato mi misi a scrivere Maremma safari e lo terminai quel giorno stesso. Gli altri racconti non me li sono sognati dormendo ma da sveglio. Sono sogni anch’essi, ambientati in epoche differenti, a volte fuori dal tempo. Vi si muovono personaggi strani, oppure comuni ma che agiscono in maniera insolita in risposta a situazioni inaspettate. Tutti cercano la felicità per la quale siamo fatti e questo li rende reali. I racconti di questa raccolta sono pervasi di ironia, e solo uno è autobiografico. Questo fatto, credo, conforterà il lettore. Fabrizio Altieri
vii
Chi non ha sognato mai il grande amore chi non l’ha trovato mai e sogna ancora e chi crede che non vale più la pena di cercare e che è solo un’illusione tutta questa grande attesa… E che non farebbe pazzie sono solamente bugie cosa c’è da vergognarsi di soffrire e tormentarsi e magari di rischiare finanche di morire per il grande amore? (Edoardo Bennato, Afferrare una stella)
viii
Maremma safari e altri sogni
lo sciopero (o della bellezza) A F.C.
Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo. Ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo.
Che fa tutta ’sta gente?! A quest’ora non c’è mai nessuno a prendere il bus. Proprio ora che mi stavo per addormentare. Ho avuto fortuna a trovare quel cartone asciutto. L’ho diviso con Thomas e lui mi ha dato una sigaretta. No, non intera, non è così ricco. Però era quasi metà. Oh, ma il cartone la valeva. Quando piove non è mica facile… Accidenti, ci mancavano gli studenti! Ma quanti sono? «Prof, Prof». Sembrano incazzati. Veramente, tutti sembrano incazzati. Ho capito: c’è lo sciopero dei treni e tutti prendono il pullman. E fanno casino. Hai voglia di dirgli che domani anche se è domenica c’è chi deve lavorare. Ho il turno alla messa delle otto a Santa Maria Novella con Stefano. E poi altre due chiese solo di mattina. E, dopo, quelle del pomeriggio. Senza contare i turisti da intercettare nei trasferimenti da una chiesa all’altra. Una giornataccia, domani. E io non posso dormire. Quasi quasi mi alzo e vado a chiedere qualcosa. D’altra parte è il mio mestiere. Negli anni sono diventato bravissimo. Quasi nessuno mi rifiuta l’elemosina. Anzi non si dice elemosina. Preferisco chiamarla “offerta spontanea”. E poi in 89
cambio do sempre qualcosa. Un ciondolo, un braccialetto di corda colorato… Li faccio io. Mi sono fatto un’esperienza e scarto automaticamente chi non darà niente. Ormai li riconosco. E so che gli incazzati non danno niente. E questi sembrano tutti incazzati. Lo sciopero… Già. È che finché non se ne vanno, qui non si può dormire. E poi è una sfida. Chiedere agli Incazzati. Mission Impossible. È l’ultimo film che ho visto al cinema prima di scegliere questa vita. No, non è che ho smesso di vederli. Ci vado ancora al cinema, è una delle mie passioni. Anche i barboni possono avere passioni. Sono solo più selettivo. Anch’io non sono così ricco. Di Mission Impossible mi piace la musica della colonna sonora. Tà tà tatta tà tà tatta tà tà. Mentre mi alzo dal cartone la canto mentalmente: Tarataaaa tarataaaa tarataaa tarà. Vediamo se qualcuno è un po’ meno incazzato. Osservo gli studenti che armeggiano coi telefonini. Sono neri perché è sabato e sono ancora qui invece che in discoteca. No. I professori discutono tra loro e con quelli delle ferrovie. Niente da fare. I quattro punk col cane non hanno un centesimo. Il monaco buddista non sembra incazzato, ma solo perché è obbligato dalla sua religione a non esserlo. Non va bene. Il pelato fa un po’ impressione con quelle cuffie alle orecchie. Ha la faccia stanca. Sembra un poliziotto. Scrive qualcosa sul cellulare. Nessuno si azzarda a sorridere. Mi sa che non c’è niente da fare. Oltretutto piove. Aspetta: il pelato guarda il cellulare e ride. Si è aperta una porta e io mi ci butto. Tarataaaa tarataaaa. «Salve signore, mi darebbe qualcosa per mangiare e per andare al cine? Guardi, in cambio le do questo. È un segnalibro. Il fiore l’ho dipinto io. Volevo anche farlo profumato, 90
ma, beh… per ovvi motivi non posso. Certo, io. Lo so che non è un’opera d’arte… però ce l’ho messa tutta per farlo. Il cuore, il cuore ce l’ho messo tutto. Non è bello? La frase è… sì, da American beauty. Che film! Lo conosce? Guardi, dietro c’è anche la mia firma. Lo può regalare a una persona a cui vuole bene». Ora, non pretendevo mica che in cambio del mio segnalibro mi desse dieci euro. Ma ’sto libro… dice l’ha scritto lui. Sarà… Non mi sembrava uno scrittore. Ha detto che gli ricordavo lui quando lo va a vendere. Vabbè, meglio che niente. Vorrà dire che strapperò le pagine per metterle sotto la maglia. La carta trattiene bene il caldo. Oppure mi ci farò le sigarette. Però prima lo leggo; me l’ha chiesto lui. Ha detto che ci teneva e io gliel’ho promesso. In fondo ci somigliamo. No?
«…e io non posso che provare gratitudine per ogni singolo momento della mia stupida, piccola vita». (American beauty)
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indice
p. vii
Premessa
Maremma safari e altri sogni 3 15 29 51 61 75 77 89
Maremma safari (o dell’imprevisto) Il ritorno del duca (o della sorpresa) Il caso Dimitrowski (o dell’inganno) Tutti i particolari (o dell’inadeguatezza) Caccia al santo (o dello scetticismo) San Citopirfio a Barga (o della sopravvivenza) La pensione (o della giustizia) Lo sciopero (o della bellezza)