Dante e i poeti del Novecento

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Dante e i poeti del Novecento a cura di Simone Magherini

20 20

università degli studi di firenze dipartimento di lettere e filosofia

Biblioteca Palazzeschi

Collana coordinata dal Consiglio Direttivo del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» 20

Dante e i poeti del Novecento

Editr ice F iorent ina Soc ietà

© 2022 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it

isbn: 978-88-6032-675-1 ebook isbn: 978-88-6032-678-2 issn: 2036-3516

Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata

Copertina Studio Grafico Norfini

indice

Premessa del curatore ix dante e i poeti del novecento franco contorbia, Gozzano e Dante 3 gianfranca lavezzi, Saba e Dante 17 francesca castellano, Dante e Campana 37 gino tellini, Il Dante di Palazzeschi 57 simone magherini, Rebora e Dante 79 silvia zoppi garampi, Ungaretti e Dante 97 anna nozzoli, Montale e Dante 115 irene gambacorti, Betocchi e Dante 137 gino ruozzi, Quasimodo, «rifare l’uomo» 159 daniele piccini, Caproni e Dante 163 uberto motta, Quello che resta è il viaggio. Dante in Sereni 173 stefano verdino, Dante e Luzi 211 enrico mattioda, Dante in Primo Levi 229 paolo valesio, Poesia dell’austerità: Dante in Margherita Guidacci 243

andrea cortellessa, L’oltraggio. Zanzotto e Dante 273 marco villoresi, Pasolini e Dante 295 monica farnetti, Cristina Campo e Dante 319 simona morando, Verso il Limbo dell’innocenza. Giovanni Giudici lettore di Dante 339 luca degl’innocenti, Dante e Amelia Rosselli 359 manuela manfredini, «Un modello attivo e prossimo e concretamente fabbrile».

La funzione Dante in Edoardo Sanguineti 379 Indice dei nomi 397

«Ché se la voce tua sarà molesta nel primo gusto, vital nodrimento lascerà poi, quando sarà digesta» (Dante, Par. xvii 130-132)

Il volume raccoglie gli interventi del ciclo di conferenze su Dante e i poeti del Novecento, promosso in occasione del settimo centena rio della morte di Dante Alighieri dal Centro di Studi “Aldo Palazzeschi” e dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.

Il programma, coordinato da Luca Azzetta, Simone Magherini e Gino Tellini, si è articolato in venti incontri online trasmessi da marzo a dicembre 2021 sul canale YouTube del Centro di Studi. Ogni incontro, un poeta, presentato da uno studioso o da una studiosa che ne ha considerato i rapporti con l’opera dantesca. La presentazione critico-interpretativa si è sempre affiancata alla lettura di testi significativi, di Dante e dell’autore contemporaneo, in modo da offrire un’antologia significativa. Le studiose e gli studiosi che hanno interrogato i protagonisti della modernità in rapporto a Dante provengono, oltre che dall’Ateneo fiorentino, da importanti università nazionali (Bologna, Genova, Napoli, Pavia, Perugia, Roma, Sassari, Torino) e straniere (Columbia University e Friburgo, CH).

I poeti scelti, e qui pubblicati in ordine cronologico (secondo la data di nascita), sono Guido Gozzano, Umberto Saba, Dino Cam pana, Aldo Palazzeschi, Clemente Rebora, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Carlo Betocchi, Salvatore Quasimodo, Giorgio Caproni, Vittorio Sereni, Mario Luzi, Primo Levi, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Giudici, Edoardo Sanguineti. E poi alcune esponenti della scrittura femminile, che costituisce l’autenti ca novità della letteratura del Novecento: da Margherita Guidacci a Cristina Campo a Amelia Rosselli.

È evidente che si tratta di un canone di autori molto selettivo, e che senz’altro avrebbe potuto essere più ampio o diverso (a seconda dei gusti e delle preferenze dei curatori), ma che trova una possibile giustificazione, oltre che nei limiti temporali imposti da un ciclo di incontri, nella scelta ponderata di offrire a un pubblico vasto (non solo accademico) una galleria di poeti dotati di significativa esem plarità. La diretta streaming e la decisione di rendere disponibile la registrazione delle conferenze sulla piattaforma YouTube del Centro di Studi si è rivelata, in un momento difficile per l’Università e l’intero Paese a causa dell’emergenza pandemica, uno strumento adeguato ed efficace per valorizzare e trasmettere fondamentali valori conoscitivi del nostro patrimonio letterario. Anche il sorprendente dato numerico della partecipazione all’iniziativa (con punte di oltre 1200 visualizzazioni per poeti come Saba e Palazzeschi) conferma, in controtendenza rispetto alle odierne statistiche sociologiche e giornalistiche, che l’interesse per la letteratura è ancora vivo, perché forse la letteratura offre ancora una chiave interpretativa della realtà nella quale ci troviamo a vivere.

La “voce” (la poesia) di Dante, come ricorda la profezia di Caccia guida nel xvii canto del Paradiso, anche se può apparire a un primo assaggio («nel primo gusto») «molesta» (e restare a molti e per motivi diversi persino indigesta), ha la forza di un «vital nodrimento», che nel tempo, in chi è disposto ad ascoltarla e ad assimilarla, genera un’esperienza che apre alla comprensione della vita, a una più appro fondita conoscenza di sé e del mondo. Un «vital nodrimento» ma an che un modello letterario, pietra di paragone e di scandalo per i lettori di ogni tempo, luogo geografico e condizione sociale, come per i nostri poeti del Novecento. Da questa convinzione sono scaturite alcune domande (più che risposte) che sono state preliminarmente rivolte ai nostri ospiti nell’invitarli a partecipare all’iniziativa e che forse vale la pena di riportare anche per i lettori di questo volume.

In quale misura Dante è presente nei moderni protagonisti della nostra poesia? In che modo la sua voce parla ai poeti contemporanei? Quanto e come la sua opera è attiva nella civiltà culturale e nel la coscienza civile di oggi?

Il riconosciuto padre della letteratura italiana è un modello faci le da seguire? Si tratta di un maestro comodo o scomodo? Cosa vuol dire assimilare la sua lezione? Quale lezione? A guardare con la lente d’ingrandimento delle microanalisi testuali, che ingigantiscono i

x premessa del curatore

dettagli, tessere e sintagmi danteschi è possibile trovarli in ogni au tore: ma è poi vero che Dante è tanto presente nella realtà culturale di oggi? Oppure quelle microanalisi testuali ingannano?

Il Novecento letterario si distingue per alcuni temi capitali che sono metaforica espressione di una realtà esistenziale e storica per più aspetti drammatica: la dissoluzione dell’io, la crisi d’identità, la fine dei modelli, la serena disperazione, il male di vivere, la ricerca di un paese innocente, la noia, il deserto, il labirinto, il gelo... e altre analoghe metafore. Il viaggio dantesco, in questo mare in burrasca, fornisce una bussola utile? offre una scialuppa di salvataggio? aiuta a trovare una via di salvezza?

Si sa che Dante, in epoca risorgimentale, dopo secoli di oblio, venne recuperato e salutato come padre della patria, con una unani mità di consensi che trovava solidali esponenti di schieramenti cul turali opposti e antitetici, quasi in una sorta di governo nazionale di emergenza. Poi, dopo l’Unità, il consenso venne meno e Dante, tra avanguardie storiche e Futurismo, quindi tra fascismo e Ermetismo, si trovò a vivere una vita non sempre facile. Oggi come stanno le co se? Il consenso unanime (ammesso che ci sia) non corre il rischio di neutralizzarne il significato più autentico?

A queste domande hanno risposto con generosità e competenza gli studiosi e le studiose che hanno aderito al ciclo di conferenze proposte dal Centro di Studi “Aldo Palazzeschi”. Nei loro interventi è possibile trovare non solo una risposta a molti di questi interrogativi e la segnalazione di nuovi sentieri da esplorare, ma anche l’urgenza di nuove domande, e insieme a queste domande l’invito al lettore a verificare in prima persona se la lettura di Dante e dei poeti del Novecento può essere ancora, come ci raccomanda Montale (lettore dei romanzi di Svevo), «un’esperienza necessaria» per accrescere «la com prensione della vita».

simone magherini

Firenze, 15 ottobre 2022

premessa del curatore xi

dante e i poeti del novecento

gozzano e dante

Sono molto grato a Luca Azzetta, Simone Magherini e Gino Tellini per il gentile invito, senza tuttavia nascondermi, e nascondervi, che le mie competenze di gozzanista risalgono a una stagione lontana, e che all’oggetto mi è accaduto di pensare subito come a una sorta di tema pertrattato, letteralmente déjà vu. Le cose, in realtà, stavano così solo fino a un certo punto. Alla luce di una ricognizione forse troppo rapida, sono arrivato a conclusioni un po’ diverse, che cercherò di riassumere.

Di Gozzano e Dante (di Dante in Gozzano) si parla con cogni zione di causa da un numero d’anni non inferiore a sessanta, forse qualcuno di più. Chiedo pertanto di essere esonerato dal riproporre una integrale tassonomia delle occorrenze dantesche nella poesia di Gozzano, mentre mi preme ricollegare le considerazioni che farò a un quadro di riferimento “generale”, non generico, ai cui estremi si possono legittimamente collocare, attesa l’escursione cronologica quasi semisecolare, Con Dante attraverso il Novecento di Marziano Guglielminetti e Presenze della «Divina Commedia» nella poesia italiana del Novecento di Maria Antonietta Grignani: il primo sta in Petrarca fra Abelardo e Eloisa e altri saggi di letteratura italiana (Bari, Adriatica, 1969, pp. 291-328), il secondo in Metodi Testo Realtà. Atti del Convegno di studi (Torino, 7-8 maggio 2013), a cura di Marghe rita Quaglino e Raffaella Scarpa (Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2014, pp. 69-100).

Tra le “voci” bibliografiche sull’argomento di data relativamente recente tengo soprattutto conto (e non perché lo condivida appieno) del saggio di Giuseppe Sangirardi apparso sul n. 18, dicembre 2018,

franco contorbia

1. Aldo Palazzeschi et les avant-gardes, Atti del Colloquio Internazionale, Istituto Italiano di Cultura, Parigi, 17 novembre 2000, a cura di Gino Tellini, pp. x-144, 2002

2. Il Re Bello, musica di Roberto De Simone, libretto di Siro Ferrone dall’omonimo racconto di Aldo Palazzeschi, pp. 144, 2004

3. Il codice della libertà. Aldo Palazzeschi (1885 1974), Catalogo della mostra documen taria, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, Spazio ParolaImma gine, Bergamo, 9-11 dicembre 2004, a cura di Simone Magherini, presentazione di Gino Tellini, pp. xiv-60, 2004

4. Palazzeschi e i territori del comico, Atti del Convegno di Studi, Bergamo, 9-11 di cembre 2004, a cura di Matilde Dillon Wanke e Gino Tellini, pp. xii-420, 2006

5. Palazzeschi europeo, Atti del Convegno Internazionale di Studi, Bonn-Colonia, 3031 maggio 2005, a cura di Willi Jung e Gino Tellini, pp. xii-264, 2007

6. L’arte del saltimbanco. Aldo Palazzeschi tra due avanguardie, Atti del Convegno In ternazionale di Studi, Toronto, 29-30 settembre 2006, a cura di Luca Somigli e Gi no Tellini, pp. xii-228, 2008

7. Tradizione e modernità. Archivi digitali e strumenti di ricerca, Convegno di Studi, Firenze, 27-28 ottobre 2006, a cura di Simone Magherini, presentazione di Gino Tellini, pp. xviii-230, 2009

8. Aldo Palazzeschi a Roma, Atti della Giornata di Studi, Casa di Goethe, Roma, 20 aprile 2009, a cura di Gino Tellini, pp. xiv-238, 2011

9. Beyond Futurism: Filippo Tommaso Marinetti, Writer. For the Centennial Anniversa ry of the Italian Avant-Garde - Al di là del Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti, scrittore. Per il centenario dell’Avanguardia italiana, Atti del Convegno Internazio nale di Studi, Columbia University, New York, 12-13 novembre 2009, a cura di Gi no Tellini e Paolo Valesio, pp. xiv-250, 2011

10. Letteratura italiana e Unità nazionale, Atti del Convegno Internazionale di Studi, Firenze, 27, 28, 29 ottobre 2011, a cura di Riccardo Bruscagli, Anna Nozzoli, Gino Tellini, pp. xx-452, 2013

11. Gino Tellini, Alle origini della modernità letteraria. La poesia a Firenze tra Ottocen to e Novecento, pp. xii-196, 2013

12. Aldo Palazzeschi e Venezia, Atti della Giornata di Studi, Fondazione Querini Stam palia, Venezia, 14 maggio 2013, a cura di Simone Magherini, pp. xii-172, 2014

13. Aldo Palazzeschi: der Dichter, der Gaukler und die Ernsthaftigkeit des Spiels - Aldo Palazzeschi: il poeta saltimbanco e la serietà del gioco, Universität Hamburg, Istituto Italiano di Cultura, Amburgo, 25 ottobre 2013, a cura di Gino Tellini, pp. xiv-146, 2015

14. Sei conversazioni di letteratura italiana, Gabinetto G.P. Vieusseux, Sala Ferri, Palazzo Strozzi, Firenze, ottobre 2013 – maggio 2014, a cura di Gino Tellini, pp. xvi-132, 2015

15. Per Lanfranco Caretti. Gli allievi nel centenario della nascita 1915-2015, a cura di Ric cardo Bruscagli e Gino Tellini, pp. xl-376, 2016

16. In trincea. Gli scrittori alla Grande Guerra, Atti del Convegno Internazionale di Stu di, Firenze, 22, 23, 24 ottobre 2015, a cura di Simone Magherini, pp. xii-532, 2017

17. Studi di letteratura italiana in onore di Gino Tellini, a cura di Simone Magherini, 2 voll., pp. xiv-1182, 2018

18. Le forme del comico, Atti delle sessioni plenarie del XXI Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti, Firenze, 6, 7, 8, 9 settembre 2017, a cura di Simo ne Magherini, Anna Nozzoli, Gino Tellini, pp. x-378, 2019

19. «Fructibus construere folia». Omaggio a Vittoria Perrone Compagni, a cura di Gian luca Garelli e Anna Rodolfi, pp. xviii-518, 2020

20. Dante e i poeti del Novecento, a cura di Simone Magherini, pp. xii-412, 2022

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