Storie di madri: Marie-Anne Robinot, Amelia Pincherle Rosselli, Alice Weiss

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Stefania Di Pasquale

Storie di madri Marie-Anne Robinot Amelia Pincherle Rosselli Alice Weiss



Stefania Di Pasquale

Storie di madri Marie-Anne Robinot Amelia Pincherle Rosselli Alice Weiss

Società

Editrice Fiorentina


© 2022 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 info@sefeditrice.it www.sefeditrice.it facebook account www.facebook.com/sefeditrice twitter account @sefeditrice instagram account @sef_editrice isbn 978-88-6032-664-5 Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata Referenze fotografiche Archivio Bianca Weiss Manni Archivio di Stato di Firenze Giulio Ballio Aimée Boucher Stefania Di Pasquale Fondazione per le Scienze Religiose (Fscire) Fondazione Ernesto Balducci Alessandra Molinari Office de Tourisme de Blérancourt Francisco Peralta Torrejón RMN-Grand Palais / Dist. Photo Scala Group S.p.A.


Indice

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Introduzione

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marie-anne robinot

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amelia pincherle rosselli

34 39 49

Quale fu l’infanzia di Amelia e cosa formò il suo carattere? Amelia, mamma e artista Amelia e la sua croce…

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Chiacchiere sul femminismo

62 62 64 66

Lettere tra Amelia e i suoi figli Lettere di Amelia ai suoi figli Lettere di Carlo alla mamma Amelia Lettera di Nello alla madre

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alice weiss

80 84 85

La nuova vita con i Milani-Comparetti Come educarono i loro figli Alice e Albano? Le leggi razziali e il secondo conflitto mondiale

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Intervista di Nazzareno Fabretti ad Alice Weiss

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Testimonianza di Gastone Simoni

106

Lettere di Alice Weiss alla figlia Elena e al cugino Ottocar Weiss

109

Lettere di don Lorenzo Milani alla mamma


129 corrispondenza tra i milani-comparetti e amelia pincherle rosselli 132 132 135 136 137 137 139

Lettera di Laura Comparetti Milani ad Amelia Rosselli Lettera di Elisa Milani Lettera di Gino Frontali Lettera di Piero Milani Lettera di condoglianze di Alice Weiss Milani ad Amelia Pincherle per la scomparsa della nuora Marion, moglie di Carlo Biglietto di condoglianze di Alice Weiss a Maria vedova Rosselli per la morte di Amelia Ringraziamenti


Introduzione

Il presente libro comincia con la storia di una donna vissuta nel trambusto della Rivoluzione Francese, Marie-Anne Robinot, madre del giovanissimo deputato del partito della Montagna, Louis Antoine de Saint-Just il quale condivise il suo tragico destino insieme ai fratelli Robespierre. L’altra mamma è la letterata italiana Amelia Pincherle Moravia, madre dei fratelli Rosselli, vilmente assassinati dagli squadristi del regime fascista nel 1937. Infine Alice Weiss; madre di don Lorenzo Milani, priore di Barbiana, promotore di parte delle idee che indussero papa Giovanni XXIII nel 1962 all’apertura del Concilio Vaticano II, il sinodo che portò verso la modernizzazione della Chiesa e della dottrina. Tre donne e tre madri che con grande dolore portarono la croce della morte dei loro figli. Donne dotate di una grande resilienza e di una forza d’animo che permise loro di non fuggire di fronte alle difficoltà, di affrontare con coraggio i rischi, di non abbattersi per dolori fisici o morali, di affrontare a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l’incertezza e l’intimidazione e allo stesso tempo di essere coscienti e responsabili, quindi di tirarsi indietro quando fu necessario. Donne legate a quei valori nati già in parte con l’avvento dell’Illuminismo e della Rivoluzione del 1789. Proprio nel Secolo dei Lumi si diffuse un’idea totalmente nuova dell’uomo. L’essere umano viene messo al centro del pensiero, viene riabilitata la sua dignità


storie di madri

e nascono i suoi diritti e i suoi doveri, la fratellanza, la libertà e l’uguaglianza. Idee care ai figli di queste donne. Figli che segneranno per sempre la Storia e che saranno punti cardine dei nuovi movimenti umanisti; studiando la loro vita e le loro azioni, si evince che furono le stesse madri a ispirarli. Donne di polso che hanno saputo farsi rispettare, colte, intelligenti e sensibili, che hanno trasmesso ai loro figli l’amore per la giustizia, come vedremo nel caso particolare di Amelia Pincherle Moravia Rosselli. Infine “madri coraggio”, che con grande dolore portarono la croce della morte dei propri figli. La scomparsa di un figlio è uno squarcio vivo nel cuore, un dolore indescrivibile a parole e umanamente insopportabile. Queste tre magnifiche mamme lottarono per la memoria dei loro figli, per rendere loro giustizia, sia a livello giudiziario come nel caso di Amelia Rosselli, sia sul piano intellettuale come in quello di Alice Weiss e Marie-Anne Robinot. Che il racconto della vita di queste donne possa essere di aiuto a molte persone che in questo momento stanno soffrendo quale modello di resilienza, di conforto e di amore.

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Supplica a mia madre È difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore. Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data. E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame d’amore, dell’amore di corpi senza anima. Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù: ho passato l’infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso. Era l’unico modo per sentire la vita, l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita. Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione. Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile… (Pier Paolo Pasolini, 24 aprile 1962)



A mia madre, alla mia bisnonna Maria Sensini (1887-1964) e a tutte le donne e mamme forti…


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