Il cielo vive dentro di me. Etty Hillesum

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Etty Hillesum Il cielo vive dentro di me

a cura di José Clavería Claudia Munarin Marta D’Angelo Ombretta Malatesta Paola Maria Sala Benedetto Grava Gianni Mereghetti



Il cielo vive dentro di me

Etty Hillesum a cura di

José Clavería Claudia Munarin Marta D’Angelo Ombretta Malatesta Paola Maria Sala Benedetto Grava Gianni Mereghetti


Mostra realizzata per la XL edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli

Noleggio mostra Meeting Mostre info@meetingmostre.com www.meetingmostre.com Con il contributo di

A cura di José Clavería, Marta d’Angelo, Benedetto Grava, Ombretta Malatesta, Gianni Mereghetti, Claudia Munarin, Paola Maria Sala Con la collaborazione di Studenti dei licei della Fondazione Sacro Cuore di Milano e studenti delle Università milanesi Progetto architettonico Susanna Cirnigliaro Progetto grafico Giacomo Zecchino Video Capodoglio Studio Ruolo di Etty interpretato da Lorena Ranieri Testi copyright © 2012 Adelphi Edizioni S.p.A. Milano Documentazione fotografica Collection Jewish Historical Museum, Amsterdam Stampa Immaginazione stampa digitale Catalogo Società Editrice Fiorentina Ringraziamenti Gerrit Van Oord, Marina Corradi, Davide Perillo, Alberto Savorana, Lorenzo Vio

© 2019 Società Editrice Fiorentina via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 info@sefeditrice.it | www.sefeditrice.it facebook account: www.facebook.com/sefeditrice twitter account: @sefeditrice

Infine un caloroso ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla messa in opera di questa mostra

Per i testi di Etty Hillesum pubblicati nel presente volume: © 2012 Adelphi Edizioni S.p.A., Milano

isbn: 978-88-6032-532-7

Per le foto pubblicate nel presente volume: © Collection Jewish Historical Museum, Amsterdam

Proprietà letteraria riservata Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata

Progetto grafico e impaginazione Andrea Tasso


INDICE

Introduzione ...................................................................................... 5 Etty Hillesum, la sua storia.................................................................. 7 1. La presa di coscienza di sé L’incontro con Julius Spier ................................................................ 13 Comincia una nuova fase .................................................................. 14 Una volta volevo possedere tutto, ora sono diventata libera...................... 16 Ascoltare la propria voce interiore ...................................................... 19 L’amore per tutti gli uomini è superiore all’amore per un uomo solo........... 21 Confrontarsi con tutto ciò che si incontra............................................. 21 La scrivania di Etty ........................................................................... 21 Il Circolo di Spier, nuovi e vecchi amici per Etty .................................... 22 Etty ritrovando se stessa incontra gli altri ............................................. 22 Il mondo rotola melodiosamente dalla mano di Dio .............................. 22 Dio diventa un Tu ............................................................................25 Il dramma dell’aborto ......................................................................25 Una storia di gratitudine....................................................................25 Il 1941 per Etty è stato l’anno più ricco e fruttuoso e insieme il più felice................................................................. 26 Il primo compleanno di Etty ..............................................................27 Negli uffici della Gestapo .................................................................27

2. La decisione di impegnarsi con tutta la vita Accogliere l’altro nel proprio spazio interiore ........................................ 31 Inginocchiarsi davanti a Dio ...............................................................32 Il valore della letteratura e dell’arte nella vita di Etty ...............................33 Sono tempi difficili, ma Etty trova bella la vita .......................................33 Etty decide di vivere fino in fondo il suo destino .................................... 34 Etty su sua richiesta viene trasferita nel campo di Westerbork ................... 36 La morte di Spier ........................................................................... 36


3. Il rapporto con Dio, con gli amici, con tutto Vincendo l’odio in se stessi si costruisce un nuovo mondo segnato dall’amore ................................................................... 43 Il metodo dell’umano..................................................................... 48 Un abbraccio a tutta l’Europa............................................................ 49 Lasciatemi essere il cuore pensante di questa baracca ............................ 49 L’esperienza di un amore che poggia su Dio.......................................... 49 L’ultima pagina del Diario ................................................................ 50 Etty nel campo di Westerbork ............................................................ 51 Il campo di transito di Westerbork ...................................................... 51 Etty dentro il campo condivide le sofferenze del suo popolo.................... 54 Portare il proprio destino e non scaricarlo sulle spalle degli altri ................55 La partenza dei convogli da Westerbork .............................................. 56 La mia vita è diventata un colloquio ininterrotto con te, mio Dio ...............57 Etty sulla banchina in partenza per Auschwitz ........................................57 Abbiamo lasciato il campo cantando ...................................................58

4. Etty, nella memoria viva dei suoi amici di oggi José Clavería  Etty Hillesum ovvero di come di fronte a un tu emerge l’io...... 61 Claudia Munarin  Etty Hillesum: una gioventù non bruciata ..................... 63 Marina Corradi  Un pozzo profondo .................................................. 65 Davide Perillo  Una gratitudine più grande del dolore .............................. 67 Benedetto Grava, Gianni Mereghetti  Rainer Maria Rilke – Etty Hillesum «Dammi un piccolo verso al giorno, mio Dio»................................. 70 Ombretta Malatesta  L'incidenza di Julius Spier sul percorso di Etty Hillesum........................................................74

Bibliografia italiana. Una selezione a cura di Gerrit Van Oord.......................................................................78


INTRODUZIONE

L

a mostra “Il cielo vive dentro di me” documenta il percorso che Etty Hillesum, giovane ebrea olandese, fa dentro le difficili condizioni dell’occupazione nazista e che la porta a scoprire la verità di se stessa, la bellezza del vivere fino a riconoscere la presenza di Dio a cui dire Tu e quella degli altri come compagni di cammino dentro la vita. In Etty tutto porta dentro una positività ultima, tanto che lei non riesce nemmeno a odiare i suoi persecutori. Nella capacità di rapporto con tutti lei prefigura il nuovo umanesimo che sarebbe dovuto nascere alla fine della guerra. La mostra nasce dall’incontro di persone che per strade diverse e in tempi diversi sono rimaste affascinate da Etty Hillesum e hanno iniziato a leggere sia il Diario sia le Lettere. L’inizio della mostra è stata quindi una affezione per Etty, la sorpresa e il fascino che i suoi scritti generano per la profonda umanità di cui sono intrisi in ogni passo. Siamo un gruppo di lavoro messo insieme dall’attrattiva che Etty ha esercitato su ognuno di noi e che ha voluto attingere alla profondità di questa attrattiva. La mostra ha preso forma seguendo le tracce di quello che Etty ha provocato nel cuore di ognuno di noi, prendendo in considerazione la commozione che la lettura dei suoi scritti generava, la luce che emanava e che illuminava i passi

della nostra vita. Ognuno di noi è stato per l’altro la strada per conoscere Etty e questo ha fatto di noi una piccola grande comunità al lavoro. La prospettiva che ha preso da subito il nostro lavoro è stata quella di parlare con Etty e in questo dialogo che lei stessa ci ha insegnato è emerso con forza uno dei fattori decisivi e più significativi dell’esperienza di Etty, che per conoscere bisogna ascoltare e farlo in modo attivo, non un passivo recepire ma un deciso e appassionato muoversi verso l’altro. Dialogando con Etty ci è diventato evidente che il miglior modo di fare una mostra era quello di far parlare Etty, di farle raccontare il suo percorso alle sorgenti della sua umanità e a quelle degli altri. La mostra che proponiamo testimonia il percorso che Etty ha fatto negli anni 1941, 1942 e 1943 fino al 7 settembre, giorno della sua partenza per Auschwitz; ciò che descrive sono i passi che lei ha intrapreso prendendo giorno dopo giorno sempre più coscienza del mistero della sua persona, arrivando a sorprendere la presenza di Dio in tutto e riconoscendo negli altri la stessa esigenza che venga dissotterrato Dio dalla sporcizia sotto la quale è stato sepolto. Non è una mostra che parla di Etty, è una mostra in cui Etty parla rivolgendosi a chiunque le si avvicini con povertà di spirito. Abbiamo voluto rendere presente Etty oggi con le sue stesse parole, parole che lei ha detto vivendo con grande intensità la riscoperta Introduzione 5


del suo vero io e che superano il limite del tempo entrando con freschezza e irruenza dentro il presente. È una Etty quanto mai viva e presente quella che la mostra propone, è una Etty con cui entrare oggi in rapporto, una Etty con cui dialogare dalla profondità dell’essere. La mostra per questo ripercorre il cammino che Etty ha fatto dall’8 marzo 1941, quando comincia a scrivere il Diario e così a testimoniare la presa di coscienza di sé che conquista grazie agli incontri che fa, e tra questi soprattutto quello con lo psicochirologo Julius Spier. Nel 1941 e nel 1942 si vede come Etty viva tutte le circostanze dentro tempi difficili quale occasione di maturazione personale: capisce di più chi lei è, coglie la positività della vita più forte di tutte le brutture di quel mondo in guerra, arriva a riconoscere dentro la propria interiorità Dio con cui inizia un dialogo profondo e ininterrotto, si apre agli altri con un amore incontenibile, tanto da rivolgerlo anche ai suoi persecutori nazisti verso cui lei non prova nessun sentimento di odio. Il Diario si interrom-

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pe martedì 13 ottobre 1942. Anche la mostra ha a questo punto una svolta: con Etty si entra nel campo di Westerbork, un campo di transito, dove si rimane con lei fino al giorno della sua partenza per Auschwitz, 7 settembre 1943. Qui Etty fa conoscere tutti i suoi amici con i quali vive quella difficile condizione, mai con disperazione, sempre con la certezza che ogni situazione porti dentro una positività da scoprire e sapendo che l’umanità di cui lei e i suoi amici fanno esperienza nel campo è già il mondo nuovo che stanno costruendo. Etty più volte spera di poter esserci nel mondo che già sta prendendo forma, ma affida a Dio il suo futuro con una fiducia totale. La mostra che presentiamo al Meeting di Rimini 2019 ha come perno il racconto di questa giovane donna ebrea olandese, un racconto vivo che testimonia l’affascinante percorso da lei affrontato perché mossa dalla tensione a scoprire il suo vero io. Un racconto, quello di Etty Hillesum, che sfida il presente.


ETTY HILLESUM, LA SUA STORIA

E

sther o Etty Hillesum nasce il 15 gennaio 1914 a Middelburg. Il padre Levie (detto Louis) è un professore di lingue classiche, dal 1928 preside del liceo di Deventer, incarico che ricopre fino al 1940, quando gli viene tolto perché è ebreo. La madre di Etty, Rebecca (detta Riva) Bernstein è nata a Potcheb, in Russia, fugge dalle continue violenze antisemite in Russia e giunge ad Amsterdam all’inizio del 1907 dove incontra Louis e lo sposa nel 1912. Etty è la prima di tre figli: Jacob (soprannominato Jaap), che sarà medico presso l’Ospedale Israelitico di Amsterdam; Michaël (detto Mischa), pianista di talento. Etty frequenta il liceo classico a Deventer. Nel 1932 inizia gli studi di giurisprudenza ad Amsterdam, dove si laurea il 4 luglio del 1939. Nel 1937 affitta una stanza presso Han Wegerif ad Amsterdam. Etty si occupa della gestione della casa e riceve una paga da questo anziano vedovo cristiano padre di quattro figli. I rapporti tra Etty e Han si trasformano in una relazione sentimentale stabile, nonostante i 21 anni di età di differenza. Dopo essersi laureata in legge, Etty comincia a studiare le lingue slave e dà lezioni di russo. Il 3 febbraio 1941 avviene l’incontro più importante della vita di Etty: quello con Julius Spier, allievo di Jung e inventore della psicochirologia, in forza della quale studia la psicologia di una persona

partendo dall’analisi delle mani. Ebreo tedesco fuggito da Berlino Spier tiene ad Amsterdam dei corsi serali durante i quali invita gli studenti a presentargli le persone che poi diventeranno oggetto del suo studio. Bernard Meylink, un giovane studente di biochimica che vive nella casa di Han, propone Etty, la quale viene accettata, così entra a pieno titolo nel gruppo di Spier e in poco tempo ne diventa la prima segretaria. L’incontro tra i due è però qualcosa di più, scatta una reciproca attrazione che dà inizio ad una relazione sentimentale, nonostante entrambi siano già impegnati in una relazione. L’8 marzo 1941, su invito di Spier, Etty inizia a scrivere il diario. Il 1° luglio 1942 il campo di Westerbork, creato nel 1939 dalle autorità olandesi, passa sotto il comando tedesco: diventa così “Campo di transito di pubblica sicurezza”, di fatto luogo di raccolta e di detenzione degli ebrei in vista della loro deportazione ad Auschwitz. Il 16 luglio Etty viene assunta, grazie al fratello Jaap e all’interessamento di un membro del Consiglio, come dattilografa al Consiglio Ebraico di Amsterdam, sezione assistenza alle partenze. Non ama questo lavoro, non ne accetta la logica, vorrebbe essere vicina al suo popolo per cui fa richiesta di essere trasferita nel campo di Westerbork. Il 30 luglio 1942 viene trasferita a Westerbork dove lavora al dipartimento di aiuto sociale alle persone in transito. Il 14 agosto 1942 torna ad Amsterdam. Il 19 Etty Hillesum, la sua storia  7


Etty Hillesum, 1941 agosto 1942 si reca dai genitori a Deventer. Il 21 agosto 1942 torna a Westerbork. Agli inizi di settembre del 1942 torna ad Amsterdam e così può assistere Spier negli ultimi giorni della sua vita. Spier muore il 15 settembre

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1942, Etty ha il permesso di partecipare al suo funerale. L’ultima pagina del Diario è datata “martedì 13 ottobre 1942”. Il 20 novembre 1942 ritorna a Westerbork.


Il 5 dicembre 1942 è di nuovo ad Amsterdam per malattia. Nel giugno 1943 giungono a Westerbork i genitori di Etty e il fratello Mischa. In questo periodo si fanno sempre più frequenti i convogli settimanali che partono verso Auschwitz. Il 5 giugno 1943 Etty torna a Westerbork: rifiuta l’aiuto che molti suoi amici le offrono per nasconderla e sfuggire così alla persecuzione nazista, Etty è determinata a condividere la sorte del suo popolo. Affida a una amica, Maria Tuinzing, gli 11 quaderni del Diario, chiedendole di darli allo scrittore Klaas Smelik Sr., presubilmente per pubblicarli alla fine della guerra, qualora lei non dovesse tornare. Nel mese di luglio 1943 le autorità tedesche pongono fine allo statuto speciale dei membri del Consiglio Ebraico presenti nel campo di Westerbork: metà di loro deve tornare ad Amsterdam, l’altra metà deve rimanere nel campo, ma senza più libertà di circolazione e con un destino ineluttabile, come oggi sappiamo: Auschwitz. Etty decide di rimanere a Westerbork con i genitori e Mischa. Durante l’autunno 1943 vengono pubblicate clandestinamente ad Amsterdam due lettere

che Etty ha scritto dal campo in data dicembre 1942 e 24 agosto 1943 e nelle quali descrive ciò che succede a Westerbork. Il 7 settembre 1943 la famiglia Hillesum sale su un convoglio diretto in Polonia. Dal treno, Etty riesce a gettare un biglietto che verrà ritrovato lungo la linea ferroviaria: è indirizzato a Christine van Nooten ed è il suo ultimo scritto. Levie e Riva muoiono tre giorni dopo, lungo il tragitto o gasati al loro arrivo; sebbene non si sappia la data precisa delle sua morte, la Croce Rossa comunica che Etty muore il 30 novembre 1943 ad Auschwitz-Birkenau, e suo fratello Mischa il 31 marzo 1944 a Varsavia. Sono date di carattere formale-giuridico, fissate dalla Croce Rossa senza riscontri reali. È certa la morte, non la data. Una scelta dal “Diario” di Etty viene pubblicato per la prima volta ad Amsterdam nell’ottobre del 1981 dall’editore Gaarlandt, dopo che Klaas Smelik Sr. e sua figlia Johanna avevano ricevuto parere negativo da altri editori. Nel 1982, col titolo Il cuore pensante della baracca, sono pubblicate le lettere che Etty aveva scritto ai suoi amici. Nel 1986 esce l’Opera completa in un’edizione critica.

Etty Hillesum, la sua storia  9


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