In questo romanzo autobiografico, Sandra Maltinti racconta i settantadue giorni trascorsi, innocente, nel carcere di Sollicciano.
Una denuncia aperta sul senso della giustizia.
Un atto dovuto, alle compagne di cella e a sé stessa: per non dimenticare, per mettere a nudo le illusioni e i miti ingannevoli sul mondo che sopravvive dentro le mura del carcere, quel mondo parallelo che da fuori è proibito vedere, e immaginare.