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Giorgio Linguaglossa
Dopo il Novecento Giorgio Linguaglossa
ndiamo verso la catastrofe senza parole. Già le rivoluzioni di domani si faranno in marsina e con tutte le comodità. I Re avranno da temere soprattutto dai loro segretari”. Era l’aprile del 1919 quando Vincenzo Cardarelli scriveva queste parole. Era iniziata la rivoluzione della società di massa, la rivoluzione industriale era ancora di là da venire, e l’epoca delle avanguardie era già alle spalle, il ritorno all’ordine era una strada in discesa, segnato da un annunzio che sembrava indiscutibile. Oggi, a distanza di quasi un secolo dalle parole di Cardarelli, è avvenuto esattamente il contrario di quanto preconizzato dal poeta de “La Ronda”: oggi andiamo verso la catastrofe con un eccesso di parole. Le rivoluzioni di domani non si faranno né in marsina né in canottiera, né con tutte le comodità né con tutti gli incomodi: non si faranno affatto. Una poesia come questa del Dopo il Novecento non può che nascere in un’epoca in cui parlare di “rivoluzione” è come parlare di ircocervi in scatola. Non c’è opera della rappresentazione letteraria del secondo Novecento che non tenda, in qualche modo, al verosimile e, al contempo, non additi la propria maschera. La poesia e il romanzo dello sperimentalismo, rispetto alla poesia del post-ermetismo e dell’ermetismo, ha una sofisticata coscienza del carattere di “finzione” dell’opera letteraria, ha coscienza della propria maschera, anzi, c’è in essa una vera e propria ossessione della “maschera”». In questo appassionato monitoraggio della poesia italiana dell’epoca della stagnazione Linguaglossa ci dà il meglio delle sue capacità critiche.
Monitoraggio della poesia italiana contemporanea
Giorgio Linguaglossa è nato a Istanbul nel 1949 e vive e Roma. È autore di tre libri di poesia: Uccelli (1992), Paradiso (2000) e La Belligeranza del Tramonto (2006). Nel 1993 fonda il quadrimestrale di letteratura «Poiesis» che dirigerà fino al 2005. Nel 1995 firma, con Dante Maffìa, Giuseppe Pedota e Maria Rosaria Madonna il «Manifesto della Nuova Poesia Metafisica», pubblicandolo nel n. 7 della rivista. Nel 2001, pubblica il racconto lungo Storia di Omero nel volume Via Pincherle – Modelli narrativi a confronto e, nel 2005, il romanzo breve Ventiquattro tamponamenti prima di andare in ufficio. È del 2003 il libro di saggi, Appunti Critici. La poesia italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte, Roma, Libreria Croce. Come saggista è presente in Linee odierne della poesia italiana, a cura di Roberto Bertoldo (2001), ha curato la sezione critica dell’antologia La poesia degli anni Novanta (2002); nel 2007 pubblica il saggio Il minimalismo, ovvero il tentato omicidio della poesia, Firenze, Passigli e, nel 2010, La nuova poesia modernista italiana (1980-2010), Roma, EdiLet. Nel 2010 esce il romanzo storico Ponzio Pilato, Milano, Mimesis. Nel 2011 esce per EdiLet Dalla lirica al discorso poetico. Storia della poesia italiana (1945-2010).
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Dopo il Novecento
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